Rassegna stampa 4 giugno 2014

Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Esami di maturità,
svelate le commissioni
Tasse scolastiche,
i limiti per le esenzioni
Non uccidono solo le pistole
Il magistrato Miriano: bottiglie d’acqua
e ferro da stiro killer come un revolver
MIRIANO PAGINE 62-63
PALMUCCI PAGINA 3
Anno XV numero 152
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
L’abbraccio del Curi agli Azzurri
“Mundial”
Stasera contro
il Lussemburgo
l’ultima sfida
prima del volo
in Brasile
SBORZACCHI, SONAGLIA PAGINA 47
LE IDEE
BANKITALIA, LA LINEA VISCO
E LA LEZIONE DI ERNESTO ROSSI
di GIANCARLO ELIA VALORI*
n invito al Governo a rendere strutturali le trasformazioni recenti della politica di bilancio. Ovvero, un invito
al Governo ad evitare azioni una
tantum e di “immagine” e a porsi
davvero il problema del sostegno
alla crescita. (...)
U
SEGUE A PAGINA 30
Che accoglienza Balotelli contrastato da Ranocchia e Bonucci. A sinistra l’arrivo del pullman
Disoccupati, una tragedia: 51mila
Tasso di disoccupazione, l’Umbria è tornata al 1996 e l’Italia al 1977
G. CASTELLINI PAGINE 4-5
Ex Quasar, subito 30 addetti
Giovani, posti all’Unicredit
Neolaureati, 10 chiamate in aziende umbre
Ryanair, assunzioni come assistenti di volo
Comune di Terni, incarichi ad architetti/ingegneri
DA PAGINA 33 A PAGINA 46
TERNI
EDILIZIARIO
Ast, summit con rabbia LA SICUREZZA NEI CANTIERI
Vertice col Governo,
ma i sindacati sono esclusi
VA RIPENSATA COSÌ
di PAOLO FELICI*
CARDUCCI PAGINA 23
PERUGIA
Accoltellato 30enne
Fontivegge, ferito durante
una rissa a bottigliate
MAIORCA PAGINA 7
l culmine si è raggiunto quando a
parlare di sicurezza è stato un magistrato.
Nonostante il nome d’impatto,
quantomeno mediatico di Raffaele
Guariniello, mi sono messo le mani
nei (...)
I
SEGUE A PAGINA 59
Bollette energia, Cna svela
gli “imbrogli” ai danni delle Pmi
L. PARTENZI PAGINA 28
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
4
umbria
In Umbria sfondato il muro
dei 50mila disoccupati
Nel I trimestre 2014 siamo a 51mila senza lavoro, il tasso
di disoccupazione vola al 12,6%, il più alto dal 1996. Tutte le cifre
IL RAPPORTO
DELL’ISTAT
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Undici posti di lavoro in
meno al giorno - festivi e prefestivi
compresi - per tutto l’ultimo anno, che
diventano quasi 22 in meno al giorno se
il confronto si fa tra il I trimestre 2013 e
il I trimestre 2014. Non basta. Quasi 25
disoccupati in più ogni giorno (da tenere presente che, via via che finiscono le
casse integrazioni e le aziende non richiamano al lavoro, coloro che erano in
Cassa, e quindi statisticamente considerati occupati, diventano via via via
disoccupati), con il tasso di disoccupazione che balza al 12,6% dal 10,5% di
un anno fa, quando era già raddoppiato
dai livelli pre-crisi.
Sono un altro bollettino di guerra i dati dell’occupazione in Umbria nel I trimestre 2014, diffusi ieri dall’Istat. Basti
dire che, per trovare un numero di occupati inferiore a quello del I trimestre
2014 (354mila), bisogna tornare
al 2005 (quando furono
346mila). Ma non è niente in confronto
al tasso di disoccupazione -che sarebbe
meglio chiamare tasso di disperazione,
per i motivi che spiegheremo in seguito
IL PUNTO
Contratti
La pesantezza del mercato del lavoro
è dimostrata
dal fatto che,
a differenza,
del periodo
pre crisi in cui
scendevano i
contratti a
tempo indeterminato e
salivano
quelli a tempo determinato, ora c’è
una contrazione di entrambi. Il lavoro proprio
non c’è, di
nessun tipo.
- oggi al 12,6%. Per trovare un valore
più elevato bisogna andare indietro fino
al 1996, quando fu del 12,9%.
Inoltre, anche nel I trimestre dell’anno l’andamento del mercato del lavoro
in Umbria è stato peggiore della media
nazionale, e non di poco.
Ma andiamo con ordine.
LE CIFRE
Tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo 2014, in Umbria il numero degli occupati è sceso da 359mila a 354mila (5mila, -2,2% contro il -0,9% della media nazionale), con -6mila occupati tra
gli uomini (-3%) e -2mila tra le donne (1,3%).
I disoccupati in senso stretto sono aumentati di 9mila unità (+21,4%, contro
+6,5% della media nazionale), toccando i 51mila dai precedenti 42mila. I disoccupati uomini sono passati da 21mila a 25mila (+19,1%), mentre le donne
senza lavoro sono cresciute da 21mila a
26mila (+23,8%). Il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 10,5% del I trimestre 2013 al 12,6% del I trimestre 2014
(quello maschile da 9,5% a 11,4%,
quello femminile da 11,6% a 14,1%).
Va detto che, comunque, il tasso di disoccupazione umbro resta inferiore a
quello nazionale, attestato al 13,6% (un
anno fa era del 12,8%).
Va chiarito che il tasso di disoccupazione in senso stretto è, come detto, una
sorta di tasso della disperazione. Perché l’Istat, in base ai criteri Eurostat
che rendono i calcoli omogenei in tutta
l’Unione europea, considera disoccupata la persona che possiede, contemporaneamente, tutte le seguenti caratteristiche: non avere un’occupazione,
aver svolto una ricerca attiva di lavoro
nelle 4 settimane precedenti la rilevazione, essere disponibile ad accettare
un qualsiasi lavoro, qualora venga
offerto, con la disponibilità a muoversi nel raggio di 40 chilometri dalla
propria residenza e di non porre vincoli di distribuzione oraria nell’impiego. Insomma, è disoccupato chi non ha
un lavoro e accetta subito qualsiasi cosa
venga offerta. Ad esempio, una persona
scoraggiata dal fallimento di precedenti
tentativi di ricerca del lavoro, e che nelle ultime 4 settimane non ha svolto una
ricerca attiva di impiego, non è considerata disoccupata. Una mamma con figli
costretta ad accettare solo orari di lavoro compatibili con gli impegni familiari, non è considerata disoccupata. E non
è considerato disoccupato il laureato
che accetterebbe solo impieghi da un
certo livello - anche basso - in su.
Meglio guardare, per avere il polso
della salute del mercato del lavoro, al
tasso di occupazione, che misura la percentuale di persone al lavoro, in una determinata fascia di età, sul totale delle
persone facenti parte di quella fascia.
Anche qui sono note dolenti.
Tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo del 2014 il tasso di occupazione
(considerata la fascia di età 15-64 anni)
in Umbria è sceso da 61,5% a 60,6% (0,9 punti percentuali, contro i -0,4 della
media italiana). Quello maschile è calato da 69,2% a 67,9%, quello femminile
da 54% a 53,4%. In pratica, un anno fa
in Umbria lavoravano, nella fascia di
età 15-64 anni, 61,7 persone ogni 100,
mentre oggi ne lavorano 60,6.
GLI INATTIVI
Gli inattivi, ossia le persone che non
fanno parte delle forze di lavoro (date
dalla somma di occupati e disoccupati),
ovvero quelle non classificate né come
occupate o disoccupate, scendono in
Umbria da 179mila a 175mila. Questo
si spiega con il fatto che la crisi, con la
riduzione dei redditi reali di non poche
famiglie, ha spinto più persone a cercare un’occupazione. Così persone che
prima non erano considerate disoccupate perché non svolgevano una concreta azione di ricerca del lavoro, oppure ponevano condizioni di tipologia del
lavoro o di orari, si sono messe alla concreta ricerca dell’impiego e abbassato
drasticamente le condizioni, entrando
tra i disoccupati o, per i più fortunati,
trovando un impiego.
LA MEDIA DEI 12 MESI
Come si puù vedere nella tabella in
pagina, vengono anche riportati i dati
della media degli ultimi 12 mesi (quindi
dal II trimestre 2013 al I trimestre
2014), confrontati con quelli dei 12 mesi precedenti (dal II trimestre 2012 al I
trimestre 2013). Gli andamenti - come
si può vedere nella tabella in pagina benché negativi, sono meno gravi di
quelli che emergono dal confronto tra il
I trimestre 2013 e lo stesso trimestre
2014.
Un quadro da tenere presente, perché
i dati di un singolo trimestre possono risentire di fattori congiunturali straordinari che, in media d’anno, si attenuano.
Così, ad esempio, in Umbria in media
d’anno gli occupati calano di 4mila unità (e non di 9mila come nel confronto
tra i due trimestri), mentre il tasso di disoccupazione risulta dell’11% (e non
del 12,6%) e quello di occupazione del
60,9% (60,6% nel I trimestre 2014).
MARIO BRAVI (CGIL)
«Situazione sempre più drammatica»
PERUGIA - «Situazione del lavoro
sempre più drammatica in Umbria. Nel
Centro, solo il Lazio presenta un andamento peggiore». Così Mario Bravi, segretario regionale della Cgil, commenta
le cifre diffuse dall’Istat sul mercato del
lavoro nel I trimestre 2014.
«Questa situazione disastrosa - continua Bravi - accentuata dalla mancanza
di risorse per la copertura della cassa integrazione in deroga che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testi-
monia il fatto che, purtroppo, abbiamo
avuto ragione nel parlare poche settimane fa di “falsa ripartenza” dell’economia in Umbria, in occasione della
presentazione del nostro rapporto Ires
Cgil». Per Bravi «non può esserci crescita senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro esistente. Da questo baratro si esce soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un
Piano del lavoro per l’Umbria».
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
umbria
5
Tasso dei senza impiego, l’Italia
è tornata
a 37 anni fa
IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA
(VALORI IN MIGLIAIA E IN PERCENTUALE)
I trim.
2014
Occupati totali (15 anni e più)
di cui:
uomini
donne
agricoltura
industria di trasf.
costruzioni
servizi
di cui: commercio, alb., rist.
lav. dipendenti
lav. indipendenti
Disoccupati in senso stretto
di cui:
uomini
donne
Tasso di occupazione (*) 15-64
uomini (*)
donne (*)
Tasso di disoccupazione (*)
di cui: uomini (*)
di cui: donne (*)
Inattivi
di cui:
uomini
donne
asso di inattività (*)
di cui:
uomini (*)
donne (*)
I trim.
2013
Diff.
Media ultimi Media 12 mesi Diff.
12 mesi
precedenti
354
362
-8
357
361
-4
197
157
11
73
24
246
77
256
98
51
203
159
14
68
27
252
84
258
101
42
-6
-2
-3
5
-3
-6
-7
-2
-3
9
199
158
12
75
27
243
76
262
95
44
202
159
12
77
30
245
82
268
93
41
-3
-1
0
-2
-3
-2
-6
-6
2
3
25
26
60,6%
67,9%
53,4%
12,6%
11,4%
14,1%
175
21
21
61,5%
69,2%
54,0%
10,5%
9,5%
11,6%
179
4
5
-0,9
-1,3
-0,6
2,1
1,9
2,5
-4
22
22
60,9%
68,3%
53,6%
11,0%
9,9%
12,3%
181
21
20
61,2%
68,7%
53,8%
10,0%
9,0%
11,2%
181
66
109
30,5%
66
113
31,1%
0
-4
-0,6
69
113
31,5%
67
114
31,4%
1
2
-0,3
-0,4
-0,2
-1
0,9
1,1
0
0
2
-1
0,1
23,2%
37,7%
23,3%
38,8%
-0,1
-1,1
24,1%
38,8%
23,5%
39,2%
0,6
-0,4
NOTE: (*) Qui le variazioni della terza e sesta colonna sono in punti percentuali, non in percentuale
Fonte: Istat, rilevazione trimestrale forze di lavoro, I trimestre 2014
Crollano commercio, alberghi e ristoranti
Ma la bella sorpresa è l’industria in senso
stretto, che guadagna 5mila occupati
PERUGIA - La sorpresa positiva,
nel mare di segni meno che presenta l’indagine dell’Istat sull’andamento del mercato del lavoro in
Umbria nel I trimestre 2014, sono
i 5mila occupati in più nell’industria di trasformazione regionale.
Un incremento da 68mila a 73mila, tra il I trimestre 2013 e lo stesso
periodo 2014, che significa
+7,4%. Un dato confortante, sia
per l’importanza che ha in sé l’industria di trasformazione nella regione, sia perché l’industria è un
potente attivatore di indotto anche
nei servizi. Questo per dire che
l’incremento dell’industria in senso stretto potrebbe preludere a una
crescita occupazionale anche nei
servizi ad essa, direttamente o indirettamente, collegati.
Per il resto, l’andamento peggiore
lo evidenziano proprio i servizi,
che passano da 252mila a 246mila
occupati, con un calo del 2,4%,
zavorrati dalla pesante caduta (da
84mila a 77mila, -8,3%) degli occupati nel commercio, negli alberghi e nei ristoranti. Una flessione,
quest’ultima, che la dice lunga
sulla debolezza del mercato interno, sul quale per gran parte si fonda la triade commercio-ristorantialberghi e in particolar modo il
commercio.
Altro colpo per le costruzioni, che
vedono gli occupati calare da
27mila a 24mila, con la scompar-
sa di un altro 11,1% dei posti di lavoro del settore. Brutto arretramento anche per l’agricoltura, che
lascia sul campo il 21,4% degli
occupati, calando da 14mila a
11mila. Un dato che arriva dopo
una crescita che l’agricoltura aveva mostrato nei trimestri scorsi e
che, di fatto, l’hanno riportata indietro da dove era partita (11mila
occupati) per tentare di guadagnare terreno.
I dati diventano meno pesanti
guardando alla media degli ultimi
12 mesi (quindi dal II trimestre
2013 al I trimestre 2014), confrontati con quelli dei 12 mesi precedenti (da II trimestre 2012 al I
trimestre 2013). Cifre da tenere
ben presente, perché quelle di un
solo trimestre possono essere condizionate da fattori congiunturali
che, invece, si smorzano nella media annua.
Così, in media d’anno, l’industria
di trasformazione perde 2mila occupati (risentendo dei cattivi risultati del 2013), con una riduzione del 2,6%, l’agricoltura tiene
quota 12mila occupati, le costruzioni lasciano sul campo 3mila
posti di lavoro (-10%), i servizi arretrano di 2mila (-0,8%). Male,
anche nella media dei 12 mesi, la
voce “commercio, alberghi e ristoranti”, che complessivamente
perde 6mila posti di lavoro (7,3%).
Il bilancio
Nella regione, tra il I trimestre
2013 e lo stesso periodo 2014,
si sono persi 22 posti di lavoro al giorno, festivi e prefestivi compresi. Costruzioni ko
Sono un esercito di 3,5 milioni
ROMA - La disoccupazione si è abbattuta come uno tsunami sui primi
tre mesi dell’anno, portando il tasso
dei senza lavoro in Italia al 13,6%,
un valore mai registrato prima, almeno dal 1977, anno in cui sono
partite le serie storiche dell’Istat.
Passando dalle percentuali alle
persone, si tratta di quasi 3,5 milioni di “teste” alla ricerca di un impiego. Tra loro non mancano i ragazzi,
che anzi sono le “prime vittime”,
con 739 mila under25 a spasso, per
un tasso di disoccupazione che, anche in questo caso, raggiunge il suo
massimo storico, toccando quota
46%. Intanto il Mezzogiorno si allontana sempre più dal resto d’Italia, tanto che nel Sud il tasso di giovani a caccia di un impiego è pari al
60,9%.
Fin qui i dati definiti dagli statistici come grezzi, ovvero effettivi, che
fotografano la situazione cosi
com’è. Cifre giudicate allarmanti
da tutti i fronti: sia da Confindustria, con il presidente Giorgio
Squinzi che parla di un livello «veramente preoccupante»; sia dai sindacati. Di certo per il ministro del
Lavoro, Giuliano Poletti, il picco
toccato tra gennaio e marzo ha risentito «degli esiti riferiti al trimestre, in cui il Pil è sceso dello
0,1%».
Numeri diversi escono, invece,
dalla rilevazione condotta su aprile:
l’Istat per le stime mensili comunica i dati destagionalizzati, che vedono la disoccupazione fermarsi un
po’ prima, al 12,6%. Ma è solo un
“effetto ottico”, perchè i due valori,
il mensile e il trimestrale, non sono
comparabili. E comunque la sostanza non cambia: si resta sempre
vicini al record storico.
Insomma, le indicazioni su aprile
non confortano, anche la quota di
15-24enni alla ricerca di un posto
sale al livello più alto di sempre, gli
occupati scendono (-68mila in un
solo mese), mentre aumenta il numero di chi resta fuori dal mercato
del lavoro (+81mila inattivi). Cifre
di fronte a cui il leggero calo nel numero di disoccupati (-14 mila su
«
I brutti dati occupazionali del
primo trimestre risentono
del fatto che, in
quel periodo, il
Pil è sceso dello
0,1%. Ora la situazione sta
migliorando
»
Il ministro Giuliano Poletti
marzo) non può fare molto. L’unica
nota positiva sta in un’attenuazione
del deterioramento. Infatti, almeno
stando ai dati trimestrali, la caduta
dell’occupazione perde d’intensità.
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6
umbria
Fascia d’esclusività, sale la protesta
Mancata indennità, assemblea dei medici
che lavorano solo per il pubblico:
«Pronti ad appellarci a Napolitano»
SANITA’ IL NODO
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Pronti ad interessare la
presidenza della Repubblica per ottenere un diritto che in Umbria non è
stato ancora riconosciuto, diversamente da altre regioni limitrofe come Emilia Romagna, Marche e Toscana. Forti di una sentenza darebbe
loro ragione.
Si mobilitano i medici che lavorano esclusivamente per il Servizio sanitario regionale. Sono circa 500 i
professionisti interessati che chiedono il riconoscimento della fascia
dell’esclusività del rapporto al maturare dei cinque e quindici anni. Ieri
l’Assemblea al Deco hotel di Ponte
«
San Giovanni durante la quale medici e sindacati hanno deciso le azioni
da intraprendere per «sbloccare una
situazione che - afferma Giuseppe
Giordano, coordinatore dell’intersindacale medica umbra - la Regione trascina da tempo senza soluzione». Subito un incontro con la Giunta, poi un’Audizione in Terza Commissione consiliare e, ancora, una
lettera alla presidenza delle
Repubblica affinchè si
interessi quanto prima
alla situazione.
Motivo del contendere il riconoscimento dell’esclusiÈ l’indennità mensile
vità di rapporto definito nel ‘99 solo
che si arriva a percepire
per i medici che lase si passa
vorano nel pubblico
dalla prima
ed in regime di intraalla seconda fascia
moenia. Tale indennità non è uguale per tutti,
ma dipende dalle fasce:
sotto i 5 anni è di 200 euro al
mese, sopra a tale soglia, sempre che
si superi una verifica effettuata da un
apposito Collegio tecnico esterno, si
ha il diritto di accedere alla seconda
fascia, che in soldoni equivale a 750
al mese.
750 euro
Sbloccare una situazione
che la Regione trascina
da tempo senza soluzione
»
Giuseppe Giordano, coordinatore dell’intersindacale medica umbra
Medici in corsia
Tutto bene fino al 2010, anno in
cui la legge Finanziaria ha bloccato
per un triennio alcuni emolumenti
legati allo stipendio dei medici e
sembrava che anche la quota legata
all’esclusività del rapporto fosse
bloccata. Ma l’anno successivo, a
marzo 2011, interpretando la legge
«la Conferenza delle Regioni ha deciso - cosa, condivisa dalla stessa
presidente Marini - che questa voce
contrattuale non rientrava nel blocco e dopo quella pronuncia molte regioni hanno riconosciuto tale diritto», spiega ancora Giordano ricordando che tra gli ultimi «ci sono le
Marche, che hanno fatto un accordo
sindacale a gennaio di quest'anno»,
mentre «noi siamo bloccati nonostante dopo molti incontri a maggio
2013 abbiamo mandato una diffida
alla Regione e all’Azienda di pagare
e chiesto incontro dopo il quale si
pensava che la Regione fosse pronta
ad erogare i soldi». Si arriva a settembre 2013 «con la riunione di un
Tavolo tecnico durante la quale
Emilio Duca si prese l’impegno a
presentare un accordo entro 15 giorni. Sono passati sei mesi e siamo ancora in attesa». Va ricordato, conclude Giordano, che «due mesi fa il
giudice del lavoro di Perugia su ricorso di due colleghe di Foligno ha
dato loro ragione condannando la
Asl a riconoscere tale diritto, compreso il recupero degli arretrati. Ancora niente dopo tale sentenza e non
più convocati. E sembra pure che
vogliano contestare la sentenza».
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8
perugia
SFIDANTI AL BALLOTTAGGIO
Schema a 3 punte contro Boccali:
«Noi, liberatori»
Romizi, Barelli e Wagué insieme
in vista del voto di domenica:
«Uniti contro un regime arrogante»
di LUCIO FONTANA
PERUGIA - Piazza Grimana, ore
10, esterno giorno. Ai bordi del campo da basket, davanti a una quarantina di persone, la metamorfosi estetica di Andrea Romizi va di pari passo con quella lingustica. Adieu toni
bassi quasi a rasentare la timidezza.
E così se la consueta giacca d’ordinanza blu viene sostituita con un più
arrembante giacchetto di pelle nera;
dal punto di vista dialettico, il fucile
di precisione prende il posto della
fionda per non fare la parte del Davide contro Golia. «Noi siamo il comitato di liberazione da un regime arrogante e presuntuoso. Persone che
hanno deciso di anteporre l’appartenenza alla città a quella dei partiti».
A una manciata di giorni dalla
chiusura della campagna elettorale,
Romizi presenta lo “schema a tre”
con Urbano Barelli e Dramane Wagué, e picchia forte sul sindaco Boccali, menando fendenti: «Sono alla
disperazione, Boccali è tenuto politicamente in piedi dalla senatrice
Cardinali e dalla presidente Marini». Fuoco ad alzo zero: «Basta con
la lottizzazione degli incompetenti,
faremo una Giunta civica con le migliori energie della città. Molti cittadini in buonafede pensano che
dall’altra parte ci sia ancora la sinistra, ma invece c’è solo un sistema di
potere votato alla conservazione di
cui sono loro a godere e non certo i
perugini». Fuoco di sbarramento:
«Più che alle rispettive appartenenze, pensiamo alla città e non certo in
un ottica di spartizione: ai seggiole e
sgabelli non interessano». Pausa e
poi la proposta: «In caso di vittoria
costruiremo una squadra in base alle
competenze e non alle appartenenze
come ha fatto in questi anni la sinistra». Concetto, questo, sottolineato anche da Barelli: «Noi con
l’apparentamento abbiamo fatto una scelta
non facile, ma riteniamo di essere
stati coerenti con
il percorso intrapreso con le nostre due liste civiche: il declino di
questa città - sottolinea - è imputabile al sindaco
Boccali e al centrosinistra, non potevamo unirci a coloro che abbiamo criticato aspramente. I cittadini
hanno scelto e premiato la nostra impostazione, ora siamo in grado di dare sostanza a un’alternativa
che questa città aspetta da troppo
tempo». Sorrisi e coltello tra i denti.
E non c’è ombra di tenerezza anche nelle parole di Wagué (Romizi
ha stigmatizzato, giustamente, alcuni insulti a sfonda razzista via Facebook) : «Io ho votato Pd solo alle Europee, perché quello di Perugia è un
partito che deve essere rottamato.
Boccali è una arrogante, mentre in
Romizi ho trovato una persona capace di ascoltare e priva di spocchia».
Nel primo pomeriggio, scende in
campo il segretario regionale democrat, Giacomo Leonelli, che replica
in maniera gelida: «Prendo atto che
Wagué sostiene di aver votato il Pd
alle Europee e di non averlo ovvia-
Verso la conta
L’ingresso di
palazzo di
Priori; nel tondo il sindaco
Wladimiro
Boccali; in
basso Andrea
Romizi con Urbano Barelli e
Dramane Wagué
sparenza; ascolto delle istanze provenienti dalle associazioni e comitati cittadini; rapporto con le Istituzioni culturali della città.
Nel frattempo, arriva l’endorsement di un personaggio conosciuto
in città, come Primo Tenca, che do-
Botta e risposta
Il segretario Pd Leonelli:
«Con il centrodestra ci sono
le solite facce e persone»
Endorsement di Tenca:
«Pronto a votare Boccali»
mente fatto alle Amministrative, ma
colgo l’occasione per far notare che
l’apparentamento di questi giorni
della sua lista con forze politiche come Forza Italia e Fratelli d’Italia
rappresenta quanto di più distante
possibile dal progetto di rinnovamento dell’Italia presentato da Matteo Renzi nelle ultime settimane».
Chiusura, velenosa, sul rinnovamento: «Invito Wagué a confrontar-
si con i dati reali: con Boccali sindaco entrerebbero in Consiglio molti
ragazzi; con la vittoria del centrodestra ci sarebbero invece le stesse facce di questi ultimi quindici anni».
