GR 27 feb 2014

CLINICA DERMATOLOGICA DI PADOVA
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DIMED
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA
“Quelle strane macchie”
Alterazioni della
pigmentazione con
interessamento sistemico
Padova, 27 febbraio 2014
Dr. Haik Zarian
Dr.ssa Elena Marinello
Prof. Mauro Alaibac
Caso clinico
•  Donna, 46 anni
•  Da qualche mese macule
ipercromiche mucosa geniena e
gengivale
•  Perdita di appetito
•  Calo ponderale
•  Astenia persistente e debolezza
muscolare (talvolta mialgie)
•  Riduzione del tono dell’umore
Caso clinico
• Anamnesi fisiologica: stipsi cronica
• Anamnesi familiare: storia familiare materna di tiroidite di
Hashimoto e diabete mellito (sorella).
• Anamnesi patologica remota: malattia da reflusso
• Anamnesi farmacologica: Lansoprazolo, BDZ. FANS e
lassativi al bisogno
Caso clinico
Esami di laboratorio
•  Emocromo: Leucociti 11,30x10^9/L, Eritrociti 4,55x10^12/L, Hb 11,9
g/L. Pts 241x10^9/L
•  Creatinina: 70 umol/L
•  Urea: 6,5 mmol/L
•  AST: 13 U/L
•  ALT: 16 U/L
•  G-GT 21 U/L
•  Cl: 101 mmol/L
•  Na+ 131 mmol/L
•  K+: 4,9 mmol/L
•  Ca+: 2,60 mmol/L
Ipotesi diagnostiche
Insufficienza corticosurrenalica?
↓
Consulenza endocrinologica
Insufficienza corticosurrenalica
(Malattia di Addison)
•  Pigmentazioni diffuse nero-bluastre principalmente
localizzate in sedi sottoposte a frizione
•  Le pigmentazioni sono il primo segno di malattia in 1/3 dei
casi il coinvolgimento delle membrane mucose è presente
nell’82% dei casi e può̀ precedere quello cutaneo.
•  Iposurrenalismo secondario a deficit di ACTH “Addison
bianco” non presenta pigmentazioni.
Malatta di Addison
Eziologia:
• Autoimmune: 50% dei casi
sindrome poliendocrina
autoimmune
Patogenesi:
↓ cortisolemia
↓
↑ ACTH e MSH
Segni clinici:
• astenia
• pigmentazioni cutanee
• calo ponderale
• anoressia, nausea
• ipotensione
Criteri diagnostici:
• ↓ cortisolemia
• ↑ ACTH plasmatico
• ↓ cortisolo libero urinario
• mancata risposta a stimolazione con
ACTH
BIOLOGIA DELLA PIGMENTAZIONE
•  La melanina → principale determinante pigmentazione →
5 colori base della cute e dei capelli: nero, bruno, rosso,
giallo e bianco (assenza di melanina → albinismo)
•  La melanina: colore bruno, spettro assorbimento UV e luce
visibile
BIOLOGIA DELLA PIGMENTAZIONE
Altre sostanze che contribuiscono al colore
cutaneo sono:
•  carotenoidi: pigmenti vegetali di natura
lipidica.
•  ossiemoglobina: rosso vivo, arteriole e
capillari
•  emoglobina ridotta: rosso-bluastro, plesso
venoso, se > 5g/dL, cianosi
Melanogenesi
La formazione di melanina è influenzata da diversi ormoni: il α-MSH, il β-MSH, il β-LPH
l'ACTH, il BFGF, gli estrogeni e il testosterone
BIOLOGIA DELLA PIGMENTAZIONE
•  Eumelanina: nera/bruna, insolubile. Responsabile
colore scuro dei capelli
•  Feomelanina: rosso-bruna, solubili in alcali,
derivanti dall’addizione della cisteina al
dopachinone. Si trovano nei capelli biondi e rossi.
Iperpigmentazione in quali altre patologie
sistemiche?
