relazione sanitaria 2013 def

REGIONE TOSCANA
A
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ND
DA
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US
SLL 1
12
2D
DII V
VIIA
AR
RE
EG
GG
GIIO
O
RELAZIONE SANITARIA 2013
SOMMARIO
Sezione I
1.1
1.2
Il quadro epidemiologico
La struttura demografica
Lo stato di salute ed i bisogni sanitari della popolazione (con riferimento ai flussi codificati e ad
eventuali esperienze locali e studi ad hoc)
5
5
7
1.2.1
9
1.2.3
1.2.4
1.2.5
1.2.6
1.2.7
1.2.8
1.2.9
Comportamenti importanti per la salute ( con particolare riferimento ad alimentazione, fumo, alcool, consumo
sostanze illecite e tossicodipendenze )
Utilizzo dell’ospedale da parte dei residenti (con particolare riferimento a: patologie di ricovero, interruzioni
volontarie di gravidanza, nascite)
Mortalità generale, per cause e mortalità evitabile (con particolare riferimento agli eventi sentinella)
Malattie infettive (incidenza principali malattie infettive con relativa copertura vaccinale)
AIDS, incidenza, prevalenza e mortalità
Infortuni sul lavoro
Disabilità
Patologia psichiatrica
La non autosufficienza dell’anziano
20
22
23
24
31
32
32
Sezione II
2.1
2.2
Sezione III
3.1
Gli obiettivi strategici perseguiti ed i risultati raggiunti
Il quadro sintetico degli obiettivi perseguiti e dei risultati raggiunti
Le aree di criticità e gli elementi significativi verificatisi nell’anno
Il profilo gestionale-organizzativo ed economico-finanziario
L’organizzazione
33
33
45
46
46
3.1.1
3.1.2
3.1.3
Principali adempimenti
L’articolazione distrettuale: percorso assistenziale parte strategica
Gli accordi interaziendali
46
46
51
3.2
I livelli di assistenza
51
3.2.1
3.2.2
I servizi ospedalieri in rete
I servizi sanitari territoriali ed il loro sviluppo
51
52
3.2.2.1
3.2.2.2
3.2.2.3
3.2.2.4
3.2.2.5
3.2.2.6
3.2.2.7
3.2.2.8
3.2.2.9
3.2.210
3.2.2.11
Accordo pediatri di libera scelta
L’assistenza domiciliare integrata
Le cure domiciliari (vedi tabella n. 5)
Progetto sperimentale Qualificazione assistenza sanitaria di base
Potenziamento Vaccinazioni popolazione adulta a rischio
Potenziamento Vaccinazioni raccomandate – popolazione età pediatrica
Specialistica ambulatoriale
Psicologia
Tutela minorile
Promozione di opportunità lavorative per utenti UU.FF Salute mentale Adulti, Handicap, SERT
Integrazione socio-sanitaria
52
52
53
55
57
57
59
59
60
61
62
1.2.2
18
3.2.3
La prevenzione collettiva
62
3.3
La gestione dei servizi
64
3.3.1
3.3.2
La gestione diretta
La gestione esterna (sanità privata, volontariato, onlus)
64
64
3.3.2.1
3.3.2.2
Volontariato e trasporti sanitari
Sanità privata
64
64
3.3.3
3.3.4
La gestione dei servizi territoriali
Gli scambi interaziendali
65
65
3.4
L’equilibrio economico-finanziario
67
3.4.1
3.4.2
L’equilibrio economico-finanziario
Razionalizzazione dell’uso delle risorse
67
67
3.5
Sezione IV
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
Sviluppo e investimenti; acquisizione e gestione di nuove tecnologie al servizio della salute
Le politiche aziendali per la qualità
Qualità aziendale
Il percorso assistenziale
La comunicazione
La carta dei servizi
La partecipazione e la tutela
I tempi di attesa
La semplificazione delle procedure amministrative
La promozione della cultura della salute
68
69
69
70
80
82
82
82
84
84
4.8.1
4.8.2
4.8.3
4.8.4
4.8.5
4.8.6
4.8.7
Stili di vita - Educazione Alimentare
Stili di vita – prevenzione al tabagismo
Stili di vita – promozione dell’attività fisica
Educazione al dono del sangue
Educazione al dono di organi
Educazione all'affettività, sessualità e alla paternità e maternità consapevole
Prevenzione HIV - AIDS
87
88
88
89
90
90
91
4.9
4.10
4.11
La bioetica
La formazione del personale
Le sperimentazioni gestionali
92
93
95
Sezione V
5.1
Le politiche di settore
Prevenzione collettiva
95
95
5.1.1.1
5.1.1.2
5.1.1.3
5.1.1.4
5.1.1.5
5.1.1.6
Raggiungimento del livello di utilizzo delle risorse previste dal Piano sanitario regionale (5%)
Collaborazione con la Direzione aziendale per la valutazione epidemiologica e la programmazione
Sviluppo dei piani di lavoro coordinati con A.R.P.A.T. e Istituto Zooprofilattico Sperimentale
Formazione ed educazione alla salute: formazione degli operatori
Percorso per il miglioramento continuo della qualità
Rispetto dei tempi nei procedimenti NIP/SUAP per le attività produttive
95
96
98
100
100
100
5.1.2
Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
5.1.2.1
5.1.2.2
Comparto Edilizia
Vigilanza e controllo nelle cave
101
101
101
3
Relazione sanitaria 2013
5.1.2.3
5.1.2.4
5.1.2.5
5.1.2.6
Vigilanza e controllo nel comparto lapideo
Cantieri Navali
Tutela della sicurezza e salute degli addetti a lavori agricoli e forestali
Misure di prevenzione possibili e attuabili per la riduzione del sovraccarico biomeccanico del rachide e per la permanenza al lavoro di
lavoratori affetti da low back pain (LBP) in aziende di assistenza alla persona (RSA)
5.1.3
Igiene e sanità pubblica
5.1.3.1
Profilassi delle malattie infettive diffusive – Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita con vaccinazione
anti MPR (morbillo parotite rosolia) – Vaccinazione antiHPV adolescenti – coperture vaccinali nuovi nati
Profilassi delle malattie infettive diffusive – Esecuzione, a seguito di notifica di malattia infettiva, di indagini epidemiologiche ed
interventi di profilassi, secondo protocolli formalizzati
Profilassi delle malattie infettive diffusive – Attività ambulatoriale di vaccinoprofilassi per categorie a rischio e viaggiatori
Medicina internazionale – Mantenimento del livello quali-quantitativo dell’attività ambulatoriale per viaggiatori in zone a rischio
Medicina Internazionale –Malattie infettive ad alta diffusività
Formazione
Promozione della salute e comunicazione
Osservatorio epidemiologico
Osservatorio epidemiologico - Progetto Nazionale PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia)
Pareri igienico-sanitari richiesti da amministrazioni provinciale e comunali
Partecipazione a commissioni e conferenze di servizi indette da pubbliche amministrazioni per espressione dei pareri di competenza
Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Pareri per condizioni igieniche di abitazioni
Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Verifiche di abitabilità/agibilità
Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Vigilanza programmata su strutture recettive, sportive,
ricreative, estetiche, sanitarie
Attività per l’applicazione del regolamento di polizia mortuaria
Tutela dai rischi sanitari connessi con l’inquinamento ambientale
5.1.3.2
5.1.3.3
5.1.3.4
5.1.3.5
5.1.3.6
5.1.3.7
5.1.3.8
5.1.3.9
5.1.3.10
5.1.3.11
5.1.3.12
5.1.3.13
5.1.3.14
5.1.3.15
5.1.3.16
5.1.4
Igiene della nutrizione
5.1.4.1
5.1.4.2
5.1.4.3
Sorveglianza nutrizionale
Attività di counseling nutrizionale
Attività di counseling nutrizionale nell’ambito del Consultorio per la Gravidanza
5.1.5
Sicurezza Alimentare e Sanità veterinaria
5.1.5.1
5.1.5.2
5.1.5.3
Sicurezza alimentare
Applicazione della categorizzazione del rischio delle imprese alimentari
Controlli ufficiali delle imprese alimentari su segnalazione da parte di cittadini su alimenti e/o attività alimentari non conformi agli
standard igienici
Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi
Controlli su animali vivi e sulle merci oggetto di scambi commerciali con i Paesi dell’UE
Sanità Animale
Gestione randagismo
Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
Sistema gestione Qualità
Piano comunicazione
5.1.5.4
5.1.5.5
5.1.5.6
5.1.5.7
5.1.5.8
5.1.5.9
5.1.5.10
102
103
104
104
105
105
106
106
107
107
108
108
109
109
110
110
111
111
111
112
112
113
113
114
114
115
115
121
122
122
122
123
125
126
127
127
5.1.6
Medicina dello sport
127
5.2
Progetti Obiettivo
130
5.2.1
La tutela della salute mentale
130
5.2.1.1
5.2.1.2
5.2.1.3
5.2.1.4
5.2.1.5
5.2.1.6
Interventi mirati alla tutela della salute mentale infanzia e adolescenza
Programmi di adeguamento e riequilibrio zonale della rete dei servizi. Riorganizzazione del Centro di Salute Mentale
Sperimentazione di modalità assistenziali innovative o per specifiche tipologie di utenti
Gestione Unità Abitativa “Ulisse” c/o ex P.O. di Camaiore
Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale
Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale - Gruppo Appartamento “La Casina” – Viareggio e
Assistenza residenziale presso RR.SS.AA.
Collaborazione con le associazioni dei genitori (AIR e ALDEI)
Mantenimento prestazioni ambulatoriali e di ricovero rispetto all’anno precedente: U.F. SMIA
Collaborazione con le associazioni dei familiari degli utenti e con gruppi aiuto – aiuto: U.F. Salute Mentale Adulti
Informatizzazione della Salute Mentale Adulti
130
130
131
131
133
134
5.2.2
Salute della donna, procreazione responsabile, infanzia e adolescenza
137
5.2.2.1
5.2.2.2
5.2.2.3
5.2.2.4
5.2.2.5
5.2.2.6
5.2.2.7
5.2.2.8
5.2.3
5.2.3.1
5.2.3.2
5.2.3.3
5.2.3.4
Programmi di potenziamento dei servizi territoriali di assistenza alla gravidanza – Progetto Nascere in Versilia
Consultorio Adolescenti
Interventi per la popolazione immigrata
Identificazione fattori di rischio genetico e malformazioni
Salute nutrizionale della gestante e della puerpera
Percorso Assistenziale per il Disturbo della Condotta Alimentare in età evolutiva
Riqualificazione delle attività consultoriali
Collaborazione Pediatria - Psicologia
137
138
139
140
141
141
142
143
5.2.1.7
5.2.1.8
5.2.1.9
5.2.1.10
136
136
136
137
Prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze
144
Interventi per le alcoldipendenze
Interventi sul fumo
Percorso preventivo integrato per il gioco d'azzardo patologico (GAP)
Iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei MMG
144
151
152
154
5.2.4
Disabilità
155
5.2.4.1
5.2.4.2
5.2.4.3
5.2.4.4
5.2.4.5
Promozione organizzazione rete di servizi verso la persona in situazione di handicap per percorsi diversificati
Attività di formazione, informazione per i disabili e sostegno alle famiglie
Formazione di una cultura per l’accettazione ed il sostegno del disagio conseguente alla condizione di disabilità
Gestione servizi diurni e residenziali per disabili
Gestione servizi residenziali e diurni per disabili non autosufficienti (con fondo sanitario)
155
157
157
157
158
5.2.5
Tutela della salute degli anziani
159
5.2.5.1
Tutela anziani non autosufficienti – servizi residenziali e diurni
5.3
Azioni programmate
159
163
5.3.1
Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici
163
5.3.1.1
Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: potenziamento o mantenimento attività dialisi extraospedaliera (CAL) +
domiciliare
Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione di programmi mirati a qualificare l’accoglienza delle strutture
di dialisi
Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: incremento delle capacità ricettive durante il periodo estivo
Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione dei programmi di prevenzione e riduzione dei fattori di
rischio per la popolazione
163
5.3.2
5.3.3
Lotta contro i tumori e l’assistenza oncologica
Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule
165
168
5.3.3.1
Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule
168
5.3.4
Lotta alle malattie metaboliche (diabete, fibrosi cistica)
169
5.3.4.1
Prevenzione, diagnosi precoce e terapia del diabete e delle complicanze
169
5.3.5
Prevenzione delle malattie cardiovascolari
172
5.3.1.2
5.3.1.3
5.3.1.4
163
164
164
4
Relazione sanitaria 2013
5.3.5.1
5.3.5.2
Prevenzione secondaria
Prevenzione primaria
5.3.6
Organizzazione dei servizi alcologici
5.4
Il piano sangue e plasma
5.4.1
Piano sangue e plasma
5.5
Il dipartimento di emergenza e urgenza
5.5.1
Estensione attività territoriali DEU
5.6
5.7
La rete integrata dei servizi di assistenza riabilitativa
Assistenza protesica
5.7.1
Assistenza protesica
5.8
Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute
5.8.1
Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute
5.9
La politica del farmaco
5.9.1
5.9.2
5.9.3
Razionalizzazione dell’assistenza integrativa
Contenimento e razionalizzazione della spesa ospedaliera per farmaci e dispositivi medici
Controllo della spesa farmaceutica territoriale
SEZIONE VI
6.1
CORREDO DOCUMENTALE
Tabelle
Tabella n. 1 –L’articolazione distrettuale: l’assetto a fine anno rispetto a quanto programmato nel PAL
Tabella n. 2 – I servizi ospedalieri in rete: andamento dei ricoveri
Tabella n. 3 – I servizi ospedalieri in rete: l’andamento dei ricoveri dei residenti per tipologia di struttura e confronto con l’anno
precedente
Tabella n. 4 - I servizi ospedalieri in rete: posti letto in esercizio
Tabella n. 5 – I servizi sanitari territoriali e il loro sviluppo: assistenza domiciliare integrata, cure domiciliari, strutture e modalità
assistenziali innovative
Tabella n. 6 – La struttura della spesa per livelli di assistenza: anno 2006 e confronto con l’anno precedente
Tabella n. 7 - La struttura della spesa per le convenzioni nazionali
Tabella n. 8 – Lo sviluppo della rete dei presidi: il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione
funzionale (interventi finanziati) – dato aziendale
Tabella n. 9 – Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) – dato
aziendale
Tabella n. 10 – Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) – dato
aziendale
Tabella n. 11 – Qualità aziendale: i progetti di miglioramento più significativi ( max 5) portati a conclusione nell’anno
Tabella n. 12 – La comunicazione: iniziative di comunicazione interna
Tabella n. 13 - La comunicazione: iniziative di comunicazione esterna
Tabella n. 14 – La comunicazione: costi aziendali
Tabella n. 15 – La carta dei servizi: gli impegni dichiarati
Tabella n. 16 – La promozione della cultura della salute: interventi realizzati nell’anno
Tabella n. 17 – La promozione della cultura della salute: dati di spesa
Tabella n. 18 – La formazione del personale: tematiche e ambiti formativi dell’azienda
Tabella n. 19 – La formazione del personale: esperienze significative portate a conclusione nell’anno
Tabella n. 20 - La formazione del personale: investimento aziendale
Tabella n. 21 – L’accreditamento: elenco dei presidi del “Programma accreditamento” accreditati nell’anno
6.2
6.2.1
6.3
6.3.1
Indicatori specifici per livello di assistenza
Indicatori specifici per livello di assistenza
Valutazione della performance 2013 dell’Azienda sulla base dei risultati del MeS. –Lab. S. Anna di
Pisa – Regione Toscana
Tabella dei risultati 2013
172
173
173
174
174
174
174
176
178
178
179
179
179
179
180
181
185
185
185
186
187
188
189
190
191
192
192
192
192
193
194
194
195
197
197
198
199
200
200
201
201
210
210
5
Relazione sanitaria 2013
SEZIONE I IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO
1.1
La struttura demografica
Il quadro demografico della popolazione residente nel territorio della ASL 12 della Versilia è
rappresentato dall’andamento dei principali indicatori tratti dai dati elaborati dal Settore Sistema
Informativo regionale sulla base dei dati Istat. Complessivamente la popolazione residente al
31/12/2012 (ultimo dato disponibile) era di 164.054 abitanti con una diminuzione dell’ 1.8% sul 2007
ed un saldo ancor più accentuato sul 2010 (-3.3 %). Qui di seguito si può osservare la serie di indicatori
relativi alla struttura della popolazione nei sette comuni versiliesi. Detti indicatori fanno emergere un
quadro di progressivo invecchiamento della popolazione residente. L'indice di vecchiaia, ovvero il
numero di anziani oltre i 64 anni presenti nella popolazione residente ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni
ha superato in tutti i comuni, eccetto Massarosa, il dato regionale.
La tendenza all'invecchiamento è destinata ad acuirsi anche per la ridotta natalità della Versilia: nel
2012 i nati vivi sono stati 7.42 per mille residenti, un valore inferiore a quello della zona Nord Ovest
(8.21) ed all’intera regione (8.43). In un anno l’indice di natalità è sceso del 7.5%. Dal grafico seguente
si evince che il tasso di invecchiamento versiliese appare quindi maggiore rispetto alla situazione
regionale, ma anche a quella dell’area vasta Nord Ovest. L’indice di dipendenza degli anziani appare
però contenuto, visto che l’invecchiamento è un fenomeno relativamente recente ed alcune zone della
Versilia reggono ancora in termini di natalità, agendo sul ricambio giovani/anziani. Un ruolo molto
importante nell’invecchiamento della popolazione locale è rivestito dall’indicatore della presenza di
stranieri residenti che è significativamente inferiore rispetto ad area vasta e regione. Essi sono infatti
poco più di 52 ogni mille residenti. La scarsa presenza di stranieri, unita ad una bassa natalità porta un
6
Relazione sanitaria 2013
saldo negativo nel quoziente di incremento totale della popolazione e ancor più dell’incremento
naturale.
L’andamento dei tassi di mortalità mostra una discesa molto vistosa, in particolare fra i maschi versiliesi
che comunque restano sempre con dati molto al di sopra dei totali di zona e regionali, nonché delle
residenti versiliesi. Il dato 2012 vede un numero di 2043 decessi per un tasso di 12.45 decessi ogni mille
7
Relazione sanitaria 2013
residenti, dato superiore a quello regionale (11.77) ed a quello di area vasta (12.37). Fra le zone
sanitarie il dato versiliese viene superato da Massa, Siena, Livorno e Grosseto. La speranza di vita alla
nascita in Versilia nel 2010 era comunque inferiore al dato regionale e d’area vasta con 78.46 anni fra i
maschi e 83.86 fra le femmine.
1.2 Lo stato di salute ed i bisogni sanitari della popolazione (con riferimento ai
flussi codificati e ad eventuali esperienze locali e studi ad hoc)
Anche se per i tassi di mortalità generale altre zone della Costa ci stanno superando, sussiste ancora
un problema in tal senso, visto che le quote restano ancora alte. A dimostrazione di ciò si veda fra
l’altro l’indicatore relativo agli anni potenziali di vita persi (Potential Years of Life Lost, PYLL) ovvero
gli anni di vita potenzialmente vivibili e persi per una determinata causa che hanno fatto risultare nel
2012 la Versilia come la peggiore situazione regionale con un tasso di 4.006 anni per 100.000, a fronte
di una media fra le aziende sanitarie toscane che si ferma a 3441.400.
8
Relazione sanitaria 2013
Tassi di mortalità standard (Maschi, Femmine e Totale) – Comparazione dati Versilia, Area
Vasta Nord Ovest e Regione al biennio 2008-2010 (Elaborazione su dati ARS)
Un quadro sintetico del dato di mortalità è rinvenibile dalla valutazione di performance MeS. S. Anna
per il quale, a proposito delle patologie tumorali, la zona Versilia è ancora quella col maggior tasso
regionale. Infatti nel triennio di riferimento 2008-2010 sono stati, secondo il tasso standardizzato per
età ed avendo come standard la popolazione europea, 189,24 decessi per questa patologia su 100.000
residenti: la quota più alta in regione.
Per quanto riguarda la mortalità cardiocircolatoria la tendenza è quella di un buon miglioramento
della situazione, passando dal tasso riferito al biennio 2006-2008 di 179.09 decessi ogni 100 mila
abitanti al 162.88 del biennio 2008-2010.
Un dato che, al contrario, ha molto colpito l’opinione pubblica locale sta nella mortalità per suicidi con
un tasso di 6.89 decessi ogni 100 mila abitanti: dato che comunque è soggetto a estrema variabilità,
anche se in Toscana l’andamento pare in controtendenza rispetto al dato nazionale, registrando una
tendenza alla riduzione negli ultimi 10 anni.
Restando sull’indicatore per la misurazione della performance aziendale circa la mortalità infantile nel
primo anno di vita, la nostra azienda ha ottenuto il miglior risultato regionale con una percentuale di
decessi di 1.73 ogni mille nati vivi.
9
Relazione sanitaria 2013
Tassi d'incidenza per le varie patologie tumorali per genere (biennio 2008-2010)
1.2.1 Comportamenti importanti per la salute (con particolare riferimento ad alimentazione,
fumo, alcol, consumo sostanze illecite e tossicodipendenze)
Alimentazione
Le evidenze scientifiche sono uniformemente orientate ad indicare negli stili di vita il più potente
strumento di prevenzione nei confronti delle patologie cronico-degenerative, tanto da poter
affermare che la diffusione dei corretti stili di vita rappresenta la nuova frontiera della medicina ed
un’arma efficace per abbattere i costi legati alle patologie croniche: è pertanto necessario che tutti gli
operatori della sanità ne diventino promotori attivi.
Per questo, nell’ambito delle azioni del progetto “Guadagnare Salute”, recepito in regione Toscana
con la DGR 800/2008, è stata prevista l’individuazione in ogni Azienda USL un gruppo di professionisti
esperti sugli stili di vita al fine dell’implementazione di azioni preventive nei quattro ambiti:
alimentazione, attività fisica, fumo e alcol. Questi operatori, oltre a partecipare ai tavoli di lavoro
tematici in via di attivazione a livello regionale, dovranno favorire il raccordo tra tutti i soggetti,
sanitari e non, che si impegnano sul territorio in azioni di promozione della salute, favorendo sinergie
a dalla programmazione alla realizzazione degli interventi.
In relazione agli stili di vita, secondo i dati riportati in tabella rilevati dall’indagine nazionale PASSI
2010, la Versilia risulta superiore alla media regionale per quanto riguarda il consumo di frutta e
verdura (indicatore: 17.6 % di popolazione che consuma almeno 5 porzioni di frutta e verdura al
giorno), dato migliorato rispetto alla precedente rilevazione. In Toscana il 3% delle persone
intervistate risulta sottopeso, il 58% normopeso, il 31% sovrappeso e l’8% obeso: la Versilia si colloca
nella media regionale per questi parametri. Dal confronto con le stime dei tre anni precedenti, si nota
come nel quadriennio 2007-2010 il valore delle persone in eccesso ponderale sia rimasto
essenzialmente stabile tanto in Toscana quanto a livello nazionale. Complessivamente si stima che il
39% della popolazione presenti un eccesso ponderale. Solo un quarto delle persone in eccesso
ponderale dichiarano di seguire una dieta per perdere peso e solo sette su dieci sovrappeso/obesi
dichiarano di praticare un’attività fisica almeno moderata
La nascita ed affermazione del modello della Medicina di Iniziativa e delle Case della Salute, con il loro
preciso mandato sugli stili di vita a partire dalla prevenzione primaria, hanno determinato la necessità
10
Relazione sanitaria 2013
di costituire a livello locale un'interfaccia programmatica ed operativa con i Dipartimenti di
Prevenzione allo scopo di sviluppare sinergie ed evitare duplicazione di interventi. Nella Azienda USL
12 di Viareggio le attività nutrizionali hanno trovato collocazione a due livelli: Dipartimento di
Prevenzione e Ospedale, rispettivamente nella U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione e nella Medicina
Interna. In riferimento alla piramide rappresentativa dell’ Expanded Chronic Care Model al
Dipartimento di Prevenzione viene richiesto :
- riferendosi al primo livello di intervento, corrispondente alla Prevenzione primaria, di farsi promotore
ed attuatore di programmi di sorveglianza nutrizionale e di promozione della
salute rivolti alla
popolazione o a sottogruppi di popolazione;
- riferendosi al secondo e terzo livello di intervento, corrispondenti rispettivamente al Self management
e al Care management, di implementare gli interventi rivolti all’individuo o a piccoli gruppi finalizzati a
promuovere e sostenere il cambiamento dello stile di vita nell’ottica della prevenzione primaria o
secondaria di patologie cronico-degenerative e dell’obesità;
I livelli apicali della piramide, relativi a situazioni a rischio elevato sono riferibili alle strutture
organizzative in ambito ospedaliero. Con Delibera GRT n. 1119/2011, la Regione Toscana ha dato
indicazioni affinché in alcune Aziende USL individuate come capofila di Area Vasta i Dipartimenti di
Prevenzione sperimentassero modalità organizzative e gestionali tali da rendere più omogenee,
razionali ed accessibili ai cittadini le prestazioni, ambulatoriali e non, relative all'ambito nutrizionale e
alla promozione di corretti stili di vita. Per l’AV Nord Ovest è stata individuata questa USL. Nell’ambito
della sperimentazione operativa sono state individuate e mantenute per il 2013 le seguenti linee di
intervento:
- sviluppo delle collaborazioni tra Dip di Prevenzione, U.F. Attività sanitarie di comunità e MMG
nell’ambito del Chronic care model e della medicina di iniziativa;
- sviluppo delle collaborazioni tra Dip di Prevenzione ed UU.OO. Ospedaliere e territoriali;
- azioni di prevenzione in ristorazione collettiva;
- sviluppo di azioni di promozione dei corretti stili di vita e sorveglianza nutrizionale;
- sviluppo dei canali di comunicazione con i cittadini su tematiche nutrizionali e corretti stili di vita;
- mantenimento prestazioni ambulatoriali di counseling nutrizionale per sovrappeso/obesi.
Si riportano di seguito le sintesi delle attività svolte dal personale della U.O.S. Igiene Alimenti e
Nutrizione in relazione ad ogni punto .
Punti a) e b) Collaborazioni
tra Dipartimento di Prevenzione,
Medicina di iniziativa e
UU.OO./UU.FF. Ospedaliere e Territoriali
Coerentemente con le richieste pervenuteci sia dal territorio sia dall’ospedale, sono stati attuati nel
2013 progetti di collaborazione ed attività specifiche delle quali si riportano di seguito le principali:
- In collaborazione con le strutture specialistiche ospedaliere le seguenti attività:
U.O.C.
Psichiatria/U.O.C.
Salute Riabilitazione
nutrizionale
nei N°
151
visite
Mentale Infanzia e Adolescenza
disturbi
del
comportamento nutrizionali effettuate
alimentare
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Relazione sanitaria 2013
U.O.S. Gastroenterologia/
Farmaceutica
U.O.C Counseling nutrizionale per i celiaci
N°
30
individuali
incontri
- In collaborazione con le strutture specialistiche territoriali le seguenti attività:
Counseling nutrizionale per utenti dei 210 visite nutrizionali
Consultori Gravidanza e Adolescenza effettuate
U.F.S. Consultori
Punto c) Azioni di prevenzione in ristorazione collettiva
L’applicazione della D.G.R.T. n. 1127/2010 "Linee di indirizzo regionali per la ristorazione scolastica" ha
comportato sia lo sviluppo di iniziative di informazione e formazione su tematiche inerenti aspetti
specifici nonché una azione di valutazione e controllo dei piani nutrizionali adottati da parte di Comuni
o istituti privati. Sono state mantenute e implementate, anche attraverso apposite convenzioni, le
prestazioni di consulenza nutrizionale in ristorazione collettiva su richiesta (elaborazione, valutazione e
controllo dei piani nutrizionali adottati da scuole, RSA, mense aziendali ecc.; indagini sulla qualità
nutrizionale dei pasti forniti nella ristorazione). E’ stata contestualmente svolta l’attività programmata
di controllo dell’applicazione dei piani nutrizionali presso sedi di erogazione pasti in ristorazione
collettiva (N° 20 refettori controllati per l’applicazione dei menù scolastici)
Punti d) e e) Sviluppo di azioni di promozione e di comunicazione sui corretti stili di vita e
sorveglianza nutrizionale E’ stata data continuità a quanto già previsto per l’anno 2012 sull’aspetto
specifico, conferendo visibilità alla Azienda USL quale interlocutore privilegiato per il cittadino sulle
tematiche nutrizionali attraverso varie iniziative di comunicazione (Riunioni con rappresentanti del
Terzo Settore, Festival della salute, ecc.).
E’ stata data attuazione al progetto regionale “Pranzo Sano Fuori Casa” per la quale questa Azienda
USL è capofila di Area Vasta. Per quanto riguarda la sorveglianza nutrizionale, sono stati effettuati gli
interventi previsti dal progetto regionale a valenza nazionale denominato “OKkio alla salute”
Punto f) Prestazioni ambulatoriali di counseling nutrizionale per sovrappeso/obesi
Da parte del Dipartimento di Prevenzione è stata mantenuta l’offerta delle prestazioni ambulatoriali di
counseling nutrizionale effettuate con un numero di prestazioni
pari a 520
per gli interventi
individuali e 4 interventi di gruppo.
Alcol Droghe
L’Unità Funzionale SERT è un servizio “ad alta utenza” che si trova ad operare in un territorio con
larghissima diffusione sia di “vecchie” che di "nuove" droghe (utenza media di tossicodipendenti ed
alcooldipendenti del SERT Az.USL 12 di Viareggio degli ultimi dieci anni sempre superiore alle 600
unità, con progressivo aumento
degli utenti totali in carico al SERT soprattutto per problemi di
poliabuso di sostanze psicoattive legali ed illegali, fino a superare complessivamente le 1000 unità dal
2010 arrivando a 1136 utenti in carico nel 2013 ). Il servizio, essendo tenuto per le attuali normative
ad assicurare la globalità degli interventi di prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle
dipendenze da sostanze psicoattive ed a garantire la conduzione unitaria dell'articolata e complessa
rete di strutture che compongono il tessuto dei percorsi terapeutici di assistenza ai tossicodipendenti ed
agli alcolisti, si pone sul territorio come un servizio “in rete” con le altre agenzie sia per i progetti di
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Relazione sanitaria 2013
prevenzione e promozione della salute che per la risoluzione delle complesse problematiche delle
persone che fanno uso di sostanze legali ed illegali e delle loro famiglie.
Il progetto obiettivo prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze, negli ultimi
Piani Sanitari Regionali prevede che i Servizi per le dipendenze delle A.S.L. non siano più centrati
solo
sulle
problematiche
correlate
all’uso
di
sostanze
psicoattive
illegali
(eroina,
cocaina,
cannabinoidi...), ma anche su comportamenti patologici derivanti dall’uso di sostanze legali (alcool,
tabacco, farmaci ) e da comportamenti compulsivi assimilabili alle cosiddette “dipendenze senza droga”
(gioco d’azzardo patologico , dipendenza da internet…). Nel settembre 2008, in seguito alla visita (1819/9/08) della Commissione Regionale finalizzata alla verifica del possesso dei requisiti Organizzativi,
Strutturali e Tecnologici previsti dalla normativa regionale, il SERT è stato accreditato dalla Regione
Toscana come presidio ambulatoriale per il trattamento dei tossicodipendenti ed alcooldipendenti.
Dati Utenti in carico anno 2013 presso l’ U.F.S. Ser.T. ASL 12 di Viareggio:
I dati dell'utenza SERT dell'anno 2013 sono i seguenti:
-N° 804 tossicodipendenti in carico (di cui 657 maschi e 147 femmine con consumo problematico di
droghe illegali seguiti sia con terapie farmacologiche che con interventi psico-sociali multiprofessionali
compresi programmi comunitari residenziali), con una tendenza progressiva all’aumento di consumo
cocaina sia come droga primaria specie nei nuovi utenti SERT (102 TD nell'anno 2013) che come droga
secondaria negli utenti "storici" eroinomani (+ 92 tossicodipendenti non residenti “appoggiati da altri
SERT”).
-N° 332 alcooldipendenti (di cui 220 maschi e 112 femmine con problemi alcolcorrelati spesso
associati a consumo di altre sostanze come la cocaina e a disturbi psichiatrici) molti dei quali seguiti in
collaborazione con i gruppi di Auto-mutuo-aiuto presenti nel territorio versiliese ( 6 Club Alcologici
Territoriali , 1 gruppo Alcolisti Anonimi e 1 gruppo Al-Anon).
Risultano inoltre nell'anno 2013 in carico presso l'U.F.S. Ser.T. N° 78 tabagisti seguiti presso il Centro
Antifumo e N° 36 giocatori d'azzardo patologici seguiti dall'equipe multiprofessionale GAP
dell'U.F.S. Ser.T. Azienda USL 12 di Viareggio .
-N° 47 utenti (di cui 44 con retta a carico dell’ASL 12) inseriti in Comunità terapeutiche
(privilegiando le strutture territoriali e intraregionali: 37 utenti, rispetto a CT extraregionali:10 utenti);
-N° 120 utenti circa portatori di problemi di dipendenza da droghe o da alcol con invio istituzionale
cioè seguiti dal SERT in collaborazione con il Ministero di Giustizia (UEPE) per problemi giudiziari vari
(di cui 42 in misura alternativa alla detenzione) e con il NOT della Prefettura per programmi art.75 e
art. 121 del DPR 309/90;
-N° 40 utenti circa accompagnati in percorsi di ricerca del lavoro o inseriti in programmi di inserimento
lavorativo in collaborazione con l’U.F. Inclusione Sociale;
-N° 30 pazienti circa con gravi problematiche psichiatriche associate ad abuso/dipendenza di sostanze
psicoattive e quindi seguiti con progetti dell’U.F. SERT fatti in collaborazione con la U.F. Salute Mentale
Adulti ASL 12 di Viareggio.
-N° 108 utenti hanno frequentato il Centro di Osservazione e Orientamento “Raffa” per utenti
dell'U.F. Ser.T. dell’A.S.L. 12 Versilia per iniziative sia interne (gruppi, training autogeno...) presso la
sede del centro semiresidenziale SERT a Camaiore che esterne (escursioni, gite...).
Il Centro ‘Raffa’ e’ attivo nel Ser.T. versiliese dal 1998 come strumento socio-riabilitativo per persone
con problemi di tossicodipendenza e alcoldipendenza.
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Relazione sanitaria 2013
L’obiettivo generale del Centro semiresidenziale per utenti U.F. Ser.T. dell’ A.S.L. 12 Versilia è:
- l’accompagnamento verso l’accoglienza presso strutture residenziali, anche convenzionate e/o la
strutturazione di un programma territoriale
- la creazione di piani di socializzazione e reinserimento sociale di tossicodipendenti ed alcolisti
attraverso un’efficace integrazione socio-sanitaria
- la realizzazione di un sistema “a rete” tra Servizio pubblico, volontariato e privato-sociale del
territorio versiliese
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
“agganciare” le persone tossicodipendenti creando un rapporto più diretto ed efficace col
servizio e con le strutture del territorio in generale, nell’ottica dell’ ”accoglienza attiva”;
sostenere l’astinenza e rompere l’isolamento sociale;
facilitare il riattivarsi delle risorse interne e esterne;
programmare inserimenti più mirati in comunità aumentando le possibilità di risultati positivi
dei percorsi riabilitativi;
programmare un percorso territoriale individualizzato valorizzando il contesto e la rete
sociale del paziente;
osservare le capacità lavorative e relazionali del paziente con l’obiettivo di un inserimento
socio-terapeutico (borsa lavoro);
orientare l’inserimento lavorativo;
delineare le fasi del percorso di cambiamento;
riscoprire le potenzialità e le capacità di ognuno.
Nel corso dell’anno 2013 si è potuta intensificare l’attività del Centro grazie alla possibilità di usufruire
di finanziamenti aggiuntivi della Regione Toscana con il Progetto ‘Il ragno nella tela’, centrato
sull’integrazione delle attività tra UF Ser.T. e Ceis di Lucca, con la fattiva collaborazione tra il Centro
Raffa e la CT di Nocchi.
‘Il ragno nella tela’ e la collaborazione con gli operatori della Coop Crea hanno permesso di aumentare
e mantenere costante durante tutto l’anno le attività e i percorsi di gruppo specifici,
con
l’approfondimento di tematiche che rispondono meglio alle esigenze individuali dei pazienti.
Questa integrazione ha permesso la partenza di attività quantitativamente e qualitativamente migliori
per i pazienti del Centro Raffa e gli ospiti della Comunità di Nocchi.
Nello specifico nel corso dell’anno 2013 hanno partecipato complessivamente 108 pazienti sia
provenienti dal territorio che, in parte minoritaria, dalla Comunità Terapeutica Ceis .
Le attività e i gruppi terapeutici per l’anno 2013 si possono così suddividere:
- Gruppo di Prevenzione della Ricaduta secondo il modello Cognitivo Comportamentale, due cicli
(maggio/giugno e ottobre/novembre), con la possibilità di partecipazione e formazione di operatori
del Ceis di Lucca (CT Vecoli) in qualità di auditori;
- Gruppo ‘Ciclo del contatto’, due cicli (maggio/giugno e ottobre/novembre). Gruppo terapeutico per
stimolare la consapevolezza del corpo ristabilendo la connessione corpo-emozione-pensiero;
- gruppi di continuità terapeutica nella fase di after care per i pazienti in fase avanzata di trattamento,
cadenza quindicinale;
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Relazione sanitaria 2013
- gruppo di accoglienza per i pazienti che iniziano un percorso sul territorio e/o di osservazione pre
comunitaria, sul come si sta in gruppo, sulla condivisione delle regole del Centro, cadenza settimanale;
- gruppo di rielaborazione personale della propria esperienza di vita, cadenza settimanale;
- laboratorio teatrale di espressione corporea con la realizzazione anche di performance pubbliche
durante eventi di prevenzione, con operatori Coop Crea, cadenza settimanale;
- laboratorio creativo in collaborazione con il laboratorio teatrale (per la realizzazione di materiale di
scena, eventuali mostre e/o prodotti ‘promozionali’, recupero materiale di riuso…) con operatori Coop
Crea, cadenza settimanale ;
- gruppo di training autogeno guidato da personale di U.O. Psicologia, cadenza mensile;
- attività sportive e motorie in collaborazione con agenzie del terzo settore della Versilia;
- gruppo di discussione con l’approfondimento di vari argomenti (educazione sanitaria e promozione
della salute, educazione civica, empowerment, affettività, sessualità, spiritualità, mindfulness…);
- attività ricreative e di sensibilizzazione a temi di educazione civica e di appartenenza al territorio;
- attività di vita quotidiana (utilizzo della cucina, cura della propria igiene personale, pulizia dei locali
ad uso del gruppo…);
- gite in montagna, al mare e in località di interesse culturale, cadenza mensile;
- partecipazione ad eventi e manifestazioni sul territorio anche grazie ad una collaborazione attiva con
il Comitato ‘Non la bevo (Festival della salute, eventi di prevenzione in luoghi di divertimento, Lucca
Comics…);
- realizzazione di una performance teatrale pubblica durante il convegno nazionale del Progetto CCM
‘Social Net Skills’ (Villa Bertelli, Forte dei Marmi, giugno 2013) sul tema delle emozioni;
- realizzazione di un focus group per la programmazione del Centro Raffa per l’anno 2014 con tutti i
pazienti coinvolti nelle attività.
Le attività vengono svolte con personale del Servizio e i singoli progetti terapeutici vengono
concordati e monitorati con le equipe di riferimento invianti dell’U.F.S. Ser.T. Az.USL 12 di Viareggio.
La peculiarità della Metodologia educativo-relazionale si articola attraverso il rapporto del “qui e ora”
finalizzato al recupero delle molteplici stimolazioni che derivano dai linguaggi e dalla scansione dei
ritmi e dei tempi della giornata. In particolare diventa fondamentale la comune attribuzione di senso
agli avvenimenti quotidiani che segnano la vita di ciascuno (living learning); e l’ampliamento delle
possibilità e delle strade percorribili sia a livello terapeutico che nel contesto esterno al Centro. E' la
relazione che crea un rapporto più diretto ed efficace tra pazienti e operatori di un servizio, si
definisce così “accoglienza attiva” un obiettivo che si realizza in un clima di sempre più fiducia e
collaborazione reciproca.
In questo modo il Centro “RAFFA” è divenuto un punto di riferimento riconosciuto e una base di
partenza per una relazione terapeutica più efficace.
La collaborazione tra il Servizio Pubblico ed il Privato sociale (CeIS di Lucca) è proseguita, come previsto
dalle Delibere GRT 1165/2002, 143/2005 e 116/2006, con il rinnovo della Convenzione con l’Ente
Ausiliario CeIS di Lucca (vedi Delibera 139/2006 e successive proroghe con determinazioni dirigenziali
del Responsabile Zona Distretto ASL 12) per i programmi svolti nelle strutture presenti in Versilia di
Bicchio e Nocchi ; nell'anno 2013,come già scritto, la collaborazione SERT-CEIS si è ulteriormente
sviluppata con la seconda annualità di finanziamento del progetto integrato “IL ragno nella
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Relazione sanitaria 2013
tela...”(vedi delibera Azienda Usl 12 di Viareggio n° 16 del 28/01/2014) relativo alla Delibera GRT
487/2011 e al Decreto dirigenziale n. 6497/2012,che
ha previsto un lavoro integrato tra l’Ente
Ausiliario CEIS Lucca e il Ser.T. di Viareggio nel contesto di un programma di accoglienza ambulatoriale
(Centro “Pachamama”), semi-residenziale (Centro “Raffa”) e residenziale (CT CEIS Nocchi), mediante il
coinvolgimento di figure professionali dipendenti della ASL e del privato sociale CEIS Lucca.
Il Centro “Raffa”,come detto, si è occupato di soggetti con differenti dipendenze e target di età, il cui
percorso è finalizzato alla fase di orientamento pre-comunitario, all’aftercare e a percorsi territoriali
(come il reinserimento socio-lavorativo). In particolare le attività svolte presso il Centro “Pachamama”
sono state rivolte prevalentemente alla fascia adolescenziale e nell’ambito degli invii istituzionali (art.
75 e 121 Dpr. 309/90) in base ad un protocollo sperimentale fra la Prefettura di Lucca, il SERT e il
Centro “Pachamama” del CeIS di Lucca, operante presso il Centro Alcologico di Camaiore dall'estate
2011;è inoltre continuata la collaborazione nell’ambito di progetti di formazione professionale e
inserimento socio-lavorativo di utenti tossicodipendenti in particolare all’interno della Cooperativa
Poseidon di Viareggio .
Collaborazione dell'UFS SERT Azienda Usl 12 Viareggio con la Regione Emilia-Romagna con relativa
convenzione stipulata riguardante il progetto CCM “Un approccio integrato per la riduzione delle
diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute”( che vede, come già scritto, la Regione
Emilia Romagna come capofila e l’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio fra i partners coinvolti sia
nelle varie azioni progettuali che nella valutazione dei risultati finali) , iniziata dall'autunno 2012 con
prosecuzione negli anni 2013-2014 ed intensificazione delle attività nell'anno 2013. Si sottolinea in
particolare la partecipazione del Dr Intaschi e dei suoi collaboratori dell'equipe alcologica SERT ASL12
di Viareggio ai vari momenti formativi e alle varie riunioni di monitoraggio a Reggio Emilia con
organizzazione a cascata di incontri formativi (corso sugli stili di vita del 1 e 2 ottobre 2013 tenutosi a
Viareggio) per gli operatori del SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi e realizzazione, tuttora in corso,
di gruppi infoeducativi per utenti SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi nelle sedi distaccate dei vari
servizi sul territorio versiliese .
Nell'anno 2013 si sono inoltre tenute varie riunioni organizzative e di monitoraggio sia in Regione
Toscana a Firenze che presso il Ministero della Salute a Roma del gruppo di lavoro del progetto
nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, che vede la partecipazione attiva di ben 6 regioni italiane
(capofila Regione Toscana).In occasione dell'evento “Youngle on the beach” del 18 e 19 giugno 2013
organizzato dall’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio a Forte dei Marmi si sono realizzati Focus
group con giovani peer delle varie Regioni presenti
per la definizione delle modalità operative
condivise e sono stati scelti come testimonials delle iniziative estive per l’anno 2013 l’artista Giobbe
Covatta e Alessio De Giorgi per la programmazione delle serate in discoteca .Sono state rilasciate varie
interviste sui media locali e pubblicati articoli su numerosi quotidiani sull'evento di Forte dei Marmi ed
in generale sul progetto “SOCIAL NET SKILLS”.
Sempre nell’ambito della collaborazione con la Prefettura di Lucca , l’ amm.ne provinciale ed altri
Uffici , Enti ed agenzie pubbliche e private che operano in materia di tossico/alcol-dipendenza nel
territorio provinciale , l’UF. SERT ASL 12 di Viareggio ha partecipato nell’anno 2013 alle varie riunioni
ed iniziative del gruppo di lavoro del “Forum provinciale permanente per la prevenzione delle
dipendenze da sostanze psicoattive” della Prefettura di Lucca (istituito in data 19 maggio 2004 con
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Relazione sanitaria 2013
Protocollo d’intesa firmato da varie Agenzie pubbliche e private della provincia di Lucca e sempre più
attivo in modo continuativo nel corso degli anni in particolare sul tema "Giovani e alcol") finalizzate
alla formazione integrata , alla stesura di protocolli operativi condivisi a livello provinciale e ad accordi
con le associazioni di categoria per il rispetto delle normative in tema di pubblicità e vendita di
bevande alcoliche e
soprattutto per
promuovere la vendita di bevande analcoliche (come il
“Decalogo Divertimento Sicuro”).
Si segnala in particolare il lavoro svolto dal Sert di Viareggio nell'anno 2013 presso l'Amministrazione
Comunale di Camaiore per arrivare ad un protocollo d'intesa tra i 7 Comuni della Versilia (Stazzema,
Seravezza, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Viareggio, Camaiore e Massarosa), insieme al Comitato Non
La Bevo, alle Associazioni ARCAT Toscana e Acat Versilia, che prevede un percorso comune di
sensibilizzazione e prevenzione alcologica dal titolo esplicativo "+ Divertimento, - Alcol", che porti alla
realizzazione sui vari territori di competenza, di nuove azioni e politiche che mirino a ridurre i rischi di
problemi alcol-correlati, con un occhio di riguardo al mondo giovanile, con la promozione di bevande
analcoliche ma non solo.
Considerando che il territorio versiliese vede un'alta concentrazione di
locali del divertimento giovanile legato al fine settimana e non, l'impegno preso da tutti i delegati
alle politiche giovanili dei 7 comuni versiliesi assume un rilievo importante, che è solo l'inizio di un
percorso che deve concretizzarsi poi in vere azioni, come da alcuni anni l'Acat Versilia, insieme al Sert e
al Comitato Non La Bevo stanno già sperimentando nei territori come quello di
iniziativa “BEVI SANO, BEVI ANALCOLICO”
) e Forte dei Marmi (vedi
varie
Seravezza (vedi
edizioni estive del
progetto" Ricreazione in via di Estinzione " e protocollo siglato sulla FESTA in piazza di fine anno
2013) grazie anche alla sensibilità e collaborazione degli amministratori locali.
Anche nel corso del 2013 è proseguita la collaborazione dell'equipe alcologica dell’UF SERT ASL 12 di
Viareggio con l’Associazione Club Alcologici Territoriali (ACAT) ed i Programmi “12 Passi” (gruppo AA
ed AL-Anon) della Versilia ed altre Associazioni della provincia di Lucca e di tutta la Regione Toscana
(in particolare ACAT di Massa, di Lucca e Garfagnana) con interventi formativi e di sensibilizzazione sul
tema dell’alcolismo organizzati insieme alle associazioni di auto-mutuo aiuto del territorio versiliese e
regionale.
Partecipazione attiva del Dr Intaschi Guido e di altri operatori dell'equipe alcologica SERT alla
realizzazione di vari incontri di sensibilizzazione della popolazione sui problemi alcol-correlati (vedi in
particolare incontro del 27/4/2013 a Viareggio sugli incidenti stradali alcol e droga-correlati con
presentazione del libro ”Felici di seguirti” della famiglia Guarnieri e serata di sensibilizzazione sul
delicato tema “alcol,sesso e violenza” organizzata a Pietrasanta in data 5/10/2013 ) organizzati nel
corso dell'anno 2013 dal Comitato NON LA BEVO e dall'ACAT Versilia a Seravezza , Pietrasanta e
Viareggio (vedi materiale relativo agli eventi sul sito dell'ACAT Versilia: www.acatversilia.org e sul
sito web del Comitato NON LA BEVO: www.nonlabevo.org).
Nell’ottica di favorire una maggiore consapevolezza rispetto ai corretti stili di vita e proporre modalità
alternative di divertimento in linea con i principi di Guadagnare Salute, si è deciso di riproporre in
Versilia un concorso per la realizzazione degli aperitivi analcolici: 2° EDIZIONE 2013 “BEVI SANO, BEVI
ANALCOLICO” . Sono stati coinvolti dall’Acat Versilia nell’organizzazione oltre al Ser.T, il Comitato Non
la bevo e l’amministrazione Comunale di Seravezza . Aderenti: Sert Azienda Usl 12 Viareggio, Comitato
Non la bevo, Acat Versilia, Comune di Seravezza, Bar “La piazza”, Bar “2 di picche” bar “La parigina”,
Bar “Punto d’incontro” e altri 16 esercizi pubblici del comune di Seravezza. La premiazione si è svolta
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Relazione sanitaria 2013
come da programma nell’ambito della manifestazione “Volontariamente” presso il Palazzo Mediceo
del Comune di Seravezza il 6/10/13.L'iniziativa “BEVI SANO, BEVI ANALCOLICO” è stata inoltre
premiata come esempio di “buona prassi” di prevenzione alcologica in occasione del XXII Congresso
Nazionale AICAT che si è tenuto a Castelgandolfo dal 25 al 27 ottobre 2013.
Il lavoro di rete dell'equipe alcologica dell’UF SERT ASL 12 di Viareggio con associazioni del terzo
settore (Pubblica Assistenza di salvamento Croce Verde di Viareggio,Misericordia di Lido di Camaiore,
Associazione Europea Familiari e Vittime della strada, ACAT Versilia, CEIS di Lucca, CREA, Gruppo Scout
Agesci Viareggio etc.) si è inoltre sviluppato nell’ambito del progetto “NON LA BEVO” specie nel corso
del mese di Prevenzione Alcologica (Aprile 2013) e del progetto regionale “Divertimento sicuro”
portato avanti anche grazie a specifica convenzione con il privato sociale non profit accreditato CEIS
di Lucca.
Collaborazione dell'UFS SERT Azienda Usl 12 Viareggio con la Regione Emilia Romagna con relativa
convenzione stipulata riguardante il progetto CCM “Un approccio integrato per la riduzione delle
diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute”( che vede, come già scritto, la Regione
Emilia Romagna come capofila e l’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio fra i partners coinvolti sia
nelle varie azioni progettuali che nella valutazione dei risultati finali) , iniziata dall'autunno 2012 con
prosecuzione negli anni 2013-2014 ed intensificazione delle attività nell'anno 2013. Si sottolinea in
particolare la partecipazione del Dr. Intaschi e dei suoi collaboratori dell'equipe alcologica SERT ASL12
di Viareggio ai vari momenti formativi e alle varie riunioni di monitoraggio a Reggio Emilia con
organizzazione a cascata di incontri formativi (corso sugli stili di vita del 1 e 2 ottobre 2013 tenutosi a
Viareggio) per gli operatori del SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi e realizzazione, tuttora in corso,
di gruppi infoeducativi per utenti SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi nelle sedi distaccate dei vari
servizi sul territorio versiliese .
Nell'anno 2013 si sono inoltre tenute varie riunioni organizzative e di monitoraggio sia in Regione
Toscana a Firenze che presso il Ministero della Salute a Roma del gruppo di lavoro del progetto
nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, che vede la partecipazione attiva di ben 6 regioni italiane
(capofila Regione Toscana).In occasione dell'evento “Youngle on the beach” del 18 e 19 giugno 2013
organizzato dall’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio a Forte dei Marmi si sono realizzati Focus
group con giovani peer delle varie Regioni presenti
per la definizione delle modalità operative
condivise e sono stati scelti come testimonials delle iniziative estive per l’anno 2013 l’artista Giobbe
Covatta e Alessio De Giorgi per la programmazione delle serate in discoteca .Sono state rilasciate varie
interviste sui media locali e pubblicati articoli su numerosi quotidiani sull'evento di Forte dei Marmi ed
in generale sul progetto “SOCIAL NET SKILLS”.
Nell'ambito del Programma “Guadagnare Salute” nel 2013 il Centro Alcologico ed il Centro Antifumo
dell’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio hanno organizzato gruppi sia con i pazienti della
Riabilitazione Cardiologica che con utenti SERT su rischi derivanti dal fumo e abuso alcolico
(prevenzione terziaria). Abbiamo inoltre continuato nell' anno 2012 la collaborazione con i Medici del
Distretto, con i Medici
di Medicina Generale e
con i Medici
Ospedalieri (es. del Reparto di
Pneumologia e Cardiologia dell’Ospedale Unico della Versilia) partecipando ai Corsi di Formazione dei
Medici stessi sul tema della continuità assistenziale e medicina d'iniziativa e seguendo i gruppi
educazionali con i pazienti portatori di malattia cronica (BPCO, diabete, cardiopatie ecc.). L’obiettivo è
18
Relazione sanitaria 2013
quello di favorire corretti stili di vita (vedi azioni del programma ministeriale e regionale
“GUADAGNARE SALUTE”)
1.2.2 Utilizzo dell’ospedale da parte dei residenti (con particolare riferimento a:
patologie di ricovero, interruzioni volontarie di gravidanza, nascite)
Tasso di primo ricovero/ospedalizzazione standardizzato per età (x 1.000) – 2012
Residenza
Versilia
NORD-OVEST
REGIONE TOSCANA
Maschi
Tasso Standard.
147,93
142,86
145,07
Femmine
Tasso Standard.
151,85
143,35
148,20
Totale
Tasso Standard.
147,82
141,36
145,02
Fonte: Rielaborazione su base dati Agenzia Regionale di Sanità Toscana - 2012
A riguardo dell' ospedalizzazione per malattie croniche, possiamo affermare che nel caso
dell'ipertensione arteriosa senza procedure cardiache, ovvero per un tipo di ricovero potenzialmente
evitabile, legato alle condizioni sensibili alle cure ambulatoriali, la Versilia presenta un tasso grezzo di
1,05 ricoveri fra i maschi ogni mille ricoveri e di 0,80 tra le femmine, valori più bassi rispetto al dato
regionale. Anche i ricoveri per insufficienza cardiaca senza procedure cardiache vedono un tasso
grezzo di 10,15 fra i maschi e 7,83 fra le femmine, con valori statisticamente più bassi della regione.
Stesso trend nei due sessi anche per i ricoveri per angina pectoris senza procedure cardiache, per
diabete, per asma e BPCO.
Nello specifico del ricovero per tumore, come è dato osservare dal grafico seguente, abbiamo avuto
una tendenza alla riduzione dell'ospedalizzazione. Il confronto con Area Vasta Nord Ovest e Regione
vede la Versilia in situazione più contenuta fino al 2004 per effettuare un innalzamento dei valori di
ricovero nel periodo seguente fino all'attuale tendenza alla diminuzione ed alla equiparazione con le
altre due realtà.
19
Relazione sanitaria 2013
Tasso di primo ricovero/ospedalizzazione per tumori standardizzato per età (x 1.000) –
Comparazione Versilia, Area vasta Nord Ovest e Regione.
20
Relazione sanitaria 2013
Nascite
Secondo i dati forniti dal Registro di Mortalità Regionale la mortalità infantile in Versilia è andata
progressivamente riducendosi negli ultimi tre bienni fino al biennio 2008-2010 (ultimo disponibile),
tanto che il corrispondente indicatore sintetico di performance A1 del MeS pone l’Azienda come la
migliore in regione con un tasso di mortalità nel primo anno di vita del 1.73 per 1000 nati
vivi
residenti, un tasso di mortalità neonatale precoce (nei primi 6 giorni di vita) di 0.99 per 1000 ed un
mortalità totale di 1.24 per mille. Buona anche la situazione versiliese per i nati vivi di peso alla nascita
molto basso che rappresentano una quota dello 0,76% dato migliore di quello dell'area Nord Ovest e
della Regione. Oltre a questo dato appare positiva anche la situazione dei prematuri ed i gravemente
prematuri. I nati vivi affetti da almeno una malformazione congenita e cioè tutti quei soggetti affetti
da una o più malformazioni (escludendo i difetti minori) per 1000 nati vivi sono in una quota in linea
con quella regionale e significativamente più bassa della quota di area nord ovest.
Interruzioni Volontarie di gravidanza
Diminuiscono le interruzioni volontarie di gravidanza effettuate da residenti ovunque in regione,
tanto che si passa dal valore assoluto di 306 del 2012 all’odierno 253 IVG. Il dato per mille donne
residenti in età 15-49 anni si assesta su 7.12 contro l’8.07 del periodo precedente.
Anche le interruzioni di gravidanza ripetute mostrano una netta flessione, passando da 93 a 51 per un
rapporto di 1.43 IVG ripetuta per mille donne residenti della stessa fascia di età.
L’ultimo dato dell’Agenzia Regionale di sanità relativo al 2012 mostra per la Versilia il tasso di
ospedalizzazione per IVG più alto dell’intera regione con 11.82 dimissioni per IVG ogni 1.000 donne
residenti in età feconda contro una media regionale di 9.12.
Parti totali e cesarei
Nel 2013 i parti effettuati presso l’ospedale Versilia sono stati 1149 con una percentuale del 22.21% di
parti cesarei (dato MeS. S. Anna 2013). Tale percentuale ci pone in buona posizione nel panorama
regionale, visto che siamo la quarta azienda col minor numero di parti cesarei grezzi.
1.2.3 Mortalità generale e per cause
La sequenza storica nei trienni dal 1995 al 2008 vede tassi standardizzati di mortalità in Versilia
nettamente in diminuzione dal tasso del 1737.95 del triennio 1995-1997 all'ultimo del 2007-2009 del
1419.83 fra i maschi e 888.04 fra le femmine. In ogni caso i valori restano sempre superiori al dato
medio regionale. (Vedi grafico pag. 7)
21
Relazione sanitaria 2013
Tasso di mortalità nel triennio 2008-2010 per sesso
Versilia
maschi
1.391,45
AV. Nord Ovest
1.302,35
Regione Toscana
1.241,23
femmine
873,83
836,20
808,15
Confrontando il numero di decessi ma anche i tassi standardizzati nel tempo il trend è positivo e
analogo alle realtà di area vasta e regionali, pur mantenendo valori più elevati rispetto a queste
ultime. Molte di queste morti potrebbero essere evitate attraverso l’adozione di adeguati stili di vita.
La tabella seguente illustra il superamento significativo (caselle colorate) del valore del tasso
standardizzato per sesso, nella comparazione col tasso di mortalità regionale. A conferma della
maggiore mortalità versiliese abbiamo il dato del superamento del valore per alcune cause di morte a
maggior prevalenza. Spicca il decesso per tumore in generale, con ben 75 punti/valore di differenza nel
sesso maschile e con circa 90 punti di differenza per tumore al polmone, sempre tra i maschi.
Tassi standardizzati di mortalità Versilia e confronto regionale 2008-2010
Versilia
Cause
Decessi per tumori (ICD-IX 140-239)
Maschi
Toscana
Femmine
Maschi
Femmine
487,36
254,82
412.40
222.11
Decessi per tumore dello stomaco (ICD-IX 151)
21,71
12.75
31,81
14,95
Decessi per tumore del colon retto (ICD-IX 153-154 e 159.0)
54,33
31,99
49,07
30,15
193,33
29,95
105,73
25,54
di cui:
Decessi per tumore del polmone (ICD-IX 162)
Decessi per tumore della mammella (ICD-IX 174)
Decessi per tumore della prostata (ICD-IX 185)
44,38
32.44
34,42
33.70
Decessi per cardiopatia ischemica (ICD-IX 410-414)
158,44
84,59
Decessi per malattie cerebrovascolari (ICD-IX 430-438)
138,90
131,83
Decessi per malattie dell´apparato respiratorio (ICD-IX 460-519)
126.00
53,49
110,02
47,27
Decessi per malattie dell´apparato digerente (ICD-IX 520-579)
51,43
39,10
46,52
32,89
Decessi per traumatismi ed avvelenamenti (ICD-IX 800-999)
60,85
24,76
56,69
26,84
Decessi per incidenti stradali (ICD-IX E810-E819)
18.89
2,92
12,94
3,45
Decessi per suicidio (ICD-IX E950-E959)
Fonte: elaborazione Azienda Usl 12 di Viareggio su dati ARS
127,83
153,79
82,79
128,71 112,48
159,17
22
Relazione sanitaria 2013
Mortalità evitabile
La mortalità “evitabile” è legata soprattutto a fattori di rischio (dieta, fumo,sedentarietà) e alla diagnosi
precoce ed, in misura minore, ad una adeguata assistenza.
I Risultati dell’ Indagine PASSI 2008 a cura del MeS S. Anna di Pisa avevano già evidenziato per la Versilia
una quota molto consistente di popolazione sedentaria, ed un numero di obesi e fumatori relativamente
alto. A tale proposito si rimanda a quanto detto in precedenza sui comportamenti ed il corretto stile di
vita (pag. 9).
1.2.4 Malattie infettive (incidenza
vaccinale)
principali malattie infettive con relativa copertura
Il grafico seguente illustra la dinamica delle notifiche di TBC nel periodo 2000-2012. Si registra per la
Versilia una più accentuata flessione dei casi notificati, rispetto ad Area vasta e Regione. Simile
andamento per l’incidenza dei casi di malattie Infettive intestinali compresa epatite virale A che passa,
secondo i dati forniti dal Dipartimento Prevenzione dalla quota di 1.30 a quella di 1.09 per 10 mila
abitanti.
TASSI DI COPERTURA VACCINALE (Fonte Indicatore B7 Mes S. Anna 2013).
Campagna di vaccinazione anti Morbillo-Rosolia-Parotite
La copertura risulta migliorata rispetto all’anno precedente, visto che nel 2013 è stata raggiunta la
quota del 92,63 % contro il 90,8% dell’anno precedente, ma ancora al di sotto di quanto previsto dal
piano regionale ovvero il superamento del 95%.
