Sezione regionale di controllo per il Trentino-Alto

Corte dei conti
Sezione di controllo della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol
Sede di Bolzano
Relazione concernente le valutazioni della Sezione regionale di controllo
(art. 1, comma 170, della legge 23 dicembre 2005, n. 266) sulla sana
gestione finanziaria dell’Azienda sanitaria della Provincia autonoma di
Bolzano (esercizio finanziario 2012)

Relazione allegata alla deliberazione n. 4/2014 adottata dalla Sezione regionale di controllo per il
Trentino-Alto Adige/Südtirol – Sede di Bolzano della Corte dei conti nella Camera di consiglio dell’11
aprile 2014.
1
PRESIDENTE:
Presidente di sezione Raffaele DAINELLI
COMPONENTI:
Consigliere Josef Hermann RÖSSLER
Consigliere Alessandro PALLAORO
2
RELAZIONE
3
Indice
Pag.
1.
2.
3.
3.1.
3.2
3.3
3.4
Premessa
Elementi preliminari
Il conto economico
Valore della produzione
I costi della produzione
Proventi e oneri finanziari
Proventi e oneri straordinari
5
6
11
11
15
28
28
4.
4.1
4.2
4.2.1
5.
Lo stato patrimoniale
Composizione delle attività
Composizione delle passività
Altre componenti dello stato patrimoniale
Valutazioni conclusive
28
28
33
34
36
Allegati:
elementi di deduzione del Collegio dei revisori dei
conti dell’Azienda sanitaria della Provincia di Bolzano
e della Provincia autonoma di Bolzano
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1:
2:
3:
4:
5:
6:
7:
7 bis:
8:
8 bis
9:
10:
11:
12:
13
14:
Reddito operativo
Valore della produzione
Costi per attività libero-professionale
Costi della produzione
Acquisti beni sanitari
Acquisti servizi sanitari
Acquisti servizi non sanitari
Servizi logistici
Costi del personale
Categorie di personale
Composizione delle attività
Crediti verso Provincia per contributi in c/capitale
Crediti verso Provincia per contributi in c/esercizio
Crediti verso Azienda sanitarie pubbliche
Composizione delle passività
Debiti verso Provincia
11
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15
16
17
23
24
26
26
28
31
31
31
33
35
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1. Premessa
E' proseguita anche per l’esercizio 2012 l'attività di controllo ai sensi
dell'articolo 1, comma 170, della legge finanziaria per il 2006 (l. 23 dicembre 2005,
n. 266)1 e dell’art. 1, commi 3 e 7 del decreto-legge 10 ottobre 2012, n.174
convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n.213, norme che prevedono, fra l’altro,
la trasmissione alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti di appositi
questionari-relazioni predisposti dai Collegi dei revisori dei conti sui bilanci di
esercizio delle Aziende sanitarie.
Le relative “linee guida" approvate con deliberazione della Sezione delle
autonomie della Corte dei conti n.19 del 12 luglio 2013, mirano ad individuare le
patologie che possono produrre situazioni di rischio per il complessivo equilibrio
finanziario delle Aziende2 e conferiscono al controllo della Corte gli strumenti per
promuovere l'adozione delle misure volte a una migliore rappresentazione degli esiti
delle gestioni.
L’art. 19 del Titolo II del decreto legislativo 23 giungo 2011, n. 118, recante i
principi contabili generali e applicati per il settore sanitario costituenti principi di
coordinamento della finanza pubblica, ha previsto l’istituzione di un centro di
responsabilità denominato “gestione sanitaria accentrata” (GSA), deputato alla
gestione diretta della quota del finanziamento del servizio sanitario gestita
direttamente dalle Regioni e Province autonome.
Per il controllo di tale centro di responsabilità è prevista la figura del
responsabile “terzo certificatore”, (art. 3, lettera d, dell’art. 22), al quale sono
demandati precisi obblighi di certificazione contabile. Le norme in parola trovano
applicazione nelle regioni a statuto speciale previa emanazione delle modalità
applicative a norma dello Statuto (cf. sentenza della Corte costituzionale n.
178/2012).
Al riguardo l’Amministrazione provinciale ha comunicato3 che si riserva di
decidere se continuare a gestire direttamente parte della spesa sanitaria corrente e
per investimenti, con conseguente istituzione della citata struttura, oppure di
demandare la gestione integrale del servizio sanitario all’Azienda sanitaria (art. 23
del decreto legislativo n. 118/2011), fermo restando l’obbligo di consolidamento dei
conti.
Le valutazioni contenute nel presente referto sono formulate sulla base della
documentazione trasmessa dal Collegio dei revisori dei conti, che illustra i fatti
contabili basilari della gestione al 31 dicembre 2012, rilevati dal bilancio di esercizio
presentato dalla locale Azienda sanitaria.
1
Ai sensi dell’art. 3 –bis del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, come
aggiunto dal decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166, “in attuazione e per le finalità di cui all’art.
79 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, sono esercitati rispettivamente
dalla Provincia di Trento e dalla provincia di Bolzano i controlli, anche di natura collaborativa, funzionali
all’attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e il controllo successivo sulla
sana gestione relativi agli enti locali e agli altri enti e organismi individuati dall’art. 79, comma 3, del
decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972; degli esiti dei controlli è data notizia alla
competente sezione della Corte dei conti.”
2
Gli aspetti essenziali da segnalare alle regioni e alle province autonome interessate riguardano:
a)i rischi inerenti alla conservazione degli equilibri di bilancio; b) il rispetto delle regole contabili e
finanziarie suggerite negli atti di indirizzo regionali; c)l'osservanza dei vincoli stabiliti in materia di
indebitamento dall'art. 119 della Costituzione; d) il prospettarsi di eventuali irregolarità contabili e
finanziarie, che l'Azienda non abbia osservato nonostante la specifica segnalazione dell'organo di
revisione.
3
Nota della Ripartizione sanità prot. 493852 del 16.09.2013.
5
Anche nel 2012 il comparto dei servizi sanitari ha inciso sulla spesa
complessiva della Provincia in maniera significativa, ovvero per la percentuale del
24,9%4.
Il dato relativo alla spesa in questione, come già sottolineato nella relazione
relativa all’esercizio finanziario 2011, concorre a completare il quadro generale della
spesa sanitaria nel Paese e risponde all'obiettivo di garantire, come chiarito dalla
Corte costituzionale (sentenza n. 267/2006), "il rispetto dell'equilibrio unitario della
finanza pubblica complessiva". Nella sentenza n. 60/2013, la Corte costituzionale
ha, inoltre, evidenziato come “…il controllo sulla legalità e sulla regolarità della
gestione economico-finanziaria, assuma ancora maggior rilievo nel quadro delineato
dall’art. 2, comma 1, della legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 (Introduzione
del principio del pareggio nella Carta costituzionale), che, nel comma premesso
all’art. 97 Cost., richiama il complesso delle pubbliche amministrazioni, in coerenza
con l’ordinamento dell’Unione europea, ad assicurare l’equilibrio dei bilanci e la
sostenibilità del debito pubblico”.
Infine, in ordine agli esiti del controllo sul bilancio d’esercizio 2011,
l’Amministrazione ha comunicato di essersi avvalsa nel corso del 2012 delle
osservazioni espresse da questa Corte per indirizzare l’azione verso i processi di
revisione interna e di adeguamento funzionale suggeriti5.
2. Elementi preliminari
a) Il Collegio dei revisori non ha indicato irregolarità tali da generare errori
significativi sulla veridicità o sugli equilibri di bilancio. L’esercizio 2012 chiude con
una perdita di 4,1 milioni di euro, che trova integrale copertura negli utili pregressi
(16,9 milioni al 31.12.2011).
Il bilancio risulta redatto nel rispetto delle norme di legge (art. 2423 e
seguenti del codice civile) ed in conformità con la direttiva contabile emanata dalla
Provincia in data 22 marzo 2013. La nota integrativa e la relazione sulla gestione
rispecchiano il contenuto minimo previsto dal codice civile ed ottemperano agli
obblighi informativi supplementari imposti dalle linee guida provinciali di contabilità
generale n. 2/2006 e 3/2012, seguendone la strutturazione secondo una visione
aziendale. Nelle more dell’adeguamento legislativo delle disposizioni provinciali al
decreto legislativo n. 118/2011, non risultano adottati dall’Azienda gli schemi dello
stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa definiti con decreto
del Ministero della salute 20 marzo 2013, in attuazione dell’art. 26, comma 3, del
richiamato decreto legislativo n. 118/2011; né l’articolazione del piano dei conti
approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 1918/2012 ha consentito di
soddisfare le esigenze di standardizzazione delle procedure contabili nei termini
richiesti dall’art. 27 del citato decreto legislativo, riconducendo ciascuna voce
univocabilmente ad una sola voce dei modelli di rilevazione SP e CE, di cui al
decreto ministeriale 13 novembre 2007 e successive modificazioni ed integrazioni.
Tali prospetti risultano inseriti a corredo del bilancio per l’esercizio 2012 e per
l’esercizio precedente, mentre il modello di rilevazione
LA di cui al decreto
ministeriale 18 giugno 2004 si riferisce al solo esercizio precedente. La relazione
4
Come già esposto dalla Corte dei conti nella relazione allegata alla dichiarazione di regolarità del
rendiconto generale della Provincia autonoma di Bolzano relativo al medesimo esercizio finanziario 2012
(cfr. decisione n. 3/2013/PARI delle Sezioni riunite per la Regione Trentino -Alto Adige/Sὒdtirol della
Corte dei conti del 28 giugno 2013 pubblicata sul sito istituzionale).
5
Nota dell’Azienda sanitaria dell’11 aprile 2013.
6
sulla gestione non contiene, inoltre, la prescritta analisi dei costi sostenuti per
l’erogazione dei servizi sanitari, distinti per ciascun livello essenziale di assistenza,
in coerenza con quanto previsto dall’art. 26, ultimo comma, del decreto legislativo
n. 118/2011. La normativa provinciale (legge provinciale 5 novembre 2001, n. 14)
non prevede, infine, la resa del rendiconto finanziario quale specifico allegato di
bilancio, in coerenza con lo schema definito dall’allegato 2/2 del citato decreto
legislativo n. 118/2011. La Provincia ha successivamente provveduto in merito
all’approvazione del nuovo piano dei conti, affinato alle esigenze informative di
raccordo ministeriali, da utilizzarsi a partire al 1.1.2014 per effetto dell’entrata in
vigore delle disposizioni di cui alla legge costituzionale n. 1/2012.6 Anche le linee
guida di contabilità generale e gli schemi di bilancio con valenza dal 1° gennaio
2014, saranno predisposti in ossequio alle direttive previste dal decreto legislativo
n. 118/2011.
b) Il Collegio dei revisori si è espresso favorevolmente sul bilancio d’esercizio
e sull’attendibilità della perdita e delle relative modalità di copertura. La Giunta
provinciale, cui compete il controllo preventivo di legittimità, ai sensi dell’art. 23
della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, sostituito dall’art. 11 della legge
provinciale 23 luglio 2007, n. 6, ha approvato il documento contabile nella seduta
del 3 giugno 2013, invitando l’Azienda ad ottemperare alle osservazioni contenute
nel parere di regolarità tecnico-contabile redatto dalla Ripartizione Sanità7. Il
risultato economico negativo, influenzato anche da componenti straordinari positivi
di reddito non preventivabili8, non si discosta significativamente da quello
autorizzato in sede di preventivo annuale dalla Giunta provinciale nella seduta del
30 gennaio 2012, comunque in condizione di equilibrio economico-finanziario
complessivo (perdita presunta di 4,6 milioni). In sede di parere sul bilancio
preventivo il Collegio dei revisori aveva espresso viva preoccupazione per il
disequilibrio strutturale tra ricavi e costi, sottolineando l’aleatorietà di parte delle
misure di contenimento della spesa presentate dall’Azienda.
Analoghi rilievi
venivano mossi in sede di parere da parte della Ripartizione Sanità, che aveva
ritenuto “le misure di razionalizzazione della spesa previste dall’Azienda non
sufficienti a contenere in maniera significativa e persistente il trend di aumento dei
costi”. La Giunta provinciale conveniva in definitiva sulla necessità di concordare un
patto di stabilità tra Provincia e Azienda per favorire la realizzazione di misure di
razionalizzazione e risparmi sui costi di gestione e nel contempo imponeva
all’Azienda di “trovare, nel corso dell’anno, le risorse finanziarie (attraverso minori
costi/maggiori ricavi) tali da poter coprire interamente la perdita e ad implementare
ossia presentare alla Giunta provinciale interventi di carattere strutturale, di
breve/medio periodo, che abbiano effetto già a partire dall’anno 2012”.
c) Il divieto di indebitamento per spese correnti (art. 119 della Costituzione)
risulta rispettato. Non è stata inoltre dichiarata alcuna esposizione debitoria per
mutui o finanziamenti a medio/lungo termine destinati a finanziare investimenti e
non vi sono state operazioni di gestione attiva del debito9, né di ricorso a formule di
partenariato pubblico-privato.
Per far fronte alla situazione
di temporanea
6
Cf. Deliberazione della Giunta provinciale n. 1593/2013.
Il parere dell’Ufficio economia sanitaria mette in evidenza specifiche carenze informative
nei
documenti allegati al bilancio (criteri di rilevazione e contabilizzazione della libera professione e delle
rimanenze di magazzino), modalità di contabilizzazione incongrue di poste straordinarie, problematiche
connesse agli accantonamenti ai fondi.
8
In particolare sopravvenienze attive a fronte di storni di debiti ed accantonamenti.
9
L'Azienda ha conservato la partecipazione nella società controllata SAIM-Sűdtirol Alto Adige Informatica
Medica s.r.l., che ha chiuso il conto economico 2012 con un utile netto di 6.603 euro (perdita di 3.311
euro nel 2011 e di 2.234 euro nell’esercizio 2010). Il patrimonio netto ammonta a euro 188.045.
7
7
deficienza di liquidità, l’Azienda ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa con
l’Istituto tesoriere per circa 93 milioni di euro, mantenendosi entro il limite annuo
previsto dal comma 3 dell’art. 16 della legge provinciale n. 14/2001 di un
dodicesimo rapportato all’ammontare dei ricavi inerenti al valore della produzione
(CE preventivo 2012). Lo scoperto, pari 32,7 milioni di euro al 31.12.2012, è stato
regolarizzato nel corso del 2013 grazie a consistenti accreditamenti disposti dalla
Provincia. Il tesoriere ha regolarmente presentato il rendiconto all’Azienda. Il
relativo conto giudiziale risulta depositato presso la Sezione giurisdizionale di
Bolzano in data 6 agosto 2013. In esecuzione dell’art. 77-quater del decreto legge
25 giugno 2008, n. 112, conv. in legge n. 133/2008 l’Azienda ha provveduto ad
allegare al bilancio d’esercizio i prospetti delle entrate e delle uscite dei dati SIOPE
e delle disponibilità liquide, di cui al decreto del Ministero dell’Economia e delle
finanze del 23 dicembre 2009, dichiarandone la concordanza con le scritture
contabili.
d) I Revisori non hanno rilevato disfunzioni significative nel sistema contabile,
né nell’ambito del controllo di atti (è risultata regolare la tenuta dei libri contabili
obbligatori, nonché corretta l’applicazione dei principi della prudenza e della
competenza economica). Con riguardo al procedimento di revisione, volto
all’acquisizione di elementi probativi pertinenti ed attendibili su cui basare il giudizio
di revisione, ai fini del controllo di qualità stabilito dal decreto legislativo n.
39/2010, l’Organo di revisione contabile ha dichiarato di essersi avvalso anche della
procedura della circolarizzazione (conferma esterna) per la verifica dei principali
rapporti di credito e debito verso la Provincia, le altre aziende del servizio sanitario
nazionale ed i fornitori, in conformità al principio di revisione internazionale
(ISA)500 “Elementi probativi”.
e) Il percorso di programmazione dell’Ente, come delineato dall’art. 2 e
seguenti della legge provinciale n. 14/2001, tiene conto dei principi tratti dalla
legislazione statale e provinciale, dei contenuti del piano sanitario provinciale
nonché degli atti di indirizzo e di programmazione della Giunta provinciale. Le
direttive per il 2012, secondo la metodica della BSC (Balanced Scorecard) risultano
impartite all’Azienda con deliberazione della Giunta provinciale n. 372 del 12 marzo
2012 (deliberazione ai sensi della legge provinciale n. 17/1993).
Presso l’Ente risultano operativi un sistema di gestione budgetaria articolato
per centri di responsabilità e struttura fondamentale, nonché, in applicazione
dell’art. 12 della legge provinciale n. 14/2001, un sistema di contabilità analitica per
centri di costo. Non risultano applicati criteri di gestione contabile diversi da quelli
ordinari10.
f) In applicazione della circolare del Direttore generale della Provincia n.
7/2011 e come previsto dall’art. 7 della legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 15,
l’Azienda ha provveduto a certificare l’integrale realizzazione nell’esercizio delle
misure di contenimento dettate dall’art. 13 della legge provinciale n. 15/2010, in
recepimento delle disposizioni di principio ai fini del coordinamento della finanza
pubblica di cui all’art. 6 del decreto legge n. 78/2010,
conv. in legge n.
10
Sono posti a confronto singoli indicatori di performance, rapportati al peso della loro rilevanza
nell’ambito della programmazione generale (assicurare i livelli di assistenza, rispettare il budget
economico, integrazione e continuità assistenziale, appropriatezza e sicurezza, rimodulare e
razionalizzare l’organizzazione, attenzione alle esigenze delle persone, sviluppare le competenze,
estendere e riqualificare il sistema informativo, programmi ricerche e innovazione). La metodica della
BSC è stata mantenuta anche per il 2013 (deliberazione della G.p. n. 1917/2012).
8
122/201011. Ai sensi del medesimo articolo 13 della legge provinciale citata, l’Ente
ha inoltre provveduto a pianificare la riduzione entro il 31.12.2015 delle dotazioni
organiche del personale amministrativo nella misura del 3%.
g) Il complesso sistema dell’autorizzazione/accreditamento delle strutture
sanitarie private che operano sul territorio provinciale è disciplinato dal Titolo IV
della legge provinciale n. 7/2001 e poggia sulla stipula di accordi contrattuali
annuali di fornitura delle prestazioni, con fissazione del volume massimo erogabile,
dei requisiti di servizio da rendere, del corrispettivo preventivato sulla base delle
tariffe provinciali vigenti, della verifica a consuntivo, della remunerazione spettante,
ove le strutture abbiano erogato volumi di prestazioni eccedenti il programma
preventivato e del debito informativo12. Per le prestazioni sanitarie che eccedono il
tetto di spesa massimo prefissato è applicato il sistema della regressione tariffaria.
Nell’ambito della manovra di correzione dei conti in ambito sanitario provinciale,
(art. 11 della legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 22, deliberazioni della Giunta
provinciale n. 2016/2012 e n. 406/2013), non risulta specificamente recepita la
normativa statale di cui all’art. 15, comma 14 del decreto legge n. 95/2012,
convertito in legge n. 135/201213, che prevede la riduzione dell’importo e dei
corrispondenti volumi d’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati
accreditati per l’assistenza specialistica ambulatoriale e per l’assistenza ospedaliera
in misura percentuale fissa (0,5% nel 2012; 1% nel 2013 e 2% nel 2014), rispetto
ai valori consuntivati nel 2011, 2012 e 2013. Gli importi corrisposti alle strutture
convenzionate provinciali per prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale
ammontano nel 2011 a 27 milioni di euro e nel 2012 a 27,1 milioni di euro.
h) Sul lato della razionalizzazione della spesa per consumi intermedi, l’art. 17
del decreto-legge n. 98/2011, convertito in legge n. 111/2011, come modificato dal
decreto-legge 13 settembre 2012 n. 158, convertito in legge 8 novembre 2012, n.
18914, ha previsto dal 1° luglio 2012 l’utilizzo dei prezzi di riferimento in ambito
sanitario, come individuati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
(AGE.NA.S.) tra quelli di maggiore impatto in termini di costo a carico del servizio
sanitario nazionale. Il decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012, è
intervenuto fissando la riduzione del 5% dei contratti in essere di appalto di servizi
e fornitura di beni e servizi, con esclusione degli acquisiti dei farmaci (10% a
11
Le categorie di spese individuate sono quelle per gli incarichi di consulenza, studio e ricerca, per le
collaborazioni coordinate e continuative e per le pubblicazioni e campagne pubblicitarie. Come rilevato
nella relazione allegata alla deliberazione della Sezione regionale di controllo per il Trentino-Alto Adige
n. 2/2013, l’Azienda ha raggiunto nel 2011 l’obiettivo di risparmio previsto dall’art. 13 della legge
provinciale n. 15/2010 con riguardo alla sola spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca.
