ilFRIULI dossier innovazione 7 febbraio 2014 | N.5 Chi ricerca... trova Qualità della vita e competitività per le imprese IMMAGINA. IMMAGINA. Idea Prototipi dà forma all’immaginazione. Idea Prototipi è in grado di interpretare e sviluppare una vostra idea traducendola in un proc Idea Prototipi forma all’immaginazione. competenza eddà accuratezza realizza prototipi curando tutti gli aspetti del processo produtti Idea ed utilizza la ricerca prezioso per sviluppare Idea Prototipi Prototipi intende è in grado di interpretare e industriale sviluppare come una vostra ideastrumento traducendola in un proc competenza ed accuratezza realizzaindustriali, prototipi curando tutti gli aspetti del processo produtti Grazie alla combinazione di capacità esperienza e competenze artigianali, Idea Proto IdeaIdea Prototipi dà forma all'immaginazione. Prototipi intende ed utilizza la ricerca industriale come prezioso strumento per sviluppare chi, una volta concepito un prodotto, debba progettarlo o di chi senta la necessità di migliorare Ideaed Prototipi è in grado di interpretare eindustriali, sviluppare una vostraeidea traducendola in un proottimizzandone i processi industriali e di fabbricazione. Grazie alla combinazione di capacità esperienza competenze artigianali, Idea Proto cesso o in un prodotto innovativo. Con efficienza, competenza ed accuratezza realizza prototipi chi, una volta concepito un prodotto, progettarlo di chi senta laCon necessità di migliorare ra idea traducendola in del unprocesso processo o debba in un prodottoleoinnovativo. efficienza, curando tutti gli aspetti produttivo e risolvendo problematiche ad esso legate. Idea Prototipi Srl ed ottimizzandone i processi industriali e di fabbricazione. i aspetti del processo produttivo e le-come problematiche ad esso legate. Ideavia Prototipi intende edBasiliano utilizza la ricerca industriale prezioso per sviluppaMalignani, 76 - 33031 (Ud) -risolvendo tel. 0432 830281 fax 0432 830798strumento - [email protected] - www.idea e industrializzare nuove soluzioni e nuovi prodotti. nuove soluzioni e nuovi prodotti. eziosorestrumento per sviluppare e industrializzare IMMAGINA. Idea Prototipi Srl Grazie alla combinazione di capacità esperienza competenza artigianali, Idea via Malignani, 76 - 33031 Basiliano (Ud) -industriali, tel. 0432 830281 - fax 0432e830798 - [email protected] - www.idea mpetenze artigianali, Idea Prototipi garantisce servizi commisurati alle esigenze di Prototipi garantisce servizi commisurati alle esigenze di chi, una volta concepito un prodotto, sentadebba la necessità diomigliorare prodottodi esistente, la funzione progettarlo di chi senta un la necessità migliorare unperfezionandone prodotto esistente, perfezionandone la funzione ed ottimizzandone i processi industriali e di fabbricazione. Idea Prototipi Srl via Malignani, 76 33031 Basiliano (Ud) tel. 0432 - fax 0432 830798all’immaginazione. Idea830281 Prototipi dà forma 8 - [email protected] www.ideaprototipi.it [email protected] - www.ideaprototipi.it Idea Prototipi è in grado di interpretare e sviluppare una vostra idea traducendola in un proc competenza ed accuratezza realizza prototipi curando tutti gli aspetti del processo produtti Idea Prototipi intende ed utilizza la ricerca industriale come prezioso strumento per sviluppare dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it Rivoluzione in corso: l’internet delle cose E’ in corso un’incredibile evoluzione tecnologica, dimostrata da recenti acquisizioni industriali, con riflessi economici e sociali, destinata quindi a cambiare la vita quotidiana di tutti noi L ’internet di tutte le cose sarà sempre più realtà di tutti i giorni. A confermarlo è l’acquisizione da parte di Google di Nest Labs per 3,2 miliardi di dollari. Nest Labs, con un fatturato stimato di circa 300 milioni di dollari e non ancora in utile, è specializzata nella creazione di due dispositivi domestici connessi a internet: il termostato intelligente e l’allarme antincendio. Google ha acquisito Nest per un multiplo superiore a 10 volte i ricavi; nella realtà, ne ha acquisito i flussi di tutti i dati che provengono dai termostati, o meglio: un posto dentro la casa delle persone, senza passare per la tv. Si registra un’altra importante acquisizione av venuta poche settimane fa, sempre nell’Internet of Things (IoT) e con mu lt ipl i ele v at i: si tratta dell’operazione di Ptc, che ha acquisito Thing wor x per 112 milioni di dollari, più 18 milioni di earn-out. Thingworx è una società molto più piccola di Nest, con ricavi previsti di circa 10 milioni di dollari, e come Nest non ancora in utile, che sviluppa una piattaforma software per la realizzazione di applicazioni per l’IoT. A conti fatti, Ptc ha pagato Thingworx un multiplo sui ricavi maggiore di 11. le rAgIoNI deI MultIPlI Per tentare di capire il perché roberto siagri Presidente di eurotech di questi multipli stellari è necessario leggere le dimensioni della grande partita che si sta g ioc a ndo nel nuovo mondo del l’i nter net del le cose. Per fare ciò sono sufficienti pochi numeri: oggi si contano 7 miliardi di persone nel pianeta, con 13 miliardi di dispositivi elettronici connessi a internet; nel 2020 ci saranno 7,6 miliari di persone e circa 50 miliardi di dispositivi connessi, ovvero circa 7 dispositivi a persona. La maggior parte di questi dispositivi sarà connessa tramite la rete cellulare o la rete wi-fi e si stima si dovranno sviluppare 5 milioni di applicazioni fruibili in modalità as-a-service. Tutto ciò creerà una nuova economia, una rivoluzione industriale senza precedenti, più importante di quella prodotta dalla scoperta della macchina a vapore. Gartner stima che il valore totale aggiunto all’economia generato dall’internet delle cose sarà di 1.900 miliardi dollari nel 2020 e ne beneficerà una vasta gamma di settori: // III // sanità, commercio al dettaglio, trasporti. beNefIcI dA sAPer coglIere L’internet del le cose è una prosecuzione logica del para paradigma del ‘computer pervasivo’ che era stato da noi intrapreso a pa r t i re da l l’esplosione d i que internet nei primi anni di questo nuovo Secolo. L’inter net delle cose, che noi preferiamo chiamare machine-to-machine (M2M), visto che operiamo nel con settore business e non nel consumer, si sta ormai affermando come il nuovo paradigma di elet fruizione dei dispositivi elettronici, siano essi installati nei negozi, in casa, per le strade, neg l i ospeda l i, neg l i ed i f ici pubblici o nelle industrie. La conseg uen za posit iva è che induce nuovi modi di inte interazione con la realtà che au menta no la nost ra esperienza, riducendo gli sprechi di risorse e aumentando l’efficienza delle infrastrutture e dei processi operativi. Il nostro interesse consiste nell’aiutare le imprese a trarre benefici da questa imponente trasformazione generata dall’internet delle c ose, i n modo c he queste imprese ottengano un impor importante vantaggio competitivo. È in atto una trasformazione di enormi proporzioni e queste prime due acquisizioni citate ne sono una dimostrazione. La ri riduzione del costo dei computer, la connettività ormai pervasiva e la facilità di scrivere nuovi sof software applicativi, che dipendo dipendono oggi più dalla creatività che dagli investimenti, sta forzando il passaggio dall’economia del possesso all’economia dell’uso, o meglio della ‘user experience’: abbinando al prodotto dei servizi digitali si potrà continuare a fornire valore al cliente durante tutta la vita utile del prodotto, quello che con una parola si dice ‘servitization’. Le nostre tecnologie permettono di cavalcare questa trasformazione in tempi rapidi e con bassissimi investimenti iniziali. INserto A curA dI euroNews - testI dI rossANo cAttIVello dIrettore gIoVANNI bertolI - redAZIoNe PIAZZA 1° MAggIo, 4 – udINe telefoNo: 0432 21922/229685, fAx: 0432 25058 – e-MAIl: [email protected] // IV //dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it Verso quota 200: sostegno a sviluppo e aggregazione Continua ad aumentare il numero di aziende affiliate al Distretto delle Tecnologie Digitali, la cui attività continua a essere di supporto a un territorio che ha sempre più la possibilità di diventare un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale C onoscenza, supporto, sviluppo. Sono tre delle parole chiave del Ditedi, il Distretto delle tecnologie digitali di Tavagnacco, una realtà che vanta oltre 140 aziende operanti nel settore dell’Ict, settore che sta affrontando meglio di altri la crisi globale. In Friuli, infatti, le imprese affiliate al Ditedi hanno avuto performance, in termini di redditività e di fatturato, migliori se paragonate alle loro concorrenti regionali e nazionali. Resta, quindi, un settore su cui puntare per effettuare investimenti nel futuro. di queste attività produttive”. Da citare, in questo ambito, ‘Ditedi on the road’: una serie di interviste nelle aziende per promuoverne l’attività su internet. bIlANcI prometteNtI rottA ANche sull’estero “Vogliamo continuare su questa strada, dando i maggiori benefici possibili ai nostri affiliati – afferma il project manager del Ditedi, Simone Puksic – e con i prossimi mesi sarà operativo anche un supporto per l’avvio di reti di imprese e per la loro internazionalizzazione. Potremo analizzare le caratteristiche di ogni azienda del distretto e av viare un percorso graduale per consentirle di crescere e di sbarcare sui mercati esteri. Un percorso – aggiunge – che potrà essere favorito dalle aggregazioni tra realtà diverse”. Puksic è impegnato ad aumentare il numero di aziende affiliate al Ditedi e il suo obiettivo è riuscire, entro la fine del 2014, a superare quota 200. “A quel punto – aggiunge - diventeremo il network di aziende digitali più grande d’Italia, con realtà che spaziano dalle app al cloud computing, dalla tecnologia 3D ai sistemi di calcolo, dalla sicurezza informatica alla gestione di dati”. Il Distretto, però, non guarda solo agli affiliati, ma è concentrato a fornire una serie di servizi anche a chi vede nell’innovazio- ne e nelle nuove tecnologie un punto di riferimento importante: questo grazie a decine di incontri tematici, seminari e workshop ospitati nel Knoledge Center di via L’Aquila, a