23
Relazione sanitaria 2013
Campagna HPV (papilloma virus)
La vaccinazione per le adolescenti della coorte 2001 nel 2013 risulta ancora migliorata visto che è stata
raggiunta la quota dell’ 86.15% per l’intero ciclo vaccinale di tre dosi. Dai dati S. Anna relativi al 2013
risulta che la nostra azienda ha ottenuto il secondo miglior punteggio di performance tra le aziende
sanitarie.
Vaccinazione antinfluenzale
Le vaccinazioni antinfluenzali effettuate su soggetti di età pari o superiore a 65 anni nel 2013 sono
state 24.699 per un tasso di copertura del 62, 12% contro una media regionale del 60,23%. In merito
alla copertura vaccinale si rinvia allo specifico paragrafo 3.2.2.6.
1.2.5 AIDS, incidenza, prevalenza e mortalità
Il rapporto standardizzato di incidenza per AIDS, ovvero il rapporto tra il numero di nuovi casi di AIDS
osservati e il numero di casi attesi sulla base dei tassi di incidenza dell´AIDS nel triennio 2010-2012 è il
secondo più alto in Toscana, la quota di 158.88 nuovi casi ogni 100 mila abitanti è superata solo
dall’area pratese. Come si vede dalla tabella seguente il rischio è aumentato di nuovo e si è tornati ai
livelli di inizio periodo.
24
Relazione sanitaria 2013
1.2.6 Infortuni sul lavoro
Premessa
La U.F. di Prevenzione, Igiene e sIcurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) della USL e la sede INAIL di
Viareggio confrontano ormai da più di 10 anni i propri dati relativi agli infortuni sul lavoro in tempo
reale e diffondono
report trimestrali o semestrali ad istituzioni, associazioni di categoria,
organizzazioni sindacali, utenti vari. I documenti sono visibili nel sito WEB
dell’Azienda USL di
Viareggio, all’indirizzo seguente:
http://www.sup.usl12.toscana.it:8000/index.php?modulo=ARTICOLO&id=379.
I due enti hanno scelto di organizzare un osservatorio infortuni integrato per fornire il profilo più
dettagliato possibile ed in tempo reale dei casi di infortunio sul lavoro accaduti localmente. A causa
della significativa flessione del numero di infortuni denunciati registrata nel 2012, circa 1000 infortuni
in meno rispetto allo storico, dal 2012 i report sono diffusi con cadenza semestrale.
Tutti i casi di infortunio sul lavoro DENUNCIATI per i quali sia stato redatto un 1° CERTIFICATO MEDICO
DI INFORTUNIO sono raccolti in modo sistematico ed integrati tramite confronto con le informazioni
desumibili dalle denunce INAIL. Le tabelle di distribuzione degli infortuni in relazione alla loro gravità
sono stilate sulla base della 1° prognosi di infortunio e non sulla durata totale dell’assenza dal lavoro
per infortunio. Infine, l’osservatorio raccoglie anche i casi di incidente con esito grave o mortale
occorsi a cittadini (cioè a persone italiane o straniere prive di un contratto formalizzato di lavoro)
quando dalle indagini svolte dagli operatori del Servizio emergano in modo evidente circostanze di
lavoro nell’accadimento. Le fonti informative dell’Osservatorio e i criteri di classificazione degli
infortuni sul lavoro sono riportati nella legenda in calce al capitolo. Sinteticamente, nei grafici
sottostanti, si riporta il flusso degli infortuni sul lavoro totali in Versilia dal 2000 al 2012. Per il 2013 le
informazioni sono quelle in possesso dell’Osservatorio a maggio 2014 ed è possibile che i dati siano
ancora incompleti.
Commento ai dati
Il numero di infortuni sul lavoro in Versilia dal 2000 in poi si è attestato tra i 3.500 e i 3.800 casi
all’anno fino al 2010. Successivamente si è osservato un decremento, più evidente dal 2012 (Fig. 1).
Nel 2013, anche se i dati sono ancora parziali, il numero di eventi si è attestato su 2.300 casi (2295 al
maggio 2014), confermando il trend in riduzione. Il calo osservato è in linea con i dati riportati anche
da INAIL nazionale e vede la sua massima motivazione nella crisi di mercato e occupazionale che, per
la provincia di Lucca, appare più evidente in Versilia rispetto alle altre zone. Gli avviamenti al lavoro
sono crollati in quest’area di oltre il 14%, a fronte del 5,8% di media provinciale, con oltre 5000
lavoratori in meno rispetto al 2012 (fonte: Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro di Lucca,
aprile 2014). La popolazione lavorativa della provincia di Lucca registra nel 2013 6000 unità di
lavoratori in meno rispetto al 2012 (157.000 contro 163.000) e questi movimenti possono in parte
spiegare la riduzione del numero di segnalazioni di infortunio sul lavoro. Dal punto di vista analitico,
negli anni è progressivamente aumentato il numero delle lavoratrici infortunate (Fig.2) e la
percentuale di infortuni nelle donne è passata dal 19,8% del 2000 al 37% del 2013, con una
25
Relazione sanitaria 2013
tendenza costante all’incremento, anche grazie alla diminuzione degli infortuni tra gli uomini, spia
della minore occupazione nei settori tradizionalmente maschili del lavoro versiliese (edilizia, nautica
da diporto con il suo indotto, lapideo) oggi in crisi di mercato (Fig.3).
La gran parte degli infortuni per i lavoratori e le lavoratrici è di tipo “prevenibile” (Fig.4), pur non
essendo trascurabile in Versilia il numero (e la gravità!!) degli eventi “non prevenibili”, soprattutto
per sinistro stradale. I triangoli apposti sugli istogrammi rappresentano i casi di morte verificatisi
annualmente. In tabella 1 sono riportati i soli infortuni prevenibili
distinti sulla base della 1°
prognosi di certificato medico confrontati con gli infortuni sul lavoro complessivi dell’anno e del
periodo. A fronte di una tendenza pressoché costante alla riduzione del numero complessivo degli
infortuni prevenibili dal 2000, la frequenza degli infortuni più gravi (infortuni con prima prognosi di
almeno 20 giorni, infortuni con prognosi riservata, infortuni mortali) mostra anche negli anni più
recenti una tendenza all’aumento (Fig.5).
I settori tipici dell’attività produttiva versiliese sono l’estrazione e la lavorazione (industriale e
artistica) del materiale lapideo e la nautica da diporto. Anche gran parte delle attività di
metalmeccanica e del settore legno fanno parte dell’indotto della nautica, settore fino a pochi anni
fa trainante dell’economia versiliese. Gran parte degli infortuni di tipo “prevenibile” sono
concentrati in questi comparti produttivi, anche se i settori prevalenti di accadimento sono il
terziario (commercio/servizi) ed edilizia con il suo indotto (attività di idraulica, imbiancatura,
impiantistica, rifiniture varie per edifici), dove occorrono anche gli eventi statisticamente più gravi.
Infine, particolare attenzione è stata prestata dall’Osservatorio agli infortuni accaduti a titolari di
attività e lavoratori autonomi. Dal punto di vista degli infortuni sul lavoro di tipo prevenibile, questa
categoria di lavoratori in Versilia paga un tributo elevato nell’accadimento degli infortuni più gravi (
cioè con prima prognosi uguale o maggiore di 20 giorni, infortuni con prognosi riservata, infortuni
mortali). Circa un quarto di tutti gli infortuni più gravi prevenibili è occorso a titolari o autonomi ed
oltre la metà di tutti gli infortuni mortali di tipo prevenibile accaduti dal 2000 al 2013 ha riguardato
soci di società, lavoratori autonomi, liberi professionisti (8 casi su 15).
Infortuni sul lavoro totali (prevenibili e non prevenibili) periodo 2000 – 2013. Valori assoluti
4000
3000
2000
1000
2
0
0
0
2
0
0
1
2
0
0
2
2
0
0
3
2
0
0
4
2
0
0
5
2
0
0
6
2
0
0
7
2
0
0
8
2
0
0
9
2
0
1
0
2
0
1
1
2
0
1
2
2
0
1
3
0
numero infortuni
26
Relazione sanitaria 2013
Infortuni sul lavoro totali (prevenibili e non prevenibili). Distribuzione in base al genere
(valori assoluti)
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
2004
2005
2006
2007
2008
uomini
2009
2010
2011
2012
2013
donne
Infortuni sul lavoro totali (prevenibili e non prevenibili). Distribuzione percentuale di
genere
90
80
70
80,2
78
79,3
78,1
75,8
75,5
75
72,3
72,7
60
69,3
68
67,9
68,5
50
40
30
20
10
19,8
20,7
22
21,9
24,2
24,5
25
27,2
27,3
30,7
32,1
32
63
37
31,5
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
uomini
2007
2008
donne
2009
2010
2011
2012
2013
27
Relazione sanitaria 2013
Distribuzione infortuni prevenibili e non prevenibili, con evidenza dei casi di morte in
entrambi i tipi
28
Relazione sanitaria 2013
Infortuni prevenibili: distribuzione annua delle prognosi da 1° certificato medico (ultimi 10 anni)
PROGNOSI
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
(da 1° certificato)
2013
(*)
Mortali
3
0
Prognosi riservata
5
7
Gravi (=/> 20 giorni)
328
4 – 19 giorni
3
2
1
1
0
0
0
3
7
3
4
0
1
2
5
296
345
321
288
289
299
283
262
236
1.735
1.686
1.824
1.810
1.846
1.727
1.576
1.358
1.116
1.040
Lievi (0 – 3 giorni)
732
543
596
480
548
662
672
629
461
426
Prognosi
Sconosciuta
70
226
109
96
3
0
6
12
17
6
TOTALE PREVENIBILI 2.873
2.758
2.879
2.717
2.690
2.684
2.554
2.283
1.858
1.713
TOTALE INFORTUNI
3.623
3.798
3.623
3.624
3.655
3416
3.037
2.559
2.295
76,1
75,8
75
74,2
73,4
74,8
75,2
72,6
74,6
3.686
%
INFORTUNI
PREVENIBILI
SUL
77,9
TOTALE GENERALE
2
(* al maggio 2014)
Percentuale degli infortuni prevenibili più gravi sul totale dei prevenibili nel periodo 2000 – 2013
16
14
12
10
8
6
4
2
0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
% INFORTUNI PREVENIBILI PIU' GRAVI
29
Relazione sanitaria 2013
Di seguito la descrizione dei casi di infortunio sul lavoro con esito mortale di tipo prevenibile, indagati
dagli operatori del Servizio di Prevenzione accaduti dal 2000 al 2013. In corsivo gli eventi sentinella ad
esito mortale.
Nel 2013, così come nei due anni precedenti, non si sono verificati in Versilia infortuni mortali di tipo
prevenibile.
Anni 2000-2013: 16 infortuni mortali con la seguente distribuzione:
Otto infortuni mortali
nel settore edile, di cui tre a lavoratori autonomi/titolari di attività/liberi
professionisti. In cinque casi si è trattato di cadute dall’alto (da ponteggio, da solaio privo di parapetti,
da tetto terrazzato, da viadotto autostradale, da terrazza). Negli altri casi un lavoratore è stato sepolto
da macerie all’interno di uno scavo, un lavoratore è stato investito dal ramo di un albero durante
attività di pulizia del cantiere, un terzo lavoratore è stato investito da auto in un cantiere
autostradale.In un caso il lavoratore, straniero, era irregolare ed è stato assunto successivamente
all’infortunio.
Gli altri casi di infortunio mortalei hanno riguardato:
un operaio comunale travolto da cartelloni pubblicitari.
Un giovane gruista folgorato alla guida per il contatto del mezzo con un conduttore di media
tensione.
Un apprendista assunto da pochi mesi investito da fiamma presso azienda del settore chimico.
Un lavoratore, socio di una ditta di autotrasporti, è stato travolto da alcune lastre di pietra durante le
operazioni di carico dei materiali sul proprio camion, attività svolta in collaborazione con gli addetti
del laboratorio di marmi. Dalla ricostruzione dell’evento sono emerse modalità operative non
adeguate agli standard di sicurezza del settore lapideo.
Una lavoratrice straniera si è ferita con la spina di un pesce durante le operazioni di pulitura nella
cucina di un ristorante. Il decesso è avvenuto a distanza dall’evento infortunistico, per complicanze
infettive. Un lavoratore straniero, dipendente di ditta che svolge lavori di silvicoltura conto terzi è
uscito di strada alla guida di un trattore con rimorchio che si è ribaltato e nell’urto è rimasto
intrappolato tra il mezzo e il terreno. Si è trattato di un sinistro stradale, quindi di un infortunio “non
prevenibile”, ma le indagini hanno evidenziato che il trattore era privo di sistemi di trattenuta del
conducente ed erano stati rimossi gli sportelli del mezzo. Un fabbro di 47 anni, socio di una azienda
artigiana, è stato colpito con violenza al capo da una molla del meccanismo di una serranda metallica
espulsa dall’ingranaggio mentre il lavoratore era intento a verificarne il corretto funzionamento. iI
socio titolare di una azienda lapidea artigiana, travolto da lastre in pietra mentre era intento ad
effettuare lavorazioni di superficie con utilizzo di postazione di lavoro temporanea non idonea.
Eventi Sentinella
Nel periodo si sono verificati cinque ulteriori eventi mortali in circostanze lavorative a 4 cittadini
italiani e ad 1 straniero:
Un pensionato è deceduto per infarto all’interno di un cantiere edile.
Un uomo di 90 anni è stato travolto dal tagliaerba che stava conducendo. Queste attrezzature sono
prive di dispositivi antiribaltamento o di trattenuta del conducente.
30
Relazione sanitaria 2013
Un lavoratore dipendente di azienda metalmeccanica
durante un giorno di riposo lavorativo è
precipitato dalla copertura di un capannone di azienda lapidea che alcuni giorni prima si era
deteriorata per caduta, a sua volta, di un operaio della stessa azienda lapidea.
Un pensionato di 66 anni è morto per impatto con treno in transito mentre si apprestava, insieme ad
un'altra persona rimasta illesa, a ristrutturare una edicola con immagine sacra nell’area di pertinenza
della ferrovia. L’area è proibita alla sosta e al transito di persone per motivi di sicurezza e dalle
indagini svolte nell’immediatezza dagli operatori del servizio di prevenzione, non sono emerse
richieste motivate al gestore ferroviario per accedere in questa zona né l’Ente ferroviario aveva dato
indicazione di ristrutturare il manufatto.
un giovane marinaio straniero è deceduto in un cantiere nautico per caduta da un ponteggio issato
per manutenzione della barca di cui faceva parte come equipaggio, in assenza di un contratto
formalizzato di lavoro che ne spiegasse la presenza a bordo durante le attività di manutenzione.
Malattie professionali
Negli ultimi anni le malattie professionali sono aumentate in tutta Italia, ma in modo particolare nella
provincia di Lucca e non perché siano peggiorate le condizioni di lavoro. La causa principale è
l’emersione di malattie prima non riconosciute come di origine lavorativa, come le malattie a carico
della colonna vertebrale e dell’apparato muscolo scheletrico in generale. Dal 2008 infatti il fenomeno
delle patologie da lavoro risulta per tale motivo in crescita su tutto il territorio nazionale e
nel
territorio provinciale di Lucca e Viareggio per l’effetto combinato di un impegno ed un supporto
particolare su questo fronte svolto dai servizi di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
(PISLL) delle Aziende USL e dell’INAIL locale al servizio dei lavoratori attraverso medici competenti
aziendali, medici di medicina generale, medici specialisti e Patronati.. Ci si riferisce a campagne di
formazione ed informazione ed alla disponibilità di accertamenti strumentali di secondo livello
(elettroneurografia degli arti superiori, ecografia muscolo scheletrica) presso l’ambulatorio specialistico
del PISLL di Viareggio.
In generale, rispetto agli infortuni sul lavoro, è molto più difficile correlare l’andamento delle malattie
professionali con le condizioni di nocività del lavoro per vari motivi:
- la diagnosi di probabile malattia professionale dipende dalla capacità del medico che effettua la
diagnosi di associare la condizione patologica alle condizioni lavorative del paziente
- l’interesse del medico e del paziente a definire come professionale una malattia si sviluppa quando
tale malattia è inserita nella lista delle malattie professionali riconosciute o riconoscibili e può quindi
generare un vantaggio immediato per il paziente
−
il periodo di latenza tra esposizione lavorativa e comparsa dei sintomi, in alcuni casi anche
molto lungo,
conn conseguente scomparsa delle produzioni nocive o delle condizioni di
lavoro pregresse.
Nelle tabelle sottostanti sono riportati alcuni dati molto significativi a riguardo.
Referti di Malattie professionali segnalati al PISLLdell’azienda USL 12
31
Relazione sanitaria 2013
Anno
2008
2009
2010
2011
2012
2013
n. MP
241
428
678
886
840
535 (dato
parziale)
Il contenitore “MalProf”, sistema nazionale di rilevazione delle segnalazioni di malattia professionale
pervenute ai PISLL, ha rilevato in Toscana 3630 MP nel corso del 2011 (pubblicazione più recente INAIL
con dati aggiornati al marzo 2012), di cui ben il 24% provenienti dal territorio USL di Viareggio. Nella
tabella seguente la distribuzione delle patologie prevalenti del 2013 con nesso lavorativo giudicato
positivo dal PISLL ed il numero complessivo dei tumori di origine professionale
Tipologie prevalenti di MP 2013
Malattie del
Malattie
Sindrome
rachide
osteoarticolari
Tunnel
escluso rachide e
Carpale
ipoacusia
Patologie
Tutti i
Totale delle MP
di spalla
tumori
denunciate nel
periodo
spalla
153 (29%)
127 (23,7%)
105 (19,6%)
43 (8%)
65 (12,1%)
8 (1,5%)
535
1.2.7 Disabilità
Soggetti portatori di handicap 0 - 64 anni:
Numero Totale
Nuovi soggetti nel
2013
1 - Soggetti conosciuti dai servizi
2 - Soggetti di cui al punto 1 con sola individuazione ai
n. 3546
n. 894
n. 4
-
n. 3546
n. 894
n. 1561
n. 395
n. 1473
n. 91
fini scolastici ai sensi dell’Art. 2 del DPR 24/02/1994
3 - Soggetti di cui al punto 1 accertati ai sensi dell’art. 4
L. 104/92
4 - Soggetti di cui al punto 3 in situazione di gravità ai
sensi degli artt. 3 e 4 della L.104/92
5 - Soggetti di cui al punto 3) per i quali è stato
predisposto il PARG
** nel 2013 i nuovi soggetti conosciuti dal GOM rispetto a quelli accertati dalla competente Commissione dell'AUSL
12 sono stati meno della metà (335 su 776); si ipotizza che ciò, in larga misura, sia dovuto al difficoltoso passaggio
di informazioni dall'UF Medicina Legale al GOIF (tale criticità sussiste ormai da anni, in coincidenza con
disposizioni di legge per il rilascio da parte di INPS della certificazione finale di handicap).
le
32
Relazione sanitaria 2013
1.2.8 Patologia psichiatrica
Persone in cura
Nuovi utenti
Età minore 18 anni
1. 635*
Età minore 18 anni
Età maggiore 18 anni
4.307
Età maggiore 18 anni senza
precedenti contatti
n. 703*
n. 1256
* dati estratti dalla procedura Caribel
1.2.9 La non autosufficienza dell’anziano
Persone riconosciute non autosufficienti >= 65
anni
834 su 834 valutazioni totali
33
Relazione sanitaria 2013
SEZIONE II GLI OBIETTIVI STRATEGICI PERSEGUITI
ED I RISULTATI RAGGIUNTI
2.1 Il quadro sintetico degli obiettivi strategici perseguiti e dei risultati raggiunti
L’analisi dei dati di attività e di performance mostra per il 2013 un andamento complessivo che non si discosta
in modo significativo da quello dell’anno precedente, confermando il trend avviato negli ultimi anni e
coerente con le indicazioni regionali: l’orientamento del Presidio Ospedaliero verso la cura del paziente
acuto, e della Zona Distretto verso il trattamento delle patologie croniche, con sviluppo dei percorsi di
continuità di cura ospedale-territorio e delle ‘Case della Salute’ .
Sul piano generale, la valutazione degli indicatori rilevati dal Laboratorio MES S. Anna mostra il lieve
miglioramento di alcuni aspetti critici e alcuni punti più distanti dall'area delle performance buone o ottime.
Anno 2012
34
Relazione sanitaria 2013
Anno 2013
35
Relazione sanitaria 2013
Per quanto riguarda lo specifico dell'assistenza ospedaliera, la mappa di performance mostra un
andamento 2013 complessivamente buono, tra i migliori a livello regionale, senza indicatori in
significativo peggioramento.
Il grafico indica nei due quadranti superiori le attività che gli indicatori mostrano 'sulla strada giusta' (a
sinistra) e 'ottimi' (a destra), nei due inferiori le performance suscettibili di miglioramento (a sinistra) o
di maggiore attenzione (a destra).
Il tasso di ospedalizzazione standardizzato per 1.000 residenti si mostra ancora in diminuzione (132,13
rispetto al 130,87 del 2012 e al 138,41 del 2011).
Per quanto riguarda il volume della produzione ospedaliera, il numero di ricoveri complessivi nel 2013
è stato di 20.060, rispetto a 21.921 del 2012.
Mostra invece un lieve incremento il tasso di accessi al Pronto Soccorso, passando da 73.027 nel 2012 a 74.108
nel 2013, in linea con un trend regionale generalizzato.
36
Relazione sanitaria 2013
Esaminando il peso medio dei DRG, altro tradizionale indice di efficienza ospedaliera, si nota una
sostanziale tenuta, nell'ambito di un trend di lieve aumento. Il confronto con le Aziende OspedalieroUniversitarie e con le strutture specialistiche della Fondazione Monasterio è una delle concause del
basso peso medio dei DRG chirurgici aziendali.
37
Relazione sanitaria 2013
In media regionale il tasso di ricovero in età pediatrica per 100 residenti.
In sintesi, si può ribadire l'impegno della politica aziendale volta alla deospedalizzazione, attraverso:
- l’Osservazione Temporanea e di tutto il settore dell’emergenza, sia per gli adulti che in ambito
pediatrico;
- l'utilizzo di strumenti alternativi al ricovero (albergo sanitario, hospice, pacchetti diagnostici in
diurno);
- incrementi di ADI-ADO e forte impulso ai progetti territoriali di cure intermedie in sinergia con le
Case di cura convenzionate e della Sanità di Iniziativa in collaborazione con i medici di Medicina
generale.
38
Relazione sanitaria 2013
Tra gli altri indici di performance ospedaliera che mostrano un andamento sostanzialmente analogo a
quelli degli anni precedenti e una buona collocazione rispetto alla media delle Aziende USL regionali si
riportano l''indice di appropriatezza chirurgica e l'indice di appropriatezza medica.
2012
2013
2012
2013
39
Relazione sanitaria 2013
Appare soddisfacente anche l'andamento di due indici di criticità organizzativa dell'assistenza ospedaliera: i
DRG medici dimessi da reparti chirurgici e i ricoveri in day hospital medico con finalità diagnostica.
2012
2013
2012
2013
40
Relazione sanitaria 2013
Sul fronte della diagnostica appare significativo, a titolo di esempio, il tasso di risonanze Magnetiche muscoloscheletriche eseguite su pazienti con età maggiore o uguale a 65 anni per 1.000 residenti. Questa tipologia di
prestazioni è misurata in modo specifico perché è considerata ad alto rischio di inappropriatezza.
A
testimonianza, al contrario, del buon grado di appropriatezza conseguito, nel 2013 l'Azienda USL 12 ha
ottenuto in ambito regionale uno dei più bassi tassi di utilizzo di questa procedura (15,72), e addirittura
inferiore a quello ottenuto nel 2012 (16,25).
L'indice d'efficienza complessiva dell'attività è stata valutata dal MeS la migliore in ambito regionale
nel 2013, con un miglioramento rispetto al valore 2012 (4,09). Andamento confortante anche per
l'andamento della complessiva qualità del processo assistenziale aziendale.
41
Relazione sanitaria 2013
2012
2013
Assistenza territoriale
Per quanto riguarda invece l'assistenza territoriale, mappa di performance mostra un andamento 2013
in linea con quello dell'anno precedente. Gli indicatori nella parte in basso a destra del grafico, che
denotano peggioramento o comunque performance da migliorare, sono quelli relativi alla spesa
farmaceutica e all'appropriatezza prescrittiva, sempre in tema di farmaci, con particolare riferimento
agli Inibitori di Pompa Protonica, ai farmaci Antidepressivi, agli Antibiotici Iniettabili; non
sembrerebbero invece strettamente pertinenti l'assistenza territoriale gli indicatori contrassegnati
dalla lettera B, che riguardano tempi d'attesa per prestazioni chirurgiche erogabili solamente in
ospedale.
Mostrano un andamento soddisfacente gli indicatori complessivi di efficienza del Territorio, come di seguito
riportati, a testimonianza di un apprezzabile grado di integrazione con l'assistenza ospedaliera.
42
Relazione sanitaria 2013
43
Relazione sanitaria 2013
Continua il percorso intrapreso nel campo della sanità d'iniziativa (cfr. anche paragrafo 3.2), con i risultati
attestati nei seguenti diagrammi. Quale esempio di patologia cronica gestita sul territorio mediante
l’attivazione della sanità d’iniziativa, si riporta il tasso di ospedalizzazione per Scompenso Cardiaco per 100.000
residenti.
2012
2013
2012
2013
44
Relazione sanitaria 2013
Ulteriori elementi di valutazione della performance aziendale e delle relative criticità possono essere ricavati
dagli indicatori del Programma Nazionale Esiti, gestito dall'Agenzia Nazionale per i Sanitari Regionali (Agenas)
per conto del Ministero della Salute. Per l'Azienda USL 12 Viareggio l'andamento è apparentemente in
peggioramento, ma va tenuto conto del fatto che gli indicatori sono stati modificati; seguendo il criterio di
valutazione del 2012, lo scostamento dai valori registrati nell'anno precedente apparirebbe poco significativo.
Dipartimento di Prevenzione
Per quanto attiene il Dipartimento di Prevenzione, l’attuale articolazione organizzativa è coerente con quanto
previsto dalla D.G.R.T. n. 1235/2012 e con la L.R. 81/2012 di modifica della L.R. 40/2005.
Il Comitato dei Direttori di Dipartimento di Area Vasta ha inoltre predisposto un documento progettuale che
traccia le linee di sviluppo/revisione dei processi di erogazione dei servizi per il triennio 2013 – 2015; il
documento è stato approvato dal Comitato di area Vasta dei Direttori Generali ed è all’attenzione del livello
regionale. La valutazione degli indicatori di performance rilevata dal MeS. S. Anna mostra un bersaglio ben
centrato.
45
Relazione sanitaria 2013
2.2 Le aree di criticità e gli elementi significativi verificatisi nell’anno
Sul piano generale, per ciascuna area di valutazione, l'esame degli indicatori di performance rilevati dal
M&S S. Anna mostra il seguente quadro:
VALUTAZIONE SALUTE DELLA POPOLAZIONE
L’area in questione non è stata oggetto di valutazione per il 2013, cosicché i dati forniti dal
Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto S. Anna sono relativi al 2012 e riguardano, come per i
periodi precedenti, criticità legate ai tassi di mortalità per tumori, per suicidi ed il peggior dato
regionale sul tasso di anni di vita potenzialmente persi. Due indicatori che storicamente apparivano
negativi hanno invece raggiunto livelli di valutazione molto elevati rispetto alla media intraregionale,
infatti sia per mortalità che per malattie circolatorie il miglioramento è stato evidente.
PERSEGUIMENTO ORIENTAMENTI REGIONALI
Pur non presentando specifiche criticità nella performance, dobbiamo registrare alcuni indicatori da
tenere sotto osservazione:
- cure domiciliari (soprattutto la bassa % di anziani assistiti), variabilità della chirurgia elettiva sia al
livello dei tassi di ospedalizzazione che della degenza, nonché i tempi di attesa per prime visite
specialistiche e prestazioni diagnostiche.
- Indicatori con performance media ma con punteggi sotto il dato medio regionale sono l’indicatore
sugli stili di vita da Indagine PASSI e i livelli di estensione ed adesione agli screening oncologici.
VALUTAZIONE SOCIOSANITARIA
Anche in quest'area non si rilevano particolari criticità, tranne l’indicatore relativo alla Salute mentale
con valore di performance scarsa. Sotto la media regionale sono da segnalare sia l’indicatore relativo
all’appropriatezza prescrittiva farmaceutica che quello relativo a Esiti - Programma Nazionale Esiti di
AGENAS.
VALUTAZIONE ESTERNA
La Valutazione da parte degli utenti del Materno Infantile circa l'assistenza ricevuta e le dimissioni
volontarie presentano votazioni che stanno al di sotto della media regionale.
VALUTAZIONE INTERNA
Dei due indicatori sotto esame nel 2013 quello relativo alla percentuale di assenze del personale è
critico, analogamente all'indicatore relativo al tasso di infortuni.
VALUTAZIONE EFFICIENZA OPERATIVA E DINAMICA ECONOMICO-FINANZIARIA
Il Governo della spesa farmaceutica e dispositivi risulta scarso, mentre sotto la media regionale è
presente l'indicatore dell’ equilibrio patrimoniale finanziario e quello dell'efficienza prescrittiva
farmaceutica.
46
Relazione sanitaria 2013
SEZIONE III
IL PROFILO GESTIONALE-ORGANIZZATIVO
ED ECONOMICO- FINANZIARIO
3.1
L’organizzazione
3.1.1 Principali adempimenti
Adempimento
Rideliberazione Statuto aziendale
Bilancio preventivo
Bilancio di esercizio
Atti di concertazione interaziendali di contenuto programmatico-organizzativo approvati relativi a:
- sviluppo in rete dei servizi ospedalieri
- erogazione dei servizi di prevenzione collettiva
Approvato
SI
SI
SI
3.1.2 L’articolazione distrettuale
Il territorio è organizzato in un'unica Zona Distretto, incaricata delle prestazioni sanitarie e sociali e
dell’integrazione socio-sanitaria tramite le strutture funzionali e professionali.
In Versilia è costituita inoltre la Società della Salute (SdS), un Consorzio fra i sette Comuni del territorio
(66,6% delle quote) e Azienda Sanitaria 12 (33,3%) per programmare e gestire le attività socio
sanitarie e per l'individuazione dei bisogni di salute con la partecipazione delle parti sociali, del Terzo
Settore e del Volontariato. Nella logica di integrazione fra sociale e sanitario e fra Comuni e Asl, il
Direttore della SdS esercita anche le funzioni di Responsabile della Zona Distretto dell’Asl, cioè di tutte
le attività sanitarie territoriali.
Nell’ambito territoriale di Viareggio è proseguita nel 2013 l'attività dell’ambulatorio di codici bianchi
in collaborazione con l’Associazione di volontariato della Croce Verde di Viareggio. Sempre nella
medesima sede sono stati garantiti l’attività di un ambulatorio per cittadini extracomunitari, rivolto sia
adulti che ai minori, ed un centro prenotazione CUP aperto in orario antimeridiano e pomeridiano.
Continuano le attività del Punto Unico di Accesso (PUA) e dei vari Punti Insieme dislocati su tutto il
territorio versiliese presso i presidi distrettuali e presso i 7 Comuni; il Punto unico di accesso
rappresenta lo snodo e il riferimento di un sistema integrato, realizzato attraverso un percorso di
accesso unitario ai servizi socio-sanitari con specifiche modalità di accoglienza e di gestione della
domanda (vedi spazio dedicato).
Casa della salute Tabarracci
Nel Presidio 'Tabarracci' di Viareggio sono ormai da tempo consolidate le attività del poliambulatorio
specialistico, del centro prelievi, della farmaceutica territoriale, di gestione ed organizzazione
dell’assistenza integrativa domiciliare, di riabilitazione dell’età evolutiva e di medicina legale, le varie
attività amministrative nonché gli spazi riservati alla libera professione intramuraria del personale
medico aziendale.
SI
SI
47
Relazione sanitaria 2013
Dal 1°luglio 2013 al 31 agosto 2013 anche quest'anno è stato riconfermato, in collaborazione con la
continuità assistenziale, un ambulatorio di assistenza ai turisti per ripetizione ricette e visite
ambulatoriali.
Presso il presidio Tabarracci vi è la sede della “Geriatria Territoriale”, che opera in proiezione sia su
tutte le sedi distrettuali che al domicilio degli assistiti di tutto il territorio della Versilia per visite e
consulenze su richiesta del medico di Medicina generale.
E' attivo uno sportello farmaceutico per la consegna diretta dei farmaci.
La sede, anche a seguito dell’inserimento degli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, ha assunto
già dal 2012 le caratteristiche di ‘Casa della Salute’.
Casa della Salute di Torre del Lago
Nel giugno del 2013 sono stati completati i lavori di ristrutturazione della sede del Presidio, secondo
un progetto di ‘edificio ad alta efficienza energetica’. Sono stati riallocati ambulatori, centro prelievi,
Cup, postazione di continuità assistenziale (l’ex guardia medica).
La sede, a seguito dell’inserimento anche degli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, ha assunto
le caratteristiche di ‘Casa della Salute’, per tutta la settimana, garantendo una maggior assistenza sul
territorio, al di fuori del contesto ospedaliero, nella quale i medici di medicina generale acquisiranno
un ruolo preminente.
Presidio distrettuale Terminetto
Situato in Viareggio al quartiere Terminetto, affiancato ai servizi comunali circoscrizionali, offre al suo
interno i seguenti servizi: centro prelievi, consultorio ginecologico, corsi di preparazione al parto,
assistenti sociali e assistenti domiciliari per la disabilità.
Presidio distrettuale Viareggio via Santa Maria Goretti - zona Coop
E' proseguita l'operatività della sede distrettuale aperta in precedenza a Viareggio, in via Santa Maria
Goretti, adiacente alla Coop con le seguenti attività:
- Centro prelievi ambulatoriali;
- Centro di vaccinazione per l'età evolutiva rivolto a tutta la popolazione del comune di Viareggio e a
quella della frazione di Lido di Camaiore e di Capezzano.
Adiacente al presidio distrettuale è collocata una sede con ambulatori di pediatri di libera scelta
convenzionati con orario di apertura sia antimeridiano che pomeridiano nei giorni feriali.
Presidio distrettuale di Camaiore
E' stata mantenuta l’attività distrettuale e poliambulatoriale. L’attività distrettuale comprende la scelta
e la revoca del medico, il rilascio di esenzione del ticket, l’attività certificativa medico-legale,
l’assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare, le vaccinazioni per l’età evolutiva e il servizio
sociale.
48
Relazione sanitaria 2013
L’attività di prelievi, ambulatoriale e domiciliare nella sede distrettuale opera attualmente in
convenzione con l’associazione di volontariato della Misericordia di Camaiore.
La sede distrettuale ospita inoltre una Comunità Alloggio Protetta per disabili gravi, una Unità
Abitativa (appartamenti protetti), denominata Ulisse, che accoglie undici utenti autosufficienti con
patologia psichiatrica, una Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) per anziani non autosufficienti e,
attiguo, un Centro Diurno per pazienti psichiatrici.
Un punto CUP è attivo all’interno della sede distrettuale; un secondo punto è attivo presso la
Misericordia di Camaiore, a seguito di convenzione con la predetta associazione.
Presidio distrettuale di Massarosa
Presso il presidio viene svolta l’attività distrettuale ( scelta e revoca del medico , certificazioni medico
legali, assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare, vaccinazioni prima infanzia e adulti,
assistenza sociale) e attività poliambulatoriale (ambulatorio psichiatrico, ortopedico, dermatologico,
oculistico).
Casa della Salute di Pietrasanta
Il presidio distrettuale di Pietrasanta si colloca all’interno dell’ex ospedale Lucchesi ristrutturato, con i
seguenti servizi socio-sanitari:
un centro prelievi, uno sportello polifunzionale, ambulatorio di vaccinazioni per l’età evolutiva,
ambulatorio infermieristico, assistenza domiciliare infermieristica mattina e pomeriggio, gli assistenti
sociale e gli assistenti domiciliari
una sede per la continuità assistenziale (ex guardia medica)
gli ambulatori specialistici di oculistica, otorino, dermatologia, cardiologia e odontoiatria.
E' attivo uno sportello farmaceutico per la consegna diretta dei farmaci.
E' presente un modulo della sanità di iniziativa (ex UCP), con n. 12 medici di Medicina generale,
personale infermieristico, operatori sociosanitari e personale di segreteria. Nella sede vi è anche un
ambulatorio pediatrico per attività di convenzione di libera scelta. Per tali ragioni, la sede distrettuale
di Pietrasanta ha le caratteristiche di Casa della Salute.
Casa della Salute di Seravezza
Terminati i lavori di ristrutturazione dell’ex edificio ospedaliero, le attività presenti sono:
centro
prelievi, C.U.P, ambulatorio infermieristico dal lunedì al venerdì con ampliamento dell’orario (dal 2013
dalle ore 9 alle ore 18 in maniera continuata) e ambulatorio di primo soccorso nei giorni prefestivi e
festivi, gestiti in collaborazione con l’associazione Misericordia di Seravezza. Inoltre sono presenti
alcune attività specialistiche ambulatoriali quali: oculistica, ginecologica/consultoriale, cardiologica,
ecografica, ambulatorio di logopedia adulti e riabilitazione. E’ presente uno sportello per la consegna
diretta dei farmaci. All’interno del presidio sono presenti ambulatori di medici di Medicina generale.
Nel corso del 2013 è stato incrementato il numero dei Medici di Medicina Generale (MMG) da 3 a 4 ed
è stato attivato il ‘punto insieme socio-sanitario, con presenza di infermiere e di assistente sociale:
l’attivazione dei predetti servizi ha consentito alla sede distrettuale di avere i requisiti di ‘Casa della
Salute’ dal luglio 2013.
Ai piani superiori del presidio è presente anche una R.S.A. per anziani non autosufficienti, con n. 60
posti letto.
49
Relazione sanitaria 2013
Casa della Salute di Forte dei Marmi
Nel corso del 2013 è stata chiusa la precedente sede distrettuale, con trasferimento delle attività
aziendali presso la sede della locale Croce Verde. Nella stessa sede sono state riunificate varie attività
presenti in più sedi sul territorio comunale, implementandole con maggior presenza dei Medici di
Medicina Generale, per i quali è stata realizzata un’aggregazione interna di 4 professionisti. Accanto
agli ambulatori
dei MMG, garantiscono la polifunzionalità della struttura la presenza di centro
prelievi, ambulatorio infermieristico, Punto Insieme (attivato nel settembre 2013), ambulatorio
ecografico e Volontariato. La sede è aperta 7 giorni la settimana.
E’ attivo un punto di prenotazione CUP.
Le caratteristiche assunte hanno consentito alla sede distrettuale di avere i requisiti di ‘Casa della
Salute’ dal settembre 2013.
Casa della Salute di Querceta
La Casa della Salute, situata all'interno della nuova sede dell'associazione di volontariato Croce Bianca
presenta al suo interno servizi sanitari ed amministrativi quali: sportello polifunzionale, ambulatorio
vaccinale per l'età evolutiva, il consultorio ginecologico, un centro prelievi gestito dal personale
dell’associazione Croce Bianca
Tra gli ambulatori specialistici ricordiamo: ambulatorio dermatologico, otorino, ortopedico,
odontoiatrico.
Inoltre al suo interno è presente un modulo di Sanità di Iniziativa con sette Medici di Medicina
Generale , un Infermiere e un OSS.
E' attivo uno sportello farmaceutico per la consegna diretta dei farmaci.
Presidio di Ponte Stazzemese
In considerazione delle necessità della popolazione residente in Alta Versilia, particolarmente evidenti
nel periodo invernale, il presidio è stato mantenuto in attività in convenzione con l’associazione di
volontariato Pubblica Assistenza di Stazzema, per l’erogazione dei seguenti servizi:
- prelievo di sangue sia ambulatoriale che domiciliare;
- servizio CUP;
- presenza di propri volontari (da lunedì a sabato ore 7.30-13.30 per attività di front office e
orientamento sui servizi sanitari erogabili presso le strutture aziendali;
- consegna farmaci a domicilio per anziani e disabili;
- ambulatorio per prestazioni di codice bianco (orario 8.00-20.00) con la presenza anche di un
infermiere per almeno quattro ore il giorno, domenica esclusa
- trasporto / ritiro campioni biologici e referti.
Sono inoltre erogate attività ambulatoriali nelle specialità di Dermatologia, Geriatria e Cardiologia.
ACCREDITAMENTO e QUALITA’
Nel mese di maggio una Commissione regionale ha riconosciuto l'accreditamento per l'attività dei
servizi .
50
Relazione sanitaria 2013
attraverso i requisiti individuati dalla Regione Toscana che sono 45, per ciascuno dei quali sono stati
definiti degli indicatori, lo standard di riferimento e la fonte per la valutazione, in molti casi il sistema
di valutazione del M&S S.Anna.
I requisiti sono articolati secondo due logiche fondamentali: quella organizzativa e quella dei
contenuti.
Le principali aree tematiche sono:
- diritti e partecipazione
- management
- performance assistenziali
- continuità assistenziale e cooperazione.
I 45 requisiti dell’area cure primarie sono aggregati in 4 sottogruppi:
- Generali aziendali, prevalentemente orientati ai diritti e alla partecipazione dei cittadini, es carta dei
servizi, orari di apertura ecc.
- Trasversali a tutto il percorso, che riguardano prevalentemente il management, l’organizzazione del
lavoro, la gestione del rischio clinico, la formazione e la gestione dei dati.
- la presa in carico, con attenzione all’accessibilità ai servizi, al confort ambientale e alla tutela delle
categorie a rischio.
- l’iter terapeutico assistenziale secondo il chronic care model, che contiene 20 requisiti specifici delle
cure primarie. In particolare questi 20 requisiti riguardano i percorsi assistenziali, la sanità d’iniziativa e
l’assistenza domiciliare.
I percorsi assistenziali su cui si è focalizzata l’attenzione sono sia quelli previsti dalla Regione Toscana
per l’applicazione della Sanità d’iniziativa, e cioé:
- diabete
- Scompenso cardiaco
- BPCO
- ictus
- ipertensione arteriosa
che altri di interesse aziendale, quali:
- dimissioni difficili
- anziano fragile
- la consulenza specialistica ospedaliera nell’adi
- percorso ADI
- percorso oncologico terminale in collaborazione con l’Unità Funzionale Unità Cure palliative.
- piano assistenziale dell’UVM
- percorso SLA
I percorsi sono stati realizzati con la collaborazione di ospedale e territorio, medici di Medicina
generale e specialisti ambulatoriali ( es. geriatra), trovando un valido punto di riferimento nel PUA,
come coordinamento integrazione socio-sanitaria.
51
Relazione sanitaria 2013
Per ogni sede sono state inoltre redatte specifici protocolli operativi, quali:
- Emergenze cliniche
- Carrello delle emergenze
- Organizzazione delle sedute vaccinali
- Eventi avversi da vaccinazioni
- Organizzazione vaccinazioni in ambiente protetto (in collaborazione con le UUOO ospedaliere di
Pediatria e di anestesiologia)
- Attivazione ADI
- Emergenze organizzative per assenza improvvisa di personale, (medico, infermieristico, specialistico);
- Presa in carico del paziente in assistenza infermieristica domiciliare
Anche l’Unità funzionale Attività consultoriali ha definito protocolli operativi, procedure e percorsi
anche in collaborazione con l’Area Materno infantile.
In conclusione l’accreditamento è stato un forte impegno, ma anche una sfida nuova per il territorio,
una opportunità per migliorare i servizi e per riorganizzarli. Sul sito aziendale è possibile trovare i
documenti prodotti.
Strutture Convenzionate
r
Se
i
viz
og
er
at
i
Croce Verde Misericordia Misericordia
Viareggio
Massarosa
Stiava
X
Centro prelievi
X
Croce
Bianca
Querceta
X
Prelievi domiciliari
CUP
Primo soccorso
Altre attività
X
X
Misericordia Croce Verde Pubblica Ass.
Misericordia Misericordia
Seravezza
Camaiore
Arni
P.stazzemese
Studio
Prof.le
Benedetti C.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Pietrasanta
X
X
X
3.1.3 Gli accordi interaziendali
Il quadro degli accordi interaziendali e la descrizione dei relativi presupposti è riportato nel paragrafo
3.3.4.
3.2 I livelli di assistenza
3.2.1 I servizi ospedalieri in rete
L'Azienda USL 12 di Viareggio non presenta una rete di presidi ospedalieri, ma un unico plesso aziendale,
affiancato per attività in convenzione da due strutture private (S. Camillo e Barbantini; cfr. anche par. 3.2.1
52
Relazione sanitaria 2013
). Come dato conto nel paragrafo 2.1, è confermato il trend di deospedalizzazione avviato negli ultimi anni e
coerente con le indicazioni regionali ( cfr. tabelle n. 3 e 4).
3.2.2 I servizi sanitari territoriali ed il loro sviluppo
3.2.2.1 Accordo pediatri di libera scelta
Prosegue l’accordo tra Azienda USL e Pediatri di Libera Scelta in applicazione dell’Accordo Regionale.
E’ stato consolidato l’obiettivo di migliorare l’assistenza in ambito pediatrico attraverso obiettivi
specifici quali:
mantenimento progetto self-help,
mantenimento progetto dimissioni precoci,
presa in carico del neonato in sostituzione del bilancio di salute del primo mese.
progetto screening scoliosi
partecipazione al progetto percorso nascita,
potenziamento associazionismo pediatria,
appropriatezza prescrizioni farmaceutiche e pediatria in rete,
promozione incontri formazione con le altre categorie professionali distrettuali e ospedaliere,
attività di prevenzione ed educazione sanitaria sulla popolazione pediatrica attraverso i Bilanci di
Salute (in particolare al Bilancio di Salute ai 10 anni, verifica di BMI superiore a 25-30 cole),
progetto “Percorso Sostegno alla Genitorialità” (incontri periodici con i genitori 0-3 anni).
Screening dello sviluppo della comunicazione
Screening legato all’eccesso ponderale
3.2.2.2 L’assistenza domiciliare integrata
OBIETTIVO PERSEGUITO
E’ stato mantenuto un costante e prioritario impegno per questa modalità, realizzando ampiamente
gli obiettivi di:
consolidamento attività;
consolidamento delle attività di assistenza infermieristica domiciliare;
assistenza infermieristica domiciliare garantita nelle 12 ore giornaliere e in orario
antimeridiano nei giorni festivi;
consolidamento della riabilitazione domiciliare, rivolta prevalentemente ad anziani non
deambulabili, affetti da esiti di ictus o di fratture di femore;
integrazione ospedale – territorio.
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto
AZIONI E’ stato mantenuto uno specifico progetto finalizzato a garantire la continuità assistenziale
anche nei giorni festivi. E’ stata consolidata la riabilitazione domiciliare grazie alla stipula di una
convenzione con terapisti della riabilitazione. Sono state confermate le consulenze specialistiche a
domicilio, favorendo l’integrazione ospedale-territorio.
53
Relazione sanitaria 2013
Si è registrato un costante mantenimento di tutta l’assistenza
nelle sue varie modalità, A.D.I.
(assistenza integrata, erogata al domicilio da almeno due operatori professionali), assistenza
infermieristica, assistenza a domicilio da parte di specialisti ospedalieri (terapia del dolore, nutrizione
parenterale, terapia per piaghe da decubito, consulenze varie), terapia riabilitativa domiciliare; non vi
è stata lista di attesa.
I casi in assistenza infermieristica domiciliare (A.I.D.) sono stati 1920
pazienti in ADI
(comprendenti sia
forma di assistenza domiciliare integrata, sia altri assistiti per i quali i medici di
Medicina generale hanno richiesto interventi domiciliari).
Gli Infermieri Professionali che operano a domicilio sono in tutto n. 32 articolati in n. 5 équipes
territoriali, ciascuna coordinata da un coordinatore infermieristico; effettuano prestazioni domiciliari
sia per pazienti in ADI che per assistenza infermieristica non-ADI per un totale di 120.727 prestazioni,
effettuate in 44.905 accessi domiciliari.
DATI DI SPESA
Accessi dei medici di Medicina generale : € 165.507,30
Accessi dei medici specialisti ospedalieri: € 122.840,00 per 1.328 accessi a domicilio
3.2.2.3 Le cure domiciliari (vedi anche tabella n. 5)
Paziente oncologico
Relativamente al malato oncologico, è stato adottato il modello assistenziale dell’ADI caratterizzato da
una spiccata integrazione tra Medicina generale e Medicina specialistica ospedaliera, nella quale il
Distretto riveste un ruolo organizzativo di coordinamento con l’obiettivo di garantire, anche a livello
domiciliare, prestazioni specialistiche finalizzate prevalentemente alla nutrizione parenterale e alla
terapia del dolore. I dati di attività si riferiscono a pazienti in fase terminale, assistiti a domicilio con
modalità assistenziale integrata:
Attività svolta dalla UNITA’ FUNZIONALE CURE PALLIATIVE nel 2013
ATTIVITÀ ASSISTENZA DOMICILIARE
- pazienti complessivamente assistiti
- visite domiciliari mediche
- accessi infermieristici
ATTIVITA’ OSPEDALIERA
- consulenze specialistiche
- visite ambulatoriali
ATTIVITA’ HOSPICE
- pazienti complessivamente ricoverati
- degenza media
- pazienti con ricovero temporaneo
- pazienti non oncologici
DECESSI
- pazienti in cure palliative deceduti al proprio domicilio
- pazienti in cure palliative deceduti all’ Hospice
- pazienti in cure palliative deceduti all’Ospedale
135
430
803
216
93
174
12.9 giorni
31 (18%)
21 (12%)
55%
22%
23%
54
Relazione sanitaria 2013
Sanità d'Iniziativa
Nel 2013 il progetto regionale della Sanità di Iniziativa si è ulteriormente diffuso coinvolgendo 91.011
assistiti rispetto ai 60.336 del 2012 passando in percentuale dal 41,03% al 63,56% della popolazione
residente di età superiore a 16 anni.
Pertanto la nostra azienda è tra quelle che hanno raggiunto e superato gli obiettivi fissati dal livello
regionale
I professionisti dei moduli di Sanità d'Iniziativa attivati a partire dal 2010, (modulo 1 Viareggio,
modulo 2 Versilia Nord, modulo 3 Pietrasanta e modulo 4 Stiava), hanno continuato a curare i cittadini
affetti da diabete mellito tipo 2, scompenso cardiaco, BPCO e ictus in coerenza con i percorsi
assistenziali aziendali a suo tempo elaborati e che possono essere consultati sul sito aziendale.
Nel mese di aprile del 2013, è stato attivato un ulteriore modulo: il modulo 5 Viareggio il quale, come
stabilito dal progetto regionale, ha sviluppato la sua attività assistenziale per i cittadini affetti da
diabete e scompenso con l’obiettivo di completare le patologie interessate nel 2014.
La tabella 1 riporta in numero totale dei cittadini della Versilia arruolati per singola patologia:
PATOLOGIA
CITTADINI
Diabete mellito tipo 2
3.190
Scompenso cardiaco
875
BPCO
869
Ictus
546
Tutti i moduli hanno raggiunto per ogni patologia la percentuale di arruolamento
stabilita
dall'indicatore regionale.
Infine a partire dall’ottobre 2013 altri professionisti hanno aderito al progetto. Ciò ha permesso di
ampliare la dimensione dei moduli prima descritti e di crearne uno nuovo, il modulo 6 di Camaiore,
che inizierà la sua attività nel 2014. Lo sforzo aziendale si è concretizzato in questi anni favorendo la
costituzione di team professionali di medici ed infermieri e di altri professionisti e nello svolgere con
loro uno specifico percorso formativo.
La tabella seguente tabella 2 rappresenta i professionisti dei team coinvolti nella sanità di iniziativa
nella nostra azienda:
FIGURA PROFESSIONALE
Medici di medicina generale
NUMERO
73 rispetto al totale di 122
Infermieri
12
Operatori Socio sanitari
4
Specialisti
Medici di Comunità
delle varie branche coinvolte
organizzatori sanitari dei moduli
55
Relazione sanitaria 2013
3.2.2.4 Progetto di Qualificazione dell’assistenza sanitaria di base
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto
ALTRI C.D.R. COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.O.C. Farmaceutica con ruolo di monitoraggio
della spesa farmaceutica; U.O. Sistema informativo e tecnologie informatiche.
AZIONI E' proseguito l’accordo aziendale per la Medicina generale, sulla base delle linee di indirizzo
contenute nell’accordo integrativo regionale, delle esigenze locali e in continuità con le iniziative già
avviate con l’accordo precedente.
L’accordo conferma i principi di rispetto degli obiettivi finanziari, in particolare i livelli di spesa
programmati e introduce elementi qualificanti dell’assistenza primaria, quali gli obiettivi di salute, la
promozione degli screening, l’adozione di percorsi assistenziali per specifiche patologie e il
miglioramento dell’assistenza domiciliare.
Sono stati confermati tre obiettivi di salute:
vaccinazioni: è rivolto a due fasce di popolazione, i diciottenni e gli ultrasessantenni, nei
confronti dei quali è prevista una verifica della copertura vaccinale ed una promozione delle
vaccinazioni non effettuate;
partecipazione agli screening oncologici, mammografia, pap-test e prevenzione del tumore
del colon retto, finalizzata a favorirne l’adesione;
ipertensione arteriosa: è finalizzato, attraverso la realizzazione di un registro di patologia,
all’individuazione dei pazienti ipertesi, alla registrazione del dato relativo al fattore di rischio
legato al fumo e al counseling dei soggetti ipertesi fumatori.
L’accordo
aziendale
promuove
l’appropriatezza
prescrittiva,
farmaceutica,
specialistica,
radiodiagnostica, di ricovero. E’ stato costituito un “fondo” finalizzato al miglioramento della qualità
della Medicina generale, legato al raggiungimento di obiettivi, finanziari e di salute, teso a favorire
l’informatizzazione.
I referenti medici delle 9 equipes territoriali hanno dato la loro collaborazione per le attività di :
•
Revisioni tra pari e Audit clinico e/o percorso assistenziale
•
Condivisione e applicazione di linee guida e di percorsi assistenziali
•
Commento e condivisione della reportistica sull’appropriatezza ed assorbimento di risorse e
qualità dell’assistenza.
SPESA DI ESERCIZIO
Oltre ai compensi per gli obiettivi di salute, già contenuti nell’applicazione dell’ACN, ci sono da
considerare altri costi aggiuntivi previsti a livello aziendale, in particolare:
- € 163.311,13 per l’anno 2013 per incentivi ai medici di Medicina generale a seguito del
raggiungimento di obiettivi (sistema premiante), prevalentemente sotto forma di compensi a fronte di
servizi aggiuntivi per il potenziamento delle attività territoriali;
56
Relazione sanitaria 2013
- € 21.760,00 per l’indennità di presa in carico dell’A.D.I. oncologica per numero casi 272;
- € 38.833,00 per il progetto M.I.R.
- € 461.955,77 per estensione indennità infermieristica e collaboratore di studio; l'incremento della
spesa rispetto al 2012 (era € 437.169,76) è dovuto all'aumento del numero di medici coinvolti.
PERSONALE
Dirigenti medici UO Attività Sanitarie di Comunità: ore 500
Farmacisti: ore 500
RISULTATI ATTESI
•
razionalizzazione della spesa farmaceutica;
•
realizzazione del tasso di ospedalizzazione previsto dagli atti di programmazione regionale
•
rispetto della prescrizione specialistica ambulatoriale, secondo quanto previsto dagli atti della
programmazione regionale
•
consolidamento della campagna di vaccinazione antinfluenzale
RISULTATI RAGGIUNTI
Grazie alla collaborazione con i medici di Medicina generale, sono stati conseguiti risultati in ambito di
appropriatezza prescrittiva, con particolare riferimento alle prestazioni di diagnostica strumentale
(Risonanza Magnetica su pazienti ultra 65enni).
Per quanto riguarda la spesa farmaceutica si è ottenuto un risultato migliore rispetto alla media
regionale, anche se con un trend in lieve peggioramento.
1.
ASL 12 spesa netta annua pro capite convenzionata per popolazione pesata € 131,86
2.
Regione Toscana spesa netta annua pro capite per popolazione pesata € 133,47
A fronte di un dato ancora leggermente positivo di spesa pro capite convenzionata, vi è una relativa
criticità nella valutazione degli indicatori di appropriatezza (quali gli inibitori di pompa protonica, i
sartani, gli SSRI, etc), nonostante gli incontri effettuati tra l’UOC. Attività Sanitaria di Comunità, l’UOC.
Farmaceutica ed i medici di Medicina generale per l’applicazione delle delibere
sulle linee guida
sull’utilizzo dei farmaci redatte dalla Regione Toscana; gli indicatori di appropriatezza prescrittivi
farmaceutica hanno registrato, seppur
ancora con alcune criticità, un consistente miglioramento
rispetto all’anno precedente ( vedi bersaglio Laboratorio M&S S. Anna)
Gli incentivi messi a disposizione dei medici di Medicina generale sono stati reinvestiti, in particolare
nel progetto di vaccinazione antitetanica nella popolazione adulta a rischio e nel progetto di
monitoraggio di terapia anticoagulante orale (TAO) da parte dei Medici di Medicina Generale.
57
Relazione sanitaria 2013
3.2.2.5 Potenziamento Vaccinazioni popolazione adulta a rischio
CENTRO DI RESPONSABILITA’
U.F. Distretto
AZIONI
Ore infermiere professionale:
50 ore
Compensi ai medici di Medicina generale (da determinare)
RISULTATI ATTESI
Consolidamento quota popolazione adulta vaccinata
Riduzione complicanze pneumococciche negli anziani
Organizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale in collaborazione con i medici di
Medicina generale, da eseguire principalmente negli ambulatori degli stessi con collaborazione da
parte dei presidi distrettuali, con l’obiettivo di consolidare la copertura vaccinale nella popolazione
ultra65enne.
Promozione e offerta gratuita agli anziani ultra 65 a rischio, della vaccinazione antipneumococcica,
nella tipologia di vaccino coniugato 13 valente (di miglior efficacia rispetto al precedente vaccino
23valente coniugato) in collaborazione con i medici di Medicina generale.
Promozione e offerta gratuita della vaccinazione antitetanica negli adulti a rischio, da parte dei
presidi distrettuali e dei medici di Medicina generale, che hanno aderito al progetto di qualificazione
dell’assistenza di base(vaccinazione antitetanica nei pazienti sessantenni).
SPESA DI ESERCIZIO
Vaccini Antinfluenzali …………………………
€. 148.597,94
Vaccini antipneumococcici …………………..
€. 16170 ,00
PERSONALE
Dirigenti medici UO Attività Sanitarie di Comunità:
350 ore
RISULTATI RAGGIUNTI
Vaccinazioni antinfluenzali: 31.216 (di cui oltre 90% effettuate dai medici di m.g.);
Vaccinazioni antipneumococciche: 350 tutte effettuate dai medici di m.g.
3.2.2.6 Potenziamento Vaccinazioni raccomandate – popolazione età pediatrica
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto
ALTRI C.d.R. COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.F. Igiene e Sanità Pubblica con ruolo di
osservatorio epidemiologico.
AZIONI
Applicazione Calendario Vaccinale Regionale:
58
Relazione sanitaria 2013
Promozione e offerta gratuita delle
antimorbillo-rosolia-parotite (MMR), antipneumococcico nel
bambino nel primo anno di età, meningococco C al 13°mese, a sei anni e al 14° anno di vita;
antivaricella al 13° mese, in contemporanea o in tempi differiti rispetto al MMR, ai 6 anni, negli
adolescenti e nelle donne suscettibili.
Informazione all’utenza tramite materiale informativo consegnato al momento della nascita e presso i
distretti; informazione tramite il giornale aziendale “Percorso Sanità”.
Coinvolgimento dei pediatri di libera scelta per favorire l’adesione alle campagne informative.
E’ proseguita nel 2013 l’effettuazione della anti-papillomavirus per le bambine nel 12° anno di età.
Si conferma, in collaborazione con la U.O. di Pediatria, un percorso dedicato ed accreditato per i
bambini che hanno la necessità di effettuare le vaccinazioni in “ambiente protetto”
Spesa di esercizio HPV 2013 :
€. 82.502,22
SPESA DI ESERCIZIO
Vaccino MPR (morbillo-rosolia-parotite)
€. 68.027,88
Vaccino antivaricella
€. 73.127,84
PERSONALE
Dirigenti medici UO Attività Sanitarie di Comunità:
ore 300
Dirigenti medici UO Igiene e Sanità Pubblica
ore 100
Specialisti pediatri convenzionati:
ore 1500
Medico specialista pediatra dipendente
Infermieri professionali:
ore 50
ore 1850
RISULTATI ATTESI Incremento copertura vaccinazioni raccomandate
RISULTATI RAGGIUNTI
Vaccinazione antipneumococco: 93,75%
Vaccinazione antimeningococco C : 92,79%
Vaccinazione antivaricella: 74,69
Vaccinazione antimorbillo-parotite-rosolia: 92,63%
59
Relazione sanitaria 2013
3.2.2.7 Specialistica ambulatoriale
E'
proseguito il consolidamento della specialistica ambulatoriale nei presidi distrettuali/Case della
Salute, come rilevato nel paragrafo 3.1.2 L’articolazione distrettuale, che riporta anche le indicazioni
sulle specialistiche erogate.
Sono ancora vigenti gli accordi a livello aziendale con i medici specialisti convenzionati ambulatoriali e
con la specialistica ambulatoriale (Del. 361 del 23/12/2008), secondo le linee di cui agli anni precedenti.
3.2.2.8 Psicologia
Psicologia per le Attività Consultoriali
Attività clinica per singolo, coppia, gruppi, famiglia.
Attività per la tutela minorile.
Consultorio adolescenti.
Corso preparazione nascita (d.s.s. Querceta, d.s.s. Viareggio-Terminetto).
Progetto minori a rischio di abuso e maltrattamento (M.I.R.I.A.M.) e gruppo di lavoro di Area vasta.
Gruppo di lavoro verifica strutture residenziali per minori.
