2014-1 - Parrocchia della Purificazione della Beata Vergine

«Voce amica»
Voce amica
Bollettino Parrocchiale di
Tarzo
Ar fanta
Corbanese
Gennaio-Febbraio 2014 - Anno LI - numero 1
A messa senza orologio
Papa Francesco ha ricordato che alla messa non si va con l’orologio
in mano, come se si dovessero contare i minuti o assistere a una rappresentazione. Si va per partecipare al mistero di Dio. «I profeti - ha
detto - riferivano le parole del Signore. Il grande profeta Mosè ha
dato i comandamenti, che sono parola del Signore. E tanti altri
profeti dicevano al popolo quello che il Signore voleva. Il Signore
ha parlato anche in un’altra maniera e in un’altra forma al suo
popolo: con le teofanie. Quando cioè lui si avvicina al popolo e si
fa sentire, fa sentire la sua presenza proprio in mezzo al popolo».
«Succede lo stesso - ha spiegato il Papa - anche nella Chiesa. Il Signore ci parla attraverso la sua parola, raccolta nel Vangelo e nella
Bibbia, e attraverso la catechesi, l’omelia. Non solo ci parla ma, si
fa anche presente in mezzo al suo popolo, in mezzo alla sua Chiesa. Il
Signore che si avvicina al suo popolo; si fa presente e condivide con il
suo popolo un po’ di tempo. Questo è ciò che avviene durante la celebrazione liturgica che certamente «non è un buon atto sociale - ha spiegato ancora il vescovo di Roma - e non è una riunione di credenti per
pregare insieme. È un’altra cosa» perché «nella liturgia eucaristica Dio è
presente» e, se possibile, si fa presente in modo ancor «più vicino». La
sua, ha detto ancora il Papa, «è una presenza reale». E, ha puntualizzato il
Pontefice, «quando parlo di liturgia mi riferisco principalmente alla santa
messa. Quando celebriamo la messa, non facciamo una rappresentazione dell’Ultima Cena». La messa «non è una rappresentazione; è un’altra
cosa. È proprio l’Ultima Cena; è proprio vivere un’altra volta la passione
e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Signore si fa presente
sull’altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo».
«Noi sentiamo o diciamo: “Ma, io non posso adesso, devo andare a
messa, devo andare a sentire messa”. La messa non si sente, si partecipa.
E si partecipa in questa teofania, in questo mistero della presenza del
Signore fra noi». È qualcosa di diverso da altre forme della nostra devozione, ha precisato ancora portando a esempio il presepio vivente «che
facciamo nelle parrocchie a Natale, o la Via Crucis che facciamo nella
Settimana Santa». Queste, ha spiegato, sono rappresentazioni; l’eucaristia è «una commemorazione reale, cioè è una teofania. Dio si avvicina
ed è con noi e noi partecipiamo del mistero della redenzione».
Il Pontefice si è poi riferito a un altro comportamento assai comune
tra i cristiani: «Quante volte contiamo i minuti... “Ho appena mezz’ora,
devo andare a messa ... “». Questo «non è l’atteggiamento proprio che
ci chiede la liturgia: la liturgia è tempo di Dio e spazio di Dio, e noi
dobbiamo metterci lì nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guardare l’orologio. La liturgia è proprio entrare nel mistero di Dio; lasciarsi
portare al mistero ed essere nel mistero». «Io ricordo che bambino,
quando ci preparavano alla prima Comunione, ci facevano cantare “O
santo altare custodito dagli angeli” e questo ci faceva capire che l’altare
era custodito dagli angeli, ci dava il senso della gloria di Dio, dello spazio
di Dio, del tempo di Dio. E poi, quando ci facevano fare la prova per la
comunione, portavano le ostie per fare la prova e ci dicevano: “Guardate che queste non sono quelle che voi riceverete; queste non valgono
niente, perché poi ci sarà la consacrazione”. Ci facevano distinguere
bene una cosa dall’altra: il ricordo dalla commemorazione». Dunque celebrare la liturgia significa «avere questa disponibilità per entrare nel
mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a
casa, pregare in chiesa, pregare il rosario, pregare tante belle preghiere,
fare la via crucis, leggere la Bibbia; e un’altra cosa è la celebrazione eucaristica. Nella celebrazione entriamo nel mistero di Dio, in quella strada
che noi non possiamo controllare: lui soltanto è l’unico, lui è la gloria, lui
è il potere. Chiediamo questa grazia: che il Signore ci insegni ad entrare
nel mistero di Dio».
www.parrocchiaditarzo.it
UN SANTO AL MESE
Santi
Gervasio
e Protasio
Stele nella basilica di Rapallo con
sopra il volto dei genitori
Titolari della Chiesa di Corbane
Le notizie sui santi Gervasio e
Protasio risalgono al 386 quando
a Milano S. Ambrogio ebbe una
rivelazione. Il 17 giugno egli
fece fare uno scavo nel sottosuolo antistante la basilica dei SS.
Nabore e Felice e si trovarono
i corpi dei due martiri il cui ricordo era andato quasi perduto.
Vecchi del luogo, affermarono
di averne letto nomi in una iscrizione sepolcrale. Il 18 giugno le
sacre spoglie furono trasportate nella vicina basilica di Santa
Fausta per una veglia notturna
di preghiere. Il giorno seguente,
venerdì 19 giugno, esse furono
solennemente traslate nella basilica dei martiri (ora chiamata di
S. Ambrogio) con un grandissimo concorso di popolo per consacrarla con questa deposizione
di reliquie. In questa basilica
da poco costruita S. Ambrogio
aveva predisposto il luogo sotto l’altare come sua tomba. Poi,
scoperti i corpi dei due martiri,
cedette loro dexteram portionem.
Gervasio e Protasio, denunziati come cristiani ad Astasio,
di passaggio per Milano diretto
alla guerra contro i Marcomanni, non vollero assolutamente
sacrificare e perciò furono condannati a morte. Gervasio morì
sotto i colpi dei flagelli, Protasio
venne invece decapitato. La leggenda intorno ai nostri martiri
si arricchì di ulteriori precisazioni: la Datiana historia ecclesiae Mediolanensis afferma che
i due santi erano convertiti al
Cristianesimo, assieme ai loro
genitori Vitale e Valeria, nobilissimi cittadini di Milano.
Importante è la ricognizione
Sommario
Comunità cristiana
Cronaca locale
Comune
Arfanta: paese mio
Voce di Corbanese
1-3
4
5
6
7-9
Parrocchia di Tarzo
Ricordi
Anagrafe
Offerte
10
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Gennaio-Febbraio
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2014
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01
MAMMA MARGHERITA I Fioretti
(continuazione)
DALLA CUCINA AL PARADISO
Durante l’autunno del 1856
Mamma Margherita si sentiva
stanca. Non usciva quasi più dalla cucina, dove sedeva accanto al
focolare dove lavorava e pregava.
“Ecco il mio garzone di cucina”
Un giorno tre persone importanti chiesero a don Bosco di vedere sua madre. Lui le accompagnò semplicemente in cucina. E
si svolse questo dialogo (tramandatoci da Giovanni Battista Lemoyne che aveva preso appunti
durante una chiacchierata di don
Bosco):
Ecco mia madre, che è pure la
mamma dei nostri orfanelli. Siete
voi anche la cuciniera?
Per guadagnare il Paradiso,
facciamo un po’ di tutto. Quali
pietanza date ai ragazzi?
Pane e minestra, minestra e
pane. E quante al vostro don Bosco? Una sola.
È un po’ troppo poco. Ma almeno gliela fate molto buona?
Buonissima! S’immagini che
egli mangia sempre la stessa,
mattino e sera.
Non avete nessuno che vi aiuti? Sì, ho un garzone, ma oggi mi
ha lasciata sola perché ha molto
da fare. E chi è questo garzone
di cucina?
Eccolo, disse sorridendo Margherita indicando don Bosco.
Maestra di semplicità
Nell’ormai lontano 1835, a 20
anni, il chierico Bosco era salito sul pulpito di Alfiano per fare
una delle sue prime prediche.
Il parroco, don Giuseppe Pelato, richiesto di un parere, prima
aveva fatto le congratulazioni al
chierico, ma poi gli aveva dettoo
che prediche così la gente nonn
le capiva. E gli diede lì, su duee
piedi, la formula della predica-zione efficace che don Boscoo
avrebbe seguito per tutta la vita::
“Bisogna parlare in manieraa
popolare, popolare, popolare!”..
Ora, a Valdocco, don Bosco nonn
predicava soltanto, ma scrivevaa
molti libri e libretti per la gente..
E voleva essere come sempree
“popolare, popolare, popolare”..
Per questo ogni tanto scendevaa
in cucina con un mazzo di fogli,,
e diceva: “Mamma, continuatee
pure il vostro lavoro. E io intantoo
vi leggo questi fogli. Voi ditemii
quando capite e quando non ca-pite”. Un pomeriggio arrivò conn
un fascio di fogli dove narrava laa
vita di San Pietro, il primo papaa
cui Gesù aveva detto: “A te daròò
le chiavi del Regno di Dio”. Donn
Bosco aveva messo come titoloo
di quel libretto “Il grande Clavi-gero”, cioè “Il grande Portatoree
di chiavi”. Appena sentì il titoloo
Mamma Margherita disse: “Cla-vigero? Dov’è questo paese?”..
Don Bosco capì che aveva sba-gliato, e cambiò il titolo sempli-cemente in “San Pietro”.
Per la prima volta non va aii
Becchi
Nell’ottobre 1856 don Boscoo
andò, come sempre, ai Becchi perr
la celebrazione della Madonnaa
del Rosario. Portò con sé i ragaz-zi migliori, ma per la prima voltaa
Mamma Margherita non ci andò..
Non si sentiva bene. Era rimastaa
a letto tormentata da una tosse in-sistente.
delle reliquie dei SS. Ambrogio, Gervasio e Protasio avvenuta negli anni 1864 e 1871. Il
13 gennaio 1864, sotto l’altare
maggiore della basilica di S.
Ambrogio, furono trovati due
loculi. A destra il loculo più
grande dei due martiri, a sinistra, quello più stretto di S.
Ambrogio. I corpi sono rimasti
in quei due loculi fino all’anno 835, allorché l’arcivescovo
Angilberto II, in occasione del
rifacimento totale della cadente
basilica del sec. IV e della costruzione dell’altare d’oro del
maestro Wolvinio, li riunì in una
sola urna di porfido (anch’essa scoperta, ma non aperta nel
1864) che venne disposta in
senso trasversale sopra i due
loculi che furono lasciati vuoti. L’8 agosto 1871, per ordine
dell’arcivescovo Luigi Nazari di
Calabiana, l’urna di porfido fu
scoperchiata. Era per due terzi
piena di acqua limpidissima; sul
fondo stavano i tre scheletri che,
esaminati diligentemente, risultarono appartenenti ad uomini
che misuravano rispettivamente
cm 163 (S. Ambrogio) e cm 180
e 181 (Gervasio e Protasio). Le
reliquie dei santi furono deposte
in una nuova urna più preziosa,
in argento e cristallo e sono visibili nella cripta della basilica. La
festa dei due martiri viene celebrata il 19 giugno anniversario
della loro solenne traslazione
del 386 nella basilica di S. Ambrogio.
(continua a pag. 9)
di Papa Luciani
In visita all’ospedale, una signora dice all
Vescovo:
- Signor vescovo, al ghe dai una benedission
n
granda a me fiol, che l’è qua in letto in ospedale….una benedission nella testa perché al fassa giudizio..”
Ed il vescovo Luciani trova in una camera dell’ospedale un giovanotto, quasi del tutto ingessato, in seguito ad un incidente con
la moto. E la madre continuò:
- Credevo fosse morto, invece l’è ancora qua e ringrazio il Signore. Ma quando l’ò visto per terra, che non dava segni di vita,
mi sono sentita morire….poi qui all’ospedale si è ripreso e la prima cosa che mi detto è stata: “Mamma, la moto si è rovinata?
Ti raccomando la moto, che non sia fuori alla pioggia e raccogli
i dischi che portavo a casa! Pensi, signor vescovo, lui in quello
stato quasi disperato che prima di tutto pensa e si preoccupa della
moto e dei dischi.
