Relazione al rendiconto 2013 - Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE

CCO
Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE.
RELAZIONE AL
RENDICONTO
2013
[Digitare il sottotitolo del documento]
)
Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE., via Circonvallazione 54/b, 10015
IVREA
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione intende sottolineare la solidità e la normalità del bilancio di esercizio 2013,
merito certamente della struttura consortile che, anche a fronte dell’incertezza sulle effettive risorse disponili
ed in un periodo di forte contrazione dei trasferimenti, ha dato prova della capacità di adeguarsi alla
situazione contingente ed ha realizzato rigorosamente le indicazioni date dall’Assemblea Consortile
ricorrendo solo in ultima istanza al taglio dei servizi finali offerti al cittadino in difficoltà.
Nel corso dell’anno infatti sono stati rinegoziati i contratti in essere, realizzate numerose gare d’appalto per
l’esternalizzazione dei servizi in scadenza conclusesi con condizioni maggiormente favorevoli per l’Ente,
individuata una nuova sede più contenuta ed economica nella quale il Consorzioè stato trasferito nel mese
di ottobre.
Nonostante ciò sono state comunque necessarie importanti rimodulazioni ed accorpamenti di servizi a fronte
di un bilancio che, nell’arco degli ultimi tre anni, si è ridotto di due milioni di euro circa.
E’ opportuno precisare che:
1
Gli obiettivi contenuti nella Relazione Previsionale Programmatica 2013-2014-2015, alla cui
realizzazione si sono impegnate sia l’area della direzione che le altre aree, sono stati realizzati nel corso
dell’esercizio così come possono dirsi realizzate le linee di indirizzo per l’anno 2013 approvate dall’Assemblea
consortile .
2.
Le minori spese, in sede di consuntivo, per € 60.773,67 e le maggiori entrate per € 66.367,81 a
conclusione del riaccertamento dei residui attivi e passivi, hanno determinato un avanzo di amministrazione
pari ad € 248.896,50 , di cui
€. 73.696,15 vincolati.
L’avanzo non vincolato verrà applicato
presumibilmente solo nel mese di giugno a fronte di maggiori certezze sull’entità del fondo regionale.
3.
I dati di bilancio dell’anno 2013 testimoniano un’oculata costante attenzione al contenimento della
spesa, ma allo stesso tempo impongono una riflessione sulla effettiva possibilità del Consorzio di continuare
a dare risposte a chi si trova in una grave situazione di povertà. In corso d’anno infatti a fronte degli ulteriori
annunciati tagli regionali, è stato necessario restringere i criteri di erogazione dei contributi di assistenza
economica, scelta adottata dalla Direzione e pienamente condivisa dall’Assemblea e da questo Consiglio di
Amministrazione;.
4
Sono complessivamente diminuiti i progetti vincolati finanziati dalla Regione Piemonte;
Ai problemi connessi al bilancio di competenza si aggiungono quelli relativi alla situazione di cassa. Alla data
odierna la Regione Piemonte non ha ancora provveduto a versare il saldo di quanto stanziato e dovuto quale
“fondo indistinto”, complessivi €. 981.703,21 , con conseguenti ricadute in termini di liquidità e conseguente
ricorso in corso d’anno all’anticipazione di cassa al fine di garantire i pagamenti ai fornitori (utenze,
cooperative sociali, ecc.) e le retribuzioni al personale ;
Con riferimento alle entrate e alle spese occorre evidenziare quanto segue:
ENTRATE PER FONTI DI FINANZIAMENTO
2013
REGIONE Fondo indistinto
REGIONE Progetti vincolati
PROVINCIA
ASL
PROVENTI Servizi
COMUNI Quota pro-capite
COMUNI Assistenza scolastica
ALTRE ENTRATE
AVANZO non vincolato
Ministero
2009
2010
2011
2012
2013
2
1. Come emerge dal grafico si è registra una sostanziale stabilità dei finanziamenti regionali già
ampiamente ridotti a partire dall’anno 2009, relativi ai progetti vincolati: da € 859.713 (2012) ad €
889.952,48 ed alla quota ordinaria del cosiddetto “fondo indistinto” da € 1.175.122,66 (2012)ad €
1.182.774,96
2. Netta diminuzione delle entrate dall’ASLTO4 per gli effetti dell’applicazione del Piano di rientro
aziendale che ha imposto un taglio del 7,5% del budget destinato agli EEGG ed i minori interventi
realizzati nel settore socio sanitario. Da € 2.403.620 (2012) ad € 1.928.794,32
3. In diminuzione anche i fondi ex art.5 L1/2004 (minori e disabili sensoriali) da € 243.656,75 (2012) a
€ 141.365,77
4. In sensibile aumento il contributo provinciale per l’assistenza scolastica specialistica gestita da
Consorzio per 39 Comuni associati.Da € 53.750 (2012) ad € 65.000.
5. Lieve diminuzione, da € 2.425.608,96 (2012) a € 2.422.707,66 della quota ordinaria dei Comuni
imputabile ai nuovi dati sulla popolazione residente.
6. In aumento la quota di concorso degli utenti ai servizi comprensiva del recupero crediti pregressi,
che passa da €420.362,71 (2012) ad € 493.729,62
Conto 2013
totale per programma
10,20%
2,88%
Governance interna ed
esterna
Servizio sociale e sviluppo
di comunità
Minori e famiglie
10,51%
24,61%
19,18%
Adulti
4,89%
27,74%
Disabili
Anziani
Attività amministrative e di
supporto
CONTO 2013 - SPESE PER INTERVENTO
12,82%
0,31% 1,64%
1,84%
20,43%
PERSONALE
0,20%
ACQUISTO BENI
PRESTAZIONI
UTILIZZO BENI DI TERZI
62,76%
TRASFERIMENTI
INTERESSI
IMPOSTE E TASSE
3
Analizzando i dati della spesa sulla base dei programmi di attività emerge quanto segue:
Programma Governance interna ed esterna da € 197.977,39 (2012) ad € 213.840,20
Servizio sociale e promozione della comunità locale da € 735.464,94 (2012) ad € 781.418,63
Minori e famiglie da € 1.680.995,55 (2012) ad € 1.426.507,58
Adulti fragili e povertà estrema da € 369.225,83 (2012) ad € 363.386,18
Disabili da € 2.154.743,78 (2012) ad € 2.063.340
Anziani da € 2.152.108,33 (2012) ad € 1.830.284,04
Amministrazione e servizi di supporto da €708.958,79 (2012) ad € 758.340,72
Per ciò che concerne l’analisi della spesa per programmi si evidenzia una ulteriore diminuzione dei servizi
destinati all’utenza minore, anziana e disabile, esito di rimodulazioni di progettazioni individuali, di
accorpamenti di servizi, razionalizzazioni e minore incidenza della spesa riferita ad interventi residenziali.
L’aumento della spesa per “amministrazione ed i servizi di supporto” è interamente riconducibile al
trasferimento e ricollocazione della sede nonché agli interventi di messa in sicurezza delle sedi operative
territoriali degli AASS
In conclusione se per l’anno 2013 si deve ribadire la solidità e la normalità del bilancio, merito certamente
della struttura consortile che, come già sottolineato anche a fronte dell’incertezza sulle effettive risorse, si è
adeguata sollecitamente, prevedendo ulteriori economie e intervenendo sull’assetto strutturale ed
organizzativo nonché sui criteri di erogazione degli interventi, occorre però evidenziare come non si possa
più rinviare l’apporto di ulteriori risorse per riportare i servizi ad un livello quali e quantitativo in grado di
rispondere in modo adeguato all’incremento della domanda ed alla complessità dei bisogni dei cittadini del
nostro territorio.
Ivrea, aprile 2014
4
PROGRAMMI
Programma n. 1 - Governance interna ed esterna
Responsabile Consiglio di Amministrazione – Direttore
1.1Descrizione del programma
La mission del Programma “Governance interna ed esterna” consiste nel presidio del sistema di relazioni con
i portatori di interesse interni ed esterni al Consorzio. In particolare:
• la governance esterna consiste nel presidio delle relazioni con i soggetti del territorio consortile che
concorrono alla definizione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Lo strumento
principale a supporto di tali relazioni è costituito dal Piano di Zona che, a partire dall’analisi dei
bisogni, definisce le priorità e le finalità da realizzare attraverso l’azione integrata degli attori
istituzionali e comunitari del territorio;
• la governance interna consiste invece nel presidio delle relazioni tra gli organi del Consorzio, i
responsabili di area e il personale. Gli strumenti principali a supporto di tali relazioni sono costituiti
dalla Relazione previsionale programmatica, dal Piano esecutivo di gestione, dalla relazione sullo
stato di attuazione del programmi, dal report di controllo e dalla relazione al rendiconto di gestione.
In tali documenti, coerentemente con quanto definito dal piano di zona, sono espressi le finalità e gli
obiettivi, nonché le risorse finanziarie, umane e strumentali finalizzate al loro conseguimento.
La mission del Programma “Governance interna ed esterna” viene presidiata attraverso i seguenti progetti,
servizi erogati, che costituiscono la base su cui il Consorzio ha articolato il proprio sistema di pianificazione,
programmazione e controllo:
Cod.
Progetto
Servizio erogato
1001
Governance interna e attività direzionali
1002
Governance
territorio
1003
Qualità dei servizi di sistema
1004
1098
Tutele
Attività di supporto governance
Sistemi informativi
Sistemi di pianificazione, programmazione e controllo
Sistemi di organizzazione e gestione del personale
Comunicazione interna
Pianificazione di sistema - Piano di zona
Relazioni con gli "attori" del territorio
Relazioni per l'integrazione socio-sanitaria
Comunicazione esterna, accoglienza e protocolloz
Formazione operatori sociali
Vigilanza e controllo presidi socio-assistenziali
Gestione tutele
esterna
e
relazioni
con
il
1.2 Dati sulla situazione dei servizi e degli utenti
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma governance interna ed esterna per
l’anno 2013.
Progetto
Qualità
dei servizi
di sistema
Servizio
Attività specifiche
Formazione ed
aggiornamento
permanente
operatori sociali
Selezioni corsi O.S.S.
Percorsi di riqualificazione/n.ore
Percorsi formazione permanente
ed aggiornamento /n.ore
Vigilanza e
controllo presidi
socio-assistenziali
Sopralluoghi/incontri (*)
Strutture accreditate
2013
1
Avviato Corso O.S.S secondo anno
1 anno del biennale avviato nel 2013
20 sopralluoghi
20 autorizzazione centri estivi
5
39 tutele
1 curatela
5 amministrazioni di sostegno
(*) presidi residenziali e semiresidenziali per disabili ed anziani – micronidi.
Tutele
Gestione tutele
Tutelati
1.3.Finalità generali
Cod.
1001
Progetto
Governance interna e attività direzionali
Finalità: Garantire l’attività di direzione e di supporto a tutti i servizi socio assistenziali, l’efficace rapporto
con i portatori di interessi interni (organismi istituzionali e struttura organizzativa) e il corretto
funzionamento dell’ente, in un processo dinamico di sviluppo ed adattamento dei servizi ai mutamenti sociali,
istituzionali e normativi in corso.
Sistemi informativi
Si garantisce la progressiva implementazione di sistemi informativi atti a fornire il necessario supporto alle
decisioni e lo svolgimento delle attività degli organi del consorzio, dei responsabili di area e di ogni singolo
operatore.
Sistemi di pianificazione, programmazione e controllo
Viene garantito il coordinamento metodologico ed operativo tra i diversi strumenti di pianificazione,
programmazione e rendicontazione economico - finanziaria, al fine supportare gli organi nelle loro funzioni di
indirizzo, gestione e verifica dei risultati.
Sistemi di organizzazione e gestione del personale
Vengono implementati sistemi di organizzazione e gestione del personale volti a garantire la funzionalità
della struttura dell’ente e dei connessi sistemi operativi (reclutamento, selezione, inserimento, formazione,
rotazione delle mansioni, carriera, valutazione, ecc.).
Comunicazione interna
Viene garantita la gestione degli strumenti a supporto della comunicazione tra organi del consorzio e
personale al fine di massimizzare la chiarezza e la tempestività dei flussi informativi funzionali all’efficacia
dell’azione amministrativa.
6
Attività anno 2013
Sistemi informativi
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti. Monitoraggio ed elaborazione dei dati e loro diffusione nell’ottica della
massima trasparenza ed accessibilità della P.A.
L’attività si è realizzata come previsto in sede di programmazione, il sistema informativo dell’Ente ha
garantito il necessario flusso dei dati riferiti all’attività consortile e l’elaborazione degli stessi a supporto delle
azioni di indirizzo e programmazione.
L’incertezza dell’entità del fondo unico indistinto (risorse statali e regionali) e la logica prudenziale con la
quale è stata gestita l’attività del Consorzio nel corso dell’anno, hanno richiesto un costante raccordo tra
l’area di direzione ed il servizio sistemi informativi per presidiare l’andamento degli interventi e la sostenibilità
delle azioni in essere.
L’importanza della rilevazione dei dati finalizzati ad orientare le scelte di programmazione dell’Ente, le
esigenze di accountability e di rendicontazione dell’attività consortile agli Amministratori ed agli Enti
sovraordinati, richiedono infatti il presidio costante dei flussi elaborati dal sistema informativo.
L’organizzazione consortile anche per l’anno 2103 ha perciò confermato l’ufficio collocato in staff alla
Direzione, deputato alla gestione di tali funzioni. L’ufficio ha acquisito progressivamente le competenze
necessarie per studiare e mettere a punto un sistema efficace di comunicazione dei dati raccolti con priorità
nella restituzione dei report ai Comuni consorziati, primi interlocutori dell’Ente.
Il sistema è alimentato dai dati provenienti dalle cartelle sociali informatizzate integrati con specifiche
informazioni contenute in tabelle e rilevazioni extracontabili aggiornate periodicamente dall’area di direzione
e dal servizio finanziario.
La puntualità e l’aggiornamento delle cartelle sociali è perciò la condizione affinchè il sistema funzioni in
modo adeguato e fornisca dati attendibili per monitorare, in ogni momento dell’anno, l’offerta dei servizi
erogati a favore dei cittadini. Una rigorosa raccolta e sistematizzazione dei dati da parte di ogni Ente Gestore
permette inoltre di rendere più confrontabile l’attività dei diversi territori in una logica di benchmarking e
rispondere ai questionari regionali ed Istat in modo sempre più coerente.
A questo proposito gli operatori che a vario titolo intervengono nel sistema informativo dei servizi sociali
hanno partecipato ad un percorso formativo specifico di vasta area finanziato dalla Provincia di Torino,
finalizzato a definire regole comuni di raccolta ed elaborazione dati tra gli EE.GG. attraverso la correlazione
delle principali piattaforme utilizzate.
Come negli anni precedenti i dati dell’attività 2012, in seguito all’approvazione del consuntivo, sono stati
articolati per singolo Comune e messi a disposizione delle Amministrazioni interessate ad approfondire la
tipologia degli utenti seguiti e degli interventi erogati.
Le schede elaborate contengono infatti le informazioni quantitative sulle prestazioni e sui servizi attivati a
favore dei cittadini del singolo Comune, organizzati sulla base di programmi e progetti. I dati riferiti agli
interventi sono integrati con i dati economici, associati a costi medi che permettono quindi di conoscere
l’investimento delle risorse nei vari settori di intervento.
Gli incontri con le Amministrazioni comunali sono state anche occasioni per affrontare il tema del
contenimento della spesa e l’andamento del servizio di assistenza scolastica specialistica la cui gestione è
delegata al Consorzio da ben 39 dei 54 Comuni associati.
Il servizio informativo ha predisposto, nel mese di giugno, la rendicontazione congiunta Regione/Istat
sull’attività dell’Ente e la spesa per gli interventi realizzati nell’anno 2012 articolati, come richiesto dal
questionario, per tipologia di utenza.
Nel corso dell’anno tre attività in particolare, hanno impegnato in modo totalizzante l’attività dell’ufficio:
• la gestione dell’archivio in previsione del suo spostamento in locali più contenuti rispetto a quelli
disponibili nella sede di provenienza e l’esame di tutta la documentazione cartacea raccolta in tredici
anni di attività,
• il coordinamento in stretta collaborazione con le altre aree del Consorzio, delle azioni tecnologiche ed
informatiche propedeutiche al trasferimento della sede dell’Ente da via Jervis a via Circonvallazione;
• l’implementazione e l’aggiornamento costante della sezione “Amministrazione trasparente” del sito
web consortile alla luce delle recenti normative in materia di accessibilità e trasparenza della
Pubblica Amministrazione e delle indicazioni del Nucleo di Valutazione.
Per quanto riguarda la gestione dell’archivio è stato possibile, dopo un attento esame del materiale,
procedere alla distruzione di tutta la documentazione passibile di scarto, che essendo priva di valore
7
amministrativo e storico, avrebbe sottratto spazio indispensabile all’ordinata conservazione del carteggio
corrente e di deposito. Questa operazione, oltre alla riduzione del volume cartaceo depositato, ha permesso
di contenere significativamente il materiale da trasferire e ricollocare nel seminterrato di minori dimensioni
rispetto a quello di provenienza, sito presso la nuova sede di via Circonvallazione.
Al fine di rendere operative ed efficienti tutte le postazioni di lavoro già a partire dal giorno successivo al
trasloco della sede, l’ufficio sistemi informativi ha seguito di concerto con il Responsabile dell’area
finanziaria–economato e con il supporto dei tecnici del Consorzio Informatico Canavesano, tutti gli interventi
di adeguamento dei locali e la sostituzione delle attrezzature divenute obsolete.
Il sistema di telefonia ormai inefficiente è stato sostituito con un centralino telefonico VOIP che garantisce
maggiori prestazioni a fronte di minori costi di gestione e manutenzione.
La rete locale su filo già esistente, è stata integrata da due access point wireless che assicurano la possibilità
di accesso in rete da tutti i locali della sede.
La ricollocazione delle attrezzature e degli arredi in esubero presenti nella sede centrale, a cascata, ha
interessato anche le sedi territoriali presso le quali è stato avviato un processo di riorganizzazione degli
ambienti per renderli più efficienti rispetto alla destinazione e, per quanto possibile, più sicuri rispetto al
contatto con il pubblico che, complice la crisi e l’aumento dei bisogni, si relaziona con sempre maggiore
aggressività nei confronti degli operatori.
Gli ulteriori arredi ed i beni che non hanno trovato ricollocazione nelle sedi consortili sono stati oggetto di
una alienazione mediate asta riservata agli Enti consorziati condotta dal Responsabile dell’area
amministrativa.
In attuazione dell’ art. 68 decreto legge 22 giugno 2012, convertito dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134,
“Codice dell’amministrazione digitale” il Consorzio si avvale dell’utilizzo di software libero o a codice sorgente
aperto dove compatibile con le esigenze del servizio, quindi “nel rispetto dei principi di economicità e di
efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica”. Gli applicativi di software libero sono stati
introdotti e sperimentati con buoni risultati a partire dal Servizio sociale professionale.
Nel corso dell’anno 2012 era stato avviato il percorso per la predisposizione del piano di continuità operativa
come previsto dal D.Lgs. 235/2010, inclusivo del piano di disaster recovery (art. 50-bis,comma 3, punto a e
b), che si è concluso nel 2013. L’Agenzia per l’Italia Digitale ha espresso parere favorevole (parere n.
498/2013) riservandosi alcune indicazioni rispetto alla sede di ricovero dei dati.
Le limitate risorse disponibili e la scelta di indirizzarle prioritariamente ai servizi finali destinati al cittadino, ha
reso necessario, anche per l’anno 2013, rinviare gli interventi di “manutenzione” del sito web consortile che
peraltro è stato costantemente aggiornato ed integrato con quanto previsto delle normative.
Nel corso dell’anno 2013 l’Ufficio ha svolto attività di supporto e segreteria del Coordinamento Regionale
degli Enti Gestori delle funzioni socio assistenziali tuttora in capo al Consorzio IN.RE.TE. che ha richiesto un
notevole investimento sia in termini di comunicazione (raccolta e diffusione materiale, richiesta informazioni
ai singoli Enti, predisposizione testi) che di rielaborazione dati a supporto dei numerosi incontri promossi nel
corso dell’anno sia con la Regione Piemonte che con le Associazioni delle autonomie locali, ecc. Ogni Ente
aderente al Coordinamento ha corrisposto al Consorzio IN.RE.TE. una quota di adesione di 300 euro annuali
per sostenere i costi delle attività di segreteria.
Sistemi di pianificazione, programmazione e controllo
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento ed integrazione conseguiti. Integrazioni al sistema dei controlli interni alla luce
delle recenti disposizioni normative.
L’attività è stata realizzata secondo quanto previsto dal sistema di programmazione. La relazione previsionale
programmatica redatta sulla base delle linee guida indicate dall’Assemblea allegata al bilancio di previsione,
ha fornito informazioni sullo stato di attuazione delle azioni correlate alle priorità individuate nel Piano di
Zona 2011 – 2013 e sulle progettazioni specifiche oltre che a quelle istituzionali.
Successivamente l’area di direzione ha provveduto ad elaborare nei tempi imposti dal sistema di bilancio i
documenti di programmazione, gestione e controllo dell’ente che sono stati pensati ed aggiornati nel tempo,
nell’ambito delle disposizioni normative ed in funzione dell’evoluzione delle esigenze informative dei
destinatari. L’intero sistema di programmazione è infatti finalizzato a fornire agli Amministratori, in una logica
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di trasparenza e chiarezza, gli elementi a sostegno delle scelte nell’ambito delle funzioni delegate e a poter
contare su una trasparente rendicontazione dell’attività complessiva.
In applicazione delle normative intervenute sul tema della comunicazione, della trasparenza degli incarichi e
dei controlli interni sono state predisposte integrazioni ai documenti esistenti in modo che agli stessi
potessero essere ricondotti tutti gli ambiti da presidiare.
La presente relazione al rendiconto 2013 è parte del sistema ed è articolata in coerenza con lo Stato di
attuazione e con la RRP 2013-2015 per permettere di rappresentare per programmi l’investimento dell’Ente a
favore delle diverse tipologie di utenza (minori e famiglie, adulti fragili, disabili ed anziani) a supporto delle
scelte e degli indirizzi politici dell’Assemblea.
La contrazione delle risorse che ha condizionato l’attività annuale non ha permesso di programmare obiettivi
di sviluppo, ma ha imposto, come migliore delle ipotesi, di limitare le azioni al mantenimento dello status quo
e di completare i tagli e le azioni di riduzione della spesa approvate dall’Assemblea in fase di approvazione
delle linee di indirizzo 2012, tra queste il trasferimento della sede del Consorzio.
E’ stato portato a regime il sistema dei controlli interni così come previsto dal Regolamento approvato
dall’Assemblea nel mese di febbraio che prevede il consolidamento del ruolo del Responsabile dell’area
finanziaria nel controllo dei provvedimenti con impegno di spesa e l’introduzione del controllo successivo di
regolarità amministrativa in capo al Direttore nominato, in assenza del Segretario, organo non previsto dallo
Statuto consortile.
A questo proposito è opportuno sottolineare come, alla luce della recente normativa in materia di
ordinamento della P.A., dei ricorrenti dubbi applicativi delle diverse norme alla struttura consortile e del ruolo
di controllo e garanzia attribuito dalla legge al Segretario anzichè ad un Dirigente dell’Ente , gli
Amministratori debbano confrontarsi su una eventuale introduzione di tale Organo nella struttura consortile.
Nella logica di individuare ogni possibile economia nella gestione dei servizi le gare di appalto per l’acquisto
dei beni e servizi condotte nel corso dell’anno sono state l’occasione per rivedere l’intero assetto dei servizi
dell’Ente con conseguenti ricollocazioni di personale ed accorpamento di servizi, individuata una valida
alternativa è stato effettuato il trasferimento della sede centrale, infine è stata programmata la dismissione
della struttura per anziani non autosufficienti “Villa San Giacomo” a gestione diretta attraverso una
concessione. Sono state inoltre ancora una volta rivalutate tutte le spese di locazione sostenute e ricercate
alternative con contratti più favorevoli o messa a disposizione con comodati gratuiti.
Nel corso dell’anno sono stati organizzati incontri con i singoli Amministrazioni che ne hanno fatto richiesta
per approfondire maggiormente la tipologia degli interventi, i destinatari e l’effettiva spesa sostenuta dal
Consorzio per l’attivazione dei servizi ai loro cittadini.
Il servizio di sviluppo di Comunità, come verrà approfondito nel programma “Servizio Sociale e promozione
della comunità” ha lavorato prevalentemente e con successo, nella ricerca di risorse aggiuntive finalizzate ad
implementare e/o dare continuità a servizi già esistenti.
Sistemi di organizzazione e gestione del personale
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti
L’attività si è sviluppata nel corso dell’anno, come previsto in sede di programmazione. Oltre l’ordinaria
amministrazione, numerosi sono stati gli adempimenti richiesti all’ufficio personale compresa l’elaborazione
dei modelli riassuntivi delle prestazioni lavorative effettuate dai dipendenti per una verifica preventiva della
propria situazione pensionistica alla luce delle nuove disposizioni normative introdotte.
Il livello di performance del personale è stato presidiato attraverso gli strumenti e le metodologie di lavoro
messe a regime nel 2012 ed erogati gli incentivi, peraltro ridotti del 20%, nel mese di giugno.
La direzione ha condotto la contrattazione decentrata integrativa per il fondo anno 2013 e sta predisponendo
la seconda Relazione sulla Performance a partire dallo schema indicato dal Nucleo di Valutazione ponendo
particolare attenzione agli indicatori finalizzati a rilevare il raggiungimento di quanto atteso.
Nell’ambito del processo di dematerializzazione, sono ormai consolidate le modalità informatizzate di
collegamento tra dipendenti/responsabili di area/ufficio personale. Inoltre, al fine di limitare la stampa di
documentazione disponibile in formato elettronico e la riproduzione di copie di documenti, sono stati
introdotti codici individuali di accesso ai centri di stampa.
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In preparazione del trasferimento degli uffici sono state avviate tutte le azioni propedeutiche a partire da
una complessiva valutazione della documentazione presente e della sua conservazione in archivio storico o
corrente.
La fattiva collaborazione di tutto il personale del Consorzio in relazione al trasferimento ha reso possibile
contenere al massimo i disagi per l’utenza e riprendere nell’arco di una settimana l’attività a pieno regime.
Sono state garantite a tutti le condizioni per la fruizione di benefici ed agevolazioni previsti per legge che
concorrono a creare condizioni di cura a domicilio per il congiunto/a del lavoratore.
Il piano formativo dell’anno ha consentito la partecipazione a percorsi collettivi e/o individuali., autorizzati, di
volta in volta, sulla base dell’attinenza e del ruolo svolto all’interno dell’organizzazione.
Comunicazione interna
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento ed integrazione conseguiti. Monitoraggio dei flussi informativi ed integrazione alla
luce delle nuove disposizioni normative.
La Direzione ha supportato la Presidenza in tutti gli incontri con il Comitato di Presidenza, l’Assemblea, le
singole Amministrazioni comunali e gli Enti sovraordinati per quanto riguarda l’attività ordinaria del
Consorzio. Ha inoltre garantito la collaborazione tecnica nell’elaborazione dei documenti e nelle sedute del
Coordinamento regionale degli Enti Gestori del Piemonte che il Consorzio IN.RE.TE. presiede.
In più occasioni nel corso dell’anno una rappresentanza di dipendenti ha preso parte alle assemblee
consortili ed in questo modo ha potuto prendere atto in modo diretto della tipologia delle istanze degli
Amministratori e delle tematiche affrontate.
Con le modalità ormai consolidate sono stati presentati al personale nel corso di una conferenza di servizio, i
documenti di programmazione dell’Ente approvati dall’Assemblea e dal Consiglio di Amministrazione e gli
obiettivi della performance attesa validati dal Nucleo di Valutazione in modo che ognuno, concorrendo nella
propria unità operativa alla realizzazione della mission dell’ente, avesse chiari i principi di riferimento che
informano tutta l’attività del Consorzio e gli obiettivi triennali ed annuali definiti negli atti di programmazione.
Nel mese di giugno, come già ricordato, si è conclusa la valutazione della performance individuale ed
erogata la produttività.
La comunicazione interna ordinaria è avvenuta esclusivamente attraverso la posta elettronica che ha
permesso di dare ampia diffusione ad ogni iniziativa di potenziale interesse per gli operatori dell’ente.
Sull’area riservata del sito è stata pubblicata tutta la modulistica relativa ai servizi consortili e, in modalità
protetta, l’accesso alla consultazione del prospetto presenze/assenze mensile, il cedolino stipendiale ed il
CUD da parte di ogni dipendente. Sono in corso ulteriori adeguamenti del sistema di rilevazione
presenze/assenze in uso per procedere con ulteriori azioni nell’ottica della dematerializzazione documentale.
Cod.
1002
Progetto
Governance esterna e relazioni con il territorio
Finalità: Garantire un costante presidio delle relazioni con i soggetti del territorio consortile che concorrono
alla definizione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
Pianificazione di sistema – Piano di zona
Si garantisce il presidio del percorso avviato per la definizione del Piano di zona, con il coordinamento dei
diversi soggetti e organismi coinvolti e la creazione di metodologie e strumenti finalizzati al monitoraggio
dell’attuazione degli obiettivi definiti nel piano.
Relazioni con gli attori del territorio
Si presidiano le relazioni con i diversi soggetti del territorio (pubblici e privati) coinvolti nella definizione e
realizzazione del quadro delle politiche sociali, nell’ottica del potenziamento delle risorse complessivamente
destinate al sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali.
Relazioni per l’integrazione socio-sanitaria
Vengono svolte tutte le azioni di programmazione, gestione e controllo dei servizi dell’area socio – sanitaria
volte a consolidare il processo di integrazione con l’ASL e a favorire una più efficace attuazione e accessibilità
dei servizi.
Comunicazione esterna, accoglienza e protocollo
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Si gestiscono gli strumenti di comunicazione esterna secondo modalità integrate e funzionali a favorire la
massima diffusione dei valori, delle missione, delle finalità e degli obiettivi, nonché delle azioni poste in
essere dal Consorzio per accogliere il cittadino nelle sedi consortili, fornirgli informazioni ed orientamento.
Gestione protocollo con procedura informatizzata.
Attività anno 2013
Pianificazione di sistema – Piano di zona
Finalità specifiche
Mantenimento del coordinamento complessivo del Piano di Zona perseguendo delle azioni di piano compatibilmente con il quadro delle
risorse e la partecipazione dei soggetti del territorio. Garantire la costruzione di un quadro complessivo della spesa sociale investita dai
soggetti istituzionali e comunitari a favore dei cittadini del territorio.
Il Consorzio ha garantito il proprio ruolo di regia e di riferimento complessivo del Piano di Zona congiunto dei
territori di IN.RE.TE. di Ivrea e C.I.S.S-A.C. di Caluso che si è concluso con l’anno 2103.
Oltre alla realizzazione di alcune azioni di Piano importanti per il territorio, è stato avviato il monitoraggio
dell’attività svolta nel triennio orientato prioritariamente a far emergere, a partire dalle difficoltà incontrate, il
problema delle rappresentanze.
E’ necessario sottolineare comunque che la complessiva diminuzione delle risorse destinate ai Consorzi e
l’assenza di un investimento regionale verso il sistema di programmazione dei Piani di Zona introdotti con la
Legge 328/00 hanno condizionato negativamente il normale iter di evoluzione dello stesso.
L’attività di monitoraggio e valutazione della realizzazione delle azioni di piano è stata avviata e condotta
nell’ambito di un progetto di formazione finanziato dalla Provincia di Torino che ha permesso di far emergere
quanto di seguito sintetizzato: (estratto dalla relazione finale della dott.ssa Arcari)
La sollecitazione di programmare a livello locale in maniera integrata giungeva dalle Linee guida emanate
dalla Regione Piemonte per la predisposizione dei Piani di Zona che suggerivano che l'ambito territoriale di
realizzazione del Piano di Zona andasse a coincidere con quello del Distretto Sanitario di appartenenza. Le
Assemblee dei Comuni associati ai Consorzi In.Re.Te. e C.I.S.S-A.C. si sono pertanto mosse nel recepimento
delle indicazioni delle Linee Guida scegliendo di avviare un processo programmatorio congiunto per la
realizzazione del Piano di Zona 2011-2013, in quanto entrambi compresi nell'ambito territoriale del Distretto
5 dell'ASL TO4. Il processo di programmazione integrato ha portato alla fine del 2011 all'approvazione del
Piano di Zona e alla sua presentazione alla Conferenza del Welfare tenutasi ad Ivrea nel febbraio 2012.
Il Piano di Zona integrato ha presentato alcuni elementi di complessità riconducibili essenzialmente a tre
dimensioni:
1) La dimensione dell'integrazione dei due ambiti territoriali che significa, nel concreto: A)
integrazione/fusione di alcuni organismi (Tavolo Politico Istituzionale, Ufficio di Piano) e loro dialogo con
gli organismi “territoriali” a valenza locale (Tavoli tematici); B) programmazione integrata delle risposte
rispetto a grandi tematiche e bisogni trasversali ai due ambiti;
2) La dimensione locale ovvero la lettura per ognuno dei due ambiti, dei bisogni specifici e la loro
traduzione in risposte con essi coerenti, insieme al governo delle reti e alla promozione del sistema di
opportunità locali;
3) Il dialogo fra la dimensione 1), che vede il Consorzio in.Re.Te. partner del sistema di governance del
Piano (livello dell’integrazione trasversale), e la dimensione 2) che vede il Consorzio come attore della
rete locale di Ivrea, che si muove ed agisce mantenendo un rapporto stretto con il Consorzio di Caluso.
L'immagine qui sotto riportata, condivisa fra i due Enti Gestori, evidenzia l'interconnessione necessaria fra
queste dimensioni:
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Il buon funzionamento di ciascuna delle tre sopracitate è stato elemento imprescindibile per il buon
funzionamento del Piano di Zona nel suo complesso.
Il monitoraggio e la valutazione del Piano di Zona hanno realizzato le seguenti attività formative:
1) Accompagnamento all'attuazione delle azioni del Piano avviate nel 2012
Approvato il Piano di Zona, nell'ambito del quale è stata data evidenza delle azioni realizzabili e dei relativi
partenariati, la formazione ha sostenuto (dal punto di vista motivazionale, metodologico e della costruzione
degli strumenti di gestione dei progetti) il lavoro di diversi Gruppi di Partner sia nella fase di avvio dei
progetti che nella successiva di implementazione. Essendo le azioni del Piano numerose (11 azioni trasversali
ai due ambiti, 10 relative all'ambito del C.I.S.S-A.C. e 9 relative all'ambito del Consorzio In.Re.Te.) oltre che
complesse, ne sono state selezionate alcune che la formazione ha seguito in modo più attento attraverso il
sostegno operativo e metodologico ai Gruppi. Tali azioni sono state individuate sulla base di alcuni criteri che
potenzialmente avrebbero potuto comprometterne l'attuazione o comunque renderla difficoltosa; in
particolare:
- l'idea-progetto, cuore dell'azione, focalizza bisogni complessi la cui traduzione operativa risulta
difficoltosa;
- il partenariato è debole, poco ingaggiato o scarsamente amalgamato oppure presenta al suo interno
difficoltà di attribuzione della titolarità formale dell'azione;
- nel partenariato mancano le competenze base per la gestione e la realizzazione di un progetto
(ancoraggio agli obiettivi, rispetto del mandato, capacità di tradurre l'obiettivo in azioni con esso
coerenti, rispetto dei tempi, valorizzazione delle risorse disponibili)
I Gruppi sono stati affiancati e sono stati trasferiti loro gli strumenti e le conoscenze pratiche e teoriche che
consentissero di procedere in autonomia, trovando al proprio interno le risorse per valorizzare il propri punti
di forza e risolvere le criticità.
2) Monitoraggio delle azioni del Piano
La formazione ha sostenuto gli organismi tecnici (gruppo dei coordinatori dei Tavoli tematici, Ufficio di Piano)
nella costruzione degli strumenti di monitoraggio delle azioni e nel loro utilizzo. A sei mesi dall'approvazione
del Piano e nell’ambito delle attività di monitoraggio, è stata realizzata una prima verifica dello stato di
attuazione delle azioni che ha messo in evidenza le difficoltà connesse al completamento di un mandato così
ampio. Infatti, delle 19 azioni totali, 16 risultavano avviate ed in corso, mentre 13 sono state dichiarate
sospese (a tempo determinato o indeterminato). Alcuni dei nodi critici incontrati in fase di attuazione delle
azioni e di governance complessiva del Piano (impressioni poi evidenziate in modo più puntuale dal
monitoraggio) sono stati campanelli di allarme che hanno rivelato alcune debolezze presentatesi nel processo
di attuazione del Piano. Tali debolezze rappresentano, in una logica di miglioramento e di sviluppo, le aree
che necessitano di approfondimento ed andranno maggiormente presidiate nei prossimi Piani.
Il programma formativo ha previsto un accompagnamento formativo centrato sulla valutazione dei risultati
delle azioni, sul grado di raggiungimento degli obiettivi di Piano, nonché sulla valutazione del sistema di
governance.
Le attività finora compiute mostrano un quadro abbastanza chiaro rispetto alla qualità delle relazioni e delle
reti che, all'interno del Piano, trovano rappresentazione.
In particolare, rispetto all'ambito di Ivrea, le attività di implementazione del Piano di Zona hanno messo in
luce alcuni punti di forza ed elementi da valorizzare, accanto ad alcune criticità traducibili in possibili aree di
miglioramento.
I principali punti di forza individuati al termine del percorso di monitoraggio e valutazione sono stati i
seguenti:
- L'integrazione fra i due ambiti territoriali è apparsa più agile e fluida rispetto alla fase di costruzione
del precedente documento che aveva al contrario vissuto alcuni appesantimenti.
- L'apparato formale del Piano è rodato ed efficiente.
- Il Piano si è rivelato un buon strumento di analisi dei bisogni del territorio e di ricognizione delle
modificazioni intervenute nella struttura dei problemi (rilevamento della nascita di nuovi bisogni,
dell'aggravamento di altri, della riemersione di altri ancora).
- Il sistema di governance ha saputo garantire costantemente idonei luoghi di rappresentanza e di
scambio, così che gli attori del territorio (in particolare i soggetti sottoscrittori dell'Accordo di
Programma) potessero lavorare concretamente all'attuazione dei contenuti del Piano.
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Sono emerse nuove opportunità e relazioni, nuove modalità di condivisione delle responsabilità e
delle risorse che possono, se valorizzate, essere messe a patrimonio dal Consorzio.
I lavori di attuazione del Piano di Zona hanno comunque registrato una buona partecipazione, segno
che gli attori locali attribuiscono ancora a questo strumento di programmazione un certo significato.
Rispetto alle aree di miglioramento ed alle criticità, il monitoraggio e la valutazione ci hanno segnalato i
seguenti aspetti:
- Il processo di attuazione del Piano ha messo in luce una certa difficoltà a concretizzare le azioni
previste. Le cause, esplorate attraverso il monitoraggio, sono diverse e strettamente connesse alla
storia di ciascun progetto; tuttavia, una debolezza trasversale è rappresentata dalla scarsa
proattività degli attori incaricati della loro realizzazione. L'impressione è che il Piano di Zona sia
ancora vissuto da alcuni attori locali come un tema di pertinenza (sia dal punto di vista gestionale
che attuativo) dell'Ente Gestore.
- Esiste una rete a sostegno del Piano che, in questo momento storico più che mai, rappresenta la
conditio sine qua non per la realizzazione degli obiettivi della programmazione. L'Ente Gestore
(regista e co-attuatore del Piano) è uno di questi nodi e pertanto deve essere inserito in rapporti di
reciprocità e di reale co-responsabilità. Quel che accade, invece, è che al Consorzio viene attribuita
responsabilità “assoluta” con il risultato che l'impegno dei partner deve essere sollecitato e, sovente,
rinegoziato.
- Gli eventi politici e sociali hanno senz'altro contribuito ad aumentare il senso di demotivazione e di
precarietà. Indubbiamente non può competere al solo Consorzio il compito di sorreggere l'intero
Piano di Zona, in un'azione di costante motivazione degli attori locali alla partecipazione e
all'impegno. Il senso del “fare insieme” è qualcosa che va costruito (o ricostruito) in modo
aggregato.
- Il Piano di Zona viene indicato da più parti (ed in ogni occasione ufficiale) come importante ed
irrinunciabile; tuttavia quale sia il reale significato attribuitogli dagli attori locali (e pertanto il suo
potenziale) resta ancora un punto da esplorare. Se permane questa ambiguità rispetto al suo reale
significato, si corre il rischio che esso rimanga ampiamente inattuato (se non a costo di grandi sforzi
ad opera dell'Ente Gestore).
La situazione complessiva di mancanza di risorse economiche che sta interessando la Regione Piemonte, ha
messo in forte difficoltà i Comuni ed ha sottoposto i servizi sanitari a severi piani di rientro. In questa grave
situazione ci pare che il messaggio sotteso ai Piani di zona sia stato “colto” da molti soggetti della comunità
che oggi riconoscono nella rete il luogo dove mettere insieme difficoltà e risorse.
Nella direzione di tale scelta vanno le numerose richieste di partnership pervenute al Consorzio nel corso
dell’anno e la condivisione tra pubblico e privato di progettazioni mirate ad incrementare l’attuale offerta di
servizi.
Relazioni con gli attori dei territorio
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento ed integrazione conseguiti anche attraverso il monitoraggio della rete delle
risorse del territorio.
L’attività del servizio si è realizzata come previsto in sede di programmazione attraverso la cura costante del
sistema delle relazioni territoriali. A questo proposito è opportuno sottolineare come l’esperienza di
programmazione e progettazione congiunta sperimentata sul territorio abbia influito positivamente sulle
modalità adottate dai soggetti istituzionali e comunitari motivandoli a trovare alleanze e partnership
finalizzate a rendere più omogenee ed equamente distribuite le risposte ai bisogni dei cittadini.
