Kunst der Vielfalt /Arte della diversità

ARTE DELLA DIV ERSITà
KUNST DER VIELFALT
2014
2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
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ARTE DELLA DIV ERSITà
KUNST DER VIELFALT
direzione artistica / künstlerische Leitung
Accademia Arte della Diversità
Teatro La Ribalta ONLUS
Akademie Kunst der Vielfalt
rassegna promossa da / ein Zyklus von
in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit
AKADEMIE KUNST DER VIEFLALT
ACCADEMIA ARTE DELLA DIVRESITÀ
con il sostegno di / mit Unterstützung von
Città di Bolzano
Stadt Bozen
Assessorato alla Cultura e alla Convivenza
Assessorat für Kultur und aktives Zusammenleben
Il progetto Identità è organizzato in collaborazione con
Das Projekt Identität wird organisiert in Zusammenarbeit mit
to
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pro ntità
ide
Die Vision einer inklusiven Gesellschaft war Grundlage bei der Erstellung der UNKonvention über die Rechte von Menschen mit Beeinträchtigung, die von Italien
2009 ratifiziert wurde und seither als Richtschnur für Sozialpolitik und Sozialarbeit
gilt. Die Lebenshilfe hat sich dieser Vision angeschlossen und setzt sich dafür ein,
dass alle Menschen, von Anfang an mittendrin, in der Schule lernen, in den Betrieben arbeiten und in normalen Wohnungen leben können.
Auf dem Weg zur Umsetzung einer inklusiven Gesellschaft treffen wir aber auf
einige Hürden. Eine davon sind die in uns tief sitzenden Abwehrimpulse, sobald
wir es mit Fremdem zu tun bekommen. Die Verletzlichkeit des Menschen und damit auch der eigenen Person, die Menschen mit Beeinträchtigung in Erinnerung
rufen, macht uns Angst. Als Kehrseite dieser Angst gibt es die Faszination, die viele Menschen verspüren, wenn sie Menschen mit Beeinträchtigung begegnen. Im
Umgang mit ihnen werden Werte erlebt. Doch beide, Angst und Faszination, versperren Menschen mit Beeinträchtigung den Zugang zu einem normalen Leben.
Der Zyklus „Kunst der Vielfalt“ will den Blick auf das Fremde verändern. Wir sind
diesem Ziel durch die Theaterproduktionen unseres geschätzten künstlerischen
Leiters Antonio Viganò und seiner Mitarbeiter/innen ein großes Stück näher gekommen. Die Akteur/inn/e/n werden auf der Bühne zunehmend als professionelle Schauspieler/innen mit eigener Ausdruckskraft und unverwechselbarer
Persönlichkeit wahrgenommen. Gleichzeitig zeigt der Zyklus, wie präsent auch
außerhalb unserer Provinzgrenzen das Thema „Vielfalt“ ist. Und er zeigt, dass in
einer inklusiven Gesellschaft alle Menschen mit ihren Identitäten und ihren Erfahrungswelten zur Sprache kommen müssen.
Wolfgang Obwexer, Geschäftsleiter der Lebenshilfe
La visione di una società inclusiva era il punto di partenza nella stesura della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti di persone con handicap, ratificata dall’Italia
nel 2009 e da allora linea guida di qualsiasi politica sociale e di qualsiasi lavoro
sociale. La Lebenshilfe segue questa visione e affianca tutte le persone che, nel
mezzo sin dall’inizio, hanno la volontà e il diritto di imparare nelle scuole, di lavorare nelle imprese e di vivere in abitazioni normali.
Durante il processo della realizzazione di una società inclusiva si devono però superare diversi ostacoli. Uno di questi sono le nostre difese radicate e attivate appena che incontriamo qualcosa di sconosciuto. La vulnerabilità dell’umanità e perciò della propria persona, evocata da persone con handicap, impaurisce. Dall’altra
parte esiste anche quel fascino provato da numerose persone che incontrano persone con handicap. Interagendo con loro hanno la sensazione di conoscere alti
valori. Però tutte e due le cose, sia la paura che il fascino, bloccano l’accesso di
persone con handicap a una vita normale.
Con la rassegna “Arte della Diversità” intendiamo modificare lo sguardo sullo sconosciuto. Oramai ci siamo avvicinati parecchio a questo obiettivo, grazie alle produzioni teatrali di Antonio Viganò, nostro stimato direttore artistico, e dei suoi
collaboratori e delle sue collaboratrici. Tutte le persone partecipanti si stanno sviluppando, fino a diventare attori e attrici professionali con linguaggi propri, individuali e inconfondibili. Nello stesso tempo la rassegna ci insegna quanta importanza viene data alla diversità anche al di fuori dei confini della nostra provincia.
Inoltre fa capire che in una società inclusiva deve esserci spazio per tutte le identità e tutte le esperienze di vita.
Wolfgang Obwexer, direttore della Lebenshilfe
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… ist ein sozialer und nicht-gewinnorientierter Verband, der Menschen
mit Beeinträchtigung in allen Lebenslagen in ihrem Bestreben nach einem selbstbestimmten Leben unterstützt. Die Lebenshilfe führt Einrichtungen und bietet soziale Dienstleistungen verschiedenster Art in
ganz Südtirol an. Inklusion, Chancengleichheit und Selbstbestimmung
sind die zentralen Werte, denen sich der Verband dabei verpflichtet
sieht. Die Einrichtungen und Dienstleistungen sind jeweils einem von
vier Lebensbereichen (Arbeit, Wohnen, Freizeit inklusive Kunst & Kultur
sowie Mobilität) zugeordnet.
Im Bereich Kunst & Kultur hat die Lebenshilfe in den letzten Jahren
nicht nur durch die Theaterwerkstatt einige Akzente gesetzt, sondern
auch durch die Kunstwerkstatt „Akzent“ (Malerei, Schreibkunst, Fotografie), die Musikbands „Tun na Kata“ und „MitEinAnders“ sowie durch
einzelne punktuelle Projekte.
Nähere Informationen finden Sie auf unserer Homepage:
www.lebenshilfe.it
… è un’associazione sociale e senza scopo di lucro che affianca persone con handicap in tutte le loro situazioni di vita e nel loro intento di trovare soluzioni nella ricerca di una vita autodeterminata.
La Lebenshilfe gestisce strutture ed eroga diversi servizi in tutta la
provincia, riconoscendo come valori fondamentali inclusione, pari
opportunità e autodeterminazione. Ogni struttura e ogni servizio fa
parte di un settore che corrisponde a una di quattro diverse sfere di
vita (lavoro, abitare, tempo libero che include anche arte & cultura,
mobilità).
La Lebenshilfe presta particolare attenzione al settore Arte & Cultura non solo tramite il laboratorio teatrale, ma anche tramite il laboratorio artistico “Accento” (pittura, poesia, fotografia), i complessi
musicali “Tun na Kata” e “MitEinAnders” nonché singoli progetti ad
hoc.
Per ulteriori informazioni La invitiamo a visitare il nostro sito:
www.lebenshilfe.it
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ARTE DELLA DIVERSITà 2014 | 2015
KUNST DER VIELFALT 2014 | 2015
Ci ritroviamo per la quinta edizione della rassegna Arte della Diversità ed
anche quest’anno sarà un bell’incontro che ci darà l’opportunità di riflettere con la profonda leggerezza del teatro e della creatività sulla grande
domanda: “chi siamo?”. Nel non facile momento storico in cui viviamo,
trovo che dedicare questa edizione al tema dell’identità sia quanto mai
azzeccata. La globalizzazione, le difficoltà socio-economiche, i conflitti,
le migrazioni, il consumismo, l’individualismo, le nuove tecnologie, le false vie brevi per la felicità ci fanno sentire spesso soli e disorientati nell’affrontare il futuro.
