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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983
Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003
(conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc
VENERDÌ 27 FEBBRAIO 2015 - ANNO 33 N. 5 - EURO 0,20
Piacenza ed Expo 2015,
opposizioni all’attacco
L’accusa al Comune è di organizzare eventi ma senza marketing territoriale
Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP
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WEEKEND
A PAGINA 4
Inquinamento - Già 25 sforamenti di pm10 nel 2015: gravi ripercussioni sulla salute
Aria in peggioramento
“Disastro annunciato”
Laura Chiappa (Legambiente): “La sfida è agire sul tessuto urbano, pensare a un
trasporto pubblico diverso. E chiediamo venga reso pubblico il registro dei tumori”
Il legame tra inquinamento dell’aria e malattie
è strettissimo e le conferme arrivano ormai da
più parti. Chiappa: “Le amministrazioni devono
fare un salto culturale, scelte anche impopolari
ma che che vadano nella direzione della salvaguardia della salute dei cittadini”
Le procedure da mettere in pratica per gli edifici a rischio
Politeama: Brachetti,
che sorpresa!
A PAGINA 9
Piacenza suona jazz,
al via i concerti
A PAGINA 10
Speciale assistenza,
obiettivo 100 anni
CAMINATI A PAGINA 3
DA PAGINA 14
Confindustria
Alberto Rota
candidato presidente
A PAGINA 2
Presidente Geometri
“Crisi mai vista
e la casa è ipertassata”
Amianto e responsabilità,
la necessità di intervenire
ALLE PAGINE 6 E 7
A PAGINA 2
Calcio
De Paola
e il Piacenza
da esportazione
TAGLIAFERRI A PAGINA 8
Acqua e farina,
il gusto del pane
DA PAGINA 12
Corriere Padano
27 febbraio 2015
2
ATTUALITÀ
Confindustria, Alberto Rota candidato unico alla presidenza
Alberto Rota sarà il nuovo presidente di Confindustria Piacenza. L'attuale capo sezione Industrie Metalmeccaniche dell'associazione
piacentina, infatti, è il candidato unico alla presidenza, designato dal consiglio generale degli
industriali, in vista della scadenza del doppio
mandato di Emilio Bolzoni. La sua candidatura
verrà proposta all'assemblea generale il 22 giugno prossimo, quando il nuovo presidente avrà
l'investitura ufficiale. Rota, classe '65, è amministratore delegato della società "Rota Guido",
azienda leader da quasi cinquant'anni nell'ambito della zootecnia e dell'ambiente con stabili-
menti a Fiorenzuola d'Arda e a Corte de' Frati
nel Cremonese, una sede logistica a Battipaglia
e una in Romania. Dal 1999 al 2002 è stato presidente dei Giovani Industriali, nel 2003 presidente della Piccola e Media Impresa, attualmente è membro del consiglio della Camera di
Commercio.
Il nome di Rota - agli onori delle cronache di recente perché incaricato della realizzazione della struttura metallica di Piazzetta Piacenza per
Expo 2015 – è frutto del lavoro di tre saggi di
Confindustria (Antonio Cogni, Maurizio Croci e
Giuseppe Conti), impegnati da settimane ad in-
dividuare il profilo più adeguato per il ruolo, e
delle consultazioni con i vicepresidenti di giunta, l'intera giunta confindustriale, i capisezione, ed infine allargate ad ogni associato volesse
far sentire la propria voce. Rota è risultato il
candidato ideale: giovane, espressione di un'azienda leader nella ricerca e nell'internazionalizzazione, stimato per il dinamismo e la discrezione. Ora, il 13 aprile il candidato presenterà la
squadra ed illustrerà il programma. Il 22 giugno, alla presenza di Riccardo Illy come ospite
d'onore, l'assemblea generale di Confindustria
che eleggerà il suo dodicesimo presidente.
Mercato e lavoro - L’analisi del presidente del Collegio piacentino dei Geometri
Fortunati: “Crisi mai vista
e la casa è ipertassata”
“La situazione è drammatica, il mercato immobiliare è fermo. Ok le detrazioni fiscali, ma se
non si hanno soldi in tasca, non si pensa certo a intervenire con lavori di ristrutturazione”
“Una crisi così non l'avevo
mai vista, la situazione è
drammatica e non vedo nessuna possibilità di ripresa”.
Carlo Fortunati (nella foto a
destra), presidente del Collegio dei Geometri di Piacenza,
racconta di una situazione di
grave difficoltà per tutte
quelle professioni che ruotano attorno all’edilizia. “Il problema –prosegue - è che non ci
sono soldi nelle tasche della
gente e alla casa non pensa
più nessuno. Il mercato immobiliare è fermo, il prezzo delle
case è crollato e quindi non ha
più senso l'investimento. E
per quanto riguarda le ristrutturazioni, ok le detrazioni fiscali ma se non si hanno
soldi in tasca non si pensa certo a intervenire con lavori di
ristrutturazione o migliorie.
Credo dunque che quello edile sia il settore ridotto peggio
da questo crisi, insieme forse
a quello del commercio”.
Per i geometri nessuna via
d'uscita?
“I geometri sono legati al
mondo dell'edilizia, alle certificazioni energetiche; dall'inizio della crisi ad oggi abbia-
l'edilizia, in questo momento,
non offre grandi prospettive
di impiego”.
Come uscirne, secondo lei?
“E' un problema economico.
Di sicuro servirebbero politiche per la casa, che non può
essere così tassata e quindi
tartassata. Una volta possedere una casa era un sogno, adesso è diventato un incubo.
“Nessun aiuto
da parte
governativa:
Renzi dice
di incentivare
il lavoro ma
fa il contrario”
mo avuto un calo del 50% del
fatturato. E non vedo nessun
segnale di ripresa.”
Le colpe?
“Sono soprattutto a livello
nazionale, nell’incapacità di
fare sistema. Un esempio: è
partita il 21 gennaio una campagna di comunicazione del
ministero delle Infrastrutture, sostenuta da spot televisivi, che riguarda le semplificazioni delle procedure per i lavori di ristrutturazione della
casa: bene, anzi male: dà informazioni errate, poiché induce a pensare che il cittadino sia in grado di fare tutto da
solo. Ma non è così, non si può
presentare il cittadino in Comune con un foglio di carta
-serve invece compilare una
pratica on line di 48 pagine – e
non è vero che il Comune si occupa dell'accattastamento.
E' una informazione che danneggia sia i cittadini che i professionisti”
Luca Baldino nuovo direttore Ausl:
“Competenza ed esperienza”
Luca Baldino è il nuovo direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza. La Giunta regionale, infatti, ha adottato le delibere di designazione dei
quattordici manager (cinque le donne) che guideranno per i prossimi cinque anni le Ausl e le Aziende ospedaliere del sistema sanitario regionale.
Baldino succede ad Andrea Bianchi, dimessosi
nell’autunno scorso.
“Voglio innanzitutto ringraziare i precedenti responsabili delle direzioni aziendali per il loro lavoro – ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - La scelta dei nuovi direttori generali è uno dei traguardi che avevo
indicato nei primi 100 giorni di governo. Ogni nuovo direttore è stato scelto in un rapporto di dialogo
aperto con istituzioni locali e rappresentanze territoriali”.
Competenza e conoscenza di aziende e territori
sono alcuni dei criteri con cui sono stati individuati. “Abbiamo tenuto conto –ha detto l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi – delle
qualità professionali e della conoscenza delle
realtà aziendali e dei territori”.
Sul versante dell’assistenza, tra gli obiettivi di
mandato dei nuovi direttori generali vi è “il miglioramento sensibile delle modalità di accesso
per i cittadini a visite ed esami specialistici, ridu-
cendo considerevolmente i tempi di attesa”, sostiene l’assessore.
Luca Baldino, nato a Milano nel 1967, si è laureato in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Dal 2008 è direttore amministrativo della Azienda Usl di Bologna. Nei quattro anni precedenti era stato direttore amministrativo dell’Azienda
Usl di Piacenza. Dal 2002 al 2004 ha diretto gli staff
della Azienda Usl di Piacenza.
Quindi nessun aiuto da parte
governativa?
“Figuriamoci! Renzi dice di
incentivare il lavoro ma fa il
contrario. Le faccio un altro esempio: prima di Renzi esisteva un'agevolazione fiscale
per i giovani professionisti.
Un giovane diplomato geometra che apriva partita Iva e
si iscriveva all'albo non pagava l'Iva fino a 30mila euro di
reddito professionale e pagava il 20% di tasse. Ora, con
Renzi, i 30mila euro sono diventati 15mila ed è aumentata l'aliquota di riferimento al
30%. E' una vergogna. In questo modo ha dimezzato le possibilità di lavoro per le partite
Iva”.
Consiglierebbe oggi a un giovane di studiare per diventare geometra?
“Il problema, oggi, è cosa
consigliare di studiare per fare qualunque cosa. Di sicuro il
settore che ruota intorno al-
Ci sono agricoltori costretti a
demolire vecchi immobili rurali (portici, case in sasso) per
evitare di pagarci l'Imu. Sono
sempre di più gli anziani che
vendono la nuda proprietà
della casa in cui vivono mantenendone l'usufrutto finché
vivono. E' una tristezza. Abbiamo raggiunto un punto di
non ritorno ed è davvero difficile essere ottimisti per il futuro”.
f.l.
Per portare i turisti di Expo a 55 metri di altezza
Ascensore per il campanile del Duomo, al via i lavori
E' stato presentato il progetto per l'ascensore che porterà i visitatori sul campanile
del Duomo nel periodo di Expo, all’altezza di 55 metri; il biglietto costerà 4,50
euro. Gli orari di visita del campanile saranno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, dal
mercoledì alla domenica, con eventuali aperture straordinarie nei giorni festivi.
27 febbraio 2015
Corriere Padano
3
IN PRIMO PIANO
Inquinamento aria - Già 25 sforamenti pm 10 nei primi 53 giorni del 2015: gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini
“Cronaca di un disastro annunciato”
Laura Chiappa (Legambiente): “Bisogna intervenire sul traffico veicolare, sulle emissioni inquinanti delle industrie
e sul riscaldamento. La sfida è quella di agire sul tessuto urbano, pensare a un trasporto pubblico diverso da oggi”
ELENA CAMINATI
Già 25 sforamenti nei primi
53 giorni del 2015, in alcuni casi addirittura il livello di pm 10
ha superato i 100 microgrammi per metro cubo. Nulla di
nuovo per Legambiente, semplicemente la cronaca di un disastro annunciato, da anni. Il
problema sanitario è grave, il
legame tra inquinamento dell'aria e malattie è strettissimo,
e le conferme arrivano ormai
da più parti. La Pianura Padana è uno dei luoghi più inquinati non solo a livello nazionale, e non siamo noi a dirlo ma
medici ed esperti; occorre
quindi prendere delle misure
strutturali per correre ai ripari, occorre pensare a politiche
nuove, efficaci perchè l'inquinamento si abbassi. Tanto più
che il nuovo piano regionale
dell'aria dell'Emilia Romagna ha posto limiti e paletti
ben precisi alle amministrazioni che hanno tempo fino al
2020 per mettersi in regola, altimenti si incorre in pesanti
sanzioni comminate dall'Unione Europea. Sono una novantina le misure che la Regione ha chiesto di introdurre, tra
queste un maggior numero di
piste ciclabili, aree verdi, zone
a traffico limitato: misure che
vanno ben oltre il semplice
blocco del traffico alla dome-
nica o al giovedì, una vera e
propria trasformazione del
tessuto urbano. “Sono anni
che diciamo che provvedimenti come le domeniche senz'auto servono a sensibilizzare
i cittadini al tema dell'inquinamento – ha confermato Lau-
mento per cui la Regione ha
posto alcuni limiti. Il vero problema –spiega –non è arrivare
a 50 microgrammi di pm 10
perchè il rischio è anche sotto
la soglia; la sfida è quella di agire sul tessuto urbano. Svuotare la città dalle auto, pensa-
“Chiediamo venga reso pubblico
il registro dei tumori di Piacenza”
ra Chiappa presidente provinciale di Legambiente (nella foto in alto a destra) – ma in se
stessi hanno un'utilità molto
limitata. Nella realtà bisogna
intervenire sul traffico veicolare, sulle emissioni inquinanti della industrie e sul riscalda-
re ad un trasporto pubblico diverso favorendolo, ma in realtà sembra che si vada nella direzione opposta, pensare ad una nuova urbanizzazione; per
anni abbiamo assistito ad una
“villettopoli” in campagna,
ma poi le persone devono tor-
nare in città per lavorare e come si spostano se non in auto?
