MICROECONOMIA - CORSO DI BASE

MICROECONOMIA - CORSO DI BASE
Filippo L. Calciano
Dipartimento di Economia, Università di Roma Tre
Email: [email protected]
Stanza 35, Piano V
Ricevimento: martedì ore 12.30
A.A. 2013-2014
Filippo L. Calciano
MICROECONOMIA - CORSO DI BASE
Sommario
EQUILIBRIO STRATEGICO: TEORIA DEI GIOCHI (cenni)
(Varian cap 28)
1. Le interazioni strategiche tra soggetti economici
2. Equilibio di Nash
3. Ottimalità paretiana (cenni) (Varian cap. 1 e 16)
4. Giochi ripetuti innitamente (non su Varian)
.
Filippo L. Calciano
MICROECONOMIA - CORSO DI BASE
EQUILIBRIO STRATEGICO: TEORIA DEI
GIOCHI (cenni). Varian cap. 28
Filippo L. Calciano
MICROECONOMIA - CORSO DI BASE
EQUILIBRIO STRATEGICO: TEORIA DEI
GIOCHI (cenni). Varian cap. 28
Molte importanti decisioni economiche non sono
coordinate attraverso il mercato ed i prezzi
Filippo L. Calciano
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EQUILIBRIO STRATEGICO: TEORIA DEI
GIOCHI (cenni). Varian cap. 28
Molte importanti decisioni economiche non sono
coordinate attraverso il mercato ed i prezzi
Prendiamo il caso di due imprese che producono lo stesso
bene
Filippo L. Calciano
MICROECONOMIA - CORSO DI BASE
EQUILIBRIO STRATEGICO: TEORIA DEI
GIOCHI (cenni). Varian cap. 28
Molte importanti decisioni economiche non sono
coordinate attraverso il mercato ed i prezzi
Prendiamo il caso di due imprese che producono lo stesso
bene
Le due imprese si fanno concorrenza attraverso il prezzo
al quale ognuna decide di vendere il bene
Filippo L. Calciano
MICROECONOMIA - CORSO DI BASE
Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Per le due imprese potrebbe essere conveniente mettersi
d'accordo per non abbassare troppo i prezzi: non farsi
troppa concorrenza
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Per le due imprese potrebbe essere conveniente mettersi
d'accordo per non abbassare troppo i prezzi: non farsi
troppa concorrenza
Chiamiamo N la decisione di non abbassare i prezzi
(cartello). Se entrambe le imprese scelgono N diciamo
che entrambe guadagnano 2
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Per le due imprese potrebbe essere conveniente mettersi
d'accordo per non abbassare troppo i prezzi: non farsi
troppa concorrenza
Chiamiamo N la decisione di non abbassare i prezzi
(cartello). Se entrambe le imprese scelgono N diciamo
che entrambe guadagnano 2
Chiamiamo B la decisione di abbassare i prezzi
(concorrenza). Se entrambe le imprese scelgono B
diciamo che entrambe guadagnano 1
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Cosa succede però se una sola impresa decide di
abbassare il prezzo e l'altra no?
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Cosa succede però se una sola impresa decide di
abbassare il prezzo e l'altra no?
L'impresa che abbassa il prezzo conquista tutti i
consumatori, mentre nessun consumatore comprerà il
bene dall'altra impresa
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Cosa succede però se una sola impresa decide di
abbassare il prezzo e l'altra no?
