Rassegna stampa 13 marzo 2014

Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
BUFERA INFERMIERI
I sindacati all’attacco:
«Le indennità non si toccano»
PAGINA 8
Lavoro, i nuovi concorsi
Le occasioni in regione
e i posti in Europa
PAGINE 18 E 19
Anno XV numero 71
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Mafia, documento esclusivo:
in Umbria fattura 445 milioni
LUCCIOLI PAGINA 3
Export 2013:
Perugia va (+8%),
Terni invece
crolla (-28,4%)
La Bps passa
a Banco Desio
I commissari:
la Scs resterà
G. CASTELLINI PAGINA 28
SBARDELLA, FRATEPIETRO PAG. 5
Cronache
Perugia,
nasconde i soldi
degli operai
PAGINA 9
Auto fuori
strada a Spina,
muore 18enne
PAGINA 8
Castiglione,
eroina uccide
un giovane
PAGINA 8
Governo, le tredici
mosse immediate
per la ripresa
Varato il decreto legge: da maggio stipendi
più alti, Irap ed energia giù del 10 per cento
COLETTA, SCALISE PAGINE 24 E 27
Perugia
Elezioni a Terni
Monteluce, la burocrazia Pressing di Forza Italia
frena i lavori
su Crescimbeni
Cantieri a rilento
per candidarsi a sindaco
L. PARTENZI PAGINA 7
«Sì» alla nuova legge lettorale
L’Italicum passa alla Camera, ma non incassa
il pieno di voti: 356 favoreoli, 156 i contrari
GIULI PAGINA 20
ADRENALINA
UNIVERSITÀ: CDA,
LA ROSA E LE SPINE
di MARCELLA CALZOLAI
CHIRI PAGINA 24
bbene, rumors ancora una volta
smentiti. Nessun rinvio, la
commissione incaricata di selezionare in base ai curricula i dieci
candidati al consiglio di amministrazione dello Studium ieri ha proposto
la sua rosa al rettore. (...)
E
GUALDO TADINO
«Così ho ucciso Ofelia»
Barbu confessa davanti al gip, ha colpito
la ragazza alla testa e poi le ha tagliato la gola
MAIORCA PAGINA 17
Proteste nell’aula di Montecitorio
SEGUE A PAGINA 26
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
umbria
STUDIO
Gli autori
“Gli investimenti delle
mafie”, è un
report realizzato
dall’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano
per
conto del ministero
dell’Interno
e finanziato
dal
Programma
operativo
nazionale sicurezza per
lo sviluppo e
dall’Unione
europea
Crimine e affari milionari, i numeri dei business “sporchi” in Umbria
Crimine spa, il giro d’affari
In Umbria i ricavi delle attività illegali ammontano a 445 milioni l’anno
Droga, prostituzione, estorsioni e traffici illeciti: i business della “mala”
CRIMINALITÀ I SOLDI DELLE MAFIE
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Quasi mezzo miliardo
di euro. Una cifra enorme. Ma illegale, dal primo all’ultimo centesimo. Questo è quanto vale il “malaffare” in Umbria secondo il rapporto
“Gli investimenti delle mafie”, un
report realizzato dall’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano
(all’interno del progetto del Centro
interuniversitario “Transcrime”)
per conto del ministero dell’Interno.
Documento che mira a far luce sui
tanti business della criminalità organizzata in Italia - e anche su base regionale - e che è stato finanziato dal
“Programma operativo nazionale sicurezza per lo sviluppo” gestito dal
Dipartimento di pubblica sicurezza.
Oltre 400 pagine in cui vengono
analizzati, tra gli altri, anche i flussi
di denaro “illegale” che le organizzazioni malavitose si procurano grazie ai loro affari. Operazioni diversificate che vanno dalla prostituzione
alla droga passando per il traffico illecito dei rifiuti e il contrabbando di
armi. Nel rapporto vengono analizzate tutte questi voci per dare un
quadro complessivo che fornisce
numeri da capogiro: la malavita in
Umbria è un’industria da oltre 445
milioni di euro che non paga le tasse
I proventi
maggiori
dal mercato
del sesso
a pagamento
Cannabis ed
eroina sono
le sostanze
che fruttano
più guadagni
CRESCITA COSTANTE
Aumento vertiginoso dei furti
nelle abitazioni: +166% in un anno
PERUGIA - Il numero di furti in appartamento in Italia ha subito un incredibile aumento negli ultimi anni.
Così come emerge da rapporto del centro “Transcrime” dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli Studi di Trento per conto del Ministero
dell’Interno. I primi risultati emersi evidenziano come il fenomeno sia in crescita costante: nel 2012 si
sono registrati in Italia circa 238.000 furti in abitazione denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria registrando un aumento del 114% rispetto al
2004 e del 40% rispetto al 2010. Non solo. A sorpresa
si è scoperto che l’Umbria è la regione dove l’aumento rispetto al 2004 è stato più rilevante (166%), seguita da Lombardia (156%), Toscana (141%) e Friuli
Venezia Giulia (140%). Tutte le regioni hanno comunque registrato un incremento nei valori assoluti
di questo reato. Le province dove maggiore è stato
l'incremento siano Rovigo (237%), Forlì (232%),
Mantova (228%), Terni (224%), Reggio Calabria
(203%) e Milano (203%).
e in molti casi va a distruggere il tessuto economico “legale”. Le attività
illegali considerate nel rapporto sono quelle normalmente attribuite alle organizzazioni mafiose: sfruttamento sessuale, traffico illecito di
armi da fuoco, droghe, contraffazione, gioco d’azzardo, traffico illecito
di rifiuti, traffico illecito di tabacco,
usura ed estorsioni. Non tutti i proventi del crimine finiscono però nei
forzieri delle mafie, secondo il report, infatti, solo una quota che in
media si aggira intorno al 40% dei
“ricavi” criminosi, viene incassato
dalle mafie. A quanto risulta, inoltre, le organizzazioni più attive sono
Camorra e ‘Ndrangheta che conseguono quasi il 70% dei ricavi, Cosa
nostra il 18% e via dicendo con gli
altri gruppi.
Veniamo ora all’analisi delle singole “voci” della premiata ditta Crimine&Co in Umbria con una premessa: i numeri riportati sono stime
che si basano su approfondite ricerche e utilizzo di database provenienti dalle Istituzioni. Nel rapporto,
inoltre, viene fornito un ricavo
“massimo” e uno “minimo” per ogni
attività, il “Giornale dell’Umbria”
ha preso in considerazione la media
tra queste due voci.
Mercato della prostituzione. Lo
sfruttamento della prostituzione si
concretizza con l’assenza di autonomia della prostituta e con il controllo
esterno esercitato da persone terze.
Nel rapporto viene distinta la prostituzione di strada e quella al chiuso,
sia negli appartamenti privati che
nei luoghi pubblici. In Umbria la
prostituzione è il business “principe” con un giro d’affari di circa 200
milioni di euro. Buona parte dei proventi vengono dalla prostituzione su
strada.
Traffico di armi. Si tratta un affare criminale “minore”, il traffico illegale di armi vale infatti 1 milione e
630mila euro in Umbria e riguarda
soprattutto armi da fuoco.
Mercato delle droghe. Il traffico
degli stupefacenti, si legge nel rapporto, è quello che ha ricevuto maggiori attenzioni in questi anni tra studi e analisi su consumi, produzione e
prezzi delle droghe. In Umbria la
vendita delle sostanze vale oltre 90
milioni di euro. In cima alla lista delle sostanze più vendute c’è la cannabis che produce oltre 40 milioni di
incassi, seguita poi da eroina (34 milioni) e cocaina (10 milioni), indietro anfetamine ed ecstasy.
Mercato della contraffazione.
Secondo il Regolamento CE n.
1383/3003 una merce è da conside-
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rarsi contraffatta in tutti i casi in cui
vi sia «stato apposto senza autorizzazione un marchio di fabbrica o di
commercio identico a quello validamente registrato o che non possa essere distinto nei suoi aspetti essenziali da tale marchio di fabbrica o di
commercio». Due sono i canali del
mercato della contraffazione: uno
primario, nel quale i capi falsi sono
venduti a consumatori ignari, e uno
secondario nel quale l’acquisto del
bene contraffatto avviene con consapevolezza da parte dell’acquirente. In Umbria la contraffazione produce ricavi per 60 milioni di euro: 44
milioni da calzature e abbigliamento
e poi orologi e gioielli (5,5 milioni),
occhiali (4,5 milioni), giocattoli (1,6
milioni) scendere apparecchiature
elettriche (1,5 milioni) e via dicendo.
Gioco d’azzardo. Con il termine
gioco d’azzardo si fa riferimento a
diverse forme di gioco tra cui casinò,
scommesse, lotterie e apparecchi da
divertimento che distribuiscono
premi in denaro (slot machine). In
Italia, in seguito all’aumento esponenziale del “gioco legalizzato”, i
proventi illeciti da gioco d’azzardo
si sono ridotti negli anni e attualmente valgono poco più di 1 milione
e 800mila euro.
Traffico illecito dei rifiuti. Le attività illegali connesse al mercato
dei rifiuti rientrano all’interno della
cosiddetta criminalità ambientale e
vanno dal deposito allo smaltimento
illegale di rifiuti. Il business in regione produce circa 12,5 milioni.
Traffico illecito del tabacco. Una
delle principali attività illecite dietro
il tabacco è il contrabbando, poi c’è
la contraffazione, la produzione non
L’usura frutta 32 milioni
e coinvolge oltre 4mila
famiglie costrette
a rivolgersi agli strozzini
dichiarata al fisco, l’acquisto in paesi con bassi livelli di tassazione per
l’immissione poi in altri mercati e
via dicendo. In Umbria gli affari illeciti fruttano 15,5 milioni.
Usura. Gli strozzini, specie in
momenti di crisi, fanno affari d’oro.
In Umbria parliamo di un business
da 32,91 milioni di euro, con oltre
4.100 famiglie coinvolte.
Estorsioni. Il racket delle estorsioni è un’attività appropriativa di
un’organizzazione criminale che
possiede il controllo di un territorio
e che ha come scopo quello di ottenere in maniera coatta - attraverso la
propria capacità di persuasione intimidatoria - dalle imprese denaro o
altre utilità. In regione il business
delle estorsioni frutta 24,16 milioni.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
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umbria
UMBRIA MOBILITÀ IL FUTURO
Rebus contratti, vantaggi e sacrifici
Domani arriva l’ad di Ferrovie dello Stato,
Mauro Moretti. Integrativo, si cambia:
modello Ataf (Firenze) anche in Umbria
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Da domani dovremmo
cominciare a chiamarla seriamente
BusItalia Umbria. Alle 16,30,
all’Hotel Brufani di Perugia, arriva
infatti l’amministratore delegato di
Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti,
per dare una veste “istituzionale” al
passaggio di Umbria Mobilità nelle
mani di BusItalia, la società del
Gruppo Fs che ha acquistato il 70%
delle azioni di UM. L’incontro è stato intitolato “Nuovo assetto societario dell’azienda regionale di trasporto pubblico” e oltre a Moretti vedrà
la partecipazione degli assessori
provinciali perugini Luciano Della
Vecchia e Domenico De Marinis,
del sindaco di Perugia Wladimiro
Boccali, di quello di Terni, del collega spoletino Daniele Benedetti del
presidente della Provincia di Terni,
Feliciano Polli. Dopo la stretta di
mano in azienda, con tanto di firma
sugli atti notarili, arriva così l’occasione “pubblica” di mostrare agli
umbri cosa c’è nel futuro del trasporto regionale. Per quanto riguarda il presente, invece, soprattutto alla voce lavoratori, le incertezze vanno di pari passo con le sicurezze.
Buste paga e contratto integrativo. Nel futuro di Umbria Mobilità
c’è il modello Ataf. BusItalia, infatti, si appresta ad applicare anche
all’azienda regionale umbra quanto
già fatto, non senza difficoltà, a Firenze. L’ad di BusItalia, Renato
Mazzoncini, ha già avuto i primi incontri in sede cercando di spiegare
cosa accadrà nei prossimi mesi. Di
certo, come già avvenuto altrove per le altre acquisizioni di BusItalia, verrà azzerato l’attuale
contratto integrativo. L’intenzione
del nuovo socio di
L’appuntamento di domani
maggioranza, infatti, è quella di apall’Hotel Brufani
plicare a tutte le sodi Perugia con il numero
cietà del gruppo, la
uno di Ferrovie dello
stessa contrattazione
Stato, Mauro Moreti
di secondo livello.
Questo comporterà alcune novità, ma i sindacati
umbri sono abbastanza sereni:
la produttività dei lavoratori di UM è
stata sempre considerata molto alta
rispetto alle buste paga, e questo è un
ottimo punto di partenza per evitare
“brutte sorprese”. A Firenze, infatti,
i dipendenti hanno dovuto incassare
16,30
Il nuovo “standard” BusItalia
L’arrivo del nuovo socio servirà a garantire stipendi e livelli
occupazionali, ma porterà anche delle novità: aumenteranno
i riposi all’anno (84) e il “nastro” giornaliero fino a 9 ore e mezzo
Un autobus di Umbria Mobilità
un taglio degli stipendi di circa
300 euro. Ma le situazioni di partenza, è bene sottolineare, erano molto
diverse. Venendo al contratto integrativo, invece, i vantaggi potrebbero essere superiori agli svantaggi. Di
certo si lavorerà qualche ora in più a
settimana (da 36 a 39), con un allungamento del nastro quotidiano fino
ad un massimo di 9 ore e mezzo, ma
ci saranno più riposi che passeranno
dagli attuali 52 a 84 annuali secondo
le prime indicazioni e con 25 giorni
di ferie.
Per quanto riguarda gli esuberi, invece, tolta qualche posizione a rischio nell’area dirigenti, per gli autisti non dovrebbero esserci preoccupazioni. Il numero dei conducenti
umbri dei bus, sostengono i sindaca-
ti, è inferiore alle reali necessità
dell’azienda. Questo potrebbe significare due cose: che verranno ridotti
gli straordinari e che, nel caso di una
diminuzione dei servizi, non ci saranno contraccolpi nell’assorbire i
tagli a livello di personale. Nel caso
in cui si decida di seguire il modello
Ataf - ovvero la strada che al momento sembra la più plausibile - verranno avviate delle trattative tra la
nuova proprietà e i sindacati per arrivare ad una bozza d’accordo da
sottoporre poi ai lavoratori. Salvaguardare stipendi e livelli occupazionali non sarà “indolore”, ma c’è
chi sostiene che i benefici saranno
superiori ai sacrifici. A Firenze,
inoltre, c’è pure scappato un “premio” da 800 euro.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
umbria
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Bankitalia ha scelto Banco Desio
Bps sarà capofila del gruppo brianzolo
per il Centro Italia, Scs non verrà sciolta
I commissari: a maggio il nuovo Cda,
c’è spazio anche per investimenti umbri
BANCA POP.
SPOLETO - «Il Banco di Desio annuncia che, in data
odierna, ha ricevuto dai commissari straordinari della
Banca Popolare di Spoleto comunicazione che l’offerta
vincolante presentata in data 5 dicembre 2013 da Banco
Desio è risultata la più idonea a conseguire gli obiettivi
di risanamento della Banca Popolare di Spoleto». Sono
appena passate le 19 quando lo stesso istituto brianzolo
lancia on-line questa comunicazione. Ma già da un’ora
si attende l’ufficializzazione di ciò che ormai da un mese
tutti sanno: Bankitalia, seguendo la linea con la quale sta
orientando la riaggregazione del sistema finanziario italiano (sono 12 gli istituti di credito commissariati) ha
scelto di “affidare” Bps ad una banca più grande.
La Banca Popolare di Spoleto, dunque, passa in mani
lombarde. In che misura avverrà questo controllo è in
parte ancora da decidere.
Come conferma la stessa
comunicazione dell’istituto guidato dal presidente
Agostino Gavazzi: «Banco Desio - si legge ancora
nella nota - è stato, pertanto, invitato a prendere contatti con i commissari
straordinari per la definizione del contratto d’investimento che delineerà, nel
dettaglio, le modalità tecÈ stato Boccolini a dare
niche di realizzazione
l’annuncio ai sindacati
dell’operazione e i principali aspetti concernenti il
progetto di aggregazione.
I dipendenti
A seguito della firma del
contratto d’investimento,
Boccolini
prenderanno il via le attiviha assicurato che
tà relative agli iter autorizverranno mantenuti zativi nei confronti delle
diverse Autorità di Vigigli attuali livelli
lanza competenti». Insomoccupazionali
ma, quel che è certo, al momento, è che il controllo di
Bps sarà in mano a Banco
Desio. Tutte da definire, invece (a questo punto con gli
stessi vertici brianzoli, oltre che con Bankitalia) le questioni relative al futuro della Spoleto Credito e Servizio
(che conta quasi 20mila investitori), alle quote in mano a
Montepaschi ed a possibili ingressi di altri soci.
L’incontro con i sindacati. Domande alle quali, in
parte, ha risposto il commissario Giovanni Boccolini,
nell’incontro avuto con i rappresentanti sindacali convocati nel tardo pomeriggio a Palazzo Pianciani. Boccolini, in realtà, non ha mostrato tutte le carte dell’accordo.
Ha però lasciato intendere che Spoleto sarà capofila del
Gruppo Desio per il centro Italia, con il marchio spoletino da subito anche nelle filiali laziali dell’istituto lombardo. Ed ha assicurato che Desio confermerà gli attuali
assetti occupazionali (oltre 800 i dipendenti) di Bps.
La capitalizzazione. Boccolini non ha invece dato i
numeri dell’operazione. Ha detto che l’aumento di capitale sarà «adeguato al rispetto dei parametri patrimoniali». Secondo Radiocor, la capitalizzazione che sarà sottoscritta dal nuovo socio di riferimento sarà intorno ai
140 milioni. Il commissario ha poi parlato di un possibile spazio, come soci di minoranza, anche per investitori locali; quelli che hanno già manifestato interesse per
la Bps, attraverso la cordata Clitumnus, ma eventualmente anche altri imprenditori umbri.
Scs. La Spoleto Credito e Servizi non sarà sciolta. Resterà come socio di minoranza. L’ipotesi è lasciare ai soci della cooperativa ex (a questo punto) controllante circa il 10% delle quote Bps, ma molto dipenderà dalle modalità con le quali avverrà l’aumento di capitale. Anche
perché è ancora aperta la trattativa con Montepaschi, che
detiene un quarto della Popolare Spoleto.
I tempi. Secondo il percorso delineato da Boccolini, il
nuovo corso di Bps prenderà il via entro la fine di maggio, con l’assemblea dei soci, la capitalizzazione e la
scelta del nuovo consiglio di amministrazione. Entro luglio (ma qui la previsione è legata a vari nodi da sciogliere) potrebbe concludersi il commissariamento della
Spoleto Credito e Servizi.
SPOLETO
di MASSIMO SBARDELLA
e SARA FRATEPIETRO
Palazzi della finanza Sopra (in primo piano sulla
destra), palazzo Pianciani,
sede della Banca Popolare
di Spoleto, ed a sinistra il
quartier generale della
controllante Spoleto Credito e Servizi; sotto,
Palazzo Koch,
sede della Banca d’Italia
LA “STORIA” DEL COMMISSARIAMENTO
PERUGIA - Ecco la “storia” di quest’ultimo anno della Banca Popolare
di Spoleto in amministrazione
straordinaria.
8 febbraio 2013 - Il ministro delle
Finanze, con decreto, dispone, su
proposta della Banca d’Italia, lo
scioglimento degli organi amministrativi e di controllo della Banca Popolare di Spoleto e della controllante
Spoleto Credito e Servizi. Contestualmente Bankitalia nomina commissari straordinari di Bps ed Scs
Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile.
12 febbraio 2013 - I commissari
straordinari si insediano ufficialmente a Spoleto. «La clientela - scrivono - potrà, con rinnovata fiducia,
continuare a rivolgersi agli sportelli
della banca, che prosegue regolarmente la propria attività». Francesco
Tuccari viene sospeso dalle funzioni
di direttore generale Bps.
21 febbraio 2013 - Bankitalia comunica che le risultanze degli accertamenti ispettivi condotti in Bps costituiscono motivo ostativo all’aumen-
to di capitale deliberato dall’Assemblea dei soci il 10 agosto 2012.
3 maggio 2013 - Viene chiuso il rapporto di lavoro col dg Tuccari.
18 settembre 2013 - I commissari
conferiscono alla Lazard l’incarico
per l’assistenza nella selezione di investitori nel capitale Bps.
21 ottobre 2013 - Il Tar del Lazio respinge il ricorso contro il commissariamento di Scs.
5 dicembre 2013 - Al termine delle
due diligence, a presentare offerte
per Bps sono Banco Desio e della
Brianza e la società Clitumnus.
12 febbraio 2014 - Respinto dal Tar
del Lazio uno dei quattro ricorsi contro il commissariamento di Bps.
5 febbraio 2014 - Il ministero delle
Finanze proroga di sei mesi l’amministrazione straordinaria di Bps e di
un anno quella di Scs.
11 marzo 2014 - Il Tar del Lazio respinge anche gli ultimi tre ricorsi
contro il commissariamento Bps.
12 marzo 2014 - Borsa Italiana comunica che Bankitalia ha ritenuto
più idonea l’offerta di Banco Desio.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia
La burocrazia
frena Monteluce
IN BREVE
Via Morettini
Lavori di ripristino
del piano viario
PERUGIA - Cominceranno
nei prossimi giorni i lavori di
ripristino dei piani viari di Via
Morettini e Via Frenguelli. La
giunta ha approvato la pratica
presentata dall’assessore Ilio
Liberati (Infrastrutture). Un
intervento ritenuto «prioritario» per una spesa di 180.000
euro.
Manca la formalizzazione degli
accordi con Asl e Adisu, rallentati
i cantieri del nuovo quartiere
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Quando la burocrazia ferma i cantieri. O almeno li
rallenta. Succede a Monteluce,
dove i lavori per la costruzione
del nuovo quartiere cittadino che
nascerà dalle ceneri dell’ex area
ospedaliera cittadina, stanno frenando proprio a causa delle scartoffie.
Precisiamo che il mega-cantiere va avanti, ma come spiega Luca Panizzi, Fund manager Italy di
Bnp Paribas, la società che gestisce il progetto, si è deciso di tirare
il freno a mano a causa della mancata formalizzazione degli accordi tra la Regione da una parte, e la
Asl e l’Adisu dall’altra. Accordi
che prevedono l’insediamento
della Asl nell’ex padiglione ospedaliero, dove come da progetto
verrà realizzata la “Casa della salute”, e la realizzazione di alloggi
per studenti in un altro edificio,
dove gli interventi previsti sono
Parla il neopresidente
Atc 1, Cruciani:
iniziate le azioni
di rilancio
e razionalizzazione
PERUGIA - «Con l’insediamento del comitato di gestione
dell’Ambito territoriale di caccia
di Perugia 1, caratterizzato, nostro malgrado, da vicende di cronaca legate all’ex presidente, è
iniziata un’intensa attività per rilanciare il territorio di competenza, ormai incapace di rispondere
alle esigenze sia del mondo venatorio che di quello agricolo e ambientalista». Così, dopo il rinnovo delle cariche, il presidente del
nuovo comitato, Igor Cruciani.
già stati realizzati al 60 per cento,
in seguito a quanto concordato
con Adisu (Agenzia per il diritto
allo studio universitario).
In entrambi i casi gli accordi
non sono stati formalizzati, pertanto, «pur non essendoci criticità
dal punto di vista della realizzazione dei lavori», precisa Panizzi,
si è deciso di rimodulare la tempistica degli interventi: «Confermiamo i progetti sulla prima piazza, per la quale i cantieri vanno
avanti come da tabella di marcia.
Diversamente, per la seconda
piazza, dopo aver accelerato per
Questa sera
Le telecamere di Santoro
al mercato coperto
Dall’alto L’area dove sta sorgendo la Nuova Monteluce
mesi ora siamo costretti a fare il
percorso inverso. Almeno fino a
quando non saranno formalizzati
gli accordi, che ovviamente non
WEB
Vinti: Umbria pioniera in materia di leggi
PERUGIA - «Oggi, che si celebra il venticinquesimo compleanno
della rete, è opportuno ricordare l’importantissimo passo fatto
dall’Umbria che ha approvato la prima legge regionale per le infrastrutture tecnologiche». Lo ha detto ieri l’assessore regionale alle
Infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti.
Case popolari,
c’è il nuovo regolamento
La Giunta dà l’ok. Novanta giorni per le graduatorie
PERUGIA - Ha ricevuto il parere
positivo della Giunta, lo schema di
regolamento comunale attuativo
della legge regionale sulle procedure per l’assegnazione di alloggi di
edilizia residenziale pubblica.
Per l’assessore Ilio Liberati (Edilizia pubblica e privata) si tratta di
«un importante passo avanti nella
disciplina organica del settore
dell’edilizia residenziale sociale. Il
Comune di Perugia, primo in Umbria, ha voluto accelerare la predisposizione della pratica per la sua
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approvazione in Consiglio comunale, a poche settimane di distanza
dalla pubblicazione del regolamento regionale». Si tratta di «una scelta
politica chiara e determinata da parte dell’Amministrazione - prosegue
Liberati - che cerca di rispondere in
tempi certi e celeri ad esigenze vere
dei cittadini. Il diritto alla casa è un
ambito molto sensibile, soprattutto
in questa fase difficile, con povertà
in aumento e famiglie sempre più
bisognose di alloggi pubblici».
Il documento tiene conto delle no-
mettiamo in discussione». Si tratta di un iter burocratico di valenza
economica, ma anche progettuale, «necessario» per «congelare i
progetti» e, nel caso della Asl, per
avviare i cantieri. I titoli abilitativi già ci sono. In mancanza di
questo passaggio formale, «sono
stati messi in stand by i potenziali
interessi commerciali manifestati
dai privati sulla seconda piazza,
perchè senza l’insediamento delle funzioni di pubblica utilità quest’ultima rimarrebbe deserta»,
conclude Panizzi.
vità introdotte in materia con legge
regionale, tra cui l’introduzione dei
nuovi concetti di “alloggio sociale”
e “servizio abitativo” previsti dalla
normativa nazionale per definire le
caratteristiche e i requisiti del patrimonio pubblico ed esentarlo dagli
aiuti di Stato; l’adozione del sistema
Isee in luogo del reddito, per verificare la capacità economica dei nuclei familiari; la possibilità di far
emanare i bandi biennali dall’unione speciale dei comuni laddove presente; la modifica di alcuni punteggi
per la predisposizione delle graduatorie, nonché dei tempi di approvazione di quest’ultime (90 giorni dalla scadenza dei bandi); la composizione delle commissioni comunali
di assegnazione; le nuove modalità
e procedure per il subentro e la mobilità degli assegnatari; una quota di
punteggio per la selezione delle domande a disposizione del Comune.
PERUGIA - Servizio Pubblico, il programma di La7 di Michele Santoro, sarà in collegamento in diretta dal mercato
coperto di Perugia questa sera a partire dalle 21. Il giornalista Stefano Maria Bianchi incontrerà i giovani di “Umbria
grida terra”, la mostra mercato
organizzata dall’associazione
Progetto Paul Beathens. Durante la puntata i giovani agricoltori e studenti dell’associazione discuteranno con gli
ospiti in studio di lavoro ed
economia traendo spunto dal
Jobs Act del governo Renzi.
Per l’occasione l’amministrazione comunale ha concesso
l’apertura serale al pubblico
del mercato coperto che, oltre
alla diretta, ospiterà a partire
dalle 17 le bancarelle dei produttori locali con degustazioni,
aperitivo e cena.
Umbra Acque
Interruzioni del servizio
causa lavori
PERUGIA - Umbra acque, la
società che gestisce il Servizio
idrico integrato, informa che
per lavori di manutenzione che
verranno effettuati dalle 8 di
domani alle 8 di sabato, potrebbero verificarsi cali di
pressione e temporanee interruzioni di servizio nelle seguenti zone: Fratticiola Selvatica, Castellaccio di Piccione,
le zone alte di Montelaguardia,
a Perugia, ed anche a Villa Pitignano, Monteverde (Valfabbrica), Petroia Belvedere e
Scritto e S.Cristina (Gubbio).
Al momento del ripristino del
servizio l’acqua potrebbe essere caratterizzata
da fenomeni di torbidità.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia
Nasconde i soldi degli operai
Evasione fiscale,
sequestrati
130mila euro
ad un imprenditore
PERUGIA - Denaro depositato
sui conti correnti e obbligazioni
per un valore complessivo di circa 130 mila euro sono stati sequestrati dalla compagnia di Perugia
della Guardia di finanza a un imprenditore locale operante nel
settore del commercio e posa in
opera di segnaletica stradale.
A carico dell’uomo le Fiamme
gialle hanno rilevato l’omissione
del versamento delle ritenute fiscali trattenute per due anni sulle
busta paga dei dipendenti. Per un
importo - riferisce la Guardia di
finanza - appunto di circa 130 mila euro.
In base agli accertamenti della
Guardia di finanza la procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal gip il decreto di seque-
Guardia di finanza
stro preventivo finalizzato alla
confisca per equivalente (una
volta appurati i fatti il patrimonio
entrerebbe nella disponibilità
dello Stato». Per quel che concerne gli aspetti squisitamente fisca-
li invece le fiamme gialle hanno
segnalato l’amministratore della
società all’autorità giudiziaria
per l’omesso versamento di ritenute certificate.
L’attività delle Fiamme gialle
rientra «nel quadro dell’intensificazione delle attività a contrasto
dell’evasione e elusione fiscale
nei confronti di soggetti connotati da maggiore pericolosità fiscale» si legge in una nota del corpo
Universitari e città, le critiche non mancano
PERUGIA - Nella serata di martedi,
nel corso dell’evento “Focus su Perugia” svolto presso la Sala dei Notari, l’associazione culturale “Fuori
Sede” ha presentato i risultati di un
questionario rivolto a 500 studenti
dell’università di Perugia che aveva
come obiettivo principale quello di
effettuare un’analisi sulla vivibilità
e potenzialità del territorio e
dell’ateneo. All’incontro erano presenti prefetto, questore, sindaco, la
vice presidente della Regione Casciari, l’amministratore dell’Adisu
Oliviero e la professoressa Martellotti, delegata del Rettore.
I temi trattati sono stati tanti ma
trasporti e sicurezza si sono dimo-
strati quelli più sentiti dai giovani.
Dai risultati del questionario è emerso che nel complesso 1 giovane su 2
si ritiene appena sufficientemente
soddisfatto della città. Ben 7 studenti su 10 reputano insufficiente o appena sufficiente il servizio di trasporto pubblico cittadino. uno studente su due utilizza prevalentemente l’autobus per gli spostamenti
in città, il 30% si muove a piedi, il
19% con auto e moto e soltanto il 5%
(25 persone su 500) utilizza il minimetrò. E quando si parla di parcheggi la musica non cambia, arrivando a
toccare l’88% di insoddisfazione
per la disponibilità, i costi e i servizi
offerti.
Pietramelina, Gesenu replica a Monni
«Nessun mistero, ecco perché si muovono mezzi»
PERUGIA - Gesenu replica alle segnalazioni del consigliere regionale
del Nuovo Centrodestra, Massimo
Monni, relative a «misteriosi» transiti di automezzi segnalati nell’area
di Pietramelina. «Nel sito indicato spiega l’azienda - è attivo un impianto di compostaggio nel quale
viene regolarmente conferita frazione organica, proveniente dalla raccolta differenziata, trattata con uno
specifico processo di produzione
per ottenere compost di qualità. Gli
scarti derivanti dalla lavorazione, a
seguito di tale procedimento selettivo, a loro volta, debbono essere necessariamente movimentati in altre sedi; nell’area - prosegue Gesenu
- esiste la discarica di Pietramelina,
nella quale il conferimento dei rifiuti è cessato l’8 agosto scorso, nel
frattempo sono in corso le opere di
copertura. Per questo - conclude Gesenu - nonostante la chiusura della
discarica, permangono movimenti
giornalieri di vari automezzi».