Insomma, il tempo dei convenevoli,
è ufficialmente chiuso.
Quanto al programma “Insieme
per il cambiamento” - che ha sancito
l’apparentamento - Romizi sottolinea tre punti: partecipazione e tra-
po aver votato al primo turno per una
lista ora si schiera con Boccali e parla di «operazione trasformistica del
centrodestra». Oggi alle 18,30 i ministri Mogherini e Martina saranno
all’Hotel Brufani per dare man forte
a Boccali; domani il sindaco terrà
una conferenza stampa di chiusura
della campagna elettorale.
Ultimo chilometro prima del traguardo.
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
9
perugia
Rebus su Gesenu
tra tira e molla
e fuoco incrociato
SCHEDA
La scelta
La nomina di
Ventanni è
stata effettuata alcuni
mesi fa in sostituzione di
Antonielli
Prestito ponte, polemiche elettorali e scelte:
il vero nodo è il rapporto con il socio privato
PERUGIA - Ora è il momento dei
giudizi feroci e privi di sfumature,
delle parole poco calibrate e dei
mormorii molto interessati. Tutte
cose, queste, di cui in Gesenu, sia
sul versante delle maestranze operaie che su quello dirigenziale,
avrebbero fatto volentieri a meno.
E lo si può capire - dopo i mesi tribolati della contrapposizione sul
referendum che ha visto i sindacati
l’uno contro l’altro e il cambio di
presidente e consiglio d’amministrazione - perché a Ponte Rio tutti
avevano iniziato a remare dalla
stessa parte. Con fatica, ma di buona lena.
Amarezza e rumore. E anche
per questo la lettera di dimissioni
consegnata dal presidente Luciano
Ventanni alla fine di maggio ha
fatto rumore: il presidente, persona
riservata e allergica ai ghirigori politici, certo non pensava che il tutto
si sarebbe scaricato in polemica
politica. Da qui anche l’amarezza
confessata in privato a più di un interlocutore.
Sul punto, dal fronte sindacale,
la Uil ha manifestato stupore per
«le dimissioni e per il modo in cui
queste avvengono». Ma così è andata e oggi sull’azienda si scaricano le tensioni di una campagna
elettorale a tratti molto velenosa. E
proprio per questo in molti, al
quartier generale di Ponte Rio,
pensano che la notizia delle dimissioni del presidente sia stata fatta
circolare ad arte per puntare alla
destabilizzazione del quadro
aziendale e alimentare la canea politica. Difficile districarsi in questo
vortice di allusioni e affermazioni
false o solo verosimili.
Scossone. Ma per non essere costretti a rimanere in superficie, è
necessario porsi il seguente interrogativo: perché il presidente Ventanni ha deciso di vergare la lettera
di dimissioni? Le interpretazioni
sono diverse, ma una più di altre
sembra avere una sua logica: Ventanni, visto il traccheggiare del socio privato impersonato dalla famiglia Cerroni, sull’importanza
del prestito ponte da 6 milioni di
euro, avrebbe deciso di dare il classico scossone. Un gesto per richiamare l’attenzione delle parti, Comune e socio privato, sul destino
dell’azienda. Dell’importanza dei
sei milioni di euro è presto detto:
sono ossigeno per un’azienda sostanzialmente sana che, però, deve
subire il passivo dovuto ai crediti
non ancora saldati da parte di alcune Amministrazioni siciliane
(trenta milioni di euro). Senza questi soldi si rischia di navigare a vista, rinviare il Piano industriale e
in sostanza non programmare il futuro. Questo il quadro.
Attacchi. Da qui in poi le questioni di gestione aziendale c’entrano poco e tutto entra tritacarne
politico. E ieri, non a caso, il sindaco Boccali dopo giorni di silenzio
ha deciso di uscire allo scoperto difendendo l’azienda e di fatto confermando che le dimissioni di Ventanni sono il frutto di una tensione
con il socio privato: «Le dimissioni del presidente del cda di Gesenu
- dichiara il sindaco - non dovrebbero prestarsi a strumentalizzazione alcuna, tanto meno da parte di
chi di Gesenu, dai banchi del Consiglio comunale, mai si è occupato.
Le dimissioni - continua Boccali -
L’intreccio L’ingresso della
sede di Ponte
Rio; nel riquadro Luciano
Ventanni
sono da inquadrare in una differenza di posizioni, per altro da tempo
note, della parte pubblica e di quella privata riguardo alla necessità di
Il doppio fronte
Boccali esce allo scoperto:
«Gli scenari allarmistici
sono del tutto infondati»
La Uil chiede chiarezza,
è ancora bagarre politica
Il socio
La famiglia
Cerroni insieme al Comune detiene la maggioranza
dell’azienda
rilanciare finanziariamente la
azienda al fine di affrontare con serenità il futuro e continuare a svolgere con efficienza i servizi a beneficio dei cittadini. È una dialettica
che andrà risolta, ed è del tutto fuori luogo evocare scenari allarmistici». Ma la sarabanda politica è difficile da disinnescare almeno per
ora e ieri dopo che nei giorni scorsi
erano intervenuti diversi esponenti
del centrodestra, ad aprire il fuoco
è toccato al Movimento 5 Stelle.
Un affresco a tinte fosche, quello
pennellato da Michele Petrelli:
«La situazione in cui versa Gesenu
è responsabilità del sindaco uscente, complice anche una opposizione inconsistente ed inadeguata al
suo ruolo, responsabilità da accertare in tutte le sedi: civili, penali,
amministrative». E ora? A partire
da martedì, il sindaco eletto non
potrà che fare prima di tutto un gesto: aprire il dossier Gesenu e cercare di fare chiarezza. Questo è
quello che un’azienda come Gesenu merita. Il resto sono solo coriandoli di campagna elettorale.
P. P. BUR.
«Senza relazioni, confronto politico difficile»
Alla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia l’incontro con i politologi Pasquino e Campi
PERUGIA - Politica e istituzioni,
astensionismo, populismo e governo Renzi sono stati gli argomenti al centro dell’incontro con
lo scienziato politico Gianfranco
Pasquino, ospite ieri nell’appuntamento con il ciclo di conferenze
della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia.
Dopo i saluti del presidente della
Fondazione Carlo Colaiacovo, che
ha sottolineato come dopo i risultati elettorali delle ultime europee
e delle comunali «ci sia molto da
discutere» e di come il sistema politico paventato anni fa sia ancora
«largamente irrealizzato rispetto
alle reali esigenze del Paese», la discussione è entrata nel vivo grazie
alle sollecitazioni di Alessandro
Campi, docente di Scienza politica
all’Università di Perugia. Secondo
Pasquino, la colpa della percentuale di voto (circa il 57%) raggiunta
alle europee sta anche nelle dinamiche familiari. «Se non ci sono
rapporti tra le persone - ha spiegato
- anche il confronto politico è difficile. Diventa automatico lo spazio per l’astensione». E sui “populisti” ha quindi chiarito: «Dove
hanno vinto è stato per mancanza
di meglio». Mentre, per la vittoria
del Pd ha quindi sottolineato come
non fosse facilmente prevedibile.
«Renzi - ha quindi spiegato - ha
fatto campagna anche in territori
non amici, dove ha ottenuto voti
aggiuntivi. Secondo le interpretazioni ufficiali ha ottenuto quelli
che erano di Grillo. In realtà, invece, ha attirato gli elettori di centro,
quelli che erano di Scelta Civica,
un partito europeista, ma acefalo».
Pasquino ha espresso dubbi anche sulle riforme messe in atto proprio dal governo. O meglio, sul ministro che le mette in atto. «Nessun
dubbio - ha spiegato - che la Boschi
sia inadeguata. Le sue riforme sono pasticciate e slegate».
Pasquino, infine, si è detto sicuro
del fatto che la classe politica non
sia sufficientemente alfabetizzata,
Politica Un momento del confronto alla Fondazione Carisp
ma che molto di ciò che non va
nell’analisi politica sia dovuto anche a quei politologi che indorano
la pillola ai propri politici e dicono
loro ciò che vorrebbero sentire. In-
fine, sulla scelta di un sistema elettorale ha consigliato: «Guardiamo
dove funziona. E poi chiediamoci
se è possibile imitarlo».
MARTA MANZO
SERVIZIO NECROLOGI
Grazie alla collaborazione con il Comitato paralimpico dell’Umbria
verrà aperta la piscina dell’Unità spinale unipolare dell’ospedale
PERUGIA - A breve sarà aperta la piscina dell’Unità
spinale unipolare dell’ospedale di Perugia. La struttura,
già presente all’interno del reparto, non è mai stata attivata. Ora, grazie ad una collaborazione avviata tra
l’Azienda ospedaliera e il Comitato italiano paralimpico
dell’Umbria, sarà fruibile. La direzione del nosocomio,
infatti, sta seguendo tutto l’iter necessario per il suo avviamento, mentre la giunta regionale del Cip ha già deliberato un contributo di 10mila euro per l’acquisto del
materiale e delle attrezzature di supporto.
La notizia è stata data nel corso dell’incontro informa-
tivo tenuto dal Cip Umbria all’interno dell’Usu per promuovere la riabilitazione dei malati e la loro introduzione nel modo sportivo paralimpico. Protagonista della lezione di oggi è stato il tennistavolo con la presenza di:
Giuseppe Marino, segretario nazionale della Fitet (Federazione italiana tennistavolo); Alessandro Arcigli,
tecnico nazionale Fitet; Sergio Pezzanera, presidente regionale Fitet; Gabriele Bartolucci, tecnico dell'Unità
Spinale Unipolare; Francesco Emanuele, presidente Cip
Umbria; Paolo Taddei, vice presidente Vicario Cip Umbria; Fabio Peccini, delegato provinciale Cip Umbria.
075 395041
075 395043
E’ mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 92
UGO SALTALIPPI
Ne danno il triste annuncio la moglie Adalgisa Minelli,
i figli Antonella e Roberto, il genero Paolo, i nipoti Mattia,
Marzia ed i parenti tutti.
Ponte d'Oddi, 4 Giugno 2014
I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 15,00 nella Chiesa
Parrocchiale di San Giovanni Apostolo in Ponte d'Oddi.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero
di San Marco.
Si ringrazia anticipatamente tutti coloro che vorranno
rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
LE NECROLOGIE
SI RICEVONO
TUTTI I GIORNI
FINO ALLE ORE 17,30
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
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gubbio
“Aree interne”, un’opportunità
da cogliere
Programmazione europea,
la Cgil: «Sostenere la proposta
della Regione per la Fascia»
di MARCO MONTEDORI
GUBBIO - La crisi dei settori traUna veduta
dizionali dell’economia dell’Alto
della città
Chiascio (edilizia ed elettrodomedi Gubbio
stici in primis) non deve far perdere nessuna opportunità di sviluppo.
Così la Cgil dell’Alta Umbria
lancia l’appello per sostenere la
proposta della Regione di individuare la Fascia appenninica come
“area interna” ai fini della programmazione europea.
In sostanza, si tratta del
città dei Ceri. La seconda
riconoscimento di uno
area individuata è instatus particolare, covece quella a cavallo
me area svantaggiatra il Perugino e
ta a causa di moltel’Orvietano (tra i
plici fattori (a cocomuni principaI Comuni coinvolti
minciare dalle inli, Città della Pienell’area che va
frastrutture) che, se
ve e Orvieto).
da Montone
approvato dal Go«La fase attuale verno, consentirebè l’analisi della
a Nocera e vede
be di accedere a una
Cgil Alta Umbria al centro Gubbio
maggiore quantità di
sta determinando l’inifondi europei per investizio di processi negativi,
menti sul territorio.
calo demografico, invecchiamenProprio per questo motivo, nei to della popolazione, caduta del
giorni scorsi una delegazione in- reddito di oltre 4 punti rispetto alla
terministeriale (guidata dall’ex media regionale, giovani che cerministro Fabrizio Barca, dirigente cano sbocchi lavorativi altrove,
del ministero dell’Economia) ha inizio del degrado territoriale, fravisitato l’Umbria e incontrato la ne, strade dissestate, diminuzione
presidente Catiuscia Marini.
della superficie agricola coltivata,
La zona individuata. La propo- aree industriali degradate eccetesta della Regione è quella di rico- ra. Qui si fonda la necessità - pronoscere come “area interna” la fa- segue il sindacato - di avere una
scia appenninica tra l’Altotevere e strumentazione che permetta di
l’Alto Chiascio, con nove comuni: evitare questi fenomeni e di salvaMontone, Pietralunga, Gubbio, guardare le specificità di questa
Scheggia e Pascelupo, Costaccia- area, e quindi la necessità che trovi
ro, Sigillo, Fossato di Vico, Gual- negli interventi previsti dalle aree
do Tadino, Nocera Umbra. Una fa- interne possibili soluzioni all’agscia che vede al centro proprio la gravarsi delle criticità».
9
Interventi e finanziamenti.
Che tipologie di interventi e di
fondi saranno ammissibili se, come si spera, verrà riconosciuto lo
status di “area interna”? Tutto è
spiegato nel documento redatto
del Governo intitolato “Strategia
nazionale per le aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance”. Si potrà attingere a tutte le tipologie di finanziamenti europei, mentre i settori di intervento
previsti sono «tutela del territorio,
valorizzazione delle risorse naturali e culturali e turismo sostenibile, sistemi agro-alimentari e sviluppo locale, risparmio energetico
e filiere locali di energia rinnovabile, saper fare e artigianato. Solo
se l’intervento dei diversi fondi è
assicurato - si legge ancora - a questa linea di azione si affiancherà
l’adeguamento dei servizi essenziali di salute, istruzione e mobilità, finanziati da risorse aggiuntive
previste dalla Legge di stabilità».
15
Politica Verso l’8 giugno
Palazzari (Pd)
svela la Giunta
in caso di vittoria
al ballottaggio
GUBBIO - Una mossa a sorpresa
in vista del ballottaggio di domenica fra Ennio Palazzari (Pd, Popolari per Gubbio, Impegno per
Gubbio) e Filippo Mario Stirati
(Psi, Sel, Scelgo Gubbio, Liberi e
democratici). Stamattina, infatti,
il candidato del Pd illustrerà i nomi degli assessori che, in caso di
vittoria, andranno a comporre la
Giunta Palazzari.
Intanto ieri, il professore è intervenuto sulla questione della
statale della Contessa, dove molti
eugubini hanno riscontrato disagi nel fine settimana: «Il protrarsi
dei lavori in corso ha infatti provocato lunghe file di macchineafferma Stirati - costringendo gli
automobilisti a lunghi tempi di
percorrenza per il ritorno a casa.
Ritengo, anche in considerazione
dell’approssimarsi della stagione
estiva, che tali disagi non possano essere tollerati per un così lungo periodo di tempo. A tal fine
chiedo alle competenti autorità di
portare a termine con estrema urgenza gli interventi necessari per
ristabilire la piena funzionalità di
un tratto viario così strategico per
il nostro territorio». Una situazione sulla quale ha chiesto interventi urgenti anche il consigliere
regionale Orfeo Goracci.
Famiglia dei Santubaldari Sabato a palazzo Pretorio si svolgerà la premiazione dei bambini
Piccoli ceraioli crescono, ecco i nomi dei vincitori
del concorso “Oderisi da Gubbio”
Presidente Ubaldo Minelli
GUBBIO - Stimolare la partecipazione e la conoscenza dei più piccoli
verso la più importante tradizione
cittadina. È questa la finalità del
27esimo concorso grafico-pittorico
“Oderisi da Gubbio”, promosso dalla Famiglia dei Santubaldari in chiusura del ciclo straordinario delle Feste dei Ceri grandi, mezzani e piccoli.
Un’iniziativa riservata a tutti gli
alunni delle scuole dell’infanzia e
primaria di Gubbio, dai tre agli undici anni. Tema del concorso è “La
Festa dei Ceri nei suoi vari aspetti” e
vede i più piccoli protagonisti attraverso l’esecuzione di opere e lavori
frutto della fantasia, ingegno e creatività realizzati con tutte le tecniche.
«La Festa dei Ceri con gli occhi e
NEL FINE SETTIMANA
Alla guida in stato di ebbrezza
e senza patente, otto denunce
GUBBIO - Otto denunce: è questo il bilancio complessivo dei controlli straordinari messi in campo dai carabinieri nei giorni scorsi in
occasione del fine settimana lungo, l’ultimo dedicato alle festività
ceraiole.
II militari della compagnia di Gubbio, coordinati dal capitano Pier
Giuseppe Zago, hanno messo in campo più pattuglie coinvolgendo
il personale di varie stazioni e del nucleo operativo e radiomobile.
Sei le persone denunciate per essere state trovate alla guida in stato
di ebrezza da alcol: si tratta di sei cittadini italiani di età compresa
tra i 21 e i 46 anni, residenti tra Gubbio, Fossato di Vico e Sigillo.
Gli altri due invece, una 22enne di Ferrara e un 40enne di Monte
San Vito (Ancona) sono stati denunciati per guida senza patente. Le
due auto, secondo quanto appreso dai carabinieri, sono state sottoposte a sequestro preventivo per confisca perché una era priva di
copertura assicurativa, mentre la seconda aveva documenti assicurativi falsificati.
con il cuore dei bambini, ossia il modo di interpretare, di sentire e di vivere la festa con il sentimento e lo
spirito genuino e semplice dei piccoli ceraioli» spiega il presidente della
Famiglia, Ubaldo Minelli.
I vincitori. Scuola d’infanzia: 1°
premio: Francesco Costi (Aldo Moro), 2° premio: Anita Casagrande
(Carbonesca), 3° premio: Pietro
Marchegiani (via Perugina). Scuola
primaria, primo ciclo: 1° premio:
Caterina Urbani (Scorcello), 2° premio: Cristiano Bianconi (G. Matteotti), 3° premio: Anna Di Matteo
(Montessori). Scuola primaria, secondo ciclo: 1° premio: Nicola Ronchi (Madonna del Ponte), 2° premio:
Camilla Pontini (Semonte), 3° premio Alessandro Capanelli (Aldo
Moro).
Numerosi sono i premi speciali assegnati dalla giuria composta daVilma Cacciamani, Ubaldo Scavizzi,
Vincenzo Belardi, Alberto Giacometti, Giovanni Cacciamani, Roberto Bossi, Mauro Alunno e Ubaldo Minelli. Anche quest’anno, inoltre saranno consegnati cinque riconoscimenti speciali in ricordo del
maestro Tonino Sannipoli, che nel
1987 realizzò e donò i Ceri piccoli
(quelli che ancora corrono) al Maggio eugubino: i premi andranno a
Lorenzo Bellucci, Lorenzo Valentini, Maria Vittoria Cecchini, Giovanni Marinelli Andreoli, Martina Pastorelli.
Tutti gli elaborati, infine, verranno esposti in una mostra curata dalla
Famiglia dei Santubaldari.
La premiazione avverrà sabato
dalle 16.30 nella sala Trecentesca di
palazzo Pretorio.
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
21 terni
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Provincia, decreto
ingiuntivo allo Stato
da 15 milioni di euro
Palazzo Bazzani batte cassa
per i trasferimenti mai versati dal 2000
di VINCENZO CARDUCCI
TERNI - «Per morire e per pagare
c’è sempre tempo». Un vecchio
adagio caro a chi semina debiti, un
ritornello tutto italiano spesso fatto proprio anche dallo Stato.
I ritardi dei pagamenti della
pubblica amministrazione alle imprese sono ormai cosa nota e divenuta una vera e propria emergenza
negli ultimi anni con l’acuirsi della crisi economica, ma lo Stato lascia debiti anche con le sue emanazioni territoriali. Circa 15 milioni di euro quelli accumulati dal
2000 al 2012 nei confronti della
Provincia di Terni che in questi
tredici anni non ha mai visto versare concretamente nelle proprie
casse i trasferimenti provenienti
dal Governo. E finché i conti hanno sostanzialmente quadrato per
gli enti locali la cosa è passata
quasi praticamente inosservata in
una sorta di accordo tra “gentiluomini”. Perché quei soldi sulla carta ci sono, riconosciuti e iscritti regolarmente nei bilanci dell’amministrazione, ma non sono depositati nelle casse. Così, ora che i
conti alla Provincia di Terni si sono fatti più complicati, palazzo
Bazzani batte cassa allo Stato e non avendo ricevuto riscontri dal
ministero dell’Interno alle richieste formali inviate - ha incaricato
un legale, l’avvocato Maria Raggi, di intraprendere le azioni giudiziarie nei confronti del ministero dell’Interno per il recupero dei
trasferimenti erariali assegnati e
mai erogati.
Insomma un maxi decreto in-
Casse svuotate
Piacenti: «I fondi
non venivano erogati
fino a quando c’erano avanzi
di cassa, oggi rischiamo
il disavanzo di tesoreria»
giuntivo da 15 milioni di euro necessario, scrive il dirigente del
servizio finanziario della Provincia, Maurizio Agrò, «al fine di non
compromettere la situazione di
cassa dell’Ente».
Casse vuote
Palazzo
Bazzani,
della
Provincia
di Terni
Tra le partite dei pagamenti in
sospeso ci sono anche - ad esempio - i soldi dovuti per l’affitto dei
locali e degli uffici di palazzo
Bazzani alla prefettura.
La procedura non è nuova per altri enti pubblici della Penisola dalle casse malconce, ma è invece un
inedito per la Provincia di Terni.
«Nei rapporti tra Stato ed enti
locali - spiega il vicepresidente
della Provincia con delega al Bilancio, Vittorio Piacenti - era una
prassi che, nel caso l’ente avesse
un avanzo di cassa, lo Stato soprassedeva all’erogazione. E così
è sempre stato. Questo però è il
primo anno in cui la Provincia, per
i noti problemi di bilancio dovuti
ai tagli dei trasferimenti, rischia di
andare in disavanzo di tesoreria e
quindi in via precauzionale abbiamo di agire per via giudiziaria».
Piacenti sottolinea la doppia
beffa («prima ci tagliano i fondi e
poi non versano quanto dovuto») e
si affretta subito a puntualizzare
che «il pagamento dei mutui e degli stipendi dei dipendenti non è a
rischio», ma certo è che il conto in
banca si sta via via prosciugando.
«A fine 2013 - afferma il vicepresidente - l’avanzo di tesoreria era
di circa 13 milioni di euro, oggi
siamo a 4-5 milioni».
La cosa paradossale è che le articolazioni dello Stato debbano
andare a un contenzioso, aggiungendo dunque ulteriori spese, per
cose che dovrebbero essere automatiche. Ma tanto per morire e per
pagare c’è sempre tempo.
Ballottaggio, Crescimbeni: Comune in crisi di governabilità
Il candidato del centrodestra: dirigenti senza controllo. Le liste del sindaco: sconfiggiamo le forze reazionarie
TERNI - «Tutti contro tutti, sindaco
fantasma, dirigenti senza controllo». Parla di Comune «in crisi di governabilità» il candidato sindaco del
centrodestra Paolo Crescimbeni a
cinque giorni dal ballottaggio di domenica. «Noi daremo prova di buon
governo con assessori competenti dice - riordino della macchina comunale, un sondaggio fra tutti i dipendenti per conoscere lo stato reale
nel benessere organizzativo, trasparenza assoluta su tutta l’attività».
Ma l’avvocato ternano ieri ha parlato di lavoro e annunciato le sue prime «tre mosse». «Innanzitutto - afferma un patto per lo sviluppo e l’occupazione tra imprenditori, sindacati, associazioni, istituzioni. Un’azione forte con il Governo, fino a manifestare sotto Palazzo Chigi, per la
realizzazione delle necessarie infrastrutture perché il sito di Terni ritorni sito centrale dell’industria italiana. Una diversificazione dello sviluppo e del tessuto economico con
una direttrice orientata verso Roma
anche per il rilancio della nostra industria edilizia e la verticalizzazione
della produzione Ast, favorendo, in
tutti i modi, “filiere di territorio” in
partnership con le tante multinazionali che operano nel Ternano».
Ieri intanto è saltato, come previsto, il confronto tra i due candidati
programmato a Confartigianato anche se i due sfidanti si sono incrocia-
Verso il ballottaggio Il sindaco uscente
Di Girolamo e
lo sfidate Crescimbeni
ti alla tribuna elettorale trasmessa
dalla Rai. Per il sindaco uscente
Leopoldo Di Girolamo hanno poi
parlato le liste che lo hanno sostenu-
to con un appello al voto. «Il voto del
25 maggio ha sancito che a Terni le
forze riformiste hanno una netta prevalenza su quelle della conservazio-
ne - dicono dalla lista Il Giacinto ora però bisogna sconfiggere chi
quelle forze reazionarie le rappresenta da sempre, a partire dal suo
lontano passato per arrivare al presente». «Domenica - aggiungono da
Sel - si confronteranno due idee differenti di sviluppo della città, ma si
sceglierà anche tra due storie personali profondamente diverse. Non
abbiamo dubbi che la maggioranza
dei ternani saprà riconoscersi nei valori democratici, progressisti e antifascisti di Di Girolamo». Appello
per il sindaco anche da parte di Progetto Terni. «In caso di vittoria saremo in prima fila nel perseguire gli
obiettivi del nostro programma».
CASAGRANDE
Due milioni e mezzo
per le cucine:
pronte nel 2015
TERNI - Approvato dalla
giunta provinciale il progetto
esecutivo per la realizzazione
dei laboratori cucine-ristorazione dell’Istituto alberghiero
“Casagrande” di Terni.
Il progetto prevede un investimento complessivo di 2 milioni e mezzo di euro per un intervento che sarà eseguito secondo le più moderne tecniche
e nel rispetto dei parametri di
bio compatibilità e bio architettura.
La nuova struttura sorgerà in
un’area adiacente all’istituto
alberghiero e verrà realizzata
in legno, acciaio e vetro con sistemi di riutilizzo delle acque,
di risparmio energetico attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaico rispettando i più
moderni criteri anche di bioedilizia.
«Il nuovo complesso dei laboratori cucine - affermano da
palazzo Bazzani - sarà una
struttura all’avanguardia che
oltre a fornire un servizio essenziale alla scuola, rappresenterà anche un importante
intervento architettonico ed
edilizio per la città».
L’avvio dei lavori è previsto
entro il mese di giugno con
l’obiettivo di completare l’intervento per l’avvio dell’anno
scolastico 2015-2016
Agroalimentare, vetrina a Vienna per 6 aziende ternane
TERNI - Una vetrina a Vienna per sei aziende
della provincia di Terni. Quelle che hanno
partecipato lunedì a una giornata di incontri
tra operatori del settore agroalimentare in occasione della quinta edizione di “Gourmet's
Italia Vienna”, l’evento promozionale che
propone al mercato austriaco le eccellenze
agroalimentari artigianali delle aziende italiane.
La giornata di incontri è stata organizzata
dalla Camera di Commercio di Terni in collaborazione con la Camera di Commercio italo tedesca, nel Palazzo Pallavicini, elegante
palazzo storico nel centro di Vienna, in cui 34
aziende provenienti da tutta Italia hanno incontrato distributori ed importatori, sommeliers, chef, oltre che il pubblico locale.
L’evento di Vienna fa parte del più ampio
progetto “Gourmet's Italia”, che ha visto la
prima tappa della promozione dell'agroalimentare artigianale di qualità svolgersi a Monaco lo scorso 28 aprile con un evento che ha
registrato la partecipazione di 118 operatori
professionali tedeschi.
Le imprese della provincia di Terni che
hanno portato a Vienna un gustoso pezzo di
Umbria sono 3 aziende agroalimentari artigiane, produttrici di olio extra vergine di oliva, e biscotteria secca e 3 aziende produttrici
di vino, selezionate, per i loro vini migliori, da
una commissione d’assaggio del Merano Wine Festival, partner organizzativo dell0evento.
«L’Italia è il secondo partner commerciale
dell’Austria dopo la Germania - afferma Giuliana Piandoro, segretario Generale della Camera di Commercio di Terni - con una costante crescita delle importazioni di bevande e di
prodotti alimentari».
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
22 terni
Cervelli in fuga, Antonio:
in Italia non si pensa al futuro
Il dottor Metastasio, 38enne ternano,
è primario in Inghilterra: «Qui servizi
meglio finanziati e più dinamismo»
Nessuno è profeta in patria, la regola vale da almeno duemila anni.
Se poi la patria è Terni, allora è
meglio fuggire a gambe levate se si
vuole avere la speranza di fare carriera, a prescindere dal settore in
cui
si
opera.
Iniziano con questo numero una
serie di interviste a “cervelli” che
si sono affermati lontano da casa
con risultati che - se fossero rimasti a Terni - non sarebbero stati
nemmeno immaginabili. Professionisti di ogni ramo: dalla scienza
allo spettacolo, accomunati da importanti traguardi raggiunti e una
nostalgia che rimane, nonostante
tutto, per la propria malandata città.
di ARNALDO CASALI
TERNI - Primario di psichiatria a
38 anni, senza raccomandazioni e
senza fare politica.
Fosse rimasto a Terni, dove è
nato il 17 dicembre 1975, sarebbe
un caso da studiare. Invece, dieci
anni fa, Antonio Metastasio ha
scelto di volare in Inghilterra e
qui - da straniero - è riuscito a tagliare in poco tempo traguardi
inimmaginabili, in patria, anche
dopo anni di gavetta. Grazie ad
una parola magica: meritocrazia.
«Fossi rimasto a Terni, probabilmente farei ancora la guardia
medica, a 1200 euro al mese».
Figlio di due presidi (il padre
Giuseppe è dirigente del CesiCasagrande), Antonio dopo il diploma al liceo scientifico “Renato Donatelli” (dove è stato fondatore e direttore del giornale scolastico Murales) si è laureato in medicina all’Università di Perugia.
«Mi sono specializzato in geriatria e mi sono interessato in
particolare alla demenza dell’invecchiamento e alla psicogeriatria. Finita la specializzazione ho
iniziato a fare la guardia medica
in una clinica privata, a 8 euro
«
l’ora».
Quando arriva la svolta?
«Nel 2004: mi è venuta voglia
di fare un’esperienza all’estero».
Aveva già effettuato soggiorni in altri paesi ai tempi della
scuola e dell’università?
«No, mai, non mi ero mai mosso dall’Italia. Ma ero curioso di
vedere funzionava la psichiatria
in Inghilterra, e ho fatto un master
in Neuroscienze Department of
Old Age Psychiatry al King’s
College di Londra».
Poi cosa è successo?
«Mi sono iscritto all’Ordine dei
medici inglese e quando sono tornato a Terni, ho iniziato a fare domande ad agenzie in locum per
supplenze».
E un giorno la chiamano.
«La proposta è di tre mesi in geriatria a Newcastle, inizio immediato, il giorno successivo».
Ed è partito.
«Ho comprato il biglietto
Ciampino-Durham, fatto la valigia, salutato tutti, e via».
Da allora non è più tornato.
«Dopo tre mesi passati in geriatria ho partecipato a un concorso
di specializzazione a Cambridge
in psicogeriatria, l’ho vinto e mi
sono trasferito a Cambridge, dove ho lavorato per 6 anni al Royal
College of Pshychiartist».
Come è arrivato a diventare
primario?
«Ho continuato a fare domande
finché lo scorso febbraio non ho
vinto il concorso per Consultant
nella contea di Suffolk».
Nel frattempo si è anche sposato.
«Con una gallese purosangue:
Anwen Williams. Lei è farmacista e ci siamo conosciuti a Cambridge, nel 2007, quando eravamo di guardia in ospedale. Ci siamo sposati nel marzo del 2012»
Gallese purosangue?
«Sì, viene da Llandudno, in
La storia
Si è laureato a Perugia
e dopo la specializzazione
in Geriatria si è trasferito
in Gran Bretagna
dove vive da dieci anni
Nel 2004 la fuga dall’Italia Antonio Metastasio
Galles: 4 milioni di abitanti, tra i
quali 500mila parlano come prima lingua il gallese. Lei appartiene ad una di queste famiglie che,
in gran parte, si chiamano Williams o Jones. Ci siamo sposati
con rito civile e, pochi mesi dopo
con quello religioso, officiato da
don Franco Semenza, il parroco
di San Cristoforo».
Avete figli?
«Uno, Sion, che ha quasi due
anni».
Ora vivete entrambi nel Suffolk?
«Sì, per un periodo abbiamo
vissuto a 300 chilometri di distanza, poi lei è riuscita a ottenere
il trasferimento. È stato un periodo molto caotico».
Quale è il suo ruolo, esattamente?
«Sono consultant in psichiatria
al National Health Service di Ip-
Ho nostalgia del mio Paese, ma fossi rimasto
a Terni probabilmente farei ancora la guardia
medica a 1.200 euro al mese
»
Antonio Metastasio, primario al National Health Service di Ipswich Sant Ellen
swich St.Hellen, a nord est di
Londra».
Di che tipo di lavoro si tratta,
esattamente?
«Chiunque abbia bisogno di
una valutazione psichiatrica viene da noi. La Contea ha 730mila
abitanti: noi siamo il punto di riferimento per chiunque abbia
questo tipo di problemi».
Una sorta di Servizio di igiene
mentale regionale?
«Sì, un tipo di servizio che in
Italia non esiste. Di fatto noi ci
occupiamo di effettuare le valutazioni preliminari e decidiamo, di
volta in volta, dove indirizzare i
pazienti, se in ospedale o altro».
Pronto soccorso psichiatrico?
«Non esattamente: al pronto
soccorso un paziente viene visitato entro 4 ore, da noi entro 72. Ci
sono segnalazioni di ogni genere
che arrivano da tutta la contea,
non soltanto emergenze. La nostra è una supervisione generale,
non fa parte di un ospedale».
Quindi più che un primario,
lei è un dirigente regionale.
«Sì, non dirigo un reparto di un
ospedale, ma un servizio che riguarda l’intera contea»
Quanti medici ha alle sue di-
Carducci & Giovannelli In Corso del Popolo si guardano le stelle,
Terni - 0744.288166
esistenza di
ANITA FORTUNATI
VED. GIANCAMILLI
Addolorati ne danno partecipazione la figlia, il figlio, il
genero, i nipiti, il pronipote Daniele e tutti i suoi parenti.
I funerali saranno celebrati oggi 4 alle ore 10.30 nella
Chiesa Santa Maria della Visitazione (San Martino).
NON FIORI MA OPERE DI BENE
Si ringraziano quanti vorranno partecipare
Terni, 4 giugno 2014
un problema di autostima».
Un problema di autostima?
«Sì, in Italia stiamo sempre a
piangerci addosso, non siamo in
grado di progettare il futuro. Abbiamo un sistema vecchio: pensi,
ad esempio, che la figura del farmacista clinico in Italia non esiste
nemmeno».
Ha nostalgia dell’Italia?
«Sì, e mi piacerebbe tornare ad
avere rapporti professionali con il
mio paese».
Cosa rimpiange del nostro
Paese?
«Lo stile di vita, la bellezza,
l’umanità».
Sono freddi gli inglesi?
«Al sud dove lavoro sì, a nord
invece sono molto più calorosi».
Torniamo alla differenza tra
fare il medico in Italia e farlo in
Inghilterra.
«Là c’è un rapporto strettissimo
tra ricerca accademica e clinica.
E come dicevo prima, ci sono
ruoli che in Italia nemmeno esistono».
Tornerebbe in Italia?
«Sì, perché mi piacerebbe tornare a Terni. Mi manca l’Italia e
mi mancano gli italiani».
Quando torna che cos’è che le
dà più fastidio?
«Il traffico, i parcheggi, la fila.
In Inghilterra c’è un’educazione
formale che rende quasi incomprensibile quello che trovi in Italia».
SERVIZIO NECROLOGI
SERVIZIO NECROLOGI
Il giorno 2 giugno si è spenta all’età di anni 99 la cara
pendenze?
«Ho uno staff di 50 persone, ma
non ci sono solo medici: ci sono
vari tipi di competenze professionali».
È legato anche all’università?
«Sì, c’è anche una parte accademica. Insegno all’Università di
Cambridge»
Quanto guadagna oggi?
«Tremila sterline al mese, circa
4000 euro, anche se con tante tasse, devo dire».
Se fosse rimasto in Italia cosa
farebbe?
«Non credo proprio che sarei
potuto essere primario. Magari
dirigente, chissà...».
Come se lo spiega?
«Senza dubbio c’è un livello di
personale più alto. E poi tutto è
più dinamico. Ma bisogna ammettere che di consorterie ce ne
sono anche in Inghilterra, anche
su base etnica e noi italiani siamo
pochi».
Quale è, allora, la principale
differenza?
«La grossa differenza è che loro
hanno servizi meglio finanziati. E
poi, diciamoci la verità: c’è anche
singolare iniziativa dell’associazione astrofili
TERNI - S’intitola Bisbiglìo Lunare, ed è una serata di osservazione astronomica con musica e poesie, in programma per venerdì dalle 20, realizzata
in collaborazione con gli esperti dell’Associazione Ternana Astrofili. La
particolarità dell'iniziativa è dovuta anche alla scelta del punto dal quale gli
appassionati e i curiosi potranno osservare le stelle e i pianeti: l’evento infatti si svolgerà nel parco urbano di Corso del Popolo, nella piazza tra il fiume e i nuovi palazzi, dove - per l’occasione - saranno spente le luci. L’iniziativa si inserisce all’interno di UmbriaScienza, accordo di programma tra
partner regionali pubblici e privati e Comune di Terni, finalizzato alla diffusione e alla divulgazione della cultura scientifica, finanziato dal Miur.
ZENONI & SCARPONI - Tel. 0744 401235
Il giorno 3 giugno dopo lunga malattia sopportata
Il giorno 3 giugno si è spenta all’età di anni 90
con cristiana rassegnazione, ha cessato di vivere.
la cara esistenza di
ROSELLA TROIANI
VED. FERRANTE
Addolorati ne danno partecipazione la figlia Lucilla, la
ORLANDA GIOVENALI
VED. FELICI
Ne danno annuncio i figli, il genero, i nipoti e i parenti tutti.
nipote Camilla, la sorella Luana e i parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi 4 giugno
alle ore 15,30 nella Chiesa di Santa Maria del Rivo.
Si ringraziano quanti vorranno partecipare
Terni, 4 giono 2014
I funerali avranno luogo oggi 4 giugno
alle ore 10.30 in Duomo.
Si ringrazia quanti vorranno partecipare
Terni, 4 giugno 2014
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
terni
Ast, la rabbia dei sindacati
23
COMUNE
Oggi vertice a Roma, i segretari
nazionali: grave errore escluderci
Riscossione
all’Usi, l’Usb:
ora atti concreti
TERNI - «Se dovessero scaturire
dall’incontro ipotesi contrarie al
mantenimento e allo sviluppo produttivo e occupazionale del polo siderurgico ternano anticipiamo fin da
ora la nostra opposizione in tutte le
sedi e con tutte le modalità possibili». A meno di convocazioni dell’ultima ora i sindacati dei metalmeccanici non ci saranno oggi pomeriggio,
alle 15, intorno al tavolo sull’Ast
convocato dal Governo a palazzo
Chigi alla presenza del ministro allo
Sviluppo economico, Federica Guidi, i vertici della Thyssen Krupp e i
rappresentanti delle istituzioni locali. Ma le parole contenute nella lettera inviata dai segretari nazionali di
Fiom, Fim e Cisl allo stesso ministro
e al sottosegretario alla presidenza
del Consiglio Graziano Delrio, risuoneranno comunque nella stanza
degli Arazzi di palazzo Chigi. «Riteniamo questa esclusione un grave
errore per l’importanza che l’incontro riveste - scrivono Bentivogli
(Fim), Rappa e Venturi (Fiom), Ghini e Gambardella (Uilm) - e perché
necessaria e indispensabile la presenza di chi rappresenta migliaia di
lavoratrici e lavoratori interessati
dall’esito di tale confronto. Riteniamo assurdo promuovere e richiedere
un incontro sul piano industriale ed
essere esclusi dall’incontro stesso».
Affermazioni che fanno il paio
con quelle della Fiom di Terni della
scorsa settimana che, in piena campagna elettorale, avevano fatto agitare il centrosinistra e in particolare
il sindaco Di Girolamo. Elezioni che
la prossima settimana interesseranno anche le acciaierie per il rinnovo
del parlamentino interno, il consi-
TERNI - «Restiamo in attesa di
atti ufficiali e non di semplici tam
tam propagandistici, consapevoli
che non ci fermeremo ai primi bagliori ma perseguiremo la scelta
di un’azione mirata e attenta alla
tutela dei lavoratori, sotto tutti gli
aspetti della vita lavorativa e professionale». È il commento
dell’Unione sindacale di base
sulla decisione del Comune di affidare ad Umbria servizi innovativi la riscossione coattiva dei tributi comunali e delle multe prima
affidata a Equitalia. «L’azione
che abbiamo avviato in questi
mesi in Usi - dicono - ha portato i
suoi frutti. Dopo diversi incontri
avuti con l’azienda, dopo varie richieste di confronto sulle problematiche occupazionali e gestionali inviate al sindaco Di Girolamo, la denuncia pubblica di irresponsabilità di questa amministrazione nei confronti dei dipendenti di Usi, ha ottenuto una risposta. Dopo due anni di promesse, rinvii e lungaggini inspiegabili, all’ultima seduta di Giunta, il
22 maggio, con un “fuori sacco”
di una tempestività sorprendente
è stato deliberato l’affidamento
del servizio di riscossione coattiva dei tributi. Atto conclusivo di
un iter cominciato in concomitanza della cassa integrazione dei
dipendenti del 2012. Non si conoscono i termini della delibera e
non vi è stata “comunicazione ufficiale dell’affidamento”, dichiara la direzione Usi che, tuttavia, si
è premurata di darne immediata
notizia insieme al sindaco, a pochi giorni dalle elezioni».
glio delle Rsu. Anche tra i sindacati
la campagna elettorale è iniziata, domani a Terni (alle 17 al Cmm) per la
Fiom arriverà la segretaria della Cgil
Susanna Camusso, ieri il segretario
nazionale della Fim Cisl Marco
Bentivogli ha partecipato al coordinamento del gruppo Ast del sindacato. «Si è aperta una nuova fase - è stato sottolineato - che nei prossimi
giorni, forse a luglio, culminerà con
la presentazione del piano industriale. Auspichiamo che alle organizzazioni sindacali sia concessa la possibilità di discuterne prima della presentazione nella convinzione debba
contenere l’equilibrio tra area a caldo e a freddo, prevedendo risorse per
gli investimenti, la ricerca e la sostenibilità ambientale. Dovrà emergere
una linea strategica che metta al centro dell’interesse un progetto per il
recupero di tutte le potenzialità della
struttura industriale: Ast, Sdf, Tubificio, Aspasiel, Titanio. Dovrà trattarsi di un progetto fondato su di un
piano industriale capace di coniugare gli aspetti europei/internazionali
con una realtà che ha una sua particolare identità e che non può essere
di conseguenza svilita. Il futuro vero
dell’Ast non può dipendere solo da
chi in ogni occasione ci ricorda che
essendo il matrimonio non d’amore
ma per interesse, può collocare il sito ternano sul mercato. Auspichiamo pure che qualora il Governo non
ritenesse accettabili le politiche industriali che si andranno a delineare,
possa assumere analoghe posizioni
di altri governi europei quando si è
trattato di garantire interessi industriali nazionali vitali».
E mentre anche il senatore
In piedi il segretario nazionale della Fim Cisl, Bentivogli, ieri a Terni
dell’Ncd, Luciano Rossi, ha scritto
al premier Renzi e a Delrio per chiedere di invitare i sindacati all’incontro di oggi, per Italia Nostra e Wwf
c’è un’altra sedia vuota a quel tavolo
che andrebbe riempita e un altro argomento che andrebbe inserito
all’ordine del giorno: il tema del risanamento delle discariche di scorie
delle acciaierie inserite nel Sin Terni-Papigno. «Fintecna dovrebbe essere convocata a questi tavoli - dicono Andrea Liberati e Giuseppe Rinaldi - come pure gli altri che si aprirannno presso il ministero dell’Ambiente». Fintecna è la società partecipata dal ministero dell’Economia
che ha raccolto l’eredità della Finsi-
der, la società statale che aveva in
mano le acciaierie prima della privatizzazione del ‘94. Per le due associazioni dunque una parte di responsabilità nella situazione ambientale
ce l’avrebbe anche lo Stato e da qui
la richiesta che Fintecna partecipi ai
tavoli. «In tal modo eviteremmo concludono - di appesantire i gestori
attuali e futuri rispetto a doveri certo
inesorabili, ma non necessariamente
propri, in un dedalo inestricabile di
addebiti e discolpe che minerebbero
la competitività del nostro territorio,
lasciando i problemi anche sanitari
così come li conosciamo e di fatto
aggravandoli».
V. C.
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
24 orvieto-narni-amelia
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
[email protected]
www.giornaledellumbria.it
Vino, sulla Rupe truffa da 500mila euro
Imprenditore avrebbe
illecitamente percepito
contributi dallo Stato e
dall’Ue, blitz della Finanza
ORVIETO - Una truffa aggravata ai
danni dello Stato e dell’Unione europea, finalizzata alla percezione di
contributi comunitari per un importo complessivo di circa 500 mila euro: è quella che riferisce di aver portato alla luce la Guardia di finanza
di Orvieto, che ha denunciato alla
procura di Terni un produttore vitivinicolo di un’azienda agricola della zona.
Oltre alla truffa aggravata, all’uomo vengono contestate la indebita
percezione di erogazioni a danno
dello Stato e la malversazione ai
danni dello Stato: l’imprenditore
agricolo - stando sempre al racconto delle Fiamme gialle - avrebbe infatti usufruito indebitamente dei
fondi erogati nell’ambito del Piano
europeo di sviluppo rurale
2007/2013 e dell’Organizzazione
comune
di
mercato
vino
2011/2013.
ORVIETO
Prende il via
il Festival
Internazionale
“Arte e Fede”
di SIMONA MAGGI
Fiamme gialle
Operazione
nell’Orvietano
ai danni di un
imprenditore
vitivinicolo
In base a quanto ricostruito dai militari (con la collaborazione dei funzionari dell’Ispettorato per il controllo della qualità agroalimentare
di Perugia del ministero delle Politiche agricole) l’azienda avrebbe
sostituito l’etichetta identificatrice
dei vasi vinari usati per la produzione con altre provenienti da vasi vinari nuovi, ma già utilizzati presso
un’altra società, sempre riconducibile allo stesso imprenditore.
AMELIA
Stamani nella chiesa Kolbe l’ultimo saluto a Marco Angeluzzi
AMELIA - Con le ore che passano cresce il
dolore ad Amelia per la morte di Marco Angeluzzi (foto), il 28enne rimasto vittima del
tragico incidente stradale di domenica sera.
Quando la sua Fiat 500 vecchio modello è
stata letteralmente spazzata via dalla Fiat
Marea guidata da un rumeno risultato poi
positivo all’alcoltest. Così come il passeg-
gero, anche lui rumeno, che gli sedeva accanto. Migliorano le condizioni, invece,
della ragazza che era in compagnia di Marco, anche se il dolore per la perdita
dell’amico non se ne andrà più via. Stamani, alle 10.30, presso la chiesa San Massimiliano Kolbe l’ultimo saluto a questo ragazzo strappato alla vita da un destino barbaro.
La legge prevede infatti, tra i requisiti fondamentali per ottenere i contributi in questione, che i beni acquistati siano nuovi di fabbrica. La
Guardia di finanza ha quindi ricostruito le operazioni di acquisto dei
vasi vinari, identificato i relativi numeri di matricola e, tramite un riscontro sul posto, individuato i beni
oggetto della frode.
Tramite il ministero, è stata poi
svolta una serie di riscontri incrociati presso tutti i soggetti (istituzionali ed imprenditoriali) interessati
dall’erogazione del contributo, oltre all’acquisizione di informazioni
sulle consegne realmente svolte
presso fornitori e trasportatori e
all’esecuzione di accertamenti tributari, per tracciare i reali flussi finanziari dell’azienda.
Narni Bruschini di Forza Italia alza i toni sulla vertenza: doveva essere affiancata alle questione delle acciaierie
Sgl Carbon, polemica per la mancata convocazione al Mise
di MAURO PACELLI
NARNI - È polemica sull’esclusione della
vertenza Sgl Carbon dal tavolo governativo
che sta seguendo le questioni dell’Ast. E Sergio Bruschini (capogruppo in consiglio comunale a Narni e vice coordinatore provinciale di
Forza Italia) insorge, incolpando le istituzioni
locali «di aver trascurato sin dall’inizio la vicenda dell’ex Elettro». «Vado dicendo da
tempo - osserva Bruschini - di spostare il tavolo della discussione della vertenza Sgl su un
livello più alto, stigmatizzando il fatto che della questione Sgl a Roma se ne erano interes-
sate sempre delle figure governative non di
primo livello ed affermando al tempo stesso
che essa andava portata direttamente sul tavolo del ministro e su quello dello stesso presidente del consiglio. Ora che siamo arrivati
quasi al capolinea devo con amarezza constatare che, mentre per la vertenza Ast oggi il segretario della presidenza del consiglio Delrio
ed il ministro Guidi incontrano i vertici
dell’Ast e le istituzioni locali, non si è colta
l’occasione per mettere accanto alla questione
delle acciaierie anche la vertenza Sgl. Ritengo
che è stato commesso un grave errore nel non
avere colto questa importante occasione. Per-
ché - si chiede Bruschini - questo argomento è
stato tenuto fuori dal super tavolo? Perché per
Ast c’è questa mobilitazione, giusta e sacrosanta, e per Sgl si arranca su una trattativa ferma, o quasi, fatta con soggetti minori? Mi sorge il dubbio che tutta questa mobilitazione per
Terni, sia stata messa in piedi perché nel capoluogo si vota e a Narni no. Su questi temi del
lavoro e dell’occupazione - conclude Bruschini - non si scherza, non si fanno passerelle elettorali e soprattutto non esistono confini comunali. Soprattutto quando interessano due
aziende dello stesso comparto siderurgico in
crisi».
ORVIETO - “Un Pane, Un Corpo. Dal centro alle periferie
dell’esistenza”, è questo il tema
del Festival Internazionale “Arte
e Fede” che si terrà ad Orvieto da
domani fino al 22 giugno. Gli incontri, in programma nel ricco
cartellone di eventi, spazieranno
dal cinema all’arte, dalla letteratura alla musica per alimentare
ancora di più l’atmosfera giubilare che si respira nella città del
Duomo. L’evento sarà presentato domani alle 18 nella sala del
Governatore di palazzo dei Sette. A seguire ci sarà il taglio del
nastro del Festival con la mostra
“La Moisson Mistique - La raccolta Mistica” dell’artista Marie
Dominique che resterà aperta a
Palazzo dei Sette fino al 18 giugno. Il tema delle “periferie”
verrà poi ampiamente affrontato
attraverso la proiezione di significative pellicole cinematografiche, con l’incontro di personaggi
famosi e con la presentazione di
libri.
«Sono le periferie che hanno
bisogno della luce del Vangelo dice il direttore del Festival,
Alessandro Lardani nello spiegare la scelta del tema - Orvieto e
Bolsena rappresentano oggi, a
750 anni dalla sua istituzione, il
cuore del Corpus Domini. Questa centralità, nella IX edizione
del Festival d’Arte e Fede, diviene prossimità ed il primato si trasforma in accoglienza e missione, in un abbraccio benedicente a
tutti i popoli e a tutte le genti, fino
agli estremi confini della terra».
Da non dimenticare che il Festival Internazionale “Arte e Fede” ha ospitato, nelle passate
edizioni, personaggi di primo
piano del mondo della cultura e
dello spettacolo, tra cui Angelo
Branduardi, Roberto Vecchioni,
Amedeo Minghi, Susanna Tamaro, Alice Rohrwacher, Massimo Cacciari, Franco Nero, Giulio Base, Antonio Socci, Guido
Chiesa, Monsignore Dario Viganò, Claudia Koll e molti altri ancora.
Biblioteca ad Amelia, l’assessore cerca volontari:
«Presto il bando per potenziare il servizio»
Fine settimana con il Corpo militare dell’Ordine di Malta
Ecco le iniziative ad Amelia e Penna in Teverina
AMELIA -Il consiglio comunale di Amelia
ha votato all’unanimità il regolamento per
l’istituzione del servizio dei volontari in biblioteca.
«Si tratta - spiega l’assessore Laura Dimiziani, che ha portato ed illustrato in consiglio comunale la proposta di regolamento
- di un provvedimento che risponde all’esigenza di istituire un servizio che a tutt’oggi
non esisteva presso la nostra biblioteca comunale. È una novità, quindi, che peraltro è
stata sollecitata da molti cittadini che da
tempo manifestavano il desiderio di collaborare attivamente alle attività della biblioteca».
Dall’entrata in vigore del regolamento,
AMELIA - In questo fine settimana si svolgerà ad Amelia e Penna in Teverina, l’esercitazione “Poseidon 2014”, che mira a verificare le problematiche di attivazione e
gestione del sistema di soccorso del Corpo
militare Acismom, nel contesto di un evento sismico, che verrà simulato, appunto, nel
territorio di Amelia e Penna in Teverina.
L’evento è organizzato dall’Ordine di
Malta Italia, corpo militare, dai due municipi interessati e dalla Provincia di Terni.
Verrà inoltre valutata la capacità di integrazione e di collaborazione del personale
militare con le istituzioni , con gli organismi di volontariato e con gli enti locali operanti sull’evento.
tutti i cittadini maggiorenni, previa domanda di iscrizione nell’elenco dei volontari
della biblioteca e colloquio motivazionale,
potranno essere adibiti alle attività della biblioteca che non richiedono specifiche professionalità (per quelle ci sono gli addetti ai
lavori), come ad esempio il prestito, il riordino dei testi, il cosiddetto iter del libro. È
prevista la possibilità anche per i ragazzi
delle scuole secondarie di collaborare attraverso progetti specifici e stage formativi.
«Abbiamo messo in campo un’azione
concreta per una maggiore efficienza della
nostra, pur già funzionale, biblioteca»,
chiude l’assessore.
Venerdì arriverà la colonna sanitaria
dell’Acismom ad Amelia con l’installazione del posto medico avanzato presso gli impianti sportivi di via Olof Palme, mentre le
prime prove di esercitazioni si svolgeranno
presso l’abitato di Penna nel pomeriggio
dello stesso giorno.
Sabato intera giornata ad Amelia con
esercitazioni varie che interesseranno diverse zone dentro e fuori le mura.
L’esercitazione avrà fine all’alba di domenica 8 giugno e nella stessa mattinata
ampia attività divulgativa e di informazione alla popolazione sull’operato del corpo
militare dell’Ordine di Malta.
MARIO CIUCHI
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
CORSO PER AGENTI
Domande in scadenza
PERUGIA - Ultimi giorni utili per domande di partecipazione al corso per
agenti e rappresentanti di commercio,
valido per l’iscrizione alla Camera di
commercio.
L’iniziativa, organizzata da Iter-Confcommercio, partirà il 10 giugno presso la sede dell’agenzia formativa Iter a
Perugia (Strada di Montecorneo, n.
45, Frazione Montebello), ed avrà una
durata di 90 ore, con lezioni pomeridiane due giorni la settimana.
Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter (tel.
075-518491 - 7828509), alle Associazioni territoriali di Confcommercio
oppure on line, www.innovazioneterziario.it.
28
Bollette energetiche
delle Pmi,
occhio agli “imbrogli”
Indagine Cna: oneri impropri e sconti non applicati,
ecco i costi che le imprese potrebbero tagliare
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Costi non previsti che
si potrebbero prevenire e tagliare. “
Imbrogli” di varia natura che gonfiano letteralmente le bollette di luce e gas andando a pesare come macigni sulle imprese umbre ma che,
con un occhio attento, potrebbero
essere eliminate.
I dati parlano chiaro: ben 8 aziende manifatturiere su 10 si vedono
applicare oneri impropri sulle bollette dell’energia elettrica, ed oltre 9
su 10, praticamente la quasi totalità,
sono soggette all’aliquota Iva ordinaria al 22% quando avrebbero diritto all’Iva ridotta al 10%, sia quelle
artigianali sia quelle industriali.
Sono solo due delle principali
“stranezze” rilevate dalla Cna
dell’Umbria, passando al setaccio
400 bollette di energia elettrica e gas
naturale di altrettante imprese umbre rappresentative, sia per settore
di appartenenza che per dimensioni,
del tessuto produttivo della regione.
Nel campione sono state infatti inserite 235 le imprese manifatturiere
- che poi sono quelle che sostengono
i costi più alti - 115 erogatrici di servizi vari e 50 le aziende del settore
delle costruzioni, di cui il 95% di
micro e piccole dimensioni e il 5%
di media grandezza con l’obiettivo
di verificare le differenze che si vengono a creare tra le classi dimensionali delle imprese.
I PUNTI SALIENTI
I dati
1
Sono stati raccolti
su un campione
di 400 imprese del territorio
Elettricità
2
Ben 8 aziende su 10 si vedono
applicare oneri impropri,
9 su 10 l’Iva ordinaria
Gas
3
Il 66% delle aziende analizzate
non usufruisce
delle accise ridotte
A far lievitare le bollette elettriche
delle Pmi dell’Umbria (l’indagine
ne prende in esame 250, di cui 238 di
piccole e 12 di medie dimensioni)
oltre al prezzo dell’energia, che incide per il 49%, ci sono i costi infrastrutturali per i servizi di rete, che
pesano per un altro 10% e quello
della fiscalità (6%). A queste tre voci si aggiunge, un ulteriore 35% che
racchiude i cosiddetti oneri generali
di sistema, ovvero le risorse che
vengono destinate a coprire preva-
La Camera di commercio premia
la fedeltà al lavoro e le imprese
PERUGIA - La 62esima edizione della premiazione del Lavoro e dell’Impresa
si terrà venerdì a partire dalle 9.30, presso il Centro Congressi della Camera di
commercio di Perugia (via Pellas, 81 Perugia).
Premiati di questa edizione 2014, sono 5 lavoratori dipendenti con oltre 30 anni
di attività, di cui 25 nella stessa azienda e 39 imprese che hanno saputo affermarsi nei loro settori di appartenenza. Premi al Merito a due imprese che si sono
distinte per il raggiungimento di alti obiettivi di progresso economico e civile.
La manifestazione sarà aperta dalla relazione del presidente dell’Ente camerale
di Perugia Giorgio Mencaroni. Interverranno: Ferruccio Dardanello, presidente
Unioncamere nazionale e Catiuscia Marini, presidente della Regione.
lentemente bonus ed agevolazioni,
di cui la fetta più grande, pari
all’86,3%, vanno agli incentivi per
le fonti rinnovabili. Ma ci sono altre
possibili voci di spesa che, se eliminate, potrebbero far risparmiare
sensibilmente le aziende sui costi
energetici: sono gli oneri impropri,
ovvero pagati anche se non dovuti
perchè previsti dai contratti stipulati
dalle imprese con le aziende fornitrici (tra questi gli oneri amministrativi, il contratto venduto a prezzo
fisso ma con una quota variabile applicata fuori costo fisso e oneri di
sbilanciamento, ovvero non dovuti
dal cliente finale) e i costi per l’energia reattiva. Ebbene, dall’indagine
della Cna risulta che solo al 20%
delle imprese vengono applicati
oneri corretti sulla bolletta elettrica,
e che il 28% del campione paga la
penale prevista nel caso in cui
l’energia reattiva risulti superiore al
50% dell’energia attiva prelevata.
Non va meglio nei contratti per la
fornitura di gas. Il decreto del Fare
(legge 98 del 2013) ha introdotto
La presentazione dell’indagine presso la sede della Cna Umbria
l’obbligo di passaggio al mercato libero, e in attesa di un vero e proprio
Regolamento attuativo al momento
è lasciata nelle mani dei singoli fornitori l’obbligo di informare i propri
clienti e la scelta delle tempistiche di
passaggio.
Analizzando le voci in bolletta la
Cna ha riscontrato che il 57% del costo complessivo è dovuto alla materia prima più la vendita, il 17% ai costi infrastrutturali e di sistema e il restante 26% alle imposte. Ed è sulle
imposte che le imprese umbre si trovano a pagare che emerge l’ennesima anomalia: su 150 aziende prese
in esame, infatti, solo 51, pari al
34%, beneficiano dell’accisa agevolata (0,012498 euro al mc) a cui
tutte hanno diritto, mentre al restante 66% viene applicata quella ordinaria (0,186 euro al mc in funzione
dei consumi).
Un ulteriore calcolo dettagliato
viene fatto sul costo delle materie
prime che, come ribadito più volte
dal direttore della Cna Umbria, Roberto Giannangeli, «è sensibilmente
più sostenuto per le imprese di piccole dimensioni rispetto a quelle di
grandi dimensioni». E se si considera che la materia prima incide per il
50% sul costo della bolletta, ci rendiamo conto di cosa significhi questa voce sui bilanci di un’impresa».
Considerando, pertanto, che i costi energetici nel mercato libero diminuiscono all’aumentare dei consumi, «ci stiamo muovendo per la
costituzione di gruppi di acquisto,
sia per l’energia elettrica che per il
gas» con l’obiettivo di «aiutare le
imprese a razionalizzare e ridurre i
costi di produzione» ed incentivando, in tal modo, la promozione di
progetti di innovazione e l’accesso a
nuovi mercati . A conti fatti, con i
gruppi di acquisto si potrebbe arrivare a risparmiare fino al 40% del
costo della materia prima, un risultato significativo se si considera
che, proprio a causa del costo
dell’energia, si stima che un prodotto costi ad un impresa italiana tra il
20% ed il 25% rispetto ad un’azienda di una altro Paese europeo.
Enti, fattura elettronica dal 6 giugno
Intesa Sanpaolo
lancia Easy fattura,
versione semplificata
a costi contenuti
PERUGIA - Intesa Sanpaolo (nella nostra regione presente con
Casse di risparmio dell’Umbria),
ha messo a punto un sistema di fatturazione elettronica per venire
incontro alle esigenze dei fornitori
e degli uffici della pubblica amministrazione. Recenti obblighi di
legge (D.m. n° 55 del 3/4/2013)
accelerano infatti il ricorso della
fattura elettronica nei rapporti di
fornitura di beni o servizi.
Dal 6 giugno, infatti, ministeri,
agenzie fiscali ed enti nazionali di
previdenza non potranno più accettare fatture cartacee e lo stesso
avverrà il 31 marzo 2015 per gli
altri enti nazionali e le amministrazioni locali.
Intesa Sanpaolo ha inoltre previsto una versione semplificata di
fatturazione elettronica a costi
contenuti: Easy Fattura permette
di emettere, di inviare (ciclo attivo), di ricevere (ciclo passivo) e di
conservare a norma fatture elettroniche. Al servizio si accede attraverso il portale di remote banking per le imprese Inbiz.
La fattura su supporto elettronico
si compila in pochi secondi, utilizzando un computer o un tablet e si
invia con un click al cliente, i cui
dati saranno stati eventualmente
preregistrati nella rubrica del servizio. Easy Fattura è adattabile sia
alle esigenze delle aziende sia a
quelle della pubblica amministrazione, indipendentemente dal numero di fatture trattate.
Il libero professionista, la ditta individuale, l’azienda e gli uffici
pubblici possono nel concreto
esternalizzare presso la banca
l’intero processo di fatturazione e
la conservazione a norma di legge.
La fatturazione elettronica, oltre a
semplificare l’archiviazione e la
ricerca dei documenti facilitando
contabilità e obblighi fiscali, consente di ridurre fino al 90% i costi
rispetto alla lavorazione in manuale.
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
economiaUMBRIA
29
A caccia di nuove idee imprenditoriali
Si sono aperte
le iscrizioni
alla Start Cup
Umbria 2014
Start Cup, il primo
classificato
nel 2013 riceve il
simbolico assegno
LE INFORMAZIONI
Per avere tutte le informazioni
sull’edizione 2014 della Start
Cup Umbria, basta consultare il
sito ufficiale all’indirizzo http://startcup.unipg.it/.
Ricordiamo che da sempre
obiettivo del premio è quello di
sostenere la ricerca e il trasferimento tecnologico, finalizzati allo sviluppo economico della Regione, attraverso la diffusione
della cultura d’impresa nel terri-
PERUGIA - È giunta all’undicesima edizione la Start Cup Umbria,
la competizione che premia ogni
anno le migliori idee imprenditoriali innovative espresse sotto forma di business plan.
Nell’ambito della competizione
verranno assegnati contributi in
denaro per la costituzione d’impresa e i primi tre classificati accederanno di diritto alle finali del “Premio nazionale all’Innovazione 2014”, che si svolgeranno a
Sassari a dicembre 2014.
I DESTINATARI DEL PREMIO
L’iniziativa è rivolta a: il personale universitario e comunità studentesca, al fine di favorire la nascita di nuove imprese di tipo
spin-off che trasformino le idee
scientifiche in idee imprenditoriali; altri soggetti esterni
all’Università, che saranno coinvolti nella competizione con la finalità più generale di favorire lo
sviluppo di processi innovativi di
tipo tecnologico che avvengono
all’interno del sistema economico-produttivo regionale.
DATE E SCADENZE
Per tutti gli interessati a partecipare al premio, è stata fissata al
31 luglio di quest’anno la data di
scadenza per l’iscrizione dei progetti, mentre il 10 ottobre 2014 è
il termine ultimo stabilito per la
presentazione dei business plan
dei progetti iscritti alla manifestazione.
Gluten Free Fest, bilancio da 15mila presenze
PERUGIA - Sono state 15mila le
persone che hanno partecipato
all’edizione 2014 di Gluten Free
Fest che si è chiuso a Perugia,
nell’Area Verde di Pian di Massiano. Ideato e organizzato
dall’Agenzia Sedicieventi con il
patrocinio di Aic - Associazione
Italiana Celiachia, il più grande
evento italiano dedicato al senza
glutine è stato patrocinato dalla
Regione Umbria, dalla Provincia
e dal Comune di Perugia, dalla
Camera di Commercio di Perugia, dalle Associazioni di Categoria locali e dall’Università dei
Sapori.
La consolidata collaborazione
con Aic si è confermata preziosa.
Ha inoltre distribuito gratuitamente oltre mille guide “Afc Alimentazione Fuori Casa”.
Il successo, confermato dai dati
raccolti e certificati dal Consorzio Umbria Sì, il sistema gratuito
di ricerca e prenotazione che ha
gestito l’incoming turistico e ricettivo dell'evento, ha avuto vasto eco anche sul web. Sono stati,
infatti, circa 3mila i like per la
kermesse, con una portata totale
di diffusione e condivisione dei
post pari a tredicimila visualizzazioni. Il sito ufficiale del Festival, www.glutenfreefest.it, ha
inoltre registrato un incremento
degli accessi pari al 75%. L’idea
di rafforzare il rapporto che anche i celiaci hanno con la rete e
soprattutto con i social si è rivelata vincente: nell'ambito del
Gluten Free Fest Social Awards,
Marco Batocchi, di Città di Castello è stato premiato per la Miglior pagina Facebook Gluten
Free. Caterina Tramontin ha invece ritirato il premio Miglior
Chiara Lungarotti
dell’eccellenza enologica nazionale
raccontandone non solo il percorso
formativo e professionale, ma anche
il loro costante impegno nella promozione e valorizzazione del territorio.
Insieme all’umbra Chiara Lungarotti, che è stata presidente nazionale dell’Associazione Movimento
Turismo del Vino dal 2006 al 2012,
Accademica della Accademia della
Vite e del Vino, Accademica Aggregata della Accademia dei Georgofili
e che si è distinta per aver mantenuto
le radici produttive dell’omonima
cantina a Torgiano e a Montefalco,
troviamo: Silvia Franco (Nino Franco Spumanti – Veneto); Francesca
Planeta (Planeta, Sicilia); Daria Garofoli (Casa Vinicola Gioacchino
Garofoli, Marche); Gaia Gaja (Gaja,
Piemonte); Joseì Rallo (Donnafugata, Sicilia); Elena Martusciello (Il
Grotta del Sole, Campania); Sabrina
Tedeschi (Az. Agricola Fratelli Tedeschi, Veneto); Cristina Mariani
May (Castello Banfi, Toscana) e
Marilisa Allegrini (Allegrini Estates, Veneto).
torio e la promozione dell’innovazione.
L’edizione 2014 si concluderà
nel mese di novembre con la
“Giornata universitaria dell’innovazione per le imprese”,
nell’ambito della quale verranno
proclamati i vincitori della Start
Cup Umbria e sarà offerta la possibilità agli innovatori della regione, sia di derivazione accademica, sia di origine industriale, di
presentare le proprie idee e i propri prodotti in una specifica poster session.
Il premio viene realizzato grazie al sostegno economico, logistico e organizzativo di Gepafin
spa, Aur-Agenzia Umbra Ricerca, Confindustria Umbria e Sviluppumbria spa.
L’INCONTRO
«Comuni, un sistema fiscale più equo»
Le proposte della Cisl sulle manovre di bilancio in scadenza il 30 luglio
L’umbra Chiara Lungarotti
è la prima donna del vino italiano
TORGIANO - Chiara Lungarotti è
la prima donna del vino italiano nella classifica “Top 10 Women in Italian wine”, stilata da Tom Bruce
Gardyne e pubblicata ieri sul sito
della rivista londinese “The Drinks
Business”, che quotidianamente
raggiunge più di 20mila operatori
del drink trade internazionale.
Il magazine ha tracciato un profilo
biografico delle dieci protagoniste
Gruppo Facebook Gluten Free
per conto di AIC (unofficial),
mentre Christina Federspiel con
“La torta di compleanno di Jacopo” si è aggiudicata il riconoscimento per la Miglior Foto Gluten
Free.
L’appuntamento è al prossimo
anno, con la quarta edizione, che
si svolgerà da venerdì 29 maggio
a martedì 2 giugno.
Le domande entro
il 31 luglio. Possono
partecipare studenti
e personale universitario
Le scelte di bilancio
Ricciarelli: scelte
selettive per
la riqualificazione
della spesa
PERUGIA - «Le politiche di bilancio
dei Comuni devono essere all’insegna
dell’equità e di un’attenzione nuova alle
politiche del lavoro e dei servizi sociali». È quanto emerso da un incontro sindacale organizzato dalla Cisl dell’Umbria con gli operatori e dirigenti sindacali impegnati a gestire
la contrattazione con i
comuni umbri sulle
scelte di bilancio 2014
in scadenza il 30 luglio.
L’incontro è stato introdotto dal segretario
regionale Claudio Ricciarelli il quale ha posto
con forza l’esigenza di
una profonda innovazione nella impostazione dei bilanci comunali,
innovazione imposta
anche dal contesto nuovo delle politiche di finanza locale dei Comuni e della necessità di
operare scelte selettive in materia di riqualificazione della spesa pubblica, di
nuove entrate, di selettività nell’accesso alle agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto alle diseguaglianze sociali.
Ricciarelli ha insistito sulla necessità
di rendere più equo, anche attraverso
l’affermazione di un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e
di adeguare le fasce di esenzione per tu-
telare al meglio i redditi medi bassi.
Relativamente alla nuova tassa Iuc
(Imposta unica comunale), la Cisl propone di contenere al minimo (1 per mille) l’aliquota relativa ai servizi indivisibili (Tasi) mentre per la dinamica della
aliquota relativa alla nuova tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla precedente Tares, nei limiti
dell’inflazione e di prevedere in ogni
caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo.
Infine, la proposta di qualificare al
meglio i servizi sociali a partire da un
potenziamento dei servizi per l’infanzia, mentre dal sindacato dei pensionati
è stata posta la esigenza di una gestione
condivisa del Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenta alla
fascia di popolazione più anziana e con
più bassi redditi.
L’incontro è stato concluso dal segretario generale regionale Cisl Umbria
Ulderico Sbarra che ha parlato della necessità di una azione anche dei comuni
al contrasto alla evasione ed elusione fiscale, non solo per promuovere più giustizia ed equità ma anche per recuperare
risorse da parte dei Comuni da destinare
alla riduzione della pressione fiscale e
al potenziamento dei servizi sociali.
Sbarra ha insistito anche sulla riduzione dei costi impropri della politica a
partire da quelli del Consiglio regionale
e della necessità di una riorganizzazione istituzionale.
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
30 economiaUMBRIA
Incentivi fotovoltaico,
taglio meno pesante
Il ministro Guidi rassicura gli operatori sul pacchetto
energia, che sarà approvato entro il 20 giugno
PERUGIA - Possibilità di scegliere tra un prelievo straordinario sugli utili e una rimodulazione
degli incentivi previsti su un orizzonte temporale più lungo di
quello originariamente previsto,
senza però che questa “spalmatura” più lunga abbia un effetto retroattivo. Non si esclude, peraltro,
il possibile coinvolgimento della
Cassa depositi e prestiti per affiancare le imprese e le banche
nella rinegoziazione dei prestiti
che hanno reso possibile tutti gli
investimenti nel settore.
È la linea che il ministero per lo
Sviluppo economico (Mise) traccia per il decreto legge che ha
l’obiettivo di ridurre di oltre il
10% il costo della bolletta elettrica per le piccole e medie imprese
(Pmi). Un decreto che verrà approvato entro il 20 giugno, ha reso
noto il ministro Federica Guidi.
>>>
Il provvedimento
«Per la prima volta verrà
compiuta un’operazione
di equità tariffaria, riducendo
l’entità dei sussidi incrociati
tra categorie di consumatori»
Conterrà, ha continuato il ministro, un pacchetto taglia bollette
che è «frutto di una consultazione
con diversi stakeholders». Il provvedimento messo a punto dal Mise cambia linea rispetto ai lavori
preparatori precedenti, in cui era
stata tracciata una riduzione di oltre il 10% della bolletta elettrica
per le Pmi attraverso un taglio dei
contributi alle energie rinnovabili, spalmando gli aiuti su 25 o 27
anni, anziché sugli attuali 20.
Decreto in arrivo Il ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi
Indiscrezioni che avevano provocato una levata di scudi, con le
associazioni imprenditoriali che
avevano sparato a zero: «Il provvedimento, se è quello di cui si è
appreso dalla stampa - avevano
affermato - danneggia pesantemente il settore delle fonti rinnovabili e in particolare il fotovoltaico, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro». Lamentele che, evidentemente, almeno
in parte hanno trovato ascolto.
Nel pacchetto, infatti, secondo
quanto riporta l’agenzia Agi che
ha diffuso in anteprima il cambio
di rotta del Ministero, rientreranno «soluzioni innovative destinate a ridurre il costo degli incentivi
elargiti negli anni scorsi ai produttori di energie rinnovabili, senza causare loro il rischio di default
finanziario che le associazioni
imprenditoriali di categorie, insieme con l’Abi (Associazione
bancaria italiana, ndr), lamentavano».
Da parte sua il ministro Guidi ha
dichiarato che è sua intenzione
«compiere, per la prima volta,
un’ampia opera di equità tariffaria, limando tutte le forme di sovra-remunerazione di cui molti
attori ancora godono». Il ministro
ha affermato che si opererà «riducendo l’entità dei sussidi incrociati tra categorie di consumatori,
e chiedendo a tutti di rinunciare a
qualcosa per evitare che qualcuno
debba rinunciare a tutto, come
purtroppo è accaduto alle tante
Pmi che sono entrate in difficoltà
anche a causa degli elevati costi
energetici».
RE. EC.
Segue dalla prima
Bankitalia, la linea Visco e la lezione di Ernesto Rossi
(...) Questa la linea politica delle
Considerazioni del Governatore
della Banca d’Italia. Ma la crescita globale, se ci sarà e se l’Italia
riuscirà ad agganciarla, sarà lenta
e scarsa. Molti economisti parlano, anche per gli Usa, di nuova
stagnazione globale, e la gestione
della ripresa economica, che sarà
in gran parte “export-led”, dovrà
avere una attenta regia nazionale,
che dovrebbe evitare la concorrenza tra Paesi e aree formalmente omogenee, come è il caso della
Ue.
Quindi, riassumendo le giuste
osservazioni del Governatore, arrivare presto al pareggio strutturale dei conti pubblici per tagliare
rapidamente il debito pubblico e
utilizzare le nuove risorse per sostenere, secondo un vecchio e
giusto slogan, “i meriti e i bisogni”, le sacche di povertà vecchia
e nuova che la società italiana
mostra sempre di più, e gli investimenti per il lavoro alle nuove
generazioni. Che vuol dire anche
finanziare l’innovazione dell’apparato produttivo. Se si sostengono i vecchi redditi al limite
dell’improduttività , non ci saranno risorse per investire nei
nuovi settori a più alto margine di
produttività media. Il rinnova-
Giancarlo Elia Valori
mento dell'apparato produttivo
deve finanziare il Welfare State,
e non viceversa. I Buoni del Tesoro decennali, lo ha notato Visco, hanno un rendimento, che si
suppone stabile, del 3%, in linea
con lo spread basso di questi ultimi tempi. Che è frutto anche
delle giuste politiche di restrizione di bilancio degli ultimi due an-
ni, è bene non dimenticarlo ora
che ci accingiamo a spendere una
parte di quel poco che stiamo accumulando, dopo aver sfiorato il
baratro del 2011.
Occorreranno restrizioni di bilancio mirate, con quote di spesa
aggiuntive calcolate attentamente settore per settore: la tecnologia, la riforma del sistema bancario, la semplificazione dell’amministrazione pubblica sia al centro che, soprattutto, nella immane
periferia degli enti locali e delle
loro società partecipate. Scure e
bulino, eliminazione degli ormai
semisecolari “enti inutili” e creazione, quando occorre, di nuove
strutture agili e poco costose per
finalizzare lo sviluppo dove serve, mentre altri Paesi Ue si stanno
specializzando nelle loro linee di
nuovo export globale.
Se occorre, come sostiene il
Governatore Visco, coniugare
insieme riforme strutturali e sostegno al mercato del lavoro, sarà
necessario puntare, e questo è
certamente in linea con il programma del Presidente del consiglio, alla scuola e alla formazione: ma non per fare “todos caballeros”, come Carlo V ai cittadini
di Alghero nel 1541, ma piuttosto
per aumentare la qualità della
formazione professionale, scientifica, tecnica. Pericoli in questo
senso se ne vedono non pochi. E,
comunque, la questione centrale
rimane la disoccupazione di massa, che potrebbe “mangiarsi” la
piccola crescita futura e divenire
strutturale, innescando una reazione politica che potrebbe portare ad interventi a pioggia e quindi
a quella che un vecchio studioso
degli anni ’70, O’Connor, definiva «la crisi fiscale dello Stato».
Quindi, crescita per evitare la disoccupazione di massa e i suoi effetti nel caso questa accada in
momenti di stagnazione economica, come è accaduto finora.
Una via, lo ha notato Visco, è
quella di nuovi strumenti, che sono stati annunciati, di credito alle
piccole e medie Imprese, con le
azioni del Governatore della Bce,
Mario Draghi, per una nuova
massa di liquidità alle banche ad
interessi negativi. Bene, ma non
vi è automatismo tra cessione di
liquidità fresca alle banche e aumento dei prestiti alle imprese;
gli istituti di credito preferiscono
il mercato dei titoli pubblici, e qui
occorrerebbe ripensare in modo
innovativo tutta la questione.
Peraltro molte imprese, e non
solo piccole e medie, sono tecni-
camente decotte, e allora occorre
riqualificare la manodopera e
portarla di nuovo in settori ad alta
produttività. Ogni sostegno al lavoro improduttivo, lo ricordava
un grande liberale fiorentino, Ernesto Rossi, è denaro tolto agli
operai produttivi.
Si tratta poi di proteggersi dalla
deflazione, che è ormai evidente
nei mercati globali, malgrado il
lungo “quantitative easing” della
Fed statunitense. La deflazione
non si cura dopo, come l’inflazione, quindi occorrerà ripensare
una distribuzione attenta e selettiva di liquidità, non necessariamente tramite lo Stato, per evitare la crisi deflattiva e quindi la riduzione di massa del sistema produttivo. Ma, lo ha detto giustamente Visco, occorrerà proteggere i prezzi, per evitare che l’inflazione si mangi l’aumento di liquidità. Le tecniche macroeconomiche che ormai sono comuni
nelle università e nei centri di ricerca, temo, non sono adatte a
questo scopo. Una nuova scienza
economica è necessaria per uscire da una vecchia composizione
del capitalismo occidentale che
non è più efficiente.
GIANCARLO ELIA VALORI
*Presidente della merchant
bank “La Centrale Finanziaria
Generale” SpA, Ambasciatore
Unesco e Honorable de France
Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria
lettere&OPINIONI
Intercettazioni Bps,
libertà d’informazione
Si discuterà nelle prossime ore in
Cassazione il ricorso della Procura
di Spoleto avverso l’ordine di revoca del Tribunale del Riesame di
Perugia, emesso il 10 gennaio
2014, del sequestro disposto dal
Gip di alcuni articoli pubblicati
dalla testata online Tuttoggi.info,
relativi all’indagine giudiziaria
sulla Banca Popolare di Spoleto.
L’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e l’Asu, che già si erano
espressi sulla vicenda insieme al
Consiglio nazionale dell’Ordine,
tornano a preoccuparsi per l’insistenza con la quale l’ufficio del
Pm continua a proporre una visione negativa e limitante del diritto
all’informazione. Annullandone
una delle funzioni fondamentali: il
potere di controllo. Tentando di
reintrodurre norme sciagurate sul
Guerra anti-chirurgia plastica:
critiche delle figlie contro le madri
che ricorrono al “ritocchino”
divieto di pubblicazione degli atti
che la stessa politica ha ipotizzato
ma è poi riuscita ad accantonare.
Lo stesso Tribunale del Riesame si
era espresso con nettezza affermando che le notizie e gli atti, si
trattava di trascrizione di alcune
intercettazioni degli imputati non
più coperti dal segreto istruttorio,
sono stati” pubblicati legittimamente”.
Nell’esprimere la solidarietà ai
colleghi di Tuttoggi.info, l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e
l’Asu, ricordando che è già in essere una iniziativa parlamentare
sulla vicenda ed esprimendo certezza sulla sensibilità sempre dimostrata dalla Cassazione per i delicati argomenti della libertà di informazione, confermano la disponibilità a valutare come sempre tutte le iniziative che si renderanno opportune laddove si mettessero in discussione diritti fondamentali come la tempestività
dell’informazione per la vita democratica del Paese.
ORDINE DEI GIORNALISTI
E ASU
Umbria
Profughi: il “silenzio”
della sinistra
ROMA - Figlie contro mamme
nella “guerra” anti-ritocco. Per
le donne romane bocciatura senza appello. Il dato è frutto di una
ricerca condotta da Maria Grazia
Caputo, in servizio presso un
grande ospedale di Roma e titolare di un noto studio medico della
capitale, su un campione di 600
giovani under 25 residenti a Roma, figlie di donne che si sono
sottoposte ad interventi di chirurgia estetica.
Con un questionario on-line
somministrato nei mesi di marzo
e aprile, si è voluto indagare più a
fondo nel rapporto madri-figlie,
spesso conflittuale, se non addirittura rivalitario. A finire sotto
esame sono principalmente le
scelte estetiche delle madri.
Troppo “innaturali” per la stragrande maggioranza del campione (37%) che ritiene, invece, l’invecchiamento un fattore “normale, fisiologico e inevitabile”, da
accettare e non combattere a tutti
i costi. Il 20% definisce “imbarazzante” avere una madre “rifatta”, magari oggetto di scherno
dei compagni di scuola o degli
amici. Il 19% delle intervistate
bolla come un “inutile spreco di
denaro” la velleità delle mamme
di ricorrere al bisturi.
Addirittura il 12% trova “immorale o gravemente sconveniente” la scelta di sottoporsi ad
interventi invasivi di chirurgia
estetica, specie se oltre i 65 anni.
L’8%, infine, individua nella
“perdita di espressione del volto
e nell’innaturalità di sorriso e
sguardo” la principale critica
verso la decisione delle madri. A
scorrere le risposte delle figlie,
sotto accusa finiscono i punti
chiave nella bellezza di una donna. Criticati in primis gli interventi alle labbra che, per il 32%
delle intervistate, restituiscono
un “aspetto volgare e innaturale
al viso”, facendo apparire le mature mamme quasi come delle caricature di se stesse. Stessa motivazione per gli zigomi (27%) e
per il mento (23%), colpevoli di
“mutare troppo radicalmente il
disegno armonico del volto”.
Se si parla invece di seno e lato
b, a fare la differenza è il modo in
cui viene svolto l’intervento. Per
il 20% del campione, una mastoplastica additiva esagerata, alla
“Pamela Anderson”, è “fastidiosa, imbarazzante e del tutto fuori
luogo”, così come la liposuzione
al sedere che, se non accompagnata da una dieta o da attività fisica, è percepita come “inutile, se
non addirittura antiestetica”. Per
il 24% delle figlie, a pesare sulle
critiche che muove alla propria
madre sono anche gli “esempi”,
ovvero le storie di star del cinema
e dello spettacolo deturpate da
interventi di chirurgia estetica,
sempre molto presenti nella
stampa gossip o rosa, in Italia come all’estero.
Più tollerati, invece, gli interventi soft, senza anestesia nè utilizzo di sale operatorie. In primis
le azioni per infoltire la chioma.
La tricologia applicata alle donne
è ben accetta da oltre il 40% del
campione, così come ogni azione
di tintura dei capelli o di extension. Per il 73% delle figlie viene
promossa a pieni voti la medicina
estetica in generale, in quanto
“meno invasiva, più sicura e con
effetti che possono essere tenuti
facilmente sotto controllo”.
Alcuni abitanti di Massa Martana
hanno segnalato l’occupazione di
due appartamenti venerdì scorso
da parte di circa 10 profughi a seguito di una convenzione stipulata
tra la Cooperativa case per lavoratori e l’Arci. Di questa convenzione e dell’occupazione dei due appartamenti non è stata data alcuna
comunicazione istituzionale né
agli abitanti del condominio né ai
cittadini massetani!
Anche nella frazione Duesanti di
Todi gli abitanti hanno chiesto
all’amministrazione comunale di
fare chiarezza sulla notizia, a loro
non comunicata, circa l’arrivo di
alcuni profughi che dovrebbero
essere ospitati in una palazzina del
paese a titolo gratuito! A noi risulta che nelle varie strutture della
provincia di Perugia siano alloggiati circa 500 rifugiati, ma la nostra regione è nelle condizioni di
poter accogliere queste persone?
In un periodo di crisi come questo
si può garantire accoglienza a nuovi profughi?
Prima di prendere certe decisioni,
sarebbe opportuno sapere se i cittadini umbri sono d’accordo ad accogliere nuovi profughi… La popolazione dovrebbe essere informata e resa partecipe dai loro amministratori, invece di essere tenuta all’oscuro!
La sinistra umbra, sempre retorica
e buonista quando parla di immigrazione, in questa campagna elettorale è rimasta ben alla larga dal
tema, evitando di informare gli
elettori: perché tutto questo silenzio, se non c’è nulla da nascondere?
CARLA SPAGNOLI
Presidente onorario del Movimento
per Perugia
M5S: nuova riforma
per i Vigili del fuoco
Dopo mesi di costruttivo confronto ed intenso lavoro, reso possibile
anche grazie alla collaborazione di
alcuni esponenti del Corpo dei vigili del fuoco umbro, la nostra
proposta di legge ha finalmente
superato il vaglio dei tecnici e ci
auguriamo che il Governo aggiunga alla lista delle riforme anche la
questione del personale dei Vigili
del fuoco.
Quello svolto dai “pompieri” è un
servizio prezioso ed indispensabi-
>>>
59
Segue dalla prima
Ripensare la sicurezza ...
(...) capelli (virtualmente anche
volendo) e mi sono detto che questa è la “prova provata” che la sicurezza nei cantieri, così come architettata in Italia, non esiste: è un’altra mossa tafazziana per farsi del
male. È la solita strategia di Quello
che deve parlare di Questo e lo fa
con Quell'altro, dicendogli: “guarda che se lui non lavora bene io ti
metto in galera.” Ma, e stavolta
“Grillo dicit” ci sta bene, non faceva prima Quello a parlare con Questo?
Il testo unico della sicurezza, e
l’aggettivo “unico” mi fa sorridere
pensando a tutte le modifiche sentenze circolari e leggine regionali
che ci sono in proposito, manda
tutti in procedura penale, anche
perché, e stavolta mi sento il ministro di turno, “sulla sicurezza non
si transige”. Nei cantieri cerco di
operare, come sempre, con buon
senso e nel rispetto della legge, ma
contro l’assurdo getto la spugna. A
quel punto spero che dall'altra parte, eventualmente, ci sia un Guariniello che mi capisca, che comprenda come, onestamente, sia stato fatto di tutto per praticare la sicurezza nei cantieri, che contro il gesto ultimo umano di chi opera direttamente non c’è responsabilità
che tenga, se non quella di chi sta di
fronte al pezzo. L’operatore è quello da preparare adeguatamente:
dovrà essere formato e fornito di
quanto necessario per lavorare in
sicurezza. Guarinello ha parlato di
Procura speciale per la sicurezza
nei cantieri, cose dell'altro mondo.
Da una realtà precisa, come sempre, si è partiti per la tangenziale
verso procedimenti chiusi all’interno di faldoni, avvocati e tribuna-
le e purtroppo percepito da noi cittadini come “scontato” e forse per
questo spesso sottovalutato. Le
criticità dell’attuale organizzazione dei ruoli non direttivi e non dirigenti, che poi sono quelli che per
primi intervengono negli scenari
emergenziali, derivano da norme
scaturite da un concetto di soccorso piuttosto riduttivo che ha privilegiato l’amministrazione, anziché tutte quelle operazioni di
emergenza e di prevenzione in cui
i vigili del fuoco sono giornalmente impiegati al fine di garantire la
nostra sicurezza e la salvaguardia
della nostra incolumità.
Alla luce dei molti fatti di cronaca
che avvengono ogni giorno vanno
di certo colmate le lacune interpretative in merito alla direzione delle
attività di soccorso, al fine di riequilibrare il rapporto tra potere
funzionale, esercitato dalle figure
di livello più elevato, e responsabilità assegnate invece ai ruoli
operativi che intervengono direttamente e sempre in emergenza, sul luogo dell’operazione.
Direi che è piuttosto anomalo, per
esempio, che il capo squadra
debba agire sulla base di eventuali
indicazioni di professionalità superiori, raramente presenti sullo
scenario dell’intervento, avendo
però la responsabilità del buon fine dell’operazione e conservando
comunque, anche in presenza delle professionalità superiori e in ottemperanza alle loro indicazioni,
la responsabilità dell'incolumità
della propria squadra.
Non ci aspettiamo certo che si “calendarizzi” una proposta di legge
dell’opposizione. Avremmo già
li.
Alle riunioni, che spesso faccio
con gli operai dei cantieri, mi viene
da dire che probabilmente verrà
un'ispezione della Asl o dell’Ispettorato e che sono contento, perché
oltre me, a controllare, ci saranno
altre competenti persone. Alla fine, magari, si discuterà di un’interpretazione piuttosto che di un’altra, sempre meglio che parlare sopra un incidente dopo che è accaduto.
Il controllo va bene, ma va decisamente semplificato l’impianto
normativo, puntando ad una sicurezza rivolta principalmente
all’operatore, che va formato più di
qualsiasi altro soggetto, anche culturalmente. Le indicazioni in corso
d’opera dovrebbero pervenire anche dai lavoratori, in un percorso
inverso della sicurezza che dagli
operatori arriva a chi coordina e
progetta, in modo da mettere a
punto ciò che non è prevedibile o
verificabile. Propongo inoltre la
formazione per i committenti che
intraprendono un’opera edile, magari sotto forma di sintetico verbale. È quanto mai necessaria l’abolizione, ma questo l’ho già detto, di
qualsiasi circolare e norma diversa
da quella nazionale. Il procedimento penale dovrebbe essere limitato a casi di acclarata non applicazione della norma, che sarà, come detto, adeguatamente scremata.
A Guariniello lasciamo le sue indagini, che sono molto più importanti dei consigli che ha in testa in
materia di sicurezza nei cantieri.
PAOLO FELICI
*Ingegnere
www.ediliziario.it
conseguito un risultato straordinario se il Governo aprisse in tempi
brevi una discussione su queste
tematiche. Il Movimento 5 stelle
c’è.
FILIPPO GALLINELLA
Deputato umbro del Movimento
Cinque Stelle
Giornata dell’ambiente,
mangiare bio
L’Aiab (Associazione italiana
agricoltura biologica) in occasione della Giornata mondiale
dell’ambiente che si celebra domani in tutto il mondo, rilancia i
dati di una ricerca realizzata
nell’ambito dell’ultimo programma Rete rurale nazionale. Conti
alla mano le 49.709 aziende biologiche italiane hanno un impatto
molto più sostenibile in termini di
pressione ambientale da allevamenti, biodiversità, gestione delle
risorse idriche, emissioni di gas
serra, utilizzo di energie rinnovabili. Il biologico si conferma come
esempio di buone pratiche e come
metodo in grado di assicurare un
notevole contributo nella riduzione della pressione sugli ecosistemi
e sull’ambiente. Siamo convinti
che si tratti di uno dei principali
punti di partenza per avviare la necessaria inversione di marcia che il
Pianeta aspetta da tempo e che non
è più rimandabile. È da questi dati,
dunque, che si deve avviare la
scelta strategica che i Piani di sviluppo rurale delle Regioni devono
fare.
VINCENZO VIZIOLI
Presidente di Aiab
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UMBRIA
TERNI
I medici vogliono
gli scatti in busta paga
A
Mercoledì 4 giugno 2014
Anno XXXII n. 152 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
FOLIGNO
Sos alla procura: “Avanti
l’inchiesta sulla diocesi”
A
a pagina 8
CITTA’ DI CASTELLO
Asili nido, un bimbo
su quattro resta fuori
A
a pagina 32
Don Marconi nominato
vescovo di Macerata
A
a pagina 29
In diecimila per l’allenamento, stasera l’amichevole con il Lussemburgo. A Prandelli il premio Viciani del Corriere
Perugia abbraccia l’Italia
A PERUGIA - La febbre az-
Abbinamento opzionale con “Almanacco dei Mondiali di calcio” Euro 4,80;
“1000 ricette da provare nella vita...” Euro 7,80 + il prezzo del quotidiano
Anche alle famiglie numerose
Verso l’estensione
degli 80 euro
S
[continua a pagina 4]
Sport
ECONOMIA
L’attaccante della Pievese mette in fila tutti i bomber e vince la scarpa d’oro. Lungo l’elenco dei premiati, quanti applausi alla consegna
Vota il Campione incorona Tosti e Cacciamano
A PERUGIA - Vota il Campione, il nostro fortunato referendum, si è concluso
ieri sera con il galà presso la sala convegni del Corriere dell’Umbria. L’ambìto
trofeo dei lettori è stato alzato al cielo da
Jessica Tosti, giovane promessa del tiro a
volo umbro e nazionale. La Scarpa d’oro 2014 invece è finita nelle mani di Lorenzo Cacciamano, 31 gol della Pievese.
a pagina 3
A
a pagina 5
In Umbria aumentano i senza lavoro
Viene accoltellato
durante una rissa
E’ gravissimo
A PERUGIA
A PERUGIA
Secondo l’Istat i disoccupati passano da 42.000 a 51.000 in un anno
Maledetta crisi. I numeri anche stavolta sono impietosi.
Secondo gli ultimi dati Istat
riferiti all’Umbria, gli occupati nel primo trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli
attuali 354mila, con una perdita di 8mila occupati. Aumentano di pari passo quelli
senza lavoro (+ 9mila con 51
mila unità contro le 42 mila
di un anno fa).
a pagina 7
Ast, a Roma per sentire
cosa dicono i tedeschi
La serata di gala manda in archivio l’edizione numero 14 vinta dalla giovane promessa del tiro a volo
Una fossa comune
con 800 bimbi morti
A
di Guido Barlozzetti
erve il servizio pubblico? Quello che
ancora, nell'epoca
della convergenza multimediale, si continua achiamare radio-televisivo. Allora, serve? In qualunque
paesedell'Europaoccidentale nessuno porrebbe la
domanda in questi termini, vedi Francia, vedi Germania, vedi Gran Bretagna con la regina di tutti i
public broadcasting, ovverosia la Bbc. O meglio, la
porrebbe in modo diverso, e cioè quale è il miglior
modello di servizio pubblico, adeguato al passaggio
critico che ci riguarda e al
divenirevorticoso del sistema della comunicazione?
In questi giorni si discute
tanto di Rai e, come spesso ci accade, le polemiche
si mettono...
Irlanda
A
Una saggia
agenda
per la Rai
da pagina 38
ITALIA & MONDO
A
IN FONDO
AL POZZO
A
zurro-perugina ha disintegrato
la colonnina di mercurio. Per
la due giorni della Nazionale
al Renato Curi, per l’ultimo abbraccio italiano agli uomini di
Prandelli prima della partenza
per il mondiale brasiliano, la
temperatura del cuore di Perugia ha superato ogni possibile
aspettativa. Stasera l’Italia affronta il Lussemburgo (fischio
d’inizio ore 20.45, cancelli aperti dalle 18) nel test di rifinitura
alla Coppa del Mondo, ma già
dalla vigilia una città intera si è
stretta intorno agli azzurri.
Erano quasi diecimila ieri al
Curi per l’allenamento di rifinitura della Nazionale. Il bastiolo Andrea Ranocchia è stato
tra i più acclamati all’ingresso
del pullman degli azzurri. Prima della conferenza al commissario tecnico Cesare Prandelli è stato consegnato il premio Corrado Viciani istituito
dal Corriere dell’Umbria.
A
a pagina 24
ORVIETO
Truffa da mezzo milione
Imprenditorenei guai
A
a pagina 37
La rissa esplode a tarda sera
nella zona della stazione ferroviaria. A colpi di bottiglie
rotte. Tra gruppi rivali. Poi
un uomo resta a terra, in una
pozza di sangue. Raggiunto
da una coltellata. Le sue condizioni sono gravissime. Sul
fatto, purtroppo uno dei tanti in questa zona calda della
città, indagano i poliziotti.
Caccia all’aggressore.
A
a pagina 17
da pagina 42
A
a pagina 10
CORRIERE
DELL’UMBRIA
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Mercoledì 4
Giugno 2014
7
UMBRIA
Avanza l’esercito dei senza lavoro
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
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In un anno nella regione sono stati persi 8.000 posti (12,6%). Dopo il Lazio è il dato peggiore del Centro-Nord
di Diego Aristei
Il punto
A PERUGIA - Maledetta
I giovani anello debole
sono le prime vittime
crisi. I numeri anche stavolta sono impietosi. Secondo
gli ultimi dati Istat riferiti all’Umbria, gli occupati nel
primo trimestre scendono
dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita di 8mila occupati. Aumentano di pari passo quelli senza lavoro (+ 9mila con
51 mila unità contro le 42
mila di un anno fa), con il
tasso di disoccupazione che
inesorabilmente passa dal
10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Insomma, siamo messi male, molto male. Non è
un caso che il dato che riguarda il cuore Verde dopo
il Lazio è il peggiore nel centro Italia. La disoccupazione dalle nostre parti nel corso degli anni è cresciuta. Uomini e donne che dalla mattina alla sera si sentono sbattuti fuori dalla propria professione. Una lenta, inesauribile perdita di posti di lavoro. Basti pensare che la disoccupazione negli anni
1994-1996 si collocava sopra le 30mila unità fino a
raggiungere nel 1996 quota
35.469. Nel nuovo millennio la situazione è peggiorata nel 2012 quando il numero è salito a 39.316 per poi
arrivare a quota 42mila, come detto, lo scorso anno.
La cosa preoccupante che
emerge è che sia il tasso di
disoccupazione che quello
di occupazione distanziano
in maniera significativa
l’Umbria dalle regioni del
Centro-Nord. La stessa
Banca d’Italia nel tradizionale rapporto congiunturale fatto lo scorso anno aveva
ben evidenziato come “in
Umbria è proseguita la contrazione dell’occupazione”.
Un tema quello del lavoro
che è stato anche ben sviluppato dall’Agenzia Umbria
Ricerche dove in uno studio
I ragazzi
tra i 15 e 24 anni
che non hanno
lavoro
arrivano
in Italia
al 43%
Cifre preoccupanti Quelle rese note dall’Istat per quanto riguarda il mercato del lavoro in Umbria
ha parlato “del segno profondo di questo peggioramento in Umbria più marcato che in altre realtà terri-
toriali. Esso sollecita non solo una forte preoccupazione sul futuro ma anche una
riflessione più stringente sul-
le vicende del modello produttivo regionale dentro il
lungo periodo della crisi”.
B
Dramma
lavoro
Sono tantissimi
gli umbri
in cerca
di prima
occupazione
A PERUGIA
Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,0%, secondo
l’Istat diminuisce di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,4 punti nei dodici mesi. Il numero di
giovani disoccupati, pari a 685 mila, è in diminuzione
dello 0,2% nell’ultimo mese ma in aumento del 6,3%
rispetto a dodici mesi prima (+41 mila). L’incidenza dei
giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani
della stessa classe di età è pari all’11,4% (cioè più di un
giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta invariata nell’ultimo mese e in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul
totale di quelli attivi (occupati o disoccupati) è pari al
43,3%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al
mese precedente e di 3,8 punti nei dodici mesi. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono pertanto esclusi i
giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non
cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi. Il numero di giovani inattivi è pari a 4 milioni 405
mila, in aumento dello 0,3% nel confronto congiunturale (+14 mila) e dello 0,2% su base annua (+11 mila). Il
tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni, pari al
73,6%, cresce di 0,3 punti percentuali nell’ultimo mese e
B
di 0,7 punti nei dodici mesi.
Le reazioni
Il segretario regionale della Cgil Bravi non ha dubbi
“Occorre una politica economica alternativa”
A PERUGIA
Il segretario regionale della Cgil Mario
Bravi non ha dubbi: “Situazione del lavoro sempre più drammatica in Umbria. Questa situazione disastrosa, accentuata dalla mancanza di risorse per
la copertura della cassa integrazione in
deroga - afferma anche il numero uno
della Cgil - che rischia di rendere il dato
ancora più devastante, testimonia il fatto che purtroppo abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di "falsa ripartenza" dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione
del nostro rapporto Ires Cgil”. Nel rapporto Ires si sosteneva che “ci troviamo
sicuramente ancora ad uno stadio primordiale, in cui la percezione che “il rullo compressore” della crisi si sia fermato
non è del tutto diffusa. A monte l’economia italiana sta ripartendo, in cerca di
segnali di rafforzamento che procedono
ancora con una certa lentezza, con un
recupero moderato degli indicatori congiunturali”.
Secondo Bravi “non può esserci crescita, infatti, senza nuova occupazione o
aumentando la precarietà del lavoro esistente. Da questo baratro si esce soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un
B
piano del lavoro per l'Umbria”.
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DELL’UMBRIA
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CORRIERE
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Mercoledì 4
Giugno 2014
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A NARNI
ECONOMIA
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
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CHIMICA
Per questa mattina, il vice ministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, ha
nuovamente convocato, in via Molise, a Roma, i liquidatori di Sgl Carbon, le istituzioni
regionali dell'Umbria, provinciali, del comune di Narni e Sviluppumbria. La vertenza si
sta avviando alla stretta finale, c'è fiducia sulla
conclusione positiva, ma vanno smussati alcuni angoli. Luciano Santirosi, della Rappresentanza sindacale unitaria di stabilimento, non
ha dubbi. "E' un incontro determinante per la
continuità produttiva del sito di Narni Scalo
ALLA CAPITALE ANCHE PER SGL CARBON
e si dovrebbero avere notizie sulle manifestazioni d'interesse. E' un tavolo tecnico, non partecipano le organizzazioni sindacali". Nel precedente summit il liquidatore Montani aveva
dichiarato che c'erano due manifestazioni
d'interesse, senza ovviamente specificare i probabili nuovi proprietari, ma, da qualche tempo, circolano i nomi dei cinesi e di una corda-
ta narnese, capitanata da un imprenditore del
ramo meccanico. Delle eventuali trattative in
corso c'è il massimo riserbo, comunque, da
fonti autorevoli, sembra che si siano incanalate nella giusta strada. Oggi se ne saprà di più, i
lavoratori sono preoccupati, sale la tensione,
perché senza compratori, da fine mese potrebbero essere licenziati. Le acque tornerebbero
P
tranquille se ci sono acquirenti, scatterebbe la
procedura per la richiesta di cassa integrazione. Poi dovrebbe prendere corpo la trattativa
tra sindacato e liquidatori, per trovare il punto d'incontro sul via libera all'uscita dallo stabilimento degli elettrodi prodotti che consentirebbero di fare cassa e soprattutto di acquistare le materie prime, ormai esaurite e decidere la buonuscita per le maestranze. Tutti si
rendono conto, che occorre allungare il passo, per non far morire l'unico sito che produce elettrodi di grafite in Italia.
Carlo Ferrante
y
SIDERURGIA Oggi l’atteso incontro
La Fim chiede massima chiarezza
AST, TEDESCHI A ROMA
PER CAPIRE IL FUTURO
DEL SITO TERNANO
A TERNI
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LA POLEMICA
I SINDACATI
MINACCIANO
OPPOSIZIONE
A TERNI
Il non invito all’incontro di questa mattina a palazzo Chigi ai sindacati di categoria non è piaciuto. E così i vertici nazionali dei metalmeccanici (Bentivogli per
la Cisl, Venturi per la Cgil e Gambardella per la Uil) hanno preso carta e penna
e scritto al sottosegretario Delrio, al ministro Guidi e al viceministro De Vincenti. Si parla di “grave errore per l’importanza che tale incontro riveste. Riteniamo assurdo promuovere e richiedere un
incontro sul piano industriale e essere
esclusi dall’incontro stesso. Se dovessero
scaturire dall’incontro ipotesi contrarie
al mantenimento e allo sviluppo produttivo e occupazionale del polo siderurgico ternano, anticipiano fin da ora la nostra opposizione in tutte le sedi e con
tutte le modalità possibili”. Si fa sentire
anche il senatore dell’Ncd Rossi . “E' assurdo e contrario ad ogni buona prassi
delle relazioni industriali escludere: sindacati aziendali e territoriali direttamente interessati alla vicenda Ast. Si confida
che il presidente del consiglio ed il sottosegretario Del Rio sanino al più presto
questo vulnus invitando i sindacati dei
lavoratori ad un incontro dove si decide
B
il futuro di migliaia di famiglie”.
y
E’ il giorno dell’incontro a palazzo
Chigi, sede del governo, per parlare della situazione di Ast. Al tavolo, convocato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio, saranno presenti il ministro per lo sviluppo economico Federica Guidi, l'amministratore delegato di ThyssenKrupp Heinrich
Hiesinger, la presidente della regione Catiuscia Marini, il presidente
della provincia Feliciano Polli e il
sindaco Leopoldo Di Girolamo.
Intanto ieri si è tenuto a Terni l'incontro tra il segretario nazionale
della Fim Cisl Marco Bentivogli e
il coordinamento gruppo Ast per
discutere della situazione che sta attraversando la siderurgia in Italia,
facendo riferimento ai rinnovi delle
rsu programmati per la prossima
settimana in Acciai Speciali Terni.
Una decisione, quest'ultima, assunta dalle segreterie territoriali alla vigilia della presentazione del piano
industriale. “Il ritorno in ThyssenKrupp rappresenta una sfida
per la città, l'Umbria, l'Italia intera,
se ha ancora a cuore la siderurgia.
Ma rappresenta una sfida pure - è
stato sostenuto - per il management, le maestranze e le organizzazioni sindacali. Tutti dovranno calarsi nella nuova parte, nella consapevolezza di dover attraversare profonde trasformazioni. Terni, da
sempre, è stata la fucina di modelli
costruiti tutti insieme. Azienda sindacato e lavoratori hanno pari dignità. La stessa pari dignità la vorremmo pure da istituzioni e governo. In questi ultimi anni in cui siamo stati figli di nessuno, la Fim di
Terni è stata animata da un nuovo
protagonismo. Nelle manifestazioni in difesa della fabbricadel territorio i delegati, insieme ai lavoratori,
ci hanno messo la faccia e la voce,
distinguendosi, quando era necessario. Quelli della Fim erano accanto al sindaco quando ricevette una
manganellata. Quelli della Fim
hanno partecipato attivamente alle
iniziative organizzate in Italia e in
Europa, producendo sempre documenti. Tutti insieme siamo riusciti
a ritagliarci spazi sui media locali e
nazionali. Se come Fim Cisl di Terni abbiamo fatto tutto ciò è perché
c'è la consapevolezza che siamo di
fronte a nuove sfide di cambiamento che come sindacato abbiamo il
dovere di cogliere”. Per la Fim “si è
aperta una nuova fase che nei prossimi giorni, forse a luglio, culminerà con la presentazione del Progetto industriale. Auspichiamo che al-
le organizzazioni sindacali sia concessa la possibilità di discutere del
Piano industriale, prima della presentazione nella convinzione che lo
stesso debba contenere l'equilibrio
tra area a caldo e a freddo, prevedendo risorse per gli investimenti,
per la ricerca, per la sostenibilità
ambientale. Dovrà emergere una linea strategica che metta al centro
dell'interesse un progetto per il recupero di tutte le potenzialità della
struttura industriale:Ast, Sdf, Tubificio, Aspasiel, Titanio. Dovrà trat-
tarsi di un progetto fondato su di
un piano industriale capace di coniugare gli aspetti europei/internazionali con una realtà che ha una
sua particolare identità e che non
può essere di conseguenza svilita.
Auspichiamo pure che qualora il
Governo non ritenesse accettabili
le politiche industriali che si andranno a delineare, possa assumere analoghe posizioni di altri governi europei quando si è trattato di
garantire interessi industriali nazioB
nali vitali”.
z
MECCANICA
EX MERLONI, INTERVENGA IL GOVERNO
A NOCERA UMBRA
Per la ex Antonio Merloni e JP Industries serve un
intervento immediato del governo. A dirlo non sono solo i sindacati, ma anche i deputanti Pd Giampiero Giulietti ed Emanuele Lodolini. E anche Luciano Recchioni, da poco rieletto nella segreteria
della Fiom provinciale, torna a chiedere un tavolo
governativo.
"Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni espresse dalle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm,
che hanno chiesto l'intervento urgente del governo, e continueremo ad occuparci in prima persona
della ex Merloni, sollecitando il ministero competente affinché si arrivi quanto prima una soluzione,
senza attendere il nuovo pronunciamento del tribunale - scrivono in una nota congiunta i deputati
Giulietti e Lodolini - Con la recente sentenza del
tribunale di Ancona, è stato rimesso in discussione
il futuro dei 700 lavoratori riassorbiti dalla Jp Industries. Questo non è accettabile, così come non è
accettabile che il destino di un'azienda e i suoi livelli
occupazionali vengano messi in secondo piano dagli interessi delle banche. Condividiamo appieno le
preoccupazioni dei sindacati e, accogliendo il loro
appello, ribadiamo la nostra disponibilità a farci
promotori di tutte le iniziative che possano portare
ad una risoluzione positiva della vicenda, al fine di
garantire un futuro alle centinaia di lavoratori di
Umbria e Marche e salvaguardare il tessuto econo-
mico e produttivo del territorio della fascia appenninica".
Intanto Luciano Recchioni si chiede "a chi dà fastidio la JP". Ringraziando il nuovo direttivo della
Fiom provinciale che ha sostenuto la sua rielezione, il neo componente dellasegreteria torna a parlare della JP con toni preoccupati. "Il tempo trascorre inesorabilmente e le soluzioni per risolvere la
vertenza Merloni svanire - dice Recchioni - in questi anni siamo passati da facili entusiasmi a depressioni enormi e, ogni volta che si apre uno spiraglio,
nel giro di poche tutto si arresta". Per Recchioni,
che torna a parlare della decisione del tribunale di
Ancona di annullare la vendita, "quanto emerge
sta mettendo la parola fine sulla JP. Per questo
abbiamo chiesto un tavolo con i ministri del lavoro
e dello sviluppo economico, le Regioni Umbria e
Marche, l'azienda e organizzazioni sindacali, per
capire se, difronte a questa assurda situazione, è
possibile trovare ancora uno spiraglio. Ma, riguardo il tavolo, dopo un mese non abbiamo ancora
notizie; inoltre, abbiamo dovuto attendere oltre cinque mesi per ottenere la cassa integrazione. Credo
che questo tavolo sia l'ultima occasione. Visto che
anche il premier - conclude - in questi giorni ha
parlato di chi vuole dare e fare lavoro e visto che
anche i proprietari della JP vogliono andare nella
stessa direzione, basterebbe incontrarsi".
E.M.
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CORRIERE
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DELL’UMBRIA
Economia
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Mercoledì 4
Giugno 2014
11
COMMERCIO
Ultimi giorni per le iscrizioni al corso promosso dall’Iter che partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede a Perugia
A PERUGIA
Ultimi giorni utili per le iscrizioni al corso per
agenti e rappresentanti di commercio, valido
per l'iscrizione alla Camera di commercio. Il
corso per agenti e rappresentanti di commercio è organizzato da Iter - Confcommercio e
partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede
dell'agenzia formativa Iter a Perugia (Strada
di Montecorneo a Montebello). Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana.
Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni,
rivolgersi agli uffici Iter: 075-518491 7828509. Le iscrizioni possono essere effettua-
COME DIVENTARE
AGENTI E RAPPRESENTANTI
te anche presso le associazioni territoriali di
Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso sono diploma di scuola dell'obbligo (licenza elementare per i nati
prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunita-
ri.
Chi è in possesso del diploma di Ragioneria o
equipollente o diploma di laurea in materie
economiche - giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso.
Principali argomenti: diritto civile e commerciale - legislazione tributaria e fiscale - legisla-
P
zione previdenziale e assistenziale - disciplina
contrattuale dell'agente di commercio - comunicazione - tecniche di vendita - marketing orientamento al lavoro.
Tutti i corsi preparatori all'avvio di attività
d'impresa, organizzati dall'Agenzia formativa di Confcommercio, sono calibrati sulla base delle specifiche esigenze degli imprenditori.
Sono riconosciuti dalla Provincia di Perugia e
dalla Regione dell'Umbria; per questo hanno
validità su tutto il territorio nazionale.
Sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un'assenza massima del
B
25% delle ore del corso.
IMPRESE La denuncia arriva direttamente dalla Cna
dopo una studio fatto sul settore manifatturiero
BOLLETTA DI ENERGIA E GAS:
STANGATA DI ONERI IMPROPRI
PER 320AZIENDE UMBRE
di Isabella Rossi
A PERUGIA - Potrebbero risparmiare e di molto. Invece la disinformazione e la scarsa trasparenza di
certi contratti tendono pericolose
trappole alle pmi umbre. Che spesso
ci cadono, salvo poi accorgersi, primo o poi del tonfo. Succede così che
si paga l'Iva ordinaria quando si ha
diritto a quella ridotta. E l'accisa ordinaria sul gas naturale quando si ha
diritto, ancora una volta, a quella ridotta. E la differenza sono migliaia
di euro in meno nelle casse delle microimprese umbre. Questo il risultato di un analisi su 400 imprese effettuata di recente da Cna Umbria. Ovvero 235 del settore manifatturiero,
115 erogatrici di servizi e 50 del settore delle costruzioni. Di queste ben
l'80% presenterebbe "oneri impropri" nella bolletta dell'energia elettrica e del gas naturale. E a pagare il
conto più salato sarebbero soprattutto le imprese di piccole dimensioni
del manifatturiero. Capitolo a parte
quello relativo ai costi della materia
prima, ovunque troppo alti perché
non negoziati come invece occorrerebbe fare. Nell'analisi condotta da
Benedetta Tribolati ed Elisa Cinfrignini, e presentata ieri mattina dal
l
z
IL PUNTO
LE VOCI RIPORTATE A VOLTE
SONO DIFFICILI DA CAPIRE
ANCHE AI PIU’ ESPERTI
A PERUGIA
Le voci in bolletta, si sa, sono spesso poco leggibili
anche per l'utente preparato. Dall'analisi condotta
da Cna Umbria sulle bollette di gas ed energia di 400
imprese, risultano intanto una serie di tendenze. Ad
esempio nelle bollette dell'energia elettrica analizzate il prezzo dell'energia incide per il 49%, i costi infrastrutturali per servizi di rete per il 10% e gli oneri di
sistema per il 35%. Il costo della fiscalità pesa invece
per il 6%. Altre ripartizioni emergono dall'indagine
nel mercato del gas naturale. Qui materia prima e
vendita incidono per il 57%, i costi infrastrutturali di
rete e gli oneri di sistema per il 17%, mentre le imposte - che comprendono l'accisa, l'addizionale regionale e l'Iva - hanno un peso specifico del 26%. E due, in
sostanza, sono le verifiche che spettano all'impresa
direttore di Cna Umbria, Roberto
Giannangeli, emerge tutta la fragilità delle pmi umbre a districarsi nella
palude dei costi energetici, in un mercato caratterizzato da alta competizione e scarsa trasparenza. Un vero
problema, visto che proprio quei co-
nel passaggio al mercato libero: costo dell'energia,
che varia fortemente da un operatore all'altro. E condizioni di fornitura. E' lì che si insidiano i cosidetti
oneri impropri, responsabili di far lievitare le bollette
B
quando per legge sarebbero previsti risparmi.
sti, come noto, hanno valore strategico per tutte le imprese ed ancor di
più per le piccole. Per quanto riguarda l'energia elettrica, l'analisi è stata
condotta su 238 piccole e micro imprese umbre e 12 medie imprese. Ne
è risultato anche qui che più
l
SERVIZI
Massima attenzione Nel capire i costi delle bollette
y
dell'80% delle aziende presentava voci in bolletta non previste dall'Aeeg
(l'Autorità per l'Energia elettrica ed
il gas) ma sottoscritte nel contratto
di fornitura, non sempre a vantaggio
dell'impresa, per così dire. Anche nei
contratti per la fornitura di gas è ri-
CAMERA DI COMMERCIO
Per il segretario Cecchetti “incomprensibile questo gesto”
La manifestazione si terrà venerdì con inizio alle 9.30
DIMISSIONI PRESIDENTE GESENU:
CRITICHE DALLA UILTRASPORTI
PREMIAZIONE DEL LAVORO
CON I DIPENDENTI PIU’ LONGEVI
A PERUGIA
"Apprendiamo con stupore e sorpresa dalla stampa che il presidente di Gesenu, Luciano Ventanni, si
sarebbe dimesso dal suo incarico.
Un atto che non si comprende se
sia stato fatto pro o contro l'azienda". È il commento del segretario
di Uiltrasporti Umbria, Stefano
Cecchetti al "durissimo momento
- ha continuato - che la società di
Gestione servizi nettezza urbana
di Perugia sta vivendo e che potrebbe pregiudicarne la sua esistenza". "Più volte - ha continuato il
segretario - la Uiltrasporti ha mes-
A PERUGIA
so in luce, contestandolo, il forte
disimpegno dei partner privati di
Gesenu a fronte di un necessario
impegno finanziario teso alla messa in sicurezza e al rilancio della
stessa azienda, ormai chiaro a tutti. Tuttavia non comprendiamo il
gesto delle dimissioni, soprattutto
in un momento di pieno clima elettorale per il ballottaggio per il sindaco di Perugia". Secondo il sindacato, Gesenu oggi più che mai ha
bisogno di un socio pubblico, il Comune di Perugia appunto, coeso e
forte a difesa degli interessi dei citB
tadini”.
sultato che a beneficiare dell'accisa
agevolata erano solo 51 imprese su
150, nonostante tutte le imprese esaminate ne avessero diritto. Eppure la
differenza tra le due aliquote è consistente. 34% per l'accisa ridotta, contro il 66% dell'accisa ordinaria. Nota
dolente, soprattutto per le imprese
del manifatturiero è, inoltre, la mancata applicazione dell'Iva ridotta. Solo il 9% ne beneficia. Questo vuol
dire che per 214 imprese, artigianali
ed industriali, l'Iva applicata è quella
del 22% "al posto di quella prevista
del 10%". Insomma, dall'analisi delle condizioni contrattuali applicate
alla verifica di aliquote di Iva e accise
e di penali previste in materia di energia reattiva, molto c'è da fare per sminare la strada alle pmi. "Ma - assicura Giannageli - ci stiamo muovendo
anche sul fronte dei costi della materia prima. Considerando che i costi
energetici nel mercato libero diminuiscono all'aumentare dei consumi, ci
stiamo muovendo per la costituzione di gruppi di acquisto, sia per
l'energia elettrica che per il gas. Crediamo che aiutare le imprese a razionalizzare e ridurre i costi di produzione e gestione faccia parte di uno dei
compiti principali di un'associazioB
ne di categoria".
La sessantaduesima edizione della
premiazione del lavoro e dell'impresa si terrà venerdì alle 9,30 presso il
centro congressi della Camera di
Commercio di Perugia in via Pellas,
I premiati di questo 2014, sono cinque lavoratori dipendenti con oltre
30 anni di attività, di cui 25 nella
stessa azienda e trentanove imprese
che hanno saputo affermarsi nei loro settori di appartenenza.
I premi al merito vanno invece a
due imprese che si sono distinte per
il raggiungimento di alti obiettivi di
progresso economico e civile,
La manifestazione sarà aperta dalla relazione del presidente della Camera di Commercio di Perugia
Giorgio Mencaroni (nella foto) che
coglierà l’occasione per parlare dello stato di salute della economia nella provincia di Perugia. Situazione
davvero difficile nonostante i segnali di ripresa che anche se timidamente stanno arrivando anche dalle nostre parti. Il 2014, infatti, sarà ancora un anno particolarmente difficile.
Interverranno alla cerimonia Ferruccio Dardanello, presidente
Unioncamere nazionale, Catiuscia
Marini, presidente Regione dell'
Umbria La presentazione dell’analisi economica spetterà al segretario
generale della Camera di CommerB
cio di Perugia Mario Pera.
Mercoledì 4
Giugno 2014
DELL’UMBRIA
12
CORRIERE
u
Economia
P
FINANZA LOCALE Le richieste della Cisl
ai Comuni chiamati a fare le loro scelte entro luglio
“LE DISUGUAGLIANZE
SI COMBATTONO
A PARTIRE DAI BILANCI”
z
VITICOLTURA
CHIARA LUNGAROTTI
PRIMA FRA LE DONNE
DEL VINO ITALIANO
A PERUGIA
ca, la creazione di lavoro e di con“Le politiche di bilancio dei co- trasto alle diseguaglianze sociali
muni devono essere all’insegna mai così evidenti.
della equità e di un’attenzione Ricciarelli ha insistito sulla necesnuova alle politiche per il lavoro e sità di rendere più equo, anche ati servizi sociali”. E’ la richiesta traverso l’affermazione di un prinemersa da un incontro sindacale cipio di progressività, il sistema fiorganizzato dalla Cisl dell’Um- scale comunale e di adeguare le
bria, d’intesa con il sindacato dei fasce di esenzione per tutelare al
pensionati e funzione pubblica, meglio i redditi medio-bassi.
con tutti gli operatori e dirigenti Relativamente alla nuova tassa
sindacali impegnati a gestire la Iuc (Imposta unica comunale), la
contrattazione con i comuni um- Cisl propone di contenere al minibri sulle scelte di
mo (1 per mille)
bilancio 2014 in
l’aliquota relatiscadenza il 30 luvaai servizi indivi“Fatte scelte
glio.
sibili (Tasi) meninaccettabili
L’incontro è statre per la dinamisulla Tari: aliquota
to introdotto dal
ca dell’aliquota
segretario regiorelativa alla nuoda contenere
naleClaudio Ricva tassa sui rifiuti
al minimo”
ciarelli che ha po(Tari) si chiede di
stocon forzal’esicontenerla, rispetgenza di una profonda innovazio- to alla precedente Tares, nei limiti
ne nella impostazione dei bilanci dell’inflazione e di prevedere in
comunali, innovazione imposta ogni caso sistemi premiali, per citanche dal contesto nuovo delle tadini e famiglie, utili a favorire la
politiche di finanza locale dei co- raccolta differenziata e il riutilizmuni e della necessità di operare zo.
scelte selettive e coraggiose in ma- “Alcuni comuni hanno fatto scelteria di riqualificazione della spe- te inaccettabili sulla Tari, incresa pubblica, di nuove entrate, di mentandone a dismisura l’aumenselettività nell’accesso alle agevo- to rinunciando, nel contempo, ad
lazioni sociali, di investimenti uti- avviare un processo di riorganizli a riattivare la crescita economi- zazione e efficientazione di que-
z
y
A PERUGIA
sto servizio teso anche a ridurre i
livelli di smaltimento con un più
diffuso sistema di raccolta differenziata”, è la posizione della Cisl. Ricciarelli ha infine posto l’esigenza di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento di quelli per l’infanzia,
mentre il sindacato dei pensionati
ha chiesto una gestione condivisa
del Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenti
alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi.
L’incontro è stato concluso dal segretario generale regionale Cisl
Umbria, Ulderico Sbarra (nella
foto), il quale ha posto l’accento
sulla necessità di un’azione anche
dei comuni a contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale. non
solo per promuovere più giustizia
ed equità ma anche per recuperare risorse da parte dei comuni da
destinare alla riduzione della pressione fiscale e al potenziamento
dei servizi sociali.
Sbarra ha insistito anche sulla riduzione dei costi impropri della
politica a partire dai “costi abnormi del consiglio regionale” e della
necessità di “una riorganizzazione istituzionale che, semplificando il sistema, liberi risorse pubbliche per riattivare la crescita economica e il lavoro” che rimane, per
la Cisl, il problema principale.
L'incontro è stato caratterizzato
anche dalla presenza della responsabile del dipartimento nazionale
Cisl per le politiche fiscali Paola
B
Serra.
AGROALIMENTARE Sei aziende della provincia di Terni alla giornata di incontri promossa dalla Camera di commercio
Riconoscimento per Chiara Lungarotti: è lei la prima donna del vino italiano
nella classifica “Top 10 women in Italian wine”, stilata da Tom Bruce Gardyne e pubblicata sul sito della rivista londinese The Drinks Business, che quotidianamente raggiunge più di 20mila
operatori del drink trade internazionale.
Il magazine ha tracciato un profilo biografico delle dieci protagoniste raccontandone non solo il percorso formativo
e professionale, ma anche il loro costante impegno nella promozione e valorizzazione del territorio. Insieme all’umbra Chiara Lungarotti, che si è distinta
per aver mantenuto le radici produttive
dell’omonima cantina a Torgiano e a
Montefalco, ci sono anche: Silvia Franco (Nino Franco Spumanti - Veneto);
Francesca Planeta (Planeta - Sicilia);
Daria Garofoli (Casa Vinicola Gioacchino Garofoli -Marche); Gaia Gaja
(Gaja - Piemonte); Joseì Rallo (Donnafugata - Sicilia); Elena Martusciello (Il
Grotta del Sole - Campania); Sabrina
Tedeschi (Az. Agricola Fratelli Tedeschi - Veneto); Cristina Mariani May
(Castello Banfi - Toscana) e Marilisa Allegrini (Allegrini Estates - Veneto). B
y
INNOVAZIONE Business plan sotto la lente a Start Cup Umbria
A VIENNA LE ECCELLENZE ARTIGIANALI PREMIATE LE IDEE
A PERUGIA
A PERUGIA
Proprio mentre in Italia si
stava festeggiando la Festa
della Repubblica, erano sei
le aziende della provincia di
Terni che il 2 giugno hanno
partecipato a una giornata
di incontri tra operatori del
settore agroalimentare nella
città di Vienna.
L’occasione è stata la quinta
edizione di “Gourmet’s Italia Vienna”, evento promozionale che consiste in incontri tra operatori, aperto anche al grande pubblico dopo
i B2B, che propone al mercato austriaco le eccellenze
agroalimentari artigianali
delle aziende italiane.
La giornata di incontri è stata organizzata dalla Camera
di commercio di Terni in collaborazione con la Camera
di commercio italo-tedesca,
nel palazzo Pallavicini, elegante palazzo storico nel centro di Vienna, in cui 34 aziende provenienti da tutta Italia
hanno incontrato distributori e importatori, sommeliers,
chef, oltre che il pubblico locale.
L’evento di Vienna fa parte
del più ampio progetto
“Gourmet’s Italia”, che ha
visto la prima tappa della
promozione dell’agroalimen-
E’ giunta all’undicesima edizione la Start Cup Umbria,
la competizione che premia ogni anno le migliori idee
imprenditoriali innovative espresse sotto forma di business plan. Nell’ambito della competizione verranno assegnati contributi in denaro per la costituzione d’impresa e i primi tre classificati accederanno di diritto alle
finali del “Premio Nazionale all’Innovazione 2014”,
che si svolgeranno a Sassari nel dicembre 2014. L’iniziativa è rivolta a personale universitario e comunità studentesca, al fine di favorire la nascita di nuove imprese
di tipo spin-off che trasformino le idee scientifiche in
idee imprenditoriali, e ad altri soggetti esterni
all’Università, che saranno coinvolti nella competizione con la finalità più generale di favorire lo sviluppo di
processi innovativi di tipo tecnologico che avvengono
nel sistema economico-produttivo regionale. Il 31 luglio scade l’iscrizione dei progetti. Il 10 ottobre è invece
il termine per la presentazione dei business plan dei
progetti iscritti. Il sito ufficiale è http://startcup.unipg.
it/.
Obiettivo della Start Cup è da sempre quello di sostenere la ricerca e il trasferimento tecnologico, finalizzati
allo sviluppo economico della Regione Umbria, attraverso la diffusione della cultura d’impresa nel territorio
e la promozione dell’innovazione.
L’edizione 2014 del Premio si concluderà a novembre
con la “Giornata universitaria dell’innovazione per le
imprese”, nell’ambito della quale verranno proclamati i
vincitori della Start Cup Umbria e sarà offerta la possibilità agli innovatori della regione, sia di derivazione
accademica sia di origine industriale, di presentare le
proprie idee e i propri prodotti in una specifica “poster
session”.
Il premio viene realizzato grazie al sostegno economico, logistico e/o organizzativo di Gepafin spa, AurAgenzia Umbra Ricerca, Confindustria Umbria, SviB
luppumbria spa.
Trasferta austriaca Sei aziende produttrici di olio, vino e biscotteria hanno portato a Vienna un pezzo di Umbria
tare artigianale di qualità
svolgersi a Monaco lo scorso 28 aprile con un evento
che ha registrato la partecipazione di 118 operatori professionali tedeschi.
Le imprese della provincia di
Terni che hanno portato a
Vienna un gustoso pezzo di
Umbria sono: tre aziende
agroalimentari
artigiane,
produttrici di olio extra vergine di oliva e biscotteria secca, e tre aziende produttrici
di vino, selezionate, per i loro
vini migliori, da una commissione d’assaggio del Merano
Wine Festival, partner organizzativo dell’evento.
“L’Italia è il secondo partner
commerciale dell’Austria dopo la Germania - afferma
Giuliana Piandoro, segretario generale della Camera di
commercio di Terni - con
una costante crescita delle
importazioni di bevande e di
prodotti alimentari. Non dimentichiamo che gli austriaci amano anche viaggiare in
Italia e sanno riconoscere la
qualità dei nostri prodotti artigianali”.
Dopo la positiva esperienza
dell’evento di Monaco, in
cui sono state otto le imprese
che hanno partecipato alla
giornata di incontri, “le
aziende hanno apprezzato
anche questo evento promozionale in Austria: con una
formula del genere possono
conoscere in una sola giornata più operatori, ottimizzando le spese e concentrando
un buon numero di incontri”.
Per saperne di più si può consultare il sito www.tr.
camcom.gov.it o telefonare
B
al n.0744 489227/220.
-MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 04/06/14-N:
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PERUGIA
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Mobile : 366 3076242
Fax : 0744 471832
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guasti casa, negozi, uffici, aziende
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E-mail: [email protected]
Mercoledì 4
Giugno 2014
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Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Orvieto
Truffa del vino:
manager cambia
l’etichetta
per avere i fondi
Terni
Ast, i sindacati:
«Incontro chiesto da noi
ma il ministero
chiama i politici»
Perugia
Servizio a pag. 56
Ugolini a pag. 45
Nucci a pag. 44
Energia, le Pmi potrebbero
tagliare 5mila euro l’anno
Secondo un’indagine Cna Umbria solo il 9% beneficia dell’Iva ridotta e una
su tre dell’accisa agevolata sul gas. Gruppi d’acquisto per ridurre i prezzi
Fondi neri e sport, 100 indagati
I medici scrivono
a Napolitano:
«La Regione ci
paghi indennità»
`Due inchieste per l’evasione con le sponsorizzazioni: nei guai dirigenti e imprenditori
PERUGIA I medici vanno all’at`Verifiche bancarie per scoprire il trucco delle società fittizie con cui ingannare il Fisco
tacco, pronti a scrivere al PreLuca Benedetti
Egle Priolo
PERUGIA Si fa ma non si dice, molti
si girano dall’altra parte, ma stavolta il fuorigioco inchioda neanche ci fosse la moviola in campo.
Si contano gli indagati per lo
scandalo dello sport che aggira il
Fisco per giocare con le sponsorizzazioni, i sogni, trovare soldi
facili per gli ingaggi anche tra i
dilettanti, mascherando tutto come rimborso spese e cercare di
vincere i campionati con quello
che i raffinati chiamerebbero doping amministrativo. E il conto è
pesante. Si arriva fino a cento.
Continua a pag. 35
Allarme Istat
Arriva l’Italia. In diecimila all’allenamento, stasera Curi esaurito
In un anno
sono spariti 8mila
posti di lavoro
Federico Fabrizi
PERUGIA Stavolta ai numeri
tocca l’onere di certificare un
fatto palese. Recitano i dati
dell’Istat: in un anno
l’Umbria conta 8mila posti di
lavoro in meno.
Continua a pag. 35
«Voleva ucciderlo»
Coltellate al bar:
è caccia all’uomo
I DOTTORI
BATTONO
CASSA:
«ANCHE
UNA SENTENZA
DALLA NOSTRA
PARTE»
`Perugia,
regolamento di conti a Fontivegge
s’indaga anche nel mondo della droga
PERUGIA Una prima aggressione.
Poi una seconda. Prima le bottiglie, poi la lama di un coltello che
entra nel torace, perfora un polmone e lo lascia a terra in un lago
di sangue. Cronaca dell’aggressione fuori da un bar in zona stazione Fontivegge, poco dopo le ventitre di lunedì. Un regolamento di
conti, probabilmente per questioni legate al traffico di droga in città, che ha visto protagonisti due
nordafricani: l’uomo salvato dal
118 e operato d’urgenza (gli hanno asportato la milza) e quello in
fuga braccato dalla polizia.
Milletti a pag. 34
Attenzione, caduta
assessori Province.
C’è chi sarebbe pronto a
riparare nelle nuove giunta
dei Comuni post 8 giugno.
Prestare massima attenzione.
*****
Si ricorderà: a Perugia l’erba
ai bordi delle strade è stata
falciata solo a metà. Ora è
tutto chiaro: l’altra metà
lasciata per il ballottaggio.
sidente della Repubblica per
veder riconosciuta dalla Regione quell’indennità “di
esclusiva”. In pratica un quid
in più per chi lavora solo per
la sanità pubblica.
Ieri, tutti i sindacati dei dottori si sono ritrovati insieme,
in un hotel di Ponte San Giovanni, per dire che chi lavora
soltanto per Asl e ospedali ha
diritto a quell’indennità in busta paga, pagata anche in altre
regioni. Tecnicamente si chiama «riconoscimento della fascia dell’esclusività del rapporto», e scatta al maturare di
cinque e quindici anni di lavoro. «L’azione di protesta è motivata dal fatto che la Regione
Umbria non riconosce ai medici il diritto di questo passaggio di fascia», dicono i dottori.
A rompere l'argine è stata
una sentenza recente del Tribunale di Perugia, che ha condannato la Asl 2 a pagare a
due dottori 587 euro mensili,
da moltiplicare per un bel po’
di tempo, più le spese legali. Il
giudice ha riconosciuto quel
“quid” a una coppia di dirigenti medici che lavorano solo
per la sanità pubblica. Da tre
Perugia impazzisce per gli azzurri
Il “muro” dei diecimila tifosi sugli spalti dello stadio Curi per assistere ieri all’allenamento della
Nazionale. Stasera, per l’amichevole (20,45) contro il Lussemburgo, saranno in 25mila. Servizi a pag. 38
L’angolo del meteo
Caldo per una settimana
Gilberto Scalabrini
La svolta estiva è imminente: da
venerdì prima ondata africana
acuta sull'Umbria, con picco nel
fine settimana. Durerà almeno
una settimana.
Per la prima volta nella stagione, sarà caldo tosto anche in
montagna, mentre al lago si starà benone. Seguiterà a far caldo
anche la prossima settimana e il
sole rimarrà l'indiscusso protagonista della scena almeno sino
a mercoledì 11 giugno. Sabato e
domenica avremo punte di
33-34 gradi. Bel tempo e caldo
anche lunedì e martedì, per la
combinazione tra le alte temperature e il tasso di umidità dell'
aria. Non sappiamo quanto potrà durare, ma molto probabilmente fino alla metà della settimana prossima. Poi la fiammata
si spegnerà lentamente e ci saranno un paio di gradi in meno.
Una possibile rinfrescata potrebbe intervenire da giovedì 12 e l'alta pressione africana potrebbe
essere sostituita dall'anticiclone
delle Azzorre per la giornata di
sabato 14 giugno. Farà comunque caldo e le giornate risulteranno ben soleggiate e stabili, al-
meno sino a mercoledì 18 giugno.
Oggi, al mattino bel tempo
ovunque. Nel pomeriggio formazione di qualche rovescio o temporale nelle zone interne, in attenuazione in serata. Altrove permarranno generali condizioni di
bel tempo.
Domani, soleggiato e stabile
su tutta l'Umbria. Un po' di nubi
nel pomeriggio nelle zone interne e la dorsale, ma senza precipitazioni.
Venerdì, tempo stabile e soleggiato dalla mattina alla sera,
tranne qualche cumulo nelle zone interne senza conseguenze.
Nel week end, qualche temporale di calore sarà possibile lungo la dorsale appenninica nel pomeriggio.
anni l'Umbria ha bloccato il
pagamento dell'indennità perché la considera nel pacchettone delle “progressioni di carriera”, tutte stoppate dalla Finanziaria 2011 per l’intero
blocco della pubblica amministrazione. Da lì sono partiti
una serie di ricorsi ed ora c’è il
rischio che la Regione si trovi
a dover sborsare un bel gruzzolo.
«E’ da circa un anno – ha
sottolineato ieri Giuseppe
Giordano (foto), coordinatore
dell’intersindacale
medica
umbra - che la Regione trascina la soluzione di questo problema senza trovare una soluzione definitiva e senza alcuna valida motivazione, non riconoscendo legittimità a una
decisione unanime della Conferenza delle Regioni del marzo e dell’ottobre 2011, che peraltro la stessa Presidente Marini ha condiviso, e non dando
attuazione ad una sentenza
del Tribunale del lavoro di Perugia». I sindacati dei medici
chiederanno un’audizione nella terza commissione del consiglio regionale (ieri all’incontro ha partecipato il consigliere regionale Maria Rosi di
Ncd), vogliono essere ricevuti
dalla Giunta e hanno pronta
una lettera per Napolitano.
F.Fab.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 06 UMBRIA - 44 - 04/06/14-N:
44
Umbria Regione
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Mercoledì 4 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it
Energia, le imprese potrebbero risparmiare 5mila euro
INDAGINE CNA SUI COSTI
ANNUI DI LUCE E GAS
I nodi Iva, accise e oneri impropri
«Si può tagliare senza cambiare fornitore»
IL DOSSIER
PERUGIA Fino a 5.000 euro di risparmio sulle bollette di luce e
gas per le piccole e medie
imprese della regione, vessate da
oneri impropri e condizioni non
sempre favorevoli. Un'indagine
Cna Umbria sui costi energetici
delle Pmi umbre chiarisce che
tra prezzi applicati, accise, Iva,
oneri evitabili e clausole
discutibili, è possibile ridurre gli
importi delle bollette senza
cambiare fornitore. Una delle
strade percorribili, oltre a una
migliore contrattazione e analisi
delle condizioni al momento
della sottoscrizione dei contratti,
è la costituzione di gruppi di
acquisto per ottenere migliori
condizioni.
La ricerca, condotta da
Benedetta Tribolati ed Elisa
Cinfrignini, esperte del settore
Energia Cna Umbria, ha
coinvolto 400 imprese e relative
fatture di energia elettrica e gas
naturale, il 95% delle quali di
medio-piccole dimensioni. Lo
studio ha messo in luce un
consumo medio annuo di 51.573
kwh nelle 250 aziende prese in
esame il 69,6% delle quali sceglie
il mercato libero cui si rivolge
una platea trasversale di imprese
mentre per le più piccole c’è una
predilezione per il mercato
tutelato utilizzato dal 30% del
campione; solo lo 0,4% attinge al
mercato di salvaguardia
preferito dalle aziende con più di
50 addetti. Il 79% del campione si
rivolge inoltre ai primi otto
maggiori operatori. Nell'analisi
delle bollette si scopre che
prezzo della materia prima
incide per il 49% con il resto delle
voci legato a servizi di rete (10%),
oneri generali di sistema (35%) e
fiscalità (6%). «I prezzi del
mercato libero - spiega Tribolati
- variano in funzione della fascia
di consumo applicata e
dell’azienda. Mentre
analizzando le altre voci emerge
che per alcune di queste, le
piccole aziende si trovano a
pagare per le grandi». È il caso
degli oneri per la copertura delle
agevolazioni per le imprese
energivore che ricadono su tutti
anche se solo il 5% delle imprese
umbre ne usufruisce. «L'86,31%
degli oneri impropri riguarda
invece la ripartizione degli
incentivi per le fonti
rinnovabili». Tra le voci, il 2% è
destinato a sostenere il regime
tariffario delle ferrovie dello
stato, il 2,13 allo smaltimento
delle centrali nucleari. L'analisi
evidenzia inoltre che circa l'80%
delle imprese prese in esame
sostiene oneri impropri, non
previsti dall’Autorità ma sfuggite
al contraente al momento della
sottoscrizione del contratto.
Pesano per oltre 600 euro a
bolletta e riguardano oneri
amministrativi, clausola della
quota variabile, dispacciamento
forfettario, oneri di
sbilanciamento e certificati
verdi. «C'è inoltre un 28% del
campione che paga la penale per
lo sforamento della quantità
massima di prelievo: un costo
evitabile eseguendo una
puntuale verifica degli
impianti».
Quanto al gas naturale, risulta
che la maggior parte del
campione, circa l’80%, presenta
consumi medio-bassi, sotto i
10mila metri cubi l'anno e che il
57% delle voci in fattura sono
riferite alla materia prima e alla
vendita. Poi c’è un 17% legato a
trasporto e oneri di sistema,
mentre il 26% è drenato dalle
imposte. «Lo studio ha messo in
luce che tutte le imprese del
campione, sia artigianali, sia
industriali - spiega Elisa
Cinfrignini - hanno diritto
all’aliquota Iva ridotta del 10%
ma solo l'8,9% ne usufruisce, e
che solo il 34% delle imprese, per
lo più medie, usufruisce
dell’accisa ridotta sul gas
naturale (0,012498 euro al metro
cubo invece di 0,186) come
previsto dal Testo unico». In
questo caso, le 99 micro e piccole
imprese che non ne
usufruiscono potrebbero
risparmiare fino a 2.500 euro
l'anno.
«Le anomalie emerse sono
rilevanti - spiega Pasquale
Trottolini, Cna - e colpiscono
soprattutto le imprese
manifatturiere di piccole
dimensioni cui sono applicate
condizioni contrattuali che
spesso disattendono le direttive
previste dalle normative in
vigore. Il riferimento è al Dpr 633
che regola l'applicazione Iva, al
testo unico sulle accise e a
quanto stabilito dall’Autorità per
l'energia elettrica e il gas: solo al
20% delle imprese osservate
sono applicati oneri corretti sulla
bolletta elettrica; solo 51 delle 150
imprese osservate beneficiano
dell’accisa agevolata sul gas
naturale; solo al 9% delle
imprese manifatturiere è
applicata l'aliquota Iva agevolata
del 10%». Si calcola poi che
essendo il prezzo della materia
prima funzione delle quantità
consumate, non stupisce che le
piccole imprese paghino un
costo superiore. «Per questo ci
stiamo muovendo per costituire
gruppi di acquisto per le
forniture energetiche», spiega
Roberto Giannangeli, direttore
Cna Umbria. «I dati confermano
che per certi tipi di imprese c’è
molto da fare: a partire dalle
analisi delle condizioni
contrattuali applicate, ma anche
in materia di analisi delle fatture,
di imposte e penali applicate, per
razionalizzare costi che per le
imprese sono tra i più rilevanti».
Fabio Nucci
La vignetta di Pino
Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126
Foligno-Spoleto 0742 0355841
E-mail: [email protected] / [email protected] /
[email protected] / [email protected]
PASSAGGI A LIVELLO
E SICUREZZA
Rete Ferroviaria Italiana, il
Gestore dell’infrastruttura
nazionale, ha eliminato nel 2013,
con il programma di
soppressione PL, 51 passaggi a
livello di cui 23 in consegna a
privati, con un investimento di
circa 40 milioni di euro.
I passaggi a livello in esercizio
sono attualmente 5.288 su 16.751
km di linee del network di RFI.
Inoltre, in ogni Regione è
prevista l'eliminazione e
automazione di ulteriori
passaggi a livello nell’ambito dei
programmi di potenziamento
infrastrutturale e tecnologico.
Tali attività hanno consentito nel
2013 la chiusura di altri 137
passaggi a livello.
I passaggi a livello la cui
responsabilità è affidata
direttamente ai privati e la cui
gestione presenta maggiori
criticità sono 1.134.
Al momento, sono in corso
lavori per l’eliminazione di 140
passaggi a livello con un
investimento previsto di circa
250 milioni di euro. L’obiettivo
del programma di RFI per il 2014
è di eliminarne altri 47 (cui
andranno aggiunti quelli la cui
eliminazione è conseguente a
lavori di ammodernamento
tecnologico delle linee).
Fino ad oggi sono stati
eliminati da RFI oltre 1.791
passaggi a livello con una spesa
complessiva di circa 1.300
milioni di euro.
I passaggi a livello smantellati
sono sostituiti con sottopassi o
cavalcavia. Gli interventi sono
finanzianti dallo Stato con
appositi fondi e sono concordati
con gli Enti locali (Regioni,
Province e Comuni) e/o Enti
quali l’Anas.
Giuseppe Angelini
Ferrovie dello Stato Italiane
COMMERCIO, COME
DIVENTARE AGENTI
Ultimi giorni utili per le
iscrizioni al corso per agenti e
rappresentanti di commercio,
valido per l'iscrizione alla
Camera di commercio. Il corso
per agenti e rappresentanti di
commercio è organizzato da Iter
– Confcommercio e partirà il
prossimo 10 giugno, presso la
sede dell’agenzia formativa Iter a
Perugia (Strada Montecorneo, n.
45, Frazione Montebello). Avrà
una durata di 90 ore e sarà
articolato in lezioni
pomeridiane, da svolgere due
giorni la settimana. Per le
iscrizioni e per ulteriori
informazioni, rivolgersi agli
uffici Iter: Tel. 075-518491 –
7828509. Le iscrizioni possono
essere effettuate anche presso le
Associazioni territoriali di
Confcommercio oppure on line,
tramite il sito
www.innovazioneterziario.it.
Requisiti minimi di accesso al
corso: - diploma di scuola
dell'obbligo (licenza elementare
per i nati prima del 1952);
possesso del regolare permesso
di soggiorno per i cittadini extra
comunitari. Chi è in possesso del
Diploma di Ragioneria o
equipollente o diploma di laurea
in materie economiche giuridiche può esercitare la
professione senza dover
frequentare il corso.
I corsi sono a numero chiuso;
la frequenza è obbligatoria ed è
consentita un'assenza massima
del 25% delle ore del corso.
Lorella Cucchiaroni
Confcommercio
Anche la pubblica amministrazione per comunicare si è fatta “social”
CONFRONTO PER MARTE ONLUS
Marini, Davi e le nuove frontiere
IL DIBATTITO
TODI Appuntamento di cartello ieri pomeriggio nella sala Caminetto di Palazzo Vignola, a Todi, per
appassionati di "Informazione e
social network". Questo infatti
l'intrigante titolo dato dalla Associazione Marte Onlus all'incontro
al quale hanno partecipato la presidente della Regione Catiuscia
Marini, Klaus Davi, massmediologo, nonché titolare di una importante agenzia stampa, il professor
Sandro Formica, esperto di comunicazione internazionale sul turi-
Disoccupazione
e conti che
non tornano
«PIANO PER IL LAVORO»
Allarme per Comuni e Gesenu
LA QUESTIONE
La situazione del lavoro
sempre più drammatica. A
partire dai dati diffusi ieri
dall’Istat, lancia l’allarme il
segretario regionale della Cgil
Mario Bravi: «Secondo gli ultimi
dati Istat riferiti alla nostra
regione, gli occupati nel I
trimestre scendono dai 362mila
del 2013 agli attuali 354mila, con
una perdita secca di 8mila
occupati. Aumentano di pari
smo, che insegna alla Università
International della Florida e alla
Bocconi per la quale cura anche il
corso SDA, una Scuola di management. Moderatore Mario Roych.
Gli interventi hanno spaziato sul
mondo dei social network e sulla
loro influenza nella società contemporanea, con un particolare
approfondimento sull'utilizzo di
questi mezzi di comunicazione in
occasione delle ultime elezioni europee che però hanno comportato alcuni distinguo. Infatti sono
dotati di grandi potenzialità, ma
altrettanto grandi difficoltà perché non si sanno sfruttare in pieno. «Le ultime elezioni sono partite con una grossa influenza dei social soprattutto per Grillo e per i
grillini, - ha affermato Davi - che
hanno usato il web come megafo-
no amplificatore del loro progetto
politico, anche il Pd ha fatto passi
da gigante nel campo, ma alla fine
la partita si è giocata nei media generalisti come la televisione, basta pensare alla partecipazione di
Grillo al talk show di Vespa, in
quanto in Italia la televisione rimane ancora il veicolo che arriva
più facilmente».
Un parallelo tra la situazione italiana e quella degli Usa l'ha fatto
Formica: «Quando si twitta è come stare in piazza e nel sistema di
dialogo, sia esso facebook sia esso
twitter, è importante come ci si
sta non basta esserci, in quanto è
importante capire che il web non
è una comunicazione organica.
Jobs di social ne parlava già nel
1996. In Florida ancora lavoriamo
con fondi pubblici, ma quando
passo anche i disoccupati (più
9mila unità), con il tasso di
disoccupazione che balza dal
10,5% del 2013 al 12,6% attuale.
Dopo il Lazio - rimarca Bravi - è il
dato peggiore nel centro Italia.
Questa situazione disastrosa,
accentuata dalla mancanza di
risorse per la copertura della Cig
in deroga, che rischia di rendere
il dato ancora più devastante,
testimonia il fatto che purtroppo
abbiamo avuto ragione nel
parlare poche settimane fa di
“falsa ripartenza” dell’economia
in Umbria, in occasione della
presentazione del nostro
rapporto Ires Cgil. Non può
esserci crescita, infatti, senza
nuova occupazione o
aumentando la precarietà del
lavoro che esiste. Siamo
assolutamente conviti che da
questo baratro si esca soltanto
con una politica economica
alternativa, che metta
veramente al centro un Piano del
lavoro per l’Umbria».
CISL: PIÙ EQUITÀ
NEI BILANCI DEI COMUNI
«Le politiche di bilancio dei
comuni devono essere
all’insegna della equita’ e di
un’attenzione nuova alle
politiche per il lavoro e i servizi
sociali», è quanto è emerso da un
incontro sindacale organizzato
dalla Cisl dell’Umbria, d’intesa
con il sindacato dei pensionati e
funzione pubblica, con tutti gli
operatori e dirigenti sindacali
impegnati a gestire la
contrattazione con i comuni
umbri sulle scelte di bilancio
2014 in scadenza il 30 luglio.
L’incontro è stato introdotto
dal segretario regionale Claudio
Ricciarelli che ha posto con
forza l’esigenza di una profonda
innovazione nell’impostazione
dei bilanci comunali,
innovazione imposta anche dal
contesto nuovo delle politiche di
finanza locale dei comuni e della
necessità di operare scelte
selettive e coraggiose in materia
Catiuscia Marini e Klaus Davi al centro nell’incontro di Todi
di riqualificazione della spesa
pubblica, di nuove entrate, di
selettività nell’accesso alle
agevolazioni sociali, di
investimenti utili a riattivare la
crescita economica, la creazione
di lavoro e di contrasto alle
diseguaglianze sociali mai così
evidenti. Ricciarelli ha insistito
sulla necessità di rendere più
equo, anche attraverso
l’affermazione di un principio di
progressività, il sistema fiscale
comunale e di adeguare le fasce
di esenzione per tutelare al
meglio i redditi medi bassi.
Relativamente alla nuova
tassa Iuc (Imposta unica
comunale), la Cisl propone di
contenere al minimo (1 per
mille) l’aliquota relativa ai
servizi indivisibili (Tasi) mentre
per la dinamica della aliquota
relativa alla nuova tassa sui
rifiuti (Tari) si chiede di
contenerla, rispetto alla
precedente Tares, nei limiti
dell’inflazione e di prevedere in
ogni caso sistemi premiali, per
cittadini e famiglie, utili a
favorire la raccolta differenziata
e il riutilizzo.
«Alcuni comuni hanno fatto
scelte inaccettabili sulla Tari,
incrementandone a dismisura
l’aumento rinunciando, nel
contempo, ad avviare un
processo di riorganizzazione e
efficientazione di questo
servizio teso anche a ridurre i
livelli di smaltimento con un più
diffuso sistema di raccolta
differenziata». Ricciarelli ha
infine posto l’esigenza di
qualificare al meglio i servizi
sociali a partire da un
potenziamento dei servizi per
l’infanzia, mentre dal sindacato
dei pensionati è stata posta
l’esigenza di una gestione
condivisa del Fondo per la non
autosufficienza e per i servizi
sociali più attenti alla fascia di
popolazione più anziana e con
più bassi redditi.
non ci saranno più li raccoglieremo attraverso i social network
usati dagli studenti».
Poi è stata la volta della presidente Marini che Roych ha presentato come grande utilizzatrice di social in quanto è in contatto con
una comunità di 4mila persone
con due pagine una personale ed
una istituzionale. «Anche la pubblica amministrazione utilizza
sia l'agenda digitale che i social ha spiegato Marini - e ad esempio
nel caso della nostra sanità ciò ha
consentito un risparmio di 700mila euro di sola carta, praticamente
il costo di un centro salute. Ma
non è tutto perché nel totale dei
300milioni di costi della salute regionale possiamo risparmiare il
30%».
Luigi Foglietti
UIL: IL CASO GESENU
La Uil interviene sulla vicenda
Gesenu: «Apprendiamo con
stupore e sorpresa dalla stampa
che il presidente di Gesenu,
Luciano Ventanni, si sarebbe
dimesso dal suo incarico. Un
atto che non si comprende se sia
stato fatto pro o contro l’azienda.
È il commento del segretario di
Uiltrasporti Umbria, Stefano
Cecchetti al «durissimo
momento – ha continuato – che
la società di Gestione servizi
nettezza urbana di Perugia sta
vivendo e che potrebbe
pregiudicarne la sua esistenza».
R.P.
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FONDATO NEL 1878
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MERCOLEDÌ 4 giugno 2014
Un parroco tifernate diventa vescovo
Il Pontefice assegna a monsignor Nazzareno Marconi la diocesi di Macerata
Fontivegge violenta
Stasera la Nazionale gioca a Perugia. «Curi» esaurito
Accoltellato
per la droga
Giovane
in fin di vita
· Alle pagine 2 e 3
Sveliamo i segreti
del soggiorno umbro
del team di Prandelli:
pasta al pomodoro
e camere singole
CRISCI
· In Nazionale
Persi in tre mesi
Ottomila
lavoratori
in meno
S.ANGELICI · In Economia
Dadina, toccante lettera
«La bellezza
dei ragazzi
del Serafico»
· In Cultura
BERETTA · A pagina 5
Ellera, negozio svaligiato
«Lungarotti»
nel mirino
dei banditi
PONTINI · A pagina 4
UM
U
MBBRRIIAA VVEERRDDEE
CCUUOORREE AAZZZZUURRRROO
Indagine a Orvieto
Truffa del vino
Imprenditore
finisce nei guai
LATTANZI · A pagina 27
OGGI SU:
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GUARDA LE FOTO
Festa del 2 giugno
I protagonisti
In tre contro Boccali. «Noi, i liberatori»
LEGGI L’ARTICOLO
Romizi si allea con Waguè e Barelli. Leonelli (Pd): ‘Altro che rinnovamento’
LEGGI L’ARTICOLO
NUCCI · A pagina 7
A Recanati La ragazza è stata colta da un malore. Poi la caduta
Giovane perugina precipita dal balcone
UNA PERUGINA di 33 anni, M.R. le iniziali del suo nome, è caduta dal balcone
del primo piano dell’abitazione in cui vive a Recanati. Ora è in condizioni gravi
all’ospedale Torrette. Le cause della caduta, avvenuta verso le 16.45 di ieri, non
sono ancora chiare, ma sembra che la
donna abbia accusato un malore, forse
un giramento di testa dovuto al caldo,
che le ha fatto perdere i sensi, facendola
precipitare da un’altezza di tre metri. Ad
accorgersi del corpo riverso a terra è stato
il suocero, che abita nella stessa palazzina, affacciandosi dal balcone perché insospettito dal rumore. La donna è originaria di Perugia dove ancora mantiene la
sua residenza pur essendo sposata da circa un anno con un recanatese. In quel
momento era sola in casa. Il marito, che
lavora fuori città, è stato subito avvertito.
Le condizioni della donna sono apparse
subito gravi. Ha riportato un violento
trauma alla testa.
Norcia, si insedia
il team di Alemanno
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PERUGIA PROVINCIA 17
MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014
GUBBIO-GUALDO TADINO
••
GUBBIO SI PRESENTA IL LIBRO DI PIETRO GATTARI
SABATO alle 17,30 nel Convento di San Francesco (ingresso Piazza 40
Martiri), presentazione del libro di Pietro Gattari, «Il Duca-Il romanzo di
Federico da Montefeltro». L’evento coincide con il compleanno del grande
Federico, nato il 7 giugno 1422.
Crisi, indispensabile accedere ai fondi Ue
Gubbio, è la soluzione indicata dalla Cgil per i Comuni della fascia appenninica
— GUBBIO —
IN BREVE
GUBBIO Goracci: ‘Urge
sanare quella frana’
IL CONSIGLIERE
regionale Orfeo Goracci ha
presentato una
interrogazione alla
presidente della Regione
Marini ed all’assessore
Rometti «Per sapere
quando inizieranno e
quando verranno terminati
i lavori per il completo
ripristino della viabilità
lungo la Contessa nel tratto
interessato dalla frana dei
mesi scorsi e quali azioni si
intendano mettere in atto
per evitare che le code
abbiano la durata dei
giorni scorsi all’altezza del
senso unico regolato dal
semaforo.
GUALDO Rondelli
nominato «Cavaliere»
IL GUALDESE Vittorio
Rondelli è cavaliere al
merito della Repubblica.
Il riconoscimento
ufficiale gli è stato
consegnato a Perugia dal
Prefetto Antonio
Reppucci, alla presenza
del commissario
Salvatore Grillo. Rondelli,
73 anni, ex emigrato in
Svizzera, col lavoro è
diventato un impresario
edile; è stato tra i
fondatori della Ecosuntek
(energie rinnovabili),
guidata dal giovane nipote
Matteo Minelli.
LA FASCIA appenninica – che
va da Gubbio a Nocera e comprende anche Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico e Gualdo Tadino – è alla prese con una crisi
senza precedenti, denunciata dal
calo del reddito del territorio di
quattro punti rispetto alla media
regionale. Per uscirne o comunque per metterne i presupposti ri-
OCCUPAZIONE GIU’
La chiusura della Merloni
lo stallo dell’edilizia e della
ceramica, i colpi di grazia
sulta fondamentale accedere alle risorse dalla Comunità Europea, oltre che un certo coraggio istituzionale che porti i comuni del parco
del Monte Cucco a lavorare per un
Comune Unico, funzionale per
l’efficienza ed il costo dei servizi.
E’ quanto sostiene Alessandro
Piergentili della Cgil Alta Umbria
secondo il quale «va sostenuta con
forza la proposta della Regione
Umbria di inserire il territorio della fascia Appenninica nelle ‘aree
interne’ previste dalla Comunità
Europea, per le quali sono consentite linee di finanziamento aggiuntive e di maggiore intensità». Si
tratta in pratica «di mettere in evidenza le caratteristiche della fase
critica dovuta agli effetti della più
grave crisi che ha coinvolto l’Italia
(A. Merloni ) oltre alle percussioni
AREA DEPRESSA Ex operai
Merloni.Nelriquadro
AlessandroPiergentili(Cgil)
che ci sono per quanto riguarda il
settore delle costruzioni e gli effetti sulla produzione del cemento
(-40%) e degli altri materiali legati
alle costruzioni ( ceramica, trasporti, manufatti in genere ecc.)».
La fase attuale, purtroppo, «sta determinando — continua il sindacalista — calo demografico, invecchiamento della popolazione, caduta del reddito di oltre 4 punti rispetto alla media regionale, giovani che cercano sbocchi lavorativi
altrove, inizio del degrado territoriale, frane, strade dissestate ecc.,
diminuzione della superficie agricola coltivata, aree industriali degradate ecc. E’ fondamentale che
le amministrazioni comunali —
conclude Piergentili — si attivino
per favorire la classificazione
dell’area interna definendo una
strategia di sviluppo per i prossimi
anni». Infine l’appello ai comuni
del Parco di Monte Cucco a lavorare «per il Comune Unico», funzionale anche per allineare l’azione ordinaria con i progetti di sviluppo
locale finanziati».
Giampiero Bedini
GUBBIO I CARABINIERI HANNO ANCHE SEQUESTRATO TRE AUTO: UNA ERA SENZA ASSICURAZIONE
Alla guida con troppo alcol in corpo, otto denunciati
— GUBBIO —
OTTO PERSONE denunciate a piede libero,
sei per essersi messi al volante dopo un eccessivo consumo di alcol e due perché non in regola con i documenti di guida, tre auto sequestrate, primo passo per la definitiva confisca. Questo il bilancio dei controlli predisposti nel fine
settimana dal capitano Pier Giuseppe Zago, effettuati utilizzando i militari della Compagnia
e pattuglie delle Stazioni e del Radiomobile.
Una mobilitazione ed un impegno ripagati da
significativi risultati anche sul piano della prevenzione. Per quanto riguarda la provenienza
delle sei persone denunciate si tratta di sei cittadini italiani di età compresa tra i 21 e i 46
anni, residenti nei comuni di Gubbio, Fossato
di Vico, Sigillo e Gualdo Tadino. Quest’ultimo è stato fermato mentre sta guidando guidare lungo le strade comunali con un tasso alcoolemico di 1,65 g/l, valore che ha comportato an-
che il sequestro, primo passo per la confisca,
della vettura, una Mini Cooper. Una ventiduenne di Ferrara ed un quarantenne di Monte San Vito (AN), invece, sono incorsi nei rigori della legge per guida senza patente. I veicoli
da loro condotti, rispettivamente una Fiat
Punto e una Mercedes Classe B sono statti sottoposti a sequestro per confisca in quanto la
prima era priva di copertura assicurativa, mentre la seconda aveva documenti assicurativi falsificati.
GUALDO COME SARA’ IL CONSIGLIO A SECONDA DEL VINCENTE GUALDO TADINO SETTIMA EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE
Ballottaggio, questi gli scenari
— GUALDO TADINO —
L’ESITO del ballottaggio di domenica sarà determinante non solo per la scelta del
sindaco, ma anche per la composizione del
Consiglio comunale, con 10 membri per la
maggioranza e 6 alle minoranze. Se vincerà Massimiliano Presciutti entreranno
nell’assise questi candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.
OTTO DEL PD (Giorgio Locchi 324, Jada Commodi 243, Daniele Guidubaldi
179, Fabio Pasquarelli 168, Michela Mischianti 165, Gloria Sabbatini 132, Roberto Morroni 128, Alessio Passeri 114), 1 ciascuno per le liste alleate «Gualdo Cambia»
(Bledion Sota) ed 1 di «Rinnovamento per
Gualdo» (Simonetta Parlanti); all’opposzione ci saranno per le minoranze Roberto
Morroni e Erminio Fofi, oltre a Silvia Mi-
nelli di Forza Italia. In più i tre candidati
sindaco che hanno ottenuto il quorum,
cioè Brunello Castellani, Ermanno Rosi e
Stefania Troiani.
IN CASO DI vittoria di Roberto Morroni si avrà la seguente composizione: 5 consiglieri per «Morroni Sindaco», cioè Erminio Fofi 290, Ilaria Anderlini 143, Daniele Fazi 122, Elisa Provvedi 93 e Rossana
Biagiotti 73; 4 per «Forza Italia»: Silvia
Minelli 209, Fabio Viventi 167, Ilaria Sellani 101, Giuseppe Pompei 100; 1 per
«Tutti Uniti per Gualdo-Ncd, Fratelli
d’Italia»: Simona Vitali 135. All’opposizione: 3 al Pd (Massimiliano Presciutti,
Giorgio Locchi, Jada Commodi), 1 ad
«Appello per Gualdo» (Brunello Castellani), 1 a «Ermanno Rosi sindaco» (Ermanno Rosi), 1 al «Movimento 5 Stelle» (Stefania Troiani).
Premio Rocca Flea, il tema è «sogno»
— GUALDO TADINO —
«IL SOGNO»: è questo il
tema assegnato per la settima edizione del concorso
nazionale di narrativa «premio Rocca Flea». Lo organizzano in sinergia la Pro
Tadino e l’Accademia dei
Romiti.
I CONCORRENTI, anche
minorenni, sono liberi di
interpretare l’argomento
nella maniera ritenuta più
opportuna; ciascuno può
partecipare al concorso con
un numero massimo di
quattro opere; la lunghezza
dei testi narrativi non potrà
superare le 22 cartelle, con
un massimo di 40.000 battu-
te (spazi compresi). Prevista
una quota di iscrizione di 15
euro per i concorrenti maggiorenni e di 10 per i minorenni; il 31 agosto scade il
termine ultimo utile per la
COME PARTECIPARE
Le opere vanno inviate
entro il 31 agosto
Aperto anche ai minori
presentazione delle opere
(in 6 copie). Questi i premi:
al vincitore andranno 500
euro, un’opera in ceramica,
un soggiorno a Gualdo Tadino, un attestato; al secondo
ed al terzo classificati
un’opera in ceramica, un
soggiorno e un attestato;
previsto un premio per il
«giovane scrittore»; altri riconoscimenti saranno assegnati ad opere meritevoli segnalate dalla commissione
giudicante.
TUTTE LE opere premiate e segnalate verranno pubblicate in un apposito volume. Le opere inviate saranno sottoposte al giudizio di
una commissione che selezionerà gli elaborati finalisti; questi verranno poi dati
in lettura agli studenti delle
ultime due classi dell’Istituto «Raffaele Casimiri» e la
commissione sceglierà le tre
vincitrici.
MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014
ECONOMIA & FINANZA 29
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
•
LAVORO MARIO BRAVI (LEADER DELLA CGIL) LANCIA UN NUOVO ALLARME SUI DATI ISTAT
«In Umbria situazione drammatica»
Nel primo trimestre persi ottomila posti: ‘No alle false ripartenze’
· PERUGIA
SGRETARIO REGIONALE
ClaudioRicciarelli
CISL L’APPELLO
«Più equità
nei Bilanci
comunali»
· PERUGIA
«LA POLITICA di gestione
dei bilanci comunali deve
operare scelte selettive e coraggiose in materia di riqualificazione della spesa pubblica, di nuove entrate, di
selettività nell’accesso alle
agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la
crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto
alle diseguaglianze sociali
mai così evidenti». Parola
del segretario regionale della
Cisl Claudio Ricciarelli,
che ha insistito sulla necessità di rendere più equo, anche
attraverso l’affermazione di
un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e di adeguare le fasce di
esenzione per tutelare al meglio i redditi medi bassi.
RELATIVAMENTE alla nuova tassa Iuc (Imposta unica
comunale), la Cisl propone
di contenere al minimo (1
per mille) l’aliquota relativa
ai servizi indivisibili (Tasi)
mentre per la dinamica della
aliquota relativa alla nuova
tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla
precedente Tares, nei limiti
dell’inflazione e di prevedere in ogni caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo.
Ricciarelli ha infine posto
l’esigenza di qualificare al
meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento dei
servizi per l’infanzia mentre
dal sindacato dei pensionati
è stata posta la esigenza di
una gestione condivisa del
Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenti alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. Infine il segretario
generale regionale Ulderico
Sbarra ha fatto pressing sulla necessità di una azione dei
Comuni al contrasto dell’
evasione ed elusione fiscale
anche per recuperare risorse
da destinare alla riduzione
della pressione fiscale e al potenziamento dei servizi sociali.
E’ BUIO TOTALE sul fronte
dell’occupazione in Umbria. Forse rallenta la crisi dal punto di vista finanziario, ma la situazione lavorativa fa crac su quasi tutti i comparti dell’economia locale. I dati
relativi al primo trimestre 2014 diffusi dall’Istat rivelano infatti un ulteriore peggioramento degli indicatori. Nel I trimestre si è arrivati
a 51mila unità contro i 42mila di
un anno fa. Parallelo il calo degli
occupati, scesi da 362mila del I trimestre 2013 a 354mila di quest’anno. «Il tasso di disoccupazione balza così dal 10,5% di un anno fa al
12,6% , il più alto nel Centro Nord
— sentenzia l’Istat — se si esclude
il Lazio». Il tasso di occupazione
cala dal 61,5% al 60,6%.
PUNTUALE L’ANALISI del segretario generale della Cgil Mario Bravi: «Questa situazione disastrosa,
accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della Cig in deroga, che rischia di rendere il dato
ancora più devastante, testimonia
il fatto che purtroppo abbiamo
avuto ragione nel parlare poche
settimane fa di “falsa ripartenza”
dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil. Non può es-
FORTI TIMORI
MarioBravi(Cgil)
commenta
negativamentei dati
Istatsull’economialocale
PROFONDO ROSSO
Il tasso di disoccupazione
va dal 10,5% del 2013 al 12,6%
Siamo i peggiori dopo il Lazio
serci crescita, infatti, senza nuova
occupazione o aumentando la
precarietà del lavoro esistente. Da
questo baratro si esce soltanto con
una politica economica alternativa, che metta veramente al centro
un Piano del Lavoro per l’Umbria». Secondo Bravi la situazione
è veramente drammatica e sono
ancora i numeri dell’Istituto di statistica a suscitare i commenti del
sindacato: «Gli occupati — fa notare : nel I trimestre scendono dai
362mila del 2013 agli attuali
354mila, con una perdita secca di
8mila occupati. Aumentano di pari passo i disoccupati (+ 9mila unità), con il tasso di disoccupazione
che balza dal 10,5% del 2013 al
12,6% attuale. Dopo il Lazio è il
dato peggiore nel centro Italia. Un
dato storico, che induce a serie riflessioni». Volendo infine fornire
l’identikit del disoccupato tipo,
l’incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, e in Umbria questa tendenza si accentua, interessa
in quasi sei casi su dieci i giovani
con meno di 35 anni. Il 58,6% dei
disoccupati cerca lavoro da un anno o più. E nella maggior parte dei
casi ha anche una laurea in tasca.
Silvia Angelici
FORMAZIONE ULTIMI GIORNI PER LE ISCRIZIONI ALLE LEZIONI ORGANIZZATE DA CONFCOMMERCIO
Il corso Iter fa diventare agenti e rappresentanti di commercio
· PERUGIA
PER I GIOVANI che cercano sbocchi occupazionali come agenti e rappresentanti di commercio sta per partire un corso organizzato da Iter–
Confcommercio, in calendario il 10 giugno.
Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in
lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la
settimana. Per le iscrizioni, questi sono gli ultimi giorni utili per presentare domanda, e per
ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter
( 075-518491 – 7828509). Le iscrizioni possono
essere effettuate anche presso le Associazioni
territoriali di Confcommercio oppure on line,
tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso: diploma di
scuola dell’obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunitari. Chi è in possesso del diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche – giuridiche può esercitare la
professione senza dover frequentare il corso.
Principali argomenti: diritto civile e commer-
ciale, legislazione tributaria e fiscale, legislazione previdenziale e assistenziale, disciplina contrattuale dell’agente di commercio, comunicazione, tecniche di vendita, marketing, orientamento al lavoro. Tutti i corsi sono calibrati sulla base delle specifiche esigenze degli imprenditori. Sono riconosciuti dalla Provincia di Perugia e dalla Regione; per questo hanno validità
su tutto il territorio nazionale. Sono a numero
chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un’assenza massima del 25% delle ore del
corso.
CNA SOTTO ESAME 235 ATTIVITA’ MANIFATTURIERE: SEGNALATI ONERI IMPROPRI E SGRAVI MAI APPLICATI
«Costi energetici delle imprese, bollette anomale»
· PERUGIA
di gas: dell’accisa agevolata beneficiano appena 51 imprese sulle
150 prese in esame. Sia nei contratti di energia elettrica che di
gas naturale infine solo al 9% delle imprese manifatturiere viene
applicata l’Iva ridotta prevista per
esse. Anche il costo che le imprese di piccole dimensioni pagano
per la materia prima energetica è
sensibilmente più alto rispetto a
quello concesso alle grandi aziende».
BOLLETTE GONFIATE, oneri impropri per l’energia elettrica, Iva e
accisa ordinarie sulle forniture di
gas naturale pagate da aziende manifatturiere che avrebbero invece
diritto alle aliquote ridotte. Per
non parlare dei costi della materia
prima.
LO SCENARIO emerge dall’indagine che Benedetta Tribolati e Elisa Cinfrignini di Cna Umbria
hanno condotto su 400 bollette di
energia elettrica e gas naturale di
altrettante imprese umbre rappresentative, sia per settore di appartenenza che per dimensioni, del
tessuto produttivo della regione.
235 le imprese manifatturiere indagate, 115 quelle erogatrici di ser-
vizi vari, 50 le aziende del settore
delle costruzioni, di cui il 95% di
micro e piccole dimensioni e il
5% di media grandezza. «Le anomalie che emergono sono rilevanti — afferma Pasquale Trottolini
(nella foto con Roberto Giannangeli) —. L’indagine ha rilevato che solo al 20% delle imprese
vengono applicati oneri corretti
sulla bolletta elettrica. Non va meglio nei contratti per la fornitura
«I RISULTATI dell’indagine —
conclude Roberto Giannangeli,
direttore di Cna Umbria — ci
hanno confermato che c’è molto
da fare. Ci stiamo muovendo anche sul fronte dei costi della materia prima con un progetto pilota
che prevede gruppi d’acquisto».