CHC Integratori 150714 - Pharma Consulting Group

Osservatorio MONDO CHC
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MONDO CHC
15/07/14
Gli integratori alimentari non sentono la crisi
di Giulio Cesare Pacenti
www.pharmaconsultinggroup.it
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GLI INTEGRATORI ALIMENTARI NON SENTONO LA CRISI
Nonostante che negli ultimi mesi gli italiani abbiano tirato la cinghia e chi più, chi meno,
che la gran parte di essi abbiano contenuto i propri acquisti a causa del deterioramento
della situazione economica, un dato su tutti è rappresentato dalla crescita dell’indice
Misery index di Confcommercio che nel medio periodo è passato dagli 11 punti di inizio
2007, al record storico di 21,9 punti di gennaio 2014, ossia da quando è scoppiata la crisi
è più che raddoppiato il numero dei poveri. Nonostante il momento grigio, le persone non
abbandonano quei prodotti come i multivitaminici, i fermenti lattici e i sali minerali, ossia
non rinunciano agli integratori e alle loro
promesse di benessere! Con 145 milioni di
confezioni vendute in un anno e 2 miliardi di
fatturato, il comparto degli integratori alimentari
conferma ancora una volta di non conoscere
crisi. Secondo i dati aggiornati a maggio da
Nielsen Market Track Healthcare per Federsalus,
il mercato degli integratori ha fatto registrare una
crescita annua del 3,6% nei volumi venduti e del 4,7% per giro d'affari. Quasi l'80% del
mercato resta appannaggio delle 18.000 farmacie, con un +3,5% delle confezioni vendute
rispetto all’anno precedente e un +5% a valore. In questo contesto di assoluta positività è
giusto segnalare che il canale della farmacia, nonostante rimanga saldamente il più
importante, non riesce a tenere il passo con lo sviluppo delle vendite di alcune
merceologie in cui è maggiore la competizione sul prezzo. Al secondo posto si piazza la
Gdo, ovvero Iper e Supermercati, con una quota del 15,3% delle vendite totali, con un
sorprendente +6,9% di incremento in pezzi e di un 6,8% a valore, dato che testimonia
l’accorta politica dei prezzi praticati dal canale, in particolare la distribuzione moderna si è
distinta per la vendita di integratori sportivi, dimagranti e multivitaminici. Al terzo posto, si
collocano quindi le parafarmacie con il 5% delle vendite totali, questo canale a differenza
dei due precedenti mostra una sensibile flessione con un -3,9% delle confezioni vendute,
perdita che si riduce a -2,3% (valori). Entrando nello specifico delle diverse tipologie di
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prodotto, emerge che i fermenti lattici, sono leggermente in calo ma rappresentano
sempre la quota parte più ampia del venduto (con ricavi di 264 milioni di euro), seguono gli
integratori salini (111 milioni di euro) e gli integratori multivitaminici (109). Inoltre, è giusto
segnalare un grande successo per immunostimolanti, anticolesterolo e antireumatici, che
segnano un +10% d’incremento. Al contrario il mondo dell'healthy food (come probiotici,
prodotti per intolleranze e diete, o per la reintegrazione energetica) registrano il -2,7%.
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