Occorre ripensare – prosegue
Chiappa – ad un sistema efficiente di parcheggi scambiatori, car sharing, car pooling, e
poi dobbiamo potenziare il
trasporto su ferro. Anni fa, come Legambiente, avevamo
proposto di ripristinare le vecchie linee ferroviarie della nostra provincia per incentivare
l'utilizzo del treno anche per i
piccoli spostamenti, come la linea che portava a Ponte dell'Olio e Bettola, oppure potenziare la tratta per Castel San
Giovanni oggi sottoutilizzata”.
Quasi una rivoluzione copernicana, una trasformazione
urbane che implica anche una
preparazione culturale da
parte delle singole amministrazioni; un nuovo modo di
pensare il trasporto pubblico,
una urbanizzazione diversa,
parcheggi scambiatori veri, utilizzabili e capillari, una delocalizzazione delle industrie
più inquinanti. “Quest'ultimo
è un tema molto spinoso – sottolinea la presidente di Legambiente – negli ultimi anni
sono state date autorizzazioni
che richiedono una valutazione attenta. Ad esempio il permesso alla Cementirossi di
bruciare pneumatici o ancora
ciò che sta accadendo in Val
d'Arda con la Buzzi Unicem sono autorizzazioni si peso che
hanno impatto sulla salute che
è un bene primario. Le singole
amministrazioni devono fare
un salto culturale, scelte precise, anche impopolari, ma che
vadano nella direzione di salvaguardare la salute dei cittadini”. Proprio in Val d'Arda
sono state raccolte oltre 4mila
firme per chiedere una valutazione del rischio sulla salute
della Carbonext, segno che la
popolazione, forse più di qualche anno fa, ha sviluppato una
sensibilità maggiore verso
questi temi. “E' vero – conferma Laura Chiappa – i cittadini
oggi sono più attenti, perchè
sempre più spesso incorrono
con facilità in bronchiti e asma. Una sana paura, senza
creare allarmismi, può mette-
re in guardia tutti noi e per
chiedere alla industrie maggiori filtri, maggiori tutela per
la salute. La gente è più sensibile ma anche più sfiduciata
verso le amministrazioni”.
Per capire e valutare in modo
ancora più preciso l'impatto
che l'inquinamento ha sulla
salute, Legambiente ha chiesto da tempo che venga reso
pubblico il registro dei tumori
della città di Piacenza. Pare
che a breve ciò avverrà con la
collaborazione dell'Asl. I dati
sono stati raccolti dal 2012 e
sono indicativi soprattutto negli screening. Così facendo si
avrà una situazione più puntuale per capire come ci si può
muovere, quale incidenza potrebbero avere determinate
politiche a difesa della salute
pubblica.
‘colpevole’?
“Non c’è dubbio che gli architetti abbiano perso terreno.
Fanno il loro lavoro, progettano la bella casa, ma sullo sviluppo della città, intesa nel
suo insieme, si sono rivelati carenti, non hanno promosso né
suscitato il necessario dibattito”.
Qualche esempio?
“Come dicevo, gli architetti
hanno pensato ad abbellire il
loro pezzetto di città, e punto e
a capo. E se vuole un esempio
le porto quello dell'ex Unicem: ne hanno fatto una enclave, è rimasto un luogo chiuso
nonostante il verde custodito
all'interno sia pubblico. Non
lo si attraversa, non lo si fruisce poiché è un corpo separato
dalla città. A supplire alla latitanza degli architetti sono stati, in questi anni, gli ambientalisti attraverso le loro organizzazioni, Legambiente in primis, poiché si sono fatti sentire, hanno suscitato dibattito”.
Come recuperare il tempo
perduto?
“Il nuovo Ordine degli Architetti, ripeto, nasce da una rottura e potrebbe interpretare
finalmente un ruolo positivo,
invertendo una tradizione negativa. Mi aspetto l’indicazione di alternative a uno sviluppo urbano deludente quando
non devastante: mi aspetto interventi sul consumo di suolo,
sulla dispersione urbana e così
via. Un bilancio di quello che è
successo in questa città con
l'indicazione di dove si vuole
andare”.
Oggi, a Piacenza, non si può
non fare riferimento alle aree
militari in via di dismissione.
“Sulle aree militari sono
d’accordo con Baracchi: è necessario avere un’idea, una visione d’insieme. Sulla Pertite,
per esempio, va bene cercare
di ottenere qualcosa di immediato ma è mancata una previsione a lungo termine. Non voglio dilungarmi sulla straordinaria, potenziale, risorsa rappresentata dall’ex arsenale,
zona centrale che potrebbe diventare un’area verde fruibile
a piedi da cinquanta mila piacentini. Ma l’impressione è
che all’amministrazione manchi un’idea complessiva. Ecco,
l’Ordine deve far sentire il suo
peso culturale su tutto questo,
incidere sul futuro della città”.
Francesca Lombardi
Il servizio completo su
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Spagnoli: ‘Città e sviluppo,
decisivo l’architetto’
L’urbanista piacentino: “L’impressione è che all’amministrazione manchi un’idea
complessiva sul futuro della città. L’Ordine deve far sentire il suo peso culturale”
Lorenzo Spagnoli, docente al
Politecnico di Milano, è urbanista di fama. Piacentino, ha
dato alle stampe di recente una densa e interessante Storia
dell’urbanistica moderna, edita da Zanichelli. Per “Abitare
– Edilizia Piacentina” è intervenuto sul ruolo del suo mestiere in rapporto alla città.
Premessa: da poco più di un
anno Giuseppe Baracchi è diventato presidente dell’Ordine degli Architetti e sembra
determinato a imprimere una
svolta al ruolo della professione nei confronti di Piacenza.
“Sì –esordisce Spagnoli –non
è sbagliato affermare che a
Piacenza l’Ordine degli Architetti ha sempre avuto un forte
collegamento con la politica e,
per essere più precisi, con le
politiche delle amministrazioni che si sono succedute: non
disturbare il manovratore
sembrava il principio ispiratore”.
Sempre?
“Con intensità e sfumature
diverse nel corso dei decenni e
a seconda dei gruppi dirigenti.
Con Giovanni De Benedetti
l’Ordine è stato propositivo, aprendo e offrendo spazio ai
giovani, e altrettanto con Pas-
soni. Il penultimo gruppo dirigente, viceversa, ha avviato
un clima a mio avviso troppo
collaborativo con l’amministrazione: poche osservazioni
al Psc, molti brindisi insieme”.
Spagnoli sembra dunque apprezzare il vento nuovo che ha
spinto Baracchi al vertice dell’Ordine, e con lui un intero inedito gruppo dirigente. “Sì –
prosegue – ho rilevato in questi ‘nuovi’ l’esigenza di una soluzione di continuità, di una
rottura col passato. Perfino il
loro slogan, se non ora quando,
ha rappresentato l’esigenza
del ricambio, del rinnovamento”.
Non sempre il rinnovamento
è positivo, non per definizione, almeno.
“In questo caso mi sembra di
sì. Hanno iniziato bene, interpretando in modo corretto il
ruolo di interlocutori dell’amministrazione, provvisti di un’idea di fondo sui destini della città e in grado di svolgere
un ragionamento d’insieme
non settoriale”.
Par di capire che negli ultimi
anni si sia perso tempo…
“Per diverso tempo l’Ordine
ha scontato l’assenza di un suo
peculiare punto di vista. Molti
architetti, anche a causa di
questo, negli anni si sono appartati: lavorano, progettano,
ma non partecipano realmente a una idea di città: non offrono contributi di carattere urbanistico e proprio negl i ultimi anni, diciamo due decenni,
“Le rispondo con un’altra domanda: il polo logistico deve
essere solo un insieme di enormi capannoni o può essere integrato alla città? Bene, se
l’amministratore non lo sa, e
può anche non saperlo per giustificata impreparazione specifica, gli architetti, il loro Or-
“Il Psc non contempla un
ragionamento di fondo su quanto
è successo e di conseguenza non
dice nulla su ciò che dovremo fare”
la città è esplosa”.
Che cosa intende, da urbanista, per città esplosa?
“Frammentazione, trasporto
pubblico in crisi, proliferazione di centri commerciali slegati dal tessuto connettivo della
città, polo logistico cresciuto
in maniera incoerente, per
‘pezzi’ cumulativi. Il Psc non
contempla un ragionamento
di fondo su quanto è successo e
di conseguenza non dice nulla
su ciò che dovremo fare”.
La responsabilità è anche degli architetti?
dine, devono dirglielo. Come
si vede la nostra professione
può e deve avere una funzione
culturale forte, di indirizzo, di
stimolo, di correzione degli errori. Si può sperare in un città
diversa da quella rappresentata dalla galassia esplosa dei
centri commerciali? Si possono discutere i quartieri residenziali edificati nel vuoto?
Ebbene, se queste tematiche
forti, direi decisive per il futuro non le affrontano gli architetti, chi dovrebbe farlo?”
Quindi un passato prossimo
Corriere Padano
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27 febbraio 2015
ATTUALITÀ
Expo, Schiavi: ‘Piacenza dama di compagnia, più che primogenita’
Il giornalista del Corriere della Sera a margine dell’incontro di presentazione del suo libro Buone Notizie: ‘Vivo con sofferenza il ruolo di Piacenza in Expo’
ELENA CAMINATI
Le buone notizie attirano sempre
poco l’attenzione dei lettori, la sfida
che un buon giornalista deve saper
cogliere e vincere è renderle accattivanti e proporle al pubblico.
In sostanza la domanda è: come rendere le good news notizie?
Non è un ossimoro, perché oggi le
news che fanno notizia sono sempre
più collegate alla cronaca nera, a fatti
eclatanti che colpiscono l’opinione
pubblica. Esistono anche buone notizie, storie di un’Italia controcorrente, di un’Italia che ha voglia di positività.
Così il giornalista piacentino Giangiacomo Schiavi ha intitolato il suo
ultimo libro nato da un blog collegato
al Corriere della Sera. La presentazione è avvenuto alla sede degli Amici dell’Arte dove Schiavi è stato accolto da un pubblico davvero numeroso.
Oggi i giornalisti hanno perso il gusto di scendere in strada per cercare
le notizie, spesso le cosiddette fonti istituzionali le notizie le confezionano
pronte per essere pubblicate. In realtà se si va in giro, l’Italia è piena di storie di gente comune da raccontare.
“Buone Notizie –spiega Schiavi –è un
modo per rompere i luoghi comuni,
per cercare le notizie invisibili ma
che innervano il nostro paese.
Quelle notizie fatte di persone semplici, umili, che mettono gli altri al
centro delle loro vite. E' anche un modo per spingere il giornalismo nelle
strade, nel territorio. E' un libro che
ho scritto – continua – per l'intera società, quella minuta, la spina dorsale
del paese.
Il nostro mestiere è riprendere un
modo di camminare proprio dei palombari sociali; dobbiamo andare in
immersione per far venire fuori ciò
che di buono c'è”.
Schiavi è tornato anche sul tema Expo 2015, sulle opportunità per il nostro territorio, sulle aspettative che
in molti nutrono da questo evento e
sulle ricadute che potrà avere su Piacenza.
“In realtà –confessa –vivo con sofferenza il ruolo di Piacenza in Expo che
in questo caso non è Primogenita, ma
anzi sembra più una dama di compagnia. Questo non è giusto, ma i primi
che devono reagire sono proprio i piacentini consapevoli della loro forza e
di ciò che la città può offrire. Ci sono
forti situazioni di sofferenza in questo periodo – prosegue Schiavi – ma
occorre reagire anche alla sudditanza che ci ha da sempre legati alla gemella Parma che non se la passa per
nulla bene. Insomma Piacenza c'è, esiste, ma bisogna superare le differenze”.
Poi tornando ad Expo “certo se poi
Piacenza avesse un treno veloce – è
l'auspicio di Schiavi – e una metro
leggera che la colleghi a Milano in
mezz'ora, decollerebbe per un boom
incredibile”.
