Liceo delle Scienze Sociali Schio Documento del

Istituto di Istruzione Superiore “A. Martini”
Liceo delle Scienze Sociali
Schio
Documento del Consiglio di Classe
Classe 5 Ds
Anno scolastico 2013 - 2014
Documento del Consiglio di Classe
PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DELLA CLASSE
Storia del triennio della classe
La classe è costituita da 22 alunni.
La sua composizione è così venuta a formarsi nel corso del triennio:
Classe
Anno scolastico
III Ds
IV Ds
VDs
2011-12
2012-13
2013-14
Alunni in
entrata dalla
classe
precedente
23
21
21
Alunni acquisiti
Alunni respinti
3
5
Alunni ritirati
1
Alunni in uscita
21
21
22
Continuità didattica nel triennio
La continuità didattica, per le singole discipline, è avvenuta secondo le seguenti specificazioni:
continuità triennale: religione, italiano, filosofia, diritto ed economia, matematica, educazione fisica;
continuità biennale (III e IV): inglese, francese, scienze naturali;
continuità biennale (IV e V): storia, scienze sociali
insegnamenti annuali (III): storia, scienze sociali, inglese, linguaggi visivi, linguaggi multimediali
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE NELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO
Gli alunni sono tutti provenienti dalla classe IV Ds precedente, ad eccezione di 1 che si è aggiunto nel presente a.s. dopo aver
sostenuto, da esterno, gli esami integrativi per la classe quinta. Qualche alunno si presentava ad affrontare la classe finale con debiti
formativi in alcune discipline; necessitava perciò di recuperi da attuare nel corso del presente a.s.
La classe mostrava nel presente a.s. una situazione diversificata: accanto ad un gruppo minoritario che mostrava interesse per le
problematiche disciplinari, era evidente il tratto caratteristico che ha accompagnato la classe nel corso dell‟anno: la maggioranza
degli alunni era contraddistinta da una partecipazione passiva al dialogo educativo, che originava anche momenti di disattenzione.
Inoltre, se non per tutti, per la maggioranza dei componenti la classe, era evidente una organizzazione degli impegni domestici
saltuaria, superficiale, che dava luogo a disorganicità nell‟apprendimento. Solo verso la fine dell‟anno la classe ha mostrato qualche
segno di reazione contraria.
Inevitabile, quindi che continuamente i docenti siano intervenuti presso alunni e famiglie con comunicazioni di sollecito ad una
partecipazione più fattiva.
OBIETTIVI GENERALI
Il Consiglio di classe all'inizio dell'anno scolastico ha fissato i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI EDUCATIVI CONDIVISI
Potenziare il senso di responsabilità
Potenziare la consapevolezza
di una presenza regolare alle attività didattiche
di una partecipazione attiva al dialogo educativo
di un impegno puntuale e costante
di una collaborazione con compagni ed insegnanti
di una presenza attiva nei momenti assembleari
Potenziare le autonomie intellettive e comportamentali
Potenziare
l‟autonomia nelle varie fasi dell'acquisizione dei saperi
l‟autonomia operativa relativa ai proprio lavoro in ambito artistico, linguistico e scientifico
la consapevolezza di un necessario approfondimento autonomo relativo ad argomenti di proprio interesse
Sviluppare le capacità di autovalutazione
Potenziare la capacità di
sapere cogliere i suggerimenti e le indicazioni dell'insegnante al fine di ottimizzare il metodo di studio ed i risultati ottenuti
saper riconoscere i livelli di raggiungimento degli obiettivi prefissati
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONDIVISI
Far acquisire i contenuti fondamentali delle singole discipline
Far acquisire i linguaggi specifici delle singole discipline
Sviluppare le capacità creative, applicative, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione e di collegamento.
Potenziare l‟acquisizione di
comprensione e analisi dei testi specifici delle varie discipline
capacità di seguire un percorso di progetto
capacità di formulare ipotesi funzionali alla soluzione di un problema
capacità espositive
Migliorare il metodo di lavoro e pervenire gradualmente ad una autonomia nell‟'apprendimento e nello studio
Potenziare l‟acquisizione di
capacità di organizzare autonomamente l'attività di studio ;
capacità di approfondire argomenti di interesse personale
OBIETTIVI EDUCATIVI COMUNI
Favorire lo sviluppo e l'affermazione delle potenzialità di ciascun alunno.
Contribuire alla formazione di personalità autonome e capaci di letture personali della realtà e della cultura.
Aiutare a vivere la vita scolastica come occasione per l'apprendimento delle regole della convivenza civile.
Sviluppare il senso di responsabilità di fronte alle proprie scelte.
Favorire le capacità di autocontrollo e di concentrazione.
Esercitare il rispetto nei confronti degli insegnanti, dei compagni di classe, del personale scolastico, delle regole
dell‟Istituto scolastico, dell'ambiente e dell'orario scolastici.
Rispettare gli impegni scolastici con la massima puntualità
Relativamente agli obiettivi di cui sopra si fa notare come il consiglio di classe, fin dall‟inizio dell‟anno, abbia sottolineato la necessità
delle alunne di acquisire obiettivi che negli anni precedenti non erano statti ancora sufficientemente consolidati.
CONOSCENZE
Un piccolo gruppo mostra conoscenze discretamente precise e approfondite. I rimanenti componenti la classe hanno raggiunto un
livello di assimilazione e di conoscenza dei contenuti che può essere definito essenziale e globalmente sufficiente. Non mancano per
costoro tratti di incertezza che si evidenziano nella difficoltà a legare in una visione organica le diverse conoscenze; queste risultano,
perciò, mancanti di quel respiro pluridisciplinare a cui tutte le materie hanno concorso. Ne risente anche la terminologia richiesta per
affrontare le discipline, conosciuta in modo approssimativo.
Ciò e dovuto anche al tratto caratteristico della classe che ha mostrato relativa autonomia, specie nel lavoro individuale e domestico.
Il giudizio di globale sufficienza è stato ottenuto grazie alle prove in cui la guida degli insegnanti sorvegliava e si mostrava attenta.
CAPACITA'
Per la maggioranza della classe il rapporto docente-discente non ha dato luogo ad una partecipazione al dialogo educativo del tutto
fattiva e costruttiva. Perciò quando si tratta di affrontare in modo personale e autonomo le questioni disciplinari, le capacità del
maggior numero degli alunni non risultano sempre adeguate alla richiesta; in classe, si aveva l‟impressione che le problematiche
disciplinari non fossero sempre metabolizzate e fatte proprie.
Un numero minoritario dei componenti la classe si è mostrato capace di una partecipazione fattiva e sa usare le conoscenze in
modo adeguato a quanto richiesto, sa intervenire sulle problematiche delle diverse discipline cogliendone gli aspetti fondanti, è
capace di istituire confronti, dentro la stessa disciplina o fra discipline diverse.
COMPETENZE
La maggioranza degli alunni mostra competenze nell‟ intervenire sulle problematiche delle diverse discipline se opportunamente
guidati dall‟insegnante, salvo il piccolo gruppo di cui si è detto precedentemente.
Nella produzione scritta di elaborati di lingua italiana, la classa mostra competenze più adeguate che nella produzione orale, anche
se il risultato è quello di elaborati di tono semplice; probabilmente, al momento dello scritto, il tempo della riflessione viene gestito in
modo migliore da parte degli alunni.
Nella produzione orale, come già affermato, deve essere esercitata la guida degli insegnanti: mettere in relazione fenomeni diversi
rilevandone analogie o differenze, costruire ipotesi in base alle conoscenze e istruire i collegamenti indispensabili al fine di affrontare
in modo critico le problematiche disciplinari, è una competenza raggiunta solo da una parte della classe.
ATTIVITA' EXTRA, PARA, INTERCURRICULARI
Attivita' extra, para, intercurriculari
Attività
Rappresentazioni teatrali
Proiezione di film
Viaggi di istruzione
III
V
Rappresentazione teatrale:
Pirandello, l‟uomo dal fiore in
bocca. La patente
Rappresentazione in lingua
francese: “Révolution 68”
Stage con alunni delle
elementari: “Aiutami a fare i
compiti”
Tabagismo con scambio peer to
peer
Sessualità con scambio peer to
peer
Progetto gioco-sport con alunni
delle elementari
Partecipazione al progetto
Fingerprint sul DNA
Partecipazione a incontro su
finanza etica
“ I cento passi”
Viaggio di istruzione a Ferrara
Viaggio di istruzione a Bologna
Stages
Progetti
IV
Rappresentazione in lingua
francese: “Cabaret”
Tabagismo con scambio peer to
peer
Sessualità con scambio peer to
peer
Progetto gioco-sport con alunni
delle elementari
Integrazione lingua straniera Lettorato di inglese
Lettorato di francese
Integrazione filosofia
.Lettorato francese
Altro
Partecipazione ad Euromaster
Partecipazione ad Euromaster
Tabagismo con scambio peer to
peer
Sessualità con scambio peer to
peer
Progetto gioco-sport con alunni
delle elementari
Progetto carceri: corso di
educazione alla legalità e visita
del carcere a Vicenza
Progetto legalità e visita a beni
sottratti alla mafia
Lettorato francese
Partecipazione al festival della
filosofia di Modena
Partecipazione al convegno di
storia e filosofia della
comparazione: “Parlano le altre
storie”
Deadline: alcool ed educazione
stradale
PERCORSI TEMATICI PLURIDISCIPLINARI
Il Consiglio di classe, nell'ambito della propria programmazione e con l'obiettivo di approfondire alcuni nodi tematici culturali
fondamentali, di stimolare gli studenti all'esercizio delle capacità argomentative e critiche e di rendere maggiormente esplicite le
interconnessioni tra i diversi saperi nell'epoca contemporanea, ha individuato i sottoelencati percorsi tematici che hanno coinvolto le
sottoelencate discipline.
Freud, il 900 e la psicanalisi
Filosofia: Freud, terzo maestro del sospetto.
Letteratura italiana: il nuovo romanzo: Pirandello, Svevo, Tozzi.
Storia: Le nuove dimensioni spazio temporali dopo la prima guerra mondiale; il secolo breve.
Scienze sociali: Freud, psicoterapia analitica.
Differenze di genere
Storia: il ruolo della donna dopo la prima e dopo la seconda guerra mondiale.
Francese: Simone de Beauvoir, L‟émancipation intellectuelle d‟une femme, da Mémoires d‟une jeune fille rangée.
Sociologia: Stratificazione, classi e disuguaglianza di genere
La classe media – classe operaia – classe e stile di vita.
La collocazione di classe delle donne.
Lavoro femminile.
Genere e stratificazione.
La collocazione di classe delle donne.
Lavoro femminile e divisione di classe.
Le donne manager: analisi di Judy Wajcman.
Approccio funzionalista alle differenze di genere. Approccio femminista liberale e radicale – il femminismo „‟nero‟‟(pp.78-81)
R.W. Connell e l‟ordine di genere – Gender and power - Masculinities( § 4.1 e § 4.2).
La crisi dell‟ordine di genere. Trasformazioni della maschilità e crisi del maschio. Il rapporto Kinsey.
L‟omosessualità (pagg.89-90)(annotazioni di K.Plummer). Gli atteggiamenti verso l‟omosessualità (pagg.92-93). il lesbismo
Diritto: azioni positive e legislazione a favore delle donne.
Aggressività e violenza nel secolo breve
Storia: i sistemi totalitari del 900; le guerre mondiali; la shoa; la guerra fredda.
Filosofia: il carteggio Einstein – Freud: “Perché la guerra?”.
Psicologia sociale: le teorie istintiviste (modello psico-idraulico di Lorenz). Critiche alla teoria istintivista. Psicanalisi: la prima ipotesi
frustrazione-aggressivita‟-le basi pulsionali dell‟aggressività secondo Freud.
Esistono centri nervosi relativi al controllo o allo scatenamento dell‟aggressivita‟? Ipotalamo, amigdala.
Le teorie comportamentiste sull‟aggressivita'.
CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE (PUNTEGGI E LIVELLI) E DELLA VALUTAZIONE (INDICATORI E
DESCRITTORI ADOTTATI PER LA FORMULAZIONE DI GIUDIZI E/O PER L'ATTRIBUZIONE DI VOTI) APPROVATI DAL
COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Consiglio di classe ha utilizzato per la valutazione degli alunni nel corso dell'anno scolastico la griglia allegata al presente
documento.
La modalità di valutazione ai fini degli esami conclusivi ha poi suggerito al Consiglio di classe di servirsi, per le simulazioni delle
prove scritte, delle altre griglie allegate.
Nel corso dell'anno scolastico sono state eseguite simulazioni di prove scritte di varia tipologia, conformi a quanto richiesto in sede di
esame:
Simulazioni di prima prova;
21.12.2013; 17.2.2014; 12.4.2014.
Simulazioni di seconda prova:
20.12.2013; 10.4.2014.
Simulazioni di terza prova e discipline coinvolte:
28.11.2013 (Matematica, Filosofia, Inglese, Diritto); 7.3.2014 (Matematica, Filosofia, Francese, Educazione fisica); 28.4.2014
(Matematica, Filosofia, Inglese, Diritto).
Le tracce delle simulazioni sono depositate presso la segreteria.
In particolare, per quanto riguarda la terza prova, il Consiglio di Classe ritiene che gli alunni possono esprimere al meglio le rispettive
conoscenze, competenze e capacità, nella tipologia B (quesiti a risposta singola).
IL CONSIGLIO DI CLASSE
1 - Franzan Carlo
2 - Pierno Domenico
3 - Zavagnin Nereo
4 - Primon Francesca
5 – Binotto Lisa
6 - Marchioro Raffaela
7 - Zaupa Michela
8 - Veronesi Patrizia
9 - Rubini Giuseppe
Schio 15.5.2014
Religione
Diritto ed Economia
Scienze sociali
Filosofia
Inglese
Francese
Matematica, Fisica e Informatica
Educazione fisica
Italiano e Storia
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___________________________________________
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___________________________________________
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___________________________________________
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Prof. Giuseppe Rubini
Disciplina: Storia
A.S. 2013/14
Classe VDs
RELAZIONE FINALE
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
La classe mostra conoscenze diversificate; un gruppo – minoritario – ha acquisto conoscenze discrete grazie ad una partecipazione
consapevole.
La maggioranza della classe possiede invece conoscenze sufficienti, in qualche caso non del tutto organiche, tanto che nel corso
dell‟anno questa parte di alunni ha richiesto il continuo stimolo e la guida dell‟insegnante.
La classe conosce le regole di un comportamento rispettoso, necessario nella comunità scolastica; la partecipazione al dialogo
educativo si è mostrata non sempre attiva, per la maggioranza della classe, attenta invece per un gruppo seppur minoritario.
CAPACITA'
La classe sa porre nello spazio e nel tempo gli avvenimenti principali affrontati con la disciplina storica. Alcuni alunni, oltre alla
capacità di cogliere gli avvenimenti nel loro sviluppo diacronico, sono capaci di arricchire quest‟ultimo con qualche spunto critico più
attento, istituendo confronti e mettendo in relazione fenomeni diversi..
La maggioranza della classe mostra alcune carenze nell‟uso di una forma espressiva con cui argomentare sui fenomeni storici,
secondo quanto richiesto dalla disciplina..
COMPETENZE
La classe, in generale, sa cogliere i nodi tematici principali della disciplina. Tuttavia passare da una acquisizione degli avvenimenti
storici ad una riflessione critica sugli stessi è una competenza non fatta propria da tutti gli alunni: una minoranza sa, invece, dare
volto più organico alle problematiche storiche.
La competenza linguistica necessaria per affrontare la disciplina in qualche caso, si presenta fragile, semplice, a volte semplicistica
e schematica; per questi alunni evidente è la tendenza all‟impiego di stereotipi o di intercalari che poco significano nella loro
genericità e mal si adattano alla disciplina storica.
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposti per unità
didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti:
Riepilogo dei principali concetti già affrontati nel corso dell'anno precedente
(ideologia liberale e ideologia marxista; la questione sociale e la chiesa,
la necessità di intervenire in campo sociale, la "Rerum Novarum";;
l‟epoca dell‟imperialismo; la politica di BismarcK ; l'età giolittiana)
L'Europa e il mondo alla vigilia della guerra, la prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
La crisi dello stato liberale in Italia , la nascita del fascismo, il fascismo da movimento a regime
La Germania nella grande crisi del dopoguerra, nascita e sviluppo del nazismo
La seconda guerra mondiale e le problematiche del dopoguerra
La Repubblica italiana dalla ricostruzione agli anni Sessanta
Compresenza con diritto
Forme di Stato e divisioni dei poteri dello Stato
Periodo Settembre
ore 2
Periodo Settembre/Ottobre
ore 10
Periodo Ottobre/Novembre
Ore 9
Periodo Novembre/Gennaio
ore 14
Periodo Febbraio
ore 6
Periodo Febbraio/Aprile
ore 13
Periodo Aprile/Maggio
Ore 6
Totale ore effettivamente svolte (al 15 maggio) n° 56
Metodi didattici utilizzati
L'attività d'insegnamento è stata indirizzata a far acquisire in primo luogo la sintesi dei dati storici; infatti una visione chiara e sintetica
degli avvenimenti è indispensabile per raggiungere l'altro obiettivo fondamentale della disciplina, il ragionamento e la sua
espressione attraverso un linguaggio appropriato.
Si sono attuate soprattutto lezioni frontali, e svolte numerose interrogazioni, anche di recupero, finché la conoscenza di quanto
affrontato non risultava adeguata e sufficientemente precisa.
Mezzi didattici utilizzati
Si è utilizzato il testo di M. Fossati, G.Luppi, E.Zanette, Studiare Storia, vol. 3., Novecento. L'opera presenta il panorama storico del
XX secolo in una scansione cronologica che aiuta gli alunni a porre gli avvenimenti nello spazio e nel tempo ed è integrata da
documenti e letture di critica storica, che per alcuni argomenti trattati, hanno offerto utili spunti di approfondimento
Per aiutare la necessaria sintesi degli avvenimenti storici sono stati forniti schemi appositamente approntati dall'insegnante.
Criteri e strumenti di valutazione adottati
La valutazione delle conoscenze raggiunte dalla classe si è basata esclusivamente su verifiche orali per abituare gli alunni a curare il
proprio modo di esprimersi e renderli consapevoli che la disciplina storica va affrontata con terminologia adeguata e precisa.
Schio, li 15/5/2014
Il docente
Giuseppe Rubini
Prof. Giuseppe Rubini
Disciplina: Storia
A. S. 2013/2014
Classe V As
PROGRAMMA DI STORIA
Libro in adozione: M. FOSSATI, G. LUPPI, E. ZANETTE, Studiare storia, Ed. scolastiche Bruno Mondatori.
Vol. 3. Novecento
L‟Europa e il mondo agli inizi del Novecento
Ripasso delle conoscenze dell‟anno precedente, fondamentali per lo studio del novecento:
ideologia liberale, marxista, cattolica
Le tensioni internazionali e le alleanze contrapposte (Triplice Alleanza e triplice Intesa)
La strategia riformista di Giovanni Giolitti
La prima guerra mondiale
Una guerra per l‟egemonia europea, p. 38 – 40
Dalla guerra breve alla guerra di logoramento, p. 40 – 41
L‟Italia dalla neutralità all‟intervento, p. 41 – 42
La vittoria dell‟Intesa, p. 42 – 44
Le eredità della guerra, p. 46 – 49
Guerra di massa, produzione di massa, p. 50 – 51
Mobilitazione delle masse e conflitto sociale, p. 52
Le conseguenze della guerra sul sistema coloniale, p. 54 – 56
La rivoluzione russa
Le radici della rivoluzione, p. 66 – 68
Le forze politiche d‟opposizione prima della rivoluzione, p. 66
La riforma agraria di Stolypin, p. 67
Le due rivoluzioni del 1917, p. 68 – 74
La guerra civile e il comunismo di guerra, p. 75 – 77
La nuova politica economica, p. 93 – 94
Stalin capo incontrastato del partito, p. 95
Il “socialismo in un solo paese”, p. 95
L‟industrializzazione forzata, p. 186 – 189
Il totalitarismo staliniano, p. 189 - 192
Il fascismo
La crisi economica e sociale del dopoguerra, p. 97 – 100
Il “biennio rosso alla svolta, p. 100 – 103
Il movimento fascista e lo squadrismo, p. 104 – 106
Documenti. Il programma di San Sepolcro, p. 104
Il collasso delle istituzioni liberali, p. 106 – 110
Mussolini. Discorso alla camera del 16 novembre 1922, p. 108
La transizione verso la dittatura (1922 – 25), p. 110 – 113
Documenti. Mussolini, Discorso alla camera del 3 gennaio 1925, p. 113
I caratteri generali del regime fascista, pp. 141 – 144
Documenti. Gentile, Che cos‟è il fascismo, p. 143
La politica economica del fascismo, p. 146 – 150
Documenti. Loffredo, Donna, famiglia, gerarchia, p. 148
La guerra d‟Etiopia e le leggi razziali, p. 150 – 152
Il nazismo
La Germania di Weimar, pp. 87 – 89
Le dinamiche economiche e sociali fra le due guerre, pp. 125 – 128
La rottura dello sviluppo: la crisi del 1929, pp. 128 – 132
Il regime nazista, pp. 167 – 175
Geografia dei regimi autoritari, p. 201
Il caso austriaco, p. 201
Un‟annessione solo rinviata, p. 201
La guerra civile spagnola, p. 203 – 205
L‟aggressività nazista e l‟annessione dell‟Austria, pp. 217 – 219
Da Monaco alla guerra, pp. 219 – 220
La seconda guerra mondiale
Il dopoguerra in Gran Bretagna e in Francia, pp. 90 – 91
Gli anni venti negli Stati Uniti, p. 92
Una risposta democratica alla crisi: il New Deal, pp. 132 – 134
Una nuova potenza asiatica: il Giappone, p. 209 – 210
La seconda guerra mondiale, pp. 221 - 229
Il dominio nazista in Europa e la Shoa, pp. 231 – 233
Le resistenze europee, pp. 236 – 237
La resistenza italiana, pp. 237 – 242
L‟Italia repubblicana
La ricostruzione economica e il piano Marshall, pp. 277 – 278
Unità antifascista e scelta repubblicana, pp. 347 – 349
I lavori della costituente e le elezioni del 1948, pp. 350 – 352
Il “centrismo” e la politica italiana negli anni cinquanta, pp. 354 – 355
L‟apertura a sinistra, p. 360
La rottura tra Psi e Pci, p. 360
Il mondo dopo la seconda guerra mondiale
L‟India di Ghandi in lotta per l‟indipendenza, pp. 207 – 209
L‟India: conquista dell‟indipendenza e conflitti religiosi, p. 312
I conflitti religiosi, p. 312
La Cina repubblicana fra nazionalismo e comunismo, p. 211 – 212
La Cina popolare, pp. 264 - 265
Sviluppo economico e dipendenza politica in america latina, pp. 212 – 213
Il mondo bipolare, pp. 258 – 259
Guerra fredda o “pace fredda”? p. 261
Il blocco occidentale, p. 261
L‟epoca della “caccia alle streghe”, p. 261
Il blocco orientale, p. 262
Stalin e la guerra fredda, p. 264
La guerra destabilizza l‟ordine coloniale, p. 265
L‟atteggiamento delle due superpotenze, p. 265
Decolonizzazione e non allineamento, pp. 265 – 267
Modi e caratteristiche della decolonizzazione, p. 268
L‟eredità del colonialismo: indipendenza e nuove dipendenze, p. 268
Il conflitto in Corea, p. 300
L‟età del “disgelo”, p- 300 – 302
Minacce di guerra e processo di distensione, pp. 302 – 303
Il Vietnam diviso e il conflitto fra nord e sud, p. 315
La “guerra americana” e la riunificazione del Vietnam, pp. 316 – 318
L‟Indocina senza pace, p. 318
La Palestina divisa, p. 320
La nascita dello stato di Israele e il primo conflitto arabo-israeliano, p. 322
La “guerra dei sei giorni”, p. 322
La guerra del Kippur, p. 322
Spiragli di pace: gli accordi di Camp David, p. 323
Schio, 7/5/2014
Il docente
Giuseppe Rubini
I rappresentanti degli alunni
___________________________________
___________________________________
Prof. Giuseppe Rubini
Disciplina: Lingua e letteratura italiana
A.S. 2013 -14
Classe VDs
RELAZIONE FINALE
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
La conoscenza dei contenuti è ovviamente diversificata a seconda del livello di assimilazione e di interiorizzazione degli stessi.
Un gruppo – minoritario – ha acquisto conoscenze discrete e le ha assimilate grazie ad una partecipazione consapevole.
La maggioranza della classe possiede invece conoscenze sufficienti, in qualche caso non del tutto organiche, tanto che nel corso
dell‟anno questa parte di alunni ha richiesto il continuo stimolo e la guida dell‟insegnante.
Sufficienti le conoscenze linguistiche, sia quelle morfo-sintattiche che quelle lessicali, e il loro impiego soprattutto nella produzione
scritta.
La classe conosce le regole di un comportamento rispettoso, necessario nella comunità scolastica; la partecipazione al dialogo
educativo si è mostrata non sempre attiva, per la maggioranza della classe, attenta invece per un gruppo seppur minoritario.
CAPACITA'
Anche nelle capacità la classe si mostra diversificata: un gruppo è capace di misurarsi in maniera attenta con l‟analisi testuale, base
irrinunciabile per affrontare la disciplina; la maggioranza della classe, invece, affronta l‟analisi testuale cogliendo solo parzialmente le
connessioni di un testo letterario; risulta, quindi, imprescindibile la guida dell'insegnante.
Nella produzione scritta la maggioranza della classe mostra di saper gestire in modo sufficiente i suggerimenti dei documenti guida;
tuttavia, al momento dell‟elaborazione del proprio testo scritto, una parte degli alunni si limita ad esporre in modo schematico, a volte
semplicistico; un‟altra parte organizza il testo in una semplice struttura argomentativa mentre altri pochi alunni sanno costruire un
testo organicamente connesso tramite un‟argomentazione efficace.
COMPETENZE
La classe rivela maggiori competenze nella produzione scritta, in quanto, probabilmente al momento dello scritto il tempo de lla
riflessione è meglio gestibile da parte degli alunni. Va tenuto ben presente, tuttavia, che il risultato è comunque quello di elaborati,
per la maggior parte, di tono semplice, a volte schematico.
Nella produzione orale mettere in relazione fenomeni diversi rilevandone analogie o differenze, costruire ipotesi in base alle
conoscenze e istruire i collegamenti indispensabili al fine di affrontare in modo critico le problematiche disciplinari, è una competenza
raggiunta solo da una parte degli alunni: in definitiva una autonomia non conseguita da tutti.
