FEBBRAIO 2015 - Parrocchia san Remigio

FEBBRAIO 2015
SOMMARIO
La parola del Parroco
2
Pane spezzato. La comunità si educa
alla gratitudine
Calendario Liturgico Pastorale
3
Marc Chagal, “Il trionfo della musica” (1966),
tempera, guazzo e collage su carta incollata
su tela. Disegno preparatorio per il dipinto
I colori , i movimenti e l’armonia dell’insieme ci
richiamano la festa, la gioia dello stare insieme.
E’ questa immagine che può richiamare il valore
del tempo liturgico che ci prepariamo a vivere:
la comunità si educa alla gratitudine. Il GRAZIE
è una parola che sembra scomparsa dal nostro
vocabolario. Spesso tutto diventa un pretendere, un ricevere e poco riconoscere i doni ricevuti. E soprattutto dobbiamo imparare a rendere
grazie al Signore per tutti i suoi meravigliosi
doni.
Gesù, il tuo pensiero mi illumini,
la tua parola mi guidi, i tuoi occhi mi seguano,
le tue orecchie mi ascoltino.
Le tue braccia allargate sulla croce mi aprano
all’amore universale,
i tuoi piedi crocifissi mi spingano a donarmi senza
misura di stanchezza ai fratelli.
Il tuo cuore aperto sia per me fonte di grazia nel
cammino e luogo di riposo nella stanchezza.
Amen
PARROCCHIA SAN REMIGIO
http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/
e-mail Redazione Comunità Viva:
[email protected]
Iniziazione Cristiana
Battesimi
4
Consiglio Pastorale Parrocchiale
5
Quaresimale 2015
6
Non di solo Pane
Alla tavola di Dio con gli uomini
Vita della Comunità
8
A Natale, le campane hanno ripreso
ad accompagnare la vita della nostra
comunità
/0° Anniversario della Liberazione
10
1945-2015 Settanta anni dalla
seconda guerra mondiale
La fede, l’amore e il dolore di un Clown
12
Lettera dell’Arcivescovo
13
Giornata Mondiale del Migrante
Il Baccalà non teme lo straniero, e
noi?
7 milioni di fedeli per il Papa: la Messa più
14
grande della storia
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Volontariato e Valori
17
Spazio Donna
18
NASCE A VIMODRONE LO SPAZIO
DONNA e BAMBINO
Il mio sguardo sul mondo
20
L’Angolo per una poesia
21
Una foto per riflettere
21
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani 22
UNITI CONTRO IL TERRORE
Biblioteca Parrocchiale San Remigio
23
OP6
23-31
Avvisi Parrocchiali
Comunità Viva Febbraio 2015
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1
PANE SPEZZATO. LA COMUNITÀ SI EDUCA ALLA GRATITUDINE
C
Don Angelo, don Flavio, don Adolfo, suor Beatrice, , suor Jivanti
Carissimi,
iniziamo il tempo prezioso della santa
quaresima. Il Signore Gesù, con il dono
del suo Spirito ci dia la grazia della sapienza per vivere nella massima disponibilità il nostro cammino spirituale di
conversione al disegno di Dio. Lasciamoci interpellare da questo nostro tempo che stiamo vivendo e cerchiamo nella Parola di Dio indicazioni e risposte,
per vivere con consapevolezza e dedizione il nostro quotidiano. Impegniamoci in questa quaresima a vivere con fede i nostri vari ambiti di vita: gli affetti,
il lavoro e il riposo, la festa e le nostre
fragilità, la cittadinanza come partecipazione alla vita sociale. E’ nella quotidianità che abbiamo l’opportunità di
diventare veri e di crescere quali figli di
Dio che cercano l’autentico bene per chi
ci sta accanto.
Papa Francesco nel suo messaggio per
questa quaresima ci esorta a combattere la globalizzazione dell’indifferenza.
“L’indifferenza verso il prossimo e verso
Dio è una reale tentazione anche per
noi cristiani. Abbiamo perciò bisogno di
sentire in ogni Quaresima il grido dei
profeti che alzano la voce e ci svegliano. Dio non è indifferente al mondo, ma
lo ama fino a dare il suo Figlio per la
salvezza di ogni uomo. Il popolo di Dio
ha bisogno di rinnovamento, per non
diventare indifferente e per non chiudersi in se stesso”.
Il papa suggerisce tre passi da meditare
per questo rinnovamento.
1.“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” (1 Cor 12, 26) – La Chiesa.
La carità di Dio che rompe quella mortale chiusura in se stessi che è
l’indifferenza, ci viene offerta dalla
Chiesa con il suo insegnamento e, soprattutto, con la sua testimonianza.
“ La Quaresima è un tempo propizio per
lasciarci servire da Cristo e così diven-
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Comunità Viva Febbraio 2015
tare come lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando riceviamo i sacramenti, in particolare
l’eucaristia. In essa diventiamo ciò che
riceviamo: il corpo di Cristo. In questo
corpo quell’indifferenza che sembra
prendere così spesso il potere sui nostri
cuori, non trova posto”.
2. “ Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9) – Le
parrocchie e le comunità
“ Si riesce nella parrocchia a sperimentare di far parte di un solo corpo? Un
corpo che insieme riceve e condivide
quanto Dio vuole donare? Un corpo, che
conosce e si prende cura dei suoi membri più deboli, poveri e piccoli?
Cari fratelli e sorelle, quanto desidero
che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle
isole di misericordia in mezzo al mare
dell’indifferenza!
3.“ Rinfrancate i vostri cuori!” (Gc 5,8)IL singolo fedele.
Anche come singoli abbiamo la tentazione dell’indifferenza.
Per superare l’indifferenza e le nostre
pretese di onnipotenza, vorrei chiedere
a tutti di vivere questo tempo di Quaresima come un percorso di formazione
del cuore. Avere un cuore misericordioso non significa avere un cuore debole.
Chi vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al
tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore
che si lasci compenetrare dallo Spirito e
portare sulle strade dell’amore che conducono ai fratelli e alle sorelle.
Per questo, cari fratelli e sorelle, desidero pregare con voi Cristo in questa
Quaresima: “Rendi il nostro cuore simile al tuo”.
Il Signore conceda a ciascuno di noi,
alle nostre famiglie e alla nostra comunità di vincere sempre l’indifferenza per
vivere una vera solidarietà.
 21 febbraio sabato
Ore 18 Messa vigiliare di Quaresima
 22 febbraio Prima domenica di
quaresima
Ore 16 Vespri
Ore 21 in oratorio percorso per nuovi educatori.
 23 – 28 febbraio
Esercizi spirituali decanali dei giovani
 24 febbraio martedì
Ore 15 Terza età Catechesi
 26 febbraio giovedì
Ore 21 in centro parrocchiale lectio
in preparazione della liturgia di domenica prossima.
 27 febbraio venerdì aliturgico
Ore 8,30 via crucis
Ore 15 s. rosario meditando la passione di Gesù secondo Marco
Ore 17 via crucis per i ragazzi
Ore 18 vespri della quaresima
Ore 21 Quaresimale decanale al teatro S. Marco di Cologno Monzese.
Tema: “ Un giardino da custodire”
Relatore Don Eros Monti.
