w w w. i l g i o r n a l e d e i v e ro n e s i . i t R e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 2 9 8 4 / 1 2 GIUGNO 2014 - ANNO II Quando la lotta per la legalità fa storia Le storiche indagini del Procuratore Guido Papalia: una vita in Magistratura dedicata ad accer tare la verità dei fatti, a combattere il terrorismo, la criminalità e ad applicare la giustizia. L’ E D I TO R I A L E di Diego Cordioli In nome della legge Dura lex, sed lex, dicevano gli antichi. Eppure la legge non rappresenta soltanto un limite, qualcosa da sopportare, nostro malgrado, ma anche l’espressione del vivere collettivo e una forma di tutela per i cittadini. Ci sono grandi uomini che hanno dedicato tutto il loro impegno ad applicare la legge e a ricercare la verità, anche nei casi più complicati e torbidi, per rivendicare quella giustizia in nome della quale hanno agito, spesso anche con coraggio e determinazione. E’ il caso del dott. Guido Papalia, già Procuratore generale di Verona che in una esclusiva intervista ci racconta la sua vita nella Magistratura. Si passa quindi ad una riflessione sui risultati delle Elezioni europee, per poi dare spazio ad altre persone che, lavorando nell’esercito e nelle forze armate, ogni giorno cercano di tutelare una legge spesso messa in discussione. Anche il Procuratore Militare dott. Enrico Buttitta riflette sulla legge, nello specifico, per quanto riguarda la somministrazione di alcolici ai minori e le scuole premiate al concorso “Segni, parole, immagini per la legalità” sono state chiamate a fare altrettanto, esprimendo in modo creativo le loro considerazioni in merito ai principi costituzionali e alla giustizia. In questo numero, un’altra tematica molto importante trattata riguarda la sanità, con il professor Umberto Veronesi che racconta delle opportunità per l’oncologia e per i pazienti, nell’immediato futuro. Il dottor Garzotti rivela poi in cosa consista l’Ortogeriatria e il Sindacato dei Medici Italiani spiega gli investimenti nella Sanità della Regione Veneto. Con l’estate alle porte, c’è spazio anche per argomenti tipicamente estivi: dagli eventi che si susseguiranno in città e provincia, ai consigli per una migliore abbronzatura, fino all'elezione di Miss Provincia di Verona per Miss Mondo Italia... Il Dott. Guido Papalia, già Procuratore Generale di Verona PRIMO PIANO GIUSTIZIA & LEGALITÀ PRIMO PIANO I risultati delle elezioni europee articolo a pag. 4 SALUTE & SANITÀ Istituto Europeo di Oncologia articolo a pag. 13 Quando la politica si tinge di rosa La stagione del vino e delle rose articolo a pag. 5 articolo a pag. 10 CUCINA D'AUTORE IL GIORNALE DI VILLAFRANCA Il personaggio in Gioco: Gabriele D'Annunzio Master Class di recitazione con Giannini articolo a pag. 19 articolo a pag. 25 2 06 14 Primo Piano A cura di Diego Cordioli Le indagini del Pm Guido Papalia Dal sequestro del Generale americano Dozier, ai fatti criminali a Verona che hanno coinvolto Cesare Battisti; dall'estinzione del Fronte nazionale Franco Freda, all'intervento alle ex Cartiere, dalla Guardia Nazionale Padana alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni... la lunga carriera di un Magistrato, Guido Papalia, che con le sue indagini ci racconta una parte importante della storia della giustizia a Verona e nel nostro Paese. di Diego Cordioli Procuratore, per quanti anni ha svolto il mestiere di Pubblico Ministero e Procuratore della Repubblica a Verona e a Brescia? A Verona sono arrivato nel 1980, in agosto, e sono rimasto come Sostituto Procuratore fino al marzo 1993. Dal marzo 1993 all'ottobre 2008 sono stato Procuratore della Repubblica a Verona; dall'agosto 2008, al marzo 2013 invece sono stato Procuratore generale a Brescia. In precedenza ero stato dal 1967 al 1970 per tre anni Pretore di Riesi in provincia di Caltanisetta, e dal 1970 al 1980 a Reggio Calabria prima come Pretore, per due anni, e poi come Sostituto Procuratore della Repubblica per circa otto anni. In una così lunga carriera, quali sono le indagini che più l'hanno impegnata? In realtà tutte le indagini mi hanno impegnato. Guai a non sentirsi impegnati in prima persona in ogni attività tendente all'accertamento della verità; in particolar modo però, c'è stata una condizione emotiva particolare in tutti i casi in cui ho dovuto seguire il seque- stro di persone. Perché sapere che la vittima era tenuta segregata e che la mia attività poteva essere decisiva per liberarla, mi obbligava a stare sempre in tensione e a ritenere che ogni minuto della mia giornata dovesse essere impegnato in quella direzione. Come nel caso della liberazione del generale americano James Lee Dozier? Dozier è stato sequestrato il 17 dicembre del 1981: è stato un fatto gravissimo perché met- teva in gioco a livello internazionale la credibilità dell’Italia, che si mostrava incapace di tutelare le forze armate americane; Dozier era vice comandante della Nato a Verona. Le indagini sono state molto complesse e delicate. Era stato costituito un ufficio ad hoc con un Commissario che doveva fare da coordinatore dell'attività di Polizia. I Carabinieri svolgevano altre attività e le indagini erano dirette da me. In Calabria, avevo già seguito diversi procedimenti di sequestro di persona per estorsione. La mia esperienza mi diceva che non si fanno sequestri di persona se non c'è un basista. Dovevamo cercare il basista e per trovarlo abbiamo controllato, tra l’altro, tutti i movimenti che riguardavano la compravendita e l'affitto di immobili nell'ultimo periodo a Verona. C'era stata la legge Cossiga, del '79 che prevedeva la denuncia in Questura di tutti gli acquisti e degli affitti di immobili. Facendo questi controlli, abbiamo accertato che un garage era stato affittato a due veronesi orbitanti nell’ambito dell'estremismo di sinistra. Abbiamo fatto una perquisizione e abbiamo trovato volantini delle Brigate Rosse. Quella stessa notte è stato interrogato Galati Paolo fratello di Michele esponente delle Brigate Rosse già in carcere. Galati ha fatto i nomi di alcune persone facenti parte di una colonna veronese delle Brigate Rosse. Queste dichiarazioni però non erano ancora utili per poter arrivare al covo dove era tenuto Dozier. Approfittai di una norma che c'era allora, che consentiva di far proseguire le indagini alla Polizia senza che il Pm interrogasse direttamente le persone, con la conseguenza che tutti gli elementi acquisiti non potessero essere utilizzati come prove, erano solo degli indizi. Si è pervenuti ad individuare la persona che aveva fatto da autista per portare il sequestrato da Verona a Padova dove veniva custodito. Il covo è stato individuato e c'è stato l'intervento a Padova. Un intervento talmente perfetto che gli stessi sequestratori hanno riconosciuto che la Polizia era stata molto abile e leale e per questo hanno poi maturato, tutti meno uno (Di Lenardo) la loro decisione di pentirsi. Quando c'è stata l'irruzione dei Nocs, uno dei sequestratori, Ciucci, aveva la pistola puntata contro Dozier; avevano deciso di tutelare in questo modo la loro incolumità, perché avevano paura che la Polizia li volesse uccidere. Quando Ciucci ha visto arrivare la Polizia con il mitra in mano, che non l'ha ucciso, ha posato la pistola. Erano spaventati per quello che era successo nel covo di via Fracchia a Genova, dove durante un'irruzione erano stati uccisi tutti coloro che si trovavano nell'appartamento. Liberato l'ostaggio, rinvenute tutte le armi e le bombe a mano dei sequestratori, Savasta, Libera, Ciucci, Frascella, Di Lenardo, sono stati arrestati. Approfittando di una norma che consentiva al Pubblico Ministero di procedere per direttissima, purché le indagini venissero completate entro 40 giorni dall'arresto, siamo riusciti a incriminare non solo gli esecutori materiali trovati nel covo ma anche i mandanti e gli organizzatori, e cioè tutto il “vertice” delle B.R. Dopo tre mesi abbiamo avuto la sentenza di condanna. Gli americani sono rimasti sorpresi non solo della liberazione di Dozier ma anche dell'efficienza e velocità della giustizia italiana e Dozier dice spesso che “il terrorismo si deve combattere all'italiana”. In Italia dopo quell'indagine, è iniziato il declino delle B.R. Un'altra grande inchiesta, a Verona, che vuole ricordare? Sono tante le inchieste che si possono ricordare...io ho avuto sempre come mio primo scopo, quello di cercare di intervenire tempestivamente prima che certi fenomeni criminali potessero degenerare in fatti più gravi, come nel caso dell'indagine che ha portato all'estinzione del Fronte na- zionale di Franco Freda, indagine iniziata nel 1993 e in coincidenza con la promulgazione della legge Mancino che ha aggravato i reati che hanno come finalità la discriminazione razziale. Ci trovavamo in un periodo in cui cominciava l'immigrazione clandestina e questa organizzazione si era strutturata anche in campo nazionale per contrastare con atti gravi l'immigrazione, sotto il profilo della tutela della razza. Siamo riusciti, prima applicando la legge Scelba, che era la legge che impediva la ricostruzione del Partito Fascista, quindi anche tutte le organizzazioni che si rifacevano alle ideologie razziste del Partito Fascista, poi con la legge che è stata introdotta nel mese di aprile del 1993 che ci ha consentito di applicare ed estendere anche a questa attività la norma, a far cessare l'attività di questo gruppo. Altre attività, sono state quelle portate avanti nei confronti dei grossi spacciatori: abbiamo sequestrato patrimoni di notevole entità già negli anni Novanta. Ho poi sempre ritenuto necessario evitare che si creassero dei centri di ghettizzazione dove la crimina- lità potesse avere maggiori possibilità di sviluppo incontrollato. E ricordo che negli anni '80 qui a Verona c'era il quartiere dell'Oca bianca che era controllato da molti spacciatori. Siamo riusciti anche al Villaggio dell'Oca bianca, con interventi mirati tendenti ad individuare gli spacciatori e a sequestrare le sostanze, a evitare che questa situazione potesse progredire. Ma ancora più rilevante è stato l'intervento che abbiamo fatto nel giugno 2003 alle ex Cartiere dove si era creata una situazione di dominio assoluto di diverse etnie con possibilità di spaccio all'interno di questa comunità. Abbiamo anche fatto abbattere le costruzioni abusive, pericolose e pericolanti, sottraendo quella zona al degrado. Queste sono le indagini che ricordo con più soddisfazione. Hanno evitato che una situazione che stava progredendo in maniera molto pericolosa potesse degenerare. Come è riuscito invece a intervenire, in una parte delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Cesare Battisti? Parliamo dell' '82; come processo. 3 Primo Piano A cura di Diego Cordioli Prof. Rocco Resta, Dott. Guido Papalia, Diego Cordioli I fatti che riguardano Cesare Battisti si riferiscono invece al '78-'79. Io sono venuto a Verona nel 1980. Dopo i fatti che hanno coinvolto Lee Dozier abbiamo avuto il controllo di tutte le attività terroristiche che hanno coinvolto Verona. Nell'ambito di queste indagini, abbiamo avuto anche informazioni che riguardavano i PAC, cioè i Proletari Armati per il Comunismo. Questa organizzazione aveva sede principale a Milano, ma a Verona aveva una sede periferica con compiti di sostegno dell'associazione, dal punto di vista logistico, di auto finanziamento, ma anche dal punto di vista della preparazione militare. A Verona c'era Arrigo Cavallina che era uno degli esponenti più in vista di questa organizzazione. Si occupava principalmente di contestare agli agenti di Polizia penitenziaria attività di oppressione nei confronti dei detenuti e perciò organizzava attività contro la Polizia penitenziaria; a queste attività partecipavano esponenti dei PAC, tra i quali Cesare Battisti. Battisti era un rapinatore che era stato aggregato ai PAC proprio da Cavallina; lo aveva conosciuto in carcere e l'aveva convinto a questa attività di terrorismo politico. A Verona ha commesso insieme ad altri rapine alle banche, agli uffici postali... anche ad un poliziotto per sottrargli la pistola. Credo abbia commesso sette/otto rapine in quel periodo, dal '78 all' '80 per recuperare denaro che doveva servire per il finanziamento dell'associazione PAC. Ci sono state molte confessioni di pentiti e tra queste ci sono state persone che hanno chiamato in causa Battisti, non solo per le rapine ma anche per gli omicidi, tra cui quelli di Santoro e Torreggiani e per altre attività avvenute in altre parti d'Italia. Il procedimento è stato quindi spostato in parte ad Udine, in parte a Venezia, in parte a Milano, dove è stato poi concentrato. Ha voglia di raccontarci dei dissidi con la Lega Nord? Non ho mai avuto dissidi personali, ma ho ricevuto attacchi dalla Lega Nord, come da tante altre organizzazioni. Ad esempio anche dagli Skinhead... Ho ricevuto minacce, proiettili lasciati sotto casa mia, pistole inviate per posta... quando mi chiedevano: lei cosa dice di questa minaccia? Io rispondevo: speriamo che non sia l'ultima... La mia esperienza calabrese mi insegnava che quando c'è una minaccia si sta più tranquilli, nelle situazioni più preoccupanti non ci sono minacce. Come nel caso dell'omicidio di Falcone. Se con la Lega ho avuto alcuni contrasti, bisogna ricordarsi di quel contesto particolare, in cui la Lega sosteneva la necessità della secessione. Il fatto di propagandare l'idea secessionista, di per sé non è reato. Non abbiamo nessuna norma che lo preveda; invece la propaganda razzista è reato, come previsto dall'art.3 della legge Mancino. Il fatto però di organizzarsi in maniera tale da rendere molto concreto il pericolo di un'attività di secessione che può da un momento all'altro degenerare, questo costituiva reato, in quanto attentato allo Stato, attentato alla Costituzione e lesione del sentimento nazionale. Non solo per il fatto che avessero portato questo programma in Parlamento: la cosa più pericolosa era la creazione di un corpo militare, prima le Camicie Verdi, poi la Guardia Nazionale Padana. Una struttura militare che non va sottovalutata perché era gerarchicamente organizzata, aveva legge è stata inserita tra quelle da abrogare. Il Tribunale di Verona ha sollevato eccezione di costituzionalità; nonostante l'allora Ministro della Difesa, La Russa, avesse detto che era stato sbagliato abrogare questa legge, è stato rifatto un altro decreto legge successivo che anche una divisa militare precisa e aveva la possibilità di ottenere armi e molti di loro avevano armi legittimamente detenute. Era anche organizzata in maniera segreta. La legge poi nel 2006 è stata modificata e senza la presenza di atti violenti non si poteva procedere. Ad essere impedita per legge era rimasta soltanto l'organizzazione militare con scopi politici. Ma nel 2007 era stato previsto di abrogare alcune vecchie leggi, ad eccezione di altre che non potevano essere abrogate, tra cui questa, sull'incostituzionalità di organizzazioni militari a scopi politici. Nonostante questo, anche questa ha riconfermato l'abrogazione della legge. Nel 2012 invece una nuova legge ha reintrodotto il reato che punisce le organizzazioni militari. Cosa ne pensa degli attacchi, da parte di alcuni politici, alla Magistratura? Ogni questione va considerata caso per caso. Ci sono casi in cui anche i Magistrati sbagliano non soltanto nella loro attività professionale, dove c'è sempre la possibilità di rimediare, ma anche nella loro attività extra professionale ed è giusto che vengano sanzionati. C'è però anche una tendenza della politica a non voler riconoscere il controllo della legalità e quindi a reagire contro qualunque controllo, che deve essere sempre fatto in maniera scrupolosa e completa. E molte volte si attribuiscono alla Magistratura cose che riguardano i politici. Poi, la grande differenza tra Tangentopoli e la situazione attuale è che allora la tangente era regolarizzata. Questo comportava l'impossibilità dei poteri occulti e dei burocrati di poter intervenire in questo settore. Oggi,finita la “regolarizzazione della illegalità”, e cioè la creazione da parte dei partiti politici che detenevano il potere ed occupavano le istituzioni dei cosiddetti “comitati d’affari” per gestire le mazzette,la corruzione è stata lasciata all'intraprendenza dei singoli e alla possibilità di intervenire nei vari settori con la conseguenza di un protagonismo dei burocrati e dei cani sciolti della politica che si costituiscono in poteri occulti e spesso con l’intervento della mafia. Oggi è questo che rende più grave la situazione, perché l’illegalità è più diffusa e meno controllabile. A Reggio Calabria un corruttore mi diceva, parlando delle mazzette e facendo una metafora con un dolce tipico: “C'è a chi piace e a chi non dispiace”. E' difficile trovare chi dice di no. E questo è grave. Serve quindi un'attenzione di tutti ad un'attività amministrativa che sia rispettosa dei diritti di tutti e che tenda alla cosiddetta giustizia sociale. Che significa la migliore distribuzione dei beni, la possibilità per tutti di arrivare alla soddisfazione delle proprie esigenze nel migliore dei modi. Poi c'è un altro aspetto, che è quello di consentire un controllo della legalità il più esteso possibile. E quindi dare alla Magistratura la possibilità di farlo. Qual è la sua personale definizione di giustizia? Se parliamo di giustizia in assoluto, credo che non esista. Come ha detto un filosofo, la giustizia è come l'orizzonte: più cerchi di avvicinarti, più si allontana. La giustizia in concreto, quella che dobbiamo cercare di applicare, si attua con il processo, attraverso l'accertamento della verità del fatto, che avviene garantendo a tutti la possibilità di partecipare al processo: Pubblico Ministero, difesa, testimoni, parte offesa, consulenti tecnici...per poter esprimere al meglio le loro posizioni. E’ importante anche la partecipazione pubblica, perché si controlli come viene amministrata la giustizia. Questa partecipazione pubblica, però, non deve condizionare il giudice che, accertata la verità, deve poi applicare la legge e deve tenere presente che la legge giusta è quella che è conforme ai principi costituzionali e a quelli fissati per garantire i diritti fondamentali. 