Sul versante sicurezza, il 68 per
cento degli intervistati ritiene pericolosa la città di notte soprattutto
nelle zone del centro. E in molti lamentano la scarsa presenza di aree
ricreative e contenitori culturali, utili per un’integrazione con la città.
Una mancanza di integrazione testimoniata dal fatto che la metà degli
intervistati dichiara che non è mai
stato al cinema nel mese che ha pre-
ceduto l’intervista. Scarso l’interesse per il teatro, “snobbato” dall’87%
degli intervistati. Esigua la partecipazione alle attività sociali, politiche e di volontariato. Andare a cena
fuori e praticare sport risultano i passatempi preferiti. Il 77% degli studenti frequenta pizzerie o ristoranti
almeno una volta al mese, il 56% fa
attività sportiva almeno una volta a
settimana.
9
Denunce per gli assegni rubati
Fugge alla vista
degli agenti,
era uno scippatore
ai domiciliari
PERUGIA - È di un arresto e
due fermi il bilancio dei controlli svolti dalla polizia nel
centro storico di Perugia e nel
quartiere di Ponte San Giovanni. Servizi che sono stati disposti dal questore Carmelo Gugliotta ed attuati dalle volanti e
dai poliziotti di quartiere con
l’ausilio del reparto prevenzione crimine Umbria-Marche.
Gli agenti hanno arrestato un
marocchino di 29 anni per essere evaso dagli arresti domiciliari per una serie di scippi.
Appena ha visto un poliziotto
si è dato alla fuga. È stato bloccato al termine di un breve inseguimento nei pressi di piazza Partigiani, nell’androne
dello stabile dove si trova l’appartamento in cui doveva essere detenuto per una serie di
scippi commessi in centro storico.
RICETTATORI IN HOTEL
Nella stanza d’albergo di due
albanesi, la polizia ha, invece,
trovato due blocchetti di assegni bancari e vari monili risultati frutto di due recenti furti in
abitazione. Gli agenti hanno,
inoltre, sequestrato a uno degli
stranieri, notati nei pressi di un
bar di Ponte San Giovanni, tre
involucri in cellophane contenenti circa quattro grammi di
cocaina.
I preziosi recuperati sono
stati subito restituiti ai proprietari. I due albanesi sono stati,
invece, sottoposti a fermo per
ricettazione e denunciati per
detenzione di droga a fini di
spaccio.
POLITICA
Pd e Forza Italia, movimenti pre-voto
Fioroni pone le condizioni a Boccali. I berlusconiani varano il coordinamento
PERUGIA - Movimenti all’interno
dei due principali partiti, Pd e Forza
Italia, in vista delle elezioni amministrative di maggio.
Nel Pd, all’indomani delle primarie, c’è stato un incontro tra il
sindaco Wladimiro Boccali, la sfidante sconfitta Anna Rita Fioroni e
il segretario comunale Francesco
Giacopetti. Un incontro «chiarificatore» nel quale Fioroni ha chiesto
«agibilità politica» e ha detto di attendersi una «proposta ufficiale.
Valuterò -conclude Fioroni in maniera che lascia aperte le porte a
qualsiasi tipo di esito - se ci sono le
condizioni, un percorso programmatico, nell’interesse della città e
dei concittadini. Ritengo sia arriva-
to il momento di un confronto concreto che valorizzi il 40% dei consensi ottenuti (alle primarie) in funzione delle prossime amministrative»
Passando alla destra, il coordinatore comunale di Forza Italia, Massimo Perari, ha nominato i 13 membri che insieme ai consiglieri comunali e ai due vice coordinatori costituiranno il coordinamento comunale: Barbara Goracci, Giancarlo
Giovanognoni, Francesco Tordelli, Francesca Spazzino, Cristina
Bruciati, Andrea Riberti, Stefania
Sotgia, Andrea Pierozzi, Mario
Fiandrini, Renzo Tenerini, Orlando Rapetti, Riccardo Mencaglia e
Fabrizio Tassini. «A breve - dice
Perari - il coordinamento si riunirà
per approvare il progetto per Perugia 2014/2019 in fase di ultima stesura, ma fin da ora possono essere
anticipati due priorità: sicurezza e
previsione di una riduzione consistente delle tariffe dei servizi ed
una conseguente revisione delle
convenzioni tra il Comune e le Società che svolgono tali servizi».
In merito ai ritardi nella scelta del
candidato sindaco, «gli organi del
partito - conclude Perari - stanno
analizzando il quadro politico determinatosi a seguito delle primarie
del Pd che hanno notevolmente indebolito il sindaco. Le indiscrezioni uscite in questi ultimi giorni, tali
restano».
SERVIZIO NECROLOGI
075 395041
075 395043
E’ mancata all'affetto dei suoi cari all'età di anni 88
Ieri, è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 92
E’ mancata all'affetto dei suoi cari all'età di anni 88
LUCIA SUBRIZI
ERSILIA TRUFFARELLI
BRUNA GRADASSI
VED. BRUNELLI
Ne danno il triste annuncio il fratello Sandro, i nipoti
Armanda, Riccardo, Marco, Simona, Nicoletta,
Francesca ed i parenti tutti.
VED. FAINA
Ne danno il triste annuncio il figlio Roberto, la nuora
Luisa, il fratello Vincenzo ed i parenti tutti.
Perugia, 13 Marzo 2014
I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 10,30
nella Chiesa Parrocchiale di Monteluce.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata
nel cimitero di Perugia.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
Perugia, 13 Marzo 2014
I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 15,00
nella Chiesa Parrocchiale di San Costanzo.
Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata
nel cimitero di Perugia.
Ne danno il doloroso annuncio i figli Alvaro e Paolo,
le nuore Daniela e Raffaella, i nipoti Fabrizio, Francesco,
Susanna e Davide, il cognato Dino, le cognate Assunta,
Lucia e Annetta, Cornelia ed i parenti tutti.
Miralduolo, 13 Marzo 2014
NON FIORI MA OPERE DI BENE
I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 15,00
nella Chiesa Parrocchiale di Miralduolo.
Dopo il rito funebre seguirà la tumulazione nel Cimitero di Brufa.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
E’ mancato all’affetto dei suoi cari all’età di anni 98
NAZARENO FATIGONI
Ne danno il triste annuncio la moglie Onelia, la figlia Giuliana,
il genero Mario, i nipoti Francesco, Nicola ed i parenti tutti.
Ponte San Giovanni, 13 Marzo 2014
I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 16,00
nella Chiesa Parrocchiale di Ponte San Giovanni.
Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata
nel Cimitero di Piscille.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
LE NECROLOGIE
SI RICEVONO
ENTRO
LE ORE 17.00
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
12 città di castello
Redazione Tel. 075 8522268 Fax 075 8552693
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Strade più sicure,
via agli interventi
IN BREVE
Umbertide
«Rifiuti, il Comune
faccia chiarezza»
Comune, tempi ridotti per la gara
di affidamento dei lavori previsti
Investimento da 450mila euro
di MIRNA VENTANNI
CITTÀ DI CASTELLO - Aveva
annunciato tempi celeri per gli interventi di miglioramento alla viabilitàa Città di Castello, l’assessore
ai Lavori pubblici Massimo Massetti. E la promessa sembra che sia
stata mantenuta, tempi burocratici
permettendo. Di certo l’Amministrazione non ha perso tempo ed ha
già provveduto ad individuare i criteri e le procedure di gara che disciplineranno l’individuazione per
l’affidamento dei lavori relativi agli
interventi di miglioramento ed adeguamento della viabilità ciclopedonale e veicolare nella circonvallazione del capoluogo. Si procederà
mediante una «procedura negoziata», attraverso gara informale, «con
semplificazione dei procedimenti e
relativa riduzione dei tempi d’affido - spiega Massetti - al fine di permettere l’esecuzione dell’opera con
tutta la sollecitudine possibile».
L’obiettivo dell’assessore è quel-
San Giustino Verso il voto
Primarie
centrosinistra,
in lizza quattro
candidati
SAN GIUSTINO - Sono quattro, almeno fino ad oggi, i candidati per le primarie di coalizione del centro sinistra nel
Comune di San Giustino.
L’appuntamento è per il 30
marzo, ma bisognerà attendere fino a maggio per scoprire
chi prenderà il posto di Fabio
Bruschi, primo cittadino del
comune per dieci anni.
Due i nomi che sono candidati della lista del Partito Democratico: Paolo Fratini, ex
sindacalista, e l’attuale assessore al Bilancio, commercio,
cultura e Pari opportunità della, Stefania Ceccarini.
Il terzo nome, invece, esce
dalle file di Rifondazione Comunista: si tratta di Massimiliano Manfroni, anche lui attivo nell’attuale Giunta Bruschi
e a capo degli assessorati alle
Politiche scolastiche, sociali,
del lavoro e all’integrazione.
Il quarto candidato, per i Socialisti, è l’attuale consigliere
comuale Roberto Panico. C'è
ancora tempo, però, per proporre altri nomi poichè è il 18
marzo il termine ultimo per
potersi candidare alle primarie
di coalizione del centro sinistra. Chiunque, raccogliendo
per la propria candidatura sessanta firme, può aspirare a sfidare i quattro nomi certi e a diventare il candidato a sindaco
del centro sinistra sangiustinese.
lo di «sviluppare e rafforzare la sicurezza stradale, una finalità prioritaria».
Il progetto, che è stato approvato
grazie ad un bando regionale che
rientra nel programma annuale del
Piano nazionale per la Sicurezza
stradale, andrà a sanare «situazioni
di criticità sia per la circolazione
veicolare che pedonale, in un’area
ad altà intensità di traffico come
quella che costeggia le mura». Nelle vicinanze, infatti, ci sono scuole,
uffici ed attività commerciali.
L’investimento è di 450mila euro, di cui 270mila coperti da contri-
A Città di Castello lavori per la messa in sicurezza delle strade
buto regionale e i rimanenti 180mila come quota di cofinanziamento
comunale, tramite mutuo contratto
con la Cassa depositi e prestiti.
TRA VIA FORLANI E IL CENTRO
Umbertide, niente barriere architettoniche
UMBERTIDE - Le barriere architettoniche saranno eliminate ad Umbertide. L’amministrazione ha approvato il progetto che interesserà l’area tra
via Forlanini e il centro. Saranno azzerati i centimetri in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e creati parcheggi per portatori di handicap. La
scalinata che collega piazza del Mercato alle piazze avrà un corrimano.
Tesoretto da 3 milioni,
i possibili impieghi
L’Amministrazione Bacchetta studia le ipotesi
CITTÀ DI CASTELLO - Il Comune tifernate è destinatario di un lascito di oltre 3 milioni di euro: quello delle sorelle Mariani. A comunicarlo ufficialmente è stato il sindaco
Luciano Bacchetta al consiglio comunale. Bacchetta ha reso noto di
essersi incontrato con il nipote delle
generose signore scomparse da circa un decennio che decisero di lasciare 3milioni e 800mila euro al
Comune e a quello che era l’ente
ospedaliero a fini sanitari. Parte della cifra originaria è stato speso per
gli onorari dei professionisti coinvolti nel testamento, ma la somma
che entrerà nelle casse comunali sarà comunque consistente. La destinazione d questi 3milioni di euro,
per volontà delle sorelle Mariani,
sarà decisa insieme all’Usl 1.
«Tutto il consiglio comunale sarà
coinvolto in questa scelta - ha affermato Bacchetta - dando alcune linee
di indirizzo per l’utilizzo delle risorse». Nell’incontro con il sindaco il
nipote delle donne ha avanzato una
sola richiesta: che l’amministrazio-
Marciapiedi e viali saranno messi in
sicurezza, gli avvallamenti e le erosioni verranno eliminati e saranno
realizzati percorsi pedonali pavimentati nei tratti ancora inghiaiati.
Il passaggio sarà reso più tranquillo
anche per i disabili, con l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche e la realizzazione di rampe di
raccordo con il piano della carreggiata stradale. Inoltre, per scongiurare l’investimento di pedoni di notte, gli attraversamenti pedonali saranno illuminati con luci a led alimentati tramite fotovoltaico.
ne dedichi alla donazione un’iniziativa in consiglio comunale. «Un atto
doveroso», ha detto Bacchetta.
Cosa fare o come investire questi
soldi? Il capogruppo del Polo Tifernate Cesare Sassolini ha proposto la
possibilità di formare una Onlus
«affinché - ha detto - questa cifra
possa essere nel tempo produttiva
per la collettività».
Sassolini ha proposto un investimento in titoli di Stato che renderebbe 100mila euro l’anno con la cifra
donata. Il sindaco Bacchetta ha però
precisato che la somma non è ancora
nelle casse comunali ed ha ribadito
l’intenzione di coinvolgere il consiglio comunale riguardo alla destinazione delle risorse. «Faremo la nostra valutazione - ha chiarito - tenendo conto dei desideri espressi delle
due generose signore e costruendo,
quindi, un percorso lineare, con il
massimo coinvolgimento di tutti».
UMBERTIDE - Il vice presidente del consiglio regionale,
Andrea Lignani Marchesani,
interviene sul triangolo Gesenu-Umbertide-Sogepu e critica
le scelte dell’Amministrazione
di Umberdite, che «preferisce
polemizzare piuttosto che far
chiarezza sulla gestione dei rifiuti in città». Lignani fa riferimento alla risposta data dalla
Giunta umbertidese ad un’interrogazione sulla proroga di 2
mesi a Gesenu del servizio raccolta rifiuti in città. «Una sentenza del Consiglio di Stato dice - ha costretto il Comune ha
ritirare l’assegnazione del servizio alla ditta perugina, dovendo darne a Sogepu la gestione.
Umbertide ha stabilito che necessita di ben 2 mesi per verificare le carte e dare all’impresa
vincitrice la gestione del servizio, quando realtà analoghe in
Toscana in 30 giorni hanno
condotto la transizione».
Lega Nord
«Pozzi privati,
riattivare i contratti»
CITERNA - Azzerare il consiglio di amministrazione di Umbra Acque, riattivare i contratti
e tornare a pagare il giusto. Sono queste le richieste del capogruppo regionale della Lega
Nord, Gianluca Cirignoni durante un incontro svoltosi a Pristino con oltre 150 proprietari
di pozzi privati. «La riunione dice Cirignoni - ha avuto
l’obiettivo di contrastare i soprusi che Umbra Acque, da anni, sta portando avanti nei confronti di migliaia di proprietari
di pozzi privati ai quali la società vorrebbe imporre la firma
di contratti capestro con aumenti tariffari di oltre il 60%».
Cirignoni riferisce che alla fine
della manifestazione sono stati
bruciati i fac-simile dei contratti e che sulla questione il senatore leghista Candiani, presente
a Pistrino insieme al consigliere
comunale di San Giustino Corrado Belloni, ha presentato un’interpellanza parlamentare.
Diabete, un percorso sanitario più accessibile per i malati
Giunta, Asl e l’associazione “Il Cammino” uniscono le forze
Un controllo per il diabete
CITTÀ DI CASTELLO - Migliorare il percorso burocratico e sanitario dei pazienti affetti da
diabete. Questo l’obiettivo dell’incontro che si
è svolto presso la Residenza municipale tifernate, tra il sindaco di Città di Castello Luciano
Bacchetta, la direttrice del Distretto Alto Tevere della Usl 1 Daniela Felicioni, il responsabile
del Servizio diabetologico della Usl 1 Roberto
Norgiolini, e il presidente dell’associazione “Il
cammino” Modesto Urbani, accompagnato dal
vicepresidente Marsilio Nardi e da Laura Vanni, membro del direttivo.
Un summit dedicato ai pazienti affetti da diabete, che ha per obiettivo quello di creare un
front office per l’orientamento di coloro che
giungono ai servizi, oltre che un piano di acquisti per migliorare l’efficienza del reparto. Durante l’incontro è stata ribadita la disponibilità
dell’amministrazione, della Usl e dell’associa-
zione “Il Cammino” a «collaborare per rendere
più agevole sia il percorso burocratico che
quello sanitario dei cittadini affetti da diabete»,
ha dichiarato il sindaco tifernate Bacchetta. Sono stati proprio i diretti fruitori del servizio a
portare alla luce il bisogno di snellire il percorso burocratico e migliorare l’aspetto sanitario a
loro dedicato. E sulla base di queste loro valutazioni «sono state definite - ha spiegato ancora
il primo cittadino - misure volte ad implementare l’accesso e la qualità delle prestazioni attivate». L’ambito su cui si sta lavorando - come
ha detto Bacchetta - riguarda l’organizzazione
di un punto di accoglienza per l’orientamento
dei pazienti ed eventuali forme di supporto
economico per adeguare attrezzature e strumentazioni». Sindaco, Usl e associazione si sono riservati di approfondire la piattaforma nei
successivi incontri in programma.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
16 foligno
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Vus, stabilizzati i 14 precari
Lo annuncia Salari: «Se non li assumessimo a tempo indeterminato,
dovremmo fare un nuovo concorso»
Controllo analogo, ora completeremo le procedure entro martedì,
FOLIGNO - Saranno assunti a tem- quando si terrà il consiglio di ammipo indeterminato i 14 dipendenti nistrazione della Vus».
della Valle umbra servizi che operaOltre ai 14 operatori ecologici in
no con contratti a tempo. Lo confer- forze alla Valle umbra servizi dal
ma il presidente della società parte- 2011, «furono ammessi a graduatocipata, Maurizio Salari, evidenzian- ria altri 5 soggetti che, però, non acdo l’urgenza del provvedimento. La cettarono di lavorare con il contratto
società di multiservizi ha
a tempo determinato». Riottenuto il parere favosorse umane che verrevole del Controllo
ranno chiamate per
analogo e «entro
essere
assunte
questo mese sarà
«per riequilibrare
tutto ufficializi livelli di persozato» conferma.
nale: nel 2013,
Viene, così,
inI lavoratori interinali
superato il prefatti, ci sono
che operano in Vus:
cariato per quei
stati 5 pensionail presidente lascia
14 operatori ecomenti».
aperto uno spiraglio
logici selezionati
Il precariato di
sul loro futuro
mediante concorso
alcuni lavoratori
pubblico nel 2011. Il
della Vus era stato
provvedimento di Vus
oggetto di una mozione
non era scontato, ma di certo
presentata dal Pd di Foligno
urgente, dato che «a fine marzo sa- in consiglio comunale. I democratirebbe scaduta la graduatoria stilata 3 ci impegnavano il sindaco e la Giunanni fa e, dunque, se non avessimo ta ad «attivare tutte le azioni necesdeciso di assumere a tempo indeter- sarie alla tutela dei lavoratori della
minato queste unità, sarebbe stato Vus e delle professionalità ivi esinecessario reperire risorse umane stenti, riqualificandole laddove necon un nuovo concorso pubblico». cessario». Veniva, inoltre, evidenInvece, si assume e pure in fretta. ziato che «l’assunzione a tempo in«La formalizzazione delle assunzio- determinato del lavoratore porterebni è in via di completamento - chia- be alla possibilità da parte della Vus
risce Salari - superato il vaglio del di ricevere incentivi economici e
di MARICA REMOLI
29
La sede Vus di Foligno
sgravi fiscali previsti dalle normative in materia. Una duplice positività
che rende di fatto improcrastinabile
e quanto mai opportuna la messa in
atto di politiche tese alla definitiva
risoluzione delle sacche di precariato e disagio che gravano ormai da
troppo tempo sulle spalle dei lavoratori della Vus». Specialmente, alla
luce del fatto che «le risorse umane
non sono state sufficienti a far raggiungere l’obiettivo del 65%» della
Primarie di coalizione, ipotesi concreta
Oggi l’incontro per la decisione finale
Epifani (Pd): «Non ci sono preclusioni». Piccolotti (Sel): «Un “no” sarebbe intollerabile»
FOLIGNO - Nel centrosinistra c’è
aria di primarie di coalizione. Nessuna certezza, per il momento. Dopo il vertice di martedì sera, che ha
visto riuniti i diversi partiti per discutere di programma elettorale,
oggi c’è il rush finale. Pd, Sel, Riformisti per Foligno, Foligno soprattutto e Movimento per Foligno
alle 15 si riuniranno per decidere se
andare a primarie per far scegliere
ai cittadini il candidato sindaco
della coalizione. In tal caso, la
chiamata alle urne sarebbe fissata
per domenica 23 marzo. Di certo,
si è raggiunta la convergenza sui
punti programmatici, si sente dire
da più parti. Dal Pd, intanto, assicurano che è tutto pronto per affrontare
l’eventualità primarie. Adempimenti burocratici fatti, sedi disponibili. Ora, non resta che «valutare se
le primarie siano funzionali alla coalizione - dice la segretaria del Pd, Patrizia Epifani - da parte nostra ribadiamo che non c’è alcuna preclusione: vogliamo solo fare il percorso
migliore per la vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali».
Nel frattempo, ogni partito si è
preso un ultimo giorno di tempo per
confrontarsi con le rispettive assemblee, al fine di arrivare con le idee
chiare oggi. «Staremo a vedere qua-
LA PRESENTAZIONE
Gli ultimi 150 anni di storia locale
nel libro della Fondazione Carifol
FOLIGNO - Si intitola “Foligno dall’Unità d’Italia al secondo dopoguerra” il volume realizzato dalla Fondazione Cassa di risparmio
di Foligno. Un «regalo» che l’ente vuole offrire ai cittadini affinché
possano scoprire o riscoprire il «panorama degli ultimi centocinquanta anni di storia riflessa nella realtà locale, con l’augurio che
possa essere un prezioso strumento per studenti, docenti, studiosi e
cittadini interessati» dice il presidente della Fondazione, Alberto
Cianetti.
Il volume sarà presentato oggi alle 17.30 a palazzo Cattani in Corso Cavour. Ad aprire la conferenza sarà Cianetti, poi interverrà il
sindaco di Foligno Nando Mismetti. L’ente prosegue così nella produzione editoriale a carattere storico, per diffondere al meglio la conoscenza della città e del suo territorio, ampliando il più possibile il
target di utenza. Nella realizzazione del libro, che completa il recupero della memoria storica folignate, sono stati coinvolti i professori
Renato Covino, Mario Tosti e Mario Sensi, relatori della serata.
le sarà il miglior punto di tenuta
che riusciremo a raggiungere»
conclude la Epifani.
Elisabetta Piccolotti, assessore
ed esponente di Sel, si dice «certa
che si andrà a primarie, credo nella
buona fede di tutti». Già, perché
nelle ultime settimane Sinistra
ecologia e libertà non è stata l’unica compagine a chiederle con forza. Anche ampi settori del Pd,
quelli non strettamente legati a
Nando Mismetti, avanzano tale richiesta da mesi. Eppure, sono le
stesse anime che la scorsa settimana hanno acconsentito alla candidatura unica di Mismetti per il Pd.
Certo, in cambio il sindaco uscente
ha dovuto sottostare al disegno
programmatico di chi non lo riconosceva come il candidato ideale.
Ma chissà che la voglia di primarie
non si sia sopita, nel frattempo.
Piccolotti, dal canto suo, ha le
idee chiare: «una eventuale chiusura all’ipotesi di consultazione
democratica sarebbe un atto di presunzione che non riterrei tollerabile. Sarebbe molto grave se, rifiutando le primarie, qualcuno decidesse di spaccare il centrosinistra.
Invece, adesso dobbiamo essere
più che mai uniti e aperti per poter
battere le proposte demagogiche
che avanzano nel centrodestra e tra
le liste civiche». E mentre assicura
«se dovessi perdere le primarie,
sosterrò chi le vincerà», lancia un
monito: «nel caso venga rigettata
l’ipotesi di scelta democratica del
candidato sindaco, Sel non esclude
di correre da solo alle elezioni».
MA. RE.
raccolta differenziata, evidenziano i
piddini. Richieste esaudite.
In ballo, tuttavia, non ci sono solo i
dipendenti direttamente contrattualizzati da Vus, ma anche 29 unità di
personale somministrate dalle agenzie interinali. In quanto a questi, Salari non si sbilancia, ma lascia aperto
uno spiraglio: «Dovremo verificare
più avanti qual è la nostra disponibilità e cosa ci consentirà di fare la legge». Nel frattempo, continuano ad
operare per la Vus 7 dipendenti della
Fils distaccati dal Comune per il servizio di pulitura delle caditoie. «Si
tratta di personale pagato dal Comune di Foligno, non da Vus, - spiega
Salari - spetta all’ente decidere come impiegarle, dato che la mobilità
è a norma di legge».
IN TRIBUNALE
Truffa sulla vendita
di auto importate,
slitta l’udienza
FOLIGNO - Nulla di fatto ieri
all’udienza relativa al caso dei
due folignati accusati di aver
truffato decine di clienti con la
loro attività di vendita di automobili di importazione. L’udienza è stata rinviata a luglio, dato
che il legale dei due soggetti non
ha potuto presenziare in tribunale a causa di legittimo impedimento. Pare, tra l’altro, che la notifica di invito a comparire in tribunale non sia pervenuta ai due
imputati. Slittano ancora, dunque, i tempi di un procedimento
che sta andando avanti da diverso tempo e che vede sempre più
soggetti costituirsi parte civile.
Anche ieri è successo.
I difensori delle parti offese lamentano che ci siano tanti procedimenti frammentati e auspicano
che la Procura della Repubblica
di Perugia decida di riunire tutti i
processi in un unico fascicolo,
dato che nel comprensorio folignate si conterebbero diverse decine di individui che denunciano
di essere stati truffati dagli imputati.
Stando alla ricostruzione delle
parti civili, i titolari di una concessionaria di Foligno, tuttora
operanti in questo settore, avrebbero stipulato contratti di vendita
di automobili d’importazione di
alto valore, ma queste non sarebbero mai state consegnate a chi le
aveva acquistate. Tante famiglie, singoli individui e imprese
ora sarebbero in sofferenza con i
pagamenti dei finanziamenti stipulati. Il risarcimento, visto l’iter
processuale piuttosto lento, sembra ancora un’ipotesi troppo lontana.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
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todi-deruta-marsciano
19
Cyberbullismo,
la molestia è in rete
Il 22 marzo sul Colle l’evento in cui si racconterà
dei pericoli che i ragazzi possono correre in internet
TODI - A Todi si parla di cyberbullismo, a Sonia Montegiove il
compito di spiegare l’iniziativa. Il
22 marzo a Todi, organizzato da
Wister, si terrà l’evento, del quale
Il Giornale dell’Umbria è media
partner, dal titolo “Social media,
ragazzi e cyberbullismo”. Tra le
relatrici c’è Sonia Montegiove,
originaria di Marsciano, ma da
tempo residente a Todi, analista
programmatrice e formatrice nel
settore dell’Ict, redattrice di Girl
Geek Life, membro della rete Wister e autrice del recente libro “Valentina nello spazio”.
Racconti la sua passione per
l’informatica e la comunicazione.
«La passione per le materie
scientifiche in generale è probabilmente innata, mentre quella per
l’informatica è arrivata insieme al
mio primo computer: un Ibm ps1,
che mi regalarono quando avevo
15 anni. Scrivere (ma sicuramente
di più leggere) è una di quelle cose
che faccio da sempre e alla quale
non potrei rinunciare. Negli anni
ho avuto il privilegio di lavorare
nel settore dell’informatica facendomi supportare sempre dalla comunicazione, diventata oggi con i
social media ancora più importante. In particolare con un progetto
che ho seguito per la migrazione a
software libero delle Pa umbre, LibreUmbria, l’accoppiata informatica-comunicazione si è rivelata
vincente».
Come è entrata a far parte dei
progetti Girl Geek Life e Wister?
«Girl Geek Life è un magazine
online che ha l’obiettivo di avvicinare le donne alle nuove tecnologie attraverso la pubblicazione di
notizie che possano interessarle,
scritte in modo semplice e chiaro.
Ho iniziato a collaborare con loro
tre anni fa scrivendo qualche pezzo per poi entrare a far parte della
redazione. Wister è invece un incontro più recente, avvenuto circa
un anno fa a ForumPA. Conoscevo Flavia Marzano, presidente degli Stati generali dell’innovazione, ed è stata lei a presentarmi gli
obiettivi che avevano in mente di
realizzare questo gruppo di donne:
I pericoli che i
giovani incontrano
sulla rete
promuovere politiche dell’innovazione sensibili alle differenze, a
partire da quelle di genere, sviluppare le competenze delle donne
nella ricerca, nei progetti e nei dibattiti sull’innovazione, promuovere iniziative per colmare il digital divide di genere».
Ci fa una breve presentazione
dell’evento del 22 marzo sul
cyberbullismo?
Organizziamo una giornata di
formazione gratuita rivolta a genitori e insegnanti che adesso più
che mai hanno il dovere di accompagnare i figli, non lasciarli soli
con smartphone e computer, ma
aiutarli ad acquisire quella consapevolezza che fa della rete un insieme di occasioni imperdibili.
Con altre undici relatrici affronteremo il problema delle cyber mo-
lestie sotto diversi punti di vista:
da quello psicologico a quello giuridico, sociale e tecnologico. È importante che la cultura digitale entri nelle famiglie e nella scuola».
Quali progetti hai per il futuro,
anche ma non solo con Wister?
«Con Wister stiamo lavorando a
un ebook guida sulle cyber molestie che presenteremo a maggio e
che consegneremo alle persone
che partecipano all’evento di Todi. In programma, poi, ci sono già
molte altre giornate di formazione
in calendario: Napoli, Torino, Bari, Potenza. Grosseto, Milano.
Formare altre persone significa
crescere professionalmente e
umanamente, soprattutto se lo si fa
con uno spirito di squadra come è
quello che caratterizza Wister».
ISABELLA ZAFFARAMI
DERUTA
Marsciano, il sindaco a Renzi:
sistema la scuola di Spina
MARSCIANO - Il sindaco Todini scrive a Renzi per chiedere
la messa in sicurezza della scuola di Spina. Nei giorni scorsi il
premier Matteo Renzi ha infatti
inviato una lettera a tutti i sindaci d’Italia invitandoli a individuare all’interno del proprio territorio un edificio scolastico che
necessita di messa in sicurezza
da poter inserire in un progetto
di edilizia scolastica che il governo si appresta a varare definendo possibili canali di finanziamento e procedure burocratiche semplificate per la gestione
degli appalti.
La giunta comunale di Marsciano ha quindi tempestivamente provveduto, con una propria determina, a indicare al governo il complesso scolastico di
Spina, lesionato dal sisma del
2009, e costituito dalla scuola
materna ed elementare. Il premier, nella lettera ai sindaci, ha
Alfio Todini
sottolineato come dalla crisi si
possa uscire scommettendo sul
valore più grande che un Paese
può incentivare, l’educazione.
Da qui l’idea di dare priorità
all’edilizia scolastica e lavorare
per superare i problemi di reperimento dei fondi e le difficoltà
burocratiche. L’obiettivo, come
afferma Renzi, è fare in modo
che «il 2014 segni l’investimento più significativo mai fatto da
un Governo centrale sull’edilizia scolastica. Stiamo lavorando
per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno».
L’appello dell’ex sindaco di
Firenze trova in quella di Marsciano un’amministrazione attenta e particolarmente sensibile
al tema, come dimostrano gli oltre 3 milioni di euro investiti, in
questi ultimi 4 anni, nelle infrastrutture scolastiche. «Sulla
scorta dell’invito fatto dal governo - spiega il sindaco Todini la giunta comunale ha approvato la mia proposta di indicare il
recupero delle scuole di Spina
come la nostra priorità. Una
scelta che abbiamo fatto senza
dimenticarci, naturalmente, che
dobbiamo proseguire il lavoro
in atto per il reperimento dei
fondi necessari alle scuole di
Cerqueto e di San Biagio della
Valle, anch’esse colpite dal terremoto. Intanto a breve partiranno altri importanti interventi
sempre in ordine alla messa in
sicurezza sismica che riguarderanno i plessi di Marsciano, di
Schiavo e di Compignano per altri circa 700mila euro complessivi».
