Carta dei Servizi Struttura Complessa Medicina Nucleare

Struttura Complessa
MEDICINA NUCLEARE
Struttura Complessa MEDICINA NUCLEARE
OSPEDALE CATTINARA
II PIANO TORRE CHIRURGICA
(dietro al “Giardino d’Inverno”)
Gentile Signore/a, sappiamo che quando si parla di
nucleare si pensa sempre a qualcosa di terribile e la
necessità di eseguire un indagine diagnostica presso
un centro Medicina Nucleare può provocare paura.
Per aiutarLa ad affrontare serenamente questo
impegno ci permettiamo pertanto di fornirLe , in questo
opuscolo alcune informazioni preliminari, nell’attesa di
conoscerLa personalmente al momento dell’esame.
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DIPARTIMENTO AD ATTIVITA’ INTEGRATA
DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Direttore: prof.ssa Maria Assunta Cova
Struttura Complessa di MEDICINA NUCLEARE
Direttore: dott.ssa Franca Dore
Tel: 040 6573; Fax: 040 6572
e-mail: [email protected]
Coordinatore Tecnico: Barbara Pelos
Tel: 040 6071; Fax: 040 6572
e-mail: [email protected]
NUMERI UTILI:
Direttore
040 399 6573
Stanza Medici refertazione
040 399 6130
Stanza Medici
040 399 6132
Coordinatore
040 399 6071
Segreteria Appuntamenti
040 399 6416
Segreteria
040 399 6428
Accettazione
040 399 6129
Sala Riunioni
040 399 6574
Lab. Controllo e qualità
040 399 6548
Diagnostica 1 SPECT/TC
040 399 6117
Diagnostica 2 SPECT/TC
040 399 6127
Ambulatorio
040 399 6853
MOC
040 399 6084
Fax
040 399 6572
Strada di fiume 447 – 34129 Trieste
[email protected]; www.aots.sanita.fvg.it
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PRESENTAZIONE
La Medicina Nucleare di Trieste nasce nell'ottobre del 1959 ad opera del Prof.
Sergio Lin come Servizio associato alla Divisione
Oncologica. Al prof. Lin nell'aprile del 1962 viene affidato il primariato del
Servizio autonomo di Medicina Nucleare.
Attualmente è Struttura Complessa dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Trieste e fa parte del Dipartimento di Diagnostica per immagini.
La Medicina Nucleare si propone di fornire prestazioni
efficaci e tempestive, integrate in percorsi clinicoassistenziali, coerenti con le Linee Guida emanate
dalle Società Scientifiche e con i criteri della Evidence
Based Medicine (EBM), e nel rispetto della normativa
vigente (d.lgs. 241/00; d.lgs. 187/00; d.lgs. 230/95 - ex
d.p.r. 185/1964 e d.m. collegati Ministero Sanità
3/12/1996; d.p.r. 14/1/1997; DM 140 del 30/03/2005 “
Buone norme preparazione radiofarmaci” contenute
nel I Supplemento alla XI edizione della Farmacopea
Ufficiale della Repubblica Italiana).
Per raggiungere tali scopi:
eroga le prestazioni in una logica di miglioramento continuo della qualità, a
pazienti degenti ed in regime di day hospital, a pazienti ambulatoriali assistiti dal
SSN e a tutti i “clienti esterni” a cui deve istituzionalmente fornire assistenza;
garantisce un controllo di qualità sistematico, sui radiofarmaci impiegati;
garantisce che la strumentazione sia tecnologicamente adeguata,
sottoposta a programmi periodici e controllati di verifica della qualità e dello
stato di efficienza;
impiega personale tecnico, medico e infermieristico adeguatamente
preparato e continuamente aggiornato, nell’ambito di programmi aziendali,
regionali e nazionali di Educazione Continua in Medicina (ECM), attraverso
stage formativi in Italia e, ove necessario e possibile, all’estero, allo scopo di
rispondere in tempi sostenibili alle sempre nuove esigenze diagnostiche e di
programmazione delle proprie linee di sviluppo
favorisce l’integrazione di diverse competenze professionali, per attuare
attività qualificate ad elevato contenuto specialistico;
rende trasparente le norme di accesso alle prestazioni;
trasmette rapidamente, al Medico o al paziente, l’esito della prestazione;
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collabora con i clinici per la stesura di percorsi diagnostici terapeutici.
