POLITECNICO DI MILANO Dipartimento di Architettura e Studi urbani Progettazione e controllo della radiazione luminosa prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Nella nostra cultura la luce assume un valore positivo, mentre il buio e l’ombra hanno connotati negativi GENESI 1,2 - 1,4 Iddio disse: “Sia la luce”: e la luce fu. Vide Iddio che la luce era buona e separò la luce dalle tenebre prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale mercoledì 9 aprile 14 Relazione tra luce e architettura prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La storia dell’architettura può essere descritta come storia della conquista della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Architettura e clima Saint Chapelle - Parigi prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Cappella degli Scrovegni - Padova . Architettura e clima Hardwick Hall di R. Smythson Derbyshire prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Villa Emo di A. Palladio - Fanzolo (TV) . L’aumento del valore fondiario porta a realizzare edifici a piastra molto compatti e con poca superficie esterna Illuminazione naturale Collegamenti Pianta schematica di un edificio multipiano per uffici costruito prima degli anni 40 prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Illuminazione naturale Illuminazione artificiale Collegamenti Pianta schematica di un edificio multipiano per uffici costruito dopo gli anni 70 . Andamento dei consumi energetici in un edificio in funzione della trasparenza dell’involucro Andamento dei consumi energetici in un edificio in funzione della trasparenza Metodo LT (Lighting and Thermal) prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . LA GRAMMATICA DELLA LUCE prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . LA GRAMMATICA DELLA LUCE prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Efficienza della luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Efficienza delle sorgenti luminose Efficienza luce naturale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Modello di cielo coperto CIE, rilievo eseguito da Hopkinson Stoccolma 1953 prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Variazione della luminosità dovuta al diverso spessore della massa atmosferica attraversata prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Modello di cielo sereno CIE, rilievo eseguito da Hopkinson Stoccolma 1953 prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Modello di cielo Mediterraneo (non standard) Ld = Lz (1+ 2 sen(a)) [1+g cos(b) cos(a)] dove: g! =! é un fattore i cui valori variano a seconda del grado di turbolenza dell’atmosfera e che assume tipicamente il valore di 0,3 Lz! =! Luminanza allo zenit; b ! =! angolo di altezza del punto della volta celeste. a! =! azimut misurato a partire dal Sud geografico (Sud=0°). prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Spettro delle onde elettromagnetiche prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Radiazione solare al suolo prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Spettro delle onde elettromagnetiche prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Conservazione dell’energia ΦT ΦT = Φα + Φτ + Φr Φr Φα prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Φτ . Trasmissione dell’energia attraverso un vetro prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Ottica geometrica Riflessione cartesiana Trasparenza cartesiana prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Riflessione lambertiana Riflessione mista Trasparenza lambertiana Trasparenza mista . Ottica geometrica prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La distribuzione della luce negli spazi confinati impedisce di avere spazi illuminati di grandi profondità e singolo affaccio prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La distribuzione della luce negli spazi confinati impedisce di avere spazi illuminati di grandi profondità e singolo affaccio prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . luce in prevalenza diffusa: zone a clima freddo luce di qualità intermedia: zone a clima temperato luce in prevalenza dire7a: zone a clima caldo Relazione tra posizione di un’apertura e qualità della luce. prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . RelForma e posizione delle aperture e rela<va distribuzione della luce in pianta prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Flusso luminoso misurato in lumen prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Flusso idraulico misurato in litri/min . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Intensità luminosa misurato in candele prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Intensità di emissione misurato in litri/cono ang. . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Illuminamento misurato in lux prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Intensità di raccoltà misurato in litri/mq . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Diminuzione illuminamento all’aumentare della distanza prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Diminuzione liquido raccolto all’aumentare della distanza . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Diminuzione della capacità di raccolta della radiazione al variare dell’inclinazione della superficie prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Luminosià della superficie in una specifica direzione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Parallelo idraulico . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Luminanza media di adattamento prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Contrasto . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Contrasto prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Castello di Amleto a Helsingor (DK). Sala interrogatori . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Campo visivo: vista in pianta Campo visivo: vista in sezione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . LA GRAMMATICA DELLA LUCE Schema dell’occhio umano Reazione dei sensi ai livelli energetici prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Legge di Weber-Frechner S= K log St + B . Lettura e interpretazione del fenomeno luminoso Stimulus Sensation Interpretation Physiology Psychology Sociology Mathematics Physics DESIGN STIMOLO = TRASMISSIONE = Riferito a come si propaga SENSAZIONE = Riferito a come si recepisce INTERPRETAZIONE = prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Riferito alla cosa in sé Riferito a come si valuta . I nostri occhi convertono la luce in segnali elettrici che vengono interpretati dal cervello. Visione Nel cervello il significato delle informazioni visive è la conseguenza sia del nostro hardware (occhi e cervello) che del nostro software (memoria, tipo di associazioni, ecc). L’interpretazione che il cervello dà di quanto viene comunicato dagli occhi è chiamato percezione. Processo interpretativo/percettivo: S = Stimolo, I = Interpretazione, R = Reazione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Il processo cognitivo può essere rappresentato come un flusso continuo di informazione che, partendo dalla retina, raggiunge la corteccia celebrale permettendo di costruire l’immagine del mondo attraverso un processo interpretativopercettivo circolare in continua evoluzione Percezione visiva Processo interpretativo/percettivo: S = Stimolo, I = Interpretazione, R = Reazione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . PERCEZIONE = Risposta sensoriale influenzata dall’apprendimento Sensory excitation Physiology Culture Internal stimuli Biological Nec. PERCEPTION prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Il progetto del campo luminoso come progetto del messaggio informativo Vista esterna del museo Guggenheim a New York Vista interna del museo Guggenheim a New York prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Il progetto del campo luminoso come progetto del messaggio informativo prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Parco dei Mostri a Bomarzo - la casa.inclinata Principi fondamentali che regolano il processo percettivo Gerarchia L'apprendimento e l'esperienza agiscono come elementi che regolano e strutturano i differenti stimoli secondo una gerarchia, facilitando il processo percettivo nelle situazioni usuali e rendendolo viceversa più difficoltoso in situazioni nuove e sconosciute Aspettativa L'aspettativa di condizioni ambientali specifiche determina una variazione nella percezione dei fenomeni ad essi collegati Motivazione Le motivazioni di un soggetto ed il suo stato d'animo agiscono come uno stimolo interno in qualsiasi processo percettivo facendo variare la percezione dello stimolo Dipendenza Qualsiasi percezione è il risultato di una serie di stimoli simultanei e non di una singola eccitazione sensoriale. Non è possibile considerare uno stimolo completamente isolato ed isolabile se non in una pura astrazione teorica prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di raggruppamento: adiacenza Effetto di raggruppamento tra elementi simili vicini tra di loro. prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di raggruppamento: similitudine Effetto di raggruppamento tra elementi simili all’interno di un insieme più ampio di oggetti. prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di raggruppamento: direzione Effetto di raggruppamento tra elementi simili che continuano una specifica