L`uomo, la macchina, l`automa. Lavoro e conoscenza tra futuro

LE NOSTRE INIZIATIVE
GIOVEDÌ 10 APRILE 2014
XXI
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Istituto Comprensivo Sondrio Centro - Sondrio (SO)
LA REDAZIONE - CLASSE 5^C: Sara Bertolini, Maddalena
Bettini, Daniele Borromini, Filippo Calcaterra, Michele Calviello,
Cristian Della Maddalena, Sara Falso, Emma Formolli, Andrea
Gasperi, Giacomo Gianoncelli, Laura Rebecca Locatelli,
Giovanna Giuditta Mazza, Simone Meneghini, Chiara Moreschi,
Sebastiano Moroni, Francesco Pedrazzoli, Serena Petracca,
Marco Revalente, Luana Squeglia, Giacomo Tacelli, Enrico
Tognini.
DOCENTE: Paola Pirola
La vita dell’artista tra gioie e dolori con una presenza costante: la musica
IL COMMENTO
Uno strumento
dal magico
canto angelico
IL VIOLINO è il più piccolo
strumento musicale della famiglia degli archi ed è uno degli
strumenti più belli e gratificanti da suonare. Teresina, donna
speciale, è riuscita a coltivare il
proprio talento e a imporsi nel
difficile ed esclusivo mondo dei
musicisti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Teresina possedeva un moderno ed espressivo vibrato, suonava con la poesia, per questo fu
definita una violinista straordinaria. In quello che suonava
c’era una grande tecnica, la
bellezza e la purezza dei suoni, l’eleganza nelle fioriture,
sommato un non so che di affascinante.
A VENT’ANNI si esibì a
Berlino con uno Stradivari da
lei acquistato per franchi
30000 perchè era stata rapita
dal fascino della “voce” di
Stradivari, liutaio cremonese
famoso in tutto il mondo.
Ora lo Stradivari del 1709 si
trova nel caveau di un istituto
bancario di Torino, al sicuro
dai furti, ma che rischia di perdere la sua straordinaria voce
perché un violino vive solo se è
suonato.
Il Conservatorio di Milano le
ha recentemente intitolato la
Borsa di studio per gli strumentisti ad arco.
LA NOSTRA SCUOLA si affaccia
sulla Piazzetta Teresina Tua Quadrio
così, passando di lì ogni giorno, ci siamo incuriositi e interessati e abbiamo
deciso di fare qualche ricerca sull’origine del nome della piazza.
Maddalena Maria Teresa Tua nacque
a Torino il 24 aprile 1866. Figlia di musicanti, già a sei anni la bambina mostrò un talento fuori dal comune. Iniziò a suonare davanti ai caffè di Torino e nelle piazze del Piemonte. A dieci
anni iniziò studi regolari entrando nel
Conservatorio di Parigi col celebre
Massart, dove nel 1880, le venne assegnato il diploma con il primo gran premio, non più conferito da oltre cinquanta anni. Subito dopo, la fanciulla
prodigio iniziò una brillante carriera
che l’avrebbe portata in ogni nazione
europea. Fu anche prima donna concertista in Russia e in America. A Genova nel 1882 incontrò Giuseppe Verdi che si complimentò con lei. Nel
1889 sposò il conte Franchi Verney
della Valletta, musicologo e critico musicale a Torino. Poi il destino le fu avverso con la tragedia per la perdita dei
suoi figli gemelli. Teresina registrò
una battuta d’arresto, ma con la forza
Convento delle Suore dell’Adorazione
Perpetua, assumendo il nome di Suor
Maria di Gesù, lì visse sino all’età di
novant’anni. Morì, infatti, il 28 ottobre 1956.
Quest’anno si festeggia il centenario
della Villa Quadrio che Teresina donò
in beneficenza al Comune di Sondrio,
dimostrando il suo profondo affetto
per la Valtellina: ora vi ha sede la Biblioteca Municipale dedicata a Pio Rajna.
della volontà e della fede che mai la abbandonò riprese l’attività interpretativa nel 1895.
NEL 1911 restò vedova, ma due anni
dopo andò sposa al conte Emilio Quadrio de Maria Pontaschelli, originario
di Sondrio ove si trasferì diventando
cittadina d’adozione della Valtellina.
Lasciata la carriera concertistica, tenne la cattedra di violino e viola nel
Conservatorio di Milano e poi all’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Al termine della sua vita, si fece suora rinunciando a ogni bene materiale che diede
in beneficenza. Poi si ritirò a Roma nel
A MARZO abbiamo visitato la Villa
Quadrio immaginando, per la prima
volta, di entrare nella casa di Teresina
Tua. A destra dell’atrio abbiamo ammirato il suo antichissimo pianoforte
Bechstein e poi più avanti la sala dei
concerti con un ricco soffitto decorato
da stucchi meravigliosi. Con lo sguardo all’insù, abbiamo osservato, incuriositi, i medaglioni con gli strumenti musicali, gli stemmi della Casata e le danze gioiose delle Muse delle arti musicali. In una sala adiacente si trova una
bella stüa cinque-seicentesca in cui è
sistemato il busto di Teresina. È stato
bello passare un pomeriggio in un ambiente di altri tempi pervaso dai magici suoni del violino.
NOSTRA INTERVISTA PARLA ANNA TROMBETTA, AUTRICE DELLA BIOGRAFIA DI TERESINA
Il libro ricorda il talento di una donna straordinaria
ANNA TROMBETTA, musicista e
musicologa col marito, Luca Bianchini, ha scritto un bel libro bibliografico
su Teresina. Anna, con grande passione, ci ha raccontato gli episodi più significativi e curiosi della vita della
grande violinista.
na molto generosa con poveri e bambini. Nel 1918, a Sondrio, all’Ospedale
da Campo 023, fu “dama confortatrice” di feriti e ammalati combattenti al
fronte».
te”. Fu la prima donna a visitare la Siberia: lo zar Vittorio II le mise a disposizione vagoni speciali per visitare la
Russia, in cui diede diciannove concerti applauditissimi».
Quali personaggi famosi dell’epoca conobbe?
Perché Teresina viene definita
“l’angelo del violino”?
«A soli dieci anni diventò allieva del celebre maestro Massart. Fu in contatto
con musicisti e compositori illustri come Verdi, Rossini, Wagner, Rachmaninov, Joachim, Liszt, Brahms. Conobbe la regina Isabella di Spagna da
cui venne definita “violinista di cor-
Che cosa fece prima di entrare in
convento?
«Teresina ebbe una trionfale carriera
di violinista, ottenendo ovunque successi brillanti. Le corde del suo violino
ricordavano il suono dolcissimo del
canto degli angeli. Inoltre fu una don-
«Donò tutto fino a ridursi in povertà: i
suoi meravigliosi violini, il pianoforte
e gli spartiti al Conservatorio di Torino; i suoi abiti meravigliosi servirono
per adornare paramenti sacri e con la
vendita dei suoi gioielli furono create
borse di studio per studenti poveri».
Ca
mpi
ona
t
o
2014
«L’angelo del violino» rivive tra i banchi
Teresina Tua Quadrio, bimba prodigio