ITINERA 2013|2014

ITINERA 2013|2014
UNA MOSTRA VENTINOVE ARTISTI CONTEMPORANEI DIECI CITTA’ D’ARTE III EDIZIONE
benevento.caprese michelangelo.forlì.gubbio.la spezia.fabriano.perugia.napoli.rapolano terme.taranto
ARTAntis
ITINERA 2013|2014
UNA MOSTRA VENTINOVE ARTISTI CONTEMPORANEI DIECI CITTA’ D’ARTE III EDIZIONE
benevento.caprese michelangelo.forlì.gubbio.la spezia.fabriano.perugia.napoli.rapolano terme.taranto
Mostra a cura di
Matilde Orsini
Vincenzo Silvano
con la collaborazione di
Artantis Associazione Culturale, Napoli
NautArtis Associazione Culturale, Gubbio
Testi di
Carmen De Stasio
2013.2014
2013.2014
ITINERA
Mostra a cura di
Matilde Orsini
Vincenzo Silvano
Testi di
Carmen De Stasio
Enti promotori
Artantis.Associazione Culturale, Napoli
www.artantis.it
Artantis.info Bimestrale d’Arte
www.artantis.info
Nautartis Associazione Culturale, Gubbio
www.associazionenautartis.it
Ideazione
Matilde Orsini
Vincenzo Silvano
ARTAntis
www.artantis.info
TRIMESTRALE D’ARTE
Progetto grafico e impaginazione
zeroottounografica, Napoli
www.zeroottounografica.it
Stampa
Officine Grafiche
Francesco Giannini & Figli S.p.a, Napoli
Ringraziamenti
Comune di Caprese Michelangelo
Comune di Fabriano
Comune di Gubbio
Terme di Rapolano, Siena
Dottor Gilberto Madioni
Dott.ssa Grazia Nuzzi
© 2013 Artantis.Associazione Culturale
www.artantis.it
© 2013 Artantis.info
www.artantis.info
© 2013 Nautartis Associazione Culturale
www.associazionenautartis.it
info
Arte. Variabile prospettica di civiltà
Il tempo dell’arte si appropria di spazi di civiltà. Attraverso le conoscenze minimali conquista territori che divergono dalla rimembranza alla scena dell’illimitato procedere. Esclude le finitezze perché vive sostanzialmente sul filo di
un eterno cominciamento. Questa l’arte ambita da Aby Warburg; fertilizzata
(probabilmente) dalle intonazioni della letteratura di un XIX secolo cadenzato
secondo innovative protuberanze pragmatiche a contrasto con l’icono-ideologia “esterna” allo spazio finitesimale della realtà del vivere.
Giunta quest’anno alla terza edizione, Itinera sembra sostenere tale tendenza.
Non ci sono ostacoli all’artista nel darsi una svolta ogni volta confacente alle sue
percezioni. E questo è l’intento secondo cui gli artisti in vetrina dispongono una
personale specularità di sentire e concepire che si distanzia dalle altrui ritmicità,
con le quali s’incontra per reticolare prospettive che, sempre, rincorrono un
grande merito: parlare la voce della realtà da un’angolazione che non è mai
esaustiva e né si esaurisce, se non come procedimento in continua costruzione.
In quest’ottica tutto subisce scardinamento e rigenerazione: l’astratto non è
compiacimento di astrazione, ma guida nella condivisione, la cui scaturigine è
nella complessità delle fonti. In stessa maniera, alla modalità dal vero non corrisponde l’infiltrazione icastica del realismo. La penetrazione del reale è intesa
perché altri traggano spunto per dar forma a una forma di arte di specifica maternità. Ancora, l’onirico non segue tratti fissativi di un sogno inclinato a escludere le circostanze, utilizzate, invece, come emblemi di un flusso di penetrazione
univoca del reale. In tal senso ciascun artista risulta osservatore-percettore di un
territorio scelto a suggerimento per nuove territorialità.
Non è incanto liberarsi da stereotipi. Occorre esperienza e osservazione, oltre
che sperimentazione. Soprattutto, occorre l’autostima che conduca al riconoscimento della personalità artistica, riconoscibile non tanto nell’originalità visuale quanto nella sensibilità da coniugare con quella che definisco “nuova e
comprensivo-capiente situazione”. Se l’opera presenta dimensioni tali da rigenerare o generare una grandezza misurabile in relazione all’ambiente, spetterà
allo stesso artista (non esecutore prossemico) secernere materia per dar vita al
luogo particolare dell’ambiente, con una nascita-rinascita continua. E presentarsi così diverso (con un grado via via superiore di comunicabilità con se stesso,
innanzi tutto) per la variabilità e non solo la varietà delle storie da raccontare.
Per questo i modelli sortiscono una diversità di fruizione. Talune opere appaiono
giochi cosmici; altri legati alla ludicità che allestisce una specularità della vita
“adulta” (si legga consapevole) - materica o in ascesi sognante. Asfittico risulta
non già il quadro che serra con infiltrazioni di angoscia. Asfittico è quando il gigante - come è intesa la propria opera - si disperde con una visualità finalizzata
al semplice decoro ammirativo. Privo di sostanza.
La cultura del crederci è fondamentale perché l’arte sia ribollimento di esordi.
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Tale condizione comporta la traslazione della propria voce non già in raccoglimento di densità modellanti icone, ma in primarietà della parola che ciascuna
opera cela o diffonde perché l’osservatore ricerchi se stesso, non necessariamente per riconoscersi.
Arte, soprattutto, è intenzione; dinamicità che dispone la percezione a due
voci. Ciascuno come allievo. Ciascuno come maestro. Ciascun’opera deve
contenere una progettazione che risulti efficace per nuove traslazioni. In questo
modo ciascun’opera s’identificherà con un prototipo che non si chiuda in sé.
Stabilisce, dunque, l’arte degli obiettivi che consentono all’autore di diffondere
le sue esemplarità in un territorio crescente, da pensare e per pensare. L’amicalità con i territori è una delle caratteristiche essenziali perché l’arte sia non
un cimelio serrato e nascosto, né maschera. L’artista riconosce il suo intento
nel suo ruolo. La valenza ha il primato di gestire la situazione in accrescimento,
come modello in sé e per se stesso. Perché ogni opera sia costruzione esemplare. Esempio per acquisire nuove terre e con quei colori pensare alla grandiosità
che l’arte riveste come strategia di comprensione e variabile prospettica di
tutta una civiltà.
A distinguere l’azione artistica dal sognare idealista sono serietà e puntualità
con cui si accede frontalmente rispetto alla realtà che dispone al suo interno rinnovato pezzi dell’esistenza in coesistenza con le imponenze che l’occhio
inanimato nel delineare un progetto visivo non può gestire. Di tutt’altra natura
il procedere “artista”: guarda e vede, ma sensibilmente assimila e visivamente
corregge con un’animosità competitiva gli aspetti percepiti e percepibili nella
sua zona di luce, dalla quale non sono esenti immaginazioni e plurimi stati di
creatività.