IPERPIGMENTAZIONI GENETICHE
Sindrome. Peutz-Jeghers
Sindrome di Laegier-Hunziker
Sindrome di Carney
Neurofibromatosi
Sindrome di Albright
Acanthosis nigricans
Xeroderma Pigmentosum
IPERPIGMENTAZIONI ACQUISITE
MALATTIE SISTEMICHE
FARMACI
ENDOCRINOPATIE
AGENTI FISICI
Cirrosi epatica
Porfiria
Sclerodermia
Emocromatosi
Malattia di Wilson
Neoplasie varie
Minociclina
Psoraleni
Metalli pesanti
Bleomicina
Idantoina
Capecitabina (Xeloda®)
Sdr. Fanconi
Malattia di Addison
Cushing
Ipertiroidismo
Acromegalia
Gravidanza
Contraccettivi orali
Raggi ultravioletti
Traumi
Crioterapia
Ustioni
Sindrome di Peutz-Jeghers
•  Poliposi familiare trasmessa
con modalità AD
•  Pigmentazioni mucocutanee
brunastre orali e periorali
associate a poliposi
gastrointestinale.
•  Polipi localizzati
prevalentemente a livello del
digiuno con potenziale
neoplastico molto limitato
(2-3%).
•  Le pigmentazioni sono
istologicamente sovrapponibili
ad una macula melanotica.
Sindrome di Peutz-Jeghers
Sindrome di Peutz-Jeghers
Altre patologie sistemiche: S. di Laugier
Hunziker
•  Lentigginosi mucocutanea
benigna
•  Presenza di pigmentazioni brune
su labbra, mucose geniene, palato
e gengiva
•  Associate a pigmentazioni
ungueali longitudinali
•  Il significato della sindrome è
ancora oscuro.
Altre patologie sistemiche: S. di Laugier
Hunziker
Sindrome di Laugier Hunziker
Laugier–Hunziker Syndrome: A Rare Cause of Oral and Acral Pigmentation. Silonie Sachdeva, Shabina Sachdeva,1 and
Pranav Kapoor. Cutan Aesthet Surg. 2011 Jan-Apr; 4(1): 58–60. doi: 10.4103/0974-2077.79199 PMCID: PMC3081490
Altre patologie sistemiche: Sindrome di Carney
• 
Malattia AD: gene responsabile
(PRKAR1A) cromosoma 17
(17q22-24)
• 
Lentiggini tipicamente periodo
peripuberale; tendono a sbiadirsi dopo
i 40 anni.
• 
Sedi tipiche: labbra, congiuntiva, la
mucosa genitale
• 
Nevi blu o macchie caffelatte
• 
Mixomi cardiaci
• 
Tumori endocrini (displasia
surrenalica nodulare pigmentata,
tumori dell’ipofisi, tumori testicolari
Typical clinical features of Carney complex.
Casey M et al. Circulation. 1998;98:2560-2566
Copyright © American Heart Association, Inc. All rights reserved.
Melanosi da fumo
•  Il fumo causa un aumento della sintesi di melanina che esita in una presenza
di pigmentazioni significativamente maggiore in soggetti fumatori rispetto ai
non fumatori (dal 21% al 49%)
•  Le lesioni compaiono durante il primo anno di esposizione e tendono a
regredire, anche se parzialmente, entro 3 anni dalla sospensione del fumo.
Axel T et al. Scand J Dent Res 1982;90:432-42. Unsal E et al. Community Dent Oral Epidemiol 2001;29:272-7.
Altre patologie sistemiche: Emocromatosi
•  Patologia ereditaria AR
caratterizzata da un aumentato
assorbimento di Fe da parte
della mucosa intestinale con
conseguente progressivo
accumulo di Fe in vari organi e
tessuti
•  L'accumulo di ferro conferisce
alla cute un aspetto bronzeo.
