?`eZkZV - Agrintesa

P E R S O N E ,
e
i
z
i
Not
T E R R I T O R I O ,
V A L O R I
N.19
Supplemento n. 2 a «In Piazza», mensile della Confcooperative di Ravenna, ANNO XXXI, nr. 3, Marzo 2014 – Spedizione in abb. post.: D.L: 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 nr. 46) art. 6, comma 1, DCB Ravenna - Pubblicità non superiore al 45%. In collaborazione
con Centro Stampa, Bologna - Direttore resp.: Mabel Altini - Autorizzazione del Trib. di Ravenna n. 657 del 17/6/78. Redazione: via Castellani 25, Faenza. Tel. 0546 26084 - Progetto grafico e impaginazione: Hoop, Faenza - Stampa: Arti Grafiche Ramberti, Rimini.
La competitività parte dall’innovazione
Mercati sempre più complessi
Al via il nuovo Comitato Consultivo
per il triennio 2014-2017
Gestione del vigneto e qualità delle uve
Un nuovo PC Web per i Soci
Un nuovo negozio Agrintesa a Cesena
Spazio Soci
PIÙ COMPETITIVITÀ
IN UN MERCATO
“SENZA RETI”
Raffaele Drei - Presidente Agrintesa
D
all’analisi dell’evoluzione dei
nostri catasti, aggiornata a fine
2013, emerge una flessione
piuttosto modesta del numero complessivo degli ettari investiti, determinata in
gran parte da aziende agricole che, prive
di ricambio generazionale, tendono ad
uscire dal settore o dismettono l’attività
definitivamente. Fa da contraltare a questo inevitabile fenomeno, anche sociale,
la crescita di aziende più dinamiche e
spesso con conduttori nel pieno della
propria attività lavorativa, che continuano ad investire in maniera sempre più
2
specializzata e con la necessaria forte
motivazione professionale. Non bisogna
dimenticare, infatti, che la forte pressione competitiva a cui sono sottoposti i
nostri prodotti, anche da paesi emergenti dove i costi sono ben diversi, ci pone
in uno stato di continua “attenzione” dal
momento che siamo ormai parte di un
mercato globale che non offre alcuna
rete di protezione.
Per aumentare il proprio grado di competitività sul mercato, la nostra cooperativa sta quindi perfezionando tutti i
possibili strumenti per affiancare e sup-
Più competitività
portare quei soci che credono nel futuro
e continuano a competere. Un atteggiamento che si traduce in particolare
nell’apporto di ricerca ed innovazione,
nell’introduzione di nuovi brevetti vegetali e, più in generale, nell’evoluzione
delle tecniche agronomiche per massimizzare qualità e quantità delle produzioni. Naturalmente, Agrintesa svolge
la propria missione a favore dell’intera
base sociale, anche se si è focalizzata nel
sostenere la crescita competitiva delle
imprese più performanti.
Allargando l’analisi allo scenario generale, il settore dell’ortofrutta fresca
sta registrando una profonda evoluzione con la tendenza al ristagno dei
consumi in tutti i principali mercati di
riferimento: a maggior ragione, il buon
indice qualitativo rimane un elemento
imprescindibile di successo. Così come
lo è l’allargamento degli attuali orizzonti commerciali verso nuovi paesi in
grado di recepire e remunerare la nostra
offerta mercantile.
La doppia velocità che si registra tra
l’andamento commerciale positivo del
kiwi e quello ben più stentato delle pere
è un esempio eclatante delle attuali incertezze del mercato e della debolezza
del potere di acquisto dei consumatori
in Italia. La chiave di lettura di questa
situazione è che mentre il kiwi si conferma uno dei frutti più apprezzati in
tutto il mondo, le pere italiane, anche
le migliori, rimangono un prodotto tradizionalmente racchiuso entro i confini
nazionali, dove la domanda si mantiene
molto debole.
Pensando al futuro, alla luce dei dati
emersi, il potenziale produttivo di Agrintesa dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile nei prossimi anni, in quanto
alla lieve flessione degli ettari investiti a
frutteto, determinato in particolare dalle
nettarine e, in parte, dal kiwi, corrisponderà un incremento della produttività
per ettaro. Nel medio periodo, quindi,
si può dedurre che le principali produzioni della base sociale non dovrebbero
subire ridimensionamenti significativi,
per quanto siano prevedibili spostamenti da una specie frutticola all’altra
in seguito agli investimenti degli ultimi
anni, ma con immancabili difficoltà per
una necessaria riprogrammazione organizzativa e commerciale. Su tale aspetto
non possono che emergere alcune preoccupazioni in quanto alcune specie che
negli ultimi anni hanno attratto forti investimenti, avranno in futuro equilibri di
mercato più instabili.
3
KIWI E MELE OK,
PERE NO.
E IL VINO?
Cristian Moretti - Direttore Generale Agrintesa
D
ai numerosi incontri tecnici e zonali con la base sociale,
emerge tutta l’importanza del
confronto a largo raggio condotto all’interno di Agrintesa con la possibilità di
cogliere le esigenze più sentite dai soci,
oltre a trasmettere preziose indicazioni sulla conduzione della cooperativa e
le principali dinamiche del mercato. In
questo senso occorre puntare con decisione su tutte quelle azioni in grado di
favorire la massima coesione tra tutti i
soci e la valorizzazione dell’intera filiera
che la cooperativa rappresenta.
Sul fronte tecnico, nell’ultimo periodo
è stata presa in esame la dinamica dei
nuovi impianti produttivi all’interno
della cooperativa, che ha evidenziato
una leggera diminuzione delle superfici
(2%) a fronte di uno spostamento delle coltivazioni da una specie all’altra e
di una maggiore specializzazione degli
impianti sia a livello varietale che produttivo.
Anche qui Agrintesa, con grande senso
di responsabilità, è impegnata ad infor-
4
mare la propria base sociale sia sulle
possibilità di investire su nuovi progetti
o di inserire specifiche varietà ad alto
reddito, sia sui possibili rischi derivanti
da un certo squilibrio produttivo che si
potrebbe registrare non solo nel comprensorio romagnolo, ma anche in tutta Europa in caso di rinnovi su specie
e varietà non allineati alla domanda di
mercato.