 01 marzo Seconda domenica di
Quaresima
Domenica della samaritana
Giornata oratoriana dei ragazzi e
genitori di quarta elementare.
Ore 15,30 Celebrazione delle prime
confessioni dei ragazzi di quarta elementare.
 3 marzo martedì
Ore 12,30 Terza età: pranziamo insieme.
 4 marzo mercoledì
Ore 21 presso la parrocchia di S.
Marco inizio corso di preparazione
alla cresima degli adulti.
 6 marzo primo venerdì, giorno
aliturgico




Ore 8,30 via crucis
Ore 15 s. rosario meditando la passione di Gesù secondo Marco
Ore 17 via crucis per ragazzi
Ore 18 vespri della quaresima
Ore 21 Quaresimale decanale al teatro S. Marco di Cologno Monzese.
Tema: “ Un cibo da condividere” Relatore Luciano Gualzetti, vice direttore Caritas ambrosiana e vice commissario per il padiglione Santa Sede presso Expo 2015.
8 marzo Terza domenica di quaresima
Domenica di Abramo
Giornata oratoriana dei fanciulli e
genitori di terza elementare
Ore 16 -18 a Sesto San Giovanni
presso la parrocchia di S. Giovanni
Battista, via Fogagnolo, 96
Incontro per le famiglie. Tema: Spiritualità familiare tra teologia e famiglia: la prospettiva teologica. Relatore Don Luciano Andriolo, assistente Ufficio Famiglia diocesano.
9 marzo lunedì
Ore 21 presso la parrocchia Dio Trinità d’Amore incontro di formazione
per i catechisti dell’ Iniziazione cristiana 7 – 11 anni.
10 marzo martedì
Ore 15 Terza età. Il dott. Federico
Lorini: “ Osteopatia: che cos’è e le
indicazioni terapeutiche”
13 marzo venerdì aliturgico
Ore 8,30 via crucis
Ore 15 S. rosario meditando la passione di Gesù secondo Marco
Ore 17 via crucis ragazzi
Ore 18 vespri di quaresima
Ore 21 Quaresimale decanale al teatro S. Marco di Cologno Monzese.
Tema: “Un pasto che educa”. RelaComunità Viva Febbraio 2015
3
tore Matteo Zappa, responsabile Area Minori e Famiglia di Caritas Ambrosiana
B
at
tes
im
i
 15 marzo Quarta domenica di
Quaresima
Domenica del cieco
Giornata oratoriana dei ragazzi di
quinta elementare e dei loro genito-
ri.
 17 marzo martedì
Ore 15 Terza età: Un tentativo di
impostare un nuovo gioco. Ci proviamo?!
 19 marzo giovedì
Solennità di s. Giuseppe, sposo della
beata vergine Maria.
TEATRO
Auditorium SAN REMIGIO VIMODRONE
28 FEBBRAIO 2015
ORE 21
COMPAGNIA TEATRALE
"GLI ANONIMI"
QUESTI FANTASMI
DI EDUARDO DE FILIPPO
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Comunità Viva Febbraio 2015
CONSIGLIO PASTORALE DEL 21 GENNAIO 2015
Temi all’O.d.G.
-1 Dal Messaggio del Santo Padre
FRANCESCO per la GIORNATA
MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL
RIFUGIATO 2015, riflessioni dopo
i fatti di Parigi.
La prima parte del Consiglio pastorale
è stata una lettura e una riflessione
dei vari membri sugli attentati di Parigi
-2 Programmi ed interventi previsti per l'Oratorio
Don Flavio relaziona al Consiglio sulle
attività intraprese e in programma in
oratorio. Nel nostro oratorio cerchiamo di attuare il Vangelo; siamo aperti
a tutti ma non siamo un centro sociale.
Il progetto “Jonathan” rivolto ai ragazzi di 1° media sta riscuotendo una
discreta adesione, grazie anche agli
educatori coadiuvati da alcuni adulti.
E' pronto un corso di formazione con
adesione libera di 4 serate (una al
Mese) per la formazione di nuovi educatori rivolta ai ragazzi/e dalla 3°
superiore in su.
Il “Campo dell'Amicizia 2015” sarà
articolato su 5 settimane e dato l'impegno richiesto c'è la necessità di un
educatore preposto all'organizzazione
e anche retribuito e, se possibile, già
inserito in Oratorio.
La Koiné 2015 si svolgerà in una
struttura della val di Fassa (Moena) e
sarà su tre turni di una settimana ognuno e vedrà l'adesione anche della
parrocchia di Dio Trinità d'Amore.
Tra i lavori di manutenzione e mantenimento della struttura sono previste
a breve la potatura delle piante; Sostituzione parziale dell'illuminazione
del campo sportivo ormai deteriorata
con fari Led; Nuova recinzione antiscavalco lato MM e lato est; reimbiancatura del primo piano e allo scopo si cercano volontari.
Comunità Viva Febbraio 2015
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Comissioen Cultura
Quaresimale 2015
Decanato Cologno
Cologno-Vimodrone
NON DI SOLO PANE
Alla tavola di Dio
con gli uomini
Il tema scelto per il Quaresimale dalla Comissione Cultura Decanale Cologno
-Vimodrone quest’anno è legato ad un grande evento per il nostro paese e per la
città di Milano : l’Expo 2015 (‘Nutrire il pianeta, Energia per la Vita). La Santa
Sede sarà presente con un padiglione di 740 mq con il concept “Non di solo pane.
Alla tavola di Dio con gli uomini” per testimoniare la dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca sia la persona, sia le sue relazioni a tutti i livelli legati
al ‘cibo’, in particolare gli aspetti della condivisione e della tutela del creato, dono di Dio agli uomini.
Anche noi abbiamo voluto intitolare il quaresimale “Non di solo Pane. Alla tavola
di Dio con gli uomini” per dare l’opportunità alle comunità del decanato di approfondire questi grandi temi, attraverso momenti di canto, filmati , relazioni di autorevoli protagonisti e dibattiti. Le serate a tema si svilupperanno sui 3 ambiti del
concept “Un giardino da custodire”, “Un cibo da condividere”, “Un pasto che
educa” e la proiezione nella serata finale del Film “Amore, Cucina e Curry”, dove si evidenzia come anche il cibo può rappresentare un elemento di integrazione
tra i popoli.
Un ringraziamento particolare va alla Caritas Ambrosiana, con la cui collaborazione è stato organizzato l’evento del quaresimale, annoverato, con l’utilizzo del
logo ufficiale , tra le manifestazioni dell’EXPO 2015.
La sede sarà ancora il Teatro San Marco, Via D.P. Giudici 19, Cologno M.
Chi avesse difficoltà di trasporto può lasciare il suo nominativo negli Uffici Parrocchiali: un posto in auto si trova sempre!!