Cutaneous Manifestations of Idiopathic Hemochromatosis. Study of 100 Cases. Jacqueline Chevrant-Breton, MD;
Marcel Simon, MD; Michel Bourel, MD; Bernard Ferrand, MD. Arch Dermatol. 1977;113(2):161-165. doi:10.1001/
archderm.1977.01640020033004
Altre patologie sistemiche: Morbo di Wilson
•  Malattia ereditaria AR
•  difetto del metabolismo del rame (Cu): difetto di una metallo-proteina
epatica responsabile del trasporto trans mebranario del Cu (ATP7B,
identificate 200 mutazioni);
•  Ridotta escrezione biliare del Cu con accumulo fegato, SNC, cornea,
cute (arti inferiori)
•  Incidenza 1:50.000
Wilson’s Disease. Ronald F. Pfeiffer, M.D.1. Semin Neurol. 2007 April;27(2):123-132) Homepage at
www.thieme.com
Leucomelanodermia dei vagabondi
•  Spesso generalizzata, più spiccata nelle zone sottoposte a pressione o a
grattamento
•  Tipiche dei soggetti denutriti, etilisti cronici e i soggetti in generale con
scarsa cura dell’igiene
•  Spesso associata ad ectoparassitosi croniche → melanodermie infettive/
parassitarie
Leucomelanodermia dei vagabondi
Un primato poco invidiabile che gli è valso in ogni caso la celebrità. Pelle squamosa e dura, occhi che a malapena riescono
ancora ad aprirsi: non si tratta di una malattia rara ma di uno stile di vita pigro e selvaggio. In queste immagini diffuse
dall'agenzia di stampa della Repubblica Islamica (IRNA) un eremita in Iran che non fa un bagno da 60 anni. L’uomo vive in
modo piuttosto semplice con pochi oggetti: una pipa nella quale fuma escrementi di animali e pacchetti di sigarette (5 alla
volta). Amoo Hadji, questo il nome dell'uomo, vive nel villaggio di Dezhgah nel distretto Dehram della provincia di Fars in
Iran, ha 80 anni e gode di una salute di ferro..
www.lareppublica.it
MELASMA
• 
Più frequente condizione
d’ipermelanosi acquisita
della cute
• 
Soprattutto ♀
• 
Iperpigmentazione facciale
localizzata: fronte, tempie,
guance, labbro superiore
• 
Occasionalmente bluastro
• 
Risparmia in genere il bordo
del capillizio
• 
Generalmente bilaterale e
mai perfettamente
simmetrica
MELASMA
MELASMA
MELASMA
MELASMA: due tipologie
•  melasma superficiale o epidermico la
macchia cutanea appare scura ma brillante e
la luce di Wood ne esalta il contrasto
rispetto alla cute circostante
•  melasma profondo o dermico la macchia
appare di colore opaco grigio-ardesia e sotto
la luce di Wood non risalta rispetto alla cute
circostante
MELASMA
•  gravidanza (durante la quale l’ipofisi produce in maggior
misura uno specifico ormone iperpigmentante, l’MSH o
Melanocyte Stimulating Hormone)
•  disturbi ormonali
•  uso di ormoni (per esempio la pillola contraccettiva)
•  farmaci : diuretici, antipertensivi, vitaminici ecc. (che
possono agire o per fototossicità o per
fotosensibilizzazione allergica)
•  idiopatica
Neurofibromatosi
Neurofibromatosi
Le neurofibromatosi sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare di tipo neurocutaneo
con coinvolgimento multisistemico.
NF-1 (Sindrome di Von Recklinghausen)
§  È la più frequente delle neurofibromatosi
§  Trasmessa a modalità AD con incidenza 1:3000. Circa il 50% dei casi è dovuto a nuove
mutazioni.
§  E’ causata da mutazioni in un antioncogene localizzato sul cromosoma 17 codificante
per la neurofibromina, proteina implicata nel controllo della proliferazione e
differenziazione cellulare
NF-2 (Acustica o centrale)
§  Trasmessa a modalità AD, incidenza 1:50000
§  Manifestazioni cutanee non costanti, e per lo più contenute
§  Neurinoma acustico bilaterale (raro e unilaterale nella NF-1)
NF-1: Segni cutanei
•  Macchie caffelatte:
- 
- 
- 
- 
- 
Macule non rilevate tonde o ovalari di
colorito variabile dal camoscio al marrone
chiaro, a margini netti
Presenti nell’85% dei pazienti, sono il
segno più precoce della malattia
Spesso presenti alla nascita o compaiono
nei primi mesi di vita
Non esiste correlazione tra il numero di
lesioni e la severità della sindrome
Sono risparmiati palmo delle mani e pianta
dei piedi, genitali
Criteri diagnostici:
- Almeno 6 macchie caffelatte con
diametro ≥ 1,5 cm negli adulti e
almeno 5 con diametro ≥ 0,5 cm nei
bambini fino ai 5 anni
NF-1: Segni cutanei
• 
Lentiggini multiple ai cavi ascellari e
pieghe inguinali
- simili a macchie caffelatte di piccole dimensioni
(1-3 mm di diametro)
- raramente presenti sotto i 2 anni, si sviluppano
dopo le macchie caffelatte durante la pubertà,
presenti in circa il 70% dei pazienti in età adulta
- La presenza di lentigginosi ascellare o inguinale
rientra tra i criteri diagnostici per la diagnosi di
NF-1 ed è conosciuta come segno di Crowe
NF-1: Segni cutanei
•  Neurofibromi
- papule o noduli di consistenza soffice, di
colorito roseo o violaceo, sessili o
peduncolati
- si manifestano nell’adolescenza e
aumentano in numero e dimensioni con
l’età
- quasi tutti i pazienti hanno almeno qualche
neurofibroma; alcuni soggetti appaiono
sfigurati dalla presenza di centinaia di
tumori
- sono tumori a decorso generalmente
benigno, in rari casi è stata descritta la
trasformazione in neurofibrosarcomi
Neurofibromi
Manifestazioni extracutanee
• 
Oculari: Noduli di Lisch (amartomi
melanocitici giallo-brunastri dell’iride) presenti
nella quasi totalità dei pazienti adulti con NF-1;
NON presenti nella NF-2.