L'impresa che abbassa il prezzo conquista tutti i
consumatori, mentre nessun consumatore comprerà il
bene dall'altra impresa
Se una sola impresa sceglie B , diciamo che questa
guadagna 3 mentre quella che sceglie N guadagna 0
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Possiamo rappresentare questa situazione attraverso una
Matrice di Payo, o Matrice di Guadagni:
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Possiamo rappresentare questa situazione attraverso una
Matrice di Payo, o Matrice di Guadagni:
Impresa 2
N
Impresa 1 N
B
Filippo L. Calciano
B
2, 2 0, 3
3, 0 1, 1
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
In un contesto di mercato, le decisioni individuai delle
imprese vengono aggregate nella curva di oerta di
mercato
le variazioni della curva di oerta di mercato generano
variazioni del prezzo
e queste variazioni generano revisioni delle decisioni
individuali delle imprese e quindi dell'oerta di mercato
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
In un contesto di mercato, le decisioni individuai delle
imprese vengono aggregate nella curva di oerta di
mercato
le variazioni della curva di oerta di mercato generano
variazioni del prezzo
e queste variazioni generano revisioni delle decisioni
individuali delle imprese e quindi dell'oerta di mercato
Quindi le imprese NON iteragiscono direttamente tra loro,
ma solo tramite le variazioni del prezzo di mercato
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Nel nostro caso invece, l'impresa 1 sa che il
comportamento dell'impresa 2 inuenzerà
DIRETTAMENTE il proprio comportamento
E sa d'altronde che il proprio comportamento inuenzerà
DIRETTAMENTE il comportamento dell'impresa 2
L'impresa 2 sa la stessa cosa
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Nel nostro caso invece, l'impresa 1 sa che il
comportamento dell'impresa 2 inuenzerà
DIRETTAMENTE il proprio comportamento
E sa d'altronde che il proprio comportamento inuenzerà
DIRETTAMENTE il comportamento dell'impresa 2
L'impresa 2 sa la stessa cosa
L'interazione tra le due imprese NON E' MEDIATA DAL
PREZZO DI MERCATO, E' DIRETTA
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Una interazione diretta tra soggetti economici, non
mediata dai prezzi di mercato, si dice STRATEGICA
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Il nostro esempio di interazione tra le due imprese è un
esempio di GIOCO: Il Dilemma del Prigioniero
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Il nostro esempio di interazione tra le due imprese è un
esempio di GIOCO: Il Dilemma del Prigioniero
La Teoria dei Giochi è uno degli strumenti di analisi più
importanti di tutta la microeconomia
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Il nostro esempio di interazione tra le due imprese è un
esempio di GIOCO: Il Dilemma del Prigioniero
La Teoria dei Giochi è uno degli strumenti di analisi più
importanti di tutta la microeconomia
La teoria dei giochi studia il comportamento dei soggetti
economici nelle interazioni strategiche.
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 1?
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 1?
Il ragionamento strategico dell'impresa 1 è il seguente:
'supponiamo che l'impresa 2 sceglie N . Se io scelgo N
guadagno 2, se scelgo B guadagno 3...
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 1?
Il ragionamento strategico dell'impresa 1 è il seguente:
'supponiamo che l'impresa 2 sceglie N . Se io scelgo N
guadagno 2, se scelgo B guadagno 3...
...supponiamo che l'impresa 2 sceglie B . Se io scelgo N
guadagno 0, se scelgo B guadagno 1...
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 1?
Il ragionamento strategico dell'impresa 1 è il seguente:
'supponiamo che l'impresa 2 sceglie N . Se io scelgo N
guadagno 2, se scelgo B guadagno 3...
...supponiamo che l'impresa 2 sceglie B . Se io scelgo N
guadagno 0, se scelgo B guadagno 1...
...quindi mi conviene scegliere in ogni caso B , abbassare i
prezzi'.
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 2?
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 2?
supponiamo che l'impresa 1 scelga N . Se l'impresa 2
scegliesse N guadagnerebbe 2, se scegliesse B
guadagnerebbe 3
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 2?
supponiamo che l'impresa 1 scelga N . Se l'impresa 2
scegliesse N guadagnerebbe 2, se scegliesse B
guadagnerebbe 3
supponiamo che l'impresa 1 scelga B . Se l'impresa 2
scegliesse N guadagnerebbe 0, se scegliesse B
guadagnerebbe 1
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Come gioca l'impresa 2?
supponiamo che l'impresa 1 scelga N . Se l'impresa 2
scegliesse N guadagnerebbe 2, se scegliesse B
guadagnerebbe 3
supponiamo che l'impresa 1 scelga B . Se l'impresa 2
scegliesse N guadagnerebbe 0, se scegliesse B
guadagnerebbe 1
quindi all'impresa 2 conviene scegliere sempre B ,
abbassare i prezzi.