Si tratta di una particolarissima competizione sostenuta dalla capacità di disporsi e proporsi come progetto. L’operazione dell’arte si configura quale punto d’inizio che stordisce sovente per la capacità di enucleare argomentazioni
mediante privatissimi idiomi. Insistendo sul fatto che punto fermo sia la presenza
coeva di una base solida e di un rapporto con le dimensioni del termine, l’artista anticipa sui tempi d’immaginazione. Egli modifica, lima, trasporta oltre il
suo idioma con una tendenza a ereditare l’intorno. Assimila le somiglianze e, al
contempo, giustifica la trasversalità che pure distingue le congruenze.
A un’identicità inesistente risponde, invece, l’insistenza di motivazione e ambiente personale. Dimensione ed energia sono essenze che distinguono la fruibilità dell’opera. Non già la pesantezza, quanto la leggerezza, la fluidità discorsiva che essa imprime come azione condivisibile nel luogo rigenerato pur nelle
incrinature.
E’ nel piacere del fare che si attualizza il riscontro all’intenzione. In tal senso
acquista una nuova terminologia non solo la dimensione ma anche il tempo di
realizzazione. Taluni detengono il progetto e lo portano in superficie; altri permettono all’esteriorità di infrangere lo specchio e di collocarsi secondo un proprio ordine all’interno dell’opera. Starà alla tenacia espressiva inserire particelle
di verità personale che siano percettibili al pubblico come quadro comprensibile e non necessariamente comprensivo - qualità che sovente prepara a una
rotondità sfiancante e distraente. Alea di conclusione per il senso dell’Arte viva.
Civiltà in vivere.
Carmen De Stasio
KATIA ANASTASI
MARCELLO ASTUTI
FERDINANDO BIANCO
MARIA ELENA BOSCHI
SILVIA CAITI
ELISA CASERINI
LUCA CASTELLANO
SILVANO CHELLINI
SERGIO DI MATTIA
AMALIA DI SANTE
BREDA CATHERINE ENNIS
GIACOMO FERRARIO
EMANUELA FRANCHIN
RENATO LIPARI
GIOVANNI MANGIACAPRA
DONATELLA MASCIARRI
LUCIO MONACO
DINA MONTESU
LEYLA AYSEL MUNTEANU
MATILDE ORSINI
FRANCESCA PANICO
ARNALDO PAUSELLI
ERMES RICCI
DAYSE RODRIGUES
FRANCESCO RUSSO
DONATELLA SALADINO
CLAUDIO SIRECI
JESSICA SODI
FEDERICA VEGGIATO
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Katia ANASTASI
Maria Caterina (Katia) Anastasi è nata a
Perugia nel 1958, ma da sempre risiede a
Gubbio. Già dalle elementari scopre la sua
passione per il disegno e dipinge da adolescente le sue prime tele a olio. Diviene allieva del Maestro Don Giuseppe Borio, parroco-pittore eugubino. Dipinge ed espone;
tuttavia, a causa di alcune vicissitudini familiari è costretta ad interrompere il suo cammino artistico. Da alcuni anni, anche grazie
alla collaborazione con l’Associazione Nautartis, riprende a dipingere ed a partecipare
a mostre collettive e concorsi d’arte ricevendo lusinghieri apprezzamenti. Allestisce
pertanto anche alcune personali con la sua
più recente produzione. Sue opere sono state pubblicate in cataloghi e riviste d’arte.
Come per magia
olio su tela, cm 80x60
Katia Anastasi
[email protected]
Con carezza ironica il circostante
è scavato nel fondo. Sistema
di avanzamento che supera la
scomposizione dell’irreale e si
carica di asindeti.
Spetterà all’artista secernere
materia per dar vita al luogo
particolare dell’ambiente, con una
nascita-rinascita continua.
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Lo spaventapasseri
olio su tela, cm 50x40
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Marcello ASTUTI
E’ nato nel 1962 a Siracusa. Nel 1979 si trasferisce a Taormina (ME) dove vive e lavora. Ha
cominciato la carriera di fotografo venticinque anni fa. Nel 1997 la prima occasione di
far conoscere le sue opere al pubblico, con
una mostra presso la galleria “Il Gabbiano”
di Messina a cui seguirà a Taormina la mostra “Elogio del gesto”, del 1999. Nel frattempo pubblica, su commissione, alcuni volumi
fotografici. Nel 2002 il Comune di Taormina
acquisisce un’intera collezione di opere a
colori dal titolo “Il giardino della luce” che
fanno ora parte della collezione della Biblioteca Comunale. Dal 2004 conduce una
ricerca che consiste nel riprendere immagini
dalla televisione (musa ispiratrice), miscelate con immagini della tradizione classica in
particolare dell’arte greca. Da qui nasce la
possibilità di contaminazione tra aspetti “alti”
del mondo classico ed elementi “bassi” della
cultura popolare e della realtà contemporanea, evidenziando il fascino del caos legato
all’immaginario metropolitano accostato
all’antico tema filosofico della lotta degli
opposti: la coincidenza ideale e plastica di
dinamismo e immobilità. Questa ricerca viene esposta in numerose mostre e rassegne di
carattere nazionale ed internazionale.
L’invenzione collettiva (after Otto Geleng), 2013
tecnica mista su tela
Marcello Astuti
Art Promoter/ Art Advisor: Grazia Nuzzi
E-mail: [email protected]
Lo spirito osservativo-ricettivo
d’artista modifica la realtà;
ne assimila l’energia spaziale
per divenir parte attiva di una
complessa condizione che
non segue tratti fissativi di un
sogno inclinato a escludere le
circostanze, utilizzate, invece,
come emblemi di penetrazione
univoca del reale.
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Lo spirito di avventura, 2013
tecnica mista su tela, cm 50x50
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Ferdinando BIANCO
Nato nel 1943, laureato in Medicina, è stato da sempre sensibile alle arti pittoriche.
Parallelamente all’attività professionale, ha
sempre dipinto e scolpito. Ha frequentato
lo studio di Salvatore Emblema dal 1966 al
1970 e successivamente la bottega di Pietro Pace dal 1974 al 1976. Grazie a queste
ed altre esperienze ha coltivato una intensa
ricerca artistica, che dal 2006 è diventata il
suo principale impegno, alternando ricerche coniche (paesaggi e ritratti) a ricerche
aniconiche, sempre cariche di una intensa
matericità. Intensa, negli ultimi anni, l’attività
espositiva che lo ha visto presente in mostre
personali e collettive in diverse città italiane.
Vive ed opera a d Avigliano (PZ).
