Trimestrale di informazione medica

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA
VERONA
MEDICA
Trimestrale di informazione medica - anno XLIX n. 4 DICEMBRE 2014 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002
Trimestrale di informazione medica
In questo numero:
Giornata del medico 2014 ................................................. pag. 10
Relazione morale del Presidente ...................................... pag. 12
Prof. Gianfranco Pistolesi: Lectio Magistralis.................... pag. 16
Ebola...................................................................................... pag. 25
Responsabilità del medico dipendente............................ pag. 33
4
DICEMBRE
2014
SOMMARIO
32 Fatturazione elettronica
33 Responsabilità del medico dipendente:
EDITORIALE
5 Ebola
NOTIZIE DALL’ORDINE
6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni
10 Sabato 8 Novembre
contrattuale o extracontrattuale?
La sentenza di Milano
35 Imprenditore e lavoratore autonomo,
Giornata del Medico e dell’Odontoiatra Veronese
non sono coincidenti
ATTUALITÀ
36 Diplomifici in Albania:
ALBO ODONTOIATRI
20 Verbali della Commissione Odontoiatri
22 A proposito di medicina estetica praticata
come diventare odontoiatri in 10 giorni
37 Dematerializzazioni
dagli Odontoiatri
FNOMCeO
38 Misure urgenti per la semplificazione
LETTERE AL DIRETTORE
23 Malasanità
ENPAM
39 Pubblicato il bilancio sociale Enpam 2013
CONVEGNI E CONGRESSI
24 Convegni e Congressi
24 Medici con l’Africa, CUAMM
LIBRI RICEVUTI
41 Follia, tossicodipendenza e bisogni della persona
42 Il giardino dei Buddha di pietra
AGGIORNAMENTO
25 Ebola. Scenari presenti e futuri
29 L’infezione da HIV in Italia: stato dell’arte
43 La mente perturbata
Figurazioni letterarie del male interiore
GIOVANI E PROFESSIONI
PROFESSIONE E LEGGE
30 Certificati medici per l’attività sportiva non agonistica
31 Formazione Specifica in Medicina Generale
e la trasparenza amministrativa
rilascio di certificazioni mediche a pagamento
44 S.O.S. - Sostituzioni
TEMPO LIBERO
47 Chi cerca... trova
ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR
Nuovo Orario di Apertura
della Segreteria dell’Ordine
VERONA MEDICA
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
dalle ore dalle ore
dalle ore
dalle ore
dalle ore
9,00
alle ore 13,00
9,00
alle ore 17,00 (CONTINUATO)
9,00
alle ore 13,00
9,00
alle ore 17,00 (CONTINUATO)
9,00
alle ore 13,00
Sabato chiuso
3
VERONA MEDICA
Trimestrale di informazione medica
Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona
Anno XLIX n. 4 Dicembre 2014
Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona
Registrazione del Tribunale di Verona
n. 153 del 20/3/1962
ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI
DELLA PROVINCIA DI VERONA
VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona
tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904
web: www.omceovr.it
Direttore Responsabile
Roberto Mora
Comitato di Redazione
Renzo Bassi, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Alessandro Dalla Riva,
Carlo Marchi, Roberto Mora, Francesco Orcalli, Alberto Peroni,
Carlo Matteo Peruzzini, Gelmino Tosi
Consiglio Direttivo
Presidente: Roberto Mora
Vice-Presidente: Roberto Fostini
Segretario: Lucio Cordioli
Tesoriere: Fabio Marchioretto
Consiglieri
Giorgio Accordini, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara,
Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino,
Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu,
Claudio Salvatore, Francesco Spangaro
Revisori dei Conti
Vania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe Costa
Revisore dei Conti Supplente
Elena Piazzola
Commissione Odontoiatri
Francesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin,
Gino Cavallini, Gianpaolo Paoletti
Fotocomposizione Videoimpaginazione
e stampa
Girardi Print Factory
Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)
tel. 0442 600401
e-mail: [email protected]
Foto di Copertina
Roberto Mora
– Natale –
Inserzioni
SPAZIO
1/4 pagina interna (bianco e nero)
1/2 pagina interna (bianco e nero)
1 pagina interna (bianco e nero)
2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) 4ª pagina di copertina (a colori)
4
pubblicitarie sul
1 USCITA
€
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150,00
400,00
500,00
800,00
1000,00
Bollettino
2 USCITE
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200,00 (totali)
300,00 (per uscita)
400,00 (per uscita)
600,00 (per uscita)
800,00 (per uscita)
4 USCITE
€
€
€
€
€
250,00 (totali)
250,00 (per uscita)
350,00 (per uscita)
500,00 (per uscita)
600,00 (per uscita)
VERONA MEDICA
EDITORIALE
Ebola
Nel 1926, in Liberia, una epidemia di
febbre gialla pose in crisi gli interessi
della Firestone e di alcune altre importanti compagnie occidentali, che
avevano investito cospicui fondi per
estrarre in quel paese il caucciù.
Per ovviare al problema le compagnie
della gomma furono costrette a stanziare importanti somme e fu così che
venne inviata nel 1927, in quel paese,
la “Harvard Medical Expedition”.
A farne parte c’era un certo Max Thailer, medico che lavorava al Dipartimento di Medicina Tropicale della Harvard
Medical Scool, a Boston (Massachussetts), che riuscì a stabilire che la causa della febbre gialla non era un batterio ma un virus filtrabile e che questo
poteva essere trasmesso al topo.
Grazie ai suoi studi nel 1930 veniva
prodotto il vaccino per la febbre gialla
che consentì a Max Theiler di essere
insignito, nel 1951, con il Nobel.
La scoperta dell’Ebola risale al 1976.
In quell’anno, il governo dello Zaire (ora
la Repubblica Democratica del Congo) chiese l’aiuto del C.D.C. per controllare l’epidemia di una insolita febbre
emorragica che stava mietendo molte
vittime in quel paese. La commissione
identificò come responsabile dell’epidemia un nuovo virus, appartenente
alla famiglia dei filovirus, che venne
chiamato Zaire Ebolavirus.
Da allora sono passati 38 anni e sono
state segnalate altre epidemie, oltre a
quella in corso, ma a tutt’oggi non è
stato elaborato un vaccino efficace.
Questo forse perché gli interessi economici delle multinazionali in quei
VERONA MEDICA
paesi, oggi, sono meno pressanti di
quelli che erano in gioco nel 1926 per
il caucciù, ma forse anche perché, l’elaborazione di un vaccino destinato
a popolazioni con scarse possibilità
economiche non rappresenta per le
multinazionali del farmaco un investimento remunerativo.
Questo fintanto che quello stesso mercato non potrà offrire nuove e più interessanti prospettive.
Le cose stanno però cambiando in
questi ultimi giorni.
L’interesse dei media, e della gente,
sull’attuale epidemia di Ebola ha cominciato a salire quando si è cominciato a capire che un problema che si
credeva confinato ad un lontano continente poteva improvvisamente trasferirsi tra le strade di casa nostra.
La notizia che Ebola aveva colpito personale bianco e che alcuni di questi
malati erano rientrati negli Stati Uniti
e in Europa, minacciando un’epidemia in quei paesi, ha avuto l’effetto di
richiamare l’attenzione della gente e
di far capire come in un mondo globalizzato una temibile malattia infettiva, gravata da un’alta percentuale di
mortalità, sia in grado di viaggiare, non
sui fragili barconi sovraccarichi di profughi disperati, ma sugli aerei di linea,
nascondendosi tra gli uomini d’affari e
tra i turisti.
Ed è subito iniziato il panico.
Ma è cominciato anche l’interesse per
l’elaborazione di un vaccino che possa
controllare una delle più temibili malattie dei nostri giorni.
Oggi i paesi interessati dall’epidemia
hanno infrastrutture fatiscenti e largamente insufficienti a far fronte alle
necessità sanitarie. La Liberia, per
esempio, a fronte di una popolazione
di 4 milioni di abitanti conta solo 200
medici.
I malati spesso sono tenuti per lunghi
periodi a contatto con le persone sane
e le misure di profilassi e quarantena
stentano a trovare applicazione non
solo per le credenze ed i costumi locali
ma anche per la carenza di strutture
adeguate.
Il controllo dell’epidemia in quei paesi
sarà possibile solo se i paesi più ricchi capiranno che, in una economia
globalizzata dove la gente compie in
meno di un giorno viaggi che anni fa
richiedevano mesi, nessuno può ritenersi un’isola sicura e cominceranno
così ad interessarsi di più di quanto
accade ai miliardi di persone meno
fortunate; finché i governi non cominceranno a farsi carico anche delle necessità di chi è fuori dei nostri confini.
Al momento le uniche risorse impegnate a contrastare l’epidemia sono
quelle costituite dal personale volontario medico e sanitario che lavora,
coraggiosamente, ogni giorno nelle
file di alcune meritevoli organizzazioni
umanitarie.
Se l’attuale epidemia di Ebola potrà
essere confinata e sconfitta sarà quasi
esclusivamente grazie al loro coraggio
e ai loro sacrifici.
A loro va ovviamente la riconoscenza
dei malati che affollano le loro fragili
strutture mediche, ma va anche la stima ed il ringraziamento di tutti noi.
La loro opera e gli ideali che li muovono ci riempiono di orgoglio.
Perché con la loro testimonianza, fanno conoscere al mondo il cuore della
nostra professione.
ROBERTO MORA
W
5
NOTIZIE DALL’ORDINE
Verbali
del Consiglio
e delle
Commissioni
VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO
DEL 15 LUGLIO 2014
Presenti: Mora, Fostini, Cordioli,
Accordini, Bovolin, Facincani,
Lombardo, Molino, Oreglia, Peruzzini,
Rugiu, Salvatore, Carrara, Guglielmi,
Orcalli
Revisori: Braga, Celebrano
Direttore: Cerioni
Avvocato: Gobbi
Assenti Giustificati: Marchioretto,
Spangaro, Costa
Il Presidente constatata la presenza
del numero legale dichiara aperta la
seduta.
1) LETTURA ED APPROVAZIONE
VERBALE PRECEDENTE
Il Verbale del Consiglio del 20 maggio
2014, viene approvato all’unanimità.
2) DELIBERE AMMINISTRATIVE
Non vi sono delibere amministrative
3) COMUNICAZIONI
a) Il Presidente informa che nei giorni
dal 12, 13, 14 giugno ha partecipato al consiglio nazionale della
FNOMCEO.
In tale incontro sono state discussi i seguenti argomenti:
- BILANCIO: il bilancio consuntivo della Federazione Nazionale è
stato approvato all’unanimità ed
ha evidenziato un utile di € 15,4
milioni.
- NUOVA SEDE: è stato illustrato il
progetto per l’acquisizione della
nuova sede i cui costi saranno resi
noti sul portale della Fnomceo.
- FONDO PER I GIOVANI MEDICI:
si è previsto di costituire un fondo
a favore dei giovani medici. Tale
6
fondo sarà destinato a finanziare
il costo dell’assicurazione per i
giovani medici nel momento in cui
diverrà obbligatoria l’assicurazione R.C. (tale obbligo è stato posticipato in attesa del regolamento
attuativo previsto dal decreto Balduzzi).
- LEGGE SULLA RESPONSAILITÀ
PROFESSIONALE
I tre disegni di legge sono stati raggruppati in un unico testo; non è
stata accolta la richiesta di depenalizzazione dell’atto medico per
il parere contrario avanzato dalla
CASSAZIONE; sembrerebbe possibile la limitazione temporale della
prescrizione a cinque anni, inoltre
è stato espresso parere favorevole
alla richiesta dell’obbligo assicurativo per le strutture che lavorano
con il S.S.N. Saranno previste tabelle di riferimento per la quantificazione del danno patrimoniale –
danno non patrimoniale.
- LEGGE DI RIFORMA DEGLI ORDINI
C’è una intesa con il Ministero
della Salute ed un largo consenso
in parlamento, favorita anche dal
fatto che una direttiva comunitaria
prevede che la libera circolazione
dei professionisti della saluti siano
iscritti in albi o collegi e siano registrati in appositi elenchi.
- NUOVO CODICE DEONTOLOGICO
Il nuovo Codice Deontologico è
stato inviato a tutti i componenti
del Consiglio. Il Presidente pone
ai voti la sua approvazione.
Il Consiglio decide all’unanimità
la sua approvazione. Dalla data
odierna quindi il nuovo testo diventa quello di riferimento.
- FORMAZIONE ED ACCESSO AL
LAVORO
Sono state esaminate le proposte
allo studio sulle varie tematiche
riguardanti l’accesso alla professione in particolar modo quelle
che riguardano la disoccupazione
dei giovani neo-abilitati, il loro accesso alle scuole dei specialità, le
previsioni della laurea abilitante e
del nuovo esame di stato.
b)RELAZIONE SUL CONSIGLIO
NAZIONALE E.N.P.A.M.
Il Presidente comunica ai presenti
gli argomenti discussi nel Consiglio
nazionale Enpam svoltosi a Roma
nelle giornate del 27 e 28 giugno.
Gli argomenti all’O.D.G. vertevano sull’approvazione del bilancio
consuntivo 2013. Questo registra
per quanto riguarda il bilancio previdenziale (incassi per versamenti
contributivi/ esborsi per prestazioni pensionistiche erogate) un attivo
di circa 950 milioni di euro il che
porta il patrimonio della Fondazione alla cifra di circa 15 miliardi di
Euro. Il bilancio economico dell’Ente (rendita del capitale ENPAM) registra un attivo di circa 290 milioni,
con una rendita pari all’ 1,8%. del
capitale.
Il bilancio è stato approvato con il
parere contrario di otto Ordini e l’astensione di 2 Ordini.
L’altro argomento in discussione
riguardava le proposte di modifica
dello statuto ENPAM. Su tale argomento, vista la mancata accettazione delle modifiche avanzate
da 10 Ordini e che prevedevano la
riduzione del numero dei componenti sia del C.D.A. ENPAM, che
del Consiglio Nazionale ENPAM.
N., 8 Ordini hanno ritenuto di dovere lasciare l’assemblea.
Il Presidente di Verona, che era tra
i firmatari delle proposte di modifica, ha ritenuto di dover rimanere in
aula e di astenersi sulla proposta
(passata poi per maggioranza di
voti) che prevede una riduzione del
numero dei componenti del CDA
ma un aumento dei componenti
del Consiglio Nazionale ENPAM.
In considerazione della situazione
di disagio creatasi il Presidente
dell’ENPAM ha promesso che cercherà di mantenere inalterati i costi
degli Organi Istituzionali (C.D.A. e
C.N.) pur in presenza di un maggior numero di componenti.
c) IL CONSIGLIO HA RATIFICATO
L’ISCRIZIONE NELL’ALBO DEI
PSICOTERAPEUTI della Dott.ssa
Nadia FACCI.
d) Offerta del dr. L.B. per collaborare
nella commissione per la valutazione dell’E.C.M.
Il Consiglio considerata la prossima scadenza dell’attuale consiglio delibera di rinviare l’accettazione della disponibilità offerta al
prossimo consiglio.
e)CO.GE.A.P.S.
Sull’argomento in dott. Celebrano
informa i presenti sulla circolare
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
trasmessa dal CO.GE.A.P.S. che
prevede, al fine di alleggerire i carichi di lavoro degli Ordini, la centralizzazione delle attività relative
alla fase istruttoria del processo
certificativo e la predisposizione del certificato di ogni singolo
iscritto pronto per la firma del Presidente di Ordine.
L’ente (CO.G.E.A.P.S.) relativamente al triennio 2011-2013 avrà
la possibilità di inserire gli esoneri
e le eventuali esenzioni.
Agli Ordini verrà riservata la possibilità tecnica di effettuare autonomamente tutti i processi sopra
evidenziati con la possibilità di invitare i colleghi a rivolgersi al BACKOFFICE di CO.GE.A.P.S. nel caso
in cui dispongano di crediti individuali non registrati, o ritengano di
potersi avvantaggiare di esoneri o
esenzioni, o qualora non trovino
allineata la loro posizione.
3/BisAPPROVAZIONE BILANCIO
PREVENTIVO 2015:
Il Presidente ed il Direttore
illustrano le varie poste del
bilancio preventivo per l’esercizio 2015 che posto in votazione viene approvato all’unanimità.
4) RATIFICA ISCRIZIONE SOCIETÀ
TRA PROFESSIONISTI
Il consiglio approva l’iscrizione all’Albo
della SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI denominata:
AT. Assistenza sul Territorio S.r.l.
Multidisciplinare tra professionisti.
5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI
Vengono approvate le seguenti iscrizioni e cancellazioni.
MEDICI - CHIRURGHI
Iscrizioni neo-abilitati:
Dott. ALLEGRINI Francesca
Dott. ANTON Kamel
Dott. BARETTA Valentina
Dott. CHIAMENTI Margherita
Dott. CREMONINI Giusi
Dott. GUERRINI Andrea
Dott. MARIN Matteo
Dott. PADOAN Roberto
Dott. PATUZZO Serena
Dott. PORCELLI Alice
VERONA MEDICA
Iscrizioni per trasferimento da altro
Ordine:
Dott. GIACOMARRA Patrizio
da PALERMO
Dott. GULINO Francesco
da PALERMO
Dott. PETRONE Paolo da BARI
Dott. ROSSI Andrea da BERGAMO
Dott. SIGNORINI Lorenzo da RIMINI
Dott. ZUCO Carmela da ROMA
Cancellazioni su richiesta:
Dott. BRUGNETTINI Massimo
Dott. CESTARO Antonio
Dott. PUCHETTI Vittorio
Dott. VENTURI Ugo
Cancellazioni per trasferimento ad
altro Ordine:
Dott. CARNEVALE Francesco
a FIRENZE
Cancellazioni per decesso:
Dott. BERTOLINI Gianni
Dott. CRACCO Giuseppe
Dott. NADALINI Tiziano
ODONTOIATRI
Iscrizioni neo-abilitati:
Dott. FLOREA Manuela Cristina
Dott. GUADANI Mauro
Dott. LOPEZ VALVERDE Isabel
Dott. MARCONE Tommaso
Dott. MARTINI Alessandro
Iscrizioni per trasferimento da altro
Ordine:
Dott. RIGONI Giovanni da VICENZA
Cancellazioni su richiesta:
Dott. URBANI Silvio
Cancellazioni per decesso:
Dott. NADALINI Tiziano
6) VARIE ED EVENTUALI
Il Consiglio aderendo alla richiesta formulata dall’Università di Padova nomina il Prof. Alfredo Guglielmi quale componente della Consulta del territorio.
COMMISSIONE DI DISCIPLINA
RELAZIONI ISTRUTTORIE
PRIMA DI PROCEDERE ALLE RELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO
DALLA SALA I CONSIGLIERI ODONTOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL
DIRETTORE E L’AVVOCATO.
La Commissione delibera quanto
segue:
N. 3 archiviazione provvedimenti
N. 1 apertura e sospensione procedimento disciplinare in attesa della
decisone della Magistratura
VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO
DEL 9 SETTEMBRE 2014
Presenti: Mora, Fostini, Cordioli,
Marchioretto, Accordini, Bovolin,
Carrara, Facincani, Molino, Orcalli,
Oreglia, Peruzzini, Salvatore
Revisori dei Conti: Celebrano, Costa,
Piazzola
Direttore: Cerioni
Avvocato: Gobbi
Assenti Giustificati: Guglielmi,
Lombardo, Rugiu, Spangaro, Braga
Il Presidente constatata la presenza
del numero legale dichiara aperta la
seduta.
1)LETTURA ED APPROVAZIONE
VERBALE PRECEDENTE
Il Verbale del Consiglio del 15 luglio
2014, viene approvato con alcune precisazioni.
2) DELIBERA AMMINISTRATIVA
La delibera amministrativa viene approvata ed è parte integrante del presente Verbale.
3) COMUNICAZIONI
a) Il Presidente riferisce sull’incontro
tenutosi a Trieste nei giorni 5 e 6
settembre u.s. e rivolto ai Presidenti ed al Personale degli Ordini
dei Medici C. e O. del Triveneto,
nel corso del quale sono stati trattati vari argomenti tra cui la fatturazione elettronica, la trasparenza
amministrativa e l’E.C.M.
In materia di E.C.M., i presenti al
Convegno esprimono un apprezzamento alla Segreteria dell’Ordine dei Medici C. e O. di Verona,
unica sede del Triveneto che ha
provveduto a registrare i crediti
ECM dei propri iscritti.
Il Presidente si associa.
b) Sull’argomento della “Fatturazione
elettronica”, il Dr. Mora illustra gli
adempimenti e gli obblighi previsti
per tutti i professionisti, i quali a far
7
NOTIZIE DALL’ORDINE
data dal 31 marzo 2015, dovranno adeguarsi alla normativa. Per
le fatturazioni da effettuare alla
Fnomceo ed all’Enpam, l’obbligo è
già in vigore dal 30 giugno 2014.
Relativamente alla “Ricetta Elettronica”, il Presidente esprime la
propria perplessità, condivisa da
numerosi Medici di Famiglia, informando il Consiglio di aver provveduto a trasmetterle al Presidente
della Federazione Regionale degli
Ordini dei Medici C. e O. del Veneto,
ai Presidenti degli Ordini dei Medici
C. e O. del Veneto, ai Direttori Generali e Sanitari delle Aziende ULSS
della provincia ed a tutte le Organizzazioni Sindacali veronesi.
c) Viene ricordato che il giorno 07 ottobre 2014 presso la Sede dell’Ordine, si svolgerà la riunione con i
Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Mediche ed Odontoiatriche della provincia.
d) Il Presidente informa che il 14 ottobre 2014 alle ore 18,00 si terrà
l’incontro con i neo-abilitati per
invitarli alla Giornata del Medico e
dell’Odontoiatra Veronese. A seguire alle ore 20,15 si svolgerà la
riunione di Consiglio.
e) Il Consiglio prende in esame la
richiesta del Dr. Vaona Alberto,
con la quale si chiede il patrocinio
dell’Ordine al progetto di istituire un “portale” nel quale inserire
l’elenco dei Medici disponibili ad
effettuare sostituzioni ai Medici di
Famiglia e Pediatri di libera scelta.
L’inserimento in tale elenco prevede il pagamento di una quota annuale d’iscrizione.
Dopo ampia discussione alla quale partecipano i presenti, il Consiglio delibera di dare notizia della
proposta su Verona Medica ed
esprime il parere che l’iniziativa
venga valutata esclusivamente dai
Sindacati Medici di categoria.
f) Il Presidente elenca le prossime
scadenze istituzionali dell’Ordine:
25-26-27 ottobre 2014 1ª convocazione per le Elezioni del rinnovo
del Consiglio Direttivo per il triennio 2015/2017;
08-11-2014 alle ore 10,30 Assemblea Annuale presso la sede
dell’Ordine, per l’approvazione dei
Bilanci;
08-11-2014 alle ore 16,30 Giorna-
8
ta del Medico e dell’Odontoiatra
Veronese presso il Palazzo della
Gran Guardia con programma da
definire;
22-23-24 novembre 2014 eventuale 2 ª convocazione elettorale;
g) Il Presidente informa di aver avuto
un colloquio in data odierna con
il Responsabile della Ditta Real
Estate per l’estinzione del mutuo
acceso per l’acquisto della sala
riunioni ed i posti macchina riservati all’Ordine.
Lo stesso ha assicurato che entro
la fine mese di ottobre corrente
anno, provvederà ad estinguere il
dovuto.
h) Si informa che per il 3 ottobre p.v.
la Regione Veneto ha organizzato
un Convegno sulle “nuove prospettive e competenze da attribuire ad infermieri e ostetriche”.
Il Consiglio prende atto.
i) Il Presidente esprime riconoscimento al Tesoriere, Dr. Fabio Marchioretto, per la realizzazione sul
portale della sottopagina dedicata
alla trasparenza, con i dati dei costi/spese dell’Ordine.
4)ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI
Le iscrizioni e cancellazioni vengono
approvate.
