Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Personaggi Mir, artista Ternano dell’anno per caso e riciclista per scelta Sfida a suon di voti, i dieci candidati in corsa Paolo Mirmina, custode di Palazzo Penna, degli scarti in discarica fa opere d’arte PAGINA 22 CALZOLAI PAGINA 9 Anno XV numero 325 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro DEBUTTO A GENNAIO, IL 20% DELLE DICHIARAZIONI TOTALMENTE FALSO Isee, la stretta: via i benefici a 13mila famiglie umbre Ecco il nuovo modello, stanerà i finti poveri MAIORCA PAGINA 5 L’OPINIONE PERUGIA - Il 20% delle dichiarazioni Isee è totalmente falso e il 90% di coloro che presentano il modello (serve per avere diritto ai benefici sociali come esenzioni ticket sanitari, gratuità o sconti per l’asilo nido o le mense scolastiche, fondi assistenziali, borse di studio, abitazioni e così via) dichiara - nella stragrande maggioranza dei casi mentendo - di non avere un conto in banca. In Umbria sarebbero 13mila le dichiarazioni Isee totalmente false (58mila, invece, quelle in cui si afferma di non avere un conto in banca) e molto altre sarebbero “taroccate”. Da gennaio debutta la nuova dichiarazione, cambiano molte cose per stanare e colpire chi ci marcia. Ecco quali. Economia Il segretario Fiom nel mirino di Governo e Fim LA SIDERURGIA VA NAZIONALIZZATA di BRUNO DI PILLA È l’acciaio di Stato l’orgogliosa risposta al predominio di multinazionali e fondi sovrani stranieri, che hanno già fatto strage d’imprese italiane operanti in settori strategici. Anche in virtù delle sacrosante (...) Bps, Direzione generale in forte “dimagrimento” «Ast, no a un accordo a tutti i costi», Landini spacca i sindacati SBARDELLA PAGINA 28 Acqua, nel 2015 bollette in media su del 4,8% LIBEROTTI PAGINA 20 SEGUE A PAGINA 45 Terni Landini ieri a Terni PAGINA 27 Perugia Foligno Criminalità Isrim in fallimento, Nell’assise comunale Quintana, tutti Combattimenti tra cani, allarme i lavoratori “pianista” incastrato i candidati in lizza occupano il Comune dallo streaming per i consigli dei Rioni in Umbria CARDUCCI PAGINA 21 PAGINA 6 PAGINA 16 Ebola, contagiato un medico È italiano, verrà ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma PAGINA 25 ELEZIONI REGIONALI Renzi vince ed è soddisfatto Emilia Romagna e Calabria al centrosinistra, ma l’astensionismo boom preoccupa PAGINA 24 COLETTA PAGINA 27 PIPPI PAGINA 3 EDILIZIARIO PIOVE, GOVERNO LADRO di PAOLO FELICI* «È colpa della politica». Se parli di alimentazione: «È colpa della politica», se discuti di automobili: «È colpa della politica», se chiacchieri delle vacanze: «È colpa della politica», se ti lamenti (...) SEGUE A PAGINA 28 Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria 6 Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it perugia “Pianista” in Consiglio, è polemica Un video di una riunione dell’assise mostrerebbe il consigliere Camicia (FI) votare per conto di altri PERUGIA - Nella vicina Foligno, nei mesi scorsi, una vicenda simile è “quasi” costata la testa - e l’incarico - a Rita Barbetti, vicesindaco della Giunta Mismetti. A Perugia, per il momento, la certezza è che il presidente del consiglio comunale, Leonardo Varasano, ha comunicato di aver attivato gli uffici per un rapido controllo. «Prendo atto, verificheremo. Ognuno è responsabile del proprio comportamento in Consiglio», ha detto ieri pomeriggio ribadendo la necessità di garantire l’onorabilità della massima assise cittadina. La vicenda è quella dei consiglieri COMUNE Uffici, varati i nuovi criteri PERUGIA - Durante la seduta consiliare di ieri pomeriggio, l’assemblea di Palazzo dei Priori ha approvato la delibera di Giunta in cui vengono fissati i criteri generali di organizzazione dell’Ente. Inizia così, di fatto, il processo di riorganizzazione della macchina amministrativa cui sta lavorando la Giunta Romizi. Razionalizzazione e diminuzione della spesa, diminuzione del numero dei dirigenti e realizzazione di un nuovo sistema di valutazione, sicurezza urbana, semplificazione, dialogo con i cittadini, nuovi meccanismi di controllo e revisione della struttura del governo del territorio: questi i paletti fissati nell’atto. Un fermo immagine del video del “pianista” in Consiglio “pianisti”, ovvero quei consiglieri con il vizietto di votare anche per conto dei colleghi. A far scoppiare la querelle è stato un video (che si può vedere sul sito del Giornale dell’Umbria) che da alcune ore circola su Facebook. Quindici secondi estratto dallo streaming della seduta consiliare del 17 novembre in cui si vedrebbe il consigliere Carmine Camicia (FI) allungare il braccio e votare al posto di un collega. Nel caso specifico Massimo Perari. La questione, come c’era da aspet- Capanna sceglie il vitalizio: addio Corecom Colpa di una «leggina dei soloni della Lombardia». Le ragioni delle dimissioni PERUGIA - Mario Capanna non è più presidente del Corecom. Dopo l’annuncio delle dimissioni, ieri mattina sono arrivate le motivazioni del gesto. Tutta colpa di una leggina di «quei soloni della Regione Lombardia» - ha detto Capanna - che impongono agli ex consiglieri regionali di quell’Ente (e tra questi c’è ap anche Capanna che tra il vitalizio del Pirellone e quello da parlamentare percepisce 5mila euro netti di pensione, come chiarito da lui stesso) di scegliere: o il vitalizio regionale, o l’assegno dell’eventuale incarico Perugia ci riprova e si candida a Capitale europea dei giovani per il 2018 PERUGIA - Perugia, con la propria candidatura a Capitale europea dei giovani per il 2017, ha avviato un percorso di crescita. Ora, forte del lavoro portato avanti, vuole affrontare la nuova sfida del 2018: si può riassumere così quanto detto ieri dall’assessore regionale alle Politiche giovanili, Carla Casciari, dall’assessore del Comune di Perugia, Dramane Diego Wagué, e dal portavoce del Forum regionale dei giovani, Gabriele Biccini, nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare il percorso che porterà il capoluogo umbro a candidarsi a Capitale Europea dei Giovani per il 2018. «Occorre ripartire - ha detto Biccini - con la consapevolezza che, per centrare l’obiettivo, altre città hanno impiegato anni di lavoro. A La replica: «Tutto da provare La sinistra pensasse ai suoi, c’è qualcuno che gira e poi preme il pulsante non si sa di chi» tarsi, è finita al centro della seduta consiliare di ieri. In primis è stato il capogruppo del Pd, Diego Mencaroni, a puntare il dito sull’atteggiamento che avrebbe tenuto Camicia: «In maggioranza ci sarebbero alcuni consiglieri che avrebbero votato per conto di altri, si vede chiaramente in alcuni filmati relativi allo streaming del Consiglio del 17 novembre». Qualora la fattispecie fosse verificata - ha detto Mencaroni - il Pd chiede che vengano presi dei provvedimenti contro i consiglieri “pianisti”. Nel corso della seduta è stato il consigliere Bori (Pd) a rincarare la dose: «Fatto di una gravità assoluta e che non può essere fatto passare in secondo piano, ne va dell’onorabilità di questa assisise». Per questo Bori ha chiesto una sospensione dei lavori dell’aula per decidere come procedere. Bori ha incassato l’appoggio del consigliere pentastellato Cristina Rosetti che si è detta «favorevole, non possiamo ignorare fatti di una gravità assoluta. Soprattutto perchè queste cose non possono succedere all’interno del Consiglio. Serve una verifica». Più prudente la posizione del consigliere di maggioranza, Emanuele Scarponi (Ncd): «Ho l’impressione che si tratti di una strumentalizzazione». Alla fine è stata la volta del diretto interessato, Carmine Camicia, a prendere la parola. Il consigliere ha rispedito al mittente le accuse, senza però fornire una versione ufficiale su quanto si vede nel video: «È tutto da provare. In quel filmato io ho visto un altro consigliere che gira per l’emiciclo e ad un certo punto va a votare, ma siamo sicuri che abbia votato per sé o per altri? La sinistra dovrebbe pensare ai suoi, prima di parlare dei consiglieri della maggioranza». Sarà, ma il video in questione lascia poco spazio all’immaginazione. L’annuncio della candidatura Perugia, in poco tempo, è stato fatto tantissimo e, tra i passaggi più importanti, va ricordato che siamo riusciti a dare vita al Forum regionale dei giovani, l’organizzazione che ha permesso e, permetterà ancora, di creare reti internazionali nell’ambito delle politiche giovanili, a supporto di un percorso non facile, per il quale occorrono competenze e abilità di elevato livello da spendere nel contesto. Per Biccini «la strategia vincente è ‘fare rete’». che si sta svolgendo in un Ente e per cui si percepisce un’indennità. Capanna ha scelto il vitalizio lombardo ma «quella legge è un atto grave perchè di fatto va a creare un problema negli affari istituzionali di un’altra Regione, l’Umbria». Tre le motivazioni messe in fila dall’ormai ex presidente del Corecom, che continuerà a svolgere le funzioni fino alla nomina dei nuovi vertici prevista per il prossimo anno. «Mi dimetto con dispiacere per il gran lavoro fatto. Potrei rimanere rinunciando all’indennità, ma preferi- sco lasciare questo mio posto a qualcun altro, magari un bravo giovane che così potrà prendere i 1.230 euro che attualmente io percepisco». Il secondo motivo, invece, è di altra natura: «Non sta né in cielo né in terra che uno debba svolgere una delictata funzione istituzionale senza percipire un’indennità». In terzo luogo «intendo dimostrare che non sono attaccato al prestigio della poltrona, ora sarò libero di condurre una battaglia che altrimenti sarebbe apparsa interessata e personalistica». A. LUC. Mario Capanna Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 9235028 [email protected] www.giornaledellumbria.it Intesa nel nome del Poverello gubbio Turismo, trasporti e cultura al centro del primo summit Gubbio-Assisi di MARCO MONTEDORI GUBBIO - Partire dalla storia comune per avviare una serie di relazioni e di iniziative in campo culturale, turistico ed economico. È un incontro che è stato definito «storico», quello avvenuto ieri a fra i sindaci di Gubbio, Filippo Mario Stirati, e di Assisi, Claudio Ricci. Un primo summit con l’impegno di procedere, anche con passi formali delle due Amministrazioni e dei consigli comunali, verso «quello che storicamente esiste da sempre, almeno dal momento in cui Francesco ha unito indissolubilmente le due città, con la sua nascita, le sue scelte di conversione, la successiva storia devozionale», riferisce palazzo Pretorio in una nota. Un “patto” di cui si parla da anni, e del quale Stirati e Ricci hanno tracciato ieri alcuni punti cardine, che si tradurranno a