DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. s. 2013/2014

ISTITUTO TECNICO STATALE
“Grazia Deledda” - Trieste
AD INDIRIZZO SCIENTIFICO BIOLOGICO SANITARIO
ESAME DI STATO
conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore
istituito con Legge 10. 12. 1997, n° 425
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a. s. 2013/2014
Classe quinta
Sezione D
Redatto il 15 maggio 2014
affisso all'albo il _______________
Docente coordinatore della classe: DI FELICE MARIA LAURA
Composizione del Consiglio di Classe
DOCENTE
MATERIA INSEGNATA
GREBLO MARIA GRAZIA
RELIGIONE
DI FELICE MARIA LAURA
ITALIANO E STORIA
GIACOMUZZI GIUSEPPE
MATEMATICA E FISICA
FIRMA DEL DOCENTE
SIMEONI MARIA CRISTINA LINGUA STRANIERA: INGLESE
GAY DANIELA
DIRITTO, ECONOMIA E LEGISL.
SOCIO SANITARIA
PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA
NODARI PAOLA
IGIENE
VANZO SILVIA
PATOLOGIA E TIROCINIO DI
PATOLOGIA
EDUCAZIONE FISICA
NICOLI MONICA
ALBANESE ROBERTA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Delia Bloise
PRESENTAZIONE
L'Istituto "Grazia Deledda" realizza da un ventennio una maxi-sperimentazione
autonoma a indirizzo biologico-sanitario rilasciando un titolo di maturità scientifica, pur
distinguendosi dal Liceo Scientifico, orientato prevalentemente sulle scienze
matematiche, per il particolare approfondimento delle scienze sociali e chimicobiologiche.
Con il Decreto Ministeriale 7.10.1998 n° 383 il "Grazia Deledda" è diventato un Istituto
Tecnico, ma ha mantenuto quella identità che ne ha garantito il successo presso
l'utenza scolastica, fornendo agli allievi una preparazione che li rende idonei all'accesso
a tutti i corsi Universitari e, in particolare, a quelli medici e paramedici, e a numerosi
corsi professionali di specializzazione.
PROFILO FORMATIVO DELL'INDIRIZZO DI STUDIO
-
CONOSCENZE: cultura generale in ambito umanistico e scientifico con
approfondimento delle discipline socio-sanitarie.
COMPETENZE: operatività nella ricerca, raccolta ed elaborazione di informazioni e
dati, nel lavoro di laboratorio, in interventi assistenziali e sociali.
CAPACITÀ: acquisizione del metodo scientifico come modalità di approccio critico
alle diverse problematiche e di abilità comunicative attraverso strumenti
appropriati.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO
Numero complessivo degli studenti
12
Numero di studenti regolari
9
Numero di ripetenti nel triennio
1
Numero di ripetenti di quinta
--
Numero di studenti provenienti da altre Scuole
3
SITUAZIONE IN INGRESSO CON RIFERIMENTO AI RISULTATI DELLO
SCRUTINIO DEL PENULTIMO ANNO DI CORSO
media voti (M)
M=6
numero studenti
-
6<M≤7
10
7<M≤8
2
8 < M ≤ 10
-
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Sono state realizzate nel corso dell’anno scolastico, in tutte le materie, durante le ore
curricolari, lezioni ed esercitazioni dedicate al recupero e al sostegno dell’attività
curricolare.
CONTINUITÀ DIDATTICA
Nel triennio la classe ha fruito di continuità didattica nelle Materie Letterarie in
Religione, Inglese, Patologia ed Educazione fisica. I docenti di Igiene, Psicologia e
Sociologia, Matematica e Fisica, Diritto non hanno avuto continuità didattica nella
classe.
ASSIDUITÀ NELLA FREQUENZA SCOLASTICA
La classe nel complesso ha frequentato con assiduità le lezioni pur essendo numerosi i
ritardi e le uscite anticipate. Solo per due studenti si sono accumulate un congruo
numero di assenze, giustificate, e che comunque non hanno superato il monte ore
previsto per l’ammissione all’Esame di Stato.
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)
TEMPI SCOLASTICI
Materie
Ore previste
Ore svolte
Ore da svolgere
(ore settimanali x 33)
Religione
33
21
4
Italiano
132
109
15
Storia
99
74
11
Matematica
132
117
15
Fisica
66
54
7
L 2 – Inglese
99
69
13
Diritto ed economia
99
75
8
Psicologia e sociologia
66
49
7
Igiene
66
51
9
Patologia
132
91
11
Tirocinio di patologia
66
46
6
Educazione Fisica
66
45
8
1089
801
114
Ore totali
TIPOLOGIE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
Lezione frontale
X
Tirocinio
X
Lavoro di gruppo
X
Audiovisivi
X
Laboratorio
X
Multimedialità
X
INTERESSE E IMPEGNO NELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI
La classe ha dimostrato un discreto interesse nella maggioranza delle discipline, ma non
sempre adeguato si è rivelato l’impegno nello studio a volte selettivo, discontinuo,
mnemonico e finalizzato al solo voto. Buone le capacità di alcuni allievi, di questi un
ristretto gruppo ha dimostrato consapevolezza verso il lavoro scolastico proposto e un
impegno sistematico e metodico.
STRATEGIE MESSE IN ATTO DALLA COMPONENTE DOCENTI PER TENERE
SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO EDUCATIVO PROGRAMMATO (CONSIGLI
DI CLASSE, RIUNIONI DIPARTIMENTALI, CORSI DI AGGIORNAMENTO, ECC.)
I docenti della classe hanno messo in atto le opportune strategie per monitorare il
processo educativo. Si sono tenute due sedute del Consiglio di Classe allargato, più due
sedute della sola componente docenti. I dipartimenti si sono riuniti con una certa
frequenza, sia per la programmazione che per l’elaborazione di comuni criteri e
strumenti di valutazione. Oltre i normali colloqui mattutini con i genitori, si sono tenuti
due ricevimenti pomeridiani.
ESPERIENZE PROGETTUALI REALIZZATE
Nell’ambito del complessivo progetto d’Istituto sull’Autonomia Scolastica, intitolato LA
SALUTE COME CULTURA (P 2), questa classe ha partecipato, in particolare, ai seguenti
sub-progetti:
- progetto “DONARE: promuove una scelta consapevole di partecipazione ad un
atto di solidarietà ed un’informazione corretta non solo sul dono del sangue ma
anche su quello del midollo osseo e sulla donazione di organi.
- progetto “Dal prelievo al preparato” percorso didattico nelle strutture ospedaliere
del servizio di anatomia ed istologia patologica e citodiagnostica (riscontro
autoptico, laboratorio di istopatologia, osservazione di preparati istologici)
- PROGETTO “DIVULGAZIONE SCIENTIFICA” - “GENERAZIONE FUTURA”:
laboratorio LLC su DNA
fingerprinting, visita ai servizi di citogenetica,
diagnostica di malattie monogeniche, malattie complesse, neonatologia e terapia
intensiva neonatale.
- PROGETTO “DIVULGAZIONE SCIENTIFICA”- “CUORE”: corso di primo soccorso in
caso di arresto cardio-polmonare.
- PROGETTO “DIVULGAZIONE SCIENTIFICA”- sottoprogetto Miscellanea: incontri
con esperti sul tema della prevenzione dei tumori con abbinato un concorso
PROGETTI PER L’ORIENTAMENTO (P 6):
-
-
Progetto FSE “UNITEST, guida agli esami di ammissione all’università: prepara gli
studenti ad affrontare l’esame di ammissione all’Università per qualsiasi corso di
laurea
Progetto FSE “ORIENTASCIENZA, le opportunità occupazionali offerte dal sistema
scientifico regionale”: l’obiettivo è far conoscere le opportunità occupazionali
offerte dai Centri di ricerca scientifica e tecnologica che operano sul territorio del
Friuli Venezia Giulia, illustrando agli studenti i percorsi formativi successivi più
idonei e fornendo strumenti valutativi per misurare la propria attitudine
scientifica.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE
Inserimento dei progetti nelle lezioni curricolari, visite guidate, corsi specifici
extracurricolari, incontri con esperti, uso della biblioteca scolastica, dei laboratori e
dell’aula multimediale.
Sono intervenuti anche esperti (medici, docenti universitari psicologi, associazioni, enti
di formazione professionale).
VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE "SUGLI EFFETTI DI RITORNO"
DELLE
INIZIATIVE
EDUCATIVO
INTER-EXTRA-PARASCOLASTICHE
(VIAGGI
DI
ISTRUZIONE,
VISITE
NEL
PROCESSO
GUIDATE,
CORSI
EXTRACURRICOLARI, TEATRO, ECC.)
Effetti decisamente positivi su quanto concerne l’ampliamento degli orizzonti culturali, la
socializzazione, l’autostima e l’altruismo.
ATTIVITÀ PROGRAMMATE NEL PERIODO COMPRESO TRA LA STESURA DEL
DOCUMENTO FINALE E L'INIZIO DELL'ESAME
Tutti i docenti utilizzeranno il restante periodo dell’anno:
- per completare i rispettivi programmi;
- per ripetizioni, tutoraggio collegamenti, esercitazioni, simulazioni, approfondimenti,
valutazioni, e preparazione immediata alle prove d’esame, con particolare riferimento al
colloquio e alla terza prova scritta.
DISCIPLINA
Insegnamento religione cattolica
DOCENTE
Maria Grazia Greblo
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
Gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica hanno seguito le
lezioni con un’attenzione buona; la classe ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico
interesse costante e partecipazione attiva.
Gli studenti hanno inoltre contribuito al dialogo educativo favorendo il confronto e lo
scambio di singole opinioni soprattutto sulle tematiche etiche.
Buoni i risultati conseguiti quanto ad uso del linguaggio specifico della materia e a capacità
di elaborazione personale dei contenuti.
OBIETTIVI
Conoscenze:
1) conoscere la proposta morale cristiana per l’uomo d’oggi;
2) cogliere la dimensione etica della ricerca scientifica (con particolare riferimento ad
alcuni problemi di bioetica quali clonazione, procreazione assistita, aborto, trapianto
d’organi, eutanasia);
3) conoscere l’evoluzione della concezione della morte nella cultura occidentale e
dell’aldilà nelle religioni;
4) conoscere origini e forme dell’ateismo moderno.
Competenze e capacità:
1) saper cogliere l’imprescindibile legame tra fede e vita che si traduce nella proposta
etica cristiana;
2) saper valutare la propria responsabilità individuale di fronte alle scelte esistenziali.
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale con l’ausilio di schemi riassuntivi dei contenuti esposti.
Sono state proiettate inoltre presentazioni PowerPoint sul tema dell’aldilà nelle religioni;
sono stati utilizzati questionari e sondaggi per favorire la discussione soprattutto sulle
tematiche etiche.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche sono state esclusivamente di tipo orale, miranti ad accertare la conoscenza dei
contenuti essenziali e la comprensione e capacità di utilizzare il linguaggio specifico
dell’etica; nella valutazione si è tenuto conto dell’interesse dimostrato dagli allievi per gli
argomenti proposti e della loro partecipazione attiva al dialogo educativo.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
al 15 maggio 2014
PERCORSI FORMATIVI
L’ateismo moderno
L’etica religiosa
La bioetica
Questioni di bioetica
L’etica medica
CONTENUTI
1. fede, agnosticismo, ateismo: gli atteggiamenti dell’uomo
di fronte al problema religioso
1. la libertà dell’uomo
2. la definizione di morale; morale laica e morale religiosa
3. i criteri di valutazione della moralità di un’azione:
oggetto, intenzione del soggetto, circostanze; amoralità,
immoralità, permissivismo morale
4. la coscienza
1. breve storia della bioetica; definizione della bioetica
2. la clonazione terapeutica e lo statuto dell’embrione
3. la procreazione assistita
4. l’interruzione volontaria di gravidanza
1. il consenso informato alla donazione di organi e tessuti
Da svolgere dopo il 15 maggio 2014
PERCORSI FORMATIVI
La morte e l’aldilà nella
cultura contemporanea e
nelle religioni
L’etica medica
1.
2.
1.
2.
CONTENUTI
il cambiamento delle attitudini dell’uomo occidentale di
fronte alla morte
idee a confronto sulla vita oltre alla morte: l’aldilà nelle
religioni
l’eutanasia
le religioni a confronto sull’etica
Trieste, 15 maggio 2014
L’ insegnante
Maria Grazia Greblo
ITALIANO E STORIA
DOCENTE: MARIA LAURA DI FELICE
Testi di riferimento:
Italiano: Paolo DI Sacco -LE BASI DELLA LETTERATURA -vol. II e III ( A e B) Edizioni
scolastiche Bruno Mondadori
Storia: Cattaneo, Canonici, Vittoria, MANUALE DI STORIA, vol.II e III ed. Zanichelli.
SCHEDA RELATIVA ALLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA DI ITALIANO E
STORIA
La classe V D, in cui la sottoscritta ha insegnato nel triennio Italiano e Storia, ha
dimostrato nel seguente anno un discreto impegno nello studio delle Materie letterarie
anche se inferiore alle possibilità; faticoso a volte si è rivelato l’insegnamento per una
conoscenza limitata del lessico. Si distinguono comunque per capacità, diligenza,
impegno, studio serio e consapevole alcuni allievi.