Il servizio completo
su www.zerocinque23.com
Turismo - L’accusa al Comune è di organizzare eventi senza marketing territoriale
Piacenza ed Expo,
opposizioni all’attacco
Putzu, Polledri e Foti: “La speranza è che vi sia un’inversione di tendenza,
sennò si rischia di perdere il treno”. M5S: “Amministrazione nel caos”
Expo 2015, la mega kermesse
milanese che aprirà i battenti
a maggio e annuncia di portare oltre 20 milioni di visitatori
in Italia nei successivi sei mesi, potrebbe essere una grande
occasione per convogliare turisti e affari anche a Piacenza.
Potrebbe, ma secondo il centrodestra piacentino è un treno che si rischia di perdere:
“La speranza è che vi sia un'inversione di tendenza – hanno
spiegato, in conferenza stampa, Filiberto Putzu (Fi), Massimo Polledri (Lega) e Tommaso
Foti (Fdi-An) – perché gli assessori Tarasconi e Albasi
stanno cercando di organizzare cose ma senza nessun marketing territoriale, eventi insufficienti ad attirare a Piacenza i turisti e i business
men”. “Ci voleva capacità di
coordinamento e delle idee –
ha lamentato Polledri, mentre
Foti ha aggiunto: “Con i due
milioni di euro spesi per Expo
dagli enti piacentini si faceva
la più bella mostra del mondo
con il fegato etrusco, il Tondo
del Botticelli e il Codice Landiano insieme. Invece abbiamo un sito Internet spoglio, in
due lingue soltanto, a cui con
lo smartphone non riesci a collegarti, troppo pesante anche
per il computer”. Il portale “Experience Piacenza”, che dovrebbe intercettare visitatori
nella nostra provincia, non incontra soverchi consensi: “E’
di ardua consultazione, è pesante, non è accessibile tramite smartphone, non appare
per primo su Internet digitando Milano con Expo e con Piacenza”. Queste le principali
doglianze. E c'è chi, come il
consigliere Marco Colosimo
(Piacenza Viva) gli preferisce
il sito fatto in casa da una dipendente comunale, “Piacere
Piacenza”.
Il Comune ha investito per Expo 365 mila euro (165mila euro per compartecipare alle
spese di affitto della piazzetta
a Milano, 100mila euro per interventi turistici di varia natura, altri 100mila che arriveranno in seguito all'approvazione
del bilancio, in programma a
fine aprile) ma da più parti si
chiede un report chiaro di tutti
i rivoli in cui confluirà il denaro delle istituzioni. I circuiti
culturali sono avviati, il calendario è fitto di eventi e spettacoli ma, per quanto riguarda
l'afflusso turistico, pare che le
prenotazioni siano ancora al
palo. E se il sindaco Dosi si sfoga su facebook invitando a
“non gufare” (“Qualcuno si
augura che Piacenza faccia una pessima figura per ragioni
elettoralistiche, dimenticando di aver gufato anche per l’adunata degli alpini nel maggio
2013. Si sa, poi, qual è stato il
bilancio di quello straordinario evento”), il Movimento 5
Stelle accusa l'amministrazione di muoversi nel caos. Spiega Mirta Quagliaroli in una nota: “Nei giorni scorsi sono state convocate due commissioni
sulla stessa tematica, l’Expo.
Abbiamo constatato con rammarico e stupore che nella prima non era presente l’A.T.S.,
associazione temporanea di
scopo guidata da Silvio Ferrari, coordinatore del progetto
“Piacenza per Expo 2015”. Fare una commissione per parlare dei lavori in corso senza la
presenza
dell’associazione
che li sta predisponendo è
quantomeno strano, è un po’
come parlare a vuoto, senza un
interlocutore. Per cui si è deciso di fare un’altra commissione per discutere delle iniziative e dei progetti in corso con il
responsabile Silvio Ferrari
ma solo dopo due giorni era
prevista un’altra commissione, proprio per capire quali
fossero le iniziative culturali
previste in città. Insomma, un
doppione. A noi sembra proprio che si facciano le cose con
superficialità e senza coordinamento”. Insomma – questa
la denuncia - poche idee ma
confuse. Per Piacenza, dunque, sarà un Expodramma?
Speriamo di no, naturalmente.
Al centro, gli assessori
Tarasconi e Albasi presentano
le iniziative per Expo
27 febbraio 2015
PUBBLICITÀ
Corriere Padano
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Corriere Padano
27 febbraio 2015
6
ATTUALITÀ
Amianto e responsabilità,
la necessità di intervenire
I proprietari di edifici pubblici o privati a rischio devono mettere in atto tutte le
procedure previste dalla legge per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini
Sono ancora 48, a Piacenza e
provincia – secondo la mappatura di Arpa Emilia Romagna
aggiornata a giugno 2014 - gli edifici pubblici, o privati aperti
al pubblico, che segnalano la
presenza di amianto. Tra questi 9 scuole, 7 luoghi di culto, 10
case di cura e ospedale, un cinema, 6 impianti sportivi, 5 centri
commerciali. Alcuni di questi
siti sono già in fase di bonifica e
tutti l'Azienda USL svolge attività di controllo e vigilanza per
verificare che i proprietari
mettano in atto tutte le procedure previste dalla legge per la
tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini tendendo a eliminare totalmente l’esposizione a tale sostanza o, quanto meno, a ridurla ai livelli minimi
possibili. E' invece molto difficile effettuare una stima delle
presenza di amianto negli edifici privati a Piacenza, così come nelle altre città d’Italia. In
alcune Regioni si è tentato di
effettuare una mappatura dall’alto, ma anche in questo caso
non si è potuto fare un calcolo
preciso. E, in ogni caso, non è
comunque possibile imporre
bonifiche ai proprietari e di-
sporre un intervento d’urgenza
da parte degli enti locali, perché manca lo strumento legi-
legge, ma non c’è nessuna normativa che impedisce di utilizzare ancora vecchie coperture
Sono ancora 48 gli edifici pubblici
che segnalano la presenza di amianto
slativo per poterlo fare. I materiali di amianto in Italia – ricordiamo - non sono più installabili dal 1994, anno del decreto
di questo tipo e che impone di
dismetterlo. L’amianto se non
è danneggiato o manomesso e
se si presenta in buone condi-
zioni non è pericoloso. Lo diventa se rilascia fibre in aria
che possono essere inalate. Le
fibre d’amianto, penetrando
nei polmoni perchè volatili,
hanno un’azione cancerogena
sul rivestimento della cavità
toracica (il mesotelio), sfociando in mesotelioma pleurico. E
Piacenza, in Regione, è ai vertici per numero di tumore da amianto: in dieci anni, infatti, si
sono verificati 178 casi. Ma il
numero, purtroppo, è destinato ad aumentare, perchè la malattia, ha tempi di latenza molto lunghi: dall’esposizione all’amianto alla comparsa del tumore possono passare più di 20
anni e, in alcuni casi, anche 40.
A Piacenza il Dipartimento di
Sanità Pubblica dell'Asl, dal
1999, si è organizzato con un
gruppo di tecnici che valuta il
rischio amianto negli ambienti
di vita e in quelli di lavoro a tutela della salute dei lavoratori
e fornisce supporto tecnico alle
amministrazioni pubbliche e
informazioni ai cittadini. Recentemente, poi, si è tenuto un
ciclo di incontri promosso da Asl, Comune di Piacenza e Arpa
per informare i cittadini sul tema, identificare i materiali,
scegliere gli interventi per l'eventuale bonifica e favorire
comportamenti adeguati per
controllare il rischio. I proprietari di edifici con amianto sono
infatti tenuti, per legge, a mantenere i materiali sotto controllo per prevenire il rilascio di fibre in aria pericolose per la salute. Gli enti competenti, come
Asl e Arpa, danno supporto tecnico per contribuire alla progressiva dismissione, ma il proprietario resta il principale responsabile. Per eventuali segnalazioni, per informazioni o
per qualsiasi problema che riguardi la presenza di amianto è
possibile rivolgersi ai Dipartimenti di sanità pubblica delle
Aziende Usl, che si avvalgono
dell'Arpa per le eventuali valutazioni tecniche. A vantaggio
delle imprese, invece, segnaliamo il bando Inail (che riportiamo qui a fianco) che offre incentivi per la rimozione o sostituzione di amianto nei luoghi di
lavoro.
Inail, sicurezza sul lavoro
Incentivi alle imprese
È stato pubblicato daINAILil nuovobando ISIche
metterà a disposizione delle imprese267.427.404
eurocome finanziamenti a fondo perduto per progetti
di miglioramento dei livelli di salute esicurezza nei
luoghi di lavoro.
Destinatari del bando sono le imprese, anche
individuali, situate in tutto il territorio nazionale e
iscritte alla camera di Commercio, Industria,
Artigianato ed Agricoltura.
L’agevolazione prevede un contributo pari al 65%
delle spese ammesse, da un minimo di 5.000 euro fino
a un massimo di 130.000 euro per la realizzazione di
diverse tipologie di progetti:
Progetti per il miglioramento delle condizioni di salute
e di sicurezza dei lavoratori riducendo o eliminando
rischi legati a:
amianto, agenti
chimici, spazi
confinati,
movimentazione
carichi, vibrazioni,
rumore, incendio,
elettricità.
Progetti per la
sostituzione o
l’adeguamento di
attrezzature di
lavoro e macchinari
obsoleti.
Progetti per la
ristrutturazione o la
modifica strutturale
e/o impiantistica e/o
di layout.
Progetti per la
rimozione di
amianto di tipo
compatto in copertura e rifacimento.
I progetti presentabili possono essere:
Di investimento
Di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli
organizzativi
Le imprese interessate potranno presentare un solo
progetto in una sola delle due tipologie appena
riportate, e per la seconda tipologia l’incentivo potrà
riguardare più lavoratori facenti capo ad un unico
datore di lavoro anche se operano in più sedi o
regioni. Dal 3 marzo sarà possibile inserire, in via
telematica, al sito www.inail.it – Servizi on line, la
domanda di contributo.
La scadenza per la presentazione delle domande
online è fissata per le ore 18:00 del 7 maggio 2015.
I finanziamenti saranno assegnati fino a esaurimento,
secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande,
previa verifica tecnico-amministrativa e a patto che il
progetto sia stato realmente realizzato.
Per ulteriori informazioni: www.inail.it
27 febbraio 2015
Corriere Padano
ATTUALITÀ
LAVORO
Lotta all’amianto: 85 anni
Questa la stima per la bonifica
CENTRO PER L’IMPIEGO
OFFERTE DI LAVORO
7
Richieste di personale pervenute
ai Centri per l’Impiego della Provincia.
Gli interessati possono inviare curriculum vitae
via mail o via fax previo controllo di eventuale
aggiornamento sul sito della Provincia,
citando il numero di riferimento
Provincia di Piacenza
(settore welfare, lavoro e formazione professionale)
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30
alle 16.30. In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso
terminerà 30 minuti prima della chiusura
Provincia di Piacenza - Centro per l'impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected]
L’absesto (questo il nome scientifico dell’amianto) è un minerale molto comune in natura e
la sua resistenza al calore e la struttura fibrosa
l’hanno reso ideale per diversi utilizzi: dagli indumenti all’arredamento a prova di fuoco, fino
all’edilizia. I primi casi di tumore legati all’inalazione di amianto risalgono addirittura agli anni ’30 del novecento nel Regno Unito. Dagli anni
’90 con l’intensificarsi di casi di tumori e gravi
patologie legate all’inalazione è stato vietato
l’utilizzo e la produzione di amianto in moltissimi paesi (in Italia dal 1992).
Il continente Europeo, tuttavia, è ancora oggi il
fulcro principale per uso e presenza di amianto:
comprendendo anche Israele, Russia e paesi
ex-URSS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che su un totale di 25 milioni di tonnellate di amianto usato e lavorato ogni anno
nel mondo, in Europa la sua presenza sia di 7,8
milioni di tonnellate, pari al 31,4% del consumo
globale.
Ogni anno l’amianto provoca la morte di
176mila persone di cui il 60% in Europa. Islanda
e Malta sono tra i paesi più colpiti: il Mesotelioma (il principale tipo di tumore legato all’inalazione di amianto) fa registrare rispettivamente
24,5 morti ogni milione di abitanti per l’Islanda
e 21,3 morti ogni milione di abitanti per Malta,
mentre l’Italia è al decimo posto con 10,3 vittime ogni milione di abitanti.
In Italia, oggi, sono presenti oltre 32 milioni di
tonnellate di amianto, in varie forme, in stabilimenti, edifici pubblici e privati e secondo una
recente stima ci vorranno 85 anni per completare la bonifica, che prosegue con un ritmo di
380mila tonnellate l’anno.
