ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PIERO MARTINETTI” Via Montello 29 10014 Caluso (TO) Tel. 011/9832445 – 9832810 Fax 011/9833568 CALUSO, 15 Maggio 2014 Prot. N° CLASSE V^ D Liceo Scientifico Sperimentale Indirizzo Scientifico Tecnologico Brocca DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno Scolastico 2013/2014 1 INDICE m 1 CONSIGLIO DI CLASSE 3 2 QUADRO ORARIO 4 3 PROFILO DELL’INDIRIZZO 5 4 PROFILO DELLA CLASSE 6 5 STORIA DELLA CLASSE: 6 7 Elenco alunni 7 Dati storici della classe 8 Continuita’ didattica 9 Tirocini/stages 10 Area di progetto 11 Percorsi di studio individuali 13 Attivita’ integrative 15 RELAZIONI E PROGRAMMI PER MATERIA Religione 16 Italiano 18 Storia 27 Filosofia 30 Inglese 38 Attivita’ di Laboratorio Interdisciplinare Chimica, Biologia 44 Chimica 45 Scienze della terra 50 Biologia 54 Matematica 58 Fisica 62 Informatica 65 Scienze motorie 68 ESEMPI DI SIMULAZIONE di TERZA PROVA 70 2 INDIRIZZO SCIENTIFICO TECNOLOGICO BROCCA A.S. 2013/2014 CONSIGLIO DI CLASSE MATERIE DOCENTI Religione Foti Francesca Italiano Oria Emanuela Storia Oria Emanuela Filosofia Macchetti Enrico Inglese Barbieri Massimo Matematica Fiore Franca Informatica Ciardiello Giovanni FIRMA Scienze della Terra Oberto Michela Biologia e Laboratorio Oberto Michela Chimica e laboratorio Pomero Daniela Fisica e Laboratorio Gnavi Ugo Educazione fisica Bonaccorsi Daniela 3 QUADRO ORARIO Ore settimanali suddivise per anno Discipline del piano di studi Tipi di prove 1° 2° 3° 4° 5° Religione 1 1 1 1 1 O Italiano 5 5 4+1/2 4 4 O Storia 2 2 2 2 3 O 2+1/2 3 3 O Filosofia Diritto ed economia 2 2 Inglese 3 3 Matematica ed informatica 5 5 Matematica Laboratorio di fisica e chimica 3 4 3 4+1 O S O S O S O 3 Biologia 3 5 Informatica e sistemi automatici Scienze della Terra O 4+1 5 S 3 3 O 3 P S O 3 2 2 O Biologia e laboratorio 4 2 2 O P Chimica e laboratorio 3 3 3 O P Fisica e laboratorio 4 3+1 4+1 O Disegno 2 2+1 Tecnologia e disegno 3 6 Educazione fisica 2 2 n° discipline per anno 10 10 O O 2 12 2 13 S 2 12 G S O O S P G P G P orale scritto pratico grafico Il monte ore complessivo è di 34 ore settimanali. Già da alcuni anni il Collegio Docenti ha scelto di mantenere, unitariamente, nell’Istituto un orario strutturato su moduli da 50 minuti lasciando alla programmazione di Indirizzo e ai Consigli di Classe la scelta delle modalità di integrazione delle frazioni orarie da recuperare. Per l’indirizzo Scientifico Tecnologico è stato aumentato l’orario da 34 a 36 moduli, potenziando l’orario settimanale della classe con l’aggiunta di un modulo a due discipline per ciascun anno del triennio, come si può evincere dalla tabella allegata. Le restanti frazioni orarie sono state recuperate, come in tutti gli altri indirizzi dell’Istituto, con modifiche al calendario scolastico e attività integrative extraorario scolastico programmate e svolte in modo da arricchire l’offerta formativa della classe o il percorso individuale specifico dei singoli allievi. 4 INDIRIZZO SCIENTIFICO TECNOLOGICO BROCCA PROFILO DELL’INDIRIZZO L’indirizzo Scientifico-tecnologico attua una delle proposte della Commissione Brocca. Questo indirizzo si rivolge a tutti gli studenti che mostrano interesse e attitudini verso tematiche di carattere scientifico e che siano mossi da curiosità intellettuale e da motivazione all’apprendimento. Lo studente, nel corso degli studi, deve poter maturare un approccio al sapere autonomo ed elaborativo operando e applicando in contesti diversi il metodo sperimentale. Il piano di studi offre: una cultura scientifica aggiornata e articolata nelle diverse discipline scientifiche affrontate con concreto approccio sperimentale attraverso attività didattiche di laboratorio e sul campo discipline a carattere liceale opportunamente integrate fra loro tali da poter assicurare una base umanistica e inquadrare il sapere scientifico sotto un profilo culturale e filosofico una formazione informatica di supporto per un corretto e consapevole uso degli strumenti multimediali. Il profilo pre-professionalizzante che ne scaturisce è quello di un diplomato pronto a sfruttare la propria preparazione metodologica per accedere a qualsiasi Facoltà Universitaria; tuttavia la specificità del corso fornisce conoscenze e competenze orientate verso Facoltà dell’area Scientifica e dell’Ingegneria. Inoltre, i diplomati risultano in grado di adeguarsi alle trasformazioni del mercato del lavoro a cui possono accedere con corsi specialistici a breve termine. Titolo di studio conseguito : Diploma di Liceo Scientifico – Indirizzo Tecnologico Brocca 5 PROFILO DELLA CLASSE Il gruppo classe, costituito originariamente da 28 alunni, si è progressivamente modificato nel corso del quinquennio, fino a raggiungere l’attuale composizione di 14 ragazzi ed una ragazza, inseritasi nell’anno di terza. Importante sottolineare che tale gruppo, nel triennio, ha potuto beneficiare di una buona continuità didattica, fatta eccezione per filosofia ed informatica. Gli alunni hanno mantenuto, nel tempo, le caratteristiche emerse fin dal biennio: studenti corretti, collaborativi,ben integrati tra loro, disponibili all’aiuto reciproco, dotati, in genere, di accettabili competenze di base e di un’adeguata motivazione al corso di studi prescelto. Nel corso del triennio è emersa, in forma più evidente, la maggiore predisposizione per le materie di indirizzo, in particolare quelle che prevedevano attività di tipo pratico e laboratoristico, particolarmente gradite agli alunni e probabilmente più consone ai loro personali interessi. Meno evidente il coinvolgimento e gli interessi in alcune discipline di area umanistica. Più “subite” dal gruppo classe, sono state oggetto di minore rielaborazione e di uno studio in genere meno attivo. E’ pur vero, d’altronde, che gli studenti si sono dimostrati sempre disponibili all’approfondimento di alcune tematiche legate all’attualità, accogliendo positivamente le varie iniziative culturali proposte. Attitudine, questa, che ha evidenziato, in più di un’occasione, un positivo percorso di crescita personale e di progressiva maturazione. L’interesse e l’impegno, pur differenziati all’interno del gruppo, si sono in genere mantenuti costanti, anche se, spesso, sono stati finalizzati al momento della verifica. Tale situazione non ha consentito, soprattutto agli alunni con maggiori difficoltà, il recupero delle carenze e il consolidamento degli obiettivi di base. Il metodo di studio, risulta, in genere, acquisito, pur non garantendo, se non in alcuni casi, una reale autonomia nell’utilizzo delle varie competenze. Con l’eccezione di un piccolo gruppo di allievi, dotati di adeguate conoscenze e capacità argomentative,che si attesta su livelli molto buoni,la preparazione della classe è globalmente discreta, anche se permangono situazioni di fragilità in alcune discipline. La metodologia seguita, conformemente alle indicazioni ministeriali dell’Indirizzo, si è basata sull’approccio sistemico, oltre che contenutistico, aperto quindi a raccordi interdisciplinari, in particolare per le discipline scientifiche, attraverso attività laboratoriali e di approfondimento tematico. Sempre con questa chiara finalità, gli allievi sono stati guidati alla progettazione e sviluppo di percorsi individuali di approfondimento per il colloquio di esame. 6 Elenco alunni 1 AGOSTINI Luca 2 BARO Jessica 3 BOGGIO Luca 4 BRESSO Federico 5 CIAMPOLILLO Nicola 6 D’AGUANNO Alessio 7 DAL ZOVO REALE Thomas Luca 8 DE CICCO Fabrizio 9 FISANOTTI Andrea Ambrogio 10 LO PICCOLO Alessio 11 MINETTO Sonny 12 OTTINO Andrea 13 PIGNOCCHINO Gianmarco 14 RIVALTA Federico 15 ZAPPATA Matteo 7 dati storici della classe Scient. Tecnologico “BROCCA“ 5^ Sez. D Anno Scolastico 2009/2010 Classe Iscritti Rit. Prom. Giud. Prom Sosp. Sett. 1^ 28 / 20 5 5 Bocciati giugno 3 Bocciati Sett. / 2010/2011 2^ 25 / 16 5 5 4 / 2011/2012 3^ 22 3 13 5 5 1 / 2012/2013 4^ 17 / 12 4 3 1 1 2013/2014 5^ 15 / 8 continuita’ didattica Materie 3°anno 4°anno 5°anno Religione Foti Francesca Foti Francesca Foti Francesca Italiano Oria Emanuela Oria Emanuela Oria Emanuela Storia Oria Emanuela Oria Emanuela Oria Emanuela Filosofia Missana Eleonora Milono Alessia Macchetti Enrico Inglese Barbieri Massimo Barbieri Massimo Barbieri Massimo Matematica Fiore Franca Fiore Franca Fiore Franca Informatica Mazzola Carmela Agati Renato Ciardiello Giovanni Scienze della Terra Oberto Michela Oberto Michela Oberto Michela Biologia e laboratorio Oberto Michela Oberto Michela Oberto Michela Chimica e laboratorio Pomero Daniela Pomero Daniela Pomero Daniela Fisica e laboratorio Gnavi Ugo Gnavi Ugo Gnavi Ugo Disegno Schellino M. Luigia Borelli Cosetta Educazione fisica Bonaccorsi Daniela Bonaccorsi Daniela Bonaccorsi Daniela 9 tirocini /stages Il progetto Brocca non ipotizza tirocini per l’indirizzo Scientifico-Tecnologico; ciononostante, in uniformità con gli altri indirizzi di sperimentazione autonoma presenti nell’Istituto, anche gli studenti di questo corso hanno svolto nel periodo estivo, tra la classe quarta e la classe quinta, un’attività di tirocinio della durata di media di 60-70 ore. Per alcuni allievi l’esperienza ha fornito stimoli e suggerimenti per la scelta dell’argomento del percorso individuale di approfondimento per il colloquio d’esame. Questa esperienza ha offerto agli allievi la possibilità di conoscere alcune realtà professionali presenti sul territorio e di verificare il proprio orientamento in vista del loro futuro lavorativo. L’esperienza in un ambiente diverso dalla scuola favorisce il contatto con contesti reali e non simulati e permette di perseguire i seguenti obiettivi specifici: Saper adattare le conoscenze acquisite a scuola nelle situazioni specifiche Sapersi adattare a situazioni interpersonali nuove Saper assumere responsabilità e sapersi organizzare autonomamente Saper affrontare e approfondire nuove tematiche TIROCINIO ANNO SCOLASTICO 2012/2013 CLASSE 4^ SEZ. D SCIENTIFICO TECNOLOGICO NR. COGNOME LUOGO ORE DI PRESENZA VALUTAZIONE NOME 1. 1 AGOSTINI LUCA U.T.C. di Baglio Giuliana 98 Ottimo/Buono 40 Buono/Ottimo 131.30 Buono/Accettabile 50 Ottimo Piazza Mazzini 7 10014 Caluso 2. 2 BARO JESSICA Ospedale di Ivrea Pediatria 3. 3 BOGGIO LUCA 3b Ingegneria- Servizi Tecnici Integrati C.so Umberto I, 79 13043 Cigliano 4. 4 BRESSO FEDERICO Ospedale di Chivasso 10 Laboratorio analisi 5. 6 CIAMPOLILLO NICOLA Plastic Legno 80 Ottimo 50 Ottimo 80 Buono/Accettabile 90 Ottimo 79 Buono/Ottimo 35 Ottimo 75 Buono/Ottimo 85 Buono/Ottimo 136 Ottimo/Buono 84.30 Ottimo 80 Ottimo/Buono Via Casari 11 Castellamonte 6. 7 D’AGUANNO ALESSIO Ospedale di Chivasso Laboratorio analisi 7. 8 DAL ZOVO REALE THOMAS LUCA Euro Impianti Serricoli Via Garibaldi 41 10035 Mazzè 8. 9 DE CICCO FABRIZIO De Cicco Emilio trasporti Via Ronchi 3 10035 Tonengo di Mazzè 9. 10 10. 11 FISANOTTI ANDREA AMBROGIO Azienda Agricola Mondino Mario LO PICCOLO ALESSIO Ospedale di Chivasso Via Rondissone 94 b 10035 Mazzè Fisioterapia 11. 12 MINETTO SONNY Azienda Agricola Mondino Mario Via Rondissone 94 b Mazzè 12. 14 OTTINO ANDREA A.S.D Liberta Nuoto 10014 Arè- Caluso 13. 15 PIGNOCCHINO GIANMARCO Studio Tecnico Verga geom. Stefano Via Monsignor Baima 31 10014 Caluso 14. 16 RIVALTA FEDERICO Museo Homo et ibex Ceresole Reale 15. 17 ZAPPATA MATTEO Olivetti Spa Via Jervis 77 10015 Ivrea 11 percorsi di studio individualizzati L’Esame di Stato prevede, secondo l’O. M. n. 42, dell’6/05/2011, art 16, che il colloquio orale abbia “inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato”. La prosecuzione del colloquio “deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare […] con riferimento […] ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe durante l’ultimo anno di corso”. In base alle indicazioni, gli allievi presentano quindi percorsi individualizzati di studio e di approfondimento (tesine), secondo modalità che hanno sempre caratterizzato l’orientamento pedagogico del nostro Istituto. I “percorsi individuali” vengono impostati nei primi mesi del quinto anno con un lavoro che vede coinvolti, in equipe, insegnanti e studenti. Il punto di partenza è rappresentato dalla scelta di un argomento che ciascun alunno desidera approfondire, prendendo spunto in alcuni casi dall’esperienza del tirocinio svolto. Gli insegnanti, durante l’anno, guidano l’alunno a costruire percorsi di diverso spessore culturale e di diversa ampiezza, a seconda delle competenze acquisite nel triennio e delle motivazioni emerse. Per quanto riguarda la metodologia, gli allievi si basano su materiali direttamente reperiti con ricerca personale e/o consigliati dai docenti, presso biblioteche, o materiali e strumenti multimediali reperiti su Internet o attraverso l’uso di fonti cinematografiche. La presentazione del percorso consiste in un’introduzione, con le motivazioni che hanno spinto l’allievo alla scelta dell’argomento, uno sviluppo sintetico attraverso mappe concettuali e la strutturazione multimediale di supporto per l’esposizione del lavoro in sede di esame. Gli allievi, ovviamente con risultati individuali diversi, acquisiscono gli strumenti essenziali per condurre una ricerca (con bibliografia, sitografia ed eventuale filmografia), e utilizzano le conoscenze informatiche per la realizzazione e la presentazione del lavoro, tutti strumenti e competenze che saranno utili nelle future esperienze universitarie o lavorative. In sede d’esame, pertanto, nello spirito della normativa attuale, le”tesine” possono offrire indicazioni per la valutazione finale e una traccia per la conduzione del colloquio orale, grazie ai possibili collegamenti con gli argomenti specifici dei programmi. 12 L’elenco degli argomenti affrontati dai singoli alunni è il seguente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 AGOSTINI Luca BARO Jessica BOGGIO Luca BRESSO Federica CIAMPOLILLO Nicola D’AGUANNO Alessio DAL ZOVO REALE Thomas DE CICCO Fabrizio FISANOTTI Andrea LO PICCOLO Alessio MINETTO Sonny OTTINO Andrea PIGNOCCHINO Gianmarco RIVALTA Federico ZAPPATA Matteo Storia della forza militare e nucleare sovietica Uno sguardo al cielo di Acatama La Croce Rossa La storia dell’automobile Le materie plastiche Riscaldamento globale: cause ed effetti L’evoluzione del cinema L’evoluzione della comunicazione nel Novecento Esperienze di eco sostenibilità Cocktail: non solo bevande Tecnologie agrarie L’inconscio Oltre il limite Il Parco Nazionale del Gran Paradiso Il disastro di Bhopal 13 attivita’ integrative: Attività integrative che hanno coinvolto l’intera classe : In questo elenco rientrano anche le attività extra curriculari proposte per il recupero delle frazioni orarie area umanistica Film in lingua inglese: “ Frankestein” di J. Whale Giornata della memoria: presentazione del film documentario a cura di Elisabetta Massera Lezione teatrale su Vittorio Foa, a cura di Marco Gobetti Lezione teatrale su Camilla Ravera, a cura di Marco Gobetti Spettacolo teatrale “Le stanze del cuore”, compagnia Teatro degli Acerbi Visione film “ Una giornata particolare”, regia di Ettore Scola area scientifica Visita al depuratore SMAT di Castiglione Torinese Pavia: visita al Museo della tecnica elettrica e al reattore sperimentale LENA Parco Lame del Sesia : “Biomonitoraggio dei corsi d’acqua (macroinvertebrati)” Visita al Depuratore SMAT di Castiglione Torinese Conferenza sul CERN, a cura di E. Benedetto, ex allieva e ricercatrice CERN Pavia: visita al Museo della tecnica elettrica e al reattore sperimentale LENA Conferenze MATHESIS: “Matematica ed arte” Attività pratica presso l’Università di Torino, proposta dalla fondazione per la Biotecnologie Viaggio di istruzione ad Amsterdam, con visita al Rijksmuseum, Museo di Van Gogh, Museo della scienza Nemo Attività integrative che hanno coinvolto gruppi di studenti : Olimpiadi della matematica e della fisica (fino al livello provinciale) Partecipazioni a giochi sportivi studenteschi e attività sportive di istituto Attività di rafting ( discesa del fiume Sesia) Progetto di Orientamento Formativo del Politecnico di Torino 14 RELAZIONI e PROGRAMMI 15 I.I.S. “P.MARTINETTI” CALUSO INSEGNANTE: FOTI FRANCESCA MATERIA: Religione ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSI: V D Scientifico - tecnologico RELAZIONE FINALE L’insegnamento della Religione Cattolica è attuato in conformità alla Legge n. 121 del 25/03/1985 e successiva Intesa tra M.P.I. e C.E.I (D.P.R. n. 751 del 06/12/1985). Attraverso le attività didattiche ed educative previste dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e l’utilizzo di strumenti quali fonti scritte e iconografiche, mezzi informatici e audiovisivi, l’IRC è finalizzato ad una più ampia opportunità di crescita umana e culturale. Con gli studenti della 5 D che conosco