4 06 14 Primo Piano A cura di Diego Cordioli Elezioni europee: la finale di partita Dopo l’esito italiano delle elezioni europee, ci è piaciuto l’atteggiamento soddisfatto e misurato del presidente Renzi che ha sottolineato la gr ande responsabilità che quel voto affida: al gover no pr ima di tutto, cer to anche al Par tito democr atico che or a deve con più decisione sostener lo. E alla politica in gener ale . dell’avv. Aventino Frau Gli italiani, stanchi e preoccupati, hanno rifiutato le sirene vecchie e nuove, quelle più suadenti ma poco credibili per il loro passato e quelle apparse addirittura pericolose per il futuro. Certo la protesta è ancora forte nel Paese, in tutti c’è lo scontento, la delusione, l’insofferenza; ma si riducono le vocazioni al suicidio politico e aumentano le speranze di un nuovo (non rinnovato ma nuovo) impegno per salvare il Paese dall’immobilismo politico che significa maggiore scivolamento sulla china della decadenza. Sembra che la gente, dopo le troppe delusioni avute da imprenditori, professori, tecnici, alti burocrati e cattivi politici a loro troppo legati, abbia capito che la crisi non è solo politica, ma generale, della nostra società tutta, della sua classe dirigente, corporativa, egoista, socialmente chiusa, a tutela, ognuno, dei propri privilegi frutto delle cattive scelte del passato. Lo stesso sostanziale silenzio dei sindacati, tutti, è l’emblema di un imbarazzo, di un senso di colpa percepito non per auto analisi ma per l’atteggiamento della gente, degli stessi lavoratori. Le analisi sul voto sono state fatte con grande dovizia ma sono riassumibili con poche parole: la speranza ha vinto sulla paura, la volontà di fare su quella distruttiva, qualche progetto, pur se per ora insufficiente e criticabile, sul vuoto di proposte. Sull’arrogante prepotenza di Grillo, ha vinto la più pacata proposta di Renzi, sulle facili contestazioni all’euro e all’Europa sono prevalse le ragioni di chi vuole esprimere a Bruxelles la propria forza giuridica e politica, per cambiarne la politica, non per sopprimerla. Le delusioni del lungo governo berlusconiano e dei suoi tiepidi e poco capaci oppositori, hanno fatto implodere il centro destra del sistema, già fortemente corroso nel tempo dall’alleanza leghista, ben più destrorsa di AN in ogni occasione e incapace di avere, con pochissime eccezioni, una vera capacità di governo. Mentre prima Forza Italia, dopo le pur forti esperienze del ’95 e ’96 e la crisi del primo governo Berlusconi, dopo insulti e divergenze, tornava ad allearsi con la Lega per tornare al governo, ora, ancora più debole, si allea solo per sopravvivere. Anche alle proprie contraddizioni interne. Coloro che ritengono possibile un centrodestra ricostruito, con la coabitazione dei vari divorziati, dai La Russa e Meloni agli Alfano, dai Casiniani, ai vari centristi e colonnelli ormai senza alcuna truppa (anche se la vantano sempre), agli scomparsi di Scelta Civiva, fino all’attuale Forza Italia che Berlusconi può tenere insieme solo evocando la crisi finanziaria del partito, ci paiono vittime d’illusioni, sostengono un’ipotesi poco credibile. Inoltre ora Forza Italia non ha più e da tempo ormai, una linea politica, un programma credibile, un avversario definibile “comuni- sta”. Il suo leader, pur essendo un vecchio leone, dimostra piuttosto, pur con dignità, di essere un leone vecchio. Questa situazione prima delle elezioni, ci spaventava e preoccupava, ci sembrava irresolubile. Ora siamo meno pessimisti: il governo può reggere e con un am- se stesso e non solo nella politica. Che, dopo il grande imprenditore, i manager pubblici, i cervelli di Bankitalia, i professori bocconiani o di altri atenei, ci tenti il giovane ex boy-scout fiorentino ci fa impressione ma non ci spaventa, anzi ci stimola nella speranza e nella fi- un bipolarismo intelligente, capace di essere alternativo, alieno dai difetti della gestione del potere,di fatto realizzata in comune. Il centrodestra, dopo quanto è avvenuto in questi anni ormai numerosi in cui si è costituito ed anche dissolto, deve essere fondato ex novo e pio consenso (altro che governo non eletto) e può impegnarsi sui programmi proposti con maggiore legittimata energia. Il Parlamento non è cambiato, ma sa bene che cambierebbe pesantemente se si andasse a elezioni politiche per le sue indecisioni o litigiosità. Queste elezioni europee non hanno certo risolto i problemi del Paese ma rappresentano un punto fermo, la discesa sembra finita e si può almeno, ragionevolmente, tentare la risalita. In Europa ma prima di tutto qui da noi, nel nostro difficile paese, che ha bisogno di ritrovare ducia. Speriamo nel suo coraggio, nella sua non compromissione con le macchine dell’alta burocrazia, delle grandi banche, della corruzione e della immoralità che coinvolge il potere dopo lunghe pratiche di governo. Le facce, giovani e pulite, del suo gruppo dirigente ci fanno pensare all’ottimismo della volontà e non al servilismo purtroppo già ampiamente sperimentato. Naturalmente speriamo che non sia una realtà politica senza alternativa, perché sarebbe un vulnus alla nostra democrazia già fortemente in affanno. Speriamo in nuovi devono essere le persone, le idee, i programmi per una nuova Italia, così come va cambiando, affinché diventi finalmente un Paese normale. Senza gente, peraltro costosa per i suoi errori, in prestito alla politica, proveniente da teatri, festival, redazioni e televisioni, ma con gente dedita come missione al servizio del Paese, alla quale si dovrà il giusto rispetto ed anche la piena severità che punisca non solo ovviamente i reati ma anche i cedimenti, inaccettabili in una profonda, responsabile, necessaria moralità. Le Elezioni europee secondo Giuseppe Riello La dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello: “Gli italiani sono stati chiari: hanno dato fiducia al Presidente del Consiglio, ne hanno premiato l’orientamento ottimista al futuro ed hanno evidentemente voglia di ripresa. Un buon viatico per una ripresa economica reale, la fiducia. Mi auguro che Renzi ne faccia buon uso, di questa fiducia. Gli interventi che le imprese aspettano sono molti: tagliare la spesa pubblica, ridurre il cuneo fiscale, semplificare gli adempimenti burocratici. Pare che ora, rincuorato dai risultati elettorali, il Governo accelererà sul fronte della “rottamazione”. Ben venga lo “young man in a hurry” come lo ha definito il Financial Times, ma spero che nella fretta non perda di vista l’obiettivo: traghettare l’Italia fuori dalle secche delle crisi, sapendo distinguere tra il settore pubblico utile, di servizio all’economia e all’impresa, e il settore pubblico che ostacola le attività economiche. Un altro auspicio, gli eurodeputati ora saranno molto più monocolore che nelle tornate elettorali precedenti: spero che si mettano a lavorare tutti assieme, in squadra”. Primo Piano 5 A cura di Diego Cordioli Quando la politica si tinge di rosa Ta n t e d o n n e c h e f a n n o l a d i f fe r e n z a . I l nu m e r o d e l l e p a r l a m e n t a r i e l e t t e n e l l e u l t i m e e l e z i o n i e u r o p e e d e l 2 5 m a g g i o s c o r s o è u n t r a g u a r d o s i g n i fi c a t i vo d e l l a vo g l i a d i p a r t e c i p a z i o n e e d e l l a c a p a c i t à d i m e t t e r s i i n g i o c o e d i e s s e r e vo t a t e , c h e h a c a r a t t e r i z z a t o q u e s t ' u l t i m a t o r n a t a e l e t t o r a l e . di Simonetta Tregnago, Presidente della Commissione per la realizzazione delle Pari opportunità tra Uomo e Donna, Regione Veneto Mai l'Italia era arrivata in Europa con una delegazione femminile tanto numerosa ed è un record di queste elezioni. Matteo Renzi ha puntato sulla parità di genere, Forza Italia e M5S hanno raccolto la sfida e la nuova legge elettorale ha fatto il resto. Il merito della svolta si deve soprattutto agli italiani, che hanno premiato — scrivendo i loro nomi sulla scheda — la scelta dei partiti di puntare sulle donne. E i numeri confermano la svolta: raccontano una rivoluzione che consolida il cammino del nostro Paese verso una maggiore presenza femminile in politica. Se nella legislatura precedente le donne italiane a Strasburgo erano 15 su 73, in quella che si apre saranno il doppio. Il voto europeo conferma che il clima verso la partecipazione delle donne sta cambiando, e che anche nel nostro Paese, dove la piaga del femminicidio è così presente, dove le don- ne fanno fatica a conciliare la vita familiare e la possibilità di lavorare, dove le pari opportunità sono ancora così lontane dall'essere applicate nel quotidiano, un percorso che ci avvicina agli standard di qualità di vita migliori è avviato. Nelle elezioni amministrative locali, che hanno visto una massiccia presenza di Comuni al voto anche nella nostra provincia, si è notata una forte presenza di donne nelle liste per l'elezione del Consiglio Comunale, grazie alla legge elettorale n.215 del 2012, e anche parecchie donne candidate Sindaco. Un segnale forte di cambiamento e di modernizzazione. Le donne sindaco in provincia di Verona sono oggi in totale 15 su 98 comuni e alle ultime elezioni amministrative sono state 9 le elette, riconfermate o nuove presenze, su un totale di 53 Comuni che sono andati al voto. Inoltre, da una prima analisi dei risultati sui consiglieri eletti, si profila un ottimo risultato di presenza femminile, che si aggira intorno al 35% di donne presenti nei Consigli Comunali. Non ho ancora a disposizione i dati definitivi sulla composizione delle Giunte, che si stanno formando in questi giorni, ma la nuova legge elettorale che a partire dall'anno scorso prevede la possibilità della doppia preferenza di genere nell'espressione del voto nei Comuni sopra i 5.000 abitanti e che definisce una percentuale minima del 40% di appartenenti a un sesso diverso nella composizione dei governi dei Comuni, ci porta finalmente a percentuali decisamente più in linea con i dati degli altri Paesi Europei. La Commissione Regionale Pari Opportunità da anni è a fianco delle donne che vogliono partecipare attivamente e dare il proprio contributo alla gestione della pubblica amministrazione, consapevoli che solo con un impegno serio, onesto, trasparente, capace, saremo tutti in grado di governare al meglio anche le realtà locali. Anche in passato la presenza femminile ha potuto dare il meglio di sé contribuendo in modo pratico e attento a risolvere i piccoli e grandi problemi del quotidiano e a programmare le politiche di sviluppo e tutela con un occhio attento alle esigenze delle future generazioni: sempre più numerose, sempre più preparate, sempre più attive nel territorio e, spero, sempre più consapevoli del proprio ruolo. Esercito: giurano i volontari dell’85° “Verona” Alla Caserma “Giovanni Duca” hanno giurato i quattrocentosettanta volontari (VFPI) del 1° Blocco. di Capitano Pierluigi Quattrocentosettanta Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), di cui 23 donne, dell’85° Reggimento “Verona" hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana, nella Caserma “Giovanni Duca” della città scaligera. Al cospetto della Bandiera di Guerra, decorata di una Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Argento al Valor Militare e una d'Argento di Benemerenza, e agli ordini del Comandante, Colonnello Gianfranco Giuseppe Francescon, i giovani Volontari del 1° Blocco hanno gri- dato il fatidico “Lo Giuro!”. All’evento ha presenziato il Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative dell’Esercito, Generale di Brigata Gabriele Toscani De Col, e accompagnate dalle note della fanfara della Brigata Alpina “Julia”, hanno partecipato autorità militari, civili e religiose della città e della provincia di Verona e le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il 1° blocco 2014 è intitolato al soldato (assaltatore) Scianna Ciro Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria con la seguente motivazione: “Soldato di altissimo ardimento in aspra battaglia, sotto un micidialissimo tiro di fucileria e mitragliatrici nemiche e fra tragiche lotte corpo a corpo, portava con irresistibile slancio lo stendardo del battaglione d’assalto alla testa delle ondate, infiammando i compagni entusiasti del suo coraggio. Sulla vetta raggiunta, colpito in pieno petto, cadeva nell’impeto della sua superba audacia, dando al tricolore l’ultimo bacio ed alla patria l’ultimo pensiero col grido di: Viva l’Italia! – Monte Asolone 24 giugno 1918”. I Volontari del 1° blocco 2014 proseguiranno l’iter addestrativo di base e, al termine, verranno trasferiti presso i vari Enti e Reparti della Forza Armata, dislocati in ogni regione, per l’assolvimento del periodo di ferma. www.amiavr.it [email protected] verona, una città che fa la differenza 800-545565 www.amiavr.it [email protected] verona, una città che fa la differenza 800-545565 www.amiavr.it [email protected] verona, una città che fa la differenza 800-545565 Comune di Verona 7 A cura di Diego Cordioli La rassegna cinematografica “Occhi di donna” Dal 5 giugno al 15 luglio, al cinema Kappadue , “I mar tedì del festival” celebr ano l’univer so dal femminile Comune con d i Ve r o n a la in rassegna cinematogr afica “Occhi collaborazione con la La rassegna, con 12 film in programma, è un percorso trasversale ai generi - commedia, mélo, thriller, fantascienza – che mette al centro delle sue storie figure femminili dalla forte personalità: donne combattive, manipolatrici, fragili, seducenti, smarrite e inquiete, ma sempre appassionate e sorprendenti. L’iniziativa si propone di valorizzare lo sguardo cinematografico al femminile, per scoprire come l'”altra metà del cielo” vive e raffigura passione, ragione e sentimento. In programma, con proiezioni po- meridiane e serali: giovedì 5 giugno alle ore 16.30, 18.30 e 21 “Colazione da Tiffany” di Blake Edwards; lunedì 9 giugno alle ore 16, 18.30 e 21 “C’era una volta a New York” di James Gray - versione originale con sottotitoli in italiano; giovedì 12 giugno alle ore 16, 18.30 e 21 “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare; lunedì 16 giugno alle ore 16.30, 18.30 e 21 “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante; giove- dì 19 giugno alle ore 16.30, 18.30 e 21 “Giovane e Bella” di François Ozon - versione originale con sottotitoli in italiano; lunedì 23 giugno alle ore 16, 18.30 e 21 “Irma la dolce” di Billy Wilder; martedì 24 giu- Direzione di del donna”, promossa cinema gno alle ore 16, 18.30 e 21 “Foxfire – Ragazze cattive” di Laurent Cantet; lunedì 30 giugno alle ore 16.30, 18.30 e 21 “Bling Ring” di Sofia Coppola - versione originale con sottotitoli in italiano; martedì 1 luglio alle ore 16.30, 18.30 e 21 “In trance” di Danny Boyle; Kappadue. lunedì 7 luglio alle ore 16, 18.30 e 21 “Marnie” di Alfred Hitchcock; martedì 8 luglio alle ore 16.30, 18.30 e 21 “Tango Libre” di Frédéric Fontaine; martedì 15 luglio alle ore 16, 18.30, 21 “Lei” di Spike Jonze - versione originale con sottotitoli in italiano. Premio Giulietta alla carriera Lo si alla scor so è svolta Donna 6 giugno, la cerimonia alla Il Comitato Premio Giulietta ha scelto Maria Giovanna Elmi in occasione del 60° anniversario della Rai, anno in cui la premiata festeggia i 40 anni di carriera. Maria Giovanna Elmi, tra i volti più noti della televisione italiana, annunciatrice e conduttrice, cantante e attrice, nel corso della sua carriera ha lavorato accanto ad alcuni dei nomi più prestigiosi della televisione italiana, tra i quali Mike Bongiorno, e ha condotto programmi televisivi tra i più noti come il Festival di Sanremo, Sereno Variabile, Occhio alla Spesa.Il Premio Giulietta nasce nel 1991 con lo scopo di conferire un pubblico riconoscimento alle donne che si sono particolar- nel Carriera Cor tile di della consegna 2014 a Casa del di Premio Maria noscimento Premio Giulietta, giunto alla ventesima edizione, ha premiato negli anni protagoniste di primo piano nel panorama nazionale e internazionale in diverse discipline. Tra queste: Carla Fracci, Silvana Giacobini, Manuela Di Centa, Cecilia Gasdia, Anna Fendi, Tiziana Ferrario, Paola Pezzo e, nelle ultime mente distinte nel proprio cam- edizioni, Licia Colò, Gigliola po, grazie all'impegno professio- Cinquetti, Federica Pellegrini, nale e alla passione dimostrata. Katia Ricciarelli, Francesca MarIl trofeo Giulietta è rappresen- tini, Ilaria Decimo e Sara Simetato dalla statuetta dell'eroina oni. Nell'occasione è stato conshakespeariana realizzata ogni segnato anche il Premio Maria anno in modello unico dall'arti- Callas Meneghini - istituito per sta Felice Naalin. L'opera scul- evidenziare voci emergenti nel torea è composta in acciaio con campo della lirica all'interno del basamento in marmo rosso di panorama italiano - alla mezzoVerona e presenta le silhouette soprano Ida Maria Turri. Nata incrociate di Giulietta. Il rico- in Inghilterra da genitori italia- Giulietta, Giulietta Giovanna Elmi. ni, fin da piccola ha studiato nelle più prestigiose scuole di canto inglesi. Insignita di prestigiosi premi è stata scelta per il primo masterclass del soprano australiano Dame Joan Sutherland. All’età di 24 anni, ha debuttato con Opera North, una delle cinque principali compagnie liriche della Gran Bretagna. Succede a Verona 8 06 14 A cura di Diego Cordioli Provincia in Festival: un'estate culturale L’assessore in Festival scaligero, alla Cultura 2014', realizzato Dare vita all'estate dei Veronesi con oltre mille eventi sul territorio scaligero: è questo l'obiettivo di 'Provincia in Festival/RetEventi Cultura Veneto', il progetto culturale di rete promosso dall'Assessorato alla Cultura e Identità Veneta della Provincia di Verona, con la direzione artistica di Fondazione Atlantide - Teatro Stabile di Verona ed il supporto organizzativo e promozionale della società Provincia di Verona Turismo. 'Provincia in Festival', realizzato in collaborazione con le amministrazioni comunali e gli operatori culturali del territorio scaligero nonché con Fondazione Arena di Verona ed ESU di Verona, ha inoltre il sostegno della Regione del Veneto, Agsm, Amia, Atv, Acque Veronesi, DB Bahn e Funivia Malcesine – Monte Baldo. Le piazze ed i luoghi dell'arte più suggestivi della provincia di Verona torneranno ad animarsi anche quest'anno, da giugno a settembre, grazie ai numerosi eventi proposti da 'Provincia in Festival', molti dei quali ad ingresso gratuito. Gli appuntamenti in calendario spaziano dalla danza al teatro, dalla prosa alla poesia e dal cinema alla musica, cercando di rispondere ai gusti e alle aspettative di un pubblico molto ampio, composto dai Veronesi ma anche da tutti i turisti che scelgono proprio il territorio scaligero per trascorrere le loro vacanze tra svago, divertimento e cultura di qualità. 'Provincia in Festival' ogni anno lavora per mettere in rete gli operatori culturali e le associazioni che organizzano iniziative artistiche e spettacoli, riunendone l'offerta in un'unica ricca kermesse, in modo da assicurare a tutti gli eventi la giusta valorizzazione. In questi primi dieci anni di 'Provincia in Festival', l’Assessorato alla Cultura è già riuscito a coinvolgere migliaia di iniziative singole e numerosissime rassegne, tra cui spiccano 'Verona Folk' e 'Festival Veneto', marchi propri della Provincia di Verona e diventati ormai due cartelloni imperdibili della kermesse il e Identità macro nell'ambito Veneta car tellone del Marco estivo progetto Ambrosini di eventi regionale ha presentato culturali 'RetEventi versione mobile del sito e le nuove funzionalità del portale. Sarà disponibile, infatti, la web app "Porta gli eventi di Provincia in Festival sempre con te!": inquadrando il QR code o semplicemente digitando dal proprio smartphone o tablet l’indirizzo www.provinciainfestival.it, si viene reindirizzati alla web app di Provincia in Festival, un'estensione del sito progettata per essere compatibile con i più moderni dispositivi mobile per una consultazione in mobilità più veloce e agevole. Attraverso le funzioni di localizzazione GPS, si potrà cercare gli eventi vicini, calcolare il tragitto per raggiungere il luogo fisico dell'evento ed esplorare le varie iniziative sulla mappa interattiva. Le novità interessano anche il sito web: sul portale ogni evento avrà una sua scheda dettagliata con descrizione, fotogallery, info, mappa, tasti social, stampa pagina con indicazioni di come raggiungere il luogo dell’evento. Infine, sono scaligera. Quest'anno gli eventi in programma, alla data di presentazione del 30/05 ed entrati nella brochure, sono complessivamente 1.178 e coinvolgono 68 Comuni della provincia. I riflettori, come da tradizione, saranno puntati in particolare sulla musica, in tutti i suoi generi (rock, jazz, pop, d’autore, classica e folk) per un totale di 470 date. Sempre più rilevanza sta acquisendo il mondo del teatro d'autore e con artisti emergenti, che si esibiranno quest'estate in 497 spettacoli. La danza sarà protagonista di 60 serate, il cinema di 72 eventi, mentre le rievocazioni storiche intratterranno il pubblico in 54 diverse occasioni. Verranno, infine, proposti anche 25 iniziative rivolte ai più piccoli, che potranno scoprire il fascino della cultura in modo leggero e divertente, nell'ambito della 'Provincia dei Bambini'. 'Provincia in Festival' rivolge sempre grande attenzione alla comunicazione per far conoscere in modo capillare sul territorio le proposte culturali in programma. Quest'anno sono state prodotte 90 mila copie delle brochure, che riporta gli eventi culturali - i cui responsabili hanno aderito al progetto provinciale - organizzati da giugno a settembre: nei prossimi giorni verranno distribuite nei 98 Comuni del Veronese con una prima distribuzione di 45.000 copie in abbinata gratuita con il quotidiano 'L'Arena'. A seguire, tutte le altre copie saranno introdotte presso i Municipi, le sedi delle biblioteche, delle pro-loco, e nei locali pubblici come bar, ristoranti etc. Sul sito internet www.provinciainfestival.it, inoltre, si potrà scoprire l'offerta culturale del festival anche attraverso una ricerca dettagliata e personalizzata, sulla base di tre criteri di ricerca cioè per categoria, per Comune e per data, in modo da rispondere al meglio alle esigenze e agli interessi di ciascun utente. Tra le novità web di quest'anno, la del Cultura 'Provincia territorio Veneto'. stati migliorati i criteri di ricerca temporali e, attraverso Google, sarà messa a disposizione una mappa interattiva con eventi georeferenziati. Confermata, anche per l'edizione 2014, la possibilità per gli organizzatori degli eventi di caricare nuovi eventi o implementare le informazioni già inserite sul sito anche durante i quattro mesi in cui la kermesse è in corso: così il macro-cartellone potrà essere continuamente ampliato ed aggiornato per offrire informazioni ancora più puntuali d'interesse per il grande pubblico di 'Provincia in Festival'. E’ stata anche sottoscritta la convenzione tra la Provincia e l'Esu di Verona, per agevolare la partecipazione degli studenti universitari agli eventi delle principali rassegne culturali a pagamento rientranti nel macro-cartellone estivo “Provincia in Festival/RetEventi 2014”. 