Gruppo di lavoro dell’Area vasta sulle Adozioni e conduzione gruppi di coppie aspiranti l’adozione.
Codice Rosa “Progetto regionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione
ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli della popolazione”
Psicologia per Distretto
Specialistica ambulatoriale: Attività clinica per singolo, coppia, famiglia.
Attività per S.L.A.: conduzione gruppi auto-mutuo aiuto per pazienti e familiari.
Attività per malattie rare
Psicologia per le Dipendenze/Sert
Attività clinica per singolo, coppia, gruppi, famiglia.
Attività nelle equipe territoriali per le tossico-alcoldipendenze.
Attività per Gioco d’azzardo patologico e dipendenze comportamentali
Centri Informazione Consulenza nelle scuole della Versilia.
Centro Antifumo
Psicologia per le Disabilità
Partecipazione al G.O.I.F.- G.O.M. per l'handicap, attivazione Progetti abilitativi riabilitativi globali
(P.A.R.G.) ed attività clinica per situazioni con disabilità.
Commissioni Medicina Legale L. 104 e L. 68.
Psicologia per la Salute Mentale Adulti
Attività clinica per singolo, coppia, gruppi, famiglia con problematiche psicopatologiche.
Attività Centro terapia familiare
Collaborazione con le Strutture residenziali del D.S.M
Partecipazione al Centro Salute Mentale
Partecipazione al Centro per i Disturbi del comportamento alimentare
60
Relazione sanitaria 2013
Collaborazione per il Centro Diurno.
Gruppo di lavoro Affidi eterofamiliari pazienti psichiatrici
Psicologia per la Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza
Attività clinica per situazioni con problematiche psicopatologiche.
Attività nei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziale per Disturbi dello spettro autistico, Disturbi
neuro e psicomotori, Disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, Disturbi del comportamento
(incluso quello alimentare)
Attività con minori per la tutela minorile
Partecipazione Gruppo aziendale Autismo
Psicologia per Presidio ospedaliero
Attività clinica consulenza a tutte le Aree funzionali ospedaliere
Collaborazione sistematica con: U.O.S. Chirurgia generale-Senologia, U.O.C. Ostetricia-ginecologia (e
Centro Procreazione Assistita), U.O.C. Pediatria (Pronto Soccorso Pediatrico, Day Hospital Pediatrico,
Neonatologia e Unità terapie intensive neonatali, Nido, Follow-up neonatale), U.O.C. Medicina
Riabilitativa (cod.75 e 56), U.O.S. Riabilitazione cardiologica.
Psicologia per Dipartimento Prevenzione
Attività clinica per persone inviate dall'INAIL
Psicologia per U.F. Igiene alimenti e nutrizione
collaborazione con operatori per “Percorso obesità”
Staff Direzionale
Collaborazione con U.O.S. Medico competente
Collaborazioni
Centro Regionale Criticità Relazionali, Comitato Etico Locale, Commissione Mista Conciliativa, Consiglio
dei Sanitari, Gruppo di lavoro aziendale Rischio clinico, Progetto Laboratorio FIASO “Sviluppo e tutela
del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie”, Progetto Area vasta nord ovest
“Valutazione esiti psicoterapie”, Progetto regionale R.U.A. (Referente Unico Aziendale), Collegio di
Direzione.
Attività formativa
Docenze nei corsi aziendali
Tutoraggio per il tirocinio degli psicologi per l’Esame di Stato e per le Scuole di Specializzazione in
Psicologia e Psicoterapia.
3.2.2.9 Tutela minorile
Per quanto riguarda il settore della Tutela minorile nel 2013 le nuove situazioni segnalate all’U.O.C.
Psicologia dai Servizi sociali comunali e/o dalla Magistratura sono state n. 63 per un totale di 84 minori,
61
Relazione sanitaria 2013
le coppie aspiranti all’adozione sono state 19, gli affidamenti preadottivi 2, gli incontri di Area vasta
con gruppi di famiglie aspiranti l’adozione 8.
3.2.2.10 - Promozione di opportunità lavorative per utenti delle UU.FF Salute Mentale
Adulti, Handicap, Sert.
CENTRO DI RESPONSABILITÀ: UNITÀ FUNZIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato UU.FF. Salute mentale Adulti, Disabilità e Sert inviano all’U.F.
per l’Inclusione Sociale le richieste di inserimento lavorativo e/o socializzazione, rimanendo referenti
per il progetto terapeutico-riabilitativo complessivo.
AZIONI
Inserimenti socio-terapeutici - inserimenti lavorativi – progetti-lavoro -
progetti
di
orientamento – attività di socializzazione; attività di servizio sociale professionale e assistenza
domiciliare rivolta agli utenti in carico all’U.F Salute Mentale Adulti.
Utenti in carico al 31/12/2013:
ATTIVITA’
Inserimenti socio-terapeutici
Progetti-lavoro
Progetti socializzazione
Assistenza domiciliare
Salute
Mentale
36
59
74
120
Disabilità
Sert
Disagio
Totale
84
17
19
10
7
0
4
1
130
87
94
120
SPESA DI ESERCIZIO € 1.360362,11
PERSONALE € 625.259,00
n. 9 Ass. Sociali di ruolo
n. 7 Educatori professionali di ruolo e n.1 educatore della cooperativa
n .7 Ausiliario/OSS di ruolo e n.8 della cooperativa
n. 1 autista
n. 1 operaio
n. 0.50 collaboratore amministrativo
ALTRI COSTI:
Borse-lavoro handicap (incentivi): € 179.076,00 ( a carico dei comuni)
Borse-lavoro salute mentale e Sert (incentivi): € 89.331,00
Progetti-lavoro (incentivi): € 94.031,00
Progetto-lavoro pulizie: € 5.000,00
Attività di socializzazione : € 20.000,00
Progetti di autonomia – affidi per utenti della salute mentale: € 130.060,00
Gruppo appartamento Uomini e Donne (da giugno 2013 e da settembre 2013) € 39.678,00
Appalto ass. domiciliare e assistenza alla persona ( per problematiche di salute mentale): € 177.927,11
62
Relazione sanitaria 2013
3.2.2.11 Integrazione socio-sanitaria
Fino al 31.12.2012 l’Azienda USL 12 ha gestito tramite delega conferita dai Comuni della Versilia le
seguenti attività relative al settore Disabilità:
• Centri Diurni di Socializzazione per Disabili (CDSD),
• Inserimenti socio-terapeutici, limitatamente ai contributi Inail,
• Interventi di Aiuto alla Persona in forma indiretta (ad esclusione dei Comuni di
Camaiore e Viareggio).
Nel corso del 2012 l’Assemblea dei soci della SdS della Versilia aveva disposto il passaggio della
gestione del settore Disabilità alla Società della Salute (SDS), a partire dal 01/01/2013. Successivamente
la Giunta Regionale, con propria delibera n.968 del 09/11/2012, espressamente stabiliva il progressivo
superamento del modello organizzativo consortile delle SDS. Pertanto (ottobre 2012) l’Assemblea dei
Soci della Società della Salute della Versilia prendeva atto dell’impossibilità, dichiarata dal Presidente
della SDS, di effettuare il previsto passaggio.
In prospettiva l'Azienda prevedeva anche l’affidamento della gestione dei Centri Diurni per disabili
tramite procedura di evidenza pubblica (fatta eccezione il Centro Diurno
“Insieme”, di proprietà dell’Azienda USL, la gestione del quale è già stata affidata con
apposita gara); nelle more di indizione della stessa permaneva l'esigenza di dare organicità al settore,
prevedendo perciò una nuova delega ai Comuni per un periodo di tempo adeguato a garantire
continuità. Si riteneva perciò opportuno il coinvolgimento diretto dei Comuni, mediante la stipula di
una convenzione per ciascun Centro a tre soggetti: Azienda USL, Comune territorialmente competente
e Cooperativa che gestisce il Centro stesso.
Sono state perciò approvate nel 2013 convenzioni per la gestione interventi e servizi afferenti l'area
disabilità tramite delega alla Asl, con le Amministrazioni Comunali di Camaiore, Forte dei Marmi,
Massarosa, Seravezza e Stazzema, Viareggio e Pietrasanta
Poiché per Legge non è possibile utilizzare le risorse finanziarie del Fondo Sanitario per la gestione dei
servizi sociali di competenza comunale, l'Azienda USL non può anticipare risorse e far fede alle
obbligazioni assunte per la gestione dei servizi delegati nei limiti delle risorse assegnate dai Comuni
interessati.
3.2.3 La prevenzione collettiva
Per quanto attiene la prevenzione collettiva, l’Azienda ha continuato a sviluppare le attività comuni
del Dipartimento di Prevenzione, incentrandosi in particolare su:
•
lo sviluppo delle attività di formazione aziendale degli operatori coerentemente ai bisogni
formativi espressi e la realizzazione di eventi formativi anche di livello di Area Vasta e regionale;
questa attività è stata garantita avvalendosi dell’animatore di formazione dipartimentale e
perseguendo una integrazione con i referenti della formazione dei Diaprtimenti di Prevenzione
delle altre Aziende dell’Area Vasta. Inoltre, per quanto attiene l’UFC Sicurezza Alimentare e Sanità
63
Relazione sanitaria 2013
veterinaria gli audit di supervisone e le verifiche ispettive del SGQ hanno rappresentato momento
di formazione del personale.
•
lo sviluppo delle attività di comunicazione, a partire dall’aggiornamento dello Sportello Unico di
Prevenzione (sportello fisico e informatico), proseguendo gli interventi sui mezzi di comunicazione
di massa, realizzando vere e proprie campagne di informazione, definite nell’ambito del Comitato
Direttivo del Dipartimento; particolare attenzione è stata posta alla comunicazione interna, con
sviluppo di momenti di incontro di tutti gli operatori del Dipartimento (assemblee) e di aree
informatiche, comuni per il Dipartimento o specifiche di U.F., utilizzate per la diffusione di
informazioni agli operatori (verbali di riunione, documenti tecnici ecc…). Nel corso del 2013 è
stata
realizzata
la
Conferenza
dei
servizi
sulla
semplificazione
amministrativa
e
la
dematerializzazione dei procedimenti ed è stato realizzato un seminario sui corretti stili di vita.
Sono stati inoltre rivisti i procedimenti di competenza (sia nella parte relativa alle informazioni sul
singolo procedimento, che nella parte inerente la modulistica), con inserimento delle informazioni
nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito aziendale. Sono state inoltre realizzate le
pagine Facebook “Guadagnare salute in Versilia” e “Dipartimento di Prevenzione”
•
il progressivo impiego degli applicativi informatici del sistema informativo del Dipartimento di
Prevenzione e l’avvio dei primi moduli applicativi del Sistema Informativo Sanitario della
Prevenzione Collettiva (SISPC). In particolare sono stati avviati il modulo applicativo dell’anagrafe
canina che è stato reso fruibile anche da parte dei veterinari liberi professionisti, il modulo
“Pratiche” con l’obiettivo di garantire l’interoperabilitaà Suap/Sispsc, allo scopo di realizzare una
anagrafica unica informatizzata delle unità locali, il modulo verticale di Igiene e Sanità Pubblica ed
il modulo verticale di Sicurezza Alimentare. Lo sviluppo di Sispc consentirà di rendicontare tutta
l’attività svolta con un unico sistema di registrazione dati e faciliterà l’invio dei flussi informativi
regionali.
•
Il consolidamento della rendicontazione delle attività con la modalità dei prodotti “finiti” e la
validazione della pesatura dei prodotti rendicontati per correlare le attività svolte alle risorse
impiegate;
•
l’integrazione delle competenze tecniche nel controllo ufficiale effettuato dalle diverse strutture
funzionali del Dipartimento di Prevenzione.
64
Relazione sanitaria 2013
3.3 La gestione dei servizi
3.3.1 La gestione diretta
Completato ormai il passaggio all’ESTAV Nord Ovest delle funzioni tecnico-amministrative di cui all’art.
101 della Legge Regionale Toscana n. 40/2005 e s.m.i., è stato possibile focalizzarsi ulteriormente sul
miglioramento quali - quantitativo dei servizi sanitari e sulla progressiva messa a punto degli apparati
di supporto.
Sono stati mantenuti alla gestione esterna i servizi di ristorazione, mensa dipendenti e self-service,
lavanolo, smaltimento dei rifiuti ospedalieri, pulizia e sanificazione, il trasporto automatizzato leggero
e pesante, il noleggio dei materassi antidecubito contro le ulcere da pressione e la gestione
dell’autoparco aziendale. E’ inoltre affidato a gestione esterna il trasporto dei pazienti all’interno della
struttura ospedaliera.
Sono proseguite le attività finalizzate ad incrementare le entrate proprie aziendali in particolare il
ticket ed i controlli sul fenomeno dell’evasione.
3.3.2 La gestione esterna
3.3.2.1 Volontariato e trasporti sanitari
Prosegue il rapporto convenzionale con le Associazioni di Volontariato per la gestione del servizio di
emergenza urgenza territoriale “CAL 118” . Il servizio di trasporto sanitario ordinario continua in
sinergia con le Associazioni del Volontariato, in attuazione del Capo II bis della Legge Regionale
Toscana n. 40/2005, introdotto dalla LRT 70/2010, a conferma della sinergia con l’associazionismo non
profit per la gestione di servizi essenziali per la collettività.
3.3.2.2. Sanità privata
Con la sanità privata ed in particolare con le due case di cura presenti in Versilia (S. Camillo e
Barbantini) è proseguita nel 2013 la collaborazione sulla base delle linee programmatiche di Area
Vasta, relativamente ai tetti di ricovero ed ai correlati volumi finanziari assegnati. Sia per le prestazioni
di ricovero che per quelle specialistiche ambulatoriali l’Azienda ha mantenuto i rapporti con gli Istituti
privati accreditati, con riduzione in entrambi gli ambiti dei budget finanziari assegnati.
A seguito della risoluzione anticipata della convenzione con l’Azienda Speciale Pluriservizi per la
gestione del servizio di hospice, al fine di assicurare le prestazioni senza soluzione di continuità,
l’Azienda ha stipulato con la Casa di Cura S. Camillo una convenzione in base alla quale quest’ultima
assume la gestione dell’Hospice per n. 8 posti letto; l’accordo non ha comportato oneri aggiuntivi a
carico del bilancio aziendale, poiché i relativi costi sono derivati interamente dalla riconversione del
budget assegnato alla Casa di Cura per le cure intermedie, il cui fabbisogno per l’Azienda è comunque
assicurato da altre strutture convenzionate.
65
Relazione sanitaria 2013
3.3.3 La gestione dei servizi territoriali
Nella gestione dei servizi socio-sanitari (Centri diurni, R.S.A., Handicap) l’Azienda si avvale in larga
misura del settore cooperativo no-profit con il quale, da tempo, sono in corso convenzioni.
L’hospice (8 posti letto) dal 1 settembre 2013 è stato trasferito dalla RSA “Tabarracci” di Viareggio alla
Casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi.
Il riassetto dei presidi distrettuali è ulteriormente progredito:
- chiusura del presidio distrettuale di Caranna (al confine fra i comuni di Forte dei Marmi e Pietrasanta)
e trasferimento delle attività (prelievi, Cup) presso la Croce Verde (nel centro di Forte dei Marmi), che,
con l’arrivo di altri MMG, è diventata Casa della Salute;
- altre due presidi distrettuali sono diventati Case della Salute: Seravezza, con altri due MMG, e la sede
ristrutturata di Torre del Lago, con nove MMG;
- a fine 2013 si sono resi disponibili spazi al piano terra del presidio Tabarracci. Stiamo valutando se
ospitarvi un gruppo di MMG e/o riorganizzare in maniera più funzionale tutte le attività sanitarie, socio
sanitarie ed amministrative del presidio, in funzione della coerenza fra facilità di accesso per gli utenti e
tipologia e volumi di accesso.
Con queste aperture in Versilia sono presenti sei Case della Salute, in quattro Comuni su sette (a
Seravezza e Viareggio due), mancano nei comuni di Camaiore, Massarosa e Stazzema.
Sono stati fatti numerosi incontri con i MMG di Camaiore per verificare se era possibile che portassero i
propri ambulatori nel presidio distrettuale di Camaiore, in modo da avere anche in quel comune una
Casa della Salute. Ad oggi non abbiamo adesioni.
Nel comune di Massarosa è stato deciso di acquistare una nuova sede vendendo l’attuale presidio, non
più adeguato, e la relativa gara partirà nei primi mesi del 2014. Abbiamo già l’adesione di un buon
numero di MMG e PdF.
Tale riorganizzazione, con l’aggregarsi in una sede di molti MMG, ha favorito l'ulteriore estensione
della sanità d’iniziativa, dal 41 % di copertura della popolazione (anno 2012) al 64% di fine anno 2013.
Il centro per disturbi del comportamento alimentare (D.C.A.) ha proseguito la propria attività,
superando alcune difficoltà iniziali.
3.3.4 Gli scambi interaziendali
In relazione al ruolo di ospedale di II livello assegnato dalla programmazione sanitaria regionale al
Presidio Ospedaliero dell’Azienda U.S.L. 12 non è più possibile attivare o produrre ‘in proprio’ alcune
prestazioni di alta caratterizzazione tecnologica e di alta specialità. Al fine di offrire e mantenere
comunque un’offerta di servizi al passo con l’evoluzione scientifica e tecnologica dell’assistenza, si è
scelta la strada dell’acquisizione di tali servizi attraverso convenzioni con altre Aziende Sanitarie,
tenuto conto che nell’ambito delle intese di Area Vasta vengono comunque incentivate forme di
collaborazione, per conseguire l’integrazione dell’offerta sanitaria, valorizzare ed utilizzare al meglio
le strutture e razionalizzare l’erogazione delle prestazioni.
Nel 2013 sono state stipulate le seguenti convenzioni:
66
Relazione sanitaria 2013
1. Con AOU Pisana
- attività di supporto di un tecnico di sala settoria;
- attività di consulenza specialistica in malattie infettive;
- attività di consulenza specialistica in chirurgia plastica;
2. Con AUSL 2 di Lucca:
- attività di consulenza specialistica di radioterapia (fino al mese di maggio)
3. Con AUSL 1 Massa e Carrara:
- prestazioni di medicina nucleare
- prestazioni di linfonodo sentinella nella disciplina di medicina nucleare
- prestazioni specialistiche di laboratorio;
- attività di consulenza specialistica di radioterapia;
- prestazioni nella disciplina di endoscopia digestiva;
- esami di laboratorio finalizzati alla ricerca della presenza di sostanze stupefacenti;
4. Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (stabilimento Opa di Massa):
- accordo di collaborazione per attività di cardiologia interventistica e cardiochirurgia
5. Con AOU Meyer
- prestazioni specialistiche erogate nella disciplina di urologia pediatrica e di chirurgia urologica
pediatrica;
- consulenza specialistica nella disciplina di diabetologia pediatrica;
6. Con AUSL 6 di Livorno:
- attività di consulenza di neurochirurgia;
- attività di sorveglianza dosimetrica;
7 . Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa
- esecuzione esami su reperti biologici e/o campioni di sospetta natura stupefacente effettuata dal
nostro Laboratorio Analisi su richiesta della USL di Massa e Carrara;
8 . Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica
- effettuazione test HPV su liquido seminale per i pazienti afferenti al Centro di Procrazione
Medicalmente Assistita
9. Casa di Cura San Camillo Forte dei Marmi
- esecuzione esami di laboratorio di chimica clinica e batteriologia effettuata dal nostro Laboratorio
Analisi
10. Casa di Cura M.D. Barbantini Viareggio
- esecuzione analisi di laboratorio effettuata dal nostro Laboratorio Analisi;
11. Croce Verde Forte dei Marmi
- servizio emodialisi ambulatoriale.
67
Relazione sanitaria 2013
3.4 L’equilibrio economico-finanziario
3.4.1. L’equilibrio economico-finanziario
L’Azienda chiude l’esercizio 2013 in lieve avanzo di gestione, confermando così il pieno conseguimento
degli obiettivi assegnati dalla Regione e trimestralmente monitorati.
In particolare si rileva la contrazione dei costi di produzione (MOL) nella misura del 2,6% (per circa €
6.900.000), oltre che una riduzione del complessivo costo del personale, correlata alla riduzione della
consistenza numerica della dotazione organica; anche quest’ultimo risultato appare in linea con
l’obiettivo di ricondurre la spesa di personale entro i limiti indicati dalla vigente normativa (spesa del
2004, -1,4 %).
3.4.2 Razionalizzazione dell’uso delle risorse
Le azioni di razionalizzazione sono state intraprese in attuazione delle misure introdotte dalle delibere
della Giunta regionale n. 754/2012 e 1235/2012, con le quali la Regione ha avviato in ambito sanitario una
serie di iniziative per la finalizzate, nonostante il decremento del Fondo Sanitario, a mantenere il livello e
la qualità dei servizi attualmente erogati e la centralità del paziente nell’organizzazione sanitaria.
Per la politica delle assunzioni (gestione turn over , sostituzioni, ecc.) e’ stata data applicazione alla L.R. n.
42 del 1.08.2006 nonché alle ulteriori disposizioni regionali in materia di personale e di equilibrio
economico finanziario
Personale in servizio al 31/12/2013
a tempo “indeterminato”
n. 1934
a tempo “determinato”
n.
Totale
n. 1.956
22
(media annua n. 12)
Unità di personale previsto dal PAL (al 31/12/2001)*
a tempo “indeterminato”
n. 1774
a tempo “determinato”
n.
Totale
n. 1814
40
1956-1814/1814*100
+ 7,82%
* Successivamente al 31.12. 2001 non è stato adottato nessun provvedimento formale relativamente al “PAL”.
68
Relazione sanitaria 2013
3.5 Sviluppo e investimenti; acquisizione e gestione di nuove tecnologie al
servizio della salute
Nel corso del 2013, nell’ambito generale delle azioni di razionalizzazione della spesa sanitaria
regionale, è stato ridotto dalla regione Toscana l’importo della cifra assegnata all’Azienda USL 12 per il
piano investimenti 2011-2013. E’ stato pertanto necessario rimodulare il Piano degli Investimenti nel
modo che segue:
Investimenti Anno 2013
Nuove
Acquisizioni
Immobilizzazioni Immateriali - Software
199.276
Impianti e macchinari
926.234
Mobili e arredi
54.757
Automezzi
78.568
Altre immobilizzazioni materiali
697.718
di cui Ferri Chirurgici
301.160
Manutenzione Straordinaria Fabbricati
1.328.614
di cui Ospedale Versilia
712.444
di cui Casa della Salute Torre del Lago
600.404
di cui Ex Ospedale di Camaiore
TOTALE
15.766
3.285.167
69
Relazione sanitaria 2013
SEZIONE IV LE POLITICHE AZIENDALI PER LA QUALITA’
4.1 Qualità aziendale
ATTIVITA’ ACCREDITAMENTO
Nel corso del 2013 è continuata l’attività di formazione e sensibilizzazione di tutto il personale sul
processo di accreditamento istituzionale avviato dal 2010
Nel 2013 sono state effettuate n° 57 riunioni della durata di circa 4 ore ciascuna con 640
partecipanti tra Direttori, Coordinatori Infermieristici e Referenti Assicurazioni Qualità di tutte le
strutture aziendali. Sono stati inoltre condotti n° 40 Audit interni per tutte le strutture aziendali
con la partecipazione di 300 operatori tra Direttori, Coordinatori Infermieristici e
Referenti
Assicurazioni Qualità di tutte le strutture aziendali
I gruppi di lavoro multiprofessionali costituiti all’interno di ogni area sia Ospedaliera che
Territoriale, per rispondere ai requisiti richiesti dalle tabelle di Accreditamento Istituzionale hanno
prodotto e fornito alla UOC Accreditamento e Qualità Aziendale tutti i dati aggiornati da
monitorare nei percorsi per i quali è stato richiesto l’accreditamento
I raccoglitori per ogni percorso con rispettiva tabella sono stati puntualmente aggiornati sia con
dati e documenti interni che con dati ricevuti da fonte esterna ( MES, GR, Questionari sulla qualità
percepita agli utenti e ai dipendenti)
Le verifiche delle cartelle cliniche effettuate nel giorno indice, hanno visto la collaborazione con il
Sistema informativo che ha implementato e modificato in parte il programma di Access predisposto
lo scorso anno e che ha permesso a tutte le strutture di esaminare una quantità definita di cartelle
per Area/Dipartimento oltre a permettere il monitoraggio dei protocolli diagnostico terapeutici
specifici per le diverse strutture organizzative. Sono state inserite nei diversi raccoglitori tutta
l’analisi delle cartelle cliniche suddividendole per le U.O. e successivamente è stata fatta la
percentuale delle risposte positive alle domande presenti nella check-list per le verifiche delle
cartelle cliniche.
E’ stata effettuata un’indagine di prevalenza sulle infezioni ospedaliere in tutte le strutture di
degenza ospedaliera.
La documentazione afferente al sistema qualità e correlata al processo di accreditamento è stata
aggiornata, pubblicata in intranet e diffusa al personale sia tramite e-mail e in taluni casi per
tematiche di ampio coinvolgimento presentata in riunione plenaria a responsabili e operatori.
Nel corso del 2013
il gruppo regionale di valutazione per il percorso di Accreditamento ha
effettuato le verifiche: sul percorso Cure primarie coinvolgendo tutti i Presidi Distrettuali Aziendali
ed ha iniziato la valutazione del percorso di accreditamento del Dipartimento Chirurgico con i due
percorsi ivi presenti: percorso chirurgico e percorso Ortopedico Traumatologico
E' stato avviato il processo di verifica dei requisiti di ercizio del servizio trasfusionale, coinvolgendo
gli operatori delle strutture con la presenza degli Ingegneri per la parte dei requisiti strutturali,
tecnologici e impiantistici. Effettuati sopralluoghi presso le strutture dove si effettuano donazioni
di sangue con acquisizione della documentazione presente per verifica da parte della commissione
prossimo anno.
70
Relazione sanitaria 2013
4.2 Il percorso assistenziale Territorio – ospedale - territorio e la tutela
degli anziani non autosufficienti
La Regione Toscana dal 2008 ha inteso istituire un sistema
che risponda, nella nostra realtà,
al
bisogno della popolazione anziana non autosufficiente.
Il trend demografico evidenzia un rilevante aumento assoluto e relativo della popolazione anziana
ultra65 che fa prevedere un notevole impatto soprattutto sulla prevalenza di molte patologie cronico
degenerative .
La distribuzione della popolazione della Versilia sono indicati nel paragrafo 1, che evidenzia come
altre zone della Toscana un progressivo invecchiamento per aumento della durata media della vita,
perché da una parte i residenti anziani provenienti da altre zone d’Italia aumentano ,dall’altra per
riduzione della natalità.
I “grandi anziani” rappresentano l’11.47% della popolazione e aggiungiamo che in Versilia anziani
affetti da patologie cronico degenerative vivono spesso soli, senza parenti tenuti per legge (L66/2008
figli e coniuge), con disagi economici e a rischio sociale.
La continuità assistenziale rivolta anziani che presentano queste patologie si basa su un approccio
multidisciplinare che promuove l’integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie . Un approccio
sanitario frammentato, se non governato mediante l’utilizzo di adeguati strumenti di integrazione,
produce interventi settoriali e non efficaci nel prendere in carico la Persona nella sua globalità.
In questo quadro è indispensabile una integrazione fra professioni sanitarie e sociali in una realtà di
servizi non soltanto in rete, ma “a rete”.
Il passaggio di un utente da un servizio a maggior intensità assistenziale ad uno di minor livello di
intensità per la continuità di cura, il raggiungimento degli obiettivi di riattivazione e riabilitazione
significa avere sotto controllo la “clinical governance”
ed è quindi opportuna una unitarietà e
centralità di percorso che coordini l’ uso più razionale delle risorse e l’ integrazione tra servizi sanitari
e sociali.
In questo senso il Punto Unico di Accesso (PUA), la cui attività è ormai consolidata, è stato istituito
per ovviare alla discontinuità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti o assimilabili al quadro
morboso geriatrico.
E’ un servizio che si è contestualizzato nella realtà della nostra zona e ha creato l’opportunità di
conoscere la domanda per la programmazione dei servizi
patologie che
e promuovere un osservatorio
delle
causano limitazioni e impotenza funzionale in stretta relazione con il territorio
attraverso i Punti Insieme dislocati nell’ambito territoriale che opera in stretta collaborazione e
integrazione con le figure professionali sul territorio.
Come afferma la DGR 370/2008 (allegato A) il PUA rappresenta la funzione attraverso la quale la
direzione della Zona Distretto, dal punto di vista operativo, professionale e gestionale, esercita il
governo integrato delle risorse e dei percorsi integrati, riuscendo a gestire in modo integrato ma
differenziato, il bisogno cronico e quello urgente, garantendo comunque la continuità ospedale
territorio.
71
Relazione sanitaria 2013
Il PUA sta a significare programmazione per integrazione e unificazione dei percorsi socio-sanitari per
una risposta all’utente che sia più celere e il più pertinente possibile al bisogno. Ha avuto il compito
importante di esprimere concretamente la valutazione integrata sulle situazioni che sono avviate ai
percorsi sanitari e socio-sanitari.
Si è posto , quindi, come “punto di unione” tra ospedale e servizi territoriali, fra MMG , Coordinatori
infermieristici territoriali, Assistenti Sociali dei Comuni in una logica di continuità di assistenza e cura,
con la finalità di rinforzare l’accordo tra Azienda Sanitaria e Comuni e garantire equità e
appropriatezza nella risposta al bisogno espresso.
Punto di riferimento per i MMG e i Reparti Ospedalieri ha garantito:
continuità di cura nell’ambito di Percorsi strutturati Territorio - Ospedale – Territorio
accoglienza di tutte le segnalazioni di bisogno complesso e delle richieste di intervento,
aprendo una “cartella assistito”
collegamento con i punti periferici di accoglienza della domanda e di erogazione dei servizi
presenti nelle sedi distrettuali e comunali;
collegamento e integrazione con l’Unità di Valutazione Multidimensionale unica di ZonaDistretto, a cui trasmette la segnalazione dei casi con bisogno complesso
collegamento con i medici di Medicina generale, dai quali riceve le segnalazioni e che attiva
per la presa in carico dei loro pazienti segnalati da altri soggetti;
predisposizione, in accordo con le strutture coinvolte, della modulistica necessaria a facilitare i
percorsi assistenziali;
archiviazione informatizzata di tutti i casi segnalati (banca dati unica degli assistiti);
collaborazione con il Dipartimento di prevenzione, per il monitoraggio e l’analisi della
domanda e dei servizi attivati.
Il PUA ha lavorato per :
• la complessità del percorso assistenziale,
• la multidisciplinarietà che caratterizza oggi la maggior parte degli atti sanitari,
• la diversità dei luoghi di cura e di presa in carico, impongono un forte sistema di relazioni in grado
di presidiare i passaggi in cura e le integrazioni se non vogliamo che questi diventino elementi di
criticità e frammentazione.
In questi anni impegno prioritario e’ stato definire la mission del Punto Unico:
- stabilire obiettivi generali , finalità, integrazione, indicatori, tempi di realizzazione degli obiettivi
posti e per confermare il valore e implementare il modello organizzativo del servizio.
- garantire la continuità del Percorso Assistenziale di dimissione ospedaliera con il territorio per i casi
complessi socio-sanitari
- lavorare sulla gestione dei processi maggiormente significativi per la gestione del servizio
72
Relazione sanitaria 2013
- coordinare con il distretto e con il territorio (professionisti sociali e sanitari) le modalità e gli
strumenti di lavoro per favorire il paziente e la famiglia nel percorso della malattia
- valutare il rapporto con gli stakeholders, individuando gli aspetti significativi e il grado di
soddisfazione
- sviluppare il concetto di mission negli operatori dell’ospedale e del territorio.
Il PUA ha rappresentato per le situazioni il punto di snodo principale nella gestione delle risposte
assistenziali all’anziano non-autosufficiente o in condizioni di “bisogno complesso”, sanitario e sociale
con
la possibilità di estendere una diversificazione dell’offerta assistenziale attraverso l’Unità di
valutazione multidimensionale (UVM)*, unica su tutta la Versilia (Deliberazione 301 del 7/11/2007)
*Unità di Valutazione Multidimensionale (Coordinatore Medico Attività sanitarie di comunità,Geriatra
Territoriale, Infermiere, Assistente Sociale)
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto
Altri C.d.R. coinvolti e ruolo assegnato UO Neurologia, U.O. Psichiatria altri specialisti ad
integrazione della UVM per la valutazione della patologia prevalente e la proposta per il servizio più
idoneo al recupero delle capacità funzionali dell’assistito.
AZIONI Valutazione dei bisogni dell’anziano e della condizione di non-autosufficienza, con
predisposizione di piano assistenziale personalizzato (PAP).
PERSONALE
medico U.O.C. Attività Sanitarie di Comunità ore 832
geriatra
ore 1500
Coordinatore Infermieristico
ore 1500
Assistente sociale
RISULTATI RAGGIUNTI
N. valutazioni effettuate con conseguenti Piani Assistenziali Personalizzati (PAP) nel 2013 sono state
834.
I casi riconosciuti non autosufficienti sono stati 834.
Le segnalazioni di bisogno semplice e complesso provenienti dai Punti Insieme e dai servizi Ospedalieri
, Territoriali e dai MMG sono andate in crescendo dal 2011 (2.533) al 2013 (2.656)
Nel 2013 sono stati i assistiti 1574 anziani.
Nel 2013 in continuità con gli anni passati, le energie sono state indirizzate a perseguire obiettivi di:
- consolidamento e razionalizzazione delle risorse assistenziali disponibili in favore di anziani non
autosufficienti e con gravi patologie;
- risposta tempestiva alle situazioni di emergenza socio-sanitaria;
- continuità assistenziale per gli anziani in dimissione ospedaliera;
73
Relazione sanitaria 2013
Inoltre :
•
mantenimento degli anziani al proprio domicilio, mediante la razionalizzazione della rete
dei servizi territoriali Assistenza domiciliare sociale e socio-sanitaria, Centro diurno Sostegno
Economico Integrato;
•
ottimizzazione delle risorse residenziali disponibili, con ulteriore potenziamento dei ricoveri
in forma temporanea per contenere gli effetti della carenza di posti residenziali e favorire,
per quanto possibile, la diminuzione della lista di attesa;
•
governo del sistema per la non autosufficienza, anche tramite servizi
dedicati alla
continuità assistenziale ospedale-territorio ed alla gestione di eventi critici improvvisi e
transitori: Servizio di Assistenza Domiciliare in Urgenza (SADU), Centro Diurno in Urgenza
(CDU) e Ricovero Temporaneo in Urgenza (RiTU). DATI
promozione del
ricovero in R.S.A. in forma temporanea (ricovero di sollievo e ricovero
temporaneo in urgenza) quale strumento alternativo al ricovero permanente e a sostegno di
una cultura della domiciliarità;
progettazione di servizio sperimentale di assistenza domiciliare in favore di pensionati INPDAP
non autosufficienti, con partecipazione a specifico bando ed ammissione al relativo
finanziamento (attivato nel 2011), valutati da UVM con Piano assistenziale.
L’UVM assicurando che al suo interno il contributo alla valutazione del MMG,, ha garantito la
capacità di:
A.
valutare i bisogni complessi in modo integrato, elaborando progetti personalizzati,
B.
assicurare la condivisione delle responsabilità da parte delle varie professionalità,
C.
coinvolgere le persone e le famiglie sia nella stesura del progetto personalizzato che nella
valutazione di efficacia degli interventi assistenziali attivati.
D.
uniformare il linguaggio comune
e la modalità di somministrazione delle schede di
valutazione per la non autosufficienza sul territorio in integrazione
con l’U.O. Infermieristica e
Servizio Sociale del territorio.
E.
offrire una risposta flessibile al bisogno che in modo dinamico varia nel tempo
In tale ambito la Geriatra Territoriale è stata il principale Specialista che, come supporto dei Medici di
Medicina Generale ha collaborato fattivamente ed è stata importante riferimento per le diverse figure
professionali nelle varie fasi del percorso assistenziale.
L’UVM elabora il Piano Assistenziale personalizzato (PAP) che valuta il paziente secondo livelli di
isogravità e determina la non autosufficienza attraverso le schede redatte a livello regionale.
74
Relazione sanitaria 2013
Nel definire la rete assistenziale per il paziente è opportuno definire attraverso i percorsi diagnostici e
terapeutici (PDT) e assistenziali (PDTA) i ruoli e le responsabilità dei diversi operatori sanitari. Nella
nostra realtà sono attivi i percorsi descritti nel paragrafo dedicato: ictus, insufficienza respiratoria
cronica, diabete e il percorso “dimissioni difficili :al momento del ricovero ospedaliero si definiscono
le modalità di accesso e dimissione, in cui la comunicazione e la condivisione dei percorsi assistenziali
tra struttura ospedaliera e territoriale appaiono decisive per un’efficace presa in carico a garanzia della
continuità e qualità delle cure.
Infine cruciale, come in tutte le patologie croniche, è l’assunzione di un ruolo responsabile e attivo del
paziente nella gestione della sua malattia attraverso un appropriato intervento educativo.
I primi attori dell’assistenza sanitaria a livello territoriale sono il Distretto, i MMG e gli specialisti .
Per il coordinamento della rete assistenziale è consolidare la rete informatica per il collegamento delle
strutture territoriali e ospedaliere .
La continuità da garantire si articola in modi diversi secondo i problemi del paziente:
-continuità nelle informazioni nel passaggio tra Ospedale e Territorio
essenziali per non
interrompere il piano di cura. Le informazioni dovrebbero comprendere non solo i dati clinici
e
assistenziali,ma anche le preferenze del paziente , i suoi valori e la situazione familiare e sociale ,
altrettanto importanti per garantire servizi appropriati;
-continuità relazionale per avere persone e punti stabili di riferimento per il paziente
75
Relazione sanitaria 2013
L’Ospedale ha assunto la dimensione rassicurante della complessità ed efficacia
diagnostica e
terapeutica, ritenute necessarie per risolvere qualsiasi bisogno acuto.
Il bisogno cronico , essendo connotato dalla progressività e dalla ingravescenza, trova nel percorso
diagnostico terapeutico assistenziale territorio-ospedale-territorio lo strumento più idoneo alla
gestione della malattia che lo ha generato in quanto in grado di assicurare la necessaria continuità
delle cure.
Il servizio ospedaliero per quantificare gli interventi terapeutici utilizza criteri prevalentemente
clinici e si avvale della misura dei parametri vitali, bioumorali, diagnostico-prognostici, e di
performance al fine di definire l’impegno sanitario nei confronti del paziente.
Il criterio territoriale si avvale di valutazioni dei bisogni per raggiungere il massimo benessere al
fine di quantificare il carico e la forma dell’intervento assistenziale messo in atto per sostituirsi alle
capacità perse.
Medicina ospedaliera
Medicina territoriale
Diagnosi: identificazione del danno, delle sue cause e Valutazione
quantificazione delle sue perdite
multidimensionale:
quantificazione del danno e delle capacità
residue
Intervento: cura della malattia
Intervento: sulla persona e sul suo
ambiente
Obiettivo: guarigione e stabilizzazione clinica
Obiettivo: continuità dell’assistenza con
ricerca
dei
maggiori
livelli
di
autosufficienza possibili
Una delle caratteristiche salienti della popolazione anziana è la comorbilità, che può essere descritta in
maniera semplice dal numero di patologie diagnosticate in atto. Da una stima degli anziani valutati
più del 50% ha più di tre malattie/ condizioni cronicheLa valutazione di questi anziani è orientata alla
domiciliarità che è obiettivo, progetto culturale e politico, che richiama la libertà di scelta e che lascia
alle persone anche se non autosufficienti i ritmi della via quotidiana:gli orari della scelta del cibo, i
momento di silenzio, di riposo,di attività
Inoltre, per meglio definire il servizio adeguato è stato introdotto il concetto di valutazione
funzionale della stabilità del paziente, stimata con parametri e criteri specifici e valutata sia in
modo statico (la fotografia al momento della valutazione) che dinamico (come andamento nel tempo).
Il parametro instabilità è importante nel distinguere tra un servizio ospedaliero, che ha mezzi e
personale in grado di fare fronte a repentini cambiamenti nello stato di salute del paziente, ed il
territorio (domicilio o strutture) che ha il compito di mantenere o migliorare le funzioni residue della
persona. Il concetto di instabilità delle condizioni di salute nel tempo ha diverse implicazioni a seconda
che ci si trovi in ambito clinico–ospedaliero o territoriale–sociale.
In clinica l’instabilità è data
dall’insieme di eventi avversi con la comparsa di segni e sintomi di malattia che evidenziano la
necessità di interventi medici,
infermieristici strumentali nell’arco delle 24h. Dal punto di vista
assistenziale, si fa riferimento a livelli di autonomia raggiunti e raggiungibili. Alcuni criteri che possono
essere utilizzati per stimare il ‘continuum’ dell’instabilità nel tempo possono essere riassunti in una
scala di instabilità. I dati clinici per definire la instabilità vanno interpretati in base a: 1) condizione
attuale, 2) andamento nel tempo, 3) ‘fragilità’ dell’anziano (che emerge dalla Valutazione Multi-
76
Relazione sanitaria 2013
Dimensionale, 4) comorbilità (che definisce l’insieme delle malattie croniche della persona). La crescita
del numero di anziani fragili e la progressiva incidenza di malattie cronico-degenerative prevede
servizi finalizzati a “sorvegliare” e “prendere in carico” una popolazione che presentano condizioni di
fragilità sotto il profilo della salute e sulla base delle condizioni socio/relazionali/abitative.
Nell’area della fragilità è previsto il consolidamento di servizi come:
−
sistemi di telesoccorso e tele-assistenza, anche gestiti con il concorso dell’associazionismo
volontario;
−
di sorveglianza attiva nei confronti di anziani >75enni, in particolare in condizione di
solitudine, a rischio in presenza di condizioni climatiche estreme;
−
iniziative di sostegno delle reti informali di solidarietà sociale, qualificabili come servizi di
prossimità.
I percorsi attivati nella nostra zona hanno favorito il coordinamento di azioni sanitarie e/o sociali fra
loro logicamente legate e ordinate che hanno origine dal bisogno rilevato sia in Ospedale che sul
Territorio e sono state finalizzate a:
•
facilitare la concreta attuazione del principio della continuità delle cure;
•
garantire, non solo sul piano clinico, la migliore integrazione tra i diversi soggetti che operano
al fine di fornire il “bene salute” al paziente;
•
orientare nel miglior modo possibile la prassi sanitaria rispetto alla specificità del target dei
pazienti;
•
monitorare attraverso la statistica e l’analisi dei dati mensili l’andamento del percorso per il
miglioramento continuo della qualità del percorso;
77
Relazione sanitaria 2013
•
rispondere con rapidità ed efficacia e umanità ai bisogni specifici di salute e rendere il momento
organizzativo efficiente ed efficace attraverso la pianificazione di azioni che facciano funzionare il
sistema e il governo della qualità e della appropriatezza di dette azioni.
Sono stati avviati i percorsi rivolti alle persone colpite da ictus cerebrale,BPCO,diabete che hanno
coinvolto il reparto di Medicina dell’Ospedale Versilia, i Medici di Medicina Generale, i Coordinatori,gli
Infermieri del Territorio e il Servizio Sociale del Territorio. Si stanno concretizzando gli obiettivi che i
professionisti del gruppo si sono prefissati :
•
stabilire in integrazione tra ospedale e territorio i criteri per la differenziazione del paziente
ospedaliero e il paziente seguito dai servizi territoriali
•
coinvolgere gli operatori sanitari e sociali prima della dimissione e condividere i percorsi
assistenziali e la continuità dell’assistenza : medici di famiglia, infermieri e Assistenti sociali responsabili
del caso.
•
coinvolgere e condividere il Piano Assistenziale Individuale con la famiglia per una risposta il
più idonea possibile secondo i criteri di flessibilità e gradualità dei servizi.
•
rendere i percorsi il più omogenei possibile al fine di evitare sprechi di risorse e razionalizzare
i servizi in modo da renderli efficaci ed efficienti
•
programmare incontri con gli operatori interessati alla gestione del malato con : ospedalieri ,
territoriali e delle strutture convenzionate che ospitano temporaneamente, dopo il ricovero, i pazienti
non ancora in grado di rientrare al proprio domicilio.
78
Relazione sanitaria 2013
Si riportano di seguito i dati 2013 su percorso dimissioni, ictus e BPCO
RIEPILOGO ANNO 2013 STATISTICA "PERCORSO DIMISSIONI"
Sesso
M
345
F
465
Totale
810
<=65 aa
>65 aa
48
762
TOTALE SEGNALAZIONI N° 810 DI CUI 242 SONO RICHIESTE DI RITU
TOTALE INSERITI IN RITU N°112
RITU RICHIESTI DALL'AREA MEDICA
DI CUI:
n°19 INSERITI DIRETTAMENTE DA DIMISSIONE DA AREA MEDICA,
n° 41 INSERITI DOPO PASSAGGIO DA CASA DI CURA BARBANTINI,
n°7 DOPO PASSAGGIO DA CASA DI CURA SAN CAMILLO
TOT. 71
RITU RICHIESTI DALL'AREA CRITICA
DI CUI:
n° 15 SEGNALATI DA "MEDICINA D'URGENZA"
n° 2 SEGNALATI DA " CARDIOLOGIA"
TOT. 41
SADU E AID RICHIESTI E ATTIVATI DALL'AREA CRITICA
DI CUI:
n° 7 SEGNALATI DA "MEDICINA D'URGENZA"
n° 1 SEGNALATI DA " CARDIOLOGIA"
TOT. 8
RITU RICHIESTI DA CASA DI CURA BARBANTINI
83
RITU RICHIESTI DA SAN CAMILLO
9
RITU RICHIESTI DA ALTRI OSPEDALI
4
TOTALE
242
DISTRETTI
CAMAIORE
133
FORTE DEI MARMI
85
MASSAROSA
124
VIAREGGIO
329
PIETRASANTA
95
STAZZEMA
19
SERAVEZZA
25
TOTALE
810
79
Relazione sanitaria 2013
STATISTICA PERCORSO BPCO GENNAIO- DICEMBRE ANNO 2013
Sesso:
Età:
M
24 <=65 aa
F
21
Totale
45
Degenza Media
>65 aa
4
Totale
41
8,00
45
Tipo di Dimissione:
Domicilio
Reparto:
32
Presidi Distrettuali:
Alta
17
Media
28
S.A.D.U.
0
Viareggio
19
Ri.T.U.
0
Camaiore
6
R.S.A.
0
Massarosa
10
Altro
KFT Ambulatoriale
0
Pietrasanta
4
totale
45
KFT Day Hospital
0
Forte Marmi
4
KFT Domiciliare
0
Seravezza
1
ICD IX
RSA disabilità motoria
0
Stazzema
1
51881,00
37
S.Camillo
0
totale
45
49121,00
22
Barbantini
3
FKT Codice 56
2
A.I.D
6
Deceduto
0
Rianimazione
0
Totale Casi
45
Trasferito
2
di cui "Caso Sociale"
FIBRILLAZIONE ATRIALE
totale
1
7
STATISTICA PERCORSO ICTUS GENNAIO - DICEMBRE ANNO 2013
Sesso:
Età:
M
148 <=65 aa
F
165
Totale
313 Totale
Reparto:
>65 aa Alta
36
277 Media
95
185
313 Neurologia
21
Altro
12
totale
313
Tipo di Dimissione:
Domicilio
129
Presidi Distrettuali:
ICD IX
S.A.D.U.
0 Viareggio
Ri.T.U.
2 Camaiore
54 431
59
R.S.A.
4 Massarosa
33 436
3
KFT Ambulatoriale
3 Pietrasanta
55 434,01 Ictus aterosclerotico
188
KFT Day Hospital
0 Forte Marmi
19 433,11
11
KFT Domiciliare
1 Seravezza
27 433,01 Trombosi basilare
RSA disabilità motoria
0 Stazzema
S.Camillo
9 totale
Barbantini
69
FKT Codice 56
49
Hospice
A.I.D
Deceduto
117 434,11 Ictus Tromboembolico
8 432
313 432,1
totale
25
1
2
24
313
1
6
28
Rianimazione
0 Totale Casi
Trasferito
9 di cui "Caso Sociale"
FIBRILLAZIONE ATRIALE
142 totale
20
19
Degenza Media
7,00
80
Relazione sanitaria 2013
4.3 La comunicazione
Lo specifico settore vede l'adozione anche per il 2013 del Piano di comunicazione con Deliberazione
Direttore Generale. Nel Piano si fa riferimento ai temi della Carta dei servizi e alla sua diffusione ad
operatori e cittadini. Verifiche delle iniziative di comunicazione sono state attivate tramite indagini di
soddisfazione degli utenti, con l’integrazione del sistema di valutazione MeS. S. Anna. Oltre a ciò viene
riconfermato il lavoro d’informazione ed accoglienza attuato tramite postazione URP Accoglienza
dedicata e Linea Verde, che ha ricevuto in media 25 chiamate ed accolti circa 30 cittadini al giorno.
Molto aumentata risulta anche la corrispondenza con i cittadini tramite sistema di posta elettronica.
Gli obiettivi di budget del 2013 per la nostra struttura, discendenti dalle linee direzionali annuali, sono
stati orientati dalla dimensione strategica dell’appropriatezza organizzativa. Tale dimensione è stata
articolata in cinque obiettivi:
•
la comunicazione e partecipazione dei cittadini, seguendo l’indicatore del bersaglio MeS. S.
Anna;
•
la promozione della partecipazione attraverso la promozione del sistema associazionistico
sociosanitario locale;
•
il supporto ai processi d’integrazione del personale;
•
il monitoraggio delle istanze di reclamo e segnalazione dei cittadini e l’attenzione alle azioni
di miglioramento;
•
la promozione ed il monitoraggio dell’uso dei Totem puntoSì.
Ad una lettura sintetica possiamo dire che lo scorso anno è stato caratterizzato dal concetto riassuntivo
di “apertura” inteso come volontà di sviluppare ulteriormente la partecipazione ai fini della
responsabilizzazione di cittadini e operatori.
Alcuni dati esplicativi:
-
l'uso del sito internet ha registrato una grande espansione con l'aumento di oltre il 159% dei
visitatori sono passati a 212.644 e con un totale di circa 500 mila pagine lette solo nello scorso
anno;
-
il miglioramento del documento Carta dei Servizi sotto l’aspetto dell’accessibilità al cittadino;
-
un rinnovato ruolo dell’ URP a presidio delle dinamiche di presa in carico delle criticità e della
proattività sulle azioni di miglioramento, in definitiva sull’efficacia stessa della nostra azione;
-
l’insieme delle attività di promozione della comunicazione e della relazione con l’utente,
espletata
dai
nostri
operatori
sotto
il
profilo
della
formazione
del
personale
e
dell’affiancamento, realizzata anche tramite la particolare attenzione al benessere
organizzativo del personale ed al suo coinvolgimento;
-
il rafforzamento del legame con il sistema delle associazioni, anche tramite la ricerca
partecipata Agenas, la valorizzazione delle indagini e del lavoro ispettivo, l’avvio dell’ulteriore
formalizzazione del Comitato di partecipazione allo scopo di potenziarne le opportunità di
81
Relazione sanitaria 2013
incidere sul contesto organizzativo e culturale, la promozione del loro lavoro nel contesto
sociosanitario.
Il cammino intrapreso verso lo sviluppo di un’alleanza tesa alla responsabilizzazione ed all’incontro tra
cittadino consapevole e organizzazione aperta al cambiamento sembra essere arrivato a buon punto,
ma occorre sviluppare ancora tutta una serie di azioni e coinvolgere una serie di soggetti per uno
sviluppo della comunicazione ancor più integrato col sistema Carta dei servizi, impegni aziendali e
tutela del cittadino.
Considerando invece gli ultimi dati della valutazione della performance a cura del MeS S. Anna 2013,
rileviamo l'ottima votazione per l’indicatore dedicato alla capacità informativa e comunicativa delle
aziende (B16) in cui ci piazziamo al secondo miglior posto regionale, arrivando alla votazione di 4.43
su 5 per una media regionale di 3.79. In particolare nel sotto-indicatore relativo alla implementazione
del Sistema Carta dei servizi la votazione raggiunge 4,41 mentre considerando il front office il voto di
performance ha avuto una percentuale di successo del 92.35% con un voto di performance di 4.50
(media regionale = 3.84). La % degli impegni per la Carta dei servizi raggiunti è stata dell’88.68%.
La soddisfazione del cittadino sulla comunicazione aziendale rilevata dal MeS. nel 2012 in versilia è
stata del 36.1% contro una media del 35,58 registrata fra tutte le aziende. Nello stesso anno, la
soddisfazione della popolazione su semplificazione e sburocratizzazione anche qui è superiore alla
media, attestandosi sul valore di 92.72 (+0.8 sulla media delle aziende).
Le esperienze più significative nel settore della comunicazione interna ed esterna sono state:
Carta dei Servizi, Sistema Tutela e Partecipazione Sono state attivate iniziative per coinvolgere il
personale interno sul processo attuativo della carta dei servizi tramite in particolare iniziative di
informazione, formazione e aggiornamento. Collegamenti importanti tra la carta dei servizi e gli
obiettivi di budget sono stati attivati. Nel corso del 2013 è stata varie volte aggiornata la Carta dei
Servizi, l'ultimo aggiornamento dell'anno è stato effettuato in data 16/09/2013 e con una nuova veste
grafica è stata pubblicata sul sito aziendale. La Carta è parte integrante del Piano di qualità aziendale.
Nel 2013 è stata attuata la ricerca nazionale AGENAS sulla valutazione partecipata del presidio
ospedaliero, condotta con le associazioni di tutela Tribunale del malato – Cittadinanzattiva,
Coordinamento Diritti del Cittadino, Associazione Araba fenice onlus e Associazione Volontari
Ospedalieri (AVO). I risultati della ricerca si tradurranno nell’anno 2014 in un piano di miglioramento e
nella restituzione alla cittadinanza ed alle associazioni sociosanitarie tramite incontri mirati e
diffusione nei media locali.
Sul fronte interno, la comunicazione organizzativa, fortemente sviluppata da alcuni anni si è legata
all’ulteriore forte impulso alla messa in rete di tutta la documentazione aziendale.
Conferenza dei Servizi La 13° Conferenza dei Servizi tenutasi giovedì 13 Giugno 2013 dalle ore 14.00
alle ore 19.00 presso la Casa della Salute Croce Bianca di Querceta (Seravezza) ha avuto per titolo
“Ambiti orizzonti e vincoli nella riorganizzazione della sanità toscana“ ed ha registrato la presenza di
circa 200 partecipanti. Oltre alla Società della Salute, alle associazioni sindacali e di settore, sono state
coinvolte le associazioni di volontariato e quelle di tutela, nonché soggetti portatori d’interessi.
82
Relazione sanitaria 2013
Biblioteca aziendale
1. Continua la gestione informatizzata del patrimonio librario aziendale su piattaforma web anobii,
anche a fini di miglioramento della gestione dei prestiti per i degenti, loro familiari e operatori.
Vedi http://www.anobii.com/asl12diviareg/books;
2. Gestione della consultazione scientifica e specialistica;
3. Promozione di eventi culturali legati alla salute.
4.4 La carta dei servizi
Per il 2013 nel sotto-indicatore del Sistema di Valutazione della performance MeS. S. Anna relativo alla
implementazione del Sistema Carta dei servizi la votazione raggiunge un voto di 4,41 contro una
media regionale 3.78, risultando nelle prime tre migliori performance. La tendenza è alla
stabilizzazione dei risultati rispetto agli anni precedenti.
4.5 La partecipazione e la tutela
Il 13/06/2013 è stata convocata la 13° Conferenza dei servizi. E’ stata definita e attuata una procedura
per l’analisi dei reclami. E’ stato pubblicizzato il diritto al reclamo con: Carta dei servizi, incontri con
associazioni di volontariato, carte di reparto e depliant informativi, diffusione tramite il sito web della
modulistica, sito intranet.
Numero reclami pervenuti all’ U.R.P.
n. 63
Numero reclami mandati in CMC
n. 0
4.6 I tempi di attesa
E’ attivo un sistema di prenotazione in grado di gestire l’accesso alle prestazioni specialistiche erogate
da tutti i presidi e i servizi delle aziende medesime (con riferimento a quanto riportato nell’allegato 3
della delibera n. 851/98 “Articolo 3, comma 10 del D.Lgs. 29 aprile 1998, n. 124. Criteri per la
determinazione dei tempi massimi per l’erogazione delle prestazioni”), in particolare:
•
Il sistema è facilmente accessibile sotto il profilo logistico e procedurale, con regole di accesso
identiche per ogni punto di prenotazione della stessa azienda
•
Il sistema è adeguatamente pubblicizzato
•
Il sistema è adeguatamente controllabile da parte del cittadino
•
La prenotazione delle prestazioni viene rilasciata contestualmente alla presentazione della
richiesta da parte del cittadino
•
Le prenotazioni sono registrate su agende aperte a scorrimento
•
Gli appuntamenti sono personalizzati, con indicazione dell’orario e della struttura di esecuzione
della prestazione
83
Relazione sanitaria 2013
•
Gli appuntamenti sono adeguatamente scaglionati al fine di evitare affollamenti nelle sale di
attesa.
•
E’ prevista l’integrazione delle prenotazioni in relazione alla programmazione di prestazioni
multiple.
Nella tabella di seguito sono elencate le prestazioni specialistiche (tra le prestazioni specialistiche
ambulatoriali e le prestazioni specialistiche in D.H. di cui agli allegati 1 e 2 della D.G.R. 851 del
27/07/98) che nell'anno 2013 presentavano a livello aziendale i maggiori tempi di attesa .
PRESTAZIONI CRITICHE ANNO 2013
TEMPI ATTESA
TEMPI MAX
Visita neuropsichiatria Infantile
105
30
Visita pneumologica
55
30
Visita urologica
76
15
Visita endocrinologica
66
30
Visita oculistica
44
15
Visita chirurgica
52
15
ECG dinamico
56
60
Risonanza Magnetica Nucleare encefalo
103
60
Eco osteoarticolari
70
60
Tc addome
100
30/60
Al termine dell'anno 2013 e per l'anno 2014 sono state messe a punto diverse azioni correttive per il
contenimento delle liste di attesa che hanno riguardato tutte le fasi del processo, dal momento della
prenotazione ed erogazione della prestazione alla ridefinizione e incremento dell'offerta del privato
convenzionato.
Le agende della visita oculistica sono state organizzate in modo da dividere i primi accessi secondo le
priorità (B/D) in relazione al quesito diagnostico ed è stato attivato un allert alla procedura informatica
CUP per segnalare se il paziente ha già effettuato una prima visita entro l'anno.
Per le visite endocrinologiche e chirurgiche è stato aumentato il numero di prime visite disponibili.
Per le visite chirurgiche sono state aumentate le sedute ambulatoriali.
Sono iniziate trattative con l'AOUP per la stipula di una convenzione per l'attività ambulatoriale di
endocrinologia a supporto di quella istituzionale aziendale.
84
Relazione sanitaria 2013
4.7 La semplificazione delle procedure amministrative
Nel corso dell'anno 2013 la trasformazione dell'UOC Affari Generali e Legali in UOC Affari Generali e
Sviluppo Organizzativo e UOS Affari Legali e Contenzioso ha comportato la riorganizzazione di parte
delle attività amministrative.
In collaborazione con la Guardia di Finanza, è stato dato impulso alle procedure di controllo correlate
alla fruizione delle prestazioni sanitarie ed al pagamento del ticket,: dal rilascio degli attestati di
esenzione, all'attività legata alle mancate disdette, dalla verifica delle autocertificazioni rilasciate per
ottenere gli attestati di esenzione per motivi correlati all’età e al reddito alla procedura del c.d.
“malum”e il conseguente recupero del ticket evaso.
Nel corso dell’anno 2013 di particolare impegno è stata inoltre l’attività legata alle norme in materia di
trasparenza: l’intensa attività di raccolta e assemblaggio dei dati per l’attivazione nel sito della sezione
“Amministrazione Trasparente”
e l’introduzione dell’”accesso civico”, quale strumento per
l’accessibilità totale alle informazioni della pubblica amministrazione, ancorché pensati con la precipua
finalità di prevenzione della corruzione, hanno di fatto anche comportato la semplificazione dei
rapporti tra P.A., e cittadino che, per la prima volta trova per la consultazione e l’estrapolazione una
raccolta di dati e informazioni che spaziano in tutti i settori di attività dell’Azienda.
4.8 La promozione della cultura della salute
LA PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE E’ STATA RAPPORTATA:
ALLE PRIORITA’ REGIONALI
SI
ALLE SCELTE AZIENDALI RELATIVE AI BISOGNI DEL TERRITORIO
SI
SONO STATE INDIVIDUATE STRATEGIE DI INTEGRAZIONI CON ENTI
E ISTITUZIONI TERRITORIALI
SI
COMUNI DELLA VERSILIA E LORO ASSESSORATI, UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE SEZIONE XIII DI
LUCCA, ISTITUTI COMPRENSIVI E SUPERIORI DELLA VERSILIA , PROVINCIA DI LUCCA, ASSOCIAZIONI
DEL VOLONTARIATO, COMITATO NON LA BEVO, ACAT, CEIS, LILT, AIDO,AVIS, FRATRES
SONO STATE REALIZZATE AZIONI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE PER IL BENESSERE A SCUOLA IN
COLLABORAZIONE CON QUATTRO
ISTITUTI SCOLASTICI - SECONDARI DI SECONDO GRADO -
NELL’AMBITO DELL DGRT 38 del 21 gennaio 2013 CON LA REALIZZAZIONE FINALE DI UN CAMPUS Il 27
MAGGIO 2013.
NEL PERIODO DI RIPRESA DELLA SCUOLA E’ STATO POSSIBILE REALIZZARE UNA FORMAZIONE PER GLI
INSEGNANTI DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI ATTIVANDO UN CAMPUS IL 7 SETTEMBRE 2013.
PER TUTTE LE AZIONI, L’OPERATIVITÀ È STATA REALIZZATA CON LA METODOLOGIA PREVISTA
DALL’OMS PER I TEMI DELLA SALUTE, POGGIANDO SULLO SVILUPPO DELLE LIFE SKILLS AND PEER
EDUCATION.
