LA MENOPAUSA - Netpublicator

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Febbraio 2014
Box Media
In collaborazione con
SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA
Menopausa
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I validi aiuti contro i disturbi
tipici della menopausa
Le soluzioni ideali contro
l’osteoporosi
La corretta alimentazione
in menopausa
La melatonina: potente
strumento contro l’insonnia
La cura della pelle
dai 45 ai 65 anni
La secchezza vaginale:
come intervenire
QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM
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Menopausa
Febbraio 2014
Pag. 2
Direttore Stampa
e Redazione
Box Media
Veicolato con
Corriere della Sera
Io Donna
Responsabile Edizione
Laura Santoro
Diffusione
Nazionale
Layout
Giandomenico Pozzi
Tiratura
Pluriregionale
Editoriale
LA MENOPAUSA:
UNA STAGIONE
DA VIVERE “ALLA GRANDE”
Rossella Nappi,
Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia,
Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, IRCCS Policlinico San Matteo,
Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa (www.imsociety.org)
Collaboratori
SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA
SIM
Società Italiana Menopausa
Rossella Nappi
Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi
di Pavia, Membro del Consiglio Direttivo della Società
Internazionale della Menopausa www.imsociety.org
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Nella parola menopausa si nasconde il significato della perdita: meno mestruazione, dunque
meno femminilità. E’ credo il motivo principale del perchè molte donne affrontano questa
stagione naturale del ciclo biologico femminile come un momento potenzialmente negativo per
il proprio benessere psicofisico e dunque per la propria salute in generale. Fortunatamente non
è sempre così, anzi, talvolta, le donne si liberano del “peso” mensile delle mestruazioni e rinascono
letteralmente a “nuova vita”. Ogni donna ha la “sua” menopausa in dipendenza da una serie di fattori che determinano
la sensibilità alla carenza degli ormoni femminili (estrogeni) e
anche maschili (androgeni) da parte di tutti gli organi e apparati, dal cervello al cuore, dall’osso alla pelle, dalla vagina
alla mammella. E’ una cosa che ho imparato in tanti anni trascorsi con le donne in ambulatorio perché la menopausa non
è una malattia, ma un nuovo stato dell’essere donna, unico
per ciascuna di noi, sia sul piano fisico che su quello psicologico, relazionale e sociale. Certo possono esserci dei sintomi,
anche severi, che magari necessitano di una terapia che deve
essere sempre personalizzata sul profilo di rischio-beneficio
che è scritto nei geni, nella storia riproduttiva, nella vulnerabilità
a determinate patologie, anche in relazione allo stile di vita.
Ogni donna dunque ha la “sua” terapia e, se necessaria, la
deve cercare con l’aiuto di uno specialista che sappia consigliarla al meglio facendo gli opportuni controlli che non sono
poi tanti: mammografia, paptest, esami del sangue. Ma talvolta la menopausa è solo una occasione per ripensare a sé
in una prospettiva nuova, quella della prevenzione, facendo attenzione soprattutto all’alimentazione
e all’attività fisica. Una integrazione specifica anti-età per i piccoli disturbi che si accompagnano
a questo periodo di cambiamento può essere molto utile, a patto che sia sempre condivisa con
il medico, perché non tutto ciò che è naturale fa sempre bene. Non esiste una menopausa
“buona” o “cattiva”, ma una stagione da vivere “alla grande”, con ottimismo, come una conquista
di una femminilità più matura, diversa anche nel rapporto col partner e con gli altri, insomma
come una “donna rinnovata”!.
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In collaborazione con
SIM, SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA
Menopausa
Sommario
La menopausa oggi
e come è possibile
prevenirne gli effetti
Consigli
e suggerimenti
sulla cura della pelle,
dei capelli
e dell’apparato
vaginale
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I validi aiuti contro i disturbi
tipici della menopausa
Le soluzioni ideali contro
l’osteoporosi
La corretta alimentazione
in menopausa
pag. 4
La melatonina: potente
strumento contro l’insonnia
La cura della pelle
dai 45 ai 65 anni
La secchezza vaginale:
come intervenire
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pag. 5
La corretta
alimentazione e
l’utilizzo degli
integratori alimentari
pag. 6
La menopausa
pag. 7
Sane in menopausa,
la pelle
e integrazione
pag. 7
L'insonnia
in menopausa
pag. 9
LABOREST: “HEALTH IS INNOVATION”
Agenda SIPREC 2014
pag. 10
Alluce valgo
e menopausa
pag. 11
Laborest è una realtà all'avanguardia nell’ambito dello sviluppo di rimedi naturali per la salute
dell’uomo e della donna che ha fatto dell’innovazione scientifica e tecnologica la propria
mission aziendale. Fondata nel 1991 in Svizzera, l’azienda è diventata negli anni punto di riferimento per la classe farmaceutica e per i medici specialisti grazie al rigore etico e agli studi scientifici. La ricerca continua ha permesso la formulazione di circa 50 prodotti naturali, utili coadiuvanti
terapeutici molto apprezzati dalla classe medica. Centrale è il ruolo del medico curante per
avere consigli sui prodotti specifici a seconda dei diversi ambiti patologici. Nel 2013, Laborest è
stata la prima azienda di prodotti nutraceutici in Europa ad ottenere la certificazione ISO 22000,
grazie alla sicurezza della selezione e alla qualità degli ingredienti utilizzati.
QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM
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Una pubblicazione
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Pag. 3
Focus
I RIMEDI AI DISTURBI TIPICI
DELLA MENOPAUSA
Prof. Annibale Volpe,
Presidente Società Italiana
della Menopausa (SIM)
Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia Università
di Modena e Reggio Emilia
L’ultimo decennio è stato caratterizzato da un ampio riesame
sui rischi e benefici della terapia
ormonale sostitutiva in menopausa. Il presente testo sintetizza
il recente position paper della
Società Italiana della Menopausa
(SIM), che tiene conto delle raccomandazioni delle due società
scientifiche italiane (SIM-Sigite)
ed è fondamentalmente ispirato
al Global Consensus Statement
che ha visto recentemente riunite le maggiori società scientifiche mondiali nell’ambito della
menopausa. I disturbi tipici della
menopausa sono le vampate di
calore, la secchezza vaginale ed
alcuni disturbi del tratto urinario
inferiore (cistiti ricorrenti ecc.).
