La santità è una vocazione per tutti

Informatore della Comunità Pastorale di Bareggio
Parrocchie SS. Nazaro e Celso e Madonna Pellegrina
Anno XXIII n° 9 - Novembre 2014
Il Campo è il
Mondo
Vie da percorrere incontro all’umano
ilponte
La comunicazione per la comunione
Essere santi
non è un privilegio
di pochi.
■ Don Marco,
un nuovo diacono
per la nostra Comunità
pagina 6
■ Padre Martinho,
un missionario tra noi
pagina 7
La santità
è una
vocazione
per tutti
Papa Francesco
Informazioni utili
2
Comunità Pastorale
Maria Madre della Chiesa
di Bareggio
Parrocchie SS. Nazaro e Celso e Madonna Pellegrina
Parrocchia Santi Nazaro e Celso
Piazza Cavour, 37 - Tel. 02.901.33.17
www.parrocchiabareggio.it E-mail: [email protected]
Sante Messe Parrocchia SS. Nazaro e Celso:
Lunedì, martedì, mercoledì: ore 8 - 18
Giovedì:
ore 9 -18
Venerdì
ore 18
Sabato
ore 8 - 18 (vigiliare)
Domenica e festivi:
8 - 9.30 - 11 - 18
Oratorio: via IV Novembre, tel./fax 02.902.72.87 - www.oratoridibareggio.it
Archivio parrocchiale: Tel. 02.901.33.17 dal lunedì al venerdì: 9 - 11 e 17 - 19
Parrocchia Madonna Pellegrina
Via Vittorio Veneto, 1 - Tel. 02.901.30.41
www.parrocchie.it/bareggio/mpellegrina E-mail: [email protected]
Sante Messe Parrocchia Madonna Pellegrina:
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì: ore 8
Mercoledì: ore 18
Sabato:
ore 8 - 18.30 (vigiliare)
Domenica:
ore 8.30 - 9.30 (Brughiera) - 10.30
Oratorio: via Novara 27, tel. 02.902.78.794 - www.oratoridibareggio.it
Archivio parrocchiale: Tel. 02.901.30.41 dal lunedì al venerdì: 9 - 11;
Il parroco è presente al mercoledì mattina
Sacerdoti:
• don Luigi Verga, parroco - Tel. 02.901.33.17 - 339 64.62.708
• don Giovanni Beltramini coadiutore - Tel. 0290362399
• don Giacinto Tunesi coadiutore - Tel. 02.901.30.41 - 335.61.86.326
• don Marco Cazzaniga diacono - Tel.02.902.72.87 (presente in oratorio
da sabato a martedì mattina)
Orari confessioni: tutti i giorni prima e dopo le S. Messe, sabato dalle
14.30 alle 18.30
Centro di Ascolto: via Novara 27, tel. e fax: 02.9013041 - giovedì: 17-19
- sabato: 15-17
Scuola Materna “Don Severino Fracassi”: via Matteotti 14, tel. 02.901.32.56
Libreria 2000: Corso Italia 1, tel/fax: 02.903.60.234
Centro di Consulenza per la famiglia del Decanato di Magenta
Via S. Martino 13 - 20013 Magenta - tel. 02.97.90.949
ilponte
Mensile di vita della Chiesa e attualità
Registrazione presso il Tribunale di Milano
N 954 del 16 dicembre 2005
Direttore Responsabile:
Gerolamo Castiglioni
Responsabile di Redazione:
Monica Olati
Stampa:
Real Arti Lego - Corbetta (MI) - tel. 02.972111
3Editoriale
Grati al Signore per i doni che ci ha fatto
■ Don Luigi
Parroco
Carissimi Fratelli inizio questo nuovo articolo
per la bella rivista parrocchiale “Il Ponte” ringraziando Dio che ancora una volta si è ricordato
della nostra Comunità Pastorale “Maria Madre
della Chiesa”, in quanto, tramite l’Arcivescovo
Card. Angelo Scola, ci ha inviato il Diacono don
Marco Cazzaniga e il sacerdote don Martino,
proveniente dal Mozambico. La presenza di
don Martino, che svolge per il popolo di Dio
di Bareggio l’esercizio della celebrazione dei
Sacramenti, ricorda a ogni fedele che l’azione
di Gesù Cristo e dello Spirito Santo sono legati
oggettivamente all’ordinazione sacerdotale,
a prescindere dalle caratteristiche umane o
caratteriali dei preti. Lo ringraziamo anticipatamente e con lui la sua giovane Chiesa africana
e poniamo nei nostri cuori e nelle nostre menti
la domanda “È venuto il momento in cui le
Chiese africane devono ri-evangelizzare i popoli
europei, compreso quello italiano? Non è forse
la società consumistica attuale che ha spento
nell’uomo moderno il desiderio di Dio? Non è
forse vero che la cultura moderna occidentale
tende a porre l’uomo padrone della sua vita e
di tutta la realtà? Ma questa prospettiva non è
ingannevole in quanto annulla l’umanità della
persona?”
Le comunità dei ragazzi e dei giovani, ma anche
quelle degli adulti, hanno accolto con gioiosa
speranza il diacono don Marco che diventerà
sacerdote il prossimo 13 giugno. Si occuperà,
in comunione con tutti i sacerdoti della parrocchia, del lavoro pastorale negli oratori e
nei vari gruppi, dai preadolescenti ai Giovani.
Occorre accompagnarlo con la preghiera e con
la responsabilità nel suo compito educativo;
in comunione con lui e con l’intera comunità
pastorale sarà possibile da parte di tutti (giovani,
catechisti, animatori vari, sacerdoti, insegnanti
ecc.) diventare operatori e costruttori di quella
Comunità Educante che il nostro Cardinale
Scola ha indicato come segno “incontrabile”
dell’azione di Cristo Risorto, che continua a
prendersi cura degli uomini, per renderli coprotagonisti di una vita di fede in grado di
generare bellezza e amore per tutti.
Da pochi giorni Papa Paolo VI è stato proclamato Beato, quindi indicato a tutto il popolo di Dio
come un cristiano da imitare per la grandezza
della sua fede, per la tenacia della sua incrollabile speranza, per la sua esperienza di carità,
capace di abbracciare i bisogni umani presenti
in tutto il mondo. Questo Papa spese la sua
vita per rendere la Chiesa sempre più capace
di annunciare Cristo e di testimoniarlo con la
vita nuova del cristiano. Ha detto al termine
dell’Anno Santo 1975: “È proprio ciò che noi
vogliamo fare qui, al termine di questo anno
santo, nel corso del quale la Chiesa, protesa con
ogni sforzo verso la predicazione del vangelo
a tutti gli uomini, non ha voluto fare altro che
compiere il proprio ufficio di messaggera della
buona novella di Gesù Cristo, proclamata in
virtù di due consegne fondamentali: “Rivestitevi
dell’uomo nuovo“, e “Lasciatevi riconciliare con
Dio “. Vogliamo farlo in questo decimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II,
i cui obiettivi si riassumono, in definitiva, in uno
solo: rendere la Chiesa del XX secolo sempre
più idonea ad annunziare il vangelo all’umanità
del XX secolo”.
Papa Paolo VI ha sofferto molto a causa del suo
insegnamento, sempre fedele alla verità della
Scrittura e della Tradizione, ma non accettato
dal mondo e anche da una parte, non piccola,
della “intellighenzia cattolica” sulle tematiche
inerenti alla famiglia e alla procreazione e sulla
interpretazione autentica del Concilio Vaticano
II, indetto da Papa Giovanni XXIII e dal suo
successore realizzato e concluso. E come non
ricordare il suo immenso dolore per l’uccisione
dell’onorevole Aldo Moro e della sua scorta ad
opera delle Brigate Rosse?
Così ha indicato la via a ogni battezzato e alla
Chiesa intera per essere autentici: “ Conserviamo dunque il fervore dello spirito. Conserviamo
la dolce e confortante gioia d’evangelizzare,
anche quando occorre seminare nelle lacrime.
Sia questo per noi - come lo fu per Giovanni
Battista, per Pietro e Paolo, per gli altri apostoli,
per una moltitudine di straordinari evangelizzatori lungo il corso della storia della chiesa - uno
slancio interiore che nessuno, nè alcuna cosa
segue a pagina 4
Comunità Pastorale
4
Sintesi del Consiglio Pastorale
16 ottobre 2014
Introduzione
e Catechesi Adulti
l Don Luigi introduce la seduta sottolineando, ancora una volta, l’importanza di capire
meglio cosa significhi essere in comunione.
La testimonianza cristiana avviene se c’è
comunione, diversamente ognuno segue la
propria visione, il proprio gruppo, pensando
di prestare un servizio alla comunità, mentre
invece esercita semplicemente un potere.
Tale atteggiamento va superato e la presenza
di Cristo deve aiutare questo cambiamento.
Oggi è evidente che l’avvenimento cristiano
è quasi assente nella nostra cultura, a seguito
del processo di secolarizzazione iniziato molti
decenni fa.
Qualche esempio: l’abbandono del cammino
cristiano da parte dei ragazzi subito dopo aver
ricevuto i sacramenti, l’altissima percentuale
di coppie di fidanzati che già convivono. Per
rendere attraente e bella l’esperienza cristiana
occorre vivere la comunione attraverso rapporti di fraternità.
Perché si compia tale comunione occorre
seguire, una modalità è quella di partecipare
alla catechesi degli adulti.
