w w w. i l g i o r n a l e d e i v e ro n e s i . i t R e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 2 9 8 4 / 1 2 APRILE 2014 - ANNO II Verona continua ad avere fiducia La fiducia è la parola chiave individuata anche dal Presidente della Provincia Giovanni Miozzi: fiducia nelle amministrazioni pubbliche e nel loro operato, ma anche nei cittadini e nella collettività. L’ E D I TO R I A L E di Diego Cordioli Verona si fida di voi Verona si fida e la fiducia, insieme alla parola proposta nello scorso numero del giornale, speranza, sono non soltanto due parole, ma la sintesi di un’intenzione e di un atteggiamento positivi, utili per poter affrontare qualunque situazione. Come suggerisce anche l’intervista al Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi. La fiducia donata ha però anche un’altra faccia: non rappresenta una presa di posizione ingenua e illusa, ma mira a stabilire, per la controparte, anche l’assunzione di una responsabilità, di una serietà e di un impegno sempre maggiori. Se vediamo il premier Renzi con le mani in tasca, quindi, non allarmiamoci: le tasche non sono le nostre e possiamo continuare a sperare che non se ne starà, per quanto riguarda l’operato politico, con le mani in tasca. Le elezioni amministrative si avvicinano: noi vogliamo dare fiducia anche a quell’attore sociale che purtroppo spesso passa ancora in secondo piano e non beneficia sempre delle stesse opportunità maschili: il mondo femminile, che grazie anche all’introduzione della doppia preferenza di genere, saprà dar voce alle proprie istanze e ai bisogni collettivi. Lo facciamo dando la parola a Simonetta Tregnago, Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità. Verona è una città che storicamente registra una forte presenza militare: anche alle Forze armate e alle loro funzioni di controllo dell’ordine pubblico, ma anche di supporto e sussidio in caso di emergenza, è giusto che vada la nostra fiducia. Come alle istituzioni scolastiche e a quell’Europa che sembra avere in cantiere sempre maggiori opportunità, per i giovani ma non solo. In un momento di generale rassegnazione e rabbia, la fiducia diventa una sfida prosegue a pag. 3 LASCIATEMI DIRE Il Premier Renzi: le mani in tasca REGIONE VENETO GIUSTIZIA & LEGALITÀ La comunicazione politica al femminile La presenza militare a Verona articolo a pag. 4 SCUOLA & ISTRUZIONE Le politiche giovanili dell'Unione Europea articolo a pag. 12 articolo a pag. 5 articolo a pagg. 10 - 11 CULTURA VERONA FIERE La poesia di Araidi parla arabo ed ebraico Vinitaly è giunto alla sua 48^ edizione articolo a pag. 14 articolo a pag. 18 2 04 14 Primo Piano A cura di Diego Cordioli L' intervista al Presidente della Provincia Miozzi Quali sono le priorità nell'agenda dell'amministrazione? Ce le r i ve l a il Presidente d e l l a P r ov i n c i a d i Ve r o n a , G i ov a n n i M i o z z i , i n c a r i c a a l Pa l a z zo S c a l i g e r o d a l g i u g n o 2 0 0 9 . niziativa di 'FormaVeneto', per ottenere una legge regionale sulla formazione professionale. Infine, abbiamo aperto tanti tavoli aziendali per gestire gli stati di crisi e difendere i posti di lavoro”. Quali progetti sono stati attivati a favore dei giovani? “Tra i progetti destinati ai giovani, mi preme ricordare '50 Giovani Talenti per Verona', iniziativa in rete con Confindustria, che valorizza la meritocrazia per arginare la 'fuga di cervelli', stanziando fondi per l'inserimento in azienda di 50 ragazzi. Inoltre, ci sono stati anche i contributi alle imprese, promossi dal Ministero con il programma 'Incentivi per le assunzioni con contratto di apprendistato', per l'impiego di giovani disoccupati o inoccupati”. Oltre alle giovani leve, quali altre categorie sociali sono state prese in considerazione? “Molto abbiamo fatto per i la- di Mirella Gobbi Dopo quasi cinque anni di mandato è tempo di bilanci per la sua amministrazione. In questi anni, la Provincia si è distinta per l'attivazione di un numero crescente di progetti mirati ad affrontare le principali criticità del difficile momento di recessione economica. Sentiamo, dunque, dal rappresentante della Provincia, quali sono state le azioni sviluppate a vantaggio dei cittadini. Cominciamo, Presidente Miozzi, dalle priorità nella sua agenda amministrativa. “Le priorità nell'agenda della mia amministrazione sono state quelle legate allo sviluppo economico del territorio. La Provincia di Verona ha avviato una lunga serie di iniziative, che spaziano dalle infrastrutture agli interventi in difesa dell'occupazione; dalla riduzione del debito pubblico fino alla tutela e valorizzazione del settore primario”. Cosa intende per “abbattimento del debito pubblico”? “Negli ultimi quattro anni e mezzo, si è più che dimezzato il debito della Provincia, che è sceso del 60,34%. Una performance di tutto rispetto. La Provincia di Verona è l'unica in Italia ad aver raggiunto questo obiettivo, amministrando con l'ottica del 'buon padre di famiglia'. Siamo riusciti a ridurre il debito da 190 a 75 milioni di euro, senza perdere di vista i bisogni dei cittadini”. Come è stato possibile ridurre il debito di questa misura? “Il risparmio è stato ottenuto mettendo in dismissione le società partecipate con deficit gestionali, uscendo da 11 realtà che producevano perdite. Inoltre, abbiamo lavorato seguendo la logica del 'mattone su mattone', ogni assessore ha attuato una profonda razionalizzazione della spesa e dei costi, con un lavoro oculato e trasparente”. Ha parlato di futuro e di crisi. Come avete agito per favorire la ripresa del settore lavoro? “La Provincia ha intrapreso, in questi anni, una serie di iniziative legate al mercato del lavoro. Per arginare la difficile congiuntura economica e assicurare ai cittadini un aiuto concreto, l'amministrazione ha agito tempestivamente, ricorrendo a due concetti chiave: la difesa dell'occupazione e l'innovazione nei piani di intervento”. In concreto, come avete fronteggiato la disoccu- pazione, e con quali risultati? “Abbiamo agito in supporto di lavoratori e aziende in difficoltà. Esiti importanti sono scaturiti dal reinserimento lavorativo delle categorie più deboli, come ultra 50enni, disoccupati di lungo corso e a bassa scolarità. È stato perciò attivato, grazie ad un importante finanziamento di Fondazione Cariverona, il progetto 'Percorsi per lavoratori svantaggiati'. Inoltre, siamo stati i primi in Italia a istituire, dopo la legge Biagi, l'Agenzia Sociale Lavoro&Società. Nel 2013 la Provincia è intervenuta, con l'i- voratori in cassa integrazione. Abbiamo siglato, con i maggiori istituti bancari veneti, la nuova convenzione per estendere ad altri lavoratori in cassa integrazione le possibilità offerte dalla 'Anticipazione Sociale', il progetto che dal 2009 ha permesso di anticipare gli stipendi sen- 3 Primo Piano A cura di Diego Cordioli continua da pag. 1 e un’arma propositiva contro ogni conflitto. Ce lo insegna anche la poesia di Naim Araidi, che dà forma ad una pace e ad una fiducia reciproca possibili, nel tormentato Medioriente da decenni lacerato dal conflitto arabo-israeliano. Cogliamo poi l'occasione di un evento enogastronomico tra i più importanti nella nostra provincia, Vinitaly, per rinnovare la fiducia nelle nostre strutture fieristiche.Anche noi, d'altro canto, meritiamo fiducia, tanto che anche la Comunità del Garda, ha deciso di sceglierci come organo di comunicazione della sponda veronese, per comunicare le sue iniziative rivolte a quel territorio gardesano a noi così prossimo e sempre più vicino. za interessi, coprendo i 5 mesi che passano dall'autorizzazione della cassa alla retribuzione effettiva. È stato poi sottoscritto un protocollo d'intesa per l'erogazione di prestiti d'onore per lavoratori in difficoltà. Mentre il progetto 'Banca della Speranza' è stato creato per accompagnare i lavoratori a rischio in un percorso di reinserimento sociale e produttivo. Ricordo infine la firma dell'accordo operativo per il ricollocamento di 30 lavoratori del settore edile”. Qual è stata la “mossa vincente” per dar vita a progetti così impegnativi e onerosi? “Il lavoro di rete, senza alcun dubbio. Iniziative come queste nascono dalla stretta collaborazione tra politica, mondo imprenditoriale e banche”. Quali altri obiettivi avete perseguito in questi anni? “La creazione di nuove infrastrutture e il potenziamento di quelle già esistenti. Si tratta di una mossa strategica a sostegno dell'economia, ricordando che Verona rappresenta uno snodo viabilistico di primo piano a livello nazionale. L'incrocio di due corridoi - stradale e ferroviario - lungo le direttrici nord-sud e est-ovest è, infatti, una caratteristica unica per l'Italia, che appartiene solo alla città scaligera”. Cosa è stato fatto per sfruttare tale vantaggio? “Si sono favoriti i lavori dell'Alta velocità lungo il Corridoio I Berlino-Palermo, che è attualmente quello in più avanzata fase di costruzione fra i 10 finanziati dall'Unione Europea. Procedono i lavori per la Galleria di Base del Brennero, e in parallelo gli enti locali stanno facendo le progettazioni dei tracciati ferroviari. A Verona si sta lavorando per risolvere i problemi in Val d'Adige e nell'attraversamento cittadino. Prosegue poi l'impegno per la Tibre, per collegare Verona al Mar Tirreno. Si è inoltre pensato al collegamento con l'Adriatico, favorendo la realizzazione dell'autostrada Nogara-mare, ed è stato firmato l'accordo con l'Autostrada del Brennero per 35 milioni di euro, 20 dei quali destinati alla Media- na, altra arteria di collegamento veloce nella pianura veronese”. Come avete sostenuto, invece, l'altro grande comparto veronese, quello dell'agroalimentare? “Abbiamo sempre sostenuto il connubio tra qualità della produzione agroalimentare e l'unicità del territorio, perché riteniamo che salvaguardare le nostre tipicità sia il miglior antidoto alla globalizzazione, nonché l'unico modo per valorizza- re, come meritano, prodotti e produttori. Un obiettivo che la Provincia ha perseguito in questi anni, operando parallelamente sul fronte della divulgazione di corrette abitudini alimentari. Il tutto è stato svolto sempre in stretta collaborazione con i diversi Consorzi di Tutela”. Concludiamo, presidente Miozzi, con una riflessione. Se dovesse indicare una parola chiave per il lavoro di questi anni, quale sarebbe? “La fiducia. Lo sforzo dell'istituzione è stato quello di restituire fiducia ai cittadini nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Questo quinquennio ha visto una crisi economica complessa; un crollo di credibilità nella politica e nella sua capacità di rispondere alle reali esigenze del Paese. La necessità di un punto di riferimento, che dia serenità per il futuro, rimane ora quanto mai viva e la Provincia ha sempre agito in questa direzione”. 4 Lasciatemi Dire 04 14 A cura dell'avv. di Diego Aventino Cordioli Frau Il premier Matteo Renzi: le mani in tasca M o l t i c o m m e n t a t o r i , p a r l a m e n t a r i , g i o r n a l i s t i , o s s e r v a t o r i v a r i , h a n n o c r i t i c a t o, a l c u n i s e ve r a m e n t e , i l nu ovo P r e s i d e n t e d e l C o n s i g l i o R e n z i p e r c h é , p a r l a n d o, o g n i t a n t o m e t t e v a l e m a n i i n t a s c a . . . dell’avv. Aventino Frau I cittadini più attenti erano invece rassicurati. In confronto a tanti predecessori Renzi le mani le metteva nelle sue tasche. È una novità non da poco, dopo aver sentito le mani del potere e dello spreco nelle nostre. Si può dedurre che il Senato, che si è sentito dire un garbato De profundis, non ha apprezzato la forma troppo garibaldina (dimenticando che anche Garibaldi è stato parlamentare) e la sostanza considerata poco credibile. Come se i discorsi di parecchi predecessori siano stati concreti, d’immediata attuazione, credibili in toto. Si è confermato CONOSCERE come la politica sia invecchiata, legata più ai riti che alla sostanza di una situazione drammatica, e che, pur comprendendo la propria totale debolezza, insista nel credere potenti e protettrici le mura del palazzo. In verità però, come nella fiaba di Andersen, il re è nudo anche se si finge di non vederlo così ed è più vera l’esclamazione di un bimbo, ingenuo e inesperto, che non l’affermazione dei paludati notabili. Il giovane Presidente è stato anche criticato per aver parlato a braccio, con le inevitabili imprecisioni, esitazioni, improvvisazioni. Era meglio scrivere (o far scrivere), essere precisi, usare parole false ma misurate, inoffensive. Negli anni ’50 vi era, negli Stati Uniti, un vescovo che era un grande oratore, monsignor Fulton Sheen, che parlava a braccio e veniva ascoltato con grande interesse da tantissima gente. Gli chiesero come faceva a ricordarsi tutto, a non leggere i suoi discorsi. Rispose: “come posso pretendere che gli altri si ricordino i miei argomenti se non li ricordo neppure io?”. Certo, i critici grillini non possono INNOVARE TESSERATI! www.culturaelegalita.com CERCA venditore/venditrice SPAZI PUBBLICITARI SU CARTA E WEB Per Verona e Provincia Si richiede: buona capacità nei rapporti interpersonali autonomia e responsabilità - automunito minima esperienza di vendita MINIMO GARANTITO + PROVVIGIONI Inviare Curriculum Vitae a: [email protected] apprezzare, abituati come sono agli ordini via Twitter del loro capo. A noi pare invece che in quel discorso, fatto al popolo italiano e non solo all’aula del Senato, vi sia molto di nuovo, ma qualcosa anche di antico: quando l’aula vedeva i dibattiti e i confronti, era animata da passione politica, viveva i traumi del paese come propri. Erano generazioni politiche diverse, con De Gasperi e Togliatti, con Fanfani, Moro e Berlinguer. Con la morte di questi ultimi e con la crisi morale del Paese, molto è cambiato. E molto cambia ora, dopo tre decenni di dantesca “morta gora”, di forme rispettate (ma ne siamo sicuri?), di cravatte e doppiopetto, di ricchezza crescente per pochi e miseria crescente per molti. Nessuno ignora i vincoli della situazione politica con una alleanza innaturale e a termine, della situazione economica condizionata da patti e impegni costituiti nel tempo, di un’Europa divenuta matrigna soprattutto per i figli indisciplinati e spendaccioni. Però i popoli non si possono punire eccessivamente, non si può offendere la sovranità degli Stati anche se mal governati. Quando, nonostante la vittoria nella prima guerra mondiale, non si capirono a livello internaziona- le i problemi dell’Italia, si favorì la nascita del fascismo. Quando la Francia volle eccessivamente punire la Germania, si crearono le basi del nazismo e i francesi videro le truppe tedesche sfilare a Parigi, sotto l’arco di trionfo. La pace, interna ed internazionale, si basa anche e sopratutto sulla giustizia, così come è percepita, sul progresso economico, sulla vita comune, anche sul, pur relativo, benessere. Ora ci troviamo di fronte ai drammi di una guerra economica, non tra Stati ma tra poteri: i popoli devono combattere contro un nuovo capitalismo, nascosto dietro a un presunto liberalismo, che è invece tutt’altra cosa. Ci troviamo anche di fronte a nuovi poteri, le burocrazie dello Stato, delle corporazioni, dei sindacati, dei partiti, delle banche.Tutti insieme alleati, forse inconsapevolmente, contro la democrazia. I grandi cambiamenti, le mutazioni sociali, economiche, culturali devono essere affrontati da chi le vive più direttamente e le può capire di più. I giovani, quelli bravi, coraggiosi, capaci hanno questo compito e, pur rimanendo tutti noi vigili e critici, dobbiamo dare loro fiducia, anche perché le generazioni precedenti hanno fallito. Per questo ci pare che, in man- canza di certezze, di alternative reali, dobbiamo respingere le illusioni e affidarci alla ragionevole speranza. Di fronte a tanta vecchiaia, e lo si dice con grande rispetto per chi lo merita, non c’è che da guardare avanti: oltre la vecchiaia dei post comunisti, sempre all'inutile ricerca di qualcosa di sinistra; oltre lo schematismo di chi dimentica che comunismo e fascismo in Italia sono morti da tempo e i residui di essi occupano, minoritariamente altri spazi peraltro esigui; oltre la vecchiaia, un po’ fascistoide, qualunquista e senza proposta di Grillo; oltre quella di Berlusconi che tanto ha fatto invano sperare in un periodo lungo quanto tutto il fascismo. La delusione, la crisi economica, il malessere morale, la caduta degli ideali uccidono la fiducia dei cittadini, li indeboliscono, tolgono loro anche la speranza. Se, in questo contesto, qualcuno lascia intravedere una volontà, un coraggio, l’ambizione di affrontare il ciclope che ci vuole annientare, cerchiamo di sperare insieme. Se lo vincerà in una immane e pericolosa lotta o usando un bastone per accecarlo non ci importa. Come non ci importa se ci racconta le sue idee, il suo programma, la sua stessa speranza con le mani in tasca. Regione Veneto 5 A cura di Simonetta Tregnago La comunicazione politica al femminile Alle prossime elezioni amministrative, 345 Comuni veneti andranno al voto: per la prima volta con attenzione alla rappresentanza di genere. È stato organanizzato un ciclo di incontri per le donne che vogliono impegnarsi in politica. I sette incontri del corso di formazione sulla comunicazione politica, a partecipazione gratuita, erano rivolti a tutti, con particolare attenzione alle donne che desiderano impegnarsi in politica. Lo scopo è quello di fornire strumenti e modelli di riferimento grazie a interventi e workshop tenuti da esperti in comunicazione e relazioni pubbliche. Il ciclo di appuntamenti, che si sta svolgendo nella Sala Conferenze del Palazzo della Regione di Venezia (Fondamenta S. Lucia 23 – Cannaregio), aperto lo scorso 3 marzo, terminerà il 16 aprile. L'iniziativa rientra nel nuovo programma di attività della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto e mira a ridurre il gap tra rappresentanza femminile e maschile nelle istituzioni. In 345 Comuni veneti il maggio prossimo ci saranno le elezioni amministrative; in molti si voterà per la prima volta con il sistema della doppia preferenza di genere, importante novità introdotta dalla legge 215 del 23 novembre 2012. Per quanto riguarda la Provincia di Verona si voterà in 52 Comuni, di cui 18, tra cui spiccano per dimensioni: Legnago, Negrar, San Bonifacio e Pescantina, con più di 15 mila abitanti. Nei comuni sopra i 5.000 abitanti ci sarà la possibilità di esprimere il proprio voto a due candidati della stessa lista, una donna e un uomo (doppia preferenza di genere). La partecipazione al corso è molto attenta e attiva, tra le persone iscritte ci sono amministratrici e amministratori locali già eletti, candidati alle prossime amministrative e persone attive nel volontariato e nelle associazioni, che desiderano approfondire le competenze e le capacità comunicative. Per dare maggiore supporto alle donne che desiderano candidarsi (grazie alla sopracitata legge) Simonetta Tregnago, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto e per fornire strumenti efficaci affinché possano presentarsi in maniera convincente ed efficace all’elettorato, l'iniziativa rientra nel nuovo programma di attività della Commissione Pari opportunità del Veneto. Per ulteriori informazioni: Segreteria Commissione regionale Pari Opportunità / 041279437576 / [email protected]. Erano presenti all’incontro di presentazione del Corso: Simonetta Tregnago, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto; i capigruppo di maggioranza e minoranza del Consiglio provinciale Alberto Bozza/Forza Italia, Nicola Terilli/Unione di Centro, Lorenzo Dalai/Partito Democratico; Adelino Brunelli consigliere provinciale per Lega Nord. Hanno partecipato inoltre: Margherita Alberganti, vicepresidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Claudia Barbera, consigliere comunale di Villafranca. Presidente Miozzi: “Non potevo mancare, perché condivido pienamente quest'importantissima iniziativa della Regione Veneto. Ritengo infatti che, se ci troviamo in questo periodo difficile a livello sociopolitico, è perché le donne nella storia della Repubblica non sono state valorizzate come meritano. Se il mondo femminile fosse stato più presente, la situazione sarebbe certamente molto diversa. Gli errori servono a capire come creare un futuro migliore, pertanto credo fortemente che sia necessario investire risorse e impegno nella formazione di donne valide e preparate nel gestire la res pubblica. Per risalire la china, infatti, è determinante il contributo del mondo femminile, che ha innate capacità e competenze nel fare valutazioni e nel considerare dettagli e sfumature. Le donne sanno ascoltare e in politica questo è un elemento non secondario. Inoltre, la famiglia è il nucleo destinatario di molte azioni amministrative: istruzione, trasporti, servizi sociali. Chi meglio di una madre sa quali siano gli effettivi bisogni? Quindi è la donna che deve essere il punto focale per far ripar- leghi del Consiglio provinciale per aver risposto in modo corale all'appello della Commissione Pari Opportunità del Veneto. Il grande lavoro approntato in sede regionale merita di essere debitamente evidenziato e diffuso anche a Verona. Nel contesto amministrativo, è essenziale confrontarsi con la componente femminile, poiché un sistema politico gestito da soli uomini non consente di realizzare quel doveroso 'salto di maturità' che i cittadini meritano”. Unione di Centro, Terilli: “Spesso e volentieri – specialmente nei piccoli Comuni - si ha la tendenza a concepire la Legge 215 come un'imposizione e non come un'opportunità. La giusta direzione, per superare stereotipi e barriere, è invece quella di considerare la donna come valore aggiunto e non come semplice 'tappa buchi'. Tengo però a riba- tire la nostra società”. Commissione regionale Pari Opportunità, Tregnago: “Il nostro corso di comunicazione politica vuole raggiungere principalmente le donne che saranno le candidate alle prossime elezioni amministrative. Gli incontri sono volti a fornire tecniche e strumenti operativi per gestire la leadership, i social media e per dare una giusta ed esaustiva immagine di sé in campagna elettorale. Vogliamo dare quindi tutti gli strumenti per riuscire a scalzare imposizioni che non hanno più un senso di esistere, a svecchiare la politica veneta e renderla più affine alle reali necessità societarie. La doppia preferenza di genere non va vista dal mondo politico come un obbligo, ma come una risorsa preziosa per dare nuovi input alle Istituzioni e quindi al Paese”. Forza Italia, Bozza: “Un ringraziamento al presidente e ai col- dire che è fondamentale insegnare la comunicazione politica non solo alle donne ma a tutti”. Partito Democratico, Dalai: “Con l'applicazione delle nuove norme statutarie, che prevedono l'alternanza di genere nelle liste dei partiti, è stata resa nota la grande partecipazione politica delle donne. Ma è necessario procedere oltre: allargare la base e favorire l'emergere delle più competenti tra loro”. Lega Nord, Brunelli: “Parliamo di un'iniziativa estremamente importante e funzionale alla vita politica del nostro Paese. Riuscire a coinvolgere sempre di più il mondo femminile può essere determinante per supplire a mancanze e tematiche poco considerate. Questo corso rappresenta quindi una grande occasione: essere in grado di comunicare utilizzando un linguaggio corretto e privo di demagogia favorisce la crescita e lo sviluppo”. 6 Succede a Verona 04 14 A cura di Diego Cordioli Il PTCP approvato dal Consiglio Provinciale Il Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi e l'assessore alla Programmazione e pianificazione territoriale , Samuele Campedelli, hanno illustrato tutte le novità del PTCP- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale , approvato nella seduta del Consiglio Provinciale del 13 marzo scor so. La validazione del PTCP da parte della Regione implica che le deleghe urbanistiche per l'approvazione dei PAT comunali passino alla Provincia. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio, il Piano è stato inviato alla Regione Veneto, che avrà a disposizione 180 giorni per la messa in pratica definitiva. Il PTCP è un atto di pianificazione del territorio che si rivolge ai Comuni per dare direttive sulla gestione del proprio territorio relativamente alle questioni sovracomunali, in modo da ottenere uno sviluppo armonico e coordinato tra amministrazioni diverse. E riguarda: la rete ecologica, la rete infrastrutturale e la mobilità, i trasporti e la logistica, insediativo produttivo, residenziale, commerciale e turistico, le scuole superiori, ed altri settori. Rete ecologica: l'obiettivo è di promuovere la biodiversità, mantenendo l'integrità fisica e diffondendo la fruibilità dei luoghi ad elevata qualità ecologica. Si estende su gran parte della zona montana e pedemontana, lungo i fiumi ed i luoghi umidi, e nei parchi. Rete infrastrutturale, mobilità, trasporti e logistica: su questo ambito molte Autorità lavorano, a cominciare dallo Stato, dalla Regione, fino ai vari Comuni. Il compito della Provincia è stato di mettere a punto una rete di infrastrutture, efficace e completa affinché le varie risorse investite sul territorio possano rendere il massimo. Si è suddiviso tra mobilità di merci e persone, tra mobilità su gomma o su ferro, privata o pubblica. Approvando varie direttive ai Comuni si mira a raggiungere equità di distribuzione e di opportunità su tutto il territorio, di salvaguardia dei centri abitati, di sicurezza delle strade. Non abbiamo previsto molte altre grandi nuove arterie, ritenendo di dover potenziare altre modalità alternative. E' disegnata la rete di mobilità slow per la ciclabilità principale, di carattere provinciale ed extraprovinciale, a cui attaccarsi con le linee comunali per percorsi casa-lavoro o casa-scuola. Sono riconfermati i terminal ed interporti di Quadrante Europa e di Isola della Scala come connessioni del nostro mondo produttivo con le reti ferroviarie europee. Sono prescritte azioni di induzione di politiche di city logistics per attenuare i problemi di portata più locale. Insediativo produttivo, residenziale, commerciale e turistico: in questo ambito l'affermazione principale è stata di limitare il consumo di nuovo suolo. Inoltre si è mirato ad elevare la qualità di ciò che già esiste. Ecco allora privilegiati gli interventi su alcune zone produttive dichiarate di interesse provinciale, come quelle di: Sant'Ambrogio-Domegliara, di Villafranca, di Bussolengo, di San Martino Buon Albergo, di CaldieroColognola ai Colli, di San Bonifacio, di Legnago-Cerea, di Nogarole Rocca, Verona, di San Giovanni Lupatoto, ecc. in questi ambiti la Provincia con i Comuni interessati territorialmente si adopereranno per realizzare un progetto di realizzazione delle necessarie infrastrutture e dei servizi per la qualificazione delle aziende. Per le grandi strutture di vendita il piano impone una specializzazione delle zone commerciali dove sono oggi ospitate in modo che possano essere utilizzate come spazi e servizi per il benessere dei cittadini e per l'utilizzo anche sociale che tali ambienti oggi assumono. Non se ne potranno prevedere di nuovi, ma solo in ampliamento degli esistenti oppure finalizzati a recuperare zone degradate o dismesse. Infine anche per l'insediamento turistico è stata riconosciuta la generale competizione che porta ad una ormai ineluttabile necessità di riqualificazione, più che di espansione, per adeguarsi ai nuovi canoni anche culturali della popolazione turistica. Scuole superiori: sono stati previsti poli scolastici come veri e propri campus nei Comuni dove esiste la massima concentrazione di scuole superiori. Nel resto dei Comuni non verranno eliminate ma non potranno essere previsti ulteriori ampliamenti. Questa concentrazione per rendere più efficaci le risorse da investire in strutture più flessibili e con maggiori possibilità di organizzare servizi di trasporto e sportivi. Processo T-Red: tutti assolti E’ stata illustrata la conclusione della vicenda giudiziaria legata all'utilizzo dei semafori T-red, i rilevatori di infrazioni installati nell'Est veronese e accusati di presunta manipolazione: tutti assolti per non aver commesso il fatto. Dopo sei anni, è stata accertata la correttezza dei comportamenti nella gestione delle procedure applicate, scagionando completamente dalle gravi accuse i soggetti coinvolti. Risulta così riconosciuta la completa estraneità ai fatti del comandante Lovato, dell'ex sindaco di Illasi Giuseppe Trabucchi e del titolare della ditta CiTiesse. Il processo si è concluso con l'assoluzione per non avere commesso i fatti. Ha detto il Presidente dell’Unione Verona est Molinaroli: “È assolutamente doveroso portare a conoscenza dei veronesi l'esito di questa delicata vicenda giudiziaria. Finalmente, dopo sei anni, la sentenza restituisce giustizia e conferma la totale correttezza dei comportamenti delle istituzioni: dell'ex sindaco di Illasi Trabucchi, del comandante Lovato, del sindaco di Mezzane di Sotto Sella e di tutta l'Unione comuni. Abbiamo la conferma che le amministrazioni e la polizia locale hanno lavorato nel pieno della trasparenza, applicando le regole del nostro ordinamento. Quello che più mi preme evidenziare non è tanto l'accaduto in sé, ma il disagio umano provato da tutti i soggetti ingiustamente coinvolti perché è stata calpestata la loro immagine e dignità. Vivere sotto accusa è già di per sé molto difficile ma la dignità delle persone non deve mai essere trascurata”. 7 Succede a Verona A cura di Diego Cordioli La sicurezza degli edifici scolastici Il Presidente Miozzi: “Ho scritto al premier Renzi, sperando di essere preso in considerazione visto che si è rivolto solo ai sindaci. Gli studenti delle superiori hanno lo stesso diritto alla sicurezza degli altri” . Il Presidente Miozzi riceve il Console Peter Dettmar Il presidente il nuovo Germania Giovanni Console Peter Il Console era accompagnato dalla delegazione veronese composta da Silvio Marzari, avvocato e rappresentante della Camera di Commercio italo-germanica e da Ursula Swoboda, presidente del Goethe zentrum di Verona. Il Presidente Miozzi: “È stato un incontro importante perché da un punto di vista economico il nostro territorio è fortemente legato alla Germania. A tal riguardo, infatti, abbiamo deciso con il console Dettmar che, entro breve, faremo visita alle realtà imprenditoriali tedesche sul territorio veronese. Il Console ha inoltre chiesto informazioni sui settori produttivi di punta della nostra provincia ed è stato molto interessato anche agli aspetti istituzionali dell'organizzazione territoriale del nostro Paese”. Miozzi ha Generale Dettmar, che ricevuto della da poco in Repubblica si è visita ufficiale Federale insediato a di Milano. La Provincia di Verona ha inviato la segnalazione per un intervento di edilizia scolastica al premier Matteo Renzi. Il progetto riguarda la sede dell'istituto “Montanari”, che ha bisogno di lavori di manutenzione al tetto, dove le continue infiltrazioni hanno già causato improvvisi distacchi d'intonaco dai soffitti. Il premier Renzi ha chiesto l'invio di segnalazioni per opere realizzabili in tempi brevi, casistica che corrisponde alla situazione dell'istituto Montanari. La scuola ha una capienza di circa 600 studenti. Il tempo previsto per la realizzazione dell'opera è di 90 giorni e il costo complessivo ammonta a oltre 460 mila euro. Il Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi: “Ho mandato la mail all'indirizzo messo a disposizione dal premier, sperando di essere preso in considerazione. Matteo Renzi ha infatti lanciato la campagna sicurezza delle scuole rivolgendosi solo ai sindaci; come se non si ricordasse più, lui che è stato anche presidente di Provincia, che gli istituti superiori sono di competenza delle Province. Anche se ancora non sappiamo quale sarà il futuro dell'ente, sappiamo però che gli studenti delle Superiori hanno lo stesso diritto alla sicurezza degli altri. Per questo gli ho scritto ugualmente, vediamo cosa succederà. Mi auguro che non si tratti solo di annunci, ma che arrivino presto delle risposte concrete sia in termini di risorse sia di snellimento burocratico. Ho mandato la segnalazione dell'istituto 'C. Montanari' perché il premier ha chiesto opere cantierabili a breve, ma ricordo che la Provincia di Verona ha un caso ancora più emblematico delle storture causate dal Patto di Stabilità. Avrei voluto segnalare anche il Liceo 'Maffei' ma si tratta di un cantiere ben più complesso. Per il Liceo 'Maffei', la legge ci impone di fare una cosa (messa in sicurezza) che per legge ci impedisce di fare (vincoli del Patto di Stabilità). Abbiamo i soldi e i progetti pronti per il restauro del Maffei, ma non possiamo spenderli. Allora, la cosa veramente urgente che Matteo Renzi dovrebbe fare è svincolare le opere di edilizia scolastica dai Patti di Stabilità. Speriamo che lo faccia davvero”. 8 04 14 Succede a Verona A cura di Diego Cordioli “Classe Confucio”: si parla cinese L'assessore all'Istruzione Marco Luciani ha presentato il progetto “Classe Confucio” attivato all'Einaudi e all'Aleardi, uniche scuole del territorio ad aver ottenuto il riconoscimento ufficiale della “Classe Confucio”. Il progetto rappresenta un programma internazionale di insegnamento della lingua mandarina e di divulgazione della cultura orientale. L'iniziativa origina direttamente dall'ufficio Hanban del Ministero dell'Istruzione della Repubblica Popolare Cinese, sotto l'egida dell'Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Nell'ambito della didattica formativa, gli Istituti Einaudi e Aleardi hanno promosso la cooperazione con l'Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, attivando la cosiddetta “Classe Confucio”. Le due scuole veronesi hanno così ottenuto un riconoscimento prestigioso e ufficiale. Gli obiettivi del progetto sono diversi: apprendimento della lingua; avvicinamento alla cultura cinese; sviluppo di competenze relazionali nel rapportarsi con una diversa cultura; acquisizione di competenze spendibili in ambito lavorativo; collaborazione con scuole cinesi di pari ordine e grado; avviamento di viaggi studio, stage linguistici e/o lavorativi in Cina. Erano presenti: Flavio Filini, dirigente scolastico dell'Istituto Einaudi; Maria Grazia Nalin, dirigente scolastico dell'istituto Aleardi; Laura Donà, dirigente dell'ufficio scolastico regionale di Verona; Gui Qin, docente dell'Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari Venezia; Anna Morbiato, interprete; Marco Perusi, docente e responsabile del progetto di entrambe le scuole. Hanno partecipato inoltre: gli studenti rappresentanti delle due scuole e una delegazione cinese. Progetto “Casa e scuola sicura” L'assessore alla “Casa scuola e Protezione sicura”, Civile Giuliano promosso Zigiotto ha presentato dall'Amministrazione Comunale il progetto di Gazzo Veronese. Dopo il terremoto del 2012, il Comune informa i cittadini sui rischi. Il progetto “Casa e scuola sicura” nasce a seguito dell'evento sismico che, il 20 maggio del 2012, ha colpito l'Emilia Romagna. Per la prima volta, infatti, lo sciame sismico ha interessato anche il comune di Gazzo Veronese, nonostante non venga considerata una zona a rischio sismico. A seguito di questa esperienza, quindi, gli amministratori hanno pensato a come coinvolgere la popolazione ed informarla sui rischi presenti nel loro territorio e sui corretti comportamen- ti. Le misure di prevenzione comprese nel Piano di Gazzo sono, principalmente, quelle legate al rischio trasporto, per via del passaggio della strada statale e della ferrovia. La seconda azione pensata dagli amministratori è stata, quindi, la divulgazione del contenuto del Piano. Il ciclo di incontri, denominati “Casa e scuola sicura”, si sono tenuti il 24 e il 27 marzo e hanno avuto lo scopo di far conoscere ai cittadini e agli studenti i comportamenti corretti da attuare in caso di pericoli di vario genere. La campagna informativa si è articolata in fasi distinte: incontri pubblici con la popolazione per la presentazione del Nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, redazione di opuscoli da inviare alle famiglie e giornate di formazione presso gli istituti scolastici. La serie di incontri pubblici sono organizzati in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini e la scuola primaria e secondaria di Gazzo Veronese. Hanno partecipato all'incontro di presentazione del progetto: Andrea Vecchini, Veronica Leardini e Franco Benassi rispettivamente sindaco, assessore alla Cultura e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Gazzo Veronese; Luca Castellani, geometra e curatore del progetto; Maurizio Gobbi, responsabile del gruppo comunale di Protezione Civile; Nadia Rodegher, vicario Istituto compensivo di Sanguinetto. Erano presenti anche alcuni volontari della Protezione Civile coinvolti nel programma. Succede a Verona 9 A cura di Diego Cordioli Il campionato veronese di S-cianco L’assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha presentato la 12^ edizione del Campionato veronese di S-cianco, organizzato dall' Associazione Giochi Antichi di Verona, che si svolge dal 23 marzo al 2 giugno 2014 nel territorio cittadino e provinciale di Verona. Il Campionato Veronese di Scianco, giunto quest'anno alla 12^ edizione, è una manifestazione ludico-sportiva che promuove uno dei giochi tradizionali di strada più conosciuti ed apprezzati all'interno del territorio scaligero. La manifestazione vede sfidarsi diverse formazioni suddivise in due categorie, in base alla fascia d'età. Hanno aderito all'edizione 2014 ben 23 squadre: 20 per la categoria “adulti” (Arbizzano, Arcè di Pescantina, Carega, Cerro, Castelrotto, Caselle, Giarina, La Pigna, La Sorte, Libero Vinco, Orti de Spagna, Parona, Pescantina, Piazza del Popolo, San Martino B. A., San Rocco di Pescantina, Sri Lanka, Via Borgo di Pescanti- na, Vò Sole, Zevio) e 3 per la categoria “ragazzi” (Cerro, Libero Vinco e Sri Lanka). I singoli incontri si terranno a Verona e in alcuni Comuni della provincia, tra il 23 marzo e il 2 giugno, secondo un calendario prestabilito di tappe. Tutte le partite si disputeranno a partire dalle ore 10.00, fino all'imbrunire. Il campionato ha preso il via domenica 23 marzo nel centro storico della città, in Corso Porta Borsari e, a partire da quella data, ogni domenica le squadre in gara si affronteranno su strade e piazze del territorio provinciale e cittadino, fino alla finalissima del 2 giugno che si svolgerà in Piazza San Zeno. Le partite del campionato non si disputeranno, dunque, sui tradizionali campi sportivi ma in luoghi sempre diversi, adattando il gioco allo spazio a disposizione, proprio per affermare l'origine della Lippa, in veronese “s-cianco”, come gioco di strada. In occasione del Campionato Veronese di Scianco, nell'ambito del progetto “S-cianco Scuola”, si terrà anche quest'anno il Torneo Scolastico Provinciale, giunto alla 5^ edizione, che ospiterà le squadre formate da ragazzi e ragazze di alcuni istituti secondari inferiori della provincia veronese. Alcuni volontari dell'Associazione Giochi Antichi insegneranno il gioco dello s-cianco a circa 500 studenti che si sfideranno in tornei interni. Anche per l'edi- Quando il gioco d'azzardo diventa dipendenza Un convegno promosso dall'associazione Fidapa di Verona, lo scor so 15 marzo nella Loggia di Frà Giocondo del Palazzo Scaligero veronese . L'iniziativa è stata promossa e realizzata dall'associazione Fidapa, con il patrocino della Provincia di Verona, del Comune di Verona e dell'Associazione Mogli Medici Italiani (A.M.M.I.). Il convegno “Quando il gioco d'azzardo diventa dipendenza: cause, effetti, rimedi” intendeva incentivare il dialogo sulla problematica della dipendenza dal gioco d'azzardo che negli ultimi anni, anche in Italia, ha registrato un notevole incremento. Durante il convegno sono stati analizzati gli aspetti giuridici civili e penali che coinvolgono il giocatore e la sua famiglia e sono state illustrate le principali tipologie e forme di gioco d'azzardo presenti nel nostro territorio. Allo stesso tempo, l'incontro mirava a creare un dibattito e a promuovere un confronto sulle cause scatenanti del disturbo, sulle implicazioni psicologiche e sulle conseguenze che esso porta nella vita dell'individuo in ambito comportamentale, lavorativo, coniugale e familiare, sulle possibili strategie da mettere in atto per prevenirne la comparsa e sulle terapie da adottare per la sua cura.Il convengo, è stato tenuto da specialisti ed esperti quali psicologi, avvocati e rappresentanti delle forze dell'ordine. Erano presenti alla presentazione: le rappresentanti Fidapa (Federazione Italiana Donne nelle Arti Professioni e Affari), l'associazione che organizza il convegno: Anna Mazzaglia, responsabile Commissione Igiene e Sanità della sezione di Verona Centro; Daniela Fortini, presidente della sezione di Verona Est; Marisa Saggiotto, presidente della sezione di Legnago e del Basso Veronese; Germana Sartori, segretaria della sezione di Verona Est. Hanno inoltre partecipato: Maurizio Gomma, Direttore Responsabile Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 Verona; Giuliana Guadagnini, psicologa clinica specializzata in psicologia giuridica civile e penale; Elisabetta Gallina, conduttrice televisiva. zione 2014, inoltre, prosegue la collaborazione dell'Associazione Giochi Antichi con l'Istituto Lavinia Mondin, che vedrà impegnati insegnanti e studenti in un lavoro di ricerca sul gioco tradizionale e, in particolare, sullo s-cianco. L'Associazione Giochi Antichi ricerca, studia e sostiene il gioco tradizionale sul territorio italiano e mondiale. Grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali, l'associazione ha svolto negli anni un importante lavoro di diffusione e promozione del tradizionale gioco popolare, coinvolgendo sempre più persone. La prima edizione del campionato, nel 2002, contava infatti solo una decina di squadre. Oggi Verona può invece vantare, per quanto riguarda il gioco della Lippa, la comunità ludica più numerosa in Italia e una delle più importanti in Europa. I giochi tradizionali sono inoltre stati dichiarati nel 2003 dall'UNESCO beni immateriali dell'umanità. L'iniziativa si avvale del patrocinio della Provincia di Verona e della Regione del Veneto. La manifestazione è inoltre realizzata in collaborazione con i Comuni del territorio veronese che ospiteranno il campionato: Verona, Bonavigo, Garda, Grezzana, Legnago, San Zeno di Montagna. Il “Torneo Scolastico Provinciale” è realizzato grazie al supporto operativo dell'Ufficio Scolastico per l'Educazione Fisica e Sportiva dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Verona. Erano presenti alla presentazione: Ermanno Gobbi, sindaco di Bonavigo; Giuseppe Ferrari, assessore allo Sport del Comune di Grezzana; Nicola Negri, assessore alle Attività Economiche e Produttive del Comune di Legnago; Giorgio Paolo Avigo e Carlo Girardi, rispettivamente presidente e tesoriere gruppo s-cianco dell'associazione Giochi Antichi di Verona. Hanno partecipato inoltre alcuni giocatori di s-cianco: Gabriele Mion, Francesco Sartori e Fabio Monesini. 10 04 14 Giustizia & Legalità A A cura cura di del Diego dott.Cordioli Enrico Buttitta L'attuale presenza militare a Verona Verona nasce e si sviluppa come città militare , r uolo evidenziato negli anni dalla costr uzione di alle un varie formidabile epoche: sistema romana, for tificato, c o mu n a l e , rispondente scaligera, viscontea, diver se esigenze ve n e z i a n a e i n fi n e delle austriaca. Stradone Porta Palio, fu costruita nel periodo 1851-58 per ordine dell’Imperatore Francesco Giuseppe sulle rovine dell'antico convento e chiesa di S. Spirito. Già all'epoca vantava oltre 1000 posti letto. Dopo il 1866 ha mantenuto la medesima destinazione. Diventata, poi, sede della Direzione di sanità della Regione Militare Nord-Est. 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Il reggimento alpini paracadutisti è una delle unità d'elite della Forza Armata. Forte di circa 1000 uomini, il re- di Enrico Buttitta Già in epoca romana Verona assunse un importante ruolo strategico e militare perché, situata allo sbocco della valle dell’Adige. Vi correva una delle più importanti strade imperiali, la Claudia Augusta, che univa l’Italia alla Germania. Nel 1405 ebbe inizio il dominio veneziano che durò per quattro secoli, durante i quali fu rinnovato il sistema difensivo, anche grazie all’intervento del Sanmicheli. Quest’ultimo, in particolare, inserì i bastioni e le monumentali porte che ancora oggi aprono la città verso la campagna. Sotto l’occupazione austriaca, Verona divenne un centro importantissimo dal punto di vista logistico e comunicativo. Essa era infatti il centro del famoso Quadrilatero difensivo austriaco, composto da quattro città fortificate: Verona, Mantova, Peschiera e Legnago. Per la logistica militare furono sviluppate, inoltre, numerose strade, spesso chiuse al traffico civile. Basti pensare che le porte di accesso alle mura cittadine erano 25, su 10 delle quali era consentito il passaggio agli abitanti mentre le rimanenti 15 erano di esclusiva pertinenza militare. Proprio a causa del Quadrilatero austriaco le truppe del Regno d’Italia ebbero bisogno di tre ondate di attacchi per annettere Verona all’Italia. Le battaglie furono molte e cruente: Peschiera, Pastrengo, Rivoli, S. Lucia, Custoza, San Martino e Solferino (assistendo alla quale Henry Dunant decise di fondare la Croce Rossa internazionale). Durante la seconda guerra mondiale, per la sua importanza strategica e logistica e per la presenza di 5 ministeri difensive della Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò) Verona fu pesantemente bombardata e subì gravi distruzioni. Nel 1945 i nazisti fuggirono distruggendo tutti i ponti. A Verona si consumarono anche alcuni degli ultimi atti del fascismo, oltre ad esservi celebrato il noto processo di Verona, che vide sul banco degli imputati sei membri del Gran Consiglio del Fascismo che avevano sfiduciato Mussolini nel luglio del 1943. Le condanne a morte furono poi eseguite al Forte San Procolo mediante fucilazione. Verona è stata insignita della Medaglia d’oro al Valor Militare per i sacrifici e l’ampia partecipazione partigiana alla guerra di liberazione. Anche nel dopoguerra, anche per la presenza delle basi Nato, è rimasta a lungo una città militare. Come abbiamo visto, quindi, da sempre l’aspetto militare ha connotato e caratterizzato Verona. Vediamo ora brevemente cosa resta di questo aspetto nell’attuale configurazione della città e quali sono gli enti militari che ancora oggi hanno collocazione qui. Comando Forze Operative Terrestri (COMFOTER) Il Comando delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER), forte di 300 uomini, ha raggruppato sotto una unica gestione tutte le unità opera- tive, che assommano nel totale a circa i due terzi dell’intero Esercito (82.000 uomini circa), Il Comandante delle Forze Operative Terrestri dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ed è responsabile della preparazione, dell'addestramento e dell'impiego delle forze, anche e soprattutto ai fini dell’ impiego dei contingenti. Altro compito è quello di condurre, per delega, opera- ze Operative Terrestri dipendono tutti gli altri Comandanti di Corpo dei Comandi Intermedi. Ha sede principale a Palazzo Carli. Palazzo Carli Sede del Comando delle FOTER, Palazzo Carli è stato, in passato, sede del Comando NATO. Edificato nella metà del Settecento, in Palazzo Carli la composizione risulta rigorosamente improntata al classicismo cinquecentesco. parto opera con le tecniche della fanteria leggera ed il suo personale ha la qualifica di "ranger". Il reggimento è di stanza a Montorio Veronese zioni militari sul territorio nazionale e tutti i concorsi per pubbliche calamità, per pubblica utilità e per ordine pubblico in concorso alle Forze dell'Ordine (es. Strade sicure, Strade pulite, Aquila, Terra dei fuochi). Dal Comandante delle For- L'edificio principale, un tempo, ha ospitato la residenza Radetzky ed anche Napoleone Bonaparte vi soggiornò per due mesi nel 1796. Caserma “Gian Attilio Dalla Bona” (ex Ospedale Militare) Edificio imponente, sullo (VR). Dipende dal Comando truppe alpine di Bolzano e fa parte delle Forze per Operazioni Speciali, unendo il meglio delle competenze operative delle due specialità alpini e paracadutisti. I suoi uomini sono stati frequentemente impiegati in aree di crisi come Giustizia & Legalità 11 A A cura cura di delDiego dott.Cordioli Enrico Buttitta venza Operativa” e il “Sostegno Logistico” ai Reparti delle Forze Armate chiamati ad operare in missioni fuori area. Lo Stormo è attualmente designato anche quale Aeroporto di imbarco e sbarco Mozambico (92), Bosnia (9699), Kosovo (99-2001), Iraq (2003-2006), Afghanistan (dal 2003 e ancora in corso). 85° Reggimento Addestramento Volontari “Verona” (85° RAV) Reggimento dedicato all'addestramento di base dei Volontari di Truppa (150 uomini del quadro permanente che addestrano 4 blocchi di 500/600 Volontari all’anno). Reggimento di Sostegno Materiali Speciali Ha 250 uomini circa. Opera nell’ambito della 5^ Direzione di Artiglieria per la gestione ed il supporto logistico dei sistemi d’arma contraerea. Lasciata la Caserma Ex Arsenale, ceduta al comune di Verona, si insedia nella Caserma “G. Duca” ed assume anche la gestione ed il supporto logistico dei sistemi d’arma “HAWK”, "TOW", ”MLRS”, “STINGER”, "SPIKE", "VBRNBC", "SKYGUARD-ASPIDE", e "UAV POINTER". Centro Documentale di Verona Il Centro Documentale di Verona è l'erede diretto del Distretto Militare di Verona (45°), istituito nel dicembre 1870. Il Centro è competente per le province di Verona e Vicenza. 8° Reggimento Genio Guastatori Alimentato con personale volontario e composto da circa 800 uomini, il reggimento è di stanza a Legnago (VR). E’ in grado di assolvere tutti i compiti dell'Arma del genio e dalla capacità di muovere e combattere con le forze di manovra. Il Supporto avanzato alle operazioni aeree è una tra le sue principali missioni. Altra attività di preminente interesse del reggimento è l'attuazione di demolizioni, assolta decentrando moduli guastatori sino a livello plotone. Nel 2006, a seguito dell’evoluzione del fronte Afgano e alla luce delle nuove esigenze operative, il Reggimento ha intrapreso una nuova attività operativa riferita alla bonifica “sistematica” delle aree minate (Missione LEONTE in Libano), attività che non veniva più svolta dal dopoguerra. Operazioni Fuori Area: Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libano. Interventi per pubblica utilità: Domino (2001), “Strade Pulite”, “Strade Sicure”, Operazioni di Bonifica, Terremoto dell’Emilia del 2012, Soccorso alle Popolazioni Alluvionate dell’Est Veronese 2009, Emergenza Neve a Cortina 2013. 