Altri sintomi correlati alla menopausa possono essere: dolori articolari e muscolari, instabilità
emotiva o disfunzioni
sessuali. Con la riduzione della produzione ormonale da parte dell’ovaio vi è un aumento
di perdita della massa
ossea ed un maggior rischio di malattie cardiovascolari. La terapia ormonale
sostitutiva è il trattamento di
scelta ed il più efficace per le
vampate di calore, le sudorazioni
ed i sintomi urogenitali. Anche
gli altri disturbi correlati alla menopausa possono migliorare con
tale terapia. Questa terapia viene
effettuata con estrogeni naturali
e con progesterone o progestinici nelle donne con l’utero o
con i soli estrogeni nelle donne
senza utero, oppure con il tibolone (composto ad attività estrogenica, progestinica ed androgenica). La via di somministrazione può essere orale, transdermica (cerotti o gel)
o vaginale (crema o
ovuli). Per la secchezza
ed il dolore vaginale la
terapia estrogenica locale è la terapia di scelta per l’efficacia e per
l’azione prevalentemente locale con assenza di effetti su altri organi ed apparati.
La terapia ormonale è efficace
nel prevenire la perdita di massa
ossea ed è indicata nelle donne
con menopausa precoce e nelle
donne tra i 50 e 60 anni con rischio di frattura, non è invece
raccomandata dopo i 60 anni.
La terapia ormonale sostitutiva
sembra avere effetti positivi nel
ridurre il rischio di malattia co-
ronarica, mortalità cardiaca e
mortalità totale, se iniziata in
donne sintomatiche, sane, al di
sotto dei 60 anni o entro i 10
anni dall’inizio della menopausa.
La terapia ormonale in menopausa riduce il rischio di tumore
del colon-retto (6 eventi in meno
ogni 10 000 donne). Sul tumore
del corpo dell’utero quella con
estrogeni e progestinici somministrati insieme e continuamente
riduce il rischio.
I possibili effetti negativi sono
sul tumore alla mammella e sulla
trombosi venosa profonda. La
terapia con estrogeni e progestinici insieme aumenta il rischio
di tumore alla mammella di 8 casi su 10 000 donne trattate. La
somministrazione di soli estrogeni non aumenta il rischio ed
alcuni dati suggeriscono che anche il progesterone naturale
somministrato insieme agli estrogeni non aumenta il rischio.
La somministrazione della terapia
ormonale sostitutiva per un periodo inferiore ai 5 anni non aumenta il rischio di tumore alla
mammella.
Il rischio di tromboembolismo
venoso è correlato all’età ed alla
massa corporea: è minimo nelle
donne di peso normale sotto i
60 anni ed è più alto nei primi
6-12 mesi di terapia. Sembra che
la terapia transdermica elimini
questo rischio. Un pregresso tumore alla mammella o al corpo
dell’utero ed/o un pregresso
tromboembolismo venoso sono
una controindicazione all’uso
della terapia ormonale.
In conclusione la terapia ormonale deve essere prescritta a
donne sintomatiche in assenza
di controindicazioni ed iniziata
all’inizio del periodo menopausale. Dopo 5 anni di terapia è
opportuno valutare il rapporto
rischio-beneficio per decidere se
continuare o interrompere il trattamento. Altri rimedi comunemente usati per i sintomi menopausali sono le medicine complementari ed alternative come
i fitoestrogeni e la cimicifuga racemosa. A causa dell’insufficiente qualità di molti studi mancano
sicure evidenze sulla loro efficacia e benché siano sicuri a breve
termine mancano i dati a lungo
termine. Per la terapia ormonale
sostitutiva invece, se iniziata entro pochissimo dalla menopausa,
i potenziali rischi sono pochi ed
i sicuri benefici sono molti.
(FITO)-TERAPIA DELLA MENOPAUSA BASATA SULL’EVIDENZA: REMIFEMIN
Fisiologicamente nella donna intorno ai 50 anni d’età il
ciclo mestruale e il fenomeno ovulatorio cominciano a diventare irregolari e progressivamente scompaiono determinando la cosiddetta menopausa con vampate, sudorazioni, disidratazione vaginale, irritabilità, stanchezza, ansia
a cui va ad aggiungersi, nella post-menopausa, demineralizzazione ossea e incremento del rischio cardio-vascolare.
Frutto della ricerca farmaceutica tedesca, il derivato ottenuto per estrazione con isopropanolo da radice di Cimici-
fuga racemosa (iCR; Remifemin), totalmente privo di ormoni, di fitoestrogeni e di sostanze pericolose per il
fegato, è specialità medicinale dal 1956 e, grazie a
studi eseguiti su decine di migliaia di donne, ha dimostrato
efficacia nel ridurre i sintomi vasomotori, neurovegetativi
e psichici tipici della menopausa e la fragilità ossea del periodo successivo. L’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità), l’ESCOP (Commissione Europea di Valutazione
delle Piante Medicinali) e la Kommission E (equivalente te-
desco dell’ FDA americano) considerano tale rimedio un
efficace anti-climaterico incapace, differentemente dalle
altre terapie ormonali disponibili, di incrementare rischi di
natura oncologica, vascolare e trombo-embolica e assumibile anche da donne con episodi oncologici pregressi,
cosa almeno in linea teorica meno consigliabile se riferita
ai prodotti estrattivi contenenti fitoestrogeni.
CODICE REGISTRO INTEGRATORI DEL MINISTERO DELLA SALUTE 43793
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Menopausa
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Primopiano
LA MENOPAUSA OGGI
E COME È POSSIBILE
PREVENIRNE GLI EFFETTI
Rossella Nappi
Prof.ssa di Ostetricia
e Ginecologia dell’Università
degli Studi di Pavia, Ambulatorio
di Endocrinologia Ginecologica
e della Menopausa, IRCCS
Policlinico San Matteo.