Nel corso della propria attività obiettivo fondamentale perseguito è stato quello di
portare gli alunni ad una riflessione sulle discipline studiate, ad una rielaborazione
personale e critica dei contenuti acquisiti, all’educazione alla lettura , all’ascolto e
all’approfondimento personale. Si è cercato di potenziare le capacità di comprensione,
analisi e collegamento dei fenomeni culturali non in modo mnemonico, indirizzando gli
alunni verso una più piena consapevolezza del significato del presente, visto in stretta
relazione con il passato e le sue testimonianze.
Le difficoltà incontrate sono state lo spazio orario ridotto e il non supporto di altre
discipline affini, per cui si è cercato di sopperire, dove possibile, con riferimenti alla
Filosofia e alla Storia dell’Arte per dare ai discenti un minimo di strumenti cognitivi atti
alla comprensione dei fenomeni culturali studiati.
I contenuti scelti delle due discipline sono quelli che appaiono tradizionalmente nelle
indicazioni dei programmi ministeriali. La classe ha dimostrato un discreto interesse per
ambedue le discipline; sussistono comunque in alcuni difficoltà nell’espressione scritta
e nella comprensione e rielaborazione di quanto si è studiato, difficoltà dovute a
carenze pregresse, ad uno studio rivelatosi spesso mnemonico e finalizzato al solo voto.
L’impegno di alcuni studenti della classe è risultato comunque buono
OBIETTIVI CULTURALI:
Conoscenze:
a) apprendimento dei contenuti previsti e conoscenza delle modalità di approccio, di
lettura, di comprensione e decodificazione dei testi letterari e non.
b) conoscenza del panorama letterario e storico degli ultimi due secoli nonché dei
modi e degli strumenti dell’analisi letteraria
Competenze:
a) padronanza dei linguaggi specifici attinenti alle due discipline
b) sviluppo del gusto alla lettura personale.
Capacità:
a) sviluppo e potenziamento delle capacità espressive sia scritte che orali;
ampliamento del lessico.
b) Capacità di interpretare i fenomeni culturali in
un’ottica il più possibile
interdisciplinare, con particolare attenzione alla loro storicizzazione.
c) Operare semplici confronti e collegamenti nel campo storico e in quello letterario
d) Riflettere sui legami fra storia passata e tempo attuale e prendere
consapevolezza dell’oggi e delle sue problematiche.
Questi obiettivi non sono stati raggiunti da tutti e non in eguale misura per problemi
legati al lessico, ad uno studio a volte discontinuo e mnemonico. Si distinguono per
uno studio serio, per un desiderio di valorizzare abilità, ampliare conoscenze e per
consapevolezza verso il lavoro scolastico proposto qualche studente il cui impegno e
interesse sono stati continui tutto l’anno.
METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Per lo studio della Letteratura italiana, ci si è attenuti alle indicazioni del programma, di
accostare cioè gli studenti agli autori, debitamente inquadrati nei fenomeni della
letteratura nazionale e di quelle estere, attraverso le loro opere. Per gli autori minori ci
si è limitati ad un discorso di informazione e di collegamento, per gli autori maggiori ci
si è adoperati a cogliere attraverso i testi i temi fondamentali e i caratteri distintivi degli
stessi.
Si è cercato di incoraggiare l’abitudine all’approfondimento personale e di scoraggiare
invece uno studio puramente meccanico e mnemonico.
La classe nel complesso ha dimostrato disponibilità all’ascolto e una sufficiente capacità
di attenzione alle lezioni che sono state svolte in forma frontale e in forma dialogata,
con momenti di ricapitolazione collettiva, di commento e libera discussione.
Si prevede per la fine dell’anno scolastico l’uso di alcuni supporti audiovisivi ( Cuba, Il
1968, per quel che riguarda Storia, un video su Ungaretti per la Letteratura italiana ).
Non è stato sempre possibile affrontare lo studio storico e letterario dei vari periodi in
modo sincronico, tuttavia gli inquadramenti storici sono stati poi sempre ripresi nella
trattazione letteraria.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state effettuate verifiche scritte e orali per entrambe le materie. Le verifiche
scritte di Storia sono state proposte sia nella forma di quesiti a risposta breve che in
quella di quesiti a risposta multipla.
Le prove scritte di Italiano sono state predisposte secondo le varie tipologie previste:
analisi testuale, saggio breve, articolo di giornale, tema tradizionale ad argomento
storico – letterario e di attualità. Gli allievi sono stati esercitati nelle tipologie previste,
negli ultimi tre anni.
Nella valutazione delle prove orali e scritte ci si è attenuti alle griglie di valutazione
concordate in sede dipartimentale; i giudizi sulle prove sono sempre stati motivati e
sono state fornite indicazioni per il recupero.
Per l’orale, la valutazione di sufficienza è stata assegnata in presenza:
a) Di una conoscenza generale dei contenuti debitamente inquadrati nel loro
contesto storico
b) Di una comprensione dei testi e di una loro accettabile lettura sul piano
linguistico
c) Di una capacità espositiva semplice, ma sostanzialmente corretta sul piano
sintattico e lessicale con l’ausilio dell’insegnante.
Per lo scritto:
a) Capacità di esporre in maniera semplice, ma organizzata logicamente, un
contenuto;
b) Sostanziale correttezza lessicale, sintattica e ortografica.
Si allegano le griglie di valutazione elaborate in sede di dipartimento di Materie
Letterarie.
Trieste,15/5/2014
Prof. Maria Laura Di Felice
PROGRAMMA DETTAGLIATO DI ITALIANO
Il Romanticismo in Italia e in Europa
Il romanzo storico
A. Manzoni: note biografiche, la poetica, le opere
Letture:
Lettera sul Romanticismo:” I tre fini della poesia: il vero, l’interessante e l’utile”.
Le tragedie manzoniane. Funzione del Coro.
Da ”L’Adelchi”: coro dell’atto III ( Dagli atrii muscosi...)
Da ”Le Odi” :” Il cinque maggio”
Dagli Inni Sacri: “La Pentecoste”
I Promessi Sposi: la composizione del romanzo. Romanzo storico e romanzo della
“Provvidenza”.
G. Leopardi: note biografiche, opere, poetica
Letture:
Da “I Canti”: ” L’infinito”, “Alla luna”,” A Silvia”,” La quiete dopo la tempesta”, “ Il
sabato del villaggio”,” Il passero solitario”, “La Ginestra”: vv.158-201 e vv.297-317
Dalle Operette morali:” Dialogo della Natura e di un Islandese”
L’età del Positivismo
IL romanzo tra Naturalismo e Verismo
G. Verga: note biografiche, la poetica, le opere
Letture:
Lettera-prefazione a “L’amante di Gramigna”
Da Vita dei Campi :” La lupa”; “ Fantasticheria”
Il ciclo de’ “I Vinti”
Da” I Malavoglia”: “La famiglia Toscano”; “ L’addio alla casa del nespolo”.
Da “Mastro Don Gesualdo”: “Gesualdo e Diodata alla Canziria”; “La morte di Gesualdo”.
G. Carducci: note biografiche, la poetica, le opere principali
Letture:
“ Pianto antico”; “Nevicata”.
Il Decadentismo: genesi storica, ruolo del poeta. Lo spleen.
C. Boudelaire: cenni biografici. ” Corrispondenze”
G. Pascoli: La vita, la poetica, le opere
Letture:
“ Il fanciullino che è in noi”; “ il poeta è poeta, non oratore o predicatore”.
Da I Canti di Castelvecchio: “ Il gelsomino notturno “
Da Myricae: “Novembre” “Lavandare”; “X Agosto”; “L’assiuolo”; “iIl lampo”; “Il tuono”
Da I poemetti: “La digitale purpurea”.
G. D’Annunzio: note biografiche, poetica, opere
Letture :
Da “Il piacere”: “L’attesa di Elena”; “Ritratto di esteta”
Da Alcyone :” La pioggia nel pineto”,” La sera fiesolana”; “I pastori”.
Le avanguardie – Il Crepuscolarismo
G. Gozzano: “L’amica di nonna Speranza”
Le Riviste
Il Futurismo.
F. T. Marinetti - letture:” Bombardamento” ; Un genere futurista:il manifesto.
L. Pirandello: note biografiche; la poetica dell’umorismo; il rinnovamento nel teatro, le
opere.
Letture:”
Da L’Umorismo : “L’arte umoristica “scompone”; “non riconosce eroi”, e sa cogliere “la
vita nuda”; “Esempi di umorismo”.
Da “ Il fu Mattia Pascal” : “Adriano Meis”; “Io sono il fu Mattia Pascal”.
Da “Novelle per un anno”: “Il treno ha fischiato”
“ I sei personaggi in cerca d’autore” e il teatro nel teatro: “L’ingresso dei sei
personaggi”: “Nel retrobottega di Madama Pace”; “La scena interrotta”.
I. Svevo: note biografiche, opere. L’inetto. Letture:
Da “Senilità”: “Un pranzo, un passeggio e l’illusione di Ange”; “La metamorfosi strana di
Angiolina”
Da” La coscienza di Zeno”: “il fumo”; “Il funerale mancato”; “Psico-analisi”
G. Ungaretti : note biografiche, poetica e opere. La poesia” pura”. Vita d’un uomo
Letture: Da” L’Allegria”: ”Veglia”;” In memoria” ;” I fiumi”; “Allegria di naufragi”
Da “Sentimento del tempo” : La madre”.
L’Ermetismo.
S. Quasimodo: vita, opere
Letture “Alle fronde dei salici”; “Ed è subito sera”.
E. Montale :note biografiche, poetica, opere
Letture–
Da Ossi di seppia :” Spesso il male di vivere” ; “Meriggiare pallido e assorto”; “I
limoni”; “Non chiederci la parola”.
U. Saba : note biografiche , la poetica, il Canzoniere .
Letture:” A mia moglie”; “Amai”;” La capra”; ”Ritratto della mia bambina”.
Il romanzo italiano del ‘900 – inquadramento generale: Pavese, Vittorini.
Gli allievi
Trieste, 15 maggio 2014
L’insegnante
Maria Laura Di Felice
PROGRAMMA DETTAGLIATO DI STORIA
Società, economia e cultura tra Otto e Novecento
La seconda rivoluzione industriale – il movimento operaio e i partiti socialisti – la Chiesa
e il movimento cristiano-sociale- La nuova rivoluzione scientifica e la crisi del
positivismo – Nazionalismo, razzismo, antisemitismo.
L’età dell’imperialismo: l’Europa e il mondo tra Otto e Novecento
L’imperialismo delle potenze europee – Espansionismo del Giappone: la guerra contro la
Cina e contro la Russia – La rivoluzione russa del 1905 – La rivoluzione in Cina e la
proclamazione della Repubblica.
La crisi di fine secolo in Italia, l’età giolittiana e il decollo industriale
Le trasformazioni della società italiana e il decollo industriale – Nascita del partito
socialista – Da Crispi a Giolitti – L’età giolittiana – Lotte sociali, partiti e movimenti
politici – La crisi del sistema giolittiano
La prima guerra mondiale (1914-1918)
Tensioni internazionali e nuovo sistema di alleanze – Lo scoppio del conflitto – Guerra di
logoramento e mobilitazione totale – L’Italia in guerra – La guerra in Medio Oriente – La
svolta del 1917 e la sconfitta degli Imperi centrali – Gli accordi di pace e le conseguenze
della guerra.
La rivoluzione d’ottobre in Russia e la nascita dell’Unione sovietica
La crisi del regime zarista – la rivoluzione di febbraio – Lenin e la rivoluzione
d’ottobre(1917) – La guerra civile e il terrore rosso – La morte di Lenin e il
consolidamento di Stalin.
L’Europa e il Medio-Oriente nel primo dopoguerra
La crisi del dopoguerra – I vincitori: Gran Bretagna e Francia – conflitti e reazione
nell’Europa centro-orientale – La repubblica di Weimar negli anni Venti – La dissoluzione
dell’Impero ottomano e il Medio Oriente.
Il fascismo in Italia. Gli anni Venti.
L’Italia dopo il conflitto – Le elezioni del 1919 e il “biennio rosso” – Crescita del
movimento fascista – La marcia su Roma (1922) – La costruzione dello Stato fascista –
I rapporti tra fascismo e Chiesa. I Patti Lateranensi – La politica economica e sociale –
L’organizzazione del consenso e l’educazione della gioventù – L’antifascismo.
Gli Stati Uniti negli anni Venti. Il crollo di Wall Street e la crisi economica internazionale
Gli Usa, prima potenza economica mondiale – Il crollo di Wall Street (1929) - La
risposta di Roosevelt alla crisi: il New Deal – le ripercussioni della crisi del ’29
sull’economia mondiale: la grande trasformazione.