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposta per unità
didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti:
Realismo e Naturalismo francese / Verismo italiano
La crisi del romanticismo: Scapigliatura, Carducci
Decadentismo / simbolismo, G. Pascoli
Decadentismo / Gabriele D'Annunzio
Nuove forme letterarie e nuovo romanzo: Pirandello, Svevo, Tozzi
Risposte diverse al malessere dei tempi: futurismo e poesia del primo Novecento
Dalla "poesia pura" alla riscoperta dell'impegno sociale; Ungaretti, Montale, Quasimodo
Dal Neorealismo alla società dei consumi: Pavese, Calvino, Pasolini, Meneghello
Totale ore effettivamente svolte (al 15 maggio) n° 103n°103
Periodo Settembre/Ottobre
ore 15
Periodo Ottobre
ore 4
Periodo Ottobre/Novembre
ore 14
Periodo Dicembre
ore 8
Periodo Gennaio/Febbraio
Ore 18
Periodo Febbraio
ore 6
Periodo Febbraio/Marzo
ore 10
Periodo Marzo/Maggio
Ore 16
Metodi didattici utilizzati
L'attività d'insegnamento è stata indirizzata a far acquisire in primo luogo le conoscenze storico-letterarie e linguistiche necessarie
alla decodificazione del testo e alla sua analisi.
L'analisi testuale è stata affrontata dagli allievi con il quotidiano lavoro autonomo da svolgere a casa, completata in classe dalla
spiegazione approfondita e analitica del testo, sollecitando gli alunni al ragionamento e alla sua espressione attraverso un linguaggio
appropriato.
Particolare attenzione è stata posta al momento dell'interrogazione, alla sintesi di quanto appreso e all'esposizione attraverso un
ragionamento organico e preciso.
Si sono svolte parecchie interrogazioni, per qualche alunno anche sugli stessi argomenti, finché la loro conoscenza non risultava
adeguata e sufficientemente precisa.
La classe ha affrontato la stesura di elaborati secondo quanto previsto dalle tipologie degli esami di stato, con simulazioni delle
prove di esame.
Mezzi didattici utilizzati
Si è utilizzato il 3° volume di R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, F. Marchese, La letteratura come dialogo, 3, La modernità (Dal
1861 al 1956), Il presente (Dal 1956 ai giorni nostri, Palumbo, Palermo.
L'opera affronta il panorama letterario dell'ultimo anno scolastico in maniera completa e con vastità di stimoli, ciò che non ha reso
necessario il ricorso ad ulteriori sussidi.
Criteri e strumenti di valutazione adottati
La valutazione delle conoscenze raggiunte dalla classe si è basata su verifiche orali per consentire, al momento dell'interrogazione,
di accertare non solo quanto appreso ma anche le abilità espressive e di ragionamento.
Anche la produzione scritta ha consentito di valutare l'acquisizione delle conoscenze e la classe si è misurata con la stesura di
elaborati secondo la tipologia del saggio breve, dell‟articolo giornalistico di opinione e dell'analisi testuale.
A disposizione della commissione sono depositati gli elaborati delle prove e delle verifiche effettuate secondo le tipologie indicate
precedentemente.
Schio,
15/5/2014
Il docente
Giuseppe Rubini
Prof. Giuseppe Rubini
Disciplina: Lingua e Letteratura italiana
A. s. 2013-14
classe V Ds
PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Testo in adozione: R. LUPERINI, P. CATALDI, L. MARCHIANI, F. MARCHESE, La letteratura come dialogo, 3
Realismo e Naturalismo francese / Verismo italiano
Le ideologie, le trasformazioni dell'immaginario, i temi della letteratura e dell'arte, p .21
La tendenza al realismo nel romanzo, p. 45
Il Naturalismo francese e il Verismo italiano: poetiche e contenuti, p. 47
G. Verga. La vita e le opere, p. 95
L'adesione al Verismo e il ciclo dei <<Vinti>>, p. 103
Il positivismo da Comte a Darwin e Spencer, p. 30
G. Verga, La prefazione ai "Malavoglia", p. 166
G. Verga, da L'amante di Gramigna, Dedicatoria a Salvatore Farina, p. 105
Lo straniamento e l'artificio di regressione, p. 108
G. Verga, da Vita dei campi, "Rosso Malpelo", p. 109
Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei campi, p. 107
G. Verga, da Novelle Rusticane, Libertà, p. 125
I Malavoglia. Il titolo e la composizione, p. 163
Il romanzo come opera di "ricostruzione intellettuale", p. 170
La struttura e la vicenda, p. 171
Il sistema dei personaggi, p. 172
G. Verga, da I Malavoglia, estratto dal cap. 1, (L'inizio dei Malavoglia), p. 176
Il tempo e lo spazio. p.176
G. Verga da I Malavoglia, estratto dal cap. III, ("La tempesta sui tetti del paese"), p. 179
La lingua, lo stile, il punto di vista, p. 178
G. Verga, da I Malavoglia, estratto dal cap. XV, ("L'addio di 'Ntoni"), p. 183
La "filosofia" di Verga, p. 182
G. Verga, da Novelle Rusticane, "La roba", p. 120
Novelle rusticane e altri racconti, p. 119
G. Verga, Mastro-don Gesualdo, p. 131
“Mastro” e “don”, p. 131
G.Verga, estratto da Mastro-don Gesualdo, Parte Quarta, cap. V (“La morte di Gesualdo”), p. 151
Il messaggio conclusivo del romanzo, p. 155
La rivoluzione stilistica e tematica di Giovanni Verga, p. 95
La crisi del Romanticismo: la Scapigliatura, Carducci
Le parole–chiave: Naturalismo, Simbolismo, Decadentismo, p. 17
Le arti: dal Realismo all‟Impressionismo all‟Espressionismo, p. 32
La situazione in Italia dopo l‟Unità: La Scapigliatura lombarda e piemontese p. 46
E. Praga, Preludio (on line)
La figura dell'artista e la perdita dell' "aureola", p. 23
I poeti della scapigliatura, p. 106
G. Carducci. La vita e le opere: da “scudiero dei classici” a poeta-vate della “terza Italia”, p. 218
Verso un classicismo moderno: Rime nuove, Odi barbare, Rime e ritmi, p. 220
G. Carducci, San Martino, (on line)
G. Carducci, Alla stazione in una mattina d'autunno, p. 223
Decadentismo / Simbolismo, G. Pascoli
La tendenza al Simbolismo e le due linee della poesia europea, p. 45
Il Simbolismo europeo: la poetica di Rimbaud, Verlaine, Mallarmé, p. 49
C. Baudelaire, "Corrispondenze", p. 205
P. Verlaine, "Arte poetica", p. 192
Il Decadentismo europeo come fenomeno culturale e artistico, p. 51
La poetica del “Fanciullino” p. 232
G. Pascoli, Il fanciullino, p. 233
G. Pascoli, Myricae. Composizione e storia del testo; il titolo, p. 249
Temi: la natura e la morte, l'orfano e il poeta, p. 250
G. Pascoli, da Myricae, "Lavandare", p. 253
G. Pascoli, da Myricae, "X Agosto", p. 255
G. Pascoli, da Myricae, "L'assiuolo", p. 257
G. Pascoli, da Myricae, "Novembre", p. 251
G. Pascoli, da Myricae, "Ultimo sogno", (on line)
La poetica di Myricae: il simbolismo impressionistico, p. 259
Onomatopea e fonosimbolismo, p. 260
G. Pascoli, da Canti di Castelvecchio, "Il gelsomino notturno", p. 234
Myricae e Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale e il mito della famiglia, p. 234
G. Pascoli, da Primi poemetti, "Italy", vv. 10-32, p. 238
I Poemetti: narrazione e sperimentalismo, p. 237
Pascoli poeta civile, p. 244
G. Pascoli, "La grande proletaria si è mossa", (on line)
Pascoli e la poesia del Novecento, p. 245
Decadentismo / Gabriele D'Annunzio
D'Annunzio: la vita e le opere, p. 265
Le poesie giovanili (1879 - 1892),p. 268
Le poesie nel periodo della "bontà": il Poema paradisiaco, p. 268
I primi tre libri delle Laudi (1899-1903) e la produzione poetica successiva, p. 272
Le prose. Dalle novelle abruzzesi al Notturno, p. 275
Il Trionfo della morte e gli altri romanzi, p. 280
Il teatro, p. 281
Da Il Piacere, libro II, cap, I, (Il verso è tutto) (on line)
Il piacere, romanzo dell‟estetismo decadente, p. 276
Da Il Piacere, libro I, cap. II (Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli), p. 277
Da Il Piacere, libro IV, cap. III (La conclusione del romanzo), (on line)
Superuomo, p. 267
Dionisiaco e apollineo, p. 32
Nietzsche, ”maestro del sospetto” p. 31 - 32
Alcyone. Composizione e storia del testo, p. 287
Struttura e organizzazione interna, p. 287
Da Alcyone, "Lungo L'Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia", (on line)
Da Alcyone, "La pioggia nel pineto", p. 293
Panismo, p. 267
Da Alcyone, "Stabat nuda Aestas" (on line)
Alcyone. I temi, p. 521
Alcyone. L'ideologia e la poetica: superomismo e simbolismo, p. 303
Alcyone. Il mito e la sua perdita, p. 303
Il panismo del superuomo, p. 266
Panismo, p. 522
Da Alcyone, "Stabat nuda Aestas" (on line)
L'immagine dannunziana della donna fatale, p. 517
Alcyone. I temi, p. 521
Alcyone. L'ideologia e la poetica: la "vacanza"del superuomo, p. 542
Alcyone. La reinvenzione del mito e la sua perdita, p. 542
G. D'annunzio. L'ideologia e la poetica. Il panismo estetizzante del superuomo, p. 477
Nuove forme letterarie e nuovo romanzo: Pirandello, Svevo, Tozzi
La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra; società, cultura e immaginario, p. 336
I luoghi, i tempi e le parole chiave, p. 337
La nuova organizzazione della cultura, p. 340
Pirandello. La vita e le opere, p. 415
Da L'umorismo, Parte seconda, cap. V ("La <<forma>> e la <<vita>>"), p. 420
Da L'umorismo, Parte seconda, cap. II ("La differenza fra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata"), p. 422
Da Novelle per un anno, "Tu ridi" (on line)
La poetica dell'umorismo; i "personaggi" e le "maschere nude", la "forma" e la "vita", p. 419
Da Novelle per un anno, "Il treno ha fischiato..."p. 441
Le Novelle per un anno: dall'umorismo al Surrealismo, p. 440
Sei personaggi in cerca d'autore e il "teatro nel teatro", p. 458
Da Sei personaggi in cerca d'autore, (L'irruzione dei personaggi sul palcoscenico) p. 488
Teatro nel teatro, teatro e metateatro, p. 458
Da Enrico IV, atto III, (La vita, la maschera, la pazzia), p.461
Da Enrico IV al "pirandellismo", p. 459
Il fu Mattia Pascal
La composizione e la pubblicazione, p. 469
Il fu Mattia Pascal e la poetica dell'umorismo, p. 478
La vicenda, i personaggi, il tempo e lo spazio, p. 469
La totale estraneità di Mattia Pascal divenuto "fu", p. 472
Il significato della conclusione del romanzo, p. 472
La struttura e lo stile, p. 473
I temi principali e l'ideologia del Fu Mattia Pascal, p. 473
L'arte umoristica di Pirandello, p. 423
Pirandello nell'immaginario novecentesco, p. 415
Le nuove scienze (la fisica, la psicanalisi) e le nuove tendenze filosofiche, p. 342
Bergson. Il tempo come durata interiore, p. 343
La narrativa in Francia Proust, p. 390
La narrativa in lingua inglese: Joyce e il "flusso di coscienza", p. 383
I. Svevo. La vita e le opere, p. 508
La coscienza di Zeno. La situazione culturale triestina e la composizione del romanzo, p. 529
I. Svevo. La cultura e la poetica, p. 510
La coscienza di Zeno come "opera aperta", p. 530
La coscienza di Zeno, "Prefazione" (La Prefazione del dottor S.), p. 531
L'io narrante e l'io narrato. Il tempo narrativo, p. 551
La coscienza di Zeno, dal capitolo "La moglie e l'amante" (La salute di Augusta), p. 550
La coscienza di Zeno, dal capitolo "Psico-analisi" (La vita è una malattia) p. 546
La parabola dell'inetto sveviano, p. 513
Con gli occhi chiusi: struttura narrativa, personaggi, temi, p. 561
L‟ombra del padre, p. 624
Da Con gli occhi chiusi, La conclusione del romanzo (on line)
Il romanzo del Novecento, p. 397
Dissoluzione e rifondazione del romanzo in Europa e in Italia, p. 373
L'opera aperta, p. 373
La vecchia e la nuova generazione di narratori in Italia, p. 394
Risposte diverse al malessere dei tempi: futurismo e poesia del primo Novecento
F.T. Marinetti, manifesto del 20 febbraio 1909 (Il primo manifesto del Futurismo), p. 366
F.T. Marinetti, manifesto dell'11 maggio 1912 (Manifesto tecnico della letteratura futurista) (on line)
F.T. Marinetti, da Zang Tumb Tumb, "Correzione di bozze + desideri in velocità" (on line)
L'avanguardia futurista, p. 364
La poesia, p. 576
G. Gozzano, da I colloqui, "La signorina Felicita ovvero La Felicità", p. 584
Guido Gozzano, o la "vergogna" della poesia, p. 583
S. Corazzini, da Libro per la sera della domenica, “Bando”, p. 582
I crepuscolari. Sergio Corazzini e Marino Moretti, p. 581
A. Palazzeschi, da Poemi, "Chi sono?", p. 595
C. Sbarbaro, da Pianissimo, "Taci, anima stanca di godere", p. 600
Camillo Sbarbaro: la città e il sonnambulismo p. 599
D. Campana, da Canti Orfici, "Viaggio a Montevideo", (on line)
Dino Campana tra orfismo ed Espressionismo, p. 606
L‟artista e la prostituta, p. 325
I crepuscolari e la <<vergogna>> della poesia; i vociani e la poetica del frammento, p. 363
Dalla "poesia pura" alla riscoperta dell'impegno sociale; Ungaretti, Montale, Quasimodo
Il quadro d'insieme e le parole chiave, p. 631
L‟organizzazione della cultura nella società di massa, p. 636
La politica culturale del fascismo, p. 637
Giuseppe Ungaretti e la religione della parola, p. 677
G.Ungaretti, da L'allegria, "Commiato", p. 711
L'allegria. Composizione e vicende editoriali, p. 699
G.Ungaretti, da L'allegria, "Veglia", p. 710
G. Ungaretti, da Vita d'un Uomo (Il naufragio e l'assoluto), p. 699
L'allegria. Il titolo, la struttura, i temi, p. 700
G.Ungaretti, da L'allegria, "S.Martino del Carso", p. 700
La guerra come "presa di coscienza della condizione umana", p. 711
G.Ungaretti, da L'allegria, "I fiumi", p. 706
L'allegria. Lo stile e la metrica, p. 704
La rivoluzione dell‟Allegria, p. 713
La poetica ungarettiana: tra Espressionismo e Simbolismo, p. 713
G.Ungaretti, da Il dolore, "Non gridate più", p. 681
Da Sentimento del tempo alle ultime raccolte, p. 680
Cronologia della vita e delle opere di Eugenio Montale, p. 752
Eugenio Montale, p. 748
L'originalità di Montale. La centralità di Montale, p. 749
E.Montale, da Ossi di seppia, "Non chiederci la parola", p. 761
Ossi di seppia come "romanzo di formazione": la crisi del simbolismo, p. 753
E.Montale da Le occasioni, "La casa dei doganieri", p. 768
Allegorismo e classicismo nelle Occasioni, p. 763
La bufera e altro. La composizione del testo; il titolo, p. 787
La bufera e altro. I temi: il percorso romanzesco e l'intreccio fra pubblico e privato, p. 788
E.Montale, da La bufera e altro, "Il sogno del prigioniero", p. 803
E.Montale, da Confessioni di scrittori. Interviste con se stessi (Una totale disarmonia con la realtà) (on line)
S. Quasimodo, da Acque e terre, "Ed è subito sera" (on line)
L'Ermetismo e Salvatore Quasimodo, p. 689
S. Quasimodo, da Giorno dopo giorno, "Alle fronde dei salici" (on line)
Dal Neorealismo alla società dei consumi: Pavese, Calvino, Pasolini
C. Pavese, da Lavorare stanca, "I mari del sud" (on line)
Il realismo mitico e simbolico di Vittorini e Pavese, p. 842.
C. Pavese, La Luna e i falò
La luna e i falò di Cesare Pavese, p. 845
I. Calvino, da Il sentiero dei nidi di ragno, cap. IV (Pin si smarrisce), 3, Il presente, p. 156
I. Calvino, da Prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno, (Il neorealismo nel ricordo di Calvino) p. 664
A. Gramsci, da Quaderni del carcere, estratto del n° 12 del 1932 (Il rapporto fra intellettuali e egemonia) (on line)
Estratto da E. Vittorini, Una nuova cultura, in "Il Politecnico", 1, (Il programma del <<Politecnico>>: la proposta di una nuova cultura)
p.660
Estratto da E.Vittorini, Politica e cultura. Lettera a Togliatti, in "Il Politecnio", 33-34, sett. - dic.1946 (La risposta di Vittorini a Togliatti:
il rifiuto di suonare il piffero per la rivoluzione), p. 661
La “ricostruzione nazionale” e le sue riviste: Vittorini e “il Politecnico”, p. 659-663
Il dibattito sulla figura dell'intellettuale dal fascismo al primo dopoguerra, p. 662
Il Neorealismo: da “corrente involontaria” a scuola poetica organica, p. 663
1956.1975: lo sperimentalismo di Pasolini e di “Officina” e la neoavanguardia del gruppo 63, Il presente, p. 9
P. Pasolini, da La libertà stilistica, in "Officina", 9-10, 1957 (La libertà stilistica) (on line)
P. Pasolini da Le ceneri di Gramsci, estratto da "Il pianto della scavatrice", Il presente, p. 182
Pasolini narratore, Il presente, p. 186-187
Pasolini intellettuale corsaro. La scelta del cinema, Il presente, p. 192
Pasolini intellettuale corsaro. Mutazione antropologica e questioni linguistiche, Il presente, p.195
P.Pasolini, da Scritti corsari, estratto da "9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione", (Contro la televisione), Il presente, p.
196
Luigi Meneghello, estratto da Libera nos a Malo, Milano, Mondadori, 1986 (1^ed. 1963), pp. 105 – 115 (on line).
Schio, 7/5/2014
Il docente
Giuseppe Rubini
I rappresentanti degli alunni
________________________________________
________________________________________
Prof. Veronesi Patrizia
Disciplina: Educazione Fisica
A.s. 2013 -14
Classe VDs
In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termine di:
CONOSCENZE
Gli alunni hanno acquisito le conoscenze fondamentali per l'allenamento delle grandi funzioni organiche, della coordinazione, della
mobilità articolare, della resistenza in modo sufficiente. Conoscono il gioco della pallavolo ed il suo regolamento tecnico in modo
approfondito; la trave di equilibrio, il quadro svedese, la spalliera e il palco di salita dal punto di vista pratico.
Conoscono l‟apparato cardiocircolatorio e i meccanismi energetici utili per il movimento, le norme di primo intervento e di pronto
soccorso in caso di traumi verificabili in palestra, i principi base per una corretta e sana alimentazione, l'alimentazione applicata allo
sport, il doping, la comunicazione non verbale in modo approfondito.
CAPACITA‟
Gli alunni sono capaci di organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati. Sono abili nel
guidare un riscaldamento di gruppo avendo acquisito la capacità di lavorare insieme, anche in gruppi di lavoro diversificati. Sanno
gestire una partita di pallavolo. Sanno elaborare un esercizio al quadro svedese, una progressione alla trave di equilibrio, una
combinazione di esercizi in coppia alla spalliera, i maschi sanno salire sulla fune.
COMPETENZE
Gli alunni sono in grado di gestirsi autonomamente un riscaldamento generale. Si mostrano competenti nell‟eseguire correttamente
le andature preatletiche. Alcuni sono più competenti nel giocare una partita di pallavolo; sono anche in grado di arbitrarne le partite.
Altri (soprattutto le ragazze) si mostrano più abili nell' eseguire una serie di esercizi in situazione di equilibrio instabile alla trave.
Inoltre dimostrano competenza nel creare combinazioni di figure individuali al quadro e combinazioni di figure di coppia alla
spalliera. I maschi mostrano maggiore competenza nel salire sulle funi ed eseguire esercizi di acrobatica sulle stesse.
METODOLOGIA
La metodologia è stata di tipo misto: globale ed analitica. L‟insegnamento si è tenuto sia a livello individuale che di gruppo; a volte,
quando le esigenze delle alunne lo rendevano necessario, il lavoro è stato individualizzato.
MATERIALI E SPAZI DIDATTICI UTILIZZATI
Tutte le attrezzature a disposizione dell‟attività motoria sono state utilizzate, così come gli spazi all‟interno e all‟esterno della scuola.
Il libro di testo utilizzato: CORPO LIBERO di Fiorini-Coretti-Sacchi ed. MARIETTI SCUOLA inoltre sono state distribuite fotocopie
tratte dalla dispensa di PRONTO SOCCORSO della Croce Rossa Italiana e fotocopie tratte dal testo " Le basi tecnico-scientifiche
dell'educazione fisica" di B.Balboni, A.Dispenza, F.Piotti ed. il Capitello
TIPOLOGIA PROVE DI VERIFICA
La verifica è avvenuta utilizzando prove pratiche nei giochi sportivi, nelle progressioni ai grandi attrezzi. Relativamente allo studio
della teoria sono state fatte 2 verifiche tipo 3^prova con tipologia B .
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
I contenuti sono presentati nella seguente tabella, suddivisi secondo i moduli proposti. Il numero di lezioni si intende riferito ad unità
orarie di 57‟.
Potenziamento delle grandi funzioni organiche
Corsa di resistenza (TEST DI COOPER)
Andature preatletiche generali
novembre
Nozioni di anatomia:
processi energetici, apparato
cardiocircolatorio pp.54-68 libro di testo
Lavoro al quadro
combinazioni di figure
settembre-ottobre
12 ore
3 ore
3 ore
dicembre
Teoria: primo soccorso dispensa C.R.I.
più pp.374-378 libro di testo
Lavoro alle funi
spiegazione lavoro spalliere
Verifica: app. cardio e primo soccorso
3 ore
2 ore
1 ora
1 ora
gennaio
Teoria: alimentazione più alim. applicata allo sport
pp.330-345 libro di testo
3 ore
Lavoro a coppie alla spalliera e
lavoro individuale alla trave e al quadro
2 ore
Valutazioni primo attrezzo
1 ora
febbraio
Teoria: concetto di sport e doping pp 73-79
testo "Basi tecnico-scientifiche dell'ed.fisica"
Lavoro alla trave , alla spalliera
e al quadro
3 ore
4 ore
marzo
Valutazione secondo attrezzo
Lavoro alla trave, fune ,spalliera
Simulazione di terza prova: alim. e doping
Teora: Comunicazione non verbale
pp.114-121 libro di testo
2 ore
4 ore
1 ora
1 ora
aprile
Teoria: comunicazione non verbale
pp.121-125 libro di testo
Valutazione Fune (maschi) e
inizio valutaz. terzo attrezzo
Attività di recupero in itinere
1 ora
2 ore
1 ora
maggio
Teoria: ripasso generale
Pallavolo fondamentali di squadra:
Simulazione colloquio orale
Pallavolo: torneo di fine anno
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
tot.
SCHIO__________________
58 ore
Insegnante_________________________
Prof. Michela Zaupa
Disciplina: Matematica
A.S. 2013 -14
Classe VDs
Nel corso del quinto anno si affrontano in modo elementare alcuniargomenti di analisimatematicacheconduconoallostudio di funzioni.
A tal fine è necessario possedere come prerequisiti tutti gli elementi di algebra trattati nel corso degli anni scolastici precedenti.
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di :
Conoscenze
La maggior parte degli alunni conosce gli argomenti svolti in modo generico e poco approfondito; il collegamento tra la parte
algebrica e quella grafica dei concetti sovente è difficoltoso e incerto. In generale i vari contenuti risultano estranei all‟intuizione e
anche gli esempi tratti dal mondo reale non sono fatti propri con convinzione, se non da pochi alunni. Lo studio della disciplina risulta
quasi sempre ridotto allo svolgimento di esercizi in vista delle verifiche.
Capacità
La maggior parte degli alunni esegue gli esercizi adottando la procedura corretta ma pochi sono precisi sia nel calcolo (non
commettono errori di calcolo, o di distrazione) sia nella scrittura formale (ad esempio: usano consapevolmente il simbolo di limite).
Alcuni alunni non sono ancora nel pieno possesso delle procedure algebriche di base (ad esempio risolvere equazioni e
disequazioni di secondo grado) necessarie per affrontare nuove situazioni e necessitano sovente di essere guidati e corretti.
Competenze
La classe sa affrontare prove scritte dove si richiede di svolgere alcuni esercizi mediante l‟applicazione delle procedure idonee. Si
osserva che, anche da parte degli alunni più abili, il profitto ottenuto nelle simulazioni di terza prova è costantemente inf eriore a
quello raggiunto nei compiti tradizionali. Si rileva altresì che la maggioranza degli alunni è in difficoltà nell‟individuare gli elementi
caratteristici di una funzione deducendoli dall‟analisi del suo grafico cartesiano.
Programma effettivamente svolto e tempi di realizzazione:
Modulo I. Funzioni reali di una variabile reale.