Architettura
acrilico e polimaterico su tavola, cm 70x50
Ferdinando Bianco
www.biancoferd.it
[email protected]
Sincerità visiva con le pienezze di
primo Novecento in compiutezza
e rarefazione cromatica.
Dissolvenza e assolvenza sono
tratti di continuità. Sta
alla tenacia espressiva inserire
particelle di verità personale che
siano percettibili al pubblico come
quadro comprensibile.
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Impressione paesaggistica
tecnica mista su tavola, cm 50x70
2013.2014
2013.2014
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Maria Elena BOSCHI
Diplomatasi presso l’Istituto Statale d’Arte
per la Ceramica di Faenza, ha partecipato
a numerose mostre collettive ed ha allestito personali in Italia e all’estero. Sue opere
sono inoltre regolarmente presentate in fiere
d’arte contemporanea. Il suo spettro di azione abbraccia la pittura, la scultura, il mosaico, la grafica e, soprattutto, la ceramica,
con una particolare predilezione per la tecnica Raku. E’ presente in varie pubblicazioni
d’arte. Vive ed opera a Faenza.
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Scultura/Base per lampada
ceramica raku
Maria Elena Boschi
www.elenaboschi.com
[email protected]
L’artista manipola la materia e
ne rivela la dinamicità. Cattura
l’esistente e ne forgia le
potenzialità innate.
L’amicalità con i territori è una delle
caratteristiche essenziali perché
l’arte sia non un cimelio serrato e
nascosto, né maschera.
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Scultura/Elaborazione di ciotola
ceramica raku
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Silvia CAITI
Silvia Caiti inizia il suo percorso di ricerca artistica nei primi anni novanta, frequentando
un corso di disegno presso l’Istituto d’Arte di
Ancona. Successivamente il suo impegno
nel campo dell’arte la porta a sperimentare diverse tecniche pittoriche e perfeziona
la sua abilità con l’assidua frequentazione
di atelier di alcuni affermati artisti. Dai primi
anni del duemila si avvicina inoltre alla scultura, avvalendosi della lezione dello scultore
Max Squillace, che le insegnerà le basi del
modellato. Ha inoltre frequentato, nel 2007,
uno stage di ceramica Raku. Ha al suo attivo numerose mostre e partecipa a rassegne d’arte contemporanea ed a concorsi
riscuotendo apprezzamenti e segnalazioni.
Vive ed opera ad Ancona.
I templari
tecnica mista su tela, cm 40x40
Silvia Caiti
www.silviacaiti.it
[email protected]
Non ambisce l’artista a liberarsi
dell’energia fantastica. Nell’azione
del “creare” modella idee che
incidono lo spazio con una
scrittura che rinvia e rinforza
l’esplorazione ricercativa.
La voce della realtà in continua
costruzione.
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L’invisibile
tecnica mista su tela, cm 40x40
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Elisa CASERINI
Elisa Caserini, pittrice, da sempre si misura
con stili e tecniche differenti, affinando la
sua ricerca attraverso svariati soggetti, privilegiando, in particolare il paesaggio e la
ritrattistica. Espone sin dai primi anni novanta. Numerose le mostre personali e collettive, allestite in Italia e all’estero. E’ presente
in cataloghi e pubblicazioni d’arte. Sulla sua
attività hanno scritto numerosi critici d’arte,
tra cui: Francesca Mariotti, Andrea Diprè,
Francesco Giulio Farachi, Alessandra Mazza,
Flora Losito, Donato Conenna. Vive ed opera a Codogno (LO).
Il mio fosso
acrilico su tela, cm 50x50
Elisa Caserini
www.elisacaserini.com
[email protected]
Alla modalità “dal” vero non
corrisponde l’infiltrazione icastica
del realismo. L’occhio si appropria
della percezione lirica che emana
dall’algidità del paesaggio. E’
scena di continuità a rimandi di
un gesto intenzionale assimilato
nell’immagine dal carattere
spontaneo.
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Sestriere
pittoscultura, cm 50x50
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Luca CASTELLANO
Luca Castellano è nato nel 1975 a Napoli,
dove frequenta l’Istituto d’Arte “Umberto
Boccioni”. La sua cultura e la sua formazione artistica si completano attraverso le frequentazioni di artisti di fama nazionale ed
internazionale. Intensa la sua attività creativa e sperimentale sia in ambito pittorico che
grafico, grazie anche all’attività pubblicitaria svolta per alcune aziende napoletane.
Da alcuni anni si dedica completamente
alla pittura: una continua ricerca lo porta
ad analizzare il lavoro dei writers e la pittura messicana, traendone spunto per le sue
opere. Ha al suo attivo numerose mostre
personali e collettive e sue opere sono state
pubblicate e recensite in cataloghi e pubblicazioni d’arte. Vive ed opera a Napoli.
Emanuele, 2008
tecnica mista su cartone, cm 50x50
Luca Castellano
[email protected]
Non esistono status quo
condizionanti nell’arte. I passaggi
esperienziali sostengono la
disarticolazione dello sguardo
in riprese di una storia che
intreccia i tempi.
Assimila le somiglianze e, al
contempo, giustifica la trasversalità
che pure distingue le congruenze.
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Alieno 2, 2008
tecnica mista su cartone, cm 70x50
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Silvano CHELLINI
Silvano Chellini è nato a Firenze nel 1930.
Pittore, ha al suo attivo numerose mostre
personali e collettive in varie città italiane.
Importante la sua presenza alla mostra “Museo dei Musei” al Palazzo Strozzi di Firenze
nel 1988 e la personale “Omaggio a Bosch”
presso lo spazio culturale Geas della stessa
città. Tra le mostre più recenti si segnalano
quelle del 2004 (L’incanto ritrovato) e del
2007 (Il giardino delle delizie), allestite presso il Chiostro della Pieve dio San Leolino a
Panzano (FI). La sua pittura testimonia la
passione per la grande tradizione pittorica,
espressa attraverso tecniche antiche grazie
alle sue conoscenze e all’esperienza. Ha realizzato opere su commissione, collaborando con architetti ed interior design. Vive ed
opera a Firenze.
Frutta
olio su tela, cm 40x50
Silvano Chellini
[email protected]
E’ nel piacere del fare il
riscontro all’intenzione.
Non c’é definitività nell’arte.
Mescolanza e rimandi sono
conquiste dell’artista lungo sentieri
idonei alla scelta. Una scelta
che, nel preziosismo, rielabora un
ordine classico nella dominanza
dell’equilibrio formale.