Quest’anno i primi due incontri affronteranno
due tematiche ben precise. Nel primo, giovedì
23 ottobre, verrà proiettato l’incontro che si è
tenuto quest’estate al Meeting di Rimini con
padre Spadaro, gesuita, direttore di Civiltà
Cattolica, che verterà sulla figura del Papa.
Questa lezione ci aiuterà a capire cosa il
Papa ci chiede, sia come parrocchia, sia come
cristiani. Il secondo incontro, giovedì 20 novembre, seguirà la stessa modalità del primo
e riguarderà la problematica della presenza
cristiana nel territorio islamico.
Verrà proiettato l’incontro, sempre tratto dal
Meeting, con padre Pizzaballa, custode di
Terrasanta.
Entrambe le serate si terranno al cineteatro S.
Luigi, sono invitati anche i giovani adulti. Nelle
catechesi successive si riprenderà l’Evangelii
Gaudium di Papa Francesco.
Avvisi vari
l Uso degli oratori per le feste di fine anno:
il parroco comunica che all’Oratorio di S.
Martino verrà organizzata un festa per i giovani, mentre all’Oratorio S. Luigi di Bareggio
ne sarà organizzata una per tutte le famiglie.
l Vacanze estive:
verrà proposta una vacanza per i giovani, una
per le famiglie della Scuola Materna Fracassi
e un’altra per tutte le famiglie della Comunità.
l Sante Quarantore:
verranno celebrate il 14 - 15 - 16 novembre in
entrambe le parrocchie con la stessa modalità
di predicazione dello scorso anno.
Si valuterà se fare ancora l’adorazione notturna.
Segue dalla prima
Grati al Signore per i doni che ci ha fatto
potrà spegnere. Sia questa la grande gioia
delle nostre vite impegnate. Possa il mondo
del nostro tempo, che cerca ora nell’angoscia,
ora nella speranza, ricevere la buona novella
non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo,
la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi
ricevuto in loro la gioia del Cristo, e accettino
di mettere in gioco la propria vita affinchè il
regno sia annunziato e la Chiesa sia impiantata
nel cuore del mondo”.
L’imminente memoria liturgica della Festa di
tutti i Santi e la Commemorazione dei Defunti
aiuti ogni cristiano a vivere questi giorni in
uno spirito di ringraziamento verso i nostri
cari presenti in Paradiso, che hanno lavorato
per rendere migliore il nostro mondo, e verso
i Santi che offrono a ciascuno le tracce da seguire perché le possibili vie della santità siano
percorribili da tutti.
Ciascuno nella comunità cristiana si lasci educare anche da loro.
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Presentazione del diacono
don Marco Cazzaniga
l Il neodiacono don Marco Cazzaniga, (foto
sopra) destinato nei giorni scorsi alla nostra
Comunità Pastorale, prende la parola e parla
brevemente della sua esperienza personale. Ha
24 anni ed è originario di Verano Brianza. La sua
vocazione matura in oratorio e in parrocchia ed
entra in seminario subito dopo il liceo: 2 anni li
trascorre nel Seminario di Seveso e 3 in quello
di Venegono. Ora è al 6° anno (vedere anche
articolo nella pagina successiva). Sarà ordinato
sacerdote il prossimo 13 giugno 2015, dopodiché dovrebbe rimanere nella nostra Comunità
Pastorale per altri 5 anni.
Pastorale giovanile
l Don Marco accenna brevemente ai diversi
cammini di pastorale giovanile. La novità
più importante riguarda i ragazzi di I media
neo cresimati. In Diocesi solo pochissime
parrocchie hanno anticipato la cresima in V
elementare, come è stato fatto nella nostra
Comunità Pastorale, perciò non sono stati
ancora preparati adeguati sussidi. Si pensa
quindi di presentare loro il tema della Chiesa
tenendo come sfondo gli Atti degli Apostoli.
Per quanto riguarda la II e III media si continua sul percorso fatto gli anni precedenti. In
particolare per la III media ci sarà anche un
percorso sull’affettività in collaborazione con il
Consultorio e la seconda parte dell’anno sarà
incentrata sulla professione di fede. Riguardo
al pellegrinaggio si valuterà la possibilità di
andare ad Assisi o a Roma come propone
la Diocesi. Il ritiro dei preadolescenti verrà
fatto per aree omogenee con le parrocchie
di Sedriano e Vittuone.
Il percorso per i ragazzi di I, II e III superiore
seguirà quello della Diocesi ed affronterà, a
rotazione, i seguenti temi: “essere, avere, ama-
Comunità Pastorale
re”. Anche il cammino dei 18-19enni segue
quello diocesano e tratta alternativamente
della vocazione e della missione. Per il ponte
dell’Immacolata si propone un’uscita a Pavia
dove si visiterà la tomba di S. Agostino. A
conclusione del cammino dei 19enni si stenderà una regola di vita che verrà consegnata,
in una data prefissata prevista per ottobre,
all’Arcivescovo. Domenica 26 ottobre inizierà
il cammino dei giovani sul tema delle beatitudini, in previsione della GMG che si svolgerà
a Cracovia in Polonia nel 2016. In Avvento
verranno proposti gli esercizi spirituali per
zone pastorali (3 serate a Rho per noi). Per i
giovani è previsto un pellegrinaggio a gennaio
con meta da definire e una vacanza estiva.
Don Giacinto seguirà invece il cammino dei
giovani adulti di età compresa tra i 26 e i 30
anni.
Riguardo al prossimo oratorio estivo don
Marco comunica che durerà 5 settimane e si
faranno tre turni di vacanza dopo la conclusione dell’oratorio (1° gruppo IV-V elementare,
2° gruppo medie, 3° gruppo adolescenti).
l I consiglieri esprimono liberamente le loro
riflessioni. Si sottolinea in modo particolare,
anche da parte del parroco, la necessità che
tutti, anche i più giovani, crescano nel servizio
alla comunità assumendosi un impegno, una
responsabilità e nello stesso tempo si auspica
che i diversi gruppi parrocchiali siano disponibili ad accogliere persone nuove, in vista
anche di un ricambio generazionale. Vengono
comunicate brevemente alcune esperienze di
caritativa fatte dai ragazzi.
La seduta si conclude ricordando il ritiro del
Consiglio Pastorale del 18 gennaio 2015.
Comunità Pastorale
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Un nuovo diacono per la nostra
Comunità Pastorale
■ Don Marco Cazzaniga
Comunità Pastorale
Mi è stato chiesto di spendere qualche parola
per presentarmi a tutta la Comunità; lo faccio
volentieri, anche se non mancheranno le occasioni per incontrarci e conoscerci di persona,
per chi lo desidererà. Mi chiamo don Marco
e sono un novello diacono: ho ricevuto cioè
il primo grado del sacramento dell’ordine, in
vista poi della consacrazione sacerdotale nel
prossimo mese di giugno.
Don Marco il giorno dell’arrivo in oratorio S. Luigi
Sono vissuto e cresciuto a Verano Brianza
(don Luigi mi ricorda sempre: «dalla Brianza
arrivano i migliori!»), un bel paesino situato tra
Monza e Lecco, la cui parrocchia - che coincidenze! - è dedicata ai Ss. Nazaro e Celso. La
mia vocazione è nata e maturata proprio in
quella comunità: in chiesa, nell’oratorio... Tutti
luoghi che mi hanno permesso di comprendere come la chiamata fondamentale che il
Signore mi stava rivolgendo fosse quella del
servizio evangelico. Come chierichetto prima
e cerimoniere poi, come animatore, educatore e catechista ho sperimentato la verità del
famoso asserto dell’apostolo Paolo: «C’è più
gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35).
Così, durante l’adolescenza, ho iniziato ad
interrogarmi sul senso che la mia esistenza
era chiamata ad assumere, comprendendo
che solamente nel Signore Gesù potevo
trovare la gioia vera. Terminato il liceo sono
dunque approdato al Seminario diocesano,
con il desiderio grande di verificare l’intuizione
circa la mia vocazione sacerdotale. Ho vissuto
i primi due anni a Seveso, in quello che oggi
è diventato il Centro Pastorale Ambrosiano,
e poi altri tre nell’affascinante Seminario di
Venegono Inferiore. Sono stati anni di grazia,
nei quali sono potuto crescere nella fede mediante la preghiera, lo studio della teologia
e la fraternità con tanti altri giovani che con
me stavano compiendo il loro discernimento.
Sono stati anche l’occasione per cominciare
a mettermi in gioco nel servizio pastorale,
durante il sabato e la domenica, in alcune
parrocchie della nostra Diocesi (Busto Arsizio,
Saronno, Pregnana Milanese, Bulgarograsso
e Guanzate) e per un anno nell’equipe della
pastorale vocazionale del Seminario. Certo,
le difficoltà a volte non sono mancate: vivere
assieme ad ottanta altre persone, ognuna
diversa dall’altra, non è sempre facile! È però
un’occasione preziosa per sperimentare la
bellezza della Chiesa, che sta nella diversità dei
carismi e delle persone che la costituiscono.
Ora sono quasi giunto al «traguardo» del mio
cammino di formazione e ho ricevuto il mio
primo mandato: lo scorso 3 ottobre il nostro
Arcivescovo mi ha destinato come collaboratore pastorale delle nostre due parrocchie
di Bareggio e S. Martino. È qui che avrò la
grazia – a Dio piacendo – di vivere i miei primi
sei anni di ministero, con la sola certezza che
il Signore non smetterà di accompagnarmi.