Quello dell’identità è da sempre uno dei percorsi più
affascinanti, ma a tratti anche più inquietanti, che non ha mai smesso
di meravigliare il pensiero dell’essere umano. Capire se al di sotto dei
cambiamenti, delle mutazioni, delle alterazioni che caratterizzano la vita
di ognuno di noi ci sia qualcosa che invece resiste, che non si lascia intaccare dal divenire inesorabile a cui siamo esposti, non è solo una curiosità filosofica, ma corrisponde ad una domanda originaria che riguarda
l’esistenza di tutti. L’identità è come se non smettesse mai di realizzarsi,
di delinearsi, di acquisire una propria fisionomia nel circolo infinito delle
interpretazioni e nel racconto fatto da sé stessi ed in quello fatto dagli
altri.
Ed è in questa magnifica progressione che possiamo forse capire le
nostre possibilità e aspettative per il futuro. Le artiste e gli artisti dell’Arte della Diversità ci sapranno accompagnare in questo eterno percorso
con ironia, emozione e bellezza.
Un ringraziamento di cuore a Lebenshilfe, a Teatro La Ribalta ed al Direttore artistico della rassegna Antonio
Viganò per il loro infaticabile ed appassionato amore per la Vita.
Die fünfte Ausgabe des Zyklus „Kunst der Vielfalt“ ist startbereit, und
auch diesmal wird es zu schönen Begegnungen kommen, bei denen
wir die Gelegenheit haben werden, mit Hilfe der kreativen Leichtigkeit
des Theaters über die große Frage „Wer sind wir?“ nachzudenken. Die
Zeiten, die wir durchleben, sind keine einfachen, weshalb ich die Entscheidung, das Thema „Identität“ als Leitfaden zu wählen, für äußerst
passend erachte. Die Globalisierung, die sozio-ökonomischen Probleme, die Konflikte, die Migrationen, das Konsumdenken, der Individualismus, die neuen Technologien, die schnellen und trügerischen Wege
zum Glück fördern unsere Einsamkeit und unsere Verunsicherung in Bezug auf die Gestaltung der Zukunft. Identität ist von jeher eine Thematik,
die gleichermaßen fasziniert und beunruhigt und deshalb das menschliche Denken immer wieder aufs Neue fesselt. Verstehen zu wollen, ob
es jenseits aller Veränderungen und Wandlungen im Leben eines jeden
Einzelnen etwas Beständiges gibt, das jedem Fluss trotzt, ist keine bloße philosophische Neugier, sondern ein tiefes existenzielles Bedürfnis.
Und es scheint, als wäre Identität auf permanenter Suche nach Konturen im ständigen Kreislauf der Deutungen und Erzählungen, die einmal
die eigenen sind und ein andermal von anderen stammen. Gerade diese
wunderbare fortschreitende Bewegung macht es uns möglich, unsere
Erwartungen an die Zukunft zu klären. Die im diesjährigen Zyklus „Kunst
der Vielfalt“ eingeladenen Künstler/innen werden uns dabei mit Ironie,
Gefühl und Anmut begleiten. Mein Dank aus vollem Herzen geht an die
Lebenshilfe, das Teatro La Ribalta und den künstlerischen Leiter Antonio
Viganò für ihre unermüdliche und leidenschaftliche Liebe zum Leben.
Patrizia Trincanato
Assessora alla Cultura e alla Convivenza
della Città di Bolzano
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Patrizia Trincanato
Stadträtin für Kultur und aktives Zusammenleben
der Stadt Bozen
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Programma/Programm
18 & 19 dicembre / Dezember 2014
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
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ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA
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AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA
PERSONAGGI / PERSONEN
16 gennaio / Jänner 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
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ALESSANDRO BERGONZONI
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NESSI
21 gennaio / Jänner 2015
Teatro Cristallo
Incontro con / Begegnung mit
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ARNO KOMPATSCHER & GUIDO DE NICOLÒ
pr n
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IDENTITÀ / IDENTITÄT (I):
IDENTITÀ DI CARTA / IDENTITÄT AUS PAPIER
24 gennaio / Jänner 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA
AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA
NESSUNO SA DI NOI / NIEMAND WEISS VON UNS
4 febbraio / Februar 2015
Teatro Cristallo
Incontro con / Begegnung mit
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CHRISTIAN TOMMASINI, PHILIPP ACHAMMER, PETER BOSSMAN
pro ntità
ide
IDENTITÀ / IDENTITÄT (II):
IDENTITÀ DI CONFINE / IDENTITÄT IN GRENZGEBIETEN
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6 marzo / März 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
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MARCO BALIANI
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pro ntità
ide IDENTITÀ
31 marzo / März 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
CARROZZERIA ORFEO
THANKS FOR VASELINA
17 aprile / April 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
CANTIERI KOREJA
LA PAROLA PADRE
29 & 30 aprile / April 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
JUNGES SCHAUSPIELHAUS ZÜRICH
SCHNEEWEISS
23 maggio / Mai 2015
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit Museion
COMPAGNIA TEATROPERSONA
L’OMBRA DELLA SERA
www.teatrolaribalta.it
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www.lebenshilfe.it
ARTE DELLA DIVERSITà 2014 | 2015
KUNST DER VIELFALT 2014 | 2015
Perché una proposta come questo cartellone teatrale denominato “Arte della
Diversità” dovrebbe arricchire il panorama culturale di questa città? Ho cercato delle risposte.
La prima che ho trovato è nella proposta, nei contenuti degli spettacoli che
ospitiamo, la seconda risposta è nella
tematica che abbiamo scelto come filo
conduttore e la terza, non per importanza, è nelle sinergie e collaborazioni
che mettiamo in campo.
Gli spettacoli che ospitiamo, sempre
al Teatro comunale di Gries, che grazie
a questa rassegna ha trovato una sua
ulteriore vocazione e visibilità, hanno
un alto contenuto politico e artistico:
abbiamo scelto spettacoli che in forma comica o drammatica, ci sfidano
al risveglio delle nostre coscienze, a
riprendere in mano il nostro destino, a
disegnare un futuro. Lo fa Alessandro
Bergonzoni, che siamo felici di portare a Bolzano, con la sua straordinaria
arte, comica, crudele e pungente, che
colpisce lo spettatore e lo interroga
direttamente. Lo fa Marco Baliani che
ci chiede di riflettere sul senso che
diamo alla parola identità. Lo facciamo noi dell’Accademia arte diversità,
con lo spettacolo “Personaggi”, che ci
parla, attraverso Pirandello, del nostro
doppio, del nostro nascere “in tanti
modi e sotto tante forme”. Lo praticano i Cantieri Koreja, mettendo insieme
attori che provengono da diversi paesi
Balcani, segnati dalle ferite della guerra, guidati sapientemente dal regista
Gabriele Vacis e lo fanno, con ironia,
gli attori della giovane ed emergente
compagnia Carrozzeria Orfeo, raccontando storie di esseri umani sconfitti e
abbattuti.
“Nessuno sa di noi” e “Schneeweiß”
sono opere che parlano, con la lingua
della danza e del teatro, della “bestia
che è in noi” che prende il nome di gelosia o di solitudine, che è la “malattia
Warum sollte ein Angebot wie der Zyklus „Kunst der Vielfalt“ das Kulturpanorama unserer Stadt bereichern? Ich
habe Antworten auf diese Frage gesucht.
