Lucidi Correzione Geometrica

Correzione geometrica
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Fonti di distorsione geometrica
•  Le distorsioni geometriche possono essere dovute a molti fattori, tra i quali:
– 
– 
– 
– 
– 
– 
la prospettiva dell ottica del sensore
il moto del sistema di scansione
la velocità, altezza e posizionamento della piattaforma
il moto e l instabilità della piattaforma
il rilievo del terreno
La curvatura e la rotazione della terra.
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Sistemi a fotocamera
•  Le fotocamere, ed in genere i sistemi che acquisiscono contemporaneamente
tutta una scena, soffrono dell effetto dovuto alla prospettiva dall alto.
•  In particolare, gli oggetti più alti e i punti in rilevo sono quelli che sono più
soggetti a questo fenomeno, detto relief displacement .
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Scanner Along Track e Across Track
• 
Anche i sensori di linea (along track) e quelli punto a punto (across track)
sono soggetti a distorsioni anche significative.
–  La geometria di uno scanner along-track è simile a quella di una foto
aerea, nel senso che ogni linea dell immagine viene immagazzinata come
se fosse una foto istantanea di una certa area.
–  Le variazioni geometriche tra linea e linea, come sappiamo sono dovute
al movimento e al cambiamento di posizione del satellite e/o del sensore
lungo la direzione di volo.
–  Invece, le immagine da scanner across-track hanno, oltre alla
distorsione geometrica del relief displacement , anche la distorsione
dovuta alle imprecisioni nella rotazione dello specchio (distorsione
tangenziale).
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Un esempio
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Distorsioni dovute alla piattaforma
•  Inoltre, tutte le immagini sono soggette alle distorsioni dovute alla variabilità
della stabilità della piattaforma, comprendendo con questo la velocità,
l altezza, l orientamento angolare rispetto al terreno (beccheggio, rollio, …)
durante l acquisizione dei dati.
•  Infine, il moto della terra verso Est, mentre il satellite (in orbita normalmente
polare) esegue la scansione dell area di interesse, provoca il fatto che ogni riga
sia spostata un poco di lato rispetto a quella precedente (skew distortion).
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Un esempio
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Correzioni geometriche
Poiché le immagini telerilevate vengono utilizzate sempre più diffusamente
insieme a dati di altre sorgenti, soprattutto cartografiche, è necessario eseguire
un processo di correzione che obbliga a rendere l'immagine in esame
geometricamente congruente con il riferimento prescelto, sia esso una carta o
un'altra immagine.
Le immagini da satellite infatti sono soggette a diversi tipi di distorsione
geometrica che in generale vengono eliminate ricorrendo a due diverse tecniche
di correzione:
Correzioni sistematiche
Correzioni di precisione
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Correzioni sistematiche
Si rendono necessarie per eliminare le distorsioni
geometriche dovute agli effetti legati alle caratteristiche del
sistema (sensore-piattaforma-Terra) che si mantengono
costanti nel tempo. Questi tipi di correzione vengono normalmente applicate alle
immagini riprese dai satelliti direttamente presso le stazioni
riceventi, prima che questi dati vengano distribuiti agli
utenti. University of Pavia
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Correzioni sistematiche: metodi
•  Esistono diversi metodi che permettono di correggere geometricamente
l immagine, ed alcuni sono specializzati per determinati tipi di strumenti (in
particolare, ottici o SAR) e per determinati livelli di risoluzione
•  Tra i metodi più generali vi sono:
–  Il metodo basato sulla geometria orbitale
–  La trasformazione basata sui punti di controllo a terra
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Modello geometrico orbitale
•  I metodi basati su modelli geometrici delle orbite sono applicabili quando i
parametri orbitali sono noti
•  Idealmente ricostruiscono la configurazione geometrica nella quale è avvenuta
l acquisizione del dato e la utilizzano per assegnare le coordinate ai pixel
acquisiti
•  Se i parametri sono noti con buona precisione questi metodi danno ottimi
risultati
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Non è proprio la soluzione definitiva
…
•  Il modello geometrico orbitale tiene conto solo di alcuni dei fattori che
causano distorsioni geometriche; ad esempio, variazioni nel puntamento della
piattaforma indotte da fattori esterni non possono essere considerate perché
generalmente non sono note
•  Per porre rimedio, sui satelliti più recenti si è cominciato a montare sensori di
puntamento che permettono di avere un quadro più completo della situazione
geometrica
•  Tuttavia, alcune perplessità rimangono sempre …
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Correzioni di precisione
Con le correzioni di precisione, oltre che a rendere l'immagine
geometricamente coerente con il sistema di riferimento
prescelto (georeferenziazione), si può correggere anche l'effetto
dovuto all'orografia.
