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Lavoro domestico: i contributi e le
retribuzioni minime per il 2014
Primo appuntamento dell’anno per il pagamento dei contributi per colf e badanti, con
ritocco all’insù degli importi dovuti di pochi centesimi per ora di lavoro. La scadenza per i
versamenti è fissata al prossimo 10 aprile. Tutte le tabelle dei nuovi minimi retributivi
2014.
Badante
Primo appuntamento dell’anno per il pagamento dei contributi per colf e badanti, con
ritocco all’insù degli importi dovuti di pochi centesimi per ora di lavoro. La scadenza per i
versamenti è fissata al prossimo 10 aprile. Tutte le tabelle dei nuovi minimi retributivi
2014.
Quanto si deve pagare
Vediamo in dettaglio quanto si paga. Il salario da prendere in considerazione per il calcolo
e il versamento dei contributi per lavoro domestico è indicato dalla legge, che contempla
tre fasce di retribuzione oraria convenzionale, alle quali corrispondono altrettante fasce di
salario effettivo.
Per determinare quanto pagare, basta individuare, nella tabella
tabella che segue, l’ammontare
del contributo orario che fa riferimento alla retribuzione effettiva corrisposta. E moltiplicare
l’importo per le ore di lavoro svolte entro l’ultimo sabato di ciascun trimestre solare: per il
trimestre appena finito, la data giusta
g
è il 29 marzo scorso.
Per quanto riguarda i rapporti di lavoro domestico con orario superiore alle 24 ore
settimanali (ovviamente presso un unico datore di lavoro), è prevista una sola retribuzione
oraria convenzionale - analogamente indicata nella tabella
t
- alla quale corrisponde un
contributo orario ugualmente unico. A prescindere dalla paga oraria effettiva.
Tabella contributi lavoro domestico
Retribuzione oraria
Importo contributo orario
Effettiva Convenzionale Comprensivo
Senza quota
quota CUAF
CUAF*
fino a €
€ 6,96
€ 1,39
€ 1,40 (0,35)
7,86
(0,35)**
oltre €
€ 7,86
€ 1,57
€ 1,58 (0,39)
7,86fino a
(0,39)
€ 9,57
1
oltre €
€ 9,57
€ 1,91
€ 1,92 (0,48)
9,57
(0,48)
Orario di
€ 5,00
€ 1,01
€ 1,02 (0,25)
lavoro
(0,25)
superiore a
24 ore
settimanali
* Il contributo CUAF (Cassa unica assegni familiari) non è
dovuto solo nel caso di rapporto tra coniugi e tra parenti e affini
entro il terzo grado conviventi
** Le cifre tra parentesi costituiscono la quota a carico del
lavoratore
Contratti a tempo indeterminato e determinato
Dal 2013, le quote orarie di contribuzione variano anche in relazione al tipo di contratto di
lavoro applicato. In particolare, nel caso di contratto a tempo determinato il contributo
orario è gravato da un surplus aggiuntivo, come accade per tutti i rapporti a termine dopo
l’avvento dell’Aspi (l’Assicurazione sociale per l’impiego).
Nella tabella che segue i contributi per i rapporti a tempo determinato.
Tabella contributi lavoro domestico a tempo
determinato
Retribuzione oraria
Importo contributo orario
Effettiva Convenzionale Comprensivo Senza quota CUAF*
quota CUAF
fino a €
€ 6,96
€ 1,49 (0,35)
€ 1,50 (0,35)
7,86
**
oltre €
€ 7,86
€ 1,68 (0,39)
€ 1,69 (0,39)
7,86fino a
€ 9,57
oltre €
€ 9,57
€ 2,04 (0,48)
€ 2,06 (0,48)
9,57
Orario di
€ 5,00
€ 1,08 (0,25)
€ 1,09 (0,25)
lavoro
superiore a
24 ore
settimanali
* Il contributo CUAF (Cassa unica assegni familiari) non è dovuto
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solo nel caso di rapporto tra coniugi e tra parenti e affini entro il
terzo grado conviventi
** Le cifre tra parentesi costituiscono la quota a carico del
lavoratore
Attenzione, però. Innanzitutto l’addizionale non si deve pagare per i contratti a tempo
determinato stipulati per la sostituzione di lavoratori assenti (per ferie, maternità e così
via). In secondo luogo, qualora il contratto venga trasformato a tempo indeterminato, è
possibile recuperare il versamento addizionale relativo agli ultimi sei mesi.