9 Succede a Verona A cura di Diego Cordioli Il centunesimo Festival Lirico areniano Denominato vita dalla nel prima Grandi spettacoli di altissimo livello caratterizzano il cartellone 2014. Sono infatti 54 le serate di spettacolo programmate con sette titoli d’opera previsti, alle quali si aggiungono tre importantissime serate definite “highlights”.Sono due le opere del Maestro Giuseppe Verdi: Un ballo in maschera, opera che aprirà la stagione con il nuovo allestimento per la regia di Pier Luigi Pizzi e con la direzione del Maestro Andrea Battistoni e Aida, proposta nelle due versioni “classica” e “nuova”. Il nuovo allestimento di Aida per la regia di Fura dels Baus e proposto in dieci serate tra giugno, luglio e i primi giorni di agosto lascia poi spazio alla versione classica della stessa opera, ispirata alla prima rappresentazione del 1913, 2013, “Festival rappresentazione del Centenario”, il operistica a cura di Gianfranco de Bosio (dal 10 agosto). A partire dalla seconda quindicina di giugno si alternano sul palco dell’anfiteatro romano Carmen di Georges Bizet (dal 21 giugno),Turandot di Giacomo Puccini (dal 5 luglio) e Madama Butterfly (dal 15 agosto). Tre serate sono dedicate a festival lirico festeggia in Arena, presentando Roméo et Juliette di Gounod e una al Carmina Burana di Carl Orff. Infine, il 17 luglio andrà in scena Placido Domingo canta Verdi e il 22 luglio la serata di opera e danza Roberto Bolle & Friends. Per informazioni: Fondazione Arena di Verona – Tel. +39 045 8005151 www.arena.it un ricco 101 anni di programma. UN BALLO IN MASCHERA 20 e 27 giugno 2014 (ore 21.00) - 11, 19, 24 e 31 luglio 2014 (ore 21.00) - 8 agosto 2014 (ore 20.45) CARMEN 21 e 26 giugno 2014 (ore 21.00) - 4, 10, 18 e 25 luglio 2014 (ore 21.00) - 1, 7, 14 e 29 agosto 2014 (ore 20.45) - 3 settembre 2014 (ore 20.45) AIDA - NUOVA PRODUZIONE 28 giugno 2014 (ore 21.00) 3, 6, 8, 15, 20, 23, 27 e 29 luglio 2014 (ore 21.00) - 3 agosto 2014 (ore 20.45) TURANDOT 5, 9, 12, 16, 26 e 30 luglio 2014 (ore 21.00) - 2 agosto 2014 (ore 20.45) AIDA – EDIZIONE STORICA 1913 10, 16, 24, 26 e 31 agosto 2014 (ore 20.45) - 4 e 7 settembre 2014 MADAMA BUTTERFLY 15, 22, 27 e 30 agosto 2014 (ore 20.45) - 2 e 5 settembre 2014 ROMÉO ET JULIETTE 23 e 28 agosto 2014 (ore 20.45) - 6 settembre 2014 (ore 20.45) HIGHLIGHTS PLACIDO DOMINGO CANTA VERDI 17 luglio 2014 (ore 21.00) ROBERTO BOLLE & FRIENDS 22 luglio 2014 (ore 21.00) CARMINA BURANA 9 agosto 2014 (ore 20.45) Rassegna Culturale “Estate a Corte 2014” Cor te Molon ospita più di 100 eventi, da maggio a settembre , in occasione della rassegna culturale “Estate a Cor te 2014”, che si svolgerà nei mesi estivi a Cor te Molon di Verona. La rassegna è organizzata e promossa dall'associazione culturale “Art & Salus”, con il patrocino della Provincia di Verona e del Comune di Verona e rientra, per le categorie di musica, teatro e danza, nel macro-cartellone di eventi culturali estivi promosso dall’assessorato alla Cultura e Identità Veneta della Provincia di Verona “Provincia in Festival 2014”, nell’ambito del progetto regionale “RetEventi Cultura Veneto”. La rassegna “Estate a Corte 2014” promuove un cartellone di oltre 100 appuntamenti culturali che si svolgeranno a partire dalla fine di maggio e si concluderanno nel mese di settembre 2014. Tutti gli eventi del cartellone saranno ospitati a Corte Molon di Verona. Il programma di attività spazia dalla musica al teatro, dalla danza allo spettacolo e comprende, inoltre, momenti ludico-ricreativi come laboratori didattici per i più piccoli, momenti di approfondimento culturale come incontri di lettura espressiva, reading di attori, mostre ed esposizioni di opere Provincia di Verona: Attribuzione di nuove deleghe di artisti e scultori, attività sportive come laboratori equestri e corsi di yoga, cene a tema e serate danzanti. La rassegna si rivolge ad un pubblico vario e differenziato, promuovendo attività adatte non solo ad adulti e ragazzi ma anche a bambini e famiglie. Sono previsti, inoltre, stage di danza, distribuiti su più giorni e tenuti da maestri locali e internazionali, con possibilità di pernottamento per chi proviene da fuori Verona. La finalità dell'iniziativa è quella di coniugare la bellezza del luogo che ospita gli eventi all'amore per la cultura, favorendo la valorizzazione e la fruizione di appuntamenti e attività culturali, a stretto contatto con l'arte e la natura. La rassegna ospita, inoltre, nomi di personaggi affermati e noti ma anche artisti emergenti o di nicchia, che hanno così la possibilità di esibirsi di fronte al pubblico e fare conoscere la propria attività. Il Vicepresidente Marco Ambrosini Il presidente Giovanni Miozzi ha firmato il decreto per l'attribuzione in Giunta delle deleghe che erano in capo all'ex vicepresidente Fabio Venturi. L'assessore Marco Ambrosini, oltre alle attuali deleghe di Cultura/Identità Veneta e Beni Ambientali, assumerà la Vicepresidenza della Provincia. L'assessore Stefano Marcolini, oltre alle attuali deleghe di Bilancio, Patrimonio ed Edilizia, assumerà quella delle Politiche del Settore Faunistico (caccia e pesca). L'assessore Ivan Castelletti, oltre alle attuali deleghe dei Rapporti con Enti e Aziende Partecipate, assumerà quella dell'Ambiente. 10 Giustizia & Legalità 06 14 A cura del dott. Enrico Buttitta La stagione del vino e delle rose Il mio augurio per tutti i giovani è che arrivi per ciascuno di loro una splendida stagione del vino e delle rose , nella giusta misura, dopo i vent’anni, senza che il vino tolga alle rose la bellezza ed il profumo. del dott. Enrico Buttita In una scena del bellissimo film del 1973 “American Graffiti”, del regista George Lucas, due adolescenti al loro primo appuntamento, nella errata intenzione di rendere più emozionante la serata, cercano di acquistare una bottiglia di liquore in un emporio. Il padrone dell’emporio rifiuta di vendere il liquore e l’imbranato ragazzo, su suggerimento dell'amica, chiede ad un passante di acquistare la bottiglia per lui. Questi si rifiuta, ma un altro sopraggiunto poco dopo accetta ed entra nel Drugstore. L’uomo ne esce dopo pochi secondi, correndo con una pistola in pugno inseguito dal negoziante che ha appena rapinato. Nel fuggire, lancia una bottiglia di whiskey al ragazzo, che stupito la prende al volo. Questa scena mi fa pensare che il delinquente del film non ha rapinato soltanto il proprietario del drugstore, dato che i due ragazzi certamente quella sera non avevano davvero voglia di bere, ma avevano preso quella decisione solo perché influenzati dalla pubblicità, dal cattivo esempio degli adulti, dalla cinematografia dell’epoca, dal desiderio di omologazione e di sentirsi adulti. La bottiglia di Whiskey non avrebbe dato loro nulla se non ottundimento ed avrebbe invece rubato tantissimo alle loro emozioni, gioia di vivere e capacità di “stupirsi”. La Legislazione italiana punisce con la pena dell’arresto fino ad un anno la somministrazione di alcool ai minori di 16 anni (art. 689 C.p. RD 2316/1934 – Legge 189/12). In caso di recidiva, l’esercente è soggetto anche ad una sanzione amministrativa da 1.000 a 25.000 euro ed alla sospensione per tre mesi dell’attività. Il divieto di somministrare bevande alcoliche è esteso anche riguardo ai minori di età compresa tra i 16 ed i 18 anni e la sua violazione è punita con sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro e, in caso di nuova violazione, con la stessa sanzione da 500 a 2.000 euro e con la sospensione della attività per tre mesi. Ma a questo riguardo va osservato che, da un punto di vista fisiologico, l’organismo umano matura la capacità di metabolizzare l’alcool, con gli enzimi preposti a tale scopo, soltanto intorno ai venti anni. Inoltre tale capacità è molto inferiore nelle donne rispetto agli uomini (circa la metà). Non condivido quindi la scelta del legislatore di considerare la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di età compresa tra i 16 ed i 18 anni una semplice violazione amministrativa. Ed è sconfortante il dato statistico che ci dice che i ragazzi italiani hanno il primo contatto con l’alcool prestissimo: all’età di undici anni beve regolarmente alcolici un ragazzo su cinque ed una ragazza su dieci, mentre l’età media della prima ubriacatura è di quattordici anni. Ed il consumo di alcool tra i giovanissimi è in crescita. A parte ogni altra considerazione dobbiamo ricordare che gli effetti dell’uso di alcool sono gravi anche in termini di mortalità: l’alcool è infatti per i giovani la prima causa di morte a seguito di incidente stradale alcool correlato, sia in qualità di conducente che di trasportato o di pedone. Sono poi nove su dieci gli adolescenti che nel fine settimana si ubriacano, in discoteca o nei pub, e molti hanno meno di diciotto anni. Ricordiamo anche come l’inizio del consumo di droghe, nella maggior parte dei casi, è preceduto dal consumo di sostanze quali alcool e tabacco. Infatti il cervello degli adolescenti risente in modo particolare degli effetti acuti e cronici della nicotina e dell’alcool, mentre l’esposizione a queste sostanze, durante l’età evolutiva, accresce la probabilità di un successivo uso di droghe. Dal punto di vista anatomicofisiologico, negli adolescenti (a parte la carenza di enzimi idonei all'assimilazione dell’alcool) l'incompleta maturazione delle aree prefrontali della massa cerebrale comporta un utilizzo maggiore da parte loro di processi decisionali basati su informazioni emozionali, dove le valenze cognitive sono meno rilevanti. In parole povere i giovani sono impulsivi. Essi inoltre hanno la tendenza a ritenersi quasi immortali e invulnerabili e tendono a credere che fenomeni come la morte o la malattia riguardino solo gli altri. In questo senso l’azione dell’alcool sul cervello va ad incidere nei giovani proprio sui circuiti corticali associati al funzionamento della corteccia prefrontale e può influire in modo deleterio proprio su quelle abilità che sono necessarie ad italiani con l’alcool è attualmente sceso a undici anni contro i quattordici della media degli altri paesi europei; • L’assuefazione all’alcool cresce con l’età, l’abitudine e la frequenza del bere; • Nell’ultimo sabato sera hanno bevuto il 40% dei ragazzi di prima media superiore e circa il 64% di quarta superiore, bisogna necessariamente ammettere che l’abuso di alcool nei giovani è diventato un'emergenza, purtroppo agevolata da una pubblicità mirata dalla quale i giovani non sono in grado di difendersi e dall'aumentata facilità ad accedere alle bevande alcoliche (supermercati, pub, discoteche ed altri locali frequentati evitare comportamenti rischiosi. Quindi, l’uso di alcool nell'adolescenza può incidere sulla maturazione dell’individuo, sulla capacità di programmare il proprio futuro, e può protrarre i suoi effetti in età adulta incidendo anche sulla sensibilità soggettiva verso la dipendenza da sostanze stupefacenti. L’alcool, poi, aumenta a dismisura nei giovani la propensione ad assumere comportamenti violenti o rischiosi in relazione alle situazioni sociali. Le risse fuori dalle discoteche o degli stadi e le stragi del sabato sera costituiscono un esempio eloquente. E’ provato inoltre che i giovani che fanno uso di alcolici presentano spesso disturbi di personalità, disturbi d’ansia e dell’umore, tendenza a comportamenti auto lesivi. Considerato quindi che: • l primo contatto dei giovani dai giovani ed aperti fino a tarda notte). Non è facile l’attività di contrasto a tale fenomeno. Da parte mia ritengo indispensabile, per invertire la tendenza, individuare le modalità più efficaci per comunicare con i ragazzi, specie con quelli che attraversano un periodo di crisi esistenziale o che sono più espositi al rischio di un uso non corretto delle loro capacità critiche e di auto determinazione in rapporto ai possibili rischi di comportamento ed alla capacità di prevedere e progettare il futuro. L’azione, per essere efficace, non può non essere sinergica e deve interessare la legislazione, le Istituzioni pubbliche, la famiglia e soprattutto la scuola. Da parte delle Istituzioni pubbliche, ritengo indispensabile elevare almeno all’età di diciotto anni il divieto penalmente tutelato di somministrazione di alcolici, rafforzando il divieto di pubblicità (anche indiretta) delle bevande ed i controlli sui locali pubblici nei quali i giovani si riuniscono. In famiglia occorre dare il buon esempio, tenendo presente che la percentuale di giovani consumatori cresce fino al 32% nelle famiglie in cui anche uno solo dei genitori consuma abitualmente alcolici. I genitori, poi, dovrebbero mantenere sempre alti i livelli di comunicazione con i figli, preferendo il dialogo ad azioni autoritarie, ma comunque intervenendo per quanto possibile sui fattori di rischio esterni e su aspetti elementari ma importanti quali la quantità di denaro in tasca, l’ora di rientro dalle uscite serali, la scelta degli amici e dei locali frequentati dai figli. Genitori ed adulti in genere devono astenersi da comportamenti stupidi quali “fare assaggiare” bevande alcoliche a bambini anche piccolissimi, magari intingendo il ciucciotto nel bicchiere di vino. In tal modo si somministra al piccolo una sostanza fortemente tossica, che egli non ha alcuna possibilità di metabolizzare. La scuola, nelle offerte formative, dovrebbe condurre costantemente programmi informativi su principi e regole di una sana e corretta alimentazione, avvalendosi dell’apporto gratuito di esperti e soprattutto con la peer education. Credo infatti che gli adolescenti siano particolarmente sensibili e ricettivi nei confronti dei messaggi provenienti dai coetanei e dai compagni di scuola che, per il loro successo nello studio, nello sport e nella vita sociale, sono da loro visti come un modello da raggiungere e da emulare. In ogni Istituto scolastico dovrebbero quindi essere individuati tali studenti, dai quali ottenere la disponibilità a trasmettere ai compagni, dopo pochi incontri di formazione/informazione, messaggi positivi sulla corretta alimentazione, sugli stili di vita e sui pericoli e la stupidità di comportamenti impropri e irresponsabili quali, ad esempio, la ricerca dello “sballo”. L’impresa non è facile ma bisogna impegnarsi. Notizie dall’Arma 11 Attività della Compagnia Carabinieri di Villafranca Criminalità: i Carabinieri rispondono Gli interventi della Compagnia Carabinieri di Villafranca Non divulgare quelle foto! Arresto per estorsione Sona: estorce a una donna 250 euro dietro la minaccia di divulgare le foto di lei a sfondo erotico; arrestato dai Carabinieri. Si erano conosciuti quattro mesi fa su internet e da quel momento avevano iniziato una conoscenza via via diventata sempre più confidenziale a tal punto da scambiarsi reciprocamente foto in pose erotiche. Tuttavia, quando nel mese di maggio la donna decise di troncare quella sorta di “amicizia”, si vide minacciata da quell’uomo. Se proprio era decisa a finirla lì, avrebbe dovuto pagargli una somma di 250 euro; in caso contrario le sue foto a sfondo erotico sarebbero state divulgate. Protagonisti della vicenda, una casalinga italiana e un operaio extracomunitario. Alcuni giorni fa la donna, incalzata sempre di più dall’uomo, non ha visto altra soluzione che rivolgersi ai Carabinieri. I militari del Comando stazione di Sommacampagna, con il supporto dei colleghi del nucleo radiomobile della Compagnia di Villafranca, al termine di un incontro concordato tra l’uomo e la donna, hanno arrestato il primo in flagranza, mentre si impossessava della busta appena consegnata contenente il denaro. Furti di materiale ferroso Sona: contrasto ai furti di materiale ferroso; due villafranchesi denunciati e 500kg di ferro recuperato. A bordo di un autocarro mercedes verde cassonato stavano trasportando 500 kg di materiale ferroso tra cui 8 pesanti tombini in ghisa; quando i due,V.G., 26 anni (alla guida del veicolo) e M.P. 32 anni, entrambi villafranchesi, nel transitare lungo la via Palladio del comune di Sona, sono incappati in un posto di blocco del nucleo radiomobile della compagnia di Villafranca. Identificati i soggetti, i militari hanno subito proceduto all’ispezione del materiale trasportato, in merito al quale i due giovani non hanno saputo fornire valide spiegazioni circa l’origine; in particolare per quanto riguardava i tombini, i due riferivano di averli trovati e raccolti, abbandonati lungo le strade, ad alcuni km di distanza. A quel punto venivano diramate le ricerche tramite le centrali operative per sapere se nelle ore precedenti erano stati segnalati ammanchi di tale materiale. Poco dopo effettivamente, dai comuni di Valeggio sul Mincio e Roverbella venivano riscontrati ammanchi di tombini asportati nel corso della notte e corrispondenti per numero e forma e quelli appena recuperati dai carabinieri. Il materiale ferroso trasportato dai due giovani pertanto – ammontante nel complesso a 500kg circa – veniva così destinato: gli otto tombini in ghisa venivano restituiti ai due comuni interessati; il restante materiale ferroso veniva sottoposto a sequestro. Sequestrato anche l’automezzo cassonato; per i due giovani infine scattava non solo la denuncia per ricettazione in concorso ma anche quella prevista dal decreto legislativo 152/06 compresa tra le norme ambientali ed in questo caso applicata per il trasporto non autorizzato di materiale ferroso. Ferro rubato: due arresti Erbè: sorpresi dai carabinieri a rubare ferro, in manette due cittadini rumeni. A pochi giorni dall’operazione dei Carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Villafranca che ha portato in cella quattro rumeni sorpresi a rubare angurie, lo scenario si è ripetuto con altri due ladri finiti in manette, sorpresi a trafugare materiale ferroso ai danni di un’azienda agricola, ancora una volta di Erbè. Sono risultati essere cittadini rumeni: L.V. 43 anni e G.M.V. 33 anni, entrambi disoccupati, con trascorsi penali e domiciliati a Roncolevà di Trevenzuolo. Ad entrare in azione sono stati i Carabinieri del comando stazione di Isola della Scala, sempre nell’ambito dei controlli finalizzati alla repressione dei furti in ambito rurale. Preziosa la segnalazione di un cittadino che, nelle campagne nei pressi di via Valmala, aveva notato transitare, poco dopo la mezzanotte, un furgone bianco. Portatisi immediatamente sul posto, i carabinieri di Isola della Scala effettivamente notavano la presenza di un furgone Iveco 35 apparentemente incustodito; il contestuale controllo delle relative targhe effettuato dalla centrale operativa di Villafranca riscontrava che le stesse erano in realtà appartenenti ad un’autovettura Ford in uso ad un cittadino rumeno. A bordo del veicolo, già accatastati una cinquantina di supporti in ferro per serre. Appurato che quella doveva essere la refurtiva appena caricata e pronta per sparire, i militari si portavano nei vicini campi coltivati e verificavano la presenza di circa altri 200 supporti in metallo che i ladri verosimilmente stavano per asportare, desistendo infine per l’arrivo della pattuglia. In quel momento tuttavia, dei malviventi nessuna traccia, ben nascosti tra la vegetazione ed aiutati dal buio. I carabinieri decidevano allora di non procedere al recupero del veicolo e di allontanarsi, nel tentativo di tendere una trappola ai ladri i quali, ritenendo terminato l’intervento dei militari, avrebbero potuto raggiungere il furgone per fuggire. Nel frattempo, da un esame della recinzione perimetrale, si notava un largo varco, attraverso il quale i ladri, poco prima, utilizzando il furgone stesso come ariete, si erano introdotti nel campo dell’azienda agricola. La pattuglia di Isola della Scala si allontanava dunque dal posto per alcune centinaia di metri ma proprio in quel frangente notava e bloccava due individui a girovagare nei pressi. Identificati proprio nei cittadini rumeni L.V e G.M.V. e ritenuti i malviventi ricercati (anche perché a uno di loro, successivi accertamenti condotti in caserma consentivano di addebitare la disponibilità dell’Iveco 35), ai due non mancava la scusa pronta: ovvero si trovavano in giro per i campi a quell’ora perché purtroppo avevano appena litigato con un loro connazionale che alla fine della “disputa” li aveva abbandonati in piena campagna. L’improbabile giustificazione, accampata dai due, ai carabinieri di Isola della Scala ad altro non serviva se non a guadagnare ulteriore tempo per far giungere sul posto, in ausilio, i colleghi del comando stazione di Villafranca di Verona che avevano appena iniziato il turno di perlustrazione notturna. Le due pattuglie caricavano infine i due fermati che venivano condotti presso il comando compagnia di Villafranca di Verona dove venivano foto segnalati e dichiarati in stato di arresto per furto aggravato in concorso. 