12
In tema di accreditamento istituzionale dei soggetti privati erogatori di prestazioni sanitarie per conto
del servizio sanitario provinciale, sono state adottate le deliberazioni della Giunta provinciale n. 1428 del
19 settembre 2011 ed i decreti dell’Assessore alla sanità n. 234 del 28 giugno 2011 e n. 444 del 1°
dicembre 2011.
13
Va segnalato che la Provincia ha sollevato questioni di legittimità costituzionale in ordine a presunte
lesioni per effetto delle norme contenute nell’art. 15, commi 13, lett. c), 16,17 e 22 del decreto-legge n.
95/2012, convertito in legge n. 135/2012 delle proprie potestà legislative ed amministrative, nonché
dell’autonomia finanziaria e della sfera di competenza provinciale
in materia di standard delle
prestazioni assistenziali ospedaliere e di politiche tariffarie dei servizi
14
L’art. 17 del decreto-legge n. 98/2011, convertito in legge n. 111/2011 stabilisce che, qualora
emergano differenze significative dei prezzi unitari, le Aziende sanitarie sono tenute a proporre ai
fornitori una rinegoziazione dei contratti o possono rescindere dal contratto. L’art. 15-bis del decretolegge n. 158/2012, convertito in legge n. 189/2012 chiarisce che “Per prezzo di riferimento alle
condizioni di maggiore efficienza si intende il 5° percentile, ovvero il 10° percentile, ovvero il 20°
percentile, ovvero il 25° percentile dei prezzi rilevati per ciascun bene o servizio oggetto di analisi sulla
base della significatività statistica e della eterogeneità dei beni e servizi riscontrate dal predetto
Osservatorio”.
9
decorrere dal 1°gennaio 2013 e per tutta la durata dei contratti)15, la rinegoziazione
e l’eventuale recesso (qualora i prezzi unitari siano superiori del 20% rispetto ai
prezzi di riferimento individuati dall’Osservatorio dei contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture dell’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici), l’obbligo di
avvalersi di strumenti di acquisto e negoziazione telematici messi a disposizione da
CONSIP, ovvero dalle centrali di committenza regionali di riferimento. Anche tali
disposizioni non hanno trovato diretta applicazione in Provincia di Bolzano (ad
esclusione del comma 13, lett. d), ma il settore degli acquisti di beni e servizi è
stato parimenti individuato dal legislatore provinciale per gli interventi di risparmio
finalizzati al concorso agli obiettivi di finanza pubblica (deliberazioni della Giunta
provinciale n. 2016/2012 e n. 406/2013 attuative delle misure di razionalizzazione
di cui all’art. 11 della legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 22). L’Azienda ha
comunque rinegoziato con le ditte fornitrici la riduzione del 5% dei prezzi dei
contratti vigenti per il periodo dal 7.7.2012 alla data di scadenza, rimodulato i
prezzi ed i volumi per i contratti di servizio, provveduto alla rescissione di 5
contratti a seguito di negoziazione infruttuosa per un valore complessivo di 337
mila euro.
Differenze dai prezzi di riferimento dell’Avcp si riscontrano ancora,
come comunicato dall’Amministrazione, per “piccole forniture di carattere
assolutamente marginale16”.
i) L’assetto organizzativo e funzionale dell’Azienda ha ancora carattere
provvisorio (cfr. delibera del Direttore generale n. 14 in data 1 gennaio 2007).
L’Ente ha comunicato di aver provveduto a predisporre la nuova proposta di atto
aziendale, integrata dell’organigramma della struttura amministrativa di cui alla
deliberazione del Direttore generale n. 217 /2013, per l’approvazione da parte della
Giunta provinciale, come previsto dall’art. 5 della legge provinciale n. 7/2001.
l) In tema d’introduzione di sistemi di controllo interni non sono stati attuati i
principi di cui all’art. 74, comma 2, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Sono attualmente operativi in Azienda un nucleo aziendale di valutazione e uffici di
controllo di gestione a livello comprensoriale. L’annuale valutazione dei risultati
aziendali conseguiti, compresa quella del Direttore generale è stata effettuata per il
2012 ancora dall’Assessore competente17. Si segnala che l’art. 32 della legge
provinciale n. 15/2011, in attuazione dell’art. 79 dello Statuto d’autonomia, affida
all’Organismo di valutazione della Provincia i compiti di verifica, mediante
valutazione comparativa dei costi e dei rendimenti, del conseguimento degli
obiettivi, della corretta ed economica gestione delle risorse, della legittimità,
dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa dell’Azienda. Non
risultano trasmessi a questa Sezione esiti di controlli svolti dal predetto Organismo
con riguardo al bilancio d’esercizio 2012 dell’Azienda.
m) In luogo del consueto accordo di budget tra Assessore alla sanità e
politiche sociali e Direttore generale dell’Azienda sanitaria, in data 27 agosto 2012,
con funzione di coordinamento ai fini del concorso agli obiettivi di finanza pubblica e
ad integrazione degli strumenti di programmazione è stato concordato il patto di
15
Al riguardo, il comma 13, lett. a), dell’art. 15 del decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n.
135/2012, prevede che le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano possano conseguire lo
specifico obiettivo economico-finanziario adottando misure alternative, purchè assicurino l’equilibrio del
bilancio sanitario.
16
Cfr. Nota del Direttore generale dell’Azienda prot. 116507 dell’11.10.2013.
17
Con riguardo al 2012, l’Assessore alla sanità e politiche sociali ha espresso un giudizio positivo sulla
performance aziendale definita nelle tre dimensioni del rispetto degli obiettivi fissati mediante BSC,
modalità di conseguimento degli obiettivi complessivi e mantenimento del rapporto fiduciario,
equivalente alla media del 96,39%. Conseguentemente è stato corrisposto al Dirigente generale il
premio incentivante nella misura del 100% (nota prot. 123512/2013).
10
stabilità 2012 tra Presidente della Provincia e Direttore generale dell’Azienda.
L’obiettivo economico da raggiungere in termini di reddito operativo della gestione
caratteristica, in relazione al bilancio di previsione aziendale 2012, era fissato in
17,6 milioni di euro, da certificare entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio
consuntivo. Dalla relazione finale resa in data 26 giugno 2013 risulta l’ottenimento
di un saldo contabile al netto degli ammortamenti e accantonamenti pari a 16
milioni. Nella seduta del 25 novembre 2013 la Giunta provinciale ha preso atto del
mancato raggiungimento dell'obiettivo concordato, stabilendo il riporto dell’importo
differenziale per 1,6 milioni di euro all’anno successivo.
Il saldo positivo
programmato di cui sopra è stato, tuttavia, rettificato in aumento dall’Azienda in
complessivi euro 37,9 milioni, per effetto di elementi straordinari sopravvenuti18.
3. Il conto economico
3.1 Valore della produzione
a) Il reddito operativo della gestione caratteristica espone il saldo positivo di
circa 10 milioni di euro e si riduce notevolmente rispetto al 2011. L’incremento del
valore della produzione (+1,4%) offre ancora un adeguato margine di copertura
dei costi tipici,
la cui variazione in aumento risulta influenzata
da fattori
straordinari che ne rendono scarsamente significativa la comparabilità rispetto
all’esercizio precedente. Il conto economico, condizionato positivamente dalla
gestione non caratteristica, chiude con una perdita di 4,8 milioni, (tabella n. 1),
superiore del 56% rispetto al 2011.
anno
Tabella n. 1
Valore produzione
Costo produzione
2010
1.141.730
-1.124.365
2011
1.165.453
-1.137.289
2012
1.182.066
-1.172.086
Fonte: Relazione collegio dei revisori dei conti
2010, 2011 e 2012
(in migliaia di euro)
imposte
e utile
o
Utile o perdita altro
tasse
perdita
della
gestione
caratteristica
17.365
7.165
-33.210
-8.680
28.164
2.375
-33.152
-2.613
9.980
29.280
-35.182
-4.078
dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano esercizi
Il valore della produzione è sostanzialmente in linea con le previsioni
(+0,58%)
(tabella n. 2), sebbene singole componenti si discostino dal
corrispondente valore previsionale in misura significativa.
18
Tali elementi si riferiscono alla riduzione delle assegnazioni di parte corrente successivamente alla
sottoscrizione del patto, all’applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 223/2012 che ha
sancito l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 2, del decreto-legge n. 78/2010, al mancato
finanziamento
del contratto collettivo di intercomparto
per il periodo di competenza 2012, al
cambiamento del metodo di contabilizzazione delle ferie non godute per effetto della sentenza della
Cassazione- Sezione tributaria civile n. 871 del 16 ottobre 2008.
11
Tabella n. 2
Valore della produzione
contributi in c/esercizio
Ricavi per prestazioni
sanitarie
e
sociosanitarie
a
rilevanza sanitaria
Altri ricavi e proventi
concorsi
recuperi
e
rimborsi per attività
tipiche
compartecipazioni alla
spesa per prestazioni
sanitarie (tickets)
costi capitalizzati
totale
(in migliaia di euro)
Risultato
esercizio
2010
1.031.920
Risultato
esercizio
2011
1.048.842
Risultato
esercizio
2012
1.062.370
Var %
2010/
2011
+1,64
Var %
2011/
2012
+1.29
Previsione
esercizio
2012
1.074.923
Scostamento
prev/cons.
-12.553
-1,17
52.000
54.582
57.126
+4,96
+4,66
53.308
+3.818
+7,16
2.914
13.721
3.170
16.676
3.198
16.919
+8,78
+21,54
+0,88
+1,45
2.997
16.034
+201
+885
+6,71
+5,52
16.554
17.226
17.714
+4,06
+2,83
17.152
+562
+3,28
24.621
1.141.730
24.957
1.165.453
24.739
1.182.066
+1,36
+2.08
-0,87
+1,42
24.603
1.189.017
+136
-6.951
+0,55
-0,58
Fonte: Relazioni del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano per gli esercizi
2010/2011/2012
b)
I contributi in c/esercizio (1.062 milioni; +1,3% rispetto al 2011)
mantengono invariata la forte incidenza percentuale del 90% sul valore della
produzione. L’accuratezza delle previsioni è negativamente influenzata dal ribasso
delle stime iniziali di fabbisogno finanziario per assicurare i livelli essenziali di
assistenza definiti a livello provinciale, pesantemente riviste (-12,5 milioni di euro)
in applicazione della manovra di correzione dei conti del sistema sanitario nazionale
introdotta dall’art. 15 del decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n.
135/2012, cui ha concorso anche la Provincia autonoma di Bolzano.
I dati di consuntivo segnano, tuttavia, la crescita dei contributi a valere sulla
quota indistinta (+14,1 milioni) e su quella vincolata del fondo sanitario provinciale
(+185 mila euro), mentre si riducono ulteriormente i contributi per interventi
sanitari aggiuntivi, delegati all’Azienda, che ammontano a 21,4 milioni di euro (22,3
nel 2011). Il decremento è da imputare principalmente all’introduzione dei nuovi
criteri di rimborso dell’assistenza indiretta protesica nell’ambito dell’assistenza
odontoiatrica (deliberazione della Giunta provinciale n. 766 del 9 maggio 201119 in
vigore dal 1° settembre 2011), con applicazione del regolamento sul rilevamento
unificato di reddito e patrimonio (DURP) emanato con decreto del Presidente della
Provincia dell’11 gennaio 2011, n. 2.
Ai fini della riclassificazione delle poste, i contributi a destinazione vincolata e
quelli finalizzati per rinnovi contrattuali e per l’assistenza aggiuntiva sono affluiti
alla quota del fondo sanitario vincolato.
c) I ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria (57, 1
milioni; +4,7%) compongono il 4,8% del valore totale. La specifica voce, che
supera le previsioni del 7,2%, espone l’incidenza su detto valore delle prestazioni
in regime di ricovero erogate in regime di mobilità sanitaria attiva (i ricoveri
extraregione + 12%; le prestazioni di ricovero ad aziende sanitarie estere
compensate in mobilità +0,5%; le prestazioni specialistiche ambulatoriali +3,5%).
In termini monetari la mobilità sanitaria infraregionale e internazionale presenta a
livello complessivo aziendale un saldo positivo, con flussi di entrata superiori a
19
La delibera è stata revocata con deliberazione della Giunta provinciale n. 103 del 21 gennaio 2013 di
approvazione del nuovo regolamento relativo all’assistenza indiretta protesica.
12
Var.%
quelli di uscita. Unicamente il Comprensorio di Merano presenta, come per il
passato esercizio, un conto negativo con un indice di fuga superiore a quello di
attrazione (mobilità sanitaria passiva extraregionale). Il Comprensorio di Bolzano
manifesta una maggiore propensione al ricorso alla mobilità sanitaria per i ricoveri
ospedalieri.
Registra un calo la richiesta di prestazioni da parte dei privati (per prestazioni di
ricovero -4,4%; per prestazioni sanitarie non di ricovero -6%). I proventi per
prestazioni sanitarie erogate in regime di intramoenia (n. 15.347 prestazioni
prevalentemente per attività clinica, pari allo 0,9% di quelle istituzionali),
ammontano a 1,7 milioni di euro e confermano il trend di incremento rispetto alle
previsioni (+6,5%) e al 2011 (+7%). L’andamento si accompagna ad un aumento
dei costi, ma risulta comunque garantita la copertura integrale dei costi diretti e
indiretti relativi all’attività a carico dell’Azienda, ivi compresi quelli connessi alla
prenotazione e riscossione degli onorari (rimangono al termine dell’esercizio crediti
non ancora riscossi per circa 22 mila euro). Il Direttore generale presenta
annualmente alla Giunta provinciale una relazione su tale attività, con particolare
riferimento alle implicazioni sulle liste d’attesa ed alle disparità nell’accesso ai
servizi sanitari pubblici, attestando l’integrale copertura dei costi diretti e indiretti
sostenuti dall’Azienda. Con riguardo alle disposizioni di cui al capo I, art. 2 del
decreto-legge n. 158/2012, convertito in legge n. 189/2012, che ha avviato il
passaggio a regime dell’attività libero-professionale intramuraria fissando il termine
del 31 dicembre 2012 per la ricognizione straordinaria degli spazi disponibili, va
evidenziato che in ambito provinciale non sono state intraprese particolari misure
di razionalizzazione e riorganizzazione, in quanto le strutture ospedaliere
dispongono di spazi adeguati
(l’esercizio dell’attività libero-professionale è
regolamentata con legge provinciale 2 maggio 1995, n. 10, come modificata con
Va sottolineato, inoltre, che la Corte
legge 21 dicembre 2007, n. 14).
costituzionale, con sentenza n. 301/2013 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale
dell’art.2, comma 1, lettere b) e c) del decreto-legge citato, “nella parte in cui non
contempla una clausola di salvaguardia che preveda che le Province autonome di
Trento e di Bolzano adeguino la propria legislazione in conformità alle disposizioni
dello statuto speciale e delle relative norme di attuazione”. Il Collegio dei revisori
effettua inoltre puntuali verifiche sulla corretta applicazione della regolamentazione
aziendale.
Il sistema di contabilità analitica extracontabile, specificamente
approntato, consente, altresì, la rilevazione separata dei costi diretti e indiretti
imputabili, che per il 2012 sono così riassunti20.
Tabella n. 3
Descrizione
(in migliaia di euro)
Ammontare
2011
Compartecipazione al personale per att. libero-prof. (intramoenia)
1.168
IRAP relativa ad attività di libera professione (intramoenia)
Ammontare
2012
1.214
9
113
67
63
Costi generali aziendali
284
247
Fondo di perequazione.
79
83
1.607
1.720
Costi diretti aziendali
Totale
Fonte: Relazione del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano per gli esercizi 2011 e
2012
20
In sede di parere sul bilancio d’esercizio 2012 l’Ufficio economia sanitaria – Ripartizione Sanità, ha
lamentato la mancata rappresentazione del criterio di rilevazione e contabilizzazione della libera
professione (intramoenia) adottato dai Comprensori.
13
d) Gli altri ricavi e proventi ammontano a 3,2 milioni di euro (+0,9% rispetto
al 2011) e comprendono gli introiti per prestazioni non sanitarie e gli altri ricavi
propri non operativi. L’importo complessivo dei canoni per locazioni attive derivanti
dall’affitto di immobili di proprietà della Provincia, trattenuto per effetto della
deliberazione della Giunta provinciale n. 2775 del 16 novembre 200921, è pari a 1,2
milioni di euro.
e) Le somme derivanti da concorsi, recuperi e rimborsi per attività tipiche, per
l’importo di 16,9 milioni di euro (+1,4%), si incrementano sostanzialmente per i
rimborsi per pay-back22, meccanismo collegato al sistema di tetti della spesa
farmaceutica introdotto con decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito in
legge 29 novembre 2007, n. 222 (3 milioni di euro), nonché alle risorse provenienti
dal fondo nazionale di famaci orfani23 per malattie rare di cui al comma 19 dell’art.
48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, conv. in legge 24 novembre 2003,
n. 326.
f) La compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie24, pari a 17,7
milioni circa (17,2 nel 2011), cresce del 2,8% rispetto al 2011 e si attesta
all’1,5% del valore della produzione.
Anche le previsioni presentano uno
scostamento positivo di 562 mila euro pari al 3,3%. L’incremento del gettito è da
correlare al potenziamento della distribuzione diretta dei farmaci25.
g) I costi capitalizzati (24,7 milioni; -0,9% rispetto al 2011) si riferiscono alle
sterilizzazioni26 delle quote di ammortamento dei beni finanziati con contributi
provinciali per 19,1 milioni e con l'utilizzo delle riserve del patrimonio netto per 5,6
milioni. L’Azienda ha proceduto alla corretta sterilizzazione degli ammortamenti per
i beni acquisiti con contributi in conto capitale dalla provincia, o con forme di
finanziamento ad essi assimilate, tenendo conto delle minusvalenze generate
dall’alienazione per 261 mila euro. Con riguardo alle modalità di contabilizzazione
degli investimenti acquisiti con la riserva utile da reinvestire, sterilizzati per circa
176 mila euro, si rileva che il Ministero della salute, di concerto con il Ministero
dell’Economia e delle finanze, con l’art. 1 del decreto del 17 settembre 2012 ha
21
A decorrere dal 1° gennaio 2010 i fitti attivi non sono più da devolvere all’Amministrazione provinciale,
ma conteggiati e conguagliati in sede di stima del fabbisogno di parte corrente dell’Azienda per l’anno
successivo.
22
Trattasi della possibilità offerta alle aziende farmaceutiche di chiedere all’Agenzia Italiana del Farmaco
la sospensione della riduzione dei prezzi del 5%, a fronte del contestuale versamento in contanti del
relativo valore su appositi conti correnti individuati dalle regioni, secondo le modalità di calcolo disposte
con determina dell’AIFA
23
Il farmaco orfano è quel prodotto che potenzialmente è utile per trattare una malattia rara, ma non ha
mercato sufficiente per ripagare le spese del suo sviluppo. Il farmaco è allora senza sponsor, cioè orfano.
(Regolamento CE n. 141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa).
24
Trattasi di forme di partecipazione al costo per l’assistenza farmaceutica, i trasporti degli infermi,
l’elisoccorso, il pronto soccorso, le visite per pazienti privati e per le prestazioni residenziali, come
introdotte dagli artt. 35 e 36 della l.p. n. 7/2001.
25
Con deliberazione della Giunta provinciale n. 1835/2011 è stata disposta la distribuzione agli assistiti
dei farmaci per il primo ciclo terapeutico successivamente alla dimissione dal ricovero ospedaliero o alla
visita specialistica ambulatoriale nei quattro “punti di
distribuzione” dedicati all’interno dei quattro
ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico, nonché dei medicinali del “ PHT-Prontuario della
distribuzione diretta” tramite le farmacie convenzionate in base all’accordo di cui all’art. 8, comma 1,
lett. a) del decreto- legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito in legge 16 novembre 2001, n. 405
stipulato tra l’ Azienda sanitaria e le associazioni sindacali delle farmacie convenzionate.
26
La sterilizzazione è il procedimento contabile mediante il quale viene annullato l’effetto sul conto
economico dell’ammortamento dei cespiti finanziati da contributi in conto capitale.