MEDICI - CHIRURGHI
Iscrizioni neo-abilitati:
Dott. CERNILEVSCHI Nina
Dott. DAGRADI Margherita
Dott. GASPAROTTO Renzo
Iscrizioni per trasferimento da altro
Ordine:
Dott. CHIEREGATO Michele
da PADOVA
Dott. PALOMBI Veronica da MODENA
Dott. PELTRONE Bruno da CATANZARO
Dott. STRAMARE Giuliano da PADOVA
Cancellazioni su richiesta:
Dott. CONTARDO Claudio
Dott. DALLE GRAVE Gianfranco
ODONTOIATRI
Iscrizioni neo-abilitati:
Dott. PEZZO Simon
PRIMA DI PROCEDERE ALLE RELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO
DALLA SALA I CONSIGLIERI ODONTOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL
DIRETTORE E L’AVVOCATO.
COMMISSIONE DISCIPLINA
MEDICI CHIRURGHI
RELAZIONI ISTRUTTORIE
La Commissione delibera:
n. 2 archiviazioni provvedimenti;
n. 1 resistenza al gravame presso la
Commissione Centrale gli Esercenti le
professioni sanitarie del Ministero della
Salute, inerente il ricorso di revocazione presentato da un iscritto avverso la
sanzione inflitta dall’Ordine e confermata dalla Commissione stessa.
DELIBERA
L’anno 2014 addì 09 del mese di Settembre alle ore 20.30, presso la sede
dell’Ordine, si è riunito il Consiglio regolarmente convocato.
Il Presidente dell’Ordine, Dott. Roberto
MORA, assunta la presidenza e riconosciuta la validità della adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita i convenuti a deliberare sull’approvazione
della liquidazione di spesa dei mandati
di pagamento.
IL CONSIGLIO DELL’ORDINE
VERIFICATE le cause legali e le giustificazioni delle spese;
ACCERTATA la disponibilità delle varie
categorie di bilancio cui verranno imputate le spese relative;
VISTA la regolarità delle forniture e delle prestazioni;
ALL’UNANIMITÀ di voti espressi nei
modi di legge;
DELIBERA
di liquidare le sotto elencate somme
imputandole ai vari capitoli di bilancio anno 2014, autorizzandone la
liquidazione dei mandati di pagamento:
MANDATO N. 259 T. 2° - Cat. XX –
Cap. 001 (ENPAM: Versamento rata
1° Semestre 2014) € 87.190,27 - rimanenza Capitolo € 92.809,73
MANDATO N. 267 T. 1° - Cat. IX –
Cap. 001 (Amm.ni Lombardi: Acconto 3ª rata spese condominiali 2014) €
5.169,00 – rimanenza Capitolo
€ 3.774,00
MANDATO N. 273 T. 1° - Cat. I Cap.
005 (Dott. Oreglia Francesco: Indennità di carica 2° Trim. 2014)
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
€ 4.392,00 – rimanenza Capitolo
€ 16.563,49
MANDATO N. 274 T. 1° - Cat. I Cap.
005 (Dott. Marchioretto Fabio: Indennità di carica 2° Trim. 2014)
€ 4.392,00 – rimanenza Capitolo
€ 12.171,49
MANDATO N. 275 T. 1° - Cat. I Cap.
005 (Dott. Mora Roberto: Indennità di
carica 2° Trim. 2014)
€ 5.490,00 – rimanenza Capitolo
€ 6.681,49
MANDATO N. 276 T. 1° - Cat. I Cap.
005 (Dott. Fostini Roberto: Indennità
di carica 2° Trim. 2014)
€ 5.326,17 – rimanenza Capitolo
€ 1.355,32
MANDATO N. 273 T. 1° - Cat. I Cap.
005 (Dott. Cordioli Lucio: Indennità di
carica 2° Trim. 2014)
€ 4.392,00 – rimanenza Capitolo
€ -3.036,68
MANDATO N. 291/309 T. 1° - Cat.
I Cap. 005 (Componenti Consiglio:
Gettoni di presenza 1° Semestre
2014) € 9.291,54 – rimanenza Capitolo € -12.328,22
Nella chiusura del bilancio consuntivo 2014 si provvederà all’assesta-
mento delle previsioni di spesa con
variazioni in aumento alle assegnazioni relative ai vari capitoli di bilancio, mediante copertura finanziaria
assicurata dalle disponibilità dei
“FONDO DI RISERVA PER SPESE
IMPREVISTE O STRAORDINARIE”
iscritto alla Categoria XV art. 1-15001 e “FONDO DI RISERVA PER
SPESE PREVISTE CON STANZIAMENTI INSUFFICIENTI” iscritto alla
Categoria XVI art.1-16-001 dello stato di previsione e mediante variazioni
compensative fra alcuni capitoli di
bilancio.
SERVIZI DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DI VERONA
OFFERTI AGLI ISCRITTI
L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Verona (OMCeO VR) mette gratuitamente a disposizione
dei suoi Iscritti, per problematiche relative all’attività professionale, le seguenti consulenze:
CONSULENZA LEGALE (Avv. Donatella GOBBI)
La consulenza va richiesta al n. tel. 045 594377 nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 17,00
CONSULENZA MEDICO LEGALE (Dott.ssa Federica BORTOLOTTI)
La consulenza va richiesta all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
CONSULENZA ASSICURATIVA (Avv. Giuseppina MARITATO)
La consulenza va concordata con la Consulente al n. tel. 340 6850550
CONSULENTE FISCALE (Dott.ssa Graziella MANICARDI)
La consulenza si espleta presso la sede dell’OMCeO VR, previo appuntamento telefonico richiesto al n. tel. 045 8006112,
nella giornata di martedì dalle 09,30 alle 12,00.
Consulenza telefonica si può ottenere al n. 0376 363904 il lunedì dalle 15,00 alle 16,00
CONSULENZA E.N.P.A.M. (Segreteria OMCeO VR - Sig.ra Rosanna MAFFIOLI)
La consulenza si espleta presso la sede dell’OMCeO VR, previo appuntamento telefonico richiesto al n. tel. 045 8006112,
nelle giornate di martedì e giovedì
L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Verona ha stipulato una convenzione con “Aruba”, riservata agli
Iscritti, per l’attivazione gratuita della Posta Elettronica Certificata (PEC), mediante registrazione nell’area riservata del
sito dell’Ordine: www.omceovr.it
Le sig.re Virna Giampieri e Rosanna Maffioli sono a disposizione dei Medici ai numeri telefonici 045 8006112 e 045 596745
per le indicazioni operative che si rendessero necessarie.
VERONA MEDICA
9
NOTIZIE DALL’ORDINE
Sabato 8 Novembre
Giornata del Medico e
dell’Odontoiatra Veronese
Grande giornata quella di sabato 8
novembre alla Gran Guardia, dedicata
alla premiazione dei Medici che hanno
raggiunto i 50 anni di laurea e al giuramento di 110 nuovi colleghi neo-iscritti
all’Ordine. Una sala veramente piena,
oltre ogni più rosea aspettativa. Il numero dei presenti ha superato le 700
persone. Una giornata di festa ma ancora prima di orgoglio professionale
che ha sicuramente positivamente impressionato le autorità convenute.
Tra queste: il Sindaco Flavio Tosi, l’Assessore Regionale alla Sanità Luca
sore Comunale Anna Leso, il Generale
Battistini rappresentante del Confoter,
il Dr. Luigi Bertinato direttore Sanitario
ULSS 22, il Fratel Carlo Toninello Presidente dell’Ospedale Sacro Cuore Don
Calabria Negrar, il Dr. Giuseppe Puntin
Direttore amministrativo della Casa di
Cura Pederzoli di Peschiera, il Dr. Fabrizio Nicolis Direttore Sanitario Dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar, il Rag.
Livio Anceschi (Zurich assicurazioni),
il Maggiore Medico Crispino Ippolito
del Servizio Sanitario del 3° Stormo di
Villafranca, i Past-President: Dottori Al-
Il Presidente della Commissione Albo degli Odontoiatri Dott. F. Oreglia, il Presidente dell’Ordine dei Medici
Dott. R. Mora, con la conduttrice Dott.ssa Annalisa Tiberio
Coletto, il Presidente del Tribunale di
Verona Dr. Gianfranco Gilardi, il Provveditore agli Studi della Provincia di Verona Prof. Francesco QUAGLIA, il Dott.
Enrico BUTTITTA Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale Militare
di Verona, il Dott. Sandro Caffi Direttore
dell’Azienda universitaria-ospedaliera
integrata di Verona, il Prof. Alfredo Guglielmi in rappresentanza del Rettore
dell’Università di Verona, il Dott. Luigi
Conte Segretario della Federazione
Nazionale degli Ordini d’Italia, l’Asses-
10
berton, Carrara, Orcalli. La cerimonia,
ormai dovremo definirla spettacolo, è
iniziata alle 16.30 con l’esibizione del
Coro dei bambini dell’Istituto comprensivo di Caprino Veronese diretto dal
Prof. Francesco Pagnoni che ha cantato l’inno Nazionale e l’Inno Europeo, ed
è stata condotta magistralmente dalla
Dott.ssa Annalisa Tiberio.
Il tutto allietato dall’esibizione del Tenore
Paolo Restiotto (applauditissimo) e dal
balletto RBR diretto da Cristiano Fagioli
e dalle poesie del nostro indimentica-
bile poeta e collega Dr. Bepi Sartori
(medico condotto senza portafoglio…
come ama definirsi Lui).
Il Prof. Gianfranco Pistolesi ha onorato la giornata della sua presenza
esibendosi in una “Lectio Magistralis”
in cui ha ripercorso la nascita della
Radiologia come scienza medica negli anni tra la fine del “800 e i primi del
“900, ovviamente con quegli spunti di
humor, malizia e sagacia che lo hanno sempre caratterizzato e per i quali
è universalmente conosciuto. All’inizio
della cerimonia una commemorazione dei colleghi che ci hanno lasciato
nel corso dell’anno: Dottori: Roberto
Barbetta, Fiorella Barbon, Giovanni
Bazzani, Gianni Bertolini, Ugo Bonetti,
Calogero Calderaro, Giampaolo Castaldini, Giuseppe Cracco, Renzo Ferro, Roberto Fiorio, Paolo Gadioli, Aldo
Luzzani, Pietro Gabriele Marini, Franco
Mazzaglia, Simone Montresor, Tiziano
Nadalini, Corrado Petrelli, Alberto Prato, Giuseppe Russo, Umberto Venturi.
Hanno portato il loro saluto ai convenuti
il Sindaco Flavio Tosi e l’Assessore Regionale alla Sanità Luca Coletto. I vari
momenti scanditi dagli intermezzi musicali, poetici e artistici.
I premiati:
Dott. ALBIERO GIANNI, Dott.ssa BARBON FIORELLA, Prof. BARISONI DINO,
Dott. BOMMARTINI FARES Dott. BUFFATTI PIETRO, Dott. BUSCEMI CORRADO, Dott. CAPPERUCCI UGO, Dott.
CARLI MARIO, Dott. CORBELLARI
GIANCARLO, Prof. CORDIANO CLAUDIO, Dott. CRIVELLARO CARLANTONIO, Dott. DOLFINI MARIO, Dott.
FATTOVICH GIOVANNI, Dott. GHIBELLINI MARIO, Dott. LANZAFAME ALFIO,
Prof. LECHI ALESSANDRO, Prof. LO
CASCIO VINCENZO, Dott. LONGO
SALVATORE, Dott. MARSIAJ MARIO,
Dott. MELELLA UGO, Dott. MIRANDOLA FRANCESCO, Prof. MUGGEO
MICHELE, Dott. RIZZO FRANCESCO,
Dott. RONCOLATO GIORGIO, Dott.
ssa SANTONASTASO CLARA, Dott.
SCAMPERLE RENZO, Dott. SIGGILLINO IVANO, Dott. TANCREDI PIETRO,
Dott.ssa TRAVERSO ADRIANA, Dott.
ZAMBELLO MAURIZIO.
La loro presenza ha costituito un ideale passaggio di testimone ai giovani
medici che hanno espresso il loro giuramento in forma solenne con la nuova
formula approvata nel corso dell’anno
con l’approvazione del nuovo Codice di
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
Deontologia Medica; formula che è stata riportata negli attestati che sono stati
loro consegnati dal Presidente dell’Ordine dei Medici Dr. Roberto Mora e dal
Presidente della Commissione Albo
Odontoiatri Dr. Francesco Oreglia.
Ecco il nome dei nostri nuovi colleghi:
ALDEGHERI VITTORIA
ALLEGRINI FRANCESCA
ANTON KAMEL
AVESANI MARTINA
AVESANI SILVIA
AZZALI ANNACHIARA
BARBETTA MARCO
BARBIERI VALENTINA
BARETTA VALENTINA
BATTAGLIA TURI
BELLUSSI VALENTINA
BENETTI CECILIA
BENETTI MARIA VITTORIA
BERTOLINI FEDERICO
BIONDAN MARTA
BISIGHIN MARIA VITTORIA
BONAFIGLIA FRANCESCO
BONETTO JACOPO
BONINSEGNA ENRICO
BORTOLETTI STEFANO
BRAGANTINI DAMIANO
BRAGANTINI GIULIA
BRIGO MARTINA
BUONOCORE VITTORIO
CARICASULO RICCARDO
CARLI ALBERTO
CARLOTTO ANDREA
CERNILEVSCHI NINA
CESCHI LUCA
CHIAMENTI MARGHERITA
CIFALDI MICHELA
COGO GIUSEPPE
CORRIAS MICHELA
CREMONINI GIUSI
DAGRADI MARGHERITA
DAL BORGO CHIARA
DALLE CARBONARE ANDREA
DE ANTONI ELEONORA
DEMERTZIS ELENA
DODONOV MIKHAIL
FACCIONI FRANCESCO
FINESSO FRANCESCO
FINETTO GIOVANNI
FLOREA MANUELA CRISTINA
FOLETTO MATTIA
FORMAGLIO ANDREA
GARZON SIMONE
GASPAROTTO RENZO
GIANNINI GIACOMO
GOBBI LAURA
GRANATO ANNA
GUADANI MAURO
VERONA MEDICA
GUERRINI ANDREA
GUGLIELMI ALESSIA
IORDACHESCU TRAIAN DANIEL
LANDONI VALENTINA
LOPEZ VALVERDE ARGUESO ISABEL
LUNARDI MATTIA
MAGAGNOTTO ANDREA
MAGNANELLI STEFANO
MAGNANI MARGHERITA
MALESANI FRANCESCA
MARCONE TOMMASO
MARIN MATTEO
MARTINELLI MATTEO
MARTINI ALESSANDRO
MAZZI SARA
MINGON CELESTE
MONTANARI ILARIA
MORATELLO FRANCESCO
NEGRI STEFANO
NICOLIS ANDREA
OPRI FRANCESCA
PADOAN ROBERTO
PASINATO LUDOVICO
PATUZZO SERENA
PERUZZI ALBERTO
PEZZO SIMON
PICCOLI MARCO
PIEROBON FILIPPO
PIGHI JACOPO
PIVA CHIARA MARIA
PONCHINI ELIA
POPOVSCHI MARIA
PORCELLI ALICE
QUERENA ELENA
RIGO MICHELE
RIZZI MONICA
ROSSETTO ALBERTO
RUFFOLI MARIELE
SCAPINELLO MARIUCCIA
SCARSINI ROBERTO
SPAGNA GIOVANNI
SPEDICATO DANIELE
STEFANI MARTA
SULCE GENTIAN
TABARCEA NATALIA
TIN ELEONORA
TOMELLERI SILVIA
TOVO ANDREA
VALLICELLA ELISA
VAN ROMUNDE SASKIA HELENA
MARGARETHA
VIANELLO ALICE
VIGNOLA MARIANTONIETTA
VINCENZI MARCELLO
YANSON MARIA
ZAMBALDO SILVIA
ZAMBELLI ENZO
ZAMBONIN VALENTINA
ZAMPIERI MATTIA
ZAMPIERI RICCARDO
ZANETTI GABRIELE
ZANOTTI SERENA
ZANUSO TATIANA
ZAPPALA’ FRANCESCO
Il Dottor Giuseppe Costa Presidente
della FEDERSPEV e revisore dei conti nell’attuale Consiglio, ha donato una
targa ricordo al Dott. Simone Garzon,
quale più giovane medico laureatosi
nel corrente anno. Come per lo scorso anno, toccante il balletto finale sulla
musica della colonna sonora di “Mission” del Maestro Morricone. La giornata era comunque iniziata al mattino, alle
ore 10.00, presso la sala riunioni “P.M.
Fazzini” dell’Ordine dove si era tenuta
l’Assemblea Annuale degli iscritti (qui i
presenti erano decisamente e forse anche desolatamente meno numerosi). I
quella sede il Presidente ha tenuto una
breve relazione e si è proceduto poi alla
votazione sul Bilancio Consuntivo 2013
e su quello Preventivo 2015 che sono
stati approvati all’unanimità. Un ringraziamento è stato rivolto ai Consiglieri
dell’Ordine tutti, ai Revisori dei conti,
e a quanti hanno lavorato nelle varie
commissioni ordinistiche, ricordando in
modo particolare gli eventi di aggiornamento organizzati nel corso dell’anno.
Un ringraziamento è stato rivolto anche
a tutto il Personale dell’Ordine che ha
permesso di poter rispondere alle varie
esigenze di tutti gli iscritti. Come sempre un ringraziamento particolare è stato rivolto al Direttore dell’Ordine Paolo
Cerioni per la sua opera instancabile.
Riportiamo ora la relazione che ha tenuto il Presidente R. Mora, nel pomeriggio, alla Gran Guardia.
Marco Barbetta e Valentina Barbieri leggono la
formula del giuramento professionale
11
NOTIZIE DALL’ORDINE
La Relazione del Presidente
Gentili Signore e Signori, Autorità,
Cari Colleghi,
grazie di aver voluto essere presenti
e benvenuti, per alcuni ben tornati, a
questa seconda edizione della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra
Veronese.
La nuova formula ha trovato riscontro
positivo l’anno scorso. Speriamo lo
trovi anche quest’anno e che questo
divenga in futuro un appuntamento fisso per medici, odontoiatri e per
tutta la comunità veronese. Oggi festeggeremo alcuni medici veronesi
che compiono i loro 50 anni di laurea
e consegneremo loro, una medaglia
come segno di riconoscenza e di ringraziamento per quanto hanno fatto.
E faremo festa anche per i 110 giovani medici, neo laureati e neo-iscritti
all’Ordine, che pronunceranno il loro
giuramento professionale, così come
è previsto dall’art. 54 della nostra Costituzione e dall’articolo 1 del Codice
Deontologico. La formula del giuramento sarà quella nuova approvata
nella primavera di quest’anno insieme
con il nuovo codice di deontologia
medica. Con la pronuncia del giuramento essi completeranno quanto
previsto dall’ordinamento e dalle norme deontologiche ed entreranno a
pieno titolo nella professione.
Sarà un momento solenne che porrà il sigillo ad anni di studio e di investimenti, ed ai sacrifici che loro ma
anche le loro famiglie hanno dovuto
sostenere per arrivare a questa meta.
Oggi celebriamo un ideale passaggio
di testimone tra chi questa professione ha esercitato per cinquanta anni e
chi la inizia ora, speriamo con l’entusiasmo e la fiducia che è giusto siano
propri della loro età. Entusiasmo che
ci auguriamo non venga mai a mancare, perché per fare il medico non
bastano le conoscenze, l’abilità e la
capacità tecnica.
Un buon medico prima ancora che
essere un buon professionista deve
essere capace di incontrare la gente
che soffre, ascoltandola e dedicando
loro tutta la sua disponibilità.
È una professione che ha la bella età
di 2400 anni e che si esercita, allora
come oggi, nei luoghi della sofferen-
12
za: nelle corsie degli ospedali, negli
ambulatori e nelle case della gente.
Chi vuole esercitarla deve avere le
conoscenze scientifiche, ma anche
una buona dose di umiltà unita alla
capacità di ascoltare, e rendersi disponibile, perché è una professione
che si esercita sotto la guida di due
discipline: la scienza e l’etica.
Medico e odontoiatra oggi provengono da corsi di laurea separati; hanno
di conseguenza conoscenze e competenze diverse. Ad unirli è l’oggetto
delle cure ed il comportamento etico.
Ecco perché poi le due professioni
si fondono in un unico ordine e sono
unite dallo stesso codice deontologico e dallo stesso giuramento.
per far sentire la parola della Professione a chi ha il compito di assumere
le scelte per la collettività. Il disagio
economico che ha colpito tanti paesi,
è presente anche nel nostro, e a chi fa
il medico capita di incontrarlo quando chi si rivolge a noi è vittima di quel
disagio piuttosto che di malattie organiche. Lo riconosciamo nell’anziano
che stenta ad arrivare a fine mese,
nella persona che non è più giovane
ma neanche più occupata, o in quella che insieme al posto di lavoro ha
perso anche la speranza di trovarne
un altro. Ma lo incontriamo anche nel
giovane che non trova lavoro o che
quando lo trova deve poi constatare
che non è quello che ha sognato nei
tanti anni dedicati allo studio per acquisire quelle competenze e capacità
di cui, oggi, sembra non esserci più
nessuna richiesta.
Il Sindaco Flavio Tosi
Ambedue si fondano sulle conoscenze che sono state acquisite in anni di
studio, ma per essere poi declinate
hanno bisogno di 2 riferimenti fondamentali: il giuramento Professionale
ed il Codice deontologico.
Il primo, che oggi verrà qui pronunciato e sottoscritto dai giovani colleghi,
costituisce l’asse portante dell’arte
medica.
Il secondo, con i suoi precetti costituisce la carta costituzionale della professione.
L’occasione di parlare a tanta gente si
presenta raramente, dall’anno scorso
direi che si presenta una volta l’anno
…..
Per questo permettetemi di coglierla
Anche se meno di altre categorie di
laureati, anche i medici pagano la loro
parte. Tanti di loro (secondo recenti
stime quasi il 20% dei nostri laureati)
migra stabilmente all’estero in cerca
di quelle soddisfazioni professionali
che il nostro sistema non riesce più
a garantire.
Una percentuale quasi analoga è
quella dei colleghi che entrano in Italia
provenendo da Università straniere di
paesi con i quali non sono in essere
contratti di reciprocità che garantiscano la validità ed il conseguente
riconoscimento dei percorsi formativi.
È un dato, questo, che deve essere
presente in chi per legge è delegato a
validare ed eventualmente a chiedere
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
L’Assessore alla Sanità della Regione Veneto Luca Coletto
il completamento dei percorsi formativi presso le nostre istituzioni.
Nonostante le grandi difficoltà della
selezione nella fase di accesso, quella
di medicina rimane una delle facoltà
più ambite e sono migliaia i giovani
che ogni anno affrontano la selezione
per accedervi.
In pochi la superano, 1 su sette o dieci.
È inevitabile che gli esclusi cerchino
percorsi alternativi che servano ad
aggirare l’ostacolo.
Nelle facoltà di Medicina ed Odontoiatria di un alcuni paesi extra UE, sono
iscritti molti italiani.
In una di queste la percentuale di italiani iscritti alle facoltà di medicina ed
odontoiatria risulta pari all’80%.
Quei corsi di laurea risultano serviti
e gestiti da una Università Italiana…
per la quale dovrebbe essere evidente il conflitto d’interesse che si genera
quando sia, poi, proprio la stessa istituzione che ha formato all’estero ad
essere delegata a validare e garantire
il percorso formativo e la preparazione raggiunta. Il 20% dei nostri giovani
medici neolaureati migra stabilmente
fuori dai nostri confini; non so se a farlo sono i più brillanti, o i più intraprendenti, quello che so è che tra i motivi
che li portano alla scelta c’è anche la
speranza di trovare fuori del nostro
paese migliori possibilità economiche e di ricerca, possibilità di carriera
garantite dal merito e dalle capacità piuttosto che dalle amicizie o dal
colore delle appartenenze politiche
e viste le ultime vicende concorsuali
per l’accesso alle specialità, anche la
speranza di trovare maggior attenzione e serietà nelle selezioni.
VERONA MEDICA
Con loro migrano all’estero gli investimenti che abbiamo sostenuto per
prepararli e per formarli.
Il nostro è un paese che importa
braccia ed esporta cervelli.
Un paese capace di dare prove magnifiche nell’accoglienza a chi, disperato, affronta il mare su fragili barconi,
ma in difficoltà nel dare un posto di
lavoro dignitoso ai nostri figli, anche a
tanti giovani medici.
Perché poi, chi tra loro decide di restare deve affrontare la sua parte di
sofferenza: sono bloccate le retribuzioni, evanescenti gli sviluppi di carriera, bloccati i turn-over, aumentati i
carichi di lavoro.
