[n-umbricronac - 9] nazione/giornale/umb/07

CAMPIONATO GIORNALISMO
GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2014
9
Scuola media
Polidori
Montone
Montone
Idee & lavoro: un successo
Studenti-reporter a colloquio con il manager della ‘Faist Componenti’
È VENUTO a trovarci nella nostra scuola Gianfranco Natali, proprietario della «Faist Componenti», azienda che conosciamo qui a
Montone per la mole di lavoro
che fa, per gli operai che assume,
per le idee innovative che propone.
do lavoro?
«In totale diamo lavoro a circa tremila persone».
Come ha fatto ad attuare questa scalata verso il successo?
Quali le strategie messe in
campo, soprattutto inq eusto
periodo di crisi?
Signor Natali, innanzitutto,
cos’è la Faist?
«In poche battute, studiando sodo (dopo i pessimi inizi), lavorando molto, circondandomi di persone fidate; insomma, mettendoci tutta la virtù che potevo, poi, come insegna Macchiavelli, oltre a
questo ci vuole anche un pizzico
di fortuna».
«La Faist è una holding, cioè una
società capogruppo che ha altre società sotto il suo controllo e che le
fanno a capo. L’azienda “madre”
ha sede a Londra».
Quali sono i prodotti che voi
della Faist mettete in commercio?
«Noi della Faist siamo dei
“market leader”, cioè quelli che
hanno il primato nella produzione di alcuni settori merceologici.
Per esempio, siamo noi che forniamo le basi di alcune auto come la
Wolkswagen e abbiamo recentemente concluso anche un contratto con la Iveco».
Quale la vostra specializzazione?
«L’azienda ha integrato le proprie
tecnologie produttive con l’iniezione di materie plastiche, con
FOTO DI GRUPPO Gli studenti della «Polidori» con Gianfranco Natali
l’uso di laser per saldatura e taglio, formatura a freddo di ogni
genere di laminati metallici, lavorazioni a controllo numerico per
asportazione di truciolo, pressofusione in leghe leggere, verniciatura a polveri e liquida, argentatura
ed altri trattamenti di finitura delle superfici, svariati sistemi automatizzati per montaggio».
Quanti stabilimenti ha la
Faist in Italia e all’estero?
«In tutto il mondo ci sono ventuno fabbriche della Faist In Europa ci sono sedici stabilimenti e in
America ce ne sono altri tre. E, infine, ne abbiamo uno (e quasi
due) anche in Asia.
A quante persone state dan-
Com’è possibile che in un momento di crisi come l‘attuale
la Faist si ingrandisca invece
che licenziare?
«Per noi è stato importante il processo di internazionalizzazione,
perché non saremmo mai potuti
essere interessanti per gli acquirenti di altre nazioni, avendo fabbriche solo in Italia. Senza il processo di globalizzazione non esisterebbe più nemmeno lo stabilimento di Montone (da cui è iniziato tutto)».
L’INTERVISTA PARLA MARISA SICILIANO BERNA, PRESIDENTE E FONDATRICE DELL’UMBRIA FILM FESTIVAL
«La settima arte che illumina il borgo»
ABBIAMO INTERVISTATO Marisa Siciliano
Berna presidente e fondatrice dell’Umbria Film
Festival, che, da Montone, «illumina» l’estate di
tutti gli appassionati della settima arte.
Come si posiziona, come nasce, come si è arrivati a questa idea geniale di fare una rassegna di cinema qui a Montone?
«Il Festival è nato da diciassette anni ed è stato creato da un gruppo di residenti di adozione dell’Umbria (per la maggior parte artisti), molto innamorati del territorio, che hanno deciso di venire a vivere in questa regione. Fra queste persone c’era il direttore dell’Università degli Studi di Londra».
E’ nata così questa grande rassegna?
ECLETTICA
Marisa Siciliano Berna
«Montone è stata una scoperta incredibile; un paese così piccolo e bello, sospeso tra cielo e terra. Qui
ci sono persone che si prendono cura del paese stes-
so e hanno voluto portare da queste parti il Festival, per far sì che il turismo fosse compatibile con
la bellezza e fosse un turismo culturale. Addirittura tanti hanno comprato una casa attraverso il Festival. Ma la cosa più interessante è stata che tantissime persone studiano in luoghi come il Dams,
grazie al Festival».
Il Festival di quest’anno ha avuto molti punti
focali. Come mai tutte queste idee?
«E’ venuta qui Vanessa Strizzi, direttore artistico,
una grande esperta di cortometraggi, che ha visto
che c’erano dei film che potevano essere veramente indirizzati ai bambini, e anche agli adulti; quindi abbiamo messo all’inizio di ogni serata questi
cortometraggi, valutati dalla giuria dei piccoli, che
poi ci hanno dato anche un alto gradimento dalla
gente che assisteva alle proiezioni».
LA REDAZIONE
LA PAGINA è stata realizzata dagli studenti della scuola media Polidori di Montone:
Sara Abdellaoui, Martina Baldinelli, Mike
Bastianelli, Marco Bolanca, Daniel Casa-
grande, Gianni Curti, Alice Facciadio, Alessandro Floridi, Andrea Marconi, Gessica
Mauri, Rima Mellah, Luca Meniconi, Chiara Natale Lucrezia Pergolani, Karim Abd
Sadouki, Matteo Tirimagni, Selma Zerkouk. Ha seguito i lavori il docente tutor
Fabrizio Ciocchetti.
Il dirigente scolastico è la professoressa
Grabriella Bartocci.
BILANCIO VINCENTE
Cinema
e impresa
Binomio «ok»
ABBIAMO voluto presentarvi tutto quello che il nostro piccolo borgo sta dando alla regione e all’Italia.
Da una parte un industriale
che ha cominciato dal nulla
e ora possiede aziende in
mezzo mondo; dall’altra, la
raffinatezza e la cultura di
una grande conoscitrice di
cinema, che ha inventato e
messo in piedi una rassegna
cinematografica in lingua,
che volge lo sguardo anche
sulle problematiche della
nostra realtà (incontri, dibattiti e conferenze), oltre
che sul mondo dei più piccoli, (resi protagonisti con le
loro preferenze e i loro giudizi sulle pellicole ad essi dedicate). In questo momento
di crisi e di recessione abbiamo voluto dare un segnale
forte : alziamo la testa e
guardiamo al positivo. Montone ha tante cose da offrire
ai suoi visitatori. Di seguito
vi proponiamo le interviste
al dott. Gianfranco Natali,
industriale, proprietario della Fa.i.st. Componenti, una
multinazionale che non conosce assolutamente crisi e
che offre lavoro a moltissime persone in tutto il mondo, e alla dottoressa Marisa
Siciliano Berna, presidente
fondatrice
dell’Umbria
Film Festival, la grande kermesse cinematografica che
si svolge proprio qui ogni
anno, nel mese di luglio,
coinvolgendo grandi e piccini nel giudicare e vedere
film e che richiama da tante
latitudini moltissimi attori
e registi famosi (che parlano e girano oramai per le
strade arietane con assoluta
normalità). Quindi, cari lettori, preparatevi a una Montone diversa, tutt’altro che
«paese morto e sorpassato»,
che ha altre cose di sé da mostrare e che parlano di lavoro e di cultura.
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