Le vie per pagare
Le modalità attraverso le quali è possibile effettuare il pagamento dei contributi sono
diverse: attraverso il circuito delle «Reti amiche»; utilizzando il Portale dei pagamenti Inps
sul sito dell’Istituto; attraverso il numero verde Inps 803164; con il bollettino Mav.
Qui precisiamo solo che il calcolo dei contributi avviene comunque sulla base delle
informazioni comunicate dal datore di lavoro all’inizio del rapporto e contenute nella banca
dati dell’Inps.
I nuovi minimi contrattuali
Dal 1° gennaio scorso sono scattati anche i nuovi minimi salariali, adeguati in base
all’incremento Istat dell1,1%.
Lo stipendio minimo è la paga oraria di base, giornaliera o mensile che un datore di lavoro
possa pagare per legge. In nessun caso lo stipendio potrà essere inferiore ai minimi
stabiliti per l’anno in corso dai contratti collettivi nazionali di lavoro per il settore domestico,
tenendo conto del livello di inquadramento.
Le retribuzioni minime di colf e badanti vengono aggiornate annualmente, in base alla
variazione del costo della vita. I nuovi valori vengono fissati ogni anno da una
commissione nazionale che riunisce sindacati e associazioni dei datori di lavoro presso il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le retribuzioni minime contrattuali e i valori convenzionali del vitto e dell'alloggio hanno
decorrenza dal 1° gennaio di ciascun anno, se non diversamente stabilito.
Gli importi vengono stabiliti secondo le categorie previste dal contratto collettivo
nazionale di lavoro. Si parte quindi dai collaboratori domestici alle prime armi (liv. A) per
arrivare a chi, dopo un'adeguata formazione professionale, assiste persone non
autosufficienti (liv. DS). C'è poi una distinzione tra conviventi (anche part-time), non
conviventi e lavoratori che assicurano assistenza o presenza notturna.
Qui di seguito i minimi retributivi previsti per il 2014.
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Retribuzione minima 2014 lavoro
domestico
Categoria
Conviventi
(Stipendio mensile)
Non
convivendo
(Paga oraria)
A
€ 614,85
€ 4,47
A Super
€ 726,66
€ 5,27
B
€ 782,55
€ 5,59
B Super
€ 838,45
€ 5,93
C
€ 894,36
€ 6,26
C Super
€ 950,25
€ 6,58
D*
€ 1.117,93
€ 7,60
D Super*
€ 1.173,83
€ 7,93
* (per D e D Super, indennità € 165,31)
Assistenza notturna
(Stipendio mensile)
Non
Autosufficienti
autosufficienti
€ 964,22
€1.092,78
€ 1.349,92
Al minimo retributivo fissato per legge per lo specifico livello di inquadramento del
lavoratore, vanno aggiunti gli scatti di anzianità previsti per ogni biennio di servizio svolto
presso lo stesso datore di lavoro, la quota vitto e alloggio se convivente e gli eventuali
superminimi ovvero aumenti per merito.
I minimi retributivi sono al netto dei contributi.
contributi
I contributi dovuti per un’ora di lavoro vanno calcolati sulla base della retribuzione oraria
orari
effettiva: ovvero la retribuzione convenuta (che deve corrispondere almeno al minimo
retributivo previsto per quel livello di inquadramento, come da tabella) + scatti di anzianità
(eventuali) + superminimo (eventuale) + quota vitto e alloggio + quota tredicesima.
tre
SEI (Sindacato Europeo Intercategoriale)
Via Salvo D’Acquisto,9 20152 Milano
Tel. 02.48917242 Fax .02.47999602
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