Membro del Consiglio Direttivo
della Società Internazionale della
Menopausa (www.imsociety.org)
La menopausa è un periodo di
cambiamento che è unico nella
vita di ogni donna.
L’ultima mestruazione,
più o meno intorno ai
50 anni, segna il termine della vita fertile
e apre una nuova stagione in cui il profondo cambiamento ormonale, soprattutto la
carenza degli estrogeni prodotti
dall’ovaio, può predisporre ad
una serie di sintomi e di fattori
di rischio capaci di interferire con
la qualità del vivere e l’insorgenza di alcune patologie, quali per
esempio osteoporosi, ipertensione arteriosa, diabete. Molto si
può fare per trasformare un momento di fragilità biologica e psicologica in “un’occasione d’oro”
per porre le basi di un invecchiamento di successo. In alcuni casi,
la terapia ormonale sostitutiva
(TOS) può essere davvero utile,
ma è necessario confrontarsi con
il ginecologo per scegliere quella
più adatta al proprio
profilo medico personale.
Le donne italiane in
menopausa sono più
di 10 milioni - un numero che cresce di
giorno in giorno stando alle più recenti
statistiche che le vedono al 3°
per longevità dopo Francia e
Spagna, ma purtroppo al 10°
per lo stato di salute. Fortuna-
Le donne italiane in menopausa
sono più di 10 milioni - un numero
che cresce di giorno in
giorno - stando alle più recenti
statistiche che le vedono
al 3° per longevità dopo Francia
e Spagna, ma purtroppo al 10°
per lo stato di salute.
tamente molte donne attraversano la stagione della menopausa in modo sereno e bastano pochi accorgimenti sul versante
dell’alimentazione, dello stile di
vita ed, eventualmente, dell’integrazione per superare il momento di cambiamento. Soltanto il 20-25% delle donne riporta
sintomi severi, quali vampate di
calore, sudorazioni diurne e notturne, insonnia, ansia, depressione, irritabilità, scarsa concen-
trazione, calo del
desiderio sessuale, dolori osteoarticolari, sintomi genito-urinari,
quali bruciore, secchezza vaginale, dolore nel rapporto sessuale, incontinenza, cistiti, ecc. Sono proprio queste le
donne che, al di là degli effetti
negativi sulla qualità di vita personale e sociale, possono avere
conseguenze a lungo termine
soprattutto sul versante cardio-
vascolare perché sono le più vulnerabili alla mancanza dello scudo protettivo biologico degli
estrogeni. La TOS in questi casi
ha un profilo rischio-beneficio
assolutamente favorevole, a patto che venga usata davvero in
senso preventivo, cioè all’età della menopausa, e per curare i sintomi severi, oltre che per prevenire il rischio di fratture ossee.
La TOS (estrogeni/progestinici,
tibolone) è, infatti, indicata nella
prevenzione dell’osteoporosi menopausale ed è particolarmente
efficace nei primi 10 anni, cioè
quando la perdita di massa ossea dipende fortemente anche
dalla carenza degli estrogeni.
La TOS dovrebbe essere iniziata nella cosiddetta finestra delle opportunità
(entro circa 5 anni dalla
menopausa) e può essere
proseguita per il tempo necessario a migliorare i sintomi e la qualità della vita e a prevenire i maggiori rischi associati
con la menopausa, soprattutto
se prematura. Dopo 3-5 anni, a
seconda dei casi, è importante
rivalutare le scelte terapeutiche
per prevenire il piccolo, ma significativo aumento di rischio
del tumore della mammella, che
è purtroppo molto frequente in
questa fascia di età, indipendentemente dall’uso della TOS.
VITAMINA D IN MENOPAUSA
La vitamina D è fondamentale in tutte le fasi della vita
compreso il delicato periodo della menopausa. In questo periodo viene meno l’effetto protettivo degli estrogeni ed aumentano il rischio cardiovascolare e quello
di fratture osteoporotiche. Le recenti linee guida sug-
geriscono un adeguato apporto di calcio ed una integrazione con Vit.D di 1000 UI al giorno. L’integrazione con Vit.D garantisce una migliore salute delle
ossa e contribuisce al mantenimento delle difese immunitarie. Vitamina D 1000 UI - Metagenics è un
integratore alimentare a base di colecalciferolo, proposto in compresse masticabili al gradevole gusto di
limone. Vitamina D 1000 UI è dolcificata con Stevia
rebaudiana, ha zero calorie ed è utilizzabile anche dai
diabetici. Disponibile in farmacia.
Aiuta a contrastare le manifestazioni legate alla menopausa
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“L’unico con estratto brevettato di
luppolo e isoflavoni della soia”
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Da sapere
CONSIGLI E SUGGERIMENTI
SULLA CURA DELLA PELLE, DEI CAPELLI
E DELL’APPARATO VAGINALE
Rossella Nappi
Prof.ssa di Ostetricia
e Ginecologia dell’Università
degli Studi di Pavia, Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, IRCCS
Policlinico San Matteo.
Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa
(www.imsociety.org)
La menopausa è un fattore che si aggiunge al normale trascorrere dell’età nella salute degli organi più rappresentativi della
femminilità: pelle, capelli e vagina. La carenza ormonale, principalmente di estrogeni, comporta infatti un ridotto trofismo
di questi tessuti che tendono a perdere
“smalto”. I capelli poi risentono anche
dell’equilibrio tra gli estrogeni e gli androgeni e possono assottigliarsi, diradarsi o
diventare improvvisamente più grassi. Idratazione, nutrizione ed elasticità sono importanti per la salute della pelle ed anche
della mucosa vaginale. Con la menopausa
si assiste ad un impoverimento delle fibre
del collagene e delle componenti necessarie alla salute dei tessuti, come l’elastina
e l’acido ialuronico. La pelle appare secca,
spenta, disidratata, mentre la vagina tende
progressivamente ad essere meno elastica
e a perdere la naturale lubrificazione, così
importante per prevenire il dolore nell’intimità. Possono comparire sintomi legati
alla secchezza vaginale come bruciore,
prurito, sanguinamento e dolore anche al
di fuori dell’attività sessuale, semplicemente andando in bicicletta. Cosa fare dunque? Innanzitutto bere tanta acqua e seguire uno stile di vita corretto (stop al fumo, dieta ricca di vitamine, sali minerali e
fibre, attività fisica regolare), da abbinare
Cosa fare:
Bere tanta acqua
Seguire uno stile di vita corretto
Evitare il fumo
Dieta ricca di vitamine, sali
minerali e fibre
Fare regolarmente attività fisica
Abbinare prodotti studiati
per la salute
È IMPORTANTE FARE ATTIVITA
FISICA REGOLARMENTE.
Con attivita che possono essere inserite
naturalmente nella routine giornaliera
senza creare ulteriore stress. Ricordiamoci
che l’attivita fisica migliora la situazione
della menopausa, anche le vampate
traggono beneficio dall’allenamento
cardiovascolare.
a prodotti studiati per la salute della pelle
e dei capelli. Creme, prodotti per la pulizia
ed il lavaggio quotidiano, così come gli
integratori, possono aiutare a recuperare
tono, volume idratazione ed elasticità. Sul
versante della salute vaginale è, invece,
importante parlare con il proprio ginecologo senza taboo’ degli eventuali sintomi,
scegliendo prodotti per l’igiene intima
adatti (pH delicato, con aggiunta di sostante idratanti, nutrienti, lenitive, ecc),
creme o lubrificanti per migliorare la secchezza e il dolore, e terapie ormonali a
base di estrogeni vaginali (ovuli, compresse, creme gel) per favorire il naturale equilibrio dei tessuti. Le terapie ormonali sistemiche (TOS) hanno una azione positiva
su pelle, capelli, vagina, ma vanno riservate
alle donne che soffrono di altri sintomi
(per esempio le vampate), in assenza di
controindicazioni.
LINEA COSMETICA VIVI VERDE:
Alla Coop ci sono due cose che non perdiamo mai di
vista. Una è la natura e l’altra sei tu. Per questo abbiamo
creato la linea cosmetica vivi verde. Con almeno il
98% di ingredienti di origine naturale puoi prenderti
cura della tua pelle senza dimenticarti di rispettare
l’ambiente. Un trattamento così, piace anche alla natura.
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Da sapere
LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
E L’UTILIZZO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
Rossella Nappi
Prof.ssa di Ostetricia
e Ginecologia dell’Università
degli Studi di Pavia, Ambulatorio
di Endocrinologia Ginecologica
e della Menopausa, IRCCS
Policlinico San Matteo.
Membro del Consiglio Direttivo
della Società Internazionale della
Menopausa (www.imsociety.org)
La corretta alimentazione è un
caposaldo della salute della donna, soprattutto nei momenti di
cambiamento, come adolescenza, gravidanza e menopausa.
Calcio e vitamina D sono fondamentali per la salute delle ossa
ed aiutano a prevenire l’osteoporosi. Devono essere assunti fin
dalla giovane età, soprattutto
nelle donne con intolleranza al
lattosio. In menopausa, è necessario un giusto equilibrio per evi-
Gli integratori alimentari studiati per la menopausa contengono in genere
sostanze come fitoestrogeni che tendono a ridurre le vampate di calore lievi, o con
aggiunta di sostanze come iperico, agnocasto, magnesio, melatonina ecc, che favoriscono
il sonno e migliorano il tono dell’umore.
FITOESTROGENI: Viene classificata come fitoestrogeno qualsiasi molecola non steroidea, prodotta dal mondo
vegetale, che si lega al recettore degli estrogeni, imitandone o modulandone l'azione. I fitoestrogeni
esercitano anche altre azioni: per esempio, modulano la biosintesi degli ormoni tiroidei, inibiscono la
proteinchinasi e interagiscono con i componenti del ciclo cellulare, hanno azione antiossidante e di
inibizione dell'angiogenesi.
Fonti alimentari di fitoestrogeni sono la soia, i cereali, le noci, i legumi, le crucifere e sono presenti in
legumi, radici, frutta e verdura. I "comedoni" si trovano in fagioli, cavolini di Bruxelles, trifoglio,
semi di girasole.
tare l’eccesso di alimenti ricchi
di colesterolo, e sfavorire l’eventuale rialzo della glicemia. La carenza degli estrogeni, infatti,
comporta un progressivo rialzo
del colesterolo “cattivo”, un rallentamento nell’utilizzo degli
zuccheri ed una modesta riduzione della funzionalità tiroidea,
con progressivo aumento del peso e accumulo di grasso “a me-
la”, cioè in vita, e dunque maggior rischio cardiovascolare.
Moderazione e movimento sono
le parole chiave per mantenere
il peso e l’equilibrio del metabolismo.
Utile una dieta ricca di fibre e di
vegetali colorati, con una giusta
quota di proteine, preferibilmente dalla carne bianca, e di grassi
buoni come quelli del pesce. Po-
co sale, pochi
zuccheri semplici e frutta fresca
e/o secca con moderazione, meglio la mattina o come spuntino.
Gli integratori alimentari studiati
per la menopausa contengono
in genere sostanze utili a contrastare gli effetti dell’età e della
carenza ormonale, sia sul ver-
sante del metabolismo che dei
sintomi della menopausa. Quelli
che contengono fitoestrogeni
(soia, trifoglio rosso, salvia, resveratrolo, ecc) tendono a ridurre
le vampate di calore lievi,
mentre quelli con aggiunta di sostanze
come
iperico,
agnocasto, magnesio, melatonina
ecc, favoriscono il
sonno e migliorano il tono dell’umore.