14
approvato la casistica applicativa ai fini della conformità del bilancio. Il documento
n. 1 allegato al decreto interministeriale concernente la sterilizzazione degli
ammortamenti ha chiarito che, qualora venga utilizzato l’utile d’esercizio per
l’effettuazione degli investimenti, la riserva viene stornata al fondo di dotazione e
non può essere utilizzata per sterilizzare gli ammortamenti.
3.2 Costi della produzione
a)I costi della produzione, come illustrati dal Collegio dei revisori raggiungono
i 1.172 milioni (1.137,3 nel 2011) (tabella n. 4), con un tasso di crescita dell’3% e
si scostano dalle previsioni dello 0,9% (+10,1 milioni). Si rileva l’inversione di
tendenza rispetto al 2011, nonostante le misure legislative di governo della spesa.
Costi della
produzione
Acquisti di beni
Acquisti di servizi
Manutenzione
e
riparazioni
Godimento di beni
di terzi
Personale
Oneri diversi di
gestione
Ammortamenti
Svalutazioni
e
accantonamenti
Variazioni
delle
rimanenze
totale
Tabella n.4
Var %
Risultato
2010/
esercizio
2011
2012
151.299
+6,31
364.738
+0,56
20.022
+0,34
Var %
2011/
2012
+0,06
-2,81
+3,37
(in migliaia di euro)
Scostamento
Previsione
prev/cons.
esercizio
2012
163.457
-12.158
378.483
-13.745
21.164
-1.142
Var.%
Risultato
esercizio
2010
142.221
373.161
19.302
Risultato
esercizio
2011
151.208
375.281
19.369
9.245
9.365
8.462
+1,29
-9,64
9.470
-1.008
-10,64
550.315
3.492
548.998
3.415
592.847
3.406
-0,23
-2,20
+7,99
-0,26
559.204
3.777
+33.643
-371
+6,02
-9,82
24.909
3.164
25.215
4.005
24.698
7.236
+1,22
+26,58
-2,05
+80,67
24.910
1.492
-212
+5.744
-0,85
-1.444
433
-622
0
-622
1.124.365
1.137.289
1.172.086
1.161.957
+10.129
+1,14
+3,06
Fonte: Relazioni del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano per gli esercizi
2010/2011/2012
In ordine all’approvvigionamento dei beni e servizi nel corso del 2012 ha preso
avvio l’attività dell’Agenzia per i procedimenti di vigilanza in materia di contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture, istituita a livello provinciale ai sensi dell’art. 27
della legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 15, che assume la funzione di stazione
unica appaltante e centrale d’acquisto (SUA). Con deliberazione della Giunta
provinciale n. 385/2012, poi modificata con deliberazione n. 822/2012, è stato
approvato lo statuto dell’Agenzia, che tra l’altro ha previsto la presenza nel
Comitato di indirizzo e coordinamento di un rappresentante dell’Azienda. L’obbligo
di utilizzo delle convenzioni quadro da parte dell’Ente è introdotto dall’art. 6/ter
della l.p. 22 ottobre 1993, n. 17, come sostituito dall’art. 27, comma 4, della l.p. 9
aprile 2009, n. 1. Tuttavia, il Collegio dei revisori ha evidenziato che nel 2012 non
sono state espletate gare dal citato organismo per il comparto sanitario. In Azienda
è attivo un gruppo di coordinamento per gli acquisti centralizzati che nomina, in
base alla necessità e alla natura del bene da acquistare, il comprensorio sanitario
capofila. La percentuale di beni e servizi, sul valore complessivo, acquistata tramite
procedure centralizzate o coordinate di spesa è stata pari al 45,07%27. Sono state,
27
L’Azienda ha aderito, a decorrere dal novembre 2010 al portale provinciale “gare telematiche”, come
disposto dall’art. 6/bis della citata legge, comma introdotto dall’art. 1, comma 2, della l.p. 10 giugno
2008, n. 4.
15
-7,44
-3,63
-5,93
+0,87
altresì, utilizzate per l’acquisto di beni e servizi relativi alle categorie merceologiche
presenti nella piattaforma CONSIP le specifiche convenzioni e, al di fuori di esse,
l’Amministrazione riferisce che sono stati rispettati i relativi prezzi di riferimento.
Importi superiori alle soglie di prezzo indicate dall’AVCP si sono riscontrati nel solo
ambito sanitario per 40 contratti con valore complessivo pari a 2 milioni di euro,
rinegoziati nel corso dell’anno e ricondotti ai prezzi di riferimento, ad esclusione di
acquisti di modico valore per i quali non è stata prodotta specifica relazione agli
Organi di controllo e di revisione28.
b) Gli acquisti di beni (sanitari e non sanitari) compongono il 12,9% (151
milioni circa) dei costi di produzione (13,2% nel 2011) e si mantengono sui valori
dello scorso esercizio anche grazie alla politica di rinegoziazione dei prezzi imposta
dal decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n.135/2012 in tema di spending
review. Lo scostamento percentuale in diminuzione dei costi sostenuti rispetto alle
previsioni è del 7,44%. Va evidenziato a riguardo che con circolare del 10 agosto
2013 il Direttore generale e i Direttori dei Comprensori, ai fini del raggiungimento di
un risparmio di spesa settoriale, hanno applicato un taglio lineare del 2% del
budget 2012 per i beni e servizi (esclusi i prodotti farmaceutici) di ogni centro di
responsabilità.
c) La voce più consistente della spesa per “acquisti di beni sanitari” (tabella
5) rimane quella per prodotti farmaceutici ed emoderivati (+2,3%; +6,8% nel
2011),
incrementata anche per effetto del potenziamento della distribuzione
diretta29 e della crescita dei consumi di farmaci innovativi, specie per malattie
rare e salvavita. I maggiori consumi di ossigeno (+34,6%), anche rispetto alle
previsioni (+8,2%) sono da mettere in relazione al rifornimento disposto di recente
delle case di riposo. Riduzioni di costi si riscontrano per acquisto di materiale per le
sale operatorie, per presidi chirurgici e per materiali sanitari per assistenza. Il
decremento dei costi per materiali per la profilassi è connesso ai risparmi ottenuti
nell’acquisto di vaccini antiinfluenzali e a diverse campagne vaccinali non eseguite.
Tabella n. 5
Acquisti beni sanitari
Prodotti farmaceutici
ed emoderivati
Ossigeno
Prodotti dietetici
Materiali
per
la
profilassi (vaccini)
Materiali
diagnostici
prodotti chimici
Materiali diagnostici ,
lastre RX etc.
Presidi chirurgici e
(in migliaia di euro)
Scostamento
prev/cons. %
Risultato
esercizio
2010
53.756
Risultato
esercizio
2011
57.431
Risultato
esercizio
2012
58.771
Var %
2010/
2011
+6,83
Var %
2011/
2012
+2,33
Previsione
esercizio
2012
64.589
857
796
2.451
1.509
794
2.615
2.031
799
2.245
+76,07
-0,25
+6,69
+34,59
+0,63
-14,15
1.876
855
2.671
+8,26
-6,55
-15,95
14.289
14.677
14.951
+2,71
+1,87
15.876
-5,83
891
886
794
-0,56
-10,38
1.008
-21,23
25.332
26.755
25.353
+5,61
-5,24
28.176
-10,02
-9,01
28
Trattasi di acquisto di zoccoli ortopedici di qualità superiore per la sala operatoria presso il
Comprensorio sanitario di Brunico e di Bressanone per 2.090,90 euro, nonché di cartelline con apertura
ad U con perforatura universale in base ad un contratto comprensoriale in vigore dal 1° gennaio 2011 e
valevole fino alla fine del 2012, per 956,80 euro.
29
Ai fini del potenziamento della distribuzione diretta dei farmaci, risultano resi operativi, in esecuzione
della deliberazione della Giunta provinciale n. 1835/2011, quattro “punti di distribuzione” dedicati per
il primo ciclo terapeutico successivamente alla dimissione e alla visita specialistica all’interno dei quattro
ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico.
16
materiali sanitari
Materiali protesici
14.775
15.371
15.780
+4,03
+2,66
15.647
Materiali
per
2.031
2.070
2.003
+1,92
-3,24
2.219
emodialisi
Materiali e Prodotti
44
28
37
-36,36
+32,14
71
per uso veterinario
Altri beni e prodotti
4.449
5.179
5.220
+16,40
+0,79
5.358
sanitari
Totale
119.671
127.315
127.984
+6,38
+0,52
138.346
Acquisti
beni
non
sanitari
22.550
25.111
23.893
23.315
+5,95
-2,42
Totale complessivo
142.221
151.208
151.299
+6,31
+0,06
163.457
Fonte: Conti consuntivi 2010, 2011 e 2012 dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano- Mod CE
+0,85
-9,73
-47,89
-2,57
-7,49
-7,15
-7,44
d) Gli acquisti di beni non sanitari si riducono per effetto della manovra di
revisione della spesa di cui al decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n.
135/2012, del 2,4%. Lo scostamento rispetto al dato previsionale è pari al 7,1%. Il
peso percentuale dell’aggregato sul totale dei beni corrisponde al 15,4% (15,8%
nel 2011). In particolare, si riscontra una diminuzione delle spese per prodotti
alimentari nel Comprensorio di Merano e per consumo di materiale per
manutenzione a seguito della chiusura della lavanderia interna a Bressanone.
Sulla razionalizzazione degli acquisti l’Azienda ha segnalato anche per il 2012
l’espletamento di gare aventi valenza per l’intera azienda e l’utilizzo più intenso del
portale delle gare telematiche.
e) Gli acquisti di servizi (364,7 milioni, -2,8%) costituiscono il 31% dei costi di
produzione (33% nel 2011), con uno scostamento in diminuzione del 3,6% rispetto
alla previsioni. L’85% di tale aggregato (tabella n. 6) riguarda le prestazioni
sanitarie (86% nel 2011) fornite di massima da privati in regime di convenzione per
assicurare l’assistenza di base, specialistica esterna e farmaceutica, nonché
l’assistenza riabilitativa, integrativa e protesica, ospedaliera (in regime di ricovero)
e le prestazioni socio-sanitarie.
Tabella n. 6
Acquisti servizi
sanitari
medicina di base
farmaceutica
specialistica
ambulatoriale
assistenza
riabilitativa
assistenza
integrativa e
protesica
assistenza
ospedaliera
distribuzione
farmaci
Modalità di
acquisto
Risultato
esercizio
2010
(in migliaia di euro)
Risultato
esercizio
2011
Risultato
esercizio
2012
Var %
2010/
2011
Var %
2011/
2012
Previsione
esercizio
2012
Scostamento
prev/cons. %
convenzione
convenzione
da pubblico
extraregione*
da privato –
medici SUMAI
da privato
da privato
53.695
61.494
10.629
54.265
58.139
11.830
54.593
49.037
8.020
+1,06
-5,45
+11,29
+0,60
-15,65
54.496
54.168
11.750
+0,18
-9,47
1.083
1.020
799
-5,81
-21,67
1.126
-29,04
4.506
6.114
5.146
6.143
5.056
5.990
+14,20
+0,47
-1,75
-2,49
5.095
5.930
-0,76
+1,01
da pubblico
extraregione
da privato
da
pubblico
(in regione)
da pubblico
extraregione*
da privato
Mobilità
intrareg.
0
0
2
-50
38.191
0
38.865
0
40.089
380
+1,75
38.942
0
+2,94
38.913
40.059
18.310
+2,94
23.202
973
23.149
938
23.185
1.011
-0,22
-3,59
1
+3,15
40.924
+0,16
+7,78
23.270
752
-0,36
+34,44
17
prestazioni termali
trasporto sanitari
31
7.640
33
7.832
37
7.346
+6,45
+2,51
+12,12
-6,20
27
7.999
+37,04
-8,16
17.273
34.647
17.332
34.392
17.463
35.828
+0,34
-0,73
+0,76
+4,17
17.765
36.003
-1,70
-0,49
718
1.168
1.214
+62,67
+3,94
1.194
+1,67
15.392
14.312
8.894
-7,01
-37,86
14.322
-37,90
262
287
277
+9,54
-3,48
224
+23,66
0
0
0
2.068
1.489
1.222
-27,99
-17,93
1.582
-22,76
516
929
1.014
+80,03
+9,15
930
+9,03
rimborso
oneri
82
109
117
+32,92
+7,34
112
comandati
altri servizi sanitari da privato
6.148
6.037
5.579
-1,80
-7,59
6.291
da pubblico
195
0
extraregione
Mobilità
24.586
internazionale
passiva
Totale
323.577 323.474 310.243
-0,03
-4,09
322.909
*I dati 2010 e 2011 comprendono i costi per servizi sanitari- mobilità internazionale passiva
+4,46
prestazioni sociosanitarie a
rilevanza sanitaria
compartecipazione
al personale per
attività liberoprofessionale
(intramoenia)
rimborsi, assegni e
contributi sanitari
consulenze,
collaborazioni,
interinale e altre
prestazioni di
lavoro sanitarie e
socio-sanitarie
convenzione
soggetti
pubblici in
regione
da privato
da privato
consulenze da
privato
consulenze da
enti pubblici
co.co.co
da
privato
altre
collaborazioni
5
-11,32
-3,92
Fonte: Conti consuntivi 2010, 2011 e 2012 dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano- Mod CE
f) L’assistenza sanitaria di base (oltre 54,6 milioni) segna un incremento dello
0,6% sul 2011, con un volume di spesa in linea con le previsioni. Il numero di
medici di base convenzionati con il servizio sanitario provinciale al 31.12.2012 sale
a 342 unità (di cui 283 medici di medicina generale con un numero medio di
assistiti di 1.566 unità e 59 pediatri di libera scelta con un numero medio di
assistiti di 1322 unità)30. Il settore delle cure primarie è in fase di riorganizzazione,
in attuazione degli obiettivi programmatici nazionali di potenziamento
dell’assistenza territoriale e dell’intervento di riassetto introdotto con decreto-legge
13 settembre 2012, n. 158, convertito in legge 8 novembre 2012, n. 18931.
All’adeguamento della disciplina si procederà nelle convenzioni stipulate a livello
provinciale, in conformità con i principi fondamentali definiti negli accordi nazionali.
Il conseguimento di obiettivi di risparmio è perseguito dalla disciplina statale di cui
all’art. 16, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, come interpretato
30
Sono riportati i dati desunti dalla relazione sulla gestione 2012 (rapporto ottimale per i MMG 1 /1.500
e per i PLS 1/600). In materia rilevano le sentenze n. 14176/12 e n. 67/2014 della Corte di
Cassazione, che riportano la normativa collettiva provinciale del personale sanitario a rapporto
convenzionale al rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale. Gli accordi integrativi
provinciali che regolano i rapporti convenzionali, in fase di modifica ed integrazione, risultano sottoscritti
in data 11 dicembre 2007 per i MMG e 15 settembre 2008 per i PLS per il periodo 1.1.2008-31.12.2010
e mantengono la validità fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto.
31
Il capo I, art. 1 del decreto-legge n. 158/2012, convertito in legge n. 189/2012 prevede forme
organizzative
monoprofessionali (aggregazioni funzionali territoriali) e forme organizzative
multiprofessionali (unità complesse di cure primarie). Con deliberazione della Giunta provinciale n.
964/2012 sono stati costituiti specifici gruppi di lavoro in funzione del riordino dell’assistenza territoriale
18
dall’art. 15, comma 25, del decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n.
135/2012, che
estende le vigenti misure di contenimento della crescita dei
trattamenti
economici
anche
accessori
del
personale
delle
pubbliche
amministrazioni, prorogate fino al 31 dicembre 2014, al personale convenzionato
con il servizio sanitario nazionale32 attraverso il blocco dei trattamenti economici e
delle procedure contrattuali, come regolamentati dal decreto del Presidente della
Repubblica 4 settembre 2013, n. 122.
g) L’assistenza farmaceutica convenzionata netta (49 milioni di euro)33 si
riduce significativamente, ovvero del 15,6% rispetto all'esercizio precedente per
effetto del potenziamento della distribuzione diretta34 e per conto, degli interventi
legislativi di riduzione dei prezzi dei medicinali, della trattenuta dell’1,82% imposta
alle farmacie dal luglio 2011 e aumentata al 2,25% dal luglio 2012 ai sensi dell’art.
15 del decreto-legge n. 15/2012, convertito in legge n. 135/2012, e del crescente
impatto dei farmaci equivalenti. Il numero delle ricette emesse è rimasto costante
rispetto al 2011 attorno ai 3 milioni, registrando un lieve calo dello 0,9%35, così
come la quota di partecipazione alla spesa a carico degli assistiti, che è risultata
pari a 4,3 milioni (4 milioni di euro nel 2011). La spesa lorda per consumo
farmaceutico pro-capite è di 123 euro36. Il Collegio dei revisori ha fatto presente
che l’Azienda ha attivato adeguate misure di controllo dell’appropriatezza
prescrittiva, sia in ambito ospedaliero che territoriale.
Risulta, peraltro, come la spesa farmaceutica totale di 113,7 milioni di euro,
sia inferiore al tetto programmato del 15,5% (133,1 milioni), registrando un
risparmio della componente territoriale rispetto all’esercizio precedente di 7 milioni
di euro (dal 9,66% del 2011 all’8,61% del 2012)37. L’assistenza territoriale (estesa
sia ai farmaci erogati sulla base della disciplina convenzionale -al lordo delle quote
di partecipazione a carico degli assistiti - sia della distribuzione diretta di medicinali
allocati in classe A, inclusa la distribuzione per conto e la distribuzione in dimissione
ospedaliera) figura, infatti, per circa 74 milioni, al di sotto del tetto del 13,1% pari a
112,6 milioni fissato dall’art. 15, comma 2, del decreto-legge n. 95/2012,
convertito in legge n. 135/201238.
La spesa farmaceutica ospedaliera (pari a 39,7 milioni), al netto del pay-back
e della spesa per vaccini, travalica il tetto del 2,4%, fissato dall’art. 5, comma 5,
del decreto-legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazioni nella legge
32
L’art. 1 comma 3 del decreto-legge n. 158/2012, convertito in legge n. 189/2012, specifica che il
personale convenzionato è costituito dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dagli
specialisti ambulatoriali.
33
Con legge provinciale 11 ottobre 2012, n. 16 è stata adottata la nuova disciplina dell’assistenza
farmaceutica territoriale ed ospedaliera. In materia di organizzazione e assegnazione dei servizi
farmaceutici è intervenuta la sentenza della Corte costituzionale n. 255/2013.
34
In esecuzione della deliberazione della Giunta provinciale n. 1835/2011, risultano resi operativi quattro
“punti di distribuzione” dedicati per il primo ciclo terapeutico successivamente alla dimissione e alla
visita specialistica all’interno dei quattro ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico.
35
Vedasi anche la relazione sanitaria 2012 a cura dell’Osservatorio epidemiologico.
36
Dati desunti dalla relazione sanitaria 2012 a cura dell’Osservatorio epidemiologico.
37
Dati comunicati dalla Ripartizione Sanità ed aggiornati alla data del 29 novembre 2013. I tetti
risultano rideterminati sulla base della deliberazione CIPE 21 dicembre 2012.
38
Il tetto è rideterminato nella misura dell’11,35% a decorrere dal 2013 in applicazione dell’art. 15,
comma 3 del decreto-legge n. 95/2012, conv. in legge n. 135/2012. Si rammenta che l’art. 11 del
decreto-legge n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010 ha disposto l’individuazione da parte
dell’Agenzia italiana del farmaco, dei medicinali, che in quanto suscettibili di uso ambulatoriale o
domiciliare, devono essere erogati attraverso l’assistenza farmaceutica territoriale.