dalla classe prima, nel corso del quinquennio ed in particolare durante il presente anno scolastico, ho lavorato per costruire un percorso finalizzato ad una formazione personale più completa; di conseguenza, come stabilito a livello di programmazione disciplinare e già indicato anche nel piano di lavoro individuale, ho cercato il raggiungimento dei seguenti obiettivi: -promuovere lo sviluppo della personalità degli studenti; - far giungere l’allievo, per gradi, alla conoscenza dei fattori comuni dell’esperienza religiosa; - mettere l’allievo in condizione di saper riconoscere gli elementi caratteristici di ogni religione e di saperla collocare storicamente; - mettere l’allievo in condizione di saper trovare le analogie e le differenze tra le diverse religioni prese in considerazione; - favorire l’approfondimento di capacità rielaborative di analisi e di sintesi; - saper organizzare le discussioni e gli interventi in modo sistematico e logico; - saper affrontare le tematiche proposte in modo critico, dimostrando rispetto per le opinioni altrui; - stimolare l’uso corretto e puntuale del linguaggio specifico. Le lezioni si sono svolte attraverso le proposte di alcune problematiche, l’analisi e la discussione del libro di testo e di alcuni documenti. Ciò ha richiesto, dunque, la collaborazione attiva di ciascun allievo e, poiché le finalità dell’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola sono di natura esclusivamente culturale e non catechistica, per la valutazione ho tenuto conto dei seguenti elementi: - partecipazione ed interesse dimostrato; - atteggiamento tenuto in classe; - impegno assunto in qualche eventuale lavoro domestico; - raggiungimento degli obiettivi sopra esposti. Gli alunni/e hanno manifestato diverse aperture a questioni attuali; hanno analizzato i rapporti tra Stato e Chiesa alla luce delle encicliche sociali di questi ultimi cento anni di storia italiana. Il rapporto con gli studenti, tutti interessati e disponibili alla collaborazione, è stato Ottimo. Hanno lavorato con impegno continuo e hanno contribuito a cercare un dialogo educativo tra insegnante e allievi. L’Insegnante Francesca Foti 16 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO Anno Scolastico: 2013/2014 Insegnante: FOTI Francesca Materia: Religione Classe: V D Tecnologico PROGRAMMA LE VIRTU’ - le virtù teologali ( fede, speranza e carità); - le virtù cardinali ( giustizia, fortezza, temperanza e prudenza); - fideismo e razionalismo (peccati contro la fede); - i peccati contro la speranza; - i peccati contro la carità (amore). STORIA DELLA CHIESA - Situazione politica, sociale ed economica del XIX secolo; - Definizione di liberalismo, comunismo e socialismo; - “Rerum Novarum” (1891, Leone XIII); Sollecitudo rei socialis“ (1987, Giovanni Paolo II); - “ Centesimus Annus” ( 1991, Giovanni Paolo II); - I Patti Lateranensi: trattato e concordato; - Sintesi finale della dottrina sociale della Chiesa alla luce degli attuali avvenimenti. MATURI O NO? - la maturità intellettuale; - la maturità emotiva; - la maturità sociale; - la maturità etica; - i stadi della personalità di Freud; - l’amore coniugale e l’amore fraterno nella Bibbia. LE RELIGIONI NEL MONDO: dalle monoteiste alle politeiste. L’INSEGNANTE Francesca Foti 17 DISCIPLINA: ITALIANO RELAZIONE FINALE INSEGNANTE : E. ORIA SITUAZIONE DI PARTENZA E VALUTAZIONE CONSUNTIVA Ho seguito la totalità della classe per un quinquennio. Il gruppo, originariamente costituito da 28 alunni, si è ridotto agli attuali 15 che attualmente lo costituiscono. La classe ha presentato, fin dall’inizio, alcune peculiarità che non si sono sostanzialmente modificate nel tempo: le adeguate competenze di base, un discreto interesse nei confronti della disciplina, non hanno sempre avuto a supporto, a parte pochi casi, un’effettiva volontà di analisi e di approfondimento. L’approccio allo studio, è in genere sempre stato positivo, pur se spesso finalizzato alle scadenze ufficiali. Se la motivazione, intesa come curiosità culturale e approccio problematico alla disciplina, non si è consolidata nel corso del triennio, occorre dire che gli studenti hanno sempre garantito una volenterosa partecipazione alle attività proposte. Il gruppo ha mantenuto un atteggiamento corretto e collaborativo ed una reale disponibilità al dialogo, rivelando, in più occasioni, positive capacità di riflessione rispetto a specifiche tematiche, soprattutto attuali, riuscendo a pervenire, in qualche caso,ad un’organizzazione critica e sistematica degli argomenti di studio. . OBIETTIVI -saper individuare il significato di un testo e sua eventuale tesi di fondo -saperlo organizzare tramite gli opportuni strumenti -saper contestualizzare -saper analizzare vari tipi di testo -saper interpretare -saper confrontare interpretazioni diverse -saper applicare i procedimenti appresi anche in contesti nuovi e differenziati -saper operare degli spostamenti sull’asse della diacronia -saper produrre vari tipi di testo. Il superamento della specificità dei saperi per ottenere visioni globali,critiche,sinteticamente delineate e organizzate,in cui lo studente abbia ruolo attivo di produttore, è stato considerato obiettivo generale a lungo termine,da svilupparsi in successive articolazioni in tutto l’arco del triennio. RISULTATI COMPLESSIVI Nel corso dell’anno sono state riviste le varie tipologie di prove d’esame, affrontate analiticamente nel corso del triennio: analisi del testo (terzo anno), saggio breve e articolo di giornale (quarto anno), tema di carattere generale (quinto anno). Pochi alunni , pur con livelli differenziati, hanno pienamente raggiunto gli obiettivi stabiliti, grazie ad uno studio sistematico e continuativo, ottenendo una buona conoscenza dei contenuti ed accettabili competenze di analisi. Un gruppo si attesta su un livello discreto o di ampia sufficienza, mentre alcuni alunni non sono ancora in grado di applicare, autonomamente, alcune delle competenze acquisite e hanno raggiunto solo in parte gli obiettivi indicati. In generale, la classe possiede una conoscenza dei contenuti discreta, ma non approfondita, è in grado di analizzare testi narrativi e 18 poetici di media difficoltà, riconosce tesi di fondo nei testi argomentativi, sa compiere semplici operazioni di collegamento e di confronto. Una parte della classe è in grado di strutturare correttamente il testo argomentativo, anche se l’abilità espositiva, soprattutto nell’ambito lessicale, non risulta sempre adeguata. In qualche caso, ancora permangono difficoltà nell’impostazione e sviluppo del testo in oggetto. Lo svolgimento del programma non ha subito particolari rallentamenti . MODALITA’ DI RECUPERO Rispetto alle difficoltà evidenziate nella situazione di classe, il recupero ha assunto le seguenti caratterizzazioni: -revisione collettiva delle problematiche emerse, soprattutto in occasione di verifiche scritte -esperienza di cooperative learning informale, (terza e quarta) per stimolare l’attitudine a lavorare in gruppo e imparare a fare buon uso delle proprie competenze. -recupero in itinere CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA Le prove di verifica dell’apprendimento,formative e sommative,hanno tenuto conto degli obiettivi individuati dal Collegio docenti: conoscenza, comprensione, esposizione, analisi, sintesi e rielaborazione. Sono state affrontate tutte le tipologie di prove previste dall’Esame di Stato, e, nell’ultima parte dell’anno, simulazioni di prima prova e di colloquio orale. Anche gli interventi costruttivi e pertinenti sono stati considerati ai fini della valutazione complessiva. METODI Centralità del testo,operatività massima,creazione di una comunità in cui si dia spazio alla competenza operativa di ognuno. Per arrivare a ciò si è reso necessario soprattutto: -rendere l’intervento dell’insegnante “registico”. L’insegnante,dopo aver fornito i dati essenziali e verificato gli strumenti analitici, “muove i fili” della classe, limitando al massimo i propri interventi, le proprie soluzioni interpretative, il proprio giudizio o le necessarie precisazioni, riservando tali operazioni alla fase finale del lavoro. Ogni allievo deve essere: -reso responsabile di ciò che afferma -reso responsabile del percorso che l’ha condotto a tale affermazione -rispettoso delle interpretazioni altrui,disponibile a mettere in discussione le proprie, anche quelle dell’insegnante, per giungere a valutare i dati culturali acquisiti attraverso la categoria della complessità. SINTESI DEI MOMENTI ESSENZIALI DELLA PRASSI -Presentazione dell’argomento da parte dell’insegnante oppure lettura di un testo che appare altamente esemplificativo dell’argomento da presentare o visione di un filmo documentario che possa garantire l’immediato coinvolgimento dell’allievo -Assegnazione in lettura dei testi: Si insiste sulla necessità di una lettura libera,in cui l’unico vincolo sia la percezione del significato di base. 19 Si invita a sottolineare liberamente,a segnare quanto sembra importante,anche solo per sollecitazione emozionale. -Raccolta dati,scambio d’informazioni,ipotesi,precisazioni. In questa fase l’insegnante guida al dialogo,intervenendo solo marginalmente,in funzione di orientatore,qualora l’intervento risulti confuso o l’alunno appaia incerto o reticente. -Organizzazione dei dati: 1)Si precisa il significato di base del testo 2)Si giustificano le interpretazioni attraverso l’ausilio di strumenti analitici,se necessario esplicitati,chiariti o arricchiti dall’insegnante. 3) si contestualizza nel modo più problematico,individuando nel testo le parole chiave. 4)Si confrontano le interpretazioni 5) Si formalizzano i dati (mappe concettuali….)In questa fase l’insegnante assume il lideraggio e conduce la fase finale del lavoro. 20 ITALIANO PROGRAMMA SVOLTO 1. IL NATURALISMO - Lo scenario dell’età postunitaria - Il Positivismo - La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati - Il Naturalismo francese (e precursori, con particolare accento su stile e tecnica di Flaubert) - Il romanzo sperimentale: tecniche, temi, obiettivi nei fratelli de Goncourt e in Zola - Verismo italiano: tecniche, distanze dal Naturalismo, obiettivi in Capuana e Verga - Cenni al romanzo realista in Europa - Teatro: verso il dramma borghese - TESTI: Testo online “Lezione d’anatomia”, G.Camerana, T. pag. 168 (“Preludio” E.Praga), T. pag. 179 (“Dualismo” A.Boito), T. pag. 186 (“L’attrazione della morte”, I.U.Tarchetti), T. pag. 212 (“Un manifesto del Naturalismo”, F.li Goncourt), T. pag. 218 (“Lo scrittore come operaio del progresso sociale”, E.Zola), T. pag. 222 (“L’alcol inonda Parigi”, E.Zola), T. pag. 230 (“Scienza e forma letteraria: l’impersonalità”, L.Capuana) 2. VERGA - Cenni ai romanzi preveristi - l’approdo alla poetica verista: “Vita dei campi” - da “Fantasticheria” a “Rosso Malpelo” (regressione e straniamento) - Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano - “I Malavoglia”: a) Sfera più bassa del “Ciclo dei Vinti”; b) i due “blocchi” di personaggi: immobilismo e struggle for life; c) il linguaggio e lo stile, tempo e spazio d) darwinismo sociale - da “La roba” a “Mastro don Gesualdo”: il mito del self made man, il pessimismo totale sull’uomo, il fallimento esistenziale di Gesualdo TESTI: T pag. 352 (“Impersonalità e regressione”) , T pag. 363 (“Fantasticheria”) T pag. 368 (“Rosso Malpelo”) T pag. 380 (“La lupa”), T pag. 384 (“I vinti e la fiumana del progresso” dalla prefazione dei Malavoglia), T pag. 426 (“La roba”), T pag. 435 (“La tensione faustiana del self-made man” da Mastro don Gesualdo), Testo online “La morte di mastro-don Gesualdo” Lettura integrale de: “I Malavoglia” 21 3. IL DECADENTISMO - Origine, poetica, reazione al Positivismo - Il mistero e le “corrispondenze”, binomio intuizione-creazione - Cenni al contributo di Nietzsche (il dionisiaco, il superuomo, l’anticristo…) - Baudelaire come coscienza delle crisi dell’artista e come “fondatore” della reazione simbolista - Simbolismo francese : Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Mallarmè - Romanzo decadente in Europa (Huysmans, Wilde) TESTI: T pag. 487 (“Corrispondenze”, C.Baudelaire), T pag. 489 (“L’albatro”, C.Baudelaire),T pag. 495 (“Spleen”, C.Baudelaire), T pag. 512 (“Perdita dell’aureola”, C.Baudelaire), T pag.520 (“Arte poetica”, P.Verlaine) , T pag. 532 (“Vocali” A.Rimbaud), T pag. 538 (“Un colpo di dadi non abolirà mai il caso”, S.Mallarmé), T pag. 545 (“La realtà sostitutiva” J-K.Huysmans), T. pag. 550 (“La vegetazione mostruosa e malata”, J-K.Huysmas), T pag. 553 (“I principi dell’estetismo”, O.Wilde) 4. PASCOLI - La visione del mondo come dolore/ingiustizia/mistero e la ricerca del nido - Il fanciullino: a) la conoscenza alogica; b) umanitarismo, solidarietà e funzione della poesia - Il fanciullino e il superuomo: due miti complementari - Rapporto con la morte, culto della famiglia, sessualità - Temi della poesia pascoliana e soluzioni formali attraverso Myricae, Poemetti, Canti di Castelvecchio - Il versante politico: socialismo, fede umanitaria e nazionalismo TESTI: T pag. 672 (“Una poetica decadente” da “Il fanciullino”), T. pag. 698 (“Arano”), T. pag.700 (“X Agosto”), T. pag. 704 (“L’assiuolo”), T. pag. 708 (“Temporale”), T. pag. 710 (“Novembre”) , T. pag. 721 (“Digitale purpurea”), T. pag. 739 (“Italy”), T. pag. 748 (“Il gelsomino notturno”). 5. D’ANNUNZIO 22 - “Il piacere”: a) L’Esteta: la vita come un’opera d’arte, la seduzione, la mercificazione dell’arte; b) il fallimento esistenziale di Andrea Sperelli e la necessità di superare l’esteta; c) cenni per un confronto con Des Esseintes l’avvento del Superuomo (e il travisamento di Nietzsche) negli altri romanzi (“Il trionfo della - morte”, “Le vergini delle rocce”, “Il fuoco”, “Forse che sì forse che no”) - il panismo: il D’Annunzio dell’ Alcyone tra simbolismo e superomismo - il Notturno TESTI: T. pag. 588 (“Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”), T. pag. 601 (“Il programma politico del superuomo-Cantelmo”) T pag. 619 (“Lungo l’Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia”), T. pag. 622 (“La sera fiesolana”), T. pag. 630 (“La pioggia nel pineto”), T. pag. 635 (“Meriggio”), T. pag. 644 (“I pastori”), T. pag. 651 (“La prosa notturna”) 5. LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE - Stagione delle avanguardie: il rifiuto del “mercato culturale” e della tradizione, un’arte incomprensibile e “illeggibile” - Il Futurismo: a) cenni ai bersagli polemici; b) la visione del mondo e del ruolo dell’artista; c) la rivoluzione espressiva nelle arti, in particolare nella letteratura - Avanguardie in Europa: futurismo russo, dadaismo, surrealismo - Il Crepuscolarismo: G. Gozzano - breve excursus sul cambiamento delle tecniche narrative (crisi dell’impianto cronologico, posizione del narratore, monologo interiore, stream of consciousness…) TESTI: T. pag. 25 (“Manifesto del futurismo”, F.T.Marinetti), T. pag. 28 (“Manifesto tecnico della letteratura futurista”,F.T.Marinetti), T. pag. 32 (“Bombardamento”, F.T.Marinetti), T. pag. 37 (“E lasciatemi divertire! A.Palazzeschi), T. pag. 45.” T. pag. 51 (“Manifesto del Dadaismo” T.Tzara), T. pag. 54 (“Manifesto del Surrealismo” A.Breton) T pag 80, G. Gozzano “ La signorina Felicita” , “ Totò Merumeni,” pag 94. 