I prodotti vegetali IV gamma 2014

I prodotti vegetali di IV gamma:
dalle Buone Pratiche Agricole
all’HACCP
Elisabetta Delibato
[email protected]
Istituto Superiore di Sanità
Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza
Alimentare
Alimenti di origine vegetale
• Prodotti riconosciuti quali componenti importanti per una dieta
salutare per l’apporto di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti.
• Utili nella prevenzione di malattie cardiovascolari e dei tumori
• Vengono spesso consumati crudi
• Il cambiamento delle abitudini alimentari ha notevolmente
incrementato la produzione alimenti pronti per il consumo
•
Essendo coltivati in ambienti naturali sono
contaminazione da parte di microrganismi patogeni.
soggetti
alla
• L’acqua, i fertilizzanti, la presenza di animali nei campi di coltura, la
scarsa sanificazione delle attrezzature, l’igiene del personale
durante le fasi produttive possono essere causa di tali
contaminazioni.
Alimenti di origine vegetale
5 Categorie Merceologiche
v I GAMMA: vegetali freschi immessi sul mercato
immediatamente dopo la raccolta,(ridotta o nulla
attività di condizionamento); shelf-life: variabile
v II GAMMA: ortofrutticoli appertizzati, detti comunemente conserve e
semiconserve,(trattamento termico a caldo); shelf-life: mesi/anni
v III GAMMA: ortofrutticoli surgelati,(lavorazione a freddo); shelf-life: mesi
v IV GAMMA: prodotti freschi pronti al consumo,
alimenti minimamente trattati,(selezione, taglio,
lavaggio, asciugatura, confezionamento e
conservazione in atmosfera modificata); shelf-life: 5-7 giorni
v V GAMMA: verdure precotte non surgelate, (conservazione ipobarica e
refrigerazione); shelf-life: 10-16 giorni
IV Gamma
• Soltanto vegetali della migliore qualità, in termini di sviluppo,
condizione fisiologica, aspetto e integrità, possono reggere allo
stress indotto dalla preparazione in modo da risultare ancora
appetibili fino al termine della prevista durata commerciale.
• Per ottenere materia prima idonea, occorre ottimizzare tutte le
fasi, oltre che gli aspetti organizzativi e logistici del processo
produttivo.
I requisiti che condizionano particolarmente l’idoneità
dei prodotti sono:
•Assenza di sostanze estranee (insetti, terra, pietre,
schegge di legno e metallo, erbe infestanti), perché non
vengono allontanate facilmente con il lavaggio e alcune
possono danneggiare gli strumenti di taglio e rappresentare
un pericolo per il consumatore;
•Bassa concentrazione della carica microbica, perché le
sue attività riducono la durata di vita dei prodotti;
•Assenza di microrganismi patogeni per l’uomo nelle
materie prime e quindi nel prodotto finito, tenendo
sotto controllo le fasi di lavorazione
Gestione della raccolta
La gestione della raccolta è particolarmente importante per l’impatto
che può avere sulla sanità e integrità dei prodotti e quindi sulla durata
commerciale.
In questa fase occorre evitare il rischio di contaminazione da
batteri patogeni per l’uomo attraverso il contatto del prodotto con
persone, mezzi e ambienti.
Per durare il tempo atteso di vita commerciale, i prodotti orticoli
devono essere raccolti nelle migliori condizioni, perché tutto
quello che si può fare successivamente serve solo a rallentarne il
deterioramento
Qualità dell’acqua di irrigazione dei vegetali di I
gamma
Per la I gamma deve essere utilizzata acqua pulita
(Reg. 852/2004- esente da patogeni) di pozzo,
possibilmente incamiciato, o acqua di acquedotto
controllata periodicamente per i parametri
microbiologici (Salmonella, E.coli come richiesto
dalla normativa; e random per altri microrganismi
patogeni)
Tutte le attività devono essere documentate
Trasporto
La raccolta dovrebbe essere ben coordinata con il
trasporto, in modo da ridurre al minimo l’intervallo di
tempo necessario per l’ingresso nella linea di lavorazione.
I prodotti per la IV gamma sono trasportati agli stabilimenti di lavorazione con
mezzi refrigerati (monitoraggio della T°) e vengono messi in un ambiente a
bassa temperatura entro poche ore dalla raccolta.
E’ consigliabile la pre-refrigerazione in strutture aziendali
subito dopo la raccolta.