19
29 novembre 2007 n. 22239. La Provincia, nell’ambito degli obiettivi annuali definiti
nella BSC, ha disposto l’elaborazione e l’adozione di un prontuario terapeutico
ospedaliero uniforme, contenente i principi attivi che possono essere distribuiti in
ambito ospedaliero, nonché la centralizzazione delle procedure di gara per
l’acquisto dei farmaci (indicatore n. 13- performance raggiunta 100%)).
h) Cala l’erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale40, acquistate
prevalentemente da soggetti pubblici extraprovinciali (-4,6%)41. Rilevante lo
scostamento in diminuzione registrato dalla specialistica interna (799 mila euro; l’assistenza
21,7%)42, in particolare presso il Comprensorio di Merano, mentre
specialistica convenzionata esterna subisce una lieve flessione dell’1,7%. Risulta in
calo anche il costo delle convenzioni di cui all’art. 26 della legge 23 dicembre 1978,
n. 833 con istituti per prestazioni di riabilitazione (5,9 milioni; -2,5%). Al contrario,
non si rileva alcuna flessione nel trend incrementale degli interventi di assistenza
integrativa territoriale e protesica (40 milioni; +3,1%).
i) La spesa sostenuta per l’assistenza ospedaliera convenzionata nello scorso
esercizio rimane sostanzialmente confermata (23,2 milioni nel 2012, +0,2%)43,
non avendo trovato diretta applicazione l’obbligo di riduzione degli accordi vigenti
fissato dal comma 14, dell’art. 15, del decreto-legge n. 95/2012, convertito in
legge n. 135/2012. Nel 2012 risultano accreditati 25 posti letto per degenti acuti,
con un costo effettivo di 3,1 milioni di euro per 1.045 accessi e 223 posti per la
riabilitazione e lungodegenza post-acuzie44, con un costo di 18,7 milioni per 2.999
accessi. Si dimezzano, invece, i rimborsi dell’assistenza ospedaliera in forma
indiretta in provincia (2,3 milioni di euro), per effetto delle modifiche introdotte al
39
Il tetto è rideterminato dal 2013 nella misura del 3,5% ai sensi del comma 4, dell’art. 15 del decretolegge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012, che ne ha precisato i componenti. Con deliberazione
della Giunta provinciale n. 1914/2012 è stato approvato il prontuario terapeutico ospedaliero provinciale
(PTOP), secondo le linee guida definite con deliberazione della Giunta provinciale n. 409/2012, da
aggiornare con periodicità almeno semestrale ai sensi dell’art. 10, comma 5, del decreto-legge n.
158/2012, convertito in legge n. 189/2012. A partire dal 30 gennaio 2012 sono entrate in vigore le
linee guida per il monitoraggio dei consumi di medicinali in ambito ospedaliero, secondo le indicazioni
riportate nel decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali del 4 febbraio 2009
(deliberazione della Giunta provinciale n. 105/2012.
40
I criteri per l’assistenza specialistica indiretta sono stati rideterminati con deliberazione della Giunta
provinciale n. 288 del 27 febbraio 2012. Il nuovo regolamento prevede che l’Azienda garantisca un
rimborso pari a 50 euro per quelle prestazioni i cui tempi di prenotazione per visite non urgenti abbiano
superato i 60 giorni. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 965/2012 sono state inoltre
aggiornate le linee guida per la rilevazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, di diagnostica
strumentale e di laboratorio (SPA).
41
Trattasi per il Comprensorio di Bressanone di un minore ricorso a prestazioni specialistiche ai neonati
rese dall’Azienda Ospedaliera Integrata di Verona.
42
L’accordo a livello provinciale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali risulta
sottoscritto per la parte economica in data 14.4.2008 e per la parte normativa in data 5.5.2009 per il
periodo 1.1.2008 – 31.12.2010 e si rinnova tacitamente di anno in anno.
43
In applicazione del decreto dell’Assessore alla sanità n. 234/2011, le strutture provvisoriamente
accreditate che hanno in atto accordi contrattuali con l’Azienda sanitaria, conseguono l’accreditamento
istituzionale con validità fino al 31.12.2015, a condizione
che attestino mediante dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà il possesso dei requisiti minimi ed ulteriori per l’autorizzazione e
l’accreditamento di cui alle deliberazioni della Giunta provinciale n. 763/2003, n. 2643/2008 e n.
1622/2003.
44
In data 1.10.2012 risulta chiuso il reparto post-acuti-lungodegenti presso l’ospedale di Merano,
mentre gran parte dei posti letto per acuti della clinica Sant’Anna è stata trasformata in posti letto per
post-acuti lungodegenti.
20
sistema con l’art. 21 della legge provinciale n. 15/2011 di modifica dell’art. 33
della legge provinciale n. 7/200145 e con il regolamento relativo al rilevamento
unificato di reddito e patrimonio, emanato con decreto del Presidente della
provincia 11 gennaio 2011, n. 2. La migrazione sanitaria passiva ospedaliera verso
strutture pubbliche extraprovinciali
è pari a 18,3 milioni di euro. Mostrano un
maggior indice di fuga rispetto a quello di attrazione il Comprensorio di Bolzano e
quello di Merano.
Il Collegio dei revisori ha riferito anche che l’Azienda ha provveduto ad
effettuare il riscontro di qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dagli
operatori privati accreditati46, inclusi i controlli di congruità tra le cartelle cliniche e
le corrispondenti schede di dimissione ospedaliera. I controlli analitici casuali e
sulle prestazioni ad alto rischio di inappropriatezza effettivamente eseguiti dall’Ente
hanno riguardato
ciascun soggetto erogatore pubblico e privato, secondo i
parametri identificati dall’art. 2 del decreto del Ministero del lavoro, della salute e
delle politiche sociali 10 dicembre 2009 (Intesa Stato-Regioni del 29 ottobre 2009),
adottato in attuazione dell’art. 79, comma1-septies, del decreto legge 25 giugno
2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Un
piano dei controlli è stato elaborato dall’Assessorato alla Sanità ed inserito nella
BSC 2012 (indicatore n. 2- performance raggiunta 100%) in attuazione del citato
D.M. per il monitoraggio dell’appropriatezza clinica e organizzativa secondo i
parametri definiti dagli indicatori del Progetto nazionale “Esiti”. Si sottolinea che
l’attività di controllo deve riguardare almeno il 2,5% del totale dei ricoveri
complessivi erogati dalla Provincia e, per ogni soggetto erogatore, almeno il 10%
delle cartelle cliniche e la totalità delle prestazioni
ad alto rischio di
inappropriatezza. Tale obiettivo non risulta assicurato dagli Ospedali di Bolzano e
Brunico, che hanno effettuato rispettivamente i controlli sull’8,18% e sul 9,4%
delle cartelle e, con riguardo agli erogatori privati, sull’8,49% delle cartelle della
Casa di cura Bonvicini.
Le prestazioni sanitarie non di ricovero effettuate presso le strutture
austriache convenzionate in applicazione dell’art. 7 del D.P.R. 26 gennaio 1980, n.
197 (in particolare la clinica universitaria di Innsbruck gestita dalla TILAK) si
riducono complessivamente a 63.439, rese a 2.673 pazienti (nel 2011 80.126
prestazioni rese a 8.059 pazienti), con un costo pari a 2,1 milioni (2,4 nel 2011)47.
Si riscontra un minor ricorso a prestazioni di radioterapia presso la clinica
universitaria da parte del Comprensorio di Bressanone.
Anche le prestazioni di ricovero presso le strutture austriache convenzionate
fatturate direttamente diminuiscono rispetto all’esercizio precedente passando da
2.495 a 1.290 ricoveri, con un costo però in leggero incremento (16,7 milioni di
euro nel 2012; 16,5 nel 2011). Le altre prestazioni in regime di degenza, rese da
aziende sanitarie estere e compensate in mobilità, ammontano a 5,1 milioni di
euro48.
45
Il diritto al rimborso è riconosciuto per le spese effettivamente sostenute e riconosciute dal servizio
sanitario provinciale, a condizione che non si disponga già di un’assicurazione privata o di altre forme di
indennizzo.
46
Si tratta della verifica dei ricoveri per acuti effettuata sulla base di un protocollo concordato a livello
aziendale fra i referenti del NUVAS (Nucleo di valutazione assistenza sanitaria) e di quella per ricoveri
riabilitativi erogati dalle case di cura private, anche in conformità alla delibera del Direttore generale del
27 novembre 2012.
47
Dati desunti dalla relazione sulla gestione allegata al bilancio d’esercizio 2012.
48
Con effetto dal 1° gennaio 2013 spetta alla Provincia, a norma dell’art. 1, commi 81 e 82 della legge
24 dicembre, n. 228 farsi carico della regolazione finanziaria delle partite debitorie e creditorie connesse
alla mobilità sanitaria internazionale. In merito la Provincia ha presentato ricorso per questione di
21
j) I costi per i centri di degenza/case di risposo a carico del servizio sanitario
provinciale (35,8 milioni) registrano nell’anno un incremento del 4,2%49, da
ricondurre all’aumento del numero di pazienti non autosufficienti, passati da 3.842
a 3.929 unità e del correlato fabbisogno assistenziale di personale infermieristico e
riabilitativo (27 milioni di euro).
k) Calano i costi per la fornitura dei servizi di trasporto sanitario, anche per
l’azione di sensibilizzazione dei medici sulle corrette modalità di utilizzo del
trasporto in autoambulanza. L’attività rimane stabilmente svolta da enti pubblici
autorizzati ed associazioni di volontariato, in affidamento diretto attraverso lo
strumento della convenzione50.
l) Si rileva l’ulteriore riduzione dell’11% rispetto al 2011 del ricorso a
consulenze sanitarie e non sanitarie esterne, rese da privati, che ammontano a 422
mila euro (476 mila nel 2011; 539 mila nel 2010 e 757 mila nel 2009). In termini
di contenimento della spesa sostenuta rispetto al 2009, i costi aziendali segnano
una complessiva diminuzione del 44%.
Con riferimento, invece, agli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di
incarichi di collaborazione o consulenza, materia oggetto di riordino con il decreto
legislativo 14 marzo 2013, n. 33, l’Azienda ha ottemperato agli adempimenti
previsti dall’art. 53, comma 14, del d.lgs. n. 165/2001 e dall’art. 3, commi 18 e
54, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (che modifica l’art. 1, comma 127, della
legge 23 dicembre 1996, n. 662). Con riguardo agli elenchi dei consulenti da
inserire nelle banche dati, va evidenziato che manca l’attestazione dell’avvenuta
verifica dell’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi
prevista dall’art. 1, comma 42, lett. h), della legge n. 190/2012.
Crescono gli oneri per la formazione medica specialistica di cui alla legge
provinciale 14 novembre 2002, n. 14 e al relativo regolamento di applicazione
(Decreto del Presidente della Provincia 7 gennaio 2008, n. 4), inclusi nelle “altre
collaborazioni di area sanitaria” ai sensi del D.M. 31 dicembre 2007,
ma
contabilizzati negli “altri costi del personale” ed oggetto di rimborso da parte della
Provincia (990 mila euro;+11%).
m) Con riguardo alla spesa per incarichi di collaborazione coordinata e
continuativa, risulta l’integrale realizzazione dello specifico obiettivo di
contenimento perseguito dall’art. 13 della legge provinciale n. 15/2010 e dall’art. 7
della legge provinciale n. 15/2011, nella misura indicata del 20% di quella
sostenuta nel 2009, contabilizzata in bilancio nel costo del personale (e non fra gli
legittimità costituzionale n. 30 del 4 marzo 2013, denunciando violazione dei principi di ragionevolezza,
di leale collaborazione e di delimitazione temporale.
49
Con deliberazione della Giunta provinciale n. 2620 del 26 ottobre 2009 è stato approvato il
programma quinquennale per l’armonizzazione delle prestazioni e delle rette nelle case di risposo e nei
centri di degenza.
50
Per i servizi di trasporto citati nel testo sono applicate le convenzioni vigenti da anni (art. 76 della l.p.
n. 7/2001, modificato dall'art. 20 della l.p. 18 novembre 2005, n. 10 ) con l'Associazione provinciale di
soccorso "Croce Bianca" e con l'organizzazione territorialmente competente della Croce Rossa Italiana.
Per la gestione del servizio provinciale di pronto soccorso mediante eliambulanze è operativa anche per
il 2012 la delega prevista dall’art. 3 della legge provinciale 17 agosto 1987, n. 21 , come sostituito
dall’art. 56 della legge provinciale n. 7/2001 ed integrato dalla legge provinciale 11 ottobre 2012, n. 18,
secondo l’accordo contrattuale stipulato tra l’ Azienda e l’associazione di diritto privato “HELI-Elisoccorso
Alto Adige. La convenzione è stata prorogata sino fino al termine del procedimento giudiziario in merito
all’annullamento dell’appalto per il noleggio degli elicotteri Pelikan 1 e Pelikan 2, con deliberazione della
Giunta provinciale n. 2080 del 30.12.2011, come modificata con deliberazione n. 1854/2012. Con
deliberazione della Giunta provinciale n. 1518/2013 è stato approvato il nuovo regolamento concernente
l’organizzazione del servizio di pronto soccorso con eliambulanze.
22
acquisti di servizi, come indicato nelle linee guida ministeriali di cui al Decreto del
Ministero della salute del 31 dicembre 2007 e successive modificazioni)51. Il costo di
competenza 2012 ammonta infatti a 1,3 milioni di euro ((1,6 nel 2011; 2,3 nel
2010; 1,9 nel 2009) e si riduce del 31,5% rispetto al 2009. Va rilevato però che
l’art. 9, comma 28, del decreto-legge n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010
disponeva per tale tipologia di spesa una riduzione del 50% e che nel Comprensorio
di Bressanone una parte dei contratti di CoCoCo sono stati sostituiti con incarichi
libero professionali.
n) Rimane significativa la voce di costo relativa ai servizi appaltati, pari a 63
milioni (62,7 milioni nel 2011; 61 milioni di euro nel biennio 2009/2010). Gli
incrementi maggiori, da imputare all’aumento delle tariffe e dei consumi, si
registrano per le utenze elettriche (+19,6%), lo smaltimento ed il trasporto dei
rifiuti, il riscaldamento dei locali (+27,5%). Grazie all’adesione alla convenzione
CONSIP, resa obbligatoria dall’art. 1 del decreto-legge n. 95/2012, convertito in
legge n. 135/2012, si è ottenuto un risparmio per le utenze telefoniche (-18,9%)
non preventivato. Sull’incremento dei costi per i premi assicurativi di responsabilità
civile verso terzi per attività ospedaliera, che superano di circa il 21% il dato
omologo del 2011, incide la nuova procedura di contabilizzazione dei conguagli,
imputati a costo e non più rilevati come accantonamenti. Tali costi, inoltre, come gli
“altri premi assicurativi”, risultano contabilizzati quali "oneri diversi di gestione". A
norma dell’art. 3-bis del decreto-legge n. 158/2012, convertito in legge 214/2012,
l’Azienda è tenuta ad adottare soluzioni per la gestione dei rischi sanitari, i cui dati
sono oggetto di monitoraggio anche a livello provinciale, per la prevenzione del
contenzioso e la riduzione degli oneri assicurativi52.
Tabella n. 7
Acquisti servizi non
sanitari
Servizi
premi di assicurazione
collaborazioni,
interinale e altre
prestazioni di lavoro
non sanitarie
consulenze da privato
co.co.co da privato
altre collaborazioni
Consulenze da terzialtri enti pubblici
Formazione
rimborso personale
comandato
Totale
Risultato
esercizio
2010
Risultato
esercizio
2011
(in migliaia di euro)
Risultato
esercizio
2012
Var %
2010/
2011
Var %
2011/
2012
Previsione
esercizio
2012
Scostamento
prev/cons. %
40.891
5.582
42.940
5.619
44.822
6.797
+5,01
+0,66
+4,38
+20,96
44.988
7.057
-0,37
-3,68
559
400
344
-28,44
-14,00
585
-41,19
276
203
79
1
189
132
79
145
91
108
-31,52
-34,97
-23,28
-31,06
+36,70
362
136
87
-59,94
-33,09
+24,14
2.550
2
2.659
189
2.448
83
+4,27
-7,93
-56,08
2.794
150
-12,38
-44,67
49.584
51.807
54.494
+4,48
+5,18
55.574
-1,94
51
La scheda informativa 1, trasmessa alla Ragioneria generale dello Stato – IGOP ai sensi del Titolo V
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ai fini del conto annuale 2012 indica la stipula di 63 (93
nel 2011; 120 nel 2010 e 114 nel 2009) contratti di collaborazione coordinata e continuativa (di cui 59
per il personale sanitario) di durata prevalente di 1-3 mesi
52
Le principali soluzioni adottate dall’Azienda sono le seguenti: a) implementazione di una procedura
aziendale di segnalazione degli eventi sentinella e trasmissione sistematica in collaborazione con
l’Agenas e tramite l’unità operativa Governo clinico presso l’Assessorato ; protocollo aziendale per la
raccolta dati di monitoraggio dei sinistri e dei dati relativi alle polizze assicurative attraverso l’uso del
sistema informativo per il monitoraggio degli Errori in sanità (SIMES); implementazione della check-list
chirurgica e del piano di sicurezza negli interventi chirurgici secondo le direttive OMS e del Ministero
della Sanità; implementazione linee guida sulla prevenzione delle cadute nei casi di
ricovero;
implementazione di procedure aziendali di prevenzione e formazione continua al personale sanitario.
23
Servizi logistici
Risultato
esercizio 2010
4.664
13.771
419
1.279
599
383
1.938
1.433
6.694
927
8.784
Tabella n. 7 bis
Risultato
Risultato
esercizio 2011
esercizio 2012
5.070
5.188
14.104
14.486
428
443
1.179
1.504
689
677
405
428
2.041
2.204
1.415
1.148
7.361
8.809
1.005
837
9.243
9.098
(in migliaia di euro)
Var %
Var %
2010/2011
2011/2012
+8,70
+2,33
+2,41
+2,71
+2,14
+3,50
-7,81
+27,56
+15,02
-1,74
+5,74
+5,68
+5,31
+7,99
-1,25
-18,87
+19,67
+9,77
-16,72
+5,22
-1,57
Lavanderia
Pulizia
Mensa
Riscaldamento
elaborazione dati
servizi trasporto
smaltimento rifiuti
utenze telefoniche
Utenze elettricità
altre utenze
altri servizi non sanitari
(da privato)
Totale
40.891
42.940
44.822
+5,01
Fonte: Conti consuntivi 2010/2011 e 2012 dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano- Mod CE
+4,38
o) I maggiori costi per manutenzioni e riparazioni ordinarie esternalizzate, che
ammontano nell’anno a 20 milioni di euro (+3,4%),
sono da imputare
sostanzialmente ai servizi di manutenzione delle licenze Oracle per il Comprensorio
di Bolzano (software). L’aggregato comprende l’acquisto dei servizi per
manutenzione dei fabbricati e loro pertinenze per 6,1 milioni, di attrezzature
sanitarie e scientifiche per 9,3 milioni, di automezzi per 297 mila euro e per altre
manutenzioni e riparazioni per 4,3 milioni di euro.
p) I costi per godimento di beni di terzi, ammontano a 8,5 milioni di euro (9,3
nel 2011) e calano del 9,6% principalmente con riferimento ai canoni di noleggio
hardware e software. La voce include i canoni di locazione passiva per 4 milioni di
euro (4 anche nel 2011), di noleggio per 3,8 milioni (4,5 nel 2011) ed i costi per
canoni leasing dell’area sanitaria di competenza dell’esercizio per 579 mila euro
(707 nel 2011), nella formula di leasing operativo53.
q) Il costo del personale (come riclassificato)per 592,8 milioni (548,9 milioni
nel 2011; 550,3 nel 2010; 540,9 milioni di euro nel 2009)54, registra un
incremento del 7,9% (tabella n. 8) ed incide ora per il 50% sui costi totali (48%
nel 2011; 49% nel biennio 2009/2010). Parimenti risulta incrementato del 6,4% il
costo del lavoro, che passa da 607,3 milioni nel 2011 a 646,5 milioni nel 2012, in
corrispondenza di maggiori costi accertati per competenze fisse, accessorie,
coperture assicurative, oneri fiscali e contributivi, accantonamenti TFR e fine
servizio55. L’accentuata crescita è da legare ad una serie di fattori che hanno
influenzato la dinamica salariale nonostante la politica di contenimento introdotta
con l’art. 13 della legge provinciale n. 15/2010, che, nel recepire i principi di
coordinamento della finanza pubblica in materia, ha disposto il blocco della
contrattazione collettiva per il quadriennio 2010-2013 (per l’adeguamento degli
53
Trattasi di un’apparecchiatura TAC/PET entrata in funzione nel 2007 in seguito a gara esperita nel
2006 (contratto stipulato nel 2007 ed atto aggiuntivo per altri dispositivi accessori alla procedura
diagnostica stipulato nel 2008) presso il reparto di medicina nucleare dell’Ospedale di Bolzano e
riscattata nel 2012 al prezzo di euro 233.100,00. L’opzione di riscatto era stata inserita nel contratto ed
il prezzo convenuto è stato considerato dal Servizio aziendale di ingegneria clinica “conveniente” in
rapporto alle condizioni di operatività del sistema. Va rilevato che la peculiarità dei contratti di leasing
operativo è rappresentata proprio dall’assenza dell’opzione di riscatto al termine del contratto, in quanto
il prezzo per l’acquisto del bene difficilmente è inferiore al faire value (valore equo).