Altre sostanze quali inositolo,
acido lipoico, berberina, ecc, cosi’ come gli acidi grassi essenziali
omega 3 e 6, hanno il ruolo di
contrastere il rischio cardiovascolare e di diabete. L’importante
è, comunque, discutere con il
proprio medico di fiducia le
eventuali scelte di integrazione
alimentare.
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delle tue ossa. Euk appa® è una linea di prodotti
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integratore alimentare dedicata al mantenimento
del nor male stato di salute delle ossa. Euk appa®
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nella dieta, e dalla innovativa
vitamina K2,
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favor isce una cor retta calcificazione delle
ossa, sfruttando così il calcio assimilato.
Queste due vitamine favoriscono quindi un
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Focus
LA MENOPAUSA
Dott. Giancarlo Balzano
Ginecologo, esperto in medicina naturale, docente
al master di Medicina Integrata all’Università di Siena
www.giancarlobalzano.it
La menopausa è la definitiva cessazione del ciclo mestruale per l’esaurimento della funzione ovarica e la conseguente mancanza di produzione degli ormoni responsabili del ciclo stesso. La diagnosi di menopausa avviene
dopo 12 mesi consecutivi di assenza di ciclo, e l’età di
insorgenza è tra i 45 e i 53 anni, con una media intorno
ai 51 anni; se l’età di insorgenza avviene intorno ai 40
anni o prima si parla di menopausa precoce. L’età in cui
si manifesta la menopausa è in parte legata alla familiarità
ma anche influenzata da fattori ambientali e dallo stile
di vita, è dimostrato infatti, che le fumatrici anticipano
in media 2 anni rispetto alle non fumatrici. La percentuale
di donne che manifesta disturbi in misura più o meno
grave all’inizio della menopausa è del 75-80%; il sintomo
più frequente (74%) è la vampata di calore, fenomeno
vasomotorio particolarmente fastidioso e a volte anche
invalidante per l’influenza negativa sulla qualità della
vita. Altri sintomi molto frequenti (65%) sono rappresentati da disturbi del comportamento quali irritabilità,
depressione, difficoltà di concentrazione, astenia; mentre
nel 50% sono presenti anche disturbi del sonno.
L’insieme di questi disturbi e il valore simbolico della menopausa che in definitiva rappresenta la fine della fertilità
e della maternità, fanno sì che questa fase della vita della
donna sia spesso fonte di stress e di disagio.
Le nuove Linee Guida dell’International Menopause Society confermano l’utilizzo della TOS solo nelle donne
che manifestano una sintomatologia severa, al piu’ basso
dosaggio possibile e per il minor tempo possibile. Nei
casi meno severi abbiamo una risposta naturale alla TOS
con una proposta ampia e variegata di principi attivi naturali che, oltre a combattere efficacemente i sintomi
piu’ fastidiosi, svolgono anche una interessante ed efficace azione sul benessere generale delle donne. Per
esempio per il piu’ fastidioso dei sintomi, le vampate,
possono essere molto utili piante quali trifoglio rosso,
pueraria lobata.
Per combattere l’insonnia, altro sintomo legato alla menopausa, è utile fare uso di melatonina, valeriana, passiflora, che regolano in maniera naturale il rapporto sonno/veglia. E, sempre in tema di sostanze naturali, per
contrastare l’osteoporosi facilitando assorbimento e fissazione del calcio, è bene assumere vitamina D3 mentre
per la pelle una dose giornaliera di CQ10 può fare la differenza. Affrontare la menopausa con consapevolezza
è il primo passo per combatterla ma soprattutto per conviverci senza grossi traumi e senza abusare dei farmaci.
E’ necessario porre molta attenzione a dosaggi e titolazioni, consultare sempre il ginecologo di fiducia per una
terapia mirata e personalizzata, diffidando dei messaggi
pubblicitari che possono, a volte, essere fuorvianti. Infine,
non dimentichiamo di controllare l’alimentazione, avendo
cura di non far aumentare eccessivamente la massa grassa, ma di conservare la massa magra grazie ad una regolare attività fisica. Comunque, un aumento lieve del
proprio peso non deve preoccupare e non deve essere
vissuto in maniera negativa. Al contrario, avere 4 o 5
chili in più aiuta a produrre anticorpi contro le malattie
ed estrogeni utili alla prevenzione dell’osteoporosi.
Da sapere
SANE IN MENOPAUSA,
LA PELLE E INTEGRAZIONE
Dott.ssa Mariuccia Bucci,
vicepresidente ISPLAD, Milano.
Mantenersi belle dopo i 50 anni è difficile. La pelle della donna in menopausa, in particolare
l’epidermide, si assottiglia, definendo una marcata disidratazione. Oltre ad apparire più sottile e ruvida al tatto, ed apparire più opaca e spenta, la pelle
è più sensibile agli agenti
esterni (sole, vento, alte temperature). A livello della sua
componente dermica, il collagene, responsabile del suo
spessore, si riduce drasticamente: anche del 30% nei primi cinque anni dalla cessazione del ciclo mestruale per riduzione degli estrogeni circolanti. La pelle appare meno to-
Una corretta
alimentazione ricca di
frutta può aiutare a
contrastare gli effetti
negativi di questa
“età biologica” sulla pelle, ma
se necessario, una adeguata
integrazione antiossidante, già
nelle primissime fasi della
menopausa, può contribuire a
ridurre da un lato le alterazioni
vascolari
nica ed elastica, l'ovale del volto è meno definito con rughe
più accentuate.
Una corretta alimentazione ricca di frutta può aiutare a contrastare gli effetti negativi di
questa “età biologica” sulla
pelle, ma se necessario, una
adeguata integrazione antiossidante, già nelle primissime fasi della menopausa, può con-
tribuire a ridurre da un lato le
alterazioni vascolari, per i loro
effetti sul miglioramento del
flusso circolatorio, dall’altro
contrastare i danni ai processi
metabolici cutanei.
Non tutti gli integratori antiossidanti possono vantare queste
attività, alcuni antiossidanti,
contenenti polifenoli o resveratrolo, hanno dimostrato avere, oltre al meccanismo antiossidante, anche un meccanismo
anti-apoptotico, di inibizione
della morte cellulare, direttamente riscontrata nell’epidermide.