12 Scuola & Istruzione 06 14 A cura di della Diego dott.ssa Cordioli Anna Lisa Tiberio Segni, parole e immagini per la legalità L’ U f fi c i o S c o l a s t i c o X I I d i Ve r o n a h a c o mu n i c a t o a l l e s c u o l e l ’ e s i t o d e l l a v a l u t a z i o n e d e g l i elaborati degli alunni par tecipanti al concor so: "Segni, parole e immagini per la legalità". La Commissione esaminatrice si è riunita per valutare i lavori pervenuti all’Ufficio Interventi Educativi-Sportello Ascolto. Sono state esaminate opere grafico-pittoriche, video multimediali, elaborati letterari (prose e poesie). La Commissione, presieduta dalla Dott.ssa Anna Lisa Tiberio, ha rilevato che tutti i partecipanti, indistintamente, sono meritevoli di plauso per l’impegno e per la qualità degli elaborati prodotti. La premiazione si è tenuta presso il Circolo Ufficiali di Castelvecchio, alla presenza di numerose Autorità Civili e Militari. SCUOLA DELL’INFANZIA 1.Scuola dell’Infanzia “Bonanome” – Isola Rizza (VR) SCUOLA PRIMARIA 1.Scuola Primaria “D. Alighieri”Peschiera del Garda 2.Scuola Primaria “P. Caliari” – IC 16 Verona 3.Scuola Primaria “A. Aleardi” Verona SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1.Scuola “C. Aschieri” – IC San Pietro in Cariano 2.Scuola “A. Aleardi” - Verona 3.Scuola “Montini” – IC Castelnuovo del Garda SEGNALAZIONE DI MERITO: Scuola “Foroni” di Valeggio sul Mincio SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO 1.I.P.S.I.A. “GIORGI” (VR) 2.I.T.C. “LORGNA-PINDEMONTE” – Verona 3.I.T.C. “BOLISANI” – Villafranca PREMIO SPECIALE: Liceo Scientifico “A. Aleardi” – Verona Tra le Autorità presenti: il Procuratore del Tribunale dott. Enrico Buttitta, in rappresentanza del Comando delle Forze Operative Terrestri Stabile Lorenzo, il Tenente del Comando Provinciale Carabinieri Luca Mariano, per il Comune di Verona Rosario Russo, per il Banco Popolare Piergiorgio Zingarlini, Laianca Giuseppe per l’ottavo Reggimento Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago, il Col. Walter Di Domenica, il Col. Marco Maistrello dell’Aeronautica Militare e la Dott.ssa Lugoboni della Polizia di Stato in rappresentanza del Questore. L’Associazione Panificatori di Verona ha regalato pane ai bambini che simboleggia la fratellanza e la condivisione. Premiato il produttore Michele Calì con la moglie Federica Andreoli per il film “Un Angelo all’inferno”, per aver sensibilizzato genitori e figli a un’emergenza educativa: l’abuso di sostanze stupefacenti. Il film ha ottenuto un prestigioso riconoscimento al festival del cinema di Venezia ed è stato proiettato al Parlamento Europeo di Bruxelles.Hanno ricevuto la chiave d’argento della legalità già consegnata al giudice Papalia, al dottor Buttitta e al Colonnello Maistrello dell’Aeronautica Militare, in occasione di convegni sulla legalità. Presenti Rugolotto Lucia e Adriano accompagnati da Fabio Parisi che ha ricordato la figura e i valori del loro figlio Lorenzo a cui la Banca Popolare ha dedicato una borsa di studio. Numerose le Associa- zioni presenti tra cui la Le.Viss e l’associazione divisione Acqui per la promozione del volontariato attivo e che sostiene l'importanza della memoria nei percorsi curricolari formativi. La dott.ssa Anna Lisa Tiberio portando i saluti del dottor Quaglia ha evidenziato come grande sia il lavoro svolto dai docenti per promuovere nelle giovani generazioni il tema della legalità per favorire la cittadinanza attiva e responsabile. Il dottor Buttitta ha messo in rilievo, premiando i bambini della scuola dell’Infanzia di Isola Rizza, quanto sia importante avviarli subito con varie strategie metodologiche e didattiche alla conoscenza dei principi costituzionali per esercitare una vera cittadinanza a tutti i livelli. Educare alla cittadinanza e alla Costituzione è anche l’occasione per costruire nelle classi, dove sono presenti ragazze e ragazzi con provenienze, storie, tradizioni e culture diverse, delle vere comunità di vita e di lavoro, che cerchino di dare significati nuovi alla convivenza ed elaborare percorsi che costituiscano contemporaneamente identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione. Emozionanti i balletti a cura di Chrono Ballet, le esecuzioni canore del Coro Hope diretto dal maestro Francesco Pagnoni e le esecuzioni musicali del professor Gabriele Galvani e del pianista Nicolò Spolettini. Tutti concordi nell’affermare che l’educazione alla legalità è un elemento imprescindibile nel processo di formazione degli studenti trasversale a tutte le discipline. La scuola luogo dei diritti è la prima palestra per l’esercizio della cittadinanza attiva per condurre gli studenti verso la formazione di una coscienza critica. Emerge un grande lavoro di squadra e di azioni sinergiche che partono dal Miur, dall’Usrv e dall’Ufficio Scolastico territoriale di Verona e che vedono coinvolti numerosi Enti, Istituzioni, ed Associazioni ma soprattutto i nostri studenti veronesi. Prossima tappa, “La nave della legalità”, per rievocare le figure di Falcone e Borsellino e la festa della Repubblica italiana e quella dell’Arma dei Carabinieri. Si pensa già alla prossima inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico al Quirinale dove saranno protagoniste due scuole veronesi che hanno sostenuto progettualità territoriali e nazionali significative. 13 Salute & Sanità A cura di Diego Cordioli Veronesi e l'Istituto Europeo di Oncologia Il nostro giornale ha il privilegio di ospitare alcune considerazioni del professor Umber to Veronesi; l’Istituto Europeo di Oncologia, da lui fondato, in occasione della celebrazione dei suoi 20 anni, traccia il bilancio della sua attività clinica e di ricerca e in questa occasione , il prof. Veronesi ci par la degli sviluppi della ricerca contro il cancro... del Prof Umberto Veronesi “Oggi siamo in grado di curare i tumori con percentuali di guarigioni molto più elevate di vent'anni fa e presto riusciremo a curare anche quei tumori che oggi sfuggono ancora al controllo, quali quelli del pancreas e quelli cerebrali. Il prossimo ventennio si presenta assai più complesso di quello passato per molte ragioni. Innanzitutto sarà necessario concentrarci sulla ricerca sperimentale e clinica, che è il nostro compito istituzionale, tenendo conto della rivoluzione vertiginosa delle scienze. Dovremo inoltre passare dalla sola cura dei malati, alla prevenzione della popolazione generale. I medici dovranno modificare il loro linguaggio da quello attuale, diretto a ogni singolo paziente, a quello rivolto alla popolazione sana. Per fare questo dovremo allearci a tutti i mezzi di comunicazione di massa (giornali, radio, televisione e social network). Per quanto riguarda la strategia da mettere in atto sarà necessario un programma di prevenzione oncologica. Bisognerà quindi studiare i molti cancerogeni ambientali, che vanno dai raggi cosmici alle radiazioni che provengono dal sottosuolo, ai coloranti artificiali, ai pesticidi, alle polveri sottili che inquinano l'atmosfera, alle sostanze chimiche che ci circondano (amine aromatiche, amianto, benzolo, aflatossine), e i virus oncogeni, che provocano il 20% dei tumori umani. Dovremo anche occuparci degli stili di vita della popolazione, lanciando una grande azione contro il fumo di sigarette e prestando attenzione all'alimentazione. Infine, la nostra attenzione dovrà rivolgersi ancora di più alla anticipazione diagnostica, che ormai utilizza tecnologie avanzatissime ma che si scontra spesso con il disinteresse e il fatalismo della popolazione. Sarà quindi un impegno difficile che però potrà contare su alcuni importanti punti di forza: i progressi nei test di diagnosi pre-clinica sul DNA circolante, i considerevoli avanzamenti nell’ambito della farmaco-prevenzione e infine contiamo sull'arrivo di una nuova generazione di ricercatori preparata, motivata, entusiasta che crede nel futuro.” Nel periodo 1994-2013 allo IEO si sono rivolte 1.713.000 persone, di cui 617.200 sono diventati pazienti, di provenienza per il 50 % da regioni diverse dalla Lombardia e una piccola ma significativa percentuale, pari a circa 5.000 pazienti, proveniente da Paesi stranieri. Il totale di ricoveri è di circa 280.000, di cui 21.500 per day hospital e oltre 30.000 per day surgery; gli interventi chirurgici sono vicini a quota 200.000: indicativamente 53.000 per il tumore del seno, 24.000 per chirurgia plastica ricostruttiva, 22.000 per tumori ginecologici, 15.500 per tumori cervico facciali, 15.500 per tumori urologici, 15.000 per chirurgia toracica, per citare solo le principali aree. I pazienti di radioterapia sono stati fino ad ora 37.000. Non è meno significativa la valutazione qualitativa dei risultati ottenuti. Per il tumore del seno, quando la malattia è confinata alla mammella, la sopravvivenza a 5 anni delle pazienti IEO è superiore al 97% ed è conforme a quella riportata dal registro SEER americano, mentre é addirittura superiore per le donne operate per un tumore con coinvolgimento linfonodale (92% rispetto all’86% degli USA). Per il tumore invasivo, un’analisi su 12.000 donne operate in IEO durante il periodo 1994-2005 ha dimostrato una sopravvivenza del 92% a 5 anni. Questi tassi sono superiori a quelli della popolazione Italiana, stimati attorno all’ 85% (Studio EUROCARE). La sopravvivenza per questo tumore è aumentata dell’1% nel periodo 2000-2005, rispetto ai 5 anni precedenti. Se questo trend continua, l’obiettivo mortalità zero diventa sempre più vicino. Per il tumore del polmone in stadio iniziale - che è lo stadio identificato con lo screening – la sopravvivenza dei pazienti IEO è superiore al 90%. La mortalità per gli interventi di chirurgia toracica maggiore, è inferiore all’1 %, rispetto ad una media nazionale dell’1,5%. Per i tumori urologici trattati con chirurgia robotica i risultati sono altrettanto eccellenti: su un totale di 2.511 procedure robotiche effettuate nel periodo 2007-2014 la sopravvivenza a cinque anni è stata del 97%. I pazienti candidati alla radioterapia sono stati trattati per il 70% con procedure a tempi ridotti, fino ad arrivare al trattamento in sole 5 sedute per il tumore della prostata. Se l’Istituto in 20 anni ha costantemente accresciuto la sua attrattività e il livello di eccellenza è grazie ai principi innovativi su cui Umberto Veronesi lo fondò nel 1994, che sono stati applicati e sviluppati dai medici e ricercatori che hanno aderito al progetto IEO. «L’Istituto Europeo di Oncologia nasce – dichiara Umberto Veronesi, Direttore Scientifico - dall’idea di creare in Italia, a Milano, un centro in grado di attrarre e raggruppare le esperienze e le competenze disseminate in Europa, su modello del National Institute of Health di Bethesda. Ho voluto fondare il primo comprehensive cancer center con cinque caratteristiche speciali: un ospedale europeo, costruito intorno ai bisogni del paziente e non dei medici, che avesse come obiettivo l’efficacia della cura e allo stesso tempo la qualità di vita dei malati, che integrasse ricerca e cura nella convinzione che “si cura meglio dove si fa ricerca”, che sapesse sfruttare il potenziale delle tecnologie per la diagnosi e la terapia». «La storia dei nostri 20 anni conferma la solidità del modello IEO, il primo ospedale di diritto privato no-profit in Italia – afferma Carlo Buora, Presidente - che ha permesso di coniugare sapere scientifico e conoscenza manageriale, principi di sanità pubblica e di sanità privata. Grazie al nostro Statuto, che prevede che gli eventuali utili siano interamente reinvestiti in ricerca e sviluppo, IEO ha sempre potuto contare su investimenti costanti da parte dei soci fondatori, che hanno accompagnato la forza delle idee e l’impegno di medici e ricercatori e di tutto il personale». «Abbiamo sostenuto lo sviluppo dello IEO con una riorganizzazione dell’intera attività clinica in programmi per patologia» - dichiara Mauro Melis, Amministratore Delegato - «Già si vedono i primi risultati: maggiore efficienza e soprattutto maggiore centralità del paziente, attorno a cui ruota un’équipe multidisciplinare di medici specializzati ed esperti nei diversi aspetti della sua malattia. Abbiamo inoltre ampliato la nostra attività internazionale preparandoci ad accogliere flussi crescenti di malati dalle regioni europee e dai Paesi emergenti, a seguito delle nuove norme europee. La nostra vocazione internazionale di Istituto Europeo, di nome e di fatto, sta riassumendo un ruolo centrale nella nostra strategia di sviluppo». «I risultati dei primi vent’anni sono ottimi, ma vogliamo e possiamo fare meglio», conferma Roberto Orecchia, condirettore scientifico. «L’attività clinica si integrerà in modo ancora più stretto con la ricerca sperimentale per avere un trasferimen- to più rapido dei risultati al letto del malato; svilupperemo la medicina “di precisione” vale a dire mirata e dunque minimamente, o per nulla, invasiva, e a impatto ridotto sulla vita del malato: chirurgia robotica, approcci endo-laparoscopici, come la radiochirurgia e l’HIFU, una nuova tecnologia che indirizza fasci di ultrasuoni sul punto da trattare usando come guida le tecniche di imaging. Anche in caso di pazienti più gravi, con tumori diffusi, amplieremo la gamma di strumenti e metodiche per cronicizzare la malattia e permettere al malato una vita più lunga e di migliore qualità». «Abbiamo tre grandi obiettivi per il futuro» - afferma PierGiuseppe Pelicci, condirettore scientifico - «Primo tra tutti, curare il cancro senza chemioterapia: per questo stiamo lavorando su nuovi e più potenti farmaci molecolari e su come armare il nostro sistema immunitario contro la malattia. Il secondo è identificare i tumori in fase iniziale senza ricorrere a radiazioni o a tecnologie sofisticate: stiamo lavorando sui microRNA, frammenti molecolari rilasciati dai tumori in fase di formazione, che ci permetterebbero di diagnosticare la malattia con un semplice esame del sangue. Il terzo punto è insegnare a ciascuna persona come evitare di ammalarsi: quale cibi, quale attività fisica e quale ambiente scegliere per ridurre il rischio al minimo. Per far questo lavoreremo sull’epigenoma, proteine che “sentono“ il nostro ambiente e modificano di conseguenza la funzione di alcuni nostri geni». 14 Salute & Sanità 06 14 A cura di Diego Cordioli Ortogeriatria: Ortopedia più Geriatria Cari lettori,l’ar ticolo di oggi spiegherà il significato di una terminologia geriatrica, relativamente nuova, che si può incontrare tra i ser vizi che il nostro Sistema Sanitario offre all’anziano, affetto da frattura di femore , presso la 1^Geriatria dell’Azienda Ospedaliera Univer sità Integrata di Verona. del Dott. Paolo Garzotti, Dirigente 1° livello; 1^ Geriatria AOUI Verona; Responsabile di Struttura Semplice di malattie reumatiche dell'anziano. Emal: [email protected]. L'Ortogeriatria rappresenta una delle più giovani branche della più vasta disciplina medica geriatrica. Il termine è talvolta motivo di stupore e di facili battute per il richiamo alla coltivazione degli ortaggi. Mi capita spesso, durante la mia attività lavorativa quotidiana in ospedale, di doverne spiegare il significato a pazienti e parenti. Si tratta di un nuovo modello organizzativo di assistenza all’anziano con frattura del femore nel quale si realizza una collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale, valorizzando il giudizio clinico geriatrico in stretta integrazione con altre competenze specialistiche (ortopedico, anestesista, fisiatra, cardiologo fisioterapista, capo sala, infermiere professionale). Questo innovativo approccio è nato dalla necessità di rispondere alle gravi problematiche che la frattura del femore causa all’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale. In Italia ogni anno si verificano più di 90.000 fratture di femore con maggiore prevalenza tra gli anziani e di sesso femminile. Questi numeri sono, naturalmente, destinati a crescere per l’aumento della popolazione anziana e purtroppo interesseranno più frequentemente quei soggetti già “fragili”, con altre patologie concomitanti e con una ridotta autonomia nelle attività del vivere quotidiano. Gli effetti negativi soggettivi, in termini di sopravvivenza, disabilità per il paziente e di costi per la società, intesi come assistenza sociale e sanitaria, hanno indotto la classe medica ed in particolare i geriatri ad immaginare un nuovo modello organizzativo per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze del paziente. Il vecchio modello tradizionale prevedeva per il paziente anziano fratturato il ricovero in ortopedia con l’eventuale richiesta, di consulenza geriatrica. Esiste una variante semplice di modello ortogeriatrico, in reparto ortopedico, dove viene programmata la regolare presenza di più consulenti (geriatra, fisiatra, ecc ) e figure professionali quali il fisioterapista e l’assistente sociale. L’organizzazione che ha però evidenziato i migliori risultati in termini di riduzione della mortalità, delle complicanze e dei costi si è rivelata essere il reparto ortogeriatrico specificamente strutturato e gestito dal geriatra in stretta collaborazione, per l’aspetto chirurgico, con l’ortopedico. Sostanzialmente il reparto di Ortogeriatria è una unità acuta specializzata, che accoglie, in fase post chirurgica, i pazienti provenienti dall'ortopedia dopo intervento chirurgico per frattura di femore. Tale modello prevede anche una totale presa in carico del paziente, sin dall’arrivo in ortopedia, con una valutazione preoperatoria, preliminare alla visita anestesiologica, per valutare la presenza di eventuali criticità con l’obiettivo di portare l’ammalato all’intervento chirurgico nelle migliori condizioni possibili. I principali risultati raggiunti con questa organizzazione sono stati una veloce e completa valutazione clinica multidisciplinare, la condivisione di protocolli di cura, l’intervento chirurgico entro le 24-48 ore, una netta riduzione della mortalità a breve e lungo termine, la riduzione delle complicanze ospedaliere, una precoce mobilizzazione e riabilitazione del paziente con il conseguente mantenimento di una buona autonomia funzionale, una tempestiva programmazione della dimissione con conseguente ottimizzazione dell’uso dei posti letto ortopedici e ortogeriatrici. Importante fase dell’attività ortogeriatrica è inoltre il follow up dei pazienti per garantire una continuità assistenziale chirurgica, con l’ortopedico che valuterà l’intervento chirurgico, e il geriatra che controllerà le condizioni cliniche generali del paziente, con l’importante scopo di una critica e rivalutazioni dei risultati allo scopo di migliorate il percorso diagnostico e terapeutico. Altro compito importante dell’ortogeriatra è il favorire il trasferimento dei pazienti più complicati e fragili presso idonee strutture intermedie (unità riabilitative, residenze sanitarie assistite, case protette, ecc) o in ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). In questo percorso diagnostico terapeutico non deve essere dimenticato il Pronto Soccorso che svolge un importante iniziale compito di stabilizzazione del paziente, diagnosi, analgesia e pronto indirizzo nel reparto di competenza. Sanità & Territorio 15 A cura di Diego Cordioli SMI: la Sanità si sposta nel territorio Congresso SMI: la persona e la sua famiglia sempre più al centro del nuovo modello socio sanitario del Veneto. di Dott. Mossuto Emanuele segretario regionale Sindacato Medici Italiani Dott.ssa Mirandola Franca referente SMI Verona Negli ultimi anni il cittadino ha spesso sentito parlare di “tagli alla Sanità”. La Regione Veneto ha deciso invece di investire in Sanità, o piuttosto di investire sulla salute dei propri cittadini. Di scommettere sulla possibilità di dare una sanità migliore ai propri abitanti, grazie al medico di famiglia, coadiuvato da: cardiologo, diabetologo, infermieri e Assistenti di Studio, all’interno di un progetto diretto dal Distretto, ed in forte integrazione con l’ospedale. La Sanità Veneta è pronta per affrontare una rivoluzione a favore