INDICE CATEGORIA DATA ARTICOLO TITOLO PAGINA Expo La Prealpina 24/06/2014 Armani: «Rischiamo una figuraccia» Maroni: «Cantone è un fantasma» 1 La Prealpina 24/06/2014 Varese Liberty, viaggio nel tempo 2 La Provincia ed. Varese 24/06/2014 Quell'Orobianco scoperto in Tibet porta Gallarate nel salotto più chic 3 La Prealpina 24/06/2014 Pil e produttività, in Italia va così 5 La Prealpina 24/06/2014 Arriva l'estate, in seicento alla scoperta delle grotte 6 La Provincia ed. Varese 24/06/2014 «Sfumato il bando Villa Mylius che fa?» 7 La Prealpina 24/06/2014 Il "fuori Expo" parte da Varese, con Openjobmetis 8 La Prealpina 24/06/2014 Vita sana e all'aria aperta con "Legnano si muove" 9 Il Giorno ed. Varese 24/06/2014 Aria e acqua monitorate per scongiurare danni all'ecosistema lombardo 10 La Prealpina 24/06/2014 Accademia di cucina: il "mistero" di Villa Mylius 11 La Provincia ed. Varese 24/06/2014 Expo: giudizio immediato per Rognoni e altri sette 12 La Provincia ed. Varese 23/06/2014 Expo, Rognoni: liti tra pm «Io smetto di collaborare» 13 La Provincia ed. Varese 23/06/2014 Le antiche palafitte dell'Isolino Virginia tra i patrimoni del territorio di confine 14 La Prealpina 23/06/2014 Cupola degli appalti, giorni cruciali per l'inchiesta 15 La Provincia ed. Varese 23/06/2014 Masnago si tuffa nel Medioevo Palio 2014 tra cibo e cavalieri 16 La Prealpina 23/06/2014 Mondiali di motonautica, la città va sul podio 17 La Prealpina 22/06/2014 Il cadavere, la scomparsa e il tenente Orsi Gallarate a tinte fosche nel giallo di Tropea 18 La Provincia ed. Varese 22/06/2014 «No al massimo ribasso, sì alla qualità» Crociata Cgil per la legalità in edilizia 19 Il Corriere della Sera 22/06/2014 Expo e gli altri grandi cantieri «Gare senza alcun controllo» 21 La Prealpina 22/06/2014 Imprese al femminile crescono con Expo 23 La Prealpina 21/06/2014 Piazza stazione,via al restyling 24 Il Giorno ed. Varese 20/06/2014 Estate con il fiume ancora inquinato Miasmi e polemiche lungo le sponde 25 La Prealpina 20/06/2014 Confindustria ha cambiato pelle «Ora deve farlo anche la politica» 26 La Prealpina 20/06/2014 Il marmo di Candoglia pulito pensando a Expo 27 Il Sole 24 Ore 20/06/2014 Un «Grand Tour» nel made in Italy 28 La Provincia ed. Varese 20/06/2014 Lotteria a scontrini contro l'evasione 29 Il Giorno ed. Varese 20/06/2014 Diplomatici stranieri in gara Si aspettano diecimila idee per sei mesi di Fuori Expo 30 La Prealpina 20/06/2014 Maroni coinvolge Roma, Squinzi lancia il Padiglione 31 La Prealpina 20/06/2014 Ikea, asse Legnano-Rescaldina 32 Il Sole 24 Ore 20/06/2014 Una vetrina dell'Italia che vuole farcela 33 Il Giorno ed. Varese 20/06/2014 «Pubblico e privato insieme con 15 miliardi di euro ci assicurano il successo» 34 La Prealpina 20/06/2014 No ai cibi tarocchi all'evento 2015 35 La Provincia ed. Varese 20/06/2014 «I più ricchi guadagnano dieci volte più dei poveri» 36 La Provincia ed. Varese 20/06/2014 «Matematica? A prima vista pareva ostrogoto» 37 Il Giorno ed. Varese 20/06/2014 La Regione in campo con la sua nazionale Torneo di calcetto a 5 per il Champions Tour 38 La Prealpina 20/06/2014 B&B, un antidoto alla crisi 39 Il Sole 24 Ore 20/06/2014 Confindustria in prima fila all'Expo 40 La Provincia ed. Varese 20/06/2014 Bed and breakfast contro la crisi. In attesa di Exp 42 Il Giorno ed. Varese 19/06/2014 In pista Fly, Tender e Halfa Ecco i veicoli elettrici nati per il sito e la città 44 La Prealpina 19/06/2014 Export Lombardia in Francia Un brindisi che vale 2,6 miliardi 45 Il Sole 24 Ore 19/06/2014 Resta il rebus sui fondi per l'Expo 46 Il Giorno ed. Varese 19/06/2014 «È Gimondi l'ambasciatore per lo Sport» 48 La Prealpina 19/06/2014 Legnano pronta alla notte più lunga 49 La Provincia ed. Varese 19/06/2014 Tangenziali e autostrada, si va avanti E anche per il Cipe è in arrivo la svolta 50 Italia Oggi 19/06/2014 Il mercato, cuor di società civile 52 Il Giorno ed. Varese 19/06/2014 Sala: «Siamo nei tempi» Ora l'incontro con Cantone 53 La Provincia ed. Varese 19/06/2014 «Chi paga la mazzetta deve perdere l'appalto» 54 La Provincia ed. Varese 19/06/2014 Grotta Remeron, pulizia-spettacolo degli speleologi 55 Italia Oggi 19/06/2014 News 56 La Prealpina 19/06/2014 Expo, Roma si aggancia all'evento 57 La Provincia ed. Varese 19/06/2014 Due giorno per la Cgil tra incontri e voci Domani c'è Camusso 58 La Provincia ed. Varese 19/06/2014 Pista ciclabile sul Bardello per l'Expo «Offriamo ai turisti le nostre bellezze» 59 Il Giorno ed. Varese 18/06/2014 «Un format da replicare per valorizzare luoghi e grandi monumenti» 60 La Prealpina 18/06/2014 «Renzi blocchi il quarto binario» 61 Il Giorno ed. Varese 18/06/2014 Dal mondo con Gusto 62 La Provincia ed. Varese 18/06/2014 Varese per l'Expo mette in una vetrina i suoi negozi "cult" 63 Il Giorno ed. Varese 18/06/2014 Soldini e Comencini raccontano la città che non avete mai visto 64 La Prealpina 18/06/2014 La giunta Farisoglio si isola e non dà il buon esempio 65 La Prealpina 17/06/2014 Expo, i giapponesi brindano al loro padiglione 66 La Provincia ed. Varese 17/06/2014 Expo, cinque esperti per setacciare gli appalti 67 La Prealpina 17/06/2014 «Ricostruire l'area di centrodestra» 68 La Provincia ed. Varese 17/06/2014 Jobmatch è il portale dedicato al lavoro E a chi cerca e trova futuro nel turismo 69 Italia Oggi 17/06/2014 Expo si allea con Coca-Cola È il soft drink uffi ciale 70 La Prealpina 17/06/2014 "Porte aperte ai luppoli": il turismo è servito 71 La Provincia ed. Varese 17/06/2014 «In tempi di crisi no alla solitudine Bisogna fare rete» 72 Il Sole 24 Ore 17/06/2014 Per l'Expo in arrivo 60 milioni 73 La Prealpina 17/06/2014 Expo al femminile 74 La Provincia ed. Varese 17/06/2014 Porte aperte ai luppoli di Poretti Abbraccio tra storia e turismo 75 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 0 24/06/2014 - PAG. 5 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Armani: «Rischiamo una figuraccia» Maroni: «Cantone è un fantasma» MILANO - Lunedì nero per l'Expo, almeno dal punto di vista dell'immagine. Il sasso nello stagno lo ha gettato Giorgio Armani, che tra una sfilata e l'altra alla Settimana della moda maschile, ha esternato la sua preoccupazione che con l'Esposizione mondiale l'Italia possa fare una «figura del cavolo». Un allarme che ha avuto anche la parvenza dell'autopromozione, in quanto lo stesso Armani ha poi annunciato il suo impegno per «dare lustro a Milano» con l'apertura entro il maggio del 2015 - in concomitanza con Expo - del proprio archivio nel Silos in allestimento nell'ex fabbrica Nestlè. Allo stilista ha fatto eco il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, dall'assemblea di Federchimica in Assolombarda, ha gridato al «decreto fantasma». «Il governo - ha detto - ha emanato un decreto che assegna i poteri a Cantone» ma «non è stato pubblicato in Gazzetta e non è entrato in vigore ». Poi ha chiesto all'esecutivo di «darsi una mossa». A buttare acqua sul fuoco ci hanno pensato i ministri Maurizio Lupi (Trasporti) e Maurizio Martina (Agricoltura), che ha anche la delega all'Expo. Il primo ha puntualizzato sempre in Assolombarda che non è «il momento di fare polemiche»; il secondo ha cercato di tranquillizzare tutti spiegando che i soggetti coinvolti stanno «lavorando intensamente per completare il progetto e farlo emergere in tutta la sua grandissima potenzialità». Le acque in città però restano piuttosto agitate. Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, si era presentato a Milano con Raffaele Cantone come asso nella manica il 13 maggio, 5 giorni dopo la valanga di arresti per tangenti, per far ripartire una macchina in panne. Il decreto che conferisce i poteri a Cantone è stato annunciato più volte, ma finora non si è visto. Proprio ier lo stesso Cantone era atteso a Milano per la presentazione di un libro allo Iulm, ma all'ultimomomento ha dato forfait. Il Commissario anticorruzione dovrebbe incontrare il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, ma, nonostante gli annunci dei giorni passati, finora i due non si sono ancora visti. Dove l'attività ferve invece è a Palazzo di Giustizia. Ieri il gip Andrea Ghinetti ha disposto il giudizio immediato per l'ex dg di Ilspa Antonio Giulio Rognoni e per altre 7 persone indagate in uno dei 3 filoni d'indagine legati a Expo. Il processo si aprirà il 18 settembre davanti alla decima sezione del Tribunale PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 1 24/06/2014 - PAG. 17 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Varese Liberty, viaggio nel tempo Varese, quando c’erano la funicolare e la tramvia. Ma anche quando la città ingranava la marcia per diventare, all’inizio del secolo scorso, una “macchina da turismo” che, per ospitare le signore alla moda costrette a marciare a piccoli passi negli abiti assai stretti fino alle caviglie, almeno fino all’apertura degli spacchi con le code a sirena, viaggiava all’insegna del bello e del funzionale. C’è un po’ di tutto questo nel "Varese liberty tour" di cui è stato dato un piccolo “assaggio” domenica, anche se il debutto ufficiale dell’iniziativa sarà nel prossimo fine settimana. E così, salendo sul pullman con logo a tema, che attende gli ospiti con autista in camicia bianca, bretelle rosse e bombetta, da subito si colora il sogno di una Città Giardino che, nell’epoca del Liberty, ha saputo diventare prima in tutto. Prima a poter essere raggiunta dal patriziato milanese per la villeggiatura, prima nella navigazione del vicino Lago Maggiore e poi ancora prima a essere collegata al resto del mondo da un’autostrada, a veder fiorire le industrie, a saper cambiare via via il suo volto urbano con la stessa voglia di rinnovamento e modernità che ha contraddistinto l’anima del tempo. E’ un viaggio singolare, quello che partirà dal piazzale delle Ferrovie dello Stato ogni domenica fino al 9 settembre, con intervalli di due ore dalle 10 alle 16 e fermate “sali e scendi” libere lungo le tappe del percorso. Perché se da un lato è un’iniziativa che non potrà non suscitare attenzione e curiosità da parte dei turisti stranieri, soprattutto in previsione dell’Expo, dall’altro è una sorta di “trasferta” nel tempo consigliato in primis ai varesini, quelli almeno che non hanno la minima idea che la littorea piazza Monte Grappa fosse l’antica piazza Padella, crocevia di scambi commerciali tra i mercanti, che per il progetto di Palazzo Estense l’architetto Bianchi si sia ispirato alla residenza imperiale di Schönbrunn o che Villa Recalcati, quando visse i fasti del Grand Hotel Excelsior, fu la prima struttura alberghiera a utilizzare il telegrafo, ospitando personaggi del calibro di D’Annunzio, Carducci o della regina Margherita. Insomma c’è tanta storia chiusa nel cassetto, una storia che vale la pena di rispolverare e raccontare prima di tutto a se stessi, agli studenti delle scuole varesine o quanti vorranno usufruire del tour in maniera personalizzata, persino con la possibilità di essere accompagnati da un fotografo per ricevere dritte sulle inquadrature migliori da fissare come souvenir. Il viaggio si è concluso con la visita al Birrificio Poretti di Induno, quasi una città incantata oltre che esempio unico di uno stile declinato alla tedesca come “jugendstil”. Ed è qui che va in scena il perfetto connubio tra passato e futuro, tra l’incanto di una sala cottura che è un salotto all’antica, e i numeri di un’azienda, la Carslberg, che dal 2002 detiene la totale proprietà, che ha eletto lo stabilimento della Valganna come uno dei tre più tecnologicamente avanzati al mondo, all’interno del quale il mondo della birra è stato rivoluzionato con l’invenzione del sistema di spillatura con fusti in Pet, ogni ora escono 37mila bottiglie su due linee di produzione, e si lavora alla “birra champagne” da presentare, in anteprima, al PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 2 24/06/2014 - PAG. 17 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo padiglione Italia di Expo, di cui Poretti è marchio ufficiale. Monica Toso PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 3 24/06/2014 - PAG. 12 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Quell’Orobianco scoperto in Tibet porta Gallarate nel salotto più chic GALLARATE Orobianco, un concept store con vista sul Duomo per tirare la volata ad Expo. «Siamo già di casa in Asia. Ma ora è il momento dei produttori». L’apertura ufficiale, con tanto di taglio del nastro (rigorosamente tricolore), è stata venerdì all’ora dell’aperitivo, per intercettare buyer, distributori e giornalisti della stampa estera in arrivo da Firenze, dove erano in corso le sfilate di Pitti Uom. Leader in Estremo Oriente È il primo “mono-brand” in Italia di Orobianco, il gruppo di Gallarate specializzato in accessori moda che in Estremo Oriente, Giappone in primis, è tra i più noti e celebrati ambasciatori del Made in Italy. Lo shop, a tutti gli effetti un “concept store” che offre una vera propria esperien- za all’interno del vasto mondo Orobianco, si trova in una posizione prestigiosissima: in Passaggio Duomo 2, esattamente al centro della galleria, su due piani. «Sarà un flagshop e una palestra per la formazione dei nostri promoter» rivela il Ceo Giacomo Valentini, imprenditore che dalla terza generazione dell’industria di famiglia degli anni del boom (l’Elettromeccanica Valentini di Gallarate) è passato alla prima generazione di un’industria innovativa, “born global”, del made in Italy, la sua Orobianco, nata nel 1996 dopo un’“illuminazione” in Tibet, dove il cachemire viene definito, appunto, “oro bianco”. «Il nostro brand è molto presente in Giappone, con oltre tremila punti vendita, ma anche a Lo store di Orobianco ha portato sotto la Madonnina anche Mv Agusta PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 4 24/06/2014 - PAG. 12 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Taiwan ed è in forte crescita in Corea e in Cina. Ma la gente ci cercava anche a Milano, così abbiamo scelto una posizione che più centrale di così non si può, per posizionarci come brand che ha una forte identità in vista di Expo 2015». Valentini ci crede, nella leva dell’esposizione, nonostante tutto: «Expo per noi è un plus - spiega l’imprenditore di Gallarate pur con tutte le difficoltà che ci sono state, porterà qui il mondo. Abbiamo bisogno di fare una sorta di “judo marketing”, per far sì che anche le forze negative possano trasformarsi in opportunità positive. Intanto facciamo venire qui da noi i visitatori, poi ne parliamo. E i visitatori giocoforza verranno in piazza Duomo». Non conta solo il brand La scelta di puntare su una location di così forte impatto è strategica, e si è già rivelata vincente: «Immediatamente il riscontro è stato molto forte, anche sul mercato americano che è molto particolare - ammette Giacomo Valentini - Da sempre la nostra scommessa è sul prodotto, e in questa fase grazie ai social network che hanno velocizzato la pubblicità focalizzandola sempre di più sul prodotto, stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nel settore. Dopo vent’anni in cui contava soprattutto il brand, oggi i produttori stanno riprendendo posizione e importanza». Ecco perché anche le scelte stilistiche nell’arredo dello “store” di Passaggio Duomo puntano sul «legame tra tradizione e innovazione», racconta Valentini, «con pezzi di macchinari della storia industriale che si affiancano all’alta tecnologia del carbonio e del titanio». Lussuosi pezzi di arredamento in fibra di carbonio e accessori in pelle pregiata si accompagnano agli ormai celebri trolley TecknoMonster e alle più iconiche borse Orobianco. In questo scenario, Orobianco Group è consapevole di potersi giocare le sue carte: è un’azienda che ha investito sulla manodopera italiana e sui giovani (metà dei 150 dipendenti hanno meno di 26 anni) e che si presenta sul panorama internazionale con la credibilità di chi vuole continuare a crescere. 1 Andrea Aliverti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 5 24/06/2014 - PAG. 9 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Pil e produttività, in Italia va così E' accaduto, durante un'intervista, di vedere in grosse difficoltà un parlamentare il quale, alla domanda sul Pil non ha saputo dare una spiegazione comprensibile ai più. Come incomprensibile è al cittadino capire di chi sono le colpe della bassa produttività del nostro Paese. Ciò è dovuto in gran parte ai commenti troppo accademici degli addetti ai lavori e all'uso, spesso non necessario, di termini inglesi. Queste informazioni, sicuramente date in buona fede, provocano un occultamento della verità per altro ben visibile. Non è difficile per nessuno, oggi, comprendere il danno alla produttività dovuto in gran parte alla tassazione altissima per tutti: dal cittadino alle grandi aziende, ai piccoli imprenditori, agli artigiani, pagata per mantenere una burocrazia straripante che vive di leggi sempre più complesse e costose. Stessa cosa dicasi delle associazioni mafiose che hanno invaso il nostro paese come ampiamente dimostrato dagli scandali del Mose a Venezia e dell' Expo a Milano; da questi fatti emerge il loro punto di forza : la corruzione di politici, magistrati e persino coloro che avevano il compito di combatterla. Personalmente credo che un danno ben maggiore sia provocato dal ritardo culturale, di oltre quarant'anni rispetto ad altri Paesi Europei, del nostro Paese nell'organizzazione del lavoro, come risulta ben chiaro dal fatto che è l'unico ad aver ignorato la quinta direttiva della Cee che aveva lo scopo di coinvolgere tutti i lavoratori al fine di ottenere la loro collaborazione ed usare la loro intelligenza. L'importanza di questo enorme passo avanti della "Democrazia Industriale", per una produttività sempre più necessaria, viene magistralmente descritta da Stephen Cofer: «La globalizzazione e le nuove tecnologie hanno cambiato le regole della competizione. Il mondo del lavoro, come dice Tom Friedman, è piatto. Siamo tutti nella stessa barca, insieme ai Cinesi e agli Indiani con gli stessi strumenti a disposizione. E' assurdo pensare di vincere senza mettere tutte le risorse umane, presenti in azienda, compatte sull’obiettivo». Ritengo che più che addentrarci nei dettagli, ben descritti nel mio ultimo libro "Bassa produttività, perché la colpa non è dei lavoratori" risulti più utile fare dei confronti con alcuni paesi europei che hanno applicato la 5°direttiva della Cee. Il primo significativo confronto è con la Germania e il suo modello dell'utilizzazione della Cassa integrazione, mai spinta a zero ore ma integrata dalla riduzione delle ore lavorative e dei salari in parte compensati da una politica definita «in nome della solidarietà». Una scelta voluta dalla Signora Merkel fautrice della legge dei Kurzaibeit un'integrazione dei salari dimezzati e una scelta che ha permesso, con la ripresa dell' economia, di ripartire con la macchina produttiva integra, raggiungendo subito un PIL del 5% mentre noi ci eravamo attestati sul 1%. Il confronto tra le retribuzioni tedesche e quelle italiane è ancora più umiliante: lo stipendio medio del lavoratore tedesco oscilla tra i 2.800 e i 3.000 euro mentre quello dell'operaio italiano è fra 1.200 - 1.300 euro. Il secondo confronto riguarda il confronto fra il "costo della burocrazia" per le piccole imprese italiane con alcune imprese europee in ore e giorni spesi per adempimenti e procedure: adempimenti fiscali (Italia ore 182 - Gran Bretagna ore 132 -Germania ore 122); pagamenti fiscali (Italia 15 pagamenti/anno 350 ore - Francia 7 pagamenti e 132 ore); giustizia amministrativa (Italia 44 procedure e 1808 giorni - Francia 29 procedure e 331 giorni) .Questa burocrazia e questi balzelli costano al nostro Paese, secondo uno studio della Banca d'Italia riportato da R. Bagnoli sul corriere della sera del 21 aprile 2013, 21 miliardi. Un contributo notevole alla comprensione del perchè si abbia la più bassa produttività e di conseguenza la più alta disoccupazione e povertà ci viene fornito, con grande coraggio, da Piero Ostellino, grande giornalista liberale,nella denuncia di una delle cause politiche che frenano il progresso e lo sviluppo del nostro paese: «Sono più di un milione e trecentomila le persone che in Italia vivono di politica. I cittadini, sempre più oppressi dall'eccessiva pressione fiscale per finanziare una spesa pubblica straripante, scandalizzati dagli sprechi e dalla corruzione che distruggono risorse, ne traggono la conclusione che quel milione e trecentomila che vive di politica, faccia più danni che altro, ecco che allora il problema non è (solo) contabile bensì politico ». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 6 24/06/2014 - PAG. 19 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Arriva l'estate, in seicento alla scoperta delle grotte festeggia “sottoterra”. Proprio così. Lo sanno bene le circa 600 persone che domenica hanno partecipato alla prima edizione della “Festa dell’estate alle Grotte di Cunardo”, iniziativa curata dal Gruppo Speleologico Prealpino e dal Gruppo Grotte Cai Carnago, con il patrocinio della Provincia di Varese, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, del Parco Regionale del Campo dei Fiori, dell’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese, del Comune di Cunardo e della Comunità Montana del Piambello. «Una giornata davvero speciale commentano gli organizzatori - che ha visto un’affluenza davvero notevole di visitatori giunti da varie zone del Varesotto per conoscere un’eccellenza naturalistica del nostro territorio. Sin dalla mattinata, infatti, dopo il saluto delle autorità presenti, il pubblico è giunto numeroso e gli speleologi hanno lavorato sodo per garantire a tutti la possibilità di visitare la grotta, alternandosi ininterrottamente sino al tardo pomeriggio». Vicino all’ingresso gli esperti hanno allestito un gazebo, dove il pubblico ha potuto ammirare i numerosi pannelli illustrati dedicati alle attività speleologiche condotte sui monti della zona, oltre a documentazioni, dispense e pubblicazioni per conoscere bene la realtà delle grotte. «Si è trattato indubbiamente di un’iniziativa davvero interessante – proseguono dal Gruppo Speleologico Prealpino -, rivolta alla popolazione per una migliore conoscenza e rivalutazione del sistema sotterraneo meglio conosciuto col nome di Orrido di Cunardo. Ubicato nell’alto Varesotto, nel territorio del Comune omonimo, questo fenomeno naturale risulta essere l’unico imponente traforo idrogeologico di Lombardia e questo tipo di cavità, formata e percorsa da importanti corsi d’acqua, è abbastanza frequente nel carso triestino e presente, talvolta, in regioni centro-meridionali italiane, ma eccezionale altrove». Tra l’altro, uno dei più ambiziosi obiettivi degli speleologi è proprio quello di riuscire a presentare l’Orrido di Cunardo nell’ambito di “Expo 2015”, «per far conoscere a milioni di visitatori provenienti da ogni parte del pianeta, gli aspetti interessanti di questa eccellenza naturalistica e geologica del Varesotto e la necessità di tutela e salvaguardia degli ambienti ipogei e delle acque in esse circolanti». M.C. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 7 24/06/2014 - PAG. 18 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Sfumato il bando Villa Mylius che fa?» Villa Mylius è un’occasione persa per il Comune. L’accusa arriva dal consigliere comunale del Pd Luca Conte. Che, ai tempi, aveva criticato la decisione della giunta di puntare quasi tutte le proprie “energie”, compresa la partecipazione quindi al Bando Cariplo per ottenere un finanziamento, sul progetto dell’Accademia del Gusto nello storico edificio. Oggi, dopo diverso tempo e l’insuccesso del bando, presenta un’interrogazione per sapere se il progetto sia ancora attivo. I 500mila euro del Palazzo «Preso atto dell’occasione persa per la città di Varese, che ha visto sfumare la possibilità più unica che rara – scrive - di accedere ai 14 milioni di euro stanziati dalla Fondazione Cariplo, puntando su un progetto su cui era facile sollevare e prevedere diverse perplessità, occorre ora chiedersi quale sarà il futuro di Villa Mylius di cui nulla più si sa dopo le prime generiche rassicurazioni espresse a caldo». E quindi il consigliere chiede se l’idea di ospitare l’Accademia del Gusto sia ancora valida. «Il Comune di Varese intende proseguire la collaborazione con la Fondazione Marchesi per la realizzazione del progetto? Esso rimane centrale e qualificante per l’offerta culturale proposta da Varese in occasione di Expo 2015? I tempi lo consentiranno?». E poi la questione di natura economica, ovvero i 500mila euro che Palazzo Estense aveva deciso di investire sul progetto. «Che fine hanno fatto i 500mila euro stanziati dal Comune?RegioneeProvinciagarantiranno le promesse di finanziamento? E infine: quale sarà il futuro di Villa Mylius?». I motivi dell’esclusione Insomma, domande che servono a sapere quale sia l’idea dell’amministrazione per rendere la città una meta turistica in vista di Expo. Poi, non ultimo, Conte vuole sapere se il Comune ha poi chiesto e valutato i motivi dell’esclusione dal bando. «Sono state rese note dalla Fondazione Cariplo le ragioni dell’esclusione del progetto?» è la prima domanda che presenta nell’interrogazione. Così come non di secondaria importanza, dal momento che l’amministrazione, subito dopo l’esclusione, aveva dichiarato di voler proseguire, «dove si intende reperire le risorse necessarie». E quindi «se la Provincia di Varese e la Regione Lombardia garantiranno ugualmente le risorse stanziate per il recupero della villa in oggetto». E infine «se si ritiene il progetto Villa Mylius ancora legato alla manifestazione internazionale Expo 2015». 1 M. Tav. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 8 24/06/2014 - PAG. 11 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il "fuori Expo" parte da Varese, con Openjobmetis GALLARATE - Il Fuori Salone, vale a dire la miriade di eventi che si svolgono a Milano durante il Salone del Mobile, lo conoscono tutti. Ma sono ancora troppo pochi quelli che sanno che l’anno prossimo ci sarà anche un "Fuori Expo". Ovvero un lunga serie di appuntamenti, eventi di ogni genere, che accompagneranno l’esposizione universale che andrà in scena nei padiglioni di Rho. E, appuntamenti ed eventi significa opportunità di lavoro per chi è casa in cerca di occupazione, e possibilità di portare a casa nuove commesse per le piccole e medie imprese, soprattutto quelle di servizio. E così, ad accendere il faro sul "Fuori Expo" per le aziende varesine ci pensa Openjobmetis, agenzia per il Lavoro di Gallarate, che ha deciso di aprire questo nuovo canale per le pmi varesine. «C’è un tema, quello del Fuori Expo, che ci sembra le imprese varesine stiano tralasciando e che andrebbe invece ripreso - spiega Rosario Rasizza (nella foto Archivio) , amministratore delegato dell’Agenzia per il Lavoro Openjobmetis - se non vogliamo perderci un’occasione di sviluppo per il nostro territorio davvero troppo importante. Abbiamo perciò avviato un progetto per far comprendere non solo le opportunità di business che potrebbero entrare in Varese dalla manifestazione Expo2015, ma anche dal Fuori Expo, evento collaterale del quale si parla troppo poco ma che pure rappresenterà un’occasione di aggregazione economica e sociale impattante». Dietro l’angolo, insomma, ci sono una infinità di possibilità per concepire nuove proposte di vendita di prodotti o per far conoscere le eccellenze produttive, in particolare quelle enogastronomiche varesine. «Partirà dunque da questo assunto - spiega Rasizza - il nuovo team che girerà per la provincia di Varese mettendo in gioco un vero e proprio servizio ad altro valore aggiunto per le imprese che potranno rivolgersi a noi per una consulenza che vuole contribuire a far sì che Varese si faccia trovare con Risorse pronte e disponibili PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 9 24/06/2014 - PAG. 33 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Vita sana e all'aria aperta con "Legnano si muove" LEGNANO - Asl Milano 1, Azienda ospedaliera, Comune di Legnano e Genesi Uno rilanciano "Legnano si muove", il progetto di prevenzione che si propone di divulgare la cultura del movimento e per un corretto stile di vita. Ieri mattina il punto sulle attività è stato fatto al Parco Castello dal direttore generale della Asl, Giorgio Scivoletto, dal dg dell’Azienda ospedaliera, Carla Dotti, dal sindaco Alberto Centinaio, e da Luca Pecchio, presidente di Genesi Uno (società concessionaria del nuovo ospedale). Le iniziative riguardano in particolare il Piedibus per le scuole, i Gruppi di cammino e le attività di ginnastica e stretching al Parco Castello e al Parco Alto Milanese sotto la guida di istruttori qualificati e secondo un calendario consultabile sul sito Internet della Asl (tutte le attività sono peraltro gratis). Gli iscritti a "Legnano si muove", è stato detto, sono al momento circa 170, ma tutti i soggetti promotori hanno sottolineato che dovrebbero essere di più. Per questo saranno promosse nuove iniziative d’informazione e da settembre, dopo la pausa di agosto, sono in programma ulteriori sviluppi come la terza linea dei gruppi di cammino nella zona centrale di Legnano. «Ad oggi - ha affermato Scivoletto - i gruppi di cammino sono stati attivati in 52 Comuni della Asl (71%) e coinvolgono 3.600 persone. A ciò occorre aggiungere l'esperienza del Piedibus che coinvolge 25 comuni (34% dei comuni dell'Asl Milano 1) e oltre 2.100 bambini». La dottoressa Dotti ha da parte sua rimarcato la necessità di promuovere la lotta alla sedentarietà che è fonte di molte patologie, mentre il sindaco ha sottolineato che questo programma mette insieme due cose importanti: la cultura per una vita sana e la sinergia tra più attori del territorio. «Questo progetto ha aggiunto ancora Scivoletto - s’inserisce a pieno titolo nelle iniziative di promozione della salute in prospettiva di Expo: un evento che richiama l'attenzione sul tema alimentazione e che è intrinsecamente connesso a uno stile di vita sano». Quindi sì allo svolgimento di attività fisica moderata ma costante, ad esami di diagnosi precoce e al controllo della pressione arteriosa. No invece al fumo e all’aumento di peso. l.naz. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 10 24/06/2014 - PAG. 11 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Aria e acqua monitorate per scongiurare danni all'ecosistema lombardo FIORI, pollini, semi, spore. Con i suoi 144 Paesi aderenti e le decine di specie di piante che ciascuno potrebbe trasportare per mostrare ai visitatori le proprie colture tradizionali, l’Expo di Milano sarà una giungla in miniatura. Con ospiti benvoluti e altri indesiderati, cioè tutti quegli organismi infestanti che, se riuscissero a trovare una via di fuga dai confini del sito di Rho, potrebbero causare danni all’ecosistema lombardo e italiano. Inquinamento biologico è il termine esatto. Per scongiurarlo, già da qualche mese è al lavoro una squadra di «vigili» dell’aria e delle acque intorno ai cantieri dell’Esposizione universale. IL GRUPPO è composto da una decina di ricercatori del laboratorio Zooplant Lab dell’università Bicocca di Milano, guidati dal biologo Maurizio Casiraghi e dal botanico Massimo Labra. Con indagini molecolari danno manforte all’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), che ha un sistema di controllo più tradizionale. Gli studiosi raccolgono tutti i campioni di Dna presenti nell’aria e nell’acqua che hanno attraversato il sito di Rho, li identificano, stabiliscono a che specie appartengono e in questo modo possono stabilire se qualche «ricercato speciale» è evaso dai cancelli dell’Expo. «Sulla piastra abbiamo una coppia di strumenti che cattura l’aria per un diametro di 15 chilometri, con una sorta di nastro adesivo che ruota per una settimana – spiega Casiraghi -. Funziona come una pompa che imita il respiro umano». Ogni settimana, da due mesi a questa parte, i biologi della Bicocca prelevano il nastro, «staccano» i campioni di Dna come in una scena di Csi e «leggiamo cosa c’è dentro», dice Casiraghi. Per l’acqua si fanno altrettanti prelevi periodici. Risultato? Gli studiosi stanno facendo un identikit di tutti gli organismi che oggi, prima di Expo, popolano l’ambiente intorno. In questo modo, durante i sei mesi dell’evento, si potranno riconoscere i Dna estranei a quelli «autoctoni». ILMONITORAGGIOproseg uirà anche a Esposizione conclusa, fino ai primi mesi del 2016, per verificare che non ci siano strascichi. È la prima volta che un’analisi molecolare di questo tipo si applica a un evento così grande. «Sarebbe utile sapere quali piante arriveranno per l’evento, ma purtroppo i Paesi non l’hanno comunicato nel dettaglio», precisa Casiraghi. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 11 24/06/2014 - PAG. 17 24/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Accademia di cucina: il "mistero" di Villa Mylius «Quale sarà il futuro di Villa Mylius (foto Blitz) di cui nulla più si sa dopo le prime generiche rassicurazioni espresse a caldo?». Le rassicurazioni, pur molto caute, erano state fornite dall’amministrazione comunale all’indomani dell’esclusione dell’accademia per chef, sotto la regia della Fondazione Marchesi e da insediare appunto a Villa Mylius, tra i progetti finanziati dalla Fondazione Cariplo. A chiedere ora lumi sul futuro è il consigliere comunale del Pd, Luca Conte, che ha depositato ieri mattina un’interrogazione urgente al sindaco Attilio Fontana. «Il Comune di Varese - domanda Conte intende proseguire la collaborazione con la Fondazione Marchesi per la realizzazione del progetto? E se sì, con quali modalità? ». I dubbi sono legittimi. Per portare l’accademia a Varese, era stato ipotizzato un investimento di quattro o cinque milioni e si confidava, per un paio di milioni, nel bando Cariplo. Con l’esclusione appunto dai finanziamenti, la prospettiva ha subito un duro colpo. Economico innanzitutto: dove reperire le risorse mancanti? Palazzo Estense non aveva gettato la spugna, facendo capire che esistevano possibili piani alternativi per arrivare al risultato. Questo erano state le valutazioni tre mesi fa, quando cioè arrivò la "doccia fredda" dalla Fondazione Cariplo. Da allora, in effetti, non si è saputo più nulla di ufficiale. E quindi, il consigliere del Pd invoca ora chiarimenti. Anche perché, osserva Conte, il Comune ha stanziato, con variazione di bilancio, a dicembre, 500.000 euro per l’accademia e, quindi, se non venisse confermato il progetto, quei soldi andrebbero sbloccati e utilizzati per altro. E tra i dubbi sollevati dal Pd, quello sull’atteggiamento di Provincia e Regione: «Garantiranno ugualmente le risorse stanziate per il recupero della villa?». Tante incognite insomma. «Senza considerare che il progetto doveva essere legato alla manifestazione internazionale Expo 2015 e il tempo passa... ». Un passo indietro. L’idea, non abbandonata, resta quella di creare a Villa Mylius un polo di arte (con rassegne ed esposizioni) e una scuola di alta cucina, musica e altre discipline. Andrebbe appunto sotto l’egida della Fondazione Gualterio Marchesi, il grande chef italiano. E’ chiaro che il presupposto è la sistemazione della villa e l’investimento sarebbe appunto costoso: cinque milioni nella versione più impegnativa, che era però vincolata ai due milioni della Fondazione. Il Comune potrebbe ripiegare su un progetto meno dispendioso, senza penalizzare troppo l’accademia PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 12 24/06/2014 - PAG. 5 24/06/2014 ||| ||| ||| Expo Expo: giudizio immediato per Rognoni e altri sette Il gip di Milano, Andrea Ghinetti, ha dispostoilgiudizioimmediatoperl’ex dg di «Ilspa», Antonio Giulio Rognoni, e per altre sette persone indagate in uno dei tre filoni d’indagine legati a Expo. Il processo si aprirà il prossimo 18 settembre davanti alla decima sezionedelTribunale.Ilgip,oltrecheper Rognoni, ha disposto il giudizio im- mediato per Pierpaolo Perez, l’ex capo ufficio gare appalti di Infrastrutture Lombarde, per Maurizio Malandra, direttore amministrativo di «Ilspa», per gli avvocati Carmen Leo, Fabrizio Magrì,SergioDeSio,GiorgiaRomitelli e per un ingegnere, Salvatore Primerano. La richiesta di processo con rito immediato, senza cioé che venga ce- lebrata l’udienza preliminare, è stata chiesta la scorsa settimana dal procuratoreaggiuntodiMilano,AlfredoRobledo, che coordina le indagini assieme ai pm Paola Pirotta e Antonio D’Alessio. Rognoni e Perez lo scorso 20 marzo finirono in carcere mentre le altre sei persone furono poste ai domiciliari perunaseriediappalti,questal’ipotesi, truccati, tra cui anche quelli di assistenza legale e tecnica-amministrativaperl’Expo.Gliimputatirispondono diassociazioneperdelinquere,turbativa d’asta, truffa e falso. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 13 23/06/2014 - PAG. 5 23/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo, Rognoni: liti tra pm «Io smetto di collaborare» MILANO Si apre un’altra settimana cruciale per l’inchiesta sulla cosiddetta «cupola degli appalti», una delle tre aperte a Milano sulle presunte irregolarità nelle gare per l’Esposizione universale che il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha avocato istituendo l’«Area omogenea Expo 2015» in seguito allo scontro con il suo aggiunto Alfredo Robledo. Scontro che sta mostrando i suoi contraccolpi, come testimonia la scelta di Antonio Rognoni, l’ex direttore generale di «Ilspa», di sospendere la sua collaborazione con gli inquirenti. Mentre per Rognoni e gli altri indagati nell’inchiesta sulle turbative d’asta per le consulenze legali affidate da «Infrastrutture Lombarde» si va verso una probabile richiesta di giudizio immediato, venerdì prossimo davanti al Tribunale del riesame si terrà l’udienza in cui i Antonio Rognoni, ex direttore generale di «Ilspa»ANSA pubblici ministeri ribadiranno la loro richiesta di carcere per 12 persone. Richiesta che riguarda, tra gli altri, anche gli ex manager della società «Gestione impianti nucleari» Giuseppe Nucci e Alberto Alatri, e che lo scorso 8 maggio era stata respinta dal gip. Il giudice aveva, invece, disposto l’arresto dell’ex Dc Gianstefano Frigerio, dell’ex Pci Primo Greganti, dell’ex senatore del Pdl Luigi Grillo, dell’ex esponente ligure di Udc-Ndc Sergio Cattozzo, dell’imprenditore Enrico Maltauro e dell’ex manager di Expo Angelo Paris, entrambi ora ai domiciliari, così come lo stesso l’ex numero uno di «Ilspa». Ed è stato proprio Rognoni, convocato giovedì scorso sulla terza inchiesta, quella sulla Piastra, avviata più di un anno fa e di recente riassegnata ai pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi e di cui Robledo è coassegnatario, a tenere a galla, nonostante la decisione di venerdì scorso del Csm, gli effetti dello scontro tra il procuratore e il suo aggiunto. Infatti, dopo essere stato interrogato un paio di volte come testimone indagato in pro- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO cedimento connesso, tre giorni fa si è avvalso della facoltà di non rispondere: ha sospeso la sua collaborazione con gli inquirenti «ritenendo non ci siano più le condizioni per proseguire». Una scelta, questa, dettata, come è stato confermato in ambienti giudiziari, dallo scontro tra Bruti e Robledo che ha avuto anche la conseguenza di vedere nove pm, compresi i due «litiganti», a indagare su di lui o comunque a occuparsi di lui. E ciò, questa sarebbe la sua riflessione, senza una strategia comune che possa portare a una valutazione unitaria del suo contributo e a un patteggiamento – punta a uscire così di scena per poi andare a lavorare all’estero – che riguardi tutte le contestazioni mosse nell’inchiesta su «Ilspa» e sulla «cupola», la prima coordinata da Robledo con i pm d’Alessio e Paola Pirotta, la seconda all’aggiunto Boccassini con i pm Gittardi e D’Alessio. E tutto questo sotto l’esclusiva e diretta supervisione del «capo» dell’Area omogenea che sta creando tanti malumori e tanti imbarazzi non solo nella stessa Procura, ma anche, oltre a Rognoni, tra altri indagati e avvocati. 1 PAG 14 23/06/2014 - PAG. 10 23/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Le antiche palafitte dell’Isolino Virginia tra i patrimoni del territorio di confine Sinergia sempre più stretta tra Lombardia e Svizzera. La Regione sta sviluppando una serie di iniziative che accomunano i territori di confine. In agenda anche la valorizzazione del Monte San Giorgio e le palafitte varesine. Una sempre più intensa collaborazione culturale con la Svizzera, non solo con il Canton Ticino con cui sono in corso da tempo diverse progettualità, ma anche con altri Cantoni come i Grigioni e più in partico- lare la val Poschiavo, con cui sviluppare importanti iniziative anche in vista di Expo. L’argomento è stato al centro di un incontro tra l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini e la commissione speciale per i rapporti Regione LombardiaConfederazione Elvetica e Province autonome, presieduta dalla consigliera regionale varesina Francesca Brianza (Lega Nord). «In agenda una serie di progettualità, tra le quali non mancano quelle riguardanti Varese, che si inseriscono nell’ottica di una maggiore condivisione a livello macroregionale e insubrico-culturale - ha sottolineato Brianza per connotare sempre più le nostre realtà territoriali sotto il profilo culturale». Protagonisti di questa sinergia con la Svizzera sono ovviamente i territori di confine: «Nel Vare- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO sotto siamo impegnati a valorizzare i siti Unesco del Monte San Giorgio, eccezionale scrigno di fossili del Triassico, e delle palafitte dell’arco alpino. Proprio Varese può vantare la più antica palafitta sinora riconosciuta, situata all’Isolino Virginia. A questa si aggiungono quella detta Bodio Centrale, a Bodio Lomnago, e il Sabbione, a Cadrezzate, sul lago di Monate». «Sosteniamo progetti con convinzione ed entusiasmo, per promuovere i nostri territori di confine, ricchi di forti identità - ha concluso la consigliera leghista Il valore di queste aree rappresenta un patrimonio per la nostra Regione». 