UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N° 207 SENATO ACCADEMICO Seduta del 17 giugno 2014 L’anno duemilaquattordici addì venti del mese di maggio alle ore 09,45 in Palermo, nella sede del Rettorato presso la Sala “M. Carapezza” di Palazzo Chiaromonte - Steri (Piazza Marina n° 61), si è riunito il Senato Accademico convocato dal Rettore con avviso prot. n. 34186 del 15 maggio 2014 Sono presenti: Prof. Roberto Lagalla Prof. Vito Ferro Prof. Marcella Aprile Prof. Laura Auteri Prof. Ettore Barone Dott. Baldassare Canino Prof. Marco Carapezza Dott. Cinzia Cerroni Sig. Alessandra Cianciolo Prof. M. Concetta Di Natale Prof. Luigi Dusonchet Prof. Ada Maria Florena Dott. Manfredi Leone Prof. Michela Morello Prof. Enrico Napoli Dott. Fulvio Ornato Dott. Francesco Pace Sig. Mario Piazzese Sig. Pasquale Pillitteri Dott. Antonino Pollara Sig. Carlotta Provenza Sig. Mirko Romano Prof. Giovanni Spinelli Prof. Attilio Sulli Prof. Giuseppe Verde Rettore Pro Rettore Vicario Dott. Antonio Valenti Direttore Generale Assenti giustificati: Dott. Dario Altieri Dott. Giorgio Maniaci Prof. Fabio Mazzola Prof. Francesco Moschella Assenti: Dott. Alessandro Bruno Prof. Gaspare Parrinello Assume le funzioni di Presidente il Rettore Prof. Roberto Lagalla VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 1 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Assume le funzioni di Segretario il Dott. Antonio Valenti. Sono altresì presenti, nella qualità di collaboratori del Direttore Generale, il dott. Angelo Neri e la sig.ra Annalisa Impeduglia. Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita i presenti alla discussione ad approvare l’inserimento dei punti aggiuntivi all’ordine del giorno dal n.31 al n.34. Il Senato approva il seguente ordine del giorno: 1) Comunicazioni 2) Risposte e interrogazioni 3) Approvazione verbale del 29 aprile e 6 maggio 2014 4) Autorizzazione al congedo per motivi di studio per i Proff. Daniela Averna, Ennio Igor Mineo e Mario Rosario Mazzola 5) Parziale novazione delle Convenzioni in essere con i consorzi Universitari di Caltanissetta e Trapani – parere del Senato 6) Consorzio Universitario di Agrigento: Regolamentazione transitoria dei rapporti e connesse determinazioni – parere del Senato 7) Convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini didattici integrativi della Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera 8) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello e Corsi di Perfezionamento A.A. 2014/2015. 9) Convenzione ai fini dello svolgimento di tirocinio curriculare per i corsi di studio della Scuola di Medicina e Chirurgia 10) Proposta schema tipo convenzione per lo svolgimento di stage ai fini della formazione specialistica di area sanitaria presso le strutture assistenziali accreditate al di fuori della rete formativa per formazione specialistica non medica 11) Proposta schema tipo convenzione scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia ai fini della costituzione della rete formativa per formazione specialistica non medica 12) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello, Corsi di Perfezionamento e approvazione Bozze di Convenzione a.a. 2014/2015 13) Immatricolazione al Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale, Facoltà di Ingegneria dello studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY 14) Progetto FIXO: approvazione standard di qualità servizi di placement 15) Convenzione fra L’Università degli studi di Palermo e la Libera Università SS.Assunta di Roma ex art.6 comma 11 e art 23 comma 2 L.240/2010 16) Accordo di collaborazione per la creazione di una rete telematica di ricerca comune sull’arte tardo-gotica (XV-XVI secolo) 17) Proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di ricerca denominato “L’altro diritto centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni”- (ADIR), sede amministrativa Firenze 18) Approvazione dell’accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento delle informazioni per la sicurezza 19) Parere codice di comportamento dell’Università degli studi di Palermo 20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del Senato 21) Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Palermo e il Comune di Palermo per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri universitari nel contesto cittadino VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 2 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 22) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Orleans (Francia) in favore della dottoranda M.E.G. 23) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Toulouse (Francia) in favore della dottoranda L.B. (mobilità incoming) 24) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Erlangen-Nürnberg "Friedrich Alexander" per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea triennale in Ingegneria meccanica - L-9: modifica Annex B (tabella di scambio degli insegnamenti) 25) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Lorraine (Francia) per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature moderne dell'Occidente e dell'Oriente - LM-37 26) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Nizza (Francia) per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea magistrale in Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali - LM-38 27) Rilascio titolo congiunto tra il dottorato di diritto privato dell’Università degli Studi di Palermo e il dottorato di “Derecho de la empresa” dell’Università di Saragozza 28) Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Universidad Panamericana (Messico) in favore del Dottorando Luis Fernando Rentería Barragán (mobilità incoming) 29) Proposta di stipula protocollo aggiuntivo con Sichuan International Studies University (SISU) per percorso integrato di studi. 30) Varie, eventuali e sopraggiunte 31) Convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’associazione CO.TU.LE.VI. ai fini dello svolgimento dei tirocini curriculari all’interno dello sportello anti violenza Diana del Tribunale di Trapani 32) Proposta di Corso di formazione per gli studenti partecipanti ai processi di assicurazione della Qualità “Accreditamento della sede e dei Corsi di Studio” 33) Comunicazioni del Presidio di Qualità relative all’adunanza del 10.06.2014 34) Rilascio certificazioni in funzione degli atti documentali presenti presso gli archivi del Servizio speciale segreterie studenti Il Presidente chiede al Senato di anticipare il punto 3) Approvazione verbale del 29 aprile e 6 maggio 2014 Il punto è approvato all’unanimità. 1) Comunicazioni Il Rettore informa i presenti della scomparsa del prof. Campesi, già professore ordinario di Anatomia patologica e Direttore dell’Istituto di Anatomia patologica dell’Ateneo di Palermo, che ha operato fino all’inizio del secolo al Policlinico di Palermo. I medici lo ricordano con affetto e stima ed invita la prof. Florena ad intervenire. La Prof. Florena, ricorda il prof. Campesi, docente di origini sarde che si trasferì in Sicilia agli inizi degli anni sessanta in qualità di allievo del prof. Craxì. Il Prof. Campesi è stato anche Direttore sanitario del policlinico e, principalmente, l’iniziatore della Scuola di specializzazione in Anatomia patologica, trasmettendo a tutti, al di là della disciplina, un grande senso dell’Accademia semplice ed informale e scevro da sovrastrutture baronali. Il Senato si associa a questi sentimenti. Il Rettore informa i presenti che: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 3 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO il prof. Stefano Fantoni, Presidente dell’Anvur, ha dato comunicazioni relativamente alla Scheda SUA dei corsi di studi e gli accessi ispettivi presso le sedi. Gli Atenei hanno selezionato i corsi di studi che potranno essere oggetto di ispezione e di valutazione per l’anno 2014. Per il 2014 le sedi da ispezionare sono L’Aquila, Catanzaro, Perugia (Atenei statali) e Uninettuno (Università telematica). Il sistema opererà a regime per tutti gli Atenei a partire dall’A.A. 2015/2016. Stessa cosa vale anche per i Dipartimenti (5 nel nostro Ateneo) che hanno chiesto di partecipare alla valutazione della Scheda SUA RD. Detta valutazione sarà limitata per lo stesso periodo sperimentale di validazione; sono state fatte le prime valutazioni dei dottorati di ricerca. Le richieste a livello nazionale sono 903 e di queste 666 hanno ottenuto immediatamente una valutazione positiva. Dei restanti (237) 95 sono potenzialmente ammissibili, 26 saranno sicuramente esclusi, i rimanenti (116) sono in fase di rivalutazione e in approfondimento ed entro la metà di luglio saranno comunicati i risultati finali; sono arrivate all’Anvur le proposte di apertura di nuovi Atenei (circa 23 in territorio nazionale delle quali una in Sicilia (Fondazione privata di Medicina) la quale aveva già ottenuto il parere negativo del comitato regionale di coordinamento delle Università siciliane e per la quale l’Anvur ha confermato il giudizio negativo; sono stati presentati i ricorsi sull’abilitazione scientifica nazionale (1000 ricorsi ed erogate 187 sospensive, sono in corso di valutazione e saranno tra poco pubblicati i risultati relativi alla congruenza tra gli abilitati e il livello delle loro mediane). Nel 94% dei casi c’è corrispondenza e congruenza tra il livello delle mediane e il giudizio complessivo; si è chiusa la procedura di registrazione dei corsi di laurea per l’offerta formativa 2014/2015 (cinque corsi di laurea nuovi); il Ministero ha confermato che entro il 30/06/2014 sarà comunicato agli Atenei il modello di ripartizione e utilizzazione dei punti organico (rivisitazione del D.M. 49/2012). Comunica di avere fornito riscontro ai direttori di dipartimenti che avevano sollecitato gli organi di governo a fornire numericamente eventuali disponibilità di punti organico che deriveranno dalla distribuzione del piano straordinario associati, gli altri deriveranno dalla rivisitazione del citato D.M. 49/2012; la Commissione di Garanzia ha predisposto la proposta di modifica e di adeguamento del Codice etico di Ateneo; la stessa sarà discussa nel Consiglio di Amministrazione del 19 giugno p.v. per poi essere deliberata dal Senato; nella nota del maggio scorso, relativamente alle competenze dei Presidenti delle Scuole, comunica che nessuna funzione è stata aggiunta a quelle già individuate nello Statuto per i Presidenti delle Scuole. Per quanto riguarda la possibilità che i Presidenti delle Scuole possano partecipare in rappresentanza nelle conferenze degli ex presidi, Il Rettore ritiene che sia necessario sentire il parere degli Organi di governo, vista la tipologia diversa di ogni singola scuola. Il Rettore, a questo punto, informa i presenti che nei giorni scorsi il prof. De Leo, pro rettore alla ricerca, è stato raggiunto da una comunicazione di conclusione indagini con richiesta di rinvio a giudizio per fatti che risalgono all’A.A. 2004/2005. Rileva che il docente viene chiamato a rispondere di fatti eventualmente consumati in altra funzione accademica, peraltro gerarchicamente subordinata a maggiori responsabilità di gestione in seno alla Facoltà. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 4 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Prof. De Leo, immediatamente e nella piena lealtà istituzionale che lo contraddistingue, ha rimesso la sua delega alla ricerca; dopo attenta e ponderata valutazione tale richiesta è stata respinta con apposita nota ed è stata riconfermata la piena fiducia nell’incarico svolto. Ricorda come il Prof. De Leo nel tempo abbia operato, con incarichi prestigiosi, nell’interesse esclusivo dell’Istituzione universitaria e come attualmente svolga il proprio incarico con il massimo impegno e dedizione. Ampia solidarietà è stata espressa dai docenti della Scuola di Medicina. I fatti per cui è stato chiamato in causa non rientrano in alcun modo nelle attuale delega fiduciaria conferita. Auspica che ciascuno dei Senatori possa aderire a quanto deciso dal Rettore nella circostanza. Il Prof. Dusonchet, nella qualità di rappresentante dei Direttori di dipartimento, manifesta la più ampia solidarietà al Prof. De Leo e conferma la propria fiducia nell’operato dello stesso Il prof. Spinelli esprime, anche quale decano del Senato, la più ampia stima al Prof. De Leo che oltre che essere uno stimatissimo collega è anche un amico. Concorda con l’operato posto in essere dal Rettore. Il Rettore ringrazia il Senato per quanto espresso. La prof. Aprile informa il Senato che il polittico donato dal maestro Carriglio è stato collocato nell’aula magna dell’ex Facoltà di Architettura. Il Rettore comunica che il maestro Carriglio ha confermato un’altra donazione all’Ateneo e che presto anche un olio di Gianbecchina andrà a ad arricchire la collezione di arte moderna che sarà accolta nella rinnovata Sala delle Armi che si spera di potere aprire a Natale prossimo. 2) Risposte e interrogazioni Il dott. Pollara sottopone al Senato la seguente interrogazione sottoscritta anche dai dott. Ornato e Piazzese: Interrogazione su modifica Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti, nella parte che esclude il conferimento di tali incarichi al personale TAB in servizio presso le Università, a seguito dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 10, della Legge 4 novembre 2005 n. 230, giusta la Sentenza della Corte Costituzionale n. 78/2013. – Senato Accademico, seduta del 17.06.2014 Premesso - che con Sentenza n. 78/2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 10, della L. n. 230/2005 (Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari) che prevedeva, espressamente, l’esclusione del personale tecnico amministrativo delle università dagli incarichi di insegnamento gratuiti o retribuiti; - che la suddetta norma, tra l’altro, è pure abrogata dall’art. 29, comma 11 lettera c), della L. 240/2010 (cosiddetta “Legge Gelmini”) che, peraltro, con l’art. 23 della medesima ha introdotto una nuova disciplina in materia di contratti per attività di insegnamento con la concreta conseguenza dell’illegittimo divieto per il personale TAB universitario di assumere incarichi di insegnamento gratuiti o retribuiti presso le Università italiane; - che alcuni Atenei, in considerazione di quanto sopra, hanno già adeguato i propri regolamenti per la disciplina del conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti, rimuovendo ogni possibile forma di discriminazione e penalizzazione del personale TAB universitario che, pertanto, alla pari di tutti i componenti della comunità accademica e dei dipendenti di altre amministrazioni, enti o imprese, può essere destinatario di incarichi di insegnamento; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 5 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO - - - - che, il vigente Regolamento d’Ateneo per il conferimento degli incarichi di insegnamento, gratuiti e retribuiti, emanato con DR. N. 3801/2011, prevede ancora l’esclusione della predetta possibilità per il personale universitario TAB, non conforme alla vigente L. 240/2010 ed in palese contrasto con la Costituzione italiana e, in particolare, con i principi dalla stessa posti agli artt. 3, 33, 35 e 97; che il summenzionato Regolamento, comunque, non dovrebbe trovare applicazione per la parte relativa al divieto del conferimento degli incarichi di insegnamento al personale universitario TAB, per il solo effetto abrogativo dell’art. 1, comma 10, della L. n. 230/2005 in forza dell’art. 29, comma 11 lettera c), della L. 240/2010 oltre che di detta intervenuta Sentenza della Corte Costituzionale le cui motivazioni, tuttavia, rilevano, in maniera pregnante, sia ai fini della riformulazione del Regolamento de quo sia ai fini di ogni eventuale azione interpretativa della disciplina sul conferimento degli incarichi di insegnamento; che, nonostante quanto sopra evidenziato, la norma regolamentare, ispirata dall’abrogato art. 1, comma 10, della L. n. 230/2005, pare continui a trovare applicazione presso questo Ateneo, ogni qual volta vengono emanati bandi per il conferimento di incarichi di insegnamento; che già, in precedenti sedute di quest’Organo, è stata richiamata l’attenzione sulla questione con l’invito a rivisitare il vigente Regolamento d’Ateneo per il conferimento degli incarichi di insegnamento, gratuiti e retribuiti, provvedendo ad abrogare, espressamente, ogni previsione che comporti l’esclusione del personale universitario TAB dalla possibilità di concorrere al conferimento degli incarichi di insegnamento; Tutto ciò premesso, si chiede - di conoscere: 1) quali provvedimenti sono stati assunti o si intendono assumere per adeguare, in ragione di quanto qui rappresentato, il Regolamento per il conferimento degli incarichi di insegnamento, gratuiti e retribuiti; 2) se, nelle more della rivisitazione del citato Regolamento, si è provveduto ad impartire indicazioni perché, nell’emanazione dei bandi per la copertura degli incarichi di insegnamento, si consideri l’inapplicabilità delle censurate norme al fine di consentire la partecipazione del personale universitario TAB senza che questi, ai fini del riconoscimento dei propri diritti, debba necessariamente ricorrere al competente giudice. Il Prof. Ferro comunica che il regolamento in questione è all’ordine del giorno del prossimo Cda e dopo sarà deliberato dal Senato e che è stato rivolto un quesito al Ministero per quanto riguarda la possibilità di stipula di un contratto di diritto privato di docenza al personale TA. Il Rettore comunica di avere ricevuto numerose segnalazioni di plagio delle tesi di laurea. In proposito è stato conferito al prorettore vicario l’incarico di individuare, a partire dall’A.A. 2014/2015, un sistema di controllo antiplagio di tutte le tesi di laurea sia triennali che magistrali ed anche di dottorato per tutelare l’immagine e la dignità dell’istituzione accademica. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 6 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Rettore comunica altresì che ha conferito al prorettore vicario l’incarico di definire la possibilità di riconoscere crediti formativi al personale tecnico amministrativo e bibliotecario non in possesso di laurea che si iscriva ai corsi di laurea dell’Ateneo; ciò nei limiti dei crediti formativi concedibili ai sensi della normativa vigente. La prof. Florena informa il Senato che è già operativa, on line, la procedura di registrazione degli studenti incoming per la mobilità Erasmus e che al più presto anche i docenti, dal proprio profilo, potranno accedere alle pratiche. Il Prof. Napoli informa il Senato Accademico sulla circostanza che nella Scuola Politecnica si sono verificati dei problemi per la formazione delle commissioni degli esami di profitto relativamente ai docenti in quiescenza. Il Pro Rettore Vicario, Prof. V. Ferro, risponde segnalando, innanzitutto, che il vigente Regolamento Didattico di Ateneo, deliberato dal Senato Accademico nel dicembre 2012 ed emanato con D.R. 3201/2013 del 15.10.2013, all’art.24, comma 5, stabilisce che la funzione di Presidente della Commissione di esami deve essere svolta dal <<docente responsabile>> che <<è sempre un professore o un ricercatore in servizio in Ateneo>>. L’attuale formulazione è stata già modificata, ed in questo momento è all’esame del CUN, per prevedere una deroga che riguarda alcuni SSD dell’area delle professioni sanitarie. Il Pro Rettore Vicario segnala al Senato Accademico di valutare l’opportunità, piuttosto di prevedere ulteriori deroghe, di eliminare questa limitazione, almeno con riferimento ai professori in quiescenza dell’Ateneo di Palermo, non appena il Regolamento Didattico di Ateneo proposto al CUN sarà approvato dal MIUR. Il Pro Rettore Vicario comunica, inoltre, che è stato necessario, a seguito del blocco esistente sulla procedura di firma digitale, verificare il numero degli appelli inseriti in difformità all’art.24, comma 5, del vigente Regolamento Didattico di Ateneo. Il SIA ha comunicato che, relativamente alla sessione estiva, i suddetti appelli sono oltre 700 e, pertanto, per salvaguardare gli studenti che hanno già sostenuto gli esami sarà necessario emanare un apposito provvedimento rettorale. Il rappresentante degli studenti Pillitteri chiede informazioni circa l’attivazione di corsi di recupero per il corrente e per il prossimo anno accademico, peraltro già previsti in una delibera precedente. Il Rettore risponde che il numero dei fuori corso è notevolmente diminuito e a oggi si sono laureati 11.800 studenti fuori corso. Le azioni messe in campo dall’Ateneo, in termine di riduzione degli studenti fuori corso, sia con l’iscrizione al tempo parziale, sia con la revisione del modello formativo legato alle prove in itinere, possono utilmente intervenire nel contenimento del numero dei fuori corso, si è però previsto che possa essere modificato il concetto del corso di recupero tradizionale con il concetto del tutorato specializzato per assistere gli studenti nelle materie scoglio con una implementazione di lezioni ma non con una Commissione di esame diversificata. La rappresentante degli studenti Alessandra Cianciolo chiede che questo strumento del tutorato possa essere utilizzato anche dagli studenti in corso che hanno avuto difficoltà nel superamento dell’esame. Il Rettore accoglie la proposta del rappresentante degli studenti e darà incarico alla prof. Anna Maria Milito di verificare tale possibilità. 4) Autorizzazione al congedo per motivi di studio per i Proff. Daniela Averna, Ennio Igor Mineo e Mario Rosario Mazzola RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VISTO il D.P.R. 11/7/1980 n. 382 ed in particolare l’art. 17, comma1; VISTO il Regolamento sulla concessione ai Docenti, agli Assistenti ordinari R.E. ed ai Ricercatori universitari dell’autorizzazione a dedicarsi ad esclusiva attività di ricerca scientifica ai sensi dell’art. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 7 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 17, commi 1 e 5, del D.P.R. 11/7/80 n. 382 e dell’art. 8, commi 3 - 6, della legge 18/3/1958 n. 349, approvato dal Senato Accademico nella seduta del 28/07/2011; VISTO l’art. 7 del suddetto Regolamento, che dispone in ordine allo stato giuridico – economico dei docenti e ricercatori autorizzati a dedicarsi ad esclusiva attività di ricerca scientifica; VISTE le sottoelencate documentate istanze: a – del 31/03/2014 con cui la Prof.ssa Daniela Averna, associato confermato presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche di questo Ateneo, afferente al s.s.d. L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina - chiede di poter fruire di un periodo di congedo per motivi di studio ai sensi dell’art.17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, per svolgere attività di ricerca per il 2° semestre didattico dell’Anno Accademico 2014/2015 a decorrere dall’1/03/2015 al 30/09/2015; b – del 12/03/2014 con cui il Prof. Ennio Igor Mineo, associato confermato presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche di questo Ateneo, afferente al s.s.d. M-STO/01 - Storia medievale -, chiede di poter fruire di un periodo di congedo per motivi di studio ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, per svolgere attività di ricerca per il 1° semestre didattico dell’Anno Accademico 2014/2015 a decorrere dall’1/10/2014 al 31/03/2015; c – del 10/03/2014 con cui il Prof. Mario Rosario Mazzola, ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale di questo Ateneo, afferente al s.s.d. ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia -, già autorizzato al godimento del congedo per motivi di studio per l’anno 2013/2014, chiede, al fine di poter completare la ricerca in corso, di poter fruire di un periodo di congedo per motivi di studio ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382 per l’Anno Accademico 2014/2015 a decorrere dall’1/10/2014 al 30/09/2015; VISTA la nota n. 29927 del 24/04/2014, con cui il Settore Ordinamenti didattici e programmazione di Ateneo, interpellato nel merito sull’istanza della Prof.ssa Daniela Averna, ha segnalato quanto segue: A seguito di verifica in banca dati AVA-SUA nella procedura di Ateneo di definizione dei piani di studio Offweb, si fa presente che la Prof. Daniela Averna non risulta essere impegnata nel secondo semestre dell’A.A. 2014/15. Si segnala, inoltre, che la Prof. Averna, è stata indicata come docente di riferimento, con peso 1, per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nell’Offerta Formativa 2013/2014 e 2014/2015. Il suddetto Corso di Laurea Magistrale presenta nel portale per la qualità dei corsi di studio AVA-SUA negli AA. AA.2013/14 e 2014/15 un numero totale di docenti di riferimento, computato sulla base dei pesi indicati, superiore al minimo imposto per il superamento dei requisiti, non a regime, di docenza anche in assenza della Prof. Daniela Averna. Si precisa, in ultimo, che il parere favorevole è subordinato al mantenimento delle informazioni al momento inserite in banca dati SUA-CdS e nella procedura di Ateneo Offweb per l’offerta formativa 2014/15, che è attualmente in via di definizione VISTA la nota n. 29930 del 24/04/2014, con cui il Settore Ordinamenti didattici e programmazione di Ateneo, interpellato nel merito sull’istanza del Prof. Ennio Igor Mineo, ha segnalato quanto segue: A seguito di verifica in banca dati AVA-SUA nella procedura di Ateneo di definizione dei piani di studio Offweb, si fa presente che il Prof. Ennio Mineo non risulta essere impegnato in insegnamenti erogati nel primo semestre dell’A.A. 2014/15. Si segnala, inoltre, che il Prof .Ennio Mineo, è stato indicato come docente di riferimento, con peso 0,5, in banca dati Off. Formativa per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nel 2014/2015 e per il Corso di Laurea L-10 – Lettere nel 2013/14 e nel 2014/15. I suddetti Corsi di Studio presentano nel portale per la qualità dei corsi di studio AVA-SUA negli AA. AA. 2013/14 e 2014/15 un numero totale di docenti di riferimento, computato sulla base dei VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 8 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO pesi indicati, superiore al minimo imposto per il superamento dei requisiti, non a regime, di docenza anche in assenza del Prof. Ennio Mineo. Si precisa, in ultimo, che il parere favorevole è subordinato al mantenimento delle informazioni al momento inserite in banca dati SUA - CdS e nella procedura di Ateneo Offweb per l’offerta formativa 2014/15, che è attualmente in via di definizione VISTA la nota n. 29923 del 24/04/2014, con cui il Settore Ordinamenti didattici e programmazione di Ateneo, interpellato nel merito sull’istanza del Prof. Mario Rosario Mazzola, ha segnalato quanto segue: A seguito di verifica in Banca dati AVA-SUA e nella procedura di Ateneo di definizione dei piani di studio Offweb, si fa presente che il Prof. Mario Rosario Mazzola non risulta essere impegnato in insegnamenti erogati nell’A.A.2014/15. Si segnala, inoltre, che il Prof. Mazzola non è stato indicato come docente di riferimento in Banca Dati Off. Formativa per nessun Corso di Studi per gli AA. AA. 2013/2014 e 2014/2014; Si precisa, in ultimo, che il parere favorevole è subordinato al mantenimento delle informazioni al momento inserite in banca dati SUA – CdS e nella procedura di Ateneo Offweb per l’offerta formativa 2014/15, che è attualmente in via di definizione. VISTE le delibere del 20/05/2014 con cui il Consiglio di Dipartimento di Scienze Umanistiche, valutati i programmi di studio presentati dai Proff. Daniela Averna e Ennio Igor Mineo, ha approvato la richiesta di congedo di entrambi i docenti; VISTA la delibera del 15/05/2014 con cui il Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale, valutato il programma di studio presentato dal Prof. Mario Rosario Mazzola, ha approvato la richiesta di congedo del docente . In considerazione di quanto sopra indicato si propone che il Senato Accademico DELIBERI a - di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio, richiesto dalla Prof. Daniela Averna, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, valutato che, pur essendo la stessa, docente di riferimento, con peso 1, per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nell’Offerta Formativa 2013/2014 e 2014/2015, non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A. 2014/2015. b- di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio, richiesto dal Prof. Ennio Igor Mineo, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, valutato che, pur essendo lo stesso, docente di riferimento, con peso 0,5, per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nel 2014/2015 e per il Corso di Laurea L-10 – Lettere nel 2013/2014 e 2014/2015, non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A. 2014/2015. c- di autorizzare la proroga del congedo per motivi di studio, richiesto per l’A.A. 2014/15 dal Prof. Mario Rosario Mazzola, ai sensi dell’art. 17, 1° comma, del D.P.R. 11/7/80n. 382, subordinandolo alla prevista presentazione della relazione sull’attività già svolta durante il primo anno di congedo entro il 31/10/2014. La Responsabile dell’UOB Carriere Professori di 1a e 2a fascia F.to Dott. Anna Geraci VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 9 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO La Responsabile del procedimento F.to Dott. Loredana Ferraro La Dirigente F.to Dott. Giuseppa Lenzo Il Senato Accademico VISTO il D.P.R.11/7/1980 n.382 ed in particolare l’art. 17, 1° comma; VISTO il Regolamento sulla concessione ai Docenti agli Assistenti ordinari R.E. ed ai Ricercatori universitari dell’autorizzazione a dedicarsi ad esclusiva attività di ricerca scientifica ai sensi dell’art. 17, commi 1 e 5, del D.P.R. 11/7/80 n. 382 e dell’art. 8, commi 3°-6°, della legge 18/3/1958 n. 349, approvato dal Senato Accademico nella seduta del 28/07/2011; VISTE le istanze di congedo per motivi di studio dei Proff. Daniela Averna, Ennio Igor Mineo e Mario Rosario Mazzola; VISTE le delibere del Consiglio di Dipartimento di Scienze Umanistiche del 20/05/2014, di nulla osta al congedo per motivi di studio dei Proff. Daniela Averna e Ennio Igor Mineo; VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale del 15/05/2014, di nulla osta al Congedo per motivi di studio del Prof. Mario Rosario Mazzola; VISTE le note n. 29923, 29927 e 29930 del 24/04/2014 del Settore Ordinamenti didattici e programmazione; VISTA la proposta del Responsabile del procedimento; SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione programmazione e risorse umane; all’unanimità, DELIBERA a - di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio, richiesto dalla Prof. Daniela Averna, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, valutato che, pur essendo la stessa, docente di riferimento, con peso 1, per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nell’Offerta Formativa 2013/2014 e 2014/2015, non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A. 2014/2015. b- di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio, richiesto dal Prof. Ennio Igor Mineo, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, valutato che, pur essendo lo stesso, docente di riferimento, con peso 0,5, per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nel 2014/2015 e per il Corso di Laurea L-10 – Lettere nel 2013/2014 e 2014/2015, non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A. 2014/2015. c- di autorizzare la proroga del congedo per motivi di studio, richiesto per l’A.A. 2014/15 dal Prof. Mario Rosario Mazzola, ai sensi dell’art. 17, 1° comma, del D.P.R. 11/7/80n. 382, subordinandolo alla prevista presentazione della relazione sull’attività già svolta durante il primo anno di congedo entro il 31/10/2014. Letto e approvato seduta stante. 5) Parziale novazione delle Convenzioni in essere con i consorzi Universitari di Caltanissetta e Trapani – parere del Senato RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 10 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO L’Università degli studi di Palermo e i Consorzi universitari delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani hanno sottoscritto in data 15 aprile 2013 la nuova convenzione, e il relativo addendum, per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento. I punti 2 e 7 del cennato addendum stabiliscono come, nel caso di accertata ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, le parti possano rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l'adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi. In data 22 novembre 2013 Università e Consorzi hanno concordemente stabilito di riconsiderare la parametrazione dei costi già dall'A.A. 2013-2014 anche in relazione alle perduranti difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti dall'indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso. Tenuto presente che l'Università di Palermo ha svolto e svolge, presso i Consorzi universitari delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni, un oggettivo vantaggio ed un indubbio arricchimento agli stessi Consorzi e, per il tramite di questi ultimi, a tutto il territorio comunale e provinciale di riferimento, è volontà comune garantire la continuità dell'offerta formativa nelle sedi decentrate, onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore disagio economico. Inoltre, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all'Università per il ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati ad assicurare la sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata. Vista la nota rettorale prot. n. 23374 – VI/11 del 31/03/2014, con la quale questo Ateneo ha trasmesso ai Presidenti dei Consorzi universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani l’atto di novazione, predisposto sulla base delle precedenti considerazioni, della Convenzione in atto esistente, con la richiesta di formale approvazione; Vista la nota prot. n. 113/14 del Consorzio Universitario della provincia di Caltanissetta, con la quale conferma l’adesione alla novazione della Convenzione proposta; Vista la nota prot. n. 34829 del 19/05/2014 del Consorzio Universitario della provincia di Trapani, con la quale conferma l’adesione alla novazione della Convenzione proposta; Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 27 maggio 2014 al punto n° 15, nel merito di tale argomento ha deliberato quanto segue: di integrare gli atti aggiuntivi sopra riportati inserendo la previsione: “XV. Il Consorzio si impegna a provvedere alla rinegoziazione dell’atto qualora dovessero determinarsi a favore dello stesso nuove risorse finanziarie”; di approvare gli atti aggiuntivi, relativi ai Consorzi Universitari di Caltanissetta e Trapani così come sopra riportati e integrato come al capoverso superiore, contenenti modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data 15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e Consorzi Universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento; di subordinare l’approvazione degli atti aggiuntivi all’invio delle delibere dei competenti Consigli di Amministrazione dei Consorzi; di provvedere alla rinegoziazione degli stessi atti aggiuntivi qualora dovessero determinarsi, negli stessi consorzi, nuove risorse finanziarie. Per i motivi suesposti si propone che il Senato Esprima parere favorevole VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 11 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO all’approvazione degli atti aggiuntivi, relativi ai Consorzi Universitari di Caltanissetta e Trapani, di seguito riportate, contenenti modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data 15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e Consorzi Universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento: ATTO AGGIUNTIVO CONTENENTE MODIFICHE E INTEGRAZIONI DELLA CONVENZIONE SOTTOSCRITTA IN DATA 15.04.2013 TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO E CONSORZIO UNIVERSITARIO DI CALTANISSETTA - - - - - - - - Vista la convenzione, e relativo addendum, sottoscritti tra l’Università di Palermo ed i Consorzi universitari delle province di Agrigento , Caltanissetta e Trapani in data 15 aprile 2013; considerate le previsioni di cui ai punti 2 e 7 del cennato addendum che, nel caso di accertata ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, attribuiscono alle parti la potestà di rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l’adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi; visti gli esiti a verbale della riunione tra Università e Consorzi, svoltasi in data 22 novembre 2013, nel corso della quale le parti hanno concordemente stabilito di riconsiderare la parametrazione dei costi già dall’a.a. 2013-2014; ulteriormente accertate le perduranti difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti dall’indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso; confermata la comune volontà della parti di garantire la continuità dell’offerta formativa nelle sedi decentrate, onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore disagio economico; dato atto che l’Università di Palermo ha svolto, presso il Consorzio universitario della provincia di Caltanissetta, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni, oggettivo vantaggio ed indubbio arricchimento allo stesso Consorzio e, tramite quest’ultimo, alla predetta Città Capoluogo e ai territori provinciali di riferimento; premesso, altresì, che, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all’Università per il ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati a garantire la sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata; attestata concordemente la volontà di scongiurare possibili contenziosi tra l’Università statale di Palermo e l’Ente consortile, a maggioritaria partecipazione pubblica, con imprevisti oneri aggiuntivi per la parte eventualmente soccombente e con il tangibile rischio di sospensione delle attività didattiche; vista la _________________ del Consorzio universitario di Caltanissetta; visto il parere formalmente reso dal Senato Accademico dell’Università di Palermo nella seduta del ________; vista la delibera del Consiglio di Amministrazione, assunta nella seduta del____________; le parti ulteriormente convengono di modificare, con effetti novativi e durata quindicennale, la vigente convenzione e di determinarsi come segue: I. con riferimento all’art. 1 della vigente convenzione, viene così modificata la tabella in esso contenuta, relativa alla parametrizzazione dei costi standard (su base generale e con riferimento alla consistenza dell’offerta formativa ad oggi erogata presso ogni sede decentrata): TABELLA I LEGENDA: A: Annualità di corso B: Docenti di riferimento per anno VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 12 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO C: Totale docenti di riferimento D: Costo unitario per Docente di riferimento (in €) E: Costo Standard incardinamento (100%) F: numero di CFU max da coprire con incarichi (contratti, supplenze, incentivazioni) G: Costo minimo (€) di ogni CFU di F H: Costo minimo incarichi e incentivazioni COSTI STANDARD CdL TRIENNALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL TRIENNALE CdL MAGISTRALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL MAGISTRALE A B C D E F G H 3 3,5 10,5 53.384 560.532 180 300 54.000 3 3 9 53.384 480.456 180 300 54.000 2 3,5 7 53.384 373.688 120 300 36.000 2 3 6 53.384 320.304 120 300 36.000 COSTI STANDARD/SEDE DI CALTANISSETTA CdL TRIENNALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO LAUREA A CICLO UNICO N 1 A 3 B 3,5 C 10,5 D 53.384 E 560.532 F 180 G 300 H 54.000 1 6 3 18 ״ 960.912 360 300 108.000 TOTALE 2 9 -- 28,5 -- 1.521.444 540 -- 162.000 II. III. Dall’art. 1 della vigente convenzione si intende espunta ed annullata la parte finale: “All’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà all’aggiornamento dei costi dei Docenti secondo la parametrizzazione individuata (P.A. di I fascia stipendiale) secondo le diverse categorie utilizzate per la parametrizzazione. Tale aggiornamento, comunicato formalmente ai Consorzi, si riterrà automaticamente approvato dalle parti ed utilizzato per la conseguente computazione dei costi del personale necessario al sostegno dei CdL”. Essa viene così sostituita: “Con congruo anticipo rispetto all’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà a comunicare formalmente ai Consorzi gli oneri a carico di questi ultimi, nei limiti delle previsioni di cui alla precedente tabella e delle quote percentuali precisate nel seguito del presente accordo integrativo”. Resta inteso che gli oneri di incardinamento potranno subire eventuali aggiornamenti annuali al variare dei parametri ministeriali relativi al trattamento economico del P.A. di prima fascia stipendiale. Con riferimento all’art. 2 della vigente convenzione, gli impegni dell’Università si intendono confermati ove non diversamente previsto dal presente atto modificativo e a condizione che il Consorzio assicuri, da parte sua, la copertura dei costi standard di propria competenza nella misura prevista dalla presente intesa integrativa. Con riferimento all’art. 3 della vigente convenzione, si confermano gli impegni finanziari dei Consorzi che, in ragione delle motivazioni espresse in premessa e avuto riguardo alle precedenti tabelle relative ai costi standard, vengono così rideterminati: a) per il solo E.F. 2014 copertura degli incardinamenti nella misura concordata a verbale in esito all’incontro tra le parti del 22.11.2013 e fissata, per il Consorzio di Caltanissetta, in €. 521.221; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 13 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO b) copertura del 25%, per gli EE.FF. 2015-2028, dei costi relativi all’incardinamento del personale docente che, in relazione alla tipologia e consistenza dei corsi di studio in atto esistenti, viene determinato, per il Consorzio di Caltanissetta, in €. 380.361; c) nel riconoscere l’attività formativa svolta, con continuità nel tempo, dall’Università di Palermo nelle sedi decentrate e per garantire l’adeguata valorizzazione delle funzioni accademiche, anche in relazione alle pretese di dare/avere di incerta composizione e valutate di diversa entità tra le parti, il Consorzio si impegna ad assicurare il seguente e differenziato incremento annuale del contributo destinato alla copertura dei costi standard per incardinamento dei docenti, individuando il medesimo trasferimento finanziario quale “fondo di riequilibrio: EE.FF. 2015-2027: +15% del costo standard, pari a €. 228.216/anno COSTI INCARDINAMENTO E FONDO DI RIEQUILIBRIO 2014 2015-2027 2028 521.221 (1 annualità) 380.631 + 228.216 = 608.577 (13 annualità) 380.361 (1 annualità) d) il Consorzio si impegna, altresì, ad assumere a proprio esclusivo carico (100%) i costi relativi a contratti di insegnamento, supplenze ed incentivazioni nell’ordine di CFU indicato nella colonna F della tab. 1, i cui rispettivi valori economici unitari, a partire dall’a.a. 2013-2014, sono rideterminati come segue nella misura minima: supplenza: €. 350 per ogni CFU; contratto esterno: €. 250/CFU incentivazione: €. 300 per ogni CFU > 6 attribuiti ad ogni docente di riferimento o incardinato, per specifica previsione concorsuale, nella sede decentrata. Il Consorzio esonera, altresì, l’Università da ogni intervento finanziario per il pagamento delle predette competenze e di quelle, eventuali, relative ad attività di tutorato (ed ogni altra funzione didattica integrativa) previste dalla convenzione sottoscritta in data 15 aprile 2013, non aventi copertura nei trasferimenti obbligatori previsti dalla colonna H della tabella 1 del presente atto integrativo. Restano fermi ed invariati gli obblighi assunti fino all’A.A. 2012-2013 per la copertura, da parte del Consorzio, degli oneri relativi a contratti, supplenze ed incentivazioni. In relazione a quanto sopra e fatti salvi eventuali adeguamenti dei costi di supplenze, contratti ed incentivazioni che, sulla base delle disponibilità di bilancio, saranno concordati con cadenza biennale, si riassumono di seguito gli oneri obbligatori minimi, previsti a carico del Consorzio per la copertura annuale delle ulteriori funzioni didattiche (oltre l’incardinamento ed il fondo di riequilibrio) di cui alle colonne F-G-H della precedente tab. I: CL IV. CFU 540 €/ANNO 162.000 In relazione a quanto fin qui novato in materia di rapporti economici tra Università e Consorzio, si riportano di seguito e per la durata quindicennale della oggi novata convenzione, gli oneri complessivi minimi ed obbligatori, annualmente previsti a carico del Consorzio di Caltanissetta: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 14 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 2014 2015-2027 2028 INCARDINAMENTO 521.221 380.361* 380.361* RIEQUILIBRIO -228.216 -SUPPLENZE, CONTRATTI, 162.000 162.000** 162.000** INCENTIVAZIONI ATTIVITÀ ALTRE ED DA CONCORDARE ANNUALMENTE EVENTUALI TOTALE ANNUALE 683.221 770.577 542.361 (*) Salvo rivalutazioni ministeriali (**) Salvo adeguamenti biennali (costi in atto confermati per a.a. 2013-2014 e 2014-2015). V. VI. VII. Con riferimento all’art. 4 della vigente convenzione e, in particolare, all’eventuale ulteriore reclutamento di personale docente che dovesse rendersi necessario a garanzia della sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata, si conviene che, a seguito di motivata richiesta dell’Università di Palermo, nell’ambito della programmazione di quest’ultima, il Consorzio, verificata e dichiarata la disponibilità di risorse per la durata residua della convenzione (e comunque per il periodo temporale previsto dalle disposizioni ministeriali), provvederanno, con oneri a proprio carico (e quindi con contribuzione aggiuntiva), al soddisfacimento di una o più delle seguenti fattispecie: copertura di almeno il 50% dell’intero ed effettivo costo stipendiale del docente, in funzione del ruolo accademico dello stesso (limitatamente ai ruoli di P.O., P.A. e R.U. di tipo B); copertura dell’intero differenziale stipendiale in caso di promozione dal ruolo accademico inferiore a quello superiore (passaggi da R.U. a P.A. e da P.A. a P.O.); copertura dell’intero trattamento economico nel caso di reclutamento di ricercatori universitari a tempo determinato (tipo A) per un periodo non inferiore a cinque anni. Nel caso in cui, per sopravvenute esigenze di ordine finanziario o per intervenute modifiche degli attuali assetti normativi e di programmazione dell’offerta formativa, ovvero per qualunque altra motivazione, l’Università dovesse procedere alla soppressione di uno o più corsi di studio in sede decentrata, si provvederà, d’intesa tra Università e Consorzio, alla contestuale e correlata revisione degli oneri obbligatori di incardinamento e di quelli riguardanti supplenze, contratti ed incentivazioni, fermo restando l’impegno dello stesso Consorzio a mantenere immodificato, fino a scadenza di convenzione, il contributo relativo al cosiddetto fondo di riequilibrio. Ogni eventuale soppressione di attività formative sarà comunque concordata secondo modalità atte a prevenire e contenere ogni possibile disagio in capo alla popolazione studentesca. Il presente atto integrativo produce i suoi effetti a decorrere dall’anno accademico 2013-2014 e nova la convenzione vigente fino al 31 dicembre 2028. Quest’ultima mantiene piena validità ed efficacia per le parti non modificate dal presente accordo. ============ ATTO AGGIUNTIVO CONTENENTE MODIFICHE E INTEGRAZIONI DELLA CONVENZIONE SOTTOSCRITTA IN DATA 15.04.2013 TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO E CONSORZIO UNIVERSITARIO DI TRAPANI - Vista la convenzione, e relativo addendum, sottoscritti tra l’Università di Palermo ed i Consorzi universitari delle province di Agrigento , Caltanissetta e Trapani in data 15 aprile 2013; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 15 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO - - - - - - - - considerate le previsioni di cui ai punti 2 e 7 del cennato addendum che, nel caso di accertata ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, attribuiscono alle parti la potestà di rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l’adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi; visti gli esiti a verbale della riunione tra Università e Consorzi, svoltasi in data 22 novembre 2013, nel corso della quale le parti hanno concordemente stabilito di riconsiderare la parametrazione dei costi già dall’a.a. 2013-2014; ulteriormente accertate le perduranti difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti dall’indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso; confermata la comune volontà della parti di garantire la continuità dell’offerta formativa nelle sedi decentrate, onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore disagio economico; dato atto che l’Università di Palermo ha svolto, presso il Consorzio universitario della provincia di Trapani, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni, oggettivo vantaggio ed indubbio arricchimento allo stesso Consorzio e, tramite quest’ultimo, alla predetta Città Capoluogo e ai territori provinciali di riferimento; premesso, altresì, che, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all’Università per il ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati a garantire la sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata; attestata concordemente la volontà di scongiurare possibili contenziosi tra l’Università statale di Palermo e l’Ente consortile, a maggioritaria partecipazione pubblica, con imprevisti oneri aggiuntivi per la parte eventualmente soccombente e con il tangibile rischio di sospensione delle attività didattiche; vista la _________________ del Consorzio universitario di Trapani; visto il parere formalmente reso dal Senato Accademico dell’Università di Palermo nella seduta del ________; vista la delibera del Consiglio di Amministrazione, assunta nella seduta del____________; le parti ulteriormente convengono di modificare, con effetti novativi e durata quindicennale, la vigente convenzione e di determinarsi come segue: VIII. con riferimento all’art. 1 della vigente convenzione, viene così modificata la tabella in esso contenuta, relativa alla parametrizzazione dei costi standard (su base generale e con riferimento alla consistenza dell’offerta formativa ad oggi erogata presso ogni sede decentrata): TABELLA I LEGENDA: A: Annualità di corso B: Docenti di riferimento per anno C: Totale docenti di riferimento D: Costo unitario per Docente di riferimento (in €) E: Costo Standard incardinamento (100%) F: numero di CFU max da coprire con incarichi (contratti, supplenze, incentivazioni) G: Costo minimo (€) di ogni CFU di F H: Costo minimo incarichi e incentivazioni COSTI STANDARD CdL TRIENNALE CON SEDE DECENTRATA A B C D E F G H 3 3,5 10,5 53.384 560.532 180 300 54.000 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 16 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO CANALE DECENTRATO DI CdL TRIENNALE CdL MAGISTRALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL MAGISTRALE 3 3 9 53.384 480.456 180 300 54.000 2 3,5 7 53.384 373.688 120 300 36.000 2 3 6 53.384 320.304 120 300 36.000 COSTI STANDARD/SEDE DI TRAPANI CdL TRIENNALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL TRIENNALE CANALE DECENTRATO LAUREA A CICLO UNICO N 1 A 3 B 3,5 C 10,5 D 53.384 E 560.532 F 180 G 300 H 54.000 1 3 3 9 ״ 480.456 180 300 54.000 1 5 3 15 ״ 800.760 300 300 90.000 TOTALE 3 11 -- 34,5 -- 1.841.748 660 -- 198.000 IX. X. Dall’art. 1 della vigente convenzione si intende espunta ed annullata la parte finale: “All’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà all’aggiornamento dei costi dei Docenti secondo la parametrizzazione individuata (P.A. di I fascia stipendiale) secondo le diverse categorie utilizzate per la parametrizzazione. Tale aggiornamento, comunicato formalmente ai Consorzi, si riterrà automaticamente approvato dalle parti ed utilizzato per la conseguente computazione dei costi del personale necessario al sostegno dei CdL”. Essa viene così sostituita: “Con congruo anticipo rispetto all’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà a comunicare formalmente ai Consorzi gli oneri a carico di questi ultimi, nei limiti delle previsioni di cui alla precedente tabella e delle quote percentuali precisate nel seguito del presente accordo integrativo”. Resta inteso che gli oneri di incardinamento potranno subire eventuali aggiornamenti annuali al variare dei parametri ministeriali relativi al trattamento economico del P.A. di prima fascia stipendiale. Con riferimento all’art. 2 della vigente convenzione, gli impegni dell’Università si intendono confermati ove non diversamente previsto dal presente atto modificativo e a condizione che il Consorzio assicuri, da parte sua, la copertura dei costi standard di propria competenza nella misura prevista dalla presente intesa integrativa. Con riferimento all’art. 3 della vigente convenzione, si confermano gli impegni finanziari dei Consorzi che, in ragione delle motivazioni espresse in premessa e avuto riguardo alle precedenti tabelle relative ai costi standard, vengono così rideterminati: a) per il solo E.F. 2014 copertura degli incardinamenti nella misura concordata a verbale in esito all’incontro tra le parti del 22.11.2013 e fissata, per il Consorzio di Trapani, in €. 609.239; b) copertura del 25%, per gli EE.FF. 2015-2028, dei costi relativi all’incardinamento del personale docente che, in relazione alla tipologia e consistenza dei corsi di studio in atto esistenti, viene determinato, per il Consorzio di Trapani, in €. 460.437; c) nel riconoscere l’attività formativa svolta, con continuità nel tempo, dall’Università di Palermo nelle sedi decentrate e per garantire l’adeguata valorizzazione delle funzioni accademiche, anche in relazione alle pretese di dare/avere di incerta composizione e valutate di diversa entità tra le parti, i VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 17 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Consorzio si impegna ad assicurare il seguente e differenziato incremento annuale del contributo destinato alla copertura dei costi standard per incardinamento dei docenti, individuando il medesimo trasferimento finanziario quale “fondo di riequilibrio: EE.FF. 2015-2028: +5% del costo standard, pari a €. 92.087/anno COSTI INCARDINAMENTO E FONDO DI RIEQUILIBRIO 2014 2015-2028 609.239 (1 annualità) 460.437 + 92.087 = 552.524 (14 annualità) d) il Consorzio si impegna, altresì, ad assumere a proprio esclusivo carico (100%) i costi relativi a contratti di insegnamento, supplenze ed incentivazioni nell’ordine di CFU indicato nella colonna F della tab. 1, i cui rispettivi valori economici unitari, a partire dall’a.a. 2013-2014, sono rideterminati come segue nella misura minima: supplenza: €. 350 per ogni CFU; contratto esterno: €. 250/CFU incentivazione: €. 300 per ogni CFU > 6 attribuiti ad ogni docente di riferimento o incardinato, per specifica previsione concorsuale, nella sede decentrata. Il Consorzio esonera, altresì, l’Università da ogni intervento finanziario per il pagamento delle predette competenze e di quelle, eventuali, relative ad attività di tutorato (ed ogni altra funzione didattica integrativa) previste dalla convenzione sottoscritta in data 15 aprile 2013, non aventi copertura nei trasferimenti obbligatori previsti dalla colonna H della tabella 1 del presente atto integrativo. Restano fermi ed invariati gli obblighi assunti fino all’a.a. 2012-2013 per la copertura, da parte del Consorzio, degli oneri relativi a contratti, supplenze ed incentivazioni. In relazione a quanto sopra e fatti salvi eventuali adeguamenti dei costi di supplenze, contratti ed incentivazioni che, sulla base delle disponibilità di bilancio, saranno concordati con cadenza biennale, si riassumono di seguito gli oneri obbligatori minimi, previsti a carico del Consorzio per la copertura annuale delle ulteriori funzioni didattiche (oltre l’incardinamento ed il fondo di riequilibrio) di cui alle colonne F-G-H della precedente tab. I: TP XI. CFU 660 €/ANNO 198.000 In relazione a quanto fin qui novato in materia di rapporti economici tra Università e Consorzio, si riportano di seguito e per la durata quindicennale della oggi novata convenzione, gli oneri complessivi minimi ed obbligatori, annualmente previsti a carico dal Consorzio di Trapani: 2014 2015-2028 INCARDINAMENTO 609.239 460.437* RIEQUILIBRIO -92.087 SUPPLENZE, CONTRATTI, 198.000 198.000** INCENTIVAZIONI ATTIVITÀ ALTRE ED EVENTUALI DA CONCORDARE ANNUALMENTE TOTALE ANNUALE 807.239 750.524 (*) Salvo rivalutazioni ministeriali (**) Salvo adeguamenti biennali (costi in atto confermati per a.a. 2013-2014 e 2014-2015). VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 18 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO XII. XIII. XIV. Con riferimento all’art. 4 della vigente convenzione e, in particolare, all’eventuale ulteriore reclutamento di personale docente che dovesse rendersi necessario a garanzia della sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata, si conviene che, a seguito di motivata richiesta dell’Università di Palermo, nell’ambito della programmazione di quest’ultima, il Consorzio, verificata e dichiarata la disponibilità di risorse per la durata residua della convenzione (e comunque per il periodo temporale previsto dalle disposizioni ministeriali), provvederanno, con oneri a proprio carico (e quindi con contribuzione aggiuntiva), al soddisfacimento di una o più delle seguenti fattispecie: copertura di almeno il 50% dell’intero ed effettivo costo stipendiale del docente, in funzione del ruolo accademico dello stesso (limitatamente ai ruoli di P.O., P.A. e R.U. di tipo B); copertura dell’intero differenziale stipendiale in caso di promozione dal ruolo accademico inferiore a quello superiore (passaggi da R.U. a P.A. e da P.A. a P.O.); copertura dell’intero trattamento economico nel caso di reclutamento di ricercatori universitari a tempo determinato (tipo A) per un periodo non inferiore a cinque anni. Nel caso in cui, per sopravvenute esigenze di ordine finanziario o per intervenute modifiche degli attuali assetti normativi e di programmazione dell’offerta formativa, ovvero per qualunque altra motivazione, l’Università dovesse procedere alla soppressione di uno o più corsi di studio in sede decentrata, si provvederà, d’intesa tra Università e Consorzio, alla contestuale e correlata revisione degli oneri obbligatori di incardinamento e di quelli riguardanti supplenze, contratti ed incentivazioni, fermo restando l’impegno dello stesso Consorzio a mantenere immodificato, fino a scadenza di convenzione, il contributo relativo al cosiddetto fondo di riequilibrio. Ogni eventuale soppressione di attività formative sarà comunque concordata secondo modalità atte a prevenire e contenere ogni possibile disagio in capo alla popolazione studentesca. Il presente atto integrativo produce i suoi effetti a decorrere dall’anno accademico 2013-2014 e nova la convenzione vigente fino al 31 dicembre 2028. Quest’ultima mantiene piena validità ed efficacia per le parti non modificate dal presente accordo. Il Responsabile del procedimento f.to dott. Ettore Castorina Il Direttore Generale f.to dott. Antonio Valenti Il Senato Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Vista la delibera n° 15 del CdA del 27/05/2014; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Programmazione e risorse umane Udito il Rettore; Dopo ampio dibattito; all’unanimità; ESPRIME Parere favorevole alle proposte sopra riportate. Letto ed approvato seduta stante VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 19 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 6) Consorzio Universitario di Agrigento: Regolamentazione transitoria dei rapporti e connesse determinazioni – parere del Senato RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’Università degli studi di Palermo e i Consorzi universitari delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani hanno sottoscritto in data 15 aprile 2013 la nuova convenzione, e il relativo addendum, per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento. I punti 2 e 7 del cennato addendum stabiliscono come, nel caso di accertata ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, le parti possano rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l'adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi. In data 22 novembre 2013 Università e Consorzi hanno concordemente stabilito di riconsiderare la parametrazione dei costi già dall'A.A. 2013-2014 anche in relazione alle perduranti difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti dall'indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso. Tenuto presente che l'Università di Palermo ha svolto e svolge, presso i Consorzi universitari delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni, un oggettivo vantaggio ed un indubbio arricchimento agli stessi Consorzi e, per il tramite di questi ultimi, a tutto il territorio comunale e provinciale di riferimento, è volontà comune garantire la continuità dell'offerta formativa nelle sedi decentrate, onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore disagio economico. Inoltre, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all'Università per il ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati ad assicurare la sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata. Vista la nota rettorale prot. n. 23374 – VI/11 del 31/03/2014, con la quale questo Ateneo ha trasmesso ai Presidenti dei Consorzi universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani l’atto di novazione, predisposto sulla base delle sopra esposte considerazioni, della Convenzione in atto esistente, con la richiesta di formale approvazione; Nelle more di acquisire formale riscontro da parte del Consorzio Universitario di Agrigento, ritenendo comunque necessario rispettare i tempi della programmazione dell’offerta formativa, viene formulata la presente proposta che diverrà operativa non appena acquisita la formale accettazione da parte del suddetto Consorzio; Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 27 maggio 2014 al punto n° 16, nel merito di tale argomento ha deliberato quanto segue: di integrare l’atto aggiuntivo sopra riportato inserendo la seguente previsione: “VII.Il Consorzio si impegna a provvedere alla rinegoziazione dell’atto aggiuntivo qualora dovessero determinarsi a favore dello stesso nuove risorse finanziarie”; di approvare l’atto aggiuntivo relativo al Consorzio Universitario di Agrigento nella formulazione sopra riportata ed integrato con la disposizione di cui al capoverso precedente, contenente modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data 15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e il Consorzio Universitario di Agrigento per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento; di richiedere la liquidazione delle somme già iscritte nei bilanci del Consorzio degli anni precedenti riguardanti l’incardinamento dei docenti dell’Ateneo; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 20 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO di avviare le eventuali procedure di recupero dei crediti vantati dall’Ateneo a valere sui costi dei Docenti incardinati presso il Consorzio di Agrigento che risultassero non effettivamente trasferiti all’Ateneo a seguito della superiore richiesta. Per i motivi suesposti si propone che il Senato Esprima parere favorevole all’approvazione dell’atto aggiuntivo relativo al Consorzio Universitario di Agrigento, di seguito riportato, contenente modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data 15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e Consorzi Universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento. ATTO AGGIUNTIVO CONTENENTE TRANSITORIE MODIFICHE DELLA CONVENZIONE SOTTOSCRITTA IN DATA 15.04.2013 TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO E CONSORZIO UNIVERSITARIO DI AGRIGENTO - - - - - - - Vista la convenzione, e relativo addendum, sottoscritti tra l’Università di Palermo ed i Consorzi universitari delle province di Agrigento , Caltanissetta e Trapani in data 15 aprile 2013; considerate le previsioni di cui ai punti 2 e 7 del cennato addendum che, nel caso di accertata ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, attribuiscono alle parti la potestà di rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l’adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi; visti gli esiti a verbale della riunione tra Università e Consorzi, svoltasi in data 22 novembre 2013, nel corso della quale le parti hanno concordemente stabilito di riconsiderare la parametrazione dei costi già dall’a.a. 2013-2014; ulteriormente accertate le perduranti difficoltà gestionali del Consorzio di Agrigento, derivanti dall’indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso; confermata la comune volontà della parti di garantire la continuità dell’offerta formativa nella sede decentrata, onde assicurare la valorizzazione culturale del territorio di riferimento e tutelare il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore disagio economico; dato atto che l’Università di Palermo ha svolto, presso il Consorzio universitario della provincia di Agrigento, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni, oggettivo vantaggio ed indubbio arricchimento allo stesso Consorzio e, tramite quest’ultimo, alla Città Capoluogo e al territorio della provincia; premesso, altresì, che, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all’Università per il ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati a garantire la sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata; preso atto che il Consorzio non ha, ad oggi, assunto efficaci determinazioni in ordine al ristoro delle predette pendenze; ferma restando la facoltà dell’Università di Palermo di procedere al riconoscimento dei propri crediti mediante ricorso alle pertinenti sedi giurisdizionali; ulteriormente considerato il persistente e condiviso interesse pubblico ad assicurare, ancorché transitoriamente, la continuità dell’offerta formativa; le parti ulteriormente convengono di modificare, limitatamente agli aa.aa. 2013-2014 e 2014-2015, la vigente convenzione e di determinarsi come segue: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 21 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO I. con riferimento all’art. 1 della vigente convenzione, viene così modificata la tabella in esso contenuta, relativa alla parametrizzazione dei costi standard (su base generale e con riferimento alla consistenza dell’offerta formativa ad oggi erogata presso la sede decentrata): TABELLA I LEGENDA: A: Annualità di corso B: Docenti di riferimento per anno C: Totale docenti di riferimento D: Costo unitario per Docente di riferimento (in €) E: Costo Standard incardinamento (100%) F: numero di CFU max da coprire con incarichi (contratti, supplenze, incentivazioni) G: Costo minimo (€) di ogni CFU di F H: Costo minimo incarichi e incentivazioni COSTI STANDARD A B C D E F G H 3 3,5 10,5 53.384 560.532 180 300 54.000 3 3 9 53.384 480.456 180 300 54.000 2 3,5 7 53.384 373.688 120 300 36.000 2 3 6 53.384 320.304 120 300 36.000 CdL TRIENNALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL TRIENNALE CdL MAGISTRALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL MAGISTRALE COSTI STANDARD/SEDE DI AGRIGENTO CdL TRIENNALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO DI CdL TRIENNALE CdL MAGISTRALE CON SEDE DECENTRATA CANALE DECENTRATO CdL A CICLO UNICO N 2 A 5 B 3,5 C 17,5 D 53.384 E 934.220 F 360 G 300 H 108.0 00 1 3 3 9 ״ 480.456 180 300 54.00 0 1 2 3,5 7 ״ 373.688 120 300 36.00 0 2 10 3 30 ״ 1.601.52 0 600 300 180.0 00 TOTALE 6 20 ⸗ 63,5 ⸗ 3.389.88 4 1.260 ⸗ 378.0 00 Dall’art. 1 della vigente convenzione si intende espunta ed annullata la parte finale: “All’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà all’aggiornamento dei costi dei Docenti secondo la parametrizzazione individuata (P.A. di I fascia stipendiale) secondo le diverse categorie utilizzate per la parametrizzazione. Tale aggiornamento, comunicato formalmente ai Consorzi, si riterrà automaticamente approvato dalle parti ed utilizzato per la conseguente computazione dei costi del personale necessario al sostegno dei CdL”. Essa viene così sostituita: “Con congruo anticipo rispetto all’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà a comunicare formalmente ai Consorzi gli oneri a carico di questi ultimi, nei limiti delle previsioni di cui alla precedente tabella e delle quote percentuali precisate nel seguito del presente accordo integrativo”. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 22 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO II. III. Resta inteso che gli oneri di incardinamento potranno subire eventuali aggiornamenti annuali al variare dei parametri ministeriali relativi al trattamento economico del P.A. di prima fascia stipendiale. Con riferimento all’art. 2 della vigente convenzione, gli impegni dell’Università si intendono confermati ove non diversamente previsto dal presente atto modificativo e a condizione che il Consorzio assicuri, da parte sua, la copertura dei costi standard di propria competenza nella misura prevista dalla presente intesa integrativa. Con riferimento all’art. 3 della vigente convenzione, si confermano gli impegni finanziari del Consorzio che, in ragione delle motivazioni espresse in premessa e avuto riguardo alle precedenti tabelle relative ai costi standard, vengono così rideterminati: a) per il solo E.F. 2014 (a.a. 2013-2014) copertura degli incardinamenti nella misura concordata a verbale in esito all’incontro tra le parti del 22.11.2013 e fissata in €. 1.038.878. b) Per l’E.F. 2015 (a.a. 2014-2015), copertura del 35% dei costi standard relativi all’incardinamento del personale docente che, in relazione alla tipologia e consistenza dei corsi di studio in atto esistenti, viene determinato in: €. 1.186.459. c) Pur riconoscendo l’attività formativa svolta, con continuità nel tempo, dall’Università di Palermo nella sede di Agrigento e per garantire l’adeguata valorizzazione delle funzioni accademiche, anche in relazione alle pretese di dare/avere di incerta composizione e valutate di diversa entità da Università e Consorzio, le parti rinviano a successive intese il riconoscimento di queste ultime, fatti salvi la possibilità di adire, al riguardo, la competente giurisdizione e, per il Consorzio, l’impegno al trasferimento delle somme al riguardo poste in bilancio consortile negli EE.FF. precedenti; d) Il Consorzio si impegna, altresì, ad assumere a proprio esclusivo carico (100%) i costi relativi a contratti di insegnamento, supplenze ed incentivazioni nell’ordine di CFU indicato nella colonna F della tab. 1, i cui rispettivi valori economici unitari, per l’a.a. 2014-2015, sono rideterminati come segue nella misura minima: supplenza: €. 350 per ogni CFU; contratto esterno: €. 250/CFU incentivazione: €. 300 per ogni CFU > 6 attribuiti ad ogni docente di riferimento o incardinato, per specifica previsione concorsuale, nella sede decentrata. Per l’a.a. 2013-2014, il Consorzio si impegna a remunerare le predette attività secondo quanto previsto dall’accordo intervenuto in data 22.11.2013. Il Consorzio esonera, altresì, l’Università da ogni intervento finanziario per il pagamento delle predette competenze e di quelle, eventuali, relative ad attività di tutorato (ed ogni altra funzione didattica integrativa) previste dalla convenzione sottoscritta in data 15 aprile 2013, non aventi copertura nei trasferimenti obbligatori previsti dalla colonna H della tabella 1 del presente atto integrativo. Restano, peraltro, fermi ed invariati gli obblighi assunti dal Consorzio di Agrigento fino all’a.a. 2012-2013 per la copertura degli oneri relativi a contratti, supplenze ed incentivazioni. In relazione a quanto sopra e fatti salvi eventuali adeguamenti dei costi di supplenze, contratti ed incentivazioni che, sulla base delle disponibilità di bilancio, potranno essere concordati, si riassumono di seguito gli oneri obbligatori minimi, previsti a carico del Consorzio per la copertura, relativa VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 23 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO all’a.a. 2014-2015. delle ulteriori funzioni didattiche (oltre l’incardinamento) di cui alle colonne F-G-H della precedente tab. I: CFU €/ANNO AG 1.260 378.000 IV. Con riferimento a quanto fin qui transitoriamente novato in materia di rapporti economici tra Università e Consorzio, si riportano di seguito e per la durata biennale del presente atto integrativo, gli oneri complessivi obbligatori, previsti a carico del Consorzio di Agrigento: INCARDINAMENTO SUPPLENZE, CONTRATTI, INCENTIVAZIONI ATTIVITÀ ALTRE ED EVENTUALI TOTALE ANNUALE 2014 (a.a. 2013-2014) 1.038.878 2015 (a.a. 2014-2015) 1.186.459* 816.325 378.000** DA CONCORDARE ANNUALMENTE 1.855.203 1.564.459 (*) Salvo rivalutazioni ministeriali (**) Salvo eventuali adeguamenti V. VI. Per effetto della valenza transitoria del presente atto integrativo e stanti le documentate difficoltà economiche del Consorzio, le parti concordano di procedere, dall’a.a. 2014-2015, alla progressiva soppressione di almeno un corso di laurea, fermo restando che ulteriori rimodulazioni potranno essere disposte nel prosieguo, sulla base della verifica di sostenibilità degli stessi corsi. L’eventuale soppressione delle attività formative sarà comunque adottata con modalità atte a prevenire e contenere ogni possibile disagio in capo alla popolazione studentesca. Il presente atto integrativo produce i suoi effetti a decorrere dall’anno accademico 2013-2014 e nova la convenzione vigente fino al termine dell’a.a. 2014-2015 (31 ottobre 2015). Quest’ultima mantiene piena validità ed efficacia per le parti non modificate dal presente accordo, in particolare per quanto attiene all’impegno del Consorzio di Agrigento di assicurare vitto e alloggio ai Docenti dell’Università di Palermo impegnati nella sede decentrata. Il Responsabile del procedimento f.to dott. Ettore Castorina Il Direttore Generale f.to dott. Antonio Valenti Il Senato Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Vista la delibera n° 16 del CdA del 27/05/2014; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Programmazione e risorse umane; Udito il Rettore; dopo ampio dibattito; all’unanimità ESPRIME Parere favorevole alla proposta sopra riportata. Letto ed approvato seduta stante. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 24 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 7) Convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini didattici integrativi della Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con nota prot. n. 2417 del 7 aprile 2014 la prof.ssa Anna Maria Almerico, Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, chiedeva all’ A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina di inserire, tramite stipula di relativa convenzione, l’azienda medesima nella rete formativa della suddeta Scuola al fine di consentire lo svolgimento delle attività formative previste dall’Ordinamento Didattico interno. Successivamente, la prof.ssa A. M. Almerico trasmetteva il decreto n. 1/2014 del 6 maggio con il quale autorizzava l’inserimento della sopracitata struttura nella propria rete formativa mediante la stipula della relativa convenzione. In data 26 maggio u.s. perveniva allo Scrivente Servizio, estratto del verbale della seduta di pari data del Consiglio della Scuola delle Scienze di Base e Applicate, cui la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera afferisce, nel quale veniva approvata, all’unanimità, la proposta di convenzione indicata in oggetto. Considerato quanto sopra si propone che il Senato Accademico DELIBERI di esprimere parere favorevole: a) all’approvazione dell’appresso riportata convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo – Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera e l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina; “””CONVENZIONE PER L’UTILIZZO DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE A FINI DIDATTICI INTEGRATIVI DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN FARMACIA OSPEDALIERA TRA L’Università degli Studi di Palermo, con sede in Palermo, Piazza Marina n. 61, (C.F.80023730825), in persona del Rettore Prof. Roberto Lagalla, nato a Bari, il 16/04/1955, domiciliato per la carica presso la sede dell’ente, qui di seguito denominata “Università di Palermo” E Denominazione Struttura Ospitante, con sede in___________, nella Via ______________ n. ____ (P. IVA/Codice Fiscale __________________), in persona del suo rappresentante legale___________________________, nato a ____________ il ___________ domiciliato per la carica presso la sede dell’ente, qui di seguito denominato “Struttura Ospitante”; PREMESSO � Che ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. n. 382/80, alle Università è consentito stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale dei discenti; � Che la legge 19 novembre 1990, n. 341 disciplina la materia della formazione finalizzata e dei servizi integrativi; � Che tra i corsi di studio previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo è attiva, presso la Facoltà di Farmacia, la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera e che al fine di assicurare agli VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 25 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO specializzandi una adeguata padronanza di metodi e contenuti generali è fondamentale l’attività formativa pratica e di tirocinio svolti con la supervisione e la guida di docenti e tutor con adeguate competenze professionali; � Che l’art. 6, comma 3, del D. Lgs 502/92 e successive modificazioni prevede la stipula di accordi tra l’Università e le Istituzioni sanitarie per la formazione del personale sanitario dell’area non medica; � Che l’art. 6bis, comma 1, del D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni, prevede la stipula di specifici protocolli d’intesa tra le Regioni, le Università e le strutture del Servizio sanitario nazionale, al fine di individuare le strutture universitarie per lo svolgimento delle attività assistenziali e le strutture per la formazione specialistica ed i diplomi universitari; � Che, con Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, è stato approvato il riassetto delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria” con il quale: si individuano le Scuole di Specializzazione afferenti all’area medica, all’area chirurgica e all’area dei servizi clinici; il profilo specialistico; gli obiettivi formativi; i percorsi didattici; si dispone che gli ordinamenti didattici delle scuole attivate presso le Università siano adeguati alle disposizioni del D.M. medesimo; si prevede che almeno il 70% dell’attività formativa del medico specializzando sia riservata allo svolgimento di attività professionalizzanti (pratiche e di tirocinio); � Che, ai sensi dell’art. 3 – comma 2 – del Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, le Scuole di Specializzazione di area medica, chirurgica e dei servizi clinici afferiscono alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e possono essere attivate anche con il concorso di altre Facoltà, fatta salva la classe delle specializzazioni in farmaceutica che afferisce alle Facoltà di Farmacia; � Che con Decreto del MIUR del 29 marzo 2006 sono stati, inoltre, definiti i presupposti e le condizioni per l’istituzione delle Scuole di Specializzazione, gli standard generali e specifici che devono essere posseduti ed i requisiti di idoneità generali e quelli specifici delle singole specialità; � Che il “Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti”, approvato dal Senato Accademico dell’ Università degli Studi di Palermo nella seduta del 30 aprile 2009 e s.m.i. disciplina il conferimento di incarichi per lo svolgimento di attività didattiche integrative di insegnamenti ufficiali nonché gli incarichi a soggetti esterni all’Università per lo svolgimento di attività formative e professionalizzanti dell’area sanitaria; VISTO � la deliberazione n__del________con la quale il Senato Accademico dell’Università di Palermo ha approvato il testo della presente convenzione; � la deliberazione n__del________con la quale il Consiglio dell’Amministrazione dell’Università di Palermo ha approvato il testo della presente convenzione; CONSIDERATO � Che è interesse generale dell’Università utilizzare strutture e competenze extrauniversitarie per il raggiungimento dei propri fini istituzionali, e che, del pari, è interesse della “Denominazione Struttura Ospitante”, e delle strutture sanitarie che ad esso partecipano cooperare attivamente nell’ambito della didattica avanzata e della ricerca scientifica, anche in considerazione dei fini istituzionali della “Denominazione Struttura Ospitante”; � Che la Struttura ospitante dichiara che le strutture che mette disposizione, per le esigenze della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, sono idonee ai fini dell’attività didatticaformativa e scientifica della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera con riferimento ai requisiti previsti dalla vigente normativa; Tutto ciò premesso e considerato, che forma un unico ed inscindibile contesto con il resto dell’atto SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 26 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Art. 1 L’Università degli studi di Palermo - Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera individua come struttura da inserire nella rete formativa l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina al fine di avvalersi delle risorse strutturali, degli spazi, delle attrezzature, dei servizi logistici e delle risorse disponibili per lo svolgimento dell’attività di formazione della scuola di specializzazione. Art. 2 L’uso delle predette strutture è finalizzato, secondo le norme che regolano il tirocinio didattico, allo svolgimento di attività didattiche e pratico-applicative, integrative di quelle universitarie, per il completamento della formazione accademica e professionale degli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera. Università e Struttura Ospitante potranno, inoltre, organizzare incontri, conferenze, seminari su temi relativi alle materie specialistiche della scuola. Art. 3 Durante lo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione, la Struttura Ospitante garantisce, con oneri a proprio carico, che gli specializzandi ed i tutor docenti possano utilizzare le attrezzature medico-sanitarie e gli ausili didattici ivi esistenti. L’attività di tirocinio non costituisce rapporto di lavoro ed è seguita e verificata da un docente tutor designato dal Consiglio della Scuola di Specializzazione secondo le procedure previste dalla legge e dai regolamenti d’Ateneo. La Struttura Ospitante non assumerà, per effetto della presente convenzione e/o dell’attività svolta, alcuna obbligazione a favore dello studente. Il tutor organizzerà l’attività formativa di tirocinio in riferimento all’organizzazione predisposta dal responsabile del soggetto ospitante convenzionato: ciascun tirocinante seguirà un progetto formativo concordato, secondo le linee guida della Scuola di Specializzazione, tra il tutor ed il responsabile della struttura ospitante con l’indicazione del nominativo dello studente tirocinante e del docente tutor, degli obiettivi e delle modalità di svolgimento delle attività, con l’indicazione dei tempi di presenza presso l’ospitante e delle strutture (sedi, reparti, ecc.) individuate. Art. 4 Le attività didattico-formative, concordate dal Consiglio della Scuola con la Direzione Sanitaria e con i Dirigenti responsabili della Struttura Ospitante, vengono giornalmente annotate illustrate e certificate, controfirmate dallo specializzando, sull’apposito libretto personale di formazione, a cura del Dirigente responsabile, o da altro sanitario che lo sostituisce, dell’unità operativa presso la quale lo specializzando esplica le attività del programma formativo. La partecipazione dello specializzando alle attività sanitarie dovrà risultare dai registri e dai documenti ufficiali della struttura ospitante chiaramente espressa con la qualifica di “farmacista in formazione specialistica”. Art. 5 Le modalità di accesso degli specializzandi alle strutture di cui all’art. 1 per lo svolgimento delle attività didattiche saranno stabilite dal Direttore della Scuola, d’intesa con la direzione della Struttura Ospitante. La Struttura Ospitante garantisce la possibilità per gli specializzandi di utilizzare camici e di indossare un cartellino personale riportante il proprio status accademico ed il titolo di specializzando. L’Università assicura che nell’espletamento dell’attività didattica il proprio personale docente e gli studenti iscritti alla Scuola sono coperti da assicurazione contro gli infortuni ed i rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi. La Struttura Ospitante si impegna a garantire l’osservanza delle misure di prevenzione, protezione e informazione a norma di legge. Le parti danno atto che in nessun caso l’attività svolta dallo specializzando è sostitutiva del personale di ruolo. Art. 6 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 27 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Lo specializzando è tenuto a svolgere le attività previste dal progetto formativo, a rispettare le norme in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro, a mantenere la necessaria riservatezza sui dati, le informazioni riservate e sui dati sensibili di cui viene a conoscenza durante lo svolgimento del tirocinio. Nel corso delle attività lo specializzando rispetterà i regolamenti interni della struttura ospitante e durante la presenza presso la medesima indosserà, in maniera visibile, un cartellino di riconoscimento rilasciato dalla Scuola di Specializzazione con l’indicazione del proprio status accademico e del titolo di specializzando. Art. 7 La presente convenzione non comporta alcun onere per l’Università in conseguenza dell’utilizzo, presso la Struttura Ospitante, di personale ed attrezzature, fatto salvo l’obbligo di stipulazione di idonea copertura assicurativa degli specializzandi, già in atto adempiuto dalla stessa Università, contro infortuni e rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione. Art. 8 Il presente accordo dura quattro anni, con decorrenza dalla data della stipula e si intenderà tacitamente rinnovato, alla prima scadenza, per ulteriori quattro anni, salvo disdetta da comunicarsi da una parte all’altra, a mezzo lettera racc. a. r., almeno tre mesi prima della scadenza. Il recesso anticipato, per motivate ragioni, è consentito anche prima della naturale scadenza. Art. 9 In caso di recesso anticipato ai sensi del comma 2 dell’articolo che precede o di scadenza in costanza di tirocinio, al fine di garantire la continuità didattica, le parti garantiscono comunque il completamento delle attività in corso. Art. 10 La presente convenzione potrà in ogni caso essere risolta nel caso in cui l’attuazione di quanto convenuto dovesse diventare o risultare impossibile. Art. 11 Per quanto previsto nella presente convenzione si rinvia alla vigente normativa in materia. Si da atto dell’automatico adeguamento della presente convenzione per effetto dell’eventuale aggiornamento, nel periodo di vigenza della stessa, della normativa di riferimento. Art. 12 L’Università provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi alla presente convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali in applicazione del D. Lgs. n. 196 del 30.06.2003 in materia di protezione dei dati personali. La Struttura Ospitante si impegna a trattare i dati personali dell’Università unicamente per le finalità connesse all’esecuzione della presente convenzione. Art. 13 La presente convenzione, redatta in tre esemplari, sarà registrata in caso d’uso a cura e spese del richiedente. Art. 14 Il presente atto entra in vigore dalla data di sottoscrizione.”” Il Responsabile del procedimento F.to Dott. Antonino Pollara Il Dirigente F.to Dott. Sergio Casella Il Senato Accademico VISTO il surriportato testo di Convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini didattici integrativi della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera tra l’Universita’ degli Studi di Palermo e il Policlinico “G. Martino” di Messina; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 28 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTA la nota prot. n. 2417 del 07.04.2014 del Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera; VISTO il decreto n. 1/2014 del 06.05.2014 con il quale il Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera ha espresso parere favorevole alla stipula della convenzione indicata in oggetto; VISTO l’estratto del verbale del Consiglio della Scuola delle Scienze di Base e Applicate del 26/04/2014 con il quale si approva la convenzione in oggetto; VISTA la proposta del Responsabile del procedimento; SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante 8) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello e Corsi di Perfezionamento A.A. 2014/2015 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VISTO il D.M. n.509 del 3 novembre 1999 e in particolare l’art.3 comma 8; VISTO il D.M. 270/2004 e in particolare l’art.3 comma 9; VISTI i Regolamenti che disciplinano i Corsi di Perfezionamento e i Corsi di Master; VISTA la nota rettorale prot. n. 28302 del 16/04/2014 con la quale si sono richieste entro il 13 maggio 2014 le proposte di rinnovo e/o istituzione e l’attivazione dei Corsi di Master di I e II livello e dei Corsi di Perfezionamento; VISTE le proposte di istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello e Corsi di Perfezionamento, per l’Anno Accademico 2014/2015; VISTE le delibere dei Dipartimenti con cui si propone l’istituzione e/o rinnovo e l’attivazione dei Corsi di Master di I e II livello e Corsi di Perfezionamento per l’A.A. 2014/2015; VISTE le delibere delle Scuole con cui si propone l’istituzione e/o rinnovo dei Corsi di Master di I e II livello per l’A.A. 2014/2015; Si propone che il Senato Accademico DELIBERI 1) di esprimere parere favorevole all’istituzione e/o rinnovo e l’attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello e Corsi di Perfezionamento A.A.2014/2015, così come di seguito proposti e senza oneri per l’Ateneo: Manifesto dei Master Universitari proposti per l'Anno Accademico 2014/2015 Master di II livello VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 29 di 241 Analisi e gestione del rischio geologico (internazionale congiunto con l'Università El Salvador) Edoardo Rotigliano Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare II Competenze dello psicologo di base in un sistema sanitario integrato Caterina La Cascia Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche Cesira Palmeri di Villalba Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi Diagnosi e trattamento dei tumori rari ed eredo-familiari dell'adulto Antonio Russo Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche Diritto e Management dello Sport Laura Santoro Scuola delle Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali Annamaria Pepi Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione Gianfranco Rizzo Dipartimento di Energia, Ingegneria dell'Informazione e Modelli Matematici Salvatore Feo Dipartimento di Scienze eTecnologie Biologiche, chimiche e Farmaceutiche Francesco Pace Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione Massimo Midiri Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi Cure palliative Disturbi e/o Disabilità dell'apprendimento Energy Management: Efficienza Energetica ed Energie Rinnovabili Genomica e Proteomica applicate e bioinformatica Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane Medicina Subacquea ed Iperbarica II 20 € 4.443,75 Dipartimento di Architettura X 1 60 25 10 € 1.745,00 Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica X 1 60 40 10 € 1.800,00 Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare € 2.000,00 Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche € 3.000,00 Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi € 2.000,00 Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche € 1.500,00 Scuola delle Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali € 2.000,00 Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione € 55,00 Dipartimento di Energia, Ingegneria dell'Informazione e Modelli Matematici Polo Universitario di Ricerca di Bivona e S. Stefano di Quisquina per l'Energia, l'Ambiente e le risorse del territorio € 55,00 Dipartimento di Scienze eTecnologie Biologiche, chimiche e Farmaceutiche Distretto Biomedico Sicilia: Piattaforme Biotecnologiche avanzate per la salute dell'uomo € 2.355,00 Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione € 2.000,00 Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi 1 2 X II 1 X II X X 1 1 X X 1 1 X II II 25 X II II 60 X II II 1 1 1 60 120 60 60 60 60 60 60 60 30 30 20 50 30 30 15 10 10 10 15 10 10 25 20 15 10 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 FINANZIAMENTI II CENTRO DI SPESA Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica IMPORTO CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE ANNUO Mario Barbagallo N. PARTECIPANTI MINIMO Agopuntura, pratiche fisiche e psicocorporee della Medicina Tradizionale Cinese N. PARTECIPANTI MAX X CREDITI II ANNI Dipartimento di Architettura RINNOVO Fabrizio Avella ATTIVAZIONE ISTITUZIONE 3D Modeling e Visual Design per i Beni Culturali TITOLO LIVELLO STRUTTURA PROPONENTE COORDINATORE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 30 di 241 Maria Brai Dipartimento di Fisica e Chimica Psicologia Pediatrica Giovanna Perricone Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione Psiconcologia Giuseppe Cicero Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche Psicosomatica e Modelli Terapeutici Integrati Daniela La Barbera Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche II Gianluca Scaccianoce Dipartimento di Energia, Ingegneria dell'Informazione e Modelli Matematici II Goffredo La Loggia Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e dei Materiali II Ricercatore Industriale nell'ambito della produzione/distribuzione/acc umulo/consumo di risorse energetiche e naturali in condizioni normali, di crisi o emergenza Tecnico di ricerca specializzato nella determinazione e nel management del rischio ambientale attraverso l'uso di soluzioni ICT in rete Teoria, progettazione e didattica dell'italiano come lingua seconda e straniera Santi Maurizio Raineri Terapia del dolore Turismo Sostenibile e Pianificazione Ambientale Sustainable Tourism and Enviroment Planning MASTER INTERNAZIONALE CONGIUNTO Valutazione Psicologica Maria D'Agostino Dipartimento di Scienze Umanistiche Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi Ferdinando Trapani Dipartimento di Architettura Giovanna Manna Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione II II X 1 X II 1 X II X X 1 1 60 60 60 60 25 12 15 20 15 9 10 12 15 € 4.441,00 Dipartimento di Architettura € 4.000,00 Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e dei Materiali € 55,00 Dipartimento di Fisica e Chimica Distretto Biomedico Sicilia: Telemedicina Ambiente e Salute € 2.460,00 Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione € 5.166,00 borse € 2.000,00 Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche € 2.500,00 Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche 3 borse da € 700,00 cadauna € 55,00 CINFAI PON "Smart Intelligent Energy Green" CINFAI PON "SIGMA" 1 60 30 X 1 60 12 X 1 60 20 8 € 55,00 Dipartimento di Scienze Umanistiche Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi II X 1 60 50 15 € 2.052,00 II X 1 60 10 10 € 3.000,00 2 120 40 15 € 3.600,00 Dipartimento di Architettura € 1.800,00 Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione II II X X 1 60 25 15 FINANZIAMENTI 17 CENTRO DI SPESA 25 IMPORTO CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE ANNUO CREDITI 60 N. PARTECIPANTI MINIMO Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e dei Materiali 1 N. PARTECIPANTI MAX Mario Di Paola Monitoraggio, Controllo, Collaudo e Vulnerabilità del Costruito & Strategie Innovative per la Mitigazione del Rischio Sismico Patologie Respiratorie Croniche e Neurodegenerative in correlazione alla qualità dell'aria ANNI X Dipartimento di Architettura RINNOVO ISTITUZIONE II Fabrizio Agnello ATTIVAZIONE LIVELLO Metodi BIM per il progetto di architettura STRUTTURA PROPONENTE TITOLO COORDINATORE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Manifesto dei Master Universitari proposti per l'Anno Accademico 2014/2015 Master di I livello annuali VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 31 di 241 Amministrazione e Gestione delle Aziende Sanitarie Riccardo Ursi Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport Assistenza Infermieristica Avanzata al Paziente Critico Antonino Giarratano Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi Salvatore Mangano Dipartimento di Scienze per la Promozione per la salute e materno-infantile "G. D'Alessandro" Cure Palliative Filippo Giambartino Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi I 1 Cultura e comunicazione del gusto Master Interateneo Gianfranco Marrone Culture e Società I 1 Salvatore Novo Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica I 1 Autismo infantile: dalla diagnosi al trattamento Ecocardiografia Scuola delle Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali, Finanziarie e Statistiche I I I 1 X 1 60 X 1 X X X X 60 60 45 30 15 30 12 10 € 1.400,00 Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport € 2.250,00 Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi € 2.500,00 Dipartimento di Scienze per la Promozione per la salute e materno-infantile "G. D'Alessandro" 60 30 10 € 1.000,00 Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi 60 30 12 € 2.000,00 Consorzio Centrico 60 15 10 € 2.500,00 Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica Scuola delle Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali, Finanziarie e Statistiche Esercizio Fisico in Età Pediatrica Antonio Palma Hospitality Management and Food & Beverage in collaborazione con Florida Internazional University Miami FLA (USA) Antonio Purpura Management dei Servizi Tecnico-diagnostici abilitante al Coordinamento delle Professioni Sanitario Tecnico-diagnostiche Marcello Ciaccio Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi I 1 X 60 25 10 € 1.500,00 Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi Management e Qualità della Filiera Agro-alimentare (internazionale) Titolo congiunto con l'Università degli Studi di Verona e l'Università degli Studi di Nicosia-Cyprus Maria Crescimanno Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali I 1 X 60 30 20 € 2.500,00 Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali Sebastiano Torcivia Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali, Finanziarie e Statistiche € 1.952,00 Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali, Finanziarie e Statistiche Chiara Bellia Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi € 1.500,00 Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi Manager delle Aziende del Settore Vitivinicolo Medicina di laboratorio I 1 I 1 I I X X 1 1 X X 60 40 10 € 1.500,00 60 30 10 € 3.800,00 60 60 16 25 10 10 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 FINANZIAMENTI CENTRO DI SPESA IMPORTO CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE ANNUO N. PARTECIPANTI MINIMO N. PARTECIPANTI MAX CREDITI RINNOVO ISTITUZIONE ANNI LIVELLO STRUTTURA PROPONENTE COORDINATORE TITOLO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 32 di 241 Modelli di system dynamics per il controllo di gestione nei processi di risanamento e sviluppo Carmine Bianchi Dipartimento di Studi Europei e dell'Integrazione Internazionale. Diritti, Economia, Management, Storia, Lingue e Culture Posturologia e Biomeccanica Angelo Iovane Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport Vincenza Leonardi Scuola delle Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali Tecniche di medicina estetica e wellness I I I 1 X 1 X 1 X 60 60 60 30 40 30 10 20 10 FINANZIAMENTI CENTRO DI SPESA IMPORTO CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE ANNUO N. PARTECIPANTI MINIMO N. PARTECIPANTI MAX CREDITI RINNOVO ISTITUZIONE ANNI LIVELLO STRUTTURA PROPONENTE TITOLO COORDINATORE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO € 2.500,00 Dipartimento di Studi Europei e dell'Integrazione Internazionale. Diritti, Economia, Management, Storia, Lingue e Culture 5 borse INPS Ex Gestione Inpdap € 3.000,00 Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport 3 borse da € 1000,00 cadauna € 4.500,00 Scuola delle Scienze Giuridiche ed EconomicoSociali Laser e nuove tecnologie in odontoiatria Giuseppina Campisi Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche Medicina Orale Giuseppina Campisi Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche X X CENTRO DI SPESA IMPORTO CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE ANNUO N. PARTECIPANTI MINIMO N. PARTECIPANTI MAX MESI RINNOVO ATTIVAZIONE ISTITUZIONE STRUTTURA PROPONENTE TITOLO COORDINATORE Manifesto dei Corsi di Perfezionamento proposti per l'Anno Accademico 2014/2015 11 20 5 € 1.500 Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche 11 20 5 € 1.000 Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche 2) di esprimere parere favorevole all’approvazione delle bozze di convenzione, in atti, dei seguenti master: a) Master di I livello in “Management e qualità della filiera agroalimentare”; b) Master di I livello in “Posturologia e Biomeccanica”; c) Master di II livello in “Tecnico di Ricerca specializzato nella determinazione e nel management del rischio ambientale attraverso l’uso di soluzioni ICT in rete”; d) Master di II livello in “Ricercatore industriale nell’ambito della produzione/ distribuzione/accumulo/consumo di risorse energetiche e naturali in condizioni normali, di crisi o emergenza”; e) Master di II livello in “Turismo sostenibile e Pianificazione Ambientale”. Il Responsabile del procedimento F.to Sig.ra Liliana Mortelliti Il Dirigente dell’Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti Ad interim F.to Dott. Antonio Valenti VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 33 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Senato Accademico vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto ed approvato seduta stante. 9) Convenzione ai fini dello svolgimento di tirocinio curriculare per i corsi di studio della Scuola di Medicina e Chirurgia RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con nota 27282 del 11 aprile 2014 l’ufficio Servizio Speciale SSP08 - Osservatorio contratti convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari legali negoziali – patrimoniali, ha riscontrato la precedente nota n.795 del 31 marzo 2014, predisponendo un nuovo schema di convenzione finalizzato a disciplinare i rapporti con le strutture sanitarie esterne ai fini dell’espletamento del tirocinio curriculare dei Corsi di Studio afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia, ivi compresi quelli relativi alle professioni sanitarie. Pertanto si propone che il Senato Accademico DELIBERI di approvare lo schema di convenzione ai fini dello svolgimento di Tirocinio Curriculare per i corsi di studio della Scuola di Medicina e Chirurgia il cui testo di seguito si riporta: CONVENZIONE PER L’UTILIZZO DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE AI FINI DEL TIROCINIO CURRICULARE DEL CORSO DI LAUREA IN _______________ TRA L’Università degli Studi di Palermo, con sede in Palermo, Piazza Marina n. 61, (C.F. 80023730825), in persona del delegato del Rettore, Prof. Antonio Purpura, nato a ………. il __/__/____, qui di seguito denominata “Università”, da un lato E ____________________________________, con sede in___________, nella Via ______________ n. ____ (P. IVA/Codice Fiscale __________________), in persona del suo ___________________________, nato a ____________ il ___________, qui di seguito denominata “Struttura Ospitante”, dall’altro; VISTO L’art. 27 del D.P.R. n. 382/80, ai sensi del quale è consentito alle Università stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale dei discenti; La legge 19 novembre 1990, n. 341 che disciplina la materia della formazione finalizzata e dei servizi integrativi; I decreti legislativi 30 dicembre 1992, n.502 e 7 dicembre 1993, n.517, recanti il riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n.421; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 34 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Decreto legislativo 22 ottobre 2004, n.270 Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509 Il Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2009 n. 119, di Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie; Il Decreto Ministeriale 16 marzo 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2007 n. 155, di Determinazione delle classi di laurea magistrale e, tra queste, la classe di laurea in Medicina e Chirurgia e quella in Odontoiatria e protesi dentaria; CONSIDERATO Che tra i corsi di studio previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo è attivo, presso la Scuola di Medicina e Chirurgia, il Corso di Laurea ___________________(classe _____) in ______________________________________ e che al fine di assicurare agli studenti una adeguata padronanza di metodi e contenuti generali è fondamentale l’attività formativa pratica ed il tirocinio svolti con la supervisione e la guida di docenti e tutor con adeguate competenze professionali; Che il protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’Università di Palermo stipulato il 16 settembre 2009, a cui si è dato attuazione con decreto assessoriale del 4 marzo 2010 pubblicato sulla GURS del 19.03.2010, parte I, n. 13, in forza del combinato disposto di cui agli artt. 2 e 15, individua le strutture e, in subordine, i criteri per l’individuazione delle strutture assistenziali funzionali alle esigenze di didattica dei corsi di studio e di specializzazione dell’area medica e delle professioni sanitarie; Che la Struttura Ospitante rientra tra le strutture menzionate al punto che precede; Che il Senato Accademico dell’Università di Palermo nella seduta del _______________ ha approvato il testo della presente convenzione; Che il Consiglio dell’Amministrazione dell’Università di Palermo nella seduta del ____________ ha approvato il testo della presente convenzione; Tutto ciò premesso, che forma un unico ed inscindibile contesto con il resto dell’atto SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Art. 1 L’Università degli Studi di Palermo Scuola di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in ____________ (classe ________) in ___________________________ si avvale delle strutture e dei servizi logistici della “Struttura Ospitante”. Art. 2 L’uso delle predette strutture è finalizzato, secondo le norme che regolano il tirocinio didatticoclinico, allo svolgimento di attività didattiche e pratico-applicative, integrative di quelle universitarie, per il completamento della formazione accademica e professionale degli studenti della Scuola di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in ___________________ (classe _____________) in ______________________________ dell’Università di Palermo. Art. 3 Durante lo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione, la Struttura Ospitante garantisce, con oneri a proprio carico, che gli studenti ed i tutor docenti possano utilizzare tutte le attrezzature medico-sanitarie e gli ausili didattici ivi esistenti. L’attività di tirocinio non costituisce rapporto di lavoro ed è seguita e verificata da un docente tutor designato, su proposta del Corso di Laurea, dalla Scuola di Medicina e Chirurgia secondo le procedure previste dalla legge e dai regolamenti d’Ateneo. L’ospitante non assumerà, per effetto della presente convenzione e/o dell’attività svolta alcuna obbligazione a favore dello studente. Il tutor organizzerà l’attività formativa di tirocinio in riferimento all’organizzazione predisposta dal responsabile del soggetto ospitante convenzionato. Ciascun tirocinante seguirà un progetto formativo concordato, secondo le linee guida del Corso di Laurea, tra il tutor ed il responsabile della struttura ospitante con l’indicazione: del nominativo dello studente tirocinante e del docente VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 35 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO tutor, degli obiettivi e delle modalità di svolgimento delle attività, con l’indicazione dei tempi di presenza presso l’ospitante e delle strutture (sedi, reparti, ecc.) individuate. Art. 4 Lo studente è tenuto a svolgere le attività previste dal progetto formativo, a rispettare le norme in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro, a mantenere la necessaria riservatezza sui dati, le informazioni riservate e sui dati sensibili di cui viene a conoscenza durante lo svolgimento del tirocinio. Nel corso delle attività lo studente rispetterà i regolamenti interni della struttura ospitante e durante la presenza presso la medesima indosserà, in maniera visibile, un cartellino di riconoscimento rilasciato dal Corso di Laurea con l’indicazione del proprio status accademico e del titolo di tirocinante. Art. 5 La presente convenzione non comporta alcun onere per l’Università in conseguenza dell’utilizzo, presso la Struttura Ospitante, di personale ed attrezzature, fatto salvo l’obbligo di stipulazione di idonea copertura assicurativa dei discenti, già in atto adempiuto dalla stessa Università, contro infortuni e rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione. Gli studenti in tirocinio godono inoltre di copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro presso INAIL. In caso di incidente durante lo svolgimento del tirocinio, la Struttura Ospitante si impegna a segnalare l'evento all’Università, entro i tempi previsti dalla normativa vigente, per gli adempimenti consequenziali. L’Università si riserva il diritto di rivalersi nei confronti della Struttura Ospitante in caso di eventuali sanzioni o di oneri comunque denominati causati dall’omessa o tardiva segnalazione dell’evento di cui al comma che precede. Art. 6 Il presente accordo dura sei anni, con decorrenza dalla data della stipula fatta salva la possibilità di disdetta anticipata da comunicarsi a mezzo lettera racc. a. r. almeno tre mesi prima di ogni annualità. Art. 7 In caso di recesso anticipato ai sensi dell’articolo che precede o di scadenza in costanza di tirocinio, al fine di garantire la continuità didattica, le parti garantiscono comunque il completamento delle attività in corso. Art. 8 La presente convenzione potrà in ogni caso essere risolta nel caso in cui l’attuazione di quanto convenuto dovesse diventare o risultare impossibile. Art. 9 La Struttura Ospitante, ai sensi del d.Lgs. 81/2008, garantisce le misure generali e specifiche per la protezione della salute e per la sicurezza degli studenti, nonché gli ulteriori adempimenti che la vigente legislazione in materia di prevenzione, sicurezza e tutela della salute pone a carico del datore di lavoro, ivi compresi gli adempimenti previsti dal d.lgs. 230/95 se presente il rischio radiazioni ionizzanti, esclusivamente per le attività espletate nei locali e negli spazi della Struttura Ospitante medesima. Art. 10 L’Università provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi alla presente convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dal D. Lgs. 196/2003, in materia di protezione dei dati personali. La struttura Ospitante si impegna a trattare i dati personali dell’Università unicamente per le finalità connesse all’esecuzione della presente convenzione. Art. 11 Per quanto previsto nella presente convenzione si rinvia alla vigente normativa, nonché al Protocollo d’Intesa tra la Regione Siciliana e l’Università di Palermo stipulato il 16 settembre 2009 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 36 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO e s.m.i., a cui si è dato attuazione con decreto assessoriale del 4 marzo 2010 pubblicato sulla GURS del 19.03.2010, parte I, n. 13. Art. 12 La presente convenzione, redatta in tre esemplari, sarà registrata in caso d’uso a cura e spese della parte richiedente. Azienda Ospedaliera… Il Direttore Generale (Dott……………..) Palermo, lì …………… Università degli Studi Di Palermo Il delegato del Rettore (Prof. Antonio Purpura) Palermo, lì …………………… Il Responsabile del procedimento f.to Dott. Fausto Gennuso Il Dirigente f.to Ing. Gandolfo Gallina Il Senato Accademico Visto lo schema di convenzione trasmesso con nota 27282 dell’11 aprile 2014 dal Servizio Speciale SSP08 - Osservatorio contratti - convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari legali negoziali – patrimoniali; Visto il D.M. 270/2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”; Visto il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D.R. 3201 del 15.10.2013; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante 10) Proposta schema tipo convenzione per lo svolgimento di stage ai fini della formazione specialistica di area sanitaria presso le strutture assistenziali accreditate al di fuori della rete formativa per formazione specialistica non medica RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Premesso che le Università possono, in forza di quanto previsto dall’art. 27 del D.P.R. 382/80, stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche e integrative di quelle universitarie finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale dei discenti. Considerato che, sulla scorta delle proposte formulate dalle Scuole di Specializzazione in oggetto ed ai fini di cui sopra, l’Università ha utilizzato ed ordinariamente utilizza lo strumento convenzionale per formalizzare rapporti con le aziende sanitarie individuate dal Protocollo d’Intesa vigente, sottoscritto dalla Regione e dall’Università stessa, oltre che con strutture assistenziali private accreditate. Ritenuto opportuno semplificare la procedura finalizzata alla costituzione dei rapporti convenzionali di che trattasi sia per rendere più celere la relativa stipula, con evidente vantaggio per le attività delle Scuole di Specializzazione, sia per deflazionare il carico di lavoro degli Organi di governo di Ateneo oltre che, nel rispetto del principio ispiratore del Decreto-legge 112/08 come VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 37 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO convertito dalla legge n° 133, 6 agosto 2008, per razionalizzare la spesa relativa al materiale cartaceo. Tutto ciò premesso e considerato, di seguito si riporta la procedura che, a seguito dell’approvazione dello schema tipo in appresso riportato da parte degli Organi di Governo d’Ateneo, può essere adottata: Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema tipo in appresso riportato; Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia; Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, all’uopo delegato; incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti didattici e programmazione, Area Patrimoniale e negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e Mobiliare - Unità Operativa Polizze e denunce assicurative. Considerato infine che lo scrivente Servizio, con specifico riferimento alle esigenze delle Scuole di Specializzazione di area medica il cui accesso è consentito anche a soggetti in possesso di laurea diversa da quella in medicina e chirurgia, ha redatto lo schema convenzionale tipo da utilizzare ai fini dell’effettuazione dell’attività di stage fuori rete formativa in analogia a quanto previsto per i medici in formazione specialistica, si propone che il Senato Accademico DELIBERI a) di esprimere parere favorevole: • all’approvazione dell’appresso riportato schema tipo di convenzione che, una volta approvato anche dal Consiglio di Amministrazione, potrà essere adottato ai fini dello svolgimento di stage fuori dalla rete formativa delle Scuole di Specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia per Formazione Specialistica non medica in oggetto con previe deliberazioni esitate esclusivamente dal Consiglio della Scuola di Specializzazione competente e dal Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia: “CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DI STAGE AI FINI DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA DI AREA SANITARIA PRESSO STRUTTURE ASSISTENZIALI ACCREDITATE AL DI FUORI DELLA RETE FORMATIVA PER FORMAZIONE SPECIALISTICA NON MEDICA” Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; Visto il decreto ministeriale 29 marzo 2006 minimi delle scuole di specializzazione”, “Definizione degli standard e dei requisiti Vista la deliberazione assunta dal Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia nella seduta del ……………………….; Vista la deliberazione/decreto rettorale assunta dal Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Palermo nella seduta del………………/ emanato dal M.R. con la quale ha approvato il procedimento di stipula della presente convenzione; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 38 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Vista la deliberazione assunta dal Consiglio della Scuola di Specializzazione in ………….. nella seduta del ………………………..; TUTTO CIÒ PREMESSO TRA L’Università degli Studi di Palermo –Scuola di Specializzazione in [inserire denominazione], (d’ora in poi “Università”) C.F. 8002373085, in persona del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, giusta delega conferita dal Rettore pro tempore con atto del __/__/____ domiciliato per la carica presso la sede dell'Università medesima sita a Palermo nella Piazza Marina n, 61, da un lato; E L’AZIENDA SANITARIA di …………………………………………..con sede legale in ………………………….. Codice Fiscale e Partita Iva …………………. (d’ora in poi denominato “soggetto ospitante”), rappresentata dal Direttore Generale dott. ……………………., nato a ………………. (……) il ………………; SI CONVIENE QUANTO SEGUE: Art. 1 – Premesse Le premesse costituiscono parte integrante della presente convenzione. Art. 2 – Tirocinante Il soggetto ospitante si impegna ad accogliere presso le proprie strutture, per lo svolgimento di attività di tirocinio di formazione specialistica in …………., il dott. …………….., nato a ……il ………………..., residente in via …………n. ….. – CAP….. città………….., cod. fiscale ……………….; telefono ………….; cellulare ……………, e-mail …………….. specialista in formazione presso la Scuola di Specializzazione in ………………. dell’Università degli Studi di Palermo (d’ora in poi denominato “tirocinante”). Art. 3 – Durata tirocinio L’attività di tirocinio disciplinata dalla presente convenzione si svolge dal ………….al ………………... Il tirocinante può svolgere attività di tirocinio in regime di stage per una durata non superiore ai dodici mesi complessivi nell’arco degli anni di durata della scuola di specializzazione a cui è iscritto. Art. 4 – Luoghi e tempi di tirocinio Il soggetto ospitante mette a disposizione del tirocinante il personale e le attrezzature delle seguenti strutture (indicare gli orari di accesso): Strutture di svolgimento del tirocinio: U.O.C. ………….. dell’Azienda Ospedaliera/Universitaria ………………… Orari di accesso alle strutture: ………………………………………………………………………. Art. 5 – Obiettivi e modalità del tirocinio Nel rispetto delle modalità di alternanza tra attività pratica e teorica previste dal consiglio della scuola in sede di programmazione, il tirocinante svolge le seguenti attività: ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 39 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… Art. 6 – Natura giuridica del rapporto di tirocinio Il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro. La frequenza del tirocinante è finalizzata all’acquisizione delle capacità professionali previste dall’ordinamento della scuola di specializzazione e ne rappresenta parte integrante. Art. 7 – Tutore L’attività di tirocinio si svolge sotto la guida del dott. ……………………………………, indicato come tutore dal soggetto ospitante. Art. 8 – Accertamento frequenza L’accertamento della regolare frequenza del tirocinante presso le strutture del soggetto ospitante è affidato al tutore, il quale provvede a comunicare mensilmente al Direttore della Scuola di riferimento l’avvenuta frequenza nei tempi e nei modi stabiliti dal Consiglio della Scuola di Specializzazione. Art. 9 – Monitoraggio e verifica dell’attività di tirocinio Durante lo svolgimento del tirocinio l’attività di formazione è seguita e verificata dal dott. …………………………………………… (tutore universitario, designato dal Consiglio della Scuola in veste di responsabile didattico-organizzativo). Allo scopo di mantenere qualitativamente elevata l’attività di formazione degli specializzandi, il Consiglio della Scuola può individuare ulteriori strumenti per monitorare e verificare periodicamente tale attività. Art. 10 – Tutela assicurativa L’Università provvede, con oneri a proprio carico, alla copertura assicurativa per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni connessi all’attività svolta dallo specialista in formazione presso la Struttura Ospitante. Art. 11 – Sicurezza Ai sensi dell’art. 10 del DM 363/98, gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e, se presente il rischio radiazioni ionizzanti, dal D. Lgs. 230/95 gravano sul soggetto ospitante per quanto riguarda il tirocinante e i singoli dipendenti dell’Università degli Studi di Palermo che si trovino presso l’ente stesso nell’espletamento di attività connesse alla didattica, alla ricerca o alla prestazione di servizi. Il tirocinante è tenuto ad osservare le norme in materia di prevenzione e protezione dettate dal soggetto ospitante che provvederà previamente a garantirne la conoscenza. Art. 12 – Servizi, strutture logistiche e uniformi di servizio Il soggetto ospitante assicura agli specialisti in formazione che svolgono attività pratica nell’ambito della presente convenzione l’accesso alla mensa e alle altre strutture logistiche di supporto alla struttura sanitaria dove svolgono il tirocinio formativo, alle stesse condizioni del proprio personale strutturato, e mette altresì a loro disposizione le uniformi di servizio. Art. 13 – Obblighi del tirocinante Durante lo svolgimento del tirocinio formativo il tirocinante è tenuto a svolgere le attività disciplinate dalla presente convenzione, nei modi tempi e luoghi indicati negli artt. 3 e 4. Durante l’attività di formazione presso il soggetto ospitante il tirocinante è tenuto a frequentare le lezioni teoriche che si svolgono presso la scuola di specializzazione di appartenenza. Il tirocinante deve rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 40 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Art. 14 – Norma Finale Per tutto quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione si applicano le disposizioni normative vigenti e, in particolare, le disposizioni normative in materia di formazione specialistica. , lì ……………………………….. FIRMA PER IL SOGGETTO PROMOTORE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO Il delegato del Rettore (Prof. ____________-.) , lì ……………………………….. TIMBRO E FIRMA PER IL SOGGETTO OSPITANTE AZIENDA SANITARIA/OSPEDALIERA UNIVERSITARIA ………………………….. Il Direttore Generale (Dott……………..) , lì ……………………………….. FIRMA DEL DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE Prof. ………………………………. , lì ……………………………….. FIRMA PER PRESA VISIONE ED ACCETTAZIONE DEL TIROCINANTE Dr. ……………………………………. , lì ……………………””” b) di esprimere parere favorevole all’adozione della seguente procedura: • Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema tipo sopra riportato; • Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia; • Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, all’uopo delegato; • incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti didattici e programmazione, Area Patrimoniale e negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e Mobiliare - Unità Operativa Polizze e denunce assicurative Il Responsabile del procedimento F.to Dott. Antonino Pollara Il Dirigente F.to Dott. Sergio Casella Il Senato Accademico VISTO il sopra riportato “schema tipo convenzione per lo svolgimento di stage ai fini della formazione specialistica di area sanitaria presso strutture assistenziali accreditate al di fuori della rete formativa per formazione specialistica non medica”; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 41 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTO l’estratto del verbale del punto 8 del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia del 3 aprile 2014; VISTA la proposta del Responsabile del procedimento; SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante 11) Proposta schema tipo convenzione scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia ai fini della costituzione della rete formativa per formazione specialistica non medica RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Premesso che le Università possono, in forza di quanto previsto dall’art. 27 del D.P.R. 382/80, stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche e integrative di quelle universitarie finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale dei discenti. Considerato che, sulla scorta delle proposte formulate dalle Scuole di Specializzazione in oggetto ed ai fini di cui sopra, l’Università ha utilizzato ed ordinariamente utilizza lo strumento convenzionale per formalizzare rapporti con le aziende sanitarie individuate dal Protocollo d’Intesa vigente, sottoscritto dalla Regione e dall’Università stessa, oltre che con strutture assistenziali private accreditate. Ritenuto opportuno semplificare la procedura finalizzata alla costituzione dei rapporti convenzionali di che trattasi sia per rendere più celere la relativa stipula, con evidente vantaggio per le attività delle Scuole di Specializzazione, sia per deflazionare il carico di lavoro degli Organi di governo di Ateneo oltre che, nel rispetto del principio ispiratore del Decreto-legge 112/08 come convertito dalla legge n° 133, 6 agosto 2008, per razionalizzare la spesa relativa al materiale cartaceo. Tutto ciò premesso e considerato, di seguito si riporta la procedura che, a seguito dell’approvazione dello schema tipo in appresso riportato da parte degli Organi di Governo d’Ateneo, può essere adottata: -Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema tipo in appresso riportato; -Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia; -Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, all’uopo delegato; -incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti didattici e programmazione, Area Patrimoniale e Negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e Mobiliare – U.O. Polizze e denunce assicurative Considerato infine che lo scrivente Servizio, con specifico riferimento alle esigenze delle Scuole di Specializzazione di area medica il cui accesso è consentito anche a soggetti in possesso di laurea VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 42 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO diversa da quella in medicina e chirurgia, ha redatto lo schema convenzionale tipo da utilizzare ai fini della formazione all’interno della rete formativa in analogia a quanto previsto per i medici in formazione specialistica, si propone che il Senato Accademico DELIBERI a) di esprimere parere favorevole: • all’approvazione dell’appresso riportato schema tipo di convenzione che, una volta approvato anche dal Consiglio di Amministrazione, potrà essere adottato ai fini della costituzione della rete formativa delle Scuole di Specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia per Formazione Specialistica non medica in oggetto con previe deliberazioni esitate esclusivamente dal Consiglio della Scuola di Specializzazione competente e dal Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia: CONVENZIONE PER L’UTILIZZO DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE A FINI DELLA COSTITUZIONE DELLA RETE FORMATIVA DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN __________________ PER FORMAZIONE SPECIALISTICA NON MEDICA TRA L’Università degli Studi di Palermo –Scuola di Specializzazione in [inserire denominazione], (d’ora in poi “Università”) C.F. 8002373085, in persona del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, giusta delega conferita dal Rettore pro tempore, domiciliato per la carica presso la sede dell'Università medesima sita a Palermo nella Piazza Marina n, 61, da un lato; E ____________________ (indicare denominazione struttura ospitante), C. F./Partita IVA __________________, con sede in _____________, via ___________, in persona del _________________, Dott._______________________, nato a ___________, il __________________, e domiciliato per la carica in __________________________, di seguito Struttura Ospitante; PREMESSO •che, ai sensi e per effetto di quanto previsto dall’ art. 27 del D.P.R. n 382/80, alle Università è consentito stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale dei discenti; •che l’individuazione e l’utilizzazione delle strutture che entrano a far parte della rete formativa di ciascuna Scuola sono definite attraverso apposite Convenzioni tra l’Università da cui dipende la Scuola e le singole aziende sanitarie individuate nel Protocollo di Intesa, tra Regione e Università, oppure con ulteriori strutture assistenziali private accreditate anche mediante progetti di sperimentazione gestionale; •che l’art.6, punto 2, del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni, prevede la stipula di specifici protocolli di intesa tra le Regioni e le Università per regolamentare, tra l’altro, la formazione specialistica del personale laureato del servizio sanitario; •che, nell’ambito della collaborazione tra sistema sanitario e sistema universitario, la Regione e le Università della Sicilia, hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa, approvato dall’Assessore Regionale per la Sanità con decreto del 04 marzo 2010, con il quale Regione ed Università hanno individuato nell’integrazione e nella collaborazione lo strumento idoneo per realizzare il concorso VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 43 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO delle rispettive autonomie, per rispondere ai cambiamenti intervenuti sul piano normativoistituzionale ed organizzativo sia del sistema universitario sia di quello sanitario; •che, con Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, è stato approvato il riassetto delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria” con il quale: -si individuano le Scuole di Specializzazione afferenti all’area medica, all’area chirurgica e all’area dei servizi clinici; il profilo specialistico; gli obiettivi formativi; i percorsi didattici; -si dispone che gli ordinamenti didattici delle scuole attivate presso le Università siano adeguati alle disposizioni del D.M. medesimo; -si prevede che almeno il 70% dell’attività formativa dello specialista in formazione sia riservata allo svolgimento di attività professionalizzanti (pratiche e di tirocinio); • che, ai sensi dell’art. 3 – comma 2 – del Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, le Scuole di Specializzazione di area medica, chirurgica e dei servizi clinici afferiscono alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e possono essere attivate anche con il concorso di altre Facoltà, fatta salva la classe delle specializzazioni in farmaceutica che afferisce alle Facoltà di Farmacia; tali Scuole di Specializzazione, ai sensi del comma 5 dell’art. 3 del menzionato Decreto del 1 agosto 2005, possono essere istituite anche in collaborazione con altre Facoltà di Medicina e Chirurgia di altre Università, al fine di assicurare una vantaggiosa utilizzazione delle risorse strutturali e del corpo docente, previa stipula di apposita convenzione nella quale si individua, tra l’altro, la sede amministrativa della scuola, le risorse finanziarie, strutturali e di personale docente occorrenti al funzionamento della scuola stessa, anche per i fini di cui all’art. 3, comma 10, del decreto ministeriale n. 270/2004; • che con Decreto del MIUR del 29 marzo 2006 sono stati, inoltre, definiti i presupposti e le condizioni per l’istituzione delle Scuole di Specializzazione, gli standard generali e specifici che devono essere posseduti ed i requisiti di idoneità generali e quelli specifici delle singole specialità; • che l’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 368/99, ha avuto il compito di determinare gli standard delle strutture delle Scuole di Specializzazione ai fini dell’accreditamento delle stesse; • che ciò che deve essere accreditato, con Decreto del Ministero della Salute di concerto con il MIUR, sono le strutture della Scuola di Specializzazione ai fini della Formazione specialistica e, pertanto, oggetto dell’accreditamento non è la scuola si per sé, ma la struttura o le strutture che la compongono; • che per strutture si intendono le sedi fisiche, inserite nella rete formativa ove si effettuano le attività e le prestazioni necessarie per la formazione specialistica, distinte sul piano funzionale in: “strutture di sede”, cioè a direzione universitaria, idonee ed attrezzate per l’organizzazione e la realizzazione di attività di formazione professionale specialistica nell’area medica, nonché per la gestione organizzativa, amministrativa, didattica e tecnica sanitaria delle relative attività ed il coordinamento e/o direzione delle stesse; “strutture di supporto o collegate” della stessa specialità della struttura di sede per raggiungere o completare l’attività assistenziale richiesta per la formazione degli specializzandi, che possono essere sia a direzione universitaria che extrauniversitaria sia nella stessa Azienda Ospedaliera che non; “strutture complementari” di supporto ulteriore, che possono essere di specialità diversa da quella della struttura di sede, quando non si trovino nelle strutture di sede e in quelle collegate tutti i necessari servizi, laboratori, o altro; • che l’insieme delle strutture universitarie e del S.S.N. coinvolte nella formazione per ciascuna Scuola di Specializzazione costituisce la sua rete formativa che, complessivamente, deve essere in possesso dei requisiti d’idoneità previsti, ed in particolare di quelli relativi agli organici ed ai volumi di attività assistenziale necessari ad assicurare lo stesso standard formativo per tutti gli specialisti in formazione e le condizioni per operare con il grado di autonomia progressivamente crescente previsto dall’ordinamento didattico; •Che per specialista in formazione o specializzando s’intende, ai fini della presente convenzione, il soggetto in possesso della laurea in ___________________ (specificare laurea diversa da quella in VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 44 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO medicina e chirurgia) che _____________________ consenta l’accesso alla Scuola di Specializzazione in CONSIDERATO •che è interesse generale dell’Università utilizzare competenze e strutture extrauniversitarie per il raggiungimento dei propri fini istituzionali e che, del pari, è interesse delle altre strutture sociosanitarie cooperare attivamente nell’ambito della didattica avanzata e della ricerca scientifica; • che la Struttura ospitante dichiara che le strutture che mette disposizione, per le esigenze della Scuola di Specializzazione in ___________________, sono idonee ai fini dell’attività didatticaformativa e scientifica della Scuola di Specializzazione in ___________________ con riferimento ai requisiti previsti dalla vigente normativa; VISTI •il protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’Università degli Studi di Palermo, approvato dall’Assessore Regionale per la Sanità con decreto del 4 marzo 2010, che regolamenta, tra l’altro, la formazione specialistica del personale laureato del servizio sanitario regionale (ex art. 6, punto 2, del decreto legislativo n. 502/92 e successive modificazioni); •il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti, emanato con D.R. 3801/2011 secondo cui è possibile attribuire, a mezzo contratti a titolo gratuito, attività formative professionalizzanti al personale dell’area sanitaria delle strutture presso cui si svolge l’attività formativa; • il D.Lgs del 17 Agosto 1999 n°368; •il Decreto del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca n. 270 del 22 ottobre 2004; •il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 1° agosto 2005, sul riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria; •il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 29 marzo 2006 relativo alla definizione degli standard e dei requisiti minimi delle Scuole di Specializzazione; •l’allegato 1 del Decreto del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca del 29 marzo 2006, relativo agli standard generali e specifici per l’accreditamento delle strutture della rete formativa; •l’allegato 2 del Decreto del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca del 29 marzo 2006, relativo ai requisiti generali e specifici di idoneità della rete formativa; •la deliberazione del Consiglio della Scuola di Specializzazione, assunta nella seduta del _______________________, nella quale si da atto che gli spazi, gli strumenti e le risorse della Struttura individuata dal medesimo Consiglio, ai fini della presente convenzione, sono giudicate idonee per gli scopi formativi-didattici e scientifici e, in particolare che tale struttura coinvolta nella “rete formativa” risponde agli standard di idoneità previsti dalla vigente normativa, e, in particolare, dei requisiti relativi agli organici ed ai volumi di attività assistenziale necessari per assicurare a tutti gli specialisti in formazione lo stesso standard formativo; SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 Il preambolo fa parte integrante della presente convenzione. Art. 2 L’Università degli studi di Palermo - Scuola di Specializzazione in _______________________ individua come struttura __________ (indicare se di: di supporto o complementare) da inserire nella rete formativa, di specialità diversa/analoga della/alla struttura di sede, _________________ (indicare struttura ospitante), al fine di avvalersi delle risorse strutturali, degli spazi, delle VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 45 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO attrezzature, dei servizi logistici e delle risorse disponibili per lo svolgimento dell’attività di formazione della scuola di specializzazione. Art. 3 La Struttura ospitante mette a disposizione gli spazi didattici, le attrezzature, gli arredi, i presidi diagnostici e terapeutici e le strutture ambulatoriali e specialistiche connesse con la gestione degli specialisti in formazione della scuola di specializzazione. L’uso delle risorse di cui al precedente comma è finalizzato allo svolgimento delle attività didattiche, pratico-applicative assistenziali, funzionali ed integrative di quelle universitarie, per il completamento della formazione accademica e professionale degli specialisti in formazione secondo quanto previsto dall’ordinamento didattico della scuola in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea. Nei periodi di permanenza degli specialisti in formazione, la Struttura ospitante garantisce, con oneri a proprio carico, l’utilizzo di tutte le attrezzature medico-sanitarie e degli ausilii didattici esistenti. Art. 4 La struttura ospitante si impegna: ad osservare la normativa comunitaria, statale e regionale; ad accettare i controlli dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica di cui all’art. 43 del D.Lgs. 368/99; a rispettare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento per il personale dipendente e della normativa relativa alle altre forme contrattuali previste dal vigente ordinamento; all’osservanza della normativa in materia fiscale, previdenziale, di sicurezza sul lavoro e sul lavoro dei disabili; a rispettare la programmazione della scuola di specializzazione; a garantire che la tipologia ed il volume delle attività assistenziali siano adeguati agli standard previsti per le singole specialità; a garantire, per la singola specialità l’utilizzo esclusivo di un numero di posti letto adeguato alle esigenze formative. La struttura ospitante, al fine di essere identificata all’esterno come struttura funzionalmente collegata alla rete della formazione specialistica, esporrà apposita tabella con logo dell’Università e denominazione della Scuola di Specializzazione. Le parti si danno comunque atto dell’esigenza di tutelare e promuovere l’immagine dell’iniziativa comune e quella di ciascuna di esse e, pertanto, l’utilizzazione del logo dell’Università, straordinaria o estranea all’azione istituzionale corrispondente all’oggetto della presente convenzione, richiederà il consenso espresso della medesima. Art. 5 Nei limiti previsti dal protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’Università degli Studi di Palermo, approvato dall’Assessore Regionale per la Sanità con decreto del 04 marzo 2010 e s.m.i., l’Università potrà avvalersi per lo svolgimento degli insegnamenti consentiti, del Responsabile della Struttura coinvolta per la formazione degli specializzandi. Art. 6 I rapporti dei Dirigenti Responsabili della Struttura Ospitante con l’Università restano disciplinati dal “Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti, emanato con D.R. 3801/2011”, richiamato in premessa. L’illustrazione pratico-applicativa delle procedure connesse alla programmazione, effettuazione e refertazione delle prestazioni viene svolta, salvo specifica e individuale rinuncia, dal personale Dirigente sanitario specialista della struttura convenzionata, in funzione di assistenza e supporto didattico al Primario. Art. 7 I specialisti in formazione svolgono la propria attività per un orario settimanale massimo pari a quello previsto per il personale del servizio sanitario nazionale a tempo pieno, e con modalità analoghe compatibili, d’intesa con il Direttore della Scuola, con le esigenze del piano didattico. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 46 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO L’accertamento del rispetto dell’orario effettuato avviene con modalità analoghe a quelle utilizzate per il restante personale medico in formazione. Il Responsabile dell’unità operativa risponde di tale controllo al Direttore della Scuola. Il Direttore dell’Unità Operativa complessa, dove lo specializzando esplica il tirocinio, curerà l’adozione di una modalità oggettiva di rilevazione dell’effettiva presenza. Art. 8 Gli specialisti in formazione vengono sottoposti ai medesimi controlli sanitari del personale dipendente dall’Unità Operativa cui sono assegnati; devono essere dotati di tutte le protezioni previste per accedere ed operare in zone esposte a radiazioni ionizzanti ed essere sottoposti ai relativi controlli dosimetrici. Tali incombenze fanno carico alla struttura ospitante. Agli specializzandi è fornito in dotazione un adeguato numero di camici a cura e spese della struttura ospitante. Art. 9 È fatto obbligo alla Scuola di Specializzazione di comunicare preventivamente all’inserimento degli specializzandi nelle UU.OO. della struttura ospitante i dati identificativi di detto personale. Tali comunicazioni dovranno essere inviate al (indicare responsabile della Struttura ospitante) per gli adempimenti consequenziali. La Direzione della Scuola di Specializzazione si farà carico di accertare che l’avvio dei singoli specializzandi sia successivo all’apertura della posizione assicurativa. Art. 10 Lo specialista in formazione, che è seguito da un tutor designato dal Consiglio della Scuola, segue il programma di formazione svolgendo le attività teoriche e pratiche previste dall’ordinamento didattico della scuola determinato secondo la vigente normativa in materia, in conformità alle indicazione dell’Unione Europea. Le modalità di svolgimento delle attività teoriche e pratiche dello specialista in formazione, la rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonché il numero minimo e la tipologia degli interventi pratici da eseguire personalmente sono quelli determinati all’inizio di ogni anno accademico dal Consiglio della Scuola in conformità agli ordinamenti didattici ed agli accordi tra Università e Struttura Ospitante. Tale programma sarà portato a conoscenza dello specializzando all’inizio di ogni anno accademico. Egualmente saranno portati a conoscenza gli aggiornamenti annuali resisi indispensabili in relazione alle mutate necessità didattiche ed alle specifiche esigenze del programma di formazione. Lo specializzando ha titolo a partecipare, sulla base di specifiche e preventive intese con la Direzione della Scuola, alla totalità delle attività sanitarie, l’attività dello specializzando, tuttavia, si configura come attività formativa e, pertanto, come integrativa di quella del personale ospedaliero. La Direzione della Scuola dovrà comunicare alla Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera l’elenco di massima delle diverse tipologie di attività formativa di natura assistenziale che dovranno essere svolte dallo specializzando medesimo, anche ai sensi dell’art. 11, comma 2°, L. 341/90 e D.M. 11 maggio 1995, secondo cui il Consiglio della Scuola stabilisce il numero e la tipologia degli interventi pratici che lo specializzando dovrà effettuare. E’ demandata alla personale responsabilità del Dirigente dell’Unità operativa cui è affidato lo specializzando, d’intesa con il Direttore della Scuola, l’applicazione di criteri di gradualità nell’assegnazione allo specializzando stesso di compiti formativi in materia assistenziale, da svolgere nell’ambito dell’unità operativa, anche in funzione delle capacità di apprendimento dello specializzando stesso. Nella valutazione di tali criteri di gradualità il responsabile dell’unità operativa risponde alla Direzione Sanitaria per quanto concerne la responsabilità nei confronti degli assistiti ed al Consiglio della Scuola per quanto concerne l’attuazione del programma formativo in materia assistenziale. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 47 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Eventuali compiti particolari che comportino, nell’ambito del programma formativo lo svolgimento autonomo di atti assistenziali dovranno essere effettuati sempre sotto la responsabilità del direttore dell’unità operativa. Art. 11 Lo svolgimento dell’attività didattico-formativa e degli interventi, concordati dal Consiglio della Scuola con la Direzione Sanitaria e con i Dirigenti responsabili della Struttura Ospitante, vengono giornalmente annotati illustrati e certificati, controfirmati dallo specialista in formazione, sull’apposito libretto personale di formazione, a cura del Dirigente responsabile, o da altro sanitario che lo sostituisce, dell’unità operativa presso la quale lo specialista in formazione esplica le attività assistenziali del programma formativo. La partecipazione dello specializzando alle attività sanitarie dovrà risultare dai registri e dai documenti ufficiali della struttura ospitante (cartelle cliniche, registri operatori, ecc.) chiaramente espressa con la qualifica di “ specialista in formazione”. Art. 12 L’Università provvede, con oneri a proprio carico, alla copertura assicurativa per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni connessi all’attività svolta dallo specialista in formazione presso la Struttura Ospitante. Art. 13 Lo specialista in formazione deve essere riconoscibile come tale dai pazienti che ricevono prestazioni diagnostiche o terapeutiche. A tal fine la struttura ospitante provvede: a dotare gli specializzandi di idoneo cartellino di riconoscimento, indossato in maniera visibile da ciascuno degli specializzandi, con logo dell’Università, denominazione della Scuola, indicazione dell’anno accademico e del relativo periodo di attività formativa presso la struttura ospitante; a fornire adeguate informazioni sui compiti assistenziali affidati ai medici in formazione specialistica. Art. 14 La presente convenzione, al fine di assicurare la continuità didattica, ha la durata dell’intero corso della Scuola di Specializzazione in …………………….. e decorre per un periodo di ……………… anni, dalla data di sottoscrizione della convenzione medesima. Art. 15 Resta inteso che l’attuazione della presente convenzione non comporta oneri aggiuntivi per l’Università e per la Struttura ospitante. Ogni attività sarà svolta nel rispetto della vigente normativa, di quanto stabilito dal protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’ Università degli Studi di Palermo approvato con decreto del 4 marzo 2010 dall’Assessorato della Sanità della Regione Sicilia e dall’ordinamento didattico della scuola di Specializzazione. La presente convenzione potrà essere risolta nel caso in cui l’attuazione di quanto convenuto dovesse diventare o risultare impossibile. Art. 16 Per quanto previsto nella presente convenzione si rinvia alla vigente normativa in materia, nonché al protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’ Università degli Studi di Palermo approvato con decreto del 4 marzo 2010 dall’Assessorato della Sanità della Regione Sicilia e s.m.i. Art. 17 Si dà atto dell’automatico adeguamento della presente convenzione per effetto dell’eventuale aggiornamento, nel periodo di vigenza della stessa, del protocollo d’intesa tra Università e Regione e dell’adozione di nuove normative in materia. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 48 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Art. 18 Per ogni eventuale controversia che dovesse sorgere dall’interpretazione e/o esecuzione della presente convenzione sarà competente il foro di Palermo. Art. 19 Il presente atto, redatto in tre esemplari, sarà registrato in caso d’uso a cura e spese della parte richiedente. Palermo, lì Struttura Ospitante Università , lì ……………………………….. FIRMA PER IL SOGGETTO PROMOTORE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO Il delegato del Rettore (Prof. ____________-.) , lì ……………………………….. TIMBRO E FIRMA PER IL SOGGETTO OSPITANTE AZIENDA SANITARIA/OSPEDALIERA UNIVERSITARIA ………………………….. Il Direttore Generale (Dott……………..) , lì ……………………………….. FIRMA DEL DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE Prof. ………………………………. , lì ……………………………….. FIRMA PER PRESA VISIONE ED ACCETTAZIONE DEL TIROCINANTE Dr. ……………………………………. , lì ……………………” b)esprimere parere favorevole all’adozione della procedura in appresso riportata: -Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema tipo in appresso riportato; -Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia; -Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, all’uopo delegato; -incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti didattici e programmazione, Area Patrimoniale e Negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e Mobiliare – U.O. Polizze e denunce assicurative Il Responsabile del procedimento Il Dirigente VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 49 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO F.to Dott. Antonino Pollara F.to Dott. Sergio Casella Il Senato Accademico VISTO il sopra riportato “schema tipo convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini della costituzione della rete formativa delle scuole di specializzazione per formazione specialistica non medica”; VISTO l’estratto del punto 7 del verbale del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia nel quale si approva lo schema di convenzione in oggetto; VISTA la proposta del Responsabile del procedimento; SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante 12) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello, Corsi di Perfezionamento e approvazione Bozze di Convenzione a.a. 2014/2015 Argomento già trattato al predecente punto 8) dell’ordine del giorno. 13) Immatricolazione al Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale, Facoltà di Ingegneria dello studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Lo studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY, di nazionalità Egiziana, è in possesso del titolo di studio: Bachelor in Ingegneria conseguito presso l'istituto dell'Ingegneria e della Tecnologia dell'Aviazione (R.A.E.) Sezione di Ingegneria d'Aviazione Egitto, nell’ a.s. 2011/2012, ha presentato domanda per l'iscrizione alla laurea Magistrale ad accesso libero in Ingegneria Aerospaziale dell'Ateneo di Palermo. Il Coordinatore del CdL, sentita la Commissione Didattica, propone al Consiglio per lo studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY l'ammissione al I anno al Corso di Laurea Magistrale su menzionato, tenuto conto che l'allievo ha partecipato sia al colloquio di verifica dei requisiti curriculari sia alla verifica della personale preparazione per l'ammissione alla Laurea Magistrale. Il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale della Facoltà di Ingegneria in data 18 dicembre 2013, come si evince dal Verbale, ha approvato all'unanimità l'iscrizione al I anno del Corso di Laurea suddetto. Pertanto si propone che il Senato Accademico DELIBERI Di ammettere lo studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY al primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale per l’a.a. 2013/2014. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 50 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO f.to Responsabile del procedimento f.to Sig.ra Giuseppina Sblandi f.to Il Coordinatore Dott.ssa Maria Di Grigoli f.to Il Dirigente ad interim Dott. Antonio Valenti Il Senato Accademico Visto il Verbale della Commissione Didattica del 24 ottobre 2013 Visto il Verbale del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale del 18 dicembre 2013 Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. 14) Progetto FIXO: approvazione standard di qualità servizi di placement RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Premesso che - l'Ateneo di Palermo e ItaliaLavoro spa (agenzia del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali), nel mese di dicembre 2012 hanno siglato un accordo per la realizzazione del Programma FIxO Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione Fixo Scuola e Università, da svilupparsi nel corso del 2013, termine prorogato al 2014; - il Programma Fixo, giunto alla terza edizione, mira a favorire l’occupazione e l’occupabilità dei giovani diplomati e laureati e favorire la diminuzione dei tempi di transizione dal sistema dell’istruzione e formazione a quello del lavoro, riconoscendo risorse economiche agli Atenei aderenti; - tali risorse economiche, nell’ambito della terza edizione del Programma, verranno erogate all’Università a raggiungimento degli obiettivi che l’Ateneo si è impegnato a realizzare; - tale Programma, per il raggiungimento degli obiettivi suoi propri, nella prima edizione è nato per supportare le Università nell’implementazione dei servizi di placement ed è proseguito con l’intento del rafforzamento e qualificazione degli stessi; - l’Ateneo di Palermo, aderendo al programma in questione, è stato supportato nell'erogazione di servizi di Placement a favore di laureandi e laureati, dottorandi e dottori di ricerca, addivenendo alla qualificazione dei servizi di placement ed alla promozione di dispositivi di politica attiva del lavoro; - nella terza edizione del Programma Fixo, l'Ateneo di Palermo, attraverso i “Servizi di Placement” “U.O. orientamento e placement” e “Stage e Tirocini” afferenti al Settore Orientamento promozione e placement, è chiamato a promuovere 620 tirocini di formazione e di orientamento, 106 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 51 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca e 30 percorsi di orientamento e supporto all'inserimento professionale (10 rivolti a studenti/laureati diversamente abili e 20 rivolti a dottorandi/dottori di ricerca); - l’Ateneo ha aderito anche all’azione del progetto de quo finalizzata alla qualificazione dei servizi di placement dell’Ateneo, attraverso la messa in atto, oltre che di specifici servizi a target anche di una procedura di standard setting; - le risorse economiche assegnate dal Ministero del Lavoro all’Ateneo palermitano in considerazione delle attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi concordati, ammontano complessivamente a € 187.077,00; - tale contributo economico verrà erogato secondo le modalità di erogazione e rendicontazione del contributo, specificate nella procedura operativa e di rendicontazione delle Università, sottoscritta dal Magnifico Rettore; Considerato che - per la messa in atto della procedura di standard setting, l'Ateneo di Palermo, attraverso i “Servizi di Placement” e “Stage e Tirocini” del Centro Orientamento e Tutorato, è stato chiamato ad individuare e standardizzare alcune attività erogate dal servizio; - i “Servizi di Placement” d’Ateneo, hanno individuato, quali attività da standardizzare per la qualificazione dei servizi stessi, le seguenti: 1. organizzare incontri di presentazione aziendale (Career, Recruitment e Testimonial Day, ecc.) per far conoscere concretamente i diversi ambiti professionali e lavorativi richiesti, nonché i criteri di selezione utilizzati, attraverso testimonianze dirette con rappresentanti di aziende, organizzazioni e professionisti; 2. sviluppare un rapporto di collaborazione con i servizi per la disabilità; 3. realizzazione di attività di formazione sulle tecniche di ricerca del lavoro e sulla metodologia e sulle competenze per la ricerca del lavoro (curriculum vitae, colloqui di lavoro, processi di selezione, etc.); Visto che - per la messa in atto di tale procedura di standard setting l’“U.O. orientamento e placement” ha posto in essere tutte le attività previste dalla procedura operativa e di rendicontazione; - Italia Lavoro Spa ha approvato, nelle sue varie fasi, la sperimentazione e applicazione degli standard individuati dai servizi di placement dell’Ateneo; Considerato, altresì, che - la “procedura operativa e di rendicontazione delle Università” prevede, quale ultima fase per la messa a regime degli standard di qualità in questione, la formalizzazione, attraverso una deliberazione finale che decreti l’entrata in vigore degli standard prescelti, sperimentati ed applicati; Tutto ciò premesso si propone che il Senato Accademico VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 52 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO DELIBERI l’approvazione dei seguenti standard di qualità dei propri servizi di placement: 1. organizzare incontri di presentazione aziendale (Career, Recruitment e Testimonial Day, ecc.) per far conoscere concretamente i diversi ambiti professionali e lavorativi richiesti, nonché i criteri di selezione utilizzati, attraverso testimonianze dirette con rappresentanti di aziende, organizzazioni e professionisti; 2. sviluppare un rapporto di collaborazione con i servizi per la disabilità; 3. realizzazione di attività di formazione sulle tecniche di ricerca del lavoro e sulla metodologia e sulle competenze per la ricerca del lavoro (curriculum vitae, colloqui di lavoro, processi di selezione, etc.); Gli standard su indicati saranno messi a regime, mediante le procedure individuate durante l’applicazione sperimentale degli stessi e specificamente indicate nelle relazioni finali sull’applicazione degli standard de quo. Il Dirigente dell’Area Formazione, Cultura, Servizi agli Studenti Ad interim f.to Dott. Antonio Valenti Il Responsabile del procedimento f.to Dott.ssa Barbara Corleo Il Pro Rettore Vicario propone che, per quanto attiene i punti 1 e 2, i “Servizi di Palcement” di ateneo renderanno disponibili i risultati dell’attività proposte per la standardizzazione ai Presidente delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti delle Scuole, entro il 30.10.2014, per la redazione della Relazione Annuale. IL SENATO ACCADEMICO Vista la nota prot. n. 6032 del 27.01.2012 di adesione formale dell’Ateneo al Programma Fixo, II edizione; visto il Protocollo operativo del Programma Fixo III, stipulato con Italia Lavoro spa; vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione; tenuto conto della proposta del Pro Rettore Vicario, Prof. Vito Ferro all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata e con l’integrazione proposta dal Pro Rettore Vicario. Letto e approvato seduta stante 15) Convenzione fra L’Università degli studi di Palermo e la Libera Università SS.Assunta di Roma ex art.6 comma 11 e art 23 comma 2 L.240/2010 RELAZIONE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 53 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTO in particolare l’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi del quale “I professori e i ricercatori a tempo pieno possono svolgere attività didattica e di ricerca anche presso un altro ateneo, sulla base di una convenzione tra i due atenei finalizzata al conseguimento di obiettivi di comune interesse; VISTO in particolare l’art. 23 comma 2, della legge 30 dicembre 2010, n. 240; CONSIDERATO che l’ Art. 8-Attività didattica e di ricerca continuativa presso altre istituzioni universitarie o enti di formazione universitaria del Regolamento per l’autorizzazione e il conferimento degli incarichi retribuiti ai professori e ricercatori ai sensi dell’art. 53 Dlgs 165/2001 prevede che: “1. I professori e i ricercatori a tempo pieno, possono svolgere attività didattica e di ricerca anche presso altra Università sulla base di una convenzione tra i due atenei per il conseguimento di obiettivi di comune interesse. La convenzione stabilisce, con l’accordo espresso del professore o ricercatore interessato, le modalità di ripartizione fra i due atenei dell’impegno annuo dell’interessato, dei relativi oneri stipendiali e delle modalità di valutazione dell’attività di didattica e di ricerca, secondo i criteri stabiliti con Decreto Ministeriale…… 3. I professori, i ricercatori e gli assistenti in servizio presso l’Università degli Studi di Palermo, in regime di impegno a tempo pieno, possono svolgere per affidamento a titolo oneroso, ai sensi dell’art. 23 comma 2 della L. 240/2010, incarichi di insegnamento presso Università diverse dalla propria, nei limiti previsti dall’art. 6 comma 10 della L. 240/2010. Il rilascio dell’autorizzazione ai sensi del precedente art. 7 è subordinata all’effettivo svolgimento delle attività didattiche e di servizio agli studenti secondo quanto disciplinato dal Regolamento didattico di Ateneo e del Regolamento per il conferimento degli incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti”. CONSIDERATO che è interesse delle due Università concertare, strutturare e implementare forme di collaborazione sul piano scientifico-didattico, che consentano uno sviluppo delle rispettive attività didattiche e che scopo della Convenzione è quello di facilitare, per tutta la durata dell’accordo, il mantenimento e lo sviluppo di forme di intesa e di cooperazione sul piano scientifico, didattico e organizzativo tra la LUMSA e l’Università degli Studi di Palermo, anche con la reciproca concessione di nulla-osta ai docenti e ai ricercatori di ruolo per l’affidamento di insegnamenti e per eventuali contratti di ricerca. Considerato che - con nota ricevuta il 29/05/2014 il Magnifico Rettore nella persona del Prof. Giuseppe dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto ha trasmesso lo schema di Convenzione che segue, a seguito di Delibera di approvazione del Senato della LUMSA del 20.03.2012, che si allega. - che all’art. 5 del testo di Convenzione, a modifica del precedente accordo quadro, viene previsto che “ la presente convenzione ha durata annuale ed è rinnovabile fino a un massimo di cinque anni consecutivi.” Si propone che il Senato Accademico APPROVI La proposta di Convenzione quadro che segue CONVENZIONE QUADRO TRA LA LIBERA UNIVERSITA’ MARIA SS. ASSUNTA (LUMSA), con sede legale in Roma, 00193 – Via della Traspontina, 21, C.F. 02635620582, rappresentata dal Magnifico Rettore, nella persona del Prof. Giuseppe dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto, nato a Roma il 27 agosto 1943, munito dei necessari poteri E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO, con sede legale in Palermo, 90133 – Piazza Marina , 61, C.F. 80023730825, rappresentata del Magnifico Rettore, nella persona del Prof. Roberto Lagalla, nato a Bari il 16 aprile 1955, munito dei necessari poteri VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 54 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”; VISTO in particolare l’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi del quale “I professori e i ricercatori a tempo pieno possono svolgere attività didattica e di ricerca anche presso un altro ateneo, sulla base di una convenzione tra i due atenei finalizzata al conseguimento di obiettivi di comune interesse; VISTO in particolare l’art. 23, comma 1 e comma 2, della legge 30 dicembre 2010, n. 240; VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 novembre 2004, n. 266; VISTO il D.M. 22 settembre 2010, n. 17, recante disposizioni in relazione ai “Requisisti necessari dei corsi di studio”; VISTO il D.M. 26 aprile 2011, n. 167, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2011 n. 224; CONSIDERATO che è interesse delle due Università concertare, strutturare e implementare forme di collaborazione sul piano scientifico-didattico, che consentano uno sviluppo delle rispettive attività didattiche; CONSIDERATO l’alto valore scientifico e culturale di cui le due Università sono portatrici non soltanto sul territorio nazionale, fermo restando il pieno rispetto della reciproca autonomia giuridica, gestionale, scientifica e didattica; si conviene e si stipula Articolo 1 Scopo del presente atto è quello di facilitare, per tutta la durata dell’accordo, il mantenimento e lo sviluppo di forme di intesa e di cooperazione sul piano scientifico, didattico e organizzativo tra la LUMSA e l’Università degli Studi di Palermo, mediante una Commissione paritetica costituita da due rappresentanti per ciascun Ateneo, nominati dagli stessi. Articolo 2 Nell’ambito degli scopi previsti dalla presente Convenzione gli Atenei si impegnano a valutare le richieste di nullaosta ai Professori e ai Ricercatori universitari, in regime a tempo pieno per l’affidamento di insegnamenti, in risposta ad un bando emanato da uno dei due Atenei . Il rilascio del nullaosta da parte dell’Ateneo di appartenenza è subordinato all’effettivo svolgimento delle attività di didattica e di servizio agli studenti presso l’Ateneo di appartenenza, alla dichiarazione di disponibilità richiesta all’atto dell’attivazione dell’offerta formativa annuale e alla limitazioni derivanti dalle attività scientifiche nell’Ateneo di appartenenza. Articolo 3 L’articolazione della presente convenzione si conforma ai fini operativi, alle disposizioni, ai regolamenti e alle norme alla cui osservanza sono tenuti gli enti convenzionati, in particolare con riferimento ai decreti attuativi della legge 30 dicembre 2010, n. 240. Articolo 4 La presente convenzione verrà integrata da “specifici protocolli esecutivi” relativi al singolo accordo, che potrà essere basato o sulle disposizioni di cui all’art. 6, comma 11, della legge n. 240 del 2010. Gli specifici protocolli esecutivi saranno oggetto di approvazione degli organi di governo dei due Atenei previa istruzione ad opera della Commissione di cui all’art. della presente Convenzione. Articolo 5 La presente convenzione ha durata annuale ed è rinnovabile fino a un massimo di cinque anni consecutivi. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 55 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Articolo 6 La presente convenzione e gli specifici protocolli esecutivi non possono riguardare professori o ricercatori la cui presenza nell’organico dell’Università di appartenenza è indispensabile ai fini del possesso dei requisiti necessari di docenza di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 e al D.M. 17/2010 e successive modifiche o integrazioni. Articolo 7 La LUMSA e l’Università degli Studi di Palermo convengono che la presente convenzione e gli specifici protocolli esecutivi possono essere risolti unilateralmente da ciascuna delle due università firmatarie per sopravvenute esigenze didattiche o scientifiche entro i termini previsti per la verifica dei requisiti di docenza di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, e che si intende autonomamente risolta nel caso di revoca, da parte del Professore o Ricercatore interessato, del proprio accordo a svolgere attività didattica e di ricerca presso ateneo diverso da quello di appartenenza ovvero nel caso in cui il professore o ricercatore interessato eserciti l’opzione per il regime di tempo definito ai sensi di quanto previsto all’articolo 6, comma 6, della legge 30 dicembre 2010, n. 240. In ogni caso il Professore o il Ricercatore è tenuto a portare a termine l’attività didattica e le relative prove di valutazione dell’anno accademico iniziato. Per il periodo di durata della presente convenzione non possono essere stipulate altre convenzioni per l’utilizzo del medesimo Professore o Ricercatore né avviate procedure per la copertura delle attività poste a suo carico a seguito di dichiarazione di disponibilità fornite dal Docente all’Università di appartenenza al momento dell’attivazione dell’offerta formativa annuale. Articolo 8 I due Rettori concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dall’interpretazione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia possibile in questo modo un accordo, il Foro competente è quello di Roma. Letto, approvato e sottoscritto Roma, li …………2014. Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Il Rettore della Libera Università Maria SS. Assunta Prof. Roberto Lagalla Prof. Giuseppe Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto Il Responsabile del procedimento f.to dott. Alba Biondo Il Dirigente f.to dott. G. Lenzo Il Senato Accademico VISTO il sopra riportato testo di Convenzione; VISTA la proposta del responsabile del procedimento; SENTITA la relazione del Presidente della Commissione “Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione”; DELIBERA di approvare la proposta di convenzione sopra riportata con modifica all’art. 5 del seguente tenore “la presente Convenzione ha durata di cinque anni salvo disdetta di una delle due parti, inviata almeno 60 giorni prima della scadenza”. Letto e approvato seduta stante. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 56 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 16) Accordo di collaborazione per la creazione di una rete telematica di ricerca comune sull’arte tardo-gotica (XV-XVI secolo) RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Al fine di formalizzare una collaborazione tra il nostro Ateneo e le Università di Siviglia, Lisbona e Cantabria, il prof. Marco Rosario Nobile del Dipartimento di Architettura ha proposto la stipula di un accordo di collaborazione già firmato dalle università partner al fine di promuovere la costruzione di una rete tematica tra ricercatori delle predette università. L'obiettivo della rete è quello di analizzare i cantieri, le architetture e i maestri del XV e XVI secolo tra la penisola iberica e le isole del Mediterraneo centrale e legati da una solida rete di interscambi e di mobilità di committenti e operatori. Si allega l'estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento di Architettura del 24 marzo c.a. con cui si approva la proposta di stipula e si precisa che la partecipazione a tale iniziativa comporta per il DARCH la propria disponibilità della struttura e di personale della Sezione Sfera per le ricerche previste senza oneri aggiuntivi per l'Ateneo. Si allega, altresì, la nota del prof. Marco Rosario Nobile, referente dell'accordo in oggetto, pervenuta in data 5 marzo c.a. Ciò premesso si propone che il Senato Accademico DELIBERI favorevolmente in merito all’approvazione dell'accordo di collaborazione tra il nostro Ateneo e le Università di Siviglia, Lisbona e Cantabria, che di seguito si riporta in lingua spagnola VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 57 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 58 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 59 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 60 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 61 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 62 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 63 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 64 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 65 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 66 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 67 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 68 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 69 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 70 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 71 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 72 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 73 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO f.to Il Responsabile del procedimento f.to. Antonio Serafini f.to Il Dirigente f.to Ing. Gandolfo Gallina Il Senato Accademico Visto l'art. 53 del Regolamento Generale di Ateneo; Visto l'estratto del verbale della seduta del Consiglio del Dipartimento di Architettura del 27/03/2014; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività di ricerca all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. 17) Proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di ricerca denominato “L’altro diritto centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni”- (ADIR), sede amministrativa Firenze RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Si sottopone all’esame del Senato Accademico la documentazione inviata in data 25 febbraio 2014, dal Prof. Aldo Schiavello, afferente al Dipartimento di Scienze Giuridiche della Società e dello Sport, relativa alla proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca denominato "L’altro diritto. Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni" (ADIR). Si fa presente, a tal proposito, che il Settore Ricerca Istituzionale, con nota del 28 febbraio 2014, ha suggerito di apportare alcune modifiche alla bozza di Convenzione del Centro in questione. Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche della Società e dello Sport, nella seduta del 08 aprile 2014, ha espresso parere favorevole in ordine all’istituzione del Centro di cui trattasi e alla relativa Convenzione. Il Responsabile amministrativo del Dipartimento, con nota del 06 maggio 2014, ha trasmesso la bozza relativa alla Convenzione in questione, contenente le modifiche suggerite da questo Settore, nonché la suddetta delibera di approvazione.. L’Area Affari Generali e Legali, Osservatorio Contratti e Convenzioni, con nota del 29 maggio 2014, ha comunicato che il testo della Convenzione del citato Centro appare conforme alla normativa vigente. L’art. 53, punto 4, del Regolamento Generale di Ateneo, infine, in merito a tali tipologie di accordi, così dispone: “……..la proposta di stipula di un atto convenzionale, dopo l’istruttoria a cura dell’Ufficio competente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione, previo parere del Senato Accademico nelle materie relative alla didattica e alla ricerca, all’orientamento e ai servizi agli studenti ”. Si propone, pertanto, che il Senato Accademico SI ESPRIMA in merito alla istituzione della Centro citato e alla relativa Convenzione. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 74 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Responsabile del procedimento F.to Dott.ssa Marisa Donzelli Il Dirigente F.to Ing. Gandolfo Gallina Il Senato Accademico VISTA la documentazione relativa alla proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca denominato "L’altro diritto. Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni" (ADIR); VISTA la nota del 28 febbraio 2014 con la quale il Settore Ricerca Istituzionale ha suggerito di apportare alcune modifiche alla bozza di convenzione del Centro in questione; VISTO l’estratto del verbale della seduta del 08 aprile 2014, con il quale il Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche della Società e dello Sport ha espresso parere favorevole in ordine all’istituzione del centro di cui trattasi e alla relativa convenzione; VISTA la nota del 06 maggio 2014 con la quale il Responsabile amministrativo del Dipartimento, ha trasmesso la bozza relativa alla Convenzione in questione, contenente le modifiche suggerite dal Settore Ricerca Istituzionale, nonché la suddetta delibera di approvazione. VISTA la nota del 29 maggio 2014, con la quale l’Area Affari Generali e Legali, Osservatorio Contratti e Convenzioni, ha comunicato che il testo della Convenzione del citato Centro appare conforme alla normativa vigente; VISTO l’art. 53, punto 4, del Regolamento Generale di Ateneo, che espressamente recita: “……..la proposta di stipula di un atto convenzionale, dopo l’istruttoria a cura dell’Ufficio competente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione, previo parere del Senato Accademico nelle materie relative alla didattica e alla ricerca, all’orientamento e ai servizi agli studenti ”; VISTA la relazione del Responsabile del procedimento; SENTITO il Coordinatore della Commissione competente; All’unanimità, esprime parere favorevole in merito alla istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca denominato "L’altro diritto. Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni" (ADIR) e alla relativa convenzione, il cui testo di seguito si trascrive: CONVENZIONE ISTITUTIVA DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA «L’altro diritto. Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni» (acronimo ADIR) L'anno …………………. il giorno ……………. del mese di ………………… TRA L’UNIVERSITA’ di FIRENZE, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Alberto Tesi, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 75 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO di GENOVA, rappresentata dal Magnifico Rettore Giacomo Deferrari autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di BARI “Aldo Moro”, rappresentata dal Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; PISA Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna, Istituto Universitario ad ordinamento speciale, (d’ora innanzi denominata Scuola Sant’Anna), rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Pierdomenico Perata autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di TORINO, rappresentata dal Magnifico Rettore Gianmaria Ajani autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di PALERMO, rappresentata dal Magnifico Rettore Roberto Lagalla autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di Napoli SUOR ORSOLA BENINCASA, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Lucio D’Alessandro autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; della Calabria, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Gino Mirocle Crisci, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data di Salerno, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Aurelio Tommasetti, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Articolo 1 Costituzione Su iniziativa dei seguenti Atenei proponenti, nel seguito, "promotori": Firenze, Bari, della Calabria, Genova, Napoli Suor Orsola Benincasa , Palermo, Pisa Scuola S. Anna, Salerno e Torino, viene costituito, a norma dell'art. 91 del DPR 382/80, il Centro Interuniversitario di Ricerca denominato "L’altro diritto. Centro interuniversitario di ricerca su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni" – (ADIR) (nel seguito, "Centro”) Articolo 2 Finalità e funzioni del Centro 1. Il centro si propone di a) Sviluppare, promuovere e coordinare studi e progetti di ricerca, anche internazionali, e studi nel campo 1) della sociologia della pena 2) della sociologia della devianza VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 76 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 3) della sociologia della marginalità 4) della sociologia delle migrazioni 5) delle politiche penali 6) del governo della marginalità 7) del governo delle migrazioni 8) dei fenomeni discriminatori e delle strategie di contrasto 9) dei diritti delle persone private della libertà 10) del governo delle società multiculturali b) Promuovere e coordinare law clinic sugli stessi temi c) Promuovere l’istituzione e l’attivazione di corsi post laurea di perfezionamento, master e dottorato (anche internazionali) sugli stessi temi 2. Il Centro perseguirà le proprie finalità in modo complementare, e senza fare concorrenza, a quelle sviluppate dai Dipartimenti dell’Università degli Studi di Firenze e dai Dipartimenti e gli istituti delle altre università aderenti. Articolo 3 Sede amministrativa 1. La sede amministrativa del Centro è presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze, nei locali indicati nella planimetria allegata. 2. Il dirigente responsabile ai fini della sicurezza e il responsabile degli obblighi ai sensi di quanto disposto nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 è il Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche. Articolo 4 Organi del Centro 1. Sono organi del Centro: a) il Direttore b) il Comitato di gestione c) Il Consiglio scientifico Articolo 5 Il Direttore 1. Il Direttore viene eletto dal Comitato di gestione fra i professori o ricercatori di ruolo che ne fanno parte, ed è nominato con decreto del Rettore dell’Ateneo sede amministrativa. Dura in carica quattro anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente. 2. Il Direttore a. rappresenta il Centro e ne promuove e coordina le attività istituzionali; b. convoca e presiede il Comitato di Gestione e il Consiglio Scientifico, e cura l’esecuzione delle relative deliberazioni secondo quanto previsto ai successivi artt. 6 e 7; c. predispone le relazioni programmatica e consuntiva annuali sull’attività del Centro e la trasmette per l’approvazione al Comitato di Gestione; d. predispone la relazione consuntiva annuale sui risultati conseguiti dal Centro, e, una volta approvata dal Comitato di Gestione, la trasmette al Direttore del Dipartimento di afferenza e al Rettore della Università sede amministrativa del Centro, al fine di valutarne efficacia ed efficienza, ai sensi del successivo articolo 10; e. tiene aggiornato l’elenco dei docenti dei ricercatori e dei Dipartimenti aderenti al Centro; f. trasmette al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione le richieste di adesioni o di recesso di altri Atenei; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 77 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO g. adotta atti di competenza del Comitato di Gestione che siano urgenti e indifferibili, con espressa e puntuale indicazione dei motivi di urgenza e di indifferibilità, riferendone al Comitato di Gestione per la ratifica nella seduta immediatamente successiva; h. esercita ogni altra attribuzione che gli sia demandata dalle leggi vigenti, dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo e dal protocollo di intesa con il Dipartimento di afferenza; i. Il Direttore nomina un vicedirettore scelto tra i componenti del Comitato di Gestione, che lo coadiuva e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento. Articolo 6 Il Comitato di gestione 1. Il Comitato di gestione è composto da un rappresentante per ciascun Ateneo, designato dal Consiglio Scientifico tra i propri membri. 2. Il Comitato di gestione dura in carica quattro anni, i suoi membri possono essere rinnovati una sola volta consecutivamente. 3. Il Comitato di gestione: a. programma, indirizza, coordina e controlla l’attività del Centro; b. elegge tra i suoi componenti il Direttore del Centro; c. approva la relazione annuale programmatica sull’attività del Centro predisposta dal Direttore; d. approva la relazione annuale consuntiva sui risultati conseguiti dal Centro, predisposta dal Direttore; e. delibera sulle eventuali richieste di adesione al Centro di professori o ricercatori successive alla costituzione del Centro medesimo; f. delibera sulle modalità di coinvolgimento nell’attività del Centro del personale tecnico dei Dipartimenti aderenti, d’intesa con questi ultimi; g. propone agli Atenei aderenti le richieste di adesione al Centro avanzate da altri Atenei e approva l’adesione dei nuovi Dipartimenti; h. riceve le eventuali comunicazioni di recesso dal Centro di altri Atenei, Dipartimenti o di docenti ad esso aderenti; i. propone, previo parere del Consiglio scientifico, agli organi di governo dell’Ateneo sede amministrativa la disattivazione del Centro. 4 Il comitato di gestione è presieduto dal Direttore, che lo convoca almeno quattro volte all’anno o quando ne faccia richiesta un terzo dei suoi componenti; la convocazione deve essere fatta con anticipo di sette giorni, anche a mezzo pec o altra forma di comunicazione con provante ricevimento. Le riunioni si possono tenere anche in forma telematica. Per la loro validità è necessaria la presenza della metà più uno dei membri e le delibere sono prese a maggioranza dei presenti, in caso di parità di voti, prevale il voto del Direttore. Articolo 7 Il Consiglio scientifico a) Il Consiglio scientifico è composto dai docenti e dai ricercatori che hanno richiesto di aderire al Centro indicati da ogni Ateneo. b) Il Consiglio scientifico è presieduto dal Direttore, che lo convoca almeno due volte all'anno o quando ne fanno richiesta un terzo dei suoi componenti; la convocazione deve essere effettuata almeno quindici giorni prima della data della seduta, a mezzo pec o altra forma di comunicazione comprovante il ricevimento. c) Il Consiglio scientifico indica le linee generali dell'attività scientifica del Centro ed esprime parere sul programma annuale di attività del Centro proposto dal Comitato di gestione. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 78 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO d) Esprime parere al Comitato di gestione sulle eventuali richieste di adesione al Centro di professori o ricercatori successive alla costituzione del Centro medesimo. e) Per la validità delle adunanze del Consiglio scientifico è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti; nel computo per la determinazione del quorum non sono considerati gli assenti giustificati. Le relative deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti; in caso di parità dei voti prevale il voto del Direttore. f) le adunanze possono tenersi anche per video conferenza Articolo 8 Gestione amministrativo-contabile 1. Il Centro rappresenta un’autonoma articolazione scientifica rispetto ai Dipartimenti proponenti, in particolare in merito all’acquisizione e gestione di fondi per progetti di ricerca. 2. Il funzionamento del centro è assicurato dalle risorse garantite dal Dipartimento sede del Centro, come previsto dall’Art. 6 del Regolamento di Ateneo di Firenze per i Centri di ricerca e, con eventuali apposite delibere, dalle strutture che hanno promosso la costituzione, oltre che da eventuali entrate proprie. 3. Al Dipartimento sede del Centro compete il controllo di legittimità giuridico-formale e amministrativo-contabile delle attività del centro, garantendo il rispetto delle norme e del regolamento per l’amministrazione e la contabilità dell’Università di Firenze. 4. Il Dipartimento sede del Centro e il Centro stipulano un apposito protocollo volto a dettagliare le forme di autonomia del Centro di cui all’art. 35, comma 6, dello Statuto dell’università degli Studi di Firenze. 5. Il Dipartimento di afferenza inserisce nel proprio documento programmatico di spesa annuale e triennale e nel report analitico di fine esercizio la documentazione relativa trasmessa dal Direttore del Centro in un’apposita sotto-sezione identificabile dall’acronimo del Centro, che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio di Dipartimento. Articolo 9 Nuove adesioni 1. Possono aderire al Centro altri Dipartimenti degli Atenei promotori o aderenti, che ne facciano motivata richiesta. L'adesione è subordinata al parere favorevole del Comitato di Gestione del Centro. 2. Le ammissioni di altre Università saranno formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla presente convenzione, da sottoporre all’approvazione di tutti gli Atenei aderenti. 3. Possono altresì aderire al Centro, a titolo personale, singoli studiosi sia italiani che stranieri non afferenti agli Atenei promotori o aderenti che ne facciano motivata richiesta. L'adesione è subordinata al parere favorevole del Consiglio scientifico. Articolo 10 Valutazione L'attività del Centro è sottoposta ogni quattro anni alla valutazione degli Organi di governo dell'Ateneo sede amministrativa del Centro, tenuto conto delle relazioni annuali di cui all'art. 5, comma d, e sulla base di apposita relazione del Nucleo di valutazione. Articolo 11 Durata e rinnovo 1. La presente Convenzione entra in vigore alla data di stipulazione, ha durata di otto anni ed VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 79 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO è rinnovabile previa valutazione delle attività svolte dal Centro da parte delle Università aderenti. Articolo 12 Recesso e disattivazione 1. Ciascuna Università aderente può esercitare l’azione di disdetta, di rinnovo o di recesso, da comunicarsi almeno sei mesi prima della scadenza con lettera raccomandata R.R. o tramite PEC indirizzata al Direttore del Centro, che la comunica agli Organi Accademici dell’Università sede amministrativa. 2. Ciascuna Università può recedere dal Centro in qualunque momento, previa comunicazione con lettera raccomandata R.R. o tramite PEC indirizzata al Direttore del Centro, quale presidente del Comitato di Gestione. Il recesso è efficace a decorrere dalla prima seduta immediatamente successiva del Comitato di Gestione. Il Centro può essere disattivato con delibera delle Università convenzionate, su proposta del Consiglio Scientifico o del Comitato di Gestione, adottata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti. 3. L’Università il cui Dipartimento è sede amministrativa, può assumere motivata delibera di disattivazione anche di propria iniziativa, quando sulla base delle valutazioni di cui al precedente art. 10, ritenga che siano venute meno le necessarie condizioni di efficacia ed efficienza. Letto e approvato seduta stante. 18) Approvazione dell’accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento delle informazioni per la sicurezza RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, nei mesi scorsi, ha avviato, attraverso e-mail, una specifica corrispondenza, volta a richiedere a questo Ateneo la propria disponibilità alla stipula di un accordo di collaborazione riguardante il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica di cui alla legge 3 agosto 2007 n. 127 “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto”. Il superiore provvedimento legislativo, ha attribuito al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), ai sensi dell’art. 4 comma 3 lett. m), la promozione e la diffusione della cultura della sicurezza. L’assolvimento di tali compiti, ai sensi dell’art. 11 della citata legge, sono stati assegnati alla Scuola di formazione, istituita nell’ambito del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS). Il citato Dipartimento, al fine di assicurare l’addestramento, la formazione di base e continuativa e l’aggiornamento del proprio personale e dei servizi di informazione per la sicurezza, a mente dell’art. 13 l. 127/07, può stipulare convenzioni con le università e con enti di ricerca. Com’è noto la precipua finalità di questa Università è la promozione della cultura, della ricerca di base e applicata, dell'alta formazione e del trasferimento tecnologico, pertanto, l’Ateneo, rappresenta una struttura in grado di offrire un efficace e qualificato apporto scientifico in aree disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale. Sulla scorta di tali premesse, lo stipulando accordo mira ad instaurare un rapporto di collaborazione che consenta di sviluppare in modo coordinato ed integrato attività didattiche, di formazione e ricerca su temi di rilievo per la sicurezza nazionale. La realizzazione dei superiori intenti avverrà mediante apposite convenzioni attuative da stipularsi nel rispetto delle regole procedurali dell’Ateneo. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 80 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO L’accordo di collaborazione, che non comporta alcun onere finanziario a carico del bilancio di Ateneo, è stato preventivamente sottoposto al competente ufficio dell’Area Affari generali, che con mail del 13 maggio 2014, ha comunicato la compatibilità delle clausole con le norme civilistiche e la vigente legislazione alle quali le stesse sono riconducibili. Ciò premesso si propone che il Senato Accademico DELIBERI di esprimere parere favorevole in merito all’approvazione dell’accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi di Palermo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), nel testo che di seguito si riporta: ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’Università degli Studi______________ con sede legale in ______________________, ____________ Codice Fiscale _______________, rappresentata dal Rettore, __________, nato a __________ il __________, domiciliato per il presente atto presso la sede dell'Ente (nel seguito indicato come Università) e autorizzato alla stipula del presente accordo dal Consiglio di Amministrazione (o altro Organo equivalente) del ______________ E Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, C.F.: 80188230587, d’ora in poi denominato “DIS”, rappresentato dal Direttore Generale, Ambasciatore Giampiero Massolo, nato a Varsavia il 5/10/1954 Premesso - che la legge 124/2007, istitutiva del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, ha attribuito al DIS, ai sensi dell’art. 4 comma 3, lett. m), la promozione e diffusione della cultura della sicurezza e che al medesimo DIS compete, a mente dell’art. 7 comma 6 del DPCM 24 gennaio 2013 (“Direttiva recante indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionale”), promuovere e diffondere la conoscenza e la consapevolezza in merito ai rischi derivanti dalla minaccia cibernetica; - che il compito di curare la promozione e diffusione della cultura della sicurezza è stato assegnato in via regolamentare alla Scuola di formazione istituita nell’ambito del DIS, a norma dell’art. 11 della citata legge n. 124/2007, al fine di assicurare l’addestramento, la formazione di base e continuativa e l’aggiornamento del personale del DIS e dei servizi di informazione per la sicurezza (di seguito collettivamente definiti “organismi informativi”); - che la collaborazione con le Università rappresenta uno degli strumenti principali attraverso cui perseguire l’obiettivo della promozione e diffusione della cultura della sicurezza, sia ai fini dell’individuazione di docenti universitari cui affidare attività didattiche a favore del personale degli organismi informativi, sia per l’approfondimento accademico e scientifico di tematiche di rilievo per la sicurezza nazionale, sia per l’organizzazione di iniziative volte a propiziare, negli studenti universitari, una migliore conoscenza di tali temi e della missione affidata al Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica; - che l’Università, come indicato all’art. ____ del suo Statuto, emanato con _______________pubblicato su GU Serie Generale n. _____ del __________ha come finalità VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 81 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO istituzionali il progresso nella ricerca scientifica e tecnologica e la formazione superiore nella loro necessaria integrazione; - che l’Università contribuisce, attraverso la formazione e la ricerca, a un processo di sviluppo fondato su principi di coesione sociale e di sostenibilità, in particolare promuovendo la collaborazione tra istituzioni al fine di favorire la crescita culturale scientifica e professionale della collettività; - che rientra tra gli obiettivi primari dell’Università rispondere alle esigenze del territorio contribuendo alla diffusione di cultura innovativa e alla creazione di nuove figure professionali in aree disciplinari che risultano d’interesse anche per il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica; - che l’Università ed il DIS hanno interesse ad instaurare un rapporto di collaborazione che consenta di sviluppare in modo coordinato ed integrato attività didattiche, di formazione e ricerca su temi di rilievo per la sicurezza nazionale; - che l’Università rappresenta una struttura in grado di offrire un efficace e qualificato apporto scientifico in aree disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale; SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo di collaborazione. Articolo 1 – Oggetto della collaborazione Le Parti, nel rispetto delle proprie finalità istituzionali e dei vincoli dettati da norme e regolamenti vigenti, manifestano il comune intento di instaurare un rapporto di collaborazione in iniziative riguardanti attività di ricerca scientifica, didattiche e di formazione nell’ambito di aree disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale. Le iniziative di collaborazione potranno riguardare: 1) attività di formazione, anche in forma congiunta; 2) collaborazioni per studi e ricerche su temi di interesse; 3) partecipazione a programmi e progetti di ricerca nazionali e internazionali; 4) organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari funzionali alla promozione e diffusione della cultura della sicurezza. Il presente accordo non comporta alcun onere finanziario diretto a carico delle Parti. Articolo 2 – Convenzioni attuative Al fine di dare attuazione a quanto previsto all’art. 1, le Parti procederanno mediante la stipula di apposite convenzioni attuative, che dovranno indicare in particolare: obiettivi; durata della convenzione e condizioni per l’esercizio del diritto di recesso; attività a carico di ciascuna delle Parti contraenti; modalità di esecuzione, anche con riguardo all’accesso a banche dati, archivi e biblioteche dell’Università; responsabili scientifici indicati da ciascuna delle Parti; eventuali oneri finanziari e relative modalità di corresponsione; disciplina dei diritti di proprietà intellettuale. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 82 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Ogni singola convenzione attuativa sarà approvata e sottoscritta dai rispettivi organi competenti nel rispetto delle normative e regolamenti interni delle Parti e segnatamente, per il DIS, dal Direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e per l’Università dal Consiglio di Amministrazione (o altro Organo equivalente) e dal Senato Accademico, sulla base delle rispettive competenze e nel rispetto delle regole procedurali interne dell’Ateneo. Articolo 3 – Responsabili dell’accordo di collaborazione Le Parti individuano quali referenti del presente accordo di collaborazione, per l’Università, il Rettore o suo delegato e, per il DIS, il Direttore della Scuola di formazione o suo delegato. Articolo 4 – Copertura assicurativa L’Università garantisce, a suo esclusivo carico e responsabilità, l’adempimento di ogni onere di natura retributiva, assicurativa, previdenziale e lavoristica, derivante dai rapporti con il proprio personale che verrà coinvolto nella realizzazione delle singole attività che verranno successivamente avviate in attuazione del presente accordo. Il DIS garantisce analoga copertura assicurativa ai propri dipendenti impegnati nello svolgimento delle suddette attività. Articolo 5 – Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza del personale coinvolto nelle attività di cui al presente accordo le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di sua competenza, a rispettare gli obblighi previsti in materia dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Articolo 6 – Durata Il presente accordo di collaborazione ha durata di 3 (tre anni) a decorrere dalla data di stipula e potrà essere eventualmente rinnovato a scadenza, previa valutazione positiva congiunta dei risultati delle iniziative poste in essere, mediante la sottoscrizione di un nuovo Accordo, essendo esclusa ogni forma di rinnovo tacito. Articolo 7 – Trattamento dei dati personali Le Parti provvederanno al trattamento dei dati personali relativi al presente accordo ed alle relative convenzioni di attuazione unicamente per le finalità connesse all’esecuzione dello stesso e delle predette convenzioni, in conformità con le disposizioni di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 rispettivamente applicabili. Articolo 8 - Titolarità dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale I diritti di proprietà, intellettuale ed industriale, su brevetti e know-how, restano regolati dalla normativa di Legge vigente. La titolarità dei risultati derivanti dalle attività comuni sarà di norma di proprietà paritetica delle Parti ed in ogni caso sarà oggetto di specifico accordo nell’ambito di ogni singola convenzione attuativa. Articolo 9 - Promozione dell’immagine Le Parti si danno atto dell’esigenza di tutelare e promuovere la collaborazione regolata dal presente accordo e l’immagine di ciascuna di esse. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 83 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO In particolare, i rispettivi loghi potranno essere utilizzati, previo consenso espresso delle Parti, nell’ambito delle iniziative di cui all’art. 1 del presente accordo. Articolo 10 – Giurisdizione Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere in relazione al presente accordo è competente in via esclusiva il foro di Roma. Articolo 11 – Registrazione e spese Il presente accordo verrà registrato solo in caso d’uso. Le relative spese sono poste a carico della parte richiedente. L’Università IL RETTORE Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza IL DIRETTORE GENERALE Ambasciatore Giampiero Massolo Il Dirigente dell’Area Ricerca e Sviluppo f.to Ing. Gandolfo Gallina Il Responsabile del procedimento f.to Dott. Massimo Valenti Il Senato Accademico Visto l'art. 9 dello Statuto di Ateneo Visto il Regolamento Generale di Ateneo del 31/10/2013; Visto l’accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi di Palermo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS); Vista la documentazione allegata; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività di ricerca all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. 19) Parere codice di comportamento dell’Università degli studi di Palermo RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Come è noto l’art. 54 - comma 5 - del D.Lgs 165/01, cosi come modificato dall’art. 1 -comma 44 della legge n.190/12, e l’art.1 - comma 2 - del D.P.R. n.62/2013, stabiliscono che ciascuna amministrazione definisca, con procedura aperta e previo parere obbligatorio del proprio OIV, un codice di comportamento che integri e specifichi il codice nazionale dei dipendenti pubblici. Nell’ottica del legislatore, infatti, l’adozione del codice di comportamento da parte delle singole amministrazioni costituisce una delle azione e misure principali di attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione a livello decentrato. Nella redazione del predetto codice si è proceduto, pertanto, all’analisi del complesso contesto universitario in relazione alle specificità professionali, alle competenze e alle aree a più alto rischio, così come individuate dal Piano triennale per la corruzione adottato dall’Ateneo. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 84 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Indispensabile riferimento per la predisposizione dei singoli articoli, sono state le indicazioni contenute nelle linee guida CIVIT nella delibera n.75 del 24/10/2013. In un ottica di diffusione di buone prassi e valori, tale scelta è stata operata, nel rispetto dell’intento del legislatore, con la finalità di fornire al dipendente, attraverso il codice di comportamento, un valido strumento che gli consenta di comprendere con facilità il comportamento eticamente e giuridicamente adeguato nelle diverse situazioni critiche, individuando delle guide comportamentali per i vari casi, e fornendo i riferimenti ai soggetti interni all'amministrazione per un confronto nei casi di dubbio. Nella redazione del codice, si è cercato di evitare la ridondanza e la mera ripetizione delle norme già citate nel D.P.R. 62/2013; l’impegno è stato appunto quello di procedere all’elaborazione di un testo di facile consultazione e comprensione da parte di tutti i dipendenti, attraverso un immediato raffronto tra le norme del codice generale e quelle del codice di Ateneo. La struttura del testo, infatti, pur richiamando quella del codice generale, ne dettaglia però i contenuti con espresso riguardo alla realtà dell’Amministrazione e alla casistica disciplinare più ricorrente. Sono state valorizzate e richiamate le norme regolamentari già esistenti, intervenendo con specifiche indicazioni solo in mancanza di altre disposizioni (con particolare riferimento alla disciplina per il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività extra-istituzionali per il personale T.A.). In materia di regali o di altre utilità, previsti solo nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e delle consuetudini internazionali, il valore è stato ridotto a € 50,00 che non può comunque superare cumulativamente nell’anno i € 150,00. E’ stata estesa anche ai contenuti virtuali (social network) la disciplina dei comportamenti privati. Sono stati ulteriormente precisati i comportamenti in servizio con particolare riguardo ai rapporti con l’utenza e all’utilizzo dei sistemi di rilevazione delle presenze. Particolare attenzione è stata riservata alle procedure per la comunicazione di conflitti d’interesse ed all’obbligo di astensione nell’ambito di determinate procedure e attività. E’ stata effettuata, inoltre, la pubblicazione di una bozza del codice di comportamento sul sito istituzionale, con avviso rivolto a tutti i soggetti interessati, al fine di consentire il coinvolgimento nella sua elaborazione di stakeholder anche esterni all’Amministrazione. Ulteriori spunti di approfondimento e di analisi, si sono resi necessari in relazione alla bozza di codice di comportamento elaborata dal Gruppo di lavoro anticorruzione/trasparenza (GLAT) che svolge l’attività di coordinamento e di interfaccia fra Civit /Anac e Università. Per completezza d’informazione, occorre rilevare che tale bozza è pervenuta al termine delle procedure di consultazione di cui sopra, tuttavia la stessa non ha evidenziato rilevanti differenze tra il testo proposto e quello già elaborato da questo Ateneo. La bozza di codice è stata sottoposta come prescritto dalla norma al parere obbligatorio del Nucleo di valutazione nella qualità di organismo di valutazione interno che nella seduta del 03/03/2014 ha espresso parere positivo. Durante l’iter di approvazione del presente codice, si è ravvisata l’opportunità di stralciare dal testo gli originari riferimenti al personale docente e ciò in relazione al contemporaneo aggiornamento del Codice Etico di Ateneo. L’intento è stato quello di evitare la sovrapposizione di fonti e norme e di delineare con immediatezza l’ambito applicativo di ciascuno dei predetti testi. Occorre rilevare tuttavia che i contenuti del D.P.R. n 62/2013 costituiscono principi di comportamento, in quanto compatibili con le disposizioni dei rispettivi ordinamenti, anche per il personale docente. Allo stesso modo i valori espressi dal codice etico costituiscono i principi attorno ai quali ruota l’intera comunità accademica ivi compreso il personale tecnico-amministrativo. Alla luce delle pregresse considerazioni, pertanto, si sottopone al parere di codesto Senato il nuovo testo della bozza del codice di comportamento dell’Università, rimettendo al Consiglio di Amministrazione l’approvazione del testo finale, cosi come previsto per la materia regolamentare riservata al personale tecnico-amministrativo. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 85 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Regolamento recante CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI a norma dell'articolo 54 del d. lgs n. 165/01 (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 - GU n.129 del 4-6-2013) BOZZA CODICE DI COMPORTAMENTO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO Art. 1 Disposizioni di carattere generale Art. 1 Disposizioni di carattere generale 1. Il presente codice di comportamento, di seguito denominato "Codice", definisce, ai fini dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare. 2. Le previsioni del presente Codice sono integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni ai sensi dell'articolo 54, comma 5, del citato decreto legislativo n. 165 del 2001. 1. Il presente Codice di comportamento, di seguito denominato “Codice di Ateneo”, emanato ai sensi dell’art. 54 comma 5 del D.L.vo n. 165/01, costituisce una delle principali misure di attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione ed integra le previsioni del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, adottato con D.P.R. n. 62 del 16/04/2013, di seguito denominato “Codice generale”, che trova applicazione in via integrale presso questa Amministrazione, specificando i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta da esso definiti. Art. 2 Ambito di applicazione Art. 2 Ambito di applicazione 1. Il presente codice si applica ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il cui rapporto di lavoro e' disciplinato in base all'articolo 2, commi 2 e 3, del medesimo decreto. 2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 54, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le norme contenute nel presente codice costituiscono principi di comportamento per le restanti categorie di personale di cui all'articolo 3 del citato decreto n. 165 del 2001, in quanto compatibili con le disposizioni dei rispettivi ordinamenti. 3. Le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 estendono, per quanto 1. Il Codice di Ateneo e il Codice generale si applicano ai dipendenti, a tempo determinato ed indeterminato, dell’Università degli Studi di Palermo, compresi i collaboratori ed esperti linguistici, ai tecnologi di cui all’art. 24 bis della L. 240/2010 e ai dirigenti dell’Università Si applica, altresì, al personale universitario in servizio presso l’AOUP “P. Giaccone”,ed ai dipendenti di altre pubbliche amministrazioni in assegnazione temporanea presso l’Ateneo. Il presente codice non si applica al personale in regime di diritto pubblico di cui all'articolo 3 del decreto n. 165 del 2001. 2. Gli obblighi di condotta previsti dal presente codice e dal codice generale si estendono, per quanto compatibili, ai ricercatori a tempo determinato e a tutti i collaboratori e consulenti dell’amministrazione, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 86 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal presente codice a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorita' politiche, nonche' nei confronti dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione. A tale fine, negli atti di incarico o nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi, le amministrazioni inseriscono apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal presente codice. 4. Le disposizioni del presente codice si applicano alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto delle attribuzioni derivanti dagli statuti speciali e delle relative norme di attuazione, in materia di organizzazione e contrattazione collettiva del proprio personale, di quello dei loro enti funzionali e di quello degli enti locali del rispettivo territorio. con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ivi compresi gli incarichi di didattica ai sensi dell’art. 23 della legge n. 240/2010; ai titolari di contratti di assegni di ricerca di cui all’art. 22 della legge n. 240/2010; ai titolari di borse di studio e di ricerca; agli studenti titolari di contratti di collaborazione a tempo parziale (150 ore). Tali obblighi si estendono al personale ed ai collaboratori a qualsiasi titolo delle società partecipate e in house dell’Ateneo e delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione. La violazione degli obblighi derivanti dai codici potrà essere causa di risoluzione o decadenza del rapporto, in relazione alla gravità della medesima. 3. I componenti esterni degli Organi previsti dallo Statuto dell’Università degli Studi di Palermo sono tenuti al rispetto degli obblighi previsti nei codici di comportamento. La violazione degli obblighi derivanti dal presente codice potrà essere causa di decadenza dall’incarico, in relazione alla gravità della medesima. Art. 3 Principi generali Art. 3 Principi generali 1. Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione con disciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui e' titolare. 2. Il dipendente rispetta altresì i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi. 3. Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o 1. Le disposizioni del Codice di Ateneo costituiscono specificazioni degli obblighi comportamentali, previsti dall’art. 3 del Codice generale, al rispetto dei quali sono tenuti tutti i soggetti identificati dal precedente articolo. 2. I soggetti individuati dal precedente articolo devono, inoltre, rispettare i valori fondamentali della comunità universitaria e le regole di condotta definite nel Codice Etico, nella consapevolezza della funzione formativa e sociale che l’Università assolve con la sua attività di ricerca e di insegnamento. 3. Il lavoratore, in quanto parte della comunità universitaria, concorre al perseguimento delle finalità istituzionali e degli obiettivi strategici dell’Ateneo secondo il grado di responsabilità previsto dal proprio ordinamento e dalle funzioni attribuitegli. 4. Il lavoratore non usa per fini diversi da VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 87 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO all'immagine della pubblica amministrazione. Prerogative e poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono stati conferiti. 4. Il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia. La gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati. 5. Nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni, astenendosi, altresì, da azioni arbitrarie che abbiano effetti negativi sui destinatari dell'azione amministrativa o che comportino discriminazioni basate su sesso, nazionalità, origine etnica, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo, convinzioni personali o politiche, appartenenza a una minoranza nazionale, disabilità, condizioni sociali o di salute, età e orientamento sessuale o su altri diversi fattori. 6. Il dipendente dimostra la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni, assicurando lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. quelli istituzionali e pertinenti al rapporto con l’Ateneo le informazioni di cui dispone per ragioni d’ufficio, evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine dell’Ateneo. Art. 4 Regali, compensi e altre utilità Art. 4 Regali, compensi ed altre utilità 1. Il dipendente non chiede, ne' sollecita, per sè o per altri, regali o altre utilità. 2. Il dipendente non accetta, per sè o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sè o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver 1. Ai fini dell’art. 4 del Codice generale, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelli di valore non superiore, in via orientativa, a € 50, anche sotto forma di sconto. 2. In ogni caso, in relazione al singolo anno solare, i regali d'uso di modico valore ricevuti occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali, non potranno superare cumulativamente € 150. 3. I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti, sono immediatamente messi a disposizione VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 88 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all'ufficio, ne' da soggetti nei cui confronti e' o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell'ufficio ricoperto. 3. Il dipendente non accetta, per se' o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico valore. 4. 5. Ai fini del presente articolo, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto. I codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni possono prevedere limiti inferiori, anche fino all'esclusione della possibilità di riceverli, in relazione alle caratteristiche dell'ente e alla tipologia delle mansioni. 6. Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza. 7. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione, il responsabile dell'ufficio vigila sulla corretta applicazione del presente articolo. dell’Amministrazione per la restituzione, ovvero, nel caso in cui quest’ultima non sia possibile, per essere usati per fini istituzionali o di beneficenza. 4. Il lavoratore comunica al Responsabile della prevenzione della corruzione il ricevimento di regali e/o altre utilità, fuori dai casi consentiti dal presente Codice. La comunicazione deve essere effettuata tempestivamente in forma scritta. 5. Il presente Codice rinvia all’art. 53 del D.Lvo n. 165/01 e alla regolamentazione interna per la disciplina dei criteri e delle procedure per il rilascio dell’autorizzazione e per il conferimento degli incarichi non compresi nei compiti e doveri d’ufficio. 6. I soggetti di cui all’art. 2 del Codice di Ateneo sono, inoltre, tenuti a fornire preventiva comunicazione degli incarichi non soggetti ad autorizzazione al fine di consentire la valutazione di eventuali interferenze e conflitti d’interesse anche potenziali con lo svolgimento dei compiti d’ufficio. 7. I predetti soggetti non accettano alcun tipo di incarico di collaborazione o di consulenza, gratuito o retribuito, da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’attività e ai compiti svolti. 8. Il personale T.A. con rapporto di lavoro part-time non superiore al 50% è tenuto ai sensi dell’art. 1 comma 56 e ss. della legge n. 662/1996, ad inoltrare preventiva comunicazione dell’intenzione di svolgere attività lavorativa extra officium, al fine di consentire la verifica di interferenze e conflitti d’interesse anche potenziali con l’attività istituzionale espletata. Art. 5 Partecipazione ad associazioni e organizzazioni Art. 5 Partecipazione ad associazioni e Organizzazioni 1. Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la propria adesione o 1. Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente effettua la comunicazione della propria adesione o appartenenza ad associazioni o a VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 89 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Art. 6 Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse organizzazioni, prevista dall’art. 5 del Codice generale nonché dal comma 5 art.10 dello Statuto, i cui ambiti di interessi possono interferire con lo svolgimento dell’attività istituzionale, al Responsabile della struttura di afferenza. La comunicazione deve contenere i dati essenziali relativi all’associazione e alle ragioni della potenziale interferenza, e deve essere effettuata in forma scritta entro 30 giorni: a) dall’assunzione o dall’affidamento dell’incarico; b) dalla presa di servizio presso l’ufficio; c) dalla adesione o dalla conoscenza della possibile interferenza che possa verificarsi con le attività della struttura cui il lavoratore è assegnato; d) nel caso di trasferimento, dalla conoscenza dell’atto di assegnazione; e) ovvero entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente codice. Art. 6 Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse 1. Fermi restando gli obblighi di trasparenza previsti da leggi o regolamenti, il dipendente, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni, precisando: a) se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione; b) se tali rapporti siano intercorsi o intercorrano con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni inerenti all'ufficio, limitatamente alle pratiche a lui affidate. 2. Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può 1. Il dipendente, qualora si realizzi una delle ipotesi previste dall’art. 6 del Codice generale, deve informare per iscritto l’amministrazione, all’atto della sottoscrizione del contratto o incarico e, successivamente, ogni qualvolta si realizzino le suddette ipotesi. La comunicazione va effettuata al Responsabile della struttura di afferenza. 2. Il dipendente, in relazione alle mansioni svolte, deve comunicare al Responsabile della struttura di afferenza la presenza di conflitti d’interesse anche potenziali, così come definiti dal comma 2 dell’art. 6 del Codice generale. A tal fine deve presentare apposita dichiarazione, per la prima volta entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente codice e poi, successivamente, ogni qualvolta si sia verificata una modifica della situazione precedentemente dichiarata, entro il termine di 48 ore da quando ne ha avuto conoscenza. 3. La mancata comunicazione di cui ai commi precedenti comporta una violazione dei doveri del pubblico dipendente e costituisce un appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio. Il presente comma non si applica all'adesione a partiti politici o a sindacati. 2. Il pubblico dipendente non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, ne' esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 90 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO riguardare interessi di qualsiasi natura, anche illecito disciplinare. non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici. Art. 7 Art. 7 Obbligo di astensione Obbligo di astensione 1. Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero, di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull'astensione decide il responsabile dell'ufficio di appartenenza. 1. In presenza di una delle ipotesi previste dall’art. 7 del Codice generale, che comportano l’obbligo di astensione, il dipendente deve comunicare al Responsabile della struttura di afferenza la specifica situazione di conflitto. 2. Il responsabile della struttura di afferenza del dipendente, verificato il conflitto di interessi, prende gli opportuni provvedimenti sostituendo, se del caso, l’interessato. 3. I provvedimenti relativi alle astensioni sono comunicati al Responsabile della prevenzione della corruzione e sono custoditi in un apposito archivio a cura dello stesso. 4. La mancata comunicazione di cui al comma 1 costituisce violazione dei doveri del pubblico dipendente e illecito disciplinare. 5. Qualora la situazione di conflitto riguardi il Direttore Generale la comunicazione va effettuata al Rettore che prende gli opportuni provvedimenti. Art. 8 Prevenzione della corruzione Art. 8 Prevenzione della corruzione 1. Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'amministrazione. In particolare, il dipendente rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione, presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione e, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza. 1. Il dipendente collabora con il Responsabile della prevenzione della corruzione, segnalando tramite il Responsabile della struttura di afferenza: a. Eventuali difficoltà incontrate nell’adempimento delle prescrizioni contenute nel Piano per la prevenzione della corruzione; b. Il diretto riscontro di ulteriori situazioni di rischio non specificatamente disciplinate nel predetto Piano; c. Le eventuali situazioni di illecito di cui sia venuto direttamente a conoscenza all’interno dell’amministrazione. 2. Secondo la previsione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, tutti i dipendenti sono tenuti a segnalare l’esistenza di comportamenti che possano VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 91 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Art. 9 Trasparenza e tracciabilità eventualmente integrare, anche solo potenzialmente, casi di corruzione ed illegalità, ferma restando la responsabilità correlata alle ipotesi di calunnia e diffamazione. 3. La predetta segnalazione potrà essere effettuata al Responsabile della prevenzione della corruzione, fornendo ogni informazione necessaria e l’eventuale documentazione pertinente, utilizzando gli appositi canali messi a disposizione dall’amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall’art. 54 bis del d.Lvo n. 165/01, al fine di garantire l’anonimato del dipendente. 4. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, acquisite sommarie informazioni: a) qualora ritenga la segnalazione meritevole di approfondimento, trasmette entro cinque giorni gli atti all’Autorità disciplinare competente e adotta ogni altra misura necessaria anche a tutela del lavoratore autore della segnalazione; b) qualora ritenga la segnalazione non meritevole di approfondimento, ne dà comunicazione al soggetto autore della stessa. 5. L’Ateneo garantisce ogni misura di riservatezza a tutela del dipendente che segnala un illecito, anche di natura disciplinare. A tale fine, il soggetto il cui comportamento è stato segnalato non può irrogare personalmente sanzioni disciplinari né può disporre (salva richiesta dell’interessato oppure disposizione del proprio superiore gerarchico) il trasferimento ad altre mansioni o ad altro ufficio nei confronti del soggetto segnalante. Art. 9 Trasparenza e tracciabilità 1. Il dipendente assicura l'adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti, prestando la massima collaborazione nell'elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale. 2. La tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento 1. Nell’ambito di quanto previsto dall’art. 9 del Codice generale, il dipendente, per la parte di propria competenza, è tenuto a garantire l’attuazione delle previsioni contenute nel Piano triennale per la trasparenza e l’integrità dell’Ateneo e nella tabella allegata allo stesso. 2. La mancata comunicazione o pubblicazione in modo regolare e completo delle informazioni, dei dati e degli atti previsti da parte dei titolari e degli uffici preposti, nei modi e nei tempi indicati dal suddetto Piano, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 92 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO la replicabilità. sarà oggetto disciplinare. di valutazione sul piano Art. 10 Comportamento nei rapporti privati Art. 10 Comportamento nei rapporti privati 1. Nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta, ne' menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione. 1. Il dipendente rispetta quanto previsto dall’art. 10 del Codice generale, tenuto conto del ruolo rivestito e della funzione sociale e formativa svolta dall’istituzione universitaria. A tal fine il lavoratore non può usare il nome, il marchio e il logo dell’Ateneo se non per attività collegate all’incarico svolto presso lo stesso. 2. In tutte le proprie attività private, ivi inclusa la partecipazione a siti web e social network, il lavoratore pone particolare cura al fine di non recare danno all’immagine dell’Ateneo. Art. 11 Comportamento in servizio Art. 11 Comportamento in servizio 1. Fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda ne' adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza. 2. Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi. 3. Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione. Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio. 1. I dipendenti adempiono ai loro compiti con impegno e disponibilità, svolgendo gli incarichi loro affidati e assumendone le connesse responsabilità. 2. I dipendenti curano costantemente il loro aggiornamento professionale nelle materie di competenza ed in relazione alle funzioni svolte. 3. Nelle relazioni con i colleghi, i collaboratori e i rispettivi responsabili, i dipendenti : a) Assicurano costantemente la massima collaborazione, nel rispetto reciproco delle posizioni e delle funzioni istituzionali; b) Evitano atteggiamenti e comportamenti che possano turbare il necessario clima di serenità e di concordia nell’ambito degli uffici. 4. I soggetti individuati dalle norme regolamentari devono effettuare la verifica delle presenze e/o assenze, nonché la verifica dell'orario di lavoro individuale effettivamente svolto e quindi la gestione delle correlate procedure. I predetti soggetti sono tenuti a segnalare tempestivamente al Competente Ufficio per i Procedimenti disciplinari le irregolarità rilevate. 5. Il badge fornito dall’amministrazione al fine della rilevazione delle presenze, costituisce VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 93 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO uno strumento di identificazione di uso strettamente personale e incedibile. Il singolo dipendente è personalmente responsabile delle registrazioni a mezzo badge e delle annotazioni nel registro dei permessi che lo riguardano. Eventuali irregolarità, ferme restando le responsabilità di natura penale e amministrativa, costituiscono illecito disciplinare. 6. Fermo restando il rispetto delle norme regolamentari che disciplinano l’utilizzo degli strumenti informatici, il dipendente è personalmente responsabile della gestione delle proprie credenziali di accesso al sistema informatico, al protocollo informatizzato e alle banche dati, alle quali sia autorizzato ad accedere per ragioni del suo ufficio. Tali credenziali non devono mai essere comunicate a terzi soggetti. Il dipendente deve custodire con diligenza tutti i dispositivi informatici a esso assegnati, avendo cura di non lasciare mai incustodita la propria postazione di lavoro, mantenendo aperto l’accesso alle banche dati riservate. 7. Fermo restando il rispetto delle norme regolamentari che ne disciplinano l’utilizzo, è fatto divieto ai dipendenti di utilizzare impropriamente la posta elettronica istituzionale. 8. I dipendenti devono avere cura dei mezzi e dei materiali loro affidati e adottare le cautele necessarie per impedirne il deterioramento, la perdita o sottrazione. In particolare è onere del dipendente curare lo spegnimento delle luci, degli impianti di climatizzazione e dei PC al termine dell’orario di servizio. Art. 12 Rapporti con il pubblico Art. 12 Rapporti con il pubblico 1. Il dipendente in rapporto con il pubblico si fa riconoscere attraverso l'esposizione in modo visibile del badge od altro supporto identificativo messo a disposizione dall'amministrazione, salvo diverse disposizioni di servizio, anche in considerazione della sicurezza dei dipendenti, 1. Il dipendente nei rapporti con il pubblico, deve rispettare le regole stabilite dall’art. 12 del Codice generale, improntando il proprio contegno al rispetto delle norme che regolano la civile convivenza, astenendosi dall’utilizzazione di un linguaggio non consono al servizio svolto e assicurando la massima VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 94 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa e accurata possibile. Qualora non sia competente per posizione rivestita o per materia, indirizza l'interessato al funzionario o ufficio competente della medesima amministrazione. Il dipendente, fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento. Nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche il dipendente rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche. Il dipendente rispetta gli appuntamenti con i cittadini e risponde senza ritardo ai loro reclami. 2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione. 3. Il dipendente che svolge la sua attività lavorativa in un'amministrazione che fornisce servizi al pubblico cura il rispetto degli standard di qualità e di quantità fissati dall'amministrazione anche nelle apposite carte dei servizi. Il dipendente opera al fine di assicurare la continuità del servizio, di consentire agli utenti la scelta tra i diversi erogatori e di fornire loro informazioni sulle modalità di prestazione del servizio e sui livelli di qualità. 4. Il dipendente non assume impegni ne' anticipa l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio, al di fuori dei casi consentiti. Fornisce informazioni e notizie relative ad atti od operazioni amministrative, in corso o conclusi, nelle ipotesi previste dalle disposizioni di legge e regolamentari in materia di accesso, informando sempre gli interessati della possibilità di avvalersi anche disponibilità in modo da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione con l’utenza. 2. I dipendenti sono tenuti, nell’ambito del proprio ufficio, al rispetto dei termini che saranno previsti per ogni singola attività dalla Carta dei servizi e standard di qualità di UNIPA. 3. Ferme restando le norme legislative e regolamentari che disciplinano i termini procedimentali, la risposta alle varie comunicazioni degli utenti, anche nei casi in cui non si determini l’attivazione di procedimenti amministrativi stricto sensu, dovrà essere effettuata nel termine di trenta giorni. 4. Alle comunicazioni di posta elettronica si deve rispondere generalmente con lo stesso mezzo, in modo esaustivo e riportando tutti gli elementi idonei ai fini dell’identificazione del responsabile. 5. Il dipendente, fatti salvi i propri diritti, evita ogni dichiarazione pubblica concernente la sua attività di servizio. Si astiene da qualsiasi altra dichiarazione che possa essere ritenuta offensiva per l’amministrazione. 6. Il dipendente informa l’amministrazione tempestivamente nel caso in cui sia stato destinatario di richieste di informazione o chiarimenti da parte di organi d’informazione. 7. Nell’ambito delle competenze specifiche, gli addetti all’URP e agli sportelli che operano a contatto con il pubblico, devono prestare particolare attenzione alle esigenze degli studenti, garantendo ascolto, aiuto ed orientamento per l’accesso ai servizi dell’Ateneo. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 95 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico. Rilascia copie ed estratti di atti o documenti secondo la sua competenza, con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dai regolamenti della propria amministrazione. 5. Il dipendente osserva il segreto d'ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali e, qualora sia richiesto oralmente di fornire informazioni, atti, documenti non accessibili tutelati dal segreto d'ufficio o dalle disposizioni in materia di dati personali, informa il richiedente dei motivi che ostano all'accoglimento della richiesta. Qualora non sia competente a provvedere in merito alla richiesta cura, sulla base delle disposizioni interne, che la stessa venga inoltrata all'ufficio competente della medesima amministrazione. Art. 13 Disposizioni particolari per i dirigenti Art. 13 Disposizioni particolari per i dirigenti 1. Ferma restando l'applicazione delle altre disposizioni del Codice, le norme del presente articolo si applicano ai dirigenti, ivi compresi i titolari di incarico ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dell'articolo 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ai soggetti che svolgono funzioni equiparate ai dirigenti operanti negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché ai funzionari responsabili di posizione organizzativa negli enti privi di dirigenza. 2. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico. 3. Il dirigente, prima di assumere le sue funzioni, comunica all'amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge e dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o convivente che esercitano 1. Ferme restando l’applicazione delle altre disposizioni del Codice di Ateneo, a tutti i titolari di incarichi di funzioni dirigenziali presso l’Università degli Studi si applicano le disposizioni dell’art. 13 del Codice generale. 2. Fermo restando il rispetto delle degli obblighi di pubblicità di cui al D.Lvo n. 33/2013, le comunicazioni e le dichiarazioni previste dal suddetto art. 13 del Codice generale vengono effettuate al Direttore Generale, prima dell’incarico e con immediatezza, ogni qual volta sia necessario un aggiornamento. 3. Il dirigente vigila sul rispetto delle regole disciplinari, di trasparenza e anticorruzione, in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi ed incarichi da parte del personale assegnato alla struttura da lui diretta. 4. Il dirigente vigila sul rispetto degli adempimenti previsti a carico dei dipendenti ai sensi dell’art. 6 comma 3 del presente codice in ordine alla comunicazione da parte degli stessi di situazioni di conflitto d’interesse. 5. Il dirigente cura, altresì, che le risorse assegnate al suo ufficio siano utilizzate per VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 96 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO attività politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con l'ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni o nelle attività inerenti all'ufficio. Il dirigente fornisce le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge. 4. Il dirigente assume atteggiamenti leali e trasparenti e adotta un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi, i collaboratori e i destinatari dell'azione amministrativa. Il dirigente cura, altresì, che le risorse assegnate al suo ufficio siano utilizzate per finalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali. 5. Il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura a cui e' preposto, favorendo l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, alla formazione e all'aggiornamento del personale, all'inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali. 6. Il dirigente assegna l'istruttoria delle pratiche sulla base di un'equa ripartizione del carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a sua disposizione. Il dirigente affida gli incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e, per quanto possibile, secondo criteri di rotazione. 7. Il dirigente svolge la valutazione del personale assegnato alla struttura cui e' preposto con imparzialità e rispettando le indicazioni ed i tempi prescritti. 8. Il dirigente intraprende con tempestività le iniziative necessarie ove venga a conoscenza di un illecito, attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare, ovvero segnala tempestivamente l'illecito all'autorità disciplinare, prestando ove richiesta la propria collaborazione e provvede ad inoltrare tempestiva denuncia all'autorità finalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali. 6. Il dirigente vigila sulla corretta registrazione delle presenze da parte del personale assegnato alla struttura da lui diretta e sul corretto utilizzo da parte degli stessi degli istituti contrattuali in materia. 7. Nei casi in cui dovesse ravvisare ipotesi di responsabilità disciplinare a carico dei propri sottoposti, istruisce personalmente, ai sensi dell’art. 55 bis commi 1 e 2 del D.Lvo n. 165/01, il procedimento disciplinare per le violazioni per le quali è prevista una sanzione non superiore ai dieci giorni. In ogni altro e diverso caso provvede ad effettuare tempestiva segnalazione al Competente Ufficio per i Procedimenti disciplinari. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 97 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO giudiziaria penale o segnalazione alla corte dei conti per le rispettive competenze. Nel caso in cui riceva segnalazione di un illecito da parte di un dipendente, adotta ogni cautela di legge affinchè sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare, ai sensi dell'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001. 9. Il dirigente, nei limiti delle sue possibilità, evita che notizie non rispondenti al vero quanto all'organizzazione, all'attività e ai dipendenti pubblici possano diffondersi. Favorisce la diffusione della conoscenza di buone prassi e buoni esempi al fine di rafforzare il senso di fiducia nei confronti dell'amministrazione. Art. 14 Contratti ed altri atti negoziali 1. Nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonchè nella fase di esecuzione degli stessi, il dipendente non ricorre a mediazione di terzi, ne' corrisponde o promette ad alcuno utilità a titolo di intermediazione, ne' per facilitare o aver facilitato la conclusione o l'esecuzione del contratto. Il presente comma non si applica ai casi in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale. 2. Il dipendente non conclude, per conto dell'amministrazione, contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, ad eccezione di quelli conclusi ai sensi dell'articolo 1342 del codice civile. Nel caso in cui l'amministrazione concluda contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, questi si astiene dal partecipare all'adozione delle decisioni ed alle attività relative all'esecuzione del contratto, redigendo Art.14 Contratti ed altri atti negoziali 1. Fermo restando il rispetto delle regole poste dall’art. 14 del Codice generale, se il dipendente si trova in una delle situazioni previste nei commi 2 e 3 del suddetto articolo informa per iscritto il Responsabile della struttura di afferenze. Qualora nelle situazioni di cui ai commi 2 e 3 del suddetto art. 14 si trova il Responsabile della struttura, questi informa per iscritto il Direttore Generale. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 98 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell'ufficio. 3. Il dipendente che conclude accordi o negozi ovvero stipula contratti a titolo privato, ad eccezione di quelli conclusi ai sensi dell'articolo 1342 del codice civile, con persone fisiche o giuridiche private con le quali abbia concluso, nel biennio precedente, contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento ed assicurazione, per conto dell'amministrazione, ne informa per iscritto il dirigente dell'ufficio. 4. Se nelle situazioni di cui ai commi 2 e 3 si trova il dirigente, questi informa per iscritto il dirigente apicale responsabile della gestione del personale. 5. Il dipendente che riceva, da persone fisiche o giuridiche partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia parte l'amministrazione, rimostranze orali o scritte sull'operato dell'ufficio o su quello dei propri collaboratori, ne informa immediatamente, di regola per iscritto, il proprio superiore gerarchico o funzionale. Art. 15 Vigilanza, monitoraggio e attività formative Art.15 Vigilanza, monitoraggio e attività formative 1. Ai sensi dell'articolo 54, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vigilano sull'applicazione del presente Codice e dei codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni, i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina. 2. Ai fini dell'attività di vigilanza e monitoraggio prevista dal presente articolo, le amministrazioni si avvalgono dell'ufficio procedimenti disciplinari istituito ai sensi dell'articolo 55-bis, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001 che svolge, altresì, le funzioni dei comitati o uffici etici eventualmente già istituiti. 3. Le attività svolte ai sensi del presente articolo dall'ufficio procedimenti disciplinari si conformano alle eventuali previsioni contenute nei piani di prevenzione della 1. Fermi restando gli obblighi di denuncia previsti dalla normativa vigente, sull’applicazione dei Codici di comportamento vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, i responsabili degli Uffici e l’Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, costituito ai sensi dell’art. 55 bis, comma 4 del D.Lvo n. 165/2001. 2. L’Ateneo predispone iniziative di formazione rivolte a tutto il personale sui tempi dell’etica e della legalità, con particolare riferimento ai contenuti del Codice generale e del presente Codice. 3. L'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, oltre alle funzioni disciplinari di cui all'articolo 55-bis e seguenti del decreto legislativo n. 165 del 2001, cura l'aggiornamento del presente Codice, l'esame delle segnalazioni di violazione dei codici di comportamento, la raccolta delle condotte VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 99 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO corruzione adottati dalle amministrazioni ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n. 190. L'ufficio procedimenti disciplinari, oltre alle funzioni disciplinari di cui all'articolo 55-bis e seguenti del decreto legislativo n. 165 del 2001, cura l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione, l'esame delle segnalazioni di violazione dei codici di comportamento, la raccolta delle condotte illecite accertate e sanzionate, assicurando le garanzie di cui all'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001. Il responsabile della prevenzione della corruzione cura la diffusione della conoscenza dei codici di comportamento nell'amministrazione, il monitoraggio annuale sulla loro attuazione, ai sensi dell'articolo 54, comma 7, del decreto legislativo n. 165 del 2001, la pubblicazione sul sito istituzionale e della comunicazione all'Autorità nazionale anticorruzione, di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n. 190, dei risultati del monitoraggio. Ai fini dello svolgimento delle attività previste dal presente articolo, l'ufficio procedimenti disciplinari opera in raccordo con il responsabile della prevenzione di cui all'articolo 1, comma 7, della legge n. 190 del 2012. 4. Ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l'ufficio procedimenti disciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione parere facoltativo secondo quanto stabilito dall'articolo 1, comma 2, lettera d), della legge n. 190 del 2012. 5. Al personale delle pubbliche amministrazioni sono rivolte attività formative in materia di trasparenza e integrità, che consentano ai dipendenti di conseguire una piena conoscenza dei contenuti del codice di comportamento, nonchè un aggiornamento annuale e sistematico sulle misure e sulle disposizioni applicabili in tali ambiti. 6. Le Regioni e gli enti locali, definiscono, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, le linee guida necessarie per illecite accertate e sanzionate, assicurando le garanzie di cui all'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 in ordine alla tutela del segnalante. 4. Il responsabile della prevenzione della corruzione cura la diffusione della conoscenza dei codici di comportamento nell'amministrazione, effettua il monitoraggio annuale sulla loro attuazione, ai sensi dell'articolo 54, comma 7, del D.Lvo n. 165 del 2001, e procede alla pubblicazione sul sito istituzionale e alla comunicazione all'Autorità nazionale anticorruzione dei risultati del monitoraggio. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 100 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO l'attuazione dei principi di cui al presente articolo. 7. Dall'attuazione delle disposizioni del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni provvedono agli adempimenti previsti nell'ambito delle risorse umane, finanziarie, e strumentali disponibili a legislazione vigente. Art. 16 Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice Art. 16 Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice 1. La violazione degli obblighi previsti dal presente Codice integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel presente Codice, nonchè dei doveri e degli obblighi previsti dal piano di prevenzione della corruzione, da' luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente, essa e' fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni. 2. Ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, la violazione e' valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'amministrazione di appartenenza. Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi, incluse quelle espulsive che possono essere applicate esclusivamente nei casi, da valutare in relazione alla gravità, di violazione delle disposizioni di cui agli articoli 4, qualora concorrano la non modicità del valore del regalo o delle altre utilità e l'immediata correlazione di questi ultimi con il compimento di un atto o di un'attività tipici dell'ufficio, 5, comma 2, 14, comma 2, primo periodo, valutata ai sensi del primo periodo. La disposizione di cui al secondo periodo si applica altresì nei casi di recidiva negli illeciti 1. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel Codice di Ateneo e nel Codice generale, nonché dei doveri e degli obblighi previsti dal piano di prevenzione della corruzione, dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile, essa é fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare. 2. Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla legge e dai contratti collettivi, incluse quelle espulsive, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni. Ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, si deve tenere conto delle indicazioni contenute al comma 2 dell’art. 16 del Codice generale. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 101 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO di cui agli articoli 4, comma 6, 6, comma 2, esclusi i conflitti meramente potenziali, e 13, comma 9, primo periodo. I contratti collettivi possono prevedere ulteriori criteri di individuazione delle sanzioni applicabili in relazione alle tipologie di violazione del presente codice. 3. Resta ferma la comminazione del licenziamento senza preavviso per i casi già previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi. 4. Restano fermi gli ulteriori obblighi e le conseguenti ipotesi di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti previsti da norme di legge, di regolamento o dai contratti collettivi. Art. 17 Disposizioni finali e abrogazioni Art. 17 Disposizioni finali e abrogazioni 1. Le amministrazioni danno la più ampia diffusione al presente decreto, pubblicandolo sul proprio sito internet istituzionale e nella rete intranet, nonchè trasmettendolo tramite email a tutti i propri dipendenti e ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione a qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici dell'amministrazione, nonche' ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche professionale, di imprese fornitrici di servizi in favore dell'amministrazione. L'amministrazione, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in mancanza, all'atto di conferimento dell'incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del codice di comportamento. 2. Le amministrazioni danno la più ampia diffusione ai codici di comportamento da ciascuna definiti ai sensi dell'articolo 54, comma 5, del citato decreto legislativo n. 165 del 2001 secondo le medesime modalità previste dal comma 1 del presente articolo. 3. Il decreto del Ministro per la funzione pubblica in data 28 novembre 2000 recante "Codice di comportamento dei dipendenti 1. Il Codice di Ateneo, ai sensi dell’art. 17 comma 2 del D.P.R. 62 del 2013, è pubblicato sul sito internet istituzionale, insieme al Codice generale e trasmesso tramite e-mail a tutti i dipendenti, ai collaboratori, agli esperti, ai consulenti in carica, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di servizi in favore dell’amministrazione. 2. L’Ateneo, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o all’atto di conferimento dell’incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del Codice di Ateneo nonché copia del Codice generale. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 102 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO delle pubbliche amministrazioni", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile 2001, e' abrogato. Tutto ciò premesso e considerato, si propone che il Senato Accademico Esaminata la proposta del Responsabile del Procedimento; Visto il parere positivo espresso dal Nucleo di Valutazione nella seduta del 03/03/2014; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Palermo; DELIBERI di dare parere favorevole al Codice di comportamento dell’Università degli Studi di Palermo. Il Funzionario responsabile Il Dirigente f.to Dott.ssa Chiara Terranova Responsabile della prevenzione della corruzione f.to Dott. Sergio Casella IL SENATO Esaminata la proposta del Responsabile del Procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Regolamenti e semplificazione all’unanimità ESPRIME PARERE FAVOREVOLE in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. 20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del Senato. Questo punto all’ordine del giorno è rinviato alla prossima seduta. Il Rettore sottopone all’attenzione del Senato un possibile cronoprogramma relativo all’attuazione delle procedure di cui agli articoli 18 e 24 per tutti gli adempimenti necessari: CRONOPROGRAMMA OO.CC. ENTRO 30.06.2014 ENTRO 10.07.2014 DIPARTIMENTI COMMISSIONI AMMINISTRAZIONE Formulazione elenchi nominativi art. 24 (completamento II fase) Bando fase III, art. 24 Approvazione regolamento artt. 18/24 Definizione criteri di priorità e modalità di distribuzione ai Dipartimenti della quota 30% PSA (art. 18) Lettera ai Dipartimenti per congruenza art. 24 e priorità art. 18 (previa lettera di anticipazione) ENTRO 15.07.2014 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 103 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Definizione priorità art.18 e profili art. 24 (anche eventuali esigenze esterne?) ENTRO 31.07.2014 Individuazione posizioni a concorso per art. 18 ENTRO 20.09.2014 ENTRO 30.09.2014 Presentazione domande art.24 Nomine Commissioni art. 24, fase III. Nomina Commissioni art. 18 Fine lavori Commissioni art. 24, fase III. ENTRO 15.11.2014 Bandi art. 18 Immissione in servizio 50% PSA (art. 24) 01.01.2015 ENTRO 15.03.2015 ENTRO 30.06.2015 Conclusione lavori art. 18 Immissione in servizio 30% + 20% PSA Il Senato ne prende atto. 21) Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Palermo e il Comune di Palermo per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri universitari nel contesto cittadino RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Premesso che il Governo italiano, attraverso il dettato dell’art. 39 del T.U. sull’immigrazione del 25.07.1998, n. 286 ed i relativi regolamenti attuativi, garantisce parità di trattamento tra lo studente italiano e lo studente straniero; il Centro Orientamento e Tutorato dell'Università degli Studi di Palermo, in attuazione di quanto prescritto dall’art. 39 del su citato TU e dai relativi regolamenti attuativi, svolge attività di orientamento e tutorato a favore degli studenti stranieri, attraverso un apposito sportello; il Comune è una delle istituzioni deputate ad agevolare l’accoglienza e l’inserimento nel contesto cittadino di stranieri; Premesso altresì che il Comune di Palermo ha manifestato l'interesse a collaborare in tale ambito di comune interesse e competenza, al fine di ottimizzare lo scambio tra le attività di ricerca e di didattica svolte dall’Università e le funzioni proprie del comune in tema di ricerca applicata, di attuazione di specifiche campagne di monitoraggio e controllo ed anche di supporto per l’elaborazione di piani di intervento che si rendano di volta in volta necessari; al fine di coordinare le attività svolte in settori di interesse comune è necessario attivare stabili strumenti di concertazione; per realizzare l’obiettivo su esposto è necessario sviluppare quantomeno le seguenti iniziative, ovvero semplificare le procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno per gli studenti stranieri universitari, individuare alloggi sul territorio della città di Palermo VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 104 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO per l’accoglienza di tali studenti, agevolare la fruizione di servizi cittadini istituendo una card multifunzionale, collaborare nell’ambito della promozione e gestione di ricerca ed innovazione attraverso progetti scientifici, elaborare progetti formativi per l’attivazione di stage, strutturazione di corsi formativi e di aggiornamento destinati al personale interno delle due Parti e/o destinatari esterni in tema di educazione interculturale nonché collaborare nella didattica e nella ricerca; la eventuale collaborazione dovrebbe prevedere la possibilità di attivare interventi in altre aree, oltre quelle su elencate, per le quali se ne individui la necessità; per la determinazione dei contenuti e delle modalità di tale collaborazione l’Università ed il Comune dovranno servirsi delle proprie strutture di competenza; le linee programmatiche e gli interventi specifici che deriverebbero da tale collaborazione dovranno essere realizzati attraverso appositi accordi attuativi; Considerato che assumerebbe importanza primaria, nell’ambito di una tale collaborazione, nella logica del supporto allo studente straniero nonché della agevolazione della mobilità internazionale, l’aspetto della semplificazione delle procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno; il Comune, a tal uopo, ha evidenziato l’opportunità che gli operatori dello sportello di accoglienza degli studenti stranieri del Centro di Orientamento e Tutorato dell’Università di Palermo, ove è installato il software ELI2 di Poste Italiane Spa attraverso il quale vengono gestite le pratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno, siano messi nelle condizioni di potere avviare direttamente le pratiche di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno per gli studenti stranieri; il Comune pertanto ha proposto, che nell’ambito di tale eventuale collaborazione, sarebbe opportuno dare immediata attuazione alla semplificazione delle procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno, individuando nell’ambito dello stesso protocollo d’intesa che disciplinerebbe il rapporto tra il Comune e l’Ateneo, le relative disposizioni attuative; il Comune pertanto si impegnerebbe immediatamente ad effettuare l’iscrizione on line al corso di formazione a distanza (FAD) su software ELI2 di Poste Italiane S.p.A. degli operatori dello sportello di accoglienza per studenti stranieri del Centro Orientamento e Tutorato dell’Università di Palermo e successivamente a fornire loro le credenziali di accesso per la fruizione dello stesso; Visto che Il Comune di Palermo, con delibera del 9 aprile 2014 ha approvato il testo del Protocollo di Intesa che segue, ai fini di proporre all’Università di Palermo la collaborazione de qua; considerato che la stipula di tale Protocollo non comporterebbe alcun onere né obbligo a carico dell’Ateneo palermitano, se non quello, da parte del Centro Orientamento e Tutorato, di accogliere gli studenti stranieri, al fine di implementare i servizi erogati e di contribuire all’elevazione degli standard qualitativi e quantitativi di erogazione dei servizi di orientamento e tutorato; si propone che il Senato Accademico DELIBERI VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 105 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO la stipula di un Protocollo d’Intesa tra l'Università degli Studi di Palermo ed il Comune di Palermo per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l'integrazione degli studenti stranieri universitari nel contesto cittadino, secondo il testo sotto riportato e approvato e proposto dal Comune di Palermo: Protocollo d’intesa tra l’Università degli studi di Palermo ed il Comune di Palermo per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri universitari nel contesto cittadino L’Università degli studi di Palermo – Centro di Orientamento e Tutorato – C.F. 80023730825, d’ora in poi denominata “Università”), in persona del Magnifico Rettore Prof. Roberto Lagalla, nato a Bari il 16 aprile 1955, domiciliato per la carica in Palermo, Piazza Marina, 61; e Il Comune di Palermo – C.F. (d’ora in poi denominato Comune), in persona del Sindaco Prof. Leoluca Orlando premesso che 1. l’Università considera fondamentale, al fine di migliorare le procedure di internazionalizzazione, una più stretta connessione tra le proprie attività e le specifiche azioni sviluppate sul territorio dal Comune nel pieno rispetto delle autonomia e delle rispettive competenze; 2. il Comune ritiene che sia fondamentale consolidare i rapporti esistenti con l’Università in modo da effettuare una collaborazione con l’obiettivo di ottimizzare lo scambio tra le attività di ricerca e di didattica svolta dall’Università e le funzioni proprie del Comune in tema di ricerca applicata, di attuazione di specifiche campagna di monitoraggio e controllo ed anche di supporto per l’elaborazione di piani di intervento che si rendano di volta in volta necessari; si conviene e stipula quanto segue Il presente Protocollo al fine di ottimizzare e continuare la fattiva collaborazione tra l’Università ed il Comune di Palermo Art. 1 Le Parti contraenti concordano di attivare stabili strumenti di concertazione e di programmazione della collaborazione, al fine di coordinare le attività svolte nei settori di interesse comune, rispettando le rispettive competenze, per favorire ed incentivare un continuo confronto che possa arricchire reciprocamente i propri piani di azione. Art. 2 Le Parti per le finalità indicate nel presente Protocollo si impegnano a sviluppare le seguenti iniziative: a) Semplificazione delle procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno per gli studenti stranieri universitari; b) Individuazione di strutture alloggiative sul territorio della città di Palermo per l’accoglienza di studenti stranieri; c) Agevolazioni per la fruizione di servizi cittadini istituendo una card multifunzionale; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 106 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO d) Collaborazione nell’ambito della promozione e gestione di ricerca ed innovazione attraverso progetti scientifici; e) Elaborazione di progetti formativi per l’attivazione di stage, strutturazione di corsi formativi e di aggiornamento destinati al personale interno delle due Parti e/o destinatari esterni in tema di educazione interculturale; collaborazione nella didattica e nella ricerca con ricezione, da parte del Comune di studenti che intendano svolgere un tirocinio curriculare, tesi di laurea ovvero laureati impegnati in attività di perfezionamento post- lauream; Tale elenco non preclude la possibilità di attivare interventi in altre aree per le quali se ne individui la necessità e l’interesse e/o siano strettamente collegate alle modifiche legislative e sociali intervenute. - Art.3 Per la determinazione dei contenuti e delle modalità di collaborazione connessi alle attività del presente protocollo le Parti si avvarranno delle proprie strutture competenti, il personale delle Parti interessato nelle attività sarà di volta in volta delegato dal Sindaco e dal Rettore alla sottoscrizione delle convenzioni attuative. Art.4 In fase di prima applicazione l’Amministrazione Comunale si impegna: - ad effettuare l’iscrizione on line al corso di formazione a distanza (FAD) su software ELI2 di Poste Italiane S.p.A. degli operatori dello sportello di accoglienza per studenti stranieri e successivamente a fornire loro le credenziali di accesso per la fruizione dello stesso; - ad individuare locali idonei per l’espletamento di tale servizio; - a nominare un referente al fine di instaurare un proficuo scambio informativo utile per una corretta gestione di tutte le attività previste; Art. 5 Il presente Protocollo di intesa ha validità tre anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione ed è rinnovabile mediante accordo espresso delle parti Palermo, per l’Università Il Rettore Prof. Roberto Lagalla per il Comune di Palermo Il Sindaco Prof. Leoluca Orlando Il Dirigente dell’Area Formazione, Cultura e servizi agli studenti Ad interim (f.to Dott. A. Valenti) Il Responsabile del procedimento (f.to Dott.ssa Barbara Corleo) Il Senato Accademico Visto l’art. 39 del T.U. sull’immigrazione del 25.07.1998, n. 286; vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 107 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Letto e approvato seduta stante. 22) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Orleans (Francia) in favore della dottoranda M.E.G. RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La “Co-Tutela di tesi” di Dottorato di Ricerca è uno degli strumenti che consente ai Dottorandi iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo o presso Università straniere, di effettuare la preparazione della tesi di Dottorato di Ricerca svolgendo periodi di ricerca alternati nell’ambito dell’Università di appartenenza e dell’Università partner. Nel nostro Ateneo la CoTutela di Tesi di Dottorato di Ricerca è disciplinata dall’art.17 del vigente Regolamento dei corsi di Dottorato di ricerca ed è attuata in conformità agli accordi delle CRUI in atto vigenti. Attualmente la CRUI ha stipulato accordi per l’attivazione di co-tutele di tesi di Dottorato di Ricerca con Francia, Spagna, Germania e Svizzera. In giorno 27/01/2014 il Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienza della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo ha approvato la proposta della di attivazione di una Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca in favore della Dottoranda Mimma Emanuela Gennaro iscritta al predetto Dottorato di Ricerca, di cui si allega estratto del verbale. A seguito degli accordi tra le parti è stato predisposta, ai sensi dell’art.17 del vigente Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca, una bozza di Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca sulla base del modello approvato dalla CRUI in materia. La predetta Convenzione di co-tutela di tesi di Dottorato di Ricerca prevede che le due Università rilascino in favore della Dottoranda, ciascuna il titolo di Dottore di Ricerca per la tesi in co-tutela. L’Università degli Studi di Palermo rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in Scienza della Terra e del Mare mentre l’Université d’Orleans (Francia) rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in conformità alla normativa francese in vigore. Infine, si sottolinea, che il partner, contestualmente, ha avviato la procedura di firma della Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca. Inoltre l’Ufficio Dottorati dell’Ateneo ha espresso parere positivo in merito all’attivazione di tale Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca. Pertanto, si propone che il Senato Accademico DELIBERI favorevolmente in merito alla Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Université d’Orleans (Francia) in favore della Dottoranda Mimma Emanuela Gennaro: CONVENTION DE CO-TUTELLE DE THÈSE CONVENZIONE DI CO-TUTELA DI TESI Dans le cadre de l'Université franco-italienne, créée suite au protocole signé à Florence le 6 octobre 1998 par les Ministères des Affaires Etrangères, les Ministères des Universités et de la Recherche, français et italiens, et également, pour la partie italienne, en vertu de la loi du 26/5/2000, n. 161. et pour la partie française de l’arrêté du 6 janvier 2005. In applicazione del protocollo firmato a Firenze il 6 ottobre 1998 dai Ministeri degli Affari Esteri e dell’Università di Francia e Italia, nonché, per la parte italiana, in virtù della Legge 26/5/2000, n.161, istitutivi dell’Università italo-francese, e per la parte francese in virtù del decreto ministeriale del 6 gennaio 2005. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 108 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO il est établi : si stipula : entre / tra Université d’Orléans, 6 Avenue du Parc Floral 45067 Orléans Cedex 2, France, ci-dessous désigné par "Université d’Orléans", représenté par son Président, TOURE’ Youssoufi Università di Orléans, 6 Avenue du Parc Floral 45067 Orléans Cedex 2, Francia, di seguito designata come "Università di Orléans", rappresentata dal suo Rettore, TOURE’ Youssoufi et / e Université de Palerme, Piazza Marina 61 90133 Palerme, Italie, désigné ci-dessous par Université de Palerme" représenté par son “Rettore”, LAGALLA Roberto Università degli Studi di Palermo, Piazza Marina 61 90133 Palermo, Italia designata di seguito come Università di Palermo", rappresentata dal suo Rettore, LAGALLA Roberto la convention de co-tutelle de thèse concernant GENNARO Mimma Emanuela, de nationalité italienne, étudiant au Doctorat, XXIX cycle. la convenzione di co-tutela di tesi a favore di GENNARO Mimma Emanuela, di nazionalità italiana, dottoranda del XXIX ciclo. TITRE 1 - MODALITÉS ADMINISTRATIVES / CAPITOLO 1 – PROCEDURE AMMINISTRATIVE 1.1. Inscription / Iscrizione M.lle GENNARO Mimma Emanuela remplit toutes les conditions nécessaires à son inscription en thèse dans les deux Établissements. GENNARO Mimma Emanuela è in possesso di tutti i requisiti richiesti per la sua iscrizione al dottorato di ricerca presso le due università. L'inscription administrative sera effectuée dès la signature de cette convention. Elle se fera chaque année dans les deux Établissements. L’iscrizione sarà effettuata successivamente alla firma di questa convenzione, e verrà ripetuta ogni anno presso le due università. À l’Université d’Orléans l'inscription sera effectuée dans la spécialité de l’Ecole Doctorale EMSTU, de l’ED : 552 Presso l’ Università di Orléans l’iscrizione sarà effettuata nel dottorato di ricerca nella Scuola Dottorale EMSTU, della “ED”: 552. À l’Université de Palerme l'inscription sera effectuée dans la spécialité de la Course de Doctorat en Sciences de la Terre et de la Mer. All’Università degli Studi di Palermo l’iscrizione sarà effettuata al dottorato di ricerca in Scienze della Terra e del Mare 1.2. Droits d'inscription / Tasse d’iscrizione Les droits d’inscription seront payés à l’Université de Palerme. Le tasse di iscrizione saranno versate all’Università di Palermo. En aucun cas le doctorant ne peut être contraint à acquitter les droits dans plusieurs établissements. Il dottorando non può essere costretto in nessun caso a pagare le tasse di iscrizione in più di una università. 