GDVeronesi_aprile 2014 - il giornale dei veronesi

w w w. i l g i o r n a l e d e i v e ro n e s i . i t
R e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 2 9 8 4 / 1 2
APRILE 2014 - ANNO II
Verona continua ad avere fiducia
La fiducia è la parola chiave individuata anche dal Presidente della Provincia Giovanni Miozzi:
fiducia nelle amministrazioni pubbliche e nel loro operato, ma anche nei cittadini e nella collettività.
L’ E D I TO R I A L E
di Diego Cordioli
Verona si fida di voi
Verona si fida e la fiducia, insieme alla
parola proposta nello scorso numero
del giornale, speranza, sono non soltanto due parole, ma la sintesi di un’intenzione e di un atteggiamento positivi, utili per poter affrontare qualunque
situazione. Come suggerisce anche
l’intervista al Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi. La fiducia donata
ha però anche un’altra faccia: non rappresenta una presa di posizione ingenua e illusa, ma mira a stabilire, per la
controparte, anche l’assunzione di una
responsabilità, di una serietà e di un
impegno sempre maggiori. Se vediamo
il premier Renzi con le mani in tasca,
quindi, non allarmiamoci: le tasche
non sono le nostre e possiamo continuare a sperare che non se ne starà,
per quanto riguarda l’operato politico,
con le mani in tasca. Le elezioni amministrative si avvicinano: noi vogliamo
dare fiducia anche a quell’attore sociale che purtroppo spesso passa ancora
in secondo piano e non beneficia sempre delle stesse opportunità maschili:
il mondo femminile, che grazie anche
all’introduzione della doppia preferenza di genere, saprà dar voce alle proprie istanze e ai bisogni collettivi. Lo
facciamo dando la parola a Simonetta
Tregnago, Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità. Verona è una città che storicamente registra una forte presenza militare: anche
alle Forze armate e alle loro funzioni
di controllo dell’ordine pubblico, ma
anche di supporto e sussidio in caso di
emergenza, è giusto che vada la nostra
fiducia. Come alle istituzioni scolastiche e a quell’Europa che sembra avere
in cantiere sempre maggiori opportunità, per i giovani ma non solo. In un
momento di generale rassegnazione
e rabbia, la fiducia diventa una sfida
prosegue a pag. 3
LASCIATEMI DIRE
Il Premier Renzi:
le mani in tasca
REGIONE VENETO
GIUSTIZIA & LEGALITÀ
La comunicazione
politica al femminile
La presenza militare
a Verona
articolo a pag. 4
SCUOLA & ISTRUZIONE
Le politiche giovanili
dell'Unione Europea
articolo a pag. 12
articolo a pag. 5
articolo a pagg. 10 - 11
CULTURA
VERONA FIERE
La poesia di Araidi
parla arabo ed ebraico
Vinitaly è giunto alla
sua 48^ edizione
articolo a pag. 14
articolo a pag. 18
2
04 14
Primo Piano
A cura di Diego Cordioli
L' intervista al Presidente della Provincia Miozzi
Quali
sono
le
priorità
nell'agenda
dell'amministrazione?
Ce
le
r i ve l a
il
Presidente
d e l l a P r ov i n c i a d i Ve r o n a , G i ov a n n i M i o z z i , i n c a r i c a a l Pa l a z zo S c a l i g e r o d a l g i u g n o 2 0 0 9 .
niziativa di 'FormaVeneto', per
ottenere una legge regionale
sulla formazione professionale.
Infine, abbiamo aperto tanti tavoli aziendali per gestire gli stati di crisi e difendere i posti di
lavoro”.
Quali progetti sono stati attivati a favore dei
giovani?
“Tra i progetti destinati ai
giovani, mi preme ricordare
'50 Giovani Talenti per Verona',
iniziativa in rete con Confindustria, che valorizza la meritocrazia per arginare la 'fuga di
cervelli', stanziando fondi per
l'inserimento in azienda di 50
ragazzi. Inoltre, ci sono stati
anche i contributi alle imprese, promossi dal Ministero con
il programma 'Incentivi per le
assunzioni con contratto di
apprendistato', per l'impiego di
giovani disoccupati o inoccupati”.
Oltre alle giovani leve,
quali altre categorie sociali sono state prese in
considerazione?
“Molto abbiamo fatto per i la-
di Mirella Gobbi
Dopo quasi cinque anni di
mandato è tempo di bilanci per
la sua amministrazione. In questi anni, la Provincia si è distinta
per l'attivazione di un numero
crescente di progetti mirati ad
affrontare le principali criticità
del difficile momento di recessione economica. Sentiamo,
dunque, dal rappresentante
della Provincia, quali sono state
le azioni sviluppate a vantaggio
dei cittadini.
Cominciamo, Presidente Miozzi, dalle priorità
nella sua agenda amministrativa.
“Le priorità nell'agenda della
mia amministrazione sono state quelle legate allo sviluppo
economico del territorio. La
Provincia di Verona ha avviato
una lunga serie di iniziative, che
spaziano dalle infrastrutture
agli interventi in difesa dell'occupazione; dalla riduzione del
debito pubblico fino alla tutela e valorizzazione del settore
primario”.
Cosa intende per “abbattimento del debito
pubblico”?
“Negli ultimi quattro anni e
mezzo, si è più che dimezzato
il debito della Provincia, che
è sceso del 60,34%. Una performance di tutto rispetto. La
Provincia di Verona è l'unica in
Italia ad aver raggiunto questo
obiettivo, amministrando con
l'ottica del 'buon padre di famiglia'. Siamo riusciti a ridurre il
debito da 190 a 75 milioni di
euro, senza perdere di vista i
bisogni dei cittadini”.
Come è stato possibile
ridurre il debito di questa misura?
“Il risparmio è stato ottenuto mettendo in dismissione le
società partecipate con deficit
gestionali, uscendo da 11 realtà
che producevano perdite. Inoltre, abbiamo lavorato seguendo
la logica del 'mattone su mattone', ogni assessore ha attuato
una profonda razionalizzazione
della spesa e dei costi, con un
lavoro oculato e trasparente”.
Ha parlato di futuro e
di crisi. Come avete agito per favorire la ripresa
del settore lavoro?
“La Provincia ha intrapreso,
in questi anni, una serie di iniziative legate al mercato del
lavoro. Per arginare la difficile
congiuntura economica e assicurare ai cittadini un aiuto
concreto, l'amministrazione ha
agito tempestivamente, ricorrendo a due concetti chiave: la
difesa dell'occupazione e l'innovazione nei piani di intervento”.
In concreto, come avete
fronteggiato la disoccu-
pazione, e con quali risultati?
“Abbiamo agito in supporto di
lavoratori e aziende in difficoltà.
Esiti importanti sono scaturiti dal reinserimento lavorativo
delle categorie più deboli, come
ultra 50enni, disoccupati di lungo corso e a bassa scolarità. È
stato perciò attivato, grazie ad
un importante finanziamento di
Fondazione Cariverona, il progetto 'Percorsi per lavoratori
svantaggiati'. Inoltre, siamo stati
i primi in Italia a istituire, dopo
la legge Biagi, l'Agenzia Sociale
Lavoro&Società. Nel 2013 la
Provincia è intervenuta, con l'i-
voratori in cassa integrazione.
Abbiamo siglato, con i maggiori
istituti bancari veneti, la nuova
convenzione per estendere ad
altri lavoratori in cassa integrazione le possibilità offerte dalla
'Anticipazione Sociale', il progetto che dal 2009 ha permesso di anticipare gli stipendi sen-
3
Primo Piano
A cura di Diego Cordioli
continua da pag. 1
e un’arma propositiva contro
ogni conflitto. Ce lo insegna
anche la poesia di Naim Araidi,
che dà forma ad una pace e ad
una fiducia reciproca possibili,
nel tormentato Medioriente
da decenni lacerato dal conflitto arabo-israeliano. Cogliamo
poi l'occasione di un evento
enogastronomico tra i più importanti nella nostra provincia,
Vinitaly, per rinnovare la fiducia nelle nostre strutture fieristiche.Anche noi, d'altro canto,
meritiamo fiducia, tanto che
anche la Comunità del Garda,
ha deciso di sceglierci come
organo di comunicazione della
sponda veronese, per comunicare le sue iniziative rivolte
a quel territorio gardesano a
noi così prossimo e sempre
più vicino.
za interessi, coprendo i 5 mesi
che passano dall'autorizzazione
della cassa alla retribuzione effettiva. È stato poi sottoscritto
un protocollo d'intesa per l'erogazione di prestiti d'onore per
lavoratori in difficoltà. Mentre il
progetto 'Banca della Speranza'
è stato creato per accompagnare i lavoratori a rischio in
un percorso di reinserimento
sociale e produttivo. Ricordo
infine la firma dell'accordo operativo per il ricollocamento di
30 lavoratori del settore edile”.
Qual è stata la “mossa
vincente” per dar vita a
progetti così impegnativi
e onerosi?
“Il lavoro di rete, senza alcun
dubbio. Iniziative come queste
nascono dalla stretta collaborazione tra politica, mondo imprenditoriale e banche”.
Quali altri obiettivi avete perseguito in questi
anni?
“La creazione di nuove infrastrutture e il potenziamento di
quelle già esistenti. Si tratta di
una mossa strategica a sostegno dell'economia, ricordando
che Verona rappresenta uno
snodo viabilistico di primo piano a livello nazionale. L'incrocio di due corridoi - stradale e
ferroviario - lungo le direttrici
nord-sud e est-ovest è, infatti, una caratteristica unica per
l'Italia, che appartiene solo alla
città scaligera”.
Cosa è stato fatto per
sfruttare tale vantaggio?
“Si sono favoriti i lavori
dell'Alta velocità lungo il Corridoio I Berlino-Palermo, che è
attualmente quello in più avanzata fase di costruzione fra i 10
finanziati dall'Unione Europea.
Procedono i lavori per la Galleria di Base del Brennero, e in
parallelo gli enti locali stanno facendo le progettazioni dei tracciati ferroviari. A Verona si sta
lavorando per risolvere i problemi in Val d'Adige e nell'attraversamento cittadino. Prosegue poi
l'impegno per la Tibre, per collegare Verona al Mar Tirreno. Si è
inoltre pensato al collegamento
con l'Adriatico, favorendo la realizzazione dell'autostrada Nogara-mare, ed è stato firmato
l'accordo con l'Autostrada del
Brennero per 35 milioni di euro,
20 dei quali destinati alla Media-
na, altra arteria di collegamento
veloce nella pianura veronese”.
Come avete sostenuto, invece, l'altro grande comparto veronese,
quello dell'agroalimentare?
“Abbiamo sempre sostenuto il connubio tra qualità della
produzione agroalimentare e
l'unicità del territorio, perché
riteniamo che salvaguardare le
nostre tipicità sia il miglior antidoto alla globalizzazione, nonché l'unico modo per valorizza-
re, come meritano, prodotti e
produttori. Un obiettivo che la
Provincia ha perseguito in questi anni, operando parallelamente sul fronte della divulgazione
di corrette abitudini alimentari.
Il tutto è stato svolto sempre in
stretta collaborazione con i diversi Consorzi di Tutela”.
Concludiamo, presidente Miozzi, con una riflessione. Se dovesse indicare una parola chiave per
il lavoro di questi anni,
quale sarebbe?
“La fiducia. Lo sforzo dell'istituzione è stato quello di restituire fiducia ai cittadini nei
confronti delle amministrazioni
pubbliche. Questo quinquennio
ha visto una crisi economica
complessa; un crollo di credibilità nella politica e nella sua
capacità di rispondere alle reali
esigenze del Paese. La necessità
di un punto di riferimento, che
dia serenità per il futuro, rimane
ora quanto mai viva e la Provincia ha sempre agito in questa
direzione”.
4
Lasciatemi Dire
04 14
A cura dell'avv.
di Diego Aventino
Cordioli Frau
Il premier Matteo Renzi: le mani in tasca
M o l t i c o m m e n t a t o r i , p a r l a m e n t a r i , g i o r n a l i s t i , o s s e r v a t o r i v a r i , h a n n o c r i t i c a t o, a l c u n i s e ve r a m e n t e ,
i l nu ovo P r e s i d e n t e d e l C o n s i g l i o R e n z i p e r c h é , p a r l a n d o, o g n i t a n t o m e t t e v a l e m a n i i n t a s c a . . .
dell’avv. Aventino Frau
I cittadini più attenti erano invece rassicurati. In confronto a
tanti predecessori Renzi le mani
le metteva nelle sue tasche. È una
novità non da poco, dopo aver
sentito le mani del potere e dello
spreco nelle nostre. Si può dedurre che il Senato, che si è sentito
dire un garbato De profundis, non
ha apprezzato la forma troppo garibaldina (dimenticando che anche
Garibaldi è stato parlamentare)
e la sostanza considerata poco
credibile. Come se i discorsi di
parecchi predecessori siano stati
concreti, d’immediata attuazione,
credibili in toto. Si è confermato
CONOSCERE
come la politica sia invecchiata, legata più ai riti che alla sostanza di
una situazione drammatica, e che,
pur comprendendo la propria totale debolezza, insista nel credere
potenti e protettrici le mura del
palazzo.
In verità però, come nella fiaba di
Andersen, il re è nudo anche se si
finge di non vederlo così ed è più
vera l’esclamazione di un bimbo,
ingenuo e inesperto, che non l’affermazione dei paludati notabili. Il
giovane Presidente è stato anche
criticato per aver parlato a braccio, con le inevitabili imprecisioni, esitazioni, improvvisazioni. Era
meglio scrivere (o far scrivere),
essere precisi, usare parole false
ma misurate, inoffensive. Negli
anni ’50 vi era, negli Stati Uniti, un
vescovo che era un grande oratore, monsignor Fulton Sheen, che
parlava a braccio e veniva ascoltato con grande interesse da tantissima gente. Gli chiesero come
faceva a ricordarsi tutto, a non
leggere i suoi discorsi. Rispose:
“come posso pretendere che gli
altri si ricordino i miei argomenti se non li ricordo neppure io?”.
Certo, i critici grillini non possono
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apprezzare, abituati come sono
agli ordini via Twitter del loro
capo. A noi pare invece che in quel
discorso, fatto al popolo italiano e
non solo all’aula del Senato, vi sia
molto di nuovo, ma qualcosa anche di antico: quando l’aula vedeva
i dibattiti e i confronti, era animata
da passione politica, viveva i traumi del paese come propri.
Erano generazioni politiche diverse, con De Gasperi e Togliatti,
con Fanfani, Moro e Berlinguer.
Con la morte di questi ultimi e
con la crisi morale del Paese, molto è cambiato. E molto cambia
ora, dopo tre decenni di dantesca
“morta gora”, di forme rispettate
(ma ne siamo sicuri?), di cravatte e
doppiopetto, di ricchezza crescente per pochi e miseria crescente
per molti.
Nessuno ignora i vincoli della situazione politica con una alleanza
innaturale e a termine, della situazione economica condizionata da
patti e impegni costituiti nel tempo, di un’Europa divenuta matrigna
soprattutto per i figli indisciplinati
e spendaccioni. Però i popoli non
si possono punire eccessivamente,
non si può offendere la sovranità
degli Stati anche se mal governati.
Quando, nonostante la vittoria
nella prima guerra mondiale, non
si capirono a livello internaziona-
le i problemi dell’Italia, si favorì la
nascita del fascismo. Quando la
Francia volle eccessivamente punire la Germania, si crearono le
basi del nazismo e i francesi videro le truppe tedesche sfilare a Parigi, sotto l’arco di trionfo. La pace,
interna ed internazionale, si basa
anche e sopratutto sulla giustizia,
così come è percepita, sul progresso economico, sulla vita comune, anche sul, pur relativo, benessere. Ora ci troviamo di fronte
ai drammi di una guerra economica, non tra Stati ma tra poteri: i
popoli devono combattere contro
un nuovo capitalismo, nascosto dietro a un presunto liberalismo,
che è invece tutt’altra cosa. Ci
troviamo anche di fronte a nuovi
poteri, le burocrazie dello Stato,
delle corporazioni, dei sindacati,
dei partiti, delle banche.Tutti insieme alleati, forse inconsapevolmente, contro la democrazia. I grandi
cambiamenti, le mutazioni sociali,
economiche, culturali devono essere affrontati da chi le vive più direttamente e le può capire di più. I
giovani, quelli bravi, coraggiosi, capaci hanno questo compito e, pur
rimanendo tutti noi vigili e critici,
dobbiamo dare loro fiducia, anche
perché le generazioni precedenti
hanno fallito.
Per questo ci pare che, in man-
canza di certezze, di alternative
reali, dobbiamo respingere le illusioni e affidarci alla ragionevole
speranza. Di fronte a tanta vecchiaia, e lo si dice con grande rispetto per chi lo merita, non c’è
che da guardare avanti: oltre la
vecchiaia dei post comunisti, sempre all'inutile ricerca di qualcosa
di sinistra; oltre lo schematismo
di chi dimentica che comunismo
e fascismo in Italia sono morti da
tempo e i residui di essi occupano,
minoritariamente altri spazi peraltro esigui; oltre la vecchiaia, un po’
fascistoide, qualunquista e senza
proposta di Grillo; oltre quella di
Berlusconi che tanto ha fatto invano sperare in un periodo lungo
quanto tutto il fascismo.
La delusione, la crisi economica,
il malessere morale, la caduta degli
ideali uccidono la fiducia dei cittadini, li indeboliscono, tolgono loro
anche la speranza. Se, in questo
contesto, qualcuno lascia intravedere una volontà, un coraggio,
l’ambizione di affrontare il ciclope
che ci vuole annientare, cerchiamo
di sperare insieme. Se lo vincerà in
una immane e pericolosa lotta o
usando un bastone per accecarlo
non ci importa. Come non ci importa se ci racconta le sue idee, il
suo programma, la sua stessa speranza con le mani in tasca.
Regione Veneto
5
A cura di Simonetta Tregnago
La comunicazione politica al femminile
Alle prossime elezioni amministrative, 345 Comuni veneti andranno al voto: per la prima volta con attenzione alla
rappresentanza di genere. È stato organanizzato un ciclo di incontri per le donne che vogliono impegnarsi in politica.
I sette incontri del corso di
formazione sulla comunicazione
politica, a partecipazione gratuita, erano rivolti a tutti, con particolare attenzione alle donne che
desiderano impegnarsi in politica.
Lo scopo è quello di fornire strumenti e modelli di riferimento
grazie a interventi e workshop
tenuti da esperti in comunicazione e relazioni pubbliche. Il ciclo
di appuntamenti, che si sta svolgendo nella Sala Conferenze del
Palazzo della Regione di Venezia
(Fondamenta S. Lucia 23 – Cannaregio), aperto lo scorso 3 marzo, terminerà il 16 aprile.
L'iniziativa rientra nel nuovo
programma di attività della Commissione Pari Opportunità della
Regione Veneto e mira a ridurre
il gap tra rappresentanza femminile e maschile nelle istituzioni.
In 345 Comuni veneti il maggio
prossimo ci saranno le elezioni
amministrative; in molti si voterà
per la prima volta con il sistema
della doppia preferenza di genere, importante novità introdotta
dalla legge 215 del 23 novembre
2012. Per quanto riguarda la Provincia di Verona si voterà in 52
Comuni, di cui 18, tra cui spiccano per dimensioni: Legnago, Negrar, San Bonifacio e Pescantina,
con più di 15 mila abitanti.
Nei comuni sopra i 5.000 abitanti ci sarà la possibilità di
esprimere il proprio voto a due
candidati della stessa lista, una
donna e un uomo (doppia preferenza di genere). La partecipazione al corso è molto attenta e
attiva, tra le persone iscritte ci
sono amministratrici e amministratori locali già eletti, candidati
alle prossime amministrative e
persone attive nel volontariato
e nelle associazioni, che desiderano approfondire le competenze e le capacità comunicative.
Per dare maggiore supporto alle
donne che desiderano candidarsi (grazie alla sopracitata legge)
Simonetta Tregnago, Presidente della
Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto
e per fornire strumenti efficaci
affinché possano presentarsi in
maniera convincente ed efficace
all’elettorato, l'iniziativa rientra
nel nuovo programma di attività
della Commissione Pari opportunità del Veneto.
Per ulteriori informazioni: Segreteria Commissione regionale
Pari Opportunità / 041279437576 / [email protected].
Erano presenti all’incontro di
presentazione del Corso: Simonetta Tregnago, presidente della
Commissione Pari Opportunità
della Regione Veneto; i capigruppo di maggioranza e minoranza
del Consiglio provinciale Alberto Bozza/Forza Italia, Nicola Terilli/Unione di Centro, Lorenzo
Dalai/Partito Democratico; Adelino Brunelli consigliere provinciale per Lega Nord. Hanno
partecipato inoltre: Margherita
Alberganti, vicepresidente della
Commissione provinciale Pari
Opportunità; Claudia Barbera,
consigliere comunale di Villafranca.
Presidente Miozzi: “Non potevo mancare, perché condivido
pienamente
quest'importantissima iniziativa della Regione
Veneto. Ritengo infatti che, se
ci troviamo in questo periodo
difficile a livello sociopolitico,
è perché le donne nella storia
della Repubblica non sono state
valorizzate come meritano. Se
il mondo femminile fosse stato
più presente, la situazione sarebbe certamente molto diversa. Gli errori servono a capire
come creare un futuro migliore,
pertanto credo fortemente che
sia necessario investire risorse
e impegno nella formazione di
donne valide e preparate nel gestire la res pubblica. Per risalire
la china, infatti, è determinante il
contributo del mondo femminile, che ha innate capacità e competenze nel fare valutazioni e nel
considerare dettagli e sfumature. Le donne sanno ascoltare e
in politica questo è un elemento non secondario. Inoltre, la
famiglia è il nucleo destinatario
di molte azioni amministrative:
istruzione, trasporti, servizi sociali. Chi meglio di una madre sa
quali siano gli effettivi bisogni?
Quindi è la donna che deve essere il punto focale per far ripar-
leghi del Consiglio provinciale
per aver risposto in modo corale all'appello della Commissione Pari Opportunità del Veneto.
Il grande lavoro approntato in
sede regionale merita di essere
debitamente evidenziato e diffuso anche a Verona. Nel contesto amministrativo, è essenziale
confrontarsi con la componente femminile, poiché un sistema
politico gestito da soli uomini
non consente di realizzare quel
doveroso 'salto di maturità' che
i cittadini meritano”.
Unione di Centro, Terilli: “Spesso e volentieri – specialmente nei piccoli Comuni - si ha la
tendenza a concepire la Legge
215 come un'imposizione e non
come un'opportunità. La giusta
direzione, per superare stereotipi e barriere, è invece quella di
considerare la donna come valore aggiunto e non come semplice
'tappa buchi'. Tengo però a riba-
tire la nostra società”.
Commissione regionale Pari
Opportunità, Tregnago: “Il nostro corso di comunicazione politica vuole raggiungere principalmente le donne che saranno
le candidate alle prossime elezioni amministrative. Gli incontri sono volti a fornire tecniche
e strumenti operativi per gestire la leadership, i social media e
per dare una giusta ed esaustiva immagine di sé in campagna
elettorale. Vogliamo dare quindi
tutti gli strumenti per riuscire
a scalzare imposizioni che non
hanno più un senso di esistere,
a svecchiare la politica veneta
e renderla più affine alle reali
necessità societarie. La doppia
preferenza di genere non va vista dal mondo politico come un
obbligo, ma come una risorsa
preziosa per dare nuovi input
alle Istituzioni e quindi al Paese”.
Forza Italia, Bozza: “Un ringraziamento al presidente e ai col-
dire che è fondamentale insegnare la comunicazione politica non
solo alle donne ma a tutti”.
Partito Democratico, Dalai:
“Con l'applicazione delle nuove
norme statutarie, che prevedono l'alternanza di genere nelle
liste dei partiti, è stata resa nota
la grande partecipazione politica delle donne. Ma è necessario
procedere oltre: allargare la base
e favorire l'emergere delle più
competenti tra loro”.
Lega Nord, Brunelli: “Parliamo
di un'iniziativa estremamente
importante e funzionale alla vita
politica del nostro Paese. Riuscire a coinvolgere sempre di più il
mondo femminile può essere determinante per supplire a mancanze e tematiche poco considerate. Questo corso rappresenta
quindi una grande occasione: essere in grado di comunicare utilizzando un linguaggio corretto e
privo di demagogia favorisce la
crescita e lo sviluppo”.
6
Succede a Verona
04 14
A cura di Diego Cordioli
Il PTCP approvato dal Consiglio Provinciale
Il Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi e l'assessore alla Programmazione e pianificazione
territoriale , Samuele Campedelli, hanno illustrato tutte le novità del PTCP- Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale , approvato nella seduta del Consiglio Provinciale del 13 marzo scor so.
La validazione del PTCP da parte
della Regione implica che le deleghe urbanistiche per l'approvazione dei PAT comunali passino alla
Provincia. Dopo l'approvazione da
parte del Consiglio, il Piano è stato inviato alla Regione Veneto, che
avrà a disposizione 180 giorni per
la messa in pratica definitiva. Il
PTCP è un atto di pianificazione del
territorio che si rivolge ai Comuni
per dare direttive sulla gestione
del proprio territorio relativamente alle questioni sovracomunali, in
modo da ottenere uno sviluppo armonico e coordinato tra amministrazioni diverse. E riguarda: la rete
ecologica, la rete infrastrutturale e
la mobilità, i trasporti e la logistica,
insediativo produttivo, residenziale,
commerciale e turistico, le scuole
superiori, ed altri settori.
Rete ecologica: l'obiettivo
è di promuovere la biodiversità,
mantenendo l'integrità fisica e diffondendo la fruibilità dei luoghi ad
elevata qualità ecologica. Si estende
su gran parte della zona montana
e pedemontana, lungo i fiumi ed i
luoghi umidi, e nei parchi.
Rete infrastrutturale, mobilità, trasporti e logistica:
su questo ambito molte Autorità
lavorano, a cominciare dallo Stato,
dalla Regione, fino ai vari Comuni.
Il compito della Provincia è stato
di mettere a punto una rete di infrastrutture, efficace e completa
affinché le varie risorse investite
sul territorio possano rendere il
massimo. Si è suddiviso tra mobilità
di merci e persone, tra mobilità su
gomma o su ferro, privata o pubblica. Approvando varie direttive ai
Comuni si mira a raggiungere equità di distribuzione e di opportunità
su tutto il territorio, di salvaguardia
dei centri abitati, di sicurezza delle
strade. Non abbiamo previsto molte altre grandi nuove arterie, ritenendo di dover potenziare altre
modalità alternative. E' disegnata la
rete di mobilità slow per la ciclabilità principale, di carattere provinciale ed extraprovinciale, a cui attaccarsi con le linee comunali per
percorsi casa-lavoro o casa-scuola.
Sono riconfermati i terminal ed interporti di Quadrante Europa e di
Isola della Scala come connessioni
del nostro mondo produttivo con
le reti ferroviarie europee. Sono
prescritte azioni di induzione di
politiche di city logistics per attenuare i problemi di portata più
locale.
Insediativo
produttivo,
residenziale, commerciale e turistico: in questo ambito
l'affermazione principale è stata di
limitare il consumo di nuovo suolo. Inoltre si è mirato ad elevare la
qualità di ciò che già esiste. Ecco allora privilegiati gli interventi su alcune zone produttive dichiarate di
interesse provinciale, come quelle
di: Sant'Ambrogio-Domegliara, di
Villafranca, di Bussolengo, di San
Martino Buon Albergo, di CaldieroColognola ai Colli, di San Bonifacio,
di Legnago-Cerea, di Nogarole
Rocca, Verona, di San Giovanni Lupatoto, ecc. in questi ambiti la Provincia con i Comuni interessati territorialmente si adopereranno per
realizzare un progetto di realizzazione delle necessarie infrastrutture e dei servizi per la qualificazione
delle aziende.