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Comunità Viva Febbraio 2015
Quaresimale 2015
LE SERATE A TEMA
Teatro S.Marco Cso Roma 34 / Via D.P.Giudici 19 Cologno M.se - MI
Comunità Viva Febbraio 2015
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A NATALE, LE CAMPANE HANNO RIPRESO AD
ACCOMPAGNARE LA VITA DELLA NOSTRA COMUNITÀ
A cura di Riccardo Bella
C
Come relazionato nei mesi scorsi, sono stati necessari circa due mesi e
mezzo, per sanare la situazione di
precarietà strutturale e funzionale
dell’impianto campanario già esistente. Ora, rinnovato, tutti possiamo apprezzarne il migliorato concerto e avere più certezze per la staticità dello
stesso campanile. Mancavano gli ammortizzatori tra l’impianto stesso e la
muratura su cui, in parte, appoggiava
precariamente a sbalzo. Come deterrente per i piccioni, causa di problematiche manutentive e di conservazione, sono stati realizzati dissuasori
fisici ed elettrici. Svincolata dalle
campane, in officina, la struttura del
complesso campanario (castello) e
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Comunità Viva Febbraio 2015
parte dei meccanismi di movimentazione, sono stati ricostruiti
e migliorati con nuova tecnologia.
Sulla base delle autorizzazioni
progettuali ottenute, liberata la
cella campanaria, si sono potute
realizzare anche le necessarie
connesse opere impiantistiche e
murarie di ristrutturazione. E’
stata totalmente rifatta e rinforzata la soletta di calpestio e ripristinate parti di intonaci ammalorati nonché migliorata la sicurezza dell’accessibilità alla cella
campanaria. Emozionante è stato
vedere il “calo dall’alto” delle
campane per il loro viaggio in officina; così come l’accoglienza al
loro ritorno. Lasciate “a terra” per
alcuni giorni, tanti hanno potuto
dettagliatamente apprezzarle nella loro bellezza e storicità rinnovate. Tutte e cinque le campane
hanno una propria “dedica”. Le
tre fuse a metà ottocento, invitano la nostra comunità a lodare Dio, a
partecipare alla vita religiosa e a pregare per i defunti. Nel dettaglio, queste le scritte: “Laudo Deus verum”,
“Plebum vogo congrego clerum”,
“Defunctos ploro”. Motivo di riflessione la quarta campana, realizzata subito dopo il secondo conflitto mondiale; il suo suon o vuole ricordarci
l’orrore delle guerre, definite “peste”
– Pestum fugo festa – La campana
più recente, fine anni ottanta, neo
parroco don Gaetano, rifusa da altra
“stonata”, manifesta la gioia dei vimodron e si per l a procl amazi on e
dell’anno mariano e per la beatificazione del cardinale Andrea Carlo Ferrari – Exultantes cun deipare Virgine
anno mariali in choato Andreas Caroli
Ferrari beatificatione cristyfides vimodronenses poseruanti-. A opera finita,
un doveroso Grazie! va a quanti hanno creduto e sostenuto ii recupero di
parte di identità della nostra comunità, civile e religiosa. Un particolare
ringraziamento anche ai familiari di
Serafina Oggionni che, in sua memoria, hanno generosamente contribuito
in modo significativo. Inaspettata donazione che ci ha permesso di destinare ad altre urgenze il debito risparmiato.
Comunità Viva Febbraio 2015
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1945
1945--2015
SETTANTA ANNI DALLA
SECONDA GUERRA MONDIALE
Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Per non dimenticare quella triste pagina della nostra storia ( 54
mln di vittime con 6 mln di ebrei uccisi
dai nazisti) pubblichiamo alcune famose foto storiche di quegli anni . Se una
foto vale mille parole, una foto storica
potrebbe valere come centinaia di libri
di storia.
1936 - Un uomo si rifiuta di fare il saluto
nazista
Durante il varo di una
nave da guerra, alla
presenza di Adolf Hitler, c'è un solo uomo
che non saluta, che
non grida Sieg Heil. Si
chiamava August Landmesser e questa è la
sua storia.
Landmesser si era iscritto al partito nazista
nel 1931, più per trovare un lavoro che per
passione politica. Nel 1934 conobbe e si sposò con Irma Eckler, una donna ebrea. Il
suo amore gli costò l'espulsione dal partito, l'anno successivo, e il campo di concentramento, nel 1938, dopo vari tentativi di fuga all'estero e diversi
processi. La moglie morì in un
campo di concentramento nel
1942; lui dopo due anni di lavori
forzati fu arruolato di forza in un
battaglione di disciplina e morì,
disperso, in Croazia
27 Gennaio 1945 - si aprono i
cancelli di Auschwitz.
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Comunità Viva Febbraio 2015
1940 - Londra, una bambina siede con la sua
bambola sui resti della sua casa bombardata
dai nazisti
1938 - Carrozzella antigas in Inghilterra
Minacciato dalla guerra imminente, un residente di Hextable, una cittadina del Kent,
aveva inventato un passeggino a prova di
guerra chimica
1940
Aspettami
papà
Una foto storica di Claude Dettloff: l'ultimo
saluto di bambino al proprio papà, arruolato
tra le truppe canadesi in partenza per l'Europa. Era il 1 ottobre 1940
1945 - il bacio del marinaio
Il bacio più famoso dell'era moderna:
quello tra un marinaio e un'infermiera
durante la parata a Times Square, a
New York, il 14 agosto 1945 al ritorno
d e i
militari
americ a n i
c h e
avevan
o
combattuto
nella
second
a
guerra
mondiale
Comunità Viva Febbraio 2015
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LA FEDE, L’AMORE E IL DOLORE DI
UN CLOWN
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Comunità Viva Febbraio 2015
Comunità Viva Febbraio 2015
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Giornata Mondiale del Migrante
IL BACCALÀ NON TEME
LO STRANIERO, E NOI?
A cura di Alberto Maggioni
Foto di Raffaele Di Guida
E
E chi lo avrebbe mai detto che parlare di
pesce e di ricette poteva essere
l’occasione per una riflessione sulla convivenza e sull’integrazione, temi che anche in questi giorni riempiono i tiggì ed i
giornali, con il rischio di fare tanta confusione e creare ancora più problemi?
Ed invece proprio su questo hanno
scommesso Ciro, Rossana e Valeria, rispettivamente regista ed autore, attrice,
ed organizzatrice che hanno costruito e
portano in giro per l’Italia uno spettacolo in cui musiche, danze, canzoni e parole si mescolano insieme, in un viaggio
intorno al mondo attraverso le cucine di
molti Paesi.
La scommessa è stata anche vinta da
chi ha voluto questa eterogenea Compagnia di musicisti – Raffele, Antonio, Persic,
Germano,
Roberto, Pietro –
e di danzatrici –
Renata, Lunella,
Mavis, Nesli - a
Vimodrone il 18
gennaio in occasione della giornata dei migranti
e dei rifugiati. E
perciò ringrazio la
Caritas cittadina e
la
Scuola
d’italiano
per
stranieri, che con
il sostegno del
Comune da parecchi anni orga-
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Comunità Viva Febbraio 2015
nizzano questo appuntamento nella Parrocchia Dio Trinità d’Amore, per riflettere e discutere insieme a tante persone
che lasciano la loro terra d’origine in
cerca di fortuna, di una vita migliore
molto spesso per poter salvare la propria vita e quella dei propri cari.
