Il Giornale dei Veronesi Giugno 2014

w w w. i l g i o r n a l e d e i v e ro n e s i . i t
R e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 2 9 8 4 / 1 2
GIUGNO 2014 - ANNO II
Quando la lotta per la legalità fa storia
Le storiche indagini del Procuratore Guido Papalia: una vita in Magistratura dedicata ad
accer tare la verità dei fatti, a combattere il terrorismo, la criminalità e ad applicare la giustizia.
L’ E D I TO R I A L E
di Diego Cordioli
In nome
della legge
Dura lex, sed lex, dicevano gli antichi.
Eppure la legge non rappresenta soltanto un limite, qualcosa da sopportare,
nostro malgrado, ma anche l’espressione del vivere collettivo e una forma
di tutela per i cittadini. Ci sono grandi
uomini che hanno dedicato tutto il loro
impegno ad applicare la legge e a ricercare la verità, anche nei casi più complicati e torbidi, per rivendicare quella
giustizia in nome della quale hanno agito,
spesso anche con coraggio e determinazione. E’ il caso del dott. Guido Papalia,
già Procuratore generale di Verona che
in una esclusiva intervista ci racconta
la sua vita nella Magistratura. Si passa
quindi ad una riflessione sui risultati delle Elezioni europee, per poi dare
spazio ad altre persone che, lavorando
nell’esercito e nelle forze armate, ogni
giorno cercano di tutelare una legge
spesso messa in discussione. Anche il
Procuratore Militare dott. Enrico Buttitta riflette sulla legge, nello specifico, per
quanto riguarda la somministrazione di
alcolici ai minori e le scuole premiate al
concorso “Segni, parole, immagini per
la legalità” sono state chiamate a fare
altrettanto, esprimendo in modo creativo le loro considerazioni in merito ai
principi costituzionali e alla giustizia. In
questo numero, un’altra tematica molto
importante trattata riguarda la sanità,
con il professor Umberto Veronesi che
racconta delle opportunità per l’oncologia e per i pazienti, nell’immediato futuro. Il dottor Garzotti rivela poi in cosa
consista l’Ortogeriatria e il Sindacato
dei Medici Italiani spiega gli investimenti
nella Sanità della Regione Veneto. Con
l’estate alle porte, c’è spazio anche per
argomenti tipicamente estivi: dagli eventi che si susseguiranno in città e provincia, ai consigli per una migliore abbronzatura, fino all'elezione di Miss Provincia
di Verona per Miss Mondo Italia...
Il Dott. Guido Papalia, già Procuratore Generale di Verona
PRIMO PIANO
GIUSTIZIA & LEGALITÀ
PRIMO PIANO
I risultati delle
elezioni europee
articolo a pag. 4
SALUTE & SANITÀ
Istituto Europeo
di Oncologia
articolo a pag. 13
Quando la politica
si tinge di rosa
La stagione del vino
e delle rose
articolo a pag. 5
articolo a pag. 10
CUCINA D'AUTORE
IL GIORNALE DI VILLAFRANCA
Il personaggio in Gioco:
Gabriele D'Annunzio
Master Class di
recitazione con Giannini
articolo a pag. 19
articolo a pag. 25
2
06 14
Primo Piano
A cura di Diego Cordioli
Le indagini del Pm Guido Papalia
Dal sequestro del Generale americano Dozier, ai fatti criminali a Verona che hanno coinvolto Cesare Battisti;
dall'estinzione del Fronte nazionale Franco Freda, all'intervento alle ex Cartiere, dalla Guardia Nazionale
Padana alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni... la lunga carriera di un Magistrato, Guido Papalia, che
con le sue indagini ci racconta una parte importante della storia della giustizia a Verona e nel nostro Paese.
di Diego Cordioli
Procuratore, per quanti
anni ha svolto il mestiere di Pubblico Ministero e
Procuratore della Repubblica a Verona e a Brescia?
A Verona sono arrivato nel 1980,
in agosto, e sono rimasto come
Sostituto Procuratore fino al marzo 1993. Dal marzo 1993 all'ottobre 2008 sono stato Procuratore
della Repubblica a Verona; dall'agosto 2008, al marzo 2013 invece
sono stato Procuratore generale a
Brescia. In precedenza ero stato
dal 1967 al 1970 per tre anni Pretore di Riesi in provincia di Caltanisetta, e dal 1970 al 1980 a Reggio Calabria prima come Pretore,
per due anni, e poi come Sostituto
Procuratore della Repubblica per
circa otto anni.
In una così lunga carriera,
quali sono le indagini che
più l'hanno impegnata?
In realtà tutte le indagini mi hanno impegnato. Guai a non sentirsi
impegnati in prima persona in ogni
attività tendente all'accertamento
della verità; in particolar modo
però, c'è stata una condizione
emotiva particolare in tutti i casi
in cui ho dovuto seguire il seque-
stro di persone. Perché sapere
che la vittima era tenuta segregata
e che la mia attività poteva essere
decisiva per liberarla, mi obbligava
a stare sempre in tensione e a ritenere che ogni minuto della mia
giornata dovesse essere impegnato in quella direzione.
Come nel caso della liberazione del generale americano James Lee Dozier?
Dozier è stato sequestrato il
17 dicembre del 1981: è stato
un fatto gravissimo perché met-
teva in gioco a livello internazionale la credibilità dell’Italia, che si
mostrava incapace di tutelare le
forze armate americane; Dozier
era vice comandante della Nato
a Verona. Le indagini sono state
molto complesse e delicate. Era
stato costituito un ufficio ad hoc
con un Commissario che doveva
fare da coordinatore dell'attività
di Polizia. I Carabinieri svolgevano
altre attività e le indagini erano dirette da me. In Calabria, avevo già
seguito diversi procedimenti di sequestro di persona per estorsione.
La mia esperienza mi diceva che
non si fanno sequestri di persona
se non c'è un basista. Dovevamo
cercare il basista e per trovarlo
abbiamo controllato, tra l’altro,
tutti i movimenti che riguardavano la compravendita e l'affitto di
immobili nell'ultimo periodo a Verona. C'era stata la legge Cossiga,
del '79 che prevedeva la denuncia
in Questura di tutti gli acquisti e
degli affitti di immobili. Facendo
questi controlli, abbiamo accertato che un garage era stato affittato
a due veronesi orbitanti nell’ambito dell'estremismo di sinistra.
Abbiamo fatto una perquisizione
e abbiamo trovato volantini delle
Brigate Rosse. Quella stessa notte
è stato interrogato Galati Paolo
fratello di Michele esponente delle
Brigate Rosse già in carcere. Galati
ha fatto i nomi di alcune persone
facenti parte di una colonna veronese delle Brigate Rosse. Queste dichiarazioni però non erano
ancora utili per poter arrivare al
covo dove era tenuto Dozier. Approfittai di una norma che c'era
allora, che consentiva di far proseguire le indagini alla Polizia senza
che il Pm interrogasse direttamente le persone, con la conseguenza
che tutti gli elementi acquisiti non
potessero essere utilizzati come
prove, erano solo degli indizi. Si è
pervenuti ad individuare la persona che aveva fatto da autista per
portare il sequestrato da Verona
a Padova dove veniva custodito.
Il covo è stato individuato e c'è
stato l'intervento a Padova. Un
intervento talmente perfetto che
gli stessi sequestratori hanno riconosciuto che la Polizia era stata
molto abile e leale e per questo
hanno poi maturato, tutti meno
uno (Di Lenardo) la loro decisione di pentirsi. Quando c'è stata
l'irruzione dei Nocs, uno dei sequestratori, Ciucci, aveva la pistola
puntata contro Dozier; avevano
deciso di tutelare in questo modo
la loro incolumità, perché avevano paura che la Polizia li volesse
uccidere. Quando Ciucci ha visto
arrivare la Polizia con il mitra in
mano, che non l'ha ucciso, ha posato la pistola. Erano spaventati per
quello che era successo nel covo
di via Fracchia a Genova, dove durante un'irruzione erano stati uccisi tutti coloro che si trovavano
nell'appartamento. Liberato l'ostaggio, rinvenute tutte le armi e le
bombe a mano dei sequestratori,
Savasta, Libera, Ciucci, Frascella,
Di Lenardo, sono stati arrestati.
Approfittando di una norma che
consentiva al Pubblico Ministero
di procedere per direttissima, purché le indagini venissero completate entro 40 giorni dall'arresto,
siamo riusciti a incriminare non
solo gli esecutori materiali trovati nel covo ma anche i mandanti
e gli organizzatori, e cioè tutto il
“vertice” delle B.R. Dopo tre mesi
abbiamo avuto la sentenza di condanna. Gli americani sono rimasti
sorpresi non solo della liberazione
di Dozier ma anche dell'efficienza
e velocità della giustizia italiana e
Dozier dice spesso che “il terrorismo si deve combattere all'italiana”. In Italia dopo quell'indagine, è
iniziato il declino delle B.R.
Un'altra grande inchiesta,
a Verona, che vuole ricordare?
Sono tante le inchieste che si
possono ricordare...io ho avuto
sempre come mio primo scopo,
quello di cercare di intervenire
tempestivamente prima che certi
fenomeni criminali potessero degenerare in fatti più gravi, come
nel caso dell'indagine che ha portato all'estinzione del Fronte na-
zionale di Franco Freda, indagine
iniziata nel 1993 e in coincidenza
con la promulgazione della legge
Mancino che ha aggravato i reati
che hanno come finalità la discriminazione razziale. Ci trovavamo
in un periodo in cui cominciava
l'immigrazione clandestina e questa organizzazione si era strutturata anche in campo nazionale per
contrastare con atti gravi l'immigrazione, sotto il profilo della tutela della razza. Siamo riusciti, prima
applicando la legge Scelba, che era
la legge che impediva la ricostruzione del Partito Fascista, quindi
anche tutte le organizzazioni che
si rifacevano alle ideologie razziste
del Partito Fascista, poi con la legge che è stata introdotta nel mese
di aprile del 1993 che ci ha consentito di applicare ed estendere
anche a questa attività la norma,
a far cessare l'attività di questo
gruppo. Altre attività, sono state
quelle portate avanti nei confronti
dei grossi spacciatori: abbiamo sequestrato patrimoni di notevole
entità già negli anni Novanta. Ho
poi sempre ritenuto necessario
evitare che si creassero dei centri
di ghettizzazione dove la crimina-
lità potesse avere maggiori possibilità di sviluppo incontrollato.
E ricordo che negli anni '80 qui a
Verona c'era il quartiere dell'Oca
bianca che era controllato da molti
spacciatori. Siamo riusciti anche al
Villaggio dell'Oca bianca, con interventi mirati tendenti ad individuare gli spacciatori e a sequestrare
le sostanze, a evitare che questa
situazione potesse progredire. Ma
ancora più rilevante è stato l'intervento che abbiamo fatto nel giugno
2003 alle ex Cartiere dove si era
creata una situazione di dominio
assoluto di diverse etnie con possibilità di spaccio all'interno di questa comunità. Abbiamo anche fatto
abbattere le costruzioni abusive,
pericolose e pericolanti, sottraendo quella zona al degrado. Queste
sono le indagini che ricordo con
più soddisfazione. Hanno evitato
che una situazione che stava progredendo in maniera molto pericolosa potesse degenerare.
Come è riuscito invece a
intervenire, in una parte delle vicende giudiziarie
che hanno coinvolto Cesare
Battisti?
Parliamo dell' '82; come processo.
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Primo Piano
A cura di Diego Cordioli
Prof. Rocco Resta, Dott. Guido Papalia, Diego Cordioli
I fatti che riguardano Cesare Battisti si riferiscono invece al '78-'79.
Io sono venuto a Verona nel 1980.
Dopo i fatti che hanno coinvolto
Lee Dozier abbiamo avuto il controllo di tutte le attività terroristiche che hanno coinvolto Verona. Nell'ambito di queste indagini,
abbiamo avuto anche informazioni
che riguardavano i PAC, cioè i Proletari Armati per il Comunismo.
Questa organizzazione aveva sede
principale a Milano, ma a Verona
aveva una sede periferica con compiti di sostegno dell'associazione,
dal punto di vista logistico, di auto
finanziamento, ma anche dal punto
di vista della preparazione militare. A Verona c'era Arrigo Cavallina
che era uno degli esponenti più in
vista di questa organizzazione. Si
occupava principalmente di contestare agli agenti di Polizia penitenziaria attività di oppressione
nei confronti dei detenuti e perciò
organizzava attività contro la Polizia penitenziaria; a queste attività
partecipavano esponenti dei PAC,
tra i quali Cesare Battisti. Battisti
era un rapinatore che era stato aggregato ai PAC proprio da Cavallina; lo aveva conosciuto in carcere
e l'aveva convinto a questa attività
di terrorismo politico. A Verona ha
commesso insieme ad altri rapine
alle banche, agli uffici postali... anche ad un poliziotto per sottrargli
la pistola. Credo abbia commesso
sette/otto rapine in quel periodo, dal '78 all' '80 per recuperare
denaro che doveva servire per il
finanziamento
dell'associazione
PAC. Ci sono state molte confessioni di pentiti e tra queste ci sono
state persone che hanno chiamato
in causa Battisti, non solo per le
rapine ma anche per gli omicidi,
tra cui quelli di Santoro e Torreggiani e per altre attività avvenute
in altre parti d'Italia. Il procedimento è stato quindi spostato in
parte ad Udine, in parte a Venezia,
in parte a Milano, dove è stato poi
concentrato.
Ha voglia di raccontarci dei dissidi con la Lega
Nord?
Non ho mai avuto dissidi personali, ma ho ricevuto attacchi dalla
Lega Nord, come da tante altre
organizzazioni. Ad esempio anche
dagli Skinhead... Ho ricevuto minacce, proiettili lasciati sotto casa
mia, pistole inviate per posta...
quando mi chiedevano: lei cosa
dice di questa minaccia? Io rispondevo: speriamo che non sia l'ultima... La mia esperienza calabrese
mi insegnava che quando c'è una
minaccia si sta più tranquilli, nelle situazioni più preoccupanti non
ci sono minacce. Come nel caso
dell'omicidio di Falcone. Se con
la Lega ho avuto alcuni contrasti,
bisogna ricordarsi di quel contesto particolare, in cui la Lega
sosteneva la necessità della secessione. Il fatto di propagandare
l'idea secessionista, di per sé non
è reato. Non abbiamo nessuna
norma che lo preveda; invece la
propaganda razzista è reato, come
previsto dall'art.3 della legge Mancino. Il fatto però di organizzarsi
in maniera tale da rendere molto
concreto il pericolo di un'attività di secessione che può da un
momento all'altro degenerare,
questo costituiva reato, in quanto
attentato allo Stato, attentato alla
Costituzione e lesione del sentimento nazionale. Non solo per il
fatto che avessero portato questo
programma in Parlamento: la cosa
più pericolosa era la creazione di
un corpo militare, prima le Camicie Verdi, poi la Guardia Nazionale
Padana. Una struttura militare che
non va sottovalutata perché era
gerarchicamente organizzata, aveva
legge è stata inserita tra quelle da
abrogare. Il Tribunale di Verona ha
sollevato eccezione di costituzionalità; nonostante l'allora Ministro
della Difesa, La Russa, avesse detto che era stato sbagliato abrogare questa legge, è stato rifatto un
altro decreto legge successivo che
anche una divisa militare precisa e
aveva la possibilità di ottenere armi
e molti di loro avevano armi legittimamente detenute. Era anche organizzata in maniera segreta. La legge poi nel 2006 è stata modificata
e senza la presenza di atti violenti
non si poteva procedere. Ad essere
impedita per legge era rimasta soltanto l'organizzazione militare con
scopi politici. Ma nel 2007 era stato
previsto di abrogare alcune vecchie
leggi, ad eccezione di altre che non
potevano essere abrogate, tra cui
questa, sull'incostituzionalità di organizzazioni militari a scopi politici.
Nonostante questo, anche questa
ha riconfermato l'abrogazione della
legge. Nel 2012 invece una nuova
legge ha reintrodotto il reato che
punisce le organizzazioni militari.
Cosa ne pensa degli attacchi, da parte di alcuni politici, alla Magistratura?
Ogni questione va considerata
caso per caso. Ci sono casi in cui
anche i Magistrati sbagliano non
soltanto nella loro attività professionale, dove c'è sempre la possibilità di rimediare, ma anche nella
loro attività extra professionale ed
è giusto che vengano sanzionati.
C'è però anche una tendenza della
politica a non voler riconoscere il
controllo della legalità e quindi a
reagire contro qualunque controllo, che deve essere sempre fatto
in maniera scrupolosa e completa.
E molte volte si attribuiscono alla
Magistratura cose che riguardano i
politici. Poi, la grande differenza tra
Tangentopoli e la situazione attuale
è che allora la tangente era regolarizzata. Questo comportava l'impossibilità dei poteri occulti e dei
burocrati di poter intervenire in
questo settore. Oggi,finita la “regolarizzazione della illegalità”, e cioè
la creazione da parte dei partiti politici che detenevano il potere ed
occupavano le istituzioni dei cosiddetti “comitati d’affari” per gestire
le mazzette,la corruzione è stata
lasciata all'intraprendenza dei singoli e alla possibilità di intervenire
nei vari settori con la conseguenza
di un protagonismo dei burocrati
e dei cani sciolti della politica che
si costituiscono in poteri occulti e
spesso con l’intervento della mafia.
Oggi è questo che rende più grave la situazione, perché l’illegalità è
più diffusa e meno controllabile. A
Reggio Calabria un corruttore mi
diceva, parlando delle mazzette e
facendo una metafora con un dolce tipico: “C'è a chi piace e a chi
non dispiace”. E' difficile trovare
chi dice di no. E questo è grave.
Serve quindi un'attenzione di tutti
ad un'attività amministrativa che
sia rispettosa dei diritti di tutti e
che tenda alla cosiddetta giustizia
sociale. Che significa la migliore
distribuzione dei beni, la possibilità per tutti di arrivare alla soddisfazione delle proprie esigenze nel
migliore dei modi. Poi c'è un altro
aspetto, che è quello di consentire un controllo della legalità il più
esteso possibile. E quindi dare alla
Magistratura la possibilità di farlo.
Qual è la sua personale
definizione di giustizia?
Se parliamo di giustizia in assoluto, credo che non esista. Come
ha detto un filosofo, la giustizia
è come l'orizzonte: più cerchi
di avvicinarti, più si allontana. La
giustizia in concreto, quella che
dobbiamo cercare di applicare, si
attua con il processo, attraverso
l'accertamento della verità del
fatto, che avviene garantendo a
tutti la possibilità di partecipare
al processo: Pubblico Ministero, difesa, testimoni, parte offesa, consulenti tecnici...per poter
esprimere al meglio le loro posizioni. E’ importante anche la
partecipazione pubblica, perché
si controlli come viene amministrata la giustizia. Questa partecipazione pubblica, però, non deve
condizionare il giudice che, accertata la verità, deve poi applicare
la legge e deve tenere presente
che la legge giusta è quella che è
conforme ai principi costituzionali e a quelli fissati per garantire
i diritti fondamentali.
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Primo Piano
A cura di Diego Cordioli
Elezioni europee: la finale di partita
Dopo l’esito italiano delle elezioni europee, ci è piaciuto l’atteggiamento soddisfatto e misurato del
presidente Renzi che ha sottolineato la gr ande responsabilità che quel voto affida: al gover no pr ima di tutto,
cer to anche al Par tito democr atico che or a deve con più decisione sostener lo. E alla politica in gener ale .
dell’avv. Aventino Frau
Gli italiani, stanchi e preoccupati,
hanno rifiutato le sirene vecchie e
nuove, quelle più suadenti ma poco
credibili per il loro passato e quelle apparse addirittura pericolose
per il futuro. Certo la protesta è
ancora forte nel Paese, in tutti c’è
lo scontento, la delusione, l’insofferenza; ma si riducono le vocazioni
al suicidio politico e aumentano le
speranze di un nuovo (non rinnovato ma nuovo) impegno per salvare il Paese dall’immobilismo politico che significa maggiore scivolamento sulla china della decadenza.
Sembra che la gente, dopo le troppe delusioni avute da imprenditori,
professori, tecnici, alti burocrati e
cattivi politici a loro troppo legati,
abbia capito che la crisi non è solo
politica, ma generale, della nostra
società tutta, della sua classe dirigente, corporativa, egoista, socialmente chiusa, a tutela, ognuno, dei
propri privilegi frutto delle cattive
scelte del passato. Lo stesso sostanziale silenzio dei sindacati, tutti,
è l’emblema di un imbarazzo, di un
senso di colpa percepito non per
auto analisi ma per l’atteggiamento della gente, degli stessi lavoratori. Le analisi sul voto sono state
fatte con grande dovizia ma sono
riassumibili con poche parole: la
speranza ha vinto sulla paura, la
volontà di fare su quella distruttiva, qualche progetto, pur se per
ora insufficiente e criticabile, sul
vuoto di proposte. Sull’arrogante
prepotenza di Grillo, ha vinto la
più pacata proposta di Renzi, sulle facili contestazioni all’euro e
all’Europa sono prevalse le ragioni
di chi vuole esprimere a Bruxelles
la propria forza giuridica e politica,
per cambiarne la politica, non per
sopprimerla. Le delusioni del lungo
governo berlusconiano e dei suoi
tiepidi e poco capaci oppositori,
hanno fatto implodere il centro
destra del sistema, già fortemente
corroso nel tempo dall’alleanza leghista, ben più destrorsa di AN in
ogni occasione e incapace di avere,
con pochissime eccezioni, una vera
capacità di governo. Mentre prima
Forza Italia, dopo le pur forti esperienze del ’95 e ’96 e la crisi del
primo governo Berlusconi, dopo
insulti e divergenze, tornava ad
allearsi con la Lega per tornare al
governo, ora, ancora più debole, si
allea solo per sopravvivere. Anche
alle proprie contraddizioni interne.