5. PIRANDELLO - La visione del mondo: la critica dell’identità individuale, la maschera, la trappola della vita sociale, relativismo conoscitivo (lanterninosofia) - La dicotomia Vita-Forma come categoria con cui misurare l’analisi dell’uomo operata da Pirandello - L’umorista smaschera l’ipocrisia delle Forme 23 - la Vita e la Forma: esempi di reazioni possibili allo strapotere della Forma, fino a “Il fu Mattia Pascal” (“C’è qualcuno che ride”, “ Ciaula scopre la luna”, “Il treno ha fischiato”) - “Il fu Mattia Pascal”: a) la struttura; b) la possibilità di recuperare la Vita e il rientro nella Forma; c) l’esito paradossale del finale - “Uno, nessuno, centomila”: a) la struttura; b) l’impossibilità di costruirsi una personalità univoca c) il finale: un confronto col Mattia Pascal - il teatro: a) la provocazione sulle capacità conoscitive dell’arte, la polemica contro il dramma borghese, le innovazioni tecniche del teatro nel teatro; b) “Sei personaggi in cerca d’autore” (il rapporto tra teatro e capacità di decodificare il mondo; la complessità della creazione artistica: autore/personaggi/attori/pubblico; essere forma e avere forma) c) Il grottesco - Pirandello e il fascismo TESTI: T. pag. 243 (“Un’arte che scompone il reale” da “L’umorismo”), T. pag. 258 (“Ciaula scopre la luna”), T. pag. 263 (“Il treno ha fischiato”), T. pag. 287 (“Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia”), T. pag. 295 (“Nessun nome” da “Uno, nessuno, centomila”), T. pag. 302 (“Il giuoco delle parti”), T. pag. 348 (“La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio” da “Sei personaggi in cerca d’autore”), T. pag. 362 (“C’è qualcuno che ride”) Lettura integrale di: “Il fu Mattia Pascal”, “Sei personaggi in cerca d’autore” 5. SVEVO 4. La biografia: una nuova figura di scrittore 5. Le influenze: Marx, Freud, Shopenauer, Darwin 6. Cenni a “Una vita“, dove comincia a costruirsi la figura dell’inetto 7. “Senilità”: l’inetto (bisogno di purezza ed innocenza, processi di autoinganno, di innocentizzazione e relative tecniche narrative di denuncia; la figura del rivale) 8. “La coscienza di Zeno”: a) la struttura; b) l’inattendibilità del narratore; c) l’inetto (aggressività, senso di colpa, innocentizzazione e autoinganno segnano i complessi rapporti tra Zeno e il padre, Augusta, Ada, Guido); d) Zeno come soggetto di critica: lo smascheramento delle ipocrisie “borghesi”; e) malattia vs salute (in particolare nel finale e nel rapporto con il padre e con la moglie); TESTI: T. pag. 148 (“Il ritratto dell’inetto”da “Senilità”), T. pag. 152 (“Il male avveniva, non veniva commesso”) da “Senilità”), T pag. 158 (“La trasfigurazione di Angiolina” da “Senilità”) Lettura integrale di: “La coscienza di Zeno” 24 5. UNGARETTI - la biografia: inquieta e sofferta “sperimentazione esistenziale” - “L’allegria”: a) la “storia” del titolo; b) sradicamento e mancanza di identità vs bisogno di innocenza e ricerca della natura; c) lo sperimentalismo linguistico - “Sentimento del tempo”: a) la ricerca di senso passa per l’Assoluto (mito, religione); b) il recupero della tradizione - la religione della parola rimane obiettivo “trasversale” alle due raccolte - cenni al rapporto tra Ungaretti e l’Ermetismo - cenni a “Il dolore” TESTI: da “L’allegria”: T pag. 631 (“Veglia”) T pag. 630 (“Il porto sepolto”), T pag. 633 (“I fiumi”) T pag. 638 (“San Martino del Carso”), 644 (“Soldati”), T. pag. 627 T pag. 641 (“Mattina”) T pag. (“In memoria”), T. pag. 640 (“Commiato”), T pag. 662 (“Non gridate più”, da “Il dolore”) 6. SABA - Il diario poetico di una vita - Il Canzoniere : tra autobiografia e simbolo - Poesia e verità - Donne, fanciulli, animali in una poesia narrativa TESTI : T p. 581 (“ La capra”) T p.577 (“ A mia moglie”) “Tre poesie alla mia balia” (fotocopia) T p. 595 (“ Amai”), T p. 583 (“ Trieste”), T. p. 588 (“Mia figlia”), T. p. 590 (“Goal”) 5. MONTALE - “Ossi di seppia”: a) il ruolo del poeta: “codesto solo oggi possiamo dirti,/ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”; b) il leopardiano incontro con il Vero ed il passaggio metaforico dal mare all’aridità della terra; c) il dilagare del “male di vivere”; d) l’illusione del ricordo; e) il rifiuto del simbolismo, la poesia di cose (vs la ungarettiana poesia di parola), il correlativo oggettivo - “Le occasioni”: a) il ruolo del poeta: la barbarie nazifascista rende ancora più utopistico il compito di dare un senso alla realtà; b) di conseguenza la poesia di Montale si fa più difficile, ma non la si può ascrivere all’Ermetismo; c) emerge, sotto forma allegorica (Clizia), la cultura come possibile antidoto alla barbarie; d) il tema del ricordo - “La bufera e altro”: a) l’allegoria salvifica della donna-angelo (Clizia) – la poesia, la cultura; b) la disillusione: la poesia può sopravvivere solo se scende nel vitalismo della quotidianità, se passa dalla Beatrice-Clizia all’anti Beatrice-Volpe - cenni a “Satura” 25 TESTI: da “Ossi di seppia”: T pag. 681 (“I limoni”), T pag. 687 (“Meriggiare pallido e assorto”), T pag. 690 (“Spesso il male di vivere ho incontrato”), T pag. 694 (“Cigola la carrucola nel pozzo”), T pag. 685 (“Non chiederci la parola”) mattino andando”, T pag.697 “Casa sul mare” dei doganieri”, 4. T pag 696 “ Forse un da “Le occasioni”: T pag. 713 (“La casa T p. 717 (“Primavera hitleriana) T pag 721 “ L’anguilla”. Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri - il neorealismo e la narrativa della guerra e della Resistenza - Il consumismo di massa - Il mestiere di vivere e il mestiere di scrivere : C. Pavese,mito, memoria, poesia. TESTI: T pag 197 B. Fenoglio, “ Il settore sbagliato dalla parte giusta” , T pag 206 “ Torino sotto le bombe”, T pag 501 C. Pavese, “ I mari del sud”, T pag 527 “ Dove son nato non lo so” La luna e i falò), T pag 539 “ Come il letto di un falò” ( La luna e i falò). Per l’analisi di alcuni autori ci si è serviti di contributi critici e di testi presenti nel seguente manuale scolastico: --- R. Luperini et alii, La scrittura e l’interpretazione, vol. III, Palumbo, 1998 Questo materiale aggiuntivo è stato a volte fornito in fotocopia a volte letto direttamente in classe dal docente; tutto ciò che è utile al completamento del presente programma verrà inserito negli Addenda. TESTO ADOTTATO: G.Baldi, S.Giusso, M.Razetti, G.Zaccaria, “Testi e storia della letteratura”, vol. E, F, G, Paravia, 2011 L’insegnante Gli alunni 26 DISCIPLINA: STORIA INSEGNANTE: E.ORIA RELAZIONE FINALE SITUAZIONE DELLA CLASSE e VALUTAZIONE CONSUNTIVA La disciplina è stata da me seguita nel corso dell'intero triennio. Per la classe valgono, in generale, le osservazioni prima riportate, inerenti l’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Rispetto alla specificità della materia, la classe ha dimostrato, in genere, impegno adeguato, per alcuni non sempre continuativo. A livello generale, si è evidenziata una discreta motivazione, soprattutto nell’attualizzazione di alcune tematiche, anche se l’approccio metodologico è, per molti, essenzialmente nozionistico. Solo un piccolo gruppo ha acquisito maggiori capacità rielaborative. La preparazione globale, a parte pochi casi che si attestano su livelli molto buoni, è globalmente discreta. Si è sviluppata, invece, soprattutto in un ristretto gruppo di alunni, una positiva attitudine a rivedere criticamente gli eventi, cercando di collegarli e confrontarli con la realtà attuale. Permane qualche difficoltà, nella maggior parte degli studenti, nell’utilizzo di un corretto lessico specifico. RISULTATI COMPLESSIVI I seguenti obiettivi non sono stati raggiunti dalla maggioranza del gruppo, ed è evidente il fatto che siano presenti differenti livelli di acquisizione. Solo pochi alunni corrispondono pienamente al livello di adeguatezza individuato nei criteri di valutazione: 1. conoscenza dei principali eventi storici (dai primi del ‘900 agli anni settanta) 2. capacità di collegare gli eventi,individuando il nesso causa effetti e attuando una serie di spostamenti sull’asse della diacronia 3. capacità di analizzare un documento storico e stralci di testi storiografici individuando tesi di fondo e concetti a suo sostegno 4. conoscenza e uso del lessico specifico. 27 METODI 5. lavoro di gruppo (individuazione e confronto delle basi materiali) 6. lezione frontale 7. realizzazione e confronto di schemi e tabelle 8. esemplificazioni attraverso attualizzazioni 9. visione film storici e documentari 10. moduli interdisciplinari (con italiano) Valgono comunque,anche per la storia, le modalità metodologiche generali, già utilizzate per italiano. VERIFICHE Sono state privilegiate le verifiche scritte, per ovvie ragioni di tempo, ma anche per esercitare la classe allo svolgimento della terza prova. Sono stati sottoposti test a risposta multipla, a risposta aperta, analisi di documento con individuazione della tesi di fondo. Le verifiche orali si sono poste, come obiettivo, l’interdisciplinarietà italiano-storia. MODALITA’ DI RECUPERO Non si è reso necessario attivarle in modo sistematico, anche perché le carenze, di tipo contenutistico, erano dovute essenzialmente a scarso studio e non a mancata comprensione. In genere, si è preferito ridurre i contenuti del modulo e verificarli con prove frequenti ma brevi. 28 STORIA - PROGRAMMA SVOLTO TESTO DI RIFERIMENTO : G.Gentile-L. Ronga, Storia & Geostoria,ed. La Scuola. 1) LA SOCIETA’ DI MASSA 2) L’ETA’ GIOLITTIANA 3) LA GRANDE GUERRA 4) L’ETA’ DELLE RIVOLUZIONI 5) IL MONDO TRA LE DUE GUERRE MONDIALI 6) IL REGIME FASCISTA IN ITALIA 7) IL TOTALITARISMO COMUNISTA IN UNIONE SOVIETICA 8) IL TOTALITARISMO NAZISTA IN GERMANIA 9) LA SECONDA GUERRA MONDIALE 10) LA SHOAH 11) I DUE IMPERI: LA GUERRA FREDDA 12) I DUE IMPERI: DISTENSIONE E CONFRONTO 13) L’ITALIA: DAL DOPOGUERRA AL SESSANTOTTO 14) LA DECOLONIZZAZIONE 15) TRA DUE MONDI: AMERICA LATINA ED ISRAELE 16) GLI ANNI SETTANTA (CENNI) 29 DOCUMENTI ANALIZZATI TOMO A MODULO 1 UNITÀ 1 Pag. Leone XIII – “Il vangelo sociale della Rerum Novarum” 39 DOC. 3 ( Leone XIII, Rerum Novarum, 1891) G.L.Mosse – “Il simbolismo politico” STO. 2 42 ( G.L.Mosse, La nazionalizzazione delle masse, in Il Mulino) UNITÀ 2 “L’illusione tripolina” DOC. 3 62 DOC 1 (La Voce, 1911) “ Il criminale si riconosce dalla faccia” 60 “Il ministro della malavita” STO. 1 (G.Salvemini, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, a cura di E.Apith, Feltrinelli) UNITÀ 3 A. Mousset – “Tutta colpa di Gavrilo Princip?” 95 DOC. 1 ( A. Mousset, Un drame historique, l’attentat de Sarajevo, 1930) G. Scalarini – “Soldato al fronte secondo la stampa e nella 98 DOC. 2 realtà” ( G. Trevisani, Mezzo secolo di storia nella caricatura di Scalarini, 1915-1918) W. Wilson – “I quattordici punti di Wilson” 99 DOC. 3 ( Wilson, I quattordici punti, 1918) B.Bongiovanni – “La periodizzazione del Novecento” 102 STO. 2 (B.Bongiovanni, La periodizzazione del Novecento, “Nuvole”,V n.1, settembre-dicembre 1995) UNITÀ 4 Lenin – “Il governo dei soviet” 142 DOC. 2 DOC 3 ( Lenin, Sul dualismo di poteri, 1917) Costituzione unione repubbliche socialiste STO.2 143 N.Bobbio – “Per andare dove?” 146 ( N.Bobbio, L’utopia capovolta, La Stampa 1989) DOC. 2 fotocopia Lenin – “Tesi di Aprile” ( Lenin, , 1917) MODULO 2 UNITÀ 1 PAG. DOC. 3 professore Il preside e alcuni docenti dell’Istituto Tecnico Riccati – “Il insegna razzismo” 258 (Treviso, 1938) 30 STO. 1 consenso” R. De Felice – “Il fascismo tra rivoluzione e ricerca del 260 ( R. De Felice, Intervista sul fascismo, Laterza, 1976) UNITÀ 2 DOC. 2 “Non c’è stile di vita come quello americano” 291 (fotografia, autore sconosciuto, epoca Anni Trenta, provenienza Stati Uniti) DOC. 3 F.D.Roosevelt – “Questa grande nazione saprà risorgere” 291 (F.D.Roosevelt, Discorso di insediamento alla Casa Bianca, 4 marzo 1933) DOC. 3 J.K.Keynes – “Il ruolo dello Stato e l’iniziativa privata” 293 (J.K.Keynes, Teoria generale dell’occupazione,dell’interesse e della moneta, 1936) UNITÀ 3 DOC. 1 programma Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori – “Un nazionalista” 332 ( Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, Programma del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, 1920) UNITÀ 5 DOC. 1 F.de Fontette “Il massacro di Katyn” 416 (F.De Fontette, Ansa Radio Mosca, 1989 ) DOC. 2 “Piazzale Loreto: la resa dei conti” 418 (fotografia, Italia, 1945) TOMO B MODULO 1 UNITÀ 1 PAG. DOC. 1 W. Churchill – “La cortina di ferro” 36 ( W. Churchill, Discorso del 5 marzo 1946 al Westminster College di Fulton (USA), 1946) DOC. 2 H. Truman – “La dottrina Truman” 37 ( H. Truman, Discorso del 12 marzo 1947 al Congresso, 1947) STO. 1 E. Aga Rossi – “Tutta colpa dell’Unione Sovietica” 40 (E. Aga Rossi (a cura di), Gli Stati Uniti e le origini della guerra fredda, Il Mulino, 1984) P. Grosser – “Tutta colpa degli Stati Uniti” 41 ( P. Grosser, De Yalta à la guerre de Corée: comment le monde a basculé dans la guerre froide, in L’Histoire, n. 209) UNITÀ 3 DOC. 3 democrazia” U. Terracini – “La Costituzione primo passo della 98 ( U. Terracini, Discorso all’Assemblea Costituente, 1947) 31 UNITÀ 4 DOC. 1 N. Krusčëv – “La denuncia dei crimini di Stalin” 127 ( N. Krusčëv, Rapporto segreto al XX Congresso del PCUS, 1956) UNITÀ 5 DOC. 4 mercato” Giovanni Paolo II – “Limiti e rischi dell’economia di 156 (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Centesimus annus, 1991) UNITÀ 6 DOC. 3 R. Rossanda – “L’album di famiglia” 190 (dal quotidiano Il Manifesto, 28 marzo 1978) 32 FILOSOFIA RELAZIONE FINALE Prof. Enrico Macchetti (in sostituzione della Prof.ssa Chiara Cisero) L’aspetto che si pone come più evidente nel percorso che la classe Va D ha affrontato in tutto il triennio, per quanto concerne la materia Filosofia, è stato sicuramente l’impossibilità di godere di continuità didattica e quindi di uniformità nella proposta del contenuto e nel metodo. Il fenomeno ha riguardato la classe anche all’interno di questo suo ultimo anno scolastico, con l’avvicendamento di due figure di docenti a spartirsi i due periodi dell’anno. Chi scrive ha assunto infatti l’insegnamento soltanto a partire dal mese di gennaio. Tale aspetto lascia intendere, quindi, non soltanto la situazione di reale e continuativa difficoltà in cui gli alunni hanno dovuto portare avanti l’apprendimento della disciplina filosofica, ma anche le inevitabili insufficienze nel proporre una presentazione profonda ed esaustiva della classe da parte di chi ha potuto interagire con il gruppo classe stesso soltanto per un periodo assai limitato di tempo. La situazione generale della classe può ritenersi tutto sommato discreta – tenuto debito conto dell’handicap generale della succitata discontinuità didattica – con qualche eccezione sia al di sopra che al di sotto del rendimento medio. L’atteggiamento nei confronti della disciplina non è stato quello di un costante interesse per il contenuto della stessa (fatto in parte fisiologico per una materia non di indirizzo), anche se sarebbe falso sostenere che la classe ha manifestato una recisa estraneità, in particolare rispetto ad alcuni temi o argomenti. Saltuariamente, l’intento di chiarimenti o la richiesta esplicita di approfondimenti a latere è stata esplicita Non può essere negato, tuttavia, che l’interesse per il riconoscimento numerico del voto sia stato la motivazione ampiamente prevalente nell’approccio alla disciplina. Per quanto non in presenza di un’eccellenza generale della classe, rare sono state le occasioni di rallentamento del corso del programma imputabili alla classe stessa. Una certa fatica nel procedere è stata imputabile piuttosto alla tabella oraria non particolarmente favorevole, che collocava filosofia ai soli giorni di lunedì e sabato. I debiti accumulati nel corso del primo periodo sono stati, con maggior o minor fatica, colmati con margine spesso non oltremodo solido. L’attività di studio, come detto, ha sempre mostrato di essere più finalizzata al giudizio positivo che disinteressata. Ciò ha provocato inevitabilmente manifestazioni di studio selettivo e calibrato in vista dei momenti di verifica previsti. Questo non ha tuttavia implicato un atteggiamento da parte del gruppo classe che possa essere definito irresponsabile. Il rapporto con il docente si è sempre mantenuto all’insegna della franchezza, dell’apertura di mente e della trasparenza – anche nella dialettica tra esigenze della programmazione, richieste del docente ed eventuali concessioni domandate dalla classe. 33 Metodologia e obiettivi didattici La metodologia didattica impiegata è stata pressoché integralmente quella della lezione frontale, in cui non necessariamente l’esposizione del contenuto rispecchiava quella del manuale in uso, per quanto quest’ultimo fungesse sempre da fonte in ultima analisi rilevante. Quando ritenuto opportuno, si è volentieri fatto ricorso alla lettura di testi anche integrando in qualche caso l’antologia del manuale. Tra gli obiettivi che si è cercato di perseguire, anche nell’ottica della didattica per competenze, è stato dato particolare rilievo al momento della rielaborazione in proprio da parte dello studente dei contenuti acquisiti. Senza che ciò significasse un allentamento nell’importanza attribuita ad altri aspetti e competenze (acquisizione di un patrimonio di conoscenze reali, acquisizione del lessico specifico della disciplina), si è ritenuto opportuno potenziare il momento della costruzione argomentativa, della messa in relazione dei contenuti e della contestualizzazione – essendo questo un punto assolutamente fondamentale su cui tuttavia si lamentano non poche carenze, in generale. 