I contratti, quando ci sono, sono
contratti atipici con compensi irrisori
a fronte delle responsabilità e di una
conflittualità legale che è in continuo
aumento generando costi sempre più
elevati dal momento che il contenzioso, in sanità, è ormai sconfinato
dal mero piano del risarcimento per
diventare sempre più una potenziale
fonte di reddito. La conseguenza è
quella che le Compagnie Assicurative non ritengono più remunerativo il
mercato e lo abbandonano.
Le favoriscono in questo abbandono
le stesse istituzioni sanitarie che adottano ormai diffusamente strategie auto-assicurative destinate a riversare
sul medico i costi del contenzioso e
del rischio senza che per quest’ultimo
si adottino precise strategie destinate
a ridurlo.
Il rischio clinico (che è un rischio
strettamente connesso ad ogni atto
medico) viene approcciato e valutato
nel suo solo aspetto assicurativo, non
nella sua potenziale funzione di strumento utile a correggere procedure
e comportamenti per garantire alla
gente cure migliori e più sicure.
Quello che ci serve è un serio programma di Risck Management non
nuove strategie assicurative. Queste
non sono utili né a ridurre il rischio né
a ridurre le spese e gli sprechi.
Perché di fronte al persistere di situazioni di rischio i medici faranno ricorso, sempre più frequentemente, a
pratiche di medicina difensiva con l’inevitabile ricorso alla tecnologia, che
quando è usata in modo inappropriato genera solo aumento del rischio e
dei costi, ed un allungamento delle
liste di attesa.
Il tutto producendo un sistema più
costoso e meno accessibile.
La squadra del Consiglio: R. Mora, R. Fostini, L. Cordioli, F. Oreglia, G. Accordini, A.M. Molino, F. Bovolin,
G. Carrara, C.M. Peruzzini, V. Braga
13
NOTIZIE DALL’ORDINE
A soffrire del clima di “sospetto” ormai strisciante nei rapporti tra cittadini malati ed istituzioni sanitarie, non
è solo l’economia sanitaria ma anche
il rapporto medico-paziente dal momento che il rischio vero sarà quello
che il paziente non sia più visto come
la persona che ha bisogno delle nostre cure ma come un potenziale nemico contro cui ci si deve difendere.
La nostra sanità pubblica, che per
anni è stata un modello di riferimento,
rischia di perdere quelle caratteristiche che ne hanno fatto un esempio
internazionale: la capacità di garantire
insieme alla qualità, equità ed accessibilità.
Con il risultato che si delinea in modo
sempre più chiara la nascita di un sistema sanitario in cui l’accesso è privilegiato e legato alle capacità economiche, piuttosto che a quelle cliniche.
Adottare scelte che siano consapevoli dei problemi sul campo e capaci
di proporne i rimedi è compito della
politica che deve però essere consapevole del fatto che assicurare qualità, accessibilità ed equità, a chi è
malato o può diventarlo, rappresenta
Il Prof. Gianfranco Pistolesi
Il nostro è un paese che ha disperato
BISOGNO DI SPERANZE.
Tra queste anche quella di avere la
possibilità di accedere alle cure, nel
momento in cui ne dovesse insorgere la necessità, in tempi accettabili e
indipendentemente dalle possibilità
economiche. Garantire questa speranza è compito della politica.
Quello del medico è lavorare perché
la speranza possa concretizzarsi.
Il balletto RB Dance Company
un formidabile strumento di coesione
sociale, che non può e non deve essere dimenticato.
Pena il peggioramento delle conflittualità sociali. In tal senso i medici e
le cure devono essere visti non come
un problema, ma come una risorsa
ed una soluzione.
14
In questo dovere morale ed etico i
medici sono pronti a fare la loro parte.
Chi ha il potere e la responsabilità delle scelte deve fare il resto.
Tra le persone che sono presenti in
questa sala, ci sono 110 nuovi medici.
Essi rappresentano il meglio di quanto
i nostri sistemi educativi sono riusciti a
creare. Per perseguire l’obiettivo che
hanno raggiunto, hanno dovuto superare formidabili selezioni e anni di sacrifici. A guidare la loro scelta anche la
voglia di mettersi al servizio degli altri.
Voglio sperare che questa motivazione possa rimanere tale anche nel loro,
mi auguro lungo e gratificante, servizio per la comunità
Cari Giovani colleghi,
state per intraprendere una professione antica quanto la storia dell’uomo.
Il giuramento di Ippocrate, primo giuramento professionale di cui abbiamo
notizia, risale al quarto secolo avanti
Cristo. Dai nostri lontani colleghi ci separano 2400 anni; sono cambiate le
conoscenze e gli strumenti di cura. La
scienza ci ha fornito mezzi inimmaginabili allora. Non è cambiato l’oggetto
delle cure e non sono cambiati gli ideali ed i principi cui dobbiamo improntare la nostra opera. Nel corso della
vostra vita professionale tenete come
riferimento chi Vi ha preceduti, come
questi colleghi che oggi festeggiamo
dopo 50 anni di servizio. Loro, con la
loro presenza, qui oggi, Vi passano
idealmente il testimone.
Raccoglietelo e portatelo avanti con
orgoglio. Una volta pronunciato il giuramento oggi Vi consegneremo, l’attestato di giuramento ed il Nuovo Codice
Deontologico.
Leggetelo e fatene tesoro.
Fate che diventi la bussola cui affidarvi
nelle scelte. Ricordate che il “Viaggio”
che iniziate potrà darvi grandissime
soddisfazioni, ma vi chiederà inesorabilmente anche tanti sacrifici. Quando
vi capiterà di non sapere quale sia la
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
via giusta affidatevi a quella bussola.
La sapienza che vi è contenuta è il
frutto del lavoro e dell’esperienza di chi
vi ha preceduti.
Ricordate che fare il medico è un privilegio che porta con sé un pesante
carico di responsabilità.
Tra queste quella di dovere rendere
conto del nostro operato ai quei famosi tre padroni che citavo anche l’anno
scorso:
• Il primo padrone è il paziente: l’oggetto del nostro lavoro è lui, con le
sue debolezze e le sue infermità.
Rispettatene sempre la dignità, in
ogni momento ed in ogni occasione.
Anche quando sarete stanchi, scoraggiati o amareggiati. Concedetegli
sempre la vostra attenzione e tutta
la vostra disponibilità.
In questo, prima ancora che nella
scienza e nelle capacità tecniche,
sta il cuore della nostra professione.
Ne riceverete in cambio gratitudine,
riconoscenza e stima.
E credetemi, alla fine delle vostra
giornata di lavoro questo potrà significare molto di più di quanto avrete
realizzato economicamente.
• Il secondo padrone è la scienza. A
lei dovrete improntare ogni vostro
atto e decisione; per servirla dovrete continuare a studiare ed essere
sempre pronti a modificare convinzioni e comportamenti.
Fate sempre riferimento al metodo
scientifico. Non fatevi ammaliare
dalle suggestioni della notorietà e
dei facili guadagni. La scienza vuole
servitori umili, leali e perseveranti.
• Il terzo padrone sarà il bilancio: per-
Immagini della sala
VERONA MEDICA
Bepi Sartori
ché, se vorremo garantire che tutti
possano accedere alle cure, indipendentemente dalle capacità economiche (come è scritto nel nostro
codice deontologico) dovremo anche ricordarci di usare le risorse che
ci vengono messe a disposizione
in modo appropriato. Solo così potremo garantire che il nostro possa
rimanere un sistema sanitario universale, accessibile a tutti, ed anche
sostenibile.
Sarà buon medico chi saprà servire al
meglio questi tre padroni. Ricordate
che non esiste la malattia; esiste l’uomo malato e che il nostro compito non
è necessariamente quello di guarire
ma quello di curare.
Il compito che sarete chiamati a svolgere sarà, mi auguro pieno di soddisfazioni, ma sarà inevitabilmente anche difficile e alle volte anche gravoso;
ma non dovrete mai sentirvi soli! L’ordi-
ne e la Professione saranno sempre al
vostro fianco. Fra pochi minuti, vi sarà
consegnata la pergamena che ricorderà nel tempo il vostro giuramento.
Sfilerete sul palco e sarete presentati
alla Comunità Veronese, alle Autorità
e alla Società. Con tale atto formale
entrerete a pieno titolo nella nostra comunità medica. Siate orgogliosi di farne parte, fate di tutto perché i colleghi
più anziani siano fieri di voi e dei vostri
valori Concedetemi, ora, di ringraziare,
insieme alle persone che sono oggi qui
presenti, le famiglie di questi giovani
colleghi che presteranno giuramento.
Se siamo qui oggi a far festa è anche grazie ai sacrifici che loro hanno
sostenuto. Giunto alla fine del mio discorso, concedetemi di ricordare tutti
quei medici, tra loro anche tanti italiani,
che, in un altro continente, ogni giorno
rischiano la loro vita per curare ed assistere i malati di Ebola. Per la prima
volta, dopo lustri, una temibile malattia
riaccende quelle paure e quegli spettri
che in secoli passati hanno atterrito i
nostri antenati.
Oggi, come allora, in prima linea, insieme al personale sanitario tutto, tanti
medici coraggiosi e fedeli al giuramento che verrà qui oggi pronunciato.
Usare per loro termini come “eroi” e
“missione” potrebbe sembrare banale
se non fosse giustificato dalla fedeltà
che stanno mostrando a quei valori
che saranno gli stessi cui impronteranno il loro servizio questi nostri giovani
medici. È a quei medici e al personale
sanitario che lavora con loro, che chiedo a tutti i presenti di dedicare ora l’applauso che scandirà la fine di questa
mia relazione.
15
NOTIZIE DALL’ORDINE
La Relazione del Presidente Odontoiatri
Gentili signore, signori e cari colleghi,
innanzitutto grazie per essere qui
presenti e grazie al presidente Mora
per le sue parole che sono e saranno
fonte di molte riflessioni per tutti noi.
Il mio intento oggi è di porgere un
saluto a tutti voi, alle autorità e agli
odontoiatri che ho l’onore di rappresentare nella nostra istituzione
ordinistica. La categoria degli Odontoiatri nel tempo si è modificata grandemente infatti prima era una branca
della medicina poi è diventata una
specialità fino a diventare, seguendo il mondo anglosassone anche se
con un po’ di ritardo, un corso di laurea di 6 anni a sé stante.
È stato in questa fase che la nuova
identità ha fatto fatica a trovare una
propria collocazione nel modo di
pensare prima dei colleghi e ancora
più nel modo di pensare della popolazione. Oggi la figura dell’odontoiatra è molto chiara e proprio recentemente il ministero della salute si è
espresso stabilendo che due figure
professionali si occupano della salute dei cittadini in qualità di medici.
Esiste la figura del medico chirurgo e
la figura del medico odontoiatra.
Si proprio il ministero della salute
insiste sul termine medico precedente alla parola odontoiatra indicando come egli debba prendersi
cura della salute orale e periorale
dei pazienti ma questo deve essere
fatto non solo come atto tecnico,
l’atto comunemente pensato come
la cura del dentista, ma anche come
espressione di una professione medica sempre all’interno delle proprie
competenze ma che sicuramente è
Da Michelangelo e dalla Cappella Sistina,
ai Raggi X e la nascita della Radiologia,
con una digressione nel privato
Gianfranco Pistolesi:
Lectio Magistralis
Càpita io oggi abbia la opportunità di
rivolgermi ad un cospicuo gruppo di
Cavallini, Puledre e Puledri; presumo
molti siano stati allevati nella Scuderia
di Borgo Roma, la stessa dove io - da
Stalliere - ho trascorso i trent’anni più
stimolanti della mia lunga vita! Anch’io
sono stato Studente, a Padova, esattamente a metà del secolo scorso;
ricordo il Professore più severo, per
l’appunto Egidio Meneghetti. All’ultima
lezione, ci rassicurava sul nostro destino professionale, con la Sua caustica bonarietà: “Cari Ragazzi, Voi siete
fortunati! Gli Italiani ricorrono al Medico almeno una volta all’anno; poiché
la vita media supera oggi i 70 anni, ne
consegue che per 70 volte consecutive le Vostre cure avranno sicuro ed
ammirato successo!” Bene, se Qualcuno mi chiedesse quale è la “cono-
16
scenza indispensabile” per poter fare
seriamente il Medico, non avrei dubbi:
indicherei la Anatomia e, ovviamente,
la Sua Sorella scapestrata, l’Anatomia
Patologica- entrambe con le loro Ancelle Funzionali. Ma ad Andrea Vesalio (è Sua la splendida definizione di
“humani corporis fabrica”!) ed agli altri
necessario esprimere nella cura del
paziente con problematiche legate
ai denti, alla bocca, ai problemi stomatologici. Pertanto desidero enfatizzare il fatto che i dentisti debbano sforzarsi di pensare in modo più
“medico”, di applicare i fondamenti
della professione come ci insegna il
giuramento di Ippocrate, nel rispetto
del codice di deontologia non solo
espletando un atto tecnico ma integrando la cura della bocca all’interno
della cura del corpo eventualmente
in collaborazione con il medico chirurgo. Il mio auspicio è che la figura
del dentista sia in grado di riappropriarsi attraverso un virtuoso ed etico
lavoro quotidiano di quella rispettabilità sociale che solo l’esempio può
guadagnare. E con questo ringrazio
tutti i convenuti perché essere qui
insieme oggi è manifestazione dello
spirito che la categoria deve avere,
manifestazione di unione e appartenenza alla professione del medico.
Anatomici che Gli hanno fatto seguito
nei secoli (fra i più famosi: Falloppio,
Harwey, Morgagni - Morgagni, “Sua
Maestà anatomica”! - fino al grande
Virchow); a tutto questo compatto
“manipolo” di Anatomici, ripeto, Chi
Gli ha messa in testa l’idea di indagare
- “a tappeto”! - il corpo umano?
Credo la risposa stia lassù, sui vertiginosi ponteggi approntati sotto la
volta della Cappella Sistina. Lì, dove
Michelangelo Buonarroti da Firenze
tramanda ai secoli futuri la Creazione
di Adamo: l’indice deciso di Dio sfiora l’indice immoto del Primo Uomo e
La “Creazione di Adamo” di Michelangelo Buonarroti
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
Rudolph Virchow
sùbito Gli dona sia la stupenda perfezione corporea sia la vita: il tronco di
Adamo inizia a sollevarsi, il capo e gli
occhi già si volgono verso il Creatore.
Allora: si può considerare Michelangelo quale “volano” - certamente inconscio, ma non per questo meno
“volano”! - acchè la Medicina abbandoni la Stregoneria e si indirizzi verso
la Scienza?
La Creazione di Adamo”, l’affresco è
del 1511; Vesalio pubblica la “De humani corporis fabrica” circa 30 anni
più tardi. Ripeto, Michelangelo “volano “ della Anatomia?
Ipotesi da Stalliere, certo, ma perché
non discuterne?
La lunga cavalcata della “humani
corporis fabrica” si conclude solo a
metà ‘800, con Rudolph Virchow, il
più autorevole Sacerdote del tavolo
autoptico. Nella disciplinata Prussia
del rigido Cancelliere von Bismarck,
il Virchow socialista e barricadiero un Che Guevara in ante-prima! - non
gode certo di buona stampa: ma il
Suo prestigio scientifico (le Università
di Berlino e Würzburg se Lo conten-
VERONA MEDICA
dono!) Gli è bastevole salvacondotto!
Ed è propno nella Università di
Würzburg che Virchow pubblica il Suo
“Die Cellularpathologie” (la cellula diviene perno di ogni affezione somatica), il Trattato di Anatomia Patologica
che apre la strada alla Medicina moderna. È il 1858.
L’Europa conosce alcuni decenni di
pace: vi è euforico ottimismo, tradotto visivamente dal famoso “Ballo
Excelsior” - inatteso splendore delle
lampade elettriche! - realizzato dal Teatro alla Scala (1881) con innumerevoli
“tournée” in tutto il mondo, Europa ed
Americhe.
Si apre il canale di Suez (1869), si trafora il Frejus (1881), si innalza la “Tour
Eiffel” (1889), a Parigi si inaugurano le
Esposizioni Universali, indimenticabile
quella del 1900!
Si era certi: il trionfo della Scienza
avrebbe cancellato le guerre e garantito il continuativo umano progresso.
Sta per concludersi il secolo XIX: siamo al 1895. Evidentemente, la Università di Würzburg possiede il bernoccolo del “talent scout”: un oscuro
Professore di Fisica della stessa Università (Wilhelm Konrad Röntgen) osserva una strana luminescenza, già
sottovalutata da altri Ricercatori; ma
Röntgen è un tutt’uno con il senso del
dovere: assoluto, indiscutibile, quasi
religioso: il fenomeno esiste? Allora
deve essere affrontato, deve essere
interpretato: sono radiazioni elettromagnetiche, Lui le chiama “die sogenannten X-Strahlen” (i cosiddetti raggi
X). Röntgen sa bene che sta affossando la Sua amata Fisica sperimentale
(quella che si fa con le mani, ogni giorno, in Laboratorio!), e sa bene che il
Nobel assegnatoGli costituisce il Suo
epitaffio dorato. Il Suo tramonto
sarà triste; era ineluttabile. Per contro,
evento storico, rivoluzionario, quello di
Röntgen: dopo quasi 5 secoli, il tavolo autoptico (freddo per aristocratica
costituzione, ma anche un po’ tristanzuolo di suo!) passa la mano al tavolo
radiografico (prorompente di ottimismo populistico, diviene persino fenomeno da baraccone quando passa
dalle algide mani di Röntgen a
quelle osannanti ma sudaticce della
Pubblica Opinione!).
La gestione diagnostica della “humani
corporis fabrica” abbandona il bisturi
e passa agli “X-Strahlen”: viene finalmente concesso che la diagnosi al
Paziente pervenisse un quarto d’ora
prima che morisse, secondo la logica
del Signore de La Palisse! A Parigi,
Antoine Béclére la battezza “Radiologie” e La ufficializza per la Storia.
Per me, la “Radiologia” rimanda nostalgicamente ad un vecchio manifesto, particolarmente caro ed indimenticabile: una grande Imperatrice,
Maria Teresa d’Austria, che autorevolmente impone: “Anatomia, Regina
della Immagine”!
Ebbene, guardandomi all’indietro,
posso dire che il “naufragar m’è stato
dolce in questo mare”: mi piacerebbe
accadesse anche a Voi, giovani Colleghi!
Vorrei concludere questi miei fugaci ripensamenti, rifacendomi al dantesco
“Galeotto fu il libro e chi lo scrisse ...
“, così da raccontarVi - un pizzico di
pettegolezzo ci sta bene, perché no?
- di Maria Sklodowska, uno “spicchio”
quasi per nulla conosciuto della Sua
vita.
In effetti, la Letteratura è unanime nel
basare il “cliché” di Maria - esile, in-
17
NOTIZIE DALL’ORDINE
Wilhelm Konrad Röntgen
troversa, spartanamente abbigliata sulla Sua lucidità concettuale, volontà
inflessibile, resistenza intellettuale e
persino fisica, fino al successo.
Maria ed il marito Pierre Curie (più anziano di Lei, misogino, aveva a lungo
implorato il matrimonio) lavorano duramente per numerosi anni in una baracca dimessa, fino ad individuare nel
1898 due elementi radio-attivi naturali, da loro chiamati Polonio - in omaggio alla Polonia di Maria - e Radium.
1895 (Röntgen) - 1898 (SklodowskaCurie): un “triennio d’oro delle radiazioni”, in un entusiasmante “crescendo intellettuale”. La differenza?
Konrad Röntgen interpreta magistralmente un fenomeno da Lui individuato ma sicuramente non cercato
e quindi non previsto, i raggi X; Maria
Sklodowska cerca specificatamente e trova la radio-attività naturale, di
cui aveva prevista la sicura presenza!
Evidente la diversità del livello intellettuale!
La individuazione del Radium ha immediata ed enorme risonanza mon-
18
diale; in Francia si fonde con la “grandeur”: Maria Sklodowska è promossa
“Cittadina francese”!
Gli Stati Uniti ed il loro Presidente Le
offrono la V Strada a New York! Nel
1903 i Curie ricevono il Nobel.
Ma eccoci al “galeotto fu il libro e chi
lo scrisse ...”: la storia d’amore di cui
mi accingo a dirVi è assai “sfumata”
o il più spesso del tutto ”cassata”
nelle biografie “ufficiali” di Maria Sklodowska. Personalmente, non sono
d’accordo: una storia d’amore non
andrebbe mai rinnegata dai Posteri,
tanto più se la eventuale “Peccatrice”
ha pure scoperto il Radium! Sta di fatto che la coppia Sklodowska-Curie è
in crisi. Maria ha da tempo iniziato una
travolgente, appassionata relazione
con Paul Langevin, un Fisico prestigioso (è stato un pioniere degli ultrasuoni), destinato ad una brillantissima
carriera pubblica (rientra nella Parigi
liberata nel ‘45, a fianco del Generale
De Gaulle); non può certo essere definito un “tombeur des femmes”.
L’abbigliamento di Maria diviene improvvisamente sgargiante; troppo, la
Sua “doppia vita” incomincia a scoprirsi. In effetti - quando, nel 1906,
Pierre Curie viene arrotato ed ucciso
da un grosso carriaggio - il sospetto
è che si tratti del suicidio di un marito
tradito. Si scovano le lettere appassionate dei due Amanti - sono estremamente dettagliate -, le si pubblicano
sui giornali che vanno a ruba! Il favore
popolare si inverte completamente.
Maria è insultata - è la “polonaise”, la
“cocotte”, la “putain” - deve in effetti
fuggire in Patria.
Come è ovvio, la situazione si placa
lentamente, Maria rientra in Francia, la
relazione con Langevin, subito interrotta, si trasforma in sincera e dura-
Pierre e Marie Curie nel loro primo laboratorio
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
tura amicizia, fino alla morte di Maria.
Da Stoccolma giunge a Maria il secondo Nobel: la Comunità scientifica
mondiale aveva preso posizione fin
da subito in Suo favore.
Maria riprende la Sua attività, sempre
a larghissimo spettro: dalla guida delle
Sue ambulanze radiologiche nella feroce e disumana battaglia della Marna, al potenziamento del Suo Institut
du Radium donatoLe da Rothschild,
in Parigi, dove lavorerà fino alla morte,
poco prima del Nobel assegnato nel
1935 ai Suoi Puledri - Frédéric e Iréne
Joliot-Curie - per la realizzazione
del primo radio-isotopo artificiale. A
Stoccolma, Frédéric Joliot, ritirando
il premio, si fa Cassandra del prevedibile rischio atomico: la profezia si
realizza esattamente 10 anni più tardi,
a Hiroshima!
Oggi, le spoglie di Paul Langevin e
quelle di Maria Sklodowska riposano
insieme al Pantheon, in Parigi: ciò che
Maria Sklodowska
vilmente la Vita aveva impedito è stato
generosamente concesso dalla Morte!
Bene, ringrazio Tutti per avermi pazientemente ascoltato, in particolare
i Cavallini; lo Stalliere non può che
sommessamente mormorare “adieu,
Borgo Roma, mon amour”, ed a Voi
gridare forte, buona fortuna!
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è è un’azienda di Verona, nata nel 1945, che commercializza:
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VERONA MEDICA
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ALBO ODONTOIATRI
Verbali della Commissione
Odontoiatri
VERBALE DELLA COMMISSIONE
ODONTOIATRI DEL 7 OTTOBRE 2014
Presenti tutti
Lettura ed approvazione verbale
precedente: approvato senza modifiche
Relazioni istruttorie:
1) Caso Dott. W/Y: il Presidente ripercorre il caso e informa i presenti di aver ricevuto la Sig.ra C,
ex paziente del Dott. Y la quale
ha chiesto un colloquio personale con il Dott. Oreglia. La signora,
accompagnata dal marito, durante il colloquio, si è lamentata
del comportamento del Dott. Y
denunciando il fatto che il Dott.
Y ha, in due momenti diversi,
presentato due cartelle cliniche
dissimili. L’analisi di queste cartelle ha rivelato le stesse terapie
eseguite e segnate in entrambe
le cartelle mentre sono omessi
dei controlli e delle radiografie
perché non pertinenti alla terapia
oggetto del rimborso assicurativo
richiesto. Dopo ampia discussione la CAO decide di confermare
quanto deliberato nel corso della
scorsa riunione del 9 settembre
ovvero di mettere agli atti la segnalazione, tenuto conto della
volontà di conciliazione precedentemente espressa da entrambi i colleghi.