Coloro che ritengono possibile
un centrodestra ricostruito, con
la coabitazione dei vari divorziati,
dai La Russa e Meloni agli Alfano,
dai Casiniani, ai vari centristi e colonnelli ormai senza alcuna truppa
(anche se la vantano sempre), agli
scomparsi di Scelta Civiva, fino
all’attuale Forza Italia che Berlusconi può tenere insieme solo
evocando la crisi finanziaria del
partito, ci paiono vittime d’illusioni,
sostengono un’ipotesi poco credibile. Inoltre ora Forza Italia non
ha più e da tempo ormai, una linea
politica, un programma credibile,
un avversario definibile “comuni-
sta”. Il suo leader, pur essendo un
vecchio leone, dimostra piuttosto,
pur con dignità, di essere un leone
vecchio. Questa situazione prima
delle elezioni, ci spaventava e preoccupava, ci sembrava irresolubile.
Ora siamo meno pessimisti: il governo può reggere e con un am-
se stesso e non solo nella politica.
Che, dopo il grande imprenditore, i manager pubblici, i cervelli di
Bankitalia, i professori bocconiani
o di altri atenei, ci tenti il giovane
ex boy-scout fiorentino ci fa impressione ma non ci spaventa, anzi
ci stimola nella speranza e nella fi-
un bipolarismo intelligente, capace di essere alternativo, alieno dai
difetti della gestione del potere,di
fatto realizzata in comune. Il centrodestra, dopo quanto è avvenuto
in questi anni ormai numerosi in
cui si è costituito ed anche dissolto, deve essere fondato ex novo e
pio consenso (altro che governo
non eletto) e può impegnarsi sui
programmi proposti con maggiore
legittimata energia. Il Parlamento
non è cambiato, ma sa bene che
cambierebbe pesantemente se si
andasse a elezioni politiche per le
sue indecisioni o litigiosità. Queste
elezioni europee non hanno certo
risolto i problemi del Paese ma
rappresentano un punto fermo, la
discesa sembra finita e si può almeno, ragionevolmente, tentare
la risalita. In Europa ma prima di
tutto qui da noi, nel nostro difficile
paese, che ha bisogno di ritrovare
ducia. Speriamo nel suo coraggio,
nella sua non compromissione con
le macchine dell’alta burocrazia,
delle grandi banche, della corruzione e della immoralità che coinvolge il potere dopo lunghe pratiche di governo. Le facce, giovani
e pulite, del suo gruppo dirigente
ci fanno pensare all’ottimismo
della volontà e non al servilismo
purtroppo già ampiamente sperimentato. Naturalmente speriamo
che non sia una realtà politica senza alternativa, perché sarebbe un
vulnus alla nostra democrazia già
fortemente in affanno. Speriamo in
nuovi devono essere le persone, le
idee, i programmi per una nuova
Italia, così come va cambiando, affinché diventi finalmente un Paese
normale. Senza gente, peraltro costosa per i suoi errori, in prestito
alla politica, proveniente da teatri,
festival, redazioni e televisioni, ma
con gente dedita come missione
al servizio del Paese, alla quale si
dovrà il giusto rispetto ed anche
la piena severità che punisca non
solo ovviamente i reati ma anche
i cedimenti, inaccettabili in una
profonda, responsabile, necessaria
moralità.
Le Elezioni europee
secondo Giuseppe Riello
La dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe
Riello: “Gli italiani sono stati
chiari: hanno dato fiducia al
Presidente del Consiglio, ne
hanno premiato l’orientamento ottimista al futuro ed
hanno evidentemente voglia
di ripresa. Un buon viatico
per una ripresa economica
reale, la fiducia. Mi auguro
che Renzi ne faccia buon uso,
di questa fiducia. Gli interventi
che le imprese aspettano sono
molti: tagliare la spesa pubblica,
ridurre il cuneo fiscale, semplificare gli adempimenti burocratici. Pare che ora, rincuorato
dai risultati elettorali, il Governo accelererà sul fronte della
“rottamazione”. Ben venga lo
“young man in a hurry” come
lo ha definito il Financial Times, ma spero che nella fretta
non perda di vista l’obiettivo:
traghettare l’Italia fuori dalle secche delle crisi, sapendo distinguere tra il settore
pubblico utile, di servizio
all’economia e all’impresa, e
il settore pubblico che ostacola le attività economiche.
Un altro auspicio, gli eurodeputati ora saranno molto più
monocolore che nelle tornate elettorali precedenti: spero che si mettano a lavorare
tutti assieme, in squadra”.
Primo Piano
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A cura di Diego Cordioli
Quando la politica si tinge di rosa
Ta n t e d o n n e c h e f a n n o l a d i f fe r e n z a . I l nu m e r o d e l l e p a r l a m e n t a r i e l e t t e n e l l e u l t i m e e l e z i o n i
e u r o p e e d e l 2 5 m a g g i o s c o r s o è u n t r a g u a r d o s i g n i fi c a t i vo d e l l a vo g l i a d i p a r t e c i p a z i o n e e d e l l a
c a p a c i t à d i m e t t e r s i i n g i o c o e d i e s s e r e vo t a t e , c h e h a c a r a t t e r i z z a t o q u e s t ' u l t i m a t o r n a t a e l e t t o r a l e .
di Simonetta Tregnago,
Presidente della
Commissione per la
realizzazione delle Pari
opportunità tra Uomo e
Donna, Regione Veneto
Mai l'Italia era arrivata in Europa con una delegazione femminile tanto numerosa ed è
un record di queste elezioni.
Matteo Renzi ha puntato sulla parità di genere, Forza Italia
e M5S hanno raccolto la sfida
e la nuova legge elettorale ha
fatto il resto. Il merito della
svolta si deve soprattutto agli
italiani, che hanno premiato
— scrivendo i loro nomi sulla
scheda — la scelta dei partiti
di puntare sulle donne. E i numeri confermano la svolta: raccontano una rivoluzione che
consolida il cammino del nostro Paese verso una maggiore
presenza femminile in politica.
Se nella legislatura precedente
le donne italiane a Strasburgo
erano 15 su 73, in quella che
si apre saranno il doppio. Il
voto europeo conferma che il
clima verso la partecipazione
delle donne sta cambiando, e
che anche nel nostro Paese,
dove la piaga del femminicidio
è così presente, dove le don-
ne fanno fatica a conciliare la
vita familiare e la possibilità di
lavorare, dove le pari opportunità sono ancora così lontane
dall'essere applicate nel quotidiano, un percorso che ci avvicina agli standard di qualità
di vita migliori è avviato. Nelle
elezioni amministrative locali,
che hanno visto una massiccia
presenza di Comuni al voto
anche nella nostra provincia, si
è notata una forte presenza di
donne nelle liste per l'elezione
del Consiglio Comunale, grazie
alla legge elettorale n.215 del
2012, e anche parecchie donne
candidate Sindaco. Un segnale
forte di cambiamento e di modernizzazione. Le donne sindaco in provincia di Verona sono
oggi in totale 15 su 98 comuni
e alle ultime elezioni amministrative sono state 9 le elette,
riconfermate o nuove presenze, su un totale di 53 Comuni
che sono andati al voto. Inoltre,
da una prima analisi dei risultati sui consiglieri eletti, si profila
un ottimo risultato di presenza
femminile, che si aggira intorno al 35% di donne presenti
nei Consigli Comunali. Non ho
ancora a disposizione i dati definitivi sulla composizione delle
Giunte, che si stanno formando in questi giorni, ma la nuova
legge elettorale che a partire
dall'anno scorso prevede la
possibilità della doppia preferenza di genere nell'espressione del voto nei Comuni sopra
i 5.000 abitanti e che definisce
una percentuale minima del
40% di appartenenti a un sesso diverso nella composizione dei governi dei Comuni, ci
porta finalmente a percentuali
decisamente più in linea con i
dati degli altri Paesi Europei. La
Commissione Regionale Pari
Opportunità da anni è a fianco
delle donne che vogliono partecipare attivamente e dare il
proprio contributo alla gestione della pubblica amministrazione, consapevoli che solo con
un impegno serio, onesto, trasparente, capace, saremo tutti
in grado di governare al meglio
anche le realtà locali. Anche in
passato la presenza femminile
ha potuto dare il meglio di sé
contribuendo in modo pratico
e attento a risolvere i piccoli e
grandi problemi del quotidiano
e a programmare le politiche di
sviluppo e tutela con un occhio
attento alle esigenze delle future generazioni: sempre più numerose, sempre più preparate,
sempre più attive nel territorio
e, spero, sempre più consapevoli del proprio ruolo.
Esercito: giurano i volontari dell’85° “Verona”
Alla Caserma “Giovanni Duca” hanno giurato i quattrocentosettanta volontari (VFPI) del 1° Blocco.
di Capitano Pierluigi
Quattrocentosettanta Volontari in Ferma Prefissata
di un anno (VFP1), di cui 23
donne, dell’85° Reggimento
“Verona" hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana, nella Caserma “Giovanni
Duca” della città scaligera.
Al cospetto della Bandiera
di Guerra, decorata di una
Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, una
Medaglia d'Argento al Valor
Militare e una d'Argento di
Benemerenza, e agli ordini
del Comandante, Colonnello Gianfranco Giuseppe
Francescon, i giovani Volontari del 1° Blocco hanno gri-
dato il fatidico “Lo Giuro!”.
All’evento ha presenziato
il Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative
dell’Esercito, Generale di Brigata Gabriele Toscani De Col, e
accompagnate dalle note della
fanfara della Brigata Alpina “Julia”, hanno partecipato autorità
militari, civili e religiose della città e della provincia di Verona e le
rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Il 1° blocco 2014 è intitolato
al soldato (assaltatore) Scianna
Ciro Medaglia d’Oro al Valor
Militare alla memoria con la seguente motivazione: “Soldato
di altissimo ardimento in aspra
battaglia, sotto un micidialissimo
tiro di fucileria e mitragliatrici
nemiche e fra tragiche lotte corpo a corpo, portava con irresistibile slancio lo stendardo del battaglione d’assalto alla testa delle
ondate, infiammando i compagni
entusiasti del suo coraggio. Sulla
vetta raggiunta, colpito in pieno
petto, cadeva nell’impeto della
sua superba audacia, dando al
tricolore l’ultimo bacio ed alla
patria l’ultimo pensiero col grido di: Viva l’Italia! – Monte Asolone 24 giugno 1918”.
I Volontari del 1° blocco 2014
proseguiranno l’iter addestrativo di base e, al termine, verranno trasferiti presso i vari Enti
e Reparti della Forza Armata,
dislocati in ogni regione, per
l’assolvimento del periodo di
ferma.
www.amiavr.it
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Comune di Verona
7
A cura di Diego Cordioli
La rassegna cinematografica “Occhi di donna”
Dal 5 giugno al 15 luglio, al cinema Kappadue , “I mar tedì del festival” celebr ano
l’univer so
dal
femminile
Comune
con
d i Ve r o n a
la
in
rassegna
cinematogr afica “Occhi
collaborazione
con
la
La rassegna, con 12 film in programma, è un percorso trasversale ai generi - commedia, mélo,
thriller, fantascienza – che mette
al centro delle sue storie figure
femminili dalla forte personalità:
donne combattive, manipolatrici, fragili, seducenti, smarrite e
inquiete, ma sempre appassionate e sorprendenti. L’iniziativa si
propone di valorizzare lo sguardo cinematografico al femminile,
per scoprire come l'”altra metà
del cielo” vive e raffigura passione, ragione e sentimento.
In programma, con proiezioni po-
meridiane e serali: giovedì 5 giugno
alle ore 16.30, 18.30 e 21 “Colazione da Tiffany” di Blake Edwards;
lunedì 9 giugno alle ore 16, 18.30
e 21 “C’era una volta a New York”
di James Gray - versione originale
con sottotitoli in italiano; giovedì
12 giugno alle ore 16, 18.30 e 21
“In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare; lunedì 16 giugno alle ore
16.30, 18.30 e 21 “Via Castellana
Bandiera” di Emma Dante; giove-
dì 19 giugno alle ore 16.30, 18.30
e 21 “Giovane e Bella” di François
Ozon - versione originale con sottotitoli in italiano; lunedì 23 giugno
alle ore 16, 18.30 e 21 “Irma la dolce” di Billy Wilder; martedì 24 giu-
Direzione
di
del
donna”, promossa
cinema
gno alle ore 16, 18.30 e 21 “Foxfire – Ragazze cattive” di Laurent
Cantet; lunedì 30 giugno alle ore
16.30, 18.30 e 21 “Bling Ring” di
Sofia Coppola - versione originale con sottotitoli in italiano; martedì 1 luglio alle ore 16.30, 18.30
e 21 “In trance” di Danny Boyle;
Kappadue.
lunedì 7 luglio alle ore 16, 18.30 e
21 “Marnie” di Alfred Hitchcock;
martedì 8 luglio alle ore 16.30,
18.30 e 21 “Tango Libre” di
Frédéric Fontaine; martedì 15 luglio alle ore 16, 18.30, 21 “Lei” di
Spike Jonze - versione originale
con sottotitoli in italiano.
Premio Giulietta alla carriera
Lo
si
alla
scor so
è
svolta
Donna
6
giugno,
la
cerimonia
alla
Il Comitato Premio Giulietta
ha scelto Maria Giovanna Elmi
in occasione del 60° anniversario della Rai, anno in cui la
premiata festeggia i 40 anni di
carriera. Maria Giovanna Elmi,
tra i volti più noti della televisione italiana, annunciatrice e
conduttrice, cantante e attrice, nel corso della sua carriera
ha lavorato accanto ad alcuni
dei nomi più prestigiosi della
televisione italiana, tra i quali Mike Bongiorno, e ha condotto programmi televisivi
tra i più noti come il Festival
di Sanremo, Sereno Variabile, Occhio alla Spesa.Il Premio Giulietta nasce nel 1991
con lo scopo di conferire un
pubblico riconoscimento alle
donne che si sono particolar-
nel
Carriera
Cor tile
di
della
consegna
2014
a
Casa
del
di
Premio
Maria
noscimento Premio Giulietta,
giunto alla ventesima edizione,
ha premiato negli anni protagoniste di primo piano nel panorama nazionale e internazionale
in diverse discipline. Tra queste:
Carla Fracci, Silvana Giacobini,
Manuela Di Centa, Cecilia Gasdia, Anna Fendi, Tiziana Ferrario, Paola Pezzo e, nelle ultime
mente distinte nel proprio cam- edizioni, Licia Colò, Gigliola
po, grazie all'impegno professio- Cinquetti, Federica Pellegrini,
nale e alla passione dimostrata. Katia Ricciarelli, Francesca MarIl trofeo Giulietta è rappresen- tini, Ilaria Decimo e Sara Simetato dalla statuetta dell'eroina oni. Nell'occasione è stato conshakespeariana realizzata ogni segnato anche il Premio Maria
anno in modello unico dall'arti- Callas Meneghini - istituito per
sta Felice Naalin. L'opera scul- evidenziare voci emergenti nel
torea è composta in acciaio con campo della lirica all'interno del
basamento in marmo rosso di panorama italiano - alla mezzoVerona e presenta le silhouette soprano Ida Maria Turri. Nata
incrociate di Giulietta. Il rico- in Inghilterra da genitori italia-
Giulietta,
Giulietta
Giovanna
Elmi.
ni, fin da piccola ha studiato
nelle più prestigiose scuole di
canto inglesi. Insignita di prestigiosi premi è stata scelta
per il primo masterclass del
soprano australiano Dame
Joan Sutherland. All’età di 24
anni, ha debuttato con Opera
North, una delle cinque principali compagnie liriche della
Gran Bretagna.
Succede a Verona
8
06 14
A cura di Diego Cordioli
Provincia in Festival: un'estate culturale
L’assessore
in
Festival
scaligero,
alla
Cultura
2014',
realizzato
Dare vita all'estate dei Veronesi con oltre mille eventi sul
territorio scaligero: è questo
l'obiettivo di 'Provincia in Festival/RetEventi Cultura Veneto', il
progetto culturale di rete promosso dall'Assessorato alla Cultura e Identità Veneta della Provincia di Verona, con la direzione
artistica di Fondazione Atlantide
- Teatro Stabile di Verona ed il
supporto organizzativo e promozionale della società Provincia di Verona Turismo. 'Provincia
in Festival', realizzato in collaborazione con le amministrazioni
comunali e gli operatori culturali del territorio scaligero nonché
con Fondazione Arena di Verona
ed ESU di Verona, ha inoltre il
sostegno della Regione del Veneto, Agsm, Amia, Atv, Acque Veronesi, DB Bahn e Funivia Malcesine – Monte Baldo. Le piazze
ed i luoghi dell'arte più suggestivi della provincia di Verona
torneranno ad animarsi anche
quest'anno, da giugno a settembre, grazie ai numerosi eventi
proposti da 'Provincia in Festival', molti dei quali ad ingresso
gratuito. Gli appuntamenti in calendario spaziano dalla danza al
teatro, dalla prosa alla poesia e
dal cinema alla musica, cercando di rispondere ai gusti e alle
aspettative di un pubblico molto
ampio, composto dai Veronesi
ma anche da tutti i turisti che
scelgono proprio il territorio
scaligero per trascorrere le loro
vacanze tra svago, divertimento
e cultura di qualità. 'Provincia in
Festival' ogni anno lavora per
mettere in rete gli operatori
culturali e le associazioni che
organizzano iniziative artistiche
e spettacoli, riunendone l'offerta in un'unica ricca kermesse,
in modo da assicurare a tutti
gli eventi la giusta valorizzazione. In questi primi dieci anni di
'Provincia in Festival', l’Assessorato alla Cultura è già riuscito a
coinvolgere migliaia di iniziative
singole e numerosissime rassegne, tra cui spiccano 'Verona
Folk' e 'Festival Veneto', marchi
propri della Provincia di Verona
e diventati ormai due cartelloni imperdibili della kermesse
il
e
Identità
macro
nell'ambito
Veneta
car tellone
del
Marco
estivo
progetto
Ambrosini
di
eventi
regionale
ha
presentato
culturali
'RetEventi
versione mobile del sito e le
nuove funzionalità del portale.
Sarà disponibile, infatti, la web
app "Porta gli eventi di Provincia in Festival sempre con te!":
inquadrando il QR code o semplicemente digitando dal proprio smartphone o tablet l’indirizzo www.provinciainfestival.it, si viene reindirizzati alla
web app di Provincia in Festival,
un'estensione del sito progettata per essere compatibile
con i più moderni dispositivi
mobile per una consultazione
in mobilità più veloce e agevole.
Attraverso le funzioni di localizzazione GPS, si potrà cercare
gli eventi vicini, calcolare il tragitto per raggiungere il luogo
fisico dell'evento ed esplorare
le varie iniziative sulla mappa
interattiva. Le novità interessano anche il sito web: sul portale ogni evento avrà una sua
scheda dettagliata con descrizione, fotogallery, info, mappa,
tasti social, stampa pagina con
indicazioni di come raggiungere
il luogo dell’evento. Infine, sono
scaligera. Quest'anno gli eventi
in programma, alla data di presentazione del 30/05 ed entrati
nella brochure, sono complessivamente 1.178 e coinvolgono 68 Comuni della provincia.
I riflettori, come da tradizione,
saranno puntati in particolare
sulla musica, in tutti i suoi generi
(rock, jazz, pop, d’autore, classica e folk) per un totale di 470
date. Sempre più rilevanza sta
acquisendo il mondo del teatro
d'autore e con artisti emergenti, che si esibiranno quest'estate in 497 spettacoli. La danza
sarà protagonista di 60 serate,
il cinema di 72 eventi, mentre le
rievocazioni storiche intratterranno il pubblico in 54 diverse
occasioni. Verranno, infine, proposti anche 25 iniziative rivolte ai più piccoli, che potranno
scoprire il fascino della cultura
in modo leggero e divertente,
nell'ambito della 'Provincia dei
Bambini'. 'Provincia in Festival'
rivolge sempre grande attenzione alla comunicazione per
far conoscere in modo capillare
sul territorio le proposte culturali in programma. Quest'anno
sono state prodotte 90 mila
copie delle brochure, che riporta gli eventi culturali - i cui
responsabili hanno aderito al
progetto provinciale - organizzati da giugno a settembre:
nei prossimi giorni verranno
distribuite nei 98 Comuni del
Veronese con una prima distribuzione di 45.000 copie in abbinata gratuita con il quotidiano 'L'Arena'. A seguire, tutte le
altre copie saranno introdotte
presso i Municipi, le sedi delle biblioteche, delle pro-loco,
e nei locali pubblici come bar,
ristoranti etc. Sul sito internet
www.provinciainfestival.it, inoltre, si potrà scoprire l'offerta
culturale del festival anche attraverso una ricerca dettagliata
e personalizzata, sulla base di
tre criteri di ricerca cioè per
categoria, per Comune e per
data, in modo da rispondere
al meglio alle esigenze e agli
interessi di ciascun utente. Tra
le novità web di quest'anno, la
del
Cultura
'Provincia
territorio
Veneto'.
stati migliorati i criteri di ricerca temporali e, attraverso Google, sarà messa a disposizione una mappa interattiva con
eventi georeferenziati. Confermata, anche per l'edizione
2014, la possibilità per gli organizzatori degli eventi di caricare
nuovi eventi o implementare le
informazioni già inserite sul sito
anche durante i quattro mesi in
cui la kermesse è in corso: così
il macro-cartellone potrà essere continuamente ampliato ed
aggiornato per offrire informazioni ancora più puntuali d'interesse per il grande pubblico
di 'Provincia in Festival'. E’ stata
anche sottoscritta la convenzione tra la Provincia e l'Esu di
Verona, per agevolare la partecipazione degli studenti universitari agli eventi delle principali
rassegne culturali a pagamento
rientranti nel macro-cartellone
estivo “Provincia in Festival/RetEventi 2014”.