E Luciani: - Signora, aiuti il figlio a guarire; e invito anche suo
figlio a pregare insieme con noi perché il Signore gli metta la sua
mano sulla testa perché riesca a capire quello che nella vita è più
importante e merita di stare al primo posto nei pensieri e nelle
speranze…
Luciani racconta
Un re aveva al suo servizio un buffone. Un giorno il re gli affidò
il proprio scettro dicendogli:
- Tienilo tu, fino a che non troverai qualcuno più stupido di te:
allora potrai regalarlo a lui!
Qualche anno dopo, il re si ammalò gravemente e sentendo avvicinarsi la morte, chiamò il buffone e gli disse: Parto per un lungo viaggio.
- Quando tornerai? Fra un mese?
- No, non tornerò mai più!
- E quali preparativi hai fatto per questo viaggio?
- Nessuno!
- Tu parti per sempre e non ti sei preparato per niente? Allora
prendi lo scettro: ho trovato uno più stupido di me!
IL CATECHISMO
Che tipo di legame esiste tra le cose create?
Esiste tra le creature una interdipendenza e una gerarchia,
volute da Dio. Nello stesso tempo, esiste una unità e solidarietà
fra le creature, poiché tutte hanno il medesimo Creatore, sono
da Lui amate e sono ordinate alla sua gloria. Rispettare le leggi
iscritte nella creazione e i rapporti derivanti dalla natura delle
cose, è quindi un principio di saggezza e un fondamento della
morale.
Che relazione c’è fra l’opera della creazione e quella
della redenzione?
L’opera della creazione culmina nell’opera ancora più grande della redenzione. Infatti questa da’ inizio alla
nuova creazione, nella quale tutto ritroverà il suo
pieno senso e il suo compimento..
In che senso l’uomo è creato a “immagine
di Dio”?
L’uomo è creato a immagine di Dio nel senso
che è capace di conoscere e di amare, nella libertà, il proprio Creatore. E’ la sola creatura, su
questa terra, che Dio ha voluto per se stessa e
che ha chiamato a condividere, nella conoscenza
e nell’amore, la sua vita divina. Egli, in quanto creato a immagine di Dio, ha la dignità di persona, :non è qualcosa,
ma qualcuno, capaci di conoscersi, di donarsi liberamente e di
entrare in comunione con Dio e con le altre persone.
(Da “Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio”, nn.64 – 66).
Gennaio-Febbraio 2014
(continuazione)
«Voce amica»
pagina 3
“UOMO DI PENSIERO E DI AZIONE”
BEATO ANTONIO FEDERICO OZANAM
La Disquisitio de vita et actuositate Servi Dei, F. Ozanam a
cura della Sacra Congregazione per le cause dei Santi, pubblicata a Roma nel 1980, il Decreto di riconoscimento del grado
eroico delle virtù teologali e cardinali del 1993 ed il successivo riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione del
Servo di Dio, hanno portato alla sua beatificazione a Parigi, il
22 agosto 1997, da parte del Papa Giovanni Paolo II, in occasione della XII Giornata mondiale della Gioventù.
Ricerche e studi recenti sulla figura e la santità di Ozanam
ne hanno certamente accresciuto la conoscenza soprattutto nel
contesto del suo tempo, ma resta ugualmente da approfondire
il suo forte carisma di profeta dei tempi nuovi e la sua attualità,
che lo rendono, come ha affermato Giovanni Paolo II, “un modello ancora attuale dei giovani cristiani laici”.
LA CARITÀ
La carità appartiene a tutti i luoghi e a tutti i tempi; e questa
cosa eterna è al tempo stesso estremamente evolutiva, perché
ha questa caratteristica, di non accontentarsi di nessun progresso, di non trovare riposo finché c’è un male senza rimedio”.
(Rapporto all’Assemblea Generale, Parigi, 19 luglio 1849). La
fede e la carità dei primi secoli, non è troppo per la nostra epoca? Non siamo forse come i cristiani dei primi tempi, gettati in
mezzo ad una civiltà corrotta, ad una società cadente? Un rapido sguardo al mondo che ci circonda. Gli uomini ricchi e gli
uomini felici, valgono forse molto di più di quelli che rispon-
devano a San Paolo: ti ascolteremo un’altra
volta? E i poveri ed il popolo, godono forse
più benessere di coloro ai quali predicavano
gli apostoli? … La terra si è raffreddata e tocca a noi cattolici ricominciare l’era dei martiri … essere martire
significa dare la propria vita per Dio e per i propri fratelli …
significa dare al cielo tutto quel che se ne è ricevuto, la nostra
ricchezza, il nostro sangue, la nostra intera anima. (a Léonce
Curnier, Parigi, 23 febbraio 1835)
La confusione si è fatta tale nelle idee e nel linguaggio degli
uomini, che nel momento in cui la fraternità cristiana è scritta
sulla facciata di tutti i monumenti, la carità, e cioè l’espressione
più tenera della fraternità cristiana, è divenuta sospetta all’orecchio del popolo. La carità fu compromessa da coloro che la
praticano male, dalla filantropia, più prodiga di discorsi che di
sacrifici, dalla beneficenza sdegnosa, dallo zelo indiscreto. Sta
a noi sradicare questi vizi che rendono l’elemosina umiliante
al povero e sterile davanti a Dio. Sta a noi sopprimere la freddezza che guasta un beneficio, le impulsività e le imprudenze
che lo compromettono e di riportare la carità, come la vuole il
Vangelo, in mezzo a questo popolo che non aspetta che di vederla nei suoi veri tratti per riconoscerla e benedirla (Rapporto
all’Assemblea Generale, Parigi, 2 agosto 1848).
(continua)
LA CHIESA CATTOLICA
NEL MONDO
La popolazione del mondo è di circa 7 miliardi. I cattolici battezzati alla fine dicembre 2011 erano un miliardo e 214 milioni, pari al 17,5% della popolazione mondiale. Nel 1978 erano
757 milioni. Parliamo di cattolici, non di cristiani. Se volessimo aggiungere anche tutti gli altri credenti in Cristo (ortodossi,
protestanti, anglicani ed altre confessioni) arriviamo a circa due
miliardi e 18 milioni, la religione più diffusa in assoluto.
L’Europa non è più il primo continente cattolico, come lo fu
per oltre un millennio. Ora sono le due Americhe: alla fine del
2011 registravano 592 milioni di cattolici:, pari al 49%; il Brasile è la nazione con il maggior numero: 165 milioni.
In Europa vi sono 286 milioni di cattolici, il 24%, nel 1978 i
cattolici erano il 35% di tutti i cattolici del mondo.
Il continente più vivo e dinamico, anche per conversioni e vocazioni religiose, è l’Africa. Alla fine del 2011 registrava 194
milioni il 16% del cattolicesimo mondiale. Negli ultimi 30 anni
i cattolici africani sono cresciuti: del 109 per cento. Alcune nazioni africane si avviano a diventare a maggioranza cattolica.
Attualmente il Congo registra 38 milioni di cattolici, la Nigeria
25 milioni, come l’Uganda, il Kenya e la Tanzania.
Nell’immenso continente asiatico con i suoi 4, 2 miliardi di
persone, i cattolici sono una minoranza: circa 132 milioni, il
10% del cattolicesimo. L’Oceania registra circa 10 milioni di
cattolici, con un incremento di circa tre milioni negli ultimi 30
anni.
Il numero di tutti i sacerdoti, sia diocesani che religiosi, a livello mondiale ha subito profonde modifiche in questi anni. Nel
2000, il numero aveva registrato il minimo storico: poco più di
405mila. Nel 2011 il numero dei sacerdoti cattolici nel mondo,
compresi i sacerdoti religiosi, era di oltre 413mila. La crescita
maggiore si è registrata in Africa e in Asia, mentre in Europa e
in America troviamo la diminuzione maggiore. I preti in Europa
trent’anni fa erano 250mila; nel 2011 erano 187mila.
I seminaristi, coloro che rappresentano le speranze per il futuro della Chiesa, sono in aumento negli ultimi 30 anni, seppur
con una distribuzione diseguale: meno in Europa, molto più numerosi in Africa e in Asia. I seminaristi maggiori erano 64mila
trent’anni fa, sono quasi raddoppiati nel 2011: più di 120mila. In
forte diminuzione sono, invece, i religiosi e ancor più le religiose. Queste erano quasi un milione trent’anni fa. Nell’Annuario
Pontificio sono ora 713mila.
Nel complesso, questi numeri, dicono che la presenza della
Chiesa cattolica è viva nel mondo. La vecchia Europa cristiana ha perduto gli antichi primati, e sembra aver affievolito il
fervore della sua adesione al Vangelo. Ma non possiamo e non
dobbiamo pensare che lo Spirito Santo che guida la Chiesa non
sia in grado di suscitare nuovi slanci e vitalità. La preghiera è
doverosa ed urgente.
«Voce a
amica»
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pagina
4
I PAPI
DELLA CHIESA
201. BONIFACIO IX, 2/9 .XI.1389 – 1.X.1404
Pietro Tomacelli, esperto di diritto e buon diplomatico,
convinto avversario dello scisma di Occidente, venne
eletto papa con il nome di Bonifacio IX all’età di 35
anni. Si impegnò a ristabilire la piena autorità del
papato e fu sostenuto anche dal popolo romano.
Bonifacio IX favorì il potenziamento delle difese di
Roma e indisse i Giubilei del 1390 e del 1400.
Riaffermò l’autorità papale nella confusa situazione
politica dell’Italia. Recuperò allo Stato Pontificio molti territori settentrionali, abbandonati nell’anarchia. Fondò
varie università, tra le quali quella di Ferrara. Canonizzò il 7
ottobre 1391 Brigida di Svezia e riorganizzò la Università di
Roma. Avrebbe voluto ricomporre lo scisma esistente, ma
morì il 1 ottobre 1404 con il rammarico di aver lasciato la
Chiesa divisa come l’aveva trovata.
SECOLO XV
202. INNOCENZO VII, 17.X/11.XI. 1404 – 6.XI. 1406
Cosma Migliorati era stato arcivescovo di Ravenna e vescovo di Bologna, venne inviato come Legato in Lombardia e
in Toscana da Bonifacio IX. Venne eletto papa con il nome di
di Innocenzo VII mentre ad Avignone vi era l’antipapa
Bonifacio XIII. Si impegnò ad eliminare lo scisma
di Occidente. Ma poi trascurò questi impegni e
entrò in contrasto con i romani per aver tentato di coprire un suo nipote Ludovico Migliorati,
che aveva ucciso dei cittadini tra i più rappresentativi della città. Una folla inferocita penetrò
in Vaticano a caccia del papa, che fu costretto a
rifugiarsi a Viterbo. Soccorso dall’alleato Ladislao,
che occupò Castel Sant’Angelo, Innocenzo VII potè
tornare a Roma ai primi di marzo del 1406. Il 22 settembre
1404 il papa ricevette una delegazione pacificatoria dell’antipapa Benedetto XIII, poi si scusò per la sua malferma salute
e rimandò gli incontri. Morì il 6 novembre 1406.
Gennaio-Febbraio
Febbraio 2014
GRUPPO ALPINI TARZO
O
ASSEMBLEA ELETTIVA
Si è svolta domenica 16
febbraio, presso la sede del
Gruppo, l’Assemblea elettiva
che ha rinnovato i quadri per
il prossimo triennio 20142016. La riunione presieduta
dal socio Carlo Dalle Crode e
segretario Michele Gallon ha
avuto l’onore della presenza
del Presidente Sezionale Angelo Biz. Dopo il ricordo dei
soci “andati avanti”, sono state approvate le relazioni: morale e finanziaria; il consuntivo
delle attività svolte nel 2013 ed
il programma per il 2014. Si sono
evidenziate quelle volte al sociale
ed al patrimonio e realizzate in
proprio ed in collaborazione con
l’Amministrazione comunale. Tra
queste la consegna pasti a domicilio, la pulizia ed il mantenimento dei sentieri, la festa degli alberi,
abbinata alla giornata ecologica,
la conservazione ed il recupero
delle chiesette di San Pietro, di
Collaldrà e l’ampliamento della
Sede in cui, già a giugno, per la festa annuale del Gruppo, dovremmo vedere in funzione la nuova
cucina. Le cariche elettive hanno
visto la conferma di Giovanni
Liessi a Capogruppo. Nel successivo primo Consiglio di convalida
sono stati confermati a Vicario
Francesco Introvigne, Vice Ivano Bazzo e Valerio Franceschet,
Cassiere Claudio Franceschet ed
alla segreteria Michele Gallon.