2) Caso Dott. Z/Dott. K: il Presidente ripercorre il caso relativo alla
vertenza fra i sanitari. Viene deciso di scrivere ai colleghi facendo
presente che compete alla Cao
solo la valutazione per eventuali
mancanze etico-deontologiche.
3) Caso Dott. Q/Sig. SV: il Presidente riferisce che il Sig. V ha presentato un esposto nei confronti
del Dott. Q per cure prestate e da
20
lettura dell’esposto pervenuto.
Viene deciso di invitare a colloquio il sanitario per informazioni.
Procedimenti disciplinari:
1) Dott. HH: viene ripercorso il caso
inerente il sanitario al quale è stato
celebrato il procedimento in data
10/09/2014. La CAO, che si era
riservata di esprimere il parere
della sanzione in un secondo momento, dopo ampia e motivata discussione, decide di comminare
al sanitario la sanzione dell’avvertimento.
Varie ed eventuali
il Dott. Bovolin chiede di apportare al
verbale del 15 luglio 2015 alla riga 2
quarto capoverso la seguente integrazione: …. “Per mere ragioni di opportunità”….. la CAO approva
VERBALE DELLA COMMISSIONE
ODONTOIATRI DEL 10 GIUGNO 2014
Presenti: Dott.ssa Boscagin,
Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,
Dott. Oreglia, Dott. Paoletti
Lettura ed approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità.
Comunicazioni del Presidente:
1) Il Presidente informa i presenti sul
caso relativo al parere di congruità della parcella inviato all’Ordine
da parte del Dott. XX nei confronti del Sig. R. Come da protocollo
istituito l’Ordine ha inviato al Sig.
R comunicazione di apertura procedimento amministrativo nei suoi
confronti e che era facoltà del Sig.
R far pervenire all’Ordine memorie
e/o controdeduzioni circa il procedimento avviato. Il Sig. R invia
all’Ordine una raccomandata dove
afferma di aver già saldato al Dott.
X il pagamento. Il Presidente decise di convocare il Sig. R per chiarimenti e durante tale colloquio il Sig.
R affermò di essere in attesa della
fattura competente per l’avvenuto
pagamento cambiando poi professionista odontoiatra in quanto, sia
durante le sue cure che durante le
cure effettuate alla sua compagna,
il Dott. X ha avuto dei comportamenti emotivamente inadeguati.
2) Il Presidente informa di aver invitato a colloquio il Dott. K, presente
durante la visita della Sig.ra MS (riferita alla segnalazione della signora nei confronti del Dott. XX) e da
lettura del verbale di audizione. Essendosi quindi sentiti tutti i presenti
al fatto, viene deciso di convocare
il Dott. X per i suoi chiarimenti.
3) Il Presidente informa di aver invitato
a colloquio il Dott. X per rilasciare
dichiarazioni in merito al caso della
Sig.ra GS. Viene ripercorso il caso
e viene data lettura del verbale di
audizione. La CAO decide di aprire
procedimento disciplinare. in ipotesi di violazione degli articoli del Codice Dentologico violati, che sono il
1° (capoverso 2), 2° (capoverso 1),
3° (capoverso 1), 4° (capoverso 2)
e 32°(capoverso 2).
4) Il Presidente legge lettera di risposta ULSS 20 su nostra denuncia
di sospetto esercizio abusivo di
odontoiatria presso “………” in Poiano. I controlli eseguiti non hanno
messo in evidenza strutture odontoiatriche di alcun tipo. Se ne darà
comunicazione ai NAS competenti.
VERBALE DELLA COMMISSIONE
ODONTOIATRI DEL 9 SETTEMBRE 2014
Presenti: Dott. Cavallini, Dott.ssa
Boscagin, Dott. Bovolin, Dott. Oreglia
Assenti giustificati: Dott. Paoletti
Lettura ed approvazione verbali precedenti: i verbali del 15/07 e
10/06 sono approvati all’unanimità.
Comunicazioni del Presidente:
1) Vertenza Dott. WW/Dott. YY. Il
Presidente espone il caso relati-
VERONA MEDICA
ALBO ODONTOIATRI
vo al Dott. WW il quale ha inviato
all’Ordine una segnalazione nei
confronti del Dott. YY riguardante
il fatto che una paziente del Dott.
Y ha riferito che lo stesso avrebbe
espresso, davanti a lei, dei pareri
negativi sulla persona del Dott. W.
Il Presidente ha quindi invitato a
colloquio i due sanitari. Riferisce
ora alla CAO le risultanze del colloquio e da lettura del verbale di
audizione di entrambi. Ne risulta
che ad esito del colloquio il Dott.
W ha espresso una volontà conciliativa essendo stato rassicurato
dal Collega Dott. Y del non corretto riferimento delle frasi da lui
espresse. Pertanto la CAO comunicherà ai due sanitari la decisione
di archiviare la segnalazione.
2) il Presidente riferisce di aver ricevuto una segnalazione riguardante una pubblicità sanitaria del
Centro Dentistico …. priva del nominativo del Direttore Sanitario e
pubblicizzante visita gratuita. Viene deciso, nel rispetto di quanto
previsto dal nuovo codice di D.M.,
di suggerire con lettera formale al
D.S. della struttura di integrare altri eventuali lanci pubblicitari con il
suo nome o quello degli esercenti
la professione.
3) il Presidente informa che il corso
sui tumori del cavo orale organizzato in collaborazione Con ANDI
Verona ha una preiscrizione di
110 persone. È opportuno, nelle incombenze della segreteria
dell’Ordine e della CAO, verificare
gli aspetti organizzativi della sala
conferenze in particolare la presenza di un tecnico audio video
dell’Aula Magna il giorno della
conferenza. La CAO inoltre chie-
derà al Tesoriere la possibilità
di contribuire all’omaggio di ringraziamento per il Prof. Nocini. Il
Presidente riferisce di aver chiesto
la presenza, per i saluti, del Presidente o del Vice Presidente.
4) Si richiama l’attenzione della CAO
sulla eventualità che essendo rivisto l’Albo dei Consulenti Tecnici
odontoiatri presso il Tribunale di
Verona e non comparendo il Dott.
XX nell’albo attualmente valido,
eventuali sue perizie possano essere contestate dal punto di vista
economico e professionale. Si decide di consultare per chiarimenti
in merito l’avvocato Zanoni.
Relazioni istruttorie:
1) Dott. HH/Dott. JJ: il Dott. HH ha
presentato all’Ordine una segnalazione nei confronti del Dott. JJ.
Il Dott. H lamenta il fatto che nonostante abbia lui acquistato lo
studio dal Dott. J e sottoscritto un
regolare contratto il Dott. H non
ha mai ottemperato a quanto previsto dall’accordo. Il Presidente ha
invitato a colloquio sia il Dott. H
che il Dott. Je riferisce alla CAO le
risultanze dei colloqui. Viene deciso di attendere la controdeduzioni
promesse dal Dott. J in sede di
colloquio
2) Dott. KK: viene acquisito agli atti
un articolo di giornale riguardante
il sequestro di uno studio dentistico, da parte della Guardia di
Finanza, intestato al Dott. KK. Il
Presidente da lettura dell’articolo.
Viene deciso che, approfondito il
tema, il sanitario sarà da convocare per informazioni e dettagli.
3) Dott. ZZ: il Presidente ripercorre il caso riguardante il Sanitario.
Aggiorna i presenti che il Dott. Z
ha presentato una memoria difensiva, che viene letta. Dopo ampia discussione viene deciso di
aprire procedimento disciplinare
in carico al Dott. Z per violazione
dell’art. 58 del codice deontologico vigente all’epoca dei fatti c.d.
1° capoverso.
Dott Procedimenti disciplinari:
1) Dott. QQ: il Dott. Bovolin aggiorna il caso relativo al Dott. Q, il cui
procedimento disciplinare è stato
sospeso in quanto sopravvenuta
notizia di azione penale esercitata
nei suoi confronti da parte della
Procura di Verona. È pervenuta
all’Ordine ulteriore documentazione della Signora… (esponente)
della quale il Dott. Bovolin da lettura. Viene deciso di inviare in Procura della Repubblica il documento
pervenuto a corredo di quanto acquisito dalla Procura stessa preso
questo Ordine in data 17/07/2014.
2) Dott. XT: viene fissata la data per
la celebrazione del procedimento
disciplinare che sarà il 28 ottobre
2014.
3) Dott.ssa RR: viene stabilita la data
per il procedimento disciplinare in
capo alla Dott.ssa RR, (precedentemente rimandato in osservanza
dei tempi previsti per la ricezione
della raccomandata) che sarà celebrato il 28 ottobre 2014.
4) Dott. XX: viene stabilita la data per
la celebrazione del procedimento
disciplinare in capo al Sanitario
(precedentemente sospeso per
valutare l’istanza di ricusazione di
alcuni membri della CAO da parte
del Dott. XX), che sarà celebrato il
28 ottobre 2014.
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due studi medici specialistici (destinati a ortopedico, ginecologo,
dermatologo, omeopata o altri) presso nuovo centro medico composto da 5 studi
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VERONA MEDICA
21
ALBO ODONTOIATRI
A proposito di medicina estetica praticata
dagli Odontoiatri
La problematica della liceità oltre
che dei limiti concessi all’esecuzione di tecniche di medicina estetica
da parte di odontoiatri (laureati in
odontoiatria) da tempo pone interrogativi e qualche attrito in seno alle
categorie professionali.
Ne faccia esempio una lettera, recentemente pervenuta a quest’ordine da parte di TME (Tutela Medici
Estetici) che lamenta proprio questa
ipotizzata invasione di campo spinta (ne porta esempio documentale)
alla “formazione” di medici estetici e
odontoiatri da parte di un odontoiatra.
A chiarire, speriamo in via definitiva,
il problema, ben inquadrandolo, si
pone un parere del Consiglio Superiore di Sanità, data 15 luglio
2014, sollecitato da numerosi Ordini dei Medici e Odontoiatri nonché
da FNOMCeO. Il documento è sta-
to steso sentite numerose Società
Scientifiche e Comitati di entrambe
le parti.
In esso è posto come dato di fatto la situazione attuale, che rileva
come spesso la correzione estetica di dismorfie delle labbra, delle
rughe periorali, degli zigomi e altre
parti del volto venga risolta mediante l’applicazione di fillers, stante anche una fortissima azione di pressing svolta dalle aziende produttrici
e venditrici di medical devices in
tale ambito.
Il Ministero, avendone posto l’obbligo educativo in Capo agli esercenti i
CLOPD, stabilisce che gli studenti in
odontoiatria, al termine del corso di
sudi, possiedono un range culturale ampio e tale da includervi anche
l’uso dei presidi di medicina estetica
e che “esprime parere favorevole
all’esecuzione, da parte dell’o-
dontoiatra, di terapie con finalità
estetica solo dove queste siano
destinate, ai sensi della legge
24 luglio 1985 n. 409, alla terapia delle malattie ed anomalie
congenite ed acquisite dei denti,
della bocca, delle mascelle, e dei
relativi tessuti, e solo ove contemplate in un protocollo di cura
odontoiatrica ampio e completo
proposto al paziente, tale da rendere la cura estetica correlata e
non esclusiva all’intero iter terapeutico odontoiatrico proposto al
paziente medesimo, e comunque
limitatamente alla zona labiale”.
Le terapie attuate non potranno, tuttavia, essere eseguite con l’impiego
di dispositivi medici e farmaci immessi in commercio per finalità terapeutiche diverse dalla cura di zone
anatomiche che sfuggono alle previsioni dell’art. 2 della legge 409/85.
NORME COMPORTAMENTALI
PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI
Si ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:
• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d’ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto
conto dei disagi dell’utenza.
•Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore
8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona).
• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità telefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare
un prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino.
• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire agli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare.
• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse
principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.
22
VERONA MEDICA
LETTERE AL DIRETTORE
Malasanità
Al Sindaco di Verona
Sig. Flavio Tosi
Palazzo Barbieri, 1
37121 Verona
Egregio Signor Sindaco,
da qualche giorno campeggia nel parcheggio antistante l’Ospedale di Borgo
Roma un vistoso cartello pubblicitario
(6x3 mt.) di una società di consulenti legali che cercano clienti attraverso la megascritta “MALASANITA’”.
Non entro nel merito dell’ormai annosa
polemica con queste società che quasi
“istigano” i pazienti a promuovere cause
legali nei confronti dei medici e del Servizio Sanitario (cause che nel 92 per cento
dei casi si risolvono positivamente per i
medici ma che comunque hanno un notevole costo legale per l’Ente Pubblico e
pesantissime conseguenze psicologiche su chi viene ingiustamente chiamato
in causa). Mi preme però attirare la Sua
attenzione, sull’opportunità di autorizzare
l’Agenzia pubblicitaria che gestisce questi spazi (Girardi Pubblicità) a veicolare
messaggi che hanno il sapore della provocazione e dell’irrisione verso medici,
docenti universitari e tutto il personale
sanitario che quotidianamente dedicano
il proprio lavoro per guarire e sollevare
dal dolore migliaia di pazienti che scelgono l’Ospedale di Borgo Roma attratti
dalle sue eccellenze, riconosciute in Italia
e all’estero. Capisco che “pecunia non
olef”, mi rendo conto che la Conferenza
dei Servizi del Comune deve limitarsi ad
accertare la congruità dei cartelloni al
Codice della Strada, etc., ma mi chiedo
altresì, Signor Sindaco, se non debba
esistere anche un “codice etico” sull’opportunità di certi messaggi in luoghi particolarmente “sensibili”.
Mi auguro, Signor Sindaco, che vi sia la
possibilità di fare rimuovere il cartellone
dal P.le Scuro, lesivo non solo della dignità di chi presta la propria opera nell’Ospedale di B.go Roma, ma che suona
ad offesa per tutta la comunità medica
veronese.
Cordiali saluti.
IL DIRETTORE GENERALE
SANDRO CAFFI
VERONA MEDICA
Caso Sandro,
grazie! Per la lettera che hai voluto inviare al Sindaco ed anche per averci
concesso di pubblicarla su Verona Medica.
Non so se quanto scrivi riuscirà ad ottenere, da parte delle istituzioni pubbliche, l’attenzione che meriterebbe. Posso assicurarti, però, che riceverà quella
del personale sanitario e dei i tanti medici che ogni giorno fanno il possibile
per dare risposte alla gente. Tra questi
anche i lettori di Verona Medica.
A tutti loro viene chiesto di far fronte ad
una domanda in crescita con risorse
costantemente in diminuzione. E di farlo
con livelli di qualità e sicurezza che hanno posto il nostro, tra i migliori sistemi
sanitari del mondo.
Ogni prestazione sanitaria, anche la più
semplice, porta con sé una certa dose
di rischio.
Le strategie per ridurlo fanno parte del
“risk management”.
In Italia, come già da tempo negli Stati
Uniti, il contenzioso tra paziente e medico (o struttura sanitaria) è ormai sconfinato dal piano del risarcimento per diventare una potenziale fonte di reddito.
Proprio come è successo per l’infortunistica stradale (e non a caso sul cartello sono pubblicizzate le due cose).
Chi decide in sanità, però, sembra molto più interessato ai costi delle assicurazioni che non a porre in atto sistemi che
possano ridurre il rischio.
E quelle fin qui adottate sono scelte indirizzate a riversarne il peso economico
(e conflittuale) sul medico.
È da mettersi in conto che la tua lettera
non trovi risposta o che, nella migliore
delle ipotesi, a risponderti sia un solerte funzionario che ti farà notare che le
dimensioni del cartello ed il suo contenuto non sono tali da creare problemi
alla sicurezza di chi guida.
Questo perché l’unica dimensione in
cui sarà letta la tua lettera sarà quella
tecnica, con la conseguente competenza del tecnico di turno.
La scelta di rimuovere il cartello dovrebbe essere una scelta della politica,
non del tecnico.
Ma, da tempo, quella, nella nostra Regione, è latitante.
Ed ogni scelta, in sanità, viene delegata ai “tecnici”, che la interpretano
nell’unica dimensione di cui sono capaci: quella dell’economia.
Sarà inevitabile, così, che quel cartello continui a far bella mostra di sé nel
piazzale antistante l’Ospedale di Borgo Roma.
A ricordare che c’è sempre la possibilità di far causa al medico per ricavarne
un guadagno, ma a ricordare anche a
noi e alla gente quanto contino le persone che dovrebbero rappresentare
gli interessi della comunità.
Chissà se a primavera, il prossimo
anno, sarà ancora lì....!
Comunque vadano le cose, ancora
grazie, da parte mia, da parte dei
medici dell’ Azienda Ospedaliera e
da parte di tutti quelli della nostra
provincia.
ROBERTO MORA
23
CONVEGNI E CONGRESSI
Convegni e
Congressi
12 DICEMBRE 2014
Patologie
Endocrino-Metaboliche
ed Esercizio Fisico
15 e 29 GENNAIO 2015
21 FEBBRAIO 2015
Verona Allergy Forum
Trasversallità e nuovi orizzonti:
l’allergologia si rimette in gioco
Aggiornamenti
in Fisiopatologia del Basso
Tratto Genitale Femminile
Azienda Ospedaliera
Universitaria Integrata
Servizio di Allergologia
(Direttore G. E. Senna)
Verona
Centro Congressi Marani
Inizio lavori ore 8.30
Società Italiana di Colposcopia
e Patologia Cervico Vaginale
Centro di Ginecologia
Oncologica Preventiva ULSS 20
(Direttore Dr. F. Boselli)
Verona
Polo Didattico Zanotto
Inizio lavori ore 8.30
Università degli Studi di Verona
Azienda Ospedaliera
Universitaria Integrata di Verona
Dipartimento di Medicina
Sezione di Endocrinologia,
Diabetologia e Metabolismo
Verona
Centro Congressi Marani
Inizio lavori ore 8.30
Medici con l’Africa, CUAMM
Sabato 8 novembre alle ore 18.00,
presso il Teatro Ristori, “Medici con
L’Africa, Cuamm” si è presentato alla
città di Verona: un appuntamento
con l’avventura cinematografica del
compianto Carlo Mazzacurati, un documentario che il noto regista aveva
realizzato per commemorare i 60 anni
dell’ONG Padovana. Presenti anche
altri amici del CUAMM: Sandro Boscaini, presidente Masi Agricola, don
Dante Carraro, direttore Medici con
l’Africa Cuamm, Roberto Citran, attore, Ilvo Diamanti, sociologo e politologo e l’accompagnamento musicale di
Piccola Bottega Baltazar.
Medici con l’Africa CUAMM è una della più antiche ONG italiane. Nata nel
1950 su ispirazione ed iniziativa del
professor Francesco Canova già medico missionario in Giordania. Canova
propose la sua idea al vescovo di Padova, monsignor Girolamo Bortignon,
il quale «fu pronto a dare il suo assenso». Il CUAMM Inizia la sua attività con
lo scopo di accogliere e preparare
studenti di medicina italiani e stranieri
24
desiderosi di dedicare un periodo della loro attività professionale al servizio
degli ospedali missionari e delle popolazioni più bisognose nei paesi in via di
sviluppo.
Tra il 1954 e il 1960 partono i primi
54 medici, 48 uomini e 6 donne; la
loro destinazione è quasi sempre un
paese sotto il domino coloniale, la
loro attività si svolge presso ospedali
(qualche volta semplici infermerie o
maternità) gestiti da missionari.
I paesi raggiunti in questa prima fase
sono 15, tra questi 10 (Congo, Ghana,
Kenya, Libia, Marocco, Nigeria, Somalia, Swaziland, Tanganika e Uganda) sono in Africa.
La storia di Medici con L’Africa racconta l’avventura umana e professionale di oltre 1500 operatori sanitari e
personale vario inviati in 41 paesi di
intervento, 216 gli ospedali serviti, soprattutto in Africa, per portare cure e
servizi anche a chi vive nelle località
più povere del mondo.
Chi scrive ha avuto l’onore, assieme a
molti altri colleghi veronesi, di poter es-
sere annoverato tra quanti hanno fatto
parte di questa grande avventura e
può testimoniarne la bontà dell’opera.
Medici con l’Africa Cuamm, attivo
in Sierra Leone dal 2012, segue ora
dopo ora, con grande apprensione,
l’evolversi dell’epidemia di Ebola e il
suo impatto sui pazienti e gli operatori
di Pujehun, dove è impegnato ad aumentare la copertura e la qualità dei
servizi di salute neonatale e maternoinfantile, sia in ospedale che a livello
di unità sanitarie periferiche Serve
ora uno sforzo straordinario di monitoraggio clinico, rifornimento ed equipaggiamento medico, formazione ed
educazione della popolazione locale.
Il più piccolo aiuto può fare la differenza per impedire l’estendersi di un
drammatico contagio.
Medici con L’Africa CUAMM, pur essendo una delle più grandi organizzazioni di cooperazione sanitaria italiana
con il sud del mondo, è ancora quasi
sconosciuta. Forse perché, come dice
uno slogan: “Siamo più bravi a far nascere i bambini che a farci pubblicità”.
Per chi avesse voglia di collaborare,
a Verona è nato da oltre un anno un
gruppo di sostegno, per contatti e
collaborazione lascio la mia mail: [email protected].
GELMINO TOSI
VERONA MEDICA
AGGIORNAMENTO
Ebola.
Scenari presenti e futuri
ZENO BISOFFI, STEFANIA MAROCCO
Centro per le Malattie tropicali, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Negrar
Caratteristiche generali della malattia
da virus Ebola
La malattia da virus Ebola (MVE) è
stata identificata per la prima volta
nel 1976 nelle province equatoriali
occidentali del Sudan e a 800 Km di
distanza nello Zaire (ora Repubblica
Democratica del Congo).
Il genere Ebola è uno dei 3 membri
della famiglia dei filoviridae e comprende 5 specie distinte:
1. Bundibugyo ebolavirus (BDBV)
2. Zaire ebolavirus (EBOV)
3. Reston ebolavirus (RESTV)
4. Sudan ebolavirus (SUDV)
5. Taï Forest ebolavirus (TAFV).
Ciascun virione ha una forma allungata
o a “6” e presenta un diametro di 80
nm e lunghezza di 970 nm; contiene
un singolo filamento di RNA di tipo negativo.
Il virus penetra attraverso le mucose,
soluzioni di continuo della cute o per
via parenterale e può infettare molti
tipi cellulari, incluso cellule dendritiche,
endoteliali, monociti, macrofagi, fibroblasti, epatociti, cellule della corteccia
surrenale e cellule epiteliali. L’infezione
scatena una “tempesta citochimica”
che rende di fatto il sistema immunitario inabile a montare una risposta
adeguata ed efficace, vi è apoptosi
linfocitaria con linfopenia e mancata
risposta immune sia B che T mediata.
Si manifesta inoltre un danno endoteliale sia diretto che citochino-mediato
che, associato a necrosi epatocellulare acuta, determina diatesi emorragica con coagulopatia e DIC. Nella fase
terminale si sviluppano insufficienza
multi-organo e shock.
I dati di laboratorio mostrano di solito
linfopenia, grave trombopenia e aumento delle transaminasi. Talvolta può
essere riscontrata iperamilasemia,
così come aumento della creatinine-
VERONA MEDICA
mia e dell’azotemia nella fase dell’insufficienza renale.
Il serbatoio naturale dell’Ebola virus rimane sconosciuto, anche se in Africa
le infezioni da Ebola sono correlate a
contatto o consumo di carne di scimmie e porcospini morti o uccisi nelle
foreste pluviali. Il virus è stato rilevato
nei pipistrelli della frutta (che non si
ammalano) e che probabilmente sostengono il ciclo zoonotico.
I virus Ebola sono classificati come
gruppo di rischio 4 (livello di biosicurezza BSL-4) e richiedono speciali misure di contenimento e barriere di protezione, in particolare per gli operatori
sanitari.
Sono altamente trasmissibili attraverso
il contatto diretto con sangue infetto,
secrezioni, tessuti, organi o altri fluidi
corporei di persone infette, vive o morte. Il rischio di trasmissione aumenta
con il progredire della malattia ed è
massimo nelle fasi finali. Non è mai
stata documentata trasmissione del
virus per via aerea.