1.3. Couverture sociale / Assistenza sanitaria Le candidat bénéficiera de la couverture sociale inhérente à l’acquittement des droits d’inscription dans un des établissements. Il justifiera le cas échéant auprès de l’autre établissement de sa couverture sociale ainsi que d’une assurance civile valable dans chacun des deux pays. Les justificatifs correspondants seront produits au moment de l'inscription. Il candidato, all’inizio della sua attività presso l’Università partner dovrà dimostrare di essere un possesso di un’assicurazione sanitaria (tessera sanitaria europea o modello E111/E128 per i cittadini membri della UE). Potrà essergli altresì richiesta la stipula di una polizza di responsabilità civile. 1.4. Conditions d'hébergement et d'aides financières offertes à l'étudiant / Condizioni di alloggio e sostegno finanziario offerte allo studente VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 109 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Les conditions offertes ou les solutions envisagées le cas échéant par chaque Établissement seront précisées. Dovranno essere indicate le condizioni offerte o le soluzioni previste da ciascuna istituzione. TITRE 2 - MODALITÉS PÉDAGOGIQUES /CAPITOLO 2 - MODALITÀ PEDAGOGICHE 2.1. Travaux de recherche / Lavori di ricerca Les travaux porteront sur : Le rôle des volatiles dans la définition de la source mantellique et les principaux processus évolutifs: application au système magmatique de Mont Etna (Italie) La ricerca verterà su : Il ruolo dei volatili nella definizione della sorgente mantellica e dei principali processi evolutivi: applicazione al sistema magmatico etneo (Italia) Les travaux seront dirigés : La ricerca sarà coordinata : - à l’Université de Palerme, par le Prof. ROTOLO Silvio G. du Laboratoire Sciences de la Terre et de la Mer, - all’Univesità degli Studi di Palermo, dal Prof. ROTOLO Silvio G. del Dipartimento Scienze della Terra e del Mare, - à l’Université d’Orléans, par le Dr. MARTEL Caroline, du Laboratoire ISTO, - all’Università di Orléans, dalla Dr.ssa MARTEL Caroline, del Centro di ricerca/Dipartimento ISTO, Les travaux seront réalisés (répartition du temps de travail entre les deux Etablissements) : La ricerca sarà realizzata (ripartizione dei tempi di ricerca tra i due atenei) : 1ère annéé de doctorat /1° anno di dottorato: 2/3 Università di Palermo, 1/3 Université d’Orléans 2ème annéé de doctorat/ 2° anno di dottorato: 2/3 Université de Orléans, 1/3 Università di Palermo 3ème annéé de doctorat / 3° anno di dottorato: 1/2 Università di Orléans, 1/2 Università di Palermo. 2.2. Rédaction de la thèse / Redazione della tesi - La thèse sera rédigée en Englais : - La tesi sarà redatta in Inglese - Un résumé substantiel sera rédigé en français et italien. - Una sintesi sostanziale dovrà essere redatta in francese e in italiano. 2.3. Soutenance / Discussione La thèse donnera lieu à une soutenance unique à l’Université de Palerme Questa tesi si concluderà con un unico esame finale presso l’Università degli Studi di Palermo La soutenance sera reconnue par les deux Etablissements. Soit sous forme de diplôme délivré conjointement soit sous forme de diplôme de chaque établissement. L’esame finale sarà riconosciuto dalle due istituzioni, sia sotto forma di un diploma rilasciato congiuntamente da entrambe le università, sia sotto forma di un diploma rilasciato da ciascuna università. Langue utilisée pour la soutenance : italien; la présentation orale comportera également au minimum un résumé en français et en italien. Lingua utilizzata per l’esame finale: italiano; l’esposizione orale prevederà inoltre una sintesi in italiano e in francese. Le jury de soutenance sera composé à parité de scientifiques des deux pays concernés. Les deux Directeurs de thèse participeront à la soutenance. Le jury sera constitué conformément aux règles des deux pays concernés et sera approuvé par le Président de l’Université d’Orléans et le VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 110 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO « Rettore » de l’Université de Palerme Le jury comprend des membres de chaque établissement et des personnalités extérieures. Le nombre des membres ne peut excéder huit. La commissione giudicatrice sarà costituita da un egual numero di studiosi italiani e francesi. I due Direttori di tesi parteciperanno alla discussione. La commissione sarà nominata conformemente alle regole vigenti nei due paesi e sarà approvata dal “Président” dell’Università di Orléans e dal Rettore dell’ Università degli Studi di Palermo La commissione sarà composta da membri di ciascuna università e da studiosi esterni. Il numero totale dei membri non può essere superiore a otto. 2.4. Délivrance des diplômes/Rilascio del titolo Le grade de docteur sera délivré soit conjointement par les deux établissements soit simultanément dans chacun d’entre eux. Dans tous les cas, sur le diplôme de docteur figureront l’indication de spécialité ou de discipline, le titre de la thèse ou l’intitulé des principaux travaux, la mention de la co-tutelle, les noms et titres des membres du jury et la date de soutenance. Il titolo di dottore sarà rilasciato congiuntamente dalla due Università oppure contemporaneamente in ciascuna di esse (doppio titolo). In ogni caso saranno iscritti sul diploma di dottore la specializzazione o la disciplina, il titolo della tesi o l’intitolato delle ricerche principali, la votazione della co-tutela, i nomi e le qualifiche dei membri della commissione e la data dell’esame finale. L’Université d’Orléans délivrera à GENNARO Mimma Emanuela le titre de: « Docteur de l’Université de Orléans », conformément à la réglementation française en vigueur. L’Università di Orléans rilascerà a GENNARO Mimma Emanuela il titolo di “Dottore dell’Università di Orléans”, in conformità alla normativa francese in vigore. L’Université de Palerme délivrera à GENNARO Mimma Emanuela le titre de “Docteur de recherche in Sciences de la Terre e de la Mar“ conformément à la réglementation italienne en vigueur L’Università degli Studi di Palermo rilascerà a GENNARO Mimma Emanuela il titolo di “Dottore di ricerca in Scienze della Terra e del Mare” conformemente alla legislazione italiana in vigore TITRE 3 – PROPRIÉTÉ/CAPITOLO 3 - PROPRIETA’ Les connaissances nouvelles sont la propriété du contractant qui les a obtenues et restent sous son autorité pour leur exploitation et leur diffusion. Elles doivent être protégées conformément aux procédures spécifiques à chacun des pays. I risultati della ricerca sono proprietà di chi li ha conseguiti e restano sotto la sua disponibilità per il loro sfruttamento e diffusione, e devono essere tutelati conformemente alla normativa vigenti in ciascun paese. TITRE 4 - MODIFICATION – RÉSILIATION/CAPITOLO 4 - MODIFICHE-RISOLUZIONE La présente convention est modifiable et résiliable par voie d'avenant établi d'un commun accord et signé par les représentants légaux des deux Établissements. La presente convenzione è modificabile e rescindibile per comune accordo tra le parti, sottoscritto dai rappresentanti legali delle due Università. Le …………………………………... (date de la dernière signature) (data dell’ultima firma) Le Président de l’Université d’Orléans Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 111 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Prof. Youssoufi Touré Prof. Roberto Lagalla signature Firma Le Directeur de thèse Il Tutor della tesi Dr. Caroline Martel Prof. Silvio Rotolo signature Firma Le doctorant / Il Dottorando Mimma Emanuela Gennaro signature / Firma Visto: Il Responsabile del Settore Formazione per la Ricerca f.to Modesta Semilia Il Responsabile del procedimento f.to Antonino Serafini Il Dirigente dell’Area f.to Gandolfo Gallina Il Senato Accademico Vista la Legge 210 del 3 luglio 1998 art. 4 – dottorato di ricerca; Visto il D.M. 224/99 recante norme in materia di dottorato di ricerca; Visto il D.M. 509/99 recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; Vista la Legge 30 dicembre 2010 n.240 art.19 - Disposizioni in materia di dottorato di ricerca; Visto l’art.17 del “Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Palermo”; Visto l’estratto del verbale della riunione del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienza della Terra e del Mare del 27/01/2014; Tenuto conto del parere positivo dell’Ufficio Dottorati del nostro Ateneo; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di internazionalizzazione; all’unanimità DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 112 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Letto e approvato seduta stante. 23) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Toulouse (Francia) in favore della dottoranda L.B. (mobilità incoming) RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La “Co-Tutela di tesi” di Dottorato di Ricerca è uno degli strumenti che consente ai Dottorandi iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo o presso Università straniere, di effettuare la preparazione della tesi di Dottorato di Ricerca svolgendo periodi di ricerca alternati nell’ambito dell’Università di appartenenza e dell’Università partner. Nel nostro Ateneo la CoTutela di Tesi di Dottorato di Ricerca è disciplinata dall’art.17 del vigente Regolamento dei corsi di Dottorato di ricerca ed è attuata in conformità agli accordi delle CRUI in atto vigenti. Attualmente la CRUI ha stipulato accordi per l’attivazione di co-tutele di tesi di Dottorato di Ricerca con Francia, Spagna, Germania e Svizzera. In giorno 25/06/2014 il Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Studi letterari, filologici e linguistici dell’Università degli Studi di Palermo ha approvato la proposta della di attivazione di una Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca in favore della Dottoranda Laura Brignon iscritta presso l’Université Toulouse 2 (Francia), di cui si allega estratto del verbale. A seguito degli accordi tra le parti è stato predisposta, ai sensi dell’art.17 del vigente Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca, una bozza di Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca sulla base del modello approvato dalla CRUI in materia. La predetta Convenzione di co-tutela di tesi di Dottorato di Ricerca prevede che le due Università rilascino in favore della Dottoranda, ciascuna il titolo di Dottore di Ricerca per la tesi in co-tutela. L’Università degli Studi di Palermo rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in Studi letterari, filologici e linguistici mentre l’Université Toulouse 2 (Francia) rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in conformità alla normativa francese in vigore. Infine, si sottolinea, che il partner, contestualmente, ha avviato la procedura di firma della Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca. Inoltre l’Ufficio Dottorati dell’Ateneo ha espresso parere positivo in merito all’attivazione di tale Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca. Pertanto, si propone che il Senato Accademico DELIBERI parere favorevole alla stipula della Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Université Toulouse 2 (Francia) in favore della Dottoranda Laura Brignon, che di seguito si riporta: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 113 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 114 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 115 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Visto l’allegato che di seguito si riporta: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 116 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Visto: Il Responsabile del Settore Formazione per la Ricerca VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 117 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO f.to Modesta Semilia Il Dirigente dell’Area f.to Gandolfo Gallina Il Responsabile del procedimento f.to Antonino Serafini Il Senato Accademico Vista la Legge 210 del 3 luglio 1998 art. 4 – dottorato di ricerca; Visto il D.M. 224/99 recante norme in materia di dottorato di ricerca; Visto il D.M. 509/99 recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; Vista la Legge 30 dicembre 2010 n.240 art.19 - Disposizioni in materia di dottorato di ricerca; Visto l’art.17 del “Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Palermo”; Visto l’estratto del verbale della riunione del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Studi letterari, filologici e linguistici del 25/06/2014, allegato; Tenuto conto del parere positivo dell’Ufficio Dottorati del nostro Ateneo; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione; DELIBERA favorevolmente in merito alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante 24) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Erlangen-Nürnberg "Friedrich Alexander" per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea triennale in Ingegneria meccanica - L-9: modifica Annex B (tabella di scambio degli insegnamenti) RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con e-mail del 12/05/2014 il prof. Livan Fratini ha trasmesso allo scrivente ufficio, per le valutazioni di competenza, la modifica dell’Annex “B” dell’accordo vigente tra l’Ateneo di Palermo e la Friedrich-Alexander-Universitat Erlangen-Nurnberg (FAU) (Germania) per l’attivazione di un percorso formativo con rilascio del Doppio Titolo nell’ambito del corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e il Bachelor in International Production Engineering and Management. A seguito del mutamento del Manifesto degli studi del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (L-9), intervenuto dopo la stipula dell’accordo, è risultato necessario predisporre una nuova tabella di scambio degli insegnamenti dei due corsi di studio, approvata dal Consiglio di Corso di Studi in data 18/03/2014. Lo scrivente ufficio, dopo averne verificato la fattibilità tecnica, ha approvato le modifiche proposte pur rilevando che l’accordo vigente prevede l’acquisizione per ciascuno studente di 51 ECTS presso il partner straniero, mentre, di norma, le linee guida del nostro Ateneo di cui alla nota VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 118 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO prot. N. 31086 del 05/05/2010 per l’attivazione di programmi “Doppio titolo” prevedono la soglia di 60 ECTS da maturare all’estero (nelle lauree di primo livello, 180 CFU). In data 15/05/2014 l’ufficio ha ricevuto, infine, il Decreto del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica di approvazione della nuova tabella delle corrispondenze. Pertanto, tenuto conto dell’approvazione del CCS in Ingegneria Meccanica e del Decreto del Direttore del Dipartimento, ai sensi della delibera del Senato Accademico di approvazione dell’accordo (08/05/2012) la quale recita: “… considerato altresì, che le linee guida costituiscono uno strumento di indirizzo generale e che esistono di fatto delle specificità proprie di ciascun accordo tra le parti come peraltro previsto dallo stesso citato DM 22/10/2004 n. 270 …”, avendo constatato la correttezza formale e sostanziale della richiesta di modifica, si propone che il Senato Accademico DELIBERI parere favorevole all’approvazione della modifica dell’Annex B del vigente accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Università di Erlangen-Nürnberg “Friedrich Alexander” nell’ambito del percorso formativo internazionale (Doppio Titolo di Laurea) del Corso di Laurea triennale in Ingegneria meccanica L-9 che di seguito si riporta nella versione in lingua inglese: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 119 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 120 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 121 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 122 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 123 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 124 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 125 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 126 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Annex B modificato ANNEX B Special requirements for Bachelor students wishing to enter the double degree programme of FAU or UP. B1. Students wishing to enter the UP Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica programme must have successfully completed all courses of year one and two of the bachelor degree in International Production Engineering and Management at FAU and must have acquired further 9 ECTS as practical training or further courses, for a total of 129 ECTS. In their final year at UP, the following courses must be completed, which equals a credit transfer of 51 ECTS: Lecture ECTS Impianti Meccanici – Mechanical plants 12 Fisica tecnica – Applied Physics 12 Macchine – Machines 9 Attività di laboratorio CAD - CAM – Laboratories of CAD - CAM 3+3 Prova Finale – Final thesis 12 The above courses will be given in English. B.2. Students wishing to enter the FAU bachelor degree in International Production Engineering and Management programme must have successfully completed all courses of year one and two of the Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica (curriculum meccanico) programme at UP and have already successfully completed the lecture “Macchine” for a total of 129 ECTS. In their final year at FAU, the following courses must be completed, which equals a credit transfer of 51 ECTS: Lecture ECTS Production Technology 1 + 2 5 Exercises in Production Technology (with training in technical english) 5 Fundamentals of Metrology 5 Umformtechnik 5 Quality Management 5 Advanced Seminar on International and Sustainable Production B.3. 2,5 Integrated Production Systems 5 Advanced Service Management 5 Interdisciplinary Business Project 2,5 Bachelor Thesis 11 Full particulars of the units/modules listed in B1 and B2 are given in the Module Handbook maintained by FAU and UP. Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 127 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming”. Il Responsabile del procedimento f.to dott. V. Floriano Il Dirigente ad interim f.to dott. A. Valenti Il Senato Accademico visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo; visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270; visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2013-2015”; visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17; vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il Diritto allo Studio – Ufficio V; visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo; vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea; visti l’Accordo vigente e la modifica all’Annex “B” riportante la tabella di scambio degli insegnamenti tenuti presso l’Università degli Studi di Palermo e quelli tenuti presso la FriedrichAlexander-Universitat Erlangen-Nurnberg (FAU) (Germania); vista la delibera del Consiglio di Corso di Studi in Ingegneria meccanica del 18/03/2014; visto il Decreto del Direttore del Dipartimento in “Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica” del 14/05/2014; vista la delibera di Senato Accademico di approvazione dell’accordo del 08/05/2012; vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di internazionalizzazione; all’unanimità DELIBERA parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente all’Università partner. Letto e approvato seduta stante. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 128 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 25) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Lorraine (Francia) per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature moderne dell'Occidente e dell'Oriente - LM-37 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con e-mail del 06/3/2014 il dott. Antonio Serafini, Responsabile UOA 07 Coop. Internazionale per la Formazione e la Ricerca, ha trasmesso allo scrivente ufficio, per competenza, la proposta di Accordo per il doppio titolo di Laurea tra l'Università di Palermo - Laurea Magistrale in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e dell’oriente “curriculum orientale” - e l'Università della Lorena (Nancy, Francia) - Master Méditerranée et Europe Centrale et Orientale (MECO). Dopo aver preso visione dei documenti, sono state riscontrate alcune difformità tra il manifesto degli studi vigente del corso di laurea in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e dell’oriente “curriculum orientale” e la tabella di scambio tra gli insegnamenti dei due corsi di studio nella versione in inglese dell’accordo. Dopo alcuni colloqui intercorsi con il prof. Pillitteri e la dott.ssa Sciortino, le modifiche sono state apportate e la versione definitiva dell’accordo è stata trasmessa via mail in data 22/04/2014. In data 29/05/2014 l’ufficio ha ricevuto la delibera del Consiglio di Corso di studi e in data 30/05/2014 la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Umanistiche di approvazione della nuova versione dell’Accordo. Lo scrivente ufficio ha verificato la correttezza formale e sostanziale della documentazione ricevuta, constatando che i suggerimenti concordati sono stati recepiti. Ciò premesso, si propone che il Senato Accademico DELIBERI parere favorevole all’approvazione dell’accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Università di Lorraine (Francia) per l’attivazione di un percorso formativo internazionale (Doppio Titolo di Laurea) nell’ambito della Corso di Laurea Magistrale in Lingue e letterature moderne dell’Occidente e dell’Oriente “curriculum orientale” LM-37 che di seguito si riporta nella versione in lingua inglese: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 129 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 130 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 131 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 132 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 133 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 134 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 135 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 136 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi, inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming”. Il Responsabile del procedimento f.to dott. V. Floriano Il Dirigente ad interim f.to dott. A. Valenti Il Senato Accademico visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo; visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270; visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2013-2015”; visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17; vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il Diritto allo Studio – Ufficio V; visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo; vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea; visti l’Accordo per il doppio titolo di Laurea tra l'Università di Palermo - Laurea Magistrale in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e dell’oriente “curriculum orientale” - e l'Università della Lorena (Nancy, Francia) - Master Méditerranée et Europe Centrale et Orientale (MECO) e la tabella degli insegnamenti a scambio predisposta secondo le indicazioni della UOB Programmi e ordinamenti didattici internazionali; vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di “Scienze umanistiche” del 20/05/2014; vista la delibera del Consiglio di Corso di Studi in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e dell’oriente “curriculum orientale” del 21/05/2014; vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di internazionalizzazione; all’unanimità DELIBERA di esprimere parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente all’Università partner. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 137 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Letto e approvato seduta stante. 26) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Nizza (Francia) per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea magistrale in Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali - LM-38 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO A seguito di uno specifico incontro con il prof. Velez (13-03-2014), volto a verificare la fattibilità di un percorso integrato di studi con rilascio di doppio titolo tra la Laurea magistrale in “Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali” e il Master in “Langues etrangères – spécialité: traduction, sou-titrage, doublages des productions audiovisuelles (Tsdpa)” tra l’Università degli Studi di Palermo e la Université de Nice (Francia), si è attivato un intenso scambio di e-mail e incontri tra questo ufficio e il docente stesso. Di concerto con il docente, si è giunti alla predisposizione dell’atto convenzionale tra le sedi (“Agreement”) e alla definizione di un allegato tecnico (“Annex: Regulations on students mobility”) in cui vengono illustrati i requisiti di ammissione, le modalità di svolgimento del programma e della mobilità degli studenti, riportante anche la tabella degli insegnamenti a scambio dei due Corsi di Studio coinvolti, tenuto conto dei rispettivi ordinamenti didattici e della normativa vigente. In data 28-05-2014, il prof. Velez ha trasmesso via mail la delibera di approvazione del Consiglio di Corso di studi, il Decreto del Direttore del Dipartimento “Scienze Umanistiche”, l’“Agreement” con la Université de Nice e l’Annex contenente le regole per la mobilità degli studenti e la tabella degli insegnamenti a scambio dei due corsi di Studio coinvolti. Lo scrivente ufficio ha verificato la correttezza formale e sostanziale della documentazione ricevuta ed ha constatato che le indicazioni concordate sono state osservate. Ciò premesso, si propone che il Senato Accademico DELIBERI parere favorevole all’approvazione dell’accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Università di Nizza (Francia) per l’attivazione di un percorso formativo internazionale (Doppio Titolo di Laurea) nell’ambito della Corso di Laurea Magistrale in Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali LM-38 che di seguito si riporta nella versione in lingua inglese: ANNEXE REGULATIONS ON STUDENTS MOBILITY IN THE DOUBLE DEGREE PROGRAMME REGARDING THE LAUREA MAGISTRALE IN LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI OF THE UNIVERSITY OF PALERMO AND THE MASTER IN LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 138 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA) OF THE UNIVERSITY OF NICE SECTION 1 The current regulation applies to the Double Degree Programme regarding the Master in LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI (Lmtri) OF THE University of Palermo (hereinafter UNIPA) And the Master in langues etrangeres - spécialité : traduction, sous-titrage, doublages des productions audiovisuelles (tsdpa) OF THE University of Nice (hereinafter UNICE) SECTION 2 a) The Double Master Programme will be implemented at the academic year 2014/15. b) The students’ mobility programme will only be developed provided both titles are officially implemented. c) The max number of students for the official implementation of the UNIPA Laurea Magistrale in LMTRI is 5. d) The max number of students for the official implementation of the UNICE Master in tsdpa is 5. SECTION 3 THE RESPECTIVE INSTITUTIONS WILL SET UP AND PUBLISH THE APPLICATION DEADLINES FOR THE LAUREA MAGISTRALE IN Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali (LMTRI) AND THE MASTER DEGREE Langues Etrangeres - Specialité : Traduction, Sous-Titrage, Doublages des Productions Audiovisuelles (TSDPA), RESPECTIVELY. FOR THE ACADEMIC YEAR 2014-15, THESE DEADLINES ARE: 1. Laurea Magistrale in Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali: september 2014 for second-year students november 2014 for first-year students 2. Master Degree in Langues Etrangères - spécialité : Traduction, Sous-titrage, Doublages des Productions Audiovisuelles (tsdpa): October 2014 SECTION 4 a) The total number of students of the Double Degree Programme which can take part in the Erasmus exchange programme will be established every year by the respective institutions between a minimum of 2 and a maximum of 5. b) Eligibility criteria of the students for UNIPA will be, among others, the motivations of candidates, academic records (grade of bachelor degree, French language proficiency etc.) and the level of English language proficiency. c) Eligibility criteria of the students for UNICE will be the same as for the admission to the Master Degree in LMTRI VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 139 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO d) The proved lack of interest of a candidate in participating in the Double Degree Programme will determine the assignment of his/her place to the next candidate in the admission list. e) All candidates, as far as possible, will participate to the exchange in the framework of the Erasmus programme. For this end, both universities will sign the corresponding Erasmus agreement. This agreement will establish a yearly number of mobilities, up to a maximum of 10 students per academic year. f) If one or more candidates cannot apply for the Erasmus Exchange programme, having done this mobility previously or for any other reason, the agreement will be considered to all intents and purposes as a bilateral mobility agreement for those students, with the same procedures requested to apply for the Erasmus programme. In particular, students will be protected by a learning agreement recording the academic recognition established in this regulation; they will have to prove the mobility period with the corresponding certificates of arrival and departure issued by the host university; also, host universities will issue an academic transcript of records with the grades awarded to the students during the academic exchange. g) Students taking part in the programme can participate to the exchange in one or two different stages corresponding to the first or second year. SECTION 5 a) The learning programme for students enrolled at UNIPA in this Double Degree Programme is recorded in the following table: Una disciplina a scelta fra il seguente gruppo: CFU Codice francese I semestre ECTS Tutto il gruppo Linguaggio spec Traduzione: francese L-Lin/04 (A.Velez) Linguaggio specialistico Traduzione: inglese e e 6 HMLLT301 Traductologie S1 M. Marti Initiation logiciel ST M.Marti (A. Rizzo) L-Lin/07 Linguaggio specialistico Traduzione: spagnolo e Linguaggio specialistico e Traduzione: tedesco L-Lin/14 une matière au choix entre 3(tot 40h) Oppure II semestre 1 materia a scelta fra il seguente gruppo: (F. Di Gesù) L-Lin/12 Una disciplina a scelta: Théorie et pratique de la traductionadaptation (C. Gere) HMLLT412 HMLLT413 HMLLT414 6 Langue et traduction- anglais Langue et traduction - espagnol Langue et traduction - italien 12 (40h) I semestre Le 2 discipline VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 140 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Cinéma italien S. Leoncini 02261 - CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE 3 HMLLT322 DEIDIER HMLLT304 13564 Letteratura italiana contemporanea livello avanzato (La Monaca) Histoire du doublage J.P. Aubert 3 II semestre una disciplina a scelta 13565 - LETTERATURA ITALIANA LIVELLO AVANZATO DI GIOVANNA (PA HMLLT402 Théorie et pratique de la traductionadaptation (S. Leoncini) D. Ribotti (Logiciel doublage) J.L. Sarthou (Ecriture pour doublage) C. Gere (Doublage de séries TV) - Storia moderna livello avanzato M-STO/02 (Palermo) Economie et l’audiovisuel S2 B. Cailler - Storia medievale livello avanzato (Santoro) droit le de 4 HMLLT401 Una disciplina a scelta: Due o più materie a scelta fra il seguente gruppo (il totale di ects non dovrà essere inferiore a 6): 15825 - LINGUISTICA TEORICA E APPLICATA MELAZZO I semestre 16435 - LINGUISTICA GENERALE LIVELLO AVANZATO ALIFFI HMLLT323 4 Classiques du cinéma S. Milan 3 HMLLT302 Atelier d’écriture S1 A. Zucker 3 HMLLT303 Nouvelles technologies S1 (T. V. Luong) 2 HMSL101 Architecture cognitive grammaire (M. Scheer) 9 de la 5 Acquisition du langage (M. Hudelot) VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 141 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO HMSL151 II semestre le 2 materie 5 Cinéma US K. Hildenbrand HMLLT425 HMLLT424 Analyse filmique (dans 2 UEO/UEL « Cinémas latins »S2 (S. Milan) Oppure lo stage di durata otto settimane dal 1 giugno al 30 settembre 2 2 Altre attività Materia studente a 3 scelta dello 9 Initiation à la recherche en tav 2 mémoire d’étude Projet 6 Oppure la materia a scelta può essere convalidata con un gruppo di altre materie a scelta francesi fra quelle riportate in tabella che abbiano un totale di ects non inferiore a 6 e non siano già state scelte per altre equivalenze b) The learning programmes for students enrolled at UNICE in this Double Degree Programme is recorded in the following tables: MASTER 1 ETUDES ITALIENNES, PARCOURS RECHERCHE UNIVERSITE’ NICE SOPHIA ANTIPOLIS (F) UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO (I) SEMESTRE 1 UE DISCIPLINAIRE FONDAMENTALE (18 ECTS) VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 142 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Littérature et civilisation 1 Littérature et civilisation 2 Littérature et civilisation 3 Littérature et civilisation 4 Histoire de la littérature et civilisation Langue latine 13564 Letteratura italiana contemporanea o 13565 Letteratura italiana avanzato 13573 Storia medievale o 13751 Storia moderna 02261 Critica letteraria e letterature comparate UE DISCIPLINAIRE DE SPECIALITE (5 ECTS) Traduction 15823 Lingua e traduzione francese o Méthodologie 15810 Teoria e tecnica della traduzione UE SUR LISTE (7 ECTS) Cinéma italien 15825 Lingustica teorica e applicata Littérature et civilisation latine o altro a scelta SEMETRE 2 UE DISCIPLINAIRE FONDAMENTALE (8 ECTS) Littérature et civilisation 1 13564 Letteratura italiana contemporanea o Littérature et civilisation 2 13565 Letteratura italiana avanzato Littérature et civilisation 3 13573 Storia medievale o Littérature et civilisation 4 13751 Storia moderna Histoire de la littérature et civilisation 02261 Critica letteraria e letterature comparate Langue latine UE DISCIPLINAIRE DE SPECIALITE (5 ECTS) Traduction 15808 Letteratura francese e traduzione o Méthodologie 15810 Teoria e tecnica della traduzione UE SUR LISTE (17 ECTS) Analyse filmique 13549 Sociolinguistica dell’italiano cont. o altro a scelta X Mémoire de recherche MASTER 1 LEA (ITALIEN + ALLEMAND, ANGLAIS, ESPAGNOL), PARCOURS TRADUCTION UNIVERSITE’ NICE SOPHIA ANTIPOLIS (F) SEMESTRE 1 - UE LANGUE ET CIVILISATION Traduction écrite spécialisée Traduction à vue UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO (I) 15823 Lingua e traduzione francese o 15813 Linguaggio specialistico e traduzione fr. o 158XX Linguaggio spec. e trad. (altra lingua) VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 143 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Civilisation contemporaine 13571 Storia moderna - UE DOMAINES D’APPLICATION Gestion de projets Communication des entreprises 05718 Politica economica - UE DISCIPLINAIRE DE PARCOURS 15810 Teoria e tecnologie della traduzione Linguistica (da precisare) SEMESTRE 2 - UE LANGUE ET CIVILISATION Traduction écrite spécialisée Traduction orale Civilisation contemporaine 15802 Lingua e traduzione inglese o 15803 Lingua e traduzione spagnola o 15804 Lingua e traduzione tedesca 15813 Linguaggio specialistico e traduzione fr. o Linguaggio specialistico e trad. (altra lingua) - UE DOMAINES D’APPLICATION Droit, Economie 00294 Economia aziendale - UE DISCIPLINAIRE DE PARCOURS Stage X SECTION 6 The learning programmes described in the previous section follows these criteria: UNICE gives recognition of a total of 30 ects over the ects obtained during the first or the second semester of the first or second year at at UNIPA, by the student enrolled at UNICE in the MASTER IN LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA), UNIPA gives recognition of a total of 30 ECTS over the total ECTS obtained during the first or the second semester of the second year at UNICE by the student enrolled at UNIPA in the master in LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI. The grades obtained by recognition of the student enrolled at UNIPA of the ECTS taken at UNICE will be the weighted average of grades obtained at the host institution. The grades obtained by recognition of the student enrolled at UNICE of the ECTS taken at UNIPA will be the weighted average of grades obtained at the host institution. Students not reaching the minimum necessary grade to obtain the ECTS will have to comply with the regulations of the corresponding degree in the respective host or home university. The possible VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 144 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO conflicts about these regulations shall be solved by the academic commission of the double master degree and accepted by both parties. SECTION 7 The student enrolled in the double Master degree, both at UNIPA or UNICE, will have to be awarded a minimum of 30 ECTS, to obtain the title MASTER IN LANGUES ETRANGERES SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA) and the title of LAUREA MAGISTRALE IN LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI (LMTRI). SECTION 8 UNIPA reserves the right to establish other national and/or international agreements related to the LAUREA MAGISTRALE IN MASTER IN LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI (LMTRI). UNICE reserves the right to establish other national and/or international agreements related to the MASTER IN LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA) SECTION 9 a) Through the present proposal of Double Master Degree, the students of both UNIPA and UNICE will be awarded, in two years, with two Master degrees, issued by UNIPA and UNICE, respectively. SECTION 10 The Laurea Magistrale in LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI takes place at the Department of Scienze Umanistiche, ex Convento S.Antonino, Piazza S.Antonino 1, Palermo, from Monday to Friday. The Master in LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA) takes place at 28 Avenue Valrose, 06103 Nice, France, from Monday to Friday, according to schedules established for every academic year. Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi, inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming. f.to Il Responsabile del procedimento (dott. V. Floriano) f.to Il Dirigente ad interim (dott. A. Valenti) VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 145 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Senato Accademico visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo; visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270; visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2013-2015”; visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17; vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il Diritto allo Studio – Ufficio V; visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo; vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea; visti l’Accordo per il doppio titolo di Laurea tra l'Università di Palermo - Laurea Magistrale in “Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali” e la Université de Nice (Francia) Master in “Langues etrangères – spécialité: traduction, sou-titrage, doublages des productions audiovisuelles (Tsdpa)” e l’Annex “Regulations on students mobility” riportante anche la tabella degli insegnamenti a scambio dei due Corsi di Studio coinvolti, predisposti secondo le indicazioni della UOB Programmi e ordinamenti didattici internazionali; vista la delibera del Consiglio di Corso di Studi in Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali” del 16/05/2014; vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di “Scienze umanistiche” del 20/05/2014; vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione della Commissione Diritto allo studio e politiche di internazionalizzazione; all’unanimità DELIBERA di esprimere parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente all’Università partner. Letto e approvato seduta stante 27) Rilascio titolo congiunto tra il dottorato di diritto privato dell’Università degli Studi di Palermo e il dottorato di “Derecho de la empresa” dell’Università di Saragozza RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VISTO il “Regolamento in Materia di Dottorato di Ricerca” dell’Università degli Studi di Palermo, emanato con D.R. n. 2993 del 18/07/2012, valido fino al XXVI ciclo; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 146 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTA la Convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Palermo con l’Università degli Studi Roma Tre per la realizzazione della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”, con istituzione di una sezione presso il Dipartimento di Diritto Privato generale ai fini del rilascio di un titolo congiunto ai sensi del D.M. 509/99; VISTO il Protocollo annesso alla predetta Convenzione contenente una regolamentazione aggiuntiva per l’Università degli Studi di Saragozza; VISTO lo Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”; TENUTO CONTO di quanto previsto dall’ art. 5 della Convenzione e dall’art. 1 dello Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”, che stabiliscono il rilascio di un titolo congiunto di Dottore di Ricerca da parte delle Sezioni della Scuola costituite presso le Strutture Universitarie che vi hanno aderito; VISTA la nota del 15/02/2012, con la quale è stato trasmesso il verbale della riunione della Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli” tenutasi nei giorni 1-3 Febbraio 2012, nel corso della quale è stato deliberato il conferimento del titolo congiunto tra il Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli Studi di Palermo e il “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza (Spagna) per il dott. Silvio Bologna, dottorando del XXIV ciclo della sezione italiana della Scuola istituita presso il Dipartimento di Diritto Privato Generale; VISTA la nota del 10/12/2013, con la quale è stato trasmesso il verbale della Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli” tenutasi nei giorni dal 29 novembre al 9 Dicembre 2013, relativo alla nomina dei componenti della Commissione giudicatrice per il conferimento del predetto titolo congiunto per il dott. Silvio Bologna; VISTO il verbale del 17/03/2014 redatto dalla Commissione giudicatrice per gli esami finali per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, nel quale la stessa ha proposto al Magnifico Rettore di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto Privato con doppia validità (Italia e Spagna) e con l’ulteriore qualifica di Doctor Europaeus; VISTA la Delibera del Senato Accademico n. 22 del 20/05/2014, che dispone il rinvio per acquisire il parere del Prof. Aldo Schiavello, Delegato ai Dottorati di Ricerca, in ordine al rilascio del titolo congiunto tra Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli Studi di Palermo e “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza; VISTO il parere favorevole al riconoscimento del titolo congiunto a favore del dott. Silvio Bologna espresso dal prof. Aldo Schiavello; Esaminati i seguenti documenti: 1. Convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Palermo con l’Università degli Studi Roma Tre per la realizzazione della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”; 2. Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”; 3. nota del 15/02/2012, con la quale è stato trasmesso il verbale della riunione della Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli”; 4. nota del 10/12/2013, con la quale è stato trasmesso il verbale della Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli”; 5. verbale del 17/03/2014 redatto dalla Commissione giudicatrice per gli esami finali per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 147 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 6. Parere del Prof. Aldo Schiavello sul rilascio del titolo congiunto tra Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli Studi di Palermo e “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza. Pertanto si propone che il Senato Accademico DELIBERI di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo Di Dottore di Ricerca in Diritto Privato – sezione italiana della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”, da rilasciare in forma congiunta tra l’Università degli Studi di Palermo e l’ Università di Saragozza e con l’ulteriore qualifica di Doctor Europaeus. Il Responsabile del procedimento f.to dott. M. Semilia Il Dirigente f.to dott. G. Gallina Il Senato Accademico VISTO il “Regolamento in Materia di Dottorato di Ricerca” dell’Università degli Studi di Palermo, emanato con D.R. n. 2993 del 18/07/2012, valido fino al XXVI ciclo; VISTA la Convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Palermo con l’Università degli Studi Roma Tre per la realizzazione della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”, con istituzione di una sezione presso il Dipartimento di Diritto Privato generale ai fini del rilascio di un titolo congiunto ai sensi del D.M. 509/99; VISTO il Protocollo annesso alla predetta Convenzione contenente una regolamentazione aggiuntiva per l’Università degli Studi di Saragozza; VISTO lo Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”; TENUTO CONTO di quanto previsto dall’art. 5 della Convenzione e dall’art. 1 dello Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”, che stabiliscono il rilascio di un titolo congiunto di Dottore di Ricerca da parte delle Sezioni della Scuola costituite presso le Strutture Universitarie che vi hanno aderito; VISTA la nota del 15/02/2012, con la quale è stato trasmesso il verbale della riunione della Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli” tenutasi nei giorni 1-3 Febbraio 2012, nel corso della quale è stato deliberato il conferimento del titolo congiunto tra il Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli Studi di Palermo e il “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza (Spagna) per il dott. Silvio Bologna, dottorando del XXIV ciclo della sezione italiana della Scuola istituita presso il Dipartimento di Diritto Privato Generale; VISTA la nota del 10/12/2013, con la quale è stato trasmesso il verbale della Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli” tenutasi nei giorni dal 29 novembre al 9 Dicembre 2013, relativo alla nomina dei componenti della Commissione giudicatrice per il conferimento del predetto titolo congiunto per il dott. Silvio Bologna; VISTO il verbale del 17/03/2014 redatto dalla Commissione giudicatrice per gli esami finali per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, nel quale la stessa ha proposto al Magnifico Rettore di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto Privato con doppia validità (Italia e Spagna) e con l’ulteriore qualifica di Doctor Europaeus; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 148 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTA la Delibera del Senato Accademico n. 22 del 20/05/2014, che dispone il rinvio per acquisire il parere del Prof. Aldo Schiavello, Delegato ai Dottorati di Ricerca, in ordine al rilascio del titolo congiunto tra Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli Studi di Palermo e “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza; VISTO il parere favorevole al riconoscimento del titolo congiunto a favore del dott. Silvio Bologna espresso dal prof. Aldo Schiavello; VISTO il parere dell'Ufficio proponente; VISTA la proposta del Responsabile del procedimento; SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione; All’unanimità, DELIBERA di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo Di Dottore di Ricerca in Diritto Privato – sezione italiana della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”, da rilasciare in forma congiunta tra l’Università degli Studi di Palermo e l’ Università di Saragozza e con l’ulteriore qualifica di Doctor Europaeus. Letto e approvato seduta stante. 28) Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Universidad Panamericana (Messico) in favore del Dottorando Luis Fernando Rentería Barragán (mobilità incoming) RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La “Co-Tutela di tesi” di Dottorato di Ricerca è uno degli strumenti che consente ai Dottorandi iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo o presso Università straniere, di effettuare la preparazione della tesi di Dottorato di Ricerca svolgendo periodi di ricerca alternati nell’ambito dell’Università di appartenenza e dell’Università partner. Nel nostro Ateneo la CoTutela di Tesi di Dottorato di Ricerca è disciplinata dall’art.17 del vigente Regolamento dei corsi di Dottorato di ricerca ed è attuata in conformità agli accordi delle CRUI in atto vigenti. Attualmente la CRUI ha stipulato accordi per l’attivazione di co-tutele di tesi di Dottorato di Ricerca con Francia, Spagna, Germania e Svizzera. In giorno 18/11/2013 il Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Diritti Umani: Evoluzione, Tutela e Limiti dell’Università degli Studi di Palermo ha approvato la proposta della di attivazione di una Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca in favore del Dottorando Luis Fernando Rentería Barragán iscritto presso l’Universidad Panamericana (Messico), di cui si allega estratto del verbale. A seguito degli accordi tra le parti è stato predisposta, ai sensi dell’art.17 del vigente Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca, una bozza di Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca sulla base del modello approvato dalla CRUI in materia. La predetta Convenzione di co-tutela di tesi di Dottorato di Ricerca prevede che le due Università rilascino in favore del Dottorando, ciascuna il titolo di Dottore di Ricerca per la tesi in cotutela. L’Università degli Studi di Palermo rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in Diritti Umani: Evoluzione, Tutela e Limiti mentre l’Universidad Panamericana (Messico) rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in conformità alla normativa messicana in vigore. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 149 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Infine, si sottolinea, che il partner ha già spedito la Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca firmata da tutti i soggetti messicani coinvolti e siamo in attesa di riceverle, mentre la documentazione necessaria per avviare la procedura è pervenuta allo scrivente ufficio a mezzo nota prot. n. 40291 del 09/06/2014. Inoltre l’Ufficio Dottorati dell’Ateneo ha espresso parere positivo in merito all’attivazione di tale Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca. Pertanto, si propone che il Senato Accademico DELIBERI di esprimere parere favorevole alla stipula della Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Universidad Panamericana (Messico) in favore del Dottorando Luis Fernando Rentería Barragán, che di seguito si riporta: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 150 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 151 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 152 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 153 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 154 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 155 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 156 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 157 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 158 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 159 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Visto: Il Responsabile del Settore Formazione per la Ricerca f.to Modesta Semilia Il Dirigente dell’Area f.to Gandolfo Gallina Il Responsabile del procedimento f.to Antonino Serafini Il Senato Accademico Vista la Legge 210 del 3 luglio 1998 art. 4 – dottorato di ricerca; Visto il D.M. 224/99 recante norme in materia di dottorato di ricerca; Visto il D.M. 509/99 recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; Vista la Legge 30 dicembre 2010 n.240 art.19 - Disposizioni in materia di dottorato di ricerca; Visto l’art.17 del “Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Palermo”; Visto l’estratto del verbale della riunione del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Diritti Umani: Evoluzione, Tutela e Limiti del 18/11/2013; Tenuto conto del parere positivo dell’Ufficio Dottorati del nostro Ateneo; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di internazionalizzazione; all’unanimità DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. 29) Proposta di stipula protocollo aggiuntivo con Sichuan International Studies University (SISU) per percorso integrato di studi. RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con nota prot. del 09/06/2014 il prof. Pasquale Assennato ha trasmesso allo scrivente ufficio, per le valutazioni di competenza, la proposta di stipula di una Convenzione e un Protocollo aggiuntivo tra l’Ateneo di Palermo e la Sichuan International Studies University (Repubblica Popolare Cinese), già approvati e firmati dal Rettore dell’Università partner, per l’attivazione di un percorso integrato di studi finalizzato a promuovere e migliorare la conoscenza reciproca delle lingue, culture e società italiana e cinese. Lo scrivente ufficio, dopo aver esaminato i documenti ricevuti in collaborazione con il responsabile della UOA07 (Cooperazione internazionale) ha evidenziato che la convenzione VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 160 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO prevede diverse azioni mirate al raggiungimento dell’obiettivo di cui sopra (Art. 2), fra le quali il percorso integrato di studi disciplinato nel Protocollo aggiuntivo che identifica l’ambito di applicazione fra gli studenti del Corso di Laurea di Italiano del Dipartimento di Francese della S.I.S.U. (responsabile prof.ssa Yang Lin) e il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, autorità preposta alla selezione degli studenti UNIPA che svolgeranno un periodo di studi presso l’università partner seguendo le indicazioni della prof.ssa Mari D’Agostino, Direttrice della Scuola di Lingua Italiana per Stranieri dell’Università di Palermo. Il protocollo esecutivo all’Art. 4 disciplina le modalità di pagamento delle tasse universitarie da parte degli studenti partecipanti al programma che non appare improntato all’insegna del principio di reciprocità. Inoltre, nel protocollo esecutivo manca un piano didattico identificato e definito ma si indica soltanto, genericamente, che il periodo di studio presso l’Università partner è parte integrante del programma di studi della sede di provenienza (Art. 8) e l’attività da svolgere va concordata di volta in volta tra le responsabili delle due sedi (Art. 9). Con mail del 11/06/2014 l’ufficio ha comunicato agli interessati l’apparente discrepanza nella modalità di pagamento delle tasse e l’opportunità di redigere un allegato tecnico-didattico, che riporti: gli insegnamenti fruibili da parte sia degli studenti incoming che da quelli outgoing in entrambe le sedi, anche in forma di un pacchetto all’interno del quale individuare gli insegnamenti da inserire nel learning agreement di ogni studente; i corsi di studio UNIPA di riferimento (anche per identificare quali studenti possono partecipare al programma); le modalità di integrazione del periodo di studio svolto dagli studenti presso la sede ospitante nel programma di studi della sede di provenienza, anche per agevolare il successivo riconoscimento degli insegnamenti svolti e la ricostruzione della carriera dello studente da parte degli uffici preposti. Con mail del 12/06/14 la prof.ssa D’Agostino ha risposto con una relazione dettagliata a tutti i punti elencati sopra, chiarendo la problematica relativa alla tassazione e, soprattutto, convenendo sulla opportunità di predisporre successivamente un piano didattico chiaro e definito. In data 11/06/2014 l’ufficio ha ricevuto il Decreto del Direttore del Dipartimento di “Scienze Umanistiche” di approvazione dell’accordo e la relazione del soggetto proponente sulle finalità del progetto. Infine, sia la prof.ssa D’Agostino per le vie brevi che il delegato del Rettore per le Relazioni Internazionali hanno sottolineato l’urgenza della firma dei documenti al fine di consentire agli studenti cinesi di avviare la procedura per il rilascio del visto di ingresso. Si ritiene che, una volta approvato e firmato l'accordo, il progetto didattico potrà essere sottoposto, eventualmente, previo parere positivo dello scrivente ufficio, all’approvazione del Consiglio di Dipartimento proponente l'accordo. Pertanto, tenuto conto di quanto sopra esposto, si propone che il Senato Accademico DELIBERI parere favorevole all’approvazione dell’accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Palermo e la Sichuan International Studies University (SISU) per l’attivazione di un percorso integrato di studi finalizzato a migliorare la conoscenza reciproca delle lingue, culture e società italiana e cinese attraverso la professoressa Mari D’Agostino, Direttore della Scuola italiana per Stranieri (Dipartimento di Scienze umanistiche), la cui convenzione e protocollo aggiuntivo già firmati dal Rettore dell’Università cinese si riportano nella versione in lingua italiana: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 161 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 162 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 163 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 164 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 165 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 166 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 167 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi, inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming. Il Responsabile del procedimento f.to dott. V. Floriano Il Dirigente ad interim f.to dott. A. Valenti Il Responsabile della UOA Cooperazione internazionale per la formazione e la ricerca f.to sig. A. Serafini Il Senato Accademico visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo; visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270; visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2013-2015”; visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17; vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il Diritto allo Studio – Ufficio V; visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo; vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea; visti la Convenzione e il Protocollo aggiuntivo tra l’Ateneo di Palermo e la Sichuan International Studies University (Repubblica Popolare Cinese); visto il Decreto del Direttore del Dipartimento in “Scienze Umanistiche” del 11/06/2014; vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di internazionalizzazione; all’unanimità DELIBERA di esprimere parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente all’Università partner. Letto e approvato seduta stante 30) Varie, eventuali e sopraggiunte VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 168 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Nessun argomento viene trattato in questo punto. 31) Convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’associazione CO.TU.LE.VI. ai fini dello svolgimento dei tirocini curriculari all’interno dello sportello anti violenza Diana del Tribunale di Trapani RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Tenuto conto delle indicazioni inviate il 6 marzo 2014 dal Servizio Speciale SSP08-Osservatorio contratti-convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari legali negoziali – patrimoniali e pervenute allo scrivente Settore il 15 aprile 2014 tramite la Segreteria Tecnica del Rettore (comunicazione email in allegato), si e’ posto in essere l’iter procedurale propedeutico all’approvazione della convenzione indicata in oggetto. Pertanto si trasmette lo schema di convenzione finalizzato a disciplinare la partecipazione degli studenti iscritti ai corsi di laurea indicati all’art. 1, ad udienze il cui oggetto riguarda la violenza sulle donne. Pertanto si propone che il Senato Accademico DELIBERI Di approvare lo schema di convenzione ai fini dello svolgimento di Tirocinio Curriculare per i corsi di Studio di seguito indicati all’art. 1, il cui testo di seguito si riporta: PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’Associazione CO.TU.LE.VI , nella persona del legale rappresentante Palma Camelia Aurora Ranno con sede legale all’interno dello SPORTELLO ANTI VIOLENZA DIANA presso il Tribunale di Trapani E L’Università degli Studi di Palermo nella persona del Prof. Rettore Roberto Lagalla, domiciliato per la carica presso la sede legale dell’’Università medesima, sita in Palermo – Piazza Marina 61; VISTO il D.p.r. n. 382/80; VISTO il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n.270; VISTA la L. 240/2010; VISTO l’art.9 dello Statuto dell’Università degli Studi di Palermo; VISTO il Regolamento Didattico dell’Università degli Studi di Palermo; VISTO l’articolo 5 del regolamento dello sportello Antiviolenza VISTO l’articolo 1 del regolamento della CO.TU.LE.VI 1. Il Responsabile rappresenta lo sportello e i suoi servizi, lo presiede e ne è il referente ufficiale; 2. Il Responsabile si occupa di stabilire accordi di partenariato con enti, istituzioni e organizzazioni sia private che pubbliche; 3. Il Responsabile cura i contatti con le istituzioni pubbliche e private e si occupa di promuovere lo sportello e i suoi servizi attraverso i mass-media (tv,stampa,radio); 4. Il Responsabile si occupa di azioni di marketing finanziario (ricerca di sovvenzioni, sponsor, finanziamenti, contributi economici) e di ogni forma di supporto materiale utile al funzionamento dello sportello. 5. Il Responsabile a cadenza periodica cura l’organizzazione esterna di manifestazioni (convegni, seminari, tavole rotonde) per promuovere attività di prevenzione e di informazione rispetto al tema della violenza. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 169 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 6. Il Responsabile convoca l’assemblea generale dei componenti dello sportello (operatori, consulenti esterni aventi presa in carico, eventuali rappresentanti istituzionali) dirige e modera le discussioni, pone questioni, provvede al buon andamento dei lavori dell’assemblea. L’assemblea generale si riunisce in convocazione ordinaria, di norma, almeno una volta l’anno e in via straordinaria tutte le volte in cui il responsabile e/o uno dei componenti dello sportello ne facesse richiesta 7. Il Responsabile si relaziona con il Coordinatore Generale dello sportello rispetto a segnalazioni di nuovi casi, informazioni su casi seguiti, dati inerenti allo sportello da comunicare a rappresentanti istituzionali ( Tribunali, comune, forze dell’ordine) qualora ne venisse espressamente fatta richiesta. PREMESSO Che lo Sportello Anti Violenza “DIANA” del Comune di Trapani si prefigge di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza in genere nelle sue più variegate forme e manifestazioni, fisica, psicologica, sessuale, morale, spirituale, razziale ed altro ancora in qualunque luogo e contesto essa si manifesti, al fine di tutelare la salute, la dignità ed il benessere psicofisico e sociale dell’individuo; CONSIDERATO che lo sportello apre la sua sede distaccata c/o il tribunale di Palermo il 6 dicembre 2013 alle ore 9,30, il documento è stato sottoscritto dal Presidente del tribunale Leonardo Guarnotta, dalla Presidente dell’associazione Aurora Ranno e dalla Presidente del Comitato delle pari opportunità Giudice Alessandra Piras. Lo Sportello realizza i propri compiti attraverso: a) azioni di prevenzione del fenomeno violenza mediante convegni, work shop, gruppi di studio, conferenze, campagne di informazione e formazione, coinvolgendo enti, associazioni, istituti, scuole, organizzazioni pubbliche e private, b) azioni di intervento in tutte quelle situazioni in cui il fenomeno violenza si è già manifestato ed in cui è necessario intervenire attraverso variegate forme di sostegno e supporto, psicologico, materiale, legale, morale, assistenziale, etc. Tali azioni vengono espletate all’interno dello sportello grazie all’ausilio ed alla collaborazione spontanea di numerosi professionisti specializzati del settore che, come è avvenuto già in diverse occasioni hanno contribuito alla parziale o totale risoluzione di gravi episodi. VISTO che lo Sportello Anti Violenza, al fine di sviluppare in modo corretto e ottimale le proprie funzioni, può svolgere attività complementari, tra le quali, le proposte circa: a) la realizzazione di indagini conoscitive, anche mediante la somministrazione di questionari, circa la diffusione del fenomeno violenza, b) l’organizzazione di ricerca e di studio, nonché la partecipazione mediante proprie componenti, ad iniziative analoghe realizzate presso altre amministrazioni o soggetti privati di altri comuni; c) l’attivazione e lo sviluppo di rapporti di collaborazione con altri singoli professionisti/ consulenti e con centri, enti, comitati che si occupano di servizi analoghi nella prevenzione e lotta contro la violenza. CONSIDERATO che la collaborazione tra Università ed enti e/o associazioni possa risultare funzionale ad una maggiore efficienza formativa e collaborativa; Si stabiliscono con il presente protocollo i punti principali tra il Comune di Trapani, attraverso la Commissione Pari Opportunità, il Tribunale di Trapani e il Polo territoriale di Trapani. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 170 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Art.1 Le parti intendono avviare azioni e strategie comuni finalizzate a stimolare, programmare e realizzare attività ed iniziative rivolte agli studenti del Polo di Trapani dell’Università degli Studi di Palermo e precisamente dei seguenti corsi di Laurea ove attivati: Laurea in Giurisprudenza, laurea in Scienze Giuridiche, laurea in Relazioni Industriali, Laurea in Servizio Sociale, Laurea in Scienze e tecniche psicologiche, Laurea in Psicologia clinica, Laurea in Psicologia dell’arco di vita, Laurea in Psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni, Laurea in scienze Sociologiche. Le parti, pertanto, potranno promuovere attività di stage al fine di approfondire il tema delle Pari opportunità presso il Tribunale di Trapani. Art.2 Scopo del presente Protocollo di Intesa è favorire la partecipazione degli studenti iscritti ai corsi di Laurea di cui al precedente art. 1 ad udienze il cui oggetto riguarda la violenza sulle donne, utile sotto il profilo formativo teorico-pratico. Art.3 Lo Sportello Anti Violenza “DIANA” si impegna a fornire i locali per la realizzazione del progetto c/o il tribunale di Palermo stanza nr. 31 con autorizzazione del 22/11/2013 verbale nr. 41 a firma del Presidente della Corte Dott. Vincenzo Oliveri. Art.4 L’Università valuterà la possibilità di contribuire alla realizzazione del progetto anche mediante azioni di informazione/ formazione realizzate da docenti incaricati, che abbiano espresso il previo consenso, con competenze specifiche nell’ambito di cui al presente protocollo. Art.5 Al fine di realizzare i progetti di cui al presente atto, si istituisce un comitato scientifico composto da un membro designato dal Rettore dell’Università degli Studi di Palermo e da un membro designato dall’Associazione Co.Tu.Le.Vi. Art.6 Il presente protocollo non comporta oneri finanziari a carico delle parti. Art.7 L’Università degli Studi di Palermo potrà valutare, nei limiti consentiti dalla L. n. 240/2010 e dal Regolamento Didattico di Ateneo, il riconoscimento di crediti formativi universitari per le attività realizzate in esecuzione del presente atto. Art.8 Il presente Protocollo d’Intesa decorre dalla data di sottoscrizione, è di durata annuale e si considera tacitamente rinnovato, alla sua scadenza, per un periodo di pari durata. Luogo e data, Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Prof. Roberto Lagalla f.to Il Responsabile del procedimento (Dott. Fausto Gennuso) Il legale Rappresentante Palma Camelia Aurora Ranno f.to Il Dirigente (Ing. Gandolfo Gallina) VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 171 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Il Senato Accademico Visto lo schema predisposto dal Servizio Speciale SSP08-Osservatorio contratti-convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari legali negoziali: Visto il D.M. 270/2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”; Visto il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D.R. 3201 del 15.10.2013; Vista la proposta del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. 32) Proposta di Corso di formazione per gli studenti partecipanti ai processi di assicurazione della Qualità “Accreditamento della sede e dei Corsi di Studio” RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il Presidio di Qualità, nell’adunanza del 10.06.2014, ha evidenziato che le Linee Guida dell’ANVUR per l’accreditamento della sede e dei Corsi di Studio, approvate il 24.04.2014, prevedono l’indicatore AQ3.2 “Formazione per la qualità” inteso a valutare se <<L’Ateneo ha organizzato un’adeguata attività di formazione per docenti, studenti e personale TA coinvolti nei processi didattici e nella relativa AQ>>. Durante lo svolgimento dell’iniziativa “L’accreditamento della sede e dei corsi di studio: opportunità o adempimenti ?” – 5 Conversazioni con il Delegato del Rettore alla didattica, gli studenti hanno segnalato la necessità di una adeguata formazione in tema di assicurazione della qualità, in modo particolare per gli studenti che partecipano alla Commissione Paritetica Docenti-Studenti della Scuola e alla Commissione Gestione di Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio. Facendo seguito alla richiesta degli studenti, il Presidio di Qualità ha approvato il seguente Corso di formazione “Accreditamento della sede e dei corsi di studio” per gli studenti partecipanti ai processi di Assicurazione della Qualità: ACCREDITAMENTO DELLA SEDE E DEI CORSI DI STUDIO OBIETTIVI FORMATIVI Fornire allo studente le conoscenze utili per la partecipazione agli organismi previsti dall’Assicurazione della Qualità dei Corso di Studio (Commissione Gestione della Assicurazione della Qualità, Commissione Paritetica Docenti-Studenti della Scuola) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione delle conoscenze relative ai processi di assicurazione della qualità. Acquisizione delle conoscenze relative agli ordinamenti didattici, alle linee guida ANVUR e alla vigente normativa per la valutazione, l’autovalutazione e l’accreditamento. Capacità di comprensione della normativa, dei regolamenti di Ateneo e delle linee guida in tema di ordinamenti didattici e di assicurazione della qualità dei Corsi di Studio e della sede. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 172 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di applicare, in autonomia, le conoscenze acquisite per effettuare le analisi necessarie per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti e del Verbale di Riesame del Corso di Studio. Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare i punti di forza e di debolezza dei Corsi di Studio e delle Scuole nel processo di assicurazione di qualità e di accreditamento della sede e dei Corsi di Studio. Abilità comunicative Capacità di esporre sia i risultati delle analisi condotte sia i contenuti della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti (CPDS) e del Verbale di Riesame del Corso di Studio, anche a soggetti non esperti. Capacità d’apprendimento Capacità di analizzare in autonomia, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i documenti predisposti dai competenti organi collegiali e di governo dell’Ateneo, dal MIUR e dall’ANVUR. PROGRAMMA DEL CORSO Ore di lezione 3 3 3 3 3 Argomenti Definizione di qualità e di assicurazione della qualità. Ordinamenti Didattici (D.M. 270/04, D.M. 509/99), processo di istituzione dei corsi di studio, parere del CUN e del Nucleo di Valutazione di Ateneo. Il D.M. 47/2103. Il D.M. 1059/2013. Accreditamento iniziale dei corsi di studio di nuova attivazione. La Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio (SUA-CdS). Il documento “Progettazione del Corso di Studio”. Il Documento “Politiche di Ateneo e Programmazione”. Le Linee Guida ANVUR su “Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento del sistema universitario italiano”. La rilevazione dell’opinione degli studenti sulla didattica. La rilevazione dell’opinione dei docenti sulla didattica. La rilevazione dell’opinione dei Laureandi. La rilevazione dell’opinione dei Laureati a 1, 3 e 5 anni. La Commissione Paritetica Docenti-Studenti (CPDS) e la Relazione annuale della CPDS. La Commissione di gestione dell’Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio. Il Verbale di Riesame. Il Sistema di Governance della Assicurazione di Qualità dell’Ateneo di Palermo. Il Presidio di Qualità di Ateneo. Linee Guida ANVUR per l’accreditamento periodico della Sede e dei Corsi di Studio. Modalità di presentazione dei risultati della assicurazione di qualità agli organi di governo e agli studenti. Docente Responsabile: Prof. Vito Ferro Organizzazione della didattica: Lezioni frontali Modalità di frequenza: Obbligatoria ad almeno il 70% delle lezioni Calendario delle Lezioni: 1 lezione settimanale della durata di 3 ore Prova finale: Test a risposta multipla Il Presidio di Qualità propone di realizzare tre edizioni, ciascuna fruibile da 150 studenti, e di assicurare per le prime due edizioni la priorità di frequenza agli studenti partecipanti alle VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 173 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti e alle Commissioni di Gestione della assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio. Il Presidio ha richiesto l’attribuzione di 2 CFU ai sensi della delibera del Senato Accademico del 5.10.2010. Il Responsabile del procedimento f.to dott. A. Sternheim Il Dirigente f.to dott. A. Valenti IL SENATO ACCADEMICO Vista la proposta del responsabile del procedimento; all’unanimità DELIBERA di approvare, in conformità alla proposta, il Corso di formazione “Accreditamento della sede e dei corsi di studio” per gli studenti partecipanti ai processi di Assicurazione della Qualità. In attuazione alla delibera del Senato Accademico del 5.10.2010, allo studente che avrà frequentato almeno il 70% delle lezioni e avrà superato il test finale verranno riconosciuti 2 CFU. Lo studente, ai fini del riconoscimento dei CFU previsti nella tipologia di attività di cui al punto a (attività autonomamente scelte dallo studente), dovrà produrre attestazione di partecipazione al Corso alla Segreteria Studenti di Ateneo per il successivo caricamento dei CFU in carriera fra le attività di cui al punto a) art.10, comma 5 del D.M. 270/2004. Lo studente, ai fini del riconoscimento dei CFU previsti nella tipologia di attività di cui al punto d (attività formative, non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze etc….), dovrà produrre attestazione di partecipazione al Corso alla Segreteria Studenti di Ateneo per il successivo caricamento dei CFU in carriera fra le attività di cui al punto d) art.10, comma 5 del D.M. 270/2004. Letto e approvato seduta stante. 33) Comunicazioni del Presidio di Qualità relative all’adunanza del 10.06.2014 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il Pro Rettore Vicario ricorda, preliminarmente, che al fine di perseguire il requisito di assicurazione della qualità AQ2, il Presidio di Qualità, come riportato nel D.M. 47/2013, nel D.M. 1059/2013 e nelle “Linee Guida per l’accreditamento periodico delle sedi e dei corsi di studio” pubblicate dall’ANVUR in data 24.04.2015, è tenuto <<ad assicurare che esistano efficaci relazioni tra Corsi di Studio, Commissione paritetica Docenti-Studenti e Nucleo di Valutazione, e riferisce agli Organi di Governo>> dell’Ateneo. Il Pro Rettore Vicario comunica che nella seduta del 10.06.2014 il Presidio di qualità ha esaminato le “Determinazioni delle Scuole sui Corsi di Studio da sottoporre all’accreditamento periodico”. Il Pro Rettore Vicario ricorda che, a seguito della emanazione delle Linee Guida ANVUR sull’accreditamento periodico delle sedi e dei Corsi di Studio del 24.04.2014, il Presidio di Qualità nella seduta del 7.05.2014 ha segnalato al Magnifico Rettore <<la necessità che gli Organi competenti assumano le seguenti determinazioni: 1) Proposta di ciascuna Scuola di 3 Corsi di Studio, di cui 2 di differente livello della formazione, da sottoporre all’accreditamento periodico; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 174 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 2) Proposta del Senato Accademico di 6 Corsi di Studio, scelti tra i 15 proposti al punto 1), da sottoporre all’accreditamento periodico; 3) Delibera del Consiglio di Amministrazione, sulla base della proposta di cui al punto 2) e delle complessive indicazioni di cui al punto 1), di scelta dei 6 Corsi di Studio da sottoporre all’ANVUR per l’accreditamento periodico.>> Al fine di dare seguito alle indicazioni del Presidio di Qualità, il Rettore, con Nota Prot. 33539 del 13.05.2014, ha invitato i Consigli delle Scuole a deliberare sulla proposta di <<3 Corsi di Studio, di cui 2 di differente livello della formazione, da sottoporre all’accreditamento periodico>>. Dalle delibere dei Consigli delle Scuole emerge il seguente elenco di sedici proposte: L-21 SCUOLA POLITECNICA L-41 LM-31 LM-69 SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA L/SNT3 L/SNT4 LM-41 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale Statistica per l'Analisi dei Dati Ingegneria Gestionale Imprenditorialità e qualità per il sistema agroalimentare Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro Medicina e chirurgia L-25 SCUOLA DELLE SCIENZE DI BASE E LM-8 APPLICATE LM-13 Scienze Forestali ed Ambientali L-5 SCUOLA DELLE SCIENZE UMANE E LM-45 DEL PATRIMONIO CULTURALE LM-59 Studi Storici e Filosofici SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICOSOCIALI Biotecnologie per l'Industria e per la Ricerca Scientifica Farmacia Musicologia Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità L-22 Scienze delle attività motorie e sportive LM-47 Management dello Sport e delle Attività Motorie LM-63 Scienze delle amministrazioni ed organizzazioni complesse Il Presidio di Qualità rileva che nelle delibere dei Consigli delle Scuole non sono esplicitamente riportate le motivazioni che hanno condotto alla scelta dei corsi di studio proposti per la procedura di accreditamento periodico. Il Presidente dell’ANVUR, con Nota Prot.2042 del 9.06.2012, ha comunicato che per il 2014 <<è prevista la visita a quattro Atenei, tra i quali un Ateneo telematico, scelti sulla base di autocandidature. Per il 2015 sono previste fino a 15 visite, sempre su base volontaria, per poi passare nel 2016 a un programma a regime pluriennale che consenta, come previsto dalla normativa, di visitare nel quinquennio tutti gli atenei, sia pubblici che privati>>. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 175 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO <<Gli Atenei sono invitati, quindi, a presentare le loro autocandidature per accogliere le visite per l’Accreditamento periodico, sia per il 2014 che per il 2015. L’ANVUR si riserva comunque di individuare, tra le autocandidature pervenute, gli Atenei da inserire nel programma di visita, anche in base alla loro tipologia e distribuzione territoriale>>. Posto che l’Ateneo probabilmente non si proporrà per l’accreditamento periodico nel 2014, e potrebbe invece proporsi per il 2015, il Presidio propone agli Organi di Governo di avviare una sperimentazione interna del processo di accreditamento periodico per i sedici corsi di studio che si sono autocandidati. La suddetta sperimentazione costituirebbe un utile banco di provare per testare le procedure previste nelle Linee Guida dell’ANVUR del 24.04.2014, per individuare punti di forza e di debolezza dei Corsi di Studio proposti e per informare gli studenti e i docenti coinvolti nel processo di assicurazione della qualità. Con riferimento a quest’ultimo aspetto si è dato incarico alla Dott.ssa Sternheim di predisporre un glossario di almeno 3000 parole sui processi di assicurazione della qualità e di accreditamento da distribuire agli studenti e ai docenti. La sperimentazione potrà essere effettuata, su ciascuno dei sedici corsi di studio, da una commissione, presieduta del Presidente del Presidio di Qualità e costituita da due docenti per ciascuna delle cinque aree (Area Giuridica ed Economico-Sociale, Area Medica, Area Politecnica, Area Scientifica, Area Umanistica) presenti nel Presidio stesso. I docenti saranno scelti dal Presidio di Qualità con i seguenti criteri: 1) Non devono essere coordinatori dei corsi di studio oggetto della sperimentazione; 2) Non devono essere delegati della didattica nei Dipartimenti; 3) Non devono essere Presidenti o Componenti delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti delle Scuole; 3) Non devono insegnare nei Corsi di Studio oggetto della sperimentazione; 4) Devono avere comprovata esperienza di tematiche di didattica e di valutazione. La Commissione redigerà un apposito Verbale utilizzando gli stessi elementi e i medesimi criteri adottati nelle Linee Guida ANVUR per i lavori della Commissione degli Esperti Valutatori (CEV) che si occuperà dell’accreditamento periodico della sede e dei corsi di studio. IL SENATO ACCADEMICO -Vista la proposta del responsabile del procedimento all’unanimità DELIBERA di approvare la sperimentazione interna del processo di accreditamento periodico per i sedici corsi di studio che si sono autocandidati e rinvia alla prossima seduta la deliberazione sulla modalità di costituzione della Commissione di esperti valutatori che condurrà la suddetta sperimentazione. Letto e approvato seduta stante 34) Rilascio certificazioni in funzione degli atti documentali presenti presso gli archivi del Servizio speciale segreterie studenti RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Pervengono numerose richieste inerenti il rilascio di certificazioni da parte di studenti che hanno conseguito il titolo presso le Scuole Professionali ed ex ISEF fino agli anni 1999/2000, per i quali VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 176 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO non sono presenti presso l’Archivio di deposito del Servizio Speciale Segreterie Studenti i fascicoli personali e gli atti di carriera. Tali richieste hanno per oggetto sia il rilascio del titolo di studio, sia la certificazione storica della carriera svolta ai fini della eventuale richiesta del trattamento di quiescenza. Sulla base degli atti disponibili presso la Segreteria Studenti, alcune di queste richieste possono essere soddisfatte integralmente, poiché si dispone della documentazione cartacea completa; altre invece, possono essere soddisfatte solo parzialmente, poiché si dispone solo del verbale finale di laurea e non del fascicolo personale attestante la carriera. Si chiede, pertanto, a codesto Senato Accademico competente di: autorizzare la Segreteria Studenti a rilasciare le diverse certificazioni della carriera esclusivamente sulla base degli atti disponibili; sottoporre all'attenzione del Senato eventuali richieste per le quali non vi sono atti documentali per eventuali attestazioni. Il Responsabile del procedimento f.to Dott.ssa Maria Di Grigoli Il Dirigente (ad interim) f.to Dott. Antonio Valenti IL SENATO ACCADEMICO Vista la proposta del responsabile del procedimento all’unanimità DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto e approvato seduta stante. La trattazione dei rimanenti punti all’ordine del giorno è rinviata alla prosecuzione della seduta fissata per lunedì 30 giugno p.v.alle ore 15,00. La seduta è sospesa alle ore 19,20. IL DIRETTORE GENERALE Segretario Dott. Antonio VALENTI IL RETTORE Presidente Prof. Roberto LAGALLA L’anno duemilaquattordici addì trenta del mese di giugno alle ore 15,15 in Palermo, nella sede del Rettorato presso la Sala “M. Carapezza” di Palazzo Chiaromonte - Steri (Piazza Marina n° 61), si è riunito il Senato Accademico convocato dal Rettore con avviso prot. n. 41411 del 12 giugno 2014 Sono presenti: Dott. Dario Altieri Prof. Marcella Aprile Prof. Laura Auteri Prof. Ettore Barone Dott. Alessandro Bruno Dott. Baldassare Canino Prof. Marco Carapezza VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 177 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Dott. Cinzia Cerroni Prof. M. Concetta Di Natale Prof. Luigi Dusonchet Prof. Ada Maria Florena Dott. Manfredi Leone Dott. Giorgio Maniaci Prof. Fabio Mazzola Prof. Michela Morello Prof. Francesco Moschella Prof. Enrico Napoli Dott. Francesco Pace Prof. Gaspare Parrinello Sig. Pasquale Pillitteri Dott. Antonino Pollara Sig. Carlotta Provenza Sig. Mirko Romano Prof. Giovanni Spinelli Prof. Attilio Sulli Prof. Giuseppe Verde Dott. Sergio Casella Assenti giustificati: Prof. Roberto Lagalla Prof. Vito Ferro Sig. Mario Piazzese Dott. Antonio Valenti Rettore Pro Rettore vicario Direttore Generale Assenti: Sig. Alessandra Cianciolo Dott. Fulvio Ornato Assume le funzioni di Presidente il Vice Presidente Prof. Fabio Mazzola Assume le funzioni di Segretario il Delegato del Direttore Dott. Sergio Casella. Sono altresì presenti, nella qualità di collaboratori del delegato del Direttore Generale, il dott. Angelo Neri e la sig.ra Annalisa Impeduglia. Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita i presenti alla discussione a continuare la trattazione dei punti all’ordine del giorno rinviati nella seduta del 17 giugno e all’approvazione dei seguenti punti aggiuntivi all’ordine del giorno: 20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del Senato 35) Attivazione procedura concorsuale per il reclutamento di n. 1 ricercatore a tempo determinato art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240S.C. 09/D1 – S.S.D. ING-IND/22 presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali 36) Convenzione tra l’Università degli studi di Palermo e la Abbie S.r.l. per il finanziamento di un posto di ricercatore universitario S.S.D. MED/16 Reumatologia presso il Dipartimento Dibimis 37) Modifica “Regolamento per la nomina dei cultori della materia” emanato con D.R: 1796 del 17 giugno 2013” VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 178 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 38) Richiesta di afferenza del Prof. Michele Ciofalo al Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica (DICGIM) – parere del Senato Accademico Questo punto all’ordine del giorno viene rititaro dall’Amministrazione 39) Richiesta di afferenza dei Proff.ri Antonio Palma, Marcello Traina, Angelo Bellavia, Angelo Iovane, Rosalia Lo Presti, Giuseppe Battaglia, Marianna Bellafiore, Antonio Bianco, Barbara Cappuzzo, Vincenza Leonardi, Pietro Maltese, Patrizia Proia, Giuseppe Russo, Daniele Zangla al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione - parere del Senato Accademico 40) Commissione Esperti Valutatori per la valutazione dell’accreditamento periodico 41) Regolamento per il conferimento degli insegnamenti nei corsi di studio dell’offerta formativa parere del Senato Accademico 42) Nomina della Commissione sui riconoscimenti onorifici dell'Ateneo e approvazione dei criteri di valutazione delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa 43) Ripartizione del 30% delle risorse derivanti dal Piano straordinario associati 2010-2013 per la chiamata dei Professori Associati ai sensi dell’art. 18 c. 1 della Legge 240/2010 – parere del Senato Il Presidente propone di prendere in esame il seguente punto all’ordine del giorno: 35) Attivazione procedura concorsuale per il reclutamento di n. 1 ricercatore a tempo determinato - art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240S.C. 09/D1 – S.S.D. ING-IND/22 presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La figura del ricercatore a tempo determinato è stata introdotta dall’art. 1 (comma 14) della Legge 4.11.2005 n. 230 e regolamentata dal successivo Decreto Interministeriale n. 94 del 16.09.2009. Con la Legge n. 240 del 30.12.2010 - GURI n. 10 del 14.01.2011 – art. 24 “Ricercatori a tempo determinato”, sono state introdotte le nuove disposizioni sulle modalità di reclutamento e sul trattamento giuridico ed economico della suddetta tipologia di personale. Con il D.R. n. 4197 del 19.12.2013 è stato emanato il nuovo “Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato”, approvato dal Senato Accademico con delibera n. 22 del 17.12.2013. L’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 – che al 3° comma prevede le seguenti tipologie contrattuali: a) contratti di durata triennale prorogabili per soli due anni, per una sola volta, previa positiva valutazione delle attività didattiche e di ricerca svolte, effettuata sulla base di modalità, criteri e parametri definiti con decreto del Ministro; i predetti contratti possono essere stipulati con il medesimo soggetto anche in sedi diverse; b) contratti triennali non rinnovabili, riservati a candidati che hanno usufruito dei contratti di cui alla lettera a), ovvero, per almeno tre anni anche non consecutivi, di assegni di ricerca ai sensi dell'articolo 51,comma 6, della legge 27 dicembre 1997 n. 449 e successive modificazioni, o di borse post-dottorato ai sensi dell'articolo 4 della legge 30 novembre 1989 n. 398, ovvero di analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 179 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO mentre all’ 8° comma prevede che: il trattamento economico spettante ai destinatari dei contratti di cui al comma 3, lettera a), è pari al trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a seconda del regime di impegno. Per i titolari dei contratti di cui al comma 3, lettera b), il trattamento annuo lordo onnicomprensivo è pari a quello iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo pieno elevato fino a un massimo del 30%”. Si riportano di seguito elencati, gli articoli 3, 4 e 5 del Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato: art. 3 “Modalità di reclutamento e di finanziamento” Il reclutamento di ricercatori a tempo determinato avviene nell’ambito delle risorse disponibili per la programmazione, di cui all’art. 105 della legge 30.12.2004 n. 311 e di cui all’art. 1 ter del decreto legge 31.01.2005 n. 7 convertito con modificazioni dalla legge 31.03.2005 n. 43, nonché delle disposizioni di cui all’art. 5 (4° comma - lettera d) della legge 30.12.2010 n. 240. In base a quanto previsto dal 3° comma dell’art. 18 della Legge 30.12.2010 n. 240, l’assunzione dei ricercatori a tempo determinato di cui al presente regolamento può essere a totale carico di altri soggetti pubblici o privati, previa stipula di convenzione di durata almeno pari a quella del contratto. I soggetti esterni, pubblici o privati, che si impegnano per un finanziamento, possono versare la somma in un’unica soluzione o in quote da corrispondersi alle date concordate dalle parti. Nel caso in cui il finanziatore esterno privato scelga di corrispondere la somma in più rate, dovrà consegnare all’Università idonea fideiussione bancaria o assicurativa, o equivalente forma di garanzia, di importo corrispondente all’intero finanziamento proposto. art. 4 “Tipologie contrattuali” a) contratti di durata triennale prorogabili per soli due anni, per una sola volta, previa positiva valutazione delle attività didattiche e di ricerca svolte, effettuata sulla base di modalità, criteri e parametri definiti con decreto del Ministro; i predetti contratti possono essere stipulati con il medesimo soggetto anche in sedi diverse; b) contratti triennali non rinnovabili, riservati a candidati che hanno usufruito dei contratti di cui alla lettera a), ovvero, per almeno tre anni anche non consecutivi, di assegni di ricerca ai sensi dell'art. 51, comma 6, della legge 27.12. 1997 n. 449, e successive modificazioni, o di borse post-dottorato ai sensi dell'art. 4 della legge 30.11.1989 n. 398, ovvero di analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri. I contratti di cui alla lettera a), possono prevedere il regime di tempo pieno o di tempo definito. I contratti di cui alla lettera b), sono stipulati esclusivamente con regime di tempo pieno. L'impegno annuo complessivo per lo svolgimento delle attività di didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti è pari a 350 ore per il regime di tempo pieno e a 200 ore per il regime di tempo definito. L'espletamento del contratto di cui alle lettere a) e b), costituisce titolo preferenziale nei concorsi per l'accesso alle pubbliche amministrazioni. Nell'ambito delle risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto di cui alla lettera b), l'Università valuta il titolare del contratto stesso, che abbia conseguito l'abilitazione VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 180 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO scientifica prevista dall'art. 16 della Legge 30.12.2010 n. 240, ai fini della chiamata nel ruolo di professore associato, ai sensi dell'art. 18, comma 1, lettera e) della suddetta legge. In caso di esito positivo della valutazione, il titolare del contratto, alla scadenza dello stesso, è inquadrato nel ruolo dei professori associati. In caso di chiamata si applica, per il finanziamento, il disposto del comma 3 del suindicato art. 18. art. 5 “Procedura di reclutamento” Le procedure di reclutamento dei ricercatori a tempo determinato sono proposte dalle strutture scientifiche o didattiche individuate dallo Statuto di Ateneo, di seguito indicata come Struttura proponente. La proposta di reclutamento, deliberata dalla Struttura proponente, deve contenere: - tipologia contrattuale; - regime di tempo pieno o di tempo definito; - eventuale indicazione, corredata da idonea documentazione, che la copertura finanziaria è a carico di soggetti terzi pubblici o privati; - settore concorsuale ed un eventuale profilo esclusivamente tramite indicazione di uno o più c settori scientifico-disciplinari; - sede di svolgimento delle attività di ricerca; - struttura di svolgimento della attività didattica; - indicazione della lingua o delle lingue straniere da conoscere; - numero massimo, comunque non inferiore a dodici, di pubblicazioni che ciascun candidato può presentare. La proposta di reclutamento, previa approvazione del Senato Accademico, sarà sottoposta al Consiglio di Amministrazione per l’autorizzazione all’emanazione del relativo bando. Il bando di indizione della procedura di valutazione viene emanato dal Rettore e viene pubblicizzato sulla Gazzetta Ufficiale, sull’Albo Ufficiale di Ateneo, nel sito internet dell’Università e su quelli del Ministero e dell'Unione europea e anche sul sito della CRUI. Dalla data di pubblicazione decorrono trenta giorni per la presentazione delle domande. Nel bando saranno indicati: la struttura proponente; settore concorsuale ed un eventuale profilo esclusivamente tramite indicazione di uno o più settori scientifico-disciplinari; i requisiti e i titoli di ammissione alla selezione; la lingua straniera scelta in relazione all’eventuale profilo plurilingue dell’Ateneo ovvero alle esigenze didattiche dei corsi di studio in lingua straniera; il numero massimo, comunque non inferiore a dodici, delle pubblicazioni che ciascun candidato può presentare; i termini di presentazione della domanda di partecipazione e i documenti che dovranno essere presentati dai candidati; il responsabile del procedimento; le incompatibilità previste dalla Legge; la tipologia contrattuale di cui all’art. 4 del presente regolamento e l’eventuale regime di impegno previsto. I requisiti indicati nel bando dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 181 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Con la delibera del 08.04.2014 il Senato Accademico approva la Convenzione, tra l’Università degli Studi di Palermo ed il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM), per il finanziamento e l’attivazione di un posto di ricercatore a tempo determinato di durata triennale nel SSD ING-IND/22 per attività di ricerca nell’ambito del progetto di ricerca “Sistemi polimerici per il rilascio controllato”. In data 16.06.2014 il Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM) approva l’attivazione della procedura relativa alla copertura, per un triennio, di n. 1 posto di ricercatore a tempo determinato della tipologia contrattuale A, (prevista al 3° comma dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e all’art. 4 del Regolamento di Ateneo) – Settore Concorsuale 09/D1 “SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI” - Settore Scientifico Disciplinare ING-IND/22 “SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI”, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM), prevedendo per lo stesso il regime di impegno a tempo pieno, la cui spesa graverà sul progetto sopra riportato. La copertura finanziaria di €. 145.231,89 lordi è stata accertata con impegno n. 7346/2014 del 26.06.2014 sulla Voce di Bilancio n. R4D10+P0GUINST - Esercizio finanziario 2014 del Bilancio Universitario. Dalla documentazione allegata alla stessa si evince che: il contratto da stipulare è della tipologia A; il regime di impegno è a tempo pieno; il Settore Concorsuale 09/D1 - Settore Scientifico Disciplinare ING-IND/22; la sede di svolgimento dell’attività di ricerca: Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM); la struttura di svolgimento dell’attività didattica: Scuola Politecnica; la lingua straniera di cui è richiesta la conoscenza è la lingua inglese; il numero massimo di pubblicazioni 15. Si fa presente in merito che, avendo la struttura proponente optato per la tipologia contrattuale A con il regime di impegno a tempo pieno, la somma impegnata per la retribuzione del ricercatore a tempo determinato è quantificata in €. 48.392,01 a.l., comprensiva degli oneri a carico dell’Amministrazione, per un totale, nei tre anni di contratto, di €. 145.176,03. Premesso quanto sopra esposto, si propone che il Senato Accademico esamini la documentata proposta alla luce del disposto dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e dell’art. 5 del “Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato” e DELIBERI di approvare la proposta di reclutamento per un triennio, di n. 1 posto di ricercatore a tempo determinato della tipologia contrattuale A, (prevista al 3° comma dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e all’art. 4 del Regolamento di Ateneo) con regime a Tempo Pieno – Settore Concorsuale 09/D1 “Scienza e Tecnologia dei Materiali” - Settore Scientifico Disciplinare INGIND/22 “Scienza e Tecnologia dei Materiali” presso il Dipartimento Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM). VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 182 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO La Responsabile del procedimento F.to Dott.ssa Alessandra Fallica La Dirigente F.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo IL SENATO ACCADEMICO VISTA la Legge 30.12.2010 n. 240, ed in particolare gli artt. 22 (9° comma), e 24; ESAMINATI i decreti ministeriali attuativi di tale normativa; ESAMINATO il nuovo “Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato”; VISTA la delibera del 08.04.2014 con la quale il Senato Accademico approva la Convenzione tra l’Università degli studi di Palermo ed il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM) per il finanziamento e l’attivazione di un posto di ricercatore a tempo determinato di durata triennale nel SSD ING-IND/22 per attività di ricerca nell’ambito del progetto di ricerca “Sistemi polimerici per il rilascio controllato”; VISTA la delibera del 16.06.2014 con la quale il Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aereospaziale, dei Materiali (DICAM) approva l’attivazione della procedura relativa alla copertura, per un triennio, di n. 1 posto di ricercatore a tempo determinato della tipologia contrattuale A, (prevista al 3° comma dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e all’art. 4 del Regolamento di Ateneo) – Settore Concorsuale 09/D1 “Scienza e Tecnologia dei Materiali” Settore Scientifico Disciplinare ING-IND/22 “Scienza e Tecnologia dei Materiali”, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM), prevedendo per lo stesso il regime di impegno a tempo pieno, la cui spesa graverà sul progetto sopra riportato; CONSIDERATO che la copertura finanziaria di €. 145.231,89 lordi è stata accertata con impegno n. 7346/2014 del 26.06.2014 sulla Voce di Bilancio n. R4D10+P0GUINST - Esercizio finanziario 2014 del Bilancio Universitario; VISTA la proposta del Responsabile del procedimento; PRESO ATTO del parere espresso in merito dalle Commissioni Senatoriali competenti; DELIBERA di approvare la proposta sopra riportata. Letto ed approvato seduta stante. 36) Convenzione tra l’Università degli studi di Palermo e la Abbie S.r.l. per il finanziamento di un posto di ricercatore universitario S.S.D. MED/16 Reumatologia presso il Dipartimento Dibimis RELAZIONE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”; VISTO in particolare l’art. 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Ricercatori a tempo determinato”; VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 183 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO VISTO l’articolo 18, comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi del quale “Gli oneri derivanti dalla chiamata di professori di cui al comma 1 e dall'attribuzione dei contratti di cui all'articolo 24 possono essere a carico totale di altri soggetti pubblici e di soggetti privati, previa stipula di convenzioni di durata almeno quindicennale per i professori e i ricercatori titolari del secondo contratto di cui all'articolo 24, comma 5, ovvero di durata almeno pari a quella del contratto per i ricercatori.; CONSIDERATO che l’ Art. 3 , comma 3, del Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato prevede che: …..in base a quanto previsto dal 3° comma dell’art. 18 della legge 30.12.2010 n. 240, l’assunzione dei ricercatori a tempo determinato di cui al presente regolamento può essere a totale carico di altri soggetti pubblici o privati, previa stipula di convenzione di durata almeno pari a quella del contratto .…”; CONSIDERATO che è interesse dell’Università degli Studi di Palermo e della Società Farmaceutica, Abbvie S.r.l., concertare, strutturare e implementare forme di collaborazione sul piano scientifico e didattico, che consentano uno sviluppo delle rispettive attività e che scopo della Convenzione è quello di facilitare, per tutta la durata dell’accordo, il mantenimento e lo sviluppo di forme di intesa e di cooperazione sul piano scientifico e della ricerca ; CONSIDERATO che l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica, ha fatto espressa richiesta, con note del 10/06/2013 e del 10/10/2013, alla Abbvie di una contribuzione economica per il finanziamento di un posto di ricercatore Universitario a tempo pieno, di cui alla lett a), comma 3 art.4 del vigente Regolamento, per il settore MED/16 presso il Dipartimento Di.Bi.M.I.S. dell’Università nell’ambito del progetto scientifico “Subsets linfocitari e profilo citochimico nella Sindrome di Sjogren” ; VISTO che la Abbvie, con nota del 07/11/2013 ha manifestato la propria volontà ad elargire il contributo liberale di € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemiladuecentotrentuno/89) destinato al finanziamento di un Posto di Ricercatore a tempo determinato MED/16, a sostegno del progetto sopra menzionato; Si propone che il Senato Accademico APPROVI La proposta di Convenzione che segue CONVENZIONE TRA LA ABBVIE S.r.L E l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO PER IL FINANZIAMENTO DI UN POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO per il Settore Scientifico Disciplinare MED/16 Reumatologia PRESSO IL DIPARTIMENTO Di.Bi.M.I.S. La Società Abbvie S.r.l. – Società Unipersonale - con sede e domicilio fiscale in Campoverde di Aprilia (LT) 04011 S.R. Pontina Km. 52 (P.IVA e C.F. n. 02645920592-, di seguito denominata soggetto finanziatore o “Abbvie”, rappresentata dal Rappresentante legale, Ing. Fabrizio Greco, domiciliato per la carica presso la sede legale ed autorizzato alla sottoscrizione della presente giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 12/10/2012 E L’Università degli Studi di Palermo, di seguito denominata Università, C.F. n. 80023730825, in persona del Rettore, Roberto Lagalla, nato a Bari il 16/4/1955, domiciliato per la carica presso la sede dell’Università medesima sita a Palermo nella Piazza Marina n. 61 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 184 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO PREMESSO CHE l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica, (DIBIMIS) con lettera del 10/06/2013 ha chiesto all’Abbvie, come sopra identificata , il finanziamento di un posto di Ricercatore Universitario a tempo determinato della durata di 3 anni, per un importo pari ad € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemila duecentotrentuno/89), settore s.s.d. Reumatologia (MED/16) presso il Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica (DIBIMIS); l’Abbvie, come sopra specificata, con nota del 07/11/2013 prot. n. 7830 ha manifestato la volontà di conferire all’Università degli Studi di Palermo un contributo economico liberale di € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemiladuecentotrentuno/89) per il finanziamento di cui sopra; l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica, (DIBIMIS), nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, ha previsto nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 12 dicembre 2013 di chiedere l’attivazione delle procedure concorsuali per la copertura di un posto di ricercatore a tempo determinato, ai sensi del comma 3, lett a), dell’art.24 della legge 240/2010, per il settore scientifico disciplinare MED/16 Reumatologia, da bandire sul budget reso disponibile dal soggetto finanziatore, nell’ambito del progetto scientifico “Subsets linfocitari e profilo citochimico nella Sindrome di Sjogren”; Il soggetto finanziatore propone di versare il predetto importo in n. 3 soluzioni annuali di € 48.410,63 (euroquarantaottomilaquattrocentodieci/63) ciascuna; gli obiettivi e le finalità del soggetto finanziatore risultano convergenti con quelli dell’Università degli Studi di Palermo, a garanzia della libertà e dell’autonomia della didattica e della ricerca scientifica, nel rispetto dei valori che sono alla base delle attività universitarie ed in conformità con i principi della Costituzione relativi allo sviluppo della cultura e della ricerca e della libertà d’insegnamento (artt. 9 e 33 Cost.); TUTTO CIÒ PREMESSO ED ATTESO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 Le premesse costituiscono parte integrante del presente atto. Art. 2 Oggetto della presente convenzione è il finanziamento da parte della Abbvie s.r.l. di un posto di ricercatore universitario a tempo determinato settore scientifico disciplinare MED/16 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Dipartimento Di.Bi.M.I.S. dell’Università degli Studi di Palermo per un periodo di anni 3. Art. 3 Il soggetto finanziatore si impegna ad erogare all’Università degli Studi di Palermo la somma complessiva di € di € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemiladuecentotrentuno/89) a copertura del 100% del budget del posto di ricercatore a tempo determinato di cui all’art. 2 della presente convenzione, da corrispondere con importi annuali di € 48.410,63 (euroquarantottomilaquattro centodieci/63) ciascuno. Tale somma è riferita alla retribuzione lorda e risulta altresì comprensiva di oneri fiscali, previdenziali e di altra natura spettanti al soggetto che verrà assunto a tempo determinato ai sensi della vigente normativa. Le parti convengono che tale somma, in costanza del presente rapporto, potrà subire variazioni ex lege ed il Soggetto Finanziatore si impegna ad adeguare il finanziamento in relazione agli eventuali maggiori oneri. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 185 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO L’impegno del Soggetto Finanziatore è da intendersi automaticamente esteso all’adeguamento degli importi garantiti, al fine di far fronte ad eventuali incrementi retributivi, previdenziali e fiscali previsti a norma di legge. L’aumento del finanziamento, di cui al presente articolo, ha effetto dalla stessa data dalla quale decorrono i miglioramenti stabiliti a favore dei ricercatori. Art. 4 Il Finanziatore si impegna, ai fini della copertura del trattamento di cui agli artt. 3 e 4, a versare la somma convenuta in soluzioni annuali, di cui la prima di € 48.410,63 (euroquarantaottomilaquattro centodieci/63) subito dopo l’emissione del bando, mentre le restanti due tranche di pari importo verranno versate entro i primi 15 (quindici) giorni del mese di gennaio di ogni anno. I predetti versamenti dovranno essere effettuati con bonifico bancario a favore dell’Università degli Studi di Palermo IBAN IT46X0200804663000300004577 Banca Unicredit S.p.A. Le copie dell’avvenuto versamento dovranno essere trasmesse entro 10 (dieci) giorni dalla sua esecuzione. Le parti convengono espressamente che il versamento della seconda e della terza rata saranno subordinati alla’emanazione del bando di concorso del posto di ricercatore di cui l’Università s’impegna a dare tempestiva comunicazione per iscritto allegando la relativa documentazione. Art. 5 A garanzia dell’impegno di cui agli artt. 2,3 e 4, il Finanziatore sottoscrive, contestualmente alla stipula della presente convenzione, idonea fideiussione bancaria/assicurativa incondizionata ed irrevocabile, contenente la clausola “a prima richiesta”, che viene allegata in copia alla presente convenzione come previsto dal vigente Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato emanato con D.R. n. 4197 del 19.12.2013. Art. 6 La presente convenzione ha la durata di anni 3, con decorrenza dalla data della stipula. La presente convenzione potrà essere rinnovata almeno tre mesi prima della scadenza, previo accordo con il Finanziatore da rendersi tramite atto scritto e per un numero pari e non superiore a due annualità. Art.7 L’Università si impegna a produrre la documentazione fiscale che consentirà al soggetto finanziatore di poter dedurre fiscalmente, per quanto consentito dalla normativa vigente, la somma di cui all’art. 3 della presente convenzione. Art. 8 Gli effetti della presente convenzione decorrono dalla data del relativo perfezionamento e risultano efficaci sino al completo adempimento degli obblighi previsti da parte dei contraenti. Art. 9 Per qualsivoglia controversia legata all’applicazione della presente convenzione, foro competente è il Tribunale di Palermo. Art. 10 Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione, trovano applicazioni le leggi ed i regolamenti d’Ateneo vigenti in materia. Per l’Università degli Studi di Palermo Il Rettore Prof. Roberto Lagalla per la Abbvie s.r.l. Rappresentante legale Ing. Fabrizio Greco VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 186 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Palermo, La Responsabile del procedimento F.to Dott.ssa Alba Biondo La Dirigente F.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo IL SENATO ACCADEMICO VISTO il sopra riportato testo di Convenzione; VISTA la proposta del responsabile del procedimento; DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto ed approvato seduta stante. Alle ore 15,30 entra il ProRettore Vicario Prof. Vito Ferro Alle ore 15.35 entra il Rettore Prof. Roberto Lagalla ed assume la presidenza della seduta. 38) Richiesta di afferenza del Prof. Michele Ciofalo al Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica (DICGIM) – parere del Senato Accademico Questo punto all’ordine del giorno viene ritirato dall’Amministrazione 39) Richiesta di afferenza dei Proff.ri Antonio Palma, Marcello Traina, Angelo Bellavia, Angelo Iovane, Rosalia Lo Presti, Giuseppe Battaglia, Marianna Bellafiore, Antonio Bianco, Barbara Cappuzzo, Vincenza Leonardi, Pietro Maltese, Patrizia Proia, Giuseppe Russo, Daniele Zangla al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione parere del Senato Accademico RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Si sottopone al parere del Senato Accademico la nota del 30 maggio 2014, inoltrata dal Prof. Marcello Traina, nella qualità di coordinatore della sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, con la quale comunica che hanno presentato richiesta di afferenza al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione i Proff. PALMA Antonio, TRAINA Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe, BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza, MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele, in atto afferenti alla Sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, con le quali gli stessi chiedono di potere afferire al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione. I suddetti docenti chiedono il trasferimento in questione:“….. in ragione delle proprie esigenze di ricerca e dei propri settori S.S.D. di appartenenza”. I docenti in questione afferiscono dal 01 gennaio 2013 al citato Dipartimento per effetto del processo di dipartimentalizzazione attuato dall’Ateneo, in ottemperanza alle disposizioni impartite dalla legge 240/2010, e pertanto non sono in possesso del requisito del triennio di permanenza nel Dipartimento di provenienza. In proposito, il Rettore, nella adunanza del Senato Accademico dell’11 febbraio 2014, ha osservato che “sarebbe opportuno non considerare quale termine di decorrenza dei tre anni solari previsti VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 187 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO dall’art.2, comma III, la costituzione dei nuovi Dipartimenti, in quanto si tratta di accorpamenti non determinati da scelte discrezionali dei singoli”. Il Senato Accademico, in casi analoghi, ha espresso parere favorevole al trasferimento ed il Consiglio di Amministrazione ha parimenti deliberato positivamente in merito. In conformità a quanto disposto dal Regolamento emanato con Decreto Rettorale n. 953 del 14 marzo 2014, il Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, con nota del 19 giugno 2014, ha trasmesso a questo Settore l’estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento dell’ 11 giugno 2014, con il quale sono approvate le richieste di trasferimento dei summenzionati docenti. Il Direttore comunica “….. che non occorre nominare nessuna Commissione, in quanto, secondo l’art. 7 del Regolamento per la mobilità interna interdipartimentale, nel caso di variazione consistente dell’assetto dipartimentale, le richieste di trasferimento ad un Dipartimento già istituito sono approvate dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, a seguito di parere favorevole del Dipartimento di destinazione”. Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione delibera, inoltre, all’unanimità e seduta stante, quanto segue: ”…… perché tutto ciò si realizzi, è condizione necessaria che il Consiglio di Amministrazione deliberi che adeguati spazi del plesso di Via Pascoli, una volta ristrutturati, vengano assegnati ai 14 docenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport che hanno chiesto l’afferenza al nostro Dipartimento e che vengano assegnate nella sede di Via Pascoli, almeno due unità di personale TA, una per la didattica e una per la contabilità, dal momento che il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione gestirà 2 nuovi Corsi di Laurea”. Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, nella seduta del 04 giugno 2014, prende atto delle manifestazioni di volontà espresse dai docenti sopra menzionati e si impegna a porre in essere tutte le attività amministrative che possano, in una logica di sostanziale condivisione, favorire l’accoglimento delle richieste avanzate dai docenti. Alla luce di quanto esposto, si chiede che il Senato Accademico, presa visione della documentazione presentata a supporto, si esprima sull’opportunità del trasferimento dei Proff. PALMA Antonio, TRAINA Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe, BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza, MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele, dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione. In merito all’assegnazione di spazi e di personale, si rimanda alle opportune determinazioni che il Consiglio di Amministrazione vorrà assumere. Il Responsabile del procedimento F.to Dott.ssa Marisa Donzelli Il Dirigente F.to Ing. Gandolfo Gallina IL SENATO ACCADEMICO VISTA la nota del 30 maggio 2014, inoltrata dal Prof. Marcello Traina, nella qualità di coordinatore della sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, con la quale comunica che hanno presentato richiesta di afferenza al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, i Proff. PALMA Antonio, TRAINA Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 188 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza, MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele; CONSIDERATO che i suddetti docenti chiedono il trasferimento in questione:“….. in ragione delle proprie esigenze di ricerca e dei propri settori S.S.D. di appartenenza“; VISTO Il Regolamento sulla mobilità interna interdipartimentale dei professori e dei ricercatori, emanato con D.R. n. 953 del 14 marzo 2014; CONSIDERATO che il Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, con nota del 19 giugno 2014, ha trasmesso l’estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento dell’ 11 giugno 2014, con il quale sono approvate le richieste di trasferimento dei summenzionati docenti; CONSIDERATO, altresì, che il Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione comunica “….. che non occorre nominare nessuna Commissione, in quanto, secondo l’art. 7 del Regolamento per la mobilità interna interdipartimentale, nel caso di variazione consistente dell’assetto dipartimentale, le richieste di trasferimento ad un Dipartimento già istituito sono approvate dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, a seguito di parere favorevole del Dipartimento di destinazione”. TENUTO CONTO che il Consiglio di Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione delibera, inoltre, all’unanimità e seduta stante, quanto segue: ”…… perché tutto ciò si realizzi, è condizione necessaria che il Consiglio di Amministrazione deliberi che adeguati spazi del plesso di Via Pascoli, una volta ristrutturati, vengano assegnati ai 14 docenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport che hanno chiesto l’afferenza al nostro Dipartimento e che vengano assegnate nella sede di Via Pascoli, almeno due unità di personale TA, una per la didattica e una per la contabilità, dal momento che il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione gestirà 2 nuovi Corsi di Laurea”. VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, adottata nella seduta del 04 giugno 2014, con la quale il Consiglio medesimo prende atto delle manifestazioni di volontà espresse dai docenti sopra menzionati e si impegna a porre in essere tutte le attività amministrative che possano, in una logica di sostanziale condivisione, favorire l’accoglimento delle richieste avanzate dai docenti citati; VISTA la relazione del Responsabile del procedimento; SENTITO il Coordinatore della Commissione Programmazione e risorse umane; All’unanimità, ESPRIME PARERE FAVOREVOLE in merito all’accoglimento delle richieste di afferenza avanzate dai Proff. PALMA Antonio, TRAINA Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe, BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza, MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele, in atto afferenti alla Sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, con le quali gli stessi chiedono di potere afferire al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 189 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Si prende atto della richiesta rispetto alla quale, con esclusivo riferimento alla mobilità dei docenti, non sussistono motivi ostativi ancorchè venga dato mandato all’Amministrazione di operare affinchè tutta la docenza o, la più parte della docenza, afferente ai Corsi di Laurea delle Scienze Motorie possa trovare omogeneo accoglimento dipartimentale. Letto ed approvato seduta stante. 40) Commissione Esperti Valutatori per la valutazione dell’accreditamento periodico Il Pro Rettore Vicario ricorda che nella seduta del 10.06.2014 il Presidio di qualità ha esaminato le “Determinazioni delle Scuole sui Corsi di Studio da sottoporre all’accreditamento periodico” ed ha proposto agli Organi di Governo di Ateneo, rispettivamente al Senato Accademico nella seduta del 17.06.2014 e al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19.06.2014, di avviare una sperimentazione interna del processo di accreditamento periodico per i sedici corsi di studio che si sono autocandidati. Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione hanno ritenuto la suddetta sperimentazione un utile banco di prova per testare le procedure previste nelle Linee Guida dell’ANVUR del 24.04.2014, per individuare punti di forza e di debolezza dei Corsi di Studio proposti e per informare gli studenti e i docenti coinvolti nel processo di assicurazione della qualità. Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione hanno deliberato che la sperimentazione sarà effettuata, su ciascuno dei sedici corsi di studio, da una commissione, presieduta del Presidente del Presidio di Qualità e costituita da due docenti per ciascuna delle seguenti cinque aree: a) Area Giuridica ed Economico-Sociale; b) Area Medica; c) Area Politecnica; d) Area Scientifica; e) Area Umanistica. I docenti saranno scelti dal Presidio di Qualità con i seguenti criteri: 1) Non devono essere coordinatori dei corsi di studio oggetto della sperimentazione; 2) Non devono essere delegati della didattica nei Dipartimenti; 3) Non devono essere Presidenti o Componenti delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti delle Scuole; 3) Non devono insegnare nei Corsi di Studio oggetto della sperimentazione; 4) Devono avere comprovata esperienza di tematiche di didattica e di valutazione. La Commissione redigerà un apposito Verbale utilizzando gli stessi elementi e i medesimi criteri adottati nelle Linee Guida ANVUR per i lavori della Commissione degli Esperti Valutatori (CEV) che si occuperà dell’accreditamento periodico della sede e dei corsi di studio. IL SENATO ACCADEMICO sentita la relazione del Coordinatore della Commissione attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione sentito il Pro Rettore Vicario, Delegato del Rettore alla Didattica, Prof. Vito Ferro; all’unanimità DELIBERA VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 190 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO che i docenti saranno scelti, con i criteri già deliberati, dal Presidio di Qualità sulla base delle autocandidature che perverranno entro il 25.07.2014. Letto e approvato seduta stante. 41) Regolamento per il conferimento degli insegnamenti nei corsi di studio dell’offerta formativa - parere del Senato Accademico Questo punto all’ordine del giorno è rinviato alla prossima seduta utile. 42) Nomina della Commissione sui riconoscimenti onorifici dell’Ateneo e approvazione dei criteri di valutazione delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Visto il Testo Unico delle leggi sull’istruzione superiore approvato con Regio Decreto n. 1592 del 31.08.1933 ed in particolare gli artt. 111 e 169; Visto l’articolo 6 della legge n. 168 del 9 maggio 1989; Vista la legge n. 240 del 30 dicembre 2010; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Palermo; Visto il Codice Etico dell’Università degli Studi di Palermo; Visto il Regolamento per la valutazione della performance del personale dirigente e tecnico amministrativo; Visto il Regolamento per il conferimento di riconoscimenti onorifici dell’Università degli Studi di Palermo, ed in particolare gli artt. 3 e 8; Considerato che, il numero delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa pervenute, è superiore al numero massimo di approvazioni possibili da parte del MIUR per l’anno 2014; Si propone che il Senato Accademico ESPRIMA PARERE FAVOREVOLE a nominare la Commissione di valutazione delle proposte di conferimento dei riconoscimenti onorifici dell’Università degli Studi di Palermo, per l’anno 2014, nella composizione di seguito riportata: Prof. Antonino Buttitta, professore emerito dell’Ateneo di Palermo; Prof. Riccardo Monastero, docente in quiescenza dell’Ateneo di Palermo; Prof.ssa Ornella Daniele, docente in quiescenza dell’Ateneo di Palermo; Dott.ssa Giuseppa Lenzo, dirigente; Sig. Angelo Nuzzo, studente. a delegare la Commissione all’approvazione dei criteri di valutazione delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa. f.to Il Responsabile del procedimento f.to Il Dirigente VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 191 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Dott.ssa Maria Maira ad interim Dott. Antonio Valenti Il Senato Accademico Vista la relazione del Responsabile del procedimento; sentita la relazione del Coordinatore della Commissione; all’unanimità, DELIBERA di approvare in conformità alla proposta sopra riportata. Letto ed approvato seduta stante. 37) Modifica “Regolamento per la nomina dei cultori della materia” emanato con D.R: 1796 del 17 giugno 2013” RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con D.R. n. 1796 del 17 giugno 2013 è stato emanato il Regolamento per la nomina dei cultori della materia sia in conformità sia a quanto disposto sia dall’art. 42 del R.D. 4 giugno 1938, n. 1269, che stabilisce che <<Le Commissioni per gli esami di profitto sono composte di tre membri: il professore ufficiale della materia, presidente, un professore ufficiale di materia affine, e un libero docente o cultore della materia. […]>>, sia dall’art. 24 del vigente Regolamento Didattico di Ateneo. Alla luce delle recenti modifiche organizzative, è necessario procedere ad una modifica di alcune norme del citato Regolamento, per renderle conformi al nuovo assetto statuario. Inoltre il Regolamento in esame, che ha rilevanza con riferimento al processo “nomina dei cultori della materia” ai fini della costituzione delle commissioni degli esami di profitto degli insegnamenti presenti nei manifesti dei corsi di studio dell’Ateneo, è stato proposto al Presidio di Qualità, nella seduta del 10.06.2014, con le seguenti modifiche rispetto al testo vigente: Testo Vigente Proposte di modifica REGOLAMENTO PER LA NOMINA DEI CULTORI DELLA MATERIA Art. 1 Obiettivi del Regolamento e definizione delle funzioni Il presente Regolamento disciplina le modalità di nomina dei cultori della materia e le loro attività, in conformità a quanto disposto sia dall’art. 42 del R.D. 4 giugno 1938, n. 1269, che stabilisce che <<Le Commissioni per gli esami di profitto sono composte di tre membri: il professore ufficiale della materia, presidente, un professore ufficiale di materia affine, e un libero docente o cultore della materia. […]>>, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 192 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO sia dall’art. 24 del vigente Regolamento Didattico di Ateneo. Si intendono “cultori della materia”, d’ora innanzi “cultori”, esperti o studiosi, non appartenenti ai ruoli del personale docente, ricercatore universitario ed assegnista di ricerca, che abbiano acquisito nelle discipline afferenti ad uno specifico settore scientificodisciplinare documentata esperienza ovvero peculiari competenze, in virtù delle quali possono essere abilitati, relativamente alle discipline stesse, alle condizioni e con le procedure stabilite nel presente Regolamento, a far parte delle Commissioni degli esami di profitto. Il titolare dell’assegno di ricerca può fare parte delle Commissioni degli esami di profitto, essendo già esperto della materia per gli insegnamenti del settore scientificodisciplinare di riferimento, su richiesta del referente scientifico dell’assegnista di ricerca e previa presentazione della proposta redatta conformemente all’art. 2 del presente Regolamento. Requisito essenziale per la nomina a cultore è il possesso, da almeno 3 anni, di laurea magistrale, ovvero laurea rilasciata ai sensi dell’art. 3 della legge 341/90 o laurea specialistica/magistrale rilasciata ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b, del D.M. 03.11.1999, n. 509 come modificato dal D.M. 22.10.2004, n. 270. I candidati alla nomina di cultore devono altresì possedere almeno uno dei seguenti altri titoli: a) Dottore di Ricerca o ex assegnista di Ricerca; b) titolarità di una borsa di studio; c) essere stati professori a contratto in materia affine o dello stesso SSD.; d) esperto di comprovata esperienza nel SSD laureato da almeno sette anni; e) esperto di comprovata esperienza per i SSD presenti nei Corsi di Studio delle professioni sanitarie, delle scienze motorie e del servizio sociale. Il titolo di studio e gli altri titoli di cui si richiede il possesso devono essere congruenti con l’insegnamento per il quale viene richiesta l’attribuzione della qualifica di cultore. È in ogni caso escluso lo svolgimento sistematico da parte dei cultori di altre attività VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 193 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO didattiche istituzionali, sotto qualsivoglia forma. La partecipazione dei cultori alle Commissioni degli esami di profitto non dà diritto ad alcuna retribuzione, trattandosi di attività svolta su base esclusivamente volontaria che non dà luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli universitari. Ogni diversa disposizione provvedimentale o negoziale è nulla ed improduttiva di qualunque effetto giuridico. Art. 2 Procedura di nomina La proposta di nomina a cultore di un soggetto (Allegato 1) è formulata, entro il 30 ottobre di ogni anno, da un docente (professore o ricercatore) afferente al settore scientificodisciplinare nell’ambito del quale il cultore svolgerà la propria attività. La proposta, formulata con riferimento ad uno specifico insegnamento appartenente ad un settore scientifico-disciplinare è, pena l’inammissibilità, corredata da: a) una dichiarazione di disponibilità (Allegato 2), rilasciata dall’interessato, nella quale lo stesso espressamente enuncia la sua volontà di accettare la disciplina dettata dal presente Regolamento e di non avanzare alcuna pretesa di retribuzione per la propria attività, in quanto liberamente svolta e finalizzata esclusivamente all’arricchimento della propria formazione culturale; b) un curriculum dell’interessato, dal quale risultino il possesso della laurea magistrale, od equipollente, di almeno uno degli altri titoli previsti dall’art. 1, comma 3 lettere a), b), c) del presente Regolamento e l’acquisizione di esperienze e competenze coerenti con l’insegnamento per il quale si propone la nomina a cultore; c) un’ulteriore dichiarazione (Allegato 2) dell’interessato di non intrattenere, e di non avere intrattenuto nei due anni precedenti alla richiesta di nomina, rapporti di collaborazione di qualunque natura con enti o istituzioni di carattere extrauniversitario che forniscano servizi di preparazione o assistenza per gli studi universitari. La proposta di nomina è successivamente sottoposta dal docente proponente al Consiglio VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 194 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO di Corso di Studio competente per l’approvazione. Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della proposta di nomina di cui al comma 1 e del curriculum dell’interessato, tenuto conto della specificità delle esperienze maturate e delle competenze acquisite dallo stesso, in relazione alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, delibera la nomina a cultore per uno specifico insegnamento del SSD. Il Coordinatore di Corso di Studio può provvedere alla nomina con proprio provvedimento da portare a ratifica nella prima adunanza utile dell’organo collegiale. Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare un numero massimo di cultori pari a due per ciascun insegnamento. Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare cultore della materia, al di fuori della quota prevista nel precedente comma e su richiesta dell’interessato, un docente in quiescenza dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del presente regolamento. Art. 3 Durata e rinnovo Il riconoscimento del titolo di “cultore” ha validità per due anni accademici ed è rinnovabile. Il cultore può fare uso della qualifica di “cultore della materia presso l’Università degli Studi di Palermo” esclusivamente nel periodo di attribuzione e con l’indicazione dell’insegnamento e del settore scientificodisciplinare in cui è stata conferita. Le relative certificazioni sono rilasciate dal Coordinatore di Corso di Studio in base alle attestazioni presentate dal docente che ha proposto la nomina. Alla scadenza del biennio è consentito il rinnovo, previa dimostrazione della continuità dell’impegno scientifico e/o professionale, con la stessa procedura di cui al precedente art. 2. Art. 4 Elenchi dei cultori della materia e requisiti di trasparenza Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della proposta di nomina di cui al comma 1 e del curriculum dell’interessato, tenuto conto della specificità delle esperienze maturate e delle competenze acquisite dallo stesso, in relazione alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, propone, con apposita delibera, al Consiglio della Scuola, la nomina a cultore per uno specifico insegnamento del SSD. Il Presidente della Scuola può provvedere alla nomina con proprio provvedimento da portare a ratifica nella prima adunanza utile dell’organo collegiale. ll Consiglio di Corso di Studio può proporre per la nomina un numero massimo di cultori pari a due per ciascun insegnamento. Il Presidente della Scuola può nominare cultore della materia, al di fuori della quota prevista nel precedente comma e su richiesta dell’interessato, un docente in quiescenza dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del presente regolamento. Le relative certificazioni sono rilasciate dal Presidente della Scuola in base alle attestazioni presentate dal docente che ha proposto la nomina. Art. 4 Elenchi dei cultori della materia e requisiti di trasparenza Il Consiglio di Corso di Studio è tenuto alla Il Consiglio della Scuola è tenuto alla redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 195 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO cultori della materia che provvederà a trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai responsabili delle segreterie studenti entro e non oltre il 30 novembre di ogni anno. Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco, che dovrà contenere le generalità del cultore, il professore o il ricercatore proponente, la data della delibera del Consiglio di Corso di Studio, l’insegnamento per cui è conferita la qualifica e il periodo di validità della stessa, deve essere pubblicato sul sito web di Ateneo. cultori della materia che provvederà a trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai responsabili delle segreterie studenti entro e non oltre il 30 novembre di ogni anno. Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco, che dovrà contenere le generalità del cultore, il professore o il ricercatore proponente, la data della delibera del Consiglio di Corso di Studio, la data della delibera del Consiglio della Scuola, l’insegnamento per cui è conferita la qualifica e il periodo di validità della stessa, deve essere pubblicato sul sito web di Ateneo. I dati previsti dalla procedura CSA devono essere inseriti dal personale amministrativo preposto, presso il Corso di Studio competente, alla gestione degli incarichi didattici. Art. 5 Norme finali I dati previsti dalla procedura CSA devono essere inseriti dal personale amministrativo preposto, presso la Scuola competente, alla gestione degli incarichi didattici. Art. 5 Norme finali Il presente Regolamento entra immediatamente Per l’Anno Accademico 2013/14 restano comunque valide le nomine già effettuate e in vigore. le commissioni già nominate. A decorrere dall’entrata in vigore del regolamento perdono effetto le nomine dei cultori della materia disposte per gli A.A. precedenti. Per l’Anno Accademico 2012/13 restano comunque valide le commissioni già nominate. Il Presidio, nella adunanza del 10.06.2014, ha preso atto che le modifiche proposte sono necessarie e conformi sia al Regolamento per l’attribuzione degli assegni di ricerca sia all’art.24 del Regolamento Didattico di Ateneo. Il Presidio ha anche segnalato che <<il regolamento potrebbe essere perfezionato prevedendo che la nomina di un cultore per un assegnato SSD sia vincolata ad una procedura di verifica della piena utilizzazione del personale docente strutturato appartenente a quel SSD>>. Con delibera n. 70 del 19 giugno 2014 il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole alle suddette modifiche del testo del “Regolamento per la nomina dei cultori della materia”. Il Responsabile del procedimento F.to Dott. Massimo Albeggiani Il Dirigente ad interim F.to Dott. Antonio Valenti IL SENATO ACCADEMICO Vista la proposta del Responsabile del procedimento; Vista la delibera del Presidio di Qualità del 10 giugno 2014; Visto il parere favorevole espresso dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 70 del 19 giugno 2014; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione attività didattiche e assicurazione della qualità della formazione VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 196 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Sentito il Pro Rettore Vicario, Delegato del Rettore alla Didattica, Prof. Vito Ferro; all’unanimità DELIBERA di approvare modifiche del testo del “Regolamento per la nomina dei cultori della materia” per le quali il Consiglio di Amministrazione ha emesso parere favorevole, con ulteriore modifica dell’art. 2 ultimo comma inserendo l’inciso “su proposta del Coordinatore del Corso di Studi”. Testo Vigente Proposte di modifica REGOLAMENTO PER LA NOMINA DEI CULTORI DELLA MATERIA Art. 1 Obiettivi del Regolamento e definizione delle funzioni Il presente Regolamento disciplina le modalità di nomina dei cultori della materia e le loro attività, in conformità a quanto disposto sia dall’art. 42 del R.D. 4 giugno 1938, n. 1269, che stabilisce che <<Le Commissioni per gli esami di profitto sono composte di tre membri: il professore ufficiale della materia, presidente, un professore ufficiale di materia affine, e un libero docente o cultore della materia. […]>>, sia dall’art. 24 del vigente Regolamento Didattico di Ateneo. Si intendono “cultori della materia”, d’ora innanzi “cultori”, esperti o studiosi, non appartenenti ai ruoli del personale docente, ricercatore universitario ed assegnista di ricerca, che abbiano acquisito nelle discipline afferenti ad uno specifico settore scientificodisciplinare documentata esperienza ovvero peculiari competenze, in virtù delle quali possono essere abilitati, relativamente alle discipline stesse, alle condizioni e con le procedure stabilite nel presente Regolamento, a far parte delle Commissioni degli esami di profitto. Il titolare dell’assegno di ricerca può fare parte delle Commissioni degli esami di profitto, essendo già esperto della materia per gli insegnamenti del settore scientificodisciplinare di riferimento, su richiesta del referente scientifico dell’assegnista di ricerca e previa presentazione della proposta redatta conformemente all’art. 2 del presente Regolamento. Requisito essenziale per la nomina a cultore è il possesso, da almeno 3 anni, di laurea VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 197 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO magistrale, ovvero laurea rilasciata ai sensi dell’art. 3 della legge 341/90 o laurea specialistica/magistrale rilasciata ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b, del D.M. 03.11.1999, n. 509 come modificato dal D.M. 22.10.2004, n. 270. I candidati alla nomina di cultore devono altresì possedere almeno uno dei seguenti altri titoli: a) Dottore di Ricerca o ex assegnista di Ricerca; b) titolarità di una borsa di studio; c) essere stati professori a contratto in materia affine o dello stesso SSD.; d) esperto di comprovata esperienza nel SSD laureato da almeno sette anni; e) esperto di comprovata esperienza per i SSD presenti nei Corsi di Studio delle professioni sanitarie, delle scienze motorie e del servizio sociale. Il titolo di studio e gli altri titoli di cui si richiede il possesso devono essere congruenti con l’insegnamento per il quale viene richiesta l’attribuzione della qualifica di cultore. È in ogni caso escluso lo svolgimento sistematico da parte dei cultori di altre attività didattiche istituzionali, sotto qualsivoglia forma. La partecipazione dei cultori alle Commissioni degli esami di profitto non dà diritto ad alcuna retribuzione, trattandosi di attività svolta su base esclusivamente volontaria che non dà luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli universitari. Ogni diversa disposizione provvedimentale o negoziale è nulla ed improduttiva di qualunque effetto giuridico. Art. 2 Procedura di nomina La proposta di nomina a cultore di un soggetto (Allegato 1) è formulata, entro il 30 ottobre di ogni anno, da un docente (professore o ricercatore) afferente al settore scientificodisciplinare nell’ambito del quale il cultore svolgerà la propria attività. La proposta, formulata con riferimento ad uno specifico insegnamento appartenente ad un settore scientifico-disciplinare è, pena l’inammissibilità, corredata da: d) una dichiarazione di disponibilità (Allegato 2), rilasciata dall’interessato, nella quale lo stesso espressamente enuncia la sua VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 198 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO volontà di accettare la disciplina dettata dal presente Regolamento e di non avanzare alcuna pretesa di retribuzione per la propria attività, in quanto liberamente svolta e finalizzata esclusivamente all’arricchimento della propria formazione culturale; e) un curriculum dell’interessato, dal quale risultino il possesso della laurea magistrale, od equipollente, di almeno uno degli altri titoli previsti dall’art. 1, comma 3 lettere a), b), c) del presente Regolamento e l’acquisizione di esperienze e competenze coerenti con l’insegnamento per il quale si propone la nomina a cultore; f) un’ulteriore dichiarazione (Allegato 2) dell’interessato di non intrattenere, e di non avere intrattenuto nei due anni precedenti alla richiesta di nomina, rapporti di collaborazione di qualunque natura con enti o istituzioni di carattere extrauniversitario che forniscano servizi di preparazione o assistenza per gli studi universitari. La proposta di nomina è successivamente sottoposta dal docente proponente al Consiglio di Corso di Studio competente per l’approvazione. Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della proposta di nomina di cui al comma 1 e del curriculum dell’interessato, tenuto conto della specificità delle esperienze maturate e delle competenze acquisite dallo stesso, in relazione alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, delibera la nomina a cultore per uno specifico insegnamento del SSD. Il Coordinatore di Corso di Studio può provvedere alla nomina con proprio provvedimento da portare a ratifica nella prima adunanza utile dell’organo collegiale. Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare un numero massimo di cultori pari a due per ciascun insegnamento. Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare cultore della materia, al di fuori della quota prevista nel precedente comma e su richiesta dell’interessato, un docente in quiescenza dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del presente regolamento. Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della proposta di nomina di cui al comma 1 e del curriculum dell’interessato, tenuto conto della specificità delle esperienze maturate e delle competenze acquisite dallo stesso, in relazione alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, propone, con apposita delibera, al Consiglio della Scuola, la nomina a cultore per uno specifico insegnamento del SSD. Il Presidente della Scuola può provvedere alla nomina con proprio provvedimento da portare a ratifica nella prima adunanza utile dell’organo collegiale. ll Consiglio di Corso di Studio può proporre per la nomina un numero massimo di cultori pari a due per ciascun insegnamento. Il Presidente della Scuola può nominare cultore della materia, su proposta del Coordinatore del Corso di Studi, al di fuori della quota prevista nel precedente comma e su richiesta dell’interessato, un docente in quiescenza dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del presente regolamento. Art. 3 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 199 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Durata e rinnovo Il riconoscimento del titolo di “cultore” ha validità per due anni accademici ed è rinnovabile. Il cultore può fare uso della qualifica di “cultore della materia presso l’Università degli Studi di Palermo” esclusivamente nel periodo di attribuzione e con l’indicazione dell’insegnamento e del settore scientificodisciplinare in cui è stata conferita. Le relative certificazioni sono rilasciate dal Coordinatore di Corso di Studio in base alle attestazioni presentate dal docente che ha proposto la nomina. Alla scadenza del biennio è consentito il rinnovo, previa dimostrazione della continuità dell’impegno scientifico e/o professionale, con la stessa procedura di cui al precedente art. 2. Le relative certificazioni sono rilasciate dal Presidente della Scuola in base alle attestazioni presentate dal docente che ha proposto la nomina. Art. 4 Elenchi dei cultori della materia e requisiti di trasparenza Art. 4 Elenchi dei cultori della materia e requisiti di trasparenza Il Consiglio di Corso di Studio è tenuto alla redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei cultori della materia che provvederà a trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai responsabili delle segreterie studenti entro e non oltre il 30 novembre di ogni anno. Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco, che dovrà contenere le generalità del cultore, il professore o il ricercatore proponente, la data della delibera del Consiglio di Corso di Studio, l’insegnamento per cui è conferita la qualifica e il periodo di validità della stessa, deve essere pubblicato sul sito web di Ateneo. Il Consiglio della Scuola è tenuto alla redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei cultori della materia che provvederà a trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai responsabili delle segreterie studenti entro e non oltre il 30 novembre di ogni anno. Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco, che dovrà contenere le generalità del cultore, il professore o il ricercatore proponente, la data della delibera del Consiglio di Corso di Studio, la data della delibera del Consiglio della Scuola, l’insegnamento per cui è conferita la qualifica e il periodo di validità della stessa, deve essere pubblicato sul sito web di Ateneo. I dati previsti dalla procedura CSA devono essere inseriti dal personale amministrativo preposto, presso il Corso di Studio competente, alla gestione degli incarichi didattici. Art. 5 Norme finali I dati previsti dalla procedura CSA devono essere inseriti dal personale amministrativo preposto, presso la Scuola competente, alla gestione degli incarichi didattici. Art. 5 Norme finali Il presente Regolamento entra immediatamente Per l’Anno Accademico 2013/14 restano comunque valide le nomine già effettuate e in vigore. le commissioni già nominate. A decorrere dall’entrata in vigore del regolamento perdono effetto le nomine dei cultori della materia disposte per gli A.A. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 200 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO precedenti. Per l’Anno Accademico 2012/13 restano comunque valide le commissioni già nominate. Letto e approvato seduta stante. Alle ore 16.30 si allontanano dalla riunione il prof. Vito Ferro e i dott. Manfredi Leone e Giorgio Maniaci. 20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del Senato RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Con D.R. n. 1582 del 18.04.2012 è stato emanato il “Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010”. Nel rispetto della normativa vigente in materia si ritiene opportuno apportare alcune modifiche. Pertanto, si riporta di seguito, nella versione modificata (a destra), il citato Regolamento che si sottopone all’esame di codesto Organo collegiale. Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 esitato dal Senato Accademico in data 27/3/2012 (argomento n.7) Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 esitato dal Senato Accademico in data 27/3/2012 e della procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010 Titolo 1 - Norme generali Titolo 1 - Norme generali Art. 1 - Ambito di operatività Art. 1 - Ambito di operatività Il presente Regolamento disciplina, nel rispetto 1. Il presente Regolamento disciplina, nel del Codice etico dell’Università di Palermo e dei rispetto del Codice etico dell’Università di principi enunciati della Carta Europea dei Palermo e dei principi enunciati dalla Carta ricercatori, di cui alla raccomandazione della Europea dei ricercatori, dello statuto Commissione delle Comunità europee n. 251 vigente, di cui alla raccomandazione della dell’11-03-2005, le procedure di chiamata dei Commissione delle Comunità europee n. professori di prima e di seconda fascia. 251 dell’11-03-2005, le procedure di chiamata e valutazione dei professori di prima e di seconda fascia. Titolo 2 - Copertura mediante procedura selettiva o mediante chiamata diretta Art. 2 - Richieste delle Strutture Titolo 2 - Chiamata mediante procedura selettiva ai sensi dell’art. 18 (comma 1) della legge 240/2010 o mediante chiamata diretta ai sensi dell’art. 1 (comma 9) della legge 230/2005 Art. 2 - Richieste delle Strutture 1. Ciascun Dipartimento, nei limiti della programmazione triennale del fabbisogno di 1. Ciascun Dipartimento, nell’ambito della personale, acquisite le indicazioni delle programmazione triennale del fabbisogno di VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 201 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO strutture di raccordo, richiede al Consiglio di Amministrazione la copertura di posti di professore di prima e seconda fascia. personale ed entro la disponibilità dei punti organico assegnati dal CdA, richiede al Consiglio di Amministrazione con delibera motivata la copertura di posti di professore di prima e seconda fascia, indicandone la priorità. 2. La delibera di richiesta del Consiglio del Dipartimento proponente è adottata dalla maggioranza assoluta dei professori di 1°fascia, per la chiamata di professori di 2. La delibera di richiesta del Consiglio del 1°fascia, e dei professori di 1° e di 2°fascia, Dipartimento proponente è adottata dalla per la chiamata di professori di 2°fascia. maggioranza assoluta dei professori di 1° fascia, per la chiamata di professori di 1° fascia, e dei professori di 1° e di 2° fascia, 3. Nella proposta del Consiglio di Dipartimento per la chiamata di professori di 2° fascia. dovrà essere indicata una delle seguenti modalità di copertura del posto richiesto, nonché le motivazioni relative a tale scelta: 3. Nella proposta del Consiglio di Dipartimento a. chiamata in esito a procedura selettiva dovrà essere indicata una delle seguenti attivata ai sensi dell’art. 18 (1°comma) della modalità di copertura del posto richiesto, Legge 240/10; b. chiamata diretta secondo nonché le motivazioni relative a tale scelta: le procedure disciplinate dall’art. 1 a) chiamata in esito a procedura selettiva (9°comma) della Legge 230/05 e successive attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della modificazioni ed integrazioni; Legge 240/10; b) chiamata diretta secondo le procedure disciplinate dall’art. 1 (9° comma) della Legge 230/05 e successive 4. La delibera del Consiglio del Dipartimento modificazioni e integrazioni. proponente deve contenere i seguenti dati: a) la fascia per la quale viene richiesta la procedura; b) la sede di servizio; c) il settore 4. La delibera del Consiglio del Dipartimento concorsuale e anche l’eventuale settore proponente deve contenere i seguenti dati: scientifico disciplinare (anche più di uno) per a) la fascia per la quale viene richiesta la il quale viene richiesto il posto; d) le procedura; modalità di copertura del posto, secondo quanto previsto dal precedente comma 3; e) b) la sede di servizio; l’indicazione dettagliata delle specifiche funzioni che il professore dovrà svolgere, c) l’area CUN, il settore concorsuale e nonché la tipologia di impegno richiesto, anche l’eventuale profilo ai sensi didattico e scientifico e, ove previsto, dell’art.18 comma 1 della Legge sentito il parere della scuola iale; f) 240/2010, per il quale viene richiesto il l’eventuale copertura finanziaria del posto posto; richiesto da parte di enti esterni pubblici o privati, ai sensi dell’art. 18 c.3 della legge d) le modalità di copertura del posto, 240/10 con l’indicazione dell’ente secondo quanto previsto dal finanziatore e delle modalità di precedente comma 3; finanziamento, che non potrà comunque avere durata inferiore a 15 anni; g) nel caso e) l’indicazione delle specifiche funzioni di posti, che prevedano lo svolgimento di che il professore dovrà svolgere, attività assistenziale, la struttura dove essa nonché la tipologia di impegno potrà essere svolta. La delibera del richiesto, didattico e scientifico e, ove Consiglio di Dipartimento deve anche previsto, assistenziale sentito il parere indicare la consistenza numerica di docenza della scuola di medicina e chirurgia; (1° e 2° fascia) nel Settore Concorsuale e nel Settore Scientifico Disciplinare. f) l’eventuale copertura finanziaria del posto richiesto da parte di enti esterni 5. Per le procedure selettive di cui al punto a) pubblici o privati, ai sensi dell’art. 18 c. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 202 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO del 3°comma del presente articolo “chiamata in esito a procedura selettiva attivata ai sensi dell’art. 18 (1°comma) della Legge 30.12.2010 n. 240”: a) l’eventuale indicazione di un numero massimo di pubblicazioni, che non potrà essere inferiore a dodici; b) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del candidato, anche in relazione alle esigenze didattiche relative ai corsi di studio in lingua estera. 3 della legge 240/10 con l’indicazione dell’ente finanziatore e delle modalità di finanziamento, che non potrà comunque avere durata inferiore a 15 anni; g) nel caso di posti che prevedano lo svolgimento di attività assistenziale, la struttura dove essa dovrà essere svolta sentito il parere della scuola di medicina e chirurgia. 6. La delibera del Consiglio di Amministrazione 5. La delibera del Consiglio di Dipartimento di accoglimento della richiesta è adottata deve anche indicare la consistenza dopo avere acquisito il parere obbligatorio numerica di docenza in Ateneo (1° e 2° delle Strutture di raccordo e del Senato fascia) nel Settore Scientifico Disciplinare, Accademico. l’impegno didattico nel Dipartimento e complessivamente in Ateneo del Settore Scientifico Disciplinare, le previsioni di quiescenza nel triennio successivo riguardanti il Settore Scientifico Disciplinare. 6. Per le procedure selettive di cui al punto a) del 3° comma del presente articolo “chiamata in esito a procedura selettiva attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della Legge 30.12.2010 n. 240”, la delibera del Consiglio del Dipartimento proponente deve altresì riportare: a) l’eventuale indicazione di un numero massimo di pubblicazioni, che non potrà essere inferiore a dodici; b) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del candidato, anche in relazione alle esigenze didattiche relative ai corsi di studio in lingua estera; 7. la delibera del Consiglio di Amministrazione di accoglimento della richiesta è adottata dopo avere acquisito il parere delle Scuole competenti relativamente all’impegno didattico e del Senato Accademico. Art. 3 - Procedure Selettive Art. 3 - Procedure Selettive 1. La procedura selettiva per la copertura del 1. La procedura selettiva nel caso del piano straordinario associati, può aggregare posti posto viene svolta previa emanazione di un da bandire afferenti a più settori concorsuali bando Rettorale, che sarà pubblicato sul sito anche se richiesti da dipartimenti diversi. di ateneo, su quello del Ministero e VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 203 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO dell’Unione Europea; l’avviso del bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Essa sarà svolta previa emanazione di un bando Rettorale, pubblicato sul sito di Ateneo, su quello del Ministero e dell’Unione Europea; l’avviso del bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. 2. Il bando deve contenere: a) il numero dei posti per i quali si attiva la procedura di selezione; b) la fascia per la quale viene attivata la procedura; c) il settore 2. Il bando deve contenere: a) il numero massimo dei posti per i quali concorsuale e l’eventuale settore scientifico si attiva la procedura di selezione che disciplinare (anche più di uno); d) possono appartenere a più settori l’indicazione dettagliata delle specifiche concorsuali solo nel caso del piano funzioni che il docente dovrà svolgere straordinario associati; (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale); e) il termine e b) il numero massimo dei punti organico le modalità di presentazione delle domande; impegnati; il termine per la presentazione delle domande non potrà essere inferiore a trenta c) la fascia per la quale viene attivata la giorni consecutivi a decorrere dalla data di procedura; pubblicazione dell’avviso del bando in gazzetta ufficiale; f) i requisiti soggettivi per l’ammissione alla procedura; g) l’eventuale d) l’area CUN, il/i settore/i concorsuale/i, numero massimo di pubblicazioni che il l’eventuale/i profilo/i ai sensi dell’art.18 candidato dovrà trasmettere che non potrà comma 1 della Legge 240/2010 per i essere inferiore a dodici; h) l’indicazione dei quali viene attivata la procedura, criteri generali di valutazione, cui la indicandone la priorità come deliberato Commissione dovrà attenersi; i) l’indicazione dal Consiglio di Amministrazione; dei diritti e doveri del docente e del suo trattamento economico e previdenziale; l) e) per ciascun posto messo a concorso l’eventuale indicazione della lingua estera l’indicazione le specifiche funzioni che il per cui effettuare l’accertamento delle docente dovrà svolgere (tipologia competenze linguistiche del candidato; m) d’impegno didattico e scientifico, e, ove nel caso di posti ai quali è correlato lo previsto, assistenziale); svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale f) il termine e le modalità di tale attività potrà essere svolta. presentazione delle domande, che non potrà essere inferiore a trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione dell’avviso del bando in gazzetta ufficiale; g) i requisiti soggettivi per l’ammissione alla procedura; h) l’eventuale numero massimo di pubblicazioni che il candidato dovrà trasmettere che non potrà comunque essere inferiore a dodici; i) l’indicazione dei criteri generali di valutazione, cui la Commissione dovrà attenersi; j) l’eventuale VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 indicazione della lingua 204 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO estera per cui effettuare l’accertamento delle competenze linguistiche del candidato; Art. 4 - Candidati ammissibili alle selezioni k) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività sarà svolta. l) l’indicazione dei diritti e doveri del docente e del suo trattamento economico e previdenziale. Art. 4 - Candidati ammissibili alle selezioni 1. Alle selezioni possono partecipare: a) i 1. Alle selezioni per la chiamata di professori candidati che abbiano conseguito di prima e seconda fascia possono l’abilitazione scientifica nazionale ai sensi partecipare: a) studiosi che abbiano dell’art. 16 della Legge 240/ 2010 per il conseguito l’abilitazione scientifica settore concorsuale e per le funzioni oggetto nazionale ai sensi dell’art. 16 della Legge del procedimento, ovvero per funzioni 240/ 2010 per il settore concorsuale messo superiori, purché non già titolari delle a concorso ovvero per uno dei settori medesime funzioni superiori; b) i candidati concorsuali ricompreso nel medesimo che abbiano conseguito l’idoneità in macrosettore e per le funzioni oggetto del procedure concorsuali attivate ai sensi della procedimento, ovvero per funzioni superiori, Legge 210/1998 per la fascia purché non già titolari delle medesime corrispondente a quella per la quale viene funzioni superiori; b) i candidati che abbiano emanato il bando, limitatamente al periodo conseguito l’idoneità nel settore concorsuale di durata di tale idoneità (art. 29 – 8°comma in procedure concorsuali attivate ai sensi – Legge n. 240/2010); c) i professori, di 1° e della Legge 210/1998 per la fascia 2° fascia, già in servizio in altri atenei alla corrispondente a quella per la quale viene data di entrata in vigore della Legge emanato il bando, limitatamente al periodo 240/2010 nella fascia corrispondente a di durata di tale idoneità (art. 29 – 8° quella per cui viene bandita la selezione; d) comma – Legge n. 240/2010); c) i gli studiosi stabilmente impegnati all’estero professori, rispettivamente, di prima e di in attività di ricerca o insegnamento a livello seconda fascia già in servizio in altri atenei universitario in posizione di livello pari a per il settore concorsuale messo a quelle oggetto del bando, sulla base di concorso; d) gli studiosi stabilmente tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre impegnati all’estero in attività di ricerca o anni, definite dal Ministero. insegnamento a livello universitario in posizione di livello pari a quelle oggetto del bando, sulla base di tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre anni, definite dal Ministero. Il candidato può fare domanda per più di un settore concorsuale qualora ne abbia i requisiti. 2. Ai procedimenti per la chiamata di cui al presente regolamento non possono 2. Ai procedimenti per la chiamata di cui al titolo 2 non possono partecipare coloro per i partecipare coloro per i quali esistano quali esistano incompatibilità di legge (art.18 incompatibilità di legge (art.18 c.1 lett. b c.1 lett. b della Legge 240/10) o con il della Legge 240/10) o con il codice etico VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 205 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO dell’ateneo. codice etico dell’Ateneo. Art. 5 - Commissione di valutazione Art. 5 - Commissione di valutazione 1. Le commissioni giudicatrici per le procedure 1. Le commissioni giudicatrici per le procedure di selezione sono composte da tre professori, di selezione sono composte da tre in servizio presso Atenei diversi, appartenenti professori ordinari, in servizio presso Atenei al Settore Concorsuale, o, in mancanza, a diversi del Settore Concorsuale a bando e, Settori Concorsuali affini. Uno dei componenti in particolare, ove indicato nel bando, al può essere designato dalla struttura che ha Settore Scientifico-Disciplinare. Il proposto la procedura di selezione e può dipartimento che ha richiesto l’attivazione essere uno studioso stabilmente impegnato del bando indica quattro nomi di professori all’estero in attività di ricerca e insegnamento non appartenenti all’Ateneo tra i quali a livello universitario da almeno un triennio, saranno sorteggiati, da funzionari nominati che ricopre una posizione accademica dal Rettore, due componenti della equipollente a quella di professore ordinario Commissione. Il dipartimento che ha in istituzioni universitarie o di ricerca estere, richiesto l’attivazione del bando indicherà con elevata qualificazione ascientifica altresì il nome del terzo componente anche riconosciuta a livello internazionale; i interno all’Ateneo ed in questo ultimo caso componenti restanti sono individuati mediante può comunque essere individuato all’interno sorteggio tra i professori qualificati a far parte del macrosettore. I componenti proposti delle commissioni per la abilitazione devono essere in possesso di un elevato scientifica nazionale per professori di 1° profilo scientifico a livello internazionale, fascia, prevista dall’art.6 c.2 del DPR 222 del essi vengono individuati tra i professori 14.9.2011. ordinari facenti parte delle liste dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale nel Settore Concorsuale di appartenenza. Per i professori che non sono presenti nelle liste ministeriali vigenti dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale, il possesso dei requisiti sarà autocertificato e validato dal Direttore del dipartimento che ha richiesto la procedura. Può anche essere proposto uno studioso stabilmente impegnato all’estero in attività di ricerca e insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricopre una posizione accademica equipollente a quella di professore ordinario in istituzioni universitarie o di ricerca estere, con elevata qualificazione scientifica riconosciuta a livello internazionale. Il componente della commissione per la procedura di selezione per professore associato, se interno all’Ateneo, può essere un professore di seconda fascia, con i requisiti sopra indicati. 2. I componenti designati (ad eccezione dell’eventuale docente di ateneo estero 2. La Commissione è nominata con decreto del Rettore che, anche avvalendosi del devono essere inseriti nella lista di professori parere di esperti, può preliminarmente qualificati a far parte delle commissioni per la verificare i requisiti di cui al precedente abilitazione scientifica nazionale per comma 1. In caso di rinuncia o di professori di 1° fascia, prevista dall’art.6 c.2 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 206 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO del DPR 222 del 14.9.2011. sopravvenuta indisponibilità prima della nomina della commissione, si ripete la procedura del sorteggio per il commissario che ha rinunciato a seguito dell’integrazione di un ulteriore nominativo da parte del dipartimento interessato. Il decreto di nomina è pubblicato sull’albo di Ateneo. 3. I componenti delle commissioni devono essere Professori di 1° fascia, ad eccezione delle procedure di selezione relative a professori di 2° fascia, per le quali il componente designato dalla struttura proponente può essere un Professore di 1° o di 2° fascia. I Professori di 2° fascia 3. La Commissione individua al suo interno un presidente e un segretario verbalizzante e eventualmente designati devono soddisfare i assume le proprie deliberazioni a requisiti di elevata qualificazione scientifica maggioranza assoluta dei componenti. riconosciuta a livello internazionale, documentata da un congruo numero di Art. 5 bis - Commissioni di valutazione pubblicazioni di alto livello negli ultimi cinque nell’ambito del piano straordinario associati anni. 4. La Commissione è nominata con decreto del 1. Per ogni procedura saranno nominate tante Rettore che, anche avvalendosi del parere di commissioni quanti sono i settori scientifici esperti, può preliminarmente verificare il disciplinari messi a concorso. Le requisito di cui ai commi 1 e 3. In caso di commissioni saranno nominate con le rinuncia o di sopravvenuta indisponibilità modalità previste all’art.5 prima della nomina della Commissione, la procedura del sorteggio viene ripetuta. 5. La commissione individua al suo interno un presidente e un segretario verbalizzante ed assume le proprie deliberazioni a maggioranza assoluta dei componenti. Art. 6 - Modalità di svolgimento delle selezioni 1. La commissione procede alla valutazione comparativa dei candidati sulla base delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum, dell’attività didattica degli stessi e, ove previsto, dalla attività assistenziale, attestati dai documenti allegati alla domanda di partecipazione alla procedura selettiva. Art. 6 - Modalità di svolgimento delle selezioni 1. La Commissione procede collegialmente alla valutazione comparativa dei candidati rispetto al profilo individuato dal bando, sulla base dell’attività didattica, delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum e delle attività istituzionali e organizzative, ove previsto, della attività assistenziale attestata dai documenti allegati alla domanda di partecipazione alla procedura selettiva. 2. La valutazione comparativa avviene sulla base dei criteri predeterminati dalla 2. Ai fini della valutazione dell'attività didattica commissione, tenendo conto delle funzioni sono considerate l’entità e la continuità delle che il professore dovrà svolgere, per come attività con particolare riferimento agli specificato nel bando. insegnamenti e ai moduli di cui si è assunta la responsabilità. Ai fini della valutazione 3. Al termine dei lavori la commissione individua dell’attività didattica integrativa e di servizio univocamente il candidato maggiormente agli studenti, possono essere considerate le qualificato a svolgere le funzioni didattico attività di predisposizione delle tesi di laurea, di laurea magistrale e delle tesi di VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 207 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO scientifiche specificate nel bando. dottorato, i seminari, le esercitazioni e il tutorato degli studenti. 3. La valutazione delle pubblicazioni scientifiche di cui al comma 1 è svolta sulla base degli ulteriori seguenti criteri: a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione; b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) determinazione analitica, anche sulla base di criteri riconosciuti nella comunità scientifica internazionale di riferimento, dell'apporto individuale del ricercatore nel caso di partecipazione del medesimo a lavori in collaborazione; e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale, le commissioni si avvalgono anche di uno o più dei seguenti indicatori, riferiti alla data di inizio della valutazione: 1) numero totale delle citazioni; 2) numero medio di citazioni per pubblicazione; 3) "impact factor" totale; 4) "impact factor" medio per pubblicazione; 5) combinazioni dei precedenti parametri atte a valorizzare l'impatto della produzione scientifica del candidato (indice di Hirsch o simili). 4. Per la copertura di posti di professore associato e di ordinario nel caso in cui il candidato non rivesta il ruolo di professore associato, al termine della valutazione delle pubblicazioni scientifiche e dei titoli, la procedura contempla lo svolgimento, di una prova didattica e la discussione sulle VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 208 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO pubblicazioni scientifiche presentate. 5. Ai fini della valutazione delle attività scientifiche, istituzionali ed organizzative si terranno in considerazione anche i seguenti aspetti: a) organizzazione, direzione e coordinamento di centri o gruppi di ricerca nazionali e internazionali o partecipazione agli stessi e altre attività di ricerca quali la direzione o partecipazione a comitati editoriali di riviste; b) conseguimento della titolarità di brevetti nei settori in cui è rilevante; c) conseguimento di premi riconoscimenti nazionali internazionali per attività di ricerca; e e d) incarichi istituzionali all’interno istituzioni universitarie italiane straniere; di o 6. Possono essere inoltre considerate le partecipazioni in qualità di relatore a congressi e convegni di interesse internazionale. 7. La valutazione comparativa avviene, sulla base dei criteri predeterminati dalla commissione, tenendo conto delle funzioni che il professore dovrà svolgere sotto il profilo didattico e scientifico come specificato nel bando. 8. Al termine dei lavori la commissione individua, per ogni posto messo a concorso, il candidato maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattico scientifiche specificate nel bando. Qualora il candidato non dovesse accettare, la Commissione, nel caso in cui siano presenti altri candidati idonei per il posto messo a concorso, in una successiva riunione individua il candidato maggiormente qualificato. Art. 7 - Termine del procedimento 1. I lavori della commissione devono essere Art. 7 - Termine del procedimento 1. I lavori della commissione devono essere VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 209 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO conclusi entro quattro mesi dall’emanazione del decreto rettorale di nomina. conclusi entro tre mesi dall’emanazione del decreto rettorale di nomina. 2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e 2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta per non più di due mesi, il termine per la e per non più di due mesi, il termine per la conclusione dei lavori per comprovati ed conclusione dei lavori per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal presidente eccezionali motivi segnalati dal Presidente della commissione. Nel caso in cui i lavori non della commissione. Nel caso in cui i lavori si siano conclusi entro i termini della proroga, non si siano conclusi entro i termini della il Rettore, con motivato decreto, provvede alla proroga, il Rettore, con motivato decreto, sostituzione della commissione ovvero dei provvede alla sostituzione della componenti ai quali siano imputabili le cause commissione ovvero dei componenti ai quali del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo siano imputabili le cause del ritardo, termine per la conclusione dei lavori. Decorso stabilendo nel contempo un nuovo termine tale termine, il Rettore provvederà a per la conclusione dei lavori. dichiarare decaduta la commissione. Decorso tale termine, il Rettore provvederà 3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro a dichiarare decaduta la Commissione. trenta giorni dalla consegna, la regolarità degli atti e dichiara il nominativo del candidato 3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, più qualificato a ricoprire il posto per cui è entro trenta giorni dalla consegna, la stata attivata la procedura selettiva. Il decreto regolarità degli atti e dichiara il/i nominativo/i è comunicato a tutti i candidati ed è del/i candidato/i più qualificato/i a ricoprire il/ trasmesso al dipartimento che ha richiesto il posto/i per cui è stata attivata la procedura bando. Il decreto sarà pubblicato sul sito selettiva sino a copertura dei punti organico dell’Ateneo e al Ministero. messi a bando, tenendo conto delle priorità indicate nel bando. Il decreto è comunicato 4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità a tutti i candidati ed è trasmesso al/i nello svolgimento della procedura, invia, con dipartimento/i che ha/hanno richiesto il provvedimento motivato, gli atti alla bando. Il decreto sarà pubblicato sul sito commissione, assegnandole un termine per dell’Ateneo e del Ministero. provvedere ad eventuali modifiche. 4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità nello svolgimento della procedura, invia, con provvedimento motivato, gli atti alla Commissione, assegnandole un termine per provvedere a eventuali modifiche. Art. 8 - Chiamata del candidato selezionato Art. 8 - Chiamata del candidato selezionato 1. A conclusione della procedura, il dipartimento interessato propone, entro due mesi dalla 1. A conclusione della procedura, entro 15 giorni dalla data di approvazione degli atti, data di approvazione degli atti, al consiglio di ogni dipartimento interessato propone al amministrazione la chiamata del candidato Consiglio di Amministrazione la chiamata individuato dalla Commissione (art.6 comma del candidato di cui al decreto rettorale di 3). La delibera di chiamata è adottata dalla approvazione degli atti. La delibera di struttura proponente con voto favorevole della chiamata è adottata dal dipartimento maggioranza assoluta dei professori di prima proponente con voto favorevole della fascia, per la chiamata di professori di prima maggioranza assoluta dei professori di fascia, e dei professori di prima e seconda prima fascia, per la chiamata di professori di fascia, per la chiamata dei professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia. La proposta di chiamata seconda fascia, per la chiamata dei viene approvata con delibera del consiglio di VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 210 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO amministrazione. professori di seconda fascia. La proposta di chiamata è approvata dal Consiglio di Amministrazione. 2. Nel caso in cui, nel termine sopra indicato, il dipartimento non adotti alcuna delibera, lo stesso Dipartimento non potrà richiedere, nei 2. Nel caso in cui, nel termine sopra indicato, il due anni successivi alla approvazione degli dipartimento non adotti alcuna delibera, lo atti, la copertura di un posto per la stessa stesso Dipartimento non potrà richiedere, fascia e per il medesimo settore concorsuale nei due anni successivi all’approvazione per i quali si è svolta la procedura. degli atti, la copertura di un posto per la stessa fascia e per il medesimo settore 3. Nel caso in cui il Dipartimento che ha concorsuale per i quali si è svolta la proposto la chiamata non adotti alcuna procedura. delibera nei termini previsti, il Consiglio di Amministrazione, previa verifica della 3. Nel caso in cui il Dipartimento non effettui la possibilità di afferenza del vincitore ad altro proposta di chiamata di cui ai commi Dipartimento, delibera la afferenza al precedenti, le risorse saranno acquisite dal Dipartimento che ha richiesto la procedura, Consiglio di Amministrazione che deciderà fermo restando il divieto di cui al precedente in merito alla loro eventuale riassegnazione. comma 2. Art. 9 - Chiamata diretta Art. 9 - Chiamata diretta 1. La delibera del Consiglio di Dipartimento di 1. La delibera del Consiglio di Dipartimento di cui all’art. 2 c.3 lettera b) deve contenere, cui all’art.1 c.3 lettera b) deve contenere, oltre oltre ai dati elencati al comma 4 dello stesso ai dati elencati al comma 4 dello stesso articolo, la indicazione dello studioso articolo, la indicazione dello studioso stabilmente impegnato all’estero in attività di stabilmente impegnato all’estero in attività di ricerca e insegnamento a livello universitario ricerca e insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricopre una da almeno un triennio, che ricopre una posizione accademica equipollente in posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di ricerca estere, istituzioni universitarie o di ricerca estere. La sulla base di tabelle di corrispondenza proposta può riguardare anche studiosi che aggiornate ogni tre anni, definite dal abbiano già svolto un periodo di almeno tre Ministero. La proposta può riguardare anni di ricerca e docenza in università italiane anche studiosi che abbiano già svolto un a seguito di chiamata diretta autorizzata dal periodo di almeno tre anni di ricerca e MIUR e che abbiano conseguito risultati docenza in università italiane a seguito di scientifici congrui rispetto al posto per il quale chiamata diretta autorizzata dal MIUR e che ne viene proposta la chiamata. La proposta abbiano conseguito risultati scientifici può riguardare altresì studiosi che siano congrui rispetto al posto per il quale ne risultati vincitori nell'ambito di specifici viene proposta la chiamata. La proposta programmi di ricerca di alta qualificazione, può riguardare altresì studiosi che siano identificati con decreto del Ministro, sentiti risultati vincitori nell'ambito di specifici l'ANVUR e il CUN, finanziati dall'Unione programmi di ricerca di alta qualificazione, europea o dal Ministero. La proposta del identificati con decreto del Ministro, sentiti Consiglio di Dipartimento deve essere l'ANVUR e il CUN, finanziati dall'Unione comunque corredata da lettere di europea o dal Ministero. La proposta del accreditamento delle strutture estere di Consiglio di Dipartimento deve essere appartenenza del docente di cui si propone la comunque corredata da lettere di chiamata diretta. accreditamento delle strutture estere di appartenenza del docente di cui si propone la chiamata diretta. 2. Il Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere delle strutture di raccordo e del Senato VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 211 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Accademico, valuta le proposte dei 2. Il Consiglio di Amministrazione, acquisito il Dipartimenti, verificando la compatibilità con parere delle Scuole interessate e del Senato le disponibilità di Bilancio e con la Accademico, valuta le proposte dei programmazione di Ateneo e, in caso di Dipartimenti, verificando la compatibilità con approvazione, inoltra la richiesta al MIUR per le disponibilità di Bilancio e con la la prescritta approvazione. programmazione di Ateneo e, in caso di approvazione, inoltra la richiesta al MIUR. 3. Il Rettore, con proprio decreto, dispone la nomina dei docenti, per i quali il MIUR ha 3. Il Rettore, con proprio decreto, dispone la rilasciato la prescritta autorizzazione, nomina dei docenti, per i quali il MIUR ha indicando nel decreto la relativa classe di rilasciato la prescritta autorizzazione, stipendio sulla base della eventuale anzianità indicando nel decreto la relativa classe di di servizio e di valutazioni di merito. stipendio sulla base della eventuale anzianità di servizio e di valutazioni di merito. Titolo 3 - Chiamata in esito a procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) Titolo 3 - procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010 Art. 10 - Attivazione della procedura di Art. 10 - Attivazione della procedura ex Ateneo art.24 della Legge n.240/2010 1. L’Ateneo, di norma con cadenza annuale, emette un avviso per la presentazione di 1. Nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno del personale il Consiglio di richieste di procedure di valutazione previste Amministrazione, tenuto conto del parere dall’art. 24 (commi 5 e 6) e dall’art. 29 obbligatorio del Senato Accademico, (comma 8) della Legge 240/2010. assegna ai Dipartimenti le risorse in termini di punti organico corrispondenti a posti di 2. Per le procedure di valutazione ai fini della professori di I e II fascia ricopribili secondo immissione nel ruolo dei Professori Associati, le modalità di cui all’art. 24 commi 5 e 6 possono presentare richiesta: a) i Ricercatori della Legge n.240/2010. a TD, titolari dei contratti di cui all’art.23 c.3 lettera b) della Legge 240/10 presso l’Ateneo, Art. 10 bis - Attivazione della procedura ex che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale (art. 16 della Legge 240/ 2010); b) i comma 5 dell’art.24 della Legge n.240/2010 Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo che hanno conseguito la abilitazione 1. Nell’ambito delle risorse disponibili per la scientifica nazionale (art. 16 della Legge 240/ programmazione, nel terzo anno di contratto 2010). e non oltre i 120 giorni antecedenti la scadenza del medesimo, il Dipartimento delibera di sottoporre a valutazione il titolare 3. Per le procedure di valutazione ai fini della del contratto da ricercatore a tempo immissione nel ruolo dei Professori Ordinari, determinato di cui all’art. 24 comma 3 lettera possono presentare richiesta i Professori b) della legge 240/2010 che abbia Associati o Ricercatori a TI in servizio presso conseguito l’abilitazione scientifica, ai fini l’Ateneo, che hanno conseguito abilitazione della chiamata nei ruoli di professore scientifica nazionale per Professori di 1a associato. fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010). 2. Qualora il ricercatore non sia in possesso della prevista abilitazione nel termine di cui al comma 1, ma comunque la acquisisca entro la naturale scadenza del contratto, la VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 212 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO procedura valutativa sarà avviata successivamente al conseguimento della medesima. Qualora la procedura di abilitazione scientifica nazionale non sia stata bandita nel corso dell’ultimo anno di contratto, la procedura valutativa sarà avviata entro 120 giorni dalla pubblicazione dell’esito dell’ASN successiva. Art. 10 ter - Attivazione della procedura ex comma 6 dell’art.24 della Legge n.240/2010 1. Alle procedure di valutazione ai fini della immissione nel ruolo dei Professori Ordinari, possono partecipare i Professori Associati o Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professori di prima fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010). Alle procedure di valutazione ai fini della immissione nel ruolo dei Professori Associati, possono partecipare i Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professori di seconda fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010). 2. Il Dipartimento sulla base delle risorse assegnate dal Consiglio di Amministrazione, con delibera motivata adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per le richieste di posti di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per le richieste di posti di seconda fascia, individua i candidati da valutare ai sensi dell’art.24 comma 6 della legge 240/2010 e per ciascuno indica: a) la procedura valutativa ai sensi dell’art.24 comma 6 della legge 240/2010 di professori associati o ricercatori a tempo indeterminato già in servizio presso l’Ateneo; b) il profilo di professore universitario di seconda o prima fascia da ricoprire in relazione alle funzioni che il professore dovrà svolgere e la tipologia di impegno didattico e scientifico; c) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 213 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO scientifica, l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui viene chiesta la copertura; d) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del candidato; 3. L’avviso deve contenere per ciascun candidato: a) la fascia per la quale viene attivata la procedura; b) l’indicazione dettagliata del profilo del professore in relazione alle specifiche funzioni che il docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale); c) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica, l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui viene chiesta la copertura; d) il termine e le modalità presentazione delle domande; e) l’indicazione dei criteri generali di valutazione cui la Commissione dovrà attenersi; f) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle competenze linguistiche del candidato; g) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività potrà essere svolta. di Art. 10 quater – Attivazione delle procedure nell’ambito del piano straordinario associati 1. Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali effettuare la valutazione ai sensi dell’art.24 comma 6, VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 214 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO vengono individuate distribuendo preliminarmente le risorse disponibili alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area una graduatoria di ricercatori a tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale regolarmente in servizio, sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per motivi di studio o ricerca presso l’Ateneo, che ha validità per il piano straordinario di riferimento. La ripartizione tra le aree CUN e la graduatoria all’interno della singola area sarà redatta sulla base dei criteri approvati dal Consiglio di Amministrazione tenuto conto del parere obbligatorio del Senato Accademico. In tale graduatoria sono considerati in posizione utile ai fini dell’attivazione delle procedure per valutazione diretta, i ricercatori a tempo indeterminato che rientrano nella graduatoria fino alla copertura delle posizioni assegnate all’area. L’elenco dei candidati in posizione utile sulla base delle risorse disponibili, sarà comunicato ai Dipartimenti cui afferiscono i candidati stessi. 2. Il Dipartimento per ciascuno dei candidati compresi nell’elenco sopracitato e solo per quelli afferenti al dipartimento, con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei professori di prima e seconda fascia, può proporre l’avvio delle procedure ai sensi dell’art.24 comma 6 della Legge 240/2010, a tal fine individua per ogni procedura: a) il profilo di professore universitario di seconda fascia da ricoprire in relazione alle specifiche funzioni che il professore dovrà svolgere e la tipologia di impegno didattico e scientifico; b) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica, l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui viene chiesta la copertura; c) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 215 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO linguistiche del candidato 3. Il Consiglio di Amministrazione, delibera riguardo quanto proposto dai Dipartimenti e avvia la procedura. 4. Se il Dipartimento dovesse proporre di non richiedere l’attivazione della procedura ai sensi dell’art.24 comma 6 della Legge 240/2010 per uno o più candidati tra quelli afferenti al dipartimento e facenti parte della lista comunicata dal CdA, deve motivarne le ragioni. 5. La proposta del Dipartimento di cui al comma precedente del presente articolo è sottoposta all’approvazione del CdA. Se il CdA previo parere del Senato accademico non approva la proposta del dipartimento di cui al comma 3, avvia la procedura. Se il CdA previo parere del Senato accademico approva la proposta del dipartimento di cui al comma 3, procede alla riassegnazione della risorsa programmata ma non utilizzata. 6. L’avviso deve candidato: contenere per ciascun a) l’indicazione dettagliata del profilo del professore in relazione alle specifiche funzioni che il docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale); b) il termine e le modalità presentazione delle domande; c) l’indicazione dei criteri generali di valutazione cui la Commissione dovrà attenersi; d) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle competenze linguistiche del candidato; e) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 di 216 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO potrà essere svolta. Art. 11 - Commissioni di valutazione 7. Nel caso in cui uno o più dei candidati sottoposti alla valutazione diretta ex D.M. 4.8.2011, n.344, rinunciassero o non dovessero ottenere una valutazione positiva dalla Commissione ex DM 344/2011 o di rinuncia del candidato l’Ufficio competente darà comunicazione al/i dipartimento/i di afferenza del/i candidato/i dell’area in successiva posizione utile sulla base delle risorse disponibili, che delibereranno secondo la procedura di cui al presente articolo. 1. Le valutazioni ai fini della immissione nel Art. 11 - Commissioni di valutazione ruolo di Professori vengono affidate a Commissioni di Macrosettore Concorsuale, per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011. 1. Le valutazioni ex art.24 della Legge 30.12.2010, n.240, vengono affidate a Le Commissioni sono composte da almeno commissioni del settore concorsuale o dei tre professori, e comunque almeno uno per settori scientifico disciplinari oggetto della ciascun Settore Concorsuale. selezione, in subordine, in caso di motivata necessità del macrosettore concorsuale, per 2. Le Commissioni per la immissione nel ruolo come definiti nel DM 336 del 29/7/2011. Le dei Professori Ordinari sono costituite da commissioni sono composte da almeno tre Professori Ordinari; quelle per Professore professori di Atenei diversi tra loro. Il Associato da Professori Ordinari o Associati. I dipartimento che ha richiesto l’attivazione componenti delle Commissioni vengono del bando indica quattro nomi di professori individuati per sorteggio tra i Professori ordinari non appartenenti all’Ateneo tra i Ordinari o Associati che, per la loro quali saranno sorteggiati due componenti produzione scientifica, si collocano nella della Commissione, da funzionari nominati valutazione di Ateneo in posizione superiore a dal Rettore. Il Dipartimento indica altresì il quella mediana, calcolata per il Macrosettore. nome del terzo componente che in mancanza di ordinari del settore concorsuale in servizio presso l’Ateneo, può essere un associato nel caso di valutazione 3. Nel caso in cui per un Settore Concorsuale per il ruolo di professore associato. non sia possibile soddisfare il requisito di presenza di almeno un componente, la Commissione può essere integrata da 2. I componenti delle Commissioni vengono individuati tra i Professori Ordinari facenti Professori appartenenti al Macrosettore. Nel parte delle liste dei Commissari per caso in cui, per un Macrosettore il requisito di l’abilitazione scientifica nazionale nel un minimo di tre componenti non possa Settore Concorsuale di appartenenza. Per i essere soddisfatto, la Commissione può professori che non sono presenti nelle essere integrata da Professori appartenenti vigenti liste ministeriali dei Commissari per all’Area CUN a cui afferisce il Macrosettore l’abilitazione scientifica nazionale, il oggetto della procedura. possesso dei requisiti sarà autocertificato e validato dal Direttore del dipartimento che 4. Le Commissioni di cui al comma 2 durano in ha richiesto la procedura. carica tre anni. 3. La Commissione è nominata con decreto del Rettore pubblicato all’albo ufficiale VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 217 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO dell’Ateneo. 4. La Commissione dura in carica per l’espletamento della singola procedura. Art. 11 bis - Commissioni di valutazione nell’ambito del piano straordinario associati 1. Le valutazioni dei candidati al ruolo di Professori associati vengono affidate a Commissioni di Macrosettore Concorsuale, per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011, una Commissione per ogni macrosettore oggetto della valutazione. Le Commissioni sono composte da almeno tre professori ordinari o associati di Ateneo, di cui almeno uno per ciascun Settore Concorsuale e comunque appartenenti a settori disciplinari diversi. Nel caso in cui per un Settore Concorsuale non sia possibile soddisfare il requisito di presenza di un componente, tale componente della Commissione può essere sostituito da professori appartenenti al Macrosettore. Nel caso in cui, per un Macrosettore, il requisito di un minimo di tre componenti non possa essere soddisfatto, la Commissione può essere integrata da Professori appartenenti all’Area CUN a cui afferisce il Macrosettore oggetto della procedura. Nel caso di Macrosettore dell’Area 8 o dell’Area 11 l’integrazione viene effettuata, ove possibile, con Professori appartenenti a Settori Concorsuali della stessa natura, bibliometrica o non bibliometrica del Macrosettore. 2. I componenti della commissione vengono individuati dal Dipartimento che ha proposto l’avvio della procedura con la delibera di cui all’art.10 quater del presente regolamento. 3. La Commissione è nominata con decreto del Rettore pubblicata all’albo ufficiale dell’Ateneo. Art. 12 - Valutazione per la immissione nel ruolo dei Professori Associati. 4. Le Commissioni di cui al comma 2 durano in carica per la singola tornata del piano straordinario. Art. 12 - Valutazione per la immissione nel VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 218 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO ruolo dei Professori Associati. 1. Le Commissioni esprimono la loro valutazioni esprimendosi su: a) attività didattica; b) pubblicazioni scientifiche; c) complesso 1. Le Commissioni formulano le loro dell’attività scientifica e curriculare; d) ove valutazioni ai sensi del D.M. 4.8.2011, n.344 previsto, attività assistenziale. esprimendosi in particolare su: a) attività didattica; b) pubblicazioni scientifiche; c) complesso dell’attività scientifica e curriculare, compresa l’attività istituzionale; 2. Per la valutazione dell’attività didattica, in applicazione del DM 344 del 4 agosto 2011, d) ove previsto, attività assistenziale. le commissioni prenderanno in considerazione l’attività svolta nei cinque anni 2. Per la valutazione dell’attività didattica, le accademici precedenti all’avviso di cui all’art. commissioni prenderanno in considerazione 9 del presente Regolamento e, in l’attività svolta nei cinque anni accademici applicazione dell’art.3 dello stesso DM 344, precedenti all’avviso per la procedura di cui faranno esplicito riferimento ai seguenti al presente Regolamento e, in applicazione aspetti: a) insegnamenti o moduli di dell’art. 3 dello stesso DM 344, faranno insegnamenti tenuti e continuità della tenuta esplicito riferimento ai seguenti aspetti: degli stessi; b) documentato impegno a) numero dei moduli/corsi tenuti e didattico nella partecipazione a commissioni continuità della tenuta degli stessi; di esami di profitto o di esami finali; c) qualità e quantità di attività didattica integrativa b) esiti della valutazione degli studenti, se (esercitazioni, tutoraggio, predisposizione di disponibili. In tale valutazione sono tesi anche in qualità di relatore); d) esiti della attribuiti punti solo alle risposte positive valutazione degli studenti e della valutazione per i quesiti sulla presenza e sulla di Ateneo, se disponibili. puntualità; c) documentata partecipazione alle commissioni istituite per gli esami di profitto; d) quantità e qualità dell'attività di tipo seminariale, di quella mirata alle esercitazioni e al tutorato degli studenti, ivi inclusa quella relativa alla predisposizione delle tesi di laurea, di laurea magistrale e delle tesi di dottorato. 3. Per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni prenderanno in considerazione i lavori pubblicati nei cinque 3. Per le valutazioni di cui al comma 1, da svolgere in relazione al profilo di professore anni antecedenti all’avviso di cui all’art. 9 del universitario da ricoprire, maggiore peso presente Regolamento e faranno esplicito sarà dato dalle Commissioni alle attività riferimento a: a) originalità, innovatività, rigore svolte nell’ambito del Settore Concorsuale metodologico e rilevanza di ciascuna per il quale è stata conseguita l’Abilitazione pubblicazione; b) congruenza di ciascuna Scientifica Nazionale e per il quale viene pubblicazione con il Macrosettore effettuata la valutazione. Concorsuale oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 219 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO correlate; c) rilevanza scientifica della 4. Per la valutazione delle pubblicazioni collocazione editoriale di ciascuna scientifiche, le commissioni prenderanno in pubblicazione e sua diffusione all'interno della considerazione i lavori pubblicati comunità scientifica; d) apporto individuale antecedentemente all’avviso di cui alla del ricercatore nel caso di lavori in procedura, in applicazione dell’art. 4 comma collaborazione; e) nell'ambito dei settori in cui 3 del DM 344/2011 facendo esplicito ne è consolidato l'uso a livello internazionale riferimento a: le commissioni si possono avvalere di a) originalità, innovatività, rigore indicatori bibliometrici. metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione; 4. Per la valutazione dell’attività scientifica e curriculare, le Commissioni faranno esplicito riferimento alla attività svolta nei cinque anni antecedenti all’avviso di cui all’art. 9 del presente Regolamento, considerando in particolare i seguenti aspetti: a) documentata partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali, e ruolo ricoperto nella stessa; b) conseguimento della titolarità di brevetti; c) visibilità nella comunità scientifica di riferimento, valutata anche sulla base di partecipazioni in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali e di premi e riconoscimenti. b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) apporto individuale del ricercatore nel caso di lavori in collaborazione. e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le Commissioni possono avvalersi di indicatori bibliometrici di cui al D.M. 4.8.2011, n.344. 