breve anche in Vittorina La chiesetta rappresenta il cuore del percorso francescano di Gubbio un vero e proprio protocollo d’intesa. L’impegno di un accordo fra Assisi e Gubbio era stato sostenuto con forza, durante la campagna elettorale, dalla lista “Popolari per Gubbio” di Pasquale di Bacco. Centrale, naturalmente, per i due territori il Sentiero francescano e l’impegno di valorizzarlo a livello internazionale. Percorso che si inserisce, a sua volta, in un ambiente paesaggistico e urbanistico con molte valenze comuni da riscoprire. Un altro caposaldo dell’asse IL LADRO IN FUGA Carabiniere in borghese recupera un’auto rubata GUBBIO - Ha avuto la prontezza e la memoria di ricordarsi che quell’auto era stata rubata, lanciandosi all’inseguimento del presunto autore del furto, che però è riuscito a scappare. Protagonista un carabiniere fuori servizio che ieri mattina, passando per una via dell’immediata periferia cittadina, ha notato l’auto ferma con un uomo a bordo. Subito si è avvicinato ma il conducente, accortosi di essere stato individuato, è fuggito facendo perdere le sue tracce. L’auto era stata rubata fuori regione alcune settimane fa, e i carabinieri hanno avviato le indagini per capire se sia stata utilizzata per commettere qualche reato in zona. Non si esclude che l’uomo fosse in compagnia di un o più complici. Gubbio-Assisi sarà il potenziamento dei collegamenti infrastrutturali, con la richiesta di attivazione di una linea diretta di autobus fra le due città e di migliori collegamenti con l’aeroporto regionale intitolato al santo patrono d’Europa. «Ma ci sarà anche da mettere a punto azioni per la promozione turistica, di cui potrebbe beneficiare fortemente la città dei Ceri - spiega ancora il Comune - e un’agenda annuale di ricorrenze e scambi culturali e di rievocazione, costanti e continui, a rinsaldare con piccole iniziative lo spirito di unitaria azione, nel nome di due città, Assisi e Gubbio, che guardano al futuro e si aprono per arricchirsi e restituire al mondo intero un’immagine di bellezza e di autentica storia». Cominciano le attività del nuovo ufficio per l’ecumenismo voluto dal vescovo Ceccobelli e affidato a don Stefano Bocciolesi Dialogo fra religioni, Diocesi in prima linea Monsignor Elio Bromuri GUBBIO - Una spinta al dialogo fra le religioni in un mondo sempre più complesso e globale. La Diocesi scende in campo con l’attività del neonato ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso voluto dal vescovo Mario Ceccobelli e affidato a don Stefano Bocciolesi. Il primo appuntamento del nuovo ufficio si è svolto nei giorni scorsi all’hotel Beniamino Ubaldi e ha visto al centro il documento “Unitatis Redintegratio” approvato dal Concilio Vaticano II. Erano presenti i relatori monsignor Elio Bromuri, direttore del centro ecumenico universitario SanMartino di Perugia e la professoressa Annarita Caponera, docente di Ecumenismo e Dialogo Interreligioso dell’istituto teologico di Assisi. Proprio don Stefano, nel discorso di apertura, ha spiegato come la scel- Un convegno dedicato ai documenti del Vaticano II ha inaugurato le iniziative del neonato organismo ta della data non sia stata un caso: il cinquantesimo del decreto Unitatis Redintegratio, il 21 novembre 1964. «È importante - ha affermato - tornare alle sorgenti della fede: gli scritti e i documenti conciliari per capire che l’Ecumenismo non è un’appendice del Concilio, ma il sottofondo». Monsignor Bromuri ha sottolineato la dimensione «panecumenica» della Chiesa dopo il 1964. «L’Ecumenismo è per tutti - ha esclamato don Elio - non soltanto per i sacerdoti o gli specialisti». «Non si tratta di pacifismo, di buonismo», ha puntualizzato Caponera, sostenendo che bisogna cambiare superando il metodo basato sull’enfatizzazione dell’errore altrui. Per informazioni e approfondimenti sulle attività del nuovo ufficio sono attivi il sito internet ecumenismoedialogo.wordpress.com e la pagina facebook “Ufficio ecumenismo e dialogo - Diocesi di Gubbio”. 15 “100 RAMAZZE” Parco Ranghiasci rimesso a nuovo grazie all’impegno dei volontari GUBBIO - L’associazione “100 ramazze” di nuovo a segno”. L’esercito dei volontari è tornato al lavoro per tutto il fine settimana con l’obiettivo di ripulire la parta alta di parco Ranghiasci, dove l’associazione aveva già promosso un’altra iniziative alcune settimane fa in collaborazione con “Buio verticale”, il gruppo speleologico del Cai di Gubbio. L’obiettivo era quello di rimettere a nuovo il parco anche in vista dell’apertura delle lezioni della “Scuola dei mestieri e delle professioni” che a breve prenderà il via (il 5 dicembre) negli spazi del villino Ranghiasci. «Si fa sempre più stretta la collaborazione tra cittadini e istituzione - è il commento degli assessori Lorena Anastasi, Giordano Mancini e Francesco Pierotti - sul fronte del volontariato e della cura del “bene comune”. Sono già tante le iniziative messe in campo, con un’ampia partecipazione ed è un incentivo a proseguire e produrre risultati per la collettività. Come Amministrazione, ci sentiamo stimolati in direzione di un’azione congiunta tra pubblico e privato e ogni episodio non deve rimanere isolato ma inserirsi in una modalità condivisa di percorso, collaborazione e partecipazione alla vita pubblica, in termini di responsabilità collettiva e anche di contribuito in tempi di notevoli difficoltà economiche. L’obiettivo è quello di consentire a singoli individui, associazioni di volontariato, imprese di mettere a disposizione risorse e capacità per realizzare una “rigenerazione urbana” - concludono gli amministratori - con interventi di recupero, trasformazione ed innovazione di beni comuni, soprattutto intervenendo nei numerosi spazi pubblici della città dei Ceri». Fra le tante iniziative promosse dalla neonata associazione “100 ramazze” negli ultimi mesi, la ripulitura del torrente Camignano, quella dei giardini del Duomo e la pulizia dei tombini in gran parte del centro storico. “Lc3”, concorso di disegno per dipendenti e familiari «L’obiettivo è mettere in primo piano le persone» Come usare i social network senza correre rischi, al via la serie di incontri al “Cassata-Gattapone” GUBBIO - L’azienda di trasporti eugubina “Lc3”, brand della Logicompany3 srl con sedi in molte altre regioni d’Italia, promuove un concorso di disegno aperto a tutti i familiari dei dipendenti (autisti, impiegati, dirigenti). «Lc3 crede che avere obiettivi condivisi sia la soluzione e l’elemento di forza, per continuare a fare impresa», spiega la società. Il concorso di disegno mette in primo piano le persone. «Mogli, fidanzate, genitori o figli che con un gesto provano a concretizzare GUBBIO - Utilizzare i mezzi di comunicazione in modo responsabile e ragionevole in un mondo che presenta sempre più rischi. È lo scopo del progetto avviato dall’istituto “Cassata-Gattapone”, volto a fornire agli studenti di tutte le classi un panorama chiaro delle principali norme in materia e soprattutto delle responsabilità cui si espone chi abusa di questi strumenti, anche alla luce dei pericoli insiti nell’anonimato di alcuni utenti. Partner del progetto sono l’associazione “Il coraggio questo magnifico sentimento per i loro cari spiega ancora la Lc3 - che spesso dedicano la maggior parte della propria vita all’occupazione che svolgono, contribuendo alla crescita dell’azienda». Lc3 è leader nel sostenibilità ambientale essendo la prima azienda a disporre di automezzi a metano liquido. Nel 2015 l’azienda conterà altri 50 veicoli ecologici. Lc3 ha sedi in Umbria, Toscana, Marche, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. della paura” di Perugia, la polizia postale, Nicla Flavia Restivo del tribunale di Perugia e il capitano dei carabinieri Pier Giuseppe Zago. È prevista una serie di incontri e confronti con gli esperti nell’aula magna della scuola, che saranno aperti anche ai genitori. Il primo appuntamento si terrà oggi e vedrà la presenza dell’associazione “Il coraggio della paura” con esperti in materie giuridiche e di una psicologa che illustreranno le tematiche del progetto e parleranno di casi realmente accaduti. Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria 16 foligno Redazione Tel. 0742 342764 Fax 0742 345105 [email protected] www.giornaledellumbria.it Più turisti, ma all’insegna del “mordi e fuggi” Bene l’afflusso, ma sono meno quelli che pernottano nel comprensorio di SIMONA FUSO FOLIGNO - Aumentano del 2,78 per cento gli arrivi e diminuiscono le presenze del 1,29 per cento. È questo il bilancio del movimento turistico del comprensorio in base alle variazioni percentuali del 2013 e 2014 fornite dall’ufficio statistica del Comune di Foligno. I dati si riferiscono alle città di Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi e Valtopina aggiornate al mese di settembre di quest’anno e suddivise in servizi alberghieri ed extralberghieri, e sia i italiani che stranieri. In totale sono arrivati quest’anno in tutto il comprensorio 150.677 turisti che hanno soggiornato almeno un giorno, mentre le persone che hanno dormito nelle strutture per più giorni sono state 372.395. In totale generale, c’è un aumento degli italiani dell’1,20 negli arrivi, mentre diminuiscono del 3,24 le presenze. Gli stranieri invece fanno registrare una percentuale in positivo del 9,98 per cento di arrivi e del 4,36 di presenze. Nello specifico delle strutture, reggono gli esercizi alberghieri con un totale in positivo di 4,50 per cento di arrivi e 3,12 di presenze sia di italiani che stranieri, mentre negli esercizi extralberghieri l’andamento cambia tra turisti italiani e stranieri: diminuiscono infatti gli arrivi dell’1,61 e le presenze di 9,92 degli italiani, mentre reggono gli stranieri con 2,39 arrivi e 0,61 presenze. Gli esercizi extralberghieri registrano quindi in totale una diminuzione del 0,83 di arrivi Chiaroscuro Più turisti in arrivo nel comprensorio, ma restano solo poche ore e -6,52 di presenze. Da questi dati generali si differenziano i Comuni del comprensorio. In assoluto la città che ha registrato la più alta affluenza turistica è Bevagna con un più 10,91 per cento di arrivi e 4,65 di presenze. Nella città delle Gaite sono stati registrati nei primi nove mesi dell’anno 14.848 arrivi e 45.851 presenze con valori sempre in positivo negli esercizi alberghieri e solo una lievissima diminuzione nelle presenze degli italiani nelle strutture extralberghiere. Subito dietro c’è Spello che registra un aumento di ben 5,89 per cento di arrivi e 2,71 di presenze con un totale di 16.130 arrivi e 39.745 di presenze nel 2014. Presenze turistiche in aumento anche a