Gli altri Consiglieri eletti sono:
Fabio Biz, Alfio Casagrande, Mario Casagrande, Giorgio Da Parè,
Claudio Franceschet, Giampietro Gregoletto, Mario Liessi, Andrea Manfroi, Celestino Mattiuz,
Antonio Pol, Romano Pancotto,
Giovanni Tessari, Benito Zandegiacomo e Michele Zuanella. Revisori dei conti Mirco Bernardi,
Marco Franceschet e Leonardo
Pradal, con supplenti Lorenzo
Casagrande e Pietro Zanetti.
La riunione si è conclusa, come
consuetudine, con il pranzo sociale, in festosa amicizia fra Alpini,
amici e famigliari. Tra i vari ospiti,
sono intervenuti per un saluto di
plauso e sprone il Vide-Sindaco
Vincenzo Sacchet, il Presidente
di Banca Prealpi Carlo Antiga ed
il Presidente Sezionale Angelo
Biz.
I. Francesco
Premio “alla carriera” a Giuseppe Grava
Venerdì 14 febbraio 2014 nel padiglione 8.1 della fiera di Vicenza si è svolta la
consegna dei premi internazionali Vicenza
Numismatica, Vicenza Palladio e Fiera di
Vicenza alla carriera. Sono state premiate
sette zecche internazionali scelte tra i 48
Stati partecipanti alla manifestazione di
quest’anno. Poi è stata letta la motivazione
per il conferimento del premio internazionale “Vicenza Numismatica alla carriera”
al Maestro Giuseppe Grava, che premia
una lunga carriera iniziata a Milano nel
1967 costellata da riconoscimenti, parte-
cipazioni ad eventi internazionali e commissioni da parte di Amministrazioni
pubbliche e di privati. La consegna dell’ambito premio è stata
effettuata da Battista Zardet,
sindaco del Comune di Revine
Lago. Il Maestro, visibilmente
commosso, è stato applaudito
da una standing ovation degli
astanti, tra i quali numerosi erano
gli amici ed estimatori venuti a Vicenza per portargli le loro felicitazioni e la
loro stima. Amici provenienti da Fregona,
Revine Lago, Tarzo, Vittorio Veneto, dal
Cadore, da Padova e dal Vicentino,
tra cui l’amico pittore Vico Calabrò. L’allegra, sentita e nutrita,
partecipazione ha dato un tocco di calore e di commozione
alla manifestazione. I presenti
hanno potuto visitare la bella
mostra vicentina dove al Maestro era stato concesso uno stand,
che spiccava tra la settantina di espositori, rappresentanti zecche statali, numismatici, collezionisti, studiosi della materia ed espositori. Una splendida
coreografia, che accompagnava
il visitatore ad ammirare esemplari di monete romane, medioevali e di molti Stati attuali, le
splendide medaglie del periodo
interbellico di Giuseppe Romagnoli e molto altro. Nato a
Revine Bepi Grava è di casa
anche a Tarzo dove ha sempre
partecipato e collaborato con le
manifestazioni della Pro Loco,
arricchendole con varie fra le
sue 220 opere.
Gennaio-Febbraio 2014
«Voce amica»
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UFFICIO ANAGRAFE
STATISTICA DEMOGRAFICA
AL 31.12.2013
di Francesco Introvigne
Grande l’apprezzamento per il concerto in ricordo
dell’amico Emilio
Grande musica e grande successo, domenica 9 febbraio presso
l’auditorium di Banca Prealpi a Tarzo,per il concerto “Specchi di
avventure“, organizzato dal Circolo Musicale in collaborazione
l’assessorato alla cultura del Comune e la locale sezione AIDO.
Federico Stragà, cantante italiano dal timbro caldo ed eclettico ha
incantato il numeroso pubblico assieme ai bravissimi musicisti che
lo accompagnavano, Aldo Betto e Stefano Ottogalli alle chitarre e
Marco Pandolfi all’armonica. Numerosi gli omaggi ai più noti cantautori italiani da Vinicio Capossela e Fabrizio De Andrè a Lucio
Dalla e tanti altri: un tuffo nelle emozioni e nei ricordi che tutto
il pubblico ha condiviso entusiasticamente. Federico Stragà, originario di Belluno, ha proposto inoltre brani autografi tra i quali
“L’astronauta“ e “Il coccodrillo vegetariano” con il quale ha vinto
Il movimento demografico della popolazione residente nel Comune
(A.P.R.) nell’anno 2013:
M
F
T
INIZIO
ANNO
2188
2365
4553
NATI MORTI DIFF. IMMIG. EMIG. DIFF.
15
23
38
29
60
89
-14
-37
-51
47
98
145
58
69
127
-11
29
18
INCR./ FINE
DECR. ANNO
-25
2163
-8
2357
-33
4520
La popolazione, ripartita per Frazioni (Parrocchie), risulta così
composta:
Maschi Femm Totale
ARFANTA
205
176
381
CORBANESE
733
758
1491
TARZO - Capoluogo
1207 1236
2443
18
187
205
Case di Riposo
2163
2357
4520
Totale
Famiglie
173
645
1052
1870
Cittadini non italiani residenti nel Comune, per Continente di
provenienza:
il Disco per l’estate nel 2002. Le sapienti chitarre di Aldo Betto e
Stefano Ottogalli e la fantastica armonica di Marco Pandolfi hanno
creato arabeschi perfetti con la voce di Federico Stragà e hanno
saputo evocare i ricordi di avventure vissute, battiti d’ali, fremiti di
gioia che appartengono a tutti noi, coinvolgendo grandi e bambini
in un coro di musica e di emozioni. In questo modo, tutto speciale,
“Specchi di avventure” ha voluto ricordare Emilio Masetto, anche
lui giovane chitarrista, a due anni dalla sua tragica scomparsa avvenuta il 10 gennaio 2012, all’età di 10 anni.
M
F
Comunità Europea
41 44
Altri Paesi Europei
60 67
Africa
64 65
America
4
8
Asia
3
4
Totale 172 188
Totale
85
127
129
12
7
360
Concittadini iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani residenti all’Estero)
sono invece così ripartiti:
IL GIURAMENTO DI AMINA SANE AMIATA
Commovente il giuramento di Amina Sane Amiata, nata a Dakar,
diventata cittadina italiana il 13 febbraio 2014. Il sindaco Gianangelo Bof, con la fascia tricolore, ha letto lo Statuto, che concede,
dopo dieci anni nel suolo italico, la cittadinanza (a chi la richiede).
Amina, visibilmente commossa, ha letto a voce alta, ha giurato e
firmato.
Come Presidente della San Vincenzo, le sono stata vicina, ma più
ancora, come “nonna amica”, come lei mi chiama, ho condiviso
la sua gioia, come ci insegna il Beato Federico Ozanam, fondatore della S. Vincenzo De’ Paoli. Con una copia della Costituzione
ben stretta, in mano, Amina mi ha abbracciato, orgogliosa e forte.
Una brava donna, pronta ad ogni lavoro, anche il più umile, il più
faticoso, pur di mantenere la sua bella famiglia. Sempre in gamba
il nostro Sindaco, sempre presente, accogliente, generoso con il bisognoso, con una squadra che lavora per il bene del paese.. Amina
sorridente ha immortalato il suo “giorno speciale” con la foto con
il suo Sindaco. Amina a tutti gli effetti italiana e con lei i suoi figli
Rokhiya, Benette, Abdoulaziz.
Sopracordevole Renata
Comunità Europea
Altri Paesi Europei
Africa
America
Asia
Oceania
Totale
M
217
92
1
179
3
9
501
F
142
90
0
195
1
8
436
T
359
182
1
374
4
17
937
Assessorato Cultura - Biblioteca comunale
ORARIO DÌ APERTURA AL PUBBLICO
Lunedì
09.00 – 12.00 (V) e 14.30 - 18.30 (V)
Martedì 09.00 – 12.00 (V) e 14.30 - 18.30 (B)
Mercoledì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (B)
Giovedì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (V)
Venerdì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (B)
Sabato
09.00 – 12.00 (V)
Domenica 18.00 – 21.00 (V)
(B) Presenza del bibliotecario sig. Tarzariol Lucio
(V) Presenza dei sigg. Volontari
pagina 6
LA COMMISSIONE
GIOVANI AD OSIGO
Arfanta
«Voce amica»
Paese mio
Un’occasione di condivisione, preghiera e programmazione, questo è stato per la Commissione Giovani il ritiro spirituale vissuto
insieme al nostro nuovo assistente don Angelo, dalla serata di venerdì 31 gennaio a quella di sabato 1 febbraio scorsi.
Ci siamo ritrovati alle 18 nella chiesetta di S. Maria di Lago per
partecipare alla S. Messa da lui stesso celebrata, al termine della
quale abbiamo raggiunto la meta, l’ex-asilo di Osigo, per la cena
condivisa. La serata è poi proseguita recitando i vespri e con un
momento di riflessione ispirato al tema dell’anno pastorale “Và e
anche tu fa lo stesso”. Era ormai mezzanotte, tutti a dormire.
Il mattino seguente sveglia alle 8, colazione, recita delle lodi presso la cappellina presente all’interno della struttura, poi riunione. I
temi trattati sono stati tanti: l’incontro dei giovani con il Vescovo
per la Visita Pastorale e la Via Crucis da organizzare, le riflessioni
sul cammino che stiamo facendo come “gruppo” e su quello intrapreso con i giovani della nostra forania, ci hanno accompagnato
fino a mezzogiorno.
Per il pranzo ci ha raggiunto don Roberto Bischer, responsabile diocesano di pastorale giovanile con il quale abbiamo trascorso
parte del pomeriggio condividendo pensieri, proposte e fatiche del
nostro essere giovani e lavorare per i giovani, tenendo sempre lo
sguardo fisso su Gesù.
Alle 17 contenti per l’esperienza positiva vissuta insieme abbiamo fatto ritorno a casa.
La Commissione Giovani con don Angelo e don Roberto
Gennaio-Febbraio 2014
no
Brevi d ’inver
BENEDIZIONE BAMBINI
Lunedì 6 gennaio, Solennità dell’Epifania, anche la nostra Comunità ha dedicato
uno spazio speciale
a tutti i bimbi. Durante la S. Messa
Mons. Rino ha benedetto i fanciulli
presenti con i loro
genitori, invocando
su di loro la paterna intercessione del
Padre. Al termine
dell’Eucarestia tutti si sono ritrovati
in canonica per un
breve
momento
conviviale.
I bambini con Mons. Rino attorno al Bambino Gesù.
NUOVO DIRETTIVO
DEL GRUPPO RICREATIVO
Lunedì 20 gennaio in un’assemblea aperta a tutti i
cittadini svoltasi alle ex-scuole elementari, è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo del Gruppo Ricreativo, essendo il precedente decaduto il 31 dicembre
scorso. Questi i nuovi membri con le rispettive cariche:
Presidente: De Marchi Marco; vicepresidente: De
Marchi Andrea; Segreteria: De Marchi Melissa, Faraon
Lara; Consiglieri: Bressan Desy, De Biasi Silvestro, De
Martin Gianni, Faraon Adriano, Faraon Antonella, Faraon Chiari, Resera Riccardo; Revisore dei conti esterno:
Tessari Giovanni.
A tutti l’augurio di buon lavoro per il bene del paese.
Il direttivo
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerdì 4 aprile nell’ambito della Visita Pastorale “Collaboratori della vostra gioia”, il Vescovo Corrado:
 alle ore 18.30 presso la sala riunioni della filiale
di Revine della Banca Prealpi, incontra
ncon
nc
ontr
on
ntr
t a tu
tutti
utt
ttii i gi
giovani
della forania dai 14 ai 25 anni;
 alle ore 20.45 a Revine, presiede
r siied
re
de lla
a
Via Crucis foraniale animata dai gruppi
rup
uppi
up
p g
pi
gio
giovai va
io
vani parrocchiali. La partenza è prevista dal piazza
piazzale
ale
della Chiesa Parrocchiale. Si ricorda che
he iin
n
caso di maltempo il rito si terrà all’interno
rn
no
di quest’ultima.