Per le grandi strutture di vendita il
piano impone una specializzazione
delle zone commerciali dove sono
oggi ospitate in modo che possano essere utilizzate come spazi e
servizi per il benessere dei cittadini
e per l'utilizzo anche sociale che
tali ambienti oggi assumono. Non
se ne potranno prevedere di nuovi,
ma solo in ampliamento degli esistenti oppure finalizzati a recuperare zone degradate o dismesse.
Infine anche per l'insediamento
turistico è stata riconosciuta la generale competizione che porta ad
una ormai ineluttabile necessità di
riqualificazione, più che di espansione, per adeguarsi ai nuovi canoni anche culturali della popolazione
turistica.
Scuole superiori: sono stati previsti poli scolastici come veri e propri
campus nei Comuni dove esiste la
massima concentrazione di scuole
superiori. Nel resto dei Comuni
non verranno eliminate ma non
potranno essere previsti ulteriori
ampliamenti. Questa concentrazione per rendere più efficaci le
risorse da investire in strutture più
flessibili e con maggiori possibilità
di organizzare servizi di trasporto
e sportivi.
Processo T-Red: tutti assolti
E’ stata illustrata la conclusione della vicenda giudiziaria
legata all'utilizzo dei semafori T-red, i rilevatori di
infrazioni installati nell'Est veronese e accusati di presunta
manipolazione: tutti assolti per non aver commesso il fatto.
Dopo sei anni, è stata accertata la correttezza dei comportamenti nella gestione
delle procedure applicate, scagionando completamente dalle
gravi accuse i soggetti coinvolti. Risulta così riconosciuta
la completa estraneità ai fatti
del comandante Lovato, dell'ex
sindaco di Illasi Giuseppe Trabucchi e del titolare della ditta CiTiesse. Il processo si è
concluso con l'assoluzione per
non avere commesso i fatti.
Ha detto il Presidente dell’Unione Verona est Molinaroli: “È assolutamente doveroso portare a
conoscenza dei veronesi l'esito
di questa delicata vicenda giudiziaria. Finalmente, dopo sei anni,
la sentenza restituisce giustizia e
conferma la totale correttezza
dei comportamenti delle istituzioni: dell'ex sindaco di Illasi Trabucchi, del comandante Lovato,
del sindaco di Mezzane di Sotto
Sella e di tutta l'Unione comuni. Abbiamo la conferma che le
amministrazioni e la polizia locale hanno lavorato nel pieno
della trasparenza, applicando le
regole del nostro ordinamento. Quello che più mi preme
evidenziare non è tanto l'accaduto in sé, ma il disagio umano
provato da tutti i soggetti ingiustamente coinvolti perché è
stata calpestata la loro immagine e dignità. Vivere sotto accusa è già di per sé molto difficile
ma la dignità delle persone non
deve mai essere trascurata”.
7
Succede a Verona
A cura di Diego Cordioli
La sicurezza degli edifici scolastici
Il Presidente Miozzi: “Ho scritto al premier Renzi, sperando di essere preso in considerazione visto che
si è rivolto solo ai sindaci. Gli studenti delle superiori hanno lo stesso diritto alla sicurezza degli altri” .
Il Presidente Miozzi riceve
il Console Peter Dettmar
Il
presidente
il
nuovo
Germania
Giovanni
Console
Peter
Il Console era accompagnato
dalla delegazione veronese composta da Silvio Marzari, avvocato
e rappresentante della Camera
di Commercio italo-germanica e
da Ursula Swoboda, presidente
del Goethe zentrum di Verona.
Il Presidente Miozzi: “È stato un
incontro importante perché da
un punto di vista economico il
nostro territorio è fortemente
legato alla Germania. A tal riguardo, infatti, abbiamo deciso con
il console Dettmar che, entro
breve, faremo visita alle realtà
imprenditoriali tedesche sul territorio veronese. Il Console ha
inoltre chiesto informazioni sui
settori produttivi di punta della
nostra provincia ed è stato molto interessato anche agli aspetti
istituzionali dell'organizzazione
territoriale del nostro Paese”.
Miozzi
ha
Generale
Dettmar,
che
ricevuto
della
da
poco
in
Repubblica
si
è
visita
ufficiale
Federale
insediato
a
di
Milano.
La Provincia di Verona ha inviato
la segnalazione per un intervento
di edilizia scolastica al premier
Matteo Renzi. Il progetto riguarda
la sede dell'istituto “Montanari”,
che ha bisogno di lavori di manutenzione al tetto, dove le continue
infiltrazioni hanno già causato
improvvisi distacchi d'intonaco
dai soffitti. Il premier Renzi ha
chiesto l'invio di segnalazioni per
opere realizzabili in tempi brevi,
casistica che corrisponde alla situazione dell'istituto Montanari.
La scuola ha una capienza di circa 600 studenti. Il tempo previsto
per la realizzazione dell'opera è di
90 giorni e il costo complessivo
ammonta a oltre 460 mila euro.
Il Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi: “Ho mandato la mail
all'indirizzo messo a disposizione
dal premier, sperando di essere
preso in considerazione. Matteo
Renzi ha infatti lanciato la campagna sicurezza delle scuole rivolgendosi solo ai sindaci; come se non
si ricordasse più, lui che è stato
anche presidente di Provincia, che
gli istituti superiori sono di competenza delle Province. Anche se
ancora non sappiamo quale sarà il
futuro dell'ente, sappiamo però che
gli studenti delle Superiori hanno
lo stesso diritto alla sicurezza degli
altri. Per questo gli ho scritto ugualmente, vediamo cosa succederà. Mi
auguro che non si tratti solo di annunci, ma che arrivino presto delle
risposte concrete sia in termini di
risorse sia di snellimento burocratico. Ho mandato la segnalazione
dell'istituto 'C. Montanari' perché il
premier ha chiesto opere cantierabili a breve, ma ricordo che la Provincia di Verona ha un caso ancora
più emblematico delle storture causate dal Patto di Stabilità. Avrei voluto segnalare anche il Liceo 'Maffei'
ma si tratta di un cantiere ben più
complesso. Per il Liceo 'Maffei', la
legge ci impone di fare una cosa
(messa in sicurezza) che per legge
ci impedisce di fare (vincoli del Patto di Stabilità). Abbiamo i soldi e i
progetti pronti per il restauro del
Maffei, ma non possiamo spenderli.
Allora, la cosa veramente urgente
che Matteo Renzi dovrebbe fare è
svincolare le opere di edilizia scolastica dai Patti di Stabilità. Speriamo
che lo faccia davvero”.
8
04 14
Succede a Verona
A cura di Diego Cordioli
“Classe Confucio”: si parla cinese
L'assessore all'Istruzione Marco Luciani ha presentato il progetto “Classe Confucio” attivato all'Einaudi e
all'Aleardi, uniche scuole del territorio ad aver ottenuto il riconoscimento ufficiale della “Classe Confucio”.
Il progetto rappresenta un programma internazionale di insegnamento della lingua mandarina
e di divulgazione della cultura
orientale. L'iniziativa origina direttamente dall'ufficio Hanban
del Ministero dell'Istruzione della
Repubblica Popolare Cinese, sotto l'egida dell'Istituto Confucio
presso l'Università Ca' Foscari di
Venezia. Nell'ambito della didattica formativa, gli Istituti Einaudi e
Aleardi hanno promosso la cooperazione con l'Istituto Confucio
presso l'Università Ca' Foscari di
Venezia, attivando la cosiddetta
“Classe Confucio”. Le due scuole veronesi hanno così ottenuto
un riconoscimento prestigioso e
ufficiale. Gli obiettivi del progetto
sono diversi: apprendimento della
lingua; avvicinamento alla cultura
cinese; sviluppo di competenze
relazionali nel rapportarsi con
una diversa cultura; acquisizione
di competenze spendibili in ambito lavorativo; collaborazione
con scuole cinesi di pari ordine e
grado; avviamento di viaggi studio,
stage linguistici e/o lavorativi in
Cina. Erano presenti: Flavio Filini,
dirigente scolastico dell'Istituto
Einaudi; Maria Grazia Nalin, dirigente scolastico dell'istituto Aleardi; Laura Donà, dirigente dell'ufficio scolastico regionale di Verona; Gui Qin, docente dell'Istituto
Confucio presso l'Università Ca'
Foscari Venezia; Anna Morbiato,
interprete; Marco Perusi, docente e responsabile del progetto di
entrambe le scuole. Hanno partecipato inoltre: gli studenti rappresentanti delle due scuole e una
delegazione cinese.
Progetto “Casa e scuola sicura”
L'assessore
alla
“Casa
scuola
e
Protezione
sicura”,
Civile
Giuliano
promosso
Zigiotto
ha
presentato
dall'Amministrazione
Comunale
il
progetto
di
Gazzo
Veronese. Dopo il terremoto del 2012, il Comune informa i cittadini sui rischi.
Il progetto “Casa e scuola sicura” nasce a seguito
dell'evento sismico che, il 20
maggio del 2012, ha colpito
l'Emilia Romagna. Per la prima volta, infatti, lo sciame sismico ha interessato anche il
comune di Gazzo Veronese,
nonostante non venga considerata una zona a rischio
sismico. A seguito di questa
esperienza, quindi, gli amministratori hanno pensato a
come coinvolgere la popolazione ed informarla sui rischi
presenti nel loro territorio e
sui corretti comportamen-
ti. Le misure di prevenzione
comprese nel Piano di Gazzo
sono, principalmente, quelle
legate al rischio trasporto, per
via del passaggio della strada
statale e della ferrovia.
La seconda azione pensata
dagli amministratori è stata, quindi, la divulgazione del
contenuto del Piano. Il ciclo
di incontri, denominati “Casa
e scuola sicura”, si sono tenuti il 24 e il 27 marzo e hanno
avuto lo scopo di far conoscere ai cittadini e agli studenti
i comportamenti corretti da
attuare in caso di pericoli di
vario genere. La campagna
informativa si è articolata
in fasi distinte: incontri pubblici con la popolazione per
la presentazione del Nuovo
Piano Comunale di Protezione Civile, redazione di opuscoli da inviare alle famiglie e
giornate di formazione presso gli istituti scolastici. La serie di incontri pubblici sono
organizzati in collaborazione
con l'Associazione Nazionale
Alpini e la scuola primaria e
secondaria di Gazzo Veronese. Hanno partecipato all'incontro di presentazione del
progetto: Andrea Vecchini,
Veronica Leardini e Franco
Benassi rispettivamente sindaco, assessore alla Cultura
e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Gazzo
Veronese; Luca Castellani,
geometra e curatore del
progetto; Maurizio Gobbi,
responsabile del gruppo comunale di Protezione Civile;
Nadia Rodegher, vicario Istituto compensivo di Sanguinetto. Erano presenti anche
alcuni volontari della Protezione Civile coinvolti nel
programma.
Succede a Verona
9
A cura di Diego Cordioli
Il campionato veronese di S-cianco
L’assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha presentato la 12^ edizione del
Campionato veronese di S-cianco, organizzato dall' Associazione Giochi Antichi di Verona,
che si svolge dal 23 marzo al 2 giugno 2014 nel territorio cittadino e provinciale di Verona.
Il Campionato Veronese di Scianco, giunto quest'anno alla
12^ edizione, è una manifestazione ludico-sportiva che promuove uno dei giochi tradizionali di strada più conosciuti ed
apprezzati all'interno del territorio scaligero. La manifestazione vede sfidarsi diverse formazioni suddivise in due categorie,
in base alla fascia d'età. Hanno
aderito all'edizione 2014 ben
23 squadre: 20 per la categoria “adulti” (Arbizzano, Arcè di
Pescantina, Carega, Cerro, Castelrotto, Caselle, Giarina, La Pigna, La Sorte, Libero Vinco, Orti
de Spagna, Parona, Pescantina,
Piazza del Popolo, San Martino
B. A., San Rocco di Pescantina,
Sri Lanka, Via Borgo di Pescanti-
na, Vò Sole, Zevio) e 3 per la categoria “ragazzi” (Cerro, Libero
Vinco e Sri Lanka).
I singoli incontri si terranno a
Verona e in alcuni Comuni della
provincia, tra il 23 marzo e il 2
giugno, secondo un calendario
prestabilito di tappe. Tutte le
partite si disputeranno a partire
dalle ore 10.00, fino all'imbrunire. Il campionato ha preso il via
domenica 23 marzo nel centro
storico della città, in Corso Porta Borsari e, a partire da quella
data, ogni domenica le squadre
in gara si affronteranno su strade e piazze del territorio provinciale e cittadino, fino alla finalissima del 2 giugno che si svolgerà
in Piazza San Zeno. Le partite del
campionato non si disputeranno,
dunque, sui tradizionali campi
sportivi ma in luoghi sempre
diversi, adattando il gioco allo
spazio a disposizione, proprio
per affermare l'origine della Lippa, in veronese “s-cianco”, come
gioco di strada. In occasione
del Campionato Veronese di Scianco, nell'ambito del progetto
“S-cianco Scuola”, si terrà anche quest'anno il Torneo Scolastico Provinciale, giunto alla 5^
edizione, che ospiterà le squadre
formate da ragazzi e ragazze di
alcuni istituti secondari inferiori
della provincia veronese. Alcuni volontari dell'Associazione
Giochi Antichi insegneranno il
gioco dello s-cianco a circa 500
studenti che si sfideranno in
tornei interni. Anche per l'edi-
Quando il gioco d'azzardo diventa dipendenza
Un convegno promosso dall'associazione Fidapa di Verona, lo scor so
15 marzo nella Loggia di Frà Giocondo del Palazzo Scaligero veronese .
L'iniziativa è stata promossa
e realizzata dall'associazione
Fidapa, con il patrocino della
Provincia di Verona, del Comune di Verona e dell'Associazione Mogli Medici Italiani (A.M.M.I.). Il convegno
“Quando il gioco d'azzardo
diventa dipendenza: cause,
effetti, rimedi” intendeva incentivare il dialogo sulla problematica della dipendenza
dal gioco d'azzardo che negli
ultimi anni, anche in Italia, ha
registrato un notevole incremento. Durante il convegno
sono stati analizzati gli aspetti giuridici civili e penali che
coinvolgono il giocatore e
la sua famiglia e sono state
illustrate le principali tipologie e forme di gioco d'azzardo presenti nel nostro
territorio. Allo stesso tempo,
l'incontro mirava a creare
un dibattito e a promuovere un confronto sulle cause
scatenanti del disturbo, sulle
implicazioni psicologiche e
sulle conseguenze che esso
porta nella vita dell'individuo
in ambito comportamentale,
lavorativo, coniugale e familiare, sulle possibili strategie da
mettere in atto per prevenirne
la comparsa e sulle terapie da
adottare per la sua cura.Il convengo, è stato tenuto da specialisti ed esperti quali psicologi, avvocati e rappresentanti
delle forze dell'ordine. Erano
presenti alla presentazione: le
rappresentanti Fidapa (Federazione Italiana Donne nelle Arti
Professioni e Affari), l'associazione che organizza il convegno: Anna Mazzaglia, responsabile Commissione Igiene e
Sanità della sezione di Verona
Centro; Daniela Fortini, presidente della sezione di Verona
Est; Marisa Saggiotto, presidente della sezione di Legnago e
del Basso Veronese; Germana
Sartori, segretaria della sezione di Verona Est. Hanno inoltre
partecipato: Maurizio Gomma,
Direttore Responsabile Dipartimento delle Dipendenze
ULSS 20 Verona; Giuliana Guadagnini, psicologa clinica specializzata in psicologia giuridica
civile e penale; Elisabetta Gallina, conduttrice televisiva.
zione 2014, inoltre, prosegue la
collaborazione dell'Associazione
Giochi Antichi con l'Istituto Lavinia Mondin, che vedrà impegnati
insegnanti e studenti in un lavoro
di ricerca sul gioco tradizionale
e, in particolare, sullo s-cianco.
L'Associazione Giochi Antichi
ricerca, studia e sostiene il gioco tradizionale sul territorio
italiano e mondiale. Grazie alla
collaborazione con le amministrazioni locali, l'associazione ha
svolto negli anni un importante
lavoro di diffusione e promozione del tradizionale gioco popolare, coinvolgendo sempre più
persone. La prima edizione del
campionato, nel 2002, contava
infatti solo una decina di squadre. Oggi Verona può invece vantare, per quanto riguarda il gioco
della Lippa, la comunità ludica
più numerosa in Italia e una delle
più importanti in Europa. I giochi
tradizionali sono inoltre stati dichiarati nel 2003 dall'UNESCO
beni immateriali dell'umanità.
L'iniziativa si avvale del patrocinio della Provincia di Verona e della Regione del Veneto. La manifestazione è inoltre
realizzata in collaborazione
con i Comuni del territorio
veronese che ospiteranno il
campionato: Verona, Bonavigo,
Garda, Grezzana, Legnago, San
Zeno di Montagna. Il “Torneo
Scolastico Provinciale” è realizzato grazie al supporto
operativo dell'Ufficio Scolastico per l'Educazione Fisica
e Sportiva dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Verona.
Erano presenti alla presentazione: Ermanno Gobbi, sindaco di Bonavigo; Giuseppe Ferrari, assessore allo Sport del
Comune di Grezzana; Nicola
Negri, assessore alle Attività
Economiche e Produttive del
Comune di Legnago; Giorgio
Paolo Avigo e Carlo Girardi,
rispettivamente presidente
e tesoriere gruppo s-cianco
dell'associazione Giochi Antichi di Verona. Hanno partecipato inoltre alcuni giocatori
di s-cianco: Gabriele Mion,
Francesco Sartori e Fabio
Monesini.
10
04 14
Giustizia & Legalità
A
A cura
cura di
del
Diego
dott.Cordioli
Enrico Buttitta
L'attuale presenza militare a Verona
Verona nasce e si sviluppa come città militare , r uolo
evidenziato negli anni dalla costr uzione
di
alle
un
varie
formidabile
epoche:
sistema
romana,
for tificato,
c o mu n a l e ,
rispondente
scaligera,
viscontea,
diver se
esigenze
ve n e z i a n a
e
i n fi n e
delle
austriaca.
Stradone Porta Palio, fu costruita nel periodo 1851-58
per ordine dell’Imperatore
Francesco Giuseppe sulle rovine dell'antico convento e
chiesa di S. Spirito. Già all'epoca vantava oltre 1000 posti
letto. Dopo il 1866 ha mantenuto la medesima destinazione. Diventata, poi, sede della
Direzione di sanità della Regione Militare Nord-Est.
4° Reggimento Alpini
Paracadutisti
Il reggimento alpini paracadutisti è una delle unità d'elite della Forza Armata. Forte
di circa 1000 uomini, il re-
di Enrico Buttitta
Già in epoca romana Verona
assunse un importante ruolo
strategico e militare perché,
situata allo sbocco della valle
dell’Adige. Vi correva una delle più importanti strade imperiali, la Claudia Augusta, che
univa l’Italia alla Germania.
Nel 1405 ebbe inizio il dominio veneziano che durò per
quattro secoli, durante i quali
fu rinnovato il sistema difensivo, anche grazie all’intervento
del Sanmicheli. Quest’ultimo,
in particolare, inserì i bastioni
e le monumentali porte che
ancora oggi aprono la città
verso la campagna.
Sotto l’occupazione austriaca, Verona divenne un centro
importantissimo dal punto di
vista logistico e comunicativo.
Essa era infatti il centro del
famoso Quadrilatero difensivo austriaco, composto da
quattro città fortificate: Verona, Mantova, Peschiera e Legnago. Per la logistica militare
furono sviluppate, inoltre, numerose strade, spesso chiuse
al traffico civile. Basti pensare
che le porte di accesso alle
mura cittadine erano 25, su
10 delle quali era consentito
il passaggio agli abitanti mentre le rimanenti 15 erano di
esclusiva pertinenza militare.
Proprio a causa del Quadrilatero austriaco le truppe del
Regno d’Italia ebbero bisogno di tre ondate di attacchi
per annettere Verona all’Italia.
Le battaglie furono molte e
cruente: Peschiera, Pastrengo,
Rivoli, S. Lucia, Custoza, San
Martino e Solferino (assistendo alla quale Henry Dunant
decise di fondare la Croce
Rossa internazionale).
Durante la seconda guerra
mondiale, per la sua importanza strategica e logistica e
per la presenza di 5 ministeri
difensive
della Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò) Verona fu pesantemente bombardata e subì gravi distruzioni.
Nel 1945 i nazisti fuggirono
distruggendo tutti i ponti. A
Verona si consumarono anche alcuni degli ultimi atti
del fascismo, oltre ad esservi
celebrato il noto processo di
Verona, che vide sul banco
degli imputati sei membri del
Gran Consiglio del Fascismo
che avevano sfiduciato Mussolini nel luglio del 1943. Le
condanne a morte furono poi
eseguite al Forte San Procolo
mediante fucilazione.
Verona è stata insignita della
Medaglia d’oro al Valor Militare per i sacrifici e l’ampia
partecipazione partigiana alla
guerra di liberazione. Anche
nel dopoguerra, anche per la
presenza delle basi Nato, è
rimasta a lungo una città militare.
Come abbiamo visto, quindi,
da sempre l’aspetto militare
ha connotato e caratterizzato
Verona. Vediamo ora brevemente cosa resta di questo
aspetto nell’attuale configurazione della città e quali sono
gli enti militari che ancora
oggi hanno collocazione qui.
Comando
Forze
Operative
Terrestri
(COMFOTER)
Il Comando delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER), forte di 300 uomini, ha
raggruppato sotto una unica
gestione tutte le unità opera-
tive, che assommano nel totale a circa i due terzi dell’intero Esercito (82.000 uomini
circa), Il Comandante delle
Forze Operative Terrestri dipende direttamente dal Capo
di Stato Maggiore dell'Esercito ed è responsabile della
preparazione, dell'addestramento e dell'impiego delle
forze, anche e soprattutto ai
fini dell’ impiego dei contingenti.
Altro compito è quello di
condurre, per delega, opera-
ze Operative Terrestri dipendono tutti gli altri Comandanti di Corpo dei Comandi
Intermedi.
Ha sede principale a Palazzo
Carli.
Palazzo Carli
Sede del Comando delle
FOTER, Palazzo Carli è stato,
in passato, sede del Comando
NATO. Edificato nella metà
del Settecento, in Palazzo
Carli la composizione risulta
rigorosamente improntata al
classicismo cinquecentesco.
parto opera con le tecniche
della fanteria leggera ed il
suo personale ha la qualifica
di "ranger". Il reggimento è di
stanza a Montorio Veronese
zioni militari sul territorio nazionale e tutti i concorsi per
pubbliche calamità, per pubblica utilità e per ordine pubblico in concorso alle Forze
dell'Ordine (es. Strade sicure,
Strade pulite, Aquila, Terra dei
fuochi).
Dal Comandante delle For-
L'edificio principale, un tempo, ha ospitato la residenza
Radetzky ed anche Napoleone Bonaparte vi soggiornò
per due mesi nel 1796.
Caserma “Gian Attilio
Dalla Bona” (ex Ospedale Militare)
Edificio imponente, sullo
(VR). Dipende dal Comando
truppe alpine di Bolzano e fa
parte delle Forze per Operazioni Speciali, unendo il meglio delle competenze operative delle due specialità alpini
e paracadutisti. I suoi uomini
sono stati frequentemente
impiegati in aree di crisi come
Giustizia & Legalità
11
A
A cura
cura di
delDiego
dott.Cordioli
Enrico Buttitta
venza Operativa” e il “Sostegno Logistico” ai Reparti delle
Forze Armate chiamati ad
operare in missioni fuori area.
Lo Stormo è attualmente
designato anche quale Aeroporto di imbarco e sbarco
Mozambico (92), Bosnia (9699), Kosovo (99-2001), Iraq
(2003-2006), Afghanistan (dal
2003 e ancora in corso).
85° Reggimento Addestramento Volontari
“Verona” (85° RAV)
Reggimento dedicato all'addestramento di base dei Volontari di Truppa (150 uomini del quadro permanente
che addestrano 4 blocchi di
500/600 Volontari all’anno).
Reggimento di Sostegno Materiali Speciali
Ha 250 uomini circa. Opera
nell’ambito della 5^ Direzione di Artiglieria per la gestione ed il supporto logistico dei
sistemi d’arma contraerea.
Lasciata la Caserma Ex Arsenale, ceduta al comune di Verona, si insedia nella Caserma
“G. Duca” ed assume anche
la gestione ed il supporto
logistico dei sistemi d’arma
“HAWK”, "TOW", ”MLRS”,
“STINGER”, "SPIKE", "VBRNBC", "SKYGUARD-ASPIDE", e "UAV POINTER".
Centro Documentale
di Verona
Il Centro Documentale di
Verona è l'erede diretto del
Distretto Militare di Verona
(45°), istituito nel dicembre
1870. Il Centro è competente per le province di Verona e
Vicenza.
8° Reggimento Genio
Guastatori
Alimentato con personale
volontario e composto da circa 800 uomini, il reggimento è
di stanza a Legnago (VR).
E’ in grado di assolvere tutti
i compiti dell'Arma del genio
e dalla capacità di muovere e
combattere con le forze di
manovra.
Il Supporto avanzato alle
operazioni aeree è una tra le
sue principali missioni. Altra
attività di preminente interesse del reggimento è l'attuazione di demolizioni, assolta
decentrando moduli guastatori sino a livello plotone.
Nel 2006, a seguito dell’evoluzione del fronte Afgano e
alla luce delle nuove esigenze
operative, il Reggimento ha
intrapreso una nuova attività
operativa riferita alla bonifica
“sistematica” delle aree minate (Missione LEONTE in Libano), attività che non veniva più
svolta dal dopoguerra.
Operazioni Fuori Area: Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libano.
Interventi per pubblica utilità: Domino (2001), “Strade
Pulite”, “Strade Sicure”, Operazioni di Bonifica, Terremoto
dell’Emilia del 2012, Soccorso
alle Popolazioni Alluvionate
dell’Est Veronese 2009, Emergenza Neve a Cortina 2013.
3° STORMO A.M.
1000 uomini. Ha sede sull’aeroporto di Villafranca di Verona. Attualmente lo Stormo ha
il compito principale di assicurare le capacità di “Sopravvi-
(APOD ed APOE) principalmente per il materiale destinato ai teatri fuori area. Attraverso il Centro Addestrativo
Personale Fuori Area provvede all’addestramento di tutto
il personale dell’Aeronautica
Militare di previsto impiego
in operazioni fuori dai confini nazionali. Infine, lo Stormo
continua a fornire il servizio
di aerodromo (Torre di Controllo ed Ufficio Informazioni
Volo).
Missioni svolte: Guerra del
Golfo (1991), Albania, Eritrea,
Kirghizistan, Emirati Arabi
Uniti, Afghanistan.
Oltre a questi Enti, a Verona
hanno sede anche la Procura
e il Tribunale Militare. L’organizzazione della giustizia militare in Italia ha subito una
profonda trasformazione con
la L. 244/2007, che ha attribuito alla Procura Militare della
Repubblica di Verona giurisdizione e competenza per tutti
i reati commessi dagli appartenenti alle Forze Armate dello Stato nell’ambito dell’Italia
settentrionale.
Le nostre Forze Armate
svolgono i loro difficili compiti con grande professionalità,
umanità e spirito di sacrificio.
“Si vis pacem para bellum”,
dice il motto latino, e l’aspirazione alla pace deve sempre
continuare ad essere un valore costituzionale indiscutibile
ed un elemento di riferimento
continuo per la politica nazionale.