del paziente, attuando le Linee Guida dell’OMS, che richiedono al medico di famiglia di svolgere la Medicina di Iniziativa, cioè di effettuare una vera e propria presa in carico fin dai primi sintomi delle malattie croniche che maggiormente colpiscono la nostra popolazione. Diabete, cardiopatie, malattie polmonari che oggi stanno diventando sempre di più un’emergenza non solo sanitaria ma anche sociale, interessano una parte sempre maggiore di popolazione. Questo avverrà in sedi territoriali di riferimento chiamate Medicine di Gruppo Integrate, dove ognuno di noi, accanto al proprio Medico di famiglia, potrà incontrare anche alcuni specialisti. Sarà così possibile per l’adulto affetto da diabete, poter effettuare le misurazioni dei propri valori regolarmente dal proprio medico, assistito da un infermiere secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali, ed in caso di complicazioni sarà il Medico di Famiglia a chiamare lo specialista che, nella sede della Medicina di Gruppo Integrata, provvederà a visitare il paziente ed insieme al proprio medico, a definire la migliore terapia. Il diabetologo rimarrà indica- tivamente sempre lo stesso permettendo così allo specialista di conoscere effettivamente i propri assistiti, di concentrare il proprio tempo per i casi più gravi diminuendo contemporaneamente le liste di attesa, perché sarà effettivamente presente quando si necessiterà di lui. Questo controllo costante aiuterà a mantenere l’assistito nei valori corretti, perché il paziente sarà sempre seguito e monitorato, per cui avrà meno bisogno di andare nell’Ambulatorio del singolo Medico di Famiglia, o della Medicina di Gruppo Integrata, il prelievo ed avere subito la conferma della dose del farmaco che si dovrà assumere e sapere dopo quanto tempo dovrà ritornare, senza fare code o liste di attesa per l’analisi successiva. Questo rappresenterà un indubbio vantaggio per la qualità di vita del paziente. I malati cardiopatici potranno effettuare la misurazione dei propri valori direttamente alle Medi- d’urgenza al pronto soccorso e potrà evitare ricoveri in quanto, se mantenuto sotto controllo, sarà più difficile che la situazione possa aggravarsi senza essere presa in tempo. Per i pazienti sottoposti alla terapia anticoaugulante, sarà possibile effettuare direttamente cine di Gruppo Integrate, compreso l’elettrocardiogramma, permettendo così di evitare lunghe code e liste di attesa. Il cardiologo provvederà a verificare i tracciati e a chiamare, sempre presso la Medicina di Gruppo Integrata, solamente i pazienti che hanno effettuato tracciati che presentano problematiche. Come per il diabetologo sarà possibile essere seguiti sempre dal medesimo specialista che insieme al Medico di Base deciderà la diagnosi più corretta, permettendo così all’Az.ULSS di diminuire le liste di attesa e ai cardiologi di seguire meglio i propri pazienti. All’interno delle Medicine di Gruppo gli specialisti saranno indicativamente sempre gli stessi permettendo al paziente di avere finalmente un interlocutore unico che lo possa seguire negli anni senza dover andare a pagamento, ed in più lo specialista si consulterà direttamente con il medico di famiglia così che la diagnosi sia subito completa senza far andare il paziente da una struttura ad un’altra con mille impegnative e aumenti dei costi burocratici per niente. Queste strutture di riferimento saranno aperte 12 ore al giorno, per poter garantire una risposta alle prestazioni non differibili durante tutta la giornata. Con medici che si turneranno per offrire una risposta continuativa agli assistiti. Con l’aiuto dei Medici di Guardia Medica vi sarà un punto di risposta aperto 24 ore per cui quando adesso ci sentivamo costretti ad andare al PS perché il nostro medico aveva l’ambulatorio chiuso potremmo trovare un suo collega che potrà entrare nella nostra cartella clinica e darci una risposta, evitando così code al Pronto Soccorso. 16 06 14 Moda & Bellezza A cura di Diego Cordioli Arriva l'estate: è tempo di abbronzatura Per questo mese , con l'ar r ivo dell'estate , ho scelto come ar gomento l'abbronzatur a. L’estate si sa, è la stagione delle vacanze , del relax, del r iposo sotto l’ombrellone e sotto il sole ... di Cristiana Bertasi C’è chi va al mare solo per divertimento, per immergersi nell’acqua ristoratrice che dà refrigerio nelle assolate giornate estive. C’è chi ci va esclusivamente per ottenere la migliore tintarella, simbolo di bellezza, di fascino e di un alto stato di salute, e infine c’è chi ci va per entrambe le ragioni.La tanto agognata abbronzatura è per alcuni una meta da raggiungere faticosamente e anche con veri e propri sacrifici dato che non tutti possono o amano andare al mare anche se desiderano sfoggiare una tintarella perfetta.Altri amano andarci ma, vuoi per la carnagione troppo chiara, vuoi per il modo scorretto in cui prendono il sole, hanno problemi ad abbronzarsi nel modo giusto.Per questi motivi, quando l’obiettivo è raggiunto e si è ottenuta l’abbronzatura perfetta per il proprio fisico, il passo successivo consiste nel fare in modo che i risultati conseguiti, magari a gran fatica, perdurino nel tempo il più possibile, per far sì che tutti gli sforzi non siano stati vani. Il colore dorato dell’abbronzatura è dovuto infatti ai pigmenti di melanina che svaniscono con il ricambio cellulare della cute. A tal proposito, nella fase di abbronzatura, si consiglia di prendere il sole correttamente, evitando contatti prolungati nelle ore di punta,le ore più calde della giornata, quelle tra le 12 e le 15. Inoltre va utilizzata una giusta protezione solare ed idratazione,in questo modo l’abbronzatura sarà migliore e resisterà più a lungo. Mantenere a lungo l’abbronzatura non è troppo difficile se si considera che, tra i fattori più importanti alla base della sua perdita, vi è quello della disidratazione. La pelle secca tende a screpolarsi rapidamente e quindi a perdere l’abbronzatura più facilmente della pelle idratata. Quindi il primo con- siglio che si può dare è quello di bere spesso e di mangiare frutta e verdura in abbondanza, che contengono vitamina A e vitamina C, cosa questa sempre consigliata anche per altri importanti motivi legati al mantenimento di una buona salute. Le principali azioni che si possono intraprendere per mantenere l’abbronzatura sono quindi: 1.bere molta acqua e succhi di frutta, evitando quelle bibite light contenenti dolcificanti; consumare,in genere, tutti quegli alimenti che contengono al loro interno molta acqua, quali frutta fresca e verdura; 2.prediligere cibi che contengono molte vitamine, carotene e Omega-3 che favoriscono l’abbronzatura, quali: le carote, le pesche, le albicocche, i manghi, i peperoni e gli spinaci, per quanto riguarda l’apporto di vitamina A; prediligere le arance, i limoni e i kiwi, per quanto riguarda l’apporto di vitamina C; prediligere il pesce e la frutta secca per quanto riguarda l’apporto di Omega-3; 3.farsi rapide docce piuttosto che bagni in cui si è immersi nell’acqua in maniera troppo prolungata; questo perché la disidratazione e conseguente screpolatura sono favorite dal contatto prolungato con l’acqua; 4.utilizzare appositi detergenti che mantengano idratata la pelle, come ad esempio quelli a base di olio di karitè e quelli a base di aloe vera; 5.applicare sul proprio corpo una crema idratante o un olio di mandorle dolci prima di andare a dormire e al risveglio; 6.evitare di stare in vicinanza di flussi di aria provenienti da impianti di condizionamento che avendo anche la funzione de umidificante, di fatto causano una disidratazione della nostra pelle; 7.continuare ad esporsi ai raggi solari regolarmente, durante le passeggiate o anche nei consueti spostamenti cittadini, in modo da non dare il tempo all’abbronzatura che già si ha, di svanire troppo facilmente. È utile ricordare che il sole ed i suoi raggi sono ricchi di effetti benefici per la salute del nostro organismo. Per questo il sole è stato venerato in tutte le mitologie: gli egizi,i greci ed i romani lo utilizzavano per la cura ed il benessere del corpo oltre che per il trattamento delle malattie cutanee. I raggi solari sono un supernutriente con molteplici effetti benefici sull'organismo: rendono il fisico più tonico e vitale, aumentano la produzione di serotonina e testosterone e funzionano in pratica come un antidepressivo naturale. Il sole migliora il nostro umore, stimola il tono fisico, rendendoci più forti e resistenti alla fatica ed attenua eventuali sintomatologie dolorose in par- ticolare osteoarticolari. Ma per poter sfruttare al meglio gli effetti benefici del sole,ricordate: protezione adeguata e intelligente moderazione! Oggi Sposi 17 A cura di Adami Eventi Gli abiti degli sposi nel corso della storia Le nozze hanno sempre rappresentato un momento di vetrina unico, spesso utilizzato dalle famiglie nobili come mezzo per dimostrare il valore del proprio casato in società. Qualche curioso cenno all'evoluzione nei secoli dell'abito nuziale... Nell'antico Egitto la sposa indossava una sopraveste trasparente sopra un lungo abito, completato con un fazzoletto a righe legato sul capo. Nella Grecia antica la tunica bianca quotidiana, il chitone, si abbelliva solo di una cinta di cordoni e il capo della sposa si cingeva di una corona di mirto, sacro ad Afrodite, dea dell'Amore. Nell' Impero Romano una lunga tunica chiara cinta da canapi di lana con nodi fatti ad arte preservava la futura sposa dai malefici; come accessori un mantello color zafferano coordinato con i calzari, una collana e un velo rosso o giallo fermato da una coroncina di mirto sui capelli suddivisi in sei trecce. La sposa del Medioevo preferiva colori caldi e accesi come oro o rosso in materiali pregiati, come pure nel Rinascimento durante il quale l'abito lungo a scollo tondo si arricchisce di un'ampia sopraveste colorata. In età Napoleonica si afferma lo stile impero, con lunghi abiti color pastello stretti sotto il petto. Il primo abito da sposa interamente bianco e sontuoso apparve per le nozze di Luigi XII, divenendo subito emblema di regalità, accanto all'argento. Da allora in avanti il bianco, simbolo da sempre di purezza e candore diviene il colore della sposa per eccellenza, diverso dai colori scuri degli abiti da lavoro quotidiani. Ricordiamo poi che la tradizione popolare ha sempre collegato la scelta del colore dell'abito ad altri fattori: • Bianco Fortuna E Purezza • Blu Sincerità • Verde Timidezza • Avorio Vita Turbolenta • Marrone/Grigio Vita In Campagna • Rosa Perdita Economica • Rosso Vita Rocambolesca • Giallo Gelosia • Nero Pentimento Per la sposa L'abito da sposa rimane nell'immaginario di ogni donna l'abito dei sogni. La sua scelta ha bisogno di un'attenzione speciale, perché all'ingresso della sposa esso ha il compito di lasciare tutti gli ospiti senza fiato e di farla sentire una vera regina. Stile ed eleganza sono indispensabili in ogni dettaglio. Per chi fin da bambina aspetta il giorno delle nozze per vivere la sua favola è indicato l'abito stile metà ' 800 ricco di sottogonne multiple, veli, crinoline su un leggero bustier stretto da stringhe, che tanto si ispira a "Cime tempestose" o all'intramontabile "Il gattopardo", arricchito ulteriormente da orecchini pendenti chandelier con Swarovski o pietre dure. Sofisticato e sensuale, per la sposa dal fisico perfetto, l'abito a sirena evidenzia il seno, il punto vita e i fianchi e sarà ideale per una cerimonia nel tardo pomeriggio o sera. Colei che opta per un abito dai riflessi argento è senza dubbio una donna sicura di sé, la regola è quindi un total-look scultoreo, evitando altri gioielli o fronzoli, unico accessorio prezioso coordinato potranno essere le scarpe gioiello. Se il tuo matrimonio sarà metropolitano punta su un abito dalle linee sobrie ma eleganti, bene lo stile impero, regale e glamour, oppure un modello corto ed essenziale arricchito però da preziosi accessori; se sarà in campagna libera i volumi importanti con pizzi e sangalli, vestiti di trine e ramage con un velo valencienne dal sapore antico. Se invece la cerimonia si svolgerà al mare scegli dettagli morbidi quali veli e garze leggere che riecheggino le onde e le brezze marine, impreziositi magari da applicazioni di cristalli o coralli. Qualunque sia l'abito da sposa che scegliere- te ricordate che dovrete sì farvi ammirare, ma anche indossarlo per un giorno intero. Una sposa che si muove leggera e a suo agio tra gli invitati trasmette tutta la gioia e la serenità del suo momento. Per lo sposo Il tight è indicato per il mattino ed è costituito da giacca nera/grigia lunga dietro, sempre rigorosamente allacciata, su camicia bian- ca/avorio a colletto rigido e con gemelli, su pantalone gessato grigio e nero. La cravatta o plastron saranno grigi fermati da uno spillo con perla. Meno formale il mezzo tight (a mezza coda) Il frac che si indossa per cerimonie pomeridiane o serali è caratterizzato dalle code a rondine e prevede giacca nera su pantalone con banda di raso, panciotto bianco in piquet su camicia bianca a colletto diplomatico con papillon. A complemento: guanti bianchi, pochette e sciarpa bianca di seta. L'abito classico nei colori del blu, nero o grigio è un completo a tre pezzi, rigorosamente monopetto e senza spacco dietro, con pantalone senza rivolto con camicia chiara e cravatta. Se la cerimonia si svolge in estate anche lo sposo potrà vestire di lino bianco o con altre tessiture pregiate. Nel prossimo numero: l'acconciatura e gli accessori. 18 06 14 Musica A cura di Gianfranco Iovino La musica italiana nei talkshow televisivi N u ove s t r a o r d i n a r i e vo c i p e r l a mu s i c a i t a l i a n a e s p r e s s a d a i t a l k s h ow t e l e v i s i v i , c h e p a r t o n o d a l l a S i c i l i a e a r r i v a n o fi n o a D i o. È i l c a s o d i D e b o r a h I u r a t o e d e l l a s u o r a C r i s t i n a S c u c c i a . novembre 1991 e le sue corde vocali hanno iniziato a vibrare fin dall’età di 5 anni. E mentre coltivava la passione per il canto, con determinazione ha raggiunto gli obiettivi prefissati, diplomandosi all’Istituto d'Arte e pare le piaccia anche la politica: infatti, a giugno 2013 si è anche candidata alle elezioni comunali della sua città, con il partito Idee per Ragusa. vera e propria passione vitale, ma soprattutto perché cantando contribuisce anche all'economia familiare (e con il montepremi di Amici sicuramente lo farà in maniera consistente). Ha lavorato occasionalmente come cantante per matrimoni e in qualche serata da Piano Bar, per dare una mano a casa. Oggi, però, grazie a questo importante e meritato riconoscimento acquisito, Debo- Un dettaglio che fa comprendere meglio il suo amore sconsiderato per la musica ci viene fornito da un particolare del suo passato; la peperina ragazza sicula è stata capace di lasciare il suo ex ragazzo perché voleva che lei smettesse di fare la cantante! Ma lei non ha saputo cedere a questo ricatto morale, non solo perché per lei cantare è una rah può fare un salto in avanti e iniziare a sognare con qualcosa in mano, per esempio con il suo primo CD, che è quasi sul podio della classifica FIMI da qualche settimana. Non se l’aspettava la vittoria, Debora Iurato, e la commozione personale ha coinvolto tutti gli spettatori quando si è vista imbracciare l’ambito premio del programma musicale di Maria De Filippi, per lei che, per ben 4 anni, si è ostinata a fare il provino e proprio quest’anno quando stava per rinunciare a causa della crisi economica della famiglia, il suo sogno si è finalmente realizzato. E per quel sogno era pronta a tutto, dichiara a più riprese Deborah, anche a perdere i chili di troppo, toccando un risultato straordinario quando è dimagrita di ben trentadue chili. Senza tacchi, con la tuta e un passato in una macelleria, è lei la nuova star premiata dal talent show seguitissimo tra i giovani, e non solo. Eppure non dimentica la sua promessa iniziale: “Avevo detto che se avessi vinto avrei dato questi soldi ai miei genitori per pagare il mutuo della casa e così farò, terrò solo una parte per me, per di Gianfranco Iovino Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento della “Musica che gira intorno a noi”, questa volta ci siamo concentrati sugli esiti che hanno determinato i vincitori dei due talk show televisivi più seguiti del momento, vale a dire Amici su Canale 5 e The Voice su Rai 1. Iniziamo dalla rete Mediaset, che pone sul gradino più alto della sua 13^ edizione una ragazza piena di entusiasmo e determinazione: Deborah Iurato, la vincitrice assoluta del programma, che diventa la terza trionfatrice donna, dopo Alessandra Amoroso ed Emma Marrone di questo importante appuntamento con la musica emergente. Ma, proviamo a stilare una scheda sommaria di Deborah, riassumendo le tappe salienti della sua biografia: è entrata nella scuola di Amici nella prima puntata della formazione della classe e si è imposta come un talento da non lasciarsi sfuggire. Nata a Ragusa, dove continua a vivere con la sua famiglia, Deborah ha 22 anni, è nata il 21 concedermi una crociera”. La vincitrice di Amici 2014 è davvero in gamba e speriamo riesca ad imporsi col suo caratterino e la sua potente voce, perché se lo merita e siamo certi che il suo nuovo lavoro discografico, dal titolo “Deborah Iurato EP”, che contiene 7 brani da lei interpretati, sarà la porta d’accesso per una carriera piena di trionfi, proprio come accaduto per le precedenti vincitrici. Ma, come avevamo accennato in apertura, diamo un po’ di risalto e spazio anche al vincitore del The Voice 2014 che, come per Amici, è al femminile, oltre che un personaggio dal passato (e presente) “particolare”, in quanto parliamo di una suora. Cristina Scuccia ha vinto, prepotentemente, la seconda edizione del The Voice of Italy 2014, catalizzando l’attenzione mediatica di tutto il mondo, scalzando le classifiche attraverso il successo ottenuto dal televoto che le ha riservato una percentuale di preferenza superiore al 62%, risultando la trionfatrice per eccellenza ed aggiudicandosi un contratto discografico con la Universal Music e la possibilità di debuttare nel panorama mu- sicale da una porta principale e dal sicuro riscontro. Grazie al suo inedito “Lungo la riva”, la giovane suora siciliana di 25 anni ha conquistato il pubblico in studio e da casa, e fin dalla prima esibizione alle blind auditions, dove si è esibita con una toccante canzone di Alicia Keys, ha riscosso un successo planetario grazie anche al Tam Tam riscosso sui Social Network. Ora non ci resta che attendere l’uscita del suo primo lavoro discografico che, unito a quello già in commercio dell’altra ragazza siciliana di cui abbiamo parlato, farà sicuramente scaldare l’estate a ritmo di sonorità incisive e voci di assoluto talento di cui l’Italia musicale e “la musica che ci gira intorno” ha bisogno, per sapersi più giovane e disponibile alle nuove frontiere espressive di un grande serbatoio di talenti di cui disponiamo da sempre. Bello il finale della Suora, che dopo aver festeggiato il trionfo, si è congedata recitando un toccante “Padre Nostro” a ringraziamento della dote regalatagli e della possibilità di esprimersi attraverso una delle sue più grandi passioni: la musica. Buona musica a tutti. Cucina d'Autore 19 A cura di Gianfranco Diego Cordioli Iovino Il personaggio in Gioco: Gabriele D'Annunzio Per la rubrica Cucina d’autore, che associa i personaggi che hanno frequentato il ristorante Dodici Apostoli di Verona alle ricette che Giorgio Gioco ha loro dedicato, è tempo di pesche alla ricotta e di ricordi dannunziani… Gabriele D'Annunzio di Giorgio Gioco Poeta e scrittore (Pescara 1863 – Gardone Riviera, Brescia 1938). Mio padre amava raccogliere immagini e autografi dei suoi ospiti illustri, così una sera che Gabriele D’Annunzio era a cena con Arnoldo Mondadori, colse l’occasione e gli chiese una fotografia con dedica. Il poeta acconsentì volentieri, ma in cambio domandò sessanta bottiglie di Soave, vino che per lui aveva il sapore dell’amore e della giovinezza. Un’altra volta fu il poeta a chiedere un favore a mio padre.Voleva sapere quali fossero i colori che meglio si accostavano al cibo e alla tavola apparecchiata. Mio padre disse che il verde pisello, l’oro, il giallo e il rosso erano colori favorevoli, mentre il verde marcio, il blu e il nero erano decisamente repellenti. D’Annunzio fu soddisfatto della risposta, ordinò nuovo vasellame per il Vittoriale e si divertì a cambiare gli accostamenti sperimentando quanto gli aveva confidato mio padre. Più