Con l’augurio che l’arrivo del nostro
o
Pastore possa essere un momento di
gioia, dialogo e preghiera uniti dalla
fiducia in Gesù Cristo, vi aspettiamo
numerosi!
Valentina – Commissione Giovani La
Vallata
90 Anni di
Guerrino
Pradal
Guerrino ha festeggiato
il 23 gennaio scorso il suo
novantesimo compleanno,
con i suoi familiari: la moglie
Angela, la figlia, il genero,
nipoti e la pronipote Giada.
La comunità si associa agli auguri dei famigliari.
oce amica
amica»
La«VVoce
di Corbanese
Gennaio-Febbraio 2014
pagina 7
EPIFANIA 2014
Anche quest’anno, come di consueto, per la festa dell’Epifania nel
primo pomeriggio ci siamo dati appuntamento nella nostra Chiesa Parrocchiale per la Benedizione dei fanciulli e il bacio al Bambin Gesù.
Successivamente si è svolta un’interpretazione del Santo Natale animata dai ragazzi del Catechismo.
Un grazie prima di tutto alle Catechiste che si sono prodigate nel preparare la Sacra Rappresentazione e ai bambini che con tanta semplicità
si sono resi protagonisti.
Francesco B.
La nostra Comunità
E’ una comunità in cammino, che dimostra una certa vivacità, «... senza suonare
tanto le campane!» sorride don Angelo
Lucchetta. “È una vivacità che si esprime
attraverso l’impegno di parecchie persone
nei diversi ambiti della catechesi e della
liturgia, nei servizi e anche nelle realizzazioni materiali. Anche se, tra benessere,
lavoro, crescita economica e culturale,
forse ci si sta rendendo conto che si “lavora troppo”, a scapito della qualità della
vita e delle relazioni interpersonali. Casa,
lavoro, svago, sport domenicale lasciano
pochi spazi liberi per una maggiore partecipazione alla vita parrocchiale. Tuttavia, le famiglie non presentano particolari
situazioni di malessere o degrado morale, a
conferma di un tessuto sociale in buona
sostanza sano. Gente riservata, quella di
Corbanese, da sempre. Ma anche molto
generosa: Quando sono interpellati, rispondono sempre presente!”.
“L’animazione liturgica è caratterizzata da persone che ravvivano le funzioni
religiose. Molto attiva, con una quarantina
i coristi, la bella schola cantorum a quattro voci diretta dalla maestra Rossana Pradal. In parrocchia ci sono gruppi caritativi che si adoperano per sostenere l’asilo
parrocchiale ed alcune adozioni a distanza.
Negli ultimi anni il consiglio per gli affari
economici è stato molto impegnato per la
sistemazione della chiesa e del campanile;
per la sistemazione interna ed esterna del
campanile della chiesetta del Calvario dedicata al Redentore. Le stazioni della Via
Crucis sono state sistemate dagli alpini e dalle famiglie ed il sentiero per interessamento del Comune. Sistemati, in parte, anche
l’oratorio (ex canonica) secondo le norme
antisismiche e la chiesetta dedicata alla
Madonna di Loreto. Una grande mole di
lavoro, realizzata, in collaborazione con la
parrocchia, dalla Regione e da Banca Prealpi, a cui sono riconoscente. La comunità
ha contribuito ed è contenta: si conserva il
volto cristiano e la volontà di sistemare il
patrimonio religioso. Quindi rose e fiori? Il
pericolo è che allo sviluppo economico non
si accompagni quello morale e religioso
con la conseguente perdita dei fondamentali valori di fede, di onestà, di sobrietà,
di solidarietà che erano nel DNA della
nostra gente. La gente nuova che arriva in
paese o lo frequenta per lavoro e studio ha
difficoltà a integrarsi con la nostra comunità. Poi, si fatica a incontrarsi e soprattutto
a coinvolgere i giovani. Per me è fonte
di preoccupazione”.
“La scuola materna parrocchiale (ospitata nell’ex-orfanotrofio aperto da mons.
Faè nel lontano 1919, di cui conserviamo
ancora i lettini) con soli 32 bambini fa fatica a sostenersi economicamente, ma nel
contempo permette di incontrare le famiglie e da loro un aiuto. Farò di tutto per
mantenerla. Il catechismo è frequentato
dalla quasi totalità dei bambini e ragazzi,
ma poi dopo la cresima, addio! Fino a una
decina di anni fa c’erano un paio di animatori, ora non più. Il consiglio pastorale, che
purtroppo non ha giovani al suo interno, sta
cercando una soluzione. L’oratorio c’è, è
grande, è un punto di riferimento per i
giovani del paese e per la comunità (è utilizzato anche dall’ULS per il prelievo del
sangue). I giovani non si lasciano coinvolgere nella vita parrocchiale: anche quelli
disposti al dialogo vivono una fede lontana
dalla realtà della vita. Inoltre, spesso lo
sport non facilita la frequenza della messa». «La nostra parrocchia - conclude don
Angelo - mi sembra che conservi il volto
cristiano, ma fino a quando? C’è una sfida
da affrontare: una nuova evangelizzazione, come dice il Papa!».
(Liberamente tratto da l’Azione 2/3/2014)
Parrocchia di Corbanese. In origine cappella della pieve di Tarzo, di-
pese poi da Arfanta, i registri parrocchiali iniziano con il 1631 e dal 1672 fu elevata a
parrocchiale, il “curato” cominciò a firmarsi parroco dal 1705 e arciprete dal 1775.
L’attuale edificio fu ricostruito dopo un terremoto che, attorno al 1743, aveva distrutto
la primitiva chiesetta di Santa Caterina. Finanziato dalla famiglia Zornio di Venezia,
fu consacrato il 18 febbraio 1748 dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte. La pala
dell’altare maggiore e gli affreschi del soffitto sono stati dipinti da Giovan Battista
Dal Colle, mentre è stata attribuita a Silvestro Arnosti la piccola pala raffigurante una
Madonna col Bambino fra i santi Gervasio e Protasio, Gottardo e Giuseppe (1614). Le
decorazioni sono di Salvadoretti (1928). L’organo è un De Lorenzi e fu commissionato
nel 1859; ricordiamo che, nel 1943, fu suonato per otto mesi da Kraus Elca, musicista
viennese di stirpe ebraica che, durante le persecuzioni naziste, aveva trovato rifugio
presso l’arciprete di Corbanese.
«Voce amica»
pagina 8
4 Generazioni
Gennaio-Febbraio 2014
A RICORDO DEL TENENTE PILOTA
DINO FACCHINELLI
Sabato 8 febbraio è stato ricordato il ten. pilota Dino Facchinelli nel 30° anniversario della sua
prematura scomparsa a Decimo Mannu in Sardegna.
Mentre era in fase di atterraggio per una serie di
concause, perse il controllo dell’aereo che stava
pilotando, si lanciò dal suo velivolo già inclinato,
ma essendo e pochi metri dal suolo non riuscì a
salvarsi.
Nella foto la famiglia di Liliana vedova di Piero Battiston;
in particolare le donne che la compongono. Al centro troviamo la bisnonna Liliana, a sinistra la nonna Carmen e mamma
Vanessa con in braccio l’ultima, ma solo in ordine di “arrivo”
la nipotina Eva.
A tutta la famiglia il nostro augurio di una vita felice e serena.
Ricordo
Franceschet Antonio
31.08.1923 – 8.03.2013
Nel primo anniversario della tua
scomparsa la moglie Eugenia e
tutta la tua famiglia ti ricordano con
affetto e nostalgia.
ANAGRAFE
Nella Casa De Padre
1. PIOL SISTO fu Ferdinando e fu Tacca Maria, di anni 81, ved. di Merlin Norma. Condusse una vita di amore, di fede,
di lavoro condividendo con i suoi figli la
realtà del quotidiano. Era molto conosciuto sia per il suo lavoro che per le molteplici
attività. Accoglieva con gioia e un sorriso
chi andava a trovarlo, non manifestando
la sua sofferenza sia fisica che interiore.
Nel susseguirsi dei giorni belli e brutti con
tanti sogni ma anche frustrazioni fu sempre amorevolmente assistito. Concluse la
sua esistenza quasi improvvisamente il 1°
febbraio 2014 ed il suo funerale venne celebrato il giorno 3 febbraio e poi accompagnato da molti amici e conoscenti al nostro cimitero.
La cerimonia è iniziata con l’alzabandiera al monumento ai caduti.
Alla santa Messa celebrata dal nostro parroco in suo suffragio,
accompagnata dal nostro coro parrocchiale, hanno assistito vari
suoi ex superiori e commilitoni, l’Amministrazione comunale con
il Sindaco e vari assessori e tanta gente di Corbanese e non solo.
Tutti hanno voluto onorare la sua memoria e stringersi attorno alla
sua famiglia. Al termine, in corteo, i partecipanti alla cerimonia si
sono recati presso le scuole elementari dove gli è stata intitolata una
strada di recente costruzione..
Nel cortile delle scuole elementari è stata, infine, deposta una corona d’alloro presso il cippo in suo ricordo. Nel frattempo, a fare da
cornice a questi eventi, tre aerei d’epoca hanno sorvolato il cielo di
Corbanese disegnando il nastro tricolore
Sono stati momenti veramente commoventi anche per me che non
ho conosciuto Dino, un ragazzo molto stimato e benvoluto da tutti
come lo ha ricordato il suo ex comandante “un esempio che dovrebbe essere di stimolo a tutti i giovani.”
Francesco B.
A ricordo di Dino
8 febbraio 201
Ci siamo commossi nel vedere come tante persone hanno voluto partecipare e stringersi vicino a noi nel ricordo del nostro amato Dino. Come trent’anni fa abbiamo
sentito il vostro abbraccio ed il vostro affetto, abbiamo visto i vostri occhi farsi lucidi
insieme ai nostri ed una giornata che sarebbe stata molto triste per la nostra famiglia
si è trasformata in una giornata da ricordare nei nostri
cuori grazie alla vostra affettuosa partecipazione.
Vedere come Dino continui ad essere presente nella
nostra comunità anche a distanza di così tanto tempo ci
riempie il cuore di gratitudine che qui vi esprimiamo….
Vi diciamo grazie, piacevolmente commossi da una così
grande ed inaspettata testimonianza di affetto. Grazie
Fam. Facchinelli
«Voce amica»
Gennaio-Febbraio 2014
CAMBIO GENERAZIONALE
Dopo ben 42 anni di lavoro Liviana Favero avendo raggiunto l’età
pensionabile ha deciso di chiudere la sua attività di parrucchiera in
Via Piave, cedendo il suo negozio a Giulia Stringher, giovane piena
di entusiasmo e creatività. Auguro a Giulia un futuro di tante soddisfazioni e serenità.
Liviana
Ho preso l’occasione della sospirata pensione di Liviana per
realizzare un sogno che coltivavo
da molto tempo, vista la mia passione per questo lavoro. Spero di
poter proseguire nei migliori dei
modi garantendo alla clientela la
qualità che si aspettano da una
professionista e, perché no, anche
un bel momento di relax. Un grazie a Liviana per la fiducia accordatami.
Giulia
Voce Amica ringrazia
tutti coloro che la sostengono.
Prega i collaboratori
di fornire i testi
in formato (word)
e le foto in (jpg)
per
VOCE AMICA
GRUPPO FON FIERUN
Anche questo carnevale ci ha visti protagonisti durante le sfilate organizzate dall’associazione Carnevali di Marca. Abbiamo,
infatti, partecipato a varie manifestazioni, iniziando da quella di
Tarzo, e poi via via a quelle non rinviate per il mal tempo: Santa
Lucia,Vittorio Veneto, Conegliano ecc.
In tutte abbiamo avuto una buona presenza di partecipanti
a dimostrazione che il gruppo è vivo e che tutti coloro che vi
partecipano mettono del loro meglio.
Il gruppo ringrazia tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione del carro mascherato. Un ringraziamento a tutti i nostri sponsor, che con il loro contributo ci permettono di poter migliorarci di anno in anno.
Grazie a tutti e arrivederci alla prossima stagione...