Feletto. “Nel 2013 abbiamo organizzato 50 incontri con la partecipazione di 1.500 persone – spiega Puksic – per il 2014 contiamo di superare quota 100 appuntamenti. Il più grande vantaggio per le imprese che frequentano il Ditedi è la visibilità che possiamo garantire. Spesso, infatti, si tratta di aziende con meno di 10 addetti e con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, poco conosciute sul territorio a causa della loro elevata specializzazione. Il nostro compito è anche quello di portare a conoscenza di terzi le eccellenze A portare alla luce i vantaggi di una realtà come quella del Distretto è stata una recente indagine condotta dalla società modeFinance di Trieste. Lo studio ha preso come campione un centinaio di aziende affiliate, tra società di persone e società di capitali, confrontandone gli indicatori economici con le imprese del settore Ict a livello regionale e nazionale. Dall’analisi condotta è evidente come il fatturato aggregato delle imprese del Distretto sia in crescita, avendo superato i 70 milioni di euro nel 2012, mentre l’indebitamento assoluto si stia riducendo. Si attesta a livelli bassi anche l’indebitamento di natura finanziaria e positivo appare l’aumento delle aziende in utile tra il 2010 e il 2012, trend confermato da un aumento del Roe mediano, l’indice di redditività del capitale proprio. Un dato, quest’ultimo, fortemente legato alla dimensione aziendale: più le imprese sono grandi, o più fanno rete, e più il Roe sale. “Negli anni – è il commento del presidente del Distretto, Mario Pezzetta - il Ditedi ha saputo maturare significative competenze legate all’innovazione digitale e alle nuove tecnologie, cercando di anticipare il mercato e aiutare le sue aziende a percorrere la strada più innovativa e maggiormente redditizia. Ne sono un esempio la dorsale in fibra ottica che collega le zone industriali dei Comuni del distretto, il Centro di Competenza sull’Open Source, unico in regione, e il Knowledge Center dedicato alla formazione diffusa di una cultura digitale”. CENTRO INTERNAZIONALE DI SCIENZE MECCANICHE IlIl Centro Centro Internazionale un’Istituzione InternazionaledidiScienze ScienzeMeccaniche Meccaniche èè un’Istituzione senza fini di lucro, fondata nel dicembre 1968 grazie alla senza fini di lucro, fondata nel dicembre 1968 grazie alla tenace tenace opera opera un gruppo di eminenti personalità scientifiche di varie Università di un gruppo di eminenti personalità scientifiche di varie Università Europee, di Enti locali regionali ed internazionali. Europee, di Enti locali regionali ed internazionali. Oggi il Centro è attivo sia in ambito internazionale che locale. E’ la più importante istituzione scientifica non universitaria Friuli, Attraverso la formazione di giovani ricercatori, promuove edel diffonde attiva sia in ambito internazionale che locale. formazione conoscenze avanzate che spaziano dalla Attraverso meccanicala teorica ed applicata matematica, alla teoria dell’informazione, dei sistemi di giovani alla ricercatori, promuove e diffonde conoscenze avanzate che espaziano del controllo, alla robotica, alla bioingegneria, all’informatica, dalla meccanica teorica ed applicata alla matematica, alle alla interrelazioni fra queste discipline e al loro impatto sulla società teoria dell’informazione, dei sistemi e del controllo, alla robotica, allae sulla cultura del nostro tempo. bioingegneria, all’informatica, alle interrelazioni fra queste discipline e Ha pubblicato con l’editore Springer oltre 400 testi scientifici. al loro impatto sulla società e sulla cultura del nostro tempo. Ha il supporto di istituzioni scientifiche ed accademiche europee, Ha pubblicato con l’editore Springer oltre 500 testi scientifici distribuiti della Commissione Europea, dell’Unesco. in tutto il mondo. Fin dalla fondazione, riceve il sostegno finanziario della Regione Ha il supporto istituzioni accademiche della Friuli Venezia di Giulia, dellascientifiche Provincia eeddel Comune dieuropee, Udine, della Fondazione e di altri organismi locali. CommissioneCRUP Europea e dell’Unesco. Il Centro, fin dalla fondazione, ha il sostegno finanziario di enti pubblici CISM - Centro Internazionale di Scienze Meccaniche Palazzo del Torso - Udine, Piazza Garibaldi 18 Telefono: +39 0432 248511 • Fax: +39 0432 248550 • www.cism.it, [email protected] Ile privati CISMe ha corsodelle collaborazioni con importanti circainil 50% sue attività consolidate sono autofinanziate. organizzazioni scientifiche internazionali, tra le quali IUTAM e IFToMM. È sede della segreteria di EUROMECH. Il CISM collabora con importanti organizzazioni scientifiche nazionali internazionali, qualiil Centro AIMETA, AGI, ilIUTAM, Per incaricoeddella Regione FVG,tradalle2009 coordina gruppo EUROMECH ed IFToMM. di lavoro “Studi della materia”. // VI //dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it Vongole: raccolta via satellite La società Dermap ha messo a punto per la coop Almar un innovativo sistema che sfrutta la tecnologia Gps per guidare le imbarcazione nella ricerca dei molluschi G razie alla tecnologia Aqquatech che rende le imbarcazioni intelligenti, oggi la raccolta della vongola verace nella laguna di Marano e Grado è più veloce, più efficace e anche più sicura per l’ambiente. L’innovazione messa a punto dalla Dermap per Almar con il progetto di ricerca Ctrl+Capa si basa sull’applicazione del Gps alle imbarcazioni usate dalla cooperativa ed ha portato a un dimezzamento dei costi, ottimizzando i processi produttivi di allevamento delle vongole. Un finanziamento regionale ha consentito alla cooperativa Almar, titolare della concessione per la venericoltura nella laguna di Marano e Grado, di sviluppare assieme a Dermap, azienda innovativa nata qualche anno fa dall’incubatore certificato Techno Seed di Friuli Innovazione, un progetto per rendere i cicli di allevamento della vongola più efficienti e diminuire l’impatto ambientale delle operazioni in laguna. AltIssImA precIsIoNe La ricerca, iniziata nel 2011, ha permesso di realizzare Aqquatech, il prototipo di un set di strumentazioni, montato sull’imbarcazione polifunzionale utilizzata per la raccolta dei molluschi e formato da un terminale cartografico dotato di Gps ad alta precisione, un sistema di comunicazione con la centrale operativa a terra ed un server per la rappresentazione dei dati raccolti in campo. La strumentazione utilizza la rete satellitare per determinare e visualizzare sul terminale della barca le parti di fondale già raccolte, sfruttando la rete fissa Gps regionale, che è gratuita come in poche altre regioni italiane, per calcolare le misurazioni differenziali e ridurre il margine di errore al di sotto dei 5 centimetri. L’esigenza di sviluppare questo progetto di ricerca era, infatti, nata da alcune problematiche riscontrate durante la fase di raccolta delle vongole. Dopo la semina, una volta raggiunta la taglia commerciale, i molluschi vengono raccolti con un’imbarcazione appositamente studiata per non rovinare l’ecosistema, che si muove lungo un tracciato che divide l’area di raccolta in rettangoli, con un sistema ancoraverricello per evitare l’impatto delle eliche sui fondali bassi della laguna. Questo metodo non permetteva però di delimitare con precisione le aree già raccolte e di conseguenza il livello di ricattura del prodotto seminato era stimabile intorno al 50%. ImbArcAZIoNI INtellIgeNtI Con l’innovativo prototipo Aqquatech, invece, le imbarcazioni diventano intelligenti e l’operatore in manovra può conoscere con esattezza e in tempo reale la sua posizione permettendo così di dimezzare sia il tempo di raccolta del prodotto che i costi per l’operazione. “La laguna di Marano –commenta Daniele Gulic, presidente di Dermap - è la prima realtà a livello nazionale a praticare un’acquacoltura di precisione grazie all’uso dei dati satellitari e cartografici digitali. L’integrazione di queste tecnologie per innovare il processo produttivo della venericoltura permet te una migliore resa dell’at t iv ità economica ma anche un maggiore rispetto per l’ambiente, grazie alle operazioni meno impattanti per la laguna”. I risultati positivi dei test hanno convinto la cooperativa Almar ha proseguire sulla strada dell’innovazione sviluppando, sempre con Dermap, un sistema di correzione automatica del posizionamento dell’imbarcazione durante la raccolta delle vongole, simile a un pilota automatico. Questo upgrade permetterà di far dialogare il sistema satellitare di bordo con dei motori elettrici sul natante, di modo che proceda a correzioni di rotta automatiche. soluZIoNe portAtIle At t ua l mente Der map st a proget t a ndo anche una versione portatile della stessa tecnologia che possa essere utilizzata su imbarcazioni diverse. “I risultati del progetto Ctrl+Capa sono st at i est rema mente posit iv i - cont i nua Gulic – abbiamo ricevuto diverse richieste di preventivo per equipaggiare altre imbarcazioni per la venericoltura in diverse zone dell’Italia. L’acquacoltura di precisione è un mercato ancora poco esplorato ma molto interessante anche dal punto di vista della sostenibilità, dato l’impatto positivo sull’ambiente che avrà l’innovazione nei processi produttivi di molluschicoltura”. luca vede così il mio lavoro. anch’io. (mauro, ricercatore in biofarma) Biofarma Spa via castelliere, 2 33036 mereto di tomba - (ud) italy t. 0432 868711 r.a. f. 0432 868018 e-mail: [email protected] www.biofarma.it luca pensa al nostro lavoro come a un’affascinante alchimia. un’alchimia che trasforma idee in prodotti cosmetici ed integratori alimentari e che per biofarma ha alcuni ingredienti fondamentali: strategie di r&d e processi produttivi all’avvanguardia, guidati da persone con capacità professionali e umane che non dimenticano mai le regole dell’etica e dell’ambiente. Per questo il 10% dei prodotti che realizziamo diventano leader del loro mercato di riferimento. // VIII //dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it L’esercito dei 15mila al servizio della conoscenza La nostra regione è al vertice in Italia per il sistema scientifico, grazie a 31 enti che attraggono ogni anno migliaia di ricercatori e accademici S ono stati presentati i risultati