L’avvento del nazismo in Germania
La crisi in Germania e l’ascesa di Hitler – La presa del potere e l’instaurazione della
dittatura nazista – Ideologia razziale, antisemitismo e discriminazione dei diversi –
repressione e organizzazione del consenso – politica economica e riarmo.
Gli anni Trenta tra totalitarismi e democrazie
L’internazionalizzazione del fascismo – Economia e società in Italia dopo la crisi del ’29
– la guerra di Etiopia – Fascistizzazione e ruolo del PNF: - L’Unione Sovietica negli anni
Trenta – I Fronti popolari in Francia e in Spagna – La guerra civile spagnola (19361939) – Espansione del Giappone – La Cina tra nazionalisti e comunisti.
La seconda guerra mondiale (1939-1945)
Dall’annessione dell’Austria all’invasione della Polonia – La conquista della Francia e la
battaglia d’Inghilterra – L’Italia in guerra, i Balcani e il fronte africano – L’attacco
all’Unione Sovietica (1941) – La Shoah – Il Giappone e l’entrata in guerra degli USA – la
svolta del 1942-’43. Stalingrado – La caduta del fascismo in Italia e l’armistizio (1943) –
Regno del Sud, Repubblica di Salò, Resistenza – La caduta del Terzo Reich e la resa del
Giappone (1945)
La guerra fredda e la contrapposizione tra i due blocchi
Gli accordi di Bretton Woods (1944) e le istituzioni internazionali di cooperazione – La
contrapposizione tra
blocco occidentale e blocco orientale (1946-1949) – La
sovietizzazione dell’Europa centro-orientale – La rivoluzione cinese e la nascita della
Repubblica popolare (1949) – Il maccartismo negli Stati Uniti e la guerra di Corea – La
morte di Stalin e il XX congresso del PCUS nel 1956 – L’invasione sovietica
dell’Ungheria.
La nascita della Repubblica in Italia
Ripresa e tensioni dopo il conflitto – La costruzione della democrazia. Il referendum
istituzionale e l’Assemblea costituente . La fine dei governi di unità nazionale e le
elezioni del 1948. – La ricostruzione e la stagione centrista.
La decolonizzazione e il conflitto in Medio Oriente
La decolonizzazione nel Sud-Est asiatico e l’indipendenza dell’India – La spartizione della
Palestina e la nascita dello Stato di Israele (1948) – Le guerre arabo-israeliane e la
questione palestinese.- La crisi dell’impero coloniale francese: la guerra in Indocina e in
Algeria – La rivoluzione castrista a Cuba.
Gli anni Sessanta: distensione, rivoluzione, dittature e contestazione
La guerra del Vietnam e sua conclusione – il Sessantotto .
I titoli delle unità didattiche e dei capitoli fanno riferimento al testo in adozione:
Manuale di storia - vol. III (M. Cattaneo, C. Canonici, A. Vittoria)ed. Zanichelli.
Gli allievi
L’insegnante
Maria Laura Di Felice
Trieste, 15 maggio 2014
CANDIDATO--------------------------------------------------------------------------------------CLASSE----------------------------------------------------------------------------------------------
PRIMA PROVA SCRITTA ( TIP. A – B – C – D )
INDICATORI
Competenze: correttezza e
proprietà nell’uso della
lingua
DESCRITTORI
Punteggiatura, ortografia, morfosintassi
1
2
3
4
*
Destinazione
*
Proprietà lessicale, chiarezza espositiva
Adeguatezza del registro linguistico
Conoscenze: adeguate
conoscenze dell’argomento
e al quadro di riferimento
generale
Aderenza alla traccia,
*
contestualizzazione
*
Correttezza e pertinenza dei contenuti
Capacità: sviluppo critico
delle questioni proposte
e costruzione di un
discorso organico e
coerente, espressione
anche di personali
convincimenti
Organizzazione, coerenza argomentativa,
organicità
*
*
Comprensione, capacità di analisi dei documenti
ed elaborazione personale
Siccome il punteggio grezzo massimo così ottenuto è pari a 30, il punteggio della prova si assegna
dividendo per 2.
Per punteggi con decimali pari o superiori al 5 si arrotonda per eccesso; con decimali inferiori al 5 si
arrotonda per difetto.
PUNTEGGIO TOTALE_____________
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO IN RELAZIONE AGLI INDICATORI E DESCRITTORI PER
VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA SU SCALA 1 < 5
1 = prestazione gravemente lacunosa e carente, assenza di aspetti fondamentali dei descrittori di
riferimento.
2 = prestazione di livello medio/ basso con carenze significative, sebbene non molto gravi relativamente
ai descrittori di riferimento.
3 = prestazione di livello medio; rappresenta il livello di sufficienza per i descrittori 2^, 4^, 5^, 6^,
contrassegnati da asterischi nella tabella in alto.
4 = prestazione di livello medio –alto; rappresenta il livello di sufficienza per i descrittori 1^ e 3^
contrassegnati da asterischi nella tabella in alto, in quanto rivestono prevalente importanza fra i
descrittori individuati per la valutazione della prima prova scritta;
5 = livello alto, soddisfa pienamente la qualità richiesta per i descrittori di riferimento.
5
ESAMI DI STATO
CLASSE____________________
CANDIDATO_______________________________
1. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DEI SINGOLI CANDIDATI
INDICATORI
DESCRITTORI
A) Competenze
linguistiche
A.1) Morfosintassi e lessico
*
A.2) Sviluppo delle
argomentazioni
*
B.1) Padronanza dei contenuti
*
B.2) Raccordi pluridisciplinari
*
C.1) Elaborazione personale
originale
C.2) Discussione degli elaborati
*
B) Conoscenze
generali e specifiche
C) Capacità
elaborative, logiche,
critiche
1
2
3
4
5
6
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
* Livello della sufficienza
2. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO IN RELAZIONE AGLI INDICATORI E
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DELL’ESAME DI STATO
La valutazione in base ai descrittori e relativi indicatori di competenze, conoscenze e capacità assunti a
criterio e riportati nella griglia sopra esposta è graduata da 1 a 6 punti per ogni descrittore, in
corrispondenza dei diversi livelli delle prestazioni, nel modo seguente:
1: prestazione gravemente carente, lacunosa, errata, mancanza di aspetti basilari, risposte assenti o
informazioni incoerenti e frammentarie
2: prestazione carente negli aspetti contenutistici, logici, argomentativi, frammentaria, presenza di errori
rilevanti e diffusi
3: prestazione insicura, difficoltosa nell’esposizione, nozionistica, presenza di alcuni errori abbastanza
rilevanti, il candidato/a necessita di essere frequentemente supportato/a in quanto scarsamente
autonomo
4: prestazione conforme agli obiettivi minimi in relazione ai descrittori e agli indicatori, presenza di
incertezze e lievi lacune che, guidato/a, il candidato/a riesce generalmente a superare. Si intende come
livello di sufficienza
5: obiettivi raggiunti in modo soddisfacente; permangono tuttavia lievi carenze né sostanziali né diffuse,
i vari aspetti del colloquio sono gestiti generalmente con correttezza e autonomia
6: la prestazione soddisfa pienamente i descrittori e gli indicatori assunti a criterio.
Il punteggio della prova è dato dalla somma aritmetica della valutazione dei singoli descrittori.
La sufficienza si consegue con un punteggio totale non inferiore a 20.
Dopo ampia discussione, i criteri sopra esposti e la griglia per la valutazione del colloquio sono assunti
dalla commissione con deliberazione unanime.
Firme dei
Commissari:__________________________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
(Tipologia B)
Descrittori
Livelli
Conoscenza completa e
approfondita
Conoscenza soddisfacente
Conoscenza degli argomenti Conoscenza non del tutto adeguata
Max p. 6
Conoscenza sommaria
Conoscenza inesistente
Conoscenza linguistica
Max p. 6
Competenza a rielaborare
dati e informazioni
Max p. 3
Punti
p. 6 - 5
p. 4
p. 3
p. 2 -1
p. 0
Esposizione fluida e pertinente
Esposizione scorrevole e
corretta
Esposizione con qualche
imprecisione
Esposizione confusa e con
lessico inadeguato
Nessuna esposizione
p. 6
p. 5
Sa organizzare dati e informazioni
effettuando analisi
sintesi e collegamenti adeguati
Sa organizzare dati e informazioni
effettuando analisi
e sintesi sufficienti
Sa organizzare dati e informazioni
effettuando analisi
e sintesi con difficoltà
Non organizza dati e
informazioni
p. 3
p. 4 - 3
p. 2 -1
p. 0
p. 2
p. 1
p. 0
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Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle
invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi
sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le
danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.
Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di
soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra
parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra
mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua
famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si
sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.
Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile,
– almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la
Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché
là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e
disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci
ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci
sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più
o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e
indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti.
Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di
chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e
andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza
per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del
“mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1.
Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2.
Analisi del testo
2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.
2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.
2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.
2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3.
Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di
altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
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Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956
Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965
Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva
un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine,
sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad
ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I
modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia
edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale
repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la
rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al
Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva.
Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di
culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè –
come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un
“uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella
Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi
travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland
c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del
partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più
che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli
operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il
nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei
sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano
disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in
cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la
mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di
sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la
cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante,
lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal
tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più
forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze
della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si
trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla,
che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi
interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e
tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel
giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da
cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello
Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano
state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla
mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola,
come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano
le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca
sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni
che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della
ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in
causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente
eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di
dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento
gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini
soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto
pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però
con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del
corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche,
lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e
ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle
generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire
consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
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Ora il chiarore si fa più diffuso.
Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni.
Poi appare qualcuno che trascina
il suo gommone.
La venditrice d’erbe viene e affonda
sulla rena la sua mole, un groviglio
di vene varicose. È un monolito
diroccato dai picchi di Lunigiana.
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Quando mi parla resto senza fiato,
le sue parole sono la Verità.
Ma tra poco sarà qui il cafarnao
delle carni, dei gesti e delle barbe.
Tutti i lemuri umani avranno al collo
croci e catene. Quanta religione.
E c’è chi s’era illuso di ripetere
l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di
riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa
nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di
fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le
persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche
riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui
un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta
sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate
e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che
istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è
il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e
non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando
l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve
periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le
prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se
i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine
nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei
lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi,
quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze
andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per
accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione
della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne
le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado
di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i
poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra
sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una
riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che
[…] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza
di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione
populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un
caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col
contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro
è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra
capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del
Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo
precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda
guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e
democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade
Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento
dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto
quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie
all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza
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fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia
l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento
pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i
critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare
una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti
ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle
traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento
precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il
livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei
partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la
libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso
la mondializzazione e l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato
compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità
dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il
bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo
atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli
avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze
di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle
regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste
d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con
grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni
dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della
campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità
nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per
assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di
metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente
la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il
sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione
del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni
gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati
raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle
cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e
conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si
ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il
problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque,
al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da
parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in
vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più
tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi
fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate
rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera
accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico
Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono
Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è
stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da
fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via
Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove
c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che
indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto,
insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la
parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una
Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito
sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto
intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la
notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente
americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a
rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel
bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare
i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer,
l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le
singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un
documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate
dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa
“Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi
ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di
ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla
frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.
Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa
Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging
technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni
fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata
prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal
neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca
europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche
disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno
acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti
database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello
umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di
studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di
dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di
Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
Pag. 7/7
Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti
cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente
favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali
illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e
che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta
psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative
risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la
psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta
l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,
contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un
po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte
fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di
scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente
nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca
si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome.
Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che
ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo
della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad
emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali
permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del
Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato
dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze
nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali,
per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei
bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul
ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento.
La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo
sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti
più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi,
sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono
sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo
una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule
nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
NOME..........................................................................CLASSE.............................DATA......................
TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO – STORIA
TIPOLOGIA B – QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (MAX 5 RIGHE)
1) Illustra le caratteristiche della crisi economico-finanziaria del 1929 e le sue ripercussioni negli
Stati Uniti e in Europa
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____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
2) Delinea i principali caratteri dei regimi totalitari del Novecento
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
3) Delinea le ragioni, i caratteri e le finalità del Piano Marshall
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___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
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DISCIPLINA
Matematica
DOCENTE
Giuseppe Giacomuzzi
TESTI IN ADOZIONE
MODULI DI MATEMATICA U MODULI DI MATEMATICA V +W
Bergamini, Trifone, Barozzi ED. ZANICHELLI
http://zte.zanichelli.it
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
La frequenza alle lezioni
è stata soggetta a
discontinuità e costellata da
diversi ingressi in ritardo da parte di alcuni studenti.