IL GRUPPO FON FIERUN.
pagina 9
(continua da pag. 2)
La diagnosi del dottor Bellingheri, fu molto brutta: “Polmonite”. Era la malattia che aveva già
portato via Francesco, suo marito,
e che anni prima si stava portando
via suo figlio. Per i vecchi, in quegli anni, “polmonite” significava
“fine della vita”. Mamma Margherita lo sapeva, chiese a don Bosco
di chiamare il suo confessore don
Borel, e di portarle il Viatico.
Don Bosco fece immediatamente avvertire il fratello Giuseppe, e
radunò i giovani perché pregassero
per la Mamma molto ammalata. Fu
un triste stupore per tutti. Le mamme non dovrebbero mai morire.
Per i figli sono indispensabili, insostituibili. Pensare che la mamma
non ci sia più è come pensare che
il sole non dia più luce, che i prati
non diano più erba. Impossibile.
Come si fa ad andare avanti senza
di lei?
“Ora tocca a te aiutare tua madre”
Don Bosco pensa che questa sarà
una perdita gravissima per l’Oratorio, e specialmente per lui. Gli ha
insegnato a vivere, a essere prete,
a educare i ragazzi, e tutto questo
mentre andavano insieme in campagna, quando si confidava con lui
alla sera, mentre all’Oratorio rimestava la polenta.
Gli ha insegnato la forza di non
stancarsi mai, la fiducia nella Provvidenza. Gli ha regalato, senza che
lui se ne accorgesse, il suo sistema
educativo che meraviglierà il mondo. È tutto condensato nella sua
vita e in sei parole: ”bontà dolce e
forte della madre”.
Arriva il fratello Giuseppe, con
le mani ancora sporche di terra. E
lei dice in un soffio come tutte le
mamme: “Vogliatevi bene”. Il giorno dopo, mentre il male avanza,
riesce a dire ancora a don Bosco:
“Dio sa quanto ti ho voluto bene.
Spero di poterti amare meglio nella beata eternità. Ho la coscienza
tranquilla. Ho fatto il mio dovere
in tutto quello che ho potuto. Stai
attento ai tuoi. Molti, invece della
gloria di Dio, cercano la propria
utilità. Molti amano la povertà negli altri, ma non in se stessi……”.
Dopo una lunga pausa: “Ricordati
che questa vita consiste nel patire.
I veri godimenti saranno nella vita
eterna…”.
Margherita ha espresso in queste semplici parole la “concezione
cristiana della vita” di centinaia
di generazioni contadine, la convinzione che ha aiutato migliaia
di mamme a tirare avanti la vita,
nonostante la carestia e le guerre,
la morte dei bambini, la fatica che
stroncava.
Dio viene a prenderla alle 3 del
mattino del 25 novembre
I freddi registri dei morti
I registri della parrocchia dei
Santi Simone e Giuda (oggi di San
Gioacchino) documentano: “L’anno del Signore 1856, il giorno 25
del mese di novembre, alle ore tre
del mattino nel distretto di questa
Parrocchia munita dei santissimi
Sacramenti è morta Bosco Margherita d’età di anni 69, nativa del
Comune di Capriglio. Dichiaranti
don Alasonatti Giuseppe d’età di
45 anni e Buzzetti Giuseppe d’età
di anni 24. Il cadavere è stato sepolto il giorno 26 novembre nel
cimitero di Torino”. Alla scadenza
del campo “primitivo a mezzanotte”, fila 31B, fossa 117, in cui
Mamma Margherita era stata sepolta, i suoi resti mortali furono
gettati nell’ossario generale, come
tutti i resti mortali dei poveri.
I registri di Dio
Ma oltre l’orizzonte di questa
povera vita mortale esiste un’altra
vita, quella che Mamma Margherita chiamava la “beata eternità”, e
che Gesù annunciò con le parole:
“Beati voi poveri, perché vostro
è il Regno di Dio” (Lc 6,20). Noi
cristiani crediamo che in questa
nuova vita, di cui la morte spalanca
la porta, ci sono altri registri: i registri di Dio. Lì sono scritti i nomi
dei giusti.
Don Bosco vide sua madre in
questa “nuova vita”.
“Nell’agosto del 1860”, testimonia G.B. Lemoyne, “gli parve
d’incontrarla vicino al Santuario
della Consolata. Il suo aspetto era
bellissimo.
Ma come! Voi qui? – le disse don
Bosco.
Sono morta, ma vivo – rispose
Mamma Margherita.
E siete felice? Felicissima.Datemi un segno della vostra felicità.
Allora vide sua madre risplendente, ornata di una preziosissima
veste, con un aspetto di maestà
meravigliosa. Margherita si pose
a cantare. Il suo canto d’amore a
Dio, di una inesprimibile dolcezza,
andava dritto al cuore, lo invadeva,
lo trasportava. Don Bosco, a quella
soavissima melodia, rimase incantato. Più non seppe che cosa dire
o chiedere a sua madre. Mamma
Margherita, appena ebbe finito il
canto, si rivolse a lui dicendogli: ti
aspetto, poiché noi due dobbiamo
star sempre insieme”.
FINE
pagina 10
Scuola
«Voce amica»
Voce Amica
Tarzo
Gennaio-Febbraio 2014
www.parrocchiaditarzo.it
MATERNA
In attesa della Visita Pastorale
Anche alla Scuola Materna dell’Infanzia è arrivata la buona notizia della visita pastorale del nostro vescovo Corrado. L’appuntamento è stato fissato per mercoledì 19 marzo, festa di San Giuseppe
e festa dei papà dei bambini. Una buona coincidenza per comprendere il valore della paternità, fisica e spirituale che ciascuna creatura
può sperimentare lungo il cammino terreno….”ricevere vita e questa vita venga custodita e amata per sempre”.
La presenza del nostro vescovo Corrado, che come Buon Pastore
ci viene a visitare, mandato da Gesù, ci assicura che ciascuno di noi
è prezioso agli occhi di Dio e quindi siamo seguiti da questo amore
paterno. In questo periodo le Insegnanti hanno presentato ai bambini la parabola del Buon Pastore, per prepararli a questa straordinaria
visita, con molta vivacità e freschezza. E’ stato bello (per qualche
giorno) sentirci chiedere dai bambini….un pastore ha perso una pecora, l’hai vista? Ed erano alla ricerca preoccupati…e poi contenti
dare la buona notizia che il pastore l’aveva trovata….finalmente.
Nei loro disegni spontanei i bambini hanno saputo mettere bene in
luce l’esperienza del dolore, dell’attesa e della gioia aperta ad una
festa di questo Pastore Buono.
Questo è il testo del canto che i bambini hanno imparato volentieri, per accogliere il nostro vescovo Corrado.
- Cento pecorelle aveva il buon pastore
bianche, nere e belle eran tutto il suo amore.
- Alla sera stanco, al tramontar del sole,
ne mancava una, corre a raccontarlo.
- Era piccolina e anche capricciosa
là sulla collina e farà che cosa?
- Parte il pastore e va alla ricerca
corre ore e ore, di nulla si spaventa.
- Giunto è il pastore, la prende sulle spalle,
batte il suo cuore, correndo per la valle.
- Tutto sorridente a casa va contento,
dice alla gente, ne ho ancora cento.
- Siamo pecorelle, Gesù è il buon pastore,
sane, buone e belle ci vuole il Signore.
Le Insegnanti e Suor Leontina.
Presepio
parrocchiale
1.Il pastore che piange
2.La pecora sulla collina
3. Il pastore felice con la pecorella.
I ragazzi di seconda e terza media con
le loro catechiste Rossana e Orietta, con
la preziosissima collaborazione di Luigina, del gruppo giovani, di Caterina, di
Suor Leontina e di Piero (tecnico delle luci), si
sono dedicati alla creazione del Presepe nella
nostra chiesa.
E’ stato fatto interamente con le nostre
mani, utilizzando materiale recuperato dalla soffitta della Scuola
Materna e dalle nostre
case: coni del filo, cotone, bottoni, carta, car-
tone, ritagli di stoffa, perline, pizzi. Inizialmente non eravamo certi di cosa ne
sarebbe uscito, ma l’entusiasmo era tanto
e i ragazzi sono stati bravi, fantasiosi e
creativi; poco alla volta si sono delineati persone, animali, case e tutto ha preso
vita.
Abbiamo voluto rappresentare la comunità che si riunisce attorno a Gesù nel
nostro paese, Tarzo, ambientando il Presepe nella piazzetta di Fratta, con la sua
chiesa, le sue case con i portici e con le
montagne sullo sfondo. Gesù, infatti, è
nato tra noi e per noi.
Che ne dite, non è bellissimo?
Una catechista
Gennaio-Febbraio 2014
«Voce amica»
pagina 11
La scuola dell’infanzia
va al museo!
Giovedì 20 febbraio 2014 la sezione dei medi e dei grandi si è
recata in visita al Museo civico di Crocetta del Montello per vedere
da vicino fossili e reperti preistorici. Per molti bambini è stata la
prima volta in un museo, l’aspettativa era tanta ed ecco cosa ci
raccontano i bambini dell’emozionante esperienza...
“Cosa ti è piaciuto di più?”
- La gamba del mammut perché era lunga e piegata in modo bello.
- La faccia del T-rex e la gamba del mammut.
- Il dinosauro di plastica.
- Il cartellone dei pterodattili.
- Quando la guida ha fatto il fuoco.
- Le zanne del mammut.
- Le facce del gorilla che diventano uomini.
- I denti piatti del mammut che mangiava solo erba.
“Cosa ti ha raccontato la guida che ti ha incuriosito e non sapevi?”
- La storia del velociraptor (per spiegare ai bambini come si sono
formati i fossili)
- Quando ci ha raccontato che prima eravamo storti e poi siamo
diventati dritti
- Mi è piaciuto quando ha fatto il fuoco con due sassi.
- Quando abbiamo fatto i pesci (per spiegare l’evoluzione della specie).
“Te lo aspettavi così il Museo?”
La maggior parte dei bambini ha risposto di sì, ma alcuni con tutta
onestà hanno espresso il desiderio di vedere un intero scheletro!
- Mi aspettavo che il T-rex
avesse tutti i pezzi.
- Pensavo ci fosse anche lo
scheletro del t-rex.
- No, pensavo fosse come
quello in Inghilterra con i libri e il dinosauro che ruggiva.
Per tutti grandi e piccini
questo piccolo ma ricco museo è stato davvero una grande sorpresa.
ADORAZIONE
in PARROCCHIA
Ogni Mercoledì:
dalle ore 9 alle 10
e dalle 10 alle 11
dalle 18.30 alle 19.30
e dalle 19.30 alle 20.30.
Si invita a scegliere l’ora e a dare
la propria adesione in parrocchia.
Sarà possibile anche segnalare le
nostre intenzioni di preghiera, (su
un quaderno
che si trova
in chiesa)
che saranno
presentate a
Dio da coloro
che adorano il
Signore.
Azione
CATTOLICA
Il cammino ACR 2013-2014 ci sta portando ad esplorare
un grande parco giochi: tra giochi, attività, bans e cartelloni
stiamo capendo che stando insieme tra di noi e con Gesù che
ci ama, ci sostiene e ci incoraggia, il gioco acquisisce una
gioia maggiore. “Non c’è gioco senza te” è appunto lo slogan che quest’anno ispira le nostre
attività e quelle di tutti i gruppi ACR italiani.
Ogni sabato, dalle 15 alle 16 sotto la canonica, proseguiamo con le nostre attività settimanali
capendo sempre meglio che, nel parco giochi come nella vita di tutti i giorni, è bello avere
qualcuno con cui condividere le gioie e i divertimenti ma è altrettanto importante rispettarci e
rispettare le regole.
Se qualche nuovo ragazzo/a (dai 6 ai 14 anni) volesse avventurarsi con noi nel parco giochi,
sarebbe il benvenuto!! L’8 dicembre tutta l’Aziona Cattolica ha rinnovato il SI’ alla Chiesa e a
Gesù, impegnandosi ad accogliere con fede
de e entusiasmo il progetto che il Signore ha per
ciascuno di noi. Insieme al rinnovo del
nostro sì, quest’anno sono state rinnovate anche le cariche parrocchiali:
Presidente: Flavia Pradella
Responsabili adulti: Erminia Dalla
Bella, Loredana Antoniazzi
Responsabili ACR: Chiara De Bastiani,
Elisabetta Michelon
Responsabili giovani: Marco Cesca,
Giulia Toffoli.