3° STORMO A.M. 1000 uomini. Ha sede sull’aeroporto di Villafranca di Verona. Attualmente lo Stormo ha il compito principale di assicurare le capacità di “Sopravvi- (APOD ed APOE) principalmente per il materiale destinato ai teatri fuori area. Attraverso il Centro Addestrativo Personale Fuori Area provvede all’addestramento di tutto il personale dell’Aeronautica Militare di previsto impiego in operazioni fuori dai confini nazionali. Infine, lo Stormo continua a fornire il servizio di aerodromo (Torre di Controllo ed Ufficio Informazioni Volo). Missioni svolte: Guerra del Golfo (1991), Albania, Eritrea, Kirghizistan, Emirati Arabi Uniti, Afghanistan. Oltre a questi Enti, a Verona hanno sede anche la Procura e il Tribunale Militare. L’organizzazione della giustizia militare in Italia ha subito una profonda trasformazione con la L. 244/2007, che ha attribuito alla Procura Militare della Repubblica di Verona giurisdizione e competenza per tutti i reati commessi dagli appartenenti alle Forze Armate dello Stato nell’ambito dell’Italia settentrionale. Le nostre Forze Armate svolgono i loro difficili compiti con grande professionalità, umanità e spirito di sacrificio. “Si vis pacem para bellum”, dice il motto latino, e l’aspirazione alla pace deve sempre continuare ad essere un valore costituzionale indiscutibile ed un elemento di riferimento continuo per la politica nazionale. 12 Scuola & Istruzione 04 14 A cura della Dott.ssa Anna Lisa Tiberio Le politiche giovanili dell’Unione Europea Il gruppo di lavoro coordinato dalla Consulta di Verona e dalla dott.ssa Anna Lisa Tiberio guarda all'Europa. di Anna Lisa Tiberio Giovani europei: i numeri I giovani in Europa secondo gli ultimi dati Eurostat (tra i 15 e i 29 anni) sono circa 96 milioni su un totale di circa 500 milioni di persone (cioè circa il 19,5% del totale). Il tasso di disoccupazione giovanile supera il 20%, ovvero è il doppio di quello relativo a tutte le fasce d'età messe insieme e quasi tre volte il tasso delle persone di età superiore ai 25 anni. Alle elezioni Europee del 2009 votò il 29% dei giovani aventi diritto – nel 2004 furono il 33%. In Europa, secondo una ricerca svolta da Istat, Inps e Ministero del Lavoro i giovani che abbandonano gli studi sono il 13,9% (in Italia il 18,8%). Cosa sta facendo l’UE per noi? Youth in Action (2007-2013); Europa 2020 e Youth on the Move. Cosa fa l’UE per i giovani: Settori d’intervento: Educazione e Formazione; Lavoro e Imprenditorialità; Salute e Benessere; Partecipazione; Attività di Volontariato; Inclusione Sociale; Gioventù e mondo; Cultura e Creatività. Youth in Action E' il programma dell'Unione Europea dedicato ai giovani tra i 15 e i 28 anni (in alcuni casi dai 13 ai 30 anni). Youth in Action: obiettivi Far crescere nei giovani un forte senso di cittadinanza europea; promuovere la solidarietà e la tolleranza ; favorire la comprensione reciproca tra ragazzi di paesi differenti; promuovere la cooperazione europea nel campo delle politiche giovanili; contribuire allo sviluppo di sistemi di supporto alle attività giovanili; coinvolgere le giovani generazioni nella costruzione del futuro dell'Unione Europea. Youth in Action: le 5 azioni Azione 1: Youth For Europe; Azione 2: European Voluntary Service; Azione 3: Youth in the World. Azione 4: Youth Support Systems; Azione 5: Support for European Co-operation in Youth field. Link utili: http://ec .europa.eu/youth/ youth-in-action-programme/ overview_en.htm http://www.agenziagiovani.it/ home.aspx Azione 1 Youth For Europe Incoraggia la cittadinanza attiva nei giovani attraverso lo sviluppo di progetti di youth democracy, di partecipazione, di creatività, di scambi giovanili. Link: http://ec.europa.eu/youth/ youth-in-action-programme/ youth-for-europe_en.htm Azione 2 European Voluntary Service Sostiene il volontariato europeo. I giovani interessati a vivere un'esperienza di volontariato all'estero vengono interamente sostenuti economicamente grazie a questo programma. Link: http://ec.europa.eu/youth/youthin-action-programme/europeanvoluntary-service_en.htm Azione 3 Youth in the World Promuove partnership e scambi tra giovani e associazioni giovanili di tutto il mondo. Questa azione supporta vari progetti con i Paesi partner Ue, specialmente con le regioni vicine come i Paesi dell'Est Europa e del Caucaso, le regioni del Mediterraneo e il Sud Est dell'Europa. Link: http://ec.europa.eu/youth/ youth-in-action-programme/ youth-in-the-world_en.htm Azione 4 Youth Support Systems Questa azione, in particolare, è indirizzata a giovani lavoratori e organizzazioni capaci di sviluppare attività di qualità che a loro volta aiutino a migliorare la qualità del programma stesso. Società civile, giovani, NGOs possono partecipare ad un gran numero di attività come: visite di studio, seminari, corsi. Link: http://ec.europa.eu/youth/ youth-in-action-programme/ youth-support-systems_en.htm Azione 5 Support for European Co-operation in Youth field Supporta le politiche giovanili di cooperazione a livello Europeo, in particolare facilitando il dialogo tra giovani e policy makers. Link: http://ec.europa.eu/youth/ youth-in-action-programme/ support-for-policy-cooperation_ en.htm Cosa bolle in pentola per i prossimi anni: Erasmus for all European Youth Forum – principali campagne La Strategia Europa 2020 Europa 2020 è la strategia di crescita dell’UE per il prossimo decennio. In un mondo che cambia l'UE si propone come modello per un sviluppo intelligente, sostenibile e solidale. L’Ue si è posta cinque ambiziosi obiettivi – in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia – da raggiungere entro il 2020. Youth on the Move: iniziativa faro di Europa 2020 Youth on the Move è un pacchetto completo di iniziative condotte nel campo dell'istruzione e del lavoro e rivolte ai giovani europei. Lanciato nel 2010, rientra nella strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale. Link: http://ec.europa.eu/youthonthemove/ Youth on the Move: obiettivi Youth on the Move intende migliorare il livello d'istruzione e le prospettive professionali dei giovani e ridurre la diffusa disoccupazione giovanile attraverso: L’adeguamento dell'istruzione e della formazione alle esigenze dei giovani; L’incoraggiamento dei giovani a utilizzare le borse di studio o a formarsi all'estero; L’incoraggiamento dei Paesi dell'UE ad adottare provvedimenti per semplificare la transizione dal mondo della scuola/ università a quello del lavoro. Erasmus for all: il futuro? È il nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport proposto dalla Commissione europea il 23 Novembre 2011. La proposta è attualmente all'esame del Consiglio (27 Stati membri) e del Parlamento Europeo che prenderanno la decisione finale. Link: http://ec.europa.eu/education/erasmus-for-all/ Erasmus for all: contenuti Nel caso in cui fosse approvato raggrupperebbe tutti gli attuali programmi Ue per i giovani (Programmi di apprendimento permanente: Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvi); Gioventù in azione; Erasmus Mundus; Tempus; Alfa; Edulink) in un unico programma. Erasmus for all: obiettivi L'obiettivo della Commissione è fare in modo che circa 5 milioni di persone (il doppio degli attuali beneficiari) tra studenti, insegnanti, giovani volontari possano avere la possibilità di studiare o di formarsi all'estero con una borsa Erasmus per tutti . European Youth Forum, la lobby dei giovani europei Cos’è European Youth Forum? Un network indipendente e democratico composto da circa 90 organizzazioni giovanili europee. Tra gli obiettivi del forum, il rafforzamento dei diritti dei giovani e la partecipazione attiva alla società civile delle nuove generazioni. Ha sede a Bruxelles e vi fanno parte le associazioni politiche giovanili di tutti i partiti Europei, le associazioni studentesche e di volontariato degli Stati membri dell'UE. Link: http://www.youthforum. org/ European Youth Forum: alcune campagne Carta dei diritti dei Volontari Europei; Carta dei diritti degli stagiaires; League of Young Voters; Opportunità in Europa: link utili: sito di Eurodesk: http://www. eurodesk.org/edesk/ 13 Scuola & Istruzione A cura di della Diego Dott.ssa Cordioli Anna Lisa Tiberio La rete delle responsabilità educative Presso il Palazzo organizzato il Vescovile di Verona, la Diocesi convegno dal titolo: “La scuola e l’Ufficio della Pastorale scolastica e la rete delle responsabilità hanno educative”. di Anna Lisa Tiberio La scuola come agenzia formativa strutturata, organizzata, fornita di mezzi, potenzialità e professionalità pensate e preparate cerca di costruire Piani dell’Offerta Formativa in cui emergono reti sinergiche e costruttive per rispondere in modo adeguato ai bisogni educativi, relazionali e formativi delle nuove generazioni e delle loro famiglie. A tale scopo le Istituzioni, gli Enti, le numerose Associazioni e le parrocchie si affiancano al mondo scuola per dare significati valoriali importanti alle azioni progettuali tesi all’alleanza educativa. Il dottor Quaglia ha evidenziato che alcuni fatti posti alla sua attenzione configurano un quadro preoccupante che pone la necessità di fornire alle Istituzioni scolastiche risorse e strumenti che consentano l’incremento di azioni volte a favorire la concreta valorizzazione della persona, con un’attenzione costante alla sua crescita, allo sviluppo educativo, cognitivo, sociale e relazionale. È necessario che i percorsi di insegnamento-apprendimento rispondano in modo adeguato ai bisogni formativi degli alunni, ma è fondamentale che attraverso i contenuti disciplinari si trasmettano i valori della vita: il rispetto per la vita, per l’essere umano, le regole, le leggi, le Istituzioni, per sviluppare in senso ampio e progettuale la solidarietà agita e sensibilizzare le future generazioni a costruire un percorso di cittadinanza attiva e responsabile. Per questo è importante che i Dirigenti Scolastici, docenti, personale ausiliario e amministrativo trovino spazi di confronto e di dibattito con gli alunni, le loro famiglie e la Società civile per affrontare le emergenze educative e tematiche inerenti la costruzione di relazioni autentiche da un punto di vista valoriale. Ma come ha enunciato più volte nella sua relazione il Vice Direttore dell’USRV Gianna Miola, la scuola e la famiglia non sono sole. Ci sono le Istituzioni e gli Enti preposti sul territorio ad aiutarli, mettendo a disposizione risorse umane e logistiche, professionalità, strumenti per sviluppare negli studenti comportamenti positivi e coerenti con le finalità educative che si prefigge la scuola. Gli studenti devono essere coinvolti, attraverso la partecipazione studentesca, a sostenere processi di consolidamento delle abilità pro-sociali per una costruzione della capacità critica di scelta che li accompagnerà nella costruzione del loro futuro con nel cuore sempre la speranza. Numerose sono le attività promosse dalle Scuole su indicazione del MIUR e della Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, impegnati nelle ricerca di linguaggi e modalità nuovi per coinvolgere le nuove generazioni nella diffusione della cultura del sapere, della convivenza civile, della legalità e della cittadinanza democratica, come condizioni fondamentali per la formazione dei cittadini di domani. Gianna Miola ha inoltre evidenziato come sia importante orientare i giovani a progettare il proprio futuro nel mondo dell’Università , della ricerca e del lavoro tenendo conto delle loro attitudini ed interessi che seguono le conoscenze e competenze in continua evoluzione ma che devono sempre tener conto delle radici culturali. Importante sarà avvicinarli alle Istituzioni, alle Associazioni di volontariato e ai vari Enti dando loro la possibilità di essere protagonisti attivi nella società in cui vivono, aiutandoli a creare relazioni autentiche e positive tese a sviluppare una convivenza civile basata sulla solidarietà. È questo l’obiettivo che noi adulti abbiamo il dovere di perseguire con costanza cercando di stimolare il dibattito su questi temi mettendo in rilievo e valorizzando le varie modalità di prevenzione perché possano diventare buone prassi. Per Mons. Zenti è importante che insegnanti, genitori e famiglie collaborino come modelli e come soggetti promotori di modalità adeguate di interazione affinché l’esem- pio possa essere acquisito e diventare uno stile di vita per i ragazzi. Ed è altrettanto fondamentale che i fatti di violenza e di bullismo che toccano i minori vengano trattati con particolare attenzione poiché la realtà mediatica spesso fornisce una percezione distorta dei casi. Ogni Istituzione ha gli strumenti necessari per riconoscere e arginare anche questi fenomeni e per effettuare una prevenzione adeguata. Grazie a numerosi convegni attuati sul territorio, le famiglie hanno conosciuto le figure di riferimento e la pianificazione delle attività e la verifica dei risultati attesi. Mons. Zenti sottolinea anche quanto sia importante che scuole statali e scuole paritarie lavorino insieme costruen- do reti progettuali di intervento . L’obiettivo sarà sempre quello di promuovere nei giovani la vera cultura etica alla base della convivenza civile e democratica. Insieme per favorire la corresponsabilità educativa e per una scuola sempre attenta alla realtà. Erano presenti all’incontro: la dottoressa Gianna Marisa Miola, Vice Direttore USR Veneto, Mons Giuseppe Zenti, Vescovo Di Verona, il dottor Stefano Quaglia Dirigente reggente UST XII, Don Domenico Consolini Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano e i Dirigenti scolastici delle Scuole statali e paritarie di Verona e provincia che hanno riflettuto sull’importanza di una scuola in rete con particolare attenzione agli aspetti pedagogici e sociali. 14 04 14 Cultura A cura di Elisa Zanola La poesia di Araidi parla arabo ed ebraico Autore di numerosi libri di poesia sia in lingua ebraica che araba, che hanno saputo dare voce ed espressione poetica al dialogo interreligioso ed interculturale in Medioriente, era fino a poco fa ambasciatore d'Israele in Nor vegia, recentemente dimessosi, per continuare, più libero, nella sua missione: por tare la poesia tra i popoli. di Elisa Zanola Naim Araidi, poeta druso, è stato insignito, tra gli altri riconoscimenti del “Prime Minister's Award”, del “Creativity Prize for Arabic Literature” e di un dottorato di ricerca honoris causa dalla World Academy for Arts. Nel 1999, durante la seconda Intifada, ha fondato il “Nissan ArabJewish Poetry Festival” a Maghar, occasione d’incontro per i poeti arabi ed israeliani. L'associazione di ricerca artistica e culturale Opificio dei sensi (http://www. opificiodeisensi.it/) lo ha invitato nella sua sede a San Martino Buon Albergo lo scorso 27 marzo. In quell'occasione abbiamo potuto intervistare, in provincia di Verona, il poeta druso di Maghar che presentava il suo primo libro tradotto in italiano, "Canzoni di Galilea" pubblicato a cura di Edizioni Seam, Roma, nel 2014 per la collana: "Inediti rari e diversi”. Con lui, c’erano il poeta ed editore Beppe Costa, Stefania Battistella ed Igor Costanzo, che hanno curato l’edizione italiana. Professore, “Canzoni di Galilea” è il suo primo libro tradotto in italiano. Un lettore italiano cosa, secondo lei, potrebbe apprezzare di più delle sue poesie? A questo non saprei rispondere. Non conosco la lingua italiana, ma sono molto felice che sia il mio primo libro tradotto in italiano. Ho scritto molti libri, tradotti in tante lingue e sono molto orgoglioso che un mio libro sia stato tradotto anche in italiano. Lei ha scritto, in un verso: “La mia poesia è un ponte in frantumi”. Che cosa voleva dire? Io provengo da due culture, ma ho molte origini. Ci sono grossi conflitti tra le due culture a cui appartengo, quella araba e quella ebraica. Io provengo dalla cultura araba ma sono stato educato in quella ebraica. Quindi penso di poter rappresentare un ponte tra le due culture; ma mi rendo conto che questo ponte è incompleto: è un ponte in frantumi. La poesia potrebbe essere, a sua volta, un ponte e un ambasciatore tra le nazioni ? Si, penso proprio di sì. La poesia, come le arti e la musica, sa dar voce all’essere umano perché dà espressione alle nostre emozioni. E queste emozioni sono comuni a tutte le persone. Io ho fatto esperienza del fatto che la poesia possa tenere uniti poeti da ogni parte del mondo e in Galilea ho potuto vedere come la poesia potesse fare da ponte tra le persone. Dopo la sua esperienza in qualità di Ambasciatore in Norvegia, pensa di continuare questa missione in altri Paesi? No, non potrei riuscirci, perché il Ministero degli affari esteri d’Israele voleva che fossi come un robot: mi dicevano cosa fare, cosa dire… mentre io mi riconosco di più come professore universitario e come poeta e a loro questo non piaceva molto. Quindi ho da poco rassegnato le dimissioni. Tornerò all’università, per dedicarmi ad attività culturali, soprattutto alla poesia. E all’organizzazione del “Nissan Festival” a Maghar, festival di poesia internazionale in Galilea, per portare là più poeti e artisti possibili: palestinesi, israeliani, arabi, ebrei e provenienti da tutto il mondo. Lei scrive sia in arabo che in ebraico: in che lingua pensa e in quale lingua sente? Sono lingue molto vicine, appartenendo entrambe al ceppo semitico. Hanno molte cose in comune, ma l’ebraico moderno è una lingua più “europea”, perché è stata rinnovata dagli ebrei europei che sono venuti in Palestina e ha acquisito una personalità europea. Mentre la lingua araba è rimasta ancora orientale e tradizionale. Se mi si domanda quale sia la differenza quando scrivo in ebraico o in arabo, io dico che in ebraico posso discutere con Dio, mentre in arabo non posso discutere con Dio. Perché le parole arabe sono molto tradizionali, religiose, ed è difficile poter discutere con Dio, mentre in ebraico è possibile. Secondo lei la poesia con la sua terribile dolcezza e la sua tenera crudeltà, potrebbe rappresentare una lotta non- violenta contro i conflitti tra le nazioni? Non sono sicuro che la parola “lotta” sia il vocabolo esatto. Però sì. Ad esempio, prima del mio festival internazionale di Nissan, a Maghar, iniziato durante la seconda Intifada, avevo pau- generazioni, distratte da internet, leggono di meno in generale e sono meno interessate alla poesia. Penso sia responsabilità di ogni Governo riflettere su questo, per avvicinare i giovani alla poesia. Si può diventare un ingegnere, un dottore…qualunque cosa. Ma si ha ancora bisogno di un senso di umanità e finché la poesia sarà in grado di esprimerlo, c’è bisogno che le giovani generazioni tornino alla poesia. Sentimenti nostalgici, desolazione, tenerezza, coraggio... che cosa si potrebbe trovare nelle sue poesie? ra che i poeti arabi ed ebrei non avrebbero più potuto incontrarsi. Così ho invitato a casa mia a Maghar, dieci poeti arabi e dieci poeti israeliani, che hanno potuto dialogare e leggere le loro poesie in arabo ed ebraico. Quindi si, la poesia può avere un ruolo centrale, contro i conflitti tra i popoli. La poesia potrebbe essere quindi un atto di resistenza e una missione di pace, e in che modo si può trasmettere questo insegnamento alle nuove generazioni? Questo rappresenta un problema, un po’in tutto il mondo. Perché la poesia non è così popolare e soprattutto le giovani Non è facile per me parlare della mia poesia. Di solito non discuto, non argomento o spiego la mia poesia, ma posso dire che attraverso di essa vorrei esprimere il mio essere umano, le mie emozioni, il mio dolore, quello che sento…ma è molto difficile per me parlarne. Potrebbe dirci qualcosa di più sulla spiritualità drusa? Perché in passato la “porta dell’adesione” è stata dichiarata chiusa e ora che altre porte si sono aperte, per altre scuole di Saggezza, anche la conoscenza della spiritualità drusa potrebbe essere riaperta? Io credo sia più aperta di quello che siamo abituati a pensare. Viviamo in un mondo molto aperto: la globalizzazione, il fatto che ognuno può conoscere l’altro… non ci sono più segreti. Ed io so che molti ricercatori e professori conoscono la religione drusa. Il problema è come capirla, dato che è molto complicata. Credo sia più una filosofia che una religione. E’ una combinazione unica di: monoteismo, Induismo e filosofia greca. Quando si parla di monoteismo, noi crediamo nell’Ebraismo, nel Cristianesimo (fino alla crocifissione di Gesù) e nell’Islam e crediamo anche nell’Induismo e nel Buddhismo. Crediamo infatti nella reincarnazione. Poi condividiamo anche il pensiero che deriva dalla filosofia greca di Aristotele. Per cui penso che per il resto del mondo sarebbe molto interessante conoscere questa religione. Non sono però sicuro che nemmeno tutti i drusi conoscano la loro religione, perché è molto complessa. Però penso che questa religione sia speciale e molto moderna: se si pensa al libro: “Dal big bang ai buchi neri” di Stephen Hawking, noi credevamo alle stesse cose, già mille anni fa. Per cui si, penso che anche la religione drusa potrebbe aprirsi al resto del mondo. Ma chiunque voglia conoscere la religione drusa, per comprenderla, deve essere molto istruito. A quale terra sente di appartenere e quali sono i suoi confini? Io ho la mia terra: la Galilea, che amo molto. Ogni volta che vado via, desidero tornarvi. Provengo da una famiglia molto accogliente e sono molto legato a loro e alla mia terra. Mi piace vivere in Israele e in Galilea: è la mia terra. La mia famiglia è una famiglia molto antica, che vive là da molti secoli. La Galilea di cui parlo, anche nelle mie poesie, che contengono molti elementi autobiografici e si riferiscono alle due culture a cui appartengo, perciò non è soltanto geografica, ma è un luogo insieme reale e simbolico. FOTO DI: FABRIZIA VALLO (WICCA COMMUNICATION) In Libreria 15 A cura di Diego Cordioli “Strada facendo”: Giovanni Miozzi si racconta Il libro contenente di Agata De Nuccio, la biografia che del racconta la Presidente sua della esperienza Provincia di uomo, “Strada facendo” è l'ultima fatica editoriale di Agata De Nuccio, la scrittrice che ha raccolto le esperienze professionali e i cenni biografici del presidente della Provincia di Verona. L'opera, edita da “Ipertesto Edizioni”, ha anche uno scopo benefico, con la destinazione di una parte dei fondi a favore di alcune realtà sociali. Agata De Nuccio, scrittrice originaria del Salento, risiede da oltre trent'anni ad Erbè, dove vive e lavora. Veronese di adozione, ha ottenuto premi e segnalazioni speciali in numerosi concorsi. Nel gennaio 2013 ha ricevuto, in Campi- "Mille farfalle" di Angela Attardo Le presentazioni pubbliche del primo romanzo della villafranchese Angela Attardo, “Mille farfalle”, pubblicato lo scor so ottobre con la casa editrice Albatros di Roma. Dopo la prima presentazione a Villa Brà a Bonferraro, l'autrice è stata ospite alla Feltrinelli a Verona e alla Libreria Ibs a Mantova. La presentazione del primo romanzo di Angela Attardo è stata fatta anche nel luogo dove lei è cresciuta e abita: Villafranca di Verona, all'Auditorium. Abbiamo avuto modo di vederla e ascoltarla in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il Comune. Ci stiamo preparando per vedere adesso la presentazione di "Mille farfalle" in Valpo- licella, a Valeggio sul Mincio dove oltre al Comune e l'Assessorato alla Cultura si sono mobilitate Associazioni come la Conf Commercio di Verona, Terziario Donna, la Fidapa di Villafranca e del Basso Lago e l'associazione "Donne Insieme". Una presentazione unica nel suo genere che ha visto la collaborazione di docenti di lettere quali: Silvana Bocchio e Valeria Sancassani, e una partecipazione teatrale straordinaria di Flaviano Cavalleri. La presentazione poi si sposterà a Cologna Veneta, e a Mozzecane senza dimenticare un incontro con i ragazzi del Liceo Medi di Villafranca. L'autrice ringrazia quanti in questa avventura hanno dimostrato amicizia ed infinito calore umano. Giovanni padre e Miozzi, politico. doglio a Roma, un riconoscimento per la poesia sulla Bassa veronese “Vecchia pianura”. Ha finora pubblicato due libri di poesie. Il Presidente Miozzi: “Quando la scrittrice Agata De Nuccio mi ha proposto di fare un libro su di me, ho accettato con entusiasmo soprattutto per un motivo. Quest'opera nasce non solo per raccontare la mia biografia, ma soprattutto per trasmettere un messaggio di speranza e coraggio, in un periodo così difficile. Infatti, mi rivolgo in particolare ai giovani, cui va il mio desiderio di spronarli. A loro voglio dire che qualsiasi persona – con impegno e un pizzico di fortuna – può raggiungere i traguardi prefissati.” Erano presenti all'incontro di presentazione del libro: Agata De Nuccio, autrice del libro e poetessa contemporanea; Giovanni Avesani, editore di Ipertesto edizioni; Alberto Bologna, stampatore della tipografia “Bologna” di Isola della Scala; Stefano Canazza, assessore alla Cultura del Comune di Isola della Scala; Marco Ambrosini, assessore provinciale alla Cultura. 