Il periodo di incubazione solitamente
è di 8-10 giorni, ma può variare da 2
a 21. La letalità per Zaire Ebolavirus
è in genere stimata tra il 50 e il 90%,
nell’epidemia in corso i dati sono vicini
al limite inferiore.
L’insorgenza della malattia è improvvisa e i sintomi iniziali sono febbre, mialgia, astenia, cefalea, faringodinia. È
frequentemente presente singhiozzo.
Successivamente possono insorgere vomito, diarrea, anoressia e dolore addominale, cefalea, confusione,
coinvolgimento vascolare con congiuntivite, faringite, comparsa di rash
maculo papulare, tosse, dolore toracico, dispnea. Dopo la prima settimana compaiono spesso manifestazioni
emorragiche: diarrea sanguinolenta,
epistassi, ematemesi, petecchie, ecchimosi. Alcuni pazienti sviluppano
emorragie interne ed esterne abbondanti e coagulazione intravascolare
disseminata.
L’attuale epidemia in Africa
Occidentale
Da dicembre 2013 è in corso una estesa epidemia di MVE in alcuni Paesi
dell’Africa Occidentale. I Paesi maggiormente interessati dall’epidemia in
corso sono Guinea, Liberia e Sierra
Figura 1 - Da ECDC. Distribuzione dei cases di EVD per settimana in Guinea, Sierra Leone e Liberia
(settimana 45/2014- 13 nov.2014)
25
AGGIORNAMENTO
Box 1 - Rischio di esposizione (paziente proviene da 21 giorni o meno da
Liberia, Guinea-Conakry o Sierra Leone) con il seguente rischio di esposizione1
1
RISCHIO DI ESPOSIZIONE
TIPO DI CONTATTO
BASSISSIMO
NESSUN contatto riportato
BASSO
CASUALE con paziente febbrile (luoghi
pubblici, reception…) o PROTETTO con
caso probabile o confermato (operatori
sanitari…)
ALTO
(NB il contatto con un caso
confermato di MVE può essere
avvenuto anche al di fuori dei
paesi endemici)
STRETTO (faccia a faccia, meno di 1 m,
senza DPI con caso probabile/confermato sintomatico);
SESSUALE con un caso fino a tre mesi
dalla guarigione
DIRETTO con materiale contaminato da
fluidi biologici di caso probabile/confermato
DIRETTO senza DPI con salma
DIRETTO con pipistrelli, roditori, primati
vivi o morti provenienti da area endemica
NB L’elenco dei paesi può cambiare nel corso dell’epidemia
Leone. Il virus implicato è EBOV. In Nigeria, dove il virus è stato introdotto nel
mese di luglio dalla Liberia, sono stati
registrati, complessivamente, 20 casi
e 8 decessi, tutti correlati al caso indice di importazione. Tale focolaio non
risponde, quindi, alla definizione di autoctono, perché i casi secondari non
hanno generato, a loro volta, altri casi.
Non essendo stati segnalati ulteriori
casi dall’8 settembre 2014, vale a dire
essendo trascorsi un numero di giorni
superiori a due periodi di incubazione
di MVE, è stato possibile escludere il
Paese dalle aree affette e dal criterio
epidemiologico.
In Senegal, dove il virus è stato introdotto a fine agosto dalla Guinea,
è stato segnalato 1 solo caso confermato, anch’esso di importazione;
alla data del 22 settembre 2014 tutti
i contatti di tale caso avevano completato il follow-up di 21 giorni, senza
evidenza di casi secondari. Pertanto
anche il Senegal è stato escluso dai
Paesi considerati a rischio.
Contemporaneamente si è verificato
un focolaio di MVE, non collegato a
quello in corso in Africa Occidentale
benché sostenuto da identico virus,
nella Repubblica Democratica del
Congo (RDC) con 68 casi (28 confermati, 26 probabili e 14 sospetti).
RDC non è comunque mai stata inclusa nella lista dei paesi considerati a
26
rischio di diffusione ad altri, in quanto i
casi si sono verificati in un’area remota,
lontanissima dalla capitale, con probabilità quasi nulla di diffusione nei grandi
centri urbani. Comunque, alla data in
cui scriviamo (metà novembre), anche
in RDC l’epidemia si può considerare
conclusa per lo stesso motivo della Nigeria (due periodi massimi di incubazione trascorsi senza nuovi casi).
A questa data, in conclusione, sono
considerati endemici: Guinea-Conakry, Liberia, Sierra Leone.
Recentemente sono stati descritti
due casi di importazione in Mali con
decesso di una bambina che non
sembra avere generato casi secondari, e decesso di un imam giunto
a Bamako dalla Guinea e deceduto
senza che se ne scoprisse la causa,
se non dopo che il suo cadavere era
stato rimpatriato senza particolari
precauzioni. Quest’ultimo caso ha
generato almeno 3 casi secondari
con 2 decessi. Il Paese è attualmente
(metà novembre) sottoposto a sorveglianza epidemiologica.
Scenari
Prevedere quale può essere lo scenario nei prossimi mesi è difficile.
In generale un’epidemia si diffonde,
con continuo aumento di casi, se ogni
caso genera a sua volta più di un caso
secondario. In caso contrario, un’epi-
demia (di qualsiasi malattia) tende ad
esaurirsi. Nel caso dell’attuale epidemia di Ebola si stima che in assenza
di misure di controllo ogni caso dia
origine a quasi due nuovi casi (1,8 per
l’esattezza, ma naturalmente si tratta
di stime).
Attualmente si stima inoltre che oltre
metà dei casi rimangano indiagnosticati nelle comunità e villaggi. Quelli che
invece vengono identificati e isolati, soprattutto se nelle prime fasi della malattia, generano ciascuno molto meno
di un nuovo caso. Quindi tutto si gioca
sulla capacità di aumentare il raggio
d’azione delle misure di controllo per
raggiungere sempre più pazienti che
altrimenti continuerebbero a essere
fonte di nuovi casi.
Nello scenario peggiore e con le stime
di appena un paio di mesi fa, l’epidemia continuerebbe ancora per molti
mesi, potendo arrivare a centinaia di
migliaia di casi in meno di un anno. In
questo scenario sarebbe a mio avviso
difficile contenere l’epidemia nei pochi
paesi fino ad ora coinvolti, sarebbe più
probabile il coinvolgimento di altri Stati,
con conseguente cambiamento dello
scenario anche per l’Europa.
Nello scenario più ottimistico invece
(che però prevede ingenti aiuti e stanziamenti di fondi) si può prevedere che
l’epidemia raggiunga il suo acme e cominci a declinare.
I casi subclinici e le infezioni inapparenti
È un tema che non si è sentito molto trattare in questi mesi, ma riguarda
qualsiasi malattia infettiva. Anche per
Ebola, nonostante l’altissima patogenicità del virus, esistono tali casi,
e potrebbero essere più numerosi di
quanto si pensi. Una survey sierologica condotta in Gabon poco dopo
l’epidemia di Ebola del 1997 ha mostrato che 70% degli individui sieropositivi non avevano avuto nessun sintomo (Heffernan 2005). Le proiezioni
e i modelli matematici recentemente
pubblicati sulle riviste più prestigiose
(WHO 2014) ignorano completamente
questo aspetto, che può contribuire
alla ”immunità di branco” (“herd immunity”) e quindi a raggiungere più
precocemente il picco epidemico con
successivo declino dei casi come, nel
momento in cui scriviamo (metà novembre 2014), sembra stia avvenendo
VERONA MEDICA
AGGIORNAMENTO
Box 2 – Che cosa fare con una persona asintomatica proveniente da 21
giorni o meno da Liberia, Guinea-Conakry o Sierra Leone) (modificato da
Procedura regionale MVE, vers. 07/11/2014)
LIVELLO DI RISCHIO
GESTIONE
BASSISSIMO
NESSUNA AZIONE a parte raccomandare al paziente di avvisare prontamente il
medico in caso di febbre (anche e soprattutto perché potrebbe essere una malaria
o altra causa)
BASSO
SEGNALAZIONE AL DIPARTIMENTO DI
PREVENZIONE (fornirà le adeguate informazioni su rischio, sintomi d’esordio, modalità di trasmissione, farmaci da evitare)
REINVIO A DOMICILIO con isolamento fiduciario (supervisione attiva DP). Se
comparsa di sintomi, da classificare come
caso sospetto
ALTO
SEGNALAZIONE AL DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE (v. sopra)
QUARANTENA OSPEDALIERA
in Liberia. In Guinea, sempre alla data
in cui scriviamo, il numero di nuovi casi
sembra stabilizzarsi, mentre in Sierra
Leone il trend è ancora in aumento.
In Mali sono stati identificati fino ad ora
250 contatti dell’imam guineiano morto a Bamako, ed è al momento impossibile prevedere se il focolaio (finora 4
casi confermati) potrà essere controllato o meno. La diffusione al Mali o a
altri paesi della regione potrebbe aprire scenari ancora più inquietanti.
Il rischio per i paesi europei è evidentemente legato a quale scenario prevarrà. Nel momento attuale, il rischio di
un’epidemia di Ebola in Italia o comunque in un paese europeo è a probabilità zero, anche se ovviamente il caso
sporadico può capitare.
Che cosa fare con un caso sospetto
Una direttiva del Ministero della Salute (Circolare Ministero della Salute
06/10/2014) definisce nei dettagli il
grado di rischio (v. Box 1). Il protocollo
è soggetto ovviamente a aggiornamenti in base all’evoluzione della situazione epidemiologica. Sulla base
della direttiva nazionale, anche la Regione Veneto ha elaborato un protocollo (Procedura regionale MVE, vers.
07/11/2014). Se un medico di famiglia
dovesse avere il sospetto di un caso,
VERONA MEDICA
deve, dopo aver isolato il paziente a
domicilio o in una stanza singola nel
suo studio, chiamare immediatamente il 118. Il collega lo aiuterà a definire se il paziente può essere effettivamente considerato un caso a rischio,
e in caso di dubbio consulterà l’U.O.
di malattie infettive o tropicali di riferimento per la propria zona. Il medico
di famiglia non deve visitare il paziente
e deve raccomandare che quest’ultimo rimanga in una stanza da solo
fino all’arrivo dell’ambulanza dedicata.
Quest’ultima porterà il paziente direttamente all’U.O. di malattie infettive/
tropicali di destinazione, senza transitare dal PS e con un preciso percorso
già individuato. Se invece il paziente si
trovasse già al PS verrà prontamente
isolato, non verranno effettuate manovre se non in caso di emergenza clinica, e verrà immediatamente trasferito
in malattie infettive. L’U.O. di malattie
infettive/tropicali gestirà il paziente
in alto isolamento e con gli adeguati dispositivi di protezione individuale
(DPI), fino al momento in cui il test per
Ebola (su campione di sangue inviato al laboratorio di riferimento) sarà
risultato negativo. Il test dovrà essere
ripetuto dopo 48 h se l’esordio clinico
è iniziato da meno di 3 giorni. Nel caso
invece di un risultato positivo, il pazien-
te verrà immediatamente trasferito in
una delle due unità di alto isolamento
(INMI Spallanzani a Roma o Ospedale
Sacco a Milano), con ambulanza attrezzata per il trasporto in alto biocontenimento o, se necessario e possibile,
con aeromobile in capsula apposita ad
alto biocontenimento
Che cosa fare con un caso asintomatico
È importante sapere che un eventuale
soggetto con infezione da virus Ebola
non è contagioso durante il periodo di
incubazione. Un soggetto asintomatico rientrato da <21 giorni da un paese
endemico non è considerato a rischio
se non riporta storia di contatto. In
caso contrario le misure da intraprendere sono riassunte nel Box 2.
Immigrati, untori, gestione dell’informazione e qualche considerazione finale «le regioni italiane più
esposte geograficamente al rischio di
importazione della malattia da virus
Ebola sono le regioni costiere presso
le cui aree portuali sbarcano periodicamente clandestini provenienti dai
Paesi africani: la Sicilia sembra essere
la regione più interessata dal potenziale contagio, a causa dei periodici sbarchi di clandestini lungo le sue coste».
Questa dichiarazione non è stata effettuata da un politico locale, ma,
purtroppo, da un medico e per giunta
specialista, ed è stata ripresa con evidenza da molte fonti di informazione
(9/09/2014).
Non ci possiamo quindi scandalizzare se esponenti politici additano gli
immigrati come “untori” e tralascio gli
esempi, che sono noti a tutti.
Riporto quanto precisato in materia dal
prof. Francesco Castelli, Presidente
della Società Italiana di Medicina tropicale (SIMET).
“A precisazione di quanto comparso
oggi (NB si riferisce al 9 settembre)
sugli organi di stampa, la Società Italiana di Medicina Tropicale (SIMET)
desidera sottolineare la sostanziale
quasi-impossibilità che migranti affetti
da infezione da virus Ebola giungano in
Italia mediante le tratte clandestine che
li portano sulle nostre coste meridionali. Ciò in considerazione del periodo
di incubazione della infezione (max 21
giorni, ma solitamente più breve), largamente inferiore al tempo impiegato
dai migranti per giungere dai loro Paesi
27
AGGIORNAMENTO
di origine ai punti di imbarco sulle coste meridionali del Mediterraneo….».
Negli ultimi mesi abbiamo visitato moltissimi migranti giunti nel nostro paese in genere come richiedenti asilo,
in fuga da guerre e persecuzioni, in
particolare da paesi africani. La loro
odissea dura in genere parecchi mesi,
spesso con penose traversate del deserto e lunghe permanenze in paesi
del Nord Africa, in particolare Libia,
dove purtroppo sono sovente esposti
a penose vessazioni. Delle centinaia
di immigrati africani di recente arrivo
visti negli ultimi mesi presso il CMT di
Negrar, non ne ricordo al momento alcuno che provenisse da Liberia, Guinea Conakry o Sierra Leone, anche se
potrei averne dimenticato qualcuno.
Ebola è una minaccia seria e in questo momento rappresenta un dramma
epocale per i paesi colpiti, sui quali
dovrebbe concentrarsi lo sforzo della
comunità internazionale.
Infine, una considerazione più generale. Nella cooperazione sanitaria con i
paesi del sud del mondo, e dell’Africa
in particolare, è difficilissimo trovare
28
dei donatori disposti a investire risorse per migliorare i sistemi sanitari locali, per la formazione di personale
adeguato, per creare infrastrutture
decenti. Purtroppo è più facile trovare risorse per programmi “verticali”
(lotta alla malaria, alla TBC, all’AIDS
ecc.) che pur animati dalle migliori intenzioni spesso lavorano ciascuno col
proprio personale, senza la necessaria
integrazione e coordinamento, spesso
con l’effetto di sottrarre personale alla
cura dei malati e di indebolire sistemi
sanitari già fragilissimi. Non è per caso
che Ebola si diffonde così facilmente
proprio nei paesi con i sistemi sanitari
più fragili e disastrati, e quando avviene l’emergenza le risorse necessarie
per fronteggiarla sono immensamente
superiori rispetto a quello che sarebbe
costato aiutare questi paesi a creare
una rete sanitaria di livello accettabile
e accessibile facilmente a tutta la popolazione.
Bibliografia
Baize S, Pannetier D, Oestereich L, et al.
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Guinea. N Engl J Med 2014;371:1418-1425
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Circolare Ministero della Salute “Malattia
da Virus Ebola (MVE) – Protocollo centrale
per la gestione dei casi e dei contatti sul
territorio nazionale” del 01/10/2014 e successive modifiche del 06/10/2014
Fowler RA, Fletcher T, Fischer WA II,
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Ebola virus disease: perspectives from
West Africa. Am J Respir Crit Care Med
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Gire SK, Goba A, Andersen KG, et al. Genomic surveillance elucidates Ebola virus
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Kortepeter MG, Bausch DG, Bray M.
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Kuhn JH, Dodd LE, Wahl-Jensen V, Radoshitzky SR, Bavari S, Jahrling PB. Evaluation of perceived threat differences posed
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World Health Organization. Ebola virus disease in West Africa-the first 9
months of the epidemic and forward
projections. NEJM 2014;371:1481-1495
World Health Organization. Ebola response roadmap situation report. October 25,
2014
(http://www.who.int/csr/disease/
ebola/situation-reports/en).
Aggiornamenti sulla situazione epidemiologica sono disponibili su:
http://www.salute.gov.it/portale/temi/
p2_6.jsp?lingua=italiano&id= 813&area
=Malattie%20infettive&menu=vuoto
e
http://www.who.int/csr/disease/ebola/
situation-reports/en/ e una mappa geografica, aggiornata con la distribuzione dei
casi, è altresì disponibile su http://www.
who.int/csr/disease/ebola/maps/en/
VERONA MEDICA
AGGIORNAMENTO
L’infezione da HIV in Italia:
stato dell’arte
Solo recentemente è possibile conoscere l’incidenza dell’infezione da HIV
in Italia. Infatti, dal 2008 in seguito al
Decreto del Ministero della Salute del
31 marzo (Gazzetta Ufficiale n. 175
del 28 luglio 2008), anche le nuove
diagnosi di infezione da HIV sono diventate a notifica obbligatoria. In precedenza solamente le nuove diagnosi
di AIDS erano soggette a tale obbligo.
Tuttavia, alcune regioni e province si
erano organizzate e avevano iniziato
a raccogliere dati prima dell’avvio ufficiale del 2008. Pertanto è possibile
avere degli elementi, seppur parziali,
in merito a questa epidemia, a partire
dal 1985. Inoltre, solo nel 2012 tutte
le regioni hanno avviato un sistema di
sorveglianza delle nuove diagnosi di
HIV che ha permesso di ottenere una
copertura del 100%.
Dal 2008 l’incidenza dell’infezione da
HIV è calcolata sul numero dei residenti sia al numeratore (numero di
persone con nuova diagnosi di infezione da HIV residenti in una certa area)
che al denominatore (numero di abitanti residenti nella stessa area). I dati
forniti dall’Istituto Superiore di Sanità
(Notiziario Volume 26 - Numero 9 Supplemento 1 – 2013 ISSN 0394-9303)
riportano che nel 2012 l’incidenza è
stata di 6,5 nuovi casi su 100.000 residenti con l’incidenza più alta in Lombardia e la più bassa in Calabria.
Delle 56.952 nuove diagnosi di infezione da HIV segnalate nel periodo
1985-2012 il 72,2% erano in maschi e
il 21,6% in persone di nazionalità straniera. Nello stesso intervallo di tempo
l’età mediana alla diagnosi di infezione
da HIV è aumentata costantemente
dal 1985, passando da 26 a 38 anni
nei maschi e da 24 a 36 anni nelle femmine (dati calcolati solo su persone ≥
15 anni). La classe d’età più rappresentata nel 2012 è stata quella dei 3039 anni, con il 33% dei casi.
Anche per quanto riguarda la modalità di trasmissione di questa infezione
VERONA MEDICA
dalla metà degli anni ’80 a oggi si sono
registrati notevoli cambiamenti: la proporzione di consumatori di sostanze
stupefacenti per via endovenosa (IDU)
è diminuita dal 76,2% nel 1985 al 5,3%
nel 2012, mentre sono aumentati i casi
attribuibili a trasmissione sessuale. In
particolare, i casi attribuibili a trasmissione eterosessuale sono passati dall’
1,7% nel 1985 al 42,7% nel 2012 e i
casi attribuibili a trasmissione tra omosessuali maschi (MSM) nello stesso
periodo sono aumentati dal 6,3% al
37,9%.
La trasmissione materno infantile nel
2012 ha rappresentato lo 0,2%, men-
venzione e attenzione nei confronti di
una patologia che troppo spesso è
ancora oggi sconosciuta ai più o superficialmente sottovalutata, sono da
ritenersi a mio avviso alcune delle ragioni principali a spiegazione dei dati
presentati.
È quanto meno sbalorditivo che nel
mondo della comunicazione, dei social network, di internet 24 ore su 24,
più del 50% dei pazienti con nuova infezione presenti già un numero di linfociti CD4 < 350 cell/uL, ad indicare una
completa inconsapevolezza dell’infezione acquisita.
Quante persone fanno il test dopo
un comportamento a rischio? E quali
sono i comportamenti a rischio? Sembra banale, ma sono queste le informazioni basilari che mancano ancora
oggi a molti, e che tutti invece tutti dovrebbero possedere.
Credo che sia richiesto uno sforzo in
più in questa direzione a organi istituzionali e personale sanitario per fare
un altro importante passo nella lotta a
questa patologia.
VERONICA DEL PUNTA
RICORDATE...!
tre quella dovuta a sangue o derivati
lo 0,3%.
Ancora nel 2012 la percentuale di persone che arrivava allo stadio di AIDS
conclamato ignorando la propria sieropositività è stata del 67,9%. Questo
dato è molto indicativo di come pure a
distanza di più di 25 anni dall’inizio della pandemia in Italia, la maggior parte
delle persone arrivino alla diagnosi di
infezione da HIV negli stadi più avanzati della malattia. Questi dati devono
far riflettere come tutto questo accada
ancora oggi, nonostante si disponga di
un test che viene offerto gratuitamente
alla popolazione e di cure sicuramente
efficaci nel rallentare la progressione
della malattia e nell’offrire una buona
qualità di vita oltre che una prospettiva di vita quasi sovrapponibile a quella
della popolazione generale.
La mancanza di informazione, di pre-
È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:
a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo della Professione Medica ed ogni fatto che leda il prestigio professionale;
b) informare la Segreteria di ogni eventuale
cambiamento di qualifica, di residenza e
del conseguimento di specialità o docenze, esibendo il relativo attestato in competente bollo.
Prestanomismo
Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8
della legge n. 1792, che così recita:
1) Gli esercenti le professioni sanitarie che
prestano comunque il proprio nome, ovvero la propria attività, allo scopo di permettere o di agevolare l’esercizio abusivo
delle professioni medesime sono puniti
con l’interdizione della professione per un
periodo non inferiore ad un anno;
2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti, hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso gli studi professionali, al fine
di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti
alle rispettive professioni.
29
PROFESSIONE E LEGGE
Certificati medici per l’attività sportiva
non agonistica
Pubblichiamo le linee guida
ministeriali approvate col DM
8 agosto 2014
DEFINIZIONE DI ATTIVITÀ
SPORTIVA NON AGONISTICA
1) Si definiscono attività sportive non
agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti:
a)gli alunni che svolgono attività
fisico-sportive organizzate dagli
organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche;
b)coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società
sportive affiliate alle Federazioni
sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti
dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del
decreto ministeriale 18 febbraio
1982;
c)coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle
fasi precedenti a quella nazionale.
MEDICI CERTIFICATORI
1)I certificati per l’attività sportiva
non agonistica sono rilascia ti dai
medici di medicina generale e dai
pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dai me-
dici specialisti in medicina dello
sport ovvero dai medici della Federazione medico sportiva italiana
del Comitato olimpico nazionale
italiano.
PERIODICITÀ DEI CONTROLLI E
VALIDITÀ DEL CERTIFICATO
MEDICO
1) Coloro che praticano attività sportive non agonistiche si sottopongono a controllo medico annuale
che determina l’idoneità a tale pratica sportiva.
2) Il certificato medico ha validità annuale con decorrenza dalla data di
rilascio.
ESAMI CLINICI, ACCERTAMENTI E
CONSERVAZIONE DEI REFERTI
1) Ai fini del rilascio del certificato medico, è necessario quanto segue:
a) l’anamnesi e l’esame obiettivo,
completo di misurazione della
pressione arteriosa;
b) un elettrocardiogramma a riposo, debitamente refertato, effettuato almeno una volta nella
vita;
c) un elettrocardiogramma basale
debitamente refertato con periodicità annuale per coloro che
hanno superato i 60 anni di età
e che associano altri fattori di
rischio cardiovascolare;
d) un elettrocardiogramma basale
debitamente referta to con periodicità annuale per coloro che,
a prescindere dall’età, hanno
patologie croniche conclamate, comportanti un aumentato
rischio cardiovascolare.
2)Il medico certificatore tenuto conto delle evidenze cliniche e/o diagnostiche rilevate, si può avvalere
anche di una prova da sforzo massimale e di altri accertamenti mirati
agli specifici problemi di salute.