Gli animatori ACR
«Voce amica»
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C o ncer t o
Sabato 1° Febbraio 2014 la nostra Parrocchia ha
accolto un concerto vocale e strumentale promosso ed organizzato dall’Amministrazione Comunale ed inserito nelle manifestazioni per la Sagra
della Candelora; infatti l’evento è stato battezzato
MusiCandelora. Giunto alla sua II edizione, tale
concerto ha visto la presenza del gruppo vocale
femminile Scivias Ensemble di Conegliano che,
preparato e diretto da Milli Fullin, organista e gregorianista sacilese, annovera al suo interno due
compaesane: Mara Gava e la giovane promettente Valentina Ceneda, la quale ha recentemente
conseguito la Certificazione di I livello in Organo presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria
(RO) studiando presso la Scuola di Musica Toti
Dal Monte di Solighetto sotto la guida della Prof.
ssa Milli Fullin.
Lo Scivias Ensemble nasce alla fine del 2011 e
RENDICONTO ANNO 2013
Gennaio-Febbraio 2014
si presenta già con un curriculum assai interessante, avendo partecipato a concerti e stagioni in
Veneto, Emilia (Modena – Festival internazionale “Eco della Parola”) e nella città di Roma (S.
Cecilia). Ha inoltre preso parte al Convegno Nazionale sulla Musica Sacra svoltosi a Treviso nel
Novembre 2012 riscuotendo vivi apprezzamenti
dai vertici CEI.
Il programma musicale verteva sulle Antifone
Mariane Maggiori (con l’Inno Ave Maris Stella) proposte in duplice veste: nella loro versione originale gregoriana ed in differenti riletture
moderne per voci e organo e/o violoncello
scritte da musicisti italiani legati alla Rifoma
Ceciliana come i tre Direttori della Cappella
Sistina alternatisi nel XX secolo (Lorenzo
Perosi, Domenico Bartolucci e Giuseppe Liberto) ed alcuni autori francesi.
Gli interpreti solistici sono stati assai apprezzati nelle loro esecuzioni a partire dalla due voci, il soprano Elena Bazzo ed il
Mezzosoprano Claudia Clarich nonché i due
strumentisti, il violoncellista Matteo Malagoli e l’organista Stefano Maso i quali hanno
altresì fornito letture improvvisative, con i
loro strumenti, su temi gregoriani proposti
dalle voci dello Scivias Ensemble.
Il pubblico è accorso numeroso e ha riempito
la Chiesa parrocchiale, decretando vivo apprezzamento per la proposta di alto livello musicale.
La serata si è conclusa nei locali parrocchiali
intorno ad un nutrito rinfresco enogastronomico, gentilmente preparato dalla Fam. Ceneda alla
quale va un sincero ringraziamento.
C. V.
PROGETTO “5 PANI E 2 PESCI”
Fondo emergenze 10% per foranie 2013
€ 15.545,00
Erogazioni Forania Conegliano
€ 13.100,00
Erogazioni Forania la Colonna
€ 19.000,00
Erogazioni Forania Mottense
€ 29.200,00
Erogazioni Forania Opitergina
€ 4.500,00
Erogazioni Forania Pedemontana
€ 3.500,00
Erogazioni Forania Pontebbana
€ 11.710,00
Erogazioni Forania Quartier del Piave
€ 17.900,00
Erogazioni Forania Sacile
€ 9.500,00
Erogazioni Forania Vallata
€ 9.200,00
Erogazioni Forania Vittorio Veneto
€ 35.570,00
Erogazioni Forania Vittorio V. (casa Perin)
€ 6.263,75
Erogazioni Forania Zumellese
€ 500,00
Erogazioni Forania Torre di Mosto
€ 4.300,00
TOTALE
€ 179.788,75
ENTRATE
USCITE
Residuo al31.12.2012
€ 89.174,54
Commissioni per acquisto Voucher
€ 395,95
Contributi da prestatori
d’opera
€ 2.680,00
Elaborazioni dati uff. amministrativo
€ 1.318,52
Saldo 10% anno 2012 erogato
2013
€ 2.840,00
TOTALE USCITE
€ 184.343,22
Contributo 8 x mille
(Diocesi)
€ 75.000,00
Offerte parrocchie
€ 1.065,00
Offerte privati
€ 10.511,63
Offerte da enti*
€ 24.550,00
TOTALE al 31.12.2013
€ 202.981,17
Residuo al 31 dicembre 2013
€ 18.637,95
* per Enti si intende: la carità del Vescovo, aziende e associazioni del territorio, ecc.
“Pane e
Tulipani”
A nome della Confraternita
Santa Chiara d’Assisi, dell’Associazione “Società di San
Vincenzo De Paoli” ringrazio
il Dirigente Paolo Ligresti ed
insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Tarzo e Follina per
aver aderito al progetto “Pane
e Tulipani” e di aver destinato i generi di prima necessità,
raccolti nel mese di dicembre
nei plessi di Tarzo, Corbanese
alla nostra associazione che
si occupa della distribuzione
gratuita di alimenti a persone
indigenti che attualmente sono
148 in 32 nuclei famigliari. La
raccolta attuata nelle classi è
giunta
provvidenzialmente,
sono stati donati ben 135 kg di
alimenti vari e una quantità di
prodotti per la casa e l’igiene
personale. Ringrazio di cuore i
genitori e i ragazzi per la loro
disponibilità e generosità.
Per i volontari della S. Vincenzo di Tarzo - Renata Sopracordevole
P.S.:
La scuola di Tarzo prolungherà la raccolta di viveri fino
a Pasqua. Inoltre ringraziamo
il negozio di Gava, per la cesta messa a disposizione per la
raccolta e per la disponibilità e
l’aiuto che ci da. Stefania ogni
mese arriva con le offerte, anche varie famiglie di Colmaggiore aiutano in varie maniere.
Grazie a tutti
Cogliamo l’occasione per
ringraziare tutte le persone che con le loro offerte
o l’acquisto delle stelle di
Natale e Uova di Pasqua,
danno un sostegno all’associazione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie). Un’iniziativa partita
da Bruno dopo la perdita
di Antonietta e continuata
negli anni in loro memoria.
Grazie!
Gruppo AIL Tarzo
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«Voce amica»
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25a Festa della Candelora
È già ora di carnevale…e a Tarzo arriva
la prima sfilata dei carri allegorici del
“Carnevale di Marca”. Un appuntamento
imperdibile che richiama tantissima gente
nel nostro paese. La sfilata dei carri fa
parte del contenitore della 25a Festa della
Candelora!
La festa inizia Sabato 25 gennaio con
la premiazione del XV concorso di disegno dedicato alle scuole medie del Plesso di Tarzo. I ragazzi anche quest’anno
hanno interpretato il tema del concorso in
maniera fantasiosa e colorata, realizzando, con grande impegno e partecipazione,
delle opere degne di nota. Il merito va sicuramente anche alla professoressa Minet
che da diversi anni aderisce con interesse,
all’iniziativa riuscendo a stimolare i suoi
allievi nella giusta maniera. Sono intervenuti alla premiazione per l’amministrazione il sindaco Gianangelo Bof e l’assessore
alla cultura De Polo Andrea, il sindaco di
Revine Lago Battista Zardet e per Banca
Prealpi il consigliere Casagrande Patrizia
e il direttore della Filiale di Tarzo Walter
Santinon, oltre alla giuria e la stessa Prof.
Minet.
Domenica 26 gennaio si è svolta la tradizionale sfilata dei carri mascherati arrivata ormai alla sua 32a edizione. Una
meravigliosa giornata soleggiata
ha accolto le moltissime persone
arrivate a Tarzo per divertirsi, tra
musiche e balli.
Domenica 2 febbraio, festa
patronale della Candelora, si è
svolta la 5a edizione della “Festa
della Famiglia e della Comunità
Tarzese”. Riuscitissima l’iniziativa che ha come obiettivo
principale creare un momento di
aggregazione per la nostra comunità. La giornata è iniziata con
un ottimo pranzo per continuare
nel pomeriggio con l’esibizione
dei ragazzi del Circolo Musicale di Tarzo
seguita dalla Corale dei Laghi e da ultimi
anche se non meno importante il concor-
SSE VUOI …….
CANTIAMO!
Visto che i bambini presenti
aal coretto sono sempre meno
vorremmo
v
invitarvi tutti, dai 6
ai 90 anni … e più, alle prove di
canto il sabato pomeriggio dalle 14.00
alle 15.00.
Insieme aiuteremo a vivere con gioia
alcun celebrazioni particolari dell’ Anno
Liturgico, perché come diceva S. Agostino: “Chi canta prega due volte”.
B.R.I.S.
so delle mascherine con oltre 40
iscritti. La voglia di tutti di stare
insieme in semplicità, in un ambiente libero ed adatto anche ai
giochi dei più piccoli, ha sicuramente contribuito al buon successo della giornata che auspichiamo diventi un appuntamento
fisso ed atteso ogni anno!
La XVa Festa della candelora
è terminata come consuetudine
il 2 febbraio con l’estrazione della lotteria!
La vendita dei biglietti ha coinvolto numerose associazioni del territorio e l’utile
della lotteria, che è stato di oltre 12.000 €
è stato anche quest’anno completamente
ridistribuito. Suddividendo l’utile dei biglietti venduti pari a 0,80 € a biglietto con
una integrazione a carico della Pro Loco
per un importo finale di 1 € a biglietto venduto per promuovere e aiutare le associazioni coinvolte. Calcio a 5 per Ass.Fiorot
2.326, U.C.Vallata MTB 1.026, Asilo Tarzo 2.330, ASD Tarzo-Revine Lago 2.300,
A.C. Vallata 1999 1.695, Asilo Corbanese
3.196, Volley Tarzo 2.250, Orienteering
1.200.
Degna di nota la proposta gastronomica
offerta, che partendo dalle nostre radici e
tradizioni, unita ad un’ottimale accoglienza
e ad uno stand caldo e conviviale, fa della
nostra cucina un punto di riferimento per
molti appassionati.
Come di consueto e senza retorica anche in questa occasione ringraziamo tutti
gli sponsor che contribuiscono alla buona
riuscita delle manifestazioni. Un grazie
particolare è doveroso alla Banca Prealpi,
sempre disponibile, presente ed attenta. Un
ringraziamento anche all’Amministrazione
Comunale per la fattiva collaborazione.
Infine, è giusto ricordare il prezioso lavoro dei tanti e tanti volontari che con grande
passione e dedizione offrono il loro tempo
libero per realizzare le diverse iniziative,
consentendo che tutto si svolga nel migliore dei modi.
Le attività della Pro Loco continuano il
9 marzo con l’annuale assemblea, e sempre a marzo, domenica 23, inizierà
la terza edizione di TARZ…EGGIANDO. L’iniziativa continuerà
domenica 6 aprile e terminerà con
la terza ed ultima passeggiata domenica 27 aprile.
A Maggio tornerà l’appuntamento con TARZ...ASSAGGIANDO
due incontri di degustazione dei
vini dei produttori Tarzesi. Ulteriori info sul sito www.prolocotarzo.
com .
Per la Pro Loco di Tarzo
Luciano Piaia
RACCOLTA FERRO
Nonostante il tempo, inclemente, è andata bene. Questa, in sintesi, la conclusione della
raccolta di ferro in Parrocchia sabato 22 febbraio 2014. Hanno collaborato una quindicina di volontari, mettendo a disposizione gratuitamente il loro tempo e i loro mezzi,
parecchi, girando le 68 vie strade, piazze e località di Tarzo, raccogliendo poco più di 3
containers, ovvero poco meno dello scorso anno. Anche il frutto di tanto lavoro è stato
prezioso; meno, in proporzione, la resa, poiché il materiale è risultato meno “pulito” da
“plastiche e rifiuti vari”, però pari a 2900 Euro, che andranno a ridurre i debiti che la
Parrocchia ha contratto negli anni scorsi per il restauro, necessario, del patrimonio (Villa Tandura Mondini, Chiesa e campanile). Sono
impegni gravosi che si stentano ad estinguere
causa il mancato introito dei contributi assegnati
(Ministero/Soprintendenza) e non liquidati.
Un grazie a tutti, a quanti hanno preparato il
materiale ed a quanti l’hanno raccolto; è un segno tangibile di appartenenza e di collaborazione per il bene della nostra Comunità.
Francesco I.