Dal punto di vista didattico si distinguono tre fasce di livello: una, a cui appartengono
alcuni alunni più attenti, che hanno seguito con interesse raggiungendo un sufficiente
livello di preparazione grazie ad un impegno e ad una partecipazione al dialogo
educativo; questi hanno migliorato progressivamente i loro contenuti, le loro capacità e
competenze. Un altro gruppo, che ha mostrato difficoltà nello studio della disciplina,
ha studiato con un ritmo lento, e ha raggiunto una preparazione non pienamente
sufficiente. Il terzo gruppo, col concorso di lacune pregresse, ha inoltre studiato in
modo discontinuo, sottraendosi a volte alle verifiche, raggiungendo una preparazione
non adeguata agli obiettivi propri della disciplina Per aiutare gli alunni con difficoltà e
carenze nella preparazione, sono stati riproposti alcuni argomenti fondamentali,
risolvendo esercizi mirati e offerti sportelli in orario extrascolastico.
OBIETTIVI
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni;
saper distinguere quali relazioni sono funzioni e quali no;
saper determinare le principali caratteristiche di una funzione (dominio, simmetrie,
periodicità, monotonicità, invertibilità, ecc.);
saper rappresentare graficamente le principali funzioni elementari;
saper adoperare la definizione di limite per la verifica nei quattro casi ;
saper adoperare i teoremi sui limiti per il loro calcolo ;
saper rimuovere per via algebrica le principali forme indeterminate;
saper studiare e classificare le eventuali discontinuità di una funzione;
saper trovare gli asintoti orizzontali, verticali e obliqui di una funzione;
saper calcolare la derivata di una funzione elementare facendo uso della definizione ;
saper calcolare la derivata di una funzione non elementare facendo uso dei teoremi
sulle derivate;
saper trovare la retta tangente al grafico di una funzione;
saper dedurre l’andamento di una funzione mediante l’uso delle derivate per tracciarne
il grafico completo ;
saper interpretare geometricamente i teoremi di Rolle e Lagrange e applicare il
teorema de l'Hopital;
saper risolvere problemi di massimo e minimo;
saper calcolare la primitiva di una funzione facendo uso dei principali metodi di
integrazione
saper calcolare l’area di una regione piana mediante
l’uso delle tecniche di
integrazione;
saper calcolare il volume di un solido di rivoluzione mediante l’uso delle tecniche di
integrazione;
saper calcolare il valor medio di una funzione;
saper applicare il calcolo delle derivate e la teoria dell’integrazione a semplici problemi
di fisica.
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologica è basata su uno schema per la presentazione dei contenuti che
permette di integrare gli aspetti teorici con quelli applicativi. Lo schema,tenendo distinti
i due aspetti, descrive un possibile percorso di comprensione.
Lo schema si basa su cinque fasi o passaggi:
1. Presentazione di un problema rispetto al quale il concetto ha una rilevanza
applicativa. Il problema da cui si parte deve essere scelto in modo che sia
sufficientemente generale da richiedere uno strumento innovativo che può essere
applicato a problemi simili.
2. Enunciazione di definizioni e/o proprietà relative ai concetti che sono oggetto
dell’azione didattica.
3. Presentazione di esempi di applicazione dei concetti
e/o attività nelle quali, anche utilizzando strumenti di calcolo automatici come Excel,
Derive, ecc., si propone agli studenti di “giocare” con i concetti per capire di cosa si sta
parlando. In questa fase si pongono le basi per una comprensione reale e si favorisce
l’approccio personale al concetto.
4. Trattazione da un punto di vista logico-formale attraverso la dimostrazione dei
teoremi e l’introduzione di corollari che siano rilevanti rispetto alla risoluzione del
problema.
In questa fase lo studente viene portato a riflettere sul significato logico-formale della
dimostrazione e sulla sua necessità per un valore generale delle proprietà enunciate al
punto 2.
La scelta delle dimostrazioni da presentare deve ispirarsi allo scopo di favorire la
comprensione del concetto e delle sue proprietà, vanno evitate dimostrazioni troppo
tecniche che non abbiano particolare valore formativo.
5. Applicazione dei concetti matematici e delle loro proprietà al problema proposto al
passo 1. Nel momento in cui si propone la soluzione del problema si “chiude il cerchio”
ma si possono aprire nuovi problemi di cui ricercare la soluzione
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche formative, finalizzate al recupero del le carenze e all’acquisizione di
informazioni utili per migliorare il processo di apprendimento in itinere, sono state
periodicamente somministrate, quelle sommative sono state effettuate a fine percorso.
Si è fatto uso dei seguenti strumenti di verifica:
Esercitazioni scritte con quesiti a risposta singola, trattazione sintetica, verifiche orali;
E’ stata valorizzata la partecipazione al dibattito in classe in quanto elemento
fondamentale per una partecipazione positiva, insieme con l’impegno nello studio, al
dialogo educativo e alle diverse attività scolastiche proposte.
I voti assegnati rispecchiano i criteri di valutazione deliberati dal corpo docente
dell’istituzione scolastica.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
CRITERI PER LA VALUTAZIONE
CONOSCENZE
/10
Conoscenza di principi, teorie, concetti, termini, regole,
procedure, metodi e tecniche.
CAPACITA’ LOGICHE ED ARGOMENTATIVE
/10
Organizzazione e utilizzazione di conoscenze e abilità per
analizzare, scomporre, elaborare. Proprietà di linguaggio,
comunicazione e commento della soluzione puntuali e
logicamente rigorosi. Scelta di procedure ottimali e non
standard.
CORRETTEZZA E CHIAREZZA DEGLI SVOLGIMENTI
/10
Correttezza nei calcoli, nell’applicazione di tecniche e
procedure. Correttezza e precisione nell’esecuzione delle
rappresentazioni geometriche e dei grafici.
COMPLETEZZA
/10
Problemi ed esercizi risolti in tutte le loro parti.
totale
Punteggio
Voto
1-6
7-10
11-14
15-18
19-22
23-26
27-30
31-34
36-38
39-40
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
PROGRAMMA DETTAGLIATO
Successioni, progressioni aritmetiche, progressioni geometriche, serie.
elementi di topologia: insiemi aperti ed insiemi chiusi;
topologia della retta reale: intervalli, intorni, punti di frontiera, punti interni, punti
esterni, punti di accumulazione, intorni di infinito;
sottoinsiemi della retta reale;estremi superiore e inferiore, massimo e minimo di un
sottoinsieme di R; insiemi limitati e illimitati; intervalli chiusi e aperti.
funzioni; dominio, condominio, immagine; grafico; iniettività, suriettività, biiettività;
funzioni inverse;
funzioni composte; monotonicità,funzioni par e funzioni dispari; funzioni periodiche.
Grafici delle principali funzioni elementari, algebriche e trascendenti.
definizione di limite; classificazione dei quattro tipi di limite; limite destro e sinistro.
teoremi e operazioni sui limiti; unicità del limite, confronto, permanenza del segno;
forme indeterminate; ordine di un infinitesimo.
definizione di continuità di una funzione in un punto e in un intervallo; continuità a
destra e a sinistra, continuità delle funzioni definite a intervalli; classificazione delle
discontinuità;
alcuni limiti notevoli: sen(x)/x e definizione del numero di Nepero.
teoremi fondamentali sulle funzioni continue; Weierstrass, dei valori intermedi,
d’esistenza degli zeri.
asintoti verticali; asintoti orizzontali; asintoti obliqui; punti angolosi;
definizione di derivata di una funzione come limite del rapporto incrementale;
relazione tra derivabilità e continuità; teoremi sulla derivata di: somma di funzioni,
prodotto di due funzioni; rapporto di due funzioni; ricerca di punti di massimo, punti
di minimo e flessi; teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange, de L'Hopital¸problemi di
massimo e di minimo.
primitive di una funzione; integrali immediati; integrazione per scomposizione;
integrazione delle funzioni razionali fratte, integrazione per sostituzione; integrazione
per parti;il problema delle aree e l'integrale definito; proprietà dell'integrale definito
calcolo di aree e volumi di solidi di rivoluzione qualche applicazione di teoria
dell’integrazione in ambito fisico prodotto di funzioni, rapporto di funzioni, funzioni
composte, funzioni inverse; derivate successive; differenziale di una funzione.
MATEMATICA
Simulazione TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2013-2014
ALUNNO
__________________ CLASSE 5D
CORRETTORE VIETATO
E’ data la seguente funzione
y=
1− x
x2 − 9
Rispondi alle seguenti richieste indipendentemente dal numero di
righe:
1. Determina il dominio e il segno della funzione, calcola i limiti e determina le
equazioni degli eventuali asintoti
2. determina la tangente alla funzione nel punto di ascissa 1
3. Dalla lettura del grafico sotto riportato, individua le equazioni degli asintoti,
il massimo e/o il minimo, le intersezioni con gli assi e i limiti agli estremi del
dominio e nei punti di discontiniuità
Trieste, 15 maggio 2014
L’ insegnante
Prof. Giuseppe Giacomuzzi
DISCIPLINA
Fisica
DOCENTE
Giuseppe Giacomuzzi
TESTI IN ADOZIONE
La Fisica di Amaldi U. Amaldi Zanichelli
http://zte.zanichelli.it
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
Dal punto di vista didattico si distinguono tre fasce di livello: una, a cui appartengono
alcuni alunni attenti, che hanno seguito con interesse e partecipazione attiva
raggiungendo discreto livello di preparazione grazie ad un impegno
e ad una
partecipazione al dialogo educativo; questi hanno migliorato progressivamente i loro
contenuti, le loro capacità e competenze. Un altro gruppo, che ha mostrato qualche
difficoltà nello studio della disciplina, ha studiato con un ritmo più lento, e ha raggiunto
una preparazione non pienamente sufficiente. Il terzo gruppo, ha studiato in modo
discontinuo, sottraendosi a volte alle verifiche, raggiungendo una preparazione appena
adeguata agli obiettivi propri della disciplina Per aiutare gli alunni con difficoltà e
carenze nella preparazione, sono stati riproposti alcuni argomenti fondamentali,
risolvendo esercizi mirati.
OBIETTIVI
Osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli,
analogie e leggi;
formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione;
fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo
sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni
naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e
dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;
saper identificare nel piano o nello spazio figure descritte in un testo;
saper applicare relazioni acquisite a problemi;
saper utilizzare grandezze fisiche opportune per descrivere proprietà di oggetti e corpi;
saper descrivere le caratteristiche di un campo scalare;
saper descrivere le caratteristiche di un campo vettoriale;
saper utilizzare i diversi livelli di descrizione (forza e energia) per semplici situazioni;
saper definire le caratteristiche delle sorgenti del campo elettrostatico;
saper utilizzare correttamente i linguaggi specifici;
saper applicare tecniche matematiche a problemi di fisica;
saper delineare le caratteristiche del campo magnetico;
saper definire le caratteristiche delle sorgenti del campo elettrostatico;
saper definire le caratteristiche delle sorgenti del campo magnetico;
saper delineare fenomeni e equazioni che evidenziano l’interazione tra elettricità e
magnetismo;
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale;
lezione
dialogata; impiego delle
risorse
del
sito
http://zte.zanichelli.it; Metodo scientifica; Ricerca individuale e di gruppo; scoperta
guidata; lavoro di gruppo.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Si sono prese in esame l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo, le singole
capacità, i progressi individuali considerando il livello di partenza,
livello di sufficienza: conoscenza consapevole e non solo mnemonica degli argomenti
fondamentali; capacità di individuare le principali relazioni; uso minimale della
terminologia;
conoscenza generale e capacità di applicazione corretta dei procedimenti e delle regole
fondamentali.
Per quanto riguarda il recupero formativo e delle carenze relative all’anno in corso
questo si è articolato in recupero in orario curricolare, interventi di recupero e sostegno
all’inizio del secondo quadrimestre.
Livello di sufficienza: conoscenza consapevole e non solo mnemonica degli argomenti
fondamentali; capacità di individuare le principali relazioni; uso minimale della
terminologia; conoscenza generale e capacità di applicazione corretta dei procedimenti
e delle regole fondamentali.
.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
CRITERI PER LA VALUTAZIONE
CONOSCENZE
/10
Conoscenza di principi, teorie, concetti, termini, regole,
procedure, metodi e tecniche.
CAPACITA’ LOGICHE ED ARGOMENTATIVE
/10
Organizzazione e utilizzazione di conoscenze e abilità per
analizzare, scomporre, elaborare. Proprietà di linguaggio,
comunicazione e commento della soluzione puntuali e
logicamente rigorosi. Scelta di procedure ottimali e non
standard.
CORRETTEZZA E CHIAREZZA DEGLI SVOLGIMENTI
/10
Correttezza nei calcoli, nell’applicazione di tecniche e
procedure. Correttezza e precisione nell’indicazione delle
unità di misura e nel calcolo dimensionale
COMPLETEZZA
/10
Problemi ed esercizi risolti in tutte le loro parti.
totale
Punteggio 1-6
Voto
1
7-10
11-14
15-18
19-22
23-26
27-30
31-34
36-38
39-40
2
3
4
5
6
7
8
9
10
PROGRAMMA DETTAGLIATO
Richiami: legge di gravitazione universale e leggi di Keplero; prodotto scalare e
prodotto vettoriale (regola della mano destra)
Interazioni elettrostatiche. La legge di Coulomb. Campo elettrostatico.