Nel breve correre di un pomeriggio, i
musicisti e le danzatrici hanno accompagnato il pubblico presente in un rapido
giro del mondo, inseguendo nell’azzurro
del mare un semplice e strano pesce, il
merluzzo, che una volta pescato nei
freddi mari del Nord, diventa stoccafisso
oppure baccalà a seconda di come viene
conservato. L’uomo nel corso della sua
storia, attraverso la civiltà e le conquiste, ha portato con sé questo cibo ed il
baccalà si è ben inserito nelle ricette
Giornata Mondiale del Migrante
degli Usa, così come delle Isole Caraibiche, dell’Africa mediterranea così come
in quella nera equatoriale, nell’Europa
calda di Italia e Spagna, così come nelle
fredda, ma non per questo meno ospitale, Norvegia. Ciascun popolo ricevendo o
incontrando questo cibo e questa merce
di scambio, vi ha aggiunto quanto di
meglio c’era nella propria cultura e vi ha
tolto ciò che invece non andava bene, i
sapori che erano fonte di contrasto per il
proprio gusto, ma ha anche cambiato le
proprie abitudini. Ha fatto si che un umile pesce abbia potuto adattarsi, mescolarsi ed infine confondersi sulle tavole di
ogni famiglia, accanto al cocco ed alla
frutta, alla polenta ed alle patate, alle
olive ed ai pomodori.
Non contenti del viaggio, alla fine tutti sono
stati invitati intorno ad
una tavola, e questa
volta non è stato in
senso metaforico come
per il viaggio. Ciascuno
ha potuto gustare un
pezzo di baccalà, che
aveva il sapore di una
conquista dopo tanta
attesa, ed il pubblico si
è adattato, si è mescolato, si è confuso tra sé
e con la Compagnia,
seguendo il ritmo della
musica, il tintinnare delle
bottiglie, il profumo del
baccalà stesso.
Ma questa voglia di mescolarsi, questo confondersi, questo adattarsi,
non è forse proprio di ogni
uomo che lascia la sua
casa, la sua terra ed incontra altre terre ed altri
uomini? Forse è proprio
vero che siamo tutti un
po’ baccalà? E’ vero che
cambiamo nome, colore
della pelle, religione, ma
restiamo tutti sempre uomini e donne? Queste sono le domande
che mi sono portato a casa e sulle quali
forse una vita intera non basterebbe per
rifletterci bene.
Ma non c’è tempo! Il merluzzo, o meglio
l’uomo, è sempre in movimento, è sempre alla ricerca di qualcosa di più bello,
e quindi occorre aprire il proprio cuore e
la propria terra all’accoglienza, all’aiuto,
all’integrazione, poiché se è vero che
tutti siamo un po’ merluzzo, allora un
giorno potremmo essere noi o chi ci seguirà, a dover girare e a cercare fortuna, come già avvenuto nel passato, e
sarà bello trovare delle persone ed una
terra accogliente così saremo in grado di
amarli e di restare.
Comunità Viva Febbraio 2015
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7 MILIONI DI FEDELI PER IL PAPA:
LA MESSA PIÙ GRANDE DELLA STORIA
La Santa Messa più grande della storia della
cristianità. Oltre 7 milioni di fedeli hanno assistito alla celebrazione di papa Francesco nel
Rizal Park di Manila, ultimo appuntamento del
viaggio apostolico nelle Filippine. Alla solenne celebrazione ha partecipato una folla immensa. Una folla incredibile, senz'altro è stato
il più largo incontro nella storia dei popoli.
"Perche' Dio permette questo, e perche' solo
poche persone ci aiutano?". Una bambina in
lacrime ha chiesto a papa Francesco perche' i
bambini debbano soffrire. In un tripudio di
folla, davanti a circa sette milioni di fedeli alla
messa di Manila, il pontefice risponde commosso: "Siamo capaci di piangere davanti a
un bambino che e' affamato, un bambino
drogato, un bambino che non ha casa, un
bambino abbandonato, un bambino abusato,
un bambino sfruttato dalla societa'?", ha osservato il Papa, che ha poi aggiunto:
"ringrazio la ragazza, che si e' espressa con
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Comunità Viva Febbraio 2015
tanto coraggio. Come ho detto il fulcro della tua domanda non ha praticamente una risposta. Solo quando anche noi saremo capaci
di piangere per le cose che hai detto allora
saremo pronti a rispondere a questa domanda, che e' una grande domanda per tutti: perche' soffrono i bambini?". "Quando il cuore e'
pronto ad interrogare se stesso e piangere,
allora - ha affermato - saremo in grado di
comprendere qualcosa. Esiste una compassione 'mondana' che non serve a nulla. Tu hai
detto qualcosa al riguardo. Una compassione
che al massimo consiste nel mettere una mano in tasca ed allungare una moneta. Se Cristo avesse avuto questo tipo di compassione,
sarebbe semplicemente passato, avrebbe
curato tre o quattro persone e se ne sarebbe
tornato dal Padre. Solamente quando Cristo
pianse e fu capace di piangere, comprese cio'
che accadeva nelle nostre vite
Volontariato e Valori
“ADOTTA UN
NONNO A
PRANZO”
sono andati in otto scuole milanesi a pranzo: a mangiare e chiacchierare con i bambini nel momento del
pasto. Ma il Comune di Milano conta di arrivare a regime a coinvolgere 500 pensionati. Perché fa bene a
loro, ma anche ai bambini.
Papa Francesco lo ripete spesso: «L’incontro tra giovani e
anziani è il futuro. Un popolo
che non custodisce i suoi anziani, che non si prende cura
dei suoi giovani, è un popolo
senza futuro, un popolo senza
speranza».
Anche il Comune di Milano crede in quest’alleanza e prova a costruirla sui tavoli della
mense scolastiche. Tra piatti di pasta e verdure trifolate, da quest’anno scolastico in otto
scuole cittadine è partita una sperimentazione che durerà per tutto l’anno. Si chiama
“Adotta un nonno a pranzo”: venticinque anziani hanno mangiato gomito a gomito con
gli alunni delle classi elementari e hanno poi scambiato qualche chiacchiera prima del
ritorno sui banchi del primo pomeriggio.
L’obiettivo è quello di arrivare a breve a cinquecento pensionati che, a gruppi di due e a
giorni alterni, varcheranno la soglia di diciotto refettori milanesi. Fa parte delle iniziative
che il Comune di Milano ha messo in cantiere sul tema del cibo in vista dell’Expo del
2015 dal titolo “Nutrire il pianeta”.
Ovviamente la collaborazione delle maestre è stata fondamentale per il successo: «I
bambini», raccontano le insegnanti, «erano molto incuriositi e desiderosi di relazionarsi
con gli anziani, che a loro volta si sono divertiti e sentiti valorizzati». Addirittura è nata
la richiesta di far rimanere i nonni e le nonne oltre il pranzo, una possibilità a cui si sta
lavorando.
I nomi dei nonni sono stati scelti tra i 24 mila ultrasettantenni che vivono soli e sono
assistiti dal Comune tramite i custodi sociali. Per chi non può contare su una famiglia
tutti i giorni, la solitudine è un grande rischio che facilmente emerge quando si mangia.