34 PROGRAMMA SVOLTO Manuale in uso: N.Abbagnano, G.Fornero, La filosofia, Paravia-Pearson, Milano-Torino, 2009 Introduzione alla filosofia post-kantiana. Romanticismo e idealismo. G.W.F.Hegel o o o o Destra e sinistra hegeliana o o L’opposizione radicale alla filosofia hegeliana Il mondo come rappresentazione: l’eredità kantiana e il “velo di Maya”. Il mondo come volontà. Il pendolo le vie d’uscita dalla volontà. Il ruolo dell’oggettivazione artistica. L’etica e l’ascesi. La noluntas. S.Kierkegaard o o o L.A.Feuerbach e l’esito ateo della risoluzione della teologia nell’antropologia. La critica a Hegel – il significato della “alienazione” in campo religioso – la religione come antropologia capovolta. A.Schopenhauer o o o o La corrispondenza tra ordine logico e ontologico. La coscienza come processo di auto-compimento. Il concetto di “superamento”. La Fenomenologia e gli stadi della coscienza. Le figure capitali della Fenomenologia: servo/signore, coscienza infelice. Lo Hegel del “sistema” nell’Enciclopedia. Logica e filosofia della natura. La filosofia dello spirito e la sua articolazione: spirito soggettivo – spirito oggettivo (famiglia, società civile, Stato) – spirito assoluto (arte, religione, filosofia) Il valore del singolo e l’acquisizione di centralità della sfera esistenziale in filosofia I concetti chiave della filosofia della singolarità: possibilità, scelta, angoscia, disperazione, peccato gli stadi dell’esistenza: estetico, etico, religioso il Positivismo o A.Comte. Definizione di positivismo. Il valore del progresso. La legge dei tre stadi: teologico metafisico, positivo 35 o J.Stuart Mill. Ricerca teoretica e impegno politico il Sistema di logica induttiva e deduttiva. Il valore assoluto dell’esperienza. Il significato dell’induzione. Il postulato di uniformità della natura. I Principi di economia politica e Sulla libertà. Le posizioni classiche del liberalismo economico-sociale. La libertà di coscienza. Il valore dell’autodeterminazione individuale I MAESTRI DEL SOSPETTO K.Marx o o o o o o Freud e la rivoluzione psicanalitica o o o o o o formazione entro la sinistra hegeliana. Critiche a Hegel e Feuerbach. Critica alla società borghese. Alienazione e sfruttamento. Lettura T5 p.148 il materialismo storico. Economia elevata a paradigma della realtà umana. Il concetto di “ideologia”. articolazione della produzione: struttura e sovrastruttura e la “legge” della storia. Il Manifesto. Ruolo storico della borghesia e critica dei socialismi non-scientifici. Il Capitale. La forma-merce e i concetti a essa collegati: valore d’uso, valore di scambio. Il “feticismo della merce”. Il ciclo produttivo MDM e DMD’. Le contraddizioni del capitalismo. Rivoluzione, dittatura del proletariato, società comunista. Definizione di psicanalisi. Il metodo psicanalitico, talking cure e transfert. La scoperta dell’inconscio e la “topica” della mente: conscio, perconscio, inconscio. L’interpretazione dei sogni. Il sogno come camuffamento. Il concetto di libido. Teoria della sessualità infantile. Le tre fasi Articolazione della mente secondo approccio strutturale: Es, io, super-io le questioni antropologiche: la religione come proiezione di rapporti terreni e soddisfazione di desideri; la civiltà come repressione della libido per immunizzarsi dal potenziale distruttivo F.Nietzsche o o o Struttura del pensiero nietzschiano nelle tre fasi: 1) apollineo-dionisiaco; 2) fase illuministica; 3) fase dell’oltreuomo L’orizzonte di fondo della filosofia nietzschiana. Dalla critica scientifica alla decostruzione della coscienza occidentale. Il ruolo della formazione filologica. L’abbandono di ogni fiducia progressista alla base dell’opera dissolutrice delle certezze metafisiche. La nascita della tragedia. L’apollineo e il dionisiaco. La tragedia come luogo di compenetrazione tra i due principi. Origine della tragedia nel coro dionisiaco (espressione del caos e della vanità della vita umana) e suo decadenza a partire da Euripide. 36 o o o Critica della morale. Morale dei signori – l’ideale della “vita riuscita” - e morale degli schiavi (il “risentimento”). Esigenza di transvalutazione dei valori Critica della religione. Dio come personificazione di ogni verità metafisica. Affermazione dell’oltreuomo. La fedeltà alla terra. L’eterno ritorno. Aspetti del dibattito epistemologico del ’900 o o o Il Docente K. Popper e il falsificazionismo. Il metodo di congetture e confutazioni. T.Kuhn e la struttura non-scientifica delle rivoluzioni scientifiche. P.Feyerabend e la dissoluzione del metodo Gli allievi 37 Istituto di Istruzione Superiore “P. Martinetti” Caluso Anno Scolastico 2013/2014 Classe: 5D Scientifico Tecnologico Alunni: 15 Ore settimanali di lezione: 3 Docente: Barbieri Massimo Materia: Lingua Inglese Relazione finale La classe 5D mi è stata assegnata all'inizio del percorso di studi. Il gruppo classe si presenta abbastanza compatto, capace di risolvere conflitti interni e disponibile al dialogo con l'insegnante. Dal punto di vista delle capacità, il gruppo è abbastanza omogeneo: diversi alunni hanno buone capacità, qualcuno è più selettivo, e quasi nessuno evidenzia gravi difficoltà. La totalità degli studenti ha sempre dimostrato interesse verso la materia, ha seguito le lezioni con attenzione e con una partecipazione generalmente attiva e talvolta propositiva. Il comportamento è stato generalmente corretto, ma non sempre maturo e responsabile, almeno da parte di qualche allievo. La motivazione allo studio è buona, e l'impegno profuso nel lavoro a casa è stato notevole ma non sempre costante perché spesso mirato alle verifiche scritte o orali. Il lavoro in classe è stato svolto quasi sempre con discreta serietà, anche se solo talvolta accompagnato dalla volontà di approfondire i contenuti trattati e di andare oltre alla loro superficie. Durante i primi tre anni del corso di studi ho concentrato l'attività didattica allo scopo di consolidare e ampliare le conoscenze linguistiche degli studenti e migliorare le loro abilità espositive, ma ho anche cercato di far acquisire un metodo di studio adeguato a coloro che risultavano essere più fragili. A partire dal terzo anno ho orientato il percorso didattico adeguandolo alle richieste dell'indirizzo e mirando a perseguirne gli obiettivi in vista dell'esame di stato; a questo fine ho svolto un lavoro in ambito letterario in cui ho trattato alcune delle principali correnti letterarie e il loro contesto storico, gli autori rappresentativi delle stesse, le relative opere e il lessico specifico. La valutazione complessiva della preparazione si attesta su livelli medio-alti: un buon numero di allievi ha ottenuto risultati brillanti, altri hanno conseguito profitti sufficienti o superiori alla sufficienza grazie al loro rigore nello studio, mentre pochi si sono accontentati di risultati minimi o presentano ancora delle carenze. Il programma predisposto nel piano di lavoro di inizio anno è stato svolto totalmente. Per quanto riguarda gli alunni che presentavano difficoltà non ho ritenuto opportuno attivare corsi di recupero in quanto il programma di quinta comporta fondamentalmente l'impegno e la costanza nello studio a casa e nel lavoro in classe. Le lacune ancora persistenti sono quindi da addebitarsi soprattutto alla non sufficiente costanza e concentrazione nello studio, alla mancata disponibilità ad aumentare l'impegno nel lavoro adeguandolo alle maggiori richieste, ma anche alle carenze linguistiche accumulate negli anni precedenti. 38 Obiettivi Gli obiettivi del corso fanno riferimento a conoscenze, competenze e capacità che gli alunni, in vista dell'esame di stato, devono aver acquisito. Gli studenti devono conoscere le correnti letterarie trattate, gli autori rappresentativi delle stesse e le relative opere, il lessico specifico e le strutture morfosintattiche. Per quanto riguarda le competenze, gli allievi devono saper periodizzare e leggere selettivamente i testi, individuare le informazioni in coerenza con la tematizzazione stabilita, analizzare, leggere e comprendere i testi di argomento narrativo, schematizzare e sintetizzare in maniera chiara ed ordinata le informazioni dedotte, comprendere e rispondere a domande riguardanti i testi esaminati, esporre in maniera adeguata, anche se non formalmente esente da imperfezioni, le correnti letterarie, gli autori e le loro opere. Infine, gli alunni devono aver sviluppato la capacità di usare le proprie basi culturali, letterarie e linguistiche in modo autonomo e devono essere in grado di rendersi comprensibili in ambito quotidiano e professionale. Metodologia didattica Lo svolgimento dei moduli è partito da una lettura e si è sviluppato, insieme agli studenti, in modo da rendere le lezioni dialogate non soltanto nel momento dell'esercitazione ma anche in quello dell'analisi del testo e della rielaborazione personale. La lezione frontale è stata limitata alla necessaria chiarificazione di concetti ed alla sistemizzazione dei contenuti linguistici e culturali. Il materiale presentato è stato analizzato attraverso diversi esercizi di lettura estensiva per il reperimento delle idee importanti (skimming) e di particolari informazioni (scanning), intensiva per i singoli paragrafi, con L'individuazione dell'idea centrale ed, infine, analitica per comprendere la struttura morfo-sintattica ed il lessico. In questa fase si traducevano le parole sconosciute, si fornivano sinonimi e si rivedevano le strutture grammaticali. Successivamente, si proponevano esercizi rivolti ad approfondire il contenuto del testo e stimolare la capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione personale. Strumenti di lavoro Oltre a far riferimento al testo in adozione, il lavoro di studio degli autori e delle loro opere è stato ampliato con materiale elaborato e poi fotocopiato tratto da Internet e da testi di letteratura, ma anche con materiale audio e video tratto da CD e cassette audio. Modalità di verifica e valutazione La verifica scritta è stata effettuata con esercizi strutturati: test vero/falso, a risposta multipla, a risposta aperta, con assegnazione di un punteggio per ciascun item proposto, opportunamente ponderato in base all'obiettivo da rilevare. Le prove simulate per l'Esame di Stato si sono svolte assegnando tre domande a risposta aperta. Nella valutazione si è tenuto conto delle conoscenze, delle abilità espressive e di sintesi. La verifica orale ha seguito l'impostazione già indicata nella metodologia delle lezioni. I metri e i criteri valutativi adottati sono stati stabiliti di comune accordo in sede di Programmazione di Lingue; tali criteri hanno fatto riferimento in modo particolare alla conoscenza dei contenuti, alla comprensione, all’applicazione scritta e orale, all’esposizione scritta e orale, alla conoscenza del lessico, alla pronuncia e all’ortografia secondo una scala di livelli che andavano dall’attribuzione di un livello valutativo massimo (A), ad un livello minimo (E). Testo adottato: M. Spiazzi – M. Tavella “Now and then - Second Edition” Ed. Zanichelli Caluso, 28 aprile 2014 L’insegnante: 39 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "PIERO MARTINETTI" - CALUSO Anno Scolastico 2013 / 2014 Classe: 5D Scientifico Tecnologico Insegnante: Barbieri Massimo Materia: Lingua Inglese PROGRAMMA SVOLTO Dal testo: M. Spiazzi – M. Tavella “Now and then - Second Edition” Ed. Zanichelli Chapter D: The Romantic Age The Gothic Novel (pag. 131) The creation of the monster (reading and analysis) Visione del fim “Frankenstein” di J. Whale (1931) William Blake and the theme of imagination Blake the man Blake the artist Blake the poet Blake the prophet Complementary opposites Imagination and the poet Blake's interests in social problems Style Blake: “Songs of innocence and Songs of Experience” (photocopy) The tyger (photocopy) The Lamb (listening and analysis) The tyger (listening and analysis) The Romantic poetry William Wordsworth and the theme of nature Life and works Ttyhe manifesto of English Romanticism The importance of the senses and of memory Recollection in tranquillity The poet's task and his style Man and the natural world Daffodils (listening and analysis) S.T. Coleridge and the theme of supernatural Life and works The theme of the supernatural Imagination and fancy 40 The ideal in the real The Rime of the ancient mariner (content) The killing of the albatross (listening and analysis) The novel in the Romantic Age - Mary Shelley and the theme of science Life and works Frankenstein or the Modern Prometheus – The plot The origin of the model Literary influences The influence of science Narrative structure The double Themes Frankenstein's dead (reading and analysis) Edgar Allan Poe Life and works The theme of perverseness The single effect The tales Confinement and death Long interior monologues The tell-tale heart (reading and analysis) Chapter E: The Victorian Age The Victorian compromise The Victorian Age (photocopy) Victorian values (photocopy) Victorian education Patriottism Evangelicalism Utilitarianism Empiricism Darwinism The Age of Expansion and Reform Queen Victoria's reign The urban habitat The American Civil War The abolition of slavery American Renaissance The Victorian Novel (pag. 186) Charles Dickens The man and the writer Dickens's narrative The theme of industrialism Characters A didactic aim 41 A critique of industrialism and materialism Hard Times and the theme of industrialism Plot and structure A town of red bricks (listening and analysis) A man of realities (listening and analysis) Oscar Wilde Aestheticism and Decadence (pag. 198) The brilliant artist and the dandy A professor of aesthetics Art for art's sake The picture of Dorian Gray and the theme of beauty Plot and narrative technique A timeless beauty Basil's study (reading and analysis) I would give my soul (reading and analysis) Chapter F: The 20th Century The historical background – Timeline Anxiety and rebellion A deep cultural crisis Freud's influence The theory of relativity External time vs internal time Great expectations The swinging 1960s The reign of Edward VII The suffragettes World War I The Irish question and the Easter Rising The transformation of British society between the wars The Jazz Age The New Deal World War II The Welfare State W. B. Yeats A cultural Irish leader The symbol as a theme in itself A wide range of themes Style The Gyre Easter 1916 (listening and analysis) James Joyce Life and works (pag. 297) A subjective perception of time The impersonality of the artist The stream of consciousness and the interior monologue (pag. 259) Indirect interior monologue Molly's monologue (reading and analysis) (pag.260-261) Dubliners and the theme of paralysis 42 The origin of the collection Narrative technique The use of epiphany A pervasive theme: paralysis George Orwell Life and works (pag. 305) The artist's development Social themes Nineteen eighty-four structure and plot An anti-utopian novel Winston Smith Big Brother is watching you (reading and analysis) Caluso, 28 aprile 2014 L’insegnante: I rappresentanti di classe: Massimo Barbieri 43 ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI SC. DELLA TERRA –BIOLOGIA-CHIMICA DOCENTI: Michela Oberto Daniela Pomero Le attività interdisciplinari, svolte durante le ore di codocenza,sono servite a collegare e approfondire i contenuti delle due discipline, favorendo così la visione sistemica dei fenomeni e dei processi affrontati con lo studio teorico. Il lavoro è stato proposto e finalizzato al raggiungimento delle seguenti competenze: - esaminare un fenomeno complesso scomponendolo in elementi semplici e ricomporre gli elementi cogliendone le interazioni. - operare manualmente in laboratorio usando correttamente strumenti di misura, attrezzature e sostanze applicando le norme di sicurezza. - elaborare un protocollo di lavoro che riferisca in modo sintetico la procedura seguita , i risultati raggiunti ed il loro significato usando linguaggi specifici. - formulare ipotesi per interpretare i fatti osservati - elaborare e relazionare i contenuti di ricerche individuali ELENCO DELLE ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI SVOLTE 1. ATTIVITA’ PRATICHE PRESSO IL LABORATORIO DELL’ISTITUTO sintesi dell’Aspirina (acido acetilsalicilico) sintesi dell’acetato di isoamile - Reazioni di esterificazione: - Reazione di saponificazione Riconoscimento degli zuccheri riducenti con il reattivo di Feheling Riconoscimento dell’amido con il reattivo di Lugol Idrolisi dei disaccaridi e dell’amido. Riconoscimento dei lipidi Riconoscimento delle proteine con il reattivo del biureto Riconoscimento degli amminoacidi con la ninidrina Ricerca dei principi nutritivi negli alimenti Estrazione del DNA da tessuti vegetali 2. APPROFONDIMENTI INTERDISCIPLINARI ATTRAVERSO: Ricerche individuali ed esposizione alla classe sui seguenti temi: - I polimeri sintetici, produzione ed applicazioni tecnologiche. - Variazioni climatiche e protocollo di Kyoto: “lo stato attuale delle cose” Uscite didattiche con relativa verifica delle competenze acquisite -Attività pratica presso l’Università di Torino proposta dalla Fondazione per le Biotecnologie -Visita al Depuratore Smat di Castigliane Torinese RISULTATI OTTENUTI Globalmente la classe ha dimostrato interesse e partecipazione per le attività svolte. Quasi tutti gli allievi sono riusciti a raggiungere un’ adeguata autonomia nelle attività di laboratorio e hanno dimostrato una progressione nella capacità di elaborazione. 