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Fiori
olio su tela, cm 60x70
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Sergio DI MATTIA
Sergio Di Mattia è nato nel 1961 a Calgary (Alberta) in Canada. Nel 1982 si trasferisce nella sua terra d’origine: l’Abruzzo. Ha
partecipato a varie collettive che si sono
tenute, tra le altre, a Teramo, Roma, Riccione, Forlì, Mosciano, Venezia, Foggia. Tra le
mostre più significative si segnalano quella
tenutasi presso la Fortezza di Civitella del
Tronto e la mostra personale presso il Palazzo Ducale di Atri. Recenti le sue presenze a
New York e alla X e XI Edizione di Vernice
Art Fair a Forlì. Tra le collettive recenti quelle tenutesi in prestigiose sedi in importanti
città d’arte, come Agrigento, Lecce, Benevento, Imola e la mostra “Arte ai Bastioni” curata da Carmen De Stasio a Brindisi.
Vasta la sua bibliografia, con recensioni di
numerosi critici e personalità della cultura. E’ il fondatore del movimento artistico
denominato “Ripaismo”. Vive ed opera a
Castellato (Te).
Ripaismo. Fiore di Ripattoni 420, 2012
tecnica mista su tela, cm 50x50
Sergio Di Mattia
www.ripaismo.it - www.thebluedoor.it
[email protected]
In materiche impressioni l’artista
scompiglia la percezione
della natura, rappresentata
nelle complessità esistenziali.
L’operazione dell’arte si configura
quale punto d’inizio che stordisce
sovente per la capacità di
enucleare argomentazioni
mediante privatissimi idiomi.
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Ripaismo. Fiore di Ripattoni 318, 2011
tecnica mista su tela, cm 100x70
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Amalia DI SANTE
Nata a Teramo, ha iniziato l’attività artistica ed espositiva nei primi anni Settanta ed
ha raggiunto traguardi prestigiosi nel campo della pittura. Ha esposto in varie mostre
personali e collettive ed ha partecipato
a numerosi concorsi nazionali, ottenendo
premi e raccogliendo consensi di critica e
di pubblico. Tra le città in cui ha esposto
si ricordano: Teramo, Martinsicuro, Chieti,
Pescara, Sulmona, Caserta, Cesena, Firenze, Forlì, Salsomaggiore, Napoli, Modena,
Bergamo, Verona, Torino. Le sue opere
sono inoltre regolarmente esposte nelle più
importanti fiere d’arte contemporanea nazionali. Vasta la sua bibliografia, con recensioni di numerosi critici e personalità della
cultura. Vive ed opera a Castellato (Te).
Chiare, fresche et dolci acque ..., 2010
olio su tela, cm 80x70
Amalia Di Sante
[email protected]
In fuga, sospesa nel traguardo
dell’esserci é l’artista, concentrata
tra forme di pensiero in prospettiva
sintetica. E’ il tentativo di traslare la
propria voce non già in
raccoglimento di densità
modellanti icone, ma in primarietà
della parola che ciascuna opera
cela o diffonde.
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Maternità sognata, 1994
olio su tela, cm 60x70
2013.2014
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ITINERA
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Breda Catherine ENNIS
Nata a Dublino, Breda Catherine Ennis si è formata all’Accademia delle Belle Arti di Roma
(pittura e incisione), alla Pontificia Università
Gregoriana (Diploma - Beni Culturali della
Chiesa) e alla Calcografia Nazionale (Laboratorio per la Ricerca Sperimentale sull’incisione). Fra le circa quaranta mostre (personali e
collettive) ci sono quelle nel Complesso Monumentale S. Michele a Ripa di Roma (1989),
Palazzo dei Priori di Perugia (1991), Galway
Arts Festival (1993), Galerie du Faouedic, Bretagna, Francia (1996), Complesso del Vittoriano a Roma (2000), Museo Tuscolano (Scuderie Aldobrandini) Frascati (2004), Louvain
Institute for Ireland, Leuven, Belgium (2007)
inaugurata dal Presidente dell’Irlanda (Dr.
Mary McAleese), Palazzo Comunale di Todi
(2011), infine Palazzo Valentini a Roma (2012).
Collaboratrice della Radio Vaticana, Breda
Ennis ha pubblicato articoli per il “Journal
of Sacred Architecture” (Notre Dame USA).
L’artista è stata incaricata dall’Ambasciata
d’Irlanda presso la Santa Sede di provvedere
alla creazione di un altare e un leggìo per la
cappella dell’Ambasciata. La Ennis è stata
insignita del Premio Accademies of Europe
Exhibition 1989 e del Premio della Critica alla
VI Edizione della Targa d’Oro Città di Gubbio
2012. Sue opere sono presenti in collezioni
pubbliche e private e sono state pubblicate
in cataloghi e riviste specializzate.
Red sky at night, 2012
pastelli morbidi e carboncino su carta Fabriano, cm 15x19
Breda Catherine Ennis
www.bredaennis.com
[email protected]
Distante dal travolgimento di
increspature fisiche, l’artista
riprende turneriane soffuse
liquidità; si appropria della luce e
lascia che la luce sostenga il
corpo della sua arte per accedere
alla traduzione del reale
per dar forma a una forma di arte
di specifica maternità.
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Celestial sunset, 2012
pastelli morbidi e carboncino su carta, cm 11x16
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Giacomo FERRARIO
Giacomo Ferrario è nato a Ginevra, in Svizzera, nel 1982, da madre siciliana e padre di
origini calabresi. Il padre, deceduto in seguito ad un tragico incidente in moto, dipingeva paesaggi ma non ha mai parlato con il
figlio di pittura finché era in vita … Giacomo
Ferrario ha frequentato l’Istituto di Agraria
ma attualmente il suo lavoro è quello di parquettista. Pensando al padre e alla sua pittura, è in lui scattato un irrefrenabile desiderio di dipingere. Inizia così la sua ricerca, che
lo vede impegnato a dipingere paesaggi
monocromatici privi di personaggi per passare al ritratto in bianconero. Autodidatta, è
teso nella ricerca di una sua identità artistica; certamente la sua grande passione per
l’arte pittorica sarà il viatico per raggiungere, presto, una consapevole maturità. Ha al
suo attivo alcune mostre collettive di carattere nazionale ed internazionale.
Nascituro
olio su tela
Giacomo Ferrario
[email protected]
La trama delle intenzioni si dilata
dalla rotondità cui tende la forza
che gravita all’interno come roccia
che riplasma la misura d’esistenza
reale. Si appropria di spazi di civiltà.
Attraverso le conoscenze minimali
conquista territori che divergono
dalla rimembranza alla scena.
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Femminicidio
olio su tela
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Emanuela FRANCHIN
Emanuela Franchin nasce a Vigonovo (VE)
nel 1965. La passione per il disegno si manifesta sin dalla prima adolescenza e viene subito coltivata attraverso un corso biennale
professionale. Con sempre maggior trasporto per l’arte, segue annualmente i corsi di
pittura e scultura tenuti a Dolo (VE) dal Maestro Maurizio Piovan. Attualmente segue
attivamente i corsi di spatola stratigrafica
del suo tutor artistico, il Maestro Mario Salvo di Roma. Espone regolarmente in mostre
personali e collettive in Italia e all’estero e le
sue opere sono state pubblicate e recensite
in quotidiani e riviste specializzate. E’ inoltre presente in prestigiosi cataloghi d’arte,
editi tra l’altro da Mondadori e Mazzotta.