«So infatti in chi ho posto la mia fede e sono
convinto che egli è capace di custodire fino
a quel giorno ciò che mi è stato affidato»
(2Tm 1,12): con questa fiducia e con grande
trepidazione inizio la nuova missione che mi
è stata consegnata, chiedendo anche a voi
di continuare a pregare per me e per i miei
compagni, perché possiamo diventare veri
pastori secondo il cuore di Dio.
7
Comunità Pastorale
Lettera dall’Istituto “Serve del Signore
e della Vergine di Matarà”
■ Maria Madre de Siluvà
Superiora Locale
Gent.mo don Luigi e amici della Comunità
Parrocchiale dei SS. Nazaro e Celso
Con la presente lettera, desideriamo ringraziarvi molto per le vostre preghiere e tutte le
offerte che ci avete inviato in occasione della
prima professione dei voti religiosi di Chiara
Maragnoli, già suor Maria Serva Purissima.
Attualmente lei vive nel nostro Studentato
Internazionale dell’Istituto delle Serve del
Signore e della Vergine di Matarà, ramo femminile della Famiglia dell’Istituto del Verbo
Incarnato, fondata nel 1984, a San Rafael,
in Argentina, da Padre Carlos Miguel Buela.
La nostra è una Casa di Formazione dove
vivono attualmente 70 suore provenienti
da diversi paesi del mondo: Italia, Spagna,
Albania, Ucraina, Olanda, Lituania, Bosnia Erzegovina, Brasile, Argentina, Filippine, Corea,
USA, Ecuador, Egitto, Hong Kong, Bolivia…
La nostra famiglia religiosa è presente in più
di 40 Paesi, sparsi in tutto il mondo, con missioni e case di formazione nei posti più difficili
(Egitto, Papua Nuova Guinea, Groenlandia,
Betlemme, Gaza, Siria ed Irak). Lo Studentato
Internazionale, dove si formano le future missionarie, è situato presso la città di Tuscania
(VT), qui le suore dopo un anno di Noviziato,
vivono per tre anni per svolgere gli studi di
Filosofia, Teologia e Sacra Scrittura.
Il nostro carisma è l’evangelizzazione della
cultura, quindi è molto importante la formazione delle missionarie, perché possano
portare Cristo e il Suo Vangelo in ogni cultura,
rispondendo sempre meglio alle domande e
alle esigenze del mondo di oggi.
Come apostolato ci dedichiamo prevalentemente allo studio e alla preghiera, all’assistenza spirituale nelle Case di Riposo, Orfanotrofi,
Case per Disabili, ospedali, all’aiuto nelle
Parrocchie, Catechismo, Oratori, all’insegnamento e alla prima evangelizzazione nei luoghi
più difficili.
Le nostre comunità vivono della Divina Provvidenza, in quanto non percepiamo dei
Chiara Maragnoli (prima a sin) il giorno della prima
professione dei voti religiosi, 15 ottobre 2014
compensi mensili per le attività apostoliche
che svolgiamo. Nonostante gli sforzi e gli
aiuti non riusciamo sempre a far fronte a
tutte le spese che una comunità così numerosa deve affrontare quotidianamente.
Per questo motivo, desideriamo ringraziarvi
sentitamente per esservi resi “strumenti” della
Divina Provvidenza e aver così contribuito a
sostenere delle “missionarie in formazione”,
tante grazie per la vostra carità! Vi salutiamo
con la promessa che Cristo ci ha lasciato: “Chi
avrà dato anche solo un bicchiere di acqua
fresca a uno di questi piccoli, perché è mio
discepolo, in verità Io vi dico: non perderà la
sua ricompensa” (Mt 10,40). Vi ricordiamo
nelle nostre preghiere e vi invitiamo a venirci
a trovare! Dio vi benedica!
Per ulteriori informazioni:
sito “italiano”
www.servedelsignore.org/
pagina facebook ad accesso libero
(non occorre essere registrati a facebook):
www.facebook.com/ServedelSignore
sito “mondiale” (anche in italiano)
www.servidorasdelsenor.org/it
Comunità Pastorale
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Padre Martinho Maulano,
un missionario tra noi
Nei primi giorni di ottobre è arrivato in mezzo
a noi padre Martnho Maulano, un missionario
mozambicano che ci aiuterà nella pastorale ordinaria delle parrocchie. Di seguito proponiamo
la sua testimonianza.
■ Padre Martinho Maulano
Sono nato a Inhassunge, missione diretta dai
Padri Cappuccini nella diocesi di Quelimane,
l’11 Gennaio 1958, in una famiglia allora non
cristiana. Sono il nono di undici figli, tra cui
catechisti che lavoravano nella missione anche
come insegnanti. Sin dai primi anni d’infanzia,
ebbi la vocazione sacerdotale inspirata da un
missionario Cappuccino di Bari. Volevo essere
come lui. Cosi, dopo la 4ª elementare, sono stato
inviato al seminario minore, poi al medio diretti
dai Padri Lazzaristi e, finalmente, al maggiore
a Maputo. Era il periodo coloniale dei portoghesi che hanno dominato il Mozambico per
500 anni. Ragazzi come noi provenienti dalle
famiglie povere potevamo studiare solo nelle
scuole delle missioni. Le vicende del governo
coloniale si facevano sentire anche a livello delle
scuole, sicché da 150 che eravamo all’inizio,
solo io sono arrivato al Seminario maggiore.
Con l’arrivo della rivoluzione marxista-leninista
che portò il paese all’indipendenza nel 1975,
tutti i miei compagni hanno abbandonato la
vocazione sacerdotale, persi lungo il percorso o
dietro ad altre vocazioni che potessero garantire
migliori condizioni di vita. Così ho cominciato a
studiare filosofia. Dopo il 2° anno di filosofia il
nuovo governo ha messo la legge del servizio
militare obbligatorio per tutti i ragazzi oltre i 18
anni, cosicché io ed altri 4 seminaristi (tra cui
il mio vescovo attuale) siamo stati chiamati in
caserma per tre anni e mezzo.
Nel nuovo governo mozambicano dichiarato
laico non si poteva concepire un soldato che
andava in chiesa e noi solo di nascosto potevamo andarci uscendo con la divisa, cambiandola
nella foresta per entrare a pregare con gli altri
fedeli in vestiti normali. Al rientro in caserma
dovevamo fare tutto il contrario di prima e a
volte con la difficoltà di ritrovare la divisa nella
foresta nel buio della notte. Solo Dio ci poté
guidare come la stella con i Magi. La distanza
dalla caserma alla prima parrocchia possibile
era di 12 km da percorrere solo tramite sentieri,
con la paura delle macchine che uscivano dalla
caserma. Durante questo periodo io ho fatto
il corso di radiotelegrafista e lavorato nelle comunicazioni col sistema morse. Comunque ci è
andata bene: anche gli animali feroci ci hanno
risparmiati e siamo arrivati alla fine sani e salvi
e senza problemi con i nostri capi militari. Da
qui siamo ritornati al seminario solo in tre. Certi
della missione a cui ci sentivamo chiamati, tutti
e tre abbiamo proseguito il corso teologico
dopodiché per primo sono stato ordinato
sacerdote diocesano nel 1986 (il primo della
mia diocesi).
Siccome il mio vescovo di allora non voleva
lasciare che un sacerdote vivesse da solo in una
parrocchia, ha chiesto alla comunità dei padri
cappuccini di Trento di accogliermi, per vivere
e lavorare insieme in tre missioni a loro affidate.
Subito scoppiò la guerriglia dei ribelli contro
i soldati governativi che rendeva difficile tutta
l’attività pastorale, che non potevamo svolgere
senza una previa autorizzazione da parte delle
autorità governative locali. Dall’altra parte
eravamo soggetti ad attacchi nelle strade che
percorrevamo per raggiungere le parrocchie.
Era il periodo in cui i guerriglieri rapivano i missionari e sacerdoti locali. È solo da immaginare
la gioia con cui ritornavamo alla missione dopo
un lavoro pastorale svolto nei posti di difficile
accesso o di rischio causato da guerriglia. Alcune volte durante le funzione c’era un attacco
e dovevamo rifugiarci nei boschi insieme alla
popolazione. Spesso capitava di notte e la popolazione che sorvegliava la zona ci svegliava
per scappare nel buio della notte.
L’altra dimensione della missione è la carità
verso i fratelli più deboli e più bisognosi. Ho
riassunto il mio apostolato nelle dimensioni che
riguardano la vita, l’istruzione e la preghiera.
Andando su e giù per le varie comunità cristiane
mi sono reso conto che non bastava predicare il
Vangelo. Quindi ho inseguito l’ideale di fare un
pronto soccorso e una maternità per risolvere
9
il problema della mortalità infantile e la vita in
generale. Tutto nell’isola di Inhassunge dove
sono nato.
Essendo un’isola con circa 100.000 abitanti i soli
due ospedali non erano sufficienti. Specialmente
per le malattie e gravidanze difficili, i pazienti
erano costretti ad andare a piedi in città (mancava
il trasporto pubblico) dove c’era l’ospedale più
attrezzato con l’assistenza dei medici. Si doveva
anche attraversare un grande fiume con i traghetti. Dopo le cinque del pomeriggio poiché
faceva buio, questi smettevano di circolare per
cui gli ammalati che arrivavano dopo tale ora,
erano costretti a dormire all’aria aperta al freddo o caldo per non parlare delle zanzare, che
provocano malaria in attesa del primo traghetto
del giorno dopo. Molti malati e donne incinte,
non resistendo a tutto ciò, morivano costrette
a tornare indietro sui loro lettucci trasporti sulle
spalle di 4 uomini senza poter salvare nemmeno
il bambino che portavano in pancia. Nel giro
di 15 giorni ho visto 4 casi così e ho capito
che dovevo fare una struttura ospedaliera per
risolvere questo problema. Con l’aiuto di amici
qui in Italia abbiamo fatto questa struttura dove
vengono curate alcune malattie comuni e nascono 65 bambini al mese circa e le partorienti
sono dovutamente assistite.