Associazione di più polifenoli
possono aiutare a inibire la collagenasi e quindi la risposta cutanea alla menopausa.
QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM
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Menopausa
Febbraio 2014
Pag. 8
ATROFIA VAGINALE
UNA FASTIDIOSA CONSEGUENZA DELLA MENOPAUSA
CHE OGGI SI PUÒ CONTRASTARE “SECONDO NATURA”
I numeri parlano chiaro. Da recenti studi epidemiologici emerge che circa il 50% delle donne
di età superiore ai 60 anni soffre di atrofia vaginale: un insieme di modificazioni, principalmente a carico della vagina,
fortemente dipendenti dalla carenza di estrogeni (gli ormoni
sessuali femminili) tipica della
menopausa. Un problema sociale vero e proprio, dunque,
soprattutto per il corteo di sintomi che si trascina appresso e
che compromette non solo la
salute vaginale, ma la qualità
complessiva della vita di chi ne
soffre: secchezze, irritazioni,
prurito, bruciore, dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia), perdite (spotting), infiammazioni post-coitali e vaginiti ricorrenti. Diversamente
poi da altri sintomi della menopausa (vampate di calore, sudorazioni notturne), che possono attenuarsi nel tempo,
l’atrofia vaginale persiste e può
addirittura peggiorare con il tra-
Tra le cellule
maggiormente
responsabili del
benessere dei
tessuti, vagina
compresa, figurano i
mastociti. Quando iperreattivi, i mastociti
diventano però i
maggiori responsabili
dell’innesco e della
cronicizzazione di
infiammazione e dolore,
anche a livello vaginale.
scorrere degli anni. A tutto
svantaggio di una buona qualità di vita e di una serena sessualità in menopausa.
Tra le cellule maggiormente responsabili del benessere dei
tessuti, vagina compresa, figurano i mastociti. Si tratta di cel-
lule immunitarie residenti, capaci di controllare l’omeostasi
del microambiente locale in situazioni fisiologiche. Quando
iper-reattivi, i mastociti diventano però i maggiori responsabili dell’innesco e della cronicizzazione di infiammazione e
dolore, anche a livello vaginale.
Per questo, approcci terapeutici
finalizzati a normalizzare la funzionalità dei mastociti aprono
prospettive del tutto nuove per
il controllo dei segni e sintomi
associati all’atrofia vaginale.
Saginil® è una linea di prodotti
basati sulla biotecnologia ALIA
(Autacoid Local Injury Antagonism). Contengono, infatti,
molecole (le aliamidi) che, riportando a norma fisiologica
la funzionalità dei mastociti (effetto ALIA), mimano meccanismi di difesa e protezione già
presenti nel nostro organismo.
Così facendo, contrastano “secondo Natura” l’iper-reattività
muco-cutanea e ripristinano
l’omeostasi del distretto vaginale.
LICOPENE BIOLOGICO:
UN VALIDO AIUTO CONTRO LA MENOPAUSA
Con Sirton Medicare, l’unica linea di prodotti
per la Menopausa basata sul Licopene Biologico privo di solventi chimici e tossicità, naturale
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• INTIMIO Ph 7,0 Detergente Intimo per contrastare l’insorgenza di secchezze, bruciori e per una
detersione sicura;
• INTIMIO Crema Lubrificante contro il dolore
ed il fastidio della secchezza vaginale, utile anche
nella rieducazione del pavimento pelvico;
• NATURMIO DONNA: integratore che riduce
il rischio cardiovascolare, contrasta l’ipertensione
e presenta importanti effetti benefici nella prevenzione di tumori (apparato digerente, fegato,
seno, pelle) e di malattie degenerative del sistema nervoso centrale, disponibile nelle versioni
da 20 e 40 capsule.
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Una pubblicazione
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Pag. 9
Da sapere
L'INSONNIA IN MENOPAUSA
Perché diventano più irritabili le
donne in menopausa? Ansia,
vampate di calore, nervosismo
spesso ingiustificato, improvvise
palpitazioni e sudori che svegliano durante la notte... sono tutti
sintomi che le donne – chi prima
e chi dopo, ma in genere tra i
45 e i 59 anni – conoscono bene. Tra tutti questi disturbi, l'insonnia, legata all'ansia, è uno
dei più comuni e colpisce le donne anche durante la pre-menopausa: quel periodo più o meno
lungo durante il quale il ciclo
mestruale comincia a non essere
più regolare, ma è ancora presente.
Tra pre-menopausa e menopausa conclamata possono trascorrere interi anni; anni durante i
quali si dorme male e la qualità
di vita peggiora: un periodo
troppo lungo per essere ignorato
o preso sotto gamba, ma che si
può alleviare con pochi interventi: una corretta alimentazione,
una moderata attività fisica e
l'assunzione di integratori. Se
poi si aumenta di peso (altro
problema comunissimo) si hanno
più probabilità di soffrire di apnee ostruttive notturne, un problema che può disturbare molto
il sonno. In anni recenti si è scoperto l'uso della melatonina, già
molto noto per essere efficace
nella cura dei disturbi del sonno,
diventa straordinariamente utile
I disturbi del sonno:
Benché il sonno sia rappresentato da un apparente stato di quiete,
durante questo stato avvengono complessi cambiamenti a livello
cerebrale che non possono essere spiegati solo come un semplice
stato di riposo fisico e psichico. Ad esempio, ci sono alcune cellule
cerebrali che in alcune fasi del sonno hanno una attività 5-10 volte
maggiore rispetto a quella che hanno in veglia.
Durante il sonno sono attivi il tegmento pontino, la circonvoluzione
paraippocampale, l'amigdala, l'ippocampo, la corteccia del cingolo
anteriore, aree corticali temporo-occipitali, aree limbiche, alcuni nuclei
del talamo e parte del prosecefalo basale. Sono invece deattivati la
corteccia prefrontale dorsolaterale, la corteccia del cingolo posteriore
e la corteccia parietale.