16 04 14 Salute & Sanità A cura di Diego Cordioli Gelida manina: il Fenomeno di Raynaud Cari lettori, quale concludiamo par lavamo del dott. Paolo Garzotti A beneficio dei lettori che non hanno avuto la possibilità di leggere l’articolo di marzo, ricordiamo brevemente gli aspetti che caratterizzano questa condizione clinica. Il Fenomeno di Raynaud consiste nella comparsa, soprattutto nei mesi invernali, dopo l'esposizione al freddo o per fatti emotivi, di pallore cutaneo delle dita di entrambe le mani. Tale fenomeno si sviluppa in tre momenti consecutivi. La prima fase è caratterizzata dalla comparsa di pallore cutaneo freddo e simmetrico, delle dita delle mani o dei piedi, dipendente dalla vasocostrizione (restringimento) delle piccole arteriole periferiche delle dita. Segue la seconda fase di rallentamento del flusso ematico, secondario alla vasocostrizione, dove le dita diventano cianotiche (blu-viola). Si conclude con la terza fase, di compenso, dove alla vasocostrizione segue una vasodilatazione, con ritorno di flusso ematico ricco di ossigeno, dove le dita assumono un colore rosso acceso che spesso si accompagna a dolore, formicolii ed alterazione della sensibilità della cute. Queste manifestazioni cliniche hanno una durata variabile ma, in genere, si risolvono spontaneamente dopo alcuni minuti. E’ inoltre importante sottolineare che talvolta, in alcuni pazienti, non tutte le fasi si presentono in modo classico ed evidente. Ricordiamo inoltre che il Fenomeno di Raynaud si divide un due tipi. Il primo definito “Malattia di di una oggi l’argomento par ticolare iniziato condizione nel definita precedente Fenomeno di Raynaud si correla ad altre condizioni o cause di malattia e spesso rappresenta un sintomo che precede il completo manifestarsi della più grave patologia principale. Tra queste ricordiamo: la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sindrome di Sjogren, ecc; traumatismi locali dovuti, per esempio, all’uso di strumenti vibranti o stampelle; occlusioni vascolari (trombosi, embolia); danno dei nervi periferici (tunnel carpale, ernie discali, ecc); malattie ematologiche (policitemia, gammopatie, ecc); sostanze tossiche; farmaci; tumori ovarici. Ma quali sono i criteri di diagnosi della forma secondaria o Sindrome di Raynaud? L’esordio improvviso, rapidamente progressivo con comparsa di precoci compliRaynaud”; primitivo(cioè senza cause cazioni locali (ulcerazioni), l’età dopo i 50 note), benigno, non associato ad altre anni, la concomitante presenza di segni patologie e in genere è autorisolutivo clinici di altre malattie associate, l’inte(come descritto nel precedente articolo). ressamento di una sola mano e il rilievo Il secondo tipo classificato come “Sin- di anomalie degli esami ematochimici dedrome di Raynaud”, è più grave, con pro- vono indirizzare alla forma secondaria e gnosi peggiore perché associato ad altre valutare l’utilità di una visita specialistica. Naturalmente oltre alla clinica e dimalattie. Come dicevamo è molto importante differenziare i due gruppi perché versamente dalla forma primitiva nella il destino della malattia è molto diverso. forma secondaria troveremo un’alteNel primo caso benigna, nel secondo razione degli esami ematochimici che evidenzieranno la presenza di anemia, molto meno. Oggi tratteremo degli aspetti che ca- infiammazione(Ves; PCR), positività di alratterizzano la forma più grave definita cuni specifici autoanticorpi (ANA; ENA; come: Sindrome di Raynaud. La Sindrome ecc). La capillaroscopia (studio dei capil- ar ticolo, di nel Raynaud. lari a livello delle unghie) metterà in luce un’alterazione del microcircolo arterioso. Anche l’eco-color-doppler, la flussimetria laser doppler e la termografia rivestono un importante ruolo nello studio del fenomeno di Raynaud. Può inoltre essere necessario sottoporsi a controlli strumentali più approfonditi quali l’Rx torace (per valutare apparato respiratorio), scintigrafia esofagea (per indagare la normale motilità dell’esofago), EMG (per verificare eventuale danni ai nervi). L’obiettivo della terapia è prevenire e ridurre gli effetti della vasocostrizione delle arterie. Naturalmente la prime indicazioni comportamentali consigliano di coprire adeguatamente le estremità del corpo nei mesi invernali, di astenersi completamente dal fumo, caffè, tè e farmaci potenzialmente vasocostrittori (es. per cefalea, o vaso costrittori nasali). Per chi presenta una forma secondaria all’uso di strumenti vibranti si impone un cambiamento di mansione lavorativa. A livello farmacologico si utilizzano farmaci vasodilatanti (calcio-antagonisti; nitroderivati), aspirina o farmaci ad azione più complessa quali la pentossifillina o le prostacicline. Nelle forme secondarie è naturalmente importante trattare la malattia principale. 17 Arte, Scienza & Tecnologia A cura di Diego Cordioli Infinitamente e le nature multiple Lo scor so 16 marzo si è conclusa la settimana d'incontri organizzata dall'Univer sità di Verona, Infinitamente . Un'occasione per percorrere i labirinti infiniti della mente e per avvicinar si sempre di più agli affascinanti prodotti dell'ingegno umano. Ma c'è ancora tanto altro da scoprire ... mali di ogni tipo, Wunderkammer e tante curiosità della natura, non da ultimo un esemplare del mitologico Planetario, mostre tridimensiobasilisco (naturalmente ottenuto nali, etnopsichiatria... una celebratramite l'incrocio artificiale, post zione dell'intelligenza umana, nelle mortem, di altre specie viventi). Il sue diverse forme e declinazioni. Museo Civico di Storia Naturale, Un'edizione ricchissima, avente il cui attuale nucleo di esposizione come tema “il cambiamento”, che ghi ancora. E' proprio in merito a risale al 1962, è l'erede di una lunga ha coinvolto le sedi più importanti quest'ultimo museo, situato a Lun- tradizione di studi e di raccolte nadella cultura e della scienza vero- gadige Porta Vittoria 9, che vorrem- turalistiche. Le collezioni del Museo nesi: dall'Accademia d'agricoltura, mo scrivere qualche parola in più. comprendono milioni di oggetti Scienza e lettere, al Conservatorio Una perla nel cuore di Verona, in cui naturali che costituiscono un patridi Verona, dalle Biblioteche civica e è possibile ammirare un patrimonio Frinzi, ai Teatri Nuovo e Ristori, dal- di eccezionale ricchezza, che comla Casa di Giulietta, alla Feltrinelli, prende le sezioni di: Botanica, Gedalla Società letteraria al Museo ci- ologia e Paleontologia, Preistoria, vico di storia naturale... e tanti luo- Zoologia. Vulcani in miniatura, anidi Elisa Zanola monio di eccezionale importanza e ricchezza. Non solo. Fino al 30 giugno al museo di Storia Naturale sarà possibile ammirare la singolare e suggestiva mostra: “Nature multiple. Le metamorfosi di Giuliana Cunéaz”. Tra le prime artiste europee a utilizzare il 3D, Giuliana Cunéaz concepisce l’opera come una sfida, un attraversamento, o, ancora, come un porsi al limite della coscienza. Nelle sue opere l’artista indaga il mondo dell’infinitamen- te piccolo, svelandone gli elementi più emblematici – cristalli, spore, pollini, globuli… – per riproporli in visioni di straordinaria suggestione, oscillanti fra immagini di idilliaca empatia e fantascientifici miraggi. La realtà indagata nei suoi segreti più nascosti appare diversa e la creatività dell’artista la sottopone a nuove, sorprendenti metamorfosi. Per maggiori informazioni: Museo di Storia Naturale, www.museostorianaturaleverona.it Il progetto My home gallery La Ar ti Provincia di Cignaroli Verona hanno www.myhomegaller y.org e l'Accademia patrocinato la piattaforma il di Belle progetto che mette in relazione ar tisti con viaggiatori e amanti dell'ar te . Sei curioso di vedere un'installazione di uno scultore veneziano mentre ti racconta come si vive in laguna? Che ne dici di cenare a casa di un designer veronese? Ti incuriosirebbe bere una birra nell’atelier di una fotografa a Città del Messico lasciandoti catturare dai suoi scatti? Ti piacerebbe viaggiare a Roma per un workshop con un pittore nel suo studio o discutere d'arte con un illustratore mentre alloggi nel suo casolare in toscana? Gli artisti iscritti a www. myhomegallery.org aprono le loro case come fossero delle gallerie d'arte per una visita non virtuale. Amanti dell'arte, collezionisti, viaggiatori o semplici curiosi, possono andarli a trovare, conoscerli personalmente, visitare 'mostre su misura', chiacchierare della loro arte, farsi raccontare i luoghi in cui vivono e molto altro ancora. L'obiettivo di MyHomeGallery è, da un lato, creare tra artista e fruitore un contatto diretto, libero, senza intermediari, in un contesto accogliente ed originale come la casa dell'artista, dall'altro promuovere una nuova forma di turismo culturale, che permetta di entrare davvero in contatto con il luogo che si sta visitando o di scoprire lati nuovi della città in cui si vive. Verona Fiere 18 04 14 Uff. Stampa Verona Fiere Vinitaly è giunto alla sua 48^ edizione! Giunge alla quarantottesima edizione la fiera dedicata ai vini e ai distillati più famosa d'Italia, Vinitaly, che torna Un appuntamento da non perdere per migliaia di produttori che intendono presentarsi al mercato del vino con le loro eccellenze o che mirano ad ampliare il loro business. Per quattro giornate intere il mondo del vino si dà appuntamento in una delle terre più ricche e produttive in Italia in termini di vini di qualità, dove eventi, incontri, workshop, degustazioni e convegni a tema punteranno ad accrescere la qualità dei servizi e delle produzioni in questo settore. Ottime le premesse di Vinitaly 2014: le richieste di partecipazione di aziende vitivinicole hanno superato anche quest’anno le aree disponibili. Il risultato di questa straordinaria partecipazione ha portato gli organizzatori ad ampliare il padiglione A e a realizzare un nuovo salone riservato agli espositori esteri ovvero Vininternational, allestito nel padiglione I. Un secondo nuovo spazio denominato International Buyers’ Lounge è stato realizzato ad hoc nel centro servizi Castelvecchio. Le novità di questo Vinitaly 2014 non finiscono qui. Il nuovo salone Vinitalybio intende coinvolgere soprattutto i visitatori esteri; organizzato in collaborazione con Federbio per dare visibilità ai vini biologici certificati, questo salone si rivolge principalmente ai consumatori del dal 6 al 9 Nord America, Nord Europa ed Estremo Oriente, mercati sempre più orientati alla produzione vitivinicola biologica. aprile prossimi Numerosi saranno anche i convegni che tratteranno tematiche attuali concernenti la legislazione nel settore vinico- quar tiere fieristico lo, la qualità del vino, vitivinicoltura e ambiente, così come le degustazioni che inviteranno a conoscere i premiati più di Verona. recenti del settore o alcune regioni vinicole internazionali. Opera Wine è uno degli eventi collaterali che avranno luogo a Verona durante il Vinitaly. Organizzato da Vinitaly International, Opera Wine è il grand tasting “Finest Italian Wines, 100 Great Producers” che si svolge nel prestigioso palazzo della Gran Guardia alla vigilia dell’inaugurazione del Vinitaly. Correlati a Vinitaly si tengono anche quest’anno Enolitech, salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l'enologia e le tecnologie olivicole ed oleari, e Sol&Agrifood, rassegna internazionale dell'agroalimentare di qualità. Per informazioni: www.vinitaly.it Sentiamolo strano…il vino! Cipria, sesso sfrenato, benzina, figurine Panini, carr uba birmana: sommelier e critici famosi d’Italia confessano il sentore più curioso percepito in un bicchiere di vino. Il primo fu, neanche a dirlo, Luigi Veronelli, gettando scompiglio per l’idea che il vino “non fosse solo vino” e per l’assoluta libertà di linguaggio che si può usare nel descriverlo. La stessa che fa dire: un sentore di cipria o sesso sfrenato, di Coccoina e di gambo di ciclamino spezzato, di benzina o di canfora, ma anche di figurine Panini, porro cotto, fiore bulboso e carruba birmana, fino ad un Glossario delle “Confessioni sensoriali” di critici & sommelier Cipria: nota polverosa e leggermente aromatica. Sesso sfrenato: lasciato all’immaginazione... Vinavil: una sensazione di chimico e di plastica. Coccoina: un insieme di latte di cocco e di mandorla. Gambo di ciclamino spezzato: rende l’idea di un’acidità spiccata. Figurine Panini: ha a che fare nel con la colla, ma in quel modo lì: unico. Porro cotto: odore di minestrone Fiore bulboso: aroma dolce e carezzevole. Tabacco & cuoio: ci si sente a casa, tranquilli, rassicurati. Benzina: un aroma di idrocarburo e petrolio. Canfora: un odore che ricorda il passato. Perfido: sapore di alcuni vini co- siddetti “naturali”. Bosco di eucalipto: la terra che interviene nel sentore dell’uva. Curry: come mangiare un pollo al curry. Ananasso: “siamo su un altro pianeta”. Carruba birmana: chiedetelo ad un collega. Vino David Bowie: eclettico, si trasforma nel bicchiere. vino che ricorda David Bowie. Sono questi alcuni dei sentori più curiosi percepiti in un bicchiere di vino dai sommelier e critici più famosi d’Italia –da Luca Gardini a Luca Martini, da Adua Villa a Paolo Baracchino, da Eleonora Guerini (Gambero Rosso) a Gigi Brozzoni (Seminario Veronelli), da Fabio Giavedoni (Slow Wine) a Enzo Vizzari (L’Espresso), da Franco Ricci (Bibenda) a Luca Maroni (Annuario dei Migliori Vini Italiani) fino al wine communicator Ian D’Agata – e “confessati” a Vinitaly, la più importante rassegna internazionale dedicata a vino e distillati, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile. Pietra focaia, cuoio, punta di matita, sangue, pelliccia bagnata, peperone grigliato: il lessico della critica e della sommellerie enoica, tra sentori animali, legnosi, balsamici, chimici, eterei, floreali, fruttati, speziati, vegetali ed empireumatici – nella loro classificazione classica – è ricco di sfumature, a volte strane e divertenti, ma, c’è da dire, di impatto e capaci di accendere la curiosità. Anche se, dicono critici e sommelier, oggi sono le parole ed il linguaggio più semplice e vicino agli amanti del buon bere, quelli che preferiscono utilizzare. Cucina d’Autore 19 A cura di Giorgio Gioco Il personaggio in Gioco: Rita Levi Montalcini Il 22 aprile di 105 anni fa, nasceva Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina, venuta a mancare poco più di un anno fa…lei ci ha fatto dono delle delizie dell’intelligenza e della mente; noi la ricordiamo con quelle del palato. Rita Levi Montalcini di Giorgio Gioco Antipasto ai funghi e formaggio 8 barchette di pasta frolla salata o vol-au-vent, funghi trifolati, formaggio gorgonzola e grana. Prepara i funghi trifolati e una crema densa di gorgonzola sciolto a bagnomaria. Metti i funghi nelle barchette di pasta frolla salata o nei vol-au-vent, poi la crema di formaggio e il grana grattugiato grosso. Gratina in forno. Tratto da: Luisa Pachera, Una vita in Gioco. Territorio, cucina e cultura nella storia del “Dodici Apostoli” di Verona. Scienziata e senatrice della Repubblica italiana (Torino 22 aprile 1909; Roma 30 dicembre 2012). La sua dolcezza era pari alla sua forza. Mangiava poco e dormiva ancora meno, ma è quanto le bastava. Una volta le ho chiesto se da piccola avesse mai giocato con le bambole, lei mi ha sorriso e ha scosso la testa, mi ha detto che preferiva arrampicarsi sugli alberi. Mio nipote era un bambino, ma sapeva chi era e voleva conoscerla a tutti i costi, così lei gli ha scritto una dedica firmandosi “la signora che studia il cervello” proprio come lui la chiamava. 20 04 14 Musica A cura di Gianfranco Iovino La musica che gira intorno a noi L’eco sanremese è completamente sfumata e, come spesso accade, i risultati di vendita e preferenza degli italiani mal si lasciano confermare dalla classifica stilata al termine della 64esima edizione della kermesse festivaliera italiana più importante. di Gianfranco Iovino Abbiamo lasciato sul podio le giovani promesse. Arisa, vincitrice assoluta con il brano “Controvento”, seguita dal talentuoso Raphael Gualazzi e da Renzo Rubino, ma nella realtà, ad oggi, le classifiche di vendita ci dicono che l’unico lavoro discografico che ha un buon successo, tra vendita e ascolti è quello di Francesco Renga con il suo “Tempo Reale”, che davvero ci regala un gran bel ritorno, attraverso un album nato nel segno delle più assolute novità, partendo dalla casa discografica, al produttore Canova, fino a nuovi autori che hanno permesso a Francesco di poter esprimere una vocalità ancora più intensa e congeniale per il suo timbro unico e particolare. Con notevole distacco segue il lavoro di Arisa “Se vedo te”, in cui sono raccolti 11 brani che mettono in luce le grandi capacità di scrittura e unicità di voce dell’artista genovese, che la pone su un piedistallo molto elevato per il notevole talento espresso in ogni traccia del suo nuovo CD, cancellando completamente l’immagine della ragazzina timida di “Semplicità” ed avvicinandola molto di più ad una interprete intensissima con brani che ci hanno entusiasmato come “La notte”, “Amami” o “L’amore è un’altra cosa”. Per finire, restando nella classifica ufficiale dei primi 30 dischi più venduti in Italia, troviamo Noemi e il suo Made in London, attesissimo nuovo lavoro di inediti per un’artista molto apprez- zata da critica e pubblico per la sua voce graffiante e particolare, che le è valsa grandi traguardi e collaborazioni importanti, su tutte quella con Fiorella Mannoia nel brano “Per tutta la vita”. Fa molto riflettere il dato che nei primi 50 posti della classifica dei più venduti ci sia solo una Compilation di Sanremo, dov’è raccolto il “meglio” di un Sanremo che, per i critici musicali, passerà agli annali come uno dei più scadenti mai assistiti prima, e di cui ahimè, la classifica di cui vi riporto i dati, non fa altro che confermare l’inglorioso esito. Ma dalla classifica FIMI sulle vendite dei CD in Italia, emerge un dato significativo, che determina che gli acquirenti di musica si stanno affezionando sempre più alle “colonne sonore” di film e fiction di cui si parla ovunque per significato, valore espresso dalla pellicola o la particolare risonanza mediatica del momento, come sta accadendo nel caso di “Braccialetti Rossi”. Si tratta di una Compilation musicale che ha reso ancora più toccante e intensa la Fiction trasmessa da RaiUno ispirata all’omonimo libro evento di Albert Espinosa “Braccialetti rossi. Il mondo giallo. Se credi nei sogni, i sogni si creeranno” ,con brani firmati e interpretati da grandi artisti della musica ita- emerso evidenzia e sottolinea, al tempo stesso, il particolare momento critico della nostra musica italiana, dove l’assenza di nuove idee pone in posizioni critiche il fascino all’acquisto per artisti dal curriculum prestigioso come: Ron, Antonella Ruggiero, Ferrero e De André. E con questa consapevolezza è inevitabile soffermarsi a riflettere sul motivo per il quale la musica sta ingobbendosi la schiena di un peso notevole, che è l’assenza di novità e la rinuncia al “rischio” di osare sperimentazioni sonore entusiasmanti e accattivanti, se alla fine il pubblico sceglie una colonna sonora da ascoltare o regalare e lascia a mostri sacri della musica leggera, come Zero, Daniele, Baglioni e altri ancora, l’obbligo di lunghi calendari di concerti live per compensare la deludente classifica di vendite, che vuole sempre più la musica divorata, “scaricata illegalmente”, e gettata in pasto ad una Playlist sempre più vasta e numerosa, con brani che non lasciano il segno nella memoria di chi li ascolta, li canticchia e poi passa, velocemente, al brano successivo. Si spera davvero che la primavera porti nuove ventate di grande musicalità come quella che sembra garantirci Vasco Rossi, Biagio Antonacci, Cesare Cremonini, liana come Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Francesco Facchinetti, o anche la musica di sottofondo del Premio Oscar al miglior film straniero “La grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. Ma tornando a Sanremo, e quanto ci saremmo aspettati dalle classifiche di vendita post evento, il dato Tiziano Ferro e altri ancora, per una musica leggera, sempre più vaporosa al punto tale che, si preferisce ascoltarla appena e poi darla in pasto ad un cestino per fare spazio a nuove tendenze sonore oltreconfine che l’Italia, in questo momento, sembra non riuscire a produrre, emulare o garantire. Ci piace, in conclusione, consigliarvi 2 CD presenti in classifica Top20, che portano alla ribalta artisti di natura diversa, ma dal grande passato musicale, quali sono stati Sergio Caputo, che sta ottenendo un buon successo con il suo “Un sabato italiano 30”, con il quale l’artista celebra il trentesimo compleanno del suo maggior successo attraverso un remake dell’album originale, realizzato in versione più jazz e Nada, che proseguendo nel suo originale percorso creativo tra canzoni d’autore, rock’n’roll e letteratura, ha realizzato un’opera di grande intensità dal titolo “Occupo poco spazio”, che consigliamo di ascoltare attentamente perché esalta un’energica anima punk che dà vita ad un POP colto e graffiante. A chiusura di questo nuovo numero siamo certi che la musica che gira intorno a noi saprà tornare ad essere una colonna sonora per la nostra vita e, nell’attesa che arrivi il “nuovo che affascina” e si lascia acquistare a “scatola chiusa”, ascoltiamoci quella regalataci da film e fiction che emozionano il cuore ad ogni nuovo ascolto. “Sono solo canzoni...” È in libreria il nuovo lavoro di Gianfranco Iovino, giornalista, scrittore e collaboratore del Giornale dei Veronesi dal titolo “Sono solo canzoni…” una vera e propria antologia di racconti brevi, ispirati ai testi delle canzoni di musica leggera italiana. Un esperimento insolito, oltre che nuovo per la narrativa, quello di unire alla musica la letteratura, così da dare nuove forme espressive a personaggi da sempre ascoltati e cantati da tutti, come Anna e Marco di Lucio Dalla, o La donna cannone di De Gregori, od anche Sara di Venditti e Fabio e Teresa di Zarrillo, permettendo al lettore di avventurarsi in un viaggio di lettura intrigante ed assolutamente coinvolgente. Il libro di Iovino affronta diverse tematiche della vita quotidiana,spaziando dalla solitudine all’amore, dai mali della guerra alla desolazione dell’anima, fino alla violenza sulle donne, la vecchiaia abbandonata e il diritto alla nascita che vince sull’idea dell’aborto. Un libro unico nel suo genere, grazie all’arguzia dell'autore di aver voluto unire, con un solido binomio, la musica e le parole, proponendo 18 storie di assoluto spessore, che diventano vere e proprie pagine aggiuntive di capolavori della discografia nazionale. Il volume è impreziosito dai patrocini morali della Provincia di Verona e radio LatteMiele, ol- tre che essere finalizzato ad uno scopo importante, quello di raccogliere fondi a sostegno della Lega del Filo d’Oro, attraverso il diritto d’autore che Iovino cede completamente all’Associazione nazionale che quest’anno festeggia i suoi 50 anni di attività. Un libro davvero intenso “Sono solo canzoni…”, a tratti suggestivo, emozionante e dalle continue riflessioni su quanto accade per le vie del mondo, come ci ha abituati lo stile narrativo di Gianfranco Iovino, che sa scavare a fondo tra le pieghe della vita, inchiodando i lettori alle sue narrazioni, regalandoci una raccolta di racconti esilarante e con un denominatore comune forte ed assoluto: l’ispirazione regalata da brani musicali che non sono solo canzoni, ma veri capolavori della storia della musica di casa nostra, che da canzone diventano parole e si trasformano nella memoria di chi li legge, delle storie di vita che arrivano dritte al cuore. Sono solo canzoni… di Gianfranco Iovino – A.Car edizioni – pagine 340 €. 18 in tutte le librerie di Verona e provincia. 