1 V. Fum. PAG 15 23/06/2014 - PAG. 7 23/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Cupola degli appalti, giorni cruciali per l'inchiesta MILANO - Si apre un'altra settimana cruciale per l'inchiesta sulla cosiddetta «cupola degli appalti», una delle tre aperte a Milano sulle presunte irregolarità nelle gare per l'Esposizione Universale che il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati ha avocato istituendo l'«Area Omogenea Expo 2015» in seguito allo scontro con il suo aggiunto Alfredo Robledo. Scontro che sta mostrando i suoi contraccolpi come testimonia la scelta di Antonio Rognoni, l'ex dg di Ilspa, di sospendere la sua collaborazione con gli inquirenti. Mentre per Rognoni e gli altri indagati nell'inchiesta sulle turbative d'asta per le consulenze legali affidate da Infrastrutture Lombarde si va verso una probabile richiesta di giudizio immediato, venerdì prossimo davanti al Tribunale del Riesame si terrà l'udienza in cui i pm Claudio Gittardi e Antonio d'Alessio, titolari con l'aggiunto Ilda Boccassini, sulla «cupola degli appalti » per Expo, Sogin e Città della salute, ribadiranno la loro richiesta di carcere per 12 persone. Richiesta che riguarda, tra gli altri, anche, gli ex manager della Società Gestione Impianti Nucleari Giuseppe Nucci e Alberto Alatri, e che lo scorso 8 maggio era stata respinta dal gip Fabio Antezza. Il giudice aveva, invece, disposto l'arresto dell'ex Dc Gianstefano Frigerio, dell'ex Pci Primo Greganti, dell'ex senatore del Pdl Luigi Grillo, dell' ex esponente ligure di Udc-Ndc Sergio Cattozzo, dell'imprenditore Enrico Maltauro e dell' ex manager di Expo Angelo Paris, entrambi ora ai domiciliari, così come lo stesso l'ex numero uno di Ilspa. Ed è stato proprio Rognoni, convocato giovedì scorso sulla terza inchiesta, quella sulla Piastra, avviata più di un anno fa e di recente riassegnata ai pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi e di cui Robledo è coassegnatario, a tenere a galla, nonostante la decisione di venerdì scorso del Csm, gli effetti dello scontro tra il Procuratore e il suo aggiunto. Infatti, dopo essere stato interrogato un paio di volte come testimone indagato in procedimento connesso, tre giorni fa si è avvalso della facoltà di non rispondere: ha sospeso la sua collaborazione con gli inquirenti «ritenendo non ci siano più le condizioni per proseguire». Una scelta, questa, dettata, come è stato confermato in ambienti giudiziari, dallo scontro tra Bruti e Robledo che ha avuto anche la conseguenza di vedere 9 pm, compresi i due "litiganti", ad indagare su di lui o comunque ad occuparsi di lui. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 16 23/06/2014 - PAG. 15 23/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Masnago si tuffa nel Medioevo Palio 2014 tra cibo e cavalieri Mondiali di calcio (potrebbe esserci l’Italia) sul maxischermo. Domenica la festa inizia alle 10.30 con la messa per i patroni Pietro e Paolo, l’offerta dei ceri delle contrade alla Madonna, la presentazione del tema del Palio 2014 e del “cencio”. Alle 12.30 pranzo nel parco. Masnago Il clou domenicale Gli stendardi delle contrade cominciano a fare capolino nel rione. È infatti ai nastri di partenza la festa nel parco del Castello, che rappresenta il primo atto del Palio delle sei contrade di Masnago. Menestrelli, cavalieri, dame, poeti della spada e giocolieri, all’appello: è ora di uscire dai libri di storia per ritrovarsi al parco e far divertire grandi e bambini. La rievocazione storica, clou del programma VARESEPRESS Strizzata d’occhio all’Expo Il tema del palio quest’anno strizza l’occhio a Expo: “I tempi del cibo”. Con il sottotitolo: “La storia celebra i campi di battaglia dove troviamo la morte, mentre abitualmente non parla dei campi coltivati che ci danno la vita”. Si inizia venerdì alle 21, con una serata speciale all’insegna del cibo, dell’arte e della solida- rietà dal titolo: “Il cibo è terra, ambiente e... cultura”, a cui parteciperà anche suor Maddalena della mensa dei poveri di via Luini. Sabato la festa al parco Mantegazza entrerà nel vivo alle 17.30, con la visita all’accampamento medievale con “armati” e falconieri. Alle 18 aprirà lo stand gastronomico, alle 19 cena nel parco. Mentre alle 20.30 partirà, dal piazzale della chiesa, il corteo storico con oltre 200 figuranti. Il corteo attualizza un’antica tradizione: quella di rendere onore alla famiglia Castiglioni e al re di Francia ospiti al castello. Alle 21.30 spettacolo di luce e fuoco del Drago Bianco. Poi alle 22 sarà offerta la possibilità di vedere la partita dei PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO Alle 14.30 animazione per bambini con i burattini della compagnia Roggero (di Gabriella Roggero e Metello Faganelli). Seguiranno laboratori per la costruzione di burattini e spazio truccabimbi. Per tutto il pomeriggio terranno banco i giochi inventati da Luca Archimede e il percorso sui pony del centro ippico La Valletta. Alle 16.30 grande rievocazione storica con esibizione degli Armati dell’Ordine del Basilisco della falconeria Maestra e degli sbandieratori del Palio di Asti rione San Secondo. Poi, alle 19, cena nel parco. Seguita, alle 21, dallo spettacolo di giocoleria luci e fuoco con gli artisti del fuoco di Bardamu. Poi, per chi vuole, ancora i Mondiali sul maxischermo. 1 A. Mor. PAG 17 23/06/2014 - PAG. 14 23/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Mondiali di motonautica, la città va sul podio – (m.ra.) La gara iridata di ieri pomeriggio sul golfo Borromeo, per il mondiale XCat, se l’è aggiudicata Fazza, con Arif Al Zaffain e Nadir Bin Hendi dopo un appassionante testa a testa con gli italiani Luca Formilli Fendi e Giovanni Carpitella su T Bone Station, a lungo davanti all’equipaggio degli Emirati Arabi. Quella economica e d’immagine se l’è aggiudicata la città di Stresa. Ne sono convinti il sindaco Canio Di Milia e il suo vice, Giuseppe Bottini, il vero artefice dello sbarco in forze del mondiale di motonautica sul Lago Maggiore. «Questa mattina (ieri, ndr) – ha dichiarato il primo cittadino – ho incontrato il responsabile del turismo di Dubai. Abbiamo posto le basi per una collaborazione in vista di Expo 2015, per l’ospitalità della loro delegazione ufficiale nei nostri alberghi durante tutta la durata dell’evento». Bottini ha espresso soddisfazione per la riuscita della manifestazione: «È andato tutto bene, ringrazio quanti hanno collaborato, soprattutto i volontari. Mi scuso con la cittadinanza per i disagi che la presenza dei piloti e del loro seguito hanno causato». Disagi dei quali s’erano fatti interpreti, nei giorni scorsi, due circoli di Legambiente, il Brutto Anatroccolo con l’affissione di manifesti bilingue in italiano e inglese per ribadire il no alla manifestazione, il secondo con una dichiarazione della presidente, Amelia Alberti, che rilevava la contraddizione tra iniziative diverse. Da un lato i comuni del lago insigniti delle Vele Blu di Legambiente, dall’altra il mondiale di motonautica, invitando gli amministratori «a fare sintesi» scegliendo percorsi coerenti. A conti fatti l’unica minaccia al gran premio sono state le nubi nerastre prodotte dal caldo umido tipico del lago che incombevano minacciose sui bolidi che procedevano a tutta velocità. Ma, a parte qualche goccia che ha “rinfrescato” la cerimonia di premiazione, non hanno creato problemi PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 18 22/06/2014 - PAG. 22 22/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il cadavere, la scomparsa e il tenente Orsi Gallarate a tinte fosche nel giallo di Tropea Un doppio delitto: il cadavere di un fotografo viene ritrovato in un appartamento di Gallarate, poco prima che una bella ragazza dai capelli rossi scompaia nel nulla. Il tenente Giovanni Orsi, di origini calabre, ex Ros, da poco alla caserma di via Venegoni, faticherà non poco a ricostruire una trama di rapporti tra malavita, affarismo, locali notturni, Expo e corruzione, che lo porterà a ritrovare la rapita. Una mano gliela darà anche un brutto sogno ricorrente. Una Gallarate a tinte fosche fa da sfondo al primo giallo di Marcello Tropea (nella foto Blitz con Carlo Colombo), gallaratese, parrucchiere alle Torri: «Incubo premonitore», Todaro Editore, è stato presentato ieri, alla Libreria Biblos Mondadori di piazza Libertà. A garantirne la qualità basterebbe sapere che a volerlo per la collana «Impronte », da lei diretta, è stata Tecla Dozio, ex libreria Scherlockiana di Milano, autentica autorità per gialli e noir. Si aggiunga la frequentazione tra l'autore, più aduso ai tagli che ai delitti, e i carabinieri di Gallarate. «Per rendere più verosimile il racconto ho chiesto loro come svolgono abitualmente le indagini », ha spiegato Tropea, prima dei ringraziamenti al capitano Michele La Stella e alla sua squadra. «Mi hanno dato una grande mano e sono stati molto disponibili, anche sottraendo tempo a famiglia e vita privata». Un'amicizia che tornerà utile per i prossimi casi del tenente Orsi. Altri libri di una serie aspettano l'imprimatur e altri ancora se ne aggiungeranno, assicura Tropea. Un nuovo Montalbano muove i primi passi in zona Malpensa? PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 19 22/06/2014 - PAG. 18 22/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «No al massimo ribasso, sì alla qualità» Crociata Cgil per la legalità in edilizia Disoccupazione e illegalità sono annodate a filo doppio. E dalla Cgil parte la sfida a certi «signori del mattone», per premiare le aziende oneste, «smontando» il meccanismo degli appalti attuale. Negli ultimi cinque anni, in provincia di Varese, hanno perso il lavoro quattromila operai dell’edilizia. E ci si può chiedere: che ruolo ha avuto l’illegalità in questo? «Sicuramente un ruolo importante – dice Flavio Nossa, se- gretario generale di Fillea Varese, a margine della tavola rotonda su Expo e legalità che si è svolta ieri alla festa della Cgil alla Schiranna – Le nostre imprese edili hanno una media di 3-3,5 operai l’una. Spesso le nostre aziende lavorano su sub-appalti, “arruolate” da imprese che si sono aggiudicate appalti al massimo ribasso.È ovvio che, in questo meccanismo, c’è il rischio di non poter rispettare il minimo con- trattuale per i lavoratori. Va di pari passo che le aziende corrette hanno difficoltà a competere con quelle disoneste e si crea un circolo che penalizza i lavoratori». Contratto legato al cantiere Cosa può fare il sindacato in questo? «Tra le otto e le nove aziende sono state allontanate dalla Pedemontana per illegalità – risponde Nossa - È vero che i lavoratori dei cantieri hanno con- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO tratti a tempo indeterminato, ma il contratto è legato al cantiere. Quando finisce il cantiere, il lavoratore rimane senza lavoro. Quello che stiamo cercando di fare come sindacato è scindere azienda e lavoratori, nel caso specifico facendoli assorbire da Pedemontana». Ogni sei mesi il tasso di penetrazione della ’ndragheta in Lombardia si amplia sempre di più. «Il cantiere di Expo è inte- PAG 20 22/06/2014 - PAG. 18 22/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo ressato da due tipi di appalti continua Marco De Girolamo della Fillea Cgil – Quello, aggiudicato al massimo ribasso, che si occupa di rimuovere le interferenze per realizzare la piastra. E quello – per fare la piastra – aggiudicato per offerta vantaggiosa. Entrambi a conti fatti sono al ribasso del -40%, segno che bisogna trovare un altro modo di aggiudicarli». Rispettare le regole «La prima cosa su cui insistere è il rispetto delle regole, perché l’illegalità si scarica tutta sui lavoratori in termine di riduzione dei salari e insicurezza – dice Walter Schiarella, responsabile nazionale Fillea – Bisogna insistere affinché sopravvivano le imprese sane, e mandare lì le risorse». Ma come? «Bisogna impedire l’autocertificazione per le aziende che si candidano per appalti pubblici – continua Schiarella – Non bisogna puntare sul massimo ribasso, ma sulla qualità della progettazione». Punto fondamentale: «La semplificazione». «In Expo ci sono state 80 deroghe per la normativa che regola gli appalti che è troppo complicata – dice Schiarella – La logica dell’emergenza giustifica tutto ed è una cosa da “smontare”». Poi i controlli, «che mancano – conclude Schiarella – Bisogna ridefinirne i meccanismi e i ruoli. Perché se le regole esistono, il ladro può essere preso». 1 A. Mor. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 21 22/06/2014 - PAG. 6 22/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo e gli altri grandi cantieri «Gare senza alcun controllo» Assegnate anche 192 consulenze ora oggetto di indagini Hanno detto Roberto Formigoni, oggi è senatore Ncd Roberto Formigoni Infrastrutture Lombarde rappresenta il metodo del nostro governo regionale Maroni, due volte ministro dell’interno Roberto Maroni Va verificato il rispetto delle procedure da parte degli uffici regionali MILANO — Sei miliardi di euro di lavori pubblici, un affare gigantesco che passa per la costruzione di autostrade, ospedali, grattacieli e la direzione dei cantieri Expo: il tutto realizzato senza nessuno dei dovuti controlli da parte della Regione Lombardia. Antonio Rognoni, il supermanager lombardo agli arresti dal 20 marzo per associazione a delinquere, ha potuto assegnare appalti con cifre da capogiro senza che nessuno a livello regionale verificasse — come avrebbe dovuto — la regolarità delle gare. Agli auditor è sfuggito persino un pacchetto di 192 consulenze fiduciarie, tra cui quelle ora oggetto di indagini penali. È un dossier che scotta, quello voluto dal governatore (ed ex ministro dell’Interno) Roberto Maroni. In sessanta pagine,consegnate in via riservata al procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, ci sono i risultati della commissione regionale d’inchiesta istituita su Infrastrutture Lombarde, la holding creata nel ventennio formigoniano come cabina di regia delle grandi opere e guidata proprio da Rognoni. Le indagini della magistratura, che hanno fatto finire il manager prima in carcere poi ai domiciliari, hanno alzato il velo su (presunti) sodalizi per assegnare consulenze legali e fare vincere appalti ad amici degli amici. Accuse gravi che impongono di fare chiarezza anche dal punto di vista politico. Il periodo preso in considerazione va dal 2008 al 2012: quattro anni di grande lavoro per Infrastrutture Lombarde. Sono state poste le basi dei cantieri per 252 chilometri di autostrade (dalla Brebemi alla Pedemontana), co- La scheda La società La Regione Lombardia aveva affidato la gestione di tutti i suoi principali appalti a una società costituita ad hoc, Infrastrutture Lombarde. Ispiratore di questa soluzione era stato l’allora governatore Roberto Formigoni. Tra gli altri, Infrastrutture Lombarde ha controllato i lavori per la Pedemontana, per l’autostrada Brebemi, per la costruzione di sette ospedali e per alcune delle principali opere da realizzare in vista di Expo 2015 Le inchieste «Dominus» di Infrastrutture Lombarde era il manager Antonio Rognoni, colpito tra marzo e maggio da due ordinanze di custodia cautelare: la prima per la nomina di alcuni consulenti legali, la seconda per il più complesso giro di appalti legati alla realizzazione di Expo. Rognoni dopo l’arresto aveva cominciato a collaborare con i magistrati PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 22 22/06/2014 - PAG. 6 22/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo struiti sette ospedali (e avviati i progetti di altri 2), realizzato uno dei grattacieli più alti di Milano (il Palazzo Lombardia, sede della giunta e degli assessorati) e infine è iniziata la sfida per la gestione dei cantieri di Expo. Erano i tempi in cui l’allora governatore Roberto Formigoni diceva: «L’attività e i risultati di Infrastrutture rappresentano il metodo con cui abbiamo voluto caratterizzare l’esperienza di governo regionale in questi anni». Ai vertici del consiglio di sorveglianza — e convocato per tale motivo il 14 maggio dai funzionari incaricati da Maroni di fare luce sulla vicenda — c’era il ciellino Raffaele Cattaneo, tra i politici più vicini a Formigoni e oggi presidente del Consiglio regionale. L’obiettivo della commissione d’inchiesta? Lo illustra Maroni stesso nella lettera inviata a Bruti Liberati per presentargli il dossier: «Vanno verificati — scrive il governatore — il rispetto delle procedure di controllo interne a Infrastrutture e i comportamenti degli uffici regionali preposti alla vigilanza sulle società controllate dalla Regione». L’attività istruttoria è stata condotta sia con l’analisi di documenti e verbali di riunioni, sia con audizioni dirette di testimoni (come Cattaneo). Le conclusioni del dossier sono pesanti. «Il sistema di controllo interno della società, delineato dal regolamento di corporate governance, almeno formalmente, appare strutturato e articolato e, tuttavia, nel concreto dispiegarsi dell’attività di controllo, è sostanzialmente inefficace nella prevenzione dei rischi, in particolare quelli collegati alla gestione delle procedure di appalto», scrivono nel documento i membri della commissione d’inchiesta, guidati dal funzionario Filippo Bongiovanni. E continuano: «Benché diversi uffici regionali risultino oggi destinatari di flussi di informazioni di varia natura, non risultano attribuiti correlati oneri di controllo». Al di là del linguaggio tecnico emerge in modo inconfutabile che il sistema di controlli fa acqua da tutte le parti. Sono state attivate procedure di vigilanza interna inefficaci e non sono stati messi in campo gli strumenti di verifiche esterne adeguate. Sono problemi di trasparenza ancor oggi non risolti. Si legge nei documenti: «Le disfunzioni del sistema di controllo, delle quali è concausa la consistente concentrazione di funzioni nella figura del direttore generale, che si sono riverberate negativamente sulla corretta gestione della società, erano state chiaramente individuate dal responsabile del controllo interno, già nel 2007». Allora il compito di verifica era affidato a un professionista, Giuseppe Maria Ruscio, che aveva denunciato: «Vanno ridotti i conflitti nelle attuali posizioni e i ruoli accentrati in capo al direttore generale (Rognoni, ndr) che portano lo stesso a essere spesso il controllore di se stesso». Dall’anno successivo, il 2008, la funzione di internal audit è stata affidata a un dipendente della società, nello staff dello stesso direttore generale e senza pregresse esperienze in materia di appalti pubblici. Meglio tenere gli occhi chiusi. Simona Ravizza SimonaRavizza © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 23 22/06/2014 - PAG. 9 22/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Imprese al femminile crescono con Expo MILANO - (l.t.) - L’effetto Expo è pronto a regalare nuove prospettive anche alle donne che fanno impresa. Studi recenti alla mano, 2mila delle 11mila imprese nuove di zecca saranno al femminile. Per dimostrare che «l’Esposizione Universale del prossimo anno rappresenta un’opportunità per le donne imprenditrici, per la ricaduta economica e occupazionale e anche per la creazione di nuove imprese», la Camera di Commercio di Milano, che ha promosso una ricerca ad hoc sul tema, ha messo in vetrina 24 progetti messi in pista da imprenditrici in gonnella pronte «a cogliere le occasioni economiche e di lavoro offerte da Expo 2015». Gli esempi parlano da soli. Dall’imprenditrice che offre opere d’arte a noleggio, alla “start up” col veicolo per gelati a emissioni zero; dal portale per raccogliere fondi online a favore di progetti culturali, all’impresa che diffonde la conoscenza delle intolleranze alimentari; dalla organizzatrice di matrimoni specializzata nelle diverse culture etniche, alla creatrice di “app” per aiutare i bambini a visitare un museo. Il fenomeno, in cifre, è ampio: le imprese femminili in Lombardia sono 151mila e danno 379mila posti di lavoro di cui 124mila nel capoluogo. Un’impresa su 5 è femminile in Lombardia, una su 6 a Milano. Sono sempre più “rosa” anche le imprese della provincia di Varese. La crescita delle aziende del Varesotto ha superato il 10% nel decennio 2003-2013. A fine dicembre 2013, il numero aveva toccato quota 14.040 unità. A livello nazionale, Varese si piazza al 30°posto; a livello lombardo, invece si posiziona in quarta posizione dopo Milano, Bergamo e Brescia. E ancora: a livello lombardo, nell’ultimo decennio sono cresciute dal 18% al 21% le donne imprenditrici nel settore finanziario. Peraltro, nel settore dei servizi alla persona è avvenuto il sorpasso rispetto ai colleghi maschi: le 19mila imprese femminili rappresentano il 52% di tutte le imprese del comparto. Altro, ulteriore dato: nell’ultimo anno perdono meno le imprese femminili rispetto a quelle maschili. In Lombardia c’è stato un calo dell’1% per gli uomini imprenditori contenuto a -0,5% per le donne. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 24 21/06/2014 - PAG. 27 21/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Piazza stazione,via al restyling Si riparte dalla stazione, così spesso dimenticata e trascurata, ed altrettanto spesso vittima di episodi di criminalità: sono iniziati qui i lavori di riasfaltatura delle strade, che fino a settembre interesseranno un gran numero di vie cittadine. Si parte dunque da uno dei luoghi caratteristici di una città, un vero e proprio biglietto da visita e sicuramente quello a maggior impatto visivo per quanti scelgono il treno come mezzo di trasporto. E’ normale dunque che il giudizio su decoro e sicurezza che la gente ha di Gallarate passi soprattutto da qui, e se gli accampamenti stabili di extracomunitari di fronte al piazzale sono una fotografia di cosa rappresenta oggi piazza Giovanni XXIII, allo stesso tempo sono anche uno stimolo per provare ad immaginare come potrebbe essere in futuro. Dalle aiuole alla rimessa a nuovo dei portici, fino ad un nuovo deposito per moto e biciclette, tanti sono gli interventi che potrebbero essere fatti entro l’anno prossimo per ridare un nuovo look all’area, in vista di Expo: e c’è chi, come il consigliere Dario Terreni, vede proprio in questi lavori un primo segnale per cercare di guardare avanti. Ma quanto costerebbe tutto ciò? «Non si tratta di un problema di soldi, questa è manutenzione. Sono convinto che la stazione per Expo avrà tutto un altro aspetto», assicura il consigliere del Pd, il quale ricorda poi che «in dieci mesi si possono fare molte cose, l’importante è concentrarsi su un obiettivo». E se è vero che oggi quell’area è interessata da fenomeni di illegalità, iniziare a riqualificarla sarebbe anche un modo per contrastare quel degrado che, come una sorta di circolo vizioso, spesso e volentieri finisce per incentivarli. Allora si è scelto di partire proprio da qui, per il tanto atteso piano di restyling delle strade: il piazzale è stato in buona parte riasfaltato, e da ieri sera è stato riaperto al traffico. La prima pietra, almeno, è stata posata. Alberto Battaglia PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 25 20/06/2014 - PAG. 9 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Estate con il fiume ancora inquinato Miasmi e polemiche lungo le sponde ARRIVA L’ESTATE e con la bella stagione la pista ciclopedonale lungo l’Olona diventa sempre più frequentata. A piedi o in bicicletta il percorso che si snoda nel fondovalle è suggestivo, a tratti immerso nel verde che si alterna alle industrie. Un itinerario che indubbiamente sarebbe decisamente più accattivante se chi lo sceglie per un po’ di relax appena fuori dal centro urbano non dovesse fare i conti con i miasmi che ancora creano disagi nella zona. Un problema che si fa più pesante soprattutto in estate quando il caldo accentua la presenza di cattivi odori. Un problema di cui peraltro è nota l’origine, il malfunzionamento dei depuratori ai quali arrivano acque con sostanze che l’impianto non è in grado di trattare. La conseguenza dell’inefficienza è la formazione appunto dei miasmi di cui ancora nei giorni scorsi si sono lamentati i cittadini. «Si continuano a ritardare gli interventi – dice Flavio Castiglioni, presidente del circolo di Legambiente Valle Olona – adesso con l’arrivo del caldo estivo la situazione è destinata a peggiorare. Purtroppo dopo tanto parlare, incontri, tavole rotonde, ancora nulla si muove per intervenire sull’Olona e questo perché ancora non è stata costituita l’azienda speciale che dovrà gestire il ciclo integrato dell’acqua. È la politica che si deve dare una mossa visto che i fondi per gli interventi, oltre 12 milioni di euro, ci sono». Gli interventi riguardano il miglioramento dei depuratori, il completamento dei collettori e delle reti fognarie. «Senza questi interventi – ricorda Castiglioni – andremo di sicuro incontro alle pesanti sanzioni da parte dell’Unione Europea che già ad aprile ha strigliato l’Italia, nei cui confronti è scattata l’infrazione proprio per la situazione delle acque e per l’inefficienza di depuratori e fognature. Entro la fine del 2015 la qualità dell’acqua deve essere di “buono stato ecologico”. DI QUESTO PASSO non arriviamo a raggiungere l’obiettivo, scatteranno le multe, a pagare saranno i comuni e quindi i cittadini. Bisogna muoversi se si vuole salvare l’Olona, che poteva trovare un’occasione di valorizzazione con Expo 2015. Ma troppi ritardi si sono accumulati». Il problema è seguito con attenzione dall’onorevole varesina Maria Chiara Gadda (Pd) che nei giorni scorsi ha presentato un’ interrogazione al Governo per chiedere che cosa intenda fare per colmare i ritardi nell’affrontare la situazione, ad esempio, ha suggerito l’onorevole, favorendo finanziamenti a tasso agevolato oppure valutare se sia possibile scorporare dal Patto di stabilità i fondi destinati dai comuni agli interventi per migliorare lo stato delle acque. «La sentenza della magistratura comunitaria – rileva la parlamentare del Pd – indica con chiarezza che non è possibile attendere ancora». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 26 20/06/2014 - PAG. 7 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Confindustria ha cambiato pelle «Ora deve farlo anche la politica» ROMA - Confindustria sarà più snella, con una nuova governance e le 258 associazioni del sistema che verranno dimezzate in 3 anni; sarà più europea, con una seconda sede a Bruxelles; e ancora più rigorosa sulla legalità, con un nuovo codice etico. L’ultimo via libera alla riforma del sistema associativo, con il voto dell’assemblea straordinaria, segna «un giorno storico» per viale dell’Astronomia: il presidente Giorgio Squinzi indica il lavoro fatto come un esempio per il Paese, rilanciando così il pressing per le riforme che gli industriali invocano da sempre: «Noi ce l’abbiamo fatta e sono orgoglioso di dire che siamo un esempio per tutte le istituzioni e la politica, alla quale diciamo: fate anche voi le vostre riforme, altrimenti il Paese non vi crederà più». Parole da leggere come un richiamo alla responsabilità rivolto ai partiti, un assist alla spinta per le riforme del governo di Matteo Renzi. Il modello indicato al Paese è una riforma con cui «nasce la Confindustria di domani », che dopo una «spending review di sistema, mirata » sarà più autorevole ed efficace. Un esempio anche di metodo, quello del lavoro della Commissione guidata da Carlo Pesenti che ha messo a punto un progetto di forte impatto, toccando equilibri calcificati, vincendo resistenze, e senza imposizioni dall’alto ma con un confronto diretto con tutte le categorie e sul territorio. L’ultimo ok è arrivato dopo 15 mesi di lavoro: è la terza riforma di Confindustria in 100 anni di storia, dopo quelle firmate da Leopoldo Pirelli nel 1970 e da Carlo Mazzoleni nel 1991. Cambia anche la governance, con una riduzione da tre a due dei livelli degli organi direttivi: l’attuale comitato di presidenza diventa un consiglio di presidenza di 10 membri, l’attuale giunta si trasformerà nel consiglio generale con circa 160 componenti, viene soppresso il consiglio direttivo e l’assemblea generale si trasformerà nell’assemblea dei delegati alla quale parteciperanno tutte le associazioni di sistema. Un progetto già noto dallo scorso ottobre quando, chiuso il lavoro della Commissione Pesenti, le linee guida della riforma hanno avuto un primo via libera in Giunta e sono state affidate al comitato di implementazione guidato da Antonella Mansi che le ha tradotte nel testo nel nuovo statuto approvato dall’assemblea straordinaria, che ha così chiuso l’iter. Via libera anche al nuovo codice etico che «aggiorna, integra e rafforza» valori e regole «per riaffermare quanto il rigoroso rispetto della legalità sia patrimonio imprescindibile del sistema». Squinzi avverte: «Saremo estremamente rigorosi nell’applicarlo». Confindustria guada anche a Expo 2015, che «deve diventare una vera missione per il rilancio del Paese», rappresentando «l’Italia che vuole farcela», ribadisce Squinzi, annunciando che scende direttamente in campo come partner istituzionale del Padiglione Italia (nella foto Ansa con Diana Bracco, presidente di Expo). Mentre sull’ombra delle inchieste sugli appalti avverte: «Quello che è successo non dovrà trovare la presenza o l’acquiescenza di imprese del nostro sistema. Saremo estremamente duri». Dal front line milanese intanto, il commissario unico dell’Esposizione Universale Giuseppe Sala garantisce che «pur con tutte le difficoltà del caso, siamo assolutamente sulla strada per arrivare pronti al 1 maggio 2015». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 27 20/06/2014 - PAG. 26 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il marmo di Candoglia pulito pensando a Expo GALLARATE - (a.g.) Dagli Archi di Porta Ticinese al Leonardo da Vinci di piazza Scala, a palazzo Turati di via Meravigli, l’azienda gallaratese si è fatta notare su molti fronti. Entro la metà di agosto dovrà completare la pulitura del nuovo spazio Versace in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. In Duomo, invece, la Gasparoli Restauri ha iniziato a operare nel luglio 2013, nella parete interna della navata settentrionale, dalla terza campata in poi. Ha ripulito le superfici in marmo di Candoglia con impacchi di carbonato di ammonio e tecniche laser, per rimuovere le sostanze che impedivano di ammirare l’antico splendore. E per una parte completata, si apre la sistemazione di altri settori della cattedrale. Proprio ieri Regione Lombardia ha annunciato altri 1,5 milioni di euro per il Duomo, «simbolo per eccellenza della comunità milanese e lombarda». L’assessore Cristina Cappellini ha sottoscritto l'atto integrativo dell' Accordo di programma e ha aggiunto atri 375.000 euro, grazie al recente Fondo di rotazione per i beni culturali. Il secondo lotto dei lavori prevede una spesa di 5 milioni: obiettivo primario sono la Guglia Maggiore e il Grande Museo del Duomo. «Il Duomo - ha rimarcato l'assessore - sarà, anche durante l'Expo, uno dei luoghi più visitati, insieme al suo museo, nel nuovo allestimento che valorizza i tanti tesori contenuti». Gianni Baratta, responsabile della comunicazione della Veneranda fabbrica, ha spiegato che la terrazza centrale, adesso parzialmente fruibile per la presenza di ponteggi, verrà terminata in tempo per l'esposizione universale per consentire visite dalle 6 alla mezzanotte. «Ci piacerebbe far accedere i visitatori - ha aggiunto anche a quelle parti della terrazza che sono dietro la Madonnina e nella parte dei transetti». Servono 5/7 milioni di euro, che comprendono anche l'illuminazione esterna. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 28 20/06/2014 - PAG. 7 20/06/2014 Expo ||| ||| ||| PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 29 20/06/2014 - PAG. 25 20/06/2014 ||| ||| ||| Expo Lotteria a scontrini contro l’evasione Decisa azione contro l’evasione fiscale,quella virtuale non quella reale. Si farà una lotteria a premi estraendo dei numeri vincenti degli scontrini emessi,così tutti chiederanno lo scontrino. Idea geniale che risolverà anche la crisi dei consumi: infatti tutti correranno a fare acquisti pur di avere molti scontrini per partecipare al concorso! Non si vuol capire che l’evasione delle piccole aziende è legata al carico illogico dei mille balzelli caricati sulle spalle di chi già lavora 10-15 ore al giorno. Questo tipo di evasione è una necessità di sopravvivenza delle piccole aziende. Se a queste la vita sarà più dura non aumenteranno le entrate fiscali ma solo le chiusure di attività, con aumento ulteriore della disoccupazione. L’evasione vera sta in situazioni tipo Expo, Mose, L’Aquila, La Maddalena e in tutti i fornitori di Stato ed enti pubblici. _ FRANCESCO DEGNI PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 30 20/06/2014 - PAG. 13 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Diplomatici stranieri in gara Si aspettano diecimila idee per sei mesi di Fuori Expo L’OBIETTIVO è ambizioso: tenere viva la scena artistica e culturale di Milano come solo il Fuorisalone, durante la settimana del mobile, riesce a fare. La prova generale a maggio, quell’Expo in città che ha coinvolto un milione di persone, è stata superata a pieni voti. Ora il Fuori Expo, il programma di appuntamenti che interesserà Milano e hinterland in concomitanza al grande evento, dovrà riuscire a reggere l’impegno di un palinsesto di sei mesi. E coinvolgere visitatori da oltre 140 Paesi del mondo. Per questo Comune di Milano e Camera di commercio, i registi dell’Expo in città, hanno deciso di arruolare i diplomatici stranieri di stanza nel capoluogo lombardo e gli istituti di cultura esteri. La richiesta: dateci progetti, idee, consigli per avvicinare i vostri connazionali. Ieri a Palazzo Marino il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, l’assessore comunale alla Cultura, Filippo Del Corno, e il vicepresidente della Camera di commercio ambrosiana, Alberto Meomartini, hanno presentato ai rappresentanti delle delegazioni estere i risultati della prova generale. In calendario c’erano 138 iniziative, per un totale di 1.170 eventi, dal concerto della Filarmonica della Scala con il pianista cinese Lang Lang in piazza Duomo, all’inaugurazione della Leonardo Icon, la scultura che l’architetto Daniel Liebeskind ha dedicato al genio vinciano. Oltre 500 i luoghi interessati, un milione le persone coinvolte. E il mantra: questo è quanto è stato realizzato in un mese, chissà in sei. LA CABINA di regia di Expo in città sta già lavorando al programma del 2015 e a fine giugno si chiuderà la prima raccolta di progetti. La selezione avviene attraverso il sito, expoincitta.com, dove, anticipa Alvise De Sanctis, referente per la comunicazione, «sono già arrivate 207 proposte di eventi e si sono registrati 400 operatori ». Per ogni progetto bisogna indicare in cosa consiste, il luogo selezionato e la data. La proposta passa all’esame del comitato di Expo in città, presieduto da Claudio Artusi, che deciderà se inserirla o meno in calendario. «Il bando è sempre aperto – ricorda Meomartini –, si possono proporre idee fino all’ultimo giorno». Il sito raccoglierà anche le candidature di chi ha spazi che vuole offrire per eventi e da luglio sarà online una guida in inglese per aiutare gli operatori stranieri a districarsi nella selva di autorizzazioni e licenze necessarie. Come spiega l’assessore Del Corno «pensiamo a una semplificazione delle informazioni, che spesso chi viene dall’estero non sa dove trovare». Ma quanti eventi vi attendete? De Sanctis lancia la sfida: «Io spero almeno diecimila». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 31 20/06/2014 - PAG. 10 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Maroni coinvolge Roma, Squinzi lancia il Padiglione «L'imponente sforzo organizzativo per Expo si riflette nel grande progetto di riqualificazione infrastrutturale, per consentire a tutti i 150.000 visitatori al giorno in media non solo di raggiungere il sito, ma di muoversi attorno a Expo con la necessaria facilità». Il presidente Roberto Maroni, intervenendo a Roma a "Obiettivo Paese Italia" organizzato da Ministero degli Affari esteri e Regione Lombardia, per presentare l'Expo al corpo diplomatico dei Paesi esteri, rilancia tutte le opere collegate all’esposizione, con un valore complessivo di oltre 15 miliardi di euro. «Questa grande sintesi fra pubblico e privato - dice - è la chiave del successo per Expo». E mentre Milano affronta nella capitale una tappa dell’Expo Tour arriva anche l’impegno convinto di Confindustria che si colloca «in prima linea» con il presidente Giorgio Squinzi, divenendo partner istituzionale di Padiglione Italia a Expo 2015. «Questo permetterà di mostrare al mondo un'Italia all'avanguardia, capace di costruire il futuro puntando su ricerca e innovazione », dice Diana Bracco, presidente di Expo 2015 e commissario Padiglione Italia. Mentre Squinzi non dimentica lo scandalo degli appalti: «Quello che è successo non dovrà trovare la presenza o l'acquiescenza di imprese del nostro sistema. Saremo estremamente duri dice il numero uno di Confindustria - e rigorosi nell'applicare il codice etico». Intanto, arrivano segnali positivi anche dall’Europa. «Tutte le iniziative che la presidenza italiana intende prendere per preparare l'Expo 2015 avranno il sostegno della Commissione europea », ha assicurato il commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos, he sarà il 24 giugno a Roma. «Il mio messaggio per l'alimentazione in quanto commissario - ha detto - è lo stesso messaggio che l'Italia porta avanti: cioè una produzione alimentare in quantità sufficiente ma anche di qualità, che metta in valore le tradizioni, la diversità e che faccia in modo che il settore agroalimentare possa vivere del valore aggiunto, non solo della quantità prodotte». «L'Italia è il Paese d'origine della Slow Food che trasmette un messaggio molto chiaro sulla produzione locale e il modello alimentare italiano è conosciuto a livello mondiale. Mi sembra - ha concluso - che durante la sua presidenza l'Italia abbia tutte le opportunità per far crescere il tema da livello nazionale a livello europeo e fare in modo che l'Expo faccia conoscere meglio l'agricoltura europea nel mondo». A.G PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 32 20/06/2014 - PAG. 37 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Ikea, asse Legnano-Rescaldina LEGNANO - La giunta Centinaio insiste. Proprio l’altro giorno è stata presentata alla Regione Lombardia e ai Comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina una nuova istanza ufficiale per partecipare alla procedura per la definizione dell’Accordo di programma per il progetto Ikea. Di più: il documento chiede la revoca degli atti fin qui approvati senza la partecipazione del Comune di Legnano. Lo scenario del resto è mutato. Non solo perché finalmente, dopo mesi di tentennamenti, l’esecutivo e la maggioranza di Palazzo Malinverni hanno preso una posizione sulla vicenda (in consiglio comunale è stata approvata una mozione d’indirizzo che chiede di bloccare il programma), ma anche perché nel frattempo ci sono state le elezioni. E se Cerro ha scelto la continuità, a Rescaldina c’è stato il ribaltone e adesso tra il sindaco legnanese Alberto Centinaio e il collega Michele Cattaneo ci sarebbe piena sintonia. Novità non da poco perché un veto di Rescaldina al programma Ikea costringerebbe la società a rifare completamente il progetto. Chiaro così che Legnano ha ora un’arma in più da giocare affinché sia ammessa al tavolo dell’Accordo... A sancire l’alleanza un incontro avvenuto martedì tra Centinaio e Cattaneo per fare il punto su una serie di temi politico-amministrativi che interessano i due Comuni. La discussione, definita al termine "ricca e costruttiva", ha permesso di condividere alcune priorità. In particolare è stata sottolineata la reciproca volontà di collaborazione sui temi di Expo 2015 e sul problema della sicurezza. Inoltre è emersa l'esigenza di costruire insieme strategie efficaci per il futuro delle società partecipate da entrambi i Comuni, prime fra tutte la costituenda società per i Servizi sociali di zona ed Euroimpresa. Ma il piatto forte è stata Ikea: i due sindaci hanno innanzitutto stigmatizzato, attraverso una nota congiunta, le recenti dichiarazioni dell'ex primo cittadino di Rescaldina, Paolo Magistrali, che aveva ipotizzato una presunta subalternità di Cattaneo al collega di Legnano. «La verità hanno dichiarato - è un'altra: Legnano e Rescaldina concordano su un radicale cambio di rotta nel metodo di gestione della vicenda Ikea. Per entrambe le amministrazioni il dialogo e la cooperazione con i Comuni dell'Alto Milanese sono un valore ineludibile. Senza il rispetto e l'ascolto degli altri Comuni esiste solo l'isolamento che, alla lunga, può penalizzare gli artefici di una sbagliata modalità di gestione delle relazioni sovraccomunali». «Pertanto - hanno aggiunto Centinaio e Cattaneo - mentre sul merito della vicenda Ikea entrambi i Comuni sono tuttora autonomamente impegnati a verificare la documentazione alla base dell'accordo di programma con approfondimenti tecnici, politiche, giuridici e amministrativi, sul metodo di gestione della vicenda possiamo già affermare che esiste piena e reciproca volontà di cambiare radicalmente le modalità di relazione: nessuna subalternità, né da parte di Rescaldina verso Legnano, né da parte di Legnano verso Rescaldina». I sue sindaci hanno inoltre espresso "piena condivisione" circa la volontà di garantire rapporti di "reciproco ascolto e di pieno rispetto della pari dignità": «Il tutto nella convinzione che questa sia la strada migliore per garantire un sano ed equilibrato sviluppo non solo ai due Comuni, ma a tutto l'Alto Milanese». Luca Nazari PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 33 20/06/2014 - PAG. 7 20/06/2014 ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 34 20/06/2014 - PAG. 13 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Pubblico e privato insieme con 15 miliardi di euro ci assicurano il successo» DEBUTTO romano per Expo, protagonista il governatore lombardo Roberto Maroni. Ieri sera a Villa Madama Maroni è intervenuto alla presentazione di ‘Expo 2015: Obiettivo Paese Italia’. «L’imponente sforzo organizzativo per Expo si riflette anche qui. C’è il coinvolgimento diretto di Regione Lombardia, nel grande progetto di riqualificazione infrastrutturale, per consentire a 150.000 visitatori al giorno in media non solo di raggiungere il sito, ma di muoversi agevolmente attorno a Expo» ha detto il presidente. L’evento è stato organizzato da Ministero degli Affari esteri e da Regione Lombardia, per presentare l’Esposizione universale al Corpo diplomatico dei Paesi esteri. «I progetti complessivi per la realizzazione delle nuove opere di accesso a Expo e per la riqualificazione di quelle esistenti - ha proseguito Maroni - hanno un valore complessivo di oltre 15 miliardi di euro, uno sforzo imponente anche dal punto di vista finanziario, che coinvolge pubblico e privato. E questa grande sintesi fra pubblico e privato è la chiave del successo per Expo, voglio ringraziare il Governo, le Regioni e i Comuni. Questa è la novità vera: che, in questa occasione, tutte le Istituzioni italiane e anche i privati sono coinvolti, una cosa che non succede spesso ma che stavolta sta succedendo. E questa è la garanzia che Expo sarà un grande successo per l’Italia, la Lombardia, per Milano e per l’Europa».Maroni è anche voluto entrare nel cuore del tema Expo: «‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ è un tema semplice e potente. Riesce a coinvolgere ogni angolo del mondo per le sue molteplici declinazioni, legate alla scienza, alla cultura, alla tecnologia, agli stili di vita. E non vuol dire solo dare da mangiare a chi non ce l’ha,ma far mangiare meglio chi mangia male». Ro.Mi. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 35 20/06/2014 - PAG. 10 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo No ai cibi tarocchi all'evento 2015 ROMA - Lotta dura ai cibi tarocco, soprattutto in occasione della grande esposizione internazionale dell’anno prossimo. Expo sia l’occasione per rilanciare i cibi di casa nostra. A chiederlo - con una mozione in aula approvata all’unanimità - è stato il senatore Stefano Candiani. «I consumatori - ha detto il senatore varesino dela Lega siano sensibilizzati ed educati, per l'approvvigionamento degli alimentari, ad acquistare prodotti provenienti dal territorio dalla provincia, dalla regione e dall'Italia, da reperire, principalmente, attraverso modalità finalizzate a favorire l'avvicinamento tra la fase produttiva agricola e quella di consumo». In pratica, il senatore con il capgruppo Bitonci ed altri onorevoli, hanno presentato una mozione che impegna su questo tema il governo ad approfittare dell'occasione derivante da Expo 2015. Di più, visto che il documento chiede all'esecutivo di far sì che l'esposizione internazionale sia l'occasione «per promuovere il territorio e far conoscere agli stranieri, turisti ma anche buyer, l'agroalimentare di qualità di cui il nostro Paese è leader europeo». Senza contare che «l’'importanza mondiale di Expo 2015 darà non solo l'opportunità di far conoscere la qualità del cibo italiano, ma anche di mettere in evidenza l'ingente danno causato alla nostra economia dai falsi prodotti maldestramente chiamati italiani». La mozione ha tra l’altro l’obiettivo di affermare il primato dell'agroalimentare e della sicurezza dei prodotti Made in Italy verso l'Unione europea e il mondo anche potenziando gli scambi di informazioni tra partner europei e il coordinamento europeo ed internazionale, al fine di rendere più efficaci i controlli a protezione dei nostri prodotti d'eccellenza ». «Le frodi e le contraffazioni nel settore agricolo e agroalimentare - sostiene Stefano Candiani rappresentano un fenomeno preoccupante e, nonostante l'intensificarsi dei controlli, continuano a svilupparsi in maniera crescente ». La contraffazione alimentare in Italia vale un miliardo di euro che sale a sessanta se si considera il fenomeno dell'italian sounding nel mondo. «La frode alimentare - chiosa il senatore della Lega - è un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono stati costretti a tagliare la spesa alimentare e a optare per alimenti economici con prezzi troppo bassi per essere prodotti autentici, con conseguenze economiche e sanitarie di rilievo per i consumatori e per i produttori ». E.Spa. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 36 20/06/2014 - PAG. 7 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «I più ricchi guadagnano dieci volte più dei poveri» L’allarme da Rapporto Ocse sulla ricchezza in Italia «La crisi ha allargato il divario» gli estremi della scala di ricGli italiani più ricchi chezza si conferma anche conguadagnano dieci volte quelli siderando fasce più ampie: il più poveri, e il divario è cre- reddito del 20% più ricco è sciuto negli anni della crisi. infatti il 39,3% del totale nazioA dirlo è un rapporto Ocse nale, mentre quello del 20% sulle diseguaglianze di reddito, più povero arriva appena al di che lancia anche un allarme sopra del 7%. sull’aumento del tasso di poIn questo scenario, si rivertà tra i giovani. scontra inevitabilSecondo i dati delmente un aumento l’organizzazione paAllerta per del tasso di povertà rigina, nel 2011 il ovvero della l’aumento relativa, 10% più ricco della percentuale di nupopolazione italiana del tasso clei familiari che viha incamerato il con meno della di povertà vono 24,4% del reddito metà del reddito menazionale disponibi- tra i giovani diano nazionale. Nel le, mentre il 10% più 2007 era all’11,9 per povero si è dovuto accontenta- cento, e negli anni centrali delre del 2,4%, ovvero un decimo la crisi è salita con passo codi quanto guadagnato dalla fa- stante e ininterrotto, toccando scia più alta. nel 2010 un picco del 13%, per Una spaccatura che si è al- poi ridiscendere leggermente, largata negli anni della crisi, al 12,6%, nel 2011. rileva sempre l’Ocse, perché È inoltre cambiata profonnel 2007 il rapporto era di 9 a damente, rispetto a prima della uno. crisi ma soprattutto rispetto ai L’ampiezza del divario tra decenni scorsi, la distribuzione PARIGI del rischio di povertà tra le fasce d’età. Negli anni Ottanta, il rischio massimo era per gli anziani, per cui il tasso di povertà era oltre 180% di quello medio nazionale, mentre i giovani erano a 104,4% (under 18) e 90,4% (18-25 anni). Nel 2007, i due estremi già si erano avvicinati, con un tasso di povertà a 130% della media generale per i giovanissimi, 105% per i giovani e 124% per gli over 75. E con la crisi, nel 2011, lo scenario si è ribaltato: il tasso di povertà tra gli anziani è appena oltre l’80% di quello medio, mentre quello di under 18 e under 25 è salito rispettivamente a 137,5% e 104,4%. 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 37 20/06/2014 - PAG. 20 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Matematica? A prima vista pareva ostrogoto» Delusi gli studenti dello Scientifico “Ferraris” Il primo problema è stato off limits per tutti All’Itis Newton Varese ADRIANA MORLACCHI «A prima vista più che matematica sembrava ostrogoto. Poi però, provandoci, qualcosa si riusciva a fare». Questo il parere di Michela Barison, studentessa dello scientifico Ferraris. E come lei la pensano in tanti: alla prima lettura saliva il terrore, poi mettendoci la testa gli esercizi si svelavano più semplici del previsto. «Ho visto il compito è mi sono immobilizzata. Per tre ore sono stata lì a guardarlo con la penna in mano, poi in un’ora ho risolto tutto – continua Allà Kadì – Era una prova che premiava lo studio teorico. Se si conoscevano in modo preciso le cose, allora si riusciva a svolgere il tema, altrimenti erano guai». Il primo ad aver consegnato il compito al liceo scientifico Ferraris è stato Thomas Mazzocchi: «ho finito tutto due ore e mezza prima della scadenza. Quando ho consegnato, ho visto il professore che mi guardava con una faccia come per dire “ma è matto ad andare via così presto?”. Adesso spero di aver azzeccato qualcosa, altrimenti sai che figuraccia». Una sola voce fuori dal coro La prova, a detta degli studenti, presentava delle «formulazioni ambigue» e dei «quesiti oscuri». Il primo problema è stato reputato da tutti off limits: per risolverlo bisognava saper maneggiare gli «integrali indefiniti», cosa che pochi sanno fare perché raramente si affrontano nel programma. Mentre le altre voci del compito sono state reputate «fattibili». Su una cosa tutti gli studenti sono d’accordo: il compito di La doppia traccia Che bella sorpresa Sorpresa all'Itis Newton: la prova di meccanica presentava due tracce al posto di una. Così, per la prima volta nella storia, gli studenti hanno potuto scegliere il problema di calcolo più vicino alla loro preparazione e dare il meglio: un bel vantaggio. Soddisfazione soprattutto tra gli studenti del corso serale. Giovani molto motivati che stanno provando a prendere il diploma di maturità con il desiderio di aprire un giorno attività proprie o fare qualche scatto di carriera. Molti lavorano già, ma senza “il pezzo di carta” non possono fare molta strada. Conciliare studio e lavoro non è semplice e vedere due problemi (e non uno) è sembrato quasi un dono per premiare il loro impegno. «Erano due tracce uguali per complessità, non c'era una traccia semplice e una difficile. Ma comunque è stato bello scegliere ed è andata abbastanza bene, almeno spero» dice Jacopo Milesi. «Di solito escono argomenti più tosti - afferma Simone Maffioli, che continua - Tutto sommato è stata una prova tranquilla, adesso staremo a vedere». Ma non tutti sono dello stesso parere: «Secondo me la parte iniziale era difficile. Se dovessi dare un giudizio complessivo direi “non facile”» conclude Alessandro Zampieri. A. MOR. maturità è risultato di gran lunga più facile della simulazione svolta a scuola nel mese di maggio. «Per la simulazione i professori hanno proposto un compito difficilissimo che ci ha demotivato - raccontano gli studenti Molti di noi si sono detti: “se è così tanto vale studiare altro, perché tanto non ce la si può fare”». Altri invece hanno messo il turbo e si sono impegnati al massimo nel ripasso e negli esercizi, ottenendo buoni risultati. «Era una prova che ti chiedeva di non avere lacune – continua Elena Soldati – Era facile per chi ha studiato molto, perché insisteva tanto sui fondamentali». E c’è anche chi ha trovato la prova facile. Come Beatrice Pol che però non fa testo, a detta dei compagni, perché in matematica va molto meglio degli altri. «Speriamo in bene - dice Irene Manuzzato - I quesiti erano fattibili, il problema un po’ meno perchè presentava le cose in modo diverso da quello a cui ero abituata». Altri sono usciti tenendosi le mani nei capelli, pallidi, con le occhiaie, ma con una certezza: «Non vogliamo mai più vedere la matematica nella nostra vita». La prova agli Istituti tecnici Interessante la prova proposta agli Istituti Tecnici per il Turismo che verteva su Expo 2015. L’esame chiedeva ai candidati di predisporre un pacchetto per un turista indonesiano in vista dell’esposizione internazionale di Milano. Speriamo che si siano ricordati di mandarli a vedere la nostra provincia e le sue bellezze. Perché se così fosse, ci porterebbe fortuna. 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 38 20/06/2014 - PAG. 13 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo La Regione in campo con la sua nazionale Torneo di calcetto a 5 per il Champions Tour CE LA stiamo mettendo tutta per promuovere Expo2015 e se serve anche il calcio: siamo pronti. Da luglio a settembre una nazionale regionale sfiderà le squadre istituzionali del territorio e per convocare i giocatori ho scelto la mail. Chi vuole tra consiglieri, assessori e dipendenti compilando il modulo di iscrizione scaricabile sulla intranet potrà scendere in campo con i colori della Lombardia in una compagine capitanata dal presidente Roberto Maroni». Antonio Rossi, assessore allo Sport e alle Politiche dei giovani di Regione Lombardia, presenta “Expo Champions Tour”, un torneo di calcetto a 5, in cui la squadra della Regione incontrerà, in dodici Comuni, le squadre locali in dodici mini tornei. «Solo i primi 30 iscritti - spiega l’assessore - potranno partecipare alle partite che avranno il battesimo di piazza Città di Lombardia lunedì, con un mini torneo di calcetto tra le squadre dei consiglieri regionali, del Cral, di Expo e dei dipendenti. Terminato il torneo faremo nascere la formazione ufficiale. «Gli incontri - prosegue Rossi - avverranno nelle più belle piazze del nostro territorio. L’evento culminerà in una finale tra la squadra Regione e quella che si sarà rivelata la migliore delle sfidanti». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 39 20/06/2014 - PAG. 17 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo B&B, un antidoto alla crisi Si scrive B&B che sta per Bed and Breakfast, vale a dire una "filosofia della quotidianità" che ha tutti i numeri per risultare vincente. L’indotto economico di questa nuova forma di ospitalità racconta infatti di una maggiore concentrazione di strutture similari proprio nel Nord , con un aumento dal 2011 ad oggi di quasi 10 punti percentuali di provenienze straniere che vi soggiornano. Un’opportunità dunque tutta da giocare anche sul nostro territorio, che attualmente conta 150 strutture di questo tipo in provincia di Varese. Nella Città Giardino è testa a testa, con 19 B&B a fronte di 22 alberghi e 12 strutture complementari affiancate alla ristorazione, per complessive 978 camere e 1936 posti letto. E’ dunque ora di darsi da fare anche a casa propria, per combattere le crisi e ancora di più in vista di Expo 2015. «Si tratta di un progetto a cui teniamo moltissimo» ha detto ieri il presidente di Confesercenti Provinciale Varese, Cesare Lorenzini, nel presentare l’iniziativa che sarà ospitata il 24 giugno nel Salone Estense di Varese, a partecipazione gratuita. Si tratta della quarta Convention di "AIGOB& B Varese" che, spiega il presidente Alfredo Dal Ferro, si muove per «raccogliere nuovi associati e cercare di impostare nuovi canali di comunicazione e investimenti pubblicitari, perché è importante stare insieme e avere un punto di riferimento quando, come nel caso del nostro territorio, si tratta per lo più di piccole strutture ricettive a conduzione familiare ». E ci crede molto anche l’assessore al Marketing territoriale Sergio Ghiringhelli, che non esita a commentare: «Varese non era una città turistica ma sta cambiando pelle. Nel 2013 abbiamo registrato oltre 100mila presenze turistiche in città, di cui più della metà stranieri. Anche se si tratta per la maggior parte di un turismo "mordi e fuggi", con soggiorni della durata massima di tre giorni, si tratta di un’opportunità da non perdere». Secondo un recente sondaggio del quotidiano "La Repubblica", che ha intervistato 8milioni di persone, la Città Giardino risulterebbe addirittura tra le migliori d’Italia per rapporto qualità-prezzo. Dunque il 24 giugno sarà un’opportunità per tutti, per chi semplicemente ha a disposizione qualche stanza e vorrebbe indicazioni sui vantaggi di un simile investimento, o quantificare oneri finanziari e gli adempimenti fiscali, ma anche per chi già opera nel settore, grazie ad un intero pomeriggio dedicato a trattare i temi di marketing, uso orientato dei canali social e "home staging", che sta per arte di preparare la casa in modo adeguato per accogliere gli inquilini a tempo. Ai partecipanti sarà offerto, nella pausa pranzo, un buffet allestito con le specialità culinarie offerte da un gruppo di produttori agricoli del territorio. Monica Toso PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 40 20/06/2014 - PAG. 7 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 41 20/06/2014 - PAG. 7 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 42 20/06/2014 - PAG. 22 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Bed and breakfast contro la crisi. In attesa di Exp Chi non va pazzo per «il boss del fai da te?», il programma di Cielo che mostra ai proprietari meno avvezzi nel bricolage come rivoluzionare la propria casa? Qualcosa di analogo ci sarà anche martedì prossimo, nella quarta Convention di Aigo-BBVarese, associazione dei B&B della Provincia affiliata a Confesercenti. Tra i diversi interventi, segnaliamo alle 15.40 quello sull’home staging tenuto dall’azienda specializzata Boite Maison. Certe volte, infatti, aprire un B&B significa dover rendere più accogliente la propria casa. Guai a desistere perché si pensa sia una cosa troppo laboriosa. «Mai come in questo momento i B&B rappresentano un’opportunità per guadagnare qualche soldo in più - dice Alfredo Dal Ferro, presidente di Aigo - Expo darà un nuovo rilancio a un settore che già va a gonfie vele, che nella provincia conta 150 B&B. Non importa che casa si ha: tutte possono andare bene. Dalle dimore di prestigio con piscina, all’abitazione molto più modesta che si è improvvisamente svuotata dopo che i figli so- no andati a vivere per conto loro». «Varese sta cambiando pelle afferma Sergio Ghiringhelli, assessore al commercio del comune di Varese - Sta uscendo dalla realtà industriale per entrare in quella post industriale. La vocazione turistica va di conseguenza: in città abbiamo 53 strutture alberghiere (tra cui 22 alberghi, 12 ristoranti con camere e 19 B&B). Abbiamo 100 mila presenze di turisti all’anno, di cui più della metà straniere. Con questi numeri non possiamo che crescere ancora». La Convention - dal titolo B&B PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 43 20/06/2014 - PAG. 22 20/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Una colazione in un bed and breakfast. Di B&B si parlerà martedì un’opportunità contro la crisi e per l’Expo 2015 - si svolgerà durante tutta la giornata di martedì, dalle 9.30 alle 17, nel salone estense del comune di Varese, con ingresso gratuito. Gli interventi possono interessare tutti: chi ha già un B&B e chi vorrebbe aprirne uno. Esperti affronteranno normative e fiscalità. Ma la Convention sarà anche un’occasione per parlare dei nuovi orizzonti del turismo varesino. Ferruccio Badi, alle 11, illustrerà il Club di prodotto «vacanze a cavallo a Varese». 1 A. Mor. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 44 19/06/2014 - PAG. 14 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo In pista Fly, Tender e Halfa Ecco i veicoli elettrici nati per il sito e la città «LO SLOGAN di Expo ‘Energia per la vita’ significa anche ‘energia pulita’. La Regione è pronta a contribuire con risorse proprie alla realizzazione dei veicoli elettrici progettati dagli studenti del Politecnico e premiati da Ducati energia. L’Esposizione sarà una vetrina mondiale per le idee nuove della creatività made in Lombardy e della tecnologia italiana». Il governatore Roberto Maroni offre un assist ai dieci allievi del corso di Design & Engineering durante l’evento «Energia, design e creatività», organizzato ieri dalla Fondazione Politecnico. BELLI, ergonomici e funzionali, i tre quadricicli sono stati selezionati da Ducati energia fra 15 progetti al termine di un laboratorio coordinato dal professore di Design industriale Francesco Trabucco. Fly, Tender e Halfa impiegano materiali riciclabili, scocche in polipropilene, capote in tessuto, ruote airless (senza camera d’aria) e manubri ergonomici per la guida. Ideati rispettivamente per il trasporto di persone in città (flotte aziendali, car sharing), di oggetti in ambienti indoor (sito Expo, aeroporti) e per la guida dei disabili, hanno un budget di produzione di 4-5mila euro. Una volta realizzati, potranno essere usati all’interno del sito dell’Expo 2015 per il trasporto tra i Padiglioni, anche a simboleggiare il valore della sostenibilità e della ricerca a tutela dell’ambiente. SODDISFATTO Guidalberto Guidi, presidente Ducati energia: «La mobilità sostenibile serve per rilanciare il mercato dei motori. L’Italia non può risollevarsi con una manifattura simile a quella dei film di Charlie Chaplin – ha dichiarato -. La ricerca è fondamentale se ha un impatto commerciale. Ma non è detto che debba avere un ritorno economico immediato: la californiana Tesla ad esempio ha reso open source i brevetti dei propri veicoli elettrici. Noi investiamo in ricerca l’8-9% del fatturato e fa piacere l’apertura di Maroni, viste le difficoltà del mercato italiano». I dieci talenti sono Filippo Testa, Riccardo Valli, Ghasemi Mahdi, Matteo Agati (Halfa); Sache Gelosa, Davide Zadra e Filippo Palumbo (Tender); Federico Bressan, Daniele De Angelis e Matteo De Paoli (Fly). Hanno ricevuto 1.500 euro a testa da Ducati energia e le loro idee potrebbero essere brevettate dall’Ateneo milanese. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 45 19/06/2014 - PAG. 11 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Export Lombardia in Francia Un brindisi che vale 2,6 miliardi MILANO - «Credo che la Francia sarà per la Lombardia un interlocutore molto empatico in vista di Expo e la conferma l'abbiamo non soltanto dai dati relativi agli scambi commerciali in materia agroalimentare, ma anche per l'attenzione che entrambi mostrano verso le produzioni di qualità e a marchio Dop e Igp». A dirlo è l'assessore regionale all' Agricoltura Gianni Fava, che ha commentato molto positivamente i rapporti fra la Lombardia e la Francia, che, nel 2013, hanno toccato quota 2,6 miliardi di euro di interscambio, su un export agroalimentare di 14,6 miliardi per la prima regione agricola d'Italia. « Credo che l'agroalimentare lombardo nulla abbia da invidiare alla Francia e la conferma arriva dai dati delle nostre esportazioni Oltralpe, guidate da prodotti alimentari specializzati con valori intorni ai 661 milioni di euro, dei quali la parte del leone la fa il comparto lattiero caseario con 200 milioni, seguito dai prodotti da forno, con circa 154 milioni di export» riassume Fava. Di grande soddisfazione, poi, l'export lombardo di vini. «Importiamo 117 milioni di euro di vini francesi, contro un export di 64 milioni analizza l'assessore lombardo - ma il trend registrato nel 2013 rivela che, mentre le importazioni hanno perso 10 milioni di euro, le esportazioni delle bottiglie Made in Lombardia sono cresciute di 6,6 milioni in valore». Insomma, tendenze positive, che l'applicazione della prossima politica agricola comune potrà implementare, prevedendo per la prima volta fondi a sostegno delle esportazioni anche nei Paesi intra- Ue. "Ritengo che con la Francia si possa instaurare un dialogo molto proficuo per la tutela dei prodotti agroalimentari dalla piaga della contraffazione - auspica Fava -, un tema sul quale la Lombardia spingerà molto in vista e durante Expo 2015» PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 46 19/06/2014 - PAG. 14 19/06/2014 ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 47 19/06/2014 - PAG. 14 19/06/2014 ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 48 19/06/2014 - PAG. 14 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo «È Gimondi l'ambasciatore per lo Sport» «FELICE Gimondi è l’ambasciatore che rappresenterà lo Sport all’Expo, lui incarna perfettamente i valori che lo hanno portato a vincere, tra gli altri, il ‘Tour de France’ cinquant’anni prima dell’edizione di Expo 2015, nel 1965». Lo dice Antonio Rossi, assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani di Regione Lombardia, in merito alle proposte avanzate dal «Giorno» sulla possibilità di nominare altre figure sportive come testimonial dell’evento. «Sarà infatti Gimondi spiega Rossi - a intervenire, oggi, al convegno “Paese Italia”, a Roma, davanti alla platea degli ambasciatori dei Paesi stranieri, che parteciperanno a Expo, per parlare di sport, portando la sua esperienza diretta, da campione di razza e da Bergamasco doc, che ha sempre diffuso nel mondo il suo attaccamento al territorio lombardo». INSIEME a Gimondi, l’immagine di Expo per lo Sport sarà rappresentata da Demetrio Albertini, che in questi giorni sta