Indubbiamente anche la crisi e la complessiva diminuzione delle risorse dedicate hanno imposto maggiori
sinergie tra i soggetti impegnati nel settore.
E’ stata inoltre valutata ogni opportunità per l’individuazione di risorse aggiuntive e presentati , se coerenti
con la programmazione, i relativi progetti di finanziamento.
Il Consorzio ha aderito, sostenuto e/o partecipato alle progettazioni promosse da altri soggetti del territorio
coerenti con le priorità generali dell’Ente e quanto emerso dal lavoro di rilevazione dei bisogni condotto dai
Tavoli Tematici del Piano di Zona 2011-2013.
Ha inoltre gestito l’istruttoria per l’erogazione dei contributi provinciali a favore delle associazioni impegnate
nel settore sociale a partire dalla valutazione dei progetti presentati dal punto di vista della coerenza con gli
obiettivi del bando e della concretezza delle azioni programmate fino all’erogazione dei contributi stessi.
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Come già accennato, il Consorzio ha garantito le funzioni di coordinamento e segreteria del Coordinamento
Regionale degli EEGG delle funzioni socio assistenziali.
Ha promosso coordinamenti mensili con tutti gli Enti aderenti nel corso dei quali sono state affrontate le
tematiche comuni con priorità per quelle inerenti l’assegnazione dei fondi regionali.
La segreteria ha assicurato la diffusione agli Enti di tutta la documentazione ricevuta e/o raccolta ed ha
curato la sistematizzazione dei dati richiesti ai singoli enti.
La Direzione ha inoltre partecipato ed affiancato la Presidenza del Consorzio in tutti gli incontri con gli
Amministratori Regionali e Comunali finalizzati a presentare le difficoltà economico-finanziarie incontrate
dagli EEGG nel mantenimento di un’offerta di servizi adeguata a rispondere ai bisogni che i cittadini, in tempi
di crisi, portano ai servizi sociali.
Relazioni per l’integrazione socio-sanitaria
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento ed integrazione conseguiti. Conclusione dell’iter di definizione della convenzione
con l’ASL To4 in materia socio sanitaria.
La ridefinizione della nuova Convenzione in materia socio sanitaria è stata oggetto di vivace confronto tra le
parti, in particolare per il settore materno - infantile e la bozza definitiva del documento è stata messa a
punto solo nel secondo semestre dell’anno.
Non si sono incontrati particolari problemi infatti per quanto concerne l’area anziani non autosufficienti e
disabili in quanto si trattava di contestualizzare quanto contenuto nei Livelli Essenziali di Assistenza approvati
dalla Regione Piemonte nel 2003 con la DGR 51, non altrettanto si può dire per quanto concerne l’area
materno infantile in merito alla quale la sanità ha proposto una riformulazione della ripartizione della spesa
alla luce della nuova normativa regionale in materia di comunità per minori. Il confronto è stato perciò lungo
ed approfondito.
Come premesso per le altre tipologie di servizi di area socio sanitaria non sono stati previsti significativi
cambiamenti. Nel corso dell’ultimo incontro con la Direzione Generale ed Amministrativa dell’ASL TO4 è stato
trovato un accordo ed un impegno alla sottoscrizione, ma sono stati presentati dall’ASL i budget annuali
previsti per gli EEGG afferenti ridotti per l’anno 2013 del 7,5% rispetto all’importo 2012 e del 15% per l’anno
2014 rispetto all’importo 2012, sulla base del piano di rientro imposto dalla Regione all’ASL stessa.
Il testo della Convenzione è stato portato all’approvazione dell’Assemblea Consortile nel mese di dicembre
2013 (Deliberazione n. 27 del 18/12/2013).
Permane comunque una forte preoccupazione in merito alle risorse in ambito materno infantile in quanto si
tratta di interventi obbligatori a favore di donne sole o con minori non differibili od oggetto di provvedimenti
dell’Autorità Giudiziaria.
Un altro elemento di incertezza è costituito dalla possibilità o meno di dare continuità agli interventi
economici a sostegno della domiciliarità. Il finanziamento regionale (di cui alla DGR 39 e s.m.i.) assegnato
all’ASL TO4 ed erogato dal Consorzio, si è concluso con il mese di gennaio. In esito ad un accordo
AASSLL/Regione, le Aziende sanitarie hanno anticipato agli EEGG le risorse per erogare gli interventi
economici fino al mese di dicembre 2013 e proseguire fino a marzo 2014.
Dopodiché la Regione Piemonte ha adottato, in attuazione dei Piano di rientro 2013-2015 approvato con
Delibera n. 25 del 30.12.2013, la Delibera n. 26 del 30.12.2013 “Modalità di gestione delle prestazioni
domiciliari in lungoassistenza a favore delle persone non autosufficienti” in attesa dell’assegnazione
trasferimento del Fondo statale per la non autosufficienza e trasferito contestualmente la competenza agli
Enti Gestori delle funzioni socio assistenziali. Tale provvedimento esclude gli interventi economici al sostegno
della domiciliarità dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) entrati a nell’ambito della titolarità sociale.
Tale posizione è stata ampiamente contestata da numerosi Comuni ed Enti gestori tra cui il Consorzio
IN.RE.TE. che hanno presentato ricorso al T.A.R. per l’annullamento del provvedimento congiuntamente alla
citata DGR 25/13 in quanto lesiva del diritto ad accedere alle cure sanitarie da parte del cittadino.
L’attività del S.U.S.S. si è realizzata come previsto in sede di programmazione.
Il Consorzio ha mantenuto anche per l’anno 2013 la presenza di un operatore a tempo parziale (assistente
sociale) presso lo Sportello Unico Socio Sanitario. Questo ha permesso di mantenere il punto di accesso
unico avviato con un contributo regionale di cui alla D.G.R. 55/08 del 28.7.08 presso la sede del Distretto
Sanitario n.5 dell’ASL TO4.
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Le giornate dedicate al ricevimento del pubblico gestite dall’A.S. ( martedì, mercoledì e giovedì con orari
pensati per facilitare l’accesso anche per chi lavora) hanno registrato un’affluenza complessiva annuale di
circa 650 persone.
Complessivamente le situazioni giunte allo sportello hanno riguardato situazioni di anziani non autosufficienti
per la richiesta di servizi UVG., in molti casi è emersa anche la necessità di un sostegno e di un orientamento
più ampio.
Hanno funzionato in modo regolare tutte le Unità multidisciplinari di valutazione istituite per la valutazione
delle esigenze sanitarie – assistenziali , l’attivazione delle risposte ed il loro monitoraggio.
Finora è stata gestita in forma congiunta (sociale – sanità) l’erogazione dei servizi a sostegno della
domiciliarità per gli anziani non autosufficienti costituiti dagli interventi economici, da progetti di
lungoassistenza e telemonitoraggio. Gli uffici del Consorzio hanno partecipato alla gestione ed assicurato
l’erogazione degli interventi a favore degli anziani.
La D.G.R. 56/2010 rifinanziata anche per l’anno 2013 ha permesso di dare continuità agli interventi
economici per i soggetti in situazione di grave disabilità.
Comunicazione esterna
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento ed integrazione conseguiti nell’ottica della massima accessibilità e trasparenza
dell’attività amministrativa dell’ente e delle scelte adottate per fronteggiare la contrazione delle risorse.
L’attività si è realizzata come previsto in sede di programmazione.
Con il trasferimento della sede centrale del Consorzio da via Jervis a via Circonvallazione e la conseguente
riorganizzazione degli spazi dedicati all’accoglienza del pubblico, l’introduzione di nuove tecnologie a
supporto della funzione ed una occasione formativa sui temi della relazione con il pubblico a cui hanno preso
parte gli operatori impiegati in tali ruoli, sono state messe a punto nuove modalità di gestione
dell’accoglienza diretta e telefonica del cittadino.
Il costante aggiornamento del sito istituzionale ed il suo progressivo adeguamento alle indicazioni normative
sopravvenute, hanno reso il portale più ricco di informazioni sull’attività consortile ed un importante supporto
al lavoro degli operatori sociali. Tuttavia la struttura del portale per poter rispondere pienamente alle
funzioni date, necessiterebbe di una sua migrazione su un applicativo più attuale, intervento che, come già
accennato, finora non è stato possibile realizzare per mancanza di risorse.
L’attività dello Sportello di informazione sociale si è realizzata nell’ambito della Convenzione annuale
sottoscritta con l’Amministrazione Provinciale di Torino per la diffusione delle informazioni in materia di
servizi sociali. Per l’anno 2013 è stata garantita la continuità dell’operatore di sportello, ma, considerata
l’impossibilità di incrementare le risorse trasferite dalla Provincia con il bilancio consortile, è stato ridotto
l’orario di apertura al pubblico a 15 ore settimanali.
Lo SPORTELLO SOCIALE nell’anno 2013 ha garantito:
Attività di accoglienza e centralino presso la reception del Consorzio IN.RE.TE
La sportellista ha svolto attività di accoglienza, front office e centralino contestualmente ad attività di
sportello informativo
Attività di back office
Valutazione, confronto, sviluppo ed evasione delle richieste pervenute. Attività di collaborazione costante e
continuativa con gli Uffici Consortili e Territoriali.
Progetto BOA - Borsa Amica
La sportellista ha fornito informazioni, ritirato e verificato le domande e si è occupata della registrazione nel
data base preposto. Per l'anno 2013 sono state raccolte N 350 domande.
Servizio civile progetto “Sviluppi Virtuosi” - Bando di selezione
Al bando, scaduto il 4 novembre, sono pervenute 29 domande. L'operatrice di Sportello si è occupata della
verifica delle stesse, della registrazione in un file appositamente creato, della trasmissione all'Ufficio
Provinciale competente di tutta la documentazione richiesta.
Bonus Idrico ATO 3
Il ruolo di informazione da parte dell'operatrice sulla modalità di richiesta di agevolazione per le bollette
acqua è stato ampliato anche attraverso la raccolta e l'invio alla SMAT delle domande, con gli allegati
necessari, per gli utenti in carico segnalati dalle A.S. . Le domande raccolte e inviate sono state pari a N 20
U.V.G. - Unità di Valutazione Geriatrica
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E’ stata mantenuta l'attività di collaborazione con l'Ufficio U.V.G. L'operatrice di Sportello si è occupata di
contattare le persone che hanno avuto precedente accesso allo Sportello Unico Socio Sanitario (SUSS),
concordando con le stesse appuntamento con gli Assistenti Sociali per la procedura di valutazione sociale, la
relativa predisposizione della documentazione necessaria debitamente compilata in tutte le sue parti.
Collaborazione con altri Servizi Consortili
La sportellista ha consultato quotidianamente il portale della Provincia e Regione al fine di cogliere e
trasmettere informazioni utili su normative e provvedimenti e, si è occupata di informare, raccogliere e
divulgare notizie di interesse comune.
La contrazione delle risorse che ha interessato il Consorzio, la conseguente incertezza nella programmazione
delle attività ed il mantenimento dei servizi hanno richiesto alla Presidenza ed alla Direzione del Consorzio
forte impegno e determinazione nell’ utilizzare ogni occasione di incontro con Provincia, Regione e Comuni
per evidenziare la ricaduta di tali scelte sui cittadini in un particolare momento caratterizzato dall’aumento
esponenziale dei bisogni.
Il tema centrale dell’anno 2013 è stato naturalmente quello delle risorse economiche.
Nella sezione Amministrazione trasparente del sito web consortile sono state pubblicate le informazioni
essenziali inerenti la performance, le modalità organizzative, gli organi politici e tecnici dell’Ente, i curricula
del direttore e del personale titolare di posizioni organizzative nonché i tassi di presenza ed assenza dei
dipendenti.
Ogni assemblea consortile, iniziativa, attività e/o evento organizzato dall’Ente sono stati ampiamente diffusi
attraverso la pubblicazione di ordini del giorno o sintesi descrittive nello spazio notizie in primo piano del
sito.
La pubblicazione degli atti amministrativi, dei provvedimenti adottati dagli Organi Consortili, dei bandi e degli
avvisi, avviene sull’Albo Pretorio on line, con modalità che hanno sostituito integralmente l’Albo Pretorio
cartaceo e le precedenti prassi di informazione.
Sulla base della tipologia delle informazioni da diffondere e delle caratteristiche del target dei destinatari,
sono stati predisposti comunicati stampa, materiale informativo ed organizzate conferenze stampa finalizzate
a presentare in modo approfondito e preciso i requisiti di accesso alle diverse azioni.
Cod.
1003
Progetto
Qualità dei servizi di sistema
Finalità: Garantire il presidio e il monitoraggio delle funzioni di carattere generale, assegnate all’ente in via
transitoria e/o delegate dalla Regione, nell’ottica del miglioramento della qualità dei servizi erogati, mediante
interventi di qualificazione e aggiornamento degli operatori sociali e di costante verifica dell’applicazione dei
requisiti gestionali e strutturali imposti dalle normative vigenti.
Formazione operatori sociali
Si garantisce lo svolgimento di percorsi formativi interni finalizzati a sostenere la crescita professionale del
personale dipendente, e l’individuazione delle attività formative rivolte all’esterno per meglio soddisfare i
fabbisogni formativi espressi dal territorio.
Vigilanza e controllo presidi socio-assistenziali
La funzione di vigilanza consiste nella verifica e nel controllo della rispondenza alla normativa vigente dei
requisiti strutturali, gestionali ed organizzativi delle strutture socio assistenziali, socio educative, socio
sanitarie pubbliche e private a ciclo residenziale e semiresidenziale.
Attività anno 2013
Formazione operatori sociali
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento ed integrazione conseguiti anche attraverso la conclusione dei percorsi avviati e la
realizzazione dei corsi finanziati per l’anno 2013.
Nonostante la significativa diminuzione delle risorse di bilancio destinate alla formazione del personale
dipendente, nella consapevolezza che la qualità dei servizi offerti è strettamente correlata alla professionalità
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degli operatori ed alla loro capacità di aggiornarsi costantemente, il Consorzio ha promosso la partecipazione
ai Seminari/Corsi di formazione esterni all’Ente inerenti specifici ambiti di attività da parte dei singoli
operatori scegliendo iniziative a basso impatto economico per l’ente.
La disponibilità di un Legale del territorio ha consentito di organizzare nel mese di gennaio una sessione di
approfondimento delle recenti norme in materia minorile.
Il Consorzio ha partecipato inoltre al corso di formazione sulle tematiche dell’Alzheimer “La mente smarrita”
organizzato ad Ivrea dalla Bottega del Possibile e dalla Cooperativa EDEREC nell’ambito del quale ha svolto
due docenze.
Nel primo semestre si è concluso presso la sede del Consorzio, il corso obbligatorio sulla sicurezza negli
ambienti di lavoro tenuto da una Agenzia accreditata e dal Medico competente, destinato a tutto il personale
dipendente con prova finale e gli aggiornamenti per i preposti presso le sedi delle Agenzie accreditate. Al
corso obbligatorio di cui al D.Lgs 81/2008 art.37 Salute e sicurezza sul lavoro” hanno partecipato n. 33
dipendenti. Nel primo semestre del 2014 verrà organizzata una nuova sessione del corso per i nove che per
motivi, diversi non hanno potuto prendere parte. Il R.S.P.P. ha dedicato una mezza giornata di formazione
sul tema per i sei volontari di servizio civile attualmente operanti presso i servizi del Consorzio.
TIROCINI OSSERVATIVI e FORMATIVI
Presso la sede del servizio “Centonove e dintorni” (via Arduino n. 109/bis – Ivrea) sono stati accolti n. 2
studenti:
- uno frequentante il 4° anno – Indirizzo Tecnico dei Servizi Sociali - dell'Istituto di Istruzione
Superiore “C. Olivetti” di Ivrea;
- uno frequentante il 4° anno - Indirizzo Socio Psico Pedagogico - del Liceo Scientifico “A. Gramsci” di
Ivrea.
Entrambi hanno svolto all'interno del servizio un tirocinio di tipo osservativo.
Presso la sede centrale del Consorzio, sono stati accolti n. 2 tirocinanti provenienti dall’Università degli Studi
di Torino - Facoltà di Scienze Politiche – Corso di Laurea in Servizio Sociale – sede di Biella che hanno svolto
un tirocinio nell’ambito del secondo anno per un monte ore ciascuno pari a n. 75.
Inoltre, sono stati accolti presso la sede territoriale di Ivrea n. 2 tirocinanti provenienti dall’Università degli
Studi di Torino - Facoltà di Scienze Politiche – Corso di Laurea in Servizio Sociale – sede di Biella che hanno
svolto un tirocinio nell’ambito del terzo anno per un monte ore ciascuno pari a n. 210.
E' proseguito fino alla fine del mese di aprile 2013 il tirocinio extra curriculare attivato, tramite la Facoltà di
Scienze Politiche – Corso di Laurea in Servizio Sociale – sede di Biella, a favore di un'Assistente Sociale già
laureata. Il tirocinio, attivato nel novembre 2012 per un monte ore totale di 660, è stato svolto presso
l'equipe minori. Sempre nel mese di aprile, in concomitanza con la chiusura del suddetto tirocinio, è stato
attivato un nuovo tirocinio extra curriculare, tramite la Facoltà di Scienze Politiche – Corso di Laurea in
Servizio Sociale – sede di Biella, a favore di un'Assistente Sociale già laureata per un monte ore totale di
245.
AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE PERMANENTE OPERATORI SOCIALI:
Il percorso formativo “ Verso nuove forme di gestione associata dei servizi sociali”, finanziato nell’ambito del
“IX ° Programma Provinciale per l’autorizzazione ed il finanziamento delle attività formative per gli operatori
sociali - bando 2010”, avviato il 18 gennaio 2012 e condotto dalla società Labser di Milano, si è concluso il 29
novembre 2013. Il percorso formativo, inizialmente elaborato in modo da consentire un approfondimento
condiviso del contesto normativo ed istituzionale propedeutico all’individuazione di una nuova formula
gestionale associata delle funzioni socio assistenziali in applicazione di quanto disposto dalla Legge
Finanziaria 2010 (L.191/09) in merito alla soppressione dei consorzi di funzioni, è stato rimodulato
successivamente ai mutamenti normativi intervenuti che hanno consentito di mantenere la forma consortile
attuale. Pertanto, considerati questi nuovi elementi, il Consorzio ha richiesto alla Provincia di Torino di poter
utilizzare, sempre attraverso la Società Labser S.r.l. di Milano che aveva già condotto la prima parte del
percorso, le restanti 72 ore di docenza per accompagnare il Direttore, i Responsabili apicali e i propri diretti
collaboratori nel percorso di attuazione della normativa in materia di controlli interni, anticorruzione e
trasparenza, date le consistenti modifiche normative intervenute a decorrere dalla fine del 2012.
Nell'ultima parte del percorso, le giornate formative effettuate hanno pertanto consentito all’ente di:
- definire il proprio regolamento sul sistema dei controlli interni in coerenza con le indicazioni fornite dal D.L.
174/12;
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- acquisire conoscenza della normativa e degli strumenti in materia di prevenzione della corruzione e delle
principali ricadute a livello organizzativo;
- avere un quadro completo degli obblighi di pubblicazione disciplinati dal D.Lgs. 33/13 e dalle delibere
CIVIT, e definire il proprio programma triennale per la trasparenza e l’integrità amministrativa;
- acquisire le basi per la definizione del piano triennale di prevenzione della corruzione.
Nel corso dell'anno sono stati attivati (e sono tutt'ora in fase di svolgimento) i 2 percorsi formativi finanziati
dalla Provincia di Torino nell'ambito del Bando Provinciale “INTERVENTI PER LA FORMAZIONE DEGLI
OPERATORI SOCIALI – BANDO ANNO 2012”:
il corso “LE RETI LOCALI A SOSTEGNO DELLA GOVERNANCE DEL PIANO DI ZONA : VALUTARE PER
VALORIZZARE” condotto dalla Dott.ssa Barbara Arcari, è rivolto agli operatori del Consorzio In.Re.Te. che
prendono parte alle attività di sviluppo del Piano di Zona e a tutti gli attori che stanno partecipando
attivamente al Piano di Zona 2011-2013, è stato attivato in data 20 maggio 2013 ed è in fase di conclusione.
il corso “PERCORSI D'AIUTO IN TEMPI DIFFICILI : COME MANTENERE LA FUNZIONE GENERATIVA DEL
LAVORO SOCIALE PROFESSIONALE” condotto dall’Agenzia Forcoop di Torino, è rivolto a tutti gli Assistenti
Sociali del Consorzio IN.RE.TE., è stato attivato in data 03 luglio 2013 ed è in fase di conclusione. Al fine di
utilizzare al meglio le risorse disponibili, gli operatori del servizio di accoglienza, reception, centralino,
protocollo e sportello sociale hanno partecipato a quattro giornate formative del percorso , in particolare
quelle finalizzate all’acquisizione di competenze e strumenti per la gestione dell’aggressività dell’utenza e la
gestione della conflittualità.
Entrambi i progetti, presentati nell’anno 2012, sono stati interamente finanziati dalla Provincia di Torino ed
iscritti nel bilancio di previsione 2013 del Consorzio IN.RE.TE.
FORMAZIONE DI BASE PER OPERATORI SOCIO SANITARI : è proseguita la collaborazione con l’ASLTO4 e
con l’Agenzia formativa CIAC s.c.r.l. di Valperga – Sede di Ivrea per la gestione dei corsi base per Operatore
socio sanitario (biennale).
Per quanto riguarda l'anno scolastico 2013-2014 il Consorzio servizi sociali IN.RE.TE. ha stipulato un nuovo
accordo con l'Agenzia formativa CIAC s.c.r.l. di Valperga, per la gestione del corso base per Operatore socio
sanitario (biennale), codice n.C1-40-2014-0 con Determina dirigenziale, in attuazione del Bando Mercato del
lavoro 2013/2014 (D. G. P. n. 487 - 29036 del 16/07/2013)
Azione IV.I.12.01 - Formazione settore Socio
Sanitario, approvato e finanziato dalla Provincia di Torino a completa titolarità CIAC.
Percorsi di qualificazione O.S.S.
Nel corso dell’anno 2013 è proseguito il corso base per Operatore socio sanitario (biennale),codice C1-402013-0, iniziato a dicembre 2012, per il conseguimento del titolo di Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) la cui
conclusione è prevista per l'estate 2014. Durante il 2013 gli allievi del corso hanno svolto il tirocinio (
suddiviso : 1° anno - n.80 ore presso i Servizi Territoriali e n.140 ore presso le Strutture socio assistenziali;
2° anno - n.70 ore presso i Servizi Territoriali e n.150 ore in strutture sanitarie). Durante il periodo di
tirocinio di 100 ore gli allievi sono stati accolti presso: Laboratorio 109, Servizio di Assistenza Domiciliare,
Centro Diurno di Ivrea, Casa Giuseppina, HARPO, GROUCHO.
Nel mese di ottobre 2013 il Consorzio INRETE, ha partecipato, insieme allo CIAC ed all’ASLTO4, alle
selezioni dei candidati al Corso per Operatore socio sanitario (biennale), per il conseguimento del titolo di
Operatore Socio Sanitario (O.S.S.). Il Corso,codice C1-40-2014-0, è iniziato a dicembre 2013 e la
conclusione è prevista per l'estate 2015.
Nonostante la significativa diminuzione delle risorse destinate alla formazione permanente individuale degli
Operatori dipendenti attuata nel corso del 2012 e riproposta nel bilancio 2013, è stato possibile accogliere
n. 29 richieste presentate da dipendenti (assistenti sociali, educatori e personale amministrativo) finalizzate
alla partecipazione a singoli corsi/seminari di aggiornamento strettamente inerenti l’attività svolta all’interno
dell’organizzazione consortile, precisamente:
n. 7 Area Territoriale
n. 6 Area Minori
n. 4 Area Integrativa
n. 7 Area Amministrativa e Area Finanziaria
n. 5 corsi su Sicurezza sul lavoro.
18
Vigilanza e controllo presidi residenziali
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti.
Nel corso dell’anno 2013 il Consorzio ha garantito, come programmato, la partecipazione alle attività di
vigilanza, verifica e controllo nell’ambito dalla Commissione dell’ASLTO4 sui presidi socio assistenziali e socio
educativi. Gli operatori delegati dal Direttore del Consorzio hanno assicurato la loro presenza sia in fase di
rilascio di titoli autorizzativi al funzionamento che nelle fasi di controllo e verifica dei requisiti strutturali e
gestionali richiesti per ogni tipologia di presidio.
Il Consorzio ha partecipato a n. 6 sopralluoghi di vigilanza e n.8 sopralluoghi per autorizzazione al
funzionamento nelle strutture che insistono sul territorio consortile, ognuno di questi interventi ha visto la
Commissione riunirsi per stilare il verbale da inviare alla segreteria ASL di Ciriè.
Per quanto concerne il titolo autorizzativo dei Centri estivi la Commissione si è riunita in due giornate per
valutare tutta la documentazione inviata e ne sono stati autorizzati n. 20.
Prosegue la collaborazione con l’ Ufficio Convenzioni Residenzialità dell’ASL TO4, nell’ambito delle procedure
di cui alla D.G.R. 25/2009 “Requisiti e procedure per l’accreditamento istituzionale delle strutture socio
sanitarie”, con la quale la Regione ha provveduto a disciplinare i requisiti e le procedure per l’accreditamento
istituzionale delle strutture socio sanitarie.
Tutte le attività che fanno capo al progetto concorrono concretamente, anche in questo particolare momento
di riduzione delle risorse, attraverso interventi di formazione e vigilanza, al miglioramento della qualità dei
servizi erogati al cittadino. L’organizzazione di percorsi formativi destinati alla maggiore qualificazione del
personale che opera nei servizi residenziali e la verifica del rispetto dei requisiti gestionali e strutturali dei
presidi è una funzione del Consorzio finalizzata a garantire il benessere alla persona sia essa minore, disabile
o anziana.
Nel corso dell’anno è stata approvata la D.G.R. 85-6287 del 2/8/2013 “Approvazione del piano tariffario delle
prestazioni di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti come previsto dalla D.G.R. 45-4248 del
30/7/2012.” Il provvedimento regionale è stato oggetto di ricorso al T.A.R. per l’annullamento viste le
ricadute sui cittadini e i Comuni/Enti Gestori. Quest’ultimo ha accolto il ricorso ed annullato il provvedimento.
Ad oggi è estremamente complicato comprendere quale sia la normativa da applicare. In assenza di
indicazioni specifiche da parte della Regione, la Commissione per gli aspetti organizzativo/gestionali delle
strutture residenziali si attiene ai contenuti della DGR 45/12.
Cod.
1004
Progetto
Tutele
Finalità: Garantire protezione e cura ai minori in stato di abbandono, alle persone dichiarate interdette o
inabilitate.
Gestione tutele
L’attività è destinata a soggetti minori, anziani, disabili per i quali, in assenza di familiari o altre persone di
riferimento, il Direttore, quale rappresentante legale del Consorzio, viene nominato dal Tribunale per i
minorenni o dal Tribunale Ordinario, tutore o curatore.
Il tutore, in stretta collaborazione e coinvolgimento del servizio sociale professionale, nonché dell’Ufficio
tutele consortile, garantisce le seguenti attività:
individuazione dei bisogni del tutelato e definizione del “progetto di vita”;
predisposizione istanze al Giudice tutelare, gestione delle procedure amministrative ed economiche per il
tutelato, autorizzazioni in esercizio della potestà genitoriale;
rendicontazione annuale al Giudice tutelare;
rappresentanza del minore nelle procedure davanti al T.M.;
garanzia della difesa tecnica al minore attraverso la nomina di un difensore con specifica preparazione in
ambito minorile (L. 149/01).
19
Attività anno 2013
Gestione tutele
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti.
L’attività svolta nell’anno 2013 dall’Ufficio Tutele consortile ha garantito la gestione dei provvedimenti di
protezione disposti dall’Autorità Giudiziaria e deferiti al Direttore del Consorzio. Tale unità nel corso dell’anno
ha permesso di gestire in modo coordinato ed omogeneo, in stretta collaborazione con il servizio sociale
territoriale, n. 12 tutele di minori, n. 7 tutele/curatele/amministrazioni di sostegno di adulti disabili, n. 12
tutele/amministrazioni di sostegno di anziani e n. 14 tutele giudiziali.
L’ufficio Tutele è una unità funzionale in staff alla direzione in cui operano, per una quota parte del tempo
lavoro n. 3 Assistenti Sociali del Consorzio già impegnate in altre funzioni nell’organizzazione consortile,
competenti per le diverse tipologie di utenza: minori, adulti, disabili, anziani, interdetti giudiziali.
La scelta di destinare alcuni operatori per garantire tali funzioni ha consentito una buona gestione delle
situazioni in carico e la costruzione, nel tempo, di un bagaglio di conoscenze e capacità tecniche nonché la
sperimentazione di buone prassi.
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione assicurando una tempestiva ed
adeguata risposta alle esigenze delle persone tutelate in alcuni casi anche avvalendosi dei supporti tecnici
necessari attivati sulla base delle esigenze specifiche della situazione considerata.
Come emerge dal confronto con l’anno precedente, il numero di tutele giudiziali e legali nonché delle
amministrazioni di sostegno è in aumento così come, in linea generale, la complessità delle situazioni
oggetto dei provvedimenti di tutela.
Sempre più frequentemente vengono deferiti al Direttore, quale rappresentante legale dell’ente,
provvedimenti di protezione complessi, spesso riguardanti soggetti con procedimenti giudiziali in corso o
patrimoni che presuppongono, per una corretta gestione a tutela dei diritti del soggetto, conoscenze
approfondite in più settori non presenti nell’ambito dell’organizzazione.
In particolare proprio la gestione dei patrimoni immobiliari di alcune persone tutelate e la tutela legale hanno
reso necessario ricorrere ad incarichi di professionisti esterni.
La complessità delle tutele rende oltre modo importante periodici momenti di confronto con la Cancelleria del
Giudice Tutelare destinati a “fare il punto” sui provvedimenti di protezione deferiti al Consorzio. E’
importante sottolineare come, quando la linea di intervento viene concordata a priori con il G.T. è possibile
affrontare la gestione, anche in emergenza, con maggiore tempestività ed efficacia nell’interesse delle
persone tutelate.
Nel corso dell’anno è proseguito significativamente l’impegno degli operatori dell’Ufficio Tutele del Consorzio
per garantire il confronto/consulenza agli operatori del territorio in merito alle nuove segnalazioni e sono
state segnalate alla Procura, per l’adozione di provvedimenti di protezione dei soggetti deboli, dieci nuove
situazioni.
Nel 2013 si è intensificato il rapporto con l’Ufficio Tutele della Provincia di Torino. Negli incontri, a cui hanno
preso parte i rappresentati degli Enti Gestori, si sono approfonditi in particolare gli aspetti riguardanti la
gestione dei rapporti con i rispettivi Uffici dei Giudici Tutelari, con gli Istituti Bancari ed i tecnici –
professionisti del settore immobiliare.
L’Amministrazione provinciale ha incontrato le Direzioni generali degli Istituti bancari e i Presidenti dei
Tribunali per rafforzare ulteriormente le reti operative esistenti.
Inoltre, a fine anno, l'Ufficio Provinciale ha attivato l' applicativo informatico per la gestione delle tutele
rendendolo disponibile da parte di ogni Ente Gestore.
Nel mese di luglio l'Ufficio Provinciale, in collaborazione con gli Enti Gestori di Ivrea, Caluso e Cuorgnè, ha
organizzato un percorso formativo per reperire e formare volontari disponibili ad assumere l'incarico di
Tutore/Amministratore di Sostegno.
Il Consorzio IN.RE.TE. ha, in tal senso, collaborato attivamente nella fase di promozione, nella raccolta delle
iscrizioni, nella messa a disposizione dei locali, delle attrezzature e dei formatori.
Il corso ha fornito gli elementi per permettere ai volontari di poter assumere l'incarico di Tutore o
Amministratore di Sostegno con l'affiancamento dell'Ufficio Tutele del Consorzio.
Nel corso dell’anno si è potuta verificare l'efficacia operativa degli incontri, avvenuti negli anni precedenti, del
Coordinamento fra gli operatori che si occupano di tutele degli 8 Consorzi afferenti al bacino territoriale
20
dell’ASLTO4 ed il referente dell’Ufficio Tutele dell’ASLTO4, finalizzati al confronto tra le diverse équipe di
lavoro ed il consolidamento di buone prassi.
Nel corso dell’anno sono stati autorizzati dal Giudice Tutelare 6.000 euro di equo indennizzo a favore del
Consorzio.
Cod.
1098
Progetto
Attività di supporto governance
Finalità: Garantire il regolare svolgimento delle attività del Programma Governance interna ed esterna,
assicurando il coordinamento del personale e l’approvvigionamento dei beni e servizi necessari.
1.4. Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità: Direttore,
Responsabili di area, assistenti sociali, personale amministrativo ed addetto alla comunicazione interna ed
esterna.
1.5. Risorse strumentali e sedi operative utilizzate
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali: server,
personal computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, automezzi e la sede
operativa del Consorzio. Per gli incontri assembleari sono stati individuati di volta in volta i locali più adeguati
in funzione del numero di partecipanti, della collocazione e delle caratteristiche di accessibilità privilegiando
quelli messi a disposizione in forma gratuita dalle Amministrazioni comunali.
21
Programma n. 2 - Servizio sociale e promozione della comunità locale
Responsabile: Consiglio di Amministrazione – Direttore
2.1 Descrizione del programma
La mission del Programma “Servizio sociale e promozione della comunità locale” consiste nell’assicurare ai
cittadini informazione, accoglienza, ascolto, osservazione e valutazione dei bisogni e delle richieste di aiuto e
la conseguente predisposizione di un progetto personalizzato, concordato con la persona e la sua famiglia,
che preveda l’attivazione dei servizi e degli interventi più idonei a superare e rimuovere situazioni di disagio
ed emarginazione sociale.
Il Consorzio, inoltre, valorizzando le risorse del territorio, promuove la costruzione di una solida rete sociale e
di una comunità informata, consapevole, competente e responsabile.
La mission del Programma “Servizio sociale e promozione della comunità locale” viene presidiata attraverso i
seguenti progetti, servizi erogati, che costituiscono la base su cui il Consorzio ha articolato il proprio sistema
di pianificazione, programmazione e controllo:
Cod.
Progetto
Servizio erogato
2001
Servizio sociale e comunità locale
Servizio Sociale Professionale
Segretariato sociale
Sviluppo di comunità
2099
Attività di supporto servizio sociale
2.2 Dati sulla situazione dei servizi e degli utenti
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma Servizio sociale e promozione della
comunità locale per l’anno 2013 :
Progetto
Servizio
Attività specifiche
2013
Tipologia utenti
Servizio sociale professionale
Minori
854
Disabili
412
Adulti
1871
Anziani
897
Totale
4034
Problemi relativi a
Minori
Servizio sociale e
comunità locale
Segretariato sociale
Sportello di Informazione Sociale
218
Disabili
37
Adulti
636
Anziani
325
Totale
1216
Accessi per informazioni
1491
Incontri per:
Sviluppo di comunità
Servizio Borsa Amica
Progettazione partecipata e supporto alla comunità n.
incontri
23
Progettazione per ricerca risorse
21
Iniziative giocabus - n. giornate
4
Supporto educativo per progetti di messa alla prova
15
38
22
2.3 Finalità generali
Cod.
Progetto
2001
Servizio sociale e comunità locale
Finalità: Garantire un’adeguata attività di accoglienza, ascolto e valutazione dei bisogni e delle richieste di
aiuto, promuovendo, nell’ambito del progetto individuale, l’attivazione delle risorse consortili e territoriali più
idonee. Promuovere iniziative di sviluppo di comunità per il coinvolgimento della comunità locale nei processi
partecipativi finalizzato a costruire ed attivare il sistema integrato dei servizi sociali.
Servizio Sociale Professionale
Il servizio, con la presenza degli Assistenti Sociali su tutto il territorio del Consorzio, garantisce l’attività di
accoglienza, ascolto, valutazione dei bisogni e delle richieste di aiuto, con conseguente attivazione delle
risorse più idonee nell’ambito di “progetti personalizzati” condivisi con gli interessati che promuovano la
migliore qualità di vita possibile della persona e della famiglia.
Attraverso il progetto personalizzato l’Assistente Sociale condivide con la persona la valutazione della sua
situazione, le scelte utili al superamento della difficoltà e le modalità per realizzare il percorso di aiuto.
Segretariato sociale
Il servizio garantisce un’attività di primo ascolto, orientamento e/o accompagnamento dei cittadini verso un
utilizzo più efficace delle risorse territoriali della rete, in stretta sinergia con lo sportello sociale e lo sportello
unico socio-sanitario distrettuale di prossima costituzione.
Sviluppo di comunità
Il servizio realizza azioni di ricerca partecipata con l’obiettivo di conoscere, apprendere e promuovere il
cambiamento nelle comunità locali, accompagna processi sociali finalizzati a sensibilizzare e aiutare la
comunità, crea reti tra i diversi soggetti istituzionali e comunitari, capaci di elaborare conoscenze, operare
valutazioni collettive e aggregare risorse volte a costruire convergenze sui problemi e sulle modalità per farvi
fronte.
L’intervento del servizio si articola a partire dalla costruzione di una storia con il territorio sollecitando e
partecipando a percorsi strutturati per aree tematiche che approdino a proposte operative comuni, in grado
di promuovere e aggregare disponibilità solidaristiche secondo l’ottica dei “cittadini risorsa”.
Attività anno 2013
Servizio Sociale Professionale
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti. subordinatamente alle risorse umane in un quadro di vincoli normativi
e di rispetto dei limiti di spesa imposti.
Nonostante la mancata sostituzione di due unità di personale assenti per lungo periodo in diverse aree
consortili, l’attività di servizio sociale professionale è stata garantita con continuità in tutte le sedi territoriali
ma è da segnalare che l’aumento del carico ridistribuito sul personale ridotto ha generato un allungamento
dei tempi di presa in carico e di attivazione degli interventi necessari, nonché un notevole rallentamento nei
percorsi di accompagnamento e monitoraggio delle situazioni già in carico.
La distribuzione capillare delle sedi di ricevimento del pubblico sull’ampio territorio ha certamente continuato
a garantire una facile accessibilità per i cittadini ma ha ulteriormente gravato sul tempo lavoro degli
assistenti sociali che hanno dovuto presidiare le molte sedi con meno personale. Anche le sedi operative
degli assistenti sociali sono state mantenute decentrate sul territorio consortile razionalizzando ed
ottimizzando l’organizzazione dei gruppi di lavoro al fine di garantire una risposta il più efficace ed efficiente
possibile ai cittadini.
Il considerevole aumento delle domande da parte di famiglie e/o singoli appartenenti a fasce di nuova
povertà in esito alla grave crisi occupazionale, ha sollecitato importanti riflessioni sul ruolo a cui è chiamato il
Consorzio. Di fronte a domande di aiuto relative a bisogni occupazionali o previdenziali il servizio sociale non
ha strumenti né risorse da mettere in campo e sempre più frequentemente si trova ad ascoltare, impotente
una domanda di aiuto alla quale non può dare risposta.
23
Inoltre la generale riduzione delle risorse e dei servizi, favorisce l’invio al servizio sociale da parte di altri
servizi, quale “rimedio estremo”, alimentando perciò aspettative e attese nelle persone già in difficoltà che
sempre più frequentemente si rapportano con gli Assistenti Sociali con gesti ed atteggiamenti dettati dalla
rabbia e dalla delusione.
L’obiettivo consortile di garantire il mantenimento degli standard quali-quantitativi dei servizi erogati
nell’anno precedente, per quanto attiene al servizio sociale professionale si è rivelato estremamente difficile;
infatti il lavoro professionale degli assistenti sociali richiede un tempo di conoscenza, approfondimento,
valutazione ed accompagnamento da dedicare ad ogni percorso di aiuto che non trova più corrispondenza
nel rapporto cartelle attive e risorse umane impiegate.
Certamente il grande impegno dei diversi gruppi di lavoro nel supportarsi vicendevolmente e nell’operare in
costante collaborazione con gli altri servizi territoriali e soggetti non istituzionali coinvolti nel progetto
individuale, ha permesso in numerose e complesse situazioni di disagio di trovare risposte condivise ed
efficaci.
Relativamente all’utenza che si è rivolta in modo prevalente al servizio sociale, sono da evidenziare due
tipologie in particolare: la prima relativa alla popolazione adulta, di cui già lo scorso anno era data evidenza
in quanto numerose sono le persone in condizioni di grave deprivazione sociale anche con problematiche
sanitarie rilevanti, prive di supporti familiari e con gravi compromissioni delle autonomie che cercano nel
servizio sociale un ultimo punto di sostegno a fronte di comportamenti ormai cristallizzati di disadattamento.
In aggiunta però a queste categorie più deboli, è da segnalare un nuovo fenomeno relativo a molta della
popolazione degli esodati, licenziati e disoccupati a pochi anni dalla pensione che in mancanza di un sistema
previdenziale diffuso di tutela, giungono al nostro servizio con una domanda di reddito minimo di
sussistenza, al quale non è possibile rispondere, considerando le diverse priorità di competenza e le
insufficienti risorse a disposizione.
Tale fenomeno sarà da considerare nella analisi più complessiva dei bisogni territoriali, in quanto rischia di
generare un fenomeno di ricaduta pesante sui servizi assistenziali, richiedendo un lavoro di valutazione
professionale improprio ed inutile e generando aspettative che non potranno trovare risposta.