Banca in centro, petizione per la riapertura
DERUTA - Una raccolta di firme per sensibilizzare la Banca Unicredit e richiedere che lo storico sportello con sede in piazza dei Consoli
sia riaperto in maniera regolare. Questo è quanto stanno facendo i cittadini e gli operatori economici del centro storico di Deruta preoccupati perché, negli ultimi tre mesi, «lo sportello in questione è rimasto
appena tre giorni per il pagamento delle pensioni». La direzione
dell’istituto di credito ha fatto sapere che la causa della mancata apertura dell’ufficio è dovuta alla mancanza di personale. Tra le altre cose,
i commercianti lamentano anche il cattivo funzionamento del bancomat e chiedono che la banca possa riconsiderare la sua decisione per
fornire un servizio sia ai residenti che ai turisti che vengono in città.
CONTROLLI
Alcol e droga,
cinque persone
finiscono nei guai
con i carabinieri
TODI - Alcool e marijuana alla guida e oggetti sospetti in
macchina: i carabinieri denunciano cinque persone. Le denunce sono scattate in seguito
al controllo delle strade da
parte del Norm di Todi e della
stazione di Collazzone. In particolare un operaio 39enne
marscianese e un disoccupato
di Foligno di 35 anni sono stati
trovati in stato di ebbrezza alcolica mentre erano alla guida
delle proprie autovetture lungo la diretta del Cerro, in località Collepepe del comune di
Collazzone.
Considerato
l’elevato tasso di alcol nel sangue, ai due è stata immediatamente ritirata la patente di guida e i veicoli sono stati affidati
ai loro familiari.
A Todi invece i carabinieri
hanno individuato un operaio
di Terni, di 22 anni, che a tarda
notte guidava la sua auto sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti, come accertato dal controllo sanitario fatto eseguire
presso l’ospedale della Media
Valle del Tevere. Stessa sorte
è toccata a uno studente di 19
anni di Massa Martana che è
stato controllato dai carabinieri di Collazzone lungo la strada del Puglia mentre guidava
l’autovettura del padre ed era
in compagnia di un altro giovane massetano. I due ragazzi,
che hanno ammesso di aver
fatto uso poco prima di marijuana, sono stati sorpresi
mentre cercavano di disfarsi di
alcuni frammenti della sostanza stupefacente e sono stati
quindi segnalati al Prefetto di
Perugia come tossicodipendenti.
Infine i carabinieri hanno
controllato, nella frazione tuderte di Pian di San Martino,
lungo la Statale 448, un operaio 35enne di Celleno in Provincia di Viterbo che sembrava particolarmente agitato.
L’uomo portava in macchina
un bastone di legno con tanto
di impugnatura zigrinata, il
cui possesso non è stato in alcun modo giustificato.
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
20 terni
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Elezioni, Forza Italia chiede
a Crescimbeni di ripensarci
Pressing sull’avvocato ternano che aveva
declinato, poche ore per decidere. FdI,
Destra e Melasecche potrebbero aderire
di ANDREA GIULI
TERNI - Sospinto da imploranti e
autorevoli richieste, probabilmente tornerà sui propri passi, disposto ad immolarsi.
Il personaggio in questione è il
74enne avvocato ternano Paolo
Crescimbeni, ex cda Equitalia, ex
cda Inps, ex presidente Inpdap ed
ex consigliere regionale per 10 anni di An. Oggi, indipendente di
area liberal-moderata. I vertici
umbri del partito di Berlusconi,
infatti - ovvero la commissaria regionale, l’onorevole Catia Polidori e qualche pezzo grosso eugubino di Fi - avrebbero più o meno
formalmente, ma chiaramente,
chiesto in queste ore allo stesso
Crescimbeni di riprendere in considerazione l’offerta di candidatura a sindaco di Terni, già scartata,
con un amaro e sofferto comunicato ufficiale di pochi giorni fa,
proprio dall’avvocato. Il quale,
nella nota, aveva parlato di passo
indietro per mancanza delle giuste
condizioni.
In un paio di cene, tenutesi a
Terni e non solo, nella serata di
martedì, la notizia è stata di fatto
formalizzata ai convitati e - così
pare - Crescimbeni starebbe effettivamente analizzando la proposta
per sciogliere il nodo, al massimo,
entro questa settimana. Secondo
non pochi bene informati, in realtà, l’avvocato ternano potrebbe
decidere positivamente. A questo
punto, sempre secondo autorevoli
indiscrezioni “interne”, Crescimbeni potrebbe essere l’alfiere di
una coalizione che comprenderebbe Forza Italia, Fratelli d’Italia
(che avevano pronunciato giorni
fa un chiaro endorsement per il
candidato sindaco della lista civica “Il Cammello”, Franco Todini), altri tronconi della destra politica e, magari, una lista civica di
segno moderato a cui starebbe lavorando il consigliere comunale
dell’Udc, Melasecche. Niente al-
faniani che hanno scelto il Cammello. Se così finirà (e se, con una
estrema piroetta, i berlusconiani
non dovessero estrarre dal cilindro un altro candidato a sorpresa o
aderire alla “traversata” di Todini), il fronte alternativo al centrosinistra si presenterebbe tripartito:
il centrodestra con Crescimbeni, il
civico Todini e la pentastellata
Angelica Trenta. E, con tale scenario, sono parecchi quelli che
prevedono un ballottaggio Di Girolamo-Trenta. Ma, qui, siamo alle pur verosimili profezie. La palla
a Crescimbeni, dunque. E assai
presto sapremo.
FI SI RIORGANIZZA
Intanto, la stessa FI si va riorganizzando sul territorio, sotto le cure del coordinatore provinciale
Masciarri (e del suo staff, Bruschini, Cleri, Teofrasti) e della
stessa Catia Polidori. Dei 18 coordinatori comunali ne sono stati riconfermati 16 e le due sole novità
si registrano a Terni, con il neocoordinatore cittadino, l’ingegnere 43enne Umberto Torchio (e i
due vice, i consiglieri comunali
Brizi e Fatale) e a San Venanzo,
con il neo-coordinatore, l’operaio
30enne Roberto Giuriola e i due
vice, Riccardo Nucci (27 anni) e
Giuseppe Tisei (53 anni). Ad Alviano, il coordinatore comunale è
l’artigiano di 48 anni, Fabio Va-
Paolo Crescimbeni
lenti, con le due vice, Sabrina Serranti e Donatella Aquili, entrambe
poco più che quarantenni. A Calvi
dell’Umbria, il coordinatore è Alfio Nesta (autista di 49 anni) e i vice, Federico Frattari (33 anni) e
Fulvia Zandomenichi, ristoratrice
40enne.
A Giove, coordinatore Gianfranco Lattanzi, commerciante del
1962, mentre i vice sono Pierluigi
Moriconi (39 anni) e Andrea Fiorini (1987), entrambi operai.
Montecastrilli vede coordinatore
Sergio Paragnani, impiegato di 40
anni) e come vice la studentessa
Marina Dorandini. A Narni, il
coordinatore comunale è il pensionato Amleto Bussotti, con i due
vice Gianni Rubini (libero professionista 35enne) e Lorenzo Di Fino, commerciante del 1971. Infine, Stroncone: coordinatore comunale è Augusto Anasetti (37
anni, imprenditore), i due vice Alfonso Serpericci (pensionato) e
Valerio Andrielli, ingegnere di 37
anni.
L’INTERVENTO
Crisi industriale, Sel punta sull’area di crisi
complessa e sulle start-up innovative
TERNI - Sel di Terni interviene sui
temi caldi dell’industria locale: «È
quanto mai urgente definire e mettere in campo gli strumenti per far
fronte alla preoccupante situazione
produttiva ed occupazionale del
comprensorio ternano, creando da
subito le basi per una ripartenza.
Sono i 2 poli degli acciai e della chimica verde che dovrebbero rappresentare il perno di una nuova stagione del manifatturiero compatibile, attraverso le verticalizzazioni
e la ricerca applicata. Ma le loro po-
tenzialità sono ben lungi dall’essere concretamente definite. Domina
l’attesa, per l’Ast e per la chimica.
A ciò si aggiunge la chiusura della
Sgl. Sel ritiene che lo strumento per
il riconoscimento dell’area di crisi
complessa sia oggi l’unico utilizzabile per un processo di reindustrializzazione basato sull’attrazione di
impresa e sullo sviluppo delle startup innovative».
COOP SOCIALI
Aidas, ora
la battaglia
è per l’“eredità”
TERNI - Un mese scarso di fame
per Gino, Serenella, Petya e Rita.
Difficile, duro. Poi, lo stop al digiuno, dopo aver ottenuto in
qualche modo la decisione ministeriale della liquidazione coatta
della cooperativa Aidas (con una
nuova liquidatrice) e la convocazione del 19 marzo al ministero
delle Attività produttive. Ovvero, lo spostamento della tortuosa
vicenda sui tavoli nazionali che
contano. Gli ex digiunanti, naturalmente, cantano ad una prima
vittoria. E forse è così.
In una nota, infatti, a firma del
segretario nazionale aggiunto
della Uil, Barbagallo, si legge
che, proprio in virtù di queste novità, «proprio al fine del pagamento degli arretrati, si aprono
spiragli positivi. La Uil, inoltre,
nel prendere atto con favore delle
manifestazioni di interesse da
parte di alcuni gruppi locali e nazionali, sosterrà la necessità che
sia assicurata la continuità
dell’attività e che sia garantito il
futuro degli addetti interessati. Il
sacrificio e l’impegno dei lavoratori ha prodotto il risultato sperato. La Uil, che si è fatta carico della vicenda sin dall’inizio, proseguirà nella sua azione di tutela di
questo patrimonio umano e professionale».
Ma, la partita del dopo Aidas
(con tutto il carico di interessi, lavoro, autorizzazioni, patrimoni,
strutture, battaglie legali e normative, scogli finanziari) è ancora tutta da giocare ai supplementari. Chi prenderà in eredità tutto
ciò che fu della vecchia Aidas? Il
Comitato dei diritti delle socie
dell’Aidas (una parte delle quali
lavora con la coop Actl ed è “alternativa” alle altre colleghe, digiunanti e non), scrive di accogliere con soddisfazione la liquidazione coatta dell’Aidas che, in
ragione dell’insolvenza aziendale, ne sancisce la fine. Confidiamo che il liquidatore possa presto
operare per il rilevamento delle
attività da altri credibili soggetti
economici». Chissà quali.
A. G.
La Cgil ternana a congresso nel resort
di Vallantica, lavoro e riforme i temi dell’assise
Verso il voto Il candidato sindaco della lista civica incontra un gruppo di giovani ternani, idee per il programma
TERNI - Il sindacato della Susanna Camusso va in conclave. Oggi
pomeriggio presso il Centro congressi Vallantica di San Gemini,
alle ore 15, si apre il quarto congresso provinciale della Cgil di Terni.
I lavori saranno aperti dalla relazione del segretario generale
uscente, Attilio Romanelli, e proseguiranno, dopo il saluto di ospiti
e invitati, con una tavola rotonda (ore 16.45) dal titolo “InTerni per
l’Umbria - Le riforme istituzionali e lo sviluppo territoriale”, alla
quale parteciperanno Corrado Diotallevi (Invitalia), Catiuscia Marini (presidente Regione Umbria), Lucia Rossi (segreteria regionale Cgil Umbria), Luca Castelli (Università degli Studi di Perugia) e
Vincenzo Scudiere (segretario organizzazione Cgil nazionale).
I lavori riprenderanno poi nella giornata di domani, alle ore 9,
con il dibattito. Sono previsti, tra gli altri, l’intervento di Mario
Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria (ore 12.30) e le
conclusioni di Vincenzo Scudiere (ore 17) per la Cgil nazionale.
Al termine dei lavori congressuali si procederà all’elezione del
nuovo direttivo provinciale della Cgil di Terni che, a sua volta, voterà per l’elezione del segretario generale per il prossimo mandato.
TERNI - «Un Masterchef in salsa
culturale o, se volete, un CamelChef». Si ispira ad un popolare format televisivo Franco Todini, candidato sindaco della lista civica Il
Cammello, per presentare il secondo appuntamento con i giovani ternani incentrato sulla Cultura che si è
svolto martedì presso la sede di corso Vecchio 10.
«Ciascuno di noi - ha spiegato Todini - deve saper riscoprire gli ingredienti delle nostre origini e della nostra identità per creare una portata
appetitosa che abbia il gusto della
valorizzazione del nostro territorio
anche sul versante culturale. La metafora è chiara: il rilancio di Terni
può partire dalla storia dall’arte e
dalle tradizioni, purché ciascuno sia
Cultura e turismo, il “menu” del Cammello
capace di avanzare contenuti che
confluiscano in soluzioni realizzabili».
Anche stavolta i “Cammello boys” «hanno suscitato un vivace dibattito, con argomentazioni che saranno parte integrante del programma di governo per la città. Particolare attenzione è stata data al recupero
del Teatro Verdi come luogo polivante di divulgazione e aggregazione, alla riscoperta di arti e mestieri
attraverso scuole di formazione di
arte e artigianato, alla promozione
del territorio mediante una rete efficiente e ricettiva, alla figura di San
Valentino e la sua fruibilità in chiave
di turismo culturale, sacro e commerciale». Gli appuntamenti tematici del Cammello proseguono.
Franco Todini
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
22 terni
A Berkeley anche
una start-up ternana
Premiate 3 imprese che saranno negli Usa per il Global
social Competition. Neri: industria sì, ma guardiamo avanti
TERNI - «La vocazione industriale
del territorio deve rimanere, intatta e
rafforzata. Ma va innovata, aperta al
mondo, alle nuove tendenze, all’imprenditoria creativa. Non possiamo
pensare che l’unico modello industriale possibile sia quello perseguito dai nostri nonni».
Stefano Neri, presidente di Italeaf
e di Confindustria Terni, ha scandito
chiaramente la sua visione. Ed ha ri-
Il confronto
La cerimonia nazionale
al circolo “Il Drago”
di Terni dove si è tenuto
un incontro organizzato
da Italeaf e Confindustria
badito di fronte alla platea del Circolo Il Drago, dove si teneva la premiazione italiana della Global Social
Venture Competition, alcuni dei
punti qualificanti del suo programma confindustriale “l’Industria di
Terni Ovunque”.
«È’ desolante - ha detto Neri ascoltare idee e progetti che ci riportano indietro di decine di anni. Che
non sono proiettati al futuro, ma al
conservatorismo e alla difesa di un
sistema che sta marginalizzando il
nostro territorio. Io voglio che Terni
conservi le sue radici, che mantenga
la sua identità industriale e il suo dna
produttivo, figuriamoci. Ma la missione che ci siamo dati, prima in Italeaf e poi in Confindustria, è quella
di produrre cultura imprenditoriale
diffusa, cultura dell’innovazione e
cultura della responsabilità sociale e
ambientale dell’industria. Perché è
in questi settori che può rinascere la
manifattura italiana».
Accanto a Neri, sul palco, c’erano
Francesco Pacifici, un ternano ai
vertici della segreteria tecnica del
Mise, Tomaso Marzotto Caotorta,
vicepresidente del network italiano
degli angel investor e Mario Molteni, direttore di Altis, la scuola di alta
formazione della Cattolica di Milano che hanno portato esperienze e
visione per sostenere la nascita di
nuove imprese.
«Il Ministero ha varato una nor-
Auto elettriche, Alcantara sfonda
negli Usa: intesa con Tesla Motors
TERNI - Ha fatto della sostenibilità un fattore di internazionalizzazione e di business: così Alcantara
(fatturato 2013: 110,7 milioni di
euro; +5,9%; Ebitda: 25,8 milioni)
ha conquistato anche Tesla Motors, che con la Model S ha trasformato l’auto elettrica in un oggetto
del desiderio che può toccare i 100
mila dollari ed è diventata nel 2013
auto dell’anno.
La collaborazione con Tesla
Motors rappresenta un traguardo
molto significativo per Alcantara.
«É la prova concreta che i leader
stanno con i leader - spiega Andrea
Boragno, ceo e presidente di Alcantara - ; essi riconoscono la Carbon Neutrality di Alcantara come
un vero valore aggiunto. Ciò che ci
accomuna a Tesla è la convinzione
che la sostenibilità rappresenti
un’opportunità piuttosto che un
mero costo e, soprattutto, che investire in sostenibilità sia coerente
con gli obiettivi economico-finanziari di lungo termine di qualunque
azienda». Un mercato, quello americano dell’automotive, cresciuto
con il turbo per Alcantara (+ 46%)
raggiungendo i 5,8 milioni di euro
nel 2013 e che, si stima, supererà i
7,5 milioni nel 2014. «Ma con Tesla condividiamo anche il fatidico
2016/17, quando loro con la Sedan
metteranno a disposizione il sogno
dell’auto elettrica, mentre noi supereremo i 20 milioni di euro di
produzione dedicata all’automotive nei soli States». Con una quota
del 63% sul fatturato totale, infatti,
l’industria automobilistica rappresenta il primo mercato di sbocco
per il made in Italy sensoriale di
Alcantara. «Stiamo raccogliendo i
risultati del cambio di passo effettuato poco meno di 2 anni fa - dice
Boragno - quando, senza dimenticare l’Europa, abbiamo deciso di
intensificare gli sforzi specie su
Usa e Asia». Oggi l’azienda è sempre più apprezzata dai principali
car maker americani, quali
Chrysler, Ford e Tesla Motors.
I tre giovani
imprenditori delle tre
star t-up
innovative
premiate
ieri a Terni
FOTO MIRIMAO
mativa avanzata nel settore startup ha affermato Pacifici - e sta mettendo a disposizione degli imprenditori
italiani degli strumenti di finanza alternativi a quelli tradizionali, come
l’indebitamento bancario, che possono rappresentare il futuro. Si tratta
di cogliere questa grande opportunità, con modelli industriali innovativi
e coniugando la capacità dinamica
della piccola e media impresa italiana di saper promuovere sviluppo
grazie alla capacità di adattamento e
a competenze ineguagliabili».
Dopo la tavola rotonda, le presentazioni agli investitori delle 3 startup
che hanno vinto la competizione e la
premiazione con i biglietti per il
viaggio a Berkeley in California, dove rappresenteranno l’impresa social e green italiana. Ad aggiudicarsi
la prima posizione la luganese SwissLeg che produce protesi a basso costo per i paesi del sud del mondo e
quelli in cui gli eventi bellici provocano orrende mutilazioni sugli abitanti. Poi Charity Stars, un portale
internet di crowdfunding che raccoglie donazioni grazie a testimonial
vip che si prestano per eventi e iniziative benefiche. Infine, Diptera - la
startup che sarà incubata per un anno
in Italeaf a Nera Montoro - che ha
progettato e vuole produrre un innovativo prodotto dalle larve di mosca
che può rivoluzionare il mondo dei
mangimi animali.
Tre esempi di come l’innovazione
può produrre nuove società industriali, occupazione di qualità e sviluppo in una fase in cui i “cervelli”
italiani sembrano sempre di più
guardare all’estero per affermarsi.
SERVIZIO NECROLOGI
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Il giorno 12 marzo è mancata all’affetto dei suoi cari
Il giorno 12 marzo si è spenta la cara esistenza di
ROSALBA SALVATI
AMALIA AQUILINI
VED. PACIELLO
VED. CHIARI
IVANA ZOCCHI
Addolorati ne danno partecipazione Catia, Roberto e i
parenti tutti
I funerali avranno luogo oggi 13 marzo alle ore 14.30 nella
Chiesa di San Paolo (Cesure).
Addolorati ne danno partecipazione i figli Gabriele e
Laura, i nipoti Marco e Filippo, il genero, le nuora, la
soreella, il fratello ei parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi il 13 marzo alle ore 10.30
nella Chiesa dell’Immacolata Concezione (Vill. Polymer)
Ne danno il triste annuncio la figlia, Andrea, Elisa, Maya e i
parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi 13 marzo alle ore 11.30 nella
Chiesa di Santa Maria del Carmelo (Vill. Italia)
Si ringrazia quanti vorranno partecipare
Si ringrazia quanti vorranno partecipare
Il giorno 12 marzo si è spenta all’età di anni 83 la cara esistenza di
VED. PALOMBI
Terni, 13 marzo 2014
Terni, 13 marzo 2014
Si ringrazia quanti vorranno partecipare
Terni, 13 marzo 2014
AST
Francescangeli (Ugl): Tk convochi presto
i sindacati e presenti il suo piano industriale
TERNI - «Non vogliamo annunci, pretendiamo un piano industriale
serio che finalmente faccia chiarezza sul futuro delle acciaierie di
Terni».
Lo ha detto il coordinatore nazionale del comparto siderurgia
dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, evidenziando
come «abbiamo accolto con favore il ritorno di ThyssenKrupp, nonostante il tira e molla di questi ultimi anni abbia imposto enormi
sacrifici ai lavoratori, ma non resteremo certo alla finestra a guardare. La lettera che i vertici del gruppo tedesco hanno inviato ai dipendenti è fumosa e non chiarisce cosa accadrà ora che l’operazione
di trasferimento di Ast, Vdm, il Tubificio di Terni e gli altri servizi
da parte di Outokumpu si è conclusa. Chiediamo quindi a ThyssenKrupp - aggiunge Francescangeli - di convocare i sindacati il prima
possibile: tornando a Terni, il gruppo tedesco ritrova gli stessi sindacati con cui si è confrontato in passato e che conosce bene, sempre
più determinati a non fare sconti sulle prospettive future di un polo
industriale con una storia e una tradizione di 130 anni».
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
26 mondo
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New York, crollano due palazzi
Incubo terrorismo, ma si è trattato
di una fuga di gas. Morti e dispersi
BANGKOK
Volo scomparso,
La Cina lamenta
«Caos delle
informazioni»
BANGKOK - «Tutto bene, buona notte»: sono le ultime parole
scambiate dai controllori di volo
con i piloti del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso
sabato scorso. È ciò che è stato
rivelato ieri in un colloquio tra i
funzionari malaysiani e i parenti
dei passeggeri cinesi che erano a
bordo.
Cinque giorni dopo la scomparsa dell’aereo, la Malaysia ha
indirettamente ammesso oggi di
non sapere dove cercare il volo,
incerta se il Boeing ha attraversato o no la penisola malese dopo il brusco cambio di rotta indicato dai radar militari. L’assenza di chiarezza irrita sempre più i
Paesi coinvolti dall’incidente, in
particolare la Cina, che contava
153 passeggeri sul volo e ha lamentato il flusso di informazioni «molto caotico» proveniente
dalla Malaysia. «C’è confusione
solo se volete vedere confusione. Faremo tutto quello di cui c’è
bisogno per ritrovare l’aereo»,
ha detto il ministro Hishammuddin Hussein in una conferenza
stampa ribadendo che il caso è
«senza precedenti». Il ministro
ha aggiunto però che le ricerche
sono in corso sia nel Golfo di
Thailandia sia nello Stretto di
Malacca, in un’area che copre
90 mila km quadrati. Le due aree
di mare si trovano a centinaia di
chilometri di distanza.
Cercare segnali dell’aereo in
entrambe combina le contrastanti versioni fornite nei giorni
scorsi, ma rivela la mancanza di
informazioni in possesso delle
autorità. Nel frattempo, la Rolls
Royce - costruttrice dei motori
del Boeing - ha fatto sapere di
essere in possesso di due pacchetti di dati telemetrici inviati
in automatico dall’aereo in volo.
>>>
di STEFANO DE PAOLIS
NEW YORK - Erano passate da
poco le nove e mezza del mattino
quando in una strada di East Harlem si è scatenato l’inferno: una
potentissima esplosione, causata
da una fuga di gas, ha distrutto in
un attimo due edifici, uno accanto
all’altro, si sono come sbriciolati.
Il bilancio, ancora provvisorio, è
di almeno due morti e 18 feriti, ma
potrebbe rivelarsi ben più grave:
«diverse persone risultano ancora
disperse», ha detto il sindaco di
New York, Bill De Blasio, aggiungendo che i soccorritori, anche assistiti da cani, stanno scavando
senza sosta per vedere se ci sono
sopravvissuti o vittime sotto una
montagna di macerie. In un’atmosfera che ricordava quella dell’attacco alle torri gemelle, diversi sopravvissuti sono venuti fuori avvolti in una nuvole di fumo e polvere, coperti di detriti, coprendosi
la bocca con le mani, hanno raccontato degli abitanti della zona. Il
sindaco non ha indicato il numero
dei dispersi, ma secondo fonti di
stampa sarebbero oltre una decina,
mentre secondo quanto hanno fatto sapere i vigili del fuoco, due dei
feriti sono in condizioni critiche,
cinque in condizioni gravi.
un densa colonna di fumo si è alzata verso il cielo, mentre le macerie hanno coperto l’intera strada,
su cui si trovavano a passare anche
delle auto. Dei detriti sono stati
proiettati anche fin sulle rotaie
della vicina linea soprelevata del
treno Metro North, mandando così
in tilt il traffico di treni nella zona.
Sul posto sono arrivati rapidamente centinaia di soccorritori, tra vigili del fuoco, ambulanze e polizia, ma il lavoro di ricerca dei dispersi è stato ostacolato dalle
fiamme che sono subito divampate, ha detto De Blasio, aggiungendo che l’esplosione è stata con
ogni probabilità causata da una fuga di gas. Solo 15 minuti prima, ha
detto, era stata segnalato alle auto-
Indagini
Polizia al lavoro
per individuare
le cause esatte
dell’esplosione
che ha ucciso due persone
I vigili del fuoco al lavoro sul luogo dell’esplosione
I due edifici sorgevano sulla
116/a strada, tra la Madison e la
Park Avenue, una zona con una
forte concentrazione di portoricani e neri. Avevano uno cinque piani e l’altro sei, per un totale di almeno dieci appartamenti. Al piano
terra, da un lato c’era un grande
negozio di pianoforti, dall’altro
una chiesa, la Spanish Christian
Church. Ora non c’è più nulla.
L’esplosione è stata udita fino a
numerosi isolati di distanza, per un
paio di chilometri, e rapidamente
rità che nella zona si sentiva un
forte odore di gas.
La compagnia Con Edison, che
gestisce le forniture, ha subito inviato due auto con due squadre di
tecnici a verificare, ma sono arrivati sul posto solo poco dopo
l’esplosione. «Di certo ci sono tutti i segni di un incidente del genere», un’esplosione di gas, ha detto
un portavoce della Con Edison,
Alfonso Quinoz, aggiungendo che
però al momento «sono in corso
delle ispezioni sulle linee per determinare con certezza la causa».
L’Ue il G7 contro la Russia: «Sanzioni per annessione Crimea»
«Non riconosceremo il risultato del referendum». Il premier ucraino Iatseniuk ricevuto da Obama
NEW YORK - Le potenze occidentali alzano la
voce contro Mosca e avvertono Vladimir Putin:
se la Russia annette la Crimea ci saranno conseguenze. La dura presa di posizione arriva sotto
forma di dichiarazione congiunta di G7 e Unione
europea, a poche ore dall’incontro alla Casa
Bianca tra il presidente americano, Barack Obama, e il premier ucraino Arseni Iatseniuk, venuto
a Washington in cerca di sostegno e di aiuto. Nella capitale degli Stati Uniti il premier incontra infatti anche i vertici della Banca mondiale e del
Fondo monetario internazionale: con questi ultimi pronti a versare oltre 15 miliardi di dollari per
sostenere Kiev e il suo sforzo enorme di contenere la grave crisi politica ed economica.
«L’annessione della Crimea sarebbe una chiara violazione della carta delle Nazioni Unite», affermano G7 e Ue, sottolineando che se la Russia
compirà un passo del genere «noi intraprendere-
mo altri passi, individualmente e collettivamente». Un chiaro messaggio che allude alla possibilità di imporre delle pesanti sanzioni nei confronti del Cremlino e degli interessi economici russi.
Un messaggio che il segretario di Stato Usa, John
Kerry, con altre parole ha confermato davanti al
Congresso: «Se Mosca dovesse fare le scelte sbagliate la situazione potrebbe presto diventare
brutta, sotto diversi aspetti».
Nella dichiarazione delle potenze occidentali
si invita con forza Mosca a «cessare ogni sforzo
per cambiare lo status della Crimea», e si dice a
chiare lettere come il risultato di un eventuale referendum «non sarà riconosciuto». «Qualunque
referendum in Crimea - si legge - non potrebbe
avere alcun effetto legale, vista la mancanza di
un’adeguata preparazione e l’intimidazione della presenza delle truppe russe».
Tutta l’attenzione è quindi concentrata sulle
prossime mosse di Mosca e sulla possibilità che
vengano varate delle sanzioni. Da parte della Ue
sarebbe pronta una serie di misure, che vanno dal
congelamento dei beni ai divieti di viaggio per le
autorità ritenute responsabili della crisi ucraina.
Ma - spiegano fonti diplomatiche - mancherebbe
ancora una lista dei nomi delle persone e delle
aziende coinvolte. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha comunque invitato tutti a «prepararsi al successivo livello di sanzioni», visto che
dalla crisi in Crimea è oramai passata una settimana. E anche a Washington si lavora a possibili
sanzioni con diverse opzioni sul tavolo del presidente Obama. Con i due rami del Congresso che
hanno chiesto esplicitamente di intervenire con
«sanzioni economiche e commerciali nei confronti degli alti responsabili della Federazione
russa, ma anche contro le banche e le organizzazioni commerciali controllate dallo stato russo».
Segue dalla prima
Università: cda, la rosa e le spine
(...) Prima e unica convocazione. E pronostici confermati. Le spine? Non mancheranno al prossimo giro, perché ora la parola
passa al senato, al quale spetta l’onore e
l’onere di eleggere, tra i dieci della rosa, i
cinque membri interni del cda, mentre
esclusivamente al Magnifico compete la decisione sui due membri esterni.
Nomi forti
Chi sono i dieci “scremati” dalle 27 candidature presentate? Intanto, “bocciati” i ricercatori. E confermati nella rosa i candidati
forti. Che nelle due aree scientifiche sono:
Fausto Elisei, già preside di Scienze e candidato rettore, che ora ha come competitor
Massimo Giulietti, associato di Matematica; Franco Cotana, ordinario di Fisica tecnica industriale nel dipartimento di Ingegneria, che ha come concorrente Massimo Pepe, associato di Chirurgia veterinaria.
Esclusi Andrea Capotorti e la fucsia Donnini.
Quota fucsia
Nelle due aree umanistiche, in zona “Lettere” l’archeologo Gianluca Grassigli se la
dovrà vedere con l’antropologa Cristina Papa, che così (unica quota rimasta) colora la
rosa di fucsia, mentre nella Conca sarà competizione tra due ex presidi, entrambi statistici: Giorgio Eduardo Montanari, Scienze
politiche, e Pierluigi Daddi, Economia. Sono fuori Paolo Braconi, Andrea Sassi e la
“pattuglia” di donne in gara: Caruso, Costantini, Marella e Pitch.
Zona calda
E siamo alle fibrillazioni, ovvero nel territorio surriscaldato di Medicina. Con rumors confermati. Perché nella rosa c’è Annibale Donini, dipartimento di Chirurgia,
che era dato in pole. Il quale ha come con-
corrente Paolo Puccetti, selezionato dalla
folta schiera di nomi proposti dal dipartimento di Medicina sperimentale. Sono fuori, invece, Ettore Mearini, Massimo Porena,
Maria Bodo, Andrea Crisanti, Angelo Sidoni, Rosario Donato, Alba Minelli, Anna
Vecchiarelli e Luigina Romani.
“Chi è per chi”
Ora non c’è che attendere il senato. E, a
proposito di spine, con un problema: lo statuto prevede una maggioranza dei due terzi
per la scelta dei cinque membri interni, ovvero venti voti su 29, tanti sono i senatori.
Maggioranza altissima. E già si fanno i conti
su “chi per chi”, soprattutto per le sfide più
calde, cioè quelle di Medicina e delle due
aree umanistiche.
Appartenenze
A fare la differenza sarà anche come si voterà sulla rosa dei dieci: area per area, cioè
con spareggio due per due, oppure tutto il
pacchetto insieme? E quanto incideranno
“appartenenze” e quote? Suspense, in attesa
della finalissima. Una riunione del senato è
convocata già per il 19 marzo, ma il cda ad
ora non è all’ordine del giorno. E però non
sono previsti tempi lunghi.