dell’ottava indagine ‘La Mobilità della Conoscenza’, che ogni anno il Coordinamento degli enti di ricerca regionali (Cer) realizza allo scopo di mappare i flussi di entrata in regione di ricercatori e studenti stranieri. Lo studio, riferito all’anno accademico 2011-12 per gli atenei e al 2012 per gli enti di ricerca, ha confermato l’attrattività del sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia. Sono infatti stati circa 15mila i ricercatori, docenti e studenti stranieri che nel 2012 hanno scelto di studiare o lavorare in regione per un periodo più o meno lungo. In particolare, si contano 3.928 studenti, in aumento del 5,3% rispetto al 2011, e 11.037 i ricercatori. IN ArrIVo dAll’estero L’indagine, condotta su 31 istituzioni, mostra come anche quell’anno il numero di ricercatori e docenti stranieri che opera no stabi l mente presso gli enti di ricerca e le università regionali sia cresciuto passando da 4.485 a 4.563, sul totale di 8.221. Aumentato anche il numero degli studenti universitari che nell’anno accademico 2011-12 raggiungono una percentuale pari al 7,46% del totale degli iscritti, ben al di sopra della media nazionale del 3,3 per cento. Attrattività molto alta anche per i due conservatori regionali, cioè il Tartini di Trieste e il Tomadini di Udine, che, congiuntamente, totalizzano una percentuale di studenti stranieri iscritti dell’11,72% del totale, oltre un flusso di mobilità incoming dei docenti intorno al 22,75 per cento. // AppuNtAmeNtI Come fare d’impresa Lezione sui cambiamenti del mercato A Udine lunedì 10 febbraio, alle 17, Friuli Innovazione ospita il primo dei cinque incontri gratuiti del ciclo ‘Soluzioni per fare impresa’, un’occasione di dialogo e confronto nella quale saranno presentate esperienze di imprenditori che hanno saputo inserire l’innovazione nel loro modello di business e di esperti, tra cui il senior advisor di PwC Paolo Firmino Momo. Obiettivo dell’incontro, organizzato da Salone d’Impresa insieme a Friuli Innovazione, è permettere a imprenditori dell’area del Triveneto di confrontarsi sulle strategie adottate e capire come cambiano i mercati e si evolvono le organizzazioni. Tra i casi illustrati sarà portata anche l’esperienza di tre aziende del Parco udinese: EasyStaff, che recentemente ha visto l’ingresso nella compagine sociale di Zucchetti; Transactiva, che opera nel settore delle biotecnologie vegetali e Infofactory, che ha aiutato un’azienda storica come la Tabacco a ringiovanire il proprio prodotto (le carte geografiche) portandolo nell’era digitale. Per iscriversi www.soluzioniperfareimpresa.it Fondi alla ricerca Infoday su programma europeo Horizon 2020 M artedì 11 febbraio nell’Auditorium della Regione di via Sabbadini a Udine giornata di presentazione di Horizon 2020. Con quasi 80 miliardi di euro a disposizione per il settennato 2014-2020 è il più importante programma mai finanziato dall’Unione Europea a sostegno della ricerca e dell’innovazione, in tutte le sue forme, e avrà un particolare focus sulle sfide sociali che l’Europa dovrà affrontare nei prossimi anni. L’obiettivo della giornata è presentare a piccole e medie imprese, grandi imprese, università, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria le principali caratteristiche del programma e alcuni casi di successo per stimolare la partecipazione regionale ai prossimi bandi con proposte progettuali di qualità. L’evento è organizzato nell’ambito delle iniziative del Comitato Apre Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Regione, il Coordinamento degli enti di ricerca e Apre Roma. PERCHÉ MERITA ARIA DI QUALITÀ ReliaSENS, IL SISTEMA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE IN CLOUD COMPUTING ambientale che utilizza strumentazione tecnica di • Ideale per il monitoraggio di aree urbane, vie di traffico e cantieri ultima generazione e ad alta precisione. • Compatto, adatto ad ogni tipo di installazione Questo sistema raccoglie ed analizza i parametri • Disponibile in soluzione a noleggio Eurotech ha realizzato un sistema di monitoraggio dell’aria e, grazie alla tecnologia Cloud, crea un’efficiente rete di monitoraggio. • Gestione dati in tempo reale Grazie alle sue dimensioni compatte (18x36x15 cm), l’installazione è possibile su pali della luce e strutture esistenti. Per maggiori informazioni visitare il sito www.eurotech.com // X //dossier iNNoVAZioNe www.ilfriuli.it Innovazione, organizzazione e gestione delle risorse umane: la scelta dei talenti D a trent’anni Aeneas Srl, situata a Pordenone, si occupa, con successo, di ricerca e selezione del personale, mettendo il suo consolidato bagaglio di conoscenze a disposizione delle aziende per inserire, all’interno del loro staff, la figura giusta. Oltre a individuare la persona più adatta, Aeneas offre consulenze alle imprese nell’ambito dell’organizzazione aziendale e della gestione risorse umane. Questa realtà della Destra Tagliamento, che opera in tutto il Nord Italia, si avvale di uno staff composto da cinque persone e rivolge il suo impegno nella ricerca di impiegati, quadri e dirigenti. “La nostra mission - racconta Savino Carlet, socio unico e amministratore di Aeneas Srl - è di trovare talenti che assicurino, in breve tempo, un van- savino Carlet, socio unico e amministratore di Aeneas Srl Attiva dal 1984 a Pordenone, Aeneas Srl si occupa di ricerca, selezione del personale e organizzazione aziendale taggio competitivo ai nostri clienti”. Quali le metodologie adottate? “Per quanto riguarda la ricerca ci avvaliamo, oltre alla nostra banca dati interna acquisita nel corso degli anni, la ricerca diretta e di annunci sui portali. In merito alla selezione, invece, gli strumenti adottate sono i colloqui individuali, la somministrazione di questionari e test basati su metodologie diverse che variano in relazione al profilo da cercare”. Nel corso dei suoi primi trent’anni di storia, Aeneas ha acquisito particolari competenze nella ricerca personale in vari settori, quali metalmeccanico, edilizia, chimica, arredo, vetro, gomma-plastica. Per quanto riguarda l’innovazione, il consiglio di Carlet consiste tre parole chiave. “La prima - sottolinea - è ‘guardare’, cioè osservare l’esperienza umana; la seconda è ‘capire’, ossia analizzare le sfide e le opportunità, mentre la terza è ‘fare’, cioè scegliere il modello organizzativo per ottenere il miglior risultato possibile”. Perché, infine, scegliere Aeneas? “L’esperienza trentennale e i buoni risultati assicurati a chi ci ha scelto sono il nostro miglior biglietto da visita”, conclude Carlet. Meglio mettersi, dunque, in mani esperte. dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it Nuovi transistor grazie alle nanotecnologie Nanoelettronica: l’Ateneo friulano è capofila di un progetto europeo finanziato con 2,9 milioni di euro per rendere più competitive le industrie dell’elettronica L ’Università di Udine, nell’ambito del Consorzio nazionale interuniversitario per la nanoelettronica (Iunet), è capof i la d i u n proget to di ricerca europeo triennale nel settore delle nanotecnologie elettroniche finanziato con 2,9 milioni di euro dalla Commissione europea. NuoVA geNerAZIoNe Obiettivo del progetto è realizzare un sistema di progettazione veloce ed efficace dei transistor a basso consumo energetico di nuova generazione, che nei prossimi anni sostituiranno, in parte, i tradizionali transistor al silicio. Il risultato della ricerca sarà messo a disposizione dell’industria europea per renderla più competitiva sul mercato mondiale delle tecnologie nanoelettroniche e dei semiconduttori. Grazie al nuovo sistema, obiettivo del progetto, si ridurranno i tempi di progettazione e i costi di sviluppo ed entrata in produzione dei nuovi dispositivi destinati all’elettronica ad alte prestazioni. uNA squAdrA dI seI pAesI La ricerca coinvolge un team multidisciplinare di sei Paesi europei, quali Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia e Svizzera, e otto partner fra cui università, istituti di ricerca e laboratori industriali. Responsabile scientifico del progetto, intitolato ‘Technology Cad for III-V Semiconductor based Mosfets - III-V Mos’, è Luca Selmi, professore di Elettronica dell’ateneo friulano. Luca selmi, docente di elettronica all’università di udine // XI // L’ateneo friulano sarà impegnato con il gruppo di ricerca di nanoelettronica del Dipartimento di Ingegneria elettrica gestionale e meccanica. Il team udinese svilupperà nuovi modelli di simulazione e valuterà le prestazioni dei transistori con dimensioni inferiori a 10 miliardesimi di metro, realizzati con questi nuovi materiali. Tra i partner accademici del progetto figurano anche le università di Bologna e di ModenaReggio Emilia, appartenenti al consorzio Iunet e il Politecnico di Zurigo. Fanno, inoltre, parte del partenariato il laboratorio dell’Ibm di Zurigo; il centro di ricerca belga Imec; l’istituto francese Sinano e aziende quali la svizzera Synopsys, la danese QuantumWise e la tedesca Globalfoundries, principale fonderia di silicio europea. tuttI I settorI INteressAtI Questo progetto avrà un impatto profondo su tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana sILIcIo IN peNsIoNe Il nuovo sistema di progettazione riguarda transistor basati su composti di arsenico, gallio e altri elementi, cioè i cosiddetti materiali III–V, che prenderanno gradualmente il posto di quelli al silicio perché più efficienti dal punto di vista energetico. “Q uesto proget to – spiega Selmi – interviene in un campo st rateg ico per la società contemporanea e futura quale quello della nanoelettronica, un insieme di tecnologie con un impatto profondo su tutti g l i aspet t i del la nost ra v ita quotidiana, in particolare nelle comunicazioni, nell’informatica, nell’elettronica di consumo, nella sanità, nei trasporti e in campo ambientale”. // It cLub fVg Intensa l’attività del gruppo guidato da Di Paolo Una comunità che guarda al futuro C Molti sono stati i temi trattati nel corso degli ristiano Di Paolo, del Gruppo Pittini di Osoppo, è stato confermato per il terzo incontri promossi nel 2013, tra cui i social network, il wi-fi, gli strumenti per il anno coordinatore dell’IT club monitoraggio dell’infrastruttura IT