CHE COS’È LA MEDICINA NUCLEARE
La Medicina Nucleare è la branca specialistica della medicina che si avvale a
scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica, dell'uso di radionuclidi
artificiali.
In un’opportuna forma chimica o coniugati a molecole o cellule che fungono da
vettori, i radionuclidi vengono introdotti nell'organismo sotto forma di soluzioni,
sospensioni, aerosol o altro e possono comportarsi come traccianti funzionali,
permettendo studi diagnostici "in vivo", o concentrarsi in tessuti patologici,
permettendone sia il riconoscimento sia - a volte - l'irradiazione terapeutica.
La medicina nucleare è prima di tutto un servizio diagnostico spesso
insostituibile, a disposizione della medicina generale e specialistica, in grado di
fornire valide risposte a numerosi quesiti diagnostici.
Perchè ciò sia possibile è necessario che il medico nucleare abbia una
approfondita conoscenza delle moderne problematiche medico-chirurgiche e un
costante dialogo con i medici che ne sono fruitori.
Al contrario delle immagini radiologiche, che vengono ottenute sfruttando
l'attenuazione del fascio di radiazioni "x" da parte dei tessuti interposti tra
l'apparecchiatura che le ha prodotte e il sistema di rilevazione, le immagini
medico-nucleari vengono ottenute per mezzo della rilevazione di radiazioni
emesse da radiofarmaci distribuiti nell'organismo.
Le varie metodiche medico nucleari prevedono la somministrazione ai pazienti
di un radiofarmaco, scelto opportunamente in modo che si concentri nell'organo
oggetto di studio o che si comporti come tracciante di una particolare funzione
biologica.
Le immagini scintigrafiche esprimono la distribuzione spaziale o spaziotemporale del radiofarmaco. Spesso le informazioni ricavate sono esprimibili
anche in forma di parametri numerici, permettendo di ottenere dati di ordine
semiquantitativo o quantitativo.
Le immagini che ne derivano sono l’espressione morfologica di una funzione
vitale.
Gli esami con i radioisotopi radioattivi sono importanti perché permettono di
vedere come un organo funziona, essi non differiscono dai normali costituenti
corporei: per la nostra tiroide non c’è differenza tra iodio radioattivo e iodio
stabile, l’osso non distingue i fosfonati radioattivi da quelli stabili.
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Seguendo le loro “tracce” nel corpo è possibile spesso identificare i primi segni
di una malattia, quando questa non ha ancora sovvertito la struttura degli organi
ma la loro “funzione” comincia a essere alterata.
In questo modo si rendono visibili le trasformazioni patologiche nel nostro corpo
prima che divengano clinicamente evidenti.
E' nostro dovere eseguire questi esami solo ai pazienti che ne hanno realmente
necessità, quando non è possibile ottenere con altre tecniche le preziose
informazioni che la scintigrafia offre.
Pertanto è necessario che il giorno dell’esame Lei porti con sé tutta la
documentazione di cui è in possesso (precedenti esami, cartelle cliniche ecc.),
per permetterci di valutare l’indicazione all’esame.
In rari casi, potremmo decidere di rinviarla al medico curante suggerendo altre
indagini in sostituzione della scintigrafia richiesta
(art.3 DL 187/00).
Per alcuni esami sono inoltre necessari particolari accorgimenti (digiuno,
sospensione di farmaci ecc. ) e pertanto la preghiamo di leggere con attenzione
le istruzioni specifiche per il tipo di esame richiesto consegnate all’atto della
prenotazione.
A COSA SERVE?
L'impiego per uso DIAGNOSTICO comprende:
 applicazioni "in vivo" e "in vitro", ossia studi di patologie mediante conteggi
della radioattività nei fluidi corporei dopo aver somministrato opportuni
radiofarmaci ai pazienti da esaminare (es. determinazione del volume ematico e
plasmatico, calcolo della massa eritrocitaria)
applicazioni "in vivo" di imaging morfo-funzionale, comunemente chiamate
scintigrafie che presentano un campo di applicazione vastissimo in quanto,
utilizzando il radiofarmaco adatto, possono essere studiate numerose funzioni
fisiologiche e le loro eventuali alterazioni.
 terapie medico-nucleari in regime ambulatoriale:
- ipertiroidismo
- terapia palliative antalgica delle metastasi scheletriche
- radioimmunoterapia dei LNH CD-20+
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STRUMENTAZIONE PER ATTIVITÀ MEDICO NUCLEARE
“IN VIVO”:
2 gamma-camere ibride (SPECT-TC) collegate con elaboratori di dati. Con
entrambe le apparecchiature vengono acquisite immagini planari, statiche o
dinamiche in rapida sequenza, ed indagini SPECT; con la gamma camera
SPECT /TC possono essere acquisite immagini di fusione anatomo-funzionali
SPECT /TC per ottenere una precisa localizzazione anatomica di eventuali
captazioni patologiche del radiofarmaco somministrato al paziente.