9
Succede a Verona
A cura di Diego Cordioli
Il centunesimo Festival Lirico areniano
Denominato
vita
dalla
nel
prima
Grandi spettacoli di altissimo
livello caratterizzano il cartellone 2014. Sono infatti 54 le serate di spettacolo programmate
con sette titoli d’opera previsti,
alle quali si aggiungono tre importantissime serate definite
“highlights”.Sono due le opere
del Maestro Giuseppe Verdi: Un
ballo in maschera, opera che
aprirà la stagione con il nuovo
allestimento per la regia di Pier
Luigi Pizzi e con la direzione del
Maestro Andrea Battistoni e
Aida, proposta nelle due versioni “classica” e “nuova”. Il nuovo
allestimento di Aida per la regia
di Fura dels Baus e proposto in
dieci serate tra giugno, luglio e i
primi giorni di agosto lascia poi
spazio alla versione classica della stessa opera, ispirata alla prima rappresentazione del 1913,
2013, “Festival
rappresentazione
del
Centenario”, il
operistica
a cura di Gianfranco de Bosio
(dal 10 agosto). A partire dalla
seconda quindicina di giugno si
alternano sul palco dell’anfiteatro romano Carmen di Georges
Bizet (dal 21 giugno),Turandot di
Giacomo Puccini (dal 5 luglio) e
Madama Butterfly (dal 15 agosto). Tre serate sono dedicate a
festival
lirico
festeggia
in Arena, presentando
Roméo et Juliette di Gounod e
una al Carmina Burana di Carl
Orff. Infine, il 17 luglio andrà in
scena Placido Domingo canta
Verdi e il 22 luglio la serata di
opera e danza Roberto Bolle &
Friends. Per informazioni: Fondazione Arena di Verona – Tel. +39
045 8005151 www.arena.it
un
ricco
101
anni
di
programma.
UN BALLO IN MASCHERA 20 e 27 giugno 2014 (ore 21.00)
- 11, 19, 24 e 31 luglio 2014 (ore 21.00) - 8 agosto 2014 (ore 20.45)
CARMEN 21 e 26 giugno 2014 (ore 21.00) - 4, 10, 18 e 25 luglio
2014 (ore 21.00) - 1, 7, 14 e 29 agosto 2014 (ore 20.45) - 3 settembre
2014 (ore 20.45)
AIDA - NUOVA PRODUZIONE 28 giugno 2014 (ore 21.00) 3, 6, 8, 15, 20, 23, 27 e 29 luglio 2014 (ore 21.00) - 3 agosto 2014 (ore
20.45)
TURANDOT 5, 9, 12, 16, 26 e 30 luglio 2014 (ore 21.00) - 2 agosto
2014 (ore 20.45)
AIDA – EDIZIONE STORICA 1913 10, 16, 24, 26 e 31 agosto
2014 (ore 20.45) - 4 e 7 settembre 2014
MADAMA BUTTERFLY 15, 22, 27 e 30 agosto 2014 (ore 20.45)
- 2 e 5 settembre 2014
ROMÉO ET JULIETTE 23 e 28 agosto 2014 (ore 20.45) - 6 settembre 2014 (ore 20.45)
HIGHLIGHTS
PLACIDO DOMINGO CANTA VERDI 17 luglio 2014 (ore
21.00)
ROBERTO BOLLE & FRIENDS 22 luglio 2014 (ore 21.00)
CARMINA BURANA 9 agosto 2014 (ore 20.45)
Rassegna Culturale “Estate a Corte 2014”
Cor te Molon ospita più di 100 eventi, da maggio a settembre , in occasione della rassegna culturale “Estate a Cor te 2014”, che si svolgerà nei mesi estivi a Cor te Molon di Verona.
La rassegna è organizzata e
promossa dall'associazione culturale “Art & Salus”, con il patrocino della Provincia di Verona e
del Comune di Verona e rientra,
per le categorie di musica, teatro
e danza, nel macro-cartellone di
eventi culturali estivi promosso dall’assessorato alla Cultura
e Identità Veneta della Provincia
di Verona “Provincia in Festival
2014”, nell’ambito del progetto regionale “RetEventi Cultura
Veneto”. La rassegna “Estate a
Corte 2014” promuove un cartellone di oltre 100 appuntamenti culturali che si svolgeranno a
partire dalla fine di maggio e si
concluderanno nel mese di settembre 2014. Tutti gli eventi del
cartellone saranno ospitati a
Corte Molon di Verona. Il programma di attività spazia dalla
musica al teatro, dalla danza allo
spettacolo e comprende, inoltre,
momenti ludico-ricreativi come
laboratori didattici per i più piccoli, momenti di approfondimento culturale come incontri di lettura espressiva, reading di attori,
mostre ed esposizioni di opere
Provincia di Verona:
Attribuzione di
nuove deleghe
di artisti e scultori, attività sportive come laboratori equestri e
corsi di yoga, cene a tema e serate danzanti. La rassegna si rivolge
ad un pubblico vario e differenziato, promuovendo attività adatte non solo ad adulti e ragazzi ma
anche a bambini e famiglie. Sono
previsti, inoltre, stage di danza,
distribuiti su più giorni e tenuti
da maestri locali e internazionali,
con possibilità di pernottamento
per chi proviene da fuori Verona.
La finalità dell'iniziativa è quella
di coniugare la bellezza del luogo
che ospita gli eventi all'amore per
la cultura, favorendo la valorizzazione e la fruizione di appuntamenti e attività culturali, a stretto
contatto con l'arte e la natura. La
rassegna ospita, inoltre, nomi di
personaggi affermati e noti ma
anche artisti emergenti o di nicchia, che hanno così la possibilità
di esibirsi di fronte al pubblico e
fare conoscere la propria attività.
Il Vicepresidente
Marco Ambrosini
Il presidente Giovanni Miozzi ha firmato il decreto per
l'attribuzione in Giunta delle
deleghe che erano in capo
all'ex vicepresidente Fabio
Venturi.
L'assessore Marco Ambrosini, oltre alle attuali deleghe
di Cultura/Identità Veneta e
Beni Ambientali, assumerà la
Vicepresidenza della Provincia.
L'assessore Stefano Marcolini, oltre alle attuali deleghe di
Bilancio, Patrimonio ed Edilizia, assumerà quella delle Politiche del Settore Faunistico
(caccia e pesca).
L'assessore Ivan Castelletti,
oltre alle attuali deleghe dei
Rapporti con Enti e Aziende
Partecipate, assumerà quella
dell'Ambiente.
10
Giustizia & Legalità
06 14
A cura del dott. Enrico Buttitta
La stagione del vino e delle rose
Il mio augurio per tutti i giovani è che arrivi per ciascuno di loro una splendida stagione del vino e delle
rose , nella giusta misura, dopo i vent’anni, senza che il vino tolga alle rose la bellezza ed il profumo.
del dott. Enrico Buttita
In una scena del bellissimo film
del 1973 “American Graffiti”, del
regista George Lucas, due adolescenti al loro primo appuntamento, nella errata intenzione di rendere più emozionante la serata,
cercano di acquistare una bottiglia
di liquore in un emporio.
Il padrone dell’emporio rifiuta di
vendere il liquore e l’imbranato
ragazzo, su suggerimento dell'amica, chiede ad un passante di acquistare la bottiglia per lui. Questi si
rifiuta, ma un altro sopraggiunto
poco dopo accetta ed entra nel
Drugstore. L’uomo ne esce dopo
pochi secondi, correndo con una
pistola in pugno inseguito dal negoziante che ha appena rapinato.
Nel fuggire, lancia una bottiglia di
whiskey al ragazzo, che stupito la
prende al volo.
Questa scena mi fa pensare che
il delinquente del film non ha rapinato soltanto il proprietario del
drugstore, dato che i due ragazzi
certamente quella sera non avevano davvero voglia di bere, ma
avevano preso quella decisione
solo perché influenzati dalla pubblicità, dal cattivo esempio degli
adulti, dalla cinematografia dell’epoca, dal desiderio di omologazione e di sentirsi adulti. La bottiglia
di Whiskey non avrebbe dato loro
nulla se non ottundimento ed
avrebbe invece rubato tantissimo
alle loro emozioni, gioia di vivere
e capacità di “stupirsi”.
La Legislazione italiana punisce
con la pena dell’arresto fino ad
un anno la somministrazione di
alcool ai minori di 16 anni (art.
689 C.p. RD 2316/1934 – Legge
189/12). In caso di recidiva, l’esercente è soggetto anche ad una
sanzione amministrativa da 1.000
a 25.000 euro ed alla sospensione
per tre mesi dell’attività. Il divieto
di somministrare bevande alcoliche è esteso anche riguardo ai
minori di età compresa tra i 16
ed i 18 anni e la sua violazione è
punita con sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro e, in caso
di nuova violazione, con la stessa
sanzione da 500 a 2.000 euro e
con la sospensione della attività
per tre mesi.
Ma a questo riguardo va osservato che, da un punto di vista fisiologico, l’organismo umano matura la capacità di metabolizzare
l’alcool, con gli enzimi preposti
a tale scopo, soltanto intorno ai
venti anni. Inoltre tale capacità è
molto inferiore nelle donne rispetto agli uomini (circa la metà).
Non condivido quindi la scelta
del legislatore di considerare la
somministrazione di bevande alcoliche ai minori di età compresa
tra i 16 ed i 18 anni una semplice violazione amministrativa. Ed
è sconfortante il dato statistico
che ci dice che i ragazzi italiani
hanno il primo contatto con l’alcool prestissimo: all’età di undici
anni beve regolarmente alcolici un
ragazzo su cinque ed una ragazza
su dieci, mentre l’età media della
prima ubriacatura è di quattordici anni. Ed il consumo di alcool
tra i giovanissimi è in crescita. A
parte ogni altra considerazione
dobbiamo ricordare che gli effetti
dell’uso di alcool sono gravi anche
in termini di mortalità: l’alcool è
infatti per i giovani la prima causa di morte a seguito di incidente stradale alcool correlato, sia in
qualità di conducente che di trasportato o di pedone. Sono poi
nove su dieci gli adolescenti che
nel fine settimana si ubriacano, in
discoteca o nei pub, e molti hanno
meno di diciotto anni. Ricordiamo
anche come l’inizio del consumo
di droghe, nella maggior parte dei
casi, è preceduto dal consumo di
sostanze quali alcool e tabacco.
Infatti il cervello degli adolescenti
risente in modo particolare degli
effetti acuti e cronici della nicotina
e dell’alcool, mentre l’esposizione
a queste sostanze, durante l’età
evolutiva, accresce la probabilità
di un successivo uso di droghe.
Dal punto di vista anatomicofisiologico, negli adolescenti (a
parte la carenza di enzimi idonei
all'assimilazione dell’alcool) l'incompleta maturazione delle aree
prefrontali della massa cerebrale
comporta un utilizzo maggiore da
parte loro di processi decisionali
basati su informazioni emozionali, dove le valenze cognitive sono
meno rilevanti. In parole povere
i giovani sono impulsivi. Essi inoltre hanno la tendenza a ritenersi
quasi immortali e invulnerabili e
tendono a credere che fenomeni come la morte o la malattia
riguardino solo gli altri. In questo
senso l’azione dell’alcool sul cervello va ad incidere nei giovani
proprio sui circuiti corticali associati al funzionamento della corteccia prefrontale e può influire in
modo deleterio proprio su quelle abilità che sono necessarie ad
italiani con l’alcool è attualmente sceso a undici anni contro i
quattordici della media degli altri paesi europei;
• L’assuefazione all’alcool cresce
con l’età, l’abitudine e la frequenza del bere;
• Nell’ultimo sabato sera hanno bevuto il 40% dei ragazzi di
prima media superiore e circa
il 64% di quarta superiore, bisogna necessariamente ammettere che l’abuso di alcool nei
giovani è diventato un'emergenza, purtroppo agevolata da una
pubblicità mirata dalla quale i
giovani non sono in grado di difendersi e dall'aumentata facilità
ad accedere alle bevande alcoliche (supermercati, pub, discoteche ed altri locali frequentati
evitare comportamenti rischiosi.
Quindi, l’uso di alcool nell'adolescenza può incidere sulla maturazione dell’individuo, sulla capacità
di programmare il proprio futuro,
e può protrarre i suoi effetti in età
adulta incidendo anche sulla sensibilità soggettiva verso la dipendenza da sostanze stupefacenti.
L’alcool, poi, aumenta a dismisura
nei giovani la propensione ad assumere comportamenti violenti
o rischiosi in relazione alle situazioni sociali. Le risse fuori dalle
discoteche o degli stadi e le stragi
del sabato sera costituiscono un
esempio eloquente. E’ provato
inoltre che i giovani che fanno
uso di alcolici presentano spesso
disturbi di personalità, disturbi
d’ansia e dell’umore, tendenza a
comportamenti auto lesivi.
Considerato quindi che:
• l primo contatto dei giovani
dai giovani ed aperti fino a tarda
notte).
Non è facile l’attività di contrasto a tale fenomeno. Da parte mia
ritengo indispensabile, per invertire la tendenza, individuare le modalità più efficaci per comunicare
con i ragazzi, specie con quelli che
attraversano un periodo di crisi
esistenziale o che sono più espositi al rischio di un uso non corretto delle loro capacità critiche e
di auto determinazione in rapporto ai possibili rischi di comportamento ed alla capacità di prevedere e progettare il futuro.
L’azione, per essere efficace, non
può non essere sinergica e deve
interessare la legislazione, le Istituzioni pubbliche, la famiglia e
soprattutto la scuola. Da parte
delle Istituzioni pubbliche, ritengo indispensabile elevare almeno
all’età di diciotto anni il divieto
penalmente tutelato di somministrazione di alcolici, rafforzando il
divieto di pubblicità (anche indiretta) delle bevande ed i controlli
sui locali pubblici nei quali i giovani si riuniscono.
In famiglia occorre dare il buon
esempio, tenendo presente che
la percentuale di giovani consumatori cresce fino al 32% nelle
famiglie in cui anche uno solo dei
genitori consuma abitualmente
alcolici. I genitori, poi, dovrebbero mantenere sempre alti i livelli di comunicazione con i figli,
preferendo il dialogo ad azioni
autoritarie, ma comunque intervenendo per quanto possibile
sui fattori di rischio esterni e su
aspetti elementari ma importanti
quali la quantità di denaro in tasca,
l’ora di rientro dalle uscite serali, la scelta degli amici e dei locali
frequentati dai figli. Genitori ed
adulti in genere devono astenersi
da comportamenti stupidi quali
“fare assaggiare” bevande alcoliche a bambini anche piccolissimi,
magari intingendo il ciucciotto
nel bicchiere di vino. In tal modo
si somministra al piccolo una sostanza fortemente tossica, che egli
non ha alcuna possibilità di metabolizzare. La scuola, nelle offerte
formative, dovrebbe condurre
costantemente programmi informativi su principi e regole di una
sana e corretta alimentazione, avvalendosi dell’apporto gratuito di
esperti e soprattutto con la peer
education. Credo infatti che gli
adolescenti siano particolarmente sensibili e ricettivi nei confronti
dei messaggi provenienti dai coetanei e dai compagni di scuola
che, per il loro successo nello
studio, nello sport e nella vita
sociale, sono da loro visti come
un modello da raggiungere e da
emulare. In ogni Istituto scolastico dovrebbero quindi essere individuati tali studenti, dai quali ottenere la disponibilità a trasmettere
ai compagni, dopo pochi incontri
di formazione/informazione, messaggi positivi sulla corretta alimentazione, sugli stili di vita e sui
pericoli e la stupidità di comportamenti impropri e irresponsabili
quali, ad esempio, la ricerca dello
“sballo”. L’impresa non è facile ma
bisogna impegnarsi.
Notizie dall’Arma
11
Attività della Compagnia Carabinieri di Villafranca
Criminalità: i Carabinieri rispondono
Gli interventi della Compagnia Carabinieri di Villafranca
Non divulgare quelle foto! Arresto per estorsione
Sona: estorce a una donna 250 euro dietro la minaccia di divulgare le foto di lei a sfondo erotico; arrestato dai Carabinieri.
Si erano conosciuti quattro mesi fa su internet e da quel momento avevano iniziato una conoscenza via via diventata sempre più confidenziale a tal punto da scambiarsi
reciprocamente foto in pose erotiche. Tuttavia, quando nel mese di maggio la donna decise di troncare quella sorta di “amicizia”, si vide minacciata da quell’uomo. Se proprio era
decisa a finirla lì, avrebbe dovuto pagargli una somma di 250 euro; in caso contrario le sue foto a sfondo erotico sarebbero state divulgate. Protagonisti della vicenda, una casalinga
italiana e un operaio extracomunitario. Alcuni giorni fa la donna, incalzata sempre di più dall’uomo, non ha visto altra soluzione che rivolgersi ai Carabinieri.
I militari del Comando stazione di Sommacampagna, con il supporto dei colleghi del nucleo radiomobile della Compagnia di Villafranca, al termine di un incontro concordato tra
l’uomo e la donna, hanno arrestato il primo in flagranza, mentre si impossessava della busta appena consegnata contenente il denaro.
Furti di materiale ferroso
Sona: contrasto ai furti di materiale ferroso; due villafranchesi denunciati e 500kg di ferro recuperato.
A bordo di un autocarro mercedes verde cassonato stavano trasportando 500 kg di materiale ferroso tra cui 8 pesanti tombini
in ghisa; quando i due,V.G., 26 anni (alla guida del veicolo) e M.P. 32 anni, entrambi villafranchesi, nel transitare lungo la via Palladio
del comune di Sona, sono incappati in un posto di blocco del nucleo radiomobile della compagnia di Villafranca. Identificati i
soggetti, i militari hanno subito proceduto all’ispezione del materiale trasportato, in merito al quale i due giovani non hanno saputo
fornire valide spiegazioni circa l’origine; in particolare per quanto riguardava i tombini, i due riferivano di averli trovati e raccolti,
abbandonati lungo le strade, ad alcuni km di distanza. A quel punto venivano diramate le ricerche tramite le centrali operative per
sapere se nelle ore precedenti erano stati segnalati ammanchi di tale materiale. Poco dopo effettivamente, dai comuni di Valeggio
sul Mincio e Roverbella venivano riscontrati ammanchi di tombini asportati nel corso della notte e corrispondenti per numero
e forma e quelli appena recuperati dai carabinieri. Il materiale ferroso trasportato dai due giovani pertanto – ammontante nel
complesso a 500kg circa – veniva così destinato: gli otto tombini in ghisa venivano restituiti ai due comuni interessati; il restante
materiale ferroso veniva sottoposto a sequestro. Sequestrato anche l’automezzo cassonato; per i due giovani infine scattava non
solo la denuncia per ricettazione in concorso ma anche quella prevista dal decreto legislativo 152/06 compresa tra le norme
ambientali ed in questo caso applicata per il trasporto non autorizzato di materiale ferroso.
Ferro rubato: due arresti
Erbè: sorpresi dai carabinieri a rubare ferro, in manette due cittadini rumeni.
A pochi giorni dall’operazione dei Carabinieri del nucleo radiomobile della
Compagnia di Villafranca che ha portato in cella quattro rumeni sorpresi a rubare
angurie, lo scenario si è ripetuto con altri due ladri finiti in manette, sorpresi a
trafugare materiale ferroso ai danni di un’azienda agricola, ancora una volta di
Erbè. Sono risultati essere cittadini rumeni: L.V. 43 anni e G.M.V. 33 anni, entrambi
disoccupati, con trascorsi penali e domiciliati a Roncolevà di Trevenzuolo.
Ad entrare in azione sono stati i Carabinieri del comando stazione di Isola della
Scala, sempre nell’ambito dei controlli finalizzati alla repressione dei furti in ambito
rurale. Preziosa la segnalazione di un cittadino che, nelle campagne nei pressi di via
Valmala, aveva notato transitare, poco dopo la mezzanotte, un furgone bianco.
Portatisi immediatamente sul posto, i carabinieri di Isola della Scala effettivamente
notavano la presenza di un furgone Iveco 35 apparentemente incustodito; il
contestuale controllo delle relative targhe effettuato dalla centrale operativa di
Villafranca riscontrava che le stesse erano in realtà appartenenti ad un’autovettura
Ford in uso ad un cittadino rumeno. A bordo del veicolo, già accatastati una
cinquantina di supporti in ferro per serre. Appurato che quella doveva essere la
refurtiva appena caricata e pronta per sparire, i militari si portavano nei vicini
campi coltivati e verificavano la presenza di circa altri 200 supporti in metallo che
i ladri verosimilmente stavano per asportare, desistendo infine per l’arrivo della
pattuglia. In quel momento tuttavia, dei malviventi nessuna traccia, ben nascosti tra
la vegetazione ed aiutati dal buio. I carabinieri decidevano allora di non procedere al
recupero del veicolo e di allontanarsi, nel tentativo di tendere una trappola ai ladri i
quali, ritenendo terminato l’intervento dei militari, avrebbero potuto raggiungere il
furgone per fuggire. Nel frattempo, da un esame della recinzione perimetrale, si notava un largo varco, attraverso il quale i ladri, poco prima, utilizzando il furgone stesso
come ariete, si erano introdotti nel campo dell’azienda agricola.
La pattuglia di Isola della Scala si allontanava dunque dal posto per alcune centinaia di metri ma proprio in quel frangente notava e bloccava due individui a girovagare
nei pressi. Identificati proprio nei cittadini rumeni L.V e G.M.V. e ritenuti i malviventi ricercati (anche perché a uno di loro, successivi accertamenti condotti in caserma
consentivano di addebitare la disponibilità dell’Iveco 35), ai due non mancava la scusa pronta: ovvero si trovavano in giro per i campi a quell’ora perché purtroppo avevano
appena litigato con un loro connazionale che alla fine della “disputa” li aveva abbandonati in piena campagna. L’improbabile giustificazione, accampata dai due, ai carabinieri
di Isola della Scala ad altro non serviva se non a guadagnare ulteriore tempo per far giungere sul posto, in ausilio, i colleghi del comando stazione di Villafranca di Verona
che avevano appena iniziato il turno di perlustrazione notturna. Le due pattuglie caricavano infine i due fermati che venivano condotti presso il comando compagnia di
Villafranca di Verona dove venivano foto segnalati e dichiarati in stato di arresto per furto aggravato in concorso.
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Scuola & Istruzione
06 14
A cura di
della
Diego
dott.ssa
Cordioli
Anna Lisa Tiberio
Segni, parole e immagini per la legalità
L’ U f fi c i o S c o l a s t i c o X I I d i Ve r o n a h a c o mu n i c a t o a l l e s c u o l e l ’ e s i t o d e l l a v a l u t a z i o n e d e g l i
elaborati degli alunni par tecipanti al concor so: "Segni, parole e immagini per la legalità".
La Commissione esaminatrice si è riunita per valutare i
lavori pervenuti all’Ufficio Interventi
Educativi-Sportello
Ascolto. Sono state esaminate
opere grafico-pittoriche, video
multimediali, elaborati letterari
(prose e poesie). La Commissione, presieduta dalla Dott.ssa
Anna Lisa Tiberio, ha rilevato
che tutti i partecipanti, indistintamente, sono meritevoli
di plauso per l’impegno e per
la qualità degli elaborati prodotti. La premiazione si è tenuta presso il Circolo Ufficiali
di Castelvecchio, alla presenza
di numerose Autorità Civili e
Militari.