Il nuovo dg
La linea resta “niente standby”. Franco
Moriconi, ieri, ha voluto chiudere subito la
partita della rosa, anche perché l’attuale cda
è in proroga ormai da cinque mesi. E c’è da
decidere chi sarà il nuovo direttore generale, nomina da affidare al nuovo consiglio, su
proposta del rettore dopo una selezione effettuata da una apposita commissione da lui
presieduta.
Gli esterni
In quanto ai due membri esterni, i nomi
dati per certi restano Mauro Agostini, direttore di Sviluppumbria, e il commercialista
Massimo Bugatti, graditi anche l’uno alla
presidente della Regione, Catiuscia Marini,
e l’altro al presidente della Fondazione Carisp, Carlo Colaiacovo.
MARCELLA CALZOLAI
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Più tasse sui risparmi, esclusi i titoli di Stato
PERUGIA - La tassazione delle rendite finanziarie passa, in base al decreto legge
approvato ieri dal Governo Renzi, dal 20%
al 26% («ci allineiamo - ha detto il premier
- ai livelli di tassazione europea in questo
settore»). I 2,6 miliardi di euro che si prevede di incassare da questo incremento an-
dranno a finanziare la riduzione del 10%
dell’Irap sulle imprese, che scatterà il 10
maggio. Dall’aumento della tassazione
delle rendite finanziarie sono esclusi i titoli di Stato, per evitare che chi li acquista
pretenda interessi più alti, appesantendo
così i conti pubblici.
Rendite
finanziarie,
la nuova aliquota
26 %
27
Le 13 mosse immediate
per rilanciare il Paese
Dal primo maggio le buste paga
diventeranno più pesanti
L’Irap giù del 10% dal 10 maggio
IL DECRETO DEL GOVERNO
di BRUNO COLETTA
PERUGIA - Una raffica di decisioni quelle prese ieri dal Consiglio
dei ministri, rispettando le previsioni che erano state fatte alla vigilia e anticipate nei giorni scorsi anche su queste colonne. Ecco le 12
misure (più una, annunciata ma
non entrata nel decreto legge), con
tanto di tempistica nell’attuazione,
che sono entrate nel decreto legge
approvato dal Governo Renzi
1) Mille euro in più l’anno (80
euro in più al mese che, per i redditi
più bassi, diventano circa 100 in
virtù del taglio del cuneo fiscale
varato dal Governo Letta con la
Legge si stabilità e già operativo), a
decorrere dal prossimo primo maggio, nelle buste paga dei dipendenti
che guadagnano fino a 1.500 euro
netti al mese (25mila euro lordi
l’anno). Il taglio dell’Irpef su questi redditi avverrà attraverso l’aumento delle detrazioni;
2) taglio dell’Irap del 10% a favore delle imprese (si tratta di circa
2,6 miliardi di euro), operativo dal
10 maggio, finanziato con un aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 20% al 26%, ad
eccezione dei titoli di Stato;
1.000
L’aumento annuo di stipendio
per chi ha una
busta paga fino
a 1.500 euro
-10%
La riduzione,
dall’1 maggio, del
costo dell’energia
elettrica
per le imprese
68
I miliardi di debiti della Pa che
saranno pagati
alle aziende
entro luglio
A vedere aumentato lo stipendio
saranno 219mila umbri
PERUGIA - Sono 219mila i lavoratori dipendenti
umbri che, avendo un stipendio netto non superiore
a 1.500 euro (25mila euro lordi l’anno), dal primo
maggio avranno un aumento in busta paga di circa
80 euro al mese (mille euro l’anno). A questo aumento va aggiunto quello già in essere derivante dal
taglio del cuneo fiscale sulle buste paga varato dal
Governo Letta con la legge di stabilità, che però era
assai limitato (un lavoratore con uno stipendio di
17mila euro lordi l’anno, in virtù di quel provvedimento, da gennaio guadagna 17 euro netti in più al
mese). Si attende ora la pubblicazione del decreto
per vedere come sarà la scansione dell’aumento varato dal Governo Renzi, se cioè sarà di 80 euro per
tutti coloro che hanno stipendio netto fino a 1.500
euro, oppure se ci sarà una graduazione per cui il
beneficio scema al salire dello stipendio. Dalle indiscrezioni sembra che, per uno stipendio di 1.200
euro, l’aumento sarebbe di 100 euro, per scendere a
80 euro in corrispondenza dei 1.500 euro.
3) dal primo maggio riduzione
del 10% del costo dell’energia elettrica per le imprese;
4) rafforzamento del fondo di garanzia per il credito alle Pmi (piccole e medie imprese), con 500 milioni di euro in più;
5) progetto “Garanzia giovani”
da 1,7 miliardi di euro, per garantire a chi ha tra 18 e 29 anni, entro 4
mesi dal conseguimento del titolo di studio, il lavoro o il
proseguimento
degli
studi. Il provvedimento sarà in vigore dal
primo maggio;
6) semplificazione
del contratto a termine e dell’apprendistato, modificando profondamente
quanto previsto dalla
riforma Fornero;
7) raddoppio, da 600
milioni a 1,2 miliardi su
tre anni, del credito di imposta per giovani ricercatori;
8) piano per le scuole da 3,5 miliardi per renderle più sicure e rilanciare l’edilizia. Dal primo aprile
sarà attiva presso il ministero
dell’Istruzione un’unità di missione che seguirà l’iter del piano, accelerandolo al massimo;
9) piano casa da 1,7 miliardi di
euro. Tra i principali provvedimenti, tasse ancora giù per chi decide di
affittare a canone concordato, con
la cedolare secca che cala dal 15%
al 10%; detrazioni fiscali più elevate per gli inquilini con i redditi più
bassi; fondi per il recupero degli alloggi popolari degradati e possibilità di richiederli a riscatto. E ancora, rifinanziamento del fondo per
gli inquilini in difficoltà e accesso
ai mutui più facile per le giovani famiglie e quelle numerose. Sono
previsti 267-270 milioni a copertura della “morosità incolpevole” e
Nuovo stile La prima delle slides con cui
il premier ha illustrato i provvedimenti adottati;
nel tondo Matteo Renzi
Le altre misure
Piano casa da 1,7 miliardi
e “garanzia giovani” per
garantire a chi ha tra 18 e 29
anni o il lavoro, o il proseguimento degli studi
altri 200 milioni per il fondo affitti;
10) sblocco immediato e totale
del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Verranno
saldati 68 miliardi di euro entro luglio (finora sono stati saldati 22 miliardi);
11) Da giugno partirà il fondo per
favorire la creazione di imprese sociali, con 500 milioni di dotazione
finanziaria. Un tema che, ha detto
Renzi, «mi sta profondamente a
cuore»;
12) 1,5 miliardi destinati alla tutela del territorio. Anche in questo
caso viene istituita presso il Ministero una specifica unità di missione per seguire e accelerare gli interventi.
Fuori dal decreto legge, ma annunciata con enfasi e che si può
quindi considerare un 13esimo
punto cruciale, è la decisione di
procedere con un disegno di legge
delega «per riorganizzare l’intero
sistema del lavoro”, con l’obiettivo
di completarne l’iter in 6 mesi.
Punti cardine sono l’assegno universale di disoccupazione per chi
perde il lavoro (presentato ieri in
anteprima su queste colonne), la riforma degli ammortizzatori sociali
(a cominciare dalla graduale scomparsa della cassa in deroga) e le misure per tutelare la maternità.
Un provvedimento dallo scarso
valore economico, ma di altro valore simbolico, è la vendita all’asta,
dal 26 marso al 16 aprile, di 100 auto blu dei vari ministeri.
LOCAZIONE
La cedolare secca scende al 10%, i risparmi
Affitti Tasse più leggere, i conti
PERUGIA - La riduzione della cedolare secca sui canoni concordati
dal 15% al 10% (già il Governo
Letta aveva diminuito l’aliquota
dal 19% al 15%) porterà risparmi
da un minimo di 120 euro ad un
massimo 600 euro, in base all’ammontare del canone annuo. È quanto emerge dai calcoli elaborati da
Confedilizia. Ecco di seguito come
cambiano i contratti concordati con
la cedolare secca al 10%: per un
contratto da 2mila 400 euro annui
finora si pagavano 360 euro di cedolare e da adesso in poi se ne verseranno 240 (risparmio di 120 euro); per un contratto da 4mila 800
euro annui si passa da 720 a 480 euro (risparmio di 240 euro); per un
contratto di locazione da 6mila 600
euro si passa da 990 a 660 euro (risparmio di 330 euro); per un contratto da 8mila 400 euro annui si
passa da 1.260 a 840 euro (-420).
Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Export: nel 2013 Perugia +8%,
Terni -28,4%
Regione Ok in commissione
Umbria a due velocità nel 2013,
il dato medio regionale accusa
una flessione del 7,2%
PERUGIA - Con i voti favorevoli dei commissari della maggioranza e l’astensione di quelli
dell’opposizione, la Seconda
commissione del consiglio regionale, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, ha dato il via
libera alla proposta di legge
“Norme per favorire l’insediamento produttivo ed occupazionale in agricoltura, per promuovere l’agricoltura sostenibile.
Disposizioni sulla lavorazione
di piccoli quantitativi di prodotti
agricoli”. L’obiettivo è favorire
l’accesso dei giovani all’agricoltura, promuovendo di fatto
l’agricoltura sociale e la filiera
corta. Si intende, pertanto, promuovere lo sviluppo, l’imprenditoria e la crescita occupazionale nel settore agricolo attraverso
la gestione attiva e sostenibile
dei beni agro-forestali, prestando particolare attenzione alla dimensione economica, ambientale e sociale. Di fatto, la Regione,
nella programmazione del settore dovrà favorire e promuovere:
l’utilizzo ed il recupero produttivo terreni o beni immobili a vocazione agricola; l’impiego di
modelli di agricoltura sostenibile; l’agricoltura sociale; il sostegno ai giovani imprenditori.
PERUGIA
Commercialisti, gli scenari futuri della professione
spiegati in un convegno in programma al Pavone
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Il Sindacato italiano commercialisti ha organizzato, per il 21 marzo al
Teatro Pavone di Perugia, un convegno dal
titolo: “Commercialisti domani: tra proteste
e proposte scandagliamo gli scenari futuri”.
I lavori inizieranno alle 15 con la relazione di Alessandro Lini, presidente della
Fondazione Centro studi Ungdc, che riguarda il decreto legislativo 139/2005 e le
sue criticità ed ipotesi di riforma. Seguirà
“Dopo il commissariamento: cosa chiediamo al prossimo. Un Consiglio nazionale
per valorizzare la professione”, di Antonio
Gigliotti, direttore Fiscal-focus. Paolo Galardini, commercialista di Foligno, argomenterà, invece su “Dopo il delirio normativo e burocratico”.
Sarà poi la volta di Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, la cui relazione sarà incentrata
PERUGIA - Umbria a due velocità sul fronte dell’export 2013. La
provincia di Perugia mette a segno
un ottimo +8% nei confronti del
2012 (soprattutto se confrontato
con il +0,6%) della media nazionale e il -0,7% del Centro), mentre
le vendite all’estero della provincia di Terni precipitano del 28,4%,
trascinate al ribasso dal -44% delle
esportazioni siderurgiche, che
rappresentano il 49,6% delle
esportazioni totali del Termiliardi, quello della pronano. C’è da dire, covincia di Perugia aumunque, che un po’
menta da 1,063 a
tutte
le
voci
1,22 miliardi, mendell’export della
tre quello della
provincia di Terni
provincia di Terni
La flessione
mostrano il segno
precipita da 380,8
dell’export della
meno.
milioni a 171,4
siderurgia ternana
Emerge dal Rapmilioni di euro.
porto Istat sull’anPer la cronaca le
nel 2013
damento delle esporimportazioni, semrispetto al 2012
tazioni nel 2013.
pre nel 2013 rispetto al
Il saldo regionale delle
2012, scendono del 9,6%
esportazioni 2013, frutto del +8% in Umbria, crescono dell’1,6%
del Perugino e del -28,4% del Ter- nel Perugino e crollano del 20,3%
nano, è un pesante -7,2%.
nel Ternano.
Quanto al saldo della bilancia
In valori assoluti, tra il 2012 e il
commerciale (ossia la differenza 2013 il valore delle esportazioni
tra esportazioni ed importazioni) scende nella regione da 3,887 a
tra il 2012 e il 2013, quello 3,606 miliardi (-281 milioni di eudell’Umbria resta largamente po- ro), mentre a livello provinciale
sitivo, ma scende da 1,44 a 1,40 aumenta in provincia di Perugia da
-44%
Confindustria Umbria capofila
del progetto Ue per condividere
le buone prassi contro la crisi
PERUGIA - Confindustria Umbria è capofila per la gestione di un
progetto finanziato dalla Commissione europea intitolato “Promoting restructuring opportunities for
an active change”, che ha l’obiettivo di condividere le migliori
pratiche ed esperienze che alcuni
Paesi europei hanno adottato in
questi ultimi anni di profonda crisi
economica e finanziaria per anticipare il cambiamento e gestire la ristrutturazione. Gli ambiti di approfondimento riguarderanno in particolar modo le relazioni industriali e politiche del lavoro, i sistemi di
welfare e la sicurezza sociale, la ricerca e l’innovazione, le strategie
di formazione e lo sviluppo delle
competenze, l’aggregazione e clu-
stering e l’internazionalizzazione.
Nei giorni scorsi, nella sede di
Confindustria Bruxelles, si è tenuto il primo incontro operativo del
progetto europeo cui hanno partecipato, tra gli altri, Aurelio Forcignanò, direttore generale di Confindustria Umbria, Enzo Faloci,
firettore di Umbria Export, Matteo Carlo Borsani di Confindustria Bruxelles e Magdalena Bober di BusinessEurope, l’associazione europea degli imprenditori
che ha patrocinato il progetto. Il
progetto comunitario coinvolge,
oltre Confindustria Umbria in qualità di coordinatore, e Umbria
Export come partner per la consulenza tecnica progettuale, altri enti
internazionali.
Il summit L’incontro operativo,
a Bruxelles, per
mettere a punto
la gestione
del progetto
di cui è capofila
Confindustria
Umbria
su: “Dopo le parole lo sciopero regoalmentato”. Ci sarà spazio anche per gli argomenti relativi alle pensioni con la relazione di
Renzo Guffanti, presidente della Cassa di
previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (il titolo della relazione sarà:
“Dopo l’età attiva la pensione: preoccupazioni e scenari futuri”).
L’ultimo intervento in programma è
quello di Patrizia Bonaca, commercialista
di Roma che tratterà del “Rinnovamento
della professione dopo la crisi”.
La chiusura dei lavori è prevista per le 20.
Coordinerà il convegno Stefano Sfrappa,
presidente del Sindacato italiano commercialisti.
Gli interessati sono invitati a prenotarsi
con un’email all’indirizzo: [email protected]. I partecipanti
avranno diritto a 4 crediti formativi.
2,26 a 2,44 miliardi (+180 milioni)
e scende in quella di Terni da
1,625 a 1,163 miliardi (-462 milioni).
A livello nazionale, evidenzia
l’Istat, si registra «la sostanziale
stazionarietà dell’export (-0,1%),
che è la sintesi di dinamiche territoriali divergenti. L’Italia nordorientale registra una crescita importante (+2,4%) cui segue, in misura meno intensa, l’incremento
delle vendite all’estero della ripar-
tizione nord-occidentale (+0,6%).
Risultano invece in marcata contrazione le vendite delle regioni
dell’Italia insulare (-15%) e meridionale (-4,1%), in debole calo
quelle dell’Italia centrale (-0,7%).
Al netto dei prodotti petroliferi
raffinati - continua l’Istat - la flessione registrata per l’export delle
regioni dell’Italia insulare e meridionale si riduce nel complesso di
5,5 punti percentuali, passando da
-8,7% a -3,2%».
Agricoltura,
«sì» alle norme
per favorire
i giovani
Sindacato Aperta nel capoluogo umbro, alla Sala dei Notari, la IV assise della sigla sindacale con più iscritti
Congresso della Cgil provinciale di Perugia, Sgalla
suona la carica: «Lavoro, riforme, giustizia sociale»
PERUGIA - «Un Piano del lavoro,
un progetto ed una piattaforma rivendicativa. Una vertenza Umbria
costruita insieme a Cisl e Uil per
far vivere e far partecipare i lavoratori ed i cittadini, un Patto per il lavoro tra le organizzazioni dei lavoratori e le associazione datoriali,
con l’obiettivo di non limitarci alla
sola rivendicazione di parte, ma di
costruire una proposta comune e
condivisa, che sia in grado di orientare e supportare le scelte politiche
della nostra regione e dei nostri territori, al fine di avviare una risalita
dura, ma possibile».
In questo passaggio della relazione del segretario generale
uscente della Cgil di Perugia, Vincenzo Sgalla, sta il succo della proposta che il maggiore sindacato
della provincia di Perugia (89mila
iscritti) rilancia nel giorno di apertura del suo IV congresso provinciale, ospitato dalla Sala dei Notari, luogo simbolo della partecipazione democratica cittadina.
«Un congresso - afferma una nota della Cgil - che arriva a conclusione di un percorso importante,
fatto di 855 assemblee svolte in altrettanti luoghi di lavoro del territorio provinciale, che hanno coinvolto direttamente quasi 24mila lavoratrici e lavoratori della Cgil.
Assemblee dalle quali sono emerse
con chiarezza la preoccupazione e
la rabbia di tante donne e uomini,
giovani lavoratori, molto spesso
precari, migranti, i più fortunati
con un lavoro regolare, cassintegrati, disoccupati, pensionati ed
esodati». «Da tutti loro – ha detto
Sgalla - è venuta una sola richiesta,
All’attacco Sgalla mentre svolge la sua relazione
forte, netta, senza possibilità di
equivoco: vogliamo lavoro».
L’Umbria, ha continuato Sgalla,
«nel periodo 2007-2011 ha perso,
in termini di produzione, più di tutte le altre regioni del centro Italia.
Un livello che ci ha fatto precipitare indietro di 10 anni. Al contempo,
il reddito pro-capite medio si è avvicinato molto a quello delle regioni più povere del Paese, con la conseguenza logica che sono crollati i
consumi delle famiglie (-5,4%) e la
spesa (- 8,4%)».
Per Sgalla «l’Umbria, ed ancor
di più la nostra provincia, hanno bisogno di vere politiche industriali». Il segretario ha quindi ricordato
quelle che sono le priorità di azione
che la Cgil rivendica da tempo: una
tassa patrimoniale, vale a dire
«un'imposta in grado di ridistribuire in maniera diversa e più equa
quella ricchezza che in questi anni
si è concentrata in poche mani», e
poi una lotta serrata all’evasione fi-
scale, alla corruzione e all’illegalità in genere. Ancora, una riforma
della pubblica amministrazione
fatta «valorizzando e non demonizzando i dipendenti pubblici»,
ma denunciando le storture esistenti, come «l’eccessivo dislivello tra le retribuzioni dei dipendenti
e quelle di alcuni dirigenti, oggi
oggettivamente insostenibili».
Investimenti nella scuola e nella
formazione, una strenua difesa del
diritto alla salute e alla sicurezza
sul lavoro, una riforma degli ammortizzatori sociali realmente inclusiva, politiche per la non autosufficienza e per l'infanzia: insomma, «un progetto di welfare avanzato che può essere un potente antidoto alla crisi. C’è poi la nota dolente («una sconfitta») della riforma previdenziale varata dal ministro Fornero, che «ha determinato
il sistema previdenziale più ingiusto ed iniquo di tutto il panorama
europeo».
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Giovedì 13 marzo 2014
Anno XXXII n. 71 - euro 1,20
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UMBRIA
PERUGIA
Violenze fisiche o morali
Mariti finiscono a processo
Fai, le giornate
in 40 siti storici
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TERNI
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SAN GIUSTINO
Prese tre baby ladre
sorprese a rubare
A
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Scomparso da giorni
promotore finanziario
A
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I commissari nominati da Bankitalia hanno deciso: “Offerta più idonea per il risanamento”
La Bps va a Banco Desio
ITALIA & MONDO
Consiglio dei ministri
Matteo Renzi annuncia:
“Mille euro in più
per 10 milioni d’italiani”
Abbinamento opzionale con: “English in viaggio”Euro 9,80;
+ il prezzo del quotidiano
A
A SPOLETO
Ormai è tutto fatto per la
Banca Popolare di Spoleto.
I commissari nominati da
Bankitalia hanno giudicato
l’offerta presentata dal Banco di Desio e della Brianza
“la più idonea a conseguire
gli obiettivi di risanamento”
dell’istituto di credito umbro, in amministrazione
straordinaria dal febbraio
2013. Battuta quindi l’offerta presentata dal veicolo societario Clitumnus cui però
rimane aperta una eventuale partecipazione di minoranza. Nella serata di ieri il
commissario straordinario
Boccolini ha prima comunicato la decisione ai manager
di Bps e poi incontrato le sigle sindacali. Rassicurazioni sarebbero arrivate anche
sul futuro di Spoleto Credito e Servizi. Nelle prossime
ore verranno forniti i dettagli dell’operazione.
A
a pagina 3
Suv contro carrozzina, disabile ferito
A
Incidente Quello che resta della carrozzina elettrica
a pagina 11
a pagina 39
Città della Pieve
Stroncato
da overdose
a 43 anni
A CITTA’
DELLA
PIEVE
E’ morto mentre con
l’ambulanza lo stavano trasportando all’ospedale di Città di Castello. A stroncarlo è
stata un’overdose ieri
pomeriggio. La vittima è un uomo di 43
anni originario della
provincia di Siena. Il
dramma si è consumato ieri a Città della Pieve. Da quanto è stato
possibile ricostruire, il
malore legato all'’ssunzione di droga è subentrato mentre l’uomo si
trovava a bordo di
un’auto insieme a un
amico pievese. Con lui
stava tornando da Perugia dove è stato effettuato l’acquisto della
dose di eroina. I carabinieri indagano.
A
a pagina 26
Legge elettorale
Spina Guidava l’amico rimasto illeso: la vittima è di Villanova. La macchina fuori controllo è finita contro un muretto
L’Italicum ha ottenuto
il via libera dalla Camera
Ora tocca al Senato
Schianto in auto: muore ragazzo di 17 anni
A
A PERUGIA
EVASIONE
a pagina 3
Strage via d’Amelio
Non versa 130mila euro
di contributi
Riina: “Borsellino
ha innescato la bomba
che l’ha ucciso”
A
A
a pagina 4
Iniziativa Corriere dell’Umbria e Musical Box Eventi
PerElisa,unadedicaevaialconcerto
A
Terni Spettacolare incidente sulla Marattana: mezzo distrutto
a pagina 29
A
“Il taglierino comprato
per uccidermi”
A
a pagina 21
Sport
Lega Pro Passa la linea Camplone. Già venduti oltre 200 biglietti
N
on sappiamo più pregare per le
cose terrene: il lavoro, il pane, i
figli a rischio di sopravvivenza. È un'immagine pressappoco monastica quella
della contadina...
a pagina 32
[continua a pagina 9 ]
VOLLEY
Ballottaggio per sostituire Nolè
La Sir pensa già ai play off
Ternana, si ferma
anche Valeri nel test
Dubbio Maiello-Falletti
Kovac firma un triennale
Sarà ct dell’Iran
ma prima lo scudetto
a pagina 46
a pagina 52
A
Come gestire i nostri soldi
A
a pagina 47
SERIE B
a pagina 15
di Giovanni Picuti
Da oggi in edicola con il Corriere “La ricchezza nelle tue mani”
A
A
La grande vaccata
A
Annullato il ritiro
Il Perugia resta
al Curi per preparare
la sfida con L’Aquila
P
er Elisa: un pensiero.
Un ricordo. Scriveteli a
[email protected] entro mezzogiorno di giovedì
20 marzo. Gli autori delle dieci più particolari, più significative saranno ospiti al concerto della cantautrice triestina il 21 marzo al Palaevangelisti. Nella mail ricordate di
segnalare anche un recapito
telefonico per poter essere
eventualmente contattati dalla nostra redazione.
a pagina 22
UMBRIA FELIX
OMICIDIO
Un ragazzo di 17 anni è morto
inun incidente stradale avvenuto all’altezza di Spina nella tarda serata di ieri. L’auto era guidata da un amico che è rimasto illeso nell’impatto della
macchina contro un muretto. I
soccorsi sono scattati veloci,
sul posto vigili del fuoco, 118 e
carabinieri. La vittima è di Villanova.
A
L
’esperienza, la psicologiae le tecniche della ricchezza di Alfio Bardolla sono tutte racchiuse in una collana in allegato con il Corriere dell’Umbria. Oggi è in edicola il primo volume a soli
3,80 euro. Per essere ricchi, bisogna avere sviluppato 3 capacità: saperlo creare, saperlo gestire e saperlo proteggere. Alfio Bardolla spiega in
maniera chiara come si può
fare.
A
a pagina 13
DELL’UMBRIA
CORRIERE
t
Giovedì 13
Marzo 2014
UMBRIA
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 52 731
Fax 075 5273400
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Se ne parla nel corso di un convegno che si svolge domani a palazzo Donini
Sentimento positivo
In una indagine emerge la grande
disponibilità nei confronti degli animali
Una legge per la tutela di tutti gli animali
A PERUGIA
"Per una legge regionale sui diritti e
la tutela degli animali". Questo il
tema di un convegno regionale che
si terrà a Perugia, nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, domani, dalle ore 9 alle 18. Il convegno sarà
l'occasione per presentare la proposta di legge regionale sui diritti e la
tutela degli animali, frutto di un la-
voro comune tra giunta regionale, consiglio regionale e le associazioni animaliste umbre. Con
questa proposta di legge, si vuole promuovere un intervento in
favore degli animali in considerazione, soprattutto, del ruolo che
svolgono nella società contemporanea. Definire, quindi, un
quadro di norme che ne preveda
la loro tutela e valorizzi il rapporto di affezione degli animali con
le persone, la formazione delle
giovani generazioni a rispettare
e gestire il rapporto con essi, la
lotta all'abbandono, ai maltrattamenti, la battaglia contro la vivisezione, sono domande, anzi
emergenze, presenti anche nella
nostra società regionale. Dai da-
7
ti del Rapporto Italia di Eurispes 2011 emerge che la maggioranza degli italiani, l'87,2 per cento, ha nei confronti degli animali
un sentimento positivo, quasi il
42% ha in casa un animale domestico, l'86% è contrario alla vivisezione. Numerose, poi, sono
le associazioni di volontariato
che, ogni giorno, si occupano
della cura e tutela dei viventi
non umani. Un volontariato, ricchissimo e in grande sofferenza
B
e poco sostenuto.
Sta cominciando la stagione e gli addetti ai lavori vogliono una svolta decisiva per un comparto strategico
Il turismo punta al segno più
di Diego Aristei
A PERUGIA - Potrebbe essere l’anno della svolta per il turismo umbro. E’ questo il segreto desiderio degli addetti ai lavori che toccano però ferro. Timidi segnali di ripresa già si vedono. Città come Assisi stanno avvertendo concretamente
l’auspicato cambio di rotta. Il
settore con l’arrivo della primavera, la Pasqua e il ponte
del primo maggio sta lavorando per accogliere i turisti che
arriveranno nel cuore verde
d’Italia. Qualcosa, dunque, si
sta muovendo con il dichiarato obiettivo di portare l’asticella verso il segno più sia per
quanto riguarda gli arrivi che
le presenze.Dai flussi dichiarati dalle strutture ricettive nel
periodo gennaio-novembre
2013 in Umbria risultano
2.077.030 arrivi e 5.518.772
presenze con una variazione rispetto all’anno precedente del
+ 0,41 % negli arrivi e - 1,93%
nelle presenze. Purtroppo
quando si parla di numeri e
statistiche queste si fermano
al 2012. Due anni fa gli arrivi
erano stati 2.193.091 mentre
le presenze 5.957.628. Interessante lo studio di chi arriva in
Umbria. A livello nazionale i
laziali hanno fatto segnare un
+2,13 di arrivi e un - 0,92% di
presenze. In aumento i flussi
dall’Emilia
Romagna
(+4,59% e +1,82%) dalle Marche (+0,22% e +1,12% ) e dalla Calabria (+3,38% e 0,18%)
mentre sono aumentati solo
gli arrivi per i turisti dalla Toscana (+3,32% e -2,72% )e dalla Basilicata (+0,58% e
-4,43%). Uno sguardo anche
alla principlai correnti stranieri dove si confermano i Paesi
Bassi (+2,28% arrivi e +9,40%
presenze),
Germania
(+5,80% e 4,70%) e Stati Uniti
(-3,46% e +0,18%). In aumento anche i turisti dal Belgio
(+8,58% e +11,37%) dalla Cina (+17,20% e +19,24%), dalla Svizzera (+4,87% e +0,05) e
dalla Danimarca (+12,12% e
+ 12,71%). Infine un certo interesse perle variazioni percentuali di arrivi e presenze nei
comprensori come l’Alta Val-
le del Tevere (+5,40% arrivi e
+9,63% presenze), Spoletino
(+4,21% e +3,20%) e Orvietano (+0,95% e +1,67%. Variazioni positive solo negli arrivi
si registrano nei comprensori
Tuderte (+5,54% e -2,33%) e
Amerino (+0,54% e - 6,19%).
Diminuzioni, infine, in tutti gli
altri comprensori. Ora, come
detto, i dati sono fermi al 2012
e quindi non tengono conto di
avvenimenti (quali l’elezione a
Papa di Jorge Mario Bergoglio con la scelta del nome di
Francesco) che hanno fatto
puntare i riflettori proprio sull’Umbria. Un vero e proprio
spot. Non è un caso che sempre più sudamericani, nei propri tour europei,decidono di
scegliere Assisi, la città del Poverello. Ecco perchè il trend
dei flussi turistici in Umbria
deve cominciare a segnare il segno +. Lo spiega bene il documento di indirizzo strategico
per il turismo secondo il quale
“tutte le azioni dovranno essere tese al rafforzamento dell’offerta intesa sia nel senso di
valorizzazione della destinazione dei prodotti più coerenti
con la vocazione territoriale
sianel senso dello sviluppo delle imprese del settore a partire
da quelli ricettivi non solo e
non tanto dal punto di vista
della riqualificazione strutturale delle stesse ma soprattutto della loro capacità competitiva sul mercato”. La grande
scommessa è cominciata. B
Interrogazione urgente al ministro dell’Interno da parte del parlamentare di Forza Italia Pietro Laffranco Lo dichiara l’assessore Stefano Vinti
“Noalla chiusura in Umbria deipresidi di polizia
I tagli non possono colpire cittadini e sicurezza”
A PERUGIA
Gli umbri possono ringraziare il governo Renzi per la
chiusura del posto di polizia
ferroviaria di Orvieto, per
quello di Polizia Postale di
Terni e il passaggio del Compartimento di polizia stradale dell'Umbria sotto la Toscana. Ho presentato un'interrogazione urgente per contrastare questa decisione, ancor
piu incomprensibile alla luce
dell'aggravamento del problema sicurezza nella nostra regione come dimostrano ampiamente i dati in materia forniti dal Viminale". Lo afferma in una nota il deputato
umbro Pietro Laffranco.
"Pensare di chiudere i presidi
di polizia postale - prosegue
Al servizio del cittadino Fondamentale il ruolo della polizia di Stato
Laffranco - che ci invidiano
tutti i paesi europei per la lotta contra la pedofilia, lo
stalking e i crimini via internet mi sembra paradossale e
sbagliato, come lo smantellamento di quelli di polizia ferroviaria visto in quasi tutti i
casi le sedi sono fornite gratuitamente dalle ferrovie dello
Stato".
"Credo che il riordino vada
ripensato - sottolinea ancora
l’esponente del centrodestra che dei tagli si possano fare,
ma non a discapito della sicurezza, dei cittadini e dei territori. Se poi a questi tagli non
corrisponde neppure un analogo risparmio economico,
allora credo che gli stessi siano assolutamente da ripensare”.
“La riduzione dei servizi comporterebbe - conclude Laffranco - una minor sicurezza
per il cittadino e che non sono da sottovalutare, in termini di entrate erariali, le perdite provenienti dalla lotta alla
criminalità e i costi sociali inB
diretti".