21 Musica a Verona A cura di Gianfranco Elisa ZanolaIovino Questa piccola Dall'ultimo album Emmanuel, passando gli appuntamenti di Claudio per la proposti Baglioni, stagione dai grande lirica giovani alla e sinfonica interpreti Cosa si può ascoltare a Verona nelle prossime settimane? Il 7 aprile sarà al Palasport di Verona Claudio Baglioni, per il suo “ConVoiLive tour”. In molte città italiane, dove si è esibito, ha fatto il tutto esaurito. È stato il caso di: Pescara, Caserta, Bari, Acireale, Roma, Torino e Firenze. A suonare con lui, un gruppo di polistru- il due volte candidato ai Grammy Awards, l'australiano Tommy Emmanuel, tra i migliori chitarristi acustici viventi. La chitarra lo accompagna da quando ha 4 anni; negli anni Ottanta si è esibito in tour con Tina Turner e ha suonato con altri grandissimi musicisti, come Eric Clapton e John Denver. E' considerato uno dei cinque Certified Guitar Player, nome coniato da Chet Atkins per designare la, Florida”, registrato dal vivo nel primi mesi del 2013 in Florida, che include successi vecchi e nuovi. I concerti, al Palasport e al Teatro Filarmonico, inizieranno alle 21. Per informazioni: www.eventiverona.it Prosegue anche la ricca e raffinata offerta sinfonica del Teatro filarmonico. Per i cultori della musica classica, l'11 aprile alle ore 20, con replica il 12 aprile alle 17, Anna Se- mentisti che accompagneranno il cantante nel repertorio dei suoi più noti successi e riproporranno alcune delle canzoni del nuovo album, “Con Voi”. Un appuntamento ancora più importante con la musica, sarà il 5 maggio, al Teatro Filarmonico, con i chitarristi più influenti al mondo. Tra gli ultimi suoi lavori musicali ha pubblicato “The Colonel and the Governor”, un album jazz registrato in duetto con Martin Taylor. L’ultimo album di Tommy è il CD/ DVD combo live, “Tommy Emmanuel cgp: Live and Solo in Pensaco- rova (alla viola), sotto la direzione del maestro Boris Brott, suonerà la Styx per viola, coro e orchestra di Gija Kantscheli e la Sinfonia fantastica op. 14 di Hector Berlioz. Il 17 aprile alle ore 20, con replica il giorno dopo alle 17, ci sarà il Concerto di Pasqua: lo Stabat Mater di Gioachino Rossini diretto dal Maestro Stefano Montanari. Tenore: Francesco Marsiglia; Basso: Marco Vinco; Soprano: Pretty Yende; Contralto: Ekaterina Semenchuk. Il 26 aprile alle ore 20 e il 27 aprile alle ore 17, Xu Zhong, uno dei più famosi pianisti cinesi a livello internazionale, suonerà il Concerto per piano e orchestra n.1 op. 15 in do maggiore di Ludwig Van Beethoven, il TrV 215 Salome's Dance op. 54 e il Der Rosenkavalier, TrV 227, op. 59 Suite di Richard Strauss. Per quanto riguarda la stagione lirica, ad aprile sarà rappresentata al Teatro filarmonico, la tragedia lirica in tre atti di Gaetano Donizetti, Maria Stuarda. Il direttore d'orchestra sarà Sebastiano Rolli; alla regia, Federico Bertolani. Sce- di Elisa Zanola sensazionale al del musica chitarra Teatro di Tommy Filarmonico Conser vatorio ne di Giulio Magnetto e costumi di Manuel Pedretti. Le date in cui sarà possibile assistere allo spettacolo lirico, saranno: domenica 6 aprile alle 15.30, martedì 8 aprile alle 20, giovedì 10 aprile alle 20, domenica 13 aprile alle 15.30. Per maggiori informazioni sulla stagione sinfonica e lirica: http://www.arena.it Ricordiamo anche gli eventi promossi dal Conservatorio Dall'Abaco di Verona, che lo scorso 15 marzo ha aperto, in una bellissima iniziativa, le sue sedi alla cittadinanza, permettendo agli interessati di assistere in prima persona alle lezioni proposte da questa prestigiosa istituzione veronese. Gli appuntamenti previsti per il mese di aprile, denominati “Dalle sei alle sette”, prevedono, per la Rassegna di Giovani Interpreti, tutti i martedì (e quindi nelle date del 1, 8, 15, 29 aprile), dalle ore 18 alle ore 19, l'esibizione di: strumentisti, cantanti, ensemble cameristici del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona presso l'Auditorium Nuovo Montemezzi, in piazza Sant’Anastasia. Musiche di: Paul Arma, Johannes Sebastian Bach e Ferruccio Busoni, e per veronese ... Ludwig van Beethoven, Vincenzo Bellini, Alban Berg, Luciano Berio, Eugène Bozza, Johannes Brahms, Pearl Chertok, Fryderyk Chopin, Pietro Cimara, Franz Danzi, Miles Davis, Claude Debussy, Pablo de Sarasate, Gaetano Donizetti, Henri Duparc, Antonín Dvorˇák, Duke Ellington, Victor Ewald, Gabriel Fauré, Reynaldo Hahn, Franz Joseph Haydn, Johann Nepomuk Hummel, Jaques Ibert, Richard Lieb, Jules Massenet, Nikolai Medtner, Felix Mendelssohn Bartholdy, Darius Milhaud, Meredith Jane Monk, Wolfgang Amadeus Mozart, Niccolò Paganini, Charlie Parker, Amilcare Ponchielli, Cole Porter, Sergei Prokofiev, Giacomo Puccini, Sergej Rachmaninov, Ottorino Respighi, Gioachino Rossini, Nino Rota, Jeanine Rueff, Camille SaintSaëns, Franz Schubert, Robert Schumann, Jules Semler-Collery, Aleksandr Nikolaevicˇ Skrjabin, Louis Spohr, Stjepan Šulek, Richard Strauss, Francesco Paolo Tosti, Giuseppe Verdi, Henri Vieuxtemps, Heitor Villa-Lobos. Per informazioni: www.conservatorioverona.it 22 Calcio d’Alta quota 04 14 A cura di Nicola Di Ciomma Chievo, tea for two Se le “Favole” esistono ancora, hanno sempre e comunque un lieto fine, generalmente costellato da una serie infinita di situazioni e circostanze che hanno per lo più del miracoloso. ne), come piace a Fabio Caressa. Ma se la parodia del lontano 1950, È quello che, in questo momento “Tè per due”, vede una Nanette del campionato serve al Chievo: imbrigliata fino all’ultimo istante, un bel miracolo, o se volete, un il Chievo non è da meno. Nella famiracolino. Difficile che Caglia- mosa pellicola di David Butler lo ri (a ridosso della 29a giornata di scenario è quello della crisi di Wall campionato) e Udinese (rispetti- Street targata 1929. Nella realtà di vamente 29 e 31 punti) possano Corini, invece, lo schema è quello essere invischiate nella complessa di una crisi mondiale che dura dal rete della retrocessione. E allora, 2007 e di un’identità di squadra avanti. Catania, Sassuolo, Livor- che scivola sulla lama del rasoio: o no, Bologna e Chievo. Due piazze ti tagli, o ti fai la barba. O meglio: la su cinque per la bagarre finale di barba la farai agli altri tre. Mai così campionato che terrà col fiato so- male dal primo avvento in Serie speso tutte le contendenti fino alle A. Nemmeno alla 28a giornata di diciassette del prossimo 16 maggio. quel campionato (2006/2007) che Chi ce la farà brinderà a suon di tè vide la retrocessione della squadra (e qualcos’altro), magari più caldo della diga sul filo di lana dell’ultima del solito (anche se contro stagio- giornata nel famoso spareggio di di Nicola Di Ciomma Bologna contro il Catania che si salvò a discapito dei clivensi. A quel punto di quel campionato il Chievo (come adesso) aveva 24 punti ed era ugualmente al quint’ultimo posto insieme al Messina. Sotto, a due lunghezze, la Reggina. Sul fondo chiudevano a 19 punti Parma ed Ascoli. Adesso è tutto più concentrato. Sono tutte lì. Anche il Catania ultimo a 20 punti osa benissimo sperare. Solo 6 vittorie e altrettanti pareggi a fronte di 16 sconfitte. Esattamente il 50% delle gare sin qui disputate dal Chievo ha visto la squadra subire gol nei primi 22 minuti (nemmeno metà del primo tempo). E’ questo il disastroso bilancio di una squadra che, per l’esperienza di categoria, potrebbe dare molto di più. Mister Corini ha già compiuto un mezzo miracolo risollevandola dalle sabbie mobili. Ma il cambio con Sannino probabilmente è arrivato troppo tardi. Le esigenze del nuovo tecnico si sono poi scontrate con una campagna acquisti estiva che certo non si confaceva ai piani dello stesso. A gennaio si è tentato di rimediare in corsa. Qualcosa è stato fatto. Altre idee sono andate a monte, tanto che all’ultimo è stato deciso di reintegrare Guana (fuori rosa dalla scorsa estate per il violento scontro con Puggioni) per sopperire alle esigenze del centrocampo. Si è tentato di rabberciare e Corini ha avuto il suo da fare. Le vittorie contro Catania e Genoa hanno ridato fiducia all’ambiente. Nonostante il bugiardo 3-1 beccato a Firenze la squadra sembra reagire anche sul piano del gioco, anche se in fase conclusiva si rivela spesso sprecona. Solo 13 gol fra Paloschi (8) e Théréau (5) la dicono lunga. Gli scontri casalinghi con Bologna e Sassuolo saranno determinanti. Forse anche il calendario, in questo delicato momento della stagione, aiuta più il Chievo delle altre. Ma le altre sono sempre lì e pare abbiano tutte fatto un mercato invernale migliore. Resta “Allarme Rosso” se non si vuole sprofondare. L’inferno è a un tiro di schioppo. Calcio d’Alta quota 23 A cura di Nicola Di Ciomma Hellas, vale la pena osare Chi l’avrebbe mai detto? Hellas tranquillo con la salvezza in tasca a tre mesi dalla fine del campionato. di Nicola Di Ciomma Quella tanto agognata Serie A che, più di una volta, da queste pagine, abbiamo sottolineato mancasse da troppo tempo per sanare le ferite di oltre un decennio di febbrili astinenze dal calcio che conta, ha ripagato giustamente tutti i sacrifici profusi. Eppure il Verona (che già dall’estate scorsa sulla carta non godeva certo di un calciomercato sterile) ha saputo anche, comunque vada a finire, assurgersi a Cenerentola del calcio italiano. Gli scaligeri hanno offerto al campionato una ventata di novità giocando un calcio semplice, veloce, quadrato e spesso spumeggiante, esaltando non solo la platea locale ma intrigando alla grande avversari, giornalisti, opinionisti, critici e addetti ai lavori. Complimenti davvero dunque, non solo alla squadra e a Mister Mandorlini, ma ancora una volta alla Società che ha saputo, nei momenti difficili del passato, costruire con pazienza le condizioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi.Si, perché è di obiettivi che si deve parlare an- cora. A ridosso della 29a giornata (mancano 10 partite alla fine del campionato), anche se i numeri sono meno confortanti del girone d’andata, tutto è ancora possibile per l’Europa. Nelle ultime nove partite Toni e compagni hanno raccolto solo otto punti e vinto solo due volte in trasferta (contro Sassuolo e Livorno). E sono proprio quegli otto punti che vantavano in più nella prima frazione di campionato. Considerando sempre quella con l’Inter la gara di riferimento statistico ultimo, al Bentegodi l’Hellas non vince dal 22 dicembre scorso (4-1 alla Lazio). Unico exploit di rilievo resta la gara interna contro la Juve (22). Qualcuno parla di difesa bucata (46 reti subìte), ma non si accorge che l’attacco è molto prolifico (43 reti realizzate) per la bellezza di un ottavo posto conquistato con 12 vittorie, altrettante sconfitte e soli 4 pareggi. Per non parlare di Luca Toni, verso le 37 primavere, con 13 reti realizzate (solo due in meno del capocannoniere Tévez) quest’anno. Che Prandelli lasci stare la carta d’identità e ci faccia un pensierino pro Brasile? Si sa, però, il palato della platea Hellas resta sempre fine. La dipartita di Jorginho verso Napoli ha fatto torcere il naso a più d’uno, considerando che Mandorlini, nel ruolo di regia, non è riuscito ancora a risolvere il rebus.Anche se Donati e Donadel hanno fatto il diavolo a quattro per rimpiazzare degnamente il brasiliano, è altrettanto vero che la “promessa” Cirigliano deve ancora decollare. Se qualcuno (come Inter e Parma) sta meglio, qualcun altro (come l’Hellas) ha sicuramente, da qui alla fine, ancora ottime possibilità di provarci. Il calendario parla chiaro. E se qualcuno è alla finestra (sempre Inter e Parma) e saluta dall’alto con fierezza, ricordiamoci che Jovanotti cantava: “Affacciati alla finestra Amore mio”. 24 Sport a Verona 04 14 A Barcotto A cura cura di di Susanna Diego Cordioli SportExpo e la ginnastica artistica femminile Ha chiuso i battenti con numeri da capogiro l’ottava edizione di Spor tExpo, la manifestazione spor tiva che si è tenuta presso l’Ente Fiera di Verona dal 15 al 17 marzo, nata dall’idea di Stefano Bianchini, direttore generale della Fondazione Bentegodi, nonché presidente FIPAV Verona. Un'occasione anche per approfondire un'affascinante disciplina: la ginnastica ar tistica. di Susanna Barcotto All'ultima edizione di Sport Expo erano presenti 52.000 visitatori, rappresentati in larga maggioranza da bambini dai 6 ai 14 anni, che hanno confermato il successo della manifestazione che si presenta come una rassegna di discipline sportive valorizzando il binomio sport e giovani, consentendo loro di cimentarsi nelle più varie attività presenti attraverso “villaggi” e giochi a tema, con un programma ricco di partite, dimostrazioni, prove, filmati e altro. La manifestazione che gode del Patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Verona e del Ministero della Gioventù, ha visto il coinvolgimento delle istituzioni, degli enti di promozione sportiva, delle federazioni e degli istituti scolastici. Tanti gli sport presenti, dai più conosciuti come: la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby, il tennis, il tiro con l’arco, il football americano, a quelli più di nicchia come: la canoa kayak, la danza sportiva, l’ arrampicata sportiva, l’hockey su prato, il Kendo, attività subacquee, il windsurf e la pesca sportiva. E naturalmente, non poteva non essere rappresentata tutta la Fondazione Bentegodi con un programma ricco di esibizioni, soprattutto per quanto riguarda la sezione di ginnastica. Ed è proprio questa la disciplina che vogliamo meglio approfondire in questo numero del giornale, attraverso la coordinatrice della sezione di ginnastica artistica femminile, Laura Tommasetti. Ci parli di questa affascinante disciplina. La ginnastica artistica è uno sport molto emozionante che si sviluppa attraverso l’utilizzo di 4 attrezzi quali: le parallele asimmetriche, la trave, il volteggio e il corpo libero con accompagnamento musicale. E’ una disciplina olimpica che abbiamo avviato delle discipline di Ginnastica Amatoriale con circa 10 corsi non solo nella sede di Via Trainotti a Verona, ma anche a Caprino o ad Avesa. hanno impedito di raggiungere la fase nazionale. Un’altra atleta, Sara Cancian, è Campionessa Regionale alle parallele Asimmetriche, vincitrice delle due fasi della gara della specialità alle parallele e 6 atlete si sono classificate per la fase nazionale. Per il 2014, l’obiettivo è ancora migliorare per vincere! Qual è il primo consiglio che si sente di dare a un genitore? Che è fondamentale che le bambine si divertano! E’ certamente importante tenere gambe e punte tese, ma se arriva il momento della caduta, la si faccia con un sorriso! Per chiudere: una definizione della ginnastica artistica. È uno sport completo, sia dal punto di vista fisico, in quanto utilizza tutte le parti del corpo, che mentale, per compiere gesti atletici di difficoltà elevata. La ringraziamo della disponibilità e speriamo che attraverso questa intervista, possa crescere la curiosità per la ginnastica artistica. Per approfondimenti: info www.fondazionebentegodi.it richiede una certa forza fisica e notevole mobilità articolare. Quali sono quindi le caratteristiche fondamentali per un’atleta ? Alla base di questa disciplina c’è una grande dote, quella del coraggio, seguita dalla forza e dalla scioltezza e precisione dei movimenti acrobatici. A quale età è consigliabile l’approccio alla disciplina? Già dai 5-6 anni si può accedere al primo corso in Bentegodi, dagli 8 anni si inizia a gareggiare, e a 12-13 si passa alla categoria Junior. Ma quindi in Bentegodi i corsi sono solo rivolti ai probabili futuri campioni di domani? Assolutamente no! I corsi sono aperti a tutti coloro che vogliono anche solo fare ginnastica, infatti in questi anni Definirebbe la ginnastica artistica una disciplina statica? Assolutamente no, anzi si tratta di una disciplina in continua evoluzione sia dal punto di vista degli attrezzi che della formazione. Com’è andato il 2013 dal punto di vista delle gare per la Fondazione Bentegodi? I risultati sono stati di prestigio. Le piccole della fascia 8-10 anni hanno partecipato al Torneo Allieve e Lara Caroleo ha conquistando il titolo di Campionessa regionale seguita da Rachele Soffiati. Le più grandi, della fascia 10-12 anni, hanno partecipato al Campionato di serie B. Entrambe le squadre si sono piazzate per la fase Interregionale, con solo un po’ di rammarico per alcuni errori che 25 Sport a Verona A cura di Diego Cordioli Il Forum: Sport e impiantistica del Coni Lo spor t dal Sala Lucchi a punto Verona, di si vista è delle tenuto sempre più i tagli, quindi gli sforzi da fare sono impegnativi. Verona sta già Lo scorso 22 marzo, al Palazzetto facendo dei progetti con il supporto Masprone, in Sala Lucchi a Verona , in di soggetti privati e credo che andare Piazzale Olimpia,si è tenuto il Forum in questa direzione sia una scelta vin“Sport & Impiantistica”, in program- cente per il futuro dell’impiantistica ma all’interno del progetto “Il ruolo sportiva a vari livelli.” dello Sport Veneto nel panorama naGianfranco Bardelle, Presidente del zionale”, ideato dalla Regione Veneto CONI Veneto: “Questo percorso ree dal Comitato Regionale CONI Ve- gionale ha scelto appositamente la neto con il contributo della Direzio- modalità itinerante per affiancare lo ne Regionale della Scuola dello Sport, Sport a temi specifici, in collaborarappresentata dal suo Coordinatore zione con lo Studio Ghiretti. Verona Didattico e Scientifico, prof. Dino ospita il complesso tema dell’impiantiPonchio, con la collaborazione dello stica sportiva. Il 66% del bilancio della Studio Ghiretti & Associati. Il Forum Regione Veneto è coperto dalla spesa ha richiamato operatori del settore, per la Sanità pubblica, mentre lo 0% istituzioni regionali e interlocutori na- va all’impiantistica ed è un dato sconzionali, inclusa la stampa e i media di fortante. Siamo secondi in Italia dopo settore, attorno a questo quarto tavo- la Lombardia per numero di società lo di confronto per affrontare il tema sportive, per numero di volontari ed delle infrastrutture e dell’ impiantistica, è un dovere aiutare le strutture, le in termini sia programmatici che nor- società, gli Assessori, le istituzioni delmativi e funzionali. la nostra Regione a riconoscere allo Marco Giorlo, Assessore allo Sport sport un valore aggregativo.” del Comune di Verona: “La città di Massimo Giorgetti, Assessore ai Lavori Pubblici Regione Veneto: “Il quaVerona gode di eccellenze sportive e accoglie migliaia di persone, tifosi e dro economico attuale è drammatico. appassionati. Purtroppo, sono sempre Non ci sono fondi, il Patto di Stabilità meno le risorse disponibili e sono pone limiti di spendibilità sia ai Comudi Maria Cristina Caccia il Infrastrutture: Forum sul ni sia alle Regioni. Un primo passo da fare è agire sugli impianti presenti, riqualificandoli, in un’ottica di innovazione. È basilare avviare una pianificazione strutturata per i prossimi quattro o cinque anni, partendo da un concreto intervento per rendere più efficienti gli impianti esistenti, attraverso censimenti e analisi territoriali mirati. Inoltre, la riduzione dei costi di gestione energetica e di gestione aiuterebbe a recuperare fondi da reinvestire nell’impiantistica in modo tangibile.” Francesco Romussi, Direttore della Gestione Patrimonio e Consulenze impianti sportivi del CONI: “La pianificazione strategica dell’impiantistica sportiva è la prima regola da seguire e deve basarsi su censimenti mirati a individuare gli impianti presenti sul territorio, al fine di ottimizzare le risorse. Creando un vero e proprio Piano Regolatore dello Sport, pensato secondo una metodologia tipicamente industriale, si pongono le basi per implementare progetti di fattibilità.Attrarre finanziamenti privati è una condizione quasi imprescindibile, ma, per farlo, all’interlocutore privato si deve garantire la remunerabilità del al Palazzetto binomio “Spor t capitale investito, inclusi costi di gestione e sostenibilità.” Roberto Ghiretti, presidente dello Studio Ghiretti & Associati: “Per uno sviluppo sostenibile va considerato l’uso dell’impianto nel tempo. Dal punto di vista della progettualità, a partire dal CONI alle singole realtà locali, ci si deve focalizzare sulle aree coinvolte, per una riqualificazione urbana, puntando all’accessibilità e ai metodi di appalto e di gestione, assicurando al singolo impianto le caratteristiche di polifunzionalità e sostenibilità. Il recupero di aree sportive vale per raggiungere più obiettivi: sociale e ricreativo, di tutela del territorio, sanitario, culturale e didattico, puntando a contrastare l’abbandono delle pratiche sportive e a soddisfare i bisogni dei soggetti fruitori.” Guido Martinelli, Studio Legale Associato Martinelli & Rogolino: “L’obiettivo dell’intervento è duplice: aprire un tema di confronto sulla apertura verso i Contratti di Rete, una soluzione valida da valutarsi per ogni realtà sportiva, micro o macro, a livello locale e regionale. Dobbiamo guardare all’ innovazione, convinti che il modello Masprone, & in Impiantistica”. dell’Associazione dilettantistica sportiva stia scomparendo. Il Contratto di rete può essere una soluzione, dopo la strada delle ATI, Associazioni Temporanee di Impresa: il sasso è lanciato, vediamo cosa accadrà.” Una Tavola Rotonda finale ha coinvolto più relatori, voci del panorama veneto, da Padova a Verona, fino a Rovigo, chiamati ad argomentare un dibattito sul tema delle diverse tipologie di impianti gestiti attualmente, considerando la prospettiva della o delle proprietà e delle specifiche forme di accesso alla gestione, ai costi, alle problematicità e alle richieste più immediate. Si sono alternati Stefano Bianchini, Direttore Generale Fondazione Bentegodi Gabriele Busato, Responsabile Jesolo Beach Arena, Gianni Gross, Presidente Plain Team Veneto ed E lisabetta Mastrosimone (Padova) Amministratore Provinciale Us Adi Padova. I prossimi appuntamenti sono a Vicenza, il 27 settembre 2014, con il quinto Forum “Sport & Scuola” e a Padova, il 29 novembre per l’attesa presentazione del “Libro Bianco dello Sport”. In campo la Nazionale italiana Sindaci Il presidente Giovanni Miozzi ha presentato la par tita di calcio a scopo benefico tra la Seleçao Sacerdoti Calcio e la Nazionale Italiana Sindaci, che si è tenuta lo scorso 15 marzo a Salizzole. L'evento sportivo rappresenta l'avvio del progetto benefico realizzato dal Comune di Salizzole per il 2014 a favore dell'Associazione Rosagallo, impegnata nel sostegno ai malati di “poliposi adenomatosa familiare”. La manifestazione, dal titolo “+ sport + solidarietà + salute”, si è svolta al palazzetto dello sport di Salizzole. Dopo la celebrazione della messa dello sportivo e la presentazione del piano di solidarietà, si è disputata la partita, la cui telecronaca era a cura di Roberto Puliero. La Seleçao Sacerdoti Calcio, fondata nel 2005, è un'associazione no profit, che partecipa attivamente a eventi e partite di calcio a scopo benefico su tutto il territorio nazionale. Tre, quindi, sono i fattori che hanno contribuito alla sua nascita: cre- do religioso, passione per il calcio e partecipazione a iniziative di solidarietà a favore di associazioni onlus. La Nazionale Italiana Sindaci ha debuttato per la prima volta ad Arezzo nel 2002. Attualmente è composta da più di 50 Primi Cittadini, accomunati da un obiettivo: sottolineare l'importanza dell'impegno sociale come sindaci, promuovendo una sana pratica sportiva, lontana dagli scenari di violenza negli stadi. Dal 2006, l'iniziativa ha raccolto 205 mila euro, cifra devoluta a scopi sociali, tra cui Telethon, Unicef, FAO e Croce Rossa. La N.I.S è diventata ufficialmente onlus nel 2007 e nel 2008 ha conquistato la medaglia d'argento al Campionato dei Sindaci Europei di Salisburgo. Dall'anno della sua prima formazione, la squadra ha giocato in alcuni degli stadi più importanti d'Italia, affrontando, ad esempio, la Nazionale Italiana Cantanti, la Nazionale Parlamentari, la Calciatori Team, la Nazionale Piloti, la Nazionale Magistrati, la Nazionale Inviati per la Solidarietà, la Nazionale Giornalisti RAI, la Nazionale Confindustria, la Nazionale Italiana Olimpici, La rappresentativa dei Dipendenti Vaticano, la Nazionale Polizia di Stato. L'Amministrazione comunale di Salizzole già in passato ha organizzato raccolte fondi a favore dei terremotati dell'Abruzzo e dell'Aquila. L'azione benefica è poi proseguita grazie al connubio tra cultura e solidarietà, dedicando il proprio programma annuale di eventi d'intrattenimento a favore delle onlus che aiutano i più deboli. Nel 2013, ad esempio, sono stati raccolti 7.450 euro e donati all'ABEO per finanziare l'acquisto di pompe erogatrici di farmaci chemioterapici per i bambini del reparto pediatrico-oncologico dell'ospedale di Borgo Roma. L'associazione Rosagallo è una organizzazione di volontariato che, grazie alla sinergia con la Fondazione omonima, opera sul territorio della provincia di Verona. L'obiettivo è quello di garantire un sostegno su più fronti alle persone che sviluppano malattie del colon. Le attività comprendono supporti morali e materiali agli infermi, durante le fasi di diagnosi e cura fin dall'età pediatrica; raccolta dati per studi prospettici e ricerche statistiche; distribuzione di materiale informativo ai medici; formazione alle famiglie sulla prevenzione; organizzazione di seminari o incontri di studio. Erano presenti alla presenta- zione dell’evento: Samuele Campedelli, assessore provinciale alla Programmazione e pianificazione territoriale; per il Comune di Salizzole Mirko Corrà, sindaco; Angelo Campi, assessore al Bilancio e mister della Nazionale Italiana Sindaci; per l'associazione Rosagallo, Gian Gaetano Delaini, presidente dell'associazione Rosagallo e professore del Policlinico Universitario G. B. Rossi di Verona. Hanno partecipato inoltre: per la Nazionale Italiana Sindaci, Giorgio Malaspina, sindaco di San Pietro di Morubio; Diego Ruzza, sindaco di Zevio. Per la Seleçao Sacerdoti Calcio, don Alberto Ancelotti, vice presidente; don Luca Pedretti e don Massimiliano Lucchi, parroci di Salizzole - Bionde – Engazzà. 