Foligno con una percentuale in positivo di 3,75 per cento di arrivi e 3,31 di presenze. Nello specifico, nella città della Quintana sono in diminuzione gli arrivi e le presenze negli esercizi extralberghieri, mentre gli alberghi fanno da traino verso il risultato positivo che registra ben 73.906 arrivi e 146.920 presenze nel 2014. A Trevi invece si registra in totale un dato positivo negli arrivi pari al 5,58 per cento e una diminuzione del 6,52 delle presenze. Anche Montefalco regge la percentuale di arrivi con un valore positivo dello 0,40 per cento, mentre sono in calo le presenze del 2,07. In diminuzione di arrivi del 4,97 e di presenze del 9,77 è invece Nocera Umbra. Le variazioni percentuali di Gualdo Cattaneo, Valtopina e Sellano non sono suddivise in esercizi alberghieri e extralberghieri, ed è Quintana, ecco i nomi in lizza per i consigli dei Rioni Domenica si vota per il rinnovo degli organismi. I priori verranno eletti alla prima riunione utile FOLIGNO – Al voto i dieci rioni dell’Ente Giostra Quintana. Domenica dalle 10 alle 20 i quintanari dovranno votare i 15 consiglieri di ogni singolo rione, mentre i priori saranno eletti nella prima riunione utile. Di seguito la lista dei candidati. Rione Ammanniti Gianni Bizzarri, Lorenzo Capoccia, Daniela D’ilario, Lorenza D’ilario, Marcode Santis, Nicola Epifani, Leonardo Epifani, Fabio Fiordiponti, Federico Fiordiponti, Annarita Gelsi, Marco Guidoni, Sabrina Mellone, Andre Arossi, Filippo Scarponi, Beatrice Tardioli, Matteo Venanzi. Rione Badia :Chiara Bastianelli, Baldaccini Raoul, Baldaccini Francesca,Fabio Cappuccio, Giulio Cavaceppi, Elia Campagnacci, Tiziano Cavallini, Marco Roberto Deriu, Andrea Luccioli, Alessandro Metelli, Debora Mariani, Massimo Reali, Luca Rappa, Daniele Stelletti, Fabrizio Tiburzi, Massimo Tiburzi, Mauro Scopetti, Mattia Valeri, Simone Valeri. Rione Cassero David Angelucci, Arditi Luca, Brunelli Stefano, Bruschi Giordano, Cerbini Lara, Chiacchiera Moreno, Corsalini Samuel, Cuccagna Carlo, Marano Luciano, Ortolani Florio, Paccamiccio Leonardo, Pantaleoni Matteo, Recchioni Giorgio, Remoli Marco, Zoppi Andrea. Rione Contrastanga Luca Buoncristiani, Paolo Caldarelli, Stefano Coltorti, Michelangelo Epicoco, Francesca Faccendini, Francesco Felicioni, Piergiorgio Ferri, Fabio Luccioli, Alda Marchi, Alessandro Martini, Carlo Mattioli , Marco Mattioli, Lara Micanti, Rossano Pinchi, Andrea Spuntarelli, MaurizioVinti. Rione Croce Bianca: Valentina Antonelli, Alessandra Arena, Carlo Carini, Francesco Ceccarelli, Lucia D’angeli, Francesco Di Marco, Leonardo Germani, Gianluca Mancinelli, Flavio Mattei, Eleonora Metelli, Gabriele Nacca, Martina Nardone, Michele Poli, Amulio Ponti, Andrea Ponti, Giampaolo Raponi, Giorgia Vicari, Cristina Vitiani. Rione Giotti Claudia Angelini, Augusto Arcangeli De Felicis, Bruno Baldini, Pierpaolo Battaglia, Piero Ciancaleoni, Luigi Consonni, Giuseppe Detto Peppino De Santis, Leonardo Dolci, Federico Falfari, Tomas Luzi, Paolo Maracchia, Alessandro Detto Pugio Marsili, Pierpaolo Mazzoni, Alessandro Detto Australiano Meniconi, Simone Paracucchi, Mattia Quintini, Sara Sordi, Marco Terzarede, Michela Verdenelli. Rione La Mora Alessio Albani, Chiara Bartolomei, Cesare Bertoldi, Gioele Ciancaleoni, Daniela D’aurizio, Fabrizio D’aurizio, David Difino, Michelagelo Donati, Dino Evangelistella, Giacomo Felicioni, Michela Felicioni, Stefano Felicioni, Clarisa Franceschini, Fabio Giappichelli, Elia,Maiuli, RaoulMaiuli, Piero Menichini, Manuel Mesolella, Irene Metelli, Massimo Montanari, Mirko Moretti, Ilaria Pelafiocche, Edoardo Piastrelli, Andrea Preziosi, Cristiano Preziosi, Nadia Ranocchia, Paola Scarponi. Rione Morlupo Luca Detto Montone Angeli, Riccardo Detto Solo Bardi, Graziano Bastioli, Gabriele Detto Gattu Bazzucchi, Marco Bosano, Andrea Broccolo, Aurora Cardinali, Eugenio Cesarini, Francesca Cesarini, Andrea Detto Topolone Di Cicco Pucci, Cristiano Donati, Paolo Ercolani, Elisabetta Maggi Leoncilli Massi, Marica Gasparrini, Marco Massini, Rosella Morici, Luca Nieri, Giulia Pambianchi, Ilario Pallegrini, Claudio Santarelli, Simone Santocchi, Francesco Sebastiani, Roberto Detto Daffy Sebastiani, Francesca Torti, Alessandro Trivelli. Rione Pugilli Alessandra Aprea, Marco Bartocci, Valentino Belmonte, Ivano Bruschi, Andrea Casini, Chiara Cesarini, Paolo Coleti, Roberto Coletti, Elia Fedele, Riccardo Federici, Ferri Irene, Francesco Mattioli, Stefano Mattioli, Luca Molari, Roberto Molari, Marco Properzi, Andrea Rondelli, Simone Rosati, Mirco Rutili, Nicolò Venerini. Rione Spada Elisa Ballanti, Nazzareno Benedetti, Marco Bizzarri, Alessio Castellano, Alessio Cavanna, Federica Costarelli, Graziano Onali, Carlo Paolucci, Leonardo Pastorelli, Alessandro Reali, Riccardo Ricci, Omar Ricciolini, Roberta Rosignoli, Riccardo Santarelli, Lorenzo Sdei, Jonathan Spaziani. stato fornito solo un totale generale: Gualdo Cattaneo registra una diminuzione del 25,34 per cento di arrivi e del 20,73 di presenze, mentre a Valtopina gli arrivi calano del 19,80 per cento e le presenze del 19,72. In positivo invece Sellano con il 30,80 per cento in più di arrivi e il 27,89 di presenze. A FIAMENGA Scuolabus con dieci studenti fuori strada FOLIGNO – Finisce fuori strada l’autobus della scuola con dieci studenti a bordo. Ieri mattina poco prima delle 8, un autobus di linea è finito con la ruota dentro un fosso nei pressi della strada che dalla frazione di Budino porta a quella di Fiamenga. A bordo c’erano una decina di ragazzi che stavano andando a scuola a Foligno, e una donna, quando l’autista ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. Sul posto è subito intervenuta la polizia municipale e i vigili del fuoco, e successivamente la polizia provinciale, per cercare di rimettere in carreggiata l’autobus. È stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco di Perugia che hanno dovuto utilizzare un mezzo da traino per tirare su l’autobus dal fosso. Solo dopo alcune ore il mezzo è tornato a circolare ed è ripreso il servizio di linea che dalle frazioni arriva nel centro storico di Foligno. I ragazzi e la donna che si trovava a bordo, a parte lo spavento, non hanno riportato ferite, ma sono comunque arrivati a scuola in ritardo dopo il suono della campanella. Palestra di Sterpete, stamattina la posa della prima pietra FOLIGNO - Al via questa mattina i lavori della nuova palestra della scuola di Sterpete. Alle 10 , dopo la conferenza stampa per illustrare il progetto, ci sarà infatti la posa della prima pietra della struttura sportiva che sarà realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Interverranno il sindaco Nando Mismetti, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno Alberto Cianetti, il consigliere comunale delegato allo sport Enrico Tortolini, il presidente del Club Scherma Foligno Vito Giannico, tecnici comunali ed esterni che hanno curato il progetto. L’appalto è stato finanziato per 754mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e per 60mila euro con fondi del bilancio comunale. L’importo dei lavori comprensivo dei costi di progettazione esecutiva ammonterà a 657.800mila euro al netto dell'Iva. L’intervento prevede la realizzazione di una palestra scolastica con area di gioco di circa 450 metri quadri, la palazzina adibita a spogliatoi e servizi, oltre alle opere di sistemazione dell’area esterna. Sul progetto è stato acquisito anche il parere Coni per l’omologazione della palestra per la scherma e per la pallavolo. È inoltre possibile l’utilizzo per l’attività motoria a corpo libero nonché per il minibasket per le attività scolastiche. Gli spazi dedicati all’attività fisica prevedono attrezzature ginniche, tribune e spazi per il pubblico. Intanto lunedì la giunta comunale ha approvato gli elaborati di progetto definitivo della palestra di via Nazario Sauro ai fini della domanda di contributo in conto interessi sui mutui agevolati dell'istituto per il credito sportivo per spazi sportivi scolastici. La palestra di via Nazario Sauro è inserita nel piano triennale delle opere pubbliche: per la sistemazione saranno impiegati ben 200mila euro. Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it todi-deruta-marsciano Vinacce, liquido scuro dai silos bag: scatta la polemica DERUTA “Mora” per multe già pagate, è rabbia File alla Municipale Preoccupazione per lo stoccaggio al Cerro, giallo sulle infiltrazioni nel terreno ciono ai molti cittadini che contestano la situazione creatasi al CerMARSCIANO - Le perdite dai si- ro. La polemica è divampata anlos bag riaccendono la polemica che e soprattutto su Facebook dosulle vinacce al Cerro. A più di due ve continuano a girare le foto delle mesi dall’avvio nella zona indu- pozze scure in prossimità dei silos striale marscianese dello stoccag- di plastica. Polemica rilanciata e gio di residui della assecondata anche lavorazione da esponenti e dell’uva, la queconsiglieri comuL’AVVIO stione, che già in nali di opposizioprecedenza per ne. mesi aveva tenuto A intervenire in banco, torna a far particolare sono Giorni discutere. I silosstati rappresentanbag nei quali le viti di Rifondazione Il centro delle vinacce al Cerro nacce vengono incomunista, Moviè stato avviato più di due mesi fa saccate sembrano mento 5 Stelle e e già ci sono polemiche roventi infatti non essere Centrodestra Marcosì risolutivi cosciano. «Non ci me erano stati presentati: nei gior- sono dubbi: dai silos bag sta ni scorsi dai contenitori di plastica uscendo il contenuto che si riversa ha iniziato a uscire del liquido scu- in grandi quantità sul terreno - si ro, certamente la scolatura delle legge sul blog di Andrea Pilati, vinacce stesse. Centrodestra Marsciano - la situaUn fatto forse determinato zione è grave e le autorità comunadall’attrito col terreno sottostante, li dicono di aver già chiesto ad Arforse alla presenza di topi che po- pa di fare i relativi controlli e actrebbero aver rosicchiato i silos certamenti. Quando con una nobag o magari legato alle piogge. In stra Pec chiedevamo, preoccupati, ogni caso le pozze nere non piac- il perché venisse consentito lo di ISABELLA ZAFFARAMI 70 I silos bag e le inquietanti perdite stoccaggio sopra un terreno permeabile, nelle immediate vicinanze di un fosso collegato al Nestore ci veniva risposto che, per quanto al fosso naturale, come valutato da Arpa i silos bag, garantiscono impermeabilità e quindi non sono ravvisabili ad oggi problematiche di ordine ambientale». Tuttavia il modo di stoccaggio suscita molte perplessità, perché i silos bag sono ammassati l’uno all’altro su una superficie irregolare e permeabile senza la possibilità di