Tra i siti contaminati oltre a Casale Monferrato, dove Eternit ha provocato più di 1.700 vittime, c’è Bari che fino al 1985 ha ospitato la Fibronit, azienda che produceva elementi per l’edilizia a base d’amianto. La lista dei siti d’interesse
nazionale è però lunga: da Broni (Pavia) con Fibronit, a Priolo (Siracusa) con Eternit Siciliana,
da Balangero (Torino) con la Cava Monte S.Vittore, a Napoli Bagnoli ancora con Eternit, fino
ad Emarese (Aosta) con le Cave di Pietra.
Nella lotta all’amianto sono tre i principali metodi di bonifica: se la rimozione è il procedimento maggiormente utilizzato, poiché elimina ogni
possibile fonte di contaminazione, ha comunque gli svantaggi di esporre alle polveri i lavoratori impegnati nella rimozione e la produzione
di rifiuti pericolosi, che se non correttamente
trattati rischiano di fare danni molto importanti anche all’ambiente; inoltre, questa è certamente la tecnica di “bonifica” più dispendiosa.
L’incapsulamento è una valida alternativa e
consiste nel trattamento con prodotti isolanti,
penetranti o ricoprenti, che “inglobano” le fibre di amianto, costituendo una pellicola di protezione sulla superficie trattata. I vantaggi di
questa tecnica sono lampanti: oltre ad un costo
più contenuto, non vengono prodotti rifiuti tossici (l’amianto infatti non viene materialmente
spostato) e i lavoratori impegnati sono esposti
ad un rischio minore. Deve però essere previsto
un programma di controllo e manutenzione, visto che l’incapsulamento potrebbe danneggiarsi con il passare degli anni. Alcuni nuovi prodotti, a base di microsfere cave di ceramica, che sono applicate come semplice vernice all’acqua,
favoriscono la riduzione dell’umidità d’inverno
e temperature più fresche d’estate creando veri
e propri “schermi” unendo quindi la bonifica
dell’amianto al risparmio energetico.
L’ultima tecnica è invece il confinamento che
consiste nel posizionare una barriera a tenuta
intorno all’amianto: è da accompagnare ad un
incapsulamento ed è idoneo soprattutto per aree circoscritte: il vantaggio principale, oltre a
costi accessibili, è il creare una barriera impenetrabile e resistente agli urti (r.m.)
Cod. 64/2015 valida fino al 27/02/2015
Azienda richiedente: Emiliana Conserve
spa
industria alimentare San Polo di Podenzano
ricerca
Mansione: manutentore meccanico / conduttore esperto
Qualifica ISTAT: 6233100 Riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali
Contenuti e contesto del lavoro: la risorsa inserita si occuperà di tutti gli aspetti di manutenzione e di conduzione delle linee di confezionamento
Luogo di lavoro: San Polo di Podenzano
(PC)
Caratteristiche candidati: indispensabile esperienza in realtà industriali settore alimentare
Contratto: tempo detrminato con possibilità di successiva stabilizzazione del contratto
Orario: lavoro su tre turni. Durante il periodo
di campagna estivo richiesta anche la disponibilità al lavoro a ciclo continuo
Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 64/cpi [email protected]
Cod. 19/2015 valida fino al 09/03/2015
Azienda richiedente: Mcdonald's
Mansione: banconiere tavola calda e fredda
Qualifica ISTAT: 5222200 Addetti alla preparazione, alla cottura e alla vendita di cibi in
fast food, tavole calde, rosticcerie ed esercizi
assimilati
Contenuti e contesto del lavoro: preparazione prodotti,pulizia e riordino sala, preparazione e cottura dei cibi, distribuzione pasti e
bevande
Luogo di lavoro: Piacenza
Formazione: licenza media, diploma di maturità
Caratteristiche candidati: automunito/a,
predisposizione al contatto con il pubblico,
età compresa fra i 18 e i 29 anni per l'attivazione dell'eventuale contratto di apprendistato successivo al tirocinio
Contratto: tirocinio iniziale con successiva
possibilità di contratto di apprendistato
Orario: part time di 30 ore settimanali su turni da lunedì a domenica per coprire le 24 ore
anche nei giorni festivi
Per candidarsi: inviare curriculum vitae con
riferimento offerta n°19/15 via mail [email protected] via fax 0523/460789
Cod. 81/2015 valida fino al 01/03/2015
Mansione: sviluppatore software
Qualifica ISTAT: 2114102 analista di programmi
Contenuti e contesto del lavoro: sviluppo
software in c++ con sql
Luogo di lavoro: Fiorenzuola d'Arda
Formazione: diploma o laurea in informatica
Caratteristiche candidati: automunito/a, indispensabile esperienza pluriennale nella
mansione
Contratto: tempo determinato iniziale con
successiva possibilità di trasformazione a
tempo indeterminato
Conoscenze: ottima conoscenza lingua inglese
Orario: tempo pieno
Per candidarsi: inviare curriculum vitae con
riferimento offerta n°81/15 via mail [email protected] via fax 0523/795738
Cod. 92/2015 valida fino al 01/03/2015
Mansione: baby sitter madrelingua inglese
Qualifica ISTAT: 5442005 baby sitter
Contenuti e contesto del lavoro: attività ludiche in lingua inglese da svolgersi con bimbo di circa due anni
Luogo di lavoro: Piacenza
Caratteristiche candidati: madrelingua inglese, esperienza come baby sitter
Conoscenze: ottima conoscenza lingua inglese,
Orario: 1 ora al giorno dal lunedì al venerdì
Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 92 via mail [email protected] via fax 0523/795738
Cod. 94/2015 valida fino al 15/03/2015
Mansione: musicisti (saxofonista, chitarrista, bassista, tastierista e batterista)
Qualifica ISTAT: 2554300 Strumentisti
Contenuti e contesto del lavoro: orchestra ricerca musicisti per intrattenimenti danzanti
e serate in locali da ballo, discoteche e circoli
Luogo di lavoro: territorio nazionale
Formazione: comprovata conoscenza musicale
Caratteristiche candidati: 18-29 anni per attivazione contratto di apprendistato
Contratto: apprendistato
Orario: tempo pieno
Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 94 via mail [email protected]
o
via
fax
0523/795738
Cod. 95/2015 valida fino al 01/03/2015
Mansione: add. carrello telescopico
Qualifica ISTAT: 7444002 conduttore di carrello elevatore
Contenuti e contesto del lavoro: magazziniere addetto movimentazione containers
ed inserimento dati
Luogo di lavoro: Piacenza
Formazione: indispensabile patentino carrelli elevatori telescopici
Caratteristiche candidati: indispensabile esperienza nella mansione
Contratto: tempo indeterminato
Conoscenze: buona dimestichezza nell'utilizzo del pc
Orario: tempo pieno: 08.00-12.00 /
14.00-18.00
Per candidarsi: candidarsi solo se in possesso
del patentino sopracitato indicando il rif 95
via mail: [email protected] via
fax: 0523/795738
Corriere Padano
8
CITTÀ UTILE
SPORT
27 febbraio 2015
Luciano De Paola
e il super Piacenza
da esportazione
I numeri del nuovo coach: quattro vittorie consecutive
fuori casa, difesa imperforabile, miglior retroguardia
esterna, 14 punti dal suo arrivo, secondo solo al Rimini
GIANCARLO TAGLIAFERRI
L’annuncio del suo arrivo sulla panchina biancorossa all’indomani dell’esonero di Francesco
Monaco non aveva sollevato particolari sogni
ed entusiasmi tra il popolo biancorsso: il curriculm di Luciano De Paola non certo brillante da
allenatore era infarcito di esoneri, retrocessioni e mancata conferme, unito al fatto di essere
stato la quinta scelta dopo gli approcci a vuoto
con Parlato, Franzini, Bagatti e Carbone lasciavano perplessi sulle reali capacita’ del trainer
calabrese di risollevare le sorti si una squadra e
di un ambiente un preda all’isterismo di una seconda stagione fallimentare. Ci ha messo lo
zampino anche un rendimento casalingo tutt’altro che da Oscar con due anonimi pareggi interni ed una bruciante sconfitta a farlo traballare con parte della tifoseria organizzata che al
termine del ko casalingo con la Fortis ne ha
chiesto (un po’ prematuramente) la testa. Ma
lui da buon mediano lottatore ha risposto con i
fatti a critiche premature e forse preconcette:
quattro vittorie consecutive lontano da casa, difesa imperforabile con soli due gol presi in sette
partite, miglior retroguardia esterna di tutto il
girone, 14 punti dal suo arrivo secondo solo al
forsennato Rimini. Numeri da capogiro per una
formazione comunque alleggerita dal mercato
di riparazione e tormentata da infortuni e squalifiche che hanno impedito a De Paola di schierare una formazione-tipo vicino al suo progetto
tattico. Gli va dato merito di aver struttutato una formazione granitica dal centrocampo alla
difesa con uno schieramento ben coperto che
lascia pochi spazi alle manovre avversarie e di
aver valorizzato al meglio alcune individualita’
come Corso centrocampista e Ruffini terzino
destro. Probabilmente l’attenzione alla fase difensiva ha prodotto qualche amnesia nel fronte
offensivo con una squadra letale quando di tratta di agire in spazi larghi o in ripartenza ma che
improvvisamente diviene timida ed impacciata tra le mura amiche allorche’ il compito e’ di
costruire gioco e non di distruggerlo in contropiede. Lo schema finora utilizzato, il 4-3-3 prevede infatti un mediamo davanti alla difesa,
due interni a costruire gioco e due tornanti che
si abbassano per costruire palloni per l’unica
punta: in trasferta il giochino riesce alla perfezione con maggiore tempo e metri per impostare una simile tattica, al Garilli invece assistiamo puntualmente ad un gioco lento ed all’isola-
Farmacie,
turni settimanali
FARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA
DAL 27.2.2015 AL 6.3.2015
TURNO DIURNO: dalle 8,30 alle 22
PIACENZA – Via P. Cella, 56
DR. DAVIDE ZACCONI – Via Legnano, 5
Sabato 28 febbraio:
Alseno, Gossolengo
Domenica 1 marzo:
Fiorenzuola, Pianello
Val Tidone
TURNO NOTTURNO: dalle 22 alle 8,30
mento inevitabile dell’unica punta di ruolo. Il
Piacenza domenica ha una occasione colossale,
vincere in casa, riaccendere il pubblico e sconfiggere una diretta concorrente ai play-off come il Delta Porto Tolle, proprio le rivali di classifica stanno agevolando il rientro dei biancorossi: Correggese in piena crisi, Delta ed Este
balbettanti, solo il Bellaria sembra reggere il
tentativo di rimonta di Volpe e soci chiamati a
tornare a vincere per una gioia interna che
manca dal derby di dicembre col Fiorenzuola;
da li solo due miseri punti in quattro match e addirittura un solo gol segnato. De Paola dova’ necessariamente inventarsi qualcosa per evitare
il copione delle precedenti sfide domestiche, i
rodigini sicuramente saliranno al Garilli per
non fare le barricate e questo dovrebbe agevolare in partenza il gioco dei piacentini ma c’e’da
chiedersi se sia giusto confermare il modulo ad
una punta o azzardare un tema piu’ spregiudicato inserendo magari Bertazzoli in avanti per
un 4-4-2 che puo’ trasformarsi in un iper-offensivo 4-2-4, verra’ privilegiata la continuita’ con
le due ali alte (ma che nelle precedenti sfide si
abbassavano troppo portando la squadra a un
centrocampo a cinque) oppure si scegliera’ il rischio con un centrocampo a due mediani a supporto di un poker offensivo con Lisi, Volpe, Bertazzoli e Tiboni contemporaneamente in campo? Uomini e schemi a parte per i biancorossi
un solo obbligo: vincere per darsi quella continuita’ di risultati finora sconosciuta.
Placentia Half Marathon il 3 maggio
Il via con l’Expo milanese
E’ stata presentata la 20esima
edizione della Placentia Half
Marathon, un avvenimento
complesso che racchiude al suo
interno una serie di diverse iniziative. L’edizione del 2015
coinciderà anche con l’apertura dell’Expo di Milano il 3 maggio e la Placentia Half Marathon inaugurerà il programma
sportivo.