SCUOLA DELL’INFANZIA
1.Scuola dell’Infanzia “Bonanome” – Isola Rizza (VR)
SCUOLA PRIMARIA
1.Scuola Primaria “D. Alighieri”Peschiera del Garda
2.Scuola Primaria “P. Caliari” – IC
16 Verona
3.Scuola Primaria “A. Aleardi” Verona
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
1.Scuola “C. Aschieri” – IC San
Pietro in Cariano
2.Scuola “A. Aleardi” - Verona
3.Scuola “Montini” – IC Castelnuovo del Garda
SEGNALAZIONE DI MERITO: Scuola “Foroni” di Valeggio
sul Mincio
SCUOLA SECONDARIA
DI SECONDO GRADO
1.I.P.S.I.A. “GIORGI” (VR)
2.I.T.C. “LORGNA-PINDEMONTE” – Verona
3.I.T.C. “BOLISANI” – Villafranca
PREMIO SPECIALE: Liceo
Scientifico “A. Aleardi” – Verona
Tra le Autorità presenti: il
Procuratore del Tribunale dott.
Enrico Buttitta, in rappresentanza del Comando delle Forze
Operative Terrestri Stabile Lorenzo, il Tenente del Comando
Provinciale Carabinieri Luca
Mariano, per il Comune di Verona Rosario Russo, per il Banco
Popolare Piergiorgio Zingarlini,
Laianca Giuseppe per l’ottavo
Reggimento Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago,
il Col. Walter Di Domenica, il
Col. Marco Maistrello dell’Aeronautica Militare e la Dott.ssa
Lugoboni della Polizia di Stato
in rappresentanza del Questore. L’Associazione Panificatori
di Verona ha regalato pane ai
bambini che simboleggia la fratellanza e la condivisione.
Premiato il produttore Michele Calì con la moglie Federica Andreoli per il film “Un
Angelo all’inferno”, per aver
sensibilizzato genitori e figli a
un’emergenza educativa: l’abuso di sostanze stupefacenti.
Il film ha ottenuto un prestigioso riconoscimento al festival del cinema di Venezia ed è
stato proiettato al Parlamento
Europeo di Bruxelles.Hanno
ricevuto la chiave d’argento
della legalità già consegnata al
giudice Papalia, al dottor Buttitta e al Colonnello Maistrello dell’Aeronautica Militare,
in occasione di convegni sulla
legalità. Presenti Rugolotto Lucia e Adriano accompagnati da
Fabio Parisi che ha ricordato la
figura e i valori del loro figlio
Lorenzo a cui la Banca Popolare ha dedicato una borsa di
studio. Numerose le Associa-
zioni presenti tra cui la Le.Viss
e l’associazione divisione Acqui
per la promozione del volontariato attivo e che sostiene
l'importanza della memoria nei
percorsi curricolari formativi.
La dott.ssa Anna Lisa Tiberio
portando i saluti del dottor
Quaglia ha evidenziato come
grande sia il lavoro svolto dai
docenti per promuovere nelle
giovani generazioni il tema della legalità per favorire la cittadinanza attiva e responsabile.
Il dottor Buttitta ha messo
in rilievo, premiando i bambini
della scuola dell’Infanzia di Isola Rizza, quanto sia importante
avviarli subito con varie strategie metodologiche e didattiche
alla conoscenza dei principi
costituzionali per esercitare
una vera cittadinanza a tutti i
livelli.
Educare alla cittadinanza e
alla Costituzione è anche l’occasione per costruire nelle
classi, dove sono presenti ragazze e ragazzi con provenienze, storie, tradizioni e culture
diverse, delle vere comunità di
vita e di lavoro, che cerchino di
dare significati nuovi alla convivenza ed elaborare percorsi
che costituiscano contemporaneamente identità personale
e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.
Emozionanti i balletti a cura
di Chrono Ballet, le esecuzioni
canore del Coro Hope diretto
dal maestro Francesco Pagnoni e le esecuzioni musicali del
professor Gabriele Galvani e
del pianista Nicolò Spolettini.
Tutti concordi nell’affermare
che l’educazione alla legalità
è un elemento imprescindibile nel processo di formazione
degli studenti trasversale a tutte le discipline. La scuola luogo
dei diritti è la prima palestra
per l’esercizio della cittadinanza attiva per condurre gli studenti verso la formazione di
una coscienza critica.
Emerge un grande lavoro
di squadra e di azioni sinergiche che partono dal Miur,
dall’Usrv e dall’Ufficio Scolastico territoriale di Verona e
che vedono coinvolti numerosi
Enti, Istituzioni, ed Associazioni ma soprattutto i nostri studenti veronesi. Prossima tappa,
“La nave della legalità”, per
rievocare le figure di Falcone e Borsellino e la festa della Repubblica italiana e quella
dell’Arma dei Carabinieri. Si
pensa già alla prossima inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico al Quirinale dove saranno protagoniste due scuole
veronesi che hanno sostenuto
progettualità territoriali e nazionali significative.
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Salute & Sanità
A cura di Diego Cordioli
Veronesi e l'Istituto Europeo di Oncologia
Il
nostro
giornale
ha
il
privilegio
di
ospitare
alcune
considerazioni
del
professor
Umber to Veronesi; l’Istituto Europeo di Oncologia, da lui fondato, in occasione della
celebrazione dei suoi 20 anni, traccia il bilancio della sua attività clinica e di ricerca e in
questa occasione , il prof. Veronesi ci par la degli sviluppi della ricerca contro il cancro...
del Prof Umberto Veronesi
“Oggi siamo in grado di curare i tumori con percentuali di guarigioni molto più elevate di vent'anni fa e presto riusciremo a curare
anche quei tumori che oggi sfuggono ancora al controllo, quali quelli del pancreas e quelli cerebrali. Il prossimo ventennio si presenta
assai più complesso di quello passato per molte ragioni. Innanzitutto sarà necessario concentrarci sulla ricerca sperimentale e clinica,
che è il nostro compito istituzionale, tenendo conto della rivoluzione vertiginosa delle scienze. Dovremo inoltre passare dalla sola
cura dei malati, alla prevenzione della popolazione generale. I medici dovranno modificare il loro linguaggio da quello attuale, diretto
a ogni singolo paziente, a quello rivolto alla popolazione sana. Per fare questo dovremo allearci a tutti i mezzi di comunicazione di
massa (giornali, radio, televisione e social network). Per quanto riguarda la strategia da mettere in atto sarà necessario un programma
di prevenzione oncologica. Bisognerà quindi studiare i molti cancerogeni ambientali, che vanno dai raggi cosmici alle radiazioni che
provengono dal sottosuolo, ai coloranti artificiali, ai pesticidi, alle polveri sottili che inquinano l'atmosfera, alle sostanze chimiche che
ci circondano (amine aromatiche, amianto, benzolo, aflatossine), e i virus oncogeni, che provocano il 20% dei tumori umani. Dovremo
anche occuparci degli stili di vita della popolazione, lanciando una grande azione contro il fumo di sigarette e prestando attenzione
all'alimentazione. Infine, la nostra attenzione dovrà rivolgersi ancora di più alla anticipazione diagnostica, che ormai utilizza tecnologie avanzatissime ma che si scontra spesso con il disinteresse e il fatalismo della popolazione. Sarà quindi un impegno difficile che
però potrà contare su alcuni importanti punti di forza: i progressi nei test di diagnosi pre-clinica sul DNA circolante, i considerevoli
avanzamenti nell’ambito della farmaco-prevenzione e infine contiamo sull'arrivo di una nuova generazione di ricercatori preparata,
motivata, entusiasta che crede nel futuro.”
Nel periodo 1994-2013 allo IEO si
sono rivolte 1.713.000 persone, di cui
617.200 sono diventati pazienti, di provenienza per il 50 % da regioni diverse
dalla Lombardia e una piccola ma significativa percentuale, pari a circa 5.000
pazienti, proveniente da Paesi stranieri.
Il totale di ricoveri è di circa 280.000,
di cui 21.500 per day hospital e oltre
30.000 per day surgery; gli interventi
chirurgici sono vicini a quota 200.000:
indicativamente 53.000 per il tumore
del seno, 24.000 per chirurgia plastica
ricostruttiva, 22.000 per tumori ginecologici, 15.500 per tumori cervico
facciali, 15.500 per tumori urologici,
15.000 per chirurgia toracica, per citare solo le principali aree. I pazienti
di radioterapia sono stati fino ad ora
37.000. Non è meno significativa la valutazione qualitativa dei risultati ottenuti. Per il tumore del seno, quando
la malattia è confinata alla mammella,
la sopravvivenza a 5 anni delle pazienti
IEO è superiore al 97% ed è conforme a quella riportata dal registro SEER
americano, mentre é addirittura superiore per le donne operate per un tumore con coinvolgimento linfonodale
(92% rispetto all’86% degli USA). Per
il tumore invasivo, un’analisi su 12.000
donne operate in IEO durante il periodo 1994-2005 ha dimostrato una sopravvivenza del 92% a 5 anni. Questi
tassi sono superiori a quelli della popolazione Italiana, stimati attorno all’
85% (Studio EUROCARE). La sopravvivenza per questo tumore è aumentata dell’1% nel periodo 2000-2005, rispetto ai 5 anni precedenti. Se questo
trend continua, l’obiettivo mortalità zero
diventa sempre più vicino. Per il tumore
del polmone in stadio iniziale - che è lo
stadio identificato con lo screening – la
sopravvivenza dei pazienti IEO è superiore al 90%. La mortalità per gli interventi
di chirurgia toracica maggiore, è inferiore
all’1 %, rispetto ad una media nazionale
dell’1,5%. Per i tumori urologici trattati
con chirurgia robotica i risultati sono altrettanto eccellenti: su un totale di 2.511
procedure robotiche effettuate nel periodo 2007-2014 la sopravvivenza a cinque
anni è stata del 97%. I pazienti candidati
alla radioterapia sono stati trattati per il
70% con procedure a tempi ridotti, fino
ad arrivare al trattamento in sole 5 sedute
per il tumore della prostata. Se l’Istituto
in 20 anni ha costantemente accresciuto
la sua attrattività e il livello di eccellenza è
grazie ai principi innovativi su cui Umberto
Veronesi lo fondò nel 1994, che sono stati
applicati e sviluppati dai medici e ricercatori che hanno aderito al progetto IEO.
«L’Istituto Europeo di Oncologia nasce
– dichiara Umberto Veronesi, Direttore
Scientifico - dall’idea di creare in Italia, a
Milano, un centro in grado di attrarre e
raggruppare le esperienze e le competenze disseminate in Europa, su modello del
National Institute of Health di Bethesda.
Ho voluto fondare il primo comprehensive cancer center con cinque caratteristiche speciali: un ospedale europeo, costruito intorno ai bisogni del paziente e non dei
medici, che avesse come obiettivo l’efficacia della cura e allo stesso tempo la qualità
di vita dei malati, che integrasse ricerca e
cura nella convinzione che “si cura meglio
dove si fa ricerca”, che sapesse sfruttare il
potenziale delle tecnologie per la diagnosi
e la terapia».
«La storia dei nostri 20 anni conferma
la solidità del modello IEO, il primo ospedale di diritto privato no-profit in Italia –
afferma Carlo Buora, Presidente - che ha
permesso di coniugare sapere scientifico
e conoscenza manageriale, principi di sanità pubblica e di sanità privata. Grazie al
nostro Statuto, che prevede che gli eventuali utili siano interamente reinvestiti in
ricerca e sviluppo, IEO ha sempre potuto
contare su investimenti costanti da parte
dei soci fondatori, che hanno accompagnato la forza delle idee e l’impegno di medici
e ricercatori e di tutto il personale».
«Abbiamo sostenuto lo sviluppo dello
IEO con una riorganizzazione dell’intera
attività clinica in programmi per patologia» - dichiara Mauro Melis, Amministratore Delegato - «Già si vedono i primi
risultati: maggiore efficienza e soprattutto
maggiore centralità del paziente, attorno
a cui ruota un’équipe multidisciplinare di
medici specializzati ed esperti nei diversi
aspetti della sua malattia. Abbiamo inoltre
ampliato la nostra attività internazionale
preparandoci ad accogliere flussi crescenti
di malati dalle regioni europee e dai Paesi emergenti, a seguito delle nuove norme
europee. La nostra vocazione internazionale di Istituto Europeo, di nome e di fatto,
sta riassumendo un ruolo centrale nella
nostra strategia di sviluppo».
«I risultati dei primi vent’anni sono ottimi, ma vogliamo e possiamo fare meglio»,
conferma Roberto Orecchia, condirettore scientifico. «L’attività clinica si integrerà
in modo ancora più stretto con la ricerca
sperimentale per avere un trasferimen-
to più rapido dei risultati al letto del
malato; svilupperemo la medicina “di
precisione” vale a dire mirata e dunque minimamente, o per nulla, invasiva, e a impatto ridotto sulla vita del
malato: chirurgia robotica, approcci
endo-laparoscopici, come la radiochirurgia e l’HIFU, una nuova tecnologia
che indirizza fasci di ultrasuoni sul
punto da trattare usando come guida
le tecniche di imaging. Anche in caso
di pazienti più gravi, con tumori diffusi,
amplieremo la gamma di strumenti e
metodiche per cronicizzare la malattia
e permettere al malato una vita più
lunga e di migliore qualità».
«Abbiamo tre grandi obiettivi per il
futuro» - afferma PierGiuseppe Pelicci,
condirettore scientifico - «Primo tra
tutti, curare il cancro senza chemioterapia: per questo stiamo lavorando su
nuovi e più potenti farmaci molecolari
e su come armare il nostro sistema
immunitario contro la malattia. Il secondo è identificare i tumori in fase
iniziale senza ricorrere a radiazioni o
a tecnologie sofisticate: stiamo lavorando sui microRNA, frammenti molecolari rilasciati dai tumori in fase di
formazione, che ci permetterebbero di
diagnosticare la malattia con un semplice esame del sangue. Il terzo punto
è insegnare a ciascuna persona come
evitare di ammalarsi: quale cibi, quale
attività fisica e quale ambiente scegliere per ridurre il rischio al minimo. Per
far questo lavoreremo sull’epigenoma,
proteine che “sentono“ il nostro ambiente e modificano di conseguenza la
funzione di alcuni nostri geni».
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Salute & Sanità
06 14
A cura di Diego Cordioli
Ortogeriatria: Ortopedia più Geriatria
Cari lettori,l’ar ticolo di oggi spiegherà il significato di una terminologia geriatrica, relativamente
nuova, che si può incontrare tra i ser vizi che il nostro Sistema Sanitario offre all’anziano, affetto da
frattura di femore , presso la 1^Geriatria dell’Azienda Ospedaliera Univer sità Integrata di Verona.
del Dott. Paolo Garzotti,
Dirigente 1° livello; 1^
Geriatria AOUI Verona;
Responsabile di Struttura
Semplice di malattie
reumatiche dell'anziano.
Emal: [email protected].
L'Ortogeriatria rappresenta una
delle più giovani branche della più
vasta disciplina medica geriatrica. Il
termine è talvolta motivo di stupore e di facili battute per il richiamo
alla coltivazione degli ortaggi. Mi capita spesso, durante la mia attività
lavorativa quotidiana in ospedale, di
doverne spiegare il significato a pazienti e parenti.
Si tratta di un nuovo modello organizzativo di assistenza all’anziano
con frattura del femore nel quale si
realizza una collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale, valorizzando il giudizio clinico geriatrico in stretta integrazione con altre
competenze specialistiche (ortopedico, anestesista, fisiatra, cardiologo
fisioterapista, capo sala, infermiere
professionale). Questo innovativo
approccio è nato dalla necessità di
rispondere alle gravi problematiche
che la frattura del femore causa
all’assistenza sanitaria ospedaliera
e territoriale. In Italia ogni anno si
verificano più di 90.000 fratture di
femore con maggiore prevalenza
tra gli anziani e di sesso femminile.
Questi numeri sono, naturalmente,
destinati a crescere per l’aumento della
popolazione anziana e purtroppo interesseranno più frequentemente quei
soggetti già “fragili”, con altre patologie
concomitanti e con una ridotta autonomia nelle attività del vivere quotidiano.
Gli effetti negativi soggettivi, in termini
di sopravvivenza, disabilità per il paziente e di costi per la società, intesi come
assistenza sociale e sanitaria, hanno
indotto la classe medica ed in particolare i geriatri ad immaginare un nuovo
modello organizzativo per rispondere
nel migliore dei modi alle esigenze del
paziente.
Il vecchio modello tradizionale prevedeva per il paziente anziano fratturato
il ricovero in ortopedia con l’eventuale
richiesta, di consulenza geriatrica. Esiste una variante semplice di modello
ortogeriatrico, in reparto ortopedico,
dove viene programmata la regolare
presenza di più consulenti (geriatra, fisiatra, ecc ) e figure professionali quali il
fisioterapista e l’assistente sociale. L’organizzazione che ha però evidenziato i
migliori risultati in termini di riduzione
della mortalità, delle complicanze e dei
costi si è rivelata essere il reparto ortogeriatrico specificamente strutturato
e gestito dal geriatra in stretta collaborazione, per l’aspetto chirurgico, con
l’ortopedico. Sostanzialmente il reparto di Ortogeriatria è una unità acuta
specializzata, che accoglie, in fase post
chirurgica, i pazienti provenienti dall'ortopedia dopo intervento chirurgico per
frattura di femore. Tale modello prevede anche una totale presa in carico
del paziente, sin dall’arrivo in ortopedia, con una valutazione preoperatoria,
preliminare alla visita anestesiologica,
per valutare la presenza di eventuali
criticità con l’obiettivo di portare l’ammalato all’intervento chirurgico nelle
migliori condizioni possibili.
I principali risultati raggiunti con questa organizzazione sono stati una veloce
e completa valutazione clinica multidisciplinare, la condivisione di protocolli
di cura, l’intervento chirurgico entro le
24-48 ore, una netta riduzione della
mortalità a breve e lungo termine, la
riduzione delle complicanze ospedaliere, una precoce mobilizzazione
e riabilitazione del paziente con il
conseguente mantenimento di una
buona autonomia funzionale, una
tempestiva programmazione della
dimissione con conseguente ottimizzazione dell’uso dei posti letto
ortopedici e ortogeriatrici. Importante fase dell’attività ortogeriatrica è inoltre il follow up dei pazienti
per garantire una continuità assistenziale chirurgica, con l’ortopedico che valuterà l’intervento chirurgico, e il geriatra che controllerà
le condizioni cliniche generali del
paziente, con l’importante scopo di
una critica e rivalutazioni dei risultati allo scopo di migliorate il percorso diagnostico e terapeutico. Altro compito importante dell’ortogeriatra è il favorire il trasferimento
dei pazienti più complicati e fragili
presso idonee strutture intermedie
(unità riabilitative, residenze sanitarie assistite, case protette, ecc) o in
ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). In questo percorso diagnostico terapeutico non deve essere
dimenticato il Pronto Soccorso che
svolge un importante iniziale compito di stabilizzazione del paziente,
diagnosi, analgesia e pronto indirizzo nel reparto di competenza.
Sanità & Territorio
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A cura di Diego Cordioli
SMI: la Sanità si sposta nel territorio
Congresso SMI: la persona e la sua famiglia sempre più al centro del nuovo modello socio sanitario del Veneto.
di Dott. Mossuto Emanuele
segretario regionale
Sindacato Medici Italiani
Dott.ssa Mirandola Franca
referente SMI Verona
Negli ultimi anni il cittadino ha
spesso sentito parlare di “tagli alla
Sanità”. La Regione Veneto ha deciso invece di investire in Sanità, o
piuttosto di investire sulla salute
dei propri cittadini. Di scommettere sulla possibilità di dare una sanità migliore ai propri abitanti, grazie
al medico di famiglia, coadiuvato da:
cardiologo, diabetologo, infermieri
e Assistenti di Studio, all’interno di
un progetto diretto dal Distretto,
ed in forte integrazione con l’ospedale. La Sanità Veneta è pronta per
affrontare una rivoluzione a favore del paziente, attuando le Linee
Guida dell’OMS, che richiedono
al medico di famiglia di svolgere la
Medicina di Iniziativa, cioè di effettuare una vera e propria presa in
carico fin dai primi sintomi delle
malattie croniche che maggiormente colpiscono la nostra popolazione. Diabete, cardiopatie, malattie
polmonari che oggi stanno diventando sempre di più un’emergenza
non solo sanitaria ma anche sociale, interessano una parte sempre
maggiore di popolazione. Questo
avverrà in sedi territoriali di riferimento chiamate Medicine di Gruppo Integrate, dove ognuno di noi,
accanto al proprio Medico di famiglia, potrà incontrare anche alcuni
specialisti. Sarà così possibile per
l’adulto affetto da diabete, poter
effettuare le misurazioni dei propri valori regolarmente dal proprio
medico, assistito da un infermiere
secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali, ed in caso di
complicazioni sarà il Medico di Famiglia a chiamare lo specialista che,
nella sede della Medicina di Gruppo Integrata, provvederà a visitare
il paziente ed insieme al proprio
medico, a definire la migliore terapia. Il diabetologo rimarrà indica-
tivamente sempre lo stesso permettendo così allo specialista di conoscere effettivamente i propri assistiti, di
concentrare il proprio tempo per i
casi più gravi diminuendo contemporaneamente le liste di attesa, perché
sarà effettivamente presente quando
si necessiterà di lui. Questo controllo
costante aiuterà a mantenere l’assistito nei valori corretti, perché il paziente sarà sempre seguito e monitorato,
per cui avrà meno bisogno di andare
nell’Ambulatorio del singolo Medico
di Famiglia, o della Medicina di Gruppo Integrata, il prelievo ed avere subito la conferma della dose del farmaco
che si dovrà assumere e sapere dopo
quanto tempo dovrà ritornare, senza
fare code o liste di attesa per l’analisi successiva. Questo rappresenterà
un indubbio vantaggio per la qualità di
vita del paziente. I malati cardiopatici
potranno effettuare la misurazione dei
propri valori direttamente alle Medi-
d’urgenza al pronto soccorso e potrà
evitare ricoveri in quanto, se mantenuto sotto controllo, sarà più difficile
che la situazione possa aggravarsi senza essere presa in tempo. Per i pazienti
sottoposti alla terapia anticoaugulante,
sarà possibile effettuare direttamente
cine di Gruppo Integrate, compreso
l’elettrocardiogramma, permettendo
così di evitare lunghe code e liste di
attesa. Il cardiologo provvederà a verificare i tracciati e a chiamare, sempre
presso la Medicina di Gruppo Integrata, solamente i pazienti che hanno
effettuato tracciati che presentano
problematiche. Come per il diabetologo sarà possibile essere seguiti sempre dal medesimo specialista che insieme al Medico di Base
deciderà la diagnosi più corretta,
permettendo così all’Az.ULSS di
diminuire le liste di attesa e ai cardiologi di seguire meglio i propri
pazienti. All’interno delle Medicine
di Gruppo gli specialisti saranno
indicativamente sempre gli stessi
permettendo al paziente di avere
finalmente un interlocutore unico che lo possa seguire negli anni
senza dover andare a pagamento,
ed in più lo specialista si consulterà direttamente con il medico
di famiglia così che la diagnosi sia
subito completa senza far andare il
paziente da una struttura ad un’altra con mille impegnative e aumenti dei costi burocratici per niente.