12
Scuola & Istruzione
04 14
A cura della Dott.ssa Anna Lisa Tiberio
Le politiche giovanili dell’Unione Europea
Il gruppo di lavoro coordinato dalla Consulta di Verona e dalla dott.ssa Anna Lisa Tiberio guarda all'Europa.
di Anna Lisa Tiberio
Giovani europei: i numeri
I giovani in Europa secondo gli
ultimi dati Eurostat (tra i 15 e i
29 anni) sono circa 96 milioni su
un totale di circa 500 milioni di
persone (cioè circa il 19,5% del
totale). Il tasso di disoccupazione
giovanile supera il 20%, ovvero è
il doppio di quello relativo a tutte le fasce d'età messe insieme e
quasi tre volte il tasso delle persone di età superiore ai 25 anni.
Alle elezioni Europee del 2009
votò il 29% dei giovani aventi
diritto – nel 2004 furono il 33%.
In Europa, secondo una ricerca
svolta da Istat, Inps e Ministero
del Lavoro i giovani che abbandonano gli studi sono il 13,9% (in
Italia il 18,8%).
Cosa sta facendo l’UE per
noi?
Youth in Action (2007-2013);
Europa 2020 e Youth on the
Move.
Cosa fa l’UE per i giovani:
Settori d’intervento: Educazione e Formazione; Lavoro e Imprenditorialità; Salute e Benessere; Partecipazione; Attività di
Volontariato; Inclusione Sociale;
Gioventù e mondo; Cultura e
Creatività.
Youth in Action
E' il programma dell'Unione Europea dedicato ai giovani tra i 15
e i 28 anni (in alcuni casi dai 13 ai
30 anni).
Youth in Action: obiettivi
Far crescere nei giovani un forte senso di cittadinanza europea;
promuovere la solidarietà e la
tolleranza ; favorire la comprensione reciproca tra ragazzi di
paesi differenti; promuovere la
cooperazione europea nel campo delle politiche giovanili; contribuire allo sviluppo di sistemi
di supporto alle attività giovanili;
coinvolgere le giovani generazioni nella costruzione del futuro
dell'Unione Europea.
Youth in Action: le 5
azioni
Azione 1: Youth For Europe;
Azione 2: European Voluntary
Service; Azione 3: Youth in the
World.
Azione 4: Youth Support Systems; Azione 5: Support for European Co-operation in Youth
field.
Link utili:
http://ec .europa.eu/youth/
youth-in-action-programme/
overview_en.htm
http://www.agenziagiovani.it/
home.aspx
Azione 1
Youth For Europe
Incoraggia la cittadinanza attiva
nei giovani attraverso lo sviluppo
di progetti di youth democracy,
di partecipazione, di creatività, di
scambi giovanili.
Link: http://ec.europa.eu/youth/
youth-in-action-programme/
youth-for-europe_en.htm
Azione 2
European Voluntary Service
Sostiene il volontariato europeo. I giovani interessati a vivere un'esperienza di volontariato
all'estero vengono interamente
sostenuti economicamente grazie a questo programma. Link:
http://ec.europa.eu/youth/youthin-action-programme/europeanvoluntary-service_en.htm
Azione 3
Youth in the World
Promuove partnership e scambi tra giovani e associazioni giovanili di tutto il mondo. Questa
azione supporta vari progetti con
i Paesi partner Ue, specialmente
con le regioni vicine come i Paesi
dell'Est Europa e del Caucaso, le
regioni del Mediterraneo e il Sud
Est dell'Europa.
Link: http://ec.europa.eu/youth/
youth-in-action-programme/
youth-in-the-world_en.htm
Azione 4
Youth Support Systems
Questa azione, in particolare,
è indirizzata a giovani lavoratori
e organizzazioni capaci di sviluppare attività di qualità che a loro
volta aiutino a migliorare la qualità del programma stesso.
Società civile, giovani, NGOs
possono partecipare ad un gran
numero di attività come: visite di
studio, seminari, corsi.
Link: http://ec.europa.eu/youth/
youth-in-action-programme/
youth-support-systems_en.htm
Azione 5
Support for European
Co-operation in Youth
field
Supporta le politiche giovanili di
cooperazione a livello Europeo,
in particolare facilitando il dialogo tra giovani e policy makers.
Link: http://ec.europa.eu/youth/
youth-in-action-programme/
support-for-policy-cooperation_
en.htm
Cosa bolle in pentola per
i prossimi anni:
Erasmus for all
European Youth Forum – principali campagne
La Strategia Europa 2020
Europa 2020 è la strategia di
crescita dell’UE per il prossimo
decennio.
In un mondo che cambia l'UE si
propone come modello per un
sviluppo intelligente, sostenibile
e solidale.
L’Ue si è posta cinque ambiziosi
obiettivi – in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia – da raggiungere entro il 2020.
Youth on the Move: iniziativa faro di Europa 2020
Youth on the Move è un pacchetto completo di iniziative
condotte nel campo dell'istruzione e del lavoro e rivolte ai giovani
europei. Lanciato nel 2010, rientra nella strategia Europa 2020
per una crescita intelligente, sostenibile e solidale.
Link: http://ec.europa.eu/youthonthemove/
Youth on the Move:
obiettivi
Youth on the Move intende migliorare il livello d'istruzione e le
prospettive professionali dei giovani e ridurre la diffusa disoccupazione giovanile attraverso:
L’adeguamento dell'istruzione e
della formazione alle esigenze dei
giovani;
L’incoraggiamento dei giovani a
utilizzare le borse di studio o a
formarsi all'estero;
L’incoraggiamento dei Paesi
dell'UE ad adottare provvedimenti per semplificare la transizione dal mondo della scuola/
università a quello del lavoro.
Erasmus for all: il futuro?
È il nuovo programma dell'UE
per l'istruzione, la formazione,
la gioventù e lo sport proposto
dalla Commissione europea il 23
Novembre 2011. La proposta è
attualmente all'esame del Consiglio (27 Stati membri) e del Parlamento Europeo che prenderanno
la decisione finale.
Link: http://ec.europa.eu/education/erasmus-for-all/
Erasmus for all: contenuti
Nel caso in cui fosse approvato raggrupperebbe tutti gli attuali
programmi Ue per i giovani (Programmi di apprendimento permanente: Erasmus, Leonardo da
Vinci, Comenius, Grundtvi); Gioventù in azione; Erasmus Mundus;
Tempus; Alfa; Edulink) in un unico
programma.
Erasmus for all: obiettivi
L'obiettivo della Commissione è
fare in modo che circa 5 milioni
di persone (il doppio degli attuali beneficiari) tra studenti, insegnanti, giovani volontari possano
avere la possibilità di studiare o di
formarsi all'estero con una borsa
Erasmus per tutti .
European Youth Forum,
la lobby dei giovani europei
Cos’è European Youth Forum?
Un network indipendente e democratico composto da circa 90
organizzazioni giovanili europee.
Tra gli obiettivi del forum, il rafforzamento dei diritti dei giovani
e la partecipazione attiva alla società civile delle nuove generazioni. Ha sede a Bruxelles e vi fanno
parte le associazioni politiche
giovanili di tutti i partiti Europei,
le associazioni studentesche e di
volontariato degli Stati membri
dell'UE.
Link: http://www.youthforum.
org/
European Youth Forum:
alcune campagne
Carta dei diritti dei Volontari
Europei; Carta dei diritti degli
stagiaires; League of Young Voters;
Opportunità in Europa: link utili: sito di Eurodesk: http://www.
eurodesk.org/edesk/
13
Scuola & Istruzione
A cura di
della
Diego
Dott.ssa
Cordioli
Anna Lisa Tiberio
La rete delle responsabilità educative
Presso
il Palazzo
organizzato
il
Vescovile di Verona, la Diocesi
convegno
dal
titolo: “La
scuola
e l’Ufficio della Pastorale scolastica
e
la
rete
delle
responsabilità
hanno
educative”.
di Anna Lisa Tiberio
La scuola come agenzia formativa strutturata, organizzata,
fornita di mezzi, potenzialità e
professionalità pensate e preparate cerca di costruire Piani dell’Offerta Formativa in
cui emergono reti sinergiche
e costruttive per rispondere
in modo adeguato ai bisogni
educativi, relazionali e formativi delle nuove generazioni e
delle loro famiglie. A tale scopo le Istituzioni, gli Enti, le numerose Associazioni e le parrocchie si affiancano al mondo
scuola per dare significati valoriali importanti alle azioni
progettuali tesi all’alleanza
educativa.
Il dottor Quaglia ha evidenziato che alcuni fatti posti alla
sua attenzione configurano
un quadro preoccupante che
pone la necessità di fornire
alle Istituzioni scolastiche risorse e strumenti che consentano l’incremento di azioni volte a favorire la concreta
valorizzazione della persona,
con un’attenzione costante
alla sua crescita, allo sviluppo
educativo, cognitivo, sociale e
relazionale.
È necessario che i percorsi di
insegnamento-apprendimento
rispondano in modo adeguato
ai bisogni formativi degli alunni,
ma è fondamentale che attraverso i contenuti disciplinari si
trasmettano i valori della vita:
il rispetto per la vita, per l’essere umano, le regole, le leggi,
le Istituzioni, per sviluppare in
senso ampio e progettuale la
solidarietà agita e sensibilizzare le future generazioni a costruire un percorso di cittadinanza attiva e responsabile.
Per questo è importante
che i Dirigenti Scolastici, docenti, personale ausiliario e
amministrativo trovino spazi
di confronto e di dibattito con
gli alunni, le loro famiglie e la
Società civile per affrontare le
emergenze educative e tematiche inerenti la costruzione
di relazioni autentiche da un
punto di vista valoriale.
Ma come ha enunciato più
volte nella sua relazione il Vice
Direttore dell’USRV Gianna
Miola, la scuola e la famiglia
non sono sole.
Ci sono le Istituzioni e gli
Enti preposti sul territorio ad
aiutarli, mettendo a disposizione risorse umane e logistiche,
professionalità, strumenti per
sviluppare negli studenti comportamenti positivi e coerenti
con le finalità educative che si
prefigge la scuola.
Gli studenti devono essere
coinvolti, attraverso la partecipazione studentesca, a sostenere processi di consolidamento delle abilità pro-sociali
per una costruzione della capacità critica di scelta che li accompagnerà nella costruzione
del loro futuro con nel cuore
sempre la speranza.
Numerose sono le attività
promosse dalle Scuole su indicazione del MIUR e della Direzione dell’Ufficio Scolastico
Regionale del Veneto, impegnati nelle ricerca di linguaggi e modalità nuovi per coinvolgere le nuove generazioni
nella diffusione della cultura
del sapere, della convivenza
civile, della legalità e della cittadinanza democratica, come
condizioni fondamentali per
la formazione dei cittadini di
domani.
Gianna Miola ha inoltre evidenziato come sia importante
orientare i giovani a progettare il proprio futuro nel mondo
dell’Università , della ricerca
e del lavoro tenendo conto
delle loro attitudini ed interessi che seguono le conoscenze e competenze in continua
evoluzione ma che devono
sempre tener conto delle radici culturali. Importante sarà
avvicinarli alle Istituzioni, alle
Associazioni di volontariato e
ai vari Enti dando loro la possibilità di essere protagonisti
attivi nella società in cui vivono, aiutandoli a creare relazioni autentiche e positive tese
a sviluppare una convivenza
civile basata sulla solidarietà.
È questo l’obiettivo che noi
adulti abbiamo il dovere di
perseguire con costanza cercando di stimolare il dibattito
su questi temi mettendo in
rilievo e valorizzando le varie
modalità di prevenzione perché possano diventare buone
prassi.
Per Mons. Zenti è importante che insegnanti, genitori
e famiglie collaborino come
modelli e come soggetti promotori di modalità adeguate
di interazione affinché l’esem-
pio possa essere acquisito e
diventare uno stile di vita per
i ragazzi.
Ed è altrettanto fondamentale che i fatti di violenza e di
bullismo che toccano i minori
vengano trattati con particolare attenzione poiché la realtà
mediatica spesso fornisce una
percezione distorta dei casi.
Ogni Istituzione ha gli strumenti necessari per riconoscere e arginare anche questi
fenomeni e per effettuare una
prevenzione adeguata.
Grazie a numerosi convegni
attuati sul territorio, le famiglie hanno conosciuto le figure di riferimento e la pianificazione delle attività e la verifica
dei risultati attesi.
Mons. Zenti sottolinea anche
quanto sia importante che
scuole statali e scuole paritarie lavorino insieme costruen-
do reti progettuali di intervento . L’obiettivo sarà sempre quello di promuovere nei
giovani la vera cultura etica
alla base della convivenza civile e democratica. Insieme per
favorire la corresponsabilità
educativa e per una scuola
sempre attenta alla realtà.
Erano presenti all’incontro:
la dottoressa Gianna Marisa
Miola, Vice Direttore USR Veneto, Mons Giuseppe Zenti,
Vescovo Di Verona, il dottor
Stefano Quaglia Dirigente
reggente UST XII, Don Domenico Consolini Direttore
dell’Ufficio Scuola Diocesano
e i Dirigenti scolastici delle
Scuole statali e paritarie di
Verona e provincia che hanno
riflettuto sull’importanza di
una scuola in rete con particolare attenzione agli aspetti
pedagogici e sociali.
14
04 14
Cultura
A cura di Elisa Zanola
La poesia di Araidi parla arabo ed ebraico
Autore di numerosi libri di poesia sia in lingua ebraica che araba, che hanno saputo dare voce ed espressione
poetica al dialogo interreligioso ed interculturale in Medioriente, era fino a poco fa ambasciatore d'Israele in
Nor vegia, recentemente dimessosi, per continuare, più libero, nella sua missione: por tare la poesia tra i popoli.
di Elisa Zanola
Naim Araidi, poeta druso, è stato insignito, tra gli altri riconoscimenti del “Prime Minister's
Award”, del “Creativity Prize for
Arabic Literature” e di un dottorato di ricerca honoris causa dalla World Academy for Arts. Nel
1999, durante la seconda Intifada, ha fondato il “Nissan ArabJewish Poetry Festival” a Maghar,
occasione d’incontro per i poeti
arabi ed israeliani. L'associazione
di ricerca artistica e culturale
Opificio dei sensi (http://www.
opificiodeisensi.it/) lo ha invitato nella sua sede a San Martino
Buon Albergo lo scorso 27 marzo. In quell'occasione abbiamo
potuto intervistare, in provincia di Verona, il poeta druso di
Maghar che presentava il suo
primo libro tradotto in italiano,
"Canzoni di Galilea" pubblicato a
cura di Edizioni Seam, Roma, nel
2014 per la collana: "Inediti rari e
diversi”. Con lui, c’erano il poeta
ed editore Beppe Costa, Stefania
Battistella ed Igor Costanzo, che
hanno curato l’edizione italiana.
Professore, “Canzoni di
Galilea” è il suo primo libro tradotto in italiano.
Un lettore italiano cosa,
secondo lei, potrebbe apprezzare di più delle sue
poesie?
A questo non saprei rispondere. Non conosco la lingua italiana, ma sono molto felice che
sia il mio primo libro tradotto
in italiano. Ho scritto molti libri,
tradotti in tante lingue e sono
molto orgoglioso che un mio libro sia stato tradotto anche in
italiano.
Lei ha scritto, in un verso:
“La mia poesia è un ponte
in frantumi”. Che cosa voleva dire?
Io provengo da due culture, ma
ho molte origini. Ci sono grossi
conflitti tra le due culture a cui
appartengo, quella araba e quella
ebraica. Io provengo dalla cultura
araba ma sono stato educato in
quella ebraica. Quindi penso di
poter rappresentare un ponte
tra le due culture; ma mi rendo
conto che questo ponte è incompleto: è un ponte in frantumi.
La poesia potrebbe essere, a sua volta, un ponte
e un ambasciatore tra le
nazioni ?
Si, penso proprio di sì. La poesia,
come le arti e la musica, sa dar
voce all’essere umano perché dà
espressione alle nostre emozioni. E queste emozioni sono comuni a tutte le persone. Io ho
fatto esperienza del fatto che la
poesia possa tenere uniti poeti da ogni parte del mondo e in
Galilea ho potuto vedere come
la poesia potesse fare da ponte
tra le persone.
Dopo la sua esperienza in
qualità di Ambasciatore
in Norvegia, pensa di continuare questa missione
in altri Paesi?
No, non potrei riuscirci, perché
il Ministero degli affari esteri
d’Israele voleva che fossi come
un robot: mi dicevano cosa fare,
cosa dire… mentre io mi riconosco di più come professore
universitario e come poeta e a
loro questo non piaceva molto.
Quindi ho da poco rassegnato
le dimissioni. Tornerò all’università, per dedicarmi ad attività
culturali, soprattutto alla poesia.
E all’organizzazione del “Nissan
Festival” a Maghar, festival di poesia internazionale in Galilea, per
portare là più poeti e artisti possibili: palestinesi, israeliani, arabi,
ebrei e provenienti da tutto il
mondo.
Lei scrive sia in arabo che
in ebraico: in che lingua
pensa e in quale lingua
sente?
Sono lingue molto vicine, appartenendo entrambe al ceppo
semitico. Hanno molte cose in
comune, ma l’ebraico moderno è
una lingua più “europea”, perché
è stata rinnovata dagli ebrei europei che sono venuti in Palestina e ha acquisito una personalità
europea. Mentre la lingua araba è
rimasta ancora orientale e tradizionale. Se mi si domanda quale
sia la differenza quando scrivo in
ebraico o in arabo, io dico che
in ebraico posso discutere con
Dio, mentre in arabo non posso discutere con Dio. Perché le
parole arabe sono molto tradizionali, religiose, ed è difficile poter discutere con Dio, mentre in
ebraico è possibile.
Secondo lei la poesia con
la sua terribile dolcezza e
la sua tenera crudeltà, potrebbe rappresentare una
lotta non- violenta contro
i conflitti tra le nazioni?
Non sono sicuro che la parola “lotta” sia il vocabolo esatto.
Però sì. Ad esempio, prima del
mio festival internazionale di
Nissan, a Maghar, iniziato durante la seconda Intifada, avevo pau-
generazioni, distratte da internet, leggono di meno in generale
e sono meno interessate alla poesia. Penso sia responsabilità di
ogni Governo riflettere su questo, per avvicinare i giovani alla
poesia. Si può diventare un ingegnere, un dottore…qualunque
cosa. Ma si ha ancora bisogno
di un senso di umanità e finché
la poesia sarà in grado di esprimerlo, c’è bisogno che le giovani
generazioni tornino alla poesia.
Sentimenti
nostalgici,
desolazione,
tenerezza,
coraggio... che cosa si potrebbe trovare nelle sue
poesie?
ra che i poeti arabi ed ebrei non
avrebbero più potuto incontrarsi. Così ho invitato a casa mia a
Maghar, dieci poeti arabi e dieci
poeti israeliani, che hanno potuto dialogare e leggere le loro poesie in arabo ed ebraico. Quindi
si, la poesia può avere un ruolo
centrale, contro i conflitti tra i
popoli.
La poesia potrebbe essere
quindi un atto di resistenza e una missione di pace,
e in che modo si può trasmettere questo insegnamento alle nuove generazioni?
Questo rappresenta un problema, un po’in tutto il mondo.
Perché la poesia non è così popolare e soprattutto le giovani
Non è facile per me parlare della
mia poesia. Di solito non discuto,
non argomento o spiego la mia
poesia, ma posso dire che attraverso di essa vorrei esprimere il
mio essere umano, le mie emozioni, il mio dolore, quello che
sento…ma è molto difficile per
me parlarne.
Potrebbe dirci qualcosa di
più sulla spiritualità drusa? Perché in passato la
“porta dell’adesione” è
stata dichiarata chiusa e
ora che altre porte si sono
aperte, per altre scuole
di Saggezza, anche la conoscenza della spiritualità
drusa potrebbe essere riaperta?
Io credo sia più aperta di quello
che siamo abituati a pensare. Viviamo in un mondo molto aperto: la globalizzazione, il fatto che
ognuno può conoscere l’altro…
non ci sono più segreti. Ed io so
che molti ricercatori e professori conoscono la religione drusa.
Il problema è come capirla, dato
che è molto complicata. Credo sia più una filosofia che una
religione. E’ una combinazione
unica di: monoteismo, Induismo
e filosofia greca. Quando si parla di monoteismo, noi crediamo
nell’Ebraismo, nel Cristianesimo
(fino alla crocifissione di Gesù)
e nell’Islam e crediamo anche
nell’Induismo e nel Buddhismo.
Crediamo infatti nella reincarnazione. Poi condividiamo anche il
pensiero che deriva dalla filosofia
greca di Aristotele. Per cui penso
che per il resto del mondo sarebbe molto interessante conoscere questa religione. Non sono
però sicuro che nemmeno tutti i
drusi conoscano la loro religione, perché è molto complessa.
Però penso che questa religione
sia speciale e molto moderna: se
si pensa al libro: “Dal big bang ai
buchi neri” di Stephen Hawking,
noi credevamo alle stesse cose,
già mille anni fa. Per cui si, penso
che anche la religione drusa potrebbe aprirsi al resto del mondo.
Ma chiunque voglia conoscere la
religione drusa, per comprenderla, deve essere molto istruito.
A quale terra sente di appartenere e quali sono i
suoi confini?
Io ho la mia terra: la Galilea, che
amo molto. Ogni volta che vado
via, desidero tornarvi. Provengo
da una famiglia molto accogliente
e sono molto legato a loro e alla
mia terra. Mi piace vivere in Israele e in Galilea: è la mia terra. La
mia famiglia è una famiglia molto
antica, che vive là da molti secoli.
La Galilea di cui parlo, anche nelle mie poesie, che contengono
molti elementi autobiografici e
si riferiscono alle due culture a
cui appartengo, perciò non è soltanto geografica, ma è un luogo
insieme reale e simbolico.
FOTO DI: FABRIZIA VALLO (WICCA
COMMUNICATION)
In Libreria
15
A cura di Diego Cordioli
“Strada facendo”: Giovanni Miozzi si racconta
Il
libro
contenente
di
Agata
De
Nuccio,
la
biografia
che
del
racconta
la
Presidente
sua
della
esperienza
Provincia
di
uomo,
“Strada facendo” è l'ultima fatica editoriale di Agata De Nuccio, la scrittrice che ha raccolto
le esperienze professionali e i
cenni biografici del presidente
della Provincia di Verona. L'opera, edita da “Ipertesto Edizioni”,
ha anche uno scopo benefico,
con la destinazione di una parte dei fondi a favore di alcune
realtà sociali. Agata De Nuccio,
scrittrice originaria del Salento,
risiede da oltre trent'anni ad
Erbè, dove vive e lavora. Veronese di adozione, ha ottenuto
premi e segnalazioni speciali in
numerosi concorsi. Nel gennaio 2013 ha ricevuto, in Campi-
"Mille farfalle" di Angela Attardo
Le presentazioni pubbliche del primo romanzo della villafranchese Angela Attardo,
“Mille farfalle”, pubblicato lo scor so ottobre con la casa editrice Albatros di Roma.
Dopo la prima presentazione a
Villa Brà a Bonferraro, l'autrice
è stata ospite alla Feltrinelli a
Verona e alla Libreria Ibs a Mantova. La presentazione del primo
romanzo di Angela Attardo è
stata fatta anche nel luogo dove
lei è cresciuta e abita: Villafranca di Verona, all'Auditorium. Abbiamo avuto modo di vederla e
ascoltarla in collaborazione con
l'Assessorato alla Cultura e il
Comune. Ci stiamo preparando
per vedere adesso la presentazione di "Mille farfalle" in Valpo-
licella, a Valeggio sul Mincio dove
oltre al Comune e l'Assessorato alla Cultura si sono mobilitate Associazioni come la Conf
Commercio di Verona, Terziario
Donna, la Fidapa di Villafranca e
del Basso Lago e l'associazione
"Donne Insieme". Una presentazione unica nel suo genere
che ha visto la collaborazione di
docenti di lettere quali: Silvana
Bocchio e Valeria Sancassani, e
una partecipazione teatrale straordinaria di Flaviano Cavalleri. La
presentazione poi si sposterà a
Cologna Veneta, e a Mozzecane
senza dimenticare un incontro
con i ragazzi del Liceo Medi
di Villafranca. L'autrice ringrazia quanti in questa avventura
hanno dimostrato amicizia ed
infinito calore umano.
Giovanni
padre
e
Miozzi,
politico.
doglio a Roma, un riconoscimento per la poesia sulla Bassa
veronese “Vecchia pianura”.
Ha finora pubblicato due libri
di poesie. Il Presidente Miozzi:
“Quando la scrittrice Agata De
Nuccio mi ha proposto di fare
un libro su di me, ho accettato con entusiasmo soprattutto
per un motivo. Quest'opera
nasce non solo per raccontare
la mia biografia, ma soprattutto per trasmettere un messaggio di speranza e coraggio, in
un periodo così difficile. Infatti, mi rivolgo in particolare ai
giovani, cui va il mio desiderio
di spronarli. A loro voglio dire
che qualsiasi persona – con impegno e un pizzico di fortuna
– può raggiungere i traguardi prefissati.” Erano presenti
all'incontro di presentazione
del libro: Agata De Nuccio, autrice del libro e poetessa contemporanea; Giovanni Avesani,
editore di Ipertesto edizioni;
Alberto Bologna, stampatore
della tipografia “Bologna” di
Isola della Scala; Stefano Canazza, assessore alla Cultura
del Comune di Isola della Scala; Marco Ambrosini, assessore
provinciale alla Cultura.
16
04 14
Salute & Sanità
A cura di Diego Cordioli
Gelida manina: il Fenomeno di Raynaud
Cari
lettori,
quale
concludiamo
par lavamo
del dott. Paolo Garzotti
A beneficio dei lettori che non hanno avuto la possibilità di leggere l’articolo di marzo, ricordiamo brevemente gli aspetti che caratterizzano
questa condizione clinica.
Il Fenomeno di Raynaud consiste
nella comparsa, soprattutto nei mesi
invernali, dopo l'esposizione al freddo
o per fatti emotivi, di pallore cutaneo
delle dita di entrambe le mani.
Tale fenomeno si sviluppa in tre momenti consecutivi. La prima fase è caratterizzata dalla comparsa di pallore
cutaneo freddo e simmetrico, delle
dita delle mani o dei piedi, dipendente
dalla vasocostrizione (restringimento) delle piccole arteriole periferiche
delle dita. Segue la seconda fase di
rallentamento del flusso ematico, secondario alla vasocostrizione, dove le
dita diventano cianotiche (blu-viola).
Si conclude con la terza fase, di compenso, dove alla vasocostrizione segue una vasodilatazione, con ritorno
di flusso ematico ricco di ossigeno,
dove le dita assumono un colore rosso acceso che spesso si accompagna
a dolore, formicolii ed alterazione
della sensibilità della cute. Queste manifestazioni cliniche hanno una durata
variabile ma, in genere, si risolvono
spontaneamente dopo alcuni minuti.
E’ inoltre importante sottolineare che
talvolta, in alcuni pazienti, non tutte le
fasi si presentono in modo classico ed
evidente.
Ricordiamo inoltre che il Fenomeno
di Raynaud si divide un due tipi.
Il
primo definito “Malattia di
di
una
oggi
l’argomento
par ticolare
iniziato
condizione
nel
definita
precedente
Fenomeno
di Raynaud si correla ad altre condizioni o
cause di malattia e spesso rappresenta un
sintomo che precede il completo manifestarsi della più grave patologia principale.