Nei casi dubbi il medico certificatore si avvale della consulenza del
medico specialista in medicina
dello sport o, secondo il giudizio
clinico, dello specialista di branca.
3)Il medico certificatore conserva
copia dei referti di tutte le indagini diagnostiche eseguite, nonché
dell’ulteriore documentazione di cui
ai precedenti commi, in conformità
alle vigenti disposizioni e comunque per la validità del certificato.
4)Per quanto riguarda i medici di
medicina generale ed i pediatri di
libera scelta, l’obbligo di conservazione dei documenti può essere
assolto anche dalla registrazione
dei referti nella scheda sanitaria
individuale informatizzata, ove attivata.
CARLO M. PERUZZINI
ATTENZIONE!
Si deve comunicare alla segreteria dell’Ordine l’eventuale variazione di residenza – o del recapito presso il quale si desidera ricevere le
comunicazioni dell’Ordine, dell’Enpam e della Federazione Nazionale.
Questo è previsto dall’art. 64 del codice di deontologia medica ed è previsto anche dalle nuove norme riguardanti le pubbliche
amministrazioni.
L’inadempienza a tali disposizioni può dar corso alle procedure di cancellazione dall’albo professionale con
gravi conseguenze in ambito civile e penale, ma anche a gravi rischi sulla copertura assicurativa per l’attività svolta.
È infatti fatto obbligo all’ordine di avviare le procedure di cancellazione dall’albo nei confronti degli iscritti che non risultano più reperibili.
La Segreteria dell’Ordine
30
VERONA MEDICA
PROFESSIONE E LEGGE
Formazione Specifica in Medicina Generale
rilascio di certificazioni mediche
a pagamento
Finalmente chiarito un nodo
giuridico già affrontato anche
da questo Ordine, in consulto con Guardia di Finanza e
Procura della Repubblica di
Verona
Il Corso di Formazione in Medicina Generale, istituito con il D.Lgs.
8 agosto 1991, n. 256 di attuazione
della Direttiva CEE 86/457 è disciplinato dal D.Lgs. 17 agosto 1999, n.
368, dal D.Lgs 8 luglio 2003, n. 277 e
dal D.M. Salute 7 marzo 2006.
Lo stesso D.M. Salute, all’art. 11 dedicato alle incompatibilità prevede,
al comma 1, l’inibizione al medico in
formazione dell’esercizio di attività
libero-professionale ed ogni rapporto convenzionale, precario o di consulenza con il SSN o enti e istituzioni
pubbliche o private, anche di carattere saltuario o temporaneo.
Ai medici in formazione sono consentite, ai sensi del comma 2 dello
stesso art. 11, unicamente nei casi
previsti dalla norma stessa, solo le
sostituzioni a tempo determinato dei
medici di medicina generale convenzionati con il SSN e le sostituzioni per
le guardie mediche notturne, festive
e turistiche.
La prevista inibizione, al medico
in formazione, dell’attività liberoprofessionale comporterebbe, di
conseguenza, il divieto a rilasciare
certificazioni mediche a pagamento,
determinando seri problemi ai giovani medici che prestano la loro opera
di sostituzione presso l’ambulatorio
di medicina generale, poiché a fronte
della necessità di ottemperare ad un
dovere deontologico, quale il rilascio
di certificazioni richieste dall’assistito, rischiano di incorrere in sanzioni
di tipo amministrativo e fiscale.
La Federazione aveva, così, sottoposto la questione al Ministero della
Salute, chiedendo di esprimere un
apposito parere.
Il Ministero, con nota del 12 agosto
u.s., sembra risolvere positivamente
la questione, ammettendo, in sostanza, la possibilità di svolgere, da
parte dei medici in formazione specialistica, nell’ambito della sostituzione, oltre a tutte le attività rientranti
nei compiti del medico previste dagli
accordi collettivi nazionali, compreso
il rilascio di certificazioni a titolo gratuito, anche il rilascio di certificati a
pagamento normalmente richiesti al
medico di famiglia.
IL PRESIDENTE
AMEDEO BIANCO
SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA
D’EMERGENZA-URGENZA-EQUIPOLLENZA
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto 2014 è stato pubblicato il decreto 16 luglio 2014 recante “Modifica alle tabelle relative alle
discipline equipollenti previste dalla normativa regolamentare per l’accesso alla dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale”.
L’art. 1 del provvedimento prevede che la specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza è inserita tra le specializzazioni equipollenti
ai fini dell’accesso alla disciplina di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza.
Il decreto è stato infatti emanato considerata la necessità di consentire agli specialisti in Medicina d’emergenzaurgenza la partecipazione ai
concorsi pubblici indetti per l’accesso al Servizio sanitario nazionale.
Al fine di consentire un esame approfondito della materia si allega copia del provvedimento.
Il Presidente
Amedeo Bianco
VERONA MEDICA
31
PROFESSIONE E LEGGE
Fatturazione elettronica
Dal 31 marzo 2015 sarà obbligatoria nei confronti delle pubbliche
amministrazioni.
L’art. 25 del D.L. 24 aprile 2014 n. 66
recante “Anticipazione obbligo fattura elettronica” prevede come al
fine di accelerare il completamento
del percorso di adeguamento all’utilizzo della fatturazione elettronica nei
rapporti economici tra pubblica amministrazione e fornitori, il termine di
cui all’articolo 6, comma 3, del decreto del Ministro dell’economia e delle
finanze 3 aprile 2013, n. 55 recante
“Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della
fattura elettronica da applicarsi alle
amministrazioni pubbliche ai sensi
dell’articolo 1, commi da 209 a 213,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244”,
è anticipato al 31 marzo 2015. Alla
medesima data, è anticipato il termine dal quale decorrono gli obblighi
previsti dal predetto decreto n. 55 del
2013, per le amministrazioni locali di
cui al comma 209 della citata legge n.
244 del 2007.
2. Al fine di assicurare l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle
pubbliche amministrazioni, le fatture
elettroniche emesse verso le stesse
pubbliche amministrazioni riportano:
1) il Codice identificativo di gara
(CIG), tranne i casi di esclusione dall’obbligo di tracciabilità
di cui alla legge 13 agosto 2010,
n. 136;
2)il Codice unico di Progetto
(CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche, interventi
di manutenzione straordinaria,
interventi finanziati da contributi comunitari e ove previsto
ai sensi dell’articolo 11 della
legge 16 gennaio 2003, n. 3;
3)le pubbliche amministrazioni
non possono procedere al pagamento delle fatture elettroniche
che non riportano i codici Cig e
Cup ai sensi del comma 2”.
Si rileva pertanto che, salvo eventuali modifiche apportate nel corso
dell’iter parlamentare del provvedimento, dal 31 marzo 2015 scatterà l’obbligo della fatturazione
elettronica verso tutte le pubbliche
amministrazioni diverse dai Ministeri, Agenzie fiscali e Enti di previdenza,
ai quali invece tale obbligo si applica a
far data dal prossimo 6 giugno 2014.
Pertanto ai fini del recepimento delle
fatture elettroniche gli Ordini provinciali debbono registrarsi presso l’Indice delle Pubbliche Amministrazioni
(IPA), che provvede a rilasciare un
apposito “Codice Univoco Ufficio”. Il
Codice Univoco Ufficio è un identificativo univoco che viene assegnato
automaticamente ad ogni ufficio di
ogni Ente presente in IPA.
Il suddetto Codice è un’informazione
obbligatoria della fattura elettronica,
in quanto rappresenta l’identificativo
univoco che consente al Sistema di
Interscambio (Sdl), gestito dall’Agenzia delle Entrate, di recapitare correttamente la fattura elettronica all’ufficio
destinatario.
Così come prescritto negli allegati C
e D del DM n. 55 del 3 aprile 2013,
tutte le Amministrazioni Pubbliche garantiscono il buon funzionamento del
processo di fatturazione, mettendo i
propri fornitori nelle condizioni di inserire nelle fatture emesse il corretto
Codice Univoco dell’Ufficio destinatario di fattura elettronica. A tale scopo le Amministrazioni comunicano
ai propri fornitori il Codice Univoco
dell’Ufficio destinatario di fattura elettronica e la data a partire dalla quale il
relativo servizio di fatturazione elettronica è operativo per la ricezione della
fattura.
IL PRESIDENTE
AMEDEO BIANCO
CERTIFICATI INPS E RIENTRO VOLONTARIO ANTICIPATO DEL LAVORATORE AMMALATO:
SOLO IN PRESENZA DI UN CERTIFICATO MEDICO
DI RETTIFICA DELL’ORIGINARIA PROGNOSI
L’Inps con il messaggio n. 6873/14 ha fornito chiarimenti in merito al rientro anticipato dalla malattia del lavoratore. Chiarimenti che si sono
resi necessari, secondo l’lNPS, per i numerosi quesiti formulati in materia di assenza per malattia e casistica del rientro anticipato nel luogo
di lavoro.
In conclusione ogni dipendente assente per malattia e che voglia riprendere il lavoro prima di quanto prevede il certificato medico, potrà farlo
solo esibendo un altro documento del medico di base a rettifica della prognosi originaria.
• La rettifica è possibile solo per i certificati redatti dallo stesso medico.
•E per i certificati redatti da altri? (es alle dimissioni, dal pronto soccorso) In questo caso è invece necessario produrre una nuova certificazione di continuazione con la prognosi ridotta rispetto a quella già rilasciata da altri. In questo caso la certificazione successiva annulla la
precedente.
32
VERONA MEDICA
PROFESSIONE E LEGGE
Responsabilità del medico dipendente:
contrattuale o extracontrattuale?
La sentenza di Milano
Sentenza rivoluzionaria, che molto
ha fatto discutere, quella che interpreta l’art. 3 della legge Balduzzi del
2012 (L. 189/12); anche se per ora
si tratta di sentenza in primo grado
di giudizio.
Il Tribunale di Milano, con la sentenza sez. I civ. del 17 luglio 2014, stabilisce che il paziente che si ritiene
danneggiato deve chiedere il risarcimento entro cinque anni e deve
inoltre provare la colpa del medico.
Fino a dieci anni invece se il danno lo chiede alla struttura sanitaria,
con onere della prova a carico di
quest’ultima, secondo «contratto di
spedalità», che impone alla struttura
stessa di risarcire il danno commesso dai propri operatori, ex articolo
1218 del Codice civile (la struttura,
che nell’adempimento dell’obbligazione contrattuale - prestazioni
alberghiere e contratto d’opera - si
avvale di terzi, risponde anche dei
fatti dolosi o colposi compiuti da
costoro). Il Tribunale qualifica così
la responsabilità del medico ospedaliero come “extracontrattuale da
fatto illecito” (art. 2043 c.c.) e non
più “contrattuale” come avveniva
per il medico in base alla dottrina
del “contatto sociale”, così descritta nella sentenza di Cassazione n.
589/99 (in virtù della quale il danneggiante è invece legato al danneggiato da una “relazione di fatto”, per
cui la prestazione deve rispondere
a specifiche competenze tecniche
e connotate da diligenza, perizia e
professionalità, proprie delle professioni ordinistiche). Ancora nel 2008
le Sezioni Unite affermavano che “la
responsabilità della struttura sanitaria, come anche quella del medico
dipendente, ha natura contrattuale.
In particolare, quest’ultima si fonda
sul contatto sociale tra il medico ed
VERONA MEDICA
il paziente ricoverato” (Cass., S.U., n.
577/08).
Intento della riforma Balduzzi (art.
3 L. 189/12) era mitigare la responsabilità in particolare del medico
ospedaliero (anche ai fini di limitare
il ricorso alla “medicina difensiva”),
responsabilità che, secondo la lettura giurisprudenziale del Tribunale
di Milano, diventa di tipo extracontrattuale, al contrario di quella della
clinica o dell’ospedale. Si attenuerebbe dunque il rischio per il professionista e le altre figure ospedaliere
per condotte che non costituiscono
inadempimento di un contratto d’opera, diverso dal contratto concluso con la struttura. L’alleggerimento
della responsabilità del medico però
non diminuisce la responsabilità
della struttura sanitaria che resta
infatti contrattuale, anche quando
non convenzionata con il servizio
nazionale. Così il danneggiato viene
ad avere il più complesso onere della prova di dimostrare tutti i fatti costitutivi dell’illecito extracontrattuale,
insieme ai ridotti tempi di prescrivibilità del fatto (5 anni e non 10).
Questo non toglie la possibilità per il
paziente di citare in giudizio la struttura (la “responsabilità di struttura”
ha avuto esito negli ultimi anni in
un sempre più emergente accesso
alle aule di tribunale), né la possibilità di quest’ultima di rivalersi sul
professionista. Per questo gli Ordini
suggeriscono sempre al medico di
verificare in polizza RC l’inclusione
della rivalsa da parte della struttura.
Qualora infine il danneggiato citasse
a giudizio professionista e struttura,
e le domande risultassero fondate
nei confronti di entrambi i convenuti,
essi sono tenuti in solido al risarcimento del danno a norma dell’art.
2055 c.c.
La sentenza esclude dal vantaggio
in termini di responsabilità i medici
dipendenti quando operano in regime di intramoenia.
“Tale inquadramento della responsabilità medica e il conseguente regime applicabile, unito all’evoluzione
che nel corso degli anni si è avuta
in tema di danni non patrimoniali risarcibili e all’accresciuta entità dei
risarcimenti liquidati - si legge nella
sentenza - ha indubitabilmente comportato un aumento dei casi in cui è
stato possibile ravvisare una responsabilità civile del medico ospedaliero
(chiamato direttamente a risarcire il
danno sulla base del solo ‘contatto’
con il paziente se non riesce a provare di essere esente da responsabilità ex art. 1218 c.c.), una maggiore
esposizione di tale categoria professionale al rischio di dover risarcire
danni anche ingenti (con proporzionale aumento dei premi assicurativi) ed ha involontariamente finito
per contribuire all’esplosione del
fenomeno della ‘medicina difensiva’
come reazione al proliferare delle
azioni di responsabilità promosse
contro i medici”.
Precisamente quelle problematiche
che l’ex ministro della Salute, Renato
Balduzzi, aveva provato ad affrontare col suo decreto legge. “Compito
dell’interprete - si legge infatti nella
sentenza - non è quello di svuotare
di significato la previsione normativa, bensì di attribuire alla norma il
senso che può avere in base al suo
tenore letterale e all’intenzione del
legislatore. Nell’art. 3 comma 1 della
legge Balduzzi il Parlamento Italiano,
in sede di conversione del decreto
e per perseguire le suddette finalità,
ha voluto indubbiamente limitare la
responsabilità degli esercenti una
professione sanitaria ed alleggerire
33
PROFESSIONE E LEGGE
la loro posizione processuale anche
attraverso il richiamo all’art. 2043
c.c.”
“Sembra dunque corretto - conclude il dispositivo - interpretare la
norma nel senso che il legislatore ha
inteso fornire all’interprete una precisa indicazione nel senso che, al di
fuori dei casi in cui il paziente sia legato al professionista da un rapporto contrattuale, il criterio attributivo
della responsabilità civile al medico
(e agli altri esercenti una professione sanitaria) va individuato in quello
della responsabilità da fatto illecito
ex art. 2043 c.c., con tutto ciò che
ne consegue sia in tema di riparto
dell’onere della prova, sia di termine
di prescrizione quinquennale del diritto al risarcimento del danno”.
Ma cosa dice l’art. 3 della L. 189/12,
cosiddetta riforma Balduzzi, che
tanto dà sconcerto? “L’esercente
la professione sanitaria che nello
svolgimento della propria attività
si attiene alle linee guida e buone
pratiche accreditate dalla comunità
scientifica non risponde penalmente
per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’art.
2043 c.c. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del
danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo”.
Secondo la Cassazione (ordinanza
17/04/14), “il Legislatore si è soltanto preoccupato di escludere l’irrilevanza della colpa lieve in ambito di
responsabilità extracontrattuale, ma
non ha inteso certamente prendere
alcuna posizione sulla qualificazione della responsabilità medica necessariamente come responsabilità
aquiliana” (ossia relativa al principio
del neminem laedere, che impronta
la responsabilità extracontrattuale
di cui al sopra richiamato art. 2043
c.c.), ritenendo che la norma, nel
secondo periodo o comma, abbia
voluto chiarire che l’esclusione della
responsabilità penale abbia solo la
funzione di non far venire meno l’obbligo di risarcire il danno, ovvero che
tale esimente si riflette anche sul piano civilistico, nel senso che il giudice
ne terrà conto in ordine all’ammontare del danno da liquidare.
“Prendiamo atto di questa recente
sentenza” ha commentato il Segretario della FNOMCeO Luigi Conte,
che, anche se non è la prima su questo tema, ha l’utilità di rasserenare
l’esercizio professionale medico.
La sentenza va infatti incontro alle
giuste aspettative dei professionisti,
ma è ben lontana dall’essere definitiva: non possiamo dunque astenerci dall’invitare ad una prudenza
interpretativa, in rapporto alla Giurisprudenza integrata e, in particolare, all’orientamento sin qui, e a più
riprese, manifestato dalla Corte di
Cassazione”.
CARLO M. PERUZZINI
✓OBBLIGO PER TUTTI GLI ISCRITTI
@
DI DOTARSI DI PEC
(posta elettronica certificata)
Ricordiamo a TUTTI i colleghi che è necessario produrre il proprio indirizzo PEC
all’Ordine; chi non ne fosse ancora provvisto, è invitato a generarne uno mediante
l’area riservata sul sito dell’Ordine, seguendo le istruzioni indicate.
Il Decreto 19 marzo 2013 stabilisce infatti che gli Ordini si fanno garanti
dell’accreditamento di tutti i professionisti, e trasmettono i loro indirizzi PEC
all’Indice Nazionale INI-PEC (l’Ordine dei Medici e Odontoiatri attraverso la
FNOMCeO).
È pertanto necessario provvedere quanto prima, poiché un atteggiamento omissivo
in tal senso è da considerarsi palese violazione di Legge.
34
VERONA MEDICA
PROFESSIONE E LEGGE
Imprenditore e lavoratore autonomo,
non sono coincidenti
Sentenza Corte Costituzionale
n. 228/2014
Una ulteriore sentenza della Corte Costituzionale del 06/10/2014 n. 228 che
ha dichiarato incostituzionale l’applicazione dell’art. 32, comma 1, numero 2), secondo periodo, del D.P.R. 29
settembre 1973, n. 600, come modificato dall’art. 1, comma 402, lettera a),
numero 1), della Legge 30 dicembre
2004, n. 311, in relazione ai titolari di
reddito di lavoro autonomo.
La Corte Costituzionale è stata, infatti,
chiamata a decidere sulla legittimità
dell’applicazione di tale normativa anche ai libero professionisti e non solo ai
titolari di reddito di impresa.
Nella sostanza, la Corte Costituzionale
ha chiarito che, anche se le figure di
imprenditore e lavoratore autonomo sono per molti versi affini, non è
possibile equipararle per quanto attiene alla presunzione che il prelevamento dal conto bancario corrisponde ad
un costo a sua volta produttivo di un
ricavo.
È importante sottolineare che la Corte Costituzionale ha ancora una volta
chiarito che i lavoratoti autonomi, a
differenza degli imprenditori, si caratterizzano per la prevalenza del proprio
lavoro e la minore rilevanza dell’ apparato organizzativo.
Si è rilevato, addirittura, che per alcune tipologie di lavoratori autonomi, nei
quali è più accentuata la natura intellettuale, l’apparato organizzativo è quasi
assente. Da un punto di vista giuridico,
quindi, non può esistere una presunzione di maggior reddito per i prelievi
bancari del lavoratore autonomo né
può sostenersi per gli stessi lavoratori
autonomi, l’inversione dell’onere della
prova che è invece confermata per gli
imprenditori.
Si tratta di una sentenza molto importante che finalmente, anche se
limitandosi per ora soltanto alle problematiche fiscali, nel rafforzare indirettamente i convincimenti sempre da
noi espressi delinea degli elementi di
distinzione chiari fra la natura giuridica
dell’imprenditore e quella del lavoratore autonomo.
GIUSEPPE RENZO
CERTIFICAZIONI TELEMATICHE DI MALATTIA
Informiamo gli iscritti che la segreteria dell’Ordine è in grado di rilasciare ai medici che ne dovessero avere necessità le
credenziali di accesso al portale INPS per la compilazione dei certificati di malattia a l personale dipendente.
Per ottenerle è necessario accedere alla segreteria personalmente.
COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICO
È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA
E DI BUONA PRATICA CLINICA
Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.
Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica
ed al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.
È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti
• data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta
• timbro personale del medico proponente
• firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente
• infine ma non per ultimo: indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti
VERONA MEDICA
35
ATTUALITÀ
Diplomifici in Albania:
come diventare odontoiatri in 10 giorni
Vexata questio quella delle lauree ottenute sbrigativamente in Albania.
Non se ne è mai disinteressata, ne
poteva essere altrimenti, la Commissione Nazionale degli Albi Odontoiatri.
Una lettera del Presidente Renzo del
giugno scorso già rappresentava al
Ministro della Salute Beatrice Lorenzin la sentenza del Consiglio di Stato,
sezione VI, n. 2829 del 30/5/14 nella
quale, a proposito del rispetto della
programmazione nazionale degli accessi ai corsi di laurea, resi inefficaci
dal raggiro ottenuto cercando di ottenere l’iscrizione ad anni successivi
al primo bypassando gli esami d’accesso italiani con l’iscrizione matricolare direttamente a Tirana, che “non
può valere l’accordo di collaborazione
sottoscritto dall’ateneo di Tor Vergata
con l’Università Nostra Signora del
Buon Consiglio di Tirana, frequentata
dalla ricorrente in primo grado, accordo al quale va riconosciuto valore
di intesa per favorire lo sviluppo della
formazione universitaria in Albania,
ma non produce la parificazione tra i
rispettivi percorsi di studi”. Gli accordi
citati, ancor più grave, consentono,
infatti, l’iscrizione ai nostri Albi degli
studenti che ottengono il diploma
di laurea rilasciato congiuntamente
dall’Università albanese e da quella
italiana, La legittimità di tale operazione era già stata rimarcata dalla CAO
Nazionale, ora la citata sentenza non
fa che rafforzare questi i dubbi.
Il 13/8/14 il Ministro degli Affari
Esteri Mogherini (anch’essa a suo
tempo coinvolta da Renzo) si inserisce marginalmente nella polemica,
chiarendo che il suo Ministero non
ha titolo a vagliare sugli accordi interuniversitari con le università estere,
dovendo al massimo autorizzare tramite gli uffici diplomatico/consolari la
“dichiarazione di valore”, cioè dare
veridicità al titolo di studio ottenuto da uno studente in un paese
straniero e attestarne la veridicità
e quindi valore nel paese di rilascio. Null’altro.
Ai primi di settembre un dettagliato
articolo comparso su quotidiano di
Pescara, narra di come un tale sig.
V.N., di Pescara appunto, sia riuscito a conseguire (certamente non a
poco prezzo) una laurea in odontoiatria presso l’Università Krystal di Tirana,. Guarda caso la stessa università
presso la quale Renzo Bossi, più noto
come “Trota”, aveva “acquistato” la
sua laurea in Stomatologia.
Fortunatamente, almeno per il Pescarese l’ambasciata italiana rifiutò
al richiedente la dichiarazione di valore che ne avrebbe estesa la validità
anche in Italia. Ulteriori indagini della
Polizia albanese, richieste dall’ambasciata italiana cui non risultava fosse
un “italiano residente all’estero” il Sig.
V.N. non potendo pertanto egli frequentare le lezioni del corso di laurea,
scoprirono facilmente che lo steso
era stato in Albania un totale di 10 gg
spalmati dal 2006 al 2012.
Studi concentratissimi! O forse consegna di buste?
Il Governo albanese, comunque,
pare stia agendo in modo deciso
contro questi diplomifici: a 13 di essi
è stato chiesto di migliorare i loro criteri accademici (?!?!?!?), ad altri 13 di
sospendere l’attività, mentre altri 18
chiuderanno prossimamente per revoca delle autorizzazioni.
Speriamo.
Coglie ancora l’occasione, comunque, Renzo per ribadire l’attenzione
che la CAO nazionale sta portando al
problema.
Si sa che pochi mesi fa è stato impedito ad esempio, l’apertura a Roma
di una “filiale” dell’università privata
portoghese Pessoa, che intendeva accogliere qui ben 250 studenti
all’anno.