Un’altra categoria di persone che nell’anno si è rilevata particolarmente fragile è quella degli anziani limitati
nelle autonomie ma ancora autosufficienti che hanno portato una domanda di supporto intenso per la
gestione personale e della casa nella quotidianità. Molti di questi anziani dichiarano inesistenti
rapporti/relazioni con la rete familiare più allargata. Tali cittadini oggi sono meno tutelati in quanto soggetti
non garantiti dai Livelli Essenziali di Assistenza, hanno notevoli difficoltà nell’avere assicurato un progetto
efficace per il mantenimento a domicilio, vista la riduzione delle ore di assistenza domiciliare. Maggiori
risorse infatti devono essere destinate ai soggetti non autosufficienti.
Nel corso dell’anno tutti gli assistenti sociali hanno partecipato ad un corso di aggiornamento sostenuto con
fondi provinciali per la formazione permanente destinato specificatamente ad analizzare la funzione del
servizio sociale in questi tempi di crisi diffusa e le possibili strategie per operare efficacemente ed in
sicurezza. In particolare è stato approfondito il ruolo dell’A.S. in ordine all’assunzione di scelte professionali
ed alle conseguenti azioni concrete: con particolare attenzione ai risvolti di tipo deontologico e metodologico
e con approfondimenti legislativi (responsabilità civile, penale e amministrativa dell’A.S. come professionista
di un’amministrazione pubblica), nonché alle indispensabili condizioni di tutela e sicurezza a fronte di
interventi a contatto con persone aggressive/violente e comunque in uno stato di prostrazione mentale
costitutiva o contingente.
Un ulteriore impegno richiesto nell’anno a tutti gli operatori del servizio sociale professionale consiste
nell’utilizzo costante e continuo della cartella sociale informatizzata, strumento centrale nel sistema di
raccolta e monitoraggio degli interventi e dei servizi attivati nell'ambito delle singole progettazioni, che ha
garantito una corretta rilevazione dei dati e delle risorse impegnate. La cartella sociale informatizzata, come
già accennato, fornisce i dati per rispondere alle numerose richieste di rendicontazione che pervengono da
Regione, Provincia ed Amministrazioni Comunali.
A tal proposito il Consorzio ha garantito nell’anno la partecipazione alla definizione di regole informative
condivise fra enti a livello regionale, al fine di garantire un'attendibilità nel confronto delle risultanze
statistiche prodotte annualmente e derivate dall'elaborazione dei dati forniti dai diversi Enti.
Inoltre grazie alla collaborazione degli assistenti sociali impegnati nell’area di integrazione socio-sanitaria, il
sistema informativo è stato implementato con l’introduzione di nuovi moduli applicativi sperimentali integrati
con la gestione della cartella sociale, quale eventuale base dati per la rilevazione della non autosufficienza
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(SINA-RP “Sistema Informativo Non Autosufficienza Regione Piemonte”) destinato a regolare il flusso
informativo regionale, in coerenza con la sperimentazione del flusso nazionale SINA.
Un altro ambito di impegno del servizio sociale professionale mantenuto nel 2013 è la collaborazione con
l’ Università degli studi di Torino che, secondo la convenzione stipulata tra Consorzio e in applicazione del
nuovo ordinamento universitario ha garantito l’accoglienza di 4 tirocinanti del 2° e 3° anno del corso di
laurea in servizio sociale, garantendo il ruolo di tutor supervisore.
Segretariato sociale
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti anche attraverso l’attivazione di progetti di servizio civile volontario ed
eventuali supporti di volontariato professionale.
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione, anche grazie al supporto significativo
nei primi mesi dell’anno dei volontari di servizio civile , specificatamente dedicati all’attività di segreteria e
supporto amministrativo, nelle diverse unità territoriali. Inoltre, visti gli elevati numeri della domanda di
aiuto, al fine di garantire un supporto di tipo volontario all’attività professionale, l’Ente ha accolto la
candidatura di studenti di servizio sociale che, concluso il percorso formativo, si sono resi disponibili ad
offrire un servizio gratuito attraverso l’esperienza del tirocinio extracurriculare previsto e regolamentato
nell’ambito della Collaborazione con l'Università degli Studi di Torino, Facoltà di Scienze Politiche, Laurea in
Servizio Sociale. In merito è stata sottoscritta una nuova convenzione predisposta secondo il nuovo
ordinamento. Tali risorse negli ultimi anni hanno contribuito in modo fondamentale ad affrontare il
considerevole aumento della domanda del pubblico e della più ampia attività di informazione sociale e
segreteria richiesta agli uffici degli assistenti sociali, che sottrae molto tempo ed energia agli specifici
interventi professionali. L’assenza per un periodo lungo dell’anno dei volontari di servizio civile ha sottratto
all’attività consortile il prezioso contributo garantito a supporto in molte aree di attività, in particolare
nell’espletamento di pratiche amministrative, nella registrazione ed elaborazione statistica dell’attività svolta,
nonché negli accompagnamenti e nel trasporto di persone in carico al Servizio Sociale.
Pur con una notevole riduzione del tempo lavoro dedicato, si è mantenuta la collaborazione con lo Sportello
Sociale consortile, in stretto raccordo con ogni altro sportello informativo territoriale e provinciale, per fornire
le corrette informazioni sui servizi nonché per orientare i cittadini nell’utilizzo corretto delle risorse consortili e
territoriali.
Il servizio consortile ha mantenuto un costante collegamento con lo Sportello Sociale Unico Socio Sanitario
(SUSS) che, relativamente alle sue funzioni di risposta integrata nell’area socio-sanitaria, con particolare
riferimento alla condizione di non autosufficienza, ha dato una risposta qualificata ai cittadini ed in
collaborazione con i servizi sociali territoriali ha avviato percorsi in stretta sinergia con gli uffici e i servizi
sanitari, a maggiore tutela delle persone non autosufficienti.
Sviluppo di comunità
Finalità specifiche
Rimodulazione del servizio in relazione alle mutate condizioni socio-economiche territoriali ed alle nuove esigenze di implementazione
delle risorse, attraverso la ricerca e la partecipazione a bandi di finanziamento nazionali e comunitari.
L’attività del servizio di sviluppo di comunità è proseguita coerentemente con la rivisitazione del servizio
prevista a partire dal 2012 in seguito alla forte contrazione delle risorse subita dall’Ente.
Pertanto, confermando il ruolo che ha assunto ormai da tempo, all’interno del Consorzio, quale servizio
preposto alla ricerca e allo studio di possibili strade per il reperimento di risorse aggiuntive, ha mantenuto
nell’anno l’attività di gestione delle progettazioni attive (Bando provinciale per il Volontariato, , Progetto
AFRI-PRO, Progetto Yes Me, Progetto Facciamo condominio), e di predisposizione di eventuali nuove
richieste di finanziamento, in collaborazione con la rete dei partner territoriali.
Il servizio ha gestito con impegno ed investimento di risorse, il progetto “BOA-Borsa Amica” che è oggi a
regime nell’ambito di un sistema complesso ed integrato con altri soggetti, ciascuno con il proprio ruolo e
compito. Agli operatori di sviluppo di comunità in particolare è richiesto il presidio ed il monitoraggio
dell’attività complessiva.
Il servizio ha inoltre garantito una costante attività di studio e di approfondimento per la ricerca di nuove
forme di finanziamento aggiuntive e/o alternative e per la predisposizione di proposte progettuali per
sostenere ed implementare gli attuali servizi, nonché avviare sperimentazioni volte a rispondere ai nuovi
bisogni emergenti. In aggiunta alle attività di progettazione e realizzazione delle attività sperimentali
finalizzate, interne ed esterne al Consorzio, i due educatori del servizio di sviluppo di comunità sono stati
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destinati a supplire in parte le assenze del personale garantendo un supporto nell’attività amministrativa e di
gestione del caricamento dati ed in parte affiancando gli assistenti sociali per quanto di competenza in
particolari progetti di accompagnamento sociale (anziani con interventi di tutela; stranieri in percorsi di
integrazione; adulti in condizioni di povertà estrema).
Nell’anno 2013 ha mantenuto l’attività di gestione delle seguenti progettazioni attive :
Piano delle politiche sociali territoriali 2010-2011 – Interventi di promozione e sostegno del volontariato - VII
bando (Soggetto promotore : Provincia di Torino)
€ 8.500,00
€ 1.000,00
74
€ 7.746,59
L'AIRONE
CI SIAMO NOI
€ 4.995,00
€ 555,00
67
€ 4.552,26
AUSER
PIÚ VICINI AGLI ANZIANI
€ 7.705,80
€ 856,20
84
€ 7.022,79
S. VINCENZO
UN AIUTO ALLE FAMIGLIE POVERE
€ 16,840,00
€ 1.880,00
78
€ 15.347,36
TOTALE
€ 38.960,20
CONTRIBUTO
RICONOSCIUTO
LA RELAZIONE SOLIDALE DEL VOLONTARIATO
PUNTEGGIO
CO
FINANZIAMENTO
ANTEAS
ASSOCIAZIONE
COSTO
COMPLESSIVO
NOME PROGETTO
Il servizio di sviluppo di comunità ha svolto la prevista attività di monitoraggio e supporto alle diverse
associazioni impegnate nella realizzazione delle attività previste dal piano territoriale finanziato dalla
Provincia.
Tutti i progetti sono stati avviati nei tempi indicati in stretta collaborazione con i servizi consortili,
raggiungendo i cittadini appartenenti alle fasce più deboli della popolazione e spesso già in carico al servizio
sociale professionale. La durata delle attività è stata prorogata dalla Provincia fino alla primavera del 2014.
Il programma approvato comprende le proposte progettuali presentate dalle Organizzazioni di volontariato e
valutate tenendo conto delle indicazioni contenute nel Bando 2012 e della coerenza con le priorità approvate
dal Tavolo Politico nell’ambito del processo programmatorio del Piano di Zona 2011-2013.
Nell’anno 2013 si sono realizzate concretamente le attività previste dai vari progetti territoriali che hanno
contribuito sostanziosamente, in stretta sinergia con i servizi istituzionali presenti sul territorio, al lavoro
integrato di tutela delle fasce più deboli della popolazione. Il monitoraggio delle progettazioni ha evidenziato
un lavoro serio e costante delle diverse organizzazioni di volontariato con una disponibilità di tempo e
risorse spesso superiore a quanto richiesto dal progetto.
€ 34.669,00
Progetto: “PRONTO INTERVENTO” Centro per l’Impiego - Provincia di Torino
Il progetto è stato realizzato dal Centro per l'Impiego di Ivrea in partenariato con gli Enti gestori territoriali
ed era finalizzato a sperimentare un servizio di supporto al rafforzamento dell' occupabilità e di
accompagnamento all'inserimento socio lavorativo di soggetti particolarmente svantaggiati presenti sul
territorio della provincia di Torino. I destinatari finali, tutte persone svantaggiate con storie personali e
familiari complesse, disoccupate e iscritte al Centro per l’Impiego, sono stati segnalati e/o presi in carico dai
servizi sociali del territorio.
Il Servizio Sviluppo di Comunità in stretta sinergia con gli assistenti sociali ha curato i rapporti con il
personale dedicato all’iniziativa del Centro per l’ Impiego, al fine di garantire il massimo accompagnamento
ai soggetti individuati, sostenendo la massima adesione al percorso previsto e la tenuta sul lungo termine.
Dall’analisi dei risultati finali è emerso che 11 persone su 12 hanno terminato il tirocinio, con esito positivo
rispetto al rinforzo dell’ l'esperienza formativa in quanto, proprio per la scelta fatta di privilegiare i giovani,
molti hanno valorizzato la possibilità di acquisire in ambiti protetti minime competenze di base. Il progetto si
è concluso nel corso del 2013 ed ha raccolto su tutto il territorio provinciale un grosso consenso ed ottimi
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risultati relativamente a possibili svolte future, probabilmente nella prossima programmazione territoriale
sarà rifinanziato il progetto.
Progetto AFRI-PRO - Centro per l’impiego - Provincia di Torino
Per la realizzazione del progetto è stata costituita un Associazione temporanea di Impresa tra Provincia di
Torino (Capofila), Centri per l’Impiego ed Enti Gestori dei Servizi Socio-Assistenziali di tutta la Provincia di
Torino, Confcooperative, SELF - Consorzio Regionale della Cooperazione Sociale, ORSO S.C.S, Consorzio
Mestieri S.C.S, Workopp S.P.A, Obiettivo Lavoro S.P.A., Idea Agenzia per il Lavoro S.C.S
L’intervento è mirato all’inserimento lavorativo delle assistenti familiari attraverso la realizzazione di servizi e
di processi d’incontro tra domanda e offerta per dare risposta, da una parte, alle difficoltà delle famiglie ad
attivare e gestire l’acquisizione dei servizi di assistenza a domicilio, dall’altra parte per valorizzare e
qualificare, il lavoro di cura delle assistenti familiari, spesso donne straniere.
Il Consorzio è stato coinvolto nel Servizio di Accoglienza, fornendo informazioni tramite lo sportello sociale e
le sedi territoriali di ricevimento del pubblico ed ha curato in particolare nel 2013 gli interventi
complementari finanziati con il Fondo Politiche Migratorie 2010 che prevedono l’erogazione di incentivi
economici all’assunzione, volti a favorire la regolarizzazione del contratto di lavoro.
Il sistema di incentivazione ha riguardato assistiti o famiglie, che abbiano regolarmente assunto un
assistente familiare a tempo indeterminato per un minimo di 20 ore settimanali, e che non abbiano percepito
altri benefici legati a tale assunzione (es. assegni di cura).
La Provincia di Torino, in accordo con gli Enti Gestori coinvolti, ha individuato un importo forfettario da
erogare ai datori di lavoro per l’assunzione di assistenti familiari, a parziale copertura delle spese sostenute
per la regolarizzazione del rapporto di lavoro, tenendo conto in particolar modo della media delle spese
contrattualistiche e del pagamento trimestrale dei contributi.
Tale incentivo forfettario era compreso tra un minimo di € 700,00 per un’assunzione a tempo indeterminato
part-time di minimo 20 ore settimanali, al lordo delle ritenute fiscali di legge, ed un massimo di € 1.300,00
per un’assunzione a tempo indeterminato full-time.
PROGETTO YES ME – Centro per l’impiego - Provincia di Torino
Il progetto promosso da un partenariato tra Provincia di Torino, Confcooperative Torino, S&T S.C.
Greta Du Velay che ha coinvolto i consorzi socio-assistenziali del canavese, ha inteso contribuire alla
definizione di strumenti e percorsi di intervento innovativi a sostegno della labour mobility dei giovani ad alto
rischio di esclusione lavorativa al fine di contrastare e ridurre gli effetti che la recente crisi finanziaria ha
prodotto e produce, in misura particolarmente significativa su questa fascia di popolazione.
Obiettivi principali della progettazione sono stati :
Aumentare la competitività sul mercato del lavoro del target attraverso un percorso di strutturazione e
rafforzamento delle competenze personali e trasversali ; favorire attraverso lo sviluppo di skill personali e
trasversali, la propensione e la capacità del gruppo target nell’accedere a percorsi di rafforzamento delle
competenze tecniche richieste dal mercato del lavoro locale ; promuovere la costruzione di una rete locale
fra stakeholder coinvolti nel sistema formativo ed occupazionale, con particolare attenzione al collegamento
tra imprese-scuole-territorio; contribuire alla definizione di politiche e programmi di inclusione attiva del
gruppo target al fine di ridurre il rischio di emarginazione sociale ed i conseguenti effetti sul sistema locale
nel suo complesso ; rafforzare l’efficacia dei servizi dei Centri per l’Impiego rivolti alla popolazione target, in
termini di strumenti, modalità di comunicazione, organizzazione dei servizi.
I destinatari delle attività progettuali sono stati 20 giovani tra i 21 e i 29 anni, con bassa scolarità (non oltre
la scuola dell’obbligo) in condizione di inoccupazione o disoccupazione, già iscritti al C.P.I.
Il laboratorio di potenziamento ha permesso di lavorare per sviluppare delle azioni necessarie al
miglioramento ed alla riattivazione personale: la considerevole adesione a questo tipo di percorso è indice,
ancora una volta, dell’innescarsi di una crescente proattvità dei beneficiari e della volontà di rileggere
criticamente le proprie attitudini e capacità.
Alla verifica finale gli inserimenti lavorativi sono risultati complessivamente 8: da rilevare che 3 di questi sono
stati ottenuti grazie ad un’attivazione autonoma del beneficiario ed altri 3 giovani hanno ripreso il percorso di
formazione scolastica.
Valore aggiunto della sperimentazione è stato il lavoro di cura e la promozione di una rete locale per fare
sistema tra i soggetti interessati del territorio; al termine delle attività si è infatti costituito un tavolo di
coordinamento formalizzato attraverso la firma di un Protocollo volto a perseguire i seguenti obiettivi :
promuovere la continuità e la sostenibilità di lungo periodo dell’esperienza, capitalizzare “gli insegnamenti”
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tratti da YES ME per migliorare l’efficacia dei servizi a supporto dell’inclusione socio-lavorativa giovanile sul
territorio, confrontarsi costantemente per affrontare in modo sistematico i problemi dell’inclusione sociale e
lavorativa dei giovani ad alto rischio di esclusione.
PROGETTO FACCIAMO CONDOMINIO- Comune di Ivrea
Progetto promosso dal Comune di Ivrea in partnership con la Fondazione Ruffini e il Consorzio IN.RE.TE. e
finanziato dalla Compagnia di S. Paolo, le attività si concluderanno nel 2014.
Il progetto ha avuto come destinatario di intervento il condominio ATC di recente costruzione sito ad Ivrea in
via Pertini 22, con lo scopo di migliorare la convivenza tra i condomini, di prevenire eventuali conflitti tra
vicini di casa e di migliorare l’inserimento nel contesto del quartiere dei locatari della casa oggetto
dell’intervento.
Il progetto ha visto inizialmente la somministrazione di un questionario a tutti i condomini al fine di misurare
eventuali problematiche percepite rispetto alla struttura di nuova costruzione, alla convivenza con i vicini e
all’inserimento nel contesto di quartiere. Dal questionario sono emersi principalmente problematiche relative
alle condizioni strutturali , mentre meno urgenti sono emersi i conflitti tra i condomini e le problematiche
relative al contesto allargato. Pertanto il progetto nella sua realizzazione ha cercato di risolvere i problemi
individuati dai condomini relativi all’edificio cercando di promuovere un intervento di empowering rivolto ai
condomini, ovvero fornendo conoscenze rispetto all’organizzazione dell’ATC, spiegando le diverse
competenze degli enti che hanno autorità in merito all’edilizia pubblica e cercando di organizzarli per
avanzare richieste collettive. A tal fine si sono organizzati le seguenti attività:
- incontri con funzionari dell’ATC e del Comune;
- individuazione e condivisione tra i condomini delle problematiche più urgenti da affrontare;
- individuazione dell’iter di richiesta ad ATC;
- raccolta firme per le richieste di intervento.
Il Consorzio ha curato le azioni per facilitare l’ inserimento degli inquilini nel quartiere allargato, attraverso
la realizzazione di azioni di sviluppo di comunità che coinvolgessero anche gli abitanti dei palazzi limitrofi.
Visto il risultato del questionario somministrato nella fase iniziale del progetto, che non evidenziava difficoltà
di inserimento nel quartiere, e dato che gli abitanti del quartiere stesso non avevano più manifestato segni di
intolleranza o di preoccupazione rivolta alla nuova casa popolare, si è deciso di procedere con azioni
“leggere” senza un coinvolgimento diretto degli abitanti del quartiere. Sono state invitate le associazioni che
propongono attività rivolte ai minori, al fine di sensibilizzarle nel coinvolgimento dei ragazzi residenti nel
palazzo. A questo invito hanno risposto l’Associazione Agesci di Ivrea , il gruppo del Bagatto di S. Lorenzo e
l’Associazione Libera di Ivrea che si sono rese disponibili a collaborare accogliendo nelle loro attività i ragazzi
che vivono nel quartiere. Inoltre gli scout hanno proposto un laboratorio teatrale rivolto ai bambini del
palazzo, ovvero hanno costruito, con il coinvolgimento diretto dei bambini stessi, uno spettacolo di burattini
sull’esperienza del vivere nella propria casa. Per la preparazione dello spettacolo sono stati realizzati diversi
incontri in un locale del palazzo, per la costruzione dei burattini e la stesura della storia.
Inoltre, al fine di perseguire l’obiettivo di migliorare l’inserimento del nuovo palazzo nel proprio quartiere, si
è deciso con i condomini di organizzare una festa di ”quartiere”, durante la quale presentare lo spettacolo di
burattini e coinvolgere gli abitanti dei palazzi vicini e delle scuole cittadine.
PROGETTO “Q BELLAVISTA”- Associazione Bellavista Viva (Ivrea)
Il servizio sviluppo di comunità ha partecipato ad alcuni incontri sia di divulgazione sia di analisi delle
eventuali soluzioni possibili, relativamente agli elementi raccolti dal progetto “Q Bellavista”, per effettuare
una ricerca sulle abitazioni del quartiere Bellavista, sotto il profilo dell’accessibilità alle persone con difficoltà
motorie. Dall’analisi realizzata è stata rilevata una notevole presenza di barriere architettoniche nelle case del
quartiere, il progetto quindi ha individuato diverse soluzioni per l’abbattimento delle stesse sia nell’accesso
delle case (scale) sia per l’adattamento dei servizi igienici, che sono risultati i due aspetti più critici sotto il
profilo dell’accessibilità. L’Associazione, grazie al finanziamento ottenuto dalla Fondazione S. Paolo, con il
supporto dei diversi Enti preposti, ha avviato un processo di cambiamento finalizzato a sostenere la
domiciliarità e a valorizzare la permanenza nelle case del quartiere.
PROGETTO MENSA SOCIALE : Parrocchia di Montalto Dora.
In esito allo studio di un piano di fattibilità elaborato dal servizio di sviluppo di comunità, in collaborazione
con la parrocchia di Montalto Dora, sul bisogno territoriale di un luogo dove consumare gratuitamente un
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pasto caldo destinato a persone indigenti, dimoranti sul territorio consortile, è attiva da aprile 2013, per due
giorni alla settimana, una mensa gratuita rivolta alla popolazione indigente. Alla mensa partecipano più di
venti persone che usufruiscono regolarmente dei pasti offerti dalla parrocchia di Montalto. Da segnalare che
durante il periodo estivo, in contemporanea con l’apertura del Centro estivo Parrocchiale, la mensa è stata
garantita per cinque giorni alla settimana.
L’attività è gestita interamente da volontari della parrocchia, che curano la preparazione e la distribuzione dei
pasti nonché l’allestimento e la pulizia dei locali.
L’accesso al servizio avviene direttamente o attraverso l’invio da parte del servizio sociale consortile. Il
servizio Sviluppo di Comunità ha collaborato con la parrocchia nella fase di avvio dell’iniziativa realizzando
una indagine del bisogno attraverso la raccolta dei dati in possesso del servizio sociale e curando le
comunicazioni tra il servizio sociale e Don Nicola Alfonsi, parroco di Montalto promotore e referente
dell’iniziativa.
PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA MESSA ALLA PROVA – Tribunale per i Minori di Torino
Sono stati seguiti tre ragazzi con progetti di messa alla prova.
I ragazzi sono stati coinvolti in attività svolte da associazioni territoriali, in particolare l’Associazione Auser
Argento Vivo, che ha accolto due ragazzi nelle attività di ristorazione e la Croce Rossa Italiana (sez. Ivrea)
che ha accolto un ragazzo nelle attività di risistemazione dei locali e attività di prevenzione che svolgono
regolarmente.
Con le diverse associazioni, sono stati realizzati diversi incontri al fine di sensibilizzare alla tematica i
volontari e definire l’organizzazione e gli impegni dei ragazzi che dovevano realizzare la messa alla prova.
INIZIATIVE VARIE
Gruppo mamme del Comune di Alice Superiore : sostegno per l'organizzazione di eventi particolari
programmati nell’anno 2013
Progetto Petrarca – Regione Piemonte - “Piano regionale per la formazione civico-linguistica per i
cittadini di Paesi terzi” : costruzione di una rete tra i vari servizi istituzionali e comunitari che si occupano a
vario titolo di cittadini stranieri, affinché possano raggiungere l'acquisizione delle competenze linguistiche
richieste da normativa.
Progetto MEDIATO - Osservatorio sull'immigrazione in Piemonte - IRES Piemonte, ASGI (Associazione per
gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) A.M.M.I. (Associazione Multietnica Mediatori Interculturali) e il
CCM(Comitato Collaborazione Medica) : costruzione di una rete territoriale per migliorare la qualità e
l'accessibilità delle informazioni per i cittadini stranieri e per gli operatori che si relazionano con l’utenza
straniera (aggiornamento professionale dei mediatori culturali e degli operatori sociali, creazione di una
comunità di pratiche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e di prassi innovative per lo scambio di
informazioni).
Progetto FEI 2013- Prefettura di Torino - Partecipazione alla commissione regionale del Consiglio
Territoriale per l'immigrazione della Prefettura di Torino per l’ esame a la valutazione dei Progetti del Fondo
Europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi (24 istanze presentate dal territorio della Provincia di
Torino)
CONSULTA stranieri - Comune di Ivrea - Partecipazione alle attività della Consulta per tematiche
riguardanti gli stranieri: bilancio dell'attività svolta durante l'Amministrazione Comunale in scadenza;
predisposizione per elezione nuovo Consigliere Aggiunto ; confronto in merito alle proposte portate da
cittadini stranieri.
LUDOBUS
Il servizio garantisce ai soggetti territoriali istituzionali e comunitari, la messa a disposizione del Pulmino
attrezzato con grandi giochi (ludobus), da utilizzare sulle piazze per attività di animazione ed intrattenimento
di bambini e ragazzi. Nell’arco dell’anno si sono realizzate n. 4 interventi di animazione territoriale.
SOSTEGNO ECONOMICO BOA - BORSA AMICA
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Quest'anno il progetto Boa ha visto come principale sviluppo l'apertura di due nuove sedi territoriali di
distribuzione: Borgofranco e Banchette.
Una delle criticità nel territorio del consorzio è la mobilità. I 54 comuni che afferiscono al consorzio coprono
una vasta area territoriale non omogeneamente servita dal trasporto pubblico. Tale situazione rende difficile
il raggiungimento delle sedi di distribuzione da parte delle persone indigenti, prive di mezzo di trasporto
individuale, a cui il servizio Boa si rivolge. Pertanto uno degli obiettivi di miglioramento possibili nel progetto
Boa sta nel cercare di rendere più capillari possibili i punti di distribuzione territoriali così da avere sedi di
distribuzione, facilmente raggiungibili anche dai comuni più decentrati.
Grazie infatti alla collaborazione con il Comune di Banchette che mette a disposizione i locali e con la croce
Rossa Italiana che mette a disposizione la presenza di volontari che curano la distribuzione delle borse ed
inoltre, grazie alla parrocchia di Borgofranco che mette a disposizione la sede ed un gruppo di volontari, si è
potuto arrivare ad un totale di cinque sedi di distribuzione.
Nel 2013 si è registrato un generale calo sia delle entrate delle derrate alimentari recuperate, da tutte le
principali fonti che una contrazione delle borse distribuite. I due dati vanno interpretati come un unico
fenomeno: il servizio suddivide tra i beneficiari gli alimenti a disposizione e se questi diminuiscono diminuisce
di conseguenza la quantità di prodotti da distribuire alle singole famiglie. Le due fonti di approvvigionamento
principali sono la raccolta dell'invenduto dalla grande distribuzione (che ha portato il 26% nel 2012 e 27%
nel 2013 del totale degli alimenti distribuiti) e la fornitura da parte del Banco delle Opere di Carità (che ha
portato il 47% nel 2012 e 54% nel 2013 del totale degli alimenti distribuiti) queste due quantità hanno visto
nel 2013 una significativa contrazione nel conferimento di prodotti al progetto, rispettivamente del 28% e
del 20% in meno che corrisponde ad una diminuzione di un valore assoluto pari a 14.393 Kg di alimenti.
Tale contrazione è riconducibile per i supermercati coinvolti, alla crisi economica che ha colpito diffusamente
il territorio generando di conseguenza una contrazione dei consumi e quindi una contrazione dei volumi di
vendita che ha indotto la grande distribuzione a programmare oculatamente i quantitativi di merce da
immettere sul mercato diminuendo significativamente le eccedenze da recuperare. Per quanto riguarda
invece il Banco delle Opere di Carità, la contrazione è da ricondurre alle politiche comunitarie europee. Infatti
la fonte principale di approvvigionamento del Banco delle Opere che ha prodotto la diminuzione delle derrate
da distribuire, è L'AGEA (AGenzia per le Erogazioni in Agricoltura) che svolge in Italia le funzioni di
Organismo di Coordinamento e di Organismo finanziatore per le politiche agricole comunitarie, sostenute dal
FEAGA (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) e dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).
Nel 2013 in applicazione di restrizioni dettate da scelte comunitarie l’AGEA ha drasticamente diminuito le
forniture a tutti i soggetti beneficiari nei diversi paesi dell’Unione e pertanto anche all’Italia, producendo di
conseguenza la riduzione dell’apporto al Banco delle Opere. A tali fenomeni in perdita si deve anche
aggiungere una contrazione degli acquisti di prodotti integrativi effettuati dal Consorzio, dovuti alle ridotte
risorse disponibili nel bilancio consortile.
Questa situazione ha portato alla diminuzione dei prodotti distribuiti nelle borse, producendo talvolta un’
insoddisfazione e una conseguente rinuncia alla richiesta di rinnovo della domanda. C'è da evidenziare però,
che la diminuzione delle borse è proporzionalmente inferiore alla riduzione degli alimenti ( 4% in meno di
borse a fronte di un calo del 33% delle merci entrate).
Nel 2013 hanno avuto accesso al servizio Boa 334 famiglie per un totale di 896 persone di cui 280 minori,
536 adulti, 32 disabili e 48 over 65 anni. Dei nuclei complessivi che hanno usufruito del servizio Boa nel
2013, 106 (31,7%) hanno fatto la prima domanda nel 2011, 87 (26%) nel 2012 e i restanti 141 (42,2%)
nel 2013. Possiamo evidenziare pertanto che quasi un terzo dei fruitori del servizio Boa sono “clienti
fidelizzati”, cioè persone che da due anni utilizzano il servizio e che lo ritengono utile a soddisfare, anche
solo parzialmente, un loro bisogno effettivo. A sostegno di ciò vi è l'analisi della situazione reddituale degli
utilizzatori del servizio che dimostra come quasi la metà dei nuclei (49% pari a 164 nuclei) hanno un ISEE
inferiore a € 500,00, la restante metà si distribuisce abbastanza omogeneamente dai 500,00 € ai 4000,00 €.
Vi è poi un 5% circa che accede al servizio in deroga al regolamento per condizioni contingenti particolari ed
in questi casi è stato accertato che la situazione reddituale rappresentata dall'ISEE, non corrisponde alla
realtà che vive il nucleo nel momento in cui fa domanda per accedere al servizio Boa. Sono principalmente
situazioni che hanno un ISEE riferito a redditi interrotti per la perdita del lavoro, oppure redditi riferiti al
coniuge da cui ci si è separati, o ancora a situazioni patrimoniali composta da beni immobili ereditati che non
sono utilizzabili per fatiscenza o per vincoli gravanti sull'immobile stesso.
In ultimo analisi si evidenzia il dato relativo alla provenienza nell’anno dei nuclei beneficiari. Poco meno della
metà (46,7 %) è residente ad Ivrea, la restante metà proviene da 38 comuni del territorio del Consorzio con
una prevalenza numerica di residenti di comuni adiacenti ad Ivrea (Banchette, Montalto, Pavone, Samone)
ma non superano il 9 % e poi i rimanenti sono residenti in diversi comuni del territorio, evidenziando che
nonostante le difficoltà di mobilità segnalate, il servizio risponde diffusamente al territorio consortile.
30
disabili
anziani
4%
5%
Tipologia dei destinatari
minori
31%
minori
adulti
anziani
disabili
adulti
60%
31
Cod.
Progetto
2099
Attività di supporto servizio sociale
Finalità: Garantire il regolare svolgimento delle attività del Programma Servizio Sociale e promozione
comunità locale, assicurando il coordinamento del personale e l’approvvigionamento dei beni e servizi
necessari.
2.4 Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità:
Responsabili di area, assistenti sociali, educatori professionali e operatori amministrativi.
2.5 Risorse strumentali utilizzate
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali: server,
personal computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, automezzi.
32
Programma n. 3 – Minori e famiglie
Responsabile Consiglio di Amministrazione – Direttore
3.1 Descrizione del programma
La mission del Programma “Minori e famiglie” consiste nel riconoscere e sostenere la famiglia quale soggetto
fondamentale per la formazione e la cura delle persone e quale ambito di riferimento unitario per ogni
intervento riguardante la salute, l’educazione, lo sviluppo culturale e la sicurezza sociale di ciascuno dei suoi
componenti. In particolare il Consorzio, in collaborazione con i servizi sanitari e con gli altri soggetti
istituzionali e della comunità locale, attiva interventi volti a:
• promuovere lo sviluppo e la salute psicofisica di ogni persona minore di età;
• ridurre e rimuovere le condizioni di disagio individuale, familiare e sociale;
• valorizzare e sostenere le funzioni genitoriali e parentali;
• garantire la tutela dei minori e delle donne che subiscono abusi e maltrattamenti e promuovere
azioni di contrasto al fenomeno.
Per la predisposizione del percorso più adeguato ai bisogni educativi e di tutela dei minori, il Consorzio opera
in integrazione con i servizi sanitari anche attraverso l’attività dell’Unità di Valutazione Minori (U.V.M.). Il
Consorzio, attraverso la predisposizione di progetti individualizzati, attiva servizi ed interventi diversificati a
sostegno e/o in sostituzione della famiglia volti ad assicurare le condizioni per un percorso di crescita
armonioso del minore ed il corretto livello di tutela.
La mission del Programma “Minori e famiglie” viene presidiata attraverso i seguenti progetti, servizi erogati,
che costituiscono la base su cui il Consorzio ha articolato il proprio sistema di pianificazione,
programmazione e controllo:
Cod.
Progetto
Servizio erogato
2002
Domiciliarità minori
2006
3001
Sostegno economico minori
Collaborazione per attività
valutazione minori
Assistenza domiciliare
Cure domiciliari di lungo assistenza
Assistenza economica
Collaborazione per attività di valutazione minori
3002
Tutela minori e sostegno alla
genitorialità
3003
3099
Adozioni
Attività di supporto minori e
famiglie
di
Servizi di sostegno educativo
Affidamenti familiari
Azioni di tutela e interventi in ambito giudiziario
Residenzialità e interventi a sostegno materno infantile
Adozioni
33
3.2.Dati sulla situazione dei servizi e degli utenti
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma minori per l’anno 2013.
Progetto
Servizio
Attività specifiche
2013
Domiciliarità minori
Cure domiciliari
Assistiti
11
Sostegno economico minori
Assistenza economica
Assistiti
355
Assistenza economica indiretta –
Progetto Bo.A.
Assistiti
280
Progetti personalizzati
52
Incontri protetti
30
n. minori in affidamento
familiare
46
n. progetti di affidamento
familiare
52
Comunità educative
26
Totale accoglienza minori
72
Indagini coppie effettuate in
corso d'anno
5
Sostegno minori e famiglie
Servizi di educativa territoriale
Affidamenti familiari
Accoglienza ed interventi di
tutela materno-infantile
Residenzialità e interventi a sostegno
della genitorialità
Adozioni
Adozioni
Affidi pre-adottivi
20
Coppie segreteria informativa
11
Coppie partecipanti al corso
22
(di cui residenti sul territorio
del Consorzio)
7
3.3.Finalità generali
Cod.
2002
Progetto
Domiciliarità minori
Finalità: Assicurare indispensabili interventi sociali e socio sanitari di sostegno domiciliare al singolo ed alla
famiglia nel loro ambiente di vita e di relazione.
Assistenza domiciliare
Il servizio assicura interventi di aiuto domiciliare al singolo e alla famiglia, a tutela del mantenimento delle
condizioni di autonomia del nucleo familiare e per consentire la permanenza del minore nel proprio ambiente
di vita e di relazione.
Cure domiciliari di lungo assistenza
Il servizio, di titolarità ASL, è rivolto a minori con patologie sanitarie e problematiche sociali trattabili a
domicilio per il recupero e il mantenimento delle capacità residue di autonomia e di relazione al fine di
garantire la continuità di cura e il miglioramento della qualità di vita. Prevede, inoltre, attività di supporto ai
care-givers per la trasmissione di eventuali competenze finalizzate ad un’autonomia di intervento.
34
Attività anno 2013
Assistenza domiciliare
Finalità specifiche
Mantenimento dei servizi erogati nell’assetto conseguente le riduzioni applicate nel corso dell’anno 2012. Monitoraggio delle
progettazioni e dell’organizzazione del servizio in relazione ai provvedimenti di contenimento della spesa ed in previsione della prossima
scadenza del contratto di esternalizzazione.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ANZIANI.
Gli interventi a sostegno dei nuclei familiari con minori rappresentano una parte residuale del servizio ma
sono stati garantiti con priorità e continuità ed in costante collaborazione con le altre figure di sostegno
presenti nel nucleo (educatori, psicologi, volontari…).
Cure domiciliari di lungoassistenza
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti correlati all’impegno di risorse specifiche destinate dall’ASL TO4
nell’ambito della nuova convenzione in materia socio sanitaria in via di definizione. Valutazione dell’opportunità di ricondurre ad un unico
soggetto erogatore le attività del sistema di cure domiciliari nei diversi gradi di intensità assistenziale.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ANZIANI.
Cod.
2006
Progetto
Sostegno economico minori
Finalità: Garantire l’attività di erogazione di contributi economici al singolo ed alla famiglia, quali interventi
definiti all’interno di un progetto personalizzato volto a realizzare il complessivo processo di aiuto.
Assistenza economica
Il servizio concorre a favorire l’autonomia personale e sociale di cittadini in momentanea difficoltà, attraverso
un aiuto concreto che faciliti il superamento o il contenimento delle condizioni di emarginazione sociale.
L’assistenza economica prevede l’erogazione temporanea di contributi economici, di entità variabile in base
alla valutazione del bisogno, definito all’interno di un progetto personalizzato predisposto dagli Assistenti
Sociali, non sostitutivi di prestazioni previdenziali o di redditi da lavoro, tenuto conto degli interventi
istituzionali di cui le persone hanno diritto o delle possibili risorse comunitarie attivabili.
Attività anno 2013
Assistenza economica
Finalità specifiche
Applicazione delle linee di indirizzo per la programmazione 2013 e dei provvedimenti per il contenimento della spesa.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ADULTI FRAGILI E POVERTA’
ESTREME.
Cod.
Progetto
3001
Collaborazione per attività di valutazione minori
Finalità: Garantire la corretta individuazione dei percorsi di intervento a tutela dei minori in grave difficoltà
attraverso un’adeguata e tempestiva valutazione multiprofessionale.
Collaborazione per attività di valutazione minori
Il servizio svolge attività di valutazione, conoscenza e governo delle risorse per l’attivazione del servizio di
educativa territoriale minori, in attesa di specifiche indicazioni regionali in applicazione dei L.E.A. e di riordino
35
dei sistemi valutativi integrati per l’area “Tutela materno-infantile e dell’età evolutiva”, che consentano di
realizzare la complessiva valutazione degli interventi più efficaci ed appropriati ai bisogni dei singoli minori.
Attività anno 2013
Collaborazione per attività di valutazione minori
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti ed applicazione dei contenuti della Convenzione ASL/EEGG in fase di
definizione.
L’attività si è realizzata come previsto in sede di programmazione stante il consolidamento
dell’organizzazione distrettuale delle Unità multidisciplinari di valutazione della disabilità (U.M.V.D.) per ciò
che concerne la valutazione delle situazioni dei minori a disagio (U.M.V.D.- MINORI). Parallelamente e
dandone conto all’U.M.V.D.-MINORI, è proseguita l’attività della commissione U.V.M per la valutazione
dell’attivazione dei servizi educativi territoriali a favore di minori a disagio e minori disabili.
Nel corso dell’anno sono state esaminate le situazioni di 14 minori per un totale di 27 passaggi in
commissione. Come già accaduto nell’anno 2012, è stato necessario rivedere e validare più progetti per lo
stesso minore data la complessità delle situazioni personali e familiari prese in esame. Per quanto riguarda
infine la revisione dei contenuti della convenzione ASL/EE.GG., è proseguito il confronto nell’ambito del
gruppo di lavoro inter-istituzionale istituito ad hoc che ha portato alla redazione di una bozza di convenzione
la cui approvazione è stata prevista per il mese di gennaio 2014.
Cod.
Progetto
3002
Tutela minori e sostegno alla genitorialità
Finalità: Garantire l’adeguato sostegno sociale e socio-educativo ai minori in situazione di grave difficoltà ed
alle loro famiglie, anche attraverso una stretta collaborazione con i servizi sanitari competenti e le Autorità
Giudiziarie Minorili. Garantire le forme di accoglienza temporanea più idonee a minori allontanati dalla loro
famiglia di origine, singoli o accompagnati dalle proprie madri, in situazioni di particolare gravità e
complessità.
Servizi di Sostegno educativo
Il servizio è finalizzato al supporto educativo e relazionale ai minori ed alle proprie famiglie, con particolare
attenzione alle relazioni con le figure adulte di riferimento, in coerenza con gli obiettivi del progetto globale
di presa in carico del nucleo con particolare attenzione al minore. Promuove percorsi di crescita e di
integrazione per la realizzazione delle potenzialità personali e dell’autonomia in contesti di normalità. Si
realizza sia attraverso interventi individuali sia attraverso iniziative di gruppo. Il servizio comprende anche gli
interventi prescritti dall’Autorità giudiziaria per la realizzazione degli incontri con modalità protette tra minori
e genitori.