1 densitometro DEXA con cui vengono acquisiti esami di mineralometria
ossea computerizzata Whole Body e su specifici segmenti scheletrici (rachide
lombare, femore, polso) per la diagnosi di osteoporosi.
2 sonde Gamma-Probe intraoperatoria per attività di chirurgia radioguidata:
linfonodo sentinella mammella e melanoma, adenomi paratiroidei;
1 nuova sonda per attività di chirurgia radioguidata idonea sia per
radiofarmaci tecneziati (linfonodo sentinella mammella e melanoma, adenomi
paratiroidei) che per radiofarmaci FDG-PET.
ELENCO PRESTAZIONI:
Apparato Cardiaco
Angiocardioscintigrafia all’equilibrio
SPECT Miocardica da sforzo o con test farmacologico
SPECT Miocardica di perfusione a riposo
Scintigrafia Miocardica per lo studio dell’innervazione cardiaca (CardioMIBG)
Apparato Osteoarticolare
Scintigrafia ossea totale corporea
Scintigrafia ossea segmentaria polifasica
Scintigrafia del Midollo Osseo
Mineralometria ossea: Whole –Body, segmentaria (rachide
lombare,femore,polso),analisi di morfometria vertebrale.
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Apparato Gastroenterico
Studio reflusso gastro esofageo e duodeno-gastrico
Transito esofageo
Scintigrafia epatica
 SPECT epatica
Scintigrafia epatobiliare sequenziale
 Scintigrafia splenica
Scintigrafia delle ghiandole salivari
Scintigrafia per la dimostrazione di lesioni angiomatose epatiche
Scintigrafia per ricerca gastroenterorragie
Ricerca del diverticolo di Meckel
Apparato Urinario
Scintigrafia renale statica
Scintigrafia renale sequenziale
Scintigrafia renale sequenziale con test farmacologico
(Ace-inibitore)
Scintigrafia renale sequenziale con test farmacologico
(diuretico/furosemide)
Cistoscintigrafia Diretta
Cistoscintigrafia Indiretta
Apparato Respiratorio
Scintigrafia polmonare perfusionale
SPECT polmonare
Sistema Endocrino
Curva di captazione tiroidea di 131 I-Na
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Scintigrafia Tiroidea
Scintigrafia delle paratiroidi
Scintigrafia Total Body con 131 I-Na
Scintigrafia surrenalica Corticale
Scintigrafia surrenalica Midollare
Sistema Nervoso Centrale
SPECT Cerebrale di perfusione
SPECT Cerebrale con 123 I-DATSCAN
Oncologia
Scintigrafia Total Body con 67 Gallio citrato
Scintigrafia Globale corporea con traccianti recettoriali (Octreoscan)
Scintigrafia Globale Corporea con 123-MIBG e 131-MIBG
Scintimammografia
Studio delle Flogosi acute e croniche
Scintigrafia Total Body con 67 Gallio citrato
Scintigrafia Totale corporea con Leucociti autologhi marcati
Scintigrafia Totale corporea con Granulociti autologhi marcati.
Miscellanea:
Linfoscintigrafia per lo studio dei linfedemi .
Ricerca linfonodo sentinella nel Tumore della Mammella
Ricerca del linfonodo sentinella nel Melanoma
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ATTIVITÀ “IN VITRO”:
Laboratorio di radioimmunometria e Radiofarmacia
attività Reninica Plasmatica.
Marcature Cellulari quali:
popolazione leucocitaria in toto
marcatura di granulociti
controlli qualità radiofarmaci
determinazione del volume plasmatico e del volume eritrocitario.
Visite specialistiche nella previsione di Terapie Medico Nucleari o
Radiometaboliche:
Visita specialistica
Terapia RadioMetabolica degli Ipertiroidismi
Terapia RAdioMetabolica con SM 156 e Sr 89 nel trattamento
palliativo da metastasi scheletriche.