Numerosi sono i critici che hanno scritto sul
suo lavoro, tra cui: Giorgio Biheller, Orfango
Campigli, Elena Cicchetti, Sabina Fattibene,
Giorgia Gemo, Lucia Majer, Gabriella Niero,
Giorgio Pilla, Maurizio Piovan, Bruno Rosada,
Mario Salvo, Giulia Sillato, Paolo Tieto, Francesco Valma, Ezio Zanesini.
Vibrazioni, 2010
olio a spatola su tela, cm 50x50
Emanuela Franchin
www.emanuelafranchin.it
[email protected]
Le variabili d’arte trascendono la
forma ottica senza escluderla.
Nel flusso cromatico dall’apparente
spontaneità, l’immaginario è voce
d’integrazione.
Stabilisce, dunque, l’arte obiettivi
che diffondono esemplarità in un
territorio crescente, da pensare e
per pensare.
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Il mare racconta, 2012
olio e polimaterico a spatola su tela, cm 100x100
2013.2014
2013.2014
ITINERA
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Renato LIPARI
E’ nato a Milano nel 1952. Il suo percorso artistico parte dalla sperimentazione di stili e
tecniche diverse, a conferma della sua innata creatività e della sua naturale esigenza di ricerca. Nei primi anni del Duemila, abbandonata la produzione precedente, il suo
linguaggio si sposta verso una rigorosa indagine della superficie, avvalendosi dell’uso di
Euro triturati, prima definendo una concettualità di denuncia, simbolicamente drammatica, per poi spostarsi verso un versante
“analitico”. Espone in mostre personali e collettive ed è presentato nelle più qualificate
fiere d’arte contemporanea. Tra le presenze
più recenti si segnalano: 2011, Renato Lipari.
Tracce e segnali (a cura di Francesco Gallo e Giovanna Grossato), Fondazione D’Ars,
Milano; 2011, Padiglione Italia, LIV Biennale
di Venezia; 2012, Una sua ampia personale
è stata ospitata, nel dicembre 2012, nelle
sale di Castel dell’Ovo a Napoli.
Andante, 2009
euro triturati su tela, cm 30x30
Renato Lipari
www.renatolipari.it
[email protected]
Frantumazione e ricomposizione.
Intrico di riflessioni diffuse in musica,
alla quale l’arte riferisce.
Luogo concreto di idee.
Ciascun’opera deve contenere
una progettazione efficace
per nuove traslazioni. Così
s’identificherà con un prototipo che
non si chiuda in sé.
35
Come una danza, 2012
euro triturati su tela, cm 60x80
2013.2014
2013.2014
ITINERA
36
Giovanni MANGIACAPRA
Inizia la sua attività artistica negli anni ‘70.
Nella prima fase del lavoro artistico l’aspetto
figurativo è dominante, per poi essere sostituito dalla sperimentazione di materiali e
colori. Poco influenzato dalle varie tendenze
artistiche con le quali viene a contatto, giunge ad un’interpretazione personale dell’informale. Una ricerca sempre sorretta da una
rigorosa e severa ”spiritualità” al cui attento
vaglio sono sottoposti gli spessori cromatici
della materia. Le improvvise arditezze della
luce e le radicali trasfigurazioni degli oggetti del reale si traducono in un “naturalismo
estenuato” dunque. La sua pittura non è
chiusa in un mondo che guarda a se stesso
ma si riflette in un dialogo infinito, passando
attraverso le sue opere. Attualmente la sua
adesione è continua e costante sia in mostre collettive che personali, ottenendo sempre riconoscimenti dalla critica e dal pubblico. Le sue opere sono presenti in collezioni
private e pubbliche.
Rosso-bianco, 2013
tecnica mista, cm 70x60
Giovanni Mangiacapra
www.giovannimangiacapra.it
[email protected]
L’accento cromatico iniziale é su
un cromatismo imperativo che
esalta l’effetto di libertà. Nell’oggi
esso arriva a comprendere la
forma, con cui stabilisce un ordine
prospettico orizzontale-verticale.
Dimensione ed energia sono
essenze che distinguono la fruibilità
dell’opera.
37
Orme, 2013
tecnica mista, cm 70x70
2013.2014
2013.2014
ITINERA
Donatella MASCIARRI
Donatella Masciarri è nata, vive e lavora
nell’alta valle del Tevere, precisamente a
Città di Castello (PG). Artista autodidatta,
coltiva la passione per l’arte sin da adolescente. Ha al suo attivo numerose mostre
personali e collettive ed ha partecipato
con successo ad estemporanee e concorsi di pittura in Italia e all’estero, riscuotendo
sempre un notevole successo di critica e di
pubblico. Recentemente ha allestito alcune
personali, sia nella sua città che a Gubbio
e Spoleto.
38
I miei mondi
acrilico su tavola, cm 77x66
Donatella Masciarri
[email protected]
Tutto subisce scardinamento e
rigenerazione: l’astratto è guida
nella complessità delle fonti.
L’intensità sostiene la materia nel
suo tracciato. Negli spazi coloristici
è sospesa la ricerca antropica di
definire l’alterità e la mescolanza.
39
Risveglio
tecnica mista, cm 50x50
2013.2014
2013.2014
ITINERA
40
Lucio MONACO
Lucio Monaco nasce a Mosciano Sant’Angelo (TE) nel 1957. Intraprende gli studi artistici presso l’Istituto d’Arte di Teramo. Dopo
le prime ricerche figurative approda ad una
poetica che trae spunto dal cinema internazionale. Ha al suo attivo numerose mostre
personali e collettive in Italia e all’estero e
ha preso parte a premi di pittura ottenendo
sempre giudizi favorevoli sia di pubblico che
di critica. Sue opere sono state pubblicate in
cataloghi e pubblicazioni d’arte e sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane
e straniere.
Intrigo internazionale
decollage su cartone, cm 40x30
Lucio Monaco
[email protected]
Negli squarci scomposti,
nella diffrazione da oscurità
la scelta di un idioma
riconoscibile, in cui l’artista
semplifica l’abilità dei sensi come
“assurdo possibile” per alterare
la fluidità discorsiva come azione
condivisibile nel luogo rigenerato
nelle incrinature.