Affidamenti familiari
Il servizio garantisce l’attività per l’accoglienza temporanea di minori allontanati dalla famiglia di origine
attraverso la loro collocazione in famiglie affidatarie. Garantisce l’attività di conoscenza,
valutazione e selezione delle famiglie o dei singoli che si rendono disponibili a progetti di affidamento
residenziale e diurno. Gestisce i progetti di affidamento familiare di minori a terzi e a partenti, consensuali e
disposti dall’Autorità giudiziaria, eroga contributi mensili e straordinari, riconosce la copertura assicurativa dei
minori in affido. Viene garantito il sostegno alle famiglie affidatarie e delle famiglie di origine in
collaborazione con i servizi sanitari di Psicologia dell’età evolutiva. Collabora con soggetti comunitari per la
diffusione informativa dell’istituto dell’affidamento.
Azioni di tutela e interventi in ambito giudiziario
Il servizio assicura le attività di servizio sociale professionale dell’équipe territoriale minori svolte su mandato
dell’autorità giudiziaria nelle situazioni di pregiudizio a carico di minori, in stretta collaborazione con il servizio
sociale professionale delle unità operative del territorio, con il Dipartimento Materno-infantile dell’ASL TO4 e
con le autorità di pubblica sicurezza.
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Residenzialità ed interventi di sostegno alla genitorialità
Il servizio garantisce l’accoglienza temporanea di minori allontanati dalla loro famiglia di origine in situazioni
di particolare gravità e complessità, presso comunità familiari e comunità educative. La risorsa di accoglienza
è scelta in base alle caratteristiche del minore e del suo progetto personalizzato. La risorsa di accoglienza
può essere attivata anche a favore di minori in compagnia delle loro madri.
Attività anno 2013
Servizi di sostegno educativo
Finalità specifiche
Nell’ambito della riorganizzazione del servizio già avviata, assicurare il mantenimento dei livelli quali quantitativi garantiti nell’anno 2012.
Monitorare l’avvio del nuovo affidamento della gestione dei servizi educativi territoriali per minori in situazioni di disagio, minori disabili e
sostegno alla genitorialità.
In riferimento all’obiettivo individuato, è stato dato particolare rilievo all’attività di monitoraggio delle prese
in carico al fine di assicurare un livello di erogazione del servizio che rispondesse a criteri di equità ed
efficienza.
Le singole prese in carico individuali (di minori e/o di nuclei familiari), le attività di gruppo, le attività
laboratoriali, le uscite sul territorio ed il soggiorno marino estivo sono stati realizzati tenendo conto dei
vincoli imposti dalla riduzione del monte ore a disposizione già realizzato nel corso del 2012 ma con il
precipuo intento di salvaguardare la qualità degli interventi posti in essere. Tale impostazione ha consentito
la riduzione delle liste di attesa cui era stato necessario fare ricorso nel secondo semestre del 2012 oltre a
permettere l’individuazione di alcuni aspetti che si sono rivelati particolarmente utili nella predisposizione
delle specifiche tecniche inserite nel nuovo capitolato d’appalto.
Per ciò che concerne l’affidamento della gestione del servizio, sono stati esperiti positivamente gli
adempimenti connessi alla gara d’appalto. Vale la pena evidenziare che il progetto redatto dalla Cooperativa
aggiudicatrice, recependo pienamente i contenuti del capitolato, contiene aspetti organizzativi che si ritiene
abbiano risposto al meglio alle esigenze di efficienza connesse alla gestione del servizio. Ci si riferisce in
particolare alla multifunzionalità dell’équipe unica degli educatori, di cui si dirà in seguito, rispetto alle
diverse aree di intervento quali i minori a disagio, i minori disabili, il presidio degli incontri protetti
genitori/figli, i gruppi ed il sostegno alla genitorialità.
Di rilievo anche le migliorie individuate per ottimizzare gli interventi educativi e rafforzare i rapporti con il
territorio e le sue risorse.
Nell’anno di riferimento, l’attività dell’équipe educativa si è consolidata, come già rilevato, secondo le linee
definite nel nuovo capitolato d’appalto ed è stata realizzata da 8 educatori professionali di cui soltanto 2 in
servizio con incarichi a tempo pieno (36 ore settimanali) mentre dei restanti 6 educatori, 5 hanno un incarico
di circa 30/32 ore settimanali ed uno di 26 ore.
Stante la composizione del gruppo di lavoro (6 figure femminili e 2 maschili), il numero totale dei
componenti (di quattro unità inferiore agli anni passati) ed il monte ore totale erogato nel corso dell’anno,
non è stato più possibile creare dei sottogruppi di lavoro suddivisi per specifiche competenze. Pertanto
all’interno dell’equipe la funzione di presa in carico, relativa sia agli incontri protetti sia alle prese in carico di
minori disabili o a disagio sociale, è stata distribuita su tutti gli educatori. Tale scelta ha impegnato la
cooperativa in un’opera di aggiornamento del personale per quanto riguarda i temi della disabilità riferiti
soprattutto all’autismo in quanto ambito particolarmente complesso di intervento. Ad oggi si ritiene di poter
dire che il gruppo di lavoro ha reagito in modo positivo a tale cambiamento anche se il processo non si può
dire completamente concluso.
Nell’anno in oggetto sono stati seguiti 101 minori di cui 77 prese in carico individuali e di gruppo e 30
incontri protetti (6 minori hanno usufruito di entrambi gli interventi); delle 77 prese in carico 52 hanno
riguardato minori a disagio sociale e 25 disabili. Nel dettaglio: il numero di minori a disagio seguiti nel corso
dell’anno come indicato è stato di 52, di cui 37 prese in carico individuali dirette, con 16 nuove ammissioni e
22 dimissioni; il numero di minori disabili seguiti nel corso dell’anno è stato di 25, con 4 ammissioni e 3
dimissioni. Per ciò che concerne l’attività riferita agli incontri protetti, nel corso dell’anno sono stati seguiti 30
minori, con 10 nuove ammissioni e 14 dimissioni; la media mensile di ore dedicate a questa tipologia di
37
intervento è stata pari a 137 (135 nel 2012), con incrementi nei mesi di ottobre, novembre ed un picco a
dicembre in cui sono state erogate 183 ore mensili.
In relazione alle modalità di scelta delle situazioni da prendere in carico, da anni individuate secondo criteri
di priorità concordati anche con l’A.S.L.- Servizio di Neuropsichiatria Infantile, vale la pena di evidenziare il
fatto che si è operato per mantenere stabili le percentuali relative di erogazione ore a favore dei minori a
disagio/incontri protetti e minori disabili rispettivamente a 2/3 (cioè circa il 67%) e 1/3 (vale a dire circa il
33%). A questo proposito è stato importante tenere sotto controllo questo dato, non solo di mese in mese
da parte del responsabile del servizio, ma anche in prospettiva, vista la penalizzazione, in termini meramente
numerici, che questo approccio comporta per le situazioni dei minori disabili anche in considerazione del
fatto che le loro prese in carico hanno durata mediamente superiore a quella dei minori a disagio con la
conseguente difficoltà a rendere fluido l’andamento di dimissioni e nuove ammissioni.
Ai punti precedenti sono state esposte alcune considerazioni in merito alle prese in carico individuali, di
seguito si riportano in estrema sintesi tre tipologie di interventi diversi caratterizzati da un approccio più
“leggero” come nel caso delle attività di gruppo e, a seconda delle necessità, in modo leggero o molto
intenso nel caso dei minori adolescenti.
Per quanto riguarda il lavoro con i gruppi di minori, utile sia al potenziamento delle competenze individuali
sia alla creazione di spazi di confronto e incontro, sono stati strutturati laboratori specifici che hanno
coinvolto 14 minori.
E’ stato inoltre sperimentato un laboratorio yoga nel periodo tra aprile e giugno. Tale attività è stata dedicata
ad un gruppo di genitori di minori in carico i quali hanno dato riscontri positivi dell’esperienza che ha
permesso al contempo agli educatori di osservare gli adulti di riferimento dei minori in carico in un contesto
di normalità.
Per quanto riguarda gli interventi a favore degli adolescenti di età compresa tra i 15 ed i 18 anni, ad
eccezione di quelli seguiti con prese in carico individuali di medio/lungo periodo, sono stati realizzati a favore
di 6 minori interventi di ascolto ed orientamento caratterizzati da estrema flessibilità nelle modalità di
approccio. Due minori sono stati invece seguiti per periodi relativamente brevi ma con frequenza di incontri
alta in quanto stavano vivendo un momento di profonda crisi e necessitavano di un accompagnamento
specifico.
Nel corso dell’anno, seppur con un budget di ore contenuto, sono stati assicurati interventi di sostegno alla
genitorialità per 6 nuclei in condizione di particolare necessità ed uno cosiddetto ad alta intensità educativa,
intendendo con ciò un intervento con contatti quotidiani da parte dell’educatore, per un periodo
relativamente breve, con finalità valutative in una situazione particolarmente problematica nella quale era
necessario verificare l’eventuale stato di pregiudizio dei minori presenti nel nucleo.
Affidamenti familiari
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti anche in riferimento all’erogazione dei contributi economici a favore dei
minori in affidamento familiare. Individuare ulteriori forme di promozione dell’istituto dell’affido familiare nelle sue diverse articolazioni.
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione. Nel corso dell’anno sono stati seguiti 52
progetti di affidamento familiare di cui 17 a parenti e 35 a terzi. Nel periodo di riferimento inoltre sono stati
avviati 20 nuovi progetti di affidamento e se ne sono conclusi 13. Sul totale degli affidi, 27 sono consensuali
e 25 giudiziali, disposti cioè dall’autorità giudiziaria minorile. Si conferma il dato secondo cui la quasi totalità
degli affidi a terzi è di tipo giudiziale a motivo della complessità delle problematiche che hanno portato
all’allontanamento e la situazione di pregiudizio in cui versavano i minori. Da segnalare la necessità nel corso
dell’anno, di sostenere alcuni minori, e tutti i soggetti coinvolti, nel passaggio da una famiglia affidataria ad
un’altra (da parenti a terzi o da terzi ad altre famiglie con cui il minore non aveva legami di parentela); tali
necessità si sono venute a creare per la fatica sperimentata da alcune famiglie nel rapportarsi con il minore e
con il suo nucleo di origine e ciò a segnalare la complessità di questo tipo di intervento che richiede
monitoraggi e sostegni continui che tuttavia talvolta possono non essere risolutivi.
Per quanto riguarda l’ambito delle attività di conoscenza e valutazione delle coppie e dei singoli che offrono
la propria disponibilità ad accogliere minori in affidamento svolta in collaborazione con il servizio di Psicologia
dell’Età evolutiva dell’ASL, nel corso dell’anno è stata effettuata la conoscenza e la selezione di 12
persone/coppie; di queste 8 hanno portato a termine il percorso di conoscenza ma soltanto 5 sono state
38
inserite nella banca dati delle “risorse disponibili all’accoglienza” in quanto una ha ritirato la propria
disponibilità per sopraggiunti problemi e due non sono state valutate idonee ad accogliere minori.
E’ stata realizzata la consueta attività di collaborazione tra i referenti dell’affido ed i colleghi delle unità
operative territoriali per la ricerca di famiglie/singoli e l’abbinamento tra risorse familiari e minori.
Per ciò che concerne le forme di promozione dell’istituto dell’affido, è stato predisposto negli ultimi mesi
dell’anno, con il supporto dell’Associazione Comunità Alloggio di Ivrea, soggetto comunitario con cui da anni
è attiva una proficua collaborazione, un piano di diffusione delle informazioni. Tale attività prevede l’attivo
coinvolgimento di soggetti del territorio rintracciati nei luoghi abitualmente frequentati dalle famiglie. Ci si
riferisce a particolari attività commerciali (alimentari, librerie, negozi di prodotti per bambini e ragazzi) presso
le quali viene lasciato materiale informativo ed i cui gestori, opportunamente informati ed orientati, sono
coinvolti nella diffusione dello stesso e nell’invio al Servizio Sociale delle persone interessate per approfondire
il tema trattato.
È proseguita la partecipazione ai lavori del Coordinamento provinciale da parte dei due referenti per l’affido
del Consorzio (Assistenti Sociali dell’équipe territoriale minori). Tale coordinamento, che riunisce i referenti
per l’affidamento familiare di tutti i consorzi afferenti alla provincia di Torino, si articola in incontri a cadenza
bimestrale ed ha mantenuto la propria funzione di aggiornamento reciproco, di predisposizione di iniziative di
formazione di vasta area e di autoformazione, di programmazione di azioni nell’ambito dell’affido che
risultino il più possibile omogenee nei vari territori. Sono proseguiti inoltre presso la Provincia gli incontri con
le organizzazioni del terzo settore finalizzati alla promozione dell’affido.
Azioni di tutela e interventi in ambito giudiziario
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti anche in relazione alla dotazione delle risorse umane dedicate.
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione ed è stata mantenuta da parte
dell’équipe territoriale minori la consolidata modalità interistituzionale di approccio tesa a garantire
tempestività e multiprofessionalità di intervento. Sono stati realizzati interventi a favore di nuclei e singoli in
condizioni di grave sofferenza personale e familiare per un totale di 158 nuclei in carico (146 nel 2012),
anche in collaborazione con le Forze dell’ordine, i servizi sanitari ed i colleghi delle unità operative territoriali.
In considerazione dell’esperienza maturata negli anni in quest’area di intervento e in particolare per ciò che
concerne la collaborazione in atto con le Forze dell’Ordine, è stata accolta con favore la proposta della
Provincia di Torino di far parte di un gruppo di lavoro creato nell’ambito del “Tavolo provinciale per progetti
a tutela delle donne vittime di violenza tramite programmi di cambiamento dei maltrattanti” istituito nel
2011. La partecipazione del responsabile dell’area minori al summenzionato gruppo di lavoro ha permesso di
portare l’esperienza dell’équipe territoriale minori del consorzio e di trarre interessanti spunti di riflessione dal
confronto con altre quattro realtà consortili ed i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato
e della Polizia Locale presenti. Il lavoro del gruppo citato è stato finalizzato al raggiungimento di due obiettivi
specifici; con il primo sono stati definiti contenuti e metodologie per la predisposizione di un corso di
formazione previsto per la primavera 2014 indirizzato ad operatori sociali e nuclei, individuati ad hoc, dei
Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale. Lo scopo del corso è quello di integrare aspetti sociali,
criminologici e clinici con le implicazioni di rilevanza giuridica degli atti anche alla luce delle disposizioni
legislative vigenti. Tale approccio più squisitamente teorico costituisce la cornice entro cui realizzare il
confronto e lo scambio delle prassi realizzate nei diversi territori. Il secondo obiettivo raggiunto dal gruppo di
lavoro è stato quello di predisporre una bozza, attualmente al vaglio dell’Assessorato provinciale alle Politiche
Attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità, di linee guida per la gestione dei casi di violenza di genere con
specifica attenzione alle forme e modalità di interazione tra gli Enti Gestori e le Forze dell’Ordine nella
gestione delle situazioni a partire dal momento della denuncia e/o notizia di reato fino alla presa in carico di
vittima e maltrattante.
Residenzialità e interventi a sostegno materno infantile
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti assicurando un costante presidio delle risorse coinvolte e
dell’andamento delle singole progettazioni.
39
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione. Nel corso dell’anno sono stati realizzati,
come in passato, progetti di tutela materno infantile presso strutture comunitarie (comunità educative,
comunità riabilitative a valenza psico-sociale, case famiglia), sia con interventi di tipo residenziale sia con
interventi a tempo parziale, con permanenza presso le strutture nella fascia diurna. Sono stati mantenuti
laddove necessari i supporti al domicilio realizzati da personale educativo della Comunità per minori Centro
base.
Dei 26 minori seguiti nel periodo di riferimento, 11 sono stati i minori dimessi in corso d’anno così come 11
sono state le nuove ammissioni in struttura; dei 26 minori 3 sono stati inseriti con le proprie madri. Da
segnalare il persistere, come caratteristica costitutiva di questo tipo di situazioni, dell’alta problematicità delle
condizioni personali e familiari per le quali sono stati attivi e prescrittivi provvedimenti dell’autorità giudiziaria
minorile sia in ambito civile che penale.
Nei primi mesi dell’anno è stata riorganizzata e aggiornata la banca dati delle comunità educative sulla base
dei nuovi parametri definiti dalla D.G.R. N. 25-5079 del 18.12.2012 “Approvazione della tipologia e dei
requisiti strutturali e gestionali delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori. Revoca della D.G.R.
N. 41-12003 del 15.03.2004” e sono state consolidate con le strutture presenti nell’ambito territoriale del
consorzio alcune modalità di collaborazione maggiormente flessibili con la finalità, nei limiti delle singole
progettazioni, di attuare interventi maggiormente efficaci ed efficienti. A questo proposito è da evidenziare la
sperimentazione effettuata negli ultimi mesi dell’anno con la Comunità Mamma-bambino “Cascina Vesco” di
Ivrea. Nonostante il target di utenza sia quello di madri con figli, stante la competenza del personale
educativo e di area psicologica nell’ambito specifico del sostegno alla genitorialità, si è articolato un
programma di sostegno ad un padre nel difficile percorso di riavvicinamento ai propri figli. Le peculiarità
dell’intervento “al maschile” hanno messo in luce alcune questioni di genere da affrontare quando
l’intervento è calato appunto su un solo genitore, uomo e che non può sperimentare il rapporto diretto con i
figli.
Cod.
Progetto
3003
Adozioni
Finalità: Garantire la collaborazione al Tribunale per i Minorenni per l’espletamento dell’iter procedurale di
adozione e l’adeguato supporto alle famiglie in fase pre e post adottiva.
Adozioni
Il servizio garantisce lo svolgimento di diverse attività, quali:
- segreteria per informazioni e orientamento alle coppie interessate all’adozione nazionale ed internazionale;
- organizzazione di incontri di informazione/formazione e iniziative di sensibilizzazione;
- indagini sociali sulle famiglie che presentano domanda di adozione presso il Tribunale per i Minorenni di
Torino;
- sostegno agli affidamenti preadottivi;
- sostegno alle famiglie adottive.
Dalla fine dell’anno 2001 il Consorzio IN.RE.TE. è responsabile dell’équipe zonale interconsortile,
comprendente anche i Consorzi di Caluso e di Cuorgnè.
Attività anno 2013
Adozioni
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti compatibilmente con la contrazione delle risorse regionali destinate ed
in considerazione della flessione del numero delle richieste di istruttoria per la valutazione dell’idoneità all’adozione.
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione.
Nel corso del 2013 sono pervenute all’équipe adozioni del Consorzio 7 nuove istanze di adozione di cui una
relativa ad istanza ex art. 44, 5 disponibilità all’adozione nazionale ed internazionale e 1 per la sola adozione
nazionale; l’équipe è stata impegnata complessivamente nella predisposizione di 5 istruttorie. Nel corso
dell’anno sono stati inseriti in famiglie idonee all’adozione 3 minori italiani e 5 minori stranieri e si sono
conclusi 6 affidamenti preadottivi di cui 5 relativi ad adozioni nazionali e 1 ad adozione internazionale.
40
Sono stati seguiti 20 minori in affidamento preadottivo di cui 12 italiani, di cui 5 in affidamento a rischio
giuridico e 8 stranieri. Nel corso dell’anno è stata assicurata l’attività di segreteria adozioni effettuata con
cadenza quindicinale per un totale di 4 ore mensili; si sono rivolte al servizio 11 coppie per avere
informazioni sull’adozione e sulle procedure correlate.
L’èquipe ha realizzato un corso di Informazione e Formazione all’adozione al quale hanno aderito 22 coppie
di cui 11 residenti nel territorio afferente all’équipe sovrazonale e di queste 7 residenti nel territorio
consortile.
La diminuzione del numero di disponibilità all’adozione si conferma anche nel corso del 2013 e risulta in linea
con quanto avviene sull’intero territorio regionale. Nella nostra realtà rimangono pressoché stabili i dati
relativi agli affidamenti preadottivi mentre si osserva un aumento delle prese in carico nel Post Adozione.
Meritevole di attenzione e riflessione è l’aumento dell’età dei bambini al momento dell’ingresso in famiglia:
negli ultimi anni è stata osservata una maggior apertura delle coppie all’accoglienza di bambini grandicelli e
con particolari difficoltà, e si può ipotizzare che le iniziative di approfondimento rivolte alle coppie in attesa di
adozione effettuate nel corso degli anni 2011 e 2012 abbiano aiutato le coppie aspiranti all’adozione ad
aprirsi ad accoglienze più complesse a fronte anche dell’acquisizione di una maggiore e più qualificata
preparazione per affrontare tale impegno.
Se si condivide quale obiettivo dell’adozione la possibilità di “dare una famiglia ad un bambino che ne è
privo”, si comprende l’importanza dell’impegno rivolto da un lato alla preparazione delle coppie aspiranti
all’adozione - che si realizza nelle diverse fasi del percorso dal primo colloquio informativo effettuato in
segreteria adozioni alle diverse fasi del percorso di conoscenza e successivamente in specifiche iniziative di
approfondimento – accanto a percorsi di sostegno e accompagnamento che si sviluppano nel tempo, anche
quando l’adozione è giuridicamente compiuta, con l’obiettivo di prevenire restituzioni, rifiuti, espulsioni e
garantire al bambino la possibilità di procedere nel suo percorso di crescita in modo sufficientemente sereno.
Un adeguato sostegno nel tempo a coloro che si rendono disponibili ad accoglienze adottive complesse ha
reso possibile il dare concretezza al diritto dei bambini a crescere in famiglia ed ha permesso di stimolare
con maggior credibilità nuove disponibilità da parte di chi si avvicina al percorso adottivo.
Per tali ragioni è proseguito l’impegno del consorzio nel riproporre le attività rivolte ai genitori adottivi; ci si
riferisce in particolare alle attività di due gruppi distinti, uno condotto da un’assistente sociale dell’équipe
sovrazonale adozioni ed uno psicologo consulente composto da 13 coppie cui è stato proposto un percorso
di riflessione e confronto su tematiche individuate dall’équipe ed un secondo gruppo cui partecipano
mediamente 12 coppie, condotto da un counselor e finalizzato al sostegno ed al confronto. E’ proseguita
infine l’attività di promozione del sostegno psicologico individuale effettuata dallo psicologo che si è occupato
della conduzione del gruppo di cui si è trattato in precedenza e che ha coinvolto 9 minori adottati, in
situazioni personali particolarmente complesse.
Si segnala infine che nel corso del 2013 il Consorzio è stato individuato come sede della conferenza “La
narrazione familiare adottiva a scuola”, iniziativa promossa e realizzata dall’Agenzia regionale per le adozioni
internazionali in collaborazione con la Direzione Politiche Sociali e Politiche per la famiglia della Regione
Piemonte in continuità con il precedente progetto regionale “Vite da Raccontarsi “ realizzato nel 2011. Il
momento formativo è stata occasione per illustrare, attraverso l’intervento della Presidente del Consorzio e di
un’Assistente Sociale dell’équipe adozioni, l’esperienza maturata nella nostra realtà.
All’iniziativa hanno aderito circa 50 persone tra dirigenti scolastici, insegnanti, operatori del Consorzio e del
Servizio di Psicologia dell’età evolutiva.
Il Consorzio ha inoltre delegato la referente dell’équipe sovrazonale adozioni a partecipare al gruppo di
lavoro istituito presso la Regione Piemonte e finalizzato alla riorganizzazione delle équipes adozioni presenti
sul territorio regionale.
Cod.
Progetto
3099
Attività di supporto minori e famiglie
Finalità: Garantire il regolare svolgimento delle attività del Programma Minori e famiglie assicurando il
coordinamento del personale e l’approvvigionamento dei beni e servizi necessari.
3.4 Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità:
responsabili di area, assistenti sociali, educatori professionali, personale amministrativo .
41
3.5 Risorse strumentali utilizzate
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali: server,
personal computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, automezzi e le sedi
operative del Consorzio, dei Servizi Educativi territoriali in via S. Lorenzo, 7 e via Ravaschietto.
42
Programma n. 4 - Adulti fragili e povertà estrema
Responsabile Consiglio di Amministrazione – Direttore
4.1 Descrizione del programma
La mission del Programma “Adulti fragili e povertà estrema” consiste nella promozione di interventi volti a
favorire percorsi di:
• accompagnamento per il reinserimento o l’inclusione sociale di soggetti fragili a rischio di
emarginazione sociale;
• contrasto alla povertà estrema;
attraverso la definizione di progetti personalizzati finalizzati al recupero delle funzioni individuali e sociali di
base.
I servizi consortili di sostegno economico, domiciliare e residenziale, nell’ambito della progettazione
individuale, sono attivati in stretta connessione con la rete delle risorse presenti sul territorio con particolare
riferimento ai servizi sanitari.
La mission del Programma “Adulti fragili e povertà estrema” viene presidiata attraverso i seguenti progetti,
servizi erogati, che costituiscono la base su cui il Consorzio ha articolato il proprio sistema di pianificazione,
programmazione e controllo:
Cod.
Progetto
Servizio erogato
2004
Domiciliarità adulti
2008
2010
5001
Sostegno economico adulti
Progetti sperimentali per l’inclusione sociale
Residenzialità adulti
Assistenza domiciliare
Telemonitoraggio
Cure domiciliari di lungo assistenza
Assistenza economica
Progetti sperimentali per l’inclusione sociale
Residenzialità adulti
4.2 Dati sulla situazione dei servizi e degli utenti
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma adulti fragili e povertà estrema, per
l’anno 2013 :
Progetto
Servizio
Attività specifiche
2013
Cure domiciliari
Assistiti
25
Telemonitoraggio
Assistiti
-
Assistenza economica
Assistiti
808
Assistenza economica indiretta –
Progetto Bo.A.
Assistiti
536
Residenzialità adulti
Assistiti
1
Domiciliarità adulti
Sostegno economico adulti
4.3.Finalità generali
Cod.
Progetto
2004
Domiciliarità adulti
Finalità: Assicurare indispensabili interventi sociali e socio sanitari di sostegno domiciliare al singolo ed alla
famiglia nel loro ambiente di vita e di relazione.
43
Assistenza domiciliare
Il servizio assicura interventi di aiuto domiciliare al singolo e alla famiglia, per consentirne la permanenza nel
proprio ambito di vita e favorire il recupero o il mantenimento della massima autonomia possibile.
Telemonitoraggio
Il servizio garantisce, a persone fragili e sole, il monitoraggio all’interno dell’abitazione e prevede un sistema
di gestione delle richieste di aiuto con inoltro ai referenti indicati nella mappa di soccorso.
Cure domiciliari di lungo assistenza
Il servizio, di titolarità ASL, è rivolto a persone con patologie sanitarie e problematiche sociali trattabili a
domicilio, per il recupero e il mantenimento delle capacità residue di autonomia e di relazione, al fine di
garantire la continuità di cura e il miglioramento della qualità di vita. Prevede, inoltre, attività di supporto ai
care-givers per la trasmissione di eventuali competenze finalizzate ad un’autonomia di intervento.
Attività anno 2013
Assistenza domiciliare
Finalità specifiche
Mantenimento dei servizi erogati nell’assetto conseguente le riduzioni applicate nel corso dell’anno 2012. Monitoraggio delle
progettazioni e dell’organizzazione del servizio in relazione ai provvedimenti di contenimento della spesa ed in previsione della prossima
scadenza del contratto di esternalizzazione.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rinvia al PROGRAMMA ANZIANI.
Nello specifico di questo Programma, gli interventi di Assistenza Domiciliare a sostegno degli adulti
raggruppano ad oggi un insieme di categorie di persone con problematiche socio-sanitarie importanti, prive
di supporti familiari ed a grande rischio di esclusione sociale. Si tratta di soggetti talvolta in carico ai servizi
sanitari (alcoldipendenti, malati psichiatrici, ex carcerati…) ma con gravi compromissioni delle autonomie e
limitate risposte ai percorsi terapeutici offerti, che trovano nel servizio di assistenza domiciliare, l’unico
strumento di supporto e controllo a fronte di comportamenti ormai cristallizzati di disadattamento sociale.
La riduzione inevitabile di progetti di mantenimento a domicilio di tale tipologia di soggetti, parallela alle
drastiche riduzioni di interventi attivati dai servizi sanitari per le categorie assistite, rischia di favorire una
veloce degenerazione della situazione complessiva, con necessità di ricoveri frequenti e precoci inserimenti in
strutture residenziali.
Telemonitoraggio
Finalità specifiche
In esito alla sperimentazione pluriennale condotta, avvio del servizio a gestione diretta attraverso una convenzione con una cooperativa
sociale di tipo B. Monitoraggio dell’andamento ed implementazione delle attivazioni.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rinvia al PROGRAMMA ANZIANI.
Cure domiciliari di lungoassistenza
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti correlati all’impegno di risorse specifiche destinate dall’ASL TO4
nell’ambito della nuova convenzione in materia socio sanitaria in via di definizione. Valutazione dell’opportunità di ricondurre ad un unico
soggetto erogatore le attività del sistema di cure domiciliari nei diversi gradi di intensità assistenziale.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ANZIANI.
Cod.
Progetto
2008
Sostegno economico adulti
Finalità: Garantire l’attività di erogazione di contributi economici al singolo ed alla famiglia, quali interventi
definiti all’interno di un progetto personalizzato volto a realizzare il complessivo processo di aiuto.
44
Assistenza economica
Il servizio concorre a favorire l’autonomia personale e sociale di cittadini in momentanea difficoltà, attraverso
un aiuto concreto che faciliti il superamento o il contenimento delle condizioni di emarginazione sociale.
L’assistenza economica prevede l’erogazione temporanea di contributi economici, di entità variabile in base
alla valutazione del bisogno, definito all’interno di un progetto personalizzato predisposto dagli Assistenti
Sociali, non sostitutivi di prestazioni previdenziali o di redditi da lavoro, tenuto conto degli interventi
istituzionali di cui le persone hanno diritto, o delle possibili risorse comunitarie attivabili.
Attività anno 2013
Assistenza economica
Finalità specifiche
Applicazione delle linee di indirizzo per la programmazione 2013 e dei provvedimenti per il contenimento della spesa.
L’attività è stata garantita come indicato in sede di programmazione, ma fin dai primi mesi di attività si è
evidenziata una previsione di risorse dedicate insufficiente a sostenere il trend delle richieste in costante
aumento
Come nell’anno 2012, nel primo semestre di attività sono stati adottati dalla Direzione due provvedimenti di
contenimento della spesa: il primo con individuazione di priorità di destinatari e diminuzione dei massimali
erogabili in deroga al regolamento consortile; il secondo, di sospensione totale del servizio per due mesi
estivi (luglio e agosto). Tali provvedimenti si sono resi indispensabili per poter prevedere una erogazione
minima da distribuire nell’arco dell’intero anno, evitando sospensioni nei periodi invernali di maggiore
necessità.
Per governare tale situazione di risorse insufficienti, gli Assistenti sociali, hanno adottato modalità di
valutazioni specifiche per Area Territoriale, condividendo progetti e priorità, così da garantire il servizio alle
fasce più deboli della popolazione. Numerosi sono stati anche gli interventi attivati in regime d’urgenza, con
particolare riguardo alle problematiche abitative ed in particolare alle emergenze per sfratti esecutivi e
talvolta anche alla mancanza del minimo indispensabile per la sussistenza. E’ di rilevante importanza la
problematica del mantenimento dell’abitazione che, di fronte alla grave crisi del mercato del lavoro, ha
evidenziato un crollo da parte delle famiglie nella capacità di assolvere agli impegni di pagamento fino alla
perdita dell’alloggio oppure alla rinuncia al mantenere le utenze principali (Enel-Gas).Tale situazione ha
generato una frequentissima richiesta di aiuto da parte dei cittadini al Consorzio che solo parzialmente ha
potuto trovare risposta, con peraltro limitatissime risorse disponibili. E’ stata mantenuta la collaborazione con
l’Autorità d’ambito Territoriale ATO3 di estesa competenza territoriale per il Consorzio IN.RE.TE., al fine di
garantire la massima diffusione e facilitazione di accesso alle agevolazioni previste per tutti i cittadini e sono
stati mantenuti contatti costanti con i preposti uffici comunali e con i servizi interessati, per facilitare
l’attivazione delle procedure necessarie per l’agevolazione dei pagamenti.
All’interno dell’organizzazione dei servizi consortili relativamente alla procedura di erogazione dei contributi
economici, è stato utilizzato costantemente il sistema informatizzato di gestione del complessivo processo di
erogazione dell’Assistenza economica con una positiva ricaduta sia in termini di razionalizzazione del
supporto cartaceo che di abbattimento dei tempi di valutazione e di predisposizione degli atti dovuti,
compresi i passaggi all’area amministrativa ed economico-finanziaria.
E’ da sottolineare comunque la diminuzione degli interventi garantiti a fronte della diminuzione delle risorse
disponibili a bilancio che hanno posto spesso gli operatori in difficoltà nell’accogliere il bisogno dei cittadini,
sapendo di non avere risposte e misure di sostegno continuativo per le molte persone in grande difficoltà,
dei nostri territori.
Per affrontare la particolare condizione di bisogno a livello locale si è promossa una stretta collaborazione tra
i molti soggetti che operano a contrasto della povertà, cercando di fare sistema e di convogliare tutte le
possibili risorse verso i cittadini più deboli : in particolare grazie ad una particolare attenzione del Lions Club
eporediese sono stati distribuiti in due diversi periodi dell’anno buoni spesa a famiglie in carico al Consorzio
che sono andati ad integrare le azioni già in atto, permettendo di implementare la risposta alle numerose
richieste di aiuto.
45
Attraverso la collaborazione degli Assistenti Sociali, titolari dei progetti di sostegno alle persone in difficoltà, il
Consorzio ha destinato i buoni alle famiglie residenti nei Comuni consorziati ed in possesso dei requisiti per
accedere ai servizi di sostegno economico.
I buoni sono stati consegnati la prima volta a 77 nuclei familiari per un totale di n. 274 persone, di cui n.60
famiglie con minori e n.17 adulti soli e la seconda a 109 nuclei familiari per un totale di n. 354 persone, di
cui n.99 famiglie con minori e n.10 adulti soli.
In modo analogo ed altrettanto aiuto è stato garantito da altre associazioni locali quali Anteas, S. Vincenzo
de Paoli, Croce Rossa Italiana (sez. di Settimo Rottaro) e varie Parrocchie e gruppi Caritas locali.
E’ stato garantito a regime l’attività di distribuzione di BOA-Borsa Amica quale nuova prassi di sostegno
economico alternativa ai trasferimenti diretti e di facile accesso.
Attraverso la ricerca costante di alimenti e di finanziamenti a favore del progetto BO.A.,si è cercato di
rispondere a tutte le domande di intervento senza ricorrere a sospensioni e liste d’attesa e garantendo con
continuità la fornitura settimanale. La collaborazione con i diversi partner si è dimostrata fondamentale: una
raccolta straordinaria di alimenti, promossa dal Banco delle Opere di Carità e gestita localmente interamente
dal Consorzio su tre supermercati, con il supporto dell’associazione Alpini della Croce Rossa Italiana e di un
gruppo di volontari di Settimo Vittone , ha portato una fornitura aggiuntiva di prodotti al progetto.
Altrettanto importante è la neonata collaborazione con i volontari Caritas di Borgofranco, con la sezione
eporediese della Croce Rossa Italiana e con il Comune di Banchette per l’attivazione di due nuove sedi di
distribuzione, decentrate territorialmente e più vicine ai cittadini. Da segnalare inoltre, a lato del progetto
BOA, l’avvio della mensa sociale della Parrocchia di Montalto Dora, aperta a persone indigenti segnalate dal
Consorzio, avvenuta grazie ad una stretta collaborazione nella fase di progettazione, tra i servizi consortili e
la parrocchia.
Cod.
Progetto
2001 Progetti sperimentali per inclusione sociale
Finalità: Promuovere azioni sperimentali congiunte tra il Consorzio e altri soggetti pubblici e del privato
sociale per la presa in carico delle persone adulte fragili o in situazione di povertà estrema, attraverso un
lavoro di rete capace di razionalizzare e coordinare gli interventi e rendere sempre più efficace il sostegno ed
il reinserimento sociale delle persone più deboli.
Progetti sperimentali per l’inclusione sociale
Il progetto si propone di realizzare interventi sperimentali che potenzino l’offerta di percorsi personalizzati sia
per il reinserimento che per la prevenzione all’esclusione sociale e alla povertà, favorendo le risposte
destinate alla pronta accoglienza e finalizzate al recupero delle funzioni personali e sociali di base.
Attività anno 2013
Progetti sperimentali per l’inclusione sociale
Finalità specifiche
Applicazione delle linee di indirizzo per la programmazione 2013 e dei provvedimenti per il contenimento della spesa. Rafforzamento
delle collaborazioni con la rete del volontariato, finalizzate a mantenere ed implementare interventi a tutela della povertà estrema
La tematica relativa all’inclusione sociale degli adulti in difficoltà , rimane tra le più complesse da affrontare
nel quadro complessivo della carenza di risorse e soprattutto di risposta ai bisogni primari di casa e lavoro.
Gli uffici consortili hanno collaborato costantemente con gli enti territoriali preposti (Centro per l’Impiego,
Comuni, CNA…) alla ricerca di possibili percorsi di aiuto, per questa fascia di popolazione che trova poche
risposte ed è portatrice di una grande complessità. La collaborazione relativa al progetto “Pronto
Intervento”, promosso dal C.P.I. a favore di categorie particolarmente svantaggiate, i cantieri di lavoro,
nonché altre misure promosse dal comune di Ivrea per il sostegno temporaneo di persone colpite dalla crisi
del mercato del lavoro, sono risposte minime, ma che vanno nella direzione di offrire qualche piccola risposta
ad una categoria di utenza ampia e sempre più a rischio.
Anche il bisogno di pronta accoglienza rivolto alla povertà estrema rischia di saturare, a fronte del
prolungarsi di situazioni di adulti che non trovano lavoro, non hanno casa e sono privi di rete familiare o
46
amicale. La tematica è complessa e deve essere affrontata in modo condiviso dai diversi soggetti preposti sul
territorio, in stretto raccordo con i servizi comunali, sanitari e con la rete del volontariato.
Cod.
Progetto
5001
Residenzialità adulti
Finalità: Assicurare ad adulti che per gravi problematiche sociali sono impossibilitati a permanere,
temporaneamente o permanentemente, nel proprio ambiente di vita, un luogo che offra un contesto
adeguato a soddisfare le esigenze primarie e di relazione.
Residenzialità adulti
Inserimenti residenziali di persone senza fissa dimora, in condizione di povertà estrema e di persone adulte
fragili con gravi problematiche sociali, temporanee o permanenti, impossibilitate a rimanere nel proprio
contesto di vita
Attività anno 2013
Residenzialità adulti
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti compatibilmente con le risorse disponibili
L’attività è stata garantita coerentemente con gli obiettivi previsti, destinata ad adulti in condizione di
povertà di mezzi e strumenti tali da generare un rischio nella tutela della persona, nonostante l’età e la
capacità di intendere.
La debolezza della fascia di popolazione adulta si sta velocemente aggravando, richiedendo l’utilizzo di
opportunità di accoglienza per persone in condizione di estrema fragilità e povertà soprattutto nelle strutture
territoriali Caritas e pertanto in un progetto temporaneo integrato tra istituzione e risorse volontaristiche.
In considerazione della riduzione delle risorse e del minimo stanziamento previsto per la residenzialità adulti,
è stata congelata la possibilità di garantire tutte le necessità di inserimento di adulti in condizioni di
particolare fragilità anche in situazioni di emergenza e si è stretta una forte collaborazione con le associazioni
di volontariato e con gli uffici comunali preposti per l’emergenza abitativa. Tale fascia di popolazione rimane
una fascia scoperta e a grande rischio di esclusione sociale che può favorire di conseguenza anche derive
delinquenziali : certamente le risorse, nonché le funzioni dei servizi sociali consortili sono deboli di fronte ad
una domanda di aiuto così complessa e che necessita grandi investimenti di risorse, innanzitutto
relativamente al mercato del lavoro ed alle soluzioni abitative.
4.4 Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità:
Responsabili di area, assistenti sociali, educatori professionali, responsabili di struttura residenziale, operatori
socio-sanitari, collaboratori familiari.
4.5 Risorse strumentali utilizzate
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali:
server, personal computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, ausili per
l’autonomia, automezzi.
47
Programma n. 5 - Disabili
Responsabile Consiglio di Amministrazione – Direttore
5.1 Descrizione del programma
La mission del Programma “Disabili” consiste nella promozione di interventi realizzati, con il concorso dei
servizi sanitari e con gli altri soggetti istituzionali e della comunità locale, volti a:
• tutelare il diritto al benessere psico-fisico della persona con disabilità;
• favorire la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società;
• promuovere interventi atti ad assicurare la vita indipendente;
• potenziare lo sviluppo delle autonomie e delle abilità possibili, anche attraverso l’utilizzo delle risorse
del territorio;
• sostenere le responsabilità familiari lungo tutto il ciclo di vita della persona con disabilità.
Per la predisposizione del percorso più adeguato ai bisogni sanitari e assistenziali delle persone con
disabilità, il Consorzio opera in integrazione con i servizi sanitari anche attraverso la partecipazione all’attività
della Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità (U.M.V.D.).
Il Consorzio, attraverso la predisposizione di progetti individualizzati, attiva servizi ed interventi diversificati
(di carattere educativo, assistenziale, occupazionale, ecc.) volti ad assicurare il corretto livello di tutela e di
integrazione sociale.
La mission del Programma “Disabili” viene presidiata attraverso i seguenti progetti, servizi erogati, che
costituiscono la base su cui il Consorzio ha articolato il proprio sistema di pianificazione, programmazione e
controllo:
Cod.