direzione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di raggruppamento: forma Effetto di raggruppamento tra elementi simili che realizzano una forma nota prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di correzione: completamento Effetto di raggruppamento e completamento tra elementi simili che realizzano una forma nota prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di correzione: successione Oggetti posti in una successione riconoscibile tendono ad essere completati secondo questa successione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di costanza: forma Le dimensioni attribuite agli oggetti rimangono costanti e non dipendono da quelle trasmesse dai nostri occhi prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di dipendenza dall’intorno: saturazione Il grado di saturazione del colore e la tinta dipendono dal colore degli elementi che lo circondano prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Per percepire correttamente l’ambiente, il cervello corregge ciò che l’occhio vede. Bilanciamento della luminanza In una stanza con una finestra su un sola parete il soffitto apparirà di eguale luminanza sebbene un’indagine strumentale darebbe risultati diversi con valori maggiori vicino alla finestra. Castello di Amleto a Helsingor (DK). Vista della sala centrale prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . La fotografia di un edificio di colore bianco, scattata al tramonto, mostra un edificio rosato. Costanza del colore La fotografia esprime le condizioni reali mentre la nostra interpretazione ci mostra un edificio bianco. Il nostro cervello filtra infatti la radiazione rossa in maniera migliore. S. Carlo alle Quattro Fontane: modello in legno realizzato da M. Botta prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetti di fluttuazione: ambigua interpretazione Esempio di immagine fluttuante per le quali è possibile una doppia interpretazione prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Ambiguità soggetto sfondo . Il cervello tenta sempre di individuare le informazioni visive separandole dagli elementi disturbanti del contesto. Quando ciò diventa difficoltoso o impossibile, la visione viene disturbata. Le tende veneziane risultano spesso disturbanti a causa della confusione che generano tra sfondo e soggetto. Relazione Soggetto/sfondo Le veneziane possono disturbare creando confusione tra soggetto e sfondo. prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Il progetto del campo luminoso come progetto del messaggio informativo Where is is the the ball ball ?? Where Vista dall’interno della copertura dell’Astrodrome di Huston prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Effetto di degrado dovuti alla esposizione alla luce prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Requisiti legati all’attività prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Requisiti legati all’attività Diversi requisiti per una buona illuminazione naturale possono essere considerate per la maggior parte delle attività. Ci sono comunque alcuni requisiti aggiuntivi che dipendono dall’attività e attività specifiche che richiedono requisiti particolari. Osservare una scultura: luci e ombre sono necessarie nella comprensione della tridimensionalità degli oggetti. Una illuminazione appropriata deve quindi avere una certa direzionalità. È comunque necessaria una quota di illuminazione diffusa per evitare ombre troppo dure che renderebbero impercettibili alcuni dettagli. La vittoria alata, Parigi prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Un buon progetto di illuminazione deve essere indirizzato non solo ai requisiti di prestazione visivi prima descritti ma anche alle necessità biologiche che ardano tutti gli esseri viventi, necessità che sono quasi indipendenti da stile e cultura. Queste necessità biologiche sono collegate ai requisiti di orientamento, sicurezza, difesa e sopravvivenza prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Necessità biologiche 1 Necessità di orientamento: il sistema di illuminazione deve definire piani e cambi di livello. Deve anche aiutare una persona a riconoscere dove si trova e dove deve andare. 2 Necessità di orientamento temporale: il cosiddetto jet lag è il risultato della perdita di sincronizzazione del nostro orologio interno rispetto a quanto vedono i nostri occhi. Il nostro orologio interno si aspetta oscurità e un periodo per il riposo mentre, al contrario, gli occhi sperimentano un sole splendente. Il minimo stress si ottiene quando gli occhi wedono quello che gli occhi si aspettano di vedere. 