Noduli asintomatici difficili da vedere ad occhio
nudo, richiedono esame oculistico con lampada
a fessura.
Muscoloscheletriche: scoliosi, spesso con notevoli limitazioni funzionali;
pseudoartrosi e curvature ossee patologiche in età precoce (specie a livello tibiale);
displasia dell’ala dello sfenoide
Sistema endocrino: pubertà precoce/tardiva da tumore endocrino secernente
(spesso adenoma ipofisario), Feocromocitoma (1%)
Apparato vascolare: ipertensione arteriosa di tipo renale, alterazioni dei vasi
cerebrali/gastrointestinali
SNC: glioma ottico, neurinoma dell’acustico (raro e unilaterale nella NF-1,
bilaterale nella NF-2), astrocitoma, meningioma, ritardo mentale, disturbi
dell’apprendimento.
Sindromi lentigginose
Sindrome di LEOPARD: acronimo che riassume le caratteristiche
- 
- 
- 
- 
- 
- 
- 
principali
Lentigginosi
anomalie Elettrocardiografiche (blocco di branca)
ipertelorismo Oculare (che si accompagna a bassa attaccatura delle
orecchie e prognatismo)
stenosi Polmonare
Anomalie genitali (ipospadia, criptorchidismo/agenesia o ipolasia ovarica)
Ritardo di crescita (peso normale alla nascita,lo sviluppo rallenta dopo
l'anno di vita)
Difetti di udito (sordità neurosensoriale)
• 
Gene mutato: PTPN11 è responsabile della sintesi dell‘enzima tirosinfosfatasi
• 
Malattia estremamente rara: un centinaio di casi descritti in letteratura
Sindrome di Leopard
• 
Le lentiggini sono più diffuse al
collo, tronco e addome. La
mucosa orale è risparmiata.
• 
Sono numerosissime e possono
arrivare a coprire, senza una
distribuzione particolare, fino
all'80% della superficie corporea,
interessando sia le aree esposte al
sole che quelle non esposte.
• 
Il contorno è irregolare e la loro
grandezza varia da pochi
millimetri a 1-1,5 centimetri di
diametro.
Sindrome di Leopard
Frammisti alle migliaia di piccole lentigini si
trovano:
- lentigini più grandi (spot caffelatte di Gorlin)
-  macchie caffelatte
- nevi melanocitici
Acanthosis Nigricans
- Caratterizzata da zone iperpigmentate, mal
delimitate, che compaiono tipicamente a livello delle
pieghe cutanee.
- La pelle sembra sporca, si presenta ispessita e
vellutata, di colore più scuro (dal brunastro al nero)
rispetto alle zone circostanti.
- Sul fondo nerastro si notano accentuazione delle
pieghe e dei solchi e papille ipertrofiche, che
conferiscono un aspetto corrugato
Classificazione
Tipo 1: AN Benigna ereditaria, non associata a disendocrinopatie
Tipo 2: AN Benigna, associata a disordini endocrini con insulino-resistenza (Diabete Mellito
Tipo2, stati di iperandrogenismo, Acromegalia/gigantismo, Cushing etc)
Tipo 3: Pseudo-AN associata a obesità e sdr metabolica, comune in soggetti di fototipo scuro
Tipo 4: AN farmaco-indotta (niacina,corticosteroidi,estroprogestinici)
Tipo 5: AN Maligna Paraneoplastica, da adenocarcinoma gastrointestinale o genitourinario
Acanthosis Nigricans
AN Maligna Paraneoplastica:
§  Ipercheratosi e iperpigmentazione più
pronunciate
§  coinvolgimento più frequente di palmo
delle mani, pianta dei piedi, mucosa orale e
vermiglio delle labbra
Pellagra
Causata dalla carenza o dal mancato assorbimento di
vitamine del gruppo B, in particolare la niacina; può
anche esser dovuta a un deficit di triptofano,
aminoacido utilizzato nella sintesi di niacina.