Die erste Antwort finde ich in den Inhalten der Stücke, die wir präsentieren,
die zweite in der als Leitfaden gewählten Thematik und die dritte, keineswegs untergeordnete, in den Synergien, die das Programm haben entstehen
lassen.
Die Stücke, die wir allesamt im Grieser Stadttheater präsentieren, das seinerseits dank diesem Zyklus eine zusätzliche Bestimmung und verstärkte
Sichtbarkeit erfahren hat, haben einen
tiefen politischen und künstlerischen
Gehalt. Wir haben Stücke ausgewählt,
die uns mit Komik und/oder Tragik herausfordern, unser Bewusstsein wachzurütteln, unser Schicksal in die eigene
Hand zu nehmen und eine neue Zukunft zu entwerfen. All dies tut Alessandro Bergonzoni mit seiner außergewöhnlichen, gleichermaßen komischen
wie bissigen Kunst, die auf das Publikum zugeht und es direkt anspricht.
All dies tut Marco Baliani mit seiner
Aufforderung, über die Bedeutung von
Identität nachzudenken. Wir selbst von
der Akademie Kunst der Vielfalt tun all
dies mit unserem Stück „Personen“, mit
dem wir in Anlehnung an Pirandello
von unseren Masken und unserem Dasein in vielen verschiedenen Rollen erzählen. All dies tut die Gruppe Cantieri
Koreja, diesmal mit Schauspielerinnen
aus verschiedenen Balkanländern, die
von den Wunden des Krieges gezeichnet sind und von Gabriele Vacis behutsam geführt werden. Und all dies tun
mit viel Ironie die Darsteller des jungen
und aufstrebenden Ensembles Carrozzeria Orfeo mit ihren Geschichten von
besiegten und niedergeschlagenen
Menschen.
„Niemand weiß von uns“ und „Schneeweiß“ sind Stücke, die mit der Sprache
des Tanzes und des Theaters vom „Tier
nascosta” dei nostri tempi. Il ritorno
della compagnia Teatropersona, dopo
il successo di “Aure” della scorsa stagione ci porta nel mondo dello scultore
Giacometti e della sua avventura capace di far sorgere qualcosa di ignoto
ogni giorno. A queste ragioni, che sono
strettamente legate ai nostri ospiti, se
ne aggiungono altre due: per questa
5a edizione, gli spettacoli hanno tutti
un filo conduttore, un tema:
l’identità.
Declinata in tanti modi ma utile, in un
territorio come il nostro, sempre alla
ricerca dell’affermazione identitaria ed
etnica, per farci riflettere sul senso di
tale parola e sulla sua continua evoluzione. Per fare tutto questo, ed è la
terza risposta, cerchiamo collaborazioni e vogliamo costruire nuove reti: ed
è per questo che condividiamo con il
Teatro Cristallo e la Libera Università di
Bolzano il progetto sul tema “Identità”
che oltre agli spettacoli prevede incontri con responsabili politici locali e
alte personalità della cultura locale ed
europea. Un bel modo per coinvolgere
artisti e pubblici differenti che difficilmente si incontrano, per sperimentare
nuove pratiche di collaborazione tra
diversi soggetti che, salvaguardando
la pluralità dell’offerta, cercano nuove
sinergie.
Queste sono le risposte che ho trovato
alla mia domanda iniziale e spero che
possano vivere e fiorire insieme ai tanti
spettatori che ci seguono.
Con la Lebenshilfe e con il Comune di
Bolzano, che ci incaricano di dirigere
ed organizzare questa rassegna, vogliamo che la ricchezza della diversità
esca dai confini del sociale, per diventare un fatto culturale, una diffusa coscienza che ci rende capaci di vivere
insieme, rispettando e moltiplicando le
tante diversità che non sono un mondo
a parte ma una parte del mondo.
Antonio Viganò, direttore artistico
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in uns“ erzählen, das von Eifersucht getrieben wird und unter Einsamkeit leidet, der verborgenen Krankheit unserer Zeit. Das Comeback des Ensembles
Teatropersona entführt uns nach dem
vorjährigen Erfolg des Stücks „Aure“
diesmal in das Abenteuer des Bildhauers Giacometti, täglich etwas Neues
entstehen zu lassen. Diesen Antworten, die auf unsere Gäste Bezug nehmen, sind zwei weitere hinzuzufügen.
Die 5. Ausgabe des Zyklus „Kunst der
Vielfalt“ steht unter dem Motto „Identität“. Dieser Leitfaden möge uns in
einem Land, das ständig Bestätigung
seiner eigenen Identität sucht, der
zahlreichen Facetten dieses Begriffs
bewusst werden lassen. Um unser Vorhaben umzusetzen, und dies ist die
dritte Antwort, suchen wir Partner, mit
denen wir uns vernetzen wollen. Das
Projekt „Identität“ erfolgt in Zusammenarbeit mit dem Teatro Cristallo sowie der Freien Universität Bozen und
beinhaltet neben den Theaterstücken
auch Begegnungen mit prominenten
Persönlichkeiten aus Politik und Kultur. Eine ausgezeichnete Gelegenheit,
Menschen aus verschiedensten Bereichen zusammenzubringen, um angesichts einer immer stärker wachsenden
Angebotsvielfalt neue Formen der Zusammenarbeit zu erproben.
Dies sind die Antworten auf meine Eingangsfrage, und ich hoffe, sie mit einem möglichst großen Publikum teilen
zu dürfen.
Gemeinsam mit der Lebenshilfe und
der Stadtgemeinde Bozen, die uns zur
Leitung dieses Zyklus beauftragt haben, wünschen wir uns, dass Vielfalt
nicht ausschließlich eine Angelegenheit des so genannten Sozialen bleiben
möge. Ebenso, dass wir uns der Notwendigkeit bewusst werden, eine Vielfalt zu respektieren und zu fördern, die
kein gesondertes Abteil bildet, sondern
Teil der Welt ist.
Antonio Viganò, künstlerischer Leiter
UNA SEDE, UNA SALA …
… per l’Accademia Arte della diversità,
ma non solo …
Da gennaio 2015 l’Accademia Arte della diversità
avrà una sede e una sala dove giornalmente gli attori e le attrici della compagnia potranno trovarsi,
lavorare, fare prove e progettare iniziative. Finisce, finalmente, un lungo periodo di nomadismo.
Uno spazio di 300 m², con un vestiario, un piccolo
ufficio, due bagni, un palco e un piccolo impianto
audio, ma soprattutto un luogo a disposizione per 24 ore su 24. All’inizio della zona
industriale ma raggiungibile facilmente con i mezzi pubblici.
Vogliamo che non sia solo la nostra sede. Vogliamo aprirla a tante iniziative e costruire un progetto di sostegno alla creazione artistica: un luogo per delle residenze teatrali che offriamo alle compagnie, un luogo per incontri e dibattiti, un
luogo per laboratori artistici e un luogo dove i nostri artisti “svantaggiati” si professionalizzano.
Cerchiamo anche in questo ambito, come già pratichiamo ogni giorno nel lavoro
di creazione, di evitare ogni forma di isolamento, di ambito protetto, per aprirci
all’incontro, evitare l’autoreferenzialità ed essere, sempre di più, un progetto di
inclusione sociale e culturale a servizio della città.