Tra queste ricordiamo: la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso sistemico,
l’artrite reumatoide, la sindrome di Sjogren, ecc; traumatismi locali dovuti, per
esempio, all’uso di strumenti vibranti o
stampelle; occlusioni vascolari (trombosi,
embolia); danno dei nervi periferici (tunnel carpale, ernie discali, ecc); malattie
ematologiche (policitemia, gammopatie,
ecc); sostanze tossiche; farmaci; tumori
ovarici. Ma quali sono i criteri di diagnosi della forma secondaria o Sindrome di
Raynaud?
L’esordio improvviso, rapidamente progressivo con comparsa di precoci compliRaynaud”; primitivo(cioè senza cause cazioni locali (ulcerazioni), l’età dopo i 50
note), benigno, non associato ad altre anni, la concomitante presenza di segni
patologie e in genere è autorisolutivo clinici di altre malattie associate, l’inte(come descritto nel precedente articolo). ressamento di una sola mano e il rilievo
Il secondo tipo classificato come “Sin- di anomalie degli esami ematochimici dedrome di Raynaud”, è più grave, con pro- vono indirizzare alla forma secondaria e
gnosi peggiore perché associato ad altre valutare l’utilità di una visita specialistica.
Naturalmente oltre alla clinica e dimalattie. Come dicevamo è molto importante differenziare i due gruppi perché versamente dalla forma primitiva nella
il destino della malattia è molto diverso. forma secondaria troveremo un’alteNel primo caso benigna, nel secondo razione degli esami ematochimici che
evidenzieranno la presenza di anemia,
molto meno.
Oggi tratteremo degli aspetti che ca- infiammazione(Ves; PCR), positività di alratterizzano la forma più grave definita cuni specifici autoanticorpi (ANA; ENA;
come: Sindrome di Raynaud. La Sindrome ecc). La capillaroscopia (studio dei capil-
ar ticolo,
di
nel
Raynaud.
lari a livello delle unghie) metterà in
luce un’alterazione del microcircolo
arterioso. Anche l’eco-color-doppler,
la flussimetria laser doppler e la termografia rivestono un importante
ruolo nello studio del fenomeno di
Raynaud. Può inoltre essere necessario sottoporsi a controlli strumentali
più approfonditi quali l’Rx torace (per
valutare apparato respiratorio), scintigrafia esofagea (per indagare la normale motilità dell’esofago), EMG (per
verificare eventuale danni ai nervi).
L’obiettivo della terapia è prevenire e
ridurre gli effetti della vasocostrizione
delle arterie.
Naturalmente la prime indicazioni
comportamentali consigliano di coprire adeguatamente le estremità del
corpo nei mesi invernali, di astenersi
completamente dal fumo, caffè, tè e
farmaci potenzialmente vasocostrittori (es. per cefalea, o vaso costrittori
nasali). Per chi presenta una forma secondaria all’uso di strumenti vibranti si
impone un cambiamento di mansione
lavorativa.
A livello farmacologico si utilizzano
farmaci vasodilatanti (calcio-antagonisti; nitroderivati), aspirina o farmaci ad
azione più complessa quali la pentossifillina o le prostacicline. Nelle forme
secondarie è naturalmente importante
trattare la malattia principale.
17
Arte, Scienza & Tecnologia
A cura di Diego Cordioli
Infinitamente e le nature multiple
Lo scor so 16 marzo si è conclusa la settimana d'incontri organizzata dall'Univer sità di Verona,
Infinitamente . Un'occasione per percorrere i labirinti infiniti della mente e per avvicinar si sempre
di più agli affascinanti prodotti dell'ingegno umano. Ma c'è ancora tanto altro da scoprire ...
mali di ogni tipo, Wunderkammer e
tante curiosità della natura, non da
ultimo un esemplare del mitologico
Planetario, mostre tridimensiobasilisco (naturalmente ottenuto
nali, etnopsichiatria... una celebratramite l'incrocio artificiale, post
zione dell'intelligenza umana, nelle
mortem, di altre specie viventi). Il
sue diverse forme e declinazioni.
Museo Civico di Storia Naturale,
Un'edizione ricchissima, avente
il cui attuale nucleo di esposizione
come tema “il cambiamento”, che ghi ancora. E' proprio in merito a risale al 1962, è l'erede di una lunga
ha coinvolto le sedi più importanti quest'ultimo museo, situato a Lun- tradizione di studi e di raccolte nadella cultura e della scienza vero- gadige Porta Vittoria 9, che vorrem- turalistiche. Le collezioni del Museo
nesi: dall'Accademia d'agricoltura, mo scrivere qualche parola in più. comprendono milioni di oggetti
Scienza e lettere, al Conservatorio Una perla nel cuore di Verona, in cui naturali che costituiscono un patridi Verona, dalle Biblioteche civica e è possibile ammirare un patrimonio
Frinzi, ai Teatri Nuovo e Ristori, dal- di eccezionale ricchezza, che comla Casa di Giulietta, alla Feltrinelli, prende le sezioni di: Botanica, Gedalla Società letteraria al Museo ci- ologia e Paleontologia, Preistoria,
vico di storia naturale... e tanti luo- Zoologia. Vulcani in miniatura, anidi Elisa Zanola
monio di eccezionale importanza
e ricchezza. Non solo. Fino al 30
giugno al museo di Storia Naturale
sarà possibile ammirare la singolare e suggestiva mostra: “Nature
multiple. Le metamorfosi di Giuliana Cunéaz”. Tra le prime artiste
europee a utilizzare il 3D, Giuliana
Cunéaz concepisce l’opera come
una sfida, un attraversamento, o, ancora, come un porsi al limite della
coscienza. Nelle sue opere l’artista
indaga il mondo dell’infinitamen-
te piccolo, svelandone gli elementi
più emblematici – cristalli, spore,
pollini, globuli… – per riproporli in
visioni di straordinaria suggestione,
oscillanti fra immagini di idilliaca
empatia e fantascientifici miraggi.
La realtà indagata nei suoi segreti più nascosti appare diversa e la
creatività dell’artista la sottopone a
nuove, sorprendenti metamorfosi.
Per maggiori informazioni: Museo
di Storia Naturale, www.museostorianaturaleverona.it
Il progetto My home gallery
La
Ar ti
Provincia
di
Cignaroli
Verona
hanno
www.myhomegaller y.org
e
l'Accademia
patrocinato
la
piattaforma
il
di
Belle
progetto
che
mette
in relazione ar tisti con viaggiatori e amanti dell'ar te .
Sei curioso di vedere
un'installazione di uno scultore veneziano mentre ti
racconta come si vive in
laguna? Che ne dici di cenare a casa di un designer
veronese? Ti incuriosirebbe
bere una birra nell’atelier
di una fotografa a Città del
Messico lasciandoti catturare dai suoi scatti? Ti piacerebbe viaggiare a Roma per
un workshop con un pittore nel suo studio o discutere d'arte con un illustratore
mentre alloggi nel suo casolare in toscana?
Gli artisti iscritti a www.
myhomegallery.org aprono le
loro case come fossero delle
gallerie d'arte per una visita
non virtuale. Amanti dell'arte, collezionisti, viaggiatori
o semplici curiosi, possono
andarli a trovare, conoscerli
personalmente, visitare 'mostre su misura', chiacchierare
della loro arte, farsi raccontare i luoghi in cui vivono e
molto altro ancora.
L'obiettivo di MyHomeGallery è, da un lato, creare tra artista e fruitore
un contatto diretto, libero, senza intermediari, in
un contesto accogliente
ed originale come la casa
dell'artista, dall'altro promuovere una nuova forma
di turismo culturale, che
permetta di entrare davvero in contatto con il luogo
che si sta visitando o di scoprire lati nuovi della città in
cui si vive.
Verona Fiere
18
04 14
Uff. Stampa Verona Fiere
Vinitaly è giunto alla sua 48^ edizione!
Giunge alla quarantottesima edizione la fiera dedicata ai vini e ai distillati più famosa d'Italia,
Vinitaly,
che
torna
Un appuntamento da non
perdere per migliaia di produttori che intendono presentarsi al mercato del vino
con le loro eccellenze o che
mirano ad ampliare il loro
business. Per quattro giornate intere il mondo del vino si
dà appuntamento in una delle
terre più ricche e produttive
in Italia in termini di vini di
qualità, dove eventi, incontri, workshop, degustazioni e
convegni a tema punteranno
ad accrescere la qualità dei
servizi e delle produzioni in
questo settore. Ottime le
premesse di Vinitaly 2014: le
richieste di partecipazione
di aziende vitivinicole hanno
superato anche quest’anno
le aree disponibili. Il risultato di questa straordinaria
partecipazione ha portato
gli organizzatori ad ampliare
il padiglione A e a realizzare
un nuovo salone riservato
agli espositori esteri ovvero Vininternational, allestito
nel padiglione I. Un secondo
nuovo spazio denominato
International Buyers’ Lounge
è stato realizzato ad hoc nel
centro servizi Castelvecchio.
Le novità di questo Vinitaly
2014 non finiscono qui. Il
nuovo salone Vinitalybio intende coinvolgere soprattutto i visitatori esteri; organizzato in collaborazione con
Federbio per dare visibilità ai
vini biologici certificati, questo salone si rivolge principalmente ai consumatori del
dal
6
al
9
Nord America, Nord Europa
ed Estremo Oriente, mercati
sempre più orientati alla produzione vitivinicola biologica.
aprile
prossimi
Numerosi saranno anche i
convegni che tratteranno tematiche attuali concernenti la
legislazione nel settore vinico-
quar tiere
fieristico
lo, la qualità del vino, vitivinicoltura e ambiente, così come
le degustazioni che inviteranno a conoscere i premiati più
di
Verona.
recenti del settore o alcune
regioni vinicole internazionali. Opera Wine è uno degli
eventi collaterali che avranno
luogo a Verona durante il Vinitaly. Organizzato da Vinitaly
International, Opera Wine è
il grand tasting “Finest Italian
Wines, 100 Great Producers”
che si svolge nel prestigioso
palazzo della Gran Guardia
alla vigilia dell’inaugurazione
del Vinitaly. Correlati a Vinitaly
si tengono anche quest’anno
Enolitech, salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l'enologia e le tecnologie olivicole ed oleari, e
Sol&Agrifood, rassegna internazionale dell'agroalimentare
di qualità.
Per informazioni: www.vinitaly.it
Sentiamolo strano…il vino!
Cipria, sesso sfrenato, benzina, figurine Panini, carr uba birmana: sommelier e critici
famosi d’Italia confessano il sentore più curioso percepito in un bicchiere di vino.
Il primo fu, neanche a dirlo, Luigi Veronelli, gettando scompiglio
per l’idea che il vino “non fosse
solo vino” e per l’assoluta libertà di linguaggio che si può usare
nel descriverlo. La stessa che fa
dire: un sentore di cipria o sesso
sfrenato, di Coccoina e di gambo
di ciclamino spezzato, di benzina
o di canfora, ma anche di figurine
Panini, porro cotto, fiore bulboso e carruba birmana, fino ad un
Glossario delle “Confessioni
sensoriali” di critici & sommelier
Cipria: nota polverosa e leggermente aromatica.
Sesso sfrenato: lasciato all’immaginazione...
Vinavil: una sensazione di chimico e di plastica.
Coccoina: un insieme di latte di
cocco e di mandorla.
Gambo di ciclamino spezzato:
rende l’idea di un’acidità spiccata.
Figurine Panini: ha a che fare
nel
con la colla, ma in quel modo
lì: unico.
Porro cotto: odore di minestrone
Fiore bulboso: aroma dolce e carezzevole.
Tabacco & cuoio: ci si sente a
casa, tranquilli, rassicurati.
Benzina: un aroma di idrocarburo e petrolio.
Canfora: un odore che ricorda il
passato.
Perfido: sapore di alcuni vini co-
siddetti “naturali”.
Bosco di eucalipto: la terra che
interviene nel sentore dell’uva.
Curry: come mangiare un pollo
al curry.
Ananasso: “siamo su un altro
pianeta”.
Carruba birmana: chiedetelo
ad un collega.
Vino David Bowie: eclettico, si
trasforma nel bicchiere.
vino che ricorda David Bowie.
Sono questi alcuni dei sentori più
curiosi percepiti in un bicchiere
di vino dai sommelier e critici
più famosi d’Italia –da Luca Gardini a Luca Martini, da Adua Villa
a Paolo Baracchino, da Eleonora
Guerini (Gambero Rosso) a Gigi
Brozzoni (Seminario Veronelli),
da Fabio Giavedoni (Slow Wine)
a Enzo Vizzari (L’Espresso), da
Franco Ricci (Bibenda) a Luca
Maroni (Annuario dei Migliori
Vini Italiani) fino al wine communicator Ian D’Agata – e “confessati” a Vinitaly, la più importante
rassegna internazionale dedicata
a vino e distillati, in programma a
Veronafiere dal 6 al 9 aprile.
Pietra focaia, cuoio, punta di matita, sangue, pelliccia bagnata, peperone grigliato: il lessico della critica e della sommellerie enoica, tra
sentori animali, legnosi, balsamici,
chimici, eterei, floreali, fruttati,
speziati, vegetali ed empireumatici – nella loro classificazione
classica – è ricco di sfumature,
a volte strane e divertenti, ma,
c’è da dire, di impatto e capaci di
accendere la curiosità. Anche se,
dicono critici e sommelier, oggi
sono le parole ed il linguaggio più
semplice e vicino agli amanti del
buon bere, quelli che preferiscono utilizzare.
Cucina d’Autore
19
A cura di Giorgio Gioco
Il personaggio in Gioco: Rita Levi Montalcini
Il 22 aprile di 105 anni fa, nasceva Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina, venuta a mancare poco più di
un anno fa…lei ci ha fatto dono delle delizie dell’intelligenza e della mente; noi la ricordiamo con quelle del palato.
Rita Levi
Montalcini
di Giorgio Gioco
Antipasto ai
funghi e
formaggio
8
barchette
di
pasta frolla salata o
vol-au-vent, funghi
trifolati, formaggio
gorgonzola e grana.
Prepara i funghi trifolati e una
crema densa di gorgonzola sciolto a bagnomaria. Metti i funghi
nelle barchette di pasta frolla salata o nei vol-au-vent, poi la crema di formaggio e il grana grattugiato grosso. Gratina in forno.
Tratto da: Luisa Pachera, Una vita
in Gioco. Territorio, cucina e cultura
nella storia del “Dodici Apostoli” di
Verona.
Scienziata e senatrice della Repubblica
italiana
(Torino 22 aprile 1909; Roma 30 dicembre 2012).
La sua dolcezza era pari alla sua forza.
Mangiava poco e dormiva ancora meno,
ma è quanto le bastava. Una volta le ho
chiesto se da piccola avesse mai giocato
con le bambole, lei mi ha sorriso e ha
scosso la testa, mi ha detto che preferiva
arrampicarsi sugli alberi. Mio nipote era
un bambino, ma sapeva chi era e voleva
conoscerla a tutti i costi, così lei gli ha
scritto una dedica firmandosi “la signora
che studia il cervello” proprio come lui la
chiamava.
20
04 14
Musica
A cura di Gianfranco Iovino
La musica che gira intorno a noi
L’eco sanremese è completamente sfumata e, come spesso accade, i risultati di vendita e preferenza degli italiani mal si
lasciano confermare dalla classifica stilata al termine della 64esima edizione della kermesse festivaliera italiana più importante.
di Gianfranco Iovino
Abbiamo lasciato sul podio le
giovani promesse. Arisa, vincitrice assoluta con il brano “Controvento”, seguita dal talentuoso Raphael Gualazzi e da Renzo
Rubino, ma nella realtà, ad oggi,
le classifiche di vendita ci dicono che l’unico lavoro discografico che ha un buon successo, tra
vendita e ascolti è quello di Francesco Renga con il suo “Tempo
Reale”, che davvero ci regala un
gran bel ritorno, attraverso un
album nato nel segno delle più
assolute novità, partendo dalla
casa discografica, al produttore
Canova, fino a nuovi autori che
hanno permesso a Francesco di
poter esprimere una vocalità ancora più intensa e congeniale per
il suo timbro unico e particolare. Con notevole distacco segue
il lavoro di Arisa “Se vedo te”, in
cui sono raccolti 11 brani che
mettono in luce le grandi capacità di scrittura e unicità di voce
dell’artista genovese, che la pone
su un piedistallo molto elevato
per il notevole talento espresso in ogni traccia del suo nuovo
CD, cancellando completamente
l’immagine della ragazzina timida
di “Semplicità” ed avvicinandola
molto di più ad una interprete intensissima con brani che ci hanno
entusiasmato come “La notte”,
“Amami” o “L’amore è un’altra
cosa”. Per finire, restando nella
classifica ufficiale dei primi 30 dischi più venduti in Italia, troviamo
Noemi e il suo Made in London,
attesissimo nuovo lavoro di inediti per un’artista molto apprez-
zata da critica e pubblico per la
sua voce graffiante e particolare,
che le è valsa grandi traguardi e
collaborazioni importanti, su tutte quella con Fiorella Mannoia nel
brano “Per tutta la vita”. Fa molto riflettere il dato che nei primi
50 posti della classifica dei più
venduti ci sia solo una Compilation di Sanremo, dov’è raccolto il
“meglio” di un Sanremo che, per i
critici musicali, passerà agli annali
come uno dei più scadenti mai assistiti prima, e di cui ahimè, la classifica di cui vi riporto i dati, non fa
altro che confermare l’inglorioso
esito. Ma dalla classifica FIMI sulle
vendite dei CD in Italia, emerge
un dato significativo, che determina che gli acquirenti di musica
si stanno affezionando sempre
più alle “colonne sonore” di film
e fiction di cui si parla ovunque
per significato, valore espresso
dalla pellicola o la particolare risonanza mediatica del momento,
come sta accadendo nel caso di
“Braccialetti Rossi”. Si tratta di
una Compilation musicale che ha
reso ancora più toccante e intensa la Fiction trasmessa da RaiUno
ispirata all’omonimo libro evento
di Albert Espinosa “Braccialetti rossi. Il mondo giallo. Se credi
nei sogni, i sogni si creeranno”
,con brani firmati e interpretati
da grandi artisti della musica ita-
emerso evidenzia e sottolinea, al
tempo stesso, il particolare momento critico della nostra musica
italiana, dove l’assenza di nuove
idee pone in posizioni critiche
il fascino all’acquisto per artisti
dal curriculum prestigioso come:
Ron, Antonella Ruggiero, Ferrero
e De André. E con questa consapevolezza è inevitabile soffermarsi a riflettere sul motivo per il
quale la musica sta ingobbendosi
la schiena di un peso notevole,
che è l’assenza di novità e la rinuncia al “rischio” di osare sperimentazioni sonore entusiasmanti
e accattivanti, se alla fine il pubblico sceglie una colonna sonora
da ascoltare o regalare e lascia a
mostri sacri della musica leggera,
come Zero, Daniele, Baglioni e
altri ancora, l’obbligo di lunghi calendari di concerti live per compensare la deludente classifica di
vendite, che vuole sempre più la
musica divorata, “scaricata illegalmente”, e gettata in pasto ad una
Playlist sempre più vasta e numerosa, con brani che non lasciano
il segno nella memoria di chi li
ascolta, li canticchia e poi passa,
velocemente, al brano successivo.
Si spera davvero che la primavera porti nuove ventate di grande
musicalità come quella che sembra garantirci Vasco Rossi, Biagio
Antonacci, Cesare Cremonini,
liana come Laura Pausini, Tiziano
Ferro, Emma Marrone, Francesco
Facchinetti, o anche la musica di
sottofondo del Premio Oscar al
miglior film straniero “La grande
Bellezza” di Paolo Sorrentino. Ma
tornando a Sanremo, e quanto ci
saremmo aspettati dalle classifiche di vendita post evento, il dato
Tiziano Ferro e altri ancora, per
una musica leggera, sempre più
vaporosa al punto tale che, si
preferisce ascoltarla appena e
poi darla in pasto ad un cestino
per fare spazio a nuove tendenze
sonore oltreconfine che l’Italia,
in questo momento, sembra non
riuscire a produrre, emulare o
garantire. Ci piace, in conclusione, consigliarvi 2 CD presenti in
classifica Top20, che portano alla
ribalta artisti di natura diversa, ma
dal grande passato musicale, quali
sono stati Sergio Caputo, che sta
ottenendo un buon successo con
il suo “Un sabato italiano 30”, con
il quale l’artista celebra il trentesimo compleanno del suo maggior
successo attraverso un remake
dell’album originale, realizzato
in versione più jazz e Nada, che
proseguendo nel suo originale
percorso creativo tra canzoni
d’autore, rock’n’roll e letteratura,
ha realizzato un’opera di grande
intensità dal titolo “Occupo poco
spazio”, che consigliamo di ascoltare attentamente perché esalta
un’energica anima punk che dà
vita ad un POP colto e graffiante.
A chiusura di questo nuovo numero siamo certi che la musica
che gira intorno a noi saprà tornare ad essere una colonna sonora per la nostra vita e, nell’attesa
che arrivi il “nuovo che affascina”
e si lascia acquistare a “scatola
chiusa”, ascoltiamoci quella regalataci da film e fiction che emozionano il cuore ad ogni nuovo
ascolto.
“Sono solo canzoni...”
È in libreria il nuovo lavoro di Gianfranco Iovino,
giornalista, scrittore e collaboratore del Giornale
dei Veronesi dal titolo “Sono solo canzoni…” una
vera e propria antologia di racconti brevi, ispirati
ai testi delle canzoni di musica leggera italiana.
Un esperimento insolito, oltre che nuovo per la narrativa,
quello di unire alla musica la
letteratura, così da dare nuove
forme espressive a personaggi
da sempre ascoltati e cantati da
tutti, come Anna e Marco di Lucio Dalla, o La donna cannone
di De Gregori, od anche Sara di
Venditti e Fabio e Teresa di Zarrillo, permettendo al lettore di
avventurarsi in un viaggio di lettura intrigante ed assolutamente coinvolgente. Il libro di Iovino
affronta diverse tematiche della
vita quotidiana,spaziando dalla solitudine all’amore, dai mali
della guerra alla desolazione
dell’anima, fino alla violenza sulle donne, la vecchiaia abbandonata e il diritto alla nascita che
vince sull’idea dell’aborto. Un
libro unico nel suo genere, grazie all’arguzia dell'autore di aver
voluto unire, con un solido binomio, la musica e le parole, proponendo 18 storie di assoluto
spessore, che diventano vere e
proprie pagine aggiuntive di capolavori della discografia nazionale. Il volume è impreziosito dai
patrocini morali della Provincia
di Verona e radio LatteMiele, ol-
tre che essere finalizzato ad uno
scopo importante, quello di raccogliere fondi a sostegno della
Lega del Filo d’Oro, attraverso il
diritto d’autore che Iovino cede
completamente all’Associazione
nazionale che quest’anno festeggia i suoi 50 anni di attività.
Un libro davvero intenso “Sono
solo canzoni…”, a tratti suggestivo, emozionante e dalle continue riflessioni su quanto accade
per le vie del mondo, come ci
ha abituati lo stile narrativo di
Gianfranco Iovino, che sa scavare a fondo tra le pieghe della
vita, inchiodando i lettori alle
sue narrazioni, regalandoci una
raccolta di racconti esilarante e
con un denominatore comune
forte ed assoluto: l’ispirazione
regalata da brani musicali che
non sono solo canzoni, ma veri
capolavori della storia della musica di casa nostra, che da canzone diventano parole e si trasformano nella memoria di chi
li legge, delle storie di vita che
arrivano dritte al cuore. Sono
solo canzoni… di Gianfranco
Iovino – A.Car edizioni – pagine
340 €. 18 in tutte le librerie di
Verona e provincia.
21
Musica a Verona
A cura di Gianfranco
Elisa ZanolaIovino
Questa
piccola
Dall'ultimo
album
Emmanuel,
passando
gli
appuntamenti
di
Claudio
per
la
proposti
Baglioni,
stagione
dai
grande
lirica
giovani
alla
e
sinfonica
interpreti
Cosa si può ascoltare a Verona nelle prossime settimane? Il 7
aprile sarà al Palasport di Verona
Claudio Baglioni, per il suo “ConVoiLive tour”. In molte città italiane, dove si è esibito, ha fatto il
tutto esaurito. È stato il caso di:
Pescara, Caserta, Bari, Acireale,
Roma, Torino e Firenze. A suonare con lui, un gruppo di polistru-
il due volte candidato ai Grammy
Awards, l'australiano Tommy Emmanuel, tra i migliori chitarristi
acustici viventi. La chitarra lo accompagna da quando ha 4 anni;
negli anni Ottanta si è esibito in
tour con Tina Turner e ha suonato con altri grandissimi musicisti,
come Eric Clapton e John Denver. E' considerato uno dei cinque
Certified Guitar Player, nome coniato da Chet Atkins per designare
la, Florida”, registrato dal vivo nel
primi mesi del 2013 in Florida, che
include successi vecchi e nuovi.
I concerti, al Palasport e al Teatro
Filarmonico, inizieranno alle 21.
Per informazioni: www.eventiverona.it
Prosegue anche la ricca e raffinata offerta sinfonica del Teatro filarmonico. Per i cultori della musica
classica, l'11 aprile alle ore 20, con
replica il 12 aprile alle 17, Anna Se-
mentisti che accompagneranno il
cantante nel repertorio dei suoi
più noti successi e riproporranno
alcune delle canzoni del nuovo album, “Con Voi”.
Un appuntamento ancora più
importante con la musica, sarà il 5
maggio, al Teatro Filarmonico, con
i chitarristi più influenti al mondo.
Tra gli ultimi suoi lavori musicali
ha pubblicato “The Colonel and
the Governor”, un album jazz registrato in duetto con Martin Taylor.
L’ultimo album di Tommy è il CD/
DVD combo live, “Tommy Emmanuel cgp: Live and Solo in Pensaco-
rova (alla viola), sotto la direzione
del maestro Boris Brott, suonerà
la Styx per viola, coro e orchestra
di Gija Kantscheli e la Sinfonia fantastica op. 14 di Hector Berlioz.
Il 17 aprile alle ore 20, con replica il giorno dopo alle 17, ci sarà
il Concerto di Pasqua: lo Stabat
Mater di Gioachino Rossini diretto dal Maestro Stefano Montanari.
Tenore: Francesco Marsiglia; Basso:
Marco Vinco; Soprano: Pretty Yende; Contralto: Ekaterina Semenchuk.
Il 26 aprile alle ore 20 e il 27 aprile alle ore 17, Xu Zhong, uno dei
più famosi pianisti cinesi a livello
internazionale, suonerà il Concerto per piano e orchestra n.1 op. 15
in do maggiore di Ludwig Van Beethoven, il TrV 215 Salome's Dance op. 54 e il Der Rosenkavalier,
TrV 227, op. 59 Suite di Richard
Strauss.
Per quanto riguarda la stagione
lirica, ad aprile sarà rappresentata
al Teatro filarmonico, la tragedia
lirica in tre atti di Gaetano Donizetti, Maria Stuarda. Il direttore
d'orchestra sarà Sebastiano Rolli;
alla regia, Federico Bertolani. Sce-
di Elisa Zanola
sensazionale
al
del
musica
chitarra
Teatro
di
Tommy
Filarmonico
Conser vatorio
ne di Giulio Magnetto e costumi di
Manuel Pedretti. Le date in cui sarà
possibile assistere allo spettacolo
lirico, saranno: domenica 6 aprile
alle 15.30, martedì 8 aprile alle 20,
giovedì 10 aprile alle 20, domenica
13 aprile alle 15.30. Per maggiori
informazioni sulla stagione sinfonica e lirica: http://www.arena.it
Ricordiamo anche gli eventi promossi dal Conservatorio Dall'Abaco di Verona, che lo scorso 15
marzo ha aperto, in una bellissima
iniziativa, le sue sedi alla cittadinanza, permettendo agli interessati di assistere in prima persona alle
lezioni proposte da questa prestigiosa istituzione veronese. Gli
appuntamenti previsti per il mese
di aprile, denominati “Dalle sei alle
sette”, prevedono, per la Rassegna
di Giovani Interpreti, tutti i martedì
(e quindi nelle date del 1, 8, 15, 29
aprile), dalle ore 18 alle ore 19, l'esibizione di: strumentisti, cantanti,
ensemble cameristici del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona
presso l'Auditorium Nuovo Montemezzi, in piazza Sant’Anastasia.