54
I conti consuntivi indicano un costo del personale pari rispettivamente a 599,1 milioni nel 2012;
555,7 milioni nel 2011; 556,5 milioni nel 2010; 545,8 milioni di euro nel 2009.
55
Il dato è rilevato nella tabella n. 14 del conto annuale 2012 - costo del lavoro (rilevazione titolo V
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
24
stipendi all’inflazione e per l’aumento del trattamento accessorio). Rispetto al 2011
si rileva un incremento delle competenze fisse della spesa del personale a tempo
indeterminato per 10,1 milioni di euro, delle competenze accessorie ed incentivi per
2,5 milioni, oltre ad accantonamenti per 10,9 milioni di euro e degli oneri sociali per
2,8 milioni, da imputare prioritariamente all’entrata a regime del contratto
collettivo di comparto (escluso il personale dell’area medico e veterinaria e della
dirigenza) per il periodo 2005-2008, approvato con delibera della Giunta provinciale
n. 1939/2011 e del contratto collettivo intercompartimentale per l’anno 2009- parte
economica, approvato con delibera della Giunta provinciale n. 1700/2011. Un altro
fattore da tenere in considerazione è il cambio del criterio di rilevazione contabile
per ferie non godute, secondo i dettami della sentenza della Cassazione- Sezione
tributaria civile n. 871 del 16 ottobre 200856, che ha comportato l’iscrizione del
costo 2012 per ferie non godute, limitatamente al costo del personale, pari a 8,6
milioni di euro, oltre agli oneri sociali per 2 milioni di euro (differenza rispetto al
2011 per 9,1 milioni di euro). Fino al 2011 le stesse venivano contabilizzate per
differenza tra quelle risultanti alla fine dell’esercizio corrente e quelle rilevate alla
fine dell’esercizio precedente. L’importo complessivo delle ferie non godute per il
2012 comprensivo dell’IRAP ammonta a fine 2012 a 11,4 milioni di euro ed il
risultato economico netto che deriva dalla gestione dell’istituto è di 1,4 milioni di
euro (diminuzione delle ferie non godute rispetto all’anno precedente). La
contabilizzazione della fruizione per il 2012 ha determinato una sopravvenienza
attiva per 12,8 milioni di euro. In materia è intervenuto l’art. 5, comma 8, del
decreto legge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012 che ha introdotto il
divieto di carattere generale di corresponsione dell’indennità monetaria sostitutiva
delle ferie annuali. Analogamente l’Azienda ha proceduto all’iscrizione dei nuovi
accantonamenti per competenze accessorie al fondo oneri da liquidare al personale
dipendente
(ore straordinarie, plus orario e banca ore) sulla base delle
comunicazioni degli Uffici stipendi, precedentemente calcolati ed iscritti per
differenza (tra la situazione risultante a fine anno corrente negli uffici ed il
corrispondente saldo contabile risultante in bilancio). Infine, quanto alle misure di
contenimento dei costi del personale si evidenzia che in sede di stipula del patto di
stabilità 2012 sono stati concordati il blocco delle assunzioni, l’oculata copertura
delle assenze, l’implementazione del nuovo modello di “case-mix” del personale
sanitario non medico in ospedale57, l’abbattimento della banca ore e ferie maturate
non godute.
56
Come segnalato da questa Corte nelle relazioni 2010 e 2011, la Sentenza n. 871/2009 della Sezione
tributaria della Cassazione, qualifica gli emolumenti per ferie non godute come costo dell’esercizio “nel
quale il dipendente ha maturato il relativo diritto, a nulla rilevando - in ossequio al principio secondo cui
l’iscrizione in bilancio i costi e ricavi deve avvenire per competenza e non per cassa – che le indennità
non siano state materialmente erogate e che in tale ultimo caso, ove nel successivo esercizio il
lavoratore recuperi ferie non godute, perdendo così il diritto all’indennità sostitutiva, l’importo di
quest’ultima diviene per l’impresa una sopravvenienza attiva, imponibile ai sensi del d.P.R. n. 917 del
1986, art. 55.”
57
Il modello prevede la progressiva sostituzione di personale infermieristico più qualificato con
personale meno qualificato per l’espletamento di mansioni più semplici.
25
Tabella n. 8
Scostamento
prev/cons. %
ruolo
Risultato
esercizio
2010
425.394
Risultato
esercizio
2011
423.681
Risultato
esercizio
2012
458.681
Var %
2010/
2011
-0,40
Var %
2011/
2012
+8,26
Previsione
esercizio
2012
431.917
ruolo
2.117
2.134
2.252
+0,80
+5,53
2.254
-0,09
ruolo
76.260
76.646
82.032
+0,50
+7,03
77.676
+5,61
ruolo
46.544
46.537
49.882
-0,01
+7,19
47.357
+5,33
550.315
548.998
592.847
-0,23
+7,99
559.204
+6,02
Costi del personale
personale del
sanitario
personale del
professionale
personale del
tecnico
personale del
amministrativo
Totale
(in migliaia di euro)
+6,19
Fonte: Relazioni del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano per gli esercizi
2010//2011e 2012
Tabella n. 8 bis
Categorie di personale
ruoli
sanitario
professionale
tecnico
amministrativo
2011
2012
2011
2012
2011
2012
2011
2012
4.753,75
4.468,20
20,95
21,25
1.877,00
1.824,95
987,55
950,55
esterno:
593,11
549,50
3,50
3,50
1
2,5
2
con contratto d’opera (l.p. n.
523,01
506,65
1,50
co.co.pro.
10,60
7,10
0,75
da convenzioni
12,50
1,25
2,75
45,00
34,50
2,00
0
5.346,86
5.017,70
a tempo indeterminato
18/83)
da
fornitura
di
servizi
1
2,00
(cooperative lavoro)
in comando da altri enti
Totale
24,45
24,75
1.877,00
1
2,5
1
1.825,95
990,05
952,55
Fonte: Relazione sulla gestione 2012 dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano
Il personale in servizio nel 2012, in termini di unità equivalenti a tempo
pieno58, ammonta a 7.820,95, oltre a 70 unità di altro personale esterno (borsista,
tirocinante..) e risulta ripartito per il 64,2% nel ruolo sanitario, lo 0,3% nel ruolo
professionale, il 23,3% nel ruolo tecnico e il 12,2% nel ruolo amministrativo. Il
92,8% del personale ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato (7.254,95
unità), mentre la quasi totalità del personale esterno, complessivamente n. 556
unità, è assunto per i profili del ruolo sanitario, prevalentemente con contratti
d’opera ai sensi della legge provinciale 21 giugno 1983, n. 18 (n. 791 contratti),
con onere pari a 35,4 milioni di euro59 (tabella 8 bis). L’onere complessivo dei
contratti di diritto privato passa da 35,4 milioni nel 2011 a 36,3 milioni nel 2012. La
diminuzione riscontrata di 384,3 unità di personale a tempo indeterminato rispetto
alle 7.639,25 unità del 2011 è in buona parte da ascrivere alla trasformazione del
rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale60. Ai sensi dell’art. 13 della l.p.
58
Dipendenti in valore assoluto rapportato all’orario di lavoro ordinario.
Il dato è rilevato nella tabella n. 14 del conto annuale 2012 - costo del lavoro (rilevazione titolo V
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165).
60
Rilevazione conto annuale 2012 – tabella 1 – personale a tempo indeterminato;
59
26
n.15/2010 e della circolare del Direttore generale della Provincia n. 7/2011,
l’Azienda ha pianificato la riduzione del 3% della dotazione organica del solo
personale del comparto amministrativo entro il 31.12.2015. Nel 2012 la
diminuzione è stata di 1,75 unità equivalenti a tempo pieno, che si aggiunge alle
10,45 del 201161.
Nell’anno non si è proceduto alla contrattazione collettiva aziendale.
Circa la contabilizzazione degli oneri del personale per il 2012, il Collegio ei
revisori ha informato che:
- i fondi per la retribuzione di risultato, non ancora corrisposta ma già
maturata in diritto (incentivi e competenze accessorie), risultano imputati ai fondi
per oneri differiti;
- gli oneri relativi alle competenze contrattuali pregresse per 11,6 milioni di
euro risultano conteggiati come sopravvenienza passiva nell’esercizio 201262;
- che non risultano utilizzati i contratti di servizio per eludere le norme relative
al contenimento della spesa di personale.
r) Gli oneri diversi di gestione (come riclassificati) ammontano a 3,4 milioni di
euro (-0,3% rispetto al 2011) e ricomprendono fattori negativi di reddito quali i
compensi agli organi direttivi e al collegio dei revisori, le imposte e tasse (ad
esclusione dell’IRAP), i costi generali amministrativi. Risultano raddoppiati rispetto
al 2011 i costi di rappresentanza, per risarcimenti e per rimborsi al personale
dipendente in seguito ad incidenti stradali, compensati da una riduzione non
preventivata delle spese amministrative e più specificamente legali per liti e
arbitraggi.
s) Nella voce ammortamenti (24,7 milioni) sono iscritte le quote 2012 relative
alle immobilizzazioni immateriali (1,8 milioni) e quelle dei beni materiali (22,9
milioni). La contabilizzazione è stata effettuata in conformità a quanto disposto da
specifica direttiva provinciale, che tiene conto della vigente normativa fiscale e del
d.m. 31.12.198863. L’Azienda non ha applicato le aliquote di ammortamento di cui
all’allegato 3 del decreto legislativo n. 118/2011 e conseguentemente non è stato
effettuato il ricalcolo dei cespiti acquistati negli anni 2011 e pregressi secondo
quanto convenuto in sede di riunione congiunta di Tavolo tecnico di verifica degli
adempimenti e di Comitato permanente per la verifica dei LEA del 25 marzo 2013.
3.3 Proventi e oneri finanziari
La gestione finanziaria presenta anche nel 2012 un saldo positivo di 20 mila
euro, minore rispetto al precedente esercizio (-159.002,09 euro) e presenta un
significativo scostamento dalle previsioni (+152.173,65 euro). Raddoppiano gli
61
Al 31 dicembre 2012
la dotazione organica complessiva dell’Azienda sanitaria, così come
rideterminata in base alle deliberazioni della Giunta provinciale n. 1370/2010, n. 1232/2010, n.
680/2011 e n. 838/2012 è fissata in 8.070,50 posti. L’Azienda ha provveduto con deliberazione del
Direttore generale dell’Azienda
n. 242/2012 all’istituzione temporanea
di 48 posti, giusta la
deliberazione della Giunta provinciale n. 1610/2012, per la rete provinciale di psichiatria e psicoterapia
dell’età evolutiva presso il comprensorio di Merano e per l’istituzione di una neuroriabilitazione presso il
Comprensorio di Bressanone, da sopprimere in seguito a riorganizzazione entro giugno 2013.
62
Alla copertura degli oneri contrattuali derivanti dai contratti siglati la Provincia provvede attraverso
assegnazioni a destinazione vincolata in c/esercizio. Non risultano invece accantonamenti prudenziali
per fronteggiare gli oneri per i contratti non siglati.
63
Dalla nota integrativa al consuntivo non emergono modifiche dei criteri di ammortamento e dei
coefficienti applicati.
27
oneri sostenuti per interessi passivi sul conto del tesoriere/cassiere, pari al 118 mila
euro, in conseguenza della crisi di liquidità diventata più pesante. Per converso, si
dimezzano gli interessi attivi, che passano da 249 mila euro a 116 mila euro.
Grazie anche all’utilizzo delle anticipazioni di cassa gli interessi moratori per
ritardato pagamento verso i fornitori si riducono a 95 euro.
3.4 Proventi e oneri straordinari
La gestione straordinaria registra un saldo differenziale positivo per il risultato
economico pari a 21,1 milioni di euro (2,1 nel 2011) che si discosta notevolmente
dalle previsioni di bilancio (2 milioni di euro). I proventi straordinari, pari a 42,8
milioni di euro, riflettono plusvalenze per 35 mila euro, insussistenze del passivo
per 1,3 milioni di euro (riduzioni dei fondi per il personale in quiescenza e storno
debiti), nonchè sopravvenienze attive per 41,4 milioni di euro, dovute
prevalentemente al finanziamento provinciale del contratto intercompartimentale
per 11,5 milioni di euro, alla riduzione delle ferie non godute riferite all’anno 2011 e
precedenti per 12,8 milioni, alla riduzione degli accantonamenti pregressi per
competenze accessorie, allo storno di debiti e fondi. Gli oneri straordinari, di
ammontare apprezzabile pari a 21,7 milioni di euro, rappresentano minusvalenze
per alienazioni ordinarie di beni immobili per 254 mila euro, insussistenze dell’attivo
per 395 mila euro per storno di crediti e sopravvenienze passive per 21 milioni di
euro (in particolare il ricalcolo fondo TFR presso il Comprensorio di Merano per 6
milioni di euro ed i costi per l’applicazione del contratto intercompartimentale).
4. Lo stato patrimoniale
4.1 Composizione delle attività
Lo stato patrimoniale del bilancio descrive le variazioni intervenute nella
situazione patrimoniale e finanziaria rispetto all'esercizio precedente e identifica al
31 dicembre 2012 la consistenza delle attività (tabella 9), diminuite del 4,4% (32,6 milioni), in conformità ai criteri fissati dall’art. 2424 del codice civile.
Tabella n. 9
Immobilizzazioni*
immateriali
materiali
finanziarie*
Attivo circolante*
- Rimanenze
Rimanenze materiale sanitario
Rimanenze materiale non sanitario
- Crediti*
Attività
finanziarie
che
non
costituiscono immobilizzazioni
- Disponibilità liquide
cassa
istituto tesoriere
depositi bancari e postali
Ratei e risconti attivi
Risconti attivi
Totale attivo
al 31.12.2011
313.505
5.032
278.030
30.443
424.802
25.048
22.481
2.567
398.997
0
(in migliaia di euro)
al 31.12.2012
variazioni
325.561
+12.056
4.963
-69
285.698
+7.668
34.900
+4.457
376.865
-47.937
26.427
+1.379
23.850
+1.369
2.577
+10
349.979
-49.018
0
757
388
37
332
862
459
320
3
136
4.110
-298
-68
-34
-196
+3.248
862
4.110
+3.248
739.169
706.536
-32.633
Fonti: Relazioni collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano esercizi
2011 e 2012
* Si riportano le poste riclassificate, in conformità al decreto del Ministero della salute 31 dicembre 2007
e successive modifiche ed integrazioni
28
a) L'ammontare delle immobilizzazioni (325,6 milioni di euro) risulta in
crescita del 3,8% (+12 milioni) rispetto al 2011 ed incide ora per il 46% sul totale
delle attività (42,4% nel 2011). Tali dati sono conseguenti all’incremento del 2,7%
delle immobilizzazioni materiali (+7,7 milioni) e del 14,6% delle immobilizzazioni
finanziarie (da 30,4 a 34,9 milioni). Cresce il grado di immobilizzazione dell’attivo,
con conseguente maggiore rigidità sul lato degli impieghi.
b) Le immobilizzazioni immateriali, iscritte come di consueto al costo storico di
acquisto o al costo di produzione, inclusi i costi accessori e l’IVA ed esposte al netto
delle quote di ammortamento, ammontano a quasi 5 milioni di euro (-1,4%); non
risultano effettuate svalutazioni, né risultano iscritte spese incrementative su beni
di terzi. Le quote di ammortamento imputabili all’esercizio (calcolate in 1,8 milioni)
sono determinate tenendo conto della residua possibilità di utilizzazione. L’aliquota
d’ammortamento, adottata nella misura del 20% in conformità alle direttive
impartite dalla Provincia, corrisponde a quella indicata nell’allegato 3 del decreto
legislativo n. 118/2011.
I costi di impianto, ricerca, sviluppo e pubblicità, iscritti con il previsto
consenso del Collegio dei revisori, risultano completamente ammortizzati. Non
sono state effettuate capitalizzazioni di software prodotto in proprio. Nella voce
concessioni, licenze, marchi e diritti simili (3,2 milioni di euro) si rilevano nuove
acquisizioni per 1 milione di euro e dismissioni per 10.266,32 euro.
c) Le immobilizzazioni materiali (285,7 milioni) rappresentano la macrovoce
più importante dell’attivo immobilizzato, registrando un peso in leggera ma
continua contrazione pari all’87,7% sul totale (89,3% nel 2010; 88,6% nel 2011).
Sono valutate al costo d’acquisto o al costo di produzione, inclusi i costi accessori e
l’IVA e detratte le quote di
ammortamento. I coefficienti di ammortamento
applicati per singole categorie di beni, in esecuzione delle linee guida provinciali
(linea guida n. 5 approvata con deliberazione della Giunta provinciale n.
1953/2006) sono mutuati dalla normativa fiscale approvata con decreto ministeriale
31.12.1988 – gruppo XXI – servizi sanitari- e si discostano da quelli fissati
dall’allegato 3 del decreto legislativo n. 118/2011, nonché dai successivi decreti
ministeriali di attuazione (fatta eccezione per gli automezzi dove viene applicata
l’aliquota del 25%). Per i beni di costo non superiore a 516,46 euro è adottato il
criterio della deduzione integrale della relativa spesa nell’esercizio in cui il bene è
stato acquisito. I cespiti sono formati esclusivamente da beni mobili, non essendo
l’Azienda proprietaria di terreni e fabbricati (nei conti d’ordine sono esposti i valori
dei beni immobili di proprietà della Provincia, assegnati all’Azienda64).
Le nuove acquisizioni si riferiscono prevalentemente alle attrezzature sanitarie
(+ 7,1 milioni).
Si evidenzia l’incremento della voce “altri beni”, in cui sono iscritti i costi per
ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie su beni di terzi, sostenuti dall’Azienda
per 7,8 milioni ed aventi natura incrementativa, in applicazione della linea guida
64
Ai sensi dell’art. 25, comma 1, della l.p. n. 7/2001 “I beni immobili di proprietà della Provincia con
vincolo di destinazione al Servizio sanitario provinciale sono assegnati alle aziende sanitarie dalla Giunta
provinciale, tenuto conto delle esigenze delle aziende. Le modalità e i contenuti dell’assegnazione sono
definiti dalla Giunta provinciale”. A seguito della recente modifica apportata dall’art.17 della legge
provinciale 19 luglio 2013, n. 11 all’art. 1, comma 20, della legge provinciale 21 gennaio 1987, n. 2,
sarà possibile la cessione a titolo gratuito di beni immobili patrimoniali di proprietà provinciale anche alle
aziende ed enti dipendenti della Provincia, qualora siano destinati al perseguimento dei fini istituzionali
dell’Ente.
29
contabile n. 6 emanata dalla Provincia – Ufficio economia sanitaria (Criteri e
modalità di rilevazione, valutazione e ammortamento delle immobilizzazioni
materiali)65.
d) Le verifiche del Collegio dei revisori hanno rilevato che:
- sono stati effettuati controlli a campione per accertare l’esistenza fisica dei
principali beni materiali;
- sono stati dichiarati fuori uso ed eliminati dalle immobilizzazioni beni per
252 mila euro;
- le quote di ammortamento iscritte nell’esercizio sono ammontate a oltre
22,7 milioni;
- l'Azienda ha continuato a sterilizzare gli ammortamenti a fronte di
contributi specifici destinati ad acquisire le immobilizzazioni66.
e) Il valore delle "immobilizzazioni finanziarie" (34,9 milioni) cresce del
14,6%, come già visto, rispetto all'esercizio precedente. L’incremento riguarda la
voce prevalente, costituita dai crediti verso la Provincia per anticipi dei fondi INPS (
gestione separata INPDAP), ex art. 4 della legge provinciale n. 10/95 (+4,4 milioni
rispetto al 2011) 67.
Il Collegio dei revisori conferma il criterio di valutazione al costo effettivo (il
valore iscritto coincide con la quota effettivamente sottoscritta pari a 102 mila
euro) della
partecipazione alla società SAIM – Südtirol Alto Adige Informatica
Medica S.r.l., che opera nel settore dell’informatica medica e dispone di un capitale
sociale pari a 200 mila euro. Si configura quale unica partecipazione significativa
dell'Azienda, essendo la relativa quota di partecipazione pari al 51%. La società ha
conseguito nell’ esercizio un utile di 6.603,00 euro; il patrimonio netto, pari a
188.045,00 euro si incrementa per la quota di utili maturati nell’esercizio. Si
assiste nel periodo alla forte crescita dell’attività, necessariamente espletata in
favore dell’Azienda, con un valore della produzione che passa da 135.613,00 euro
nel 2011 a 1.134.748,00 euro nel 2012. I trasferimenti dall’Azienda sanitaria alla
società ammontano a 431 mila euro.