Un’altra causa che ha generato la mia missione di
carità riguarda l’istruzione. Dopo l’indipendenza
avvenuta nel 1975 il tasso di analfabetismo
era del 90%. La maggioranza della popolazione soprattutto ragazze non andava oltre la
4ªelementare. L’unica scuola media nell’Isola si
trovava ad una distanza non inferiore a 12 km da
Comunità Pastorale
fare a piedi per chi poteva. Pochissime riuscivano
a proseguire gli studi sottomettendosi a contrare
matrimoni precoci che spesso moltiplicavano il
numero di ragazze madri, tenute come seconde
mogli che non potevano fare altro che il lavoro
di campagna. Così nacque la necessità di fare
una scuola media che potesse dare alla donna
l’apertura ad altre possibilità verso la liberazione e promozione umana. Inizialmente l’avevo
fatta per 150 alunni ma oggi grazie a Dio la
frequentano in 550 che avranno la possibilità
di accedere alle superiori e all’università. Una
goccia d’acqua nell’oceano!
Finalmente, aiutando l’uomo a nascere bene
e a crescere bene ho pensato che lo si poteva
aiutare a trovare un posto adeguato per la preghiera. Ecco che sempre con l’aiuto del Buono
Dio sono riuscito a fare una chiesa che tuttora
devo finire. Ma ormai è già funzionante. I lavori
si sono fermati proprio a causa dell’incidente
che ho avuto a pochi chilometri dall’arrivo, il
quale mi ha fatto arrivare fin qua dove ancora
continuo le cure.
La maggior parte di questi lavori li dirigevo lavorando contemporaneamente a Maputo (1500
Km da Quelimane) dove svolgevo la funzione
di Direttore Nazionale delle Opere Missionarie
Pontificie e sottosegretario della Conferenza
Episcopale del Mozambico ed in Ghana (più
di 8000 Km dal Mozambico), dove lavoravo
come rappresentante dei Paesi africani lusofoni
con altri Segretari generali per il Symposium
delle Conferenze Episcopale dell’Africa e Madagascar (SCEAM). Oltre a questa mi era stata
affidata la missione specifica come Segretario
del Dipartimento di Giustizia, Pace, Sviluppo e
AIDS da svolgere in tutto il continente.
In tutto ciò, il mio principio è stato sempre: “Io
nel mio piccolo cosa posso fare?” Nella risposta
e realizzazione giornaliera di questa domanda
ho trovato la gioia di avere partecipato un po’ alla
missione di Cristo che libera l’uomo oppresso
da molte mancanze. Non è tanto ma credo che
se qualcuno fa qualcosa nel suo piccolo per i
suoi fratelli più bisognosi il mondo potrebbe
cambiare in meglio. Non c’è da aspettare che
tu abbia tanto o poco. Comincia a fare qualcosa
per chi ne ha più bisogno e partecipi così alla
missione e alla gioia di Cristo, come ci propone
il messaggio di Papa Francesco per la giornata
Mondiale Missionaria. E Dio ti verrà incontro
per concludere il resto!
Comunità Pastorale
10
Elenco catechiste ed educatori
Parrocchia SS. Nazaro e Celso
Seconda elementare (lunedì)
• Sorbello Patrizia
• Libralon Chiara
• Marise Nadia
• Bramani Manuela
• Capitanio Letizia
• Rusconi Pia
• Gallo Donatella
• Ghezzi Martina
• Gerevini Alessio
• Torricelli Rossella
• Ghiura Arianna
Terza elementare (giovedì)
• Amelia Fontana in Colombo (coordinatrice)
• Giusy Ragona in Rovati
• Thomas Cassani - animatore
• Luisa Fagnani in Marnati
• Alberto Bonfiglio - animatore
• Erica Milani animatrice
• Cristiana Rossoni in Pirovano
• Elisa Bernorio in Perini
• Giulia Losito - animatrice
• Monica Colombo in Osnaghi
• Maria Grazia Abbagnato in Peri
• Riccardo Marangoni - animatore
• Roberta De Donato
• Cristina Colombo - animatrice
• Giulia Grassi - animatrice
• Giulia Campanini
• Marta Porta - animatrice
• Alice Scardecchia animatrice
• Sara Colombo
• Elisabetta Colombo
Quarta Elementare (martedì)
• Tiziana Carsenzuola in Tannoia
• Luisa Pigliafreddo in Bernini
• Chiara Villa - animatrice - • Simona Magistrelli in Faré (coordinatrice)
• Federica Costa in Bianchi
• Cristina Fico
• Simone Colombo - animatore
• Luisella Colombo in Re
• Pinuccia Comunetti in Olgiati
• Gabriella Bresciani in Monterosso
• Serenella Foletti in Gallo
• Andrea De Donato - animatore
• Raffaella Gambadoro in Giani
• Gaia Monterosso - animatrice
• Valentina De Donato - animatrice
• Orietta Pedrana in De Donato
• Marta Colombo - animatrice
Quinta elementare (mercoledì)
• Luciana Antonioli in Perini (coordinatrice)
• Roberta Imboldi in Vernetti
• Marina Bertin in Pirovano
• Giulia Scarano in Bollini
• Barbara Cozzi in Carsenzuola
• Arianna Seminaroti in Parise
• Emanuela Lazzaroni in Oldani
• Elena Baroni in Del Zoppo
• Anna Maria Baroni in Menescardi
• Giuditta Gambaré in Ricci
• Itala Elli in Cremascoli
• Elisa Viganò in Maragnoli
• Stefania Guardalà in Neglia
• Carioti Chiara - animatrice
• Michela Gibillini - animatrice
• Chiara Faré - animatrice
• Sara Mandelli - animatrice
• Stefano Nicora - animatore
Parrocchia Madonna Pellegrina
Seconda Elementare (mercoledì)
• Senesi Laura (coordinatrice)
• Cassani Pinuccia
• Lazzaroni Giada
• Bruni Jessica
• Guitton Delphine
• Giubileo Simona
Terza Elementare (venerdì)
• Campanini Giulia (coordinatrice)
• Gibillini Gabriele
• Arolli Sara
• Bigatti Marco
• Cattaneo Rossana
• La Rotonda Luca
• Morgese Sonia
• Galli Arianna
Quarta Elementare (martedì)
• Maggiolini Anna (coordinatrice)
• Cislaghi Daniela
• Corradi Grazia
• Zucchelli Simona
• Campaci Giada
• Bergamaschi Beatrice
• Tannoia Riccardo
• Aiuto Catechista: Zanaboni Christian
11
Quinta Elementare (giovedì)
• Carluccio Elisa (coordinatrice)
• Artemisio Patrizia
• Destefano Margherita
• Ranzani Emanuela
• Zagaria Natalina
• Aiuto Catechista: Cordoni Barbara - Dionisio
Beatrice - Bagnaschi Martina - Cozzi Carolina
- Bollini Beatrice
Cammino ComuneEducatori pre-adolescenti
• Don Marco e Donatella Farè (coordinatori)
Prima Media
• Pirovano Luca Matteo
• Nicolò Perseu
• Elisabetta Cremascoli
• Marta Dal Maso
Seconda Media
• Elisa Pedroli
• Debora Lepri
• Luca Pirovano
• Matteo Colombo
Terza Media
• Deanna Pirota
• Sara Besana
• Federica Oldani
• Matteo Braga
• Alessandro Reda
Educatori Adolescenti - 18enni
• Don Marco e Carlo Marnati (coordinatori)
Prima Superiore
• Davide Colombo
• Roberto Trapani
• Lucrezia Mascetti
• Alice Piccolo
Seconda Superiore
• Samuele Colombo
• Marco Brianza
• Chiara Colombo
• Ilaria Monterosso
Terza Superiore
• Carlo Marnati
• Andrea Fragnelli
• Chiara Torrini
• Camilla Perseu
Diciottenni
• Linda Cattaneo
• Elena Modaelli
• Marco Costa
• Roberta Palladini
• Massimiliano Samaritani
• Carlo Marnati
Comunità Pastorale
La Lucerna
centro culturale
Il Centro Culturale la Lucerna propone, per
domenica 2 novembre, la visita guidata
alla mostra Chagall e la Bibbia, al Museo
Diocesano di Milano: oltre 60 lavori che
l’artista dedica al messaggio biblico, da lui
considerato come la più importante fonte
di poesia e di arte (costo: 9 € per i soci,
11 € per i non soci). Partenza alle 14 dal
piazzale della Chiesa Madonna Pellegrina. Il
consiglio fornirà i mezzi per il trasporto sino
alla metropolitana. Per informazioni ed iscrizioni telefonare a Laura C. (3339204036).
Circolo Culturale
Bareggio
propone per
Domenica 23 novembre 2014
Visita guidata al
Santuario
della Madonna dei Campi
a Stezzano (BG) e alla
Chiesa di S. Bernardino
a Lallio (BG)
Partenza alle ore 13 da Bareggio
alle 13.05 da S. Martino
Prenotazioni presso Cartoleria Tresorelle
Comunità Pastorale
12
Rievocazione storica di S. Martino
Anche quest’anno l’associazione culturale “Confraternita San Martino”, in collaborazione con la
Parrocchia Madonna Pellegrina, l’Oratorio San
Martino, il gruppo storico “Legio XII Fulminata”
ed il Centro Culturale “La Lucerna”, organizza - in
occasione della memoria del santo che ricorre l’11
novembre - la “Rievocazione storica di San Martino”, giunta ormai con successo alla 15ª edizione.