EIN SITZ, EIN SAAL …
… für die Akademie Kunst der Vielfalt, aber nicht nur …
Mit Jänner 2015 wird die Akademie Kunst der Vielfalt über einen Sitz und einen
Saal verfügen, wo sich die Schauspieler/innen des Ensembles täglich treffen
können, um zu arbeiten, zu proben und Initiativen zu planen. Wir werden endlich
sesshaft sein.
Ein Lokal von 300 m² mit einer Garderobe, einem kleinen Büro, zwei Bädern, einer
Bühnenfläche und einer kleinen Tonanlage, aber vor allem ein Lokal, das wir rund
um die Uhr werden benutzen können. Es befindet sich am Beginn der Industriezone, ist aber mit öffentlichen Verkehrsmitteln bequem erreichbar.
Wir wollen, dass es nicht allein unser Sitz ist. Wir wollen ihn auch anderen Initiativen zur Verfügung stellen und damit künstlerische Aktivitäten unterstützen. Ein
Lokal, in dem sich Theatergruppen unterbringen können, ein Lokal für Begegnungen und Diskussionsrunden, ein Lokal für Kunstwerkstätten und ein Lokal, in dem
unsere „benachteiligten“ Schauspieler/innen professionell arbeiten können.
Wir versuchen, so wie in unserer bisherigen Arbeit, jede Form der Absonderung
und der Selbstbezogenheit zu vermeiden, und uns in alle Richtungen hin zu öffnen, um, von Mal zu Mal verstärkt, ein soziales und kulturelles Inklusionsprojekt
im Dienste der Stadt zu sein.
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spettacoli
THEATERSTÜCKE
18 dicembre / Dezember 2014
ore 10.30 Uhr
19 dicembre / Dezember 2014
ore 20.30 Uhr
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA
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AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA
get
pro ntità
PERSONAGGI / PERSONEN
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Per questi attori, misurarsi con l’opera di Pirandello “Sei personaggi in cerca d’autore” è una
sfida ad affrontare un testo che, nella loro voce,
risuona con una verità tutta nuova, con un’altra
profondità. Il gioco pirandelliano dell’incomunicabilità, delle maschere sociali, dei ruoli, delle
forme apparenti, che tutti noi crediamo immobili e che invece si trasformano in continuazione, è terreno fertile per questi attori/di/versi.
Attraverso Pirandello abbiamo la possibilità di
esasperare i conflitti tra apparenza e realtà, tra
normalità e anormalità, tra individuo e mondo
e mostrare la tragicità di una vita “che si aggira
piccola piccola tra le apparenze e che ci sembra quasi che non sia davvero, che sia solo una
fantasmagorica meccanica”. E come dare importanza a queste vite “piccole”?
L’interesse per il testo pirandelliano nasce dal
dramma dei sei personaggi che domandano al
teatro il diritto di esistere. L’uso della maschera,
il continuo conflitto con il doppio della nostra
personalità, la sua vicinanza alla follia, la continua riflessione sull’individuo e le sue molteplici
forme e facce, è il gioco del teatro di Pirandello.
Sicher ist Pirandellos Stück „Sechs Personen
suchen einen Autor“ für unsere Schauspieler/
innen eine große Herausforderung. Der Text
erhält aber durch sie eine neue Bedeutung,
eine neue Wahrheit und eine neue Tiefe. Pirandellos Spiel mit dem Menschen in seiner
Kontaktunfähigkeit, als Träger von Masken, als
Inhaber von Rollen und mit Formen, die nur
scheinbar erstarrt und in Wahrheit in stetigem
Wandel begriffen sind, bietet unseren Schauspieler/inne/n einen fruchtbaren Boden.
Mit Pirandellos Hilfe erhalten wir die Möglichkeit, uns mit den Konflikten zwischen Schein
und Wirklichkeit, Normalem und Abnormalem,
Individuum und Welt auseinanderzusetzen. Wir
können die Tragik eines Lebens aufzeigen, das
sich in einer Welt des Scheins bewegt und gar
nicht real zu existieren scheint, höchstens als
bizarrer Mechanismus. Wie können wir solch
kleinem Leben größere Bedeutung verleihen?
Unser Interesse an Pirandellos Stück basiert
auf der Geschichte von sechs Personen, die
vom Theater das Existenzrecht einfordern. Die
Verwendung der Maske, der immerwährende
Konflikt zwischen verschiedenen Persönlichkeitsanteilen, die Nähe zum Wahnsinn und die
ständige Reflexion auf das vielschichtige Individuum bilden den Kern von Pirandellos Spiel.
di / von Antonio Viganò & Julie Anne Stanzak
coreografia / Choreografie Julie Anne Stanzak
con / mit Michele Fiocchi, Rodrigo Scaggiante, Daniele Bonino, Lorenzo Friso, Maria Magdolna
Johannes,
Michael Untertrifaller, Mathias Dallinger, Melanie Goldner
regia / Regie Antonio Viganò
direzione tecnica / technische Leitung Enrico Peco
una produzione di / eine Produktion von
Accademia Arte della Diversità / Akademie Kunst der Vielfalt – Teatro La Ribalta & Lebenshilfe
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16 gennaio / Jänner 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
ALESSANDRO BERGONZONI
NESSI
Nessi, ovvero connessioni ma anche fili tesi e
tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta. O meglio dell’universo. Perché infatti è proprio questo il nucleo
vivo e pulsante del nuovo spettacolo dell’artista
bolognese: la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze, non necessariamente e
solamente umane che ci possono così permettere percorsi oltre l’io finito per espandersi verso
un “noi” veramente universale.
Bergonzoni, per questo quattordicesimo spettacolo da lui scritto e interpretato e diretto in
coppia con Riccardo Rodolfi, si trova quindi in
un’assoluta solitudine drammaturgica, al centro
di una cosmogonia comica circondato da una
scenografia “prematura”, da lui concepita, alle
prese con un testo che a volte potrebbe anche
essere, e questa è una vera e propria novità,
una candida e poetica confessione esistenziale.
Senza per questo rinunciare alla sua dirompente
visione stereoscopica che è diventata, in questi
anni, materia complessa, comicamente eccedente e intrecciata in maniera sempre più stretta tra creazione-osservazione-deduzione.
Ma sicuramente i “Nessi” bergonzoniani, e la
loro conseguente messa in scena, ci mostreranno quel personalissimo disvelamento, di fatto
la vera cifra stilistica di questo artista, che porta molte volte anche grazie ad una risata, dallo
stupore alla rivelazione.
ore 20.30 Uhr
Zusammenhänge oder Verknüpfungen, aber
auch gespannte Fäden, Gewebe und Netze,
geflochten und gebunden, um Verbindungen zum restlichen Planeten herzustellen.
Oder besser: zum restlichen Universum. Dies
ist der pulsierende Kerngedanke des neuen
Stücks von Alessandro Bergonzoni: die absolute Notwendigkeit in der heutigen Zeit, sich
mit anderen Lebensweisen, Horizonten und
Erfahrungen zu vernetzen, um das Ich zu transzendieren und zu einem umfassenden Wir
vorzustoßen.
Bergonzoni ist in diesem gemeinsam mit Riccardo Rodolfi geleiteten Stück, in dem er zum
bereits 14. Mal sowohl als Autor verantwortlich
zeichnet wie auch als Darsteller wirkt, ganz
allein auf der Bühne, im Zentrum einer komischen Kosmogonie und umgeben von einer
selbst konzipierten „voreiligen“ Szenerie, und
präsentiert uns, was gänzlich neu ist, einen
Text, der ebenso ein unschuldiges und poetisches existenzielles Bekenntnis sein könnte.