Numerose sono le patologie del sonno, che possono distinguersi in
dissonnie e parasonnie. Le parasonnie rappresentano un gruppo di
disturbi in cui sono presenti comportamenti anomali o eventi
fisiologici che avvengono durante il sonno, senza particolari
alterazioni dei meccanismi o dei cicli temporali del sonno stesso. Le
Dissonnie, che si caratterizzano per la presenza di anomalie nella
quantità, nella qualità o nel ritmo (insonnia, personnia,
narcolessia).
L’orologio biologico:
Nel corso di milioni di anni il nostro corpo ha
sviluppato un orologio biologico assai preciso
che scandisce il sonno e la veglia. Si tratta di un
orologio interno la cui funzione è quella di
regolare il ciclo giornaliero e di coordinare le attività
chimiche, ormonali e nervose delle cellule.
per alleviare i disturbi della menopausa e per rallentarla e riesce
a ottenere un duplice effetto:
migliorare la qualità del sonno
e rallentare l'invecchiamento.
Nelle donne in età fertile, durante la notte, infatti, la melatonina
registra un picco, che progressivamente si abbassa e scompare
con l'aumentare dell'età e l'in-
gresso nella menopausa.
Si tratta di una funzione sotto
stretto controllo dei cicli ormonali. A loro volta, i cicli e ritmi
ormonali del giorno e della notte
sono recepiti ed elaborati dalla
ghiandola pineale, che di notte
produce melatonina, che li integra e li rispedisce alle ghiandole
endocrine.
Orologio biologico è influenzato dall’esposizione alla luce, dalla
presenza di melatonina e da attività fisica ripetuta. Nel caso della luce
l’orologio biologico reagisce agli stimoli solo di notte e non di giorno.
L’esposizione serale o nelle prime ore della notte alla luce avrà effetto
di spostare l’orologio in avanti. La melatonina, un “ormone” prodotto
alla base del cervello, agisce sull’ipotalamo regolando il ciclo sonnoveglia .
La melatonina:
La melatonina è stata scoperta circa 50 anni fa e più precisamente nel
1958 da Aaron Lerner, è una sostanza prodotta da una ghiandola
posta alla base del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. Oltre
che negli esseri umani essa è prodotta anche da animali, piante e
microorganismi.
Verso la metà degli anni Settanta venne dimostrarono che la
produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale umana
segue un ritmo circadiano (cioè un ciclo di 24 ore). La scoperta delle
proprietà antiossidanti della melatonina è del 1993. Il primo brevetto
per il suo impiego nel trattamento dell'insonnia fu accordato a
Richard Wurtman del MIT nel 1995.
La melatonina viene sintetizzata in assenza di luce, poco dopo la
comparsa dell’oscurità le sue concentrazioni nel sangue
aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le
4 di notte per poi ridursi gradualmente all’approssimarsi del
mattino. L’esposizione alla luce inibisce la produzione della
melatonina.
Solitamente la melatonina viene assunta sotto forma di compresse
che ne contengono dagli 1 ai 5 mg. che sono più che sufficienti per
far impennare notevolmente i valori ematici di questo ormone.
L'assunzione di melatonina – è
stato dimostrato in uno studio
pubblicato all'inizio del 2001 dal
giornale scientifico Experimental
Gerontology – modifica profondamente lo stato della donna
negli anni della premenopausa.
Lo studio afferma che l'assunzione di melatonina nelle donne
in questa fase e anche dopo la
cessazione dei cicli mestruali ricostituisce in modo straordinario
la condizione ormonale giovanile
e fa regredire rapidamente tutti
i disturbi ormonali e psichici che
accompagnano la menopausa,
rendendo così del tutto inutili gli
interventi con “ormoni di sostituzione”, in primo luogo gli
estrogeni.
La menopausa è un periodo particolare della vita di ogni donna durante il quale si manifestano disturbi del quadro ormonale e di tipo psicologico, vampate di calore, depressione
e disturbi del sonno.
Già dalle prime fasi della menopausa la donna deve far fronte a: difficoltà ad
addormentarsi, notti agitate, frequenti risvegli notturni e un generale peggioramento della qualità del sonno. Tutto ciò è dovuto a un’alterazione del ritmo circadiano
sonno-veglia. In questi casi può essere utile assumere un integratore alimentare di
melatonina, sostanza che contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno.
di Nathura è una linea di integratori a base di melatonina disponibile in 3 formulazioni:
ORO: compresse sublinguali
ad assorbimento rapido
RETARD: compresse a rilascio controllato
FAST: compresse e gocce
a rilascio immediato
NATHURA.COM
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Menopausa
Febbraio 2014
Pag. 10
Primopiano
AGENDA SIPREC 2014
PER UN NUOVO ANNO ALL’INSEGNA
DELLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE
Le malattie cardiovascolari (MCV) sono responsabili
di circa il 40% di tutti i decessi registrati nei Paesi
sviluppati e nonostante il consistente miglioramento consolidato negli ultimi decenni, grazie alla
riduzione dei tassi di tabagismo e al miglioramento
dei regimi dietetici, raramente si fa oggi ricorso
alla prevenzione.
Proprio in virtù della volontà di risolvere tale problematica, che costituisce un grande onere sia
sotto il profilo umano sia sulle risorse economiche
del Servizio Sanitario Nazionale, la SIPREC (Società
Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare), si
schiera in prima linea per diffondere la cultura
della Prevenzione attraverso progetti che promuovano corretti stili di vita.
Tra le iniziative ideate per sensibilizzare l’opinione
pubblica, una posizione di rilievo è rappresentata
dall’Agenda per la prevenzione cardiovascolare
2014, un vero e proprio consulente tra le mura
domestiche, ideato per il terzo anno consecutivo.