L’andamento commerciale in
Agrintesa
Per quanto concerne le pere, oggi registriamo una situazione sicuramente
distante dalle aspettative di settembre/
ottobre, dal momento che, purtroppo,
le previsioni favorevoli formulate al
momento della raccolta sono state deluse da un mercato che ha evidenziato
continui ribassi, a causa di una domanda
debole ed incapace di collocare i quantitativi complessivi prodotti. Si mantiene
debole la richiesta sul fronte del mercato italiano, legata alla crisi ed ad una certa disaffezione su questa specie da parte
Kiwi e mele ok
dei consumatori. Sul mercato estero invece il prodotto olandese o portoghese
è riuscito a ritagliarsi spazi commerciali
importanti grazie a quotazioni molto inferiori alle nostre.
Abbiamo ancora un paio di mesi per terminare le vendite, ma è difficile ipotizzare recuperi importanti, in quanto buona
parte della campagna è stata caratterizzata da grandi difficoltà.
Anche sul fronte delle mele segnaliamo un rallentamento delle interessanti
dinamiche che avevano caratterizzato
quotazioni e vendite nella fase iniziale.
In ogni caso, riteniamo che i mesi ancora
a disposizione per le vendite ed i quantitativi non particolarmente abbondanti
attualmente presenti nei magazzini, do-
vrebbero consentirci di chiudere la campagna di commercializzazione in maniera discreta.
Brillante l’andamento del kiwi che, fin
dall’inizio della campagna, viene collocato “con due velocità”. La risposta migliore arriva dai mercati d’Oltremare,
che hanno assorbito con continuità volumi rilevanti di prodotto a quotazioni
positive.
Sottotono, al contrario, il mercato domestico ed europeo che continua ad
assorbire il kiwi con maggior lentezza
rispetto agli anni precedenti.
Soddisfacenti le quotazioni riscontrate
sino ad oggi con prospettive di miglioramento per i prossimi mesi.
Agrintesa dovrebbe concludere la pro-
5
pria campagna di vendita entro i primi
giorni di giugno e guarda con ottimismo alla fase finale della commercializzazione.
Consapevole che sia le quantità di prodotto che l’indice qualitativo dei vini di
quest’anno sono molto diversi da quelli,
6
irripetibili, dell’annata 2012, Agrintesa
sta operando in un mercato molto “nervoso” ed incerto, che acquista partite di
vino con grande cautela e con scarsa programmazione: tutte le azioni commerciali si concentrano, quindi, nel breve periodo a conferma di una notevole tensione
tra domanda e offerta.
Più in dettaglio, si sta diffondendo un’offerta assai difforme per qualità e quotazioni, dove molte zone di produzione o
nazioni, come la Spagna, stanno offrendo
al mercato prodotto a prezzi molto bassi
e, per noi, insoddisfacenti.
In questo contesto, Agrintesa sta cercando di valorizzare i propri vini mettendo
in evidenza alcuni valori assoluti, quali la
costanza, l’equilibrio qualitativo e l’efficienza della catena produttiva.
Abbiamo davanti a noi ancora molti
mesi di vendita e quindi non dobbiamo
essere necessariamente pessimisti: in
ogni caso sarà molto importante che l’attuale scenario commerciale non peggiori ulteriormente a causa della crescente
pressione del prodotto sul mercato.
Nuovo Comitato Consultivo Agrintesa
AL VIA IL NUOVO
COMITATO
CONSULTIVO DI
AGRINTESA
N
el corso delle Assemblee zonali che si sono tenute nei mesi di
Gennaio e Febbraio si è svolta
l’elezione dei delegati che compongono
il Comitato Consultivo, organo di rappresentanza e confronto della base sociale della cooperativa ed insostituibile
punto di riferimento del Consiglio di
Amministrazione di Agrintesa.
Da statuto, il Comitato Consultivo ha
lo scopo di favorire il collegamento, il
dialogo ed il confronto tra il Consiglio
d’Amministrazione e la base sociale
sulle problematiche inerenti la gestione
della cooperativa, gli indirizzi strategici
e il rapporto tra coop e socio, al fine di
rendere partecipe la base sociale, distribuita sul territorio, della vita della cooperativa.
Alla scadenza dei 3 anni, il vecchio
Comitato, cui va il generale plauso per
l’ottimo lavoro svolto, ha lasciato il testimone al nuovo rinnovato organo di rappresentanza, che è pronto ad accogliere
i suggerimenti ed il “sentiment” dell’intera base sociale, per poi trovare puntuali risposte da parte della cooperativa.
Al nuovo Comitato Consultivo, appena
insediato, i migliori auguri per un fattivo
lavoro da parte della Presidenza, della
Direzione generale e dell’intero Consiglio d’Amministrazione di Agrintesa.
7
Sezione Faenza
Sezione Bagnacavallo - Lugo - Cotignola
VERNI MARA
MODIGLIANA
NALDONI TOMASO
DURANTI FRANCO
COTIGNOLA
LAGHI MARINO
MARZENO - SCAVIGNANO
UGOLINI ROMANO
TREDOZIO
MONTI BRUNO
RIVALTA
BRISIGHELLA
FOGNANO-ZATTAGLIA
MONTEFIORI MATTEO
SANGIORGI AREDAMO
BARBIANO - BUDRIO
CASSANIGO - S.SEVERO
SPOGLIANTI ALAN
MARIANI MAURO
BERTI MICHELE
RIOLO TERME - CASOLA VALSENIO
MAZZANTI EMILIO
S.LUCIA - S.ANTONINO-URBIANO
ASIRELLI SAURO
S.GIOVANNINO
CASTELLARI ARISTIDE
PIEVE CORLETO
CATTANI IVANO
BASIAGO - S.BIAGIO
CASADIO FABRIZIO
SILVAGNI MAURIZIO
BONCELLINO
BALDINI LUCA
TRAVERSARA
SANGIORGI GIUSEPPE
MASIERA
BELLONI RENATO
RICCI MAURO
VILLANOVA BC.