Proprio il Papa, in uno dei tanti discorsi sull’alleanza da costruire tra anziani e giovani, ha
parlato del momento del pranzo. Il 19 novembre scorso, nella Messa a Santa Marta, ha
raccontato una storia della sua infanzia: «C’era una famiglia, un papà, una mamma e
tanti bambini. E c’era anche un nonno che viveva con loro. Ma era invecchiato e a tavola, quando mangiava la zuppa, si sporcava tutto: la bocca, il tovagliolo... non faceva una
bella figura! Un giorno il papà ha detto che, visto cosa capitava al nonno, dal giorno successivo avrebbe mangiato da solo. E comprò un tavolino, lo mise in cucina; così il nonno
mangiava da solo in cucina e la famiglia nella sala da pranzo. Dopo alcuni giorni il papà
torna a casa e trova uno dei suoi figli a giocare con il legno. Gli chiese: “Cosa fai?”. “Sto
giocando a fare il falegname”, rispose il bambino. “E cosa costruisci?”. “Un tavolino per
te papà, per quando diventi vecchio come il nonno”». E così ha concluso il Papa:
«Questa storia mi ha fatto tanto bene per tutta la vita. I nonni sono un tesoro».
Comunità Viva Febbraio 2015
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Spazio Donna
NASCE A VIMODRONE
LO SPAZIO DONNA E
BAMBINO
A cura di Marisa e Roberta
I
Il gioco è l’attività essenziale
dell’infanzia, è un legame indissociabile, è la prima “attività” del bambino.
Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si
può fare con determinati oggetti, si
rende conto dell'esistenza di leggi del
caso e della probabilità e di regole di
comportamento che vanno rispettate.
L'esperienza del gioco insegna al
bambino
ad essere
perseverante e ad
avere fiducia nelle
proprie
capa ci tà;
è un processo attraverso il
quale div e n t a
consapevole
del
proprio
m o n d o
interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le legittime
esigenze di queste sue due realtà. Le
attività ludiche a cui i bambini si dedicano si
modificano via via, di pari passo con il
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Comunità Viva Febbraio 2015
loro sviluppo intellettivo e psicologico,
ma rimangono un aspetto fondamentale della vita di ogni individuo, in tutte le fasce d'età. I bambini di oggi
svolgono prevalentemente le loro attività di gioco in ambiti sempre più convenuti: scuola, casa, cameretta, sempre più isolati e tecnologici; spesso e
di buon grado, la tecnologia e in particolare la televisione, sono usate come
‘babysitter’ con effetti non sempre
positivi.
Uno
degli
obiettivi di
“Spazio
Donna
e
Bambino” è
permettere
alle mamme sia italiane
che
straniere,
di poter far
giocare in
uno spazio
aperto
i
propri figli,
anche con
la presenza di volontari ed altri bambini di ogni cultura e di giocare loro
stesse con loro. Questo può anche
essere un modo per aprirsi al dialogo
con diverse culture o semplicemente
Spazio Donna
socializzare e scambiarsi esperienze,
pensieri ed opinioni. Sarebbero bello
poter sempre godere di luoghi in cui
le differenze di età, sesso, etnia non
siano importanti, ma venissero considerate come uno stimolo per
un’apertura personale a nuovi mondi.
Il progetto offre uno spazio gratuito
e di libero accesso alle donne, offrendo loro una possibilità oltre che di
giocare insieme ai propri figli, per socializzare, ma anche per rilassarsi,
mentre i bambini potranno usufruire
di una sala giochi molto accogliente.
Lo staff è composto da volontari che
offrono il loro tempo, perché credono
fortemente nell’importanza della socializzazione tra adulti e bambini. I
locali sono messi a disposizione dalla
“Fondazione Restelli” con la collaborazione del Comune di Vimodrone e della Caritas Ambrosiana e si trovano in
via Sant’Anna 26 di fronte al Parco
Torri di Vimodrone. Il servizio non è
rivolto solamente alle mamma, ma
anche
ai
papà,
ai
nonni/e e
a l l e
babysitter
di
ogni
cultura. Il
servizio
sarà aperto
ogni
martedì
mattina
dalle ore
10.00 alle
ore 12.00.
Ci potete trovare anche sulla nostra
pagina
Facebook
Spazio Donna
Comunità Viva Febbraio 2015
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Il mio sguardo sul mondo
Di Silvia Ferrari
Quello che può accadere al buio
“Non occorre vedere per guardare lontano”…è con questa riflessione nella testa che
ho iniziato il mio “Dialogo al buio” organizzato dall’Istituto dei ciechi di Milano e che
tantissimi conosceranno già. Non sapevo
cosa aspettarmi ma l’esigenza primaria era
stemperare una paura innata: la possibilità
di perdere la vista e l’arrivo del buio. Mi sono sempre chiesta come si riesce a vivere
senza vedere il viso e incrociare lo sguardo
delle persone amate, il calore di un tramonto
e la speranza di un’alba, l’immensità del
mare, la maestosità di una montagna, la luce
delle stelle e del sole…SOLO BUIO!!! Il
buio è, in genere, spazio per freddo e isolamento. Con queste premesse è ovvio che il
senso di disorientamento è arrivato molto
velocemente ma non tanto per il faticare a
riconoscere gli ambienti e gli oggetti circostanti quanto nel sentire la perdita del contatto visivo con gli altri e sentire e fare domande del tipo: “dove sei?”, “chi sei?”. Poi,
per fortuna, noi percepiamo le persone non
solo attraverso la vista anche se ci vuole più
tempo e questo è un altro discorso. In realtà
il percorso non è, come pensavo io, per imparare a non vedere ma per provare a percepire un modo differente di relazionarsi con
una realtà diversa circostante e di cui spesso
ne ignoriamo completamente la dimensione.
Bellissima esperienza e bellissima una frase
di un altro visitatore tra le tante scritte sul
registro che viene proposto di firmare
all’uscita: “…da oggi volerò in modo diverso!”. Questo percorso mi ha fatto riflettere
anche su un’altra similitudine nella vita:
quel buio, quel sentirsi persi in una realtà
estranea è come quando nei nostri giorni
perdiamo un pochino quella Fede che dovrebbe accompagnarci sempre e non riusciamo più a ritrovare la vera Luce. E’ allora
che attraversiamo le nostre tempeste in preda a sconforto e sgomento e ci sentiamo ve20
Comunità Viva Febbraio 2015
ramente ciechi…non riusciamo più a vedere
che Lui è sempre lì, accanto a noi, come
sempre. Nel secondo incontro della Parola di
quest’anno si parla del brano del Vangelo di
Marco (6,45-53) quando Gesù cammina sulle acque: “Coraggio, sono io, non abbiate
paura!” ed “era notte” anche quando Giuda
esce dall’Ultima Cena per andare a tradire
Gesù (Giovanni 13,21-30). Per concludere e
tornare alla quotidianità io penso che la
“notte” è fatta anche di stelle luminose e se
un non vedente riesce a mostrartele perché
essere ciechi?
“Non tutti coloro che vedono hanno
aperto gli occhi, e non tutti coloro che
guardano, vedono.
Baltasar
Gracián y
Morales
L’Angolo per una poesia
Pioggia che scendi tra bianchi bagliori
lava la terra da tanti dolori
dolori diversi, dolori importanti
bagnati da occhi sempre più lacrimanti.
Son gocce che solcan le guance
che solcan la terra
dal sapore d’amaro, dal sapore di sale.
Date sapore al vostro dolore,
unitevi tutte in una pioggia d’amore
per dare alla terra speranza e calore.