Nella voce "partecipazioni" figura anche la quota, assai contenuta (204,93
euro) conferita alla "Società Cooperativa teleriscaldamento “Termo-Elettrico
Dobbiaco – San Candido".
f) L’attivo circolante ammonta a 376,9 milioni e si riduce di 47,9 milioni (12,3%) per effetto dell’estinzione di crediti vantati verso la Provincia. Diminuisce
il peso dell’attivo circolante sul capitale investito, con conseguente minore elasticità
degli impieghi.
65
Si rammenta che i costi sostenuti per migliorie e spese incrementative su beni di terzi sono
capitalizzabili ed iscrivibili fra le immobilizzazioni immateriali solo se le migliorie e spese incrementative
non sono separabili dai beni stessi (ossia non possono avere una loro autonoma funzionalità). Ove non
ricorrano detti presupposti sono iscrivibili tra le immobilizzazioni materiali nella specifica categoria di
appartenenza. Inoltre, detti costi sono capitalizzabili solo se si traducono in un aumento significativo e
misurabile di capacità o di produttività o di sicurezza o di vita utile del cespite. Nel caso in cui non
producano i predetti effetti vanno considerati manutenzione ordinaria e conseguentemente addebitati a
conto economico.
66
Cfr. nota n. 24.
67
Si rammenta che per effetto della deliberazione della Giunta provinciale n. 1638 /2009 tali anticipi
costituiscono contabilmente meri movimenti finanziari, in quanto a fronte del credito è iscritto analogo
importo fra le partite debitorie.
30
g) La quota prevalente dei crediti, valutati al presumibile valore di realizzo ed
esposti in bilancio al netto del fondo svalutazione crediti, è costituita da crediti a
breve, vantati nei confronti della Provincia per contributi in conto esercizio da
versare (198 milioni; tabella n. 10), notevolmente ridotti rispetto al 2011 (- 49
milioni). Sul decremento incide la liquidazione di residui concernenti il
finanziamento dei contratti di lavoro del personale.
Le somme dovute dalla Provincia per contributi in conto capitale non versati si
incrementano dell’1,6% (135 milioni - tabella n. 11).
Tabella n 10
(in migliaia di euro)
Anno
Importo
2008 e precedenti
8.267
2009
8.087
2010
9.481
2011
27.543
2012
144.735
Totale
198.113
Fonte: Relazione del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria
della Provincia autonoma di Bolzano esercizio 2012
Tabella n. 11
(in migliaia di euro)
Anno
Importo
2008 e precedenti
35.459
2009
13.248
2010
23.315
2011
31.868
2012
31.371
Totale
135.261
Fonte: Relazione del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria
della Provincia autonoma di Bolzano esercizio 2012
I crediti vantati nei confronti delle altre aziende sanitarie
ammontano complessivamente a 157 mila euro (tabella n. 12).
pubbliche
Tabella n. 12
(in migliaia di euro)
Anno
Importo
2008
27
2009
5
2010
2
2011
47
2012
76
Totale
157
Fonte: Relazione del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria
della Provincia autonoma di Bolzano esercizio 2012
I Comprensori dell’Azienda e la Ripartizione Sanità della Provincia hanno
effettuato anche nel 2012 un’attività di ricognizione e riconciliazione contabile delle
posizioni creditorie verso la
Provincia stessa, rilevando
nel complesso una
sostanziale corrispondenza dei valori finali dei crediti
iscritti a fine esercizio in
bilancio con le risultanze del bilancio provinciale68.
Il Collegio dei revisori ha rilevato la variazione del criterio di valutazione dei
crediti, con previsione della loro svalutazione in base agli indici di anzianità globale
dei crediti (cd. aging) rispetto a quelli degli esercizi precedenti in modo uniforme nei
quattro Comprensori per complessivi 2,9 milioni di euro (211.747,59 euro nel
68
Cf. la relazione dell’Ufficio economia sanitaria del 20 settembre 2013.
31
2011)69. Maggiori accantonamenti
al fondo svalutazione, per effetto del
procedimento sintetico di stima applicato, si riscontrano nei Comprensori di
Bolzano e Bressanone dove l’analisi del rischio di insolvenza gravante sui crediti
era stata precedentemente effettuata in base all’incidenza delle perdite
manifestatesi (Bressanone), all’esperienza storica
ed alle
considerazioni
economiche generali (Bolzano). Gli accantonamenti sono stati ritenuti congrui dal
Collegio dei revisori, che ha suggerito all’Azienda, tra l’altro, di dotarsi di una
procedura unificata per la gestione ed il recupero dei crediti verso privati (14,3
milioni), in conseguenza della maggiore esposizione riscontrata a potenziali perdite
(valore nominale dei crediti verso altri incrementato nel 2012 di 1,5 milioni).
h) Calano le "disponibilità liquide”, che passano da 757 a 459 mila euro (39,4%), per effetto della ritardata liquidazione dei contributi provinciali a
destinazione indistinta e vincolata. Al fine di sopperire al fabbisogno finanziario l’
Azienda ha fatto ricorso ad anticipazioni di cassa, attivate dall’istituto bancario
tesoriere/cassiere70 (escluso nei mesi di gennaio, agosto, settembre e ottobre), con
corresponsione di interessi passivi per 118 mila euro71. Sono state disposte
operazioni di girofondi sul conto di tesoreria delle giacenze sui c/c postali.
i) Il valore delle rimanenze di magazzino (26,4 milioni), valutate con il criterio
del prezzo medio ponderato, ai sensi dell’art. 2426 del codice civile e di apposita
direttiva provinciale (ossia al minore importo tra il costo storico e il valore di
mercato), risulta incrementato di 1,4 milioni di euro, sostanzialmente in
conseguenza della contabilizzazione ex novo delle giacenze presso diversi magazzini
sanitari del Comprensorio di Bolzano. La variazione della posta individua le nuove
disponibilità di natura economica delle scorte sanitarie e non sanitarie, comprese le
rettifiche derivate dai fattori straordinari di reddito (sopravvenienze attive)72. Con
riguardo al metodo di rilevazione applicato per i reparti gestiti manualmente, che
l’Azienda indica come “residui” in termine di valore e quantità, viene operata una
selezione dei magazzini e degli articoli merceologici secondo precisi livelli di
significatività (reparti che hanno registrato prelievi pari all’80% del totale
consumato e limitatamente agli articoli merceologici che rappresentano l’80% del
valore). In merito, il Collegio dei revisori ha invitato l’Ente a dotarsi di procedure
idonee a consentire la completa rilevazione delle rimanenze di reparto.
j) La voce "ratei e risconti attivi" riporta elementi contabili concernenti i soli
risconti attivi, che risultano iscritti per l'importo di 4,1 milioni di euro. Si tratta in
prevalenza dei premi
versati per i contratti di assicurazione da parte del
comprensorio di Bolzano, cui fa capo la gestione assicurativa dell’intera azienda
(3,9 milioni di euro).
69
Il fondo svalutazione crediti ammonta al 31.12.2012 a 4,9 milioni di euro ed è costituito
esclusivamente per i crediti verso “altri”(privati e soggetti esteri), in quanto si è ritenuto che non esista
rischio di insolvenza da parte del soggetto pubblico.
70
La convenzione per i servizi bancari in vigore risulta stipulata per il periodo 1.1.2009 – 31.12.2013 in
conformità all’art. 15 della legge provinciale n. 14/2001.
71
Si rammenta che dal 1°gennaio 2009 l’Azienda è assoggettata al regime di tesoreria mista ai sensi
dell’art. 77-quater del decreto-legge n. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008. Il comma 8,
dell’art. 35 del decreto-legge n. 1/2012, convertito in legge n. 27/2012, ne ha tuttavia disposto la
sospensione per il periodo transitorio dal 29 aprile 2012 al 31 dicembre 2014 ed ha ripristinato il
sistema di tesoreria unica.
72
In tutti i comprensori risulta istituito, in base ai valori storici, il "fondo svalutazione magazzino" in
relazione alla merce scaduta o fuori uso.
32
4.2 Composizione delle passività
La tabella n. 13 illustra la composizione delle passività ed espone un
patrimonio netto in lieve flessione, pari a 345,2 milioni, che comprende la perdita
d’esercizio conseguita per 4,1 milioni di euro (2,6 nel 2011).
I risultati economici positivi degli esercizi pregressi, specificamente
accantonati a riserva, ammontano complessivamente a 20,5 milioni di euro (utili
portati a nuovo per 16,9 milioni e riserva utili da reinvestire per 3,6 milioni).
Tabella n. 13
al 31.12.2011
345.534
-1.887
322.317
al 31.12.2012
345.243
-5.343
331.103
(in migliaia di euro)
variazioni
-291
-3.456
+8.786
Patrimonio netto
Fondo di dotazione
Finanziamenti
per
investimenti
Donazioni
e
lasciti
4.402
3.037
-1.365
vincolati ad investimenti
utili portati a nuovo
23.315
20.524
-2.791
utile (perdita)d’esercizio
-2.613
-4.078
-1.465
Fondi per rischi e oneri*
11.547
12.227
+680
Fondi per imposte, anche
3.426
3.071
-355
differite
Fondi per rischi
3.102
3.130
+28
Altri fondi per oneri e
6.026
+1.007
5.019
spese
Trattamento fine rapporto
73.962
87.492
+13.530
Debiti*
306.957
260.547
-46.410
Debiti
v/Provincia
12.920
19.178
+6.258
autonoma
2.399
Debiti v/Aziende sanitarie
1.387
-1.012
pubbliche
(mobilità
pubblica
non
in
compensazione)
Debiti v/fornitori
103.968
73.508
-30.460
Debiti v/istituto tesoriere
45.856
32.737
-13.119
Debiti tributari
20.000
21.846
+1.846
Debiti
v/istituti
30.503
+356
30.147
previdenziali, assistenziali
e sicurezza sociale
Altri debiti*
91.667
81.388
-10.279
Ratei e risconti
1.169
1.027
-142
ratei passivi
0
0
risconti passivi v/terzi
1.169
1.027
-142
Totale passivo
739.169
706.536
-32.633
Fonti: Relazioni collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano
esercizi 2011 e 2012
* Si riportano le poste riclassificate, in conformità al decreto del Ministero della salute 15 giugno
2012
Risulta in decremento il fondo di dotazione, che evidenzia un valore negativo
per 5,3 milioni di euro (-3,4 milioni rispetto al 2011) a seguito dell’utilizzo della
riserva per investimenti già impegnati nelle gestioni pregresse, per effetto delle
sterilizzazioni degli ammortamenti.
I contributi in conto capitale erogati dalla Provincia per finanziare gli
investimenti (331,1 milioni di euro) crescono in valore assoluto di 8,8 milioni di
euro, mentre si registra la cancellazione di crediti vantati nei confronti della stessa
33
Amministrazione provinciale per contributi in conto capitale, revocati in applicazione
dell’art. 9 della legge provinciale n. 1/2002, come modificato dall’art. 20, comma
1, della legge provinciale n. 15/2010 (sopravvenienze passive; insussistenze
dell’attivo).
4.2.1.1
Altre componenti dello stato patrimoniale
a) La macroclasse "fondi per rischi e oneri" (12,2 milioni circa) comprende i
"fondi per imposte e tasse, anche differite" (3 milioni)73, i "fondi rischi su liti,
arbitraggi e risarcimenti" (3,1 milioni)74, gli "altri fondi per oneri e spese" (6
milioni)75. Tale ultima voce accoglie fondi per spese di competenza stimati a fronte
di somme che si prevede verranno pagate (4,7 milioni) e fondi oneri da liquidare
che include una tipologia di accantonamenti di ammontare apprezzabile (624 mila
euro), che afferiscono all’istituzione ed alla gestione di fondi speciali presso il
Comprensorio di Bolzano (in prevalenza entrate derivanti da sperimentazioni
cliniche),
secondo modalità in precedenza disciplinate dalla disciolta Azienda
sanitaria di Bolzano per mezzo di specifico regolamento76.
Non risultano istituiti il fondo rischi per il contenzioso con il personale
dipendente ed il fondo per interessi moratori, tenuto conto che a fronte di debiti
verso fornitori per 73,5 milioni di euro sono stati corrisposti interessi di mora per
soli 95 euro. Il Collegio dei revisori riferisce di aver verificato la congruità dei fondi
e l’indicazione in nota integrativa delle passività potenziali. La valutazione degli
accantonamenti è effettuata nel rispetto dei criteri della prudenza e della
competenza.
b) I "fondi trattamento di fine rapporto" registrano, negli anni,
accantonamenti complessivi per 87,5 milioni nel fondo premio operosità medici
Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale italiana e Altre Professionalità (SUMAI) (1,3
milioni di euro) e nel fondo TFR e fondo integrativo premio di fine servizio (l.p. n.
10/95), accorpati ai fini della rilevazione in bilancio a partire dal 2012 (86,2 milioni
di euro). In merito all’azzeramento del fondo di cui alla legge provinciale n. 10/95,
tradottosi in un mero giroconto dei saldi contabili al conto TFR, il Collegio dei
revisori
ha sottolineato la natura prettamente contabile dell’operazione, non
incidente sulla consistenza complessiva degli accantonamenti e motivata dalle
peculiarità di calcolo del TFS (trattamento di fine servizio)77. Evidenzia in merito
l’organo di revisione “..come manchi una norma che definisca in che misura il TFS
vada computato in diminuzione del TFR ovvero dell’accantonamento per la L.P.
10/95. In tal senso la distinzione del fondo LP 10/95 e del fondo TRF appariva
assolutamente aleatoria sia nella consistenza del fondo sia nell’utilizzo dello stesso
sicchè l’Azienda ha ritenuto di unificarli”.
73
Gli accantonamenti operati nel 2012 ammontano a 729 mila euro per il fondo imposte differite e 1,7
milioni di euro per il fondo imposte IRAP sulle retribuzioni; gli utilizzi sono pari a 1,8 milioni di euro.
74
Nel 2012 risulta effettuato l’accantonamento da parte dei Comprensori , ad esclusione di Merano per
complessivi 126 mila euro; gli utilizzi per risarcimento danni e spese legali ammontano a 99 mila
euro.
75
Gli accantonamenti per fronteggiare gli oneri da liquidare per il 2012 ammontano a 3 milioni di euro
sugli “altri fondi” e 329 mila euro sul “fondo altri oneri da liquidare”; gli utilizzi sono pari a 2,4 milioni di
euro
76
Come evidenziato nella relazione allegata alla deliberazione di questa Sezione regionale di controllo n.
2/2013, a cui si rimanda.
77
Si segnala che l’art. 1, commi 98-101, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (che ha recepito i
contenuti del decreto-legge n. 185/2012, decaduto senza conversione in legge e che contiene
disposizioni attuative della sentenza della Corte costituzionale n. 223/2012), ha stabilito l’abrogazione
dell’art. 12, comma 10, del decreto-legge n. 78/2010 a decorrere dal 1° gennaio 2011, determinando il
ripristino della normativa previgente in tema di trattamenti di fine servizio comunque denominati.
34
c) I "debiti" sono iscritti al valore nominale e ammontano a 260,5 milioni, con
un decremento in valore assoluto di 46,4 milioni di euro rispetto al 2011 (-15,1%).
da imputare essenzialmente alla riduzione dei debiti verso l’istituto tesoriere (-13,1
milioni di euro) e nei confronti dei fornitori (-30,5 milioni). E' data evidenza
separata agli importi esigibili oltre l’esercizio successivo.
Non risultano debiti verso Istituti di credito per mutui, né verso la Provincia
per mobilità passiva extraregionale.
L’esposizione
complessiva
è
costituita
da
debiti
verso
l’istituto
tesoriere/cassiere per 32,7 milioni di euro per l’utilizzo dell’anticipazione di cassa,
da debiti verso la Provincia per 19,2 milioni (tabella n. 14) legati essenzialmente
alle liquidazioni degli anticipi sulle buonuscite (art. 4 L.P. n. 10/95), verso aziende
sanitarie pubbliche (mobilità pubblica non in compensazione) per 1,4 milioni (2012)
e da debiti verso enti pubblici. Significativa la riduzione dei debiti verso fornitori
(73,5 milioni di euro; - 29%) e dei tempi medi di pagamento, stimati in 54 giorni
dalla data di emissione della fattura. Sono inoltre iscritti nella voce “debiti” quelli
tributari per 21,8 milioni e quelli verso Istituti di previdenza, di assistenza e di
sicurezza sociale per 30,5 milioni.
Tabella n. 14
(in migliaia di euro)
Debiti v/Provincia Anno
Importo
2008 e precedenti
300
2009
1.417
2010
5.170
2011
5.684
2012
6.607
Totale
19.178
Fonte: Relazione del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Sanitaria
della Provincia autonoma di Bolzano esercizio 2012
La voce “altri debiti” (81,4 milioni) comprende le pendenze debitorie verso
dipendenti per 50 milioni di euro, di cui 32,2 milioni di euro inclusi nel fondo rischi e
oneri.
Nella voce ratei e risconti passivi risultano iscritti risconti passivi per 1 milione
di euro.
La situazione patrimoniale è corredata di un allegato, nel quale sono esposti
"conti d’ordine" per circa 912,8 milioni di euro78 (+0,10%).
78
Accolgono beni di terzi per 912,3 milioni di euro, di cui 904,7 sono immobili di proprietà della Provincia
autonoma di Bolzano ed impegni per beni in noleggio per 0,5 milioni di euro. Con deliberazione della
Giunta Provinciale n. 1868/2013 è stato approvato il regolamento per la gestione amministrativocontabile del patrimonio immobiliare in comodato d’uso all’Azienda, ai fini dell’iscrizione valorizzazione
nei conti d’ordine con effetto dal 1 gennaio 2014.
35
5. Conclusioni
a) L’art. 3 della legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 ha novellato l’art.
117 della Costituzione, assegnando alla competenza esclusiva dello Stato la
materia dell’ armonizzazione dei bilanci pubblici, a decorrere dall’esercizio
finanziario 2014. Ai fini dell’unità economica si rende, pertanto, necessaria una
armonizzazione dei sistemi contabili e dei bilanci, secondo i canoni dettati dal titolo
II del decreto legislativo n. 118/2011, onde assicurare il consolidamento dei conti
pubblici. In questa prospettiva dovrà essere assunta, altresì, una decisione, ai sensi
dell’art. 19 del citato decreto, in merito alla quota del finanziamento del servizio
sanitario gestito direttamente dalla Provincia.
Con decreto del Ministero della salute 20 marzo 2013 sono stati modificati gli
schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa delle
aziende del servizio sanitario nazionale, a cui la locale Azienda sanitaria della
Provincia autonoma di Bolzano non risulta ancora essersi adeguata. Gli schemi in
uso all’ Azienda sanitaria riferiti all’esercizio 2012 si basano ancora sulla codifica
provinciale (direttive, piano dei conti), che non corrisponde pienamente ai modelli
di cui al decreto del Ministro della salute 15 giugno 2012 con particolare riguardo a
poste significative di bilancio quali gli oneri diversi di gestione79, i costi del
personale, i crediti verso la Provincia per contributi in conto capitale80 e gli oneri da
liquidare al personale81. La presente analisi relativa al conto economico e allo stato
patrimoniale è stata, tuttavia, condotta sulla base di una riclassificazione operata
dal Collegio dei revisori dei conti, in conformità ai citati modelli ministeriali e alle
indicazioni della Corte dei conti (deliberazione della Sezione delle autonomie della
Corte dei conti n.19 del 12 luglio 2013).
La Provincia, con la sottoscrizione del Patto per la salute 2010-2012, siglato
il 3 dicembre 200982, si è impegnata ad addivenire alla certificazione del bilancio
dell’Ente sanitario (art.11), in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 1, comma
291, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, secondo il percorso attuativo definito
dal decreto del Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle
finanze 17 settembre 2012 ed i requisiti comuni stabiliti con decreto
interministeriale del 1° marzo 2013. Il previsto piano d’azione risulta ancora nella
fase progettuale e l’Ente provinciale sta valutando la necessità di affidare revisioni,
anche limitate, ad una società di revisione83.
b) Al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica e
ad integrazione degli strumenti di programmazione, la Provincia ha stipulato nel
2012 per la prima volta, un patto di stabilità con l’Azienda, ai sensi dell’art. 79 dello
Statuto di autonomia, fissando gli obietti/progetti di sviluppo da raggiungere
79
Negli oneri di gestione l’Azienda contabilizza i premi per assicurazioni, i costi amministrativi e le
minusvalenze per alienazioni ordinarie.
