dott.ssa Rosanna Colao

IL CHRONIC CARE MODEL:
UN PROGETTO IN FASE DI SPERIMENTAZIONE
SUI PERCORSI ASSISTENZIALI INTEGRATI PER
LA PREVENZIONE DEL DECORSO DELLA
MALATTIA DI ALZHEIMER
NELL’ASP DI CATANZARO
Dr.ssa Rosanna Colao
CRN Lamezia Terme
22 febbraio 2014
CHRONIC CARE MODEL (CCM): finalità

Promuovere la cooperazione tra tutti gli operatori di servizi per
malati cronici

Finalizzare alle sole cronicità una parte delle risorse del sistema
assistenziale

Promuovere il self-management

Affidare prevenzione e cura a team multidisciplinari

Fare riferimento a percorsi assistenziali evidence-based

Rendere l’accesso ai dati clinici completo e rapido
GLI ATTORI DEL PROGETTO CCM:

Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catanzaro – Distretto
Socio-Sanitario di Catanzaro

Centro Regionale di Neurogenetica (CRN) di Lamezia Terme

Associazione Geriatri Extraospedalieri (AGE) – Sezione Calabria

Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP) – Sezione Calabria

Osservatorio Regionale sulla Salute del Cittadino (O.R.Sa.C.)
dell’Università ‘Magna Græcia’ di Catanzaro
Costruzione, sperimentazione e valutazione
randomizzata e controllata di tre diversi percorsi:

un percorso di self-management per soggetti nelle fasi iniziali della
malattia di Alzheimer e a basso rischio di complicanze (supporto
all’auto-cura, formazione paziente esperto)

un percorso di care management per soggetti con patologia
conclamata a medio rischio di complicanze (cure primarie integrate,
follow-up)

un percorso di case management per soggetti nelle fasi severe della
malattia ad alto rischio di complicanze (progetto personalizzato, ADI,
hospice)
38
LAMEZIA
78
PAZIENTI ARRUOLATI
25
CATANZARO
15
SOVERATO
30
25
25
20
15
10
13
5
0
MASCHI
FEMMINE
38
CASI
17
11
SELF
10
CASE
CARE
84
CONTROLLI
45
19
20
SELF
CASE
CARE
25
20
15
10
5
0
SELF
CARE
CASE
6
5
4
3
2
1
0
SELF
CARE
CASE
6
5
4
3
2
1
0
SELF
CARE
CASE
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
SELF
CARE
CASE
2,5
2
1,5
1
0,5
0
SELF
CARE
CASE
PAZIENTI ARRUOLATI DISTRETTO LAMEZIA TERME:
8 PZ
RIABILITAZIONE
COGNITIVA
ATTIVITÁ
LUDICORICREATIVE
CRN
14 PZ
GRUPPI AUTOAIUTO
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
CONIUGE
FIGLI
NON SPEC.
NUORA
NO CAREGIVER
8
7
7
6
7
6
6
5
5
4
4
4
3
3
3
2
2
1
1
0
0
FEMMINE
MASCHI
> 60 ANNI
< 60 ANNI
10
9
8
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
MOGLIE
MARITO
1 CICLO: GIUGNO/LUGLIO 2013

12 incontri (2/sett)

Gruppo formato da 8 pazienti e una psicologa
Età media:75,8 aa
6 donne
2 uomini
3 self
3 care
2 case
2 pz analfabeti
L’eterogeneità
rispetto alla gravità di
malattia è stata
utilizzata come risorsa
per far partecipare
attivamente i “self” in
un contesto
educativo e di
supporto per gli altri.
RISULTATI
il gruppo ha avuto un effetto positivo sull’umore e sui sintomi di
agitazione dei pazienti, almeno nella giornata in cui partecipavano
alla terapia.
Anche se non ricordavano cosa stavano andando a fare, i
partecipanti erano tranquilli nel raggiungere l’ospedale per “andare
ad incontrare gli altri”, “andiamo a scuola”, “usciamo…”, e all’uscita
provavano a fornire dei racconti sulle attività svolte (“ci hanno
chiesto che lavoro facciamo…”, “ci fanno parlare…”, “sono uscita
con la mia amica”, “abbiamo chiacchierato di cose antiche”).
I familiari sono stati uniti nell’esprimere l’importanza di essere stati
inseriti in un percorso del genere, e ci siamo dati appuntamento
per il secondo ciclo, al quale si sono aggiunti altri 3 pazienti.
2° CICLO: FEBBRAIO/MARZO 2014
1° incontro: 12 febbraio 2014 con familiari
 commento attività svolte nel primo ciclo
 Presentazione del nuovo ciclo di rot-r
Novità:
 10 incontri con i pazienti di circa 1 ora e 1/5
 Inserimento «terapia espressiva»
 Possibilità del trasporto
 Rot informale a casa con Quaderno di
esercizi per il mantenimento della
memoria e per la stimolazione cognitiva
(1 incontro di formazione per caregivers)
• Visite domiciliari
• Segnalazioni per assistenza
: 40
: 2
• Proposte nuove discussioni : 35
• Interventi
: 99