Sandro Confalonieri e Pietro
Perotti, organizzatori e padri
fondatori della manifestazione
sportiva che ogni anno coinvolge migliaia di piacentini e non
dichiarano: «Ringraziamo coloro che ogni anno “sopportano” i disagi che questa grande
manifestazione porta inevitabilmente. Abbiamo sempre avuto la comprensione dei piacentini che hanno capito l’importanza di quel giorno». «Il
Avis,
i prelievi
mio pensiero va prima di tutto a
Gianni Cuminetti che prima ha
fondato la sezione piacentina di
Unicef - dichiara Lidia Pastorini, presidente della sezione locale - e poi si è adoperato per farla crescere sempre di più. Sono
orgogliosa di aver preso il suo
testimone e di portare avanti il
suo impegno. Tutto il ricavato
sarà donato interamente a Unicef. Luigi Bianconi e Pietro
Contini forniranno alle scuole
una documentazione fotografica per ricordare la partecipazione dei bambini, mentre il Cine Club Cattivelli girerà dei video della manifestazione».
27.02 DANTE – Via Nasolini, 56
28.02 DR. CROCI – P.zza Cavalli, 29
1°.03 DR. DALLAVALLE – Rotonda Viale Dante, 34
02.03 DR. BONORA – Via Genova, 20
03.03 DR. AMBROGI – Stradone Farnese, 48
04.03 COMUNALE EUROPA – Via Calciati, 25
05.03 DR. RASTELLI – Via E. Pavese, 23
06.03 OSPEDALE – Via Taverna, 74
E’ possibile accedere alle farmacie, in servizio di
turno, ricomprese nella ZTL, comunicando al
farmacista il numero di targa del proprio mezzo.
IL NUMERO 0523/330033 DA' INDICAZIONE DELLE
FARMACIE DI TURNO A PIACENZA E PROVINCIA
Mercati settimanali
Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò,
Castell’Arquato, Castelvetro
Martedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana,
Pontedellolio, Pontenure, Travo, Vernasca
Mercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello, Vigolzone
Giovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola,
Gossolengo, Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana,
Podenzano, Villanova
Venerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San Giorgio,
Rivergaro, Roveleto
Sabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC Besurica
Domenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata,
Carpaneto, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano,
Gropparello, Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello,
Pontedellolio
Informasociale
Persone non
autosufficienti,
bando contributi
E’ stata prorogata al 31 marzo, la scadenza per presentare domanda di accesso ai contributi previsti dal programma Home Care Premium promosso da Inps, cui anche il Comune di Piacenza ha aderito,
a sostegno delle persone non
autosufficienti che necessitino di assistenza domiciliare.
Già da lunedì 23 febbraio, è
possibile inoltrare la richiesta di ammissione anche senza aver trasmesso precedentemente la dichiarazione sostitutiva unica – finalizzate
ad acquisire la certificazione
Isee – che tuttavia dovrà essere consegnata il prima possibile, entro il termine tassativo del 31 marzo.
Possono fruire del beneficio
i dipendenti iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla
gestione magistrale, o i pensionati utenti della gestione
dipendenti pubblici, nonché i
rispettivi coniugi conviventi
e familiari di primo grado, o i
minorenni orfani di dipendenti o pensionati pubblici.
Requisito fondamentale è la
residenza nel Comune di Piacenza.
Il progetto Home Care Premium prevede anche un intervento economico a favore
di persone non autosufficienti che risiedano presso strutture protette, o per le quali si
valuti l’impossibilità dell’assistenza domiciliare. Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi agli sportelli
Informasociale di via Taverna 39 e via XXIV Maggio
26-28, che offrono supporto
per la compilazione e l’invio –
solo in modalità telematica –
della domanda. Una scheda
dettagliata, riassuntiva di
tutte le informazioni, è consultabile sul sito www.comune.piacenza.it , già in home
page.
27 febbraio 2015
Corriere Padano
MUSICA
9
“Piacenza suona jazz”, al via la rassegna che prelude al Jazz Fest: 24 concerti in programma
TEATRO
“Ci vuole un fiore”, al Trieste 34 l’omaggio di Marco Bosonetto a Rodari-Endrigo-Bacalov
Il re del trasformismo
al Politeama il 2 marzo
"La dodicesima notte",
Cecchi torna a Shakespeare
Per la stagione di prosa "Tre per te" di Teatro Gioco Vita,
martedì 3 e mercoledì 4 marzo alle 21 ritorna al Teatro Municipale il grande attore e regista Carlo Cecchi, alla testa di una
nutrita compagnia di prim'ordine in cui spiccano soprattutto
i nomi del bravissimo attore piacentino Tommaso Ragno e di
Antonia Truppo, con una nuovissima versione de "La dodicesima notte" di Shakespeare. Prodotto da Marche Teatro e l'Estate Teatrale Veronese lo spettacolo vanta le musiche di scena di Nicola Piovani e la presenza di un accompagnamento
musicale dal vivo che darà alla messinscena un valore aggiunto di sicura presa. Ecco dunque un testo che permette di
orchestrare un gioco attoriale straordinario, lavorando sull'essenza dei personaggi. Una strana e malinconica commedia corale, fondata su scambi di identità e di genere, sugli equivoci e sull'amore, affogata in un "espace de jeu" che permetterà il suo susseguirsi rapido e leggero, perfetto fino al
punto di permettersi a volte di rasentare la farsa.
Brachetti, che sorpresa!
PIETRO CORVI
Sale alle stelle l'attesa per Arturo Brachetti, al Politeama lunedì 2 marzo alle 21 col nuovo
spettacolo "Brachetti, che sorpresa!", insieme al giovane talento della magia Luca Bono,
alla coppia comica Luca & Tino
e a Francesco Scimeni. Un evento di grande portata. Brachetti, protagonista del teatro
internazionale che ha riporta-
to in auge l’arte del trasformismo, ha inventato i suoi sistemi
da solo e ancor oggi non ne rivela i segreti. Grandissima curiosità, dunque, verso lo spettacolo di questo straordinario personaggio che nel 2009 a Londra
con il suo one man show diretto
da Sean Foley ha ricevuto la
nomination al Laurence Olivier Award e nel 2010 con
"Ciak si gira" ha battuto i record di pubblico al Folies Bergère di Parigi e poi in Italia.
Fioccati riconoscimenti e lauree ad honorem in Francia e in
Italia, ha poi curato la regia di
"Ammutta muddica" di Aldo
Giovanni e Giacomo, è stato
protagonista di "Allegro, un
po’ troppo" con l’Orchestra
Sinfonica della Rai ed è tornato alla magia nel 2013 a Parigi
con "Comedy Majik Cho", a
capo di un gruppo di illusionisti da tutto il mondo. Gli è stata
addirittura dedicata una statua di cera nello storico museo
parigino Grévin.
E non è tutto, perché al Politeama si bisserà venerdì 6 con
"C'è solo da ridere" di e con il
comico milanese Andrea Pucci. Battute a raffica in un unico
esilarante atto imperniato sulla società in cui viviamo, il pubblico e lui, Pucci, istituzione di
"Colorado", grande interista
di "Quelli che il calcio" e recentemente protagonista di
"Sapore di te" di Carlo Vanzina.
Cristiana Morganti
danza "Jessica and me"
Grande ritorno per la rassegna di teatro-danza della stagione
"Tre per te" di Teatro Gioco Vita, che prosegue giovedì 5 marzo
alle 21 al Teatro Gioia con "Jessica and me" di e con Cristiana
Morganti, danzatrice storica del Tanztheater Wuppertal di Pina
Pausch e considerabile a tutti gli effetti sua erede, attrice e ballerina di irresistibile talento
e di vivida comicità capace di
unire una furia d'amazzone
mediterranea all'innocenza
stupefatta di un clown. Con
questo nuovo spettacolo la
Morganti, giunta ad un momento importante del suo
percorso, si ferma a riflettere
su se stessa, sul rapporto col
proprio corpo e con la danza,
sul significato dello stare in scena, sul senso dell'"altro da sé" che
implica il fare teatro. Una sorta di autoritratto di efficace e spiazzante ironia, un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti.
Corriere Padano
10
27 febbraio 2015
VIVIPIACENZA
"L'anima è donna", spettacolo
per un proiettore
attraverso la violenza al sorriso, il suo
stato naturale, deve tornare. Allo
spettacolo partecipano le cantanti Melody
Castellari, Georgia Ciavatta e Gloria
Enchill. Lo spessore artistico è garantito
anche dai monologhi scritti dalla scrittrice
e animatrice culturale Irma Zanetti,dal
supporto di una band capace come gli
Anima di Andrea D'Aguì e dalla
partecipazione speciale della danzatrice
Paola Pedrazzini.
Anche "L'anima è donna", spettacolo
teatrale contro la violenza sulle donne,
per la raccolta fondi portata avanti dai
Cinemaniaci "Un proiettore per Piacenza"
(offerta consigliata all'ingresso, 10 euro).
Domenica 1° marzo alle 20.30 al Teatro
San Matteo si racconterà l'esperienza
della rinascita dalla violenza, perché la
donna nasce con il sorriso e se passa
A Palazzo Farnese gli strani
casi del prof. Whippet
Continuano le avventure del prof.
Whippet, scienziato investigatore,
impegnato a risolvere i misteri di palazzo
Farnese: attività per bambini dai 6 ai 10
anni, sabato 28 febbraio e domenica 1°
marzo dalle ore 15 alle 17.30.
Prenotazione obbligatoria telefonando al
numero 0523/492658 in orario apertura
Musei.
ANTEPRIMA
“Piacenza suona jazz”,
al via il preludio al Festival
MUSICA
PIETRO CORVI
Coi primi cinque concerti dei ben ventiquattro in programma (tutti a ingresso gratuito) prende il via la rassegna "Piacenza
suona jazz", ghiottissimo e ricchissimo preludio al "Piacenza Jazz Fest 2015". Un iter intrigante, sviluppato dal Piacenza Jazz Club
in collaborazione con ben 10 ritrovi piacentini tra pub, circoli e club, oltre al sempre fedele centro commerciale "Gotico". Il via, domenica 1° marzo con un doppio appuntamento: i
Note Out alle 17.30 al "Gotico", con aperitivo, e gli Adda's Swing Dixieland al Baciccia
alle 22, anticipati alle 18 dall'inaugurazione
della pregiata mostra fotografica di Carlo
Verri.
Martedì 3 si passerà, alle 21.30, all'Irish Pub
con Rodrigo Amaral, Pietro Bonelli & Quarteto Brasil.
Mercoledì 4 alle 22 sarà la volta del Tuxedo
dove suoneranno i The Thrust mentre giovedì 5 l'appuntamento si rinnoverà alle 21.30 al
Cantiere Simone Weil di via Giordano Bruno
con Cristiano Calcagnile in "ST()MA". Per
approfondire le proposte, visitare l'esaustiva sezione dedicata alla rassegna sul sito
www.piacenzajazzclub.it.
Sound Bonico, party
a tutto rock'n'roll
Un italianissimo, raffinato ma energico venerdì "indie-rock" dal sapore retrò e un sabato di
puro party a tutto rock'n'roll. All'Arci live club
Sound Bonico di San Bonico, altro weekend da
cerchio rosso. Venerdì 27 largo alle belle canzoni sospese tra pop-rock, beat, cantautorato e
new-wave dei varesini Il Triangolo, tra i più acclamati sulla nuova scena "indie" nazionale, e
dei loro concittadini MasCara, dalle 22.30 in
punto. Completano la serata le perle su vinile
proposte dai dj piacentini di Santafabbrica. Sabato 28 torna invece la mitica Festa delle Lavatrici, il party più lascivo della "golden age" del
Madly Pub. Dalle 22, tonnellate di r'n'r tutto da
ballare coi valtidonesi Kocka Mow Mow's e gli
americani Muck And The Mires, esplosivo incrocio tra Beatles e Ramones. E poi lavatrici su
cui ballare, trucco e parrucco, go-go dancers,
lingerie, baloons e i dj Gianni Fuso e la bellissima Miss-X in battaglia fino all'ultimo vinile.
Weekend nelle mani
dei dj resident
DA VENERDI 27 FEBBRAIO - BACICCIA
- Al caffè di via Dionigi Carli il weekend è
tutto nelle mani fidate dei dj resident del
pub, coloro che detengono lo scettro del
dancefloor. Se venerdì si riparte dalla "reggae night" con il "maestro" Dj Vito War in
console, nume tutelare dei ritmi in levare su
Radio Popolare, sabato ecco invece il ritorno
di Deejay Dave e il suo format "This is not a
love song", tra electrofunk, indie disco, new
wave, ska, dub, hard rock, grunge, garage e
surf. Domenica, appuntamento con la rassegna "Piacenza suona jazz", per cui si
rimanda all'articolo dedicato.