41
Bellezze internazionali
decollage su tavola, cm 40x60
2013.2014
2013.2014
ITINERA
42
Dina MONTESU
Nasce ad Orune (NU). Si diploma all’Istituto
Statale d’Arte di Nuoro e consegue il titolo
accademico presso l’Accademia di Belle
Arti di Sassari. Insegna discipline artistiche
presso le scuole secondarie di primo e secondo grado, continuando nel contempo la sua
attività artistica. Da diversi anni partecipa a
mostre personali e collettive, nonché a concorsi, ricevendo importanti riconoscimenti,
fra cui di recente: Premio Biennale ‘Visual
Art’ 2012 (Premio della critica), Porto Venere; Premio Biennale Gondola d’Oro,Venezia
(onorificenza per meriti artistici); Premio Biennale dell’Arte 2012, Montecarlo. Nel 2013 è
selezionata dalla galleria Wikiarte di Bologna
per un importante inserimento nel catalogo
“Sensazoni artistiche” edito da Mondadori.
Nella stessa galleria tiene inoltre una personale dal titolo “Ancora sulle trame della ricerca ...”. Ha vinto il primo premio per la scenografia della commedia dialettale sarda “Ca
no mi pungas su coro”, per conto dell’Istituto
comprensivo di Orune.
Lei è lassù che prega, 2012
acrilico su legno, cm 80x60
Dina Montesu
[email protected]
Dal rigoglio di giochi cosmici
meta-cromatici emerge il
movimento di micro-elementi
in mimesi con la scena. In questo
modo l’artista appare
diverso (con un grado via via
superiore di comunicabilità con
se stesso, innanzi tutto) per la
variabilità e la varietà delle storie.
43
Vite incrociate, 2012
acrilico su legno, cm 80x80
2013.2014
2013.2014
ITINERA
44
Leyla Aysel MUNTEANU
Nata in Romania nel 1967, si trasferisce in
Canada nel 1998. Laureata in Ingegneria a
Bucarest, ha inoltre studiato Belle Arti all’Università di Windsor (ON, Canada) e ha frequetanto un Master d’Arte alla Wayne State
University (MI, USA). Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive di carattere
internazionale. Ha partecipato inoltre con
successo a concorsi e premi d’arte contemporanea, ottenendo unanimi riconoscimenti
di pubblico e di critica. Sue opere si trovano
in collezioni pubbliche e private e sono state recensite e pubblicate in numerosi cataloghi e pubblicazioni specializzate. Vive ed
opera a LaSalle, nell’Ontario.
Tea cup
acquerello
Leyla Aysel Munteanu
www.leydanarts.com
[email protected]
Le cose in trasformazione. A queste
l’artista dà identità nuova perché
sostengano principi di narrazione
oltre il mistero delle minimalità.
Anticipa sui tempi d’immaginazione.
Modifica, lima, trasporta oltre il
suo idioma con una tendenza a
ereditare l’intorno.
45
The gate lock
Rembrandt soft pastel on wallis pastel paper
2013.2014
2013.2014
ITINERA
46
Matilde Orsini
www.associazionenautartis.it/regina_18.html
[email protected]
Matilde ORSINI “REGINA”
E’ nata a Gubbio nel 1974. Si laurea all’Università di Perugia in Ingegneria Civile Edile.
Pratica la professione per due anni dedicandosi nel contempo al suo hobby: l’arte pittorica. Rendendosi conto della sua irrefrenabile
vocazione per la pittura, decide di dedicarsi
totalmente a questa attività in quanto capisce che attraverso l’arte può dare libera
espressione alla propria personalità. Riceve
il suo primo riconoscimento importante nel
2009 al Concorso Internazionale A.U.P.I. (Albo
Ufficiale Pittori Italiani) di Milano e nel dicembre 2011 riceve a Lecce il Premio Speciale
“Diritti Umani” per la divulgazione dell’Arte
nel Mondo e il Premio Internazionale d’Arte Vincent Van Gogh. Matilde Orsini, in arte
“Regina”, oltre a dipingere, promuove, organizza, cura e allestisce mostre ed eventi sia
in Italia che all’estero. È altresì Presidente di
NautArtis (Associazione Culturale di Gubbio)
e membro di Giurie Nazionali e Internazionali.
Raggi di Pace, 2013
tecnica mista su tela, cm 80x60
Nei fenomeni appare la natura
mutevole; inebria la prospettiva
e scalfisce eventuali richiami
di nostalgia o innocenza.
Nello squarcio é l’azione dei
sensi. Perché sia Arte
occorre esperienza, osservazione,
sperimentazione per generare
una grandezza misurabile con
l’ambiente.
47
Tramonto, 2013
tecnica mista su tela, cm 50x40
2013.2014
2013.2014
ITINERA
48
Francesca PANICO
Francesca Panico nasce nel 1974 a Napoli, dove consegue il diploma di Maestro
d’Arte e Stilista di Moda presso l’Istituto
d’Arte “Umberto Boccioni”. Dopo l’esperienza scolastica lavora presso uno studio
di grafica pubblicitaria ove realizza progetti
per bambini. Nello stesso periodo disegna
progetti di moda per la “Phard Jeans”. Nel
tempo libero matura quella che sarà la sua
più grande passione, “la pittura”, iniziando così il suo percorso di ricerca artistica a
partire dall’anno 2011. Da questo momento in poi inizia ad esporre regolarmente le
sue opere in mostre personali e collettive
ed in rassegne d’arte di carattere nazionale ed internazionale. Suoi lavori sono stati
pubblicati in cataloghi e riviste d’arte. Vive
ed opera a Napoli. A Calvizzano (NA) ha
recentemente aperto una Home Gallery,
dove si susseguono mostre ed interventi
culturali.
Magma, 2013
tecnica mista su tavola, cm 120x90
Francesca Panico
www.francescapanico.it
[email protected]
Nello stravolgimento en plein air
si realizza la mescolanza di scintille
di luce visuale e la brezza che
sposta lo sguardo su uno scenario
di fantasmagorica apparizione.
Talora l’arte è modo
perché l’osservatore ricerchi se
stesso, non necessariamente per
riconoscersi.
49
Le sirene, 2012
tecnica mista su tela, cm 70x100
2013.2014
2013.2014
ITINERA
50
Arnaldo Pauselli
www.associazionenautartis.it/arnaldo_pausell_4.html
[email protected]
Arnaldo PAUSELLI
Arnaldo Pauselli è nato nel 1938 a Gubbio
(PG), dove ora vive ed opera. Migra in Belgio con la famiglia dal 1950 al 1959. Qui ha
studiato lingue estere e frequentato corsi formativi di disegno e di acquerello. Ritornato
in Italia, frequenta l’Accademia Ligustica di
Genova. Ha iniziato a esporre in mostre collettive nel 1973 con Novella Parigini e Nino
Bernocco a Santa Margherita Ligure, Genova Pegli, etc. È soprattutto da quando è
tornato nella sua terra natale nel 1995 che
si sviluppa vertiginosamente la sua irrefrenabile passione per l’arte pittorica, lavorando
alacremente nel suo studio immerso nella
natura, in un’oasi di pace e di serenità dove
lavora, sogna, ricerca e ama. Arnaldo Pauselli è anche operatore culturale e insieme
alla pittrice Matilde Orsini si occupa di organizzare un nutrito programma di manifestazioni culturali con il patrocinio del Comune
di Gubbio, sia in Italia che all’estero (mostre,
rassegne, incontri). È membro di Giurie Internazionali in Italia e all’estero. Arnaldo Pauselli
nella sua carriera artistica ha riscosso numerosi riconoscimenti.