Per minimizzare il rischio di contaminazione microbica occorre:
•igiene del personale che in qualunque modo viene a contatto
con il carico;
•pulizia e igiene dei mezzi di trasporto;
•rispetto delle temperature di conservazione dei prodotti, anche
attraverso una disposizione del carico adatta a favorire una
buona circolazione dell’aria fredda.
Il processo produttivo
I vegetali freschi prima di essere commercializzati e consumati
possono subire una serie di trattamenti tecnologici di blanda
intensità tali da non compromettere le loro caratteristiche
naturali di freschezza e al tempo stesso miranti ad aumentare il loro
valore e la sicurezza d’uso.
La conservazione dei vegetali freschi deve essere basata sull’azione
combinata e sinergica di diversi trattamenti con l’obiettivo di
ostacolare i microrganismi e ritardare la comparsa di alterazioni.
L'utilizzo di basse temperature durante le fasi di processo e un
lavaggio accurato prima e dopo la fase di taglio e pelatura
risultano essenziali per la riduzione della iniziale carica
microbica.
Comunemente sono utilizzate temperature inferiori a 8°C per
inibire la crescita della carica microbica e per ritardare il
metabolismo tessutale e le relative reazioni biochimiche.
Le fasi del ciclo di produzione di vegetali freschi minimamente
trattati comprendono:…..
Diagramma di flusso
I punti critici
La temperatura
La trasformazione di quarta gamma dovrebbe essere
condotta a temperatura di frigorifero (inferiore ad 8°C), in
continuità con il regime termico applicato dopo la raccolta.
La struttura dei locali e l'organizzazione del processo devono
consentire un condizionamento adeguato, eventualmente
differenziando l'ambiente del prodotto (4-5°C) da quello per gli
operatori (15-18°C).
Lavaggio
Nella preparazione dei vegetali freschi-pronti il lavaggio
(con acqua potabile) rappresenta finora l’unico trattamento
per eliminare impurità e ridurre la consistenza della carica
microbica senza danneggiare il prodotto.
Aiuta inoltre a cicatrizzare i tagli, asportando i succhi fuoriusciti,
che altrimenti sarebbero risorse nutritive per la proliferazione dei
microrganismi, e frena i processi degradativi a carico dei tessuti
vegetali, se praticato con acqua fredda.
Sanificazione dell’acqua
• L’acqua per il lavaggio degli organi vegetativi deve
essere potabile, in quantità sufficiente (5-10 l/kg),
adeguatamente refrigerata e alla giusta pressione.
• L’impiego di sanificanti deve essere conforme alla
normativa (soluzioni clorate a 40-60 ppm di cloro per
disinfettare l’acqua di lavaggio).
• Filtraggio e trattamento UV dell’acqua e tunnel di
asciugatura sono dispositivi sempre più integrati negli
impianti.
Shelf life
Shelf life in USA è di 10-16 gg per gli ortaggi e di 3-5 gg per la frutta
confezionata
Shel-life in EU è di 7 gg, purchè sia garantito il mantenimento della
temperatura tra 0 e 4°C durante tutte le fasi di post raccolta:
Lavorazione
Trasporto
Commercializzazione
Qualità igienico-sanitaria
Per la natura dei prodotti e per l'ambiente di produzione non completamente
controllabile la qualità igienico-sanitaria dei vegetali freschi è molto variabile.
I prodotti vegetali costituiscono nicchie ecologiche per una varietà di
microrganismi, tra cui predominano quelli ad habitat terricolo.
Patogeni:
Non Patogeni:
Clostridium botulinum
batteri coliformi ed altre
Bacillus cereus
Enterobacteriaceae.
Listeria monocytogenes
Provenienti dal
suolo
Salmonella
Pseudomonas spp.
Shigella
popolazione dominante
Escherichia coli O:157
(50-90%):
Campylobacter
Yersinia enterocolitica
Provenienti dal tratto
gastrointestinale degli
animali e dell’uomo
COLONIZZAZIONE DEI MICRORGANISMI SUI VEGETALI:
la motilità del patogeno
la linfa che fuoriesce ha un’azione di richiamo
presenza di tagli, rotture o ammaccature.