“Conoscere il problema è parte della soluzione e
mettere a disposizione del cittadino i suggerimenti
per la salvaguardia del proprio cuore, educandolo
alla prevenzione, vuol dire trasformare i medici
delle malattie in medici della salute.” - sottolinea il Presidente della Società Bruno Trimarco,
Direttore della Cattedra e Divisione di Cardiologia, Dipartimento di Scienze Mediche Avanzate dell’Università degli Studi di Napoli “Federico
II”. Le Agende SIPREC 2014 saranno disponibili a
partire dal mese di gennaio in tutte le farmacie
che hanno aderito all’iniziativa, salvo esaurimento
scorte.
Per agevolare la diffusione della propria campagna
di prevenzione, la SIPREC mette a disposizione un
download gratuito dell’Agenda in formato PDF sul
proprio sito internet www.siprec.it (area cittadino).
I contenuti
dell’agenda
Il tema della
prevenzione
cardiovascolare
sarà affrontato a
360° fornendo per
ciascun mese 4
consigli e raccomandazioni
che spaziano dalla buona
alimentazione, corredata
da sane e gustose ricette,
all’attività fisica e ai suoi
benefici, fino a come
mantenere stabile il
proprio benessere
psicofisico e su come
smettere di fumare.
NATURMiO
DONNA - MENOPAUSA
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ANTIOSSIDANTE
CONTROLLO
OSTEOPROTETTORE FATTORI DI RISCHIO
AZIONE ANTI-AGEING CARDIOVASCOLARE
VANTAGGI LICOPENE BIOLOGICO:
 UNICO TIPO DI LICOPENE NATURALE 100% BIO
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Licopene Bio, Vit. C, D & E,
Resveratrolo, Isoflavoni, ω3, Mg,
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Focus
ALLUCE VALGO E MENOPAUSA
Molte donne, raggiunta l'età
della menopausa, lamentano
l'insorgenza di una patologia
davvero debilitante: quella dell'alluce valgo. Questo tipo di deformità provoca dolori, infiammazioni e, a lungo andare, mal
di schiena, problemi nella postura e nella deambulazione e può
essere dovuto sia a cause genetiche o primarie (in una stessa
famiglia si può tramandare di
generazione in generazione), sia
a cause secondarie, ovvero a una
struttura particolare del calcagno
(valgismo calcaneale) o a una rotazione dell'asse dell'alluce (unghia rivolta verso l'interno). Nei
soggetti geneticamente predisposti l’alluce valgo si sviluppa
nell’età dell’accrescimento, mentre negli altri casi compare parallelamente a forme artritiche,
infiammatorie, degenerative,
traumatiche, eccetera. Un adulto
su tre ne soffre ed è più frequente nelle donne (rapporto di pre-
Il piede e l’alluce
Il piede è la struttura anatomica situata all'estremità distale della gamba alla quale è
collegato dalla caviglia. Osservando e confrontando le caratteristiche generali del piede e
della mano, entrambi dotati di cinque dita, si può rilevare una notevole somiglianza dovuta alla comune
origine da strutture embrionali identiche successivamente specializzatesi. Sulla base del rapporto di
lunghezza che intercorre tra l'alluce ed il secondo dito, è invalso l'uso di distinguere tre tipi di piede:
• piede egizio, nel quale l'alluce supera in lunghezza il secondo dito,
• piede greco, nel quale il secondo dito supera in lunghezza l'alluce,
• piede romano, nel quale alluce e secondo dito hanno pari lunghezza.
L'alluce è il primo dito del piede: omologo del pollice della mano e come esso costituito da due sole
falangi, non sono presenti direttamente dei muscoli, se non quelli piliferi e sull'epifisi prossimale della
prima falange; il suo movimento è dovuto ai tendini di alcuni muscoli che stanno nella regione
metatarsale e tarsale, ci sono due tendini che portano all'alluce il movimento generato da due muscoli
della gamba.
Una delle patologie più comuni è l'alluce valgo. La sempre maggiore diffusione delle strette scarpe da
tennis, o in generale che non lasciano respirare il piede, ha portato ad una deformazione del primo e
quinto dito del piede. Spinto verso l'interno, l'alluce tende ad accavallarsi con il secondo dito, e l'unghia
si può deformare, perdendo quella che dovrebbe essere la sua forma naturale, cioè squadrata.
L'alluce valgo è una deformazione del piede costituita dall'allontanamento della testa del primo metatarso
dalle altre. È inesatto dire che l'alluce valgo sia ereditario, più esatto è parlare di ereditarietà di lassità
legamentosa e muscolare dei flessori dell'alluce e dei muscoli della volta plantare in questo caso.
valenza 20:1) con inizio in adolescenza e progressivo peggioramento col passare degli anni;
molto spesso si riscontra un aggravamento nei soggetti in so-
vrappeso e nelle donne in menopausa, per via dell'indebolimento dell'apparato osseo.
A differenza di quanto comunemente si crede, il tipo di calza-
tura con tacco e/o a punta non
è mai tra le cause che determinano l’insorgenza dell’alluce valgo, ma una scarpa stretta potrebbe aggravare l’arrossamento
e l’infiammazione della borsa
sierosa per sfregamento.
Evitare il sovrappeso invece sì, è
importante: la portata che l'ossatura del piede deve sostenere
incide moltissimo sull'acutizzarsi
del problema.
La patologia dell'alluce valgo
peggiora, con l'età, ma per evitare – o quantomeno rallentare
– il ricorso al chirurgo molto si
può fare a livello di prevenzione,
indossando plantari e calzature
fisiologiche quando il problema
non si è ancora acutizzato e si
presenta sporadicamente. Gli ortopedici consigliano ghiaccio e
pomate antinfiammatorie quando la borsa sierosa (la “cipolla”)
è irritata e si gonfia e sono consigliabili esercizi guidati di ginnastica posturale da effettuarsi
però quando il disturbo non è
in fase acuta e non presenta rigonfiamenti, perché il riscaldamento della parte potrebbe acutizzare il dolore.
Opera e visita a: Milano, Parma, Reggio Emilia,
Modena, Roma, Latina, Caserta.
Tel. 388.4795605
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