44 MATERIA: CHIMICA E LABORATORIO DOCENTE: Daniela Pomero TESTO ADOTTATO Harold Hart: “CHIMICA ORGANICA” ed.Zanichelli TESTI CONSIGLIATI PER LA CONSULTAZIONE: Giuliano Ricciotti, BIOCHIMICA DI BASE ed. Bovolenta ed.Zanichelli A. Post Baracchi A. Tagliabue CHIMICA, progetto modulare ed. Lattes SITUAZIONE DI PARTENZA La classe che ho avuto modo di seguire dalla prima, e per l’insegnamento della chimica dalla terza, presentava all’inizio dell’anno una preparazione di base complessivamente adeguata per affrontare i nuovi argomenti. Solo alcuni allievi presentavano evidenti carenze metodologiche pregresse. Il primo periodo dell’anno è stato dedicato al ripasso e all’approfondimento di acidi carbossilici e ammine svolti solo sommariamente nel quarto anno, ma indispensabili per lo studio delle biomolecole. Tale lavoro di completamento e consolidamento delle conoscenze pregresse è stato affrontato anche attraverso attività di laboratorio svolte nelle ore di codocenza con l’insegnante di biologia. Prima dello studio delle macromolecole biologiche è stato affrontato, anche con approfondimenti individuali, quello dei polimeri sintetici e delle loro applicazioni tecnologiche . Le finalità perseguite sono: Acquisire la consapevolezza che gran parte dei fenomeni macroscopici consiste in trasformazioni chimiche, interpretabili facendo riferimento alla natura e al comportamento microscopico della materia Comprendere i concetti ed i procedimenti che stanno alla base degli aspetti chimici delle trasformazioni naturali e tecnologiche Possedere le conoscenze essenziali per la comprensione delle basi chimiche della vita. METODOLOGIA e STRUMENTI Il programma svolto in questo anno scolastico segue le indicazioni fornite dai programmi dell’indirizzo Scientifico –Tecnologico Brocca riguardo alla scansione dei contenuti da affrontare nei cinque anni di corso e presenta uno stretto rapporto di continuità con quanto gli allievi hanno già appreso negli anni precedenti. Per dare senso e concretezza a quanto l’allievo sta apprendendo, i vari argomenti della disciplina sono stati sviluppati mantenendo un costante riferimento alle osservazioni dirette, all’esperienza quotidiana ed ai processi naturali o industriali,. Lo sviluppo di esercizi e la risoluzione di problemi sono stati utilizzati per favorire un’effettiva padronanza dei concetti, e stimolare così l’acquisizione di strategie di pensiero sempre più articolate. La trattazione teorica è stata supportata da esperienze di laboratorio, uscite didattiche e incontri con esperti. Sono stati attivati dei momenti di colloquio e discussione per favorire l’approfondimento ed il collegamento interdisciplinare degli argomenti, in particolare con la Biologia. Gli strumenti utilizzati sono: Lezione dialogata Lezione frontale Libro di testo Testi di consultazione Lettura di articoli tratti da riviste scientifiche Rielaborazioni attraverso mappe concettuali Materiale audiovisivo Attività interdisciplinari Sc.della Terra –Biologia-Chimica (vedi allegato) 45 Esercizi di applicazione delle conoscenze MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE Come stabilito nella programmazione comune di Scienze la valutazione si è basata sulle seguenti voci secondo livelli esplicitati sul registro e riportati nelle schede di valutazione quadrimestrali conoscenza applicazione elaborazione esposizione: argomentazione uso del linguaggio specifico Poiché le prove di verifica hanno per oggetto il livello di conseguimento degli obiettivi specifici disciplinari, la loro tipologia è in funzione del tipo di obiettivi suddetti. Sono stati utilizzati a tal fine: Questionari a risposta aperta Colloqui orali Rielaborazione di testi ed articoli scientifici Schede e relazioni del lavoro compiuto, per verificare attività sperimentali. Presentazione di lavori di ricerca individuale Esercizi di applicazione delle conoscenze MODALITA’ DI RECUPERO Durante il corso sono stati attivati dei momenti di recupero in itinere ed è stata offerta, agli allievi in difficoltà, la possibilità di svolgere su richiesta dei medesimi delle lezioni di recupero extra orario curriculare. .Le ore di codocenza con biologia, in particolare nell’ultimo periodo dell’anno, sono state usate per svolgere un lavoro guidato di esposizione ed elaborazione interdisciplinare delle conoscenze acquisite in preparazione anche del colloquio orale d’esame. RISULTATI COMPLESSIVI La classe nel complesso ha sempre affrontato la disciplina con interesse e soprattutto con curiosità per gli aspetti applicativi con cui gli argomenti potevano collegarsi rendendo le lezioni vivaci e interattive. A questo momento positivo non sempre è seguito uno studio sistemico e costante, in generale la progressione e l’impegno personale sono stati discontinui e spesso finalizzati solo ai momenti di verifica. Il programma proposto è stato svolto regolarmente, gli argomenti non trattati nel testo in adozione sono stati svolti fornendo schede riassuntive e indicando fonti di eventuale consultazione. Le parti riguardanti i problemi di inquinamento ambientale sono state inserite nel programma, anche se già affrontate in altri ambiti. Questa sintetica revisione è servita a dar loro una sistemica interpretazione inserendoli nell’ambito dei cicli biogeochimici. Nel complesso la maggior parte degli allievi, pur non avendo raggiunto conoscenze approfondite, è in grado di affrontare con sufficiente autonomia gli argomenti della disciplina. Alcuni hanno lavorato con continuità e serietà, hanno acquisito una preparazione approfondita e adeguate competenze anche a livello interdisciplinare. Sono infine da segnalare alcuni alunni che non hanno raggiunto risultati adeguati a causa delle gravi carenze metodologiche, delle non colmate lacune pregresse e della scarsa conoscenza 46 MATERIA: CHIMICA E LABORATORIO DOCENTE: Daniela Pomero PROGRAMMA SVOLTO U.D. 1: ACIDI CARBOSSILICI E LORO DERIVATI Proprietà fisiche La risonanza dello ione carbossilato L’acidità e le Ka Derivati degli acidi carbossilici Reazione di esterificazione La saponificazione U.D. 2: AMMINE E COMPOSTI AZOTATI Classificazione e struttura Proprietà fisiche La basicità delle ammine U.D. 3: I POLIMERI SINTETICI La classificazione dei polimeri Reazioni di polimerizzazione Polimeri di condensazione Polimeri vinilici Polimeri dienici :la gomma naturale e sintetica Fibre tessili sintetiche Riciclo e smaltimento della plastica. U.D.4: I COMPOSTI ORGANICI DI INTERESSE BIOLOGICO CARBOIDRATI : I monosaccaridi La chiralità e le proiezioni di Fisher Le strutture cicliche piranosiche e furanosiche Anomeria e mutarotazione Ossidazione dei monosaccaridi, il reattivo di Tollens e di Fehling La formazione dei glicosidi I disaccaridi : maltosio, cellobiosio, lattosio, saccarosio I polisaccaridi : amido, glicogeno, cellulosa PROTIDI Amminoacidi naturali Le proprietà acido-base dgli amminoacidi Le reazioni degli amminoacidi Peptidi Il legame disolfuro La struttura primaria e secondaria delle proteine Proteine fibrose e globulari La struttura terziaria e quaternaria Funzioni biologiche delle proteine La sintesi peptidica L’analizzatore di amminoacidi 47 Elettroforesi LIPIDI I triesteri del glicerolo; grassi e oli Idrogenazione di oli vegetali Reazione di saponificazione, azione detergenta dei saponi Fosfolipidi: struttura e funzione biologica Cere Steroidi: struttura e funzioni biologiche ACIDI NUCLEICI Componenti e strutture generali degli acidi nucleici; nucleotidi e nucleosidi La struttura primaria e secondaria del DNA La replicazione del DNA nella cellula e in vitro: PCR Gli RNA Il codice genetico Biosintesi delle proteine ATP , NAD+, FAD U.D. 5: METABOLISMI CELLULARI Aspetti energetici e cinetici delle reazioni biochimiche Gli enzimi : catalizzatori biologici Fattori che influenzano l’attività enzimatica Autotrofia ed eterotrofia Reazioni metaboliche: catabolismo e anabolismo Interazioni tra vie cataboliche e anaboliche Demolizione del glucosio: glicolisi, ciclo di Krebs, catena respiratoria Fermentazioni Respirazione anaerobica Fotosintesi ossigenica: fase luminosa , ciclo Calvin Fotosintesi anossigenica Chemioautotrofia U.D. 6: CICLI DELLA MATERIA Equilibrio dinamico degli ecosistemi Componenti essenziali di un ciclo: serbatoi , fasi fisse , fasi mobili Flusso di energia e ciclo della materia Struttura dei cicli biogeochimici: depositi di riserva, fasi fisse e fasi mobili Processi biologici, geochimici e antropici di azione e regolazione dei cicli CICLI BIO-GEO-CHIMICI DEL: Carbonio: depositi di C organico e inorganico respirazione, fermentazione, fotosintesi, combustione effetto antropico: incremento dell’effetto serra Azoto: stati di ossidazione dell’azoto e composti azotofissazione, ammonificazione, nitrificazione, denitrificazione ruolo dei batteri, delle piante e degli animali effetto antropico:eutrofizzazione delle acque superficiali, inquinamento da NxOy nell’atmosfera , deposizioni acide Fosforo il P nelle biomolecole ruolo dei vegetali e dei decompositori 48 effetto antropico: eutufizzazione delle acque superficiali Zolfo stati di ossidazione dello zolfo e composti ruolo dei batteri, delle piante e degli animali solfobatteri chemioautotrofi solfobatteri fotosintetici solforiduttori effetto antropico: inquinamento atmosferico da SO x, deposizioni acide Metalli metalli di interesse biologico metalli pesanti: tossicità e accumulo CHIMICA AMBIENTALE Inquinamento chimico, biologico, fisico Metodi chimici di ricerca quali e quantitativo di inquinanti Metodi biologici per la determinazione dei livelli di inquinamento. 49 MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA RELAZIONE FINALE DOCENTE: Michela Oberto SITUAZIONE DI PARTENZA Conosco e seguo la classe dal secondo anno e con essa ho lavorato sin dall’inizio in modo costruttivo. Il comportamento degli allievi è sempre stato corretto e buono l’interesse manifestato per gli argomenti trattati e per le attività proposte, anche quelle in orario extracurricolare. Composta da un certo numero di allievi dotati di potenzialità anche molto buone, la classe presentava all’inizio di questo anno scolastico una preparazione sostanzialmente omogenea, con l’eccezione di qualche studente che, per carenze metodologiche e/o per l’impegno discontinuo e superficiale negli anni precedenti, manifestava alcune iniziali difficoltà . Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, sono partita da subito con la trattazione degli argomenti del quinto anno cercando di recuperare, quando necessario, i prerequisiti fondamentali per la trattazione dei nuovi argomenti. FINALITA’ In accordo con le proposte del Progetto Brocca, le finalità del corso sono state le seguenti: - sviluppare la consapevolezza dell’importanza che le Scienze della Terra hanno per comprendere la realtà che ci circonda; - sviluppare la consapevolezza della necessità di conciliare sviluppo tecnologico e conservazione degli equilibri dinamici naturali; - sviluppare la convinzione dell’essenzialità del sapere geologico, sia per la comprensione dei termini del dibattito sulle problematiche ambientali, sia per l’effettuazione di scelte responsabili per la gestione del territorio; - sviluppare un atteggiamento di riflessione critica sull’attendibilità delle informazioni diffuse dai mezzi di comunicazione di massa nell’ambito delle Scienze della Terra. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di: - utilizzare in modo appropriato e vario il lessico specifico in modo da essere in grado di comprendere un testo di divulgazione scientifica; - ricondurre le conoscenze geologiche a problematiche scientifiche e ambientali; - riconoscere i fondamentali flussi di energia che alimentano e caratterizzano il sistema Terra; - riconoscere le principali zone climatiche indicando i principali fattori che le determinano; - individuare le cause astronomiche e i fattori geografici che determinano la variabilità delle condizioni meteorologiche e climatiche attuali e del passato; - riconoscere e valutare i fattori che determinano la distribuzione e i flussi delle acque continentali; - riconoscere le componenti fisiche fondamentali del paesaggio, individuandone gli agenti responsabili, con le relative interazioni e delinearne le tendenze evolutive; - riconoscere le interazioni tra rocce, acqua, aria e organismi che portano alla formazione dei suoli e individuare le cause, anche antropiche, dell’erosione dei suoli stessi. 50 METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI Il programma svolto in questo anno scolastico ha seguito le indicazioni fornite dai programmi dell’indirizzo scientifico-tecnologico Brocca riguardo alla scansione dei contenuti da affrontare nei cinque anni di corso e ha presentato uno stretto rapporto di continuità con quanto gli allievi hanno già appreso negli anni precedenti. Obiettivo fondamentale è stato quello di approfondire e collegare trasversalmente le conoscenze già acquisite anche in altre discipline, come la Biologia e la Chimica. Il metodo utilizzato ha curato le caratteristiche delle Scienze della Terra, la loro logica strutturale e il loro linguaggio specifico. Gli strumenti utilizzati sono stati: - libro di testo; - lezioni frontali; - lezioni dialogate; - materiale audiovisivo; - colloqui e discussioni interdisciplinari (Biologia, Scienze della Terra, Chimica) per potenziare la capacità di collegamento e per favorire l’approfondimento dei vari argomenti. MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione sono stati definiti in sede di programmazione relativamente al livello di raggiungimento dei seguenti obiettivi: conoscenza, applicazione, elaborazione dei contenuti, esposizione delle conoscenze, intesa sia come argomentazione che uso del lessico specifico. Per procedere alla verifica dell’apprendimento si sono utilizzati: - colloqui orali; - questionari con domande a risposta aperta (tipo trattazione sintetica di argomenti). MODALITA’ DI RECUPERO Durante l’anno sono stati effettuati interventi di recupero in itinere. Nell’ultimo periodo dell’anno, durante le ore di codocenza con l’insegnante di chimica, si è svolto un lavoro guidato di esposizione ed elaborazione interdisciplinare delle conoscenze acquisite. RISULTATI FINALI Il programma è stato svolto secondo le linee presentate nel piano di lavoro, in accordo con le indicazioni del progetto di sperimentazione dell’indirizzo. Per quanto riguarda i risultati raggiunti, si sono delineati essenzialmente due gruppi di allievi: - un gruppo che ha lavorato con continuità nel corso di tutto il triennio, ha sviluppato un metodo di lavoro autonomo ed efficace, ha acquisito un’adeguata conoscenza dei contenuti; alcuni allievi hanno approfondito e consolidato le loro conoscenze raggiungendo risultati molto buoni; - un gruppo che ha raggiunto un livello di preparazione sufficientemente adeguato e che risulta costituito essenzialmente da due tipologie di allievi: quelli che, pur avendo lavorato in modo costante, non hanno ancora acquisito un metodo di studio efficace e rielaborativo e quelli che, pur possedendo buone potenzialità, si sono applicati in modo discontinuo e superficiale allo studio degli argomenti. 51 MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA PROGRAMMA SVOLTO 1° UNITA’: L’ATMOSFERA TERRESTRE E I SUOI FENOMENI - Composizione, suddivisione e limite dell’atmosfera. Dall’atmosfera primordiale all’atmosfera attuale. Il bilancio radiativo della Terra. Il riscaldamento dell’atmosfera dal basso e l’effetto serra. La temperatura dell’aria: fattori che determinano la temperatura dell’aria. La pressione atmosferica: fattori che determinano la pressione atmosferica. I venti: il gradiente barico orizzontale, la forza di Coriolis, l’attrito. La circolazione nella bassa troposfera: alisei, venti occidentali, venti orientali polari. La circolazione nell’alta troposfera. Le correnti a getto. Venti periodici: le brezze e i monsoni. Venti locali del Mediterraneo. L’umidità dell’aria: umidità assoluta e umidità relativa. Rugiada, brina, nebbia. Le nubi. Le precipitazioni. I regimi pluviometrici. Il tempo meteorologico. I cicloni tropicali. I cicloni extratropicali. Le previsioni del tempo. L’inquinamento dell’atmosfera: inquinanti primari e secondari, l’incremento dell’effetto serra, il buco nell’ozonosfera, le piogge acide. 