Mareggiata a Genova - Boccadasse
sabbia e acrilico su tela, cm 50x70
La scrupolosità di assumere
l’interezza dello sguardo dispone
la mente elaborativa e analitica
dell’artista a mutare l’ordinario
visuale in un evento d’identità
immaginaria. In questo la
specularità della vita “adulta” (si
legga consapevole) - materica o in
ascesi sognante.
51
Chiaro di luna sulla laguna
acrilico su tela, cm 50x70
2013.2014
2013.2014
ITINERA
52
Ermes RICCI
Inizia la sua carriera di fotografo professionista nel 1980, collaborando con i periodici
sportivi “Guerin Sportivo” e “Moto Sprint”.
E’ dopo uno stage sulla fotografia etnica
presso l’Università di Miami che il suo interesse si volge al reportage inseguendo la bellezza del mondo e della sua gente. Inizia in
questi anni la collaborazione con l’agenzia
”Marka” di Milano. Nel 1995, nella Sarajevo
assediata, partecipa con l’associazione “Il
Ponte” e con C. Lucarelli, R. Mantovani e
R. Roversi ad un progetto di aiuti alla popolazione vittima della guerra. Le foto di
quell’esperienza serviranno poi a sensibilizzare il pubblico delle sue mostre in progetti
di raccolta fondi per Sarajevo. Nel 2000 è
tra i fondatori del “Gruppo Polaser”, singolare gruppo di fotografi e artisti italiani che,
attraverso la manipolazione e l’intervento
sulle foto istantanee (Polaroid), ne esaltano
le possibilità come strumento dell’arte contemporanea. Attualmente è impegnato anche in sperimentazioni pittoriche e scultoree.
Numerose le sue mostre in Italia e all’estero
(Città Universitaria, Parigi; Teatro Politeama,
Genova; alla Art Core, Parigi, etc.). Nel 2012
espone i suoi “collage” Polaroid in “Casa
Battlò” a Barcellona e nella “Casa de piedra” ad Argentona (Spagna).
Scimmia 1
ceramica raku, cm 35x35x35
Ermes Ricci
www.ermesricci.it
[email protected]
Nei passaggi d’arte si instaura
un crescendo emozionale che
coinvolge sensi e scenari in un
panorama di silenziosità delle
azioni e tenacia delle intenzioni.
La cultura del “crederci” è
fondamentale perché l’arte sia
ribollimento di esordi.
53
Keren concertista
collage di Polaroid, cm 80x70
2013.2014
2013.2014
ITINERA
54
Dayse RODRIGUES
Nata nel 1964 a Crateùs, in Brasile, si è diplomata in Disegno Meccanico presso il Liceo
dello Estado del Cearà. Studia Architettura
e lavora come stilista, realizzando proprie linee per teen-ager con il brand EDRO e linee
bimbo con il brand CIA & BEACH. Dall’età
di vent’anni si trasferisce in Italia, a Monte
Castello (Mercato Saraceno, Forlì-Cesena)
dove vive e lavora. L’eclettismo è una caratteristica della sua arte; infatti Dayse Rodrigues ama sperimentare tecniche e stili
diversi, ispirandosi alla lezione dei grandi
maestri del ‘900 e contemporanei. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive e a fiere d’arte in Italia e all’estero. Le
sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa, USA e Sud America.
Vasta la sua bibliografia in cataloghi e riviste
specializzate.
Energy, 2012
tecnica mista su tela, cm 80x80
Dayse Rodrigues
[email protected]
La pennellata sconvolge lo
sfondo siderale, dal quale sembra
emergere potente il primo piano
di geometrie coloristiche in una
compenetrazione decisa che,
lasciando intatta la sostanza
identitaria, infrange lo specchio
e si colloca secondo un proprio
ordine all’interno dell’opera.
55
Stravagante, 2011
acrilico su tela, cm 40x60
2013.2014
2013.2014
ITINERA
56
Francesco RUSSO
Docente di Disegno e Storia dell’Arte negli
Istituti secondari di II grado, Francesco Russo
è nato a Trentola Ducenta (CE) dove vive
e lavora. Sul finire degli anni ‘60 ha iniziato
la sua attività artistica. È del 1998 la sua prima esposizione all’estero, presso la Galleria
“Bertrand Kass” di Innsbruck (Austria), alla
quale hanno fatto seguito tante altre nelle
più grandi città europee e d’oltreoceano.
Ha esposto, oltre che nelle più importanti
città italiane, anche ad Amsterdam, Atene,
Barcellona, Berlino, Bruxelles, Cracovia, Dublino, Lisbona, Londra, Malta, Montecarlo,
Mosca, New York, Parigi, Praga, San Pietroburgo, Varsavia, Vienna, Zagabria, etc. Una
grande mostra antologica, nel 2010, segna
il quarantennale della sua carriera artistica.
Le sue opere sono conservate presso i Musei
di Morcone e di Capua, le Pinacoteche di
Caserta e di Teora, il Palazzo Comunale, il
P.I.M.E. (Pontificio Istituto Missioni Estere) e
la Parrocchia San Giorgio Martire di Trentola Ducenta, la Chiesa delle Figlie di Nostra
Signora del Sacro Cuore di Roma, il Convento di San Damiano di Assisi, l’Abbazia
benedettina di San Lorenzo Fuori le Mura di
Aversa, il Duomo di Casertavecchia, la Basilica del Gesù Vecchio a Napoli, le Chateau
des Reaux in Francia e presso enti pubblici
e privati di rilevanza nazionale. Vasta la sua
bibliografia, in cataloghi, riviste specializzate
e sul web.
Esserci con un sorriso, 2013
olio su tela, cm 30x40
Francesco Russo
www.russofrancesco.it
[email protected]
Nello specchio delle complessità
esistenziali le domande assumono
un’azione familiare con un’umanità
che esplode dall’anonimia per
essere foto di memoria.
Perché ogni opera sia costruzione
esemplare. Strategia di
comprensione e variabile
prospettica di tutta una civiltà.