Fvg, associazione promossa da e i software di backup e ripristino. Confindustria Udine che ha come Grande partecipazione hanno finalità quella di aggregare gli IT pure registrato le due visite in manager delle imprese regionali Autovie Venete e Calligaris, che e, più in generale, chi si occupa hanno evidenziato l’eccellenza di informatica, e di favorire la difdei sistemi informativi di queste fusione della cultura informatica aziende di vertice in regione. Il nelle aziende. numero di aderenti al gruppo Il rinnovo degli organi sociali di Linkedin è cresciuto del 15%, del sodalizio, giunto al suo settimentre il numero di associati all’IT mo anno di vita, ha visto anche Club è rimasto pressoché stabila riconferma nel Comitato Teccristiano di paolo le, con la riduzione nel numero nico di Elena Bianchi (Lima), dei soci appartenenti ad aziende Gianpiero Colautti (Chiurlo), Davide Bazzan (Self) e Roberto Pozzuto (Cal- informatiche controbilanciata dall’aumento ligaris) più la new entry Paolo Borzone (Abs). di quelli di realtà utilizzatrici di informatica. // XII //dossIer INNoVAZIoNe “C ome artigiani siamo ‘condannati’ a innovare. Ma diciamolo: è una ben piacevole conda n na!». “Diversa mente da l le mu lt i na z iona l i che si spostano là dove è più conveniente, le imprese a r t ig ia ne sono sempre legate all’uomo e al territorio. Ma per poter resistere devono coniugare il saper fare della tradizione alle tecnologie. Questa è la strada per affermarsi e combattere la crisi”. “Da un lato spiace che molt i g iovan i consider i no l’a r t ig ia nato come unica spiaggia anziché un’opportunità per esprimere al meglio se stessi. Fortunatamente ce ne sono molti, anche laureati, che hanno compreso come proprio nell’artigianato ci sia la strada per la realizzazione personale e professionale”. A parlare è Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone, che esalta il saper fare artigiano, un patrimonio tipicamente italiano “che oggi, paradossalmente, viene quasi più riconosciuto all’estero, in Paesi che percorrono altre strade, come gli Usa, che non in casa propria”. Richiama Pascolo l’esperienza della primavera 2013 a San Fa ncisco qua ndo at t raverso incontri, dibattiti, workshop, in quella città si sono incontrate due diverse modalità di creatività e di innovazione: una portata dall’artigianato italiano, l’altra dai ‘geni’ della Silicon Valley. “Un’esperienza dove si è compreso - spiega Pascolo - che è necessario coniugare e sostenere artigianato e design come “nuove definizioni del lavoro” non in modo celebrativo, ma per il presente e per il futuro dei nostri giovani, che faticano a trovare opportunità e le cercano in un mondo ‘glocal’». Qualcuno pensa che l’avanzare della tecnologia releghi sempre di più l’artigianato in una sorta di nicchia dalla quale sarà sempre più difficile uscire. «Io sono convinto esattamente del contrario - dichiara il presidente di Confartigianato Pordenone -e sposo la definizione www.ilfriuli.it Il futuro? L’artigianato hight tech Il ‘saper fare con bellezza’ declinato nelle più avanzate tecnologie per rilanciare questo settore tutto italiano nel mondo silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone del “saper fare con bellezza” che è uno dei successi del made in Italy e che può, anzi deve, continuare a declinarsi nel quotidiano e nel futuro. Abbinare il sapere artigiano con l’innovazione più spinta, non solo è possibile ma è anche praticabile. Pensiamo ad esempio alle possibilità quasi infinite che le nuove stampanti 3D offrono. Al di là della possibilità di replicare oggetti di uso comune, questa tecnologia si presta o no alla creazione di oggetti unici per forma e design? Certo che sì. E la creazione di oggetti unici è o no patrimonio dell’artigiano?La risposta mi pare scontata!». «Io credo - prosegue Pascolo - che oggi, nonostante la crisi, abbiamo opportunità che non possiamo perdere, e fra queste c’è il mettere insieme la nuova rivoluzione digitale con con la sapienza artigiana del fare e del fare prodotti personalizzati». La diff usione di tecnologie nuove ma g ià sper imentate, come le stampanti 3D e dei laser cut, permette la produzione di oggetti in tempi più rapidi rispetto a quelli dei vecchi artigiani. In passato, per riuscire a produrre un oggetto, un artigiano aveva bisogno di anni di studio del materiale: la sua sapienza nasceva dalla capacità di combinare in oggetti fisici il design studiato da altri, di trasformare le idee in materia. Oggi le stampanti a tre dimensioni, la rivoluzione del bit che diventa atomo (informazione digitale che diventa materia) per met tono a ch iu nque d isponga di un progetto digitale di trasformarlo direttamente in prodotto. «Stampa a 3D e i laser cut non sostituiscono il ruolo e l’esperienza dell’artigiano – rimarca Pascolo - ma ne amplificano la conoscenza e le possibilità produttive in termini di progettazione, perché le nuove tecnologie fanno da moltiplicatore, permettendo di creare prototipi velocemente e di trasformare rapidamente le idee in materia. Ma poi solo la sapienza artigiana permetterà a quell’oggetto di prendere la strada dello stile e della cura dei dettagli, come ha ben spiegato Stefano Micelli nel suo libro “Futuro Artigiano” – ricorda il presidente – e va anche detto che le nuove tecnologie potranno essere utili anche in termini di produzione perché permetteranno ai nostri artigiani di avere a disposizione progetti replicabili in tutte le parti del mondo, grazie alle famose App». Questa rivoluzione che avanza agirà anche sul fronte del consumo perché «ci abitueremo sempre di più ad avere prodotti su misura, un’abitudine che rilancerà il saper fare artigiano anche per prodotti e industrie non direttamente toccate dalla rivoluzione digitale». La sfida «è comprendere tutto questo e investire nell’innovazione e nella ricerca e sostenere le imprese artigiane che imboccano questa strada – conclude Pascolo –. E m i aug u ro che soprattutto i giovani sappiano e vogliano cogliere questa opportunità». 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È il caso di Art Cosmetics, azienda di Bergamo specializzata nella formulazione, sviluppo, produzione e confezionamento conto terzi di prodotti per il make up. Nata nel 1990, Art Cosmetics ha come punti di forza la qualità del prodotto, il processo produttivo made in Italy e il servizio al cliente. Nel 2010 è iniziata la crescita a doppia cifra, che ha portato in po- chi anni ad aumentare il fatturato del 155%. Un salto in avanti che ha richiesto anche una sostanziale revisione dei processi di lavoro: gli artigiani del make up hanno fatto entrare la tecnologia in ombretti e rossetti. Per riuscirci si sono rivolti a Overlog di Buttrio, esperta in soluzioni di magazzino, e a Tecnest, azienda di Udine specializzata in soluzioni per la pianificazione, il controllo e la gestione della produzione e della supply chain, che hanno integrato i propri software arrivando così a gestire in modo completo e complementare tutte le fasi di produzione. Il tutto rispettando appieno le rigide normative Iso 9001 che riguardano il mondo della cosmetica. Pr i ma del la ‘r ivolu z ione d igitale’, av venuta nel 2010, A rt Cosmetics gestiva la produzione e il magazzino in modo cartaceo: una situazione non più sostenibile con l’aumento degli ordini “Gli obiettivi del cliente erano ottimizzare la gestione dei processi di produzione, avere la tracciabilità dei prodotti, il controllo della qualità e delle lavorazioni - a f fer ma Ma rco Quotada mo project manager di Tecnest -. Per riuscirci, Art Cosmetics ha digitalizzato tutte le fasi di produzione, grazie a codici a barre presenti sui prodotti e a una decina di postazioni mobili con schermi touch affiancati alla produzione, interfacciati con i macchinari già presenti, come le bilance digitali per pesare i vari ingredienti. In sostanza, sono stati automatizzati alcuni passaggi per renderli più funzionali”. “Il sistema ha, inoltre, permesso di ottenere la tracciabilità e rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti, per gestire in modo efficiente i controlli in produzione e le verifiche postvendita” sottolinea Giorgio Sinigaglia, responsabile del progetto Overlog. dossier iNNoVAZioNe www.ilfriuli.it // XV // Spesa amica dell’ambiente Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar, è la prima azienda della grande distribuzione italiana a ottenere la certificazione A spiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest, ha conseguito la certificazione Uni En Iso 14001:2004 per il proprio sistema di gestione ambientale. È la prima azienda della grande distribuzione organizzata a raggiungere questo traguardo, così come nel 2010 era stata la prima a conseguire la certificazione internazionale Ohsas 18001 per il proprio sistema di gestione della sicurezza. “Il perimetro di applicazione della certificazione ambientale comprende al momento le nostre sedi di Mestrino e Udine, e gli ipermercati Interspar di Sarmeola di Rubano, Albignasego, Bolzano e Bagnaria Arsa”, spiega Massimo Salviato, direttore Appalti e capofila del progetto per Aspiag Service, “ma contiamo di estenderlo progressivamente a tutta la nostra struttura”. Il percorso di certificazione del sistema di gestione ambientale è stato condotto con la consulenza di Ernst & Young. A rilasciare la certificazione è stato Tüv Italia, ente indipendente presente in Italia dal 1987 e appartenente al gruppo Tüv Süd, che offre servizi certificativi in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto. percorso Virtuoso “L’importante traguardo conseguito – spiega Paolo Merenda, direttore Divisione Management Service Tüv Italia - conferma la tradizionale attenzione che Aspiag Service Despar Nordest riserva da sempre agli aspetti di responsabilità sociale connessi con la propria attività sul territorio in cui opera. Mediante la Certificazione del sistema di gestione ambientale delle principali sedi operative e di alcuni fra i propri maggiori punti vendita, l’organizzazione prosegue quindi il suo percorso virtuoso attraverso il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali. Assoggettarsi volontariamente alla verifica di terza parte indipendente da parte di Tüv Italia rappresenta