"Salotto dell'800",
violino più piano
VENERDI 27 FEBBRAIO - CASTELSANGIOVANNI - Prosegue la stagione musicale
del Teatro "Verdi", curata dall'Istituto Palestrina, pronto a trasformarsi nel "Salotto
dell'800". Questo il titolo della serata che
vede protagonisti il violinista Glauco Bertagnin e il pianista Simone Pagani. Si esibiranno in una strabiliante sequenza di bis
violinistici, tratti da musiche europee, su-
damericane e asiatiche che spaziano dal XVII
al XIX secolo, da Moszkowski a Ginastera, da
Dvorak a Kreisler, passando per Albeniz,
Rubinstein e Bohm.
"All colours of blues",
il nuovo cd di Mazzoli
SABATO 28 FEBBRAIO - ZIANO - Continua la serie di concerti promozionali dei
nuovi cd del bluesman piacentino Marco
"Ray" Mazzoli. Stavolta il progetto "All
colours of blues" approda in Val Tidone,
all'osteria “La costa da Ina” di Ziano. In
concerto saranno ripercorsi i passi di un
disco soprattutto retrospettivo, che chiude
un periodo musicale e compositivo (prima
dei nuovi progetti che presto proporrà il
Louisiana Blues Trio, la nuova band genovese di Mazzoli) proponendo un collage
di tutti gli stili e le accezioni del blues
Il ritorno del contrabbassista
Paolo Badini
SABATO 28 FEBBRAIO - MILESTONE Alle 21.15 il palco è stavolta pronto ad
accogliere un musicista piacentino di grande
talento, tornato in patria un paio d'anni fa
dopo un lungo periodo all'estero segnato
da esperienze artistiche di primissimo piano.
Parliamo del contrabbassista Paolo Badiini,
che si esibirà con il suo quartetto completato
da Stefano Calzolari al pianoforte, Tony
Arco alla batteria e Achille Succi a clarone e
sax alto. Quattro musicisti che provengono
da aree stilisticamente differenti tra loro.
Percorsi alternativi che si intersecano dialogando sul terreno comune dell’improvvisazione. Il mainstream, il free, il bop ed
anche la composizione di derivazione classica entrano in questo itinerario creativo che
costituisce il nucleo del progetto. Le composizioni (tutte originali) diventano l’occasione per rimescolare le carte ed espandere il linguaggio improvvisato, all'insegna
di uno stile di stampo “coversational”.
Massimiliano Alloisio, ovvero il concerto di
sola chitarra classica del bravo musicista
pavese, classe 1973, maestro, didatta e concertista tra i più quotati a livello nazionale
nel suo genere.
"Sebben che siamo donne"
Zucconi e gli Enerbia
attraverso composizioni originali e rivisitazioni in stile blues di pezzi noti al grande
pubblico.
Massimiliano Alloisio,
Lounge guitar recital
MERCOLEDI 4 MARZO - AMICI DEL PO
- Riapre i battenti il circolo Arci di Monticelli.
Dopo due settimane di chiusura per lavori di
manutenzione, si riparte, con appuntamento alle 21.30, dal "Lounge guitar recital" di
GIOVEDI 5 MARZO - CAMERA DEL
LAVORO - Al Salone Mandela della Cgil in
via XXIV Maggio si rinnova l'appuntamento
con la rassegna "Musica al lavoro", curata
da Arci e dallo stesso sindacato. Come tradizione vuole, eccoci all'evento dedicato
alla Giornata internazionale della donna.
Alle 21.30, con ingresso gratuito, va in scena
"Sebben che siamo donne", recital tra musica e parole con la voce di Giovanna Zucconi, giornalista, autrice e conduttrice di
trasmissioni televisive e radiofoniche, nota
soprattutto come voce di cultura su"La
Stampa"e "L'Espresso" eda qualche anno
all'interno della trasmissione"Che tempo
che fa". L'accompagnamento musicale sarà
fornito dai nostrani Enerbia di Maddalena
Scagnelli, autentica eccellenza a livello nazionale nel campo della musica tradizionale
e antica.
27 febbraio 2015
Festa per Arcangelo,
Emergency al President
Il gruppo Emergency di Piacenza ha
organizzato una "Festa per Arcangelo", una
serata di arte varia creata con lo scopo di
ricordare il fondatore del distaccamento
locale dell'associazione, scomparso poco più
di un anno fa. L'appuntamento è mercoledì 4
marzo alle 21 al Teatro President di via
Manfredi e vedrà la collaborazione di alcuni
artisti amici del gruppo Emergency.
Corriere Padano
11
VIVIPIACENZA
“Tè per due”,
musical al teatro di Pianello
Guadagneranno dunque il palco il
cantautore Simone Fornasari, la vocalist Lucia
Pradelli e Monica Vescovi di ArteArte, il
cantautore-professore Davide Zilli, la
brass-band Note Out capitanata dalla tromba
di Gianni Satta, l'attore comico-clown
Valentino Rossi con le danzatrici Claudia
Passaro e Martina Vitelli. Il costo del biglietto
è di 10 euro e l'incasso della serata sarà
devoluto interamente al centro Pediatrico di
Mayo. Prevendite presso La Pecora Nera.
Andrà in scena sabato 28 febbraio alle ore
21 presso il Nuovo Teatro di Pianello il
musical “Tè per due (No, no Nanette)” che
la Compagnia di Corrado Abbati sta
portando in giro per l’Italia con grande
successo. Prevendita dei biglietti presso la
Gelateria Raggio d’Oro di Pianello; per
informazioni è attivo il numero
0523/994105.
ANTEPRIMA
TEATRO
"Dietro al naso rosso",
doppio appuntamento
Questa settimana la rassegna di visual comedy
"Dietro al naso rosso" organizzata e diretta dall'attore comico e clown piacentino Valentino
Rossi al Teatro Trieste34 raddoppia. Sabato 28
febbraio alle 21 ecco lo spettacolo "Giubox
Show" di e con Giuseppe Vetti, istrionico clown
bolognese dalla comicità geniale. Una sequenza di performance in successione come canzoni
di un juke-box. Uno spettacolo dove pantomime musicali, imprese eccezionali da compiere
col pubblico, breakdance, giocoleria con palline, clave e galline ed altro ancora si alternano
per sorprendere e divertire gli spettatori. Domenica 1° marzo al Trieste si terrà invece il primo appuntamento con l'omonimo workshop di
Rossi collegato alla rassegna, un laboratorio
teatrale per tutti e dedicato alla riscoperta del
bambino interiore per ri-esplorare purezza,
gioco, libertà. Info al 3492721308.
dicata alle compagnie piacentine e ad andare in scena stavolta è il gruppo teatrale
del Cantiere Simone Weil con "Caterina il
grande", spettacolo tratto da una proposta
di Maura Pizzorno per la regia di Monia
Giovannangeli che tratteggia la biografia di
una donna che conobbe grandi realizzazioni e profondi fallimenti: in un mondo
dominato dagli uomini, Caterina di Russia
fu una donna di brucianti passioni e grandi
ideali. Le sei attrici in scena (Flavia Cataldo,
Bibiana Maffi, Cecilia Mazzari, Alessandra
Ramelli, Giulia Vecchia, Silvia Zacchini e
Silvana Trucchi nel ruolo della zarina Elisabetta) raccontano diversi momenti delal
vita di Caterina e delle vicende a lei contemporanee, un mondo che stava abbandonando certezze secolari per incontrare la
modernità, popolato di grandi personaggi e
volti senza nome che accompagnano questa
"donna grand'uomo" al suo appuntamento
con la Storia.
"Val mia curr",
teatro in vernacolo
28 FEBBRAIO - PRESIDENT - Al teatro
cinema di via Manfredi riprende la tradizionale rassegna di teatro dialettale firmata dalla Famiglia Piasinteina, quest'anno
intitolata all'indimenticato Piero Chiapponi. Questa volta ad essere messa in scena
sarà la commedia "Val mia curr" a cura della
Filodrammatica Castellana I Giovani. Biglietti disponibili al President dalle 9.30 alle
11.30 e dalle ore 20.
CINEMA
Arriva "Big eyes",
‘Ci vuole un fiore’, omaggio
l'ultimo film di Tim Burton
a Rodari-Endrigo-Bacalov
MERCOLEDI 4 MARZO - JOLLY 27 FEBBRAIO - TRIESTE 34 - Alle 21,
nuovo appuntamento con la rassegna "Teatro a KM zero", per cui va in scena "Ci vuole
un fiore" con lo scrittore piacentino Marco
Bosonetto e i musicisti Davide Cignatta e
Paolo Cignatta a voci, flauto, chitarra, basso, ukulele e melodica. Un monologo, un
omaggio a un disco culto degli anni Settanta e una riflessione ironica sulla mutazione culturale italiana attraverso le canzoni per bambini (da Gianni Rodari a Pippo
Franco) e sul rapporto idolatrico dei genitori tardivi del XXI secolo con i propri figli.
Nello spettacolo si alternano brani di narrazione a canzoni, tratte prevalentemente
dall'album "Ci vuole un fiore" di Rodari-Endrigo-Bacalov, più un paio di chicche
"trash" ("Mi scappa la pipì" e "Il coccodrillo
come fa").
Cantiere Simone Weil:
"Caterina il grande"
28 FEBBRAIO - SAN MATTEO - Ritorna,
alle 21, la rassegna "Teatro e oltre" de-
Al
cinema di San Nicolò per la rassegna di metà
settimana arriva stavolta "Big eyes", l'ultimo
film di Tim Burton candidato ai Golden Globes 2015. Racconta la vera storia di Margaret
Keane (Amy Adams) e di suo marito Walter
(Christoph Waltz), i cui dipinti dei bambini
dai grandi occhi divennero un vero e proprio
fenomeno negli Stati Uniti tra il 1960 e il
1970. La mano d'artista era di Margaret, ma
Walter fece credere al mondo di essere il vero
autore dei quadri, conquistando una fama
internazionale del tutto immeritata.
Cineclub Argento:
è "Grand Budapest Hotel"
MERCOLEDI 4 MARZO - POLITEAMA La rassegna dedicata ai pensionati e agli
anziani "Cineclub Argento" prosegue, con
appuntamento alle 15 e ingresso gratuito,
con la proiezione di "Grand Budapest Hotel"
di Wes Anderson, che ha appena incassato
quattro premi Oscar tra cui quello come
miglior costume design, andato all'italiana
Milena Canonero.
ARTE
AGENDA
Alla scoperta
dei diritti umani
Domenica ricca:
da Dante alle foto jazz
Una domenica ricca di iniziative!
Domenica 1 marzo, alle ore 11, presso la Galleria Ricci Oddi, si tiene l'inaugurazione della
mostra di Camilian Demetrescu, Il Simbolo nell'Arte. Hierofanie: grandezza e caduta dell’uomo.
Abbraccio cosmico e nuovi conflitti.
Alle ore 15, tutti gli appassionati di Dante sono
invitati a partecipare alla visita guidata, accompagnata da letture tratte dalle opere dantesche, che si terrà al Collegio Alberoni. A seguire, alle 16.30 l’architetto Manrico Bissi parlerà dei Riferimenti di architettura nella commedia dantesca e i suoi richiami urbanistici nel piacentino. L’incontro, organizzato dal Comitato
piacentino della Società Dante Alighieri, è il
primo degli appuntamenti della rassegna.
Per concludere la giornata, alle 19, al Baciccia
Caffè Letterario inaugura la mostra Ho preso il
Jazz per la coda di Carlo Verri, documentazione
fotografica dei musicisti che hanno fatto la storia del jazz: da Chet Baker (nella foto in alto), Bill
Evans, Ella Fitzgerald, a quelli che sono ancora
tra noi, come Sonny Rollins, Ornette Coleman,
Carla Bley, Charles Lloyd, Keith Jarrett solo
per citarne alcuni. Carlo Verri, che nel 1987 ha
vinto il terzo premio mondiale Jazz Photo ’87, indetto dalla rivista “Jazz Forum”di Varsavia, ha
iniziato la sua attività fotografica nel 1978 ed ha
continuato ininterrottamente fino al 2003, documentando un quarto di secolo di storia del
jazz. Tutte le Stampe sono in vendita a 100 euro
cadauna.