POLETTI DOMENICO
VILLA PRATI
RAMBELLI ADRIANO
ROSSETTA - ALFONSINE
BERTACCINI MARIA PIA
ZAMA MANUELE
S.P.LAGUNA - P.PONTE
TAMPIERI VALERIO
LUGO
VEROLI FRANCESCO
ZOLI FILIPPO
ERRANO - CASTEL RANIERO
DALLE FABBRICHE IVO
SAN POTITO
BALLARDINI GIAMPIERO
CELLE-PERGOLA - PIDEURA
ALPI STEFANO
BIZZUNO
S.SILVESTRO - S.GIUSEPPE
CARLONI MIRCO
LINGUERRI CLAUDIO
PERONI GUERRINO
FORMELLINO
AMADEI GIANLUCA
SAN LORENZO - ASCENSIONE
NICHELE BRUNO
BERTINI GIORGIO
SARNA
VALGIMIGLI FABIO
CAPPUCCINI - S.M.MADDALENA
DALMONTE NICOLA
BELRICETTO
CASSANIGO
DAPPORTO DIEGO
VILLA S.MARTINO
MUCCINELLI MARINO
LINGUERRI GIANPAOLO
MEZZANO - GLORIE
BALDINI ANTONIO
SOLAROLO - FELISIO
SALVATORI ANTONIO
GUERRINI FABIO
GRANAROLO
PIEVE CESATO
FAROLFI MATTEO
RAFFONI DANIELE
ZAULI MIRKO
MERLASCHIO - MEZZENO
FAROLFI STEFANO
S.ANDREA
PERONI DANIELE
FOSSOLO
NONNI NICOLA
PRADA
8
FOLLI STEFANO
PATUELLI ALESSANDRO
BAGNACAVALLO
BALDUCCI MAURIZIO
CASTELBOLOGNESE
CENNI GIUSEPPE
CICOGNANI SILVANO
LAGHI ANDREA
GUERRA ALBERTO
TELLARINI GIANLUCA
ZAVOLI STEFANO
DALLE FABBRICHE ANDREA
SAVORANI MAURIZIO
ANCONELLI GIANLUCA
VALENTI ROBERTO
BABINI ALBERTO
REDA
ZACCARINI ANDREA
RONCO
BANDINI MARCO
ALBERETO
ROSETTI ANDREA
S.BARNABA - SALDINO
MERENDI LORIS
FUSIGNANO
MARGOTTI ANTONIO
COSTA GIANCARLO
LANZONI LINO
GASPARONI ANGELO
Nuovo Comitato Consultivo Agrintesa
Sezione Russi - Ravenna
Sezione Forlì
ALPI ALBERTO
SM.VILLAF. - V.FR
GARAVINI NICOLA
FRANCESCONI LUCA
RONCADELLO - S.GIORGIO
MINGOZZI DAVIDE
CASTROCARO -TERRA DEL SOLE
ANDREINI MATTIA
RUSSI
BRANDOLINI MICHELE
LIVERANI NICHOLAS
CALDERONI DINO
SCARDOVI FRANCO
VILLANOVA (FO)
BONDI PIERGIORGIO
DALMONTE PIERGIORGIO
GODO
MEDRI ANDREA
CARPENA - MELDOLA
SIRRI CRISTIAN
BALDINI MATTEO
S.PANCRAZIO
ARGNANI WALTER
RAVENNA
ZANNONI ANDREA
PIANGIPANE
BARUZZI TONINO
S.MICHELE
RANDI FABIO
S.ALBERTO
BALDUCCI MAURIZIO
S.MARCO
BAGNOLI GABRIELE
FABBRI ANDREA
SANTERNO
FILETTO - CASTIGLIONE DI RA
MORIGI CLAUDIO
BERTACCINI GIANCARLO
Sezione Mordano - Imola - S.Agata
Sezione Modena
ANZOLA E. - SERRAVALLE
TAGLIATI CLAUDIO
CASTELFRANCO
ROSSI FRANCESCO
MODENA
MURATORI FABIO
NONANTOLA - RAVARINO
SCARAMELLI MINO
SAN CESARIO
BENASSI ROMANO
SAN GIOVANNI IN PERSICETO
BONZAGNI DAVIDE
SAVIGNANO S. PANARO
FINELLI PAOLO
SPILAMBERTO - CASTELVETRO
CALZOLARI DAVIDE
VIGNOLA - MARANO
ZANASI ROBERTO
MOL-SAS-SEST-CASTELGUELFO
CAVULLI GILDO
IMOLA
RICCI MACCARINI FABIO
PIRAZZOLI CRISTIAN
MASSALOMBARDA
MAZZOTTI VITTORIO
MASI AUGUSTO
CESENA
MENGHI ACHILLE
Sezione Cesena
S.AGATA SUL SANT.
ROSSI DANILO
RONTA
SACCOMANDI GIAN PAOLO
BAGNARA DI ROM.
DAL BOSCO BRUNO
S. GIORGIO - PIOPPA
ZAVALLONI GILBERTO
MORDANO
ALBERTAZZI NEVIO
GATTOLINO - SALA
MORETTI ARNALDO
CONSELICE - ARGENTA
SANGIORGI DANIELE
CASALE - CALISESE
CASADEI TOMAS
S.PROSPERO
BENINI GABRIELE
GAMBETTOLA - BULGARNÒ
BUBANO
BALDISSERRI MIRCO
BAIARDI FABRIZIO
GUIDI SALVATORE
MONTIANO - RONCOFREDDO
ANTIMI MATTEO
SANTARCANGELO
BERSANI GIANCARLO
Poiché questo numero di Agrintesa Notizie è andato in stampa prima della conclusione
delle elezioni di tutti i delegati, non troverete indicati i nominativi dei delegati “fuori
regione” ovvero, Friuli, Montefiascone, Verona, Latina.
Provvederemo ad aggiornarvi nella prossima edizione.
DIVULGHIAMO
L’INNOVAZIONE
per dare competitività
alle imprese dei Soci
D
a due anni, per volontà del
Consiglio di Amministrazione e su richiesta della
stessa base sociale, la cooperativa
Agrintesa organizza nel periodo
invernale, da dicembre a febbraio,
incontri tecnico-informativi per i
propri Soci. Alla fine del secondo
ciclo di incontri, è utile fare un bilancio di queste iniziative che, oltre
a risultare molto apprezzate e partecipate, rispondono ad una precisa
strategia aziendale: quella di contribuire ad innalzare il livello tecnolo-
Ampia è stata la
partecipazione dei
Soci agli incontri
tecnici organizzati
dalla Cooperativa.
10
gico delle imprese agricole perché
da ciò dipende la qualità delle produzioni conferite in cooperativa,
ma soprattutto la loro redditività.