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
L'unico equilibrio di questo gioco è B ,B . Entrambe le
imprese abbassano i prezzi
Impresa 2
Impresa 1 N
B
Filippo L. Calciano
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
L'unico equilibrio di questo gioco è B ,B . Entrambe le
imprese abbassano i prezzi
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
L'equilibrio di un gioco di questo tipo si chiama
EQUILIBRIO DI NASH
Filippo L. Calciano
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Meccanismi di coordinamento diversi dal mercato
L'unico equilibrio di questo gioco è B ,B . Entrambe le
imprese abbassano i prezzi
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
L'equilibrio di un gioco di questo tipo si chiama
EQUILIBRIO DI NASH
L'equilibrio di Nash è la forma principale di EQUILBRIO
STRATEGICO
cioè di equilibrio di interazioni di tipo strategico tra
soggetti economici
L'equilibrio di mercato che abbiamo già studiato è un
caso particolare di equilibrio di Nash, in cui il grado di
interazione strategica è molto basso o nullo
Filippo L. Calciano
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Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Impresa 2
N
Impresa 1 N
B
B
2, 2 0, 3
3, 0 1, 1
Le due decisioni B B nell'eq. di Nash sono
completamente razionali (individualmente ottimali)
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Impresa 2
N
Impresa 1 N
B
B
2, 2 0, 3
3, 0 1, 1
Le due decisioni B B nell'eq. di Nash sono
completamente razionali (individualmente ottimali)
Tuttavia esiste un altro outcome possibile, 2, 2, nel quale
entrambe le imprese guadagnerebbero di più
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Qual'è il criterio di valutazione dell'ottimalità sociale?
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Qual'è il criterio di valutazione dell'ottimalità sociale?
Denition (Ecienza Paretiana)
Una 'situazione economica' (allocazione delle risorse) è
Pareto-eciente se non c'è nessuna situazione alternativa
(allocazione alternativa) che permete di aumentare la
soddisfazione di qualcuno SENZA ridurre quella di qualcun
altro
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Esempio: il 10 perc. degli individui più ricchi detiene il 70
percento della ricchezza (USA, 2010)
Questa allocazione delle risorse è Pareto-eciente?
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
Esempio: il 10 perc. degli individui più ricchi detiene il 70
percento della ricchezza (USA, 2010)
Questa allocazione delle risorse è Pareto-eciente?
Si, se quel 10 perc. non preferisce una distribuzione più
equa
No, se quel 10 perc. preferisce una distribuzione più equa
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
L'equilibrio di Nash visto prima è Pareto-eciente?
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
L'equilibrio di Nash visto prima è Pareto-eciente?
NO. L'outcome 2,2 è migliorativo per entrambe le imprese
Filippo L. Calciano
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Ottimalità individuale e ottimalità sociale
L'equilibrio di Nash visto prima è Pareto-eciente?
NO. L'outcome 2,2 è migliorativo per entrambe le imprese
Ma le imprese, lasciate interagire strategicamente tra
loro, NON riescono da sole a raggiungere tale outcome!
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Supponiamo che le imprese non giochino il dilemma del
prigioniero una volta sola
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Supponiamo che le imprese non giochino il dilemma del
prigioniero una volta sola
supponiamo che alla ne di ogni trimestre, le imprese
possano rivedere il prezzo del loro prodotto, e debbano
decidere di nuovo simultaneamente tra B ed N
Impresa 2
Impresa 1 N
B
Filippo L. Calciano
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
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Giochi ripetuti
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Il gioco è giocato alla ne di ogni trimestre. E' ripetuto..
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Il gioco è giocato alla ne di ogni trimestre. E' ripetuto..
Supponiamo che le imprese non sanno per quanti trimestri
giocheranno il gioco. Però alla ne di ogni ogni trimestre,
sanno che c'è una probabilità positiva che alla ne del
trimestre successivo si possa nuovamente rivedere i prezzi
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi alla ne di ogni trimestre, le imprese NON sanno
se il gioco nisce o durerà ancora per un trimestre...
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi alla ne di ogni trimestre, le imprese NON sanno
se il gioco nisce o durerà ancora per un trimestre...
un gioco così, del quale i giocatori non conoscono il
periodo di ne, si dice INFINITAMENTE RIPETUTO....
...perchè i giocatori si comportano come se il gioco non
nisse mai
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi alla ne di ogni trimestre, le imprese NON sanno
se il gioco nisce o durerà ancora per un trimestre...
un gioco così, del quale i giocatori non conoscono il
periodo di ne, si dice INFINITAMENTE RIPETUTO....