Trotzdem verzichtet Bergonzoni nicht auf seine energische stereoskopische Vision, die in
den letzten Jahren von Mal zu Mal stärker auf
komische Übertreibung setzte und mittlerweile ganz wesentlich von den Elementen Erfindung, Beobachtung und Deduktion durchzogen ist.
Mit Sicherheit jedenfalls ist Bergonzonis „Nessi“ ein von höchst persönlichen Enthüllungen
gekennzeichnetes Stück. Und was zunächst
Befremden und Erstaunen ist, wird, vielleicht
auch dank dem einen und anderen Gelächter,
dem Gefühl der Offenbarung Platz machen.
di e con / von und mit Alessandro Bergonzoni
regia / Regie Alessandro Bergonzoni & Riccardo Rodolfi
scene / Bühnenbild Alessandro Bergonzoni
ufficio stampa / Pressekontakte Licia Morandi
assistenza impianti tecnici / technische Assistenz Tema Service
produzione / Produktion Allibito
distribuzione e organizzazione / Vertrieb und Organisation Progetti Dadaumpa
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pro ntità
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24 gennaio / Jänner 2015 ore 20.30 Uhr
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA
AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA
NESSUNO SA DI NOI / NIEMAND WEISS VON UNS
Una creazione che ha come coreografa e interprete Julie Anne Stanzak, storica danzatrice della Compagnia del Tanztheater di Pina Bausch,
icona della danza contemporanea mondiale.
Non è la prima volta che Julie Anne Stanzak
collabora con l’Accademia Arte della Diversità:
con questa compagnia “diversa”, eccellenza del
nostro territorio, unica in Italia, che ha al suo interno attori e attrici professionisti con “handicap
cognitivo”, la danzatrice americana aveva già firmato le coreografie degli spettacoli “Minotauro”
e “Il suono della caduta”, ma mai era salita sulla
scena come interprete. In questo nuovo allestimento, in scena sarà accompagnata da Mattia
Peretto, attore e danzatore down, che il pubblico di Bolzano conosce per le sue straordinarie
doti fisiche e comunicative.
Mattia e Julie sono due corpi solo apparentemente estranei e diversi l’uno dell’altro. Due solitudini, due fragilità che si incontrano, si cercano,
si respingono e la loro relazione vive sulle vicinanze e le lontananze di questi corpi. Cercarsi è
l’unico modo per sentirsi vivi, per sconfiggere la
solitudine dell’anima.
In questo spettacolo la fragilità non è immagine di debolezza inutile e antiquata, immatura e
malata, inconsistente; la fragilità svela valori di
sensibilità e delicatezza, di gentilezza e di dignità, l’intuizione dell’indicibile e dell’invisibile che
c’è nella vita e che consentono di immedesimarsi con più facilità e con più passione negli stati
d’animo e nelle emozioni, nei modi di essere esistenziali, degli altri da noi.
Ein Stück mit Julie Anne Stanzak als Choreografin und Darstellerin, ihres Zeichens langjähriges
Mitglied des Tanztheaters von Pina Bausch, der
weltweiten Ikone des zeitgenössischen Tanzes. Nicht zum ersten Mal arbeitet Julie Anne
Stanzak mit der Akademie Kunst der Vielfalt zusammen. Für dieses in Südtirol anerkannte und
italienweit einzigartige Ensemble aus professionellen Schauspieler/inne/n mit einer „kognitiven Beeinträchtigung“ stellte sie sich in den Stücken „Minotaurus“ und „Der Klang des Falls“ als
Choreografin zur Verfügung, ohne aber jemals
selbst auf der Bühne zu stehen. Diesmal tut sie
es gemeinsam mit Mattia Peretto, Schauspieler
und Tänzer mit Down-Syndrom, dem Bozner
Publikum wegen seiner sowohl körperlichen
wie auch verbalen Ausdrucksstärke ein Begriff.
Doch so sehr unterscheiden sich diese beiden
Körper am Ende gar nicht. Zwei Menschen, beide einsam und zerbrechlich, suchen und finden
sich, weisen einander auch wieder zurück. Ihre
Beziehung ist ein Spiel von Nähe und Distanz.
Doch um sich lebendig zu fühlen und die Einsamkeit zu überwinden, muss man sich suchen.
Zerbrechlichkeit erscheint in diesem Stück nicht
als nutzlose, unreife, krankhafte Schwäche. Es
zeigt sich vielmehr, wie gern sie sich mit Feinfühligkeit und Liebenswürdigkeit verbindet sowie mit dem zarten Gespür für das im Leben
Unsagbare und Unsichtbare. Mit Werten, die es
uns erleichtern, uns in das Denken und Fühlen
Anderer hineinzuversetzen.
drammaturgia e scene / Dramaturgie und Bühnenbild Antonio Viganò & Alessandro Serra
consulenza musicale / musikalische Beratung Andreas Eisenschneider
costumi / Kostüm Mariola Kopczynski
assistente di / Assistenz von Julie Anne Stanzak Alexandra Hofer
direzione di produzione / Produktionsleitung Paola Guerra
produzione / Produktion
Accademia Arte della Diversità / Akademie Kunst der Vielfalt – Teatro La Ribalta
coproduzione / Koproduktion: Lebenshilfe, Fondazione Teatro Comunale Bolzano / Stiftung
Stadttheater Bozen, Compagnia Teatropersona
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6 marzo / März 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
MARCO BALIANI
IDENTITÀ
La parola “identità” ci viene incontro in ogni momento della nostra vita sociale, oggi, più ancora
di quanto non accadesse anni fa. È come una
parola puntaspilli dove vanno a infilarsi e a convergere una pluralità di temi, di sostanze, ma
anche di racconti. Nei secoli ma anche in tempi a noi prossimi, esaltando la parola “identità”
abbiamo visto compiersi massacri, negandola
abbiamo visto compiersi stermini. Identità religiosa, identità etnica, identità sessuale, identità
nazionale, identità genetica, identità biologica,
l’elenco potrebbe continuare a lungo.
Lo spettacolo tenta di toccare qualcuno di questi “territori”, come può fare il teatro, mettendo
in scena conflitti, facendo domande, senza dare
soluzioni univoche, riflettendo su come la parola
“identità” si presti ad essere relativizzata e modificata a seconda dei contesti.
A fare da filo conduttore dello spettacolo è un
uomo che percorre la strada di una città, per
andare a denunciare lo smarrimento della sua
carta d’identità.
Durante il tragitto avvengono incontri che innescano pensieri, digressioni, metafore e racconti. Un flusso monologante che ruota continuamente intorno alla parola chiave “identità”. Ogni
tanto, il flusso è interrotto da improvvisi blitz
narrativi, che avvengono con registri linguistici
diversi, aprendo nuovi sentieri di esplorazione
del medesimo tema identitario.
Infine, a spostare ulteriormente le coordinate,
un dialogo surreale e poetico che compendia in
altro modo i temi trattati.
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ore 20.30 Uhr
Das Wort „Identität“ begegnet uns, heute stärker denn je, in jedem Augenblick unseres gesellschaftlichen Lebens. Es verhält sich wie ein
Nadelkissen, in dem eine Vielzahl von Themen,
Stoffen und Erzählungen steckt. Die Geschichte lehrt, dass sich dort, wo die eigene Identität
verherrlicht und anderen die Identität abgesprochen wird, Gräuel und Schrecken verbreiten. Religiöse, ethnische, sexuelle, nationale,
genetische, biologische Identität. Die Liste ist
verlängerbar.