85
Relazione sanitaria 2013
Nel corso del 2013. sono state rinforzate le azioni per raggiungere gli obiettivi atti a sviluppare nei
cittadini le conoscenze ed i comportamenti tesi all’adozione di corretti stili di vita.
Durante l’anno scolastico sono stati proposti, tramite il sito aziendale, numerosi progetti, a cura dei
dipartimenti ed unità funzionali ed operative sanitarie, su indicazioni aziendali e regionali
Secondo gli “indirizzi per la realizzazione di interventi per il benessere dei giovani in ambito scolastico
del 21 gennaio 2013” sono stati compilate due attività per le fasce d’età 6- 12 e 13-18 anni..
Inoltre, un progetto sviluppato in rete per l’intero anno scolastico
è stato “CRESCO SICURO” in
collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Camaiore e la Polizia
municipale, svolto nelle classi terze secondarie di primo grado dei tre Istituti Comprensivi che fanno
capo a quel territorio.
Una particolare attenzione ha riguardato la prevenzione degli incidenti stradali alcol correlati, con la
partnership del comitato “…Non la bevo”. Nel periodo estivo con la sesta edizione di RICREAZIONE IN
VIA DI ESTINZIONE che, per la prima volta, ha visto il passaggio direttamente dalla scuola (liceo
classico) di ragazzi e ragazze al gruppo dei tutor.
A settembre, nell’ambito del Festival della salute questa unità operativa, ha partecipato allo stand del
comitato “…Non la bevo” per informare la popolazione di tutti i servizi di counseling a disposizione
per il miglioramento degli stili di vita e alle attività di peer education per gli studenti visitatori.
PRIORITA’ REGIONALI “Indirizzi per la realizzazione di azioni per il benessere dei giovani in ambito
scolastico” sollecita ad implementare le attività di peer education programmi che prevedono un forte
protagonismo degli insegnanti e dei giovani. Altrettanto strategico si è dimostrato l'impegno nel
promuovere “azioni di sistema”, cioè di lunga durata, come pure attivare reti di soggetti sul territorio
che concorrono ad agire sui determinanti di salute e adottare un approccio globale e un sapere
condiviso attraverso alleanze e rispetto reciproco.
Sono state ricercate sinergie da parte delle strutture organizzative del Dipartimento della Prevenzione
con l’assistenza sanitaria di comunità, con i SERT e con i consultori materno infantili ed introdotto, con
il “metodo attivo”, il protagonismo dei ragazzi, la metodologia che permettesse l’individuazione dei
bisogni di salute nell’ascolto della popolazione giovanile. La realizzazione di un momento conclusivo
del Campus, già menzionato, presso Villa Borbone a Viareggio, ha dato ampia visibilità al lavoro che ha
accompagnato nell’anno scolastico numerosi Istituti partecipanti. In particolare sono stati presentati i
progetti che alunne ed alunni hanno elaborato durante l’ anno scolastico:
la prevenzione al Cyberbullismo e la capacità ad attivare solidarietà tra studenti dal titolo “diamoci
una mano”,
la prevenzione all’AIDS (progetto “Ultimora”),
l’attività sulla sicurezza da adottare in bicicletta ed in auto relative all’iniziativa regionale
dell’Ospedale Meyer “ I tutor della salute” e l’attività relativa al corretto uso del 118,
il lavoro seminariale sulla conoscenza del fenomeno della “violenza di genere”.
Nell’ambito del campus alcuni testimonial hanno illustrato le qualità di un benessere come
valorizzazione della salute, in particolare hanno aderito una nuotatrice, del Liceo Scientifico e
86
Relazione sanitaria 2013
partecipante alla nazionale di Nuoto e di un giovane che ha ricevuto una donazione d’organo, il tutto
all’interno della cornice della “Settimana della donazione” promossa dal ministero e dall’AIDO.
L’impegno per il futuro è di insistere nel dialogo con gli insegnanti per facilitare la costituzione di una
nuova cultura nella scuola che promuove salute e benessere, valorizzando così le risorse locali. La
promozione della salute tende a sviluppare i fattori “salutogenici” di protezione della salute, contando
sulle risorse specifiche della comunità, dell’attenzione e del rispetto dell’ambiente naturale e delle
relazioni interpersonali.
Scelte aziendali A livello aziendale è stato mantenuto un sistema organizzativo di Promozione della
salute che garantisce l’appropriatezza e la qualità dei processi rivolti all’interno e all’esterno
dell’Azienda stessa, con particolare attenzione alle forme di comunicazione. L’attività prevalente, come
richiesto dalla Regione Toscana, è quello dedicata alle scuole. La gestione del tempo nelle scuole vede i
percorsi snodarsi tra due anni solari. La fine dell’anno scolastico ha visto l’incontro tra gli studenti degli
Istituti partecipanti denominato Campus. Essi hanno condiviso i momenti di socializzazione e visione
dei lavori prodotti dai partecipanti. Ospiti all’evento sono stati anche altri due nuovi Istituti per poter
conoscere l’esperienza e probabilmente portarla all’interno della loro scuola il prossimo anno.
La realizzazione dei programmi di educazione e promozione della salute a livello aziendale implica
modalità di interventi di carattere integrato ed intersettoriale con la collaborazione di soggetti
presenti sul territorio, in particolare: Enti locali, Istituzione scolastiche, Volontariato, Terzo settore, ecc..
E’ stata assicurata una consistente attività per la programmazione e l’attuazione di interventi a livello
scolastico,
in
raccordo
con
Dipartimenti
ed
UU.OO.
aziendali,
sugli
aspetti
fondamentali
dell’educazione e promozione della salute, prevedendo la collaborazione degli operatori con
insegnanti e studenti delle diverse fasce scolastiche. Gli interventi, in particolare, riguardano:
o
Prevenzione agli incidenti stradali, in particolare alcol - correlati
o
Stili di vita: Guadagnare salute in 4 mosse: educazione alimentare, al movimento, no
all’abuso di alcol e no al fumo
o
Stili di vita – Prevenzione al tabagismo
o
Stili di vita - Promozione dell’attività fisica
o
Stili di vita - Prevenzione all’abuso d’alcol
o
Stili di vita – Prevenzione al gioca d’azzardo patologico
o
Educazione al dono del sangue
o
Educazione al dono di organi
o
Educazione all'affettività, sessualità e alla paternità e maternità consapevole
o
Prevenzione AIDS
All’inizio del nuovo a.s., insieme alle proposte inviate per posta elettroniche con link alla lista dei
progetti aziendali, la direzione di questa U.O.S. ha provveduto ad introdurre la nuova logica di
Promozione del benessere a scuola, integrando al concetto di prevenzione e riduzione del rischio
anche quelle della ricerca di armonia e benessere. Questo obiettivo concerne il livello di relazioni e la
capacità di
87
Relazione sanitaria 2013
Per l’anno scolastico 2012/13 è stato affiancato ai progetti, un lavoro che, tramite un accordo di rete
con le scuole e le altri istituzioni che lavorano per la salute ha permesso di lavorare con una nuova
formula, il laboratorio formativo-progettuale . La proposta alle scuole è stata presentata con il titolo:
“LA SALUTE PUBBLICA COMINCIA DA NOI”.
Il mandato della Promozione della salute è quello di affiancare le scuole in questo compito, di fornire
strumenti culturali per evitare almeno le malattie croniche che non dipendono dal contagio, ma dagli
stili di vita, rinnovando la proposta con il metodo di “progettare insieme ed in progressione. Le tre
aree proposte sono: Guadagnare salute in quattro mosse, guadagnare salute in adolescenza, rendere
facili le scelte salutari nella solidarietà. Lo scopo, nel creare per piccoli passi questa innovazione molto
profonda, è quella di creare un sistema permanente di promozione del benessere, sostituendo ai
progetti frammentari e spesso in sovrapposizione, esperienze di costruzione di stili di vita congrui e
non nocivi,. La messa a SISTEMA sarà sempre più alimentato dalla “rete degli scambi” che avverrà con
la messa a conoscenza delle buone pratiche adottate, l’estensione e la condivisione tra scuole e
genitori.
In un ambito più allargato, nel mese di ottobre è stato istituito il Tavolo di lavoro permanente
sull’Educazione presso la Prefettura di Lucca, con l’intento di riflettere e proporre nuove occasioni
educative ai giovani non scolarizzati.
Infine, durante il periodo estivo, si sono tenuti incontri settimanali presso la sede dell’associazione
culturale sportiva “Tempo libero” presso la Pineta di Ponente su interessanti argomenti della salute e
dei servizi e che hanno coinvolto sia gli associati sia i turisti.
4.8.1 Stili di vita - Educazione Alimentare
RESPONSABILITÀ Promozione della salute, Dipartimento di Prevenzione U.F. Igiene degli Alimenti e
della Nutrizione. Collaborazioni con U.O. Cardiologia e U.O Oncologia Medica
AZIONI Interventi nelle scuole che hanno inoltrato la richiesta di collaborazione, cittadini con
l’attivazione del counseling nutrizionale
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, Dipartimento di prevenzione Igiene pubblica
veterinaria.
AZIONI
Approfondimento con insegnanti, genitori e ragazzi
sugli aspetti relazionali ed emotivi
dell’alimentazione presso gli isituti Comprensivi coinvolgendo insegnanti e i ragazzi delle classi terze
secondarie di primo grado.
Particolare attenzione si è attuata con l’ intervento di condivisione di percorsi per gli alunni
dell’Istituto Alberghiero. di conoscenze sulla produzione e confezionamento dei cibi.
Il “prodotto finale” del percorso è stato presentato attraverso un poster al Campus, evento finale del
lavoro annuale sulla “Promozione della salute e del benessere a scuola” da parte di alunni dell’Istituto
Alberghiero; il percorso ha consentito di aumentare le competenze igienico -sanitarie dei futuri
operatori della ristorazione collettiva.. Obiettivi e contenuti:
1 la salute nel piatto
2. principi dell’haccp
Educazione alla sicurezza alimentare, conservazione e trattamento dei prodotti di origine animale
88
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI L’impegno degli alunni dell’Istituto alberghiero ha permesso un approfondimento
che ha riguardato i compiti futuri a tutela della sicurezza di tutti.
4.8.2. Stili di vita – prevenzione al tabagismo
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, Accoglienza ITT, U.F. Sert, Centro Antifumo
AZIONI Per il secondo anno è stata proposta agli alunni della scuola secondaria di primo grado una
riflessione per procedere all’acquisizione di life skills - competenze psico sociali - sulla consapevolezza
personale ed il senso critico. Gli stili di comportamento possono immettersi nel tabagismo, alcolismo,
anoressia, bulimia, malattie sessualmente trasmesse, ecc..
il valore della consapevolezza da parte
dell'adolescente dei danni provocati dagli stessi è il primo importantissimo passo verso la salute intesa
come “benessere psicofisico” e non soltanto come assenza di malattia, tramite interventi educativi
mirati ed informativi presso le scuole ogni ordine e grado e diretti agli educatori che hanno
concordato gli interventi, a partire con incontri per insegnanti e genitori, prospettando un l’approccio
globale agli stili di vita. Adesione aziendale al progetto interregionale “Un approccio integrato per la
riduzione delle disuguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute: interventi strategici per
la gestione del rischio di utenti con disturbi di interesse psichiatrico e giovani problematici” . L’U.O.
promozione della salute a partecipato alla formazione a Reggio Emilia per poter coinvolgere una
scuola significativa per il tipo di proposta di salute già in atto – l’istituto alberghiero – e a partire dal
mese di settembre ha condiviso la formazione di operatori ed insegnanti con gli altri operatori e si è
occupata della formazione di peer educator e della presentazione delle life skills a scuola. Il progetto è
biennale.
RISULTATI ATTESI
Scegliere uno stile di vita con consapevolezza, evitando le seduzioni della
pubblicità e suscitare la curiosità e la voglia di discutere per poi concretizzare atteggiamenti e
comportamenti adeguati.
Aumentare la consapevolezza dei rischi derivati dal fumo attraverso campagne educative di
sensibilizzazione non solo al danno dalla dipendenza da nicotina, ma anche ad un contegno generale
di vita salubre, con attenzione anche all'alimentazione ed al movimento.
4.8.3. Stili di vita – promozione dell’attività fisica
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Promozione della salute e Dipartimento di prevenzione Medicina dello
sport, U.O. Riabilitazione
AZIONI Il movimento viene promosso in alternativa alla sedentarietà per tutte le età. Il gesto atletico e
sportivo deve essere riconosciuto dai giovani come una scelta di equilibrio psicofisico. La ricerca di
prestazioni va attivata con le cautele che escludano integrazioni alimentari e farmacologiche che
inducono a forme di dipendenza, specie nell’età di formazione dell’identità personale, ponendo
attenzione ai suggerimenti che, tramite lusinghe sul miglioramento dei risultati sportivi, propongono il
doping ai numerosi giovani atleti e che grazie alla capacità di lavorare sulla propria autostima
scelgono lo star bene. Sono stati realizzati momenti di informazione sull’AFA, l’attività fisica adattata,
che sta entrando nella cultura del benessere della terza età. oltre agli incontri nelle scuole, la
collaborazione si è estesa nell’ambito dei gruppi di cammino attivando il secondo corso di formazione
di WOLKER LEADER, i coordinatori di tali gruppi.
89
Relazione sanitaria 2013
Stili di vita - Prevenzione alcologica “Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi”
Prevenzione al consumo di sostanze dannose: “Attiva…mente”; Prevenzione agli incidenti stradali
alcol-correlati a scuola e negli eventi e nei locali del divertimento, particolarmente in quelli dedicati
anche ai turisti. La programmazione 2013 vede un’ Intensa collaborazione con il “Comitato non la
bevo” , giunta all’ottavo anno, con numerose iniziative coordinate dal SERT ed in collaborazione con le
associazioni del privato sociale.
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, U.F.S SERT
AZIONI “Non la bevo” è il progetto in rete con
Croce Verde di Viareggio, UniCoop Tirreno e
Associazione Europea Familiari e Vittime della strada “Bevo meno, bevo meglio” si è ulteriormente
sviluppato con la collaborazione delle agenzie del terzo settore ACAT Versilia, Alcolisti Anonimi,
Misericordia, CeIs, ecc. I progetti del comitato hanno riguardato sia la popolazione scolastiche che la
cittadinanza nelle occasioni tipiche del divertimento in Versilia. La promozione della cultura del bere
moderato e con responsabilità ha visto iniziative di comunicazione presso la Coop di Viareggio e la
ripresa dell’attività serale “Ricreazione in via di estinzione” con lo scopo per interrompere il nesso tra
divertimento e sballo, rischi per la saluta propria e altrui. Diminuzione gli indici da incidenti stradali
alcol correlati. Anche nel 2013 si è riscontrata una grande partecipazioni di giovani al Festival della
Salute nello stand dedicato, dove si sono svolte attività di sensibilizzazione alla prevenzione degli
incidenti alcol correlati.
Grazie a ACAT è stato proposto un concorso per la preparazione di coktail analcolici, votati dai clienti
di bar del comune di Seravezza. La premiazione, a cura del Sindaco, è avvenuta alla Festa del
Volontariato e delle Associazioni domenica 6 ottobre.
RISULTATI ATTESI Preparazione e consolidamento di 8 giovani nel ruolo di “Tutor della salute”,
stabili nelle presenza agli eventi organizzati da USL, ACAT, COOP, NON LA BEVO per la testimonianza
educativa nel processo di sensibilizzazione sul pericolo della guida dopo assunzione di alcolici e per
consigliare di riflettere di interrompere il nesso divertimento/alcol Promuovere nei ragazzi, genitori,
insegnanti la cultura della consapevolezza e della responsabilità nelle occasioni di divertimento per
salvaguardare la propria e altrui salute.
4.8.4 Educazione al dono del sangue
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, U.O Centro trasfusionale in collaborazione
con Associazioni dei donatori di sangue AVIS e Fratres della Versilia
AZIONI Il progetto prevede una breve introduzione sulla storia delle trasfusioni, informazioni sulle
modalità di donazione, sui gruppi sanguigni, sull'uso clinico del sangue, del plasma, delle piastrine. E'
prevista poi una discussione nella quale gli alunni pongono domande sull'argomento. Ciò è utile per
sfatare paure e pregiudizi riguardo alle donazioni di sangue e per evidenziarne i vantaggi non solo per
i riceventi, ma anche per i donatori stessi.
Come strumenti di lavoro vengono utilizzati CD e DVD da proiettare in classe e materiale informativo
fornito dalle Associazioni dei donatori, che viene distribuito agli alunni. Un filmato documenta la
prima donazione fatta dagli alunni maggiorenni delle quinte superiori presso il centro trasfusionale
accompagnati dagli insegnanti e dai volontari.
90
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI
Incrementare la popolazione dei donatori di sangue volontari e periodici tramite una informazione
corretta sull'uso clinico del sangue e dei suoi componenti e derivati.
4.8.5 Educazione al dono di organi
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Promozione della salute, Donazioni e trapianti
AZIONI Sensibilizzare, informare sulle modalità di donazione, sull'uso clinico degli organi donati al
fine di favorire da parte dei ragazzi studenti, una presa di coscienza nelle donazioni, e cercando di
coinvolgerli sull'argomento. Durante lla settimana della donazione 2013 si è svolto al Campus un
momento di incontro con il testimonial trapiantato dell'AIDO. Questa conferenza è stata la parte più
segnalata nel test di gradimento degli studenti delle scuole superiori..
RISULTATI ATTESI Incrementare consapevolezza nella popolazione generale ed in specifico i giovani,
all'importanza della donazione degli organi.
4.8.6 Educazione all'affettività, sessualità e alla paternità e maternità consapevole
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Promozione della salute, U.F. Attività Consultoriali, Servizi sociali
AZIONI Sono stati proposti interventi di informazione interattivi con un progetto per gli insegnanti
alunni delle terze medie, scuole secondarie di primo grado e delle secondarie di secondo grado con gli
studenti.
Lo sportello di ascolto per i genitori e nonni degli adolescenti è sta realizzata nella sede del
consultorio, ma sono stati anche effettuati incontri presso la scuola. In particolare il liceo classico
Carducci ha svolto un lavoro di approfondimento sulla “Violenza di genere”, durato tutto l’anno
scolastico e riferito attraverso la peer education alle altre classi della scuola ed al Campus per
condividere gli esiti del lavoro con gli altri Istituti presenti.
I temi del corretto rapporto uomo e donna hanno attinto al contesto delle proposte provinciali
dell’assessorato alle Pari Opportunità, in particolare per la prevenzione alla violenza di genere. La rete
per la prevenzione è condivisa conl’U.F. attività Consultoriali, la Casa delle donne del Comune di
Viareggio e le Forze dell’ordine.
RISULTATI ATTESI Accrescere il nesso tra affettività, educazione al riconoscimento delle emozionale
dei sentimenti come premessa ad una sessualità responsabile al fine, anche di evitare gravidanze
indesiderate tra le minori. L’obiettivo educativo cui si tende è quello di aiutare i giovani alla ricerca di
un’autonomia profondamente vissuta. Diffondere tra la popolazione generale i concetti e i linguaggi
rispettosi, che favoriscono comportamenti che permettono di esprimere un sé armonico ed equilibrato
nelle relazioni interpersonali. Favorire la cultura della difesa della salute della donna, creando reti di
solidarietà tra istituzioni ed associazioni. Introduzione ai temi della differenze di genere e la
prevenzione alla violenza. Questo tema è stato oggetto di un lavoro di LS e PE presso il liceo Classico G.
Carducci e presentato al Capus conclusivo del lavoro sulla “Promozione della salute e del benessere a
scuola” per l’intero anno scolastico.
91
Relazione sanitaria 2013
4.8.7 Prevenzione HIV/AIDS
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della Salute, U.F. Igiene e Sanità Pubblica, U.F.
Consultoriale
AZIONI Collaborazione per interventi educativi ed informativi nelle scuole della Versilia con la
collaborazione dei volontari di Anlaids e CE.I.S..
In concomitanza alla “Giornata Mondiale per la lotta contro l'Aids” del dicembre 2012 si è inaugurato
il percorso di approfondimento di molti aspetti riguardanti la comunicazione su HIV/AIDS.. Si tratta
della seconda edizione del percorso “Ultimora”, di grande successo nella prima edizione, concorso per
gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e che ha visto la partecipazione dell’Istituto ITI
Scientifico tecnologico Galilei di Viareggio
I promotori sono le aziende U.S.L. 2 di Lucca e 12 di Viareggio, la Provincia di Lucca, Ce.S.Do.P.i
comuni di Lucca e Capannoni le associazioni che si impegnano alla lotta al contagio Anlaid , CNV, NPI
Toscana, l’associazione DITESTA MIA e SQUARCIAGOLA: LA VOCE DEI GIOVANI coordinati da “Ce.I.S.
scuola”. I media partner sono la Nazione, il Tirreno, Noi TV, Lo SCHERMO, Rete Versilia.
Questa seconda edizione ha richiesto la produzione di articoli da inserire successivamente nella stampa
locale e di spot per le televisioni partner del progetto. In questa giornata si sono tenuti interessanti
seminari con la proiezione degli spot della prima edizione, la lettura degli articoli premiati.
Successivamente con le associazioni abbiamo condiviso a scuola la formazione dei giovani riguardo tre
ambiti: la sensibilizzazione alla prevenzione del contagio, la salvaguardia dei pazienti per evitare la
discriminazione e l’attività di cooperazione internazionale con l'attenzione alla multiculturalità e le
problematiche delle popolazioni svantaggiate del sud del mondo. Il concorso è stato il pretesto per
disseminare tra i giovani una cultura che apre le conoscenze sulle profondità del fenomeno. Infatti alla
commissione giudicatrice degli elaborati scritti e multimediali si è affiancata anche una giuria popolare
“virtuale” di studenti, attraverso i social network. Il voto on-line ha stabilito una graduatoria dei lavori
selezionando alcuni vincitori. Un convegno conclusivo, nuovamente a dicembre per la giornata
mondiale, ha visto la proiezione degli spot e la lettura degli articoli vincitori, in un piacevole clima di
collaborazione e condivisione dell’esperienza estremamente positiva. Gli studenti dell’ITIS Galilei,
vincitori del concorso spot, hanno presentato al Campus della Promozione della salute e del benessere
a scuola i loro elaborati come loro contributo alla peer education. Si prevede la possibilità di
continuare l’esperienza con la terza edizione.
RISULTATI ATTESI Promozione di stili di vita che valorizzino comportamenti rispettosi di tutte le
relazioni con gli altri, in particolare quelle che includono la sessualità, la condotta di vita attenta a se
stessi ed alle scelte altrui.
Acquisire le conoscenze sul virus, le modalità di trasmissione, avendo chiara la differenza che passa tra
sieropositività (HIV) e AIDS. Trasmettere indicazioni puntuali sulle modalità di prevenzione del
contagio. Aspetti culturali riguardo lil contrasto alla discriminazione all’accettazione della
multiculturalità e la conoscenza riguardo le problematiche delle popolazioni svantaggiate del sud del
mondo per stimolare sentimenti di solidarietà.
92
Relazione sanitaria 2013
4.9 La bioetica
Si veda relazione sanitaria 2012.
93
Relazione sanitaria 2013
4.10 La formazione del personale
Il Piano annuale di formazione per l’anno 2013 ha previsto la realizzazione di n. 181 eventi formativi di
cui 155 inseriti nel PAF 2013 + n. 8 ad integrazione + n. 17 proposti dalla medicina convenzionata (
MMG e Specialisti Ambulatoriali ).
Nell’anno 2013 la Formazione aziendale è stata penalizzata a causa di alcune criticità emerse in sede di
Audit di accreditamento come Provider, svoltosi in data 18/01/2013;
Dopo un breve periodo la Regione ha ripreso ad accreditare i nostri eventi collettivi aziendali a partire
dal mese di luglio 2013 a seguito di un piano di miglioramento predisposto dalla UOS Formazione del
Personale.
Nonostante tale situazione l’Azienda ha comunque garantito a tutto il personale dipendente e
convenzionato una regolare attività formativa e sostenuto le relative spese;
La UOS Formazione del personale ha inoltre realizzato nell’anno 2013 anche altra attività formativa
quale: stage/tirocini formativi con le Università, Suole di Specializzazione, Scuole di Istruzione
superiore, frequenze volontarie, formazione per Operatori socio sanitari,
tirocini nell’ambito del
progetto regionale “GiovaniSì”. Siamo stati coinvolti come sempre anche in attività di patrocinio e
partenariato.
A livello regionale anche il 2013 è stato caratterizzato dalla Deliberazione di Giunta regione Toscana n.
599/2012 che recepisce quanto indicato nel già citato Accordo e detta le linee per la formazione ECM
per il triennio 2012 – 2015 e sottolinea altresì la necessità di contenere al massimo il ricorso alla
formazione esterna, intendendo sia il ricorso alla docenza esterna al SSR, sia la partecipazione del
personale alle iniziative formative non organizzate dalle aziende sanitarie toscane e concentrare le
risorse disponibili sulla formazione obbligatoria collettiva.
Da segnalare altresì la DGRT 1235/2012 che detta indirizzi ed azioni di riordino alle aziende sanitarie e
che propone un piano operativo che prevede anche la realizzazione di attività formative a livello
aziendale .
E’ stata realizzata sia la partecipazione che la Formazione del personale dipendente a livello di Area
Vasta e regionale ( attraverso la partecipazione del personale dipendente sia ad eventi formativi che a
riunioni di lavoro ).
E' stata posta attenzione alla congruità dei progetti annuali col Piano di Formazione triennale, previsto
con delibera R.T. n. 643/08;
Si è proceduto, come per legge, alla prevenzione del rischio in tutti i settori aziendali con gli
appropriati corsi.
da segnalare che dei 5 eventi previsti per la verifica d’impatto nel piano di formazione 2013 sono stati
portati a termine con successo solo n. 3 eventi.
La formazione a distanza
Nell’anno 2013 questa Azienda USL non ha usufruito di una piattaforma utile per la Formazione a
Distanza ( FAD ) pertanto gli eventi formativi collettivi aziendali proposti in tale modalità non sono
stati realizzati
94
Relazione sanitaria 2013
Tabella riassuntiva degli eventi 2013
N. eventi
Aggiornamento individuale esterno 2013
Obbligatorio
Aggiornamento collettivo interno 2013
Obbligatorio
Riunioni permanenti d'aggiornamento professionale
Audit, di cui edizioni
- dedicate al Presidio ospedaliero
- dedicate al Territorio (zona Distretto)
Rassegne M&M, di cui edizioni
- dedicate al Presidio ospedaliero
- dedicate al Territorio (Zona Distretto)
Frequenze volontarie
Frequenze volontarie rinnovate
Tirocini attivati compresi post lauream
Tirocini Medici di Medicina Generale
Convenzioni attivate per attività formative (tirocini,
attività specializzandi …)
Stage
Comando per finalità di aggiornamento:
Corsi OSS base 1000 ore
Corso OSS integrativo (per titolo sanitari acquisiti
all’estero non riconosciuti dal Ministero della Salute)
Corso OSS integrativo (50 ore a completamento del
percorso OSS interrotto per gravidanza)
Corso OSS abbreviato per AAB
Corso OSS complementare
Corsi per medici di medicina generale, specialisti
ambulatoriali e medici di continuità assistenziale
Corsi d'aggiornamento per i pediatri di libera scelta
200
N. eventi
181
26
45
36
9
83
58
25
Partecipazioni
230
Partecipazioni
c.a 6.000
c.a 300
c.a 450
c.a 360
c.a 100
c.a 600
c.a 250
34
36
151
1
18
34
36
151
43
127
Vedi sopra
4
48
0
0
0
0
0
0
1
0
13
30
0
670
I corsi sono stati
organizzati da altre
aziende della R.T la
UOS Formazione è
stata il tramite tra
le aziende ed i
singoli
professionisti
Patrocini e partenariati
Riunioni A. di F.
7
4
84
95
Relazione sanitaria 2013
4.11 Le sperimentazioni gestionali
Anche nel corso del 2013 l’attività libero professionale dei nostri Dirigenti sanitari e l’attività aziendale
a pagamento ha registrato una contrazione sia a livello ambulatoriale che in costanza di ricovero
dovuta al contingente momento economico finanziario che il nostro paese sta attraversando.
Gli introiti registrati per le attività commerciali svolte da soggetti terzi all’interno del “Versilia”
(ristorazione self-service, pizzeria, bar, parrucchiere, sportello bancario, emporio, edicola e fiorista)
hanno contribuito ad ammortizzare l’incremento registrato nei costi generali. Un incremento non
trascurabile per il bilancio aziendale è rappresentato dall’incremento ottenuto nella voce “ticket”
grazie all’impegno profuso di sensibilizzazione e controllo sulle esenzioni e a alla tassa sulle
prestazioni introdotta a livello regionale nel corso dell’anno.
SEZIONE V - LE POLITICHE DI SETTORE
5.1 Prevenzione Collettiva
Obiettivi di carattere generale:
- Raggiungimento del livello di utilizzo delle risorse previste dal PSR (5%);
- Collaborazione con la direzione aziendale per la valutazione epidemiologica e la programmazione;
- Sviluppo dei piani di lavoro coordinati con ARPAT e Istituto zooprofilattico sperimentale e Laboratori
di Sanità Pubblica;
- Aggiornamento dello sportello unico della prevenzione anche in rapporto allo Sportello Unico delle
Attività produttive:
Obiettivi specifici in relazione a “Piani di sviluppo delle attività di prevenzione”
- sui luoghi di lavoro
- nell’igiene e sanità pubblica
- nell’igiene della nutrizione
- nella sicurezza alimentare e sanità veterinaria
- nella medicina sportiva
5.1.1.1 Raggiungimento del livello di utilizzo delle risorse previste dal piano sanitario
regionale (5%)
CENTRO DI RESPONSABILITA’
Direzione Aziendale
ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA’ COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO
Dipartimento di Prevenzione e sue Unità Funzionali: istruttoria dei procedimenti di acquisizione delle
risorse.
AZIONI
Acquisizione di personale.
Acquisizione di attrezzature e arredi.
Stipula di contratti libero-professionali.
Acquisizione di hardware e software informatici.
96
Relazione sanitaria 2013
Formazione permanente del personale.
RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I)
Utilizzo della quota capitaria.
RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I)
Acquisizione di personale:
U.F. Prevenzione Igiene e Salute nei Luoghi di Lavoro:
n. 1 borsa di studio medico del lavoro
U.F. Igiene e Sanità Pubblica
n. 1 borsa di studio Medico igienista
n. 1 borsa di studio dietista
Acquisizione di attrezzature e arredi:
Attrezzature:
Dipartimento di Prevenzione costi comuni
n. 1 defibrillatore; n. 1 distruggidocumenti.
U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
n. 3 pompe di campionamento
n. 1 dinamometro per apparecchi sollevamento portata almeno 50 T con due grill
U.F. Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria
1 monitor video; n . 3 stampanti portatili.
U.F. Igiene e Sanità Pubblica
1 fotometro
1 spirometro
ECG con monitor e cavo per monitoraggio IRI test
n. 1 impedenziometro (con finanziamenti regionali)
Partecipazione di singoli operatori a corsi di formazione, a seminari e convegni.
5.1.1.2 Collaborazione con la direzione aziendale per la valutazione epidemiologica e la
programmazione
CENTRO DI RESPONSABILITA’ UU. FF. Igiene e Sanità Pubblica, Prevenzione Igiene e Sicurezza nei
Luoghi di Lavoro
AZIONI
conferma e sviluppo attività di osservatori per:
Infortuni sul lavoro
Malattie professionali
Elaborazione e presentazione dei dati sulle cause di morte
Elaborazione e presentazione dati sulle cause di ricovero
Malattie infettive
Malattie tumorali
Vaccinazioni
Incidenti stradali
Stili di vita
97
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I)
Infortuni sul lavoro:
integrazione delle informazioni raccolte al Pronto Soccorso, trasferimento dei dati del Pronto Soccorso
su supporto magnetico.
Controllo incrociato sistematico dei dati USL con i dati INAIL a livello locale.
Analisi degli infortuni sul lavoro
e del loro andamento epidemiologico e produzione di reports
semestrali disponibili sul sito web del Dipartimento di Prevenzione ed inviati ad istituzioni locali e
forze sociali.
Malattie Professionali:
Registrazione delle malattie professionali in database dedicato (sistema MALPROF) e produzione di
report annuale.
Epidemiologia:
Analisi cause di morte
Analisi di distribuzione delle cause di ricovero
Analisi di distribuzione delle malattie infettive
Analisi di distribuzione delle malattie tumorali
Analisi dei tassi di copertura vaccinale vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, per intera asl e
singolo Comune
Analisi della mortalità per incidente stradale
Monitoraggio screening oncologici
Collaborazione con l’UF Distretto per valutazione del percorso assistenziale dei pazienti ricoverati per
ictus e BPCO
Collaborazione con l’UF Distretto e gli MMG per la rilevazione dell’abitudine al fumo negli ipertesi
Collaborazione all’indagine nazionale PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia)
messa a punto dal CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della
Salute) dell’Istituto Superiore di Sanità consistente in interviste telefoniche su un campione
randomizzato e statisticamente significativo di popolazione per la rilevazione degli stili di vita, della
percezione dei bisogni sanitari e dei programmi di prevenzione.
RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I)
Infortuni sul lavoro
Realizzazione del trasferimento dei dati del Pronto Soccorso su supporto magnetico; analisi della
distribuzione, degli infortuni per settori produttivi, tipologia di lavoratori coinvolti, comune di evento,
modalità particolari di accadimento; produzione e diffusione di report semestrali dei dati.
Malattie Professionali:
Distribuzione della frequenza delle varie tipologie di malattie professionali e produzione di report
annuale.
Epidemiologia:
Dall’inizio del 2010 è venuto a mancare il medico igienista epidemiologo, figura professionale che fino
a tutto il 2013 non è stata reintegrata; pertanto la UF Igiene e Sanità Pubblica, con il personale medico
ridotto del 25%, è riuscita a garantire le seguenti elaborazioni di osservatorio epidemiologico:
Analisi della distribuzione delle malattie infettive per classe di malattia, per sesso e per classi di età per
l’anno 2013.
98
Relazione sanitaria 2013
Analisi dei tassi di copertura vaccinale, per l’anno 2013, per le classi dell’età evolutiva, per distretto con
ricadute sulla programmazione dell’attività e sulle strategie di promozione della immunoprofilassi.
Inoltre è continuata la partecipazione alla realizzazione del Progetto Nazionale PASSI: il sistema di
sorveglianza sullo stato di salute e sulle abitudini di vita della popolazione, basato su un elevato
numero di interviste, divenuto strumento di rilevazione costante e utile anche nella verifica
dell’efficacia degli interventi in sanità.
5.1.1.3. Sviluppo dei piani di lavoro coordinati con A.R.P.A.T., Istituto Zooprofilattico
Sperimentale e rete dei Laboratori di Sanità Pubblica
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Dipartimento di Prevenzione
Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato ARPAT – Dipartimento provinciale di Lucca; Istituto
Zooprofilattico Sperimentale – sedi di Pisa e Firenze e Laboratori di Sanità Pubblica – diverse sedi
AZIONI
Applicazione del protocollo d’intesa tra Dipartimento di Prevenzione USL e Dipartimento Provinciale
ARPAT di Lucca per il coordinamento delle competenze e delle attività.
Realizzazione di un flusso comunicativo esaustivo e tempestivo tra ARPAT e USL per i dati di
inquinamento ambientale.
Analisi chimiche e microbiologiche di alimenti e acque (mediante programmazione condivisa con
Istituto Zooprofilattico Sperimentale e Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Area Vasta)
RISULTATI ATTESI
Riduzione degli interventi scoordinati e/o dei mancati interventi nel caso di competenze a confine tra
Dipartimento di Prevenzione USL e Dipartimento provinciale ARPAT di Lucca
Esaustiva e tempestiva comunicazione dei dati di inquinamento ambientale
Valutazione sanitaria di mappe di rischio ambientale elaborate dal Dipartimento provinciale ARPAT di
Lucca
Effettuazione delle analisi chimiche, fisiche e microbiologiche richieste per acque ed alimenti
Conformità della procedura di campionamento e del campione agli standard U.E.
Dati di ritorno per flussi informativi
Rispetto degli standard di qualità indicati nella carta dei servizi dei laboratori
RISULTATI RAGGIUNTI
A seguito della disponibilità dell’Amministrazione Provinciale di Lucca e delle Amministrazioni
Comunali della Versilia, questo Dipartimento raccoglie le informazioni sull’inquinamento ambientale.
Il Dipartimento provinciale ARPAT invia con regolarità i dati sulle acque di balneazione e
periodicamente quelli relativi ad accertamenti di fisica ambientale, segnatamente su rumore e campi
elettromagnetici, e quelli relativi al monitoraggio dell’eutrofizzazione delle acque del bacino di
Massacciuccoli. Invece riguardo alla qualità dell’aria, del suolo, delle acque superficiali e profonde,
invia informazioni solo estemporaneamente per casi specifici, rinviando per il resto alla consultazione
dei dati resi pubblici sul sito dell’Agenzia.
99
Relazione sanitaria 2013
Con Delibera n°73 del 22/2/2006 è stata costituita la Commissione interdisciplinare per il controllo
ufficiale sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari, prevista dalla Delibera Giunta Regionale
Toscana n. 118 del 08/02/1999, per il coordinamento degli interventi di controllo ufficiale sul
commercio e impiego dei prodotti fitosanitari. La Commissione è composta da personale della U.O.
Agroecosistemi del Dipartimento Provinciale ARPAT di Lucca e delle UU.FF. PISSL e SASV del
Dipartimento di Prevenzione di questa USL. L’organizzazione dei controlli ufficiali nel settore dei
prodotti fitosanitari è in via di revisione: è stato realizzato un corso di Area Vasta nel settore specifico
ed è stato dato mandato ad un gruppo di lavoro, rappresentativo delle diverse strutture delle diverse
Aziende, di elaborare una proposta per il Comitato dei Direttori di Dipartimento.
La suddetta proposta è in fase di completamento.
Il Dipartimento provinciale ARPAT effettua le analisi chimiche di competenza, l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale effettua le analisi chimiche e microbiologiche sugli alimenti di origine animale, sulle
acque marine e sulle acque lacustri, su altri materiali biologici e su parassiti atropodi ecc. I Laboratori
di Sanità Pubblica effettuano i controlli analitici sulle altre matrici alimentari e sulle acque potabili. Per
il settore alimenti, il controllo microbiologico dei prodotti alimentari e delle attrezzature è stato
finalizzato alla verifica dei sistemi HACCP e GMP degli OSA e della qualità igienica delle produzioni
locali. Una particolare attenzione è stata posta sulla verifica del rispetto dei criteri di sicurezza
alimentare e dei criteri di igiene di processo.
Nel corso del 2013 è stato inoltre realizzato il piano di monitoraggio sul sito SIN (Sito di Intresse
Nazionale) di Massa, con campionamenti di matrici alimentari provenienti da aziende ubicate nella
parte nord della Versilia.
E’ stato effettuato il piano di sorveglianza sulle zone marine classificate per la molluschicoltura; la
valutazione dei risultati analitici dell’anno 2013 ha confermato una situazione sanitaria favorevole
anche se si evidenzia la necessità di indagare maggiormente i livelli di inquinamento da biotossine.
Per l’anno 2014 è stato proposto a Regione Toscana di confermare la classificazione, ai sensi del
dell’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 854/2004 , le zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi
(Telline - Donax trunculus), relative ai tratti di mare prospicienti il litorale dei Comuni di Camaiore,
Pietrasanta e Viareggio, sedi di banchi naturali, come di seguito specificato:
ZONE DI PRODUZIONE di TIPO A, in cui è consentita la raccolta e l’utilizzo per il consumo umano
diretto dei molluschi bivalvi vivi (Telline- Donax trunculus)
1 LEVANTE: LAT N 43°51’10'' – LONG E 10°14’10''; LAT N 43°51’25'' - LONG E 10°14’80'';
LAT N
43°48’05'' – LONG E 10°15’40'' ; LAT N 43°48’10'' – LONG E 10°15’80''
2 PONENTE: LAT N 43°52’00'' – LONG E 10°14’20'' ; LAT N 43°52’10'' – LONG E 10°14’60'' LAT n
43°56'00'' - LONG E 10°10'00''; LAT N 43°56'20'' - LONG E 10°10'20''
L’attività svolta è stata oggetto di un audit del Ministero della Salute nel dicembre 2013.
100
Relazione sanitaria 2013
5.1.1.4 Formazione ed educazione alla salute: formazione degli operatori
CENTRO DI RESPONSABILITA’
Dipartimento della Prevenzione
AZIONI
Recupero dei bisogni formativi
Progettazione, realizzazione (docenza, animazione, conduzione, segreteria), e valutazione dei corsi di
formazione del personale del Dipartimento di Prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatori
Risultati attesi
Risultati raggiunti
Formazione degli operatori
n. 6 eventi
n. 3 eventi
n. 1 corso non è stato realizzato perché sono cambiate le priorità a livello regionale;
n. 1 corso non è stato realizzato per problemi organizzativi con la consigliera provinciale di parità;
n. 1 corso realizzato parzialmente (riunioni aggiornamento Medicina dello Sport)
Sono stati realizzati n. 2 corsi regionali (auditori regionali, stabilimenti riconosciuti) inseriti
successivamente nel piano di formazione.
5.1.1.5 Percorso per il miglioramento continuo della qualità
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Dipartimento di Prevenzione
AZIONI Prosecuzione del processo di miglioramento continuo della qualità finalizzato al
miglioramento delle attività organizzative e gestionali del dipartimento in una sede unica:
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati
Risultati
Attesi
Raggiunti
Definizione e validazione delle procedure obbligatorie previste dalla ISO 7
7
9001:2008 sul livello dipartimentale
Definizione e validazione delle procedure ambulatoriali di Igiene e Sanità 2
2
Pubblica e di Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro
Realizzazione di almeno due assemblee del Dipartimento di Prevenzione
2
2
5.1.1.6 Rispetto dei tempi nei procedimenti NIP/SUAP per le attività produttive
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Dipartimento di Prevenzione
Gruppo di Lavoro Nuovi Insediamenti Produttivi
AZIONI
Rispetto dei tempi delle pratiche presentate in procedura semplificata
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati Attesi Risultati Raggiunti
Procedimento semplificato tempi di attesa
< gg. 60
gg. 16,5
101
Relazione sanitaria 2013
Revisione della organizzazione del Gruppo di lavoro Insediamenti Entro
produttivi
il
1 Approvato
semestre 2013
nuovo
regolamento
di
riorganizzazione
Espressione di tutti i pareri in modo multiprofessionale
>=
90%
dei > 90% dei pareri espressi
pareri espressi
5.1.2 Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
Di seguito si presentano le azioni più significative ed organiche effettuate nel corso del 2013. Non è
riportata in dettaglio l’attività di routine e quindi non sono enumerate tutte le aziende controllate e/o
valutate a fini istituzionali:
per l’espressione di pareri sui nuovi insediamenti produttivi
per valutare l’adozione di misure di prevenzione promosse con specifiche campagne di
informazione e formazione
a seguito di segnalazioni o di esposti
nell’ambito della valutazione di idoneità al lavoro
nell’ambito di inchieste per infortunio sul lavoro
nell’ambito di accertamenti diagnostici di malattia da lavoro.
5.1.2.1 Comparto Edilizia
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
AZIONI
sopralluoghi in cantieri
sopralluoghi a campione in cantiere durante la rimozione di MCA
controllo di tutti i piani di rimozione materiali contenenti amianto notificati
lezioni sulla sicurezza nei cantieri edili agli studenti dell’istituto tecnico per geometri di Pietrasanta
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
Risultati raggiunti
1 - sopralluoghi in cantieri edili
125 (obiettivo regionale)
127
2 - sopralluoghi durante la rimozione di MCA
10
18
3 - controllo di piani di rimozione
99%
100% (348)
4 - lezioni agli studenti
9
9
5.1.2.2 Vigilanza e controllo nelle cave
CENTRO DI RESPONSABILITA’
U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
AZIONI
Sopralluoghi e vigilanza e controllo ( cave e lavorazione inerti per un totale di 39 attività)
Esame documentazione dei piani di coltivazione ex L.R. 78/98
Incontri con titolari di cava e progettisti
Incontri con Enti, Comuni e Parco Alpi Apuane
Partecipazione conferenze dei servizi dei Comuni e del Parco delle Apuane
102
Relazione sanitaria 2013
Approfondimenti sulla sicurezza per macchina a filo diamantato. Valutazioni sulle sollecitazioni del filo
ai fini di evitare la rottura durante la lavorazione e sulle modalità per ridurre il rischio residuo da
“colpo di frusta” nel caso di rottura.
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
35/35
35/35
100%
100% (16)
di approvazione rispetto alle cave oggetto di sopralluogo
100%
34 (100%)
Pareri di congruità esplosivi in base alle richieste
100%
13
Cave oggetto di un sopralluogo almeno una volta l’anno
Conferenze dei servizi con partecipazione USL secondo invio pratiche da parte dei
comuni
Rispondenza dei lavori di coltivazione ai contenuti dei piani approvati od in corso
5.1.2.3 Vigilanza e controllo nel comparto lapideo
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
AZIONI
Attività di vigilanza e controllo nelle ditte a spiccato carattere artigianale, non ispezionate di recente
sulla base di specifico elenco ed a seguito di eventuali segnalazioni
Gli argomenti di principale attenzione nel corso dei sopralluoghi sono state le condizioni rispetto
alla sistemazione in sicurezza degli spazi aziendali, sia interni che esterni, ai fini della movimentazione,
le attrezzature e le procedure anche in relazione alla presenza dei trasportatori; le condizioni di
manutenzione degli impianti elettrici; l’esistenza di impianti di aspirazione laddove si generano polveri
durante le lavorazioni soprattutto in presenza di silice. Verrà posta attenzione alle eventuali linee
elettriche a conduttori nudi in media tensione, se raggiungibili dai piazzali durante le operazioni di
movimentazione, ai fini di intraprendere le possibili iniziative per eliminarle.
b) E’ stato realizzato un manuale sulle buone prassi operative per la movimentazione dei materiali
lapidei da utilizzare per la formazione dei lavoratori addetti.
Attività di formazione per Comitato Paritetico Marmo per
datori di lavoro RSPP, RLS, lavoratori con
specifiche attribuzioni.
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
Risultati raggiunti
Interventi di vigilanza e controllo nelle aziende : n. aziende controllate
35/35
36
lavoratori organizzati dai comitati paritetici del settore: n. interventi formativi realizzati
5
5
Realizzazione di manuale di buone prassi in collaborazione con Enti Bilaterali di settore ed altre
Manuale edito a
Manuale
istituzioni
stampa
stampa ed in formato
Realizzazione di specifici momenti formativi rivolti ai soggetti aziendali della prevenzione
e
formato
elettronico
e
elettronico
edito
a
103
Relazione sanitaria 2013
5.1.2.4. Cantieri Navali
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
AZIONI
Durante l’anno 2013 le attività di prevenzione sono state rivolte al controllo di:
miglioramento e mantenimento del sistema di prevenzione aziendale per il controllo delle misure di
prevenzione collettive e individuali in uso e dei sistemi di formazione dei preposti e dei lavoratori;
miglioramento delle condizioni di esposizione dei lavoratori a sostanze chimiche pericolose, polveri di
legno cancerogene e fibre coibenti nelle normali condizioni di lavoro.
Tra gli obiettivi specifici:
1) controllo delle modalità di lavorazione sulle imbarcazioni in costruzione. Tale controllo deve
comprendere la rilevazione effettiva delle condizioni di esposizione degli addetti e delle condizioni di
lavoro attraverso misure di igiene industriale, verifiche di efficienza degli impianti di aspirazione,
controllo dello stato di saturazione dei filtri ove applicati. Verifica della bontà di soluzioni tecniche,
organizzative e procedurali in uso presso le aziende e loro diffusione.
controllo dei preparati in uso (vernici, stucchi, collanti, prodotti per la rifinitura di superfici…)
sensibilizzare i lavoratori attraverso la promozione specifica a tema mirata all’uso corretto delle
sostanze chimiche pericolose, dei cancerogeni e delle fibre coibenti;
promozione della formazione per i preposti delle ditte in appalto.
2) controllo delle lavorazioni di refitting in banchina. In questo caso il controllo è mirato in particolare
alla evidenza di procedure lavorative corrette e non interferenti tra le imprese e alla valutazione delle
misure di sicurezza attuate.
L’attività svolta nel settore ha risentito della grave crisi produttiva che ha attraversato il nostro Paese e
la Versilia. In particolare, abbiamo registrato una diminuzione consistente del numero delle navi in
costruzione e una riduzione dell’attività all’interno di alcuni cantieri navali storici. Ciò in linea con i
dati di settore, che mostrano una grave flessione nel numero di occupati di settore (cfr. Osservatorio
del mercato del lavoro di Lucca – Amm. Provinciale di Lucca). Per questa ragione il numero complessivo
degli interventi di vigilanza effettuati nei cantieri “madre” risulta ridotto rispetto a quanto
programmato negli anni precedenti.
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
Risultati raggiunti
n. cantieri “madre” controllati
n. 15 cantieri
17 cantieri
(circa
n.20
attivi)
n. aziende in appalto
40 aziende
n. 50 aziende
n. sopralluoghi su imbarcazioni
20
n. 40
controllo dell’esposizione a sostanze chimiche (polvere, solventi, n. 7 indagini
n. 7 indagini
fibre…): n. indagini di igiene industriale
controllo dei preparati in uso e integrazione-coordinamento con 2
D.Lgs 81/08 dei regolamenti CLP-REACH
2
cantieri
104
Relazione sanitaria 2013
5.1.2.5 Tutela della sicurezza e salute degli addetti a lavori agricoli e forestali
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
Azioni
Controllo presso aziende che fanno uso di attrezzature agricole
Partecipazione, per gli aspetti relativi alla sicurezza e all’autotutela, alla formazione degli addetti
all’uso dei fitofarmaci di classe I e II, per l’uso dei quali è necessario uno specifico patentino rilasciato
dalla provincia di residenza.
implementazione archivio informatico CBIM delle ditte ispezionate con l’indicazione del numero e
tipologia di macchine agricole presenti
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
Aziende sottoposte a controllo in agricoltura - numero
32
33
Implementazione dell’archivio informatico CBIM delle ditte ispezionate
32
33
Partecipazione a corsi di formazione
100% dei 100% (3 corsi)
corsi
5.1.2.6 Misure di prevenzione possibili e attuabili per la riduzione del sovraccarico
biomeccanico del rachide e per la permanenza al lavoro di lavoratori affetti da low back
pain (LBP) e da patologie di spalla in aziende di assistenza alla persona (RSA)
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
AZIONI
Promozione degli interventi di modifica dei fattori di criticità per RSA
Sopralluoghi di controllo presso RSA, preferibilmente con MC, RSPP, RLS e delegato del datore di
lavoro (se pubblico) o datore di lavoro (se privato)
Incontri con staff di prevenzione aziendale e con lavoratori nelle RSA oggetto di verifica per verifica
della corretta analisi dei rischi da mobilizzazione di ospiti e per condivisione delle scelte migliorative
Attività di informazione, formazione ed assistenza su modalità di valutazione del rischio da
mobilizzazione di ospiti in RSA e su attrezzature ed ausili minori per la mobilizzazione per datori di
lavoro, RSPP, RLS e MC (staff di prevenzione aziendale)
Somministrazione di questionari clinico – anamnestici su sintomi osteoarticolari ad addetti
all’assistenza e visite mediche di approfondimento per i soggetti sintomatici, per eventuale inoltro
INAIL di primo certificato medico di malattia professionale (MP).
105
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
n. RSA controllate
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
10
7
(100%
delle
strutture
programmate
attive)
n. RSA raggiunte con iniziative informative su valutazione dei rischi 4
4
da mobilizzazione e misure di miglioramento delle criticità /n. totale
RSA
n. di questionari clinico – anamnestici somministrati a lavoratrici 100
165
addette all’assistenza
n. di visite mediche in lavoratori positivi al questionario
90%
100%
(62
lavoratori)
5.1.3 Igiene e Sanità Pubblica
5.1.3.1 Profilassi delle malattie infettive diffusive – Piano nazionale per l ’eliminazione del
morbillo e della rosolia congenita con vaccinazione anti MPR (morbillo parotite rosolia)
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Distretti
AZIONI Monitoraggio della copertura vaccinale sotto i 14 anni di età in particolare per le
seguenti coorti di nascita: 2001, 2006, 2011. Report trimestrale e annuale dei risultati
raggiunti nelle varie articolazioni distrettuali
PERSONALE Medici igienisti, 2 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati
attesi
Tasso di copertura vaccinale a 24 mesi coorte 2011 esavalente
Tasso di copertura vaccinale a 24 mesi coorte 2011 MPR
Tasso di copertura vaccinale coorte 2001 - HPV
95%
95%
75%
95,1
%
92,6
%
86,2
%
106
Relazione sanitaria 2013
5.1.3.2 Profilassi delle malattie infettive diffusive – Esecuzione, a seguito di notifica di
malattia infettiva, di indagini epidemiologiche ed interventi di profilassi, secondo
protocolli formalizzati
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Applicazione di protocolli operativi definiti; espletamento inchiesta epidemiologica ed
interventi di profilassi in tempi utili; collegamento con: Direzione ospedaliera, Diagnostica di
laboratorio, UU. OO. di degenza ospedaliera, MMG (Medici di Medicina Generale) e PLS (Pediatri di
libera scelta), Sistema Informativo per utilizzo di mailing-list per comunicazioni rapide via e-mail con
Direzione e reparti ospedalieri, MMG e PLS.
PERSONALE Medici igienisti, 2 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° indagini / N° notifiche
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
100%
100%
I casi notificati di malattie infettive sono stati 124 (tra cui: 14 epatiti virali, 8 meningiti batteriche, 5
tubercolosi, 3 legionellosi, 1 leishmaniosi viscerale, 14 casi singoli di patologie intestinali) e su tutti
sono state effettuate inchieste epidemiologiche e realizzati interventi di profilassi dove necessario.
Delle meningiti batteriche 5 hanno colpito bambini, 4 di queste da meningococco tutte di tipo B ed
una ha avuto esito infausto. Nei 4 casi da meningococco, trattandosi di bambini tutti in età scolare,
sono stati effettuati immediati massicci interventi di chemioprofilassi per i numerosi potenziali
contatti.
5.1.3.3
Profilassi
delle
malattie
infettive
diffusive
–
Attività
ambulatoriale
di
vaccinoprofilassi per categorie a rischio e viaggiatori
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Effettuazione di tre ambulatori settimanali in fascia antimeridiana per vaccinazioni di giovani
e adulti in categorie a rischio; Effettuazione di vaccinazioni a viaggiatori in concomitanza dell’attività
di consulenza
PERSONALE Medici igienisti, 2 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° vaccinazioni effettuate / N° vaccinazioni richieste e/o necessarie
Risultati
attesi
100%
Risultati raggiunti
100%
Effettuate n° 2.255 vaccinazioni pari alL’ 11,5% del totale (19.585) delle vaccinazioni eseguite negli
ambulatori dell’Azienda USL .
107
Relazione sanitaria 2013
5.1.3.4 Medicina internazionale – Mantenimento del livello quali-quantitativo dell’attività
ambulatoriale per viaggiatori in zone a rischio
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI
Effettuazione di quattro ambulatori settimanali di cui tre in fascia antimeridiana ed uno in fascia
pomeridiana
Disponibilità ad effettuare consulenze anche su appuntamento in orari graditi all’utenza oltre le fasce
orarie di apertura dell’ambulatorio
Consegna di vademecum personalizzato a ciascun utente che, apprestandosi ad effettuare un viaggio
in un paese a rischio di malattie infettive, si rivolge all’ambulatorio di medicina dei viaggi;
nell’occasione oltre alla somministrazione di specifici vaccini e di farmaci per chemioprofilassi, viene
anche consegnato un documento con le indicazioni sanitarie orientate anche ad eventuali patologie
del soggetto.
PERSONALE Medici igienisti, 1 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
Risultati raggiunti
Consulenze effettuate/consulenze richieste
100%
488/488 = 100%
N° vademecum consegnati / N° visite effettuate
100%
488/488 = 100%
5.1.3.5 Prevenzione malattie infettive ad alta diffusività
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Invio di newsletter per aggiornamento in tempo reale su aspetti epidemiologici, preventivi e
clinici di patologie infettive anche di importazione che hanno o potrebbero avere riflessi, in termini di
sanità pubblica, sulla popolazione della ASL 12 . Ad esempio epidemia influenzale stagionale,
meningiti batteriche e virali, MERS, Chikungunya, Dengue West Nile, rabbia, encefalite da zecche ed
altre, a Direzione e reparti ospedalieri, MMG e PLS; attivazione del protocollo operativo per
segnalazione di caso sospetto pronta disponibilità medica notturna e festiva come da indicazione della
Regione Toscana
PERSONALE Medici igienisti
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Risultati
Descrizione indicatore
attesi
Mantenimento rete di allerta
Rete attiva
Risultati raggiunti
Rete attiva
- 8 newsletter inviate su influenza stagionale
Invio newsletter
si/no
-
13
newsletter
inviate
su
malattie
infettive
internazionali
Aggiornamento
situazione
epidemiologica ed interventi ISP
seguito casi di meningite batterica
a si/no
Inviate 64 informative email a PLS, MMG e medici
ospedalieri
108
Relazione sanitaria 2013
5.1.3.6 Attività di Formazione
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
ALTRI CDR COINVOLTI U.O.S. Formazione e Promozione della Salute
AZIONI Partecipazione a corsi / convegni / congressi in qualità di docenti : produzione di materiale
formativo ed effettuazione di relazioni / presentazioni a convegni / congressi con valenza regionale, di
area vasta
PERSONALE Medici igienisti
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Corso di formazione OSS: materie di Igiene ed Epidemiologia
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
N° 25 ore di
docenza
N°
Convegno di Area Vasta nord-ovest "Vaccinare anche gli adulti"
realizzato
1
Interventi
realizzato
formativi
Convegno di Area Vasta nord-ovest “Aggiornamenti in tema di vaccinazioni
antipapillomavirus e animeningococcica”
N°
2
Interventi
realizzato
formativi
5.1.3.7 Promozione della salute e comunicazione
AZIONI Incontri con popolazione target (studenti, associazioni di categoria, ecc.), produzione di
materiale informativo, distribuzione di materiale informativo, conferenze stampa e interviste
televisive, pubblicazione articoli su cronaca locale di quotidiani, pubblicazione articoli su “Percorso
Sanità, pubblicazione articoli su sito Web aziendale e diffusione informazioni con newsletter.
PERSONALE Medici igienisti, Assistenti sanitarie, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Aggiornamenti
su
Risultati attesi
normativa
regionale
“Piscine” (LR 8/2006 smi, RR 23/R/2010 smi)
Comunicato stampa
Risultati
raggiunti
realizzato
Aggiornamenti su normative regionali su
acconciatori (LR 29/13) e su attività di Comunicati stampa
realizzati
estetica, tatuaggio e piercing (LR 38/13)
Prevenzione infortuni in ambito domestico
Incontro pubblico in collaborazione con INAIL
presso Terme di San Giuliano (PI)
Informativa a seguito di casi di meningite in
bambini in età scolare: rischi di contagio e Incontri informativi con genitori e insegnanti
modalità di prevenzione
Promozione delle vaccinazioni dell’infanzia
Partecipazione a incontro con genitori sul tema
realizzato
realizzati N°
9 incontri
realizzato
109
Relazione sanitaria 2013
vaccinazioni dell’infanzia organizzato dalla UOC
Pediatria
- relazione per risposta ad interrogazione Consiglio
Regionale 853/13
(21/6/13)
- presentazione in Conferenza dei Sindaci e
Aggiornamenti su eccesso di mortalità per Conferenza Stampa (2/10/13)
tumori in Versilia
- presentazione in consiglio comunale Camaiore
realizzato
(29/10/13)
- presentazione in consiglio comunale aperto
Seravezza (4/11/13)
Impianto di incenerimento di Falascaia: - presentazione alla conferenza annuale del
malfunzionamenti
e
rischi
sanitari
realizzato
– Registro di Mortalità Regionale
aggiornamenti sullo stato di avanzamento
dell’indagine
(19/9/13)
- presentazione in Conferenza dei Sindaci e
Conferenza Stampa (2/10/13)
e inserimento su sito web aziendale
Promozione dell’attività fisica: I Gruppi di Incontro pubblico 01/6/2013
realizzato
cammino in Versilia
Presentazione progetto “Pranzo Sano fuori Incontro pubblico 13/3/2013
realizzato
casa” rivolto alle associazioni di categoria
Aggiornamento
su
malattie
infettive, Realizzazione di report annuale su casi di malattie
vaccinazioni e medicina dei viaggi
realizzato
infettive,
coperture vaccinali e attività ambulatorio di
medicina dei viaggi;
diffusione del report a PLS, MMG e medici
ospedalieri
Diffusione dei risultati dell’indagine PASSI Realizzazione
sulla popolazione della Versilia
e
diffusione
di
report
delle
realizzato
inchieste degli anni 2008-2011
5.1.3.8 Osservatorio epidemiologico
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Dall’inizio del 2010 è venuto a mancare il medico igienista epidemiologo, figura professionale
che fino a tutto il 2013 non è stata reintegrata, quindi l’UF Igiene e Sanità Pubblica ha potuto
garantire solo le seguenti attività epidemiologiche: Elaborazione e presentazione dei dati sulle cause
di morte, Elaborazione e presentazione dati sulle malattie infettive, Monitoraggio coperture vaccinali
a livello di azienda USL e comune di residenza
PERSONALE Medico igienista, Assistente sanitaria, Infermiera
5.1.3.9 Osservatorio epidemiologico - Progetto Nazionale PASSI (Progressi delle Aziende
Sanitarie per la Salute in Italia)
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
110
Relazione sanitaria 2013
AZIONI
Selezione randomizzata della popolazione da intervistare; Effettuazione interviste
telefoniche della durata di circa 40 minuti ciascuna; Inserimento dei dati raccolti su supporto
informatico per implementazione di data base in rete nazionale; Elaborazione di report
PERSONALE Medico igienista, Assistente sanitaria, Infermiera
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° interviste effettuate / N° interviste programmate
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
>=80%
275/275= 100%
5.1.3.10 Pareri igienico-sanitari richiesti da amministrazioni provinciale e comunali
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Ricevimento di richieste di parere igienico-sanitario, esame documentazione prodotta,
eventuali sopraluoghi d’indagine con possibile effettuazione di prove strumentali e/o campionamenti,
formulazione di parere, comunicazione ad amministrazione competente del parere espresso
PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° pareri / N° richieste
Risultati
attesi
100%
Risultati raggiunti
956/956= 100%
5.1.3.11 Partecipazione a commissioni e conferenze di servizi indette da pubbliche
amministrazioni per espressione dei pareri di competenza
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Ricezione di richieste di parere igienico-sanitario, esame documentazione prodotta, eventuali
sopraluoghi d’accertamento con possibile effettuazione di prove strumentali e/o campionamenti,
formulazione di parere e sottoscrizione di verbale di commissione o conferenza di servizi
PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° partecipazioni / N° convocazioni
Risultati
attesi
100%
Risultati raggiunti
170/170= 100%
E’ stata garantita la presenza a tutte le commissioni e conferenze di servizi in cui era stata prevista la
partecipazione per l’espressione dei pareri di specifica competenza (conferenze di servizi comunali e
provinciali per gestione rifiuti, bonifiche, scarichi idrici, emissioni in atmosfera; piani di gestione del
territorio; commissioni comunali e prefettizie di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo; commissioni
comunali di collaudo distributori carburanti; ecc.).