Il tempo impiegato per l ’attecchimento del patogeno al substrato è variabile dai 30
ai 60 minuti e dipende dalla disponibilità di acqua e nutrienti
La rimozione dei batteri non è semplice se si trovano
intrappolati nelle foglie più interne
Erickson MC, J Food Prot. 2010
Shepherd MW, Bioresour Technol. 2010
Patel J, Int J Food Microbiol. 2010
Silagyi K, Food Microbiol. 2009
I VEICOLI DI CONTAMINAZIONE DEI PRODOTTI VEGETALI
Acqua
Le fonti di contaminazione possono essere molteplici:
• possibilità di accesso da parte di animali domestici e selvatici
• presenza di allevamenti in vicinanza dei corsi d’acqua
• contaminazione delle acque di irrigazione da parte di acque reflue,
liquami o acque provenienti da pozzi con necessità di manutenzione.
Suolo
Le fonti di contaminazione possono essere molteplici:
• acqua contaminata
• terra contaminata da feci di animali domestici e selvatici
• concimi organici senza adeguato compostaggio
Contaminazioni da parte del personale
Il personale può contaminare i vegetali durante tutte le fasi
della filiera produttiva.
Per limitare ed evitare le contaminazioni occorre:
• non toccare a mani nude i prodotti pronti al consumo;
• escludere dal lavoro il personale che presenta sintomi di malattie
trasmissibili come vomito e diarrea ;
• fornire servizi igienici a coloro che lavorano nei campi
Contaminazione dei vegetali
Pre harvest
Tipo di irrigazione
a goccia: contaminazione del terreno
no internalizzazione del patogeno
per aspersione:
contaminazione delle foglie possibile
internalizzazione
Fertilizzazione
Letame non adeguatamente trattati
Sopravvivenza nella terra
• Habitat naturale per molti patogeni:
B.cereus, C. botulinum, C. perfringens, L. monocytogenes
• Dipende dal tipo di terra:
– E.coli
• Terra grassa o argillosa (25 settimane) terra
sabbiosa (8 settimane)
– Salmonella più resistente dell’E.coli
• S.typhimurium ha una riduzione di 2 log a 20°C
dopo 45 giorni
Post harvest
conservazione, lavaggio, taglio
Epidemiologia
• Circa il 70% delle tossinfezioni da prodotti
freschi che si verificano in Brasile e negli USA
sono dovute a vegetali a foglia larga
• Dal 2004 ad oggi si è avuto un aumento sia del
consumo di vegetali pro capite sia del numero di
episodi tossinfettivi ad essi dovuto.
• Delle quali il 50% di origine batterica, il 7%
virale, il 6% parassitaria, e il 35% di origine non
identificata
Malattie trasmesse con i vegetali
Allerta Europee relative ai vegetali prodotti in Italia
EVIDENZE SCIENTIFICHE RELATIVE ALLA PRESENZA DI
PATOGENI NEI PRODOTTI DI IV GAMMA
Regolamento (CE) 2073/2005
Criteri microbiologici applicabili ai prodotti
alimentari
Destinatari dei criteri microbiologici
Imprese di produzione
Produzione primaria
Trasformazione
Distribuzione
Vendita al dettaglio
Ristorazione
Controllo ufficiale
L’autorità competente verifica che vengano rispettati i criteri
da parte delle imprese attraverso appositi audit sulle
procedure basate sull’HACCP
ASPETTI INNOVATIVI
Æ Garantisce una più omogenea valutazione dei prodotti nell’ambito del mercato
unico
Æ Fissa solo criteri microbiologici rilevanti e necessari per la protezione della salute
del consumatore basati sulla “valutazione del rischio”
ÆRidimensiona il peso che taluni parametri di scarsa o irrilevante valenza sanitaria
hanno avuto fino ad oggi nelle determinazioni delle autorità sanitarie
Æ Indica i limiti tollerati
Æ Stabilisce per la prima volta criteri di sicurezza e di igiene anche per gli
alimenti vegetali
Æ Specifica in maniera esplicita i metodi con cui verificare la conformità degli alimenti
Æ Consente l’impiego di metodi alternativi
Criterio di igiene di processo per prodotti vegetali
Criteri di sicurezza per prodotti vegetali
Norme di campionamento per germogli
Prova preliminare effettuata sulla partita di semi
Assenza per
Campionamento e prova dei germogli
non prima delle 48 ore dopo il processo di germinazione
Salmonella
E.Coli STEC
Campionamento e prova dell’acqua d’irrigazione usata