Queste strutture di riferimento saranno aperte 12 ore al giorno, per
poter garantire una risposta alle
prestazioni non differibili durante
tutta la giornata. Con medici che si
turneranno per offrire una risposta
continuativa agli assistiti. Con l’aiuto dei Medici di Guardia Medica
vi sarà un punto di risposta aperto
24 ore per cui quando adesso ci
sentivamo costretti ad andare al PS
perché il nostro medico aveva l’ambulatorio chiuso potremmo trovare un suo collega che potrà entrare
nella nostra cartella clinica e darci
una risposta, evitando così code al
Pronto Soccorso.
16
06 14
Moda & Bellezza
A cura di Diego Cordioli
Arriva l'estate: è tempo di abbronzatura
Per
questo
mese ,
con
l'ar r ivo
dell'estate ,
ho
scelto
come
ar gomento
l'abbronzatur a.
L’estate
si sa, è la stagione delle vacanze , del relax, del r iposo sotto l’ombrellone e sotto il sole ...
di Cristiana Bertasi
C’è chi va al mare solo per divertimento, per immergersi nell’acqua ristoratrice che dà refrigerio
nelle assolate giornate estive. C’è
chi ci va esclusivamente per ottenere la migliore tintarella, simbolo
di bellezza, di fascino e di un alto
stato di salute, e infine c’è chi ci
va per entrambe le ragioni.La tanto agognata abbronzatura è per
alcuni una meta da raggiungere
faticosamente e anche con veri e
propri sacrifici dato che non tutti
possono o amano andare al mare
anche se desiderano sfoggiare una
tintarella perfetta.Altri amano andarci ma, vuoi per la carnagione
troppo chiara, vuoi per il modo
scorretto in cui prendono il sole,
hanno problemi ad abbronzarsi
nel modo giusto.Per questi motivi,
quando l’obiettivo è raggiunto e si
è ottenuta l’abbronzatura perfetta
per il proprio fisico, il passo successivo consiste nel fare in modo
che i risultati conseguiti, magari a
gran fatica, perdurino nel tempo il
più possibile, per far sì che tutti gli
sforzi non siano stati vani. Il colore
dorato dell’abbronzatura è dovuto
infatti ai pigmenti di melanina che
svaniscono con il ricambio cellulare della cute. A tal proposito, nella
fase di abbronzatura, si consiglia
di prendere il sole correttamente,
evitando contatti prolungati nelle
ore di punta,le ore più calde della
giornata, quelle tra le 12 e le 15.
Inoltre va utilizzata una giusta protezione solare ed idratazione,in
questo modo l’abbronzatura sarà
migliore e resisterà più a lungo.
Mantenere a lungo l’abbronzatura
non è troppo difficile se si considera che, tra i fattori più importanti alla base della sua perdita, vi
è quello della disidratazione. La
pelle secca tende a screpolarsi
rapidamente e quindi a perdere
l’abbronzatura più facilmente della
pelle idratata. Quindi il primo con-
siglio che si può dare è quello di
bere spesso e di mangiare frutta e
verdura in abbondanza, che contengono vitamina A e vitamina C,
cosa questa sempre consigliata
anche per altri importanti motivi legati al mantenimento di una
buona salute.
Le principali azioni che si possono intraprendere per mantenere
l’abbronzatura sono quindi:
1.bere molta acqua e succhi di
frutta, evitando quelle bibite
light contenenti dolcificanti;
consumare,in genere, tutti quegli alimenti che contengono al
loro interno molta acqua, quali
frutta fresca e verdura;
2.prediligere cibi che contengono molte vitamine, carotene
e Omega-3 che favoriscono
l’abbronzatura, quali: le carote,
le pesche, le albicocche, i manghi, i peperoni e gli spinaci, per
quanto riguarda l’apporto di vitamina A; prediligere le arance,
i limoni e i kiwi, per quanto riguarda l’apporto di vitamina C;
prediligere il pesce e la frutta
secca per quanto riguarda l’apporto di Omega-3;
3.farsi rapide docce piuttosto
che bagni in cui si è immersi
nell’acqua in maniera troppo
prolungata; questo perché la
disidratazione e conseguente
screpolatura sono favorite dal
contatto prolungato con l’acqua;
4.utilizzare appositi detergenti
che mantengano idratata la
pelle, come ad esempio quelli
a base di olio di karitè e quelli
a base di aloe vera;
5.applicare sul proprio corpo
una crema idratante o un olio
di mandorle dolci prima di andare a dormire e al risveglio;
6.evitare di stare in vicinanza
di flussi di aria provenienti da
impianti di condizionamento
che avendo anche la funzione
de umidificante, di fatto causano una disidratazione della
nostra pelle;
7.continuare ad esporsi ai raggi
solari regolarmente, durante le passeggiate o anche nei
consueti spostamenti cittadini, in modo da non dare il
tempo all’abbronzatura che
già si ha, di svanire troppo facilmente.
È utile ricordare che il sole ed
i suoi raggi sono ricchi di effetti
benefici per la salute del nostro
organismo. Per questo il sole è
stato venerato in tutte le mitologie: gli egizi,i greci ed i romani
lo utilizzavano per la cura ed il
benessere del corpo oltre che
per il trattamento delle malattie
cutanee.
I raggi solari sono un supernutriente con molteplici effetti
benefici sull'organismo: rendono il fisico più tonico e vitale,
aumentano la produzione di
serotonina e testosterone e
funzionano in pratica come un
antidepressivo naturale.
Il sole migliora il nostro umore, stimola il tono fisico, rendendoci più forti e resistenti
alla fatica ed attenua eventuali
sintomatologie dolorose in par-
ticolare osteoarticolari.
Ma per poter sfruttare al
meglio gli effetti benefici del
sole,ricordate: protezione adeguata e intelligente moderazione!
Oggi Sposi
17
A cura di Adami Eventi
Gli abiti degli sposi nel corso della storia
Le nozze hanno sempre rappresentato un momento di vetrina unico, spesso utilizzato dalle famiglie nobili come mezzo
per dimostrare il valore del proprio casato in società. Qualche curioso cenno all'evoluzione nei secoli dell'abito nuziale...
Nell'antico Egitto la sposa indossava una sopraveste trasparente sopra un lungo abito, completato con un fazzoletto a righe
legato sul capo. Nella Grecia antica la tunica bianca quotidiana, il
chitone, si abbelliva solo di una
cinta di cordoni e il capo della
sposa si cingeva di una corona
di mirto, sacro ad Afrodite, dea
dell'Amore. Nell' Impero Romano una lunga tunica chiara cinta
da canapi di lana con nodi fatti ad
arte preservava la futura sposa
dai malefici; come accessori un
mantello color zafferano coordinato con i calzari, una collana e un
velo rosso o giallo fermato da una
coroncina di mirto sui capelli suddivisi in sei trecce. La sposa del
Medioevo preferiva colori caldi e
accesi come oro o rosso in materiali pregiati, come pure nel Rinascimento durante il quale l'abito
lungo a scollo tondo si arricchisce
di un'ampia sopraveste colorata.
In età Napoleonica si afferma lo
stile impero, con lunghi abiti color pastello stretti sotto il petto. Il
primo abito da sposa interamente
bianco e sontuoso apparve per le
nozze di Luigi XII, divenendo subito emblema di regalità, accanto all'argento. Da allora in avanti
il bianco, simbolo da sempre di
purezza e candore diviene il colore della sposa per eccellenza,
diverso dai colori scuri degli abiti
da lavoro quotidiani. Ricordiamo
poi che la tradizione popolare ha
sempre collegato la scelta del colore dell'abito ad altri fattori:
• Bianco Fortuna E Purezza
• Blu Sincerità
• Verde Timidezza
• Avorio Vita Turbolenta
• Marrone/Grigio Vita In Campagna
• Rosa Perdita Economica
• Rosso Vita Rocambolesca
• Giallo Gelosia
• Nero Pentimento
Per la sposa
L'abito da sposa rimane nell'immaginario di ogni donna l'abito
dei sogni. La sua scelta ha bisogno
di un'attenzione speciale, perché
all'ingresso della sposa esso ha il
compito di lasciare tutti gli ospiti senza fiato e di farla sentire
una vera regina. Stile ed eleganza
sono indispensabili in ogni dettaglio. Per chi fin da bambina aspetta il giorno delle nozze per vivere
la sua favola è indicato l'abito stile metà ' 800 ricco di sottogonne multiple, veli, crinoline su un
leggero bustier stretto da stringhe, che tanto si ispira a "Cime
tempestose" o all'intramontabile
"Il gattopardo", arricchito ulteriormente da orecchini pendenti
chandelier con Swarovski o pietre dure. Sofisticato e sensuale,
per la sposa dal fisico perfetto,
l'abito a sirena evidenzia il seno, il
punto vita e i fianchi e sarà ideale
per una cerimonia nel tardo pomeriggio o sera. Colei che opta
per un abito dai riflessi argento è
senza dubbio una donna sicura di
sé, la regola è quindi un total-look
scultoreo, evitando altri gioielli o
fronzoli, unico accessorio prezioso coordinato potranno essere
le scarpe gioiello. Se il tuo matrimonio sarà metropolitano punta
su un abito dalle linee sobrie ma
eleganti, bene lo stile impero, regale e glamour, oppure un modello corto ed essenziale arricchito
però da preziosi accessori; se
sarà in campagna libera i volumi
importanti con pizzi e sangalli, vestiti di trine e ramage con un velo
valencienne dal sapore antico. Se
invece la cerimonia si svolgerà al
mare scegli dettagli morbidi quali veli e garze leggere che riecheggino le onde e le brezze marine,
impreziositi magari da applicazioni di cristalli o coralli. Qualunque
sia l'abito da sposa che scegliere-
te ricordate che dovrete sì farvi
ammirare, ma anche indossarlo
per un giorno intero. Una sposa
che si muove leggera e a suo agio
tra gli invitati trasmette tutta la
gioia e la serenità del suo momento.
Per lo sposo
Il tight è indicato per il mattino
ed è costituito da giacca nera/grigia lunga dietro, sempre rigorosamente allacciata, su camicia bian-
ca/avorio a colletto rigido e con
gemelli, su pantalone gessato grigio e nero. La cravatta o plastron
saranno grigi fermati da uno spillo
con perla. Meno formale il mezzo
tight (a mezza coda)
Il frac che si indossa per cerimonie pomeridiane o serali è caratterizzato dalle code a rondine e
prevede giacca nera su pantalone
con banda di raso, panciotto bianco in piquet su camicia bianca a
colletto diplomatico con papillon.
A complemento: guanti bianchi,
pochette e sciarpa bianca di seta.
L'abito classico nei colori del blu,
nero o grigio è un completo a tre
pezzi, rigorosamente monopetto
e senza spacco dietro, con pantalone senza rivolto con camicia
chiara e cravatta. Se la cerimonia
si svolge in estate anche lo sposo
potrà vestire di lino bianco o con
altre tessiture pregiate. Nel prossimo numero: l'acconciatura e gli
accessori.
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06 14
Musica
A cura di Gianfranco Iovino
La musica italiana nei talkshow televisivi
N u ove s t r a o r d i n a r i e vo c i p e r l a mu s i c a i t a l i a n a e s p r e s s a d a i t a l k s h ow t e l e v i s i v i , c h e p a r t o n o
d a l l a S i c i l i a e a r r i v a n o fi n o a D i o. È i l c a s o d i D e b o r a h I u r a t o e d e l l a s u o r a C r i s t i n a S c u c c i a .
novembre 1991 e le sue corde
vocali hanno iniziato a vibrare fin
dall’età di 5 anni. E mentre coltivava la passione per il canto, con
determinazione ha raggiunto gli
obiettivi prefissati, diplomandosi all’Istituto d'Arte e pare le
piaccia anche la politica: infatti,
a giugno 2013 si è anche candidata alle elezioni comunali della
sua città, con il partito Idee per
Ragusa.
vera e propria passione vitale,
ma soprattutto perché cantando
contribuisce anche all'economia
familiare (e con il montepremi di
Amici sicuramente lo farà in maniera consistente). Ha lavorato
occasionalmente come cantante
per matrimoni e in qualche serata da Piano Bar, per dare una
mano a casa. Oggi, però, grazie
a questo importante e meritato
riconoscimento acquisito, Debo-
Un dettaglio che fa comprendere meglio il suo amore sconsiderato per la musica ci viene
fornito da un particolare del suo
passato; la peperina ragazza sicula è stata capace di lasciare il suo
ex ragazzo perché voleva che lei
smettesse di fare la cantante!
Ma lei non ha saputo cedere a
questo ricatto morale, non solo
perché per lei cantare è una
rah può fare un salto in avanti e
iniziare a sognare con qualcosa
in mano, per esempio con il suo
primo CD, che è quasi sul podio
della classifica FIMI da qualche
settimana.
Non se l’aspettava la vittoria,
Debora Iurato, e la commozione personale ha coinvolto tutti
gli spettatori quando si è vista
imbracciare l’ambito premio del
programma musicale di Maria De
Filippi, per lei che, per ben 4 anni,
si è ostinata a fare il provino e
proprio quest’anno quando stava per rinunciare a causa della
crisi economica della famiglia, il
suo sogno si è finalmente realizzato. E per quel sogno era pronta a tutto, dichiara a più riprese
Deborah, anche a perdere i chili
di troppo, toccando un risultato
straordinario quando è dimagrita
di ben trentadue chili. Senza tacchi, con la tuta e un passato in
una macelleria, è lei la nuova star
premiata dal talent show seguitissimo tra i giovani, e non solo.
Eppure non dimentica la sua promessa iniziale: “Avevo detto che
se avessi vinto avrei dato questi
soldi ai miei genitori per pagare
il mutuo della casa e così farò,
terrò solo una parte per me, per
di Gianfranco Iovino
Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento della “Musica che
gira intorno a noi”, questa volta
ci siamo concentrati sugli esiti
che hanno determinato i vincitori dei due talk show televisivi
più seguiti del momento, vale
a dire Amici su Canale 5 e The
Voice su Rai 1.
Iniziamo dalla rete Mediaset,
che pone sul gradino più alto della sua 13^ edizione una ragazza
piena di entusiasmo e determinazione: Deborah Iurato, la vincitrice assoluta del programma,
che diventa la terza trionfatrice
donna, dopo Alessandra Amoroso ed Emma Marrone di questo
importante appuntamento con
la musica emergente.
Ma, proviamo a stilare una
scheda sommaria di Deborah, riassumendo le tappe salienti della sua biografia: è entrata
nella scuola di Amici nella prima
puntata della formazione della
classe e si è imposta come un
talento da non lasciarsi sfuggire.
Nata a Ragusa, dove continua a
vivere con la sua famiglia, Deborah ha 22 anni, è nata il 21
concedermi una crociera”.
La vincitrice di Amici 2014 è
davvero in gamba e speriamo
riesca ad imporsi col suo caratterino e la sua potente voce,
perché se lo merita e siamo
certi che il suo nuovo lavoro discografico, dal titolo “Deborah
Iurato EP”, che contiene 7 brani
da lei interpretati, sarà la porta
d’accesso per una carriera piena
di trionfi, proprio come accaduto per le precedenti vincitrici.
Ma, come avevamo accennato
in apertura, diamo un po’ di risalto e spazio anche al vincitore
del The Voice 2014 che, come
per Amici, è al femminile, oltre
che un personaggio dal passato (e presente) “particolare”, in
quanto parliamo di una suora.
Cristina Scuccia ha vinto, prepotentemente, la seconda edizione
del The Voice of Italy 2014, catalizzando l’attenzione mediatica
di tutto il mondo, scalzando le
classifiche attraverso il successo ottenuto dal televoto che le
ha riservato una percentuale di
preferenza superiore al 62%, risultando la trionfatrice per eccellenza ed aggiudicandosi un
contratto discografico con la
Universal Music e la possibilità
di debuttare nel panorama mu-
sicale da una porta principale e
dal sicuro riscontro. Grazie al
suo inedito “Lungo la riva”, la
giovane suora siciliana di 25 anni
ha conquistato il pubblico in studio e da casa, e fin dalla prima
esibizione alle blind auditions,
dove si è esibita con una toccante canzone di Alicia Keys, ha
riscosso un successo planetario
grazie anche al Tam Tam riscosso
sui Social Network.
Ora non ci resta che attendere
l’uscita del suo primo lavoro discografico che, unito a quello già
in commercio dell’altra ragazza
siciliana di cui abbiamo parlato,
farà sicuramente scaldare l’estate a ritmo di sonorità incisive e
voci di assoluto talento di cui
l’Italia musicale e “la musica che
ci gira intorno” ha bisogno, per
sapersi più giovane e disponibile
alle nuove frontiere espressive
di un grande serbatoio di talenti
di cui disponiamo da sempre.
Bello il finale della Suora, che
dopo aver festeggiato il trionfo,
si è congedata recitando un toccante “Padre Nostro” a ringraziamento della dote regalatagli e
della possibilità di esprimersi attraverso una delle sue più grandi
passioni: la musica. Buona musica
a tutti.
Cucina d'Autore
19
A cura di Gianfranco
Diego Cordioli
Iovino
Il personaggio in Gioco: Gabriele D'Annunzio
Per la rubrica Cucina d’autore, che associa i personaggi che hanno frequentato il ristorante Dodici Apostoli di
Verona alle ricette che Giorgio Gioco ha loro dedicato, è tempo di pesche alla ricotta e di ricordi dannunziani…
Gabriele D'Annunzio
di Giorgio Gioco
Poeta e scrittore (Pescara 1863 – Gardone Riviera, Brescia 1938).
Mio padre amava raccogliere immagini e autografi dei suoi ospiti illustri, così una sera che Gabriele D’Annunzio era a cena con Arnoldo
Mondadori, colse l’occasione e gli chiese una fotografia con dedica. Il
poeta acconsentì volentieri, ma in cambio domandò sessanta bottiglie
di Soave, vino che per lui aveva il sapore dell’amore e della giovinezza.
Un’altra volta fu il poeta a chiedere un favore a mio padre.Voleva sapere quali fossero i colori che meglio si accostavano al cibo e alla tavola
apparecchiata. Mio padre disse che il verde pisello, l’oro, il giallo e il rosso erano colori favorevoli, mentre il verde marcio, il blu e il nero erano
decisamente repellenti. D’Annunzio fu soddisfatto della risposta, ordinò
nuovo vasellame per il Vittoriale e si divertì a cambiare gli accostamenti
sperimentando quanto gli aveva confidato mio padre. Più tardi raccontò
di aver provato a mangiare dell’ottimo cibo in piatti dai colori non adatti e di non essere riuscito a gustarne appieno il sapore.
Pesche alla ricotta
60 g di farina, 500 g di ricotta, 100 g di zucchero, 6 pesche lavate e tagliate a spicchi, 4 uova, la buccia di un limone grattugiata.
In una zuppiera setaccia la ricotta, aggiungi i tuorli d’uovo, la farina, lo
zucchero e la buccia di limone grattugiata, quindi amalgama il tutto bene.
A parte monta gli albumi a neve e uniscili delicatamente al composto.
Aggiungi le pesche tagliate a spicchi continuando a mescolare piano. Disponi il tutto in una tortiera imburrata e infarinata e cuoci per 25 minuti
a forno medio. Sforna il dolce e, quando è freddo, decoralo con pesche
gialle e bianche tagliate a spicchi.Vino da abbinare: Moscato Rosa.
Ringraziamo Luisa Pachera, autrice del libro: Una vita in Gioco. Territorio, cucina e cultura nella storia del “Dodici Apostoli” di Verona.
Verona Wine Top, vincono 65 cantine e 114 vini
Sono 114 i vini vincitori del concorso Verona Wine Top 2014, premiati con un anno di promozione in Italia e all’estero.
nel 2015, estenderemo l’esperienza anche ad altre produzioni tipiche come l’olio Dop”.
Le 114 etichette vincitrici, presentate da 65 imprese, sono state selezionate con il metodo di valutazione
“Union Internationale des Oenologues” dagli enologi di Assoenologi,
“Il nostro concorso – spiega assieme a 4 giornalisti, in totale 28
Claudio Valente, presidente del commissari. Questi hanno compiComitato organizzatore di Ve- lato 2.016 schede di valutazione,
rona Wine Top e componente attribuito 28.322 giudizi parziali e
di Giunta della Camera di Com- utilizzato 2.400 bicchieri per valutamercio di Verona – in undici anni re i 288 vini presentati dalle cantine
si è trasformato da strumento di veronesi. Per ogni denominazione
promozione delle produzioni di sono stati selezionati ex-aequo tutti
qualità a cartina al tornasole del i vini che hanno ottenuto un punpanorama enologico scaligero. teggio pari o superiore agli 85 cenQuest’anno ad esempio, emergo- tesimi più eventuali altri vini (fino ad
no i vini maggiormente legati alla un massimo del 30% per ogni detipicità e al territorio, espressioni nominazione) che hanno ottenuto il
della valorizzazione delle uve au- miglior punteggio purché superato il
toctone. Dalla prossima edizione, minimo di 82 centesimi.Ora i cam-
pioni dei vini selezionati passano alla
giornalista enogastronomica che
curerà l’edizione 2014 della Guida
Verona Wine Top, Monika Kellerman. Autrice di una settantina di libri, la Kellerman si divide tra la sua
città natia, Monaco e quella adottiva,
Bardolino sul Lago di Garda. La Kellerman presenzierà alla cerimonia di
premiazione dei vini che si terrà il
prossimo 25 giugno. Dopodichè il
settore promozione della Camera
di Commercio inizierà l’attività di
promozione vera e propria. Il Concorso Enologico “Verona Wine Top
2014” stato indetto dalla Camera
di Commercio di Verona con l’autorizzazione ed il patrocinio del Ministero Politiche Agricole Alimentari
e Forestali e con il patrocinio della
Regione del Veneto, del Comune di
Verona, della Provincia di Verona, di
VeronaFiere e dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca.