C.V.
Siamo a Nogales, in Arizona il 1 aprile 2014 . Il reverendo Gerald F. Kicanas,
Vescovo di Tucson, dà la comunione alle persone che si trovano sul lato messicano
del confine internazionale.
Kicanas ed il cardinale Sean
O'Malley, Arcidiocesi di Boston, insieme a diversi Vescovi che servono lungo il confine USA / Messico, sono stati
in visita nella città di confine
per sollecitare una riforma
sulla legge dell'immigrazione
e per ricordare tutti coloro
che sono morti nel tentativo
di attraversare il confine negli anni passati.
Comunità Viva Febbraio 2015
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UNITI CONTRO IL TERRORE
A cura di Lorenzo Rota - ACLI Vimodrone
STRAGE DI PARIGI (Gennaio 2015)
La cosa che più ha colpito è la crudeltà - ha
affermato Papa Francesco - con cui si è consumata. Espressioni di sdegno e di solidarietà
dell'associazionismo cattolico italiano: una
crudeltà commessa da giovani traviati, provenienti da famiglie in cui non hanno mai sperimentato l’amore. Le ACLI hanno condannato
l'abominevole attentato di Parigi e le ACLI
milanesi hanno aderito e partecipato - sabato
10 gennaio, nel pomeriggio in piazza Duomo alla manifestazione promossa dall'associazionismo cattolico. Anche noi abbiamo espresso
la nostra solidarietà con la partecipazione.
Riportiamo alcuni passaggi significativi dell’intervento di Paolo Petracca,
presidente delle ACLI provinciali:
"Molte sono in particolare le interrogazioni gravi che ci si pone oggi di fronte alle
notizie e alle
immagini televisive di questi
mesi e di questi
giorni. La prima
riguarda gli autori dei gesti di
terrorismo ed è
la domanda sul
perché. Perchè
un essere umano può giungere
a tanta crudeltà
e cecità? Ci si chiede in quali oscuri meandri della coscienza possano albergare
tali sentimenti di odio, di fanatismo, politico e religioso, quali risentimenti personali e sensi di umiliazione collettiva possano essere alla radice di simili folli decisioni. Nulla e nessuno potrà mai giustificare questi atti o dare loro una qualunque parvenza anche larvata di legittimazione. Ma ci dobbiamo anche chiedere: ci
siamo noi tutti davvero resi conto nel
passato, rispetto ad altre persone e popoli, quanto grandi ed esplosivi potessero
a poco a poco divenire questi risentimenti e quanto nei nostri comportamenti po-
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Comunità Viva Febbraio 2015
tesse contribuire e contribuisse di fatto
ad attizzare nel silenzio vampate di ribellione e di odio”? Queste parole non sono
mie. Sono di Carlo Maria Martini nel suo
ultimo discorso alla città da Arcivescovo
di Milano. Mi sembrava giusto e opportuno ricordare e ridirle qui oggi. "La disparità sociale genera prima o poi una violenza che la corsa agli armamenti non
risolverà mai. Questa serve solo a cercare di ingannare coloro che reclamano
maggiore sicurezza, come se oggi non
sapessimo che le armi e la repressione
violenta, invece di apportare soluzioni,
creano nuovi e peggiori conflitti". Torniamo a spiegare le ragioni della pace, continuiamo a costruire la pace qui nella nostra Milano e ad impegnarci e a chiedere
la pace in Europa e nel mondo. È il miglior investimento
che possiamo fare
per il nostro futuro
e per quello dei
nostri figli, e il
sangue e le tragedie vicine di questi
giorni, e il sangue
e le tragedie lontane e rimosse di
questi giorni e il
sangue e le tragedie vicine e lontane che ci hanno preceduto ci danno
quest'unico monito: dialogate, convivete
tra diversi cercando il molto e il vero che
accomuna, promuovete la giustizia, affermate i diritti umani, rispettate e custodite la Terra. E questa comune visione del
mondo ed il profondo sentimento di fraternità e di sorellanza che ci ha portato
qui oggi per reagire alla minaccia ed alla
paura che avvertiamo è ciò che ci unisce
e che dovrà continuare ad unirci.
Grazie a ciascuno di noi per essere qui,
per il nostro impegno quotidiano per la
nonviolenza attiva e per il futuro che costruiremo insieme, in pace.
LEGGERE O NON LEGGERE, NON E’ UN PROBLEMA:
E’ VOLONTA’
A cura di Lorenzo Rota
Bartolomeo SORGE
GESU’ SORRIDE (C 373)
Con Papa Francesco oltre la religione della paura
Ediz. PIEMME, 2014, pp.110
Il “fenomeno Bergoglio” è sulla bocca di tutti. Il rischio è di trasformare la
sua figura in una star e di banalizzarne il messaggio di forte radicalità.
Nella rilettura del suo pontificato, il teologo gesuita Bartolomeo Sorge
mette in guardia dal pericolo di fermarsi all’aspetto superficiale e massmediale dell’evento, senza coglierne le ragioni profonde.
Gianfranco RAVASI
IL CANTICO DEI CANTICI (G 186)
Ediz. DEHONIANE, 1992, pp.895
Si tende ad accertarne l’interpretazione letterale, in linea con la tradizione ebraica antica che utilizzava il Cantico nelle feste profane di matrimonio. Ma non è certo illegittimo leggervi in controluce un inno all’unione di
Cristo con la chiesa, o delle anime con Dio, come hanno fatto i mistici di
tutte le epoche. L’autore invita a un viaggio nel testo, per coglierne appieno il messaggio attuale, realizzabile nella vita di ogni coppia.
Giovanni Leone DEHON
RINNOVAMENTO SOCIALE CRISTIANO (D 343)
Conferenze tenute a Roma, 1897-1900
Ediz. Sacerdoti S.Cuore, 2002, pp.438
L’autore è il fondatore dei Sacerdoti del S.Cuore (Dehoniani).
Il libro contiene le Conferenze tenute a Roma, 1897-1900. E’ una nuova edizione e presentazione, a cura del scj Andrè Perroux.
Prima parte: Introduzione storica. Seconda parte: Le nove conferenze romane (La crisi sociale ed economica attuale in Francia e in Europa; le vere cause e i rimedi; il giudaismo, il capitalismo e l’usura; il socialismo e l’anarchia;
la missione sociale della Chiesa; la Democrazia Cristiana; il programma Democratico; azione sociale della Chiesa e del prete; missione attuale del Terz’ordine). Terza
parte: Rinnovamento sociale cristiano (una visione d’insieme). Un libro per l’oggi.
Sono stati aggiornati al dicembre 2014 i cataloghi relativi ai settori:
A-Biblico; B-Biografico; C-Spirituale; D-Sociale; E-Storico; F-Filosofico; G-Teologico.
La redazione è stata curata da
Baldoli Giuseppe; Dellera Luigi; Di Guida Raffaele; Rota Lorenzo e Xodo Antonio.
I cataloghi sono disponibili per consultazione, in forma cartacea, in Biblioteca e presso
le Associazioni che operano in ambito parrocchiale; in via informatica nel sito della
Parrocchia San Remigio, sotto la voce Biblioteca.
Più di 2.000 libri disponibili, classificati in Biblici, Biografici, Spirituali, Sociali, Storici,
Filosofici, Teologici.