Venerdì 7 novembre, alle ore 21 in Sala Paolo
VI, La Lucerna proporrà un incontro culturale
dal titolo “Frédéric Ozanam, uomo di carità”,
sul tema della carità tanto caro al nostro Santo.
Domenica 9 novembre, a partire dalle ore
15.30, le vie della frazione di San Martino si
animeranno con il tradizionale corteo storico
di figuranti, con partenza e arrivo presso l’oratorio; al termine della sfilata, sul piazzale della
chiesa Madonna Pellegrina, verranno rievocate
alcune scene della vita del santo di Tour che dà
il nome alla nostra località.
Auspicando anche quest’anno un tempo clemente portato dalla famosa “estate di san
Martino”, vi attendiamo numerosi alla manifestazione.
Domenica 9 novembre
Giornata Diocesana Caritas
Mercoledì 5 novembre
Alle ore 20.30 Veglia di Preghiera presso la
parrocchia Madonna Pellegrina.
Sono invitati tutti i volontari dei vari gruppi
caritativi di entrambe le parrocchie.
Domenica 9 novembre
Alle ore 10.30 presso la parrocchia Madonna
Pellegrina S. Messa durante la quale verrà
conferito il “Mandato agli Operatori della
Carità” della Comunità Pastorale. Per tutta la
giornata ci sarà la vendita del“ PANE DELLA
CARITA’ ” e, nel pomeriggio, in concomitanza
con la rievocazione storica di S. Martino: “PANE
E NUTELLA”. Saranno presentate in particolare
le attività del Centro di Ascolto Caritas e del
gruppo Terza Età. Il ricavato finanzierà le attività
della Caritas Ambrosiana.
13Testimonianza
La nuova evangelizzazione
del cardinale O’ Malley
■ Stefania Grassi
Sono state centinaia le persone che hanno affollato il Duomo di Milano la sera dello scorso
7 ottobre per ascoltare la testimonianza dell’arcivescovo di Boston, Sean Patrick O’Malley,
invitato dal cardinale Angelo Scola, per parlare
di nuova evangelizzazione.
Il Cardinale ha raccontato la sua esperienza
da vescovo, a partire dalla sua vocazione e
formazione, condividendo con la nostra Chiesa
ambrosiana i passi di un cammino di evangelizzazione delle città, Boston in particolare.
“Il Padre chiama alla testimonianza e la Sua
misericordia invita alla conversione”: la sua
chiacchierata in Duomo inizia così – “io non ho
scelto niente, il Santo Padre mi ha mandato nelle
varie diocesi dove ho imparato che noi vescovi
dobbiamo portare il peso del nostro gregge,
talvolta anche in modo poco piacevole, come
ha fatto Simone di Cirene portando la croce
insieme a Gesù!”. Ha subito fatto riferimento
alle difficoltà nella fede e nella comunità cristiana, a partire dagli scandali degli abusi sessuali
avvenuti negli USA.
Il primo passo per evangelizzare è stato porsi
in ascolto e pregare insieme, certi che Dio li
avrebbe aiutati nella difficoltà. Il secondo passo
è stato rafforzare la formazione del clero, sostenere i sacerdoti tramite incontri personali con il
vescovo, ritiri, esercizi spirituali; occorre risolvere
i “problemi interni” (gestione economica delle
chiese, sostegno al clero, trasparenza..) per
essere in grado di annunciare “all’esterno”.
Poi è stato possibile attuare un piano di evangelizzazione nelle parrocchie chiamato “Discepoli
in missione”, durato circa sei anni, partendo
dalla convinzione che l’evangelizzatore prima
deve essere stato a sua volta evangelizzato! “La
vocazione è affare di tutti!”.
Parallelamente infatti si è lavorato per riportare
la “cultura della vocazione” all’interno delle
famiglie e sensibilizzando i giovani, incontrati
anche nelle grandi università di Boston, che in
un decennio sono tornati a ridare vita ai seminari,
prima semi-deserti.
“Bisogna essere creativi e coraggiosi nel
presentare il Vangelo!” perché nel clima di
secolarizzazione di oggi serve più coraggio,
anche rischiando di essere rifiutati; in realtà le
persone sono affamate di apprendere la fede!
Per raggiungere la gente, la Chiesa ha utilizzato
i nuovi mezzi di comunicazione (siti web, blog,
giornali, stazioni-radio e TV diocesane) incoraggiando a dire sui social network “Io sono
a messa ora!”: lo scopo è formare discepoli e
non consumatori di fede!
La Chiesa deve aiutare a vivere la fede e esercitare la carità come espressione dell’amore misericordioso di Dio, come esercizio di testimonianza
e discepolato. E’ amore per Gesu’! Anche nei
confronti dei tanti migranti che arrivano negli
USA dai Paesi dell’America Centrale. Questo è
un modo per seguire l’invito di Papa Francesco
a diffondere la “cultura dell’incontro e l’arte del
farsi prossimo.
Occorre “una squadra di missionari”: in ogni
catechesi bisogna mostrare la bellezza e la
gioia e proporre il bene desiderabile, una vita
comunitaria cristiana che si opponga all’individualismo, ricordando che il Vangelo risponde
alle nostre esigenze più profonde dell’amare
Gesù e dell’amicizia con i nostri fratelli.”
Testimonianza14
Pellegrinaggio Manoppello - Roma
■ Mariella Bollini
Si è già lontani da Milano quando le prime luci
dell’alba tagliano via le ultime ombre dell’aurora.
Dopo alcune ore di viaggio lungo il ciglio dell’autostrada ecco correre nel suo moto ondulato la
dolce collina marchigiana. All’orizzonte la segue
la striscia di mare che, quasi confondendosi
con il ceruleo del cielo, sembra ad esso congiungersi. Tutto ci accompagna fino all’arrivo a
Loreto. Varco la soglia della Basilica. La chiesa
in stile gotico-rinascimentale custodisce al suo
interno la cosiddetta “casa di Nazareth” che
la tradizione assegna a quella che fu esserela
dimora della Vergine Maria. Alcune notizie
storiche riportano che essa venne trasportata
nel suddetto luogo dai crociati; secondo la
leggenda si narra, invece, che fossero stati gli
angeli atrasportarla definitivamente a Loreto
nel 1294. Con gli altri pellegrini sosto davanti
ad essa. Poi, su invito di Don Luigi, preghiamo
all’ingresso della cappella del Santissimo insieme il Santo Rosario.
Esterno della chiesa di Manoppello
Nel pomeriggio raggiungiamo la seconda meta:
Manoppello, una piccola località che si snoda
tra il paesaggio selvaggio della Maiella. Appena
entro in chiesa lo sguardo subito s’imbatte in
quell’immagine che sembra attendermi. Così
nitida, ben visibile, posta in alto al centro dell’al-
tare, appare ai miei occhi (foto sopra).
Suor Blandina ci dice che si tratta del volto di
Cristo impresso sul sudario dopo l’avvenuta
resurrezione.
Ripenso alle varie ipotesi formulate da alcuni
studiosi che nel metterlo a confronto con le
altre acheropite, presentate nel Volto ritrovato,
sembrano quindi decadere. È impressionante,
da parte mia, constatare come esso appaia così
ben leggibile da entrambe le facce. Mi soffermo
a contemplarlo. In silenzio affido a Lui tutto ciò
che porto nel cuore e tutti coloro che mi hanno
chiesto di ricordarli.
Mi rendo conto che il desiderio è la molla che
muove tutto. Questo “quaerereDeum”, cioè
cercare Dio, deve perciò continuamente riaccendersi, ridestarsi nell’istante, altrimenti tutto
svanisce nella notte dei tempi. Con questo
cuore, quindi, Egli si rende a me nuovamente
incontrabile. Così da Lui ancora un’altra volta
ri-parto, perché solo Lui può dare e ridare forma
al mio essere.
Se il divino salva l’umano è anche vero che
l’umano è il riverbero del divino e l’arte rappresenta uno strumento privilegiato attraverso
cui ciò passa. Si è potuto coglierlo anche nella
visita che il giorno successivo si è svolta a villa
d’Este a Tivoli. Con la guida abbiamo ripercorso
alcune tra le più significative stanze all’interno
del palazzo, abbellite dagli affreschi che riprendono anche scene legate alla mitologia greca.
15Testimonianza
Tale struttura risale all’epoca rinascimentale e
parte dei lavori sono stati ordinati dal cardinale
Ippolito III d’Este. All’esterno si aprono i giardini
botanici, articolati tra pendii e terrazzi. In uno
scenario armonioso si alternano, si susseguono
fontane, vasche dove l’acqua tra zampilli e getti
crea un incantevole spettacolo, fra antiche
statue che evocano la Roma imperiale.
E’ interessante notare come tutte le fontane
vengano alimentate senza alcun congegno
meccanico, ma sfruttando la pressione naturale e i principi dei vasi comunicanti, ricevendo
l’acqua dal fiume Aniene che scorre dall’altra
parte della città.