80
Figurano iscritti fra le immobilizzazioni finanziarie, anziché nell’attivo circolante secondo lo schema
ministeriale, contributi in c/capitale non versati per un ammontare di 135 milioni di euro, in base al
criterio codicistico della destinazione.
81
Il costo del personale maturato nell’esercizio e ancora da liquidare è contabilizzato nel fondo oneri al
personale da liquidare ( fondi rischi e oneri), mentre lo schema ministeriale ne dispone l’iscrizione fra i
“debiti verso il personale”.
82
Sottoscritto in data 3 dicembre 2009 tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.
83
Cfr. nota Ripartizione Sanità n. 493852 del 16 settembre 2013. Come affermato dalla Corte
costituzionale nella sentenza n. 121/2007 “la previsione della certificazione dei bilanci per le Aziende
sanitarie locali.. .ha il chiaro scopo di garantire maggiore controllo su questi rilevanti e numerosi centri di
autonomia di spesa pubblica “ e trova il suo fondamento giuridico nell’esigenza di garantire la chiarezza,
la veridicità e la correttezza dei bilanci medesimi, trattandosi di un intervento normativo da ascrivere
alla materia dell’armonizzazione dei bilanci pubblici e del coordinamento della finanza pubblica.
36
nell’ambito dell’implementazione della riforma clinica e amministrativa
ed il
connesso obiettivo economico da conseguire in termini di reddito operativo della
gestione caratteristica in relazione al bilancio previsionale 2012. Sono stati
concordati, altresì, gli interventi di riduzione dei costi e di miglioramento dell’offerta
di prestazioni sanitarie e dei servizi. L’apposita relazione resa in argomento dal
Direttore generale dà conto delle misure realizzate e del saldo economico raggiunto
a consuntivo, che si discosta da quello assegnato per 1,6 milioni di euro.
Tale obiettivo programmatico era fondato sulla previsione di un bilancio
preventivo in disequilibrio economico, di una crescita dei costi di produzione
prevista in misura superiore al 2% (vincolo posto dall’art. 5 del Patto per la salute
sottoscritto il 23 marzo 2005, i cui adempimenti sono stati prorogati nel Patto
nazionale per la Salute siglato il 3 dicembre 2009) e di un incremento stimato del
valore di produzione per effetto del solo aumento dei contributi d’esercizio,
destinato a compensare il previsto decremento dei ricavi propri. A consuntivo
l’Azienda, a fronte di una riduzione del finanziamento provinciale, ha realizzato un
incremento delle risorse proprie, comprensive delle misure di compartecipazione
alla spesa da parte degli utenti, per 3,3 milioni rispetto al 2011 (+3,6%) e di 5,5
milioni (+ 6,1%) rispetto all’obiettivo assegnato, accompagnato da un decremento
dei costi per consumi intermedi, generali e di godimento dei beni di terzi di 10,1
milioni (-1,8%) rispetto al 2011 e di 27,7 milioni (-4,8%) rispetto all’obiettivo del
patto.
Le misure ricomprese nel patto in ordine al costo del personale (il blocco delle
assunzioni, l’oculata copertura delle assenze, l’implementazione del nuovo modello
di “case-mix” del personale sanitario non medico in ospedale, l’abbattimento della
banca ore e ferie maturate non godute), seppur a carattere strutturale, non
risultano aver inciso significativamente sulla dinamica del relativo costo, che è
ulteriormente aumentato rispetto al 2011 (+7,9%).
Va rilevato che la Giunta provinciale nella seduta del 25 novembre 2013 ha
preso atto del mancato raggiungimento del patto e delle motivazioni al riguardo
formulate dal Direttore Generale, sulla base delle quali l’Assessore provinciale
competente ha formulato per il 2012 un giudizio positivo di performance
complessiva del Direttore generale dell’Azienda per ciascuna delle tre dimensioni
della valutazione gestionale riguardanti i risultati complessivi conseguiti rispetto
agli obiettivi fissati, le modalità del relativo conseguimento e il mantenimento del
rapporto di fiducia che lega l’operato del Direttore generale all’Assessore. A tale
ultimo elemento è stato attribuito anche nel 2012 un ruolo fondamentale nel
sistema dei pesi utilizzato nella valutazione, concorrendo lo stesso in maniera
determinante al giudizio positivo e alla quantificazione della misura dell’indennità
di risultato riconosciuta, legata al raggiungimento degli obiettivi (performance
raggiunta nel 2012 in misura del 100%).
Si esprimono, inoltre, perplessità in merito al mancato coinvolgimento
dell’Organismo di valutazione della Provincia, al quale l’art. 24 della legge
provinciale n.10/1992 demanda la verifica del conseguimento degli obiettivi
relativamente all’amministrazione provinciale e agli enti dipendenti.
c) La spesa del personale costituisce la voce più rilevante dei costi di
produzione ed assume un ruolo di variabile determinante nell’ambito dei costi tipici,
ponendosi in stretto rapporto con gli equilibri di bilancio. Il legislatore statale, con
finalità ispirate al contenimento della spesa, ha emanato negli ultimi anni una serie
di disposizioni di coordinamento della finanza pubblica (tra l’altro l’art. 1, comma
565, della legge n. 296/2006, l’art. 2, commi 71 e 72, della legge n. 191/2009,
l’art. 17 del decreto-legge n. 98/2011, convertito in legge n. 111/2011 e l’art. 15
del decreto legge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012), disposizioni
37
costituenti principi generali dell’ordinamento giuridico, che non risultano essere
stati recepiti a livello provinciale, né è stata fornita dimostrazione delle misure
compensative di spesa adottate al riguardo (cfr. sentenze della Corte costituzionale
n. 262/2012 e n. 221/2013).
Nel costo del personale, con corrispondente evidenziazione del debito nel
passivo, risultano iscritte, in conformità alla sentenza della Corte di Cassazione n.
871/2009 “le quote maturate e non corrisposte relative alle ..ferie non godute”, in
aderenza al documento interpretativo del principio contabile n. 12, a cura del
Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti. L’applicazione del divieto di
corresponsione dell’indennità monetaria sostitutiva delle ferie annuali di cui all’art.
5, comma 8, del decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012,
persegue prioritariamente l’intento di produrre risparmi di spesa, esigenza da
contemperarsi con il rispetto del diritto alle ferie costituzionalmente tutelato, così
come enucleato anche dalla giurisprudenza comunitaria. Nel caso di specie il
Collegio dei revisori dei conti ha ritenuto84 che “il debito per ferie non godute
esposto in bilancio, ancorchè alla luce dell’attuale normativa in tema di spending
review risulti monetizzabile solo in limitate fattispecie85 rappresenta comunque una
obbligazione dell’azienda nei confronti del personale che, ove non monetizzata, si
traduce in una minore disponibilità di forza lavoro cui corrisponderebbe o una
minore produttività o la necessità di sostenere costi sostitutivi”.
Si rileva l’esigenza di un costante monitoraggio della situazione gestionale
dell’Ente, posto che l’accumulo delle ferie al momento dell’effettivo godimento, può
provocare disfunzioni sotto il profilo organizzativo in termini di servizi, e potrebbe
comportare notevoli ripercussioni economiche per la necessità di far fronte a
eccessive assenze del personale.
Si segnalano le criticità emerse in sede di istruttoria sull’esatta qualificazione
giuridica, da parte dell’Azienda, dei contratti per l’acquisizione di prestazioni
professionali (contratti d’opera ai sensi della legge provinciale 21 giugno 1983, n.
18, CoCoCo, contratti libero professionali).
d) In tema di controlli sui costi della contrattazione integrativa è da rilevare la
modifica introdotta dall’art. 2 della legge provinciale 19 luglio 2013, n. 91 all’art. 13
della legge provinciale n. 7/2001, che attribuisce al Collegio dei revisori dei conti la
verifica sulla compatibilità economico-finanziaria degli accordi aziendali con i vincoli
di bilancio, in linea con le osservazioni della Corte dei conti circa l’esigenza di una
attenta valutazione sul grado di sostenibilità e ragionevolezza degli oneri derivanti
dalle proposte contrattuali86.
e) Si ribadiscono le perplessità, già evidenziate relativamente ai precedenti
esercizi, in merito alla mancata attuazione della pianificazione strategica, con le
conseguenti scelte operative demandate all’atto aziendale. Infatti, dalla sua
84
Verbale n. 8/2013 del Collegio dei revisori dei conti dell’Azienda sanitaria
Corte di giustizia dell’Unione europea- sentenze cause riunite c-350/06 e c-520/06, sentenza della
Cassazione n. 18168 del 26 luglio 2013.
85
86
Non risulta implementata l’attività di monitoraggio affidata alla Ragioneria generale dello Stato-IGOP
tramite le Ragioneria territoriale dello Stato di Bolzano, ai sensi dell’art. 40-bis comma 2, del decreto
legislativo n. 165/2001 e dell’art. 67 della legge n. 133/2008, in materia di contrattazione collettiva (l.p.
n. 16/1995). Si richiama, con riguardo al limite massimo degli aumenti retributivi che possono essere
disposti in sede di rinnovo contrattuale, la sentenza della Corte costituzionale n. 215/2012 che rimanda
la disciplina attinente alla retribuzione alla competenza esclusiva statale in materia di ordinamento
civile, principio questo ribadito anche con la recente sentenza n. 61/2014.
38
costituzione nel 2007, l’Azienda opera ancora nell’ambito del piano sanitario
provinciale 2000/2002 (deliberazione della Giunta provinciale n. 3028/1999), in
attesa dell’approvazione del nuovo piano sanitario provinciale 2012/2014, la cui
proposta risulta formulata secondo gli indirizzi generali contenuti nel documento
fondamentale per la riforma clinica (deliberazione della Giunta Provinciale n. 1302
del 26 luglio 2010) e del relativo piano di realizzazione predisposto dall’Azienda in
di piani
data 8 novembre 201087. L’Azienda non ha proceduto all’adozione
operativi, in un contesto di programmazione pluriennale, secondo il percorso di
raccordo con gli strumenti economico-finanziari di cui alla legge provinciale n.
14/200188.
Si rileva che l’atto organizzativo provvisorio, adottato dal Direttore generale
con delibera n. 14 dell’1 gennaio 2007 nelle more di predisposizione e di
approvazione dell’atto aziendale, non appare idoneo a rafforzare l’identità
organizzativa dell’Azienda, in quanto rinvia alla previgente e non del tutto
omogenea disciplina regolamentare delle ex quattro aziende sanitarie.
f) Anche nell’esercizio 2012 perdura lo stato di disequilibrio economico, con
progressiva erosione delle riserve di liquidità. Infatti, la perdita d’esercizio sale a
4,1 milioni di euro (+56% rispetto al 2011) e si mantiene entro i limiti di quella
programmata e autorizzata nel bilancio di previsione per 4,6 milioni. La copertura,
ai fini del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, è assicurata dagli
utili pregressi riportati a nuovo. Da segnalare che il Collegio dei revisori ha
evidenziato “…rilevanti scostamenti nelle singole voci dovuti a situazioni non
preventivabili al momento della stesura del bilancio preventivo” (fra l’altro, la
riduzione delle assegnazioni provinciali, i nuovi criteri di rimborso, la rinegoziazione
dei contratti in essere e le sopravvenienze attive per lo storno di ferie non
godute). Criticità in merito alla programmazione sono state, altresì, espresse dalla
Ripartizione Sanità della Provincia89.
Rispetto al 2011 si riduce notevolmente il margine operativo relativo alla
gestione caratteristica. Nel contempo aumenta l’incidenza dei componenti
straordinari sul reddito netto. Rimane pressochè invariato il peso percentuale dei
contributi in c/esercizio e dei ricavi propri (rettificati dal dato della mobilità attiva),
sul valore della produzione. I costi di produzione mostrano, invece, una dinamica
incrementale, che l’Azienda non riesce a mantenere entro i prescritti vincoli della
finanza, nonostante le attuate misure di “spending review” (decreto legge n.
95/2012, convertito in legge n. 135/2012). L’Azienda ha dichiarato al riguardo “di
aver perseguito una politica di recupero di risorse attraverso l’eliminazione degli
sprechi ed il perseguimento di più elevati livelli di efficienza”.
87
Le scelte di politica sanitaria tengono conto della specificità del territorio e delle esigenze della
popolazione. La riforma clinica si concentra su un sistema differenziato di ospedali che proseguiranno
l’offerta di prestazioni in un sistema di assistenza differenziato, integrato e collegato in rete (rete
funzionale fra il sistema di assistenza ospedaliero e l’assistenza territoriale).
88
Il piano generale triennale 2012/2014 ed il programma operativo annuale, da adottare con delibera
del Direttore generale, rientrano nei documenti da sottoporre al controllo di legittimità da parte della
Giunta provinciale, ai sensi dell’art.23 della legge provinciale n. 7/2001. L’Ufficio economia sanitaria
della Ripartizione sanità ha provveduto con note prot. 143355 del 12 marzo 2012 e prot. 279733 del 18
maggio 2012 a formulare le proprie osservazioni in ordine alle proposte rispettivamente di programma
operativo annuale e di piano triennale predisposte dall’Azienda. L’obiettivo di adozione del piano
operativo inserito nella BSC 2012 non risulta in conclusione raggiunto (indicatore n. 8 – performance
0%)
89
Cfr. Parere in data 30 maggio 2013 sul bilancio di esercizio 2012 dell’Azienda sanitaria.
39
Si rileva che il costo del lavoro rappresenta il fattore produttivo dell’Azienda a
maggior assorbimento di risorse e costituisce il punto nodale per consolidare la
complessiva sostenibilità del sistema sanitario provinciale.
g) Si ribadisce l’esigenza, ai fini del rispetto dei principi di bilancio, di
evidenziare adeguatamente (deliberazione della Giunta provinciale n. 2775/200990)
le entrate a titolo di canoni di locazione trattenuti dall’Azienda e da computare in
sede di definizione del fabbisogno finanziario stimato per l’anno successivo.
h) In attuazione delle misure di razionalizzazione e riduzione della spesa
sanitaria stabilite dall’art. 15 del decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n.
135/2012, ed ai fini del concorso alla manovra di contenimento del fabbisogno del
servizio sanitario nazionale per il triennio 2012/2014, l’art. 11 della
legge
provinciale 20 dicembre 2012, n. 22, come modificato dall’art. 6 della legge
provinciale n. 9/2013, ha previsto una riduzione degli stanziamenti nel triennio pari
a 50 milioni di euro complessivi rispetto al 2011. A tal fine con deliberazioni della
Giunta provinciale n. 2016/2012, n. 406/2013 e n. 8/2014 sono state impartite
all’Azienda le direttive onde garantire un risparmio cumulativo della spesa di parte
corrente e per investimenti, con riguardo anche ai settori prefissati in ambito
nazionale degli acquisti e dei consumi di beni e servizi, nonché agli standard
qualitativi, strutturali e tecnologici relativi all’assistenza ospedaliera91. La riduzione
complessiva dei posti letto a carico dei presidi ospedalieri pubblici e delle strutture
private convenzionate, alla stregua dei parametri standard di 3,7 posti letto ogni
mille abitanti ed assumendo il tasso di ospedalizzazione pari a 160 per mille
abitanti, è fissata in 216 posti letto da raggiungere entro il 2014 (di cui il 30% dei
posti letto per acuti entro il 31.12.2013 e dei posti letto per riabilitazione e
lungodegenza entro il 28.2.2014). Conseguentemente la revisione della dotazione
organica comporterà una riduzione delle strutture complesse.
Con riguardo ai risultati raggiunti dall’Azienda nel 2012 in termini di riduzione
dei costi, la relazione sulla gestione, predisposta dal Direttore generale e allegata al
bilancio, fornisce la dimostrazione della riduzione della spesa nei singoli
Comprensori per complessivi 16,2 milioni di euro e, a livello aziendale, nei soli
settori dell’assistenza farmaceutica (7,2 milioni di euro) e dei rimborsi-contributi
(5,4 milioni di euro). Si rileva che non risultano conseguiti risparmi strutturali
negli altri settori considerati dal legislatore, posto che il costo di produzione
complessivo dell’Azienda risulta incrementato, rispetto al 2011, del 3%. Ciò pone
dubbi sulla possibilità dell’Azienda di poter conseguire l’obiettivo della riduzione
permanente del livello di fabbisogno finanziario nella misura fissata da sopra citata
normativa.
i) Risultano, invece, integralmente raggiunti gli obiettivi di risparmio previsti
dall’art. 13 della legge provinciale n. 15/2010 e dall’art. 7 della legge provinciale n.
15/2011 con riguardo alla spesa sostenuta, in termini di competenza, per incarichi
di consulenza, studio e ricerca, di collaborazione coordinata e continuativa e per
pubblicazioni, nell’ambito del principio di coordinamento della finanza pubblica di cui
90
La delibera della Giunta provinciale n. 2775 del 16 novembre 2009 dispone che “I proventi, riscossi ai
sensi della deliberazione della Giunta provinciale n. 2507 del 8.06.1998, dall’Azienda sanitaria possono
essere trattenuti dalla stessa a decorrere dall’1 gennaio 2010. Al momento dell’annuale assegnazione di
fondi da parte della Provincia questi importi vengono conteggiati e conguagliati”
91
In attuazione dell’art. 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e dell’art. 15, comma 13,
lett. c) del decreto-legge n. 95//2012, convertito in legge n. 135/2012.
Con ricorso n. 149/2012 la Giunta provinciale ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale l’art. 15,
comma 13, lettera c), commi 15, 16 e 17, nonché comma 22, secondo, terzo, quarto e quinto periodo.
Non è noto l’esito del ricorso.
40
all’art. 6 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge 122/2010.
Si rileva che con sentenza della Corte costituzionale n. 221/2013, è stata dichiarata
l’illegittimità costituzionale della suddetta normativa provinciale che prevede
riduzioni delle spese in argomento in misura inferiore a quanto stabilito dal
legislatore statale, senza evidenziazione delle “..misure compensative comprovanti
la compatibilità delle minori riduzioni per le singole categorie di spesa con il rispetto
del saldo complessivo previsto dalle disposizioni del decreto-legge n. 78 del 2010”.
Spetta, infatti, alla potestà normativa della Provincia, ai sensi degli artt. 4 e 5 dello
Statuto d’autonomia conformarsi alle disposizioni di principio legislative statali e
provvedere alle funzioni di coordinamento
con riferimento anche all'Azienda
sanitaria, ai sensi dell’art. 79, comma 3, dello Statuto d’autonomia.
j) Per quanto concerne il servizio di trasporto sanitario, l’art 76 della legge
provinciale 5 marzo 2001, n. 7 (modificato dall’art. 20 della legge provinciale 18
novembre 2005, n. 10), prevede che l’espletamento del trasporto d’urgenza e del
trasporto malati “… può essere affidato all’Associazione provinciale di soccorso
Croce Bianca e all’organizzazione territorialmente competente della Croce Rossa
Italiana…”. Nel richiamare quanto già osservato dalla Sezione di controllo di
Bolzano nelle relazioni approvate con deliberazioni n. 1/2011, n. 3/2012 e n.