Das Stück versucht, auf eine dem Theater typische Weise den einen und anderen dieser Bereiche zu berühren, und benennt dabei Konflikte, stellt Fragen, ohne definitive Antworten zu
geben, und denkt darüber nach, wie leicht das
Wort „Identität“ je nach Zusammenhang aufgeweicht und gebogen werden kann.
Den roten Faden des Stücks bildet ein Mann,
der durch die Straßen einer Stadt streift, um das
Amt zu finden, wo er den Verlust seiner Identitätskarte anzeigen kann. Auf dem Weg ergeben
sich Begegnungen, die Gedanken, Abschweifungen, Metaphern und Erzählungen anfachen.
Es entspringt ein monologischer Fluss, der ständig um das Schlüsselwort „Identität“ kreist. Zwischendurch wird dieser Fluss von plötzlichen,
auf unterschiedlichsten Sprachebenen angesiedelten Erzählblitzen unterbrochen, die sich dem
Thema auf ihre Art nähern. Das Stück schließt
mit einem surrealen Dialog, der auf wiederum
eigene Weise alles Vorangegangene zusammenfasst.
di e con / von und mit Marco Baliani & Maria Maglietta
aiuto regia / Regieassistenz Barbara Roganti
disegno luci / Lichteffekte Emiliano Curà
fonica e luci / Ton und Licht Dario Alberici
consulenza musicale / musikalische Beratung Mirto Baliani
consulenza scientifica / wissenschaftliche Beratung Enrico Febbo
Si ringrazia il Teatro delle Briciole per il sostegno al progetto
Wir bedanken uns beim Teatro delle Briciole für die Unterstützung des Projekts
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31 marzo / März 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
CARROZZERIA ORFEO
THANKS FOR VASELINA
“Thanks for Vaselina” è la storia di esseri umani
sconfitti e abbattuti. È una “inculata” morbida,
è una violenza non esplicita. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci
troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che
fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze,
sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per
ricavarne qualcosa.
Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e
classificando le numerose vittime come “effetti
collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia.
Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi
trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel
loro appartamento grossi quantitativi di Marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono
di tentare il colpo della propria vita: invertire il
normale andamento del mercato della Marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Ai
due spacciatori si aggiungeranno Wanda, una
trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di
Fil, una cinquantenne frustrata appena uscita
da una clinica per disintossicarsi dal vizio che
la perseguita. Tutto si complica, però, quando
dopo quindici anni di assenza, torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia, svelando a tutti il
suo pericoloso segreto.
ore 20.30 Uhr
„Thanks for Vaselina“ ist die Geschichte von
besiegten und niedergeschlagenen Menschen.
Die Erniedrigung ist subtil, die Gewalt unausgesprochen. Nicht ohne Ironie wollen wir
uns bedanken bei allen, die uns nicht allzusehr verletzen, und auch bei allen, die unseren
Schmerz, unsere Hoffnungen, unsere Einsamkeit und unser Bedürfnis nach Liebe verwenden, um etwas daraus zu machen.
Die Vereinigten Staaten bombardierten unter Mithilfe ihrer Verbündeten Mexiko, um die
dortigen Drogenplantagen zu vernichten. Die
menschlichen Opfer liefen unter dem Begriff
Kollateralschaden und wurden im Namen der
Demokratie in Kauf genommen.
Fil, der ernüchterte Zyniker, und Charlie, der
Tierschützer und Menschenrechtler, beide
dreißigjährig und ohne gesicherte Zukunft,
züchten in ihrer Wohnung große Mengen Marihuana und planen gemeinsam, obwohl unterschiedlich motiviert, den Coup ihres Lebens.
Diesmal sollte, andersherum, das Marihuana
von Italien nach Mexiko exportiert werden.
Den beiden Händlern hinzu gesellen sich Wanda, eine fettleibige Dreißigjährige, unsicher
und mit einem fehlgeschlagenen Selbstachtungskurs hinter sich, sowie Fils Mutter Lucia,
eine frustrierte Fünfzigjährige, die eben erst einen Entwöhnungsaufenthalt in einer Klinik beendet hat. Alles aber wird komplizierter, sobald
Fils Vater und Lucias Ex-Mann nach fünfzehn
Jahren nach Hause zurückkehrt und den Anwesenden sein gefährliches Geheimnis verrät.
drammaturgia / Dramaturgie Gabriele Di Luca
regia / Regie Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
con / mit Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Alessandro Tedeschi, Francesca
Turrini
musiche originali / Originalmusik Massimiliano Setti
luci / Lichttechnik Diego Sacchi
costumi e scene / Kostüm und Bühnenbild Nicole Marsano & Giovanna Ferrara
disegni / Zeichnungen Giacomo Trivellini
coproduzione / Koproduktion Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro
in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit La Corte Ospitale,
Festival Internazionale Castel dei Mondi Andria
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17 aprile / April 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
CANTIERI KOREJA
LA PAROLA PADRE
Sei ragazze. Sei giovani attrici selezionate
durante un giro di seminari tenuti da Koreja
nell’Europa centro orientale. Sei giovani donne si incontrano in uno dei tanti crocevia del
presente. Quei non luoghi che frequentiamo
senza vedere. Tre sono italiane, una è polacca,
una è bulgara, una è macedone. Tutte parlano
più o meno inglese. Quali sentimenti coltivano
sei ragazze di nazionalità diverse, che si parlano attraverso una lingua comune superficiale?
Hanno memorie comuni? Che storie possono
raccontarsi e raccontare? E, soprattutto, hanno
una storia comune da raccontare? Tutte hanno
conti in sospeso con la loro patria, tutte hanno
conti in sospeso con i loro padri.
Gabriele Vacis: “Ho chiesto loro di raccontarmi
quando hanno avuto davvero paura, quando si
sono sentite al sicuro. Ho chiesto loro di raccontare storie, non ho chiesto opinioni. Sono
venute fuori testimonianze diverse: se una ha
vissuto sei, sette anni sotto il comunismo, ha
paure e desideri diversi da una che discende da
Alessandro il Macedone. Per queste ragazze è
molto importante raccontare il padre. I loro padri … fino ad Alessandro il Macedone. E la parola
padre ha la stessa radice semantica della parola
patria.”
ore 20.30 Uhr
Sechs junge Frauen. Sechs junge Schauspielerinnen, die im Verlauf eines Seminars im mittleren Osteuropa von Koreja ausgewählt wurden.
Sechs junge Frauen, die sich an einer der zahlreichen Kreuzungen der Gegenwart begegnen.
An einem jener unauffälligen Orte, die wir passieren, ohne sie bewusst wahrzunehmen. Drei
sind Italienerinnen, eine ist Polin, eine Bulgarin
und eine Mazedonin. Alle sprechen mehr oder
weniger gut Englisch. Doch wie sieht ihre Gefühlswelt aus? Welche Gefühle haben sechs
junge Frauen verschiedener Herkunft, die miteinander in einer für alle fremden Sprache kommunizieren? Haben sie gemeinsame Erinnerungen? Was für Geschichten können sie einander
erzählen? Haben sie überhaupt gemeinsame
Geschichten? Alle haben mit ihrer Heimat eine
Rechnung zu begleichen, und vor allem mit ihren Vätern.