tardi raccontò di aver provato a mangiare dell’ottimo cibo in piatti dai colori non adatti e di non essere riuscito a gustarne appieno il sapore. Pesche alla ricotta 60 g di farina, 500 g di ricotta, 100 g di zucchero, 6 pesche lavate e tagliate a spicchi, 4 uova, la buccia di un limone grattugiata. In una zuppiera setaccia la ricotta, aggiungi i tuorli d’uovo, la farina, lo zucchero e la buccia di limone grattugiata, quindi amalgama il tutto bene. A parte monta gli albumi a neve e uniscili delicatamente al composto. Aggiungi le pesche tagliate a spicchi continuando a mescolare piano. Disponi il tutto in una tortiera imburrata e infarinata e cuoci per 25 minuti a forno medio. Sforna il dolce e, quando è freddo, decoralo con pesche gialle e bianche tagliate a spicchi.Vino da abbinare: Moscato Rosa. Ringraziamo Luisa Pachera, autrice del libro: Una vita in Gioco. Territorio, cucina e cultura nella storia del “Dodici Apostoli” di Verona. Verona Wine Top, vincono 65 cantine e 114 vini Sono 114 i vini vincitori del concorso Verona Wine Top 2014, premiati con un anno di promozione in Italia e all’estero. nel 2015, estenderemo l’esperienza anche ad altre produzioni tipiche come l’olio Dop”. Le 114 etichette vincitrici, presentate da 65 imprese, sono state selezionate con il metodo di valutazione “Union Internationale des Oenologues” dagli enologi di Assoenologi, “Il nostro concorso – spiega assieme a 4 giornalisti, in totale 28 Claudio Valente, presidente del commissari. Questi hanno compiComitato organizzatore di Ve- lato 2.016 schede di valutazione, rona Wine Top e componente attribuito 28.322 giudizi parziali e di Giunta della Camera di Com- utilizzato 2.400 bicchieri per valutamercio di Verona – in undici anni re i 288 vini presentati dalle cantine si è trasformato da strumento di veronesi. Per ogni denominazione promozione delle produzioni di sono stati selezionati ex-aequo tutti qualità a cartina al tornasole del i vini che hanno ottenuto un punpanorama enologico scaligero. teggio pari o superiore agli 85 cenQuest’anno ad esempio, emergo- tesimi più eventuali altri vini (fino ad no i vini maggiormente legati alla un massimo del 30% per ogni detipicità e al territorio, espressioni nominazione) che hanno ottenuto il della valorizzazione delle uve au- miglior punteggio purché superato il toctone. Dalla prossima edizione, minimo di 82 centesimi.Ora i cam- pioni dei vini selezionati passano alla giornalista enogastronomica che curerà l’edizione 2014 della Guida Verona Wine Top, Monika Kellerman. Autrice di una settantina di libri, la Kellerman si divide tra la sua città natia, Monaco e quella adottiva, Bardolino sul Lago di Garda. La Kellerman presenzierà alla cerimonia di premiazione dei vini che si terrà il prossimo 25 giugno. Dopodichè il settore promozione della Camera di Commercio inizierà l’attività di promozione vera e propria. Il Concorso Enologico “Verona Wine Top 2014” stato indetto dalla Camera di Commercio di Verona con l’autorizzazione ed il patrocinio del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali e con il patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Verona, della Provincia di Verona, di VeronaFiere e dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca. Arcole Doc 1 Bardolino Doc 14 Bardolino Superiore Docg 2 TOTALE BARDOLINO 16 Custoza Doc 12 Garda Doc 2 Lessini Doc 2 Lugana Doc 5 Soave Doc 8 Soave Superiore Docg 1 Recioto Di Soave Docg 4 TOTALE SOAVE 13 Valdadige Doc 1 Valdadige Terradeiforti Doc 2 TOTALE VALDADIGE 3 Amarone della Valpolicella Docg e Doc 35 Valpolicella Doc 7 Valpolicella Ripasso Doc 14 Recioto della Valpolicella Docg e Doc 4 TOTALE VALPOLICELLA 60 TOTALE COMPLESSIVO 114 20 06 14 Calcio d’Alta quota A cura di Nicola Di Ciomma Hellas e Chievo: sono in arrivo i “Pagelloni” Il Campionato di calcio ha chiuso i battenti: Hellas e Chievo ancora in Serie A. Sarà ancora derby. di Nicola Di Ciomma Campionato diametralmente opposto per le veronesi. Quello dell’Hellas resta un campionato da medaglia d’oro: decimo posto in classifica, 54 punti, 16 vittorie, altrettante sconfitte, 6 pareggi, 62 gol fatti, 68 subìti. Gioco spettacolare, arioso ed offensivo. Peccato per l’Europa mancata, sicuramente a causa della beffa esterna con la Lazio e di quella casalinga contro l’Udinese. A Napoli, sarebbe stata tutt’altra storia. Quello del Chievo resta il torneo più tribolato della sua storia: sedicesimo posto, 36 punti, 10 vittorie, 22 sconfitte, 6 pareggi, 34 gol fatti, 54 subìti. Presa (per il secondo anno consecutivo) in corsa da Corini, la squadra, alla fine, merita la salvezza ma solo perché c’è chi ha fatto peggio. Mai così bassa la quota salvezza in Serie A. Squadra da suicidio in casa col Sassuolo e soprattutto a Genova contro la Sampdoria. Poi arriva il miracolo (veramen- te tale!) di Cagliari. Ma vediamo nel dettaglio, considerando, per entrambe le compagini, chi ha, per un motivo o l’altro (soprattutto presenze), avuto più modo di giocare, com’è andata a finire per i singoli. Hellas Verona Chievo Verona RAFAEL: 7.Tocca a lui il record di parate in campionato: ben 160. Qualche logica sbavatura, ci sta. Per il resto è un’autentica sicurezza. AGOSTINI: 6,5. Sono 300 presenze in Serie A: complimenti. Sulla fascia difensiva sinistra si rivela un’autentica spina nel fianco per chiunque. ALBERTAZZI: 6. Quindici presenze sono e restano un ottimo traRAFAEL guardo in Serie A per uno così giovane. Fa il proprio dovere quando chiamato in causa. CACCIATORE 6,5. Purtroppo si spegne verso la fine, altrimenti sarebbero stati dolori per tutti. Quello con l’Hellas resta il suo campionato più significativo in A. Mette a segno anche 3 reti, una delle quali allo “Juventus Stadium” contro i migliori CACCIATORE della classe. GONZALEZ: 6. Un po’ confusionario ed impreciso. L’età fa la sua. MAIETTA: 6,5. Una garanzia, una certezza. Esperienza da vendere. Purtroppo un paio d’infortuni lo costringono per un po’ ai box. MARQUES: 6. Mette in cascina 16 presenze che gli permettono di ritagliarsi un posto al sole in mezzo alla retroguardia. MORAS: 7. Sicurezza e tranquillità sono sinonimi della sua condizione. Pedina insostituibile al centro della difesa. Non c’è che dire. CIRIGLIANO: 6. Se n’era parlato come una MAIETTA grande speranza, una promessa. Evidentemente l’Hellas gli ha giovato. Avrà modo sicuramente di fare meglio. DONADEL: 7. Entra veramente nel vivo della squadra quando serve. A tratti riesce anche a non far rimpiangere uno come Jorginho! Mandorlini gli ha conferito la giusta fiducia, e lui non l’ha certo deluso. Felice ritorno al gol, fra le mura amiche, contro il Genoa.DONATI: 7. Doveva realizzare proprio una rete MORAS magistrale a Bergamo contro l’Atalanta, sua ex squadra. Un’esperienza che non si può mettere in discussione. Fondamentale HALFREDSSON: 8. Due gran gol a Roma e Udinese. Solidità, esperienza, agonismo puro. Una pedina insostituibile nello scacchiere della squadra. JANKOVIC: 6,5. Due reti in cascina. Il serbo sa bene il fatto suo, anche se veniva da due anni non proprio facili. MARQUINHO: 6,5. Dalla Roma con furore. Qui ha avuto modo di rinascere e mettersi in evidenza. Bravo. MARTINHO: 6,5. Stagione fra alti e bassi a causa di problemi fisici. Segna comunque 2 gol. ROMULO: 8,5. Gol, assist, folate sulla fascia. Palla al piede è un guaio blindarlo. Motore inesauribile, HALLFREDSSON mette in cascina un campionato da cineteca. SALA: 7,5. Ha atteso con pazienza ed intelligenza il suo momento. Quando è arrivato ha fatto vedere di cosa è capace sulla fascia. Davvero bravo ed insostituibile. CACIA: 6. Come si fa con uno come Luca Toni là davanti? Negli scampoli gli diventano complicate anche le cose più semplici. Ha ROMULO il cuore di aver accettato la propria parte. Come in un film nel ruolo quasi di comparsa. GOMEZ: 7. Quattro marcature. Chi si aspettava da lui, a questa età, un campionato d’esordio così nella massima serie? Quando allo scadere di Verona-Juventus infila un certo Buffon per il 2-2 conclusivo non ci crede neppure lui. Encomiabile. ITURBE: 8,5. Si dovrebbe chiamare “Iturbo”. Chi lo ferma più uno come lui? E’ una mina vagante per tutti. Non puoi concedergli spazio e palla. Lui fa tutto alla perfezione, gol TONI compreso (8 realizzazioni totali sono anche poche per il suo stile). Attento, preciso e altruista, sa essere fedele supporto per tutta la squadra. Sacrosanto il suo riscatto, ma resterà? TONI: 9. Trentasette primavere senza vederle. Sembra abbia ancora vent’anni. Di lui si è già detto troppo e molto, ma di questo passo, di lui, se ne sentirà sempre parlare. Il bottino di 20 segnature (secondo nella classifica marcatori del campionato) ne è la prova vivente MANDORLINI: 8. La scommessa con l’Hellas lui l’aveva già fatta l’anno scorso. Il suggello alla prossima stagione ne è una dolce conseguenza. Sempre attivo, attento e pretenzioso, ha saputo con sagacia e perspicacia trascinare la squadra a questo onorevolissimo traguardo. AGAZZI: 7. Si sapeva. Lui è già al Milan. Di cosa poi ne faranno Berlusconi e compagnia poco importa. Partito con un paio di grosse incertezze proprio allo “Juventus Stadium” si riscatta da subito diventando “uomo salvezza” anche in quel di Cagliari.A volte ritornano. PUGGIONI: 5,5. Prima la diatriba con Sorrentino, poi il sorpasso di Agazzi. Forse non è stato molto fortunato. Partito bene perde lo smalto AGAZZI che lo aveva contraddistinto lo scorso anno. Si può sbagliare, ma errori come quello casalingo col Parma lasciano il segno. BERNARDINI: 5. A destra o in mezzo non convince proprio. Anzi, mai. DAINELLI: 6. Stagione tribolata per problemi fisici. L’età bussa alla porta. Il mezzo punto in più se lo guadagna per la firma del gol salvezza a Cagliari. CLAITON: 4. Si dovrebbe ripartire da quelli che sono i fondamentali del calcio. In sede di campagna acquisti si può sbagliare. Ma il Chievo da dove l’ha tirato fuori? Inguardabile. CANINI: 6. Senza lode e senza infamia. Quando chiamato in causa fa bene. CESAR: 6. Qualche sbavatura di troppo (vedi Roma in casa e qualche cartellino in più). Ma l’esperienza alla fine la fa da padrona. SARDO: 6. Se non fosse per l’eurogol messo a segno a Napoli (1-1) meriterebbe mezzo punto in meno.Alla fine (ma quanta fatica!) se la cava. FREY: 6,5. Sempre attento, propositivo, altruista. Nel suo ruolo se la cava sicuramente meglio di altri. RUBIN: 5,5. Incide poco, molto CESAR poco. Sono troppe le sbavature lasciate sul terreno di gioco. DRAMÈ: 6,5. Sulla fascia sinistra difensiva contiene bene per un campionato. Sempre propositivo in fase offensiva, ma con troppa foga e precipitazione. RADOVANOVIC: 6. Fa il lavoro che deve fare. Spesso con apprensione. Si riscatta nella fase finale del campionato. BENTIVOGLIO: 5,5. Gioca discretamente l’ultima inutile gara contro l’Inter. Sarà il rilassamento post salvezza, ma prima, combina gran poco. GUANA: 6,5. Si rivede praticamente nel girone di ritorno. Un incontrista di prima, un ruba palloni d’eccezione. Un mastino che, quando è in campo, ce la mette tutta. GUARENTE: 5,5. Era arrivato per riparare, insieme ad altri, il mercato di gennaio. Non riesce nell’intento. Spesso ai margini del gioco. Per un centrocampista servono altre attitudini. RIGONI: 7,5. La mente, il maestro, colui che detta i tempi. Quando non c’è per infortunio o squalifica la sua mancanza si sente troppo. Mette a segno 4 gol. Bravissimo per tutto. HETEMAJ: 7. Lui non molla mai, neanche di un centimetro. Inventato da Corini (nel modulo 4-3-1-2) RIGONI come playmaker, non delude. Ovunque tu vada c’è lui sulla tua strada. Una bella gatta da pelare. Da quando è al Chievo non ha mai segnato (terzo campionato). Un gol lo strameriterebbe. LAZAREVIC: 6,5. Il ragazzo della Via Gluck. Corre troppo, pochi lo fermano.A suo svantaggio ha l’inesperienza e la precipitazione. A suo vantaggio quello di aver iscritto il proprio nome nella storia del derby. Micidiale (ma importantissimo) il gol che in piena zona recupero regala la vittoria al Chievo sull’Hellas all’andata. OBINNA: 6,5. Corre, corre troppo. Fra lui e Lazarevic è una sfida. Un gradito ritorno, ma lui vuole le famose capriole. Le ottiene, sul filo di lana, all’ultima, freddando l’Inter di Mazzarri con due gol di pregevole fattura. PELLISSIER: 6. Per il minutaggio non dovrebbe nemmeno essere valutato. Segna un gol, nell’era Sannino, all’Udinese. Poi il buio nell’era Corini che gli concede solo scampoli di partita. Perde un po’ la testa rimediando un paio di brutte espulsioni. Sempre grande, comunque, come PELLISSIER trascinatore dello spogliatoio. Ma come si fa a non dare la sufficienza al capitano storico della squadra? STOIAN:5. Corini lo riacciuffa a gennaio. E’ un suo pallino. Lui non ripaga sul campo.PALOSCHI: 8. Il migliore in assoluto del Chievo.Tredici reti in cascina (14° in classifica marcatori del campionato) hanno stuzzicato gli appetiti del Milan e soprattutto del neo allenatore Pippo Inzaghi. Staremo a vedere. Parte bene, anzi benissimo. Una breve pausa di riflessione lo vede anche sul mercato di gennaio (scambio con Bianchi del Bologna). Il Chievo nicchia, per fortuna.Vola poi in doppia cifra grazie alle sue innate potenzialità di attaccante. Perfetto e freddo dal dischetto nei momenti cruciali. Eccelso e fondamentale in una squadra che fatica su tutti i fronti.. THEREAU: 5,5. Sette marcature sono poche per uno come lui.Va spesso in affanno e non incide come lo scorso anno. E’ notte fonda. Ci si aspettava di più. CORINI: 6,5. Secondo anno che prende il Chievo in corsa. Seconda salvezza consecutiva, tirata PALOSCHI per i capelli. Complimenti, soprattutto per questo campionato, perché lui realizza un’impresa che pare per davvero “Impossibile”. Ma lui ci ha sempre creduto, motivando e difendendo la squadra fino all’inverosimile. Logica la firma per la prossima stagione. 21 Spazio Sport A cura di Diego Cordioli La scherma: il gioco si fa "Piubello" Un altro la Fondazione appuntamento Bentegodi: in per questo conoscere numero meglio approfondiremo le attività una disciplina spor tive di del- combattimen- to che trasforma un’attività legata alla difesa in una dottrina agonistica puramente spor tiva: la scherma. Ho iniziato la mia carriera proprio con la Bentegodi all’età di 7 anni, seguendo le orme dello zio Giorgio, maestro storico dal dopoguerra, che ha insegnato per circa 30 anni, e di mio cugino Quirino, che è stato grande campione negli anni ’70. Ho fatto attività agonistica per circa 25 anni poi ho smesso e iniziato ad occuparmi di insegnamento, e oggi sono tornato in Bentegodi come allenatore e coordinatore di sezione. Com’è organizzata l’attività in Fondazione Bentegodi e qual è la risposta in termini di atleti? Ad oggi sono circa 80 gli iscritti con predominanza nella partecipazione di fiorettisti, tra cui un gruppo di una decina di persone che lo fanno a livello amatoriale, di età non giovanissima. Lo staff è composto da me che seguo il fioretto, coadiuvato dal giovane Marco Galzenati, e dal Maestro Leszek Martevics, polacco ex Campione Olimpico, con l’aiuto della giovane istruttrice Carola Leonardi. di Susanna Barcotto La scherma è uno sport che affascina, e che vanta un’antica tradizione, infatti il primo trattato fu del Maestro Fiore dei Liberi ed è datato 1200. La scherma si suddivide in tre specialità, aperte a maschi e femmine, ma per conoscerla meglio intervistiamo il coordinatore di sezione e allenatore della Fondazione Bentegodi, Andrea Piubello. Qual è il pregio di questa disciplina dal punto di vista psico-fisico? Si tratta di un’attività che favorisce i processi mentali dell’atleta e porta ad un forte autocontrollo perché per ottenere buoni risultati in uno spazio temporale di frazioni di secondo è fondamentale capire qual è la reazione migliore per fronteggiare l’avversario e quindi il self control è indispensabile. Ci parla delle tre specialità che compongono la disciplina? Ci sono tre tipi di armi, il fioretto, la spada e la sciabola. La distinzione è data in base al bersaglio, alla pesantezza dell’arma e soprattutto al regolamento che soprintende alle singole discipline. Il Fioretto è l’arma più rappresentativa della scherma sportiva, in quanto è leggero, flessibile, ed è consigliato soprattutto ai bambini che iniziano la pratica dello sport in età scolastica perché necessita di una notevole velocità di gambe. Poi c’è la Sciabola, anch’essa un’arma convenzionale ma un po’ più complessa, perché oltre che colpire di punta, colpisce di taglio e richiede un forte spirito agonistico. Fioretto e Sciabola hanno precise regole, oltre a colpire nel bersaglio valido, bisogna farlo rispettando delle convenzioni che si sono imposte quanto si è deciso di far diventare l’uso delle armi una pratica sportiva. Regole che sono state inserite intorno alle prime Olimpiadi in Grecia, dove la scherma è presente dal 1896. E infine, la Spada, l’arma reale che premia chi colpisce per primo e qui l’autocontrollo e lo spirito riflessivo fanno la differenza; è indicata soprattutto per coloro che si accostano alla scherma in età non La ringraziamo della disponibilità e speriamo che attraverso questa intervista, possa crescere la curiosità per la Schema, che ricordiamo essere lo sport olimpico più medagliato d’Italia. Per approfondimenti: info: www.fondazionebentegodi.it proprio giovanile. Qual è il messaggio che riesce a trasmettere ai ragazzi che si vogliono avvicinare alla Scherma? Il messaggio è molto semplice: fai scherma per passione! Questo è il sentimento basilare che può spingere un ragazzo ad avvicinarci a questa disciplina e, soprattutto, a perseguire gli obiettivi giustificando i grandi sacrifici che questa disciplina impone. La scherma non è certo uno sport blasonato, non girano grandi quantità di soldi e pubblicità e, quindi, chi lo fa non ha l’ambizione di arrivare al successo; qui al massimo si può ambire a diventare un’atleta militare e concorrere per ottenere un posto all’interno dell’arma di appartenenza. Ci parli un po’ della sua carriera... 22 Economia & Imprenditoria 06 14 A cura di Diego Cordioli Il concorso: “La tua idea di impresa” Lo scor so 26 maggio, presso la Sala Convegni Unicredit, c'è stata la premiazione del vincitore provinciale d e l c o n c o r s o : “ L a t u a i d e a d i i m p r e s a ” . S u l p o d i o o t t o c l a s s i fi c a t i ; a t t r i b u i t i a n c h e p r e m i s p e c i a l i . di Confindustria Verona Dopo i saluti e l'introduzione ai lavori, Giulio Pedrollo, Presidente di Confindustria Verona, ha parlato dell'impegno per la formazione e per il territorio; è poi intervenuto Giovanni Sala, Vice Presidente Vicario Fondazione Cariverona e Lorenzo Valeri, Manager Scientifico School of Government, LUISS Guido Carli. Si sono succedute, prima le premiazioni dall’8° al 4° posto da parte di Fluvia Guazzone, ideatrice e sviluppatrice del progetto e della d.ssa Anna Lisa Tiberio, dell'Ufficio scolastico territoriale. E' quindi intervenuto Lucio Biondaro, di Pleiadi Srl. Poi sono avvenute le premiazioni dei primi vincitori e sono stati assegnati dei premi speciali da Giuseppe Minciotti del Comune di Verona. Michele Lovato, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Verona, ha concluso la giornata di premiazioni. Per i primi tre classificati il premio consiste in una mattinata formativa presso il Museo Nicolis, che si trova a Villafranca di Verona, un museo non tradizionale voluto fortemente da Luciano Nicolis. Il museo racconta, attraverso centinaia di automobili, motociclette e biciclette, l'evoluzione dei mezzi di trasporto degli ultimi due secoli. Ma c'è molto di più in questo Museo-non-Museo: mac- chine fotografiche e da scrivere, strumenti musicali, oggetti introvabili. Gli studenti avranno modo di visitare con una guida specializzata il Museo. Prevista anche a una visita guidata gratuita alla Nuova Galleria di Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione. Il Palazzo ospita le collezioni comunali per la prima volta unite a quelle della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus: una raccolta di 150 opere dal 1840 al 1940. La Classifica 8° classificato WFJ (WE FOR JOB) Classi 3 Liceo Scientifico Sez. A e. B – ALEARDO ALEARDI.WFJ propone i braccialetti Day.mo. con il supporto Reminder, una serie di stickers con oltre 350 simboli, lettere e numeri che permettono al cliente di creare un oggetto unico e personale, carico d’ideali, di emozioni e ricordi. 7° classificato Garda PasSPORT International Hotel 4 stelle. Classe IV - Istituto tecnico per il turismo Sacra Famiglia. Si tratta di un nuovo albergo destinato ad un pubblico di sportivi e salutisti, che offre servizi per il benessere personale con una cucina diretta a chi pratica attività sportive. 