2003
Progetto
Domiciliarità disabili
Servizio erogato
Assistenza domiciliare
Telemonitoraggio
Cure domiciliari di lungo assistenza
Interventi economici a sostegno della domiciliarità
2007
Sostegno economico disabili
Assistenza economica
4001
Collaborazione per attività di
valutazione disabili
Sostegno educativo e
relazionale disabili
Valutazione disabili
4002
Servizio educativo territoriale disabili minori e adulti
Assistenza educativa disabili sensoriali
Gestione sperimentale associata
assistenza scolastica specialistica
del
servizio
di
Progetti sperimentali per la domiciliarità
4003
Attività diurne
4004
Supporto all'inserimento nel
mondo del lavoro e
all'integrazione sociale
4005
Residenzialità disabili
4099
Attività di supporto disabili
Centri diurni
Laboratori guidati
Supporto al collocamento mirato
Formazione al ruolo lavorativo e/o sociale per disabili
intellettivi
Promozione del territorio per l'integrazione in contesti
lavorativi e/o occupazionali
Accompagnamento
inserimenti
residenziali
ed
integrazione rette
Personale area disabili
Funzionamento generale area disabili
Entrate generali disabili
48
5.2 Dati sulla situazione dei servizi e degli utenti
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma disabili per l’anno 2013:
Progetto
Servizio
Attività specifiche
2013
Cure domiciliari
Assistiti
Interventi economici a sostegno
della domiciliarità (DGR 56/2010)
Assistiti
Assistenza economica
Assistiti
Assistenza economica indiretta –
Progetto Bo.A.
Assistiti
Collaborazione per attività
di valutazione disabili
Collaborazione
per
valutazione disabili
Commissione U.M.V.D. (ex
U.V.H.)
Sostegno
educativo
relazionale disabili
Servizio educativo territoriale disabili
minori e adulti
Assistenza educativa disabili
Assistenza
educativa
disabili
sensoriali
Gestione sperimentale associata del
servizio di assistenza scolastica
specialistica
Progetti
sperimentali
per
la
domicilarità
Assistenza educativa disabili
sensoriali
Assistenza scolastica
specialistica
44
Progetti di vita indipendente
7
Centri diurni
64
Domiciliarità disabili
Sostegno economico disabili
Attività diurne
e
attività
di
Centri diurni
Laboratori guidati
Inserimenti lavorativi
Residenzialità disabili
Inserimenti lavorativi
Accompagnamento
inserimenti
residenziali ed integrazione rette
48
11
54
32
85
56
6
Frequenza alle diverse
attività proposte
Laboratori e attività per i
non vedenti
Progetti con incentivi
39
Verifiche pre-requisiti
2
Match
55
Supporto al Collocamento
Mirato
Servizio mediazione al lavoro
1
58
77
Utenti
di cui:
92
nuovi inserimenti a lungo
termine
5
ricoveri temporanei di
sollievo
23
5.3.Finalità generali
Cod.
Progetto
2003
Domiciliarità disabili
Finalità: Assicurare indispensabili interventi sociali e socio sanitari di sostegno domiciliare al singolo ed alla
famiglia nel loro ambiente di vita e di relazione.
49
Assistenza domiciliare
Il servizio assicura interventi di aiuto domiciliare al singolo e alla famiglia, per consentirne la permanenza nel
proprio ambito di vita e favorire il recupero o il mantenimento della massima autonomia possibile.
Telemonitoraggio
Il servizio garantisce, a persone fragili e sole, il monitoraggio all’interno dell’abitazione e prevede un sistema
di gestione delle richieste di aiuto con inoltro ai referenti indicati nella mappa di soccorso
Cure domiciliari di lungo assistenza
Il servizio, di titolarità ASL, è rivolto a persone con patologie sanitarie e problematiche sociali trattabili a
domicilio per il recupero e il mantenimento delle capacità residue di autonomia e di relazione al fine di
garantire la continuità di cura e il miglioramento della qualità di vita. Prevede, inoltre, attività di supporto ai
care-givers per la trasmissione di eventuali competenze finalizzate ad un’autonomia di intervento.
Interventi economici a sostegno della domiciliarità
Gli interventi economici sono erogati allo scopo di sostenere le persone anziane non autosufficienti e le loro
famiglie nel mantenimento presso il proprio ambiente di vita. Sono erogati in esito alla valutazione
congiunta, nell’ambito dell’U.V.G. integrata, circa le esigenze assistenziali e sanitarie e al conseguente
progetto personalizzato concordato con la famiglia.
Attività anno 2013
Assistenza domiciliare
Finalità specifiche
Mantenimento dei servizi erogati nell’assetto conseguente le riduzioni applicate nel corso dell’anno 2012. Monitoraggio delle
progettazioni e dell’organizzazione del servizio in relazione ai provvedimenti di contenimento della spesa ed in previsione della prossima
scadenza del contratto di esternalizzazione.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ANZIANI.
Gli interventi a sostegno delle persone con disabilità si rivolgono a persone con problematiche socio-sanitarie
importanti, prive di adeguati supporti familiari ed a grande rischio di esclusione sociale. Si tratta di soggetti
talvolta in carico ai servizi sanitari con gravi compromissioni delle autonomie e limitate risposte ai percorsi
terapeutici e riabilitativi offerti, che trovano nel servizio di assistenza domiciliare l’unico strumento di
supporto.
La riduzione di progetti di mantenimento a domicilio di tale tipologia di soggetti, parallela alle drastiche
riduzioni di interventi attivati dai servizi sanitari per le categorie assistite, rischia di favorire una
degenerazione della situazione complessiva, con necessità di ricoveri frequenti e precoci inserimenti in
strutture residenziali.
Telemonitoraggio
Finalità specifiche
In esito alla sperimentazione pluriennale condotta, avvio del servizio a gestione diretta attraverso una convenzione con una cooperativa
sociale di tipo B. Monitoraggio dell’andamento ed implementazione delle attivazioni.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ANZIANI.
Cure domiciliari di lungoassistenza
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti correlati all’impegno di risorse specifiche destinate dall’ASL TO4
nell’ambito della nuova convenzione in materia socio sanitaria in via di definizione. Valutazione dell’opportunità di ricondurre ad un unico
soggetto erogatore le attività del sistema di cure domiciliari nei diversi gradi di intensità assistenziale.
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Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ANZIANI.
Relativamente alla tipologia di assistiti con disabilità, diversamente dalle domande degli anziani non
autosufficienti, ed in accordo con i Direttori distrettuali dell’ASL TO4, non è stata attivata lista d’attesa ed
anzi è stata data priorità d’intervento laddove le condizioni di assistenza e cura gravavano pesantemente sul
carico familiare.
Interventi economici a sostegno della domiciliarità
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento raggiunti subordinatamente ai trasferimenti finalizzati ed alle eventuali revisioni
dell’attuale sistema normativo regionale.
Nel corso dell’anno è stata data continuità agli interventi economici di sostegno alla domiciliarità in atto (n.11
di cui n. 2 a favore di minori), ma non è stato possibile a fronte del ristretto finanziamento regionale
ampliare il numero di destinatari. E’ proseguita l’attività di valutazione delle domande. Si segnala che il
contributo economico per il mantenimento al domicilio continua ad essere e a rivestire un ruolo di primaria
importanza per il sostegno della gestione di situazioni di disabilità grave.
Per una descrizione generale degli interventi economici a sostegno della domiciliarità si rimanda al
PROGRAMMA ANZIANI.
Cod.
Progetto
2007
Sostegno economico disabili
Finalità: Garantire l’attività di erogazione di contributi economici al singolo ed alla famiglia, quali interventi
definiti all’interno di un progetto personalizzato volto a realizzare il complessivo processo di aiuto.
Assistenza economica
Il servizio concorre a favorire l’autonomia personale e sociale di cittadini in momentanea difficoltà, attraverso
un aiuto concreto che faciliti il superamento o il contenimento delle condizioni di emarginazione sociale.
L’assistenza economica prevede l’erogazione temporanea di contributi economici, di entità variabile in base
alla valutazione del bisogno, definito all’interno di un progetto personalizzato predisposto dagli Assistenti
Sociali, non sostitutivi di prestazioni previdenziali o di redditi da lavoro, tenuto conto degli interventi
istituzionali di cui le persone hanno diritto, o delle possibili risorse comunitarie attivabili.
Attività anno 2013
Assistenza economica
Finalità specifiche
Applicazione delle linee di indirizzo per la programmazione 2013 e dei provvedimenti per il contenimento della spesa.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ADULTI FRAGILI E POVERTA’
ESTREME.
Cod.
Progetto
4001
Collaborazione per attività di valutazione disabili
Finalità: Collaborare con i servizi sanitari competenti per l’accertamento e la valutazione della disabilità per
ottenere le agevolazioni di legge e l’erogazione dei servizi socio-sanitari.
Collaborazione ad attività di valutazione disabili
Il Consorzio garantisce la partecipazione, obbligatoria per legge, di un Assistente Sociale/Operatore della
mediazione rispettivamente alle attività delle commissioni di cui alla L. 104/92”, L. 68/99” e alla Unità
51
Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità (U.M.V.D.) istituita ai sensi della D.G.R. 26-13680 del
29.3.2010, per la valutazione sociale delle persone con disabilità (minori e adulte) che presentano domanda.
Attività anno 2013
Collaborazione ad attività di valutazione disabili
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti anche nell’ambito dell’U.M.V.D. riorganizzata nell’anno 2012.
La valutazione è stata garantita nel rispetto della D.G.R. 26-13680 del 29.03.2010 “Approvazione delle linee
guida sul funzionamento delle Unità Multidisciplinari di Valutazione della Disabilità (U.M.V.D.)”. e dal
regolamento approvato nel corso dell’anno 2011 ed è stata mantenuta l’articolazione per Distretto Sanitario.
Pertanto il Consorzio presenzia mensilmente ai lavori dell’Unità distrettuale: una per il Distretto Sanitario n. 5
ad Ivrea ed una per il Distretto Sanitario n. 6 a Cuorgnè per i Comuni del nostro territorio che afferiscono a
quest’ultimo. Le situazioni di nuova valutazione sono state nel corso dell’anno n.6, ma si sottolinea la
continua necessità di presidiare i singoli percorsi individuali (n. 85) e la relativa attivazione di risorse, sia per
la complessità delle situazioni in carico, sia per un monitoraggio e autorizzazione della spesa che prevedono
periodi sempre più brevi determinando un complessivo aumento del carico lavorativo.
Nel corso dell’anno 2013 è stata mantenuta la modalità di partecipazione alla Commissione L. 104/92
precedentemente avviata che prevede la partecipazione ad una seduta alla settimana, indipendentemente
dalla residenza delle persone convocate. L’impegno dell’Assistente Sociale presente è pari a circa n. 220 ore
annue a cui va aggiunto il tempo dedicato alla raccolta e aggiornamento dati oltre alle valutazioni domiciliari,
per un totale complessivo di n. 566 persone valutate. Da rilevare che l’Assistente Sociale assegnata alla
commissione è la stessa che opera presso lo Sportello Unico Socio Sanitario (S.U.S.S.) e considerato l’elevato
numero di richieste valutate, detta Commissione resta un buon osservatorio delle problematiche delle
persone anziane non autosufficienti e disabili permettendo di valutare la possibilità di segnalazione alle Aree
territoriali quelle situazioni per le quali si ritiene necessaria una valutazione ed un eventuale presa in carico
da parte del servizio Sociale professionale. La tipologia di utenza dei due servizi è infatti in buona parte
corrispondente e questo ha permesso all’operatore di individuare direttamente in seduta l.104 alcuni bisogni
specifici della fascia “anziani non autosufficienti” inviando direttamente gli interessati presso lo sportello
S.U.S.S. per l’inoltro della domanda di valutazione U.V.G. per l’ accesso agli interventi di sostegno al
domicilio o di inserimento residenziale.
Le sedute L.68/99 hanno mantenuto un trend di crescita peraltro già segnalato l’anno scorso con 137
persone convocate al fine di ottenere la Diagnosi Funzionale utile all'iscrizione al Collocamento Mirato. Si
conferma inoltre la piena integrazione e valorizzazione all'interno della commissione del ruolo dell'operatore
sociale in quanto portatore della storia occupazionale del soggetto anche grazie al lavoro di approfondimento
svolto nell’ambito delle attività previste presso il Centro per l'Impiego.
Cod.
Progetto
4002
Sostegno educativo e relazionale disabili
Finalità: Garantire, anche attraverso progetti innovativi e sperimentali, il sostegno educativo e relazionale
alla persona con disabilità e alla sua famiglia nel loro ambiente di vita.
Servizio educativo territoriale disabili minori e adulti
Il servizio è finalizzato al sostegno di minori e adulti disabili nel loro percorso di autonomia in ambito
relazionale, occupazionale, domiciliare e di integrazione sociale, in contesti di normalità attraverso la
valorizzazione ed il mantenimento delle capacità presenti e lo sviluppo delle capacità potenziali.
Le attività, gestite sia a livello individuale che di piccolo gruppo, si svolgono utilizzando tutte le opportunità
offerte dalle risorse esistenti sul territorio, con priorità per quelle presenti nel contesto di vita della persona
disabile, nonché ricercando o promuovendo nuove iniziative.
Assistenza educativa per disabili sensoriali
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L’intervento educativo è rivolto a minori e adulti con disabilità sensoriali (uditive e visive nei parametri
definiti dalla normativa) che frequentano la scuola in ogni ordine e grado o un corso di formazione e si
realizza in ambito scolastico o extra scolastico. Consiste nell’aiuto didattico e all’autonomia per persone
cieche e ipovedenti e nella mediazione alla comunicazione per persone sorde, nell’orientamento scelto dalla
famiglia e coerente con gli altri interventi. Il servizio è erogato attraverso un’Agenzia Educativa iscritta al
Registro di Accreditamento per il territorio di competenza del Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE. scelta
direttamente e liberamente dalla famiglia o dall’interessato (se maggiorenne).
Progetti sperimentali per la domiciliarità
Il Consorzio promuove proposte di progettazioni sperimentali, anche aderendo a iniziative regionali,
finalizzate allo sviluppo delle potenzialità individuali della persona con disabilità e al sostegno della sua
famiglia per l’integrazione ed il mantenimento nel contesto sociale di appartenenza.
Gestione sperimentale associata del servizio di assistenza scolastica specialistica
Il Consorzio garantisce, per i Comuni che hanno scelto di delegare la gestione del servizio, la valutazione
nell’ambito della Commissione Tecnica Interdisciplinare delle richieste pervenute dalle Istituzioni scolastiche,
l’avvio, l’organizzazione e il monitoraggio degli interventi di assistenza scolastica specialistica per gli alunni
con disabilità
Attività anno 2013
Servizio educativo territoriale disabili minori e adulti
Le attività del servizio educativo territoriale disabili minori e adulti sono proseguite per tutto il primo
semestre con l’impostazione degli anni precedenti, mentre nel secondo, con l’avvio del nuovo appalto gli
interventi rivolti ai minori con disabilità sono confluiti nel servizio educativo territoriale minori e quelle rivolte
ai disabili adulti nel “Progetto integrato “Centonove e dintorni”.
Per gli approfondimenti si rimanda al Programma Minori per le considerazioni in merito ai minori disabili
precisando che i dati e la relativa spesa per il primo semestre sono invece imputati al Programma Disabili e
alla successiva trattazione del Progetto integrato “Centonove e dintorni” per quanto attiene agli interventi
rivolti ai disabili adulti.
L’equipe educativa nel periodo considerato ha utilizzato un monte ore corrispondente a 4 educatori parttime. Gli utenti del servizio sono equamente divisi tra maschi e femmine, la fascia d’età prevalente è quella
tra i 18 ed i 25 anni, un solo utente supera i 45 anni. L’età media è di circa 28 anni.
Per le tre aree di lavoro si evidenzia:
- Area Autonomia: non vi sono state nuove prese in carico e complessivamente le situazioni con
interventi attivi sono state n. 13 con un significativo lavoro di mediazione delle relazioni tra familiari
e giovani disabili.
- Area Occupazionale: le attività garantite nel corso del primo semestre sono state otto con dieci
mezze giornate di offerta di servizio e n. 16 persone coinvolte;
- Area socializzazione: E’ stato possibile sperimentare in questa area di lavoro un’attività di piccolo
gruppo (individuando utenti con bisogni omogenei) e un mimi-soggiorno mirato.
Assistenza educativa per disabili sensoriali
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti.
L’erogazione degli interventi di assistenza educativa è proseguita con le modalità precedentemente adottate:
le Agenzie Educative sono individuate direttamente dalle famiglie e scelte tra quelle iscritte al Registro di
accreditamento. In esito al trasferimento di cui alla DGR 127-4470 del 20.11.2006 (Criteri per il
trasferimento delle competenze previste dall’art.5, comma 4 della L.R. 8 gennaio 2004) dall'anno 2007 il
Comune di Torino ha recepito il Registro di Accreditamento istituito dalla Provincia di Torino. Ogni anno il
53
registro viene aggiornato attraverso i lavori di una Commissione di Valutazione a cui da diversi anni partecipa
anche un membro del Consorzio.
Gli interventi sono stati garantiti in continuità con quanto avvenuto nell’anno precedente sia in
considerazione del monte ore settimanale, sia dell’Agenzia Educativa scelta.
Tutti i progetti individualizzati sono stati definiti e verificati periodicamente nel corso dell’anno con la
condivisione del percorso da parte sia della famiglia ed in alcune situazioni della persona stessa sia degli
operatori dei servizi sanitari, dei servizi consortili e delle istituzioni scolastiche.
Nel corso dell’anno sono state seguite n. 6 persone di cui:
n. 4 minori – prosecuzione di interventi già attivati
n. 1 minore – nuova presa in carico
n. 1 adulto – nuova presa in carico per sostegno nella frequenza di un percorso di alfabetizzazione
Progetti sperimentali per la domiciliarità
Finalità specifiche.
Mantenimento dei livelli quali quantitativi garantiti nell’anno 2012 per i destinatari del progetto “Vita Indipendente”.
Nel corso dell’anno 2013 è stata garantita la prosecuzione dei Progetti “Vita indipendente” precedentemente
autorizzati e finanziati singolarmente dalla Regione Piemonte rimanendo invariato il mantenimento dei
trasferimenti regionali relativi alla “spesa storica” sostenuta dall’Ente. Come già segnalato, in esito
all’approvazione delle Linee guida regionali avvenuta nell’anno 2008, ulteriori nuovi progetti possono essere
avviati dai consorzi solo se si riesce a prevederne il finanziamento con fondi propri. I progetti attualmente
attivi sono n. 7.
Gestione sperimentale associata del servizio di assistenza scolastica specialistica
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti.
La gestione da parte del Consorzio del Servizio di assistenza scolastica specialistica, giunta ormai al terzo
anno scolastico, si è ulteriormente rafforzata e consolidata sia negli aspetti organizzativi che in quelli legati
alle singole progettazioni dove la realizzazione degli interventi, attuati all’interno della scuola, si è sempre più
raccordata con la progettazione individuale e con la rete dei servizi e interventi attivati nell’ambito del
progetto personalizzato. Inoltre l’anticipata e maggior conoscenza delle situazioni ha consentito di curare e
presidiare in modo più significativo i passaggi di ordine scolastico e supportare maggiormente le famiglie
nella scelta e soprattutto l’accesso alla scuola secondaria di secondo grado. Da evidenziare che in alcune
situazioni si è giunti, in accordo con il nucleo di origine, a ipotizzare la frequenza presso servizi consortili
maggiormente rispondenti ai bisogni e alle caratteristiche dei minori. Nel mese di febbraio, in seguito alle
nuove nomine dei Dirigenti Scolastici che hanno coinvolto quasi tutte le scuole di ogni ordine e grado
presenti sul territorio di competenza consortile, il Consorzio ha promosso un incontro invitando tutti i
Dirigenti Scolastici ad un momento durante il quale sono state approfondite le tematiche relative all'“Accordo
di programma per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità e esigenze educative speciali” ed alla
gestione del Servizio di assistenza scolastica specialistica da parte del Consorzio su delega di 39 Comuni. E’
stata l’occasione per presentare la realtà territoriale e analizzare i percorsi e le modalità di erogazione del
servizio. Il Consorzio, in relazione a quanto previsto dall’ “Accordo di programma per l'integrazione
scolastica degli alunni con disabilità e esigenze educative speciali” ha continuato a garantire:
A) Iter per la raccolta delle richieste di attivazione del servizio:
• Concordato con la Provincia di Torino le modalità congiunte per la raccolta attraverso il Consorzio
anche delle richieste relative agli Istituti superiori
• Invio delle comunicazioni agli Istituti scolastici, ai Comuni in merito alle modalità di presentazione
delle richieste
• Raccolta e verifica della documentazione presentata con l’eventuale richiesta di integrazioni
• Raccordo con il servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL TO 4 per la raccolta della certificazione
B) Convocazione e coordinamento della Commissione Tecnica Interistituzionale
• Convocazione e coordinamento delle attività
• Predisposizione della documentazione necessaria per permettere alla Commissione di procedere alla
valutazione delle richieste e all’attribuzione del monte ore individuale
54
•
Anche quest'anno prima dei lavori della Commissione si è proceduto con la Responsabile del Servizio
di assistenza scolastica specialistica alla verifica di tutte le situazioni con particolare attenzione al
monte ore precedentemente autorizzato e agli obiettivi raggiunti nel corso dell’anno in modo da
fornire ulteriori elementi di approfondimento e ottimizzare gli interventi
• Gestione delle sedute e stesura dei relativi verbali
C) Avvio del servizio
• Predisposizione delle comunicazioni alle scuole e ai Comuni in merito all’esito dei lavori della
Commissione
• Incontro con il Responsabile del servizio per la programmazione degli interventi e verifica dei
requisiti posseduti dagli operatori per l’autonomia e la comunicazione personale
• Avvio degli interventi sin dal primo giorno di scuola
• E' stata predisposta una nota esplicativa inviata a tutti i Dirigenti scolastici contenente precise
indicazioni in merito a: Destinatari - Caratteristiche e organizzazione del servizio di assistenza
scolastica specialistica - Assenza dell’alunno in carico - Assenze e sostituzioni dell’operatore Eventuale estensione dell’intervento dell’operatore sul piccolo gruppo - Orario dell’intervento - Gite e
uscite didattiche - Personale - Responsabile del servizio (organizzativo e del personale) - Referenti
dei Progetti Personalizzati - Eventuali Reclami
D) Gestione e monitoraggio del servizio
• Raccordo con tutti gli istituti e plessi scolastici per fornire indicazioni, approfondimenti e superare
eventuali ostacoli
• Successivamente alla stesura da parte dell’Aggiudicatario del servizio dei Progetti Personalizzati per
ogni alunno, incontro congiunto con gli Assistenti Sociali per la loro condivisione e definizione
complessiva della situazione. Tali incontri hanno permesso di conoscere alcuni minori disabili che
non avevano avuto alcun contatto con i servizi consortili e di approfondire la conoscenza di altri. In
questi casi, sono stati organizzati, in collaborazione con il servizio di Neuropsichiatria Infantile
dell’ASL TO 4 ed alla presenza sia dell'Assistente Sociale che dell'operatore del Servizio di assistenza
scolastica specialistica, degli incontri di conoscenza diretta dell'alunno e della sua famiglia
• In alcune situazioni particolarmente complesse e delicate sia per le caratteristiche della disabilità
che per le difficoltà di varia natura presenti all’interno del nucleo familiare si sono resi necessari
ripetuti incontri con la famiglia, gli insegnanti, i Dirigenti e gli operatori, appartenenti ai diversi
servizi, coinvolti
• Monitoraggio complessivo delle attività e verifica del rispetto delle condizioni previste dal capitolato
d’appalto
• Attivazione del servizio in corso d’anno per le situazioni che coinvolgono minori che si trasferiscono
sul territorio o per nuove certificazioni rilasciate
• Incontri periodici con il responsabile del servizio in merito all’andamento complessivo e
all’aggiornamento delle situazioni più complesse o multiproblematiche
E) Verifica, controllo e rendicontazione
• Controllo mensile delle ore erogate e verifica dei prospetti di rendiconto presentati dall’Aggiudicatario
• Verifica della fatturazione, presidio della spesa e erogazione dei pagamenti
• Incontro di verifica annuale per la presentazione della relazione complessiva sul servizio a cura
dell’Aggiudicatario
• Predisposizione della rendicontazione economica e relazione tecnica da inviare alla Provincia di
Torino per il riconoscimento del finanziamento provinciale
• Predisposizione degli atti amministrativi per la gestione del servizio sul successivo anno scolastico
• Predisposizione del preventivo di spesa da presentare alla Provincia sul successivo anno scolastico
Sempre in applicazione dell’Accordo di Programma, in collaborazione con la Provincia di Torino sono state
valutate, all’interno della Commissione Interistituzionale, le richieste di attivazione degli interventi presso le
Scuole secondarie di secondo grado. Tale attività realizzata congiuntamente ha permesso di garantire una
buona continuità agli interventi di titolarità comunale già erogati nell’anno precedente e condividere
informazioni e conoscenze sui singoli allievi che hanno permesso di introdurre cambiamenti significativi nelle
progettazioni individuali. Nel corso dell’anno 2013 sono stati attivati interventi a favore di n. 44 allievi con
disabilità.
In relazione alla necessità di procedere al rinnovo dell’Accordo in essere e condividere quanto realizzato nel
corso degli anni, evidenziando le criticità presenti e riflettendo congiuntamente sulle possibili risposte, il
Consorzio e la Provincia di Torino hanno promosso un incontro pubblico curato dalla Commissione Tecnica
Interistituzionale.
55
Cod.
4003
Progetto
Attività diurne
Finalità: Assicurare l’attività educativa ed assistenziale diurna a persone con disabilità intellettive e/o
associate a disabilità fisiche, anche finalizzate all’apprendimento di competenze tecniche e modalità
relazionali adulte.
Servizi semiresidenziali
I servizi semiresidenziali sono destinati a persone con disabilità intellettive, anche associate a disabilità
fisiche o sensoriali, le quali al termine della scuola dell’obbligo necessitano di un ambiente che assicuri
un’adeguata risposta alle esigenze educative, assistenziali e favorisca la vita espressiva e di relazione.
Concorrono inoltre a sostenere la famiglia nella cura quotidiana della persona disabile con l’obiettivo anche di
prevenire o allontanare nel tempo l’eventuale inserimento in struttura residenziale. Le attività proposte sono
volte a facilitare lo sviluppo ed il mantenimento delle potenzialità per il raggiungimento della massima
autonomia possibile:
Centro diurno “Filigrana” sito in Ivrea R.A.F. di tipo B (D.G.R. 230/1997);
Centro Diurno “Centonove” sito in Ivrea – R.A.F. di tipo A (D.G.R. 230/1997)
Laboratori guidati
Il Laboratorio Multimediale opera al fine di garantire alla persona disabile l’apprendimento di competenze
tecniche e di capacità relazionali in contesti che ne facilitino l’assunzione di un ruolo adulto e produttivo,
rendendo in questo modo possibile verificare anche il possesso dei prerequisiti necessari ad avviare percorsi
finalizzati all’inserimento lavorativo. Il Laboratorio propone alla singola persona inserita percorsi di
miglioramento delle sue capacità comunicative, attraverso l’utilizzo del computer e di particolari software.
Le azioni sono mirate a progetti che tendono a favorire lo sviluppo dell’autostima, a migliorare le proprie
capacità e permettere un adeguato inserimento sociale indispensabile a persone disabili.
Nell’ambito dell’attività viene svolto un lavoro di sostegno alla capacità comunicativa utilizzando strumenti e
tecniche di espressione artistica che permettono di evidenziare la creatività in funzione dell’immagine e dei
testi. Il Laboratorio fornisce consulenza come “Sportello Informativo” sulle nuove tecnologie informatiche nel
campo della disabilità a persone disabili, alle loro famiglie, ad operatori ed insegnanti
Attività anno 2013
Servizi semiresidenziali
Finalità specifiche:
Nell’ambito della riorganizzazione delle sedi e dei servizi (Laboratorio “Scacciapensieri”, Laboratorio Multimediale, Servizi educativi
territoriali rivolti agli adulti) avviata ed in parte già realizzata nel corso dell’anno 2012, assicurare il mantenimento dei livelli quali
quantitativi garantiti nell’anno precedente. Monitorare l’avvio del nuovo affidamento della gestione del Centro diurno “Filigrana” e del
Progetto integrato “Centonove e dintorni” comprensivo degli interventi di educativa territoriale rivolti a giovani adulti con disabilità.
I cambiamenti prodotti dalla riorganizzazione effettuata nel corso dell’anno 2012 e l’avvio del nuovo
affidamento hanno condizionato significativamente le attività dell’anno 2013. La definizione del capitolato
d’appalto per l’affidamento della gestione del Centro diurno “Filigrana” e del Progetto integrato “Centonove e
dintorni” ha portato a compimento la realizzazione della riarticolazione dei servizi del Programma disabili.
Tale percorso ha necessitato di notevoli energie professionali ai diversi livelli dell’organizzazione consortile ed
ha impegnato tutti gli operatori dell’area disabili. Dal 1° luglio 2013 la gestione dei suddetti servizi,
comprensiva del servizio di trasporto e accompagnamento e dell’estensione di orario (8.00 – 9.00/ 16.30 –
18.00) è stata affidata al Raggruppamento Temporaneo di Impresa (R.T.I.) costituito dalle Cooperative
sociali “Animazione Valdocco” di Torino e “Pollicino” di Ivrea. Le cooperative hanno garantito la continuità
dei servizi ed il mantenimento degli operatori presenti.
CENTRO DIURNO “FILIGRANA”
Nel corso dell’anno il gruppo ha definitivamente superato la situazione di transitorietà che si era determinata
in seguito all’accorpamento dei due centri diurni operato in applicazione delle linee di indirizzo e dei
provvedimenti per il contenimento della spesa. E’ stata dedicata la massima cura alla tutela del benessere
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delle persone mettendo in atto tutte le forme di attenzione nei confronti delle persone che frequentano il
servizio con particolare riferimento ai problemi di natura sanitaria. Gli operatori hanno continuato ad
effettuare un’attenta osservazione rispetto allo stato di salute generale di ogni persona, utilizzando la stesura
del P.A.I. (Piano Assistenziale Individualizzato) come momento per individuare possibili azioni per prevenire
patologie a rischio soprattutto per quelle persone non autosufficienti non in grado di esprime le proprie
necessità. Il servizio ha partecipato, in accordo con la famiglia, a visite specifiche per trasmettere le proprie
informazioni ed osservazioni sulla persona ed ha collaborato con gli specialisti di riferimento. Un’attenzione
specifica è inoltre stata dedicata alle famiglie prevedendo momenti di coinvolgimento allargati e rendendosi
disponibili ad incontri specifici su tematiche o approfondimenti che le famiglie hanno evidenziato.
Il numero dei frequentanti è ormai da diversi anni stabile e si posiziona su 35/36 persone. Il gruppo
complessivamente presenta alte richieste assistenziali ed in relazione a queste necessità le attenzioni degli
operatori sono state concentrate su azioni che hanno riguardato la cura della persona nel quotidiano con
particolare attenzione a prevedere un’organizzazione delle attività che avesse come obiettivo primario il
benessere. Il lavoro non ha però trascurato l’attenzione specifica agli obiettivi di integrazione e
riconoscimento sociale, di acquisizione di un ruolo, di crescita di autonomie personali, sociali e relazionali.
Nell’impossibilità di dar rilievo a tutte le azioni svolte si evidenziano le più significative suddivise per Aree di
progettazione:
BENESSERE E SOCIALIZZAZIONE obiettivi: mantenimento della motricità, benessere psicofisico, momenti
socializzanti, momenti ludico ricreativi, spazi occupazionali.
- Laboratorio del gusto: la finalità è stimolare una sensazione di piacere e benessere attraverso il
gusto. Il laboratorio nel corso dell’anno si è sdoppiato con due appuntamenti settimanali. Ha accolto
anche il gruppo di utenti di Lettura del quotidiano ed ha assunto, in uno dei due incontri settimanali
la dicitura di laboratorio del gusto comunicativo. Quest’ultima attività ha avuto particolare risalto nei
confronti di una parte degli utenti, il cui progetto educativo è incentrato sulla possibilità di esprimere
una scelta libera, potenziando i propri canali comunicativi ,in questo caso nella scelta dei cibi da
assaggiare. In generale l’attività ha avuto un buon seguito da parte di tutte le persone coinvolte. I
partecipanti sono stati coinvolti utilizzando “piacevoli rituali” e con la degustazione di cibi e bevande
anche molto particolari, per poi commentare e disquisire, anche con l’aiuto di riviste e libri tematici,
su quanto esaminato, sempre nel rispetto delle singole diete. Si è consolidato il rapporto con
l’attività di MAV (Manutenzione Aree Verdi) per la fornitura di alimenti offerti dall’orto del centro
diurno, coinvolgendo una parte degli utenti nella manipolazione del cibo e nella preparazione di
pietanze da assaggiare sia nell’ attività che durante il pranzo collettivo.
- Bellezza: l’attività è stata raddoppiata, dopo una verifica intermedia, ed è stata rivolta ad un gruppo
maschile e ad uno femminile, dando buoni risultati. Le partecipanti del gruppo femminile storico, con
alcune nuove presenze, continuano ad apprezzare e ad attendere con entusiasmo l’appuntamento
settimanale. Gli operatori coinvolti hanno seguito le partecipanti nelle varie fasi facilitandole le azioni
se necessario. Il percorso ha avuto le finalità di stimolare la conoscenza e la consapevolezza del
proprio corpo e il potenziamento delle autonomie personali legate all’igiene personale.
Per gli utenti con gravi compromissioni il momento di bellezza è stato supportato dall’operatore in
tutte le fasi e ha avuto come finalità l’interazione e la cura della persona in un momento dedicato. Il
gruppo maschile ha dato maggiore importanza all’igiene orale, alla cura delle mani e ad altri piccoli
interventi. Tutti i partecipanti hanno avuto modo di interagire tra loro e con gli operatori. Si è
lavorato inoltre sulla responsabilizzazione all’utilizzo degli oggetti e prodotti personali legati all’attività
che sono stati custoditi nel beauty personale.
- Massaggi e contatto corporeo: l’attività ha coinvolto un piccolo gruppo e ha avuto l’obiettivo di
favorire il benessere dei partecipanti mediante il contatto fisico con l’altro. Il massaggio e il contatto
non invasivi sono stati effettuati dagli operatori principalmente su viso e arti.
- Ginnastica dolce: sono stati proposti esercizi adeguati all’utenza e specifici rispetto alle diverse
caratteristiche ed i singoli hanno dimostrato molta partecipazione e gratificazione per l’attività svolta
proponendo spesso esercizi e interagendo con compagni ed operatori.
- Giocomotricità: da marzo 2013 l’attività è stata ampliata con due appuntamenti settimanali. Questa
attività ha una connotazione importante all’interno del centro diurno ed è gradita molto dagli utenti
coinvolti, anche da quelli con maggiore compromissione. Prevede due incontri, uno dei quali viene
svolto nel salone o nel giardino, dove attraverso momenti di gioco e stimolazione motoria
(utilizzando attrezzi da palestra ed altri ausili) l’utenza viene stimolata a lavorare e a divertirsi nello
stesso momento. Nel secondo incontro il gruppo viene suddiviso in due parti, mentre il primo
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continua a lavorare internamente , l’altro effettua delle uscite con lunghe passeggiate e momenti
ludico sportivi.
- Music ed espressione corporea su basi musicali: l’attività ha coinvolto un gruppo eterogeneo di utenti
interessati alla musica sotto vari aspetti: ballo, canto e ascolto. L’appuntamento settimanale con
“Music” ha dato buoni risultati: le persone coinvolte hanno avuto uno specifico spazio per il
divertimento, l’espressione personale e la socializzazione.
• Racconti: l’attività si svolge all’interno della palestra del centro diurno e coinvolge un gruppo
eterogeneo di persone. I partecipanti hanno apprezzato il momento di rilassamento attraverso
l’ascolto delle fiabe sonore. Durante l’anno gli operatori referenti dell’attività hanno valutato, data
l’eterogeneità del gruppo e la numerosità dello stesso, di dividere il gruppo definendo due specifiche
attività:
Ascolta la fiaba: attività svolta in palestra intesa come rilassamento sui tappetini con ascolto delle
fiabe sonore.
Ti racconto una storia: ascolto di storie narrate dagli operatori.
• Manutenzione Area Verde (MAV):Durante l’anno l’attività di MAV ha previsto la creazione di:
UN ORTO: gli utenti hanno pulito il terreno dalle erbacce, zappato e preparato per la semina.
Successivamente sono state piantate e seminate le prime colture (pomodori, mais, aromi, zucchine,
melanzane, cavoli) che nei mesi sono state curate dagli utenti nelle fasi di annaffiatura, pulizia e
raccolta.
AIUOLE, CURA DELL’AREA ESTERNA: sono state realizzate delle aiuole con l’utilizzo di fiori.
Gli utenti si sono occupati della fase di semina, trapianto, cura, pulizia e annaffiatura, pulizia
dell’area verde.
CURA DELLE PIANTE IN VASO: all’interno del centro diurno sono state rinvasate alcune
piante curate dagli utenti attraverso preparazione del terriccio, divisione piantine, rinvaso,
annaffiatura, pulizia da foglie fiori secchi.
Il percorso ha permesso ai partecipanti di trarre benessere lavorando a contatto con la natura e ha
offerto loro uno spazio per poter collaborare per un fine comune gioendo, successivamente, per i
risultati ottenuti. Gli utenti hanno dimostrato grande coinvolgimento nell’attività e gratificazione per
il ruolo a loro riconosciuto dagli operatori. Come anticipato si sono realizzate collaborazioni tra
attività di MAV e il Laboratorio del gusto poiché il raccolto dell'orto è servito per le ricette di
quest’ultimo. L’attività ha incentivato anche la collaborazione tra centro diurno e famiglie: in
particolare per il taglio dell'erba e attraverso la donazione di piante e fiori.
• Uscite e gite: durante l’anno sono state garantite brevi uscite in mattinata o nel pomeriggio con
l’attenzione di coinvolgere a turno tutti i frequentanti. Nel periodo estivo sono inoltre state effettuate
diverse gite di una giornata che hanno risposto agli interessi e necessità dei vari utenti.
• Onoterapia (*): Nei periodi di Maggio/Giugno e Settembre/Dicembre gli utenti hanno partecipato ad
un secondo percorso di onoterapia presso il maneggio “L’ASINO VOLA” dello spazio KIART a
Montalto Dora. L’attività ha previsto 15 incontri rivolti a due gruppi di utenti divisi per caratteristiche
legate al grado di disabilità
COMUNICAZIONE e TEATRO obiettivi:stimolare le persone ad una maggiore intenzionalità e volontà nella
comunicazione - condividere oltre a spazi ed esperienze anche i “pensieri”.
-
“Parole per Tutti” Si tratta di azioni rivolte a piccoli gruppi in cui viene utilizzato il metodo della
comunicazione aumentativa prima con l’utilizzo di immagini associate ad oggetti, poi giochi ed infine
esperienze personali. Nella prima parte dell’anno sono stati utilizzati come strumenti dell’attività
alcuni giochi per avvicinare i partecipanti all’utilizzo delle immagini per favorire la comunicazione. In
particolare il lavoro di facilitazione dell’espressione verbale è stato perseguito utilizzando riviste, libri
ed enciclopedie. L’obiettivo fondamentale è stato quello di avvicinare i partecipanti all’utilizzo
dell’immagine per identificare oggetti e situazioni attraverso giochi interattivi dove la persona poteva
esprimere gusti ed interessi e fornire piccole descrizioni di ciò che sapeva dell’argomento proposto
dall’operatore. E’ stato rispettato il canale comunicativo privilegiato lasciando quindi il giusto spazio
all’espressione mimica. Nella seconda parte dell’anno è stato proposto l’utilizzo di un diario delle
esperienze. Ognuno di loro ha scelto un quaderno del colore preferito che è stato in seguito
caratterizzato da un’immagine scelta dalla persona come identificativa del suo diario. Attraverso i
racconti dei partecipanti sono state scelte immagini illustrative che andavano a simboleggiare ed
integrare i racconti spontanei dei partecipanti (gite, quotidianità, gusti, interessi). La novità
introdotta quest’anno ha incuriosito e stimolato i partecipanti ad esprimersi in maniera attiva e
proponendosi spesso per essere protagonisti del momento; la facilitazione dell’operatore è sempre
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-
-
-
-
costante al fine di aiutare alcuni partecipanti con maggiori difficoltà alla spontaneità dell’espressione
ad utilizzare lo strumento.
Laboratorio teatrale (**) La sperimentazione dello svolgimento dell’attività in orario extra-centro
diurno ha evidenziato alcuni limiti. In particolare è stata affrontata dai partecipanti una grande
stanchezza che alcune volte ha influito negativamente sulla concentrazione. Nonostante le difficoltà
l’impegno degli attori è stato costante e sono stati raggiunti grossi obiettivi di benessere e di
gratificazione. Il ruolo dell’operatore è fondamentale per garantire la serenità emotiva ed il supporto
nei possibili momenti di insicurezza e fragilità, sostegno che viene agito dall’operatore anche nella
quotidianità del centro diurno. La compagnia “Gli affaccendati” ha partecipato nel mese di maggio
2013 all’ “Open Festival a Correggio, festival internazionale delle abilità differenti” che vede ogni
anno esibirsi le migliori compagnie teatrali selezionate da una commissione. Alla compagnia “Gli
affaccendati” è stato conferito il premio come miglior attore della sezione teatro. L’esperienza è stata
positiva ed entusiasmante per i partecipanti che si sono trovati a condividere un’esperienza fuori
casa di due giorni. L’arricchimento dato da questa esperienza è stato importante sia dal punto di
vista dell’identità personale che di quella di gruppo. L’apertura della compagnia ad accogliere nuovi
attori è sempre in atto e le selezioni per i nuovi partecipanti partono da una conoscenza della
persona al fine di verificare e garantire il benessere della stessa all’interno del laboratorio. E’ stato
positivo il percorso di inserimento della nuova attrice che ha da subito mostrato oltre alle sue
capacità ed al suo interesse, una grande voglia di mettersi in gioco e far parte del gruppo, vivendo
con grande entusiasmo la sua prima esperienza sul palco a Correggio. Le famiglie dei partecipanti
continuano a seguire e supportare la compagnia teatrale ed in caso di bisogno a collaborare
attivamente e mostrandosi disponibili e flessibili a qualsiasi cambiamento. Il laboratorio di teatro si è
aperto per confrontarsi con altre realtà con un obiettivo conoscitivo e altre compagnie con attori
diversamente abili per uno scambio di esperienze.