L’esposizione anticipa il concerto Adda’s swing
Dixieland, delle 22, prima tappa della seconda
edizione di Piacenza suona Jazz.
BIFFI ARTE, DOPPIO APPUNTAMENTO
LETTERARIO
Doppio appuntamento letterario, alla Galleria
Biffi Arte, nel weekend: venerdì 27 febbraio, alle 18, Antonio Ferrari presenta il suo libro Altalena. Voci senza filtro, all’interno della rassegna
L’Arte di Scrivere. Conversazioni d’autore a cura
di Mauro Molinaroli; sabato 28 alle 17, sono le
poesie di Laura Liberale ad essere le protagoniste di un incontro nell’ambito di Leggere Poesie.
Incontri con i poeti contemporanei.
STUDIO C, PERSONALE DI ISABELLA D’ORTONA
Sabato 28 febbraio, alle 18, presso la Galleria
Studio C, il critico d’arte Luciano Carini introduce la mostra personale di Isabella D’Ortona
dal titolo Tra corpo e anima. La ricerca artistica
dell’artista è volta a scavare nel profondo dell’animo umano, dalle avversità e le contraddizioni dei nostri giorni agli attimi di felice abbandono di fronte alle bellezze della natura. La mostra chiuderà il 19 marzo.
A CURA DI FRANCESCA PAOLA COMOLLI
Nella Sala incontri della Biblioteca ragazzi
Giana Anguissola, sabato 28 dalle 16.30, si andrà “Alla scoperta dei diritti umani”per bambini dai 6 ai 10 anni. Si tratta del primo appuntamento del ciclo di letture animate di libri realizzati da Amnesty International Italia. Negli ultimi anni l’Ufficio EDU (Educazione ai Diritti Umani) di Amnesty International Italia ha scelto
di realizzare alcuni libri illustrati rivolti ai bambini e ai ragazzi, per proporre attività partecipative da affiancare all’offerta dei percorsi scolastici. Il gruppo Amnesty di Piacenza ha così deciso di utilizzare questi interessanti materiali,
svolgendo dei laboratori interattivi di lettura animata rivolti ai bambini. A partire da sabato
28, quindi, si svolgeranno quattro incontri interattivi, nei quali, attraverso l’utilizzo di metodologie partecipative, verranno presentati questi
libri : “Il Cammino dei Diritti”, “Ranocchio e lo
straniero”, “Leyla nel mezzo” e “Adrian vuole
andare a scuola”. Gli appuntamenti successivi
saranno il 21 marzo, l’11 aprile, il 16 maggio. Solo su prenotazione al numero 0523 306247.
PIACENZA - “DONNE IN COPERTINA”,
PRESENTAZIONE DI MAFFINI
Sabato 28 presso il Salone Monumentale della
Biblioteca Passerini-Landi, si terrà la presentazione del libro "Donne in copertina”. Inizio alle
ore 17 per un incontro all’insegna della musica
e degli immaginari sociali dagli anni 50 a oggi
alla presenza dell’autore Alfonso Maffini. Uno
studio sull'evoluzione della donna, attraverso
le copertine dei dischi.
PIACENZA - APERIARTE IN RICCI ODDI
Un altro degli incontri tematici seguiti da aperitivo nelle sale del museo: sabato 28 l’argomento sarà “De mystico amore”. Inizio ore 18
presso la Galleria.
PIACENZA - SBARACCO
Iniziativa commerciale: dopo i saldi, i grandi affari a Piacenza. Lungo le vie del centro storico,
domenica 1° marzo dalle 9 alle 20, i negozianti
esporranno grandi occasioni.
PIACENZA - DOMENICHE A PALAZZO FARNESE
Visite guidate gratuite e concerto alle ore 17.30
"Non solo classica": questo il programma di domenica 1° marzo a Palazzo Farnese.
SARMATO - MERCATINO ANTICHE MURA
A Sarmato, in Piazza Roma, mercatino dell’usato, riutilizzato e vintage, dalle ore 8 alle 18 di sabato 28.
CASTEL SAN GIOVANNI - LABORATORIO
TEATRALE
Dal 28 febbraio al 1 Marzo, presso il Teatro Verdi di Castel San Giovanni, dalle ore 10 alle 18, laboratorio teatrale “Dostoevskij e la verità in
scena” con l’ attore Mino Manni e il regista Alberto Oliva. Per info e prenotazioni: [email protected]; tel. 333/ 8060479 o 339/
7829085
Corriere Padano
12
27 febbraio 2015
ACQUA E FARINA
“Pane meno sale”: contro ipertensione e malattie cardiovascolari
“Pane meno sale” è il titolo della
campagna regionale tra la Regione
e le associazioni dei panificatori
dell’Emilia-Romagna per la
produzione di pane con un
contenuto massimo di sale pari
all'1,7% del peso della farina. I
panificatori che aderiscono
all’iniziativa si riconoscono perché
espongono nel proprio negozio le
vetrofanie con il logo e lo slogan
della campagna “Pane meno sale.
Più salute con meno sale” insieme al
cuore sorridente del logo
“Guadagnare in salute”.
Rispetto al pane abitualmente in
commercio, la riduzione di sale
prevista dall’accordo è di circa il
15%, tale da non cambiarne il
sapore, ma da produrre nel tempo
effetti positivi sulla salute, visto che
si tratta di un prodotto consumato
quotidianamente. Il consumo
eccessivo di sale, infatti, insieme ad
altri fattori di rischio legati
all'alimentazione e alla scarsa
attività fisica, è all'origine delle
malattie cardiovascolari e
dell'ipertensione.L'Organizzazione
mondiale della sanità ne
raccomanda un consumo quotidiano
non superiore a 5 grammi, ovvero
un cucchiaino da the. In
Emilia-Romagna invece il consumo è
doppio per gli uomini e di circa 8
grammi per le donne.
Oltre al “pane meno sale” viene
promosso il pane “Qualità
Controllata”, prodotto anch'esso
con poco sale (l’1,5% del peso in
farina), con farine
emiliano-romagnole poco raffinate,
olio extravergine d’oliva, totale
assenza di additivi e di agenti
chimici per la lievitazione.
Impasto più digeribile con il lievito madre,
i benefici della fermentazione naturale
I sapori della tradizione, si
sa, conservano sempre il loro
fascino, ma non si tratta solo
di questo. In realtà infatti,
scegliere alimenti secondo le
ricette tradizionali, ci permetterà di mangiare cibi
senza dubbio nutrienti e dagli effetti benefici per la nostra salute. È il caso del cosiddetto lievito madre, un lievito noto anche con il nome di
lievito naturale.
I suoi effetti benefici? Come
sottolineano molti esperti,
questo particolare lievito fa
si che gli impasti possano essere conservati molto più a
lungo. Il pane di lievito madre sarà ottimo anche se
mangiato dopo 3 o 4 giorni, e
per di più, sarà anche molto
di gelatina.
L'arte bianca
più nutriente e - fattore da
non sottovalutare - più digeribile rispetto al pane comune, dal momento che durante
la cottura, la temperatura interna del pane non supererà i
100°C, e quindi le spore batteriche e fungine rimarran-
no comunque vive.
Il pane contiene proteine ed
è un alimento ricco di amido,
come la pasta, il riso, i biscotti e tutti i farinacei. L'amido è
una polvere dal gusto neutro
che si "agglutina" nei liquidi
caldi, formando una specie
Sono più di 53 mila le aziende panificatrici presenti in Italia, e oltre 35 mila i fornai,
che con il loro prezioso lavoro, molto spesso notturno,
producono oltre tre milioni
di tonnellate di pane all'anno, con un fatturato annuo di
oltre sei miliardi. "Arte Bianca" è il nome della nobile arte della panificazione. I rappresentanti delle aziende
panificatrici sono riuniti nella FIPA, la Federazione Italiana Panificatori, che si sono dati delle regole per garantire la genuinità dei loro
prodotti.
27 febbraio 2015
ACQUA E FARINA
Largo alla fantasia:
tante varietà di pane
A TAVOLA
Corriere Padano
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Cucinare coi carciofi,
gusto e fantasia
Due ricette che sfruttano la versatilità e l’aroma di questo ortaggio invernale dal
caratteristico sapore amarognolo, per proporre la verdura in modo appetitoso
Garganelli
con i carciofi
I pani tradizionali italiani sono di oltre 250 tipi diversi, con oltre
mille varianti, che vanno dalle isole alle Alpi.
Le varietà presenti nelle varie regioni italiane sono molto numerose e in ogni area vengono impiegati gli ingredienti a disposizione.
Ad esempio, nelle regioni del Meridione d'Italia viene impiegata,
per la panificazione, la farina di grano duro che è tradizionalmente
usata per la pasta. In Sicilia la superficie del pane di semola di grano
duro viene aromatizzata con i semi di cumino, di sesamo o di anice.
I semi di anice sono usati anche dai maestri fornai pugliesi per la
preparazione dei taralli.
In altre regioni, come ad esempio in Lombardia, dove la risicoltura
è praticata intensivamente, il pane di riso, leggero e morbido, viene
preparato con la farina di grano tenero mescolata alla farina di riso,
che gli conferisce una consistenza particolarmente leggera.
In altre zone dove è diffusa la coltivazione del mais, ad esempio
nell'Emilia Romagna e in Lombardia, si usa tutt'ora preparare il
"pane giallo"; certe panetterie lo propongono una volta alla settimana ed è fatto con un'alta percentuale di farina di mais, mescolata
alla farina di grano.
Il pane con la farina di segale è tipico delle regioni di montagna,
poiché la segale è un cereale che per essere coltivato sopporta meglio un clima più freddo, per questa ragione il pane di segale è tipico
della Valle d'Aosta, del Piemonte, del Trentino Alto Adige, e della
Valtellina (in Lombardia).
Ingredienti per 4 persone: 300
gr di garganelli; 4 carciofi; 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva;
2 cucchiai di parmigiano grattugiato; 1 spicchio di aglio; un pizzico di timo secco; 1 limone; sale e
pepe
Preparazione: tagliate quasi
tutto il gambo dei carciofi poi
togliete le foglie esterne più
dure, eliminate la punta con un
taglio netto e la scorza dura dal
fondo. Dividete i carciofi in
due, eliminate l'eventuale fieno interno e tagliateli a spicchietti sottili lasciandoli cadere in una ciotola con acqua acidulata con il succo di limone
Scaldate l'olio in un tegame e,
a fuoco moderato, fatevi imbiondire lo spicchio d'aglio
spellato e schiacciato. Unitevi i
carciofi ben scolati dall'acqua,
insaporiteli con sale e pepe e
con un pizzico di timo incoperchiate il tegame e lasciateli
cuocere, con la fiamma al minimo, per circa un quarto d'ora fino a che saranno teneri.
A cottura ultimata, frullate
nel mixer circa la metà dei carciofi insieme al parmigiano.
Dovrebbe risultare una crema
piuttosto fluida e se non lo fosse
unitevi un paio di cucchiai di
latte. Quando la pasta è quasi
cotta, allargate la crema di carciofi, ben calda, su quattro piat-
ti distribuitevi sopra i garganelli e guarnite ogni porzione
con la quarta parte dei carciofi
lasciati interi. Servite subito.
Potete sostituire i garganelli
con tagliatelle all'uovo
Scaloppine
con i carciofi
Ingredienti per 4 persone: 500
gr di scaloppine di vitello, 4 carciofi grossi o 6 piccoli, 3 cucchiai
di olio di extravergine di oliva, 1
grossa noce di burro, il succo di 1
CUCINA NATURALE
limone, 1 bicchiere scarso di vino
bianco secco, 1 manciata di farina, 2 spicchi di aglio, prezzemolo,
sale e pepe.
Preparazione: le scaloppine
dovranno essere molto piccole
e sottili, più o meno delle dimensioni di un palmo. Ripulitele da nervetti e pellicine e appiattitele leggermente con il
batticarne inumidito.Mondate
i carciofi dalle foglie esterne
più dure, tornite il fondo quindi spuntateli e divideteli in
due. Eliminate l'eventuale fie-
no interno quindi appoggiateli
sul tagliere con la parte tagliata in basso e affettateli sottilissimi in verticale lasciandoli cadere in una ciotola con acqua acidulata con il succo di limone.