un forte elemento di dimostrazione verso gli stakeholder dell’impegno che Aspiag Service si assume in questa direzione”. oltre il semplice bilANcio La scelta di intraprendere la certificazione Iso 14001 è in qualche modo conseguenza dell’adozione, da parte di Aspiag Service, del Reporting Integrato come forma di rendicontazione che connette in un unico documento dati aziendali di diversa natura: finanziari, intangibili, di sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa, strategia, governance, e dati previsionali. Un impegno preso con convinzione tale che, con il Report Integrato 2012, Aspiag Service è l’unica azienda della Gdo italiana che si è la presentazione della certificazione classificata tra i finalisti dell’Oscar di Bilancio 2013, per la categoria ‘Società e grandi imprese non quotate’. “A partire dal Bilancio Integrato 2011 – spiega ancora Salviato - la nostra azienda ha avviato un processo di ricerca e verifica, analizzando in profondità strutture, flussi e rapporti, compresi quelli relativi alla nostra gestione ambientale”. Ne è nato appunto il percorso di certificazione con Tüv Italia, articolato in diverse tappe. “Il primo passo è stata una dettagliata analisi iniziale - continua Salviato - che ha consentito di identificare gli aspetti ambientali più significativi legati direttamente e indirettamente all’attività della nostra azienda, come ad esempio i consumi di energia, la produzione di rifiuti o le emissioni di gas a effetto serra”. mAssimA tr AspAreNZA In seguito all’analisi è stato definito e approvato il documento di politica ambientale di Aspiag Service, firmato dagli amministratori delegati della società e condiviso con tutti i collaboratori e con gli stakeholder, anche attraverso il sito www.despar.it. È stato, inoltre, disegnato un organigramma ambientale, individuando le persone responsabili dei singoli aspetti del progetto, e sono state definite tutte le procedure, sia di sistema (pianificazione, formazione, comunicazione, gestione della documentazione; audit, verifiche e gestione delle non conformità), che operative (attività legate alla produzione di servizi manutenzione; registrazioni, controlli e misurazioni). “È stato ed è un lavoro impegnativo – conclude Salviato - che ha coinvolto tutti i collaboratori dei siti certificati, e in particolar modo quelli degli Interspar certificati. Solo per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, abbiamo adottato procedure di differenziazione ancora più spinte di quelle richieste dai singoli Comuni, affidandoci a smaltitori privati nel caso il Comune interessato non raccolga quel tipo di rifiuto”. // XVI //dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it La ‘nuova’ Ersa riporta al centro le imprese L’agenzia di sviluppo continuerà a essere braccio operativo della Regione nella politica agricola, valorizzando le proprie risorse tecniche e collaborando con tutti i soggetti locali lungo le filiere di qualità L ’Ersa è viva e vivrà. È una premessa doverosa quella del nuovo direttore generale dell’agenzia regionale per lo s v i luppo ag r ic olo non solo per la lunga storia dell’ente, ma soprattutto per il ruolo di ser v izio che anche ogg i può svolgere per il settore primario. Dall’ottobre dell’anno scorso, la guida dell’Ersa è stata affidata a Paolo Stefanelli che, su indicazione della giunta regionale e in particolare dell’assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, ha prov veduto a u n’a na l isi pu nt ua le del l’att iv ità f ino a ogg i svolta, dei progetti in corso e di eventuali aggiustamenti nella strategia operativa dell’agenzia. Obiettivi non semplici, ovviamente, in un periodo di crescente limitatezza delle risorse pubbliche e di rapida evoluzione dei mercati, ma supportati dalle notevoli potenzialità che l’agricoltura friulana conserva. strutturA sotto esAme “Con l’insediamento della nuova giunta regionale nell’aprile 2013 – spiega Stefanelli – sono iniziati dei ragionamenti sull’agricoltura in generale, arrivando come primo passo alla riorganizzazione della Direzione regionale, concretizzatasi in una rivisitazione dei servizi e una loro riduzione. Quindi, si è passati al braccio operativo, ovvero a Ersa, seguendo l’indicazione dello stesso assessore Bolzonello per un superamento delle passate div isioni e cont rapposizioni all’interno del mondo agricolo locale, nel segno di una maggiore coesione, coscienti che soltanto assieme si può percorrere una strada di crescita e sviluppo”. Il restyling dell’agenzia, quindi, è partito da un’analisi dei meccanismi regolatori interni alla propria struttura, rappresentata da due sedi operative, Gorizia e Pozzuolo, e un centinaio di dipendenti. Il progetto Aqua va avanti a pieno ritmo: dopo i disciplinari per asparago, trota e mela, arriveranno quelli per la carne di suino, per la patata e per i prodotti caseari INdIVIduAtI I PuNtI CrItICI “Siamo partiti analizzando i punti critici – aggiunge il direttore - tra i quali la sofferenza della struttura tecnica, cioè il ‘nocciolo duro’ di Ersa, per le procedure amministrative e burocratiche tipiche di un soggetto pubblico. Poi, siamo passati alla strategia condotta, individuando un elemento da superare nella visione troppo concentrata sulla ‘friulanità’, che pone problemi di rappresentatività degli interessi dell’intero territorio regionale”. In mente viene subito la promozione ma rch iata ‘Tipicamente Friulano’, progetto nato quale compensazione alla perdita di nome del vitigno Tocai e finanziato con risorse anche ministeriali, che nel corso della sua attuazione ha finito per sostenere iniziative le più diverse, non necessariamente legate al segmento vinicolo. Paolo stefanelli è direttore generale dell’ersa dallo scorso ottobre e, successivamente, è stato nominato presidente del Crita. Laureato in ingegneria idraulica, è dirigente della regione. Nella foto grande la sede direttiva di Pozzuolo. dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it //XVII // // crItA Sei mesi per verificare i progetti Incubatore e test per idee di filiera A focus sul VINo “Anche quest’anno la Regione anticiperà per questo progetto 0,5 milioni di euro, rispetto ai fondi che il governo deve ancora erogare – precisa Stefanelli – ma saranno risorse destinate a concentrarsi sulla valorizzazione dei vini e, comunque, nell’ambito di una rivisitazione generale della promozione che assegna la regia all’agenzia TurismoFvg”. Confermate, quindi, le iniziative ritenute valide a supporto del Vigneto chiamato Friuli, vale a dire le rassegne ‘Friulano in Tour’ sui mercati esteri e la selezione ‘Friulano & Friends’ che si concentrerà in una settimana a fine giugno con la presenza di importanti opinion maker di settore. Discorso ben diverso va fatto, invece, per il marchio Aqua, anch’esso progetto ereditato dalla precedente gestione, ma dai tratti molto più interessanti per il sistema agricolo locale. Si tratta, infatti, di una certificazione di qualità rivolta a filiere agroalimentari locali. “Il progetto va avanti a pieno ritmo – continua Stefanelli – sono già dotate di un proprio disciplinare le produzioni di asparago, trota e mela; prossimamente sarà approvato quello per la carne di suino e, in futuro, sono previsti quelli della patata e dei prodotti caseari”. dAllA produZIoNe Al coNsumo I bollini e le certificazione sono utili, certo, in un mercato in cui i consumatori hanno bisogno di certezze su quello che mangiano, ma certamente non bastano. Ed è per questo che Stefanelli indica la nuova rotta dell’agenzia che ora dirige. “Pensiamo a un agroalimentare di qualità, più che quantità, godibile in un territorio interessante – riassume – per ottenere tutto questo, però, il ruolo di Ersa deve essere di servizio alle imprese, che devono essere le vere protagoniste di qualsiasi progetto tecnico e di promozione. Inoltre, la nostra attività deve valorizzare la specializzazione nella fase colturale, ma deve anche legarsi a quella della trasformazione e del marketing, unendo le conoscenze con altri soggetti locali che se ne occupano, come Crita e Parco agroalimentare di San Daniele, solo per citarne due”. presIdIo suI coNtrollI Tutto questo, assicura, senza abbandonare i progetti già in corso e, soprattutto, senza sguarnire tutti quei servizi obbligatori che Ersa storicamente svolge. Per citare solo alcuni, quelli riguardanti i controlli fitosanitari, per esempio per i prodotti esportati e importati, il registro degli agriturismi, la certificazione delle aziende biologiche e tutte quelle analisi richieste dalle istituzioni pubbliche. nche il Crita è, attualmente, ai box per una revisione. Il Centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura è una società consortile creata da Ersa, che ne detiene il 75% delle quote, e l’Università di Udine. Coordina progetti pluriennali su prodotti e filiere locali, per esempio dalla sperimentazione di un formaggio Montasio Dop solo di Pezzata Rossa Italiana, alla difesa della vite, dall’individuazione di strategie e innovazioni nelle attività di commercializzazione della filiera agroalimentare, alla costruzione di una filiera latte e carne solo di Pezzata Rossa Italiana e di una di birra locale. “Siamo in una fase di analisi dei progetti avviati e programmati – spiega il direttore di Ersa Paolo Stefanelli, che è anche presidente del Crita – intendiamo individuare quale valore aggiunto può dare ogni attività al settore. Ci siamo dati sei mesi per completare questa verifica, nel frattempo comunque tutte quanto già programmato potrà continuare ad andare avanti”. Gli obiettivi, infatti, non cambiano. Quelli cioè di proporre alle imprese locali soluzioni sostenibili e orientate al mercato. “La nostra idea di Crita è quella di un incubatore di idee – aggiunge Stefanelli – che possano essere testate su base pluriennale, con il coinvolgimento diretto di aziende, e poi trasmessi i risultati all’intero sistema agricolo e agroalimentare”. Non mancano esempi di progetti già giunti a un buon punto. Come quello del Montasio Dop prodotto di montagna di solo latte di Pezzata Rossa Friulana, che ha visto il coinvolgimento di malga Montasio, gestita dall’Associazione allevatori, e del caseificio di Ugovizza. Apriti Sesamo è una nuova realtà a Pordenone per la vendita diretta, ricambi e assistenza di automazioni e sistemi di sicurezza per la casa e azienda. Forniamo: • Sistemi di allarme • Automazione per cancelli scorrevoli e ad ante battenti • Automazione per basculanti • Automazione per tapparelle • Copia di radiocomandi • Ampia scelta di pezzi di ricambio di qualsiasi marca. 