passare tra i vari elementi per garantire la tenuta e lo stato di conservazione dell’involucro esterno. Stando alle prime verifiche sembra che siano stati i topi a bucare la plastica per arrivare alle vinacce, ma questa eventualità era tutt’altro che imprevedibile e dimostra la scarsa cura con cui l’azienda ha eseguito tutta l’operazione. Come si intende rimedia- re alla vicenda occorsa? - domanda il consigliere comunale - È possibile revocare l’autorizzazione in virtù delle gravi violazioni poste in essere dalla ditta che aveva la responsabilità di garantire e verificare che i silos bag fossero realmente in grado di garantire un stoccaggio sicuro? C’è da vedere come evolverà la vicenda, ma dopo la bocciatura da parte della maggioranza della proposta di integrazione del regolamento di igiene comunale, riguardante un argomento differente, ossia le distanze degli impianti a biomasse dalle abitazioni, ma comunque strettamente connesso - conclude il consigliere -, è fondamentale non abbassare la guardia e continuare un percorso che porti alla tutela del territorio con norme bilanciate e magari anche concertate con il livello regionale nell’interesse esclusivo di Marsciano». Al Ciuffelli si diventa sommelier per lo sviluppo del territorio Oltre trenta i partecipanti al corso di qualificazione promosso dall’istituto agrario di Todi e dall’Ais Umbria TODI - Un corso da sommelier per diffondere la cultura agroalimentare sul territorio. È infatti ormai al giro di boa il corso di qualificazione professionale per sommelier organizzato dall’Ais Umbria e dall’istituto Agrario di Todi, dove l’iniziativa si sta svolgendo in orario serale, a ritmo settimanale, già da più di due mesi. Una trentina i partecipanti, provenienti anche da zone lontane dal territorio tuderte. Il programma prevede l’approfondimento di argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio, che rappresentano le basi della professionalità del sommelier. Direttore del corso è Luca Rosati, coadiuvato da Daniele Tedeschi, Alessio Ca- L’istituto agrario Ciuffelli dove si tengono i corsi per sommelier scianelli e Chiara Pini, mentre in cattedra si alternano tra i migliori docenti dell’associazione italiana sommelier, tra cui, su tutti, il presidente Ais Umbria Sandro Camilli. Al corso, che terminerà entro la fine dell’anno, prendono parte Marco Baldovin, Andrea Balla, Alessandra Belli, Marco Biscardi, Filomena Boscaino, Brunella Brunelli, Ga- 19 briele Brunelli, Samuele Fabbri, Matteo Falchetti, Valerio Gennarucci, Chiara Giussani, Tommaso Grassi, Chiara Maria Marino, Marco Mangiolino, Maria Elena Napoletti, Francesca Neri, Emanuele Nicolai, Monica Pennacchi, Romina Peppucci, Marcello Rinaldi, Gilberto Santucci, Maria Celeste Sordini, Flavia Sbrolli, Giovanni Perni e Filippo Mora. Soddisfatto Luca Rosati, tuderte doc bandiera dell’Ais: «Aver potuto organizzare il corso in un luogo ricco di storia e di tradizione come l’istituto agrario rappresenta un valore aggiunto per questa esperienza alla quale intendiamo dare seguito promuovendo altre iniziative di professionalizzazione». DERUTA - Una furiosa polemica è scoppiata nel fine settimana, dovuta al fatto che molti cittadini si sono visti recapitare bollettini di pagamento, maggiorati di mora, riguardo a sanzioni erogate dai vigili urbani del Comune e relative all’anno 2012. Le ingiunzioni al pagamento arrivano dall’agenzia “Duomo” che, qualche mese fa, ha vinto l’appalto per il recupero e riscossione dei tributi del Comune di Deruta. Come è ovvio, la maggior parte delle persone che non visita regolarmente il sito internet del Comune non è al corrente nemmeno dell’esistenza dell’agenzia e, appena ricevuti i bollettini, molte persone si sono recate direttamente all’ufficio di polizia municipale. Il fatto è che ci sono cittadini che si sono recati a protestare, ricevuta di pagamento alla mano. La polemica è subito rimbalzata sui social network creando un vero e proprio caso. Si è scoperto che le situazioni sono tante e variegate. Per 2 multe del 2012 son arrivate cedole per importi vicini ai 1.200 euro. «Per fortuna - dice un cittadino - sono riuscito a trovare le ricevute relative, ovviamente di importo molto più basso e non dovrò pagare nulla». C’è chi lamenta che, pur essendo in possesso delle ricevute, dovrà comunque sottrarre del tempo al lavoro per presentarle e dimostrare così di non dovere nulla alle casse del Comune. Adesso si sta diffondendo una sorta di caccia alla ricevuta perché ogni famiglia potrebbe aver pagato almeno una multa di cui non ha conservato la traccia. Su incarico del Comune di Deruta da parte della Duomo Gpa srl di Milano, sono stati notificati i solleciti di pagamento con riscossione coattiva, per le sanzioni amministrative derivanti dalle infrazioni al codice della strada, riferite al 2012, che furono notificate a ottobre 2012 oltre i 90 giorni previsti dalla legge e che molti cittadini, per evitare il ricorso, hanno comunque pagato mentre altri si sono opposti e si sono visti annullare la sanzione. Ora quegli stessi cittadini che no trovassero la fantomatica ricevuta dovranno seguire una lunga trafila facendo una ricerca presso la sede centrale delle Poste. Anche ciò avrà un costo aggiuntivo di tempo e denaro per espletare la pratica che richiede un iter di 15 giorni tanti quanti quelli imposti dall’agenzia per il pagamento coattivo. MAURO BRANDA Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Ast, la forzatura di Landini agita i sindacati INDUSTRIA I NODI Il leader della Fiom: «No ad un accordo a tutti i costi» La condanna di Fim e Fismic, critici anche Governo e Pd TERNI - Nella trattiva Ast l’accordo tra le parti è auspicabile, ma «non si può fare a tutti i costi». La miccia l’hanno accesa ieri mattina le parole del segretario della Fiom Maurizio Landini, pronunciate prima ancora di arrivare a Terni, dove nel pomeriggio ha partecipato all’assemblea degli iscritti del sindacato dei metalmeccanici. L’effetto immediato è stato quello di innescare la polemica con un’altra parte rilevante del sindacato, in primis la Fim (con la quale d’altronde le tensioni, anche a livello locale, sembrano covare da diversi giorni), ma anche con il Governo e con il Pd, con i quali si giocano altre “partite” su scala nazionale. Sul profilo Twitter dell’ufficio stampa della sigla dei metalmeccanici della Cisl le parole di Landini sono state infatti giudicate «una strumentalizzazione politica sulla pelle dei lavoratori da 35 giorni in sciopero». E appare un segnale anche la convocazione per questa mattina all’hotel Michelangelo, a partire dalle 9, la riunione della rsu del sindacato, aperta a tutti gli iscritti della Fim Cisl, alla quale parteciperanno anche il segretario generale nazionale, Marco Bentivogli, e il coordi- Maurizio Landini ieri a Terni, dietro Claudio Cipolla FOTO MIRIMAO natore nazionale della siderurgia, Sandro Pasotti. Oggi, alle 15,30 sarà a Terni, nella sede della Uil, per un’altra sorta di “serrate le fila” anche il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, che ieri non ha commentato ufficialmente la sortita di Landini, mentre la Fismic ha definito «irrispettose» le sue parole. Sul fronte di palazzo Chigi è stato invece il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Graziano Del Rio a stigmatizzare le dichiarazioni del leader della Fiom: «le parole di Landini preoccupano il Governo ha detto -. Pensiamo sia un momento di responsabilità per tutti», perché «l’accordo potrà permettere di salvaguardare i posti di lavoro e di evitare gli oltre cinquecento licenzia- menti previsti». Anche la replica di esponenti del Pd non si è fatta attendere. «Invece di mettere in dubbio il raggiungimento di un accordo - ha commentato Alessia Rotta, componente della segreteria dei democratici - si impegni per creare le condizioni giuste per arrivarci. Altrimenti viene il dubbio che si voglia far politica sulla pelle dei lavoratori». Ad accusare Landini di strumentalizzare la vertenze è stato anche il parlamentare Marco Di Maio, secondo il quale «dire che un accordo all’Ast non lo si può fare a tutti i costi, come dice Landini, può sembrare un’ovvietà, ma in una situazione delicata e vicini al raggiungimento dell’obiettivo diventa un’affermazione non utile». 35 I giorni di sciopero dei lavoratori Ast Ilserv, scatta la cassa straordinaria per 207 L’annuncio dell’azienda ai lavoratori che vogliono continuare lo sciopero ad oltranza TERNI - La tegola è arrivata ieri mattina, sotto forma di raccomandata. Una lettera spedita ai 207 lavoratori dell’Ilserv - su 330 circa totali - interessati all’annunciata cassa integrazione straordinaria (a zero ore) attivata dalla più grande azienda esterna che opera all’interno di Ast, dopo le note diatribe sorte con l’acciaieria sui termini dell’appalto. E così la comunicazione aggiunge sul piatto, se ce ne fosse bisogno, altri interrogativi sulla prosecuzione dell’attività all’interno dello stabilimento, vista la centralità dei servizi garantiti da Ilserv. REGIONE UMBRIA AZIENDA OSPEDALIERA S.MARIA – TERNI ESTRATTO BANDO DI GARA Si rende noto che l’Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni - con Delibera n. 823 del 29.10.2014 - ha indetto procedura aperta per l’affidamento della fornitura di : ”Guanti ad uso sanitario occorrenti per le Aziende Ospedaliere e per le AUSL Umbria 1 e 2 della Regione Umbria . Importo totale annuo stimato a base d’asta € uro 601.617,76 oltre iva . Il testo integrale del bando è stato spedito all’Ufficio Pubblicazione CE e alla GURI in data 04.11.2014 (pubblicato sulla G.U.R.I. 5 ^ Serie Speciale n. 129 del 10.11.2014 ) . Lo stesso è stato pubblicato sul sito www.aospterni.it. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 20.01.2015 all’Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni, c.a. ufficio protocollo, Via Tristano di Joannuccio, 1 – 05100 TERNI. Per ulteriori informazioni tel.: 0744 205481 - fax: 0744 205252 e-mail: [email protected] Il Responsabile Unico del Procedimento Sig.ra Carla Caprini I lavoratori dell’Ilserv durante un presidio «Con la presente - si legge nella lettera indirizzata ai lavoratori interessati - Le comunichiamo che, in applicazione della procedura iniziata il 16 ottobre u.s. con comunicazione alle OO.SS. e terminata con verbale accordo il 12 novembre u.s. Ella sarà considerato in cassa integrazione guadagni a zero ore dal giorno 13 novembre u.s. fino ad altra, ulteriore nostra comunicazione». La cassa integrazione «troverà affettiva applicazione immediatamente dalla data successiva al perioso di utilizzo delle ferie residue». La comunicazione - ha spiegato la Harsco, la multina- Dall’assemblea che si è svolta nel pomeriggio al Garden - diverse centinaia gli iscritti Fiom che hanno affollato la sala - Landini ha ribadito ma anche approfondito il suo punto di vista. L’intesa, ha detto, «non dovrà esserci a tutti i costi perché sono stati posti alcuni punti importanti che unitariamente vogliamo siano dentro l’accordo», dal funzionamento dei due forni, agli esuberi zero, all’integrativo. «Riconosco - ha aggiunto - che ci sono stati degli avanzamenti dell’azienda nell’ultimo incontro, ma non sono ancora sufficienti e per questo noi faremo delle controproposte precise». Nella trattativa, ha detto ancora, «abbiamo proposto questioni di merito e concrete, non politiche, quindi inviterei tutti, compreso il Governo, a valutare questo passaggio e a svolgere un ruolo che favorisca un possibile accordo su questi contenuti». Quanto alle reazioni delle altre organizzazioni sindacali alle sue dichiarazioni, Landini ha spiegato che le cose da lui dette «sono le cose che unitariamente sono state dette da Fiom, Fim e Uilm al tavolo della trattativa». Sulla scelta di rimodulare lo sciopero e sulle divisioni emerse negli ultimi giorni tra i lavoratori sulle modalità di prosecuzione della mobilitazione, il leader della Fiom ha sottolineato infine che c’è stato «sempre consenso su tutto quello che è stato fatto, qualsiasi decisione è stata presa insieme nelle assemblee con il vincolo di trovare sempre il massimo di unità possibile». E il senso di responsabilità, ha concluso Landini, viene dimostrato anche «dalla decisione che la rsu unitariamente ha preso, cioè rivedere la rimodulazione degli scioperi mercoledì, il giorno della ripresa della trattativa». FEDERICA LIBEROTTI zionale che controlla Ilserv «non ha potuto essere effettuata prima a seguito dell'indisponibilità delle informazioni e degli strumenti necessari causata dall'incendio degli uffici amministrativi e del conseguente danneggiamento dei mezzi aziendali». Insomma, il baratro intorno ai lavoratori della Ilserv si amplia, ma questa decisione, come detto, rischia di avere strascichi significativi su tutta l’acciaieria. Loro, gli operai che operano per la maggiore ditta esterna dell’Ast, non hanno condiviso la decisione delle rsu del gruppo di rimodulare lo sciopero a partire da mercoledì, annunciando di aver intenzione di continuare la loro mobilitazione ad oltranza, addirittura anche fino al 31 dicembre prossimo. SERVIZIO NECROLOGI Chimica, la Filctem Cgil: «Vertenza oscurata, ma la fase è decisiva» TERNI - È passata in queste settimane in secondo piano, ma è in una fase decisiva la questione della chimica ternana, sulla quale lancia un appello il segretario provinciale della Filctem Cgil, Sergio Cardinali. «Servirebbe - dice - uno sforzo congiunto per rilanciare un polo che, nonostante le grandi difficoltà, ha ancora tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista». Il punto interrogativo maggiore è rappresentato dalla Basell, che ad oggi «non ha ancora messo a disposizione per una reindustrializzazione possibile le aree di proprietà». Rimangono poi i dubbi sulla Novament che «cresce dappertutto, impegnata in nuovi progetti, ma appare sempre meno coinvolta sul territorio ternano». Secondo la Filctem «l’azienda deve continuare ad essere protagonista dello sviluppo della chimica verde, ma ciò richiede idee e di risorse economiche che il territorio da solo non possiede, e quindi c’è la necessità di un intervento concreto ed integrato del governo e del ministero dello Sviluppo economico». Dal canto loro la Regione e il Comune di Terni «devono necessariamente impegnarsi per garantire una svolta alla vicenda». ZENONI & SCARPONI el. 0744 401235 ANNIVERSARIO 25 novembre 1995 25 novembre 2014 La famiglia, con l’amore di sempre, ricorda nel diciannovesimo anniversario la scomparsa di FILIPPO MICHELI Una S. Messa sarà celebrata oggi, 25 novembre alle ore 19.00 nella Chiesa di San Francesco in Terni. La famiglia Lo affida al ricordo e alla preghiera di quanti Lo conobbero. Terni, 25 novembre 2014 Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria terni Isrim, fallimento a un passo I lavoratori occupano il Comune Svanite le soluzioni per il salvataggio, oggi i liquidatori potrebbero portare i libri in tribunale. È protesta: «Presi in giro» TERNI - «Credevamo in voi, che fessi!!! Le vostre chiacchiere ci hanno affamato». Questo lo striscione che da ieri sera campeggia sulle finestre del cortile interno di palazzo Spada occupato dai lavoratori dell’Isrim dopo l’ennesimo tentativo a vuoto per il salvataggio dell’istituto di ricerca che ora apre la strada verso il baratro del fallimento. Già oggi, infatti, o al più tardi entro la settimana, i commissari liquidatori porteranno i libri in tribunale per chiedere il crack dell’istituto per la maggioranza di proprietà pubblica, Comune e Regione in primis. E per i 34 dipendenti, per i quali il 30 novembre scade anche la cassa integrazione straordinaria in deroga, scatteranno i licenziamenti. La situazione, ormai sull’orlo del precipizio da più di un anno, è precipitata negli ultimi giorni dopo l’incontro di venerdì scorso tra Comune, Regione, i vertici dell’Asm e l’unico soggetto privato rimasto interessato a rilevare una parte delle attività dell’Isrim, la cordata formata dalla Mascio Ingegneria e la Centrotest di Ivano Emili. La newco formata ad hoc dalle due imprese era tra le tre (c’erano anche la Ecotech di Perugia e la Analysis di Pantalla) che a fine luglio scorso avevano presentato una manifestazione di interesse ai commissari liquidatori per acquisire alcuni rami di attività dell’istituto. Ma alla fine, dopo mesi di silenzio, a rimanere in piedi è stata solo quella del duo Mascio-Emili che peraltro prevede il rempiego di un numero limitato di persone, 3-4. Sembra ormai sfumato anche l’interesse della società norvegese leader mondiale nelle certificazioni, la Dnv, che - come anticipato dal Giornale dell’Umbria - aveva sondato il terreno nelle scorse settiman. La Dnv stava ragionando su una possibile joint venture con l’Asm per rilevare la parte più consistente delle attività dell’Isrim, quella appunto relativa alle certificazioni. Ufficialmente, come ha sottolineato il sinda- co di Terni Leopoldo Di Girolamo ieri in consiglio comunale, i norvegesi si sarebbero tirati indietro perché non è stato possibile consegnare loro una serie di documenti richiesti sulla situazione dell’istituto in quanto sotto sequestro da parte della Guardia di finanza nell’indagine sull’utilizzo di oltre 2 milioni di euro di fondi europei che coinvolge l’Isrim e che vede tre indagati. Ma per i lavoratori questa sarebbe solo una scusa visto che, nel corso di un incontro che hanno avuto con l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi, sarebbe invece emerso che la società in questione sarebbe quasi stata messa in fuga dalla Regione una volta prospettata la situazione alla quale è arrivato l’Isrim tra debiti e guai giudiziari. A sfilarsi anche l’Asm, che pur avendo dei progetti in cantiere, in queste settimane aveva il cda in scadenza. Insomma, a ieri non c’era una soluzione praticabile per salvare l’istituto ne tantomeno quella della ricapitalizzazione da parte dei soci pubblici che l’ennesimo atto di indirizzo della maggioranza ieri ha proposto e approvato in consiglio comunale dove un gruppo di dipendenti dell’Isrim si era recato chiedendo e ottenendo che la loro situazione venisse messa tra gli argomenti all’ordine del giorno. Un atto giudicato «inutile» dall’opposizione che si è astenuta, ma soprattutto dai lavora- Comune occupato Lo striscione dei lavoratori dell’Isrim tori che - circa 15 - al termine del Consiglio hanno deciso di occupare in maniera permanente il Comune in una sorta di “staffetta” della disperazione con i lavoratori dell’Ast che da ieri hanno invece sospeso il presidio a palazzo Spada. «Rimarremo qui fino a che non sarà trovata una soluzione - dicono - è paradossale che Comune e Regione sbattano giustamente i pugni con il Governo per salvare i posti di lavoro delle acciaierie e invece consentano il fallimento di una loro società e il licenziamento dei dipendenti». I lavoratori dell’Isrim, che hanno trascorso la notte a palazzo Spada, erano intenzionati oggi a “invadere” anche il consiglio regionale, ma la seduta è stata rinviata e loro sono stati convocati dai liquidatori per delle comunicazioni. «Non ci aspettiamo nulla di buono, ma se vogliono dirci qualcosa devono venire qui in Comune», dicono. A Perugia vogliono comunque portare la vicenda i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem che hanno chiesto a Di Girolamo di interessare la governatrice Marini. VINCENZO CARDUCCI IL PARTICOLARE IL CASO Uova e latte alla diossina, polemica infinita TERNI - Sulle uova alla diossina è ormai polemica senza sosta. Dopo l’accusa lanciata dal M5S in riferimento al risultato delle analisi (già note, dicono, al Comune dal 2013 tramite il direttore generale della Asl Sandro Fratini), ora arriva la replica del sindaco Di Girolamo: «Il tentativo da parte del M5S di forzare l’interpretazione delle dichiarazioni fatte dal direttore generale della Asl durante l’audizione in commissione consiliare - afferma Di Girolamo - è fortemente scorretto. Le analisi su latte e uova sono state trasmesse dalla Asl al Comune nella seconda metà del mese di settembre 2014. Basta con questo terrorismo». Ma agli esponenti del M5S la risposta non è piaciuta affatto: «Chiediamo una seduta straordinaria del consiglio comunale durante la quale il sindaco riferisca sulla situazione dei dati ambientali e sui risultati delle analisi sul latte e sulle uova - ha detto Thomas De Luca, consigliere del gruppo del M5S - anche i partigiani venivano definiti terroristi. Le dichiarazioni del direttore dell’Asl sono inequivocabili ed esenti da smentita. Le affermazioni del sindaco sono pura disinformazione». Sul caso giunge anche la posizione di Italia Nostra: «Intendiamo continuare a criticare un approccio fuorviante quale quello portato avanti dal primo cittadino - dicono gli ambientalisti ma indicheremo anche le responsabilità di chi difende per interessi di bottega questo sistema moralmente sfibrato ed esausto». L’ALLARME DELLA UIL Turismo, fondi scarsi ma per gli stati generali il Comune ha speso 18mila euro TERNI - L’evento è stato importante e sicuramente si è trattato di un investimento per il futuro. Ma, con i tempi che corrono per i bilanci pubblici e con i fondi comunali che per il settore non sono mai stati generosi, l’organizzazione 21 degli “stati generali del turismo” di venerdì e sabato