Vettori e principio di sovrapposizione dei campi. Il flusso
del campo elettrico.
Teorema di Gauss.
Campi conservativi. Potenziale ed energia potenziale. Moto di cariche in campo
elettrostatico. Circuitazione e flusso. I raggi catodici;
Capacità elettrica. Il condensatore. Condensatori in serie e in parallelo.
Energia e densità di energia del campo elettrico. Conservazione dell’energia.
La corrente elettrica; I conduttori metallici; Resistenza. I resistori; ; Resistori in serie
e resistori in parallelo; prima e seconda legge di Ohm. Circuiti elettrici in corrente
continua.
circuiti, cariche in moto. Campo magnetico e vettore.
La forza magnetica su un filo percorso da corrente; Il Campo magnetico di un filo
percorso da corrente;
Flusso e circuitazione del campo magnetico; teorema di Ampere. Moto di cariche in un
campo magnetico. Forza di Lorentz.
Campi elettrici e magnetici variabili. Effetto Hall; Induzione elettromagnetica. La legge
di Faraday-Neumann;
Energia e densità del campo magnetico. Conduzione elettrica. Conduttori,
semiconduttori e isolanti. Cenni sulle Equazioni di Maxwell.
SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA
A.S. 2013- 2014
CLASSE
5 D
FISICA
1) Enuncia la prima e la seconda legge di Ohm
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
2) Enuncia il teorema di Gauss per il campo elettrico, chiarendone il
significato e accennando alle sue applicazioni
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
3) Come si determina il campo elettrico all'interno di un condensatore piano
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
Trieste, 15 maggio 2014
L’ insegnante
prof. Giuseppe Giacomuzzi
DISCIPLINA
Lingua Inglese
DOCENTE
Maria Cristina Simeoni
TESTI IN ADOZIONE
Vista la peculiarità del programma e la difficoltà di reperire un libro di testo in grado di
toccare gli argomenti svolti, non si è fatto uso di un libro di testo, ma agli studenti è
stata fornita una dispensa redatta dall’insegnante, frutto di ricerca in testi, riviste
scientifiche e siti internet, contenente tutto il programma svolto.
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
La classe VD è composta da 12 studenti ed è caratterizzata da un atteggiamento
educato e tranquillo e una discreta partecipazione al dialogo educativo, in particolare
se stimolata. Per alcuni studenti l’apprendimento è ancora mnemonico mentre altri
riescono ad esprimersi in modo più personale e a fare collegamenti tra gli argomenti
svolti.
Tutti hanno comunque fatto dei miglioramenti rispetto al livello di partenza in
particolare nella produzione orale, dove, in generale, l’espressione è fluente, piuttosto
corretta e il lessico abbastanza ricco.
OBIETTIVI
OBIETTIVO GENERALE
L’obiettivo del corso di studi è stato quello di creare un atteggiamento positivo verso le
lingue e migliorare la concezione di sé portando l’alunno, alla fine del ciclo di studi, ad
una preparazione complessiva a forte spessore culturale, flessibile e dinamica che, oltre
a fornire competenze che consentano il superamento dell’esame di stato, permetta di
ottimizzare le relazioni interpersonali e rispondere in modo qualificato alle richieste del
mondo del lavoro in una realtà sempre più globalizzata.
OBIETTIVI SPECIFICI
Gli obiettivi cognitivi effettivamente raggiunti dalla classe possono essere così suddivisi:
• conoscenze: la classe conosce gli argomenti e i testi svolti durante l’anno e, anche
se a volte in modo passivo, il relativo lessico della microlingua scientifica e di quella
letteraria. Conosce inoltre i testi letterari e gli autori oggetto di studio
contestualizzati nel loro background socio-culturale;
• competenze: gli alunni hanno potenziato la competenza linguistica, sviluppato le 4
abilità (reading, writing, listening e speaking) in modo integrato. Hanno affinato le
microabilità di skimming e scanning, la capacità di tradurre e di esporre nozioni e
idee nella lingua straniera in modo abbastanza corretto, sciolto e con una certa
appropriatezza lessicale e buona pronuncia.
• capacità: sanno comprendere alcuni aspetti particolari che regolano un testo
letterario inteso come messaggio dell’autore nel panorama della sua epoca e
riconoscono i codici formali tipici della lingua scientifica. Sono in grado di sintetizzare
e rielaborare i testi proposti e di trovare connessioni tra gli stessi. Hanno inoltre
sviluppato una certa capacità di analisi, sintesi e interpretazione personale.
METODOLOGIA DIDATTICA
I moduli tematici sviluppati, i criteri metodologici adottati per il loro svolgimento, la
durata, la scansione temporale e la valutazione dei risultati raggiunti sono comuni alle
classi VA, VC e VD essendo il frutto di una costante collaborazione, condivisione di
approccio e criteri di valutazione, scambio di idee e di materiale didattico tra le docenti
della materia. Anche la stesura del seguente documento, nel quale comunque si tiene
conto delle diverse realtà e progetti propri di ciascuna classe, è il risultato di un lavoro
d’equipe.
Molto spesso gli spunti per le attività di classe o di approfondimento sono stati forniti da
materiali multimediali e dall’ uso delle TIC (youtube, internet). Altre volte, quando
necessario, si è passati alla lezione frontale, alla discussione e alla traduzione letterale.
Tutto ciò ha contribuito a sviluppare negli allievi le capacità di analisi, sintesi e a
stimolare la riflessione critica.
L’approccio al testo scientifico ha dato modo di sviluppare, nelle diverse fasi operative,
le tecniche di lettura, in particolare skimming e scanning, cioè la capacità di cogliere il
significato globale e/o precise informazioni. Anche la produzione orale è stata
potenziata con un arricchimento lessicale sia passivo che attivo e un ulteriore sviluppo
della fluency e della pronuncia.
Nell' esame delle opere si è cercato di superare gli schemi analitici proposti dalla critica
specialistica, dando preminenza al testo e al lavoro operato su di esso attraverso attività
finalizzate alla comprensione e mirate al coinvolgimento intellettuale ed emotivo dello
studente-lettore. Dal testo l'interesse si è poi spostato all' autore e al contesto
socioculturale.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica del potenziamento della competenza comunicativo-relazionale è stata attuata
quotidianamente sia tramite la correzione dei compiti per casa sia tramite domande
poste frequentemente agli studenti, sia tramite l’osservazione della partecipazione alle
attività di classe, alla libera produzione e al dialogo educativo.
Le verifiche “ufficiali” sono state svolte principalmente come momento conclusivo di
ogni modulo. Quelle orali si sono svolte in forma di colloquio con la partecipazione di un
gruppo di studenti; questo per poter valutare non solo l'acquisizione dei contenuti, ma
anche i progressi raggiunti in termini di pronuncia e intonazione, ampliamento lessicale,
appropriatezza, scioltezza espressiva e autonomia di giudizio.
Nelle verifiche scritte, due nel primo quadrimestre e tre nel secondo, si sono usate
prove strutturate con esercizi di scelta multipla, vero-falso, domande a risposta aperta,
in armonia con i criteri metodologici usati e in linea con le indicazioni ministeriali per la
terza prova dell’esame di stato. Gli studenti hanno anche svolto una simulazione della
terza prova con tre risposte aperte.
La valutazione per le prove scritte è stata basata su punteggi e criteri oggettivi
prestabiliti e per le prove orali si è considerata la pronuncia, scioltezza discorsiva, la
ricchezza lessicale, l’appropriatezza oltre naturalmente al contenuto.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Prove orali:
Voto Voto
/15 /10
4
2
6
4
8
5
10
6
12
7
13
8
14
9
15
10
CONOSCENZE
Nessuna o rifiuto a
sostenere
l’interrogazione
frammentarie,
superficiali
e lacunose
COMPETENZE
nessuna
CAPACITA’
non si orienta
si esprime con gravi e
ripetuti errori morfosintattici
e lessico così inadeguato da
condizionare l’espressione e
una comunicazione efficace
mancanza di coerenza
logica e di
collegamento dei dati,
produce solo
frammenti di testi
memorizzati
imprecise, lacunose
si esprime in modo incerto presenta incongruenze
e lacunoso e tale da
logiche e scarsa
ostacolare l’espressione e
linearità; coglie solo in
ingenerare
parte il significato dei
malintesi
messaggi orali e scritti
completa ma non
si esprime, se guidato, in
Sostanziale coerenza
approfondita degli
modo complessivamente
logica delle
argomenti e del lessico comprensibile ed efficace;
argomentazioni; coglie
relativo strettausa la lingua in modo
il significato globale
mente necessario
sostanzialmente corretto e del messaggio orale e
tale da non ingenerare
scritto e usa le
gravi malintesi
conoscenze acquisite
in contesti simili
conoscenza completa e si esprime in modo per lo
organizza il discorso in
approfondita se guidata più efficace, in un
modo coerente e
linguaggio quasi del tutto
lineare, coglie le
corretto pur con occasionali implicazioni del
imprecisioni
messaggio scritto e
orale, fa collegamenti
completa e
si esprime in modo efficace, comincia a rielaborare
approfondita degli
corretto, con proprietà
in modo personale
argomenti
lessicale e buona pronuncia
completa, approfondita si esprime in modo efficace, rielabora
e ampliata
corretto, con varietà e
autonomamente ed è
proprietà lessicale;
in grado di compiere
l’espressione è fluente
processi di analisi e
sintesi
completa, approfondita si esprime in modo efficace, rielabora
e ampliata
corretto con varietà e
correttamente e
proprietà lessicali;
approfondisce in modo
l’espressione è fluente
autonomo e critico
Prove scritte
Stessa griglia di definizione dei livelli con, in più, quello di correttezza ortografica, che fa
parte della padronanza linguistica.
PROGRAMMA DETTAGLIATO SVOLTO FINO AL 15 MAGGIO
Il programma svolto è quello previsto per l'indirizzo biologico-sanitario con
approfondimenti di alcune aree tematiche specifiche a scansione modulare.
Considerato che il corso biologico sanitario è caratterizzato da un forte orientamento
verso le discipline a carattere scientifico, che gli alunni mostrano un grande interesse e
una propensione verso di esse, e che l’inglese è ormai diventata la lingua ufficiale delle
scienze si è molto insistito sul potenziamento sia passivo sia attivo di questa
microlingua. Sono stati, infatti, presi in esame testi di carattere scientifico, cercando di
realizzare, dove possibile, un contatto interdisciplinare a livello di tematiche. Il
programma è stato organizzato in una serie di moduli tematici.
Il modulo “Psychoanalysis”, comprendente “Freud’s psychoanalytic theory” e ”Jung’s
Personality Theory”, ha fornito l’opportunità di usare l’inglese come lingua veicolare di
contenuti trattati anche in Psicologia e di preparate il terreno al successivo modulo di
letteratura “Modernism”.
Nel modulo “Medicine” si è voluto approfondire la specificità del linguaggio medico, e
rivedere l’anatomia e il funzionamento del sistema circolatorio e nervoso, già affrontati
in Igiene e Anatomia.
Nel modulo "Chinese Medicine" è stato affrontato il tema delle differenze tra la
medicina tradizionale e quella alternativa, un diverso modo di considerare sia la
malattia, sia il paziente sia la cura, spesso attuata attraverso tecniche insolite. Tali testi
sono stati affrontati non solo al fine di acquisirne i contenuti o allo scopo di analizzare e
approfondire i codici formali tipici della lingua scientifica, ma anche come mezzo di
contatto con una cultura e una visione del mondo completamente diversa da quella
occidentale.
Nel modulo di letteratura “Modernism” è stata presa in considerazione l’influenza della
psicologia, della psicanalisi, e delle teorie di H. Bergson nella prosa inglese del 900, in
particolare nella Stream of Consciousness, la tecnica narrativa sviluppata da autori
come V. Woolf e J. Joyce per tradurre in parole le associazioni alogiche ed atemporali
che caratterizzano i processi della mente umana. La classe ha partecipato all’ itinerario
culturale Joyce’s Walking Tour per le vie di Trieste.