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È, infatti, un centro di ricerca supportato da un gruppo di lavoro altamente specializzato che opera con due sedi, oltre quella friulana anche a Lissone in provincia di Milano. A San Giovanni al Natisone Catas dispone di 7.200 metri quadrati di superficie utile coperta nei quattro edifici che insistono su una superficie di proprietà di oltre 18mila. Possiede, inoltre, una società partecipata estera, la Catas-Chile di Santiago del Cile che svolge le stesse attività dei centri operativi italiani. Attualmente, la società impiega 42 dipendenti tra i quali laureati in chimica, ingegneria e matematica a testimonianza dell’elemento fortemente innovativo che sta alla base del successo dell’azienda. Alla guida, il presidente è l’imprenditore Michele Bressan, amministratore delegato Angelo Speranza, fondatore della struttura nell’ormai lontano 1969, e direttore è Andrea Giavon. Due dipartimenti, uno tecnologico e uno chimico, coprono il vasto campo di prove e ricerche commissionate sia sui materiali base sia sui prodotti finiti. Per ogni singolo materiale e prodotto, Catas è in grado di comprovare l’effettiva rispondenza ai requisiti voluti dal cliente, la conformità ai requisiti previsti dalle norme, il controllo della qualità, la sicurezza, la resistenza e la durata. Leader europeo nella analisi dei prodotti Il Catas opera non solo nel settore legno-arredo, ma anche in quelli agroalimentari, industriali e ambientali 75mIlA proVe All’ANNo Nel 2013 sono state effettuate circa 75mila prove di cui 37mila nel settore agroalimentare. Le prove sono condotte in conformità alle norme europee, internazionali e nazionali A queste si aggiungono quelle effettuate secondo capitolati specifici richiesti dal cliente. Inoltre, è il primo istituto in Italia a essere stato riconosciuto quale ente autorizzato alla certificazione dell’emissione di formaldeide dai pannelli a base legno. Al cen- tro di sono rivolti nel 20136.000 clienti di cui 1.240 abbonati. L’istituto friulano rilascia una certificazione di prodotto con il proprio marchio Catas Qualit y Award (Cqa) verif icando la conformità di un prodotto ai documenti normativi e alle speci f iche tecn iche. Questo marchio viene applicato alle materie prime (pannelli derivati dal legno con limitato rilascio di formaldeide e cicli di verni- ciatura del legno per esterno e interno), semilavorati (profili in legno lamellare, pannelli nobilitati), ai mobili (letti e materassi). I l prodot to certificato è sottoposto a prove periodiche all’interno dell’azienda produttrice e successivamente alle ispezioni condotte ogni anno. I servizi attivati di recente sono un service per la stampa 3D; la simulazione virtuale con software agli elementi finiti di prove statiche su prodotti e materiali; valutazione della conformità delle attrezzature dei parchi giochi; valutazione ergonomica delle sedie da lavoro per ufficio. legNo seNZA sorprese Inoltre, da un anno eseg ue a na l isi per l’ident i f ica zione del le specie leg nose, che si r ivela ut i le nel la fa se del la fornitura, per garantire la conformità con l’ordine, dato che legni apparentemente uguali possono avere d iver se prest a z ion i f isico mecca n iche, diversa lavorabilità, durabilità, prezzo, a seconda della specie di appartenenza. Inoltre, per contrastare il commercio illegale delle specie protette. Nei manufatti e nelle strutture lignee di interesse culturale: per mot iv i d i st ud io, per la conservazione e per il restauro. L’identificazione del legno di cui è costituito un manufatto può aiutare a collocarlo in un periodo storico e ad attribuirgli un valore economico. È utile, poi, per risolvere controversie di natura legale: quando sia in discussione il tipo di legno impiegato nella costruzione di qualunque opera in legno. // XX //dossier iNNoVAZioNe www.ilfriuli.it Il progetto Domare, ideato in regione, sviluppa un sistema tecnologico di controllo e gestione in un ambiente molto complesso come una barca V ivere la barca significa sì nav iga re, ma a nche t rascorrere momenti di relax e di divertimento. Per le persone a bordo, dall’armatore agli ospiti, gestire in sicurezza e con semplicità tutte le funzionalità del proprio yacht è diventata un’esigenza più importante della stessa estetica. Ecco perché e nato ‘Domare’, un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che permette di controllare tutti gli aspetti relativi alla vita sulla barca attraverso un’unica interfaccia intuitiva e affidabile. Il progetto vede come capofila Teorema Group, azienda leader nel settore IT e Gold Competenc y pa r t ner di Microsoft, e partner Monte Carlo Yachts, Vda Elettronica di Pordenone, Università di Trieste e Area Science Park, attraverso il suo Centro Cantieristica & Nautica. Obiettivo: permettere l’accesso ai diversi sistemi pre- senti a bordo con un semplice touch. “Lo yacht è un insieme molto complesso di tecnologie eterogenee il cui utilizzo richiede spesso la presenza di utenti esperti spiega Michele Balbi, presidente di Teorema Engineering -. L’idea del progetto Domare è proprio quella di rendere queste tecnologie di facile accesso, attraverso il proprio tablet o smartphone”. L’armatore e la sua famiglia possono gestire così tranquillamente la climatizzazione degli ambienti, regolare l’illuminazione interna e le tende, ascoltare la musica e usare tutti gli altri dispositivi pensati per l’intrattenimento, da qualsiasi punto dell’imbarcazione. Con Domare è, infatti, possibile creare scenari domotici personalizzati che si attivano con un semplice touch: ad esempio, la luce soffusa, le tende abbassate, l’accensione del monitor per l’avvio del film preferito quando ci si vuole rilassare. NAUTICA Dal 1 Marzo 2014 NUOVA APERTURA La domotica sale Il sistema permette, inoltre, di integrare nella stessa interfaccia anche i sistemi di sicurezza a bordo, consentendo, in caso di allarme da incendio, allagamento o intrusione, di collegarsi alle telecamere di bordo per controllare la situazione. Ma non solo: sempre dal proprio tablet è possibile accedere a servizi di e-care dedicati a chi deve tener Professionalità da 50 anni Via riva Canal de San Piero, 3 - Marano Lagunare (UD) Tel. e Fax 0431.67212 - Cell. 339.8612333 www.nauticapopesso.it - [email protected] Store nautico Ricambi, accessori, strumentazione elettronica, antivegetative Officina nautica Rimessaggio imbarcazioni Vendita e motori marini Per ulteriori informazioni venite a trovarci in concessionaria monitorati i propri parametri vitali. Pressione sanguigna, frequenza cardiaca, peso, glucosio e ossigeno nel sangue possono essere misurati sullo yacht e, tramite la piattaforma Domare, il loro andamento nel tempo viene tenuto sotto controllo. Con potenziali sviluppi futuri di grande interesse per quanto attiene la tutela della salute a bordo. dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it a bordo da un lato, semplifichi la gestione dei diversi apparati di media e wellness a livello progettuale e di installazione, ma al tempo stesso permetta all’utilizzatore finale di fruire in modo intuitivo dei servizi proposti, anche se ad alto contenuto tecnologico. Si trattava di trasportare logiche e tecnologie domotiche in un ambiente alquanto complesso, come quello dello yacht, cercando di fornire un risultato semplice, ma efficace ed efficiente”. INterfACCIA ACCAttIVANte Nel segNo dellA semplICItà “Il progetto ha dedicato molta attenzione alla definizione delle caratteristiche dell’interfaccia, per renderla più intuitiva possibile e al tempo stesso non trascurarne il design – aggiunge Giampaolo Centuori, Ad di Teorema Engineering -. Vi era la necessità di avere un sistema che, Teorema, con i suoi sistemisti e sviluppatori, ha saputo ‘tradurre’ tutti questi customer need in una piattaforma software dotata di un upper layer che consente l’interfacciamento con i vari dispositivi hardware da controllare, e un’interfaccia utente con una grafica accattivante, semplice e intuitiva che nasconde la complessità all’utente fornendogli la giusta sensazione di controllo. Questa interfaccia può essere utilizzata su diverse tipologie di dispositivo, in quanto sviluppata in linguaggio Html 5. // XXI // // CommoNeNergy Consumo energetico dei centri commerciali Shopping più green T rasformare i centri commerciali, che vivono consumando enormi quantitativi di energia e sono la causa di elevate emissioni inquinanti, in veri e propri modelli di architettura e di sistemi ad alta efficienza e risparmio energetico, abbattendone drasticamente i consumi del 75%. È l’obiettivo del progetto CommONEnergy (www.commonenergyproject. eu) cui partecipa Il gruppo di lavoro dellì’ateneo friulano: Giovanni l’Università di Udi- Cortella, Alessio Polzot, Paola D’Agaro e Onorio Saro ne e a cui collaborano, coordinati da Eurac Accademia Europea di Bolzano, altri 22 partner fra enti e istituti di ricerca italiani, austriaci, norvegesi, spagnoli, svedesi, tedeschi. Nell’ambito del progetto, l’unità di ricerca di Udine si occuperà, in particolare, della messa a punto di soluzioni innovative per il risparmio e il recupero energetico negli impianti di refrigerazione per lo stoccaggio e l’esposizione dei prodotti deperibili. Il progetto prevede la riduzione del 75% dei consumi dei centri commerciali attraverso interventi che consentano un ritorno dell’investimento nell’arco di sette anni. //XXII//dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it L’ICT per promuovere l’enoturismo in Fvg G razie alla collaborazione, iniziata nel 2012, tra la Bo. Di. Srl di Amaro (UD) e le Strade del Vino Del FVG si è dato uno slancio innovativo alla promozione dell’enoturismo in Friuli Venezia Giulia. È stato realizzato il nuovo portale di promozione del turismo enogastronomico regionale www.vinoesapori.it, un sistema informatico complesso ed