111
Relazione sanitaria 2013
5.1.3.12 Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Pareri
per condizioni igieniche di abitazioni
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI ricevimento di richieste, avanzate da privati cittadini, di parere per valutazioni di antigienicità,
sopralluoghi di accertamento con eventuale effettuazione di prove strumentali e/o campionamenti,
valutazione sanitaria degli accertamenti, emissione di certificato e/o proposta di provvedimenti da
parte dell’autorità sanitaria locale.
PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° pareri / N° richieste
Risultati
attesi
100%
Risultati raggiunti
123/123 = 100%
5.1.3.13 Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita –
Verifiche di abitabilità/agibilità
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI ricevimento di richiesta da amministrazione comunale di verifica di abitabilità, sopralluoghi di
accertamento con effettuazione di prove strumentali ed eventuali campionamenti per verifica delle
condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza, valutazione sanitaria degli accertamenti, emissione di
parere di abitabilità/agibilità
PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
N° pareri / N° richieste
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
100%
22/22 = 100%
Con i Comuni di Viareggio, Forte dei Marmi, Camaiore, Massarosa e Pietrasanta sono stati stipulati
appositi protocolli d’intesa che stabiliscono le specifiche competenze degli enti interessati e disciplina
le modalità di effettuazione dei controlli con valorizzazione economica delle prestazioni da noi
fornite.
5.1.3.14 Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita –
Vigilanza programmata su strutture recettive, sportive, ricreative, estetiche, sanitarie
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI aggiornamento dei censimenti delle strutture, sopraluoghi di accertamento con effettuazione
di prove strumentali ed eventuali campionamenti per verifica delle condizioni igienico-sanitarie e di
112
Relazione sanitaria 2013
sicurezza, valutazione sanitaria degli accertamenti, inoltro di relazioni tecniche alle amministrazioni
comunali con eventuali proposte di prescrizioni in caso di riscontrate carenze igienico-sanitarie e di
sicurezza, eventuali interventi sanzionatori amministrativi o penali
PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
N° totale strutture controllate
100
Risultati
raggiunti
192
L’attenzione si è concentrata principalmente su quattro settori di attività:
Strutture recettive (alberghi, campeggi, affittacamere, agriturismo, ecc.)
33
Impianti sportivi, Palestre e piscine
47
Strutture sanitarie, studi medici e odontoiatrici
56
Attività rivolte all’ estetica e benessere della persona
43
La scelta è ricaduta in parte sulle nuove attività aperte con semplice SCIA (segnalazione certificata di
inizio attività) e in parte su attività esistenti da anni e non verificate da tempo. Nei centri estetici e
negli studi medici una particolare attenzione è stata posta alle modalità di disinfezione, sterilizzazione
degli strumenti e sanificazione degli ambienti.
5.1.3.15 Attività per l’applicazione del regolamento di polizia mortuaria
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI Controllo delle operazioni cimiteriali di esumazione ed estumulazioni straordinarie con
disponibilità di due giorni settimanali, Verifica idoneità carri funebri
PERSONALE Medici igienisti
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
Risultati raggiunti
Controllo delle operazioni cimiteriali straordinarie
100%
100%
Verifica annuale carri funebri
100%
100%
Sono state controllate n° 44 operazioni cimiteriali, sono stati verificati n° 18 carri funebri
5.1.3.16 Tutela dai rischi sanitari connessi con l’inquinamento ambientale
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica
AZIONI
Valutazioni di rischio sanitario anche sulla base degli accertamenti effettuati dall’ARPAT
113
Relazione sanitaria 2013
Relazioni alle Amministrazioni locali interessate delle valutazioni sanitarie
Proposte alle Amministrazioni locali interessate per l’adozione di provvedimenti nei casi in cui sia stata
riscontrata l’opportunità o la necessità
PERSONALE
Medici igienisti, tecnici di prevenzione
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati attesi
Risultati raggiunti
N° Valutazioni / N° relazioni ARPAT
100%
59 / 59 = 100%
100%
204 / 204 = 100%
N° pareri per piano di bonifica siti inquinati
100%
2 / 2 = 100%
N° pareri per autorizzazione unica ambientale
100%
17 / 17 = 100%
N° pareri per autorizzazione in deroga rumore per manifestazioni e
attività temporanee
N° contributi istruttori per procedure di VIA (Valutazione Impatto
Ambientale) e di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) comunali e 100%
8 / 8 = 100%
provinciali
N° pareri per trattamenti diserbanti in aree extraagricole
100%
4 / 4 = 100%
5.1.4. Igiene della nutrizione
5.1.4.1 Sorveglianza nutrizionale
OBIETTIVI SPECIFICI
a) Partecipazione al progetto nazionale di
sorveglianza nutrizionale e dei consumi alimentari
nell’infanzia “Okkio alla salute”, coordinato dall’ISS a livello nazionale e dall’ Università di Siena a
livello regionale.
Divulgazione dei risultati delle indagini e loro utilizzazione come base per interventi di educazione
alimentare
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Operativa Semplice Igiene Alimenti e Nutrizione
AZIONI PREVISTE
Okkio alla salute: partecipazione alle azioni di progetto attraverso la rilevazione dei dati
antropometrici ed alla somministrazione di questionari nel campione individuato (95 bambini
appartenenti alla 3° classe della scuola dell’infanzia e loro genitori) nonché la restituzione dei dati
elaborati presso gli Istituti partecipanti
PERSONALE Medici igienisti n°2, Dietista n°1
RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione
Risultati attesi
Risultati
raggiunti
Azioni richieste/azioni realizzate
100%
100%
114
Relazione sanitaria 2013
5.1.4.2 Attività di counseling nutrizionale
OBIETTIVI SPECIFICI
Nell’ambito del progetto biennale di tipo sperimentale “Attivazione del servizio di consulenza
nutrizionale
per
la
promozione
della
salute
e
la
prevenzione
delle
malattie
collegate
all’alimentazione”, approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale n. 6626 del 27.11.2002,
la Unità Operativa Semplice Igiene Alimenti e Nutrizione ha avviato a partire dall’11 ottobre 2004
l’erogazione delle prestazioni specifiche. Il target individuato è rappresentato da soggetti in
sovrappeso, considerati gruppo a rischio per lo sviluppo di obesità e di patologie cronico degenerative
correlate. Nel corso del 2013 è stata garantita l’attività dell’ambulatorio di educazione nutrizionale,
che ha consentito la divulgazione dei principi per una corretta alimentazione ad un elevato numero di
utenti. Sono state effettuati 520 incontri individuali e 4 incontri di gruppo.
Nell’ottica di fornire un supporto nutrizionale a fasce di popolazione a rischio, è stato attivato nel
mese di febbraio 2009 e mantenuto dall’Unità Operativa Semplice Igiene Alimenti e Nutrizione uno
sportello informativo presso cui i celiaci e le loro famiglie possono ricevere informazioni relative alla
scelta degli alimenti e su come seguire una dieta variata, equilibrata e sicura.
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Funzionale Igiene della Nutrizione
AZIONI PREVISTE
Mantenimento delle attività ambulatoriali individuali e di gruppo
Attivazione sportello celiachia
PERSONALE Medici igienisti n°2
RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione
Risultati attesi
Risultati
raggiunti
Visite nutrizionali richieste/ Visite nutrizionali effettuate
100%
100%
Mantenimento sportello celiachia
100%
100%
5.1.4.3 Attività di counseling nutrizionale nell’ambito del Consultorio per la Gravidanza
OBIETTIVI SPECIFICI
Svolgimento dell’attività di counseling nutrizionale individuale volto a prevenire l’instaurarsi di una
condizione di sovrappeso-obesità nella madre, a garantire i fabbisogni nutrizionali del feto, a
sostenere l’allattamento al seno. Sono stati definiti insieme ai medici ginecologi della UF Consultori i
seguenti CRITERI DI SELEZIONE per l’accesso all’ambulatorio nutrizionale per le gravidanze a rischio:
BMI > 30
BMI < 18,5
115
Relazione sanitaria 2013
5.1.5 Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria
CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFC Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria
5.1.5.1 Sicurezza Alimentare
OBIETTIVI SPECIFICI
Le indicazioni contenute nei regolamenti comunitari in materia di sicurezza alimentare (c.d. pacchetto
igiene) precisano le modalità con le quali gli operatori del settore (allevatori, titolari delle imprese
alimentari) devono garantire il controllo igienico dei processi produttivi e specificano le regole per il
controllo ufficiale delle autorità competenti.
L’obiettivo è realizzare una rete di controlli omogenea in tutti gli stati membri dell’U.E. capace di
individuare obiettivi di salute sulla base dell’analisi e della categorizzazione del rischio e le azioni da
attuare per garantire il controllo delle filiere produttive (from farm to fork).
I cardini del nuovo sistema si basano sulla responsabilità dell’Operatore del Settore Alimentare e dei
mangimi (OSA - OSM), sulla rintracciabilità di alimenti e mangimi, sul sistema analisi del rischio
(valutazione, gestione e comunicazione) e sull’applicazione dell’autocontrollo che viene esteso anche
alla produzione primaria.
Tale nuovo approccio deriva dalla constatazione dei limiti di un sistema regolatorio basato, da una
parte, sull'autorizzazione ex-ante, e, dall’altra, su attività di vigilanza/controllo, spesso basate su mere
verifiche formali, anziché sostanziali, e attivate sovente su richiesta.
Si è acquisita inoltre consapevolezza dell’importanza, nel determinare fattori di rischio o costituire
fattori di protezione della salute, non solo dei requisiti strutturali ed impiantistici, ma soprattutto
dell’organizzazione del lavoro, la gestione dei processi, la gestione del sistema aziendale da parte del
titolare d’impresa.
Pertanto l’attività di vigilanza non è più orientata alla struttura, ma al processo produttivo e prende
avvio dalla valutazione preliminare del “rischio utente”, cioè del profilo di rischio igienico sanitario
delle singole aziende del settore.
Ne deriva che l’attività di controllo ufficiale è sempre più mirata alla realtà produttiva specifica del
territorio e persegue obiettivi di efficacia ed appropriatezza.
La programmazione del Controllo Ufficiale ha tenuto conto di quanto previsto dalla Legge n°35 del 4
aprile 2012 che sancisce “la disciplina dei controlli sulle imprese…è ispirata, fermo restando quanto
previsto dalla normativa comunitaria, ai principi della semplicità, della proporzionalità dei controlli
stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio, nonché del coordinamento
dell’azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali” e dalla legge 33/2012 in materia di
trasparenza dei controlli sulle imprese.
Infatti nel mese di marzo 2013 è stato realizzato un incontro con associazioni di categoria del settore
nel corso del quale sono stati illustrati:
•
risultati dell’attività svolta nell’anno precedente
•
criticità rilevanti
•
criteri di programmazione per il 2013
•
obiettivi dei controlli
116
Relazione sanitaria 2013
•
strumenti, metodi e tecniche di controllo
Nel 2013 è stato completato il percorso di affiancamento/formazione dei Dirigenti Veterinari di Igiene
degli alimenti e dei Tecnici di prevenzione da parte di auditors formati e qualificati, finalizzato a
sviluppare competenze e capacità di raccolta delle evidenze.
Attività di controllo ufficiale delle imprese alimentari
Obiettivi generali
Gli obiettivi generali declinati nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, coerentemente con gli
obiettivi del Dipartimento di prevenzione sono i seguenti
• Garantire la gestione e l’aggiornamento dell’anagrafe degli stabilimenti del settore alimentare e dei
mangimi (OSA - OSM) divisa per tipologia e attività di rischio ai sensi del Regolamento CE 852/04,
mediante utilizzo dell’applicativo SISPC Sicurezza Alimentare
• Garantire il controllo ufficiale, ai sensi del Regolamento CE 882/04, sulla produzione, preparazione,
trasformazione,
conservazione,
commercializzazione,
trasporto
e
deposito,
distribuzione
e
somministrazione degli alimenti e bevande, comprese le acque condottate e minerali, diretto ad
assicurare l’idoneità igienico-sanitaria dei processi produttivi, prelevando inoltre campioni di alimenti
per controllarne la regolarità e sorvegliare i rischi microbiologici, chimici, fisici emergenti a tutela della
salute pubblica
• Garantire il controllo ufficiale, ai sensi del Regolamento CE 882/04, sulla salute, sul benessere degli
animali, sulla produzione, preparazione, trasformazione, conservazione, commercializzazione,
trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione dei mangimi, diretto ad assicurare l’idoneità
igienico-sanitaria dei processi produttivi, prelevando inoltre campioni di alimenti per controllarne la
regolarità e sorvegliare i rischi microbiologici, chimici, fisici emergenti a tutela della salute pubblica
• Fornire indicazioni ed indirizzi tecnico-scientifici, prescrivere interventi atti ad eliminare
inadeguatezze e non conformità emerse nel corso del controllo ufficiale e, nei casi previsti dalla
vigente normativa in materia, emettere provvedimenti sanzionatori e/o giudiziari
• Garantire il controllo ufficiale e la sorveglianza sul deposito, commercio, vendita e utilizzo di
fitosanitari e coadiuvanti dei fitosanitari
• Garantire il controllo ufficiale sulle acque destinate al consumo umano
• Gestire gli interventi per allerta su alimenti destinati al consumo umano e mangime per animali,
come da Reg 178/02 CE mediante vigilanza, prescrizioni e report informativi.
• Intervenire per gli aspetti di competenza in occasione di intossicazioni e inconvenienti igienico
sanitari correlati agli alimenti e bevande ed agli animali
• Formare ed informare gli OSA e i consumatori
La vigilanza ha seguito le seguenti linee di indirizzo:
- priorità alle ispezioni in imprese ad “alto rischio” igienico sanitario
-priorità al controllo ufficiale in imprese non ancora “categorizzate” (profilo di rischio igienico
sanitario)
- priorità a stabilimenti che effettuano operazioni complesse e diversificate di lavorazione e
trasformazione di prodotti di origine animale
117
Relazione sanitaria 2013
- controllo della produzione primaria, con particolare attenzione ai sistemi di rintracciabilità, alle
informazioni sulla catena alimentare ed all’applicazione delle procedure di corretta prassi igienica
- campionamenti effettuati in coerenza con le indicazioni tecniche regionali.
Nel corso delle attività di controllo è stata posta particolare attenzione alla verifica dell’etichettatura
degli alimenti, della gestione dei MOCA (Materiali destinati al contatto con gli alimenti), dei sistemi di
rintracciabilità ed alle procedure di gestione dei sottoprodotti di origine animale.
Alle attività ispettive tradizionali sono stati affiancati audit sia presso stabilimenti riconosciuti (Reg. CE
853/2004) che registrati (Reg. CE 852/2004).
La programmazione 2013 rispondeva ai seguenti criteri:
1) il 88,68% delle imprese alimentari sottoposte a controllo ufficiale è costituito da esercizi di 2 fascia
non categorizzati
2) il 7,75% è costituito da imprese di 1 fascia categorizzate ad alto rischio
3) il 2,52% è costituito da imprese di 2 fascia categorizzate ad alto rischio
4) il 1,05% è costituito da imprese di 3 fascia da categorizzare
Al 31.12.2012 è stata effettuato la categorizzazione del 53,70% (1400 esercizi su 2607 fonte dati
flusso 39 al 31.01.2014) delle imprese alimentari di 2 fascia
Di seguito, alcune tabelle riassuntive dell’attività svolta - Controlli ufficiali anno 2013
118
Relazione sanitaria 2013
Trasporti
NUMERO
DI
UNITA'
CONTROLLATE 2013
COPERTURA 2013
NUMERO
DI
ISPEZIONI
DI
ISPEZIONI
DI
ISPEZIONI
2011
NUMERO
2012
NUMERO
2013
NUMERO DI UNITA' NON
CONFORMI 2011
NUMERO DI UNITA' NON
CONFORMI 2012
NUMERO DI UNITA' NON
CONFORMI 2013
% OSA non conformi sul
totale attività 2012
0
101
46
21
71
0
109
41
2
13
0
161
53
2
0
23,85%
67,08%
2,66%
111
269
116
122
collettiva
UNITA'
329
Pubblica
DI
CONTROLLATE 2012
75
Produttori
confezionatori
e
che
Totale
vendono
prevalentemente
al
dettaglio
ad
NUMERO
79
Soggetti
UNITA'
675
autorizzazion
DI
CONTROLLATE 2011
e sanitaria
NUMERO
Ristorazione
a
e
NUMERO DI UNITA'
Soggetti
vigilanza
Dettaglio
Ingrosso
Produttori
confezionatori
Produttori Primari
Distribuzione
1894
177
547
3898
154
32
72
497
6
356
5
43
575
0
0
360
13
33
911
4,55%
0
0%
19%
7,34%
14.,07%
17,08%
28
71
0
154
32
72
737
102
0
13
0
6
356
5
43
641
262
241
2
0
0
0
360
13
67
666
18
41
14
52
0
0
106
16
51
298
0
36
0
9
0
3
327
4
36
380
5
41
2
1
0
0
298
7
30
385
0
46,15
0
3,47
0
4,47
17,20
2,16
6,09
10,11
0
87,80
0
69,23
0
50
91,85
80
83,72
66,08
0,74
51,08
2,66
0,30
0
0
15,73
3,95
5,48
9,87
% OSA
Non conformi sul totale
controllati 2012
% OSA
Non conformi sul totale
controllati 2013
119
Relazione sanitaria 2013
DETTAGLIO NON CONFORMITA’
Trasporti
Ristorazione
collettiva
Pubblica
Soggetti
e
confezionatori
che
vendono
Totale
prevalentement
ad
non
Produttori
e al dettaglio
e
Numero
autorizzazione
sanitaria
Soggetti a vigilanza
Dettaglio
Ingrosso
Produttori
confezionatori
Produttori Primari
Distribuzione
Unità
conformi
5
41
2
1
0
0
298
7
30
385
1
86
1
1
0
0
800
4
30
922
0
55
1
0
0
0
309
14
57
436
0
25
0
0
0
0
0
0
0
25
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
f) Altro
4
5
0
0
0
0
34
0
3
46
Provvedimenti
5
18
0
0
0
0
434
0
10
467
0
3
0
0
0
0
0
0
0
3
2013
NUMERO
INFRAZIONI:
a)
Igiene
Generale
b)
Igiene
(HACCP,
formazione
personale)
c)
Composizione
alimenti
d)
Contaminazione
(diversa da quella
microbiologica)
e) Etichettatura e
presentazione
amministrativi
Notizie di reato
PROVVEDIMENTI EMESSI
Provvedimenti di chiusura / sospensione attività
37
5,55% dei controllati
- Per effettuazione attività non registrata
24
64,86%
- Per carenze strutturali
3
8,10&
- Per n.c. igiene di prodotto
1
2,70%
- Per presenza infestanti
4
10,80%
- Per sporco diffuso
5
15,51%
Campionamenti alimenti anno 2013
Per quanto attiene la programmazione regionale, sono stati eseguiti 132 campioni sui 133 assegnati.
Non è stato possibile eseguire un campione RT per ricerca di monossido di carbonio in un stabilimento
riconosciuto per la difficoltà di reperire il prodotto.
120
Relazione sanitaria 2013
I risultati degli esami effettuati nell’anno 2013 sulle matrici alimentari campionate sia nell’ambito dei
piani regionali che di piani aziendali hanno evidenziato:
- su 22 matrici campionate presso stabilimenti riconosciuti 1 non conformità (4,54%) riconducibile ai
criteri di sicurezza alimentare (salmonella); per questa non conformità è stata attivata allerta; 1 non
conformità (4.54%) per presenza micotossine.
- su 104 matrici campionate presso imprese registrate 1 non conformità riferita a presenza di germi
indicatori di igiene (0,96%) in una gastronomia;
- su 28 campioni effettuati nell’ambito del piano regionale per la ricerca di residui di prodotti
fitosanitari nessuna non conformità
- su 4 campioni non programmati, effettuati per esposti, segnalazioni di non conformità ecc… nessuna
non conformità
- su 25 campioni effettuati per programmazione aziendale (compresi i campioni da effettuare per il
D.D. 919/2010) n. 2 non conformità (8 %), riferibile a carica microbica del latte crudo superiore ai
parametri del Reg. CE 853/2004;
- su 22 campioni effettuati nell’ambito del PNAA nessun campione non conforme;
- su 6 campioni effettuati nell’ambito del PNR non sono state riscontrate non conformità
- su 24 campioni effettuati nell’ambito del piano di monitoraggio UVAC 1 (4,1 %) non conformità
Non sono stati respinti campioni.
Per quanto attiene i tempi di risposta dei laboratorio, è stato possibile effettuare un monitoraggio per
IZS in quanto disponibili le informazioni della carta dei servizi.
Non è stato possibile effettuare questo monitoraggio per il Laboratorio di Sanità Pubblica in quanto,
seppur richiesta, non è stata fornita alcuna indicazione sui tempi di risposta.
DETTAGLIO CAMPIONAMENTI
Trasporti
Produttori
collettiva
Pubblica
Soggetti
e
confezionatori
che
vendono
Totale
prevalentement
e al dettaglio
ad
NON
REGOLAMENTARI
autorizzazion
CAMPIONI
e sanitaria
PRELEVATI
a
e
TOTALE CAMPIONI
Ristorazione
Soggetti
vigilanza
Dettaglio
Ingrosso
Produttori
confezionatori
Produttori Primari
Distribuzione
20
61
5
43
0
0
4
0
5
0
0
0
0
0
0
24
161
0
5
Categorizzazione del rischio
L’art. 3 del Regolamento (CE) 882/2004 prevede che gli Stati membri garantiscano controlli ufficiali
periodici, con frequenza appropriata, stabilita in base alla valutazione del rischio. Lo stesso art. 3
sancisce che la programmazione e pianificazione delle attività delle Autorità preposte al controllo
ufficiale non possano prescindere da:
rischi identificati associati agli alimenti e alle imprese alimentari che li producono;
121
Relazione sanitaria 2013
dati precedenti, sulle imprese alimentari, per quanto riguarda la conformità alla normativa;
affidabilità dei controlli già eseguiti;
qualsiasi informazione che possa indicare un’eventuale non conformità.
La Delibera di Giunta Regionale Toscana n. 862 del 26 novembre 2007 “Linee di indirizzo per il
controllo ufficiale degli esercizi di commercio al dettaglio registrati ai sensi del Regolamento emanato
con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 40/R del 1 agosto 2006” (successivamente
sostituita con Delibera di Giunta Regionale Toscana n. 1269 del 28-12-2009) prevede la classificazione
di tutte le imprese alimentari secondo criteri di categorizzazione del rischio, e ne definisce tempi e
modalità.
Nel 2013 è proseguita la categorizzazione del rischio delle imprese alimentari iniziata nel 2008.
Controllo punti di sbarco
Nel corso del 2013 sono stati intensificati i controlli tesi a verificare il rispetto da parte degli OSA dei
requisiti generali e specifici previsti dal Regolamento CE 853/2004 allegato III sezione VIII e dal
Regolamento CE 852/2004, Allegato I.
E’ stata inoltre validata la scheda per la categorizzazione del rischio; nel corso del 2014 si procederà a
trasferire sulla scheda i dati risultanti dai controlli effettuati.
Nel mese di dicembre 2013 questa U.F.C. è stata sottoposta ad audit del Ministero della Salute nel
settore specifico dei controlli dei punti di sbarco.
L’attività svolta è stata valutata positivamente dagli ispettori durante lo svolgimento dell’audit. Ad
oggi non è ancora disponibile il rapporto di audit.
5.1.5.2. Applicazione della categorizzazione del rischio delle imprese alimentari
CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFC Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria
AZIONI PREVISTE
Applicazione della categorizzazione del rischio delle imprese alimentari secondo le modalità previste
dalle norme regionali
PERSONALE Tecnici di Prevenzione n°15, Dirigenti Veterinari 9
RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione
Risultati attesi
Risultati raggiunti
Esercizi categorizzati al 31.12.2013 nel rispetto della Delibera GRT n. 1269/2009
50%
53,70% (1400 esercizi su 2607
fonte
dati
31.01.2013)
flusso
delle
39
alimentari di 2 fascia.
5.1.5.3 Controlli ufficiali delle imprese alimentari su segnalazione da parte di cittadini su
alimenti e/o attività alimentari non conformi agli standard igienici
OBIETTIVI
SPECIFICI Effettuazione degli interventi di controllo, nonché degli eventuali
campionamenti e/o sequestri a seguito di esposti. Attività di servizio al cittadino, garantendo
l’effettuazione degli interventi e la comunicazione dei risultati
al
imprese
122
Relazione sanitaria 2013
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Funzionale Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria
AZIONI PREVISTE
Esecuzione interventi a seguito di Allerta Nazionale e Comunitaria
Effettuazione interventi richiesti dai cittadini
PERSONALE Tecnici di Prevenzione n°15, Dirigenti Veterinari 9
RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione
Risultati attesi
N° controlli effettuati per esposti in ambito di sicurezza 100%
alimentare
Effettuazione
Risultati raggiunti
delle 100%
segnalazioni
del
controllo
entro
30
giorni
dalla Almeno il 70 % 64,87 alimenti
segnalazione
delle segnalazioni
98,02 animali
Esposti in materia di sicurezza alimentare: nell’anno 2013 sono pervenuti 85 esposti. . Di questi 46
sono relativi a presunte carenze igieniche di OSA, 12 si riferiscono a presunte infezioni/intossicazioni
alimentari, 11 si riferiscono ad alterazioni dei caratteri organolettici di alimenti, 2 si riferiscono a
richieste di giudizio di commestibilità di alimenti per mancato freddo, 7 riguardano acque potabili, 2
l’utilizzo di prodotti fitosanitari, 5 non sono pertinenti la sicurezza alimentare. 11 esposti sono stati
archiviati.
Pertanto in totale sono stati trattati 74 esposti; il 35,13% di questi si è concluso oltre i 30 giorni
previsti dalla scheda di progettazione n. 5 “Interventi per segnalazioni”, in quanto hanno richiesto
una attività particolarmente complessa.
Esposti per inconvenienti relativi ad acque condottate: sono pervenuti n. 6 esposti; i controlli
effettuati hanno consentito di accertare che si trattava di problemi relativi alla qualità delle acque
fornite. Si è proceduto secondo quanto previsto dalla I.O. 29. 1 esposto riguarda invece acque minerali
esposti per animali: sono pervenuti 101 esposti. Di questi 1 non è stati trattato da questa UFC, ma da
altri Organismi di controllo, 2 sono stati ritirati dall’esponente. Solo 2 (1,98%) si sono conclusi oltre i 30
giorni previsti dalla scheda di progettazione n. 5 “Interventi per segnalazioni” a seguito di ulteriore
delega di indagini disposto dalla Procura della Repubblica.
5.1.5.4 Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi
Il Sistema rapido ai allerta per alimenti e mangimi è stato istituito come sistema a rete a livello
europeo, nazionale, regionale e locale (aziendale). Assolve la funzione di comunicare un rischio grave
ed immediato per la salute umana o animale allo scopo di consentire la messa in atto di tutti gli
interventi che consentono il ritiro e/o richiamo degli alimenti e mangimi a rischio.
Nel corso del 2013 le comunicazioni pervenute al Punto di contatto Dipartimentale sono state 177 di
queste 49 hanno interessato alimenti commercializzati nel territorio della USL. Numerose le
segnalazioni relative a criteri di sicurezza di prodotto.
5.1.5.5 Controlli su animali vivi e sulle merci oggetto di scambi commerciali con i Paesi
dell’UE.
In Versilia avviene la preponderanza degli scambi commerciali di prodotti della pesca (oltre il 50% del
totale introdotto in Toscana). Per tale motivo vengono assegnati alla USL 12 la maggior parte dei
123
Relazione sanitaria 2013
controlli a destino sui prodotti della pesca introdotti dall’U.E. In particolare nell’anno 2013 sono stati
effettuati i seguenti controlli:
Esito sfavorevole
Esito favorevole
Controlli
laboratorio
Esito sfavorevole
Esito favorevole
Controlli
materiali/fisici
Esito sfavorevole
Esito favorevole
Controlli
documentali
Matrice
di
Carne
21
21
0
21
21
0
4
4
Prodotti ittici
13
13
0
13
13
0
17
14
3
2
2
0
2
2
0
1
1
0
Latte
e
0
prodotti base
latte
5.1.5.6 Sanità Animale
Qualifiche sanitarie
Nel 2013 sono state mantenute le qualifiche comunitarie di territorio “ufficialmente indenne” per
tubercolosi e brucellosi bovina, leucosi bovina enzootica e brucellosi ovicaprina.
E’ stata inoltre mantenuta la qualifica di accreditamento per la malattia vescicolare suina.
L’acquisizione delle qualifica comporta:
una riduzione della pressione di controllo nelle aziende zootecniche
riduzione dei costi per la esecuzione delle prove diagnostiche
maggiore libertà nelle movimentazioni degli animali
La zootecnica della Versilia è caratterizzata da allevamenti da reddito di piccole dimensioni
parcellizzati sul territorio e da molti allevamenti per autoconsumo
Di seguito, la consistenza del patrimonio zootecnico al 31.12.2013
Allevamenti bovini
Capi bovini
Allevamenti ovini
Capi ovini
Allevamenti suini
Capi suini
122
483
225
3251
185
931
Anagrafi animali
L’anagrafe bovina presenta buoni livelli di affidabilità grazie all’impegno degli operatori della
struttura; viene segnalata la necessità di sviluppare la qualità del dato gestito dalle associazioni di
categoria e dagli allevatori e macellatori che operano autonomamente in Banca Dati Nazionale, in
quanto i report di non conformità del Centro servizi Nazionale di Teramo si riferiscono esclusivamente
alle aziende che hanno delegato le associazioni professionali di categoria ad operare in BDN.
Per quanto attiene il sistema anagrafe bovina nel 2013 sono stae evidenziate n. 2 evidenziate non
conformità legate a mancato rispetto dei tempi di notifica in BDN di capi macellati (2 allevamenti).
Tali irregolarità non vanno comunque ad incidere negativamente sulla sicurezza alimentare.
Per quanto attiene l’anagrafe ovicaprina si rileva che alcune aziende non hanno provveduto a
notificare i dati relativi alla consistenza. Stessa non conformità è rilevata nelle aziende suine.
Anagrafe bovina: controlli effettuati nel 2013
124
Relazione sanitaria 2013
Numero aziende al 31.12.2012
% minima di controlli prevista
Numero
per legge (rispetto al dato al
controllate
aziende
% di aziende controllate
31.12.2012)
223
3%
9
3%
Per quanto attiene l’anagrafe ovi-caprina nel corso del 2013 è stato perseguito l’obiettivo della
identificazione individuale degli animali e della dichiarazione della consistenza dei greggi.
Di seguito i controlli effettuati
Numero aziende al
%
minima
31.12.2012
controlli
di
prevista
N. aziende caprine
N. aziende ovine
% di aziende
controllate
controllate
controllate
5
3
1%
per legge (rispetto
al
dato
al
31.12.2012)
242
3%
Per quanto attiene l’anagrafe suina nel corso del 2013 è stato perseguito l’obiettivo della dichiarazione
della consistenza degli allevamenti. I controlli effettuati hanno inoltre permesso di:
migliorare la qualità del dato presente nelle anagrafi
verificare che l’introduzione degli animali negli allevamenti avvenga nel rispetto delle norme sanitarie
verificare che la macellazione per autoconsumo avvenga nel rispetto delle regole regionali e locali
ridurre il numero di controlli a domicilio sugli animali macellati per autoconsumo a favore di controlli
effettuati presso le strutture aziendali (c.d. “concentramenti”) con riduzione di risorse impiegate
promuovere le attività di profilassi obbligatoria per la malattia di Auiesky.
Di seguito i controlli effettuati
Numero
aziende
31.12.2012
al
% minima di controlli
N.
prevista
controllate
(rispetto
per
al
legge
dato
aziende
% di aziende controllate
al
31.12.2012)
178
1%
2
1%
Per quanto attiene l’anagrafe avicola è stata mantenuta aggiornata l’anagrafe degli allevamenti per
autoconsumo, dato importante per le attività di sorveglianza per influenza aviaria. In modo analogo si
è provveduto per l’anagrafe degli allevamenti di conigli.
Con l’attuazione del piano di sorveglianza per anemia infettiva equina è stata consolidata anche
l’anagrafe delle aziende equine.
Influenza aviaria
Anche nel 2013 è stato effettuato il piano di monitoraggio finalizzato alla verifica di eventuale
circolazione di virus influenzali. I campioni prelevati hanno sempre dato esito negativo.
Non sono stati proposti provvedimenti restrittivi in caso di manifestazioni con presenza di animali.
Piano di controllo per Salmonella tiphymurium nelle galline ovaiole
125
Relazione sanitaria 2013
Nel corso del 2013 sono stati effettuati controlli negli allevamenti di galline ovaio per verificare
l’eventuale presenza di animali portatori di Salmonella; gli accertamenti effettuati hanno dato esito
negativo. Tutti gli allevamenti di tipo industriale sonno accreditati come “allevamenti a bassa
prevalenza per Salmonella spp”
Encefalopatia spongiforme bovina ed altre TSE
Nel corso del 2013 sono state garantite le attività di sorveglianza attiva e passiva sugli animali a rischio
TSE.
Di seguito i dati di attività
Numero
animali
Bovini
morti
macellati
controllati
controllati per BSE
BSE
per
N.
ovicaprini
macellati
controllati
per
N. ovicaprini morti
Numero
controllati
bovine sottoposte a
per
Scrapie
sorveglianza
Scrapie
6*
7
0
aziende
attiva
per BSE
34
34
* il test viene effettuato su animali > 72 mesi
Piano trichine
Nel corso del 2013 è stato intensificato il controllo su tutti i suini macellati per autoconsumo e sui
selvatici possibili serbatoi di Trichinella spp. a seguito del focoloio di trichinellosi umana verificatosi
nella USL 2 di Lucca.
Sono stati altresì intensificati i controlli sui cinghiali abbattuti a caccia, potenziali reservoir del
parassita; questa attività è stata possibile grazie alla attiva partecipazione da parte delle varie squadre
operanti nel territorio dell’Azienda a dimostrazione che l’azione di informazione svolta dal personale
veterinario tramite incontri con i capi squadra e la collaborazione con gli organi competenti
localmente per le attività venatorie, hanno sensibilizzato i cacciatori riguardo a questa zoonosi.
Di seguito i dati di attività:
Numero
suini
macellati
per
Numero
di
campioni
su
autoconsumo
macellati per consumo privato
208
87
suini
5.1.5.7 Gestione randagismo
Sono state inoltre garantite le attività di vigilanza presso il canile sanitario, canili privati e le attività di
gestione dell’anagrafe canina.
Di seguito i dati di attività
Da sottolineare anche l’intensificazione dell’attività di vigilanza sulla movimentazione di cani e gatti a
seguito di viaggiatori, a seguito dell’accertamento di introduzione illegale di animali da paesi dell’est
europeo.
Animali
iscritti
Eventi
all’anagrafe
anagrafe
canina
canina
23.397
3.795
di
Gatti
Cani
Controlli sanitari
sterilizzati
sterilizzati
per
animali
morsicatori
238
2
241
126
Relazione sanitaria 2013
5.1.5.8 Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
Farmacosorveglianza
Nell’anno 2012 sono stati effettuati i campionamenti su residui di farmaci nelle matrici animali previsti
dai Piani Nazionali e regionali.
Sono state inoltre garantite le attività di controllo ufficiale lungo la filiera di vendita e
somministrazione del farmaco con la finalità di tutela della salute collettiva.
Di seguito le attività svolte
Commercio
all’ingrosso
di
farmaci
Vendita
al
Ambulatori
dettaglio
di
autorizzati alla
farmaci
detenzione
Allevamenti
Canili
e
gattili
di
scorte
1 ispezione
29 ispezioni*
10 ispezioni
59 ispezioni
1
* comprese parafarmacie
Igiene dei mangimi
Sono state effettuati i controlli sull’alimentazione animale previsti dai Piani nazionali e regionali. E’
stata inoltre effettuata attività di informazione ed assistenza per l’adeguamento degli allevatori alle
prescrizioni del pacchetto igiene.
Di seguito le attività svolte
Ispezioni
presso
rivendite mangimi
Ispezioni
presso
fabbricatori materie
Ispezioni
presso
molini
prime
12
0
1
Di seguito i campioni effettuati
Tipologia campione
N.
campioni
N.
campioni
effettuati
non conformi
Campioni per Piano nazionale Residui
7
0
Campioni per Piano nazionale Alimentazione Animale
22
0
Controlli benessere in allevamento
Nel corso del 2013 sono stati intensificati i controlli per il benessere in allevamento anche in
considerazione che il rispetto del benessere è uno degli obiettivi della strategia comunitaria della
salute negli allevamenti.
Di seguito i controlli effettuati:
Tipologia impianto
N. controlli
Allevamenti con irregolarità
Allevamento vitelli
1
0
Allevamento bovini
1
1
Allevamento ovicaprini
13
9
Allevamento ovaiole a terra
2
1
Allevamento conigli
1
1
Allevamento equidi
5
0
127
Relazione sanitaria 2013
5.1.5.9 Sistema gestione Qualità
Nel mese di giugno 2013 è stata confermata la certificazione di qualità.
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Funzionale Complessa Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria
AZIONI
Adeguamento del manuale della qualità
Realizzazione di tutta la documentazione prevista dal SGQ
Effettuazione delle verifiche ispettive interne
PERSONALE Tecnici di Prevenzione n°15, Medici Veterinari n°9, Dirigente Medico N°1
RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione
Risultati attesi
Risultati
raggiunti
Adeguamento manuale
Si
SI
Procedure/Istruzioni operative aggiornate
4
4
Schede di progettazione aggiornate
6
9
Verifiche ispettive interne sul SGQ
4
4
5.1.5.10 Piano comunicazione
Comunicazione esterna
Nel corso del 2013 sono stati realizzati incontri con le associazioni di categoria per presentare i risultati
dell’attività svolta nel 2012 e la programmazione 2013.
Sono stati pubblicate varie notizie sul sito aziendale SUP di informazione agli utenti aventi per oggetto
aggiornamenti di normative del settore, malattie emergenti, allerta sanitarie e igiene urbana. E’ stata
inoltre aggiornata la Carta dei Servizi dell’U.F.C.
Di seguito i dati di attività:
RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI
Numero di notizie pubblicate sul SITO INTERNET SUP
Aggiornamento carta dei servizi
13
Al 30 giugno 2013
128
Relazione sanitaria 2013
5.1.6 Medicina dello sport
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.O.S. Medicina dello Sport
AZIONI Sviluppo del sistema informativo per l’attività di Medicina dello Sport (rilevazione attività,
cartelle sanitarie)
Come per l’anno 2012 anche nel 2013 tutte le visite di idoneità sportiva agonistica per i soggetti < 18
anni
(prestazioni totalmente inserite nei LEA) sono state eseguite esclusivamente dalla struttura
pubblica. I soggetti visitati sono stati 3656, mantenendo inalterato il numero totale a fronte degli anni
precedenti, nonostante sia stato tolto un medico specialista in medicina dello sport presente dal 2010
con un contratto triennale per un progetto a valenza regionale. Gli esami strumentali a carico
dell’apparato cardiovascolare direttamente eseguiti dentro la struttura da nostro personale sono stati
315,
così
ripartiti
:
159
ecocardiogrammi,
166
prove
da
sforzo
al
cicloergometro,
82
elettrocardiogrammi dinamici sec.Holter, 20 test cardiopolmonari : l’esecuzione diretta di tali
accertamenti nella nostra struttura ha permesso una velocizzazione delle risposte con riduzione dei
tempi di attesa da parte del soggetto , un minor intasamento degli altri servizi ospedalieri e/o
territoriali e quindi in definitiva una migliore efficienza del servizio stesso. Nell’anno 2010, insieme ad
altre UO a valenza Ospedaliera e territoriale, si è iniziato un programma di prescrizione dell’esercizio
fisico per soggetti affetti da alcune patologie (cardiopatia ischemica, ipertensione, obesità, diabete
mellito, sindrome metabolica, osteoporosi), insieme ad una valutazione cardio-metabolica di base del
soggetto e un programma specifico di movimento pianificato e seguito da operatori del settore: tale
programma, seppur ridotto in termini di presenza del medico dello sport per la priorità di intervento
legata alla esecuzione delle visite di idoneità inserite nei LEA, è in parte continuato anche nell’anno
2013 ed è intenzione della UF Medicina dello Sport, compatibilmente con le risorse umane interne
disponibili e legate anche alle altre UO, continuare e se possibile implementare tale importante
attività.
Dal mese di marzo inoltre, è iniziato il progetto ”Gruppi di cammino”, nell’ottica della promozione
dell’esercizio fisico e della attività motoria per soggetti over 65, obiettivo inserito anche nel più ampio
progetto Ministeriale “Guadagnare salute”: il progetto iniziato in sordina ha visto aumentare in
numero costante i partecipanti tant’è che a tutt’oggi il numero dei soggetti afferenti ai gruppi di
cammino è di oltre 150 persone, con frequenza bi o tri-settimanale, a partenza dalla UO Medicina
dello Sport e sotto la iniziale guida di 3 laureati in Scienze Motorie e successivamente di apposite
figure adeguatamente formate (walking leader), a cui si è aggiunto, da circa 1 anno, un ulteriore
gruppo a partenza dal Parco della Versiliana a Pietrasanta a cadenza bisettimanale, anch’esso sotto la
guida dei walking leader . Tutti i soggetti arruolati sono stati sottoposti ad una valutazione
preliminare da parte del medico dello sport e quindi inseriti nei relativi gruppi di cammino; ai soggetti
esclusi per qualche motivo, è stato consigliato un programma alternativo di attività fisica compatibile
con il problema evidenziato che ne ha causato l’esclusione. L’obiettivo generale del progetto è quello
di incrementare l’attività motoria della popolazione all'interno del territorio della Versilia,
promuovendo uno stile di vita attivo già nell’ambito delle attività quotidiane. Attività come
camminare, andare in bicicletta, fare le scale non richiedono tempo, non sono costose (e sono quindi
accessibili anche alle fasce sociali svantaggiate) e possono coinvolgere un numero elevato di persone.
129
Relazione sanitaria 2013
Inoltre possono essere praticate da tutte le fasce di popolazione, sono sostenibili dal punto di vista
economico e non necessitano di strutture ed impianti ad hoc in quanto valorizzano l’utilizzo degli
spazi pubblici. E’ dimostrato che queste attività offrono l’opportunità di prevenire le malattie croniche
e di mitigarne gli effetti, inoltre possono attenuare le disuguaglianze di salute attivando, al tempo
stesso, strumenti di integrazione sociale. Tali attività di movimento essendo flessibili possono essere
utilizzate anche in soggetti già affetti da malattie croniche (entrando a far parte del piano
terapeutico) eventualmente in combinazione con esercizi fisici strutturati effettuati sotto il controllo di
esperti
E’ continuata l’attività di controllo prevista dalla LR 35/ 2003 sul rilascio delle certificazioni di idoneità
agonistica da parte delle strutture accreditate (1 sola nella nostra USL) nonché delle società sportive
esistenti sul territorio in relazione alla relativa certificazione di idoneità agonistica da parte dei
tesserati. Sono state invitate al controllo 15 società sportive
per un totale di 525 tesserati. Con
Determina Dirigenziale n°196 del 23/2/2011, è stata costituita la Commissione di Vigilanza sulle attività
sportive, Commissione che ha integrato la precedente deputata all’accertamento, verifica, vigilanza e
controllo sulle strutture sanitarie, con la presenza di un medico dello sport, oltre al medico igienista ed
ai tecnici della prevenzione all’uopo delegati. I risultati dei controlli di tale Commissione sono riportati
nello schema successivo.
RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI
Descrizione indicatore
Risultati
Risultati
attesi
raggiunti
Certificazione idoneità attività sportiva agonistica
n. 3000
n. 3656
Controllo società sportive e relativa certificazione idoneità
n. 12
n. 12
Tempo d’attesa medio ( extra programmazione)
gg. 15
gg. 15
Rilevazione attività e gestione cartelle sanitarie in formato elettronico
si
si
130
Relazione sanitaria 2013
5.2 Progetti Obiettivo
5.2.1 La tutela della salute mentale
5.2.1.1 Interventi mirati alla tutela della salute mentale infanzia e adolescenza
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza
AZIONI Accoglienza della domanda, definizione e attivazione dei progetti terapeutico-riabilitativi
individuali; Progetti: “Costituzione di un centro Rett in Versilia, per l’area vasta Toscana Nord
Occidentale”
PERSONALE
n. 3,20 psicologi, 112/ settimana
n. 3,20 neuropsichiatri Infantili, 140/ settimana
terapisti della riabilitazione: dato non disponibile
n. 1 infermieri professionali 36/ settimana
n. 1 coadiutore amministrativo 36/ settimana
n. 1 OSS 36/ settimana
RISULTATI RAGGIUNTI
Utenti n. 1635 minorenni , nuovi utenti n. 703 (non inclusi neonati a rischio)
RISULTATI ATTESI Indicatore utilizzato: registrazione dei casi e dei soggetti affetti da S. di Rett
5.2.1.2
Programmi
di
adeguamento
e
riequilibrio
zonale
della
rete
dei
servizi.
Organizzazione del Centro di Salute Mentale
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Salute Mentale Adulti
AZIONI
Mantenimento dei livelli di accoglienza con accesso diretto ai cittadini per 12 ore per 6 giorni
settimanali;
Erogazione di attività riabilitative e ambulatoriali nei presidi CSM di Pietrasanta e Viareggio.
Nel corso dell'anno 2013, a causa di importanti problematiche di manutenzione del presidio
CSM di Pietrasanta, per alcuni mesi le attività riabilitative si sono svolte presso il presidio di
Camaiore. Successivamente è stata individuata presso l'ex-Ospedale “Lucchesi” una
collocazione provvisoria per lo svolgimento delle attività riabilitative e ambulatoriali. In tale
collocazione provvisoria proseguono le attività, in attesa della effettuazione dei lavori di
manutenzione del presidio nella sede precedentemente utilizzata.
Centralità del CSM, con integrazione socio-sanitaria, per l’elaborazione e verifica dei progetti
terapeutici riabilitativi.
Attivazione della presenza di un medico psichiatra, presso il CSM, per la gestione delle
urgenze sul territorio della Versilia fino a coprire 12 ore per sei giorni settimanali; tale
presenza non è stata completamente attivata nel 2013 a causa della riduzione del personale
medico.
131
Relazione sanitaria 2013
Mantenimento ed attivazione di attività riabilitative, svolte nei luoghi propri della comunità
(esperienza della barca a vela, riparazione biciclette).
Integrazione dell’assistenza sulle problematiche di doppia diagnosi.
PERSONALE presso il CSM (n. di operatori nell'anno 2013) 6 psichiatri (di cui uno a tempo
parziale) (nel 2013, rispetto al 2012, un medico psichiatra in meno); 1 psicologo, 7 assistenti sociali in
proiezione (di cui due part-time e una a tempo ridotto), 12 infermieri professionali, 4 O.S.S., 3
educatori professionali, 14 assistenti domiciliari in proiezione.
RISULTATI ATTESI Migliorare la capacità di accesso al CSM favorendo la diffusione dell'informazione
nel contesto territoriale; Indicatore utilizzato: numero di contatti con il CSM
5.2.1.3 Sperimentazione di modalità assistenziali innovative o per specifiche tipologie di
utenti
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Salute Mentale Adulti
AZIONI
U.O.C. Psicologia (attività Centro terapia familiare Querceta, psicoterapia integrate per disturbi
alimentari, attività psicoterapia di gruppo, formazione di gruppo per aiuto-aiuto).
5.2.1.4 Gestione Unità Abitativa “Ulisse” c/o ex P.O. di Camaiore
OBIETTIVO PERSEGUITO
Garantire sul territorio risposte assistenziali diversificate per persone con patologia psichiatrica,
mediante una struttura socio-sanitaria di tipo comunitario a bassa intensità assistenziale, finalizzata al
recupero di autonomia nella gestione della vita quotidiana. In particolare, si persegue il mantenimento
dei livelli di qualità raggiunti nel servizio rivolto a soggetti autosufficienti psichiatrici, in stretta
collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Camaiore, per il recupero di un adeguato grado di
autonomia in un ambiente protetto a carattere familiare. Il servizio, realizzato nell’ambito della
ristrutturazione dell’ex presidio ospedaliero di Camaiore è attivo dal 2005 e si caratterizza come
servizio intermedio fra l’assistenza domiciliare e quella residenziale: appartamenti protetti.
Denominato nel DPGR 15/R del 2008 come ‘Struttura residenziale a carattere comunitario per persone
a rischio psico-sociale e/o in condizioni di disagio relazionale’, beneficia delle sinergie con il Presidio
Distrettuale nel quale è inserito, oltre che con l’attiguo Centro di Salute Mentale.
Come obiettivo secondario vi è anche la riduzione dei ricoveri in SPDC per gli ospiti dell’Unità Abitativa
rispetto all’anno precedente l’inserimento (escluso quelli provenienti da strutture sanitarie).
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale
ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti, tramite C.S.M.
AZIONI
A)
Pieno utilizzo degli 11 posti disponibili, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento
bisogno/risposta assistenziale,
132
Relazione sanitaria 2013
B)
Predisposizione di progetti individualizzati per le persone inserite nell’anno e verifica
periodica di quelli precedentemente definiti, con l’attivo coinvolgimento degli utenti,
C)
Dimissioni programmate degli utenti nei tempi previsti, con rientro a domicilio, per
consentire l’accesso al servizio ad altri utenti, provenienti da pensioni o da strutture
sanitarie o socio-sanitarie,
D)
Riunioni periodiche del Gruppo Multiprofessionale di Gestione, per l’organizzazione e
la verifica del servizio,
E)
Completamento, in collaborazione con ESTAV, delle procedure di gara d’appalto per
l’affidamento della gestione del
servizio di assistenza alla persona:
avvio nuova
gestione dall'1/4/2012.
INDICATORI PER LA VERIFICA
A
B
DESCRIZIONE
attesi
A1 - Regolare copertura di tutti i posti della Unità Abitativa “Ulisse”,
con turn over programmato degli utenti come da regolamento 11
(permanenza massima di 2 anni, salvo casi particolari).
Ospiti al 31/12.
raggiunti
A2 - Numero complessivo di utenti ospitati presso l’U.A. nel corso 11
dell’anno
B1 - Presenza di progetti individualizzati per le persone inserite, 100%
periodicamente verificati
B2 - Numero riunioni periodiche con gli utenti
6
12
C1 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per rientro a domicilio nell’anno
C2 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per altri motivi (cambiamento
bisogni assistenziali, ecc.)
C3 - Numero nuovi utenti psichiatrici autosufficienti inseritii nell’U.A.
nell’anno
Numero riunioni periodiche per l’organizzazione e la verifica del
servizio
Completamento gara d’appalto per il servizio assistenziale e avvio
nuova gestione dall'1/4/2012
C
D
E
SPESA D’ESERCIZIO
€ 202.075,00
(01/01 - 31/12/2012)
PERSONALE (ore annue dedicate):
PERSONALE USL :
Coll. Prof. Assistente Sociale esperto:
Assistente Sociale
Psichiatra
65
650
100
Educatore Prof.le
300
Infermiere
500
Collaboratore Amministrativo
200
PERSONALE in CONVENZIONE
OSS ATI cooperative sociali
8.940
11
100%
7
1
0
1
1
1
3
2
si
si
133
Relazione sanitaria 2013
5.2.1.5 Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale
Gestione Unità Abitativa “Ulisse” c/o ex P.O. di Camaiore
OBIETTIVO PERSEGUITO
Struttura socio-sanitaria di tipo comunitario a bassa intensità assistenziale, finalizzata al recupero di
autonomia nella gestione della vita quotidiana; realizzata per garantire sul territorio risposte
assistenziali diversificate per persone con patologia psichiatrica relativamente autosufficienti,
appropriatezza nella risposta assistenziale e la circolarità dei percorsi di cura. Il Servizio Sociale, in
stretta collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Camaiore, presso l’Unità Abitativa persegue
l’obiettivo di mantenere i livelli di qualità raggiunti nel servizio, per il recupero di un adeguato grado
di autonomia in un ambiente protetto a carattere familiare.
Il servizio, realizzato nell’ambito della ristrutturazione dell’ex presidio ospedaliero di Camaiore, è
attivo dal 2005 e si caratterizza come servizio intermedio fra l’assistenza domiciliare e quella
residenziale: appartamenti protetti dotati di servizi comunitari. All’interno del Regolamento Regionale
(DPGR 15/R del 26/03/2008), è disciplinato come ‘Struttura residenziale a carattere comunitario per
persone a rischio psico-sociale e/o in condizioni di disagio relazionale’.
L’Unità Abitativa persegue anche l’obiettivo della riduzione dei ricoveri in SPDC per le persone
ospitate.
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale
ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti, tramite C.S.M.
AZIONI
A) Pieno utilizzo degli 11 posti disponibili, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento
bisogno/risposta assistenziale,
B) Predisposizione di progetti individualizzati per le persone inserite nell’anno e verifica periodica
di quelli precedentemente definiti, con l’attivo coinvolgimento degli utenti,
C) Dimissioni programmate degli utenti nei tempi previsti, con rientro a domicilio, per consentire
l’accesso al servizio ad altri utenti, provenienti da altre strutture (sanitarie o socio-sanitarie),
D) Riunioni periodiche del Gruppo Multiprofessionale di Gestione, per l’organizzazione e la verifica
del servizio.
134
Relazione sanitaria 2013
DESCRIZIONE
attesi
raggiunti
11
11
11
15
100%
100%
6
8
A1 - Regolare copertura di tutti i posti della Unità Abitativa “Ulisse”, con turn
over programmato degli utenti come da regolamento (permanenza massima di 2
anni, salvo casi particolari).
A
Ospiti al 31/12.
A2 - Numero complessivo di utenti ospitati presso l’U.A. nel corso dell’anno
B1 - Presenza di progetti individualizzati per le persone inserite, periodicamente
verificati
B
B2 - Numero riunioni periodiche con gli utenti
C
C1 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per rientro a domicilio nell’anno
-
0
C2 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per altri motivi (cambiamento bisogni
1
5
C3 - Numero nuovi utenti psichiatrici autosufficienti inseriti nell’U.A. nell’anno
4
5
Numero riunioni periodiche per l’organizzazione e la verifica del servizio
6
7
assistenziali, ecc.)
D
SPESA D’ESERCIZIO
€ 199.554,00 (01/01 - 31/12/2013)
(solo convenzione con cooperativa per assistenza di base, fondo economale, pasti mensa PEDUS; la
spesa non include il personale USL: Responsabile, Ass.Soc., Psichiatra, Educatore)
5.2.1.6 Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale
Gruppo Appartamento “La Casina” - Viareggio
OBIETTIVO PERSEGUITO
Il Gruppo Appartamento (G.A.), realizzato e gestito da cooperativa sociale in convenzione con l’ASL, si
configura come struttura a bassa soglia assistenziale con capienza di 4 posti residenziali ed è
finalizzato alla promozione dell’autonomia personale degli utenti inseriti, in base ai singoli piani
terapeutico-assistenziali, attraverso esperienze personali o di piccolo gruppo. Il servizio garantisce un
relativo grado di protezione e beneficia, all’occorrenza, delle sinergie con l’attigua struttura sanitaria
Kairos, gestita dalla medesima cooperativa. La struttura è rivolta ad utenti con disagio psichico, donne
o uomini in età adulta, con capacità di vivere autonomamente alcune fasi della quotidianità, senza
continua presenza di operatori, e che necessitano di un percorso avanzato di crescita verso la completa
autonomia.
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale
ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti tramite C.S.M.
AZIONI
A) Garantire adeguata assistenza a persone che necessitano di un contesto protetto ma integrato.
B)
Pieno utilizzo dei 4 posti disponibili, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento
bisogno/risposta assistenziale,
C) Predisposizione di progetti individualizzati per le persone inserite nell’anno e verifica periodica
di quelli precedentemente definiti, con l’attivo coinvolgimento degli utenti,
135
Relazione sanitaria 2013
D) Dimissioni programmate degli utenti nei tempi previsti, con possibile rientro a domicilio, per
consentire l’accesso al servizio ad altri utenti, provenienti da pensioni o da strutture sanitarie o
socio-sanitarie.
DESCRIZIONE
attesi
A1 - Regolare copertura dei posti con turn over programmato degli 4
raggiunti
3
utenti.
A
Ospiti al 31/12.
A2 - Numero complessivo di utenti ospitati presso il G.A.. nel corso 4
7
dell’anno
B
Presenza
di
progetti
individualizzati
per
le
persone
inserite, 100%
periodicamente verificati
C1 - Numero ospiti dimessi dal G.A. per rientro a domicilio nell’anno
C
100%
-
1
C2 - Numero ospiti dimessi dal G.A. per altri motivi (cambiamento 2
2
bisogni assistenziali, ecc.)
C3 - Numero nuovi utenti psichiatrici autosufficienti inseriti nel G.A. -
3
nell’anno
SPESA D’ESERCIZIO
€
67.580,00
(01/01 - 31/12/2013) (convenzione con cooperativa
sociale)
Assistenza residenziale presso RR.SS.AA.
OBIETTIVO PERSEGUITO
Garantire servizi assistenziali diversificati per persone con patologia psichiatrica stabilizzata, al fine di
consentire la continuità assistenziale per interventi territoriali o per le dimissioni da strutture sanitarie
a gestione DSM.
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale
ALTRI CDR COINVOLTI
U.F. Salute Mentale Adulti e U.F. per l’Inclusione Sociale
AZIONI
•
Destinare posti residenziali, nelle strutture socio-sanitarie convenzionate, a persone con patologia
psichiatrica stabilizzata, compatibili
con i bisogni degli anziani e che non possono,
temporaneamente o permanentemente, rientrare al proprio domicilio.
•
Pieno utilizzo dei 10 posti del modulo di RSA dedicato a persone con patologia psichiatrica
stabilizzata ma che presentano bisogni più complessi rispetto agli ospiti dei moduli ‘Base’,
garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento bisogno/risposta assistenziale,
136
Relazione sanitaria 2013
DESCRIZIONE
attesi
raggiunti
Numero soggetti autosufficienti inseriti in residenza socio-sanitaria nell’anno
4
(lista d’attesa)
14 / 14
1
3
(lista d’attesa)
56
2
53
10
-
10
1
8
Numero totale soggetti autosufficienti assistiti in residenza socio-sanitaria nel corso
dell’anno/ numero posti convenzionati per autosufficienti
Numero soggetti non autosufficienti inseriti in residenza socio-sanitaria nell’anno
Numero totale soggetti non autosufficienti assistiti in residenza socio-sanitaria nel corso
dell’anno
- di cui nel Modulo ‘Psichiatrico’ di RSA
Numero dimissioni da RSA per rientro a domicilio
Numero dimissioni da RSA per altri motivi (decesso, cambiamento bisogni assistenziali, ecc.)
SPESA D’ESERCIZIO
(01/01 - 31/12/2013)
18
€ 1.541.000,00
5.2.1.7 Collaborazione con le associazioni dei genitori (AIR e Associazioni: Quelli che non,
Semplicemente genitori e l’albero delle bimbe, Fondazione T.I.A.M.O.)
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza
AZIONI Attività di informazione alle famiglie e incontri di UF per definire percorsi incentrati sul
paziente.
5.2.1.8 Mantenimento prestazioni ambulatoriali e di ricovero rispetto all’anno precedente:
U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza
Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato Collaborazione UOC Pediatria, Neurologia, Psichiatria,
Reumatologia, Psicologia, Ortopedia, Farmacia
AZIONI Visite, consulenze, progetti teraputico-riabilitativi; Spesa per investimenti: adeguamento
personale e strutture
5.2.1.9 Collaborazione con le associazioni dei familiari degli utenti e con gruppi aiuto – aiuto
CENTRO DI RESPONSABILITA' U.F. Salute Mentale Adulti
AZIONI
Attività divulgative per favorire l'accesso alle terapie ed ai percorsi assistenziali e riabilitativi.
Collaborazione attraverso incontri con Associazioni Familiari, apertura di centri di ascolto presso i
presidi CSM di Camaiore, Pietrasanta, e Viareggio.
Riunioni periodiche della Associazione di auto e mutuo aiuto.
Nell'ambito delle attività del Dipartimento di Salute Mentale, si sono svolti periodici incontri con la
Consulta del Dipartimento della Salute Mentale (costituitasi nel Settembre 2012). La Consulta, cui
partecipano i rappresentanti delle associazioni, dei gruppi di auto-aiuto degli utenti e dei familiari, e
delle associazioni di volontariato che operano nel settore della salute mentale, si è costituita “al fine
137
Relazione sanitaria 2013
di assicurare la partecipazione attiva dei familiari e degli utenti alla programmazione ed alla verifica
delle attività del DSM”. Nel corso dell' anno 2013 si sono svolti cinque incontri.