Musiche di: Paul Arma, Johannes
Sebastian Bach e Ferruccio Busoni,
e
per
veronese ...
Ludwig van Beethoven, Vincenzo
Bellini, Alban Berg, Luciano Berio,
Eugène Bozza, Johannes Brahms,
Pearl Chertok, Fryderyk Chopin,
Pietro Cimara, Franz Danzi, Miles Davis, Claude Debussy, Pablo
de Sarasate, Gaetano Donizetti,
Henri Duparc, Antonín Dvorˇák,
Duke Ellington, Victor Ewald, Gabriel Fauré, Reynaldo Hahn, Franz
Joseph Haydn, Johann Nepomuk
Hummel, Jaques Ibert, Richard
Lieb, Jules Massenet, Nikolai Medtner, Felix Mendelssohn Bartholdy,
Darius Milhaud, Meredith Jane
Monk, Wolfgang Amadeus Mozart,
Niccolò Paganini, Charlie Parker,
Amilcare Ponchielli, Cole Porter,
Sergei Prokofiev, Giacomo Puccini, Sergej Rachmaninov, Ottorino
Respighi, Gioachino Rossini, Nino
Rota, Jeanine Rueff, Camille SaintSaëns, Franz Schubert, Robert
Schumann, Jules Semler-Collery,
Aleksandr Nikolaevicˇ Skrjabin,
Louis Spohr, Stjepan Šulek, Richard
Strauss, Francesco Paolo Tosti,
Giuseppe Verdi, Henri Vieuxtemps,
Heitor Villa-Lobos.
Per informazioni: www.conservatorioverona.it
22
Calcio d’Alta quota
04 14
A cura di Nicola Di Ciomma
Chievo,
tea
for
two
Se le “Favole” esistono ancora, hanno sempre e comunque
un lieto fine, generalmente costellato da una serie infinita di
situazioni e circostanze che hanno per lo più del miracoloso.
ne), come piace a Fabio Caressa.
Ma se la parodia del lontano 1950,
È quello che, in questo momento “Tè per due”, vede una Nanette
del campionato serve al Chievo: imbrigliata fino all’ultimo istante,
un bel miracolo, o se volete, un il Chievo non è da meno. Nella famiracolino. Difficile che Caglia- mosa pellicola di David Butler lo
ri (a ridosso della 29a giornata di scenario è quello della crisi di Wall
campionato) e Udinese (rispetti- Street targata 1929. Nella realtà di
vamente 29 e 31 punti) possano Corini, invece, lo schema è quello
essere invischiate nella complessa di una crisi mondiale che dura dal
rete della retrocessione. E allora, 2007 e di un’identità di squadra
avanti. Catania, Sassuolo, Livor- che scivola sulla lama del rasoio: o
no, Bologna e Chievo. Due piazze ti tagli, o ti fai la barba. O meglio: la
su cinque per la bagarre finale di barba la farai agli altri tre. Mai così
campionato che terrà col fiato so- male dal primo avvento in Serie
speso tutte le contendenti fino alle A. Nemmeno alla 28a giornata di
diciassette del prossimo 16 maggio. quel campionato (2006/2007) che
Chi ce la farà brinderà a suon di tè vide la retrocessione della squadra
(e qualcos’altro), magari più caldo della diga sul filo di lana dell’ultima
del solito (anche se contro stagio- giornata nel famoso spareggio di
di Nicola Di Ciomma
Bologna contro il Catania che si
salvò a discapito dei clivensi. A quel
punto di quel campionato il Chievo (come adesso) aveva 24 punti
ed era ugualmente al quint’ultimo
posto insieme al Messina. Sotto, a
due lunghezze, la Reggina. Sul fondo chiudevano a 19 punti Parma ed
Ascoli. Adesso è tutto più concentrato. Sono tutte lì. Anche il Catania ultimo a 20 punti osa benissimo
sperare. Solo 6 vittorie e altrettanti pareggi a fronte di 16 sconfitte.
Esattamente il 50% delle gare sin
qui disputate dal Chievo ha visto
la squadra subire gol nei primi 22
minuti (nemmeno metà del primo
tempo). E’ questo il disastroso bilancio di una squadra che, per l’esperienza di categoria, potrebbe
dare molto di più. Mister Corini ha
già compiuto un mezzo miracolo
risollevandola dalle sabbie mobili.
Ma il cambio con Sannino probabilmente è arrivato troppo tardi.
Le esigenze del nuovo tecnico si
sono poi scontrate con una campagna acquisti estiva che certo non
si confaceva ai piani dello stesso.
A gennaio si è tentato di rimediare in corsa. Qualcosa è stato fatto.
Altre idee sono andate a monte,
tanto che all’ultimo è stato deciso
di reintegrare Guana (fuori rosa
dalla scorsa estate per il violento
scontro con Puggioni) per sopperire alle esigenze del centrocampo.
Si è tentato di rabberciare e Corini
ha avuto il suo da fare. Le vittorie
contro Catania e Genoa hanno
ridato fiducia all’ambiente. Nonostante il bugiardo 3-1 beccato a
Firenze la squadra sembra reagire
anche sul piano del gioco, anche se
in fase conclusiva si rivela spesso
sprecona. Solo 13 gol fra Paloschi
(8) e Théréau (5) la dicono lunga.
Gli scontri casalinghi con Bologna
e Sassuolo saranno determinanti.
Forse anche il calendario, in questo
delicato momento della stagione,
aiuta più il Chievo delle altre. Ma le
altre sono sempre lì e pare abbiano tutte fatto un mercato invernale
migliore. Resta “Allarme Rosso” se
non si vuole sprofondare. L’inferno
è a un tiro di schioppo.
Calcio d’Alta quota
23
A cura di Nicola Di Ciomma
Hellas, vale la pena osare
Chi
l’avrebbe
mai
detto?
Hellas
tranquillo
con
la
salvezza in tasca a tre mesi dalla fine del campionato.
di Nicola Di Ciomma
Quella tanto agognata Serie A
che, più di una volta, da queste
pagine, abbiamo sottolineato
mancasse da troppo tempo per
sanare le ferite di oltre un decennio di febbrili astinenze dal
calcio che conta, ha ripagato giustamente tutti i sacrifici profusi.
Eppure il Verona (che già dall’estate scorsa sulla carta non godeva
certo di un calciomercato sterile)
ha saputo anche, comunque vada
a finire, assurgersi a Cenerentola del calcio italiano. Gli scaligeri
hanno offerto al campionato una
ventata di novità giocando un calcio semplice, veloce, quadrato e
spesso spumeggiante, esaltando
non solo la platea locale ma intrigando alla grande avversari, giornalisti, opinionisti, critici e addetti
ai lavori. Complimenti davvero
dunque, non solo alla squadra e a
Mister Mandorlini, ma ancora una
volta alla Società che ha saputo,
nei momenti difficili del passato,
costruire con pazienza le condizioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi.Si, perché è
di obiettivi che si deve parlare an-
cora. A ridosso della 29a giornata
(mancano 10 partite alla fine del
campionato), anche se i numeri
sono meno confortanti del girone
d’andata, tutto è ancora possibile
per l’Europa. Nelle ultime nove
partite Toni e compagni hanno
raccolto solo otto punti e vinto
solo due volte in trasferta (contro Sassuolo e Livorno). E sono
proprio quegli otto punti che vantavano in più nella prima frazione di campionato. Considerando
sempre quella con l’Inter la gara
di riferimento statistico ultimo, al
Bentegodi l’Hellas non vince dal
22 dicembre scorso (4-1 alla Lazio). Unico exploit di rilievo resta
la gara interna contro la Juve (22). Qualcuno parla di difesa bucata
(46 reti subìte), ma non si accorge
che l’attacco è molto prolifico (43
reti realizzate) per la bellezza di
un ottavo posto conquistato con
12 vittorie, altrettante sconfitte e
soli 4 pareggi. Per non parlare di
Luca Toni, verso le 37 primavere,
con 13 reti realizzate (solo due in
meno del capocannoniere Tévez)
quest’anno. Che Prandelli lasci
stare la carta d’identità e ci faccia
un pensierino pro Brasile? Si sa,
però, il palato della platea Hellas
resta sempre fine. La dipartita di
Jorginho verso Napoli ha fatto
torcere il naso a più d’uno, considerando che Mandorlini, nel ruolo
di regia, non è riuscito ancora a
risolvere il rebus.Anche se Donati
e Donadel hanno fatto il diavolo
a quattro per rimpiazzare degnamente il brasiliano, è altrettanto
vero che la “promessa” Cirigliano
deve ancora decollare. Se qualcuno (come Inter e Parma) sta meglio, qualcun altro (come l’Hellas)
ha sicuramente, da qui alla fine,
ancora ottime possibilità di provarci. Il calendario parla chiaro. E
se qualcuno è alla finestra (sempre Inter e Parma) e saluta dall’alto con fierezza, ricordiamoci che
Jovanotti cantava: “Affacciati alla
finestra Amore mio”.
24
Sport a Verona
04 14
A
Barcotto
A cura
cura di
di Susanna
Diego Cordioli
SportExpo e la ginnastica artistica femminile
Ha chiuso i battenti con numeri da capogiro l’ottava edizione di Spor tExpo, la manifestazione
spor tiva che si è tenuta presso l’Ente Fiera di Verona dal 15 al 17 marzo, nata dall’idea di
Stefano Bianchini, direttore generale della Fondazione Bentegodi, nonché presidente FIPAV
Verona. Un'occasione anche per approfondire un'affascinante disciplina: la ginnastica ar tistica.
di Susanna Barcotto
All'ultima edizione di Sport
Expo erano presenti 52.000
visitatori, rappresentati in larga
maggioranza da bambini dai 6
ai 14 anni, che hanno confermato il successo della manifestazione che si presenta come
una rassegna di discipline sportive valorizzando il binomio
sport e giovani, consentendo
loro di cimentarsi nelle più varie attività presenti attraverso
“villaggi” e giochi a tema, con
un programma ricco di partite, dimostrazioni, prove, filmati
e altro. La manifestazione che
gode del Patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune
di Verona e del Ministero della
Gioventù, ha visto il coinvolgimento delle istituzioni, degli
enti di promozione sportiva,
delle federazioni e degli istituti
scolastici. Tanti gli sport presenti, dai più conosciuti come:
la pallavolo, il calcio, il basket, il
rugby, il tennis, il tiro con l’arco,
il football americano, a quelli
più di nicchia come: la canoa
kayak, la danza sportiva, l’ arrampicata sportiva, l’hockey
su prato, il Kendo, attività subacquee, il windsurf e la pesca
sportiva. E naturalmente, non
poteva non essere rappresentata tutta la Fondazione Bentegodi con un programma ricco
di esibizioni, soprattutto per
quanto riguarda la sezione di
ginnastica. Ed è proprio questa
la disciplina che vogliamo meglio approfondire in questo numero del giornale, attraverso la
coordinatrice della sezione di
ginnastica artistica femminile,
Laura Tommasetti.
Ci parli di questa affascinante disciplina.
La ginnastica artistica è uno
sport molto emozionante che
si sviluppa attraverso l’utilizzo
di 4 attrezzi quali: le parallele
asimmetriche, la trave, il volteggio e il corpo libero con
accompagnamento musicale.
E’ una disciplina olimpica che
abbiamo avviato delle discipline di Ginnastica Amatoriale
con circa 10 corsi non solo
nella sede di Via Trainotti a Verona, ma anche a Caprino o
ad Avesa.
hanno impedito di raggiungere
la fase nazionale.
Un’altra atleta, Sara Cancian,
è Campionessa Regionale alle
parallele Asimmetriche, vincitrice delle due fasi della gara
della specialità alle parallele e
6 atlete si sono classificate per
la fase nazionale.
Per il 2014, l’obiettivo è ancora migliorare per vincere!
Qual è il primo consiglio che si sente di dare
a un genitore?
Che è fondamentale che le
bambine si divertano! E’ certamente importante tenere
gambe e punte tese, ma se arriva il momento della caduta, la
si faccia con un sorriso!
Per chiudere: una definizione della ginnastica
artistica.
È uno sport completo, sia dal
punto di vista fisico, in quanto
utilizza tutte le parti del corpo,
che mentale, per compiere
gesti atletici di difficoltà elevata. La ringraziamo della disponibilità e speriamo che attraverso questa intervista, possa
crescere la curiosità per la ginnastica artistica. Per approfondimenti: info www.fondazionebentegodi.it
richiede una certa forza fisica
e notevole mobilità articolare.
Quali sono quindi le caratteristiche fondamentali per un’atleta ?
Alla base di questa disciplina
c’è una grande dote, quella del
coraggio, seguita dalla forza e
dalla scioltezza e precisione
dei movimenti acrobatici.
A quale età è consigliabile l’approccio alla disciplina?
Già dai 5-6 anni si può accedere al primo corso in Bentegodi, dagli 8 anni si inizia a
gareggiare, e a 12-13 si passa
alla categoria Junior.
Ma quindi in Bentegodi
i corsi sono solo rivolti
ai probabili futuri campioni di domani?
Assolutamente no! I corsi
sono aperti a tutti coloro che
vogliono anche solo fare ginnastica, infatti in questi anni
Definirebbe la ginnastica artistica una disciplina statica?
Assolutamente no, anzi si
tratta di una disciplina in continua evoluzione sia dal punto
di vista degli attrezzi che della
formazione.
Com’è andato il 2013
dal punto di vista delle
gare per la Fondazione
Bentegodi?
I risultati sono stati di prestigio. Le piccole della fascia 8-10
anni hanno partecipato al Torneo Allieve e Lara Caroleo ha
conquistando il titolo di Campionessa regionale seguita da
Rachele Soffiati.
Le più grandi, della fascia
10-12 anni, hanno partecipato al Campionato di serie B.
Entrambe le squadre si sono
piazzate per la fase Interregionale, con solo un po’ di rammarico per alcuni errori che
25
Sport a Verona
A cura di Diego Cordioli
Il Forum: Sport e impiantistica del Coni
Lo
spor t
dal
Sala
Lucchi
a
punto
Verona,
di
si
vista
è
delle
tenuto
sempre più i tagli, quindi gli sforzi da
fare sono impegnativi. Verona sta già
Lo scorso 22 marzo, al Palazzetto facendo dei progetti con il supporto
Masprone, in Sala Lucchi a Verona , in di soggetti privati e credo che andare
Piazzale Olimpia,si è tenuto il Forum in questa direzione sia una scelta vin“Sport & Impiantistica”, in program- cente per il futuro dell’impiantistica
ma all’interno del progetto “Il ruolo sportiva a vari livelli.”
dello Sport Veneto nel panorama naGianfranco Bardelle, Presidente del
zionale”, ideato dalla Regione Veneto CONI Veneto: “Questo percorso ree dal Comitato Regionale CONI Ve- gionale ha scelto appositamente la
neto con il contributo della Direzio- modalità itinerante per affiancare lo
ne Regionale della Scuola dello Sport, Sport a temi specifici, in collaborarappresentata dal suo Coordinatore zione con lo Studio Ghiretti. Verona
Didattico e Scientifico, prof. Dino ospita il complesso tema dell’impiantiPonchio, con la collaborazione dello stica sportiva. Il 66% del bilancio della
Studio Ghiretti & Associati. Il Forum Regione Veneto è coperto dalla spesa
ha richiamato operatori del settore, per la Sanità pubblica, mentre lo 0%
istituzioni regionali e interlocutori na- va all’impiantistica ed è un dato sconzionali, inclusa la stampa e i media di fortante. Siamo secondi in Italia dopo
settore, attorno a questo quarto tavo- la Lombardia per numero di società
lo di confronto per affrontare il tema sportive, per numero di volontari ed
delle infrastrutture e dell’ impiantistica, è un dovere aiutare le strutture, le
in termini sia programmatici che nor- società, gli Assessori, le istituzioni delmativi e funzionali.
la nostra Regione a riconoscere allo
Marco Giorlo, Assessore allo Sport sport un valore aggregativo.”
del Comune di Verona: “La città di
Massimo Giorgetti, Assessore ai Lavori
Pubblici Regione Veneto: “Il quaVerona gode di eccellenze sportive
e accoglie migliaia di persone, tifosi e dro economico attuale è drammatico.
appassionati. Purtroppo, sono sempre Non ci sono fondi, il Patto di Stabilità
meno le risorse disponibili e sono pone limiti di spendibilità sia ai Comudi Maria Cristina Caccia
il
Infrastrutture:
Forum
sul
ni sia alle Regioni. Un primo passo da
fare è agire sugli impianti presenti, riqualificandoli, in un’ottica di innovazione. È basilare avviare una pianificazione strutturata per i prossimi quattro o
cinque anni, partendo da un concreto
intervento per rendere più efficienti
gli impianti esistenti, attraverso censimenti e analisi territoriali mirati. Inoltre, la riduzione dei costi di gestione
energetica e di gestione aiuterebbe
a recuperare fondi da reinvestire
nell’impiantistica in modo tangibile.”
Francesco Romussi, Direttore della
Gestione Patrimonio e Consulenze
impianti sportivi del CONI: “La pianificazione strategica dell’impiantistica
sportiva è la prima regola da seguire
e deve basarsi su censimenti mirati a individuare gli impianti presenti
sul territorio, al fine di ottimizzare
le risorse. Creando un vero e proprio Piano Regolatore dello Sport,
pensato secondo una metodologia
tipicamente industriale, si pongono le
basi per implementare progetti di fattibilità.Attrarre finanziamenti privati è
una condizione quasi imprescindibile,
ma, per farlo, all’interlocutore privato
si deve garantire la remunerabilità del
al
Palazzetto
binomio
“Spor t
capitale investito, inclusi costi di gestione e sostenibilità.”
Roberto Ghiretti, presidente dello
Studio Ghiretti & Associati: “Per uno
sviluppo sostenibile va considerato l’uso dell’impianto nel tempo. Dal
punto di vista della progettualità, a
partire dal CONI alle singole realtà
locali, ci si deve focalizzare sulle aree
coinvolte, per una riqualificazione
urbana, puntando all’accessibilità e ai
metodi di appalto e di gestione, assicurando al singolo impianto le caratteristiche di polifunzionalità e sostenibilità. Il recupero di aree sportive vale
per raggiungere più obiettivi: sociale e
ricreativo, di tutela del territorio, sanitario, culturale e didattico, puntando
a contrastare l’abbandono delle pratiche sportive e a soddisfare i bisogni
dei soggetti fruitori.”
Guido Martinelli, Studio Legale Associato Martinelli & Rogolino: “L’obiettivo dell’intervento è duplice: aprire un tema di confronto sulla apertura
verso i Contratti di Rete, una soluzione valida da valutarsi per ogni realtà
sportiva, micro o macro, a livello locale e regionale. Dobbiamo guardare all’
innovazione, convinti che il modello
Masprone,
&
in
Impiantistica”.
dell’Associazione dilettantistica sportiva stia scomparendo. Il Contratto di
rete può essere una soluzione, dopo
la strada delle ATI, Associazioni Temporanee di Impresa: il sasso è lanciato,
vediamo cosa accadrà.”
Una Tavola Rotonda finale ha coinvolto più relatori, voci del panorama
veneto, da Padova a Verona, fino a
Rovigo, chiamati ad argomentare un
dibattito sul tema delle diverse tipologie di impianti gestiti attualmente,
considerando la prospettiva della o
delle proprietà e delle specifiche forme di accesso alla gestione, ai costi,
alle problematicità e alle richieste più
immediate. Si sono alternati Stefano
Bianchini, Direttore Generale Fondazione Bentegodi Gabriele Busato, Responsabile Jesolo Beach Arena, Gianni
Gross, Presidente Plain Team Veneto
ed E lisabetta Mastrosimone (Padova)
Amministratore Provinciale Us Adi
Padova.
I prossimi appuntamenti sono a
Vicenza, il 27 settembre 2014, con il
quinto Forum “Sport & Scuola” e a
Padova, il 29 novembre per l’attesa
presentazione del “Libro Bianco dello
Sport”.
In campo la Nazionale italiana Sindaci
Il presidente Giovanni Miozzi ha presentato la par tita di calcio a scopo benefico tra la Seleçao
Sacerdoti Calcio e la Nazionale Italiana Sindaci, che si è tenuta lo scorso 15 marzo a Salizzole.
L'evento sportivo rappresenta l'avvio del progetto benefico realizzato dal Comune di
Salizzole per il 2014 a favore
dell'Associazione Rosagallo, impegnata nel sostegno ai malati
di “poliposi adenomatosa familiare”. La manifestazione, dal
titolo “+ sport + solidarietà +
salute”, si è svolta al palazzetto
dello sport di Salizzole. Dopo la
celebrazione della messa dello
sportivo e la presentazione del
piano di solidarietà, si è disputata la partita, la cui telecronaca
era a cura di Roberto Puliero.
La Seleçao Sacerdoti Calcio,
fondata nel 2005, è un'associazione no profit, che partecipa
attivamente a eventi e partite
di calcio a scopo benefico su
tutto il territorio nazionale. Tre,
quindi, sono i fattori che hanno
contribuito alla sua nascita: cre-
do religioso, passione per il calcio
e partecipazione a iniziative di solidarietà a favore di associazioni
onlus.
La Nazionale Italiana Sindaci ha
debuttato per la prima volta ad
Arezzo nel 2002. Attualmente è
composta da più di 50 Primi Cittadini, accomunati da un obiettivo: sottolineare l'importanza
dell'impegno sociale come sindaci, promuovendo una sana pratica sportiva, lontana dagli scenari
di violenza negli stadi. Dal 2006,
l'iniziativa ha raccolto 205 mila
euro, cifra devoluta a scopi sociali, tra cui Telethon, Unicef, FAO e
Croce Rossa. La N.I.S è diventata ufficialmente onlus nel 2007 e
nel 2008 ha conquistato la medaglia d'argento al Campionato
dei Sindaci Europei di Salisburgo.
Dall'anno della sua prima formazione, la squadra ha giocato in
alcuni degli stadi più importanti
d'Italia, affrontando, ad esempio, la
Nazionale Italiana Cantanti, la Nazionale Parlamentari, la Calciatori
Team, la Nazionale Piloti, la Nazionale Magistrati, la Nazionale Inviati per la Solidarietà, la Nazionale
Giornalisti RAI, la Nazionale Confindustria, la Nazionale Italiana
Olimpici, La rappresentativa dei
Dipendenti Vaticano, la Nazionale
Polizia di Stato.
L'Amministrazione
comunale
di Salizzole già in passato ha organizzato raccolte fondi a favore
dei terremotati dell'Abruzzo e
dell'Aquila. L'azione benefica è poi
proseguita grazie al connubio tra
cultura e solidarietà, dedicando
il proprio programma annuale di
eventi d'intrattenimento a favore
delle onlus che aiutano i più deboli. Nel 2013, ad esempio, sono
stati raccolti 7.450 euro e donati
all'ABEO per finanziare l'acquisto
di pompe erogatrici di farmaci
chemioterapici per i bambini del
reparto
pediatrico-oncologico
dell'ospedale di Borgo Roma.
L'associazione Rosagallo è una
organizzazione di volontariato
che, grazie alla sinergia con la Fondazione omonima, opera sul territorio della provincia di Verona.
L'obiettivo è quello di garantire
un sostegno su più fronti alle persone che sviluppano malattie del
colon. Le attività comprendono
supporti morali e materiali agli
infermi, durante le fasi di diagnosi
e cura fin dall'età pediatrica; raccolta dati per studi prospettici e
ricerche statistiche; distribuzione
di materiale informativo ai medici; formazione alle famiglie sulla
prevenzione; organizzazione di
seminari o incontri di studio.
Erano presenti alla presenta-
zione dell’evento: Samuele
Campedelli, assessore provinciale alla Programmazione
e pianificazione territoriale;
per il Comune di Salizzole
Mirko Corrà, sindaco; Angelo
Campi, assessore al Bilancio e
mister della Nazionale Italiana
Sindaci; per l'associazione Rosagallo, Gian Gaetano Delaini,
presidente dell'associazione
Rosagallo e professore del
Policlinico Universitario G. B.
Rossi di Verona. Hanno partecipato inoltre: per la Nazionale Italiana Sindaci, Giorgio Malaspina, sindaco di San Pietro
di Morubio; Diego Ruzza, sindaco di Zevio. Per la Seleçao
Sacerdoti Calcio, don Alberto
Ancelotti, vice presidente; don
Luca Pedretti e don Massimiliano Lucchi, parroci di Salizzole - Bionde – Engazzà.
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Rubrica di Bellezza
04 14
Pubbliredazionale a cura di Profumerie Douglas
Il sole: alleato di bellezza, ma serve saperlo filtrare
Filtrare i raggi solari attraverso prodotti specifici equivale ad amare la propria pelle. L'abbronzatura è un vero
e proprio sistema di difesa: i raggi del sole azionano la melanina, in grado di schermarli solo parzialmente...
Per questo motivo è importante
per la salute della pelle applicare un prodotto solare adeguato
al proprio fototipo, alla durata
dell'esposizione prevista, all'orario, al luogo in cui ci si trova
(latitudine e longitudine), alla
quantità di melanina che la nostra pelle ha già prodotto nei
giorni in cui ci siamo esposti al
sole.
Spesso ci si illude che, andando
al mare o in montagna per un
week-end, il colorito acquisito
sia vera abbronzatura. Siccome,
però, la melanina impiega circa
tre giorni ad essere sintetizzata
è chiaro che quel colore svanirà
in breve tempo. Questo accade
perché un’abbronzatura rapida
non è che il prodotto dell'impatto dei raggi UVA, che danno una
pigmentazione immediata non
duratura e che sono i principali
responsabili del foto-invecchiamento. Sono gli UVB, responsabili di scottature ed eritemi, ad
azionare la reazione difensiva
duratura della melanina. Occorre quindi un alleato valido in
grado di lasciare che l’abbronzatura vera affiori pian piano senza
scottature e senza sottoporre la
pelle ad inutili e pericolosi stress
ossidativi.
Finti Filtri
Vestiti e vetri (finestrini dell'auto, finestre...) non proteggono,
normalmente, dai danni provocati dai raggi UVA, ma solo da
quelli dei raggi UVB che, essendo più “corti” degli UVA, non li
attraversano. Questo dettaglio
rende l'esposizione solare ancor
più dannosa perché non abbiamo nemmeno il "campanello
d'allarme" di rossori, pruriti e
scottature.
L’unica protezione reale è quella
dei filtri chimici o fisici contenuti
nei prodotti solari, da abbinare
ovviamente ad un bel paio di occhiali da sole!
Come si legge l’etichetta
di un prodotto solare
Nelle etichette dei prodotti solari è sempre segnalato il Sun
Protection Factor (SPF) obbligatorio, esplicato in numeri che
arrivano fino al 50+ e, a discrezione dell'azienda, il Protection
grade for Uva (PU) o almeno il
simbolino UVA cerchiato che sta
ad indicare una protezione UVA
pari o maggiore ad 1/3 della protezione SPF.
Quanto dura un prodotto
solare?
Si dice che un solare non duri
più di un anno, la verità è che
in molti, sbagliando, ne applicano uno strato sottile assolutamente inadeguato a proteggere
la loro pelle dai raggi del sole!