Una volta assai comune nella popolazione contadina, oggi
si ritrova negli alcolisti cronici.
Il quadro classico comprende:
•  diarrea, demenza e dermatite (malattia delle
3D)
→ eritema intenso “a carne arrostita”simmetrico in
aree fotoesposte, che diventa scarlatto o
iperpigmentato con desquamazione e croste.
→ la fotosensibilità (da mediatore endogeno
sconosciuto) determina la formazione di una
larga banda iperpigmentata intorno al collo,
definita “collana di Casal”.
Porfiria cutanea tarda
•  Porfiria più comune, provocata da un
difetto dell’enzima
uroporfirinogeno decarbossilasi, che
provoca un accumulo di porfirine a
livello epatico e circolante.
•  Dorso delle mani: importante fragilità
cutanea con formazione di bolle di varie
dimensioni. Quando vanno incontro a
rottura possono dare luogo a cicatrici
ipo- e iperpigmentate e grani di miglio,
producendo un quadro clinico variabile.
• Volto: caratteristica iperpigmentazione
che ricorda il melasma, che si
accompagna a ipertricosi in sede malare
AMILOIDOSI
Gruppo di rare affezioni caratterizzate dalla deposizione in sede
extracellulare di materiale proteico insolubile detto amiloide
1 . AMILOIDOSI CUTANEA ASSOCIATA AD AMILOIDOSI
SISTEMICA
- amiloidosi AL con proliferazione monoclonale di catene leggere Ig
(mieloma multiplo, macroglobulinemia di Waldenström, etc)
- amiloidosi AA da consumo in malattie sistemiche di tipo reattivo
(AR, collagenopatie, TBC, carcinomi…); il precursore è la proteina
sierica dell’amiloide A (SAA), una proteina della fase acuta
2. AMILOIDOSI CUTANEA PRIMITIVA
- Lichen amiloidosico
- Amiloidosi maculare o intrascapolare
- Amiloidosi nodulare
AMILOIDOSI SISTEMICA PRIMITIVA
•  MANIFESTAZIONI CUTANEE NEL 30-50% DEI PAZIENTI
- petecchie, porpora, ecchimosi: fragilità capillare da depositi di amiloide;
spontanee o per traumi minori specialmente nelle regioni di piega
(palpebre, lati del collo, ascelle, ombelico…)
- tipica la porpora palpebrale da pizzicotto; manovra di Valsava ↑stravaso
- papule/placche liscie, di colore giallo-arancio o a componente emorragica
si trovano soprattutto nelle regioni di piega
LICHEN AMILOIDOSICO
CLINICA: numerose papule piccole e dure, con una
lucentezza che ricorda quella del lichen e colore
variabile dal rosa al rosso-brunastro, strettamente
adese tra loro.
Le lesioni sono tipicamente pruriginose,
contrariamente alla maggior parte delle altre forme di
amiloidosi.
SEDE: creste tibiali. Anche polpaccio, caviglia, dorso
del piede, superfici estensorie degli arti superiori.
AMILOIDOSI MACULARE O
INTERSCAPOLARE
CLINICA: piccole macule
pigmentate, di 2-3 mm di
diametro, che possono confluire a
formare aree iperpigmentate con
una lucentezza blu-grigia o
brunastra.
SEDE:le lesioni possono essere
confinate all’area interscapolare,
ma più spesso si distribuiscono
estesamente al dorso e al torace
L’amiloidosi cutanea maculare è stata
associata alla frizione localizzata
cronica e prolungata, forse per
un meccanismo di danno cutaneo
indotto
Descritta l’associazione con MEN 2A
(Neoplasia Multiendocrina con
carcinoma midollare della tiroide,
feocromocitoma e iperplasia delle
paratiroidi)
Ipermelanosi diffusa da Melanoma
• L’ipermelanosi diffusa generalizzata
associata a melanoma metastatico è un evento
raro ma ben documentato
• È caratterizzata da una colorazione blugrigiastra della cute
• Sono stati individuati melanosomi circolanti
nel sangue, supportando l’ipotesi che
l’ipermelanosi sia sostenuta da lisi tumorale,
con rilascio dei melanosomi in circolo e
conseguente deposito a livello cutaneo
IPERPIGMENTAZIONI ACQUISITE
FARMACI
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Tetracicline (in particolare Minociclina)
Amiodarone
Metalli pesanti
Bleomicina
Idantoina
Capecitabina
…….