scorsi non è costata proprio poco al Comune. Diciottomila euro la cifra impegnata, come si evince nella determina 2694 della direzione Sviluppo economico del 12 novembre, per coprire le spese di comunicazione (ma non c’è l’ufficio stampa dell’ente?), gli hotel che hanno ospitato i lavori e il soggiorno degli ospit, l’agenzia di viaggio per le spese delle trasferte degli esperti intervenuti, il giornalista moderatore, la copertura televisiva della due giorni e il compenso di 600 euro al professor Maurizio Goetz dello Iulm di Milano. Differenziata, arriva l’isola ecologica nascosta: sperimentazione per 300 cittadini Ex Printer, la riaccensione dell’inceneritore sarà sottoposta a Valutazione di impatto ambientale TERNI - Un progetto da tempo annunciato che vede la luce soltanto ora dopo anni di attese e polemiche. Si chiama Ies, isola ecologica seminterrata, realizzata dall’Asm, che verrà aperta al pubblico venerdi 28 novembre a partire dalle 11.00 in corso del Popolo. Ies, finanziata con i fondi europei del PUC 2 all’interno del Progetto “Un centro da favola, realizzare la città immaginata”, è composta da tre grandi contenitori per la raccolta differenziata - plastica, cartone e vetro - che affondano la loro capienza sotto il livello stradale. Si tratta di un avvio sperimentale visto che questo tipo di impianto è il primo in città. Per accedere all’isola “nascosta” servirà una tessera trasponder che Asm consegnerà ai primi 300 cittadini che ne faranno richiesta. I cittadini a cui sarà inizialmente rivolta questa sperimentazione saranno coloro, che oltre ad avere un’utenza domestica, sono residenti nella zona limitrofa alla nuova isola e più precisamente nelle seguenti vie: viale Guglielmi, via Colombo, via delle Conce, via Bazzani, via Barbarasa, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Roma, vico Politeama, via Aminale, via dell’Arringo, piazza Duomo, via del Vescovado, largo Falchi, piazza Briccialdi, vico San Filippo, via della Caserma, corso del Popolo e via Sant’Angelo da Flumine. Dal 28 novembre Asm sarà presente con un gazebo informativo dove saranno consegnate le nuove tessere. TERNI - Sarà sottoposta al procedimento di Valutazione di impatto ambientale la riaccensione dell’ex inceneritore Printer, oggi Terni Biomassa della Tozzi Holding. Lo ha deciso deciso la commissione regionale sulla base delle osservazioni inviate dal comitato “No Inceneritori e in base ai pareri rilasciati da Arpa e dal Servizio Risorse Idriche che ha evidenziato coma «la zona in esame ricade nell’area a rischio idraulico molto elevato» in caso di esondazione del Nera «Un passo in avanti imprescindibile» per il comitato No inceneritori che ritiene ancora più importante le valutazioni diArpa «attestando - dicono - quelle fatte da noi». «L’Arpa infatti - spiegano - oltre ad eccepire sul fatto che l’impresa non ha specificato quelle che potrebbero essere le conseguenze in termini di emissioni delle nuove tipologie di rifiuti, urbani e ospedalieri, non ha potuto ignorare il fatto che Tozzi/TerniBIomassa non ha fatto i conti con il livello ormai conclamato di contaminazione delle matrici alimentari proprio nelle aree sottovento, per cui come da tempo chiediamo sono necessari approfondiimenti epidemiologici e non vaghi pronuciamenti tipici del sindaco Di Girolamo e del direttore della Asl Fratini». «Ovviamente - concludono - consideriamo questo un punto di non ritorno e lavoreremo affinchè anche la VIA dia parere negativo all'impianto. È ora che sull'incenerimento a Terni si inizi a mettere la parola fine». Strade, pochi soldi per la manutenzione TERNI - Mancano soldi, personale e mezzi per le manutenzioni delle strade della provincia. E per condire tutto manca pure il... sale. A lanciare l’allarme sugli effetti «della ridicola riforma delle Province» e dei tagli imposti dal Governo sui servizi resi ai cittadini è la Uil fpl. I numeri che snocciola il sindacato sono impietosi. «Nel bilancio della Provincia di Terni - dicono - ci sono 291mila euro per garantire la manutenzione di 902 chilometri di strade quando nel 2011 erano stati spesi 915mila euro, il personale è diminuito del 30% passando dalle 113 unità del 2009 alle attuali 80, sono diminuiti drasticamente i fondi per atturare le buche, nel 2010 si spendevano 100mila euro mentre oggi si dispone solo di 26mila euro quando le buche aumentano a causa della mancata manuteznione, una ventina di automezzi sono inutilizzati perché non vengono riparati». E manca anche il sale da gettare sulle strade in caso di gelate: la previsione è di 6.400 quintali e disponibili ce ne sono solo 950. «Una situazione preoccupante che riguarda anche la sicurezza dei cittadini», dice il segretario Gino Venturi che ha chiesto un incontro urgente al presidente Di Girolamo. Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria Grifo Latte e sindacati, sottoscritto l’accordo PERUGIA - Il Gruppo Grifo agroalimentare ha sottoscritto un accordo con Cgil e Uil in merito alla vertenza sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni. «Nessun posto di lavoro sarà perso - fanno sapere dalla cooperativa - mentre sono previsti esodi volontari e ricollocazioni in azienda. Cisl si è riservata di firmare l’accordo». Si chiude così un duro braccio di ferro tra azienda e sindacati (nella foto, una delle manifestazioni di protesta) 27 Nuovo Isee, in Umbria tremano almeno 13mila famiglie Olio, un algoritmo contro i “furbi” CRISI OLEARIA Il 20% delle dichiarazioni è totalmente falso E il 90% dice di non avere un conto in banca PERUGIA - Il Governo conferma che dal primo gennaio entrerà in vigore il nuovo Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), lo strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie e, di conseguenza, determinare quali di queste abbiano diritto a tutta una serie di prestazioni sociali (gratuità o sconti nei servizi pubblici come ad esempio asili nido e mense scolastiche, fondi assistenziali dello Stato, priorità nell’assegnazione di alloggi pubblici, esenzione dal ticket sanitario, borse di studio e così via). I FINTI POVERI IN UMBRIA Secondo il Lef, l’Associazione per la legalità e l’equità fiscale, è gravemente falso il 20% dei modelli Isee presentati. Questo significa che sarebbero gravemente ossia alterati in L’Isee serve falsati, modo tale da presentare per avere un reddito Isee molto più di quello reale, molti benefici basso 13mila dei 65mila modelli sociali e assi- Isee presentati ogni anno. Inoltre, circa 58mila mostenziali delli Isee presentati in Umbria conterebbero o la dichiarazione che non si possiede un conto in banca (nella stragrande maggioranza dei casi dichiarazione totalmente falsa). Mentre il 10% che dice di averlo dichiara che il saldo positivo del conto è minimo, se non addirittura negativo (il che non è vero in non pochi casi dei casi). Insomma, il 20% degli Isee sarebbe totalmente falso, mentre un altro 70% sarebbe “aggiustato”, anche se in modo megno significativo. IL NUOVO STRUMENTO Il nuovo strumento servirà ad individuare meglio il reale stato economico-patrimoniale delle famiglie (ad esempio, aumenterà il peso, ai fini dell’individuazione del reddito Isee della famiglia) e a limitare di molto le autocertificazioni. Anche perché si è scoperto che l’80% di chi compila l’Isee dichiara di non avere un conto banca. Una bugia clamorosa, visto che un conto in banca lo possiede il 90% delle famiglie italiane. O dichiara di avere un conto in banca ultrapovero, in molti casi mentendo spudoratamente in quanto si conta sull’inefficacia dei controlli. Proprio per questo la prima grande novità del nuovo indicatore sta nelle modalità di raccolta delle informazioni e di rafforzamento dei controlli che garantiranno una maggiore veridicità delle informazioni che il cittadino dichiara. Con il nuovo sistema solo una parte dei dati utili per il calcolo dell’Isee, infatti, sarà autocertificata. D’ora in poi i dati fiscali più importanti (ad esempio il reddito complessivo) e i dati relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dall’Amministrazione (dall’Inps tramite interrogazioni degli archivi propri e di quelli dell’Agenzia delle entrate). Ciò semplifica i compiti dei cittadini e riduce le sottodichiarazioni. Il patrimonio mobiliare verrà controllato ex ante con riferimento alla esistenza di conti non dichiarati ed ex post con la creazione di liste selettive per controlli sostanziali della Guardia di finanza, qualora si verifichino omissioni e difformità. Le pratiche elusive (ad esempio, svuotamento dei conti correnti al 31 dicembre, per poi ricostruirli al primo gennaio) saranno evitate attraverso la valorizzazione della componente depositi e conti correnti bancari e postali mediante il riferimento alla giacenza media annua, grazie all’obbligo delle banche, della Posta e più in generale di tutti gli intermediari finanziari di inviare alle banche dati della Tributaria i dati dei movimenti di ciascun conto corrente bancario, libretto bancario e postale. Soldi per l’innovazione in agricoltura PERUGIA - La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, ha destinato 1,25 milioni di euro al finanziamento di progetti di innovazione presentati da partenariati composti da aziende agricole, agroalimentari, mondo della ricerca ed Università. «Intendiamo così accelerare - afferma Cecchini - il processo di innovazione del sistema agricolo umbro, anticipando quanto previsto dal Prs (Piano di sviluppo rurale, ndr) 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche alla luce dei ritardi nell’approvazione del nuovo Psr dovuti al negozia- to tra Parlamento europeo e Commissione». La somma stanziata si aggiunge agli oltre 20 milioni di euro già assegnati con il Psr 20072013 e garantirà il finanziamento di ulteriori 36 progetti, portando il numero complessivo dei progetti di innovazione finanziati dall’Umbria a 134. «Il provvedimento - continua l’assessore prevede regole certe che assicurano la transizione tra l’attuale e la futura programmazione del Psr, conciliando l’esigenza di accelerare la spesa della Misura 124 con la necessità di rispettare quanto previsto dall’Unione europea». PERUGIA - Affilare le “armi” contro i furbetti della crisi dell’olio. Evitare che al danno della “mosca” si aggiunga anche la beffa della cattiva distribuzione delle risorse a sostegno dei produttori colpiti. È l’obiettivo del deputato umbro dei Cinque Stelle, Filippo Gallinella, che sta mettendo a punto un algoritmo per rendere più efficace la gestione del rischio agricolo. «Sono molti - evidenzia Gallinella - i fattori che quest’anno, in tutta la penisola, hanno causato la