“Internet compie 25 anni
e la Regione guarda sempre più
alla rete per tutti”
A PERUGIA
"Oggi, che si celebra il venticinquesimo compleanno della
rete, è opportuno ricordare l'importantissimo passo fatto
dall'Umbria che ha approvato la prima legge regionale per
le infrastrutture tecnologiche": ad affermarlo e' l'assessore
regionale alle Infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti
(nella foto). "La Regione - sottolinea in una nota - vuole veramente riconoscere il diritto di tutti cittadini di accedere a internet e promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione
per assicurare la partecipazione
attiva alla vita della comunità digitale. Il diritto di accesso ad internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita
economica e sociale resta per noi un punto fermo". L'assessore si e' detto molto soddisfatto dell'approvazione della
legge regionale, prima in Italia nel suo genere perche' "questo intenso lavoro dovrà accompagnare e regolare il granB
de processo di modernizzazione dell'Umbria”.
CORRIERE
8
DELL’UMBRIA
u
Giovedì 13
Marzo 2014
Umbria
Viaggio nei dipartimenti A colloquio con Francesco Tei
“Le nostre criticità?
L’impoverimento
di personale tecnico
soprattutto
nelle stazioni
e nelle stalle
sperimentali”
alla guida di Scienze agrarie alimentari e ambientali
L’università
della tripla “A”
conquista l’Expo
Il
viaggio
all’interno
dell’Università di Perugia.
giunto alla nona tappa, si ferma nel complesso monumentale di San Pietro a Perugia
dove si trova la sede centrale il
dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali diretto da Francesco Tei.
di Sabrina Busiri Vici
A PERUGIA - Agricoltura,
alimentazione e ambiente.
Tre “A” per indicare lo sviluppo, quanto per calibrare e
riassumere l’attività del nuovo dipartimento di agraria
dell’Università di Perugia.
Una struttura d’eccellenza
nazionale diretta da Francesco Tei, già vice preside ai
tempi delle facoltà. La direzione di Tei premia la compattezza raggiunta all’interno del dipartimento che ora
trova nella sua guida una conclamazione e una nuova modalità di lavoro.
Al centro c’è anche una rinnovata capacità d’interazione
con le altre istituzioni dedicate all’agricoltura nella regione. Una compattezza comunque complicata da gestire, viste le tante discipline che convivono sotto la responsabilità di Tei, assieme a 83 docenti
e 95 unità di personale tecnico e amministrativo .
Professor Tei, le discipline che
il dipartimento raccoglie sono
numerose, come gestire bene
tanta complessità?
“In realtà è la nostra forza.
Oramai l’agricoltura è un settore estremamente vario, la
nostra scommessa sta proprio nel far convivere in un
unico corpo e far interagire
fra loro le tante capacità professionali qui riunite, tanto
nella didattica quanto nella ricerca”.
Agraria è sempre stato un punto di forza dell’ateneo perugino. Come sono andate le iscrizioni?
“Rispetto all’anno scorso l’incremento totale è stato del
5% con un incremento nelle
lauree triennali di oltre il
20%”.
Qual è la vostra offerta formativa?
“Per ora non è cambiato nulla rispetto a quando eravamo
facoltà. Abbiano tre corsi di
laurea triennali: Scienza agrarie e ambientali che ha tre curricula; Scienze e tecnologie
agroalimentari e il terzo in
Economia e cultura dell’alimentazione. Poi abbiamo
quattro corsi di laurea magistrale: Sviluppo rurale sostenibile con due curricula; poi
abbiamo Tecnologie e biotecnologie agroalimentari; Biotecnologie agrarie e alimenta-
ri e, infine, Scienze zootecniche. Quest’ultimo è un corso
interdipartimentale con il dipartimento di Medicina veterinaria che organizza con noi
anche Produzione animale.
Per chiudere, partecipiamo
anche a Scienze della nutrizione umana con i dipartimenti
di Medicina e Scienze Farmaceutiche”.
Storicamente Agraria richiama a Perugia tanti studenti da
fuori regione. E' ancora così?
“Manteniamo alto il nome: il
40% dei nostri studenti viene
da altre regioni d’Italia. Il bacino di utenza è vario: dal Salento alla Calabria all’Abruzzo alle Marche. E ancora, ci
sono studenti che vengono
dallaToscana soprattutto dell’area al confine con l'Umbria. Dal Lazio richiamiamo
soprattutto dalle zone di Rieti, Latina e Frosinone”.
Un andamento in controtendenza con la diffusa regionalizzazione di tutto l’ateneo.
“E’ vero e anche questo è la
nostra salvezza perché il bacino dell’Umbria è relativamente modesto”.
Anche l’incremento delle matricole è quasi unico. Come
avete contrastato il calo diffuso?
“Facciamo una grande opera di orientamento molto capillare in ingresso. Pennac-
Nuovo corso Francesco Tei,
direttore del dipartimento
di Scienze agrarie alimentari e
ambientali nella sede del complesso
monumentale di San Pietro
chi, il preside che mi ha preceduto, ha dato un grande impulso a questa fase. Si parte a
febbraio/marzo,
quando
mandiamo una circolare a
tutti i dirigenti scolastici; poi
facciamo due giorni di incontro in dipartimento e ci spostiamo nelle scuole con una
squadra di esperti orientatori”.
E quali sono i vostri argomenti più forti?
“Spieghiamo ai ragazzi il
grande rinnovamento che l’agricoltura ha oggi, i rapporti
con il paesaggio, l’ambiente.
In questo periodo c’è senz’altro un rinnovato interesse a
tutti i livelli verso le nostre discipline”.
Un rinnovato interesse soprattutto all’attualità.
“Beh, si consideri che l’Onu
ha dedicato il 2014 all’Agricoltura familiare, ovvero
vista come paradigma di
un’agricoltura sostenibile finalizzata alla sicurezza alimentare”.
Anche l’Expo 2015 ha come
tema Nutrire il Pianeta. Il dipartimento come sarà presente al grande appuntamento?
“Il rettore Moriconi mi ha indicato come referente dell’ateneo presso il Comitato scientifico per Expo in quanto il
nostro dipartimento è un referente privilegiato del mondo
accademico all’interno della
manifestazione milanese. Perciò abbiamo iniziato a lavorare con i colleghi degli altri dipartimenti affinché l’ateneo
proponga iniziative da accreditare nell’ambito dell’Expo.
In tale ambito poi ci confronteremo con la Regione, il Comune e con l’Anci. L'Expo lavora, infatti, su due livelli:
uno stanziale a Milano dove
le associazioni e le federazioni scientifiche si stanno organizzando a rotazione per presentare iniziative sul tema alimentazione; poi c’è l’altro livello, di organizzazione locale per il quale si organizzano
eventi
sul
territorio.
L’opportunità da perseguire
è far capire il modello umbro
di sviluppo in rapporto con
agricoltura, alimentazione e
ambiente”.
Un quadro vivace che dà anche vita a nuove professioni?
“Intanto c’è da dire che le professioni tradizionali sono
sempre richieste. Adesso però è più importante che in
una figura unica si riunisca il
sapere tradizionale agganciato con le tendenze imposte
dalla contemporaneità, vedi
l’ambiente. Il nostro laureato
ha come sbocco importante
anche le industrie alimentari”.
Quali sono le criticità del di-
partimento?
“L’impoverimento di personale tecnico: siamo in sofferenza su in alcuni laboratori,
ma soprattutto nelle stazioni
sperimentali di pieno campo
e nelle stalle sperimentali. Siamo in deficit già da diversi anni e speriamo in un futuro migliore. Abbiamo una grande
storia alle spalle e sappiamo
guardare al futuro con delle
peculiarità uniche quali una
banca del germoplasma con
oltre 5mila accessioni, una zoobanca da 3mila campioni di
dna di riproduttori della razza chianina unica in Italia,
una collezione di lieviti industriali di oltre 6mila ceppi,
unica in Italia e terza nel mondo.
Per mandare avanti tutto questo ci vogliono risorse. Sarebbe, però, importante per ora
almeno ricreare quel senso di
appartenenza all'istituzione
che fa sopportare meglio il sacrificio”.
Obiettivi dei suoi tre anni di
direzione?
“Vorrei che il dipartimento diventasse, più di quanto non
sia ora, un referente privilegiato per chi si occupa di agricoltura, alimentazione e ambiente. Come dire: quando in
Umbria si parla di questi argomenti noi ci dobbiamo esB
sere”.
Da 25 candidati la commissione ha fatto una prima scrematura, ora il senato sceglierà i 5 membri La governatrice Marini e l’assessore Bracco a Lettere per parlare del “nostro” patrimonio
Ecco i dieci finalisti per il cda dell’ateneo Regione e accademia unite nei beni culturali
A PERUGIA
Il cerchio si stringe. I volti
del
nuovo
cda
dell’Università si profilano
lungo la meta dell’orizzonte finale. Dalla commissione nominata per la prima
selezione escono i dieci nomi da cui comporre la cinquina finale. Per l’area di
Medicina (tre dipartimenti), che aveva ben undici
candidati in lizza, la commissione ha scelto per il
round finale Annibale Donini contro Paolo Puccetti.
Nel polo scientifico di Chimica, Farmacia e Matematica si contenderanno il posto Fausto Elisei e Massimo Giulietti, rimane fuori
il ricercatore Andrea Capotorti. Mentre dall’area di
Ingegneria, Medicina Veterinaria e Agraria i nomi in
corsa sono quelli di Franco
Cotana e Marco Pepe con
l’esclusione di Domizia
Donnini. Il gruppo che si
era formato sul fronte di
Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche si tro-
Organi Il rettore Franco Moriconi
va a scegliere fra Luigi
Montanari e Pierluigi Daddi, mentre sono fuori Enza
Caruso, Maria Rosaria
Marcella, Cristina Costantini e Tamar Pitch. Infine,
nel polo umanistico, rimangono i nomi di Gianluca
Grassigli verso Cristina Papa.
Amarezza si registra tra le
fila del coordinamento dei
ricercatori Unipg?: “L’ateneo dimostra così - dice Capotorti, ricercatore e candidato - che non ci si vuole
avvalere del contributo fattivo dei ricercatori nella cabina di comando. Del resto
già nell’elenco dei candidati online non avevano mancato di rimarcare la ‘differenza’ con i titoli di dott e
dott.ssa invece che prof e
prof.ssa, nonostante che i
ministri Moratti e Gelmini
abbiano da anni ‘regalato’
anche a noi il titolo di professore. Inoltre siamo più
della metà dei docenti”. Il
coordinamento dei ricercatori aveva anche definito
una candidatura di gruppo
quella di Caruso, Braconi,
Capotorti e Domizia Donnini. Dai venticinque curricula presentati, ieri si è passati alla rosa di dieci e nei
prossimi giorni si arriverà
alla cinquina definitiva dei
nominatidal senato accademico. Decisi invece i due
membri esterni del cda nominati direttamente dal rettore: certi i nomi di Massimo Bugatti e Mauro AgoB
stini.
sabusvi
A PERUGIA
Nella sala delle Adunanze di
Palazzo Manzoni, gremita
per seguire l’incontro promosso dal dipartimento di
Lettere sul tema Le politiche
della Regione Umbria per i
beni culturali, è intervenuta
la governatrice Catiuscia Marini. La presidente tra le altre
cose ha sottolineato la necessità che l’ateneo di Perugia e
la Regione possano operare
in stretta collaborazione, pur
in ruoli distinti. “Non è solo
questione di soldi - ha chiarito Marini - senza i quali tuttavia ben poco si può fare. Occorre una capacità organizzativa e programmatica per dare risposte che centrino gli
obiettivi condivisi. L’Umbria
nel settore dei beni culturali
ha maturato importanti esperienze, come quella di aver
creato, all’indomani del terremoto del 1997, un importante laboratorio di restauro delle opere d’arte con l’apporto
fondamentale di alcuni chimici dell’Università di Perugia. Non ci siamo sottratti an-
che a interventi di tutela, pur
non spettando alla Regione
ma allo Stato. E’ il caso del
piano di recupero di Palazzo
Cesi ad Acquasparta. La Regione Umbria - ha ricordato
Marini - finanzia 450 assegni
di ricerca, metà dei quali ad
aziende, e la parte restante
per sostenere ricercatori dell’ateneo impegnati in progetti universitari. Per il futuro ha concluso - dovremo puntare ad utilizzare fondi europei: per gli investimenti in beni culturali facendo riferi-
Prot. n. 781
mento ai fondi strutturali;
per le attività di formazione,
invece, sarà possibile utilizzare i fondi sociali europei sia
per corsi di aggiornamento
che di formazione, questi dedicati ai giovani”.
L’incontro, promosso dal dipartimento diretto da Mario
Tosti, ha visto anche l’intervento dell’assessore regionale alla Cultura, Fabrizio Bracco, e del presidente del corso
di laurea in Beni e attività culturali, Giovanni De Santis.
B
COMUNE DI MONTEGABBIONE
Servizio Tecnico
DEPOSITO PROGETTO VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE.
Il Responsabile del Servizio Tecnico
Vista la legge regionale 22 febbraio 2005, n. 11 e s.m.i.;
RENDE NOTO
che gli atti costituenti la sottoelencata VARIANTE al Piano Regolatore Generale Parte Strutturale,
è depositata in libera visione al pubblico presso l’Ufficio Tecnico del comune:
Piano Regolatore Generale Parte Strutturale con annessa valutazione VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e Rapporto Ambientale. Variante di adeguamento alla Legge Regionale 11/2005.
Adozione.
Il presente avviso è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria n. 9 (serie
Avvisi e concorsi) del 04 marzo 2014, è affisso in data odierna all’Albo Pretorio del Comune e
sarà inserito su due quotidiani locali.
Chiunque può presentare osservazioni e opposizioni alla Variante al Piano Regolatore Generale Parte Strutturale per un periodo di giorni 45 decorrenti dalla pubblicazione all’Albo Pretorio
e quindi fino al 19 aprile 2014.
Nei successivi 10 giorni, chiunque ne abbia interesse può presentare brevi repliche alle osservazioni ed opposizioni eventualmente pervenute.
Montegabbione, lì 5 marzo 2014.
Il Responsabile del Servizio Tecnico (Geom. Giulio Giulietti)
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
Un futuro nel buio Per la Sgl Carbon di Narni
Il governo si muove e scrive una lettera all’azienda
SGL CARBON: INCONTRO CON L’AZIENDA
A NARNI - Claudio De Vincenti, vice ministro del ministero dello Sviluppo Economico
ha scritto a Klaus Unterharnscheidt, responsabile della Business Unit Elettrodi di grafite
di Sgl Group, per fissare un incontro, il più
presto possibile, per discutere le condizioni
per una positiva conclusione della vertenza.
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CHIMICA Lo chiede il vice ministro De Vincenti che scrive alla Germania
di Carlo Ferrante
t
Giovedì 13
Marzo 2014
Nel precedente summit, al Mise, in via Molise a Roma, presenti il presidente della giunta
regionale Marini, l'assessore Riommi, il sindaco di Narni De Robotti e le parti sociali,
non erano presenti i manager della multinazionale. Una rinuncia anticipata da Unterharnscheidt che in una lettera inviata a Giampietro Castano, direttore del dicastero, sosteneva che l'invito non conteneva un ordine del
giorno. La multinazionale non è intenzionata
a fare passi indietro, ma c'è l'impegno per ridurre il più possibile l'impatto che la chiusura
avrà sui dipendenti e le famiglie. De Vincenti
chiede al management tedesco il mantenimento della continuità delle produzioni ma
soprattutto il contributo a trovare le condizioni per la vendita del sito, anche ad un'altra
società concorrente dell'attuale proprietà. B
y
CREDITO I COMMISSARI DI BANKITALIA
RASSICURANO ANCHE SUL FUTURO DI SCS
BPS VA A BANCO DESIO
“OFFERTA PIU’ IDONEA
PER IL RISANAMENTO”
z
LE REAZIONI
“CHIEDEREMO
UN IMPEGNO SERIO
SUL TERRITORIO”
A SPOLETO
(c.f.) Appresa la notizia della decisione di Banca d'Italia che ha consegnato
palazzo Pianciani a Banco Desio, presidente Agostino Gavazzi e amministratore delegato Tommaso Cartone, il
sindaco Daniele Benedetti torna ad affermare quanto già espresso nei giorni
scorsi. “Chiederemo naturalmente che
venga mantenuta quella vocazione territoriale che ha sempre contraddistinto l’attività della Banca Popolare di
Spoleto - spiega il primo cittadino - riservando un’attenzione particolare allo sviluppo economico nel suo complesso e più specificatamente alle piccole e medie imprese della città per le quali l’istituto di palazzo Pianciani è sempre stato un riferimento fondamentale”. Il sindaco Benedetti non dimentica neanche i 18mila soci della Spoleto
Credito e Servizi: “Anche questo - dice
- è un fronte particolarmente sensibile
e sul quale auspico vivamente una risoluzione positiva, ci sono poi - prosegue
- una serie di attività e manifestazioni
importantissime per la città che la Popolare di Spoleto ha sempre sostenuto,
penso al Festival dei Due Mondi, e anche qui la speranza è che si prosegua
B
nella stessa direzione”.
y
di Chiara Fabrizi
A SPOLETO Banco Desio è il nuovo socio di
riferimento della Banca Popolare di Spoleto.
L’offerta vincolante presentata lo scorso 5 dicembre dall’istituto brianzolo è stata giudicata
da Banca d’Italia “la più idonea a conseguire
gli obiettivi di risanamento” di palazzo Pianciani, in amministrazione straordinaria dal
febbraio 2013. Battuta quindi l’offerta presentata dal veicolo societario Clitumnus che raccoglie Fondazioni Cassa di Risparmio di Perugia e Orvieto, Coop centro Italia, Net insurance e imprenditori umbri e laziali. A diramare
la notizia nella prima serata di ieri è stato direttamente Desio che si prepara a incontrare i tre
commissari straordinari, Giovanni Boccolini,
Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile, “per la
definizione del contratto d’investimento che
delineerà, nel dettaglio, le modalità tecniche di
realizzazione dell’operazione e i principali
aspetti concernenti il progetto di aggregazione”. Conclusi questi passeggi “prenderanno il
via le attività relative agli iter autorizzativi nei
confronti delle diverse Autorità di vigilanza
competenti”. Nella serata di ieri il commissario straordinario Boccolini ha prima comunicato la decisione ai manager di Bps e poi incontrato le sigle sindacali. Nelle prossime ore, è
l
stato assicurato ai tavoli, verranno forniti i dettagli dell’operazione e gli importi esatti relativi
all'aumento di capitale che dovrà essere versato entro maggio, ma è stato spiegato che l’iniezione di Desio è superiore alle richieste fissate
da Banca d’Italia. Rassicurazioni sarebbero arrivate anche sul futuro di Spoleto Credito e
Servizi, società cooperativa controllante di
Bps composta da 18mila soci in amministrazione straordinaria dal febbraio 2013. Sul punto sarebbe stata scongiurata la messa in liqui-
dazione di Scs e annunciata la convocazione di
un'assemblea che dovrà portare entro il prossimo trimestre all'elezione del nuovo consiglio
di amministrazione e alla definizione delle quote azionarie in Bps. I commissari avrebbero
poi assicurato alle sigle sindacali il mantenimento dei livelli occupazionali, mentre sotto il
profilo commerciale Banco Desio, 185 filiali e
più di 1.600 dipendenti, si sarebbe impegnata
a inserire il marchio Bps anche nelle proprie
B
filiali del centro Italia.
IL SINDACATO
BREVE INCONTRO A PALAZZO PIANCIANI
“GARANZIE SU MARCHIO
E LIVELLI OCCUPAZIONALI”
A SPOLETO
(c.f.) Al tavolo con i sindacati il
commissario Giovanni Boccolini
(nella foto) avrebbe anche riferito
che la partecipazione di minoranza in Bps viene giudicata aperta a
tutti, a cominciare dalla cordata di
imprenditori umbri e Fondazioni
Cassa di Risparmio di Perugia e
Orvieto che attraverso il veicolo societario Clitumnus hanno presentato il 5 dicembre scorso l’offerta
vincolante e trattative in questo
senso sarebbero tuttora in corso.
Sul fronte sindacale, poi, a commentare a caldo l’ingresso di Banco Desio come socio di riferimento
di palazzo Pianciani sono le sigle
Ugl credito e Uilca con la prima,
presente all'incontro con David
Militoni, che spiega: “Restiamo in
attesa di poter valutare il piano industriale triennale che verrà presentato nelle prossime settimane in
modo ufficiale. La garanzia degli
attuali livelli occupazionali è comunque una prima buona notizia
insieme al ruolo prioritario di Bps
nel centro Italia”. Per la Uilca al
tavolo si è accomodato il tesoriere
nazionale Lucio Giardini: "Siamo
amareggiati perché gli spoletini e
gliumbri hanno perso l'ultima ban-
ca del territorio, prendiamo comunque atto delle garanzie offerte
sui livelli occupazionali e sul mantenimento del marchio e auspichiaB
mo sviluppi positivi su Scs”.
Giovedì 13
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
12
CORRIERE
u
Economia
P
SINDACATO La proposta del segretario
Sgalla al congresso della Cgil a Perugia
UN DOPPIO PATTO
PER FAR USCIRE
L’UMBRIA DALLA CRISI
di Nicola Bossi
A PERUGIA - Un doppio patto
per far uscire l'Umbria dalle sabbie mobili della crisi e recuperare
lavoro e investimenti industriali.
Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil di Perugia, è pronto a lanciare una sfida che va in
direzione della giunta regionale e
delle associazioni di categoria, in
primis quella degli industriali.
Una sfida-proposta lanciata dal
palco della Sala Dei Notari dove
si sta celebrando il IV congresso
provinciale. Il primo patto da realizzare per il maggior sindacato di
casa nostra è quello con la Regione: un piano del lavoro dove si devono individuare scelte politiche
in grado di attrarre investimenti,
formare il personale che in questi
anni ha perso il posto e tutelare i
diritti dei lavoratori. Il secondo
patto è con gli artigiani, la piccola
e media impresa e i grandi industriali di Confindustria: "Un Patto per il lavoro tra i sindacati e le
associazione datoriali, con l'obiettivo di non limitarci alla sola rivendicazione di parte, ma di costruire
una proposta comune e condivisa
che sia in grado di orientare e supportare le scelte politiche della nostra regione e dei nostri territori".
Segretario provinciale Ieri mattina alla sala dei Notari è intervenuto Vincenzo Sgalla
Da qui per Sgalla bisogna ripartire per quella che definisce "una
risalita dura ma non impossibile". I dati forniti nella relazione
delsegretario non sono certo incoraggianti e parlano chiaramente
di un declino che va avanti da
troppi anni a questa parte: L'Umbria nel periodo 2007-2011 ha perso, in termini di produzione, più
di tutte le altre regioni del CentroItalia con un calo del Pil del 7%. il
reddito pro-capite medio si è avvicinato molto a quello delle regio-
SINDACATO L’assise di Terni dovrebbe confermare alla guida Attilio Romanelli
I PROBLEMI DI AST SUL TAPPETO
A TERNI
Prende il via oggi pomeriggio, a Valle Antica a Sangemini, il congresso provinciale della Cgil che dovrebbe riconfermare alla guida l'attuale segretario, Attilio Romanelli.
Il segretario del sindacato
rosso, svolgerà un'ampia relazione sull'attuale crisi che
investe il territorio e che non
vede la fine del tunnel.
Romanelli punterà il dito
sulla situazione del maggiore complesso industriale del
centro Italia, che da qualche settimana ha completato la transazione che ha visto concludere il trasferimento di Ast, Vdm e quattro Centri di Servizio in
ThyssenKrupp. Una situazione che non fa dormire
sonni tranquilli alle forze sociali, che chiedono un piano industriale alla multinazionale.
La Cgil è per il rilancio del
polo chimico della Polymer,
che si faccia chiarezza sulla
vendita delle aree della Basell, per la consentire la reindustrializzazione.
Sempre nel settore della chimica aumentano le preoccupazioni per Sgl Carbon di
Narni Scalo e la Bayer di
Numero uno Attilio Romanelli, alla guida del sindacato Cgil di Terni,
oggi il congresso a San Gemini
Nera Montoro, che tra un
paio di mesi potrebbe licenziare i 60 lavoratori. Sul tappeto la Sangemini, con la
collocazione delle maestranze della Fruit, restate fuori
dalla newco di Norda, il settore edile, il commercio, le
tante piccole e medie aziende costrette a chiudere i cancelli.
Per Romanelli "il 2014 si è
aperto con un'eredità pesante di crisi aziendali e vertenze aperte che dovranno necessariamente trovare soluzione nel corso dell'anno,
per evitare un ulteriore impoverimento del territorio e
delsuotessutoproduttivo".
B
Carlo Ferrante
ni più povere del paese, con la conseguenza logica che sono crollati i
consumi delle famiglie (-5,4%) e
la spesa (- 8,4%). Una crisi economica, occupazionale e sociale che
ci ha fatto precipitare indietro di
10 anni. Sgalla rilancia dall'Umbria la necessità di una tassa patrimoniale - "un'imposta in grado di
ridistribuire in maniera diversa e
più equa quella ricchezza che in
questi anni si è concentrata in poche mani" - e di investimenti nella
scuola e nella formazione, la difesa del diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro, una riforma degli
ammortizzatori sociali realmente
inclusiva, politiche per la non autosufficienza e per l'infanzia. Il sindaco che prende molti voti nel
pubblico impiego non si dimentica della revisione della macchina
pubblica ma si punta il dito verso
i premi e i super stipendi dei dirigenti: "Dobbiamo farci promotori - ha spiegato Sgalla - di una riforma della pubblica amministrazione, a qualsiasi livello, fatta valorizzando e non demonizzando i
dipendenti pubblici, ma denunciando le storture esistenti, come
l'eccessivo dislivello tra le retribuzioni dei dipendenti e quelle di alcuni dirigenti, oggi oggettivamenB
te insostenibili".
z
SINDACATO
ELEZIONE
DEL DIRETTIVO
A PERUGIA
Il congresso della Camera del Lavoro di
Perugia proseguirà nella giornata di oggi, dalle 9, presso l'hotel Giò di Perugia.
Il dibattito che si svilupperà nell'intera
giornata con decine di interventi di delegate, delegati e ospiti, sarà concluso dal
segretario nazionale della Cgil Serena
Sorrentino.
Al termine dei lavori congressuali sarà
eletto il nuovo direttivo provinciale che
procederà poi, a sua volta, all'elezione
del segretario generale della Camera del
Lavoro per i prossimi 4 anni di mandato.
Un congresso che arriva a conclusione
di un percorso importante, fatto di 855
assemblee svolte in altrettanti luoghi di
lavoro del territorio provinciale, che hanno coinvolto direttamente quasi 24mila
lavoratrici e lavoratori della Cgil.
Assemblee dalle quali sono emerse con
chiarezza la preoccupazione e la rabbia
di tante donne e uomini, giovani lavoratori, molto spesso precari, migranti, i
più fortunati con un lavoro regolare, cassaintegrati, disoccupati, pensionati ed
esodati. La crisi si fa sentire sotto tutti i
punti di vista.
"Da loro - ha sottolineato Sgalla - da
tutti loro è venuta una sola richiesta, forte, netta, senza possibilità di equivoco:
vogliamo lavoro".
Nel corso della mattinata di ieri lavori
congressuali hanno portato il loro contributo al dibattito il sindaco di Perugia
e presidente dell'Anci, Wladimiro Boccali, il prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, i segretari di Cisl e Uil, Pierpaola
Pierantozzi e Claudio Bendini, il presidente della Fondazione "Perugiassisi
2019" Bruno Bracalente, Nadia Favalli,
presidente Smile Umbria e Tiziana Ciabucchi, presidente Auser Umbria.
Nic.Bos
y
con il Corriere dell’Umbria a soli 3,80 euro
IMPARARE A GESTIRE
LE PROPRIE RISORSE
ECONOMICHE
A PERUGIA
che richiedono abilità specifiche,
Parlare di ricchezza, soprattutto tutte importanti allo stesso modi questi tempi puo' sembrare in do.
controtendenza.
Cosa significa essere ricco per AlEppure, esiste una vera scuola di fio Bardolla? Per spiegarlo, ha coformazione che permette agli ita- niato un termine che spiega tutto:
liani di scoprire, capire e applica- Libertà Finanziaria. Ovvero, avere le regole e le tecniche della ric- re un reddito da entrate automatichezza. "Se non sei ricco è perché che che copre il costo del proprio
nessuno te lo ha ancora insegna- stile di vita. Tutto quello che devi
to", è il motto provocatorio del sapere sul denaro (e che a scuola
suo fondatore, Alfio Bardolla non ti insegneranno mai) è una
(nelle due foto). Primo Financial rivoluzionaria raccolta per impaCoach italiano,
rare a gestire le
imprenditore miproprie risorse
lionario e autore
economiche e
L’obiettivo
best-sellerdella firaggiungere la liè raggiungere
nanza personale,
bertà finanziaria.
la propria
Alfio Bardolla è
Contiene
un
un uomo di nuestratto di tutto
libertà
meri e di fatti.
quello che serve
finanziaria
Gli stessi che inper cambiare la
segna nei suoi
propria situaziocorsi, cui hanno partecipato oltre ne finanziaria e migliorarla secon17mila persone.
do la psicologia dei ricchi. Perché
Oggi l'esperienza, la psicologia e i ricchi pensano in modo diverso
le tecniche della ricchezza di Al- al denaro. E soprattutto pensano
fio Bardolla sono tutte racchiuse a come creare entrate automatiin una collana in allegato con il che. L'opera di Bardolla è particoCorriere dell'Umbria.
larmente importante in questa faPer essere ricchi, bisogna avere se di tensione sociale ed economisviluppato 3 capacità principali ca. Perché il mondo è cambiato,
relative al denaro: saperlo creare, ma il nostro modo di pensare al
saperlo gestire e saperlo protegge- lavoro e ai soldi sono rimasti invare. Si tratta di capacità diverse, riati. Se tutto il mondo cambia
z
y
intorno a noi, ma continuiamo a
utilizzare i modelli dei nonni, a
seguire i consigli dei genitori, non
faremo mai successo. Purtroppo
la maggior parte delle persone è
rimasta ancorata a un modello di
creazione della ricchezza e del de-
naro fermo agli anni settanta e
ottanta. Ecco perché seguire i
consigli di chi ha ottenuto successo, e capire i cambiamenti in atto
è importante. Anzi obbligatorio.
B
Buona lettura!
AGRICOLTURA Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo riscuotono successo nei supermercati
Re.Ec.
CORRIERE
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L’INIZIATIVA Da oggi in edicola
DELL’UMBRIA
Economia
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Giovedì 13
Marzo 2014
13
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EDILIZIA
ATER, BILANCIO APPROVATO
I PERICOLI RESTANO
I CASI DI MOROSITA’
A PERUGIA
Grande attenzione agli investimenti ed
al problema della morosità: sono queste le principali indicazioni fornite dalla
giunta regionale, su proposta dell'assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione 2014 di Ater Umbria, l'azienda di edilizia residenziale della nostra regione. "Dopo aver attentamente verificato il bilancio dell'azienda
- ha affermato l'assessore Vinti - abbiamo ritenuto opportuno di suggerire alcune ulteriori potenziali azioni per migliorare la gestione complessiva dell'
Agenzia. In particolare per quanto riguarda gli investimenti, si auspica un
monitoraggio della situazione finanziaria attraverso un indice di indebitamento, una valutazione sull'opportunità di
impiegare risorse proprie e un controllo
stretto sui limiti stabiliti dalla Cassa Depositi e prestiti. Per quanto concerne invece il problema della morosità - ha aggiunto Vinti - abbiamo consigliato di
proseguire nell'attività di monitoraggio
di tale fenomeno, intraprendendo celermente tutte le azioni a tutela dell'Agenzia ed eventualmente mettendo in campo azioni contabili volte ad incrementare il fondo svalutazione crediti o aggiornando il dato sulla svalutazione dei crediti inesigibili. Il problema della
morosità infatti è quello che più risente
della difficile situazione economica delle famiglie e risulta in drammatico aumento nell'ultimo anno. Il settore che si
conferma ancora il più problematico è
quello degli alloggi di proprietà comunale, sia per quanto riguarda l'incremento della morosità degli utenti che per le
difficoltà di gestione da parte dei comuni. Abbiamo infine suggerito, ha concluso l'assessore, un costante controllo delB
la gestione operativa".
y
CONFINDUSTRIA
I VINI PIU’ VENDUTI NELLA REGIONE PROGETTO EUROPEO
A PERUGIA
Trebbiano, Sangiovese e
Montepulciano d’Abruzzo
sono i vini più venduti nei supermercati dell’Umbria. Nel
2013 gli italiani hanno bevuto meno vino in quantità, cercando contemporaneamente
sia la qualità che il risparmio.