Redazione “Il Lillipuziano” L’attività ha seguito la suddivisione in tre gruppi ognuno di essi con un
compito definito. Sono stati proposti articoli ed immagini inerenti alcune attività del servizio e
promosse iniziative legate al centro diurno. Gli utenti coinvolti nelle attività inerenti la redazione e la
realizzazione del Giornalino hanno potenziato la conoscenza del programma utilizzato “Publisher”,
hanno raggiunto una maggiore autonomia nella realizzazione delle pagine del giornalino stesso. Gli
utenti hanno evidenziato una buona gratificazione rispetto al lavoro svolto.
Laboratorio di filosofia: Anche quest’anno il laboratorio di filosofia ha affrontato alcuni cenni di storia
della filosofia, la conoscenza di alcuni pensatori storici e argomenti e concetti scelti in base alle
esigenze di espressione del gruppo dei partecipanti. Tutti gli argomenti affrontati sono stati
semplificati ed adeguati alle capacità di comprensione dei partecipanti; il compito dell’operatore è
stato quello di calare tali concetti nella realtà attraverso esempi ed esperienze personali in modo da
renderli più comprensibili e concreti per loro. L’esperienza dell’anno passato ha fatto crescere il
gruppo e fatto acquisire loro sicurezza nell’espressione, tanto che quest’anno i partecipanti sono stati
ancora più propositivi e partecipativi. Il gruppo è composto da persone con caratteristiche personali
molto diverse l’uno dall’altra (età, capacità di comprensione ed espressione, vissuti personali,
contesti familiari) e questo non ha rappresentato un limite, bensì una risorsa ed un arricchimento
reciproco. Anche quest’anno il gruppo ha accolto con motivazione ed interesse gli incontri del
laboratorio attendendoli con entusiasmo e curiosità. Il percorso intrapreso ha favorito un’apertura
emotiva dei partecipanti mediata dagli operatori che, oltre a facilitare il gruppo all’espressione, si
pongono come garanti del benessere attraverso la visione positiva e filosofica anche delle esperienze
più dolorose. Quest’apertura ha avuto riscontri anche nel rapporto con il contesto familiare ed
amicale e spesso i partecipanti hanno riportato alcune riflessioni affrontate nel laboratorio anche
all’esterno.
Gruppo di discussione L’esperienza ha avuto un esito positivo i partecipanti hanno riconosciuto
l’importanza del confronto, dell’ascolto e dell’arricchimento ricevuto dal confronto con gli altri. La
proposta di nuovi argomenti è stata in alcuni casi voluta per approfondire tematiche e riflessioni di
interesse personale, per dare risposte a dubbi e problematiche che non affronterebbero in altro
modo. L’argomento maggiormente proposto in tutti i suoi aspetti è la sessualità. La libera
espressione dei partecipanti è favorita da un lato dall’accoglienza del gruppo per tutte le riflessioni
proposte e dall’altro dalla riservatezza garantita ad ognuno di loro. Gli operatori hanno adottato
metodi e strategie differenti per facilitare i partecipanti al racconto, all’apertura verso l’altro e nel
sostenere l’espressione emotiva. Per alcuni partecipanti l’attività è, inoltre lo spazio per mantenere
l’utilizzo di metodi di comunicazione alternativa. Al temine di ogni incontro gli operatori hanno
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-
adottato strategie atte a riportare lo stato emotivo e l’umore dei partecipante verso un’espressione
di positività verso gli argomenti affrontati.
Progetto biblioteca Quest’anno il progetto ha proseguito il lavoro di catalogazione dei libri sia della
sezione adulti che di quella per ragazzi e bambini. Il gruppo di lavoro si è ampliato accogliendo nuovi
utenti con capacità e competenze differenti. Il lavoro effettuato da alcuni partecipanti ha avuto un
buon esito pratico arrivando per alcune persone ad un’autonomia nella gestione del programma
informatico. Alcuni hanno lavorato in coppia e questo ha stimolato un lavoro di condivisione ed una
ricerca di modalità di collaborazione. E’ proseguito il lavoro di acquisizione di un ruolo da parte di
alcuni partecipanti per quel che riguarda il tesseramento, il prestito/restituzione e l’accoglienza degli
utenti della biblioteca attraverso azioni simulate all’interno del centro diurno. L’attività ha avuto un
esito positivo anche per quelle persone che si occupano principalmente dell’etichettatura, della
sistemazione dei libri sugli scaffali, della manutenzione e selezione dei libri, sia dal punto di vista
dell’impegno che per il benessere ricavato da un lavoro pratico che ha fasi molto semplici e chiare; il
benessere delle persone è derivato inoltre dal poter stare insieme in un ambiente silenzioso e dal
poter maneggiare e sfogliare liberamente libri raggiungendo così uno degli obiettivi prioritari. I
compiti sono stati assegnati in base alle competenze di ogni partecipante: utilizzo del programma
informatico, capacità di lettura e scrittura, aiuto nell’etichettatura e nell’esposizione negli scaffali.
Durante l’anno diverse persone si sono avvicinate al programma informatico di catalogazione e sono
state messe in atto alcune strategie individuali che si sono rivelate efficaci pur richiedendo la
costante supervisione dell’operatore. Nell’ambito del progetto “Attività aperte” a partire dal mese di
settembre si è avviato l’inserimento di un giovane utente.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO obiettivi: promuovere e mantenere il rapporto con le risorse del territorio
utilizzando le occasioni offerte per favorire la partecipazione e l’integrazione sociale.
“Giocabus” (***) Nel corso dell’anno sono stati organizzati tre eventi ludici all’interno delle Scuole
dell’Infanzia di Parella, Rueglio e Lugnacco afferenti all’Istituto Comprensivo di Vistrorio. La
realizzazione degli eventi ha previsto un primo incontro con tutti i docenti del comprensorio a cui è
stato spiegato il progetto Giocabus e nello specifico lo svolgimento degli eventi. I protagonisti hanno
partecipato con molto interesse e dimostrato ancora una volta le proprie potenzialità e capacità
relazionali con i bambini. Rimane fondamentale, come criterio di valutazione da parte degli operatori,
il benessere dimostrato dagli utenti coinvolti in tali situazioni. Anche i docenti hanno fornito un
rimando più che positivo sia per la riuscita dell’iniziativa, sia per la capacità di coinvolgimento e di
relazione con i bambini che per i giochi realizzati con materiali “poveri”.
- La “Bottega del Falegname” Nell’anno sono stati “raccolti i frutti” dell’ottimo risultato ottenuto con la
mostra fotografica dal titolo: “L’essenza del legno” realizzata nell’anno 2012 con il conseguente
incremento delle collaborazioni con le risorse del territorio. Da segnalare che il trasferimento della
falegnameria dai locali di “Villa San Giacomo” di Caravino ha creato alcune difficoltà.
Infine si sottolinea che è proseguita la realizzazione del fine settimana residenziale presso la R.a.f. disabili di
Caravino fino al mese di settembre. Il progetto offre la possibilità ad un gruppo di n.5. persone con
disabilità, che frequentano abitualmente il C.D., di trascorrere il fine settimana e garantisce lo svolgimento
delle attività educative e assistenziali da parte degli stessi operatori impiegati abitualmente nel centro diurno.
Il progetto è attivo un fine settimana al mese con il duplice obiettivo di garantire alle famiglie un periodo di
sollievo e la possibilità per alcune persone con disabilità di sperimentare momenti e percorsi di autonomia.
Nell’anno 2013 è altresì proseguita l’apertura di un secondo fine settimana rivolto alle persone che non
frequentano il centro diurno. Importante sottolineare che le attività proposte sono state di volta in volta
calibrate attentamente in base al gruppo che partecipava con particolare attenzione alle caratteristiche e alle
preferenze del singolo in modo da favorire al meglio il determinarsi di una situazione accogliente e
stimolante.
Da segnalare un calo complessivo nelle partecipazioni che ha determinato l’impossibilità di attivare
l’accoglienza residenziale in alcuni fine settimana:
- n. 10 persone con disabilità che frequentano abitualmente il centro diurno nei n. 3 fine settimana
attivati
- n. 7 persone esterne con disabilità nei 3 fine settimana attivati.
-
(*) Le Attività di Mediazione con l’Asino (A.M.A.) sono interventi di “educazione e rieducazione” alla r elazione finalizzate
a promuovere condizioni di benessere. Le A.M.A sono attività co-terapiche di supporto alla medicina e alla psicologia
tradizionale che hanno il compito di potenziarne gli esiti positivi svolgendo un lavoro parallelo agli altri interventi. La
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dimensione significativa dell’incontro è la triade utente–asino-operatore che si rivela contenitore affettivo sicuro e
accogliente che comunica e ascolta. Il rapporto con gli animali rappresenta un’opportunità, una strada privilegiata per
ottenere risultati sul piano della comunicazione. L’asino con le sue caratteristiche etologiche, fisiche, comportamentali e
simboliche rappresenta potenzialmente un facilitatore alla relazione. La comunicazione non verbale diventa il canale
preferenziale che rende possibile l’espressione, in modo graduale, più intima di sé. Le azioni presso il maneggio si sono
diversificate in relazione alla gravità: contatto ed interazione per un gruppo, conoscenza e apprendimento di come ci si
prende cura degli asini, di brevi passeggiate per l’altro gruppo. In tutti gli incontri sono inoltre stati proposti degli esercizi
di rilassamento. Inoltre, per poter offrire a tutti gli utenti del centro diurno la possibilità di conoscere il mondo degli asini,
due incontri sono stati effettuati all’interno del giardino del centro.
(**) Il Laboratorio di teatro si iscrive nell’ambito delle attività educative volte a facilitare lo sviluppo e il mantenimento
delle potenzialità e abilità individuali della persona con disabilità per il raggiungimento della massima autonomia possibile
in una logica di autentica integrazione sociale. Lo spettacolo teatrale “Perché il Bambino nasce?” è il risultato di un lavoro
di tre anni. Il lavoro è stato avviato con la lettura di testi teatrali, è poi proceduto con la stesura del copione che è stato
integrato con il contributo attivo di ogni attore. Il percorso ha favorito l’espressione della libera volontà e della
determinazione individuale, sostenendo le persone quando si sono inevitabilmente ritrovate ad affrontare i propri limiti,
le proprie insicurezze e paure, ma contestualmente ad accrescere le proprie aspirazioni e curiosità. Per ogni partecipante
è stato utilizzato un metodo personalizzato per memorizzare le battute del copione. Gli operatori hanno posto la massima
attenzione a garantire e tutelare il benessere degli attori in tutte le fasi del percorso, al fine di non creare situazioni di
stress e di frustrazione. Le prove hanno avuto cadenza bisettimanale, con un’ intensificazione dell’impegno in prossimità
della messa in scena. L’identificazione con il personaggio da interpretare è il frutto di un attento lavoro di preparazione e
crescita all’interno del laboratorio teatrale, che rappresenta per gli attori un’esperienza di evoluzione personale, di
impegno e di determinazione nel portare a termine un lavoro impegnativo e faticoso, ma dove si possono condividere
aspetti quali la solidarietà, il sostegno reciproco, l’ironia ed il senso di appartenenza ad un gruppo. La realizzazione dello
spettacolo è stata possibile anche grazie all’impegno ed alla passione che gli operatori hanno profuso. Dall’esperienza è
nata la compagnia teatrale “Gli Affaccendati”.
(***) Il “Giocabus” è un mezzo di proprietà del Consorzio che viene utilizzato per l’animazione in strada e in occasione di
eventi e manifestazioni locali. Il Centro diurno si occupa di alcune azioni concrete indispensabili per il suo utilizzo quali la
manutenzione dei giochi, la realizzazione degli stessi e il carico e scarico del materiale per le diverse iniziative in cui viene
coinvolto
CENTRO DIURNO “CENTONOVE” e PROGETTO INTEGRATO “CENTONOVE E DINTORNI”
L’anno 2013 si è dimostrato particolarmente impegnativo per l’equipe del Centro Diurno “Centonove” in
quanto, ai cambiamenti operati nell’anno 2012, si è aggiunta la riorganizzazione necessaria per l’avvio del
Progetto integrato “Centonove e dintorni” che ha richiesto nel secondo semestre dell’anno di integrare le
attività realizzate dall’equipe di operatori del servizio educativo territoriale rivolti agli adulti nell’ambito
dell’organizzazione del Centro Diurno “Centonove”. Nonostante le significative modifiche intervenute è
sempre stata prestata la massima attenzione e cura al clima e alla situazione di benessere delle persone
frequentanti, nonché alla definizione e realizzazione dei loro progetti individuali (P.E.I.). A tal proposito nel
primo semestre si proceduto, a partire dai bisogni delle persone con disabilità inserite ad individuare gli
strumenti e quindi le attività più consone al fine di fornire risposte adeguate. I nuovi spazi hanno mostrato le
potenzialità ed in alcuni i casi i limiti nella possibilità di proseguire le attività storiche o di avviarne di nuove,
ci si è quindi interrogati in merito a quali sviluppare, potenziare o mettere in cantiere. Si ricorda che le
attività descritte in questa relazione derivano dalla ridefinizione delle stesse condotta, in accordo con tutti gli
operatori dei Laboratori, nell'anno precedente da parte dell'Equipe Multiprofessionale. Nel corso dell’anno è
stato possibile valutare la giusta collocazione temporale della singola attività permettendo quindi di dare il
via ai singoli percorsi all'interno del Centonove, percorsi che si articolano in modo diverso in funzione dei
bisogni dei singoli utenti, garantendo una completa flessibilità: è possibile accedere al servizio solo per
alcune ore e per quella specifica attività oppure prevedere più passaggi fino ad arrivare ad una frequenza
piena, qualora i bisogni risultino più complessi e necessitino quindi di percorsi più articolati.
Nell’impossibilità di dar rilievo a tutte le azioni svolte si evidenziano le più significative:
- “Favole in Borsa” Il progetto “Favole in borsa” è stato avviato e sostenuto nelle fasi iniziali dalla
Fondazione 7 Novembre. E’ un’attività pensata per offrire alle persone con disabilità un luogo in cui
esprimere e sperimentare le proprie abilità. La metodologia utilizzata permette di scomporre le fasi
di lavorazione per semplificarle al massimo e utilizzare le capacità e i punti di forza delle persone
inserite nelle diverse fasi di lavorazione che potranno acquisire maggiore sicurezza, gratificazione e
autostima. Il prerequisito per accedere all’attività è quello di saper stare nel gruppo di lavoro
condividendone le regole, assumendo un ruolo adulto e attivo. Nella realizzazione sono stati utilizzati
i libri artistici di fiabe prodotti dal Laboratorio Multimediale in una veste nuova ed originale perché
abbinati alla borsa che avrà sulle facciate illustrazioni tratte dai libri. E’ prevista la collaborazione tra
Centonove e l’Atelier Fantasia e Grafica che provvederà alla riproduzione in più copie del libro,
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“numero primo” da abbinare alla borsa e alla commercializzazione di tutte e due i prodotti.
Si tratta di attività manuali realizzate nell’ambito di un piccolo gruppo attraverso
l’utilizzo di tecniche diversificate volte all’espressione della parte creativa ed artistica con l’obiettivo di
valorizzare le abilità personali possedute.
Laboratorio creativo E’ stata mantenuta la collaborazione in essere per l’ampliamento dell’ attività
con associazioni di volontariato. L’attività è rivolta a persone motivate a utilizzare la propria
manualità con una finalità creativa, con l’obiettivo di occupare il tempo in modo piacevole, con la
gratificazione nel costruire con le proprie mani e nel progettare insieme agli altri. Il lavoro di gruppo
permette inoltre di socializzare e rafforzare alcune competenze (manuali e relazionali). Vengono
utilizzate varie tecniche (collage, pittura, manipolazione) per realizzare oggetti e manufatti destinati
alla decorazione di ambienti, utilizzando per lo più materiale povero e riciclato. E’ gestita da due
volontarie, con la supervisione degli operatori del “Centonove”. L'esigenza di esporre il materiale ha
stimolato la ricerca di spazi adeguati ed in grado di restituire agli autori degli oggetti un rimando in
merito alle loro capacità. Così dall'incontro con la Cooperativa Ederec, soggetto privato che gestisce
la residenza “Saudino”, è nata l'idea di una mostra dal titolo "Non solo alberi". Si è quindi proceduto
con l'allestimento della mostra e alla preparazione della cerimonia di inaugurazione ( inviti ,
conferenza stampa, locandine, rinfresco). La mostra ha avuto una durata di due mesi, ottobre e
novembre 2013 con un buon numero di visitatori, sia interni che esterni. A seguito
dell'apprezzamento di parecchi lavori esposti, la RSA “Saudino” ha avanzato la proposta di un ciclo di
incontri tra il Laboratorio Creativo del “Centonove” ed un loro laboratorio rivolto agli anziani, per una
scambio di tecniche e strategie , proposta che si è concretizzata già alla fine del 2013
programmando successivi incontri nella primavera del 2014. Nello stesso contesto si è contribuito
all'allestimento del presepe, realizzato dal laboratorio creativo e poi collocato nel corridoio della RSA.
Pittura a freddo su vetro Implica l’apprendimento delle tecniche e l’accettazione delle regole
dell’organizzazione interna. La metodologia utilizzata privilegia la partecipazione attiva da parte di
persone che frequentano il servizio e che hanno già maturato un’ adeguata esperienza e capacità. Le
caratteristiche principali del percorso sono: l’adattamento a tutte le mansioni proposte, la costanza
nel tempo del proprio impegno, l’affidabilità e la capacità di lavorare in gruppo. Anche nel 2013
l'attività di Pittura a freddo su vetro ha intercettato l'interesse di diversi iniziative del territorio
chiedendo di ideare e realizzare targhe commemorative di eventi o feste, tra queste citiamo: il
Comune di Montalto d'Ivrea per la “Sagra del cavolo verza”, il Comune di Nomaglio per il “Festival
del teatro di montagna” e per la “Sagra della Castagna”.
Attività informatica E’ rivolta al piccolo gruppo e privilegia la dimensione ludica attraverso l’utilizzo di
attrezzature e programmi multimediali. Permette alle persone di socializzare e di sperimentare
momenti di rilassamento e di benessere. Oltre che attraverso l'uso del PC si è valutato utile l'utilizzo
di una consolle di videogiochi meglio indicata per poter condividere il gioco con altri partecipanti così
da introdurre il tema della relazione con l'altro nel gioco ed il rispetto delle regole.
Laboratorio di creta Il laboratorio consente di rinforzare le competenze dei frequentanti, già
maturate nella lavorazione degli stampi in creta e di offrire un’occasione di adesione a persone con
disabilità presenti sul territorio. Le molteplici finalità sono raggiunte attraverso la lavorazione della
creta che ben si presta a sviluppare la creatività dei partecipanti, producendo un riflesso di
soddisfazione e piacere per i risultati raggiungibili, anche attraverso lavorazioni semplici, ma di sicuro
effetto.
Giardinaggio Il gruppo di lavoro si prende cura degli spazi esterni e di un piccolo erbario con la
coltivazione di piante aromatiche. In generale l'attività contribuisce a rendere bello lo spazio esterno
a disposizione.
“Giardino del Te” Il giardino del Te è uno “spazio” destinato alle persone che, nel corso degli anni
hanno realizzato un percorso gratificante e che hanno raggiunto gli obiettivi previsti, un buon grado
di autonomia e alcune competenze specifiche attraverso la partecipazione alle varie attività proposte.
E’ uno spazio accogliente nel quale la persona si può sperimentare concretamente negli ambiti di
autonomia, del “saper fare” e del “saper essere” acquisiti. Al gruppo vengono proposte le seguenti
attività:
• Cura e riordino degli ambienti utilizzati: aspetto fondamentale per rendere possibile l’accoglienza
delle persone che lo frequentano.
• Cucina: con particolare attenzione al momento del te e alla preparazione di torte e biscotti da
consumare anche con invitati (personalità pubbliche, vicini di casa, ecc) di volta in volta
individuati.
• Ludica: giochi di società, ascolto musica e visione film.
Libri Artistici
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•
Collaborazione e realizzazione di eventi finalizzati alla promozione culturale e all’inclusione sociale
(mostre, presentazione libri e video, concerti, manifestazioni cittadine e altro).
Nel 2013 il Giardino del te ha proposto un evento dal titolo “Centonove passi sulla via del tè”
attraverso la proiezione di un video nei locali del Centonove che in questa occasione si sono aperti al
territorio riscuotendo successo e partecipazione. Tale evento ha permesso di lanciare per il periodo
estivo un'iniziativa che si proponeva di aprire tutti i mercoledì pomeriggio uno spazio di accoglienza a
chi volesse frequentare il Centonove anche solo per un piccolo momento di socializzazione come
prendersi un caffè, un aperitivo, scambiare due parole, stare in compagnia. Si è osservato come
l'interesse da parte di altre persone con disabilità che non fanno direttamente riferimento al
Centonove è stato alto a ribadire la necessità di spazi non strutturati, ma di semplice poter stare.
Il Giardino del Te vuole quindi essere uno spazio e un insieme di occasioni destinato ad accogliere
chiunque fosse interessato a passare del tempo libero in una condizione di benessere e di
socializzazione.
Oltre a concentrarsi sull'organizzazione interna e sulle attività sopra descritte il Centro Diurno “Centonove”
ha sviluppato quante più azioni possibili verso il territorio aprendo i propri spazi ad iniziative di integrazione
con altre realtà nelle quali si sono individuati motivi di interesse reciproco, tra queste le più importanti sono:
Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) e Istituto di Istruzione Superiore “G. Cena”
L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Cena” ha collaborato nella definizione di un percorso per un’allieva con
disabilità non in carico al servizio che prevedeva per un periodo definito di partecipare ad un'attività di
acquisizione di “autonomie domestiche” collegata alla preparazione di un piccolo rinfresco riservato ai soci
del Gruppo di Acquisto Solidale di Ivrea. La studentessa si è facilmente inserita all'interno di un'attività
informale che, in occasione di feste di compleanno o momenti simili, si occupa di preparare un dolce, una
bibita in accordo con il festeggiato.. Il G.A.S. attraverso i propri associati ha dato un rimando positivo
dell'esperienza.
AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) – Gruppo di Mantova
Durante l'estate è stato ospitato per due giorni il Clan del Gruppo Scout di Mantova (ragazzi e ragazze tra i
sedici e i diciotto anni) che, di ritorno dalla Route Estiva in Valle d'Aosta, ha contattato il Consorzio per
offrire la propria disponibilità a svolgere attività di volontariato all'interno dei servizi per disabili. Gli scout
hanno reso possibile la sistemazione di alcuni arredi che il in occasione del trasloco della sede centrale erano
stati trasferiti al Centonove, oltre ad animare momenti informali tra le attività previste durante le giornate di
permanenza.
Cena del Vicinato
Nell'ottica di far nascere o consolidare positivi rapporti di vicinato il “Centonove” si è fatto promotore di
un'iniziativa che ha visto il positivo coinvolgimento di una buona parte delle persone “vicine di casa” del
servizio. La prima edizione della Cena del Vicinato è stata occasione per aprire gli spazi ad una condivisione
vera che ha messo attorno alla stessa tavola persone diverse desiderose di raccontarsi oltre ai quotidiani
saluti di circostanza, un momento di festa che ha aperto spazi di dialogo da coltivare, un'iniziativa da ripetere
coinvolgendo oltre alla prima cerchia di vicini anche altre persone delle zone limitrofe.
Spazio Bianco
In occasione delle festività natalizie, l'associazione Spazio Bianco ha visto nella produzione artistica di un
utente la possibilità di allestire uno spazio espositivo che mettesse in luce le caratteristiche e le specificità
artistiche nel riprendere le linee di alcuni edifici dell'architettura Olivettiana di Ivrea.
Come già evidenziato dal 1° luglio 2013, in esito alla gara d’appalto, è nato il servizio “Centonove e dintorni”
dalla riorganizzazione di “Centonove” e dal servizio di educativa territoriale rivolta ai disabili adulti, che ha
raccolto l’esperienza maturata negli anni, i bisogni e le necessità che le persone con disabilità coinvolte
hanno nel tempo evidenziato ed espresso.
Il servizio, così ridefinito, permette di ampliare l’offerta di percorsi e di attività in cui le persone possano
essere coinvolte in una gestione del tempo finalizzata e attenta. Vengono mantenute le specificità che negli
anni hanno caratterizzato l'offerta agli utenti inseriti, prestando la massima flessibilità in relazione ai bisogni
del singolo, promuovendo percorsi di autonomia e di integrazione in ambito relazionale, occupazionale e
domestico. Particolare attenzione viene posta alla valorizzazione, al mantenimento delle capacità presenti ed
allo sviluppo delle potenzialità anche in contesti di normalità. L'ampliamento dell’equipe degli operatori
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coinvolti, l’aumento delle professionalità hanno permesso una ridefinizione degli strumenti di progettazione
rivolti al singolo utente. Il Progetto Educativo Individuale (P.E.I.) diventa quindi lo strumento principe con il
quale pianificare ogni intervento all'interno di una rete di risorse che può ora guardare in modo più diretto al
territorio e quindi alle attività che negli anni sono nate e cresciute all'interno dell'Area Occupazionale
dell'Agenzia Educativa ed in parte del Servizio Inserimenti Lavorativi.
L'avvio di “Centonove e dintorni” ha di fatto sommato esperienze fino a ieri distinte permettendo così la
realizzazione di una piena integrazione tra progetti “diversi” rivolti alla stessa persona, puntando fin da
subito ad una proficua ottimizzazione delle risorse in campo. Il numero di operatori coinvolti nella
progettazione dei percorsi e nella conduzione di ogni attività, gestiti e coordinati all'interno dello stesso
servizio, offre un potenziale di azione molto vasto che individua in tre aree la possibilità di articolare e
sviluppare i P.E.I.:
AREA AUTONOMIA: fanno riferimento gli interventi educativi individuali dove si ritiene necessario un
percorso mirato ad acquisire le autonomie utili per poter accedere alle risorse del territorio. L'educatore di
riferimento può, se lo ritiene necessario, articolare tali percorsi anche all'interno della rete di risorse del
“Centonove e dintorni” stesso.
AREA OCCUPAZIONALE:
- Progetti Socio Occupazionali in contesti lavorativi (PSO), strumento con finalità di tipo socio
assistenziale finalizzato ad offrire uno spazio occupazionale alla persona disabile in un normale
contesto lavorativo anche in assenza di requisiti per una assunzione, permettendo così la
realizzazione di una esperienza di vita che consenta alla persona di confrontarsi in un ruolo
occupazionale. Sono riconducibili a questo strumento i progetti “Giardinoinsieme” (*) presso
l’Hospice Casainsieme di Salerano C.se e “Boscoinsieme” (**) presso La Polveriera del Comune di
Ivrea.
- Attività occupazionali in contesti di normalità, molte sono le disponibilità e le collaborazioni in atto sul
nostro territorio, tra queste citiamo: le Biblioteche del Comune di Ivrea e del Liceo Gramsci, i
Comuni di Banchette d'Ivrea, Colleretto Giacosa, Burolo, Samone, Nomaglio, Fiorano, il Gruppo di
Acquisto Collettivo del Quartiere San Giovanni di Ivrea.
- Attività di Laboratorio presso la sede del Centonove
AREA SOCIALIZZAZIONE
- Attività ricreativo sportiva Palestra Antonicelli, l’attività si propone un avvicinamento alla
pallacanestro, con obiettivi di socializzazione e benessere fisico, ha cadenza settimanale ed è rivolto
a ragazzi e ragazze.
- Chi? Cosa? Come? Le uscite del Centonove e dintorni, uscite finalizzate ad intercettare alcuni tra i
tanti interessi degli utenti dl servizio nel campo artistico, creativo e culturale, mostre, rassegne, ma
anche visite aziendali orientate ad apprendere come alcuni prodotti/oggetti di uso comune vengono
ideati e prodotti. Il programma è strutturato in un arco temporale compreso tra l'ottobre 2013 ed il
giugno 2014. Nel 2013 gli appuntamenti in calendario sono stati: Torino, Palazzo Madama –
L'Hermitage di Basilewsky. Torino, Fondazione 107 – Tappeti estremi. Milano, Triennale – Piero
Fornasetti, 100 anni di follia pratica e Made in slum, Mathare Nairobi. Torino – Associazione
Panificatori.
Nel mese di dicembre è stato avviato un percorso formativo rivolto a tutta l'equipe del servizio “Centonove e
dintorni” con l'intento di favorire i processi di integrazione tra i singoli operatori e tra le diverse realtà di
provenienza (Centonove, Laboratorio Multimediale, Educativa Territoriale, Agenzia Educativa). Tale percorso
proseguirà nel primo semestre del 2014 con cadenza mensile condotto dall'Agenzia Formativa Forcoop e
rientrante nell'offerta della RTI Valdocco/Pollicino aggiudicataria dell'appalto per la gestione del Centro
Diurno Filigrana e del Servizio Centonove e dintorni.
In relazione all’aggravarsi di alcune situazioni di disabilità sono stati inoltre garantiti interventi di supporto
specifici e destinati alla singola persona con disabilità grave, in modo da renderne possibile la permanenza
nei servizi semiresidenziali.
I Centri Diurni hanno continuato ad accogliere i numerosi allievi coinvolti nei corsi di prima formazione per
O.S.S. per la realizzazione dei percorsi formativi pratici di tirocinio professionale.
Infine è da evidenziare che nel corso dell’anno il “Centonove e dintorni” ha assunto una posizione centrale e
di snodo nella programmazione dei singoli interventi socio-educativi, diventando per molti utenti del
Programma Disabili un luogo di riferimento ed ha coinvolto complessivamente circa n. 60 persone con
disabilità.
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(*) Giardinoinsieme – Villa Sclopis, Salerano Canavese.
Il Progetto è nato nel maggio del 2005 dall’incontro tra un bisogno rilevato dal Consorzio, la necessità dell’Associazione
Casainsieme di recuperare il parco di Villa Sclopis, dove presto sarebbe stato inaugurato l’Hospice e dal reciproco
interesse e disponibilità a sperimentare nuove collaborazioni. Oggi un gruppo di volontari coordina le attività di
manutenzione del parco a cui collaborano tre persone con disabilità che non hanno acquisito le autonomie necessarie per
un percorso di inserimento lavorativo, ma sono in grado di svolgere, se sostenuti, attività occupazionali volte
all’acquisizione di un ruolo sociale. Nel primo periodo, anche in relazione alla novità rappresentata dal progetto, i
volontari sono stati affiancati da un educatore dei servizi educativi territoriali, mentre oggi il riferimento è rappresentato
dal Servizio Inserimenti Lavorativi del Consorzio IN.RE.TE.
(**) Boscoinsieme – La Polveriera, Ivrea.
In collaborazione con l’Associazione Serramorena, nell’autunno del 2007 si sviluppa, ricalcando il format del Progetto
Giardinoinsieme, un progetto sperimentale di manutenzione delle aree verdi del Parco della Polveriera di Ivrea che
coinvolge, accanto ai volontari, tre persone con disabilità. L’attività di manutenzione ordinaria del parco vuole essere,
oltre a esperienza concreta di inclusione sociale, un intervento di promozione del territorio capace di trasmettere ai
frequentatori del Parco un messaggio di rispetto e valorizzazione dell’ambiente.
LABORATORIO “MULTIMEDIALE”
Finalità specifiche:
Nell’ambito della riorganizzazione operata nel corso dell’anno 2012, assicurare il mantenimento dei livelli quali quantitativi garantiti
nell’anno precedente.
Nell’ambito della riorganizzazione operata il Laboratorio Multimediale ha contratto le proprie attività e ha
proposto percorsi prevalentemente individuali di miglioramento delle capacità comunicative, attraverso
l’utilizzo del computer e di particolari software, pur rimanendo un punto di riferimento qualificato e specifico
nella rete dei servizi consortili per disabili.
Sono state mantenute le attività rivolte ai ciechi pluriminorati finanziate con fondi regionali destinati alle
persone con disabilità ed è continuata la collaborazione con l’Associazione A.P.R.I. nell’ambito delle attività
del Centro di riabilitazione Visiva dell’ASL TO 4 di Ivrea.
Nel corso dell’anno è proseguita la collaborazione con l’Atelier “Fantasia & Grafica” (*) per la realizzazione di
libri tattili (**) con interventi di consulenza rispetto alle fasi di lavoro, ai materiali, alle strategie da adottare
e di monitoraggio nella realizzazione di riproduzione dei libri tattili e artistici; dal numero primo alla
riproduzione in più copie. In particolare il Laboratorio ha collaborato con la biblioteca Civica della Città di
Ivrea che, nell’ambito del Progetto regionale “Nati per leggere”, ha attivato un laboratorio di scrittura
creativa destinato a bambini della scuola primaria e condotto dal un autrice di libri per l’infanzia. L’obbiettivo
è stato quello di elaborare un testo che ha poi permesso la realizzazione di un libro tattile destinato a
bambini di età compresa da zero a tre anni. Una prima fase è stata dedicata all’ approfondimento con
l’autrice per condividere le riflessioni in merito ad alcuni vincoli nella trasformazione del racconto in libro
tattile. Nella seconda fase del progetto, le operatrici del L.M., con il supporto di una volontaria del servizio
civile, hanno condotto cinque incontri presso la biblioteca civica, con un gruppo di 16 bambini di età
compresa tra 6 e 9 anni per la realizzazione delle illustrazioni della storia elaborata dai bambini stessi nel
precedente laboratorio. Così ogni bambino ha realizzato il proprio libro, personalizzato nella creazione degli
sfondi e dei personaggi. Nella fase finale del progetto gli sfondi precedentemente realizzati sono stati
rielaborati all'interno delle attività del Laboratorio Multimediale per creare un “numero uno” che rispondesse
ai criteri della tattilità con la medesima storia, ma semplificata completo di testo in braille, con i personaggi
esplorabili al tatto.
Il libro tattile così realizzato come copia unica, dal titolo "Quindi ci penserà il polipo", è stato riprodotto
dall'Atelier Fantasia&Grafica in 100 copie e distribuito all'interno del Sistema Bibliotecario di Ivrea e
Canavese.
Oltre all’attività rivolta alle persone con disabilità il Laboratorio ha aderito a numerose proposte di
collaborazione e progetti che si sono realizzati sul territorio. Si segnalano qui le principali iniziative:
- Partecipazione al Concorso nazionale “Tactus” con due libri tattili "Il Mago di Oz" e "Storia di una
retta" per la selezione delle opere che concorrono a livello mondiale nell’ambito dell'editoria tattile,
indetto dalla Fondazione Pro Ciechi di Roma.
- Collaborazione con il Centro di Documentazione per non Vedenti ed ipovedenti della Città, nella
consulenza su materiale tiflodidattico, sulla progettazione dei libri tattili e stampa presso l'Atelier
Fantasia e Grafica dei testi in lingua Braille su acetato e prestito d'uso di libri tattili realizzati
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nell’ambito delle attività consortili e distribuiti in visione dal Centro Documentazione alle varie scuole
del Comune di Torino.
Collaborazione con i volontari che operano presso la Casa Circondariale nell’ambito di un’attività con
i detenuti per la realizzazione di libri tattili per l'infanzia con consulenze mirate sull’elaborazione del
testo e sulle illustrazioni.
Numerosi e sempre più diversificati gli studi di grafica per produrre materiale informativo sia
inerente iniziative/servizi consortili che progetti e richieste esterne.
Coordinamento della redazione del giornale “Il Lillipuziano” che coinvolge tutti i servizi del
Programma Disabili.
Il Laboratorio ha inoltre garantito il funzionamento dello “Sportello informativo” offrendo consulenza e
supporto a persone con disabilità, alle loro famiglie e agli operatori rispetto alle nuove tecnologie e all'utilizzo
di specifici ausili.
In merito alle tematiche relative connesse alla disabilità visiva si ricorda che, sin dall’anno 2001, sono
oggetto di specifica attenzione da parte dei servizi consortili. Nel tempo si sono realizzate numerose attività
ed iniziative in stretta connessione con l’ASL TO4 attraverso il Centro di ipovisione.
“Counseling di supporto educativo”
Nel corso dell’anno è stata garantita l’attività di “counseling di supporto educativo” quale ulteriore possibilità
di sostegno delle persone con disabilità cognitiva. Nel percorso di counseling di supporto educativo
l'operatore facilita il processo di definizione del problema da parte della persona con disabilità sostenendola
nel processo di soluzione che ne consegue, con l’individuazione di azioni semplici e facilmente realizzabili da
parte della persona stessa. Oltre al colloquio verbale, è stato utilizzato il metodo della scrittura
autobiografica e in base alle capacità, interessi e motivazioni la persona ha potuto scegliere tra strumenti
diversi per esprimersi: diari, utilizzo del p.c., software educativi, tecniche grafiche e pittoriche.
Il counseling si pone quindi, come momento importante di sostegno della persona rispetto ai cambiamenti
concreti ed emotivi che si trova ad affrontare nel corso della sua vita, permette di affrontare successi ed
insuccessi, di trovare soluzioni concrete ai problemi, di offrire momenti di socializzazione e di supporto e
permette di conoscere il punto di vista della persona con disabilità, l’immagine che ha di sé, senza
mediazione rispetto alla visione altrui. Nell’anno n. 6 persone hanno usufruito di tale opportunità.
(*) Nel 2009 è stato avviato il progetto “Fantasia & Grafica” che ha permesso l’inserimento di tre persone con disabilità
in un percorso socio occupazionale all’interno di una Cooperativa Sociale di tipo B, nata dalla collaborazione tra il
Consorzio e l’Associazione “L’albero della speranza”. La costituzione della cooperativa ha avuto origine dal desiderio
dell’Albero della Speranza di allargare la propria azione di promozione sociale, anche attraverso inserimenti lavorativi di
persone con disabilità, e l’interesse del Consorzio che ha visto nella realizzazione di tale progetto un’opportunità di
sviluppo e intervento sociale con forti componenti di integrazione tra diverse realtà del pubblico e del privato sociale
presenti sul territorio. Nell’arco degli anni l’area dei servizi rivolti alle persone con disabilità si è strutturata articolando i
propri interventi verso una progettazione individualizzata e flessibile con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile al
bisogno del singolo. Alcune delle possibili risposte trovano la loro concreta realizzazione all’interno dei servizi che il
Consorzio IN.RE.TE. è in grado di offrire. Una cornice di questo tipo stimola continue riflessioni in merito alle diverse vie
percorribili, tra queste all’interno del Laboratorio Multimediale si è evidenziato come spesso il prodotto di un lavoro di
sostegno e sviluppo delle potenzialità della persona disabile potesse diventare interessante da un punto di vista artisticoculturale. Inoltre le frequenti occasioni di apertura sul territorio hanno mostrato al pubblico alcuni di questi prodotti
rinforzando l’idea che, qualora si fosse strutturato uno spazio capace di produrne un numero significativo, sarebbe stato
possibile trovare per tali prodotti una collocazione nel mercato dell’editoria. Il libro tattile, il biglietto augurale, la
locandina o il segnalibro sono potuti divenire oggetto da produrre e da commercializzare offrendo maggiore visibilità alle
qualità artistiche creative di chi le ha ideate ed aprendo di fatto uno spazio di interesse occupazionale per persone con
disabilità coinvolte nelle attività consortili. L’Associazione “L’Albero della Speranza” ha saputo cogliere, arricchire e
potenziare queste opportunità e attraverso la nascita della cooperativa sociale di tipo B ha reso possibile, anche grazie al
sostegno offerto dalla Fondazione “7 Novembre”, la creazione dell’Atelier “Fantasia & Grafica”, uno spazio di
progettazione e produzione grafica, stampa digitale, cartotecnica ed editoria in grado di divenire risorsa per chi oggi
incontra difficoltà nell’inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro. Il nostro territorio si è arricchito così di un’opportunità
occupazionale di cui indubbiamente sente la necessità, ma anche di un’ulteriore possibilità di inserimenti lavorativi
destinati a persone più fragili che difficilmente trovano collocazione in un mercato del lavoro sempre più competitivo.
L’Atelier “ Fantasia & Grafica “con sede nei locali resi disponibili dalla Curia Vescovile, in Via Varmondo Arborio n.7 ad
Ivrea.
(**) Ogni libro tattile è una sfida multisensoriale, una storia unica che permette alle mani di immaginare, ma richiede
un’accurata progettazione, un’accurata scelta dei materiali da utilizzare, competenze specifiche per la realizzazione delle
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illustrazioni, l’assemblaggio delle parti . La lavorazione e riproduzione è un processo lungo e delicato e la produzione in
serie è realizzata per lo più a mano con un significativo investimento di tempo lavoro e di costi.
Cod.
4004
Progetto
Supporto all'inserimento nel mondo del lavoro e all'integrazione sociale
Finalità: Facilitare l’integrazione e l’inclusione della persona con disabilità mediante l’acquisizione di un ruolo
sociale e la realizzazione di interventi di mediazione e facilitazione della relazione tra il disabile e il mondo del
lavoro.
Supporto al collocamento mirato
Il servizio si realizza attraverso interventi di mediazione e facilitazione della relazione tra la persona disabile e
il mondo del lavoro sulla base del programma delle attività definito con i Centri per l'Impiego di Ivrea e
Cuorgnè in relazione alla convenzione stipulata con la Provincia di Torino per facilitare l’inserimento
lavorativo di persone con disabilità.
