UNA TAVOLA PIÙ GRANDE

III B.8
Iniziare i bambini alla Messa UNA TAVOLA PIÙ GRANDE
“Io sono il pane della vita. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno” Giovanni 6,48
Due tavole e una sola grande famiglia
La Messa è un “mistero” con tanti nomi
Eucarestia. Significa ringraziamento. È la più alta espressione di lode e di rendimento di grazie a Dio.
Cena del Signore. Rimanda all’ultima cena e conferma che la Messa è un “pasto
comune” di tanti fratelli alla tavola del Signore.
Sacrificio. Detto “santo”. Ricorda e rende presente la morte di Cristo in Croce, il supremo dono di sé e l’offerta a Dio che riconcilia e salva.
Frazione del Pane. Nella Messa Gesù “spezza il pane” per nutrirci e per ricordare
che, come lui, ogni cristiano è una vita donata agli altri.
Comunione. L’intera Messa è una celebrazione di comunione con Dio e con gli uomini: incontro di fratelli, ascolto della stessa Parola, condivisione della comune fede, partecipazione agli stessi gesti e canti, nutrimento dell’unico Pane di vita.
Santa Messa. È “santa” perché è incontro con il Santo, dona cose sante, rende santi. È “messa”, cioè “missa-invio” perché chi prende parte all’Eucarestia si sente
mandato a portare nella vita ciò che ha celebrato.
Fate questo in memoria di me
Il mio corpo, il mio Sangue
San Paolo richiama l’istituzione dell’Eucarestia: “Io ho ricevuto dal Signore quello che a
mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate
questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, dicendo:
«Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete,
in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga” (1Corinzi 11,23-26).
Un ricco insegnamento
- La Messa rende presente il sacrificio di Gesù, fonte della nostra salvezza.
- Ogni volta che noi celebriamo l’Eucarestia, Dio rinnova l' alleanza con noi. Un dono che
attende una risposta: una rinnovata comunione con il Signore e con i fratelli.
- Al tradimento - un gesto d’ingratitudine e di rifiuto - Gesù risponde con il più grande
segno di amore: ci dà tutto se se stesso, il suo corpo e sangue. Vivere l’Eucarestia è
impegnarci a rispondere al male con il bene!
Pane di vita
Gesù annuncia che egli è il pane di vita: “I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno...Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in
lui” (Giovanni 6,49-51 e 56).
Nutrimento dei pellegrini
Del pane eucaristico la Chiesa proclama: “Pane vivo, che dà la vita… Pane dei pellegrini, vero pane dei figli” (Sequenza del Corpus Domini). Traspare un chiaro insegnamento: la celebrazione dell’Eucarestia è per noi nutrimento, fonte di vita, feconda esperienza di comunione con il Signore e con i fratelli.
Fonte di vita e di unità
Il Concilio Vaticano II conferma che l’Eucarestia è “fonte e culmine di tutta la vita cristiana”, è il sacrificio della croce nel quale “si rinnova l’opera della nostra redenzione” e
nel pane eucaristico “è rappresentata e prodotta l’unità dei fedeli”1.
“Portate la tuta di lavoro in chiesa,
ma nei cantieri di lavoro portate la veste battesimale”
don Tonino Bello
1
CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione sulla sacra liturgia, Sacrosanctum Concilium, nn. 11 e 31.
Un dono o un peso?
Matteo ha cinque anni. Ama gli animali domestici. A fine settimana lascia la città e
con i genitori fa visita in campagna ai nonni. Appena entra nella fattoria, corre nella
stalla per osservare gli animali e giocare con i conigli. Un sabato pomeriggio la
mamma si avvicina e dice a Matteo: “Lascia i conigli. Dobbiamo andare alla messa
per il nonno morto lo scorso anno”. Matteo guarda il piccolo coniglio che tiene fra le
mani. Dispiaciuto di doverlo abbandonare, mormora fra sé: “Voi, conigli, siete fortunati. Non dovete andare a Messa!”
Remore e scuse dei figli per non andare a Messa sono talvolta, pur differenti,
anche le nostre di adulti? Perché la Messa è un dono?
La fonte
Signore, fa che l’Eucarestia sia il centro, il modello,
la forza plasmatrice di tutta la nostra vita.
Dona a ogni credente, a ciascuna famiglia e a tutte le comunità,
di trovare nell’Eucarestia la fonte, l’alimento e la regola
della vita cristiana di ogni giorno.
L’Eucarestia, dove si intrecciano rito e vita,
dica a tutti che tu, Signore, sei all’opera, cammini con noi
e ci chiami a collaborare al tuo disegno per un mondo nuovo.
da Carlo Maria Martini
Un mistero da scoprire
e da vivere con i figli
Non è facile introdurre i bambini a capire e a vivere la Messa. È responsabilità dei
genitori avviare i figli ad una prima comprensione e partecipazione all’Eucarestia.
Alcuni passi
In casa. La preghiera insieme ai genitori, la gioia del pasto condiviso… l’ascolto
della Parola preparano ed anticipano ciò che si celebra nell’Eucarestia.
Esempio dei genitori. La partecipazione alla Messa, l’ascolto, la condivisione dei
canti e gesti… il raccoglimento dei genitori aiutano il bambino ad intuire che nella
Messa accade qualcosa di grande.
Con l’assemblea. Per il bambino condividere alcuni gesti e segni - cantare, inginocchiarsi, ascoltare, alzare le mani… scambiare la pace - è un primo modo per
prendere parte a ciò che l’assemblea celebra e vive.
Prima partecipazione. I bambini possono essere coinvolti direttamente nella Messa attraverso alcuni gesti ed azioni: processione offertoriale, preghiera del Padre
nostro attorno all’altare, il segno di pace portato ai fedeli… la richiesta di una benedizione o di un segno di croce al sacerdote che distribuisce la comunione.
Alcuni segni. Molti di essi attirano l’attenzione del bambino: l’altare, la croce, l’ostia
e il calice, il leggio, le candele… l’incenso. La curiosità dei bambini può trovare nei
genitori una prima spiegazione. Messa delle famiglie. È il prendere parte, genitori e figli, all’Eucarestia domenicale.
Questa esperienza vissuta con una certa regolarità, attesa con interesse e partecipata con gioia, dice al bambino, più delle parole, che la Messa è importante, è una
festa.
Per vivere la Messa è necessario
conoscerla e parteciparvi attivamente.
È un impegno, mai finito, di noi adulti.