...perchè i giocatori si comportano come se il gioco non
nisse mai
Nel gioco ripetuto, una grade dierenza è che ogni
impresa può osservare cosa ha scelto l'altra impresa nel
periodo precedente
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Indichiamo con t = 0, 1, 2, 3, . . . i periodi di gioco
t = 0 è l'inizio del gioco, il periodo nel quale i giocatori
decidono per la prima volta tra N e B, t = 1 è la ne del
primo trimestre....ecc
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
In ogni periodo t = 0, 1, 2, 3, . . . i giocatori scelgono tra
N e B, ed ottengono un payo che indichiamo
genericamente con utj
dove t indicizza il periodo e j = 1, 2 l'impresa
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
In ogni periodo t = 0, 1, 2, 3, . . . i giocatori scelgono tra
N e B, ed ottengono un payo che indichiamo
genericamente con utj
dove t indicizza il periodo e j = 1, 2 l'impresa
al tempo t = 0, i giocatori valutano un payo utj che si
potrebbe realizzare al tempo t mediante l'operazione di
sconto:
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
In ogni periodo t = 0, 1, 2, 3, . . . i giocatori scelgono tra
N e B, ed ottengono un payo che indichiamo
genericamente con utj
dove t indicizza il periodo e j = 1, 2 l'impresa
al tempo t = 0, i giocatori valutano un payo utj che si
potrebbe realizzare al tempo t mediante l'operazione di
sconto:
1
utj
(1 + r )t
dove r ∈ (0, 1) è il tasso di interesse di mercato
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi se
j
j
j
0
1
2
u ,u ,u ,...
= utj
è una successione innita di payos del giocatore j nelle
ripetizioni del gioco..
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi se
j
j
j
0
1
2
u ,u ,u ,...
= utj
è una successione innita di payos del giocatore j nelle
ripetizioni del gioco..
il valore di questa serie a t = 0, dunque il payo del gioco
ripetuto, è
∞
X
1
j
t ut
(
1
+
r
)
t=
0
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi se
j
j
j
0
1
2
u ,u ,u ,...
= utj
è una successione innita di payos del giocatore j nelle
ripetizioni del gioco..
il valore di questa serie a t = 0, dunque il payo del gioco
ripetuto, è
∞
X
1
j
t ut
(
1
+
r
)
t=
0
(ipotizzando che la serie converga)
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Consideriamo il seguente modo di giocare per entrambi i
giocatori (strategia):
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Consideriamo il seguente modo di giocare per entrambi i
giocatori (strategia):
A t = 0 giocare N
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Consideriamo il seguente modo di giocare per entrambi i
giocatori (strategia):
A t = 0 giocare N
per ogni t > 0, giocare N se l'avversario ha giocato N a
t − 1,
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Consideriamo il seguente modo di giocare per entrambi i
giocatori (strategia):
A t = 0 giocare N
per ogni t > 0, giocare N se l'avversario ha giocato N a
t − 1, altrimenti giocare B per sempre
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Consideriamo il seguente modo di giocare per entrambi i
giocatori (strategia):
A t = 0 giocare N
per ogni t > 0, giocare N se l'avversario ha giocato N a
t − 1, altrimenti giocare B per sempre
Questa strategia si chiama Tit for Tat
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Osserviamo che SE entrambi i giocatori adottano la
strategia Tit for Tat, allora entrambi i giocatori giocano
N in ogni ripetizione del gioco
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Osserviamo che SE entrambi i giocatori adottano la
strategia Tit for Tat, allora entrambi i giocatori giocano
N in ogni ripetizione del gioco
In altre parole, SE entrambi giocano Tit for Tat, i
giocatori possono realizzare l'outcome pareto-eciente in
ogni ripetizione
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
N
Impresa 1 N
B
B
2, 2 0, 3
3, 0 1, 1
La questione è allora, è possibile che entrambi i giocatori
giochino la strategia Tit for Tat?
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
N
Impresa 1 N
B
B
2, 2 0, 3
3, 0 1, 1
La questione è allora, è possibile che entrambi i giocatori
giochino la strategia Tit for Tat?
La risposta è SI, purchè se uno di loro gioca Tit for Tat,
l'altro non abbia alcun interesse a giocare una strategia
diversa da Tit for Tat
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
N
Impresa 1 N
B
B
2, 2 0, 3
3, 0 1, 1
La questione è allora, è possibile che entrambi i giocatori
giochino la strategia Tit for Tat?
La risposta è SI, purchè se uno di loro gioca Tit for Tat,
l'altro non abbia alcun interesse a giocare una strategia
diversa da Tit for Tat
In altre parole, si purchè la coppia di strategie Tit for Tat,
una per ogni giocatore, costitutisca un EQUILIBRIO DI
NASH del gioco ripetuto
Filippo L. Calciano
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Dimostriamo allora che se un giocatore gioca Tit for Tat,
l'altro non ha alcun interesse a giocare una strategia
diversa da Tit for Tat
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Supponiamo che un giocatore, es. 1, decida di deviare
dalla strategia Tit for Tat a fronte del fatto che 2
continua ad usare Tit for Tat
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Supponiamo che un giocatore, es. 1, decida di deviare
dalla strategia Tit for Tat a fronte del fatto che 2
continua ad usare Tit for Tat
supponiamo che tale deviazione avvenga in un qualsiasi
periodo t ∗ > 0
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Supponiamo che un giocatore, es. 1, decida di deviare
dalla strategia Tit for Tat a fronte del fatto che 2
continua ad usare Tit for Tat
supponiamo che tale deviazione avvenga in un qualsiasi
periodo t ∗ > 0
allora no a t ∗ − 1 entrambi i giocatori hanno giocato N e
guadagnato 2
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Supponiamo che un giocatore, es. 1, decida di deviare
dalla strategia Tit for Tat a fronte del fatto che 2
continua ad usare Tit for Tat
supponiamo che tale deviazione avvenga in un qualsiasi
periodo t ∗ > 0
allora no a t ∗ − 1 entrambi i giocatori hanno giocato N e
guadagnato 2
al periodo t ∗ , il giocatore 1 devia e sceglie B mentre 2
gioca sempre N, quindi 1 guadagna 3 anzichè 2
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Al perido successivo la deviazione, t ∗ + 1, scatta la
punizione del giocatore 2
a t ∗ + 1 il giocatore 2 gioca B
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Al perido successivo la deviazione, t ∗ + 1, scatta la
punizione del giocatore 2
a t ∗ + 1 il giocatore 2 gioca B
Il giocatore 1, che sa che 2 usa tit for Tat, a t ∗ + 1 gioca
anche lui B e guadagna 1
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Al perido successivo la deviazione, t ∗ + 1, scatta la
punizione del giocatore 2
a t ∗ + 1 il giocatore 2 gioca B
Il giocatore 1, che sa che 2 usa tit for Tat, a t ∗ + 1 gioca
anche lui B e guadagna 1
A t ∗ + 2, siccome 1 ha giocato B a t ∗ + 1, 2 gioca B,
quindi 1 gioca B e guadagna 1
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Impresa 2
Impresa 1 N
B
N
2, 2
3, 0
B
0, 3
1, 1
Al perido successivo la deviazione, t ∗ + 1, scatta la
punizione del giocatore 2
a t ∗ + 1 il giocatore 2 gioca B
Il giocatore 1, che sa che 2 usa tit for Tat, a t ∗ + 1 gioca
anche lui B e guadagna 1
A t ∗ + 2, siccome 1 ha giocato B a t ∗ + 1, 2 gioca B,
quindi 1 gioca B e guadagna 1
e così via per sempre.....
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi se 2 gioca Tit for Tat, ed 1 invece devia da Tit for
Tat in un quaisasi periodo t ∗ > 0, il payo di 1 nel gioco
ripetuto, valutato a t = 0, è:
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi se 2 gioca Tit for Tat, ed 1 invece devia da Tit for
Tat in un quaisasi periodo t ∗ > 0, il payo di 1 nel gioco
ripetuto, valutato a t = 0, è:
∗ −1
tX
1
(1 + r )
t
t=0
2+
1
(1 + r )
Filippo L. Calciano
t∗
3+
∞
X
t=t ∗ +1
1
(1 + r )t
1
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Giochi ripetuti
Quindi se 2 gioca Tit for Tat, ed 1 invece devia da Tit for
Tat in un quaisasi periodo t ∗ > 0, il payo di 1 nel gioco
ripetuto, valutato a t = 0, è:
∗ −1
tX
1
(1 + r )
t
t=0
2+
1
(1 + r )
t∗
3+
∞
X
t=t ∗ +1
1
(1 + r )t
1
Se invece 1 non devia da Tit for Tat, il suo payo nel
gioco ripetuto, valutato a t = 0, è:
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi se 2 gioca Tit for Tat, ed 1 invece devia da Tit for
Tat in un quaisasi periodo t ∗ > 0, il payo di 1 nel gioco
ripetuto, valutato a t = 0, è:
∗ −1
tX
1
(1 + r )
t
t=0
2+
1
(1 + r )
t∗
3+
∞
X
t=t ∗ +1
1
(1 + r )t
1
Se invece 1 non devia da Tit for Tat, il suo payo nel
gioco ripetuto, valutato a t = 0, è:
∗ −1
tX
1
(1 + r )
t
t=0
2+
1
(1 + r )
Filippo L. Calciano
t∗
2+
∞
X
t=t ∗ +1
1
(1 + r )t
2
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Giochi ripetuti
Quindi per 1 è conveniente deviare da Tit for Tat se e
solo se:
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi per 1 è conveniente deviare da Tit for Tat se e
solo se:
∞
X
1
1
1
t∗ 3 +
(1 + r )t
(1 + r )
t=t ∗ +
1
1
(1 + r )
t∗
2+
Filippo L. Calciano
>
∞
X
t=t ∗ +1
1
(1 + r )t
2
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Giochi ripetuti
Sappiamo che per una serie geometrica di ragione q tale
che |q| < 1, vale che:
∞
X
t=t ∗ +1
Filippo L. Calciano
∗
qt +
q =
1−q
1
t
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Sappiamo che per una serie geometrica di ragione q tale
che |q| < 1, vale che:
∞
X
t=t ∗ +1
∗
qt +
q =
1−q
1
t
ponendo quindi
1
q=
1+r
otteniamo che (facendo i calcoli)
∞
X
t=t ∗ +1
1
(1 + r )
Filippo L. Calciano
t
=
1
r (1 + r )t
∗
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Quindi per 1 è conveniente deviare da Tit for Tat se e solo se:
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Quindi per 1 è conveniente deviare da Tit for Tat se e solo se:
1
(1 + r )
t∗
1
(1 + r )
t∗
3+
2+
t=t ∗ +1
(1 + r )t
>
∞
X
1
t=t ∗ +1
⇐⇒
1
(1 + r )
t∗
3+
>
1
(1 + r )
t∗
2+
Filippo L. Calciano
1
∞
X
(1 + r )t
1
2
1
r (1 + r )t
∗
1
r (1 + r )t
∗
2
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Giochi ripetuti
⇐⇒
1
(1 + r )
t∗
3−
1
(1 + r )t
∗
2
>
1
r (1 + r )
t∗
2−
Filippo L. Calciano
1
r (1 + r )t
∗
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Giochi ripetuti
⇐⇒
1
(1 + r )
t∗
1
3−
(1 + r )t
∗
2
>
1
r (1 + r )
t∗
1
2−
r (1 + r )t
∗
⇐⇒
1
(1 + r )
t∗
Filippo L. Calciano
>
1
r (1 + r )t
∗
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Giochi ripetuti
⇐⇒
r >1
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
⇐⇒
r >1
MAI, poichè r ∈ (0, 1)
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
⇐⇒
r >1
MAI, poichè r ∈ (0, 1)
Quindi in eetti giocare Tit for Tat è un equilbrio di Nash
per i due giocatori nel gioco ripetuto
nessuno dei due ha incentivo a deviare unilateralmente
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
⇐⇒
r >1
MAI, poichè r ∈ (0, 1)
Quindi in eetti giocare Tit for Tat è un equilbrio di Nash
per i due giocatori nel gioco ripetuto
nessuno dei due ha incentivo a deviare unilateralmente
Quindi nel gioco ripetuto innitamente, i giocatori hanno
delle strategie che gli consentono di raggiungere un
equilibrio nel quale realizzano l'ottimo paretiano in ogni
ripetizione del gioco
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Ma il gioco deve essere ripetuto per sempre
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Ma il gioco deve essere ripetuto per sempre
Alternativamente, gli individui devono percepire di essere
in una relazione strategica duratura, che non sanno
quando possa nire
Filippo L. Calciano
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Giochi ripetuti
Ma il gioco deve essere ripetuto per sempre
Alternativamente, gli individui devono percepire di essere
in una relazione strategica duratura, che non sanno
quando possa nire
Solo in tale relazione si genera un comportamento
cooperativo (non abbassare i prezzi) che sia sostenibile (di
equilibrio), e razionale (basato sul libero comportamento
di individui che massimizzano il proprio payo)
Filippo L. Calciano
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