Gabriele Vacis: „Ich habe sie gebeten, mir zu erzählen, wann sie Angst und wann sie das Gefühl
hatten, in Sicherheit zu sein. Ich habe sie gebeten, Geschichten zu erzählen, nicht um ihre
Meinung. Am Ende lagen verschiedene Aussagen auf dem Tisch. Jene, die sieben Jahre in
einem kommunistischen Land gelebt hat, hat
andere Ängste und Wünsche als jene, die Alexander den Großen als Ahnherrn hat. Für diese
Frauen ist es sehr wichtig, von ihren Vätern zu
erzählen. Zurück bis zu Alexander dem Großen.
Also ebenso von ihren Vaterländern.“
drammaturgia e regia / Dramaturgie und Regie Gabriele Vacis
scenofonia e allestimento / Bühnenbild und Ton Roberto Tarasco
coordinamento artistico / künstlerische Koordination Salvatore Tramacere
con / mit Irina Andreeva, Alessandra Crocco, Aleksandra Gronowska, Anna Chiara Ingrosso,
Maria Rosaria Ponzetta, Simona Spirovska
assistente alla regia / Regieassistenz Carlo Durante
training / Übungsleitung Barbara Bonriposi
tecnica / Technik Mario Daniele & Klaidi Kulja
finanziato dal / finanziert von Programma di Cooperazione Transfrontaliero IPA Adriatico
lead beneficiary Teatro Pubblico Pugliese
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29 aprile / April 2015 30 aprile / April 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
JUNGES SCHAUSPIELHAUS ZÜRICH
SCHNEEWEISS
E sono le emozioni infantili che emergono in
rituali, magari prima del sonno o comunque al
riparo dallo sguardo dei grandi. Liberi nella loro
immaginazione, esasperano e annullano la sequenzialità della fiaba, giocando con le analogie e con gli oggetti che hanno lì, a portata di
mano. Amplificando drammi, ma ironizzando
sulle pulsioni che infantili non sono o che comunque sono incapaci di gestire. Come prendere un mazzo di carte, tenendo quelle che più
piacciono, perdendo qualcosa del racconto, ma
avviando un gioco di costruzione certo più interessante, soprattutto gli spettatori che vengono
così invitati nella loro “zona d’ombra” a scomporre, ricomporre e legittimare ogni possibile
“Biancaneve”.
Edimburgo Festival: “Intenso e appassionato,
pieno di vera emozione, questa piece di teatro
“fisico” tocca in profondità e rivela più del cuore
umano attraverso una storia, solo apparentemente rivolta ai bambini. Questa rivisitazione
restituisce al racconto tutta la sua potenza: si affronta il tema della vanità, del narcisismo, della
presunzione, declinati in un modo sorprendente
con le regole della fiaba e del teatro.”
ore 20.30 Uhr
ore 10.30 Uhr
Es sind die kindlichen Gefühle, die in Ritualen
wiederbelebt werden, am liebsten vor dem Einschlafen, jedenfalls aber abseits des Blicks der
Erwachsenen. Frei in ihrer Fantasie, treiben sie
das Märchen auf die Spitze und bauen Analogien und gerade griffbereite Gegenstände ein. Die
Motive werden verschärft, die eigenen schwer
kontrollierbaren Impulse ironisiert. Es ist, als
nähmen sie ein Kartenspiel zur Hand und entnähmen ihm nur jene Karten, die ihnen gefallen.
Damit verlieren sie Teile der Geschichte, erfinden damit aber ein viel interessanteres Spiel
und laden das Publikum in seiner Dunkelzone
ein, das alte „Schneewittchen“ zu zerlegen und
ein neues zu konstruieren.
Edinburgh Festival: „Eindringlich und leidenschaftlich, voller authentischer Gefühle, berührt
dieses körpernahe Theaterstück den Grund und
enthüllt das menschliche Herz mittels einer
Geschichte, die sich nur scheinbar an Kinder
richtet. Seine Kraft bezieht das Stück aus seiner
Betrachtung von Eitelkeit, Selbstgerechtigkeit
und Überheblichkeit, die mit den Mitteln des
Märchens und des Theaters auf überraschende
Art und Weise zurückgewiesen werden.“
lingua / Sprache tedesca / Deutsch
testo e regia / Text und Regie Antonio Viganò
drammaturgia / Dramaturgie Petra Fischer
collaborazione artistica / künstlerische Mitarbeit Enrico Beeler
coproduzione / Koproduktion
Akademie Kunst der Vielfalt - Teatro La Ribalta - Accademia Arte della Diversità
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23 maggio / Mai 2015 ore 20.30 Uhr
Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater
in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit Museion
COMPAGNIA TEATROPERSONA
L’OMBRA DELLA SERA
“L’ombra della sera” è una nuova creazione ispirata alla vita e all’opera di Alberto Giacometti. La
struttura drammaturgica si sviluppa in capitoli
ognuno dei quali trae ispirazione da un’opera
di Giacometti: una forma precisa da cui trarre
una possibile qualità di movimento da indagare e un corrispettivo frammento di umanità da
raccontare. La grande avventura per Giacometti
consisteva forse nel veder sorgere qualcosa di
ignoto ogni giorno sullo stesso viso. In questo
senso lo spettacolo si ispirerà soprattutto al suo
sguardo. Scoprire e far scoprire che la materia
di queste esili figure non è carne martoriata
né ossa scarnificate ma piuttosto una speciale
membrana, invisibile e sconosciuta che, come
ossa sensibili alla pioggia, si infiamma di fronte
a uno sguardo puro, capace di attraversarne la
ferita più segreta e svelarne la bellezza solitaria e dolente. È di ritrattistica dal vero che si sta
parlando non di arte astratta. Sarà un ritratto
dal vivo.
„L’ombra della sera“ ist eine neue Kreation, die
sich von Leben und Werk Alberto Giacomettis
inspirieren hat lassen. Das Stück gliedert sich in
verschiedene Kapitel, von denen jedes einzelne einen Bezug zu einem jeweils bestimmten
Werk Giacomettis herstellt. Eine klare Form, die
uns einlädt, unterschiedlichen Formen von Bewegung auf den Grund zu gehen und uns auf
unterschiedliche, zur Erzählung kommende
Fragmente von Menschsein einzulassen. Das
große Abenteuer bestand für Giacometti wohl
darin, in ein und demselben Gesicht täglich etwas immer wieder bis dahin Unbekanntes entstehen zu sehen. In diesem Sinn konzentriert
sich das Stück in erster Linie auf seinen Blick.
Seine schlanken Figuren sind weder gepeinigtes Fleisch noch entfleischte Knochen, sondern eine besondere unsichtbare, unbekannte
und durchlässige Membran, die sich entzündet
durch den Funken jenes reinen Blicks, der auch
ihre geheimste Verletzung zu durchfließen
und ihre einsame und schmerzliche Schönheit
zu enthüllen imstande ist. Wir sprechen von
konkreter Porträtkunst, nicht von abstraktem
Schaffen. Und was wir erleben werden, wird ein
Life-Porträt sein.
drammaturgia, regia, scene, luci / Dramaturgie, Regie, Bühnenbild, Lichteffekte Alessandro Serra
con / mit Chiara Michelini
prodotto da / eine Produktion von Teatropersona
con il sostegno di / mit Unterstützung von
Regione Toscana Sistema regionale dello spettacolo dal vivo
Fondazione Centro Giacometti (CH)
Nuova Accademia degli arrischianti Sarteano
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INCONTRI
BEGEGNUNGEN
AKADEMIE KUNST DER VIEFLALT
ACCADEMIA ARTE DELLA DIVRESITÀ
Accademia Arte della diversità – Teatro La Ribalta, insieme al Teatro Cristallo di Bolzano e alla Libera Università di Bolzano, hanno confezionato
un percorso culturale per ragionare delle identità (plurali) in un territorio
che discute solitamente ed ossessivamente di una sola, quella etnica. La
volontà e la prospettiva culturale è di aprire un nuovo orizzonte, alla luce
di una nuova, vera convivenza. L’identità infatti non è solo quella registrata all’anagrafe, ma è un concetto ampio che comprende anche l’identità
di genere, quella sociale, l’identità personale. Il nuovo percorso culturale si intitola semplicemente “Identità” e comprende vari appuntamenti:
spettacoli, dibattiti, incontri con artisti, registi, personalità politiche, che
si terranno presso il Teatro Cristallo, all’Università di Bolzano e al Teatro
Comunale di Gries.