1) Psychoanalysis
a) Freud’s psychoanalytic theory from “Understanding Psychology”, R.S. Feldman, The
Mc.Grow Hill Companies Inc.
a) Structuring personality: Id, Ego and Superego
b) Developing personality: A stage approach
c) Defence Mechanisms
b) Jung’s personality theory ,Dr.G. Boeree, from a research in internet
a) Biography
b) Theory: personal and collective unconscious
c) The Archetypes
2) Medicine
a) The Heart from “English in Basic Medical Science”, J. Maclean, OUP, 1989
a) Anatomy of the heart
b) The pumping action
b) The Nervous System from “English in Basic Medical Science”, J. Maclean, OUP, 1989
a.)Physiology of the nervous system
b).Transmission of impulses
3) The two sides of the brain from “The brain book”, P. Russel, Routledge,1986
a) The split-brain experiments
b) Specialization of function
c) The question of dominance
d) Left and right handedness
e) Male- female differences
f) What underlies specialization?
g) Left-right associations
4) Chinese Medicine Material prepared by the teachers:
a) Healing and the mind
b) Traditional Chinese Medicine
c) The Oriental way of approaching patient and disease
d) Yin and yang
e) Chi
f) The Meridians
g) Acupuncture
h) Organs, channels and the direction of the Chi
i) The five elements
j) The traditional causes of disease
k) Recognizing the disease
l) Symptoms as messages
m) How to treat the disease
n) Descent into hell
o) Western medicine and Chinese Medicine
p) Chinese medicine and psychology
5) Modernism: the age of anxiety, the discovery of the unconscious, the treatment of
time, interior monologue, stream of consciousness. Material prepared by the teachers
a) J. Joyce: life, works, features and themes, first period, second period.
testo analizzato per il primo periodo: Eveline from Dubliners
testo analizzato per il secondo periodo: Molly’s monologue from
the last chapter of Ulysses
PROGRAMMA CHE SI PRESUME DI SVOLGERE DOPO IL 15
MAGGIO
b) V. Woolf: life, works, features and themes.
testi analizzati: The Brown Stocking from To the Lighthouse
SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA (TERZA PROVA)
TIPOLOGIA B (QUESITI A RISPOSTA SINGOLA)
1) Speak about the “Meridians”
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2) What is “Dubliners” (structure and theme)
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3) What’s the difference between “curing” and “healing”?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Trieste, 15 maggio 2014
L’ insegnante
Maria Cristina Simeoni
DIRITTO, ECONOMIA E LEGISLAZIONE SOCIO – SANITARIA
CLASSE V D
DOCENTE
Monica Nicoli
TESTI IN ADOZIONE
Realino Marra – “Lineamenti di diritto del lavoro” – Zanichelli.
Lucia Rossi - “ Le libertà e le regole” vol. unico – Tramontana.
Tempi previsti
3 ore curricolari settimanali
Ore complessivamente previste: 99
Ore svolte alla data del 15 maggio: 75
Ore che presumibilmente saranno svolte dal 15 Maggio: 8
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
Per quanto riguarda la valutazione conclusiva del percorso didattico, ho considerato la
partecipazione, l’impegno, il metodo di studio, la progressione nell’apprendimento, il
livello medio di prestazione raggiunto.
Gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi educativi e didattici programmati ma con risultati
eterogenei sia per quanto concerne le personalità presenti che per le capacità di
ciascuno, ma soprattutto per l’impegno e la costanza nello studio.
Il comportamento è stato mediamente corretto cosi come i rapporti tra compagni e con
il docente.
OBIETTIVI
Competenze :
Riconoscere ed utilizzare il lessico specifico della disciplina.
Saper consultare le fonti ed essere in grado di comprenderle ed utilizzarle.
Interpretare le regole giuridiche ed applicarle a semplici casi concreti.
Riconoscere termini e concetti chiave.
Stabilire collegamenti tra norme giuridiche.
Evidenziare gli interessi considerati e le scelte operate dal legislatore.
Capacità :
Capacità di cogliere e memorizzare le parti fondamentali di un discorso.
Capacità di comunicare in modo chiaro e pertinente alle richieste.
Capacità di organizzare un discorso articolato e completo
METODOLOGIA DIDATTICA
Il processo formativo è stato organizzato in unità didattiche, con obiettivi definiti. Le
lezioni sono state sia frontali sia partecipate. Utilizzando la disponibilità dei ragazzi verso
i problemi attuali e della vita di relazione, ho preso spunto dall’esperienza personale,
familiare o sociale per pervenire poi all’individuazione ed alla formulazione di principi
generali.
Ho preceduto ogni singolo argomento da una breve fase di discussione con la classe,
per far emergere tutti gli elementi ed i concetti già acquisiti. Nel corso della spiegazione
ho riorganizzato brevemente le informazioni emerse in fase di discussione integrandole
con ulteriori arricchimenti.
Nell’affrontare la legislazione sanitaria, non essendo reperibili in commercio testi adatti
alla scuola secondaria, ho utilizzato il “Libro bianco sui principi fondamentali del
Servizio Sanitario Nazionale” pubblicato sul sito del Ministero della Salute.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le modalità di verifica sommativa sono state: verifiche orali, strutturate e non
strutturate (colloqui) e prove scritte semistrutturate o domande aperte a risposta breve.
Il criterio di valutazione utilizzato ha tenuto conto di tre fasce di livello per
ogni obiettivo (autonomia, approfondimento, linguaggio), oltre alla capacità di analisi e
sintesi, capacità di rielaborazione, capacità di interpretare la realtà con gli strumenti
acquisiti, capacità critiche.
I fattori che hanno concorso a formare il giudizio finale sono stati: interesse,
partecipazione, progressione nell’apprendimento.
I recuperi delle carenze rilevate in relazione agli obiettivi predeterminati sono
stati attuati in classe, nell’ambito di lezioni partecipate e attraverso interventi mirati ed
individualizzati nel corso della sospensione dell’attività didattica.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Voto Voto
/15
/10
1
1
2-5
2-3
CONOSCENZE
nessuna
Gravemente
lacunose e
frammentarie
COMPETENZE
CAPACITA’
nessuna
non si orienta
Non è in grado di applicare
le conoscenze minime
Non è capace di
analizzare né di
sintetizzare
Applica le conoscenze
minime solo se guidato
Analisi parziali, con
errori. La sintesi è
scorretta
6-7
4
Carenti, terminologia
impropria, gravi errori
8-9
5
Approssimative ed
Applica le conoscenze
improprietà di linguaggio minime se guidato
Analisi parziali, sintesi
imprecise
10
6
Conoscenza degli
Applica correttamente le
argomenti fondamentali conoscenze fondamentali
propedeutici per la
prosecuzione degli studi.
Sostanziale correttezza
lessicale
Sa interpretare
semplici informazioni.
Corretta l’analisi dei
concetti fondamentali
1112
7
Completa e approfondita Applica autonomamente le
E’ capace di analisi e
su alcuni argomenti.
conoscenze anche a temi più sintesi coerenti
L’esposizione è corretta complessi, con qualche
errore
13
8
Completa con alcuni
approfondimenti.
Esposizione corretta con
proprietà di linguaggio
1415
9-10 Completa, approfondita e Applica in modo autonomo,
ampliata. Esposizione
corretto e preciso le
fluida con utilizzo di
conoscenze anche a temi più
linguaggio tecnico
complessi
preciso.
Applica le conoscenze in
modo autonomo e corretto
E’ capace di analisi
completa e di sintesi
efficace, anche se a
volte imprecisa
rielabora correttamente
e approfondisce in
modo autonomo e
critico
PROGRAMMA DETTAGLIATO
DIRITTO DEL LAVORO
•
Le fonti del diritto del lavoro
l’autonomia del diritto del lavoro
le fonti del diritto del lavoro
i rapporti tra le fonti
•
Il lavoro nella Costituzione
la Costituzione repubblicana
il lavoro nei principi costituzionali
il diritto – dovere al lavoro
•
Gli organi pubblici
il Ministero del lavoro
il CNEL
enti previdenziali e patronati
•
Il rapporto di lavoro subordinato
lavoro subordinato e lavoro autonomo
Parasubordinazione, lavoro a progetto
il pubblico impiego
il lavoro interinale
•
Il lavoro nei giovani
Il lavoro dei minori
Il rapporto di apprendistato
Tipologie di apprendistato
Il tirocinio formativo
•
Il lavoro delle donne e la parità di trattamento
i diritti della donna lavoratrice
le azioni positive
la lavoratrice madre
•
Le classificazioni professionali
le categorie dei lavoratori subordinati
le qualifiche
le mansioni
•
Lo svolgimento del rapporto di lavoro
la retribuzione
la tutela delle condizioni di lavoro
l’orario di lavoro
riposi festivi e ferie
gli obblighi del lavoratore
il potere direttivo e di vigilanza del datore
il potere disciplinare del datore
•
La sospensione e la cessazione del rapporto di lavoro
la sospensione del rapporto di lavoro
il licenziamento
l’impugnazione del licenziamento
i trattamenti economici di fine rapporto
•
Il diritto di sciopero
Dallo sciopero reato allo sciopero diritto
Le varie figure di sciopero
Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali
LEGISLAZIONE SANITARIA
•
•
•
La Legge 833/78: la prima riforma sanitaria
Il D. Lgs. 502/92: la seconda riforma sanitaria
Il D. Lgs. 229/99: la terza riforma sanitaria ( Riforma Bindi )
LA TUTELA DELLA SALUTE
• Il diritto “fondamentale” alla tutela della salute
• Evoluzione normativa e riforma dell’organizzazione sanitaria
• Il sistema integrato di interventi e servizi sociali
• Dall’ “assistenza sanitaria e ospedaliera” alla “tutela della salute”
• L’amministrazione sanitaria
• La tutela della salute nella Carta dei servizi pubblici sanitari
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E LA SUA ORGANIZZAZIONE
• Istituzione e obiettivi del SSN
• L’organizzazione del SSN
• Programmazione e pianificazione del SSN
• Il finanziamento del SSN
• L’azienda unità sanitaria locale
• Il sistema ospedaliero
LE PRESTAZIONI SANITARIE, LA TUTELA DEL MALATO E LE CARTE DEI DIRITTI
• I livelli essenziali di assistenza (LEA)
• Il principio della centralità della persona e il diritto alla riservatezza
• L’iscrizione al servizio sanitario nazionale
• Le prestazioni sanitarie e gli interventi assistenziali
• Gli interventi integrativi di natura socio-sanitaria
• L’operatore socio-sanitario
• La Carta europea dei diritti del malato
• Il consenso informato
• Dall’interdizione all’amministrazione di sostegno
• La tutela della salute nella Costituzione
SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA
DIRITTO ECONOMIA E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA
1. Escludendo il licenziamento, spiega le diverse sanzioni disciplinari che il datore di
lavoro può applicare nei confronti del lavoratore.
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
2. Come deve essere interpretato il diritto al lavoro sancito dall’art. 4 della
Costituzione?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
3. Indica i principali aspetti della riforma sanitaria del 1978.
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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Trieste, 15 maggio 2014
L’ insegnante
Monica Nicoli
PSICOLOGIA
DOCENTE
Giuseppe Di Chiara
TESTI DI ADOZIONE
Lindzey, Thompson e Spring – Elementi di Psicologia – ed. Zanichelli
Mario Farnè – Psicologia, salute e malattia. Introduzione alla psicologia della salute – ed.
Zanichelli
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE (5ª D)
La classe è costituita da allievi rispettosi, educati e attenti. La frequenza è stata regolare
e assidua. Durante le lezioni, gli alunni hanno dimostrato interesse e vivace volontà di
imparare e di interiorizzare le nozioni e i temi trattati in itinere. Gli studenti hanno
vissuto periodi di frammentarietà, legati a intervallate assenze del docente titolare –
supplito dallo scrivente, che hanno inevitabilmente interrotto la necessaria continuità
didattico-educativa. Il profitto è stato comunque mediamente buono. Nel gruppo classe
si evidenziano alcune eccellenze.
OBIETTIVI
Conoscenze:
Le conoscenze sono finalizzate all’acquisizione delle linee essenziali nell’approccio alla
“psicologia” e, in particolar modo, a quella sociale e medica. Per questo motivo, il
programma è stato diviso tra approccio teorico e applicazioni in merito alle diverse
correnti della psichiatria e psicologia.
Competenze:
Saper individuare le teorie che riguardano la “personalità” e le dinamiche sociali. Saper
riconoscere i “disturbi comportamentali” e le “terapie” correlate. Saper individuare, nei
rapporti di cura, le relazioni intercorrenti fra paziente e terapeuta e conoscere i diversi
modelli.
Capacità:
Sviluppare un approccio critico e personale nei riguardi dei temi trattati. Saper esporre,
in modo chiaro e corretto, la diversità di correnti, interpretazioni concettuali e soluzioni
perseguibili. Essere in grado di descrivere, in forma completa e coerente, il “rapporto di
cura” nelle diverse situazioni e gli approcci teorico-pratici.
METODOLOGIA DIDATTICA
Le lezioni sono state di tipo frontale e sempre interattive. Si è cercato di stimolare gli
alunni al dialogo e alla riflessione, sviluppando capacità critica e argomentativa. È stato
utilizzato lo strumento simbolico della rappresentazione, per spiegare più chiaramente e
concretamente i nodi concettuali delle tematiche affrontate. Attraverso l’uso di schemi,
mappe e semplificazioni del testo, si è voluto facilitare lo studio agli allievi e offrire loro
una migliore comprensione degli argomenti. Gli strumenti di lavoro utilizzati sono i libri
di testo, fotocopie di approfondimento e appunti operativi ove ritenuti utili.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche sono state sia scritte che orali.
Le verifiche scritte sono state elaborate con quesiti a risposta “aperta”.
Nelle prove orali effettuate (due per quadrimestre) è stata richiesta capacità di
esposizione, di collegamento e critica.
Tutte le prove di verifica sono state somministrate con cadenza regolare, al fine di
sondare il raggiungimento degli obiettivi intermedi e finali della disciplina.