Si sono orientati sulle bottiglie “doc” ed hanno iniziato
ad apprezzare il vino biologico, ma si sono spostati anche
su formati meno costosi come quello del vino da tavola
ed il vino con la marca del
distributore, cioè del supermercato stesso. I vini bianchi
crescono più dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi;
spumante italiano e prosecco
sono sempre più acquistati.
Questo il quadro emerge dalla ricerca svolta dall’Iri per Vinitaly 2014 (a Verona dal 6 al
9 aprile) sulle vendite di vino
nei supermercati, un canale
che distribuisce circa il 63%
del vino. “L’indagine sugli acquisti di vino nella grande distribuzione che Vinitaly commissiona ormai da 10 anni –
ha dichiarato Giovanni Mantovani, direttore generale di
Veronafiere - conferma una
tendenza che si può riassumere in una maggiore consapevolezza della qualità e soprat-
In vino veritas Gli umbri cercano contemporaneamente sia la qualità
che il risparmio per quanto riguarda i vini
tutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve
scegliere. Questo richiede alla
grande distribuzione una
maggiore attenzione nella
proposta, che deve essere anche in grado di assecondare
le nuove richieste, come quella dei vini biologici”. La grande distribuzione ha venduto,
nel 2013, 517 milioni di litri di
vino confezionato per un valore di 1 miliardo e mezzo di
euro, conuna sensibile flessione in volume del 6,5% rispetto all’anno precedente (nel
2012 era stata del 3,6%), certamentecondizionata dal sensibile aumento dei prezzi: +
10,2% al litro, tanto che le
vendite in valore fanno segna-
re un + 3,1%.
Il formato più venduto nel
2013 rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d’origine (Doc, Docg e
Igt) che nel 2013 ha fatto registrare un volume di oltre 213
milioni di litri per un valore
di quasi 1 miliardo di euro.
Questo formato ha subito
nel 2013 una flessione del
3,2%, calo sensibile ma pur
sempre minore del - 3,5% del
2012, risultato più apprezzabile se si considera l’aumento
di prezzo del 5,6% in un anno
che ha portato il prezzo medio della bottiglia a 4,5 euro.
Il formato che presenta invece un drastico calo è quello
del vino in brik, le cui vendite
scendono nel 2013 del 9,4%,
influenzate da un aumento di
prezzo del 20,5%. Resiste invece il tradizionale vino da tavola in bottiglia da 75cl, sostanzialmente stabile con
una lieve flessione a volume
dello 0,3%, che diviene di fatto il formato più performante del 2013. Sul fronte della
ricerca della qualità da parte
dei consumatori, va segnalata la crescita del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati, con 1
milione di litri venduti per un
valore di 5 milioni di euro. B
A PERUGIA
Confindustria è capofila per la gestione di un progetto finanziato dalla Commissione Europea intitolato
'Promoting Restructuring Opportunities for an Active Change - Proactive_change' che ha l'obiettivo di
condividere le migliori pratiche ed esperienze che alcuni paesi europei hanno adottato in questi ultimi anni
di profonda crisi economica e finanziaria per anticipare il cambiamento e gestire la ristrutturazione. Gli
ambiti di approfondimento riguarderanno in particolar modo le relazioni industriali e politiche del lavoro,
i sistemi di welfare e la sicurezza sociale, la ricerca e
l'innovazione, le strategie di formazione e lo sviluppo
delle competenze, l'aggregazione e clustering e l'internazionalizzazione.
Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria Bruxelles, si è tenuto il primo incontro operativo del progetto europeo cui hanno partecipato, tra gli altri, Aurelio Forcignanò, direttore generale di Confindustria
Umbria, Enzo Faloci, direttore di Umbria Export,
Matteo Carlo Borsani di Confindustria Bruxelles e
Magdalena Bober di BusinesseuropE, l'associazione
europea degli imprenditori che ha patrocinato il progetto.
Il progetto comunitario coinvolge oltre Confindustria Umbria, in qualità di coordinatore, e Umbria
Export, come partner per la consulenza tecnica progettuale, altri enti internazionali tra cui la Camera di
Commercio Italiana in Bulgaria, la Camera di Commercio Italiana in Germania, Confindustria Romania e il Comune di Viladecans in Spagna.
Il progetto, attraverso seminari tecnici e missioni operative nei diversi paesi coinvolti nella rete europea,
vuole promuovere lo scambio di informazioni ed
esperienze e sviluppare la capacità di anticipare momenti di ristrutturazione del sistema socio-economico attraverso la condivisione dei migliori modelli di
B
buone pratiche in Europa.
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Perugia
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Giovedì 13
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23
Un’indagine effettuata dall’associazione culturale Fuori Sede è stata al centro del dibattito alla Sala dei Notari
Agli studenti non piace questa città
A PERUGIA
Nel corso dell'evento Focus
su Perugia svolto presso la sala dei Notari, l'associazione
culturale Fuori Sede, presieduta da Giovanni Obligato,
ha presentato i risultati di un
questionario rivolto a 500 studenti dell'università di Perugia che aveva come obiettivo
principale quello di effettuare
un’ analisi sulla vivibilità e
potenzialità del territorio e
dell'università perugina per
dare un reale peso alle
criticità e alla valorizzazione
di idee e progetti di sviluppo e
miglioramento provenienti
dalla comunità studentesca.
Il fine dell'evento era quello
di far ascoltare la voce degli
studenti agli attori principali
dell'attuale scenario territoriale e ci sono riusciti: erano infatti presenti il prefetto Reppucci, il questore Gugliotta
ed il capo di Gabinetto Barba, il sindaco Boccali, la vice
presidente della Regione Umbria Carla Casciari, l'amministratore unico dell'Adisu Oliviero, la prof Martellotti delegata dal rettore Moriconi.
I temi trattati sono stati tanti
ma trasporti e sicurezza sono
quelli più sentiti dai giovani.
Nel complesso 1 giovane su 2
si ritiene appena sufficientemente soddisfatto della città
di Perugia.
Ben 7 studenti su 10 reputano insufficiente o appena sufficiente il servizio di trasporto
pubblico cittadino mentre
per la metà degli intervistati
risulta buono il servizio di raccolta differenziata (45%) e la
pulizia delle strade (47%) anche se la restante parte è incline ad assegnarle al più la sufficienza.
Il dato ritorna corposamente
negativo quando si parla di
parcheggi arrivando a toccare l'88 % di insoddisfazione
per la disponibilità, i costi e i
servizi offerti.
Sullato trasporti, uno studente su due utilizza prevalentemente l'autobus per gli spostamenti in città, il 30% si
muove a piedi, il 19% con auto e moto e soltanto il 5% (25
persone su 500) utilizza il
minimetrò.
Ulteriore elemento che è
emerso dalle risultanze della
ricerca è la scarsa presenza di
aree ricreative e di contenitori
culturali, utili per una completa integrazione dello studente con la città e come strumento essenziale per la rivalutazione specie del centro storico. Obligato si sta muovendo
proprio su questo tema e presenterà nei prossimi giorni
una proposta alla regione
Umbria e al Comune di Perugia per l'apertura di un centro
di aggregazione giovanile nel
centro storico che favorirebbe la presenza dei giovani in
qualsiasi orario e scongiurerebbe atti criminali ormai soliti in zona centro.
Questa scarsa presenza ricade dunque sullo stile di vita e
Molte critiche da parte degli studenti nei confronti dell’accoglienza ricevuta e
dai servizi forniti dalla città di Perugia
sulle attività di tempo libero
dello studente: la metà degli
intervistati non è mai stato al
cinema nel mese che precede
l'intervista e il 40% c'è stato
soltanto una volta; è il risultato di delocalizzazione dei cinema nelle aree periferiche e
poco accessibili.
Per quanto riguarda gli altri
aspetti del tempo libero, c'è
da rilevare un'esigua partecipazione alle attività sociali,
politiche e di volontariato,
per la loro scarsa presenza
sul territorio e delle attività
culturali e di informazione
quali musei, mostre e incontri culturali forse per la scarsa
appetibilità di essi nei confronti degli studenti.
Andare a cena fuori e praticare attività sportive risulta ancora il passatempo preferito
dai giovani. Il 77% degli studenti infatti frequenta pizzerie o ristoranti almeno una
volta al mese, il 56% invece fa
attività sportive almeno una
volta a settimana.
In definitiva il 66% degli intervistati non riesce a soddisfare
le sue esigenze di tempo libero a Perugia, adducendo a
motivo prevalente la mancanza di mezzi pubblici per i collegamenti (45%).
Il quadro complessivo che
emerge dai dati è quello di
giovani insoddisfatti della città in cui vivono, con piena coscienza delle problematiche e
volontà di cambiare le cose
anche se, come sempre, come
hanno fatto notare il prefetto
Reppucci e lo stesso Obligato, sono tutti pronti a criticare ma pochi a "fare" come denotala scarsa affluenza giovanile all'evento.
Il prefetto Reppucci incentra
il suo intervento sul tema della sicurezza e dichiara che
non è un esclusiva delle forze
di polizia ma è di tutti; tutti
possono dare un contributo.
Assicura che insieme al sindaco si sta lavorando maggiormente su sistemi di videosorveglianza che sono di ausilio,
ma invita il cittadino a non
lamentarsi solamente e ricorda che si hanno dei diritti ma
anche dei doveri invitando al
rispetto del senso civico. Il sindaco Boccali apprezza l'idea
del questionario e indica la responsabilità tecnica della sicurezza su prefetto e questore cercando di ragionare sulle
proposte portate da Obligato
con la sua associazione.
Meravigliato dall'assenza di
preoccupazione
giovanile
sull'assunzione dell'alcool auspica un ruolo delle associazioni studentesche sul tema.
L'assessore Casciari risulta
preoccupata per la presenza
nell'impegno sociale delineato dai risultati, afferma la difficoltà di parlare con i giovani e crede che l'evento organizzato
dall'Associazione
Fuorisede sia stato un segnale forte ed è pronto ad accoglierlo.
Il questore Gugliotta apre dichiarando l'essenzialità del
confronto con il mondo giovanile ed assicura di aver letto il risultati del sondaggio
con molto interesse seppur i
dati si riferiscono al periodo
in cui non era ancora questore di Perugia .
Ad incidere sulla percezione
della sicurezza sono anche le
piccole cose: l'illuminazione
delle strade, le strade ripulite
dai vetri, operazioni che non
toccano sicuramente a lui fare.
I furti, dichiara, sono in calo
dell'80% grazie ai continui blitz; nel corso della notte i fatti
delittuosi che avvengono in
questa città sono numericamente insignificanti. La realtà è meno terribile di quella
che sembra, afferma, dichiarandosi dunque estremamente ottimista.
Alla fine dell'evento, Obligato ha assicurato che non resteranno solo parole e che sono
già state presentate mozioni
concrete a Comune e Regione e che nei prossimi giorni si
lavorerà per la creazione di
un tavolo di trattative sulla
B
mobilità.
Giovedì 13
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
24
CORRIERE
u
Perugia
Ecco le richieste del neo coordinamento per la tutela del sito. E sabato voce alle testimonianze nella ex chiesa Carla Spagnoli polemica con il Comune
“Per San Bevignate più trasparenza,
atti ufficiali e invitateci al vostro tavolo”
di Sabrina Busiri Vici
A PERUGIA - San Bevignate, le ultime per capitoli: lavori sospesi per il collegio studentesco, ma nessun atto formale che ufficializzi lo stop;
venerdì tutti riuntiti intorno
al tavolo istituzionale per riflettere e capire come districare la matassa; nascita di un
coordinamento di comitati e
associazioni per portare avanti l’azione di protesta e dar vita a iniziative culturale come
quella che si terrà sabato per
far luce sul sito da tutelare.
Insomma, a far muovere le
cose ci pensano le associazioni che finora hanno alzato la
guardia contro una scelta ormai definita da tutti “inopportuna” e stanno continuando a battere i pugni sul tavolo.
Ergo, due richieste: la prima,
che alle chiacchiere di sospendere e riconsiderare seguano
carte ufficiali; la seconda, che
al tavolo di venerdì in Comune venga chiamato a partecipare il neo coordinamento
per la tutela di San Bevignate
capeggiato da Italia nostra.
Le richieste sono state avanzate in un incontro pubblico
indetto ieri mattina dallo stesso comitato che si è presentato ufficialmente e ha stigmatizzato le motivazioni di una
protesta ormaisempre più definita. Tra gli interventi che si
sono succeduti, aperti dal
punto fatto da Urbano Barel-
Tutela Urbano Barelli, Vanni Capoccia ed Enzo Massarelli hanno presentato
lil nuovo coordinamento per la tutela di San Bevignate
li insieme a Vanni Capoccia e
Renzo Massarelli, è emersa
l’inopportunità di costruire
un nuovo collegio studentesco, in questo periodo, che vede da anni una forte riduzione delle presenze di studenti a
Perugia. E ancora, l'emergenza di non continuare a cementificare il territorio piuttosto
che progettare un recupero
del patrimonio esistente. Infine è stata sollecita una maggiore trasparenza da parte
delle istituzioni locali e in par-
ticolare del Comune, per un
democratico coinvolgimento
della popolazione, su tutte le
scelte che si vogliono adottare sia in ambito edile che di
mega progetti “poiché - è stato detto - sono finanziati con
denaro pubblico”. E a proposito di finanziamenti pubblici, la ditta vincitrice dell’appalto ha incaricato un legale
per farsi tutelare: avere effettuato già dei lavori le darebbe
il diritto di rivalersi sull’ente
appaltante in caso di revoca.
Ufficializzato il nuovo coordinamento comunale di Forza Italia
In attesa di venerdì e dell’incontro, prosegue la raccolta
di firme portata avanti su più
fronti, dall’Università al Cai
passando per Internet per dire “no allo steccone”: “Siamo arrivati a 800” annuncia
Barelli. Per sabato, infine, appuntamento alle 10 a San Bevignate dove all’interno dell’ex chiesa si terrà una riflessione sulla realtà di questo
straordinario sito del 1200.
Parleranno docenti e autorità e ognuno racconterà un
pezzo di storia. “Avere la possibilità di stare dentro San Bevignate per il coordinamento
non è stato così facile - fa notare Barelli -, soprattutto in
relazione al versamento di
una cauzione di mille euro.
“Siamo al paradosso - sbotta
Capoccia -, si permette di rovinare tutto con una colata di
cemento e poi si fanno pagare mille euro di cauzione per
avere la possibilità di farci
un’iniziativa culturale”.
Non cemento ma cultura
Le testimonianze che si alterneranno nella ex chiesa di
San Bevignate sabato dalle
10, sono di Giancarla Coletti, Giovanna Casagrande,
Francesco Federico Mancini,
Claudia
Minciotti
Tzoukas, Giampaolo Rossi,
Maria Rita Silvestrelli e Francesco Tommasi con l’adesione di Chiara Furgoni e Alberto Grohmann che non saranno presenti, ma hanno firmaB
to la petizione.
“Perché non possiamo sapere
quanto costa l’impianto
integrato di bike sharing?”
A PERUGIA
Polemizza Carla Spagnoli,presidente onorario del Movimento per Perugia, accusando il Comune di poca trasparenza. “Lo scorso 13 febbraio- scrive la Spagnoli - il
Movimento per Perugia ha presentato un'istanza di accesso agli atti amministrativi al comune di Perugia.
L'istanza richiedeva l'accesso agli "atti riguardanti i costi
di costruzione e manutenzione dell'impianto integrato
bike sharing e delle relative stazioni e biciclette" ed era
motivata con la necessità di ottenere "informazioni di
pubblico interesse per la cittadinanza"… Dopo 26 giorni di attesa, l'Unità Operativa "Ambiente e Protezione
civile" di Perugia comunica che l'istanza di accesso agli
atti non è accolta in quanto non c'è il nesso tra gli atti
richiesti e la posizione
soggettiva del richiedente né l'interesse specifico, concreto e attuale, collegato ai documenti richiesti…. In
poche parole ci viene
detto che possono richiedere accesso agli atti non tutti i cittadini,
ma solo coloro che richiedono delle informazioni per interessi
specifici. Le motivazioni del rifiuto sono state
scritte con il solito linguaggio burocratico e contorto,
alla faccia della trasparenza! Perché non possono essere
considerati soggetti "interessati" le associazioni che operano sul territorio o più semplicemente quei cittadini
interessati all'amministrazione della città? Perché non si
possono conoscere atti pubblici che riguardano l'intera
cittadinanza? Perché i perugini comuni non possono
sapere come vengono spesi i loro soldi? Il Comune, che
ha il dovere di informare i suoi cittadini, dovrebbe dire,
con documenti alla mano, quanti soldi si sono spesi fin
qui per le bici in città e per le stazioni del "bike-sharing"
il cui fallimento, a Perugia, è sotto gli occhi di tutti!
Dov'è l'amministrazione "trasparente" di Perugia? - conclude la Spagnoli - C'è, forse, qualcosa da nascondere?”
B
Faccia a faccia alla presenza del segretario comunale del Pd dopo l’esito delle primarie
Il centrodestra guarda a Scelta Civica La Fioroni ha incontrato Boccali
A PERUGIA
Sabato il centrodestra potrebbe rompere gli indugi e presentare il suo candidato alla poltrona
di sindaco di Perugia. Lavori in corso, si potrebbe dire. Incontri, riunioni, anche notturne. Le
forze di centrodestra cercano di correre unite
magari insieme a Scelta Civica. Una decisione,
questa, per certi versi sorprendente. Intanto il
coordinatore comunale di Forza Italia Massimo Perari ha nominato 13 membri (Barbara
Goracci, Giancarlo Giovangnoni, Francesco
Tordelli, Francesca Spazzino, Cristina Bruciati, Andrea Riberti, Stefania Sotgia, Pierozzi
Andrea, Fiandrini Mario, Tenerini Renzo, Rapetti Orlando, Riccardo Mencaglia, Fabrizio
Tassini) che insieme ai consiglieri comunali del
gruppo di Forza Italia di Perugia e ai due vice
coordinatori costituiranno il Coordinamento
Comunale. Possono essere anticipati due punti
del progetto ambedue prioritari: la risoluzione
definitiva della problematica della sicurezza
che ha relegato Perugia nelle ultime posizioni
della classifica delle città italiane; la previsione
di una riduzione consistente delle tariffe dei servizi ed una conseguente revisione delle convenzioni tra il Comune di Perugia e le Società che
svolgono tali servizi. “In merito ai presunti ritardi nella scelta del candidato sindaco, va sottolineato che gli organi del partito stanno analizzando il quadro politico determinatosi anche a seguito delle recenti primarie del Partito
Democratico. Il coordinatore comunale auspica che anche a Perugia possa realizzarsi un’
ampia coalizione comprensiva anche dei numerosi movimenti civici sorti nella città, affinchè si
possano vincere le elezioni al primo turno”. B
A PERUGIA
Un incontro interlocutorio e chiarificatore
quello avvenuto tra il sindaco uscente Wladimiro Boccali, il segretario comunale del
Pd Perugia, Francesco Giacopetti ed Anna Rita Fioroni.
“E' stata mia volontà - spiega Fioroni -parlare apertamente delle aspettative rispetto
ad un risultato importante sul quale confrontarci, sulla base del programma da me
presentato alle primarie (nella foto ndr), in
vista delle amministrative 2014. Esaminerò una proposta ufficiale sul piano dell'
agibilità politica che, rispetto al dialogo
avuto, mi attendo avvenga a breve termine,
già nelle prossime ore. Valuterò, se ci sono
le condizioni, un percorso programmatico, nell'interesse della città e dei concittadi-
ni, congiuntamente a quanto detto in sede di
colloquio. Ritengo - prosegue Fioroni - sia
arrivato il momento di un confronto concreto che valorizzi il 40% dei consensi ottenuti in
funzione delle prossime amministrative”. B
Montecchio
Concina, bilancio di fine mandato
Un dossier di trentasette pagine
Raccolta differenziata, controlli a campione
Sanzioni per chi non rispetta i regolamenti
A ORVIETO
Il sindaco Concina si dice soddisfatto del
lavoro svolto e punta alla candidatura bis.
Rientrate almeno in parte le titubanze intorno al suo nome, il centrodestra si avvia
compatto a sostenerlo. Alle amministrative di maggio, il primo cittadino in carica potrà contare
su più di una lista
d’appoggio. Come
da prassi istituzionale, intanto, ha stilato la relazione di
fine mandato. Trentasette pagine, fitte
di numeri, pubblicate sul sito istituzionale, per descrivere, nella prospettiva delle elezioni le principali attività normative e amministrative
svolte. Gran parte delle tabelle in essa contenute sono dedotte dagli schemi dei certificati di bilancio e dai questionari inviati dall’organo di revisione economico finanziaB
rio alla Corte dei Conti.
Orvieto
La biblioteca Fumi rimarrà chiusa
al pubblico dal 24 marzo all’11 aprile
A ORVIETO
La nuova biblioteca pubblica “Luigi Fumi”
rimarrà chiusa al pubblico dal 24 marzo all’11 aprile per consentire lo svolgimento di
lavori interni dovuti al trasferimento di alcuni volumi nel nuovo magazzino e alla riorganizzazione del materiale librario, all’interno
della struttura di piazza Febei. Nello scusarsi per il disagio arrecato, gli operatori danno
appuntamento agli utenti a lunedì 14 aprile,
B
con la ripresa della normale attività.
Orvieto
Incidente in via della Cava
Danneggiato un muretto
A ORVIETO
Ha provocato il cedimento di una parte del
muretto di tufo che delimita i confini della
piazza all’inizio di via della Cava, nel quartiere più antico della città, la Peugeot bianca che ieri è arrivata a sfiorare il muro dell’abitazione di fronte. Sul posto è intervenuta la municipale che ha provveduto al recupero dell’auto e al posizionamento di una
transenna. E’ il terzo episodio nel giro di
pochi anni. A marzo 2012 la stessa piazzetta aveva visto andare a fuoco un furgone
B
danneggiando sette auto in sosta.
Fabro
Ecco “La meglio gioventù”
con thè e tisane in compagnia
A FABRO
Proseguono le iniziative per la Giornata internazionale della donna. Dopo la riflessione sul film-documentario “Vogliamo anche
le rose” tenutasi domenica alla sala teatro di
Fabro scalo, oggi alle 17 l’appuntamento è
alla casa di quartiere della zona sociale 12
“La meglio gioventù” con thè e tisane in
compagnia, un incontroconviviale sulla salute e il benessere psico-fisico della donna con
la partecipazione dei docenti dell’Unitre. B
CORRIERE
Orvieto
DELL’UMBRIA
Orvieto
t
Giovedì 13
Marzo 2014
45
A MONTECCHIO
Dopo l’avvio della raccolta differenziata, arrivano anche i controlli a campione su tutto il territorio da parte della polizia municipale. Lo annuncia l’amministrazione comunale di Montecchio nel ricordare che da giovedì scorso i rifiuti nel sacco di
colore nero non verranno più ritirati dagli operatori e che i contravventori saranno sanzionati a norma delle leggi vigenti. La
decisione fa seguito alle precedenti comunicazioni e all’opuscolo “Montecchio si differenzia” con cui si dettavano le norme da
osservare per una corretta differenziazione dei rifiuti. Specificando che “possono essere usati anche ulteriori sacchi per la raccolta dei rifiuti, purché trasparenti per rendere visibile la visualizzazione del loro contenuto”. E che perdura “ormai da troppo la
cattiva abitudine di conferire il rifiuto indifferenziato ed altro nel
sacco nero, che pregiudica il raggiungimento dell’ottimo risultaB
to inizialmente ottenuto”.
Niente sacchi neri Le buste non trasparenti non sono autorizzate
A Ficulle il comitato CambiaMenti critica le amministrazioni: “Una scommessa senza garanzie”
Fusione, si alza un’altra voce contraria:
“Scelta irreversibile, i rischi sono troppi”
di Davide Pompei
A ORVIETO - A un mese dal voto, si annuncia tutt’altro che scontato e uniforme, nei cinque Comuni
dell’Alto Orvietano, l’esito del referendum consultivo sulla fusione. A
Ficulle, in particolare, dove pur sostenendo il no alla proposta, il comitato dei contrariha scelto di chiamarsi “CambiaMenti”. Membro
del Coordinamento dei comitati
“No fusione, per la difesa dell’autonomia degli enti locali”, il neo-nato
comitato ha intrapreso con esso diverse iniziative e ha partecipato all’audizione tenutasi in Regione.
Per informare la cittadinanza sui
possibili rischi associati alla fusione e sulle alternative possibili ha
inoltre indetto per giovedì prossimo alle 21 alla sala polivalente “Il
teatro” un incontro pubblico dal titolo “Fusione? No, così non va bene”.
“Il progetto - anticipa - non è che
l’ultima tappa di un percorso di svilimento del nostro paese. Da più
parti, si sente gente sfiduciata che
cede alla lusinga di questa fusione
frettolosa, poco informata e non
partecipativa, sperando che sia un
modo per azzerare tutto e ricominciare da capo. Ma questa non può
essere la ragione su cui prendere
una simile decisione. I cittadini non
possono accettare che il paese venga cancellato dalle carte geografiche per volere di partito. Non è accettabile proporre alla cittadinanza
di esprimersi in un referendum su
un tema così importante e irreversibile senza averla opportunamente
Presa di posizione dell’esponente del Nuovo Centro Destra
Olimpieri all’attacco contro il progetto:
“Così vengono cancellati secoli di storia”
A ORVIETO
“In poche settimane e con un referendum predisposto ad hoc
dai burocrati di Perugia, potrebbero essere cancellati secoli di
storia e spazzati via esempi virtuosi del municipalismo dell’Italia più profonda”. E’ l’analisi tracciata da Olimpieri (Ncd) a
un mese esatto dalla tornata elettorale che chiama alle urne
l’Alto Orvietano per decidere sulla fusione dei comuni. “Di
fronte alle difficoltà finanziarie - afferma - non si fugge dalle
proprie responsabilità di amministratori ma si lavora per razionalizzare costi, accorpare servizi e azzerare sprechi. Sappiamo bene che le ragioni alla base di questa scellerata fusione
sono di bassissima lega e rappresentano la volontà egemonica dell’agglomerato più popoloso e baricentrico. Cancellare 5
municipi solo perché si vuole fare un paesone di 8000 abitanti
potrà far gonfiare il petto a qualche politico locale ma depotenzierebbe ancora di più le comunità. Questo perverso e
pernicioso disegno di fusione dei Comuni dell’Alto-Orvietano è in linea con il conformismo culturale e politico che vede
nell’omologazione e nella massificazione lo strumento per
B
cancellare le identità ed i legami comunitari”.
informata dei risvolti sociali, economici e politici dell’iniziativa. Non
basta dire che arriveranno molti
soldi. Anche perché non sono né
molti né certi. E soprattutto non
valgono il baratto con un’identità
storico-culturale e con delle radici
storiche che affondano a oltre 1000
anni fa. E non basta nemmeno dire
che la fusione è solo una procedura
amministrativa per riorganizzare
in maniera aggregata i servizi dei 5
Comuni e fornire a tutti i cittadini
gli stessi servizi”. “I servizi - secondo il comitato - posso essere riorganizzati in molti modi. Esistono alternative meno rischiose, reversibili
e che non precludono le altre possibilità. Entro la fine del 2014 i Comuni con meno di 5000 abitanti devono gestire in maniera associata le
funzioni fondamentali. La legge
prevede come forme l’unione dei
Comuni e le convenzioni. È chiaro,
quindi, che nessuna legge ci sta obbligando a fonderci ora e così. L’unione dei Comuni sarebbe una validissima alternativa a questa soluzione perché consentirebbe di avere
benefici economici e servizi integrati, preservando identità e indipendenza di ogni Comune coinvolto.
In Italia esistono molte unioni che
funzionano bene, mentre le fusioni
sono molte meno e molto meno
consolidate. Le nostre amministrazioni comunali hanno scelto la via
meno battuta, è una sfida secondo
loro in cui tutti dobbiamo credere.
Noi riteniamo che nessuna amministrazione sia legittimata a fare simili scommesse senza offrire garanB
zie”.
Porano Continua l’infinita polemica sui lavori alla scuola primaria “Bachelet”
“Conticelli si dovrebbe informare meglio”
A PORANO
strazione comunale. Certamente, la prossima
Le rassicurazioni fornite dal Comune in meri- campagna elettorale vedrà Marco Conticelli
to ai lavori di adeguamento sismico che inte- impegnato in prima persona e ad oggi non
ressano la scuola primaria e delsappiamo se avrà un posto al sol’infanzia “Bachelet” non rassile, lungamente sognato, oppure
Nuovo attacco
curano il gruppo consiliare di midovrà accontentarsi. Per quandel consigliere
noranza “Insieme per Porano”.
to mi riguarda, il mio impegno
Bianchini
Il dibattito, però, si sposta ora
civico non verrà certamente metutto sul piano politico. Parla di
no, ma in una posizione diversa
“caduta di stile del nostro viceda quella degli ultimi anni”.
sindaco”, il consigliere Massimo Bianchini. “Sui lavori di adeguamento sismico - conclu“Egli - dice - non perde occasione per esterna- de - non pretendo che il vicesindaco conosca
re, confutando tutte le posizioni espresse che la normativa nazionale e regionale in merito
non sono in linea con il pensiero dell’ammini- ai tempi di inserimento del nostro territorio
z
y
comunale in ambito di zona sismica, ma lo
invito a guardarsi il piano opere pubbliche dell’anno 2008 nella parte entrate trasferimenti
dalla Regione. Troverà l’inserimento dei lavori, all’epoca quantificati in 182.000 euro”. B
-MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 13/03/14-N:
Umbria
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METEO
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Professione Lavoro è sul Messaggero
PERUGIA
Terni
OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA
PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE
Giovedì 13
Marzo 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Disabile investito
mentre attraversa
la strada
in carrozzella
Terni
«Le strade
sono a pezzi»
E la rivolta
scoppia sul web
Università
Gigli a pag. 52
Servizio a pag. 52
Fabrizi a pag. 51
Corsa per il Cda: Elisei, Cotana
il derby Donini-Puccetti
La commissione dell’Ateneo seleziona 10 candidati: 2 per ogni posto disponibile
ora tocca al senato scegliere. Già fuori tutti i ricercatori
Ricatto a luci rosse a medico
La nuova frontiera dell’estorsione. Spedisce foto senza veli alla donna conosciuta su internet
Ma è una trappola: «Paga o le mando a tua moglie». La polizia postale: «Fenomeno in aumento»
`
Italo Carmignani
Egle Priolo
PERUGIA Una serata un po’ fiacca
davanti al pc, la bustina in alto
che diventa rossa e una richiesta
di amicizia che non t’aspetti. Nella foto, una ragazza caruccia, in
realtà niente di che, ma lo sguardo è affascinante, sembra pure
simpatica. Una gironzolata sul
suo profilo, tante foto, qualche
frase ironica, un post comico. E
poi ancora quegli occhi profondi.
Ma sì, diamogliela quest’amicizia.
Lei è in chat, dopo la conferma
presentarsi è d’obbligo. Chi sei,
cosa fai, cosa ti piace. Qualche frase di circostanza, una sagra di
punti esclamativi così capisce che
la discussione ti ha preso, qualche
faccina per dire cose che non sai
spiegare meglio di un occhiolino
ed è fatto. Siamo amici.