Arcole Doc 1
Bardolino Doc 14
Bardolino Superiore Docg 2
TOTALE BARDOLINO 16
Custoza Doc 12
Garda Doc 2
Lessini Doc 2
Lugana Doc 5
Soave Doc 8
Soave Superiore Docg 1
Recioto Di Soave Docg 4
TOTALE SOAVE 13
Valdadige Doc 1
Valdadige Terradeiforti Doc 2
TOTALE VALDADIGE 3
Amarone della Valpolicella
Docg e Doc 35
Valpolicella Doc 7
Valpolicella Ripasso Doc 14
Recioto della Valpolicella
Docg e Doc 4
TOTALE VALPOLICELLA 60
TOTALE COMPLESSIVO 114
20
06 14
Calcio d’Alta quota
A cura di Nicola Di Ciomma
Hellas e Chievo: sono in arrivo i “Pagelloni”
Il Campionato di calcio ha chiuso i battenti: Hellas e Chievo ancora in Serie A. Sarà ancora derby.
di Nicola Di Ciomma
Campionato diametralmente
opposto per le veronesi. Quello dell’Hellas resta un campionato da medaglia d’oro: decimo
posto in classifica, 54 punti, 16
vittorie, altrettante sconfitte, 6
pareggi, 62 gol fatti, 68 subìti.
Gioco spettacolare, arioso ed
offensivo. Peccato per l’Europa
mancata, sicuramente a causa
della beffa esterna con la Lazio e di quella casalinga contro
l’Udinese. A Napoli, sarebbe
stata tutt’altra storia. Quello
del Chievo resta il torneo più
tribolato della sua storia: sedicesimo posto, 36 punti, 10 vittorie, 22 sconfitte, 6 pareggi, 34
gol fatti, 54 subìti. Presa (per il
secondo anno consecutivo) in
corsa da Corini, la squadra, alla
fine, merita la salvezza ma solo
perché c’è chi ha fatto peggio.
Mai così bassa la quota salvezza
in Serie A. Squadra da suicidio in
casa col Sassuolo e soprattutto
a Genova contro la Sampdoria.
Poi arriva il miracolo (veramen-
te tale!) di Cagliari. Ma vediamo
nel dettaglio, considerando, per
entrambe le compagini, chi ha,
per un motivo o l’altro (soprattutto presenze), avuto più
modo di giocare, com’è andata
a finire per i singoli.
Hellas Verona
Chievo Verona
RAFAEL: 7.Tocca a lui il record di parate in campionato: ben 160.
Qualche logica sbavatura, ci sta. Per il resto è un’autentica sicurezza.
AGOSTINI: 6,5. Sono 300 presenze in Serie A: complimenti. Sulla fascia difensiva sinistra si rivela un’autentica spina nel fianco per chiunque.
ALBERTAZZI: 6. Quindici presenze sono e restano un ottimo traRAFAEL
guardo in Serie A per uno così giovane. Fa il proprio
dovere quando chiamato in causa. CACCIATORE 6,5. Purtroppo si
spegne verso la fine, altrimenti sarebbero stati dolori per tutti. Quello
con l’Hellas resta il suo campionato più significativo in A. Mette a segno
anche 3 reti, una delle quali allo “Juventus Stadium” contro i migliori
CACCIATORE
della classe. GONZALEZ: 6. Un po’ confusionario ed impreciso. L’età
fa la sua. MAIETTA: 6,5. Una garanzia, una certezza. Esperienza da vendere. Purtroppo
un paio d’infortuni lo costringono per un po’ ai box. MARQUES: 6.
Mette in cascina 16 presenze che gli permettono di ritagliarsi un posto
al sole in mezzo alla retroguardia. MORAS: 7. Sicurezza e tranquillità
sono sinonimi della sua condizione. Pedina insostituibile al centro della
difesa. Non c’è che dire. CIRIGLIANO: 6. Se n’era parlato come una
MAIETTA
grande speranza, una promessa. Evidentemente l’Hellas gli ha giovato.
Avrà modo sicuramente di fare meglio. DONADEL: 7. Entra veramente nel vivo della squadra quando serve. A tratti riesce anche a non far
rimpiangere uno come Jorginho! Mandorlini gli ha conferito la giusta
fiducia, e lui non l’ha certo deluso. Felice ritorno al gol, fra le mura amiche, contro il Genoa.DONATI: 7. Doveva realizzare proprio una rete
MORAS
magistrale a Bergamo contro l’Atalanta, sua ex squadra. Un’esperienza
che non si può mettere in discussione. Fondamentale HALFREDSSON: 8. Due gran
gol a Roma e Udinese. Solidità, esperienza, agonismo puro. Una pedina insostituibile nello
scacchiere della squadra. JANKOVIC: 6,5. Due reti in cascina. Il serbo sa bene il fatto
suo, anche se veniva da due anni non proprio facili. MARQUINHO:
6,5. Dalla Roma con furore. Qui ha avuto modo di rinascere e mettersi
in evidenza. Bravo. MARTINHO: 6,5. Stagione fra alti e bassi a causa
di problemi fisici. Segna comunque 2 gol. ROMULO: 8,5. Gol, assist,
folate sulla fascia. Palla al piede è un guaio blindarlo. Motore inesauribile,
HALLFREDSSON
mette in cascina un campionato da cineteca. SALA:
7,5. Ha atteso con pazienza ed intelligenza il suo momento. Quando è
arrivato ha fatto vedere di cosa è capace sulla fascia. Davvero bravo ed
insostituibile. CACIA: 6. Come si fa con uno come Luca Toni là davanti?
Negli scampoli gli diventano complicate anche le cose più semplici. Ha
ROMULO
il cuore di aver accettato la propria parte. Come in un film nel ruolo
quasi di comparsa. GOMEZ: 7. Quattro marcature. Chi si aspettava da lui, a questa età, un
campionato d’esordio così nella massima serie? Quando allo scadere
di Verona-Juventus infila un certo Buffon per il 2-2 conclusivo non ci
crede neppure lui. Encomiabile. ITURBE: 8,5. Si dovrebbe chiamare
“Iturbo”. Chi lo ferma più uno come lui? E’ una mina vagante per tutti.
Non puoi concedergli spazio e palla. Lui fa tutto alla perfezione, gol
TONI
compreso (8 realizzazioni totali sono anche poche per il suo stile). Attento, preciso e altruista, sa essere fedele supporto per tutta la squadra. Sacrosanto il suo
riscatto, ma resterà? TONI: 9. Trentasette primavere senza vederle. Sembra abbia ancora
vent’anni. Di lui si è già detto troppo e molto, ma di questo passo, di lui, se ne sentirà sempre parlare. Il bottino di 20 segnature (secondo nella classifica marcatori del campionato)
ne è la prova vivente MANDORLINI: 8. La scommessa con l’Hellas lui l’aveva già fatta
l’anno scorso. Il suggello alla prossima stagione ne è una dolce conseguenza. Sempre attivo,
attento e pretenzioso, ha saputo con sagacia e perspicacia trascinare la squadra a questo
onorevolissimo traguardo.
AGAZZI: 7. Si sapeva. Lui è già al Milan. Di cosa poi ne faranno Berlusconi e
compagnia poco importa. Partito con un paio di grosse incertezze proprio allo “Juventus Stadium” si riscatta da subito diventando “uomo salvezza” anche in quel di
Cagliari.A volte ritornano. PUGGIONI: 5,5. Prima la diatriba con Sorrentino, poi il
sorpasso di Agazzi. Forse non è stato molto fortunato. Partito bene perde lo smalto
AGAZZI
che lo aveva contraddistinto lo scorso anno. Si può sbagliare, ma errori come quello
casalingo col Parma lasciano il segno. BERNARDINI: 5. A destra o in mezzo non convince proprio.
Anzi, mai. DAINELLI: 6. Stagione tribolata per problemi fisici. L’età bussa alla porta. Il mezzo punto in
più se lo guadagna per la firma del gol salvezza a Cagliari. CLAITON: 4. Si dovrebbe ripartire da quelli
che sono i fondamentali del calcio. In sede di campagna acquisti si può sbagliare. Ma il Chievo da dove l’ha
tirato fuori? Inguardabile. CANINI: 6. Senza lode e senza infamia. Quando chiamato in causa fa bene.
CESAR: 6. Qualche sbavatura di troppo (vedi Roma in casa e qualche cartellino
in più). Ma l’esperienza alla fine la fa da padrona. SARDO: 6. Se non fosse per
l’eurogol messo a segno a Napoli (1-1) meriterebbe mezzo punto in meno.Alla fine
(ma quanta fatica!) se la cava. FREY: 6,5. Sempre attento, propositivo, altruista. Nel
suo ruolo se la cava sicuramente meglio di altri. RUBIN: 5,5. Incide poco, molto
CESAR
poco. Sono troppe le sbavature lasciate sul terreno di gioco. DRAMÈ: 6,5. Sulla
fascia sinistra difensiva contiene bene per un campionato. Sempre propositivo in fase offensiva, ma con
troppa foga e precipitazione. RADOVANOVIC: 6. Fa il lavoro che deve fare. Spesso con apprensione.
Si riscatta nella fase finale del campionato. BENTIVOGLIO: 5,5. Gioca discretamente l’ultima inutile
gara contro l’Inter. Sarà il rilassamento post salvezza, ma prima, combina gran poco. GUANA: 6,5. Si rivede praticamente nel girone di ritorno. Un incontrista di prima, un ruba palloni d’eccezione. Un mastino
che, quando è in campo, ce la mette tutta. GUARENTE: 5,5. Era arrivato per riparare, insieme ad altri,
il mercato di gennaio. Non riesce nell’intento. Spesso ai margini del gioco. Per un
centrocampista servono altre attitudini. RIGONI: 7,5. La mente, il maestro, colui
che detta i tempi. Quando non c’è per infortunio o squalifica la sua mancanza si
sente troppo. Mette a segno 4 gol. Bravissimo per tutto. HETEMAJ: 7. Lui non
molla mai, neanche di un centimetro. Inventato da Corini (nel modulo 4-3-1-2)
RIGONI
come playmaker, non delude. Ovunque tu vada c’è lui sulla tua strada. Una bella
gatta da pelare. Da quando è al Chievo non ha mai segnato (terzo campionato). Un gol lo strameriterebbe. LAZAREVIC: 6,5. Il ragazzo della Via Gluck. Corre troppo, pochi lo fermano.A suo svantaggio ha
l’inesperienza e la precipitazione. A suo vantaggio quello di aver iscritto il proprio nome nella storia del
derby. Micidiale (ma importantissimo) il gol che in piena zona recupero regala la vittoria al Chievo sull’Hellas all’andata. OBINNA: 6,5. Corre, corre troppo. Fra lui e Lazarevic è una sfida. Un gradito ritorno, ma
lui vuole le famose capriole. Le ottiene, sul filo di lana, all’ultima, freddando l’Inter
di Mazzarri con due gol di pregevole fattura. PELLISSIER: 6. Per il minutaggio
non dovrebbe nemmeno essere valutato. Segna un gol, nell’era Sannino, all’Udinese.
Poi il buio nell’era Corini che gli concede solo scampoli di partita. Perde un po’ la
testa rimediando un paio di brutte espulsioni. Sempre grande, comunque, come
PELLISSIER
trascinatore dello spogliatoio. Ma come si fa a non dare la sufficienza al capitano
storico della squadra? STOIAN:5. Corini lo riacciuffa a gennaio. E’ un suo pallino. Lui non ripaga sul
campo.PALOSCHI: 8. Il migliore in assoluto del Chievo.Tredici reti in cascina (14° in classifica marcatori
del campionato) hanno stuzzicato gli appetiti del Milan e soprattutto del neo allenatore Pippo Inzaghi.
Staremo a vedere. Parte bene, anzi benissimo. Una breve pausa di riflessione lo vede anche sul mercato
di gennaio (scambio con Bianchi del Bologna). Il Chievo nicchia, per fortuna.Vola poi in doppia cifra grazie
alle sue innate potenzialità di attaccante. Perfetto e freddo dal dischetto nei momenti cruciali. Eccelso e fondamentale in una squadra che fatica su tutti i fronti.. THEREAU: 5,5. Sette marcature sono poche per uno come lui.Va spesso in affanno e
non incide come lo scorso anno. E’ notte fonda. Ci si aspettava di più. CORINI: 6,5.
Secondo anno che prende il Chievo in corsa. Seconda salvezza consecutiva, tirata
PALOSCHI
per i capelli. Complimenti, soprattutto per questo campionato, perché lui realizza
un’impresa che pare per davvero “Impossibile”. Ma lui ci ha sempre creduto, motivando e difendendo la
squadra fino all’inverosimile. Logica la firma per la prossima stagione.
21
Spazio Sport
A cura di Diego Cordioli
La scherma: il gioco si fa "Piubello"
Un
altro
la
Fondazione
appuntamento
Bentegodi:
in
per
questo
conoscere
numero
meglio
approfondiremo
le
attività
una
disciplina
spor tive
di
del-
combattimen-
to che trasforma un’attività legata alla difesa in una dottrina agonistica puramente spor tiva: la scherma.
Ho iniziato la mia carriera
proprio con la Bentegodi all’età di 7 anni, seguendo le orme
dello zio Giorgio, maestro storico dal dopoguerra, che ha insegnato per circa 30 anni, e di
mio cugino Quirino, che è stato grande campione negli anni
’70. Ho fatto attività agonistica
per circa 25 anni poi ho smesso e iniziato ad occuparmi di
insegnamento, e oggi sono tornato in Bentegodi come allenatore e coordinatore di sezione.
Com’è
organizzata
l’attività in Fondazione
Bentegodi e qual è la risposta in termini di atleti?
Ad oggi sono circa 80 gli
iscritti con predominanza nella
partecipazione di fiorettisti, tra
cui un gruppo di una decina di
persone che lo fanno a livello
amatoriale, di età non giovanissima.
Lo staff è composto da me
che seguo il fioretto, coadiuvato dal giovane Marco Galzenati, e dal Maestro Leszek
Martevics, polacco ex Campione Olimpico, con l’aiuto della
giovane istruttrice Carola Leonardi.
di Susanna Barcotto
La scherma è uno sport che
affascina, e che vanta un’antica tradizione, infatti il primo
trattato fu del Maestro Fiore
dei Liberi ed è datato 1200.
La scherma si suddivide in tre
specialità, aperte a maschi e
femmine, ma per conoscerla
meglio intervistiamo il coordinatore di sezione e allenatore
della Fondazione Bentegodi,
Andrea Piubello.
Qual è il pregio di questa disciplina dal punto
di vista psico-fisico?
Si tratta di un’attività che
favorisce i processi mentali
dell’atleta e porta ad un forte
autocontrollo perché per ottenere buoni risultati in uno
spazio temporale di frazioni di
secondo è fondamentale capire qual è la reazione migliore
per fronteggiare l’avversario
e quindi il self control è indispensabile.
Ci parla delle tre specialità che compongono
la disciplina?
Ci sono tre tipi di armi, il
fioretto, la spada e la sciabola.
La distinzione è data in base
al bersaglio, alla pesantezza
dell’arma e soprattutto al regolamento che soprintende
alle singole discipline.
Il Fioretto è l’arma più rappresentativa della scherma
sportiva, in quanto è leggero,
flessibile, ed è consigliato soprattutto ai bambini che iniziano la pratica dello sport in età
scolastica perché necessita di
una notevole velocità di gambe.
Poi c’è la Sciabola, anch’essa
un’arma convenzionale ma un
po’ più complessa, perché oltre che colpire di punta, colpisce di taglio e richiede un forte spirito agonistico. Fioretto e
Sciabola hanno precise regole,
oltre a colpire nel bersaglio valido, bisogna farlo rispettando
delle convenzioni che si sono
imposte quanto si è deciso di
far diventare l’uso delle armi
una pratica sportiva. Regole
che sono state inserite intorno
alle prime Olimpiadi in Grecia,
dove la scherma è presente dal
1896. E infine, la Spada, l’arma
reale che premia chi colpisce
per primo e qui l’autocontrollo e lo spirito riflessivo fanno
la differenza; è indicata soprattutto per coloro che si accostano alla scherma in età non
La ringraziamo della disponibilità e speriamo che attraverso questa intervista, possa crescere la curiosità per la Schema, che ricordiamo essere lo
sport olimpico più medagliato
d’Italia.
Per approfondimenti:
info: www.fondazionebentegodi.it
proprio giovanile.
Qual è il messaggio che
riesce a trasmettere ai
ragazzi che si vogliono
avvicinare alla Scherma?
Il messaggio è molto semplice: fai scherma per passione!
Questo è il sentimento basilare che può spingere un ragazzo ad avvicinarci a questa
disciplina e, soprattutto, a perseguire gli obiettivi giustificando i grandi sacrifici che questa
disciplina impone.
La scherma non è certo uno
sport blasonato, non girano
grandi quantità di soldi e pubblicità e, quindi, chi lo fa non
ha l’ambizione di arrivare al
successo; qui al massimo si
può ambire a diventare un’atleta militare e concorrere per
ottenere un posto all’interno
dell’arma di appartenenza.
Ci parli un po’ della sua
carriera...
22
Economia & Imprenditoria
06 14
A cura di Diego Cordioli
Il concorso: “La tua idea di impresa”
Lo scor so 26 maggio, presso la Sala Convegni Unicredit, c'è stata la premiazione del vincitore provinciale
d e l c o n c o r s o : “ L a t u a i d e a d i i m p r e s a ” . S u l p o d i o o t t o c l a s s i fi c a t i ; a t t r i b u i t i a n c h e p r e m i s p e c i a l i .
di Confindustria Verona
Dopo i saluti e l'introduzione ai
lavori, Giulio Pedrollo, Presidente
di Confindustria Verona, ha parlato dell'impegno per la formazione
e per il territorio; è poi intervenuto Giovanni Sala, Vice Presidente
Vicario Fondazione Cariverona e
Lorenzo Valeri, Manager Scientifico School of Government, LUISS
Guido Carli. Si sono succedute,
prima le premiazioni dall’8° al 4°
posto da parte di Fluvia Guazzone, ideatrice e sviluppatrice del
progetto e della d.ssa Anna Lisa
Tiberio, dell'Ufficio scolastico
territoriale. E' quindi intervenuto
Lucio Biondaro, di Pleiadi Srl. Poi
sono avvenute le premiazioni dei
primi vincitori e sono stati assegnati dei premi speciali da Giuseppe Minciotti del Comune di
Verona. Michele Lovato, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori
Confindustria Verona, ha concluso
la giornata di premiazioni.
Per i primi tre classificati il premio consiste in una mattinata
formativa presso il Museo Nicolis, che si trova a Villafranca di
Verona, un museo non tradizionale voluto fortemente da Luciano
Nicolis. Il museo racconta, attraverso centinaia di automobili, motociclette e biciclette, l'evoluzione
dei mezzi di trasporto degli ultimi
due secoli. Ma c'è molto di più in
questo Museo-non-Museo: mac-
chine fotografiche e da scrivere,
strumenti musicali, oggetti introvabili. Gli studenti avranno modo di
visitare con una guida specializzata
il Museo. Prevista anche a una visita guidata gratuita alla Nuova Galleria di Arte Moderna Achille Forti
a Palazzo della Ragione. Il Palazzo
ospita le collezioni comunali per
la prima volta unite a quelle della Fondazione Cariverona e della
Fondazione Domus: una raccolta
di 150 opere dal 1840 al 1940.
La Classifica
8° classificato WFJ (WE FOR
JOB) Classi 3 Liceo Scientifico Sez.
A e. B – ALEARDO ALEARDI.WFJ
propone i braccialetti Day.mo. con
il supporto Reminder, una serie di
stickers con oltre 350 simboli, lettere e numeri che permettono al
cliente di creare un oggetto unico e personale, carico d’ideali, di
emozioni e ricordi.
7° classificato Garda PasSPORT
International Hotel 4 stelle. Classe
IV - Istituto tecnico per il turismo
Sacra Famiglia.
Si tratta di un nuovo albergo destinato ad un pubblico di sportivi
e salutisti, che offre servizi per il
benessere personale con una cucina diretta a chi pratica attività
sportive.
6° classificato WIRELESS DEVICE. Classe 5^ ITC e 5^ Liceo sc.
B – ISTITUTO DON BOSCO
Produzione di un dispositivo wireless che si autoalimenta in grado
di recepire il segnale audio e video,
senza l'impiego di fili, da strumenti
elettronici, come decoder, console, etc., e trasmetterlo al televisore
o ad un monitor.
5° classificato. LOOKING FOR
MUSEUM s.r.l 5 att - Istituto Carlo
Anti. Si tratta di un’agenzia che si
rivolge a coloro che amano scoprire le particolarità delle epoche
passate o di quella attuale.
4° posto COUBOX 5BM – Classe I TES ALDO PASOLI. Il progetto
consiste nello sviluppo di una applicazione che consente agli utenti
di utilizzare dei coupon gratuiti.
3° posto 3 scuole pari merito.
Hologen Verona Classi 4B - 4L 4E – ITT Galileo Ferraris
Si tratta di un dispositivo in grado
di collocare figure tridimensionali ,
anche in movimento, nell'ambiente
reale, utilizzando tradizionali dispositivi mobili, come smartphones e tablet.