Definizione generale di funzione. Campo di esistenza (dominio) e codominio di una funzione. Variabile indipendente e variabile
dipendente. Classificazione delle funzioni reali. Ricerca del dominio di funzioni razionali, irrazionali, logaritmiche [del tipo f(x) = log(ax
Definizione e determinazione di immagini e
+ b)(h(x))] ed esponenziali [del tipo f(x) = n (h(x))] con h(x) funzione razionale.
controimmagini, anche di funzioni definite per intervalli. Calcolo dell‟immagine e delle controimmagini dello zero. Ricerca delle
intersezioni con gli assi cartesiani e studio del segno di una funzione razionale. (16 set – 27 nov)
Modulo II. Limiti
Intervalli della retta reale. Intorni di un punto. Approccio intuitivo al concetto di limite. Definizione generale di limite con gli intorni di L
e di x0. Verifica con la definizione di limiti per x → x 0 e per x → ∞ per funzioni razionali intere del tipo ax n + b, distinguendo tra n
pari e n dispari. Verifica con la definizione di limiti per x → x 0 e per x → ∞ per funzioni razionali del tipo a/(bx + c). Limiti per x → x0
delle funzioni costante e identica. Enunciati dei teoremi del limite della somma, del prodotto, del quoziente, della potenza e della
radice per x → x0. Utilizzo dei precedenti teoremi per il calcolo di limiti finiti di funzioni razionali e irrazionali per x → x0. Limiti sinistro
e destro per x → x0 ; casi delle funzioni definite per intervalli e delle funzioni illimitate in x 0 . Limite infinito per x → x0 di funzioni del
tipo 1/(x – x0)n. Intorni sinistro e destro di infinito. Funzioni illimitate e limiti per x → ∞. Limite per x → ∞ di ax n + b (per n pari e
dispari e per a positivo e negativo) e di 1/axn. Forme indeterminate del tipo ∞/∞ , ∞ - ∞ , 0/0 e loro risoluzione. (29 nov – 12 gen)
Modulo III. Discontinuità e asintoti.
Definizione e ricerca degli asintoti verticali, orizzontali e obliqui di funzioni razionali. Definizione di funzione continua in un punto.
Analisi dei punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie, anche per funzioni definite per intervalli. Prolungamento per
continuità. (19 gen – 28 mar)
Modulo IV. Derivate.
Definizione di derivata di una funzione in un punto. Significato geometrico della derivata. Equazione della retta tangente ad un punto
di una curva. La funzione derivata. Derivate della funzione costante e della funzione potenza axn. Alcune regole di derivazione:
derivata della somma, del prodotto e del quoziente di due funzioni razionali intere e derivata della potenza di un polinomio. Zeri della
derivata e punti stazionari. Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo e segno della derivata. Massimi e minimi relativi. Ricerca
dei massimi e dei minimi relativi di una funzioni razionali intere e fratte mediante lo studio degli zeri e del segno della derivata prima.
(07 apr – 15 mag)
Materiali didattici
Cassina - Bondonno, “L‟ora della matematica”, vol. 5, Paravia, per la solaparte di esercizi. Appuntidallelezioni. Fotocopie di esercizi
di consolidamento e ripasso in preparazione alle verifiche. Piccoladispensacon i contenutiteoriciessenziali.
Metodologia e spazididattici
Lezioni frontali svolte alla lavagna tradizionale; dopo un‟introduzione dell‟argomento che fa appello all‟intuizione e, quando possibile,
a situazioni reali e concrete; segue un congruo numero di esercizi di consolidamento svolti prima dall‟insegnante e poi dagli alunni. Il
tempo dedicato alle esercitazioni – maggiore di quello preventivato – e la perdita di un buon numero di ore nei mesi di aprile e
maggio hanno impedito lo svolgimento di ulteriori argomenti e/o approfondimenti previsti dalla programmazione iniziale.
Tipologia delle prove di verifica
Sonostatesvoltetreverifichescritte per quadrimestre. Nel corso dell‟anno sono state effettuate anche tre simulazioni di terza prova
con tipologia B. Per la loro valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal Dipartimento di matematica.
Programma svolto
Le funzioni reali di variabile reale: definizione, caratteristiche, classificazione.
I limiti delle funzioni reali: definizione, verifiche, regole di calcolo.
Funzioni continue in un punto: definizione e analisi delle discontinuità.
Asintoti: definizioni, classificazione, ricerca delle equazioni applicando il calcolo dei limiti.
Derivate: definizione di derivata di una funzione in suo punto; la retta tangente; la funzione derivata; le regole di derivazione; come
servirsi delle derivate per studiare l‟andamento di una funzione.
Schio, 15 maggio 2014
prof. RAFFAELA MARCHIORO
Disciplina : LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE – L2
A.S. 2013-14
Classe VDs
Relazione finale
In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di :
Conoscenze
Nella classe si distinguono tre gruppi: alcuni alunni hanno seguito con interesse e attenzione lo sviluppo del
programma e ne hanno assimilato in modo discreto, buono in qualche caso, i contenuti; altri hanno dimostrato
di padroneggiare la materia in modo sufficiente ed infine un terzo gruppo di elementi ha rivelato, in più
occasioni, scarso impegno domestico e una conoscenza alquanto lacunosa degli argomenti affrontati.
Capacità
Nella classe vi sono alcuni elementi che incontrano evidenti difficoltà nel seguire in lingua francese
l‟esposizione di un argomento e nel prendere appunti, difficoltà che si ripercuotono sulla capacità di
comprensione del materiale proposto. Tali elementi sono riusciti a raggiungere risultati sufficienti solo se
guidati dall‟insegnante e su parti molto limitate del programma. La maggior parte della classe è giunta con un
certo sforzo ad una comprensione globale dei contenuti e ad una esposizione mnemonica degli stessi.
Si distingue tuttavia un esiguo gruppo di alunni che, grazie ad un impegno costante e ad un‟attenzione pronta
a cogliere suggerimenti e consigli dell‟insegnante, ha acquisito una discreta capacità di comprendere contenuti
orali e scritti in lingua francese e ha dimostrato di essere in grado di rielaborare tali contenuti secondo schemi
abbastanza personali
Competenze
Tutti gli alunni sanno rispondere allo scritto a domande sul programma svolto se i quesiti permettono di
sfruttare le rielaborazioni preparate in fase di studio personale; emergono invece difficoltà rilevanti e diffuse
nel momento in cui le richieste mirano a verificare una competenza linguistica completamente autonoma.
Per quanto riguarda l‟orale, la competenza linguistica è stata conseguita in modo differenziato: un gruppo di
alunni non riesce ad esprimersi in modo adeguato per mancanza di sufficienti conoscenze lessicali e
sintattiche e ha bisogno di essere guidato nell‟esposizione dei contenuti del programma; la maggior parte della
classe, pur manifestando delle incertezze, anche a livello di pronuncia, sa esporre i contenuti in modo più o
meno completo e organico a seconda dell‟impegno personale nello studio e delle capacità acquisite nel corso
del quinquennio.
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale
esposti per unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti.
U.D. STUDIO DELLE STRUTTURE MORFOSINTATTICHE DELLA LINGUA FRANCESE NON
APPROFONDITE NEI PRECEDENTI ANNI SCOLASTICI
Imperfetto indicativo (formazione e uso)
Uso di tout come aggettivo e come avverbio
Il plus-que-parfait (formazione)
Pronomi dimostrativi (maschili, femminili, neutri)
Pronomi personali doppi (non con l‟imperativo)
Condizionale presente e passato (formazione)
Frasi ipotetiche di secondo e terzo tipo
Pronomi relativi variabili
Interrogative indirette
Congiuntivo (formazione e uso)
Participio presente e gerundio (formazione e uso)
(da ottobre a marzo ; 17 lezioni)
U.D. L‟ HISTOIRE DE PARIS
Les temps forts (pp.86-87 manuale di lingua in adozione)
(sett. / ott..; 2 lezioni)
U.D. ZOLA , CHEF DE FILE DES NATURALISTES
da L’Assommoir
La menace (fotocopia da altra antologia):comprensione del testo; analisi del contenuto; le immagini
dell‟alambicco; aspetti legati al Realismo e aspetti legati al Naturalismo.
Préface à La Fortune des Rougon (fotocopia dall‟edizione Folio) : comprensione del testo ; lo scopo
dell‟intero ciclo dei Rougon-Macquart
Préface à L’Assommoir (fotocopia ed. Folio): comprensione del testo; scopi dell‟autore per quanto riguarda
contenuto e stile del romanzo.
Approfondimenti:
(gli alunni hanno studiato su appunti presi in classe e su schemi elaborati dall‟insegnante e forniti come
documenti elettronici)
- l‟influenza del contesto culturale sulla concezione del romanzo naturalista e del ciclo dei RougonMacquart; accenni a Comte, Taine e Bernard
- la condizione della classe operaia a Parigi sotto il Secondo Impero
- la classe operaia diventa protagonista della storia degli ultimi anni del XIX secolo
- l‟École Naturaliste : precursori, concezione del romanzo, manifesti
- il ciclo dei Rougon-Macquart e l‟albero genealogico di Gervaise
- riassunto dell‟Assommoir (fornito su file dall‟insegnante)
( ott. / nov. / dic. / genn.; 10 lezioni)
U.D. LES ÉVÉNEMENTS DE MAI ‟68 À PARIS
Préparation au spectacle Révolution 68 (intrigue, décor, chansons)
Les phases (spectacle Révolution 68 , dossier pédagogique, pp.11-14)
Les conséquences : le mouvement hippie, la mode, l‟enseignement, la révolution sexuelle (spectacle
Révolution 68, dossier pédagogique, pp.17-19)
(novembre.; 3 lezioni)
U.D. BAUDELAIRE PRÉCURSEUR DU SYMBOLISME ET DE LA POÉSIE MODERNE
da Les Fleurs du Mal
Correspondances (fotocopia):comprensione del testo; il poeta e l‟uomo comune; i punti essenziali della
poetica di Baudelaire.
L‟Albatros (fotocopia): comprensione del testo; la condizione del poeta.
Approfondimenti:
(gli alunni hanno studiato su appunti presi in classe e su schemi elaborati dall‟insegnante e forniti come
documenti elettronici)
- lo spleen baudelairien
- la struttura dell‟opera: le sei sezioni
- il titolo della raccolta
- la vita di Baudelaire (fotocopia)
- l‟ École Symboliste
(genn. / febbr. ; 7 lezioni)
U.D. APOLLINAIRE ET LES MOUVEMENTS D‟AVANT-GARDE AU DÉBUT DU XXe SIÈCLE
da Calligrammes
La colombe poignardée et le jet d‟eau (fotocopia): comprensione del testo; la scelta dei disegni; i
caratteri tipografici; funzione delle rime; i campi semantici dominanti; il legame del testo con il sottotitolo
della raccolta.
Approfondimenti:
- tendenze poetiche prima del 1914 (fotocopie)
- vita e opera di Apollinaire (fotocopie)
(febbr. / marzo.; 3 lezioni)
U.D. L‟IMMIGRATION
(gli alunni hanno studiato su appunti presi in classe e su schemi elaborati dall‟insegnante e forniti come
documenti elettronici)
L‟immigration en France : cause, periodi, paesi di provenienza, evoluzioni
Les différentes formes d‟immigration
Immigrés et sans-papiers
(marzo.; 1 lezione)
U.D. IMMIGRATION ET RACISME : LE POINT DE VUE D‟UN ÉCRIVAIN FRANCOPHONE
da Les yeux baissés
fotocopia di un passo tratto dal racconto: comprensione del testo; Parigi e i parigini agli occhi di una
bambina immigrata; entusiasmo e difficoltà di integrazione nella società occidentale.
da Le Racisme expliqué à ma fille, CIDEB, 2000
- Introduction (pp.9-10)
- le projet de Loi Debré (pp.11-12)
- lettura e comprensione della prima parte del libro (pp.15-25)
- conclusion (pp.91-93)
( marzo / apr. ; 5 lezioni)
Nel mese di maggio si prevede lo svolgimento della seguente unità didattica:
U.D. SIMONE DE BEAUVOIR: L‟ÉMANCIPATION INTELLECTUELLE D‟UNE FEMME
da Mémoires d’une jeune fille rangée
L‟Unique (fotcopia): comprensione del testo; analisi del contenuto; giustificazione del titolo.
Approfondimenti:
- cenni al saggio Le deuxième sexe (fotocopia)
- Mémoires d‟une jeune fille rangée : breve sntesi (fotocopia)
( maggio ; 4 lezioni)
ore effettivamente svolte dal docente fino alla stesura del presente documento: 83
- per lo svolgimento del programma: ore 48
- per verifiche scritte e relativa correzione: 9
- per verifiche orali: 17
- per attività di ripasso e correzione esercizi vacanze estive: 6
- per il lettorato: 3
Metodologie
Le unità didattiche sono state svolte, nella maggior parte dei casi, seguendo le seguenti tappe :
- indicazione delle ragioni della scelta dell‟argomento;
- dialogo con gli alunni per richiamare informazioni e concetti legati all‟argomento e già incontrati dalla
classe in altre discipline o in altri momenti del percorso scolastico;
- presentazione dell‟argomento da parte dell‟insegnante;
- sintesi delle informazioni e dei concetti-chiave su files preparati dall‟insegnante o schemi alla lavagna;
- preparazione di eventuali fotocopie di approfondimento;
- lettura e comprensione dei testi o di altro materiale preso in considerazione;
- analisi dei testi e approfondimento legati al percorso didattico scelto dall‟insegnante;
- eventuale ampliamento al contesto culturale francese o europeo;
- rielaborazione orale dei contenuti;
- facoltativa rielaborazione scritta di quanto è stato proposto.
Si è cercato di dare la possibilità agli alunni di partecipare attivamente al dialogo educativo e di acquisire non
solo le nozioni ma anche la capacità di usare la lingua per comunicare. A tale scopo sono stati proposti alcuni
momenti di riflessione-discussione guidata dall‟insegnante sia su tematiche riguardanti la civilisation sia sulla
corretta interpretazione dei testi letterari presi in considerazione. La lezione frontale è stata proposta per
introdurre nuovi argomenti, per riproporre sotto altra forma contenuti non ben compresi o non ben assimilati o
per rendere esplicito il percorso e gli obiettivi delle unità didattiche.
Interventi atti a sanare le carenze degli allievi: le attività riguardanti il completamento del programma di lingua
sono state corrette puntualmente in classe; sono inoltre stati inviati alla mail della classe alcuni esercizi
supplementari in preparazione alle verifiche accompagnati dai relativi corrigés; alla correzione di ogni verifica
scritta è stata dedicata una lezione durante la quale gli alunni hanno trascritto sul quaderno la versione
corretta delle proprie risposte, guidati dall‟insegnante per i punti di maggiori difficoltà. Tutti hanno così avuto la
possibilità di rendersi conto sia delle ragioni delle difficoltà incontrate che delle lacune da colmare e degli
argomenti grammaticali da rivedere.
Mezzi e materiali didattici
- files preparati dall‟insegnante; fotocopie.
- testi in adozione: B.WESTPHAL – G.BELLANO, Diapason Orange, Torino, Paravia Bruno Mondadori
Editore, ed.LANG, 2006, vol. 2 C.GISLON
C.BOTTIN, Niveaux de grammaire, Petrini, 2008.
- gli alunni sono inoltre in possesso del testo Le racisme expliqué à ma fille , CIDEB 2000, letto su indicazione
dell‟insegnante dell‟anno scolastico precedente.
Spazi utilizzati : aula scolastica
Criteri e strumenti di valutazione adottati - Tipologie di prove
Per la valutazione è stata considerata l‟intera scala da 1 a 10.
Per quanto riguarda i test oggettivi, l‟elaborato è stato considerato sufficiente qualora lo studente abbia dimostrato di conoscere il
66% del materiale linguistico proposto.
Le verifiche di produzione scritta e le simulazioni di terza prova sono state valutate in base alla griglia approvata dal Dipartimento di
Lingue Straniere, sezione Lingua Francese e allegata alla presente documentazione.
La valutazione orale ha tenuto conto dei seguenti parametri: prontezza della risposta e conoscenza dei contenuti, scioltezza,
rielaborazione personale, correttezza grammaticale e sintattica, pronuncia.
La valutazione finale considera anche gli interventi positivi e negativi durante le lezioni, l'impegno nello studio personale e i progressi
fatti dai singoli alunni.
A disposizione della Commissione d‟Esame sono depositati esempi delle prove e delle verifiche effettuate
secondo le seguenti tipologie:
- domande sul programma svolto;
- simulazioni TERZA PROVA: domande sul programma svolto; tipologia B prevista per la terza prova scritta
dell‟Esame di Stato.
Schio, 7 maggio 2014
Prof.ssa Raffaela Marchioro
Prof. Lisa Binotto
Disciplina. Inglese
AS. 2013 – 14
Classe V Ds
CONOSCENZE: Gli argomenti proposti alla classe sono conosciuti per la maggior parte degli alunni in modo sufficiente. L‟
apprendimento dei contenuti è stato molto guidato dalla docente che ha fornito per l‟intero anno scolastico riassunti e
schematizzazioni degli autori e dei periodi letterari presi in esame. A livello orale,conoscono i principali contenuti letterari tali da
permettere una produzione per lo più sulla soglia della sufficienza, anche se il messaggio è spesso prodotto in modo non fluente e
ben articolato.
CAPACITA‟: gli alunni, a causa di carenze pregresse, sono in grado di studiare solamente seguendo modelli, schemi e riassunti
semplificati forniti dalla docente. A livello scritto, gli alunni sono capaci di rispondere a delle domande sia specifiche che generali
riguardanti il programma proposto mantenendosi tuttavia molto legati al materiale fornito e mancando spesso di capacità
rielaborativa e critica. Solo quattro o cinque alunni sono capaci di operare collegamenti logici particolarmente articolati tra i contenuti
letterari sia a livello orale che a livello scritto. La maggior parte della classeè capace di affrontare un‟analisi del testo se guidata
dall‟insegnante e sa operare semplici collegamenti tra gli autori analizzati e tra i periodi storici letterari propostie di conseguenza si
esprime in modo semplicemente corretto sia a livello orale che a livello scritto.
COMPETENZE: gli alunni hanno appreso durante il corso dell‟anno la modalità con cui affrontare lo studio di un periodo letterario e
l‟analisi un testo letterario. Le loro competenze si limitano a concetti semplici e universali utili per l‟analisi di qualsiasi testo letterario
se guidati dall‟insegnante.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE: Il programma svolto segue l‟ordine cronologico degli autori e dei periodi
storici-letterari affrontati e le metodologie usate sono state per la maggior parte lezioni frontali e/o spiegazioni tramite Power Point. I
materiali didattici offerti sono stati riassunti e schematizzazioni semplificate fornite dalla docente. Per quanto riguarda le tipologie di
verifica le prove sono state, a livello scritto, simulazioni di terza prova con tre quesiti a risposta aperta e correzione di composizioni
svolte per casa con il fine di rafforzare e lavorare sulla produzione scritta, a livello orale interrogazioni individuali e personalizzate.
PROGRAMMA SVOLTO:
1
Literature in the Romantic Age: Poetic visions (pag. 162), Precursors of Romaticism:
Gray and Blake (pag 163), Characteristics of Romanticism, The first generation of
Romantic poets: Wordsworth and Coleridge (pag 164). Appuntifornitidalladocente.
Ottobre
1
2
William Wordsworth: life and works (pag 175), The Lyrical Ballads (pag. 176), The
„Preface‟ to the Lyrical Ballads: a poetic manifesto (pag 176), Focus on the text ‘I
Wandered Lonely as a Cloud’ (pag. 181-182). Appuntifornitidalladocente.
Ottobre
2
3
Samuel Taylor Coleridge: life and works (pag. 185), Coleridge‟s „primary and secondary
imagination‟ (pag. 185), Focus on the text: The Rime of the Ancient Mariner, Stylistic
features, interpretations (pag 185-186). Testo: The Rime of the Ancient Mariner There
wasa ship (pag. 187-188) Appuntifornitidalladocente.
Ottobre
3
4
The Romantic Age: The novel in the Romantic Age (pag. 201), Gothic subversion (pag.
201). Appuntifornitidalladocente.
Novembre
1
5
Jane Austen: Life and works (pag. 202). Focus on the text: Pride and Prejudice, The
plot, Features of the novel (pag. 202-203). Testo: Pride and prejudice (pag. 202-203-204)
Appuntifornitidalladocente.
Novembre
5
6
Mary Shelley: Life and works (pag. 206), Focus on the text: Frankenstein, The plot ,
Interpretations (pag. 206-207). Testo: Frankenstein Whatwas I? (pag 207-208-209).
Appunti forniti dalla docente.
Novembre
4
7
The Victorian Age: The Age of Empire: Economy and society, The growth of industrial
cities, Technological innovation,The cost of living, Poverty and the Poor Laws (pag 216217-218), The late Victorian period, A time of new ideas (pag 221), The impact of
Darwin‟s theories (pag 222). The Victorian novel: a mirror of life, Early Victorian
novelists (pag 224), Women‟s voices (pag 225). Appuntifornitidalladocente.
Dicembre
3
8
Charles Dickens: Life and works, Focus on the text: Oliver Twist. The plot, Features
(pag 234-235). Testotratto da Oliver Twist Jacob’s island.Testotratto da Hard Times: A
Dicembre-Gennaio
5
man of realities (pag 239-240).
9
Robert Louis Stevenson: Life and works. Focus on the text: The Strange Case of Dr
Jekyll and Mr Hyde, The plot, Different perspectives, The double life (pag 262-263).
Testotratto da The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde: Dr Jekyll’s first experiment
(pag 263-264). Appuntifornitidalladocente.
Febbraio
4
10
Oscar Wilde:Life and works (pag 276), Focus on the text: The Picture of Dorian Gray.
The plot, The exchange of art and life, Truth and beauty (pag 276-277-278).
Appuntifornitidalladocente. Testotratto da The Picture of Dorian Gray: I would give my
soul forthat! (pag 278-279).
Febbraio-Marzo
5
11
Modern literature: Modernism in Europe, Modernism and the novel (pag 313), The
influence of mass culture, Freud‟s theory of the unconscious, The influence of Bergson
(pag. 315), William James and the idea of consciousness, Stream-of-consciousness
fiction (pag 317). Appunti forniti dalla docente.
Marzo
4
12
James Joyce: Life and works (pag 331), Eveline (fotocopie). Appuntifornitidalladocente,
Marzo
8
13
George Orwell: Life and works, Focus on the text: Nineteen Eighty- Four,The plot,
Features and themes (pag 362-363). Testotratto da Nineteen Eighty- Four: Big Brother is
watching you (pag 364-365.) Appuntifornitidalladocente.
Aprile-Maggio
5
14
Aldous Huxley: Life and works, Focus on the text: Brave New World, The plot, Features
and themes (pag 354-355). Testo: Anunforgettable lesson (pag 356-357).
Appuntifornitidalladocente.
Maggio
6
TESTO IN ADOZIONE:
Silvia Maglioni, Graeme Thomson, Literary Hyperlinks Concise, Black Cat, 2010.
Schio, 15 Maggio 2014
La docente
Prof.ssa Lisa Binotto
Prof. Francesca Primon
Disciplina: Filosofia
A.S. 2013 -14
Classe VDs
RELAZIONE FINALE
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Relativamente agli obiettivi relativi alla conoscenza delle teorie e delle tesi principali degli autori e/o dei temi trattati, utilizzando il
lessico e le categorie della tradizione filosofica, solo alcuni allievi, costanti nello studio e nella partecipazione, riferiscono in modo
preciso ed approfondito; altri, pur capaci ma poco costanti, hanno acquisito solo in modo sufficiente i concetti basilari e le idee
portanti della speculazione filosofica; alcuni, forse per lacune pregresse e/o un impegno discontinuo, sono incerti, e devono essere
guidati, nella presentazione degli argomenti. Quattro allievi incontrano veramente delle difficoltà nell'interpretare gli argomenti.
CAPACITÀ
Rispetto al saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite si rileva che un alcuni allievi sanno confrontare e contestualizzare i
problemi significativi della realtà contemporanea e utilizzare con autonomia conoscenze e competenze per approfondimenti
personali. Altri, riconoscendo e affiancando il lavoro dei compagni, riescono a cogliere i temi fondamentali e, soprattutto
nell'esposizione scritta, presentarli; rimangono coloro che ancora si limitano ad una lettura superficiale dei problemi
COMPETENZE
Relativamente al modo in cui riportano le loro conoscenze si nota che alcuni allievi riescono ad analizzare, attraverso la lettura del
testo e dei documenti, il pensiero complessivo di un autore e a collegarlo a temi rilevanti della società contemporanea. Anche coloro
che devono essere guidati in questo percorso hanno fatto registrare sensibili miglioramenti; purtroppo non tutti, però, hanno
raggiunto delle competenze sufficienti. Nel corso del triennio si è registrata una maggiore competenza nella produzione scritta e più
incertezza in quella orale.
Unità didattiche e tempi (ore)
Testo usato: ABBAGNANO – FORNERO, FILOSOFIA, VOLL. 2B – 3A -B- C, ED. PARAVIA
1
Periodo
Kant: Ripasso: La “Critica della Ragion Pratica” e l‟etica intenzionale di Kant: regole Settembre
pratiche e imperativi; l'oggetto autentico della valutazione morale; l‟essenza e le formule
dell‟imperativo categorico; “devi, dunque puoi”; i postulati della ragion pratica;
Cultura, politica e cosmopolitismo; Per la pace perpetua..
2
3
Genesi e caratteri essenziali del Romanticismo e dell‟Idealismo
settembre
Hegel: vita e opere; la filosofia come sistema della comprensione razionale; la Ottobre/Novembre
fenomenologia dello spirito e la dialettica servo-padrone; la filosofia dello spirito: lo spirito
oggettivo, diritto, moralità, eticità; la filosofia della storia.
4
Positivismo nella cultura europea; la filosofia dell'800, introduzione al pensiero di
Kierkegaard, Schopenhauer; Marx, Nietzsche e Freud, maestri del sospetto secondo
Ricoeur, p.495.
Schopenhauer: vita e opere; superamento di Hegel e rapporto con Kant; il mondo come
rappresentazione; la cosa in sè come volontà; il pessimismo esistenziale; le vie della
liberazione: arte, etica e ascesi.
testi: Schopenhauer, T4, La vita umana tra dolore e noia, p.37; T7, Fede e sapere,
p.41
Kierkegaard: vita e opere; la critica all‟hegelismo; la filosofia dell'esistenza; il Singolo;
vita estetica, etica e religiosa; angoscia, possibilità, libertà e disperazione; l‟attimo e la
storia.
testi: Kierkegaard, T5, Lo scandalo del cristianesimo, p.71.
Marx: la critica allo stato moderno e al liberalismo; la critica all‟economia borghese; critica
della religione come critica sociale; la concezione materialistica della storia; struttura e
sovrastruttura; la dialettica della storia; la rivoluzione e la dittatura del proletariato; verso il
comunismo, l'uomo onnilaterale.
Testi: Marx, T5, L‟alienazione, p.148; T6, Struttura e sovrastruttura, 150.