Due tipi: Metodo polinomiale
mediante relazioni di tipo polinomiale tra le sole coordinate
planimetriche
Metodo di ortorettificazione mediante relazioni più complesse basate su modelli che tengono
conto delle caratteristiche di ripresa e coinvolgono anche
l'altimetria University of Pavia
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I passi principali
• 
Il processo di correzione geometrica comprende fondamentalmente:
1.  La determinazione di una relazione tra i sistemi di coordinate della carta e
dell immagine da correggere
2.  La determinazione di un insieme di punti che definiscono le posizioni dei
pixel nella nuova immagine; essa rappresenterà la versione corretta avente
le proprietà cartografiche o geometriche desiderate
3.  Il calcolo o la stima dei valori da assegnare ai nuovi pixel così localizzati
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Correzioni con metodo di ortorettificazione
La presenza di rilievi orografici all'interno del territorio ripreso entro
un'immagine induce sull'immagine stessa una non corrispondenza tra quella
che dovrebbe essere la "posizione cartografica corretta" (proiezione ortogonale
del punto sul piano cartografico) e la posizione effettiva dei punti
corrispondenti a tali elementi (proiezione centrale). Tale corrispondenza si
realizza con il metodo di ortorettificazione che richiede quindi la conoscenza
del modello digitale del terreno ed una serie di informazioni relative alla ripresa
Spostamento del pixel (S)
P
P’’
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s
P’
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Metodo dei punti di controllo (GCP)
•  Un approccio alternativo alla ricostruzione degli errori e dei loro precisi effetti
è un metodo empirico che valuti a posteriori gli effetti degli errori stessi senza
indagarne le cause
•  Si può ad esempio:
–  riconoscere ed associare punti caratteristici ben visibili sia sull immagine
sia sulla mappa (punti di controllo o GCP)
–  studiare la disposizione dei punti sull immagine rispetto alla loro
disposizione sulla mappa
–  dalle differenze tra le due disposizioni derivare le necessarie informazioni
su quali distorsioni hanno avuto luogo
–  utilizzare queste informazioni per conformare l immagine al riferimento
(carta o immagine di riferimento)
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GCP
•  Lo scopo della procedura che stiamo per descrivere è di produrre un metodo
per convertire le coordinate della mappa in coordinate dell immagine e
viceversa
•  Bisogna individuare alcuni punti ben visibili nell’immagine e ben determinati
anche in termini di coordinate geografiche
•  Tali punti stabiliscono una corrispondenza locale precisa tra un punto della
mappa o della superficie terrestre ed un punto o pixel dell’immagine
•  Questi punti prendono il nome di GCP, Ground Control Points
•  Ogni GCP è costituito in realtà da una coppia di punti, uno geografico ed uno
contenuto nell’immagine da georiferire
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Esempio grafico
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Esempio con un dato e una mappa
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Criteri di distribuzione
•  Ricordiamo che i GCP sono l unico vincolo posto alla trasformazione; dove
non ci sono GCP, la trasformazione può avere un comportamento inaspettato
•  Per evitare sorprese, è preferibile distribuire uniformemente i GCP in modo
da coprire tutta l immagine o la carta
•  Il numero di GCP dipende dall ordine della trasformazione che si intende
utilizzare e dalla precisione che si vuole ottenere; molto facilmente una buona
trasformazione richiede centinaia di GCP uniformemente distribuiti
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Riassumendo
Il processo con cui questa tipologia di correzione viene
applicate ai dati originali si basa sul seguente schema:
1.  determinazione di alcuni punti, detti di controllo;
2.  creazione di una matrice di output, definita in termini di
coordinate geografiche; 3.  calcolo, attraverso le funzioni di trasformazione, delle
coordinate immagine di ogni cella della matrice appena
creata; 4.  trasferimento del valore di ogni pixel dell'immagine alla
cella corrispondente nella matrice di output.
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Formalizziamo
•  Definiamo un sistema di coordinate per l immagine:
–  ci = numero di colonna
–  ri = numero di riga
•  Definiamo un sistema di coordinate per la mappa:
–  xi = spostamento verso est rispetto ad un meridiano di riferimento
–  yi = spostamento verso nord rispetto ad un parallelo di riferimento
•  Il GCP i-esimo è quindi rappresentato da due coppie:
–  GCPi : ( ci , ri ) ( xi , yi )
ci
( ci , ri )
ri ° N
colonna
( xi , yi )
yi ° E
riga
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xi
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Ordine del polinomio trasformante
•  Una trasformazione del primo ordine si chiama trasfor-mazione lineare .