Terapia Radioimmunoterapia con Zevalin (Y90) nei Linfomi non Hodgkin
follicolare a cellule B,CD20+, ricaduto o refrattario dopo Rituximab
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PERSONALE DEL REPARTO
Oltre a un Direttore, comprende:
3 Dirigenti medici, divisa bianca
1 Biologo, divisa bianca
1 Coordinatrice tecnica, divisa azzurra colletto bianco
1 Segretaria
8 Tecnici di radiologia, divisa celeste
2 Infermieri professionali, divisa verde
2 Ausiliarie sociosanitarie, divisa azzurra.
le pulizie dell’area non controllata (studi personale, segreteria e
accettazione, MOC, aree di attesa pazienti non radioattivi) sono effettuate dal
personale dell’impresa privata
le pulizie dell’area controllata e sorvegliata sono effettuate dalle ausiliarie
sociosanitarie.
LE NOSTRE DIVISE
BIANCO
Medici, biologi, chimici, fisici,
farmacisti
BIANCO CON BORDO BLU
Responsabili infermieristici e tecnici
Dipartimento (RID, RTD)
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VERDE SALVIA
Infermieri professionali
GIALLO CHIARO
infermieri generici
AZZURRO INTENSO
Ausiliari
AZZURRO INTENSO CON
BORDO BIANCO
OTA, OSS, operatori tecnici
addetti all’assistenza
BIANCO CON BORDO ARANCIONE
Personale amministrativo
CELESTE CON BORDO
BIANCO Capotecnico
CELESTE
Personale tecnico radiologia,
laboratorio, ecc
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RIGHE BIANCHE GLICINE E
PANTALONI BIANCHI
Personale ditta - pulizie
MAGLIETTA BIANCA E
PANTALONI BLU
Personale addetto ai trasporti
interni
TELEFONI
Per motivi di sicurezza i telefoni cellulari devono essere spenti
perché possono interferire con gli strumenti elettronici di uso
medico
LA SEGRETERIA è aperta per il pubblico e per le prenotazioni esami
utenti esterni dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 11:30
Qualora si desideri prendere contatto telefonicamente con un Medico Nucleare,
si prega di chiamare dopo le ore 12.00, in modo da non interromperlo durante
l’esecuzione degli esami.
Il Direttore del reparto è a disposizioni per eventuali informazioni e per ricevere
proposte di miglioramento, segnalazioni, lamentele telefonando al 040 – 399
6573
Per prenotare MOC, Scintigrafie Ossee e Tiroidee ci si deve normalmente
rivolgere, con la richiesta del Medico Curante, al Centro Unificato di
Prenotazione (CUP) che ha sedi all’Ospedale Maggiore, Ospedale di Cattinara,
Distretti dell’Azienda Sanitaria è Farmacie Autorizzate.
In caso di comprovata urgenza, certificata dal Medico Curante, gli esami
richiesti vengono eseguiti entro le 24 ore: per l’appuntamento
va contattato il reparto telefonando in Segreteria allo 040 – 399 6416
COME, DOVE e PERCHE’
Tutte le scintigrafie e tomoscintigrafiche consistono essenzialmente nello studio
della distribuzione in vivo di radiofarmaci, rappresentati da composti a differente
comportamento biologico marcati con isotopi gamma-emittenti o da radionuclidi
come tali.
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I radiofarmaci sono generalmente somministrati per via endovenosa e si
comportano come traccianti all'interno dell'organismo in esame.
La somministrazione del tracciante avviene di solito con un’iniezione
endovenosa, in altri casi per bocca (capsule).
Per l'esecuzione dell'esame si utilizza una apparecchiatura, denominata
gammacamera, i cui movimenti sono controllati da dispositivi di sicurezza tali
da non rappresentare alcun pericolo per l'incolumità del paziente.
La durata dell'esame varia da 10 a 90 minuti .
L’attesa nel reparto di medicina nucleare può, a seconda del
tipo di indagine, durare anche alcune ore.
Alcuni esami iniziano direttamente con l’iniezione, altri richiedono un intervallo di
pochi minuti o alcune ore o addirittura di alcuni giorni tra l’iniezione e
l’esecuzione della scintigrafia, per questo motivo secondo l’esame richiesto Lei
dovrà attendere per il tempo necessario, o tornare per più giorni a seconda del
tipo di esame prescritto.