26 Rubrica di Bellezza 04 14 Pubbliredazionale a cura di Profumerie Douglas Il sole: alleato di bellezza, ma serve saperlo filtrare Filtrare i raggi solari attraverso prodotti specifici equivale ad amare la propria pelle. L'abbronzatura è un vero e proprio sistema di difesa: i raggi del sole azionano la melanina, in grado di schermarli solo parzialmente... Per questo motivo è importante per la salute della pelle applicare un prodotto solare adeguato al proprio fototipo, alla durata dell'esposizione prevista, all'orario, al luogo in cui ci si trova (latitudine e longitudine), alla quantità di melanina che la nostra pelle ha già prodotto nei giorni in cui ci siamo esposti al sole. Spesso ci si illude che, andando al mare o in montagna per un week-end, il colorito acquisito sia vera abbronzatura. Siccome, però, la melanina impiega circa tre giorni ad essere sintetizzata è chiaro che quel colore svanirà in breve tempo. Questo accade perché un’abbronzatura rapida non è che il prodotto dell'impatto dei raggi UVA, che danno una pigmentazione immediata non duratura e che sono i principali responsabili del foto-invecchiamento. Sono gli UVB, responsabili di scottature ed eritemi, ad azionare la reazione difensiva duratura della melanina. Occorre quindi un alleato valido in grado di lasciare che l’abbronzatura vera affiori pian piano senza scottature e senza sottoporre la pelle ad inutili e pericolosi stress ossidativi. Finti Filtri Vestiti e vetri (finestrini dell'auto, finestre...) non proteggono, normalmente, dai danni provocati dai raggi UVA, ma solo da quelli dei raggi UVB che, essendo più “corti” degli UVA, non li attraversano. Questo dettaglio rende l'esposizione solare ancor più dannosa perché non abbiamo nemmeno il "campanello d'allarme" di rossori, pruriti e scottature. L’unica protezione reale è quella dei filtri chimici o fisici contenuti nei prodotti solari, da abbinare ovviamente ad un bel paio di occhiali da sole! Come si legge l’etichetta di un prodotto solare Nelle etichette dei prodotti solari è sempre segnalato il Sun Protection Factor (SPF) obbligatorio, esplicato in numeri che arrivano fino al 50+ e, a discrezione dell'azienda, il Protection grade for Uva (PU) o almeno il simbolino UVA cerchiato che sta ad indicare una protezione UVA pari o maggiore ad 1/3 della protezione SPF. Quanto dura un prodotto solare? Si dice che un solare non duri più di un anno, la verità è che in molti, sbagliando, ne applicano uno strato sottile assolutamente inadeguato a proteggere la loro pelle dai raggi del sole! Applicato nelle giuste quantità il prodotto non durerà certamente più di un’estate, anche perché non andrà massaggiato sino ad assorbimento, anzi! Il cosmetico solare va applicato in uno strato protettivo, in modo da filtrare il più possibile i raggi ultravioletti, prima di esporsi alla luce solare ed è bene riapplicarlo dopo ogni bagno, ad ogni sudata abbondante, ogni volta che frizioniamo la pelle con vestiti o asciugamani! Come prepararsi alla tintarella Ci sono molte accortezze utili per ottenere una bella abbronzatura omogenea e sana, ad iniziare da quelle legate alla tavola. Almeno un mese prima di esporsi al sole procuriamo alla nostra pelle una buona dose di licopene e betacarotene, in grado di combattere gli effetti negativi del sole e di intensificare il colorito. I cibi da assumere hanno in buona parte il colore del sole e sono arancioni, gialli e rossi: carote, meloni, pomodori, albicocche, ciliegie, peperoni, susine, pesche. In alternativa, se proprio non siete in grado di assumere abbastanza dosi di frutta e verdura, esistono integratori creati appositamente per questo scopo. Il secondo step fa parte dello skincare ed è incentrato principalmente sull’esfoliazione e sull’idratazione: una pelle rinnovata ed idratata non presenterà abbronzatura a macchie, oltre a risultare più tonica e bella! È consigliabile massaggiare delicatamente lo scrub per elimina- re le cellule morte e riattivare la circolazione linfatica superficiale, applicando subito dopo aver risciacquato ed asciugato anche una buona crema idratante (la linea Douglas Beauty System Seathalasso è perfetta a questo scopo!). Una volta preparato il corpo non si può certo dimenticare il viso, che merita altrettante attenzioni con la maschera Perfect Complexion Radiance Mask Douglas, nutriente ideale per pelli opache e stanche che restituisce uniformità, luminosità e trasparenza esfoliando delicatamente e raffinando la grana della pelle. Con un solo prodotto si restituirà vitalità, morbidezza e luminosità a tutto il viso. Come sostitute alla pessima abitudine di preparare la pelle al sole con le lampade UV, ecco venire in nostro soccorso le creme autoabbronzanti, come il Douglas Self Tanning Milk, latte autoabbronzante per viso e corpo, delicato e funzionale. A questo punto la nostra pelle è quasi pronta e noi ci sentiamo già più belle! I Prodotti Solari L’ultimo step consiste nell’incominciare ad esporsi con un solare ad SPF da 20/30 in su, per poi scendere gradualmente senza abbassare mai la protezione al di sotto del fattore 10, evitando accuratamente orari centrali della giornata. La linea di prodotti solari Douglas Sun si compone di sei referenze per ogni necessità e propone texture e fattori protettivi diversi, oltre a convenienti set composti di crema solare SPF 30 e doposole lenitivo e reidratante per lenire e dissetare intensamente la pelle. Applicazione piacevole, texture confortevole, profumazioni delicate e reperibilità in tutte le profumerie fisiche della catena Douglas ed on-line sul sito www.douglas.it. Per Douglas, Des Trucchi Svelati Oggi Sposi 27 A cura di Adami Eventi Il matrimonio: la magia di un sì In questa prima tappa del nostro percorso guideremo i futuri sposi all'adempimento delle pratiche del matrimonio civile o religioso, alle principali regole di bon ton, al ricordo delle tradizioni e dei simboli legati al giorno delle nozze. di Giulia Adami Il matrimonio civile Prima di arrivare alla cerimonia di matrimonio sia civile sia religioso, i futuri sposi devono adempiere ad una serie di incombenze documentali. La celebrazione deve essere preceduta dalle pubblicazioni, da effettuarsi nel Comune di residenza (o presso il Consolato per i residenti all'estero). La funzione delle pubblicazioni è di portare a conoscenza di terzi l'intenzione degli sposi di contrarre matrimonio, consentendo alle persone legittimate di fare eventuale opposizione. La durata di esposizione al pubblico è di 8 giorni, ma le nozze potranno essere celebrate solo a partire dal quarto giorno successivo allo scadere dell'esposizione e comunque entro il termine di 80 giorni, pena la decadenza dell'efficacia, seguita dalla necessità di ripercorrere l'iter. La dichiarazione dell'intenzione di contrarre matrimonio va presentata dai futuri sposi all'Ufficiale di stato civile del Comune, il quale chiederà anche di esprimere la scelta del regime patrimoniale, che sarà riportato nell'atto di matrimonio e sottoscritto nel giorno delle nozze. Da questo momento i due fidanzati diventano ufficialmente "promessi sposi". La cerimonia di celebrazione del matrimonio civile è di breve durata (20 minuti circa), si svolge alla presenza di testimoni (2 o 4) scelti dagli sposi e comprende tre momenti : La lettura di tre articoli del Codice Civile (artt.143-144-147); La pubblica dichiarazione da parte della coppia della volontà di coniugarsi; La lettura dell'atto di matrimonio che sarà subito dopo sottoscritto dagli sposi, dai testimoni e dall'Ufficiale di stato civile. Il celebrante può anche essere, su espressa richiesta, una persona affettivamente vicina alla coppia che affiancherà l'Ufficiale di stato civile, portando con le sue parole rivolte agli sposi un valore aggiunto derivante dal legame tra loro esistente. Il matrimonio religioso Il matrimonio religioso è un sacramento, e come tale richiede un’adeguata preparazione. E’ quindi obbligatorio frequentare un corso prematrimoniale per fidanzati tenuto da sacerdoti ed esperti, in cui si affronteranno temi non solo etici e religiosi, ma anche medici, legali e psicologici della vita di coppia. Le procedure burocratiche richieste per il rito religioso sono analoghe a quelle per il rito civile, con l’aggiunta di alcuni documenti come l’atto di battesimo, il certificato di cresima e di stato libero. I due sposi si devono recare nella diocesi di appartenenza per la dichiarazione di consenso davanti al parroco, che provvederà alle pubblicazioni che rimarranno esposte per 8 giorni comprendenti 2 domeniche consecutive all’ingresso della parrocchia dei 2 sposi e di quella dove intendono sposarsi (se diversa). Art. 143 –Diritti e doveri reciproci dei coniugi Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono gli stessi doveri. Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alle proprie capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai fabbisogni della famiglia. Art. 144 –Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato. Art. 147 – Doveri verso i figli Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. Le 10 cose da fare e da non fare secondo bon ton Le eventuali damigelle seguono la sposa sostenendo lo strascico, mai più lungo di 3 metri, i paggetti invece precedono la coppia portando le fedi all’altare. La sposa non dovrebbe indossare gioielli, se non molto semplici con perle o diamanti. Solo dopo il rito è ammesso l’anello di fidanzamento. La sposa non può indossare i guanti durante il rito, ma appoggiarli eventualmente sull’inginocchiatoio a fianco del bouquet. Lo sposo non deve indossare gioielli, con unica eccezione dell’orologio, dei gemelli e dello spillone per il plastron. In un matrimonio formale lo sposo e i testimoni saranno in tight, ma dopo le ore 18, l’abito di rigore sarà il frac. Per gli invitati uomini abiti sobri e scuri. Lo sposo deve far recapitare il bouquet alla sposa la mattina stessa delle nozze. Evitare il taglio della cravatta, la colletta tra i tavoli e incitazioni goliardiche decisamente poco eleganti. Le invitate dovranno preferibilmente evitare l’abito di colore bianco, riservato alla sposa, o totalmente nero perché funereo, preferibili il bianco e nero o i colori pastello. Nel caso in cui i 2 sposi ritardino al ricevimento perché impegnati nel servizio fotografico, spetta alla mamma della sposa ricevere gli moni è accompagnato da confetti e fiori. L'origine del detto "luna di miele" indica i primi momenti dolci della vita di coppia; gli sposi dell'antica Roma dovevano mangiare del miele per tutta la durata di "una luna" dopo il matrimonio. In passato un folto stuolo di damigelle vestite di bianco circondavano sempre la sposa, che si confondeva tra loro, per proteggerla dagli spiriti maligni. Divisione delle spese Per quanto riguarda le spese da sostenere spesso oggi gli sposi sono propensi a dividere a metà l’intero ammontare. Secondo tradizione però, spetterebbe alla famiglia della sposa l’acquisto del corredo, delle partecipazioni, degli inviti, delle bomboniere, del ricevimento, dell’addobospiti e intrattenerli fino all’arrivo bo floreale, dei musicisti, del fotodella coppia. grafo, del noleggio dell’automobile, No categorico all’uso del cellulare dei regali per lo sposo e i testimosia durante la cerimonia sia duran- ni, della camera da letto escluso il materasso. te il ricevimento. Alla famiglia dello sposo spetteTradizioni di sempre Tradizione vuole che nel giorno rebbe invece l’acquisto dell’anello delle nozze la sposa porti con sé di fidanzamento, delle fedi nuziali, 5 cose: del bouquet della sposa, dell’ofUna cosa vecchia che simboleggia ferta per la chiesa, del regalo per la vita prima del matrimonio. il celebrante, del viaggio di nozze, Una cosa nuova come simbolo dell’affitto o dell’acquisto della della nuova vita che sta per iniziare. casa completa dell’arredamento Una cosa prestata da una persona eccetto della stanza da letto, del cara a simboleggiare i legami che materasso. restano anche nel passaggio dal Nel prossimo numero il ricevivecchio al nuovo. mento: la scelta del ristorante o Una cosa regalata con affetto da della villa. una persona cara. Una cosa blu a indicare sincerità e purezza. Altra tradizione seguita da tutti è che il futuro marito non deva vedere l’abito da sposa prima della cerimonia, perché ciò porterebbe sfortuna. Credenze e superstizioni Il riso viene gettato sugli sposi per simboleggiare una pioggia di fertilità, è considerato un augurio di ricchezza e felicità. In alcuni matri- 28 04 14 Succede in Provincia A cura di Diego Cordioli Valeggio sul Mincio Territorio e turismo: strategie di promozione L'Assessorato al Turismo del Comune di Valeggio sul Mincio, in collaborazione con l’associazione Pro Loco ed il Consorzio “Lago di Garda è...”, ha promosso una serata di approfondimento sul tema "Territorio e Turismo: strategie di promozione e prospettive di sviluppo" il 6 marzo scorso presso l'Aula di Federico Zenari L'iniziativa era rivolta a tutte le realtà che operano nell'ambito dell'accoglienza e dei servizi di interesse per il turista per poter condividere azioni ed iniziative a favore della promozione turistica del territorio. “Le enormi potenzialità a livello turistico del nostro territorio – ha affermato il Sindaco di Valeggio sul Mincio Angelo Tosoni, che ha introdotto la serata – hanno bisogno di entrare a far parte di un sistema più potente ed efficace per esprimersi. Ecco perché la collaborazione con il consorzio “Lago di Garda è...” resta fondamentale”. L'incontro è entrato nel vivo con le testimonianze delle attività svolte dal consorzio “Lago di Garda è...”, che fa parte anche di “Garda Unico”, l'agenzia consortile che si occupa della promozione e commercializzazione unitaria della destinazione Garda nel mercato turistico sia interno che internazionale. Paolo Artelio, presidente sia del consorzio, che diventerà “Consorzio Lago di Garda Veneto”, sia dell'agenzia, ha confermato che finalmente dopo tanti anni gli enti e consorzi di promozione turistica di tutto il Lago di Garda hanno trovato gli accordi utili per presentarsi con un'immagine unica a livello nazionale ed internazionale. La tassa di soggiorno dei Comuni serve ad assicurare la promozione turistica. Nel 2013 il Lago ha aumentato il flusso di turisti (oltre 21 milioni di presenze per oltre 2 miliardi di euro come indotto economico). Inoltre il Consorzio aiuta il singolo operatore economico e le associazioni di categoria nella visibilità, tramite la fornitura gratuita di loghi e materiale cartaceo. A giugno il Consorzio porterà la promozione del Lago a Berlino per tre mesi in una delle strade principali della città. Per il Consorzio è Magna dell'Istituto importante assicurarsi l'adesione delle piccole realtà turistiche, soprattutto dell'entroterra. Hannes Illmer, consulente del consorzio ‘Lago di Garda è...’ per lo sviluppo della promozione turistica , ha in seguito mostrato nel dettaglio la ristrutturazione del consorzio nel 2013 ed il piano 2014 per incentivare il flusso di persone sul Lago, attraverso la valorizzazione del territorio ed il miglioramento dell'accoglienza. Nel 2013 il consorzio ha smesso di elargire denaro a destra e a manca senza ottenere risultati, ma ha iniziato un percorso di analisi ed aggiornamento degli obiettivi, Si è così riusciti a raggiungere una nuova identità unitaria, un nuovo sistema organizzativo, un miglior coordinamento con le istituzioni, una comunicazione e un marketing più efficaci. In seguito Fabio Donà e Francesco Vurro, guide MTB “Bike Veneto by Associazione Turismo Attivo ” hanno presentato le attività della loro associazione per un turismo diverso e più sostenibile che in Italia fatica ancora a trovare soluzioni di qualità: il cicloturismo. La presentazione ha mostrato come tale disciplina sportiva possa qualificare enormemente il territorio in cui si svolge, ma anche che essa ha bisogno di strutture ricettive adeguate. Infine la parola è andata ad Andrea Tosoni, presidente della Pro Loco Valeggio, il quale ha elencato le attività svolte dalla sua associazione per il Comune di Valeggio e ha presentato il nuovo sito web. Ha detto l'Assessore al Turismo Simone Mazzafelli del Comune di Valeggio: “l'Amministrazione vuole dare aiuto e sostegno agli operatori turistici locali attraverso un continuo supporto amministrativo e sviluppando determinate tematiche negli incontri pubblici. Samo convinti che il turismo sia il futuro non solo per Valeggio, ma anche per tutta l'Italia”. Alberghiero ‘Luigi Carnacina’ a Valeggio sul Mincio. Infinito, il romanzo di Baldassarri Lo scorso 29 marzo a Valeggio sul Mincio, presso la Biblioteca Comunale, lo scrittore Rodolfo Baldassarri ha presentato il romanzo “Infinito”, una storia d’amore e di segreti di famiglia ambientata anche in luoghi valeggiani. di Federico Zenari A raccontarla con lui al pubblico è stato lo scrittore e giornalista milanese Giampaolo Daccò, ospite d’onore che ha letto anche alcuni brani del suo nuovo romanzo “Green Hills, le mie verdi colline”. “Infinito” è ambientato in Maremma, tra Massa Marittima, Prata, Roccatederighi, Boccheggiano, e nel territorio attorno al lago di Garda, in particolare proprio nei luoghi di Valeggio sul Mincio. Protagonista della storia, assieme al suo antenato Roberto, è Valerio, che attraverso un vecchio manoscritto scopre l'esistenza di un'antica maledizione che incombe da secoli sulla sua famiglia. Il romanzo diventa quindi il racconto di un viaggio senza confini di tempo e di spazio, che ripercorre il segreto della creazione, un’estrema storia d’amore che non conosce i limiti né del tempo e né degli uomini perché “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasfor- ma!”.“Infinito”, che era acquistabile in occasione della presentazione, è il secondo volume della trilogia “Il filo rosso del destino”, iniziata con il primo romanzo “In Riva al Mare” che è stato presentato lo scorso anno a San Guido, a Bolgheri, a Scansano, a Roma e a Torino, e che è stato pubblicato in italiano, inglese e tedesco. All’evento del 29 marzo in Biblioteca hanno partecipato, oltre all’autore e allo scrittore Daccò, il Sindaco di Valeggio Angelo Tosoni, l’Assessore alla Cultura Leonardo Oliosi, S.E. l’Arcivescovo di Alessandria della Chiesa Anglicana d’Italia Principe Ezio Maria Scaglione, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Verona dottor Marco Ambrosini, l’imprenditore Fausto Gottardi de “La Lepre”, Luciana e Guido Remelli del Pastificio Remelli, il giornalista della Gazzetta di Mantova dottor Amos Golinelli e una nutrita rappresentanza di giornalisti e di operatori turistici austriaci e tedeschi, tra cui il noto fotografo Herbert Kouffou. “Sono orgoglioso di avere come ospite in Biblioteca un famoso scrittore come Rodolfo Baldassarri – afferma l'Assessore Leonardo Oliosi – soprattutto per la presentazione di “Infinito”, un romanzo in cui compare anche il nostro bellissimo territorio e le sue peculiarità enogastronomiche”.Alla presentazione, patrocinata dal Comune di Valeggio sul Mincio e dalla Provincia di Verona è seguito un rinfresco presso la Pasticceria Martini Flavio. Rodolfo Baldassarri, nato a Nettuno nel 1966, è giornalista pubblicista, poeta ed appassionato d’arte, tradizioni popolari ed enologia. Il suo esordio letterario come romanziere è stato con “In riva al mare”, tradotto in lingua tedesca ed inglese. Dal 2000 Baldassarri vive e lavora nel Tirolo austriaco, sia come scrittore che come promotore delle eccellenze culturali e gastronomiche italiane. Succede in Provincia 29 A cura di Diego Cordioli Valeggio sul Mincio Il bicentenario della battaglia del Mincio a Borghetto L’Associazione Napoleonica d’Italia e il Comune diValeggio sul Mincio, hanno organizzato gli scorsi 29 e 30 marzo la rievocazione storica della “Battaglia del Mincio” del 1814 per festeggiare il 200° anniversario dello scontro avvenuto tra Francesi e Austriaci. di Federico Zenari L'iniziativa ha previsto anche la presentazione del libro “La battaglia del Mincio 1814” dell'autore dottor Arnaldo Liberati presso la Biblioteca comunale a Palazzo Guarienti lo scorso 24 marzo e un percorso didattico presso l'Istituto Comprensivo “G. Murari”, in due “soldati”, perfettamente equipaggiati in tenuta da combattimento, hanno fatto una breve introduzione storica della Rivoluzione Francese e alcune analisi Spazio Benessere Cibo L'A ssesso r ato alle Politiche Soci a l i de l C omu n e di Va l e g g i o, i n c o l l ab o r azione con S low F ood di Va l e g g i o, h a cr e a t o p r esso i l Ce ntro Famiglia& Gi ov a n i l o Spa zi o B e n e s s e r e C i b o p er s e ns ibilizzare s ulle t e ma t i ch e de l l 'a l i me n t a zi on e . di Federico Zenari In quest'ottica insieme con l'Istituto Alberghiero "Carnacina", l'Associazione Ristoratori di Valeggio e l'Associazione Coldiretti di Verona, vengono proposti una serie di incontri di informazione e di educazione alimentare rivolti ad adulti e famiglie allo scopo di migliorare la conoscenza e l’abitudine alla corretta alimentazione L'ultimo incontro, “Le certificazioni dei prodotti agroalimentari”, si terrà giovedì 3 aprile 2014 presso il Centro Famiglia&Giovani, alle ore 20.30. Si parlerà di Biologico e convenzionale, di frodi e sofisticazioni, del fidarsi dei fornitori (i dettaglianti, i mercatini, i gruppi d’acquisto), dei cibi di oggi e di quelli del futuro. Ci sarà, inoltre, la presentazione di prodotti e dei produttori locali, presidi Slow Food, mentre la Coldiretti di Verona farà apprezzare ai partecipanti le differenze tra prodotti frutta e verdura da agricoltura convenzionale e da agricoltura biologica e biodinamica, illustrando alcuni prodotti certificati, come ad esempio i formaggi Parmigiano Reggiano o Monte Veronese ed il prosciutto crudo di Parma. Per informazioni è aperto uno Sportello Info Spazio Benessere Cibo presso il Centro Famiglia&Giovani tutti i venerdì dalle ore 15 alle 19. dell’equipaggiamento del soldato (vestiti, oggetti, armi), della vita del soldato in campagna (i modi di procacciarsi il cibo, l’alloggiamento, i rifornimenti, etc.) e dell'addestramento del modo di combattere dell’epoca (la guerra di inizio ‘800: tratti tipici e innovazioni portate introdotte dall’esercito francese e da Napoleone). La rievocazione ha ricreato a partire dal pomeriggio del 29 marzo la situazione alla vigilia della battaglia con i due eserciti schierati sulle opposte rive del Mincio. Presso il parco della Colonia Elioterapica sono stati installati i campi austriaci e francesi. Il pomeriggio dalle ore 16 c'è stata la simulazione della prima fase della battaglia con l’a- vanzata delle truppe austriache e la lenta ritirata dei reparti francesi prima attraverso Borghetto e poi al di là del ponte inseguiti dalle truppe imperiali. Borghetto era diviso in due settori: uno austriaco ed uno francese, collegati solo dal ponte di legno, dove sono stati posti picchetti che segnalavano il confine tra i due eserciti. Domenica 30 c'è stata la battaglia che ha simulato l’attacco contro le truppe austriache schierate a sud di Borghetto, sotto il Ponte Visconteo; battaglia che ha seguito il corso della ciclabile con la lenta avanzata delle truppe francesi da sud e la resistenza di quelle austriache, resistenza mai infranta dalle truppe franco italiche. 30 04 14 Succede in Provincia A cura di Diego Cordioli Bussolengo Un nuovo futuro per l'Ospedale Orlandi Lo scorso l’ospedale mese si Orlandi di I sindaci di: Bussolengo Paola Boscaini, Costermano Fiorenzo Lorenzini, Lazise Luca Sebastano, Pastrengo Mario Rizzi e Sona Gianluigi Mazzi hanno esposto quanto è stato proposto durante la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 22 per rivalorizzare la funzione di questa struttura sanitaria. Fare dell'ospedale Orlandi una cittadella della salute, è tenuta Bussolengo”, alla pubblica: presenza “Un dei nuovo Sindaci futuro per dell'Ulss 22. cittadini e la programmazione regionale da poco approvata. Il documento vuol essere una proposta da condividere nella conferenza dei sindaci in modo da aprire un tavolo di confronto tra Comuni, Regione e Ulss 22 al fine di rivedere le schede regionali, che se venissero applicate secondo l'attuale versione limiterebbero la potenzialità assistenziale Il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini che sviluppi la destinazione di centro di medicina con la riabilitazione e un polo di medici di famiglia. Questi sono il progetto e la proposta sottoscritti all'unanimità dalla Conferenza dei sindaci dell'Ulss 22 e inviati in Regione. “Come è noto, per l'attuale Orlandi sono stati fatti investimenti significativi e recenti”, hanno scritto i sindaci, “non si vuol quindi fare una difesa a priori dell'ospedale per una questione di campanile, ma si cerca di utilizzare al meglio gli investimenti finanziati con i soldi dei l’assemblea che può offrire l'ospedale”.”Si propone quindi”, si legge nel documento, “di aggregare attorno alle funzioni assegnate attualmente all'ospedale una serie di servizi in modo da creare una cittadella della salute socio-sanitaria”. I sindaci vorrebbero che alcune eccellenze assistenziali venissero inserite accanto alle funzioni ospedaliere. Servirebbero anche il poliambulatorio e la diagnostica, così da attivare una struttura di medicina integrata che coordini le aggregazioni di medicina territoriale e le Il Sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi ex Utap presenti sul territorio. La conferenza dei sindaci indica anche i vantaggi della propria proposta: utilizzo di una struttura che già esiste e che ha subito recenti ristrutturazioni, possibilità di avere un centro di riabilitazione di eccellenza a poca distanza dal Polo chirurgico di Borgo Trento. Si tratta di una prospettiva interessante anche nel caso di unificazione dell'Ulss 22 con la 21, è inoltre un'opportunità di integrazione dell'ospedale di Bussolengo con le strutture ospedaliere di Verona e di Villafranca. Avere quindi una struttura che possa fornire servizi di riabilitazione di eccellenza diventerà sempre più importante in futuro”, sottolineano i sindaci, “è infatti noto che le degenze ospedaliere saranno sempre più ridotte a causa degli alti costi che già si sostengono e che si sosterranno sempre di più. Infine, una struttura di medicina integrata all'interno di una struttura ospedaliera, se ben organizzata, può fornire un servizio di alta qualità a tutto il territorio, liberando sia le liste d'attesa per le visite specialistiche e per la diagnostica in genere, sia sgravando i pronto soccorso”. All'incontro sono stati invitati Luca Coletto, assessore regionale leghista alla Sanità, Franco Bonfante, consigliere regionale del Pd e Domenico Mantoan, direttore dell'area sanità e sociale della Regione Veneto. 31 Succede in Provincia A cura di Diego Cordioli San Giovanni Lupatoto Sette giorni all’insegna dell’ecologia Dal 7 al “Tra terra 13 e aprile cielo”, Un articolato programma di incontri e attività per grandi e piccini. I sette giorni green si terranno a San Giovanni Lupatoto dal 7 al 13 aprile. L’idea di realizzare la settimana ecologica “Tra terra e cielo” è partita dall’Istituto Comprensivo 2 di San Giovanni Lupatoto ed è stata subito appoggiata dal Comune, che l’ha inserita nel contenitore di iniziative di Sangio Ambiente, e dalla società partecipata Lupatotina Gas Vendite. «Come amministrazione stiamo investendo molte risorse per preservare il nostro territorio e tutelare la salute dei lupatotini – dice il sindaco Federico Vantini –. Non lo facciamo solo con la ferma opposizione all’inceneritore di Ca’ del Bue, ma portando avanti questa battaglia tanti attività appuntamenti e incontri in chiave positiva: al di qua dell’Adige siamo attivi con vari progetti di valorizzazione del nostro parco (l’ideazione del bicigrill ne è un esempio) e col recupero spinto dei rifiuti e della loro riduzione, attraverso lo studio della tariffazione puntuale. Questa settimana ecologica ci aiuterà ad essere più attenti, nel quotidiano, all’ambiente in cui viviamo e al nostro stile di vita. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alle attività proposte, in cui saranno protagonisti soprattutto gli studenti delle nostre scuole, come megafono del rispetto dell’ambiente». «Ringraziamo tutti coloro che con passione ed entusiasmo hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento – aggiunge il vicesindaco e as- per all'insegna le scuole sessore all’istruzione Daniele Turella –. Il mondo scolastico lupatotino è sempre molto ricettivo e propositivo, specie quando si tratta di trasmettere i valori della tutela dell’ambiente: lo abbiamo visto anche con i progetti “Sangiocarta” e “Sangioplastik”; ringraziamo la preside dell’IC2 Erica Baldelli e le insegnanti Paola Ottaviani e Sandra Magrini per il coordinamento delle attività con gli studenti». «Il rispetto dell’ambiente e la difesa della salute sono valori fondamentali alla base dell’offerta educativa e formativa, che l’istituto diffonde tra i suoi studenti attraverso un’ampia serie di attività – sottolinea Erica Baldelli, dirigente dell’IC2 –. San Giovanni Lupatoto è una realtà territoriale complessa, stretta fra grandi rete viarie del e per rispetto tutta e l’inceneritore, perciò come scuola siamo schierati nel salvaguardare il futuro dei nostri ragazzi». Il ricco programma di “Tra terra e cielo” prevede il coinvolgimento delle scuole del capoluogo e di Raldon in diverse attività di stampo ecologico: dal concorso “Riciclo TVB” alla festa degli alberi, dai giochi alle uscite nel Parco dell'ambiente: la cittadinanza. di Pontoncello, passando per gli spettacoli teatrali, le esibizioni di musica e il mercatino del riuso. Ma non mancheranno gli appuntamenti per la cittadinanza, con le pulizie di primavera nel parco, la cicloescursione sul percorso del Crear e gli incontri serali dedicati all’alimentazione e al progetto “rifiuti zero”. Intervento alla Pindemonte: il sindaco scrive a Renzi Il plesso di piazza Umberto I è considerato edificio prioritario per un intervento di edilizia scolastica: il 12 marzo scorso, è partita dal Comune di San Giovanni Lupatoto la lettera a Renzi. Il presidente del consiglio Matteo Renzi scrive a tutti i sindaci di Italia, chiedendo di individuare una scuola da sistemare. Queste le parole del premier: «Vogliamo che il 2014 segni l’investimento più significativo mai fatto sull’edilizia scolastica. Scegliete all’interno del vostro Comune un edificio scolastico e inviateci entro il 15 marzo una nota sintetica. Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna». La risposta da San Giovanni Lupatoto: «Abbiamo indirizzato una lettera al presidente del consiglio, indicando come nostra scelta la scuola Ippolito Pindemonte, la struttura scolastica più antica del nostro territorio, bisognosa di intervento dopo la chiusura seguita al terremoto del maggio 2012», fa sapere il sindaco Federico Vantini. La richiesta lupatotina è stata accompagnata da un quadro economico dell’intervento, che prevede un adeguamento antisismico, il rinforzo delle murature perimetrali, delle fondazioni e del solaio di copertura, oltre che la realizzazione di un corpo di fabbrica aggiuntivo per la biblioteca comunale. Il valore complessivo dell’intervento ammonta a 2,5 milioni di euro: di questi, 1,5 milioni verrebbero sostenuti dal Comune, mentre un milione viene richiesto a Roma. Tempistica di realizzazione: 18 mesi dall’aggiudicazione. «Questa settimana abbiamo visto un progetto preliminare, che contiene varie ipotesi di intervento: tra queste, una revisione totale dell’edificio in chiave moderna, con una proposta architetto- nica innovativa, che apre a una nuova cultura visiva, lontana dal conservatorismo che immobilizza l’Italia – aggiunge il sindaco –. Se la nostra richiesta di finanziamento venisse accolta, potremmo realizzare l’opera, ora ferma per il rispetto del patto di stabilità. Da mesi la sistemazione della scuola Pindemonte è nelle priorità della nostra agenda amministrativa: ci siamo mossi in varie direzioni per trovare una soluzione concreta e reperire le risorse necessarie, vagliando anche la possibilità di usare il beneficio pubblico di accordi pubblico-privato». Per arricchire gli spazi del patrimonio scolastico lupatotino, il 5 novembre 2013 sono partiti anche i lavori di ampliamento alla scuola Cangrande della Scala. Il cantiere prevede la realizzazione di quattro nuove classi, due laboratori, un archivio e un nuovo blocco servizi e vano scale dotato di ascensore centrale, per un importo di circa 550mila euro. Inoltre, l’11 dicembre scorso gli uffici comunali hanno avanzato due richieste di cofinanziamento ministeriale (con tanto di progetto preliminare) per interventi di messa in sicurezza dell’ambiente scolastico negli istituti Cesari e Da Vinci. «A tutti questi investimenti vanno aggiunte anche le spese annuali per le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strutture scolastiche e i 2,7 milioni di euro sostenuti dalla nostra amministrazione per pagare la realizzazione del nuovo polo scolastico di Raldon, che verrà consegnato a breve – conclude Vantini –: ho già scritto un messaggio personale a Renzi per invitarlo a partecipare all’inaugurazione della scuola, tra maggio e giugno di quest’anno». 32 Succede in Provincia 04 14 A cura di Diego Cordioli Povegliano Veronese Il weekend ecologico "Benvenuta Primavera" L'Amministrazione Comunale è impegnata nell'organizzazione del weekend ecologico "Benvenuta Primavera", previsto nell'ambito delle misure della Provincia di Verona per il contenimento dell'inquinamento atmosferico. "Benvenuta Primavera", giunta alla sua terza edizione, si terrà il 12 e 13 aprile con questo programma: sabato 12 aprile ore 11, Un albero per ogni nato - in collaborazione con la Parrocchia e con il Comitato Madonna dell'uva secca.Verranno messe a dimora 181 piante da siepe lungo la recinzione dell'area verde del Santuario della località, per ogni bimbo nato nel 2011, 2012 e 2013. I genitori saranno invitati a partecipare piantando l'arbusto del loro figlio/figlia. Domenica 13 aprile, in piazza, Altereco: gioco, riciclo, non spreco, dalle 15 alle 19. Sarà una giornata completamente dedicata al gioco e a laboratori con temi ambientali, per tutte le età. Le vie vicino alla piazza saranno chiuse al centro e si potrà circolare con bici e pattini. L'asilo nido comunale e la scuola materna faranno dei laboratori per i più piccini. Ci sarà anche il bibliobus con libri e giochi, e il "kamishibai", una tradizione giapponese: un cantastorie in bici! Il Consorzio Bacino VR2 gestirà un laboratorio di riciclo e l'associazione Il giracose farà un laboratorio di riuso. Ci sarà il baratto, ognuno potrà portare oggetti che non usa più per scambiarli. L'associazione dei commercianti "Attività di Povegliano" preparerà la merenda. Il Circolo Noi e l'associazione Ludus Gate metteranno a disposizione, all'aperto i loro giochi. Ci sarà anche un mercatino con prodotti biologici e naturali. Nel tardo pomeriggio concerto musicale e aperitivi analcolici per tutti. Per i più grandi bici da spinning e prove di nordic walking. Il Sindaco Anna Maria Bigon dichiara: "Sarà un weekend dedicato alle famiglie per ribadire che la qualità di vita è importante, essa si costruisce anche con queste iniziative. La nostra Amministrazione è da tempo impegnata nei temi sociali e ambientali, infatti ha anche aderito all'Associazione dei Comuni Virtuosi". L'Assessore all'ambiente e all'ecologia Valentina Zuccher aggiunge: "Ringrazio tutte le associazioni e le persone coinvolte che hanno raccolto la nostra proposta, in particolare la Proloco, che farà da regia. E' anche l'occasione per far partecipare a un evento pubblico i 15 ragazzi del Progetto giovani, alcuni di loro si stanno già adoperando nella raccolta di prodotti per la lotteria di autofinanziamento. La giornata ha uno scopo di sen- sibilizzazione ambientale, non solo per il fatto di chiudere alcune strade al traffico, ma ha anche l'obiettivo di mettere insieme diversi soggetti a favore della comunità.". Se le strade vengono chiuse, ma riempite di attività di gioco e di crescita comune, allora la giornata ecologica ha un senso. Nella mattinata di domenica 13 aprile, inoltre, agli impianti sportivi si svolgerà una partita amichevole tra la tifoseria dell' Hellas Verona e quella della Fiorentina, storicamente gemellate". Un'altra occasione per vivere gli spazi pubblici del paese. Martina Rizzotti: Miss Provincia di Verona Martina di Povegliano è la nuova “Miss Provincia di Verona” e sarà in pre finale nazionale di “Miss Mondo Italia”. di Armando Pigna A Lugagnano, Playcenter gremito di pubblico a chiusura dell’ottava edizione di “Miss Provincia di Verona”, concorso collegato a “Miss Mondo Italia”. Sulla passerella appositamente allestita nel polivalente terzo livello della “Grande Mela”, hanno sfilato prima in abito da sera e subito dopo con il costume da bagno, le venti finaliste che già avevano conseguito i migliori risultati nel corso di precedenti selezioni. La qualificata giuria, riunitasi nell’occasione, ha saputo, a conclusione, emettere un verdetto condiviso calorosamente dal pubblico. Ben nove i titoli assegnati, il più importante, quello di “Miss Provincia di Verona”, conduce direttamente alla prefinale Nazionale di “Miss Mondo Italia” in programma a Gallipoli, in Puglia, a inizio estate. Ad ottenerlo, Martina Rizzotti, 18enne, di Povegliano. La giovane studentessa, già “Miss Lago di Garda 2013”, titolo che le ha permesso di gareggiare di nuovo per diventare la più bella della nostra provincia, ha sbaragliato il campo grazie al suo naturale Foto di gruppo per le vincitrici con al centro Martina Rizzotti, “Miss Provincia di Verona" 2014”. sex appeal, al sorriso aperto e simpatico e alla disinvoltura dimostrata in passerella. Insieme a Martina, con riconoscimenti comunque importanti, altre otto bellissime studentesse: Beatrice Biasia di Verona e Silvia Lavarini di Sant’Anna d’Alfaedo, 17enni, incoronate rispettivamente, "Cover Girl ed “Estetic Girl”; Laura Dal Santo di Villafranca, Veronica Bissoli di Verona e Sara Benedetti di Rovereto, risultate nell’ordine,“Model Girl”, “Talent Girl” e “Sport Girl”; Sara Mazza, 21enne, di Vigasio si è meritata la fascia di “Beach Girl”. Il momento magico, quello della premia- zione, ha visto raggiante anche Benedetta Gastaldello, 16enne, di Verona, eletta “Miss Futura”, riconoscimento dovuto alla più carina e frizzante tra le giovanissime. Infine non poteva mancare un elogio alle più belle gambe, a ottenere la fascia di “Miss Gambe in primo Piano”, Jessica Vin- cenzi, 17enne, di Ronco all’Adige. Ma le selezioni per “Miss Mondo Italia”, ora ritenuto il concorso di bellezza più importante a livello nazionale, riprenderanno prestissimo. Chi volesse partecipare chiami il 348.0805628, l’iscrizione sarà immediata e gratuita. 33 Comunità del Garda A cura della Comunità del Garda Il Lago di Garda a Expo 2015 La Comunità bacino del benacense Comunità del Garda Il Presidente Geom. Giorgio Passionelli Consorzio Garda Unico Il Presidente Dr. Paolo Artelio Per il Lago di Garda si prospetta un ruolo di primo piano all’Expo2015, in programma dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, grazie all’impegno profuso dalla Comunità del Garda e dal Consorzio Garda Unico. All’Esposizione Universale di Milano sarà rappresentato un territorio vasto, ricompreso idealmente tra le città di Verona e Mantova, a Sud, e Rovereto e Tione a Nord, le valli dell’Adige a Est e le valli del Chiese, delle Giudicarie e Brescia ad Ovest. Un'area ampia e variegata, comprendente il più grande bacino d’acqua dolce d’Italia, uno dei più puliti laghi antropizzati d’Europa, uno dei dieci più bei laghi del mondo, Garda e le e il Consorzio Garda sue peculiarità turistiche , un ambiente ricco di cultura e di giacimenti enogastronomici di qualità, tra indimenticabili paesaggi di pianura, collina e montagna. Negli spazi Expo del Garda, acqua, vino, olio, ortaggi, frutta, latte e formaggi saranno protagonisti dei sei mesi di durata dell’Expo2015. La Comunità del Garda e il Consorzio Garda Unico si sono alleati per proporre il Lago di Garda come base strategica per vivere l’appuntamento dell’Expo in modo originale e rilassato. «L’idea è di proporre l’aeroporto di Verona come scalo di arrivo per tutti i visitatori europei – dice Paolo Artelio, presidente del Consorzio Garda Unico che riunisce gli operatori turistici di tutto il lago – in tal modo utilizzeremo la disponibilità alberghiera delle tre riviere come punto di riferimento per i turisti, i quali potranno visitare l’Expo milanese in tutta comodità, usufruendo delle navette stradali e ferroviarie che saranno organizzate in occasione dell’evento». Il Benaco sarà punto nodale anche per visitare le località d’arte e di cultura del territorio, come Venezia,Verona, Mantova, Brescia, Trento e Rovereto, oppure per conoscere da vicino i prodotti tipici locali o, ancora, per fare sport, per relax o per vivere i piaceri delle spiagge». L’ambiente e il territorio è il filo conduttore della proposta gardesana: «il nostro è un territorio unico, invidiatoci in Europa e nel mondo – sottolinea il presidente della Comunità del Garda, Giorgio Passionelli - e il tema dell’Expo2015 cade a pennello per questo territorio, che coniuga tutela dell’ambiente e produzione di alimenti di qualità nel pieno rispetto della natura». Per organizzare al meglio la Unico insieme per enogastronomiche presenza del lago di Garda a Expo2015, la sede della Comunità del Garda ha riunito i rappresentati del mondo turistico, dei consorzi di tutela dei prodotti tipici, del territorio e dell’ambiente alla presenza del delegato del Sottosegretariato Expo della Regione Lombardia: «la Comunità del Garda si pone come coordinatore della presenza in Expo di tutte le realtà che caratterizzano il bacino benacense. Ora è necessario armonizzare le varie iniziative che alcune realtà hanno già iniziato a tracciare per evitare doppioni e sovrapposizioni, con conseguente spreco di risorse pubbliche e private. Nel giro di qualche settimana vogliamo arrivare a delineare un calendario di massima delle proposte che valorizzare e il culturali. porteremo a Milano, in modo da iniziare a promuoverle in tutte le manifestazioni pubbliche, nazionali ed internazionali» sottolinea Passionelli. Uno sforzo non facile, ma fondamentale per accrescere la conoscenza del Garda nel mondo: «già ora l’ambito si caratterizza per essere una delle maggiori destinazioni turistiche italiane con oltre 25 milioni di presenze turistiche all’anno – ricorda Artelio – e l’Expo ci offre la possibilità di ampliare questo bacino a nuovi mercati e a nuovi pubblici alla ricerca di natura incontaminata, buon vivere e prodotti sani e genuini. Abbiamo dinanzi un anno di lavoro per riuscirci». A questo seguiranno altri confronti con gli amministratori delle regioni e degli enti locali per arrivare a una strategia condivisa e a una presenza unitaria del bacino gardesano non solo in occasione di Expo2015, ma anche per la sua gestione ordinaria negli anni a venire. 34 04 14 Succede sul Garda A cura di Diego Cordioli Gli eventi di Aprile a Peschiera del Garda La Primavera fiorisce… un pensiero ed una fotografia di Elisabetta Arici e gli eventi del mese della città arilicense. Domenica 6 aprile: Teatro, Viaggi diversi, ore 17.00, sottotetto Caserma d'Artiglieria di Porta Verona Sabato 12 aprile: La grande sfida in canoa e barca- ricordo di Renato Signorelli; ore 14.45 ritrovo sul Canale di Mezzo in collaborazione con CSI Verona e le associazione del territorio che collaborano Sabato 12 aprile: Rassegna SpaziooffSCArt, L'ultima tentazione ore 21.00, sottotetto Caserma d'Artiglieria di Porta Verona Sabato 19 aprile: Campionato di primavera, Voga Veneta ore 17.30 - Lungolago Mazzini 19 - 20 - 21 aprile Arte e sapori di nord ovest - prodotti artigianali, p.le Betteloni Domenica 20 aprile: Santa Pasqua “Ecco con la primavera ritorna l'esplosione dei fiori a riempire i nostri sensi. Non resisto all'amplificazione fotografica per esaltare e fermare con gli scatti questi doni favolosi della natura, anzi di Dio. Immagini da guardare e ammirare durante i freddi invernali del tempo e dell'anima. Riempiamoci di fiori, coroniamoci di fiori. Decoriamo di fiori la nostra vita. Inebriamoci di colori e di profumi e di delicatezza per trovare quel sentiero che ci porta sempre più in Alto.” (E. Arici) Lunedì 21 aprile: visita guidata alla Peschiera veneziana, con giro delle mura in barca (per questa visita occorre prenotare e versare € 5 prima dell’imbarco). Ritrovo alle ore 9 davanti a Porta Brescia, lato esterno, rientro previsto per le ore 12.30. chiamare il numero 366.5257241 Venerdì 25 aprile: 69° Anniversario della liberazione e fine della seconda guerra mondiale. Cerimonia commemorativa: ritrovo in Palazzina Storica ore 8.45. La popolazione, le associazioni d'arma, i giovani sono invitati a partecipare. 25 - 26 - 27 aprile "Dal mare al lago" - progetto di promozione e valorizzazione delle spacie ittiche venete al fine di incentivare il consumo di prodotti ittici a miglio zero p.le del Porto Centrale. 24 - 25 - 26 - 27 aprile "Asparagus" 2014 - festival dell'asparago italiano. Il calendario mensile delle conferenze A.C.C.A. I Corsi del progetto Carta Giovani Gli Assessorati alle Politiche Giovanili dei Comuni coinvolti nel progetto Car ta Giovani, tra cui il Comune di Peschiera del Garda, propongono, per l'anno 2014, un'interessante occasione di formazione e approfondimento. Con questi nuovi corsi si intende offrire ai giovani la possibilità di ampliare i propri interessi e sperimentare nuove opportunità, come di consueto in una chiave giovane e con un approccio divertente. Le proposte formative variano da corsi per la buona gestione del tempo libero a corsi per l’orientamento professionale e di approfondimento scolastico. I Corsi previsti per la primavera 2014 a Peschiera del Garda sono: La Turismo sul Lago di Garda? Un'opportunità: suggerimenti e prove pratiche per i lavori stagionali estivi. Incontri organizzati in collaborazione con EBT del Garda, Bartenders, InformaLavoro e una pizzeria del territorio. Le Giovani Lune: un weekend residenziale, rivolto principalmente a ragazze dai 15 ai 22 anni, che ha l'obiettivo di portare le giovani donne ad aumentare la conoscenza di sè e del proprio corpo, prestando Giornata ascolto a ciò che avviene "dentro" e conferendone significato. Verranno sperimentate attività come il massaggio, il rilassamento, la danza, i suoni e il canto. Il Costo per la partecipazione ai Corsi è di:15,00 euro per i possessori di Verona Giovani Card Intercomunale; 30,00 euro per i non possessori. Per ulteriori informazioni: www.sommagiovani.it; pagina Facebook: Carta Giovani Vr; Informa Giovani di Peschiera del Garda. Mondiale Mercoledì 2 aprile, ore 15,30, Letteratura. Il dramma della libertà in Dostoevskij. Relatore : Prof. Carlo Bortolozzo Il suo mondo si presenta come il più vasto scandaglio dell’anima umana, in cui convivono l’abisso del male e lo slancio verso l’Assoluto, a volte nella stessa persona. L’uomo è stato creato da Dio libero e responsabile : deve scegliere ogni minuto e in questo risiede la sua drammatica grandezza. Alcuni passi da “Memorie del sottosuolo”, “L’idiota, “Delitto e castigo” e “I fratelli Karamazov”. Mercoledì 9 aprile, ore 15,30, Cinema. "Il testimone dello sposo” di Pupi Avati, Relatore: Prof. Olinto Brugnoli. Atmosfere, ricordi, sentimenti. Mercoledì 16 aprile, ore 15,30 Chiusura Anno Accademico Università Popolare ACCA Arie da Opere e da Musica Leggera contemporanea. Soprano Daniela Cavicchini Il calendario delle iniziative potrà subire modifiche e sarà aggiornato prima possibile sul sito del Comune: www.comune. peschieradelgarda.vr.it . Info: Comune: 045.6444702 /716 Info: Spazio SCART: 342.3954949 del Teatro Lo scor so 30 Marzo Peschiera ha festeggiato la Giornata Mondiale del Teatro con un doppio appuntamento nello Spazio Per la rassegna "Teatro Narrato" - I edizione, nell'ambito delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Teatro, Gatto Rosso ha debuttato con "Agghiacciante perfezione" reading dal romanzo di J.G. Ballard "Un gioco da bambini". Alle ore 18:30 poi c’è stata l l'inaugurazione della mostra Arte km 0: un'esposizione collettiva d'arte (pittura, scultura, modellato, fotografia) di 20 artisti del territorio. Oltre al buffet e all’aperitivo con gli autori, ci sono state performance dal vivo. SC Ar t (Sottotetto Caserma d'Ar tiglieria di Por ta Verona)… N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E APRILE 2014 - ANNO II R e g i s t ra z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 1 8 3 8 PAT: il Piano di Assetto del Territorio Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale. Il PAT è stato adottato con Delibera Consiliare n° 4 lo scorso 20 febbraio. Il PAT individua le specifiche vocazioni e le invarianti di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livello superiore ed alle esigenze dalla comunità locale. Per la formazione del Piano di Assetto del Territorio è stata attivata la procedura di pianificazione concertata (art. 15 L.R. 11/2004) tra Comune, Provincia e Regione.Il procedimento di formazione si è composto delle seguenti fasi: 1. Fase preliminare; 2. Concertazione; 3. Redazione del Piano; 4. Adozione del Piano; 5. Approvazione del Piano. Il Comune in data 9 dicembre 2008 aveva I sottoscritto l'Accordo di Pianificazione con la Regione Veneto e la Provincia di Verona per la redazione del Piano in forma concertata, così come previsto all'art. 15 della LR 11/2004. In attuazione dei principi di sussidiarietà e di concertazione l’Amministrazione Comunale ha avviato la fase di confronto e di concertazione con gli enti pubblici territoriali, le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico, invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 48 del 17/02/2009 sono tagli alle state approvate le modalità di avvio della concertazione, consultazione e partecipazione relativa al Documento Preliminare e alla Relazione Ambientale adottati. Per l'occasione sono stati organizzati 9 incontri ad invito (con enti, associazioni, aziende...) e 4 assemblee pubbliche (svolte sia a Villafranca sia nelle frazioni) alle quali hanno partecipato più di 300 persone. Inoltre dutante tutto il periodo di concertazione è stato attivato il forum a cui hanno risposto 33 soggetti relazionando proposte e/o suggerimenti per il futuro progetto di Piano. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 162 del 09/06/2009 è stato approvato il "Rapporto di fine concertazione". Contestualmente è stato appro- vato in forma definitiva il Documento Preliminare. Il P.A.T. è stato adottato con Delibera Consiliare n° 4 lo scorso 20 febbraio. Con lo stesso atto è stato adottato il Rapporto Ambientale, con relativa Sintesi Non Tecnica, ai fini della procedura di Valutazione Ambientale Strategica Gli elaborati tecnici del P.A.T. e il Rapporto Ambientale finalizzato alla procedura V.A.S. sono depositati a disposizione del pubblico rispettivamente per 30 e 60 gg. consecutivi dalla data di pubblicazione dell’avviso di deposito sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto (B.U.R.). Chiunque può presentare osservazioni e/o contributi conoscitivi e valutativi all'Ufficio Protocollo del Comune di Villafranca di Verona politiche Mario Faccioli, sindaco in duplice copia, in carta libera, entro il termine di: - 30 (trenta) giorni dalla scadenza del termine di deposito, se relative alla proposta di P.A.T.; - 60 (sessanta) giorni dalla pubblicazione dell'avviso di deposito sul B.U.R., se attinenti al Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica ai fini della V.A.S. Per saperne di più: http://www.comune.villafranca.vr.it/ giovanili Il mese scor so il Gr uppo consigliare Paolo Mar tar i Sindaco e il Gr uppo consigliare Par tito Democr atico h a n n o p r o t o c o l l a t o u n ' i n t e r r o g a z i o n e d a i n s e r i r e e d i s c u t e r e n e i p r o s s i m i c o n s i g l i c o mu n a l i . Politiche Giovanili costruito fin dal 2004. Per quanto riguarda l'Informagiovani, Il 31/12/2013 è scaduta la convenzione con AIV che gestiva il Servizio Informagiovani comunale con un dipendente a 24 ore setti“I giovani sono una straordinaria manali, con funzioni che riguardarisorsa, nel nostro programma ab- vano l'orientamento scolastico e biamo previsto di: incrementare le lavorativo dei giovani villafranchesi. risorse nelle politiche giovanili: Ne- In un articolo apparso su L'Arena gli ultimi anni si stanno sviluppando del 4 gennaio 2014, l'Amministradelle attività di politiche giovanili zione ha affermato che questo serche mirano al coinvolgimento e vizio sarebbe stato solo spostato che hanno già coinvolto i giovani. e ricollocato presso la Biblioteca Si vogliono incrementare tali attivi- comunale un giorno alla settimatà per un maggiore coinvolgimen- na. Al momento, invece, nessuno to dei giovani nella vita sociale del svolge questo importante servizio: territorio e per dargli la possibilità né presso la sede del comune, né di essere protagonisti ma anche presso gli uffici di via Novara (adiaorganizzatori e realizzatori delle centi all’Istituto IAL). Ci chiediamo azioni ad essi rivolte.” Così reci- e interroghiamo l’assessore Taccotava il programma elettorale con ni per sapere se e quando la concui il sindaco Faccioli ha vinto le venzione con AIV verrà rinnovata, elezioni. Tuttavia nei primi 9 mesi oppure se, accantonata la relazione di mandato non si è dato corso a con gli Imprenditori Villafranchesi, si questi impegni; anzi, si è smantel- intenda affidare questo servizio ad lato gran parte dell'impianto delle altri soggetti esterni. Il 1 Febbraio di: Paolo Martari, Gesuella Turrina, Gianni Martari, Matteo Melotti, Isabella Roveroni ancora ricoprendo questo ruolo, determinante anche per quanto riguarda le relazioni che intercorrono tra Villafranca e gli altri comuni del comprensorio sovracomunale, con altri educatori e professionisti del settore. Si pensi a tutti i progetti collegati al circuito della “CarPaolo Martari ta Giovani”, che rischiano di essere 2014 lo staff delle politiche giovanili accantonati o, quanto meno, non (facente parte dell'Ufficio Servizio seguiti con la medesima attenzione. Educativo al primo piano del Mu- Sul punto, ricordiamo che il nostro nicipio) ha perso un altro tassello. comune ha aderito ad almeno due L’educatore che seguiva specifica- protocolli in scadenza a fine 2014 mente diversi progetti in tema di (con la Provincia e con il circuito politiche giovanili è stato infatti tra- Carta Giovani Intercomunale) in cui sferito ad altro comune (certamen- si impegna a garantire standard adete su disposizione dell’Azienda Ulss guati di prestazioni e operatori per 22 ma con la condivisione/avallo, se l'accesso dei giovani a questo tipo non addirittura richiesta, da parte di opportunità. Di qui la domanda del Comune di Villafranca). Con il all’amministrazione: per sapere quarisultato che, fino ad eventuale sua le sia la volontà di riorganizzare gli sostituzione, il servizio comunale uffici in modo che siano in grado di ha perso una potenzialità di 24 ore accogliere e gestire le esigenze giosettimanali. Sino ad oggi (ricordia- vanili del territorio. Infine, ma non mo però che l’interrogazione è del per ultimo, chiediamo conto di una 10 febbraio scorso!) nessuno sta somma (certo non molto rilevante per il grande bilancio comunale, ma significativa per i capitoli legati alle politiche giovanili) impegnata per le manifestazioni natalizie, senza che siano in realtà stati attivati servizi di prevenzione sull’uso/abuso di sostanze. Le politiche giovanili sono un tema a noi molto caro e che, tra l’altro, è stato sbandierato e dibattuto anche in campagna elettorale, dove il ruolo dei giovani ha assunto finalmente un peso importante anche sotto il profilo politico. I provvedimenti sinora assunti sembrano contraddire gli annunci e gli impegni assunti verso i villafranchesi. Si vuole destare l’attenzione su questa materia e confidiamo che il sindaco Faccioli, l'assessore Tacconi e tutta la giunta possano rapidamente correggere la rotta intrapresa, facendo seguire agli annunci dei fatti che davvero rafforzino l’impegno verso i giovani del nostro territorio, attribuendo la giusta importanza, anche economica, al settore delle politiche giovanili. 