5
6
7
Ore
3
2
8
Novembre
1
Novembre
5
Dicembre
4
Dicembre
5
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Tra ottocento e novecento: la reazione al positivismo e la crisi delle scienze
Nietzsche: vita e opere; il filosofo e il moralista; l'origine della tragedia e la storia; la Gennaio/febbraio
critica della metafisica; la critica della morale; fedeltà alla terra e trasvalutazione di tutti i
valori; La morte di Dio; l‟oltre-uomo e il mito dell‟eterno ritorno; la volontà di potenza,
nichilismo e prospettivismo.
Testi: F. Nietzsche,T1, Il superuomo e la fedeltà alla terra,
p. 442.
La filosofia del Novecento: limiti della scienza, crisi della razionalità e nascita di nuovi Febbraio
modelli interpretativi
Bergson: vita e opere; scienza e metafisica; il tempo e la durata; percezione e memoria; Febbraio/Marzo
istinto, intelligenza, intuizione; l‟evoluzione creatrice; le due fonti della morale e della
religione.
Freud: vita e opere; la scoperta dell‟inconscio e la rivoluzione psicoanalitica; l'origine marzo
della psicoanalisi; il complesso di Edipo; sogno; la sessualità; il disagio della civiltà.
In compresenza con il docente di Scienze Sociali: lettura integrale del carteggio
Einstein/Freud, Perché la guerra? (fotocopia)
La fenomenologia: Husserl: vita e opere; la filosofia come scienza autonoma e rigorosa; Aprile
un funzionario dell'umanità in lotta per la ragione (sul manuale);
in sintesi (appunti dalle lezioni): il metodo fenomenologico: l‟ epoché e il concetto di
intenzionalità; l‟intuizione eidetica; mondo della vita; l‟intersoggettività.
fotocopia: esempio di riduzione eidetica: il toro di Picasso
Testi: Husserl, T2, La crisi delle scienze, p..26.
La filosofia dell‟esistenza: M.Heidegger:: vita e opere; essere e esistenza; Analitica Aprile/maggio
esistenziale: l‟essere nel mondo, comprensione e cura, essere per la morte; la vita
autentica e vita inautentica; la temporalità dell'esser-ci.
Testi: L‟agire dell‟uomo è condizionato o libero, Freud vs Sartre, p.86.
H. Arendt: vita e opere; le origini del totalitarismo; la politéia perduta
testo: T2, Discorso e azione, p.170.
H. Jonas: un'etica per la civiltà tecnologica; la responsabilità verso le generazioni future;
la bioetica e il problema del male.
Testo: T1, Un'etica per il prometeo scatenato, p. 225
L'amore, tema sviluppato in compresenza con il docente di scienze sociali dopo la
partecipazione, il 13/9/2013, al Festival della Filosofia di Modena; approfondimenti,
rielaborazioni e presentazione dei temi trattati: Sossio Giametta, Il mondo come volontà e
rappresentazione, di Schopenhauer; G. Reale, Simposio, di Platone; R. Esposito, Il
ritorno delle emozioni; R. Bodei, Attrazioni fatali.
maggio
10
2
4cenni:
4
4
4
4
2
4
4
I Quadrimestre
7
intera giornata di venerdì
13-9-13
lavoro di gruppo e
relazione in classe
Convegno Storia e Filosofia della Comparazione, Parlano le altre storie, Schio 3 - 4 I Quadrimestre
4
ottobre 2013
Due mattine + lavoro di
gruppo e relazioni in
classe
METODO DI INSEGNAMENTO
Sono stati privilegiati, accanto alla lezione frontale, l‟approccio ermeneutico e l‟approfondimento individuale e/o di gruppo e si sono
cercati collegamenti con tematiche di attualità.
Ogni tema è stato affrontato a partire dalla lettura di parti selezionate del testo e di alcuni documenti che sono stati analizzati e
inquadrati storicamente e culturalmente e collegati in chiave pluridisciplinare.
MATERIALI DIDATTCI
Sono stati utilizzati i libri di testo, in base ai quali le lezioni sono state pensate e strutt urate; audiovisivi, materiale
integrativo sotto forma di fotocopie.
TIPOLOGIE E PROVE DI VERIFICA
Compiti scritti strutturati secondo quanto previsto dagli esami di Stato –privilegiando la tipologia B- e interrogazioni orali; esposizioni
di lavori di gruppo o individuali.
Schio, 15 maggio 2014
(Ia docente)
DOCENTE:Prof. ZAVAGNIN NEREO
DISCIPLINA :Scienze Sociali
A.S. 2013/2014
Classe 5^ DS
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di :
CONOSCENZE
La classe, attraverso una serie di Unità Didattiche di Psicologia sociale e di Sociologia, si è confrontata con un approccio di studio
secondo una lettura scientifica delle tematiche in riferimento ad alcuni modelli teorici e di alcune considerazioni nel campo sociale.
La classe ha imparato (livello in media più che sufficiente) a delineare gli argomenti secondo uno schema che comprende: 1)
individuazione, ricostruzione ed esposizione del problema; 2) uso corretto della terminologia ed esposizione secondo un approccio
scientifico; 3) confronto con modelli esplicativi, grafici descrittivi di esemplificazioni sperimentali anche con riferimenti molto sommari
bibliografici. La classe ha dimostrato, inoltre, di possedere sufficienti conoscenze in relazione alle problematiche fondamentali
dell'interazione uomo-ambiente, in relazione alla conoscenza dei linguaggi disciplinari specifici e dei contesti comunicativi entro cui
le discipline sociali si muovono. Un piccolo gruppo di sei-sette alunni/e hanno dimostrato poco studio a casa e insufficiente
attenzione in classe ottenendo più che modesti risultati.
CAPACITA'
La classe, in modo sufficientemente soddisfacente, ha dimostrato di saper:
1. utilizzare gli strumenti critici per la decodifica della complessità del mondo contemporaneo, ad esclusione di un piccolo gruppo
di alunni;
2. analizzare e decodificare un testo semplice di argomento sociologico, psicologico, ecc.;
3. avvicinarsi alle problematiche delle scienze sociali in modo limitatamente adeguato e organizzato nello studio;
formalizzare con lentezza le conoscenze acquisite mediante gli strumenti specifici delle discipline
COMPETENZE
La classe è in grado di esprimere ad un livello di competenze che le consentono di:
1. leggere e comprendere, anche se a volte con difficolta,‟ esperimenti e modelli teorici;
2. interpretare le grandi linee di un testo (orale e scritto);
3. utilizzare un linguaggio sufficientemente corretto;
4. esporre nelle varie forme, in maniera descrittiva e consapevole, le conoscenze acquisite (nelle simulazioni scritte di II prova un
terzo degli elaborati portano a vari risultati insufficienti dovuti a poca preparazione e studio e terminologia imprecisa con errori
anche ortografici);
5. istituire sufficientemente confronti e classificare modelli teorici con ausilio anche di grafici.
1.Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposti per unità
didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti : PROGRAMMA DETTAGLIATO
MESE - ORE IMPIEGATE
MESE/
ORE
7+5
ARGOMENTI TRATTATI
SETTEMBRE
Ripasso: lineamenti generali delle Scuole Psicologiche: Comportamentismo, Psicologia della Gestalt, Cognitivismo.
PSICOLOGIA SOCIALE (pp.394-400; 404-408)
NOTE:il giorno 13 la classe si è recata al Festival della Filosofia di Modena
Il giorno 20 la classe si è recata presso lo stadio per il progetto Gioco-Sport della prof.ssa Veronesi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Ripasso: psicologia sociale (d‟ora in avanti indicata come P.S.) -> Scopi e metodi della P.S.
Gli esperimenti di Stanley MiIgram: l‟obbedienza all‟autorita‟
Il gruppo sociale: definizione.scheda” la terza sedia di Thoreau”
Il sistema Interaction Process Analysis di Bales.
Le osservazioni di Kurt Lewin sui gruppi sociali
Metodi di studio sui gruppi:esperimento -> -osservazione-sperimentazione sul campo M.Sherif- Group in
harmony and tensions: an integration of studies in intergroup relations(esp.del campeggio)
SOCIOLOGIA:L'immaginazione sociologica di C.W.Mills e la struttura sociale(pagg.13-24). La prospettiva
sociologica. Concetto di struttura sociale e il mutamento sociale. A cosa serve la Sociologia. Le prime teorie: Comte e lo
sviluppo della sociologia-
3
OTTOBRE
P.S.La coesione nei piccoli gruppi: definizione e come si misura
Vantaggi e svantaggi della coesione :la beata improduttività - il groupthink di Janis (§2.4 - il fiasco della Baia dei Porci–
esempi di sociogrammi p.407). Esp. di Sherif sul campeggio estivo.
Fattori che uniscono e che dividono il gruppo – grandezza e struttura socio-affiliativa- esempio di sociogramma- strutture
di ricompensa –sfide esterne – “senso del noi”
COMPRESENZA: Hegel
SOCIOLOGIA.
Emile Durkheim (i concetti fondamentali : anomia,solidarietà meccanica e organica, analisi del suicidio ecc.) – Max
Weber: la sociologia comprendente- la razionalizzazione. Marx e le teorie del conflitto.
Prospettive sociologiche recenti: funzionalismo, teorie del conflitto(K.Marx – primi cenni teorici , le prospettive dell‟azione
sociale, l‟interazionismo simbolico (cenni)(pagg.26-28)
9
SOCIOLOGIA
Cultura e valori:concetto di cultura - valori e norme (§1.1 pagg.29 30) (§1.2 pag. 31 – la differenza culturale).
Etnocentrismo – relativismo culturale – socializzazione – status e ruoli sociali - l‟identità sociale ed individuale (pp.32-36).
Tipi di societa‟:(pagg.37-43)le societa' premoderne – cacciatori-raccoglitori -pastorali ed agricole- società tradizionali-il
mondo moderno: le società industrializzate – lo sviluppo globale: primo, secondo e terzo mondo e paesi in via di sviluppo
e di nuova industrializzazione.Società multiculturali.
Il mutamento sociale: definizione. I fattori del mutamento sociale.(pag.44 e segg.)
PSICOLOGIA SOCIALE (pp.408-413 e 417-419)
P.S.
La leadership
Stili di leadership
Leadership femminile e maschile
Esperimento sulle atmosfere democratiche e autoritarie di Lippitt e White( Social climate in children‟s groups” (p.413)
Come identificare il tipo di leader.La misurazione della leadership
L'influenza sociale nei piccoli gruppi: esperimenti classici di Solomon Asch e di M.Sherif (effetto autocinetico) (appunti)
Fattori di ascendenza sugli altri (pag.417 e segg.)
Leader autoritario e democratico secondo l‟interazionismo di Bales
Esperimento di Geis e Butler sulla leadership femminile e maschile
Attuabilità della leadership
Come si diventa leader ? Come si acquisisce l‟ascendente sugli altri ?
Fattori di produttività nei gruppi: criteri di Bales di partecipazione nei gruppi.
Fattori di produttività nei gruppi: strutture di comunicazione ( Leavitt, Flament).p.418-419
Inerzia sociale. Effetto Ringelmann.
Polarizzazione nei gruppi sociali: gli esperimenti di Stoner.p.420
COMPRESENZA: verifica orale di Filosofia sul tema dell‟amore (Schopenhauer)
SOCIOLOGIA: ripasso sul funzionalismo e sulle teorie del conflitto.
COMPRESENZA(2 ore):esposizione sulle relazioni sul Festival della Filosofia
SOCIOLOGIA
Concetti fondamentali sociologici
Cultura e societa‟ – valori e norme – società – valori e norme – società monoculturali e multiculturali – subculture e
controculture – cultura dominante- l‟etnocentrismo e il relativismo culturale – la socializzazione primaria e secondaria –
status e ruolo sociale
NOVEMBRE
PSICANALISI: i due assiomi fondamentali della psicanalisi freudiana. Fasi di evoluzione della libido.
Visione del film: Freud- The secret passion--> casi clinici relativi all‟isteria- esistenza dell‟inconscio. Ripasso fasi evolutive
della libido.L‟interpretazione dei sogni: contenuto latente e manifesto. Complesso edipico e di Elettra. L‟identificazione.La
tecnica ipnotica e la tecnica delle associazioni libere.Il fenomeno del transfert e della censura.Es, Io e Super IO.Altri
caratteri del complesso edipico
COMPRESENZA: relazione di Remo Bodei al Festival della Filosofia
7 nov. Verifica scritta di S.Sociali
SOCIOLOGIA: tipi di società par.2.1-2.2-.2.3 (Studio e ripasso)
COMPRESENZA: il rifiuto dell‟ottimismo di Schopenhauer
Ore:5
12
ASSISTENZA PER LA SIMULAZIONE DELLA I PROVA (2 ore)
Consegna e correzione verifiche di S.Sociali (2 ore)
SOCIOLOGIA
Il mutamento sociale
Fattori del mutamento sociale:ambientali, politici, culturali ed economici
Il mutamento nell‟epoca moderna
Evoluzione della tecnologia produttiva, ruolo economico dello Stato, sviluppo politico e secolarizzazione.
P.S.: ripasso -> Inerzia sociale. Effetto Ringelmann.
Polarizzazione nei gruppi sociali: gli esperimenti di Stoner.p.420
Le psicoterapie: ortodossa freudiana (p.480)
COMPRESENZA: Kierkegaard
SOCIOLOGIA
22 novembre progetto facoltativo JOB ORIENTA: tutta la classe è assente
28 novembre- Assistenza prova di simulazione dell‟Esame di Stato non riguardante la mia disciplina (2 ore)
_______________________________________________________________________________
DICEMBRE
P.S.:Terapia comportamentale: s.d.f – token economy – modeling
Terapia cognitiva e della famiglia.
Valutazione e controllo delle psicoterapie
SOCIOLOGIA
L‟interazione sociale e la vita quotidiana. Studio della vita quotidiana e comunicazione non verbale (pp.49-53).
Interazionismo simbolico: la comunicazione non verbale-> volto, gesti, emozioni (Ekman, Eibl-Eibesfeldt)[Facial Action
Coding System ](vedi scheda a pag.88 del libro di Psicologia).
L‟interazione sociale e la vita quotidiana
Faccia e stima – genere e comunicazione non verbale.
Norme sociali e scambio verbale: (pagg.54-56 - 59)la comprensione condivisa – esperimenti di Garfinkel
(etnometodologia)– i ''lapsus linguae''(Freud). La teoria di E.Goffman (pagg.62-63) –12 dicembre: ore di educazione
stradale non rientranti nel programma
17 dicembre somministrazione di un questionario da parte dell‟università patavina in una delle mie ore
18-12-14: controllo quaderni appunti: molte alunne/i non hanno portato il quaderno
19: assemblea d‟Istituto (2 ore dedicate)
20 dicembre SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DI SCIENZE SOCIALI
Ore7
GENNAIO
Norme sociali e scambio verbale :lo spazio personale di Edward T.Hall – le routines- la costruzione sociale della realta‟interazione sociale fra sistemi ed istituz.sociali- microsociologia e macrosociologia. Interazioni nel tempo e nello spazio- il
tempo cronometrico.
Le differenze di genere(I parte) (pagg.70-74): genere e biologia. La socializzazione di genere.
La costruzione sociale del genere e del sesso.
Identità di genere: teoria di Sigmund Freud
Interpretazioni della disuguaglianza di genere: approccio funzionalista (T.Parsons, J.Bowlby) (pp.76-78)
COMPRESENZA: Marx
SOCIOLOGIA Le differenze di genere (II parte)
Approccio funzionalista alle differenze di genere. Approccio femminista liberale e radicale – il femminismo „‟nero‟‟(pp.7881)
10 gennaio recupero positivo per un‟alunna
R.W. Connell e l‟ordine di genere – Gender and power - Masculinities( § 4.1 e § 4.2)
La crisi dell‟ordine di genere. Trasformazioni della maschilità e crisi del maschio. Il rapporto Kinsey.
L‟omosessualità (pagg.89-90)(annotazioni di K.Plummer). Gli atteggiamenti verso l‟omosessualità (pagg.92-93). il
lesbismo.ore 5
II QUADRIMESTRE
Lotta per i diritti ed il riconoscimento giuridico degli omosessuali.
La prostituzione: cause e regolamentazione nei paesi del mondo. Prostituzione minorile e “industria del sesso”.
Spiegazione della prostituzione
(STAGE: per lo stage e per gli altri progetti che hanno coinvolto la 5^DS si veda la relazione della funzione strumentale
delle prof.sse Panizzon e Cavion)
COMPRESENZA:verifiche orali in Filosofia
Famiglie: concetti fondamentali - teorie sulla famiglia: approcci funzionalisti (Parsons) e femministi –monogamia,
poligamia, e poliandria- nuove prospettive (Beck e Beck-Gernsheim)
SOCIOLOGIA (II parte) (pp.105-109)
STAGE sulla “Legalità nella nostra societa‟”
P.S.: (unità 23) (pp.606-611)
La persuasione: teorie comportamentiste.
La scuola di Yale – gli studi pionieristici: il paradigma di Yale. La scuola di Yale: credibilità della fonte (esperimento di
Hovland & Weiss sul sommergibile atomico di Oppenheimer e la Pravda- The influence of source credibility on
communication effectiveness)– ore 12
FEBBRAIO
La scuola di Yale -->Attrattiva della fonte e argomenti di logica o emotivi nel processo di persuasione
Gli appelli alla paura: esp. di Leventhal e Janis & Feshbach
PSICOLOGIA SOCIALE (unità 23) (pp.606-611)
gli argomenti bilaterali e unilaterali del messaggio e le caratteristiche dei riceventi (esp. Sulla fine delle ostilita‟ nel
Pacifico) – la teoria dellaq inoculazione e della vaccinazione.
Il differenziale persuasivo.
Oltre il comportamentismo:il modello probabilistico di Mc Guire (pp.612-613)
PSICOLOGIA SOCIALE (unità 23)(II parte)
La persuasione: (pp.614-616)
La persuasione: teoria di Petty e Cacioppo ( la via centrale e periferica della persuasione )
ore:7
6
5
P.S.: (appunti)
L‟aggressività: le teorie istintiviste (modello psico-idraulico di Lorenz). Critiche alla teoria istintivista. Psicanalisi: la prima
ipotesi frustrazione-aggressivita‟-le basi pulsionali dell‟aggressività secondo Freud.
La scuola di Yale: teorie sull‟aggressività. Critiche alla scuola di Yale: esperimenti di Berkowitz, Harris e Zillman.
SOCIOLOGIA (I parte) (pagg.99-104)
La famiglia
Approcci femministi relativi all‟unione coniugale
Nuove prospettive sociologiche nella famiglia: il libro di Beck e Beck-Gernsheim (1990)- Il normale caos dell‟amore
COMPRESENZA:verifiche orali su Nietsche
Matrimonio e divorzio in occidente.
Le famiglie monoparentali.
Le seconde nozze.
Le famiglie ricostituite.Il fenomeno del “padre assente”
Il declino della fecondità (pp.110-111)
La convivenza come alternativa del matrimonio
Violenza e abuso nella vita di famiglia: domestica e sui minori
(pp.113-115)
Verifica scritta di S.Sociali
SOCIOLOGIA
La devianza e la criminalità (I parte) (pp.117-126)
Concetti introduttivi - obbiettivi della sociologia della devianza
Aprrocci teorici: biologico ->C.Lombroso – tipologia di Sheldon e psicologico: Eysenck (stati mentali anormali ereditari).La
personalità psicopatica.
Teorie funzionaliste di Durkheim e Merton
Spiegazioni subculturali:teoria di Cohen e di Cloward & Colin
La devianza e la criminalità (II parte) (pagg.126-136)
Teorie interazioniste di Sutherland e di Becker e Lemert (associazione differenziale e labelling theory)
Le teorie del conflitto: “The new criminology” di Taylor, Walton e Young
Ore7
COMPRESENZA:Bergson e il concetto del tempo
Le teorie del controllo
Reati e statistiche sulla criminalità
Strategie di riduzione della criminalità.
I reati contro le donne : lo stupro (§ 5.3)
I reati contro gli omosessuali (§ 5.4)
I reati dei “colletti bianchi” e delle aziende
La criminalità organizzata
I reati informatici
ore:4
6 marzo: recupero orale per un‟alunna di 5DS
COMPRESENZA: carteggio Einstein/Freud
Razze, etnie e migrazioni (I parte) (pagg.143-160)
Il misticismo nazista e l‟apartheid
MARZO
Concetto di razza ?
Minoranze ed etnie
Pregiudizi e discriminazione
Def. di razzismo
Interpretazioni del razzismo e della discriminazione etnica: teoria del capro espiatorio e della personalità autoritaria
(T.W.Adorno).Chiusura di gruppo e allocazione differenziale delle risorse.
Assimilazione, meltin‟ pot, pluralismo: modelli di integrazione etnica.
Conflitti etnici.
Movimenti migratori: nuove tendenze migratorie.
Integrazione e conflitti etnici.
Ore:11
COMPRESENZA: ripresa dell‟arg. “aggressività”.Esistono centri nervosi relativi al controllo o allo scatenamento
dell‟aggressivita‟? Ipotalamo, amigdala.
APRILE
SOCIOLOGIA
3 aprile- COMPRESENZA: ancora sul carteggio Einstein/Freud
Razze, etnie e migrazioni(II parte)
Diaspore globali
Immigrazioni e relazioni etniche in Europa
UE e migrazioni
Rifugiati, asilo politico ed emigrazione economica
Fondamentalismo e cosmopolitismo
ore:10
Stratificazione, classi e disuguaglianza (pagg.161-178)
Definizione di stratificazione sociale
Sistemi di stratificazione: schiavitù, caste, ceti e classi
Teoria di Marx sulla stratificazione sociale e la struttura di classe
Visione di una lezione dell‟Universita‟ di Nettuno sugli stereotipi: strategie difensive per i gruppi discriminati.
Teoria di Erik Olin Wright
La misurazione delle classi
Classi e relazioni di impiego
Schema delle classi di Goldthorpe
La classe superiore nelle società occidentali contemporanee.
Ore:12
MAGGIO
Stratificazione, classi e disuguaglianza (continuazione)
La classe media – classe operaia – classe e stile di vita
La collocazione di classe delle donne
Lavoro femminile
Genere e stratificazione
La collocazione di classe delle donne
Lavoro femminile e divisione di classe
La mobilità sociale
Studi sulla mobilità sociale
ore:9
Le organizzazioni moderne (pagg.179-195)
Organizzazione e vita moderna
La concezione weberiana della burocrazia
Riflessioni sulle organizzazioni: Weber; Goffman; Burns e Stalker
Le istituzioni totali di Goffman
Burocrazia e democrazia
Genere e organizzazioni: opere di Kanter e Ferguson
Le donne manager: analisi di Judy Wajcman
ore:7
Le molestie sessuali nelle organizzazioni
Oltre la burocrazia: il modello giapponese
Le trasformazioni del management
Tecnologia e organizzazioni moderne
Le organizzazioni come reti
La “mcdonaldizzazione” della società
ore:5
DA 15 maggio in poi come approfondimento anche in merito a Diritto e al progetto alternanza-scuola
Lavoro e attivita‟ economica (pagg.201-226)(comprese solo le pagg. in relazione ai contenuti)
Premessa
Definizione di lavoro
0.1. Lavoro retribuito e lavoro non retribuito
0.2. Tendenze del sistema occupazionale
L‟economia della conoscenza: New Economy
Divisione del lavoro e interdipendenza economica
Taylorismo e fordismo
Limiti del fordismo e del taylorismo
Il «multiskilling»
La disoccupazione
L‟analisi della disoccupazione
L‟esperienza della disoccupazione
Potere e politica (pagg.229Potere e autorita‟
Concetto di Stato
Tipi di regime politico: le democrazie e autoritarismo. La caduta del comunismo
Affermazione e paradosso della democrazia
Il cambiamento politico e sociale: globalizzazione , tecnologia e movimenti sociali
Teorie del nazionalismo
ore:10
Fino alla fine dell‟anno (dopo il 15 maggio) verranno ripassati molti dei temi già affrontati , analizzate alcune teorie dei
mass media [gli effetti della televisione,: la violenza, generi televisivi](vedi anche argomenti sulla persuasione di marzo
[psicologia sociale]), la teoria dei media di Petty e Cacioppo, nuovi media e social networks, l‟istruzione e le nuove
tecnologie.
Tot. ore(fino alla data del 15 maggio): 170 circa in classe escluse le ore in cui la classe era impegnata in altre attività (stage,
manifestazioni, assemblee di classe ecc.) o in verifiche della disciplina e simulazioni di I ,II e III prova.Per la compresenza con
Filosofia si sono affrontate le tematiche indicate nell‟allegato B.Fino a giugno saranno affrontate tematiche di approfondimento degli
ultimi argomenti e ripasso di argomenti già trattati.
Tutte le attività che hanno coinvolto la classe sono indicate nella relazione del coordinatore prof. Rubini.
2. Metodi didattici utilizzati
Lezione frontale , processi di apprendimento individualizzati, esemplificazioni grafiche di esperimenti classici della tradizione
psicologica e sociologica, confronto fra i vari approcci teorici, spiegazione puntuale della struttura terminologica. Attività di recupero sostegno ed integrazione : sono state dedicate ore per il recupero ed il ripasso e/o la riprecisazione delle unità didattiche.
3. Mezzi didattici utilizzati
Strumenti : letture di documenti, testi in uso, ricerche bibliografiche con testi del docente o presenti in biblioteca.
Attrezzature laboratoriali, tecnologie audiovisive e/o multimediali :visione di lezioni illustranti alcune tematiche psicosociali precisate
nelle unità didattiche già indicate. Uso della lavagna interattiva multimediale (quando possibile e quando funzionava) per fi lmati, foto
degli autori, integrazione delle teorie. Nel cassetto del docente (in mancanza della lavagna elettronica) è presente un dvd con gli
appunti dalle lezioni, indirizzi internet ecc. consegnato agli alunni
Testi adottati :
BIANCHI, A., DI GIOVANNI, P. (2006). Psicologia oggi. Torino, Paravia.
GIDDENS, A.(2006). Fondamenti di sociologia. Bologna, il Mulino.
Appunti dalle lezioni
4. Spazi utilizzati
Laboratori : multimediale e LIM (se pesente-vedi sopra)
Aula video.
Biblioteca : gli studenti della classe hanno usufruito dell‟offerta culturale della biblioteca per gli approfondimenti anche in vista delle
prove d‟esame e degli approfondimenti personali (le cosiddette “tesine”).
5. Criteri e strumenti di valutazione adottati
Durante l‟anno scolastico sono state effettuate prove scritte e orali per verificare l‟acquisizione dei contenuti e sono state attivate
forme di ripasso e di approfondimento.