Applicato nelle giuste quantità il
prodotto non durerà certamente più di un’estate, anche perché
non andrà massaggiato sino ad
assorbimento, anzi! Il cosmetico
solare va applicato in uno strato
protettivo, in modo da filtrare il
più possibile i raggi ultravioletti,
prima di esporsi alla luce solare
ed è bene riapplicarlo dopo ogni
bagno, ad ogni sudata abbondante, ogni volta che frizioniamo la
pelle con vestiti o asciugamani!
Come prepararsi alla tintarella
Ci sono molte accortezze utili
per ottenere una bella abbronzatura omogenea e sana, ad
iniziare da quelle legate alla tavola. Almeno un mese prima di
esporsi al sole procuriamo alla
nostra pelle una buona dose di
licopene e betacarotene, in grado di combattere gli effetti negativi del sole e di intensificare
il colorito. I cibi da assumere
hanno in buona parte il colore
del sole e sono arancioni, gialli
e rossi: carote, meloni, pomodori, albicocche, ciliegie, peperoni,
susine, pesche. In alternativa, se
proprio non siete in grado di assumere abbastanza dosi di frutta
e verdura, esistono integratori
creati appositamente per questo scopo.
Il secondo step fa parte dello
skincare ed è incentrato principalmente sull’esfoliazione e
sull’idratazione: una pelle rinnovata ed idratata non presenterà
abbronzatura a macchie, oltre a
risultare più tonica e bella!
È consigliabile massaggiare delicatamente lo scrub per elimina-
re le cellule morte e riattivare la
circolazione linfatica superficiale, applicando subito dopo aver
risciacquato ed asciugato anche
una buona crema idratante (la
linea Douglas Beauty System
Seathalasso è perfetta a questo
scopo!).
Una volta preparato il corpo
non si può certo dimenticare
il viso, che merita altrettante
attenzioni con la maschera Perfect Complexion Radiance Mask
Douglas, nutriente ideale per
pelli opache e stanche che restituisce uniformità, luminosità e
trasparenza esfoliando delicatamente e raffinando la grana della pelle. Con un solo prodotto si
restituirà vitalità, morbidezza e
luminosità a tutto il viso.
Come sostitute alla pessima
abitudine di preparare la pelle
al sole con le lampade UV, ecco
venire in nostro soccorso le
creme autoabbronzanti, come
il Douglas Self Tanning Milk, latte autoabbronzante per viso e
corpo, delicato e funzionale. A
questo punto la nostra pelle è
quasi pronta e noi ci sentiamo
già più belle!
I Prodotti Solari
L’ultimo step consiste nell’incominciare ad esporsi con un solare ad SPF da 20/30 in su, per poi
scendere gradualmente senza
abbassare mai la protezione al
di sotto del fattore 10, evitando accuratamente orari centrali
della giornata.
La linea di prodotti solari Douglas Sun si compone di sei referenze per ogni necessità e propone texture e fattori protettivi
diversi, oltre a convenienti set
composti di crema solare SPF
30 e doposole lenitivo e reidratante per lenire e dissetare
intensamente la pelle.
Applicazione piacevole, texture confortevole, profumazioni
delicate e reperibilità in tutte
le profumerie fisiche della catena Douglas ed on-line sul sito
www.douglas.it.
Per Douglas, Des Trucchi Svelati
Oggi Sposi
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A cura di Adami Eventi
Il matrimonio: la magia di un sì
In questa prima tappa del nostro percorso guideremo i futuri sposi all'adempimento delle pratiche del matrimonio
civile o religioso, alle principali regole di bon ton, al ricordo delle tradizioni e dei simboli legati al giorno delle nozze.
di Giulia Adami
Il matrimonio civile
Prima di arrivare alla cerimonia di
matrimonio sia civile sia religioso, i
futuri sposi devono adempiere ad
una serie di incombenze documentali.
La celebrazione deve essere preceduta dalle pubblicazioni, da effettuarsi nel Comune di residenza (o
presso il Consolato per i residenti
all'estero). La funzione delle pubblicazioni è di portare a conoscenza
di terzi l'intenzione degli sposi di
contrarre matrimonio, consentendo alle persone legittimate di fare
eventuale opposizione. La durata di
esposizione al pubblico è di 8 giorni, ma le nozze potranno essere
celebrate solo a partire dal quarto giorno successivo allo scadere
dell'esposizione e comunque entro
il termine di 80 giorni, pena la decadenza dell'efficacia, seguita dalla
necessità di ripercorrere l'iter.
La dichiarazione dell'intenzione di
contrarre matrimonio va presentata dai futuri sposi all'Ufficiale di stato civile del Comune, il quale chiederà anche di esprimere la scelta
del regime patrimoniale, che sarà
riportato nell'atto di matrimonio e
sottoscritto nel giorno delle nozze.
Da questo momento i due fidanzati diventano ufficialmente "promessi sposi".
La cerimonia di celebrazione del
matrimonio civile è di breve durata (20 minuti circa), si svolge alla
presenza di testimoni (2 o 4) scelti
dagli sposi e comprende tre momenti :
La lettura di tre articoli del Codice
Civile (artt.143-144-147);
La pubblica dichiarazione da parte
della coppia della volontà di coniugarsi;
La lettura dell'atto di matrimonio
che sarà subito dopo sottoscritto
dagli sposi, dai testimoni e dall'Ufficiale di stato civile.
Il celebrante può anche essere, su
espressa richiesta, una persona affettivamente vicina alla coppia che
affiancherà l'Ufficiale di stato civile,
portando con le sue parole rivolte
agli sposi un valore aggiunto derivante dal legame tra loro esistente.
Il matrimonio religioso
Il matrimonio religioso è un sacramento, e come tale richiede un’adeguata preparazione. E’ quindi
obbligatorio frequentare un corso
prematrimoniale per fidanzati tenuto da sacerdoti ed esperti, in cui
si affronteranno temi non solo etici
e religiosi, ma anche medici, legali e
psicologici della vita di coppia.
Le procedure burocratiche richieste per il rito religioso sono
analoghe a quelle per il rito civile,
con l’aggiunta di alcuni documenti
come l’atto di battesimo, il certificato di cresima e di stato libero.
I due sposi si devono recare nella
diocesi di appartenenza per la dichiarazione di consenso davanti al
parroco, che provvederà alle pubblicazioni che rimarranno esposte
per 8 giorni comprendenti 2 domeniche consecutive all’ingresso
della parrocchia dei 2 sposi e di
quella dove intendono sposarsi (se
diversa).
Art. 143 –Diritti e doveri
reciproci dei coniugi
Con il matrimonio il marito e la
moglie acquistano gli stessi diritti e
assumono gli stessi doveri. Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione
nell’interesse della famiglia e alla
coabitazione. Entrambi i coniugi
sono tenuti, ciascuno in relazione
alle proprie sostanze e alle proprie
capacità di lavoro professionale o
casalingo, a contribuire ai fabbisogni della famiglia.
Art. 144 –Indirizzo della
vita familiare e residenza
della famiglia
I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano
la residenza della famiglia secondo
le esigenze di entrambi e quelle
preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il
potere di attuare l’indirizzo concordato.
Art. 147 – Doveri verso i figli
Il matrimonio impone ad ambedue
i coniugi l’obbligo di mantenere,
istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni
dei figli.
Le 10 cose da fare e da non
fare secondo bon ton
Le eventuali damigelle seguono la
sposa sostenendo lo strascico, mai
più lungo di 3 metri, i paggetti invece precedono la coppia portando
le fedi all’altare.
La sposa non dovrebbe indossare
gioielli, se non molto semplici con
perle o diamanti. Solo dopo il rito
è ammesso l’anello di fidanzamento.
La sposa non può indossare i guanti durante il rito, ma appoggiarli
eventualmente sull’inginocchiatoio
a fianco del bouquet.
Lo sposo non deve indossare gioielli, con unica eccezione dell’orologio, dei gemelli e dello spillone
per il plastron.
In un matrimonio formale lo sposo
e i testimoni saranno in tight, ma
dopo le ore 18, l’abito di rigore
sarà il frac. Per gli invitati uomini
abiti sobri e scuri.
Lo sposo deve far recapitare il
bouquet alla sposa la mattina stessa delle nozze.
Evitare il taglio della cravatta, la
colletta tra i tavoli e incitazioni
goliardiche decisamente poco eleganti.
Le invitate dovranno preferibilmente evitare l’abito di colore
bianco, riservato alla sposa, o totalmente nero perché funereo, preferibili il bianco e nero o i colori
pastello.
Nel caso in cui i 2 sposi ritardino
al ricevimento perché impegnati
nel servizio fotografico, spetta alla
mamma della sposa ricevere gli
moni è accompagnato da confetti
e fiori.
L'origine del detto "luna di miele"
indica i primi momenti dolci della
vita di coppia; gli sposi dell'antica
Roma dovevano mangiare del miele per tutta la durata di "una luna"
dopo il matrimonio.
In passato un folto stuolo di damigelle vestite di bianco circondavano sempre la sposa, che si confondeva tra loro, per proteggerla dagli
spiriti maligni.
Divisione delle spese
Per quanto riguarda le spese da sostenere spesso oggi gli sposi sono
propensi a dividere a metà l’intero
ammontare.
Secondo tradizione però, spetterebbe alla famiglia della sposa
l’acquisto del corredo, delle partecipazioni, degli inviti, delle bomboniere, del ricevimento, dell’addobospiti e intrattenerli fino all’arrivo bo floreale, dei musicisti, del fotodella coppia.
grafo, del noleggio dell’automobile,
No categorico all’uso del cellulare dei regali per lo sposo e i testimosia durante la cerimonia sia duran- ni, della camera da letto escluso il
materasso.
te il ricevimento.
Alla famiglia dello sposo spetteTradizioni di sempre
Tradizione vuole che nel giorno rebbe invece l’acquisto dell’anello
delle nozze la sposa porti con sé di fidanzamento, delle fedi nuziali,
5 cose:
del bouquet della sposa, dell’ofUna cosa vecchia che simboleggia ferta per la chiesa, del regalo per
la vita prima del matrimonio.
il celebrante, del viaggio di nozze,
Una cosa nuova come simbolo dell’affitto o dell’acquisto della
della nuova vita che sta per iniziare. casa completa dell’arredamento
Una cosa prestata da una persona eccetto della stanza da letto, del
cara a simboleggiare i legami che materasso.
restano anche nel passaggio dal Nel prossimo numero il ricevivecchio al nuovo.
mento: la scelta del ristorante o
Una cosa regalata con affetto da della villa.
una persona cara.
Una cosa blu a indicare sincerità e
purezza.
Altra tradizione seguita da tutti è
che il futuro marito non deva vedere l’abito da sposa prima della
cerimonia, perché ciò porterebbe
sfortuna.
Credenze e superstizioni
Il riso viene gettato sugli sposi per
simboleggiare una pioggia di fertilità, è considerato un augurio di
ricchezza e felicità. In alcuni matri-
28
04 14
Succede in Provincia
A cura di Diego Cordioli
Valeggio sul Mincio
Territorio e turismo: strategie di promozione
L'Assessorato al Turismo del Comune di Valeggio sul Mincio, in collaborazione con l’associazione
Pro Loco ed il Consorzio “Lago di Garda è...”, ha promosso una serata di approfondimento
sul tema "Territorio e Turismo: strategie di promozione e prospettive di sviluppo" il 6 marzo
scorso
presso
l'Aula
di Federico Zenari
L'iniziativa era rivolta a tutte le
realtà che operano nell'ambito
dell'accoglienza e dei servizi di
interesse per il turista per poter
condividere azioni ed iniziative
a favore della promozione turistica del territorio. “Le enormi
potenzialità a livello turistico del
nostro territorio – ha affermato
il Sindaco di Valeggio sul Mincio
Angelo Tosoni, che ha introdotto la serata – hanno bisogno di
entrare a far parte di un sistema
più potente ed efficace per esprimersi. Ecco perché la collaborazione con il consorzio “Lago di
Garda è...” resta fondamentale”.
L'incontro è entrato nel vivo
con le testimonianze delle attività svolte dal consorzio “Lago
di Garda è...”, che fa parte anche di “Garda Unico”, l'agenzia
consortile che si occupa della
promozione e commercializzazione unitaria della destinazione
Garda nel mercato turistico sia
interno che internazionale. Paolo
Artelio, presidente sia del consorzio, che diventerà “Consorzio
Lago di Garda Veneto”, sia dell'agenzia, ha confermato che finalmente dopo tanti anni gli enti e
consorzi di promozione turistica
di tutto il Lago di Garda hanno
trovato gli accordi utili per presentarsi con un'immagine unica
a livello nazionale ed internazionale. La tassa di soggiorno dei
Comuni serve ad assicurare la
promozione turistica. Nel 2013 il
Lago ha aumentato il flusso di turisti (oltre 21 milioni di presenze
per oltre 2 miliardi di euro come
indotto economico). Inoltre il
Consorzio aiuta il singolo operatore economico e le associazioni
di categoria nella visibilità, tramite la fornitura gratuita di loghi
e materiale cartaceo. A giugno
il Consorzio porterà la promozione del Lago a Berlino per tre
mesi in una delle strade principali della città. Per il Consorzio è
Magna
dell'Istituto
importante assicurarsi l'adesione
delle piccole realtà turistiche, soprattutto dell'entroterra. Hannes
Illmer, consulente del consorzio
‘Lago di Garda è...’ per lo sviluppo della promozione turistica , ha
in seguito mostrato nel dettaglio
la ristrutturazione del consorzio
nel 2013 ed il piano 2014 per incentivare il flusso di persone sul
Lago, attraverso la valorizzazione
del territorio ed il miglioramento dell'accoglienza. Nel 2013 il
consorzio ha smesso di elargire
denaro a destra e a manca senza
ottenere risultati, ma ha iniziato
un percorso di analisi ed aggiornamento degli obiettivi, Si è così
riusciti a raggiungere una nuova
identità unitaria, un nuovo sistema organizzativo, un miglior coordinamento con le istituzioni,
una comunicazione e un marketing più efficaci. In seguito Fabio
Donà e Francesco Vurro, guide
MTB “Bike Veneto by Associazione Turismo Attivo ” hanno presentato le attività della loro associazione per un turismo diverso
e più sostenibile che in Italia fatica ancora a trovare soluzioni di
qualità: il cicloturismo.
La presentazione ha mostrato come tale disciplina sportiva
possa qualificare enormemente il
territorio in cui si svolge, ma anche che essa ha bisogno di strutture ricettive adeguate.
Infine la parola è andata ad Andrea Tosoni, presidente della Pro
Loco Valeggio, il quale ha elencato
le attività svolte dalla sua associazione per il Comune di Valeggio e
ha presentato il nuovo sito web.
Ha detto l'Assessore al Turismo
Simone Mazzafelli del Comune di
Valeggio: “l'Amministrazione vuole dare aiuto e sostegno agli operatori turistici locali attraverso un
continuo supporto amministrativo e sviluppando determinate
tematiche negli incontri pubblici.
Samo convinti che il turismo sia il
futuro non solo per Valeggio, ma
anche per tutta l'Italia”.
Alberghiero
‘Luigi
Carnacina’
a Valeggio
sul
Mincio.
Infinito, il romanzo di Baldassarri
Lo scorso 29 marzo a Valeggio sul Mincio, presso la Biblioteca Comunale,
lo scrittore Rodolfo Baldassarri ha presentato il romanzo “Infinito”, una
storia d’amore e di segreti di famiglia ambientata anche in luoghi valeggiani.
di Federico Zenari
A raccontarla con lui al pubblico è stato lo scrittore e giornalista milanese Giampaolo Daccò,
ospite d’onore che ha letto anche
alcuni brani del suo nuovo romanzo “Green Hills, le mie verdi
colline”. “Infinito” è ambientato
in Maremma, tra Massa Marittima,
Prata, Roccatederighi, Boccheggiano, e nel territorio attorno al
lago di Garda, in particolare proprio nei luoghi di Valeggio sul Mincio. Protagonista della storia, assieme al suo antenato Roberto, è
Valerio, che attraverso un vecchio
manoscritto scopre l'esistenza di
un'antica maledizione che incombe da secoli sulla sua famiglia. Il
romanzo diventa quindi il racconto di un viaggio senza confini di
tempo e di spazio, che ripercorre
il segreto della creazione, un’estrema storia d’amore che non
conosce i limiti né del tempo e né
degli uomini perché “Nulla si crea,
nulla si distrugge, tutto si trasfor-
ma!”.“Infinito”, che era acquistabile
in occasione della presentazione,
è il secondo volume della trilogia
“Il filo rosso del destino”, iniziata
con il primo romanzo “In Riva al
Mare” che è stato presentato lo
scorso anno a San Guido, a Bolgheri, a Scansano, a Roma e a Torino,
e che è stato pubblicato in italiano, inglese e tedesco. All’evento
del 29 marzo in Biblioteca hanno
partecipato, oltre all’autore e allo
scrittore Daccò, il Sindaco di Valeggio Angelo Tosoni, l’Assessore
alla Cultura Leonardo Oliosi, S.E.
l’Arcivescovo di Alessandria della
Chiesa Anglicana d’Italia Principe
Ezio Maria Scaglione, l’Assessore
alla Cultura della Provincia di Verona dottor Marco Ambrosini, l’imprenditore Fausto Gottardi de “La
Lepre”, Luciana e Guido Remelli
del Pastificio Remelli, il giornalista
della Gazzetta di Mantova dottor
Amos Golinelli e una nutrita rappresentanza di giornalisti e di operatori turistici austriaci e tedeschi,
tra cui il noto fotografo Herbert
Kouffou. “Sono orgoglioso di avere come ospite in Biblioteca un
famoso scrittore come Rodolfo
Baldassarri – afferma l'Assessore
Leonardo Oliosi – soprattutto
per la presentazione di “Infinito”,
un romanzo in cui compare anche il nostro bellissimo territorio
e le sue peculiarità enogastronomiche”.Alla presentazione, patrocinata dal Comune di Valeggio sul
Mincio e dalla Provincia di Verona
è seguito un rinfresco presso la
Pasticceria Martini Flavio. Rodolfo Baldassarri, nato a Nettuno
nel 1966, è giornalista pubblicista, poeta ed appassionato d’arte,
tradizioni popolari ed enologia. Il
suo esordio letterario come romanziere è stato con “In riva al
mare”, tradotto in lingua tedesca
ed inglese. Dal 2000 Baldassarri
vive e lavora nel Tirolo austriaco,
sia come scrittore che come promotore delle eccellenze culturali
e gastronomiche italiane.
Succede in Provincia
29
A cura di Diego Cordioli
Valeggio sul Mincio
Il bicentenario della battaglia del Mincio a Borghetto
L’Associazione Napoleonica d’Italia e il Comune diValeggio sul Mincio, hanno organizzato gli scorsi 29 e 30 marzo la rievocazione
storica della “Battaglia del Mincio” del 1814 per festeggiare il 200° anniversario dello scontro avvenuto tra Francesi e Austriaci.
di Federico Zenari
L'iniziativa ha previsto anche la
presentazione del libro “La battaglia del Mincio 1814” dell'autore dottor Arnaldo Liberati
presso la Biblioteca comunale a
Palazzo Guarienti lo scorso 24
marzo e un percorso didattico
presso l'Istituto Comprensivo “G. Murari”, in due “soldati”, perfettamente equipaggiati
in tenuta da combattimento,
hanno fatto una breve introduzione storica della Rivoluzione Francese e alcune analisi
Spazio Benessere Cibo
L'A ssesso r ato alle Politiche Soci a l i de l C omu n e di Va l e g g i o,
i n c o l l ab o r azione con S low F ood di Va l e g g i o, h a cr e a t o
p r esso i l Ce ntro Famiglia& Gi ov a n i l o Spa zi o B e n e s s e r e
C i b o p er s e ns ibilizzare s ulle t e ma t i ch e de l l 'a l i me n t a zi on e .
di Federico Zenari
In quest'ottica insieme con
l'Istituto Alberghiero "Carnacina", l'Associazione Ristoratori di Valeggio e l'Associazione
Coldiretti di Verona, vengono
proposti una serie di incontri
di informazione e di educazione alimentare rivolti ad adulti e
famiglie allo scopo di migliorare
la conoscenza e l’abitudine alla
corretta alimentazione L'ultimo incontro, “Le certificazioni
dei prodotti agroalimentari”, si
terrà giovedì 3 aprile 2014 presso
il Centro Famiglia&Giovani, alle
ore 20.30. Si parlerà di Biologico
e convenzionale, di frodi e sofisticazioni, del fidarsi dei fornitori
(i dettaglianti, i mercatini, i gruppi d’acquisto), dei cibi di oggi e di
quelli del futuro. Ci sarà, inoltre,
la presentazione di prodotti e
dei produttori locali, presidi Slow
Food, mentre la Coldiretti di Verona farà apprezzare ai partecipanti
le differenze tra prodotti frutta
e verdura da agricoltura convenzionale e da agricoltura biologica e biodinamica, illustrando
alcuni prodotti certificati, come
ad esempio i formaggi Parmigiano Reggiano o Monte Veronese
ed il prosciutto crudo di Parma.
Per informazioni è aperto
uno Sportello Info Spazio Benessere Cibo presso il Centro
Famiglia&Giovani tutti i venerdì
dalle ore 15 alle 19.
dell’equipaggiamento del soldato (vestiti, oggetti, armi), della
vita del soldato in campagna (i
modi di procacciarsi il cibo, l’alloggiamento, i rifornimenti, etc.)
e dell'addestramento del modo
di combattere dell’epoca (la
guerra di inizio ‘800: tratti tipici
e innovazioni portate introdotte dall’esercito francese e da
Napoleone). La rievocazione ha
ricreato a partire dal pomeriggio
del 29 marzo la situazione alla
vigilia della battaglia con i due
eserciti schierati sulle opposte
rive del Mincio. Presso il parco
della Colonia Elioterapica sono
stati installati i campi austriaci e
francesi. Il pomeriggio dalle ore
16 c'è stata la simulazione della
prima fase della battaglia con l’a-
vanzata delle truppe austriache
e la lenta ritirata dei reparti francesi prima attraverso Borghetto
e poi al di là del ponte inseguiti
dalle truppe imperiali. Borghetto era diviso in due settori: uno
austriaco ed uno francese, collegati solo dal ponte di legno,
dove sono stati posti picchetti
che segnalavano il confine tra i
due eserciti. Domenica 30 c'è
stata la battaglia che ha simulato
l’attacco contro le truppe austriache schierate a sud di Borghetto, sotto il Ponte Visconteo;
battaglia che ha seguito il corso
della ciclabile con la lenta avanzata delle truppe francesi da sud
e la resistenza di quelle austriache, resistenza mai infranta dalle
truppe franco italiche.
30
04 14
Succede in Provincia
A cura di Diego Cordioli
Bussolengo
Un nuovo futuro per l'Ospedale Orlandi
Lo
scorso
l’ospedale
mese
si
Orlandi
di
I sindaci di: Bussolengo Paola Boscaini, Costermano Fiorenzo Lorenzini, Lazise Luca
Sebastano, Pastrengo Mario
Rizzi e Sona Gianluigi Mazzi
hanno esposto quanto è stato
proposto durante la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 22
per rivalorizzare la funzione
di questa struttura sanitaria.
Fare dell'ospedale Orlandi una cittadella della salute,
è
tenuta
Bussolengo”,
alla
pubblica:
presenza
“Un
dei
nuovo
Sindaci
futuro
per
dell'Ulss
22.
cittadini e la programmazione
regionale da poco approvata. Il documento vuol essere
una proposta da condividere
nella conferenza dei sindaci in
modo da aprire un tavolo di
confronto tra Comuni, Regione e Ulss 22 al fine di rivedere le schede regionali, che se
venissero applicate secondo
l'attuale versione limiterebbero la potenzialità assistenziale
Il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini
che sviluppi la destinazione
di centro di medicina con la
riabilitazione e un polo di medici di famiglia. Questi sono il
progetto e la proposta sottoscritti all'unanimità dalla Conferenza dei sindaci dell'Ulss
22 e inviati in Regione. “Come
è noto, per l'attuale Orlandi
sono stati fatti investimenti
significativi e recenti”, hanno
scritto i sindaci, “non si vuol
quindi fare una difesa a priori
dell'ospedale per una questione di campanile, ma si cerca di
utilizzare al meglio gli investimenti finanziati con i soldi dei
l’assemblea
che può offrire l'ospedale”.”Si
propone quindi”, si legge nel
documento, “di aggregare attorno alle funzioni assegnate
attualmente all'ospedale una
serie di servizi in modo da
creare una cittadella della salute socio-sanitaria”. I sindaci
vorrebbero che alcune eccellenze assistenziali venissero
inserite accanto alle funzioni
ospedaliere. Servirebbero anche il poliambulatorio e la diagnostica, così da attivare una
struttura di medicina integrata che coordini le aggregazioni di medicina territoriale e le
Il Sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi
ex Utap presenti sul territorio. La conferenza dei sindaci
indica anche i vantaggi della
propria proposta: utilizzo di
una struttura che già esiste e
che ha subito recenti ristrutturazioni, possibilità di avere
un centro di riabilitazione di
eccellenza a poca distanza dal
Polo chirurgico di Borgo Trento. Si tratta di una prospettiva
interessante anche nel caso di
unificazione dell'Ulss 22 con
la 21, è inoltre un'opportunità
di integrazione dell'ospedale
di Bussolengo con le strutture ospedaliere di Verona e di
Villafranca. Avere quindi una
struttura che possa fornire
servizi di riabilitazione di eccellenza diventerà sempre più
importante in futuro”, sottolineano i sindaci, “è infatti noto
che le degenze ospedaliere
saranno sempre più ridotte a
causa degli alti costi che già si
sostengono e che si sosterranno sempre di più. Infine, una
struttura di medicina integrata all'interno di una struttura
ospedaliera, se ben organizzata, può fornire un servizio di
alta qualità a tutto il territorio,
liberando sia le liste d'attesa
per le visite specialistiche e
per la diagnostica in genere,
sia sgravando i pronto soccorso”. All'incontro sono stati invitati Luca Coletto, assessore
regionale leghista alla Sanità,
Franco Bonfante, consigliere
regionale del Pd e Domenico
Mantoan, direttore dell'area
sanità e sociale della Regione
Veneto.
31
Succede in Provincia
A cura di Diego Cordioli
San Giovanni Lupatoto
Sette giorni all’insegna dell’ecologia
Dal
7
al
“Tra
terra
13
e
aprile
cielo”,
Un articolato programma di
incontri e attività per grandi
e piccini. I sette giorni green
si terranno a San Giovanni
Lupatoto dal 7 al 13 aprile.
L’idea di realizzare la settimana ecologica “Tra terra e
cielo” è partita dall’Istituto
Comprensivo 2 di San Giovanni Lupatoto ed è stata
subito appoggiata dal Comune, che l’ha inserita nel
contenitore di iniziative di
Sangio Ambiente, e dalla società partecipata Lupatotina
Gas Vendite. «Come amministrazione stiamo investendo
molte risorse per preservare
il nostro territorio e tutelare
la salute dei lupatotini – dice
il sindaco Federico Vantini –.
Non lo facciamo solo con la
ferma opposizione all’inceneritore di Ca’ del Bue, ma portando avanti questa battaglia
tanti
attività
appuntamenti
e
incontri
in chiave positiva: al di qua
dell’Adige siamo attivi con
vari progetti di valorizzazione
del nostro parco (l’ideazione
del bicigrill ne è un esempio)
e col recupero spinto dei rifiuti e della loro riduzione,
attraverso lo studio della tariffazione puntuale. Questa
settimana ecologica ci aiuterà ad essere più attenti, nel
quotidiano, all’ambiente in
cui viviamo e al nostro stile
di vita. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alle attività proposte, in cui saranno
protagonisti soprattutto gli
studenti delle nostre scuole,
come megafono del rispetto
dell’ambiente».