Inoltre sono stati svolti periodici incontri presso il CSM di Camaiore con le Associazioni dei Familiari, su
argomenti condivisi e richiesti dalle associazioni stesse. Tali incontri sono stati finalizzati a fornire
informazioni: sulle risorse e
sull'organizzazione del DSM, sui disturbi psichiatrici e sulle possibili
strategie di intervento; sulle strategie per favorire il superamento dello stigma ; sulla condivisione
degli obiettivi nel percorso terapeutico.
5.2.1.10 Informatizzazione della Salute Mentale Adulti
CENTRO DI RESPONSABILITA' U.F. Salute Mentale Adulti
AZIONI Verifica e perfezionamento in progress del sistema; miglioramento costante dei livelli di
informatizzazione con messa in rete dei presidi CSM; esercitazione costante dell'utilizzo del nuovo
software per tutto il personale.
RISULTATI ATTESI Indicatore utilizzato: miglioramento dei flussi informativi.
5.2.2 Salute della donna, procreazione responsabile, infanzia e adolescenza
5.2.2.1 Programmi di potenziamento dei servizi territoriali di assistenza alla gravidanza Progetto Nascere in Versilia
CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFS Attività Consultoriali
ALTRI CDR COINVOLTI UOC Ostetricia e Ginecologia, UOC Pediatria, UOC Psicologia, UO Ostetricia
Professionale, U.O. Assistenza sociale, U.O. Anestesia e rianimazione, UOC Anatomia patologica ,UOC
Laboratorio analisi
AZIONI
Consegna libretti-ricettario per la gravidanza da parte dell'ostetrica a ciascuna donna singolarmente .
Esecuzione Pap test e tamponi in gravidanza
Visite e controlli mensili in gravidanza e nel post-partum
Consulenze nutrizionali in gravidanza e nel puerperio
Ecografie in gravidanza
Rilascio certificazioni per patologia in gravidanza (astensione anticipata dal lavoro)
Corsi di accompagnamento alla nascita (CAN)
Incontri post-partum ( gruppi di mamme e bambini che si rincontrano dopo il parto in una relazione
amicale che porta spesso a gruppi di auto-mutuo aiuto)
Sostegno dell'Ostetrica al Post-partum ambulatoriale dedicato a tutte le mamme nei sei mesi dal parto
per il sostegno all’allattamento
Puerperio a domicilio( l'ostetrica si reca al domicilio di qualsiasi mamma ne faccia richiesta)
138
Relazione sanitaria 2013
Consulenza psicologica in gravidanza e in post-partum
PERSONALE
3 Ginecologhe (30 ore settimanali per visite ostetriche)
1 Medico nutrizionista
7 Ostetriche
2 Psicologhe (intervengono al Corso nascita e nei casi problematici insorti in gravidanza e nel
puerperio)
2 Pediatri:
-1 pediatra ospedaliero ( presente in un incontro per ciascun corso nascita)
-1 pediatra di libera scelta (un incontro al termine di ciascun corso nascita)
1 Anestesista ( 1 intervento dell’anestesista al termine di ciascun corso nascita per illustrare
il
significato della analgesia in travaglio )
RISULTATI RAGGIUNTI
n. 309
Pap- test in gravidanza
n. 794
tamponi in gravidanza
n. 1253 libretti consegnati
n. 261
donne in gravidanza seguite in consultorio
n. 3000 visite e consulenze effettuate dal medico e dall'ostetrica durante gli ambulatori di gravidanza
(escluse le consulenze telefoniche e il front-office)
n. 560
certificazioni astensione anticipata e maternità obbligatoria
n. 23
corsi preparazione alla nascita per un totale di 215 incontri con 401 mamme
n. 23
incontri corso nascita con pediatra ospedaliero
n. 23
ncontri con pediatra di libera scelta
n. 23
incontri corso nascita con psicologa
n. 23
incontri corso nascita con anestesista
n. 4
incontri baby party.
n.1422 prestazioni per n.289 donne per il progetto “Spazio mamma”
5.2.2.2 Consultorio Adolescenti
CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFS Attività Consultoriali
ALTR I CDR COINVOLTI
UOC Psicologia , UOS Igiene degli alimenti e della nutrizione, UFC
Neuropsichiatria infanza e adolescenza, U.O. Assistenza Sociale, UOC Promozione della Salute, UOC
Urologia.
AZIONI
•
Accoglienza e decodifica dei problemi legati a sessualità, contraccezione, gravidanza,
prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse; problematiche relazionali e psicologiche,
disturbi del comportamento alimentare.
139
Relazione sanitaria 2013
•
Interventi scolastici nelle Medie inferiori e superiori e sperimentale alle scuole elementari.
Incontri
classe anche in consultorio. Tra i temi affrontati oltre ad affettività e sessualità,
malattie sessulamente trasmesse, gravidanza e legge 194/78, violenza di genere e codice rosa
ecc.
PERSONALE
Medico Ginecologo : 330 ore
Assistente Sociale in consultorio : 280 ore
Assistente sociale nella scuola:135
Medico nutrizionista: 144 ore
Andrologo disponibile su chiamata
Ostetrica :330 ore in consultorio
Psicologo 290 ore in consultorio
Ostetrica 432 ore insegnamento nella scuola
RISULTATI RAGGIUNTI
n. 372 giovani in primo accesso al consultorio per contraccezione ( trend in aumento)
n. 265 tematiche varie ( consulenze)
n. 18 per tematiche legate a IVG
n. 314 accessi per contraccezione
n. 56 contraccezione emergenza
n. 89 giovani con problematiche psicologiche
Per quanto riguarda l’attività scolastica (anno scolastico 2012-2013)
interventi strutturati nelle scuole:
scuole medie inferiori ( classe 3°)
56 classi ------>1.182 alunni
scuole medie superiori ( classe 2°)
49 classi-------->924 alunni
scuole elementari (classe 5°)
7 classi----------> 111 alunni
5.2.2.3 Interventi per la popolazione immigrata
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Attività Consultoriali
ALTRI CDR COINVOLTI: U.F.C Distretto
AZIONI
1. Servizio territoriale per immigrati della AUSL 12 consistente in un ambulatorio sito presso la Croce
Verde di Viareggio.
Il servizio garantisce un ambulatorio per adulti (Martedì e Giovedì dalle 9 alla 13) ed uno pediatrico
per la popolazione in età infantile (Mercoledì dalle 8.30 alle11.30) dove vengono effettuate anche le
vaccinazioni.
140
Relazione sanitaria 2013
Nei giorni di apertura è presente sempre anche un Mediatore Culturale, a turno con conoscenza delle
lingue arabe e delle lingue centro europee e dell’est . La collaborazione del Mediatore Culturale con il
Medico in servizio nell’ambulatorio è indispensabile per il rilascio agli aventi diritto del documento
sanitario STP (Straniero Temporaneamente Presente) con il quale l’immigrato in stato di indigenza
accede alla visita medica ed a tutte le prestazioni e cure urgenti o essenziali di cui può avere bisogno.
2. Consultorio per donne straniere, aperto presso il Distretto Tabarracci il giovedì ore 15-18, ad accesso
libero con la presenza della mediatrice culturale. La finalità non è di avere una interprete, ma una
persona che stabilisca un contatto interculturale, al fine di migliorare la salute psicofisica delle donne
provenienti da altri paesi.
PERSONALE
Medico Pediatra specialista
ambulatoriale
convenzionato
n. 160 ore
Medico Chirurgo
n. 384 ore
Ginecologa
n. 144 ore
Mediatore
n 435 ore presso la Croce Verde
Mediatrice
n. 190 ore presso il distretto Tabarracci
ALTRI COSTI : Farmaci per dispensazione diretta, diagnostica e cure urgenti o essenziali
ATTIVITA' AMBULATORIO IMMIGRATI anno 2013
Accessi totali 1557 di cui Pediatrico: 302
Accessi Adulti:1255 accessi (visite)
Totale n. 509 Utenti in carico con STP – 416 adulti, 93 pediatrici-- presentatisi più di una volta
all'ambulatorio. Nazione maggiormente rappresentata: Romania, seguita da: Brasile, Marocco,
Albania, Senegal, Tunisia, Ucraina.
5.2.2.4 Identificazione fattori di rischio genetico e malformazioni
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O. Ostetricia e Ginecologia
AZIONI Convenzione con Azienda Ospedaliera Pisana per analisi liquido amniotico e tessuto del
trofoblasto
PERSONALE 1 Medico; 1 Ostetrica (rispettivamente per 2,30 ore e 5 ore settimanali )
ALTRI COSTI
Spesa convenzione
RISULTATI ATTESI 100 amniocentesi
RISULTATI RAGGIUNTI Amniocentesi effettuate nel 2013: 53 – Villocentesi* 65 per un totale di 118
esami.
N.B. L'attività di villocentesi è stata attivata nel secondo semestre dell'anno 2012. Tale prestazione rappresenta una
specificità della nostra Azienda che si ritrova solo presso l'AOUP e non negli ospedali limitrofi (Massa, Lucca,
Livorno, Pontedera).
141
Relazione sanitaria 2013
5.2.2.5 Salute nutrizionale della gestante e della puerpera
OBIETTIVO PERSEGUITO Mantenere l’attività di assistenza nutrizionale alla gravidanza nel suo triplice
obiettivo di garantire i fabbisogni nutrizionali durante la fase di sviluppo fetale, di sostenere
l’allattamento al seno e di prevenire l’instaurarsi, con la gravidanza, di una condizione di sovrappesoobesità nella madre.
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Attività Consultoriali, Consultorio Nutrizionale.
ALTRI CDR COINVOLTI UOS Igiene alimenti e nutrizione CDR coinvolti nel Percorso Nascita
AZIONI Valutazione nutrizionale e di composizione corporea in tre-quattro epoche di gravidanza e
nel puerperio; Counseling nutrizionale della gestante e della puerpera.
SPESA PER INVESTIMENTI Contratto di manutenzione e aggiornamento del software per
dietoterapia GEDIP; Formazione professionale
SPESA DI ESERCIZIO
personale
Medico Specialista in Scienza dell’ Alimentazione
altri costi
Manutenzione e aggiornamento software; formazione professionale
RISULTATI RAGGIUNTI
N. 129 accessi totali considerando solo le gravidanze a rischio ( prime visite e successive /anno).
5.2.2.6 Percorso assistenziale per il Disturbo del Comportamento Alimentare in età
evolutiva
OBIETTIVO PERSEGUITO
Collaudare, in collaborazione con la UOS Igiene Alimenti e Nutrizione e l’UFSMIA, il percorso
assistenziale per il Disturbo del Comportamento Alimentare in età evolutiva secondo i contenuti
della deliberazione GR n. 279 del 18.4.2006.
CDR coinvolti
UOS Igiene alimenti e nutrizione
UFC Salute Mentale Infanzia e Adolescenza
UOC Psicologia
UOC Pediatria
AZIONI
Attività di accoglienza e screening di casi di DCA per il successivo inserimento nel percorso aziendale
integrato
SPESA PER INVESTIMENTI Formazione del personale
142
Relazione sanitaria 2013
SPESA DI ESERCIZIO
Personale: Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, con formazione specifica sulla Diagnosi e il
trattamento del DCA
Altri costi: non previsti attualmente
RISULTATI RAGGIUNTI
Il Gruppo Professionale dedicato ha definito il Percorso per il Disturbo del Comportamento Alimentare
in età evolutiva.
Il medico specialist ain Scienza dell'alimentazione della UOS alimenti e nutrizione è presente presso il
consultorio giovani tutti i giovedì pomeriggio.
5.2.2.7
Riqualificazione delle attività consultoriali
CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFS Attività Consultoriali
ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA’ COINVOLTI UOC Ostetricia e ginecologia, UOC Pediatria, UOC
Psicologia, UO Ostetricia Professionale, UO Assistenti sociali, UOC Anestesia e rianimazione, UOC
Promozione della salute, UOC Urologia, UFC Salute Mentale Infanzia e Adolescenza, UFC Distretto.
-L' ambulatorio sulla legge 194 (Interruzione volontaria di gravidanza) è stato mantenuto fino a
settembre nella sede consultoriale del Distretto
Tabarracci. Da allora è stato collocato in
ospedale.Obiettivo è riportarlo sul territorio dove sono assicurate consulenze psicosociali in tempi
rapidi ed accesso diretto.
Presenza di mediatrice culturale dell'est anche come prevenzione delle IVG ripetute.
-Attivo il servizio di Puerperio a domicilio per tutte le donne residenti che ne facciano richiesta al
momento della dimissione dopo il parto. Mantenuto solo in parte per carenza di ostetriche.
-Mantenimento del consultorio per donne straniere con la presenza di una mediatrice culturale
(giovedì pomeriggio presso il Distretto Tabarracci) anche come prevenzione delle IVG.
-Il Consultorio “Genitori nonni e …” con la figura della psicologa per gli adulti con problematiche
relative al mondo adolescenziale è stato sospeso a ottobre per termine finanziamento regionale
-Mantenimento ambulatorio nutrizionale in gravidanza e puerperio.
-Mantenimento delle visite ed ecografie in gravidanza regolare fino a settembre, successivamente
carente per pensionamento ginecologa.
Investimento sulla formazione delle ostetriche per gestione in autonomia dell'ambulatorio della
gravidanza fisiologica.
Mantenimento del numero delle classi e delle ore dedicate alla diffusione delle tematiche relative ad
affettività, sessualità ,malattie sessualmente trasmesse e violenza di genere.Apertura di un profilo
Facebook dedicato al consultorio giovani.
Spesa di esercizio – personale:
143
Relazione sanitaria 2013
Ricorso a fondi regionali ex Decreti dirigenziali n.2213/2011 e n. 2554/2011, al fondo indistinto ex
Delibera aziendale n.448/2012, al finanziamento della Società della Salute ex delibera aziendale
n.65/2014 che hanno consentito:
Borsa di studio per 4 ore settimanali per attività di Ostetrica
Borsa di studio n.4 ore settimanali per consulenze psicologiche.
Inacarico di specialistica convenzionata disciplina psicologia n 6 ore
Incarico per n 12 ore di assistente sociale per il coordinamento della violenza di genere( termine inizio
2014)
Contratto con privato sociale per 4 ore settimanali di OSS.
Tali finanziamenti che hanno permesso di utilizzare personale per l'attuazione di tutte le attività
elencate, alla fine del 2013 sono terminati. La mancanza di continuità delle attività consultoriali in
genere, rappresenta la principale criticità.
Risultati da perseguire
Migliorare il percorso Ospedale/Territorio in relazione al servizio dedicato alla legge 194 e al percorso
della gravidanza a rischio ed ai corsi di accompagnamento alla nascita.
Apertura ambulatorio gestito dalle ostetriche per la gravidanza fisiologica
Consolidare e migliorare il coordinamento della violenza di genere (in gravidanza,nei corsi nascita e
puerperio, tra i giovani, nelle scuole)
Iniziare incontri con psicologa a sostegno del post partum come proseguimento dei corsi nascita.
Realizzare la terza apertura pomeridiana del consultorio giovani e collaborare
con il consultorio
online del comune di Massarosa.
Proseguire il progetto pilota su affettività e sessualità nelle classi 5° elementari
Acquisire il Mediatore culturale di lingua araba .Aumentare attività del mediatore dell'est.
5.2.2.8 Collaborazione Pediatria – Psicologia
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Pediatria, U.O. C Psicologia
AZIONI Realizzazione del protocollo di collaborazione tra l’U.O.C. Psicologia e la U.O.C. Pediatria della
Azienda U.S.L. n. 12 Versilia, volto alla promozione e allo sviluppo della salute psicologica del minore
in ospedale con particolare attenzione alla prevenzione e alla riduzione del disagio psico-fisico
conseguente allo stato di malattia. La collaborazione intende concorrere al miglioramento delle
condizioni di assistenza ospedaliera offrendo un adeguato sostegno psicologico ai piccoli utenti e ai
genitori e predisponendo opportuni interventi di consulenza e formazione per gli operatori sanitari
coinvolti.
Tale collaborazione si sviluppa in tutte le articolazioni dell'UOC Pediatria, e cioè Pediatria Degenze e
Day Hospital (partecipazione al giro-visita; valutazioni cliniche e psicodiagnostiche mirate su
situazioni specifiche; counseling, psicoterapia breve e terapie di rilassamento psico-fisico; colloqui con i
genitori); in ambulatorio, per pazienti esterni e inviati dagli ambulatori specifici del reparto
(Valutazione psicodiagnostica, Counseling, Psicoterapia breve e Terapie di rilassamento psico-fisico;
visite specialistiche congiunte con Pediatra di riferimento per l’Ambulatorio Obesità infantile);
Pediatria PS (Intervento sulla crisi; Approfondimento psicodiagnostico, Counseling, Psicoterapia
144
Relazione sanitaria 2013
breve); Patologia Neonatale (Partecipazione settimanale alle visite
di follow up dei neonati a
rischio; somministrazione di scale di sviluppo psicomotorio; counseling e colloqui di sostegno rivolti ai
genitori); Nido: (Consulenza specialistica rivolta ai genitori)
Le attività ambulatoriali di Prima visita, Valutazione psicodiagnostica, Counseling, Psicoterapia e
Terapie di rilassamento psico-fisico si svolgono presso gli ambulatori di Pediatria del Reparto e negli
spazi dell’UOC Psicologia presenti in ospedale. Le prenotazioni vengono registrate in agenda presso il
Reparto stesso.
PERSONALE
uno psicologo 25 ore settimanali
RISULTATI RAGGIUNTI Continuità del servizio raggiunta.
5.2.3 Prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze
5.2.3.1 Interventi per le alcoldipendenze
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. SERT- Equipe Alcologica
SOGGETTI COINVOLTI Ufficio Promozione della Salute ASL12 - Dipartimento di Prevenzione ASL 12 Area medica P. O. ASL 12 - Medici di Medicina Generale - Privato sociale (CeIS Lucca) - Associazioni del
Volontariato (in particolare Comitato “NON LA BEVO”, ACAT Versilia e Alcolisti Anonimi Viareggio) Servizi sociali comunali.
AZIONI
Nel corso dell’anno 2013, vista la sostanziale stabilità delle richieste di presa in carico per problemi
alcolcorrelati di cittadini e famiglie versiliesi (con una utenza totale nel 2013 pari a 332 di cui 77 nuovi
utenti seguiti per problemi alcoolcorrelati), sia volontarie che su invio di medici di medicina generale e
di altri servizi sociosanitari (in particolare da parte dell'U.F.C. Salute Mentale Adulti ASL12 ), l’U.F.S.
SERT ASL12 di Viareggio ha mantenuto pressochè invariato il monte orario del personale assegnato a
tempo parziale a questo settore, in base alla Legge quadro in materia di alcool (Legge n. 125/2001),
alla Delibera GRT n.210 del 27/03/2006, che prevedeva un processo di revisione con ridefinizione
dell’assetto organizzativo e funzionale della rete dei servizi per le problematiche alcolcorrelate e
soprattutto agli ultimi piani regionali (Piano Sanitario Regionale 2008-2010 e Piano Sanitario e Sociale
Integrato Regionale 2012-2015). Nell'anno 2013, in riferimento alla programmazione dei percorsi
assistenziali in campo alcologico , è proseguita l'attività di un gruppo tecnico multiprofessionale di
lavoro regionale, con la partecipazione del Responsabile del Ser.T di Viareggio ed altri professionisti
del settore , finalizzato alla redazione di proposte operative condivise per il nuovo PSSIR 2012-2015 in
particolare sui temi “alcol e lavoro” e “alcol e guida”, che hanno comportato una serie di incontri di
discussione , definizione e stesura delle proposte sulle tematiche in oggetto presso la Regione Toscana
e il CAR a Firenze (vedi ad es. approvazione delle “Linee di indirizzo per gli accertamenti sanitari di
assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la
sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi” con la Delibera GRT n. 1065 del 9/12/2013). A tale proposito,
nel corso del 2013, sono inoltre continuate le attività del Centro Consulenza Alcologica (CCA)
145
Relazione sanitaria 2013
Aziendale, istituito con Delibera ASL 12 n. 244 del 10/09/2008, all'interno dell'U.F.S. SERT di Viareggio,
che collabora sia con le Commissioni Mediche Locali (in particolare con la sottocommissione della CML
ASL 2 attivata dal novembre 2011 presso la Medicina Legale ASL 12 di Viareggio) ai fini degli
accertamenti dell'idoneità alla guida (art. 186 NCS) che con il Dipartimento Prevenzione ASL 12 ed i
medici competenti aziendali .
Per ciò che concerne il lavoro con l’utenza nel corso dell’anno 2013, si è provveduto a mantenere
quanto già garantito nel 2012 sia presso la sede centrale del SERT di Viareggio, con accesso diretto
dell’utenza, che presso il Centro Alcologico, nella sede distaccata di Camaiore in locali ristrutturati
dell’ex ospedale locale, e il PCA di Pietrasanta con orari e attività programmate al fine di favorire
l’accesso e migliorare le risposte terapeutiche, per ciò che concerne la fascia oraria dedicata
all’accoglienza della domanda in materia di problemi alcoolcorrelati e la quantità delle attività
ambulatoriali dell’Equipe Alcologica - UF SERT ASL 12 (visite specialistiche ambulatoriali, consulenze
ospedaliere, terapie farmacologiche per os e per via parenterale, counseling all’utente alcoldipendente
ed ai familiari…).
Le attività assistenziali dell’Equipe Alcologica - UF SERT comprendono infatti sia trattamenti medicofarmacologici che psicologici (individuali e familiari) e socioriabilitativi (attività di gruppo, di
accompagnamento al lavoro, di socializzazione, di ricreazione ,…);
vengono inoltre garantite in
particolare dal personale infermieristico SERT sia terapie farmacologiche per via parenterale a base di
benzodiazepine e polivitaminici somministrate in flebo al SERT di Viareggio che terapie per os
specifiche in materia di problemi alcoolcorrelati a base di farmaci avversivi (disulfiram) e anticraving
(sale sodico dell'acido 4-idrossibutirrico e acamprosato) somministrati presso il servizio, prescritti o
affidati ai familiari .
Iniziative adottate per
favorire l’informazione, la prevenzione e l’educazione sui danni
alcol-correlati. Attività realizzate per l'anno 2013:
Nel corso di tutto l’anno 2013 ed in particolare nel mese di prevenzione alcologica (aprile 2013) sono
stati effettuati da operatori SERT in collaborazione con altre agenzie del Comitato NON LA BEVO
interventi di prevenzione su alcol, fumo e droghe sia in luoghi di aggregazione giovanile extrascolastici che soprattutto in ambito scolastico nelle scuole medie inferiori (Camaiore, Viareggio,
Massarosa...) e superiori della Versilia (Lido di Camaiore, Viareggio, Pietrasanta...), in genere come
attività formativa di supporto agli insegnanti ed alcune volte con interventi di informazione ed
educazione indirizzati direttamente agli studenti, che hanno previsto anche la diffusione di materiale
informativo della campagna di sensibilizzazione “alcol e giovani” (come opuscoli guida “Alcol cioè?”,
libretti e manifesti ISS “se guidi, non bere” e regoli alcolimetrici ).
Anche nel corso del 2013 è proseguita l'attività dell'equipe alcologica U.F. SERT in collaborazione con
l’Ufficio Promozione della Salute ASL 12 di Viareggio, mediante interventi di prevenzione secondo la
metodologia della peer education (vedi in particolare la realizzazione del “Campus” formativo
organizzato anche nell'anno 2013 dalla Promozione Salute e dal SERT
ASL 12 di Viareggio con
studenti ed insegnanti di varie scuole versiliesi tenutosi il 27-28 maggio 2013 c/o Villa Borbone a
Viareggio). Si segnala inoltre il progetto di sicurezza stradale e prevenzione alcologica
“Cresco
sicuro!” che nei giorni 6, 11 e 13 marzo 2013 è giunto alla realizzazione della fase operativa. Rivolto
146
Relazione sanitaria 2013
agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria di primo grado degli
Istituti comprensivi del territorio del Comune di Camaiore si è rivelato istruttivo e divertente allo stesso
tempo. Le classi terze delle scuole Michele Rosi, Rosso di San Secondo e Pistelli, riunite nei rispettivi
auditorium, hanno portato gli elaborati sulla sicurezza stradale, mostrando ai compagni i cartelloni e
presentazioni
in
power point sull’importanza di guidare, sobri, biciclette, scooter (mezzi
prevalentemente utilizzati da ragazzi e ragazze) oltre, ovviamente, auto. In precedenza, nel dicembre
2012, gli insegnanti avevano partecipato ad un corso di formazione sulle “life skills” e la critica alla
pubblicità ingannevole sull’alcol, tenuto dalla dottoressa Maria Vittoria Sturaro – Direttore della
Promozione della salute della AUSL 12 di Viareggio e dal dottor Emanuele Palagi, psicologo e
presidente del comitato ” …non la bevo”. Il dottor Guido Intaschi, psichiatra e responsabile del Sert,
ha trattato invece gli effetti e la pericolosità del consumo di sostanze come l'alcol nel nostro cervello,
introducendo ai docenti le scoperte scientifiche più recenti delle neuroscienze. Successivamente i vigili
della Polizia Municipale del Comune di Camaiore si sono recati nelle singole classi per illustrare le
conoscenze di base per una corretta condotta sulla strada.
Il mondo della scuola versiliese è stato inoltre coinvolto nel progetto provinciale “La sfida per divertirsi
sicuramente” realizzato in collaborazione con Forum provinciale prevenzione dipendenze coordinato
dalla Prefettura di Lucca e nel progetto “giovani e consumo” coordinato dalla Provincia di Lucca con
allestimento dello stand a Lucca Comics & Games 2013 e realizzazione del gioco “Fun Fun Fun”
attraverso incontri organizzativi e laboratori formativi tenutisi nell'anno 2013 a cura di vari gruppi di
lavoro comprendenti operatori dei vari Enti del Forum come quelli dell'equipe alcologica SERT ASL 12 ,
insegnanti referenti della salute e studenti di vari Istituti Scolastici Comprensivi
e
scuole medie
superiori anche della Versilia.
Molta attenzione è stata rivolta dall'equipe alcologica U.F. SERT anche ai momenti di educazione e
informazione dedicati alla popolazione generale e giovanile versiliese:
nel corso del Carnevale 2013
sono state realizzate dall' U.F.S. SERT ASL12 di Viareggio, in rete con
altre agenzie pubbliche e del III settore (Croce Verde, COOP, AEFVS, ACAT Versilia , Misericordia Lido
etc...), azioni della campagna di prevenzione “Non la bevo. A Carnevale mi diverto con la fantasia”
con incontri pubblici a cura del Comitato “Non la Bevo” tenutisi a Viareggio con amministratori locali,
Fondazione Carnevale e AssoRioni nel gennaio 2013 sul tema del divertimento con creatività
alternativo allo “sballo” dedicato in particolare ai giovani in occasione delle feste rionali (che in realtà
per motivi economici non sono poi stati organizzati dall'AssoRioni nel corso del Carnevale 2013).
partecipazione dell'equipe alcologica U.F. SERT ASL 12 alla preparazione dei contenuti della campagna
COOP di educazione al consumo e di prevenzione dei rischi e danni alcol-correlati con presentazione
del materiale (manifesti,opuscoli,adesivi...) tenutasi in data 10/8/2013 presso la sede COOP di Viareggio
con utilizzo del simulatore di guida e animazioni realizzate dai ragazzi-peer preventivamente formati
sul tema della prevenzione degli incidenti stradali e delle condizioni in cui l'OMS raccomanda di non
bere alcolici (adolescenti, donna in gravidanza e allattamento...) .
nell'anno 2013 sono proseguite inoltre, nell'ambito delle azioni del programma “Guadagnare Salute”
riguardanti in particolare prevenzione alcologica e attività sportiva,
le iniziative "voglia di
divertirsi...liberi di fare sport....guadagnando salute" organizzate da operatori dell'equipe alcologica
U.F. SERT ASL 12 e del Comitato NON LA BEVO in collaborazione con le associazioni sportive versiliesi
UISP presso il Centro Sportivo Marco Polo di Viareggio (partite di calcio del 4° torneo dei Quartieri
147
Relazione sanitaria 2013
2013 in memoria delle vittime della strage ferroviaria del 2009) e CSI-Miselido presso il parco della
fratellanza e la sede della Misericordia di Lido di Camaiore ( vari eventi formativi del progetto
“volontari e sport” tenutisi specie nei mesi di aprile e maggio 2013 ed iniziative a carattere sportivo
come “Festa 360°” ed il “PALIO del volontariato” nel giugno 2013) . Si sottolinea poi sempre in tema
di
prevenzione alcologica ed in particolare prevenzione degli incidenti stradali la collaborazione
proseguita nel 2013 degli operatori dell'equipe alcologica U.F. SERT ASL 12 e del Comitato NON LA
BEVO con la Confraternita delle Misericordie della Toscana sul progetto regionale “DA VOLONTARI
DEL SOCCORSO A PROMOTORI DI SALUTE NELLA COMUNITA’”con vari incontri di programmazione
delle attività e di formazione dei volontari.
Sono state realizzate nell'estate 2013, in continuità con gli anni precedenti, le seguenti iniziative di
prevenzione nel mondo del divertimento notturno con la presenza nello stand di operatori e
soprattutto di ragazzi-peer preventivamente formati all'utilizzo del simulatore di guida e degli
etilometri e alla distribuzione di materiale informativo come regoli e schede alcolimetriche etc... :
Evento Sensibilizzazione “Ricreazione in via
Notte Lido Blu 2013
02/08/13
di estinzione 2013”
Lungomare
Europa
Passeggiata Lido di Camaiore
Evento Sensibilizzazione “Ricreazione in via
Discoteca “Mama Mia” e
di estinzione 2013”
“Frau Marlene”
10/08/13
Torre del Lago, Viareggio
24/08/13
È stata dedicata inoltre una serata all’incontro formativo curato dagli esperti del Ser.T Ausl 12 e del
Comitato"NON LA BEVO" per
i lavoratori che operano direttamente nei contesti del divertimento
(Barman, buttafuori, camerieri, dj, vocalist ecc.). La formazione si è concentrata in particolare sui temi
della prevenzione dei rischi alcolcorrelati
e sulla prevenzione degli incidenti stradali. L’incontro
formativo, che si è svolto il 30/07/2013 in un locale della Marina di Torre del Lago, ha visto la
partecipazione di circa 30 lavoratori del mondo del divertimento notturno.
Partecipazione dell'equipe alcologica SERT all'allestimento e alle attività sia dello stand dell'Azienda
USL 12 di Viareggio “Guadagnare Salute in 4 mosse” che dello stand "NON LA BEVO" (con utilizzo di
simulatore di guida, etilometro e raccolta firme per proposta
di legge su “omicidio stradale” e
“divieto di vendita alcolici ai minori di 18 anni” etc... ) all'interno del Festival della Salute 2013 tenutosi
a Pietrasanta dal 26-9-13 al 29 -9-13.
- Stand “NON LA BEVO” organizzato dall'equipe alcologica SERT con ACAT Versilia ed altre agenzie
del Comitato NON LA BEVO nella manifestazione “Futuriamo 2013” del Comune di Forte dei Marmi
tenutasi nell'ottobre 2013.
- Stand “NON LA BEVO” organizzato dall'equipe alcologica SERT e dal Comitato NON LA BEVO il 15 e
16 giugno 2013 nell'ambito del “Festival 360°-II° Palio del volontariato ” della Misericordia di Lido di
Camaiore presso il parco della fratellanza-centro polisportivo Miselido .
- Stand “Giovani e
Alcol”
organizzato dall'equipe alcologica SERT in collaborazione con Forum
prevenzione coordinato dalla Prefettura di Lucca (con presentazione del gioco “Fun Fun Fun” del
progetto “La sfida per divertirsi sicuramente” , utilizzo di simulatore di guida, etilometro e raccolta
148
Relazione sanitaria 2013
questionari etc... ) nell'ambito della manifestazione “Lucca Comics” tenutasi a Lucca dal 31/10/2013 al
3/11/2013.
Si citano, inoltre, a titolo di esempio di iniziative adottate per favorire l’informazione, la prevenzione
e l’educazione sui danni alcol-correlati e le azioni di coinvolgimento delle reti territoriali portate avanti
in Versilia ed in provincia di Lucca , il progetto “La sfida per divertirsi sicuramente” coordinato dal
FORUM della Prefettura di Lucca con realizzazione di azioni sui temi della prevenzione dell'abuso di
alcol e altre sostanze psicoattive a cura degli studenti di varie scuole medie superiori della provincia di
Lucca , consultabile sul sito www.luccakta.com del “FORUM provinciale permanente per la prevenzione
delle dipendenze da sostanze psicoattive”.
Sono state realizzate nel corso del 2013 varie trasmissioni su Reteversilia e altre reti televisive locali sul
mondo delle dipendenze e degli stili di vita e sul tema dei “giovani e comportamenti a rischio come
consumo di sostanze psicoattive e incidenti stradali” con illustrazione in particolare del progetto di
promozione di aperitivi analcolici “Bevi sano e con gusto... Bevi analcolico!” (NB: articoli e materiale
video consultabile mediante link sul sito dell'ACAT Versilia www.acatversilia.org e su vari altri siti web
come: www.nonlabevo.org e www.vogliadidivertirsi.net), sul tema alcol, giovani e incidenti stradali,
disseminazione iniziative di prevenzione alcologica sul sito aziendale www.usl12.toscana.it e sul sito
www.nonlabevo.org e sono stati pubblicati vari articoli su quotidiani locali e su “Percorso Sanità”
sempre sul tema delle dipendenze ed in particolare della prevenzione alcologica.
Nell'ambito del
Programma “ Guadagnare Salute ” nel 2013
il Centro Alcologico ed il Centro
Antifumo dell’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio hanno organizzato gruppi infoeducativi sia con i
pazienti della Riabilitazione Cardiologica H Versilia che con utenti SERT , Salute Mentale e CT CEIS
Nocchi su rischi derivanti dal fumo e abuso alcolico (prevenzione terziaria). Gli operatori dell'equipe
alcologica e del centro antifumo SERT ASL 12 hanno inoltre
collaborazione
con i Medici del
Distretto, con i Medici
continuato nell' anno 2013 la
di Medicina Generale e
con i Medici
Ospedalieri (es. del Reparto di Pneumologia e Cardiologia dell’Ospedale Unico della Versilia)
partecipando ai Corsi di Formazione dei Medici stessi sul tema della continuità assistenziale e medicina
d'iniziativa e seguendo i gruppi info-educazionali con i pazienti portatori di malattia cronica (BPCO,
diabete, cardiopatie ecc.). Nell'anno 2013 sono stati deliberati sia a livello regionale toscano che a
livello aziendale versiliese la costituzione di gruppi di lavoro “GUADAGNARE SALUTE” con l’obiettivo
di favorire corretti stili di vita (vedi campagna dell'Azienda USL 12 di Viareggio “Guadagnare Salute in
4 mosse”), sia nel campo del consumo di droghe legali (“NO al FUMO !” e “NO all'Abuso di alcol ! ”)
che relativamente all'alimentazione (+ frutta e verdura) e all'attività fisica (+ sport e movimento) .
Nell'ambito del Festival della Salute 2013 a Pietrasanta, in data 26/9/2013, è stato organizzato dalla
Regione Toscana con il supporto dell'equipe alcologica SERT ASL12 di Viareggio un seminario
regionale dal titolo “Il programma GUADAGNARE SALUTE in Toscana: dalla strategia alle azioni sul
territorio” per presentare l'osservatorio regionale sugli stili di vita e la rete dei referenti guadagnare
salute nelle varie aziende toscane con dibattito conclusivo sulle varie azioni del programma
guadagnare salute coordinato dal Responsabile SERT Dr Intaschi Guido.
La Regione Toscana ha inserito nel Piano Regionale di Prevenzione(PRP 2010-2012 prolungato al 2013)
i due progetti “Insieme per la sicurezza” e “Divertirsi guadagnando salute”, progetti regionali di
prevenzione alcologica, che nel corso degli anni 2012-2013 sono stati portati avanti da 2 gruppi di
lavoro, comprendenti operatori SERT delle ASL 8 e 12 e Promozione Salute dell'ASL 11, coordinati dal
149
Relazione sanitaria 2013
Responsabile dell'UFS SERT (Dr Intaschi Guido) e che, grazie anche al contributo dell'Agenzia
Regionale di Sanità (ARS Toscana), hanno
l’obiettivo del miglioramento della efficacia della
prevenzione , in particolare attraverso metodi di ricerca, valutazione e formazione integrata fra
Servizi per le Dipendenze e Dipartimenti di Prevenzione.
Partecipazione di 3 operatori dell'equipe alcologica + 1 operatore del centro antifumo dell’UF SERT
ASL 12 di Viareggio nel corso del 2013 alla formazione sull'approccio motivazionale nel cambiamento
degli stili di vita, con la supervisione del pf Carlo Di Clemente, sia a distanza (corso FAD) che presso
Luoghi di Prevenzione a Reggio Emilia
relativa al progetto CCM “Un approccio integrato per la
riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute”(progetto nazionale che
vede la Regione Emilia Romagna come capofila e l’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio fra i partners
coinvolti sia nelle varie azioni progettuali che nella valutazione dei risultati finali).
Nel corso dell'anno 2013 sono inoltre proseguite le attività di formazione del progetto nazionale CCM
“SOCIAL NET SKILLS”, presentato nel 2011 dalla Regione Toscana come capofila (ottenendo il
finanziamento richiesto dopo la valutazione degli organismi ministeriali CCM) sul PROGRAMMA CCM
2011; tale progetto, che è coordinato dal Responsabile dell'UFS SERT (Dr Intaschi Guido) e dal curatore
del sito web sostanze.info della Società della Salute di Firenze (Dr Stefano Alemanno), comprende
percorsi di formazione sul mondo 2.0 e di promozione del benessere organizzativo nei contesti
scolastici, del divertimento notturno e sui social network, attraverso la metodologia delle life skills e
finalizzati alla promozione della salute, tramite la realizzazione di percorsi di intervento sul territorio
(vedi ad es. Evento “Youngle on the beach” del 18 e 19 giugno 2013 organizzato dall’UFS SERT
Azienda USL 12 di Viareggio a Forte dei Marmi ) e sul web (vedi ad es. lavori del Convegno “Relazioni
Digitali” organizzato dalla Società della Salute di Firenze il 3 e 4 ottobre 2013 a Firenze con la
relazione “Giovani e divertimento. Ponti fra mondo reale e mondo web” del Responsabile dell'UFS
SERT Dr Intaschi Guido ) .
Partecipazione dell’UF SERT ad iniziative finalizzate a ridurre il rischio dei problemi alcolcorrelati nei
luoghi di lavoro e nei contesti di aggregazione giovanile (vedi ancora progetti locali versiliesi “Non la
bevo …”e “Guadagnare Salute in 4 mosse” e progetti regionali “Divertirsi guadagnando salute”).E’
proseguita in particolare nell'anno 2013 la collaborazione operativa tra l’equipe alcologica-UF SERT (Dr
Intaschi Guido e Dssa Aglietti Mirella) e il Dipartimento di Prevenzione ASL 12 di Viareggio (Dssa
Bramanti Lucia e Dssa Camarlinghi Giovanna) rispetto alla promozione di corretti stili di vita sui luoghi
di lavoro; si sottolinea inoltre la partecipazione del Dr Intaschi Guido, insieme alla Dssa Bramanti Lucia
ed al medico competente Dr Bigotti Andrea, alle varie riunioni
del
gruppo regionale
"RISCHI
ALCOLCORRELATI IN AMBIENTE DI LAVORO" finalizzate alla stesura di un documento-proposta sul
tema "alcol e lavoro" da sottoporre ai competenti settori regionali toscani (vedi Delibera GRT
n.1065/2013).
SPESA DI ESERCIZIO Personale impegnato nell’accoglienza della domanda ambulatorio alcologico:
n. 3600 ore medici farmaco tossicodipendenze (dipendenti e specialisti ambulatoriali), n. 1800 ore
infermieri professionali, n. 520 ore educatori professionali, Personale impegnato nei progetti
multidisciplinari sui casi con bisogni particolari: n. 1040 ore assistenti sociali (inserimenti in EAC. e
misure alternative alla detenzione); n. 1040 ore psicologi (psicoterapia individuale e terapia della
famiglia).
150
Relazione sanitaria 2013
Altri Costi Aziendali
spesa farmaceutica: € 40.000,00 - analisi chimico-cliniche: € 50.000,00 -
inserimenti in strutture del privato sociale: € 150.000,00
Altri finanziamenti Finanziamento del progetto nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, presentato
nel 2011 dalla Regione Toscana come capofila (ottenendo il finanziamento richiesto dopo la
valutazione degli organismi ministeriali CCM) + finanziamento del progetto regionale “Divertimento
sicuro-Divertirsi guadagnando salute” inserito anche nel Piano Regionale di Prevenzione (PRP 20102012 prolungato al 2013).Questi progetti di prevenzione sono stati portati avanti nell'anno 2013 anche
grazie a specifica convenzione con il privato sociale non profit accreditato
CEIS di Lucca
(collaborazione tuttora in corso) .
RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Maggiore sensibilizzazione
della popolazione riguardo ai problemi alcoolcorrelati. Riduzione del consumo di alcool nella
popolazione a rischio (adolescenti, utenti SERT, ecc.) da attuare mediante:- mantenimento del numero
di utenti in carico per problemi alcoolcorrelati e per tabagismo : indicatore n. utenti in carico (utenti
ALC+TAB nell’anno 2013 > = 350), - creazione di un’equipe alcologica multiprofessionali, - numero di
interventi di sensibilizzazione > o = 3
RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) L’indicatore relativo al
mantenimento del numero di utenti in carico per problemi alcoolcorrelati è stato sostanzialmente
raggiunto , poiché sono stati presi in carico nell’anno 2013 complessivamente 332 alcooldipendenti
(di cui 220 maschi e 112 femmine con problemi alcolcorrelati spesso associati a consumo di altre
sostanze come la cocaina e a disturbi psichiatrici) + 78 tabagisti (utenti ALC +TAB nell’anno 2013 >
350, risultando in carico 410 utenti complessivi ). Nell’ U.F. SERT sono stati individuati operatori di tutte
le professionalità (Medici , Infermieri professionali , Psicologi, Assistenti Sociali,Educatori professionali)
che si occupano a tempo parziale dell’attività alcologica preventiva,assistenziale e riabilitativa e che
hanno effettuato anche una formazione specifica nel settore alcologico.
Con Delibera ASL 12 di Viareggio n. 244 del 10/09/2008 è stata istituita, all'interno dell'U.F. SERT di
Viareggio, l'équipe alcologica e costituito un Centro di Consulenza Alcologica, come previsto ai sensi
della delibera GRT n. 624/07, che collabora con le Commissioni Mediche Locali ai fini degli accertamenti
dell'idoneità alla guida(art. 186 NCS).
Nell’anno 2013 il numero di interventi di sensibilizzazione in collaborazione con altre agenzie
pubbliche e del III settore (in particolare ACAT Versilia) è risultato superiore al valore dell’obiettivo
essendo consistito in >10 azioni (come già elencato nel dettaglio).
151
Relazione sanitaria 2013
5.2.3.2 Interventi sul fumo
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. SERT (Centro Antifumo)
ATTORI COINVOLTI Ufficio Promozione della Salute, UO. Psicologia, Dipartimento di Prevenzione,
Area medica Dipartimento Ospedaliero - Pneumologia, Medici di Medicina generale, UF. Distretto,
Realtà esterne all’ ASL: Scuole e Provveditorato agli Studi, Associazioni del volontariato, Enti locali.
AZIONI Il progetto portato avanti dal CAF si articola su più livelli:
-prevenzione primaria: rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, quali destinatari di
campagne educazionali (interventi integrati ASL - Scuole) concordati con le Presidenze degli Istituti
d’Istruzione ed effettuati secondo le linee guida delle Life Skills e della Peer-education con particolare
attenzione agli stili di vita in collaborazione con l'Ufficio Promozione della Salute
-prevenzione secondaria e terziaria con interventi rivolti: a soggetti fumatori, sia di gruppo che
individuale, a gruppi di soggetti con patologia cronica, in particolare soggetti
con scompenso
cardiaco, diabete, BPCO, ictus ed ipertensione (progetto avviato nell’ambito della Sanità d’Iniziativa).
Tali azioni tendono a:
- valorizzare il ruolo del CAF soprattutto per interventi intensivi e specialistici;
- proseguire la collaborazione favorendo l'integrazione tra CAF e MMG mediante percorsi territoriali
di continuità assistenziale
- migliorare il coordinamento e la collaborazione tra CAF e strutture specialistiche aziendali
ospedaliere e territoriali .
- affrancare mediante percorsi individuali coloro esprimano la volontà di uscire dalla dipendenza da
tabacco (attività clinica ).
Nell’anno 2013 è continuata la campagna di promozione di corretti stili di vita (tra i quali lotta al
tabagismo ) nell'ambito del programma ministeriale “Guadagnare salute rendendo più facile essere
liberi dal fumo” in collaborazione con la Cardiologia Riabilitativa e il Dipartimento Prevenzione ASL 12
di Viareggio (nell'anno 2013 sono continuati i Gruppi informativi a cadenza quindicinale tenuti dal
Centro Antifumo - UF SERT in collaborazione con l’ U.O.S Riabilitazione Cardiologica Ausl 12 per
pazienti affetti da cardiopatie: il numero dei partecipanti ai vari moduli “Guadagnare salute” è stato
pari a 584 pazienti della Riabilitazione Cardiologica dell'Az.USL 12 di Viareggio nell'anno 2013).
Il Centro Antifumo ASL 12 ha aderito al progetto nazionale CCM 2012 “Un approccio integrato per la
riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute: interventi strategici per
la gestione del rischio di
utenti con
disturbi di interesse psichiatrico e giovani problematici” e
nell'ottobre 2013 sono state organizzate due giornate di formazione per gli operatori del Servizio
Pubblico (Ser.T. e C.S.M. Scuola Media Superiore Marconi) e Privato Sociale (Ce.I.S. di Lucca)
SPESA DI ESERCIZIO PERSONALE n. 620 ore medico farmacotossicodipendenze (altro personale vedi
delibera ASL 12 n. 420 del 1-3-2001 Centro Antifumo – Accoglienza ITT e 1 “operatore tecnico
supporto antifumo” del Consorzio Equilibria divenuto dal 1 luglio 2010 dipendente a tempo pieno
dell'Az.USL n. 12 di Viareggio come da Delibera della Regione Toscana su attività “Centri Antifumo”).
ALTRI COSTI Costi sostenuti da Ufficio Promozione della Salute e Dipartimento Prevenzione ASL 12 di
Viareggio per interventi di sensibilizzazione (= vedi scheda Ufficio indicato)
152
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) N. Corsi di formazione per
personale socio-sanitario e mmg > = 1; N. Interventi di sensibilizzazione nel mondo della scuola e in
altre realtà > = 6; Mantenimento attività centro antifumo (utenti ALC+TAB nell’anno 2013 > = 350).
RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Sono stati organizzati
percorsi formativi e di sensibilizzazione in campo sanitario e nel mondo della scuola(moduli
“Guadagnare salute” per la medicina d'iniziativa dell'Azienda USL 12 di Viareggio e per pazienti della
Riabilitazione Cardiologica, moduli scolastici “Guadagnare salute”nell'ambito del programma
ministeriale “Guadagnare salute rendendo più facile essere liberi dal fumo”” ). Il Centro Antifumo nel
corso del 2013 ha seguito complessivamente 78 utenti tabagisti + 332 utenti seguiti dall’ambulatorio
alcologico, quindi il numero di assistiti nel 2013 dal Centro alcologico (alc) + Centro Antifumo (tab) è
stato > 350 e più precisamente pari a 410 utenti complessivi.
5.2.3.3 Percorso preventivo integrato per il gioco d'azzardo patologico (GAP)
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. SERT
ATTORI COINVOLTI
Ufficio Promozione della Salute, Realtà esterne all’ASL : Assessorato al Sociale Comune di Viareggio,
Centro Antiusura Misericordia Viareggio, Misericordia Lido di Camaiore, Federazione Regionale delle
Misericordie, Associazione culturale “Fare pensare comportamenti &cognizioni”, Polizia di Stato
AZIONI
Il Gioco d'azzardo patologico è un fenomeno in diffusione crescente in tutto il mondo, le cui cause
vanno ricercate in fattori di ordine biologico, psicologico, sociale, ma anche culturale ed economico.
Si tratta di un fenomeno multiforme, spesso sotto-diagnosticato, la cui incidenza negli ultimi anni
presenta un aumento significativo.
Infatti, secondo recenti stime statistiche, dal 1 al 3%
circa della popolazione italiana presenta
problematiche personali, familiari e sociali correlate al gioco d'azzardo patologico; dati relativi alla
Regione Toscana non sembrano essere difformi da quelli evidenziati a livello nazionale.
L'aumento del fenomeno implica la necessità di organizzare ed avviare strategie specifiche come
previsto dal Piano d'Azione Nazionale sulle Droghe 2010-2013.
Anche per il 2013 pertanto si è ritenuto opportuno continuare a :
- agire in modo preventivo rispetto alla nostra realtà territoriale con azioni di sensibilizzazione sulla
popolazione generale, sulle persone con dipendenza da gioco d'azzardo e loro familiari, sugli
operatori socio-sanitari e del terzo settore;
- rafforzare il lavoro di rete ed il coordinamento fra le realtà del territorio impegnate sul tema
- informare sulle caratteristiche del disturbo e sulle possibilità terapeutiche offerte dal servizio
pubblico anche attraverso l'utilizzo sia di canali tradizionali (brochures e gadgets), sia di nuove
modalità comunicative (spot radio-televisivi, sito internet, social network).
Il gruppo di lavoro inter-istituzionale GAP ha continuato a riunirsi
per concordare le attività
di
sensibilizzazione.
Il 27 marzo 2013 l'equipe GAP ha
partecipando al “Campus formativo” organizzato dall'Ufficio
Promozione della Salute con studenti ed insegnanti di varie scuole versiliesi tenutosi in Villa
Borbone a Viareggio.
153
Relazione sanitaria 2013
Anche nel 2013 gli operatori del Ser.T.con gli altri attori coinvolti nel progetto hanno partecipato ad
eventi pubblici quali: 2/08/13 Notti blu a Lido di Camaiore, 26-27-28-29/9/13 Festival della Salute a
Pietrasanta, 31/10 e 1-2-3/11 Lucca Comics per sensibilizzare la popolazione con la distribuzione di
gadget e materiale informativo dedicato;
Il 3 ottobre 2013 gli operatori dell'equipe GAP hanno partecipato al convegno ”Dipendenze
Comportamentali: dalla sostanza alle dipendenze: radici e sviluppi” tenutosi a Cecina e promosso
dal Coordinamento degli Enti Ausiliari della Regione Toscana sulle dipendenze Comportamentali
con l'intento di dare indicazioni sulle linee guida e lo stato dell'arte, in modo da favorire
competenze che possano potenziare il lavoro di interfaccia e di rete tra i servizi sul territorio. Tali
contenuti sono poi stati condivisi dagli operatori nelle successive riunioni periodiche di
aggiornamento dell'U.F.Ser.T.
La dr. Aglietti e la d.r Tonarelli hanno relazionato al convegno “A che gioco giochi?” promosso
dall'Associazione Libera con il patrocinio del Comune di Viareggio, l'Unicoop Tirreno Sezione Soci
Versilia e l'U.F.Ser.T USL 12 tenutosi il 30 novembre 2013 a Viareggio, teso ad informare e
sensibilizzare tutti i cittadini del territorio sulla problematica del gioco d'azzardo patologico.
Il 18 dicembre 2013 l'equipe GAP ha partecipato alla presentazione del libro “Il gioco d'azzardo
patologico: orientamenti per la prevenzione e la cura” a cura di Gioacchino Lavanco dedicato ai
medici di medicina generale ed al quale ha dato il proprio contributo il responsabile dell'U.F.Ser.T
dr Intaschi con il capitolo “Adolescenti a rischio”
Nel 2013 è iniziata la collaborazione dell'equipe GAP con i giocatori anonimi di Lucca e continua quella
con il Centro Antiusura di Viareggio.
Continua l'attività ambulatoriale dell'equipe GAP presso la sede distaccata di Camaiore
Dal 2012 è stato istituito un sito web “Nonaffogarenelmaredelgioco.net”, con link sul Home Page
aziendale che tratta il tema Gioco d'azzardo patologico con contenuti informativi sia a livello di
contatti che di documentazione. All'interno del sito è stato inserito il questionario di
autovalutazione SOGS, a cui è possibile accedere per la compilazione on-line, nonché per
effettuare la raccolta e l'elaborazione dei dati ottenuti; è stato anche predisposto per raccogliere
domande e commenti da rivolgere agli Operatori specialisti, che possono rispondere tramite una
casella e-mail.
SPESA DI ESERCIZIO
PERSONALE
n. 6 ore settimanali Medico; n 6 ore settimanali Psicologo; n 6 ore settimanali
Assistente Sociale
ALTRI FINANZIAMENTI La Regione Toscana con Decreto n.6001 del 19/12/2011 ha stabilito di dare
continuità alle azioni progettuali avviate nel 2010 impegnando a favore dell'ASL12 di Viareggio
un finanziamento di 10.000 euro per
il Progetto “Percorso
Preventivo Integrato per il Gioco
d'Azzardo Patologico” anche per gli anni 2013-2014 .
RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Numero di giornate di
sensibilizzazione >= 3; Giornate di informazione alla popolazione generale >=1; Aggiornamento
154
Relazione sanitaria 2013
periodico sito internet dedicato > = 1 articolo informativo; Mantenimento dell'attività
ambulatoriale.
RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I)
Partecipazione ad eventi pubblici di sensibilizzare per la popolazione con distribuzione di gadget e
materiale informativo dedicato ( Festival della Salute a Pietrasanta, Notti blu a Lido di Camaiore, Lucca
Comics). Nell'ottica del
mantenimento della sensibilizzazione e dell'informazione, anche nel 2013
sono state rilasciate interviste ai principali quotidiani locali.
Convegno per la popolazione generale in collaborazione con l'Associazione Libera (30 Novembre
Viareggio)
E' continuata inoltre l'attività specifica ambulatoriale presso la sede distaccata del Ser.T. di Viareggio
sita nel Comune di Camaiore, ambulatorio al quale si sono rivolti circa 62 giocatori e loro familiari di
cui 36 in carico nel 2013.
I sito web “Non affogare nel mare del gioco” è periodicamente aggiornato sia come documentazione
che come contenuti informativi.
5.2.3.4 Iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei Medici di medicina generale
e di raccordo con il SERT per assicurare adeguati interventi di cura e di riabilitazione dello
stato di dipendenza da sostanze legali ed illegali.
CENTRO DI RESPONSABILITÀ UF. SERT
SOGGETTI COINVOLTI : UOC Farmaceutica, Ufficio Promozione della Salute, Dipartimento
Neuroscienze Università di Pisa, Gruppo SIMS di Pietrasanta e MMG.
AZIONI: Nell'anno 2013 sono continuati , con incontri periodici di verifica sui casi, i rapporti di
collaborazione fra i medici SERT ed i medici di fiducia esterni, sia singoli MMG che soprattutto
specialisti del Progetto Comunità Aperta di Pietrasanta gestito dal Gruppo SIMS. Detto progetto
riguarda attualmente circa 130 utenti tossicodipendenti residenti in Versilia e 25 utenti non residenti
appoggiati da altri SERT per la terapia medico-farmacologica. In questo ambito si sottolinea il
periodico aggiornamento del Protocollo ASL12 di Viareggio - Comune di Pietrasanta (vedi precedente
Delibera ASL 12 di Viareggio n. 132 del 27/4/2011con validità triennale fino al 31/12/2013 ) che regola il
rapporto di collaborazione fra operatori del SERT e del Gruppo SIMS Progetto Comunità Aperta (PCA)
del Comune di Pietrasanta, in particolare, rispetto all’integrazione della copertura oraria riguardo la
somministrazione della terapia farmacologica sostitutiva (metadone e buprenorfina), agli interventi di
formazione e ricerca ed alle attività di sensibilizzazione dei medici esterni al SERT (medici di fiducia),
per seguire in modo integrato gli utenti tossicodipendenti che ne fanno richiesta, come previsto dalle
normative nazionali e regionali (Circolare del Ministero della Sanità n. 20 del 30/09/1994 e Delibera
della Giunta Regionale Toscana n. 877 del 15/07/1996).
SPESA DI ESERCIZIO PERSONALE ASL 12: n. 104 ore medici; n. 52 ore infermieri professionali
ALTRI COSTI Finanziamento Protocollo ASL12 di Viareggio -Comune di Pietrasanta per la prosecuzione
155
Relazione sanitaria 2013
attività sanitarie del PCA nell’anno 2012 (vedi ultima Del. ASL12 di Viareggio n. 132 del 27/4/2011 ) pari
a € 132.000,00 .
RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Monitoraggio attività Gruppo
SIMS-PCA ; incontri di verifica e di valutazione dei programmi di trattamento con i medici di fiducia
esterni almeno 1 al mese.
RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Il monitoraggio attività e
rendicontazione delle spese del Gruppo SIMS relative al PCA e gli incontri di verifica vengono fatti
regolarmente come nell’obiettivo previsto nel budget, prosegue la collaborazione sia con i medici di
fiducia del PCA che con alcuni medici di Medicina Generale che collaborano con il SERT per programmi
i trattamento su tossicodipendenti e alcolisti.
5.2.4 Disabilità
5.2.4.1 Promozione, organizzazione rete di servizi verso la persona in situazione di handicap
per percorsi assistenziali diversificati.
CENTRO DI RESPONSABILITA’
Disabilità
ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA' COINVOLTI
U.F. Distretti
U.F. Salute Mentale Infanzia e Adolescenza
U.F. Salute Mentale Adulti
U.F. per l'Inclusione Sociale
U.F. Strutture di Assistenza Sociale
AZIONI
Consolidamento delll'approccio multidimensionale sanitario e sociale integrato per la gestione dei
progetti personalizzati (P.A.R.G.) tramite il gruppo operativo multidisciplinare (G.O.M.) distrettuale,
organizzato in tre sub aree. Incontri tecnici del gruppo operativo interdisciplinare funzionale (G.O.I.F.)
per programmare le attività. Programmazione e calendarizzazione attività dei gruppi tecnici (G.O.M. G.O.I.F.) e per la presa in carico (P.A.R.G.) dei nuovi certificati handicap. Incontri di programmazione
nel G.L.I.P. e Comitato di coordinamento per l’integrazione scolastica finalizzati all'implementazione
dell'Accordo di programma provinciale ed alla sperimentazione dell'ICF nella stesura del profilo
dinamico funzionale (PDF) di ogni alunno disabile. Attuazione dell'Accordo di programma attraverso
gli incontri scolastici di programmazione dei Gruppi H (art. 15 punto 2 Legge 104/92 e incontri con
scuole (gruppi di lavoro interistituzionali sul caso (G.L.I.C.) per i progetti educativi individualizzati
(P.E.I.) a cui partecipano gli operatori delle équipes funzionali del GOM. e UFSMIA. Incontri con
Associazioni per progetti e attività rivolti alla disabilità. Incontri di verifica dei PARG con i coordinatori
dei CDSD e delle CAPD. Collaborazione con l'U.O. Medicina Legale per favorire l'attività della
156
Relazione sanitaria 2013
Commissione L.104. Implementazione del protocollo operativo tra la Disabilità, le UU.FF. territoriali e
le UU.OO. Complesse di Medicina. Collaborazione con il punto unico di accesso – unità di valutazione
multidimensionale ( P.U.A. - U.V.M.) in merito ai Progetti personalizzati per il fondo non
autosufficienza infra sessantacinquenni (F.N.A.) la Vita indipendente e per la SLA rivolta a disabili
gravi.
STRUMENTI INDICATORI RISULTATI ATTESI/RAGGIUNTI
Indicatore Descrizione
Risultati raggiunti
Assistenza
Territoriale
Presa in carico con progetto abilitativo riabilitativo globale (P.A.R.G.) effettuata dal G.O.M. entro 30 giorni / 108/ 486 * 100 =
29
n. complessivo valutazioni delle attestazioni di handicap (ex L. 104/92) dell'anno
22,22
n. soggetti accertati con handicap (L. 104/92) in situazione di gravità di età 0-64 anni/popolazione residente 1561 / 143000 *
30
0-64 anni
100 = 1,09
n. soggetti accertati con handicap (L.104/92) in situazione di gravità di età 0-64 anni/totale soggetti accertati 1561 / 3546 * 100
31
con handicap X 100
= 44,02
n. soggetti in situazione di gravità ospiti in RSA/n. soggetti accertati in situazione di gravità X 100
36 / 1561 * 100 =
32
2,30
n. soggetti in situazione di gravità ospiti in RSD-Comunità / n. soggetti accertati in situazione di gravità X100 32 / 1561 * 100 =
33
2,04
n. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona /N. soggetti accertati in situazione di 125 / 1561 * 100 =
34
gravità X 100
8,00
incontri tecnici del G.O.I.F. per rilevazione dei bisogni e programmazione attività
n. 1
35
n. incontri tecnici del G.O.M. (per n. 3 sub aree distrettuali) per valutazione presa in carico e gestionen. 39
36
progetti personalizzati (P.A.R.G.)
n. incontri di programmazione nel G.L.I.P. e Comitato di coordinamento per l’integrazione scolastica
n. 4
37
38
n. Soggetti in condizione di handicap di età 4-18 / n. incontri scolastici di programmazione dei Gruppi H (art. 596 / 1192 * 100 =
15 punto 2 Legge 104/92 e incontri con scuole (G.L.I.C. e P.E.I.)
50
39
n. incontri con Associazioni per programmazione e implementazione progetti rivolti alla disabilità
n. 8
40
n. incontri con coordinatori dei centri diurni e delegati delle famiglie (CDSD) e delle Residenze (CAPD) pern. 10
Disabili
41
n. sedute Commissione L.104 - U.O. Medicina Legale, età 0 - 64 con partecipazione assistente sociale Disabilità n. 191
PERSONALE AFFERENTE AL GOIF - GOM
Assistenti sociali n. 8, Educatori professionali n. 2,8, Fisiatri n. 1, Neurologi n. 1, Neuropsichiatri
infantili n. 1, Psichiatri n. 1, Psicologi n. 1, Terapisti della riabilitazione n. 1 e Coadiutori amministrativi
n. 0,4. Il personale assegnato alla Disabilità è composto dagli assistenti sociali, dagli educatori e dal
coadiutore amministrativo. L'altro personale è stato individuato dalle rispettive UU.OO. come referente
per il funzionamento dei gruppi tecnici GOIF e GOM.