- La lista di medicamenti che causano iperpigmentazioni cutanee è lunga
- Meccanismo complesso: spesso avviene un’interazione complessa tra il farmaco, i suoi
metaboliti, la melanina, il ferro e i macrofagi del derma
Iperpigmentazione
da Minociclina
•  Può causare una colorazione grigio-blu
circoscritta di alcune aree infiammate (es.
cicatrici da acne volgare) oppure diffusa
nelle zone fotoesposte, reversibili con il
tempo
•  Sono descritte anche pigmentazioni delle
sclere e delle mucose, e una colorazione
bluastra del sudore
•  Nella maggior parte dei casi, il pigmento
sembra risultare dalla chelazione della
tetraciclina con i prodotti dell’eme.
Iperpigmentazione da amiodarone
• 
L’amiodarone a una posologia media di 300
mg/die per diversi mesi induce in circa il 10%
dei pazienti la comparsa di
un’iperpigmentazione diffusa di colore blugrigiastro predominante sulle zone fotoesposte:
volto, dorso delle mani
• 
La pigmentazione evolve spontaneamente,
anche se lentamente, verso la guarigione totale
dopo la sospensione del trattamento
• 
La principale fonte di tale reazione è un
metabolita dell’amiodarone che si accumula a
livello lisosomiale
Amiodarone-induced skin hyperpigmentation. Stähli BE, Schwab S. Q J Med 2011;104(8): 723-4.
Iperpigmentazione da amiodarone
Bleomicina
•  Dermatite flagellata:
è una forma di
iperpigmentazione
cutanea localizzata che
si verifica nell'8-38% dei
pazienti trattati con
bleomicina.
•  Il termine flagellato si
riferisce al tipico aspetto
a frustata delle lesioni
Clinica:
- inizialmente lesioni eritematose-orticarioidi, evoluzione
in lesioni lineari iperpigmentate
- comparsa da 24 ore a 6 mesi dalla somministrazione della
bleomicina
- regressione spontanea dopo 3-4 mesi dalla sospensione
del farmaco
Iperpigmentazione da capecitabina
•  Pz F, 76 anni, in terapia con Capecitabina per
Adenocarcinoma colon-retto in stadio IIB
•  Recente comparsa di melanosi a livello
palmoplantare e labbro inferiore
Nevo melanocitico plantare: riferito di nuova insorgenza, rapida crescita in 2 mesi
Capecitabina:
- Effetto avverso cutaneo più comune: HFS hand-foot syndrome o eritrodisestesia
palmoplantare caratterizzata da eritema doloroso, iperpigmentazione, disestesia con
progressione allo stadio di desquamazione essudativa e ulcerazione
1. 
Lokich JJ, Moore C. Chemotherapy-associated palmar-plantar erythrodysesthesia syndrome. Ann Intern Med
1984;101:798-9.
2. 
Sanghi S, Grewal RS, Vasudevan B, Nagure A. Capecitabine induced Hand-Foot Syndrome: Report of two cases. Med J
Armed Forces India. 2013 Jan;69(1):65-7.
Capecitabina:
- può indurre la comparsa di nevi melanocitari normali o displastici sia a livello cutaneo che
della lingua, iperplasia melanocitaria lentigginosa
→ È necessario un attento follow-up, poiché il rischio di sviluppo di melanoma in questi casi è
incerto
Asportazione chirurgica ….
in attesa dell’esame istologico
1. 
Villalon G et al. Focal acral hyperpigmentation in a patient undergoing chemotherapy with capecitabine. Am J Clin Dermatol
2009;10(4):261-3.
2. 
Biju Vasudevan. An unusual case of capecitabine hyperpigmentation: is hyperpigmentation a part of hand-foot syndrome or a
separate entity?Indian J Pharmacol. 2010 October; 42(5): 326–328
Grazie per l’attenzione