C’è poi Bucarest, che offre lauree a
tempi e costi concorrenziali su tutti, e
facendo parte dell’ U.E. si avvantaggia dei diritti che le derivano da tale
posizione politica.
Non sarà finita qui. Auspichiamo
sempre che la CAO nazionale e i ministeri competenti possano arginare
lo sfacelo culturale rappresentato da
questi scandalosi pseudo atenei. Ci
bastano i centri low cost nostrani e
stranieri, la crisi economica fa il resto,
Ma siccome si dice che “la salute non
ha prezzo” invitiamo tutti a mantenere tale prezzo coerente con la qualità.
FRANCESCO BOVOLIN
Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri di Verona
www.omceovr.it
Informazioni e servizi “on line”
36
VERONA MEDICA
ATTUALITÀ
Dematerializzazioni
“Giuro per Apollo medico e Asclepio e
Igea e Panacea e per tutti gli dei e per
tutte le dee, chiamandoli a testimoni …”
Cominciava così il giuramento professionale dei nostri colleghi nel IV secolo a.C..
Tra gli impegni che prendevano c’era
anche questo: “Ciò che io possa vedere
o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio, sulla vita degli
uomini, tacerò ciò che non è necessario
sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili”.
Negli ultimi tempi ho dovuto provvedere ad abilitare la mia postazione informatica alla “ricetta dematerializzata”,
che per il momento tale è rimasta solo
nell’intenzione perché la materia, la carta, la mia stampante l’adopera ancora;
solo che a fornirla non è più il SSN ma il
sottoscritto.
Ora, quando prescrivo un farmaco, la
mia prescrizione si mette in viaggio.
Vola (si fa per dire) prima al server della
mia ASL, da questo a quello della Regione e da questo al MEF (Ministero
dell’Economia e della Finanza). Di là
ritorna alla Regione, alla ASL e al mio
computer, per trasferirsi (finalmente) alla
stampante che, fa il suo dovere e trascrive sulla carta (formato A5) che funge
da ricetta. Il tutto con l’autorizzazione
delle varie autorità competenti (il MEF
per le esenzioni per reddito, la Regione
per quelle connesse alle patologie), che
la conservano nei loro “database”.
Più nessun errore! Tutto controllato e
autorizzato.... e... anche a minor costo
perché l’operazione dovrebbe far risparmiare al nostro SSN un sacco di soldi.
VERONA MEDICA
Tutto, però, anche meno “confidenziale”
dal momento che la prescrizione cambia “colore ma non il valore”, come sta
scritto nella locandina che mi hanno
chiesto di affiggere in sala d’attesa, e
che afferma che il valore di questa nuova prescrizione “aumenta” dal momento
che l’informazione entra a far parte del
FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) e
potrà domani essere visualizzata da chi
avrà la possibilità di accedervi.
La cosa, secondo l’omino raffigurato
sulla locandina, dovrebbe essere gradita dal paziente, che finalmente potrà
far sapere in giro i fatti suoi senza più la
fatica di dover essere lui a divulgarli.
Un mio collega e amico ha paragonato la cosa al fatto di visitare la gente in
ambulatorio con la porta aperta....e... a
sua insaputa!
Questo nuovo modo di operare, finora, non ha infastidito nessuno, tranne
qualche collega “purista” e “piantagrane” (come quello del paragone) che ha
sollevato l’obiezione che forse le cose
fatte in fretta e a quel modo potevano
anche non essere regolari dal momento
che le previsioni del “Garante della Privacy” stabilivano che per l’istituzione del
FSE si dovesse acquisire uno “specifico
consenso”, e non solo, ma anche che
si dovesse poter fornire le prestazioni
garantite dal SSN anche a chi si fosse
opposto a tale ipotesi.
Ne sono nate polemiche, interrogativi,
imbarazzi... e anche un convegno (a Piacenza) dove si è ampiamente discusso
arrivando alla conclusione che... le cose
non erano del tutto chiare e regolari...
e che si dovrà provvedere a cambiare
qualcosa.
Vuoi per quel convegno, per le polemiche che ne sono seguite o perché in
una regione a noi vicina alcuni colleghi
sono arrivati addirittura a denunciare la
loro ASL al Magistrato, la cosa è arrivata
al Garante che ha deciso di mandare la
Guardia di Finanza.
Non alle ASL o a chi aveva deciso che
le cose dovessero procedere a quel
modo, ma ai Medici di Famiglia, rei di
non essere ligi alle regole da Lui fissa-
te, e di farsi beffe della “privacy” dei loro
pazienti.
Il mio sindacato ed anche la FNOMCeO,
mi hanno avvertito che erano in partenza
i controlli indirizzati, per il momento, ad
un campione di Medici di Famiglia.
Così dopo l’impegno di provvedere alla
dematerializzazione ho dovuto pensare
anche a controllare tutti i sistemi di sicurezza che garantiscono la protezione
delle informazioni registrate nei miei database, dal cartello con l’informazione
che raccolgo i dati sensibili della gente (in
bella mostra sulla bacheca in sala d’attesa), al cambio e alla segretezza delle
password (non so più quante sono....!),
alle cartelle cartacee (sotto chiave) ai re-
ferti dimenticati dai pazienti nel mio studio (sotto chiave anche quelli).
Il tutto per garantire che nel mio studio
sia tutto in ordine, mentre sul “web” rimane tutto in “disordine”, compreso il
sistema di autenticazione che adopero
per spedire la ricetta elettronica, che, da
quanto mi hanno spiegato, è un sistema “debole” o in altre parole un sistema
tutt’altro che sicuro.
Lo era di più la firma che apponevo sulla vecchia ricetta “rossa” e che ora su
quella bianca è sostituita dal codice a
barre che mi identifica.
Così, mentre rileggevo, oggi, quel giuramento, mi sono sorpreso a pensare che
forse nella fretta di adottare sistemi veloci, efficaci e meno costosi, rischiamo di
buttare alle ortiche l’esperienza di 2400
anni di Professione.
E rischiano di fare una fine ingloriosa,
non solo la firma che ponevo in calce
alla prescrizione, ma anche la norma sul
segreto professionale:....ambedue dematerializzati!
ROBERTO MORA
37
FNOMCeO
Misure urgenti per la semplificazione e
la trasparenza amministrativa
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18
agosto 2014 - Suppi. Ordinario n. 70 è stata pubblicata la legge 11 agosto
2014, n. 114 concernente “Conversione in legge, con modificazioni,
del decreto legge 24 giugno 2014,
n. 90, recante misure urgenti per
la semplificazione e la trasparenza
amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”.
Nel corso dell’iter parlamentare sono
state approvati alcuni emendamenti riferiti al provvedimento originario, che si
ritengono di interesse per la professione medica, di cui si fornisce di seguito
una illustrazione sommaria.
In particolare uno degli aspetti modificati dal Senato riguarda l’istituto della
risoluzione unilaterale del rapporto di
lavoro da parte della PA nei confronti
dei dipendenti che abbiano maturato i
requisiti pensionistici, applicato ai medici e ai primari del Servizio sanitario
nazionale. Il testo dell’art. 1, comma 5,
come modificato dal Senato recante
“Disposizioni per il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni”,
prevede che l’istituto della risoluzione
unilaterale del rapporto di lavoro da
parte della PA non trovi applicazione
nei confronti dei responsabili di struttura complessa del Servizio sanitario
nazionale; si conferma invece l’applicazione dell’istituto nei confronti dei
dirigenti medici e del ruolo del Servizio
sanitario nazionale dopo il compimento di 65 anni.
L’articolo 15 reca disposizioni urgenti
relative a borse di studio per le scuole
di specializzazione medica. Il comma 1 - il cui attuale contenuto è stato
introdotto dalla Camera - differisce
dal 31 marzo 2014 al 31 dicembre
2014 il termine per l’emanazione del
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca (di
concerto con il Ministro della salute)
sulla riduzione della durata dei corsi
in oggetto - la quale è attualmente
pari a 5 o a 6 anni -, con l’osservan-
38
za dei limiti minimi previsti dalla normativa europea in materia, e sulla
riorganizzazione delle classi e delle
tipologie dei corsi medesimi.
Il comma 1-bis ridefinisce i profili transitori per l’applicazione della nuova
durata, prevedendo che quest’ultima
si applichi a decorrere dall’anno accademico 2014-2015 (anno di riferimento
per i corsi di specializzazione) e che
gli specializzandi già in corso optino
tra il nuovo ordinamento didattico e
quello previgente, ad esclusione dei
soggetti che inizino nel suddetto anno
accademico 2014-2015 l’ultimo anno
di specialità, per i quali resta fermo
l’ordinamento previgente. Le modalità
dell’opzione sono definite dal summenzionato decreto ministeriale.
Il comma 2 incrementa, nella misura di
6 milioni di euro per il 2014, di 40 milioni
per il 2015 e di 1,8 milioni per il 2016,
le risorse per il trattamento economico in favore dei medici in formazione
specialistica.
L’art. 26 recante “Semplificazione.
per la prescrizione dei medicinali
per il trattamento di patologie croniche” non ha subito modifiche durante l’iter parlamentare e prevede, nelle
more della messa a regime sul territorio
nazionale della ricetta dematerializzata,
con riferimento alle patologie croniche
individuate dai regolamenti del comma
1, la possibilità del medico di prescrivere medicinali fino ad un massimo di sei pezzi per ricetta, purché
già utilizzati dal paziente da almeno
sei mesi. In tal caso, la durata della
prescrizione non può comunque superare i 180 giorni di terapia. Di fatto
la semplificazione introdotta sarà applicabile solo per le prescrizioni di medicinali relativi alla cura delle patologie croniche e invalidanti e delle malattie rare
individuate dai regolamenti richiamati
dall’art. 9, comma 1, della legge 16
novembre 2001, n. 405 concernente
“Numero di confezioni prescrivibili per
singola ricetta”.
Con riferimento all’obbligo assicurativo per gli esercenti le professioni sanitarie il comma 1 dell’art. 27,
inserito alla Camera, modifica la recente normativa sul fondo destinato a garantire, sulla base di definite
categorie di rischio professionale,
idonea copertura assicurativa agli
esercenti le professioni sanitarie.
Il comma 1 prevede che la copertura
suddetta è operata, anche con riferimento all’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria, nei
limiti delle risorse del fondo stesso; si
richiama inoltre la disciplina legislativa
in materia di assicurazione obbligatoria per i rischi derivanti dall’esercizio
dell’attività professionale, al fine di
ribadire l’esclusione da tale ambito dei soggetti alle dipendenze del
Servizio sanitario nazionale. Il comma 1-bis - inserito dalla Camera
- dispone invece che ogni azienda
del Servizio sanitario nazionale ed
ogni struttura o ente privato che, a
qualunque titolo, renda prestazioni
sanitarie in favore di terzi sia tenuto
a dotarsi di copertura assicurativa
o di altre analoghe misure per la responsabilità civile verso terzi (RCT)
e per la responsabilità civile verso
prestatori d’opera (RCO), a tutela
dei pazienti e del personale; dall’attuazione del comma non devono
derivare nuovi o maggiori oneri per
la finanza pubblica.
NOTA EDITORIALE:
“Quanto alla responsabilità del dipendente pubblico di struttura ospedaliera, benché sussista tutt’oggi deroga
all’obbligo assicurativo per la RC, non
viene meno il diritto di rivalsa da parte della struttura o azienda sanitaria
(tanto più se assoggettate a monitoraggio continuo da parte della corte
dei Conti). È consigliabile pertanto
che il medico abbia almeno una copertura in secondo rischio e per rivalsa da parte della struttura”.
VERONA MEDICA
ENPAM
Pubblicato
il bilancio sociale Enpam 2013
Il documento misura l’impegno
della Cassa dei medici e dei dentisti per uno sviluppo sostenibile.
È un’analisi condotta secondo standard internazionali. Con il bilancio
sociale 2013, la Fondazione Enpam
ha fatto il punto su ciò che ha realizzato a beneficio dei suoi iscritti e
della collettività nell’anno che si è lasciata alle spalle.
Il documento è stato redatto secondo le linee guida elaborate dal Global
Reporting Initiative (Gri), l’organizzazione no-profit che definisce gli standard per la rendicontazione della
sostenibilità più diffusi al mondo. Si
tratta di parametri che servono a misurare e a comunicare l’impatto economico, ambientale e sociale delle
attività di un’organizzazione, sia pubblica che privata, rispetto all’obiettivo
dello sviluppo sostenibile.
Sostenibilità economica
Quanto influisce dunque l’Enpam
sui propri iscritti e sul sistema Paese in termini numerici? A rivelarlo
sono criteri di misurazione oggettivi.
Come il valore economico distribuito, illustrato nel capitolo sulla sostenibilità economica, che verifica la
reale portata della responsabilità sociale assunta da un’impresa. Questo
indicatore, sia qualitativo che quantitativo, mostra che l’impegno dell’Ente nei confronti degli iscritti, da una
parte, e del sistema Italia, dall’altra
è aumentato. Ha infatti raggiunto il
livello del 50 per cento la quota di
valore economico generato – e cioè
della ricchezza economica misurabile che l’Enpam ha prodotto nel 2013
– restituita agli iscritti sotto forma di
prestazioni previdenziali, assistenziali e di contributi agli Ordini provinciali. “Tale quota sottolinea la centralità degli iscritti per la Fondazione
e l’orientamento della missione alla
soddisfazione delle loro esigenze”,
spiega il bilancio. In tutto si parla di
VERONA MEDICA
ben 1,338 miliardi di euro distribuiti.
Circa il tre per cento della ricchezza economica prodotta nel 2013 è
stato invece versato allo Stato, che
ha intascato dall’Enpam 82 milioni
di euro come imposte dirette e indirette. Oltre alle tasse, per il 2013, si
segnala un’ulteriore distribuzione di
valore a favore della Pubblica amministrazione per circa 1,4 milioni di
euro a seguito dell’introduzione della
Spending review.
Ambiente e collettività
Enpam considera tra i suoi portatori di interesse anche l’ambiente e la
collettività nel quale è inserita. Dal bilancio si evince per esempio che nel
corso dell’anno la Fondazione ha investito 1,7 miliardi in titoli di Stato italiani o assimilabili, 0,7 miliardi in titoli
obbligazionari e 0,3 miliardi in azioni
(o fondi azionari, private equity italiani,
tra cui Enel Green Power Spa, multinazionale italiana che opera nel settore di mercato delle energie rinnovabili,
presente in oltre sedici Paesi di Europa, Nord e Sud America e che genera
energia tramite centrali elettriche principalmente da fonte eoliche, idroelettrica, solare, geotermica e biomasse).
Previdenza più vicina
Il 2013 è l’anno della flessibilità e
della semplificazione dei versamenti
contributivi. È stato infatti introdotto
il pagamento a rate della Quota B,
inizialmente previsto solo per chi
ha avuto un calo del reddito libero
39
ENPAM
professionale del 30 per cento e poi
esteso a tutti senza limiti reddituali.
Il pagamento a rate è oggi possibile con l’addebito diretto sul conto
corrente che si attiva in automatico
anche per la Quota A. Tante le novità per la Quota A: sono state riviste
le condizioni economiche della convenzione con Equitalia Nord – con
un risparmio di 940 mila euro per la
Fondazione – ma la svolta definitiva
verso un sistema più snello e semplice per gli iscritti si ha con la riforma
integrale della riscossione. Dal 2014
niente più Equitalia, l’incasso dei
contributi verrà gestito direttamente
dalla Fondazione.
Si pagherà con bollettini Mav, come
per i versamenti alla Quota B e per i
riscatti. Un unico sistema di riscossione dei contributi per il Fondo di
previdenza generale, che farà risparmiare soldi ai medici e agli odontoiatri.
Specializzande e maternità
Nel 2013 l’Enpam ha chiesto e ottenuto dal ministero del Lavoro di poter integrare l’indennità di maternità
alle specializzande che non potevano beneficiare per intero della tutela
prevista, avendo già usufruito del
periodo di sospensione del corso di
specializzazione per una malattia o
per una precedente gravidanza.
La risposta affermativa del ministero
è arrivata a gennaio 2014. Da allora
sono già 50 le specializzande a cui
l’Enpam ha integrato l’indennità di
maternità.
Investire in ricerca e salute
L’anno scorso l’Enpam ha deliberato di dedicare una parte del proprio
portafoglio di investimenti a iniziative
‘mission related’. Si tratta di investimenti con un rendimento in linea con
gli obiettivi di redditività del patrimonio, e che hanno una ricaduta positiva anche sul prodotto interno lordo
del settore sanitario e sul possibile
coinvolgimento degli iscritti della
Fondazione, nell’ambito delle iniziative proposte.
L’obiettivo primario di questo tipo di
investimenti è quello di contribuire
alla sostenibilità del sistema previdenziale nel lungo periodo, pur garantendo un determinato grado di
efficienza finanziaria.
40
Enpam online
Sempre nel 2013 è stato riattivato il servizio ‘Busta arancione’ per
la Quota A e la Quota B del Fondo
di previdenza generale per sapere
quanto si prenderà di pensione. Nel
corso dell’anno, le simulazioni fatte
con questo nuovo servizio sono state oltre 91 mila per la Quota A (incluse anche le proiezioni per il pensionamento anticipato con calcolo
interamente contributivo) e oltre 21
mila per quanto riguarda la Quota
B. Proseguito il lavoro di digitalizzazione dei documenti amministrativi.
Da settembre 2013, per esempio, è
possibile presentare le domande di
riscatto e di ricongiunzione compilando i moduli direttamente online.
La nuova procedura consente all’iscritto di fare la domanda nel minor
tempo possibile riducendo al minimo
le eventuali inesattezze di compilazione. Lo stato della pratica, inoltre,
è facilmente verificabile utilizzando il
servizio di tracciabilità della domanda. L’iniziativa ha incontrato largo
consenso da parte degli iscritti: nei
primi quattro mesi di avvio del progetto, infatti, le domande compilate
online sono state 1.579 su un totale
di 2.139 (pari al 74 per cento). L’area
riservata ai dipendenti degli Ordini si
è arricchita di nuovi servizi: è possibile acquisire la certificazione del
codice Enpam attribuito al singolo iscritto, ottenere direttamente la
verifica della regolarità contributiva
presso l’Enpam e consultare i dati
anagrafici del singolo iscritto che
risultano dall’ultima interrogazione
presso gli archivi dell’anagrafe tributaria effettuata dalla Fondazione.
È stato anche introdotta in via sperimentale la ‘gestione deleghe’, per
cui è possibile accedere per conto
dell’interessato (dopo che ne ha dato
autorizzazione scritta) ai principali servizi di consultazione dedicati e
personalizzati per gli iscritti (ipotesi di
pensione, ristampa Cud, certificazioni fiscali, etc). Sono quasi la metà gli
Ordini che hanno usufruito di questo
nuovo servizio.
Risorse umane
Il bilancio sociale si sofferma anche
sull’organizzazione interna dell’Enpam e in particolare sulle risorse
umane. L’età media del personale
della Fondazione è di 47 anni. Resta
sostanzialmente confermata l’equa
distribuzione tra uomini e donne, sia
in riferimento al numero di dipendenti
sia in relazione ai ruoli apicali.
U
VERONA MEDICA
LIBRI RICEVUTI
Follia, tossicodipendenza e bisogni
della persona
gli Autori hanno individuato la presenza, in tali soggetti, di bisogni specifici
che si accompagnano ad una personalità psicologicamente disturbata ed
hanno concluso che solo la possibilità, da parte dei terapeuti, di trovare gli
oggetti adeguati a dare risposta a tali
bisogni, d’ordine farmacologico, psicologico od assistenziale, può essere
in grado di diminuire il loro disagio e lo
stato di angoscia.
Riesaminando le storie cliniche di
102 persone passate dalla Comunità
“Fermata d’Autobus” per una cura, gli
Autori hanno preso in esame i fattori
costituzionali, psicologici e familiari
delle loro esperienze di vita e valutato
gli impatti positivi e negativi della loro
esperienza comunitaria.
Franco Angeli, Alessandro Bonetti,
psichiatra e psicoterapeuta e Raffaella
Bortino, sociologa e fondatrice della
Comunità terapeutica per tossicodipendenti “ Fermata d’ Autobus”, hanno cercato di dare una visione nuova
al problema di quei soggetti che accomunano all’uso di droghe disturbi
psicopatologici di diversa natura.
Il filo conduttore del loro studio è teso
a superare il riferimento al concetto di
malattia – da cui la definizione tradizionale di pazienti con doppia diagnosi –
per porre attenzione alla persona che
soffre e che,attraverso i sintomi, cerca
di mostrare e contemporaneamente controbattere un disagio interiore
di cui non conosce razionalmente le
cause.
Rifacendosi all’insegnamento dello
psicoanalista Giovanni Carlo Zapparoli
LUIGINO PAVAN
SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI
(BARRARE)
■
■
MEDICINA GENERALE
PEDIATRIA
COGNOME .....................................................................................................................................................................................................................................................................
NOME....................................................................................................................................................................................................................................................................................
VIA ....................................................................................................................................................................................................................................................N.
CAP .......................................... CITTÀ
................................
............................................................................................................................................................................................................................
TELEFONO ...................................... / .................................................................
/
...................................... .......................................................................
Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale
SI ■
NO ■
Possesso della Specializzazione in Pediatria
SI ■
NO ■
VERONA MEDICA
41
LIBRI RICEVUTI
Il giardino dei Buddha di pietra
La cifra stilistica più evidente è quella
del thriller storico-esoterico che si rifà
al misterioso ed arcano mondo dei
Templari come evidenziato dalla quarta di copertina che qui riportiamo.
La seconda indagine del commissario Reale ha inizio con un delitto:
a Londra un uomo viene trovato assassinato, ucciso da un compasso
metallico conficcato nel collo. Le analogie con il caso di cui il commissario
si è di recente occupato (vedi “Il sigillo
del Palladio”, dello stesso autore) inducono Scotland Yard a richiedere
la sua collaborazione, insieme ancora una volta a monsignor Menaspà,
esperto di esoterismo. I due dovranno interrogarsi sulle cifrature di alcuni
dipinti, dall’intrigante soggetto, del
Guercino e di Nicolas Poussin. Dovranno darne una lettura che vada al
di là del loro significato apparente e
svelarne il messaggio. Nel corso delle
loro ricerche essi si confronteranno
con l’affascinante mistero di Rennesle-Chateau e con gli antichi rituali della massoneria. Fanno da sfondo alle
vicende narrate tre città: Verona con i
suoi monumenti, la sua storia, le sue
tradizioni, Siracusa con i suoi scorci
suggestivi e il suo passato millenario
e una Londra invernale tipicamente
grigia e piovigginosa. Dietro le movi-
mentate vicende che contraddistinguono questa indagine ancora una
volta un sogno che viene dal passato:
il tesoro dei Templari.
In realtà esiste, non proprio sotto
traccia, una seconda scansione non
meno importante della prima che è
rappresentata dal dichiarato amore
per il proprio territorio; la città prima
di tutto e quindi sapori, tradizioni che
connotano la vera e propria visita guidata che l’Autore,novello Virgilio, fa
fare al lettore più curioso e paziente,
alla scoperta di fatti storico-artistici
sconosciuti ai più.
Angoli di città, personaggi locali, cibi
dei quali si riesce ad intuire quasi la
fragranza grazie all’appassionata narrazione dell’Autore (siciliano doc!), e
di questo i cittadini della bella Verona lo vogliono ringraziare invitando il
grande pubblico alla lettura dell’agile
ed avvincente volumetto che nelle ultime righe lascia intuire un possibile
seguito.
ALBERTO PERONI
QUOTA ISCRIZIONE ALL’ORDINE
IL NUOVO GESTORE È ITAL-RISCOSSIONI
La riscossione della quota di iscrizione all’Ordine relativa all’anno in corso è ora affidata, per migliori condizioni ottenute e per
i migliori servizi offerti, all’Agenzia ITALRISCOSSIONI.
EQUITALIA non sarà più, quindi, l’ente incaricato delle riscossioni.
L’importo annuale della quota annuale per il 2014 è di euro 188 per l’iscrizione ad un singolo albo e di euro 353 per la
doppia iscrizione; l’aumento di euro 8.00 della quota di iscrizione (rispetto a quanto pagato fino al 2013) è stato approvato
dall’assemblea annuale all’unanimità in data 28/10/2013 ed è stato notificato sul numero 5/2013 pag. 7 di Verona Medica.