Ridiamo così al teatro il suo senso più profondo, quello di essere anticipatore, attraverso le visioni che mette in campo, di scenari e futuri possibili.
Die Akademie Kunst der Vielfalt – Teatro La Ribalta hat gemeinsam mit
dem Teatro Cristallo in Bozen und der Freien Universität Bozen einen
kulturellen Pfad mit Stationen zum Thema „Identitäten“ (im Plural) eingerichtet und möchte diese Stationen durchlaufen, obwohl sich unser Land
eigentlich nur um die ethnische kümmert. Damit wollen wir einen neuen
Horizont im Lichte eines neuen und wahrhaften Zusammenlebens eröffnen. Identität beschränkt sich in der Tat nicht auf das, was das Meldeamt
darunter versteht, sondern ist ein viel weiterer Begriff, der sich auch auf
das Geschlecht, den sozialen Platz und die persönliche Einzigartigkeit bezieht. Unser diesjähriger kultureller Pfad trägt den einfachen Titel „Identitäten“ und beinhaltet eine Reihe von Veranstaltungen unterschiedlicher
Art: Aufführungen, Diskussionsrunden und Begegnungen mit Künstler/
inne/n, Regisseuren sowie Persönlichkeiten aus der Politik im Teatro Cristallo, an der Universität in Bozen und im Grieser Stadttheater.
Erinnern wir uns also an die dem Theater immanente und wesentliche
Vorreiterfunktion, die dazu verpflichtet, mögliche Szenarien, gegenwärtige wie zukünftige, zu denken und darzustellen.
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21 gennaio / Jänner 2015 Teatro Cristallo
Incontro con / Begegnung mit
ARNO KOMPATSCHER & GUIDO DE NICOLÒ
IDENTITÀ / IDENTITÄT (I):
IDENTITÀ DI CARTA / IDENTITÄT AUS PAPIER
La carta d’identità è il documento principale di identificazione, quello che ci distingue da tutte le altre persone. È un’identità messa per iscritto eppure si trasforma
continuamente durante l’esistenza, tanto
che occorre rinnovarla ogni 10 anni, perché
possono cambiare residenza, nazionalità,
altezza eccetera. Hanno dovuto persino
abolire alcune voci, “stato civile” e “professione”, perché si modificano troppo
velocemente. Eppure, molto spesso, preferiamo continuare a definirci attraverso
un’identità fissa e immutabile dalla nascita alla morte. Perché? Le identità sono di
carta?
ore 20.30 Uhr
Die Identitätskarte ist das Identifizierungsdokument par excellence, das uns
als einzigartig ausweist. Ein Stück Papier, das unsere Identität festlegt, auch
wenn es alle 10 Jahre zu erneuern ist,
weil sich Wohnsitz, Staatsangehörigkeit,
Größe und anderes mehr ändern können. Vorgaben wie „Familienstand“ und
„Beruf“ mussten sogar herausgenommen
werden, weil die entsprechenden Angaben erfahrungsgemäß zu häufig ersetzt
werden müssen. Trotzdem ziehen es die
allermeisten von uns vor, ihre Identität
als etwas zu betrachten, das zeitlebens
gleich bleibt. Warum? Sind Identitäten
etwa nur aus Papier?
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moderatore / Moderator Massimiliano Boschi
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4 febbraio / Februar 2015 ore 20.30 Uhr
Teatro Cristallo
Incontro con / Begegnung mit
CHRISTIAN TOMMASINI, PHILIPP ACHAMMER, PETER BOSSMAN
IDENTITÀ / IDENTITÄT (II):
IDENTITÀ DI CONFINE / IDENTITÄT IN GRENZGEBIETEN
Pirano è una città dell’Istria in cui si parla
Sloveno e Italiano, cartelli e scuole di ogni
ordine sono bilingue. Il primo cittadino si
chiama Peter Bossman ed è nato in Ghana. Il sindaco di Pirano spiega l’apertura
verso le diversità dei suoi concittadini con
la sua storia: “Pirano è una città di frontiera, è stata austriaca, italiana e jugoslava
prima di essere slovena e questa eredità ci ha spinto ad essere più aperti verso
l’esterno.”
Anche Bolzano è di frontiera. Anche Bolzano è bilingue. Anche Bolzano è aperta?
moderatore / Moderator Massimiliano Boschi
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Piran ist eine Stadt Istriens, in der man
Slowenisch und Italienisch spricht. Schilder und Schulen jeder Stufe sind zweisprachig. Der Bürgermeister heißt Peter
Bossman und wurde in Ghana geboren.
Die Offenheit, mit der seine Mitbürger/innen der Vielfalt begegnen, hat seiner Meinung nach in der Geschichte des Landes
ihre Gründe: “Piran ist eine Grenzstadt,
die erst österreichisch, dann italienisch,
später jugoslawisch war und heute zu
Slowenien gehört. Auf dem Hintergrund
dieser bewegten Vergangenheit haben
wir uns zu Menschen entwickelt, die aufgeschlossen über ihre Grenzen hinaus blicken.”
ARTE DELLA DIVERSITà / KUNST DER VIELFALT 2014 | 15
5a edizione / 5. Ausgabe
INGRESSO / EINTRITT
intero / voller Preis € 10
ridotto / reduzierter Preis € 5
“Nessi” (A.Bergonzoni) intero / voller Preis € 15
ridotto / reduzierter Preis € 10
Abbonamento a tutti gli spettacoli
Abonnement für alle Vorführungen
intero / voller Preis € 50
Studenti / Studenten € 30
INGRESSO incontri / EINTRITT begegnungen
libero / frei
prenotazioni / Vormerkungen
Teatro La Ribalta ONLUS
T: 0471 324943
[email protected]
direzione artistica / künstlerische Leitung
Antonio Viganò
direzione generale / Intendanz
Wolfgang Obwexer
direzione organizzativa e biglietteria / Organisation und Kartenverkauf
Martina Zambelli
amministrazione / Verwaltung
Petra Bisaglia
direzione tecnica / technische Leitung
Enrico Peco
direzione laboratorio / Leitung der Werkstatt
Paola Guerra
grafica e impaginazione / Grafik und Layout
Alessandra Pellegrino - studio23esimo.it
foto copertina / Titelfoto
Piero Tauro
CoopERATIVA Sociale / SOZIALGENOSSENSCHAFT ONLUS
Accademia Arte della Diversità / Akademie Kunst der Vielfalt, Teatro La Ribalta
Corso Libertà / Freiheitsstraße 50, 39100 Bolzano / Bozen
www.teatrolaribalta.it
lebenshilfe onlus
Via-Galileo-Galilei-Straße 4/c, 39100 Bozen / Bolzano
www.lebenshilfe.it
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