E’ innegabile che oggi più che in
passato (e ancora di più sarà domani), la competitività delle aziende
agricole, in particolare di quelle orto-frutti-viticole che maggiormente si basano su un’elevata specializzazione, passa dall’innovazione
tecnica, di prodotto e di processo,
e dalla capacità di recepire rapidamente i cambiamenti tecnologici e
Innovazione e competitività
produttivi che il mercato impone.
All’interno di una grande struttura
cooperativa come Agrintesa questo
percorso di crescita viene affidato
all’Ufficio Tecnico, che ha il compito prioritario di guidare l’evoluzione delle aziende degli associati
trasferendo loro “know-how”, ma
anche di favorirne lo sviluppo e la
crescita.
Da qualche anno è stato intrapreso un percorso di riorganizzazione
dell’Ufficio Tecnico teso agli obiettivi sopra esposti, cercando in tal
modo non solo di assecondare i desideri dei Soci, ma anche di corrispondere in maniera più razionale
ed organica ad un progetto industriale più complesso e articolato.
Oggi l’Ufficio Tecnico di Agrintesa
è composto da uno staff di esperti (per la maggior parte si tratta di
agronomi) suddiviso fra attività dirette in campo e azioni di supporto
“burocratico” e di servizio (gestione catasti, sito web, pratiche OCM
e Progetti di Filiera, campionatura).
La “mission” più impegnativa è
certamente quella dell’assistenza ai
Soci nella loro quotidiana attività
imprenditoriale: dalla scelta delle
varietà, alle tecniche di potatura,
dalla difesa fitosanitaria all’applicazione dei Disciplinari di produ-
Il sistema
Alt’Carpo, in fase
di studio, cerca di
limitare i danni
da carpocapsa
attraverso reti di
protezione.
11
Test di potatura
meccanica su
pesco.
12
zione integrata o biologica, fino alla
tenuta dei quaderni di campagna e
degli altri documenti relativi alle
certificazioni di processo.
Non meno impegnativo il compito
di supportare i coltivatori con consigli sulle migliori opzioni di riconversione produttiva e di adesione
alle “linee prodotto” richieste da
Agrintesa o a specifici progetti di
sviluppo, in una giornaliera attività
“di sportello” che resta punto centrale del rapporto fra Cooperativa
e associati.
Ci siamo perciò resi conto che i
produttori sono sensibili ai momenti di informazione, quegli Incontri
Tecnici, appunto, che hanno affiancato le tradizionali riunioni zonali
dedicate soprattutto alla gestione
della Cooperativa e agli scenari
commerciali nei quali ci muoviamo.
Nelle scorse settimane non si è parlato solo di innovazione varietale,
sebbene resti questo l’elemento di
maggiore propulsione innovativa
nel settore ortofrutticolo, ma anche di nuove tecnologie produttive,
dalla potatura meccanica - con gli
esiti delle sperimentazioni avviate
con Apo-Conerpo sui nuovi prototipi e sulle tempistiche di intervento in pesco, susino e albicocco - alla
frutticoltura di precisione che,
attraverso il monitoraggio dell’accrescimento dei frutti, porta a meglio governare la tecnica colturale,
l’irrigazione, il diradamento per
ottimizzare la qualità del prodotto
finale.
Sulla potatura, non meno partecipate e interessanti sono state alcune
uscite formative, con dimostrazione
pratica in campo, sulle tecniche di
gestione della chioma del susino,
con particolare riferimento agli impianti ad alta densità che si stanno
diffondendo un po’ ovunque, soprattutto in combinazione con le
nuove varietà che la Cooperativa
sta promuovendo.
Nell’ambito delle problematiche
emergenti di difesa fitosanitaria,
Innovazione e competitività
sono stati affrontati e descritti i
nuovi sistemi di difesa meccanica
dai parassiti (tramite reti protettive) utilizzabile nella coltivazione biologica e integrata di meli e
peri. Sono stati presentati i primi
risultati economici e operativi derivanti dall’utilizzo di nuove macchine agevolatrici della raccolta,
anch’esse testate dall’Ufficio Tecnico di Agrintesa in funzione di un
miglioramento qualitativo del prodotto conferito e di una possibile
riduzione dei costi di raccolta.
Altri argomenti trattati sono stati
quelli della pericoltura (varietà
emergenti, portinnesti e sistemi di
impianto), della gestione della tec-
Macchina
agevolatrice
della raccolta in
prova su mele
Gala.
13
Gold3 (SunGold),
sopra,
e Jintao (a fianco)
sono le due varietà
di kiwi a polpa
gialla su cui punta
Agrintesa per il
prossimo futuro.
14
Innovazione e competitività
nica viticola in funzione di obiettivi
enologici di alta qualità (vedere la
nota riportata in questo stesso fascicolo) e, vista la nostra vocazione, del rilancio della kiwicoltura
dopo la pausa di riflessione dovuta
alla batteriosi (PSA) che ha purtroppo frenato il rinnovamento
dei frutteti negli ultimi anni. Su
questo fronte, come ampiamente
descritto nel precedente fascicolo di Agrintesa Notizie, si ritiene
che un’efficace programmazione
degli impianti derivata dalla collaborazione dell’Ufficio Tecnico di
Agrintesa con il mondo vivaistico,
e il costante affiancamento ai Soci
per continuare il monitoraggio e la
prevenzione degli attacchi di batteriosi possano consentirci di rinnovare la coltivazione del kiwi, sia
verde che giallo, con ampie soddisfazioni per la base sociale.
Dimostrazione
in campo
di potatura
del susino.
15
PCWEB
un nuovo sito Internet per i Soci
D
alla campagna 2014 il sito
Internet di Agrintesa per
la gestione del Quaderno
di Campagna sarà totalmente rinnovato. Da tempo era sorta l’esigenza
di rendere più veloce, moderno e
duttile questo importante strumento
informatico al servizio di quei Soci
Aspetto grafico
Il primo importante cambiamento
è nell’aspetto grafico del sito,
che sarà più semplice e immediato
rendendo la navigazione
più fluida e veloce.
Controlli in tempo reale
Durante l’inserimento dei
trattamenti il Socio verrà avvisato
in tempo reale su eventuali errori
o segnalazioni di cui deve tener
conto, permettendo così un
immediata, veloce e autonoma
risoluzione del problema.
