articolo - Cerexagri Italia srl

AGRO INDUSTRIA
● CONVEGNO A BOLZANO ORGANIZZATO DA CEREXAGRI-UPL
Thiopron, soluzione
contro la ticchiolatura
I
l 2013 sarà ricordato dai melicoltori italiani come una delle peggiori
annate nella gestione fitosanitaria. I pesanti attacchi di ticchiolatura che hanno interessato la coltura
già a partire dall’inizio della fioritura hanno, infatti, determinato significative perdite produttive in diverse
aree del nostro Paese, in particolare
nel Trentino-Alto Adige.
Per analizzare quali siano stati le
cause scatenanti, lo scorso 3 dicembre Cerexagri-UPL ha riunito a Bolzano i tecnici delle principali realtà melicole italiane. Un’occasione di
confronto utile per individuare le giuste contromisure da mettere in atto
nella lotta alla ticchiolatura e verificare l’inserimento di Thiopron, formulato a base di zolfo, in strategie
sostenibili.
Trentino, la regione
più penalizzata
L’impiego di Thiopron
in strategie preventive
e/o tempestive
rappresenta un utile
strumento di controllo
della ticchiolatura
anche in annate
particolarmente difficili
come il 2013
Contrastare la comparsa
delle resistenze
Sicuramente le condizioni climatiche
del 2013 hanno messo sotto pressione i prodotti impiegati, evidenziando
in alcuni casi preoccupanti riduzioni
di sensibilità da parte della ticchiolatura che, come ricordato da Agostino
Brunelli dell’Università di Bologna, è
un patogeno che presenta un elevato rischio di comparsa di fenomeni di
resistenza.
«In un’annata come il 2013 – ha spiegato Brunelli – esiste un elevato rischio
che possano comparire fenomeni di resistenza in quanto sono presenti numerose popolazioni di individui. Oltre alle caratteristiche intrinseche dei
prodotti il fenomeno della resistenza
viene favorito da condizioni di impiego
che aumentino la pressione selettiva
del patogeno. Per questo motivo biso-
«Il Trentino – ha precisato Gastone
Dallago, dell’Unità frutticoltura della
Fondazione E. Mach – è stata sicuramente la zona frutticola italiana che
ha avuto le condizioni peggiori. Forte
potenziale d’inoculo dell’anno precedente, 573 ore di bagnatura da marzo
a maggio, 75 giorni con piogge su 90,
alte temperature (26-27 °C) nei giorni
precedenti il periodo critico 19-21 aprile, notevole accrescimento, elevato e
concentrato volo di spore, forti precipitazioni superiori a 70 mm in più periodi, che hanno causato dilavamento e spesso impraticabilità
dei fondi. Sono tutte concause
che hanno portato i frutteti trentini a presentare un elevato attacco di ticchiolatura sui germogli, che a fine giugno si attestava tra il 30 e il 100% mentre sui
frutti si andava dal 10 al 30% con
qualche caso ancora peggiore.
Questa situazione – ha concluso Dallago – ha allarmato fortemente gli agricoltori e i tecnici
e messo in discussione le straIl tavolo dei relatori
tegie proposte».
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L’Informatore Agrario • 2/2014
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gna pensare a linee guida per un approccio terapeutico alla ticchiolatura,
alla stessa stregua di quanto avviene
nel settore degli erbicidi».
Tra i principi sottolineati da Brunelli
per una corretta gestione della ticchiolatura del melo si segnalano:
● l’ulteriore valorizzazione dei prodotti
multisito e dell’approccio preventivo;
● l’utilizzazione controllata dei prodotti a rischio (numero ridotto di applicazioni, uso di miscele e/o rotazioni, no
strategia curativa-eradicante, impiego
della dose piena);
● l’approfondimento delle conoscenze tecniche sui prodotti moderni (penetrazione, persistenza, resistenza al
dilavamento, ecc.);
● la disponibilità di informazioni aggiornate sulla diffusione nel territorio
dei fenomeni di riduzione della sensibilità del patogeno ai fungicidi;
● la corretta distribuzione.
Strategie sostenibili
con Thiopron
Tra i prodotti multisito un ruolo da
protagonista potrà essere svolto dallo
zolfo, come precisato da Gianluca Vandini responsabile R&D di Cerexagri-UPL.
«Nel 2007 – ha indicato Vandini – abbiamo avviato un progetto di valorizzazione del nostro formulato a base
di zolfo, Thiopron, tra cui l’attività nei
confronti della ticchiolatura. Grazie alle innovative caratteristiche della formulazione di Thiopron (sospensione
concentrata in base acquosa di zolfo
che unisce la selettività dei prodotti
WG all’efficacia dei prodotti colloidali),
il prodotto garantisce elevate efficacia
e selettività, minore dilavamento e un
effetto fitocosmetico. Il prodotto in altri termini rappresenta una soluzione
che può entrare in strategie per aiutare
a limitare i fenomeni di resistenza».
Una conferma in tal senso deriva dai
numerosi anni di sperimentazione condotti in diverse aree del
nostro Paese. «In tutte le annate
di sperimentazione – ha evidenziato Davide Profaizer del Centro
di trasferimento tecnologico della
fondazione E. Mach – Thiopron ha
manifestato una buona efficacia
sia quando impiegato in interventi preventivi che tempestivi, da
solo o in miscela ad altri prodotti. Il prodotto inoltre mostra interessanti effetti secondari come
dimostrano i risultati nel controllo della patina bianca».
G.A.
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