Domenica mattina tutti quanti ci siamo ritrovati in piazza San Pietro per la beatificazione
di Papa Paolo VI. Un grande pannello con la
sua fotografia riportava una sua frase rivolta
agli artisti: “Voi siete i custodi della bellezza
nel mondo”. La bellezza ancora una volta si
dimostra così il mezzo ideale per condurre l’uomo a quella bellezza con la B maiuscola. Essa
rientra come possibilità che Dio dona all’uomo
perché ci ricordiamo(come ci ha sottolineato il
cardinale Scola nella veglia sabato sera nella
Basilica dei dodici Apostoli), che Lui e sempre
Lui continuamente ci è necessario. Così dentro
Viviamo l’Avvento
con i più piccoli
Tutti i bimbi battezzati nel 2012 e i bambini che
frequentano le scuole materne della Comunità
di Bareggio sono invitati con le loro mamme
e i loro papà ad un momento di preghiera in
preparazione al Santo Natale.
Ci troveremo domenica 30 novembre alle
16.30 nella chiesa di “Madonna Pellegrina”;
dopo aver ascoltato la Storia di Gesù Bambino
saremo tutti coinvolti nel percorso dell’avvento
per preparare i doni da offrirgli a Natale. Concluderemo con una piccola merenda insieme
all’oratorio.
Aspettiamo tutte le famiglie per vivere con
gioia questo momento.
I sacerdoti e la commissione famiglia
della Comunità Pastorale
Maria Madre della Chiesa
quell’abbraccio che riprende il colonnato di
San Pietro, durante e dopo la messa di beatificazione di Paolo VI, si dilatava l’abbraccio di
Papa Francesco, raggiungendo ciascun fedele.
Comunità Pastorale
16
Feste patronali
l Parrocchia Madonna Pellegrina
Dal 19 al 22 settembre si è svolta la Festa patronale della Parrocchia Madonna Pellegrina. Gli
incontri e le iniziative proposte sono state unite
dal filo rosso della frase di Papa Francesco: “Il
segreto della vita cristiana è l’Amore”. Sabato
sera, dopo aver accolto presso il nostro santuario
l’arrivo del pellegrinaggio mariano diretto a Rho,
in oratorio si è esibito il coro di Abbiategrasso
“Al ritmo dello Spirito”, che con gesti e canti
della tradizione gospel ha scaldato la fredda
serata e gli animi degli spettatori. Domenica,
alla S. Messa solenne celebrata dal parroco, è
seguito un pomeriggio di intrattenimento per
giovani e famiglie con la presenza del mago
e la vendita di dolci. Non sono mancate le
consuete proposte, come la pesca di beneficienza e l’allestimento della mostra, a cui ha
collaborato il Centro Culturale “La Lucerna”,
dedicata alla vita e alla testimonianza del beato
Federico Ozanam (vedi paragrafo successivo),
fondatore della Società S. Vincenzo De’ Paoli.
Il culmine della festa è stata la processione per
le vie del paese con la statua della Madonna.
Molti parrocchiani hanno addobbato con nastri
e ceri i cancelli delle case e molti, dai più giovani agli anziani, si sono affacciati alle finestre
al passaggio del carro della Madonna, segno
che la devozione ancora esiste nella nostra
comunità. Lunedì mattina è stata celebrata la
S. Messa con l’Ufficio dei defunti. La funzione
è stata concelebrata dai sacerdoti del nostro
decanato e presieduta dal decano don Mario
Magnaghi, che durante l’omelia ha sottolineato,
attraverso le parole di Papa Francesco, il senso
della vita cristiana proposta a ciascuno di noi,
senso che risiede nell’Amore verso Dio e verso
il prossimo. A conclusione dei festeggiamenti,
è stato presentato lunedì sera, presso l’oratorio
San Martino, lo spettacolo “Non ti conosco
più”, curato dalla compagnia teatrale Rami e dal
Circolo dell’Arte e dello Spettacolo. Affidiamo
dunque alla Madonna Pellegrina questo anno
pastorale, perché l’entusiasmo e la partecipazione che si sono sperimentate durante la
festa patronale possano accompagnarci lungo
il cammino della nostra comunità.
Luca Bigatti
La mostra
La mostra dal titolo “Grazie, Ozanam!” proposta
durante la festa parrocchiale, ha ripercorso la
figura del beato Federico Ozanam, esempio di
carità e santità laicale. Esposta lo scorso anno
al Meeting di Rimini in occasione dei 200 anni
dalla nascita di Ozanam, è stata un’occasione
per conoscere questo uomo straordinario e le
opere da lui compiute. La vita e il pensiero del
beato Federico Ozanam, che fondò le Conferenze di San Vincenzo, sono stati raccontati in
tutti i suoi aspetti: dagli studi alla carriera universitaria, dalla vita familiare alle amicizie, fino
alla fondazione e all’operato delle Conferenze
di Carità, passando per le testimonianze dei
più importanti personaggi che nei suoi 40 anni
17
Comunità Pastorale
l Parrocchia SS. Nazaro e Celso
“Egli si staglia sui suoi contemporanei come
una vetta altissima: solo contemplata a distanza, rivela al viandante della pianura tutta la sua
grandezza”. Così scriveva il card. Colombo
riguardo a papa Montini, suo predecessore
sulla cattedra di S. Ambrogio. Ed in effetti
molti sono concordi nel ritenere che solo
ora, a distanza di anni, si è cominciato a comprendere meglio la statura di questo grande
Pontefice, beatificato lo scorso 19 ottobre da
papa Francesco. La festa patronale Madonna
del Rosario ha voluto mettere a tema proprio
la figura di Paolo VI.
Federico Ozanam
di vita l’hanno conosciuto. Nato a Milano nel
1813, dopo Waterloo rientrò in patria. Si laureò
in Legge e Lettere, insegnò alla Sorbona, fu
accademico della Crusca di Firenze. Nel 1841
si sposò ed ebbe una figlia. Sempre in viaggio
per l’Europa, trovava comunque tempo da
dedicare al suo mondo povero, alla Società
di San Vincenzo, che seguì e stimolò nel suo
sviluppo. Morì a Marsiglia nel 1853. È stato
proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II a
Parigi il 27 agosto 1997 nel corso della Giornata
Mondiale della Gioventù. Ozanam fu in grado
di immaginare strade nuove nel suo impegno
verso una società più giusta: mosso dal suo
idealismo cristiano e dal desiderio di miglioramento. Affrontò il proprio tempo difficile,
agendo in prima persona per contribuire ad
alleviare i duri problemi sociali. La sua visione
è immagine di un cristianesimo moderno ed
attuale, un riferimento rispetto a dei tempi, i
nostri, che sono altrettanto intensi e faticosi.
Dopo la creazione a Parigi nel 1833 da parte di un
piccolo gruppo di studenti guidati da Federico
Ozanam, la Società ha conosciuto una rapida
espansione. Da un pugno di studenti è passata
a un centinaio di membri in qualche mese.
Negli anni che seguirono la Società conobbe
un rapido sviluppo in Europa e poi nel Mondo
intero. Nel 1853 alla morte di Federico Ozanam
la San Vincenzo era presente in 29 paesi. Oggi
l’Associazione è attiva in 148 nazioni con circa
170.000 soci vincenziani, di cui 13.080 in Italia.
Antonia Buscemi
Il giornalista Marco Roncalli (foto sopra),
pronipote di papa Giovanni XXIII, invitato al
cineteatro S. Luigi giovedì 2 ottobre, ha richiamato sinteticamente i tratti salienti di Montini,
contribuendo a farci comprendere meglio la
ricchezza della sua umanità e la complessità
del suo tempo. Ha citato tra l’altro il lungo
rapporto epistolare, 201 lettere in quasi 40
anni, tra Angelo Roncalli e Giovanni Battista
Montini, da cui emerge un legame profondo
di fede e amicizia. Molti sono stati gli appellativi richiamati nel corso della serata attribuiti a
Paolo VI: Papa del Dialogo (la sua convinzione
era che la Chiesa dovesse dialogare con il
mondo, senza escludere nessuno), timoniere
del Concilio (lo portò a termine nel 1965
con grande capacità di mediazione), Papa
ecumenico (è stato ricordato il suo famoso
abbraccio con il patriarca di Costantinopoli
Atenagora e l’incontro con l’Arcivescovo di
Canterbury), Papa dei lavoratori (celebrò per
Comunità Pastorale
la prima volta la messa in fabbrica e visitò le sedi
sindacali), Papa pellegrino (fu il primo pontefice
a prendere l’aereo e a visitare i 5 continenti)…
Altri episodi, citati da Roncalli, hanno sottolineato come il suo pontificato sia stato anche carico
di sofferenza: la legge sull’aborto, gli anni della
contestazione, il delitto del carissimo amico
Aldo Moro, il caso Lefevre lo hanno segnato
profondamente. Ma sopra di tutto emerge
l’amore per la Chiesa, come Paolo VI cita nel
Pensiero alla morte: “La Chiesa, solo per lei
mi pare di aver vissuto e vorrei che la Chiesa
in questo momento estremo della mia vita,
vorrei che la Chiesa lo sapesse”. Questa frase
è stata riportata sul pannello di apertura della
mostra “Paolo VI. Una vita per la Chiesa”allestita
in piazza Cavour durante i giorni della festa.
Essa ha sinteticamente ripercorso il cammino
di Montini, sottolineando in modo particolare
18
alcuni passaggi (gli anni di episcopato con la
missione a Milano e le visite pastorali nelle nostre
parrocchie, il Concilio Vaticano II, le encicliche,
il viaggio in Terra Santa, la nascita di Avvenire
di cui è stato padre fondatore).
Anche le meditazioni del S. Rosario, recitato in
Chiesa parrocchiale venerdì 3 ottobre sono state
tratte dal magistero di papa Paolo VI.