unico nel suo genere, dalla forte valenza innovativa, cucito su misura per il progetto Strade del Vino e Sapori Friuli Venezia Giulia. La grande peculiarità del sistema Strade è quella di garantire, grazie al calendario di turnazioni settimanali, l’apertura continuativa di cantine e produttori tipici, trasformati in veri e propri luoghi d’accoglienza per i turisti che possono visitare, senza bisogno di prenotazione, le numerose aziende del territorio. Questo prodotto enoturistico organizzato, che permette al turista di avere “Cantine Aperte” tutto l’anno, è perfettamente integrato con il sistema ICT di gestione del Portale e di tutte le attività in esso annesse. Grazie alla lungimiranza dello staff delle Strade del Vino FVG, coordi- verifica l’efficienza degli apparecchi della climatizzazione secondo il Reg. 626/2011 (Direttiva 2010/30/UE) nate dal dott. Massimo Del Mestre, direttore del Movimento Turismo del Vino FVG, unita alle competenze tecnologiche del rag. Gilberto Del Pizzo della Bo. Di. Srl, si è individuata una strategia di co-marketing di natura innovativa e tecnologica mirata a portare in cantina i turisti già presenti in Regione contattando i territori di maggior afflusso turistico: le località balneari e le città d’arte. Grazie ad una forte collaborazione con i Presidenti dei Consorzi Turistici di Lignano, Grado, Pordenone, Udine e Gorizia, è stato attivato il Progetto Wine for You. Si tratta di un sistema di promozione grazie al quale le strutture ricettive coinvolte possono offrire al turista interessato all’enogastronomia, la possibilità di visitare i territori delle Strade del Vino e Sapori con 3 degustazioni gratuite da utilizzare nelle cantine aperte in base al calendario. Il sistema tecnologico provvede Il laboratorio di Amaro gestito dalla Società IMQ Clima è l’unico laboratorio indipendente “del freddo” in Italia. Grazie all’attualità e la elevata tecnologia delle apparecchiature assieme alla professionalità degli operatori, il laboratorio è un efficace riferimento per l’intero settore del “freddo”. L’impegno del Laboratorio è quello di seguire l’evoluzione delle norme e del mercato anche con importanti investimenti per offrire alle aziende che operano nel settore del condizionamento dell’aria, della ventilazione e della refrigerazione un supporto sia per la messa a punto degli apparati prima della produzione e della commercializzazione sia per la verifica della rispondenza alle norme internazionali più aggiornate e alle direttive europee più attuali. A proposito di efficienza energetica, il laboratorio, con l’esecuzione delle verifiche delle prestazioni, può essere di sostegno alle azioni promosse dalle istituzioni a difesa del consumatore, per esempio nel mercato dei condizionatori do- perciò all’autenticazione del turista (sia cartacea che tramite Mobile Application) e quindi, nelle due diverse forme, dà al turista un voucher con 3 gratuità da consumare. Il turista è libero di recarsi nelle strutture debitamente indicategli e quindi, tramite una attivazione a mezzo QR code, fornisce al sistema ICT la destinazione in cui ha deciso di usufruire delle degustazioni. Tutto ciò permette anche l’elaborazione di alcuni dati molto interessanti sul turista wine and food lover, informazioni che mai sono state raccolte prima in Regione. Questo è solo il primo passo che prelude alla crescita del portale. Si stanno infatti definendo le ultime novità del sito www.vinoesapori.it che daranno al turista la possibilità di formare una vacanza completa scegliendo i servizi da un bouquet di attività precedentemente immesse e quotate. In modalità “Dynamic Packaging” il turista del vino potrà progettare una vacanza in FVG che maggiormente si connoti con le sue esigenze e con il suo potere di acquisto. E poi, risorse permettendo, attiveremo Gamification e Couponing nel turismo per far diventare la Regione Friuli Venezia Giulia la Regione dell’innovazione nel Turismo! mestici. Da qui è evidente il vantaggio che gli operatori traggono dalle prove fatte presso il laboratorio di Amaro: il rispetto dell’acquirente/consumatore è garanzia del corretto operare del costruttore o importatore. Il laboratorio è riconosciuto sia a livello Europeo sia ExtraEuropeo; opera anche con produttori dell’est asiatico, ovviamente quando il mercato di riferimento è l’Europa. L’immagine di questa pagina richiama l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2013 del Regolamento Europeo numero 206/2012 relativo alle specifiche per la progettazione ecocompatibile dei condizionatori d’aria e dei ventilatori ed il Regolamento 626 del 2011, che fissa i requisiti in materia di etichettatura e di fornitura di informazioni necessarie per la loro vendita. La grafica dell’etichetta è cambiata rispetto quella finora usata, ma il cambiamento più importante è costituito dalle nuove scale di efficienza energetica e dai nuovi criteri di valutazione basate sulla verifica stagionale degli apparecchi. Via Jacopo Linussio 1 - 33020 Amaro (UD) - tel. +39 0433 468607 - fax +39 0433 469042 - [email protected] dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it Ogni impianto a regola d’arte e garanzia d’assistenza, ma esegue anche installazioni di forniture selezionate dal committente. Inoltre, redige appositi manuali tecnici di ‘uso e manutenzione’ relativi agli impianti installati, che sono strumento fondamentale, oltre che di garanzia dell’impianto, per una migliore assistenza al cliente. La LM di Staranzano opera nel campo navale e anche in quelli civile e industriale: dalla progettazione all’installazione, con soluzioni su misura del cliente dAllA reAlIZZAZIoNe AllA mANuteNZIoNe L ’azienda LM Impianti, guidata da Maurizio Laudicina, si occupa di progettazione, realizzazione e installazione di impianti elettrici, elettronici, condizionamento e carpenteria leggera nell’ambito navale, industriale e civile. La struttura operativa è composta da un organico di 30 persone, oltre ad alcuni collaboratori e professionisti esterni, che opera principalmente nel proprio cantiere di Staranzano, ma che può anche intervenire direttamente nella sede del cliente. L’azienda utilizza per ogni settore d’intervento le tecnologie più recenti e innovative, affiancate da una struttura dinamica e flessibi- le, in cui la ricerca delle migliori soluzioni progettuali si coniuga al rispetto dei tempi di consegna ed alla massima qualità nell’esecuzione del lavoro. Il settore predominante fra le attività di Lm Impianti è da sempre //XXIII// l’impiantistica navale. La consolidata esperienza infatti, permette di fornire servizi di progettazione, fornitura, installazione, commissioning e avviamento di impianti di vario genere. L’azienda seleziona i migliori fornitori per qualità, prezzo LM opera anche nel campo industriale con la progettazione e realizzazione di impianti per committenti pubblici e privati, garantendo assistenza e manutenzioni periodiche programmate. Anche nel campo civile offre tutto il know-how necessario alla progettazione e realizzazione di impianti per committenti pubblici e privati, come complessi condominiali, alberghi e strutture pubbliche, quali scuole, ospedali, stazioni. La LM impianti è, quindi, azienda giovane ma con un’esperienza pluriennale, che garantisce in ogni fase la massima qualità, grazie alla particolare cura assicurata dal suo personale a ogni singolo dettaglio. //XXIV//dossIer INNoVAZIoNe Viaggio all’origine delle malattie L’Istituto di genomica applicata partecipa a un progetto per individuare come la modifica del Dna possa provocare o sviluppare le patologie L ’Istituto di Genomica Applicata (Iga) è coinvolto a partire dal gennaio del 2012 nel progetto Epigen, uno dei 14 progetti nazionali ‘bandiera’ f i na n z iat i da l M i n istero del l’Un iversità e R icerca. I l proget to Epigen (w w w.epigen.it), che è coordinato dal professor Giu seppe Mac i no del l’ateneo d i Roma ‘La Sapienza’ e gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ha come obiet t ivo quel lo d i comprendere come i meccanismi epigenetici regolano i processi biologici, determinano la variazione fenotipica, ossia nelle caratteristiche visibili degli organismi, e contribuiscono all’origine e progressione delle malattie. modIfIche dell’AmbIeNte Dopo che si è tanto parlato www.ilfriuli.it dossier iNNoVAZioNe www.ilfriuli.it della genetica e dell’importan dell’importanza della variazione genetica, ossia di quella variazione de determinata dalla sequenza delle 4 basi presenti nel nostro Dna (A, C, G, T) che si è potuta ana analizzare su grande scala grazie allo sviluppo della genomica e ai vari progetti di sequen sequenziamento dei genomi, quali il progetto ‘Genoma Umano’, la comunità scientifica interna internazionale è oggi estremamente i nt er e s s at a a c api r e a nc he qua le pos s a es sere i l r uolo biologico di modificazioni che vengono sovrascritte sulla se sequenza primaria del Dna e che riguardano sia modificazioni biochimiche delle 4 basi, sia modif icazioni biochimiche delle proteine che interagi interagiscono direttamente con il Dna per determinarne la ica f unzionalità, modif icazioni che vanno sotto il nome di modificazioni epigenetiche. La caratteristica di tali modificazioni è che, a differenza di quelle che riguar- dano direttamente la sequenza primaria del Dna, possono essere influenzate dall’ambiente, mentre in analogia con esse, possono essere ereditate, sia da una cellula all’altra che anche, sia pure con minore frequenza, da una generazione all’altra. Tanto per capirci, l’ambiente in cui una persona si trova a vivere (dieta, stili di vita, inquinanti ambientali) può portare a determinare modificazioni epigenetiche del suo materiale ereditario, il Dna, che possono poi essere trasmesse ai figli e determinare le caratteristiche dei f ig l i stessi, sia i n senso positivo, sia purtroppo anche in senso negativo quando, ad esempio, vanno a determinare la comparsa di particolari patologie. lA regiA è friulANA In questo ambizioso progetto, che mira a promuovere l’eccellenza scientifica in questo settore e così facendo a porta re l’Ita l ia a l l’ava ng ua rd ia inter na ziona le nel la r icerca epigenetica, l’Iga, il cui direttore scientifico