crisi del settore olivicolo: il cambiamento climatico che ha favorito il proliferare della mosca olearia, l’assenza di una struttura capillare di “allert” fitosanitario e la scarsa cooperazione tra gli stessi produttori. Per contenere l’emergenza dobbiamo risolvere tre problemi. Il primo: trovare subito risorse statali e regionali per compensare la grande perdita economica di molte aziende olivicole. Il secondo: far arrivare le risorse a chi è stato effettivamente colpito. Terzo: mettere a punto strumenti di prevenzione efficaci. Il M5S si sta adoperando per dare risposte a tutti e tre i problemi». L’onorevole umbro plaude ai controlli predisposti dai Nas: «Bene i controlli che in questi giorni stanno effettuando i carabinieri del Nas. Controlli che dobbiamo assolutamente potenziare». L’idea alla base dell’algoritmo è individuare gli olivicoltori della regione, determinare la loro produzione media di olio degli ultimi tre anni e confrontare la perdita con l’annata 2014, individuare la percentuale di fatturato derivante da olio rispetto al totale, in modo da garantire che le risorse vadano solo ai veri olivicoltori che trasformano in loco. «Poiché le risorse sono limitate - continua Gallinella - è fondamentale farle arrivare a chi si trova effettivamente in difficoltà. Non solo. Occorre prevedere, magari alleggerendo il peso fiscale, un sostegno anche ai frantoi che, in alcuni casi, per evitare alte perdite non hanno acceso nemmeno gli impianti. Per il futuro, invece, è necessario promuovere forme associative tra gli olivicoltori e inserire nel piano assicurativo nazionale anche questa nuova forma di danno». Misure già presentate dal M5S in una risoluzione (primo firmatario lo stesso Gallinella), ora in discussione in commissione Agricoltura, a Montecitorio. BOLLETTE Acqua, l’Autorità dà il via libera alle tariffe 2015: in media saliranno del 4,8% PERUGIA - Via libera dell’Autorità alle nuove tariffe 2014-2015 dell’acqua per circa 40 milioni di italiani. L’aggiornamento medio rispetto all’anno precedente segna aumenti del +3,9% nel 2014 e prevede incrementi del +4,8% nel 2015, con però quasi 6 milioni di consumatori che hanno avuto una riduzione del 10% della bolletta. Approvati anche 4,5 miliardi di euro di investimenti da attivare nei prossimi 4 anni per nuove infrastrutture, tutela ambientale e miglioramento dei servizi, un valore pari a quello degli impianti finora realizzati. Sono alcuni dei risultati dell’azione dell’Autorità per l’energia nel settore dei servizi idrici, presentati nel corso della III Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici che si è svolta a Milano. «In questa prima fase dell’attività dell’Autorità - ha evidenziato il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, nella sua relazione - ci siamo focalizzati nel realizzare e applicare un metodo tariffario unico per tutto il Paese, oltre che a completare le informazioni sul settore. La prossima fase sarà indirizzata al completamento della regolazione, per consolidare ancor più le condizioni di realizzazione degli investimenti e individuare standard per i servizi capaci di incre- mentarne la qualità, con particolare attenzione ai bisogni dei consumatori, specie in disagio economico, alla trasparenza della fatturazione e alla qualità ambientale». Il Metodo tariffario idrico, con cui sono state approvate le tariffe 2014-2015 e che per la prima volta nel Paese ricomprende e assorbe tutte le regolazioni previgenti, rappresenta l’evoluzione del Metodo tariffaMa ci sono rio transitorio (Mtt) utilizzato per il 2012- utenti che nel 2013 e si basa su criteri innovativi, fondati sui 2014 hanno principi della selettività visto ridurre e della responsabilizzagli importi zione. Il quadro regolatorio introdotto dall’Autorità nel corso del 2014 ha ricevuto «importanti conferme anche da parte del giudice amministrativo di primo grado». Con oltre 20 sentenze, il Tar Lombardia ha respinto i ricorsi contro il metodo tariffario presentati da diversi soggetti che ne reclamavano l’illegittimità rispetto agli esiti del referendum del 2011 o rispetto ad alcuni aspetti strutturali. A questo punto il via libera è davvero completo. Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Bps, “dimagrisce” la Direzione generale E ieri scintille tra i sindacati ed i capi del personale in videoconferenza con Desio sui contratti da armonizzare di MASSIMO SBARDELLA PERUGIA - Cura dimagrante per la Direzione generale della Banca popolare di Spoleto (Bps). Al di là delle rassicurazioni fornite dalla nuova proprietà (Bps, al termine del commissariamento, come noto è stata acquisita da Banco Desio), Palazzo Pianciani, pur destinato a diventare il quartier generale del Gruppo per il Centro Italia, non svolge più funzioni che prima erano fatte “in casa”. Così, proprio in questi giorni una quarantina di dipendenti dei Centri crediti sono tornati sulla “rete”, cioè negli uffici di Terni, Foligno, Perugia. E presto lasceranno Palazzo Pianciani ulteriori 40 dipendenti (ad esempio quelli dell’area Finanza) destinati, in alcuni casi, alle filiali. Nella storica sede di piazza Pianciani resteranno l’area crediti, quella commerciale, il controllo di primo livello e quegli uffici che non hanno completato l’operatività e che, conseguentemente, non possono ancora effettuare il passaggio delle consegne. C’è anche chi ha già firmato per trasferirsi a Desio: una dozzina i dipendenti che hanno fatto questa scelta, che si concretizzerà nel corso del prossimo anno. Insomma, alla fine all’interno della Direzione generale potrebbero restare 100-80 persone. Una notevole “sfoltita”, soprattutto rispetto ai numeri già solo di tre anni fa. Negli ultimi tempi della direzione Pallini si era posto il problema di ridurre una Spostamenti In 40 dei Centri crediti tornano sulla “rete”, altri 40 attesi nelle filiali Ed una decina nel 2015 andranno in Lombardia Direzione generale cresciuta in modo abnorme per una banca sì quotata in Borsa, ma comunque di respiro interregionale. Anche per tacitare i crescenti malumori tra i colleghi in filiale. Un obiettivo confermato nel piano Tuccari, che però aveva porta- Si cambia Palazzo Pianciani, sede della Direzione generale della Banca popolare di Spoleto to a Palazzo Pianciani alcuni manager di sua fiducia. I commissari inviati da Bankitalia avevano poi tracciato la strada dello sfoltimento, sulla quale i nuovi proprietari brianzoli sembrano voler correre. C’è poi il nodo dei 42 dipendenti a tempo indeterminato: l’azienda ha confermato di voler prolungare i loro contratti per il massimo di tempo consentito (36 mesi), ma la metà ha già superato la soglia. Intanto, ieri scintille in video conferenza tra le rappresentanze sindacali ed i responsabili del personale Ravelli e Gorla. Motivo del contendere, il tema dei costi del personale e dell’integrativo aziendale, in vista di un’armonizzazione all’interno del Gruppo. In Bps c’è una consolidata tradizione di trattativa aziendale; dalle parti di Desio prediligono invece la trattativa individuale. E non a caso, come è stato detto ai direttori nel giro degli sportelli, si preferisce ragionare in termini di budget e di obiettivi personali piuttosto che di filiale, così da poter avere l’esatta dimensione della produttività di ciascun dipendente. I sindacati spoletini hanno chiesto di conoscere i costi del personale in modo disaggregato. Venerdì ci sarà una intersindacale, poi le parti torneranno a confrontarsi sull’asse Spoleto-Desio. Giovani imprenditori più colpiti dalla crisi Unioncamere al Meeting regionale: in 9 mesi perse 293 aziende under 35 Giovani imprenditori >>> PERUGIA - Il Comitato Giovani Imprenditori della Camera di commercio di Perugia ha tenuto il III Meeting regionale, che ha affrontato quest’anno il tema “Sviluppare la mia Impresa con il Project Management”. Iniziativa all’interno della quale sono stati presentati i dati del III Osservatorio sull’imprenditoria giovanile, elaborato da Unioncamere umbra e illustrato dal Giuliana Piandoro, segretario generale dell’Unione regionale. Il presidente di Unioncamere Umbria, Giorgio Mencaroni, ha rimarcato come «in una regione caratterizzata da una IN BREVE Giocvedì a Perugia La Giornata del lavoro e del fare impresa PERUGIA - Istruzione e lavoro, mai così vicini. La Giornata del lavoro e del fare impresa, che si terrà giovedì (ore 10) presso la Camera di Commercio di Perugia, rappresenta il momento conclusivo nel quale raccontare, rielaborare e fare conoscere i progetti promossi e realizzati dalla Camera di commercio nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Scuola elevata al Lavoro”. Oggi a Perugia Federalberghi, il Forum del turismo crisi demografica oltre che economica, anche il tessuto imprenditoriale “invecchia”, come dimostra la progressiva riduzione della quota percentuale delle imprese giovanili: l’incidenza percentuale delle imprese under 35 è passata dal 10,3% del 2012, al 9,9 del 2013 attestandosi ad un livello del 9,6 alla fine del terzo trimestre 2014». In Umbria al 30 settembre le imprese giovanili erano 7.808. Nei primi 9 mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013, sono andate perdute 293 imprese giovanili, con un calo del 3,6%, che tuttavia risulta più contenuto rispet- to al -5,9% di un anno fa. Una riduzione spiegata da Giuliana Piandoro sia con il superamento della soglia dei 35 anni da parte di un cospicuo numero di imprenditori, usciti così dal campo di osservazione, sia, per effetto di un elevato numero di cessazioni di imprese giovanili più esposte alle difficoltà generate dalla fase congiunturale sfavorevole. «Va tuttavia evidenziato - ha detto ancora - che nel corso dei primi 9 mesi del 2014 il numero complessivo delle iscrizioni di imprese giovanili ha superato l’analogo valore registrato nell’anno precedente». PERUGIA - Banche, istituzioni, imprese: il futuro del turismo umbro e della stessa economia regionale, in cui il turismo ha un ruolo crescente, chiama in causa tutti gli attori sul territorio. I temi di questa sfida saranno al centro del VI Forum del turismo promosso dalla Federalberghi Confcommercio della provincia di Perugia - in programma oggi alle 15,30 all’Hotel Plaza di Perugia - che ha il titolo eloquente “Il futuro passa per il turismo”. scutendo di piani e progetti. Incontrano i cittadini, le loro proteste e le loro aspettative. Si fanno garanti delle prime e si trasformano in risolutori per le seconde, mediando direttamente con i dipendenti comunali, portandoli talvolta ad azioni al limite del consentito, schiudendo frequenti momenti di attrito. Il politico, chiuso dentro il