Nelle verifiche orali agli alunni è stato chiesto di inquadrare e spiegare un argomento in tutti i suoi aspetti, facendo riferimento alle
teorie analizzate e operando collegamenti all‟interno della singola disciplina e, quando possibile, con altre discipline.I testi delle
simulazioni della seconda prova sono disponibili a cura della prof.Rubini assieme alla griglia di valutazione.
Per le verifiche della simulazione della seconda prova scritta si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti e allegata al
presente documento . Tale griglia contiene gli indicatori e i descrittori di valutazione.Simulazioni seconda prova scritta esami di Stato
effettuate il 20 dicembre 2013 e 10 aprile 2014 consegnate al Coordinatore.
A disposizione della commissione d‟Esame sono depositati presso gli Uffici di Segreteria dell‟Istituto (o armadio dei compiti in sala
insegnanti) esempi delle prove e delle verifiche effettuate secondo altre tipologie.Dibattito e discussione in classe - Colloqui di
verifica .
Schio, 07.05.2014
Il docente
__________________________________
Gli alunni rappresentanti
__________________________________
__________________________________
Prof. Domenico Pierno
Disciplina: Diritto ed economia
A.S. 2013 -14
Classe VDs
OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI espressi in termini di :
CONOSCENZE –
La classe possiede discrete conoscenze in merito a:
• gli organi e le funzioni della Pubblica amministrazione
• i principi costituzionali che riguardano la previdenza e l‟assistenza
• l‟organizzazione della previdenza e dell‟assistenza
• i sistemi economici, i soggetti economici ed il loro ruolo
• gli obiettivi di politica economica
• gli strumenti della politica economica
• l‟Unione europea, gli organi e gli atti, l‟ O.N.U.
CAPACITA‟ gli allievi sanno
riconoscere gli organi di indirizzo politico
distinguere la pubblica amministrazione centrale dalla pubblica amministrazione periferica
descrivere i principi dell‟attività amministrativa
individuare le funzioni degli organi della regione, della provincia e dei Comuni
distinguere i diversi interventi di assistenza e previdenza
individuare le caratteristiche dei sistemi economici
descrivere le funzioni degli organi dell‟Unione europea e riconoscere le principali tappe dell‟unificazione
europea
COMPETENZE - gli allievi sanno
riconoscere ed utilizzare il linguaggio giuridico ed economico necessario ad ogni soggetto in quanto
cittadino e potenziale operatore inserito nel sistema economico-produttivo.
confrontare semplici istituti giuridici e modelli economici con situazioni reali
comparare i diversi sistemi economici
orientarsi nel sistema della pubblica amministrazione riconoscendone gli organi e le rispettive funzioni.
orientarsi nel sistema della sicurezza sociale distinguendo la previdenza dall‟assistenza
comparare il diritto interno col diritto internazionale
La classe, composta da 22 studenti , ha seguito con interesse l‟attività didattica ma la partecipazione non
sempre è stata attiva.
Relativamente alle conoscenze e abilità acquisite nove allievi hanno raggiunto risultati discreti sia nelle prove
scritte che orali. Alcuni studenti (6 ) hanno evidenziato difficoltà durante l‟anno scolastico dovute anche allo
scarso impegno individuale ,recuperando e raggiungendo la sufficienza nella seconda parte dell‟anno
scolastico . Cinque studenti grazie al costante impegno personale , hanno raggiunto buona padronanza degli
obiettivi su indicati.
In due casi gli allievi non hanno acquisito le conoscenze e capacità minime, relativamente ai contenuti
disciplinari.
METODI
Lezione frontale, approccio pluridisciplinare,
Analisi dei documenti in classe
Attività di recupero e sostegno curricolare
MEZZI
Libro di testo: Tramontana – Crocetti: Diritto ed economia
Costituzione italiana
Documenti originali (Carta di Nizza)
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Verifiche scritte ed orali al termine dei moduli tematici
Simulazioni terza prova tipo B ( 28 novembre-28 aprile) valutate con griglia del dipartimento
Interrogazioni di recupero
Interventi degli studenti nelle fasi di lezione circolare
CONTENUTI DISCIPLINARI
L‟ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DELLO STATO ITALIANO
I poteri dello Stato e gli organi amministrativi. La funzione amministrativa. I principi generali
dell‟organizzazione amministrativa. L‟amministrazione diretta centrale attiva. Gli organi centrali consultivi e di
controllo: Cnel, Consiglio di Stato, Corte dei conti. L‟amministrazione diretta periferica. Il decentramento
amministrativo :l‟amministrazione indiretta territoriale, Regione, Provincia e Comune:; gli organi e le loro
funzioni.
I principi dell‟attività amministrativa: la legalità, l‟imparzialità, la buona amministrazione, la legge sulla
trasparenza.
( 1° quadrimestre ,11 ore ,pag.4-33 )
IL SISTEMA DELLA SICUREZZA SOCIALE
I principi costituzionali della sicurezza sociale (art. 38 Cost.). La riforma dello Stato sociale. L‟organizzazione
della previdenza sociale: le assicurazioni sociali ed il rapporto giuridico previdenziale.
L‟organizzazione dell‟assistenza sociale: i principi generali della nuova assistenza, la ripartizione delle
funzioni.
L‟organizzazione dell‟assistenza sanitaria: evoluzione della normativa sul sistema sanitario nazionale e della
struttura del SSN.
Le principali prestazioni della previdenza sociale: definizione e caratteristiche
Le prestazioni assistenziali: l‟assistenza e integrazione delle persone handicappate (legge 104/1992).
(1° quadrimestre, 11 ore, pag. 94-100,-104-111,120-126,128,137 )
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
L‟Unione Europea
Il cammino dell‟unificazione della U.E. I Trattati fondamentali. Gli organi dell‟Unione europea.
Il diritto comunitario, regolamenti, direttive, decisioni .
La Carta dei diritti fondamentali dell‟U.E.
L‟O.N.U., gli organi ,lo Statuto delle Nazioni Unite
(2° quadrimestre ,6 ore, pag 412-418, 429-431 )
POLITICA ECONOMICA
Il ruolo dello Stato all‟interno del sistema economico
Il sistema economico ed i suoi soggetti. I diversi modelli di sistema economico: liberista, collettivista, misto. Gli
obiettivi e gli strumenti della politica economica : politica fiscale ,politica monetaria ,politica industriale ,politica
dei redditi. La politica economica keynesiana.
(2° quadrimestre, 4 ore, pag 334-354 )
Compresenza Diritto – Storia : sono state approfondite
democratico, sociale ) e la divisione dei poteri dello Stato .
Schio 7 Maggio 2014
diverse forme di Stato ( liberale, ,socialista,
Il docente
Prof. Carlo Franzan
Disciplina: Religione
A.S.2013/2014
Classe VDS
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di
:
CONOSCENZE
La classe, opportunamente guidata dall‟insegnante, conosce i nodi fondamentali del messaggio
cristiano, le grandi linee del suo sviluppo storico e le espressioni più significative della sua
tradizione culturale.
CAPACITA‟
Molti alunni sono capaci, attraverso la riflessione critica, di discernere il contributo che la
tradizione cristiana ha dato nel corso dei secoli alla formazione della cultura in ambito artistico,
filosofico, letterario. Inoltre sanno problematizzare idee, conoscenze e credenze e passare dal
piano della conoscenza a quello dell‟analisi critica
COMPETENZE
Gli studenti hanno dimostrato una certa competenzanell‟affinare la capacità critica ad analizzare i
problemi etico-religiosi più significativi della realtà contemporanea. Gli studenti cioè, sono stati
orientati e abituati a contestualizzare alcune situazioni nella logica interculturale e interreligiosa, a
comprendere e rispettare le diverse posizioni che le tradizioni culturali esprimono in materia etica
e religiosa. Inoltre sono in grado di realizzare, alla luce dei programmi, dei minimi progetti
didattici.
1.Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione , con riferimento alla calendarizzazione
quadrimestrale esposti per unità didattiche/o percorsi
formativi ed eventuali
approfondimenti :
Chiesa e dialogo interreligioso - Cristianesimo e società
Ragione e fede
Rispetto della creazione
Resurrezione: centro del messaggio cristiano
Fede, speranza…carità: l‟amore oblativo
Settembre - ottobre: 5 ore
Novembre: 4 ore
Dicembre - gennaio: 7 ore
Febbraio – marzo: 7 ore
Aprile – maggio: 5 ore
2.Metodi didattici
Alla parte espositiva curata dall‟insegnante, sono state affiancate le ricerche e gli approfondimenti
degli studenti. Molto spazio è stato dato al dialogo e al confronto in classe anche attraverso lavori
di gruppo e intergruppo.
3. Mezzi didattici utilizzati
Il libro di testo, mezzi audiovisivi, testi di autori vari, presentazioni in power point.
4.Spazi utilizzati
Aula, laboratorio informatico e multimediale.
5.Criteri e strumenti di valutazione
Verifiche orali degli elaborati di gruppo, elaborati di approfondimento del programma svolto in
classe.
Schio, 02/05/2014
docente
Il
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: LINGUA STRANIERA INGLESE
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CLASS 5Ds
28/04/13
1) How did Joyce’s perception of time affect his narrative technique?
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2) What is art, according to Oscar Wilde?
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3) Mention some elements of paralysis and some of escape presented in the short
story titled Eveline.
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: LINGUA STRANIERA INGLESE
NAME…………………………..
CLASS 5Ds
28/11/13
1) Focusing on the first chapter of the novel Pride and Prejudice, describe the
relationship between Mr and Mrs Bennet.
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2) In the passage titled What was I? the creature reflects on his nature and he
finds some positive and negative aspects. Explain them.
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3) Explain the main features of the Gothic novel and why Frankenstein can be
considered one of these.
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ISTITUTO SUPERIORE STATALE “MARTINI”
con sperimentazione ad indirizzo Sociale
Simulazione della II prova scritta
Esami di Stato
SCIENZE SOCIALI
1.“Ma qual è l’elemento principale dell’incontro? Il dialogo […]. Scopo del dialogo deve
essere la reciproca comprensione e scopo della comprensione il reciproco avvicinamento.
Comprensione e avvicinamento si raggiungono sulla via della conoscenza. Qual è la
condizione preliminare di questo processo, di quest’equazione? La volontà di conoscere, di
rivolgersi all’altro, l’andargli incontro, l’attaccarci discorso. Nella pratica quotidiana,
tuttavia, la cosa risulta quanto mai difficile. L’esperienza dimostra che in un primo
momento, e di primo impulso, l’uomo reagisce all’altro con riserva, diffidenza, riluttanza, se
non addirittura con ostilità”.
R. Kapuściński, “L’altro”, trad. V. Verdiani, Feltrinelli, Milano 2004
Esponi le tue riflessioni sul brano sopra riportato soffermandoti, in particolare, sulle
seguenti questioni:
1. Volto, corpo e parole nell’interazione sociale
2. Possiamo parlare di modalità diverse di relazionarsi a seconda del contesto sociale?
2. Il fenomeno della coesione sociale è stato studiato da psicologi, sociologi e storici della
cultura non soltanto nella prospettiva del rapporto individuo-gruppo ma anche nel
contesto più generale di quella che viene definita “società di massa”.
In merito a tale affermazione il/la candidato/a analizzi una o più teorie che abbiano
analizzato il fenomeno sunnominato, tentando di chiarire, inoltre, la relazione fra coesione
di gruppo e conformismo.
3.I membri di un gruppo sociale non sono entità isolate, indipendenti le une dalle altre;
tutti gli elementi sono interconnessi e ciò che accade in una qualsiasi sottoparte del
gruppo ha ripercussioni sulle altre possibili sottoparti.
Il/la candidato/a , in base alle proprie conoscenze sulla coesione (teorie, indagini
empiriche, esperimenti) ed esperienze personali e/o di gruppo, illustri tali affermazioni alla
luce di variabili sociali quali: la dinamica sociale e la forza del condividere con gli altri delle
decisioni o degli atteggiamenti.
4."Il punto non sta solo nel fatto che il mondo della vita trascende ogni ‘modello’, così come
ogni ‘significato’ che alla realtà è attribuito. Il punto è anche che, quando penso, o conosco,
sono io che lo faccio:il mio conoscere è situato e parziale".[JEDLOWSKI Paolo (1994) . Il
sapere dell’esperienza .Il Saggiatore, Milano)
In merito a questa affermazione di Jedlowski la candidata spieghi, in base alle proprie
conoscenze e alle teorie delle Scienze Sociali studiate:
la "parzialità" del conoscere la realtà sociale;
la differenza fra conoscenza oggettiva e soggettiva del reale;
il candidato esponga inoltre una teoria, un modello o almeno un paio di indagini
sperimentali che illustrino le argomentazioni di cui al punto I.
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________________
E' consentito solo l'uso del dizionario (non enciclopedico) della lingua italiana.
La prova dura 5 ore da sessanta minuti. Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano
trascorse tre ore dalla presentazione dell’elaborato.
I l/ la candidat o/a deve svolgere due tracce fra le quattro proposte.
Schio, 20-12-13
IST.SUPERIORE “MARTINI”
con sperimentazione ad indirizzo delle Scienze Sociali
Simulazione della II prova scritta
Esami di Stato
SCIENZE SOCIALI
Schio, 10-04-2014
Quesit i di Scienze Sociali
I
"La vita della famiglia deve avere la capacità di rinnovamento proprio in base agli avvenimenti che
coinvolgono i singoli cambiando la dinamica del gruppo nel suo insieme. Quanto piu’ la famiglia è
un sistema, tanto più facilmente circoleranno le informazioni e le emozioni. In questa logica
esistono singole autonomie, ma correlate dentro il gruppo. La totale libertà è solitudine e
abbandono. Persino il conflitto adolescenziale con la tendenza al distacco è un processo dentro la
famiglia: dentro, non contro.
Più del rapporto padre-figlio o madre-figlia, è bene valutare la relazione complessa tra tutti i
membri del gruppo".
V. ANDREOLI, Giovani. Sfida, rivolta, speranze, futuro. Milano, Rizzoli, 2004
Il candidato risponda ai seguenti quesiti:
1.II rapporto tra genitori e figli è difficile soprattutto in età adolescenziale: quali cause individua
l'autore?
1.
I problemi di ciascun membro della famiglia sono problemi dell'intero gruppo: in che senso?
II
"La devianza può essere definita come la trasgressione, socialmente percepita, di regole, di norme
in vigore in un determinato sistema sociale: è un comportamento che rimette in discussione sia le
norme sociali che la coesione o l'unità del sistema. Tuttavia, tali norme subiscono modificazioni
seguendo i mutamenti storici e sono giudicate diversamente a seconda dei sotto-gruppi che fanno
parte di questo sistema".
W. DOISE - J.C DESCHAMPS - O. MUGNY, Psicologia sociale, Bologna, Zanichelli, 1980
Il candidato discuta la seguente questione:
l'emarginazione, l'aggressività, la devianza e la delinquenza: possibili cause, differenze ed
effetti.
III
«L'educazione, comunque venga impartita e in qualunque cultura, produce sempre conseguenze
nella vita di chi ne usufruisce. È una cosa che tutti sanno e di cui nessuno dubita. Sappiamo che
tali conseguenze sono strumentali nella vita degli individui e sappiamo anche che, in un senso
meno immediatamente personale, sono strumentali per la cultura e per le sue varie istituzioni. […]
L'educazione, per quanto possa sembrare, o professi, di essere fine a se stessa o superflua, fornisce
abilità, modi di pensare, di sentire, e di parlare che in seguito possono essere venduti in camb io
di "distinzioni" sui mercati istituzionali di una società. In questo senso più profondo, allora,
l'educazione non è mai neutrale, non è mai priva di conseguenze sociali ed economiche. »
Jerome S.Bruner (1997).La cultura dell’educazione: nuovi orizzonti per la scuola.
Feltrinelli,Milano.
Commenta il brano sopra riportato chiarendo i seguenti punti:
1.Analizza i processi di socializzazione e di inculturazione in famiglia e nella scuola.
2.Descrivi le principali funzioni di queste fondamentali agenzie formative a partire dal
loro ruolo nei processi di integrazione sociale.
3.Rifletti sui fenomeni di disagio giovanile e di devianza, in relazione ad una mancata o
carente pratica socializzante.
IV
«Che l'uomo sia un migrante, è la sua stessa storia a dimostrarlo. L'uomo antico si diffonde
dall'Africa orientale all'Eurasia a partire da poco meno di 2 milioni di anni fa, forse mezzo milione
d'anni dopo essere entrato in scena. L'uomo moderno compare, di nuovo in Africa orientale, fra i
150.000 e 100.000 anni fa. Intorno a 60.000 anni fa inizia a colonizzare il resto del mondo,
raggiungendo il punto più lontano dall'origine, la Terra del Fuoco, dopo 50.000 anni. Tutte le terre
emerse, tranne l'Antartide, 10.000 anni fa sono abitate. Si calcola che vi fossero tra 1 e 15 milioni di
uomini su tutta la Terra. Benché la nostra sia una specie tra le più curiose, non è lo spirito di
avventura a ispirare questa vasta migrazione; è piuttosto il successo incontrato dall'uomo
nell'abitare gli ambienti più diversi, traendone i mezzi della propria sussistenza. Questo si traduce in
successo riproduttivo: i gruppi umani aumentano lentamente di numero. Poiché tutti vivono di
caccia e raccolta, e il cibo disponibile in ogni ambiente è limitato, l'aumento numerico fa si che,
quando diviene necessario, un gruppo si distacchi dalla propria comunità e si spinga più lontano alla
ricerca di nuovi territori. [...] La lingua è il parametro che individua un gruppo umano, una "tribù"
in antropologia. Nel linguaggio corrente parliamo di popolazioni, ciascuna contraddistinta dalla
facilità di comunicazione fra i suoi membri: il fatto di parlare la stessa lingua favorisce la
comunicazione all'interno del gruppo, mentre la comunicazione con altri gruppi, anche vicini,
rimane difficoltosa o impossibile. [...] La convinzione di una superiorità del proprio gruppo
ingenera forme di razzismo. [.. .].Questo secolo, o forse dovremmo dire questo millennio, porta
un'onda di migrazioni che è destinata a mutare la composizione etnica del mondo. In realtà è come
se diverse civiltà umane, dopo avere avuto 60.000 anni di sviluppo indipendente, ora tornassero a
confluire, rimescolandosi e scambiando idee, tecnologie, stili di vita, lingue e, naturalmente, geni.»
F. CAVALLI - SFORZA, Sempre in viaggio e mai arrivati. Cosmopolitismo, in II Sole 24 Ore, 3
aprile 2011
II candidato esponga le sue riflessioni sull'argomento del brano sopra riportato e focalizzi la sua
attenzione sui seguenti punti:
o • fattori distintivi nelle integrazioni tra popolazioni di diversa etnia;
o • opportunità e disadattamento derivanti dai flussi migratori;
o • idea di cosmopolitismo e confronto con culture e società altre.
Durata massima della prova: 5 ore da 55 minuti.
È consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano non enciclopedico. Non è consentito lasciare
l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore da sessanta minuti dalla dettatura del tema o dalla
consegna delle tracce (l’ora minima di consegna verrà segnata sulla lavagna)
Chiarisci come la filosofia di Kierkegaard costituisca un'anticipazione
dell'esistenzialismo, in quanto riflessione centrata sulle categorie del
singolo e della scelta, dimensioni fondamentali della vita di ogni uomo.
(max 10 righe)
“Ognuno secondo le sue capacità e ognuno secondo i suoi bisogni” : questa
formula caratterizza la società comunista di cui Marx prefigura l'avvento.
Quali sono gli elementi costitutivi di tale società? (max 8 righe)
Esponi la critica mossa da Nietzsche alla morale cristiana e chiarisci i
possibili effetti del rovesciamento dei valori tradizionali. (max 10 righe)
Definisci il tipo di relazione che Hegel istituisce tra filosofia e realtà,
commentando l'affermazione ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è
razionale. (max 8 righe)
Spiega e commenta la frase di Marx: Non è la coscienza degli uomini che
determina il loro essere, ma, al contrario, è il loro essere sociale che
determina la loro coscienza. (max 8 righe)
Presenta le tre dimensioni della vita attiva e l'importanza della politica
secondo H. Arendt. (max 10 righe)
Presenta la concezione del tempo secondo Bergson (max 10 righe)
In che cosa consiste secondo Husserl la crisi delle scienze europee ? (max 8
righe)
Perchè Ricoeur ritiene Freud un maestro del sospetto? (max 10 righe)
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE " A.MARTIN1 "
LICEO SCIENZE SOCIALI-SCHIO-A.S.2013-14
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: educazione fisica
Cognome... ............................. Nome ................................. classe ............... data
1) II peso corporeo rappresenta il bilancio energetico tra le'entrate e le uscite caloriche. Spiega
questa affermazione.
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2 ) Cosa intendiamo quando parliamo di etica dello sport?
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3) Quali sono le caratteristiche e gli effetti dannosi sul nostro organismo provocati dall'uso di
STEROIDI ANABOLIZZANTI ?
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8 Novembre 2013
NOME E COGNOME ………………………………………………………….
CLASSE: 5D
SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPO B - DIRITTO ED ECONOMIA
I.
Riassumi i principi costituzionali della sicurezza sociale.
II.
Illustra le principali funzioni degli organi centrali consultivi.
III.
Spiega il principio della trasparenza dell’attività amministrativa.
28 aprile 2014
NOME E COGNOME ………………………………………………………….
CLASSE: 5C
- DIRITTO ED ECONOMIA
IV.
V.
Distingui i concetti di assistenza e previdenza.
Evidenzia le differenze tra regolamenti e direttive europee.
III. Indica gli organi istituzionali dell’Unione europea.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA DI SCIENZE SOCIALI
NOME E COGNOME STUDENTE __________________________
D
INDICATORI
A. Aderenza alla traccia e
conoscenza dei contenuti
B. Articolazione, coesione e
coerenza
dell’argomentazione
Riferimenti culturali e
scientifici di tipo psicologico
e/o sociologico e/o
antropologico e/o pedagogico
C. Capacità di
approfondimento
Rielaborazione e spunti di
originalità
D. Uso del linguaggio
specifico
Efficacia espositiva
DESCRITTORI
Insufficiente
Gravemente
Insufficiente
1-6
Sufficiente
10
7-9
Più che
Sufficiente
11
Discreto
12
Buono
13
CLASSE ____________________
PUNTEGGIO
SAGGIO
Più che
Buono
14
Ottimo
15
Non pertinente
Pertinenza
limitata e
conoscenze
superficiali
Pertinenza
alla traccia
non sempre
adeguata,
conoscenze
semplici
Pertinenza
alla traccia e
conoscenze
semplici
Pertinenza alla
traccia e
conoscenze
ordinate
Pertinenza alla
traccia e
conoscenze
articolate
Pertinenza alla
traccia,
conoscenze
ampie e
articolate
Pertinenza alla
traccia,
conoscenze
articolate e
approfondite
Frammentaria e
incompleta
Superficiale
Semplice
Semplice ma
lineare
Coerente con
riferimenti
Articolata e
coerente con
riferimenti
Articolata con
riferimenti
puntuali
Articolata con
confronti e
riferimenti
puntuali
Contraddittoria e
disorganica
Carente
Limitata ma
coerente
Coerente
con qualche
approfondime
nto
Nell’insieme
approfondita e
organica
Ampia con
alcuni
approfondimenti
Ampia e
approfondita
Ampia e
approfondita
con spunti
originali
Non appropriato
Impreciso
Semplice
Nell’insieme
corretto
Corretto e
abbastanza
scorrevole
Appropriato
Appropriato e
specifico
Efficacia
espositiva
MEDIA PUNTEGGIO TOTALE
VALUTAZIONE
1-6
9
Nettamente
insufficiente
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
10
11
Sufficiente
Più che sufficiente
12
Discreto
13
Buono
7-8
Verifica non pertinente, frammentaria e incompleta, con gravissimi errori concettuali ed espositivi
Verifica lacunosa con gravi errori contenutistici ed espressivi
Verifica non del tutto aderente alla traccia, con errori non particolarmente gravi nell’esposizione e
nelle conoscenze
Verifica con informazioni ottenute con un lavoro manualistico, pertinente alla traccia, con lievi errori
Verifica con informazioni essenziali ma corrette, ottenute con un lavoro diligente e con sufficiente
capacità di collegamento
Verifica con informazioni corrette, ottenute con un lavoro diligente e con discrete capacità di
collegamento
Verifica che denota un lavoro ampio e una capacità di esposizione corretta e sicura con appropriati
collegamenti
14
Più che buono
Verifica che denota un lavoro di approfondimento e una capacità di esposizione corretta e sicura con
specifici collegamenti
15
Ottimo
Verifica che rivela capacità di rielaborazione approfondita, con spunti originali e capacità espositiva
sicura ed efficace
LA COMMISSIONE
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
IL PRESIDENTE
________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA: EDUCAZIONE FISICA
Cognome e nome________________________________
classe__________________
indicatori
Pertinenza della
risposta
nullo
Conoscenze
descrittori
Grav.insuff.
Insuff.
Suff.
Discreto
Buono /
Ottimo
6
1
2
3
4
5
nullo
Grav.insuff.
Insuff.
Suff.
Discreto
1
2
3
4
5
Insuff.
Suff.
Buono
1
2
3
Uso del linguaggio
specifico
Punteggio
Buono /
Ottimo
6
15
PERTINENZA DELLA RISPOSTA
Ottimo/Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Grav. insuff.
Nullo
6
5
4
3
2
1
Ha capito la consegna e risponde in modo esauriente e pertinente
Ha capito la consegna e la risposta è pertinente
Ha capito la consegna ed espone gli elementi essenziali
Ha capito la consegna ma la risposta non è del tutto esauriente
Ha capito poco la consegna e cerca di rispondere comunque
Non ha capito, non risponde o risponde in modo non pertinente
6
5
4
3
2
1
Conosce in modo esauriente ed approfondito i contenuti
Conosce in modo sicuro i contenuti
Conosce in modo sufficiente i contenuti
Conosce in modo parziale/lacunoso i contenuti
Non conosce i contenuti e cerca di rispondere comunque
Non ha conoscenze, non risponde
CONOSCENZE
Ottimo/ Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Grav. insuff.