L'ECO-LOGICO Classe 5^BI – ISIS
L.Calabrese-P.Levi
Si tratta di un nuovo sistema di
riciclaggio, più innovativo e adatto
ai tempi moderni. Una pattumiera
elettronica in grado di rilevare e
di dividere i vari rifiuti in base alla
loro tipologia. Ciò permette di risparmiare tempo, di migliorare il
paesaggio e l'atmosfera.
Security System Classe 4CA e 4S
– IPSIA "G. Giorgi" e Educandato
"Agli Angeli". La Security System
è un azienda emergente nata, nel
2013, con lo scopo di produrre e
commercializzare una gamma di
prodotti atti a migliorare la sicurezza negli ambienti lavorativi.
2° classificato Sensor Drive
s.r.l. Classi 4BA e 4S – IPSIA "G.
Giorgi" e Educandato "Agli Angeli"
L'azienda si occupa dell'ideazione, fornitura, installazione e manutenzione di dispositivi a sensore
applicabili ad automobili e veicoli
di tonnellaggio superiore al fine di
migliorare la sicurezza dei passeggeri e limitare gli incidenti stradali.
1° classificato OMNIA HEALTH Classe 4AII – ISISS CARLO
ANTI (INFORMATICO)
Si tratta di un'attività di sviluppo
software che consente di ottimizzare diversi servizi in ambito sanitario.
Premi Speciali: Security System. Classe 4CA e 4S – IPSIA "G.
Giorgi" e Educandato "Agli Angeli"
Premio nazionale speciale Risorse Umane dello sponsor “Umana”.
Garantire la sicurezza sul lavoro
dei propri dipendenti è una priorità per tutte le aziende: i ragazzi
hanno fatto propria questa necessità con un prodotto ad hoc.
Security System. Classe 4CA e
4S – IPSIA "G. Giorgi" e Educandato "Agli Angeli" . Premio speciale
al miglior progetto selezionato dal
Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
Le aziende sbarcano sui social network
I n d i s p e n s a b i l i p e r l e a z i e n d e s u i s o c i a l n e t wo r k : c o d i c e c i v i l e a l l a m a n o, f a i r p l ay e b u o n a
c o n o s c e n z a d e l l e d i n a m i c h e d i c o mu n i c a z i o n e . I l c o n s i g l i o d e g l i e s p e r t i : “ B e e f fe c t i ve , b e f a i r ” .
della Camera di
Commercio di Verona
Suggerimenti alle imprese
su come affrontare e gestire
senza traumi la presenza sui
social media alla Camera di
Commercio di Verona nel seminario "Social Media: quando
le aziende decidono di “andare sui social network”". “I
social media – spiega il Presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello - rappresentano un importante
strumento di marketing per le
imprese: utile per sviluppare
il brand, creare comunità di
consumo, clusterizzarle, te-
stare nuovi prodotti, sviluppare il
commercio elettronico, seguire il
post vendita, gestire il call center
e molto altro. Dove le opportunità sono molte, si annida anche il
rischio perché si è in tanti a volerle cogliere. Un account fake, cioè
un’imitazione, si può realizzare in
qualche minuto, in completo, o
quasi, anonimato. Il marchio depositato o il brevetto registrato
va difeso anche e soprattutto sui
social media che hanno una capacità di amplificazione e diffusione
delle informazioni e dell’immagine incalcolabile rispetto ai canali
utilizzati tradizionalmente dalla
contraffazione. Un venditore di
borse false può truffare qualche
centinaio di persone, un fake su
facebook può contattarne centinaia di migliaia e vendere migliaia
di borse. I danni al produttore
imitato sono sensibilmente diversi”. Sono numerose le modalità con cui l’anonimo, più o
meno consapevole, utente di un
social network può danneggiare
l’immagine aziendale e violarne
i marchi: come il name squatting
e la contraffazione, già citati. La
parodia, poi, va per la maggiore
e quando l’ironia diventa virale
può essere sfruttata anche dalla
concorrenza, andando a rinforzare ulteriormente i danni all’immagine subita. Molto diffusa è
anche la concorrenza sleale. Gli
esempi sono numerosi, la rete
non risparmia nessuno: da Barilla
alla Fiat, da Luis Vuitton all’Enel,
dalla Nutella a numerosi leader
politici. La panoramica è stata
tracciata da Alessandro Mininno,
esperto di comunicazione sui
socialmedia e Giacomo Moleri e
Giampietro Malusà, specializzati
nella tutela della proprietà intellettuale sui social media, moderati dal vice segretario generale
della Camera di Commercio, Riccardo Borghero. “Certo, i social
media – prosegue Riello - sono
il regno della creatività e dell’iniziativa personale. I casi di imitazioni o utilizzo improprio di
marchi e brand vanno valutati
uno per uno con un minimo fair
play. Sono numerosi i consumatori appassionati che promuovo-
no più o meno inconsapevolmente produzioni aziendali
altrui. In questo caso, occorre
fare un’analisi costo-beneficio, tenendo presente che la
viralità dei social media può
diventare volano o boomerang delle proprie politiche di
marketing. Basta un tweet. In
pochi attimi, anni e anni di investimenti per la costruzione
del brand e della reputazione aziendale possono essere
buttati al vento. I casi di imitazione volta a generare ricavi
sfruttando l’immagine aziendale altrui, però, vanno individuati, segnalati e portati nelle
sedi legali opportune, senza
indugio e senza timore.”
23
Notizie dal Garda
A cura di Diego Cordioli
Secondo Festival d’area: “I suoni del Garda”
Lo scor so 8 giugno, nel Museo della Car ta in Valle delle Car tiere a Toscolano Maderno, ha
avuto luogo il quar to concer to del Secondo Festival d’Area “I Suoni del Garda”, promosso
da
Brixia
Symphony
Orchestra
in
collaborazione
con
Comunità
del
Garda, Comune
di
Toscolano Maderno e Provincia di Brescia, con la direzione ar tistica di Giovanna Sorbi.
della Comunità del Garda
Insolita e accattivante la proposta che ha schierato ben quattro
arpe in quartetto, una formazione che dà modo all’ascoltatore
di apprezzare tutte le sfumature
timbriche ed espressive di questo
versatile strumento. Il Quartetto Arpe Diem formato da: Sara
Bertucelli, Davide Burani, Donata
Mattei e Federica Sainaghi ha proposto un programma tra Francia,
Russia, Italia e Spagna, con fantasie
di celebri temi verdiani, estratti
da Children’s Corner di Debussy,
brani dalla “Bella Addormentata”
di Tchaikovsky e una ricca trascrizione delle Quattro Stagioni dal
Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione di Antonio Vivaldi, una
vera curiosità per questa insolita
formazione strumentale.
L’Ensemble Arpe Diem è formato
da arpiste professioniste, brillantemente diplomate nei Conservatori di Milano, Firenze e Roma e che
si sono successivamente perfezionate sotto la guida di famosi musicisti: J. Liber, U. Holliger, F. Pièr-
re, S. Mildonian, C. Michel, Fontan
Binoche. Singolarmente svolgono
la loro attività musicale sia come
soliste sia in gruppi di musica da
camera. Collaborano con le più
prestigiose orchestre italiane: La
Scala, Rai, S. Cecilia, Comunale di
Bologna, Lirico di Cagliari, Orchestra Sinfonica G. Verdi, Pomeriggi
Musicali, sotto la guida di grandi
direttori quali R. Muti, R. Chailly, G.
Prètre, G. Gelmetti, M.L. Rostropovich, L. Maazel, Xian Zhang. Il
repertorio di “Arpe Diem” spazia
dalla musica d’arte (classica) alla
musica leggera (colonne sonore di
film, musica celtica). L’ascoltatore
attento, grazie al nitore delle esecuzioni, al talento virtuosistico ed
alla capacità interpretativa, dote:
di ciascuna componente l’ensemble, saprà cogliere la sorprendente varietà di suoni e di possibilità
espressive offerte dall’arpa. Né gli
potrà sfuggire che proprio nella
formazione a quartetto il fraseggio musicale emerge in tutta la sua
chiarezza ed eleganza: l’arpa finalmente dialoga e si confronta con
altre arpe per dare vita, tutte insieme, ad una recita emozionante,
suggestiva. I consensi di pubblico
sono sempre vasti ed unanimi. Si
ricordano in particolare gli applausi all’Auditorium G. Verdi di
Milano, nella chiesa di S. Maurizio
a Monza, nelle Sale Concerti di
Lugano, Bad Ragaz, Arosa (Ticino).
Prima mappa delle spiagge del Lago di Garda
L'assessore
veronese
al Turismo
del
Lago
di
ha
illustrato
Garda,
prima
realizzata
rizzo. Sulla mappa sono inoltre
ben visibili gli Uffici di InformaSi tratta di 44 spiagge sud- zione ed Accoglienza Turistica
divise in 8 Comuni. Nume- della costa veronese situati
rosi sono i dati sui servizi a Peschiera del Garda, Lazise,
turistici: indicazioni stradali, Bardolino, Garda, Torri del Beaccessibilità ai disabili, punti naco, Brenzone e Malcesine.
La mappa contiene le carattedi ristoro, Wi-Fi, itinerari per
escursioni. Le mappe sono ristiche e i servizi delle spiagdisponibili presso gli uffici ge indicate da appositi simboli:
IAT della Provincia di Verona. terreno sabbioso, costa ghiaLa mappa a strappo rappre- iosa, terreno erboso; spiaggia
senta l’intero Lago di Garda pubblica o privata; spiaggia per
e riporta le 44 spiagge del- cani, toilette pubbliche o prila costa veronese: da Lido vate, noleggio pedalò, noleggio
Fornaci, la spiaggia più a sud imbarcazioni, bar, ristorante,
nel comune di Peschiera del piattaforma per tuffi, parchegGarda, alla spiaggia di Navene gio libero o a pagamento, nonel comune di Malcesine. Per leggio sdraio, noleggio ombrelogni spiaggia è indicato l’indi- lone, noleggio cabina, noleggio
della Provincia di Verona
la
mappa
dalla
delle
società
canoa, piscina, docce, parco
giochi e mini club.
All’interno del box legenda è
stata inserita la raffigurazione
stilizzata del Lago di Garda e
delle principali strade e autostrade presenti sul territorio.
La mappa contiene, infine, una
descrizione in lingua italiana,
inglese e tedesca della costa
veronese del Lago di Garda,
con una breve presentazione
delle peculiarità della riviera
degli olivi e della zona del Baldo-Garda.
Assessore al Turismo: “Siamo
qui per presentare un nuovo
importante strumento al servizio del turista, ma di grande
utilità anche per i nostri con-
spiagge
Provincia
situate
di
cittadini e per gli imprenditori del Lago. Questo lavoro ci
ha poi permesso di analizzare
anche l'attuale stato delle nostre spiagge, che si sono rivelate ben conservate e in buone condizione, grazie all'ottimo lavoro dei sindaci. Offrire
ai visitatori una panoramica
completa della costa, serve
per incentivare la mobilità e
la curiosità verso destinazioni
magari sconosciute. In questo
modo, invece, è tutto a disposizione. La mappatura del nostro
territorio è riuscita grazie ad
una significativa collaborazione
con le Amministrazioni locali:
ci sono ben 44 spiagge suddivise in 8 comuni, e ciascuno di
sulla
Verona
costa
Turismo.
questi siti è integrato con la
rete di servizi che possono
interessare il visitatore. L'interesse per questa iniziativa
non è circoscritto alla sola
zona del lago, ma è motivo
d'orgoglio per tutta la provincia di Verona, poiché il
Lago di Garda resta il fulcro
del nostro settore turistico,
sia in termini di flussi turistici
sia per i suoi paesaggi unici.
L'impegno di tutti è rivolto
a mantenere alti gli standard
di qualità, perché è evidente
che senza significativi parametri di eccellenza, non potremmo mantenere i livelli di
fidelizzazione turistica a cui
siamo abituati”.
24
06 14
Notizia dalla Provincia
A cura di Diego Cordioli
Bussolengo
Un
parco
giochi
“senza
barriere”
Il sindaco di Bussolengo con il proprio stipendio finanzia l’acquisto di una giostra adatta anche ai bimbi con
handicap: sino a fine mandato continuerà a devolvere la sua paga per progetti e acquisti a favore della comunità.
di Luca Belligoli
Il sindaco di Bussolengo Maria
Paola Boscaini ha finanziato, con il
proprio compenso da primo cittadino, l’acquisto di una speciale
giostrina che potrà essere utilizzata contemporaneamente sia da
bambini disabili sia da bimbi normodotati. La giostrina installata
nel parco giochi “senza barriere”
di piazzale Vittorio Veneto è stata
inaugurata lo scorso 28 maggio.
Il sindaco Boscaini spiega: “Tenendo fede a quanto affermato
in campagna elettorale devolvo
il mio compenso da sindaco per
progetti, acquisti ed interventi a
favore della popolazione. Si è iniziato a dicembre con l’acquisto e
l'installazione nelle palestre delle
scuole elementari e medie di defibrillatori nell’ambito del progetto “Città cardioprotetta”. Uno è
stato dato in dotazione anche alla
pattuglia della Polizia Municipale.
Ora si è acquistata questa attrezzatura ludica che rientra in una
articolata iniziativa di integrazione che il Comune di Bussolengo
con il Settore Servizi Sociali sta
portando avanti assieme alla cooperativa sociale Agespha. E' mia
ferma intenzione proseguire su
questa strada sino al termine del
mio mandato.”
Bardolino
Il nuovo consiglio
comunale di
Bardolino
di Stefano Ioppi
Le cantine vincitrici del
concorso "Palio del Chiaretto"
di Stefano Ioppi
Lo scorso 2 giugno a Villa
Carrara Bottagisio, sono state
premiate le aziende agricole vincitrici del quarto concorso enologico “Palio del
Chiaretto” del vino Bardolino
Chiaretto Doc, promosso dal
Comune di Bardolino e riconosciuto dalla Comunità Europea e autorizzato dal Ministero
delle Politiche agricole alimentari e
forestali. Le cantine vincitrici sono:
Chiaretto Doc: Villa Medici di
Sommacampagna; Garda Natura di
Costermano, Gruppo Italiano ViniSanti d’Illasi, Casa Vinicola Bennati
di Cazzano di Tramigna, Tamburino
Sardo di Custoza, Corte Fornello di Valeggio, Morando Lorenzo
di Bussolengo. Chiaretto classico
Doc: Marcello Marchesini di Lazise,
Gerardo Cesari di Cavaion, Ca-
nella di Cavaion, Costadoro di
Bardolino, Gruppo Italiano Vini
Lamberti di Pastrengo, Montecì
di Arcè di Pescantina, Valetti Luigi di Bardolino, Raval Bardolino,
Guerrieri Rizzardi di Bardolino,
Righetti Dante di Cavaion, Bigagnoli di Bardolino. Chiaretto
Spumante: Girardelli Susanna ed
Eugenio di Bardolino, Costadoro
di Bardolino, Raval di Bardolino,
Adami Aldo di Sommacampagna.
Si è insediato lo scorso 11 giugno il nuovo consiglio comunale di Bardolino.
La seduta è stata aperta dal giuramento del riconfermato
sindaco Ivan De Beni che ha poi proceduto alla nomina della
Giunta composta da due donne e altrettanti uomini. Il primo
cittadino ha conferito a Marta Ferrari l’incarico di vicesindaco e assessore alla cultura, istruzione e restauro chiesa San
Pietro e San Severo. Ad Elena Avanzini l’assessorato ai Servizi sociali, Famiglia, Terza Età, Patrimonio e rapporti con la
Frazione di Calmasino. A Lauro Sabaini l’assessorato alle Attività produttive, Ecologia e Territorio, Demanio, Portualità,
Protezione civile ed archivio. A Fabio Sala lo Sport, Politiche
giovanili, Polizia locale, Parco della Rocca e riqualificazione di
Val Sorda.
In accordo con gli assessori sono state poi attribuite le
deleghe ai consiglieri comunali. Marcello Lucchese: Finanze,
Bilancio, Finanziamenti europei ed Enti; Fabio Pasqualini: incarico di collaborazione operativa nella gestione delle problematiche inerenti il turismo e le manifestazioni. Katia Lonardi: problematiche inerenti i Lavori Pubblici, l’Ecologia, ed i
rapporti con la frazione di Cisano; Stefano Ottolini: Politiche
giovanili, rapporti con le associazioni sportive e l’sms sindaco.
Il sindaco ha tenuto le deleghe al Turismo, Lavori Pubblici,
Edilizia Privata, Personale e Bilancio.
N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E
R e g i s t ra z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 1 8 3 8
GIUGNO 2014 - ANNO II
Master Class di recitazione cinematografica
Appuntamento con l'ar te: l'incontro con l'attore Giancar lo Giannini per il Master Class di recitazione
cinematografica; in contemporanea, anche la rassegna di ar ti pittoriche ispirata al libro “Nuova Ar te”.
Gli scorsi 7 e 8 giugno si è svolto il
Master Class di recitazione cinematografica con l’attore Giancarlo Giannini.
L’incontro con l’artista è iniziato con
il benvenuto delle autorità locali e provinciali. A seguire la prof.ssa Giulia Sillato, storico e critico d’arte, ha illustrato la rassegna di arti pittoriche contemporanee ispirata al volume “Nuova
Arte” e il programma dei lavori del
Master Class. Il corso, organizzato da
Studio Cinema di Roma e patrocinato
dal Comune di Villafranca – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con
l’associazione artistica Artis Recensio,
voleva creare i presupposti affinché gli
allievi potessero confrontarsi con le
diverse difficoltà legate all’arte della
recitazione cinematografica. L’Ammini-
strazione Comunale crede fortemente
nei valori della cultura e dell’arte quali
mezzo di crescita del territorio, ed è
con grande piacere che si fa portavoce di tutte le iniziative che mirano a
soddisfare ed incentivare questa vocazione. In linea con la proposta culturale dell’Amministrazione Comunale,
Hotel Expo si pone quale punto di
riferimento d’eccellenza anche per la
promozione di eventi culturali di alto
profilo. Dopo il grande successo registrato con l’esposizione dedicata a
Sergio Capellini, attualmente gli spazi
dell’Hotel e dell’annesso Ristorante
Vittoria ospitano le prestigiose opere
di Yoshio Okuyama (Corea) e Kyoji
Nagatani (Giappone), scultori di consolidata fama internazionale.
“Centri Estivi 2014”
Come ogni estate, l’Assessorato alle Politiche Giovanili
del Comune di Villafranca ripropone, in collaborazione
con la Cooperativa sociale “Aribandus”, i Centri Estivi
per bambini/e e ragazzi/e, dalla scuola dell’infanzia al
secondo anno della scuola secondaria di primo grado.
Con i Centri estivi si vuole proporre un
sostegno alle famiglie durante il periodo
estivo nella cura dei figli, ma soprattutto un luogo pensato per i bambini/e su
misura per loro, in cui possano ritrovarsi con gli amici, giocare e divertirsi.
Particolare attenzione viene posta alle
loro esigenze e alla dimensione del fare:
infatti si propongono laboratori manuali ed espressivi, ma soprattutto grande
importanza ha il gioco libero, pensando
che l’estate sia anche il momento in cui è
concesso riposarsi e dedicarsi a ciò che
più ci piace. Tre sono le sedi in cui si svolgono le attività:
- scuola dell’infanzia “Collodi” per i bambini della scuola dell’infanzia;
- scuola primaria “Alighieri” per bambini
della primaria fino al secondo anno della
secondaria di primo grado;
- scuola dell’infanzia “Caluri” per bambini
della scuola dell’infanzia e della primaria.
Si possono accogliere anche i ragazzi dai
15 ai 17 anni come aiuto-animatori.
Vengono proposte diverse formule d’orario, sia tutta la giornata che lo spezzato
a seconda delle esigenze e un’uscita in piscina o in un parco acquatico per turno.
Le animatrici e gli animatori “Aribandus”
hanno esperienza pluriennale in ambito
educativo e artistico. Per ogni informazione contattare la segreteria “Aribandus”:
045/564362
26
Succede a Villafranca
06 14
A cura di Diego Cordioli
Villafranca in musica: Villafranca Festival
Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con la grande musica al Castello Scaligero…
Il programma dell'edizione 2014 del VillafrancaFestival prevede la partecipazione di Soundgarden+
Wolfmother (2 luglio),
Alessandro
Mannarino
(3 luglio), Skrillex (11 luglio), Acrtic Monkeys (16
luglio), Afterhours (18
luglio), Fiorella Mannoia
(19 luglio), Steve Hackett
(26 luglio). Il primo concerto, con gli Arcade Fire,
è programmato per il 24
giugno alle 21.15. Info:
0458039156, www.eventi.it. Prevendita biglietti
presso TicketOne, Unicredit, FNAC.
Terre del Custoza web
Un nuovo por tale che sarà attivo a breve ed un’occasione
per chi fosse interessato, di inserire la propria attività…
L’Amministrazione comunale nell’ambito del progetto denominato “Terre del
Custoza”, che ha la finalità
di promuovere e valorizzare il territorio in varie
forme, anche attraverso la
realizzazione di percorsi
cicloturistici che uniscono
i comuni in partenariato
(Bussolengo, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul
Mincio e Villafranca di Verona), sta collaborando allo
sviluppo del portale web denominato “Terre del Custoza
web”, che sarà attivato a breve.
Al fine di favorire la più ampia
conoscenza di tutte le attività
di interesse turistico del territorio (ristoranti, strutture
ricettive), è stata predisposta
una scheda di presentazione
che verrà poi inserita sul portale. Chi fosse interessato ad
inserire le informazioni riguardo la propria attività ed essere
visibile sul portale web può
compilare entro il 30 giugno
il modulo al seguente link:
https://docs.google.
com/forms/d/1agzfnT8
Zoqjxp6YLpImwxOI1P
Im4K7c6ngYrncauJzQ/
viewform?usp=send_form Non è necessario stampare
o inviare il modulo tramite
e-mail; è sufficiente compilarlo online e cliccare sul
tasto “invia” una volta conclusa la compilazione.
I 25 anni dell'Associazione "Il Quadrifoglio"
I fe s t e g g i a m e n t i p e r i 2 5 a n n i d e l l ' a s s o c i a z i o n e d i vo l o n t a r i a t o " I l Q u a d r i fo g l i o " …
di Daniel Reggiani
Il parroco mons. Fasani ha ribadito l'importanza della carità nella società attuale, carità
non tanto economica, quanto
in termini di disponibilità di
tempo e di talenti che i volontari dell'associazione da 25
anni, ogni giorno, mettono a
disposizione dei bambini provenienti da diversi Paesi del
mondo.