5. Le Commissioni definiscono preliminarmente una griglia di punteggi da attribuire alle voci di cui ai commi 2, 3 e 4 del presente articolo, attribuendo, con riferimento ad un punteggio massimo di 100, alla valutazione dell’attività 5. Per la valutazione dell’attività scientifica e didattica un punteggio massimo compreso tra curriculare compresa l’attività istituzionale, 20 e 40, alla valutazione delle pubblicazioni le Commissioni faranno esplicito riferimento un punteggio massimo compreso tra 40 e 60, all’attività svolta considerando in particolare alla valutazione dell’attività scientifica i seguenti aspetti: complessiva un punteggio massimo a) organizzazione, direzione e compreso tra 20 e 40. Per i macrosettori coordinamento di gruppi di ricerca concorsuali per i quali è prevista la nazionali e internazionali, ovvero valutazione dell’attività assistenziale, gli partecipazione agli stessi; intervalli sopra indicati sono così modificati: attività didattica: tra 20 e 40; pubblicazioni: tra b) conseguimento della titolarità di 30 e 50; profilo complessivo: tra 10 e 30; brevetti; attività assistenziale: tra 10 e 20. c) partecipazione in qualità di relatore a 6. Per ciascun richiedente, il punteggio congressi e convegni nazionali e conseguito è calcolato come media dei internazionali; punteggi attribuiti individualmente dai componenti della commissione. La d) conseguimento di premi e valutazione si intende conseguita se il riconoscimenti nazionali e richiedente ha raggiunto un punteggio internazionali per attività di ricerca. maggiore o uguale a 60 e la maggioranza dei VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 220 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO componenti della commissione ha attribuito un punteggio maggiore o uguale a 80. e) visibilità nella comunità scientifica di riferimento valutata sulla base di criteri individuati dalla commissione; f) impegni istituzionali svolti in Ateneo. 6. La Commissione dovrà valutare la congruità del profilo scientifico del candidato con le esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la produzione scientifica elaborata dal ricercatore successivamente alla data di scadenza del bando in base al quale ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale, in modo da verificare la continuità della produzione scientifica. Nella valutazione di cui sopra, la Commissione si avvale di criteri e parametri coerenti con quelli previsti dal DM 07.16.2012 di cui all'articolo 16, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, potendo altresì prevederne un utilizzo più selettivo. Art. 13 - Valutazione per la immissione nel ruolo dei Professori Ordinari 7. La Commissione al termine dei lavori esprime valutazione positiva o negativa sul candidato a maggioranza assoluta. 1. Per le valutazioni ai fini dell’accesso alla Art. 13 - Valutazione per l’immissione nel fascia dei Professori Ordinari, è considerato ruolo dei Professori Ordinari requisito preliminare per procedere alla valutazione l’avere ottemperato agli obblighi derivanti dai Regolamenti di Ateneo in merito 1. Per le valutazioni ai fini dell’accesso alla fascia dei Professori Ordinari, è considerato al compiti dei Professori. Le Commissioni requisito preliminare per procedere alla esprimono la loro valutazioni esprimendosi valutazione l’avere ottemperato agli obblighi su: a) attività didattica; b) pubblicazioni derivanti dai Regolamenti di Ateneo in scientifiche; c) complesso dell’attività merito ai compiti dei Professori. Le scientifica e profilo curriculare; d) ove Commissioni esprimono la loro valutazioni previsto, attività assistenziale. esprimendosi su: a) attività didattica; 2. Per la valutazione dell’attività didattica, in applicazione del DM 344 del 4 agosto 2011, b) pubblicazioni scientifiche; le commissioni prenderanno in considerazione l’attività svolta nei cinque anni c) complesso dell’attività scientifica in accademici precedenti all’avviso di cui all’art. relazione al profilo curriculare, 9 del presente Regolamento e, in compresa l’attività istituzionale; applicazione dell’art.3 dello stesso DM 344, faranno esplicito riferimento ai seguenti d) ove previsto, l’attività assistenziale. aspetti: a) insegnamenti o moduli di insegnamenti tenuti e continuità della tenuta degli stessi; b) documentato impegno 2. Per la valutazione dell’attività didattica, le commissioni prenderanno in considerazione didattico nella partecipazione a commissioni l’attività svolta nei cinque anni accademici di esami di profitto o di esami finali; c) qualità precedenti all’avviso per la procedura di cui e quantità di attività didattica integrativa al presente Regolamento e faranno esplicito (esercitazioni, tutoraggio, predisposizione di VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 221 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO tesi anche in qualità di relatore); d) esiti della valutazione degli studenti e della valutazione di Ateneo, se disponibili. riferimento ai seguenti aspetti: a) insegnamenti o moduli di insegnamenti tenuti e continuità della tenuta degli stessi; b) documentato impegno didattico nella partecipazione a commissioni di esami di profitto o di esami finali; c) qualità e quantità di attività didattica integrativa (esercitazioni, tutoraggio, predisposizione di tesi anche in qualità di relatore); d) esiti della valutazione degli studenti, se 3. Per la valutazione delle pubblicazioni disponibili. In tale valutazione sono scientifiche, le commissioni prenderanno in attribuiti punti solo alle risposte positive considerazione i lavori pubblicati nei cinque per i quesiti sulla presenza e sulla anni antecedenti all’avviso di cui all’art. 9 del puntualità presente Regolamento e faranno esplicito riferimento a: a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna 3. Per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni prenderanno in pubblicazione; b) congruenza di ciascuna considerazione i lavori pubblicati nei cinque pubblicazione con il Macrosettore anni antecedenti all’avviso per la procedura Concorsuale oppure con tematiche di cui all’art. 10 del presente Regolamento e interdisciplinari ad esso strettamente faranno esplicito riferimento a: correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna a) originalità, innovatività, rigore pubblicazione e sua diffusione all'interno della metodologico e rilevanza di ciascuna comunità scientifica; d) apporto individuale pubblicazione; nel caso di lavori in collaborazione; e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le commissioni si b) congruenza di ciascuna pubblicazione possono avvalere di indicatori bibliometrici. con il profilo di professore universitario da ricoprire oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) apporto individuale nel caso di lavori in collaborazione. e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le Commissioni possono avvalersi di indicatori bibliometrici. 4. Per la valutazione dell’attività scientifica complessiva e curriculare, le Commissioni faranno esplicito riferimento alla attività svolta 4. Per la valutazione dell’attività scientifica complessiva e curriculare, compresa nei cinque anni antecedenti all’avviso di cui VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 222 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO all’art. 9 del presente Regolamento e faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti: a) partecipazione in qualità di Responsabile (di unità di ricerca o di progetto) a progetti di ricerca nazionali ed internazionali; b) conseguimento della titolarità di brevetti; c) visibilità nella comunità scientifica di riferimento, valutata anche sulla base di partecipazioni in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali, di premi e riconoscimenti, di presenza nei comitati di redazione di riviste scientifiche nazionali o internazionali; d) funzioni di responsabilità nell’ambito di organismi nazionali o internazionali di coordinamento della ricerca; l’attività istituzionale, le Commissioni faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti: a) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca nazionali e internazionali, ovvero partecipazione agli stessi; b) conseguimento brevetti; della titolarità di c) partecipazione in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali; d) conseguimento di premi riconoscimenti nazionali internazionali per attività di ricerca; e) visibilità nella comunità scientifica di riferimento valutata sulla base di criteri individuati dalla commissione; f) impegni istituzionali svolti in Ateneo. e e 5. Le Commissioni definiscono preliminarmente 5. La Commissione dovrà valutare la congruità una griglia di punteggi da attribuire alle voci di del profilo scientifico del candidato con le cui al comma 1 del presente articolo, esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la attribuendo, con riferimento ad un punteggio produzione scientifica elaborata dal massimo di 100, alla valutazione dell’attività candidato successivamente alla data di didattica un punteggio massimo compreso tra scadenza del bando in base al quale ha 10 e 30, alla valutazione delle pubblicazioni conseguito l'abilitazione scientifica un punteggio massimo compreso tra 40 e 60, nazionale, in modo da verificare la alla valutazione del profilo complessivo un continuità della produzione scientifica. Nella punteggio massimo compreso tra 30 e 40. valutazione di cui sopra, la Commissione si Per i Macrosettori concorsuali per i quali è avvale di criteri e parametri coerenti con prevista la valutazione dell’attività quelli previsti dal dal DM 07.16.2012 di cui assistenziale, gli intervalli sopra indicati sono all'articolo 16, comma 3, lettera a), della così modificati: attività didattica: tra 10 e 30; legge 30 dicembre 2010, n. 240, potendo pubblicazioni: tra 30 e 50; profilo: tra 20 e 30; altresì prevederne un utilizzo più selettivo attività assistenziale: tra 20 e 40. 6. La Commissione al termine dei lavori 6. Per ciascun richiedente, il punteggio esprime valutazione positiva o negativa sul conseguito è calcolato come media dei candidato a maggioranza assoluta. punteggi attribuiti individualmente dai componenti della commissione. La Art. 14 - Termine del procedimento valutazione si intende conseguita se il richiedente ha raggiunto un punteggio medio 1. I lavori della Commissione devono essere maggiore o uguale a 60 e se la maggioranza conclusi entro trenta giorni dall’emanazione dei componenti della commissione ha del decreto rettorale di nomina nel caso del attribuito un punteggio maggiore o uguale a piano straordinario associati e di tre mesi VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 223 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 80. negli altri casi. 2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e per non più di trenta giorni, il termine per la conclusione dei lavori per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal Presidente della commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro i termini della proroga, il Rettore, con motivato decreto, provvede alla sostituzione della commissione ovvero dei componenti ai quali siano imputabili le cause del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo termine per la conclusione dei lavori. Decorso tale termine, il Rettore provvederà a dichiarare decaduta la commissione. 3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro trenta giorni dalla consegna, la regolarità degli atti e dichiara il/i nominativo/i del/i candidato/i che ha/hanno avuto valutazione positiva. Il decreto è comunicato a tutti i candidati ed è trasmesso al dipartimento che ha proposto la procedura. Il decreto sarà pubblicato sul sito dell’Ateneo e del Ministero. 4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità nello svolgimento della procedura, invia, con provvedimento motivato, gli atti alla commissione, assegnandole un termine per provvedere a eventuali modifiche. Art. 14 - Esiti della valutazione Art. 15 - Esiti della valutazione 1. I Ricercatori a TD di cui alla lettera b) del c.3 1. I Ricercatori a TD di cui alla lettera b) del c. 3 dell’art. 24 della Legge 240/2010 che dell’art. 23 della Legge 240/10 che hanno hanno superato la valutazione di cui al superato la valutazione vengono inquadrati presente titolo vengono inquadrati nel ruolo nel ruolo dei Professori Associati alla dei Professori Associati alla scadenza del scadenza del contratto. contratto o all’esito della procedura di valutazione. 2. I Ricercatori e i Professori che hanno superato la valutazione entrano a far parte di liste d’attesa per la presa di servizio nel 2. I Ricercatori a TI e i Professori che hanno superato la valutazione di cui al presente ruolo per cui hanno superato la valutazione, titolo vengono inquadrati nel ruolo per il formulate separatamente per la 1° e la 2° VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 224 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO fascia e per ciascuna area CUN, con un ordine che tiene conto della posizione occupata nella valutazione scientifica di Ateneo rispetto alla mediana del macrosettore di appartenenza, della distanza dai limiti di validità dell’abilitazione scientifica, della anzianità nel ruolo. La graduatoria viene formulata sulla base del punteggio Pt ottenuto dalla seguente formula: Pt = 0.2*Pv1 + 0.1*Pv2 + 0.1*Pv3 + 0.3*Pa + 0.3*Ps, in cui, per ciascun abilitato valutato positivamente, Pv1 è il rapporto tra la valutazione SURPLUS e quella mediana del proprio macrosettore, Pv2 è il rapporto tra la valutazione SURPLUS e quella mediana della propria area CUN, Pv3 è il rapporto tra la valutazione SURPLUS e quella mediana del proprio Settore concorsuale, Ps è il rapporto tra la durata di validità dell'abilitazione nazionale e la distanza (in anni, con arrotondamento all'intero superiore) dalla sua scadenza, Pa è il rapporto tra l'anzianità nel ruolo (di Ricercatore TI nel caso di procedure per Professore Associato, di Professore Associato nel caso di procedure per Professore Ordinario) e quella mediana della propria fascia. quale è stata indetta la procedura. 3. In base alle disponibilità di bilancio, il Consiglio di Amministrazione attribuisce alle singole Aree CUN una disponibilità che verrà utilizzata per la presa di servizio in ordine progressivo. 4. Il Consiglio di Amministrazione, nella attribuzione delle risorse per le procedure di selezione, dovrà privilegiare quei Settori Concorsuali che hanno usufruito in misura minore delle prese di servizio a seguito di procedure di valutazione. Titolo 4 Art. 15 - Norme transitorie 1. Nelle more dell’entrata in vigore dello Statuto previsto dalla Legge 240/10 e della piena attuazione delle modifiche statutarie, le competenze che nel presente Regolamento sono attribuite ai Dipartimenti ed alle strutture di raccordo sono da VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 225 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO intendersi attribuite alle Facoltà, che deliberano dopo aver acquisito il parere dei Dipartimenti interessati. 2. Nelle more della piena attuazione delle modifiche statutarie, le competenze che nel presente Regolamento sono attribuite al Consiglio di Amministrazione agli art. 2, 3, 4 e 8, sono da intendersi attribuite al Senato Accademico, nell’ambito delle disponibilità di risorse stabilite dal Consiglio di Amministrazione. Pertanto si propone che il Senato Accademico DELIBERI di approvare il nuovo Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 e della procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010 il cui nuovo testo, che sostituisce il precedente, è il seguente: Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 e della procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010 Titolo 1 - Norme generali Art. 1 - Ambito di operatività 1. Il presente Regolamento disciplina, nel rispetto del Codice etico dell’Università di Palermo e dei principi enunciati dalla Carta Europea dei ricercatori, dello statuto vigente, di cui alla raccomandazione della Commissione delle Comunità europee n. 251 dell’11-03-2005, le procedure di chiamata e valutazione dei professori di prima e di seconda fascia. Titolo 2 - Chiamata mediante procedura selettiva ai sensi dell’art. 18 (comma 1) della legge 240/2010 o mediante chiamata diretta ai sensi dell’art. 1 (comma 9) della legge 230/2005 Art. 2 - Richieste delle Strutture 1. Ciascun Dipartimento, nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno di personale ed entro la disponibilità dei punti organico assegnati dal CdA, richiede al Consiglio di Amministrazione con delibera motivata la copertura di posti di professore di prima e seconda fascia, indicandone la priorità. 2. La delibera di richiesta del Consiglio del Dipartimento proponente è adottata dalla maggioranza assoluta dei professori di 1° fascia, per la chiamata di professori di 1° fascia, e dei professori di 1° e di 2° fascia, per la chiamata di professori di 2° fascia. 3. Nella proposta del Consiglio di Dipartimento dovrà essere indicata una delle seguenti modalità di copertura del posto richiesto, nonché le motivazioni relative a tale scelta: a) chiamata in esito a procedura selettiva attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della Legge 240/10; b) chiamata diretta secondo le procedure disciplinate dall’art. 1 (9° comma) della Legge 230/05 e successive modificazioni e integrazioni. 4. La delibera del Consiglio del Dipartimento proponente deve contenere i seguenti dati: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 226 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO a) b) c) la fascia per la quale viene richiesta la procedura; la sede di servizio; l’area CUN, il settore concorsuale e anche l’eventuale profilo ai sensi dell’art. 18 comma 1 della Legge 240/2010, per il quale viene richiesto il posto; d) le modalità di copertura del posto, secondo quanto previsto dal precedente comma 3; e) l’indicazione delle specifiche funzioni che il professore dovrà svolgere, nonché la tipologia di impegno richiesto, didattico e scientifico e, ove previsto, assistenziale sentito il parere della scuola di medicina e chirurgia; f) l’eventuale copertura finanziaria del posto richiesto da parte di enti esterni pubblici o privati, ai sensi dell’art. 18 c. 3 della legge 240/10 con l’indicazione dell’ente finanziatore e delle modalità di finanziamento, che non potrà comunque avere durata inferiore a 15 anni; g) nel caso di posti che prevedano lo svolgimento di attività assistenziale, la struttura dove essa dovrà essere svolta sentito il parere della Scuola di Medicina e Chirurgia. 5. La delibera del Consiglio di Dipartimento deve anche indicare la consistenza numerica di docenza in Ateneo (1° e 2° fascia) nel Settore Scientifico Disciplinare, l’impegno didattico nel Dipartimento e complessivamente in Ateneo del Settore Scientifico Disciplinare, le previsioni di quiescenza nel triennio successivo riguardanti il Settore Scientifico Disciplinare. 6. Per le procedure selettive di cui al punto a) del 3° comma del presente articolo “chiamata in esito a procedura selettiva attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della Legge 30.12.2010 n. 240”, la delibera del Consiglio del Dipartimento proponente deve altresì riportare: a) l’eventuale indicazione di un numero massimo di pubblicazioni, che non potrà essere inferiore a dodici; b) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del candidato, anche in relazione alle esigenze didattiche relative ai corsi di studio in lingua estera; 7. La delibera del Consiglio di Amministrazione di accoglimento della richiesta è adottata dopo avere acquisito il parere delle Scuole competenti relativamente all’impegno didattico e del Senato Accademico. Art. 3 - Procedure Selettive 1. La procedura selettiva nel caso del piano straordinario associati, può aggregare posti da bandire afferenti a più settori concorsuali anche se richiesti da dipartimenti diversi. Essa sarà svolta previa emanazione di un bando Rettorale, pubblicato sul sito di Ateneo, su quello del Ministero e dell’Unione Europea; l’avviso del bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. 2. Il bando deve contenere: a) il numero massimo dei posti per i quali si attiva la procedura di selezione che possono appartenere a più settori concorsuali solo nel caso del piano straordinario associati; b) il numero massimo dei punti organico impegnati; c) la fascia per la quale viene attivata la procedura; d) l’area CUN, il/i settore/i concorsuale/i, l’eventuale/i profilo/i ai sensi dell’art.18 comma 1 della Legge 240/2010 per i quali viene attivata la procedura, indicandone la priorità come deliberato dal Consiglio di Amministrazione; e) per ciascun posto messo a concorso l’indicazione le specifiche funzioni che il docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale); f) il termine e le modalità di presentazione delle domande, che non potrà essere inferiore a trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione dell’avviso del bando in gazzetta ufficiale; g) i requisiti soggettivi per l’ammissione alla procedura; h) l’eventuale numero massimo di pubblicazioni che il candidato dovrà trasmettere che non potrà comunque essere inferiore a dodici; i) l’indicazione dei criteri generali di valutazione, cui la Commissione dovrà attenersi; j) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 227 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO k) l) competenze linguistiche del candidato; la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività sarà svolta. l’indicazione dei diritti e doveri del docente e del suo trattamento economico e previdenziale. Art. 4 - Candidati ammissibili alle selezioni 1. Alle selezioni per la chiamata di professori di prima e seconda fascia possono partecipare: a) studiosi che abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale ai sensi dell’art. 16 della Legge 240/ 2010 per il settore concorsuale messo a concorso ovvero per uno dei settori concorsuali ricompreso nel medesimo macrosettore e per le funzioni oggetto del procedimento, ovvero per funzioni superiori, purché non già titolari delle medesime funzioni superiori; b) i candidati che abbiano conseguito l’idoneità nel settore concorsuale in procedure concorsuali attivate ai sensi della Legge 210/1998 per la fascia corrispondente a quella per la quale viene emanato il bando, limitatamente al periodo di durata di tale idoneità (art. 29 – 8° comma – Legge n. 240/2010); c) i professori, rispettivamente, di prima e di seconda fascia già in servizio in altri atenei per il settore concorsuale messo a concorso; d) gli studiosi stabilmente impegnati all’estero in attività di ricerca o insegnamento a livello universitario in posizione di livello pari a quelle oggetto del bando, sulla base di tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre anni, definite dal Ministero. Il candidato può fare domanda per più di un settore concorsuale qualora ne abbia i requisiti. 2. Ai procedimenti per la chiamata di cui al titolo 2 non possono partecipare coloro per i quali esistano incompatibilità di legge (art.18 c.1 lett. b della Legge 240/10) o con il codice etico dell’Ateneo. Art. 5 - Commissione di valutazione 1. Le commissioni giudicatrici per le procedure di selezione sono composte da tre professori ordinari, in servizio presso Atenei diversi del Settore Concorsuale a bando e, in particolare, ove indicato nel bando, al Settore Scientifico-Disciplinare. Il dipartimento che ha richiesto l’attivazione del bando indica quattro nomi di professori non appartenenti all’Ateneo tra i quali saranno sorteggiati, da funzionari nominati dal Rettore, due componenti della Commissione. Il dipartimento che ha richiesto l’attivazione del bando indicherà altresì il nome del terzo componente anche interno all’Ateneo ed in questo ultimo caso può comunque essere individuato all’interno del macrosettore. I componenti proposti devono essere in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale, essi vengono individuati tra i professori ordinari facenti parte delle liste dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale nel Settore Concorsuale di appartenenza. Per i professori che non sono presenti nelle liste ministeriali vigenti dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale, il possesso dei requisiti sarà autocertificato e validato dal Direttore del dipartimento che ha richiesto la procedura. Può anche essere proposto uno studioso stabilmente impegnato all’estero in attività di ricerca e insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricopre una posizione accademica equipollente a quella di professore ordinario in istituzioni universitarie o di ricerca estere, con elevata qualificazione scientifica riconosciuta a livello internazionale. Il componente della commissione per la procedura di selezione per professore associato, se interno all’Ateneo, può essere un professore di seconda fascia, con i requisiti sopra indicati. 2. La Commissione è nominata con decreto del Rettore che, anche avvalendosi del parere di esperti, può preliminarmente verificare i requisiti di cui al precedente comma 1. In caso di rinuncia o di sopravvenuta indisponibilità prima della nomina della commissione, si ripete la procedura del sorteggio per il commissario che ha rinunciato a seguito dell’integrazione di un ulteriore nominativo da parte del dipartimento interessato. Il decreto di nomina è pubblicato sull’albo di Ateneo. 3. La Commissione individua al suo interno un presidente e un segretario verbalizzante e assume VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 228 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO le proprie deliberazioni a maggioranza assoluta dei componenti. Art. 5 bis - Commissioni di valutazione nell’ambito del piano straordinario associati 1. Per ogni procedura saranno nominate tante commissioni quanti sono i settori scientifici disciplinari messi a concorso. Le commissioni saranno nominate con le modalità previste all’art. 5. Art. 6 - Modalità di svolgimento delle selezioni 1. La Commissione procede collegialmente alla valutazione comparativa dei candidati rispetto al profilo individuato dal bando, sulla base dell’attività didattica, delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum e delle attività istituzionali e organizzative, ove previsto, della attività assistenziale attestata dai documenti allegati alla domanda di partecipazione alla procedura selettiva. 2. Ai fini della valutazione dell'attività didattica sono considerate l’entità e la continuità delle attività con particolare riferimento agli insegnamenti e ai moduli di cui si è assunta la responsabilità. Ai fini della valutazione dell’attività didattica integrativa e di servizio agli studenti, possono essere considerate le attività di predisposizione delle tesi di laurea, di laurea magistrale e delle tesi di dottorato, i seminari, le esercitazioni e il tutorato degli studenti. 3. La valutazione delle pubblicazioni scientifiche di cui al comma 1 è svolta sulla base degli ulteriori seguenti criteri: a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione; b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) determinazione analitica, anche sulla base di criteri riconosciuti nella comunità scientifica internazionale di riferimento, dell'apporto individuale del ricercatore nel caso di partecipazione del medesimo a lavori in collaborazione; e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale, le commissioni si avvalgono anche di uno o più dei seguenti indicatori, riferiti alla data di inizio della valutazione: 1) numero totale delle citazioni; 2) numero medio di citazioni per pubblicazione; 3) "impact factor" totale; 4) "impact factor" medio per pubblicazione; 5) combinazioni dei precedenti parametri atte a valorizzare l'impatto della produzione scientifica del candidato (indice di Hirsch o simili). 4. Per la copertura di posti di professore associato e di ordinario nel caso in cui il candidato non rivesta il ruolo di professore associato, al termine della valutazione delle pubblicazioni scientifiche e dei titoli, la procedura contempla lo svolgimento, di una prova didattica e la discussione sulle pubblicazioni scientifiche presentate. 5. Ai fini della valutazione delle attività scientifiche, istituzionali ed organizzative si terranno in considerazione anche i seguenti aspetti: a) organizzazione, direzione e coordinamento di centri o gruppi di ricerca nazionali e internazionali o partecipazione agli stessi e altre attività di ricerca quali la direzione o partecipazione a comitati editoriali di riviste; b) conseguimento della titolarità di brevetti nei settori in cui è rilevante; c) conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca; d) incarichi istituzionali all’interno di istituzioni universitarie italiane o straniere; 6. Possono essere inoltre considerate le partecipazioni in qualità di relatore a congressi e convegni di interesse internazionale. 7. La valutazione comparativa avviene, sulla base dei criteri predeterminati dalla commissione, tenendo conto delle funzioni che il professore dovrà svolgere sotto il profilo didattico e scientifico come specificato nel bando. 8. Al termine dei lavori la commissione individua, per ogni posto messo a concorso, il candidato VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 229 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattico scientifiche specificate nel bando. Qualora il candidato non dovesse accettare, la Commissione, nel caso in cui siano presenti altri candidati idonei per il posto messo a concorso, in una successiva riunione individua il candidato maggiormente qualificato. Art. 7 - Termine del procedimento 1. I lavori della commissione devono essere conclusi entro tre mesi dall’emanazione del decreto rettorale di nomina. 2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e per non più di due mesi, il termine per la conclusione dei lavori per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal Presidente della commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro i termini della proroga, il Rettore, con motivato decreto, provvede alla sostituzione della commissione ovvero dei componenti ai quali siano imputabili le cause del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo termine per la conclusione dei lavori. Decorso tale termine, il Rettore provvederà a dichiarare decaduta la Commissione. 3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro trenta giorni dalla consegna, la regolarità degli atti e dichiara il/i nominativo/i del/i candidato/i più qualificato/i a ricoprire il/ posto/i per cui è stata attivata la procedura selettiva sino a copertura dei punti organico messi a bando, tenendo conto delle priorità indicate nel bando. Il decreto è comunicato a tutti i candidati ed è trasmesso al/i dipartimento/i che ha/hanno richiesto il bando. Il decreto sarà pubblicato sul sito dell’Ateneo e del Ministero. 4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità nello svolgimento della procedura, invia, con provvedimento motivato, gli atti alla Commissione, assegnandole un termine per provvedere a eventuali modifiche. Art. 8 - Chiamata del candidato selezionato 1. A conclusione della procedura, entro 15 giorni dalla data di approvazione degli atti, ogni dipartimento interessato propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato di cui al decreto rettorale di approvazione degli atti. La delibera di chiamata è adottata dal dipartimento proponente con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia, per la chiamata dei professori di seconda fascia. La proposta di chiamata è approvata dal Consiglio di Amministrazione. 2. Nel caso in cui, nel termine sopra indicato, il dipartimento non adotti alcuna delibera, lo stesso Dipartimento non potrà richiedere, nei due anni successivi all’approvazione degli atti, la copertura di un posto per la stessa fascia e per il medesimo settore concorsuale per i quali si è svolta la procedura. 3. Nel caso in cui il Dipartimento non effettui la proposta di chiamata di cui ai commi precedenti, le risorse saranno acquisite dal Consiglio di Amministrazione che deciderà in merito alla loro eventuale riassegnazione. Art. 9 - Chiamata diretta 1. La delibera del Consiglio di Dipartimento di cui all’art. 2 c.3 lettera b) deve contenere, oltre ai dati elencati al comma 4 dello stesso articolo, la indicazione dello studioso stabilmente impegnato all’estero in attività di ricerca e insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricopre una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di ricerca estere, sulla base di tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre anni, definite dal Ministero. La proposta può riguardare anche studiosi che abbiano già svolto un periodo di almeno tre anni di ricerca e docenza in università italiane a seguito di chiamata diretta autorizzata dal MIUR e che abbiano conseguito risultati scientifici congrui rispetto al posto per il quale ne viene proposta la chiamata. La proposta può riguardare altresì studiosi che siano risultati vincitori nell'ambito di specifici programmi di ricerca di alta qualificazione, identificati VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 230 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO con decreto del Ministro, sentiti l'ANVUR e il CUN, finanziati dall'Unione europea o dal Ministero. La proposta del Consiglio di Dipartimento deve essere comunque corredata da lettere di accreditamento delle strutture estere di appartenenza del docente di cui si propone la chiamata diretta. 2. Il Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere delle Scuole interessate e del Senato Accademico, valuta le proposte dei Dipartimenti, verificando la compatibilità con le disponibilità di Bilancio e con la programmazione di Ateneo e, in caso di approvazione, inoltra la richiesta al MIUR. 3. Il Rettore, con proprio decreto, dispone la nomina dei docenti, per i quali il MIUR ha rilasciato la prescritta autorizzazione, indicando nel decreto la relativa classe di stipendio sulla base della eventuale anzianità di servizio e di valutazioni di merito. Titolo 3 - procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010 Art. 10 - Attivazione della procedura ex art.24 della Legge n.240/2010 1. Nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno del personale il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto del parere obbligatorio del Senato Accademico, assegna ai Dipartimenti le risorse in termini di punti organico corrispondenti a posti di professori di I e II fascia ricopribili secondo le modalità di cui all’art. 24 commi 5 e 6 della Legge n.240/2010. Art. 10 bis - Attivazione della procedura ex comma 5 dell’art.24 della Legge n.240/2010 1. Nell’ambito delle risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto e non oltre i 120 giorni antecedenti la scadenza del medesimo, il Dipartimento delibera di sottoporre a valutazione il titolare del contratto da ricercatore a tempo determinato di cui all’art. 24 comma 3 lettera b) della legge 240/2010 che abbia conseguito l’abilitazione scientifica, ai fini della chiamata nei ruoli di professore associato. 2. Qualora il ricercatore non sia in possesso della prevista abilitazione nel termine di cui al comma 1, ma comunque la acquisisca entro la naturale scadenza del contratto, la procedura valutativa sarà avviata successivamente al conseguimento della medesima. Qualora la procedura di abilitazione scientifica nazionale non sia stata bandita nel corso dell’ultimo anno di contratto, la procedura valutativa sarà avviata entro 120 giorni dalla pubblicazione dell’esito dell’ASN successiva. Art. 10 ter - Attivazione della procedura ex comma 6 dell’art.24 della Legge n.240/2010 1. Alle procedure di valutazione ai fini della immissione nel ruolo dei Professori Ordinari, possono partecipare i Professori Associati o Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professori di prima fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010). Alle procedure di valutazione ai fini della immissione nel ruolo dei Professori Associati, possono partecipare i Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professori di seconda fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010). 2. Il Dipartimento sulla base delle risorse assegnate dal Consiglio di Amministrazione, con delibera motivata adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per le richieste di posti di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per le richieste di posti di seconda fascia, individua i candidati da valutare ai sensi dell’art.24 comma 6 della legge 240/2010 e per ciascuno indica: a) la procedura valutativa ai sensi dell’art.24 comma 6 della legge 240/2010 di professori associati o ricercatori a tempo indeterminato già in servizio presso l’Ateneo; b) il profilo di professore universitario di seconda o prima fascia da ricoprire in relazione alle funzioni che il professore dovrà svolgere e la tipologia di impegno didattico e scientifico; c) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica, l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 231 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO viene chiesta la copertura; l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del candidato; 3. L’avviso deve contenere per ciascun candidato: a) la fascia per la quale viene attivata la procedura; b) l’indicazione dettagliata del profilo del professore in relazione alle specifiche funzioni che il docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale); c) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica, l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui viene chiesta la copertura; d) il termine e le modalità di presentazione delle domande; e) l’indicazione dei criteri generali di valutazione cui la Commissione dovrà attenersi; f) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle competenze linguistiche del candidato; g) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività potrà essere svolta. d) Art. 10 quater – Attivazione delle procedure nell’ambito del piano straordinario associati 1. Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali effettuare la valutazione ai sensi dell’art.24 comma 6, vengono individuate distribuendo preliminarmente le risorse disponibili alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area una graduatoria di ricercatori a tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale regolarmente in servizio, sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per motivi di studio o ricerca presso l’Ateneo, che ha validità per il piano straordinario di riferimento. La ripartizione tra le aree CUN e la graduatoria all’interno della singola area sarà redatta sulla base dei criteri approvati dal Consiglio di Amministrazione tenuto conto del parere obbligatorio del Senato Accademico. In tale graduatoria sono considerati in posizione utile ai fini dell’attivazione delle procedure per valutazione diretta, i ricercatori a tempo indeterminato che rientrano nella graduatoria fino alla copertura delle posizioni assegnate all’area. L’elenco dei candidati in posizione utile sulla base delle risorse disponibili, sarà comunicato ai Dipartimenti cui afferiscono i candidati stessi. 2. Il Dipartimento per ciascuno dei candidati compresi nell’elenco sopracitato e solo per quelli afferenti al dipartimento, con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei professori di prima e seconda fascia, può proporre l’avvio delle procedure ai sensi dell’art.24 comma 6 della Legge 240/2010, a tal fine individua per ogni procedura: a) il profilo di professore universitario di seconda fascia da ricoprire in relazione alle specifiche funzioni che il professore dovrà svolgere e la tipologia di impegno didattico e scientifico; b) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica, l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui viene chiesta la copertura; c) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del candidato 3. Il Consiglio di Amministrazione, delibera riguardo quanto proposto dai Dipartimenti e avvia la procedura. 4. Se il Dipartimento dovesse proporre di non richiedere l’attivazione della procedura ai sensi dell’art.24 comma 6 della Legge 240/2010 per uno o più candidati tra quelli afferenti al dipartimento e facenti parte della lista comunicata dal CdA, deve motivarne le ragioni. 5. La proposta del Dipartimento di cui al comma precedente del presente articolo è sottoposta all’approvazione del CdA. Se il CdA previo parere del Senato accademico non approva la proposta del dipartimento di cui al comma 3, avvia la procedura. Se il CdA previo parere del VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 232 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Senato accademico approva la proposta del dipartimento di cui al comma 3, procede alla riassegnazione della risorsa programmata ma non utilizzata. 6. L’avviso deve contenere per ciascun candidato: a) l’indicazione dettagliata del profilo del professore in relazione alle specifiche funzioni che il docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale); b) il termine e le modalità di presentazione delle domande; c) l’indicazione dei criteri generali di valutazione cui la Commissione dovrà attenersi; d) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle competenze linguistiche del candidato; e) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività potrà essere svolta. 7. Nel caso in cui uno o più dei candidati sottoposti alla valutazione diretta ex D.M. 4.8.2011, n.344, rinunciassero o non dovessero ottenere una valutazione positiva dalla Commissione ex DM 344/2011 o di rinuncia del candidato l’Ufficio competente darà comunicazione al/i dipartimento/i di afferenza del/i candidato/i dell’area in successiva posizione utile sulla base delle risorse disponibili, che delibereranno secondo la procedura di cui al presente articolo. Art. 11 - Commissioni di valutazione 1. Le valutazioni ex art.24 della Legge 30.12.2010, n.240, vengono affidate a commissioni del settore concorsuale o dei settori scientifico disciplinari oggetto della selezione, in subordine, in caso di motivata necessità del macrosettore concorsuale, per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011. Le commissioni sono composte da almeno tre professori di Atenei diversi tra loro. Il dipartimento che ha richiesto l’attivazione del bando indica quattro nomi di professori ordinari non appartenenti all’Ateneo tra i quali saranno sorteggiati due componenti della Commissione, da funzionari nominati dal Rettore. Il Dipartimento indica altresì il nome del terzo componente che in mancanza di ordinari del settore concorsuale in servizio presso l’Ateneo, può essere un associato nel caso di valutazione per il ruolo di professore associato. 2. I componenti delle Commissioni vengono individuati tra i Professori Ordinari facenti parte delle liste dei Commissari per l’abilitazione scientifica nazionale nel Settore Concorsuale di appartenenza. Per i professori che non sono presenti nelle vigenti liste ministeriali dei Commissari per l’abilitazione scientifica nazionale, il possesso dei requisiti sarà autocertificato e validato dal Direttore del dipartimento che ha richiesto la procedura. 3. La Commissione è nominata con decreto del Rettore pubblicato all’albo ufficiale dell’Ateneo. 4. La Commissione dura in carica per l’espletamento della singola procedura. Art. 11 bis - Commissioni di valutazione nell’ambito del piano straordinario associati 1. Le valutazioni dei candidati al ruolo di Professori associati vengono affidate a Commissioni di Macrosettore Concorsuale, per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011, una Commissione per ogni macrosettore oggetto della valutazione. Le Commissioni sono composte da almeno tre professori ordinari o associati di Ateneo, di cui almeno uno per ciascun Settore Concorsuale e comunque appartenenti a settori disciplinari diversi. Nel caso in cui per un Settore Concorsuale non sia possibile soddisfare il requisito di presenza di un componente, tale componente della Commissione può essere sostituito da professori appartenenti al Macrosettore. Nel caso in cui, per un Macrosettore, il requisito di un minimo di tre componenti non possa essere soddisfatto, la Commissione può essere integrata da Professori appartenenti all’Area CUN a cui afferisce il Macrosettore oggetto della procedura. Nel caso di Macrosettore dell’Area 8 o dell’Area 11 l’integrazione viene effettuata, ove possibile, con Professori appartenenti a Settori Concorsuali della stessa natura, bibliometrica o non bibliometrica del Macrosettore. 2. I componenti della commissione vengono individuati dal Dipartimento che ha proposto l’avvio della procedura con la delibera di cui all’art.10 quater del presente regolamento. 3. La Commissione è nominata con decreto del Rettore pubblicata all’albo ufficiale dell’Ateneo. VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 233 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO 4. Le Commissioni di cui al comma 2 durano in carica per la singola tornata del piano straordinario. Art. 12 - Valutazione per la immissione nel ruolo dei Professori Associati 1. Le Commissioni formulano le loro valutazioni ai sensi del D.M. 4.8.2011, n.344 esprimendosi in particolare su: a) attività didattica; b) pubblicazioni scientifiche; c) complesso dell’attività scientifica e curriculare, compresa l’attività istituzionale; d) ove previsto, attività assistenziale. 2. Per la valutazione dell’attività didattica, le commissioni prenderanno in considerazione l’attività svolta nei cinque anni accademici precedenti all’avviso per la procedura di cui al presente Regolamento e, in applicazione dell’art. 3 dello stesso DM 344, faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti: a) numero dei moduli/corsi tenuti e continuità della tenuta degli stessi; b) esiti della valutazione degli studenti, se disponibili. In tale valutazione sono attribuiti punti solo alle risposte positive per i quesiti sulla presenza e sulla puntualità; c) documentata partecipazione alle commissioni istituite per gli esami di profitto; d) quantità e qualità dell'attività di tipo seminariale, di quella mirata alle esercitazioni e al tutorato degli studenti, ivi inclusa quella relativa alla predisposizione delle tesi di laurea, di laurea magistrale e delle tesi di dottorato. 3. Per le valutazioni di cui al comma 1, da svolgere in relazione al profilo di professore universitario da ricoprire, maggiore peso sarà dato dalle Commissioni alle attività svolte nell’ambito del Settore Concorsuale per il quale è stata conseguita l’Abilitazione Scientifica Nazionale e per il quale viene effettuata la valutazione. 4. Per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni prenderanno in considerazione i lavori pubblicati antecedentemente all’avviso di cui alla procedura, in applicazione dell’art. 4 comma 3 del DM 344/2011 facendo esplicito riferimento a: a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione; b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) apporto individuale del ricercatore nel caso di lavori in collaborazione. e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le Commissioni possono avvalersi di indicatori bibliometrici di cui al D.M. 4.8.2011, n.344. 5. Per la valutazione dell’attività scientifica e curriculare compresa l’attività istituzionale, le Commissioni faranno esplicito riferimento all’attività svolta considerando in particolare i seguenti aspetti: a) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca nazionali e internazionali, ovvero partecipazione agli stessi; b) conseguimento della titolarità di brevetti; c) partecipazione in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali; d) conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca. e) visibilità nella comunità scientifica di riferimento valutata sulla base di criteri individuati dalla commissione; f) impegni istituzionali svolti in Ateneo. 6. La Commissione dovrà valutare la congruità del profilo scientifico del candidato con le esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la produzione scientifica elaborata dal ricercatore successivamente alla data di scadenza del bando in base al quale ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale, in modo da verificare la continuità della produzione scientifica. Nella valutazione di cui sopra, la Commissione si avvale di criteri e parametri coerenti con quelli VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 234 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO previsti dal DM 07.16.2012 di cui all'articolo 16, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, potendo altresì prevederne un utilizzo più selettivo. 7. La Commissione al termine dei lavori esprime valutazione positiva o negativa sul candidato a maggioranza assoluta. Art. 13 - Valutazione per l’immissione nel ruolo dei Professori Ordinari 1. Per le valutazioni ai fini dell’accesso alla fascia dei Professori Ordinari, è considerato requisito preliminare per procedere alla valutazione l’avere ottemperato agli obblighi derivanti dai Regolamenti di Ateneo in merito ai compiti dei Professori. Le Commissioni esprimono la loro valutazioni esprimendosi su: a) attività didattica; b) pubblicazioni scientifiche; c) complesso dell’attività scientifica in relazione al profilo curriculare, compresa l’attività istituzionale; d) ove previsto, l’attività assistenziale. 2. Per la valutazione dell’attività didattica, le commissioni prenderanno in considerazione l’attività svolta nei cinque anni accademici precedenti all’avviso per la procedura di cui al presente Regolamento e faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti: a) insegnamenti o moduli di insegnamenti tenuti e continuità della tenuta degli stessi; b) documentato impegno didattico nella partecipazione a commissioni di esami di profitto o di esami finali; c) qualità e quantità di attività didattica integrativa (esercitazioni, tutoraggio, predisposizione di tesi anche in qualità di relatore); d) esiti della valutazione degli studenti, se disponibili. In tale valutazione sono attribuiti punti solo alle risposte positive per i quesiti sulla presenza e sulla puntualità 3. Per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni prenderanno in considerazione i lavori pubblicati nei cinque anni antecedenti all’avviso per la procedura di cui all’art. 10 del presente Regolamento e faranno esplicito riferimento a: a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione; b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) apporto individuale nel caso di lavori in collaborazione. e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le Commissioni possono avvalersi di indicatori bibliometrici. 4. Per la valutazione dell’attività scientifica complessiva e curriculare, compresa l’attività istituzionale, le Commissioni faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti: a) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca nazionali e internazionali, ovvero partecipazione agli stessi; b) conseguimento della titolarità di brevetti; c) partecipazione in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali; d) conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca; e) visibilità nella comunità scientifica di riferimento valutata sulla base di criteri individuati dalla commissione; f) impegni istituzionali svolti in Ateneo. 5. La Commissione dovrà valutare la congruità del profilo scientifico del candidato con le esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la produzione scientifica elaborata dal candidato successivamente alla data di scadenza del bando in base al quale ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale, in modo da verificare la continuità della produzione scientifica. Nella valutazione di cui sopra, la Commissione si avvale di criteri e parametri coerenti con quelli previsti dal dal DM 07.16.2012 di cui all'articolo 16, comma 3, lettera a), della legge 30 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 235 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO dicembre 2010, n. 240, potendo altresì prevederne un utilizzo più selettivo 6. La Commissione al termine dei lavori esprime valutazione positiva o negativa sul candidato a maggioranza assoluta. Art. 14 - Termine del procedimento 1. I lavori della Commissione devono essere conclusi entro trenta giorni dall’emanazione del decreto rettorale di nomina nel caso del piano straordinario associati e di tre mesi negli altri casi. 2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e per non più di trenta giorni, il termine per la conclusione dei lavori per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal Presidente della commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro i termini della proroga, il Rettore, con motivato decreto, provvede alla sostituzione della commissione ovvero dei componenti ai quali siano imputabili le cause del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo termine per la conclusione dei lavori. Decorso tale termine, il Rettore provvederà a dichiarare decaduta la commissione. 3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro trenta giorni dalla consegna, la regolarità degli atti e dichiara il/i nominativo/i del/i candidato/i che ha/hanno avuto valutazione positiva. Il decreto è comunicato a tutti i candidati ed è trasmesso al dipartimento che ha proposto la procedura. Il decreto sarà pubblicato sul sito dell’Ateneo e del Ministero. 4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità nello svolgimento della procedura, invia, con provvedimento motivato, gli atti alla commissione, assegnandole un termine per provvedere a eventuali modifiche. Art. 15 - Esiti della valutazione 1. I Ricercatori a TD di cui alla lettera b) del c. 3 dell’art. 24 della Legge 240/2010 che hanno superato la valutazione di cui al presente titolo vengono inquadrati nel ruolo dei Professori Associati alla scadenza del contratto o all’esito della procedura di valutazione. I Ricercatori a TI e i Professori che hanno superato la valutazione di cui al presente titolo vengono inquadrati nel ruolo per il quale è stata indetta la procedura. La Responsabile del procedimento f.to Dott.ssa Alessandra Fallica La Dirigente f.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo Segue un ampio ed approfondito dibattito nel corso del quale vengono proposte le seguenti modifiche: Art.3, comma 2 lett. h: l’eventuale numero massimo di pubblicazioni che il candidato dovrà trasmettere che non potrà comunque essere inferiore a dodici; nella seguente stesura: il limite massimo di pubblicazioni, non inferiore a dodici, che il candidato dovrà trasmettere; Art. 10quater, comma 1: Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali effettuare la valutazione ai sensi dell’art.24 comma 6, vengono individuate distribuendo preliminarmente le risorse disponibili alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area una graduatoria di ricercatori a tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale regolarmente in servizio, sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per motivi di studio o ricerca presso l’Ateneo, che ha validità per il piano straordinario di riferimento.(….) nella seguente stesura: Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali effettuare la valutazione ai sensi dell’art. 24 comma 6, vengono individuate distribuendo preliminarmente le risorse disponibili VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 236 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area una graduatoria di ricercatori a tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale, al momento dell’entrata in vigore del presente Regolamento, regolarmente in servizio presso l’Ateneo, che ha validità per il piano straordinario di riferimento. Sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per motivi di studio o ricerca. (….) Le suddette proposte di modifica vengono approvate all’unanimità. La Dott. Cerroni, di seguito, nel merito di quanto disposto dall’art. 6, comma 4, propone che la “prova didattica” venga prevista anche per i Prof. Associati. Segue un breve dibattito in merito. Il Rettore, preso atto della proposta e verificato un non unanime consenso a tale proposta pone la stessa in votazione per alzata di mano. Votano a favore 4 componenti. Votano contro 21 componenti Si astengono 2 componenti La proposta non viene accolta. Alle ore 17,05 lascia la riunione la Dott. Cerroni. IL SENATO ACCADEMICO Vista la Legge 30.12.2010 n. 240; Visto il “Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010” emanato con D.R. n. 1582 del 18.04.2012; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Regolamenti e semplificazione; Udito il Rettore; all’unanimità, DELIBERA di approvare il nuovo Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 e della procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n. 240/2010 come sopra riportato e modificato. Letto ed approvato seduta stante. 43) Ripartizione del 30% delle risorse derivanti dal Piano straordinario associati 2010-2013 per la chiamata dei Professori Associati ai sensi dell’art. 18 c. 1 della Legge 240/2010 – parere del Senato RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Vista le Legge n. 240/2010; Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 22.10.2013 con la quale sono state programmate le risorse derivanti dal piano nazionale associati 2010-2013; Visto il parere delle commissioni congiunte del Consiglio di Amministrazione “Gestione del Personale, Funzionamento e Ricerca” e del Senato Accademico “Regolamenti e semplificazione per i regolamenti”; Considerato la sopracitata delibera ha previsto che le risorse assegnate vengano ripartite secondo VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 237 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO le seguenti percentuali: 50% per chiamate art. 24 c. 6 della Legge 240/2010; 30% per chiamate art. 18 c. 1 della Legge 240/2010; 20% per chiamate art. 18 c. 4 della Legge 240/2010; Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 05.04.2014 con la quale è stata stabilita l’utilizzazione delle risorse derivanti dal piano straordinario associati 2010-13 per le chiamate ex art. 24 comma 6 della Legge n. 240/2010; Considerato che adesso è necessario stabilire i criteri per l’assegnazione ai dipartimenti delle risorse per chiamate art. 18 c. 1 della Legge 240/2010; Vista la relazione inviata dal Comitato di Coordinamento nominato con Decreto n° 2224/2013, modificato con D.R. n°1669/2014, di seguito riportata: “La ripartizione ai dipartimenti avverrà sulla base dei seguenti criteri: - Indicatore RISd proposto dalla commissione ANVUR-CRUI per la distribuzione delle risorse ai dipartimenti e basato sull’indicatore di qualità scientifica IPR (link); - numero di abilitati “rimanenti”, Abr, dopo le procedure di chiamata diretta ex-art 24. Numero di “posti” = (a*RISd + b* Abr(dip)/Abr(totali))*42 I coefficienti a e b potrebbero essere uguali. Nessun dipartimento potrà avere meno di un “posto” e più di tre, ed in ogni caso non più del numero di abilitati rimasti dopo la ripartizione della quota 50%. Considerando che le procedure per chiamata diretta non sono ancora iniziate e tenuto conto della necessità di avviare al più presto anche le procedure per le valutazioni comparative, si propone di utilizzare nell’algoritmo precedente il numero degli abilitati. In tutti i casi in cui il vincitore di una procedura di valutazione comparativa non risultasse un ricercatore a tempo indeterminato in ruolo presso l’Università di Palermo, eventuali punti organico aggiuntivi necessari all’assunzione graveranno sul budget del dipartimento richiedente la procedura. I Dipartimenti presenteranno una programmazione complessiva relativa alle posizioni di professore associato, con ordine di priorità, motivando le richieste sulla base delle esigenze dell’attività sia didattica sia scientifica del dipartimento stesso. Inoltre, la programmazione dovrà riportare il “profilo” richiesto per ciascun SSD.” In tale formula, il termine RISd è calcolato sulla base del nuovo indicatore di voto VQR per i dipartimenti proposto dall’ANVUR per ripartire le risorse tra i dipartimenti e riportato nel documento “Il confronto basato sul Dipartimento Virtuale Associato e sul Voto standardizzato (G. Poggi 24/2/2014)” dove: VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 238 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Se il parametro RISd dipende esclusivamente dalle dimensioni del dipartimento e quindi la distribuzione sarà a pioggia, se il parametro RISd risente fortemente l’influenza della qualità della ricerca sulla distribuzione delle risorse. Nell’espressione sopra riportata Nd è il numero dei membri del dipartimento. Comunque se Nd è posto uguale a 1 le risorse sono distribuite indipendentemente dalle dimensioni dei dipartimenti e quindi in base solo alla qualità relativa ai risultati della VQR. Il Consiglio di Amministrazione dopo ampia discussione ritiene che debbano essere considerati per la distribuzione delle risorse per chiamate ex art. 18 c. 1 della Legge 240/2010 a valere sul piano straordinario: - il numero di abilitati di ciascun dipartimento (o restanti); - la bravura scientifica del dipartimento tenendo conto del numero dei membri dipartimento; - la bravura scientifica del dipartimento indipendentemente dalle sue dimensioni. Condivide in linea di principio la modalità di ripartizione delle risorse avanzata dal Comitato e propone l’espressione: Numero di “posti” al dip = (a1*RIS’d + a2*RIS’’d + b* Abr(dip)/Abr(totali)) * posti da distribuire Dove: essendo: - Nd il numero dei membri del dipartimento; - IPRd il parametro fornito dall’ANVUR che misura in modo normalizzato la bravura scientifica del dipartimento sulla base della VQR. - Abr(dip) = numero di abilitati “rimanenti”, dopo le procedure di chiamata diretta ex-art 24 o numero di abilitati del dipartimento. I coefficienti a1, a2, e b assumeranno i valori: a1=……. a2=…… b =…….. Nessun dipartimento potrà avere meno di un “posto” e più di tre ed in ogni caso non più del numero di abilitati rimasti dopo la ripartizione della quota 50% per le chiamate ex art. 24 c. 6 della Legge 240/2010. In tutti i casi in cui il vincitore di una procedura di valutazione comparativa non risultasse un ricercatore a tempo indeterminato in ruolo presso l’Università di Palermo, eventuali punti organico aggiuntivi necessari all’assunzione graveranno sul dipartimento richiedente la procedura e in VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 239 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO particolare sul budget che sarà assegnato nelle programmazioni future per professori di prima o seconda fascia. I Dipartimenti presenteranno una programmazione relativa alle posizioni di professore associato assegnate, con ordine di priorità, motivando le richieste sulla base: della capacità scientifica del / dei potenziali candidati interni del carico didattico del SSD in relazione all'offerta formativa del numero di professori di Ateneo del SSD computando rispettivamente 0 - 0,5 - 0,75 i professori che vanno in pensione nell'anno, nel secondo anno e nel terzo anno dell’anzianità in ruolo del / dei potenziali candidati interni degli incarichi gestionali istituzionali dei potenziali candidati interni solo per gli associati. Pertanto si propone che il Senato Accademico DELIBERI di esprimere parere sulla ripartizione del 30% delle risorse derivanti dal Piano straordinario associati 2010-2013 per la chiamata dei Professori Associati ai sensi dell’art. 18 c. 1 della Legge 240/2010. La Responsabile del procedimento F.to Dott.ssa Alessandra Fallica La Dirigente F.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo Nel merito dell’argomento di apre un ampio ed approfondito dibattito nel corso del quale prendono la parola, tra gli altri: Prof. Napoli propone di cassare il criterio “degli incarichi gestionali istituzionali dei potenziali candidati interni solo per gli associati”. Il Senato approva tale proposta. Prof. Dusonchet: invita a valutare e riconsiderare l’attribuzione del valore alpha in un numero inferiore a 1 ma superiore a 0,5. Il Rettore in proposito concorda con il prof. Dusonchet e propone di rimandare questa e la valutazione delle percentuali a una successiva seduta del SA, fermo restando che nella riunione odierna si andranno a deliberare criteri come la numerosità del dipartimento, il numero degli abilitati, il valore scientifico del dipartimento e si procederà con le richieste di programmazione dell’art. 18 ai dipartimenti in un numero doppio rispetto al numero massimo possibile, che si identificano in tre e minimo in uno e si chiederà ai dipartimenti che queste priorità vengano selezionate sulla base di alcuni criteri fondamentali come: - motivazioni didattiche, - posizione scientifica del settore, - esigenze di copertura scientifica in relazione ai potenziali candidati. Il Prof. Napoli, considerato che si chiederanno ai dipartimenti le indicazioni di 6 posizioni e che si prevede ad ottobre il completamento della tornata, propone di chiedere solo 3 indicazioni visto che sarà il numero massimo di posti conseguibile. Il Rettore in proposito fa presente che gli Organi di governo, sulla base di eventuali carenze o insoddisfacenti di motivazioni dei dipartimenti potranno fruire di un elenco più cospicuo dal quale effettuare le scelte. La determinazione dei posti da mettere a concorso, per Legge e per Statuto, è di competenza del Consiglio di Amministrazione, su parere del Senato Accademico. Il Prof. Napoli chiede che tali indicazioni vengano specificamente comunicate ai dipartimenti ad ottobre ai fini della nuova programmazione; Il Dott. Sulli chiede di rinviare l’assegnazione del parametro alpha al momento successivo alla determinazione dei valori A1 e A2 VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 240 di 241 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO IL SENATO ACCADEMICO Vista le Legge n. 240/2010; Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 22.10.2013; Visto il parere delle commissioni congiunte del Consiglio di Amministrazione “Gestione del Personale, Funzionamento e Ricerca” e del Senato Accademico “Regolamenti e semplificazione per i regolamenti”; Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 05.04.2014; Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione; Udito il Rettore; all’unanimità, DELIBERA di esprimere parere in conformità alla proposta sopra riportata e con la modifica sopra evidenziata. Letto ed approvato seduta stante. La seduta è tolta alle ore 18.05. IL DELEGATO DEL DIRETTORE GENERALE Segretario Dott. Sergio CASELLA IL RETTORE Presidente Prof. Roberto LAGALLA VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014 241 di 241
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