Nullo
USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
Buono
Sufficiente
Insufficiente
3
2
1
Utilizza correttamente termini specifici
La terminologia è sufficientemente corretta
La terminologia è impropria
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI FILOSOFIA a. s. 2013 – 2014
Indicatori
Conoscenza
degli argomenti
Esposizione
e
lessico specifico
Rielaborazione
e pertinenza
Descrittori
Scarsa
insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreta
Buona
Ottima
Assenti
Inadeguati
Approssimativi
Corretti
Corretti e pertinenti
Precisi e articolati
Nulle
Confuse e/o disorganiche
Approssimative
Sufficienti
Adeguate
Sviluppate e coerenti
Totale punti
Punti
1
2
3
4
5
6
7
0
1
2
3
3,5
4
0
1
2
3
3,5
4
DIPARTIMENTO DI LINGUA INGLESE LICEO DELLE SCIENZE UMANE "A. MARTINI"
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
indicatori:
a) Completezza della risposta rispetto alle conoscenze previste dal programma
punti ..................... / 6
b) Capacità di sintesi e argomentazione, rielaborazione personale, coerenza e coesione
punti .................... / 5
c) Correttezza formale, proprietà lessicale, efficacia comunicativa
punti .................... / 4
totale ................... / 15
Descrittori
punti
a) Completezza
della risposta
rispetto alle
conoscenze
previste dal
programma
b) Capacità di
sintesi e
argomentazione,
rielaborazione
personale,
coerenza e
coesione
c) Correttezza
formale,
proprietà
lessicale,
efficacia
comunicativa
Lo studente rivela una conoscenza sicura e approfondita dei contenuti
6
Lo studente dimostra una conoscenza completa e sicura dei contenuti
5,5
Lo studente dimostra una conoscenza abbastanza completa dei contenuti
5
Lo studente dimostra di conoscere i contenuti fondamentali e qualche informazione dettagliata
4,5
Lo studente dimostra una conoscenza delle informazioni essenziali necessarie a rispondere in
modo semplice
4
Lo studente dimostra di conoscere i contenuti in modo superficiale e incompleto
3,5
Lo studente dimostra di conoscere i contenuti in modo parziale e frammentario
3 / 2,5
Lo studente dimostra una conoscenza sommaria e lacunosa dei contenuti
2
Consegna della verifica non eseguita
1
Lo studente struttura la risposta in maniera chiara, sicura e approfondita. Sa produrre un
discorso articolato e personale, logico e coeso; rivela notevoli capacità di sintesi
5
Lo studente struttura la risposta in maniera chiara, precisa ed efficace. Sa produrre un discorso
logico e coeso rivelando buone capacità di sintesi
4,5
Lo studente struttura la risposta in modo completo e chiaro. Sa produrre un discorso logico e
coeso, seppure semplice
4
Lo studente struttura la risposta in modo generalmente coerente, anche se semplice e
schematico
3,5
Lo studente porta a termine il compito assegnato. Non sempre la risposta risulta organica e
coerente
3 / 2,5
Lo studente non riesce a portare a termine il compito assegnato e organizza il discorso in modo
disordinato e impreciso
2 / 1,5
Lo studente non è in grado di svolgere il lavoro scritto assegnato
1
Lo studente usa in modo consapevole la lingua, realizzando una produzione organica e
originale. Usa un lessico pertinente e vario
4
Lo studente si esprime con un livello di accuratezza e scioltezza buono, usando un lessico
pertinente
3,5
Lo studente si esprime in modo sostanzialmente corretto e commette solo alcune imprecisioni
formali
3
Lo studente confida per esprimersi sulle nozioni consolidate. Permangono incertezze formali,
anche diffuse, che tuttavia non limitano l'efficacia comunicativa
2,5
La produzione scritta presenta lacune ortografiche, grammaticali che limitano l'efficacia
comunicativa. Il lessico è povero e spesso scorretto
2 / 1,5
I problemi di impostazione, ortografia, grammatica e lessico sono tali da impedire la
comprensione del messaggio
1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
LINGUA STRANIERA FRANCESE (L2) – Tipologia B
Aderenza alla traccia e conoscenza
dei contenuti
Efficacia comunicativa, correttezza
formale, varietà lessicale.
Rielaborazione, organizzazione
logica del contenuto, originalità
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Lievemente insufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Lievemente insufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Lievemente insufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
6
5.5
4.5-5
4
3.5
3
2-1
5
4.5
4
3.5
3
2.5
2
4
3.5
3
2.5
2
1.5
1
DESCRITTORI
Aderenza alla traccia e conoscenza dei contenuti
Ottimo: ha capito la consegna e risponde in modo esauriente. Rivela una sicura ed approfondita conoscenza dell‟argomento.
Buono: ha capito la consegna e rivela una buona conoscenza dell‟argomento.
Discreto: ha capito la consegna, ma non approfondisce. Rivela una discreta conoscenza dei contenuti richiesti.
Sufficiente: ha capito la consegna e la conoscenza dei contenuti risulta sufficiente.
Lievemente insufficiente: ha capito la consegna, ma rivela una conoscenza limitata dell‟argomento.
Insufficiente: ha capito poco la consegna e risponde rivelando una conoscenza non sufficiente dei contenuti richiesti.
Gravemente insufficiente: non ha capito la consegna, non risponde o risponde in modo assolutamente non pertinente. Non produce contenuti adeguati.
Efficacia comunicativa, correttezza formale, varietà lessicale.
Ottimo: si esprime correttamente e in modo efficace e usa un lessico ampio.
Buono: l‟esposizione è chiara e lineare .Il lessico è pertinente e corretto.
Discreto: l‟esposizione è fluida anche se presenta qualche errore formale e l‟efficacia comunicativa è discreta. Il lessico è pertinente.
Sufficiente: l‟esposizione presenta qualche errore, ma è sufficientemente efficace dal punto di vista comunicativo. Il lessico è sostanzialmente corretto, ma limitato.
Lievemente insufficiente: presenta errori che limitano in parte l‟efficacia comunicativa del testo e usa un lessico povero.
Insufficiente: presenta alcuni gravi errori che compromettono in parte l‟efficacia comunicativa del testo e usa un lessico improprio.
Gravemente insufficiente: l‟espressione presenta numerosi e/o gravi errori, al limite dell‟incomprensione.
Rielaborazione, organizzazione logica del contenuto, originalità
Ottimo/buono: sa rielaborare le informazioni con efficacia e svolge il discorso in modo coerente e logico.
Discreto: rielabora le informazioni in modo semplice e svolge il discorso in modo ordinato.
Sufficiente: svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente completo.
Lievemente insufficiente/insufficiente: cerca di rielaborare le informazioni, ma svolge il discorso in modo frammentario e/o incompleto.
Gravemente insufficiente: svolge il discorso in modo frammentario e disordinato.
Istituto Istruzione Superiore “Martini” - Liceo delle Scienze Sociali – Schio
Esame di Stato A.S. 2013/14
Griglia di valutazione della terza prova scritta
Materia: Diritto-economia – Prof. Pierno Domenico
Punteggio
Indicatori
(A) Livello di
conoscenza dei
contenuti
(B) Corretto uso
dei linguaggi
specifici
(C) Capacità di
sintesi e di
organizzazione
logica degli
argomenti
1-3
Scarso
Informazione
assente
Numerosi e
gravi
errori che
compromettono
drasticamente
la
comunicazione
Disorganica e
frammentaria
senza alcuna
motivazione
4-6
Gravemente
insufficiente
Informazione
scorretta
Candidato: ________________________________
7-8
9
10
11-12
13-14
Insufficiente
Incompleto,
superficiale e
impreciso
Mediocre
Parzialmente
incompleto
e
impreciso
Sufficiente
Contenuto
sostanzialmente
adeguato
alle richieste
Discreto
Informazioni
pertinenti ma
non complete
Buono
Pertinenza
significativa
e precisa
Numerosi e
gravi
errori che
compromettono
la
comunicazione
Numerosi
errori, lessico
limitato e
generico
Vari
errori,
lessico
generico
Discreta
padronanza
delle strutture,
lessico
accettabile
Disorganica e
frammentaria
con debole
motivazione
Disorganica
con
motivazione
appena
accennata
Disorganica
con
motivazione
accennata
Sostanziale
padronanza
delle
strutture, pur
con qualche
errore e lessico
accettabile
Non sempre
organica ma
comunque
comprensibile.
Padronanza
delle
strutture,
forma
abbastanza
fluida ed
appropriata
Argomentazione
organica e
motivata
Argomentazione
organica ma
non sempre
motivata
15
Ottimo
Eccellente
Totalmente
pertinente,
preciso,
sintetico ed
esauriente
Fluida ed
efficace con
buon possesso
del lessico
giuridico
Voto
Ottima
capacità di
orientarsi e
rielaborare
criticamente
Somma dei punteggi degli indicatori A + B + C : __________
Totale punteggio medio degli indicatori (A + B + C= Tot./3): __________
Totale punti: __________ su 15
Firma del docente _________________________________________________
SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ESAME 12.4.2014
Tipologia A - Analisi del testo
Gabriele D'Annunzio, La sabbia del tempo
Come scorrea la calda sabbia lieve
Per entro il cavo della mano in ozio,
Il cor sentì che il giorno era più breve.
E un'ansia repentina il cor m'assalse
Per l'appressar dell'umido equinozio
Che offusca l'oro delle piagge salse.
Alla sabbia del Tempo urna la mano
Era, clessidra il cor mio palpitante,
L'ombra crescente d'ogni stelo vano
Quasi ombra d'ago in tacito quadrante.
Gabriele D'Annunzio nasce a Pescara nel 1863 e la sua figura appartiene, oltre che alla storia della letteratura, anche alla storia politica e
del costume. Famosi sono i suoi atteggiamenti ispirati ad una "vita inimitabile", eccezionale, tesa a scandagliare ogni sensazione, così come
la sua opera di scrittore in prosa, in poesia e per il teatro vuol percorrere tutti i generi letterari. Si ritira, infine, nella villa del Vittoriale a
Gardone sul Garda, un museo-mausoleo dove raccoglie le reliquie della sua vita gloriosa, conclusasi nel 1938.
La lirica fa parte dei Madrigali dell'estate, una sezione dell‟Alcyone costituita da componimenti brevi in cui compare la notazione immediata e
rapida. E' stata composta probabilmente nel settembre-ottobre 1903.
1 Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.
2 Analisi e interpretazione del testo
2.1 Illustra la struttura metrica e il ritmo del componimento.
2.2 Nella lirica il discorso poetico si sviluppa attraverso una catena dì analogie. Ricostruiscila, indicandone i passaggi successivi.
2.3 D'Annunzio è un poeta famoso per le preziose e ricercate scelte lessicali: individuane alcune e spiegale.
2.4 D'Annunzio è considerato un decadente per i suoi atteggiamenti ispirati da un massimo vitalismo a cui si accompagna un senso di morte
e di inutilità: ritrova nella lirica questa caratteristica propria dell'eroe decadente.
2.5 Individua nelle forme del testo ulteriori aspetti significativi.
3 Approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo: e approfondiscila inserendo il testo nel suo orizzonte
culturale (ad esempio riferendoti ad altre.opere dello stesso o di altri autori, alla situazione storico politica dell‟epoca o ad altri aspetti o
componenti culturali di tua conoscenza)
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti
relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci
su di essi il tuo „pezzo‟.
Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivi sta divulgativa, giornale
scolastico, altro).
Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
Argomento: La figura di Ulisse nell‟arte e nella letteratura
La strage dei pretendenti, Illustrazione di Gustav Schwab, 1882
(Ulisse si vendica dei proci dopo essere tornato nel suo palazzo a Itaca)
Musa, quell'uom di multiforme ingegno
Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra
Gittate d'Ilïòn le sacre torri;
Che città vide molte, e delle genti
L'indol conobbe; che sovr'esso il mare
Molti dentro del cor sofferse affanni,
Mentre a guardar la cara vita intende,
E i suoi compagni a ricondur: ma indarno
Leonardo Roperti, Ulisse nella terra di nessuno, 2003
Ricondur desïava i suoi compagni,
Ché delle colpe lor tutti periro.
Stolti! che osaro vïolare i sacri
Al Sole Iperïon candidi buoi
Con empio dente, ed irritâro il nume,
Che del ritorno il dì lor non addusse.
Deh! parte almen di sì ammirande cose
Narra anco a noi, di Giove figlia e diva.
Odissea, libro primo, Trad. di Ippolito Pindemonte
(…) "Quando
mi diparti' da Circe, che sottrasse
me più d'un anno là presso a Gaeta
prima che sì Enea la nomasse,
Io e ' compagni eravam vecchi e tardi
quando venimmo a quella foce stretta
dov'Ercule segnò li suoi riguardi,
né dolcezza di figlio, né la pieta
del vecchio padre, né 'l debito amore
lo qual dovea Penelopé far lieta,
acciò che l'uom più oltre non si metta:
da la man destra mi lasciai Sibilia,
da l'altra già m'avea lasciata Setta.
vincer potero dentro a me l'ardore
ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto,
e de li vizi umani e del valore;
"O frati", dissi "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
ma misi me per l'alto mare aperto
sol con un legno e con quella compagna
picciola da la qual non fui diserto.
d'i nostri sensi ch'è del rimanente,
non vogliate negar l'esperienza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna,
fin nel Morrocco, e l'isola d'i Sardi,
e l'altre che quel mare intorno bagna
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza”.
Dante Alighieri, Commedia, Inferno, XXVI, 90 – 120
E il vecchio vide un gran mucchio d'ossa
D'uomini, e pelli raggrinzate intorno,
presso le due Sirene, immobilmente
stese sul lido, simili a due scogli.
"Vedo. Sia pure. Questo duro ossame
cresca quel mucchio. Ma, voi due, parlate!
Ma dite un vero, un solo a me, tra il tutto,
prima ch'io muoia, a ciò ch'io sia vissuto!"
E la corrente rapida e soave
Più sempre avanti sospingea la nave.
E s'ergean su la nave alte le fronti,
con gli occhi fissi, delle due Sirene.
"Solo mi resta un attimo. Vi prego!
Ditemi almeno chi sono io! Chi ero!"
E tra i due scogli si spezzò la nave.
Giovanni Pascoli, “ L‟ultimo viaggio di Ulisse”, 41-55, in Poemi Conviviali, 1904
Parlare di letteratura, di versi del secolo prima:
«Mah! Come un libro di rima dilegua, passa, non dura!»
«Mah! Come son muti gli eroi più cari e i suoni diversi!
È triste pensare che i versi invecchiano prima di noi!»
«Mah! Come sembra lontano quel tempo e il coro febeo
con tutto l'arredo pagano, col Re-di-Tempeste Odisseo...»
Or mentre che il dialogo ferve mia moglie, donnina che pensa,
per dare una mano alle serve sparecchierebbe la mensa.
Pur nelle bisogna modeste ascolterebbe curiosa;
- «Che cosa vuol dire, che cosa faceva quel Re-di-Tempeste?»
Allora, tra un riso confuso (con pace d'Omero e di Dante)
diremmo la favola ad uso della consorte ignorante.
Il Re di Tempeste era un tale
che diede col vivere scempio
un bel deplorevole esempio
d'infedeltà maritale,
che visse a bordo d'un yacht
toccando tra liete brigate
le spiaggie più frequentate
dalle famose cocottes...
Già vecchio, rivolte le vele
al tetto un giorno lasciato,
fu accolto e fu perdonato
dalla consorte fedele...
Poteva trascorrere i suoi
ultimi giorni sereni,
contento degli ultimi beni
come si vive tra noi...
Ma né dolcezza di figlio,
né lagrime, né pietà
del padre, né il debito amore
per la sua dolce metà
gli spensero dentro l'ardore
della speranza chimerica
e volse coi tardi compagni
cercando fortuna in America...
- Non si può vivere senza
danari, molti danari...
Considerate, miei cari
compagni, la vostra semenza! –
Guido Gozzano, “L‟ipotesi”, VI, in Poesie sparse, 1910
Bisogna che lo affermi fortemente
che, certo, non appartenevo al mare
anche se Dei d‟Olimpo e umana gente
mi spinsero un giorno a navigare
e se guardavo l‟isola petrosa
ulivi e armenti sopra a ogni collina
c‟era il mio cuore al sommo d‟ogni cosa
c‟era l‟anima mia che è contadina;
un‟isola d‟aratro e di frumento
senza vele, senza pescatori,
il sudore e la terra erano argento
il vino e l‟olio erano i miei ori.
Ma se tu guardi un monte che hai di faccia
senti che ti sospinge a un altro monte,
un‟isola col mare che l‟abbraccia
ti chiama a un‟altra isola di fronte
e diedi un volto a quelle mie chimere
le navi costruii di forma ardita,
concavi navi dalle vele nere
e nel mare cambiò quella mia vita
E il mare trascurato mi travolse,
seppi che il mio futuro era sul mare
con un dubbio però che non si sciolse,
senza futuro era il mio navigare...
Ma nel futuro trame di passato
andare nella notte che ti avvolge
scrutando delle stelle il tremolare
in alto l‟Orsa è un sogno che ti volge
diritta verso il nord della Polare.
E andare come spinto dal destino
verso una guerra, verso l‟avventura
e tornare contro ogni vaticino
contro gli Dei e contro la paura.
E andare verso isole incantate,
verso altri amori, verso forze arcane,
compagni persi e navi naufragate;
per mesi, anni, o soltanto settimane?
La memoria confonde e dà l‟oblio,
chi era Nausicaa, e dove le sirene?
Circe e Calypso perse nel brusio
di voci che non so legare assieme.
Mi sfuggono il timone, vela e remo,
la frattura fra inizio ed il finire,
l‟urlo dell‟accecato Poliremo
ed il mio navigare per fuggire.
E fuggendo si muore e la morte
sento vicina quando tutto tace
sul mare, e maledico la mia sorte
non trovo pace
forse perché sono rimasto solo
si uniscono a brandelli di presente,
ti esalta l‟acqua e al gusto del salato
brucia la mente
e ad ogni viaggio reinventarsi un mito
a ogni incontro ridisegnare il mondo
e perdersi nel gusto del proibito
sempre più in fondo
E andare in giorni bianchi come arsura,
soffio di vento e forza delle braccia,
mano al timone e sguardo nella pura
schiuma che lascia effimera una traccia;
ma allora non tremava la mia mano
e i remi mutai in ali al folle volo
oltre l‟umano.
La vita del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte
perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un‟eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti sconosciuti prima
Francesco Guccini, “Odysseus”, dall‟album Ritratti, 2004
AMBITO SOCIO ECONOMICO
Argomento: viaggi e viaggiatori
I.
1 Ma bella più di tutte l'Isola Non-Trovata:
quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino
il Re di Portogallo con firma sugellata
e bulla del Pontefice in gotico latino.
II.
L'isola esiste. Appare talora di lontano
tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero:
15 «...l'Isola Non-Trovata!» Il buon Canarïano
dal Picco alto di Teyde l'addita al forestiero.
5 L'Infante fece vela pel regno favoloso,
vide le fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera
e il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso
quell'isola cercando... Ma l'isola non c'era.
La segnano le carte antiche dei corsari.
...Hifola da - trovarfi? ...Hifola pellegrina?...
È l'isola fatata che scivola sui mari;
20 talora i naviganti la vedono vicina...
Invano le galee panciute a vele tonde,
10 le caravelle invano armarono la prora:
con pace del Pontefice l'isola si nasconde,
e Portogallo e Spagna la cercano tuttora.
Radono con le prore quella beata riva:
tra fiori mai veduti svettano palme somme,
odora la divina foresta spessa e viva,
lacrima il cardamomo, trasudano le gomme...
25 S'annuncia col profumo, come una cortigiana,
l'Isola Non-Trovata... Ma, se il pilota avanza,
rapida si dilegua come parvenza vana,
si tinge dell'azzurro color di lontananza...
Guido Gozzano, “La più bella”, 1912
Dean stava fuori del finestrino con la valigia, pronto ad andare alla stazione Pennsylvania per attraversare il continente. « Addio, Dean »
dissi (…)
Questi, cencioso in un cappotto tarmato che s'era portato apposta per il clima ri gido dell'Est, s'allontanò da solo, e l'ultima
volta che lo vidi fu mentre svoltava l'angolo della Settima Ave nue, gli occhi fissi sulla strada davanti a sé, e di nuovo tesi verso di
essa. (…)
"II vecchio Dean è partito" pensai, e ad alta voce dissi: « Gli andrà bene ». E via ce ne andammo al triste e svogliato
concerto per il quale non sentivo il minimo desiderio e per tutto il tempo non feci altro che pensare a Dean e a come s'era rimesso
in treno per farsi oltre cinquemila chilometri su quell'orribile terra e comunque non seppi mai perché fosse venuto, se non per
vedere me.
Così in America quando il sole va giù e io siedo sul vecchio diroccato molo sul fiume a guardare i lunghi, lunghissimi cieli sopra il New
Jersey e avverto tutta quella terra nuda che si svolge in un'unica incredibile enorme massa fino alla Costa Occidentale, e tutta quella
strada che va, tutta la gente che sogna nell'immensità di essa, e so che nello Iowa a quell'ora i bambini stanno certo piangendo
nella terra in cui lasciano piangere i bambini, e che stanotte usciranno le stelle, e non sapete che Dio è l'Orsa Maggiore?, e la stella
della sera deve star tramontando e spargendo il suo fioco scintillìo sulla prateria, il che avviene proprio prima dell'arrivo della notte
completa che benedice la terra, oscura tutti i fiumi, avvolge i picchi e rimbocca le ultime spiagge, e nessuno, nessuno sa quel che
succederà di nessun altro se non il desolato stillicidio del diventar vecchi, allora penso a Dean Moriarty, penso persino al vecchio
Dean Moriarty, il padre che mai trovammo, penso a Dean Moriarty.
Jack Kerouac, Sulla strada, A. Mondadori, 1959
Sarete sorpresa di ricevere mie notizie da questa terra così lontana, ma negli ultimi due anni gli Stati Uniti erano diventati
troppo piccoli per me. Ero inquieto. Volevo vedere più mondo. Degli Stati Uniti avevo già visto tutto quello che mi sembrava
buono. (...) mi sono messo in viaggio per vedere un altro p o‟ di mondo. Ho visitato le più belle città e posti migliori del Sud
America finché sono arrivato qui. E questa parte del paese mi è sembrata così bella che mi ci sono fermato, credo per
sempre, perché mi piace ogni giorno di più.
Bruce Chatwin, In Patagonia, Milano, Adelphi, 2004 (IV ed.)
Non c‟è felicità per chi non viaggia Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini anche il migliore di loro si perde. Mettiti in viaggio. I
piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti. E i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare. La sorte di chi sta
fermo non si muove,
dorme quando quello è nel sonno
e si alza quando quello si desta.
Allora vai, viaggia, Rohita!
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, 2004
AMBITO STORICO POLITICO
Argomento: il fascismo
“Abbiamo sentito tutti durante la guerra l‟insufficienza delle gente che ci governa e sappiamo che si è vinto per le sole virtù del popolo
italiano (…) Se il regime sarà superato, saremo noi che dovremo occupare il suo posto. Siamo noi che abbiamo diritto alla successione
perché fummo noi che spingemmo il paese alla guerra e lo conducemmo alla vittoria”
(B. MUSSOLINI, Discorso per la fondazione dei Fasci di combattimento, Milano, 1919)
"Qui sorge il problema: ma come fate a vivere senza un'opposizione? L'opposizione ci vuole, perché sta bene nel quadro. Noi respingiamo
nella maniera più perfetta e sdegnosa questo ordine di ragionamento. L'opposizione non è necessaria al funzionamento di un sano regime
politico. L'opposizione è stolta, superflua in un regime totalitario come è il regime fascista. L'opposizione è utile in tempi facili, di accademia,
come avveniva prima della guerra, quando si discuteva alla Camera, se, come e quando si sarebbe realizzato il socialismo, e si fece un
contraddittorio, che evidentemente non era serio, malgrado gli uomini che vi partecipavano.
Ma l'opposizione l'abbiamo in noi, cari signori; noi non siamo dei vecchi ronzini che hanno bisogno di essere pungolati. Noi controlliamo
severamente noi stessi. L'opposizione sopra tutto la troviamo nelle cose, nelle difficoltà obiettive, nella vita, la quale ci dà una vasta
montagna di opposizioni, che potrebbe esaurire spiriti anche superiori al mio."
(B. MUSSOLINI, Discorso dell‟Ascensione, 26 maggio 1927)
Il problema dello Stato oggi non è più quello di assicurare il riconoscimento del valore politico del terzo Stato – che fu il compito
dello Stato liberale – ma di garantire al lavoratore e ai suoi sindacati il valore politico, che essi reclamano e che non possono
ottenere finché la molteplicità dei sindacati non si componga nell‟unità dello Stato. Perché l‟uomo politicamente è Stato, o è uno
Stato o nulla (…). L‟errore del vecchio liberalismo è l‟errore stesso del sindacalismo. La concezione atomistica della società intesa
come l‟accidentale coacervo e incontro di individui.
(GIOVANNI GENTILE, Genesi e struttura della società. Saggio di filosofia pratica, 1946)
Nella gran massa della gente comune il mito di Mussolini prevaleva sulla fede nel fascismo(…). In effetti, quanto più si diffondeva fra le
masse l‟insofferenza contro l‟invadenza totalitaria del partito fascista e crescevano le critiche ai gerarchi, tanto più veniva esaltato per
contrasto il mito del duce (…). Ciò costituiva, nello stesso tempo, la forza e la debolezza del culto mussoliniano. Un nume che si fosse
rivelato fallibile, attirando sul popolo dei suoi credenti la furia distruttrice dei cavalieri dell‟Apocalisse, nella specie di sconfitte militari,
bombardamenti aerei, fame e morte, era destinato ad essere detronizzato e dissacrato dai suoi credenti con la stessa passione con la quale
era stato adorato.
(EMILIO GENTILE, Il culto del littorio, 1993)
AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana?
Nel corso della storia è sempre accaduto che l'uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi
di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti Isaac Newton, John Locke, Rene Descartes e altri - misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina
fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori
propendevano per una visione più materialistica dell'esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli
insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo
repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell'uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigil ia della Rivoluzione
americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l'umanità
mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il
mondo."
J. RIFKIN, Economia all'idrogeno, Mondadori, 2002
"Francesco Bacone concepì l'intera scienza come operante in vista del benessere dell'uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati
che rendessero più facile la vita dell'uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l'immagine di una città ideale, non si fermò a
vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni
e i ritrovati di tutto il mondo....La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società
contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo
ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso
a un più alto tenore di vita."
N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofìa, Torino, UTET, 1971
"Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la
scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo
spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima.
L'effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l'invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel
contempo la complicano."
EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965
"Questa idea dell'incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l'ha chiamata «misticismo della
macchina». Noi ci vediamo vivere nell'era del computer o nell'era nucleare, succedute all'era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni
periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell'uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di
pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d'un'età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente
l'evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell'impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul
processo contrario.... Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l'influenza degli strumenti e delle
tecniche sulla società, bensì l'intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del
nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell'evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è
qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti.. .la società e la tecnologia sono.. .riflessi l'una
dell'altra»."
A. PACEY, Vivere con la tecnologia. Roma, 1986
"Non intendo certo sbrogliare l'intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all'impiego delle
tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere... .La tecnologia
è importante per ciò che ci consente di. fare, non di capire... .A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità
tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati
tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell'accelerazione tecnologica non
sono da ricercarsi all'interno dello sviluppo scientifico, bensì nell'ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l'informatica che, con il
calcolatore, ha fornito all'innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un'accelerazione
fortissima alle pratiche della progettazione."
G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica. Ed. Univ. Trieste, 2006
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La prima guerra mondiale risulta di fondamentale conoscenza per la comprensione del mondo attuale, in quanto periodo rivoluzionario che
cambiò radicalmente ciò che era prima da ciò che venne poi.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
La forza delle immagini con cui oggi vengono veicolate le informazioni ha cambiato l‟immaginario dell‟uomo, il suo modo di concepire il
mondo.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________
Tipologia D
Tema di ordine generale
Indicatore 1 – Aderenza alla traccia
Descrittori
Inesistente/fuori tema
Scarsa aderenza alla traccia
Parziale e/o superficiale aderenza alla traccia
Attinente in modo adeguato
Attinente in modo sicuro e puntuale
Pienamente aderente alla traccia
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Punti /15
1–5
6–9
Indicatore 2 - Conoscenze
Descrittori
Rivela un‟informazione nulla sui contenuti o gravemente imprecisa
Rivela un‟informazione sui contenuti superficiale e/o frammentaria
Rivela un‟informazione sui contenuti essenziale anche se non sempre precisa
Rivela una conoscenza dei contenuti corretta con idee semplici ma chiare
Rivela una conoscenza dei contenuti ampia
Rivela una conoscenza dei contenuti approfondita e puntuale
Indicatore 3 – Capacità espositiva e argomentativa
Descrittori
Non segue l‟impostazione argomentativa e non esprime alcuna tesi
Si limita a presentare alcuni dati di conoscenza, segue solo a tratti l‟impostazione
argomentativa e non esplicita la tesi
Esprime una tesi, l‟argomenta, anche se i nessi non sono sempre evidenti
Esprime una tesi e l‟argomenta in modo lineare
Esprime una tesi con chiarezza e l‟argomenta in modo documentato
Esprime una tesi con originalità, interpreta e organizza i dati con consapevolezza e
autonomia
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
10
11 - 12
13 - 14
15
Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica
Descrittori
Testo gravemente scorretto e inadeguato
Testo con evidenti scorrettezze e impreciso
Testo semplice, con qualche errore e imprecisione
Testo appropriato e nel complesso corretto
Testo corretto e scorrevole
Testo corretto, preciso ed efficace
Punteggio _____________________________/4
______________________________
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Voto
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________
Tipologia C
Tema di ordine storico
Indicatore 1 – Adesione concettuale al momento storico indicato nella traccia
Descrittori
Non sa individuare il momento storico
Individua con difficoltà il momento storico
Sa individuare gli elementi essenziali del momento storico
Sa individuare il momento storico con adeguata precisione
Sa individuare il momento storico con adeguata precisione e con riferimenti articolati
Sa individuare il momento storico con adeguata precisione e opportuni approfondimenti
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
Indicatore 2 – Conoscenza dei contenuti della traccia e loro sviluppo
Descrittori
Non conosce i contenuti indicati dalla traccia
Conosce i contenuti indicati dalla traccia in modo incerto e li sviluppa in modo confuso
Conosce i contenuti indicati dalla traccia e li sviluppa in modo semplice
Conosce con precisione i contenuti indicati dalla traccia e li sviluppa e con pertinenza
Conosce con precisione i contenuti della traccia e gli sviluppa in modo articolato e
coerente
Conosce in modo approfondito i contenuti della traccia e li sviluppa con coerenza, in
modo articolato ed efficace
Eccellente
15
Indicatore 3 - Contestualizzazione
Descrittori
Non sa contestualizzare le conoscenze storiche
Contestualizza le conoscenze storiche in modo parziale e limitato
Sa contestualizzare le conoscenze storiche in modo semplice e parziale
Sa contestualizzare le conoscenze storiche in modo ordinato e lineare
Sa contestualizzare le conoscenze storiche in modo lineare, coerente ed articolato
Sa contestualizzare le conoscenze storiche con precisione e coerenza istituendo
opportuni collegamenti disciplinari e pluridisciplinari
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica
Descrittori
Testo gravemente scorretto e inadeguato
Testo con evidenti scorrettezze e impreciso
Testo semplice, con qualche errore e imprecisione
Testo appropriato e nel complesso corretto
Testo corretto con lessico preciso e appropriato
Testo corretto, preciso ed efficace
Punteggio _____________________________/4
______________________________
Voto
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________
Tipologia B
Redazione di un articolo di giornale
Redazione di un saggio breve
Indicatore 1 – Aderenza alla tipologia
Descrittori
Non sa individuare gli elementi propri dell‟articolo/saggio
Utilizza solo parzialmente gli elementi propri dell‟articolo/saggio
Utilizza solo gli elementi principali e basilari dell‟articolo/saggio
Utilizza in modo soddisfacente gli elementi propri dell‟articolo/saggio
Utilizza in modo preciso gli elementi propri dell‟articolo/saggio
Utilizza in modo completo, efficace, puntuale gli elementi propri dell‟articolo/saggio
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Punti /15
1–5
Indicatore 2 – Comprensione ed utilizzo dei documenti
Descrittori
Non comprende il problema,i documenti, il nesso dei documenti e/o li utilizza in modo
scorretto
Comprende in modo parziale il problema e/o utilizza i documenti in modo approssimativo
Comprende i documenti dati e li utilizza in modo sufficiente
Comprende i documenti dati e li utilizza adeguatamente
Comprende i documenti dati e li utilizza con contributi personali
Comprende i documenti dati, rielaborandoli in modo personale, integrandoli con proprie
conoscenze e collegamenti precisi
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Indicatore 3 – Capacità argomentativa/espositiva
Descrittori
Non sa organizzare il testo e non sa esporre alcuna tesi
Organizza il testo in modo confuso o si limita ad enunciare i dati senza impostazione
argomentativa
Sa organizzare il testo secondo una semplice struttura argomentativa
Sa organizzare il testo in modo ordinato con esposizione lineare
Sa organizzare il testo con coerenza ed espone con linearità e correttezza
Sa organizzare il testo in modo completo ed espone con correttezza ed efficacia
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica
Descrittori
Testo del tutto scorretto e inadeguato
Testo con evidenti scorrettezze e impreciso
Testo semplice, con qualche errore e imprecisione
Testo appropriato e nel complesso corretto
Testo corretto e scorrevole
Testo corretto, preciso, efficace
Punteggio _____________________________/4
______________________________
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Voto
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________
Tipologia A
Analisi del testo
Indicatore 1 – Comprensione del testo
Descrittori
Non sa comprendere il testo
Comprende il testo in modo confuso e solo parziale
Comprende il testo in modo pertinente ma solo superficiale
Comprende il testo in modo coerente
Comprende il testo con coerenza e precisione
Comprende ilo testo in modo preciso, completo e approfondito
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Punti /15
1–5
6–9
10
Indicatore 2 – Analisi del testo e suo sviluppo
Descrittori
Non sa condurre né sviluppare l‟analisi testuale
Conduce un‟analisi del testo confusa e la sviluppa in modo altrettanto confuso
L‟analisi del testo è condotta in modo semplicistico e sviluppata con altrettanta
semplicità
L‟analisi del testo è condotta in modo corretto e sviluppata altrettanto correttamente
L‟analisi del testo è condotta con correttezza e competenza e sviluppata con
completezza
L‟analisi del testo è condotta con correttezza e approfondimento e sviluppata
esaurientemente, con capacità critiche
Buono
Distinto
11 - 12
13 - 14
Eccellente
15
Indicatore 3 – Contestualizzazione
Descrittori
Non sa contestualizzare il testo
Contestualizza il testo in modo parziale e limitato
Sa contestualizzare in modo semplice e parziale
Sa contestualizzare in modo ordinato e lineare
Sa contestualizzare in modo lineare, coerente ed articolato
Sa contestualizzare con precisione e coerenza istituendo opportuni collegamenti
disciplinari e pluridisciplinari
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Giudizio
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Eccellente
Punti /15
1–5
6–9
10
11 - 12
13 - 14
15
Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica
Descrittori
Testo gravemente scorretto e inadeguato
Testo con evidenti scorrettezze e impreciso
Testo semplice, con qualche errore e imprecisione
Testo appropriato e nel complesso corretto
Testo corretto e scorrevole
Testo corretto, preciso ed efficace
Punteggio _____________________________/4
______________________________
Voto
Simulazione prima prova 17.2.2014
PROVA DI ITALIANO – Svolgi la prova scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Giovanni PASCOLI, “La mia sera”
Il giorno fu pieno di lampi
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c'è un breve gregre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell'aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell'umida sera.
E', quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d'oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell'ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
Che gridi nell'aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l'ebbero intera.
Né io ... che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don ... Don ... E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra ...
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch'io torni com'era ...
sentivo mia madre ... poi nulla ...
sul far della sera.
Giovanni Pascoli nasce a S. Mauro di Romagna nel 1855. Dopo gli studi classici si dedica all'insegnamento, prima nei Licei e poi
all'Università succedendo a Carducci nella cattedra di Bologna, città dove muore nel 1912.
Pubblica importanti raccolte di poesie, sia in lingua italiana che latina. Questa poesia è compresa nella raccolta Canti di Castelvecchio (6
edizioni, 1903 - 1912) in cui sono ripresi e approfonditi i temi della raccolta Myricae (5 edizioni, 1891 - 1900).
1 Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.
2 Analisi e interpretazione del testo
2 . 1 Illustra la struttura metrica e il ritmo del componimento.
2 . 2 Rintraccia aspetti dello sperimentalismo linguistico di Pascoli.
2 . 3 Spiega le seguenti scelte lessicali: l‟aggettivo “tremule” (v.5); i verbi “singhiozzare” (v.12), “sussurrare” (v.34) e "bisbigliare" (v. 35);
il significato dell'espressione "dolce singulto" (v. 15).
2 . 4 La lirica è impostata sulla contrapposizione tra un "prima " e un "dopo", tra un "fuori " e un "dentro": individua i diversi momenti, le
loro caratterizzazioni e quale visione dell'esistenza intendono esprimere.
2 . 5 Individua nelle forme del testo ulteriori aspetti significativi.
3 Approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo e approfondiscila inserendo il testo nel suo
orizzonte culturale (ad esempio: riferendoti ad altre opere dello stesso o di altri autori, alla situazione storico politica dell'epoca o ad altri
aspetti o componenti culturali di tua conoscenza).
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti
relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci
su di essi il tuo „pezzo‟.
Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgati va, giornale
scolastico, altro).
Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo
1 - AMBITO ARTISITICO LETTERARIO
ARGOMENTO: I luoghi dell‟anima nella produzione artistico-letteraria.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
G. LEOPARDI; “L‟Infinito, in Canti, 1819
Lo so: non era nella valle fonda
suon che s'udia di palafreni andanti:
era l'acqua che giù dalle stillanti
tegole a furia percotea la gronda.
Pur via e via per l'infinita sponda
passar vedevo i cavalieri erranti;
scorgevo le corazze luccicanti,
scorgevo l'ombra galoppar sull'onda.
Cessato il vento poi, non di galoppi
il suono udivo, né vedea tremando
fughe remote al dubitoso lume;
ma voi solo vedevo, amici pioppi!
Brusivano soave tentennando
lungo la sponda del mio dolce fiume
G. PASCOLI,”Rio Salto”, in Mirycae,1891-1902
«…si udiva il mare che russava lì vicino, in fondo alla straduccia, e ogni tanto sbuffava, come uno che si volti e rivolti pel letto…. Le
stelle ammiccavano più forte, quasi s'accendessero, e i Tre Re scintillavano sui faraglioni colle braccia in croce, come Sant'Andrea. Il
mare russava in fondo alla stradicciuola, adagio adagio, e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio,
sobbalzando sui sassi, e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre, giorno e
notte, non arriverebbe mai, e c'era pure della gente che andava pel mondo a quell'ora, e non sapeva nulla di compar Alfio, né della
Provvidenza che era in mare, né della festa dei Morti; così pensava Mena sul ballatoio aspettando il nonno.»
G. VERGA, da I Malavoglia, 1881
«Faceva un caldo che non era scirocco e non era arsura, ma era soltanto caldo. Era come una mano di colore data sul venticello, sui
muri gialletti della borgata, sui prati, sui carretti, sugli autobus coi grappoli agli sportelli. Una mano di colore ch‟era t utta l‟allegria e la
miseria delle notti d‟estate del presente e del passato. L‟aria era tirata e ronzante come la pelle di un tamburo…Tutto un gran
accerchiamento intorno a Roma,…ma pure dentro Roma, nel centro della città, magari sotto il Cupolone: sì proprio sotto il Cupolone,
che bastava mettere il naso fuori dal colonnato di Piazza San Pietro, verso Porta Cavalleggeri, e ècchelillì, a gridare, a prender
d‟aceto, a sfottere, in bande e in ghenghe intorno ai cinemetti, alle pizzerie, sparpagliati poco più in là, in via del Gelsomino, in via
della Cava, sugli spiazzi di terra battuta delimitata dai mucchi di rifiuti dove i ragazzini di giorno giocano a palla.»
P. P. PASOLINI, da Ragazzi di vita, 1955
Nella cala tranquilla
scintilla,
intesto di scaglia
come l'antica
lorica
del catafratto,
il Mare.
Sembra trascolorare.
S'argenta? s'oscura?
A un tratto
come colpo dismaglia
l'arme, la forza
del vento l'intacca.
Non dura.
Nasce l'onda fiacca,
súbito s'ammorza.
Il vento rinforza.
Altra onda nasce
si perde,
come agnello che pasce
pel verde:
un fiocco di spuma
che balza!
Ma il vento riviene,
rincalza, ridonda.
Altra onda s'alza,
nel suo nascimento
più lene
che ventre virginale!
Palpita, sale,
si gonfia, s'incurva,
s'alluma, propende.
Il dorso ampio splende
come cristallo;
la cima leggiera
s'aruffa
come criniera
nivea di cavallo.
Il vento la scavezza.
L'onda si spezza,
precipita nel cavo
del solco sonora;
spumeggia, biancheggia,
s'infiora, odora,
travolge la cuora,
trae l'alga e l'ulva;
s'allunga,
rotola, galoppa;
intoppa
in altra cui 'l vento
dié tempra diversa
G D‟ANNUNZIO “L‟Onda”, in Alcyone, 1889-1903
Vitebsk, che compare sullo sfondo, è il
villaggio natale di Chagall, il “luogo
dell‟anima” a cui il pittore fa riferimento in
tutta la sua esperienza di vita, anche nel
fortunatissimo periodo parigino. Il violinista
sul tetto suggerisce la condizione
dell‟Ebreo nel mondo, instabile come
quella di un musicista che cerca di
suonare il suo strumento restando in
equilibrio in cima ad una casa.
Marc CHAGALL, Il violinista sul tetto,
1912
2 - AMBITO SOCIO ECONOMICO
Argomento: il valore sociale ed economico della cultura
“Apre una biblioteca è un investimento in perdita o in attivo? Nell‟immediato magari è una perdita di risorse. Ma ovviamente sappiamo tutti
che non è così. Perché una biblioteca genera valori che non sono misurabili”. Parola di Marino Sinibaldi. La sua voce la conosciamo bene,
perché lui è il direttore di Rai Radio 3. Più che una radio un‟istituzione culturale, una comunità di ascoltatori che si aggrega intorno al
racconto e al commento della vita culturale del paese.
Direttore, come si possono misurare gli effetti positivi della cultura sulla società? E ha senso farlo
Sottovalutare gli effetti positivi a lungo termine di investimenti „a perdere‟ come quelli della cultura significa disconoscere ad esempio, il
valore di un‟invenzione. A cosa serve un‟invenzione, prima che serva a qualcosa? Nasce dallo sprecare tempo, o no? E in fondo, cosa è
stato il nostro Rinascimento? Pensiamo a quanto ancora dobbiamo al Rinascimento… Attraverso quel linguaggio il nostro paese ha dato
identità a se stesso. Insomma, quando parliamo della necessità di investire sulla cultura dovremmo essere capaci di non fare calcoli. Proprio
perché sono impossibili da fare. La cultura non è solo un fatto economico, ma anche sociale di incalcolabile valore.
Gli investimenti sulla cultura generano anche posti di lavoro, però…
Certo, ma questo è scontato. Quello che un investimento sulla cultura genera, è qualcosa di molto diverso, ovvero genera nel tempo una
società più avanzata. Come paese siamo a un bivio: o investiamo nella formazione, nell‟istruzione, nella ricerca e nella cultura, che è la
strada dei paesi più avanzati, oppure ci tagliamo il futuro. Senza considerare che aumenterà ancora il divario tra l‟Italia e gli altri paesi che
continuano a investire. Semplicemente finiremo all‟angolo, e perderemo la nostra capacità di capire il mondo – oltre che i posti di lavoro. La
cultura, infine, ci consente di risparmiare: prendiamo ad esempio un fatto come la tragedia di Lampedusa. Al festival dell‟Internazionale a
Ferrara se ne è parlato tanto, erano quei giorni lì. Chi c‟era ha potuto rendersi conto che attraverso lo studio, le ricerche serie sui
meccanismi di emigrazione e la storia di quei popoli, potremmo capire qualcosa di più di quel che accade e quindi intervenire senza buttare
soldi dalla finestra. Invece oggi qualsiasi intervento nasce dalla lettura caricaturale del fenomeno fatto dal giornalismo e dalla politica. Così
pagheremo prezzi sociali altissimi e rimarremo vittime dei nostri pregiudizi.
Anche i consumi culturali calano…
C‟è un'Italia che vive per la cultura, va ai festival, si fa le file e fa sacrifici… Ma c‟è anche un'Italia che ha ridotto le proprie attese a tutti i
livelli, anche quelli culturali. Guarda solo la tivù e si rinchiude nella propria dimensione domestica, privata. La tendenza è questa, purtroppo,
e non è solo una statistica. Ecco, dobbiamo cercare di non cadere nella tentazione di richiuderci nei nostri spazi, dobbiamo cercare di non
chinare la testa.
“Quanto ci costerà l‟ignoranza?”, intervista al direttore di Rai Radio 3 Marino Sinibaldi, in Consumatori, 9, novembre 2013.
Gentile ministro Tremonti,
scrivo a Lei perché qualcuno, probabilmente uno sciocco e un suo nemico, le ha attribuito la frase che la cultura non si mangia, o qualcosa
di simile. Non mi risulta che Lei, a salvaguardia della Sua reputazione, abbia energicamente smentito (…)
E quindi indirizzo questa lettera a Lei e (…) parlerò non come si parla a un poeta ma come si parla a un economista, o addirittura a un
diplomato in Scienze economiche e commerciali. Parlerò cioè in termini di Soldi, non di Valori spirituali. Farò finta che Dante e l‟università,
Raffaello e il liceo classico e scientifico, Morandi e Calvino, siano solo una pania per i gonzi (mi pare che lei a proposito degli insegnamenti
umanistici abbia parlato un giorno di aria fritta). Non importa, mi chiederò solo quanto si mangia con Raffaello e Giuseppe Verdi.
Dobbiamo ovviamente chiarire, se vogliamo parlare in termini economici di «consumi culturali», cosa si intende per «cultura»; e non mi
occuperò dell‟«accezione antropologica» del termine (…). Parlerò di cultura nei termini più banali, come di produzione creativa (pittura e
letteratura, musica e architettura), di consumo di questa produzione, di organizzazione dell‟educazione (scuole di ogni grado) e di ricerca
scientifica.
In termini economici il Louvre, il MetropolitanMuseum of Art, la Harvard University (e tra poco quella di Pechino) sono imprese che fanno un
sacco di soldi. Credo che, bene amministrati come sono, facciano un sacco di soldi anche i Musei vaticani. Un sacco di soldi potrebbero fare
anche gli Uffizi o Pompei, e sempre mi domando come mai l‟Italia, di cui si dice che abbia circa il 50% delle opere d‟arte esistenti al mondo
(per non dire del paesaggio, che non è male), abbia meno indotto turistico della Francia o della Spagna, e naturalmente di New York. C‟è
qualcosa che non funziona, qualcuno che non sa come far soldi (e mangiare) con la cultura nazionale.
New York non è la città dove si fa la politica degli Stati Uniti (quella è Washington), non è la città o lo Stato dove risiedono le maggiori
industrie della nazione (è niente rispetto al Texas o alla stessa California); eppure quando si parla degli Stati Uniti (e quando i turisti
acquistano pacchetti per voli charter e sette giorni allo Hilton) si pensa a New York. Perché il prestigio di New York è dato dai suoi scrittori,
dai suoi musei, dalla sua moda e dalla sua pubblicità, dai suoi quotidiani e riviste, dalla gente che va al Carnegie Hall o ai teatri off
Broadway, per cui farà sempre più opinione nel mondo il «New York Times» che l‟ottimo e rispettabilissimo «Los Angeles Times». (…)
Insomma, anche in termini monetari e di influenza politica (non calcolo neppure il peso di dieci premi Nobel), con la cultura si mangia. So
benissimo che non abbiamo soldi per sostenere università come Harvard, musei come il MoMA o il Louvre, però basterebbe cercare, e
ferocemente, di non buttare via il poco che abbiamo.
Certo che, se in quel poco non ci crediamo, abbiamo perso in partenza. Non si mangia con l‟anoressia culturale.
Umberto Eco, Non si mangia con l‟anoressia culturale (lettera al ministro dell‟economia GiulioTremonti), in Alfabeta2, 27 gennaio 2011
3 – AMBITO STORICO POLITICO
Argomento: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici.
"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al se rvizio degli interessi di una esigua
minoranza, e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l'interesse delle classi più numerose e
il sentimento degli uomini più colti.
Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della
situazione attuale, il programma liberale, che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento, con un profondo e
radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione.
I metodi di governo hanno capitale importanza, perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate.
[...] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale, e di vera attualità, nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere
mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda
proclama lo stato d'assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali.
Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle
cose."
G.Giolitti, Discorso agli elettori 'del collegio di Dronero. Busca, 20 ottobre 1899, in Giolitti. Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952
"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla fioritura economica che si
osservava dappertutto nel paese, e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell'economia mondiale e fosse
aiutata dall'afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo, perché, come i tecnici
notavano, nessun altro paese d‟Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l'Italia."
Benedetto Croce, Storia d'Italia dal 1871 al 1915. Laterza, Bari. 1939.
"La tattica dell'onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici:
sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia, quando si tratti di uomini
personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici
e politici dei gruppi dominanti nel governo.
[...] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi vogl ia giudicare senza le traveggole
dell'amicizia. Li trovò e li lasciò nell'Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori,
nell'Italia meridionale."
Giovanni Salvemini, II ministro della malavita e altri scritti sull'Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962
"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in a\-venire a differenziare i
vari gruppi politici gli uni dagli altri. [...] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una
valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali, in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate."
Denis Mack Smith, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1959.
"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con
il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. (...) Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito
dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l'araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che
tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana
avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."
Palmiro Togliatti, Momenti della storia d'Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963
4 - AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: il futuro della specie Homo sapiens
Organi e tessuti à la carte, con un semplice prelievo di cellule epidermiche. Questa, semplificando, è la prospettiva offerta dal cosiddetto
"cloning terapeutico", ossia la formazione di cellule specializzate, appartenenti a un organo o tessuto danneggiato, a partire da cellule
staminali dello stesso malato e prodotte, appunto, con tecniche di cloning. Una prospettiva che, grazie alla scoperta fatta dai ricercatori
dell'Oregon National Primate Research Center insieme con i colleghi della Oregon Health& Science University, sembra farsi assai più vicina.
Per la prima volta, infatti, è stato possibile ottenere cellule staminali embrionali partendo da cellule epidermiche e senza bisogno di ovuli
fecondati, finora indispensabili.
La tecnica è mutuata da quella chiamata trasferimento nucleare cellulare somatico o SCNT, utilizzata dai genetisti di Edimburgo per creare,
nel 1996, la pecora Dolly, e consiste nel privare un ovulo del proprio materiale genetico, sostituendolo poi con quello di una cellula adulta.
Ciò favorisce la formazione di cellule staminali embrionali che, a loro volta, possono maturare e specializzarsi fino a diventare tessuti o, nel
caso di Dolly e degli altri animali clonati, esseri viventi completi.
Nel corso degli ultimi 17 anni, moltissimi sono stati i tentativi di giungere al cloning di primati e di embrioni di esseri umani, ma nessuno di
essi è mai riuscito ad andare oltre un numero di cellule pari a 10-12. Non solo: gli ovociti umani si sono rivelati molto più fragili del previsto,
rendendo di fatto impercorribile la strada intrapresa con Dolly. Ora invece, grazie allo studio coordinato da ShoukhratMitalipov, che nel 2007
aveva ottenuto risultati analoghi con cellule di scimmia, gli ostacoli principali sembrano rimossi, come dimostra il fatto che l'embrione
ottenuto ha raggiunto lo stadio di blastocisti, con circa 150 cellule staminali embrionali.
Il segreto del successo sta nell'aver capito che l'ovocita origina staminali embrionali se, al momento dell'inserimento del DNA adulto, è in
metafase, cioè in quel momento della divisione cellulare in cui la cellula è ancora una, ma il materiale genetico è già allineato all'equatore
della stessa, un attimo prima della divisione. Mantenendo con opportuni accorgimenti chimici la cellula uovo in metafase durante il
trasferimento di materiale genetico, il processo non si arresta e avanza, appunto, fino alla produzione di cellule staminali embrionali. Le
quali, a loro volta, possono essere trasformate virtualmente in cellule specializzate di qualunque organo o tessuto; nel caso specifico, si è
già visto che è possibile ottenere cellule epatiche, cardiache e nervose.