Formazione al ruolo lavorativo e/o sociale per disabili intellettivi
Il Consorzio assicura l’attivazione, la gestione e la verifica di percorsi individuali di accompagnamento
all’inserimento lavorativo per la maturazione degli aspetti relazionali necessari e per lo sviluppo delle
competenze per persone con disabilità intellettiva.
Per le persone per cui è stata accertata la “non idoneità” ad uno sbocco occupazionale, in alternativa a
interventi assistenziali, è possibile l’inserimento in un contesto lavorativo in grado di offrire un’ esperienza di
vita che consenta alla persona di confrontarsi in un “ruolo lavorativo” e favorire il mantenimento delle abilità
acquisite.
Promozione del territorio per l'integrazione in contesti lavorativi e/o occupazionali
Il Consorzio promuove la collaborazione con le risorse non istituzionali del territorio per l’avvio di progetti di
“utilità sociale” che permettano l’acquisizione di un ruolo attivo da parte delle persone disabili e una modalità
di lavoro condivisa con la rete, al fine di facilitare l’integrazione e l’inclusione sociale.
Attività anno 2013
Nell’arco del 2013 il Servizio di supporto all’inserimento nel mondo del lavoro e all’integrazione sociale ha
subito un profondo cambiamento a causa della variazione dei riferimenti normativi che regolano l'attivazione
dei tirocini pre-lavorativi. La deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2013, n. 74-5911 LR 34/08 artt.
38-41. “Provvedimento di attuazione dei tirocini formativi e di orientamento, tirocini di
inserimento/reinserimento e tirocini estivi. Attestazione delle attività svolte e delle competenze acquisite dai
tirocinanti”, ha introdotto novità significative che hanno reso impraticabile l'utilizzo dello storico strumento di
Formazione In Situazione (FIS) salvo prevedere importanti deroghe in relazione all'importo previsto quale
compenso al tirocinante e alla possibilità di predisporre dei percorsi di mediazione al lavoro che prevedano
tempi più lunghi rispetto a quelli previsti dalla DGR. In sostanza i bisogni educativi delle persone con
disabilità intellettiva che intendono intraprendere un percorso di accompagnamento al lavoro non trovano
risposta nelle nuove disposizioni regionali. La Regione Piemonte è stata fin da subito sollecitata ad esprimersi
sul tema delle deroghe previste per particolari tipologie di tirocinio, ricevendo proposte maturate dal
confronto tra gli operatori, i direttori ed i presidenti di quasi tutte le realtà consortili regionali, ma ad oggi
non si è purtroppo ancora espressa impedendo di fatto l'attivazione di nuovi percorsi, consentendo però la
conclusione di quelli in atto entro il 31/12/2013. Il Servizio di Supporto all'inserimento nel mondo del lavoro
e all'integrazione sociale ha quindi avviato nella seconda metà dell'anno un'attenta analisi delle singole
situazioni e laddove si è scelto che la continuità ed il mantenimento delle risorse acquisite fosse il valore
prioritario da difendere ha traghettato sull'unico strumento disponibile, ovvero il Progetto Socio
Occupazionale, alcuni percorsi in attesa che la Regione ridefinisca la materia. Nonostante questa premessa il
Consorzio, ha comunque cercato di mantenere le proprie attività all’interno degli obiettivi individuati dal PEG
2013, perseguendo la finalità di facilitare l’integrazione e l’inclusione della persona con disabilità mediante
l’acquisizione di un ruolo sociale e la realizzazione di interventi di mediazione e facilitazione della relazione
tra il disabile ed il mondo del lavoro, attraverso l’erogazione dei seguenti servizi :
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Supporto al collocamento mirato
Finalità specifiche.
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti.
Le azioni di supporto al Collocamento Mirato presso il Centro per l’Impiego di Ivrea si sono sviluppate
secondo le modalità concordate e previste dalla Convenzione con la Provincia di Torino attraverso lo
strumento del Programma delle Attività. Si sottolinea che la scadenza della Convenzione e l'incertezza
rispetto al nuovo assetto della Provincia di Torino hanno visto nel 31/12/2013 il termine delle attività previste
senza ad oggi poter avere alcuna visibilità in merito alla possibilità di riarticolare le attività previste nel 2014.
L'attività dello “Sportello Mediazione al Lavoro” ha consolidato la sua presenza settimanale all'interno del
Centro per l'Impiego offrendo, nonostante una situazione generale pressochè priva di concrete risorse sulle
quali poter contare per un reale inserimento lavorativo, supporto e informazioni alle persone che iscritte al
Collocamento Mirato hanno avuto bisogno di un colloquio di approfondimento.
E’ proseguita l’attività di screening attraverso il Programma Match rivolto ai nuovi iscritti. Nel 2013 non si
sono realizzate azioni di supporto al collocamento mirato con attività di tutoraggio nei tirocini finalizzati
all’assunzione presso aziende convenzionate con la Provincia di Torino per l’assolvimento dell’obbligo.
Il Consorzio ha inoltre partecipato al Coordinamento Regionale tra operatori dei servizi inserimenti lavorativi
dei diversi Consorzi nato nell'anno precedente con l'intento di promuovere un confronto ed una positiva
crescita in relazione alle buone prassi realizzate. Molto del tempo è stato dedicato ad approfondire quanto
introdotto dalla DGR 74/2013, già citata nella premessa, evidenziando numerose criticità in presenza di
situazioni tra loro molto differenziate. Il lavoro del gruppo ha avviato un confronto proficuo che potrà
permettere di giungere a strategie comuni e uniformi.
Formazione al ruolo lavorativo e/o sociale per disabili intellettivi
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento così come ridefiniti nell’anno 2012 in esito all’applicazione dei provvedimenti per il
contenimento della spesa.
Come anticipato nella premessa, la seconda metà del 2013 ha reso necessario il concludersi dei percorsi
formativi osservativi procurando in diverse situazioni l'improvvisa interruzione di un percorso finalizzato alla
definizione di una “diagnosi lavorativa” utile al fine di un difficile collocamento da parte del Centro per
l'Impiego.
Per le persone per le quali risulta molto difficile esprimere capacità sufficienti all’accesso al lavoro, lo
strumento del Progetto Socio Occupazionale si conferma la risorsa ottimale per il mantenimento delle abilità
acquisite e per vedersi restituito un riconoscimento sociale utile ai fini di una piena integrazione. Con l’avvio
del Progetto integrato “Centonove e dintorni” ed in relazione alle caratteristiche del suddetto strumento
operativo si è avviato un percorso di condivisione e collaborazione nell’ambito dell’Area occupazionale del
Progetto “Centonove e dintorni” per attivare sinergie e ottimizzazioni nella presa in carico.
Al fine di proporre e realizzare percorsi di alternanza scuola lavoro si sono mantenuti e sviluppati i contatti
con gli istituti scolastici già coinvolti negli anni precedenti, condividendo l'esperienza maturata sul territorio
soprattutto nell'individuazione di risorse adeguate ad ospitare le brevi esperienze di stage scolastico previste
al termine degli ultimi anni di scuola superiore. Ciò ha permesso di aumentare la visibilità su persone
potenzialmente interessate ai Servizi al termini del ciclo di studi.
Promozione del territorio per l'integrazione in contesti lavorativi e/o occupazionali
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento così come ridefiniti nell’anno 2012 in esito all’applicazione dei provvedimenti per il
contenimento della spesa.
Nel 2013 sono proseguite le attività dei progetti “Giardinoinsieme” e “Boscoinsieme” consolidando
ulteriormente l’esperienza tra il Servizio di supporto all’inserimento nel mondo del lavoro e all’integrazione
sociale e le Associazioni Casainsieme e Serra Morena. Si sottolinea come l’impegno espresso da parte dei
volontari delle associazioni coinvolte si confermi utile e prezioso al fine di facilitare l’integrazione e
l’inclusione sociale delle persone con disabilità interessate ai progetti. L'Atelier Fantasia&Grafica della
Cooperativa Albero della Speranza ha nel corso dell'anno reso possibile la riattivazione dei n.2 Progetti Socio
68
Occupazionali già esistenti e per i quali si era resa necessaria una sospensione a causa di una ridefinizione
della Cooperativa nell'anno precedente e l’avvio di un nuovo terzo progetto.
Cod.
Progetto
4005
Residenzialità disabili
Finalità: Assicurare il necessario sostegno sociale ed economico al disabile e alla sua famiglia per gli
inserimenti in presidi socio-assistenziali a carattere residenziale.
Accompagnamento inserimenti residenziali
Il Consorzio assicura il necessario sostegno sociale ed economico (integrazione della quota a carico
dell’ospite della retta giornaliera) al disabile e alla sua famiglia negli inserimenti, anche temporanei, in presidi
socio-assistenziali definiti dall’ U.M.V.D (Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità) e inseriti
nell’ambito di progetti personalizzati in carico ai servizi consortili.
Al fine di sollevare temporaneamente le famiglie che si occupano in modo continuativo della cura di disabili
gravi, il Consorzio promuove la realizzazione di ricoveri di sollievo per garantire ancora alle persone disabili
gravi inserimenti di breve periodo modulati in base ai singoli progetti individuali.
Attività anno 2013
Accompagnamento inserimenti residenziali
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento così come ridefiniti nell’anno 2012 in esito all’applicazione dei provvedimenti per il
contenimento della spesa.
Il numero dei nuovi inserimenti a lungo termine .(n.5). si è mantenuto pressochè stabile, mentre è
complessivamente diminuito il numero delle persone inserite.
Il Consorzio persegue da anni la promozione dei ricoveri temporanei e di sollievo con il duplice obiettivo di
offrire alle famiglie un sollievo nella cura e assistenza del proprio familiare e di permettere alle persone con
disabilità di sperimentare momenti di autonomia e svago al di fuori del contesto familiare.
Nell’anno 2013 il numero delle famiglie che hanno usufruito in modo continuativo, sia per periodi di breve
durata, sia per periodi prolungati e ripetuti nel corso dell’anno di ricoveri sollievo sono n.23 in leggera
diminuzione rispetto all’anno precedente. Tra le possibili motivazioni: l’impossibilità da parte del Consorzio di
provvedere all’integrazione della quota a carico della persona, una situazione di saturazione tra le richieste e
i posti disponibili nelle strutture presenti sul territorio e l’aggravarsi di alcune situazioni sia personali che
familiari. Gli operatori, consapevoli dell’importanza di tale intervento, hanno perseverato nell’azione di
sostegno e monitoraggio costante nei confronti delle famiglie e delle persone con disabilità. A tal proposito il
Consorzio partecipa attivamente al progetto “Durante noi per il dopo di noi” promosso dalle Associazioni di
volontariato e sostenuto dalla Fondazione di Comunità avviato nella primavera 2013. La Fondazione ha
approvato il progetto presentato ed ha già finanziato la prima fase di lavoro.
Cod.
4099
Progetto
Attività di supporto disabili
Finalità: Garantire il regolare svolgimento delle attività del Programma Disabili, assicurando il
coordinamento del personale e l’approvvigionamento dei beni e servizi necessari.
5.4 Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità:
Responsabili di area, assistenti sociali, operatori della mediazione, operatori socio-sanitari, educatori
professionali, collaboratori familiari, autisti, accompagnatori, addetti ai servizi generali delle strutture semiresidenziali, collaboratori educativo-artigianali e di sostegno all’integrazione.
5.5 Risorse strumentali e sedi operative utilizzate
69
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali: server,
personal computer, stampanti, scanner, programmi software per disabili, ausili didattici, attrezzature e
materiale per le lavorazioni artigianali, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, ausili per l’autonomia, auto e
automezzi attrezzati e le seguenti sedi operative: sede centrale Ivrea comprensiva del Laboratorio
Multimediale e del Servizio di Supporto all'inserimento nel mondo del lavoro e all'integrazione sociale Centro Diurno “Filigrana” Ivrea - Servizio “Centonove e dintorni” Ivrea.
70
Programma n. 6 – Anziani
Responsabile Consiglio di Amministrazione – Direttore
6.1 Descrizione del programma
La mission del Programma “Anziani” consiste nella promozione di interventi volti a favorire:
• il benessere della persona anziana e della sua qualità di vita, privilegiando il mantenimento nel
proprio contesto sociale e relazionale, anche attraverso l’erogazione di interventi economici a
sostegno della domiciliarità;
• l’accompagnamento delle persone anziane impossibilitate a permanere nel proprio contesto di vita in
progetti di accoglienza temporanea o permanente in presidi residenziali.
• il sostegno alla vita di relazione, sia nella dimensione domiciliare che residenziale, in stretta
connessione con la rete delle risorse, del terzo settore e del volontariato, presenti sul territorio.
Per la predisposizione del percorso assistenziale più adeguato ai bisogni sanitari e assistenziali delle persone
anziane non autosufficienti, il Consorzio opera in integrazione con i servizi sanitari anche attraverso la
partecipazione all’attività multidisciplinare dell’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.).
Il Consorzio, inoltre, attraverso la gestione diretta di strutture residenziali (R.A.F. Villa S. Giacomo, Comunità
alloggio Casa Giuseppina), offre una risposta residenziale sul territorio ampliando la rete dei presidi e
ponendo particolare attenzione alla cura della qualità di vita dell’anziano ed alle relazioni con la comunità
locale.
La mission del Programma “Anziani” viene presidiata attraverso i seguenti progetti, servizi erogati, che
costituiscono la base su cui il Consorzio ha articolato il proprio sistema di pianificazione, programmazione e
controllo:
Cod.
2005
Progetto
Domiciliarità anziani
2009
5002
Sostegno economico anziani
Collaborazione ad attività valutazione
anziani
5003
Residenzialità anziani
5004
Residenzialità anziani - gestione diretta
5099
Attività di supporto anziani
Servizio erogato
Assistenza domiciliare
Telemonitoraggio
Cure domiciliari di lungo assistenza
Interventi economici a sostegno della domiciliarità
Assistenza economica
Collaborazione ad attività valutazione anziani
Presidio della rete delle strutture residenziali,
Accompagnamento inserimenti residenziali e integrazioni
rette
Comunità alloggio Casa Giuseppina
Residenza Assistenziale Flessibile Villa S. Giacomo
6.2 Dati sulla situazione dei servizi e degli utenti
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma anziani per l’anno 2013:
Progetto
Servizio
Attività specifiche
Domiciliarità anziani
Cure domiciliari
Assistiti
Telemonitoraggio
Assistiti
Interventi economici a sostegno della
domiciliarità
Assistenza economica
Assistiti
Sostegno
anziani
economico
Assistiti
2013
132
62
64
93
71
Progetto
Residenzialità anziani
Servizio
Attività specifiche
Assistenza economica indiretta – Progetto
Bo.A.
Accompagnamento inserimenti residenziali
e integrazioni rette
Assistiti
2013
48
Residenzialità anziani
76
di cui nuovi inserimenti
Residenzialità anziani
– gestione diretta
Comunità alloggio Casa Giuseppina
13
Comunità alloggio Casa Giuseppina
di cui nuovi inserimenti
Residenza assistenziale Flessibile Villa San
Giacomo
Collaborazione
per
attività di valutazione
anziani
Collaborazione per attività di valutazione
anziani
Residenza assistenziale
Villa S.Giacomo
di cui nuovi inserimenti
13
3
Flessibile
32
4
Valutazioni U.V.G.
234
6.3.Finalità generali
Cod.
Progetto
2005
Domiciliarità anziani
Finalità: Assicurare indispensabili interventi sociali e socio sanitari di sostegno domiciliare al singolo ed alla
famiglia nel loro ambiente di vita e di relazione.
Assistenza domiciliare
Il servizio assicura interventi di aiuto domiciliare al singolo e alla famiglia, per consentirne la permanenza nel
proprio ambito di vita e favorire il recupero o il mantenimento della massima autonomia possibile.
Telemonitoraggio
Il servizio garantisce, a persone fragili e sole, il monitoraggio all’interno dell’abitazione e prevede un sistema
di gestione delle richieste di aiuto con inoltro ai referenti indicati nella mappa di soccorso.
Cure domiciliari di lungo assistenza
Il servizio, di titolarità ASL, è rivolto a persone con patologie sanitarie e problematiche sociali trattabili a
domicilio per il recupero e il mantenimento delle capacità residue di autonomia e di relazione al fine di
garantire la continuità di cura e il miglioramento della qualità di vita. Prevede, inoltre, attività di supporto ai
care-givers per la trasmissione di eventuali competenze finalizzate ad un’autonomia di intervento.
Interventi economici a sostegno della domiciliarità
Gli interventi economici sono erogati allo scopo di sostenere le persone anziane non autosufficienti e le loro
famiglie nel mantenimento presso il proprio ambiente di vita. Sono erogati in esito alla valutazione
congiunta, nell’ambito dell’U.V.G. integrata, circa le esigenze assistenziali e sanitarie e al conseguente
progetto personalizzato concordato con la famiglia.
Attività anno 2013
Assistenza domiciliare
Finalità specifiche
Mantenimento dei servizi erogati nell’assetto conseguente le riduzioni applicate nel corso dell’anno 2012. Monitoraggio delle
progettazioni e dell’organizzazione del servizio in relazione ai provvedimenti di contenimento della spesa ed in previsione della prossima
scadenza del contratto di esternalizzazione.
72
La riduzione delle ore di servizio applicata nell’anno 2012 è stata mantenuta nell’anno 2013 richiedendo un
costante monitoraggio delle richieste di servizio e delle conseguenti attivazioni , al fine di evitare un esubero
non sostenibile dall’Ente. La Responsabile consortile, in stretto raccordo con la coordinatrice della
Cooperativa, ha valutato costantemente insieme agli assistenti sociali le necessità prioritarie ed i casi più
urgenti, al fine di garantire un utilizzo delle risorse disponibili razionale ed efficace.
La domanda di servizio anche relativamente al sostegno alla domiciliarità è stata superiore alle risorse
disponibili, richiedendo pertanto il ricorso a periodi di attesa più lunghi prima di poter rispondere alle
richieste pervenute. In particolare relativamente al sostegno all’utenza anziana ma ancora autosufficiente il
servizio ha risposto solo parzialmente al bisogno espresso e limitandosi ad interventi rispondenti alle
principali necessità di cura delle persona e della casa.
Nel primo semestre dell’anno è stato svolto il lavoro preparatorio per la nuova gara d’appalto, attraverso
un’analisi approfondita dell’attuale organizzazione del servizio ed una sua revisione complessiva che ha
portato ad un progetto innovativo di “Servizi a sostegno della domiciliarità”. La procedura di gara si è svolta
nell’estate, rispettando i modi ed i tempi previsti ed ha visto l’avvio della rinnovata gestione nell’autunno.
La Cooperativa aggiudicataria si è confermata quella uscente attraverso la presentazione di un ottimo
progetto rispondente al programma articolato di servizi previsti dalla gara, tra cui anche la gestione dell’
Assistenza Domiciliare Integrata attivata direttamente dall’ASL a favore di assistiti nella fase acuta della
patologia.
Viste le particolari condizioni socio-economiche, nonché la fase di nuovo affidamento del servizio, con le
migliori condizioni presentate ed in attesa del prossimo decreto di applicazione del rinnovato ISEE, la
Direzione ha valutato, per non gravare ulteriormente sulle difficoltà di molte famiglie assistite, di mantenere
stabile la quota di compartecipazione alla spesa che, secondo il regolamento deve essere rivista
annualmente con l’applicazione degli aumenti intercorsi nell’anno e l’applicazione del nuovo ISTAT,
rimandando all’anno successivo l’aggiornamento. Gli interventi a sostegno dei nuclei familiari con anziani
autosufficienti sono una parte rilevante del servizio, ma dovendo dosare gli interventi a favore delle tipologie
di assistiti non autosufficienti e visti i tagli agiti sul numero di ore di servizio a disposizione, tale categoria ha
subito nel tempo una sostanziosa diminuzione che ha portato ad interventi parziali e contenuti nelle tipologie
di interventi attivabili, spesso insufficienti a soddisfare le necessità per il mantenimento in autonomia presso
il proprio domicilio.
Telemonitoraggio
Finalità specifiche
In esito alla sperimentazione pluriennale condotta, avvio del servizio a gestione diretta attraverso una convenzione con una cooperativa
sociale di tipo B. Monitoraggio dell’andamento ed implementazione delle attivazioni.
Il progetto sperimentale ha visto la sua conclusione lo scorso anno, con la decisione della Direzione, in
accordo anche con i preposti servizi sanitari di introdurre nella gestione ordinaria l’erogazione di tale servizio
sul territorio consortile, attraverso una rimodulazione delle risorse già destinate alle attività di cura
domiciliare a tutela dei soggetti più fragili.
Pertanto è stato avviato il servizio in gestione diretta attraverso una convenzione con una cooperativa di tipo
B che opera da anni sul territorio provinciale, garantendo il servizio di teleassistenza e telesoccorso alle
persone fragili con necessità di tutela. La gestione, regolarmente monitorata, ha dimostrato di saper
garantire un servizio efficace ed efficiente, evidenziando puntualità e precisione nell’affrontare ogni
evenienza imprevista. Si è potuto continuare a fare affidamento sulla collaborazione dei servizi sanitari
preposti, per quanto concerne la partecipazione alla spesa del servizio prevista, in base alla DGR 39/09 per
gli assistiti non autosufficienti (quota sanitaria) e si è introdotto con il nuovo regolamento di servizio, la
compartecipazione di una quota fissa, pari a € 10,00 mensili per ogni assistito. Nell’anno 2013 sono risultati
attivi n. 62 apparecchi distribuiti sull’intero territorio consortile ed il progetto è proseguito gratuitamente con
risorse a carico del Consorzio, si è continuato a garantire anche nel 2013 la fornitura in prestito d’uso degli
apparecchi di telesoccorso “Salvavita Beghelli”, ampliando così l’offerta di un servizio per il repentino
intervento in caso di emergenza, a sostegno delle numerose famiglie che si occupano direttamente del
progetto di cura del proprio familiare (n. 20 apparecchi attivi nel 2013).
Cure domiciliari di lungoassistenza
Finalità specifiche
73
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti correlati all’impegno di risorse specifiche destinate dall’ASL TO4
nell’ambito della nuova convenzione in materia socio sanitaria in via di definizione. Valutazione dell’opportunità di ricondurre ad un unico
soggetto erogatore le attività del sistema di cure domiciliari nei diversi gradi di intensità assistenziale.
Il Servizio di cure domiciliari di lungoassistenza è ormai consolidato e le modalità di accesso sono conosciute
e diffuse tra la popolazione destinataria, anche grazie al lavoro dello Sportello Unico Socio Sanitario La
Direzione, in accordo con l’A.S.L. TO4, ha valutato di dare continuità ai progetti tutelari già attivi a favore di
persone non autosufficienti, per non pregiudicare il valore dell’intervento e continuare a mantenere il patto
di servizio condiviso con i care-giver e/o i familiari.
Invece, coerentemente alla necessità di contenere le ore di servizio, in accordo con i Direttori distrettuali
dell’ASL TO4, si è mantenuta la lista d’attesa per le domande di L.A. secondo i criteri già in uso per altri
servizi socio-sanitari. Ovvero è data priorità di intervento alle situazioni con punteggio da valutazione U.V.G.
più alto ed in caso di parità, secondo la data di presentazione della domanda.
E’ proseguita costantemente l’ attività di valutazione e monitoraggio garantita dalla preposta Unità di
Valutazione integrata tra ASL e Consorzio IN.RE.TE. che ha favorito un costante monitoraggio sui progetti e
sull’andamento del monte ore di servizio, impiegato a favore della popolazione non autosufficiente.
attraverso l’applicazione della Convenzione per l'area dell'integrazione socio- sanitaria sottoscritta con l'ASL
TO4. (ex Asl 9).
Inoltre si è avviato a regime all’interno della cartella sociale informatizzata, l’utilizzo del nuovo modulo
applicativo nazionale, (SINA), per la rilevazione degli interventi, attivati a favore della popolazione non
autosufficiente ed integrato con le diverse funzioni della cartella in ambiente web, quale eventuale base dati
per il monitoraggio della non autosufficienza.
Nell’area dell’integrazione socio-sanitaria è da segnalare la richiesta dell’ASL TO4, di prevedere in sede di
gara d’appalto l’erogazione di un monte ore specifico per le cure domiciliari in fase di acuzie (ADI), che sarà
coordinato dal distretto sanitario dell’ASLTO4, in stretto raccordo con la Direzione consortile
E’ inoltre proseguita costantemente l’ attività di valutazione e monitoraggio garantita dalla preposta Unità di
Valutazione, in stretto raccordo con l’attività di accompagnamento del progetto individuale curato dagli
assistenti sociali consortili, per ogni persona in carico.
Relativamente a tale servizio è necessario evidenziare in termini di criticità, le segnalate difficoltà di
riconoscimento dei reali bisogni di persone parzialmente autosufficienti che non raggiungendo una
condizione di totale invalidità, pur manifestando bisogni continuativi di assistenza e cura non ottengono in
sede di valutazione U.V.G. un riconoscimento adeguato ai propri limiti e di conseguenza l’impossibilità ad
accedere alle risorse destinate alla non autosufficienza, con grave limitazione del possibile progetto di cura e
tutela.
Interventi economici a sostegno della domiciliarità
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento raggiunti subordinatamente ai trasferimenti finalizzati ed alle eventuali revisioni
dell’attuale sistema normativo regionale.
La Regione Piemonte non ha comunicato fino ad inoltrato autunno agli Enti capofila destinatari dei
finanziamenti per gli interventi economici a sostegno della domiciliarità , per il nostro territorio l’ASL TO4, ha
anticipato lo stanziamento previsto per sostenere tale servizio nell’anno 2013. Di conseguenza il Consorzio,
in accordo con i Direttori dei Distretti sanitari, su indicazione della direzione aziendale sanitaria, ha garantito
continuità agli interventi già attivi utilizzando per i primi tre mesi dell’anno risorse residue del precedente
finanziamento e successivamente, quote messe a disposizione come anticipo da parte dell’ASLTO4. I
pagamenti sono stati garantiti fino alla fine dell’anno ma con grossi ritardi rispetto alle scadenze mensili.
Nonostante i numerosi decessi e la conseguente diminuzione degli interventi attivi, precauzionalmente, non
avendo garanzie circa i trasferimenti regionali, non è stato possibile ricorrere alle liste d’attesa per attivare
nuovi interventi. Tale ritardo ha pertanto generato in diversi momenti dell’anno un totale blocco dei
pagamenti, aumentando le difficoltà di molte famiglie che stanno assistendo i propri cari a domicilio, con un
grande carico assistenziale, in un quadro di impoverimento diffuso.
Nonostante la titolarità delle funzioni dell’ASL TO4, il carico relativo al processo di erogazione e monitoraggio
della misura è stata completamente in carico agli uffici consortili, richiedendo un gravoso impegno agli
operatori coinvolti.
Tale precarietà nella destinazione delle risorse adeguate da parte della regione Piemonte, ha richiesto per
alcuni mesi la sospensione delle erogazioni a causa di mancanza di liquidità di cassa, creando molto allarme
74
per le famiglie, che a fronte di contratti di lavoro stipulati con il personale di cura, si sono trovate in
difficoltà nel garantire continuità nella remunerazione del personale assunto.
Cod.
Progetto
2009
Sostegno economico anziani
Finalità: Garantire l’attività di erogazione di contributi economici al singolo ed alla famiglia, quali interventi
definiti all’interno di un progetto personalizzato volto a realizzare il complessivo processo di aiuto.
Assistenza economica
Il servizio concorre a favorire l’autonomia personale e sociale di cittadini in momentanea difficoltà, attraverso
un aiuto concreto che faciliti il superamento o il contenimento delle condizioni di emarginazione sociale.
L’assistenza economica prevede l’erogazione temporanea di contributi economici, di entità variabile in base
alla valutazione del bisogno, definito all’interno di un progetto personalizzato predisposto dagli Assistenti
Sociali, non sostitutivi di prestazioni previdenziali o di redditi da lavoro, tenuto conto degli interventi
istituzionali di cui le persone hanno diritto o delle possibili risorse comunitarie attivabili.
Attività anno 2013
Assistenza economica
Finalità specifiche
Applicazione delle linee di indirizzo per la programmazione 2013 e dei provvedimenti per il contenimento della spesa.
Per una descrizione dettagliata del servizio si rimanda al PROGRAMMA ADULTI FRAGILI E POVERTA’
ESTREME.
Cod.
5002
Progetto
Collaborazione per attività di valutazione anziani
Finalità: Assicurare la valutazione sociale alle persone che presentano domanda di valutazione
multidimensionale all’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.).
Collaborazione per attività di valutazione anziani
Il Consorzio garantisce la partecipazione, obbligatoria per legge, di un Assistente Sociale all’Unità di
Valutazione Geriatrica (U.V.G.) per concorrere, con i servizi sanitari, alla valutazione multidimensionale dei
bisogni sanitari e assistenziali delle persone anziane e predisporre il progetto di intervento individualizzato
per l’attivazione dei servizi idonei.
Attività anno 2013
Finalità specifiche:
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti.
Il Consorzio ha garantito per tutto l’anno 2013 la partecipazione alle attività dell’Unità Valutativa Geriatria.
L’organizzazione articolata per distretti sanitari comporta per il Consorzio, che insiste su due distretti n. 5 di
Ivrea e n. 6 di Cuorgnè, la presenza nelle due diverse sedi. Le Assistenti Sociali, oltre allo svolgimento delle
attività professionali connesse alla valutazione della condizione sociale dei singoli anziani, hanno partecipato
a n. 31 sedute. Il numero complessivo degli anziani che hanno richiesto la valutazione da parte dell’UVG per
accedere agli interventi previsti risulta come di seguito articolato:
n. 159 nuove valutazioni di cui:
1. n. 56 riguardanti anziani che vivono soli al proprio domicilio, fra questi n. 9 con assistenti
famigliari regolarmente assunti
2. n. 62 anziani che vivono con famigliari, fra questi n. 6 con assistenti famigliari regolarmente
assunti
3. n. 41 anziani inseriti privatamente in strutture residenziali,
75
n. 91 rivalutazioni di anziani già inseriti nelle liste di attesa UVG o per il sostegno domiciliare o per
l’inserimento in struttura residenziale di cui:
4. n. 44 riguardanti anziani che vivono soli al proprio domicilio, fra questi n. 15 con assistenti
famigliari regolarmente assunti
5. n. 25 anziani che vivono con famigliari, fra questi n. 7 con assistenti famigliari regolarmente
assunti
6. n. 22 anziani inseriti privatamente in strutture residenziali.
L’attività di valutazione ha coinvolto n. 234 anziani non autosufficienti. Si precisa che la differenza fra le
valutazioni effettuate (n. 250) e il numero di anziani valutati (n.234) è da imputare alla rivalutazione di
alcune persone.
La sensibile riduzione del numero delle richieste effettivamente protocollate, rispetto all'anno precedente,
può essere imputato alla riduzione delle risorse economiche sul settore socio-sanitario, che hanno
conseguentemente portato alla costituzione, nel 2013, della lista di attesa per il Servizio di Lungoassistenza e
la non attivazione di nuovi Interventi Economici a sostegno del domicilio.
Inoltre, per la prima volta, molti famigliari di anziani non autosufficienti, che si sono rivolti all'UVG, hanno
sottolineato la gravosità del pagamento del certificato medico da allegare alla richiesta, che comporta una
spesa di 60,00/70,00 euro.
Cod.
5003
Progetto
Residenzialità anziani
Finalità: Garantire, in collaborazione con i servizi sanitari, il presidio della rete delle strutture residenziali per
anziani non autosufficienti così come definito dal modello integrato di assistenza residenziale socio-sanitaria
e il sostegno all’inserimento di persone anziane in carico al servizio sociale territoriale in struttura
residenziale, nonché l’integrazione della quota a carico dell’ospite della retta giornaliera in caso di
insufficienza di reddito e/o del patrimonio per gli inserimenti definiti dall’U.V.G.
Presidio della rete delle strutture residenziali
Il Consorzio, in collaborazione con i servizi sanitari, presidia la rete delle strutture residenziali per anziani non
autosufficienti così come definito dal modello integrato di assistenza residenziale socio-sanitaria normato
dalla D.G.R. 45/2012 e dai provvedimenti regionali in materia.
Accompagnamento inserimenti residenziali e integrazioni rette
Il Consorzio garantisce il sostegno all’inserimento in struttura residenziale di persone anziane in carico al
servizio sociale territoriale che necessitano di assistenza tutelare e di cure sanitarie continuative che non
sono garantibili a domicilio.
L’integrazione della quota a carico dell’ospite della retta giornaliera, in caso di insufficienza del reddito e/o
del patrimonio, è prevista solo per gli inserimenti in struttura definiti dalla U.V.G. con riconoscimento della
quota sanitaria della retta a carico dell’ASL TO4.
Attività anno 2013
Presidio della rete delle strutture residenziali
Finalità specifiche:
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento definiti dai servizi sanitari dell’ASL TO4 titolari dell’intervento.
Nel corso dell’anno è stata approvata la D.G.R. 85-6287 del 2/8/2013 “Approvazione del piano tariffario delle
prestazioni di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti come previsto dalla D.G.R. 45-4248 del
30/7/2012.” Il provvedimento regionale è stato oggetto sin dall’emanazione di numerose critiche e di diversi
ricorsi al T.A.R. che ne hanno resa estremamente complicata e confusa l’applicazione. Si rimanda per un
approfondimento al Progetto 1003 - Qualità dei Servizi di Sistema – Servizio: Vigilanza e controllo Presidi
Socio Assistenziali.
76
Accompagnamento inserimenti residenziali e integrazioni rette
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento così come ridefiniti nell’anno 2012 in esito all’applicazione dei provvedimenti per il
contenimento della spesa.
Il numero degli inserimenti si è stabilizzato e ripropone sostanzialmente quanto avvenuto nel corso dell’anno
2012 sia in relazione al “rallentamento” degli inserimenti residenziali determinato dall’ASL TO4 sia
all’impossibilità di ampliare lo stanziamento previsto per l’integrazione della quota a carico dell’ospite.
Cod.
5004
Progetto
Residenzialità anziani – gestione diretta
Finalità: Assicurare idonei inserimenti residenziali a persone anziane che, per gravi problematiche sociali,
sono impossibilitate a permanere, provvisoriamente o permanentemente, nel proprio contesto di vita
ampliando la rete dei presidi e ponendo particolare attenzione alla cura della qualità di vita dell’anziano ed
alle relazioni con la comunità locale.
Comunità alloggio Casa Giuseppina
La comunità alloggio è una struttura residenziale per anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti di
piccole dimensioni, n. 7 posti letto, caratterizzata da modalità di funzionamento e da rapporti che tendono a
riproporre un’organizzazione di tipo familiare. L’inserimento può essere diurno o residenziale ed è
caratterizzato prevalentemente da un progetto di inserimento temporaneo
Residenza anziani flessibile Villa S. Giacomo
La R.A.F. è una struttura residenziale (n. 20 posti letto), di proprietà del Comune di Caravino, che fornisce
assistenza tutelare continuativa, servizi alberghieri, assistenza infermieristica e riabilitativa a persone anziane
non autosufficienti. La struttura è aperta al territorio e le attività di socializzazione e animazione rivolte agli
ospiti mirano a integrare la struttura nella comunità locale e a coinvolgere i cittadini e le scuole nella vita di
relazione degli anziani ospiti. Tutti i posti letto della struttura sono attualmente convenzionati con l’ASL TO4.
Attività anno 2013
Comunità alloggio Casa Giuseppina
Finalità specifiche:
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento così come ridefiniti nell’anno 2012 in esito all’applicazione dei provvedimenti per il
contenimento della spesa.
La struttura è stata costantemente utilizzata al massimo delle sue potenzialità e complessivamente gli anziani
che hanno usufruito della comunità alloggio sono n. 13 con n. 3 nuovi inserimenti. Nel mese di febbraio a
causa dell'aggravamento del loro stato di salute, n 2 ospiti sono stati trasferiti presso la R.A.F. “Villa San
Giacomo” garantendo così una buona continuità nelle figure di riferimento. Come in passato la flessibilità
della struttura ha permesso di trasformare inserimenti diurni in inserimenti residenziali fino al momento in
cui sono state presenti le necessità che li avevano determinati e si è confermata un’ importante e preziosa
risorsa per rispondere ai bisogni dei cittadini anziani sia in situazioni di urgenza, che per periodi temporanei
in situazioni di fragilità personale o ambientale.
Così come avvenuto per la R.A.F. “Villa San Giacomo”, è stata mantenuta l’organizzazione esito della
revisione operata in applicazione dei provvedimenti per il contenimento della spesa attuati nell’anno 2012.
Nel corso dell’anno è stata garantita l'attività di animazione con un intervento settimanale e su espressa
richiesta degli ospiti è proseguito il Laboratorio di Cucina. In collaborazione con l'Auser nel periodo giugnosettembre n. 5 ospiti hanno potuto frequentare il ballo del sabato pomeriggio presso il Centro Auser di Ivrea.
Sono inoltre stati organizzati n.8 eventi musicali in comunità e n.2 interventi in collaborazione con la Pro
Loco di Torre Balfredo (Festa Patronale con mercatino - Festa di carnevale). Dal mese di marzo sono state
organizzate 15 gite sul territorio, con diverse mete nel canavese oltre ai vari pic-nic in montagna durante il
periodo estivo e sono stati organizzati n.3 appuntamenti enogastronomici in alcune trattorie del territorio.
77
In una logica di ottimizzazione delle risorse si è mantenuta, in tutte le occasioni possibili e dove le condizioni
complessive degli anziani lo hanno reso possibile, la possibilità di proporre attività congiunte con gli ospiti
della R.A.F. “Villa San Giacomo” di Caravino. Il consueto soggiorno al mare realizzato anche per gli ospiti
della R.A.F. non è stato realizzato.
Infine in relazione alla scadenza dell’affidamento della gestione dei presidi residenziali ed alla scelta di
procedere alla concessione di “Villa San Giacomo” e alla collocazione di “Casa Giuseppina” tra i possibili
interventi per il supporto al mantenimento al domicilio, si è proceduto alla gara d’appalto inserendo la
gestione della comunità alloggio all’interno della gara per “l’affidamento della gestione dei servizi di sostegno
alla domiciliarità”.
Residenza anziani flessibile Villa S. Giacomo
Finalità specifiche
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento così come ridefiniti nell’anno 2012 in esito all’applicazione dei provvedimenti per il
contenimento della spesa.
Garantire il necessario supporto tecnico al Comune di Caravino, proprietario dell’immobile, per giungere alla Concessione della struttura
residenziale alla scadenza del contratto di affidamento in essere.
Anche nell’anno 2013 la struttura ha funzionato con tutti i posti letti occupati e i n. 2 posti letto di
emergenza sono stati utilizzati in modo pressoché continuativo. Tale dato che può apparire ovvio in realtà
non lo è in quanto, in questo periodo, molte strutture del territorio non riescono ad operare con la copertura
di tutti i posti letto disponibili. Tale situazione è da ricondursi prevalentemente alle notevoli capacità di
accoglienza e di attenzione che l’organizzazione e il personale della R.A.F. “Villa San Giacomo” sono in grado
di garantire agli anziani non autosufficienti particolarmente problematici e/o privi di familiari o di reti di
riferimento.
Così come avvenuto per la Comunità alloggio “Casa Giuseppina”, è stata mantenuta l’organizzazione esito
della revisione operata in applicazione dei provvedimenti per il contenimento della spesa attuati nell’anno
2012.
Si ritiene doveroso evidenziare che l’anno 2013 è stato caratterizzato da numerosi eventi che non hanno
permesso di giungere alla concessione della struttura residenziale alla scadenza del contratto in essere come
programmato. Ciò ha reso necessario il mantenimento dell’affidamento in capo al Consorzio per dare
continuità alla gestione del presidio. Nella primavera scorsa infatti il Comune ha valutato di non procedere
alla concessione della struttura, così come era stato concordato, ma all’alienazione dell’immobile con la
pubblicazione del bando di gara. Il Consorzio ha manifestato le proprie perplessità sia in merito
all’opportunità di tale scelta, sia in merito agli aspetti giuridico-legali che impegnavano il Consorzio e il
Comune con particolare riferimento alla convenzione in atto e alla corresponsione del mutuo. Ne è seguito
un periodo piuttosto complicato e difficoltoso conclusosi con la decisione del Comune di revocare il bando di
gara. E’ così seguita una fase di lavoro per la stesura del nuovo capitolato d’oneri, ma anche in questa
circostanza sono emerse delle divergenze in relazione alla scelta delle modalità di gara. Solo a fine anno si è
giunti alla definizione di una nuova convenzione tra Consorzio e Comune ed assunta la decisione che
sarebbe stato il Consorzio a procedere alla concessione del presidio.
Nonostante le inevitabili incertezze e confusioni che gli eventi descritti hanno generato a livello di direzione
del Consorzio, operatori e famiglie degli ospiti, organizzazioni sindacali e cittadini di Caravino, è stato
garantito agli ospiti un clima sereno e la miglior assistenza possibile. Si evidenzia che nel corso dell’anno
sono stati n. 94 i momenti di animazione strutturati con una concentrazione di proposte per attività ludico
ricreative e per i giochi in gruppo (tombola, puzzle, carte, giochi di parole e di movimento, laboratorio
artistico, feste e momenti con musica dal vivo). Si è registrato un leggero calo della partecipazione da
attribuire principalmente all’età avanzata (età prevalente con una media dagli 87 ai 95 anni e oltre) e al
peggioramento a livello sanitario e cognitivo di alcuni ospiti.
In sintesi:
ATTIVITA’
Uscite sul territorio
Attività individuali
Allestimento spazi
NUMERO
15
11
6
78
Feste di compleanno
Laboratorio artistico
Gioco in gruppo (di movimento, tombola,
cruciverba, puzzle, ecc.)