2/201392, rileva in materia la questione pregiudiziale rimessa alla Corte di Giustizia
dell’Unione europea (causa 2013/C 156/31) su proposta del Consiglio di Stato
(ordinanza 1195/2013). La domanda di pronuncia attiene alla conformità alle
disposizioni del Trattato (artt. 49,56,105 e 106) di una norma regionale che
prevede l’affidamento in via diretta del servizio di trasporto sanitario in favore delle
associazioni di volontariato, anche in presenza di convenzioni che prevedono
l’erogazione dei rimborsi esclusivamente sulla base delle spese effettivamente
sostenute. Si tratta di un importante giudizio, al cui esito è legata la compatibilità
con il Trattato dell’Unione europea
di una norma interna che permette
l’affidamento diretto di un servizio ad operatori privilegiati del settore.
k) In materia di accreditamento istituzionale delle strutture la Provincia si è
impegnata, ai sensi dell’art. 7, comma 1, del Patto per la Salute 2010-2012, a
recepire l’Intesa sancita in Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni –
Province autonome del 20 dicembre 2012, sul documento recante “Disciplinare
sulla revisione della normativa dell’Accreditamento”, alla luce dei recenti indirizzi
europei93. Va sottolineato che l’accreditamento si configura come atto di
concessione di servizio pubblico, funzionale alle scelte di programmazione
provinciale. Si ricorda che, a livello locale, è previsto ancora l’accesso a forme di
assistenza indiretta, ai sensi della legge provinciale n. 7/2001. Secondo quanto
affermato dalla Corte costituzionale (sentenza n. 267/1998) tale ricorso deve
assumere carattere eccezionale, in quanto giustificato “nelle ipotesi in cui le
strutture del servizio sanitario – incluse quelle convenzionate ed oggi accreditate –
non fossero in grado di assicurare un tempestivo intervento sanitario, reso peraltro
92
La Corte di giustizia dell’Unione europea ha chiarito, con sentenza 29 novembre 2007, che”…l’assenza
di fini di lucro non esclude che siffatte associazioni esercitino un’attività economica e costituiscano
imprese ai sensi delle disposizioni ai sensi del Trattato relative alla concorrenza”. Anche l’Autorità
garante delle concorrenza e del mercato ha più volte suggerito che “…è sempre preferibile, anche in
presenza di organizzazioni di ispirazione solidaristica ma che svolgono comunque attività economica,
scegliere il fornitore di servizi pubblici mediante procedure selettive”. Vedasi anche le segnalazioni del
13 novembre 2008 e del 25 marzo 2009 (AS508) – affidamenti diretti per la fornitura del servizio di
trasporto in soccorso ad enti di volontariato.
93
Cfr. tra l’altro la direttiva 2011/24/UE del Parlamento e del Consiglio del 9 marzo 2011 concernente
l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza transfrontaliera.
41
indifferibile dalle condizioni di salute della persona bisognosa di prestazioni di
cura”94.
Al fine di assicurare l’assistenza sanitaria in Alto Adige, nel rispetto delle
caratteristiche etnico-linguistiche, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. n. 197 del 26
gennaio 1980, sono attive apposite convenzioni stipulate con strutture austriache,
come individuate nel Piano sanitario provinciale 2000-2002, rinnovate a scadenza
“in ragione delle loro specifiche finalità e delle loro caratteristiche tecniche e
specialistiche”. Anche in questo contesto l’organizzazione sanitaria dovrà essere in
grado di rimodulare i propri obiettivi attraverso un adeguato processo di
programmazione e pianificazione, operando un bilanciamento fra l’esigenza di
assicurare
l’universalità
e
la
completezza
del
sistema
assistenziale
costituzionalmente garantito (art. 32 della Costituzione), con l’equilibrio e la
sostenibilità del sistema sanitario provinciale.
l) Per quanto riguarda l’analisi dell’aspetto patrimoniale e della situazione
finanziaria dell’Azienda, si rileva nel complesso un peggioramento della struttura
finanziaria rispetto all’esercizio precedente, sia nei profili di lungo che in quelli di
breve periodo. Si accentua la riduzione dell’incidenza delle liquidità immediate e
differite sull’attivo patrimoniale, con un incremento della componente delle
immobilizzazioni. Le condizioni di equilibrio tra flussi di entrata e di uscita a mediolungo termine possono considerarsi accettabili sotto il profilo della solidità
patrimoniale. Difatti la copertura del fabbisogno finanziario durevole appare ancora
sostenibile in quanto l’attivo immobilizzato è finanziato con le passività consolidate,
mentre l’attivo circolante esclusivamente con il passivo corrente. Diminuisce,
inoltre, l’esposizione debitoria nei confronti delle banche e dei fornitori.
Con riguardo all’equilibrio finanziario a breve termine, si registra un modesto
squilibrio nella gestione monetaria, non in grado, peraltro, di compromettere la
solvibilità aziendale, che non presenta condizioni di rischio in quanto i mezzi
monetari e le entrate attese consentono di fronteggiare gli impegni di pagamento
nel breve periodo. Cresce, nel contempo, il peso degli oneri finanziari sui costi
d’esercizio.
Circa le politiche di investimento, dall’analisi della relazione sulla gestione
allegata al bilancio d’esercizio emerge un complessivo equilibrio fra grado di rinnovo
del patrimonio aziendale e più specificamente delle attrezzature sanitarie (4,4%
quale rapporto tra totale investimenti in immobilizzazioni materiali e stock delle
immobilizzazioni lorde) ed il ricorso al leasing (4,8% quale rapporto tra i canoni
leasing ed il costo delle immobilizzazioni materiali). Il tasso di obsolescenza tecnica
mostra un valore appena superiore al 50%, con un trend in decrescita dovuto a
nuovi investimenti.
m) In tema di ammortamento delle immobilizzazioni materiali, va rilevato che
la disciplina provinciale utilizza ancora i coefficienti di ammortamento usati ai fini
fiscali e approvati con D.M. 31.12.1988, che si discostano da quelli fissati dall’art. 3
del decreto legislativo n. 118/2011. Nelle more dell’adeguamento della legislazione
provinciale alla normativa statale in materia di armonizzazione dei sistemi contabili,
anche i cespiti acquistati nel 2012 utilizzando i contributi in conto esercizio non
risultano ammortizzati secondo quanto previsto dall’art. 36 della legge 24 dicembre
94
A norma dell’art. 1, comma 85 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, è previsto con apposita norma di
attuazione, in conformità allo Statuto d’autonomia, il trasferimento alla Provincia delle competenze in
materia di assistenza sanitaria indiretta, di cui alla lettera b) del primo comma dell’art. 3 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 618/1980 (assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero).
42
2012, n. 228, che ha sostituito l’art. 29, comma 1, lett. b) del decreto legislativo n.
118/2011 (applicando cioè la percentuale del 20%). Sarebbe stato auspicabile, sin
da subito, un raccordo della disciplina contabile provinciale con quella statale che
trova in ogni caso applicazione a decorrere dall’esercizio finanziario relativo all’anno
2014, ai sensi dell’art. 6 della legge costituzionale n. 1/2012.
n) Il settore delle società strumentali in ambito locale è regolamentato dalla
legge provinciale 16 novembre 2007, n 12, che all’art. 1, comma 4, condiziona
l’istituzione e il mantenimento delle società stesse ad una valutazione di stretta
necessità per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente, ossia ad un’
attenta analisi dei costi e dei benefici dell’affidamento del servizio alla società, in
termini di efficienza, efficacia ed economicità di gestione. In merito il Collegio dei
revisori ha fatto presente, con riguardo alla partecipata SAIM S.r.l., che eroga
servizi informatici strumentali al perseguimento dei fini istituzionali dell’Ente
(realizzazione del sistema informativo ospedaliero95), “la necessità di dover
approfondire ulteriormente nel corso del 2013 la questione riguardante la possibilità
di poter utilizzare anche in futuro tale strumento societario”96. In connessione con il
subentro, a fine 2011 del nuovo socio di minoranza, si riscontra una forte
espansione dell’attività esclusiva espletata dalla società in favore dell’Azienda.
Trattandosi di società mista, con partner privato selezionato nell’ambito di una
procedura competitiva ad evidenza pubblica a doppio oggetto per il contestuale
affidamento del servizio, si osserva che la giurisprudenza amministrativa97 pone il
divieto di società mista “generalista”, ovvero “aperta” all’affidamento di ulteriori
incarichi rispetto a quelli del contratto di servizio, al fine di evitare che il socio
privato divenga “socio stabile”. Infatti, qualsiasi modifica delle condizioni essenziali
dell’appalto non prevista nel capitolato d’oneri impone il ricorso a nuova procedura
di gara, in ossequio ai principi di libera concorrenza, di trasparenza e di parità di
trattamento imposti dal Trattato sull’Unione europea.
o) L’Azienda, in crisi di liquidità, ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa
presso l’istituto tesoriere/cassiere, regolarizzata all’inizio del 2013, alle condizioni
di cui al contratto per l’affidamento dei servizi bancari stipulato dal Direttore
generale per il periodo 1.1.2009 – 31.12.2013 in conformità all’art. 15 della legge
provinciale n. 14/2001. Secondo l’Azienda la necessità di ricorrere all’anticipazione
di cassa deriva dai ritardi nella corresponsione del finanziamento provinciale, non
del tutto in linea con le esigenze di cassa. Al riguardo, la relazione sulla gestione
riferisce che, “..la modalità di pagamento da parte della Provincia, allo scopo di
evitare interessi passivi o temporanee importanti giacenze di cassa presso la Banca
d’Italia, dovrebbe essere attentamente rivista“. Va, comunque, segnalato che il
comma 7, dell’art. 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito in legge 6
giugno 2013, n. 64, obbliga, a decorrere dal 2013, all’erogazione entro la fine
dell’anno, di almeno il 90% delle somme destinate al finanziamento del servizio
sanitario provinciale. Occorrerà, pertanto, porre particolare attenzione in ordine alla
95
Con deliberazione della Giunta provinciale n. 1187/2013 è stata incaricata la Società informatica Alto
Adige S.p.A., che costituisce una società in house della Provincia, della fornitura per prestazioni di
sviluppo del sistema informativo sanitario provinciale (SIS).
96
Si rammenta che, come affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 326/2008, è operante
l’obbligo di esclusività con l’ ente costituente, unitamente al rispetto delle altre prescrizioni recate
dall’art. 13 del decreto-legge n. 223 del 2006, convertito in legge 4 agosto 2006, n. 248 a tutela della
concorrenza.
97
C fr. Consiglio di Stato, sez. II , parere 18 aprile 2007, n. 456; Adunanza plenaria del Consiglio di
Stato 3 marzo 2008, n. 1; Consiglio di Stato, sez. VI, 23 settembre 2008, n. 4603; Consiglio di Stato,
sez. VI, 16 marzo 2009, n. 1555; Consiglio di Stato, Sez. V, 13 febbraio 2009, n. 824; Deliberazione
AVCP n. 46/2010.
43
struttura finanziaria e alle dinamiche di liquidità dell’Azienda anche in un’ottica di
medio-lungo periodo.
p) L’Azienda ha provveduto, con determinazione del Direttore del Comprensorio
di Bolzano n. 2013-D2-001271 del 9 settembre 2013, ad avviare la procedura
aperta, prevista dall’art. 15 della legge provinciale n. 14/2001, per la stipula di
una nuova convenzione di durata quinquennale per il conferimento dei servizi
bancari, considerando non opportuna dal punto di vista organizzativo ed
informatico, la possibilità per le “aziende, enti, organismi e gestioni speciali
dipendenti o amministrate dalla Provincia”, di ricorrere alla vigente convenzione di
tesoreria stipulata dalla Provincia ed alle medesime condizioni previste dalla stessa.
La Ripartizione finanze della Provincia ha condiviso la decisione del Direttore
generale, ritenendo che “L’Azienda sanitaria, a differenza della Provincia, non
necessita di un servizio di tesoreria, al quale non è obbligata per legge, ma più
specificamente di un servizio di cassa per la gestione di servizi bancari privi di
quelle formalità, incombenze ed obblighi caratterizzanti l’attività del tesoriere” e che
“..l’Azienda non sia mai rientrata tra le c.d. aziende collegate con la Provincia..”.
L’adesione alla convenzione di tesoreria viene considerata dall’Ente provinciale
possibile solo in via prospettica, previa revisione della citata legge provinciale n.
14/200198.
Si ritiene che l’ipotesi di estensione del servizio di tesoreria provinciale
all’Azienda, previa valutazione del possesso da parte dell’istituzione creditizia degli
idonei requisiti all’espletamento dello stesso, non pare esclusa dalla vigente
normativa provinciale. Si rinnova, pertanto, la raccomandazione di vagliare gli
aspetti di fattibilità e convenienza di una gestione unitaria di regolazione dei
rapporti di debito e credito con il tesoriere provinciale, ponendosi nell’ottica di una
gestione ottimale dei flussi di liquidità, nell’ambito di un percorso di
razionalizzazione della spesa sanitaria che tenga conto delle compatibilità
economico-finanziarie complessive.99
q) L’Azienda si è avvalsa, per la stima delle perdite presunte sui crediti vantati
verso terzi, dell’utilizzo di percentuali riferite al valore nominale degli stessi,
secondo il criterio dell’anzianità. Come evidenziato nel documento dell’OIC
(Organismo Italiano di contabilità) n. 15 “I crediti”, tale procedimento sintetico
dovrebbe essere sottoposto a verifica periodica, onde pervenire ad un fondo “
sufficiente (adeguato ma non eccessivo)”. Infatti, le formule pratiche “non possono
essere trasformate in una regola”, risultando
accettabili soltanto
qualora
conducano a risultati sostanzialmente analoghi a quelli ottenuti utilizzando il
metodo analitico (le altre indagini sulla solvibilità dei singoli debitori, sulle
condizioni economiche generali del settore, sull’esperienza storica). Si consideri che
la sovrastima o la sottovalutazione dell’accantonamento, quale espressione
98
La Corte costituzionale, con sentenza n. 162/1982, ha riconosciuto la competenza legislativa dello
Stato in materia di regolamentazione della materia del credito, confermando l’applicabilità anche alle
Province autonome dell’art. 35 della legge 30 marzo 1981, n. 119, istitutiva dell’affidamento del servizio
di tesoreria delle unità sanitarie locali alle aziende di credito di cui al R.D.L. 12 marzo 1936, n. 375 per
mezzo di convenzioni uniformate ai criteri generali fissati con decreto interministeriale. Il relativo atto di
indirizzo e coordinamento è contenuto nel D.M. 21 settembre 1981, finalizzato ad assicurare una
disciplina uniforme del servizio di tesoreria. Tale disciplina non ha subito modificazioni sostanziali per
effetto del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, che nel percorso di aziendalizzazione ha
demandato alle regioni l’emanazione di norme di gestione economico-finanziaria e patrimoniale delle
aziende, prevedendo che le stesse devono informarsi ai principi del codice civile e imponendo, nel
contempo, l’osservanza degli adempimenti previsti dalle norme di contabilità pubblica (art. 5, comma 7).
99
Cfr. MEF, Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013.
44
dell’aliquota di perdita temuta, incide sulla determinazione del risultato d’esercizio
e, di riflesso, sulla consistenza contabile del patrimonio aziendale. r) Si riscontrano, come negli esercizi passati, sensibili variazioni in aumento
del valore delle rimanenze delle scorte (sanitarie e non),
da imputare alla
contabilizzazione ex novo delle giacenze presso alcuni reparti, che influenzano
positivamente la determinazione del risultato d’esercizio del periodo. E’ necessario,
ai fini della rappresentazione veritiera e corretta del bilancio, definire i processi
finalizzati alla completa ed omogenea rilevazione delle rimanenze, come
raccomandato anche dal Collegio dei revisori dei conti, secondo i requisiti comuni
dei percorsi attuativi della certificabilità identificati per la specifica area con il
decreto interministeriale 1° marzo 2013. Si osserva che ragioni di ordine pratico
non giustificano l’applicazione di un metodo selettivo di rilevazione delle giacenze
dei magazzini di reparto-centri di prelievo (attualmente reparti che hanno registrato
prelievi pari all’80% dl totale consumato e limitatamente agli articoli merceologici
che rappresentano l’80% del valore), ancorché residui in termini di valore e
quantità e non incidenti, a parere dell’Azienda, sull’affidabilità della valutazione. Va
richiamato al riguardo il principio contabile nazionale (OIC) n. 13 “Le rimanenze di
magazzino”, che esclude riduzioni arbitrarie del valore del magazzino, in quanto
contrarie ai requisiti richiesti dagli artt. 2423 e 2217 del codice civile.
s) Si rileva che, a norma dell’art. 29 del decreto legislativo n. 118/2011, che
trova applicazione a decorrere dall’esercizio finanziario relativo all’anno 2014, ai
sensi dell’art. 6 della legge costituzionale n. 1/2012, spetta all’Amministrazione
provinciale effettuare le valutazioni sullo stato dei rischi aziendali, con riguardo
all’adeguatezza degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri iscritti nel bilancio
aziendale. Il Collegio dei revisori, tenuto ad attestare l’avvenuto rispetto degli
adempimenti necessari per procedere all’iscrizione e al relativo utilizzo,
ha
provveduto, secondo quanto disposto con deliberazione della Giunta provinciale n.
105/2013, a redigere apposita relazione in merito all’ammontare e alla
contabilizzazione dei fondi. Nello specifico, con riguardo agli accantonamenti agli
“altri fondi”, per i quali erano stati espressi dubbi da parte dell’Ufficio economia
sanitaria sulla corretta alimentazione delle poste in sede di parere al bilancio, il
Collegio, pur riscontrando un
buon grado di attendibilità della stima,
ha
raccomandato “un’accurata distinzione fra i valori stimati, per i quali vanno
effettuati accantonamenti, ed i debiti certi all’epoca della formazione del bilancio
che vanno allocati nelle opportune voci di costo”.
t) Con riguardo alla congruità degli accantonamenti per trattamento di fine
rapporto di lavoro subordinato, dalla succitata relazione dell’Organo di revisione è
emersa una sostanziale correttezza dei criteri di calcolo della quota di debito di
competenza dell’esercizio, mentre sono stati rilevati errori nell’imputazione dei dati
relativi all’anzianità di servizio dei dipendenti. Si rende, pertanto, necessario
conformemente alle sollecitazioni del Collegio dei revisori un riesame delle posizioni
di anzianità al fine di procedere all’esatta individuazione dell’effettivo debito
maturato.
Parimenti si auspica, nuovamente, l’unificazione delle procedure
amministrative in essere nei quattro comprensori.
u) Si raccomanda, nella classificazione dei debiti, la rigorosa applicazione del
principio contabile nazionale (OIC) n. 19 “I fondi per rischi ed oneri, il trattamento
di fine rapporto di lavoro subordinato, i debiti”, secondo il quale, per esigenze di
informazione e di interpretazione del bilancio, anche i debiti verso le consociate
(art. 2359 del codice civile) devono avere indicazione separata con specificazione
della loro natura.
45
v) Con riguardo ai tempi medi di pagamento dei fornitori, comunicati dall’Ente
in 54 giorni, si rileva il rispetto del dettato normativo introdotto con il decreto
legislativo 9 novembre 2012, n. 192, di modifica del decreto legislativo 9 ottobre
2002, n. 231, che, nel recepire la direttiva UE n. 2011/7, fissa per le aziende
sanitarie il termine di 60 giorni per disporre i pagamenti nelle transazioni
commerciali100. L’art. 33 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 prevede,
inoltre, l’inserimento “dell’ indicatore di tempestività dei pagamenti “ fra gli
obblighi di pubblicazione sul sito istituzionale.
z) In tema di trasparenza l’Azienda ha comunicato101 che “si è impegnata ad
attivare un percorso organizzativo, per implementare i vari obblighi di trasparenza”,
lamentando la complessità delle disposizioni normative in vigore, nonché il
consistente impatto organizzativo delle stesse. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 14,
comma 4, lett. g), del decreto legislativo n. 150/2009, spetta all’Organismo di
valutazione della Provincia promuovere ed attestare l’assolvimento di tali obblighi,
che assumono rilievo anche quale strumento per la prevenzione e la repressione
della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione. L’art. 41 del decreto
legislativo n.33/2013 prevede, inoltre, che il rispetto degli obblighi di pubblicità
costituisca requisito necessario ai fini dell’accreditamento delle strutture sanitarie.
Riguardo al citato decreto legislativo l’Azienda risulta aver parzialmente102
adempiuto agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni
previsti dalla deliberazione dell’ A.N.AC. (Autorità Nazionale AntiCorruzione e per la
valutazione e la trasparenza della amministrazioni pubbliche) n. 50/2013 (linee
guida per l’aggiornamento del programma triennale per la trasparenza e l’integrità
2014-2016), finalizzati “alla realizzazione di un’amministrazione aperta e al servizio
del cittadino”.
100
Si segnala anche la recente disciplina in materia di compensazione in relazione ai crediti vantati nei
confronti degli enti del servizio sanitario ai sensi dell’art. 29-quater del decreto del Presidente della
Repubblica n. 602/73, come inserito dall’art. 31, comma 1-bis del decreto-legge n. 78/2010, convertito
in legge n. 122/2010 e modificato dal decreto-legge n. 52/2012, convertito in legge n. 94/2012 e
successivamente dall’art. 16 del decreto-legge n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012 ed ai sensi
dell’art. 28-quinquies, come inserito dall’art. 9 del decreto-legge n. 35/2013, convertito in legge n.
64/2013.
101
Cfr.Nota del Direttore Generale prot. 116507 dell’11 ottobre 2013.
102
Sul sito web istituzionale dell’Azienda si riscontrano ancora
numerosi campi
“in fase di
elaborazione”.
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