Da amici social ad amici speciali il passo è breve. Anche perché la
prima mossa la fa lei. Cosa ti piace, cosa stai facendo, lo vuoi fare
con me? Una foto osé che sarà
mai, si autoassolve l’uomo, in fondo è solo un gioco. Anche due o
tre scatti, poi lo farà anche lei. Ma
nell’ultimo post la tipa dagli occhi
profondi osa anche di più: dammi
soldi o faccio vedere le foto a tua
moglie.
Continua a pag. 43
Credito
La Bps passa al Banco di Desio
SPOLETO Era nell'aria. Ma il
passaggio della Popolare di
Spoleto al Banco di Desio e
Brianza è stato di fatto ufficializzato soltanto ieri. Alla
notizia, immediata la fibrillazione a Spoleto, dove i sindacati si sono riuniti in serata, ottenendo a quanto pare alcune rassicurazioni. A
scegliere l'offerta presenta-
ta dall'istituto di credito
brianzolo sono stati i commissari straordinari che
dal febbraio 2013 guidano la
Bps. È stato lo stesso Banco
di Desio a ufficializzare l'accordo, che a questo punto
mette definitivamente fuori gioco la cordata Clitumnus.
Bosi a pag. 49
Anna Lisa Lillini, Polposta
«Spese per i farmaci, subito
risparmi da 15 milioni»
`Federfarma: «Meno giacenze negli ospedali, ecco il nostro piano»
Luca Benedetti
PERUGIA Il sasso nello stagno sulla
spesa farmaceutica negli ospedali
lanciato ieri da Anna Rita Cosso,
segretario regionale del Tribunale
per i diritti del malato, trova altra
linfa con Federfarma. Che fa i conti di quanto l’Umbria potrebbe risparmiare cambiando le abitudini
nell’approvvigionamento negli
ospedali. «Già anni fa- spiega Augusto Luciani che di Federfarma
Umbria, l’associazione che riunisce le farmacie, è presidente- abbiamo presentato le nostre idee alle giunta regionale. Ad esser precisi si deve tornare indietro fino alla
scorsa legislatura. Secondo i nostri studi, applicando un nuovo sistema organizzativo, si può arrivare a risparmiare subito tra i dieci e
i 15 milioni di euro l’anno».
Continua a pag. 43
Dibattito caldo sulla spesa
farmaceutica negli ospedali
Bps, provincia di Desio.
Le Foglie avevano citato
fonti che davano Parigi (Lazard)
convinta della bontà dell’offerta
di Banca Desio per Bps assai di
più di quella della cordata con
base umbra. Alla fine Bps è
andata a Desio. Gli umbri forse
dovranno da oggi pensare un po’
meno “alla umbra”?
*****
FI nella bufera. I massimi
esponenti perugini scoprono
argutamente «correnti e
correntine». Altri scommettono
che l’on. Laffranco intenda
lasciare per Fdi basta che Fdi
vada oltre il 4% alle elezioni.
Gilberto Scalabrini
L’anticiclone delle Azzorre è in fase di consolidamento e spegne anche le ultime insidie instabili, regalandoci giornate dal clima gradevole e mite. Fino al giorno 20
marzo non c'è traccia di precipitazioni e anche le temperature saranno sopramedia, segno che l'alta pressione dominerà la scena
meteo in maniera quasi indisturbata. Solo tra domenica e lunedì la
coda di un fronte freddo in discesa
porterà qualche annuvolamento,
ma senza grosse velleità precipitative.
Le temperature seguiteranno
ad essere decisamente frizzanti al
mattino, molto miti invece nelle
ore centrali del giorno. Avremo, in
sostanza, una forte escursione termica tra il giorno e la notte. Tra lunedì e mercoledì, infine, il tempo
dovrebbe ristabilirsi anche se con
qualche nube a spasso per l'Italia,
senza scossoni termici importanti.
Infine, tra il 20 ed il 22 marzo
qualcosa potrebbe cambiare in
peggio, ovvero una spifferata fredda. Lo scenario, però, presenta
connotati ancora incerti. Comunque, le ultime elaborazioni dei mo-
delli, in particolare l'americano
Gfs (Global Forecasting System),
parla di un possibile colpo di coda
dell'inverno, un affondo perturbato e, per una massa d'aria fredda
in discesa da nord, anche il possibile ritorno di freddo e neve in
montagna.
Oggi, dal mattino alla notte, cielo sereno su tutta l'Umbria, giornata ampiamente soleggiata e venti
assenti o deboli. Domani, stesso
copione: l'alta pressione continuerà a proteggerci, favorendo il proseguimento del trend stabile e soleggiato. Sabato, giornata soleggiata, salvo la presenza al mattino di
foschie nelle vallate interne. Tra
sera e notte transiterà la coda di
un fronte in transito sui Balcani
con il passaggio di nuvolosità in
prevalenza medio alta.
Giuseppe Caforio
on vi è niente di più
spiazzante per i cittadini, di assistere a pubbliche istituzioni che, in
modo talora pilatesco, giocano a fare scarico barile, su
questioni d’interesse generale.
È quello che sta accadendo
sulla nota vicenda della oramai erigenda casa dello studente, nella vicinanze della
chiesa di Frà Bevignate.
Quello che più sorprende è
la leggerezza, anche giuridica, con cui si assumono posizioni e tesi.
La regola generale del
“pacta sunt servanda” vale
sempre ed esprime un dovere
civico da trasmettere: i patti
si rispettano come ogni impegno.
Il diritto al ripensamento,
che pure certamente ha il suo
fondamento, deve esser contemperato con gli effetti che
produce.
Ciò che meraviglia nella vicenda della “casa dello studente” è invece che nessuno
si è realmente posto il problema degli effetti che questo
eventuale ripensamento può
causare.
N
SI È PENSATO
SUL SERIO
A COSA
PUÒ PORTARE
CAMBIARE IDEA?
A UNA PENALE
MILIONARIA
L’angolo del meteo
Primavera avanti tutta
GiuridicaMente
Il pasticciaccio
brutto
di Frà Bevignate
Strisce blu, guerra sui ricorsi
Si riaccende la battaglia per le multe sulle strisce blu se il ticket è
scaduto. Federconsumatori verso i ricorsi
Servizio a pag. 41
A cominciare dalla penale
e dai danni che spetteranno a
favore dell’appaltatore che
nasometricamente può comportare per l’erario pubblico
un esborso milionario.
Ma chi paga per tutto ciò?
Naturalmente e certamente i
soliti cittadini.
Ma dove erano le diverse
istituzioni che ora si strappano le vesti per ciò che anche
in precedenza già conoscevano e che hanno approvato?
Ma quale certezza riusciamo a dare a chi vorrebbe venire da noi a fare investimenti,
se oggi diciamo una cosa e
prendiamo un atto e domani
ce lo rimangiamo.
Come se niente fosse.
Questa vicenda è emblematica del metodo arruffato e
confuso con cui da qualche
decennio si procede nelle
scelte urbanistico-sociali ed
economiche nella nostra regione.
Basti pensare come siano
riusciti: a svuotare e far morire i centri storici o a tenere
ferma la viabilità a trent’anni
fa (chissà che fine ha fatto il
nodo di Perugia?)
E ancora, come siano riusciti ad essere esclusi dai percorsi ferroviari principali o
ad avere un aeroporto asfittico.
Continua a pag. 43
-MSGR - 06 UMBRIA - 43 - 13/03/14-N:
43
Perugia
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Giovedì 13 Marzo 2014
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«Spese per i farmaci, subito risparmi da 15 milioni»
` Federfarma: «Meno
giacenze negli ospedali,
ecco il nostro piano»
segue dalla prima pagina
Secondo Federfarma il primo
passo è quello di considerare i
reparti vere e proprie farmacie
togliendo il peso dei prodotti
stoccati nei magazzini degli
ospedali che secondo i dati resi
noti dalla Regione pesano per
136 milioni secondo i dati accertati nel 2011.
Luciani spiega: «I farmacisti degli ospedali, che sono professio-
nisti molto preparati, non si limiterebbero più a fare i farmacisti-magazzinieri, ma tornerebbero a fare i farmacisti clinici
scegliendo in corsia, insieme al
medico specialista, le prescrizioni più adatte per i pazienti ricoverati in un reparto. Il passaggio
per eliminare la gran parte del
magazzino, sarebbe conseguenziale. È logico che una scorta
per le emergenze andrebbe garantita. Ma il monitoraggio costante delle necessità che emergono a reparto potrebbero, con
la logistica esterna e la distribuzione dei farmaci come facciamo in Farmacentro per le strutture territoriali, essere assecon-
dante facilmente con il collegamento a un operatore del settore per le dotazioni necessarie. È
logico che per individuare il
partner fornitore dei presidi andrebbe fatta una gara europea.
Ma è con questo sistema di monitoraggio e dosatura mirata
per i reparti che i risparmi possono essere importanti. Soprattutto oggi che i costi che hanno
alcuni tipi di farmaci, penso ai
tumorali e biotecnologici, sono
particolarmente elevati. Peccato che, fino a oggi, la nostra proposta alla Regione sia rimasta
in un cassetto». Per Federfarma
appropriatezza prescrittiva e
monitoraggi del sistema anche
di approvvigionamento potranno avere benefici effetti sul costo della spesa farmaceutica negli ospedali.
«Dopotutto- aggiunge il presidente Luciani- sul fronte della
spesa farmaceutica territoriale
grazie ai medici di base che hanno capito, e saputo spiegare bene ai cittadini-pazienti, anche il
valore dei farmaci generici, il costo della spesa farmaceutica è
stata contenuta. E a chi potrebbe obiettare che per grandi
quantità di medicinali si possono ottenere sconti commerciali
migliori, ricordo che siamo di
fronte a prodotti che hanno una
vita d’uso e una scadenza». Cioè
non sempre l’acquisto in stock
diventa conveniente se non c’è
poi un uso tale da ridurre al minimo il rischio che il farmaco
non venga utilizzato. Cioè gli
sprechi che fanno danno e paura alla sanità che ha i conti in
equilibrio, ma ancora zone
d’ombra da illuminare. Il caso
della spesa farmaceutica degli
ospedali che fa saltare ben oltre
la media nazionale la spesa per i
farmaci in Umbria, sono un nodo chiave su cui si gioca una fetta importante della partita della
sanità.
Luca Benedetti
Augusto Luciani presidente
di Federfarma Umbria
Il pasticcio
di Frà Bevignate
insegni almeno
a migliorare
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stoviglie
riciclabili,
la Andersen
si allinea
segue dalla prima pagina
Il tutto condito da una burocrazia lenta e contraddittoria fatta di stratificazioni di
competenze che aumentano
i costi e soprattutto l’incertezza.
È sempre più difficile trovare
un imprenditore, sano di
mente e che non sia inebriato dall’amore per l’Umbria,
che possa seriamente pensare di insidiarsi nella nostra
regione.
Una regione in cui addirittura i confini delle competenze
dei Tribunali sono incerti e
comunque
notevolmente
strampalati.
La politica è gravemente
mancata e abbiamo assistito
a oltre trent’anni di medioevo istituzionale su scelte ad
ampio respiro che avrebbero
potuto far sì che l’Umbria effettuasse un salto di qualità,
divenendo l’esempio di
un’isola di sviluppo felice da
imitare.
Invece siamo scivolati in basso, con una sostanziale meridionalizzazione, facendoci
invadere dai problemi tipici
del Sud, a cominciare dalla
disoccupazione, passando
per l’invasione della droga e
delle infiltrazione mafiose.
Fino, lo raccontano le cronache quotidiane, alla perdita
della sicurezza sociale, con
furti e rapine all’ordine del
giorno.
Traiamo esempio dal pasticcio brutto di Frà Bevignate.
Partiamo dall’esempio di
questa situazione, affinché le
istituzioni pubbliche facciano in primis ammenda e, con
uno scatto di orgoglio, convochino gli Stati Generali dell’Umbria.
Si riuniscano tutti gli enti di
programmazione, per dare
un futuro a questa regione,
con scelte lungimiranti, coordinate e guidate da concreta
creatività.
I cittadini attendono e il tempo della pazienza è terminato.
Giuseppe Caforio
docente
di Giurisprudenza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La protesta delle associazioni
contro il progetto
IL CASO
Un medico è rimasto vittima di un ricatto per una chat a luci rosse
Chat a luci rosse e ricatti
«Fenomeno in aumento»
`La polizia postale
consiglia di non pagare:
«Vorranno sempre di più»
segue dalla prima pagina
È questa l’ultima frontiera dei rischi sul web: dopo le truffe e i conti svuotati, le estorsioni e i ricatti
sessuali. Lo conferma la polizia
postale di Perugia, diretta da Anna Lisa Lillini, e la storia dell’amicizia tradita. Realmente accaduta
a un medico di Perugia. Sposato,
con figli, un professionista conosciuto e stimato, vittima di un momento di debolezza.
La sua ricattatrice lo ha trovato
una sera su Facebook. Ha chiesto
l’amicizia e hanno iniziato a
chiacchierare. Sciocchezze che si
scrivono davanti a uno schermo,
cose senza importanza, ma è proprio lo schermo che abbassa le
inibizioni. E dà, sempre e comunque, la sensazione di agire in un
mondo parallelo, non reale. Che
male farà flirtare un po’ con la tipa dagli occhi profondi, si chiede
il medico.
All’inizio niente. Ma poi lei si fa
avanti. E inizia a chiedere al professionista foto e video sempre
più spinti. Il gioco erotico all’uomo piace, un passatempo innocente. In fondo è a casa sua, tra le
sue cose. Non è un vero e proprio
tradimento. Ma è la ragazza a
quel punto a tradirlo e a farlo
crollare. Con una richiesta di denaro per evitare che quelle foto e
quei video finiscano sulla bacheca di sua moglie, dei suoi amici e
magari anche di qualche paziente che potrebbe restare un po’
perplesso.
Il medico ci ha pensato un po’ su.
Ma neanche tanto. Perché le richieste della ragazza si sono fatte
subito pressanti. E alla fine ha ceduto. Niente denuncia per evitare
che la notizia in qualche modo
trapeli e un trasferimento di denaro su una carta prepagata. Ottocento euro per dormire di nuovo sereno.
«Il medico ha sbagliato a pagare è la risposta del dirigente Anna
Lisa Lillini -. Avrebbe dovuto denunciare, invece, e mai e poi mai
pagare. Così i suoi ricattatori sanno che è disposto a spendere per
evitare la vergogna davanti a famiglia e pazienti e potranno continuare per sempre a chiedergli
soldi».
«Questo nuovo tipo di ricattatori
infatti - continua Lillini - se vede
che non arrivano i soldi, lascia
perdere e va avanti alla ricerca di
qualcun altro. In fondo non hanno alcun interesse a rovinare e far
perdere la reputazione alla loro
L’ULTIMA VITTIMA
È UN MEDICO,
MA I RICATTATORI
LANCIANO DIVERSE
RETI E ROVINANO
CHI CI CASCA
vittima: se le immagini venissero
rese di dominio pubblico, i soldi
non verrebbero versati lo stesso».
Insomma, una partita a scacchi,
giocata sui nervi, il senso di colpa
e la vergogna di una vittima. Scelta a caso e non per il suo ruolo.
«Il fenomeno è in un aumento anche in Umbria - conferma Anna
Lisa Lillini - ma nelle denunce
che sono arrivate alla polizia postale ci sono anche studenti universitari». Che pensavano di giocare e invece si sono trovati a rischiare i soldi dell’affitto.
Ma chi c’è dietro quei nomi e
quelle foto ammalianti? Possono
esserci bande organizzate, come
per il fishing e le truffe per svuota-
re i conti correnti: e allora magari
la bionda Natasha sarà invece un
ex camionista dal petto villoso.
Ma possono essere anche semplici ragazze che ci provano per tirare su un po’ di soldi da spendere
nel fine settimana. Come è successo con l’ultimo arresto effettuato a Genova proprio dalla Polposta. Che invita a visitare la pagina facebook Una vita da social,
per trovare consigli per non farsi
abbindolare su internet. Perché
una serata un po’ fiacca davanti
al pc non diventi un incubo che
non finisce con un click.
Italo Carmignani
Egle Priolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lavori a Collestrada
In arrivo 350mila euro per il canile
Canile pubblico comunale di
Collestrada, il progetto
preliminare di ampliamento e
riqualificazione della Sezione
sanitaria da 350mila euro ha
ricevuto il via libera della giunta.
Il canile è gestito con apposita
convenzione in forma associata
dal Comune di Perugia
(capogruppo) e dai Comuni di
Corciano, Deruta, Torgiano,
Marsciano e Collazzone e
accoglie cani catturati su un
vasto ambito territoriale per 650
ingressi annui. «È un intervento
molto atteso dalla cittadinanza,
necessario e improrogabile -
commenta il vice sindaco Nilo
Arcudi -. Un’operazione di
riqualificazione complessiva
della struttura che andrà a
beneficio dell’intera comunità.
L’amministrazione comunale,
nonostante la riduzione di
risorse, continua a investire
sulla città, sulla valorizzazione
delle sue strutture e dei suoi
beni. Il canile è parte di questo
patrimonio ed è espressione
della cultura di Perugia. Un atto
che segna ancora una volta il
livello di civiltà di questa città
attenta anche alla cura e al
benessere degli animali».
A un bivio la querelle sulle stoviglie riciclabili che vede i genitori dei bambini della scuola
dell’infanzia Andersen da una
parte, il circolo didattico e il Comune dall’altra. Dopo il mancato avvio della sperimentazione
e le lamentele dei genitori, da
palazzo dei Priori è arrivata la
comunicazione che rimette ordine in una questione. Partito
regolarmente alla primaria Collodi di San Sisto, il progetto “Il
pranzo a scuola con i piatti di
casa” aveva destato perplessità
nella dirigente Anna Piccolotti
in termini igienici e didattici.
È il dirigente ai Servizi educativi Fabio Zepparelli a chiarire i
dubbi spiegando che la sperimentazione sarà avviata lunedì
prossimo. Il Comune attiverà,
in collaborazione con l’istituto
zooprofilattico, un monitoraggio per verificare a campione le
condizioni igieniche delle stoviglie usate a scuola, il cui lavaggio è a cura delle famiglie. Le eccezioni didattiche erano riferite all’aiuto che i docenti potrebbero essere chiamati a fornire
ai bambini per preparare e riporre il kit che sarà distribuito
a scuola con l’aiuto di un operatore della cooperativa che gestisce il servizio mensa. «Alla Collodi non risulta che al personale scolastico siano assegnati
compiti diversi da quelli previsti ad oggi dal loro mansionario», si rileva dal Comune. In
ogni caso le somme saranno tirate al termine della sperimentazione chiamata a valutare
l’impatto del progetto. La comunicazione del Comune è stata sintetizzata in una circolare
che la direzione didattica ha
trasmesso al personale e ai genitori della Andersen, chiamando alla massima collaborazione. Soddisfatti i genitori. «Siamo grati al Comune e alla dirigente per aver dato questa opportunità che consideriamo di
carattere educativo. Il progetto
intende aiutare i bambini nel
raggiungere autonomia pratica
ed emotiva, responsabilizzandoli e sradicando la pratica dell’usa e getta».
Fabio Nucci
Bambini in una scuola
dell’infanzia
-MSGR - 06 UMBRIA - 51 - 13/03/14-N:
51
Umbria Regione
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Lavoro,
la Cgil
apre agli
industriali
`Sgalla: «Costruiamo
una proposta condivisa
oltre la rivendicazione»
L'EMERGENZA
PERUGIA C'è il lavoro al centro del
quarto congresso della camera
del lavoro di Perugia, un pianeta
fatto di tutele, diritti e vertenze
con il sindacato nei panni di Croce rossa delle crisi. L'imperativo è
dare risposte a chi ha perso o rischia di perdere il posto riproponendo un patto che di fatto apre
agli industriali, guardando oltre
la «rivendicazione» e per chiedere politiche industriali «vere». Il
tema occupazionale è la costante
di molti passaggi che il segretario
uscente, Vincenzo Sgalla, ha fissato nella relazione che ha aperto la
due giorni Cgil a Perugia, Il lavoro decide il futuro. Un excursus
nella crisi economico-occupazionale che tra il 2007 e il 2011 ha abbattuto consumi delle famiglie
(-5,4%) e spesa pro capite (-8,4%),
comprimendo il reddito medio e
riducendo il Pil «facendo precipitare la regione indietro di dieci
anni». Una morsa che per Sgalla
le politiche centrali rischiano di
accentuare in una regione dove si
comincia a temere per la funzionalità del sistema sanitario («a
causa dei tagli alla spesa sanita-
ria nazionale»), dove la riforma
previdenziale rischia di dimezzare i redditi da pensione, e dove «il
fortino sociale costruito insieme
ai comuni rischia di essere espugnato».
Il sindacato rilancia così l'idea
di un Piano del Lavoro, di un progetto e una piattaforma rivendicativa comune. «In ogni minaccia
di chiusura o in presenza di licenziamenti, ci siamo messi a servizio dei lavoratori», dice Sgalla.
«Ma senza un progetto organico,
il nostro lavoro risulta frustrante
e sterile, per questo torniamo a
chiedere una vertenza Umbria,
un patto tra sindacati e associazione datoriali per non limitarci
alla sola rivendicazione di parte,
ma per costruire una proposta comune e condivisa in grado di
orientare e supportare le scelte
politiche della nostra regione e
dei nostri territori e avviare una
risalita dura, ma possibile».
L'agenda è scritta e nelle prossime settimane si parte con la campagna di assemblee d'informazio-
IL SEGRETARIO USCENTE:
PIÙ RIGORE NELLA
NUOVA SANITÀ,
LOTTA ALL’EVASIONE
E RIFORMA DELLA PA
CONTRO LE STORTURE
Vincenzo Sgalla tra Serena
Sorrentino e Alessandra
Lecce e immagini dal
congresso (Fotoservizio Marco Giugliarelli)
I numeri
A congresso dopo 855 assemblee
`Con 89mila iscritti, la Cgil è il
maggiore sindacato della
provincia di Perugia. Il
congresso partito ieri arriva a
conclusione di un percorso
fatto di 855 assemblee in
altrettanti luoghi di lavoro
della provincia che hanno
coinvolto direttamente quasi
24mila lavoratrici e lavoratori
iscritti al sindacato.
«Dall'ultimo congresso ad oggi
- spiega il segretario uscente
Vincenzo Sgalla - abbiamo
rinnovato gran parte del
gruppo dirigente, eletto 5
nuovi segretari generali,
affiancati da giovani negli
organismi esecutivi. La Cgil ha
rieletto gran parte delle rsu nel
pubblico come nel privato, nel
commercio, nelle cooperative
sociali, registrando un buon
risultato in termini di
consenso». Il congresso della
Camera del Lavoro di Perugia
prosegue oggi dalle 9 al Giò con
il dibattito che prevede
interventi di delegati e ospiti e
le conclusioni del segretario
nazionale Serena Sorrentino.
Fa. Nu
Giovedì 13 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
ne per la discussione dell’accordo
del 10 gennaio 2013 che regola le
intese confederali siglate con
Confindustria il 20 giugno 2011 e
il 30 maggio 2013 su democrazia
e rappresentanza. «Tutti avranno
la possibilità di esprimersi tramite il voto», dice Sgalla che parla di
«testo unico che chiude una brutta stagione di accordi separati».
«Avrei preferito, però, che l'accordo fosse sottoscritto anche con le
altre associazioni datoriali».
L'obiettivo è migliorare la contrattazione di secondo livello
(«non sempre capace di dare un
contributo adeguato»), un limite
dell’azione sindacale che si è sommato a «diffuse prassi come mancato rispetto dei Ccnl, lavoro nero
e sfruttamento». Ribadita inoltre
la contrarietà alle aperture domenicali selvagge nel commercio.
Fisco, sanità e cultura le altre
direttrici del sindacato. La Cgil
torna a chiedere la patrimoniale,
«un'imposta per ridistribuire in
maniera più equa ricchezza che
si è concentrata in poche mani».
Poi, lotta all’evasione, alla corruzione e all’illegalità e una riforma
della pubblica amministrazione,
«che valorizzi e non demonizzi i
dipendenti pubblici» ma che «denunci storture, come l'eccessivo
dislivello tra le retribuzioni dei dipendenti e quelle “insostenibili”
di alcuni dirigenti». Quanto alla
sanità, per Sgalla occorre proseguire «con più rigore, coraggio e
velocità di attuazione» per scongiurare «allungamento delle liste
di attesa, impoverimento dei servizi distrettuali, scarsa integrazione tra servizi territoriali e ospedalieri, e rilanciare il protocollo
ospedale-università, ad oggi bloccato».
Sul lato cultura, la Cgil evoca
investimenti nella scuola e nella
formazione, indicando nella candidatura Perugia2019, «una grande opportunità per il rilancio e lo
sviluppo della capitale dell’Umbria, per far ripartire l'occupazione giovanile, frenare il calo delle
iscrizioni all’Università, dare prospettive e sostegno alle nuove generazioni.
Fabio Nucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sensibilizzare
sull’osteoporosi,
torna la giornata
dell’Aruo
Nuova giornata a Spoleto per combattere l'osteoporosi. La sta preparando per il 14 aprile 2014 l'ARUO
Onlus (Associazione Regionale
Umbra Osteoporosi) che nello
stesso giorno terrà l'assemblea annuale per gli adempimenti statutari, compreso il rinnovo del consiglio. La giornata di Spoleto sarà
dedicata alla conoscenza e alla
prevenzione (MOC e consulenza
medica gratuiti). La malattia è particolarmente insidiosa perché è
una patologia silenziosa: mina le
ossa senza che la persona se ne accorga se non quando ha raggiunto
un livello così grave da causare
fratture (la più frequente è quella
del femore). Di qui la necessità della prevenzione e quindi delle campagne di sensibilizzazione. Ancora una conferma se ne è avuta a
Perugia durante l'ultima Giornata
mondiale contro l'osteoporosi.
Il campanello di allarme è infatti scattato per il 40 per cento delle
persone che hanno approfittato
della consulenza medica gratuita .
Il controllo della massa ossea
(MOC) compiuto su 220 persone
con un laboratorio mobile allestito in un camper, ha fatto scoprire
che 39 erano malate e che 51 presentavano una riduzione della
massa ossea così importante da
esigere subito un approfondimento sanitario.
Tutte queste persone ignoravano la loro condizione, compresa
una donna di 30 anni. E lo ignorava quasi il 18 per cento degli uomini: perché ormai l'osteoporosi è in
significativo aumento anche tra la
popolazione maschile. Un altro
dato interessante. Delle 220 persone che a Perugia hanno approfittato dell'esame e della consulenza
medica gratuiti, 135 erano venute
a conoscenza dell'iniziativa dai
mezzi d'informazione.
Università, corsa per il Cda: derby Donini-Puccetti, ci sono Elisei e Cotana
RESTANO IN CORSA IN 10
Due candidati per ogni posto
I NOMI
PERUGIA Alla fine ne resteranno
cinque, per ora sono in pista
dieci. Prende forma e sostanza
l’Università targata Franco
Moriconi: la partita per il
consiglio di amministrazione
ormai è quasi chiusa, siamo ai
derby finali. L’Ateneo è stato
diviso in 5 “aree didattiche”, ogni
area avrà un rappresentante in
cda. La trentina di candidature
che erano arrivate a Palazzo
Murena ieri sono state ridotte a
dieci dalla commissione
Rifiuti, caccia
al tesoro
per le buste
ASSURDITÀ E INCONGRUENZE
Con quale logica si smaltisce?
LA LETTERA
Lo smaltimento mirato e selettivo
dei rifiuti ha ripercussioni incalcolabili innanzitutto sull’ambiente, ma può averle anche nelle tasche dei cittadini, come si constata in quelle città progredite nelle
quali l’impegno della popolazione viene premiato con sconti gratificanti. Non solo, ma il risparmio ottenuto da tali operazioni
viene reinvestito nel territorio aumentandone la vivibilità e la ric-
Giulietti. Derby tosto pure per
l’area “Economia, Scienze
politiche e Giurisprudenza”:
Eduardo Montanari di Scienze
politiche contro Pierluigi Daddi
di Economia. E per Lettere e
Scienze della formazione sfida
tra Gian Luca Grassigli (prof. di
arte e archeologia) e Cristina
Papa (discipline demo-etnoantropologiche). Altre due
nomine spettano al rettore, tra i
nomi in circolazione, uno
piacerebbe un bel po’ anche alla
Regione e un altro sarebbe un
“super-professionista”.
nominata ad hoc. In pratica,
restano in pista cinque coppie di
nomi. Per ogni posto in consiglio
di amministrazione due
candidati: toccherà al senato
accademico scegliere e per
essere eletti servirà la
maggioranza dei due terzi.
Pronti, via ecco il derby di
Medicina: Annibbale Donini
contro Paolo Puccetti. Per il tris
“Agraria Veterinaria Ingegneria”
corre Franco Cotana di
Ingegneria (fidatissimo di
Franco Moriconi dalle prime
battute della compagna
elettorale per il rettorato) e
Marco Pepe di Veterinaria. Per
Scienze e Farmacia, l’ex preside ed ex avversario di Moriconi Fausto Elisei dovrà superare la
concorrenza di Massimo
Di fatto, escono dalla corsa per
il consiglio d’amministrazione
tutti i ricercatori, restano
soltanto i prof. «Come da
Il rettore Moriconi con l’ex avversario Fausto Elisei
chezza (a Perugia, per esempio,
potrebbe essere in parte finalizzato al ripristino dei marciapiedi e
alle strade dissestate). Ma a Perugia questo non succede. Accade
invece da Belluno a Salerno, da
Pordenone a Novara, o a Capannori (Lucca) dove i proventi della
vendita della carta sono utilizzati
per l’acquisto di materiale didattico. E sfugge la logica tutta “perugina”: la logica di premiare l’impegno dei cittadini aumentando la
tassazione per la raccolta, invece
di diminuirla; la logica di predisporre pochissimi futuristici distributori di buste nel centro storico senza averli adeguatamente
collaudati, visto che funzionano a
singhiozzo o non funzionano affatto, come quello in fondo alle
scale mobili di via Masi. Risultato:
il povero cittadino va lì per prendere le salatissime buste e si trova
il distributore bloccato da settimane o la scritta beffarda “non disponibile”. Così è costretto a tornarsene a casa smoccolando an-
che per il tempo perso (chi glielo
ripaga?). Allora va in questua da
qualche amico più fortunato, ma
un amico più fortunato è quasi
impossibile trovarlo. Però un rimedio il Comune e la Gesenu lo
suggeriscono amabilmente: andate a prendervele a Ponte Felcino,
già, dal centro storico a Ponte Felcino e ritorno, e la benzina chi la
paga, il sindaco o l’assessore di
competenza? Un’altra beffa è
quando (l’ultima volta un 6 marzo
2014) trovi scritto “consenso negato”. Due parole che rilevano la
scarsa dimestichezza con l’italiano di certi dirigenti: non è la stessa cosa di “non disponibile”? Forse ci vuole una qualche raccomandazione anche per l’Amicard, che
immagino stia per “carta amica”.
Amica un corno! Qualche cittadino dice (ma non dovrebbero dirlo
i responsabili dell’inservizio, ammesso che ciò sia vero? Non riescono a comunicare cose così
semplici?), allora: qualcuno dice
che i sacchetti siano distribuiti a
tempo, un tot al mese, ma come fa
il Comune o la Gesenu a sapere
quanti ne servono a me o a Pinco
Pallino?
Se i sacchetti non bastano che
dobbiamo fare per averli? L’unica
cosa certa è che per ottenere l’erogazione degli allegri contenitori si
tratta di avere una fortuna sfacciata: più o meno è come vincere al
lotto. Il fatto poi che le buste colorate siano prodotte dai detenuti
del carcere di Spoleto è sicuramente un’iniziativa lodevole. Solo
che nessuno sa perché, non si sa
neanche il costo che pur immaginiamo minimo. E non si sa addirittura se quelle plastiche sono
tossiche o no, smaltibili o no. Non
vi andrebbe apposta un’etichetta
che ne spieghi la composizione
chimica, come accade per legge in
tutti i prodotti per il pubblico?