Per la valutazione finale sommativa si è tenuto conto dei seguenti aspetti:
1) conoscenza e grado di comprensione contenutistica;
2) capacità espressive e uso ella terminologia specifica della disciplina;
3) capacità logiche, critiche e di collegamento;
4) capacità di approfondimento autonomo e di rielaborazione;
5) costanza nell’impegno;
6) partecipazione attiva alle attività proposte e pertinenza degli interventi.
Le attività di recupero per gli alunni con carenze al primo quadrimestre sono state
effettuate in itinere, con uno studio individuale dell’alunno.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
VOTO
/15
1
VOTO
/10
1
2-5
2-3
6-7
4
8-9
5
10
6
11-12
13
14-15
7
8
9-10
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITÀ
nessuna.
Gravemente lacunose e
frammentarie.
Carenti, terminologia
impropria, gravi errori.
Approssimative e improprietà
di linguaggio.
Conoscenza degli argomenti
fondamentali propedeutici
per la prosecuzione degli
studi. Sostanziale
scorrettezza lessicale.
nessuna.
Non è in grado di applicare le
conoscenze minime.
Applica le conoscenze
minime solo se guidato.
Applica le conoscenze
minime se guidato.
non si orienta.
Non è capace di analizzare
né di sintetizzare.
Analisi parziali, con errori. La
sintesi è scorretta.
Analisi parziali, sintesi
imprecise.
Applica correttamente le
conoscenze fondamentali.
Sa interpretare semplici
informazioni. Corretta l’analisi
dei concetti fondamentali.
Applica autonomamente le
conoscenze anche a temi più
complessi, con qualche
errore.
È capace di analisi e sintesi
coerenti.
Applica le conoscenze in
modo autonomo e corretto.
È capace di analisi completa
e di sintesi efficace, anche se
a volte imprecisa.
Applica in modo autonomo,
corretto e preciso le
conoscenze, anche a temi più
complessi.
Rielabora correttamente e
approfondisce in modo
autonomo e critico.
Completa e approfondita su
alcuni argomenti.
L’esposizione è corretta.
Completa con alcuni
approfondimenti. Esposizione
corretta con proprietà di
linguaggio.
Completa, approfondita e
ampliata. Esposizione fluida
con utilizzo di linguaggio
tecnico preciso.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
La teoria psicoanalitica di Freud:
 le fasi dello sviluppo psico-sessuale
 metodi di analisi della malattia mentale
 terapie.
La psicologia analitica di Jung:
 Freud e Jung: principali differenze
 Inconscio collettivo
 Sé, coscienza e persona
 Lo sviluppo della personalità
La personalità nelle teorie post-freudiane:
 La psicologia dell’IO
 La teoria di Erikson
 Rogers e la terapia centrata sul cliente
 Le teorie comportamentistiche (Watson e Skinner) e l’apprendimento sociale
 La teoria dello sviluppo di Piaget
Il comportamento sociale: fattori cognitivi:
 Schemi sociali: stereotipi e pregiudizi
 Il comportamento sociale
 L’influenza sociale;
 Gli aspetti psicologici del comportamento (appunti in dispensa)
 Emozione e ragione (appunti in dispensa)
I disturbi del comportamento e i modelli terapeutici:
 Quadro storico
 Le teorie dei disturbi del comportamento
 Classificazione e diagnosi
 I modelli terapeutici in psicologia: terapie di Freud, Jung e Rogers
La psicologia della salute:
 La psicologia medica: definizione, obiettivi, metodi
 I tre principi
 Disturbi di origine psicologica: disturbi d’ansia; depressione; sindrome della
stanchezza cronica; disturbi del sonno
 Risposte emotive alla malattia
Da svolgere dopo il 15 maggio 2014
PERCORSI FORMATIVI
I meccanismi della comunicazione medica
CONTENUTI
1. Gli aspetti psicologici del colloquio,
della comunicazione e della diagnosi.
2. Il rapporto tra professionista della
salute e paziente.
SIMULAZIONE DELLA III PROVA D’ESAME DI STATO
Candidato/a:
Punteggio:_____/15
Rispondi alle seguenti domande.
1. Indica in cosa consiste il fenomeno della depressione
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………….
2. Indica quali sono i principali metodi di cura del disagio psichico
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………….
3. Quali sono i principali metodi adottati dalla psicologia della salute?
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………..………………….
Trieste, 15 maggio 2014
L’insegnante
Giuseppe Di Chiara
DISCIPLINA Igiene
DOCENTE Paola Nodari
TESTI IN ADOZIONE
Carnevali G., Balugani E. – Nuovo elementi di igiene – Zanichelli Bologna 1996
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
Gli studenti hanno avuto un comportamento sempre corretto, l’interesse e la
partecipazione al dialogo educativo sono state, nel complesso, soddisfacenti. Il profitto
è stato per la maggior parte degli studenti positivo con miglioramenti nelle competenze
per alcuni studenti. Lo studio non è stato, in genere, costante ma finalizzato alle
verifiche con conseguenti problemi per gli elementi più deboli nella rielaborazione dei
contenuti. Molti studenti hanno manifestato delle difficoltà nell’esposizione dei
contenuti.
OBIETTIVI
Conoscenze
Acquisire conoscenze approfondite sull’epidemiologia, sulla profilassi delle malattie e sul
sistema immunitario
Competenze
Evidenziare l’importanza della prevenzione delle malattie.
Riconoscere che la salute propria ed altrui e un diritto/dovere
Capacità
Saper riconoscere la correlazione tra stile di vita e salute/malattia
Saper evidenziare i fattori che determinano la risposta immnunitaria
Saper evidenziare i fattori che condizionano l’evoluzione di una malattia e l’importanza
dei processi di prevenzione
METODOLOGIA DIDATTICA
- utilizzo dei libri di testo
- impiego di materiali didattici audiovisivi
- lezioni frontali
- lezioni dialogate e discussioni sugli argomenti trattati o di attualità
- attività di recupero per gli studenti con difficoltà
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche sono state fatte attraverso colloqui orali e test
I primi servivano a controllare il livello delle conoscenze, la comprensione dei concetti,
le competenze specifiche, le capacità espositive, di analisi, di sintesi, di collegamento e
di rielaborazione personale.
I test, di diverso tipo: a scelta multipla, domande aperte, vero e falso, sono stati fatti
per verificare il grado di conoscenza delle unità didattiche, la loro comprensione ed
eventuale applicazione, le competenze lessicali ed espositive. Gli studenti. Per la
simulazione si sono preferite le domande aperte.
La valutazione ha tenuto conto del livello di conoscenze specifiche della disciplina
raggiunto, delle competenze linguistiche e delle capacità di collegamento
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Voto in
/10
Voto in
/15
1-2
Conoscenze
Competenze
Capacità
1-3
Nulle
Non si esprime
Non sa riconoscere gli
argomenti
3
4-5
Pressoché nulle
Non riesce ad applicare
le conoscenze
Non comprende gli
argomenti, commettendo
continuamente degli
errori
4
6-7
Carenti e fortemente
lacunose, esposizione
scorrete
Applica in modo
gravemente errato le
conoscenze
Analisi e sintesi
incoerenti con molti
errori
5
8-9
Superficiali e
frammentarie,
esposizione stentata
Applica solo se guidato le
conoscenze minime
Analisi e sintesi imprecise
6
10
Complete ma non
approfondite,
esposizione semplice
Applica guidato le
conoscenze minime
Comprende semplici
informazioni inerenti alla
disciplina
7
11 -12
Complete e guidato sa
approfondire ,
esposizione corretta
Applica autonomamente
le conoscenze acquisite
Coglie le implicazioni con
tentativi di analisi
8
13
Complete e approfondite
Affronta problemi
complessi in modo
corretto, talvolta guidato
Compie correlazioni e
rielabora correttamente
9
14
Alle conoscenze
complete e approfondite
aggiunge una
esposizione fluida e
sicura
Trova soluzioni a
problemi complessi in
modo autonomo
Trova soluzioni a
problemi complessi in
modo autonomo
10
15
Approfondite e ampliate,
esposizione fluida e ricco
lessico
Individua soluzioni
originali e risolve
problemi complessi
Analizza e rielabora
criticamente situazioni
anche complesse
PROGRAMMA DETTAGLIATO
1. Igiene, Medicina Preventiva ed Educazione alla Salute. Concetti di Salute e
malattia. Fattori di malattia: fattori di rischio, fattori causali ed indicatori di
rischio. Livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. Evoluzione delle
malattie: acute e croniche. Malattie nella popolazione: sporadicità, endemia,
pandemia. Epidemiologia generale.
2. Immunità aspecifica: cellulare (fagociti e Natural Killer) ed umorale (cenni su
lisozima, interferoni, complemento). Immunità specifica: caratteristiche, cellule
dell’immunità acquisita specifica (linfociti B e plasmacellule, linfociti T helper, T
citotossici ed APC = Antigen Presenting Cells). Citochine. Recettori e marcatori.
Antigeni: caratteristiche generali. Antigeni istocompatibilità (MHC) di classe I e di
classe II. Presentazione dell’antigene. Anticorpi: struttura e proprietà delle varie
classi anticorpali. Anticorpi monoclonali. Risposta immunitaria umorale: primaria e
secondaria. Risposta immunitaria cellulo-mediata.
3. Le Malattie infettive: rapporto tra parassita e ospite. Caratteristiche del parassita:
patogenicità, virulenza, invasività, tossicità, carica batterica, contagiosità.
Caratteristiche dell'ospite: recettività, meccanismi di difesa, condizioni socioambientali. La Trasmissione delle malattie infettive. Sorgenti di infezione e il
fenomeno dei portatori. Vie di eliminazione e di penetrazione dei germi. Modalità
di trasmissione dei germi: trasmissione diretta e indiretta (veicoli e vettori).
Classificazioni delle malattie infettive (in base all’agente patogeno, in base alla via
di trasmissione prevalente, ecc.) Profilassi generale delle malattie infettive:
indiretta e diretta: misure relative alla sorgente d'infezione (notifica,
accertamento diagnostico, inchiesta epidemiologica, isolamento e terapia). Gli
antibiotici. Misure relative ai veicoli ed ai vettori (cenni di disinfezione e
disinfestazione). Misure relative all'uomo sano: vaccino-profilassi, siero-profilassi.
4. Cenni sulla epidemiologia e prevenzione delle malattie non infettive: generalità.
Aterosclerosi: aspetti fondamentali, epidemiologia, fattori di rischio non
modificabili e fattori di rischio modificabili, prevenzione. Tumori: aspetti
fondamentali, epidemiologia, fattori di rischio
Argomenti da completare dopo il 15 maggio 2014
5. Epidemiologia e profilassi speciali di una malattia infettiva di origine virale:
l’AIDS, e di una malattia infettiva di origine batterica: la Borreliosi.
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - PROVA DI IGIENE
NOME E COGNOME……………………………………………………………… CLASSE…………
1.
2.
3.
Definisci “Fattore di rischio” e indica quando esso diventa “Fattore causale certo”.
Cosa sono antigeni e quali sono le 3 caratteristiche che deve possedere un
antigene.
In che modo gli anticorpi possono neutralizzare gli antigeni.
Trieste, 15 maggio 2014
L’ insegnante
Paola Nodari
MATERIA: PATOLOGIA, TIROCINIO DI PATOLOGIA
DOCENTE: Vanzo Silvia
TESTO IN ADOZIONE
Patologia: Phillips J., Murray P., Crocker J. - Le malattie basi biologiche – Zanichelli
Bologna 1999
Sono stati utilizzati anche appunti e schemi personali
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
Gli allievi hanno dimostrato un costante interesse per le attività didattiche proposte,
partecipando con entusiasmo e impegno.
Il metodo di studio però è stato sempre finalizzato alle verifiche e questo ha causato in
generale il raggiungimento di risultati inferiori alle effettive capacità degli allievi, mentre
negli elementi più deboli, ha evidenziato le difficoltà di esposizione e di rielaborazione
personale dei contenuti.
Il clima in classe è stato sempre disteso e collaborativo, la frequenza è stata regolare.
OBIETTIVI SPECIFICI IN TERMINI DI CONOSCENZE,
COMPETENZE E CAPACITÀ:
- Conoscenze:
Acquisire le conoscenze fondamentali sull’epidemiologia, patogenesi e prevenzione delle
principali malattie
- Competenze:
Saper lavorare in gruppo e relazionare il proprio lavoro
Essere in grado di operare in un laboratorio
Avere la consapevolezza che la salute propria e degli altri è un diritto/dovere alla cui
realizzazione occorre cooperare attivamente
- Capacità:
Saper riconoscere le correlazioni tra stile di vita e salute/malattia
Saper analizzare un processo patologico negli elementi costitutivi e saper ricomporre gli
stessi, riconoscendo le interazioni
Saper riordinare i dati acquisiti per giungere una sintesi coerente
METODOLOGIA DIDATTICA USATA:
- utilizzo dei libri di testo
- impiego di materiali didattici audiovisivi
- effettuazione di visite guidate sul territorio, al fine di operare i collegamenti tra
problemi trattati in classe e la realtà circostante
- proiezione di alcuni film inerenti alle tematiche affrontate
VERIFICHE E VALUTAZIONE:
Le verifiche formative si sono basate su colloqui, prove scritte (a risposta breve,
strutturate, temi). Si è tenuto inoltre in considerazione anche la partecipazione al
dialogo educativo, l’interesse per la disciplina, l’impegno per lo studio, la frequenza alle
lezioni, i progressi personali nel raggiungimento degli obiettivi.