2° UNITA’: I CLIMI DELLA TERRA - Elementi e fattori del clima. - Classificazione e distribuzione dei climi. - L’integrazione dei climi con la biosfera: i biomi. I climi dell’Italia. - Variazioni climatiche nella storia della Terra. - Moti millenari della Terra e glaciazioni. - Influenza dell’uomo sul clima. Il protocollo di Kyoto. Visione del film documentario: “Una scomoda verità” di Al Gore. 3° UNITA’: IL SUOLO - La degradazione meteorica delle rocce: disgregazione fisica e alterazione chimica. I componenti del suolo: fase solida, fase liquida, fase aeriforme. Caratteristiche del suolo: il profilo pedologico verticale, la tessitura, il pH, il rapporto C/N, il colore. I fattori della pedogenesi. I regimi pedogenetici: laterizzazione, podzolizzazione, calcificazione, salinizzazione, gleyzzazione. Cenni alla classificazione dei suoli (Soil Taxonomy). 4° UNITA’: L’IDROSFERA 52 - L’acqua sulla Terra. Le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua. Il ciclo dell’acqua e il bilancio idrologico. 5° UNITA’: LE ACQUE CONTINENTALI - Ruscellamento ed erosione superficiale. L’erosione areale e lineare. I corsi d’acqua: il bacino idrografico e i parametri idrologici di un corso d’acqua. I processi di erosione, trasporto e deposito di un corso d’acqua. Forme miste di erosione e di deposito: meandri e terrazzi fluviali. Profilo di equilibrio di un fiume e livello di base. Il ciclo di erosione normale. I laghi: caratteristiche idrologiche. Origine dei laghi. Evoluzione dei laghi. Le acque sotterranee: le falde freatiche e le falde artesiane. Caratteristiche delle acque di falda. Le sorgenti. Il carsismo: forme epigee ed ipogee. Evoluzione del paesaggio carsico. Inquinamento delle acque continentali. I ghiacciai: il metamorfismo glaciale e il limite delle nevi permanenti. La classificazione dei ghiacciai. Esarazione ed estrazione glaciale. Le forme dovute all’erosione glaciale. Le forme di deposito glaciale e fluvioglaciale. La morfologia degli ambienti periglaciali. 6° UNITA’: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO - Il dissesto idrogeologico e i fenomeni ad esso connessi: frane, inondazioni, valanghe, erosione accelerata del suolo. Parti di una frana, tipi di frane, le cause delle frane. Prevenzione e difesa dal rischio idrogeologico. TESTO ADOTTATO: Crippa-Fiorani “Geografia Generale”,ed. Arnoldo Mondadori Scuola. 53 MATERIA: BIOLOGIA E LABORATORIO RELAZIONE FINALE DOCENTE: Michela Oberto SITUAZIONE DI PARTENZA Conosco e seguo la classe dal secondo anno e con essa ho lavorato sin dall’inizio in modo costruttivo. Il comportamento degli allievi è sempre stato corretto e buono l’interesse manifestato per gli argomenti trattati e per le attività proposte, anche quelle in orario extracurricolare. Composta da un certo numero di allievi dotati di potenzialità anche molto buone, la classe presentava all’inizio di questo anno scolastico una preparazione sostanzialmente omogenea, con l’eccezione di qualche studente che, per carenze metodologiche e/o per l’impegno discontinuo e superficiale negli anni precedenti, manifestava alcune iniziali difficoltà . Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, sono partita da subito con la trattazione degli argomenti del quinto anno cercando di recuperare, quando necessario, i prerequisiti fondamentali per la trattazione dei nuovi argomenti. FINALITA’ In accordo con le proposte del Progetto Brocca, le finalità del corso sono state le seguenti: - sviluppare la consapevolezza dell’interdipendenza tra l’uomo, gli altri organismi viventi e l’ambiente; - sviluppare la consapevolezza delle interrelazioni esistenti tra scienze e tecnologie biologiche e dell’impatto di tali tecnologie sull’innovazione economica e sociale; - approfondire le conoscenze sugli ecosistemi, sulle loro modificazioni e sull’intervento umano, nel contesto di una crescita del senso della razionalità e della responsabilità; - sviluppare l’acquisizione di atteggiamenti critici attraverso l’appropriazione della dimensione problematica della biologia e della rivedibilità delle teorie biologiche; - sviluppare l’uso del linguaggio specialistico necessario per comprendere e comunicare dati biologici e per utilizzare i canali di informazione biologica e biotecnologica. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di: - descrivere le componenti di un ecosistema distinguendo tra fattori biotici e abiotici; - stabilire le relazioni tra i componenti di un ecosistema e le loro funzioni; - individuare cause di modificazione degli ecosistemi; - interpretare il ruolo dei microorganismi nella biosfera; - riconoscere l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi; - descrivere i metodi di indagine sul campo per lo studio di un ecosistema; - acquisire consapevolezza del carattere sistemico della realtà naturale, cioè della fitta rete di interrelazioni tra i singoli soggetti e i fenomeni sia organici che inorganici; - descrivere i mezzi e le procedure utilizzati nel campo dell’ingegneria genetica per comprendere le implicazioni scientifiche e bioetiche che le nuove tecnologie possono prospettare; - indicare i più importanti settori delle applicazioni biotecnologiche; - dare un’autonoma valutazione dell’intervento umano sulla natura vivente; 54 - utilizzare correttamente la terminologia scientifica. METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI Il programma svolto in questo anno scolastico ha seguito le indicazioni fornite dai programmi dell’indirizzo scientifico-tecnologico Brocca riguardo alla scansione dei contenuti da affrontare nei cinque anni di corso e ha presentato uno stretto rapporto di continuità con quanto gli allievi hanno già appreso negli anni precedenti. Il metodo utilizzato ha portato gli allievi ad affrontare gli argomenti in modo analitico e sistemico. Gli studenti sono stati guidati ad individuare all’interno di un sistema complesso le singole componenti e a definire la loro specificità, nonché le relazioni tra loro esistenti e strutturanti l’intero sistema. Le lezioni sono state impostate seguendo una logica interdisciplinare, mettendo in evidenza i collegamenti con le altre materie (in particolare con la Chimica e le Scienze della Terra) così da ampliare e integrare gli argomenti trattati. Gli strumenti utilizzati sono stati: - libro di testo; - testi di consultazione; - lezioni frontali; - lezioni dialogate; - lettura di articoli tratti da riviste scientifiche (“Le Scienze”); - attività di laboratorio interdisciplinari (vedi allegato); - materiale audiovisivo; - uscite didattiche; - colloqui e discussioni interdisciplinari (Biologia, Scienze della Terra, Chimica) per potenziare la capacità di collegamento e per favorire l’approfondimento dei vari argomenti. MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione sono stati definiti in sede di programmazione relativamente al livello di raggiungimento dei seguenti obiettivi: conoscenza, applicazione, elaborazione dei contenuti, esposizione delle conoscenze, intesa sia come argomentazione che uso del lessico specifico. Per procedere alla verifica dell’apprendimento si sono utilizzati tipi diversi di prove: - colloqui orali; - questionari con domande a risposta aperta (tipo trattazione sintetica di argomenti); - rielaborazione di articoli scientifici; - schede e relazioni per la verifica delle attività pratiche condotte sia nei laboratori dell’Istituto che in occasione delle uscite didattiche. MODALITA’ DI RECUPERO Durante l’anno sono stati effettuati interventi di recupero in itinere. Nell’ultimo periodo dell’anno, durante le ore di codocenza con l’insegnante di chimica, si è svolto un lavoro guidato di esposizione ed elaborazione interdisciplinare delle conoscenze acquisite. RISULTATI FINALI Il programma è stato svolto secondo le linee presentate nel piano di lavoro, in accordo con le indicazioni del progetto di sperimentazione dell’indirizzo. Per quanto riguarda i risultati raggiunti, si sono delineati essenzialmente due gruppi di allievi: - un gruppo che ha lavorato con continuità nel corso di tutto il triennio, ha sviluppato un metodo di lavoro autonomo ed efficace, ha acquisito un’adeguata conoscenza dei contenuti; alcuni allievi hanno approfondito e consolidato le loro conoscenze raggiungendo risultati molto buoni; - un gruppo, meno numeroso del precedente, che ha raggiunto un livello di preparazione sufficientemente adeguato e che risulta costituito essenzialmente da due tipologie di allievi: quelli che, pur avendo lavorato in modo costante, non hanno ancora acquisito un metodo di studio efficace e rielaborativo e quelli che, pur possedendo buone potenzialità, si sono applicati in modo discontinuo e superficiale allo studio degli argomenti. 55 MATERIA: BIOLOGIA E LABORATORIO PROGRAMMA SVOLTO 1° UNITA’: ORIGINE DELLA VITA - Cenni sull’origine dell’Universo e del Sistema Solare. Ambiente della Terra primordiale. Ipotesi sull’origine della vita. Evoluzione chimica. L’esperimento di Miller. Evoluzione biologica. L’ipotesi endosimbiontica sull’origine della cellula eucariote. Posizione sistematica dell’uomo. I Primati: caratteri generali. Storia evolutiva dell’uomo: i più antichi antenati dell’uomo, la comparsa degli ominidi, gli ominidi più recenti, origine dell’uomo moderno. Lettura: Le Scienze “La nascita della cellula eucariote”, C. de Duve. Proiezione del DVD “L’origine della specie umana- Alla ricerca di Eva”, Discovery Channel 2° UNITA’: RELAZIONI ECOLOGICHE TRA SISTEMI VIVENTI E AMBIENTE - Oggetto di studio dell’ecologia. Autoecologia e sinecologia. Livelli di organizzazione biologica nello studio dell’ecologia. Componenti dell’ecosistema. Fattori biotici e abiotici. I fattori limitanti. Legge di Liebig. Valenza ecologica. Specie stenoecie e specie euriecie. Controllo della qualità ambientale: analisi chimico-fisiche e uso di indicatori biologici. I macroinvertebrati e i licheni come indicatori biologici. Le caratteristiche delle popolazioni. Modelli di crescita di una popolazione: modello di crescita esponenziale e modello di crescita logistica. Curve di sopravvivenza e strategie riproduttive. Piramidi delle età. Fattori che regolano la dimensione di una popolazione. Competizione intraspecifica e interspecifica. Principio dell’esclusione competitiva. Predazione. Le relazioni simbiotiche: parassitismo, mutualismo e commensalismo. Nicchia ecologica. Habitat. 3° UNITA’: ENERGIA E MATERIA NEGLI ECOSISTEMI - Produttori, decompositori, consumatori. Le catene e le reti alimentari. Flusso di energia in un ecosistema. Piramidi della biomassa. Piramidi dell’energia. Piramidi dei numeri. 56 - I cicli biogeochimici. Il bioaccumulo - Le successioni ecologiche. Successioni primarie e secondarie. Comunità pioniere e climax. Xerosere. Idrosere. Ecosistemi lotici ed ecosistemi lentici. Il fiume come ecosistema. La zonazione e la distribuzione delle biocenosi nel fiume. Sistemi autodepuranti dell’ambiente fluviale. Spiralizzazione dei nutrienti. Controllo della qualità delle acque correnti: determinazione dell’IBE. Il lago come ecosistema. La zonazione e la distribuzione delle biocenosi nei laghi. Cambiamenti stagionali nei laghi. Evoluzione naturale di un lago. - 4° UNITA’: AMBIENTI DELLA TERRA E LE LORO MODIFICAZIONI 5° UNITA’: LE BIOTECNOLOGIE - Biotecnologie tradizionali e avanzate. La tecnologia del DNA ricombinante. Gli enzimi di restrizione. La trascrittasi inversa. La clonazione del DNA. Le librerie genomiche. Le sonde molecolari. La PCR. Sequenziamento del DNA. Impieghi delle biotecnologie: sintesi di proteine utili mediante batteri, la biorimediazione, gli organismi transgenici, la clonazione nei mammiferi, mappatura del genoma umano, terapie geniche. TESTO ADOTTATO: Helena Curtis, N. Sue Barnes, “Invito alla Biologia” ed. Zanichelli TESTI CONSIGLIATI PER LA CONSULTAZIONE: Daniela Bentivogli, Maria Pia Boschi, “SOS sostenibilità” Cappelli editore 57 Relazione finale di MATEMATICA Classe poco numerosa e quasi interamente maschile, ha sempre dimostrato nel corso dei due anni precedenti un discreto interesse verso la disciplina, conseguendo, salvo in rari casi, risultati generalmente soddisfacenti, nonostante l’impegno discontinuo nel lavoro a casa e lo studio concentrato soltanto a ridosso delle verifiche. Quest’anno invece, fin dai primi mesi, la classe ha affrontato lo studio della materia con scarso interesse e un generalizzato disimpegno. Il lavoro a casa è stato per quasi tutti estremamente discontinuo e disorganizzato, l’interesse scarso anche da parte di studenti che negli anni scorsi costituivano quasi delle eccellenze. La complessità del programma di analisi però non può essere affrontata con uno studio puramente finalizzato alle verifiche, e l’atteggiamento degli studenti ha prodotto spesso risultati deludenti al momento delle prove. L’allenamento scarso e discontinuo ha causato per alcuni studenti quasi un “analfabetismo di ritorno” in quelle conoscenze di base di terza e di quarta che sono il fondamento essenziale per la risoluzione di problemi non banali, che richiedono per la loro impostazione abilità inerenti alla geometria, alla trigonometria o alla geometria analitica. Il programma effettivamente svolto è stato pertanto ridotto rispetto a quanto previsto dall’indirizzo e programmato nel piano di lavoro di inizio anno, ed i risultati ottenuti sono generalmente, salvo in rari casi, al limite o poco al di là della sufficienza. Da segnalare due casi di insufficienza piuttosto grave, di cui soltanto uno supportato per lo meno da un atteggiamento serio e diligente che argina in parte la scarsa attitudine. Grazie alla scelta sui moduli orari da 50min effettuata dal nostro Istituto, la classe ha potuto beneficiare di un modulo orario aggiuntivo settimanale che nelle mie intenzioni avrebbe dovuto costituire un momento di “sportello”, di revisione del lavoro individuale, di approfondimento, e spesso invece è stato vissuto dalla classe in modo un po’ troppo passivo, come un’ora di esercitazione sostitutiva del mancato lavoro a casa. Così l’attività di recupero si è svolta prevalentemente nelle ore curriculari, con una continua revisione del lavoro assegnato per casa e svolto sistematicamente soltanto da pochi. La metodologia seguita è stata volta prevalentemente al conseguimento della comprensione e della capacità di applicazione: pur rispettando le linee guida del programma ministeriale, ho preferito ridurre al minimo le dimostrazioni di teoremi e proprietà e salvaguardare la comprensione, l’applicazione e la capacità di argomentare ed elaborare le conoscenze. L’attività quotidiana in classe è stata sempre caratterizzata dalla revisione puntuale del lavoro assegnato; molta attenzione è stata dedicata infatti alla correzione degli esercizi e gran parte dell’assimilazione degli argomenti trattati è avvenuta in classe, attraverso numerosi esempi. La metodologia di lavoro quindi si è basta molto sul problem-solving, partendo dall’esempio e pervenendo in un secondo tempo alla corretta formalizzazione dei contenuti, senza però mai trascurare l’importanza di una corretta applicazione del metodo logico-deduttivo e della formalizzazione attraverso un corretto lessico specifico. La valutazione, che nel nostro Istituto avviene per obiettivi, è stata volta, a seconda delle prove, a valutare la conoscenza dei contenuti, la capacità di applicazione, l’esposizione attraverso il controllo della correttezza formale e del corretto uso della simbologia specifica, e la capacità di elaborazione delle conoscenze nei contesti più complessi. 58 Programma svolto di MATEMATICA 1) Richiami sulle funzioni Definizione di funzione. Funzioni e relazioni. Classificazione delle funzioni; dominio, codominio, monotonia, periodicità; funzioni pari e dispari, iniettive, suriettive, biunivoche; funzione inversa. Funzioni in valore assoluto. Insiemi numerici e insiemi di punti; intorno e punto di accumulazione; estremo superiore, estremo inferiore, massimo e minimo di un insieme. 2) Limiti delle funzioni Definizioni di limite finito e infinito per x tendente ad un valore finito e infinito. Teoremi : Unicità del limite (con dimostrazione) Permanenza del segno e relativi corollari Confronto e relativi corollari Teoremi riguardanti operazioni sui limiti: sul limite della somma (con dimostrazione) sul limite del prodotto di una costante per una funzione il limite come operatore lineare limite del prodotto di due funzioni limite della funzione inversa, del quoziente e della radice limite di funzioni composte Limiti notevoli: limite per x delle funzioni razionali fratte sin x tgx 1 1 lim lim x x x 0 x 0 1 cos x 1 1 cos x 0 2 lim lim 2 x x x 0 x 0 il numero di Nepero . Grafico probabile. Ricerca degli asintoti di una funzione. Infiniti, infinitesimi e loro confronto: ordine di infinito e di infinitesimo. Parte principale e parte complementare di un infinito e di un infinitesimo. 