Feste
Momenti con i parenti (Pranzo Natale)
8
19
26
8 (di cui 3 con musica dal vivo e
uno con la scuola elementare)
1
E’ stata inoltre mantenuta l’iniziativa “Si va in piazza” alla sua 3° edizione e realizzata con la collaborazione
della Scuola Primaria e del Comune di Caravino. Molte delle attività di animazione sono state possibili grazie
anche alla presenza dei volontari in particolare del Gruppo di Caravino e del gruppo Auser di Ivrea. Il
consueto soggiorno al mare realizzato anche per gli ospiti della comunità alloggio “Casa Giuseppina” non è
stato realizzato.
Cod.
5099
Progetto
Attività di supporto anziani
Finalità: Garantire il regolare svolgimento delle attività del Programma Anziani, assicurando il
coordinamento del personale e l’approvvigionamento dei beni e servizi necessari.
6.4 Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità:
Responsabili di area, assistenti sociali, responsabili di struttura residenziale, operatori socio-sanitari,
infermieri professionali, fisioterapisti, animatori, collaboratori familiari, addetti ai servizi generali delle
strutture residenziali.
6.5 Risorse strumentali e sedi operative utilizzate
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali: server,
personal computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, ausili per l’autonomia,
automezzi e le seguenti sedi operative: sede centrale Ivrea - Comunità alloggio “Casa Giuseppina” Torre
Balfredo Ivrea – RAF “Villa San Giacomo” Caravino.
79
Programma n. 7 - Amministrazione e servizi di supporto
Responsabile Consiglio di Amministrazione – Direttore ma n. 7 - Amministrazione e servizi one – Direttore
7.1 Descrizione del programma 7.1 Descrizione del programma
La mission del Programma “Amministrazione e servizi di supporto” consiste nel supportare gli organi del
Consorzio e i responsabili di area:
• nello sviluppo e nel consolidamento di adeguati sistemi di programmazione, contabilità, controllo ed
organizzazione funzionali ad una efficace governance dell’ente;
• nella programmazione e gestione giuridica, economica e amministrativa delle risorse umane.
Il programma garantisce inoltre:
• il corretto ed economico funzionamento dei servizi generali, degli approvvigionamenti e della
gestione/manutenzione del patrimonio;
• l’acquisizione/ concessione di beni e servizi tramite procedure di appalto
• la gestione del portafoglio assicurativo dell’Ente
• il rispetto dei diritti alla privacy ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro;
• il supporto tecnico-contabile alle aree per la progettazione e la rendicontazione dei progetti
finalizzati.
La mission del Programma “Amministrazione e servizi di supporto” viene presidiata attraverso i seguenti
progetti e servizi erogati su cui il Consorzio ha fondato il proprio sistema di pianificazione, programmazione e
controllo.
Cod.
Progetto
1005
Attività amministrative e di
supporto
1099
9901
Attività di supporto amministrazione
Ente
Servizio erogato
Affari generali
Appalti e contratti
Amministrazione del personale
Approvvigionamento di beni e servizi generali
Sistema di bilancio e gestione finanziaria
Supporto tecnico-contabile alla redazione di progetti
finanziati
77.2 Dati sulla situazione dei servizi.2 Dati sulla situazione dei servizi
Di seguito si riportano i dati relativi alle attività specifiche del programma amministrazione e servizi generali
per l’anno 2013.
Progetto
Servizio
Attività
amministrative e di
supporto
Attività specifiche
Delibere
Affari generali
Amministrazione del personale
Approvvigionamento di beni e
servizi generali
2013
28 Ass
33 CdA
-
Determine
145
Atti protocollati
3741
Concorsi
-
Istruttorie INPDAP
4
Istruttorie formazione
31
Gare ed Appalti
6
80
Gestione attività amministrative
a supporto degli organi consortili
(n.° sedute)
Sistema di bilancio e gestione
finanziaria
Consiglio di amministrazione
14
Comitato di Presidenza
8
Assemblee
Mandati di pagamento
9
2027
Ordinativi
657
7.3 Finalità generali
Cod.
1005
Progetto
Attività amministrative e di supporto
Finalità: Assicurare le attività amministrative e di supporto necessarie al generale funzionamento dell’ente e
ai servizi integrativi e territoriali.
I servizi erogati sono i seguenti:
-
affari generali;
appalti e contratti
amministrazione del personale;
approvvigionamenti di beni e servizi generali;
sistema di bilancio e gestione finanziaria;
supporto tecnico-contabile alla rendicontazione di progetti finanziati.
Finalità specifiche:
Mantenimento delle attività ai livelli di funzionamento conseguiti e completamento della riorganizzazione avviata con la suddivisione
delle aree amministrativa e finanziaria.
Affari generali
Nel corso dell’anno si è andata consolidando la nuova organizzazione che oggi consiste in due diverse aree:
amministrativa e finanziaria. La suddivisione delle funzioni ha permesso la necessaria specializzazione
richiesta dagli adempimenti che le normative impongono ad un Ente di medie dimensioni quale è il Consorzio
IN.RE.TE.. E’ infatti necessario sottolineare che il Consorzio, con i suoi quarantaquattro dipendenti ed un
bilancio consuntivo di circa otto milioni di euro, rientra nell’ambito di applicazione di numerose tra le recenti
norme in materia amministrativa e finanziaria.
L’ attività dei servizi Affari generali/Appalti e contratti/Amministrazione del Personale facente capo all’area
amministrativa già descritta nella Relazione Previsionale Programmatica 2013-2015 e successivamente nel
Piano Esecutivo di Gestione anno 2013, è stata oggetto di programmazione settimanale operativa per
garantire la costruzione di una mappa degli adempimenti e delle numerose scadenze nonché il presidio
costante dello stato dei procedimenti in carico. A questo proposito nel lavoro preparatorio alla redazione del
Programma triennale per la trasparenza e del Piano di azioni per la prevenzione della corruzione sono stati
ampiamente approfonditi i processi di realizzazione di alcuni procedimenti amministrativi.
Il servizio affari generali ha garantito nel corso dell’anno l’ordinaria attività amministrativa di supporto agli
Organi consortili attraverso la gestione delle convocazioni, l’invio della documentazione ai Comuni, la
collaborazione nel corso delle sedute degli Organi e la verbalizzazione delle stesse.
Il servizio ha assicurato il completamento dell’iter amministrativo dei provvedimenti adottati dagli Organi
politici e tecnici del Consorzio a partire dalla predisposizione delle proposte sino alla pubblicazione dei
provvedimenti finali sul sito on line e all’eventuale invio ad altre Amministrazioni.
Il servizio ha applicato nel settore di competenza le disposizioni contenute nelle norme della spending
rewiew e collaborato alla revisione dei testi delle convenzioni per gli immobili in dotazione, comodati, nonché
delibere e determine inerenti al trasferimento della sede legale ed operativa del Consorzio.
Nell’ottica di garantire gli adempimenti normativi in materia di trasparenza ed integrità della P.A. nonché la
prosecuzione del processo di digitalizzazione già avviato, il Consorzio ha consolidato l’utilizzo dell’Albo
Pretorio on line predisposto per la pubblicazione degli atti amministrativi dell’Assemblea, del Consiglio di
81
Amministrazione, delle determinazioni assunte dal Direttore e dai Responsabili di area, degli avvisi e degli
atti amministrativi provenienti da altri Enti che necessitano di pubblicità legale.
Sono stati costantemente effettuati gli aggiornamenti di tutti gli applicativi per garantirne la piena
rispondenza alle esigenze del Consorzio.
Nell’ambito dell’operazione trasparenza sono stati inoltre aggiornati dati indicati quali prioritari a partire da
quelli riferiti al personale dipendente.
Nella gestione dell’attività è stata data priorità alle comunicazioni tramite posta elettronica certificata che
nella prassi, ha superato quasi integralmente l’uso della posta raccomandata.
Anche l’uso del fax in applicazione delle specifiche indicazioni normative, è stato ampiamente ridotto.
La comunicazione interna ordinaria da parte dell’area amministrativa è avvenuta esclusivamente attraverso
la posta elettronica che ha permesso di dare ampia diffusione ad ogni iniziativa di potenziale interesse per gli
operatori dell’ente.
Appalti e contratti
L’ attività si è realizzata con la gestione delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi finali
esternalizzati in scadenza nell’ anno 2013 e precisamente:
Servizi educativi territoriali e di sostegno alla genitorialità
Centro diurno “Filigrana” e Progetto integrato “Centonove e dintorni”
Servizi di sostegno alla domiciliarità
Sono state inoltre realizzate le operazioni necessarie per la gestione tramite appalto:
Gara polizze assicurative
Asta pubblica per la vendita di arredi in esubero a seguito al trasferimento della sede
Adesione convenzione Consip per buoni pasto.
Nei mesi di novembre e dicembre sono stati predisposti il Capitolato speciale ed il Disciplinare di gara per la
concessione del Presidio Villa San Giacomo di Caravino pubblicati come previsto dalla normativa nel mese di
febbraio 2014.
Le gare di cui sopra sono state tutte gestite con procedura aperta e pubblicazione di Bando Europeo. La
gestione delle procedure di affidamento ha richiesto un notevole impegno di studio, aggiornamento e
confronto in quanto la normativa di riferimento è in continua evoluzione e le suddette gare, pur essendo
state avviate in momenti diversi, ma a poca distanza temporale le une dalle altre, sono state soggette a
cambiamenti della normativa e quindi a regole diverse da applicare per la corretta gestione della procedura
stessa.
La gestione delle numerose gare di appalto è avvenuta garantendo comunque la regolare attività dell’ ufficio
e senza alcun onere economico per l’ Ente in quanto, per il necessario confronto sugli aspetti legali, in
assenza di un Ufficio Legale dell’Ente, ci si è avvalsi del supporto di un professionista il cui compenso è stato
definito, in sede di Disciplinare di gara, a completo carico della ditta aggiudicataria. L’ operazione è stata
doppiamente vantaggiosa per l’ Ente in quanto ha permesso ad un operatore di formarsi sul campo avendo
come riferimento un professionista specializzato nel settore e di acquisire competenze specifiche a partire
dalla prassi operativa a costo zero.
E’ opportuno segnalare comunque che tutti gli uffici, nella fattispecie l’ufficio appalti e contratti, hanno
dovuto gestire nel 2013 un significativo volume di lavoro straordinario senza poter contare su dotazioni
aggiuntive di personale.
Come sopra accennato nel mese di ottobre è stata gestita un’ asta pubblica, riservata ai soli Enti consorziati,
per l’ alienazione del materiale in esubero (arredi e materiale vario) in concomitanza del trasferimento della
sede consortile e della riduzione degli spazi disponibili nei nuovi locali.
Nel mese di novembre è stata gestita l’ adesione alla Convenzione Consip per la fornitura dei buoni pasto al
personale dipendente, con recesso dal contratto in corso, in quanto presentava condizioni migliorative
rispetto a quelle di aggiudicazione della gara espletata dall’ Ente nel 2012.
Sempre nel mese di novembre è stata avviata, anche se non conclusa, la Gara polizze in quanto le coperture
assicurative per i diversi rischi gravanti sull’ Ente erano tutte in scadenza al 31/12/2013. E’ stata effettuata
una procedura ad inviti, in economia, tramite cottimo fiduciario per l’ affidamento del servizio per il periodo
31/12/2013-31/12/2016.
Il servizio ha garantito anche tutti gli adempimenti connessi e correlati alle suddette attività quali ad esempio
le comunicazioni con l’ Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici della Regione Piemonte ed all’ Autorità
di Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP).
82
Amministrazione del personale
L’attività si è realizzata come previsto in sede di programmazione ed in ottemperanza alle disposizioni
normative in materia di amministrazione del personale.
Nel corso dell’anno è stata avviata un’ attenta analisi dei procedimenti amministrativi in essere nell’ Ufficio
personale per verificare e monitorare il costante adeguamento degli stessi alle normative vigenti e per
rendere più celeri le conseguenti procedure operative, in un’ ottica di dematerializzazione e relativa
digitalizzazione dei processi.
E’ stata assicurata la gestione amministrativa delle risorse umane e professionali e la gestione economica e
giuridica del personale nel rispetto degli istituti contrattuali secondo gli obiettivi della programmazione.
Il servizio ha garantito gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro, i rapporti con il Medico
competente, le visite per la sorveglianza sanitaria ed in particolare la valutazione dello stress lavorocollegato.
Nell’ ambito delle attività di formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,
previste dal D. Lgs. 81/2008, in collaborazione con un esperto del settore e con il Medico competente, nel
mese di maggio sono stati programmati e realizzati tre incontri presso la sede del Consorzio destinati a tutti i
lavoratori dipendenti.
E’ stata inoltre garantita l’attività di aggiornamento dei preposti.
Sono proseguite inoltre le ordinarie attività di controllo della salute dei lavoratori e le verifiche a campione
connesse al divieto dell’assunzione di alcool da parte dei dipendenti.
E’ proseguita la gestione, per tutto il corso del 2013 ed in collaborazione con un soggetto terzo, dell’
aggiornamento della posizione contributiva dei dipendenti richiedenti presso l’ Ente previdenziale
(elaborazione dei modelli PA04 e relativo aggiornamento Passweb sul sito di competenza).
Tutte le certificazioni relative ai periodi di malattia dei dipendenti sono state acquisite attraverso il sito INPS
dedicato. Per il 2014 si prevede di attuare l’ integrazione automatica tra i dati relativi alle assenze dei
dipendenti per malattia scaricabili dal sito INPS ed il sistema interno di rilevazione delle presenze/assenze
sfruttando maggiormente le potenzialità offerte dal programma già in uso senza l’ aggravio di ulteriori oneri
per l’ Ente.
Sono inoltre stati attivati i controlli previsti attraverso il servizio di Medicina Legale dell’ASL To4.
Premesso che i documenti individuali relativi al cedolino stipendiale, Cud ed assegni familiari possono essere
visionati e scaricati dall’area intranet del sito web del Consorzio, tutte le altre comunicazioni inerenti gli
aspetti giuridici e contrattuali sono inviate dall’Ufficio personale ai dipendenti tramite posta elettronica.
Le richieste di ferie, permessi e straordinari sono compilate dal personale su modelli predisposti in formato
elettronico ed inviate via e-mail per l’autorizzazione dei responsabili.
Il prospetto presenze-assenze aggiornato è visionabile dal dipendente tramite collegamento ad un sito
dedicato.
Le suddette modalità di gestione amministrativa del personale hanno permesso nel corso dell’anno 2013, di
ridurre significativamente l’uso del supporto cartaceo nonché del tempo lavoro del personale dedicato.
Sono state effettuate le rilevazioni previste dal Dipartimento della funzione pubblica, precisamente:
- PERLA PA - Rilevazione assenze del personale dell’ Ente;
- Pubblicazione assenze presenze su sito consortile;
- GEDAP – gestione dei distaccati dei permessi sindacali usufruiti dai dipendenti dell’Ente;
- Rilevazione permessi L.104 – misurazione delle agevolazioni fruite dal personale a consuntivo;
- CONSOC – partecipazione delle PP.AA. a Consorzi e Società;
- Anagrafe prestazioni - incarichi conferiti o autorizzati dalle PP.AA. a dipendenti, consulenti o
collaboratori esterni;
- GEPAS – gestione delle dichiarazione di sciopero;
- Posizioni Organizzative– gestione dei Curricula
- Dirigente – gestione del Curriculum e pubblicazione della retribuzione.
Approvvigionamento di beni e servizi generali
L’ufficio ha lavorato con grande impegno ed investimento di risorse alla predisposizione, in stretta sinergia
con l’area di direzione e l’ufficio dei sistemi informativi, delle condizioni necessarie al trasferimento della sede
consortile nei locali di via Circonvallazione 54.
Al termine della trattativa con il proprietario dell’immobile (Istituto INAIL) condotta dalla Presidenza e dalla
Direzione conclusasi con soddisfazione delle parti, è stato infatti necessario programmare ed attuare,
83
avvalendosi di tecnici vari e professionisti nel settore informatico, l’adeguamento dei locali e gli eventuali
interventi affinchè i dipendenti potessero usufruire, dopo il trasferimento, di postazioni di lavoro efficienti, i
riferimenti telefonici e di posta elettronica potessero rimanere invariati per garantire la continuità ai cittadini
ed il pubblico trovasse una sede di ricevimento accogliente e gradevole.
Nella prima settimana di ottobre tutti gli uffici di via Jervis sono stati trasferiti nei nuovi locali di via
Circonvallazione.
L’ufficio ha supportato nelle diverse fasi, le rimodulazioni e le riduzioni previste nella RPP attraverso
interventi di adeguamento strutturale, allacciamenti, piani di sicurezza, ecc. inoltre ha garantito la tenuta e
l’aggiornamento dell’inventario dell’Ente anche in esito ai numerosi spostamenti di beni ed arredi nelle sedi
territoriali finalizzati ad una complessiva rivisitazione degli uffici in termini di efficienza e sicurezza e l’invio
telematico dei dati richiesti a livello ministeriale relativi al censimento e patrimonio immobiliare/locazioni.
Sul sito web sono stati pubblicati gli schemi riepilogativi.
L’applicazione dei provvedimenti di contenimento della spesa previsti dalla normativa e dalle linee di indirizzo
già approvate dall’Assemblea nell’anno 2012, è stato il riferimento per tutte le attività del servizio.
Per ogni acquisto di bene o servizio sono state effettuate preventive ricerche sul mercato elettronico ed
approfondimenti e, a fronte della successiva valutazione, operate scelte di maggiore economicità per l’Ente.
E’ stata condotta alla luce delle disposizioni della L 135/2012, una revisione complessiva dei contratti in
essere relativi alle attività generali e di supporto all’ente (assistenza informatica, noleggi, locazioni,ecc.) che
ha permesso di apportare economie.
Sistema di bilancio e gestione finanziaria
L’attività è stata realizzata nel corso dell’anno come previsto in sede di programmazione e nel rispetto delle
normative che regolano il settore.
In fase di consuntivo 2013, l’area finanziaria ha supportato, per la parte di competenza, la nuova modalità di
reporting annuale destinata ai Comuni che integra le informazioni già fornite dalla precedente scheda delle
prestazioni e dei servizi attivati a favore dei cittadini del singolo Comune con i dati riferiti alle progettazioni
concluse nel corso dell’anno ed ai costi medi dei servizi offerti.
Sono stati inoltre elaborati e comunicati ai Comuni consorziati i dati necessari per la compilazione dei
questionari relativi al conto consuntivo e bilancio di previsione, nonché ai dati sulle partecipate.
E’ stato necessario nel corso dei primi mesi dell’anno, considerare varie ipotesi di bilancio di previsione
conseguenti le comunicazioni pervenute dalla Regione in merito alla contrazione delle risorse e rielaborare i
dati riferiti al personale ed ai beni dell’Ente in previsione di una trasformazione del Consorzio in nuova forma
gestionale.
Nel primo semestre dell’anno il servizio ha collaborato, per gli aspetti finanziari alla rendicontazione annuale
ISTAT/Regione riferita alle funzioni svolte dal Consorzio.
E’ stato avviato lo studio per l’armonizzazione della contabilità finanziaria ed economica che l’ente dovrà
adottare obbligatoriamente dall’anno 2015.
Il servizio ha
inoltre garantito l’attività di verifica
contabile propedeutica alla definizione della
compartecipazione alla spesa da parte dell’assistito.
Nel mese di marzo si è concluso l’iter per la gestione della contabilità finanziaria in ambiente web.
In corso d’anno è stato effettuato il costante aggiornamento in merito alla normative ed alle linee guida che
l’Autorità di Vigilanza indirizza alle P.A. sulla tracciabilità finanziaria e sugli affidamenti di servizi e forniture al
di sotto della soglia comunitaria.
Gli uffici finanziari prima di liquidare le fatture ai fornitori hanno richiesto agli istituti preposti il rilascio del
DURC ed al fornitore l’aggiornamento dei dati del conto dedicato su cui effettuare i pagamenti.
L’Ufficio ragioneria ha garantito il calcolo della compartecipazione dell’utenza ai servizi realizzato come
previsto in sede di programmazione ed ha permesso di recupero dagli utenti delle somme anticipate dal
Consorzio per la quota ospite della retta di inserimento in strutture residenziali.
E’ proseguita inoltre l’attività di recupero crediti.
Nel corso dell’anno 2013 è stata garantita l’attività di rendicontazione al Dipartimento del Tesoro del MEF
(Ministero dell’Economia e delle Finanze) degli immobili, delle partecipazioni e delle concessioni detenute
dalle pubbliche amministrazioni ai sensi dell’art. 2 C. 222 L.191/2009.
84
Supporto tecnico-contabile alla rendicontazione di progetti finanziati
L’attività di supporto si è svolta come previsto in sede di programmazione
Nel corso dell’anno sono state utilizzate esclusivamente le modalità di rendicontazione richieste dagli enti
finanziatori estrapolando, di volta in volta, i dati necessari dagli applicativi di contabilità finanziaria che
analitica. Il tema della rendicontazione contabile dei progetti di finanziamento è stato più volte evidenziato
per l’impegno richiesto alla struttura organizzativa nel predisporre i diversi report relativi all’attività svolta.
L’area finanziaria ha collaborato inoltre con l’operatore dedicato alla gestione del sistema informativo, per
l’elaborazione dei dati contabili richiesti annualmente dall’Indagine ISTAT e per i report dell’attività annuale
predisposti in fase di consuntivo per i Comuni associati.
In corso d’anno è stato effettuato il costante aggiornamento in merito alle normative ed alle linee guida che
l’Autorità di Vigilanza indirizza alle P.A. sulla tracciabilità finanziaria e sugli affidamenti di servizi e forniture al
di sotto della soglia comunitaria.
Si è conclusa in corso d’anno la predisposizione dell’applicativo per la gestione della contabilità finanziaria in
interfaccia web e nel mese di dicembre è stato introdotto il mandato elettronico che, viste le difficoltà
incontrate nella prima fase di adozione, ha reso necessari numerosi confronti tra la Tesoreria ed il Consorzio
per la messa a punto del nuovo sistema.
In riferimento all’art.77-quater, del D.L. n.112/2008 e s.m.i. si è provveduto alla compilazione dei prospetti
di entrata e di uscita dei dati SIOPE del mese di dicembre contenenti i valori cumulati dell’anno di riferimento
e la relativa situazione delle disponibilità di cassa.
Visto il protrarsi delle difficoltà di cassa ed i numerosi solleciti pervenuti dai fornitori del Consorzio (strutture
residenziali, cooperative sociali,ecc., per far fronte innanzitutto alla retribuzione del personale), il servizio ha
portato in approvazione al Consiglio di Amministrazione l’anticipazione di cassa anche per l’anno 2013.
Infine è stato avviato lo studio per l’armonizzazione della contabilità finanziaria ed economica che l’ente
dovrà adottare obbligatoriamente dall’anno 2015.
E’ proseguita l’attività di recupero crediti, nelle situazioni più complesse ci si è avvalsi del legale a supporto
delle attività direzionali.
Cod.
Progetto
1099
Attività di supporto amministrazione
Finalità: Garantire il regolare svolgimento delle attività del Programma Amministrazione e servizi generali,
assicurando il coordinamento del personale e l’approvvigionamento dei beni e servizi necessari.
Cod.
Progetto
9901
Ente
Finalità: Tale progetto è finalizzato a raccogliere le voci di spesa che ricadono in modo generale sul
Consorzio. Le scelte di programmazione relative sono state esposte all’interno dei programmi da cui
traggono origine le spese, ma, essendo la loro destinazione di carattere trasversale, si è ritenuto di
individuare il presente progetto per dare evidenza alla loro quantificazione complessiva dal punto di vista
contabile.
7.4 Personale impiegato
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti professionalità:
Responsabili di area e personale amministrativo.
7.5 Risorse strumentali e sedi utilizzate
85
Per il conseguimento delle finalità di programma sono state impiegate le seguenti risorse strumentali: server,
personal computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, fax, telefoni fissi e mobili, automezzi e la sede
operativa del Consorzio. Per gli incontri assembleari sono stati individuati di volta in volta i locali più adeguati
in funzione del numero di partecipanti, della collocazione e delle caratteristiche di accessibilità privilegiando
quelli messi a disposizione in forma gratuita dalle Amministrazioni comunali.
86
Programma annuale di controllo anno 2013
Approvato da
Assemblea Consortile
Data approvazione
Delibera n. 6 del 27.3.2013
Provvedimento
Deliberazione di Assemblea
Cronoprogramma delle attività di controllo
Di seguito viene fornito il cronoprogramma delle attività finalizzate al controllo successivo di regolarità amministrativa, di cui all’art. 17,
c. 1, lett. a) del Regolamento del sistema dei controlli interni. approvato dall’Assemblea Consortile in data 21 febbraio 2013.
La tabella seguente mostra il cronoprogramma delle attività di controllo e di report riferite all’esercizio 2013. Nelle pagine successive
vengono illustrate, per ogni area funzionale le tipologie di procedimenti e le modalità di campionamento degli atti oggetto di controllo.
Attività
Tempi previsti
Giugno 2013
Controllo degli atti – 1° semestre
Stesura ed inoltro report di dettaglio – 1° semestre
Entro il 30.06.2013
Controllo degli atti – 2° semestre
Dicembre 2013
Stesura ed inoltro report di dettaglio – 2° semestre
Entro il 31.12.2013
Stesura ed inoltro report annuale di sintesi
Entro fine febbraio 2014 con conto consuntivo
Procedimenti ed atti da monitorare
Area amministrativa
Procedimenti oggetto di controllo
Cod.
Amm.
Descrizione
n. 1 determinazione dirigenziale
n. 1 istruttoria ufficio
amministrazione del personale
Criteri di dimensionamento e
modalità di selezione del
campione di atti
Sorteggio di uno tra i
provvedimenti riferiti all’area
appalti e contratti e di uno
inerente l’amministrazione del
personale.
N. atti da
monitorare
Unità organizzativa o
figura di supporto
Il Direttore si avvale, per il
controllo successivo di
regolarità, del supporto del
Responsabile dell’
Area finanziaria.
n.2
Area Finanziaria
Procedimenti oggetto di controllo
Cod.
Fin.
Descrizione
n.2 determinazioni dirigenziali
con impegno di spesa
Criteri di dimensionamento e
modalità di selezione del
campione di atti
Sorteggio di due tra i
provvedimenti riferiti all’acquisto
di beni e servizi in economia.
N. atti da
monitorare
Unità organizzativa o
figura di supporto
Il Direttore si avvale, per il
controllo successivo di
regolarità, del supporto del
Responsabile dell’
Area amministrativa
n.2
Area territoriale
Procedimenti oggetto di controllo
Cod.
Terr.
Descrizione
n. 2 determinazioni dirigenziali
con impegno di spesa
Criteri di dimensionamento e
modalità di selezione del
campione di atti
Sorteggio di due tra i
provvedimenti riferiti ad interventi
di erogazione economica all’utenza
(assistenza economica ì, contributi
alle famiglie, assegni di cura)
N. atti da
monitorare
n.2
Unità organizzativa o
figura di supporto
Il Direttore si avvale, per il
controllo successivo di
regolarità, del supporto del
Responsabile dell’
Area amministrativa
87
Area minori
Procedimenti oggetto di controllo
Cod.
Min.
Descrizione
n. 2 determinazioni dirigenziali
con impegno di spesa
Criteri di dimensionamento e
modalità di selezione del
campione di atti
Sorteggio di due provvedimenti tra
quelli riferiti ai trasferimenti
economici (affidamenti, contributi
neomaggiorenni,ecc,) e quelli
relativi agli inserimenti di minori in
comunità educative.
N. atti da
monitorare
Unità organizzativa o
figura di supporto
Il Direttore di avvale, per il
controllo successivo di
regolarità degli atti, del
supporto del Responsabile
area amministrativa
n. 2
Area Integrativa
Procedimenti oggetto di controllo
Cod.
Descrizione
n. 2 determinazioni dirigenziali
con impegno di spesa
Int.
Criteri di dimensionamento e
modalità di selezione del
campione di atti
Sorteggio di due provvedimenti tra
quelli riferiti ai trasferimenti
economici ( contributi vita
indipendente, assistenza disabili
sensoriali, incentivi) e quelli relativi
alla gestione dei centri diurni.
TOTALE atti soggetti a
controllo successivo nell’anno
2013
N. di atti da
monitorare
n. 2
Unità organizzativa o
figura di supporto
Il Direttore si avvale, per il
controllo successivo di
regolarità degli atti, del
supporto del Responsabile
dell’area amministrativa.
n. 10
Report di dettaglio
Esercizio 2013
Procedimenti amministrativi oggetto di monitoraggio
Procedimenti oggetto di controllo
Cod.
Descrizione /OGGETTO
1
Area amministrativa /” Prestazioni di lavoro straordinario anno 2013 – Impegno di spesa”
2
3
Amministrativa / “Servizio sostitutivo a mezzo buoni pasto – rinnovo”
Area Finanziaria/ “Servizi tecnologici per il sistema informativo del Consorzio IN.RE.TE.Affidamento al C.I.C. s.c.r.l. ai sensi dell’art. 13 della L248/06 – Impegno di spesa anno 2013”
Area finanziaria /”Reintegro cassa economale terzo trimestre 2013”
Area minori e famiglie/ “Affidamento familiare contributi – Impegno di spesa gennaio 2013”
Area minori e famiglie /”gestione dei servizi educativi territoriali e di sostegno alla genitorialità impegno di spesa periodo 1.10.13 /31.12.2014”
Area territoriale/”Sostegno economico – mese di marzo 2013 –impegno di spesa”
Area territoriale /”Interventi di promozione e sostegno del volontariato – bando anno 2012 –
impegno di spesa”
Area Integrativa/”Residenzialità anziani – 2° semestre 2013 – Impegno di spesa”.
Area Integrativa/Assistenza scolastica specialistica – proroga 1.9.2013/ 31.7.2014
TOTALE
4
5
6
7
8
9
10
N. atti monitorati nel
periodo
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
10
88
Esiti dell’attività di controllo successivo sugli atti monitorati nell’anno 2013
Estremi
identificativi
dell’atto
N.
Estremi
dell’atto
1
DET n. 16
dell’1.3.13
2
DET. N.93 del
26.9.13
3
DET. n. 31 del
17.4.13
4
DET.n.100 del
3.10.13
5
DET. n. 6 del
30.1.13
6
DET. 96 del
27.9.13
7
DET. 20 del
8.3.13
8
DET. 67 del
8.7.13
Procediment
o
amministrati
vo a cui è
riferito l’atto
N. atti monitorati nel periodo
Direttive
specifiche
Conformità
agli indirizzi di
programmazio
ne
Regolarità
delle
procedure e
rispetto dei
tempi
Correttezza
formale e
completezza
degli atti
Attendibilità
delle
informazioni
Ufficio
personale –
compensi per
lavoro
straordinario
Ufficio affari
generali –
servizio
sostitutivo
mensa
personale
dipendente
Ufficio
economato
sistema
informatico
Economato –
reintegro
fondo
economale 3°
trimestre 2013
Area Minori e
famiglie Contributi
famiglie
affidatarie
x
x
x
x
CCNL 14.9.2000
art. 38
D.Lgs 66/2003
D.Lgs. 165/2001
x
x
x
x
L.135 del 7.8.2012
x
x
x
x
x
x
x
x
T.U.E.L:
x
x
x
x
Area minori e
famiglie Servizi
educativi e di
sostegno alla
genitorialità –
impegno di
spesa
1.10.13/31.12.
14
Area
territoriale Assistenza
economica
x
x
x
x
L.328/2000
L.R.1/2004
L.184/93
L.149/2001
D.G.R.79-11035
del 17.11.2003
Procedura inerente
le attività di
affidamento
familiare
Linee di indirizzo
del Tribunale per i
minorenni
L.328/2000
L.R.1 /2004
x
x
x
x
Area
territoriale –
Contributi alle
associazioni di
volontariato
x
x
x
x
L.328/2000
L.R.1 /2004
Regolamento
consortile per
l’erogazione
dell’assistenza
economica.
L.328/2000
L.R.1 /2004
D.G.P. di Torino
n.864-39260 del
16.10.2012
89
Estremi
identificativi
dell’atto
N.
Estremi
dell’atto
9
DET.n.55 del
1.7.2013
10
DET.n.82 del
16.8.13
Procediment
o
amministrati
vo a cui è
riferito l’atto
N. atti monitorati nel periodo
Conformità
agli indirizzi di
programmazio
ne
Regolarità
delle
procedure e
rispetto dei
tempi
Correttezza
formale e
completezza
degli atti
Direttive
specifiche
Attendibilità
delle
informazioni
Area
integrativa Integrazioni
rette anziani
non
autosufficienti
x
x
x
x
Area
integrativa
Assistenza
scolastica
specialistica
x
x
x
x
Provincia di Torino
Determina
dirigenziale n. 6210066 del 15.4.13
L.328/2000
L.R.1 /2004
Regolamento
consortile
Determina
dirigenziale n. 19
del 6.3.13 “Misure
urgenti di
contenimento della
spesa”
Del. Assemblea
n.2 del 29.1.10 –
Approvazione
Accordo di
programma.
Segnalazioni su gravi irregolarità riscontrate
Segnalazione
N.
Estremi dell’atto
1
Area amministrativa /” Prestazioni di lavoro straordinario anno 2013 –
Impegno di spesa”
2
Amministrativa / “Servizio sostitutivo a mezzo buoni pasto – rinnovo”
3
Area Finanziaria/ “Servizi tecnologici per il sistema informativo del Consorzio
IN.RE.TE.- Affidamento al C.I.C. s.c.r.l. ai sensi dell’art. 13 della L248/06 –
Impegno di spesa anno 2013”
Area finanziaria /”Reintegro cassa economale terzo trimestre 2013”
4
5
6
7
8
9
10
Area minori e famiglie/ “Affidamento familiare contributi – Impegno di spesa
gennaio 2013”
Area minori e famiglie /”gestione dei servizi educativi territoriali e di
sostegno alla genitorialità - impegno di spesa periodo 1.10.13 /31.12.2014”
Area territoriale/”Sostegno economico – mese di marzo 2013 –impegno di
spesa”
Area territoriale /”Interventi di promozione e sostegno del volontariato –
bando anno 2012 – impegno di spesa”
Area Integrativa/”Residenzialità anziani – 2° semestre 2013 – Impegno di
spesa”.
Area Integrativa/Assistenza scolastica specialistica – proroga 1.9.2013/
31.7.2014
Descrizione della
segnalazione
Non sono state rilevate
irregolarità
Data della
segnalazione
-
Non sono state rilevate
irregolarità
Non sono state rilevate
irregolarità
-
Non sono state
irregolarità
Non sono state
irregolarità
Non sono state
irregolarità
Non sono state
irregolarità
Non sono state
irregolarità
Non sono state
irregolarità
Non sono state
irregolarità
rilevate
-
rilevate
-
rilevate
-
rilevate
-
rilevate
-
rilevate
-
rilevate
-
-
90
ENTRATE 2013
DESCRIZIONE PROGETTO
STANZIAMENTI
DEFINITIVI 2013
CONTO 2013
MINORI/MAGGIORI
ENTRATE
-
1002 Totale Progetto - Governance esterna e relazioni con il territorio
15.360,00
15.360,00
1003 Totale Progetto - Qualità dei servizi di sistema
28.969,00
28.969,00
6.000,00
6.000,00
50.329,00
50.329,00
41.669,00
41.669,00
41.669,00
41.669,00
35.084,75
95.770,90
60.686,15
386.304,00
387.764,00
1.460,00
421.388,75
483.534,90
62.146,15
5.640,00
19.177,68
13.537,68
10.800,00
10.923,78
123,78
16.440,00
30.101,46
13.661,46
64.709,00
71.276,32
6.567,32
243.932,00
243.932,00
-
15.000,00
17.536,00
2.536,00
20.000,00
20.000,00
-
1004 Totale Progeto - Tutele
TOTALE PROGRAMMA 1 -GOVERNANCE INTERNA ED ESTERNA
2001 Totale Progetto - Servizio sociale e comunità locale
TOTALE PROGRAMMA 2 SERVIZIO SOCIALE E
PROMOZIONE DELLA COMUNITA' LOCALE
3002 Totale Progetto - Tutela minori e sostegno alla genitorialità
3099 Totale Progetto - Attività di supporto minori e famiglie
TOTALE PROGRAMMA 3 -
MINORI E FAMIGLIE
2008 Totale Progetto - Sostegno economico adulti
2004 Totale Progetto - Domiciliarità adulti
TOTALE PROGRAMMA 4 ESTREMA
4002 Totale Progetto - Sostegno educativo e relazionale disabili
4003 Totale Progetto - Attività diurne
Totale progetto - Supporto all'inserimento nel mondo del lavoro e
4004 all'integrazione sociale
4005 Totale Progetto - Residenzialità disabili
100.300,00
4099 Totale Progetto - Attività di supporto disabili
DISABILI
2005 Totale prrogetto - Domiciliarità anziani
2009 Totale Progetto - Sostegno economico anziani
5003 Totale Progetto - Residenzialità anziani
ANZIANI
9901 Totale Progetto - Ente
TOTALE PROGRAMMA 7 - AMMINISTRAZIONE E SERVIZI DI SUPPORTO
TOTALE GENERALE ENTRATA
9901 Avanzo d'amministrazione
-
-
96.404,58 -
3.895,42
1.227.502,78
1.227.502,78
-
1.671.443,78
1.676.651,68
5.207,90
660.552,28
663.949,20
3.396,92
360,00
360,00
80.000,00
5004 Totale Progetto - Residenzialità anziani - gestione diretta
TOTALE PROGRAMMA 6 -
-
ADULTI FRAGILI E POVERTA'
2003 Totale Progetto - Domiciliarità disabili
TOTALE PROGRAMMA 5 -
-
607.533,22
62.187,56 608.084,00
17.812,44
550,78
1.348.085,50
1.334.580,76 -
13.504,74
3.949.010,47
3.947.867,51 -
1.142,96
3.949.010,47
3.947.867,51 -
1.142,96
7.498.366,50
7.564.734,31
129.274,29
129.274,29
7.369.092,21
66.367,81
66.367,81
91
SPESA 2013
STANZIAMENTI
DEFINITIVI 2013
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
1001 Totale Progetto - Governance interna e attività direzionali
CONTO 2013
MINORI SPESE
6.500,00
6.426,32
73,68
1002 Totale Progetto - Governance esterna e relazioni con il territorio
16.360,00
15.360,00
1.000,00
1003 Totale Progetto - Qualità dei servizi di sistema
18.969,00
18.969,00
1004 Totale Progeto - Tutele
1.000,00
1098 Totale Progetto - Attività di supporto governance
-
1.000,00
173.134,00
173.084,88
49,12
215.963,00
213.840,20
2.122,80
2001 Totale Progetto - Servizio sociale e comunità locale
158.658,03
157.756,53
901,50
2099 Totale Progetto - Attività di supporto servizio sociale
623.662,10
623.662,10
782.320,13
781.418,63
901,50
12.921,00
12.920,00
1,00
192.329,80
192.329,80
1.027.191,75
1.026.550,78
640,97
196.207,00
194.707,00
1.500,00
1.428.649,55
1.426.507,58
2.141,97
90.140,00
90.140,00
268.969,00
268.921,23
47,77
7.500,00
4.799,95
2.700,05
366.609,00
363.861,18
2.747,82
2003 Totale del Progetto - Domiciliarità disabili
136.000,00
136.000,00
4002 Totale Progetto - Sostegno educativo e relazionale disabili
453.026,01
453.025,87
0,14
4003 Totale Progetto - Attività diurne
800.378,50
786.196,91
14.181,59
64.000,00
63.723,35
276,65
4005 Totale Progetto - Residenzialità disabili
409.892,00
396.187,12
13.704,88
4099 Totale Progetto - Attività di supporto disabili
229.774,00
228.207,23
1.566,77
2.093.070,51
2.063.340,48
29.730,03
2005 Totale prrogetto - Domiciliarità anziani
560.205,00
560.205,00
5003 Totale Progetto - Residenzialità anziani
305.000,00
298.151,77
6.848,23
5004 Totale Progetto - Residenzialità anziani - gestione diretta
940.708,36
938.714,75
1.993,61
33.640,00
33.212,52
427,48
1.839.553,36
1.830.284,04
9.269,32
1005 Totale Progetto - Attività amministrative e di supporto
17.500,00
13.600,00
3.900,00
1099 Totale Progetto - Attività di supporto amministrazione
214.174,00
211.761,28
2.412,72
9901 Totale Progetto - Ente
540.526,95
532.979,44
7.547,51
772.200,95
758.340,72
13.860,23
7.498.366,50
7.437.592,83
60.773,67
TOTALE PROGRAMMA 1 - GOVERNANCE INTERNA ED ESTERNA
TOTALE PROGRAMMA 2 SERVIZIO SOCIALE E
PROMOZIONE DELLA COMUNITA' LOCALE
2002 Totale Progetto - Domiciliarità minori
2006 Totale Progetto - Sostegno economico minori
3002 Totale Progetto - Tutela minori e sostegno alla genitorialità
3099 Totale Progetto - Attività di supporto minori e famiglie
TOTALE PROGRAMMA 3 - MINORI E FAMIGLIE
2004 Totale Progetto - Domiciliarità adulti
2008 Totale Progetto - Sostegno economico adulti
5001 Totale Progetto - Residenzialità adulti
TOTALE PROGRAMMA 4 - ADULTI FRAGILI E POVERTA'
ESTREMA
Totale progetto - Supporto all'inserimento nel mondo del lavoro e
4004
all'integrazione sociale
TOTALE PROGRAMMA 5 -
DISABILI
5099 Totale Progetto - Attività di supporto anziani
TOTALE PROGRAMMA 6 -
ANZIANI
TOTALE PROGRAMMA 7 - AMMINISTRAZIONE E SERVIZI DI
SUPPORTO
-
-
-
-
-
92