L’aumento si è reso necessario per gli aumenti dei costi relativi al mutuo contratto per l’acquisto della nuova sede dell’Ordine e
per l’aumento delle spese della gestione ordinaria. La quota di iscrizione all’Ordine non aveva mai subito modifiche negli ultimi
9 anni (se si esclude l’aumento di 2 euro avvenuta nell’anno 2011, aumento che era stato interamente devoluto alla Federazione Nazionale degli Ordini cui il nostro Ordine devolve annualmente la quota di 23 l’anno per ogni iscritto).
Il Tesoriere
Dott. Fabio Marchioretto
42
VERONA MEDICA
LIBRI RICEVUTI
La mente perturbata
Figurazioni letterarie del male interiore
RAFFAELLA BERTAZZOLI,
CECILIA GIBELLINI, SILVIA LONGHI
Caselle di Sommacampagna (VR),
Cierre Grafica, 2013
Si tratta di un volume che rientra nella
collana - voluta da Gian Paolo Marchi ed
edita con il patrocinio dell’Università degli Studi di Verona - che ha per oggetto
‘Salute, malattia e luoghi di cura nella tradizione letteraria’. ‘La mente perturbata’
contiene tre saggi monografici, ben articolati fra loro, di indubbio interesse non
solo per chi si occupa di medicina mentale ma per ogni medico, e per ogni uomo,
che intenda prestare autentico ascolto
alla voce del malato che non di rado è
circondato da incomprensioni e dal silenzio. Nell’insieme ‘La mente perturbata’ si
presenta come un compendio psicopatologico ad impronta umanistica in grado
di trascendere le pareti anguste delle sale
di lettura per offrirsi a che vuole guardare
al mondo, tanto sfumato, della malattia
mentale. Raffaella Bertazzoli, con il primo
saggio, si occupa della memoria e dell’oblio. La memoria ci ricorda chi siamo; siamo, infatti, ciò che ricordiamo. La stessa
esperienza umana del tempo, come nota
Paul Ricoeur, consiste nella sua ‘narratività’; in altre parole, il tempo umano altro
non è che il tempo raccontato, quel tempo
che intona sia la vita che la letteratura. La
memoria, del resto, è una funzione assai
complessa e gli Antichi per parlarne facevano riferimento a due termini distinti
- ‘mneme’ (memoria) e ‘anamnesis’ (reminiscenza) - intendendo come ‘mneme’ la
raccolta dei dati immagazzinati da dove il
ricordo, quando è connotato da una forte
coloritura emozionale, può raggiungere la
coscienza attraverso una sorta di illuminazione epifanica; ‘anamnesis’ rimanda, invece, alla capacità di organizzare razionalmente i dati raccolti nell’archivio personale
dei ricordi. La memoria, come si può cogliere intuitivamente, è connessa all’immaginazione che permette la rappresentazione di eventi e di figure assenti: si tratta di
una funzione fatalmente legata al presente
dove la scelta dei ricordi si accompagna
a quell’inevitabile e selettivo oscuramento
del passato che sostanzia l’oblio. Consi-
VERONA MEDICA
derata uno strumento essenziale per la
trasmissione del sapere, la capacità di ricordare è stata incrementata con le varie
‘arti della memoria’, coltivate sia in epoca
classica che durante il Rinascimento. Ma
‘anamnesis’ ed immaginazione sono state
anche al centro del dialogo consolatorio
dei sofisti; mentre, intrecciando memoria
ed oblio, la narrazione scritta - la scrittura - è stata in grado di conferire un ordine
all’esistenza individuale di tanti romanzieri
e poeti intonando racconti dove balenano
motivi inconsci allusivi al “non detto della
vita interiore”. Accanto all’arte della memoria, puntualizza Raffaella Bertazzoli, vi
è l’arte dell’oblio - il rovescio della stessa
medaglia - che permette di dimenticare gli
affanni: tali il sonno, la poesia, il vino. Vi
sono, peraltro, vissuti che non è possibile
accantonare come testimoniano le inquietudini del mal d’amore che danno voce
alla parola poetica di sempre. Insomma,
memoria ed oblio orientano e plasmano
l’esistenza e la letteratura, mentre il ricordo permette, addirittura, di procrastinare
la stessa dissolvenza dei volti familiari destinati al naufragio nel buio delle tenebre.
Il saggio si conclude con una riflessione
sulla semantica di alcuni vocaboli compromessi con l’oblio come ‘scordare’,
che significa togliere dal cuore quale sede
della memoria, ed ‘aletheia’ che vuol dire
verità da ‘alpha’ privativo e ‘letheia’, allusi-
va all’oblio indotto dalle acque del mitico
fiume Lete. La verità - la perdita dell’oblio
- è quanto garantisce la propria identità: lo
smarrimento della verità coincide pertanto
con lo smarrimento dell’identità personale
quando l’io è esposto alla più incoerente e
sconcertante molteplicità dei vissuti.
Silvia Longhi, in ‘Personaggi dalla mente
malata’, scrive la seconda parte del libro in
parola ponendo mente, nelle pagine iniziali, all’obliquo argomentare dei personaggi
di Pirandello, ora estranei alla logica aristotelica ed ora nascosti dietro l’artificio della
maschera. Il saggio continua con l’analisi
del pensiero di Guido Piovene, così come
trapela dalle ‘Lettere di una novizia’: un
romanzo epistolare intriso di menzogne e
di reticenze che ruotano intorno alla protagonista, una giovinetta dalla personalità
assai disturbata che coinvolge, sconcerta
e fa soffrire quanti le sono accanto. Segue
la riflessione sulle fobie, sull’ipocondria e
sulla passione per il gioco d’azzardo che
si colgono negli scritti di Tommaso Landolfi; l’incontro con l’angosciante tempo
dell’attesa, che circola fra le pagine di
Dino Buzzati, e con l’atmosfera delirante,
illustrata da Gesualdo Bufalino, concludono la parte centrale del saggio. Un capitolo a parte è riservato a Mario Tobino, lo
psichiatra che tanto ha scritto sull’umanità
dei matti e sulla protezione che offriva loro
il manicomio. Alcune note di commento
ai romanzi di Carmelo Samonà sulla follia
concludono la sezione elaborata da Silvia
Longhi.
A Cecilia Gibellini, che scrive ‘La grammatica della follia’, si deve il terzo ed ultimo
contributo che svela al lettore la complessità dell’animo di tanti romanzieri, da
Svevo a Berti. Psicoanalisi ed autobiografia, con le reticenze e con gli equivoci
che scandiscono questi percorsi, sono
al centro delle sue riflessioni. Qualche
nota sul delirio, e sulle difficoltà di comunicazione che lo sostanziano, conclude il
saggio.
In brevi parole, ‘La mente perturbata’ può
essere intesa come una sinossi di psicopatologia dove la sezione iniziale, sulla
memoria e sull’oblio, fornisce le coordinate dottrinali per accostare l’abnorme psichico in letteratura. Le pagine successive
illustrano, invece, le mutevoli forme in cui
si mostrano, in tante scritture poetiche,
la sofferenza, lo scacco, la difficoltà di
comunicazione, la nevrosi, il delirio. Suggestivi i ripetuti rimandi alle sdrucciolevoli
possibilità della psicoterapia: un incontro
umano, intonato da una tecnica, che è
stato vissuto e sperimentato sia nel mondo classico che in quello contemporaneo
affascinando e coinvolgendo filosofi, letterati e psichiatri.
LUCIANO BONUZZI
43
GIOVANI E PROFESSIONI
S.O.S. – Sostituzioni
Si prega chi è interessato a dare la propria disponibilità per sostituzioni in medicina generale, di
compilare il tagliando riportato a pagina 41 e di spedirlo all’Ordine (Via Locatelli 1, 37122 Verona).
MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE
Cognome - Nome
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Località
Dipl. formaz. M.G.
ALBANESI FEDERICA
Via Vasco De Gama 2
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ALDEGHERI VITTORIA
Via Nazionale 17/A
San Martino Buon Albergo NO
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Via M. Teresa di Calcutta 2
Legnago
NO
ANTON GENAN
Via Palazzina 3
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Via Fiordiligi 17
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Via Sansovino 11
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NO
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Bussolengo
NO
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Via Trento 11
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Via Aquileia 14
Verona
NO
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NO
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Via Ognissanti 4
Verona
NO
BITIRE ELENA
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Bonavigo
NO
BOMBOI MARCO
Vicolo Dietro S. Andrea 13
Verona
NO
BONASIA TERESA
NO
BONDI’ VINCENZO
Via Nerio Toffaletti 4
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NO
BONETTO JACOPO
Via Monti Lessini 145/A
Verona
NO
BORTOLETTI STEFANO
Via Savonarola 17
Legnago
NO
BRAGANTINI GIULIA
Via Giovanni Prati 27
Verona
NO
BRUNELLI CLAUDIO
Via Molino 24
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BRUNELLI MARTA
Via Imola 10
Verona
NO
BURATO GIULIA
Colognola ai Colli
NO
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Via Martiri della Libertà 2
Nogarole Rocca
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CACCIAMANI GIOVANNI
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CAPONE SUSANNA
Vicolo Teodorico 44
Salionze
NO
CARBONE GIUSEPPE
Via delle Agostiniane 29
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CARLI ALBERTO
Via S. Eugenia 57
Pressana (VR)
NO
CASTINO EVA
Via Paolo Sarpi 30
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NO
CAVALIERE ELENA
Via Scuderlando 80
Verona
NO
CERAVOLO ROSSANA
Via Polesine 65
Verona
NO
CERAVOLO ROSSANA
Viapolesine
Verona
NO
COCCO VALENTINA
Via Italia Nuova 4
Illasi
NO
COGO ILARIA
Via Rovigo 14
Legnago
NO
COLLETTA GIULIA
Via del Risorgimento 34
Verona
NO
COSTANZO ALESSANDRO
Via Corfù 5
Verona
NO
COVOLO CATERINA
Via degli Scaligeri 2
Valeggio sul Mincio
NO
DA PRATO GIULIANA
Via Macello 4
Verona
NO
DALCEGGIO DANIELA
Via VIII Marzo 45
Trento
NO
DE CARO IOLANDA
Via Verde da Salizzole 7
Verona
NO
DE VLIEGHER EVELIEN
Via S. Monica 10
Albignasego
NO
DEOTTO NICCOLO’
Via F. Perlini 2
Verona
NO
DEPLANO EMANUELA
Via G. Campania 11
Verona
NO
DI SARRA DANIELA
Via Marin Faliero 30
Verona
NO
EPURE MIHAELA CRISTINA
Via Benassu’ Montan.
Verona
NO
FAINELLI GIULIA
Via G. Dell’acqua 31
Bardolino
NO
FERRARI FEDERICO
V.le Europa 15
Grezzana NO
FILIPPINI GIULIA MARIA
Via Roma 109
Gazzo Veronese
SI
FIN ALESSANDRA
Via Baratin 14
Ronco all’Adige
NO
FINETTO GIOVANNI
Via Brigata Regina 40
Verona
NO
FORMAGLIO ANDREA
Via Ferruccio Cusinati 136
Castagnaro
NO
FORMIGARO LICIA
Via Umbria 19
Verona
NO
GERMENIA SILVA
Via Chioda 18
Verona
NO
GIANNINI GIACOMO
Via Caserma Ospital Vecchio 13 Verona
NO
GRANATO ANNA
Via Marsala 16
Verona
NO
GRAVINA GIACOMO
Via Ugo Zannoni 10
Verona
NO
GUARDINI NADIA
Via Gela 31
Verona
SI
HABASH ELIAS
Via Praissola 18
San Bonifacio
NO
IELASI MARIANGELA
Via Monte Baldo 40/F
Garda
NO
IUORIO ALESSANDRO
NO
KALOUT KAMEL
Via Scuderlando 126
Verona
NO
44
Telefono 1
338 5037198
347 4534626
349 1579083
347 6859953
368 283740
340 3296245
045 575798
346 8203148
345 3463503
328 6911432
347 5935206
338 6725504
340 0505545
339 8986756
340 4878446
3491422810
349 5344121
348 2286620
045 8016089
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333 3606318
340 5056429
340 3801531
349 8184299
339 8424561
393 5686430
340 7814158
045 2520488
340 2491750
335 6893809
045 8348296
340 9231607
349 1617635
333 4003601
338 3641543
338 3641543
348 7906813
347 2619594
347 8453814
392 4645018
348 3015866
339 6606559
340 3538104
320 4860202
392 1617323
347 5823912
340 9331099
347 8495611
392 7509915
347 8921208
340 0587506
339 2505919
347 0146494
389 2727713
328 5354060
349 4745780
339 5240552
340 0625481
349 4120479
346 3356637
349 2325336
339 4573366
393 3671196
333 6831575
347 6724694
Telefono 2
045 6850094
373 5036908
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349 6778910
333 4729557
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340 1676443
346 1878315
045 8400667
045 8901622
045 566969
045 6106013
08254 401083
392 3420052
VERONA MEDICA
GIOVANI E PROFESSIONI
Cognome - Nome
Via
Località
Dipl. formaz. M.G.
Telefono 1
KUZINA ANNA
Via G. Matteotti 7
Bussolengo
NO
LAURENTI ALESSANDRA
Via delle Are 8
Torri del Benaco
NO
328 0011212
LAVORGNA BARBARA
Via G. Favretto16
Verona
NO
329 4239871
LAZAR ANGELA
Via L. Spallanzani 4
Verona
NO
327 7555895
LISTA ENRICO
Via Monte Tomba 22
Cerea
NO
348 8210409
LONARDONI FABIO
Via S. Maria in Stelle 5/C
Verona
NO
349 0062116
MAGAGNA LINDA
Via Tramigna 5
Soave
NO
346 5090409
MAGNANI MARGHERITA
Via Risorgimento
Verona
3482658454
MAGRINELLI FRANCESCA
Via G. Leopardi 11
Soave
NO
340 8776021
MARCOCCI ALESSANDRO
Via Trieste 3
Verona
NO
349 4082423
MARCONI VALERIA
Via S. Matteo 26
Soave (VR)
SI
349 1857154
MARIOTTO ARIANNA
Via Pola 12
Verona
NO
347 2479985
MARIOTTO OLGA
Via Fiume 28/P
San Bonifacio
NO
349 7282795
MASIERO MARINA
Via Tesi 40/A
Verona
NO
347 2411450
MASSARUTTO ALESSIA
Via Aldo Moro 1/A
Sommacampagna
SI
328 2660746
MAZZEI FEDERICA
Str. A. Provolo 25
Verona
NO
338 8926070
MAZZI SARA
Piazza Zodiaco 36
Bussolengo
NO
340 4157583
MELOTTI CAMILLA
Piazza G. Marconi, 19
Bosco Chiesanuova
NO
320 2586564
MERLIN GABRIELE GIOVANNI
Via Marin Faliero 30
Verona
NO
340 1533950
MERRINO MICHELANGELO
Via Muro Padri 17
Verona
NO
327 8889333
MORANDINI BIANCA STELLA
Rivoli Veronese
NO
338 1439733
MORANDINI ELEONORA
NO
333 7123732
MORATELLO FRANCESCO
Via Torino 15/A
Peschiera d/G
NO
328 2710775
NARDI CHIARA
Via Tombole 157
San Bonifacio
NO
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NGANDIE NJONOU MILLY
Via Monte Ortigara 25/B
Verona
NO
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NICOLI PAOLA
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PAIANO JACOPO
Via Regina Adelaide 12
Verona
NO
348 9238476
PAPOLA DAVIDE
Via Calatafimi 6/A
Verona
NO
328 3738807
PASETTO TRYSA
Via Roveggia 27
Verona
SI
339 7286242
PASINI ALBERTO
Via Marmolada 6
S. Martino B.A.
SI
328 8832413
PAVAN FEDERICA
Via Scrimiari 45
Verona
NO
349 4698739
PERON SILVIA
Monteforte d’Alpone
NO
340 0631022
PERONI MARIANA
Via Danieli 6
Verona
NO
347 1218310
PERRONE DOMINGA Via Rovereto 17
Verona
NO
329 1257481
PICCINO MARCO
Verona
NO
340 0537209
PICCOLI MARCO
P.za del Combattente 3
Illasi
NO
348 2585314
POZZERLE MARIA
Via Zoppega 16
Monteforte d’Alpone
NO
045 6100370
PRANDO SILVIA
Viale Europa
Vigasio
SI
349 1880958
PRETO MARIKA
Via Gioberti 20
NO
349 4641934
PRIVIERO MARCO
Via Scrimiari 45
Verona
NO
348 1682400
RAIMONDO DANIELE
Via Abruzzo 22
Verona
NO
338 6625355
RAPAGNA FRANCESCA
Via P. Querini 5
Verona
NO
333 4193398
RIGO FRANCESCA
Vic. S. Maria in Organo 1
Verona
SI
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RINALDI CATERINA ANNA
Piazza Vescovado 1
Verona
SI
340 5199461
ROMANO SIMONE
Via Aquileia 22
Verona
NO
340 7767004
RUTA ELENA
Via Ponte Asse 13
Albaredo d’Adige
SI
347 2597635
SANSOTTA NAIRE
Via Aquileia 22
Verona
NO
329 7158223
SAVVAKI KALLIOPI
Via Scuderlando 161/B
Verona
NO
347 0940738
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Via Marsala 37/B
Verona
NO
388 8928095
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Via Garibaldi 113
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NO
340 2737500
SCHIRALDI MARIA EMANUELA
Via Ca’ di Cozzi 8
Verona
NO
380 3662966
SERBUSCA DORIN
Via B. Romagnoli 84/A
Verona
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045 8903064
SHOKA ZAHI
Via Imola 2
Verona
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347 2313146 SIPALA STEFANIA
Via S. Rocco 2
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NO
346 2199098
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Via Bertoldi 2
Verona
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347 5892542
SOLDANI DARIA
Via R. Ruffilli 2947
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NO
347 6301811
SPEDICATO DANIELE
Via Pietro Meloni 5
Verona
NO
349 2927228
TABARCEA NATALIA
Via Palazzina 76
Verona
NO
345 4240348
TAHA ABED
Via N. Mazza 5
Verona
NO
340 5907696
TANTILLO ILARIA
Via Garibba 5
Verona
NO
349 1028616
TATTI MARIA FATIMA
Via Legnago 39
Verona
NO
347 9341350
TOFAN LILIAN
Via Monte Belloca 25
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NO
388 4717634
TOMEI PAOLA
Via Mezzomonte 38
Verona
NO
348 8752766
TORRESANI STEFANIA
Via Don Luigi Benassuti 2
Cerea
NO
340 3934368
TRUBIAN ALESSANDRA
Via Calatafimi 2
Verona
NO
347 7853957
TURATI MARIA GRAZIA
Via S. Antonio 50
S. Martino B.A.
NO
335 6302775
VALLICELLA ELISA
Via Ronchi 4/B
Alpo di Villafranca
NO
346 6784522
VENERI ANTONIO
Via Stra’ 57
Caldiero
NO
340 0715390
VERALDI VITALIANO
Via Arnolfo Di Cambio 16
Verona
NO
045 561407
VIARO TIZIANA
Via Dietro Listone7
Verona
NO
340 5715075
VIGNOLA PAOLA
349 6938124
VITTORII SILVIA
Via Asiago 9
S. Martino Buon Albergo
NO
349 0723633
VOLPE GIUSEPPE
Via Montesin 38
Colà di Lazize
NO
335 6763374
WEYNE MAGNUS FERNANDA
Via Carlo Del Prete 2
Verona
NO
045 8166039
ZAMPIERI ELISA
Via Valpantena 46/A
Verona
NO
340 3739880
ZAMPIERI RICCARDO
Via Quadrelli 65/B
Ronco all’Adige
NO
342 7662200
ZANOTTI SERENA
Via Albino Casella 1
Dossobuono
NO
340 3494139
ZEMINIAN STEFANO
Via San Felice Extra 2/B
Verona
NO
335 1436951
ZENORINI ANDREA
Via Siedlce 21
Pescantina
NO
340 6031137
VERONA MEDICA
Telefono 2
388 7260070
045 7614468
045 7614716
045 7834627
340 9409403
348 8567639
393 0468005
045 7652948
328 5679985
340 9768134
45
GIOVANI E PROFESSIONI
MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA
Cognome - Nome
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Località
Spec. in Pediatria
ABDUL JABBAR ALI
Via B. Scalari 14
Piubega (MN)
AGRESTI LUIGI
Via G. Trezza 36/A
Verona
AKASHEH GEORGE
Via Del Capitel 13/E
Verona
SI
AVESANI MARTINA
Via Fiordiligi 17
Verona
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Via Gen. Dall’Ora 54
Monzambano
BARAKAT ZIAD
Via A. Mori 12
Mantova
BONASIA TERESA
Via Delle Polidore 5
Verona
BORGHESANI MARISA
Via Pradelle 57
Verona
SI
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Via Vincenti 1
Verona
SI
CERAVOLO ROSSANA
Via Polesine 65 Verona
CIRELLI MARTA
Via M. Gentilin 29/B
Verona
SI
DE VLIEGHER EVELIEN
Via S Monica 10
Albignasego
DEPLANO EMANUELA
Via G. Campagna 11
Verona
EPURE MIHAELA CRISTINA
FABBRICI ROMINA
Via Dei Bursi 22
Oppeano
SI
FAKES BOULOS
Vicolo Menago 34
Bovolone
GRAMAGLIA MARIA
Via Almerini 06
Legnago
SI
HABASH ELIAS
Via Praissola 18
San Bonifacio
JAFFAL YOUSSEF
Via Gramsci 8/A
Castel d’Azzano
KALOUT KAMEL
Via Scuderlando 126
Verona
LAVORGNA BARBARA
Via Favretto 16
Verona
MAGNANI MARGHERITA
Via Risorgimento Verona
NO
MARIOTTO OLGA
Via Fiume 28/P
San Bonifacio
MAZZI SARA
Piazza Zodiaco 36
Bussolengo
NO
MELLA ROBERTA
Via F.lli Bandiera 42
Legnago
SI
PASQUINI ANNA
Via C. Cadrega
Verona
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Via Scrimiari 45
Verona
NO
PJESHKA MYRVETE
Viale Spolverini 112
Verona
RIGON ANTONELLA
Via Scuderlando 124 B
Verona
NO
RIGOTTI ERICA
Via V. De Gama 1
Negrar
SI
ROMANO SIMONE
Via Aquileia 22
Verona
STUMPO MARIO FRANCESCO
Via C. Angiolieri 18
Castel d’Azzano
TESINI ROBERTA
V.Le della Repubblica 45
Verona
SI
TURATI MARIA GRAZIA
Via S. Antonio 50 S. Martino B.A.
ULMI DANIELA
Via A. Vivaldi 7
Tregnago
VENERI ANTONIO
Via Stra’ 57
Caldiero
VERNA ANNAMARIA
Via Castello 12/A
Castel D’azzano
VITTORII SILVIA
Via Asiago 9
S. Martino Buon Albergo
NO
VOLPE GIUSEPPE
Via Montesin 38
Colà di Lazise
Telefono 1
320 6155026
340 4069008
320 882311 340 3296245
340 0699282
345 3463503 328 3649861 360 566631
347 9713662
338 3641543 347 4843083
392 1617323
340 9331099
392 7509915 3385959949
045 7101082 334 9467133
339 4573366
338 1147021
347 6724694 329 4239871
340 2658454
349 7282795
340 41575583
339 5739126
349 7288070
349 4698739
338 4174551
333 6284415
340 1956361
340 7767004
333 4890436
348 2900533
335 6302775
340 2335107
045 7652948 347 7861608 349 0723633
335 6763374
Telefono 2
340 0910058
342 5703473
328 3649786
340 1461078
340 1676443
045 8400667
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COME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTO AL SOSTITUTO
Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza
Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:
“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”
Il compenso in questione è il”COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.
Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione
avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.
In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:
Compenso forfetario X 70%: 30 = X
(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)
X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo
X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre
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piano con ascensore di un condominio
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COMUNICATO AGLI ISCRITTI
Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.
Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,
che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.
LE OPZIONI SARANNO:
• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM
• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI
• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI
• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI
Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea
la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.
Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore
La segreteria dell’Ordine
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