Per ridurre l’esposizione alle radiazioni ionizzanti dei pazienti, di chi lavora in
ospedale e evitare l’esposizione di persone che vengono nella nostra struttura
per prenotazione, chiarimenti o ritiro dei referti è necessario che chi esegue una
scintigrafia segua un preciso percorso nei locali della Medicina Nucleare:
l’Utente che accede in medicina nucleare per essere sottoposto a indagini
diagnostiche o a terapia ritira all’entrata del servizio presso il totem erogatore di
biglietti il numero progressivo con il quale verrà chiamato in “accettazione “
dagli operatori e si accomoda nella sala attesa “fredda”.
in sala attesa “fredda” è posto un display LCD: sul monitor viene mostrato
il numero preso in carico dal Personale Sanitario accompagnato da un
messaggio vocale che indicherà al paziente che dovrà recarsi in sala
“accettazione “.
Terminata la fase di accettazione l’Utente si accomoderà nuovamente in sala
attesa “fredda”.
Per l’esecuzione della prestazione medico nucleare l’Utente verrà chiamato
con un messaggio vocale o tramite il personale ausiliario della struttura; dovrà
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quindi recarsi nell’area sorvegliata attraverso la porta comandata da pulsanti
dal personale sanitario.
Dopo la somministrazione del radiofarmaco lei aspetterà in sala attesa
calda , verrà quindi chiamato/a dal personale tecnico per eseguire l’esame
scintigrafico. La durata dell’attesa si differenzia a seconda del tipo di indagine e
può variare da circa 30 min ad alcune ore.
Al termine dell’esame o terapia medico nucleare l’Utente abbandonerà il servizio
tramite la porta comandata da pulsanti dal personale sanitario e percorrerà il
corridoio dedicato all’uscita dei pazienti radioattivi indicato da segnale apposito.
INFORMAZIONI DI RADIOPROTEZIONE
Pur essendo i rischi connessi con la piccola dose di radiazione somministrata
estremamente ridotti, riteniamo opportuno fornire informazioni dettagliate, per
prima cosa va chiarito che l’apparecchio che esegue la scintigrafia non emette
radiazioni, ma si limita a riceverle dagli organi del paziente , che è la vera
sorgente di radiazioni, e a misurarle, per fornire poi una “mappa” della loro
funzione: pertanto un esame che dura più a lungo di un altro non vuol dire che
causi una maggiore esposizione alle radiazioni.
In secondo luogo ricordiamo che la radioattività introdotta si riduce
progressivamente sia per il decadimento fisico radioattivo che per l’eliminazione
attraverso urine, feci ecc…
E' nostra cura prendere ogni precauzione affinché l'esposizione alle radiazioni
sia ai livelli più bassi possibili compatibili con l'esecuzione dell'indagine,
giustificata dal beneficio di una diagnosi precoce e accurata, non ottenibile con
altre metodiche.
Le radiazioni ionizzanti sono da sempre presenti nell'ambiente a causa della
naturale radioattività di alcune sostanze.
Il fondo totale di radiazioni cui l’uomo è esposto varia a secondo della zona
(caratteristiche geologiche, altitudine ecc.).
Tale esposizione viene misurata in Sievert (Sv) e mediamente corrisponde a un
equivalente di dose di circa 2 mSv per anno.
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Le sorgenti di radiazioni di origine medica contribuiscono per il 12 % al fondo
totale di radiazioni, mentre il fondo naturale ne è responsabile per l’87%. Della
quota di radioattività artificiale prodotta dall’uomo il 90% è attribuibile a tutte le
procedure radiologiche , il 4% alle procedure medico - nucleari e il rimanente
6% alle altre attività (industrie estrattive, “fall out”, scarichi degli impianti nucleari
e altre attività diverse).
Come osservazione generale si può affermare che l'esposizione alle radiazioni
che deriva dagli esami medico - nucleari è oggi giorno in ambiti del tutto
accettabili se si pensa per esempio che un esame scintigrafico renale
equivale a 8 settimane di esposizione al fondo naturale, o che la
scintigrafia tiroidea con 99mTc equivale a 6 mesi di esposizione.
Nelle donne in età fertile bisogna adottare particolari cautele perché
al momento della somministrazione di un radiofarmaco, esiste la possibilità che
ci sia una gravidanza in atto anche se non nota alla paziente con conseguente
inutile irradiazione del concepito.