vivendo da protagonista i Mondiali in Brasile come capo delegazione dell’Italia. L’evento di oggi a Roma, rivolto al corpo diplomatico, sarà aperto dal ministro degli Esteri Federica Mogherini, cui seguiranno Vasco Errani, Maurizio Martina, Graziano Delrio, Roberto Maroni, Giuseppe Sala, Diana Bracco e monsignor Adriano Bernardini PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 49 19/06/2014 - PAG. 38 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Legnano pronta alla notte più lunga LEGNANO - Lo scorso anno fu un bagno di folla mai visto e si stimò che nelle strade del centro si riversarono, nel corso delle sei ore della manifestazione, circa 50 mila persone. Quest’anno le premesse ci sono tutte per replicare. Perché la notte bianca di giugno, ribattezzata "Notte on-Palio in piazza", è stata ulteriormente perfezionata e presenterà, accanto ai negozi aperti, una serie di attrazioni davvero per tutti i gusti con l’aggiunta di almeno cinque maxi-schermi per assistere alla partita della nazionale di calcio contro il Costa Rica. «Legnano - ha detto ieri il sindaco Alberto Centinaio durante la presentazione della kermesse nella Sala Stemmi del municipio - si conferma come punto di attrattività per tutta la zona. L’importante è credere nelle cose che si fanno. Noi stiamo già lavorando nella logica di Expo e vogliamo produrre nuove idee per dare positive ricadute alla nostra città e al territorio». Il programma di domani scatterà dalle 18 e proseguirà fino alle 24. Protagonisti principali i commercianti: già 162 esercizi hanno dato la propria adesione e molti per l’occasione, oltre a tenere alzate le saracinesche, proporranno eventi promozionali extra. Ma sono state coinvolte anche le associazioni, le scuole e, ovviamente, le contrade. Tutta la zona centrale sarà di conseguenza chiusa al traffico (vedi box a lato) con polizia locale e Protezione civile chiamate agli straordinari per garantire un regolate svolgimento dei tanti eventi. Eccone una sintesi: in piazza San Magno esibizione di danza e sfilata delle creazioni di moda dell’Iis Bernocchi; piazza Europa si trasformerà in una grande balera, mentre piazza Ferrè sarà la vetrina dei costumi del Palio. E ancora: piazza don Sturzo farà respirare atmosfere western; via Vittoria e via De Gasperi proporranno un tuffo negli anni ’50 con musiche e mostre di oggetti d’epoca; in biblioteca ci sarà quindi la festa di Stranitalia. Coinvolte anche piazza Morelli, corso Garibaldi, via Verdi, via Palestro, via Cavallotti, via Sant’Ambrogio, via Giolitti, via 25 Aprile, via Corridoni, corso Magenta e i giardinetti di via Diaz dove avranno luogo esibizioni di musica dal vivo (tra queste da segnalare le tribute- band a Ligabue e Led Zeppelin), sfilate, food point, esibizioni sportive e di ballo, karaoke ed esposizioni varie. Luca Zennaro, della cabina di regia del Distretto del Commercio, ha sottolineato che il numero dei negozianti che aderiscono alla serata è in continuo aggiornamento e che attorno all’evento si sta scatenando davvero molto interesse. Gianfranco Bononi, presidente della Famiglia Legnanese, e Romano Colombo, gran maestro del Collegio dei capitani, hanno a loro volta spiegato di confidare in un’altra notte davvero speciale per tutta la città. Francesca Raimondi, assesore alla Cultura, ha quindi sottolineato la filosofia che ha animato gli organizzatori: «Far sì che i cittadini si riapproprino delle strade e delle piazze ». La festa avrà anche banditori e annunciatori d’eccezione: dalle 20 di domani gli sbandieratori di Legnano e le cornamuse della Orobian Piper Band gireranno infatti per i vari rioni. Il programma completo degli eventi è consultabile sui siti www.legnano. org e www.legnanoshopping. it. Luca Nazari PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 50 19/06/2014 - PAG. 19 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Tangenziali e autostrada, si va avanti E anche per il Cipe è in arrivo la svolta Pedemontana e tangenziale di Varese, scadenze rispettate. «Entro l’anno aperte al traffico». Lo ha confermato l’altro giorno da Cernobbio, dove era ospite all’assemblea degli industriali di Como, il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni. Intanto al Cipe qualcosa si muove. Nonostante scandali e ritardi, «le infrastrutture in Lombardia vanno avanti e vengono completate». Lo afferma il presidente di Regione, ribadendo che il prossimo 23 luglio, «in anticipo rispetto ai cronoprogrammi», entreranno in esercizio la Brebemi, la nuova autostrada A35 tra Milano e Brescia, e l’arco della Tangenziale Est Esterna Milanese, che collega Brebemi e tangenziale est. «Entro fine 2014 - aggiunge il governatore - metteremo in esercizio il primo tratto di Pedemontana, con la tangenziale di Varese e quella di Como». Nessun rallentamento, insomma, dopo che Maroni alla Confindustria di Varese aveva ribadito che «Pedemontana si farà tutta». Impegno forte dei territori Perché, come fa notare Maroni, «qui, in Lombardia, stiamo facendo le infrastrutture e le completeremo, qui c’è un impegno forte dei territori, delle Istituzioni, della Regione e delle imprese, per concludere le infrastrutture che abbiamo messo in campo nei PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO tempi previsti». Questo nonostante i ritardi imputati al Governo centrale, che pure ha sbloccato i poteri al commissario anticorruzione Raffaele Cantone, che potrà far marciare le opere per Expo. E Maroni continua a punzecchiare l’esecutivo: «Su Expo il Governo ha concordato con noi di fare delle cose, per esempio ha concordato mesi fa di fare la defiscalizzazione della Pedemontana PAG 51 19/06/2014 - PAG. 19 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo e la defiscalizzazione non è ancora arrivata - puntualizza il presidente di Regione Lombardia - Io non chiedo nulla di nuovo e, da parte mia, non c’è alcuna polemica verso il Governo, io chiedo solo che il Governo mantenga gli impegni che ha preso». «Uno dei fronti caldi» Eppure qualcosa si muove sul fronte del Cipe, il comitato interministeriale sul cui tavolo da quasi due mesi giace in attesa l’autorizzazione per la defiscalizzazione di Pedemontana (una compensazione di tasse prevista dalla legge sugli incentivi al project financing delle infrastrutture, che sgraverebbe di circa 480 milioni di euro l’opera lombarda). È infatti stata convo- cata ieri una riunione preparatoria del Cipe, al cui ordine del giorno, stando a quanto da tempo promesso dal ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, dovrebbe esserci anche la questione Pedemontana. È di lunedì invece la pubblicazione in Gazzetta ufficiale di una delibera del Cipe, risalente al 2013, che specifica i criteri per l’accesso alla defiscalizzazione. Che sia davvero la volta buona? Il ministro Lupi da parte sua garantisce che «Pedemontana è uno dei fronti caldi sul quale stiamo lavorando», visto che, dopo l’attribuzione dei poteri al commissario Cantone, «su Expo c’è l’impegno del Governo per arrivare nei tempi previsti a realizzare le opere necessarie». 1 A. Ali. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 52 19/06/2014 - PAG. 17 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Nella Cascina Triulza il Terzo settore lega i temi di Milano 2015 alla responsabilità re sociale Il mercato, cuor di società civile Totem e applicazioni per un’Expo accessibile ai disabili DI SILVIA CRAVOTTA B anchi a misura di chi si muove in carrozzella. Totem elettronici per dare informazioni ai non udenti. Percorsi per non vedenti con la guida di un bastone elettronico e una app sul cellulare. Sono solo alcuni dei punti chiave del progetto coordinato dal Consorzio Sociale Light, in collaborazione con le istituzioni milanesi e le principali associazioni di persone con disabilità, che mira a rendere l’Expo 2015 accessibile davvero a tutti. Punti che troveranno la loro piena applicazione all’interno del Padiglione della Società Civile, il primo del genere nella storia delle esposizioni universali. Sistemato all’interno di Cascina Triulza, unica struttura già esistente nel sito, il padiglione sarà uno dei più grandi, con uno spazio di 7900 metri quadri, a circa 700 metri dall’accesso ovest. «Energies to change the world», ovvero la forza di cambiamento in mano alla società civile, è il tema scelto per la struttura gestita da Fondazione Il rendering di Cascina Triulza Triulza, un network composto da 60 associazioni del Terzo settore: obiettivi, offrire una esperienza di alto livello a tutti e diventare un esempio di eccellenza anche per il dopo Expo. Fiore all’occhiello del padiglione (che ospiterà un auditorium, orti e aree verdi, ma anche un ristorante e servizi) di accoglienza sarà il mercato, che verrà allestito nei 700 mq dell’ex granaio, e sarà caratterizzato da percorsi multipli per il pubblico, isole diverse per gli espositori e arredi pensati per riprodurre l’effetto del mercato di strada brica del Vapore, a Milano, ma soprattutto venire incontro nell’ambito della rassegna alle necessità di disabili fisici «Per un’Expo aperta, inclusie sensoriali. Una piccola anti- va e accessibile», che si chiude cipazione di come sarà è stata oggi, dedicata a far conoscere costruita all’interno della Fab- alla città, alle istituzioni e alle A sinistra, la riproduzione del mercato Triulza con la traccia per non vedenti sul pavimento presso la Fabbrica del Vapore aziende le linee guida per l’accessibilità del sito e l’integrazione lavorativa dei più deboli. Una anticipazione necessaria, visto che l’allestimento del padiglione dovrà attendere l’anno prossimo: i lavori di riadattamento dei tre edifici che compongono la struttura, iniziati nel settembre 2013, termineranno a dicembre con un investimento totale di 9,4 milioni di euro. Nell’attesa, sono partite le call internazionali o chiamate di idee per lo sviluppo del programma culturale del Padiglione della Società Civile: già 133 i progetti presentati per la prima, «Exploding your Idea! Destination Expo Milano 2015», chiusa il 30 aprile scorso, in attesa delle nuove call in programma nei prossimi mesi. Intanto è iniziata anche la selezione degli sponsor (ufficiali, tecnici e tematici) che potranno far parte di questa esperienza. L’invito è rivolto ad aziende nazionali e internazionali caratterizzate da alti profili di responsabilità sociale. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 53 19/06/2014 - PAG. 15 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Sala: «Siamo nei tempi» Ora l'incontro con Cantone TUTTI i riflettori sono puntati su di lui, Raffaele Cantone, il magistrato anticorruzione che il premier Matteo Renzi ha messo a vigilare sull’Expo di Milano, e sulla prima mossa con cui interverrà sul cantiere di Rho. «Credo arriverà già con qualche azione incisiva », ha detto ieri Giuseppe Sala, commissario unico dell’evento, in Campidoglio nella capitale per firmare il protocollo «Roma verso Expo» insieme al sindaco Ignazio Marino. Escludendo un vertice con il numero uno dell’Authority anticorruzione durante la sua due giorni capitolina, Sala ha aggiunto: «Lasciamo lavorare Cantone. Credo ci incontreremo la settimana prossima. La prima mossa ovviamente deve farla lui, così recita il dl e quindi aspettiamo un attimo che prenda posizione». «CANTONE sa benissimo - ha aggiunto il commissario - che bisogna coniugare rapidità con il massimo della legalità». E proprio la legalità è stata al centro della relazione sull’Expo presentata dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, alla commissione antimafia del Pirellone. Rispetto all’investitura di Cantone, il governatore ha ribadito: «Io avevo proposto poteri più forti di questi, come quelli che hanno il presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno, di acquisire informazioni che sono contenute nei fascicoli delle inchieste giudiziarie in corso per prevenire la corruzione. Ma Cantone dice che i suoi poteri sono sufficienti e gli credo. Gli ho garantito massima collaborazione». E parlando delle bufere giudiziarie che hanno travolto Infrastrutture lombarde ed Expo, Maroni ha aggiunto: «Pensiamo che si tratti di atti di singoli, o associati fra loro, ma non collegati alla criminalità». «COME Regione – ha detto il governatore – siamo attrezzati a fare bene il nostro lavoro di controllo pur nei limiti delle competenze che abbiamo», ma «dobbiamo essere in grado di mettere le persone giuste e di rimuovere chi tradisce il mandato fiduciario senza guardare in faccia a nessuno» pur nel rispetto «del principio della presunzione di innocenza». In attesa del primo atto del supercommissario anticorruzione, ieri Sala ha ribadito che i lavori dei Padiglioni sul sito espositivo saranno completati senza sforare le scadenze: «Sui lavori della piastra siamo già tra il 55 e il 60 per cento e chi vede i lavori si accorge che il cantiere sta cambiando settimana dopo settimana. Ora il tema è l’arrivo dei Paesi e come gestirlo dal punto di vista operativo e logistico ». SALA ha anche precisato che «c’è stato anche molto di buono in questi quattro anni di lavoro. Abbiamo fatto lavorare 1.200 aziende, assegnato gare per quasi un miliardo. Le problematiche non vanno sottovalutate ma c’è stato un mondo di aziende che ha lavorato nella legalità». IL PROTOCOLLO siglato ieri con il sindaco Marino prevede la creazione di un programma di mostre, conferenze, spettacoli e degustazioni che tra settembre 2014 e ottobre 2015 consentirà agli oltre 140 Paesi che aderiscono a Expo di presentare a Roma i propri progetti di partecipazione, facendo tesoro dei flussi turistici che la Città eterna attira. Tra gli spazi espositivi coinvolti ci sono il museo dell’Ara Pacis di Augusto, il complesso del Vittoriano e l’aeroporto di Fiumicino. E informazioni su Expo verranno diffuse anche attraverso il sistema delle biblioteche civiche e dei centri culturali della periferia. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 54 19/06/2014 - PAG. 9 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Chi paga la mazzetta deve perdere l’appalto» ROMA Paghi una tangente? Perdi l’appalto. Apparentemente, sembra una cosa ovvia, lapalissiana. Ma così non è, se il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone arriva a dire che una clausola di questo tipo inserita nei contratti d’appalto «risolverebbe molto problemi». A pochi giorni dal decreto che ha affidato poteri più ampi al numero uno dell’Anticorruzione, Cantone è stato sentito oggi in audizione dalla commissione AmbientedellaCamera.Cantone,che potrà richiedere il commissariamento di singoli appalti e prenderà in carico anche l’Authority dei contratti pubblici, è atteso ora alla prova dei fatti ed Expo sarà il primo banco di prova. «Lasciamo lavorare Cantone. Credo ci incontreremo presto. La prima mossa ovviamente deve farla lui, così recita il decreto e quindi aspettiamo un attimo che prenda posizione», sottolinea il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala. 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 55 19/06/2014 - PAG. 26 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Grotta Remeron, pulizia-spettacolo degli speleologi Comerio Sarà una domenica particolare la prossima per la Grotta Remeron di Comerio. La Società speleologica italiana ha organizzato una curiosa iniziativa chiamata“Puliamoalbuio”,legata all’evento “Puliamo il mondo” di Legambiente. L’obiettivo è pulire e bonificare gli ambienti sotterranei della grotta dai resti delle innumerevoli discese speleologiche effettuate nel corso degli anni. Tutta l’operazione di pulizia della grotta, affidata agli esperti dello Speleo Club Valceresio e del Cai di Gavirate, che quest’anno festeggia i 100 anni dalla prima I cunicoli della Remeron apertura al pubblico, potrà essere ammirata dai visitatori, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17, con una discesa ogni mezz’ora. Fino al 1900 la grotta, raggiungibile solo a piedi dalla frazione Mattello lungo il sentiero 12 del parco Campo dei Fiori dopo una camminata di circa tre quarti d’ora,èrimastainesplorata,senon per pochi metri all’ingresso. Nel 1900 l’impresa di Luigi Bertarelli, con Luigi Orrigoni, don Giacomo Pensotti e don Luigi Tadini che la esplorarono fino a giungere alle rive del laghetto a quota -175 metri. La prima parte della grotta, quella più age- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO vole, fu aperta al pubblico nel 1914, dopo essere stata attrezzata con impianto di illuminazione e scale. Nelle esplorazioni del 1924/26 il comeriese Felice Binda non riuscì a superare il lago Bertarelli, operazione che riuscì nel 1934, quando venne collocata all’interno di una nicchia una statua di Lourdes che prese il nome di Madonnina degli Abissi. «La Remeron è una grande attrazione che solo Comerio può vantare sul nostro territorio: vogliamo valorizzarla in vista anche di Expo, per farla conoscere anche al grande pubblico», commenta il sindaco Silvio Aimetti. 1 M. Fon. PAG 56 19/06/2014 - PAG. 17 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| Expo NEWS NASCE «ROMA VERSO EXPO MILANO 2015», un programma di mostre, conferenze, spettacoli e degustazioni che, col coinvolgimento delle ambasciate, tra settembrßΩe 2014 e ottobre 2015, consentirà ai 140 paesi aderenti a Expo di presentare, in location esclusive, i propri progetti di partecipazione e le eccellenze produttive, culturali e turistiche. A siglare ieri il protocollo d’intesa, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e l’ad di Expo 2015 spa, Giuseppe Sala. Gli spazi espositivi coinvolti nel progetto saranno: il Museo dell’Ara Pacis, il Complesso Monumentale del Vittoriano (Ala Brasini) e l’Aeroporto di Fiumicino (Terminal 3). I L LY , PA RT NER UFFICIALE DI E XPO 2015 PER IL CLUSTER DEL CAFFÈ, que- sto mese s’è fatto promotore di tre iniziative che anticipano l’esposizione universale. Sono un inedito reportage fotografico (28 scatti) dell’artista brasiliano Sebastião Salgado, realizzato in Costa Rica e Salvador e che racconta lo scorrere della vita quotidiana nelle piantagioni e la bellezza di quelle terre. È in mostra nello spazio illyartlab della Triennale di Milano. Museo che ospita anche la mostra dei barattoli per caffè usati dall’azienda triestina dal 1933 a oggi e un’art collection realizzata da quattro giovani artisti di paesi che esporranno nel Cluster del caffè: Esteban Piedra León del Costa Rica, Naufus Ramírez-Figueroa del Guatemala, Elias Simé dell’Etiopia e Adàn Vallecillo dell’Honduras. EXPO OCCASIONE PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE CULTURALE DEGLI STRANIERI CHE VIVONO A MILANO grazie a un progetto promosso dal Comune di Milano, finanziato dall’Ue e realizzato in collaborazione con il Forum Città Mondo Il piano si concretizza in un «orto del mondo» di 1.000 mq, creato nella cascina Sora, nella periferia Nord-ovest di Milano, presso l’Azienda agricola Paloschi. L’orto è biologico da una cinquantina di stranieri Vi cresceranno frutti, ortaggi e legumi di altri continenti come quinta, maca, peperoncino e mai del Perù, gombo del Libano, legumi cubani, abanesi e rumeni, coriandolo, calendula e arachidi. Luisa Contri PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 57 19/06/2014 - PAG. 10 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo, Roma si aggancia all'evento - (e.spa.) Lavori ultimati nei tempi previsti, opere connesse al grande evento portati a termine e un super controllo sui cantieri che garantirà trasparenza e appalti puliti. E’ una ventata di ttimismo quella che è arrivata ieri da Roma sull’Expo 2015. L’amministratore delegato Giuseppe Sala (nella foto Archivio), non ha avuto dubbi sulla prosecuzione dei lavori e sulla chiusura del cantiere nei tempi prestabiliti. «Io penso veramenteche le opere saranno ultimate in tempo. - ha detto - Ormai sui lavori della piastra siamo tra il 55 e il 60% e chi vede i lavori si accorge che il cantiere sta cambiando settimana dopo settimana. Ora il tema è l'arrivo dei Paesi e come gestirlo dal punto di vista operativo e logistico» ha aggiunto. Stesso ottimismo anche da parte del governatore Roberto Maroni. «Sto a quello che mi ha detto il commissario Sala e al cronoprogramma che mi ha fornito - ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia - tutte le opere previste si faranno, l'ultima per il 30 aprile, che comunque è prima del primo maggio, inizio di Expo». Maroni ha aggiunto di attendere ancora risposte dal Governo sulle opere connesse, a partire dalla defiscalizzazione della Pedemontana: «Sembra che la cosa si sia indirizzata sulla strada giusta - ha comunque sostenuto dopo una lunga attesa -. La prossima settimana c'è la riunione del Cipe e sono convinto che si prenderà una decisione ». Intanto anche Roma diventa protagonista. Protocollo con Campidoglio per visibilità e promozione evento. La Capitale offrirà visibilità agli oltre 140 Stati che hanno aderito alla prossima Esposizione Universale e lo farà attraverso rassegne, convegni, mostre, spettacoli e degustazioni in diversi spazi espositivi: dal Museo dell'Ara Pacis al Complesso monumentale del Vittoriano fino all'aeroporto di Fiumicino (Terminal 3). Il sindaco di Roma Ignazio Marino e l'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala hanno firmato il protocollo Roma verso Expo Milano 2015, progetto che si avvale del patrocinio dei ministeri agli Affari Esteri, alle Politiche agricole e del Mibact. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 58 19/06/2014 - PAG. 14 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| Expo Due giorno per la Cgil tra incontri e voci Domani c’è Camusso VARESE La Cgil Lombardia sceglie Varese per la festa regionale: in programma alla Schiranna tre giorni tra dibattiti, incontri e intrattenimento, da domani fino a domenica all’area feste di via Vigevano. Imprese artigiane, risorsa per la ripresa (domani 15.30), Garanzia giovani e Appalti, legalità, Expo (sabato 15.30 e 18), Rinnovare la Cgil, idee a confronto (domenica 15.30). L’apertura domani mattina spetta a Nino Baseotto, segretario generale Cgil Lombardia, che al termine della relazione introdurrà la leader nazionale Susanna Camusso. L’emergenza lavoro è tra le priorità, insieme ad altri temi caldissimi come quello relativo a Malpensa e alla situazione Expo. L’appuntamento regionale è giunto alla sua sesta edizione, ma è la prima volta che si tiene a Varese: «È un’occasione per riportare al centro dell’attenzione il lavoro, per rivedere priorità ed emergenze - commenta Umberto Colombo, segretario generale Cgil Varese - e lanciare un messaggio anche a livello provinciale rispetto a risposte concrete che ci aspettiamo rispetto a emergenze che ancora ci sono, come il finanziamento della cassa integrazione in deroga e gli ammortizzatori sociali, e perché si torni a parlare in provincia di Varese di politiche attive del lavoro per dare possibilità a chi l’ha perso, e parlare di disoccupazione giovanile che qui colpisce un giovane su tre». Sea-Handling e Malpensa, legalità ed Expo, riflessioni su Lombardia e l’Italia in generale: «È una vertenza sindacale complicata quella che riguarda Malpensa, lo sapevamo e già dal primo maggio ne avevamo individuato la complessità, ne parleremo con Susanna Camusso - ha spiegato Nino Baseotto, segretario regionale Cgil - parleremo anche del Job Act, di attualità in quanto proprio il 24 giugno sarà in discussione in Parlamento. Tutti sanno la nostra posizione in merito, la ricetta “serve più flessibilità” ha prodotto finora una disoccupazione giovanile che sfiora il 40%. Altro argomento importante è quello della legalità ed Expo: i ritardi ci sono e vanno colmati e il sistema deve garantire trasparenza, correttezza e un’onesta gestione delle risorse pubbliche. Infine chiuderemo con una riflessione su di noi, come rinnovare la Cgil». Non mancheranno spettacoli di musica dal vivo (The Wet Dogs, Nada, Contro3 Band, Black Beat Movement, Lo Stato Sociale), ristorante, bar e griglia, è previsto lo schermo per seguire le partite dei Mondiali di calcio, una su tutte quella di domani (ore 18 c’è Italia-Costarica). 1 A. Ame. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 59 19/06/2014 - PAG. 27 19/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Pista ciclabile sul Bardello per l’Expo «Offriamo ai turisti le nostre bellezze» Il sindaco Del Torchio vuole aggiungere un tratto in paese al previsto nastro tra i laghi «Pacchetti completi con i Comuni circostanti per attirare il flusso legato all’evento» Besozzo MATTEO FONTANA Una pista ciclabile lungo il fiume Bardello e pacchetti turistici completi, in vista di Expo 2015, perché anche Besozzo può dire la sua sul turismo. «La pista ciclabile di collegamento tra il lago di Varese e il Maggiore, che auspichiamo sia pronta prima di maggio 2015, passerà anche dal nostro paese - spiega il sindaco Riccardo Del Torchio - Noi vorremmo aggiungere una bretella che costeggi il fiume Bardello, riscoprendo antichi sentieri per arrivare in centro a Besozzo». ri - prosegue Del Torchio - è chiaro che si tratta di un turismo “mordi e fuggi”: se si unissero le forze con i Comuni limitrofi, facendo rete, la proposta turistica sarebbe ancora più completa e interessante. Penso a Gavirate, Laveno, Monvalle, Brebbia, Leggiuno, Travedona e Cadrezzate». Besozzo è pronta a fare la sua parte, mettendo in mostra le sua attrazioni storiche, religiose, culturali e naturalistiche. Dalla chiesaparrocchialediSant’Alessandro al santuario del Beato Nicone, dal castelloalpalazzocomunale,icortili, le passeggiate e l’oasi naturali- Tempi stretti Un obiettivo ambizioso ma non impossibile, anche se i tempi sono stretti. I lavori di collegamento tra le ciclabili partiranno da Gavirate. Il tratto besozzese che il Comune vorrebbe aggiungere partirebbedallazonaMadrè,costeggiando il fiume fino al ponte sulla statale che verrebbe aggirata scavando un sottopasso, per giungere al parco di via Milano e da lì in futuro fino a piazza 1° Maggio. «Il nostro paese ha tutte le risorse per offrire un pacchetto completo ai visitato- Lo snodo da Madrè al parco di via Milano costeggiando il fiume e dribblando la statale stica Bozza Lago. La pista ciclabile, con possibilità di noleggiare le biciclette al parco, sarebbe la ciliegina sulla torta. Occasione da sfruttare «A Besozzo si possono trascorrere tranquillamente un paio di giorni o un fine settimana - sottolinea il sindaco - stiamo pensando a visite guidate nel centro storico da proporre al mattino. Vogliamo poi recuperare e rendere fruibili i sentieri presenti sul territorio comunale, che potrebbero essere percorsi nel pomeriggio per arrivare al lago Maggiore e alla Bozza». Un nodo da risolvere subito è la carenza di collegamenti tra l’area Expo e questa zona del Verbano, come anche la mancanza di coordinamento per arrivare a una proposta turistica unitaria. «Dobbiamo saper sfruttare al meglio le potenzialità del web per far conoscere le proposte del nostro territorio oltre i confini tradizionali - conclude il primo cittadino - Expo sarà una grande palestra per il nostro territorio, per capire quello che vogliamo fare da grandi. Se tutto finirà nei sei mesi di esposizione universale avremo perso una grande occasione». 1 Si allarga la rete di piste ciclabili sui laghi VARESEPRESS PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 60 18/06/2014 - PAG. 16 18/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Un format da replicare per valorizzare luoghi e grandi monumenti» UN FORMAT da copiare. Per Giorgio Rapari, vicepresidente di Confcommercio Milano e presidente del comitato nazionale dell’associazione per l’Expo del 2015, lo spettacolo di luci al Castello Sforzesco ispirato all’Esposizione universale del 1906 potrebbe essere «una sorta di fil rouge da qua all’Expo del 2015, un modo per valorizzare i luoghi di attrazione della città e dare un segnale al territorio che ospiterà la manifestazione ». Lo show, in programma nel fine settimana nel Cortile della Rocchetta, prosegue una sperimentazione iniziata in dicembre, con l’illuminazione natalizia in piazza della Scala. Dopo aver raccolto buoni riscontri per quel primo evento, Confcommercio ha promosso un nuovo progetto. Non è l’unico sul fronte culturale. «A partire dalla Regione e dal Comune – spiega Rapari – stiamo proponendo di utilizzare il progetto digitale Ecosistema E015 per i vari palinsesti culturali. Può essere uno strumento per comunicare le varie attività già di quest’estate, così poi ogni utente può costruire il suo palinsesto su misura». Per rendere il territorio più attrattivo e capace di rispondere ai bisogni dei sei milioni di ospiti stranieri attesi durante i sei mesi dell’evento, l’Unione dei commercianti ha studiato programmi specifici di formazione per «interloquire con un turismo con capacità di spesa diverse da quello business, a cui il territorio milanese è più abituato », ricorda Rapari. NON solo alberghi, quindi, ma anche «agriturismi, l’ospitalità nelle case» o, ancora, «la possibilità che si abbini a Expo il turismo religioso», anche sull’onda della popolarità di papa Francesco. L’associazione sindacale ha anche predisposto corsi di lingue e una «formazione procedurale», spiega Rapari, «per sapere come si ricevono i turisti di diverse nazionalità e quali sono le loro abitudini ». Luca Zorloni PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 61 18/06/2014 - PAG. 33 18/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Renzi blocchi il quarto binario» LEGNANO Un’opera «costosissima e inutile», anzi «dannosa », che finirebbe «per creare pochi benefici e tantissimi danni », e che quindi deve essere «fermata a ogni costo». Il Comitato civico Rho-Parabiago c’era già riuscito una volta ottenendo dal Consiglio di Stato l’annullamento della delibera di finanziamento del Cipe, ma adesso l’iter per il potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Canegrate è ripreso e sta marciando a tutto vapore. Quindi è arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto, puntando direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Renzi è un primo ministro interventista, che chiede ai Comuni di segnalare ad esempio i lavori necessari alle scuole? Il Comitato prende la palla al balzo e gli si rivolge direttamente, spedendo poi in copia le proprie considerazioni sul quarto binario anche al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, a quello dell’Economia Pier Carlo Padoan e a quello dell’Ambiente Gianluca Galletti, più naturalmente tutti i vice. La lettera aperta, firmata dal presidente del Comitato Alberto Maggioni, è più che chiara fin dal proprio oggetto, che recita "Richiesta di archiviazione del progetto". In sei pagine fitte fitte, il Comitato espone le ragioni del suo no, che sostiene con sempre crescente convinzione dall’ormai lontano 2009: «Il potenziamento della tratta, lunga 9 chilometri, costerà la bellezza di 400 milioni di euro - sono in sintesi le contestazioni di Maggioni e dei suoi -. Riteniamo che l’opera, oltre che evidentemente costosa, avrebbe significativi, inequivoci e unanimamente riconosciuti impatti ambientali, oltre che un’utilità quantomeno discutibile». Sull’utilità il Comitato ha sempre sostenuto che alla fine per ottenere un incremento del numero di treni sarebbe sufficiente sfruttare meglio la tratta già esistente, senza bisogno di spendere un capitale; sull’impatto ambientale, il fronte del no fa notare come anche il Ministero dell’Ambiente già nel 2004 avesse constatato «che la ristrettezza del corridoio fisicamente a disposizione della linea ferroviaria e il fitto contesto urbanistico comportano una situazione limite già nelle condizioni attuali e rendono estremamente problematico qualsiasi potenziamento ». Di fatto, posare un nuovo binario comporterebbe i danni maggiori per Vanzago, paese che sarebbe praticamente tagliato in due da un sedime che oggi misura 14 metri di larghezza, e domani ne misurerebbe 31. Se bisognava potenziare la ferrovia - è la tesi del Comitato - , bisognava insomma pensarci prima di costruirci attorno dei paesi, perchè adesso un’opera come quella che Regione Lombardia ha dichiarato come necessarie per Expo finirebbe per stravolgere il territorio e rovinare la vita a centinaia di famiglie. Eppure l’iter del progetto va avanti, e ora tutto sta nel capire se Roma prenderà in considerazione anche questo punto di vista. Luigi Crespi PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 62 18/06/2014 - PAG. 17 18/06/2014 ||| ||| ||| Expo Dal mondo con Gusto SI È CONCLUSO ieri a Monticelli Brusati nelle cantine «La Montina» l’evento «Gusto», organizzato da Bresciatourism e destinato a 23 tra tour operator e giornalisti provenienti da tutto il mondo. Alla giornata hanno presenziato anche due rappresentanti dell’Expo: Giancarlo Perrella e Valeria Albertini. «Expo 2015 ha voluto conferire il proprio patrocinio a “Gusto” perché è stata ritenuta una iniziativa significativa per invogliare i turisti stranieri a venire in Lombardia - dice Perrella Le attrattive che l’enogastronomia offre sono molteplici e da questo punto di vista Brescia è una vera scoperta. Workshop come questo sono funzionali e ci interessano sia perché la proposta di Expo 2015 va ad ampliarsi, ma anche perché ci consentono di incontrare buyers internazionali che potrebbero diventare “Venditori ufficiali” del nostro programma, che prevede un biglietto d’ingresso». Milla Prandelli PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 63 18/06/2014 - PAG. 21 18/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Varese per l’Expo mette in una vetrina i suoi negozi “cult” «Ci sarà la presentazione dell’attività, una breve intervista ai proprietari e la loro foto». Lo spazio non sarà lunghissimo, per tenere il libro con un numero non eccessivo di pagine e quindi poterlo stampare in edizione tascabile. Ma il messaggio dovrà essere ben veicolato. E soprattutto occorrerà definire la lista delle attività che vanno pubblicizzate. «Sono tantissime, sicuramente tutte quelle storiche, ma anche esercizi recenti che hanno già contribuito a caratterizzare Varese». Migliaia di copie La signora Vercellini all’interno della drogheria di piazza Giovine Italia Unlibrosulleeccellenzevaresine. Una “vetrina” per rilanciare la nostra città durante Expo 2015. Questa l’iniziativa cui sta lavorando da alcuni mesi l’assessorato al Marketing Territoriale. Il progetto consiste nella realizzazione di un pamphlet tascabile, con un numero contenuto di pagine, comunque in grado di ospitare almeno cento esercizi storici o anche recenti, ma rappresentativi di Varese. «Lo stiamo realizzando in collaborazione con una società di Milano – spiega l’assessore Sergio Ghiringhelli – che ha già all’attivo altri volumi di questo tipo, ad esempio sui Navigli». Il titolo do- vrebbe essere “Le eccellenze di Varese” e sarà pronto all’incirca per settembre. Insomma, con ampio anticipo rispetto all’inizio del semestre di Expo. Nel padiglione dell’azienda «E la cosa importante – continua Ghiringhelli – è che verrà esposto allo stand che l’azienda avrà all’interno dei padiglioni. La nostra città sarà quindi in vetrina a livello mondiale». Il libro sarà anche una sorta di agenda, con le principali attrazioni del territorio: il Sacro Monte, il lago e tutti i luoghi da visitare. E quindi la parte dedicata ai negozi. Ad esempio, non mancherà il celebre Vercellini di piazza Giovine Italia. Così come Buosi, che a Varese si articola nella pasticceria di Denis Buosi e nella gelateria di Marco Buosi e Juanita Lorenzon. Il volume sarà stampato in diverse migliaia di copie. E non resterà solo alla Fiera. «Una buona parte di copie le diffonderemo sul territorio, in modo che i turisti che vengano abbiano una guida di tutto quello che c’è da vedere e dei locali tipici varesini». Insomma, la promozione del territorio, da questo punto di vista, non sta venendo trascurata. E una guida per Varese, per conoscere il territorio, non mancherà in vista del gran evento mondiale che accenderà i riflettori su tutta la Lombardia, oltre che sul resto del Paese. Ed è proprio su questo che Varese deve competere. Riuscire a portare turisti sul territorio, ed evitando che escano dalla regione. 1 M. Tav. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 64 18/06/2014 - PAG. 17 18/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Soldini e Comencini raccontano la città che non avete mai visto VENTI PROGETTI FINANZIATI tra lungometraggi, web series, corti e documentari. È un bel bilancio quello dell’assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini, che è riuscita in quella che ormai sembrava un’utopia, far tornare la Film Commission lombarda ad alti livelli di produttività e qualità. «Sì è un grande successo — sorride soddisfatta l’assessore leghista— i fondi stanziati sono andati via subito, vuol dire che il settore tira. E soprattutto abbiamo realizzato il nostro obiettivo, valorizzare le produzioni cinematografiche del settore lombardo». Spigolando tra le scelte della giuria, troviamo qualche sorpresa. Ad esempio sono stati bocciati Aldo, Giovanni e Giacomo. Al loro film «Il ricco il povero e il maggiordomo » è stato preferito il lungometraggio «Principianti» del meno famoso Claudio Cupellini. Quarantamila euro sono stati assegnati al documentario che sarà il fiore all’occhiello di Expo: «Milano 2015—spiega la Cappellini— rappresenterà la città in tutte le sue diverse sfaccettature. La presenza di quattro registi tutti di assoluto livello garantisce l’altissima qualità del prodotto». Il documentario sarà girato da Cristina Comencini, Giorgio Diritti, Enzo Monteleone e Silvio Soldini. Regione Lombardia ha stanziato un milione e mezzo di euro, fondi gestiti interamente dalla Film Commission. Un progetto che ha seguito le orme di quello piemontese, che già funzionava a pieno ritmo. «Per molti anni la Film Commission è stata trascurata, era bloccata— insiste l’assessore—per questo ci siamo impegnati fin da subito, ritenendo strategico il settore cinematografico come tutto il settore dell’audiovisivo che vogliamo continuare a sostenere. E tutto è stato concertato con gli operatori del settore, niente è stato calato dall’alto. Un grande lavoro è stato fatto dal presidente dimissionario, Paolo Pelizza, che vorrei ringraziare ». PROPRIOin questi giorni sono al vaglio della presidenza della Regione le candidature per la presidenza dell’organismo che deve promuovere sul territorio la realizzazione di fiction, spot e tutte le forme di produzione audiovisiva. Ci sono state anche polemiche, non sul criterio delle assegnazioni, ma sul fatto che i soldi stanziati sono terminati in brevissimo tempo. «Che i fondi siano finiti subito lo considero un fatto positivo—rimarca l’assessore— vuol dire che c’era bisogno e anche interesse da parte di molti. Ovvio che le risorse rispetto alle richieste non sono mai abbastanza per soddisfare tutti, ma negli ultimi anni un’iniziativa di questo genere non era mai stata realizzata. Va tutto nel segno della concretezza che il presidente Roberto Maroni ha voluto dare al suo governo, e anche alla sua giunta». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 65 18/06/2014 - PAG. 29 18/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo La giunta Farisoglio si isola e non dà il buon esempio CASTELLANZA – (s.d.m.) «L'area vasta? Esiste solo quando conviene a qualcuno: o si decide insieme su tutto oppure ognuno guardi a casa propria ». Lo ha dichiarato di recente il primo cittadino Fabrizio Farisoglio, auspicando una sinergia istituzionale che, nei fatti, viene proclamata da tutti ma quasi mai si traduce in realtà. Una considerazione apprezzabile per Michele Palazzo (foto Blitz), presidente dell'Associazione Ecomuseo della Valle Olona, il quale - tuttavia - invita il sindaco a fare autocritica: «Sa benissimo che il primo a non creare sinergie è proprio lui, che anche in questa occasione si dimostra contraddittorio». Prende come esempio proprio l'Ecomuseo che potrebbe essere una grande occasione di rilancio territoriale anche in vista di Expo: «Farisoglio ha condiviso l'iniziativa dall’inizio ed è nostro socio, eppure sembra avere fatto marcia indietro. Basti pensare che a Castellanza non c'è ancora un collegamento ciclopedonale con il Parco del Medio Olona e il Parco dei Mulini, non ci è stata mai offerta una sede in quanto comune capofila, non ci hanno dato il patrocinio per la seconda “caccia al tesoro” né hanno risposto positivamente alla nostra lettera che lanciava proposte culturali per Expo: anzi, il sindaco e il suo assessore alla Cultura Fabrizio Giachi una risposta l'hanno mandata, ma solo per dire che ci chiameranno se lo riterranno opportuno». Di qui la conclusione che «la prima a essersi isolata è l'amministrazione castellanzese, che non sta certo dando il buon esempio». Quale sarebbe il motivo? «Il fatto è che i nostri politici non amano sedersi al tavolo con chi ha colori politici diversi dai loro: hanno pregiudizi e questo li blocca». Palazzo lancia quindi la sua sfida: «Se Farisoglio crede davvero in ciò che ha detto, si metta nella testa il progetto dell’Ecomuseo per cambiare il passo: serve superare egoismi e campanilismi per avviare una rivoluzione culturale che abbia a cuore il futuro della Valle. L'Ecomuseo potrebbe ripartire alla grande da Castellanza, porta d'ingresso della provincia, ma non sarà mai possibile se non sarà questo comune a dettare l'agenda. Tanto per cominciare potrebbero rispondere all’ennesima lettera con cui chiediamo un incontro con tutte le amministrazioni: perché Castellanza non si è ancora fatta avanti?». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 66 17/06/2014 - PAG. 11 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo, i giapponesi brindano al loro padiglione MILANO - (a.g.) - Colpo di martello alle due botti di sake, un brindisi e via. Con la tradizionale cerimonia del Kagamibiraki, ieri mattina nei cantieri di Expo il Giappone ha celebrato l'avanzamento dei lavori per il proprio padiglione avviato in maggio. Scavi e fondazioni sono completati, comincia a sbocciare l'edificio fuori dal piano della terra. Il gesto d’augurio ha coinvolto il console generale a Milano Kyoko Koga, il commissario unico Giuseppe Sala e il commissario generale di sezione del Giappone Tatsuya Kato, oltre al vice presidente della Regione, Mario Mantovani. Il progettista, architetto Atsushi Kitagawara , punta a mostrare la conoscenza, l'esperienza e le tecniche racchiuse nel cibo e nella cultura alimentare nipponica. «Abbiamo pensato di sviluppare il concetto di diversità armoniosa», ha sottolineato Tatsuya Kato. «Il Giappone ha un'antichissima cultura alimentare, di attenzioni agli sprechi, di pratiche agricole, ittiche e forestali che operano da sempre in armonia con la natura - ha commentato Sala - Sono certo che dalla presenza del Giappone emergeranno interessantissimi spunti di riflessione rispetto alla sfida che abbiamo lanciato di proporre soluzioni concrete per rispondere alle sfide alimentari del millennio, promuovendo uno sviluppo orientato alla sostenibilità e al rispetto delle risorse naturali». La cerimonia si è svolta sotto la vela del decumano, tutto intorno fervono i cantieri in cui sono attivi al momento circa 1.100 operai: da settembre dovrebbero diventare tremila. Si lavorerà 24 ore su 24, con diversi Paesi impegnati fianco a fianco a costruire i loro padiglioni. Entro giugno ai 15 Paesi che già hanno iniziato (in primis Germania, Azerbaijan, Santa Sede, Angola e Cile) dovrebbero aggiungersene 15, altri dieci entro luglio e 7/8 ogni mese. In tutto hanno aderito 144 Paesi e tre organizzazioni internazionali, di questi 55-60 costruiranno loro padiglioni nazionali mentre gli altri si riuniranno in quelli collettivi, i cluster, dedicati a riso, caffè e altri prodotti. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 67 17/06/2014 - PAG. 10 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| Expo Expo, cinque esperti per setacciare gli appalti MILANO Adesso che il governo ha approvato il decreto per dare poteri di controllo sull’Expo al presidente dell’anticorruzione, a Milano si aspetta l’arrivo di Raffaele Cantone. Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, lo ha invitato a «mettersi a lavorare subito e fare quello per cui è stato chiamato». La struttura che sembra delinearsi è di un team dell’anticorruzione distaccato all’Expo per occuparsi della verifica delle gare, deibandiedelcommissariamento Raffaele Cantone ANSA degli appalti. Si pensa ad una squadra di 5 persone coordinate da Raffaele Cantone. Una delle novità introdotte dal provvedimento del governo è la possibilità di commissariare singoli appalti vinti da aziende che sono coinvolte in inchieste giudiziarie, in modo da non pregiudicare i lavori. Cantone propone il commissariamento, mentre spetta al prefetto indicare gli amministratori straordinario. Ed è da qui che si comincia, «dalle aziende chiacchierate, in particolare da una» ha detto il Commissario unico per Expo 2015 Massimo Sala senza nominare direttamente l’impresa Maltauro, il cui ex ad, Enrico Maltauro, è ora ai domiciliari per l’inchiesta della Procura di Milano sugli appalti Expo. 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 68 17/06/2014 - PAG. 12 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Ricostruire l'area di centrodestra» VARESE - Le ragioni dell’appartenenza al governo Renzi «sono note». Dice proprio così il ministro Maurizio Lupi iniziando l’analisi politica di quello che è appena stato - voto alle europee e alle amministrative - e di quello che dovrà essere. E guardando al futuro ecco la ricetta: «Ricostruire un’area alternativa a Renzi e alla sinistra». Partendo, nel suo partito, «dal milione e duecentomila voti», giudicato «un ottimo inizio » per il Nuovo centrodestra. Il ministro delle Infrastrutture era atteso ieri sera a Varese, all’ex cinema Rivoli, in via dei Bersaglieri, dove si era già presentato - stessa sede, appunto - qualche giorno prima dell’ultima tornata elettorale. Allora, aveva spronato la "ciurma", adesso con pacatezza l’esame dei risultati e la rotta da prendere. E’ arrivato da Como Lupi; è arrivato intorno alle nove e mezzo accompagnato dal presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, e dal coordinatore cittadino del Nuovo centrodestra, Giovanni Chiodi. Giacca blu, ma semi-casual, pantaloni sportivi e sneakers ai piedi, il ministro lombardo ha citato proprio la Regione come baluardo della coalizione di centrodestra, ricordando che «quando si ha la capacità di rinnovarsi e di andare uniti, la vittoria è possibile ». E tirando una stoccatina a chi «ha fatto tanto errori». Messaggio a Forza Italia? E’ su questo doppio scenario, governo con Renzi ma per ragioni «note» e volontà di costruire un’area che sappia in futuro contrastare il Pd e la sinistra, che scorre oggi il Ncd. Lupi ha toccato anche il tasto di Expo. Timori? «Dobbiamo andare avanti, venerdì abbiamo dato un segnale forte in Consiglio dei ministri. Ora spetta a Sala e Cantone accelerare il più possibile con tutti gli strumenti a disposizione». «C’è grande attesa per Expo 2015, il mondo ci guarda. Ho incontrato gli Emirati arabi, che avranno a Dubai Expo 2020, e ho toccato con mano questa attenzione all’evento del prossimo anno». L’incontro all’ex Rivoli era rivolto principalmente ai presidenti di circolo di Ncd. La sala può contenere circa 200 persone; ieri sera, erano in 140 ad ascoltare il ministro. Accolto da un applauso, si è sistemato sul palco, al tavolo dei relatori, insieme a Cattaneo, e da lì ha cominciato a tratteggiare il cammino fatto dal partito di Angelino Alfano e, quindi, le prospettive future. Che restano ancorate all’idea di ridare smalto ad un’area politica di centrodestra. Tra i varesini presenti, il vice sindaco Carlo Baroni, l’assessore Enrico Angelini, i consiglieri comunali Mauro Pramaggiore e Stefano Crespi. «Tornerò ancora, tornerò presto », ha garantito Lupi a fine serata. P.M. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 69 17/06/2014 - PAG. 16 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Jobmatch è il portale dedicato al lavoro E a chi cerca e trova futuro nel turismo Ieri la presentazione a Varese: in pochi giorni già duemila iscrizioni e 250 imprese L’obiettivo è mettere in relazione domanda e offerta. Intanto cambia l’apprendistato il tempo libero e la cura della persona. Jobmatch è uno strumento Chi vuole lavorare nel che mette in collegamento canditurismo, magari in un albergo co- dati e aziende sulla base delle recime receptionist o come bagnino proche necessità, effettuando già al mare, adesso può giocarsi una una prima «scrematura». Il candidato, infatti, ha la possicarta in più. Si chiama Jobmatch ed è il por- bilità di essere molto preciso sui tale – accessibile all’indirizzo ht- propri titoli di studio, le specializtp://ebntjobmatch.it - promosso zazioni, la distanza dal domicilio dall’Ente bilaterale nazionale del che è disposto a percorrere per turismo per favorire l’incontro tra lavorare, fornendo alle aziende elementi importanti per non efdomanda e offerta di lavoro. A pochi giorni dal lancio si sono fettuare colloqui a vuoto. La banca dati abbraccia l’intero registrate già 250 aziende e dueterritorio italiano e ofmila candidati. fre dunque un trampo22mila opportunità Il candidato lino di lancio per tutte persone motiIn palio – oltre alle ripuò fornire quelle vate, che non hanno chieste a tempo indeterminato valide semalle aziende paura di viaggiare per l’Italia per una stagiopre - ci sono oltre informazioni ne o per più tempo. 22mila opportunità lamolto utili vorative estive (la stima è di Assolavoro, alle selezioni Autovalutazione All’interno del portale l’associazione nazioc’è anche una scheda di nale delle agenzie per autovalutazione con la quale il il lavoro). Ristorazione, turismo, servizi candidato può capire i propri alla persona e manifatturiero so- punti di forza e di debolezza, sceno alcuni dei settori pronti ad as- gliendo eventualmente percorsi sumere con contratti che arrivano formativi per migliorarsi. Inoltre, le informazioni inserialmeno fino alla fine del mese di te vengono stampate formato eusettembre. E poi ancora addetti alla sorve- ropeo e possono essere inviate per glianza e al funzionamento delle posta elettronica o distribuite a attrazioni di parchi giochi, tecnici mano. Gli annunci sono “a termine” del suono e delle luci, operatori audiovisivi. Figure professionali e vengono rimossi una volta scadei servizi socio assistenziali e per duti, cosa che consente ai candi- VARESE ADRIANA MORLACCHI dati di trovare sempre offerte nuove e attive. Il portale è stato presentato ieri a Varese, all’Ascom di via Venosta, da Alfredo Zini che è il presidente nazionale dell’ente bilaterale del turismo. Un’occasione anche per tirare le fila del ruolo dell’ente. Un cambio di mentalità «Dobbiamo cambiare mentalità, proponendo soluzioni concrete che aiutino l’occupazione – ha detto Zini - Nello stesso tempo le aziende, soprattutto quelle medio-piccole, devono rendersi conto del valore dei dipendenti». «Sono i lavoratori che fanno la vera differenza tra una struttura e un’altra. Prendere uno stagista per qualche tempo, e fargli pelare patate e basta, non va a vantaggio di nessuno, perché bisogna guardare sempre a un orizzonte più grande che quello del proprio tornaconto immediato». E le novità non sono finite. Federalberghi e Faita hanno siglato ieri con le organizzazioni sindacali di categoria - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - un accordo in materia di contratti a termine e di apprendistato che interessa oltre 200 mila lavoratori nel comparto turistico-ricettivo. Non si applicherà più il cosiddetto “stop-and-go”, con la conseguente possibilità di stipulare contratti a tempo determinato in successione. 1 Gli annunci su Jobmatch sono a termine: le offerte sono sempre nuove PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 70 17/06/2014 - PAG. 17 17/06/2014 ||| ||| Expo Expo si allea con Coca-Cola È il soft drink ufficiale DI FRANCESCA SOTTILARO Mentre sta modellando sui mondiali Fifa la più grande campagna marketing del brand e si prepara ad approdare in Europa con il marchio Coca-Cola Life (una versione con meno calorie della più nota Coca-Cola), ecco un nuovo impegno con Expo 2015 per il gigante di Atlanta. Il brand è da ieri partner dell’Esposizione universale di Milano in qualità di Official soft drink. E da bibita gassata ufficiale dell’evento sarà impegnata nella promozione di Expo nel mondo nell’ambito della propria comunicazione e delle iniziative di marketing. Gli organizzatori guidati dall’a.d. Giuseppe Sala hanno scelto la multinazionale americana in virtù «dell’impegno globale dell’azienda sul fronte dell’innovazione, intesa come motore di una crescita sostenibile, capace di generare ricchezza per le comunità, rispettando e tutelando al tempo stesso tutte le risorse utilizzate e incoraggiando stili di consumo corretti ed equilibrati». E la vetrina per valorizzare dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 le tematiche care all’azienda come l’equilibrio alimentare, l’importanza di una vita sana, e di stili di vita attivi, sarà un padiglione corporate di Coca-Cola nel quale prenderanno vita il patrimonio, la visione e l’innovazione propri dell’azienda e in linea con il tema dell’esposizione «Nutrire il pianeta, energia per la vita». La partnership prevede un ricco calendario di iniziative, per offrire ai visitatori l’opportunità di riflettere sui temi di portata mondiale e Coca-Cola nell’ambito della propria comunicazione e iniziative di marketing sarà promotrice dell’evento milanese. © Riproduzione riservata PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 71 17/06/2014 - PAG. 17 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo "Porte aperte ai luppoli": il turismo è servito (mo.to.) - «Varese non è Rimini» ma, piuttosto, si candida a diventare polo d’eccellenza di produzione della birra. Così ieri l’assessore al Marketing territoriale, Sergio Ghiringhelli, ha introdotto la seconda edizione dell’iniziativa “Porte aperte ai …luppoli!” che, senza nulla togliere al folklore delle città romagnole, per attrarre turismo punta al connubio tra storia e tradizione del territorio. Per questo, rinnovando lo spirito con cui nel 1877 vide la luce la prima cotta nel Birrificio Angelo Poretti, sabato 21 e domenica 22 giugno le porte dello storico stabilimento di Induno Olona si apriranno ai visitatori, prevedendo l’organizzazione di visite guidate della durata di circa un’ora e 15 minuti, per un massimo di 40 persone a turno. Il percorso si chiuderà in bellezza con i sapori del salumificio “Colombo Salvo & C.”, che attraverso la dosatura di luppoli servirà salame rustico, vecchie tome di Osmate e coppa del lago di Varese. «Il successo di un’azienda è dato anche dalle persone che ci lavorano », ha detto l’amministratore delegato di Carlsberg Italia, Alberto Frausin, ringraziando i suoi dipendenti che si metteranno a disposizione gratuitamente per bissare il successo dall’iniziativa, quest’anno organizzata in pieno "picco stagionale" di produzione. Per un’azienda che dal 2010 ad oggi ha saputo entrare nelle case dell’80 per cento degli italiani, partendo praticamente da zero, e che ha scelto Varese come centro produttivo d’eccellenza sostituendolo alla Danimarca, la scommessa è già vinta, premiata tra l’altro dal conferimento del titolo di Birra Ufficiale di Padiglione Italia a Expo 2015. In questo fine settimana spumeggiante sarà possibile visionare in anteprima la versione 2014 della 7 luppoli “L’Estiva” e il volume di Pietro Macchione dedicato a “Angelo Poretti& Co. – Storia, immagini e protagonisti della birra nata in Valganna”. Edizione speciale anche per il Varese Liberty Tour organizzato dall’Agenzia Morandi che nella giornata di domenica farà partire un bus dedicato, alle 16.30 dal piazzale delle Ferrovie dello Stato, prevedendo visita guidata e degustazioni nello stabilimento della Valganna. Le prenotazioni si raccolgono allo IAT di via Romagnosi, che risponde al numero 0332 281913 oppure inviando un’email all’indirizzo [email protected] t. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 72 17/06/2014 - PAG. 17 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «In tempi di crisi no alla solitudine Bisogna fare rete» C ontro la crisi, rifuggite dalla solitudine. Facendo rete si affrontano i problemi e si possono superarli». A Varese l’«ottimismo ragionevole» di Bernhard Scholz, 57 anni, presidente della Compagnia delle Opere, che ieri è venuto a visitarci in redazione, prima di partecipare all’assemblea della Cdo di Varese a villa Porro Pirelli. Un tuffo nel passato, visto che ScholzinGermaniaèstatogiornalista. Intanto ci ha aiutato a “leggere” la situazione economica attuale dall’osservatorio della sua associazione. Sono giorni di scandali e settimana scorsa il presidente della Liuc Michele Graglia ha chiesto ai neolaureati di «essere onesti». C’è bisogno di etica in questa economia? Lo Stato deve dare regole chiare, poi però i parametri etici condivisi non bastano, perché c’è sempre il rischio che qualcuno preferisca prendere le “scorciatoie”. Ecco perché al centro ci dev’essere la persona: se non sto alla realtà così com’è, tradisco me stesso. Quello che viene imposto dall’esterno non è sufficiente: dobbiamo scoprire in noi stessi i criteri per dire sì o no a certe proposte. È in se stessichesidevetrovarelaragione del fare impresa. Quindi dov’è la responsabilità sociale dell’imprenditore? Un’impresa che funziona bene è un bene comune. Ben venga l’adesione a programmi e progetti sociali e di solidarietà, perché le opere sociali sono sempre necessarie, ma il primo problema che deve porsi un imprenditore è quello di cercare a fare bene ciò che gli è chiesto di fare. È un bene per sé ed è un bene comune, perciò occorre riscoprire il nesso tra persona e bene comune. La prima, vera responsabilità sociale è fare l’imprenditore fino in fondo. Se lavoro bene, radico e faccio crescere la mia impresa, faccio innovazione, do un contributo all’occupazione. Tutto nasce da lì. vorare insieme, ristrutturarsi per essere competitive, fare rete anche fuori dall’Italia. È ottimista sulla ripresa? Inmoltiperò,complicelacrisi,preferiscono le scorciatoie. Come mai? «Il mio è un ottimismo ragionevole, non sentimentale, altrimenti si rischia di essere schiacciati. È realismo: le imprese devono innanzitutto capire qual è la loro forza per rilanciarsi nel mondo. Del resto, l’Europa ha bisogno di Italia, ma occorre un nuovo posizionamento strategico, meno improvvisazione per capire dove inserirsi, in settori come tecnologia, food, arredo. Se si arriva a questo punto, è un sintomo di solitudine dell’imprenditore. Non succede se nel mio fare impresa vivo in rapporto con gli altri imprenditori, creo relazioni, mi muovo in un contesto sociale avendo riferimenti che vanno oltre me stesso.La via d’uscita è fare rete, cambiare modo di gestire l’azienda, creare nuovi rapporti con persone con cui «Lo Stato dia posso confrontarmi. Chi vive l’esperienza regole chiare della rete di rapporti, Ma talvolta trova il coraggio per afi parametri frontare i problemi etici comuni quando questi si pongono, perché spesso la non bastano» solitudine fa sì che i probleminonsiaffrontino. Elerispostedellapolitica, come le giudica? «Dobbiamo scoprire in noi stessi i criteri per dire no a certe cose» Questo Governo ha intenzioni serie. Nel merito si può discutere, ma c’è bisogno di una politica che voglia affrontare i nodi, come la riforma della pubblica amministrazione e delle istituzioni, e il fisco, spero in modo complessivo e non parziale. È ottimismo? Se riesce a realizzaregranpartedeiprogettièunbene per l’Italia. Il Nord però soffre… È in una difficile fase transitoria, dolorosa, ma non è al capolinea. SiamoinunaRegionecheèancora tra le più competitive d’Europa, con un manifatturiero specializzato che è primo al mondo come creatività. Le aziende devono la- Inquest’otticaExpopotrà esserel’occasionegiusta? Non penso che avrà effetti immediati, ma è un’occasione per far riconoscere l’Italia, far ri-incontrare l’Italia al mondo e a tanti possibili investitori. Lo vedo come un grande dialogo internazionale che avrà i suoi effetti, magari più indiretti che diretti, sulla crescita economica. A suon di scandali, non ci stiamo vendendo bene… Non sempre l’Italia riesce a comunicare quel che è, ma non ci sono ragioni per non presentarsi a testa alta nel mondo. Cosa direbbe il giornalista Scholz? La stampa ha una grande responsabilità, perché il futuro della democrazia dipende dall’informazione. Lo abbiamo visto alle elezioni europee, mi ha colpito la superficialità con cui si trattavano argomenti che incidono sulla vita dei nostri figli: l’alternativa sono personalismi “messianici” o slogan ideologici. 1 Andrea Aliverti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 73 17/06/2014 - PAG. 10 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 74 17/06/2014 - PAG. 34 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| Expo Expo al femminile LEGNANO - Stasera alla Frateli Cozzi di viale Toselli si parla di Expo al femminile. Alle 20.30 è infatti in programma un incontro, nell’ambito del progetto Woman in Power, con rappresentanti del territorio e associazioni di categoria. Sarà presente anche il Comune di Legnano con Livio Frigoli, direttore del "Progetto Expo Alto Milanese" e l'assessore alle Pari opportunità Francesca Raimondi. Seguiranno poi le testimonianze di Claudia Salvini di Confindustria, Rosanna Tozzo di Confcommercio e Walter Andreazza di Confartigianato per completare il quadro generale di come il territorio si stia preparando per Expo. I ragazzi di Enaip Busto Arsizio delizieranno gli ospiti con il loro "gustoso benvenuto a km 0" attraverso l’orto botanico con prodotti tutti biologici. Valore, donne, imprese, network e territorio sono i "must" che da sempre fanno da cardine al progetto Woman In Power che è nato per valorizzare e premiare il lavoro femminile e che ora riparte per una nuova stagione che guarda direttamente all’esposizion univesale di Milano. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 75 17/06/2014 - PAG. 23 17/06/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Porte aperte ai luppoli di Poretti Abbraccio tra storia e turismo Unacittàatuttabirra.Chelega un prodotto storico al territorio e alla sua promozione . È questa, in breve, la storia di successo del Birrificio Poretti, che in questi anni sta vivendo una vera e propria rinascita, con tanto di diffusione sempre più capillare a livello nazionale. «Se qualche anno fa la Birra Poretti era un marchio abbastanza sconosciuto – dice l’amministratore delegato Alberto Frausin, protagonista del rilancio – oggi siamo alla copertura del 75% del territorio nazionale. E non solo. Il nostro marchio è quello che sta vivendo il maggior momento di notorietà e rilancio. Tanto che la Carlsberg ha deciso di spostare il suo centro di innovazione dalla Danimarca al nostro territorio». «Hanno scommesso su di noi» E il successo si lega indissolubilmente alla tradizione iniziata, nella seconda metà dell’Ottocento, dal fondatore Angelo Poretti. «La birra è come il vino, rappresenta un territorio – dice l’assessorealMarketingterritoriale Sergio Ghiringhelli – e la Birra Poretti ha scommesso sul nostro territorio, vincendo. L’iniziativa “Porte aperte ai luppoli”, di cui quest’anno presentiamo la seconda edizione, l’anno scorso ha portato migliaia di visitatori al birrificio della Valganna. Del resto, quando un’offerta turistica è di qualità, funzio- Ieri a Palazzo Estense la degustazione della Birra Poretti ne. L’ho sempre detto, Varese non è Rimini. Proprio per questo deve puntare sulla bellezza e sulle attrazioni che rappresentano il territorio da secoli, in vista di Expo. Il marchio Poretti è uno di questi». Nel Padiglione Italia di Expo L’evento “Porte aperte ai luppoli” si svolgerà sabato e domenica e sarà un fine settimana spumeggiante, odoroso di luppoli, cotte e storia per la Valganna. Il programma dell’evento, che celebra il sodalizio tra l’attività industriale intrapresa nel lontano 1877 e il territorio, è stato presentato ieri nella Sala Matrimoni del ComunediVaresenelcorsodiuna conferenza stampa svoltasi alla presenza delle autorità locali. Il marchio Poretti, che sarà la Birra ufficiale del Padiglione Italia di Expo, ha avuto anche un tributo grazie al libro di Pietro Macchione “Angelo Poretti & Co. – Storia, immagini e protagonisti della birra nata in Valganna” all’interno dello stabilimento dove, per festeggiare l’arrivo dell’estate, sarà possibile degustare in anteprima e acquistare la versione 2014 della 7 Luppoli “L’Estiva”. Parte del ricavato delle vendite andrà a favore di Sos Malnate Onlus in memoria di Marco Premoli, collega scomparso prematuramente la scorsa primavera. 1 M. Tav. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 76
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