3 Necessità di comprendere la struttura: il bisogno di comprendere la realtà è frustrato quando la realtà fisica degli oggetti entra in contraddizione con una illuminazione che la rendono poco leggibile, attraverso condizioni di eccessiva oscurità, luce eccessivamente diffusa, eccessiva brillantezza, ecc . Un buon progetto di illuminazione deve essere indirizzato non solo ai requisiti di prestazione visivi prima descritti ma anche alle necessità biologiche che ardano tutti gli esseri viventi, necessità che sono quasi indipendenti da stile e cultura. Queste necessità biologiche sono collegate ai requisiti di orientamento, sicurezza, difesa e sopravvivenza prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Necessità biologiche 4. Necessità di centri di attenzione: per prevenire il sovraccarico di informazione il cervello deve focalizzare la propria attenzione sui principali aspetti dell’ambiente e ignorare sostanzialmente il resto. L’illuminazione può aiutare a creare ordine sottolineando le aree e attività che risultano più rilevanti. 5. Necessità di personalizzazione del proprio spazio: luce e oscurità in un ambiente di grandi dimensioni possono aiutare a definire lo spazio personale di ogni individuo. Un’illuminazione uniforme tende a ridurre le differenze individuali mentre l’illuminazione localizzata e quella integrata ai mobili enfatizza il territorio personale. Le persone apprezzano la possibilità di controllare il proprio territorio. 6 Necessità di spazi piacevoli: muri e soffitti scuri creano una atmosfera da caverna. Questo effetto può essere causato da specifiche superfici, bassi livelli di illuminazione, o entrambi gli elementi. In ogni caso un ristorante illuminato da candele non è oscuro perché noi ci aspettiamo un ambiente in penombra. Un ambiente appare oscuro solo se risulta meno luminoso di quanto ci aspettiamo. . Un buon progetto di illuminazione deve essere indirizzato non solo ai requisiti di prestazione visivi prima descritti ma anche alle necessità biologiche che ardano tutti gli esseri viventi, necessità che sono quasi indipendenti da stile e cultura. Queste necessità biologiche sono collegate ai requisiti di orientamento, sicurezza, difesa e sopravvivenza prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Necessità biologiche 7. Necessità di stimoli visivi interessanti: spazi insignificanti non vengono resi più interessanti aumentando il livello di luce. Oggetti interessanti quali finestre, persone, quadri, sculture e agiscono come riposanti centri visivi. Vedere oggetti distanti permette ai muscoli degli occhi di rilassarsi. 8. Necessità di ordine: quando ci si aspetta un certo tipo di ordine e non lo si ritrova, la percezione diventa caotica. 9. Necessità di sicurezza: l’oscurità è mancanza di informazione visiva. In una situazione in cui vi sia potenziale pericolo, la mancanza di informazione produce paura. Strade e angoli bui, l’ombra proiettata dagli alberi vengono meglio risolti da una serie di apparecchi di illuminazione ravvicinati piuttosto che da pochi apparecchi di grande potenza. Edifici con superfici esterne di colore chiaro sono molto utili poiché riflettono la luce diffusa negli angoli più scuri. . Segni, simboli, immagini, evocazioni prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . L’illuminamento si calcola mediante un indicatore: “Fa#ore di Luce Diurna (FLD)”o Daylight Factor (DF) Ein FLD = [%] Eout Ein = illuminamento dovuto alla sola luce naturale nel punto considerato Eout= illuminamento esterno su un piano orizzontale posto so7o un cielo coperto il cielo u<lizzato dalla norma<va è il cielo uniforme prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . Tipo di edificio Residenza e alberghi Ambiente Soggiorno Camera da letto Cucina Terziario Scuole, Università Ospedali Edifici Sportivi Biblioteche Musei prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Uffici Uffici con lavoro di dattilografia Aule Laboratori Uffici Accettazione, sale d’attesa Ambulatorio Campi coperti, piscine Bordo piscina Sala lettura Sale espositive FLD 1% fino ad una profondità di almeno metà ambiente 0,5% fino ad una profondità di almeno metà ambiente 2% fino ad una profondità di almeno metà ambiente 2% 4% 2% 4% 1% 1% 3% 2% 1% 1% 1% . CALCOLO DIRETTO DEL FATTORE MEDIO DI LUCE DIURNA (UNI 10840/2007) FLD = Σin τi Si εi Ψi Stot ( 1 - δm) (%) dove: - n = numero finestre; - τ = coeff. trasparenza vetro; - S = superficie netta del vetro; - εi = vista della volta celeste (0 -1); - Ψi = coeff. di riduzione legato allo spessore del muro; - Stot = superficie globale interna della stanza; - δm = coeff. medio di riflessione delle pareti prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DI UNA SCHERMATURA Per scegliere la schermatura migliore in relazione agli obie;vi di proge#o bisogna saper effe#uare la valutazione dell’efficacia