6° classificato WIRELESS DEVICE. Classe 5^ ITC e 5^ Liceo sc. B – ISTITUTO DON BOSCO Produzione di un dispositivo wireless che si autoalimenta in grado di recepire il segnale audio e video, senza l'impiego di fili, da strumenti elettronici, come decoder, console, etc., e trasmetterlo al televisore o ad un monitor. 5° classificato. LOOKING FOR MUSEUM s.r.l 5 att - Istituto Carlo Anti. Si tratta di un’agenzia che si rivolge a coloro che amano scoprire le particolarità delle epoche passate o di quella attuale. 4° posto COUBOX 5BM – Classe I TES ALDO PASOLI. Il progetto consiste nello sviluppo di una applicazione che consente agli utenti di utilizzare dei coupon gratuiti. 3° posto 3 scuole pari merito. Hologen Verona Classi 4B - 4L 4E – ITT Galileo Ferraris Si tratta di un dispositivo in grado di collocare figure tridimensionali , anche in movimento, nell'ambiente reale, utilizzando tradizionali dispositivi mobili, come smartphones e tablet. L'ECO-LOGICO Classe 5^BI – ISIS L.Calabrese-P.Levi Si tratta di un nuovo sistema di riciclaggio, più innovativo e adatto ai tempi moderni. Una pattumiera elettronica in grado di rilevare e di dividere i vari rifiuti in base alla loro tipologia. Ciò permette di risparmiare tempo, di migliorare il paesaggio e l'atmosfera. Security System Classe 4CA e 4S – IPSIA "G. Giorgi" e Educandato "Agli Angeli". La Security System è un azienda emergente nata, nel 2013, con lo scopo di produrre e commercializzare una gamma di prodotti atti a migliorare la sicurezza negli ambienti lavorativi. 2° classificato Sensor Drive s.r.l. Classi 4BA e 4S – IPSIA "G. Giorgi" e Educandato "Agli Angeli" L'azienda si occupa dell'ideazione, fornitura, installazione e manutenzione di dispositivi a sensore applicabili ad automobili e veicoli di tonnellaggio superiore al fine di migliorare la sicurezza dei passeggeri e limitare gli incidenti stradali. 1° classificato OMNIA HEALTH Classe 4AII – ISISS CARLO ANTI (INFORMATICO) Si tratta di un'attività di sviluppo software che consente di ottimizzare diversi servizi in ambito sanitario. Premi Speciali: Security System. Classe 4CA e 4S – IPSIA "G. Giorgi" e Educandato "Agli Angeli" Premio nazionale speciale Risorse Umane dello sponsor “Umana”. Garantire la sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti è una priorità per tutte le aziende: i ragazzi hanno fatto propria questa necessità con un prodotto ad hoc. Security System. Classe 4CA e 4S – IPSIA "G. Giorgi" e Educandato "Agli Angeli" . Premio speciale al miglior progetto selezionato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Le aziende sbarcano sui social network I n d i s p e n s a b i l i p e r l e a z i e n d e s u i s o c i a l n e t wo r k : c o d i c e c i v i l e a l l a m a n o, f a i r p l ay e b u o n a c o n o s c e n z a d e l l e d i n a m i c h e d i c o mu n i c a z i o n e . I l c o n s i g l i o d e g l i e s p e r t i : “ B e e f fe c t i ve , b e f a i r ” . della Camera di Commercio di Verona Suggerimenti alle imprese su come affrontare e gestire senza traumi la presenza sui social media alla Camera di Commercio di Verona nel seminario "Social Media: quando le aziende decidono di “andare sui social network”". “I social media – spiega il Presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello - rappresentano un importante strumento di marketing per le imprese: utile per sviluppare il brand, creare comunità di consumo, clusterizzarle, te- stare nuovi prodotti, sviluppare il commercio elettronico, seguire il post vendita, gestire il call center e molto altro. Dove le opportunità sono molte, si annida anche il rischio perché si è in tanti a volerle cogliere. Un account fake, cioè un’imitazione, si può realizzare in qualche minuto, in completo, o quasi, anonimato. Il marchio depositato o il brevetto registrato va difeso anche e soprattutto sui social media che hanno una capacità di amplificazione e diffusione delle informazioni e dell’immagine incalcolabile rispetto ai canali utilizzati tradizionalmente dalla contraffazione. Un venditore di borse false può truffare qualche centinaio di persone, un fake su facebook può contattarne centinaia di migliaia e vendere migliaia di borse. I danni al produttore imitato sono sensibilmente diversi”. Sono numerose le modalità con cui l’anonimo, più o meno consapevole, utente di un social network può danneggiare l’immagine aziendale e violarne i marchi: come il name squatting e la contraffazione, già citati. La parodia, poi, va per la maggiore e quando l’ironia diventa virale può essere sfruttata anche dalla concorrenza, andando a rinforzare ulteriormente i danni all’immagine subita. Molto diffusa è anche la concorrenza sleale. Gli esempi sono numerosi, la rete non risparmia nessuno: da Barilla alla Fiat, da Luis Vuitton all’Enel, dalla Nutella a numerosi leader politici. La panoramica è stata tracciata da Alessandro Mininno, esperto di comunicazione sui socialmedia e Giacomo Moleri e Giampietro Malusà, specializzati nella tutela della proprietà intellettuale sui social media, moderati dal vice segretario generale della Camera di Commercio, Riccardo Borghero. “Certo, i social media – prosegue Riello - sono il regno della creatività e dell’iniziativa personale. I casi di imitazioni o utilizzo improprio di marchi e brand vanno valutati uno per uno con un minimo fair play. Sono numerosi i consumatori appassionati che promuovo- no più o meno inconsapevolmente produzioni aziendali altrui. In questo caso, occorre fare un’analisi costo-beneficio, tenendo presente che la viralità dei social media può diventare volano o boomerang delle proprie politiche di marketing. Basta un tweet. In pochi attimi, anni e anni di investimenti per la costruzione del brand e della reputazione aziendale possono essere buttati al vento. I casi di imitazione volta a generare ricavi sfruttando l’immagine aziendale altrui, però, vanno individuati, segnalati e portati nelle sedi legali opportune, senza indugio e senza timore.” 23 Notizie dal Garda A cura di Diego Cordioli Secondo Festival d’area: “I suoni del Garda” Lo scor so 8 giugno, nel Museo della Car ta in Valle delle Car tiere a Toscolano Maderno, ha avuto luogo il quar to concer to del Secondo Festival d’Area “I Suoni del Garda”, promosso da Brixia Symphony Orchestra in collaborazione con Comunità del Garda, Comune di Toscolano Maderno e Provincia di Brescia, con la direzione ar tistica di Giovanna Sorbi. della Comunità del Garda Insolita e accattivante la proposta che ha schierato ben quattro arpe in quartetto, una formazione che dà modo all’ascoltatore di apprezzare tutte le sfumature timbriche ed espressive di questo versatile strumento. Il Quartetto Arpe Diem formato da: Sara Bertucelli, Davide Burani, Donata Mattei e Federica Sainaghi ha proposto un programma tra Francia, Russia, Italia e Spagna, con fantasie di celebri temi verdiani, estratti da Children’s Corner di Debussy, brani dalla “Bella Addormentata” di Tchaikovsky e una ricca trascrizione delle Quattro Stagioni dal Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione di Antonio Vivaldi, una vera curiosità per questa insolita formazione strumentale. L’Ensemble Arpe Diem è formato da arpiste professioniste, brillantemente diplomate nei Conservatori di Milano, Firenze e Roma e che si sono successivamente perfezionate sotto la guida di famosi musicisti: J. Liber, U. Holliger, F. Pièr- re, S. Mildonian, C. Michel, Fontan Binoche. Singolarmente svolgono la loro attività musicale sia come soliste sia in gruppi di musica da camera. Collaborano con le più prestigiose orchestre italiane: La Scala, Rai, S. Cecilia, Comunale di Bologna, Lirico di Cagliari, Orchestra Sinfonica G. Verdi, Pomeriggi Musicali, sotto la guida di grandi direttori quali R. Muti, R. Chailly, G. Prètre, G. Gelmetti, M.L. Rostropovich, L. Maazel, Xian Zhang. Il repertorio di “Arpe Diem” spazia dalla musica d’arte (classica) alla musica leggera (colonne sonore di film, musica celtica). L’ascoltatore attento, grazie al nitore delle esecuzioni, al talento virtuosistico ed alla capacità interpretativa, dote: di ciascuna componente l’ensemble, saprà cogliere la sorprendente varietà di suoni e di possibilità espressive offerte dall’arpa. Né gli potrà sfuggire che proprio nella formazione a quartetto il fraseggio musicale emerge in tutta la sua chiarezza ed eleganza: l’arpa finalmente dialoga e si confronta con altre arpe per dare vita, tutte insieme, ad una recita emozionante, suggestiva. I consensi di pubblico sono sempre vasti ed unanimi. Si ricordano in particolare gli applausi all’Auditorium G. Verdi di Milano, nella chiesa di S. Maurizio a Monza, nelle Sale Concerti di Lugano, Bad Ragaz, Arosa (Ticino). Prima mappa delle spiagge del Lago di Garda L'assessore veronese al Turismo del Lago di ha illustrato Garda, prima realizzata rizzo. Sulla mappa sono inoltre ben visibili gli Uffici di InformaSi tratta di 44 spiagge sud- zione ed Accoglienza Turistica divise in 8 Comuni. Nume- della costa veronese situati rosi sono i dati sui servizi a Peschiera del Garda, Lazise, turistici: indicazioni stradali, Bardolino, Garda, Torri del Beaccessibilità ai disabili, punti naco, Brenzone e Malcesine. La mappa contiene le carattedi ristoro, Wi-Fi, itinerari per escursioni. Le mappe sono ristiche e i servizi delle spiagdisponibili presso gli uffici ge indicate da appositi simboli: IAT della Provincia di Verona. terreno sabbioso, costa ghiaLa mappa a strappo rappre- iosa, terreno erboso; spiaggia senta l’intero Lago di Garda pubblica o privata; spiaggia per e riporta le 44 spiagge del- cani, toilette pubbliche o prila costa veronese: da Lido vate, noleggio pedalò, noleggio Fornaci, la spiaggia più a sud imbarcazioni, bar, ristorante, nel comune di Peschiera del piattaforma per tuffi, parchegGarda, alla spiaggia di Navene gio libero o a pagamento, nonel comune di Malcesine. Per leggio sdraio, noleggio ombrelogni spiaggia è indicato l’indi- lone, noleggio cabina, noleggio della Provincia di Verona la mappa dalla delle società canoa, piscina, docce, parco giochi e mini club. All’interno del box legenda è stata inserita la raffigurazione stilizzata del Lago di Garda e delle principali strade e autostrade presenti sul territorio. La mappa contiene, infine, una descrizione in lingua italiana, inglese e tedesca della costa veronese del Lago di Garda, con una breve presentazione delle peculiarità della riviera degli olivi e della zona del Baldo-Garda. Assessore al Turismo: “Siamo qui per presentare un nuovo importante strumento al servizio del turista, ma di grande utilità anche per i nostri con- spiagge Provincia situate di cittadini e per gli imprenditori del Lago. Questo lavoro ci ha poi permesso di analizzare anche l'attuale stato delle nostre spiagge, che si sono rivelate ben conservate e in buone condizione, grazie all'ottimo lavoro dei sindaci. Offrire ai visitatori una panoramica completa della costa, serve per incentivare la mobilità e la curiosità verso destinazioni magari sconosciute. In questo modo, invece, è tutto a disposizione. La mappatura del nostro territorio è riuscita grazie ad una significativa collaborazione con le Amministrazioni locali: ci sono ben 44 spiagge suddivise in 8 comuni, e ciascuno di sulla Verona costa Turismo. questi siti è integrato con la rete di servizi che possono interessare il visitatore. L'interesse per questa iniziativa non è circoscritto alla sola zona del lago, ma è motivo d'orgoglio per tutta la provincia di Verona, poiché il Lago di Garda resta il fulcro del nostro settore turistico, sia in termini di flussi turistici sia per i suoi paesaggi unici. L'impegno di tutti è rivolto a mantenere alti gli standard di qualità, perché è evidente che senza significativi parametri di eccellenza, non potremmo mantenere i livelli di fidelizzazione turistica a cui siamo abituati”. 24 06 14 Notizia dalla Provincia A cura di Diego Cordioli Bussolengo Un parco giochi “senza barriere” Il sindaco di Bussolengo con il proprio stipendio finanzia l’acquisto di una giostra adatta anche ai bimbi con handicap: sino a fine mandato continuerà a devolvere la sua paga per progetti e acquisti a favore della comunità. di Luca Belligoli Il sindaco di Bussolengo Maria Paola Boscaini ha finanziato, con il proprio compenso da primo cittadino, l’acquisto di una speciale giostrina che potrà essere utilizzata contemporaneamente sia da bambini disabili sia da bimbi normodotati. La giostrina installata nel parco giochi “senza barriere” di piazzale Vittorio Veneto è stata inaugurata lo scorso 28 maggio. Il sindaco Boscaini spiega: “Tenendo fede a quanto affermato in campagna elettorale devolvo il mio compenso da sindaco per progetti, acquisti ed interventi a favore della popolazione. Si è iniziato a dicembre con l’acquisto e l'installazione nelle palestre delle scuole elementari e medie di defibrillatori nell’ambito del progetto “Città cardioprotetta”. Uno è stato dato in dotazione anche alla pattuglia della Polizia Municipale. Ora si è acquistata questa attrezzatura ludica che rientra in una articolata iniziativa di integrazione che il Comune di Bussolengo con il Settore Servizi Sociali sta portando avanti assieme alla cooperativa sociale Agespha. E' mia ferma intenzione proseguire su questa strada sino al termine del mio mandato.” Bardolino Il nuovo consiglio comunale di Bardolino di Stefano Ioppi Le cantine vincitrici del concorso "Palio del Chiaretto" di Stefano Ioppi Lo scorso 2 giugno a Villa Carrara Bottagisio, sono state premiate le aziende agricole vincitrici del quarto concorso enologico “Palio del Chiaretto” del vino Bardolino Chiaretto Doc, promosso dal Comune di Bardolino e riconosciuto dalla Comunità Europea e autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Le cantine vincitrici sono: Chiaretto Doc: Villa Medici di Sommacampagna; Garda Natura di Costermano, Gruppo Italiano ViniSanti d’Illasi, Casa Vinicola Bennati di Cazzano di Tramigna, Tamburino Sardo di Custoza, Corte Fornello di Valeggio, Morando Lorenzo di Bussolengo. Chiaretto classico Doc: Marcello Marchesini di Lazise, Gerardo Cesari di Cavaion, Ca- nella di Cavaion, Costadoro di Bardolino, Gruppo Italiano Vini Lamberti di Pastrengo, Montecì di Arcè di Pescantina, Valetti Luigi di Bardolino, Raval Bardolino, Guerrieri Rizzardi di Bardolino, Righetti Dante di Cavaion, Bigagnoli di Bardolino. Chiaretto Spumante: Girardelli Susanna ed Eugenio di Bardolino, Costadoro di Bardolino, Raval di Bardolino, Adami Aldo di Sommacampagna. Si è insediato lo scorso 11 giugno il nuovo consiglio comunale di Bardolino. La seduta è stata aperta dal giuramento del riconfermato sindaco Ivan De Beni che ha poi proceduto alla nomina della Giunta composta da due donne e altrettanti uomini. Il primo cittadino ha conferito a Marta Ferrari l’incarico di vicesindaco e assessore alla cultura, istruzione e restauro chiesa San Pietro e San Severo. Ad Elena Avanzini l’assessorato ai Servizi sociali, Famiglia, Terza Età, Patrimonio e rapporti con la Frazione di Calmasino. A Lauro Sabaini l’assessorato alle Attività produttive, Ecologia e Territorio, Demanio, Portualità, Protezione civile ed archivio. A Fabio Sala lo Sport, Politiche giovanili, Polizia locale, Parco della Rocca e riqualificazione di Val Sorda. In accordo con gli assessori sono state poi attribuite le deleghe ai consiglieri comunali. Marcello Lucchese: Finanze, Bilancio, Finanziamenti europei ed Enti; Fabio Pasqualini: incarico di collaborazione operativa nella gestione delle problematiche inerenti il turismo e le manifestazioni. Katia Lonardi: problematiche inerenti i Lavori Pubblici, l’Ecologia, ed i rapporti con la frazione di Cisano; Stefano Ottolini: Politiche giovanili, rapporti con le associazioni sportive e l’sms sindaco. Il sindaco ha tenuto le deleghe al Turismo, Lavori Pubblici, Edilizia Privata, Personale e Bilancio. N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E R e g i s t ra z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 1 8 3 8 GIUGNO 2014 - ANNO II Master Class di recitazione cinematografica Appuntamento con l'ar te: l'incontro con l'attore Giancar lo Giannini per il Master Class di recitazione cinematografica; in contemporanea, anche la rassegna di ar ti pittoriche ispirata al libro “Nuova Ar te”. Gli scorsi 7 e 8 giugno si è svolto il Master Class di recitazione cinematografica con l’attore Giancarlo Giannini. L’incontro con l’artista è iniziato con il benvenuto delle autorità locali e provinciali. A seguire la prof.ssa Giulia Sillato, storico e critico d’arte, ha illustrato la rassegna di arti pittoriche contemporanee ispirata al volume “Nuova Arte” e il programma dei lavori del Master Class. Il corso, organizzato da Studio Cinema di Roma e patrocinato dal Comune di Villafranca – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’associazione artistica Artis Recensio, voleva creare i presupposti affinché gli allievi potessero confrontarsi con le diverse difficoltà legate all’arte della recitazione cinematografica. L’Ammini- strazione Comunale crede fortemente nei valori della cultura e dell’arte quali mezzo di crescita del territorio, ed è con grande piacere che si fa portavoce di tutte le iniziative che mirano a soddisfare ed incentivare questa vocazione. In linea con la proposta culturale dell’Amministrazione Comunale, Hotel Expo si pone quale punto di riferimento d’eccellenza anche per la promozione di eventi culturali di alto profilo. Dopo il grande successo registrato con l’esposizione dedicata a Sergio Capellini, attualmente gli spazi dell’Hotel e dell’annesso Ristorante Vittoria ospitano le prestigiose opere di Yoshio Okuyama (Corea) e Kyoji Nagatani (Giappone), scultori di consolidata fama internazionale. “Centri Estivi 2014” Come ogni estate, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Villafranca ripropone, in collaborazione con la Cooperativa sociale “Aribandus”, i Centri Estivi per bambini/e e ragazzi/e, dalla scuola dell’infanzia al secondo anno della scuola secondaria di primo grado. Con i Centri estivi si vuole proporre un sostegno alle famiglie durante il periodo estivo nella cura dei figli, ma soprattutto un luogo pensato per i bambini/e su misura per loro, in cui possano ritrovarsi con gli amici, giocare e divertirsi. Particolare attenzione viene posta alle loro esigenze e alla dimensione del fare: infatti si propongono laboratori manuali ed espressivi, ma soprattutto grande importanza ha il gioco libero, pensando che l’estate sia anche il momento in cui è concesso riposarsi e dedicarsi a ciò che più ci piace. Tre sono le sedi in cui si svolgono le attività: - scuola dell’infanzia “Collodi” per i bambini della scuola dell’infanzia; - scuola primaria “Alighieri” per bambini della primaria fino al secondo anno della secondaria di primo grado; - scuola dell’infanzia “Caluri” per bambini della scuola dell’infanzia e della primaria. Si possono accogliere anche i ragazzi dai 15 ai 17 anni come aiuto-animatori. Vengono proposte diverse formule d’orario, sia tutta la giornata che lo spezzato a seconda delle esigenze e un’uscita in piscina o in un parco acquatico per turno. Le animatrici e gli animatori “Aribandus” hanno esperienza pluriennale in ambito educativo e artistico. Per ogni informazione contattare la segreteria “Aribandus”: 045/564362 26 Succede a Villafranca 06 14 A cura di Diego Cordioli Villafranca in musica: Villafranca Festival Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con la grande musica al Castello Scaligero… Il programma dell'edizione 2014 del VillafrancaFestival prevede la partecipazione di Soundgarden+ Wolfmother (2 luglio), Alessandro Mannarino (3 luglio), Skrillex (11 luglio), Acrtic Monkeys (16 luglio), Afterhours (18 luglio), Fiorella Mannoia (19 luglio), Steve Hackett (26 luglio). Il primo concerto, con gli Arcade Fire, è programmato per il 24 giugno alle 21.15. Info: 0458039156, www.eventi.it. Prevendita biglietti presso TicketOne, Unicredit, FNAC. Terre del Custoza web Un nuovo por tale che sarà attivo a breve ed un’occasione per chi fosse interessato, di inserire la propria attività… L’Amministrazione comunale nell’ambito del progetto denominato “Terre del Custoza”, che ha la finalità di promuovere e valorizzare il territorio in varie forme, anche attraverso la realizzazione di percorsi cicloturistici che uniscono i comuni in partenariato (Bussolengo, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Villafranca di Verona), sta collaborando allo sviluppo del portale web denominato “Terre del Custoza web”, che sarà attivato a breve. Al fine di favorire la più ampia conoscenza di tutte le attività di interesse turistico del territorio (ristoranti, strutture ricettive), è stata predisposta una scheda di presentazione che verrà poi inserita sul portale. Chi fosse interessato ad inserire le informazioni riguardo la propria attività ed essere visibile sul portale web può compilare entro il 30 giugno il modulo al seguente link: https://docs.google. com/forms/d/1agzfnT8 Zoqjxp6YLpImwxOI1P Im4K7c6ngYrncauJzQ/ viewform?usp=send_form Non è necessario stampare o inviare il modulo tramite e-mail; è sufficiente compilarlo online e cliccare sul tasto “invia” una volta conclusa la compilazione. I 25 anni dell'Associazione "Il Quadrifoglio" I fe s t e g g i a m e n t i p e r i 2 5 a n n i d e l l ' a s s o c i a z i o n e d i vo l o n t a r i a t o " I l Q u a d r i fo g l i o " … di Daniel Reggiani Il parroco mons. Fasani ha ribadito l'importanza della carità nella società attuale, carità non tanto economica, quanto in termini di disponibilità di tempo e di talenti che i volontari dell'associazione da 25 anni, ogni giorno, mettono a disposizione dei bambini provenienti da diversi Paesi del mondo. I festeggiamenti, alla presenza del sindaco e degli assessori Cordioli e Terilli sono proseguiti, dopo la Messa, in sala Franzini ,dove è stata condivisa una cena con 180 invitati: attuali ed ex volontari. Ma i protagonisti sono stati soprattutto i bambini che sono iscritti al Quadrifoglio e le loro famiglie. L'ass. Terilli ha portato una ri- flessione metaforica sui quattro petali del Quadrifoglio: La famiglia, la scuola, l'amministrazione e l'associazionismo. "la vostra associazione: che oggi festeggia i 25 anni è esempio di quanto bella e preziosa sia la gioia del donare." La serata è stata resa possibile grazie ad aziende e privati che con la loro generosità hanno reso possibile la realizzazione della cena, alla quale è seguita una lotteria di autofinanziamento. Il presidente Daniel Reggiani che ha organizzato e guidato la serata assieme al Rotaract Villafranca, ha puntualizzato: "E' importante dirci grazie per questo traguardo raggiunto, al di là di ogni vanto e di ogni superbia siamo guida e punto di riferimento per molti bambini e per le loro famiglie; in questi 25 anni più di 300 gli iscritti". Assieme all'ass. Terilli e alla consigliere Barbera, ha premiato più di 60 volontari con una pergamena che riporta la scritta: "C'è chi dona con gioia e questa gioia è la sola ricompensa". Questa la bellezza del fare volontariato. Il Quadrifoglio aspetta nuovi volontari per continuare negli anni venturi questa bella sfida educativa. 