16
che, virtuosamente, intendono autoorganizzare la registrazione della
propria gestione agronomica. Dopo
una prima fase di rodaggio sperimentale, il servizio sarà esteso a tutti
gli interessati previa richiesta all’Ufficio Tecnico di riferimento.
Nuovo PCWeb per i Soci
Quaderno di campagna per tutte le colture
La modifica più importante che
è stata fatta sul sito Internet del
PCWeb è la possibilità di gestire
all’interno del Quaderno di Campagna on-line anche quelle colture
che non sono presenti nel catasto
Agrintesa o che non rientrano nelle filiere della Cooperativa. In molti
casi, infatti, i Soci dispongono anche
solo temporaneamente di appezzamenti investiti a colture da rinnovo,
a cereali, a colture sementiere per
le quali è comunque opportuna la
registrazione delle pratiche agricole
secondo specifici disciplinari di col-
tivazione.
L’implementazione è stata effettuata proprio per dare la possibilità al
Socio di gestire totalmente il suo
Quaderno di Campagna tramite un
unico strumento informatico.
L’inserimento di trattamenti, concimazioni, ecc. e la loro gestione è
uguale a quella delle abituali colture ortofrutticole presenti nel catasto Agrintesa, ma non è prevista
l’esecuzione di tutti i controlli; in
tal caso il coltivatore dovrà preoccuparsi da solo della correttezza dei
dati inseriti.
UN’OPPORTUNITÀ
Si ricorda che tutti i Soci di Agrintesa che adottano il sistema “PCWeb”
godono di una premialità economica su base ettariale a parziale
compensazione dell’impegno immesso nella registrazione diretta
delle operazioni di campagna; una motivazione in più per avvicinarsi
all’informatica.
17
LA QUALITÀ DELL’ UVA
nasce dalla corretta gestione
agronomica del vigneto
I
fattori che influenzano la produttività e la qualità delle uve sono
molteplici e integrati tra loro.
L’andamento climatico può condizionare sensibilmente la qualità del
prodotto, ma non è purtroppo un elemento condizionabile e spesso neppure prevedibile con largo anticipo;
altri fattori, normalmente, vengono
affrontati e decisi in sede di progettazione dell’impianto e diventano pertanto permanenti e non modificabili
per l’intera durata del vigneto (per es.
scelta del vitigno, del portinnesto, del
sistema di allevamento e delle densità di piantagione).
I fattori che possono condizionare in
modo significativo la qualità e la produttività dei vigneti e sui quali si può
intervenire riguardano la gestione
annuale dell’impianto attraverso le
tecniche colturali, che vanno ad influenzare l’equilibrio vegeto-produttivo e la gestione della chioma delle
piante. E’ necessario rammentare che
tali tecniche sono a loro volta condizionate dalla densità di impianto;
quelle che oggi vengono normalmente adottate risultano praticamente
raddoppiate rispetto a qualche anno
addietro.
L’incremento delle densità di pianta-
18
gione nei nuovi vigneti, attraverso la
drastica riduzione delle distanze sulla
fila (che si traduce in una minor produzione per ceppo) e tra le file (più filari per unità di superficie), ci consente
di migliorare la qualità delle uve senza
penalizzare in maniera importante le
rese ettariali. Va inoltre ricordato che
la necessità di meccanizzare la vendemmia nelle forme a “controspalliera” e la minor distanza sulle file del vigneto riducono gli spazi a disposizione
delle piante per la crescita vegetativa
e condizionano ulteriormente la gestione della chioma.
Un buon rapporto vegeto-produttivo
si raggiunge attraverso l’adozione di
carichi di gemme equilibrati, ben distribuiti, e un’adeguata capacità vegetativa dei vigneti; spesso in molti
impianti vi è la necessità di ridurre
la vigoria delle piante, in particolar
modo nelle controspalliere. La corretta gestione della chioma passa inizialmente attraverso l’esecuzione di
adeguate “palizzature” o “pettinature” (nei sistemi di allevamento dove
sono necessarie) e corrette cimature
dei germogli, le quali devono rispettare alcuni principi fisiologici che sono
alla base di una buona nutrizione dei
grappoli.
Uva: corretta gestione del vigneto
Carico di gemme equilibrato per terreni
fertili e freschi di pianura. Il posizionamento orizzontale e la lunghezza non
eccessiva dei tralci favoriscono una maggior uniformità dei germogli e quindi la
qualità del prodotto. Tale posizionamento
favorisce l’esecuzione della palizzatura e
la meccanizzazione della vendemmia.
ALLEVAMENTO A GUJOT
Il numero troppo elevato di tralci, oltre a
costituire un carico di gemme eccessivo,
comporta la formazione di pareti fogliari
dense che riducono l’efficienza fogliare,
l’arieggiamento della fascia produttiva ed
ostacola l’esecuzione della palizzatura.
GUJOT: ECCESSIVO CARICO DI GEMME
L’arcuatura della parte terminale dei tralci
(se molto evidente) comporta una errata
distribuzione delle gemme nello spazio.
Tale posizionamento penalizza l’uniformità dei germogli, la gestione della palizzatura e la meccanizzazione della vendemmia
GUJOT: CARICO DI GEMME MAL DISTRIBUITO
19
GESTIONE DELLA CHIOMA
L’esecuzione della palizzatura o della pettinatura, oltre a ad ottimizzare
la meccanizzazione di alcune delle
principali operazioni colturali (come
le cimature verdi e la vendemmia), è
di fondamentale importanza (in alcuni sistemi di allevamento) per la
creazione di un microclima ottimale
per la nutrizione dei grappoli ed una
maggiore efficienza dell’apparato
fogliare. La corretta esposizione alla
luce ed un sufficiente arieggiamento della fascia produttiva favorisce
la qualità e la sanità delle uve alla
raccolta.
In alcuni sistemi di impianto, in particolare il cordone libero, caratterizzato dalla totale assenza di fili di
contenimento dei germogli, le cimature precoci (interventi pre-fiorali a
carico degli apici vegetativi) contribuiscono ad ottimizzare l’architettura della chioma, favorendo l’efficienza e l’ottimale arieggiamento
della fascia produttiva. Nel sistema
a GDC gli interventi di cimatura
precoce possono migliorare il posizionamento dei germogli (che risultano meno ammassati), favorendo
la differenziazione delle gemme,
la lignificazione dei tralci e la sanità dell’uva. In entrambi i sistemi di
allevamento le cimature possono
inoltre ridurre in modo significativo
il problema della rottura iniziale dei
germogli.