Sfugge la logica. Prendiamo le be
buste colorate: forse in Comune
pensano che i perugini siano poco
svegli. Così, colorando la mondezza li aiutano a capire che cos’è un
pronostico l'Ateneo non si vuole
avvalere del contributo fattivo
dei ricercatori nella "cabina di
comando - dice Andrea
Capotorti, del coordinamento dei
ricercatori - già nell'elenco dei
candidati on-line non avevano
mancato di rimarcare la
differenza tra “dott.” e “dott.sa”
rispetto a “prof.” e “prof.ssa”,
nonostante le loro amate
ministre Moratti e Gelmini da
anni abbiano regalato anche a
noi che insegniamo il titolo di
professori e siamo più della metà
dei docenti. Così, dopo aver da
statuto tenuto fuori il personale
tecnico- amministrativo, ora si
tolgono di mezzo anche i
ricercatori».
Federico Fabrizi
SOLO PROF
vetro, un rifiuto della cucina o un
pezzo di carta... Qualcuno mormora che si tratti di una scelta o
“direttiva” della cosiddetta Europa Unita. Ma siamo sicuri che tutto quello che viene da Strasburgo
o Bruxelles sia oro colato? Pensate po’ agli scherzetti sul burro di
cacao nel cioccolato, alla tendenza verso gli OGM, al nostro latte,
ai nostri agrumi annichiliti e altro
ancora. Non viene il dubbio che
spesso si tratti di scelte surreali?
Il bello è che non tutta Perugia e il
suo territorio ha il “privilegio” di
questi sacchetti: la gran parte della popolazione usa i normalissimi
sacchi scuri che sicuramente non
inquinano molto di più di quelli
colorati. Perché allora non si possono comprare nei supermercati?
In base a quale fantomatico (o
perlomeno non comunicato) “regolamento”? Insomma, si tratta
di un servizio-beffa, anzi un
non-servizio che i cittadini dovrebbero rifiutarsi di pagare, perché non si può pagare un servizio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
così caro e che fa acqua da tutte le
parti. Ed ecco che gli abitanti di
uno dei centri storici più belli del
mondo si ritrovano ad essere cittadini cosiddetti “di serie B” per
colpa della mondezza, dei mondezzari o mondezzologi (quelli
che se ne intendono), e dei mondezzaroli, cioè quelli che ci guadagnano su e mettono sempre più a
dura prova la pazienza degli onesti cittadini che finora hanno avuto il torto di collaborare a una
scelta civile e di pagare i costi
sproporzionati di un’operazione
inefficiente. Sfugge la logica: dove
vanno a finire le tasse dell’immondizia?
Giancarlo Gaggiotti, Perugia
ABCD
FONDATO NEL 1878
DIRETTORE RESPONSABILE:
Virman Cusenza
CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA:
Marco Brunacci
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e-mail: [email protected] - [email protected]
GIOVEDÌ 13 marzo 2014
Auto contro muro, muore minorenne
Terribile incidente alle porte di Spina. Perde la vita un ragazzo nel sedile del passeggero
Ponte della Pietra
Polemiche
sulla suora
che la butta
in politica
Il professor Cerulli guida l’ortopedia del «Gemelli»
RICCI · A pagina 13
SERVIZIO
· A pagina 5
San Giustino
Il mistero
del broker
scomparso
Ricostruisce gli arti
infortunati
dei più noti sportivi
al mondo. «Perugia
sempre nel cuore»
CRISCI · A pagina 20
Un gradito ritorno
Il «Pavone»
riapre
le sue porte
LUMINARE
Il professor
GiulianoCerulli
NUCCI · A pagina 6
Arrivano le barriere
Sant’Antonio
Il Comune
sbarra il viale
IILL RREE DDII RROOM
MAA
S.COLETTI · A pagina 2
La giovane sgozzata
«Si è trattato
di un delitto
premeditato»
BERETTA · A pagina 4
OGGI su:
www.lanazione.it/umbria
LA FOTOGALLERY
Umbria Jazz: ecco
le star del Festival
· A pagina 3
La Bps acquistata dal Banco di Desio
LEGGI L’ARTICOLO
Svolta nella vicenda dell’istituto di credito spoletino. Via libera da Bankitalia
LEGGI L’ARTICOLO
BELVEDERE · In Economia
Integrazione L’assessore Pesaresi: «Rispettate le regole»
Giurano sedici nuovi cittadini italiani
NUOVI SEDICI cittadini italiani alla Sala
dei Notari di Perugia. Provengono
dall’Albania (8), dall’India (2), dal Marocco (2) e ancora da Polonia, Romania, Costa d’Avorio e Perù, i nuovi cittadini italiani che ieri pomeriggio hanno giurato e
ricevuto la cittadinanza durante una cerimonia che si è svolta nella Sala della Vaccara presieduta dall’assessore allo Stato
civile, Lorena Pesaresi. Pari diritti e pari
doveri, al momento del giuramento, l’assessore ha ricordato loro «il fondamentale rispetto delle regole e delle leggi italiane» e «l’impegno — ha detto la Pesaresi
— necessario per contribuire insieme ad
accrescere il valore dell’integrazione e
dell’interculturalità nella nostra città». I
nuovi cittadini italiani, di provenienza
extracomunitaria, potranno esercitare il
diritto di voto già a partire dalle prossime elezioni amministrative ed europee.
Vendono ai pasanti
«I-phone» fasulli
«Donna e madre
ma riparo autbus»
••
2
GIOVEDÌ 13 MARZO 2014
Perugia
LA CITTA’ CHE CAMBIA
CARO LETTORE, DI’ LA TUA
QUALI INTERVENTI
PER UN’ACROPOLI
A PROVA DI FAMIGLIA?
Lascia un commento su:
www.lanazione.it/umbria
STORICO TEATRO COMODATO D’USO GRATUITO PER 12 ANNI E GESTIONE ALLO STABILE DELL’UMBRIA
Il «Pavone» riaccende le luci del centro
Siglato l’accordo di fatto tra Comune e proprietà della struttura cara ai perugini
➩
LE TAPPE
A tutto cioccolato
Folla di golosi:
nella foto in basso
una delle prime edizioni
di «Eurochocolate»
svolta proprio
al «Pavone»
Il giornalismo
Anche il «Festival
del Giornalismo»
tra i grandi eventi
ospitati nella cornice
dello storico teatro
di piazza della Repubblica
LE TRATTATIVE sono state lunghe, complesse, articolate
con momenti difficili e altri di forte tensione. Ma alla fine
l’accordo tra le parti è stato raggiunto e Perugia tira davvero
un sospiro di sollievo: perché il Pavone riapre finalmente le
porte e ricomincia la sua storica attività artistica e culturale.
Presto il cinema, il teatro e la danza torneranno ad animare e
far vivere il centralissimo spazio di piazza della Repubblica
grazie all’accordo raggiunto tra il Comune e il Teatro del
Pavone srl, che per 12 anni affida la gestione del teatro
all’amministrazione con un contratto di comodato gratuito.
Nell’accordo rientra il Teatro Stabile dell’Umbria, soggetto a
cui il Comune affiderà la gestione artistica e tecnico-operativa
delle attività cinematografica, teatrale e coreutica. In mezzo
una serie di interventi di ristrutturazione e riqualificazione.
di SOFIA COLETTI
— PERUGIA —
LA DISCUSSIONE sui termini
del contratto stava procedendo dallo scorso novembre e solo negli ultimi giorni ha avuto l’accelerata finale. Adesso è davvero ufficiale. Il
Pavone riapre le sue storiche porte
e rilancia la sua offerta di spettacolo, arte e cultura nel cuore della città. Tornerà il cinema con quella
programmazione interrotta bruscamente e tra mille polemiche
nel 2009, arriveranno il teatro, la
danza e altre attività collaterali e
prima ancora ci saranno interventi di manutenzione straordinaria
per restituire all’antico e nobile
spazio la patina dei tempi migliori. Insomma, una svolta clamorosa
per la vita e le sorti future del centro storico, sancita dall’accordo
tecnico che in questi giorni ha definito i contenuti, le condizioni e i
termini del rapporto tra i due soggetti in causa, il Comune e il Teatro del Pavone srl.
NEI DETTAGLI, si tratta di un
contratto di comodato gratuito
con il quale il Comune prende in
gestione il Pavone per almeno 12
anni, tempo necessario per realizzare gli investimenti finanziati
con fondi europei. Le risorse sono
stimate sui 600mila euro (tra fondi del Comune e del Puc) e serviranno a realizzare tutta una serie
di interventi di ristrutturazione e
riqualificazione del teatro. Niente
di particolarmente impegnativo e
gravoso, però, perché lo spazio è
già perfettamente agibile e utilizzabile. Si tratta soltanto di lavori di
manutenzione straordinaria da definire nei dettagli, che potrebbero
interessare il rifacimento di una
IN PLATEA
Il Pavoneriaprele suestoriche
portee rilanciala suaofferta
TRA FUTURO & PASSATO
L’attività di base
del contenitore sarà
quella cinematografica
parte del tetto, la ristrutturazione
dei camerini, l’adeguamento e la
sostituzione degli impianti e piccoli interventi per la sicurezza dei
palchi.
IL BELLO ARRIVERA’ dopo,
con l’ingresso del Teatro Stabile
dell’Umbria, citato nell’accordo
come il soggetto a cui il Comune
si impegna ad affidare la gestione
e l’organizzazione delle attività artistiche. Che saranno tre: cinema,
teatro e danza. Molto deve ancora
precisato e definito ma di certo l’attività di base del Pavone sarà quella cinematografica, con una programmazione quotidiana e continuativa, l’unica in grado di garantire risorse per le spese generali e
per le altre attività non sostenute
dal pubblico.
Tutto il resto – convegni, incontri
e iniziative collaterali – andrà stabilito in accordo con la proprietà
del Pavone. Perché un aspetto decisivo della convenzione è quello
che lascia a disposizione dei proprietari 60 giornate all’anno, che
andranno occupate con appuntamenti che non riguardino cinema,
teatro e danza. Insomma l’intesa
tra i soggetti sta nel proporre attività integrate e complementari, evitando qualsiasi concorrenza e con-
trapposizione.
I TEMPI, ALLORA. Nell’accordo non ci sono scadenze o limiti,
l’unico vincolo normativo riguardo i contributi regionali che vanno utilizzati entro il 2015. Entro
quella data tutto dovrà essere pronto, ma la speranza generale è che si
possa fare prima, molto prima. Il
Comune prenderà possesso del teatro appena inizieranno i lavori:
non sono complessi e non dureranno a lungo (in 2 - 3 mesi si potrebbero completare) ma prima c’è da
pensare alle fasi di progettazione,
burocrazia e permessi. Difficile
che la sala possa ‘riaccendersi’ a
settembre, con l’avvio della nuova
stagione cinematografica, magari
Natale 2014 potrebbe essere un
obiettivo alla portata. A questo
punto non resta che attendere.
PERUGIA PROVINCIA 17
GIOVEDÌ 13 MARZO 2014
ASSISI-TODI-BASTIA
••
ASSISI «MISSIONE AZZURRA», DOMANI ARRIVA IL PRESIDIO
FA TAPPA domani la Fiat 500 di ‘Missione Azzurra’, organizzato dal club Forza Silvio Assisi
«Battito Tricolore» con la sede nazionale. «L’obiettivo — spiega il presidente Francesco
Morini, insieme al coordinatore Angelo Baldinelli — sarà prendere le adesioni di persone
che vogliano impegnarsi nel nostro movimento politico e aprire altri club sul territorio».
Due milioni e mezzo per i lavori al Convitto
Assisi, entro aprile si apre la gara relativa alla messa in sicurezza dell’istituto
spondere alla sua nuova mission
che è diversa dall’originaria. Lavoriamo per ridefinire la tipologia di utenza e di offerta formativa ragionando in una prospettiva
di lungo termine. Stiamo aprendoci a livello internazionale con
studenti che giungono da diverse
parti del mondo come Canada, Indonesia, Nord Corea. Però per fare questo abbiamo necessità di ridefinire e adeguare la struttura».
— ASSISI —
IN BREVE
BASTIA Autovelox
Ecco le infrazioni
PRESENTATO da quasi
cinque mesi e attivato da
dicembre, il piano «Noi
Sicuri», con le colonnine dei
dissuasori ai margini delle
strade nei punti più trafficati
della città, è ancora in fase
sperimentale. L’autovelox
ha iniziato a funzionare
dall’inizio di marzo ancora
in forma sperimentale. Nelle
prime uscite sono state
rilevate pochissime
infrazioni.
ASSISI Un messaggio
per Papa Francesco
UNA PREGHIERA e un
messaggio per Papa
Francesco per ricordare il
primo anno di pontificato. I
frati del Sacro Convento
hanno attivato sul sul sito
www.sanfrancesco.org una
pagina dove è possibile
inviare messaggi di auguri
e preghiere che poi
verranno consegnati al
Santo Padre.
ENTRO aprile sarà dato il via alla gara per oltre due milioni e 460
mila euro di lavori sul Convitto
Nazionale per la messa in sicurezza. E’ uno degli elementi emersi
dalla visita compiuta al «Principe
di Napoli» dalla seconda Commissione consiliare permanente della
Provincia di Perugia, presieduta
da Giampiero Fugnanesi (nella
foto). «L’incontro conferma l’importanza che riveste questo istituto, un’eccellenza nella nostra regione, nella programmazione della Provincia — ha detto l’assessore Piero Mignini —. Nel corso degli anni la Provincia ha progettato interventi per adeguarlo alle
normative sulla sicurezza. In queste settimana stiamo definendo
l’iter progettuale per sistemare la
parte superiore e adibirla a residenza». Presenti anche Domenico De Marinis, Annalisa Boni, ret-
tore del Convitto, l’ingegnere Alberto Capitanucci, rappresentante della Provincia in seno al Cda
dell’Istituto, Giampiero Bondi, dirigente dell’Area edilizia della
Provincia di Perugia. «Il Convitto
è una realtà unica in Umbria —
dice Boni — e per questo va tutelato, ridefinito e ripensato per ri-
A TAL PROPOSITO l’ingegner
Capitanucci ha spiegato che è in
previsione il recupero della parte
alta dell’edificio, un tempo convento di Cappuccini, per adibirlo
a residenza degli studenti. Col recupero di questi volumi si consentirà di adeguare la struttura alle
esigenze dell’istituto che ospita la
scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e il liceo scientifico, senza dimenticare che confina con l’Istituto alberghiero.
Bastia Umbra, via libera anche al piano «ex Pic»
— BASTIA UMBRA -—
I PIANI urbanistici nelle aree di recupero per l’amministrazione del sindaco Ansideri sono stati il maggiore impegno del trascorso quinquennio. Nei prossimi mesi si vedrà se è possibile il passaggio dalla fase progettuale a quella operativa. In queste ore, con
l’ok della commissione per la qualità edilizia, ha imboccato l’iter finale anche il piano ex Pic, a sud
dell’area Petrini. Importante perché questo piano
prevede una media superficie alimentare e vari nego-
zi. Il proprietario, la Coop Centro Italia, ritiene di
poter realizzare, oltre al centro commerciale, un collegamento pedonale con Umbriafiere ad di là della
superstrada e dare il via alla rotatoria stradale che sostituirà l’incrocio tra via Gramsci, via Moncioveta e
la Rivierasca. Gli altri piani approvati riguardano il
completamento dell’area ex Giontella, in parte già realizzato, il piano di recupero dell’area Franchi arrivato alla fase esecutiva e per ora fermo; infine il piano
San Marco che è entrato in fase esecutiva.
m.s.
TODI
Ubriachi al volante
Raffica di denunce
— TODI —
CINQUE giovani sono stati
denunciati e altri due segnalati quali assuntori di sostanze
stupefacenti dai carabinieri
del Norm e della Stazione di
Collazzone. Un 39enne operaio marscianese e un disoccupato di Foligno, di 35 anni, sono
stati trovati in stato di ebbrezza alcolica mentre guidavano
lungo la Diretta del Cerro, in
località Collepepe: ai due è stata ritirata la patente e i veicoli
affidati ai familiari. Un operaio di Terni, di 22 anni, è stato
fermato mentre a tarda notte
guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, come accertato dal controllo sanitario
eseguito all’ospedale della Media Valle del Tevere. Stessa
sorte è toccata ad uno studente
di 19 anni di Massa Martana,
mentre guidava l’auto del padre e era in compagnia di un
altro giovane massetano lungo
la Strada del Puglia. I due sono stati sorpresi mentre cercavano di disfarsi di alcuni frammenti di marijuana. Infine i
militari del Norm, a Pian di
San Martino, hanno fermato
un operaio di Celleno con un
bastone di legno.
S.F.
GIOVEDÌ 13 MARZO 2014
CRONACHE 19
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
Acciaio, la lettera dei tedeschi
risveglia la paura dell’Umbria
Martedì arriverà all’Ast il top manager della multinazionale
· TERNI
«DECISIONE non strategica», seppur «tatticamente necessaria e corretta». Così i vertici della ThyssenKrupp dipingono la scelta di riacquisire l’Acciai Speciali Terni da Outokumpu
nella lunga lettera recapitata ai dipendenti nei
giorni scorsi. E nella missiva c’è molto altro.
Così appare quanto mai opportuno l’annunciato arrivo, martedì prossimo negli stabilimenti
di viale Brin, del Ceo della divisione Materials
della multinazionale tedesca, in cui è stata collocata Ast nel nuovo organigramma del Gruppo. Un faccia a faccia, quello tra il top manager tedesco e l’ad di Ast, Marco Pucci, che dovrebbe chiarire i non pochi lati oscuri del contenuto della lettera, che ha subito allarmato i
sindacati dei metalmeccanici (non tutti però).
FOCUS
La strategia
Si era capito da subito
che la mossa di
riacquistare l’Ast fosse
da considerare «non
strategica» dal punto di
vista industriale ma
prettamente finanziaria,
visto lo spin-off
dell’inossidabile con la
conseguente costituzione
di Inoxum di ormai quasi
tre anni fa
Il faccia a faccia
CHE LA MOSSA di riprendere Ast fosse «non
strategica» dal punto di vista industriale ma
prettamente finanziaria era apparso chiaro fin
da subito, visto lo spin-off dell’inossidabile
BRUTTA SORPRESA
La missiva gela l’entusiasmo
della visita del presidente del Senato
Pietro Grasso per i 130 anni di attività
con la conseguente costituzione di Inoxum di
ormai quasi tre anni fa. La recente missiva, in
cui comunque si sottolinea l’intenzione di garantire «adeguata competitività» al sito ternano, disegna un orizzonte frastagliato. Gli stessi vertici della multinazionale prendono tempo, annunciando il piano industriale
«nell’estate del 2014», rimandando opzioni di
vendita a date da destinarsi e non nascondendo di avere idee ancora da chiarire: «Dobbiamo valutare in che misura possiamo posizionare Ast nella concorrenza, scorporata da Outokumpu, in una posizione difficile di mercato».
E se con i finlandesi di Outokumpu viale Brin
aveva mano libera sul versante commerciale,
con Thyssen tale autonomia è destinata a sparire, tornando di fatto alla precedente gestione
di marca tedesca. «Per le attività dell’acciaio
•
NUOVE NUBI ALL’ORIZZONTE La letteraspeditada ThyssenKrupp
destagrandepreoccupazioneperchérendeincertoil futurodeilavoratori
inox di Ast — continua la missiva — faremo
leva sulla nostra organizzazione mondiale di
vendita e assistenza. A questo scopo abbiamo
creato la nuova business unit special materials», divisa in tre unità operative in cui Ast è
sganciata da Terninox.
«PER LA DISTRIBUZIONE globale delle nostre attività dell’acciaio inox — si legge ancora
— nel quartier generale della nostra business
area materials services, abbiamo creato inoltre
la nuova area funzionale coordination stainless flat». Con i centri di servizio che saranno
assegnati a livello regionale. Insomma, resta
tutto da chiarire a cominciare dalla visita di
martedì del Ceo della divisione materials. In-
tanto, dopo la Fiom-Cgil, anche l’Ugl mette le
mani avanti: «Non vogliamo annunci, pretendiamo un piano industriale serio che finalmente faccia chiarezza sul futuro delle Acciaierie»,
dichiara il coordinatore nazionale del comparto siderurgia dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli.
«Abbiamo accolto con favore il ‘ritorno’ di
ThyssenKrupp — continua — ma la lettera
che i vertici del gruppo tedesco hanno inviato
ai dipendenti è fumosa e non chiarisce cosa accadrà ora che l’operazione di trasferimento di
Ast, Vdm, il Tubificio di Terni e gli altri servizi da parte di Outokumpu si è conclusa. Chiediamo quindi a ThyssenKrupp di convocare i
sindacati il prima possibile».
Stefano Cinaglia
Grande attesa per
l’incontro di martedì tra
il top manager tedesco
e l’ad di Ast, Marco Pucci
(nella foto), che dovrebbe
chiarire i lati oscuri del
contenuto della lettera,
che ha subito allarmato
i lavoratori e i sindacati
dei metalmeccanici
I sindacati
«Abbiamo accolto con
favore il ‘ritorno’ di
ThyssenKrupp ma la
lettera che i vertici del
gruppo tedesco hanno
inviato ai dipendenti è
fumosa e non chiarisce
cosa accadrà ora che
l’operazione
di trasferimento
si è conclusa»
LA TRASFERTA OLTRE 1500 LAVORATORI IN VATICANO IL 20 MARZO
I lavoratori saranno ricevuti da Papa Francesco
· TERNI
TRENTA i pullman allestiti da
Ast, per un totale di 1500 persone
circa tra lavoratori, ex dipendenti
e familiari, che il prossimo 20
marzo raggiungeranno l’Aula Paolo VI, in Vaticano, per l’udienza
speciale con Papa Francesco in occasione dei 130 anni dalla fondazione delle Acciaierie. Una ricorrenza caduta per la precisione lunedì scorso e celebrata con la visita negli stabilimenti di viale Brin
del presidente del Senato, Pietro
Grasso.
L’ATTESISSIMO INCONTRO con
Papa Francesco s’incrocia anche
con un’altra storica ricorrenza: la
visita di Giovanni Paolo II nella
fabbrica ternana culminata nel
pranzo nella mensa aziendale,
che risale al 19 marzo 1981 e rappresenta una pagina memorabile
non solo per l’Acciaieria ma per
l’intera città di Terni.
Il pellegrinaggio diocesano orga-
tutto centotrentasei, oltre ai trenta dell’Ast (a cui si uniranno quelli della Sgl Carbon, di Confartigianato e dell’Actl) , sono settantasei
quelli allestiti dalle parrocchie e
altri trenta dalle scuole.
L’UDIENZA SPECIALE
Sono già trenta i pullman
allestiti dalle Acciaierie
per l’incontro con il Pontefice
L’ORGANIZZAZIONE della maxitrasferta è stata affidata dalla diocesi e dall’Ast all’Opera romana
pellegrinaggi, colosso dei trasporti specializzato in eventi del genere. I pullman dell’Ast, che non sospenderà la produzione, partiranno alle 7; gli altri alle 6. L’udienza
con il Papa è fissata a mezzogiorno e sarà preceduta dalla messa
che il vescovo, monsignor Ernesto Vecchi, celebrerà in San Pietro.
Ste.Cin.
nizzato nella Santa Sede fa registrare numeri da brividi, saranno
infatti oltre settemila i fedeli della
diocesi di Terni, Narni e Amelia
che abbracceranno il Pontefice
tra pochissimi giorni.
I PULLMAN organizzati sono in
IL VESCOVO MonsignorErnestoVecchiguideràla delegazionea Roma
GIOVEDÌ 13 MARZO 2014
ECONOMIA & FINANZA 29
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
•
LA SVOLTA L’ISTITUTO DI CREDITO SPOLETINO ERA COMMISSARIATO DALLO SCORSO FEBBRAIO
Il Banco di Desio acquista la Bps
Bankitalia giudica l’offerta «la più idonea». Battuta la ‘Clitumnus’
Cristina Belvedere
· SPOLETO
CREATIVO
WilliamSaliceha inventato
anchel’ovettoKinder
WORKSHOP CIPA
L’inventore
della Nutella
a Corciano
· CORCIANO
TUTTO pronto a Villa Pieve
del Vescovo per il meeting
internazionale «Diamo valore al contenitore!» organizzato da Cipa, che si svolgerà sabato e domenica con la partecipazione di grandi esperti
che si confronteranno sul
ruolo fondamentale che i
contenitori per alimenti svolgono nel mantenimento della qualità dei prodotti. Una
qualità da garantire sotto diversi punti di vista, dal consumo alla protezione dall’ossidazione o dalla temperatura. Un settore dove si mescola innovazione e tecnica di realizzazione, creatività e materiali.
TRA I protagonisti, persone
che hanno fatto la storia dei
contenitori e del costume italiano, come William Salice
che ha lavorato oltre 46 anni
a fianco di Michele Ferrero
contribuendo alla nascita di
prodotti entrati nella vita
quotidiana di grandi e piccini: Nutella, Ferrero Rocher,
Pocket Coffee e protagonista
della nascita di Kinder Sorpresa, l’uovo di cioccolata.
L’uovo come contenitore primordiale e d’eccellenza, e della missione alla base della
cultura di un’azienda che ha
sempre saputo ascoltare il
consumatore ed ha sviluppato una sua propria filosofia
di marketing legata alla sperimentazione: «Sperimentare
nuovi prodotti in diversi
mercati — spiega Salice —
un tema centrale in tutto il
mio percorso professionale,
grazie al quale ho saputo tradurre in tecniche e metodologia, quanto spesso affidato alla sola intuizione, superando
anche le sfide che i più ritenevano impossibili». Al culmine del suo percorso umano e
professionale, William Salice ha deciso di investire se
stesso nella realizzazione del
sogno di aiutare gli altri a realizzare i propri sogni, per
questo è oggi ispiratore e guida della Fondazione «Color
Your Life».
LA POPOLARE di Spoleto va al
Banco di Desio e della Brianza. La
sua offerta, è stata giudicata dai
commissari nominati da Bankitalia «la più idonea a conseguire gli
obiettivi di risanamento» dell’istituto umbro. Banco Desio è stato
invitato a prendere contatti con i
commissari «per la definizione del
contratto d’investimento che delineerà, nel dettaglio, le modalità
tecniche di realizzazione dell’operazione e i principali aspetti concernenti il progetto di aggregazione».
UNA VOLTA FIRMATO il contratto d’investimento, «prenderanno
il via le attività relative agli iter autorizzativi nei confronti delle diverse autorità di vigilanza competenti». L’offerta del Banco Desio
ha battuto quella della cordata umbra denominata «Clitumnus», formata da imprenditori, Coop e fondazioni legate al territorio umbro.
Rispettati dunque i pronostici che
vedevano favorito l’istituto di credito del Nord nella corsa per l’acquisizione di BpS. L’operazione
ha tardato a concludersi in quanto
SOTTO I RIFLETTORI
GiovanniAntonini,era
presidentedellaSpoletoCredito
e Servizi,sociodi maggioranza
dellaBancaPopolaredi Spoleto
LA STRATEGIA
I commissari avevano dato
a Lazard l’incarico
di selezionare gli investitori
subordinata al verdetto di Bankitalia sulla banca Popolare di Spoleto, che si trova commissariata da
oltre un anno. La scelta del Banco
di Desio è in linea con la policy di
vigilanza bancaria europea che
spinge sul rafforzamento sia patrimoniale che “strutturale” delle
banche da attuarsi mediante processi di fusione e incorporazione
tra istituti. In questa prospettiva il
Banco di Desio risultando patrimonialmente molto solido, ha battutto facilmente la concorrenza
della «Clitumnus», cordata non di
matrice bancaria (sebbene sorretta
dalla Fondazione CariPerugia),
composta da imprenditori locali.
Nella giornata di lunedì scorso
Borsa Italiana aveva comunicato
la sospensione del titolo di Banca
Popolare Spoleto dalle negoziazioni «a tempo indeterminato». La decisione era legata al comunicato diramato dai tre commissari straordinari (Boccolini, Brancadoro e
Stabile) che avevano conferito incarico a Lazard per l’assistenza nella selezione dei potenziali investitori nell’istituto e nella controllante Spoleto Credito e Servizi (la cooperativa che detiene il 51%, Monte
dei Paschi il 26%).
L’OBIETTIVO METTERE IN RETE LE ESPERIENZE DEI PAESI CHE HANNO SOFFERTO LA CONGIUNTURA
L’Europa affida a Confindustria un progetto contro la crisi
· PERUGIA
HA LO SCOPO, attraverso seminari tecnici e
missioni operative nei diversi paesi coinvolti
nella rete europea, di promuovere lo scambio
di informazioni ed esperienze e sviluppare la capacità di anticipare momenti di ristrutturazione del sistema socio-economico attraverso la
condivisione dei migliori modelli di buone pratiche in Europa. Si tratta del progetto «Promoting restructuring opportunities», che vede
Confindustria Umbria come capofila. Gli ambi-
ti di approfondimento riguarderanno in particolar modo le relazioni industriali e politiche
del lavoro, i sistemi di welfare e la sicurezza sociale, la ricerca e l’innovazione, le strategie di
formazione e lo sviluppo delle competenze, l’aggregazione e clustering e l’internazionalizzazione. Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria Bruxelles, si è tenuto il primo incontro
operativo del progetto europeo cui hanno partecipato, tra gli altri, Aurelio Forcignanò, direttore generale di Confindustria Umbria, Enzo Fa-
loci, direttore di Umbria Export, Matteo Carlo
Borsani di Confindustria Bruxelles e Magdalena Bober di Businesseurope, l’associazione europea degli imprenditori che ha patrocinato il
progetto. Il progetto comunitario coinvolge oltre Confindustria Umbria, in qualità di coordinatore, e Umbria Export, come partner per la
consulenza tecnica progettuale, altri enti internazionali tra cui la Camera di commercio italiana in Bulgaria, la Camera di commercio italiana in Germania, Confindustria Romania e il
Comune di Viladecans in Spagna.
SINDACATO IL CONGRESSO PROVINCIALE CGIL. IL SEGRETARIO: ‘LAVORO & CULTURA PER LA RIPRESA’
Sgalla verso il bis: «Risalita dura ma possibile»
· PERUGIA
«L’UMBRIA,
nel
periodo
2007-2011 ha perso in termini di
produzione, più di tutte le altre regioni del Centro Italia con un calo del Pil del 7%. Un livello che ci
ha fatto precipitare indietro di 10
anni. Al contempo, il reddito procapite medio si è avvicinato molto a quello delle regioni più povere del paese, con la conseguenza
logica che sono crollati i consumi
delle famiglie (-5,4%) e la spesa
(-8,4%)».
NUMERI resi noti ieri dal segretario generale uscente della Cgil di
Perugia Vincenzo Sgalla (foto),
durante l’apertura del IV congresso provinciale ospitato alla Sala
dei Notari. Alla luce di questi numeri, Sgalla ha rilanciato la neces-
sità di «un Piano del lavoro, un
progetto ed una piattaforma rivendicativa, insomma una vertenza
Umbria costruita insieme a Cisl e
Uil per far partecipare i lavoratori
e i cittadini». «Serve un patto per
il lavoro tra le organizzazioni dei
IL PERCORSO
Organizzate 855 assemblee
in altrettanti luoghi di lavoro
Coinvolti 24mila lavoratori
lavoratori e le associazione datoriali, con l’obiettivo di non limitarci alla sola rivendicazione di
parte, ma di costruire una proposta comune e condivisa che sia in
grado di orientare e supportare le
scelte politiche della nostra regione e dei territori, al fine di avviare
una risalita dura, ma possibile».
UN CONGRESSO che arriva a conclusione di un percorso importante, fatto di 855 assemblee svolte in
altrettanti luoghi di lavoro del territorio provinciale, che hanno
coinvolto quasi 24mila lavoratori
Cgil. Assemblee dalle quali sono
emerse la preoccupazione e la rabbia di tante donne e uomini, giovani lavoratori, molto spesso precari, migranti, i più fortunati con
un lavoro regolare, cassaintegrati,
disoccupati, pensionati ed esodati. Il congresso della Camera del
Lavoro proseguirà oggi all’Hotel
Giò dove si voterà il nuovo vertice. Già si parla di Sgalla bis.
Silvia Angelici