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GALLON SEVERINA
G
iin
n Tomasi
Ricordi
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Tarzo
8 maggio 1953
Agordo 30 marzo 2007
A
Ti ricordiamo con affetto e tu sei sempre con noi.
pr
I tuoi cari
Gennaio-Febbraio 2014
DAL GOBBO GIOVANNI
15.3.1939 - 22.4.2012
Il tempo che passa non affievolisce il
tuo ricordo né la tua presenza.
la famiglia
Sergio Introvigne
Gino Gallon era nato a Prapian il
06.01.1930. Nel 1954 partì per il Canada in cerca di fortuna; lì lavorò per il
Governo nei cantieri stradali ad Ottawa, si sposò ed ebbe due figli: Nadia
e Walther. Con cadenza annuale amava
tornare in Italia, nella sua terra, dove si
fermava sempre circa due mesi cercando di far coincidere il periodo con quello della vendemmia, che
lui adorava. Quando arrivava era sempre pieno di entusiasmo
e con la fretta di andare a salutare tutti i suoi amici e parenti.
Di anno in anno programmava la sua visita in Italia ancor prima
di ripartire, sempre solare, sereno e pieno di vita.
Purtroppo la malattia l’ha aggredito, e in poco più di due mesi
serenamente si è spento giovedì 19 dicembre 2013 a Ottawa,
assistito dai suoi cari.
Il funerale è stato celebrato il 23 dicembre e riposa in pace
nel cimitero di Ottawa. In Italia è stata celebrata una messa in
suffragio sabato 28 dicembre presso la Chiesa “Immacolata di
Lourdes” a Conegliano.
BEZ BRUNO
B
N 24.8.1924 - M. 24.2.1991
N.
La moglie, i figli ,assieme ai nipoti e
pronipoti, ti ricordano sempre.
pr
DA DALTO
ANTONIO
Moglie, figli e la adorata nipote
Emma nel primo anniversario
ricordano Toni
Antonietta Balbinot
A
9/12/59 - 10/03/05
9/
Bruno Casagrande
B
10/02/60
10
- 16/06/06
“ Cari Antonietta e Bruno, sono
trascorsi
tr
diversi anni da quando
ci avete lasciati, ma il vostro
ricordo
ri
è sempre vivo nei nostri
cuori”
cu
I vostri amici
Tarzo 17.10.1953 - Kassel 11.2.2014
Sergio Introvigne è morto una settimana fa, il proprietario
dell’ex Cafè Wagner nel Middle West aveva solo 60 anni. Introvigne ha gestito la sua “ Boutique del Gelato “, nella FriedrichEbert Strasse per 32 anni, ed aveva ceduto l’attività lo scorso
anno. Con duro lavoro e fascino italiano aveva condotto il caffè
gelateria con la moglie Marita verso il
successo. A Kassel era un’istituzione
ben oltre il Middle West. I clienti abituali apprezzavano la qualità del gelato e
l’atmosfera familiare. Nonostante la sua
origine italiana Introvigne era un uomo
dal carattere piuttosto tranquillo. Era arrivato in Germania nel 1970 ed aveva
avuto il suo primo lavoro nella gelateria
Eisdiele Am Stern, ora chiusa. Dopo
una parentesi in Oberkaufungen aveva assunto la gestione della rinomata
Gelateria “Eisdiele Wagner” nel Middle West. Il duro lavoro del gelatiere - da metà febbraio a metà
novembre sette giorni alla settimana dalla mattina presto fino a
tarda notte - non rimase senza conseguenze per la sua salute.
Quando passò a un meritato riposo un anno fa, veniva colpito
da improvvisi gravi problemi di salute. Tuttavia, aveva grandi progetti per il futuro: informatica, ballo, ecc. Ma al primo posto era
il ritorno nella sua amata Tarzo, nel Veneto (Italia settentrionale),
dove ora lo ha portato il suo ultimo viaggio. Sergio Introvigne
lascia la moglie Marita, due figlie e quattro nipoti.
(Kassel 17.02.2014, articolo pubblicato nel giornale Hessische
Niedersächsische Allgemeine).
Anagrafe
Battesimi
1. CASAGRANDE Martino Vittorio di Roberto e di Pin Fanny,
residenti a Tarzo in via Fontane, nato a Vittorio Veneto il 22.10.2013,
è stato battezzato nella chiesa di Tarzo il 9 febbraio 2014, dopo il
rito di accoglienza celebrato il 12.1.2014.
Padrini: Torresan Luca e Burato Ketty della Parrocchia di Sambughè (TV) e Zane Enrica della Parrocchia di Canizzano (TV).
Il Battesimo di Martino Vittorio è stata l’occasione per riscoprire
la nostra fede. Il lavoro e le incombenze quotidiane spesso ci portano a concentrarci sulle cose materiali, a dare la Vita per scontata
e a dimenticare la nostra parte spirituale e lo Spirito che pervade il
mondo. Con la nascita di nostro figlio però si sono risvegliati in noi
lo stupore e la meraviglia per il mistero e il miracolo della Vita. Così
abbiamo sentito la necessità di riaccostarci alla preghiera e ai sacramenti. In particolare il Battesimo, il luogo
del primo incontro con
Dio e con la comunità.
E’ stato significativo ed
emozionante accompagnare Martino al suo
primo incontro con
la “sorgente da cui è
nato, goccia piccola e
infinita”.
I Genitori
Gennaio-Febbraio 2014
«Voce amica»
DEFUNTI
1. DELLA BELLA ADRIANO era nato a Tarzo 17.3.1957. Aveva celebrato il matrimonio con Faraon Mara e aveva la sua residenza in via
Fratta. Si è congedato da noi il 2.1.2014 ed è già arrivato nel mondo di
Dio, che ha visto faccia a faccia e da Lui ha sentito la parola buona di
Dio Padre di tutti gli uomini. Ha percorso una vita di sofferenza, accompagnato dall’amore delle persone che gli volevano bene. Il suo funerale
venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 4 gennaio e poi accompagnato
al cimitero in attesa della resurrezione.
2. CAMPAGNUTA MARIA TERESA. Abbiamo salutato Maria Teresa. Lei era nata a Pordenone il 1.10.1928. Nel 1962 a Motta di
Livenza aveva celebrato il matrimonio con Pilat Flavio e con lui aveva
vissuto nella loro casa di via Rujo. Soffrì per la morte del fratello ancora giovane. Nell’ottobre 2012 rimase sola dopo la morte del marito.
Di professione casalinga, le sue giornate potevano anche sembrare
monotone con le sempre le stesse cose da fare e con i soliti problemi
da affrontare, ma per l’impegno nel sociale del marito aveva anche
motivo di interessarsi della comunità. In questi ultimi tempi era ospite
a Villa Bianca; ricoverata poi in Ospedale a Vittorio Veneto concluse il
suo viaggio terreno il 4.1.2014: Il suo funerale venne celebrato anella
chiesa di Tarzo il giorno 8 gennaio e poi accompagnata al cimitero
nella fede di Cristo Risorto.
3. CASAGRANDE IDA. Abbiamo salutato Casagrande Ida che a 85
anni ha concluso la sua esistenza semplice, umile, laboriosa e serena
coma mamma. Era nata a Tarzo il 23.7.1928. Trascorse la sua giovinezza assieme ai fratelli Bortolo e Angela e di un fratello ora morto. Aveva
celebrato il matrimonio con De Martin Mario, che lei seppe accompagnare con amore negli anni in cui egli aveva bisogno di maggiore
attenzione, fino alla morte avvenuta 12 anni fa. Erano felici della nascita dei figli Antonio e Gabriella. Risiedeva a Reseretta e questo era
il suo mondo e li continuò a vivere; in lei si risvegliavano ricordi, belle
giornate, fatiche, anni spesi per un avvenire migliore. La salute si fece
con gli anni fragile e si congedò da noi all’ospedale di Vittorio Veneto il
13.1.2014. Il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 15 gennaio e poi accompagnata al cimitero nella fede di Cristo.
4. POL LINA di 91 anni, era nata a Tarzo il 20.6.1922, ultima di 12
fratelli. Nell’amore e nella speranza aveva celebrato il matrimonio con
Umberto Dalle Crode ed era per loro gioia grande, felicità, avvenire la
nascita del figlio Carlo. Poi il loro amore si era dilatato a Renata e alla
nipote Roberta. Ora Lina ha raggiunto il marito Umberto, che era morto
a soli 53 anni. Lina allora aveva 51 anni ed una lunga vita da affrontare.
Le sue giornate erano riempite del lavoro quotidiano, nella semplicità,
ma sempre ricche di amore e di serenità. La sua casa a Fratta era il suo
mondo, che risvegliava in lei tanti ricordi, belle giornate, fatiche e difficoltà, anni di vita spesi per un avvenire migliore. Era sostenuta da una
forte e schietta fede in Dio, dall’aiuto della preghiera, dalla frequenza
ai Sacramenti. Per la Messa domenicale raggiungeva la chiesa a piedi,
con altre persone, da Fratta a Tarzo. La sua casa era tappezzata di
ricordi di famiglia, di immagini di Santi, che riteneva suoi compagni di
viaggio. Partecipava sempre alle celebrazioni che si svolgevano nella
chiesa di Fratta, vicina alla sua casa ed alla quale partecipava con il
vestito della festa. Concluse la sua esistenza all’Istituto “Malanotti” a
Vittorio il 15.1.2014: Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di
Tarzo il giorno 28 gennaio e poi accompagna nella fede della resurrezione al cimitero.
PINZIN ANGELA – Suor M. ANSELMINA
“Sono nata ad Altivole il 12 ottobre 1921 e nel Battesimo mi hanno
messo il nome Angela. Sono la prima di sei fratelli e sono sempre
rimasta in famiglia ad aiutare la mamma e a far crescere i miei fratelli.
I miei genitori facevano i contadini, ci si guadagnava il pane che non
sempre era sufficiente per tutti. Ho conosciuto le Suore Francescane
di Cristo Re, perché erano nel mio paese: mi colpiva la semplicità, la
laboriosità, il loro raccoglimento in chiesa. Ho cominciato a sentire il
desiderio di imitarle: guardando loro vedo messo in pratica quanto i
miei genitori vivevano semplicemente la fede, la fiducia in Dio e la
preghiera del Rosario in casa. Frequentavo volentieri la parrocchia.
All’età di 19 anni, con il consenso dei miei genitori, sono entrata in
convento. Non ho trovato ostacoli: loro erano contenti di donarmi al
Signore, anche se eravamo poveri, però anche le suore erano povere,
così mi sono trovata subito bene. Con la vestizione religiosa mi hanno
dato un nuovo nome: Suor Maria Anselmina. Sono andata nelle Case
dell’Istituto dove l’obbedienza mi ha mandato e ho sempre esercitato
per più di 50 anni l’ufficio di cuoca. Sono contenta della ma vocazio-
pagina 15
ne.” Tarzo, 18.9.1995.
Suor Anselmina è morta a Villa Bianca di Tarzo il 30.01.2014. Dopo
la santa messa esequiale celebrata nella cappella delle suore francescane di Cristo Re a Villa Bianca e le spoglie mortali sono state poi
trasportate nel cimitero di Altivole per la tumulazione.
6. GARDENAL ANTONIO. Nella festa della Presentazione di Gesù
al Tempio Gesù è venuto a raccogliere Antonio e lo ha portato nella
casa del Padre. Era nato a Oderzo il 14.2.1936 e viveva in una famiglia
di 8 fratelli e sorelle. Lui è il primo a concludere il viaggio su questa
terra a 77 anni. Iniziò il cammino della vita a Colfrancui di Oderzo, poi
si trasferì a Conegliano e infine a Prapian di Tarzo. Nel suo ufficio ha
incontrato tante persone vivendo con loro sentimenti e azioni di rettitudine morale e di rispetto. Attento a venire incontro alle necessità
di tante persone che per il suo lavoro ha incontrato custode anche di
tante dolorose situazioni di bisogno. A Prapian era animatore solerte di quella comunità, nella celebrazione della Messa, del gruppo del
Rosario. Ora la sua corona è stata collocata dalla moglie Marisa fra le
sue mani ed affidato alla Madonna. Nella nostra comunità Antonio era
fervente lettore in chiesa, partecipe alla Messa domenicale assieme
alla moglie. A Natale aiutava con il canto la preparazione della festa.