157
Relazione sanitaria 2013
5.2.4.2 Attività di formazione, informazione per i disabili e sostegno alle famiglie
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Disabilità
ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA' COINVOLTI Inclusione sociale
Indicatore
Assistenza
Territoriale
42
Descrizione
Risultati
raggiunti
n. partecipanti alle attività di formazione professionale in collaborazione con A.P. di Lucca e Agenzie
formative
n. 12
43
n. incontri con associazioni di volontariato
n. 4
44
n. partecipanti a progetti estivi con i Comuni e Associazioni per il tempo libero rivolto a bambini e adolescenti
n. 25
5.2.4.3. Formazione di una cultura per l’accettazione ed il sostegno del disagio conseguente
alla condizione di disabilità
CENTRO DI RESPONSABILITA’
Disabilità
Indicatore Descrizione
Assistenza
Territoriale
45
n. eventi formativi/informativi rivolti alle famiglie dei disabili ed alla cittadinanza
Risultati
raggiunti
46
n. incontri con associazioni di volontariato
n. 8
47
n. incontri con operatori scolastici per l’Accordo di Programma per l’integrazione scolastica
degli alunni disabili
n. 1218
n. 2
5.2.4.4 Gestione servizi diurni e residenziali per disabili
CENTRO DI RESPONSABILITA’ Disabilità
ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA' COINVOLTI U.O. Strutture di Assistenza Sociale
AZIONI
- Assistenza diurna e residenziale * per disabili in condizione di gravità
- Rapporti con i soggetti gestori dei Centri Diurni di Socializzazione per Disabili (CDSD) “Il
Capannone”, “GioCoraggio”, “Insieme” *, ”Bigliegialle”, “Cimbilium”, “Superabile” e “Arcobaleno” e
delle Strutture residenziali per disabili gravi per la verifica dei progetti individualizzati e la
qualificazione degli stessi
- Collaborazione con l'UF Strutture di Assistenza Sociale per la verifica di idoneità dei CDSD
- Progetti individualizzati di assistenza domiciliare e Aiuto personale con priorità ai disabili gravi
* Per l'avvio dell'accreditamento dei CDSD, nonchè per il CDSD “Insieme” e per le Strutture residenziali che fanno
riferimento all'UO Strutture di Assistenza Sociale è proseguita una stretta collaborazione per l'implementazione di
un percorso di qualificazione degli stessi.
158
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI /RAGGIUNTI
Descrizione
Risultato
Atteso
n. 114
n. 27
a)
b)
n. persone con disabilità ospitate nei CDSD nell’anno
n. disabili ospitati in strutture sanitarie assistenziali (RSA)
c)
d)
e)
f)
n. disabili ospitati in strutture sanitarie assistenziali per disabili (RSD - Comunità)
n. disabili seguiti con interventi di aiuto alla persona L. 104/1992 e L. 162/1998
n. disabili seguiti con interventi di assistenza domiciliare
n. disabili fisici che usufriscono del progetto Vita Indipendente
g)
n. disabili che usufruiscono del F.N.A. infrasessantacinquenni
h)
Riunioni con coordinatori e delegati delle famiglie CDSD di programmazione e
verifica
Incontri organizzativi e/o di verifica con coordinatori CDSD nell’anno
i)
l)
n. 34
n. 115
n. 55
n. 30
n. 9
Riunioni con referenti strutture residenziali per disabili “Arca Casa” e “La Nostra
Casa”
n. 13
n. 4
n. 2
Risultato
Raggiunto
n. 112
n. 32
n. 32
n. 125
n. 59
n. 34
n. 13
n. 10
n. 3
n. 2
SPESA ESERCIZIO
Strutture semi-residenziali per disabili:
Centri Diurni di socializzazione per disabili € 1.976.929
Strutture residenziali RSA:
Inserimenti in Residenze Sanitarie Assistenziali € 816.011,32
Strutture residenziali RSD/CAPD e CT:
Inserimenti in Residenze Sanitarie Assistenziali per Disabili € 1.317.278,64
Interventi di sostegno a domicilio:
Interventi di assistenza domiciliare € 230.932,69
Interventi di aiuto alla persona con handicap grave (Leggi 104/92 e 162/98) € 234859,425
5.2.4.5 Gestione servizi residenziali e diurni per disabili
sanitario)
non autosufficienti (con fondo
OBIETTIVO PERSEGUITO
Utilizzo appropriato del servizio diurno e di quelli residenziali per persone disabili in condizione di
gravità, garantendo il miglior utilizzo dei posti disponibili (massima occupazione/ appropriatezza ), il
continuo miglioramento dei livelli qualitativi e la priorità assistenziale alle situazioni più complesse.
CENTRO DI RESPONSABILITA’
U.F. Strutture di Assistenza Sociale
ALTRI CDR COINVOLTI
U.F. Disabilità
AZIONI
A) Assistenza diurna e residenziale per disabili non autosufficienti (Handicap in condizione gravità:
H3),
B) Rapporti e verifiche con le cooperative sociali/ATI che gestiscono le Comunità Alloggio Protette per
Disabili (CAP) per la continua qualificazione delle strutture,
C) Qualificazione del Centro Diurno “Insieme” in stretta collaborazione con l’ATI (cooperative
Primavera-Proges) gestore del CD dal 2009, a seguito di gara d’appalto.
159
Relazione sanitaria 2013
Descrizione
A
B
C
Risultato
Atteso
A1 – totale soggetti disabili in condizione di gravità ospiti del CD “Insieme” nell’anno
16
A2 - soggetti disabili in condizione di gravità inseriti in CD “Insieme” nell’anno
Non determinato
A3 - soggetti disabili in condizione di gravità dimessi da CD “Insieme” nell’anno
Non determinato
A4 – soggetti disabili in condizione di gravità ospitati presso le 2 CAP della zona 32
nell’anno
- soggetti disabili in condizione di gravità inseriti in CAP nell’anno
Non determinato
- soggetti disabili in condizione di gravità dimessi da CAP nell’anno
Non determinato
A5 - soggetti disabili in condizione di gravità ospitati presso CAP/RSD fuori zona 1
nell’anno
A6 - disabili ospitati presso RSA in zona e fuori zona
24
Incontri con referenti delle CAP per disabili nell’anno a supporto organizzativo- 2
gestionale e per obiettivi qualitativi
Incontri con referente CD “Insieme” nell’anno a supporto organizzativo-gestionale e 2
per obiettivi qualitativi
SPESA DI ESERCIZIO
Risultato
Raggiunto
21
5
4
37
5
3
3
36
5
3
(1/1 - 31/12/2013)
Centro Diurno Disabili “Insieme” – Viareggio
€
186.709,00 (Sanitario + € 176.220,00
Sociale)
Residenze per Disabili in zona:
“Arcacasa” - Viareggio
“La nostra casa” (Azienda USL) - Camaiore
€ 346.560,00 (quota sanitaria)
€ 418.048,00 (q. sanitaria)
Residenze per Disabili fuori zona:
€
Disabili in RSA in zona:
€ 525.876,00 (q. sanitaria)
Disabili in RSA fuori zona:
53.666,00 (q. sanitaria )
€ 15.277,00 (q. sanitaria)
TOTALE € 1.546.136,00
5.2.5 Tutela della salute degli anziani
5.2.5.1 Tutela anziani non autosufficienti – servizi residenziali, diurni e per la continuità
assistenziale
CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale
OBIETTIVO PERSEGUITO
In continuità con gli anni passati, le energie sono state indirizzate a perseguire obiettivi di:
- mantenimento degli anziani al proprio domicilio, mediante la razionalizzazione della rete dei servizi
territoriali (domiciliari, diurni, residenziali) e l’utilizzo appropriato degli stessi, in un’ottica di flessibilità
dei percorsi assistenziali;
- ottimizzazione delle risorse residenziali disponibili, con ulteriore potenziamento dei ricoveri in forma
temporanea, revisione della distribuzione territoriale delle quote sanitarie e revisione dei moduli
‘Specialistici’ per migliorare l’offerta, contenere gli effetti della carenza di posti residenziali e tendere
alla diminuzione della lista di attesa.
AZIONI
A seguito dell’attivazione della nuova RSA ‘Tabarracci’, realizzata da ASP Viareggio ad ottobre
2012, nell’anno 2013 è stato possibile proseguire con un, seppur limitato, riequilibrio delle
160
Relazione sanitaria 2013
quote sanitarie fra le RR.SS.AA. del territorio, a favore della Versilia sud, storicamente
penalizzata a causa della carenza di posti.
A seguito di una ricognizione dei posti convenzionati in RSA, è stato diminuito il numero di
posti nei moduli “cognitivo-comportamentali” e, con le risorse recuperate, è stato possibile
incrementare il numero di posti convenzionati in “modulo base”. Conseguentemente il
quadro complessivo dei posti in RSA al 31/12 è il seguente:
Cognitivo-comportamentale: n. 26 posti in R.S.A.;
Motorio: n. 4 posti in R.S.A.;
Stati vegetativi persistenti: n. 8 posti in R.S.A.;
Base: n. 339 posti.
Al fine di consentire una maggiore possibilità di scelta agli utenti/famiglie in fase di
inserimento in RSA, è stata progettata l’introduzione della flessibilità del 10% in aumento o in
diminuzione nel numero di posti riservati presso le strutture convenzionate, nell’ambito del
numero complessivo delle 377 quote sanitarie erogate, e nel rispetto del numero di posti
autorizzati presso le singole strutture. Tale strumento di regolazione, determinato dalla scelta
dei cittadini, è stato condiviso con i gestori ed applicato a partire dal 2014.
Progettazione, in collaborazione con una RSA convenzionata del territorio, di un “modulo a
bassa intensità assistenziale” (BIA), con lo scopo principale di introdurre un’ulteriore
diversificazione dell’offerta residenziale per la non autosufficienza con minori bisogni sanitari
e minore complessità assistenziale, senza incremento di risorse economiche. Il progetto,
presentato alla Regione Toscana ad ottobre 2013, è stato attivato nell’aprile 2014, a seguito
dell’approvazione della Commissione Regionale per la Sperimentazione di nuove strutture.
Promozione e incremento del ricovero in RSA in forma temporanea (ricovero di sollievo e
ricovero temporaneo in urgenza) quale strumento alternativo al ricovero permanente e al
sostegno di una cultura alla domiciliarità.
Pieno utilizzo dei 48 posti di Centro diurno per anziani non autosufficienti, con 7 centri diurni
distribuiti capillarmente sul territorio versiliesi: Camaiore, Seravezza, Pietrasanta, Viareggio,
Massarosa.
Consolidamento, in collaborazione con il PUA e l’UVM, di percorsi ‘protetti’ per la continuità
assistenziale tra ospedale e territorio, per la gestione di emergenze socio-sanitarie, con servizi
domiciliari, diurni e residenziali specifici per rispondere alle situazioni di emergenza e di
particolare criticità: il Centro Diurno in Urgenza (C.D.U.) ed il Ricovero Temporaneo in
Urgenza (Ri.T.U.), attivati su un progetto zonale da un decennio e quantitativamente
rafforzati grazie al fondo regionale per la non autosufficienza.
Prosecuzione servizio di aiuto domiciliare tramite Sostegno Economico Integrato (ex assegno
di cura), con spesa ripartita fra ASL, Comuni della Versilia e Fondo per la Non Autosufficienza
ed erogato dalla Società della Salute della Versilia.
Nel corso dell'anno 2013, relativamente al Progetto Home Care Premium, finanziato da INPS,
si è e ha preso avvio, con una nuova modalità progettuale Home Care Premium 2012, uguale
per tutto il territorio nazionale con una platea di possibili benefiaciari più ampia e con una
forma di intervento mista
161
Relazione sanitaria 2013
Prosecuzione del progetto Home Care Premium, promosso e finanziato da INPS Gestione
Dipendenti Pubblici (GDP), per l’assistenza domiciliare a favore di pensionati non
autosufficienti di competenza dell’Istituto; il progetto era stato avviato nel 2010 (Progetto:“Mi
prendo cura di te”) e nel 2013 è stato totalmente riformulato sulla base del nuovo
Regolamento emanato da INPS GDP, finalizzato a uniformare il servizio sull’intero territorio
nazionale e ad ampliare la tipologia di assistiti. Le persone complessivamente assistite
nell'anno (fra vecchio e nuovo progetto) sono state 79, di cui 60 quelle valutate e seguite con i
nuovi criteri.
N°
Indicatore
Descrizione
Risultato Raggiunto
001
n. valutazioni del grado di autosufficienza dell’anziano effettuate
dalle UU.VV.MM. entro 30 gg.
/ n. complessivo valutazioni
effettuate (rilevazione annuale)
U.F. Distretto
002
n. non autosufficienti > 65 anni / popolazione residente > 65 anni;
U.F. Distretto
005
n. presenze del medico di m.g. alla valutazione collegiale / n.
valutazioni non autosufficienza
U.F. Distretto
003
n. posti letto in RSA / popolazione residente > 65 anni
377 / 38.967 * 1.000 = 9,70
004
n. soggetti residenti > 65 anni ricoverati in RSA nell’anno /
popolazione residente > 65 anni
437 / 38.967 * 1.000 = 8,52
006
n. anziani non autosufficienti inseriti in centri diurni / n. anziani
valutati non autosufficienti
79 / 1095 * 100 = 6,12
007
n. posti ospitalità diurna / popolazione residente > 65 anni
48 / n.anziani non auto
008
n. anziani con diagnosi di Morbo di Alzheimer o demenza grave
inseriti in RSA / n. anziani non autosufficienti inseriti in RSA
9 / 437 *100 = 18,07
009
n. anziani con diagnosi di Morbo di Alzheimer o demenza grave
inseriti in CD / n. anziani non autosufficienti inseriti in CD
1 / 79 *100 = 38,60
010
n. inserimenti temporanei non autosufficienti in RSA / n.inserimenti
soggetti non autosufficienti
151 / 437 *100 = 66,26
011
n. posti residenziali destinati a soggetti con grave demenza / n. posti
residenziali non autosufficienti convenzionati
26 / 377 *100 =
012
n. posti residenziali destinati a soggetti con disabilità motoria / n.
posti residenziali non autosufficienti convenzionati
4 / 377
013
n. posti residenziali destinati a soggetti in Stato Vegetativo / n. posti
residenziali non autosufficienti convenzionati
8 / 377
014
n. posti semiresidenziali destinati a soggetti con grave demenza / n.
posti semiresidenziali non autosufficienti convenzionati
0 / 48 *100 = 0,0
015
Anziani non autosufficienti beneficiari del Sostegno Economico
integrato (ex assegni cura)
244 / n.anziani non auto
016
n. riunioni/incontri Commissione di Vigilanza strutture nell’anno
(senza sopralluogo)
7
017
n. sopralluoghi RR.SS.AA da parte della Commissione Vigilanza
Strutture / n. RR.SS.AA. autorizzate
4 / 20
n. sopralluoghi Comunità per Minori da parte della Commissione
Vigilanza Strutture / n. Comunità autorizzate
3/7
n. sopralluoghi Centri Diurni Anziani da parte della Commissione
Vigilanza Strutture / n. CC.DD. autorizzati
2/7
n. sopralluoghi Centri Diurni Disabili da parte della Commissione
Vigilanza Strutture / n. CC.DD. autorizzati
1/7
n. visite Commissione per Accreditamento Strutture socio-sanitarie
0
018
019
162
Relazione sanitaria 2013
SPESA DI ESERCIZIO (1/1 - 31/12/2013) Fondo Sanitario
(R.S.A. - C.D. – SEI – Casa dei Nonni)
“Casa dei Nonni” -
€.
339.458,47
Quote sanitarie RR.SS.AA. conven. in Versilia .
€. 5.656.000,00
(+ quote sanitarie aggiuntive Fondo N.A)
Quote sanitarie CC.DD. convenzionati in Versilia
€.
Quote sanitarie RR.SS.AA. convenzionate fuori Zona
327.261,09
€.
163.002,00
Spesa Servizi in Urgenza (RiTU, CDU)
€.
681.006,34
Sostegno Economico Integrato
€.
250.000,00
Totale
€. 7.957.801,10
Finanziamento Progetto Home Care Premium
(“Mi prendo cura di te” + HCP 2012)
€
555.000,00
163
Relazione sanitaria 2013
5.3 Azioni programmate
5.3.1 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici
5.3.1.1 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: potenziamento o
mantenimento attività dialisi extraospedaliera (CAL) + domiciliare
AZIONI
Il trattamento presso un CAL o a domicilio consente una migliore qualità di vita evitando spostamenti
ed orari rigidi e i più vari in quanto strettamente connessi alle esigenze che richiede un centro
ospedaliero.
RISULTATI ATTESI
30% di pazienti trattati presso il CAL e a domicilio.
RISULTATI RAGGIUNTI (con raffronto 2 anni precedenti)
N° totale di pazienti
N° pazienti in CAL
N° pazienti a domicilio (peritoneale)
CAL + Domicilio %
2011
139
24
18
30,2
2012
138
24
19
31,8
2013
139
24
19
30,9
Anche per il 2013 è stato raggiunto l’obiettivo: al 31.12.2013 risultavano trattati presso il CAL e a
domicilio oltre il 30 % del totale dei pazienti in terapia dialitica.
Nel futuro è auspicabile il miglioramento di questo dato con un aumento dei pazienti in terapia
dialitica peritoneale, in quanto nel CAL è costante
la saturazione dei posti letto tecnici. E' stato
pianificato l'inizio per i primi mesi del 2014 del programma di emodialisi domiciliare con il previsto
addestramento di alcuni pazienti .
5.3.1.2
Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione di
programmi mirati a qualificare l’accoglienza delle strutture di dialisi
AZIONI
Sfruttamento di tutte le metodiche di dialisi extracorporea e peritoneale.
Accoglienza di tutti i nefropatici cronici
Allestimento, all’interno del reparto, degli accessi vascolari per emodialisi e di impianto di cateteri per
dialisi peritoneale.
RISULTATI ATTESI
Accoglienza di tutti i pazienti nefropatici cronici che necessitano di terapia dialitica, con adozione di
tutte le metodiche di dialisi extracorporea e peritoneale.
Dare risposta immediata per l’allestimento/revisione di accessi vascolari e l’impianto di cateteri
peritoneali.
164
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI RAGGIUNTI
E’ stata data accoglienza a tutti i pazienti uremici.
Possibilità di effettuare tutte le tecniche di dialisi extracorporea e peritoneale.
Tempi di attesa zero per confezionamento, revisione di accessi vascolari per emodialisi ed impianto di
cateteri per dialisi peritoneale. Nel corso del 2013 oltre l'80 % degli interventi effettuati è stato per
pazienti provenienti da fuori Azienda. Sono stati eseguiti 348 interventi di allestimento per accessi
vascolari e/o peritoneali.
5.3.1.3 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: incremento delle
capacità ricettive durante il periodo estivo.
AZIONI
Miglioramento della qualità di vita del paziente in terapia dialitica con possibilità di usufruire di un
periodo, più o meno lungo, di vacanza.
RISULTATI ATTESI
Dare risposta affermativa a tutte le richieste pervenute
RISULTATI RAGGIUNTI
Nel corso del 2013 è stata data risposta affermativa alla richiesta di oltre 100 pazienti per un totale di
1056 trattamenti nel corso dell'intero anno. Inoltre sono stati effettuati importanti lavori strutturali
nella sala di emodialisi con l'apertura di tre nuovi posti tecnici; si è inoltre aumentato il numero dei
pazienti turisti grazie all'aumento dei turni serali infermieristici del mese di agosto. Per il 2014 è in
previsione l'aumento dei turni serali infermieristici anche nel mese di luglio.
5.3.1.4 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione dei
programmi di prevenzione e riduzione dei fattori di rischio per la popolazione.
AZIONI
Sfruttamento ottimale dell’Ambulatorio Nefrologico per un’azione di diagnosi (anche precoce) di
nefropatia, ipertensione arteriosa, e litiasi renale.
L'attività ambulatoriale si svolge con ambulatorio per prime visite nefrologiche e controlli
programmati, ambulatorio della calcolosi renale, ambulatorio per pazienti uremici cronici in
trattamento conservativo in procinto di iniziare terapia sostitutiva (pre-dialisi), ambulatorio ecografico
e ambulatorio degli accessi vascolari per emodialisi.
RISULTATI ATTESI
Massima utilizzazione dell’ambulatorio divisionale.
RISULTATI RAGGIUNTI
165
Relazione sanitaria 2013
Attività di Ambulatorio Nefrologico: prestazioni: 1890 (anno 2012= 1771).Drastica riduzione dei tempi
di attesa rispetto agli anni precedenti. Alla fine del 2013 il tempo di attesa per prima visita nefrologica
risulta inferiore ai 7 giorni. Questo grazie all'aumento delle ore di ambulatorio, con l'inserimento di un
nuovo ambulatorio per prime visite settimanale oltre ai cinque ambulatori settimanali già in essere,
all'implementazione del programma ambulatoriale integrato di pre-dialisi, all'incremento delle viste
ambulatoriali per i pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico per allestimento accesso vascolare
per emodialisi ed aumento delle visite per i pazienti in dialisi peritoneale.
Ambulatorio della calcolosi - Nel corso del 2013 sono stati eseguiti 420 accessi comprendenti studio
metabolico per urolitiasi, ecografia renale e visita specialistica nefrologica.
Ambulatorio pre-dialisi – Nel corso dell’anno abbiamo proseguito ed implementato il
nuovo
approccio al paziente in procinto di iniziare il trattamento dialitico sostitutivo della funzione renale.
Questo ambulatorio prevede un accesso diretto del paziente che nello stesso giorno esegue gli esami
strumentali e di laboratorio quindi la visita medica e la valutazione nefrologica. Questo percorso
risolve i problemi legati alla parcellizzazione dell’intervento: invio del paziente da parte del medico di
medicina generale, visita specialistica nefrologica, rinvio al medico di medicina generale ed esecuzione
esami di laboratorio e strumentali ed infine rinvio al nefrologo. Nel corso del 2013 sono state
effettuati 875 accessi con prelievi e successiva visita ( anno 2012 =873) .
Attività educazionale. E' stato inserito anche un momento educazionale con particolare riferimento
alla dieta del paziente nefropatico con intervento di medici, infermieri e dietista; sono stati eseguiti
incontri settimanali di gruppo ed individuali con tutti i pazienti.
Sono stati inoltre organizzati incontri pubblici, dentro e fuori l'ospedale, aperti alla popolazione per
informare riguardo la possibilità di prevenzione e cure delle malattie renali e dei fattori alimentari e
comportamentali che ne causano il grande incremento.
Agobiopsie renali - Infine, è stata consolidata l'attività diagnostica di esecuzione e lettura delle
biopsie renali per la diagnosi di glomerulonefrite. in collaborazione con l' Anatomia Patologi; viene
garantita la diagnosi istologica per le biopsie renali eseguite presso Versilia, Lucca e Livorno. Nel 2013
sono state refertate 44 agobiopsie renali.
5.3.2 Lotta contro i tumori e l’assistenza oncologica
Attività UOC di Oncologia Medica 2013
L’UOC di Oncologia Medica, nell’ambito del Dipartimento di Coordinamento Tecnico-Oncologico, si
occupa di coordinare tutte le attività oncologiche della AUSL 12 di Viareggio. Per tale scopo ha, fino
dalla sua istituzione, stabilito legami ed interazioni sia con i Medici di Medicina Generale del territorio
che con gli Specialisti Ospedalieri. Inoltre, l’UOC di Oncologia Medica si occupa attivamente di
sperimentazioni cliniche con farmaci altamente innovativi, realizzate sia in ambito nazionale in
collegamento AIFA, che, più spesso, internazionale, partecipando a studi promossi anche dall’FDA
166
Relazione sanitaria 2013
(Food and Drug Administration). Le nuove sperimentazioni, nel 2013, sono state , soprattutto
incentrate sul tumore del polmone, colon-retto, mammario e prostatico. In alcune di queste
sperimentazioni, soprattutto nel tumore del polmone, la nostra struttura ha svolto il ruolo di centro
coordinatore a livello nazionale.
Nel corso del 2013, l’attività assistenziale dell’UOC di Oncologia Medica si è svolta, come di norma,
nell’ambito dell’Area Medica, Media Intensità di Cure, per quanto attiene ai ricoveri ordinari,
nell’ambito del Day Hospital Oncologico e delle attività ambulatoriali, i cui volumi sono espressi nella
tabella sottostante.
Peculiare, nell’ambito del Day Hospital oncologico, è stata la presenza il Mercoledi, di una PsicologaPsicoterapeuta funzionale, che ha seguito pazienti sottoposti a chemioterapia.
L’attività di ricovero ha anche previsto l’utilizzo del Week Hospital, che prevede 10 posti letto a
disposizione dell’Area Medica per ricoveri programmati con dimissione entro il venerdi pomeriggio.
Anno 2013
Ricoveri Ordinari
Accessi Day Hospital
Visite ambulatoriali
300
6167
6776
Prime Visite Oncologiche
660
Tra le iniziative coordinate dall’UOC di Oncologia Medica, vanno ricordate: l’Oncologia nelle
Vacanze, che ha lo scopo di permettere a pazienti provenienti da altre realtà di poter proseguire le
cure e/o i controlli clinici o comunque qualunque supporto, nel momento in cui decidono di effettuare
le loro vacanze estive in Versilia; il supporto costante Psico-Oncologico, svolto non solo come
presenza attiva e quotidiana sia per i pazienti che per i caregivers, ma anche come materiale di
supporto messo a loro disposizione (“Piccola Guida Psiconcologica”, “Narrazioni, la malattia oncologica
raccontata dai Volontari”, “Caregivers. Perché nessuno resti solo” e “Adesso? Percorsi per affrontare la
malattia”). Nel corso del 2012, inoltre, la nostra UOC di Oncologia Medica è stata scelta come capofila
del Progetto Regionale di Medicina Narrativa. Il progetto, dal titolo “Petali”, che ha visto la stampa
definitiva nel 2013, si caratterizza per il contributo fornito dagli operatori sanitari che si sono a vario
titolo confrontati con la malattia tumorale. Inoltre, nel corso del 2013 si sono realizzati altri due volumi
di grande rilevanza: “Un nuovo benessere. La qualità della vita dopo la malattia tumorale. Con un
graphic novel di Sergio Staino.” A cura di Barbara Buralli e Domenico Amoroso. Carocci Editore e “Che
fatica ! La gestione dello stress in Oncologia.”A cura di Barbara Buralli e Domenico Amoroso. Felici
Editori.
L’UOC di Oncologia Medica organizza annualmente incontri scientifici, sotto forma di Convegni o
Congressi, su temi oncologici rilevanti, nell’ambito, ma non solo, delle Giornate Oncologiche Versiliesi,
organizzate fin dal 2005. Nel 2013 si sono svolte le Giornate Oncologiche incentrate su “La gestione
delle tossicità in Day Hospital” nell’Aprile 2013.
167
Relazione sanitaria 2013
Attività Accoglienza ITT 2013
Nell’ambito dell’UOC di Oncologia Medica, un ruolo rilevante è svolto dall’accoglienza dell’Istituto
Toscano Tumori (ITT), quale struttura organizzativa cuscinetto tra l’Ospedale e il Territorio, con
funzione di garante nel percorso diagnostico terapeutico del paziente con sospetto di patologia
neoplastica. La struttura, secondo gli obiettivi del governo centrale ITT, nasce dalla volontà di garantire
prestazioni omogenee e di qualità a prescindere dalla sede di residenza dell’utente o dal punto di
accesso al servizio. Si identifica, pertanto, in una struttura trasversale, multidisciplinare a disposizione
del cittadino. Nell’anno 2013 è proseguita in Accoglienza l’attività di “focal point” del Counseling
Oncologico, Centro di Ascolto Oncologico Regionale, istituito per dare una risposta all’utente su
qualsiasi problematica oncologica. L’accoglienza é pertanto operativa per questo servizio tutti i giorni
della settimana dal Lunedì al Venerdì.
Tra le altre attività l’ITT offre supporto all'interno dell'Ospedale con :
1.
Prenotazione di esami di particolare rilevanza (PET, linfo-scintigrafia, Scintigrafie ossea,
Octreoscan, ecc.)
2.
Attività ambulatoriale con specialisti operanti in strutture di terzo livello: consulenze di
Chirurgia Toracica,
Chirurgia Generale, Radioterapia ecc.
3.
Esenzione Ticket per Patologia
4.
Autorizzazione Trasporti Sanitari per pazienti oncologici
5.
Certificazione per ottenere il “contributo parrucca” per le pazienti affette da alopecia
secondaria.
6.
Prenotazione visite Psico-oncologiche (UOC di Psicologia Ospedaliera)
Per quanto concerne l'attività ambulatoriale svolta direttamente presso l’Accoglienza dell’Ospedale
della Versilia si rimanda alla tabelle seguenti.
Attività Ambulatoriale di Accoglienza Oncologica
Anno 2013
Prime visite Oncologiche
560
Prime visite di inquadramento diagnostico
303
Visite di Controllo
1315
Consulenze Radioterapia Lucca
118 (fino a Maggio 2013)
Consulenze Radioterapia Carrara
128
Consulenze Chirurgia Toracica Pisa
11 (solo Gennaio 2013)
Rinnovo esenzione ticket
80
168
Relazione sanitaria 2013
5.3.3 Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule
5.3.3.1 Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Rete Aziendale Donazione organi e tessuti,
Direzione Sanitaria
Aziendale
Altri Centri di responsabilità coinvolti
UO Rianimazione : Il referente nella UO rianimazione per
il coordinamento donazioni ha il compito di :
individuare i soggetti in morte cerebrale e gestire il potenziale donatore di organi,
collaborare con il coordinatore locale in tutta la fase di osservazione e nella valutazione di qualità e
sicurezza del donatore di organi e tessuti
collaborare con il coordinatore locale ai colloqui con i familiari.
URP:
per la raccolta di dichiarazione di volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti.
AZIONI
Donazione di organi e tessuti .
Attività di sensibilizzazione sulla donazione per il personale sanitario ospedaliero
Attività di sensibilizzazione alla donazione nelle scuole
PERSONALE
n. 1 Medico, n. 1 Infermiere, n° 4 Infermieri in Pronta disponibilità, n° 5
Medici in Pronta
disponibilità
RISULTATI RAGGIUNTI
Nell’anno 2013 il programma di qualità si è sviluppato a pieno regime.
Si è provveduto alla puntuale compilazione del Programma Qualità della Regione Toscana che registra
in modo tutto ciò che accade nelle varie realtà segnatamente per il settore della donazione, sia per la
donazione in ACR che in morte encefalica, attraverso la presa in esame di tutti i decessi avvenuti in
ospedale, di tutte le lesioni encefaliche che sono arrivate nella UO Rianimazione e quante di queste
hanno avuto un esito infausto, passando per la morte encefalica e di tutte le morti in ACR che
transitano dall’Obitorio.
Nel 2013 è stato attivato, oltre al monitoraggio del programma di qualità OTT,
monitoraggio interno dei decessi in ACR che ha dato i seguenti risultati:
N° decessi < 75 anni = 244
N° cause di esclusione cliniche= 177
N° assenza aventi diritto= 28
N° opposizioni = 7
N° problemi organizzativi= 15
Totale cornee prelevate = 34
Totale donatori cornee = 17
anche un
169
Relazione sanitaria 2013
Totale donazioni tessuto osseo = 3
Totale donazioni cutaneo = 6
Attività di procurement organi:
N° morti encefaliche segnalate= 5
N° Donatori effettivi= 3
N° donatori utilizzati =3
Attività di formazione del personale sanitario:
nell’ambito della formazione nell’anno 2013 si è preferito programmare delle riunioni bimestrali con il
personale afferente da altri reparti ,al coordinamento donazioni, che danno la loro disponibilità per le
reperibilità.
5.3.4 Lotta alle malattie metaboliche (diabete)
5.3.4.1 Prevenzione, diagnosi precoce e terapia del diabete e delle complicanze
OBIETTIVO PERSEGUITO
La malattia cronica diabetologica
è di elevata prevalenza (5% della popolazione), di difficile e
complessa gestione, con costi elevati per la morbilità e mortalità dovute alle gravi complicanze
croniche (7% dei costi totali) e destinata a peggiorare nel tempo.
Gli standard di cura perseguiti in precedenza sono stati mantenuti e si è avuto un incremento delle
prestazioni sia per quanto riguarda le prime visite ed i controlli che per il Piede diabetico.
CENTRO DI RESPONSABILITA’
U.O.C. Medicina Generale
Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato
U.O.S. Formazione e promozione della salute
Azioni
Per il Servizio diabetologico
Le liste di attesa sono state mantenute entro i limiti richiesti ,
L'ambulatorio “Piede Diabetico” ha completato la riorganizzazione della sua attività privilegiando le
medicazioni complesse ( es. VAC e medicazioni con debridment ) ed indirizzando invece le medicazioni
più semplici ai Distretti con i quali si è confermata una buona collaborazione .
Si è reso ancora più agevole il difficile percorso del Piede diabetico rafforzando le corsie preferenziali
per la chirurgia vascolare di Cisanello e Carrara e proseguendo l'ambulatorio congiunto con la U.O. di
Ortopedia . Si è mantenuta una stretta collaborazione con i reparti di Medicina generale, Medicina di
urgenza
e di Ortopedia nella gestione del Piede Diabetico acuto. Ci si avvale della consulenza
Infettivologica ( dott. Tascini) per l'impostazione delle terapie antibiotiche nelle osteomieliti e nelle
ulcere infette del piede. .Ci si avvale della possibilità di utilizzare la Week Medicina per pazienti che
necessitano di ricovero programmabile e talvolta anche in acuto .
170
Relazione sanitaria 2013
Nell'ambito del diabete gestazionale è proficua la collaborazione con l'ambulatorio della gravidanza a
rischio e con i Ginecologi operanti nei Distretti ed è in programma la stesura di protocollo condiviso
per la gestione del Diabete pre gestazionale e gestazionale
E' proseguita la collaborazione con i MMG “ della Medicina di iniziativa” nell'ambito della attuazione
del Chronic Care Model ( riunioni di aggiornamento periodico
E’ stata fatta adeguata informazione dei pazienti sulle strategie di cambiamento, valorizzando il ruolo
del MMG e mantenendo il paziente al centro del percorso assistenziale.
Pur con le minori risorse si è cercato di operare
mantenendo una adeguata attenzione
all'aggiornamento professionale di tutto il personale Medico e Paramedico.
Pur essendo stato interrotto il rapporto libero professionale con un Podiatra è stata mantenuta
invariata l'attività dell'ambulatorio piede diabetico razionalizzando le risorse
Sinergia con il Medico di Medicina Generale
- Si è stimolato il maggior coinvolgimento del MMG nei pazienti non complicati;
- Si è favorita l’impostazione dell’assistenza territoriale secondo linee guida con timing previsti di
controlli e di diagnostica da parte del MMG
Per il paziente
Sulla base del concetto che il paziente debba essere al centro del percorso diagnostico -terapeutico si
è tentato di rendere il paziente il più possibile edotto sulla sua patologia , sulle sue complicanze, sulla
necessità di controlli periodici presso il MMG ,e (quando necessario per instabilità o peggioramento
della situazione glicometabolica )di controlli presso la struttura Diabetologica.
L'informazione è piuttosto ampia da parte dei Medici, mentre la fase di educazione alla terapia ed
all'automonitoraggio glicemico è
affidata ad Infermiere esperte e l'educazione nutrizionale alla
Dietista del Servizio che effettua sedute individuali e di gruppo .
Si è proseguita la collaborazione con la Medicina Sportiva
per la prescrizione di attività fisica
programmata ai pazienti Diabetici .
Banca dati
Si è ottimizzato l'utilizzo della banca dati,( sistema informatico MY STAR CONNECT ) in modo da poter
valutare i risultati nel tempo e monitorare gli obiettivi clinici, l’appropriatezza clinica, l’efficacia clinica,
i dati economici. II dati sono facilmente estraibili con programmi dedicati
Aree critiche
I dati sono stati raccolti perché, dall’analisi degli stessi, si potranno identificare delle aree critiche , su
cui poter costruire dei miglioramenti del percorso assistenziale,
Documenti di riferimento
- Delibera Regionale Toscana del 20-6-2000, n° 662 “Approvazione linee organizzative dell’attività
diabetologica e percorso assistenziale per il Paziente con il Diabete”.
- Standard italiani per la cura del Diabete Mellito, 2007
- Delibera Giunta Regionale n° 447 del 19 giugno ’07: “Approvazione linee organizzative dell’attività
diabetologica e percorso assistenziale per il paziente con diabete: percorso per il paziente con diabete
durante ricovero ospedaliero”.
- PSR 2008-2010 punto 4.3.1. “La Sanità di iniziativa in ambito territoriale. Il Chronic Care Model”.
171
Relazione sanitaria 2013
- “Gestione integrata del Diabete Mellito tipo 2 nell’adulto: il documento di indirizzo IGEA. Elaborato
da: Istituto Superiore di Sanità (ISS). Centro Nazionale per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie
(CCM).Progetto IGEA avviato nel 2006.
- “Assistenza integrata alla persona con DM tipo 2”. Accordo AMD-SID-FIMMG,SIMG, SNAMI, SNAMID
luglio ‘08
- Linee guida delle Società Scientifiche secondo Evidence Based Medicine (EBM)
Spesa per investimenti
Non sono stati fatti nuovi programmi
Spesa di esercizio
- personale
A fine anno 2005
un medico ha rescisso il contratto per pensionamento, assente dall’inizio di
novembre 2005. e non è stato sostituito. Vi sono perciò state dal 2005 minori risorse medico disponibili
per attività dedicata , a costi invariati.
A fine 2012
è stata decisa dalla Direzione aziendale ( spendig revew ) la interruzione del contratto
libero professionale esistente con un Podiatra .
- altri costi
Risorse e strumenti:
Cartella clinica informatizzata (già presente)
Programmi per raccolta ed elaborazione dati (già presente)
Server per “condivisione” dati fruibili da vari utenti (attivo per la condivisione dati all’interno
della U.O.)
Risorse necessarie per realizzazione di interventi di miglioramento: disponibilità dell’equipe
oltre l’orario di lavoro.
Collaborazione degli informatici aziendali, ove necessario.
Risultati attesi
- Riduzione dei tempi di attesa e ed aumento della fruibilità del Servizio Specialistico
- Miglioramento del percorso Piede Diabetico .
Risultati raggiunti
Conforme con la programmazione ed il mandato di riduzione delle liste d’attesa per la prima visita e
maggiore disponibilità all'accoglienza.
172
Relazione sanitaria 2013
5.3.5 Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari
5.3.5.1 Prevenzione Secondaria
CENTRO DI RESPONSABILITA’
U.O.C. Cardiologia
Azioni
- Interventi di educazione sanitaria (mirati al controllo dei fattori di rischio attraverso modifica della
dieta e degli stili di vita) rivolti a pazienti residenti nella ASL della Versilia , di età non superiore a 70
anni , affetti da sindrome coronarica acuta o cardiopatia ischemica cronica e sottoposti, quando
indicato, a procedure di rivascolarizzazione per via percutanea, mediante colloquio e consegna di
materiale informativo durante il ricovero ed il follow-up ambulatoriale
- Attuazione per tutti i pazienti arruolati di un attento follow-up ambulatoriale basato su valutazione
clinica, prosecuzione e rafforzamento degli interventi di educazione sanitaria ed esecuzione diretta
e/o programmazione di esami strumentali .
- Coinvolgimento quando indicato e per pazienti selezionati, di altre figure professionali in qualità di
consulenti (es. Dietista, Psicologo, Diabetologo)
- Interazione con i Medici di Medicina Generale durante il follow-up (adeguamento della terapia,
rivalutazione clinica, ecc. al di fuori dei controlli programmati , qualora si renda necessario)
Personale
- Medici U.O.C. Cardiologia, per complessive 505 ore
- Infermieri Professionali U.O.C. Cardiologia per complessive 505 ore
Risultati attesi
- Coinvolgimento durante il ricovero di almeno il 70 % della popolazione target individuata
- Partecipazione al primo controllo ambulatoriale programmato 30-60 giorni dopo la dimissione e
quindi
arruolamento effettivo di almeno il 70 % dei pazienti coinvolti durante il ricovero
- Continuità di partecipazione dei pazienti ai controlli ambulatoriali successivi (
processo di
“fidelizzazione”) con drop-out al follow-up non superiore al 15% dei pazienti (per decesso e altre
cause)
Risultati raggiunti
- Coinvolgimento durante il ricovero di 88 pazienti, pari a circa il 70% della popolazione target
individuata;
- Partecipazione al primo controllo ambulatoriale e quindi effettivo arruolamento di 70 pazienti (57
Maschi ;13 Femmine ) pari al 79.5 % dei pazienti coinvolti durante la fase del ricovero.
- Contenimento entro il 15 % della percentuale complessiva di pazienti persi durante il follow-up
173
Relazione sanitaria 2013
Prestazioni ambulatoriali erogate
(Conteggio globale delle prestazioni relativo ai pazienti arruolati nel 2013 e a quelli arruolati negli
anni precedenti )
- 815 ECG basali + visita cardiologica ;
- 237 tests da sforzo al cicloergometro + visita cardiologica.
5.3.5.2 Prevenzione primaria
Azioni
Esecuzione di visita cardiologica ed ECG basale e, quando indicato, di ecocardiogramma e/o test da
sforzo al cicloergometro e di counseling mirato
a
soggetti “ad alto rischio”
per eventi
cardiovascolari, con diverse modalità di accesso all’ Ambulatorio di Prevenzione (es. inviati da U.O. di
Diabetologia, da Medici
di Medicina Generale, da altri Specialisti) in assenza
di un protocollo
concordato e quindi con andamento occasionale.
Prestazioni erogate
-25 ECG basali + visita cardiologica ;
- 4 tests da sforzo al cicloergometro;
- 10 ecocardiogrammi.
5.3.6 Organizzazione dei servizi alcologici
Nel corso del 2013 sono state approvate a livello regionale le “Linee di indirizzo per gli accertamenti
sanitari di assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari
rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi” con la Delibera GRT n.1065 del 9/12/2013; sono
inoltre continuate a livello versiliese le attività del Centro Consulenza Alcologica (CCA) Aziendale,
istituito con Delibera ASL 12 n.244 del 10/09/2008, all'interno dell'U.F.S. SERT di Viareggio, che
collabora sia con le Commissioni Mediche Locali (in particolare con la sottocommissione della CML ASL
2 attivata dal novembre 2011 presso la Medicina Legale ASL 12 di Viareggio) ai fini degli accertamenti
dell'idoneità alla guida (art.186 NCS) che con il Dipartimento Prevenzione ASL 12 ed i medici
competenti aziendali .
Per ciò che concerne il lavoro assistenziale con l’utenza nel corso dell’anno 2013, si è provveduto a
mantenere quanto già garantito nel 2012 sia presso la sede centrale del SERT di Viareggio, con accesso
diretto dell’utenza, che presso il Centro Alcologico, nella sede distaccata di Camaiore in locali
ristrutturati dell’ex ospedale locale, e il PCA di Pietrasanta con orari e attività programmate al fine di
favorire l’accesso e migliorare le risposte terapeutiche, per ciò che concerne la fascia oraria dedicata
all’accoglienza della domanda in materia di problemi alcoolcorrelati e la quantità delle attività
ambulatoriali dell’Equipe Alcologica - UF SERT ASL 12 (visite specialistiche ambulatoriali, consulenze
ospedaliere,
terapie
farmacologiche
alcoldipendente ed ai familiari…).
per
os
e
per
via
parenterale,
counselling
all’utente
174
Relazione sanitaria 2013
Orario di apertura per l’attività dell’Equipe Alcologica:
Per Prime Visite: Lunedì - Venerdì dalle 14.00 alle 19.00 ( previo appuntamento telefonico )
per visite successive, colloqui psico-sociali, terapie farmacologiche sia per os che per via parenterale ,
accertamenti diagnostici , controlli alcolemia etc valgono gli stessi ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO
del SERT di Viareggio con accesso diretto (o previo appuntamento telefonico) :Lunedì - Venerdì dalle
ore 8.30 alle 12.30 e dalle ore 14.00 alle 16.00. Sabato dalle ore 7.30- 13.30.
+ visite previo appuntamento telefonico c/o Centro Alcologico a Camaiore
+ lunedì mattina dalle ore 10 alle 12,30 nell'ambulatorio alcologico c/o PCA di Pietrasanta (previo
appuntamento telefonico).
5.4 Il piano sangue e plasma
5.4.1 Piano Sangue e Plasma
Obiettivo perseguito: Mantenimento del livello di donazioni
Centro Di Responsabilità U.O. C. Immunoematologia e medicina trasfusionale
Azioni Attività di sensibilizzazione alle donazioni presso scuole, associazioni donatori, ecc.
Risultati attesi (sulla base dell’indicatore/i utilizzato/i) Mantenimento donazioni sangue e
plasma
Risultati raggiunti (sulla base dell’indicatore/i utilizzato/i) Sangue intero unità raccolte 2013 =
8931; Plasma da aferesi unità raccolte 2013 = 4671.
5.5 Il dipartimento di emergenza e urgenza
5.5.1 Estensione della attività territoriali DEU
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.S. Centrale Operativa 118
AZIONI
•
Coinvolgimento del personale medico DEU nelle attività di Emergenza Urgenza Accettazione
in Pronto Soccorso.
•
Valutazione costante dell’appropriatezza del protocollo STEMI – Telecardiologia per
l’esecuzione dell’elettrocardiogramma in emergenza a domicilio del Paziente e trasmissione
dello stesso in UTIC con valutazione in tempo reale da parte del Cardiologo. Eventuale
trasferimento del Paziente direttamente dal domicilio a struttura altamente specializzata:
UTIC o EMODINAMICA.
•
Gestione piazzola Elisoccorso ospedale Versilia.
•
Corso di preparazione alla collaborazione con la Guardia Costiera di Luni con l’utilizzo
dell’elicottero.
•
Prosecuzione dei programmi di formazione BLS-D esecutore e retraining sia interni che esterni
175
Relazione sanitaria 2013
all’Azienda, con ampliamento strategico del personale formato all’utilizzo del DAE (defibrillatore
semiautomatico esterno) abbinati a progetti strutturati per formare una rete di soggetti coinvolti nella
lotta all’arresto cardiaco esterno.
•
Riunioni periodiche con i formatori ANPAS e Misericordie rivolti ad una omogeneizzazione dei
programmi e delle metodiche di insegnamento ai volontari.
•
Corsi di formazione di II° Livello per volontari con relativo esame finale nelle sedi delle
Associazioni organizzatrici.
•
Funzioni di vigilanza e controllo sulla qualità del servizio 118 e sulle attività di trasporto
sanitario.
•
Piani di Tutela sanitaria emergenze e soccorso in occasione delle manifestazioni con grande
affluenza di pubblico, autorizzate ed espletate sul territorio versiliese.
•
Attivazione di procedure di allerta e protocolli di intervento in caso di eventi straordinari
anche di natura terroristica (N.B.C.R.).
•
Revisione del Piano per le Maxi emergenze intra ed extraospedaliere.
Dati statistici della Centrale Operativa 118 (dati 2013)
Servizi gestiti
Anno 2013
Emergenze
27276
Ordinari
39771
Guardia Medica
16893
Totali
83940
Attivazione dei mezzi di soccorso e codici
Codici
Anno 2013
Rosso
3231
Giallo
15567
Verde
8025
Bianco
453
Non rilevato
0
Totale
27276
176
Relazione sanitaria 2013
5.6 La rete integrata dei servizi di assistenza riabilitativa
CENTRO DI RESPONSABILITA' Area della Riabilitazione
OBIETTIVI
Governo clinico complessivo del sistema
La complessità e diversità dell’insieme dei processi operativi e dei soggetti erogatori che compongono
il “Sistema Riabilitazione”, la necessità di offrire prestazioni che garantiscano i migliori risultati delle
cure, la aderenza delle procedure cliniche alle più accreditate evidenze scientifiche, la qualità dei
servizi prestati, l’equità di accesso alle prestazioni e la loro fruibilità, la corretta allocazione delle
risorse ed il corretto uso delle risorse stesse in base a un buon rapporto tra costi ed efficacia, rende
necessari livelli di sintesi aziendali, interfacciati con il Dipartimento di Riabilitazione di Area Vasta,
nella logica di un governo dell’offerta unico, omogeneo
e coordinato con i partner del privato
accreditato
AZIONI
•
Implementazione attività di riabilitazione presso altri reparti per acuti ospedale Versilia
•
Adeguamento attività di fisioterapia in convenzione con istituti accreditati
•
Riorganizzazione
Interventi
assistenziali
riabilitativi
per
l’età
evolutiva
e
le
disabilità
neuropsichiche:
•
Ottimizzazione assistenza domiciliare
•
Informazione all’utenza : produzione di opuscoli informativi, incontri con medici di medicina
generale; incontri con la popolazione e volontariato; incontri con le scuole; dibattiti, servizi ed
interviste televisive;filmati scientifici divulgativi
•
Formazione permanente per la definizione e la implementazione della cultura riabilitativa e della
conseguente prassi (Corsi, Convegni, Seminari, Riunioni ecc. con ECM)
•
Organizzazione di Frequenze volontarie, Tirocini professionalizzanti,
•
Progetti di ricerca scientifica in ambito riabilitativo
•
Produzione scientifica (pubblicazioni
monografiche, articoli su riviste scientifiche nazionali;
articoli su riviste scientifiche internazionali, abstract congressuali)
•
Implementazione percorsi diagnostico-terapeutici
•
Ulteriore sviluppo della Attività Fisica Adattata
LIVELLI ORGANIZZATIVI
Le attività di riabilitazione in Versilia sono erogate mediante una rete di servizi ospedalieri ed
extraospedalieri adeguatamente dimensionati e collegati, in regime:
di ricovero ospedaliero (Centro Regionale di Alta Specialità per la Riabilitazione dei Traumi cranici e
delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite - Cod. 75-, Riabilitazione Intensiva Ospedaliera –Cod. 56-, con
relativi Day Hospital); interventi in costanza di ricovero nelle UOC. Ortopedia, Medicina, Chirurgia,
Rianimazione, Pediatria, Oculistica e ORL.
ambulatoriale intraospedaliero ed extraospedaliero;
domiciliare
Fanno inoltre parte della rete dei servizi le seguenti strutture Private Accreditate:
177
Relazione sanitaria 2013
Casa di Cura S. Camillo (cod. 56, ex art. 26 e attività ambulatoriale)
Casa di Cura Barbantini (cod. 56 a degenza continua)
Altri centri convenzionati per attività ambulatoriali
La presa in carico riabilitativa è attiva sia su soggetti adulti che in età evolutiva.
La presenza di un Dipartimento/Area di Riailitazione garantisce la gestione unitaria dei percorsi
riabilitativa dalle fase acuta alla gestione territoriale.
A livello di degenza
I posti letto dell’U.O.C. di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Versilia sono 53, così ripartiti:
TIPOLOGIA
RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALIERA
RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALIERA
POSTI LETTO
COD 56
D.H. COD 56
19 (4 RIAB CARDIOL)
8
+
8
(RIAB.
CARDIOL.)
UNITA’ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE
UNITA’ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE
COD 75
D.H. COD 75
Totale
14
1
53
Nella struttura pubblica:
In RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALIERA sono stati effettuati nel 2013 n 232 ricoveri in degenza
ordinaria, mentre nell’ UNITA’ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE sono stati effettuati nel 2013
n°98 ricoveri in degenza ordinaria.
Oltre 2000 consulenze per interni (consulenze e prestazioni riabilitative ad altri reparti dell’Ospedale
Versilia) e 60.000 prestazioni riabilitative sono state erogate all’interno dell’ospedale.
A livello ambulatoriale
Vengono presi in carico utenti affetti da disabilità causate da danni a:
sistema nervoso centrale, neurovegetativo e periferico
sistema locomotore
sistema respiratorio-fonatorio e della deglutizione
sistema cardiovascolare, venoso e linfatico
sistema genito-urinario e proctologico
sistemi sensoriali
Resoconto attività ambulatoriali e domiciliari
prestazioni ambulatoriali complessive per residenti e non
131.956
prestazioni domiciliari complessive
7470
Il dipartimento di Riabilitazione della ASL 12 è partner di un’azione europea COST che coinvolge 35
ricercatori di 19 paesi europei e nel maggio 2013 è stata selezionata per ospitare un meeting della
178
Relazione sanitaria 2013
suddetta azione europea.
Alcuni contributi scientifici sono stati oggetto di pubblicazione su riviste internazionali e sono state
presentate durante manifestazioni scientifiche di rilevanza mondiale.
5.7 Assistenza protesica
5.7.1 Assistenza protesica
CENTRO DI RESPONSABILITÀ Area di Riabilitazione
AZIONI
Potenziamento centro protesi, incremento riutilizzazione letti e materassi, carrozzine
ORGANIZZAZIONE
Il centro ausili e protesi riceve le prescrizioni di diversi specialisti (ortopedici, diabetologi, otorino, ecc.),
verifica la compatibilità amministrativa di quanto richiesto ed avvia l’iter per la fornitura dell’ausilio.
Per la fornitura degli ausili necessari alla dimissione dall’ospedale esiste un percorso differenziato per
accelerare la fornitura.
Nel caso il paziente si trovo a domicilio, alcuni ausili possono essere prescritti dal MMG. Per quelli che
necessitano di prescrizione dello specialista fisiatra è attivo un amulatorio ad hoc prenotaile via CUP.
Negli stessi orari di apertura dell’ambulatorio è presente l’amministrativo che autorizza e, se l’ausilio è
disponibile in magazzino, viene consegnato contestualmente.
ATTIVITA’
Il centro ausili e protesi della AUSL 12 ha attualmente in carico circa 11.000 utenti.
SPESA DI ESERCIZIO
€ 1.250.000
RISULTATI ATTESI
efficacia ed efficienza.
Razionalizzazione dell’erogazione di presidi secondo criteri di adeguatezza,
179
Relazione sanitaria 2013
5.8 Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute
5.8.1 Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute
CENTRO DI RESPONSABILITA’
U.O. Direzione Sanitaria presidio ospedaliero
AZIONI
Continuazione e consolidamento dell’attività degli ambulatori nell’Ospedale Versilia
RISULTATI RAGGIUNTI
Ambulatori di omeopatia, agopuntura, ipnosi medica, con medici dipendenti e/o a convenzione in
libera professione intramuraria.
5.9 La politica del farmaco
5.9.1 Razionalizzazione dell’assistenza integrativa
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Farmaceutica
ALTRI CDR COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.F. Distretti, Diabetologia, Ambulatorio per
stomizzati, U.O.C. Sistema Informativo , MMG e Pediatri di libera scelta, Area Vasta ed ESTAV .
AZIONI
implementazione flussi regionali specifici (DES …)
Ampliamento della rete integrata dei centri abilitati alla procedura gestionale funzionante su
web secondo il progetto regionale celiachia
Applicazione Delibera RT n. 1186/2012 (ridefinizione tetti di spesa 2013 per l’erogazione dei
prodotti dietetici senza glutine)
Partecipazione ai moduli del percorso assistenziale del diabete tipo 2 previsto dalla Regione
Toscana nell’ambito della Sanità di iniziativa con MMG e infermieri distrettuali
aggiornamento e revisione del listino dei prodotti erogabili
educazione sanitaria diretta agli assistiti
RISULTATI ATTESI
miglioramento dell’efficienza del servizio agli utenti
mantenimento dei tempi di attesa minimi
soddisfazione degli utenti
monitoraggio dell’assistenza integrativa sia in termini economici che epidemiologici
riduzione spesa-procapite assistiti celiaci
contenimento della spesa a parità di livelli assistenziali
RISULTATI RAGGIUNTI
implementazione flusso DES sulla totalità dei dispositivi previsti dal flusso regionale
rispetto tempi di attesa minimi per gli assistiti
controllo e monitoraggio analitico di tutto il sistema in tempo reale (piattaforma web)
sostanziale contenimento della spesa a parità di livelli assistenziali; incremento della stessa in
assoluto di 81.000 € (+2%) per l’aumento costante degli assistiti soprattutto diabetici (2,4%) e
celiaci +5.7% (+ € 15.000 incremento costo servizio)
180
Relazione sanitaria 2013
contenimento della spesa per assistiti celiaci (+2,2%) in virtù della riduzione di spesa-procapite ai
sensi della Delibera Regionale (in media - 43.4 Euro procapite)
miglioramento
della
integrazione/collaborazione
con
Distretti,
Ambulatorio
Stomizzati,
diabetologia, Farmacie Territoriali, MMG
aumento dei punti di accesso per le forniture dei prodotti dietetici senza glutine.
5.9.2 Contenimento e razionalizzazione della spesa ospedaliera per farmaci e
dispositivi medici
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Farmaceutica
ALTRI CDR COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO
U.O.C. Ospedaliere e Territoriali, U.O.C. Procedure e
tecnologie informatiche – Sistema Informativo, Direzione Medica di P.O. , Area Vasta ed ESTAV
AZIONI
attuazione con relativo training dei soggetti coinvolti (reparti e CdC territoriali) dei nuovi
calendari e nuove modalità trasmissioni ordini al MAV ESTAV
individuazione attenta dei fabbisogni, monitoraggio dei consumi, produzione e trasmissione della
reportistica ai Responsabili dei CdC, collaborazione per una gestione ottimale delle scorte
analisi e verifica dei flussi dati verso la Regione relativamente ai consumi dei farmaci e dei
dispositivi medici (FES e DES)
aggiornamento ed applicazione del Prontuario Terapeutico Aziendale: sulla scorta
delle
indicazioni della Commissione Terapeutica di Area Vasta (CTAV)
collaborazione attiva con alcuni reparti ospedalieri al fine di razionalizzare l’uso di Farmaci ad
elevata criticità (ad es. antitumorali, NAO, nuovi farmaci di intersse cardiologico, inibitori di
pompa, eparine frazionate)
incontri con medici specialisti per un corretto utilizzo dei farmaci, e dei dispositivi medici
introduzione dei nuovi Registri AIFA e gestione dei sistemi di richieste rimborso per quelli con
Risk Sharing
informazione/sensibilizzazione sull’uso dei farmaci biosimilari (epoetine, fattori di stimolo
granulocitario, ormone della crescita)
informazione/sensibilizzazione sulla Farmacovigilanza e Dispositivovigilanza
partecipazione attiva al gruppo Rischio Clinico aziendale ed alla stesura della documentazione
gestionale
gestione delle segnalazioni degli incidenti e/o mancati incidenti e malfunzionamenti relativi
all’uso di dispositivi medici
partecipazione alla stesura di capitolati tecnici al fine di razionalizzare i consumi e uniformare le
richieste tra ospedali dell’Area Vasta.
intervento nelle attività di accreditamento dei reparti
partecipazione alle attività legate alle sperimentazioni cliniche (Eudravigilance)
gestione, monitoraggio, allestimento di terapie per sperimentazione clinica
181
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI
appropriatezza nell’uso di alcuni farmaci ad elevata criticità e diminuzione della spesa relativa
diminuzione delle scorte e di scaduti di reparto
incremento dell’uso di farmaci biosimilari
contenimento della spesa farmaceutica a parità di livelli assistenziali
adeguamento da parte dei reparti ospedalieri ai Prontuario Terapeutico Aziendale e quindi anche
al Prontuario Terapeutico di Area Vasta
diminuzione delle giacenze di reparto di farmaci e DM, corretta gestione delle richieste,
programmazione dei fabbisogni, abbattimento degli sprechi
incremento delle segnalazioni delle reazioni avverse da farmaci e di incidenti e mancati incidenti
da dispositivi medici
miglioramento della procedura di gestione dei Registri AIFA per i farmaci a Risk Sharing.
agevolazione nell’ottenimento dell’accreditamento dei reparti.
rimodulazione di procedure operative e formalizzazione di alcune di esse all’interno del sistema
qualità
allestimento di terapie antiblastiche per sperimentazione
RISULTATI RAGGIUNTI
tendenziale allineamento delle prescrizioni agli obiettivi regionali di appropriatezza relativamente
ad alcuni gruppi terapeutici
diminuzione delle scorte e scaduti di reparto
piena aderenza da parte dei reparti ospedalieri ai Prontuario Terapeutico Aziendale e quindi
anche al Prontuario Terapeutico di Area Vasta
razionalizzazione dei consumi dei DM e diminuzione della spesa
elaborazione di alcune procedure – istruzioni operative
consolidamento dell’attività di monitoraggio dei farmaci sottoposti a “Registro AIFA”
consolidamento d’uso dei farmaci biosimilari in particolare di fattori di stimolo granulocitario e di
Epoetina alfa
adeguamento alla gestione ESTAV e completamento delle procedure tecniche delle gare di D.M.
assegnate
importante contributo e supporto ai reparti nelle procedure di accreditamento
agevolazione delle segnalazioni di incidenti o mancati incidenti da dispositivi medici
allestimento, quando necessario, di terapie di sperimentazione ed anche di placebo.
5.9.3 Controllo della spesa farmaceutica territoriale
CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Farmaceutica
ALTRI CDR COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO
U.F. Distretto, UOC Ospedaliere e territoriali, U.O.C.
Procedure e tecnologie informatiche – Sistema Informativo, Direzione sanitaria, Area Vasta ed ESTAV.