La biblioteca è situata al primo piano degli uffici parrocchiali in piazza Vittorio Veneto,3 (ora
Piazza Unità d’Italia), ed è accessibile negli orari di apertura della segreteria.
Catalogo su : http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org
Comunità Viva Febbraio 2015
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Il diavolo spesso nasconde le sue
insidie dietro l’apparenza della
sofisticazione e noi trascuriamo di
rimanere centrati sulle cose che
realmente contano. Trascuriamo
di rimanere interiormente come
bambini.
Papa Francesco
Jorge Mario Bergoglio
infOratorio
C
Con l’inizio del nuovo anno sono riprese
tutte le attività tipiche dell’Oratorio, ma,
come ogni anno, il mese di Gennaio si contraddistingue per un evento molto particolare, che richiama le masse Vimodronesi a
riunirsi all’interno del salone dell’Oratorio.
L’evento di cui sto parlando è la ormai tradizionale tombolata, un pomeriggio di gioco, utile per passare del tempo insieme
con la propria famiglia e con tutta la comunità oratoriana.
Non è casuale infatti il fatto che questo
evento venga messo in atto ogni anno nel
giorno della festa della famiglia, sì, proprio
quel giorno in cui a Messa si legge il brano
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op6 Febbraio 2015
di Alfonso Maiorino
di Vangelo in cui Giuseppe e Maria, nel
ritornare a Gerusalemme, non riescono
più a trovare loro figlio Gesù. La tombola,
poi, è tradizionalmente uno di quei giochi
che riunisce, soprattutto nel periodo natalizio, le famiglie, in cui ognuno punta il suo
piccolo tesoretto e mentre si gioca si raccontano aneddoti e si fanno battute spiritose. A chi non è capitato che un parente
facesse il simpaticissimo urlo di esultanza
per una tombola quando sono stati
estratti solo due numeri dall’inizio della
partita? Vi sfido a dire il contrario.
Ecco, tutte queste cose sono ovviamente
capitate anche alla tombolata 2015, dietro
alla quale c’è sempre un grande lavoro di
preparazione: da parte degli adulti per
quanto riguarda la sponsorizzazione e la
scelta dei premi, da parte degli educatori
delle elementari per quanto riguarda la
messa in atto del pomeriggio, che quest’anno ha visto esordire anche la nuova
presentatrice Vittoria che sicuramente
verrà promossa a questo ruolo anche negli
anni a venire. E non me ne vogliano anche
tutti gli altri nomi che non cito, ma che
comunque hanno fatto anche loro un gran
lavoro per animare per bene questo pomeriggio di gioco e di festa. Un lavoro che
viene fatto più che altro per rendere il pomeriggio della festa della famiglia un qualcosa di più grande: chi partecipa alla tombolata lo fa, stando sì con la sua famiglia,
ma anche sentendosi parte di una famiglia
più grande, che è quella della comunità
oratoriana. Il tutto ovviamente all’insegna
del divertimento e del passare del tempo
in compagnia.
La teoria del
tutto
Regno Unito 2014
Regia:
James Marsh
Genere:
biografico
Stephen Hawking e uno degli scienziati piu
importanti del ventesimo secolo: un cervello enorme, in grado di pensare cose che noi
umani non riusciremmo nemmeno ad immaginare, costretto in un corpo fragile e
cagionevole. Un cervello enorme costretto
da una malattia terribile, che non gli permette ne di muoversi ne di parlare. “La teoria del tutto” e il film che parla della sua
vita, del suo rapporto con la malattia e soprattutto della sua storia d’amore con Jane.
L’interpretazione di Hawking, regalataci
dall’attore britannjico Eddie Redmayne, e
qualcosa di spettacolare, che lo candida di
diritto come favorito numero uno all’Oscar
come miglior attore protagonista, ma ci mostra anche quanto la persona Stephen Hawking fosse (e lo e tuttora) legato alla vita.
“La teoria del tutto” e fondamentalmente un
inno alla vita, mostratoci attraverso i panni
di una persona a cui trent’anni fa avevano
dato due, massimo tre, anni di vita e che,
affrontando la sua enorme difficolta, e riuscita ad imporsi nel panorama scientifico
(nonostante nel film non si parli moltissimo
di scienza) attraverso teorie rivoluzionarie.
Voto: 8
nonceparagonecinema.blogspot.it
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Pillole di
Vangelo
di Prasad
Figlio, perché ci hai fatto questo?
(Lc 2, 48)
“Ogni genitore è rispettoso perché dà ai propri figli la LEADERSHIP, è apprezzato perché li cura e li accompagna, è valorizzato
perché dà il suo tempo, è amato tanto perché dà la cosa più bella
ai suoi figli di sé, come se donasse un tesoro”. Ecco carissimi, con questo proverbio sull’amore di
un genitore, faccio un piccolo pensiero sulla festa della famiglia che abbiamo appena celebrato il
25 Gennaio. Ogni genitore “cerca” il proprio figlio, con i sensi, con la mente, col cuore; ne ascolta i
bisogni, ne scruta i sogni, ne coccola le bellezze, ne corregge i difetti. Cerca per lui il meglio, prevede i pericoli da cui proteggerlo, sceglie i cibi più nutrienti, svela i sentieri più sicuri. Tutto questo è
“cercare il proprio figlio”, ma anche il proprio sé e il senso del proprio esistere, adeguando ogni
volta il modo di essergli genitore. Perdere un figlio è, anche, perdere la propria identità genitoriale.
Maria e Giuseppe con l’angoscia sono in ricerca di Gesù che è anche la loro Identità. Invochiamo
l’intercessione di questa Santa Famiglia che è modello di ogni famiglia perché ciascuna viva in comunione, proteggendo la propria Identità.
…molte grandi invenzioni sono state frutto del caso e di una grande capacità di osservazione. Negli anni ‘30 l’ungherese Laszlo Birò stava cercando un sostituto della penna stilografica, molto scomoda a causa delle macchie che, scrivendo, lasciava sui fogli. Ebbe
l’idea che aspettava osservando dei bambini che giocavano con le biglie: dopo essere rotolate in una pozzanghera le biglie lasciavano una traccia scura sul terreno. Fu così che
nacque la penna a sfera, chiamata anche biro, dal nome del suo inventore. Anche la scoperta della penicillina avvenne per caso: il medico e biologo inglese Alexander Fleming
stava studiando alcuni batteri, che faceva moltiplicare su alcuni terreni di coltura nel suo
laboratorio. Un giorno notò che uno di questi terreni era stato contaminato dalla muffa e
che i batteri che sarebbero dovuti crescere lì dentro erano scomparsi. Fu così che da quella muffa, in grado di uccidere i batteri, ricavò un potente antibiotico: la penicillina, appunto.
Sara Simonetti
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43
Te lo spiego io
Ammirare gli alberi
appena fioriti
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Negli ultimi sessant'anni ci sono stati incredibili sviluppi tecnologici, tanto che i
film di fantascienza sembrano quasi divenire realtà; soprattutto per quanto riguarda la nascita di robot e computer sempre
più intelligenti e integrati nella vita quotidiana. Vi sarà capitato di parlare direttamente al vostro cellulare (o sentire qualcuno che lo fa): basta dire “chiama casa” e
automaticamente parte la chiamata.
Com'è possibile? Perché nel cellulare esiste un programma
(ovvero una serie di
comandi da compiere) in grado di riconoscere le parole,
trascrivere il testo,
interpretarlo ed eseguire l'azione richiesta. Dalla nascita dei
computer ad oggi
non solo sono stati
costruiti apparecchi
sempre più piccoli,
utili e veloci, ma
sono stati fatti numerosi studi e passi
avanti nell'ambito
dell'Intelligenza Artificiale. Questo termine
indica un settore di ricerca molto ampio
che cerca di dare ai computer abilità tipiche degli esseri viventi, come riconoscere
suoni e immagini, apprendere e fare piani
sul futuro. La questione centrale insomma
è (scoprire se è possibile) creare un computer intelligente, o meglio in grado di
pensare come una mente umana. Ma cosa
vuol dire veramente “pensare”? Qui appa-
di Giulia Bernardi
re chiaro che il problema non è più solo
tecnologico, ma anche etico e filosofico. È
chiaro che per stabilire se è stato costruito
un computer pensante, prima bisogna
mettersi d'accordo su cosa voglia dire veramente pensare: ragionare? Calcolare?
Discutere? Programmi che giocano a scacchi o che dimostrano teoremi, esistono già
dagli anni '70, ed oggi sui nostri smartphone ci sono programmi che ascoltano e rispondono alle nostre domande.
Un modo per verificare i progressi in realtà
esiste: è il “Test di Turing”, dal celebre
matematico che lo
propose nel 1950
con il nome originale di “The imitation
game” (anche titolo
del film uscito recentemente
sullo
stesso Turing). Questo test prevede di
mettere in comunicazione, tramite un
sistema neutro come uno schermo,
una
persona
“giudice” con altre
due entità: un computer e un altro essere umano. Il giudice deve fare domande
ai suoi interlocutori e cercare di stabilire
quale dei due sia un computer e quale sia
un altro essere umano.
Il test è molto semplice, ma se una macchina riuscisse a superarlo brillantemente
lo dovremmo interpretare come un segno
della superiorità delle macchine o come
un successo degli uomini che le hanno
progettate?!?
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Sport e oratorio:
un allenamento di vita e di fede
di Stefania Monguzzi
Questo mese anziché parlarvi delle solite,
molteplici attività del nostro Gruppo Sportivo, mi piacerebbe parlare dell’importante ruolo che lo sport svolge all’interno
dell’oratorio, ruolo che non sempre è riconosciuto e apprezzato. A volte qualcuno
considera lo sport in oratorio solo un intralcio: un intralcio per il primario impegno formativo rappresentato dalla catechesi e dalla preghiera. A questi, per fortuna, si contrappone la voce di chi ha invece
educato alla vita ragazzi difficili anche
attraverso lo sport, recuperandoli col sacrificio dell’allenamento e con regole di
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vita necessarie per stare nello spogliatoio.
Sicuramente lo sport, a differenza di altri
mondi, utilizza un linguaggio educativo
comprensibile.
Don Claudio Paganini, ex consulente ecclesiale CSI, in un’intervista del 2011, aveva
detto queste parole, che vorrei condividere con tutti voi: “ Cosa c’è di meglio del
pallone per tenere vicini i ragazzi alla Chiesa, per evitare che stiano per le strade, che
finiscano “a farsi le canne” o a spacciare
fumo per due soldi? Con il pallone noi educhiamo. Ma non è così facile far passare il
concetto”.
Fortunatamente nel nostro oratorio questo concetto è sempre passato visto che il
nostro Gruppo sportivo ha sempre avuto il
pieno appoggio da parte di tutti i Parroci e
Coadiuatori che si sono susseguiti nel corso di quasi 37 anni dalla sua fondazione.
Da parte nostra c’è sempre stata altresì la
piena collaborazione e partecipazione alla
formazione di Fede che si deve svolgere in
oratorio e che deve essere parte integrante dello “sport in oratorio”.
Non dimentichiamo che all’interno delle
società sportive oratoriane sono tantissime le persone che spendono gran parte
del loro tempo per far giocare i ragazzi,
TUTTI i ragazzi, di tutte le religioni, a prescindere dalla loro capacità e dalle loro
doti calcistiche. TUTTI devono avere il diritto di fare sport.
E noi del GSO Vimodrone, con tutte le no-
stre pecche e tutti i nostri limiti ce la
mettiamo sempre tutta per cercare di applicare questi principi, e di insegnare lo
Sport ai nostri ragazzi attraverso una visione cristiana dello stesso.
Direttore responsabile
sara simonetti
Segretario di redazione
emanuela fabbri
Progetto grafico a cura di
irene nava
Impaginazione a cura di
stefano maghini
[email protected]
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AVVISI PARROCCHIALI
Da NN per il campanile 20€-Per Passolungo Mario
dal condominio Crocetta per opere parrocchiali 55€ In memoria di MEAZZI ANGELA da NN per opere
Offerte
parrocchiali 140€-Da parte delle donne del mattino
per la Chiesa e
per il campanile € 848,35 -In memoria di OGGIONI
le opere
CAROLA da parte della cognata per il campanile
parrocchiali
40€- Dal circolo parrocchiale San Remigio per le offerte del mese di gennaio 2015 € 1521,95—Da NN
per il campanile 20€ - Da M.A Per il campanile 30€
VARBARO ROCCO , SCOTTI PRIMINA, PASSOLUNGO MARIO, GUIDOTTO FRANCESCO PAOLO, LANGIANESE ITALIA, RENZI DEMIGLIO LUIGIA, ALPARONE VINCENZA, MESono tornati alla
AZZI ANGELA, FAVALLI ANNA, MONTINI MARIO, CASATI
Casa del Padre
ANTONIA, GIRONI ROSA CARLA, DI GENNARO VED. CABRINI FRANCESCA, ROSSETTI GIUSEPPE, DE PAOLINI EDI
RE
Ammalati ed infermi in casa
Le famiglie che hanno persone ammalate in casa o in ospedale sono
invitate a segnalarlo in Parrocchia: al Parroco o alle Suore. La comunità
potrà così condividere la situazione, nella comunione spirituale, pregando ed invocando il Signore per l’infermo. È possibile ricevere la Santa
Comunione alla Domenica attraverso i ministri straordinari
dell’Eucaristia.
SPORTELLO DELLA FAMIGLIA
Stai vivendo un momento difficile nelle relazioni familiari o sociali?
Hai bisogno di qualcuno che ti consigli o che semplicemente ti ascolti?
VIENI A TROVARCI IL SABATO POMERIGGIO [h 16,00 - 18,00]
presso gli UFFICI PARROCCHIALI
in Piazza Vittorio Veneto, 3 (ora P.za Unità d'Italia).
Potrai trovare gratuitamente e nella più assoluta riservatezza ascolto e
consulenze specialistiche qualificate.
Le famiglie che intendono battezzare un loro figlio sono invitate a comunicarlo al parroco almeno tre mesi prima, così che la comunità
partecipi alla loro gioia e si possa iniziare un cammino di preparazione
al Battesimo. Se possibile si presentino al parroco ambedue i genitori.
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