UVE SANE
La sanità delle uve al momento
della vendemmia è condizione indispensabile per sfruttare al meglio
la loro potenzialità qualitativa; per
raggiungere tale obiettivo è neces20
sario programmare un’attenta difesa fitoiatrica, in particolar modo nei
confronti della botrite, nei periodi
di maggiore sensibilità, quali la fase
di pre-chiusura del grappolo e 20-30
giorni circa prima della vendemmia.
Tali interventi, tuttavia, se dissociati
da una corretta gestione agronomica del vigneto (nutrizione, irrigazione, gestione del verde, ecc.) possono
non essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi desiderati.
La corretta gestione della chioma,
assieme ad un equilibrato sviluppo
vegetativo, sono condizioni minime indispensabili per ostacolare
l’insediamento di alcuni pericolosi patogeni e fitofagi e per favorire
un’efficace distribuzione dei vari
principi attivi all’interno della fascia
di produzione e, quindi, sui grappoli. La corretta gestione agronomica
dei vigneti, nell’ambito della loro
potenzialità produttiva, svolge un
ruolo fondamentale per raggiungere l’ottimale rapporto fra gli aspetti
produttivi (rese) e qualitativi (parametri enologici) delle uve; se queste operazioni si integrano con una
difesa fitosanitaria attenta e mirata
l’obiettivo di avere uve sane alla
vendemmia diventa facilmente raggiungibile.
In altre parole, elevati obiettivi enologici si possono raggiungere solo con
grande cura nella gestione del vigneto, dove nulla deve essere lasciato al
caso e dove tutto deve corrispondere
ad una visione integrata dell’agroeco-sistema; con queste condizioni
fare viticoltura di quantità e qualità
sarà ancora possibile con soddisfazione sia per aziende agricole, sia per le
Cantine di Agrintesa.
Uva: corretta gestione del vigneto
La buona palizzatura dei tralci favorisce
l’efficienza fogliare, una giusta esposizione
e l’arieggiamento dei grappoli ed è indispensabile per l’esecuzione delle cimature
in modo corretto.
GUJOT: CORRETTA PALIZZATURA
La palizzatura e le cimature adeguate
favoriscono l’efficienza delle pareti fogliari
e la qualità delle uve.
PALIZZATURA DEL GUJOT: EFFETTO SUL SECCO
La mancata cimatura dei tralci nelle
controspalliere, in modo particolare negli
ambienti fertili di pianura, determina la
formazione di coni d’ombra al disopra
della fascia produttiva, penalizzando
l’efficienza fogliare, l’arieggiamento dei
grappoli, la sanità dell’uva e la distribuzione degli agro-farmaci.
CONTROSPALLIERA NON CIMATA
21
Considerando che questo sistema di allevamento è particolarmente adatto a vitigni
di media fertilità basale, la lunghezza ottimale degli speroni varia da 5 a 7 gemme.
Per favorire la pettinatura è consigliabile
scegliere gli speroni posizionati lateralmente al cordone permanente.
CASARSA: POTATURA DI PRODUZIONE
Indispensabile in questo sistema di allevamento la pettinatura. Tale operazione
consente di attuare la separazione della
fascia produttiva (verso il basso) da quella
vegetativa (verso l’alto). L’intervento
migliora l’efficienza della chioma, l’arieggiamento della fascia produttiva e agevola
la vendemmia meccanica. Questa fase rappresenta il momento ottimale per eseguire
il primo intervento di cimatura verde.
LA CIMATURA NEL SISTEMA A CASARSA
Anche in questo sistema di allevamento è
importante una adeguata e tempestiva cimatura dei germogli della parete vegetativa
per evitare ombreggiamenti sulla fascia
produttiva.
EFFETTO DELLE CIMATURE SULLA POTATURA INVERNALE
22
Uva: corretta gestione del vigneto
Per ottimizzare gli interventi meccanici e
rispettare aspetti fisiologici molto importanti, è indispensabile eseguire gli interventi
di cimatura tempestivamente.
Si tratta di eliminare gli apici vegetativi, ed
il primo intervento va eseguito quando i
germogli hanno raggiunto l’ultimo filo
(20-30 cm) e sono ancora in posizione
eretta.
FASE OTTIMALE PER LA CIMATURA IN VERDE
Nei vitigni adatti, la corretta gestione
della chioma rappresenta la condizione
indispensabile per il buon funzionamento di questo sistema di allevamento. La
disposizione a ventaglio dei tralci favorisce
l’efficienza della foglia e il microclima
ottimale per la maturazione e la sanità
dell’uva.
CORDONE LIBERO: DISPOSIZIONE DEI TRALCI NELLA FASE DI PRE-POTATURA
La potatura corta (1-2 gemme) è una
condizione importante per l’efficienza del
sistema.
CORDONE LIBERO: PRE-POTATURA MECCANICA CON RIFINITURA MANUALE
23
Gli interventi di cimatura precoci (asportazione degli apici vegetativi nel periodo
pre-fiorale) favoriscono l’assurgenza
dei germogli e ottimizzano l’efficienza
fogliare.
CORDONE LIBERO: CIMATURE PRECOCI
La pettinatura in questo sistema è indispensabile. Se fatta adeguatamente (in
modo semi-automatico) migliora la lignificazione dei tralci.
ALLEVAMENTO A GDC
Potatura corta (a 1-2 gemme franche)
consigliabile nel vitigno Merlot grazie
all’ottima fertilità basale . Questo tipo di
potatura favorisce il mantenimento dei
punti produttivi e la longevità dei cordoni
permanenti.
ESEMPIO DI POTATURA CORTA: MERLOT
24
Uva: corretta gestione del vigneto
Potatura a 4 gemme di lunghezza degli
speroni nel vitigno Trebbiano.
Nella prima speronatura anche in questo
vitigno è necessaria una potatura molto
corta (1-2 gemme franche).
ALLEVAMENTO A GDC: POTATURA DEL TREBBIANO
Nel GDC la cimatura precoce dei germogli
e una corretta pettinatura (nella foto fatta
meccanicamente) riducono gli ammassi
dei germogli favorendo la presenza di
chiome più aperte. Questa condizione migliora l’efficienza fogliare, l’arieggiamento
dei grappoli, la lignificazione dei tralci e la
sanità dell’uva.