Numerosi i vantaggi offerti dalla metodica. Tra i più importanti vi sono il fatto che viene del tutto bypassata la necessità di utilizzare ovuli
fecondati, ostacolo quasi insormontabile per i risvolti etici, e comunque impraticabile in molti paesi; la disponibilità enorme di cellule uovo
(che, a differenza di quelle fecondate, sono reperibili in grandissime quantità) e, soprattutto, l'appartenenza di tutto ciò che viene utilizzato e
formato allo stesso malato, fatto che permette di superare il rigetto derivante da staminali ottenute da altri esseri viventi (reazione che,
finora, ha costituito uno dei principali ostacoli alla medicina rigenerativa).
Agnese Codignola, “Clonazione umana, gli scienziati a un punto di svolta”, Il sole 24Ore, 15 maggio 2013
Per la prima volta un gruppo di scienziati ha messo a segno una svolta nella clonazione umana, riuscendo a trasformare una cellula della
pelle in un embrione che sarà usato per creare cellule specializzate da impiegare nei trapianti. Lo rivela un esperimento pubblicato sulla
rivista scientifica Cell finanziato dalla Oregon Health and Science University di Portland.
I ricercatori - pur essendo molto lontani dalla possibilità di creare un essere umano in laboratorio - hanno dimostrato che è possibile clonare
cellule staminali geneticamente identiche a quelle della persona che le ha donate. La scoperta, fatta attraverso la stessa tecnica che nel
1996 portò alla creazione della pecora Dolly, sarà impiegata nelle operazioni di trapianto in disturbi come il morbo di Parki nson, la sclerosi
multipla, le malattie cardiovascolari e alcune lesioni del midollo.
Per ora gli scienziati hanno clonato 20 specie diverse di animali, ma con i primati non ci sono mai riusciti perché la loro biologia è molto più
complessa. «È una questione di tempo prima che si arrivi alla clonazione di una scimmia», ha detto al WallStreet Journal Jose Cibelli,
esperto di clonazione alla Michigan State University. Tuttavia l'esperimento potrebbe riaccendere le polemiche etiche sulla clonazione degli
esseri umani.
“Clonazione umana: cellula trasformata in embrione”, L‟Unità, 16 maggio 2013
L‟applicazione delle biotecnologie della manipolazione embrionale combinate con quelle dell‟ingegneria genetica e della genomica aprono la
prospettiva stimolante, e nel contempo angosciante, della modificazione genetica di Homo sapiens. Siamo in grado di modificare a piacere
il genoma del topo e di clonare animali e non vi sono aspetti tecnici così complessi da impedire in linea di principio di modificare, in un futuro
a medio termine, anche il genoma della nostra specie. Molti pensano che vi siano ottime ragioni per non farlo, mentre altri si chiedono che
cosa realmente ci vieti di procedere in questo senso. Certamente ci vorranno ottime argomentazioni perché si raggiunga un consenso sulla
liceità della modificazione del genoma: la prima applicazione potrebbe essere nella lotta alle malattie, mediante una sorta di „vaccinazione‟
genetica. Ma, successivamente, le motivazioni potrebbero diventare più sfumate ed estendersi a cambiamenti per certi aspetti superflui o
addirittura discriminatori. Sarà necessaria un‟attenta valutazione delle conseguenze sociali ed etiche di queste azioni, ma è probabile che fra
qualche secolo le concezioni in proposito saranno molto diverse da quelle attuali, in cui ogni novità viene accolta con grande sospetto.
Mentre sarebbe ingenuo ritenere, basandosi su una presunta totale libertà della ricerca, che ogni innovazione sia lecita, è tuttavia
necessario valutare ogni azione umana sulla base di quello che essa può comportare in termini di progresso della società.
Treccani, Enciclopedia della scienza e della tecnica
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il Novecento si apre con il tragico primo conflitto mondiale, scontro che segna un confine netto fra due mondi, fra un prima e un dopo
radicalmente mutato, fra concezioni a volte ormai inconciliabili
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Le nostre abitudini, i nostri gusti, i nostri interessi sono andati continuamente modificandosi con l'imposizione di una cultura di massa che
vede nell'immagine il momento in cui celebrare se stessa. Esprimete un vostro parere critico.
Simulazione prima prova d‟esame 15.11.2013
PROVA DI ITALIANO – Svolgi la prova scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
G. Leopardi, da Zibaldone di pensieri, "Il mondo non è tutto fatto per l'uomo"
Il mondo non è tutto fatto per l‟uomo. Quelle cose che eran fatte per lui, o dovevano aver relazione con lui, ed avercela in quel tal modo, la
natura le ha ordinate con tutta la possibile perfezione al suo bene. Così ha fatto per tutte le altre cose, il cui bene non sempre si accorda
con quello dell‟uomo.Ma poichè l‟uomo, mediante ciò che si chiama perfezionamento, e io chiamo corruzione, s‟è posto in relazione con
tutto il mondo, s‟è proccurata un‟infinità di bisogni ec. ec. ha dovuto con infinite difficoltà ridurre tutte le cose a uno stato idoneo al suo
servizio; e le stesse cose che la natura avea destinate al suo uso, non essendo più buone a servirlo nel suo nuovo stato, ha dovuto, parte
abbandonarle, parte ridurle a una condizione diversissima ed anche opposta alla naturale. [1560] Che vuol dir questo? non che la natura è
imperfetta, ma che l‟uomo non è qual doveva. Se l‟arte è necessaria alla natura rispetto all‟uomo, e non un‟arte, dirò così, naturale, come
n‟adoprano proporzionatamente anche i bruti, ma un‟arte difficilissima, infinita, complicatissima, lontanissima dalla natura; ciò non vuol dire
che la natura per se stessa abbisogna dell‟arte, ma che l‟uomo è ridotto in tale stato che non gli basta più la natura di gran lunga; e ciò
prova che questo stato non gli conviene. L‟uomo alterandosi, ha trovato la natura imperfetta per lui. Ciò vuol dire ch‟egli non s‟è dunque
perfezionato, ma corrotto; ciò vuol dire che egli non corrisponde più al sistema delle cose, e per conseguenza ch‟egli è in uno stato vizioso.
L‟imperfezione dell‟uomo, che non ha niente d‟assurdo, perchè vien da lui, noi l‟ascriviamo alla natura, il che è assurdissimo in sì perfetta
maestra, e poi in quella che è la sola norma e ragione del perchè una cosa sia perfetta o no; giacchè fuor di lei, e della sua libera
disposizione, non esiste altra ragione di perfezione o [1561] imperfezione. Dopo che l‟uomo s‟è cambiato, ha dovuto cambiar la natura. Ciò
prova ch‟egli non doveva cambiarsi. Se la sua nuova condizione fosse stata voluta e ordinata dalla natura, ella avrebbe disposte e ordinate
le altre cose in modo che corrispondessero e servissero perfettamente a questa nuova condizione. E non dopo il cambiamento, ma prima di
esso, l‟uomo si sarebbe trovato in opposizione colla natura, (come oggi si trova tutto giorno) se il cambiamento fosse stato primordialmente
ed essenzialmente ordinato dalla natura, cioè dalla ragion delle cose. Tutti gli esseri nel loro stato relativo di perfezione, trovano la natura
perfettamente corrispondente ai loro fini, al loro bene, ec. e si trovano in perfetta armonia con tutte le cose che hanno relazione naturale ed
essenziale (non accidentale) con loro. Solamente l‟uomo in quello stato ch‟egli chiama di perfezione, trova la natura renitente, ripugnante,
mal disposta a‟ suoi vantaggi, a‟ suoi piaceri, a‟ suoi desiderii, a‟ suoi fini, e gli conviene rifabbricarla. Quanto più egl i s‟avanza [1562] verso
la sognata perfezione del suo essere tanto meno si trova in armonia colle cose quali elle sono, e gli conviene, raddoppiando
proporzionatamente l‟arte, e vincendo sempre maggiori difficoltà, cambiar le cose, e farle essere diversamente. Quanto più l‟uomo è
perfetto, cioè in armonia col sistema delle cose esistenti, e di se stesso, tanto più gli è difficile e faticoso il vivere, e l‟esser felice. Che strana
assurdità sarebbe questa nella natura? che strana contraddizione con tutte le altre anche menome parti del suo sistema?
Se dunque l‟arte è necessaria oggi all‟uomo, e se la natura bruta gli è incompatibile, ciò vuol dire ch‟egli non è qual dovrebbe, e che il suo
vero stato di perfezione è il primitivo, come quello di tutte le altre cose.
Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno1798 – Napoli, 14 giugno1837) è ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più
importanti figure della letteratura mondiale; la profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana – di ispirazione
sensista e materialista – ne fa anche un filosofo di notevole spessore. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un
protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca.
1 – Comprensione del testo
Dopo un‟attenta lettura riassumi il contenuto del testo in non più di dieci righe.
2 -Analisi del testo
2.1 – Soffermati sugli aspetti formali del testo (espressioni significative, lessico, domande retoriche etc.).
2.2 – Soffermati a riflettere sull‟idea di contraddizione espressa dall‟autore.
2.3 – Soffermati a riflettere sul concetto di progresso ed evoluzione dell‟uomo espresso dall‟autore.
2.4 – Spiega che cosa l‟autore intende per “stato vizioso” dell‟uomo.
3 – Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo, riferendoti ad altri testi da te conosciuti di Leopardi e/o di altri autori. Puoi fare riferimento
anche a tue esperienze personali o a problematiche attuali.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti
relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci
su di essi il tuo „pezzo‟.
Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale
scolastico, altro).
Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1 - AMBITO ARTISITICO LETTERARIO
ARGOMENTO: il diverso e la diversità
Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com‟era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve
loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia
di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto,
Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl‟indicasse la
città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si
sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o
malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la
devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al
veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c‟è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a
portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei
mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus,
forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all‟ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c‟è
un riparo dal vento.»
OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209
"Non siete amici perché siete diversi?" chiese il Poeta (1).
"Come dice tu diversi?"
"Be', nel senso che tu sei diverso da noi e..."
"Perché io diverso da voi?"
"Ma santissimo Iddio," disse il Poeta, "tanto per cominciare hai una gamba sola (2)! Noi e il blemma (3) ne abbiamo due!"|
"Anche voi e blemma se alza una gamba ne ha solo una”.
"Ma tu non ne hai un'altra da abbassare!"
"Perché deve io abbassare gamba che non ha? Deve tu abbassare terza gamba che non ha?"
S'intromise conciliante il Boidi: "Senti, Gavagai, (4) ammetti che il blemma non ha la testa."
"Come non ha testa? Ha occhi, naso, bocca, parla, mangia. Come fa tu questo se non ha testa?"
"Ma non hai mai notato che non ha il collo, e dopo il collo quella cosa rotonda che anche tu hai sul collo e lui no?"
"Cosa vuole dire notato?"
"Visto, accorto che, che tu sai che!"
"Forse tu dice che lui non è tutto uguale a me, che mia madre non può confondere me con lui. Ma anche tu non è uguale a questo tuo amico
perché lui ha segno su guancia e tu non ha. E tuo amico è diverso da quello nero come uno di Magi e lui diverso da quello altro con barba
nera da rabbino."
(1)
(2)
(3)
(4)
E‟ il nome di uno dei personaggi
Si tratta di uno sciapode, creatura fantastica del mondo medievale che possedeva una sola gamba.
E‟ un‟altra creatura fantastica medievale priva di testa. Bocca, occhi, naso si aprivano direttamente sul petto.
E‟ il nome dello sciapode
U. ECO, Baudolino, Bompiani, 2000, p.37
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa…
Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era
stata la guerra, subito;…Stava all‟erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a
chiedersi se ce l‟avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro
facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s‟erano abituati, non ci
facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d‟un bianco nauseante, e
senza squame.”
F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
2 - AMBITO SOCIO ECONOMICO
ARGOMENTO: Italiani, analfabeti di ritorno
Il 5% degli italiani tra i 14 e i 65 anni non è in grado di decifrare singole cifre o lettere. È praticamente analfabeta. Il 33% fatica anche a
leggere frasi semplici, ma soprattutto“non può decifrare un testo scritto che riguarda fatti collettivi – scrive il linguista Tullio de Mauro – di
rilievo anche nella vita quotidiana. Un grafico con qualche percentuale è per loro una icona incomprensibile”.
Complessivamente oltre il 70% degli italiani si trova sotto il livello di comprensione di un testo scritto di media lunghezza. Dunque non è in
grado di leggere un giornale, o un libretto di istruzioni, di comprendere un contratto di lavoro, o un programma politico o i l “bugiardino” di un
farmaco. La vastità del fenomeno ha dimensioni di una catastrofe nazionale.
Chi ha ridotto così gli italiani? E quando?
“Sono decenni che non si investe nella cultura, nella scolarizzazione e nella educazione permanente degli adulti anche dopo la scuola –
spiega Elisa Manna responsabile del settore delle politiche culturali del Censis – e ciò che oggi abbiamo di fronte è un italiano medio fragile
e manipolabile. C‟è dietro un progetto politico preciso? Forse si può dire che è stato estremamente redditizio per la classe stornare fondi
dalla cultura e al contempo ridurre la popolazione a uno stato di minorità, rendendola sostanzialmente incapace di essere consapevole dei
propri diritti e incapace di costruirsi un‟opinione autonoma. E infatti espressioni di questa situazione sono il non voto e il voto di protesta,
posizioni assolutamente comprensibili, sia chiaro, ma che però somigliano forse a un urlo, e come tale incapace di esprimere poi un
cambiamento.”
Le altre conseguenze di questa catastrofe sono a livello economico:
“Se partiamo dalla constatazione che la nostra società è sempre più complessa – spiega Manna – le conseguenze sono su più livelli. Quello
lavorativo, anzitutto, che ci rende poco competitivi, a livello singolo e a livello collettivo come paese. La crisi economica ha poi provocato un
aumento delle disparità nelle opportunità di studio e di formazione: la forbice che si è creata, tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più
poveri, è anche una forbice per quanto riguarda la cultura. Chi è abbiente può frequentare le migliori università, andare all‟estero, viaggiare,
studiare le lingue e specializzarsi. Chi appartiene alle classi meno abbienti non investe più – addirittura ancora meno che in passato – sulla
cultura di sé e dei propri figli. Non scommette più sul fatto che studiare possa consentire di migliorare la propria condizione sociale ed
economica e all‟ascensore sociale di decollare”.
Lo scenario, insomma, è quello di un‟Italia sempre più diseguale in cui i ricchi studiano – e guadagnano e comandano – e i poveri
restano al palo, incapaci di capire ciò che gli accade intorno.
Ma le conseguenze della difficoltà a leggere e a scrivere sono evidenti anche sul piano delle relazioni interpersonali.
“I recenti fatti di cronaca violenta – continua la responsabile culturale del Censis – ci dicono che tante persone sanno esprimere o odio o
amore. O bianco o nero. Una limitata capacità di espressione ingolfa i sentimenti. Se non si hanno le parole si può essere sopraffatti dalle
emozioni che poi possono sfociare nella frustrazione e nell‟aggressività”.
Così la non consapevolezza diventa totale, e comprende la sfera non solo della politica e dei diritti, ma anche della propria identità
e delle proprie emozioni. Tant‟è che siamo tra i popoli che in Europa leggono di meno… ma certo qualche primato l‟abbiamo:
siamo primi in Europa per consumi di giochi, videogiochi e chirurgia estetica.
“L‟Italia è un paese narcisista – continua Manna – che non riesce ad affrontare i propri problemi. Che non vuole maturare. C‟è chi ha definito
i giovani italiani “bamboccioni”… ma probabilmente lo siamo tutti”.
Bamboccioni che non toccano un libro. Nel 2011, al netto delle persone sotto i sei anni di età, il 54,7% della popolazione (cioè 31,5 milioni)
non legge nemmeno un libro l‟anno. Ovvero: non legge mai. E il numero delle persone che leggono almeno un libro all‟anno (e poi
bisognerebbe indagare su quale libro…) in Italia non ha mai superato il 50% della popolazione. Solo il 15% degli italiani sono lettori
cosiddetti “voraci” o forti (che leggono cioè almeno un libro al mese). Eppure come dice Tullio De Mauro, c‟è un modo semplice e alla
portata di tutti per combattere l‟analfabetismo di ritorno o funzionale: Aprire un libro e leggerlo.
(Silvia Fabbri, Analfabeti di ritorno,in “Consumatori”, Il mensile dei soci coop, 7, settembre 2013)
Alla democrazia italiana mancano le basi.
Qual è il livello dell‟istruzione e della cultura degli italiani? Se ne parla poco, eppure la risposta a questa domanda aiuta a capire tanti
problemi. Vediamo alcuni dati, tratti da due indagini internazionali i cui risultati sono stati pubblicati a cura della ricercatrice Vittoria Gallina
nei saggi “La competenza alfabetica in Italia. Una ricerca sulla cultura della popolazione” (Franco Angeli, 2000) e “Letteratismo e abilità per
la vita. Indagine nazionale sulla popolazione italiana 16-65 anni” (Armando editore, 2006
Cinque italiani su cento tra i 14 e i 65 anni non sanno distinguere una lettera da un‟altra, una cifra dall‟altra: sono analfabeti totali. Trentotto
su cento lo sanno fare, ma riescono solo a leggere con difficoltà una scritta semplice e a decifrare qualche cifra. Trentatré superano questa
condizione, ma qui si fermano: un testo scritto che riguardi fatti collettivi o di rilievo anche nella vita quotidiana, è oltre la portata delle loro
capacità di lettura e scrittura, un grafico con qualche percentuale è un‟icona indecifrabile. Tra questi, il 12 per cento dei laureati. Soltanto il
20 per cento della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per
orientarsi in una società contemporanea
Sia chiaro: la tendenza al declino delle competenze e all‟analfabetismo di ritorno riguarda tutte le società occidentali. Ma in Italia il fenomeno
ha un impatto maggiore. Tant‟è vero che siamo in coda all‟Europa per lettura di libri e giornali. Secondo l‟Istat oltre il 60 per cento degli
italiani non legge nemmeno un libro all‟anno. Soltanto nel 20 per cento delle famiglie c‟è l‟abitudine alla lettura, mentre l‟80 per cento degli
italiani (dati della Banca Mondiale) si informa esclusivamente attraverso la televisione. Questa televisione. In compenso gli italiani sono in
vetta alle classifiche per uso del telefonino. Inutile dire che l‟homo videns, come l‟ha definito Giovanni Sartori in un suo saggio, è assai più
suggestionabile della minoranza ancora affezionata alla parola scritta. Più vicino al rango del consumatore (o del suddito) che non del
cittadino.
Tra i pochi intellettuali che denunciano il rischio della de-alfabetizzazione di massa e le conseguenze per la tenuta della democrazia, c‟è
Tullio De Mauro, linguista e lessicografo, autore tra l‟altro del Grande Dizionario dell‟Uso della lingua italiana edito da UTET. “La democrazia
vive se c‟è un buon livello di cultura diffusa”, afferma De Mauro, “se questo non c‟è, le istituzioni democratiche, pur sempre preferibili ai
totalitarismi e ai fascismi, sono forme vuote”. Prima ancora del deficit di informazione, dunque, alla radice del “caso Italia” sembra esserci un
problema di formazione, o meglio: di istruzione primaria. “Quanti di noi hanno la possibilità di ragionare sui dati di fatto, partecipando alle
scelte collettive e documentandosi sul senso di quelle scelte?” si chiede de Mauro. Possibili rimedi? “Rafforzare la scuola pubblica, avviare
un sistema di educazione continua per gli adulti, creare una fitta rete di centri di pubblica lettura”. E magari programmare un piano
decennale di pedagogia di massa, con nuovi maestri Manzi al posto di Vespa e Maria De Filippi. Pura utopia…
Fonte: www.wumagazine.com
FonteISTAT
3 - AMBITO STORICO POLITICO
ARGOMENTO: L‟imperialismo nel XIX secolo
“Esiste un‟altra forma di colonizzazione oltre a quella fondata sul popolamento e l‟emigrazione. E‟ quella che si addice ai popoli che hanno
un eccesso di capitali oppure un‟eccedenza di prodotti. (…)
Per i paesi ricchi le colonie costituiscono uno dei più redditizi investimenti di capitali. L‟illustre Stuart Mill ha consacrato alla dimostrazione di
questo asserto un intero capitolo della sua opera (1), che così riassume: <<Per i popoli vecchi e ricchi la colonizzazione è uno dei migliori
affari cui si possano dedicare>>. (…) Per i Paesi destinati dalla natura stessa della loro industria a una forte esportazione, come è il caso
della nostra industria, la questione coloniale si identifica con quella degli sbocchi. Da questo punto di vista, lo ripeto (…) nell‟epoca in cui
viviamo e nella crisi che tutte le industrie europee attraversano, la fondazione di una colonia costituisce la creazione di uno sbocco. Si è
rilevato infatti, e gli esempi abbondano nella storia economica dei popoli moderni, che basta un legame coloniale fra la madre patria che
produce e le colonie da essa fondate a far sì che la preminenza economica accompagni l‟egemonia politica. (…)
Signori, occorre avere il coraggio di parlare a voce alta e più sinceramente . Bisogna affermare apertamente che le razze superiori hanno
effettivamente dei diritti nei confronti di quelle inferiori.”
(1) Principles of political economy (1848)
(Discorso tenuto dall‟onorevole Jules Ferry al parlamento francese nel 1885)
Il nuovo imperialismo (…) è stato un buon affare per certe classi e certi commerci all‟interno della nazione. La forte spesa in armamenti, le
dispendiose guerre i gravi rischi e le difficoltà della politica estera, gli ostacoli alle riforme politiche e sociali in Gran Bretag na, benché
gravidi di danni per la nazione, hanno servito bene gli attuali interessi economici di certe industrie e di certe professioni (…)La costruzione di
ferrovie, canali, ed altri lavori pubblici, la fondazione di fabbriche, lo sviluppo di miniere i miglioramenti agricoli in nuovi paesi, sono decisivi
nello stimolare l‟interesse di importanti industrie manifatturiere e nell‟alimentare la saldissima fede imperialista dei loro proprietari. (…)
Da questo punto di vista, le nostre colonie rimangono ancora quello che James Mill diceva cinicamente di esse, <<un ampio sistema di
soccorso esterno per le classi superiori>>.
Da J.A.Hobson, Imperialism: a Study, I ed., 1902
4 - AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnica, tecnologia e vita dell‟uomo
Noi pensiamo a ciascuna età nei termini dell‟impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo
contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l‟influenza degli strumenti e delle tecniche sulla
società, bensì l‟intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo.
Come si è espresso un altro studioso dell‟evoluzione umana [SollyZuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di
fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l‟una dell‟altra».”
A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986
Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell‟uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la
scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l‟esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo
spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima.
L‟effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l‟invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel
contempo la complicano.
A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965
La tecnologia trasforma, accelera, innova, modificando le aziende, il modo di produrre, il modo di lavorare. Non potrebbe essere in definitiva
un boomerang e ritorcersi contro l‟uomo, cioè contro noi stessi? Il problema è che nessuno di noi è in grado di fermare lo sviluppo
tecnologico: perché è qualcosa che cammina per conto suo, attraverso sterminate ramificazioni che si estendono ormai in tutto il mondo. La
tecnologia continuerà ad avanzare (e la gente ad usarla) con tutti i suoi vantaggi diretti e indiretti (cui nessuno pensa in realtà di rinunciare).
Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per quanto possibile, governarla. Il problema, cioè, è quello di tentare di
conciliare i vantaggi e gli svantaggi di questo sviluppo.
Lo sviluppo tecnologico ha migliorato l‟alimentazione e il reddito, ha diminuito la mortalità infantile e l‟analfabetismo, ha aumentato la durata
della vita e l‟assistenza medica, ha accorciato (anzi addirittura dimezzato) gli orari di lavoro, e ha creato anche circolazione delle idee,
emancipazione. Tutte cose che hanno contribuito a modificare la stessa struttura della società.
Ma la tecnologia può portare anche con sé i doni avvelenati.
È possibile riuscire ad avere uno sviluppo equilibrato che permetta all‟uomo di avere i vantaggi della crescita senza pagarli con un prezzo
talora molto alto? Questa è senz‟altro una sfida difficile; ma la possiamo affrontare. A una condizione: di capire con chiarezza quali sono le
direzioni sbagliate. Per questo è necessario che si sviluppi una cultura moderna, che siain grado di maneggiare, senza distruggere la casa, i
fiammiferi, l‟elettricità o le bombole del gas. O anche solo l‟immondizia. Noi abbiamo nel nostro appartamento innumerevoli cose che
possono distruggerci o avvelenarci, ma non per questo le rifiutiamo: perché ci sono utili e perché abbiamo imparato a usarle in modo
razionale.
Nelle nostre società, invece, ci comportiamo in modo del tutto diverso: scarichiamo l‟immondizia nel salotto, avveleniamo l‟acqua potabile,
affumichiamo l‟aria in camera da letto, lasciamo che i bambini giochino con i fiammiferi e con i fili scoperti dell‟elettricità in bagno.
In altre parole, gran parte delle conseguenze nefaste della tecnologia sono dovute in realtà alla stupidità umana e all‟incapacità di far
rispettare certe discipline basilari.
Non serve pronunciare il «vade retro» allo scaldabagno o alla tintura dei capelli o al sacco dell‟immondizia: dobbiamo regolarne bene l‟uso.
Piero Angela. da Quarckeconomia, Milano, Garzanti
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La dichiarazione dei diritti dell‟uomo e del cittadino del 1789, all‟epoca della rivoluzione francese, recita, all‟articolo 11:
“La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti dell‟uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare
liberamente, salvo rispondere dell‟abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge”.
Spiega, sulla base delle tue conoscenze storiche, perché l‟affermazione della Dichiarazione dei diritti dell‟uomo rappresenta un principio
rivoluzionario e un principio irrinunciabile su cui si fonda il nostro mondo contemporaneo.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso
abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Bisogna prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova
forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori,
impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata.
Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi.
Griglia di valutazione
VOTO
CONOSCENZA
ABILITA'
ESPOSIZIONE
PARTECIPAZIONE
1–3
Nessuna
Nessuna
Non pertinente
Non costruttiva
4
Molto lacunosa
Non sa applicare le nozioni
Difficoltosa
Passiva
5
Superficiale
Non applica correttamente
Disorganica
Incostante
6
Contenuti essenziali
Applica in modo
sostanzialmente corretto
Lineare
Diligente
7
Completa
Applicazione corretta
Precisa e scorrevole
Attiva
8
Organica e sicura
Padronanza operativa,
capacità di analisi
Sicura e ben articolata
Costruttiva
9 - 10
Approfondita, con
capacità di fare
collegamenti
Applica in contesti diversi,
rielabora e propone
soluzioni originali
Personale
Propositiva