•  Le trasformazioni lineari servono per risolvere problemi di distorsione
piuttosto limitati, e quindi sono utilizzate soprattutto quando si tratta di
trasformare aree piccole.
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Trasformazioni di ordine superiore
•  Le trasformazioni del secondo ordine possono essere utilizzate per convertite
Latitudine e Longitudine in una proiezione planare, per dati che coprono una
grande area (che tiene conto della curvatura della terra) o con dati distorti
(distorsione dovuta alle lenti, ad esempio).
•  Trasformazioni del terzo ordine sono usate per fotografie aeree distorte, o
con immagini radar, che sono soggette a problemi geometrici più consistenti.
•  Trasformazioni del quarto ordine, infine, possono essere usate su dati aerei
fortemente distorti.
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Trasformazioni non lineari
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Ricampionamento
Una volta eseguita la correzione geometrica, cioè individuata
una nuova matrice vuota corretta e georeferenziata, si pone il
problema di attribuire a tutte le celle un valore.
E difficile determinare quale valore trasferire in quanto il
centro del nuovo pixel non coincide quasi mai con quello del
pixel corrispondente nell'immagine originale.
Le procedure che consentono di attribuire i valori di radianza
dei pixel dell'immagine di partenza alle celle dell'immagine
finale corretta vengono comunemente dette tecniche di
ricampionamento (resampling). University of Pavia
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Vicino più prossimo (Nearest Neighbour)
Il valore di radianza DN (x,y) che viene attribuito al pixel di
output è il valore corrispondente al pixel che ha coordinate rigacolonna (r,c) più vicine alle coordinate (x,y) ottenute dalla
trasformazione. Operando in tal modo si possono ottenere !!
effetti di scalinatura
nella rappresentazione dei elementi lineari .
!!
Di contro, questa tecnica consente di mantenere inalterati i
valori dei pixel originali (importante ad esempio nella
georeferenziazione di mappe di uso del suolo)
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Vicino più prossimo
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Vicino più prossimo: risultato
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Bilineare
Il nuovo valore di radianza DN (x,y) viene definito mediante
un'interpolazione che coinvolge i quattro pixel più vicini alle
coordinate (x,y) ottenute dalla trasformazione geometrica. I valori di radianza originali vengono modificati e l'immagine
che ne risulta presenta contrasti meno marcati con passaggi più
graduali. La cosa può essere poco desiderabile se si intendono fare delle
classificazioni dopo il ricampionamento.
In questo caso, è consigliabile effettuare la trasformazione
dopo la classificazione.
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Bilineare: risultato
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Bicubico
Si opera un'interpolazione di ordine superiore nella quale
vengono coinvolti i sedici pixel più vicini. Da un punto di vista strettamente geometrico questo metodo
risulta essere il più fedele; per contro il contenuto radiometrico
viene alterato fortemente. Quindi questa tecnica ben si presta per l'interpretazione visiva
dell'immagine ma non deve essere utilizzata per analisi
strettamente radiometriche. University of Pavia
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Bicubico: risultato
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Pro e contro della correzione
•  Durante l operazione di correzione, i dati sono ricampionati e messi in una
griglia dalle caratteristiche geometriche diverse da quella di partenza.
•  Nonostante gli algoritmi per il calcolo di questi nuovi valori siano (almeno
alcuni) altamente affidabili, in qualche maniera la integrità spettrale dei dati
potrebbe essere persa durante il processo (vedi metodo bilineare e bicubico).
•  Se le coordinate della mappa o le caratteristiche di registrazione geografica
non sono necessarie, potrebbe essere meglio non coregistrare subito
l immagine.
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Livello del dati
•  Dati Livello 0: dati grezzi, così come provengono dal sensore (matrice di DN)
•  Dati Livello 1: dopo le correzioni radiometriche (1a), atmosferiche (1b),
geometriche (1c)
•  Dati Livello 2: dati convertiti in variabili fisiche
•  I livelli successivi corrispondono a dati interpretati
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Questo esempio mostra
quattro passi successivi
della correzione geometrica
di una immagine Landsat 7
del San Gabriel Reservoir, in
California.
L’immagine è simulata da
dati Landsat 5, ed è colorata
usando le bande 4, 3, e 2. Le
linee bianche sono i vettori
che rappresentano le strade
nel corrispondente layer di
un GIS 1:24000.
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In maniera simile, questa
immagine mostra un altro
esempio degli stessi
quattro passi di correzione
geometrica, applicati questa
volta ad una immagine che
rappresenta una giunzione
tra due autostrade vicino a
Pomona, California.
Le linee bianche sono
ancora una volta i vettori
delle strade.
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