Membro della Corale dei Laghi era contento per le belle esecuzioni.
Antonio camminò su strade di amore, di fedeltà, di rettitudine e di fede.
Aveva celebrato il matrimonio con Querincig Marisa e faceva parte del
gruppo famiglie. La moglie conserva con commozione le lettere che da
fidanzati si scambiavano e riconosce che erano due persone che camminavano nella stessa direzione. Viva e forte la gioia per i figli Giovanni
e Marco, che si estendese ai nipoti, che rallegravano e riempivano di
felicità la loro casa. Concluse il suo pellegrinaggio terreno a Vittorio
Veneto nella “Casa Antica Fonte” il 1.2.2014. Il suo funerale venne
celebrato nella nostra chiesa il giorno 3 febbraio e poi accompagnato
al cimitero in attesa della resurrezione.
7. PRADAL ROSA si è congedata da noi, terminando il suo pellegrinaggio su questa terra, a 89 anni. Era nata a Tarzo il 10.1.1925 con
altre due sorelle e un fratello ora morto. Celebrò il matrimonio con Casagrande Mario ed ebbe la gioia dei figli Gloria e Ivan. Le vicende della
vita, la necessità di pensare ad un avvenire soddisfacente portò Rosa
ad emigrare a Milano per lavoro dove concluse la sua esistenza terrena
il 18.1.2014 e dopo le esequie a Milano. Venne celebrata la Messa di
suffragio a Tarzo il 8.2.2014 e nel cimitero di Tarzo vennero collocate
le sua ceneri., nella fede di Cristo Risorto.
8. INTROVIGNE SERGIO era nato a Tarzo 17.10.1953. Gli anni della
giovinezza li ha vissuti con papà Giovanni e mamma Angela, assieme
ai fratelli e sorelle Renato, Anna Maria, Gilda e Aldo. A 17 anni lasciò il
suo paese per cercare lavoro in terra di Germania. L’anno scorso Sergio aveva terminato, dopo oltre quaranta anni, la propria attività con la
moglie Marita, che con lui aveva condiviso fatiche, amore e comunità
di vita. Il loro amore si allargava ed era ricambiato e condiviso con le
figlie Silvana e Daniela. Sognava non solo di potere godere dei frutti
del suo lavoro nella sua casa che si era costruita in via Introvigne, ma
anche di allargare gli orizzonti, di arricchire la esperienza della vita.
Poi la fragilità delle sue forze fiaccarono il suo entusiasmo di vita e di
rapporti umani. Egli lascia il ricordo di persona disponibile, desiderosa
di fare il bene, comprensivo degli altri, impegnato seriamente nel suo
lavoro. Concluse la sua esistenza su questa terra a 61 anni, Kassel (D)
11.2.2014. La Santa Messa esequiale venne celebrata nella chiesa
di Tarzo il 15.2.2014 e poi accompagnato al cimitero in attesa della
resurrezione.
9. PANCOTTO DOMENICO si è congedato da noi a 91 anni. Era
nato il 10.6.1922 a Tarzo dove svolse la sua attività di artigiano. Aveva
celebrato il matrimonio con Gemma Antoniazzi ed ebbero la gioia della
nascita della figlia Silvana. Assieme ai suoi fratelli Antonio e Agenore
operava con professionalità nell’azienda di falegnameria. Rimasto solo
dopo la morte della moglie scambiava saluti e riflessioni con i passanti che transitavano lungo via Toniolo dove risiedeva, manifestando
uno spiccato senso dell’ottimismo. A coloro che gli chiedevano del
suo stato di salute, rispondeva sorridendo: bene, bene! Lo ricordiamo
per la sua professionalità nel lavoro, attento a produrre il meglio per
soddisfare esigenze e desideri di quanti si affidavano all’opera delle
sue mani. Un tempo si era attenti a non sprecare il legno, si misurava
bene prima di segare, si era accorti nell’individuare le qualità del legno
adatto alle varie esigenze. Il 14 febbraio 2014 Domenico concluse la
sua permanenza su questa terra e il suo funerale venne celebrato nella
chiesa di Tarzo il 18 febbraio e poi accompagnato al cimitero nell’attesa della resurrezione.
Per la CHIESA
Funerale Della Bella Adriano 100
€ e offerte in chiesa 79,65, Funerale di Campagnuta Maria Teresa
30 e in chiesa 13,52, Conferenza
san Vincenzo 150, Faraon Giuseppe 20, In memoria di Pol Lina 100
e in chiesa 33,42, Faraon Giuseppe
30, De Conti Ermida in Cancian 25,
Serafin Silvestrina 30, Prestito grazioso 3.000, De Martin Antonio in
memoria di Casagrande Ida 100, In
memoria di Casagrande Ida 100 e
offerte in chiesa 30, NN 30, NN 150,
De Coppi Lino 25, Gusatto Sante 10,
De Nardi Antonio 10, Suore Francescane di Cristo re 20, Concerto
di Musica gregoriana 71.50, Zanetti
Maria 15, NN 40, Casagrande David
10, Meneguz Erminia 20, Funerale di
Pradal Rosa 50, in chiesa 16,53 e per
opere parrocchiali 10.50, In memoria di Gardenal Antonio la moglie
500, in chiesa 51,31 e per opere parrocchiali 27, Funerale di Introvigne
Sergio, la moglie 200, in chiesa 55.58
e per opere parrocchiali 32.80. In
memoria di Pancotto Domenico in
chiesa 32,73, per opere parrocchiali
14, la figlia e familiari 100. Offerte festivo: 1020,19, offerte feriale 275,33,
Candele 629,45, stampa: 125,39,
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245.07, Busta del ringraziamento
311,56, Vendita ferro 2.900, offerta
saletta canonica 27.30.
Spese: Energia elettrica 412.94
€, Metano: 3.741,90, Particole 100,
Stampa: 871.22, carta fotocopiatore
e riparazione toner 176.96, Tassa
diocesana per l’Azione Cattolica 60,
Spese varie 164, alla Ditta Ceschin
lavori chiesa 2.000.
Per la SCUOLA MATERNA
In memoria di Pol Lina 200 €, Mercatino di Natale 1700, Donazione
Mondragon 128, Gruppo Niero di
VE 50, De Coppi Lino 25, Associazione Amici di Nogarolo 800, Pagos
Laura in memoria di papà Adorno
100, da uscita scolastica 68, Pozzo S.
Patrizio 1300, In memoria di Pancotto Domenico, la figlia e familiari 100.
Spese: Personale 8.505 €, CESA
1045.49, Energia elettrica 555.69,
metano 6.171,56, Quota associativa FISM 670, Organizzazione volontariato 46, abbonamento alla TV
4,13, Quota associativa FISM 2014
770, Telecom 79, Sodexo (alimentari
– cuoca) 6309, COSIMA (Sicurezza) 830, Marchi (vari detersivi ecc)
149.23, A Ortolan Luisa (corso di
psicomotricità) 1648-
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F F E R T E
Offerte: NN. In memoria di Della
Bella Adriano 100 €.
Spese: Luce: 71,94 €
Per la chiesa di NOGAROLO
Offerte: Associazione Amici di Nogarolo 500 €Spese: Luce 75,75 €
Per VOCE AMICA
Tarzo: Zanchettin Nadia 10 €, Zanetti Angela 10, Tomasi Sergio 15,
Pol Joele 10, Panificio Corazzin 20,
Gallonet Sommavilla 60, De Nardi
Antonio 30, Casagrande Bernardi 30, Faraon Giuseppe 20, NN 10,
Breda 50, Bar di via Roma 20, NN
20, NN 30, De Coppi Lino 20, De
Nardi Antonio 10, Zanetti Maria 20,
De Bastiani Donato 10, Associazione Amici di Nogarolo 200, NN 100,
Meneguz Erminia 10, Antiga Marco
10, Zuanella Teresa 20, Introvigne
Aldo 100, Dal Gobbo Clementina
(Revine) 10, NN 25, Lidia 10, Edicola
Pol Nicola 100, Pro Loco Tarzo 500.
Corbanese: piazza Papa Luciani 20
€, via Madonna 15, Castagnera Bassa 200, Alpini Corbanese 50, Casagrande Della Pietà Bruno Rina e figli
36, De Coppi Vittorio 15, De Zanet
Eli 20, Pizzol Tina 12, Tomasi Flora
10, Fam. Mattiuz Alberto – Sabina
20, Possamai Anna Maria 20, Tomasi
Gianfranco 25, De Coppi Amelia 25,
Toè Nico 20, De Zanet Castagnera
alta 20, Antiga Delia 10, Casagrande
Umberto 20, Pilat Vittorio Arfanta
20, Da Ros Ugo 12, De Pizzol Mario
15, Perenzin Olga 15, Bottega Illara
20, Bottega Lisetta 20, Franceschet
Francesco 20, Morandin Adriano 30,
Franceschet Umberto 20, Annabella 20, Possamai Luisa – Rosalba 15,
Favero Paola 20, Antoniazzi Alfio 15,
Franceschet Eugenia 15, F. E. off. 20,
Antoniazzi Gelsomina 20, Battiston
Cristian 5, Favero Flora 5, Amiche
Liviana 45, A.P. via Martiri 10. Totale
900 €
Spese: Spedizione emigrati 255,23
€, Spedizione Biblioteche Roma, Firenze e Treviso 20,80, Tipografia fatture n. 4 del 30.9.2013: 1287,00 € e
n° 5 del 30.11.2013: 1.287,00 €.
Calendarietto appuntamenti
Marzo
2. Presentazione ragazzi della Cresima
5. Le Ceneri. Inizio della Quaresima
6. A Tarzo: Inizio della Visita Pastorale del vescovo Corrado
Pizziolo
7. A Corbanese: Incontro dei Consigli Pastorali parrocchiali della unità pastorale dei “Laghi”
A Jesolo:festa dei Giovani
11. A Lago: Incontro Consigli Affari economici della Unità pastorale
12. Incontro La Bibbia
13. A Lago: Incontro del vescovo
con le persone del Volontariato. In Scuola Materna: Incontro formativo dei genitori
16: Il vescovo in visita pastorale a
Tarzo
17. Il vescovo incontra ragazzi
del catechismo – i ragazzi del
Grest e i Cresimandi e visita
gli anziani
18. Il vescovo incontra ragazzi del
catechismo e visita gli ammalati e anziani
19. Il Vescovo visita la Scuola Materna – ragazzi del catechismo
– anziani
A Corbanese:; Cori parrocchiali della Unità Pastorale
20. Il vescovo incontra ragazzi dei
catechismo e anziani – Visita la
Casa delle Suore Ancelle Missionarie
Ad Arfanta: Il vescovo incontra
la Equipe della unità pastorale
21. Il vescovo visita Villa Bianca
Commissione liturgica
22. Il vescovo vista l’Istituto Padre
Pio – la redazione di Voce amica – sito parrocchiale – volontariato -gruppi Rosario
Incontro Famiglie n. 2
23. A Nogarolo: Festa del Patrono
I chierichetti vanno in pellegrinaggio a Tovena
A Cison incontro Caritas e San
Vincenzo della Forania
30. Accoglienza del Battesimo
Aprile
4. A Revine: via Crucis dei giovani
della Forania
12. Domenica delle Palme, inizio
della Settimana Santa. Adorazione
17: Giovedì Santo
18.Venerdì Santo – Via Crucis parrocchiale
19. Solenne veglia pasquale
20. Pasqua di Resurrezione
21. Celebrazione del Battesimo
24. Palio dei Chierichetti
26. Ritiro dei Cresimandi
A Valmarino. Conclusione della
Visita Pastorale
Angolo dei ricordi
Bella immagine
pubblicata
su facebook,
dove si vede
l’attuale trattoria
Vanzella posta
all’incrocio di
via Callesella
e via San Francesco
primi anni del ‘900
Per la chiesa di FRATTA
“VOCE AMICA”
Direttore responsabile
Don Mario Fabbro
Direttore:
Mons. Francesco Taffarel
Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa
Tribunale TV 1-6-88
Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto
Redazione e Collaboratori di questo numero
Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Bruno Michelon, Introvigne Francesco, De Bastiani Damiano, R. Sopracordevole, L. Piaia.
Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Francesco Borsoi, Facchinelli.
Parrocchia di Arfanta don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.