Le prove scritte di patologia del secondo quadrimestre sono state simili a quelle previste
per la seconda prova scritta.
E’ stata effettuata una simulazione della seconda prova scritta.
Per la valutazione delle esperienze di Tirocinio di Patologia sono state effettuate delle
prove oggettive e si è tenuto conto della partecipazione alle attività pratiche e di ricerca
e del contributo personale data da ciascun alunno alle attività di gruppo e della
puntualità nella consegna dei lavori.
Per le
A.
B.
C.
D.
E.
prove orali i criteri di verifica e valutazione sono stati:
conoscenza e comprensione dei contenuti
uso appropriato della terminologia specifica
elaborazione di un linguaggio idoneo alla descrizione dei contenuti
capacità di ragionamento coerente ed argomentato
capacità di effettuare collegamenti disciplinari ed interdisciplinari
Indicatori e descrittore adottati per l’attribuzione dei voti orali:
Fascia dell'OTTIMO (9, 10): padronanza della materia.
Fascia del BUONO (8): comprensione e conoscenza pronta e approfondita, sa porre i
concetti in relazione tra loro, li espone con fluidità e proprietà lessicale.
Fascia del DISCRETO (7): comprensione e conoscenza dei contenuti, sa operare
autonomamente i collegamenti principali, l'esposizione è appropriata.
Fascia del SUFFICIENTE (6): conoscenza piena e non solo mnemonica degli argomenti
fondamentali; capacità di individuare con la guida dell'insegnante le principali relazioni;
uso almeno minimale della terminologia specifica.
Fascia dell'INSUFFICIENTE(5): conoscenza parziale dei contenuti e delle loro relazioni,
l'esposizione incerta; scarso uso della terminologia specifica.
Fascia del GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (1, 2, 3, 4): ignora i contenuti, non opera i
collegamenti, l'esposizione è frammentaria e disorganica; è assente la terminologia
specifica.
I recuperi delle carenze, sia nell’acquisizione dei contenuti che nel metodo di studio,
sono stati attuati in classe attraverso interventi mirati nel corso della sospensione
dell’attività didattica.
L’insegnante
Silvia Vanzo
Trieste, 15 maggio 2014
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVE SCRITTA (TEMA DI
PATOLOGIA)
INDICATORI
DESCRITTORI
Conoscenze
Adeguatezza delle
1- 6
informazioni relative
all’argomento
richiesto dalla traccia
Competenze
linguistico
-lessicali specifiche
Correttezza e
pertinenza nell’uso
del lessico specifico
appropriato al
contesto della
traccia
Proprietà lessicale,
chiarezza espositiva,
uso corretto delle
strutture
morfosintattiche,
correttezza
ortografica
Analisi, sintesi,
organicità, coerenza,
efficacia, originalità,
rielaborazione critica
Competenze
linguistico
- espressive generali
Capacità
PUNTEGGI
1–4
CRITERI PER
L’ATTRIBUZIONE DEI
PUNTEGGI
1 = livello nullo/quasi nullo
2 = livello basso
3= livello medio basso
4 = livello medio (suff.)
5 = livello medio alto
6 = livello buono/alto
1 = livello basso
2 = livello medio basso
3= livello medio (suff.)
4 = livello buono
1–2
1 = uso poco corretto della
lingua italiana
2 = uso corretto della
lingua italiana
1–3
1 = livello basso
2 = livello medio (suff.)
3 = livello alto
CONTENUTI DETTAGLIATI DEL PROGRAMMA DI PATOLOGIA
• Definizione di salute e malattia.
• Danno e morte cellulare
Alterazioni morfologiche e biochimiche della degenerazione cellulare
Necrosi e apoptosi.
• I disturbi immunologici
Ipersensibilità
Autoimmunità
Immunodeficienza.
• Malattie genetiche
Classificazione
Malattie ereditarie di un singolo gene:
- Delezioni: fibrosi cistica, distrofia muscolare di Duchenne e di Becker
- Mutazioni punto: anemia falciforme, poliposi adenomatosa familiare
- Duplicazioni: Charcot-Marie-Tooth
- Espansione di ripetizione di triplette: distrofia miotonica, X fragile, e morbo di
Huntington
Anomalie cromosomiche:
- Aneuploidie: sindrome di Down, Patau, Edwards, Klinefelter, Turner
- Disomia uniparentale: Prader-Willi, Angelman
Anomalie strutturali: sindrome del Cri du chat
• Neoplasia
Caratteristiche della cellula neoplastica
Tumori benigni e maligni
Invasività e metastasi
Eziologia
Classificazione istologica, grading e staging (sistema TNM)
Le basi molecolari del cancro: oncogeni e oncosoppressori
Prevenzione primaria e secondaria
Terapie antitumorali.
• Patologia speciale:
Alterazioni della funzione cardio-circolatoria:
- Aterosclerosi
- Ipertensione.
- Infarto miocardico
- Ictus
Alterazioni del sangue:
-
Anemie emorragiche, carenziali ed emolitiche
Disturbi dell’emostasi.
• Malattie neurodegenerative del Sistema Nervoso Centrale
Demenza di Alzheimer
Morbo di Parkinson
Malattie prioniche
Morbo di Huntington
Gli allievi
Trieste, 15 maggio 2014
L’insegnante
Silvia Vanzo
CONTENUTI DETTAGLIATI DEL PROGRAMMA DI TIROCINIO DI
PATOLOGIA
PROGETTO DAL PRELIEVO AL PREPARATO
Tirocinio presso l’Istituto di Anatomia Patologica:
Lezioni teoriche sull’organizzazione di un servizio di Anatomia e Istologia Patologica e
Citodiagnostica, sulla processazione di un campione istologico e sugli scopi dell’esame
autoptico.
Visita all’Istituto di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Cattinara dove, dopo
discussione dei dati clinici di una salma, gli alunni volontari hanno potuto assistere ad
un riscontro autoptico a scopo diagnostico.
Visita al Laboratorio di Istopatologia dell’Ospedale di Cattinara per assistere all’iter di
allestimento dei preparati istologici da materiali autoptici e/o bioptici
Osservazione, confronto e discussione al microscopio-proiettore tra caratteri istologici
normali e patologici relativi al riscontro autoptico a cui si è assistito
PROGETTO DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
Stage presso Life Learning Center (LLC-TS) su “ DNA Fingerprinting”
Ciclo di conferenze organizzate dall’associazione ADOS (Donne operate al seno)
“Conoscere per vivere meglio” riguardanti la prevenzione delle principali neoplasie.
Progetto “Martina” su prevenzione dei tumori (melanoma, utero, prostata) Lions Club S. Giusto
Conferenza del Dott. Pellis “Medici nel Sud del mondo”
Visita ai laboratori del Dipartimento di Diagnostica Avanzata e Sperimentazioni
cliniche. Struttura Complessa Genetica Medica. IRCCS materno infantile Burlo Garofolo
Visita al Dipartimento materno infantile. Struttura complessa Neonatologia e
terapia intensiva neonatale. Struttura semplice nido e roming-in.
Partecipazione alla giornata nazionale dedicata alla ricerca sulle cellule staminali
organizzata dalla SISSA di Trieste.
Visione del film “Philadelphia”
Visione di parti del programma report sul metodo Stamina di Vannoni.
PROGETTO CUORE
Primo soccorso in caso di arresto cardio-circolatorio: diagnosi di arresto cardiaco,
respirazione artificiale, massaggio cardiaco. Test finale e rilascio di attestato
dell’Associazione Amici del Cuore.
In corsivo è indicato il programma che si intende svolgere dopo il 15 maggio
Gli allievi
Trieste, 15 maggio 2014
L’insegante
Silvia Vanzo
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Tema di patologia
Il candidato illustri, a scelta, DUE dei seguenti temi:
- Classificazione delle mutazioni ed esempi delle malattie genetiche da essi
causate
- I disordini immunitari
- Caratteristiche delle neoplasie a livello cellulare, istologico e clinico.
- Il morbo di Alzheimer
Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del
vocabolario di italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla
dettatura del tema.
DISCIPLINA
Educazione fisica
DOCENTE
Roberta Albanese
TESTI IN ADOZIONE
Corpo Movimento Sport – Il corpo e il movimento – Vol 1
Cappellini – Naldi – Nanni ed. Markes
SITUAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE
Nel corso dell'intero anno scolastico la classe ha dimostrato interesse per la materia ed
è stata costante nella partecipazione, anche se poco omogenea dal punto di vista delle
capacità motorie e delle motivazioni.
OBIETTIVI
L’attività motoria è stata articolata basandosi principalmente sulle proposte espresse
dagli alunni, sulle loro esigenze e preferenze mirando tuttavia a ottenere i seguenti
obiettivi principali:
- mantenere, attraverso il movimento, il benessere psico-fisico e l’efficienza fisica;
- favorire il potenziamento organico;
- incrementare le capacità motorie;
- migliorare la socializzazione;
- sviluppare le capacità di autonomia, autocontrollo, iniziativa.
Gli alunni alla fine di quest’anno scolastico hanno sviluppato le seguenti conoscenze,
capacità, competenze:
-conoscenze:
Conoscono le tecniche fondamentali degli sport eseguiti.
Conoscono le principali tecniche di riscaldamento, di potenziamento e di allungamento
muscolare.
Conoscono le nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia umana relativa all' apparato
muscolare.
-capacità:
Possiedono un buon livello di coordinazione motoria.
Sanno eseguire le tecniche fondamentali delle attività sportive svolte.
Conoscono e applicano le regole di gioco e di arbitraggio a livello scolastico.
Sanno interpretare essenzialmente i fenomeni che accadono durante l’attività fisica.
-competenze:
Sanno organizzarsi in forma autonoma.
Sanno collaborare con il gruppo e con l’insegnante.
Sanno utilizzare consapevolmente i principali muscoli scheletrici individuando gli agonisti
e gli antagonisti.
METODOLOGIA DIDATTICA
Le lezioni pratiche sono state organizzate partendo dalle richieste della classe,
consentendo anche un lavoro libero per gruppi d’interesse, mettendo così in risalto le
potenzialità del singolo e favorendo un progressivo avvio all’auto-organizzazione,
mirando al coinvolgimento di tutti gli allievi.
Gli argomenti teorici sono stati affrontati con spiegazioni da parte dell’insegnante e
lettura del testo in adozione.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono stati considerati elementi di valutazione:
continuità dell’impegno nel corso dell’anno;
capacità motorie sviluppate;
capacità organizzative;
rispetto e collaborazione nei confronti dell’insegnante e dei compagni;
eventuale partecipazione all’attività sportiva scolastica;
test scritto
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
insuff
6
7
8
9
10
Non raggiunge gli obiettivi minimi per scarsa partecipazione
Partecipazione accettabile, interesse minimo all’attività motoria, sufficienti capacità
motorie
Continuità dell’impegno, discrete capacità motorie sviluppate
Continuità dell’impegno, buone capacità motorie, collaborazione con compagni e
insegnante
Continuità dell’impegno, capacità motorie molto buone, collaborazione con
compagni e insegnante, capacità organizzative
Continuità dell’impegno, capacità motorie molto buone, capacità collaborative e
organizzative, partecipazione o contributo all’attività sportiva scolastica
PROGRAMMA DETTAGLIATO
Agli alunni sono state proposte le seguenti attività motorie:
− esercizi di allungamento muscolare a corpo,libero;
− esercizi di trofismo muscolare a corpo libero, alla spalliera, in circuito;
− esercitazioni di pallavolo e basket;
− esercitazioni di tennis tavolo;
− test di valutazione delle capacità motorie
Le lezioni pratiche sono state integrate da informazioni teoriche sui seguenti argomenti
seguendo il testo in adozione:
− lo scheletro;
− paramorfismi e dismorfismi
− la diartrosi
− le proprietà dei muscoli scheletrici, muscoli agonisti e antagonisti, le fibre
muscolari, la contrazione, i principali muscoli scheletrici;
− le regioni del corpo; assi e piani;
− i meccanismi energetici
− concetto di allenamento
Da completare le capacità condizionali.
SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA
TERZA PROVA - EDUCAZIONE FISICA
CLASSE V D
NOME…………………………….
Descrivi i paramorfismi della colonna vertebrale:
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
……………
Come definiresti l'allenamento:
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
Quali sono le fonti di energia del muscolo durante le attività motorie:
….................................................................................................................................
.....................................................................................................................................
.....................................................................................................................................
.....................................................................................................................................
.....................................................................................................................................
....................
Trieste, 15 maggio 2014
Nome e cognome dell’ insegnante
prof.ssa Roberta Albanese