Grande successo ha riscosso la serata di sabato 4 ottobre, proposta dal Circolo Culturale
Bareggio, che ha visto l’esibizione del baritono
Mauro Bonfanti, accompagnato al pianoforte
dal maestro Gioele Muglialdo.
Densa di appuntamenti la giornata di domenica
5 ottobre: la S. Messa delle 9.30 è stata predicata
dal neodiacono don Marco Cazzaniga, mentre
la S. Messa delle ore 11 è stata presieduta da
don Paolo Masperi, Rettore del Santuario S.
Gianna Molla. La Fanfara dei Bersaglieri di
Magenta ha animato il resto della mattinata,
nel pomeriggio uno spettacolo di magia ha
intrattenuto famiglie e bambini. La processione
per le vie del paese con la Statua della Madonna
ha concluso la serata.
Il ricordo dei defunti è stato affidato al nostro
parrocchiano Don Pierangelo Pigliafreddo che
nella sua omelia, lunedì 6 ottobre, citando Paolo
VI, ha ricordato come la speranza cristiana abbia
il suo fondamento nella vita eterna.
Le Scuole dei diversi ordini e gradi hanno partecipato alla festa esponendo i loro elaborati
sul tema “Il Papa nella Chiesa. L’esempio di
Paolo VI”.
19Cultura
Cineforum 2014/2015
7 Novembre, ore 21
JERSEY BOYS di Clint Eastwood
Il film narra la storia di quattro giovanotti che
provengono dalla parte sbagliata del New Jersey, i quali si uniranno per formare il gruppo rock
icona degli anni 60, The Four Seasons. La storia
dei processi e dei trionfi, è accompagnata da
canzoni che hanno influenzato una generazione, tra le quali “Sherry”, “Big Girls Don’t Cry”,
“Walk Like a Man”, “Dawn”, “Rag Doll”, “Bye
Bye Baby”, “Who Loves You” e molte altre.
13 Novembre, ore 21
LOCKE di Steven Knight
Ivan Locke (Tom Hardy) ha lavorato sodo per
costruirsi la sua vita. Stanotte quella vita gli
crollerà addosso. Alla vigilia della sfida più
grande di tutta la sua carriera, Ivan riceve una
telefonata che scatenerà una serie di eventi
dagli effetti catastrofici per la sua famiglia, la
sua carriera e la sua anima.
21 Novembre, ore 21
DALLAS BUYERS CLUB di Jean-Marc Vallèe
Dallas Buyers Club racconta la storia vera di Ron
Woodroof, un elettricista/cowboy ribelle del
Texas al quale, nel 1986, viene diagnosticato
l’AIDS, con una prognosi di pochi giorni di vita.
Frustrato dalla mancanza di opzioni mediche
disponibili e tutt’altro che rassegnato a questa
sorta di condanna a morte, Ron trova un’ancora
di salvezza nei farmaci alternativi e in un mix di
vitamine di sua invenzione. Entra così in contatto
con altri ammalati e familiarizza con loro, superando l’iniziale omofobia e ritrovandosi al centro
di un cospicuo business di contrabbando. Inizia
così una tesissima partita a scacchi con la legge
che vieta i farmaci da lui usati e con la polizia.
28 Novembre, ore 21
SMETTO QUANDO VOGLIO di Sydney Sibilia
In Smetto quando voglio, Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma
questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per
sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre
e solo studiato? L’idea è drammaticamente
semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i
migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le
competenze vivono ormai tutti ai margini della
società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti,
chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e
Archeologia si riveleranno perfette per scalare
la piramide malavitosa.
Altri film in programmazione
I pinguini di Madagascar
Sabato 29 Novembre ore 21
Domenica 30 Novembre ore 15 - 17.30 - 21
Lunedì 1 Dicembre ore 21
Cultura20
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■ Paolo VI profezie sulla famiglia di Dionigi Tettamanzi
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Un aspetto importante del magistero di Paolo VI riguarda la famiglia. Molteplici
contenuti di questo magistero si possono qualificare come «profezie». Profezie non
semplicemente perché papa Montini, oggi proclamato beato, individua e segnala
nel presente storico gli sviluppi futuri delle scelte coniugali e familiari, ma più precisamente perché egli trova la sorgente ispiratrice del suo insegnamento nella voce
dello Spirito. Punto centrale e decisivo del suo insegnamento è la spiritualità, ossia
la «vita secondo lo Spirito» tipica di quanti celebrano e vivono il matrimonio «nel
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23 maggio 1992: un gruppo di liceali palermitani sta festeggiando in piscina, quando
dalla tv giungono le immagini della strage di Capaci. Federico è uno di quei ragazzi.
Mesi dopo Federico incontra il prof di religione: Padre Pino Puglisi che lancia al
ragazzo l’invito ad andare a Brancaccio a dargli una mano con i bambini strappati ai
“padrini” del quartiere. Quella sera tornerà a casa senza bici - gliela rubano -, con il
labbro spaccato da un pugno e con la sensazione di dover ricominciare da capo: dal
buio dei vicoli controllati da uomini senza scrupoli; dalle vite spesso disperate, sempre durissime, ma talora felici di Francesco, Maria, e tanti altri... Fino al 15 settembre
1993: il giorno del 56° compleanno di padre Pino, lo stesso in cui viene ucciso. Il
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ragazzo, chiamato a cercare e difendere ciò che, in mezzo all’inferno, inferno non è.
■ L’erede del tempo di Franco Scaglia
Piemme, pag.252 - 16.50 euro
Padre Matteo è stanco. Il suo sogno di pace, ciò in cui ha creduto, per cui ha combattuto, sembra essersi spento, sepolto dai conflitti, dal disinteresse, dall’impossibilità
di trovare un accordo tra israeliani e palestinesi. Per questo decide di abbandonare
tutto. Prima di partire, però, Matteo viene coinvolto in due strani incidenti. Inizialmente non se ne cura, ma quando un suo amico israeliano viene assassinato dopo
avergli rivelato di essere sulle tracce dell’ultimo erede dei Camondo, potente famiglia
ebrea sterminata ad Auschwitz, Padre Matteo comprende di essere di fronte a una
verità che fa paura a molti e che potrebbe mettere in pericolo la sua stessa vita. Un
nuovo appassionante romanzo d’intrigo che si snoda nelle tre grandi città eterne:
Gerusalemme, Roma, Istanbul.
■ La libraia di Fulvia Degl’Innocenti
San Paolo, pag. 210 - 15 euro
È sera. Una giovane donna di nome Lia ha appena chiuso la saracinesca di una piccola libreria e si trattiene al suo interno. Passa in rassegna i suoi libri, fino a che uno in
particolare la riporta con la memoria a quando aveva 11 anni, alla notte in cui aveva
deciso di scappare dalla casa dei genitori affidatari. Da qui in poi si dipana la storia
di Lia, una ragazza ribelle dalla vita complicata. Sarà l’incontro con una misteriosa
libraia e con i libri a trasformare la sua vita...
21
Anagrafe Parrocchiale - settembre 2014
Parrocchia SS. Nazaro e Celso
Battesimi
• Barile Devis
• Bellotti Gaia
• Giongrandi Tommaso
• Laudenzi Federico
• Lucchi Anna Vittoria
• Mongiardo Francesco Salvatore
• Panizza Matteo
• Tavani Sebastian
• Zicari Matteo
Matrimoni
• Scazzosi Stefano/Lonati Daniela
• Capocefalo Mario/Tamburo Nadia
• Mirra Damiano/Francavilla Roberta
• Toni Alessio/Liviero Patrizia
• Alberghini Marco/Santise Pamela
• Balestri Marco/Ceserani Miriam
Defunti
• Moscardo Lina
• Zappa Angela
• Carcano Aurelio
• Arcudi Maria • De Benedetto Maurizio
85
89
78
54
76
Parrocchia Madonna Pellegrina
Battesimi
• Redondi Elisa
• Porro Leonardo
• Zanovello Emma
• Meda Cristian
• Boscia Carlotta
Defunti
• Fresta Giuseppe
• Bartezaghi Ada
• Bonioli Luigia
81
88
88
La Lucerna
centro culturale
Il Centro Culturale La Lucerna propone, per domenica 30 novembre dalle 16 alle 17.30 circa in oratorio a S. Martino, un breve corso sul significato
e la preparazione dei presepi per ragazzi, adulti e
famiglie. Dopo una spiegazione sulla simbologia
delpresepe,cisarannodelledimostrazionipratiche
su come utilizzare facilmente materiali poveri per
costruire tutti i particolari del presepe.
“Un pomeriggio insieme”
Programma del mese di ottobre del Gruppo Terza Età
Mercoledì 12 Novembre
Domenica 16 Novembre,
1° di Avvento: Pellegrinaggio di mezza giornata alla “Madonna di Caravaggio” (BG)
alle ore 15 Vesperi in Chiesa
Domenica 23 Novembre alle ore 15 Vesperi in Chiesa e festa dei compleanni del mese
Mercoledì 26 Novembre alle ore 15 Momento di spiritualità – incontro di Catechesi
Domenica 30 Novembre alle ore 15 Vesperi in Chiesa e festa dei compleanni del mese
Calendario delle S. Messe
22
Parrocchia SS. Nazaro e Celso novembre 2014
1 sabato
Ore 8 Lonati Germano
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11 S. Messa
Ore 15.30 Processione al Camposanto
Ore 18 Restelli Lorenzo,
Grassi Riccardo e Luigi
Tutti I Santi
2 domenica
Ore 8 S. Messa
Ore 9.30 S. Messa per i combattenti defunti
Ore 11 S. Messa
Ore 15.30 S. Messa al Camposanto
Ore 18 S. Messa
Commemorazione dei Fedeli Defunti
3 lunedì Ore 8 Marchetti Celso e Colombo Rosa
Ore 18 Sonzogni Pietro, Lazzati Antonia
e fam., Marchetti Carlo, Calciago Paola,
Carlo e fam.