57
Mai abbassar lo sguardo, 2013
olio su tela, cm 40x30
2013.2014
2013.2014
ITINERA
58
Donatella SALADINO
Donatella Saladino manifesta il suo estro
creativo fin da bambina, nelle fiabe che
inventava e poi trasformava in disegni. Pittrice autodidatta, ha sempre dipinto per
se stessa e solo da pochi anni ha deciso
di esporre in mostre di significativo interesse culturale. Le sue doti per le arti figurative maturano negli anni arricchendosi di
tecnica ed espressività e si perfeziona frequentando alcuni corsi di pittura. Dal 2005
fa parte del Centro Culturale Ars Nova di
Enna, con il quale comincia a partecipare
a mostre collettive ed estemporanee di pittura conseguendo premi e riconoscimenti.
Oggi il suo curriculum annovera oltre un
centinaio di mostre in varie città italiane. Le
sue opere sono inoltre presentate nelle più
importanti fiere d’arte nazionali. Il suo lavoto è stato recensito su riviste specializzate
ed è storicizzato sui maggiori cataloghi ed
annuari d’arte. Vive ed opera ad Enna.
La casa sul mare, 2011
tecnica mista su tela, cm 60x50
Donatella Saladino
[email protected]
Tra sognante e fiabesco, la mano
naïf mantiene la solidità del
tracciato, dal quale si escludono
iperboli temporali per accreditare
il rigore di ciò che appare come
volo oltre la realtà.
Arte, soprattutto, è intenzione;
dinamicità che dispone la
percezione a due voci.
59
La zingara (omaggio a P. Vetri), 2008
tecnica mista su tela, cm 50x60
2013.2014
2013.2014
ITINERA
Claudio SIRECI
Claudio Sireci è nato a Viterbo nel 1962. Pittore autodidatta, si è formato alla scuola del
maestro Enzo Maria Mattioli, frequentando
assiduamente il suo studio “Il Paradosso”.
Da ormai molti anni è presente sulla scena
artistica nazionale ed internazionale, partecipando assiduamente a mostre e concorsi
d’arte, ottenendo premi e riconoscimenti.
Ha partecipato alla scorsa edizione della
Triennale di Parigi. Ha inoltre allestito diverse
mostre personali. Vasta la sua bibliografia,
in cataloghi e riviste d’arte, con recensioni
e note critiche firmate, tra gli altri, da Lelia
Burroni, Elisa Cristiano, Cristina Madini, Mario
Napoli, Francesco Caparrucci, Maria Rosaria Belgiovine, Francesco M. Scorsone, Loredana Trestin, Guendalina Patrizi, Barbara
Vincenzi, Daniel Buso, Anna Maria Ferrari,
Alfredo Pasolino. Vive ed opera a Viterbo.
Angelo. Paura di volare, 2007
acrilico e collage su tela, cm 70x50
Claudio Sireci
sites.google.com/site/claudiosireci
[email protected]
Personalità artistica, riconoscibile
nella sensibilità da coniugare con
“nuova e comprensivo-capiente
situazione”. L’immaginario-reale è
condivisione nelle curve dissuasive.
Nella sfericità silente fremono
desideri di tattilità nell’icona
mobile di sogno.
61
Maternità mostrata, 2008
acrilico e collage su tela, cm 70x100
2013.2014
2013.2014
ITINERA
Jessica SODI
Jessica Sodi, nata a Foligno nel 1989, dopo
essersi diplomata all’Istituto d’Arte “Leoncillo Leonardi” di Spoleto, si è laureata presso
l’Accademia di Belle Arti “Vannucci” di Perugia. Giovanissima, sin dal 2010 espone in
mostre collettive, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e di critica. Parallelamente
all’attività pittorica ed espositiva, ha curato alcuni allestimenti scenografici. Vive ed
opera a Sant’Eraclio (PG).
62
Sogno di una notte di mezza estate
tecnica mista, cm 40x60
Jessica Sodi
[email protected]
Nel senso precipuo di ordine la
plasticità conferisce la trama
colorista a riflessioni che traducono
la rigorosità di un essere femminino
che parla attraverso le sue forme.
Il tempo dell’arte vive la sostanza
sul filo di un eterno cominciamento.
Piccola Babele
tecnica mista, cm 50x70
2013.2014
2013.2014
ITINERA
64
Federica VEGGIATO
Federica Veggiato è nata a Padova il 23
giugno 1967. Autodidatta, ha sviluppato il
suo amore per la pittura e per l’arte fin da
bambina, una passione che ha sempre coltivato. I suoi soggetti richiamano soprattutto elementi della natura, sua altra grande
passione. Gli animali, cavalli e felini in modo
particolare, riempiono le sue opere, a volte
addirittura sembrano uscirne. La sua tecnica
privilegia l’utilizzo di materiali semplici e sobri, i supporti prediletti per i suoi dipinti sono
legno, masonite e carta. Disegna principalmente con tempere, carboncino, pastelli e
gessi. Partecipa regolarmente al Momart di
Padova. Ama il contatto con la gente e mostre e fiere d’arte sono per lei il luogo ideale
per il confronto con altri artisti. Intensa la sua
attività espositiva in molte città italiane. Sue
opere sono pubblicate in catalogo e riviste
specializzate. Vive ed opera a Piove di Sacco (PD).
Pappagallo, 2012
olio su faesite, cm 50x35
Federica Veggiato
www.ioarte.org/artisti/Federica-Veggiato/
[email protected]
L’artista sensibilmente assimila;
visivamente corregge aspetti nella
sua zona di luce, dalla quale non
sono esenti immaginazioni e plurimi
stati di creatività.
Le lampanti apparizioni progressive
instaurano una dinamica
imprendibile a garantire un
equilibrio naturalmente ricomposto.
65
Leopardo delle nevi, 2012
tempera su legno, cm 50x50
2013.2014
2013.2014
ITINERA
ITINERA 2013.2014
LE MOSTRE. LE DATE E I LUOGHI
20 - 30 settembre 2013
Palazzo Venezia / NAPOLI
5 - 13 ottobre 2013
Rocca dei Rettori / BENEVENTO
9 - 16 novembre 2013
Galleria L’Impronta - Palazzo Ameglio / TARANTO
10 - 25 gennaio 2014
Biblioteca Sperelliana - Ex Convento di San Pietro / GUBBIO
1 - 15 febbraio 2014
Nuova Galleria delle Arti / FABRIANO
.org
2 - 17 marzo 2014
Accademia Nazionale della Civetta / PERUGIA
22 marzo - 4 aprile 2014
Terme Antica Querciolaia / RAPOLANO TERME
12 - 25 aprile 2014
Museo Michelangiolesco / CAPRESE MICHELANGELO
ARTAntis
www.artantis.info
BIMESTRALE D’ARTE
info
LE FIERE D’ARTE CONTEMPORANEA. LE DATE E I LUOGHI
25 - 27 ottobre 2013
Artist Fair, I Fiera d’Arte Contemporanea, La Spezia
21 - 23 marzo 2014
Vernice Art Fair, XII Fiera d’Arte Contemporanea, Forlì