Le dosi somministrate in medicina nucleare a scopo diagnostico, sono
largamente sotto i limiti considerati tali da determinare un effetto sull’embrione
ma è dovere del medico nucleare evitare irradiazioni superflue, anche nella
tutela dello stato psicologico della donna nell'affrontare una gravidanza nel
dubbio di aver potuto causare un danno al bambino.
L'indagine va pertanto eseguita preferibilmente nei primi 10 giorni del
ciclo mestruale.
Prudenzialmente in caso di ritardo mestruale, ci si deve comportare come se la
gravidanza fosse in atto, salvo che vi siano elementi per escluderla con
certezza.
In caso di “ritardo” in una donna con ciclo mestruale irregolare, può essere
indicato un test preliminare di gravidanza.
In caso di gravidanza in atto, l’indagine può essere eseguita solo in caso
di urgenza, o quando dichiarata necessaria dal medico curante (DL 187/00,
Art.3).
E’ opportuna una consultazione tra medico nucleare e medico referente che
stabilisca se il rischio di non ottenere, senza l’indagine, la diagnosi necessaria è
maggiore di quello derivante da sia pur minima irradiazione fetale.
Nelle donne che allattano, qualora non fosse opportuno posporre l’indagine, è
necessario interrompere l’allattamento al seno materno per un tempo sufficiente
perché la radioattività nel latte si riduca a valori trascurabili. Questo tempo
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dipende dal tipo di tracciante somministrato e verrà indicato al momento
dell'indagine.
L’allattamento deve essere sospeso definitivamente dopo scintigrafie con
Iodio 131 e Gallio 67.
INOLTRE…
Durante la permanenza nel nostro Servizio le verrà indicato dove attendere
l’esecuzione dell’esame e dove utilizzare i servizi igienici: dal momento che i
traccianti radioattivi vengono rapidamente eliminati dal corpo questa semplice
precauzione limiterà l’esposizione di radiazioni alle altre persone.
Una volta terminato l’esame il rischio da radiazioni per i familiari del paziente
può essere considerato trascurabile perché la quasi totalità dei radiofarmaci
utilizzati esaurisce rapidamente la radioattività (alcune ore) e il loro impiego è
sporadico.
Le dosi assorbite a diversa distanza dal paziente, immediatamente dopo la
somministrazione e dopo 2 ore sono rassicuranti anche per le indagini che
comportano attività piuttosto elevate come la
scintigrafia ossea e
l’angiocardioscintigrafia (a 30 cm: 0.01 mSv/ora immediatamente; da 0.005 a
0.007 mSv/ora dopo 2 ore).
Ciò nondimeno è consigliabile evitare lo stretto e prolungato
contatto nelle prime ore soprattutto nei confronti dei bambini e
delle donne gravide.
Il più importante fattore di riduzione della dose è la distanza, in
quanto le radiazioni ionizzanti cedono e perdono energia nella
materia e l'intensità di dose si riduce di un fattore proporzionale
al quadrato della distanza dalla sorgente, che in questo caso è il
paziente.
RISCHI PER IL PERSONALE PROFESSIONALMENTE ESPOSTO
Il Personale della “Medicina Nucleare” è tenuto a limitare il proprio rischio di
esposizione alle attività strettamente connesse con la manipolazione dei
radiofarmaci, l'esecuzione tecnica dell'esame e l'assistenza medica e
infermieristica al bisogno. Deve limitare al massimo l'esposizione superflua
derivante da un prolungato e ravvicinato contatto con i pazienti a cui è già stata
somministrata la dose di radioattività.
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I pazienti sono quindi invitati cortesemente a chiedere tutti i chiarimenti
possibili, prima della somministrazione del radiofarmaco o in occasione della
prenotazione.
NOTA
Questo opuscolo riporta le informazioni valide al momento della stampa e viene
periodicamente aggiornato. Tra un’edizione e l’altra potrebbero però intervenire
modifiche nell’operatività.
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Redatto dall’Ufficio Comunicazione in collaborazione con l’Ufficio Relazioni con
il Pubblico e su testi forniti dalla Struttura Complessa Medicina Nucleare,
tel. 040 – 399 6301; 040 – 399 6300; fax 040 399 6298
e-mail: [email protected]
Strada di Fiume 447 – 34 149 Trieste
Revisione 4 – settembre 2014
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