4 martedì Ore 8 Costa Aurelio e Baroni Carolina
Ore 18 Marnati Enrico e Nicora Angela
S. Carlo Borromeo
5 mercoledì Ore 8 Imboldi Alessandro e Galetti Laura
Ore 18 Bresciani Giovanni, Mario, Ottavia,
fratelli, sorella, cognate e nipote
15 sabato Ore 8 Lazzaroni Aldo
Ore 18 Gualeni Marta, Grecchi Antonio e Lino
16 domenica Ore 8 Cattaneo Pierino, Colombo Ernesta
Ore 9.30 Tripi Giuseppe
Ore 11 per i def. della classe 1934
e in particolare per Lazzaroni Giuseppe
Ore 18 def. Classe 1958, Carcano Aurelio
I di Avvento
17 lunedì
Ore 8 Lonati Edoardo,
suor Maria Edoardina e fam.
Ore 18 Martinelli Irma Maria e Podini Gaetano
18 martedì
Ore 8 Sisti Enio
Ore 18 coniugi Bonfiglio Aldo
e Viganò Teresa e fam. Caronni
19 mercoledì Ore 8 Biasini Erika Chiara
Ore 18 Lenti Luca
20 giovedì
Ore 9 S. Messa
Ore 18 Molino Bonaventura,
Pisano Carmela, Gregorio Bartolomeo
21 venerdì
Ore 18 Caruso Angela e Angelo
22 sabato
Ore 8 Peri Maria Frà
Ore 18 Andreini Luciana
6 giovedì
Ore 9 S. Messa
Ore 18 Fontana Alfredo, Sisti Giuseppe e fam.
7 venerdì
Ore 18 def. Gruppo Sportivo Forloni,
Forloni Giuseppe, Zocca Silvio, Bigatti
Pierfrancesco, Cislaghi Maurizio, Galetti
Giacomo, Pettinari Lazzaro, Bartezaghi Lino
8 sabato
Ore 8 Peverada Giuseppe
Ore 18 Landini Antonia
e Pascoluti Romolo, def. Classe 1945
9 domenica
Ore 8 Fagnani Francesco e fam. Villa
Ore 9.30 De Agostini Livio, Sandro,
Carsenzuola Alessandro ed Emma
Ore 11 Della Vedova Ambrogio
e Pasquali Rosida
Ore 18 Pirovano Luigi
Nostro Signore Gesù Cristo
Re dell’Universo
10 lunedì
Ore 8 Cislaghi Angelo, Marnati Modesta e figli
Ore 18 Freri Giovanna e Montani Carlo
27 giovedì
Ore 9 S. Messa
Ore 18 Cossia Luigi, Imboldi Emma,
Imboldi Ernesto, Restelli Colombina
11 martedì
Ore 8 Girotti Carlo ed Enrica
Ore 18 Cerniglia Nicasio e Cecala Maria Nunzia
28 venerdì
Ore 18 Landini Giuseppe,
Carsenzuola Angelina e fam.
12 mercoledì Ore 8 Suor Fiorina Fra’
Ore 18 Ferrami Bruno
29 sabato
Ore 8 coniugi Maria e Gildo Cozzi
Ore 18 Franco e mamma
13 giovedì
Ore 9 S. Messa
Ore 18 fam. De Paoli Silvana, Liliana e Omar
14 venerdì
Ore 18 Oldani Pietro e Maria Baroni,
Maria Oldani Pirovano
30 domenica Ore 8 S. Messa
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11 def. Classe 1940
Ore 18 Bernasconi Giuseppe e Pedroli Maria
III di Avvento
23 domenica Ore 8 Scorati Egidio, Baroni Stella
Ore 9.30 S. Messa
Ore 11 Girotti Camillo e Cecilia
Ore 18 Oldani Silvia, Vittorio e Carolina
II di Avvento
S. Battesimo
24 lunedì Ore 8 Crivelli Guido e Montani Esterina
Ore 18 Arcudi Maria
25 martedì
Ore 8 S. Messa
Ore 18 Ruggiero Francesco,
Luigi, Carmela e Biagio
26 mercoledì Ore 8 S. Messa
Ore 18 Villa Luigi, Villa Ermanno
e Scolari Caterina
23
Caldendario delle S. Messe
Parrocchia Madonna Pellegrina novembre 2014
1 sabato
Ore 8, 30 S. Messa
Ore 9,30 S. Messa (Brughiera)
Ore 10,30 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
Tutti I Santi
2 domenica Ore 8,30 S. Messa
Ore 9,30 S. Messa (Brughiera)
Ore 10,30 S. Messa
Commemorazione
dei Fedeli Defunti
3 lunedì
Ore 8 Antonini e Galbani
4 martedì
Ore 8 Ranfi Angelo
S. Carlo Borromeo
5 mercoledì
Ore 18 Fam. Garavaglia Michele
e Osnaghi Ernesta, Bartezaghi Ada,
Ciccone Nicola, Cattaneo Giovanni Battista,
Richichi Mario
6 giovedì
Ore 8 Consorelle defunte
7 venerdì
Ore 8 Riva Abele
e Gianelli Massimina
8 sabato
Ore 8 S. Messa
Ore 18,30 Frattini Luigia, Ferrara Lucrezia,
Ripamonti Ernesto
9 domenica
Ore 8,30 Prestigiacomo Ninfa,
Gibiso Mario e Angelo, Pierina,
Gina, Anna, Benedetto e Piero,
fam. Visentin e Genovese
Ore 9,30 Ambrogio, Marina,
Ernesto Gambarè ,
50° matrimonio
Carlucci Luigi e Brescia Dina (Brughiera)
Ore 10,30 S. Messa
Ore 15.30 S. Battesimo
Nostro Signore Gesù Cristo
Re dell’Universo
10 lunedì
Ore 8 S. Messa
11 martedì
Ore 8 S. Messa
12 mercoledì
Ore 18 Poletti Armando
e Risoleo Giovanni,
De Carli Angelo, Domenico e Linda,
Negrisolo Anacleto e Noemi
13 giovedì
Ore 8 Fam. Gianni Mangiarotti,
Fam. Piero Vailati
14 venerdì
Ore 8 S. Messa
15 sabato
Ore 8 Riva Giovanna
Ore 18,30 Zangari Francesco,
Montani Carlo, Guzzetti Maria,
Beolchi Gaetano
e Morelli Maria
16 domenica Ore 8,30 Redondi Fabio, Maiorano Felice,
Fam. Bettini e Redondi ,
Di Criscenzo Francesco, fam. Albini e Ciceri
Ore 9,30 Giuseppe, Gianmario, Riccardo,
Vincenzo, Ombretta e Alessandro
(Brughiera)
Ore 10,30 S. Messa
I di Avvento
17 lunedì
Ore 8,00 Carbonato Olindo e Zucco Maria
18 martedì
Ore 8 S. Messa
19 mercoledì Ore18 S. Messa
20 giovedì
Ore 8 Micheli Pietro, Alfredo e Antonio
21 venerdì
Ore 8 Scaffidi Barbara,
Casamento Marianna e Scaffidi Domenico
22 sabato
Ore 8 Radice Giovanna e fam.
Ore 18,30 Bartezaghi Rosa
e Pigliafreddo Mario
23 domenica Ore 8,30 S. Messa
Ore 9,30 Daniele Piazzola,
Ranieri Maria Rosaria e Giuseppe (Brughiera)
Ore 10,30 S. Messa
II di Avvento
24 lunedì
Ore 8 S. Messa
25 martedì
Ore 8 S. Messa
26 mercoledì Ore 18 Maggiolini Domenico, Cirillo,
Gian Carlo e Cassani Vincenza
27 giovedì
Ore 8 Domenico, Chiara e Giuseppe
28 venerdì
Ore 8 Viganò Felice
29 sabato
Ore 8 S. Messa
Ore 18,30 Pedroli Ernesto
e Confalonieri Albina
30 domenica Ore 8,30 S. Messa
Ore 9,30 Fracchiola Cleto e Renato,
Meda Ines e Ambrogio (Brughiera)
Ore 10,30 S. Messa
III di Avvento
GIORNATA DIOCESANA CARITAS
Domenica 9 novembre 2014
Pane
e parola
“Voi stessi date loro
da mangiare”
(Mc 6,37)
Fede cristiana, Eucaristia,
responsabilità sociale
Che cosa è pane, che cosa è nutrimento per gli uomini, di che
cosa si nutrono? Gesù aveva un’attenzione spiccata per le folle
senza pane e ci ha anche insegnato a chiederlo nella preghiera al
Padre che è nei cieli, ma con tutta la sua vita ci ha pure insegnato
che non di solo pane si vive, ma anche di parole alte, che mettono
in moto i sogni e la vita. Quante volte lo abbiamo sorpreso nelle
pagine dei vangeli nell’atto di nutrire le folle, nutrire di parola e,
insieme, di pane. Ma nei suoi pensieri il pane non è mai un pane di
accumulo e, nemmeno un pane che piova dall’alto magicamente:
nasce da una fatica e sfocia in una condivisione, A farci grandi non
tanto il pane che si riceve, ma il pane che si dona.