«Ringraziamo tutti coloro
che con passione ed entusiasmo hanno contribuito alla
buona riuscita dell’evento –
aggiunge il vicesindaco e as-
per
all'insegna
le
scuole
sessore all’istruzione Daniele
Turella –. Il mondo scolastico
lupatotino è sempre molto
ricettivo e propositivo, specie
quando si tratta di trasmettere i valori della tutela dell’ambiente: lo abbiamo visto anche
con i progetti “Sangiocarta” e
“Sangioplastik”; ringraziamo
la preside dell’IC2 Erica Baldelli e le insegnanti Paola Ottaviani e Sandra Magrini per il
coordinamento delle attività
con gli studenti». «Il rispetto
dell’ambiente e la difesa della
salute sono valori fondamentali alla base dell’offerta educativa e formativa, che l’istituto diffonde tra i suoi studenti
attraverso un’ampia serie di
attività – sottolinea Erica Baldelli, dirigente dell’IC2 –. San
Giovanni Lupatoto è una realtà territoriale complessa,
stretta fra grandi rete viarie
del
e
per
rispetto
tutta
e l’inceneritore, perciò come
scuola siamo schierati nel salvaguardare il futuro dei nostri
ragazzi». Il ricco programma
di “Tra terra e cielo” prevede
il coinvolgimento delle scuole del capoluogo e di Raldon
in diverse attività di stampo
ecologico: dal concorso “Riciclo TVB” alla festa degli alberi,
dai giochi alle uscite nel Parco
dell'ambiente:
la
cittadinanza.
di Pontoncello, passando per
gli spettacoli teatrali, le esibizioni di musica e il mercatino
del riuso. Ma non mancheranno gli appuntamenti per
la cittadinanza, con le pulizie
di primavera nel parco, la cicloescursione sul percorso
del Crear e gli incontri serali
dedicati all’alimentazione e al
progetto “rifiuti zero”.
Intervento alla Pindemonte: il sindaco scrive a Renzi
Il
plesso
di
piazza
Umberto
I
è
considerato
edificio
prioritario
per
un
intervento
di
edilizia
scolastica: il 12 marzo scorso, è partita dal Comune di San Giovanni Lupatoto la lettera a Renzi.
Il presidente del consiglio
Matteo Renzi scrive a tutti i
sindaci di Italia, chiedendo di
individuare una scuola da sistemare. Queste le parole del
premier: «Vogliamo che il 2014
segni l’investimento più significativo mai fatto sull’edilizia
scolastica. Scegliete all’interno
del vostro Comune un edificio scolastico e inviateci entro
il 15 marzo una nota sintetica.
Noi cercheremo nei successivi
quindici giorni di individuare le
strade per semplificare le procedure di gara e per liberare
fondi dal computo del patto di
stabilità interna». La risposta da
San Giovanni Lupatoto: «Abbiamo indirizzato una lettera
al presidente del consiglio, indicando come nostra scelta la
scuola Ippolito Pindemonte, la
struttura scolastica più antica
del nostro territorio, bisognosa
di intervento dopo la chiusura
seguita al terremoto del maggio 2012», fa sapere il sindaco
Federico Vantini. La richiesta
lupatotina è stata accompagnata da un quadro economico dell’intervento, che prevede
un adeguamento antisismico, il
rinforzo delle murature perimetrali, delle fondazioni e del
solaio di copertura, oltre che la
realizzazione di un corpo di fabbrica aggiuntivo per la biblioteca comunale. Il valore complessivo dell’intervento ammonta
a 2,5 milioni di euro: di questi,
1,5 milioni verrebbero sostenuti dal Comune, mentre un
milione viene richiesto a Roma.
Tempistica di realizzazione: 18
mesi dall’aggiudicazione. «Questa settimana abbiamo visto un
progetto preliminare, che contiene varie ipotesi di intervento:
tra queste, una revisione totale
dell’edificio in chiave moderna,
con una proposta architetto-
nica innovativa, che apre a una
nuova cultura visiva, lontana dal
conservatorismo che immobilizza l’Italia – aggiunge il sindaco
–. Se la nostra richiesta di finanziamento venisse accolta, potremmo realizzare l’opera, ora
ferma per il rispetto del patto di
stabilità. Da mesi la sistemazione
della scuola Pindemonte è nelle
priorità della nostra agenda amministrativa: ci siamo mossi in
varie direzioni per trovare una
soluzione concreta e reperire
le risorse necessarie, vagliando anche la possibilità di usare
il beneficio pubblico di accordi
pubblico-privato». Per arricchire gli spazi del patrimonio scolastico lupatotino, il 5 novembre
2013 sono partiti anche i lavori
di ampliamento alla scuola Cangrande della Scala. Il cantiere
prevede la realizzazione di quattro nuove classi, due laboratori,
un archivio e un nuovo blocco
servizi e vano scale dotato di
ascensore centrale, per un importo di circa 550mila euro.
Inoltre, l’11 dicembre scorso gli
uffici comunali hanno avanzato
due richieste di cofinanziamento ministeriale (con tanto di
progetto preliminare) per interventi di messa in sicurezza
dell’ambiente scolastico negli
istituti Cesari e Da Vinci. «A
tutti questi investimenti vanno
aggiunte anche le spese annuali
per le manutenzioni ordinarie
e straordinarie delle strutture scolastiche e i 2,7 milioni
di euro sostenuti dalla nostra
amministrazione per pagare la
realizzazione del nuovo polo
scolastico di Raldon, che verrà
consegnato a breve – conclude
Vantini –: ho già scritto un messaggio personale a Renzi per invitarlo a partecipare all’inaugurazione della scuola, tra maggio
e giugno di quest’anno».
32
Succede in Provincia
04 14
A cura di Diego Cordioli
Povegliano Veronese
Il weekend ecologico "Benvenuta Primavera"
L'Amministrazione Comunale è impegnata nell'organizzazione del weekend ecologico "Benvenuta Primavera",
previsto nell'ambito delle misure della Provincia di Verona per il contenimento dell'inquinamento atmosferico.
"Benvenuta Primavera", giunta
alla sua terza edizione, si terrà il
12 e 13 aprile con questo programma: sabato 12 aprile ore
11, Un albero per ogni nato - in
collaborazione con la Parrocchia e con il Comitato Madonna
dell'uva secca.Verranno messe a
dimora 181 piante da siepe lungo la recinzione dell'area verde del Santuario della località,
per ogni bimbo nato nel 2011,
2012 e 2013. I genitori saranno
invitati a partecipare piantando
l'arbusto del loro figlio/figlia.
Domenica 13 aprile, in piazza, Altereco: gioco, riciclo, non
spreco, dalle 15 alle 19. Sarà una
giornata completamente dedicata al gioco e a laboratori con
temi ambientali, per tutte le età.
Le vie vicino alla piazza saranno chiuse al centro e si potrà
circolare con bici e pattini. L'asilo nido comunale e la scuola
materna faranno dei laboratori
per i più piccini. Ci sarà anche
il bibliobus con libri e giochi, e
il "kamishibai", una tradizione
giapponese: un cantastorie in
bici! Il Consorzio Bacino VR2
gestirà un laboratorio di riciclo
e l'associazione Il giracose farà
un laboratorio di riuso. Ci sarà
il baratto, ognuno potrà portare oggetti che non usa più per
scambiarli. L'associazione dei
commercianti "Attività di Povegliano" preparerà la merenda. Il
Circolo Noi e l'associazione Ludus Gate metteranno a disposizione, all'aperto i loro giochi.
Ci sarà anche un mercatino con
prodotti biologici e naturali. Nel
tardo pomeriggio concerto musicale e aperitivi analcolici per
tutti. Per i più grandi bici da spinning e prove di nordic walking.
Il Sindaco Anna Maria Bigon
dichiara: "Sarà un weekend dedicato alle famiglie per ribadire
che la qualità di vita è importante, essa si costruisce anche
con queste iniziative. La nostra
Amministrazione è da tempo
impegnata nei temi sociali e ambientali, infatti ha anche aderito
all'Associazione dei Comuni Virtuosi". L'Assessore all'ambiente
e all'ecologia Valentina Zuccher
aggiunge: "Ringrazio tutte le associazioni e le persone coinvolte che hanno raccolto la nostra
proposta, in particolare la Proloco, che farà da regia. E' anche
l'occasione per far partecipare a
un evento pubblico i 15 ragazzi del Progetto giovani, alcuni di
loro si stanno già adoperando
nella raccolta di prodotti per la
lotteria di autofinanziamento. La
giornata ha uno scopo di sen-
sibilizzazione ambientale, non
solo per il fatto di chiudere alcune strade al traffico, ma ha anche l'obiettivo di mettere insieme diversi soggetti a favore della
comunità.". Se le strade vengono
chiuse, ma riempite di attività di
gioco e di crescita comune, allora la giornata ecologica ha
un senso. Nella mattinata di
domenica 13 aprile, inoltre, agli
impianti sportivi si svolgerà una
partita amichevole tra la tifoseria dell' Hellas Verona e quella
della Fiorentina, storicamente
gemellate". Un'altra occasione
per vivere gli spazi pubblici del
paese.
Martina Rizzotti: Miss Provincia di Verona
Martina di Povegliano è la nuova “Miss Provincia di Verona” e sarà in pre finale nazionale di “Miss Mondo Italia”.
di Armando Pigna
A Lugagnano, Playcenter gremito di pubblico a chiusura
dell’ottava edizione di “Miss
Provincia di Verona”, concorso
collegato a “Miss Mondo Italia”.
Sulla passerella appositamente allestita nel polivalente terzo livello della “Grande Mela”,
hanno sfilato prima in abito da
sera e subito dopo con il costume da bagno, le venti finaliste che già avevano conseguito
i migliori risultati nel corso di
precedenti selezioni. La qualificata giuria, riunitasi nell’occasione, ha saputo, a conclusione,
emettere un verdetto condiviso calorosamente dal pubblico.
Ben nove i titoli assegnati, il
più importante, quello di “Miss
Provincia di Verona”, conduce
direttamente alla prefinale Nazionale di “Miss Mondo Italia”
in programma a Gallipoli, in
Puglia, a inizio estate. Ad ottenerlo, Martina Rizzotti, 18enne,
di Povegliano. La giovane studentessa, già “Miss Lago di Garda 2013”, titolo che le ha permesso di gareggiare di nuovo
per diventare la più bella della
nostra provincia, ha sbaragliato
il campo grazie al suo naturale
Foto di gruppo per le vincitrici con al centro Martina Rizzotti, “Miss Provincia di Verona" 2014”.
sex appeal, al sorriso aperto e
simpatico e alla disinvoltura dimostrata in passerella. Insieme
a Martina, con riconoscimenti
comunque importanti, altre otto
bellissime studentesse: Beatrice
Biasia di Verona e Silvia Lavarini
di Sant’Anna d’Alfaedo, 17enni,
incoronate rispettivamente,
"Cover Girl ed “Estetic Girl”;
Laura Dal Santo di Villafranca,
Veronica Bissoli di Verona e Sara
Benedetti di Rovereto, risultate
nell’ordine,“Model Girl”, “Talent
Girl” e “Sport Girl”; Sara Mazza,
21enne, di Vigasio si è meritata la
fascia di “Beach Girl”. Il momento magico, quello della premia-
zione, ha visto raggiante anche
Benedetta Gastaldello, 16enne,
di Verona, eletta “Miss Futura”,
riconoscimento dovuto alla più
carina e frizzante tra le giovanissime. Infine non poteva mancare
un elogio alle più belle gambe, a
ottenere la fascia di “Miss Gambe in primo Piano”, Jessica Vin-
cenzi, 17enne, di Ronco all’Adige. Ma le selezioni per “Miss
Mondo Italia”, ora ritenuto il
concorso di bellezza più importante a livello nazionale, riprenderanno prestissimo. Chi
volesse partecipare chiami il
348.0805628, l’iscrizione sarà
immediata e gratuita.
33
Comunità del Garda
A cura della Comunità del Garda
Il Lago di Garda a Expo 2015
La
Comunità
bacino
del
benacense
Comunità del Garda
Il Presidente
Geom. Giorgio Passionelli
Consorzio Garda Unico
Il Presidente
Dr. Paolo Artelio
Per il Lago di Garda si prospetta un ruolo di primo piano
all’Expo2015, in programma dal
1 maggio al 31 ottobre 2015,
grazie all’impegno profuso dalla Comunità del Garda e dal
Consorzio Garda Unico. All’Esposizione Universale di Milano
sarà rappresentato un territorio
vasto, ricompreso idealmente
tra le città di Verona e Mantova, a Sud, e Rovereto e Tione a
Nord, le valli dell’Adige a Est e
le valli del Chiese, delle Giudicarie e Brescia ad Ovest. Un'area
ampia e variegata, comprendente il più grande bacino d’acqua
dolce d’Italia, uno dei più puliti
laghi antropizzati d’Europa, uno
dei dieci più bei laghi del mondo,
Garda
e
le
e
il
Consorzio
Garda
sue
peculiarità
turistiche ,
un ambiente ricco di cultura e
di giacimenti enogastronomici di
qualità, tra indimenticabili paesaggi di pianura, collina e montagna.
Negli spazi Expo del Garda, acqua, vino, olio, ortaggi, frutta, latte
e formaggi saranno protagonisti
dei sei mesi di durata dell’Expo2015.
La Comunità del Garda e il
Consorzio Garda Unico si sono
alleati per proporre il Lago di
Garda come base strategica per
vivere l’appuntamento dell’Expo
in modo originale e rilassato. «L’idea è di proporre l’aeroporto di
Verona come scalo di arrivo per
tutti i visitatori europei – dice Paolo Artelio, presidente del Consorzio Garda Unico che riunisce
gli operatori turistici di tutto il
lago – in tal modo utilizzeremo
la disponibilità alberghiera delle
tre riviere come punto di riferimento per i turisti, i quali potranno visitare l’Expo milanese in
tutta comodità, usufruendo delle
navette stradali e ferroviarie che
saranno organizzate in occasione
dell’evento».
Il Benaco sarà punto nodale anche per visitare le località d’arte
e di cultura del territorio, come
Venezia,Verona, Mantova, Brescia,
Trento e Rovereto, oppure per
conoscere da vicino i prodotti tipici locali o, ancora, per fare
sport, per relax o per vivere i piaceri delle spiagge». L’ambiente e il
territorio è il filo conduttore della proposta gardesana: «il nostro
è un territorio unico, invidiatoci
in Europa e nel mondo – sottolinea il presidente della Comunità
del Garda, Giorgio Passionelli - e
il tema dell’Expo2015 cade a pennello per questo territorio, che
coniuga tutela dell’ambiente e
produzione di alimenti di qualità
nel pieno rispetto della natura».
Per organizzare al meglio la
Unico
insieme
per
enogastronomiche
presenza del lago di Garda a
Expo2015, la sede della Comunità del Garda ha riunito i rappresentati del mondo turistico, dei
consorzi di tutela dei prodotti
tipici, del territorio e dell’ambiente alla presenza del delegato
del Sottosegretariato Expo della
Regione Lombardia: «la Comunità del Garda si pone come coordinatore della presenza in Expo
di tutte le realtà che caratterizzano il bacino benacense. Ora è
necessario armonizzare le varie
iniziative che alcune realtà hanno
già iniziato a tracciare per evitare
doppioni e sovrapposizioni, con
conseguente spreco di risorse
pubbliche e private. Nel giro di
qualche settimana vogliamo arrivare a delineare un calendario
di massima delle proposte che
valorizzare
e
il
culturali.
porteremo a Milano, in modo da
iniziare a promuoverle in tutte le
manifestazioni pubbliche, nazionali ed internazionali» sottolinea
Passionelli. Uno sforzo non facile,
ma fondamentale per accrescere la conoscenza del Garda nel
mondo: «già ora l’ambito si caratterizza per essere una delle
maggiori destinazioni turistiche
italiane con oltre 25 milioni di
presenze turistiche all’anno – ricorda Artelio – e l’Expo ci offre
la possibilità di ampliare questo
bacino a nuovi mercati e a nuovi pubblici alla ricerca di natura
incontaminata, buon vivere e
prodotti sani e genuini. Abbiamo
dinanzi un anno di lavoro per riuscirci».
A questo seguiranno altri confronti con gli amministratori delle regioni e degli enti locali per
arrivare a una strategia condivisa
e a una presenza unitaria del bacino gardesano non solo in occasione di Expo2015, ma anche per
la sua gestione ordinaria negli
anni a venire.
34
04 14
Succede sul Garda
A cura di Diego Cordioli
Gli eventi di Aprile a Peschiera del Garda
La Primavera fiorisce… un pensiero ed una fotografia di Elisabetta Arici e gli eventi del mese della città arilicense.
Domenica 6 aprile: Teatro, Viaggi diversi, ore 17.00, sottotetto Caserma
d'Artiglieria di Porta Verona
Sabato 12 aprile: La grande sfida in
canoa e barca- ricordo di Renato Signorelli; ore 14.45 ritrovo sul Canale di Mezzo in collaborazione con CSI Verona e le
associazione del territorio che collaborano
Sabato 12 aprile: Rassegna SpaziooffSCArt, L'ultima tentazione ore 21.00,
sottotetto Caserma d'Artiglieria di Porta
Verona
Sabato 19 aprile: Campionato di primavera, Voga Veneta ore 17.30 - Lungolago Mazzini 19 - 20 - 21 aprile Arte e sapori di
nord ovest - prodotti artigianali, p.le Betteloni
Domenica 20 aprile: Santa Pasqua
“Ecco con la primavera ritorna l'esplosione dei fiori a riempire i nostri sensi. Non
resisto all'amplificazione fotografica per
esaltare e fermare con gli scatti questi
doni favolosi della natura, anzi di Dio. Immagini da guardare e ammirare durante
i freddi invernali del tempo e dell'anima.
Riempiamoci di fiori, coroniamoci di fiori.
Decoriamo di fiori la nostra vita. Inebriamoci di colori e di profumi e di delicatezza per trovare quel sentiero che ci porta
sempre più in Alto.” (E. Arici)
Lunedì 21 aprile: visita guidata alla
Peschiera veneziana, con giro delle mura
in barca (per questa visita occorre prenotare e versare € 5 prima dell’imbarco).
Ritrovo alle ore 9 davanti a Porta Brescia,
lato esterno, rientro previsto per le ore
12.30. chiamare il numero 366.5257241
Venerdì 25 aprile: 69° Anniversario
della liberazione e fine della seconda
guerra mondiale. Cerimonia commemorativa: ritrovo in Palazzina Storica ore
8.45. La popolazione, le associazioni d'arma, i giovani sono invitati a partecipare.
25 - 26 - 27 aprile "Dal mare al lago"
- progetto di promozione e valorizzazione delle spacie ittiche venete al fine di
incentivare il consumo di prodotti ittici a
miglio zero p.le del Porto Centrale.
24 - 25 - 26 - 27 aprile "Asparagus"
2014 - festival dell'asparago italiano.
Il calendario
mensile delle
conferenze
A.C.C.A.
I Corsi del progetto Carta Giovani
Gli Assessorati alle Politiche Giovanili dei Comuni coinvolti nel progetto
Car ta Giovani, tra cui il Comune di Peschiera del Garda, propongono, per
l'anno 2014, un'interessante occasione di formazione e approfondimento.
Con questi nuovi corsi si intende offrire ai giovani la possibilità di ampliare i
propri interessi e sperimentare nuove
opportunità, come di consueto in una
chiave giovane e con un approccio divertente. Le proposte formative variano da
corsi per la buona gestione del tempo
libero a corsi per l’orientamento professionale e di approfondimento scolastico.
I Corsi previsti per la primavera 2014 a
Peschiera del Garda sono:
La
Turismo sul Lago di Garda? Un'opportunità: suggerimenti e prove pratiche
per i lavori stagionali estivi. Incontri organizzati in collaborazione con EBT del Garda, Bartenders, InformaLavoro e una pizzeria del territorio.
Le Giovani Lune: un weekend residenziale, rivolto principalmente a ragazze dai
15 ai 22 anni, che ha l'obiettivo di portare
le giovani donne ad aumentare la conoscenza di sè e del proprio corpo, prestando
Giornata
ascolto a ciò che avviene "dentro" e conferendone significato. Verranno sperimentate
attività come il massaggio, il rilassamento, la
danza, i suoni e il canto.
Il Costo per la partecipazione ai Corsi è
di:15,00 euro per i possessori di Verona
Giovani Card Intercomunale; 30,00 euro
per i non possessori. Per ulteriori informazioni: www.sommagiovani.it; pagina Facebook: Carta Giovani Vr; Informa Giovani di
Peschiera del Garda.
Mondiale
Mercoledì 2 aprile, ore 15,30, Letteratura. Il dramma della libertà in Dostoevskij.
Relatore : Prof. Carlo Bortolozzo
Il suo mondo si presenta come il più vasto scandaglio dell’anima umana, in cui
convivono l’abisso del male e lo slancio
verso l’Assoluto, a volte nella stessa persona. L’uomo è stato creato da Dio libero
e responsabile : deve scegliere ogni minuto e in questo risiede la sua drammatica
grandezza. Alcuni passi da “Memorie del
sottosuolo”, “L’idiota, “Delitto e castigo”
e “I fratelli Karamazov”.
Mercoledì 9 aprile, ore 15,30, Cinema. "Il testimone dello sposo” di Pupi
Avati, Relatore: Prof. Olinto Brugnoli. Atmosfere, ricordi, sentimenti.
Mercoledì 16 aprile, ore 15,30 Chiusura Anno Accademico Università Popolare ACCA
Arie da Opere e da Musica Leggera contemporanea. Soprano Daniela Cavicchini
Il calendario delle iniziative potrà subire
modifiche e sarà aggiornato prima possibile sul sito del Comune: www.comune.
peschieradelgarda.vr.it .
Info: Comune: 045.6444702 /716 Info: Spazio SCART: 342.3954949
del
Teatro
Lo scor so 30 Marzo Peschiera ha festeggiato la Giornata Mondiale del Teatro con un doppio
appuntamento
nello
Spazio
Per la rassegna "Teatro Narrato" - I
edizione, nell'ambito delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Teatro,
Gatto Rosso ha debuttato con "Agghiacciante perfezione" reading dal
romanzo di J.G. Ballard "Un gioco da
bambini". Alle ore 18:30 poi c’è stata l
l'inaugurazione della mostra Arte km 0:
un'esposizione collettiva d'arte (pittura, scultura, modellato, fotografia) di 20
artisti del territorio. Oltre al buffet e
all’aperitivo con gli autori, ci sono state
performance dal vivo.
SC Ar t
(Sottotetto
Caserma
d'Ar tiglieria
di
Por ta Verona)…
N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E
APRILE 2014 - ANNO II
R e g i s t ra z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 1 8 3 8
PAT: il Piano di Assetto del Territorio
Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di
sviluppo per il governo del territorio comunale. Il PAT è stato adottato con Delibera Consiliare n° 4 lo scorso 20 febbraio.
Il PAT individua le specifiche
vocazioni e le invarianti di natura geologica, geomorfologica,
idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e
architettonica, in conformità agli
obiettivi ed indirizzi espressi nella
pianificazione territoriale di livello superiore ed alle esigenze dalla
comunità locale. Per la formazione
del Piano di Assetto del Territorio
è stata attivata la procedura di
pianificazione concertata (art. 15
L.R. 11/2004) tra Comune, Provincia e Regione.Il procedimento
di formazione si è composto delle
seguenti fasi: 1. Fase preliminare;
2. Concertazione; 3. Redazione
del Piano; 4. Adozione del Piano; 5.
Approvazione del Piano. Il Comune in data 9 dicembre 2008 aveva
I
sottoscritto l'Accordo di Pianificazione con la Regione Veneto e la
Provincia di Verona per la redazione del Piano in forma concertata,
così come previsto all'art. 15 della
LR 11/2004. In attuazione dei principi di sussidiarietà e di concertazione l’Amministrazione Comunale ha avviato la fase di confronto
e di concertazione con gli enti
pubblici territoriali, le associazioni economiche e sociali portatrici
di rilevanti interessi sul territorio
e di interessi diffusi, nonché con i
gestori di servizi pubblici e di uso
pubblico, invitandoli a concorrere
alla definizione degli obiettivi e
delle scelte strategiche individuate
dagli strumenti di pianificazione.
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 48 del 17/02/2009 sono
tagli
alle
state approvate le modalità di avvio della concertazione, consultazione e partecipazione relativa
al Documento Preliminare e alla
Relazione Ambientale adottati. Per
l'occasione sono stati organizzati
9 incontri ad invito (con enti, associazioni, aziende...) e 4 assemblee
pubbliche (svolte sia a Villafranca
sia nelle frazioni) alle quali hanno
partecipato più di 300 persone.
Inoltre dutante tutto il periodo
di concertazione è stato attivato
il forum a cui hanno risposto 33
soggetti relazionando proposte
e/o suggerimenti per il futuro progetto di Piano. Con Deliberazione
di Giunta Comunale n. 162 del
09/06/2009 è stato approvato il
"Rapporto di fine concertazione".
Contestualmente è stato appro-
vato in forma definitiva il Documento Preliminare. Il P.A.T. è stato
adottato con Delibera Consiliare
n° 4 lo scorso 20 febbraio. Con
lo stesso atto è stato adottato il
Rapporto Ambientale, con relativa Sintesi Non Tecnica, ai fini della
procedura di Valutazione Ambientale Strategica Gli elaborati tecnici
del P.A.T. e il Rapporto Ambientale finalizzato alla procedura V.A.S.
sono depositati a disposizione del
pubblico rispettivamente per 30
e 60 gg. consecutivi dalla data di
pubblicazione dell’avviso di deposito sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto (B.U.R.). Chiunque può presentare osservazioni
e/o contributi conoscitivi e valutativi all'Ufficio Protocollo del
Comune di Villafranca di Verona
politiche
Mario Faccioli, sindaco
in duplice copia, in carta libera,
entro il termine di: - 30 (trenta)
giorni dalla scadenza del termine
di deposito, se relative alla proposta di P.A.T.; - 60 (sessanta) giorni
dalla pubblicazione dell'avviso di
deposito sul B.U.R., se attinenti
al Rapporto Ambientale e Sintesi
non tecnica ai fini della V.A.S. Per
saperne di più: http://www.comune.villafranca.vr.it/
giovanili
Il mese scor so il Gr uppo consigliare Paolo Mar tar i Sindaco e il Gr uppo consigliare Par tito Democr atico
h a n n o p r o t o c o l l a t o u n ' i n t e r r o g a z i o n e d a i n s e r i r e e d i s c u t e r e n e i p r o s s i m i c o n s i g l i c o mu n a l i .
Politiche Giovanili costruito fin dal
2004. Per quanto riguarda l'Informagiovani, Il 31/12/2013 è scaduta
la convenzione con AIV che gestiva
il Servizio Informagiovani comunale
con un dipendente a 24 ore setti“I giovani sono una straordinaria manali, con funzioni che riguardarisorsa, nel nostro programma ab- vano l'orientamento scolastico e
biamo previsto di: incrementare le lavorativo dei giovani villafranchesi.
risorse nelle politiche giovanili: Ne- In un articolo apparso su L'Arena
gli ultimi anni si stanno sviluppando del 4 gennaio 2014, l'Amministradelle attività di politiche giovanili zione ha affermato che questo serche mirano al coinvolgimento e vizio sarebbe stato solo spostato
che hanno già coinvolto i giovani. e ricollocato presso la Biblioteca
Si vogliono incrementare tali attivi- comunale un giorno alla settimatà per un maggiore coinvolgimen- na. Al momento, invece, nessuno
to dei giovani nella vita sociale del svolge questo importante servizio:
territorio e per dargli la possibilità né presso la sede del comune, né
di essere protagonisti ma anche presso gli uffici di via Novara (adiaorganizzatori e realizzatori delle centi all’Istituto IAL). Ci chiediamo
azioni ad essi rivolte.” Così reci- e interroghiamo l’assessore Taccotava il programma elettorale con ni per sapere se e quando la concui il sindaco Faccioli ha vinto le venzione con AIV verrà rinnovata,
elezioni. Tuttavia nei primi 9 mesi oppure se, accantonata la relazione
di mandato non si è dato corso a con gli Imprenditori Villafranchesi, si
questi impegni; anzi, si è smantel- intenda affidare questo servizio ad
lato gran parte dell'impianto delle altri soggetti esterni. Il 1 Febbraio
di: Paolo Martari,
Gesuella Turrina,
Gianni Martari,
Matteo Melotti,
Isabella Roveroni
ancora ricoprendo questo ruolo,
determinante anche per quanto riguarda le relazioni che intercorrono tra Villafranca e gli altri comuni
del comprensorio sovracomunale,
con altri educatori e professionisti
del settore. Si pensi a tutti i progetti collegati al circuito della “CarPaolo Martari
ta Giovani”, che rischiano di essere
2014 lo staff delle politiche giovanili accantonati o, quanto meno, non
(facente parte dell'Ufficio Servizio seguiti con la medesima attenzione.
Educativo al primo piano del Mu- Sul punto, ricordiamo che il nostro
nicipio) ha perso un altro tassello. comune ha aderito ad almeno due
L’educatore che seguiva specifica- protocolli in scadenza a fine 2014
mente diversi progetti in tema di (con la Provincia e con il circuito
politiche giovanili è stato infatti tra- Carta Giovani Intercomunale) in cui
sferito ad altro comune (certamen- si impegna a garantire standard adete su disposizione dell’Azienda Ulss guati di prestazioni e operatori per
22 ma con la condivisione/avallo, se l'accesso dei giovani a questo tipo
non addirittura richiesta, da parte di opportunità. Di qui la domanda
del Comune di Villafranca). Con il all’amministrazione: per sapere quarisultato che, fino ad eventuale sua le sia la volontà di riorganizzare gli
sostituzione, il servizio comunale uffici in modo che siano in grado di
ha perso una potenzialità di 24 ore accogliere e gestire le esigenze giosettimanali. Sino ad oggi (ricordia- vanili del territorio. Infine, ma non
mo però che l’interrogazione è del per ultimo, chiediamo conto di una
10 febbraio scorso!) nessuno sta somma (certo non molto rilevante
per il grande bilancio comunale, ma
significativa per i capitoli legati alle
politiche giovanili) impegnata per le
manifestazioni natalizie, senza che
siano in realtà stati attivati servizi di prevenzione sull’uso/abuso di
sostanze. Le politiche giovanili sono
un tema a noi molto caro e che, tra
l’altro, è stato sbandierato e dibattuto anche in campagna elettorale,
dove il ruolo dei giovani ha assunto
finalmente un peso importante anche sotto il profilo politico. I provvedimenti sinora assunti sembrano
contraddire gli annunci e gli impegni assunti verso i villafranchesi. Si
vuole destare l’attenzione su questa
materia e confidiamo che il sindaco
Faccioli, l'assessore Tacconi e tutta
la giunta possano rapidamente correggere la rotta intrapresa, facendo
seguire agli annunci dei fatti che
davvero rafforzino l’impegno verso
i giovani del nostro territorio, attribuendo la giusta importanza, anche
economica, al settore delle politiche
giovanili.
36
04 14
Succede a Villafranca
A cura di Diego Cordioli
Mezzogiorno in Famiglia a Villafranca
Villafranca
andato
è
in
stata
onda
Mezzogiorno in famiglia è un
programma di Michele Guardì
e di Anna Maria Flora, Massimo
Giacomazzi, Ivo Pagliarulo e Tonino Quinti. Conducono il programma che vede protagonisti i
comuni d'Italia, Amadeus, Laura
Barriales e Sergio Friscia con la
partecipazione di Paolo Fox. La
regia è di Michele Guardì. Il comune di Villafranca di Verona è
stato protagonista, insieme al Comune di Camerino, delle puntate
su
protagonista
Rai2
gli
scor si
del
15,
noto
16
marzo,
programma
22
e
televisivo,
23
marzo…
di “Mezzogiorno in Famiglia”, andate in onda sabato 15 e domenica 16 marzo, alle 11:30. Ospiti
della puntata: Stefano Masciarelli per Camerino e Francesca Fialdini per il comune di Villafranca di
Verona.Villafranca è riuscita a battere Camerino, che la precedente
settimana aveva vinto per la quarta settimana consecutiva. Le inviate del programma Silvia e Laura Squizzato erano a Villafranca di
Verona, mentre Roberta Gangeri
era a Camerino. Nelle due successive puntate di «Mezzogiorno
in Famiglia», andate in onda sabato 22 e domenica 23 marzo alle
11.30 su Rai2, Villafranca duellava
con Roseto degli Abruzzi (Teramo). Ospiti della puntata, erano
Francesca Fialdini per il Comune
di Villafranca, dove c’erano le inviate Silvia e Laura Squizzato, e Massimo Ciavarro per Roseto degli
Abruzzi, dove c’era anche l'inviata
Roberta Gangeri. In questa stagione, accanto ai nuovi giochi, hanno
debuttato le due mascotte del
programma, i due grandi e simpatici orsi di peluche Chichì e Cocò.
Per partecipare ai giochi da casa
(“La senti questa voce”; “Ma che
musica”; “Lui chi è…?” e “Il Personaggio Misterioso”) i telespettatori hanno potuto prenotarsi
all’inizio della puntata chiamando
il numero telefonico 894.433.
FOTO DI RENATO BEGNONI
"Mostra d’Arte Magnifica", edizione 2014
Lo scor so 8 Marzo, presso la Cantoria del Castello di Villafranca, è stata inaugurata una mostra
dedicata alla donna come musa ispiratrice dell’ar te . Numerosi ar tisti hanno aderito all’evento.
di Prof. Gianluigi Guarneri
La mostra era presentata da
Maria Cordioli, Assessore alla
cultura del Comune di Villafranca e dal Professor Gianluigi
Guarneri, critico d’Arte. Un attento e numeroso pubblico ha
ammirato i seguenti artisti: Alketa Alishaj con un volto femminile
inquieto ed interlocutorio che
racconta la donna come essere
angelico di fronte alle problematiche della società contemporanea.
Marianna Barugola con un’in-
terpretazione della donna in stile
Art Noveau dalla postura scultorea, fortemente simbolica. Claudio Caldana con sculture di busti
femminili ricoperte di mosaici dalle affascinanti valenze espressive.
Sergio Capellini con una superba
scultura dedicata alla Maternità e
alla Donna come Dea immaginifica. Ottavio Debenedetti con un
dipinto, su lastra metallica, raffigurante due occhi femminili, piangenti, dedicato alle madri dei caduti
sul lavoro nelle acciaierie. Vincenzo della Pietà con alcuni dipinti, dai
colori intensi, dedicati agli sguardi
delle donne come ninfe di un trasognato Parnaso. Giovanni Finardi
con sculture “gocciolate” di colore e dipinti al femminile dalla
pregnante e “guerriera”prestanza
fisica. Federica Finotti con dipinti
informali dedicati ai colori della
donna. Zeno Finotti con un elegante e raffinato busto femminile
in marmo bianco in stile prettamente purista. Annalisa Giacomelli
con dipinti iperrealisti dedicati al
mondo femminile contemporaneo e a una futuribile modernità.
Maurilio Giacomelli con un affascinante busto femminile di ciocco-
lato, essendo maestro pasticciere
e rappresentante della “Cake Art”.
Nicola Ghirotto con due sculture
femminili di grande fascino interpretativo e da tese ed arcuate linee forza. Ermanno Leso con suadenti sculture femminili di grande
pathos emotivo dalle sinusoidali
tensioni. Stefano Lonardi con dipinti che interpretano la donna
Dea del creato e della fecondità.
Luca Olivieri con numerose foto
sperimentative che raccontano la
donna, l’introspezione psicologica
del suo essere e del suo divenire.
Sergio Piyadi, giovanissimo artista,
che presenta sapienti e incantevoli disegni dedicati alla sfera
femminile di notevole fascino interpretativo. Roberto Pollio con
due piccole, eleganti, sculture in
bronzo dorato di raffinata ed
elegante fattura. Valentina Silvestri, organizzatrice, pittrice e Regina dell’evento, presentava un
interlocutorio dipinto, dedicato
alla figura femminile, dai cangianti “geometrismi” romantici.
Valter Tessari con un dipinto al
femminile dove risaltavano due
meravigliosi occhi blu, simbolo
di vita e di speranza.
Notizie dall’Arma
37
Attività della Compagnia Carabinieri di Villafranca
Criminalità: i Carabinieri rispondono
Gli interventi della Compagnia Carabinieri di Villafranca
Simulazione di reato e procurato allarme
Mozzecane: racconta ai Carabinieri di essere stata aggredita da sconosciuti che volevano
violentarla ma aveva inventato tutto per fare ingelosire l’ex fidanzato. Denunciata per
simulazione di reato e procurato allarme.
Alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri Di Villafranca, giungeva una richiesta di immediato soccorso
per una violenza sessuale a seguito di aggressione a Mozzecane, presso i giardini pubblici di Via Bachelet. Sul
posto giungevano i Militari del Nucleo Radiomobile che trovavano, in lacrime, coi vestiti sporchi di fango, una
ragazza 25nne ed accanto, ad assisterla, il suo ex fidanzato, Quest’ultimo, avvisato da lei ed appena giunto per
prestarle i primi soccorsi.
Ai Militari la ragazza raccontava che poco prima era scesa da casa per andare a comprare le sigarette presso
un distributore automatico. Ad un certo punto aveva notato una Bmw di colore scuro con a bordo quattro
giovani individui, da lei indicati come appartenenti ad etnia dell’est Europa. Nonostante il tentativo della ragazza
di ignorarli e di allontanarsi, giunta all’altezza dei giardini di via Bachelet, la Bmw si sarebbe fermata e dalla stessa
sarebbe sceso uno dei quattro che l'avrebbe aggredita, immobilizzandola e tentando di violentarla. Solo grazie
alle urla della ragazza e a seguito di un calcio sferrato all’aggressore dalla stessa, quest’ultima sarebbe riuscita a fuggire e ad avvisare telefonicamente l’ex fidanzato, anche lui residente a
Mozzecane. Sentito il racconto, i Carabinieri diramavano immediatamente le ricerche dei presunti aggressori; nei minuti successivi tuttavia, alla richiesta dei Militari di ripetere il racconto
e fornire ulteriori dettagli, la ragazza cadeva in alcune contraddizioni; a quel punto, i Carabinieri riferivano alla stessa che a breve avrebbero fatto il giro del quartiere per poter visionare le
riprese video di eventuali telecamere di sorveglianza. Solo a quel punto, verosimilmente immaginando le conseguenze, la giovane cessava con la messinscena e confessava di aver inventato
tutta la storia dell’aggressione con il solo scopo di attirare l’attenzione dell’ex fidanzato (anche lui ignaro dell’invenzione della storia). Poco dopo, “chiuso il sipario” su quella che doveva
essere una grave aggressione con violenza sessuale, si passava alla denuncia della ragazza alla Procura della Repubblica per simulazione di reato e procurato allarme.
Sospeso un laboratorio
tessile cinese
A Trevenzuolo, dopo un controllo di un laboratorio tessile cinese, sono state elevate 38
sanzioni per 236.000 euro ed è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività.
E' stato eseguito nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorsi a Trevenzuolo (Vr) uno dei controlli disposti nel territorio
della Compagnia di Villafranca nei confronti dei laboratori tessili; ad operare sono stati una decina di Carabinieri
del Comando stazione di Isola della Scala, unitamente ai militari del nucleo ispettorato lavoro, con il rinforzo di
quelli del Comando stazione di Castel D’Azzano. Il laboratorio oggetto della verifica, gestito da cittadini cinesi,
è situato in via Cesare Battisti, nella frazione di Roncolevà. L’intervento è scattato il 3 marzo, quando i militari,
evitando l’ingresso principale (per scongiurare fughe, data la vicinanza del capannone all’aperta campagna), hanno
aggirato il laboratorio, entrando utilizzando il passaggio della vicina scuola materna.
Sono stati sorpresi intenti al lavoro una decina di operai di nazionalità cinese. Nel corso delle verifiche, sono
state elevate complessivamente 38 sanzioni per euro 236.000 circa ed è stata disposta l’immediata sospensione
dell’attività. Ad essere violate, numerose prescrizioni della normativa sul lavoro (utilizzo di manodopera
irregolare superiore al 20%, omessa sorveglianza e formazione del personale, omessa redazione del documento
di valutazione dei rischi).
Nel corso delle operazioni di identificazione sono emersi tre casi di irregolarità relativamente alla documentazione
per la permanenza nel territorio nazionale: per uno di questi cittadini cinesi, è scattata la misura dell’espulsione
e lo scorso 4 marzo è stato accompagnato al centro di espulsione di Torino. Oltre alle 38 sanzioni, l’impiego
di manodopera clandestina comportava per la titolare cinese, L.H., classe 1967, la denuncia alla Procura della
Repubblica. Sono in corso ulteriori accertamenti circa la regolarità dell’uso del capannone.
Tentata estorsione ad un imprenditore
Un arresto e quattro denunciati dopo quattro mesi di indagini scaturite a seguito di una tentata estorsione ai danni di un imprenditore villafranchese.
La fase conclusiva dell’operazione, è avvenuta grazie ad una serie di perquisizioni locali e personali condotte da una ventina di Carabinieri della Compagnia di Villafranca supportati dalle
unità cinofile dell’Arma giunte da Padova. Al termine, quattro sono stati i soggetti denunciati per tentata estorsione aggravata, ritenuti i materiali esecutori; un quinto soggetto, considerato
un fiancheggiatore, è finito in manette in quanto a casa sua sono state trovate e sequestrate due pistole, una giocattolo ma senza il previsto tappo rosso e riproducente una delle armi in
dotazione alle forze di Polizia mentre la seconda, una pistola semiautomatica, era vera e funzionante.
Marijuana: arrestato un ragazzo
Isola della Scala: sorpreso a nascondere marijuana in casa, operaio di 22 anni arrestato dai Carabinieri.
Sono durati pochi giorni gli accertamenti investigativi dei Carabinieri di Isola della Scala che hanno tratto in arresto per possesso di marijuana, L.R., 22nne, operaio. Sulla base di alcune
segnalazioni confidenziali giunte pochi giorni prima ai militari, il ragazzo era ritenuto responsabile di un giro di droga, in quanto fornitore di alcuni giovani della zona. Si è giunti così alla
perquisizione dell’abitazione del giovane, dove viveva con i genitori (risultati completamente estranei all’attività). Nel corso dell’operazione, sono stati recuperati 30 grammi di marijuana,
nascosti in un’intercapedine tra la parete e uno specchio. Sono stati recuperati e sequestrati anche un bilancino e 200 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio. Per il giovane
sono scattate le manette in flagranza di reato per illecito possesso di stupefacenti.
I coscritti e la visita di leva
Care amiche, cari amici, in un articolo pubblicato di recente (quello su “Patrisio”),
per essermi eccessivamente dilungato nello scritto, non ci fu lo spazio per la relativa
foto; poco male perché riproponendola ora (“Bigi Patrisio” nella foto dei coscritti della classe del’21 di Rosegaferro è il quarto in alto da sinistra) ho l’occasione
di raccontarvi della visita di leva, nella “Villafranca de na' 'olta”. Prima però, vista
l’attualità dell’argomento, perché anche le Forze Armate sono investite dal grido:
“tagli chi può”, permettetemi in merito un cenno storico. Nella preistoria la difesa
dei primi villaggi era compito di tutti i maschi della comunità. Poi quando questi
diventarono molto numerosi si ebbe la necessità di scegliere quelli più adatti allo
scopo, per prestanza fisica, coraggio o abilità. Nel contempo furono anche stabilite
le modalità della loro “scelta”, del loro sostentamento e della durata del loro impiego. Già nell’Antica Grecia, ogni città costituì il proprio esercito. Le regole delle città erano alquanto simili: vi potevano accedere “volontariamente” solo i cittadini liberi che dovevano provvedere in proprio a vitto ed armamento, il servizio era permanente e la paga era il
bottino di guerra che veniva diviso in proporzione al grado. Con l’aumentare della ricchezza le città passarono ad eserciti di mercenari la
cui paga era prestabilita in denaro, “soldi” da cui il nome “soldati”. Nei primi anni anche l’esercito romano era formato solo dai cittadini
liberi che si arruolavano volontariamente e dovevano armarsi e sostenersi. Il servizio era temporaneo (si fa per dire visto che durava 10
anni in cavalleria e 16 anni in fanteria). Poi dal tempo dell’impero l’esercito, gradualmente ma inesorabilmente divenne composto quasi
esclusivamente da mercenari stranieri disposti sì ad uccidere per denaro ma in genere poco propensi a morire per esso. Stessa storia nel
Medioevo. Nel “Risorgimento”, nello stato Sabaudo, la circoscrizione obbligatoria (anche se in alcuni degli Stati Preunitari era già adottata), ufficialmente fu introdotta nel 1854. Poi con l’Unità d’Italia, fu estesa prima al Regno e poi alla Repubblica. E poiché il principio di
obbligatorietà del servizio militare è tuttora previsto dalla costituzione (articolo 52) il servizio militare (la naja) ad oggi (dal primo gennaio
2005), è solo sospeso. Ma torniamo ai coscritti e cioè gli iscritti nella stessa lista e alla visita di idoneità. La lista di leva era tenuta sempre
ben aggiornata da ciascun Comune e così accadeva che nella “Villafranca de ‘na 'olta” a tutti i maschi del paese nati nell’anno arrivasse la
chiamata alla visita di leva.Tre giorni considerati a tutti gli effetti l’ingresso dei giovani nel mondo degli adulti. Per molti erano i primi giorni
da “indipendenti” (dalla famiglia) della loro vita e per tutti erano tre giorni di festa. Giovani di ogni estrazione sociale, dagli analfabeti e
poveri “famei” che altro non conoscevano che il lavoro dei campi ai (pochi) più agiati studenti figli della borghesia: tutti, forse per la prima
volta insieme, davanti alla Commissione Esaminatrice. Fino alla classe del ‘39 la visita di leva era effettuata. A Villafranca (anche per i comuni limitrofi) nel grande locale del primo piano del Comune, ( dove ci celebravano pure i processi) alla presenza anche del Sindaco o del
Segretario Comunale. Successivamente le autorità locali furono esentate
dal parteciparvi e la visita venne spostata a Verona, prima presso la sede
del Distretto Militare in via XX Settembre e poi alla caserma Martini. Il
bello però non era non era certamente la visita di leva in sé stessa ma il
prima e il dopo. Le disponibilità non erano certo quelle di oggi ed allora
tutti i coscritti tassandosi (chi più chi meno a seconda delle diponibilità)
raccoglievano la somma necessaria per l’evento. Era tradizione che alla
visita ci si doveva presentare tutti con il fazzoletto tricolore al collo e
con almeno la stessa “bustina con fronzolo”. Per “la mobilità” occorreva
avere la disponibilità di un carro e del relativo cavallo (dopo la guerra
sostituito dal “Landini”) ma per questo qualche “buon anima” si trovava
sempre. Per “fornire” (addobbare) il carro non mancavano in giro canne
di bambù, frasche e fiori, ben lo sapevano i proprietari di orti e giardini
dell’epoca che talvolta al mattino se li trovavano “spogliati” ma tant’è: ai
coscritti era permesso questo ed altro. Non poteva mancare sul carro
la musica, con pochi soldi si aveva a diposizione una fisarmonica e fisarmonicista, (tra i più noti Sergio Lonardi detto “el Gambal”ed il mio carissimo amico Bruno Furlan) e l'indispensabile damigiana di vino. In
genere la visita impegnava non più di un paio di mattine e poi bisognava attendere, al terzo giorno, il “verdetto finale”; abile e arruolato,
o rivedibile (da rivedere l’anno successivo) o riformato che allora (sia in era fascista ma anche dopo) era quanto meno uno smacco tanto
che si recitava “ci no’ l’è bon par el Re no’ l’è bon g’anca par la Regina” intendendo che chi non era buono per il servizio militare non era
buono neanche per le donne. La prima mattina era il momento più difficile, stavano davanti alla commissione, tutti in fila nudi e non senza
qualche imbarazzo e resistenza a spogliarsi. Allora, quando i bambini li portava la cicogna, e delle “cose della vita" non se ne parlava di certo
in pubblico, i ragazzi non erano proprio abituati a mostrare agli altri i propri “attributi” esponendosi così ad inevitabili “confronti e “sfottò”.
Ma poi dal pomeriggio sino a tarda ora, andavano tutti sul carro in giro per contrade e paesi vicini a bere e far festa tra, scherzi e prove di
coraggio come quella di estrarre a sorte, con la tradizionale paglia più corta, chi dovesse scendere in un pozzo a recuperare il secchio che
intenzionalmente vi era stato gettato. Poteva anche capitare che per la strada, nell’euforia generale, qualche sola malcapitata “giovinotta”
fosse, pur blandamente, “palpeggiata”. L’ultima sera poi, per i più irriducibili, era d’obbligo una “puntata” in una casa chiusa, “ma a Mantoa
però parché a Verona gh’era el pericolo de ‘ncontrar qualcun che se conose e che dopo el le conta en giro”. Come se la cosa dovesse
rimanere un segreto quando poi erano loro i primi a vantarsene. L’era la “Villafranca de ‘na 'olta” quando il senso del dovere era radicato
e forte almeno quanto la voglia di divertirsi. Alla prossima.
Rico Bresaola
IperFamila di Dossobuono - via Borgobello
PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE DI VILLAFRANCA
Municipio di Villafranca - corso Garibaldi, 24
Municipio di Dossobuono - Via Europa, 28
Distretto A.S.L.22 - via Ospedale, 5
Casa di Riposo “Morelli-Bugna” - via Rinaldo da Villafranca, 16
- via Marconi, 18
Staz. di servizio AGIP di Bernabeni - via Mantova
IperFamila di Dossobuono - via Borgobello
Stazioni FS di Villafranca di Verona
MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6
Liceo Enrico Medi - via Magenta, 9
Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2
Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9
Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1
Piscine Comunali - via Olimpia, 1
Edicole di Villafranca centro
Edicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo
NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE IN PROVINCIADI VERONA
Sona
Negrar
Bussolengo
Custoza
Sommacampagna
Castelnuovo
Comune
Tabacchi e giornali
Comune
Comune
Sede ULSS 22
Ospedale Rep. Ortopedia
Centro Comm. Ramonda
Centro Comm. Auchan
Centro Comm.
Via G. Logo - Comune C.tro Sociale
via Urbani III - Negozio Cornici
Comune
Via G. Matteotti - Asl Guardia medica
Comune
P.zza Libertà 4 - Biblioteca Comunale
Comune
Comune
Comune
Comune
Ospedale
Comune
Ospedale
Comune
Comune
Ospedale
Ospedale
La Grande Mela
Comune
San Giovanni Lup.
Bovolone
Buttapietra
Isola D.S
Peschiera
Caprino
Valeggio s/M
Malcesine
Lugagnano di Sona
NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE A VERONA
Ponte Catena
Saval
Chievo
Borgo Nuovo
Borgo Milano
Stadio
San Massimo
Santa Lucia
Golosine
Borgo Roma
Borgo Venezia
Corte Pancaldo - Galleria
Via Marin Faliero 47 - Centro Comm. Farmacia
Via Berardi, 80 - Bar La Pantalona
Via Fava 2/B - CEMS -Centro Analisi
Via Puglie 24 - Poliambulatori Santa
Via Agrigento, 25 - La Bottega Del Pane
Via F.lli Cervi - Banca
Via F.lli Cervi - Comune
Via S. Marco 55 - Tabacchi e Giornali
Via Col. Galliano - Piscine Comunali
Via Negrelli, 65 - Prodet
Via Trainotti 5 - Fondazione Bentegodi
Palazzina Masprone
Via Sogare, 3 - 3a Circoscrizione
Via Trevisani - Farmacia
Via Trevisani Antichi Sapori
Via Urbani III - Negozio Cornici
Via Urbani III - La Spiga D’oro
Via Romagnoli - Centro Profumi
Piazza Risorgimento - Supermercato Vivo
Via Girardi, 11 - Pasticceria Olmo
Via Villafranca - A&O
Via Tevere 38 - 4a Circoscrizione
Via Tanaro 28 - Centro Sportivo
Via Pò, 8 - Cartoleria Martini
Via Prina, 2 - Gelateria Oasi
Via Prina 23 Zampieri
Via Prina 11 - Bar Coco Loco
Via Golosine, 29 - Tielle
Via Murari Bra, 55 - Fresco Mio
Via Murari Bra, 36 a - Tabacchi Ricevitoria
Strada Le Grazie, 15 - Università Scienze Matematiche
Strada Le Grazie, 3 - Piscine Le Grazie
Strada Le Grazie, 15 - Università Informatica
Strada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e Chirurgia
Piazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - Ortofrutta
Piazza Zara, 24 - Negozio del Buon Gusto
Via Bozzini - Galleria Ospedale
Via Bozzini, 3 - Bar Giusy
Via Bozzini, 11 - La valle degli Orti
Via Polidore - Cafè del Sol
Via San Giacomo 68 - Tabaccheria
Via Benedetti 77 - 5a Circoscrizione
Ospedale
Via Zagata, 2 - 6a Circoscrizione
Via Zagata - Centro Tommasoli
Via Betteloni 51 - Pescheria
Via Fincato 34 - Agip
Via Fincato 142 Basso Acquar
Via Avesani - Distributore Metano
Via Avesani, 31 - AMIA
Veronetta
Via S.Francesco, 20 - Biblioteca Frinzi
Via S.Francesco, 22 - Università Lettere e Lingue
Via C. Montanari, 9 - Università di Giurisprudenza
Porto S. Pancrazio
Lungadige Galtarossa - Acque Veronesi
Lungadige Galtarossa - AGSM
Cittadella
Via
Franceschine, 10 Provinciali
Corte Zanconati - Tribunale
Corso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A.
Piazza Renato Simoni, 4 - Alpigusto
Via della Valverde, 46 - SIGMA
Via Marconi - Parrucchiere
Porta Nuova
Stazione
ITIS Marconi
Centro Storico
Via Cappello, 43 - Biblioteca Civica
Piazza Duomo, 13 - Biblioteca Capitolare
Corso Cavour, 6 - INAIL
Via Costa, 5 - Libreria Giuridica
Piazza Muro Galieno - 1a Circoscrizione
Ponte Crencano
Via Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro Commerciale
Via Fogazzaro, 3 - Biblioteca
Via Santini, 5 - Centro Polis. Avesani
Via Tommaseo, 20 - Cartoleria Idealandia
Via Mameli, 152 - Parafarmacia Viver Bene
Via Osoppo - Banca Unicredit
Quinzano
Via Nuiva - Comune
Borgo Trento
Piazza Vitt.Veneto, 22 - Farmacia Martari
Ospedale
Verona
Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l.
Via Sansovino, 23/a - Bar Micky
Via Paladio, 31 - Bar Palladio
Via Palladio, 74 - Corner Caffè
Via Palladio, 42 - Edicola Palladio
Corso Milano, 78/a - Esso Centro C.P.
Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c.
Via Albere, 58/c - Maurizio Acconciature
Via Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio Agip
Parona
Via Brennero, 10 - Comune
Piazza del Porto - Bar La Voglia Matta
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