Scaldate due cucchiai di olio in
una padella e fate imbiondire
dolcemente gli spicchi di aglio
schiacciati quindi scartateli e
versate nella padella i carciofi
un cucchiaio di prezzemolo tritato. Fate insaporire per un
paio di minuti a fuoco vivace
mescolando quindi salate e pepate, unite due dita di acqua e
fate cuocere con il coperchio
per una decina di minuti.Infarinate appena le scaloppine
scuotendole per far cadere
l'eccesso quindi fate scaldare il
burro con un cucchiaio di olio
in una padella ampia e fate rosolare la scaloppine a fuoco vivace, due minuti per parte, e,
alla fine, salate e pepate. Via
via che sono pronte, tiratele su,
sistematele in un piatto e versate nella padella i carciofi.
Mescolate bene in modo da far
amalgamare i carciofi con il
fondo di cottura della carne e,
dopo un paio di minuti, rimettete in padella le scaloppine
per un minuto in modo che tutto sia ben caldo. Alla fine, accomodate le fettine in un piatto
da portata caldo e copritele con
i carciofi. Completate con una
leggera spolverata di prezzemolo tritato e servite.
GIROGUSTANDO
Trattoria La Moretta,
cucina genuina e il vino di Piero
Bistecchine di seitan
e curcuma
Curiosi di provare il seitan? Il
sito Vegolosi.it propone questa ricetta con la curcuma che
è particolarmente indicata
per i nostalgici dell’arrosto e
per chi ha voglia di provare abbinamenti nuovi.
Ingredienti per 4 persone: 300
g di medaglioni di seitan, 1 cipolla, 3-4 cucchiaini di curcuma,
vino bianco q.b., 2-3 rametti di
rosmarino, sale q.b., olio e.v.o.
q.b.
Preparazione: fate stufare la
cipolla tritata finemente con
un filo d’olio, un goccio d’acqua e un pizzico di sale in una
padella antiaderente abbastanza grande. Nel frattempo,
tagliate in due i medaglioni
per il lungo, in modo da ottene-
re da ciascuno due bistecchine. Quando la cipolla sarà stufata, aggiungete il seitan e fatelo rosolare, girandolo con
l’aiuto di una forchetta, per un
paio di minuti. Ora spolverizzate la curcuma sui medaglioni, aggiungete i rametti di rosmarino e ricoprite il tutto con
abbondante vino bianco. Lasciate cuocere con il coperchio
a fuoco medio-basso. Di tanto
in tanto, controllate che il liquido non sia stato del tutto assorbito: le bistecchine di seitan saranno pronte quando si
sarà formata una crema omogenea. Questo piatto è una
buona fonte di proteine vegetali ed è inoltre ricco degli antiossidanti della curcuma,
nonché un ottimo secondo, da
abbinare a insalate o verdure
di stagione.
Nonostante una parziale ristrutturazione l'arredamento rimane rustico, con le tovaglie di carta e i bicchieri di vetro spesso; il servizio cordiale e alla buona fanno
della Moretta la classica osteria in cui si respira aria di
familiarità. In un ambiente vivacizzato dall'allegria dei
commensali, l'oste Piero accoglie i clienti con calore e
simpatia, stuzzicando la golosità degli avventori, ben ricompensati dalle porzioni generose. In cucina è invece
la moglie Alba a
destreggiarsi tra i
fornelli affiancata
recentemente dalla sorella Mariuccia. Insieme propongono un menu
di rigorosa tradizione piacentina
che si basa sulla
scelta di materie
prime del luogo di
cui si conoscono
personalmente i produttori. Alla Moretta, in tavola ci va
tutto il territorio della Val Tidone. Il menù è quello classico: dopo i salumi nostrani, tra cui un'ottima pancetta,
e le verdure sott'olio fatte in casa, si prosegue con i tortelli con la coda al sugo di funghi, pisarei e fasò e anolini,
serviti in un brodo saporito e leggero. La domenica, o su
prenotazione, si possono gustare anche le lasagne al forno, i cannelloni, le crespelle e il risotto con i funghi. Tra
i secondi, di nuovo alcuni classici del territorio: coppa
arrosto, anatra arrosto, piccola di cavallo con polenta e
bolliti accompagnati dalla tipica salsa di peperoni. In
stagione alla Moretta si può trovare anche la selvaggina, in particolare il cinghiale, servito con una polenta
fumante. Per finire, dolci casalinghi questa volta preparati dalle figlie Donatella e Ilaria : crostate di frutta e semifreddi al cucchiaio. La cantina propone una limitata
selezione di etichette locali, ed un ottimo vino sfuso della casa che Piero propone con giustificato orgoglio.
Trattoria Moretta, Borgonovo Località Moretta, 283.
Tel. 0523/862551. Chiuso: lunedì
Corriere Padano
27 febbraio 2015
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SPECIALE ASSISTENZA
Obiettivo 100 anni?
Sì, ma in compagnia
Il 75% degli italiani vorrebbe arrivare al secolo di vita soprattutto per passare più
tempo con i propri cari: uno su 4 rinuncerebbe proprio per paura della solitudine
Sì convinto alla longevità per
gli italiani ma no ad ogni costo.
Il 75% vorrebbe vivere fino a
100 anni soprattutto per passare più tempo con i propri cari,
ma uno su 4 rinuncerebbe proprio per paura di restare da solo. Per spegnere 100 candeline
l'86% sarebbe disposto a prendere farmaci per la longevità
ma non a far qualcosa di più
"impegnativo", come sottoporsi a diete che "tagliano" le
calorie e sono capaci di rallentare l'invecchiamento.
Lo svela una indagine presentata in occasione del Congresso
Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria
(SIGG). La metà potrebbe adattarsi a dipendere economicamente da altri: la famiglia resta infatti un pilastro fondamentale per invecchiare in serenità, perché secondo due terzi degli italiani è indispensabile per proteggersi dalle difficoltà. L'Italia non è ritenuta un
"Paese per vecchi", ma nonostante ciò oltre l'80% degli intervistati non sarebbe disposto
a cambiare nazione per vivere
più a lungo; serpeggia tuttavia
un conflitto fra generazioni,
perché il 46% dei 45-55enni
pensa che troppi anziani tolgano risorse ai giovani, contro appena il 20% degli over 70.
Solitudine letale
per l’anziano
La solitudine può essere letale per gli anziani: due volte di
più dell'obesità e quasi quanto
la 'miseria nera'. Uno studio
dell'Università di Chicago ha
messo in luce gli effetti devastanti del sentirsi isolati sulla
salute degli 'over 50', scoprendo che i più soli tra loro avevano
il doppio delle probabilità di
morire nei sei anni in cui sono
stati tenuti sotto osservazione.
Paragonati alla persona media dello studio, i solitari avevano il 14 per cento di rischio in
più di morte prematura, due
volte la percentuale degli obesi, e poco meno dei poverissimi
(più 19 per cento). Già in precedenza, diversi studi avevano
mostrato un collegamento tra
solitudine e una serie di problemi di salute, dall'ipertensione
all'abbassamento delle difese
immunitarie, un più alto rischio di depressione, ictus e infarto. In un libro recente, John
Cacioppo, psicologo dell'Uni-
versità di Chicago, ha paragonato il dolore della solitudine
al dolore fisico.
Cacioppo non è il solo a ritenere che è in corso nel mondo uno
"tsunami d'argento" a causa
dei figli del baby boom che raggiungono l'età della pensione:
intervenendo alla riunione
dell'American Association for
the Advancement of Science a
Chicago, lo psicologo ha allertato gli anziani in procinto di lasciare il lavoro di pensarci due
volte o quanto meno di non abbracciare l'approccio americano che prevede spesso uno sradicamento dall'ambiente consueto e il trasferimento nella
"seconda casa".
"Abbiamo una nozione della
pensione tutta di fantasia", ha
osservato lo psicologo: "Pensiamo che significhi lasciare amici e famiglia, comprare una
casa in Florida dove il tempo e
mite e vivere da allora in poi felici e contenti. Probabilmente
non è l'idea più giusta: vanno
incontro a una migliore vecchiaia gli anziani che continuano ad interagire con colleghi e
amici".
(www.ansa.it)
Fons Salutis a Fontana Fredda
Soft lifting, una novità
per risultati sorprendenti
Il naturale invecchiamento della cute, l’esposizione
ai raggi solari, la forza di gravità, portano ad un
progressivo rilassamento ed assottigliamento della
cute con conseguente modificazione dei contorni
della faccia, ma anche di altri distretti.
Fino a tempi recentissimi l’unica arma per
correggere questi difetti era il lifting chirurgico;
intervento non scevro di rischi, dai costi elevati e
con lunghi tempi di ripresa.
La ricerca di nuove tecnologia ha allargato gli
orizzonti della medicina e della chirurgia estetica e
ha proposto la tecnica del bio-lifting non invasivo,
disponibile presso l’ambulatorio chirurgico Fons
Salutis, in via Emilia 46 a Fontana Fredda (Cadeo).
Questa metodica permette di intervenire in modo
mini invasivo inserendo fili riassorbibili nel derma o
nel sottocute con l’ausilio di aghi molto sottili.
I fili vengono impiantati seguendo l’orientamento
delle direttrici gravitazionali, esercitando così
un’azione di sostegno e stiramento, inoltre,
inducono produzione di fibre collagene che
contrastano il cedimento verso il basso della pelle.
Si otterranno così : sostegno delle zone lasse,
ripristino dei contorni, miglioramento della texture
e dell’elasticità della pelle.
Gli effetti si producono gradualmente
raggiungendo il massimo in tre mesi e durando per
12 - 18 mesi.
La ripresa è immediata e subito dopo “
l’intervento” il paziente può tornare alle proprie
attività.
Per info è attivo il numero di Fons Salutis:
347.8057417
27 febbraio 2015
CHI CERCA TROVA
SPECIALE ASSISTENZA
Curare la depressione
per evitare l’Alzheimer
La depressione può essere un
campanello d'allarme per lo sviluppo di alcune malattie cronico- degenerative della terza età,
tra le quali le demenze e in particolar modo l'Alzheimer. Trattare la depressione potrebbe
quindi aiutare a diminuire l'incidenza della demenza, che ha
un trend di crescita di 5 milioni
persone l'anno nel mondo. Se ne
è discusso al convegno "Memory in the diseased brain". "L'ipotesi è che trattare la depressione possa diminuire l'incidenza di demenza e che gli antidepressivi non siano una terapia
per l'Alzheimer, ma rappresentino una forma di protezione. Il
trattamento della depressione
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molecolari dell'Università di
Milano. I nuovi farmaci antidepressivi multi-modali - conclude
- hanno un meccanismo di azione diverso. Il risultato è sia una
modulazione dell'umore che il
miglioramento della memoria,
attenzione e focalizzazione.
Corsa “soft” tre volte a settimana
segreto di longevità
Fare jogging con moderazione, con una frequenza non superiore a tre volte a settimana, per non
più di 2,4 ore complessive e a passo lento: questa la
ricetta per vivere più a lungo secondo uno studio
danese diretto da Peter Schnohr dell'ospedale
Frederiksberg a Copenaghen.
La ricerca, che ha coinvolto oltre 5000 individui il
cui stato di salute è stato monitorato nel corso di 12
anni, è stata pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology.
Il campione è stato suddiviso in gruppi: individui
sedentari e altri che praticavano la corsa a diversa
intensità e frequenza durante al settimana. Gli e-
sperti hanno confrontato il rischio di morte dei vari gruppi, e visto che il rischio di morire di chi praticava la corsa ad alta intensità e frequenza durante la settimana era simile a quello dei sedentari.
A sfoggiare il minor rischio di morte erano invece
i 'podisti' più 'tranquilli', coloro che correvano a
passo lento, non più di tre volte a settimana, e per
un totale di non più di 2,4 ore settimanali. ''Se il tuo
obiettivo è ridurre il tuo rischio di morte ed aumentare l'aspettativa di vita - conclude Schnohr correre con moderazione e a passo lento è una buona strategia; fare di più non solo non è necessario
ma può essere deleterio''.
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ha infatti un effetto sia sul recupero del 'funzionamento' individuale e sociale dell'individuo
che di stimolo sulla plasticità cerebrale e la creazione di nuove
connessioni" spiega Marco Andrea Riva, del Dipartimento di
Scienze farmacologiche e bio-
Corriere Padano
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Corriere Padano
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