3) Funzioni continue Definizione; continuità delle funzioni in un intervallo chiuso e limitato; monotonia, continuità ed invertibilità. Teoremi di Weierstrass, Bolzano e di esistenza degli zeri Classificazione dei tipi di discontinuità. Ancora sui limiti: le forme indeterminate 00, , 10 e ancora limiti notevoli: 0 log (1 x) log a e ; lim a x x 0 ax 1 lim x log a x 0 Collocazione dei limiti notevoli studiati nell’ambito del confronto tra infinitesimi 4) Derivate 59 Definizione di derivata come limite del rapporto incrementale e suo significato geometrico. Teorema sulla continuità delle funzioni derivabili (con dimostrazione) Derivatefondamentali di : y = cost ; y = x ; y = xn ; y = sin x ; y = cos x y = ax ; y = ex ; y = log x ; y = logax . Teoremi sul calcolo delle derivate: - derivata di una somma di funzioni(con dimostrazione) - derivata del prodotto (con dimostrazione) - derivata del quoziente - derivata di una funzione composta (con dimostrazione) Applicazioni: derivate di tg x e cotg x. - derivata della funzione inversa (con dimostrazione) Dominio della derivata e punti di non derivabilità. Derivata di x e di f ( x) . Equazione della tangente ad una curva; derivate di ordine superiore; differenziale di una funzione. Applicazioni fisiche. 5) Teoremi sulle funzioni derivabili Teoremi di Rolle(con dimostrazione), Cauchy, Lagrange(con dimostrazione) e de l’Hopital. I limiti notevoli lim x log x x e lim x ex x con . 6) Completamento del grafico di una funzione Studio del segno della derivata prima e monotonia della funzione: punti stazionari, massimi e minimi relativi, flessi a tangente orizzontale. Massimi e minimi assoluti di una funzione definita in un intervallo chiuso e limitato. Criterio della derivata seconda per individuare i massimi e minimi relativi di una funzione. Il segno della derivata seconda e la concavità della funzione. Teoria generale degli asintoti. Problemi di massimo e minimo. 7) Integrale indefinito Definizione di primitiva ed integrazioni immediate o ad esse riconducibili attraverso funzioni composte Integrazione delle funzioni razionali fratte Integrazione per sostituzione e per parti Integrali di particolari funzioni irrazionali. 8) Integrale definito Approccio intuitivo al problema del calcolo delle aree. Definizione e proprietà dell’integrale definito. Teorema della media. La funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale(con dimostrazione). Formula fondamentale del calcolo integrale e calcolo di aree. Volumi di solidi di rotazione. Cenni agli integrali impropri. 9) Elementi di geometria solida: parallelismo e perpendicolarità nello spazio; diedri e angoloidi; poliedri e loro superfici e volumi. 60 10) Brevi cenni di analisi numerica: La risoluzione approssimata delle equazionie l’integrazione numerica. Libro di testo: ReFraschini, Grazzi, Matematica per i licei scientifici sperimentali-Vol. 2A – 2B – 3A – ATLAS 61 RELAZIONE FINALE di FISICA Insegnante: Gnavi Ugo Il mio lavoro con la classe ha avuto continuità triennale, e pertanto il progetto didattico proposto agli studenti è risultato univoco nell’impianto metodologico, gli obiettivi invece sono stati via via adattati alle risposte della classe. La classe si è dimostrata sin dall’inizio interessata e motivata nei confronti della disciplina e dotata di buone capacità ed attitudini, anche se un po’ troppo vivace nel comportamento, perlomeno nel terzo anno di corso, comportamento che è comunque decisamente migliorato nel corso degli anni, rivelandosi globalmente costruttivo, serio e maturo in quest’ultimo anno scolastico. La metodologia attuata è stata quella concordata a livello della programmazione del dipartimento di Matematica e Fisica che prevede una lezione dialogata che cerca costantemente di coinvolgere l’intera classe nel processo di apprendimento. Gli studenti, concretamente interessati alla materia, hanno partecipato alle lezioni con serietà ed attenzione, anche se in generale non sempre è risultato adeguato il lavoro di rielaborazione personale e di supporto, che di norma, viene svolto a casa. Ciò ha reso necessario svolgere in classe gran parte del lavoro, in particolare gli esercizi di applicazione. Questa situazione, se da un lato ha in parte limitato la possibilità di approfondire tutti gli argomenti previsti nel piano di lavoro annuale, dall’altra non ha sostanzialmente pregiudicato il rendimento della classe nei confronti del profitto. Infatti, anche in forza di un buon livello di autonomia nella gestione dell’attività didattica, delle potenzialità globalmente più che soddisfacenti pur nella loro ovvia diversificazione individuale, i risultati raggiunti dalla classe nel complesso sono senz’altro buoni. Salvo pochi casi, dove un approccio più superficiale e/o un impegno limitato hanno portato al raggiungimento soltanto degli obiettivi minimi, o anche soltanto di parte di essi, negli altri casi le buone capacità rielaborative e l’attitudine all’esame delle problematiche della disciplina hanno consentito di raggiungere buoni risultati nel profitto scolastico,oppure ottimi quando in alcuni casi si è unito notevole e continuo impegno, partecipazione e concreta applicazione allo studio. L’attività didattica è stata finalizzata a perfezionare il metodo di lavoro, a potenziare le capacità logiche di analisi e di sintesi e infine per rendere lo studio della fisica uno strumento per lo sviluppo delle capacità di critica degli studenti, utilizzando anche il laboratorio come supporto alle lezioni frontali. Si è quindi insistito particolarmente sugli esercizi di applicazione, sulla completezza delle unità di misura, cercando in questo modo di stimolare il ragionamento, l’analisi critica e il collegamento tra i vari argomenti trattati. Nell’esposizione si è sempre cercato di stimolare una discussione che nei limiti del possibile approdasse ad un collegamento tra le varie parti del programma. Il programma è stato svolto in modo completo e approfondito per quello che riguarda l'elettromagnetismo, e con numerosi esercizi di applicazione; in modo invece necessariamente più divulgativo per ciò che riguarda gli argomenti di Fisica moderna. Per quanto concerne finalità, obiettivi di apprendimento, metodologia e valutazione si è proceduto come previsto e programmato nel piano di lavoro annuale comune del triennio di matematica e fisica. Caluso, 28 Aprile 2014 62 PROGRAMMA DI FISICA LA CARICA ELETTRICA La carica elettrica; la legge di Coulomb; fenomeni di elettrizzazione; isolanti e conduttori; l’induzione elettrostatica; la polarizzazione dielettrica; l’elettroforo di Volta; la densità superficiale di carica. IL CAMPO ELETTROSTATICO Il concetto di campo elettrico; il campo elettrostatico di una carica puntiforme, di una sfera carica, e di un condensatore; confronto tra campo elettrico e campo gravitazionale; il flusso del campo elettrico; il teorema di Gauss; lavoro ed energia potenziale del campo elettrico nel caso del campo uniforme generato da un condensatore carico e nel caso del campo generato da una carica puntiforme; la circuitazione del campo elettrico; il potenziale elettrico; superfici equipotenziali; potenziale di un conduttore in equilibrio elettrostatico; il teorema di Coulomb; il potere dispersivo delle punte; il generatore di Van De Graff; l’esperimento di Millikan; l’elettroscopio; il moto di una carica in un campo elettrico. CAPACITÀ ELETTRICA La capacità di un conduttore; la capacità di un condensatore; l’effetto di un dielettrico sulla capacità di un condensatore; il lavoro di carica di un condensatore. LA CONDUZIONE NEI SOLIDI La corrente; il generatore di tensione; la resistenza elettrica; le leggi di Ohm; i circuiti elettrici; resistenze in serie e resistenze in parallelo; le leggi di Kirchoff; determinazione della differenza di potenziale tra due punti in un circuito; strumenti di misura: voltmetro, amperometro, ohmetro; reostato e potenziometro; energia e potenza nei circuiti elettrici; l’effetto Joule; carica e scarica di un condensatore; l’effetto termoionico; il tubo catodico; l’oscilloscopio a raggi catodici; il diodo a tubo elettronico e la sua caratteristica; il circuito raddrizzatore. LA CONDUZIONE NEI LIQUIDI E NEI GAS Conducibilità delle soluzioni elettrolitiche; la conduzione elettrica nei gas a pressione normale e nei gas rarefatti; la scarica a scintilla. LA CONDUZIONE NEI SEMICONDUTTORI Banda di valenza e banda di conduzione nei conduttori, negli isolanti e nei semiconduttori, semiconduttori di tipo P e di tipo N, la giunzione P-N, il diodo a semiconduttore e la sua caratteristica, accenni ai transistor, l’effetto fotovoltaico. IL CAMPO MAGNETICO I magneti, il campo magnetico e le linee di forza, la polarizzazione magnetica, l’interazione corrente- magnete ,il campo magnetico generato da una corrente rettilinea , da una spira e da un solenoide; l’interazione corrente- corrente , la forza elettromagnetica, il vettore B, la circuitazione dell’induzione magnetica, il flusso dell’induzione magnetica, il momento magnetico su una spira percorsa da corrente, comportamento magnetico della materia, gli elettromagneti, la forza di Lorentz, moto di una carica in un campo magnetico, lo spettrografo di massa, l’effetto Hall, acceleratori di particelle, l’induzione elettromagnetica, le leggi di Faraday, Neumann e Lenz; l’autoinduzione, il coefficiente di autoinduzione, dinamo e alternatore, la f.e.m. alternata, il valore efficace della corrente (tensione) alternata, il trasformatore, il problema del trasporto dell'energia elettrica. Le equazioni di Maxwell (solo l’enunciato). 63 ATOMI, NUCLEI, PARTICELLE Genesi di un’onda elettromagnetica, lo spettro elettromagnetico, i raggi x, lo spettro dei raggi x, l’assorbimento dei raggi x, cenni sull’origine della teoria dei quanti, l’interazione radiazione- materia: l’effetto fotoelettrico, l’effetto Compton, la produzione di coppie; il nucleo, la radioattività naturale e artificiale, la legge del decadimento radioattivo, i raggi α , β, γ ,cenni sugli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti, fissione e fusione nucleare, particelle e antiparticelle, annichilazione della materia e materializzazione dell’energia, particelle strabili e instabili, i quanti mediatori delle interazioni fondamentali. RELATIVITÀ La relatività ristretta: - i postulati e le relative implicazioni, dilatazione del tempo e contrazione dello spazio. - la meccanica relativistica e le sue applicazioni. Accenni alla relatività generale: il principio di equivalenza, il rallentamento degli orologi e la deflessione dei raggi luminosi in un campo gravitazionale. Bibliografia: Caforio- Ferilli - FISICA - Vol. 3 - Le Monnier Caluso, 28 Aprile 2014 L’insegnante: Gnavi Ugo 64 Relazione di materia/programmi: Informatica a) Situazione di partenza La V D è composta da 15 allievi, negli anni precedenti ha cambiato docente di Informatica e Sistemi Automatici ogni anno. Il libro di testo è risultato utilizzato in maniera trascurabile, anche perché caratterizzato da un livello di complessità non compatibile con le conoscenze di matematica e fisica degli allievi. La classe sin dalla prima lezione ha espresso dubbi sull'adeguatezza del proprio livello di conoscenza della materia. Dopo una fase iniziale di difficoltà la classe appare motivata e partecipa costruttivamente alle lezioni. L'accertamento dei prerequisiti è stato fatto mediante esercitazioni di laboratorio, soprattutto relative alle capacità di elaborazione di algoritmi con approccio “problem solving”. E’ emerso un livello poco omogeneo di competenze, conoscenze e abilità. Per quanto riguarda i sistemi automatici una programmazione frammentaria degli anni precedenti e la necessità di rafforzare le competenze di base. b) Valutazione consuntiva Nella definizione pragmatica e perseguimento degli obiettivi disciplinari, si è tenuto conto della situazione della classe, a livello di conoscenze e competenze, del programma svolto negli anni precedenti nelle classi quinte in questa scuola, e delle indicazioni ministeriali relative ai programmi del liceo scientifico tecnologico. Ci si è posto l’obiettivo di fornire competenze di base sulla materia, utile anche agli studi universitari successivi. E’ stato poi ritenuto opportuno dare priorità a contenuti informatici rispetto a quelli di sistemi automatici sia per il livello di interesse manifestato dalla classe sia per l’obiettiva difficoltà di recuperare, nel corso dell’anno, contenuti non sviluppati negli anni precedenti. Si è pertanto focalizzato lo sforzo didattico sui seguenti obiettivi disciplinari: • Modellazione e mezzi di rappresentazione dell'informatica, della teoria dei sistemi; • conoscere i paradigmi di base della programmazione strutturata ed a oggetti; • progettare e implementare semplici classi in Visual Basic (linguaggio già utilizzato nel corso del III e IV anno); • costruire programmi utilizzando strutture di controllo e strutture dati adeguate. • saper analizzare e progettare un data base con il modello E/R, derivarne lo schema relazionale ed implementarlo utilizzando strumenti DBMS evoluti per la gestione e l'interrogazione del data base (MS Office Access ). • definire il modello ingresso/uscita di semplici sistemi continui, connettendo blocchi funzionali elementari; • conoscere i principali dispositivi di trasduzione ed attuazione utilizzati in catene di controllo E’ stata riscontrata una buona risposta da parte della classe che ha mostrato, a livelli diversi, di aver raggiunto gli obiettivi di apprendimento e competenza prefissati. c) Metodologia didattica adottata e tipo di verifiche La metodologia didattica per il raggiungimento degli obiettivi sarà basata su: • lezione frontale dialogata • attività di laboratorio • lezione interattiva • problem-solving Nel corso dell'anno scolastico sono state predisposte prove di natura scritta e pratica. 65 Le prove scritte realizzate attraverso questionari con domande chiuse e aperte, per la verifica dei livelli di apprendimento degli aspetti teorici, e con lo risoluzione di problemi per verificare abilità e competenze. In particolare sono state assegnate prove scritte relativamente a: • progettazione di flow-chart • progettazione di schemi e/r • progettazione di schemi relazionali • semplificazione di schemi a blocchi Le esercitazioni e le prove pratiche sono state invece: • Codifica di algoritmi con programmazione imperativa • Codifica di semplici soluzioni con programmazione ad oggetti • Implementazione di semplici esempi di basi dati, scaturite dalla progettazione e/r e logica realizzata dall’allievo, con l’utilizzazione del MS Access. Si allegano due esempi di prove scritte, una relativa a sistemi l’altra alle basi dati 66 Programma Svolto Richiami dagli anni precedenti • • Progettazione algoritmi e flow-chart Implementazione e verifica algoritmi (Visual Basic) Data Base Relazionale e il DBMS MSAccess • • • • • • Definizione e caratteristiche di un data base relazionale Analisi e progettazione concettuale con il Modello E/R Progettazione dello schema relazionale Vincoli Il DBMS Access La creazione delle tabelle Le relazioni tra tabelle Le query Le maschere I report Cenni al linguaggio SQL La programmazione ad oggetti • • • Richiami sui concetti di programmazione procedurale, il passaggio parametri, le caratteristiche e i vantaggi della programmazione ad oggetti, Struttura di una soluzione ad oggetti Implementazione e utilizzazione di semplici esempi classe Richiami dei fondamenti di Teoria dei Sistemi: • • • • Definizione e approccio metodologico Classificazione dei sistemi Modello dello schema a blocchi Nodo sommatore, diramatore, blocco orientato Strutture di base (serie, parallelo, retroazione) Semplificazione di Schemi a Blocchi Catene di acquisizione e distribuzione dati • Dispositivi di ingresso e di uscita trasduttori: di posizione, di temperatura, di velocità, acustici attuatori: motori in corrente continua, motori passo-passo, relè. 67 Anno scolastico 2013/2014 Classe 5^D Educazione Fisica Relazione La classe, costituita da quindici elementi, ha evidenziato nel corso degli anni un buon interesse per la pratica sportiva e nonostante specifiche inclinazioni per il gioco del calcio, non si è mai sottratta alle proposte didattiche alternative, cercando sempre di impegnarsi nei nuovi apprendimenti e sapendo gestire la propria esuberanza in modo corretto e proficuo. La scelta dei contenuti è stata il più possibile varia, al fine di stimolare la curiosità degli alunni verso i molteplici aspetti della materia, e progressiva sia dal punto di vista dell’impegno muscolare , che coordinativo. Nel percorso relativo alle diverse esperienze, si è sempre registrato un incremento delle capacità condizionali, di controllo e adattamento motorio, che sicuramente hanno determinato l’acquisizione e il consolidamento di competenze , rafforzando il bagaglio personale di ciascun allievo. Ovviamente la generale positività dei risultati è determinata anche da un buon livello di partenza