I festeggiamenti, alla presenza del
sindaco e degli assessori Cordioli e Terilli sono proseguiti, dopo
la Messa, in sala Franzini ,dove
è stata condivisa una cena con
180 invitati: attuali ed ex volontari. Ma i protagonisti sono stati
soprattutto i bambini che sono
iscritti al Quadrifoglio e le loro
famiglie.
L'ass. Terilli ha portato una ri-
flessione metaforica sui quattro
petali del Quadrifoglio: La famiglia, la scuola, l'amministrazione
e l'associazionismo. "la vostra associazione: che oggi festeggia i 25
anni è esempio di quanto bella e
preziosa sia la gioia del donare."
La serata è stata resa possibile
grazie ad aziende e privati che
con la loro generosità hanno
reso possibile la realizzazione
della cena, alla quale è seguita
una lotteria di autofinanziamento.
Il presidente Daniel Reggiani che
ha organizzato e guidato la serata assieme al Rotaract Villafranca,
ha puntualizzato: "E' importante
dirci grazie per questo traguardo
raggiunto, al di là di ogni vanto
e di ogni superbia siamo guida
e punto di riferimento per molti bambini e per le loro famiglie;
in questi 25 anni più di 300 gli
iscritti". Assieme all'ass. Terilli
e alla consigliere Barbera, ha
premiato più di 60 volontari
con una pergamena che riporta la scritta: "C'è chi dona
con gioia e questa gioia è la
sola ricompensa". Questa la
bellezza del fare volontariato.
Il Quadrifoglio aspetta nuovi
volontari per continuare negli
anni venturi questa bella sfida
educativa.
27
Succede a Villafranca
A cura di Diego Cordioli
Miss Provincia di Verona per Miss Mondo Italia
Taglio
a
del
nastro
inaugurare
di “Miss
l’edizione
di Diego Cordioli
Domenica 29 giugno, in occasione della Fiera di San Pietro e Paolo, patroni di Villafranca, in Piazza Giovanni XXIII a Villafranca di
Verona, sulla passerella allestita
anche per l’occasione, si alterneranno alcune delle ragazze più
belle del territorio veronese.
A gareggiare, il fascino e la seduzione di una schiera di giovani,
che sfileranno per conquistare le
agognate fasce che permetteranno di proseguire con le varie fasi
della kermesse che premia la bellezza e l’avvenenza delle ragazze
veronesi.
Ma le giovani in concorso non
puntano solo alla dimensione
Provincia
2015
della
locale: la loro grazia vuole oltrepassare i confini veneti e l’obiettivo finale è la partecipazione a
Miss Mondo Italia.
Le ragazze in gara, nelle classiche
passerelle con variopinti bikini
e in abito elegante, daranno alla
competente giuria modo di valutare la loro bellezza sia svelata
che in situazioni più raffinate.
Come le più affermate top model, poi, sfileranno anche negli
abiti da sposa confezionati da
Sonia Spose, azienda leader del
settore.
Un’anticipazione di uno dei giorni più importanti che molte di
loro sperimenteranno in futuro
e un’occasione insieme per dar
modo ai partecipanti di sposare
la bellezza.
di Verona
più
per
Miss
prestigiosa
Mondo
rassegna
Italia”: sarà Villafranca
di
bellezza
scaligera.
Le aspiranti miss, dopo i preparativi con truccatrici e parrucchiere, che sapranno valorizzarle ancora di più, entreranno in azione,
davanti al pubblico che si prevede numeroso e sfilando davanti
ad una qualificata giuria. Questo,
allo scattare delle ore 21.
Ben nove saranno i titoli assegnati, ma solo la prima classificata entrerà a far parte della rosa
di finaliste tra le quali, all’ inizio
del prossimo anno, in una località
ancora da definire, emergerà la
nuova “Miss Provincia di Verona”.
Si affrettino le fanciulle che desiderano prendere parte alla
sfilata: c’è ancora qualche posto
disponibile. Basterà telefonare al
numero: 393 9413610. L’iscrizione sarà immediata e gratuita.
Il Programma della 301^Fiera dei SS Pietro e Paolo
19 Giugno
Castello Scaligero
Apertura Luna Park dalle ore
19.00 alle 24.00
20 Giugno
Castello Scaligero
LUNA PARK – Festa del Bambino dalle ore 19.00 alle ore
24.00
23 Giugno
LUNA PARK dalle ore 17.00
alle 19.00
“Anch’io mi diverto”. Campagna di sensibilizzazione verso
il mondo dei disabili insieme
agli esercenti del Luna Park e
in collaborazione con Villa Vive.
24 Giugno
LUNA PARK – Festa del Bambino dalle ore 19.00 alle ore
24.00.
25 Giugno
LUNA PARK dalle ore 19.00
alle 24.00
Dal 26 al 30 Giugno
SCUOLE ELEMENTARI BELLOTTI - Dalle ore 19.00 alle
ore 23.30
- Mattoncini in Fiera. Organizzato dal Centro Attività Educative Pomeridiane C.A.E.P. di
Villafranca di Verona. Realizzazione di esposizioni ed eventi a
tema.Sarà allestita un’area gioco “Pick ‘n’ Build” con LEGO®
DUPLO e sarà offerta la pos-
sibilità di far circolare i propri
treni (previa prenotazione) su un
tracciato di circa 40 mq.Verranno
riservate zone espositive tematiche con robot EV3/NXT, LEGO®
Technic con mezzi da lavoro e
cantiere, Star Wars, diorami cittadini e altro.
- Mostra espositiva di opere fotografiche a tema aeronautico. A
cura di VRN spotter group.
- Mostra espositiva sul carnevale
villafranchese. A cura del Coordinamento dei Comitati Carnevaleschi “ Circolo dei Folli” del
Comune di Villafranca di Verona.
- Creativamente
- Esposizione Trattori d’epoca
- Esposizione Auto d’Epoca
- Fiera Campionaria
AUDITORIUM COMUNALE
La Sfogliatina incontra l’Arte e
il custoza– dalle ore 18.00 alle
23.00
27 Giugno
Dimostrazione sulla lavorazione
della Sfogliatina dalle ore 18.30.
A cura dei pasticceri di Villafranca
CORSO VITTORIO EMANUELE
- PIAZZA CASTELLO
-Stand Enogastronomici
- Esposizione di Automobili
- Bancarelle Ambulanti
VIA DELLA PACE
San Pietro diVino
Esposizione di vini, birre artigia-
nali e prodotti tipici locali e non.
GIARDINO PALAZZO BOTTAGISIO
Giovedi 26 Cena di Gala della
Tagliatella (solo su prenotazione)
Dal 27 al 30 Giugno degustazione Tagliatella – aperto al pubblico. A cura dell’Associazione
Ristoratori Villafranca
CORTILE DELLA PARROCCHIA Ss. PIETRO E PAOLO
26 Giugno: serata conclusiva
dei Campi Scuola Parrocchiali e
presentazione del GREST parrocchiale
27 Giugno: Serata in amicizia
28 Giugno: Musica dal vivo
29 Giugno: Musica di sottofondo
26 Giugno
Ore 19.00 Inaugurazione 301°
Antica Fiera Ss. Pietro e Paolo.
Taglio del nastro scuole Bellotti
PIAZZA GIOVANNI XXIII
Musical teatrale ore 21.00
Sister… Suora ma non troppo il
Musical Divino! A cura del Musical Theatre Company.
27 Giugno
PIAZZA GIOVANNI XXIII
La nuesta noche latina ore 21.00
Spettacoli e balletti a cura della
scuola Movida con Animazione a
cura del Grande maestro della
Salsa cubana e della rumba Esmil
Diaz
CORTILE SCUOLE BELLOTTI
CEA Summer Show – ore 20.30
Spettacolo di Musica, danza e
ginnastica artistica presentato
dagli allievi del CEA di Villafranca.
28 Giugno
PIAZZA GIOVANNI XXIII
Models for Italy ore 21.00
Passerella del talento e della
bellezza, ospiti della serata Europroject e Rettore.
CORTILE SCUOLE BELLOTTI
Invasioni sonore 3.0 ore 21.00
Concorso musicale per band
emergenti
PIAZZA VILLAFRANCHETTA
Spettacolo di Teatro-Canzone
ore 21.00. Gilberto Lamacchi in
collaborazione con la Compagnia dell’Arca presenta “Eppure
sembra un uomo”, spettacolo
di Teatro-canzone dedicato, a
Giorgio Gaber.
29 Giugno
Tutti in Bici
Pedalata ecologica per grandi e
bambini tra le vie di Villafranca
organizzata dal gruppo ciclistico
le Sdinse con il Body Energie.
Ritrovo alle ore 9.30 al Body
Energie, ristoro offerto allo storico “Fontanin” e rientro per le
ore 12.
PIAZZA CASTELLO
6° International festival for junior bands - ore 18.00 A cura
delle band: Vardenes Skolekorps (Norvegese) e Hatanpää School Band (Finlandese)
CASTELLO
SCALIGERO,
SALA ONAV - 16° Edizione della Rassegna Enologica
Interprovinciale Spumanti &
Frizzanti “Città di Villafranca” - ore 19.00 Premiazione
del 16° Concorso Enologico
“Città di Villafranca
PIAZZA GIOVANNI XXIII –
ore 21.00 Elezione di Miss Villafranca per Miss Mondo per
info e iscrizioni telefonare al
3939413610
CORTILE SCUOLE BELLOTTI
Floyders Pink Floyd tribute –
ore 21.00
PIAZZA VILLAFRANCHETTA
Gara amatoriale di salsa cubana e fiesta Latina ore 21.00
Per info e iscrizioni: Roberta
338 5607441
30 Giugno
PIAZZA GIOVANNI XXIII
Summer Country Explosion
– ore 21.00. Animazione con
Mr. Alessandro e Musica con
Dj Giordy.
CASTELLO SCALIGERO
Grande Spettacolo Piromusicaale alle ore 23.45.
VILLAFRANCA DI VERONA
VILLAFRANCA DI VERONA
P.iva 03961710237
P.iva 03961710237
SONIA
SPOSE
PRESENTANO
ELEZIONE
PER
Le ragazze che volessero partecipare, dai 16 ai 25 anni, contattino il numero 393 9413610
oppure inviino una mail a [email protected]
“Gino el General” e la caccia
Care amiche, cari amici, “strasee osii fero vecioooo”: era
il grido con cui, con la sua possente voce, lo “strasarol”
annunciava la sua presenza nelle vie e nelle contrade della “Villafranca de na' 'olta”. Lo “stassarol”, il raccoglitore
di cose vecchie ed attrezzi rotti o ormai in disuso, è un
mestiere antico, che nel secondo dopoguerra ha avuto nel
nostro paese una straordinaria diffusione per l’abilità nel
commercio dei suoi abitanti ma anche per la loro tenacia e
disponibilità al sacrificio. Ce lo racconta la storia di “Marieto el strasarol de Contrà de Sora”. Mario Scappini, classe
1925, nasce a Roverchiara ed ha solo quattro anni quando
si stabilisce con la famiglia a Villafranca dove vi trascorre la
sua infanzia e la prima giovinezza. Come tutti i ragazzi di
allora impara vari mestieri lavorando in campi e botteghe,
spesso per il solo vitto, sino al 1944 quando in piena guerra è chiamato alle armi. Rifiuta di arruolarsi e per questo
viene deportato in Germania, per sua fortuna in un campo
di lavoro. Robusto, determinato ed abituato a privazioni
e fatiche, riesce nella non facile impresa di sopravvivere e
terminata la guerra torna nella sua Villafranca. Deve cercarsi
un lavoro ed intuisce che per la ricostruzione e lo sviluppo
demografico conseguente alla pace ci sarà grande bisogno
di materie prime. Ed allora prende la licenza di ambulante e
si dedica alla raccolta di tutto quello che è “commerciabile”. Incomincia con una bicicletta con due grosse ceste una
davanti ed una dietro, come quelle che usavano i panettieri.
All’inizio (ai tempi in cui non si buttava quasi niente) in zona
c’è ben poco da raccogliere e così il mestiere lo porta lontano da casa anche per più giorni, fin nei villaggi delle valli
trentine, costringendolo a dormire in locande ma anche in
stalle e fienili. Ma gli piace il contatto con la gente e “l’arte”
del contrattare e così si crea un “giro” nei paesi, frazioni,
vie e corti dove ritorna ad intervalli regolari e con meticolosa puntualità. “Ci gà peliii strasee osii rameee oton fero
vecioooo?” era l’inconfondibile cantilenante ritornello lanciato da “Marieto” all’inizio di ogni contrada ed ecco che si
aprivano le porte ed uscivano donne e ragazzi con quello che avevano già preparato per l’occasione. Stracci di lana, (allora il sintetico
non era ancora stato inventato e la seta era più preziosa dell’oro), pelli di coniglio, ma anche di gatto e di “topinara”(talpa), ossa, penne d’oca o di gallina ed il raro metallo (ottone, ferro o rame). “Sior cossa me dalo?” (allora il “sior” si dava a tutti) era la domanda
d’obbligo che si sentiva fare, come era d’obbligo la risposta che dava: “Sa vuto che te daga, te fàso sà en piasèr a liberartene” ma poi
dopo varie contrattazioni passavano di mano un po’ di lire con reciproca soddisfazione per entrambe le parti perché lì stava l’arte del
commercio.Tornato a casa per Mario il lavoro non era finito, doveva conciare o riconciare (salare) le pelli che venivano accatastate per
poi essere vendute in “balle”, suddividere i metalli (anche questi venivano ammassati e poi rivenduti in blocco) ed andare invece a
consegnare, il prima possibile, ossa, piume e penne. Vale sicuramente la pena ricordare che a quel tempo con le ossa (soprattutto “de
porco” ma anche di bovini o di pecore e capre macellati per uso familiare) si faceva il sapone. Le piume di anatra e le penne di gallina
servivano per cuscini, piumini e materassi e con le pelli di coniglio (oltre che essere usate tra l’altro per rivestire i colli dei cappotti),
si facevano i manicotti, gli antesignani dei guanti, che avevano solo le persone molto benestanti, indispensabili per non congelarsi le
mani quando d’inverno si doveva usare la bicicletta. Ed un cenno particolare meritano senz’altro le nere e lucide pelli di talpa che per
il loro valore (fino a tutti gli anni ‘50 erano vendute anche a 50 lire l’una, l’equivalente di un ingresso al cinema o di cinque di gelati)
scatenavano nei confronti del povero animale una caccia spietata da parte di nullafacenti ragazzotti. Come intuito da Mario ben presto
il lavoro “del strasarol” incomincia a dare i sui frutti consentendogli di formare una propria famiglia. Nella primavera del ’49 si sposa
con Lavinia Massagrande (la sorella del conosciutissimo Cecè, ma questa è un’altra storia) ed il loro matrimonio è ben presto allietato
dalla nascita di Isa e, dopo qualche anno, di Giovanni e poi di Lorenzo. Con gli anni ’60 arriva la motorizzazione: prima l’Ape, nella bella
foto di quel periodo, e poi un camioncino, un Fiat 248.Al passo con il mondo che cambia si trasforma anche il mestiere dello “stassarol”.
Avviati al lavoro dal padre, che fino a che le condizioni fisiche glielo hanno consentito, non ha mai abbandonato la sua raccolta “porta
a porta”, i figli Giovanni e Lorenzo hanno ampliato l’attività specializzandosi nella raccolta degli scarti metallici di fabbriche ed officine.
L’era la “Villafranca de ‘na 'olta” quando le opportunità di lavoro dovevano essere intuite se non addirittura inventate. Alla prossima.
Rico Bresaola
PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE di VILLAFRANCA
Municipio di Villafranca - corso Garibaldi, 24
Municipio di Dossobuono - Via Europa, 28
Distretto A.S.L.22 - via Ospedale, 5
Casa di Riposo “Morelli-Bugna” - via Rinaldo da Villafranca, 16
Uffici INPS - via Marconi, 18
Elettrodomestici F.lli Castagna - via Mantova, 30
IperFamila di Dossobuono - via Borgobello
Stazioni FS di Villafranca di Verona
MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6
Liceo Enrico Medi - via Magenta, 9
Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2
Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9
Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1
Piscine Comunali - via Olimpia, 1
Edicole di Villafranca centro
Edicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo
NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE in PROVINCIA di VERONA
Sona
Bussolengo
Affi
Sommacampagna
Castelnuovo
Comune
Farmacia
Comune
Sede ULSS 22
Ospedale Rep. Ortopedia
Centro Comm. Ramonda
Centro Comm. Auchan
Centro Comm. Affi
Custoza Via G. Logo - Comune C.tro Sociale
Comune
Via G. Matteotti - ASL Guardia Medica
Comune
P.zza Libertà 4 - Biblioteca Comunale
San Giovanni Lupatoto
Isola Della Scala
Comune
Comune
Ospedale
Comune
Ospedale
Ospedale
Comune
Ospedale
Ospedale
Comune
La Grande Mela
Ufficio Informazioni
Ufficio Informazioni
Peschiera
Caprino
Valeggio sul Mincio
Malcesine
Lugagnano di Sona
Bardolino
Garda
NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE a VERONA
Ponte Catena
Saval
Chievo
Borgo Nuovo
Borgo Milano
Stadio
San Massimo
Santa Lucia
Golosine
Borgo Roma
Porta Vescovo
Parona
Quinzano
Corte Pancaldo - Galleria
Via Marin Faliero 47 - Centro Comm. Farmacia
Via Fava 2/B - CEMS - Centro Analisi
Via Puglie 24 - Poliambulatori Santa Sofia
Via Agrigento, 25 - La Bottega Del Pane
Via F.lli Cervi - Banca
Via F.lli Cervi - Comune
Via Col. Galliano - Piscine Comunali
Via Sogare, 3 - 3a Circoscrizione
Via Trevisani - Farmacia
Via Urbani III - Negozio Cornici
Via Urbani III - La Spiga D’oro
Via Romagnoli - Centro Profumi
Piazza Risorgimento - Supermercato Vivo
Via Girardi, 11 - Pasticceria Olmo
Via Villafranca - A&O
Via Tevere 38 - 4a Circoscrizione
Via Tanaro 28 - Centro Sportivo
Via Pò, 8 - Cartoleria Martini
Via Prina, 2 - Gelateria Oasi
Via Prina 23 - Panificio Zampieri
Via Prina 11 - Bar Coco Loco
Via Golosine, 29 - Tielle
Via Murari Bra, 36 a - Tabacchi Ricevitoria
Strada Le Grazie, 15 - Università Scienze Matematiche
Strada Le Grazie, 3 - Piscine Le Grazie
Strada Le Grazie, 15 - Università Informatica
Strada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e Chirurgia
Piazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - Ortofrutta
Piazza Zara, 24 - Negozio del Buon Gusto
Via Bozzini - Galleria Ospedale
Via Bozzini, 3 - Bar Giusy
Via Bozzini, 11 - La valle degli Orti
Via Polidore - Cafè del Sol
Via San Giacomo 68 - Tabaccheria
Via Benedetti 77 - 5a Circoscrizione
Ospedale
Ortofrutta Piazzale Ospedale
Bar
Via Brennero, 10 - Comune
Via Nuiva - Comune
Borgo Venezia
Via Rosa Morando, Alpigusto
Via Zagata, 2 - 6a Circoscrizione
Via Zagata - Centro Tommasoli
Via Betteloni 51 - Pescheria
Via Fincato 34 - Agip
Via Fincato 142 - Panificio
Via Avesani - Distributore Metano
Via Avesani, 31 - AMIA
Via S.Francesco, 20 - Biblioteca Frinzi
Via S.Francesco, 22 - Università Lettere e Lingue
Vicolo Paradiso - Parcheggio Paradiso
Lungadige Galtarossa - Acque Veronesi
Lungadige Galtarossa - AGSM
Via Giberti - Poste
Corte Zanconati - Tribunale
Corso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A.
Piazza Renato Simoni, 4 - Alpigusto
Via della Valverde, 46 - SIGMA
Via Marconi - Parrucchiere
Stazione
ITIS Marconi
Piazza Bra - Municipio
Via Cappello, 43 - Biblioteca Civica
Piazza Muro Galieno - 1a Circoscrizione
Via Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro Commerciale
Via Fogazzaro, 3 - Biblioteca
Via Santini, 5 - Centro Polis. Avesani
Via TrentoVia Mameli, 152 - Parafarmacia Viver Bene
Via Osoppo - Banca Unicredit
Via Trento, Nuova San Pancrazio
Piazza Vitt. Veneto, 22 - Farmacia Martari
Ospedale
Verona Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l.
Via Sansovino, 23/a - Bar Micky
Via Paladio, 31 - Bar Palladio
Via Palladio, 74 - Corner Caffè
Via Palladio, 42 - Edicola Palladio
Corso Milano, 78/a - Esso Centro C.P.
Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c.
Via Albere, 58/c - Maurizio Acconciature
Via Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio Agip
Basso Acquar
Veronetta
Porto S. Pancrazio
Cittadella
Porta Nuova
Centro Storico
Ponte Crencano
Borgo Trento
Verona
N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E
Registrazione al Tribunale di Verona n. 1838
Registrazione al Tribunale di Verona n. 2984/12
Società editrice: Pirite S.r.l.
Editore: Diego Cordioli
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Stampa: Centro Stampa Editoriale S.r.l. Grisignano di Zocco (VI)
Si ringraziano per il contributo gratuito:
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Veronesi, Dott. Emanuele Mossuto, Dott.ssa Franca Mirandola, Dott. Giuseppe Riello, La Compagnia
Carabinieri di Villafranca, Rico Bresaola, Susanna Barcotto, Uff. Stampa Provincia di Verona,
Stefano Ioppi, Capitano Pierluigi, Luca Belligoli, Uff. Stampa Confindustria Verona,
Uff. Stampa Camera di Commercio di Verona, Giulia Adami, Uff. Stampa Comune di Verona,
Comunità del Garda, Nicola di Ciomma, Gianfranco Iovino, Renato Begnoni,
A.C Chievo Verona, Daniel Reggiani, Giorgio Gioco, Luisa Pachera, Cristiana Bertasi.
Numero chiuso in redazione il 13/06/2014
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