Spazzini, assalto al concorso di Dolomiti Ambiente

- giovedì 5 marzo 2015 -
LAVORO
l'Adige -
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Assalto alla prova di selezione per un contratto da
operaio. La Uil chiede test formulati con un occhio
di riguardo per i partecipanti residenti in Trentino
In 600 per un posto
nella raccolta rifiuti
Iscritti al concorso di Dolomiti Ambiente
Il miraggio di un posto di lavoro come operaio addetto alla raccolta dei
rifiuti ha attirato più di seicento candidati. Parteciperanno in massa alle
prove del concorso indetto da Dolomiti Ambiente, la società da poco nata da una costola di Dolomiti Energia
specializzata proprio nel settore della raccolta e dello smaltimento delle
immondizie, principalmente a Trento e Rovereto.
Il termine per presentare la domanda è scaduto da qualche giorno e il
personale amministrativo dell’azienda ha il suo daffare per inserire tutti
i dati degli aspiranti spazzini. Non è
la prima volta che una selezione del
genere attira centinaia di candidati,
ma questa volta sembra superato
ogni record, segno ulteriore del periodo di crisi e di come la prospettiva di un posto sicuro in un’azienda
privata ma a capitale in maggioranza
pubblico attiri gente da tutta Italia.
Se poi aggiungiamo che per partecipare non occorrono una particolare
formazione o titolo di studio ecco
Dalla prima pagina
Lavoro | Assalto al concorso di Dolomiti Ambiente. La Uil: priorità ai trentini
In seicento per un posto da spazzino
I
n tempi di crisi, anche fare
lo spazzino diventa
un’occasione da non
perdere. Il miraggio di un
«posto» come operaio
addetto alla raccolta dei
rifiuti ha infatti attirato più di
seicento candidati: in tanti
hanno risposto al concorso
indetto da Dolomiti
Ambiente, che mette in palio
un solo contratto, anche se
darà vita a una graduatoria
che rimarrà valida per un po’
di tempo. La Uil chiede la
priorità per i partecipanti
residenti in Trentino.
F. GOTTARDI
A PAGINA
20
spiegato il «successo» del concorso.
Superato per numero di candidati negli ultimi anni a Trento solo un paio
di volte, nel 2013 con la selezione per
fare l’assistente educatore alla materna e nel 2009 con un concorso per
5 posti di coadiutore amministrativo
in Comune; in entrambi i casi gli iscritti avevano superato il muro dei mille con moltissimi partecipanti arrivati da fuori regione.
Il posto messo in palio da Dolomiti
Ambiente è uno solo ma le prove di
selezione serviranno per stilare una
graduatoria che rimarrà valida per
un po’ di tempo e da cui l’azienda potrà attingere in caso di necessità.
Le prove, se funzionerà come in passato, saranno tre: un test scritto, una
prova pratica e un colloquio orale. Il
test di solito contiene domande di
cultura generale condite in passato
con alcuni quesiti relativi all’organizzazione aziendale; la prova pratica richiede capacità nella spazzatura della strada e nella movimentazione dei
cassonetti. A questo proposito Alan
Tancredi, sindacalista della Uil, si augura che la commissione esaminatrice abbia un occhio di riguardo per i
cittadini residenti in provincia introducendo materie o domande adatte.
«Dolomiti Energia - ricorda - ha acquisito le centrali dall’Enel ma se è vero
che i proventi dell’attività vanno in
parte ai Comuni, comproprietari della società, vanno anche ai privati. Io
dico che sarebbe bello che anche dal
punto di vista dell’impiego venissero messi dei paletti per favorire una
ricaduta sul territorio. Non so esattamente come si possa fare ma auspico che si possa trovare il modo, non
perché il personale che viene da fuori sia meno valido ma proprio per legare ancor più la società all’ambiente in cui opera».
F.G.