36 04 14 Succede a Villafranca A cura di Diego Cordioli Mezzogiorno in Famiglia a Villafranca Villafranca andato è in stata onda Mezzogiorno in famiglia è un programma di Michele Guardì e di Anna Maria Flora, Massimo Giacomazzi, Ivo Pagliarulo e Tonino Quinti. Conducono il programma che vede protagonisti i comuni d'Italia, Amadeus, Laura Barriales e Sergio Friscia con la partecipazione di Paolo Fox. La regia è di Michele Guardì. Il comune di Villafranca di Verona è stato protagonista, insieme al Comune di Camerino, delle puntate su protagonista Rai2 gli scor si del 15, noto 16 marzo, programma 22 e televisivo, 23 marzo… di “Mezzogiorno in Famiglia”, andate in onda sabato 15 e domenica 16 marzo, alle 11:30. Ospiti della puntata: Stefano Masciarelli per Camerino e Francesca Fialdini per il comune di Villafranca di Verona.Villafranca è riuscita a battere Camerino, che la precedente settimana aveva vinto per la quarta settimana consecutiva. Le inviate del programma Silvia e Laura Squizzato erano a Villafranca di Verona, mentre Roberta Gangeri era a Camerino. Nelle due successive puntate di «Mezzogiorno in Famiglia», andate in onda sabato 22 e domenica 23 marzo alle 11.30 su Rai2, Villafranca duellava con Roseto degli Abruzzi (Teramo). Ospiti della puntata, erano Francesca Fialdini per il Comune di Villafranca, dove c’erano le inviate Silvia e Laura Squizzato, e Massimo Ciavarro per Roseto degli Abruzzi, dove c’era anche l'inviata Roberta Gangeri. In questa stagione, accanto ai nuovi giochi, hanno debuttato le due mascotte del programma, i due grandi e simpatici orsi di peluche Chichì e Cocò. Per partecipare ai giochi da casa (“La senti questa voce”; “Ma che musica”; “Lui chi è…?” e “Il Personaggio Misterioso”) i telespettatori hanno potuto prenotarsi all’inizio della puntata chiamando il numero telefonico 894.433. FOTO DI RENATO BEGNONI "Mostra d’Arte Magnifica", edizione 2014 Lo scor so 8 Marzo, presso la Cantoria del Castello di Villafranca, è stata inaugurata una mostra dedicata alla donna come musa ispiratrice dell’ar te . Numerosi ar tisti hanno aderito all’evento. di Prof. Gianluigi Guarneri La mostra era presentata da Maria Cordioli, Assessore alla cultura del Comune di Villafranca e dal Professor Gianluigi Guarneri, critico d’Arte. Un attento e numeroso pubblico ha ammirato i seguenti artisti: Alketa Alishaj con un volto femminile inquieto ed interlocutorio che racconta la donna come essere angelico di fronte alle problematiche della società contemporanea. Marianna Barugola con un’in- terpretazione della donna in stile Art Noveau dalla postura scultorea, fortemente simbolica. Claudio Caldana con sculture di busti femminili ricoperte di mosaici dalle affascinanti valenze espressive. Sergio Capellini con una superba scultura dedicata alla Maternità e alla Donna come Dea immaginifica. Ottavio Debenedetti con un dipinto, su lastra metallica, raffigurante due occhi femminili, piangenti, dedicato alle madri dei caduti sul lavoro nelle acciaierie. Vincenzo della Pietà con alcuni dipinti, dai colori intensi, dedicati agli sguardi delle donne come ninfe di un trasognato Parnaso. Giovanni Finardi con sculture “gocciolate” di colore e dipinti al femminile dalla pregnante e “guerriera”prestanza fisica. Federica Finotti con dipinti informali dedicati ai colori della donna. Zeno Finotti con un elegante e raffinato busto femminile in marmo bianco in stile prettamente purista. Annalisa Giacomelli con dipinti iperrealisti dedicati al mondo femminile contemporaneo e a una futuribile modernità. Maurilio Giacomelli con un affascinante busto femminile di ciocco- lato, essendo maestro pasticciere e rappresentante della “Cake Art”. Nicola Ghirotto con due sculture femminili di grande fascino interpretativo e da tese ed arcuate linee forza. Ermanno Leso con suadenti sculture femminili di grande pathos emotivo dalle sinusoidali tensioni. Stefano Lonardi con dipinti che interpretano la donna Dea del creato e della fecondità. Luca Olivieri con numerose foto sperimentative che raccontano la donna, l’introspezione psicologica del suo essere e del suo divenire. Sergio Piyadi, giovanissimo artista, che presenta sapienti e incantevoli disegni dedicati alla sfera femminile di notevole fascino interpretativo. Roberto Pollio con due piccole, eleganti, sculture in bronzo dorato di raffinata ed elegante fattura. Valentina Silvestri, organizzatrice, pittrice e Regina dell’evento, presentava un interlocutorio dipinto, dedicato alla figura femminile, dai cangianti “geometrismi” romantici. Valter Tessari con un dipinto al femminile dove risaltavano due meravigliosi occhi blu, simbolo di vita e di speranza. Notizie dall’Arma 37 Attività della Compagnia Carabinieri di Villafranca Criminalità: i Carabinieri rispondono Gli interventi della Compagnia Carabinieri di Villafranca Simulazione di reato e procurato allarme Mozzecane: racconta ai Carabinieri di essere stata aggredita da sconosciuti che volevano violentarla ma aveva inventato tutto per fare ingelosire l’ex fidanzato. Denunciata per simulazione di reato e procurato allarme. Alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri Di Villafranca, giungeva una richiesta di immediato soccorso per una violenza sessuale a seguito di aggressione a Mozzecane, presso i giardini pubblici di Via Bachelet. Sul posto giungevano i Militari del Nucleo Radiomobile che trovavano, in lacrime, coi vestiti sporchi di fango, una ragazza 25nne ed accanto, ad assisterla, il suo ex fidanzato, Quest’ultimo, avvisato da lei ed appena giunto per prestarle i primi soccorsi. Ai Militari la ragazza raccontava che poco prima era scesa da casa per andare a comprare le sigarette presso un distributore automatico. Ad un certo punto aveva notato una Bmw di colore scuro con a bordo quattro giovani individui, da lei indicati come appartenenti ad etnia dell’est Europa. Nonostante il tentativo della ragazza di ignorarli e di allontanarsi, giunta all’altezza dei giardini di via Bachelet, la Bmw si sarebbe fermata e dalla stessa sarebbe sceso uno dei quattro che l'avrebbe aggredita, immobilizzandola e tentando di violentarla. Solo grazie alle urla della ragazza e a seguito di un calcio sferrato all’aggressore dalla stessa, quest’ultima sarebbe riuscita a fuggire e ad avvisare telefonicamente l’ex fidanzato, anche lui residente a Mozzecane. Sentito il racconto, i Carabinieri diramavano immediatamente le ricerche dei presunti aggressori; nei minuti successivi tuttavia, alla richiesta dei Militari di ripetere il racconto e fornire ulteriori dettagli, la ragazza cadeva in alcune contraddizioni; a quel punto, i Carabinieri riferivano alla stessa che a breve avrebbero fatto il giro del quartiere per poter visionare le riprese video di eventuali telecamere di sorveglianza. Solo a quel punto, verosimilmente immaginando le conseguenze, la giovane cessava con la messinscena e confessava di aver inventato tutta la storia dell’aggressione con il solo scopo di attirare l’attenzione dell’ex fidanzato (anche lui ignaro dell’invenzione della storia). Poco dopo, “chiuso il sipario” su quella che doveva essere una grave aggressione con violenza sessuale, si passava alla denuncia della ragazza alla Procura della Repubblica per simulazione di reato e procurato allarme. Sospeso un laboratorio tessile cinese A Trevenzuolo, dopo un controllo di un laboratorio tessile cinese, sono state elevate 38 sanzioni per 236.000 euro ed è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività. E' stato eseguito nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorsi a Trevenzuolo (Vr) uno dei controlli disposti nel territorio della Compagnia di Villafranca nei confronti dei laboratori tessili; ad operare sono stati una decina di Carabinieri del Comando stazione di Isola della Scala, unitamente ai militari del nucleo ispettorato lavoro, con il rinforzo di quelli del Comando stazione di Castel D’Azzano. Il laboratorio oggetto della verifica, gestito da cittadini cinesi, è situato in via Cesare Battisti, nella frazione di Roncolevà. L’intervento è scattato il 3 marzo, quando i militari, evitando l’ingresso principale (per scongiurare fughe, data la vicinanza del capannone all’aperta campagna), hanno aggirato il laboratorio, entrando utilizzando il passaggio della vicina scuola materna. Sono stati sorpresi intenti al lavoro una decina di operai di nazionalità cinese. Nel corso delle verifiche, sono state elevate complessivamente 38 sanzioni per euro 236.000 circa ed è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività. Ad essere violate, numerose prescrizioni della normativa sul lavoro (utilizzo di manodopera irregolare superiore al 20%, omessa sorveglianza e formazione del personale, omessa redazione del documento di valutazione dei rischi). Nel corso delle operazioni di identificazione sono emersi tre casi di irregolarità relativamente alla documentazione per la permanenza nel territorio nazionale: per uno di questi cittadini cinesi, è scattata la misura dell’espulsione e lo scorso 4 marzo è stato accompagnato al centro di espulsione di Torino. Oltre alle 38 sanzioni, l’impiego di manodopera clandestina comportava per la titolare cinese, L.H., classe 1967, la denuncia alla Procura della Repubblica. Sono in corso ulteriori accertamenti circa la regolarità dell’uso del capannone. Tentata estorsione ad un imprenditore Un arresto e quattro denunciati dopo quattro mesi di indagini scaturite a seguito di una tentata estorsione ai danni di un imprenditore villafranchese. La fase conclusiva dell’operazione, è avvenuta grazie ad una serie di perquisizioni locali e personali condotte da una ventina di Carabinieri della Compagnia di Villafranca supportati dalle unità cinofile dell’Arma giunte da Padova. Al termine, quattro sono stati i soggetti denunciati per tentata estorsione aggravata, ritenuti i materiali esecutori; un quinto soggetto, considerato un fiancheggiatore, è finito in manette in quanto a casa sua sono state trovate e sequestrate due pistole, una giocattolo ma senza il previsto tappo rosso e riproducente una delle armi in dotazione alle forze di Polizia mentre la seconda, una pistola semiautomatica, era vera e funzionante. Marijuana: arrestato un ragazzo Isola della Scala: sorpreso a nascondere marijuana in casa, operaio di 22 anni arrestato dai Carabinieri. Sono durati pochi giorni gli accertamenti investigativi dei Carabinieri di Isola della Scala che hanno tratto in arresto per possesso di marijuana, L.R., 22nne, operaio. Sulla base di alcune segnalazioni confidenziali giunte pochi giorni prima ai militari, il ragazzo era ritenuto responsabile di un giro di droga, in quanto fornitore di alcuni giovani della zona. Si è giunti così alla perquisizione dell’abitazione del giovane, dove viveva con i genitori (risultati completamente estranei all’attività). Nel corso dell’operazione, sono stati recuperati 30 grammi di marijuana, nascosti in un’intercapedine tra la parete e uno specchio. Sono stati recuperati e sequestrati anche un bilancino e 200 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio. Per il giovane sono scattate le manette in flagranza di reato per illecito possesso di stupefacenti. I coscritti e la visita di leva Care amiche, cari amici, in un articolo pubblicato di recente (quello su “Patrisio”), per essermi eccessivamente dilungato nello scritto, non ci fu lo spazio per la relativa foto; poco male perché riproponendola ora (“Bigi Patrisio” nella foto dei coscritti della classe del’21 di Rosegaferro è il quarto in alto da sinistra) ho l’occasione di raccontarvi della visita di leva, nella “Villafranca de na' 'olta”. Prima però, vista l’attualità dell’argomento, perché anche le Forze Armate sono investite dal grido: “tagli chi può”, permettetemi in merito un cenno storico. Nella preistoria la difesa dei primi villaggi era compito di tutti i maschi della comunità. Poi quando questi diventarono molto numerosi si ebbe la necessità di scegliere quelli più adatti allo scopo, per prestanza fisica, coraggio o abilità. Nel contempo furono anche stabilite le modalità della loro “scelta”, del loro sostentamento e della durata del loro impiego. Già nell’Antica Grecia, ogni città costituì il proprio esercito. Le regole delle città erano alquanto simili: vi potevano accedere “volontariamente” solo i cittadini liberi che dovevano provvedere in proprio a vitto ed armamento, il servizio era permanente e la paga era il bottino di guerra che veniva diviso in proporzione al grado. Con l’aumentare della ricchezza le città passarono ad eserciti di mercenari la cui paga era prestabilita in denaro, “soldi” da cui il nome “soldati”. Nei primi anni anche l’esercito romano era formato solo dai cittadini liberi che si arruolavano volontariamente e dovevano armarsi e sostenersi. Il servizio era temporaneo (si fa per dire visto che durava 10 anni in cavalleria e 16 anni in fanteria). Poi dal tempo dell’impero l’esercito, gradualmente ma inesorabilmente divenne composto quasi esclusivamente da mercenari stranieri disposti sì ad uccidere per denaro ma in genere poco propensi a morire per esso. Stessa storia nel Medioevo. Nel “Risorgimento”, nello stato Sabaudo, la circoscrizione obbligatoria (anche se in alcuni degli Stati Preunitari era già adottata), ufficialmente fu introdotta nel 1854. Poi con l’Unità d’Italia, fu estesa prima al Regno e poi alla Repubblica. E poiché il principio di obbligatorietà del servizio militare è tuttora previsto dalla costituzione (articolo 52) il servizio militare (la naja) ad oggi (dal primo gennaio 2005), è solo sospeso. Ma torniamo ai coscritti e cioè gli iscritti nella stessa lista e alla visita di idoneità. La lista di leva era tenuta sempre ben aggiornata da ciascun Comune e così accadeva che nella “Villafranca de ‘na 'olta” a tutti i maschi del paese nati nell’anno arrivasse la chiamata alla visita di leva.Tre giorni considerati a tutti gli effetti l’ingresso dei giovani nel mondo degli adulti. Per molti erano i primi giorni da “indipendenti” (dalla famiglia) della loro vita e per tutti erano tre giorni di festa. Giovani di ogni estrazione sociale, dagli analfabeti e poveri “famei” che altro non conoscevano che il lavoro dei campi ai (pochi) più agiati studenti figli della borghesia: tutti, forse per la prima volta insieme, davanti alla Commissione Esaminatrice. Fino alla classe del ‘39 la visita di leva era effettuata. A Villafranca (anche per i comuni limitrofi) nel grande locale del primo piano del Comune, ( dove ci celebravano pure i processi) alla presenza anche del Sindaco o del Segretario Comunale. Successivamente le autorità locali furono esentate dal parteciparvi e la visita venne spostata a Verona, prima presso la sede del Distretto Militare in via XX Settembre e poi alla caserma Martini. Il bello però non era non era certamente la visita di leva in sé stessa ma il prima e il dopo. Le disponibilità non erano certo quelle di oggi ed allora tutti i coscritti tassandosi (chi più chi meno a seconda delle diponibilità) raccoglievano la somma necessaria per l’evento. Era tradizione che alla visita ci si doveva presentare tutti con il fazzoletto tricolore al collo e con almeno la stessa “bustina con fronzolo”. Per “la mobilità” occorreva avere la disponibilità di un carro e del relativo cavallo (dopo la guerra sostituito dal “Landini”) ma per questo qualche “buon anima” si trovava sempre. Per “fornire” (addobbare) il carro non mancavano in giro canne di bambù, frasche e fiori, ben lo sapevano i proprietari di orti e giardini dell’epoca che talvolta al mattino se li trovavano “spogliati” ma tant’è: ai coscritti era permesso questo ed altro. Non poteva mancare sul carro la musica, con pochi soldi si aveva a diposizione una fisarmonica e fisarmonicista, (tra i più noti Sergio Lonardi detto “el Gambal”ed il mio carissimo amico Bruno Furlan) e l'indispensabile damigiana di vino. In genere la visita impegnava non più di un paio di mattine e poi bisognava attendere, al terzo giorno, il “verdetto finale”; abile e arruolato, o rivedibile (da rivedere l’anno successivo) o riformato che allora (sia in era fascista ma anche dopo) era quanto meno uno smacco tanto che si recitava “ci no’ l’è bon par el Re no’ l’è bon g’anca par la Regina” intendendo che chi non era buono per il servizio militare non era buono neanche per le donne. La prima mattina era il momento più difficile, stavano davanti alla commissione, tutti in fila nudi e non senza qualche imbarazzo e resistenza a spogliarsi. Allora, quando i bambini li portava la cicogna, e delle “cose della vita" non se ne parlava di certo in pubblico, i ragazzi non erano proprio abituati a mostrare agli altri i propri “attributi” esponendosi così ad inevitabili “confronti e “sfottò”. Ma poi dal pomeriggio sino a tarda ora, andavano tutti sul carro in giro per contrade e paesi vicini a bere e far festa tra, scherzi e prove di coraggio come quella di estrarre a sorte, con la tradizionale paglia più corta, chi dovesse scendere in un pozzo a recuperare il secchio che intenzionalmente vi era stato gettato. Poteva anche capitare che per la strada, nell’euforia generale, qualche sola malcapitata “giovinotta” fosse, pur blandamente, “palpeggiata”. L’ultima sera poi, per i più irriducibili, era d’obbligo una “puntata” in una casa chiusa, “ma a Mantoa però parché a Verona gh’era el pericolo de ‘ncontrar qualcun che se conose e che dopo el le conta en giro”. Come se la cosa dovesse rimanere un segreto quando poi erano loro i primi a vantarsene. L’era la “Villafranca de ‘na 'olta” quando il senso del dovere era radicato e forte almeno quanto la voglia di divertirsi. Alla prossima. Rico Bresaola IperFamila di Dossobuono - via Borgobello PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE DI VILLAFRANCA Municipio di Villafranca - corso Garibaldi, 24 Municipio di Dossobuono - Via Europa, 28 Distretto A.S.L.22 - via Ospedale, 5 Casa di Riposo “Morelli-Bugna” - via Rinaldo da Villafranca, 16 - via Marconi, 18 Staz. di servizio AGIP di Bernabeni - via Mantova IperFamila di Dossobuono - via Borgobello Stazioni FS di Villafranca di Verona MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6 Liceo Enrico Medi - via Magenta, 9 Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2 Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9 Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1 Piscine Comunali - via Olimpia, 1 Edicole di Villafranca centro Edicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE IN PROVINCIADI VERONA Sona Negrar Bussolengo Custoza Sommacampagna Castelnuovo Comune Tabacchi e giornali Comune Comune Sede ULSS 22 Ospedale Rep. Ortopedia Centro Comm. Ramonda Centro Comm. Auchan Centro Comm. Via G. Logo - Comune C.tro Sociale via Urbani III - Negozio Cornici Comune Via G. Matteotti - Asl Guardia medica Comune P.zza Libertà 4 - Biblioteca Comunale Comune Comune Comune Comune Ospedale Comune Ospedale Comune Comune Ospedale Ospedale La Grande Mela Comune San Giovanni Lup. Bovolone Buttapietra Isola D.S Peschiera Caprino Valeggio s/M Malcesine Lugagnano di Sona NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE A VERONA Ponte Catena Saval Chievo Borgo Nuovo Borgo Milano Stadio San Massimo Santa Lucia Golosine Borgo Roma Borgo Venezia Corte Pancaldo - Galleria Via Marin Faliero 47 - Centro Comm. Farmacia Via Berardi, 80 - Bar La Pantalona Via Fava 2/B - CEMS -Centro Analisi Via Puglie 24 - Poliambulatori Santa Via Agrigento, 25 - La Bottega Del Pane Via F.lli Cervi - Banca Via F.lli Cervi - Comune Via S. Marco 55 - Tabacchi e Giornali Via Col. Galliano - Piscine Comunali Via Negrelli, 65 - Prodet Via Trainotti 5 - Fondazione Bentegodi Palazzina Masprone Via Sogare, 3 - 3a Circoscrizione Via Trevisani - Farmacia Via Trevisani Antichi Sapori Via Urbani III - Negozio Cornici Via Urbani III - La Spiga D’oro Via Romagnoli - Centro Profumi Piazza Risorgimento - Supermercato Vivo Via Girardi, 11 - Pasticceria Olmo Via Villafranca - A&O Via Tevere 38 - 4a Circoscrizione Via Tanaro 28 - Centro Sportivo Via Pò, 8 - Cartoleria Martini Via Prina, 2 - Gelateria Oasi Via Prina 23 Zampieri Via Prina 11 - Bar Coco Loco Via Golosine, 29 - Tielle Via Murari Bra, 55 - Fresco Mio Via Murari Bra, 36 a - Tabacchi Ricevitoria Strada Le Grazie, 15 - Università Scienze Matematiche Strada Le Grazie, 3 - Piscine Le Grazie Strada Le Grazie, 15 - Università Informatica Strada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e Chirurgia Piazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - Ortofrutta Piazza Zara, 24 - Negozio del Buon Gusto Via Bozzini - Galleria Ospedale Via Bozzini, 3 - Bar Giusy Via Bozzini, 11 - La valle degli Orti Via Polidore - Cafè del Sol Via San Giacomo 68 - Tabaccheria Via Benedetti 77 - 5a Circoscrizione Ospedale Via Zagata, 2 - 6a Circoscrizione Via Zagata - Centro Tommasoli Via Betteloni 51 - Pescheria Via Fincato 34 - Agip Via Fincato 142 Basso Acquar Via Avesani - Distributore Metano Via Avesani, 31 - AMIA Veronetta Via S.Francesco, 20 - Biblioteca Frinzi Via S.Francesco, 22 - Università Lettere e Lingue Via C. Montanari, 9 - Università di Giurisprudenza Porto S. Pancrazio Lungadige Galtarossa - Acque Veronesi Lungadige Galtarossa - AGSM Cittadella Via Franceschine, 10 Provinciali Corte Zanconati - Tribunale Corso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A. Piazza Renato Simoni, 4 - Alpigusto Via della Valverde, 46 - SIGMA Via Marconi - Parrucchiere Porta Nuova Stazione ITIS Marconi Centro Storico Via Cappello, 43 - Biblioteca Civica Piazza Duomo, 13 - Biblioteca Capitolare Corso Cavour, 6 - INAIL Via Costa, 5 - Libreria Giuridica Piazza Muro Galieno - 1a Circoscrizione Ponte Crencano Via Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro Commerciale Via Fogazzaro, 3 - Biblioteca Via Santini, 5 - Centro Polis. Avesani Via Tommaseo, 20 - Cartoleria Idealandia Via Mameli, 152 - Parafarmacia Viver Bene Via Osoppo - Banca Unicredit Quinzano Via Nuiva - Comune Borgo Trento Piazza Vitt.Veneto, 22 - Farmacia Martari Ospedale Verona Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l. Via Sansovino, 23/a - Bar Micky Via Paladio, 31 - Bar Palladio Via Palladio, 74 - Corner Caffè Via Palladio, 42 - Edicola Palladio Corso Milano, 78/a - Esso Centro C.P. Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c. Via Albere, 58/c - Maurizio Acconciature Via Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio Agip Parona Via Brennero, 10 - Comune Piazza del Porto - Bar La Voglia Matta Registrazione al Tribunale di Verona n. 2984/12 Società editrice: Pirite S.r.l. Si ringraziano per il contributo gratuito: Avv. AventinoRegistrazione Frau, dott. Enrico al Buttitta, dott.ssadiAnna Lisa Tiberio, Editore: Diego Cordiolin. 1838 Registrazione al Tribunale di Verona Tribunale Verona n. 2984/12 avv. Giorgia Dongili, avv. Davide Amadei, dott. Paolo Garzotti, Nadia Direttore responsabile: Elisa Zanola Si ringraziano per il contributo gratuito: Puttini, Enrico Prada, Nicola Di Ciomma, Luigi Facincani, Stefania Redazione: via Napoleone III, S.r.l. 6 - Villafranca di Verona Società editrice: Pirite Mirella Gobbi, Avv. 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Stampa Comune di Bussolengo, Comunità del Garda, Giorgio Passionelli, dott. Paolo Artelio, [email protected] Paolo Martari, Gesuella Turrina, Gianni Martari, Matteo Melotti, Isabella Roveroni, Stampa: Centro Stampa Editoriale S.r.l. Grisignano di Zocco (VI) Prof. Gianluigi Guarnieri, Armando Pigna, Maria Cristina Caccia, Renato Begnoni, Fabrizia Vallo. N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E stampato in 30.000 copie Numero chiuso in redazione il 31/03/2014 SEGUICI SU FACEBOOK: ILGIORNALEDEIVERONESI
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