EFFETTO DELLA PETTINATURA MECCANICA SULLA CHIOMA NEL GDC
Per esprimere al meglio il potenziale
qualitativo delle uve è indispensabile una
buona sanità dei grappoli al momento
della vendemmia. Va fatta molta attenzione
alla difesa fitoiatrica, in particolare nel
confronto dei marciumi dei grappoli quali
botrite e marciume acido.
GARANTIRE LA SANITÀ DELLE UVE
25
Nuovo Negozio
a
n
e
s
e
C
a
a
s
e
t
n
i
r
Ag
Aprirà il 22 marzo
nel rinnovato Foro Annonario cittadino
Frutta e verdura fresca tutti i giorni anche nel cuore di Cesena con l’apertura del 17° negozio di
Agrintesa all’interno del riqualificato Foro Annonario cittadino (1.700 mq di superficie commerciale al piano mercato, più quasi 600 mq al piano soppalcato e un parcheggio con 37 posti auto).
La cooperativa amplia così la sua presenza commerciale nella città romagnola con l’inaugurazione il prossimo 22 marzo del nuovo punto vendita in pieno centro storico. Il negozio, ad insegna
Agrintesa, ha una superficie di vendita di circa 170 mq. e un assortimento con tutti i prodotti della
cooperativa, ovvero frutta, verdura e vino di propria produzione o provenienti dalle zone italiane più
vocate, olio e miele, frutta secca e legumi, conserve, marmellate, sciroppati e succhi di frutta a
marchio Valfrutta (Conserve Italia).
Il vino è venduto sia imbottigliato che sfuso, con possibilità di acquistare anche le pratiche dame
da riutilizzare. Il vino sfuso è conservato in condizioni ottimali in speciali locali refrigerati e anche la
verdura è collocata in un ampio espositore refrigerato.
Il punto vendita si integra armoniosamente con la piazza, senza barriere che impediscano di apprezzare, anche da fuori, l’abbondante offerta di prodotti alimentari, in particolare frutta e verdura fresca.
Il negozio occupa 4addetti ed è aperto dal lunedì al sabato con orario continuato (h. 7,00 – 19,30)
e con aperture domenicali nel corso dell’anno.
Grazie alla sua ubicazione strategica vicino al Comune (Piazza del Popolo), dove si registra quotidianamente un grande afflusso di pubblico, Agrintesa prevede di raggiungere interessanti risultati di vendita.
26
Tornano le FESTE SOCIALI
di Agrintesa
All’insegna della migliore tradizione cooperativa,
che fa dello stare insieme non solo un obiettivo imprenditoriale,
ma anche uno stile di vita e di condivisione sociale,
è già partita la “macchina organizzativa”
delle Feste Sociali della nostra cooperativa.
Questo il calendario per la prossima primavera:
฀
฀
฀
฀
Domenica฀
Domenica฀
Giovedì ฀
Domenica
฀
฀
฀
a Gambettola
a Castelfranco Emilia
a Bagnacavallo
a Faenza
Ci incontreremo presso gli stabilimenti di Agrintesa
dove i vari comitati promotori presenteranno
il meglio delle nostre tradizioni culturali ed eno-gastronomiche.
Appuntamenti da non perdere per tutti i Soci,
i loro famigliari e i tanti simpatizzanti del mondo cooperativo.
27
Spazio Soci
FRUTTA E UVA
alle porte di Imola
Siamo andati a visitare l’azienda agricola Ricci Maccarini di Mordano (BO)
e ci hanno accolto i fratelli Enrico e Fabio, due frutticoltori che credono
nel loro lavoro ed investono cospicue risorse per far crescere e migliorare
la loro azienda ad indirizzo frutti-viticolo.
D) Come è strutturata la vostra azienda?
La nostra azienda, a conduzione diretta,
vede impegnati 6 componenti familiari e
6 lavoratori avventizi; si sviluppa su una
superficie di 72 ettari, suddivisa in più
corpi, localizzati sia a Imola e nelle vicinanze di Mordano, sia sulle prime colline
imolesi, dove produciamo dell’ottima uva
bianca e nera. Più in dettaglio, la nostra
azienda si suddivide in 17 ettari coltivati
a nettarine, 4 ettari a pere Abate Fetel, 0,7
di mele Pink Lady, 11 ettari a kiwi (9 di
Hayward e 2 di Hort 16A a polpa gialla) e
30 ettari a vigneto con produzione di uve
Sangiovese, Albana e Trebbiano
D) Quale è stato il percorso della vostra
azienda nell’ultimo decennio (ha rinnova28
to, ha cambiato colture, come ha ampliato
e indirizzato l’attività)?
La nostra azienda è entrata in Agrintesa nel 2000, dopo l’incorporazione della
Coop. Capo di Mordano (cui aderivamo
da anni) nella struttura faentina. Abbiamo
scelto di seguire le indicazioni della cooperativa ed essere coinvolti nei progetti
con l’obiettivo di migliorare la quantità e
la qualità delle nostre produzioni.
Ad esempio, abbiamo cambiato radicalmente la forma d’allevamento delle nostre
piante, sostituendo quella tradizionale in
volume con forme più moderne in parete,
così da ovviare, in parte, al problema delle
brinate ed apportare miglioramenti nella gestione delle fasi del ciclo produttivo
(potatura e raccolta). Abbiamo poi adot-
I soci
La famiglia Ricci
Maccarini è in gran
parte impegnata
nella conduzione
aziendale;
Enrico e Fabio sono
i primi a sinistra.
In basso un particolare della produzione
di mele Pink Lady.
tato moderne tecnologie come nuovi carri
raccolta in grado di rendere più rapide e
meno faticose le operazioni di campagna
(ad es., il montaggio e la gestione ottimale
delle reti antigrandine con una totale sicurezza di lavoro) e più salubri le fasi di
trattamento nei frutteti grazie all’adozione di cabine condizionate nelle trattrici.
Riteniamo che con l’adozione di questi
impianti più evoluti venga assicurata una
maggior qualità del lavoro, peraltro fondamentale, per una frutticoltura sempre
più moderna e “abbordabile” anche da
parte delle giovani generazioni.