182
Relazione sanitaria 2013
AZIONI
controllo e monitoraggio dei consumi farmaceutici per le varie tipologie di erogazione
(convenzionata, diretta, DPC) e in particolare sui farmaci con Piano Terapeutico o particolari
modalità di prescrizione, su quelli soggetti a Registro AIFA e tra questi sui farmaci per i quali è
previsto il Risk Sharing/payment by result
implementazione flussi regionali specifici (FED, SPF, RIC …)
monitoraggio e controllo tecnico-contabile delle prescrizioni farmaceutiche spedite dalle farmacie
convenzionate in
regime di SSN
informazioni alle farmacie convenzionate sulla corretta spedizione delle prescrizioni SSN con
particolare riferimento alla prescrizione di farmaci a brevetto scaduto (sostituibilità), alle esenzioni
e ai ticket regionali
informazioni ai prescrittori sul corretto uso dei farmaci, Note AIFA, indicatori di appropriatezza
regionali, benchmarking tra le Aziende Sanitarie regionali
informazione
e
sensibilizzazione
sull’uso
dei
farmaci
a
brevetto
scaduto
e
sul
costo/efficacia/sicurezza dei farmaci
verifiche campionarie mensili su prescrizioni soggette a Note AIFA, controlli sulle iperprescrizioni e
conseguenti richiami; eventuali segnalazioni all’apposita Commissione
invio di periodica reportistica ai M.M.G. e Pediatri di Libera scelta, con indicatori quali-quantitativi
di prescrizione e scostamenti % dalla media ASL anche in riferimento agli indicatori/obiettivi
regionali, invio elenco di assistiti con il maggior assorbimento individuale di risorse
incontri individuali e di gruppo con M.M.G. in collaborazione con l’U.F. Distretto, per informazioni
dettagliate sul loro profilo prescrittivo e per sensibilizzarli al problema del corretto uso dei farmaci
e al contenimento della spesa (con particolare riferimento agli obiettivi regionali)
collaborazione con l’U.F. Distretto alla realizzazione di incontri tra MMG e medici specialisti
ospedalieri (continuità ospedale/territorio)
partecipazione attiva al progetto di miglioramento della qualità in Medicina Generale (progetto
budget 2013) attraverso riunioni periodiche, aggiornamento archivi, elaborazioni e monitoraggio
indicatori
attività inerenti la Farmacovigilanza: gestione delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci e
relativi follow-up, azioni di sensibilizzazione, invio a tutti i Medici (dipendenti e convenzionati
nonché alle Farmacie) di note informative AIFA importanti per la sicurezza sull’uso dei farmaci
potenziamento dell’erogazione diretta di farmaci a pazienti in RSA e per terapie domiciliari in
particolare per farmaci soggetti a monitoraggio/ registro AIFA
ampliamento della Distribuzione per Conto (DPC) attraverso le farmacie a tutti i farmaci del PHT e
della delibera regionale 135/2002
attivazione di procedure per l’approvvigionamento e consegna diretta agli assistiti di farmaci
particolari quali ad esempio farmaci “esteri”, farmaci per malattie rare, farmaci previsti dalla legge
648/1996, fibrosi cistica, SLA ecc.
183
Relazione sanitaria 2013
RISULTATI ATTESI
miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva attraverso il rispetto delle limitazioni d’uso (Note
AIFA), delle indicazioni terapeutiche autorizzate (AIC), Piani Terapeutici, nonché maggiore
consapevolezza circa la sicurezza nell’uso dei medicinali (farmacovigilanza)
tendenziale adeguamento agli obiettivi regionali di appropriatezza prescrittiva e agli indicatori
medi regionali di spesa/procapite
miglioramento nell’integrazione ospedale/territorio
contenimento della spesa a parità di livelli assistenziali e allineamento alla spesa media procapite
regionale
miglioramento/potenziamento del servizio di distribuzione diretta e della DPC con incremento dei
farmaci erogati attraverso le farmacie convenzionate per conto dell’ASL
puntuale monitoraggio dei farmaci con Registro AIFA e dei farmaci sottoposti a Risk Sharing
incremento delle prescrizioni di farmaci a brevetto scaduto
miglioramento della qualità delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci e raggiungimento del
gold standard OMS
RISULTATI RAGGIUNTI
il tendenziale adeguamento agli indicatori di appropriatezza prescrittiva regionali si è verificato
per 12 indicatori su 24 (rispetto al valore medio regionale)
il costo medio netto procapite pesato è risultato inferiore al valore medio regionale di circa 1.6
Euro (€ 131.8 vs 133.4); la spesa netta è diminuita di 600.000 Euro rispetto all’anno precedente (2.65% vs -3.72% Regione Toscana)
la distribuzione per conto (DPC) attraverso le farmacie convenzionate è incrementata del 12.3% in
termini di confezioni erogate e del 26% in termini di spesa interna per acquisto farmaci rispetto
all’anno precedente, a fronte di un sostanziale contenimento di spesa e volume complessivo di
farmaci distribuiti in erogazione diretta (+2%)
è stata ulteriormente incrementata l’erogazione diretta di farmaci per terapie domiciliari da parte
dell’U.O.C. Farmaceutica attraverso la Farmacia di Continuità e in particolare sono state erogate
11.500 confezioni a pazienti in RSA con incremento del 20 % rispetto al 2012
è stato potenziato il numero dei punti di erogazione sul territorio della Farmacia di Continuità con
l’apertura di un punto di erogazione diretta farmaci presso il Distretto di Pietrasanta
oltre 60.000 € i rimborsi ottenuti dalle Ditte per farmaci soggetti a risk-sharing (rispetto agli anni
precedenti l’importo molto inferiore è conseguente al blocco della procedura informatica per le
richieste di rimborso sulla nuova piattaforma AIFA); inoltre sono state richieste confezioni
omaggio per pazienti naive ai farmaci per Alzheimer (accordo negoziale) per un valore di circa
25.000 €
monitoraggio e controllo di tutte le prescrizioni farmaceutiche spedite dalle farmacie
convenzionate in regime di SSN: circa 2.200 € di addebiti alle farmacie per inadempienze
convenzionali e circa 25.000 € per differenze contabili
Vigilanza territoriale: 6 ispezioni alle farmacie convenzionate relativamente ai farmaci per uso
umano e 25 per i farmaci veterinari, 4 ispezioni alle parafarmacie
184
Relazione sanitaria 2013
miglioramento della qualità dell’assistenza nei punti farmaceutici di continuità anche grazie
all’attività di informazione diretta agli assistiti
mantenimento dell’attività informativa nei confronti delle farmacie e di tutti i medici prescrittori
(in collaborazione con la Direzione e con l’U.F. Distretto)
numerosi incontri informativi e di condivisione degli obiettivi con Medici MMG e Medici specialisti
comprensivi di idonea reportistica
aumento delle prescrizioni di farmaci a brevetto scaduto (incidenza % 71,9 nel 2013 vs 67,6 del
2012)
miglioramento della qualità delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci (ADR) e inserimento
nella rete nazionale di FV di 90 segnalazioni, pari a un tasso di segnalazione di 531 per milione di
ab., in netta diminuzione rispetto all’anno precedente ma comunque molto superiore al Gold
Standard OMS (300 ADR per mil. di ab.); invio di alcune note informative AIFA sulla sicurezza dei
farmaci.
185
Relazione sanitaria 2013
SEZIONE VI
CORREDO DOCUMENTALE
6.1 Tabelle
Tabella n. 1 - L'articolazione distrettuale: l'assetto a fine anno
Distretto Unico
Presidi:
Presidio distrettuale FORTE DEI MARMI
Presidio distrettuale MASSAROSA
Casa della Salute di PIETRASANTA
Presidio distrettuale PONTESTAZZEMESE
Casa della Salute di QUERCETA
Presidio distrettuale SERAVEZZA
Presidio distrettuale CAMAIORE
Casa della Salute di VIAREGGIO, Via Fratti
Casa della Salute di Torre del Lago VIAREGGIO
Presidio distrettuale Santa Maria Goretti VIAREGGIO
Presidio distrettuale VIAREGGIO TERMINETTO
Il Distretto comprende l'intera
popolazione del territorio della USL.
(cfr. par. 1)
186
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 2 - I servizi ospedalieri in rete: andamento dei ricoveri
Ricoveri per residenti ovunque ricoverati (in Toscana)
20.725
Ricoveri per residenti ricoverati nei propri presidi
13.943
Ricoveri per non residenti
4.501
Totale
18.444
Grado di copertura del fabbisogno interno
67,28
Indice di attrazione
24,40
Durata
Media
della
degenza
o del ciclo
Tasso di
Occupaz
ione
%
Indice di
Rotazione
Ricoveri per Acuti
Ciclo Continuo
13.632
- Giornate degenza
73.685
- Giornate maturate
74.800
DH
3.813
- Accessi
5,41
69,94
46,53
3,45
121,81
84,73
22,40
78,18
12,74
9,28
106,11
47,07
41,52
73,13
6,43
43,88
1.485,4
8
8,00
13.155
Riabilitazione Codice 56
Ciclo Continuo
242
- Giornate degenza
5.422
- Giornate maturate
5.888
Riabilitazione Codice 56
DH
659
- Accessi
6.113
Riabilitazione Codice 75
Ciclo Continuo
90
- Giornate degenza
3.737
- Giornate maturate
4.288
Riabilitazione Codice 75
DH
- Accessi
8
351
Nota: i dati sopra riportati sono da intendersi escluso: nido, psichiatria e neuropsichiatria infantile
187
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 3 - I servizi ospedalieri in rete: andamento dei ricoveri dei residenti per tipologia di struttura e confronto
con l'anno precedente
Tasso di
ospedalizzazione
N° ricoveri per
residenti
Funzioni di base
Funzioni regionali
Totale
USL
AO
PRIVATO
ALTRO
TOTALE
Anno 2013
14.980
2.295
991
439
18.705
114,01
869
862
38
251
2020
12,31
15.849
3.157
1.029
690
20.725
126,32
Anno Precedente
N° ricoveri per
residenti
Funzioni di base
Funzioni regionali
Totale
USL
AO
PRIVATO
ALTRO
TOTALE
Anno 2012
17.168
2.313
1.472
422
21.375
126,13
435
933
43
202
1.613
9,52
17.603
3.246
1.515
624
22.988
135,65
Nota: i dati sopra riportati sono da intendersi escluso: nido, psichiatria e neuropsichiatria infantile
188
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 4 - I servizi ospedalieri in rete: posti letto in esercizio
Di cui Riabilitazione
Area
Medica
ciclo
conti
nuo
Area
Chirurgica
D.H.
ciclo
conti
nuo
Area
Terapie
Intensive
D.H.
ciclo
conti
nuo
Area
Materno
Infantile
D.H.
ciclo
conti
nuo
Totale
D.H.
ciclo
continuo
D.H.
Attività ordinaria
Alta Specialità
ciclo
continu
o
ciclo
contin
uo
D.H.
D.H.
1) S. Camillo
50
30
27
39
0
0
0
0
77
69
30
20
0
0
2) Barbantini
46
0
0
0
0
0
0
0
46
0
20
0
0
0
3) Azienda USL
12 Versilia
149
45
113
9
10
0
54
6
326
60
19
14
14
1
Totale Asl 112
245
75
140
48
10
0
54
6
449
129
69
34
14
1
Nota: i dati sopra riportati sono da intendersi escluso: nido (25 culle), psichiatria (11 ciclo continuo) e neuropsichiatria infantile (1 ciclo continuo)
189
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 5 -I servizi sanitari territoriali e il loro sviluppo: assistenza domiciliare integrata, cure domiciliari,
strutture e modalità assistenziali innovative
Assistenza domiciliare integrata
Si fa riferimento agli ADI D.P.R. 270/2000
NUMERO PAZIENTI IN ADI 2012
NUMERO PAZIENTI IN ADI 2013
Cure domiciliari
ATTIVATE NEL 2013
n. PAZIENTI TRATTATI OBIETTIVO PAZIENTI PER ANNO
PAZIENTE ONCOLOGICO
PAZIENTE AFFETTO DA AIDS
PAZIENTE TERMINALE
0
0
PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIE SOCIALI
Strutture e modalità assistenziali innovative
POSTI TECNICI
HOSPICE
(i dati sono riferiti alla nuova struttura presso “Il
Contesso” aperta dal mese di Luglio)
Cure Intermedie – percorso ospedaliero
Cure intermedie – percorso territoriale
DIURNO PER PRESTAZIONI SPECIALISTICHE
OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE
TRATTAMENTI PER
ANNO
CASI PER ANNO
190
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 6 - La struttura della spesa per livelli di assistenza: anno 2013 e confronto con l’anno precedente
RELAZIONE SANITARIA
ANNO 2013
Note
Prevenzione collettiva
Profilassi delle malattie infettive e diffusive
Tutela dai rischi sanitari connessi all’inquinamento ambientale
Totale Costi
Aziendali
Compensazioni
Attive
2013 - Tot. Costi
Aziendali al netto
delle Comp. Attive
% su
TOTALE
2013
% su
TOTALE
2012
Diff. %
€ 8.073.387
€0
€ 8.073.387
2,90%
2,82%
0,08%
€ 805.139
€0
€ 805.139
0,29%
0,28%
0,01%
€0
€0
€0
0,00%
0,00%
0,00%
Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari connessi agli amb
vita_lavoro
€ 3.002.979
€0
€ 3.002.979
1,08%
1,06%
0,02%
Ambienti di vita
€ 1.099.205
€0
€ 1.099.205
0,39%
0,37%
0,02%
Ambienti di lavoro
€ 1.903.774
€0
€ 1.903.774
0,68%
0,68%
0,00%
Sanità pubblica veterinaria
€ 2.263.930
€0
€ 2.263.930
0,81%
0,80%
0,01%
Sanità animale
Tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale
Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
Tutela igienico sanitaria degli alimenti
Medicina legale
Medicina dello sport
Assistenza territoriale
€ 271.532
€0
€ 271.532
0,10%
0,10%
0,00%
€ 1.585.099
€0
€ 1.585.099
0,57%
0,56%
0,01%
€ 407.299
€0
€ 407.299
0,15%
0,14%
0,00%
€ 278.660
€0
€ 278.660
0,10%
0,14%
-0,04%
€ 1.270.102
€0
€ 1.270.102
0,46%
0,39%
0,07%
€ 452.577
€0
€ 452.577
0,16%
0,16%
0,00%
€ 157.977.756
€ 8.301.746
€ 149.676.010
53,75%
52,94%
0,81%
Assistenza sanitaria di base
€ 18.480.856
€ 193.031
€ 18.287.825
6,57%
6,41%
0,16%
Medicina generale
€ 14.523.503
€ 193.031
€ 14.330.472
5,15%
4,97%
0,17%
€ 2.834.789
€0
€ 2.834.789
1,02%
0,98%
0,04%
Pediatria di libera scelta
Continuità assistenziale
€ 1.122.564
€0
€ 1.122.564
0,40%
0,46%
-0,06%
Assistenza farmaceutica
€ 50.329.424
€ 1.802.364
€ 48.527.060
17,43%
16,34%
1,09%
Farmaceutica aziendale e assistenza integrativa
€ 23.254.029
€ 1.802.364
€ 21.451.665
7,70%
6,94%
0,76%
Farmaceutica convenzionata e integrativa
€ 27.075.395
€0
€ 27.075.395
9,72%
9,40%
0,32%
Assistenza distrettuale
€ 29.700.608
€ 6.226.407
€ 23.474.201
8,43%
8,63%
-0,20%
Ambulatoriale e domiciliare
€ 19.086.387
€ 6.226.407
€ 12.859.980
4,62%
4,99%
-0,37%
Emergenza sanitaria territoriale
€ 10.614.221
€0
€ 10.614.221
3,81%
3,64%
0,17%
Riabilitazione
€ 6.533.956
€ 79.944
€ 6.454.012
2,32%
2,42%
-0,10%
Riabilitazione funzionale
€ 3.156.338
€ 79.944
€ 3.076.394
1,10%
1,15%
-0,05%
Disabilità
€ 2.429.811
€0
€ 2.429.811
0,87%
0,89%
-0,02%
€ 947.808
€0
€ 947.808
0,34%
0,37%
-0,03%
€0
€0
€0
0,00%
0,00%
0,00%
Assistenza protesica
Assistenza termale
Assistenza ai non autosufficienti
€ 7.710.948
€0
€ 7.710.948
2,77%
2,64%
0,13%
€ 32.489.175
€0
€ 32.489.175
11,67%
11,97%
-0,30%
Specialistica
€ 22.352.757
€0
€ 22.352.757
8,03%
7,69%
0,33%
Diagnostica strumentale
€ 10.136.418
€0
€ 10.136.418
3,64%
4,27%
-0,63%
Salute mentale
Assistenza specialistica ambulatoriale
€ 10.551.533
€0
€ 10.551.533
3,79%
3,70%
0,09%
Dipendenze
€ 2.181.256
€0
€ 2.181.256
0,78%
0,83%
-0,05%
Tossicodipendenze
€ 1.745.005
€0
€ 1.745.005
0,63%
0,66%
-0,04%
Alcoolismo
Assistenza ospedaliera
Ricovero
Emergenza urgenza
€ 436.251
€0
€ 436.251
0,16%
0,17%
-0,01%
€ 145.203.589
€ 24.487.830
€ 120.715.759
43,35%
44,24%
-0,89%
€ 138.643.243
€ 24.487.830
€ 114.155.413
40,99%
41,93%
-0,93%
€ 6.560.346
€0
€ 6.560.346
2,36%
2,31%
0,05%
€ 311.254.733
€ 32.789.576
€ 278.465.156
100,00%
100,00%
0,00%
191
Relazione sanitaria 2013
Tabella n.7
Fonte: discoverer: DM_Costi
CONVENZIONI MEDICHE NAZIONALI
BUDGET TRASVERSALI (FPL1)
°Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000027 "Guardia Medica"
°°Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000025 "Costi conv.naz.prestaz.medico-generiche"
*Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000026 "Costi conv.nazionale prestaz.pediat"
**Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000033 "Costi conv.naz.prestaz.medicina dei servizi"
***Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000029 "Incaricati DEU"
****Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000034 "Convenzione Specialisti Interni"
MEDICINA GENERALE
14.088.976
°°MEDICINA GENERALE
12.747.468
***MEDICINA EMERG. SANIT. TERRIT.
191.272
°MEDICINA ATTIVITA' CONTINUITA' ASS.
**MEDICINA DEI SERVIZI
1.076.004
74.232
*PEDIATRIA LIBERA SCELTA
2.834.789
****SPECIALISTICA AMBULATORIALE
1.286.774
TOTALE
18.210.539
Tabella n.7.a
TRASPORTI SANITARI
*Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000032 "Trasporti Sanitari" escluso ciò che è attribuito al DEU
**Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000031 "Trasporti Sanitari" che è attribuito al DEU
1.711.212
*TRASPORTI SANITARI ORDINARI
**TRASPORTI SANITARI EMERGENZA
531.104
2.242.316
Confronto 2013/2012
2013
MEDICINA GENERALE
*PEDIATRIA LIBERA SCELTA
****SPECIALISTICA AMBULATORIALE
2012
13.995.578
93.398
2.834.789
2.818.055
16.734
1.286.774
TOTALE
18.210.539
*TRASPORTI SANITARI ORDINARI
1.711.212
**TRASPORTI SANITARI EMERGENZA
diff.
14.088.976
531.104
2.242.316
1.494.090
-
207.316
18.307.723
-
97.184
1.857.216
-
146.004
551.580 -
20.476
-
166.480
2.408.796
192
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 8 - Lo sviluppo della rete dei presidi: il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di
riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) - dato aziendale
Settore di intervento:
====
Spesa effettiva 2013
Nessun dato relativo a interventi di nuova edificazione
Tabella n. 9 - Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione di riorganizzazione funzionale (interventi
finanziati) - dato aziendale (vedi tabella al paragrafo 3.5)
Spesa effettiva 2013
Tabella n. 10 - Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione di riorganizzazione funzionale (interventi
finanziati) - dato aziendale
Spesa effettiva (dato 2010)
Edilizia extraospedaliera
Settore di intervento
Mantenimento strutture
1.407.432,28
Tabella n. 11 - Qualità aziendale: i progetti di miglioramento più significativi (max 5)
portati a conclusione nell'anno
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
RISULTATI
RAGGIUNTI
Iniziato percorso per requisiti di esercizio
Centro Trasfusionale e centri di raccolta
Coinvolgimento degli operatori della struttura con la presenza degli Ingegneri
per la parte dei requisiti strutturali, tecnologici e impiantistici.. Effettuati
sopralluoghi presso i centri di raccolta sangue di Camaiore e Massarosa dove si
effettuano donazioni,. Acquisita la documentazione presente per il
completamento della verifica da parte della commissione prevista per il prossimo
anno.
Conformi
all’obiettivo
Verifica da parte della Commissione
Regionale Accreditamento Istituzionale per
Dipartimento Cure Primarie con esito
positivo
Raccordati e coordinati i gruppi di lavoro multidisciplinare per il raggiungimento
dei requisiti richiesti per l’ Accreditamento Istituzionale rispondendo a tutti i
requisiti con rispettivi indicatori e standard di riferimento
Conformi
all’obiettivo
Formate 900 persone
Incontri con riunioni di formazione e Audit presso le strutture Aziendali con
lettura dei requisiti specifici per Accreditamento Istituzionale e per i requisiti di
esercizio (inserirti come evento formativo)
Conformi
all’obiettivo
Sono stati effettuati 40 Audit presso le
strutture che hanno presentato domanda di
accreditamento cui hanno partecipato n.
300 dipendenti
Effettuati Audit in tutte le strutture Aziendali che hanno presentato domanda
di Accreditamento Istituzionale. ( inserirti come evento formativo)
Conformi
all’obiettivo
193
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 12 - La comunicazione: iniziative di comunicazione interna
in riferimento anche ai temi della Carta dei Servizi
Descrizione
Obiettivo
Incontri di
condivisione di buone
pratiche
amministrative
per addetti ai rapporti
con l’utenza
Formazione operatori addetti front
office
Villa Borbone, Viareggio 8-15
Novembre, 4 Dicembre 2013
Conferenza dei Servizi
Strumenti adottati per la verifica
dell'iniziativa
In corso
Conclusa
Se conclusa
riportare i
risultati
conseguiti
Condivisione di esperienze di
comunicazione col cittadino
Si
Vedi
questionarii di
soddisfazione e
schede
valutazione
presso UO.
Formazione
Informazione e confronto sul tema
della riorganizzazione del sistema
sanitario regionale
Incontro, Questionario
soddisfazione
Si
“Percorso Sanità”
periodico di
informazione
Presentazione delle attività
dell’Azienda
Pubblicazione e distribuzione
Partecipazione
delle realtà del
territorio e degli
operatori
Aumento delle
conoscenze
specifiche
7 numeri mensili
nel 2013
Sito intranet - Percorso
Sanità” periodico di
informazione
Diffusione dati indagini MeS. S. Anna
Sito Intranet
Miglioramento della comunicazione
interna
Condivisione modulistica e
documentazione trasversale ed
invio delle dodici newsletter
mensili sulle novità del mese
Diffusione dei risultati
sull’analisi dei reclami
Miglioramento dei servizi
Analisi dei reclami per tipologia
e struttura
NO
Si
SI
SI
SI
Si
Indagine sui servizi territoriali ,
Indagini clima interno
si
Inviati 3report
trimestrali ed
una Relazione
annuale di
Tutela nel 2013
Reportistica verso Direzione e
verso Aree/Dipartimenti
aziendali
Attività Sportello Unico
di Prevenzione
Rispondere in modo efficace ai
bisogni di informazione e assistenza
dei cittadini utenti e delle loro
organizzazioni, mediante
l’ottimizzazione della circolazione
delle informazioni tra gli operatori
del Dipartimento di Prevenzione
Popolamento database delle
FAQ
Registrazione della domanda ai
fini dello sviluppo dell’attività
Conformi
all’obiettivo
Si
Dati sito Web
194
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 13 - La comunicazione: iniziative di comunicazione esterna
Descrizione
Ascolto criticità
attraverso numero
verde e Punto URP
Accoglienza
“Percorso Sanità”
periodico di
informazione
Sito INTERNET
Obiettivo
Strumenti adottati per la
verifica dell'iniziativa
•
Migliorare la soddisfazione
dell’utenza e limitare il contenzioso
Analisi del reclamo
Presentazione delle attività
dell’Azienda
Pubblicazione e distribuzione
mensile
Aggiornamento costante del sito
INTERNET
Carte di reparto,
carte accoglienza
Pubblicazione dei principali
documenti aziendali per la loro
fruizione
Cura della pubblicazione delle Carte
di reparto e Carte accoglienza
Aggiornamento
periodico della Carta
dei Servizi
Diffusione esterna dei contenuti
della stessa con sito web e con
documentazione cartacea
Attività Sportello
Unico di Prevenzione
Rispondere in modo efficace ai
bisogni di informazione e assistenza
dei cittadini utenti e delle loro
organizzazioni, mediante
l’ottimizzazione della circolazione
delle informazioni tra gli operatori
del Dipartimento di Prevenzione
In
corso
Conclusa
Se conclusa
riportare i risultati
conseguiti
Risultati conformi
all’obiettivo.
Si
7 numeri
si
Si
Conformi
all’obiettivo
N° carte di reparto e
accoglienza presenti, in
collegamento con l’attività di
accreditamento delle strutture
o
o
Invio per posta elettronica
Pubblicazione sul sito Web
aziendale
•
Registrazione della
domanda ai fini dello
sviluppo dell’attività
•
FAQ
•
Procedure*
•
Schede macchina**
Si
si
Conformi
all’obiettivo
si
Conformi
all’obiettivo,
verificati con
valutazione
Dati sito Web
Tabella n. 14 - La comunicazione: costi aziendali
Costi aziendali della comunicazione
costi 2013
CdC URP 378
Interventi comunicazione interna
2.964
50%
Interventi comunicazione esterna
2.964
50%
Personale
282.365
Tot.
288.293
Fonte: DM_COSTI > Report Sintetico> foglio Annuale > Area di Staff > Relazioni Pubbliche > U.R.P.
Descrizione Fp L3
PERSONALE
282.365
BENI ECONOMALI
5
SERVIZI
0
AMMORTAMENTI
2.950
COSTO SERVIZI INTERNI
2.972
5.927
2.964
195
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 15 La Carta dei Servizi: gli impegni dichiarati
Il nuovo repertorio di impegni per la Carta dei Servizi sanitari (DGRT. 335/2014) è vigente presso la nostra azienda con i dati del 2013. Qui di seguito
vengono elencate le categorie di cui all'Osservatorio Regionale Carta dei Servizi con la descrizione degli impegni. Per i relativi indicatori, standard e
strumenti di verifica si rimanda alla pagina del sito web aziendale alla pagina http://www.usl12.toscana.it/documenti/ --> CARTA DEI SERVIZI E
IMPEGNI AZIENDALI
Categorie di cui all'Osservatorio Regionale Carta dei Servizi e impegni per la carta dei servizi sanitari
ASPETTI RELAZIONALI
Garantire il miglioramento dei rapporti tra gli utenti ed il personale a contatto con essi
UMANIZZAZIONE
Presenza di regolamento che disciplina l'assistenza integrativa non sanitaria negli ospedali (sia da parte di familiari, ass volontariato che di cooperative
sociali) supporto personale, relazionale, affettivo
Nell'assistenza ai soggetti di età evolutiva sono rispettati i principi enunciati nella "Carta dei diritti del bambino in ospedale" fatta propria dalla
Commissione pediatrica regionale
Garantire rispetto delle specificità etniche e culturali
Garantire umanizzazione del momento della morte
Garantire cure palliative e terapia del dolore
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Garantire la piena funzionalità e visibilità dell'URP
Cura dell'empowerment individuale (iniziative di educazione/informazione rivolte a cittadini e categorie di malati)
Garantire alcuni percorsi di Chronic care model (sanità di iniziativa)
Garantire all'atto del ricovero l'informazione sul Presidio di ricovero per gli aspetti che interessano al paziente tramite consegna di foglio accoglienza
e/o sua affissione in reparto
Cura della comunicazione clinica (consenso informato, operatore di riferimento per alcune categorie di pazienti)
Garantire l'ottenimento di notizie cliniche da parte del ricoverato stesso e/o dei familiari dei ricoverati, nel rispetto della privacy del paziente
Agevolazione continuità delle cure dopo ricovero ordinario o in day surgery (consegna lettera di dimissione ai dimessi, riferimento telefonico per i
dimessi.
TEMPI E ACCESSIBILITA'
Per pazienti fragili o con bisogni complessi garantire esistenza nel presidio ospedaliero di protocolli di dimissioni che prevedano il coinvolgimento dei
servizi territoriali
Garantire in caso di intervento programmato un percorso dedicato in cui un cittadino possa usufruire nell'arco di un giorno di tutte le prestazioni
diagnostiche e ambulatoriali richieste
Facilitazione delle modalità di prenotazione (CUP – prima visita)
Garantire per l'accesso alle prestazioni specialistiche e diagnostiche il tempo massimo previsto dai provvedimenti regionali ed in caso di non rispetto
rilascio del bonus
Nel caso di mancata effettuazione della prestazione prenotata garantire all'assistito il rilascio di un bonus e la possibilità di fruire comunque della
prestazione l'esecuzione della stessa nei tempi massimi dichiarati dall'azienda
Facilitare modalità ritiro referti e garantire per la consegna dei referti il rispetto dei 5gg, salvo tipologie di esami dichiarati
196
Relazione sanitaria 2013
Garantire pubblicità modalità di consegna copia della cartella clinica, comprensiva dei tempi massimi
ASPETTI ALBERGHIERI E COMFORT
Comfort dei servizi comuni (comfort generale della struttura)
Garantire la possibilità di prenotare la scelta tra due o più menù, per i pazienti a dieta libera, e garantire peculiarità alimentari per motivi di salute,
culturali, etnici
STRUTTURA E LOGISTICA
Migliorare accesso fisico alle strutture da parte di portatori di handicap o cittadini fragili
ASPETTI BUROCRATICI E AMMINISTRATIVI
Garantire la facilitazione di procedure amministrative/sanitarie complesse
TUTELA, ASCOLTO E VERIFICA
Garantire l'esistenza di una procedura per la gestione dei reclami che rispetti il tempo massimo risposta di 30 gg e che utilizzi l'analisi dei reclami per
migliorare la qualità dei servizi
Utilizzare i risultati delle indagini di qualità percepita per migliorare la qualità dei servizi
Garantire il coinvolgimento del Comitato di Partecipazione Aziendale nei processi aziendali secondo gli indirizzi regionali
197
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 16 - La promozione della cultura della salute: interventi realizzati nell’anno
Tematica
responsabile
target
Rete di collaborazione
Stili di vita:
guadagnare salute in
4 mosse
Dr.ssa G.Camarlinghi, U.F.
Igiene Alimenti
Nutrizione; Dr.ssa F.
Falcone, Centro Antifumo
U.F. Sert;
Dr. G.Intaschi, U.F. Sert
Dr. A. Pizzi, Medicina
dello sport
Partecipazione di due Istituti
comprensivi
"Prevenzione
dell'abitudine al fumo
nella comunità
versiliese:
Dr.ssa F. Falcone, Centro
Antifumo U.F. Sert
Scuole della Versilia, Enti
Locali, Associazioni di
volontariato
Prevenzione
alcologica
Ricreazione in via
d’estinzione
Dr. G.Intaschi, resp.le U.F.
Sert
"Prevenzione
HIV/AIDS"
progetto/concorso
ULTIMORA
Dr. F.Barghini U.F. Igiene
e Sanità pubblica
Scuole della Versilia, Enti
locali, terzo settore: ass.ni di
volontariato ACAT e privato
sociale CEIS Comitato non la
bevo
Scuole della versilia, anlaids
Versilia
"Incentivazione
donazione sangue e
plasma"
Dr. Porta direttore U.O.
Immunoematologia e
trasfusione
"Educazione sessuale
e sentimentale"
G.A.P.
Gioco d’azzardo
patologico
U.F.Sert,
Centro Antifumo
Realizzato
U.F. Igiene e Sanità
pubblica
realizzati
Ass.ni donatori di sangue
della Versilia, Scuole della
Versilia
Centro trasfusionale, Ed.
alla salute
realizzato
Dr.ssa C. Mugnetti U.F.
Consultoriale,
Scuole della versilia, gruppi
genitori e insegnanti
U.F. Consultoriali,
équipe Adolescenti
realizzato
Dr.ssa M. Aglietti U.F.
Sert
Costituzione della rete per gli
Operatori sanitari con
associazioni ed enti, forze
dell’ordine
Dipartimento di Prevenzione,
Dipartimento di riabilitazione
Commissione G A P
aziendale
realizzato
Studenti , atleti,
insegnanti, genitori,
istruttori sportivi,
cittadinanza,
Studenti, volontari ,
medici ed infermieri del
118
realizzato
Ambiente e rapporto
uomo - animale
F. Sanità Pubblica
Veterinaria
Dr.ssa Ida Aragona
Presentazione del progetto
da parte dei volontari agli
insegnanti scuole secondarie
Scuole di secondo grado,
Istituto professionale
Alberghiero
PROMOZIONE DELLA
SALUTE E DEL
BENESSERE A SCUOLA
Promozione della salute
Dr.ssa Maria Vittoria
Sturaro
Formazione della Peer
Education realizzazione
Campus
Tabella n. 17 - La promozione della cultura della salute: dati di spesa
Interventi di educazione alla salute
Personale
€ 95.041
€ 14.080
Educazione sanitaria (312)
Relaz Sanit Ann
Tot PERSONALE
Realizzato
realizzato
Dr. A. Pizzi resp medicina
dello sport
Dr. A Marchetti U.F.
riabilitazione
Centrale 118 resp
Dr. A. Niccolini
Importi in €
0
€ 109.121
note
U.F. Igiene Alimenti
Nutrizione;
Centro Antifumo U.F.
Sert;
U.F. Sert;
Medicina dello sport
U.F. Sert,
Movimento e
stili di vita sani,
prevenzione doping,
AFA
Corretto uso del 118
ALTRI COSTI
Raggiungimento
obiettivo
realizzato
Realizzato
Sanità pubblica
veterinaria
Docenti Studenti scuola
superiore e
IstitutioComprensivo
realizzato
Ambiente e
rapporto
uomo animale
198
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 18 - La formazione del personale: tematiche e ambiti formativi dell’azienda anno 2013
Tematiche e ambiti formativi
Metodologia del lavoro e organizzazione dei servizi
N.
interventi
in sede
64
Tematiche inerenti la prevenzione
11
Corsi specifici per lo sviluppo delle competenze professionali
27
La comunicazione e qualità relazionale interna ed esterna con particolare attenzione al miglioramento delle reti di relazioni
(con i colleghi, i familiari e la cittadinanza)
6
Lo sviluppo del modello organizzativo "Chronic care model" che favorisce la Sanità d'Iniziativa
5
La continuità dei percorsi diagnostico-terapeutici territorio-ospedale-territorio
1
Appropriatezza dei percorsi riabilitativi
Tecniche di rianimazione (ALS, BLS, BLS-D, PBLS-D e Retraining)
Progetto "Codice Rosa"
Sperimentazione della FAD (Formazione a Distanza)
Processo di inserimento per i neoassunti, benessere organizzativo e stress lavoro correlato, Piani di inserimento ed interscambio
4
31
2
Non attivata
in azienda
14
Sviluppo delle conoscenze ed utilizzo delle procedure informatiche
1
Potenziamento delle attività inerenti la salute e la sicurezza del personale dipendente di cui al D.Lgs. 81/2008
2
Gestione delle emergenze con simulazioni ed esercitazioni
4
Riunioni di aggiornamento professionale
Seminari
26
1
Audit clinici edizioni
45
Rassegne M&M edizioni
83
Controllo del dolore
1
Farmacologia
2
Tirocinio
194
199
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 19 - La formazione del personale: esperienze significative portate a conclusione nell’anno 2013 ( quelli a valutazione
d’impatto )
Finalità
Settori/figure
Apprendimento di
tecniche di esecuzione
screening spirometria
BPCO
MMG e
personale
sanitario delle
strutture
ospedaliere e
territoriale
Obiettivi
Fornire elementi base per eseguire la
curva flusso volume, individuare e
potenziare modalità assistenziali
Comunicazione in
ambito di sanità
d’iniziativa
Personale
sanitario
afferente la
Sanità
d’Iniziativa
Fornire elementi base per migliorare
ed affinare le tecniche di
comunicazione per la promozione ed
adozione da parte dei cittadini di
sani stili di vita
Ore
Verifiche
20
Test di
apprendimento
e prova pratica
4
Test di
apprendimento
e prova pratica
Risultati
Valutazione
Individuazione e
potenziamento
di modalità
assistenziali
Favorire gli
interventi di di
educazione
sanitaria alla
base delle pro –
attività del
progetto
regionale
buona
Evento
formativo non
portato a
completamento
Non disponibile
buona
Incontri
multidisciplinari in
ambito di Anatomia
Patologica
Personale
tecnico e
sanitario
Formare ed informare il personale
afferente l’anatomia patologica sui
nuovi protocolli e procedure a livello
di Area Vasta
Test di
6 apprendimento
200
Relazione sanitaria 2013
Tabella n. 20 La formazione del personale: investimento aziendale
Analisi della spesa sostenuta per l’anno 2013
Docenze di cui:
Interne €. 27.894,33
Esterne €.16.517,00
Materiale Didattico (manuali BLSD, PLS), quote associative I.R.C., cancelleria : €. 10.250,00
Costi diretti della formazione
Affitto spazi: €. 556,00
(finanziamento Aziendale)
Affidamenti esterni vari (catering, hostess, strumenti) (FAD, Front Office, Emergenza Urgenza):
€. 6.228,00
Spese per Agg. Obblig. Individuali: €. 7.802,00
Affidamenti esterni vari: €. 0,
Totale Delib. 105/2013 = €. 92.767,16
Costi della struttura formazione
Personale funzionalmente assegnato: €. 160.000,00
Costi indiretti della formazione (costo
n. ore di formazione dedicate (personale dipendente): n. 15.378
ore in termini di ore non lavorate)
Costo medio stimato ore formazione in termini di ore non lavorate :€. 461.340,00
Regionale: € 23.410,00
Aziendale: € 200.000
Fonte di finanziamento
Area Vasta: € 0
Fondi UE: € 0
Fondi da iscrizioni: €. 5.000,00
Fondi da sponsor: €. 0.0
Tabella n. 21 - L’accreditamento: elenco dei presidi del “Programma accreditamento” verificati nell’anno di
riferimento in via da da parte delle nuove commissioni Regionali in base alla legge LR 51/2009 e successive
modifiche
Attività
Denominazione
Area cure primarie Tabella 10 Requisiti
trasversali e requisiti specifici
Sede
Denominazione
Area cure primarie
Presidi
indirizzo
Via Aurelia Lido di
Camaiore
denominazione
Azienda USL 12 Viareggio
201
Relazione sanitaria 2013
6.2 INDICATORI SPECIFICI PER LIVELLO DI ASSISTENZA
6.2.1 Indicatori specifici per livello di assistenza
L’indicatore è una variabile quantitativa o un parametro qualitativo che registra un certo fenomeno (DPCM 19 maggio
1995). E’ di solito rappresentato da una media o da una percentuale, da una proporzione o da un tasso; generalmente
viene espresso come rapporto quantitativo tra variabili, ma può anche esprimersi in termini qualitativi (manifestarsi o
meno di determinati eventi, presenza/assenza di determinate strutture, attrezzature ecc.).
La relazione sanitaria aziendale contiene indicatori sia del tipo qualitativo che quantitativo. Lo schema riporta già negli
specifici capitoli alcuni indicatori di carattere trasversale, che interessano complessivamente i processi aziendali per i vari
aspetti della qualità (organizzativa, professionale, percepita dall’utenza).
Considerato che tali indicatori non sono sufficienti a verificare il raggiungimento dei livelli di assistenza previsti dalla
programmazione regionale, si è ritenuto opportuno individuare un insieme di indicatori specifici per livello di assistenza
comune a tutte le aziende sanitarie.
Gli indicatori contenuti nella relazione sanitaria aziendale sono mutuati in parte da quelli stabiliti a livello ministeriale, sia
con i Decreti della sanità del 24/7/1995 e del 15/10/1996 (in attuazione artt. 10 e 14 del D.Lgs. 502/95) che in adempimento
all’art. 28 comma 10 della legge 23/12/1998 n. 448.
Considerato che a livello centrale, nonostante i decreti di cui sopra lo prevedessero, non sono stati ancora definiti i
contenuti e le specifiche delle informazioni necessarie alla produzione degli indicatori, al fine di assicurare omogeneità
metodologica viene fornito un Manuale con le indicazioni circa i contenuti e le modalità di rilevazione dei singoli
indicatori.
Al fine della composizione degli indicatori, per il dato relativo alla popolazione residente nei sette comuni della Versilia ci
siamo riferiti al valore ufficiale comunicato dalla Regione.
Livello
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
Sub Livello
Indicatori
1 N° insediamenti produttivi censiti compresi gli esercizi ed i laboratori di produzione e
preparazione di sostanze alimentari
3898
2 N° aziende di alimenti di origine animale soggette al riconoscimento CEE o regionale
42
3 N° altre imprese (oltre quelle individuate nell'indicatore 2) che trattano alimenti di
origine animale
3658
4 Costo per le attività del dipartimento di prevenzione / Popolazione residente
8073387,21 / 164.054 = €. 49,21
5 Indice di copertura vaccinale al 24° mese
Per vaccinazioni obbligatorie
95,27%
Indice di copertura vaccinale al 24° mese
Per morbillo, parotite rosolia
92,63%
6 N° casi nuovi di mal. Infettive intestinali compresa epatite virale A / Popolazione
residente X 10.000
18 / 164.054*10.000 = 1,09
7 N° aziende + cantieri oggetto di interventi "complessi" controllate per la prima volta
775
8 N° casi di infortunio sul lavoro
2295
202
Relazione sanitaria 2013
Livello
1
Prevenzion
e collettiva
1
Prevenzion
e collettiva
2
Assistenza
territoriale
Sub Livello
Indicatori
9 N. procedure integrate nel SUP (Sportello unico per la prevenzione)/ Totale procedure
dip. prevenzione X100
62/66*100=93,9%
10 N. punti di accesso (fisici + telematici) al SUP/ n. distretti
2/2
11 Campagna screening Anno 2013
MAMMELLA - fascia di età 50-69
A (% grezza)= 12488/(23259/2) * 100 = 107,38 %
B (% grezza)= 7984/(12488 -251) * 100 = 65,24 %
CERVICE - fascia di età 25-64
A (% grezza)= 16213/(46352/3) * 100 = 104,93 %
B (% grezza)= 8184/(16213 -496) * 100 = 52,07 %
COLON-RETTO - fascia di età 50-70
A (% grezza)= 13556/(46349/2) * 100 = 58,49 %
B (% grezza)= 4630/(13556 -495) * 100 = 35,45 %
I dati inviati al Centro di Riferimento Regionale (ISPO) sono diversi perché tengono
conto anche delle esclusioni prima e dopo l’invito.
Assistenza 12 Spesa per assistenza medico generica + pediatrica / Popolazione residente
sanitaria di
18.210.539 / 164.054 = 111,00
base
Assistenza 13 N° medici di medicina generale convenzionati / Popolazione residente di età > = 14
sanitaria di
anni X 1.000
base
120 / 164.054 * 1.000 = 0,73
Assistenza 14 N° pediatri di libera scelta / Popolazione residente di età < 14 anni X 1.000
sanitaria di
20 / 19.788* 1.000 = 1.01
base
Assistenza 15 Spesa per il servizio di continuità assistenziale / Popolazione residente
sanitaria di
1076004,00 / 164.054 = 6.56
base
Assistenza 16 N° richieste di intervento / N° punti di continuità assistenziale
sanitaria di
16893 / 6 =2815.5
base
Farmaceuti 17 Spesa netta per assistenza farmaceutica / Popolazione residente
ca
27.075.395 / 164.054 = 165,04
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Farmaceuti 18 Spesa netta per assistenza farmaceutica/n. ricette
Assistenza
ca
27.075.395 / 1.713.215 = 15,80
territoriale
2
Farmaceuti 19 N° ricette / N° residenti
Assistenza
ca
1.713.215/164.054 = 10,44
territoriale
2
Farmaceuti 20 N° punti di accesso per l'assistenza integrativa / Popolazione residente X 1000
Assistenza
ca
70 / 164.054*1.000 = 0,43
territoriale
203
Relazione sanitaria 2013
Livello
Sub Livello
Indicatori
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
Distrettual 21 N° ricoveri urgenti (fonte SDO)/ N° totale ricoveri (2013) X100
e
8.454 / 20.058=42.15
Distrettual 22 N° interventi 118 / popolazione residente X1000
e
83940 / 164054 * 1000 = 511.66
Distrettual 23 Spesa per 118 / Popolazione residente
e
10.614.220,74 / 164.054 = 64,70
Riabilitazio 24a N° prestazioni domiciliari di riabilitazione /popolazione residente X1000
ne
7470/ 164.054*1000 = 45.53
Riabilitazio 24b N° prestazioni domiciliari in riabilitazione usufruite dai cittadini residenti/ popolazione
ne
residente x 1.000
7470/ 164.054*1000 = 45.53
Riabilitazio 25a N° prestazioni ambulatoriali di riabilitazione / popolazione residente X1000 (dato
ne
2010)
131.956 / 164.054 * 1000 = 804.34
2
Riabilitazio 25b N° prestazioni ambulatoriali di riabilitazione (medicina riabilitativa) usufruite dai
Assistenza
ne
cittadini residenti / popolazione residente X1000
territoriale
4442 / 164.054 * 1000 = 27.08_____________
2
Riabilitazio 26 N° posti letto residenziali e diurni in strutture extraospedaliere pubbliche e private
Assistenza
ne
accreditate per attività di riabilitazione intensiva / popolazione residente X10.000
(dato 2010)
territoriale (ricovero
0 / 164.054 * 10.000 = 0
extra
ospedalier
o)
2
Riabilitazio 27 N° posti letto residenziali e diurni in strutture extraospedaliere per attività di
Assistenza
ne
riabilitazione per l'età evolutiva e per le disabilità neuropsichiche /popolazione
residente X10.000 (dato 2010)
territoriale (ricovero
extra
0 / 164.054 * 10.000 = 0
ospedalier
o)
2
Riabilitazio 28 Durata della degenza media dei ricoveri di riabilitazione intensiva in strutture
Assistenza
ne
extraospedaliere
territoriale (ricovero
extra
ospedalier
o)
2
Handicap 29 N° soggetti accertati con handicap ( L. 104/92) in situazione di gravità di età 0-64
Assistenza
anni/totale soggetti accertati con handicap X100
territoriale
1561 / 3546 * 100 = 44,02
2
Handicap 30 N. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona /N. soggetti
Assistenza
accertati in situazione di gravità X 100
territoriale
36 / 1561 * 100 = 2,30
2
Assistenza 31 Spesa per assistenza protesica /popolazione residente
Assistenza protesica
947.808 / 164.054 = 5,78
territoriale
204
Relazione sanitaria 2013
Livello
Sub Livello
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenz ai non
a
autosuffici
territorial
enti
e
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Assistenza
Assistenza
ai non
territoriale autosuffici
enti
2
Specialistic
Assistenza
a
territoriale
2
Specialistic
Assistenza
a
territoriale
Indicatori
32a N° casi seguiti con ADI / Popolazione residente X 1.000
1920 / 164.054 *1.000 = 11.63
32b N° casi di età >= 65 anni seguiti con assist. domic. integrata / Popolazione residente X
1.000
1574 / 164.054 *1.000 = 9.59
33 N° non autosufficienti valutati nell'anno>= 65 anni / Popolazione residente >= 65
anni X 1.000
834 / 39.762* 1.000 = 20,97
34 N° posti letto in RSA / Popolazione residente >= 65 anni X 1.000
377 / 39.762* 1.000 = 9,48
35 N° soggetti residenti>= 65 anni non autosufficienti presenti in RSA nell'anno /
Popolazione residente >= 65 anni X 1.000
309/ 38.967 * 1.000 = 8,52
36 N° soggetti residenti>= 65 anni, non autosufficienti, nuovi ingressi in RSA nell'anno /
Popolazione residente >= 65 anni X 1.000
235 / 39.146 * 1.000 = 6,18
37a Spesa sanitaria per assistenza residenziale per popolazione >= 65 anni in strutture
pubbliche / Spesa sanitaria X100
0 / 278.465.156,21 * 100 = 0
37b Spesa sanitaria per assistenza residenziale per popolazione >= 65 anni in strutture
convenzionate / Spesa sanitaria X100
7.369.551,00 / 278.465.156,21 *100 = 2,65
38 Spesa per prestazioni residenziali (RSA) per abitante >65 anni
7.369.551,00 / 39.762 = 185,34
39 N° ricoveri temporanei per non autosufficienti in RSA / N° nuovi ricoveri in RSA X100
44/180 *100 = 24,44%
120 / 309 *100 = 66,26
151 /*100 = 66,26
40a Spesa per attività specialistica e diagnostica ambulatoriale in presidi pubblici /
Popolazione residente
28.386.215 / 164.054 = 173,03
40b Spesa per attività specialistica e diagnostica ambulatoriale in strutture private
accreditate/ Popolazione residente
4.102.960 / 164.054 = 25,01
205
Relazione sanitaria 2013
Livello
Sub Livello
Indicatori
2
Specialistic 41 Costo attività specialistica e diagnostica ambulatoriale su totale costi azienda (costo
Assistenza
presidi dell'azienda + costo strutture private accreditate + saldo compensazioni)
territoriale
32.489.175 / 278.465.156,21 = 0.12
2
Specialistic 42a N° totale delle prestazioni specialistiche effettuate in strutture pubbliche \
Assistenza
a
Popolazione residente
territoriale
2.454.671/ 164.054 = 14,96
2
Specialistic 42b N° totale delle prestazioni specialistiche effettuate in strutture private accreditate \
Assistenza
a
Popolazione residente
territoriale
89.775 / 164.054= 0,55
il dato si riferisce alle prestazioni semplici ed esclude i pacchetti di prestazioni (come
da Delibera 595/06)
Escluso FSK
2
Salute
43a N° utenti >= 18 anni / Popolazione residente>=18 anni X 1.000
Assistenza mentale
4307/ 140.230* 1.000 = 30.71
territoriale
2
Salute
43b N° utenti < 18 anni / Popolazione residente < 18 anni X 1.000
Assistenza mentale
1. 635 / 11.517*1.000 = 141.96
territoriale
2
Salute
44a N° nuovi utenti >= 18 anni nell'anno / Popolazione residente >= 18 anni X 1.000
Assistenza mentale
1256/ 140.230 *1.000 = 8.96
territoriale
2
Salute
44b N° nuovi utenti < 18 anni nell'anno / Popolazione residente < 18 anni X 1000
Assistenza mentale
703 / 11.517*1.000 = 61,04
territoriale
2
Salute
45 N° punti di accoglienza della domanda aperti per 12 ore / N° zone
Assistenza mentale
1/1=1
territoriale
2
Salute
46 N° operatori addetti alla salute mentale (escluso STA)/popolazione * 10.000
Assistenza mentale
72 / 164.054 * 10.000 = 4.39
territoriale
2
Salute
47 Spesa per salute mentale / Popolazione residente
Assistenza mentale
10.551.533,09 / 164.054 = 64,32
territoriale
2
Salute
48 N° posti strutture semiresidenziali / Popolazione residente X 10.000
Assistenza mentale
35 / 164.054 * 10.000 = 2,13
territoriale
2
Salute
49 N° posti strutture residenziali / Popolazione residente X 10.000
Assistenza mentale
sanitarie : 28 / 164.054 * 10.000 = 1.71
territoriale
2
Salute
50 N° posti letto SPDC/ popolazione residente X 10.000
Assistenza mentale
12 / 164.054 * 10.000 = 0.73
territoriale
2
Salute
51 N° totale posti letto per acuti in DH/ popolazione residente X10. 000
Assistenza mentale
3 / 164.054 * 10.000 = 0.18
territoriale
2
Dipendenz 52a N° utenti complessivi dei SERT / Popolazione residente di età tra 15 e 44 anni X 1.000
Assistenza
e
1136 / 55.987 * 1.000 = 20.29
territoriale
206
Relazione sanitaria 2013
Livello
Sub Livello
Indicatori
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
2
Assistenza
territoriale
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
Dipendenz 52b N° utenti nuovi nell’anno dei SERT / Popolazione residente di età tra 15 e 44 anni X
e
1.000
179 / 55.987*1.000 = 3,20
Dipendenz 53 Spesa corrente per assistenza ai tossicodipendenti in comunità terapeutiche
e
pubbliche e private accreditate / Pop. residente di età tra 15 e 44 anni
590.830 / 55.987 = 10,55
Dipendenz 54 Numero nuovi utenti dei SERT / Numero utenti dei SERT X 100
e
179 / 1136*100 = 15.76
Dipendenz 55 N. utenti dei SERT che hanno interrotto il trattamento/ N. utenti dei SERT X100
e
110 / 1136*100 = 9.68
Dipendenz 56 N° utenti dei SERT inviati in comunità terapeutiche / N° utenti dei SERT X 100
e
47/ 1136*100 = 4.14
57 N° di punti informativi localizzati in presidi territoriali ed ospedalieri, collegati all'URP /
popolazione residente X1000
1 / 164.054 * 1.000 = 0,006
58a N° posti letto totali * e per area (medica, chirurgica, terapie intensive, materno
infantile) / Popolazione residente X 1.000
3,52* comprensivo dei p.l. pubblici e privato accreditato
58b N° posti letto per area medica / Popolazione residente X 1.000
1,95
58c N° posti letto per area chirurgica / Popolazione residente X 1.000
1,15
58d N° posti letto per area terapie intensive / Popolazione residente X 1.000
0.06
58e N° posti letto per area materno infantile / Popolazione residente X 1.000
0,37
58f N° posti letto per area riabilitazione / Popolazione residente X 1.000
0,72
59 N° posti letto day hospital / N° posti letto X 100
15,54
solo pl. Pubblici
60 N° posti letto nelle case di cura private / N° posti letto negli istituti pubblici X 100
54,92
207
Relazione sanitaria 2013
Livello
Sub Livello
Indicatori
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
61a N° dimissioni residenti totali * / Popolazione residente X 1.000
126,32
61b N° dimissioni residenti per area medica / Popolazione residente X 1.000
47,14
61c N° dimissioni residenti per area chirurgica / Popolazione residente X 1.000
52,55
61d N° dimissioni residenti per area terapie intensive / Popolazione residente X 1.000
1,71
61e N° dimissioni residenti per area materno infantile / Popolazione residente X 1.000
24,59
62 Indice di ospedalizzazione per ricoveri con durata di degenza superiore a 2gg /
popolazione residente X1000
74,71
63 Indice di ospedalizzazione per ricoveri con durata di degenza inferiore a 2gg /
popolazione residente X1000
18,15
64 Indice di ospedalizzazione per day hospital medici /popolazione residente X1000
14,26
65 Indice di ospedalizzazione per day hospital chirurgici/ popolazione residente x 1000
16,77
66a Tasso di occupazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (presidi pubblici )
71,41
66b Tasso di occupazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (strutture private)
29,85
67a Indice di rotazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (presidi pubblici)
42,83
208
Relazione sanitaria 2013
Livello
Sub Livello
Indicatori
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Riabilitazio
Assistenza
ne
ospedalier (ricovero
a
ospedalier
o)
3
Riabilitazio
Assistenza
ne
ospedalier (ricovero
a
ospedalier
o)
3
Riabilitazio
Assistenza
ne
ospedalier (ricovero
a
ospedalier
o)
3
Riabilitazio
Assistenza
ne
ospedalier (ricovero
a
ospedalier
o)
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
67b Indice di rotazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (strutture private)
18,52
68 Tasso di occupazione dei posti letto in regime di day hospital (presidi pubblici)
136,24
69 Indice di rotazione dei posti letto in regime di day hospital (presidi pubblici)
1,36
70 N° posti letto ospedalieri per attività ordinaria di riabilitazione a ciclo continuativo e
diurno /popolazione residente X 10.000 = 0,63
71 N° posti letto ospedalieri per attività di alta specialità a ciclo continuativo e diurno/
popolazione residente X 10.000
0,09
72a Tasso di occupazione dei posti letto di riabilitazione in regime di degenza ordinaria
(presidi pubblici)
84,9
72b Tasso di occupazione dei posti letto di riabilitazione in regime di degenza ordinaria
(strutture private)
35,4
73 N° parti cesarei / N° totale parti X100
(256/1.149)*100 = 22.28%
n. parti effettuati presso Ospedale Versilia
74 N° interruzioni volontarie di gravidanza* / N° donne residenti di età tra 15 e 49 anni X
1.000
253 / 35.543 * 1.000 = 7,12
* IVG effettuate da residenti ovunque nella Regione Toscana
75 N° interruzioni volontarie di gravidanza ripetute* / N° donne residenti di età tra 15 e
49 anni X 1.000
51/ 35.543 *1000 = 1,43
* IVG effettuate da residenti ovunque nella Regione Toscana
209
Relazione sanitaria 2013
Livello
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
3
Assistenza
ospedalier
a
Sub Livello
Indicatori
76 Totale cornee prelevate = 38
Totale donatori cornee = 19
Totale donazioni tessuto osseo = 4
Totale donazioni cutaneo = 6
77 Spesa per assistenza ospedaliera per acuti / Popolazione residente
114.155.412,66 / 164.054 = 695,84
78 Costo attività di ricovero in % su totale costi azienda (costo presidi propri + costo
strutture private accreditate + saldo compensazioni)
114.155.412,66 / 278.465.156,21*100 = 40,99
79 N° strutture organizzative di degenza nelle quali è stata effettuata almeno una
indagine di soddisfazione degli utenti/ N° totale strutture organizzative di degenza
X100
16 / 16 * 100 = 100,00 (dato 2011)
80 N° strutture organizzative di degenza nelle quali sono operative procedure
sistematiche di comunicazione al medico di medicina generale, che garantiscono la
continuità terapeutica dopo le dimissioni /N° totale strutture organizzative degenza
X100
16 / 16 * 100 = 100,00 (dato 2013)
81 N° strutture organizzative di degenza nelle quali è stata predisposta una procedura
definita per l'acquisizione di notizie cliniche, da parte dei familiari del ricoverato/ N°
totale strutture organizzative degenza X100
16 / 16 * 100 = 100,00 (dato 2013)
82 N° giorni entro i quali viene consegnata la cartella clinica al paziente dal giorno della
richiesta
30 (in media, dato 2013)
210
Relazione sanitaria 2013
6.3 Valutazione della performance 2013 dell’Azienda sulla base dei risultati del MeS. Lab.
S. Anna di Pisa – Regione Toscana
GIUDIZIO
VOTAZIONE DI PERFORMANCE
CRITICITA’
0-1
SCARSO
1,1-2
MEDIO
2,1-3
BUONO
3,1-4
OTTIMO
4,1-5
Votazione di
performance
Indicatore 2013
Valore / Posizione rispetto all’anno
precedente
B – Perseguimento orientamenti regionali
B2 - Stili di vita (PASSI)
2.32
media regionale 2,56
B5 - Estensione ed adesione agli screening oncologici
2.59
media regionale 3.30
B6 - Donazioni
4,27
media regionale 2,78 - Migliore performance
regionale
B7 - Copertura vaccinale
2,79
media regionale 2,64
B8a – Gestione dati
3,99
media regionale 3,96
B16 - Comunicazione e partecipazione del cittadino
4.43
media regionale 3.79
B20a - Tempi di attesa per prime visite specialistiche e prestazioni diagnostiche
1.60
media regionale 2,08
B22 - Attività Fisica Adattata (AFA)
3,11
media regionale 3,30
B23a – Accreditamento
3.03
media regionale 0.00
B25 - Variabilità chirurgia elettiva
1.57
media regionale 2.72
B26 - Sanita' di Iniziativa
4.38
media regionale 2.49
B28 - Cure domiciliari
1.49
media regionale 3.46
C – Valutazione sociosanitaria
C1a - Capacità di governo della domanda
3.17
media regionale 2.36
C2 -Efficienza attività di ricovero
4,88
media regionale 2,44 - Migliore performance regionale
C4a - Appropriatezza chirurgica
3,55
media regionale 3.74
C5a - Qualita' di processo
4,53
media regionale 3,11
C5d - Esito - Programma Nazionale Esiti di AGENAS
2.90
media regionale 3,15
C5e - Ricoveri ripetuti
3.22
media regionale 2.37
C6b - Rischio clinico
3,19
media regionale 3,01
C7b - Materno-Infantile assistenza al parto
2.86
media regionale 2.81
C7c - Materno-Infantile assistenza territoriale
3.03
media regionale 2.57
C8b - Efficacia del territorio
3.78
media regionale 2.23
C9a - Appropriatezza prescrittiva farmaceutica
2.05
media regionale 2,19
C11a - Efficacia assistenziale delle patologie croniche
3.17
media regionale 2,95
C13 – Appropriatezza diagnostica
4,09
media regionale 2.64
C14 - Appropriatezza medica
3,35
media regionale 2.39
C15a – Salute mentale
1,28
media regionale 2.55
C16a - Percorso Emergenza - Urgenza
2.26
media regionale 2,22
D17b - Valutazione utenti Materno Infantile (valutazione assistenza)
2.11
media regionale 2.48
D8a - Soddisfazione utenti Pronto Soccorso
0.66
media regionale 2.54
D – Valutazione esterna
211
Relazione sanitaria 2013
3.20
D9a - Abbandoni dal PS
Votazione di
performance
Indicatore 2013
media regionale 2,87
Valore / Posizione rispetto all’anno
precedente
D17 - Valutazione utenti Materno Infantile (soddisfazione)
3.99
media regionale 2,52
D18a – Dimissioni volontarie
2.77
media regionale 2,84
0.60
media regionale 2,54
1.36
media regionale 1.57
E – Valutazione interna
E2 - % di assenza
E3 - Tasso infortuni
F – Valutazione Economico-finanziaria e Efficienza Operativa
F1 - Equilibrio economico reddituale
4.93
media regionale 4.70
F3 - Equilibrio patrimoniale finanziario
2.36
media regionale 2,62
F10a - Governo della spesa farmaceutica e dispositivi
1.51
media regionale 2,23
F11 - Indice di compensazione
4.23
media regionale 4.08 - Migliore performance regionale
F12c - Dispositivi medici
3.03
media regionale 3.57
F12b - Efficienza prescrittiva farmaceutica
2.37
media regionale 2.67
F15a - Efficienza ed efficacia dei servizi di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di
Lavoro (PISLL)
3.36
media regionale 3.32
3,53
media regionale 3,41
F16a - Efficienza e Efficacia nella Sicurezza Alimentare e Nutrizione (SPV-IAN)
4.17
media regionale 3,18
F17 - Costo sanitario pro-capite
2,45
media regionale 0.07
F21 - Igiene e sanita' pubblica
4.95
media regionale 3.67 - Migliore performance regionale
F15 - Efficienza ed Efficacia nei Servizi di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL)