Uno zaino per partire / Andrea Peruffo

16-19_Base2004.qxd 30/07/2014 11.05 Pagina 16
Cliccando
LE
ARO
P
CHIAVE
pa
re
rti
Cammino
met t er e
ordine
s
nec e
s ari o
foto B. Ste,pniewska
L
di Andrea Peruffo, psicologo
uno zaino
p e r par t i r e
a foto di uno zaino appoggiato al pilone di una stazione
ferroviaria deserta al tramonto. Tutto lascia intuire che
qualcuno sta aspettando il treno per partire. Una scena che
ci porta al periodo estivo, alle vacanze e alle tante partenze,
a volte un po’ all’avventura, che si vivono nei mesi estivi.
A commento della foto un testo che mi ha fatto riflettere
perché parla della zaino come di una metafora della vita e
sull’utilità delle cose. Qualche settimana fa un amico ha
postato questo testo che voglio condividere con voi in
questo numero che ci accompagna per i mesi estivi.
La prima osservazione è legata al fatto che lo zaino ha una
capacità limitata di contenere le cose. Più che una ovvietà la
considerazione ci porta a riflettere sul fatto che nella vita
abbiamo bisogno veramente di poche cose e che di molte
altre potremmo fare a meno. Quindi se nella vita vuoi fare
strada devi imparare a tenere solo quello che è necessario e
lasciare il superfluo.
Ognuno di noi potrebbe fare l’elenco delle cose che ha
imparato essere essenziali per vivere in modo significativo il
rapporto con gli altri: valori, convinzioni, coscienza di se
stessi…
La seconda osservazione è che lo zaino per chi cammina,
soprattutto in montagna, deve essere ben legato al corpo
perché altrimenti ti sbilancia e si potrebbe cadere. Le cose
importanti che ci portiamo lungo la strada dovrebbero
diventare sempre più un tutt’uno con noi stessi ben fissate e
nella vita per esserci da sostegno nel corso del cammino. Mi
viene in mente un passaggio del libro del Deuteronomio
che parla di come la Parola di Dio debba essere ben radicata
nel cuore e legata alla mano come un segno (cfr. Dt 6,8).
Lo zaino come strumento di viaggio viene aperto e rifatto ogni giorno. Alcune cose vengono lasciate altre magari
aggiunte nel corso del cammino (ma sempre con
prudenza!). Ecco allora la terza considerazione: se vuoi
camminare bene nella vita devi mettere ordine alle diverse
cose della vita ogni giorno. O almeno prendere nota di
quello che conta perché non può essere lasciato lì in modo
banale… Essere disposti a rimettere mano allo zaino a
seconda di quello che succede è un segno di maturità e di
coraggio. Coraggioso è infatti chi riesce a riconoscere quello
che succede nella vita per poi metterci mano. Fare e rifare
imparando dal giorno prima e pronti a partire ancora il
giorno seguente. In fondo anche nella normalità della vita
l’oggi che ci è offerto non può essere la meta ma l’occasione
per ascoltare in profondità la vita e per rilanciarla nel giorno
seguente.
Infine nello zaino c’è non solo quello che serve per me ma
anche per le persone che incrociamo lungo il cammino. Un
po’ di acqua, qualcosa da mangiare, qualcosa per coprirsi se
serve. Il tutto nel segno della semplicità e della condivisione
dell’essenziale. Con una piccola aggiunta: lo zaino può
essere portato da un altro se le tue spalle o le tue gambe
sono troppo affaticate. Chi ha provato questa esperienza sa
che è fonte di gioia vera perché permette di scoprire il
senso della solidarietà e dell’amicizia in situazioni molto
particolari.
tI
COnsIgLIAmO
AnCHE... * Un giorno
devi andare
film di G. Diritti
BIM 2013
* C’è da fare
Giorgia
* Gesù li chiamò...
li mandò...
ed essi
partirono
dal vangelo
secondo Luca
(9,1-6)
16-19_Base2004.qxd 30/07/2014 11.05 Pagina 18
non solo in quale città vivere, ma con chi vivere e cosa farne
della propria vita.
L’augurio è che le varie partenze estive siano di quelle
importanti per la propria vita; partenze che aiutano ad
alleggerirsi dell’inutile; partenze che aiutino a vivere
incontri significativi; partenze che abbiano una meta
significativa e che sappiano dare speranza.
Prima di chiudere aggiungo una piccola nota ben
rappresentata dal disegno che mi è stato postato.
PARTENZE CHE
AIUTANO AD
ALLEGGERIRSI
DELL’INUTILE,
CHE AIUTANO A
VIVERE INCONTRI
SIGNIFICATIVI;
PARTENZE
CHE ABBIANO
UNA META E CHE
SAPPIANO DARE
SPERANZA…
foto S. Saggese
Si tratta di piccole cose ma che ci permettono di capire che
la vita di solito è fatta di “banalità” non banali che nella
complessità della nostra realtà rischiamo di non cogliere ma
che invece è importante saper riconoscere.
Sempre nella logica dello zaino ho visto di recente come su
FB ci sia una specie di moda: si posta un link dove si scrive la
città dove si vorrebbe andare a vivere. Londra, Parigi,
Berlino… Mi ha fatto pensare. Dove vorrei andare a vivere?
Non ci ho mai pensato. Sono stato per alcuni anni a Roma e
la città mi è piaciuta molto. Ma mi chiedo se sia più
importante il luogo o con chi andare a vivere; il luogo o
perché trasferirsi da un’altra parte…
Fuga, desiderio di novità, speranza in una vita più serena?
Sono molti i giovani che lasciano l’Italia per un altro Paese
alla ricerca di lavoro e di prospettive di vita migliori. Come
non capire chi dopo aver molto studiato non trovando la
possibilità di esprimere se stesso e le proprie competenze
nel proprio Paese prova a cercare altrove. Ma a parte queste
situazioni non basta cambiare città per sistemare se stessi e
la propria vita. Non basta prendere uno zaino e partire per
risolvere i propri dubbi e domande. Il cammino aiuta a fare
pulizia dentro se stessi, a fare il punto sulla propria vita, a
rifocalizzare un senso e una direzione e poi si deve decidere
Noi a volte vorremmo una strada chiara, diritta, ragionevole
e ideale per raggiungere una meta. Ma non sempre la vita ci
offre questo. Allora ci arrabbiamo e ci lasciamo invadere
dalla tristezza. Ma se abbiamo la pazienza di guardare bene,
magari dopo un po’ di tempo, vediamo che il percorso che la
vita ci ha riservato ci ha dato molte altre sorprese che non
avevamo minimamente preventivato e che hanno reso
unica e bella l’esperienza che ci troviamo a vivere nello
scorrere del tempo. Che ne dici?
N.B. Se volete
interagire con noi,
mandarci
suggerimenti,
commenti, post...
scriveteci sulla
nostra pagina
Facebook
SE VUOI rivista