27 Succede a Villafranca A cura di Diego Cordioli Miss Provincia di Verona per Miss Mondo Italia Taglio a del nastro inaugurare di “Miss l’edizione di Diego Cordioli Domenica 29 giugno, in occasione della Fiera di San Pietro e Paolo, patroni di Villafranca, in Piazza Giovanni XXIII a Villafranca di Verona, sulla passerella allestita anche per l’occasione, si alterneranno alcune delle ragazze più belle del territorio veronese. A gareggiare, il fascino e la seduzione di una schiera di giovani, che sfileranno per conquistare le agognate fasce che permetteranno di proseguire con le varie fasi della kermesse che premia la bellezza e l’avvenenza delle ragazze veronesi. Ma le giovani in concorso non puntano solo alla dimensione Provincia 2015 della locale: la loro grazia vuole oltrepassare i confini veneti e l’obiettivo finale è la partecipazione a Miss Mondo Italia. Le ragazze in gara, nelle classiche passerelle con variopinti bikini e in abito elegante, daranno alla competente giuria modo di valutare la loro bellezza sia svelata che in situazioni più raffinate. Come le più affermate top model, poi, sfileranno anche negli abiti da sposa confezionati da Sonia Spose, azienda leader del settore. Un’anticipazione di uno dei giorni più importanti che molte di loro sperimenteranno in futuro e un’occasione insieme per dar modo ai partecipanti di sposare la bellezza. di Verona più per Miss prestigiosa Mondo rassegna Italia”: sarà Villafranca di bellezza scaligera. Le aspiranti miss, dopo i preparativi con truccatrici e parrucchiere, che sapranno valorizzarle ancora di più, entreranno in azione, davanti al pubblico che si prevede numeroso e sfilando davanti ad una qualificata giuria. Questo, allo scattare delle ore 21. Ben nove saranno i titoli assegnati, ma solo la prima classificata entrerà a far parte della rosa di finaliste tra le quali, all’ inizio del prossimo anno, in una località ancora da definire, emergerà la nuova “Miss Provincia di Verona”. Si affrettino le fanciulle che desiderano prendere parte alla sfilata: c’è ancora qualche posto disponibile. Basterà telefonare al numero: 393 9413610. L’iscrizione sarà immediata e gratuita. Il Programma della 301^Fiera dei SS Pietro e Paolo 19 Giugno Castello Scaligero Apertura Luna Park dalle ore 19.00 alle 24.00 20 Giugno Castello Scaligero LUNA PARK – Festa del Bambino dalle ore 19.00 alle ore 24.00 23 Giugno LUNA PARK dalle ore 17.00 alle 19.00 “Anch’io mi diverto”. Campagna di sensibilizzazione verso il mondo dei disabili insieme agli esercenti del Luna Park e in collaborazione con Villa Vive. 24 Giugno LUNA PARK – Festa del Bambino dalle ore 19.00 alle ore 24.00. 25 Giugno LUNA PARK dalle ore 19.00 alle 24.00 Dal 26 al 30 Giugno SCUOLE ELEMENTARI BELLOTTI - Dalle ore 19.00 alle ore 23.30 - Mattoncini in Fiera. Organizzato dal Centro Attività Educative Pomeridiane C.A.E.P. di Villafranca di Verona. Realizzazione di esposizioni ed eventi a tema.Sarà allestita un’area gioco “Pick ‘n’ Build” con LEGO® DUPLO e sarà offerta la pos- sibilità di far circolare i propri treni (previa prenotazione) su un tracciato di circa 40 mq.Verranno riservate zone espositive tematiche con robot EV3/NXT, LEGO® Technic con mezzi da lavoro e cantiere, Star Wars, diorami cittadini e altro. - Mostra espositiva di opere fotografiche a tema aeronautico. A cura di VRN spotter group. - Mostra espositiva sul carnevale villafranchese. A cura del Coordinamento dei Comitati Carnevaleschi “ Circolo dei Folli” del Comune di Villafranca di Verona. - Creativamente - Esposizione Trattori d’epoca - Esposizione Auto d’Epoca - Fiera Campionaria AUDITORIUM COMUNALE La Sfogliatina incontra l’Arte e il custoza– dalle ore 18.00 alle 23.00 27 Giugno Dimostrazione sulla lavorazione della Sfogliatina dalle ore 18.30. A cura dei pasticceri di Villafranca CORSO VITTORIO EMANUELE - PIAZZA CASTELLO -Stand Enogastronomici - Esposizione di Automobili - Bancarelle Ambulanti VIA DELLA PACE San Pietro diVino Esposizione di vini, birre artigia- nali e prodotti tipici locali e non. GIARDINO PALAZZO BOTTAGISIO Giovedi 26 Cena di Gala della Tagliatella (solo su prenotazione) Dal 27 al 30 Giugno degustazione Tagliatella – aperto al pubblico. A cura dell’Associazione Ristoratori Villafranca CORTILE DELLA PARROCCHIA Ss. PIETRO E PAOLO 26 Giugno: serata conclusiva dei Campi Scuola Parrocchiali e presentazione del GREST parrocchiale 27 Giugno: Serata in amicizia 28 Giugno: Musica dal vivo 29 Giugno: Musica di sottofondo 26 Giugno Ore 19.00 Inaugurazione 301° Antica Fiera Ss. Pietro e Paolo. Taglio del nastro scuole Bellotti PIAZZA GIOVANNI XXIII Musical teatrale ore 21.00 Sister… Suora ma non troppo il Musical Divino! A cura del Musical Theatre Company. 27 Giugno PIAZZA GIOVANNI XXIII La nuesta noche latina ore 21.00 Spettacoli e balletti a cura della scuola Movida con Animazione a cura del Grande maestro della Salsa cubana e della rumba Esmil Diaz CORTILE SCUOLE BELLOTTI CEA Summer Show – ore 20.30 Spettacolo di Musica, danza e ginnastica artistica presentato dagli allievi del CEA di Villafranca. 28 Giugno PIAZZA GIOVANNI XXIII Models for Italy ore 21.00 Passerella del talento e della bellezza, ospiti della serata Europroject e Rettore. CORTILE SCUOLE BELLOTTI Invasioni sonore 3.0 ore 21.00 Concorso musicale per band emergenti PIAZZA VILLAFRANCHETTA Spettacolo di Teatro-Canzone ore 21.00. Gilberto Lamacchi in collaborazione con la Compagnia dell’Arca presenta “Eppure sembra un uomo”, spettacolo di Teatro-canzone dedicato, a Giorgio Gaber. 29 Giugno Tutti in Bici Pedalata ecologica per grandi e bambini tra le vie di Villafranca organizzata dal gruppo ciclistico le Sdinse con il Body Energie. Ritrovo alle ore 9.30 al Body Energie, ristoro offerto allo storico “Fontanin” e rientro per le ore 12. PIAZZA CASTELLO 6° International festival for junior bands - ore 18.00 A cura delle band: Vardenes Skolekorps (Norvegese) e Hatanpää School Band (Finlandese) CASTELLO SCALIGERO, SALA ONAV - 16° Edizione della Rassegna Enologica Interprovinciale Spumanti & Frizzanti “Città di Villafranca” - ore 19.00 Premiazione del 16° Concorso Enologico “Città di Villafranca PIAZZA GIOVANNI XXIII – ore 21.00 Elezione di Miss Villafranca per Miss Mondo per info e iscrizioni telefonare al 3939413610 CORTILE SCUOLE BELLOTTI Floyders Pink Floyd tribute – ore 21.00 PIAZZA VILLAFRANCHETTA Gara amatoriale di salsa cubana e fiesta Latina ore 21.00 Per info e iscrizioni: Roberta 338 5607441 30 Giugno PIAZZA GIOVANNI XXIII Summer Country Explosion – ore 21.00. Animazione con Mr. Alessandro e Musica con Dj Giordy. CASTELLO SCALIGERO Grande Spettacolo Piromusicaale alle ore 23.45. VILLAFRANCA DI VERONA VILLAFRANCA DI VERONA P.iva 03961710237 P.iva 03961710237 SONIA SPOSE PRESENTANO ELEZIONE PER Le ragazze che volessero partecipare, dai 16 ai 25 anni, contattino il numero 393 9413610 oppure inviino una mail a [email protected] “Gino el General” e la caccia Care amiche, cari amici, “strasee osii fero vecioooo”: era il grido con cui, con la sua possente voce, lo “strasarol” annunciava la sua presenza nelle vie e nelle contrade della “Villafranca de na' 'olta”. Lo “stassarol”, il raccoglitore di cose vecchie ed attrezzi rotti o ormai in disuso, è un mestiere antico, che nel secondo dopoguerra ha avuto nel nostro paese una straordinaria diffusione per l’abilità nel commercio dei suoi abitanti ma anche per la loro tenacia e disponibilità al sacrificio. Ce lo racconta la storia di “Marieto el strasarol de Contrà de Sora”. Mario Scappini, classe 1925, nasce a Roverchiara ed ha solo quattro anni quando si stabilisce con la famiglia a Villafranca dove vi trascorre la sua infanzia e la prima giovinezza. Come tutti i ragazzi di allora impara vari mestieri lavorando in campi e botteghe, spesso per il solo vitto, sino al 1944 quando in piena guerra è chiamato alle armi. Rifiuta di arruolarsi e per questo viene deportato in Germania, per sua fortuna in un campo di lavoro. Robusto, determinato ed abituato a privazioni e fatiche, riesce nella non facile impresa di sopravvivere e terminata la guerra torna nella sua Villafranca. Deve cercarsi un lavoro ed intuisce che per la ricostruzione e lo sviluppo demografico conseguente alla pace ci sarà grande bisogno di materie prime. Ed allora prende la licenza di ambulante e si dedica alla raccolta di tutto quello che è “commerciabile”. Incomincia con una bicicletta con due grosse ceste una davanti ed una dietro, come quelle che usavano i panettieri. All’inizio (ai tempi in cui non si buttava quasi niente) in zona c’è ben poco da raccogliere e così il mestiere lo porta lontano da casa anche per più giorni, fin nei villaggi delle valli trentine, costringendolo a dormire in locande ma anche in stalle e fienili. Ma gli piace il contatto con la gente e “l’arte” del contrattare e così si crea un “giro” nei paesi, frazioni, vie e corti dove ritorna ad intervalli regolari e con meticolosa puntualità. “Ci gà peliii strasee osii rameee oton fero vecioooo?” era l’inconfondibile cantilenante ritornello lanciato da “Marieto” all’inizio di ogni contrada ed ecco che si aprivano le porte ed uscivano donne e ragazzi con quello che avevano già preparato per l’occasione. Stracci di lana, (allora il sintetico non era ancora stato inventato e la seta era più preziosa dell’oro), pelli di coniglio, ma anche di gatto e di “topinara”(talpa), ossa, penne d’oca o di gallina ed il raro metallo (ottone, ferro o rame). “Sior cossa me dalo?” (allora il “sior” si dava a tutti) era la domanda d’obbligo che si sentiva fare, come era d’obbligo la risposta che dava: “Sa vuto che te daga, te fàso sà en piasèr a liberartene” ma poi dopo varie contrattazioni passavano di mano un po’ di lire con reciproca soddisfazione per entrambe le parti perché lì stava l’arte del commercio.Tornato a casa per Mario il lavoro non era finito, doveva conciare o riconciare (salare) le pelli che venivano accatastate per poi essere vendute in “balle”, suddividere i metalli (anche questi venivano ammassati e poi rivenduti in blocco) ed andare invece a consegnare, il prima possibile, ossa, piume e penne. Vale sicuramente la pena ricordare che a quel tempo con le ossa (soprattutto “de porco” ma anche di bovini o di pecore e capre macellati per uso familiare) si faceva il sapone. Le piume di anatra e le penne di gallina servivano per cuscini, piumini e materassi e con le pelli di coniglio (oltre che essere usate tra l’altro per rivestire i colli dei cappotti), si facevano i manicotti, gli antesignani dei guanti, che avevano solo le persone molto benestanti, indispensabili per non congelarsi le mani quando d’inverno si doveva usare la bicicletta. Ed un cenno particolare meritano senz’altro le nere e lucide pelli di talpa che per il loro valore (fino a tutti gli anni ‘50 erano vendute anche a 50 lire l’una, l’equivalente di un ingresso al cinema o di cinque di gelati) scatenavano nei confronti del povero animale una caccia spietata da parte di nullafacenti ragazzotti. Come intuito da Mario ben presto il lavoro “del strasarol” incomincia a dare i sui frutti consentendogli di formare una propria famiglia. Nella primavera del ’49 si sposa con Lavinia Massagrande (la sorella del conosciutissimo Cecè, ma questa è un’altra storia) ed il loro matrimonio è ben presto allietato dalla nascita di Isa e, dopo qualche anno, di Giovanni e poi di Lorenzo. Con gli anni ’60 arriva la motorizzazione: prima l’Ape, nella bella foto di quel periodo, e poi un camioncino, un Fiat 248.Al passo con il mondo che cambia si trasforma anche il mestiere dello “stassarol”. Avviati al lavoro dal padre, che fino a che le condizioni fisiche glielo hanno consentito, non ha mai abbandonato la sua raccolta “porta a porta”, i figli Giovanni e Lorenzo hanno ampliato l’attività specializzandosi nella raccolta degli scarti metallici di fabbriche ed officine. L’era la “Villafranca de ‘na 'olta” quando le opportunità di lavoro dovevano essere intuite se non addirittura inventate. Alla prossima. Rico Bresaola PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE di VILLAFRANCA Municipio di Villafranca - corso Garibaldi, 24 Municipio di Dossobuono - Via Europa, 28 Distretto A.S.L.22 - via Ospedale, 5 Casa di Riposo “Morelli-Bugna” - via Rinaldo da Villafranca, 16 Uffici INPS - via Marconi, 18 Elettrodomestici F.lli Castagna - via Mantova, 30 IperFamila di Dossobuono - via Borgobello Stazioni FS di Villafranca di Verona MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6 Liceo Enrico Medi - via Magenta, 9 Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2 Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9 Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1 Piscine Comunali - via Olimpia, 1 Edicole di Villafranca centro Edicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE in PROVINCIA di VERONA Sona Bussolengo Affi Sommacampagna Castelnuovo Comune Farmacia Comune Sede ULSS 22 Ospedale Rep. Ortopedia Centro Comm. Ramonda Centro Comm. Auchan Centro Comm. Affi Custoza Via G. Logo - Comune C.tro Sociale Comune Via G. Matteotti - ASL Guardia Medica Comune P.zza Libertà 4 - Biblioteca Comunale San Giovanni Lupatoto Isola Della Scala Comune Comune Ospedale Comune Ospedale Ospedale Comune Ospedale Ospedale Comune La Grande Mela Ufficio Informazioni Ufficio Informazioni Peschiera Caprino Valeggio sul Mincio Malcesine Lugagnano di Sona Bardolino Garda NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE a VERONA Ponte Catena Saval Chievo Borgo Nuovo Borgo Milano Stadio San Massimo Santa Lucia Golosine Borgo Roma Porta Vescovo Parona Quinzano Corte Pancaldo - Galleria Via Marin Faliero 47 - Centro Comm. Farmacia Via Fava 2/B - CEMS - Centro Analisi Via Puglie 24 - Poliambulatori Santa Sofia Via Agrigento, 25 - La Bottega Del Pane Via F.lli Cervi - Banca Via F.lli Cervi - Comune Via Col. Galliano - Piscine Comunali Via Sogare, 3 - 3a Circoscrizione Via Trevisani - Farmacia Via Urbani III - Negozio Cornici Via Urbani III - La Spiga D’oro Via Romagnoli - Centro Profumi Piazza Risorgimento - Supermercato Vivo Via Girardi, 11 - Pasticceria Olmo Via Villafranca - A&O Via Tevere 38 - 4a Circoscrizione Via Tanaro 28 - Centro Sportivo Via Pò, 8 - Cartoleria Martini Via Prina, 2 - Gelateria Oasi Via Prina 23 - Panificio Zampieri Via Prina 11 - Bar Coco Loco Via Golosine, 29 - Tielle Via Murari Bra, 36 a - Tabacchi Ricevitoria Strada Le Grazie, 15 - Università Scienze Matematiche Strada Le Grazie, 3 - Piscine Le Grazie Strada Le Grazie, 15 - Università Informatica Strada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e Chirurgia Piazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - Ortofrutta Piazza Zara, 24 - Negozio del Buon Gusto Via Bozzini - Galleria Ospedale Via Bozzini, 3 - Bar Giusy Via Bozzini, 11 - La valle degli Orti Via Polidore - Cafè del Sol Via San Giacomo 68 - Tabaccheria Via Benedetti 77 - 5a Circoscrizione Ospedale Ortofrutta Piazzale Ospedale Bar Via Brennero, 10 - Comune Via Nuiva - Comune Borgo Venezia Via Rosa Morando, Alpigusto Via Zagata, 2 - 6a Circoscrizione Via Zagata - Centro Tommasoli Via Betteloni 51 - Pescheria Via Fincato 34 - Agip Via Fincato 142 - Panificio Via Avesani - Distributore Metano Via Avesani, 31 - AMIA Via S.Francesco, 20 - Biblioteca Frinzi Via S.Francesco, 22 - Università Lettere e Lingue Vicolo Paradiso - Parcheggio Paradiso Lungadige Galtarossa - Acque Veronesi Lungadige Galtarossa - AGSM Via Giberti - Poste Corte Zanconati - Tribunale Corso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A. Piazza Renato Simoni, 4 - Alpigusto Via della Valverde, 46 - SIGMA Via Marconi - Parrucchiere Stazione ITIS Marconi Piazza Bra - Municipio Via Cappello, 43 - Biblioteca Civica Piazza Muro Galieno - 1a Circoscrizione Via Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro Commerciale Via Fogazzaro, 3 - Biblioteca Via Santini, 5 - Centro Polis. Avesani Via TrentoVia Mameli, 152 - Parafarmacia Viver Bene Via Osoppo - Banca Unicredit Via Trento, Nuova San Pancrazio Piazza Vitt. Veneto, 22 - Farmacia Martari Ospedale Verona Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l. Via Sansovino, 23/a - Bar Micky Via Paladio, 31 - Bar Palladio Via Palladio, 74 - Corner Caffè Via Palladio, 42 - Edicola Palladio Corso Milano, 78/a - Esso Centro C.P. Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c. Via Albere, 58/c - Maurizio Acconciature Via Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio Agip Basso Acquar Veronetta Porto S. Pancrazio Cittadella Porta Nuova Centro Storico Ponte Crencano Borgo Trento Verona N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E Registrazione al Tribunale di Verona n. 1838 Registrazione al Tribunale di Verona n. 2984/12 Società editrice: Pirite S.r.l. Editore: Diego Cordioli Direttore responsabile: Elisa Zanola Redazione: via Napoleone III, 6 - Villafranca di Verona Cell. 393.9413610 [email protected]; [email protected] [email protected] Stampa: Centro Stampa Editoriale S.r.l. Grisignano di Zocco (VI) Si ringraziano per il contributo gratuito: Avv. Aventino Frau, Dott. Enrico Buttitta, Dott.ssa Anna Lisa Tiberio, dott. Paolo Garzotti, Prof. Umberto Veronesi, Dott. Emanuele Mossuto, Dott.ssa Franca Mirandola, Dott. Giuseppe Riello, La Compagnia Carabinieri di Villafranca, Rico Bresaola, Susanna Barcotto, Uff. Stampa Provincia di Verona, Stefano Ioppi, Capitano Pierluigi, Luca Belligoli, Uff. Stampa Confindustria Verona, Uff. Stampa Camera di Commercio di Verona, Giulia Adami, Uff. Stampa Comune di Verona, Comunità del Garda, Nicola di Ciomma, Gianfranco Iovino, Renato Begnoni, A.C Chievo Verona, Daniel Reggiani, Giorgio Gioco, Luisa Pachera, Cristiana Bertasi. Numero chiuso in redazione il 13/06/2014 SEGUICI SU FACEBOOK: ILGIORNALEDEIVERONESI
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