e dalla capacità del gruppo di collaborare per il conseguimento degli obiettivi, sia a livello individuale , che di squadra. L’approccio didattico ha visto l’utilizzo prevalente di lezioni frontali volte all’impostazione di nuovi elementi e l’ampio utilizzo di percorsi e circuiti, specie nella prima parte della lezione e nel primo periodo dell’anno scolastico. All’inizio del secondo periodo, la classe ha svolto quattro lezioni presso la palestra privata “Gymmy” di Caluso, dove ha avuto modo di applicare i principi teorici dell’allenamento con le macchine. Il programma teorico ha seguito la traccia presentata nei piani di lavoro ad inizio anno. Secondo le indicazioni ministeriali le conoscenze teoriche devono avere un diretto riferimento con l’attività pratica e fornire quei fondamenti scientifici che permettono all’allievo di comprendere le finalità del movimento e la sua realizzazione, allo scopo di renderlo autonomo nella scelta di future esperienze, con la consapevolezza di quelli che sono i principi di tutela della propria salute. Anche la scelta di trattare alcuni argomenti relativi alla storia dell’educazione fisica e al fenomeno olimpico, quale momento distintivo dell’espressione mondiale dello sport, è dettata dall’esigenza di porre l’attenzione sull’ aspetto culturale e sociale della disciplina. Purtroppo le ore curriculari a disposizione per svolgere l’attività pratica e teorica non sono state sufficienti per approfondimenti tematici e gli argomenti sono stati trattati a livello generale. Pur palesando una decisa propensione per la pratica, gli alunni hanno seguito con discreta attenzione anche le lezioni teoriche, la partecipazione è stata costante, gli interventi motivati, l’applicazione corretta e i risultati soddisfacenti. Criteri di valutazione Poiché la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle produzioni complesse, per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi, la valutazione globale, per ogni singolo alunno, ha tenuto conto della progressione nell’apprendimento in base a test specifici relativi ai diversi obiettivi , dell’approccio nei confronti delle proposte didattiche, dell’autonomia operativa evidenziata nei molteplici ambiti motori, della partecipazione attiva , costruttiva e propositiva alle attività affrontate, anche in ambiti extra curriculari. Programma svolto Programma pratico -Ginnastica generale Esercizi a corpo libero a carattere generale Esercizi di riporto con piccoli attrezzi e leggeri sovraccarichi Esercizi di riporto ai grandi attrezzi Corsa variata Andature ginnastiche Percorsi ginnastici e circuiti a stazioni Esercizi di stretching 68 -Ginnastica artistica Acrogym: elementi a coppie e a gruppi di più elementi. Combinazione di figure d’equilibrio con elementi ginnastici di collegamento Anelli : salita all’appoggio, squadra avanti, verticale e squadra indietro dalla sospensione, capovolta indietro in uscita dall’attrezzo Cavallo : volteggio framezzo piegato, volteggio divaricato, volteggio ribaltato con arrivo in piedi -Atletica leggera Corsa di resistenza Valutazione su 2 delle specialità affrontate nel corso di studi: 100mt piani, 60mt hs, 1000mt, salto in lungo, salto triplo, salto in alto, lancio del disco, getto del peso -Giochi di squadra Basket : ripasso dei fondamentali e gioco Calcio a 5: gioco in forma libera Softball : gioco di squadra su campo adattato Pallavolo: gioco con alzatore al centro e cambio d’ala Programma teorico - Richiami di anatomia e fisiologia dell’apparato locomotore - L’allenamento sportivo: definizione di allenamento, aggiustamento, adattamento, supercompensazione, sovrallenamento - Concetto di carico allenante : elementi costitutivi del carico di allenamento, carico interno , carico esterno - I mezzi dell’allenamento: esercizi a carattere generale, speciale, specifico - La periodizzazione: il macrociclo e il microciclo, periodo di preparazione, agonistico e di transizione - I principi dell’allenamento: specificità, individualizzazione, continuità e varietà - Le fasi della seduta di allenamento: riscaldamento, parte centrale, defaticamento - Il riscaldamento: obiettivi, effetti, tipi di riscaldamento, durata - La forza: definizione e classificazione, metodiche di allenamento, regimi di contrazione muscolare - La velocità: definizione , velocità di reazione, frequenza e traslocazione, metodiche di allenamento - La resistenza: definizione e classificazione, concetto di endurance, steady-state, concetto di soglia anaerobica, test di Conconi, di Leger-Boucher, di Cooper, metodi di allenamento continui e con l’intervallo - La flessibilità : articolarità e estensibilità ,definizione e classificazione, metodiche di allenamento, lo stretching, il metodo PNF - Le capacità coordinative: generali e speciali, forme di coordinazione intersegmentaria, oculosegmentaria, destrezza; principi generali dell’allenamento - Il doping : definizione, legislazione sportiva, il codice Wada, la lista di sostanze proibite: steroidi anabolizzanti, somatotropina, corticotropina, eritropoietina, beta-2agonisti, modulatori degli ormoni, diuretici, stimolanti , narcotici, cannabinoidi, alcol, betabloccanti. Metodi proibiti: infusioni endovenose, doping ematico e genetico. Integratori alimentari: aminoacidi a catena ramificata, creatina e carnitina - Le origini dell’educazione fisica dalle scuole europee ai giorni nostri: la scuola tedesca, quella svedese e quella inglese. L’educazione fisica in Italia dall’’800 a oggi. - Il fenomeno olimpico dall’antichità alle Olimpiadi moderne. LIBRO di TESTO: Fiorini, Coretti, Bocchi, “Corpo libero due”. Marietti Scuola L’insegnante 69 SIMULAZIONI di TERZA PROVA inglese informatica storia filosofia fisica biologia chimica scienze della terra educazione fisica 70 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA STORIA 1) Dalla marcia su Roma alla dittatura : si individuino, in forma schematica, le tappe di tale passaggio attraverso precise coordinate spazio-temporali. (15/20 righe) 2) La repubblica di Weimar: caratteristiche. Si faccia riferimento alla costituzione, alla situazione economica, alla fine della repubblica (15 righe) 3) Si descrivano sinteticamente le tre fasi che caratterizzano la persecuzione degli ebrei sotto il regime nazista (10 righe) SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI SCIENZE DELLA TERRA 1- Dopo aver detto che cosa sono i venti indica i fattori che determinano direzione e velocità di un vento e spiegane l’azione. 2- Parla dei fattori da cui dipende il clima di una regione indicando il modo in cui essi vanno ad influire sul clima stesso. 3-Tessitura, proprietà chimiche (pH, rapporto C/N) e colore sono alcune delle caratteristiche distintive di un suolo. Descrivile. 71 72 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA FILOSOFIA 1) Esponi i caratteri e il significato del concetto di superamento (Aufhebung) in G.W.F.Hegel. 2) Qual è il ruolo della rimozione nella vita della coscienza secondo S.Freud? 3) Che cosa rappresenta nella filosofia di F.W.Nietzsche la figura dell’oltreuomo? Esempio di terza prova: Informatica 1. Quale è il ruolo della progettazione concettuale delle Basi Dati e quali sono le caratteristiche del Modello E/R (Entity/Relationship) 2. Spiega i concetti di incapsulamento ed ereditarietà nella programmazione orientata agli oggetti 3. Qual è la differenza tra sistemi algebrici e con memoria. Griglia di valutazione per le risposte aperte: Pertinenza ed efficacia della risposta Completezza/estensione della risposta Chiarezza e correttezza espositiva SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA 5 punti 3 punti 2 punti QUESITI DI CHIMICA 1. Rappresenta la formula generica di un L- amminoacido a pH isoelettrico quindi descrivine la struttura collegandola alle proprietà fisiche e chimiche della categoria di composti . Scrivi gli equilibri che si instaurano se lo stesso amminoacido si trova in ambiente acido o in ambiente basico. 2. Descrivi e confronta le caratteristiche e la struttura dei trigliceridi saturi e insaturi. 3. Che cos’è un anticodone, quale funzione svolge e in quale tipo di acido nucleico si trova? SIMULAZIONE 3^ PROVA MATERIA: EDUCAZIONE FISICA Rispondi ai seguenti quesiti : 1) Qual è l’importanza del carico all’interno di un programma di allenamento? 2) Dai una definizione di resistenza in ambito sportivo e illustra i criteri che ne danno diverse classificazioni 3) L’aspetto qualitativo del movimento è rappresentato dalle capacità coordinative: cosa s’intende per coordinazione e quali sono le sue diverse forme? 73 SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5D Indirizzo Scientifico - Tecnologico Tema di MATEMATICA 1. Dopo aver definito la derivata di una funzione in un punto e illustrato il suo significato geometrico, si determini il valore di k in modo che la funzione f(x) = abbia f ‘(2)=2. Si dia una interpretazione del risultato alla luce della introduzione teorica precedentemente effettuata. 2. Dopo aver enunciato il teorema di Lagrange, si determini per quali valori dei parametri la funzione: se x≥0 f(x) = 3kx2 – tx + 1 se x<0 ne soddisfa le ipotesi nell’intervallo [-1 , 2] 3. Si effettui uno studio completo della funzione y = tracci il grafico. fino allo studio della derivata prima e se ne 74 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI BIOLOGIA E LABORATORIO 1- Caratteristiche degli enzimi di restrizione e loro impiego nella tecnologia del DNA ricombinante. 2- Ripercorri le tappe fondamentali del processo che ha portato alla comparsa delle prime cellule nell’ambiente primordiale dellaTerra. 3- Confronta i modelli di mortalità di elefanti e ostriche. Simulazione Terza Prova: Inglese ANSWER THE FOLLOWING: 1) What were Victorian values? (from 7 to 10 lines max.) 2) Tell about the plot of Hard Times. (from 7 to 10 lines max.) 3) Why can The picture of Dorian Gray be considered deeply allegorical? (from 7 to 10 lines max.) 75 Studenti AGOSTINI BARO Firma per presa visione Luca Jessica BOGGIO Luca BRESSO Federico CIAMPOLILLO Nicola D’AGUANNO Alessio DAL ZOVO REALE Thomas Luca DE CICCO Fabrizio FISANOTTI Andrea Ambrogio LO PICCOLO MINETTO OTTINO Alessio Sonny Andrea PIGNOCCHINO Gianmarco RIVALTA Federico ZAPPATA Matteo 76 ESAMI DI STATO 20 /20 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO COMMISSIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Materia……………………………………………… CANDIDATO.………………………………………………… CLASSE 5D Griglia di correzione fisica e laboratorio INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE Conoscenza dei contenuti specifici 4 punti Capacità di commento e argomentazione 4 punti Correttezza nei calcoli e nell’utilizzo coerente delle regole Conoscenza ed utilizzo della terminologia scientifica (lessico specifico, grafici, unità di misura…) 4 punti 3 punti LIVELLO RILEVATO PUNTEGGI CORRISPONDENTI Insufficiente Quasi sufficiente Sufficiente Buona Ottima Insufficiente Quasi sufficiente Sufficiente Buona Ottima Insufficiente Quasi sufficiente Sufficiente Buona Ottima 1 2 3 3.5 4 1 2 2.5 3 4 1 2 2.5 3 4 Insufficiente Sufficiente Buona 1 2 3 TOTALE /15 LA COMMISSIONE ESAMINATRICE …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. …………………………………………… 77 ESAMI DI STATO 20 /20 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO COMMISSIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO CANDIDATO …………………………………………………. CLASSE 5 TIPOLOGIA………………………. Obiettivi Punteggio Punti assegnati 1 Organizzazione discorso (morfo-sintassi-punteggiatura) 0,5 - 2 2 Ortografia 0,5 - 2 3 Lessico 0,5 - 2 Tipologia A – testo narrativo 4 Svolgimento completo della traccia 0,5 - 1 5 Comprensione del testo 1-3 6 Analisi e commento del testo 1-3 7 Approfondimenti (contestualizzazione) 0,5 - 2 Tipologia A – testo poetico 8 Svolgimento completo della traccia 0,5 - 1 9 Comprensione del testo 1-3 10 Analisi e commento del testo 1-3 11 Approfondimenti 0,5 - 2 Tipologia B 12 Svolgimento completo della traccia 0,5 - 1 13 Comprensione documenti proposti e riferimenti coerenti 1-3 14 Ricchezza dei contenuti 1-3 15 Rielaborazione personale 0,5 - 2 Tipologia C 78 16 Adeguatezza alla traccia 0,5 – 2 17 Conoscenza argomento 1,5 – 4 18 Rielaborazione personale 1-3 Tipologia D 19 Adeguatezza alla traccia 0,5 - 2 20 Ricchezza dei contenuti 1,5 – 4 21 Rielaborazione personale 1-3 totale punti /15 LA COMMISSIONE ESAMINATRICE …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. …………………………………………… …………………………………….……….. ……………………………………………. 79 ESAMI DI STATO 20 - 20 MARTINETTI” CALUSO IIS “P. COMMISSIONE ……………………………… COLLOQUIO – GRIGLIA DI VALUTAZIONE CANDIDATO …………………………………………………. …………..CLASSE 5 Indicatore ESPOSIZIONE QUALITA’ DELLE CONOSCENZE CAPACITA’ DI COLLEGAMENTI E RACCORDI PLURIDISCIPLINARI: TESINA DISCUSSIONE E APPROFONDIMENTO DEI DIVERSI ARGOMENTI REVISIONE ELABORATI intervallo Valutazione 1 2 3 4 5 6 7 8 Gravemente insufficiente Insufficiente Non del tutto sufficiente Sufficiente Più che sufficiente Discreto Buono Ottimo 2 3 4 5 6 7 8 Gravemente insufficiente Insufficiente Non del tutto sufficiente Sufficiente Discreto Buono Critiche ed eccellenti 1 2 3 3,5 4 4,5 5 Gravemente insufficiente Insufficiente Non del tutto sufficiente Sufficiente Più che sufficiente Buono Ottimo 3 4 5 5,5 6 6,5 7 Gravemente insufficiente Insufficiente Non del tutto sufficiente Sufficiente Più che sufficiente Buono Ottimo 0 1 2 punti Assai carente Parziale Esauriente 80 VOTO …………………../30 ESAMI DI STATO 20 /20 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO COMMISSIONE L GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA Materia……………………………………………… CANDIDATO ………………………………………………… CLASSE 5 Griglia di correzione per le discipline linguistico-umanistiche Indicatori Conoscenza specifica degli argomenti richiesti Punteggio massimo attribuibile Livelli 6 Padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare 5 Capacità di argomentazione utilizzazione delle conoscenze sintesi 4 Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo TOTALE Punteggi corrispondenti 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 2 2.5 3 3.5 4 /15 81 ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "P. Martinetti" - Caluso – (TO) ESAME DI STATO 2013/2014 COMMISSIONE - CLASSE 5^D SCIENTIFICO TECNOLOGICO Griglia di correzione terza prova per la lingua inglese da attribuire a ciascuna domanda NOME E COGNOME DEL CANDIDATO………………………………........................................................ Indicatori Conoscenza Specifica Degli Argomenti Richiesti Padronanza Della lingua e Proprietà del Linguaggio Disciplinare Capacità di argomentazione utilizzazione delle conoscenze sintesi Punteggio Livelli massimo attribuibile Insufficient e 6 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficient e 5 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficient e 4 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo 15 Indicatori Conoscenza Specifica Degli Argomenti Richiesti Padronanza Della lingua e Proprietà del Linguaggio Disciplinare Capacità di argomentazione utilizzazione delle conoscenze sintesi Conoscenza Specifica Degli Argomenti Richiesti Padronanza Della lingua e Proprietà del Linguaggio Disciplinare Capacità di argomentazione utilizzazione delle conoscenze sintesi 1 2 3 4 5 2 2.5 3 3.5 4 Punteggi corrispondenti 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 2 2.5 3 3.5 4 Totale Punteggio Livelli massimo attribuibile Insufficient e 6 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficient e 5 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficient e 4 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo 15 2 3 4 5 6 Totale Punteggio Livelli massimo attribuibile Insufficient e 6 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficient e 5 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Insufficient e 4 Mediocre Sufficiente Buono Ottimo 15 Indicatori Punteggi corrispondenti Punteggi corrispondenti 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 2 2.5 3 3.5 4 Totale PUNTEGGIO ……………/15 82 ESAMI DI STATO 20 /20 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO COMMISSIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA Materia……………………………………………… CANDIDATO ………………………………………………… CLASSE 5 Griglia di correzione per le discipline scientifiche tranne chimica, biochimica e anatomia nel biologico INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE Conoscenza dei contenuti 7 punti Comprensione e/o applicazione e/o rielaborazione 5 punti 3 punti Esposizione LIVELLI Gravemente insufficiente Insufficiente Quasi sufficiente Sufficiente Buono Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo TOTALE PUNTEGGI CORRISPONDENTI 2 3 4 5 6 7 2 2.5 3 3.5 4 5 1 1.5 2 2.5 3 /15 83
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