Oltre all’aggiornamento strutturale,
abbiamo seguito anche le indicazioni
dell’Ufficio Tecnico di Agrintesa in termini di scelte varietali, in particolare per
quanto riguarda le nettarine, coltivando
le varietà subacide e a forte colorazione,
maggiormente richieste dal mercato.
Anche nei nostri vigneti l’apporto della
tecnologia dà i suoi frutti. Con l’adesione
ai Progetti di Filiera previsti dal PSR ab29
I frutteti aziendali sono quasi interamente coperti
con reti anti-grandine.
L’Az. Ricci Maccarini ha avviato da tempo un percorso di
graduale riconversione produttiva.
30
biamo potuto acquisire nuovi mezzi tecnici per la meccanizzazione delle fasi principali della coltivazione viticola: l’ultimo
investimento in tal senso è stato l’acquisto
di una moderna vendemmiatrice per la
raccolta meccanica dell’uva. Sempre in
tema di nuove tecnologie, abbiamo adottato anche la moderna diradatrice floreale Darwin, che garantisce minimi costi di
gestione a fronte di un’ottima operatività
di campo; è questo uno degli esempi di
innovazione tecnologica che il nostro Ufficio Tecnico, primo in regione, ha messo
a punto e divulgato fra i Soci della Cooperativa. Con i medesimi stimoli abbiamo
acquistato anche una potatrice meccanica
di ultima generazione, che ci ha fornito ottimi risultati durante il periodo di prova.
D) In quale misura la cooperativa vi ha
sostenuto nel vostro percorso di crescita
aziendale?
Il supporto della cooperativa è stato
fondamentale perché abbiamo potuto
contare su tutta una serie di contributi, indispensabili per razionalizzare e
migliorare la nostra impresa frutticola.
Vogliamo ricordare i contributi OCM
per il rinnovo varietale che ci hanno
consentito di mettere a dimora nuovi
impianti. Sempre in termini di contributi,
ricordiamo anche quelli per gli impianti anti-grandine e quelli legati al Piano
regionale di sviluppo rurale, organizzati
e gestiti direttamente dalla cooperativa.
Siamo convinti che sia la nostra cooperativa a doverci indirizzare verso quelle
scelte strategiche che sono presupposto
per innovare e crescere.
D) Perché avete scelto il modello imprenditoriale cooperativo?
Abbiamo scelto il modello cooperativo
già da qualche anno e siamo pienamen-
I soci
te soddisfatti di questa scelta dal momento che Agrintesa ha sempre saputo
rispondere concretamente alle nostre
esigenze di frutticoltori con soluzioni di
ultima generazione. L’essere cooperatori ci permette, a differenza di altre forme imprenditoriali, di seguire ed essere
costantemente informati su tutte le fasi
della filiera, fino al consumatore, con la
possibilità di un confronto attivo a 360°.
Questo positivo coinvolgimento ci rende
più preparati, ma anche più responsabili,
perché non siamo più dei semplici produttori conferenti, ma dei veri imprenditori agricoli.
D) Ritenete convincente l’opera di aggregazione che Agrintesa ha compiuto
negli ultimi 15 anni visto che provenite
da una piccola cooperativa ed ora vi trovate all’interno di una grande struttura?
Abbiamo lasciato una piccola realtà per
entrare in Agrintesa: questo ci ha permesso di allargare il nostro orizzonte,
anche in prospettiva di un mercato sempre più globale. Essere soci di Agrintesa
ci assicura un dialogo tecnico ed organizzativo molto più ampio e costruttivo per
quanto riguarda l’innovazione varietale,
le metodologie di coltivazione e la scelta
dei mezzi tecnici.
D) Siete soddisfatti di quanto avete realizzato negli ultimi anni in termini economici ovvero ritenete che la cooperativa
abbia svolto bene la propria missione?
Siamo soddisfatti per i risultati conseguiti grazie ai miglioramenti apportati
nella nostra azienda, anche se a volte il
nostro impegno di coltivare ed offrire
al consumatore frutti di alta qualità non
corrisponde ad una retribuzione adeguata ed in linea con il lavoro quotidiano di
campagna.
D) Cosa avete in programma per il prossimo futuro?
Per l’immediato futuro vogliamo proseguire sulla strada del rinnovamento varietale con il supporto di Agrintesa sia
per le coltivazioni frutticole, sia in campo
viticolo. In particolare, prevediamo di integrare la nostra azienda con altri 2 ettari
di nettarine e di rinnovare circa 7 ettari
di vigneto con l’obiettivo di raggiungere
la completa meccanizzazione dei nostri
impianti.
L’azienda ha
sempre creduto
nell’innovazione
varietale, puntando
di volta in volta sulle
cultivar migliori e più
richieste dal mercato;
nella foto nettarine
Honey Royale.
31
la bontà di casa nostra
A CASA VOSTRA
Acquista vicino a casa,
sostieni l’economia del tuo territorio!
I NOSTRI PUNTI VENDITA
BAGNACAVALLO (RA)
Via Boncellino, 41
T. 0545 926610
COTIGNOLA (RA)
Via Canossa, 7
T. 0545 40153
LUGO (RA)
Via Quarantola, 31/1
T. 0545 27591
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
Via Loda, 119
T. 059 952511
FAENZA (RA)
Via G. Galilei, 3
T. 0546 623788
MEDICINA (BO)
Via Canale, 32
T. 051 852934
CERVIA (RA)
Via P. Gervasi, 4
T. 0544 972114
FORLI
Via Correcchio, 17 C
T. 0543 774333
MEZZANO (RA)
Viale Staz. Glorie, 4
T. 0544 521612
CESENA (FC)
Viale Marconi, 235
T. 0547 382547
GAMBETTOLA (FC)
Via della Rotaia, 5
T. 0547 636316
MODIGLIANA (FC)
Via Prov.le Faentina, 46
T. 0546 941195
Nei negozi
Agrintesa
ogni giorno
frutta, verdura e vino
a prezzi strepitosi
MOLINELLA (BO)
Via Nobili, 31
T. 051 881707
RAVENNA
Via Lago di Como, 37
T. 0544 684144
RUSSI (RA)
Via Faentina Nord, 54
T. 0544 580116
S. AGATA
SUL SANTERNO (RA)
Via Angiolina, 12
T. 0547 636430
www.agrintesa.com