dei diversi sistemi schermanA. Il parametro a#raverso a cui si valuta la riduzione della radiazione solare è il: FATTORE DI OMBREGGIAMENTO Maggiore è il faAore di ombreggiamento, maggiore è la capacità schermante METODI ANALITICI METODI GRAFICI ORIENTAMENTO della superficie da schermare prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . FATTORE DI OMBREGGIATURA – METODI ANALITICI Norma UNI TS 11300 Flusso termico solare su una superficie: Φsol = Fsh x Asol x Isol FaAori di riduzione dell’ombreggiatura Irradianza solare media mensile sulla superficie Area di captazione solare effeQva Calcolo del fa7ore di riduzione per ombreggiatura: Fsh = Fhor x Fov x Ffin Ostruzioni esterne Agge= orizzontali prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 Agge= verCcali Esempio mese giugno appendice D . TS 11300 UNI Regole empiriche per la definizione di un aggetto orizzontale di schermatura per finestre orientate a sud ± 15° 2x+y prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 . FATTORE DI OMBREGGIATURA – METODO GRAFICO MASCHERE DELLE OSTRUZIONI ORIZZONTALI Classificazione Olgyay VERTICALI prof. Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 CARTA DEI PERCORSI SOLARI della laAtudine considerata COMBINATI Determinazione della geometria più idonea per l’ORIENTAMENTO. . mercoledì 9 aprile 14 mercoledì 9 aprile 14 mercoledì 9 aprile 14 STRUTTURA DELLA CLASSIFICAZIONE PRESTAZIONI Potere schermante Trasparenza alla luce Fattore di vista e qualità dell’informazione Tesi di Laurea specialistica Studenti Erica Graziani - Silvana Guerra Relatore prof.Alessandro Rogora mercoledì 9 aprile 14 ANALISI PRESTAZIONALE guadagni solari invernali - sud 300 250 200 SUD guadgni senzaschermatura 150 100 50 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 RADIAZIONE SOLARE INCIDENTE SULLA SUPERFICIE VETRATA h guadagn sol ar i i nver nal i sud-ovest 250 SUD-OVEST 200 150 guadagni senza scher matur a 100 50 ! Area finestra (Q Diretta + Q Diffusa ) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Potenza TOT = 10 11 12 13 14 15 [W] guadagni sol ar i esti vi - ovest 160 140 OVEST 120 100 guadagni senza 80 scher matur a 60 40 20 0 1 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Erica Graziani - Silvana Guerra 35 ANALISI PRESTAZIONALE FINESTRA DI RIFERIMENTO Dimensioni: 70 x 140 cm Area: 0,98 m2 Potenza TOT = Area finestra (Q Diretta + Q Diffusa ) = 546,4 W 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 Erica Graziani - Silvana Guerra 36 GEOMETRIA SOLARE – 21 LUGLIO AGGETTO ORIZZONTALE PROSPETTI E SEZIONI PIANTE 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 Erica Graziani - Silvana Guerra 40 ANALISI DEI DATI GEOMETRICI – CARTA DEI PERCORSI SOLARI AGGETTO ORIZZONTALE 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 Erica Graziani - Silvana Guerra CARABOTTINO 43 FATTORE DI ILLUMINAZIONE AGGETTO ORIZZONTALE 26,2 % 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 CARABOTTINO 20 % Erica Graziani - Silvana Guerra 44 AGGETTO ORIZZONTALE GUADAGNI SOLARI INVERNALI guadagni solari invernali - sud 300 250 200 guadagni con scher matur a 150 guadgni senza scher matur a 100 • Guadagni senza schermatura • Guadagni con schermatura 50 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 h Percentuale di schermatura alle h 12 guadagn solari invernali sud- ovest 250 200 guadagni con 150 sher matur a guadagni senza 100 scher matur a 50 sud: 1 % sud-ovest: 12 % 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 ovest: 100 % guadagni solari est ivi - ovest 160 140 120 Ser i e1 100 80 guadagni senza scher matur a 60 40 20 0 1 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Erica Graziani - Silvana Guerra Le prestazioni invernali sono efficienti in tutti gli orientamenti 45 AGGETTO ORIZZONTALE GUADAGNI SOLARI ESTIVI guadagni solari est ivi - sud 600 500 400 guadagni con schermatura 300 guadagni senza schermatura 200 • Guadagni senza schermatura • Guadagni con schermatura 100 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 h Percentuale di schermatura alle h 12 guadagni solari est ivi sud- ovest 600 500 400 guadagni con scher matur a 300 guadagni senza scher matur a 200 sud: 70 % 100 sud-ovest: 88 % 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 h ovest: 100 % guadagni solari st ivi - ovest 700 600 500 guadagni con 400 scher matur a 300 guadagni senza schematur a 200 100 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 h 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 Erica Graziani - Silvana Guerra Le prestazioni estive sono efficienti a SUD e accettabili a sud-ovest 46 22 luglio 2005 mercoledì 9 aprile 14 Erica Graziani - Silvana Guerra
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