è Michele Morgante, ha il ruolo fondamentale di gestire la piattaforma per il sequenziamento di Nuova Generazione (Ngs) per tutte le unità di ricerca partecipanti al progetto (oltre 40, dislocate su tutto il territorio nazionale e operanti in tutti i settori della biologia, sia umana che animale, che vegetale) al fine di mettere a disposizione di una comunità molto ampia le grandi competenze che l’ist ituto friulano ha acquisito in questo settore e che ne fanno uno dei leader europei. Attraverso i dati Ngs prodotti dall’Iga, che grazie al finanziamento Epigen ha acquisito due sequen z iator i I l lu m i na HiSeq 2500 con una capacità d i produ r re 160 Gigabasi d i sequenza al giorno, i ricercatori del progetto possono analizzare in dettaglio le modificazioni epigenetiche che si generano nei loro sistemi sperimentali a livello dell’intero genoma e giungere a una migliore comprensione di come tali modi- //XXV // f ica z ion i si genera no, come guidano il destino di cellule, tessut i, organi e indiv idui e c om e p o s s ono c on t r i b u i r e all’insorgere di specifiche patolog ie quali, ad esempio, il cancro. moNdo VegetAle L’Iga è coi nvolto a nche i n una linea di ricerca più specifica che riguarda la variazione epigenetica nelle piante in cui si vuole capire come l’ambiente possa indurre modificazioni epigenetiche che vengono, p oi , e r e d i t a t e d i p i a n t a i n pianta e quale sia l’importanza d i ta l i mod i f ica z ion i nel determinare le caratteristiche di piante, quali la vite, al fine di meglio comprendere quelle i nt e r a z ion i f r a p at r i mon io genetico e ambiente che fanno s ì c h e l a s t e s s a v a r i e t à di v ite, a llevata in ambient i mol t o d i v e r s i , p o s s a a v e r e caratteristiche molto diverse: insomma, quel fenomeno che in viticoltura è definito anche come ‘terroir’. //XXVI//dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it Aziende insediate al Polo Polo Tecnologico di Pordenone: la via dell’innovazione sul territorio I l Polo Tecnologico di Pordenone “Andrea Galvani” è un motore per accelerare le idee imprenditoriali che si nutrono di trasferimento tecnologico e si avviano alla crescita sostenibile, dal punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale. È una sede fisica (il Parco) dove le aziende insediate (oggi 57) possono sviluppare le sfide imprenditoriali fondate sull’innovazione, ma è anche un nodo di rete internazionale di centri di ricerca, parchi scientifici e Università. Per dirla in breve il Polo è la via dell’innovazione sul territorio. Al Polo di Pordenone è stata recentemente affidata l’attività di audit finalizzato alla valorizzazione degli asset intangibili delle aziende; un progetto finanziato da Unioncamere per aumentare la cultura della proprietà intellettuale nelle piccole media imprese. Al via le attività sulla PI che permetterà anche di facilitare l’accesso al credito “E’ globalmente riscontrata – afferma il Direttore del Polo Franco Scolari –, anche confermato dallo studio svolto dal Polo sulla cultura brevettuale in Friuli Venezia Giulia dal 2007 al 2012, la relazione peso della ricerca, innovazione, proprietà intellettuale e ricchezza del territorio: dove si fa ricerca e se ne proteggono i risultati si sviluppa il circuito virtuoso dell’economia avanzata”. Nell’ambito di questo progetto, a breve, il Polo di Pordenone, assieme a Unioncamere FVG e le Camere di Commercio della regione organizzeranno tre incontri territoriali per presentare l’avvio dell’audit e raccogliere le manifestazioni di interesse delle imprese interessate a partecipare. Obiettivo finale sarà quello di fornire delle linee guida su come sfruttare economicamente tutti gli asset intangibili detenuti dalle aziende al fine di aumentare il proprio fatturato ma, al contempo, valorizzare tali asset per imputarli al patrimonio della società ed incrementare così la bancabilità e quindi l’accesso al credito delle aziende. “La strategia di protezione intellettuale – continua Scolari - non sempre ha le immediate e tangibili ricadute sui vantaggi competitivi e sui progetti aziendali, ma già oggi numerosi Istituti di credito abbassano il costo del debito dopo aver valutato gli asset intangibili”. Il Friuli Venezia Giulia è un territorio che produce molta ricerca e ha un’intensità significativamente sopra la media nazionale. Il progetto di Unioncamere, aggiudicatosi dal Polo, vuole trasformare la conoscenza ottenuta dalla ricerca in competitività e quindi risultati economici: la ricerca trasforma il denaro in conoscenza, l’innovazione la conoscenza in denaro. 1 2 3 4 5 6 7 8 ADV Group srl Agire srl Airinn srl Around isrl Atra srl BPI ITALIA Blaublum srl Bridge snc (BORTOLUSSO FABRIZIO) 9 Comet - Distretto della Componentistica e Termoelettromeccanica 10 Consul Partner iSRL 11 Cooper Job 12 Data Connect SNC DI Andrea Muccin & C 13 De Bortoli Purat Ing. Renato Giovanni 14 Diesis srl 15 Dune Buggy srl 16 D’Orsi Palmisano srl 17 Easy Rain isrl 18 Eidos Engineering srl 19 Elad srl 20 Eldy Lab srl 21 Electrolux Italia spa 22 Electrolux DATA CENTER 23 Eurocablaggi srl 24 Estrima srl 25 First srl 26 Fit Enginering srl 27 Fructa & Co srl 28 Futura Soluzioni Informatiche srl 29 GeneticLab srl 30 GFP srl 31 Grilli Marco 32 Hihgteam srl 33 Idest srl 34 Info Team srl 35 Insiel spa 36 Intelergy srl 37 k314 srl 38 Labat srl 39 Mach2 srl 40 NextSight srl 41 NIKO SRL 42 NCS Group 43 OverIT srl 44 Pharmadiagen srl 45 Presotto Ennio Srl 46 PrimaLuceLab iSRL 47 Reniero & Associati 48 Sangalli Technologies Esco srl 49 Tempestive srl 50 Sim2 Multimedia spa 51 SIPRO Sistemi Integrati srl 52 Sinesy srl 53 Strategia&Controllo srl 54 Surgica Robotica srl 55 Sustainable Technologies srl 56 Televita Spa 57 Weidenhammer Packaging Group Gmgh dossIer INNoVAZIoNe www.ilfriuli.it //XXVII // Come migliorare l’efficienza energetica con la domotica L’ottimizzazione dell’autoconsumo in caso di presenza di impianto fotovoltaico gestita direttamente dalla domotica: è la nuova funzione integrata al sistema Shineforce presentata da Centrodomotica “F inalmente la domotica è realmente in grado di aumentare il risparmio energetico domestico migliorando l’efficienza degli impianti”. Così l’ing. Nardini, responsabile commerciale di Centrodomotica, presenta l’ultima novità proposta dall’azienda pordenonese. “La nostra azienda si occupa di domotica da circa 10 anni e ci siamo sempre posti il tema di come la domotica potesse contribuire ad ottimizzare i consumi domestici. Grazie all’avvento del fotovoltaico si è concretizzata per noi l’opportunità di dimostrare come questa tecnologia sia oggi in grado di auto-sostenersi.” Il sistema di automazione domestica proposto da Centrodomotica è innovativo da molti punti di vista. In primo luogo le sue scelte tecnologiche, completamente basate su soluzioni consolidate applicate da decenni nell’automazione industriale e diffuse globalmente, lo rendono tra i sistemi di domotica più affidabili, performanti e longevi. “La cosa più importante”, continua Nardini, “è che siamo stati in grado di realizzare un sistema gestibile con semplicità. Abbiamo messo a disposizione del tecnico e dell’impiantista elettrico degli strumenti che minimizzano i tempi di progettazione ed installazione. Il sistema rimane aggiornabile a vita e può essere manutenuto anche tramite la teleassistenza. Infine, ma non certo in ordine di importanza, possiamo affermare che è finita l’era dei manuali d’uso! Tutte le funzionalità sono gestibili in modo molto semplice ed intuitivo da parte dell’utente finale attraverso i nostri touchscreen ed i dispositivi portatili più diffusi.” Infine l’ing. Nardini sottolinea: “Il tema dell’autoconsumo è oramai diventato centrale nelle abitazioni dotate di sistemi fotovoltaici. Tutti sanno infatti che risulta più conveniente consumare in modo intelligente l’energia prodotta dai propri pannelli, piuttosto che venderla all’operatore (Enel). Per questo motivo abbiamo recentemente deciso di sviluppare uno strumento totalmente integrato al sistema di domotica che permette di gestire al meglio questo processo. L’utilizzatore può decidere la soglia sopra la quale non conviene più vendere l’energia all’Enel e di conseguenza la domotica dirotta automaticamente l’energia in eccesso ad alcuni servizi domestici che hanno prevalentemente il compito di accumularla termicamente (riscaldamento di accumulo idrico o attivazione di termo-arredi elettrici). In questo modo si ottiene un cospicuo miglioramento della performance (anche finanziaria) dei sistemi fotovoltaici.” Questa opportunità si è poi ulteriormente consolidata con la possibilità di detrarre fiscalmente il 50% delle spese sostenute in riferimento agli interventi atti alla messa in regola degli impianti elettrici e agli interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici. Opportunità quest’ultima che rende ancora più interessante valutare l’inserimento della domotica nelle abitazioni, permettendo grazie a questa scelta di ottimizzare i consumi e aumentando nel contempo il mantenimento del valore dell’immobile nel tempo. Maggiori informazioni su www.centrodomotica.it SEDE E SHOWROOM Centrodomotica Srl Via Altan 46/F San Vito al Tagliamento (PN) Tel. +39 0434 593090 [email protected] l’InnovazIone dI ImPresa In camPo ambIentale è al centro dI ognI nostra scelta. InnovazIone e ambIente saI che abbIamo adottato un sIstema dI gestIone ambIentale conforme alla norma unI en Iso 14001:2004 e che abbIamo defInIto delle PolItIche ambIentalI? energIa e gas serra educazIone Ci impegniamo a favorire un uso efficiente dell’energia e a ridurre le emissioni di gas serra. Ci impegniamo a sensibilizzare il nostro personale e a promuovere verso l’esterno il rispetto dell’ambiente. Per non spegnerci mai: Per crescere sempre meglio: rIfIutI fIlIera Per stare attenti a quello che si butta: Per relazioni sane e che fanno bene: Curiamo la tutela ambientale lungo tutta la nostra filiera e la selezione dei nostri fornitori. Promuoviamo il riutilizzo, il recupero e il riciclo dei rifiuti. DESPAR PER l'ambiente despar, eurospar e Interspar sono marchi gestiti nel nordest da aspiag service s.r.l.
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