palazzo del comune, si trasforma in sensale di pratiche. Si avrà un’edilizia inefficiente, che non deriva da un disegno generale, ma da compromessi minuti, che hanno una veduta ristretta al singolo edificio e poco più. Ecco perché talvolta incontriamo quartieri importanti e densamente isolati sorti su contesti di viabilità inadeguati, fatti di strade strette, senza marciapiedi o, peg- gio, con questi ultimi di larghezza insufficiente, in cui i pedoni si muovono come funamboli tra la corsia e il cordolo, sempre attenti ad evitare depositi della spazzatura o pali della luce. Ecco perché si incontrano spazi commerciali in zone impossibili, magari al posto di aree votate al servizio pubblico, e viceversa. Ecco perché gli spazi per il tempo libero, il cosiddetto verde pubblico o verde attrezzato, non c’è; numericamente e formalmente esiste, è stato tracciato, rispetta le leggi, ma solo di risulta alle aree abitative private; è stato frantumato in minuscole ed inservibili triangolini; qualcuno lo individua anche sopra i tetti dei palazzi. Ecco perché sono stati costruiti interi quartieri in aree di proprietà di fiumi e torrenti. È questione di punti di vista: se ti poni ad osservare il territorio da molto vicino non ti puoi accorgere che quell’area non va bene; se progetti qualcosa con una carta idro-geologica incompleta è come curarsi di leucemia con delle analisi del sangue prive del valore dei globuli bianchi. A vedere il territorio sono occhi posti troppo vicino, così vicino che non si mette a fuoco. Tutto è perfetto se le cose vanno come ci interessa che vadano. Poi però, qualche volta, piove un po' troppo, e quelle aree, come se niente fosse, se le riprende la natura, facendosi sentire quello che siamo: piccoli piccoli, specialmente quando ci comportiamo così. Ecco perché talvolta, sono convinto, è colpa della politica e di quello che a questa, tutti, chiediamo. Segue dalla prima Piove, governo ladro (...) di qualcosa: «È sempre colpa della politica». Se piove poi ... Ho scoperto, ahimè, che la “faccenda politica” esiste e ha scavalcato i confini che le spettano, specialmente dopo un ventennio in cui è passata l’idea di politica come professione. Ma questo è un altro discorso. Consideriamo ora un sindaco e gli assessori all’edilizia-urbanistica e alle opere pubbliche di un qualsiasi comune. L’azione politica di questi nei confronti della materia suddetta è quella di dettare le linee guida comunali, stabilite già in campagna elettorale. Gli assessori, successivamente, si confrontano con i dirigenti, che sono già dipendenti in carriera. È questo il passaggio in cui avviene la presa in consegna di direttive generali che permette all’organico comunale di lavorare nelle numerose pratiche con sicurezza, chiarezza e imparzialità. Il ruolo del politico, cioè del sindaco e dell’assessore della nostra storia, a questo punto, è quasi terminato; è giusto che sia così. Quello che questi attori propongono è un servizio alla comunità, non una professione. Cosa accade realmente? Il sindaco e gli assessori si confrontano in consiglio, in giunta e nelle commissioni varie volte, trovandosi spesso in contrasto, trattando argomentazioni troppo nel dettaglio e scordandosi completamente le linee di programma stabilite in campagna elettorale. Lavorano a fianco della compagine amministrativa e tecnica comunale, di- PAOLO FELICI *Ingegnere www.ediliziario.it Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria lettere&OPINIONI Alberghiero, scuola da difendere Scrivo queste parole in occasione della pubblicazione di vari articoli in merito all’episodio di presunta omofobia avvenuto presso l’Istituto alberghiero di Assisi. Sono rimasta turbata da come è stata trattato il caso, anche perchè conosco molto bene la scuola, mio figlio, che è un ragazzo disabile, ha frequentato l’intero ciclo scolastico e non gli è mai successo di essere oggetto di discriminazione o emarginazione né da parte dei docenti, né dei compagni di classe o degli altri ragazzi, né dal personale non docente, avendo al contrario trovato un ambiente di grande apertura, accoglienza, amicizia e rispetto che non lo ha privato di nessuna esperienza con i compagni. Io non conosco l’alunno né il professore coinvolti nella vicenda, nè gli esatti termini nei quali si è svolta, tranne ciò che ho letto nei giornali, ma sono sicura che tutto sarà chiarito e se ci saranno da applicare sanzioni disciplinari il capo di istituto e gli altri organi preposti non esiteranno a prendere gli opportuni provvedimenti. Spero che vorrete pubblicare anche la testimonianza di una mamma, fra parentesi molti amici di mio figlio su Facebook che conoscono la scuola hanno espresso pareri simili al mio, questa scuola che è stata capace di esprimere tante eccellenze, fra cui, non ultima, anche l’alunna più buona d’Italia, notizia di questi giorni, non merita il trattamento a cui è stata sottoposta. PAOLA GIGLIO Perugia Perugia ha una storia da valorizzare Assieme al sindaco e ad altri componenti della giunta, ho con piacere partecipato alla rievocazione storica organizzata dal Rotaract Club Perugia Est in collaborazione con l’associazione “I Bracceschi”. Ho molto apprezzato l’evento, e la partecipazione riscossa dimostra che non sono solo le kermesse più leggere o le commemorazioni della storia recente a suscitare interesse nella popolazione, cittadina e non. Sono sempre stata convinta che il patrimonio storico e culturale di Perugia, in passato sfruttato poco e con risultati senz’altro insoddisfacenti, abbia bisogno di un evento centrale forte; iniziative come questa, quindi, ben si collegano al progetto che da tempo è allo studio del mio assessorato in vista della realizzazione di un evento che mira a diventare punto focale del calendario della città e coinvolgerà la cittadinanza, le istituzioni, le associazioni storiche non solo del Comune, in uno spirito di grande unione popolare. Rinnovando quindi la lode per lo sforzo compiuto, auspico una ampia collaborazione con tutte le persone e le associazioni che hanno già avviato attività e progetti che vanno in questa direzione. TERESA SEVERINI Assessore comunale alla Cultura Perugia Il territorio sia mezzo per il cambiamento Le elezioni regionali di Emilia-Romagna e Calabria hanno determinato la fine della stagione politica del verticismo romano e dei partiti. L’astensionismo, da un lato, e le scelte elettorali dei cittadini, dall’altro, dimostrano come non esistano rendite di posizione e come le stagioni del cambiamento 45 Al via da domani Merc’Ant, i cesti benefici >>> Segue dalla prima per un Natale all’insegna della solidarietà La siderurgia va (...) PERUGIA - Il Natale è più buono con Merc’Ant. L’iniziativa, ormai una tradizione per la Fondazione Ant, partirà domani presso la sede in via dei Filosofi 74 e continuerà fino al 7 gennaio, compreso il periodo dal 6 al 24 dicembre durante il quale si trasferirà nella Rocca Paolina in occasione del mercatino di Natale. La manifestazione, che gode del patrocinio del Comune di Perugia e vede la partecipazione di Aiab Umbria (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), raccoglie le eccellenze agroalimentari regionali: dall’oro rosso di Città della Pieve alla roveja di Spello, dal fagiolo del Purgatorio alle marmellate passando per farine, tartufone, formaggi, mele del Trasimeno e tanto altro, il tutto confezionato dai volontari di Ant nelle tradizionali cassette della solidarietà. Chi vorrà, con una donazione, potrà portare a casa le cassette con le prelibatezze umbre o regalarle come cesti di Natale molto speciali, sicuramente più buoni di quelli classici visto che, oltre all’indiscutibile qualità dei prodotti contenuti, essi portano al loro interno un “dono” in più: la solidarietà. Il ricavato della manifestazione, infatti, andrà a sostenere l’attivazione dell’assistenza domiciliare Ant in Umbria e la prosecuzione dei progetti di prevenzione oncologica promossi dalla Fondazione (come il progetto Melanoma, attivo nella nostra regione dall’ottobre 2011 con oltre 2200 visite gratuite effettuate fino a oggi). Questa quarta edizione di Merc’Ant ha visto aderire oltre trenta aziende umbre, le quali hanno donato i prodotti che i volontari confezionano nelle cassette. La novità di quest’anno sta nel fatto che molti dei prodotti proposti sono biologici, grazie alla collaborazione con Aiab Umbria. Come nelle edizioni precedenti, invece, presso la sede Ant e le postazioni, insieme alle cassette sarà possibile trovare anche oggettistica di vario genere, dai manufatti natalizi e sartoriali realizzati dalle volontarie con elementi di recupero alle ceramiche, ma anche prodotti di bellezza (donati alla Fondazione dalle aziende produttrici) e tante idee regalo. Guardando ai prossimi giorni, poi, ricordiamo altre due “uscite” speciali di Merc’Ant che sarà ai Mercatini di Castel Rigone il 6, il 7 e l'8 dicembre e all’Albero del Volontariato di Città di Castello il 14 dicembre. SARA BERNACCHIA (…) e reiterate proteste degli operai dell’Ast, finalmente, il Governo Renzi sembra intenzionato a percorrere questa via, affidando la manovra alla Cassa depositi e prestiti ed al suo braccio operativo Fondo strategico italiano, sorto nel 2011 per volontà dell’allora ministro del Tesoro Giulio Tremonti. L’essenziale comparto della siderurgia va a tutti costi nazionalizzato, a beneficio delle migliaia di lavoratori che stanno versando lacrime amare, a Terni come a Taranto, per la perdita del pane quotidiano e di una stabile occupazione, mentre, minacciosi, si profilano agli orizzonti colossi franco-indiani e brasiliani, che vorrebbero incorporare l’ultimo baluardo della qualificata produzione di una materia prima indispensabile per la crescita del Paese. In altri termini, va scongiurata con ogni mezzo la desertificazione industriale dell’Italia, che diverrebbe una desolata landa periferica di potenze mondiali emergenti, dal momento che il baricentro dell’offerta mondiale dell’acciaio si è da tempo localizzato in India, Cina, Russia e Brasile. Per portare a termine una simile operazione, che restituirebbe prestigio all’intera collettività nazionale, Cdp deve essere potenziata e quotata in Borsa, affinché possa attingere non solo al risparmio postale, ma alla stessa liquidità dei tanti concittadini benestanti che, diffidando delle attuali tempeste valutarie, tengono soldi in conto corrente o, comunque, in forma immediatamente spendibile. Tramite opportune politiche di promozione pubblicitaria, la banca pubblica presieduta da Franco Bassanini farebbe leva sull’orgoglio “patriottico” e potrebbe rastrellare cospicue quantità di denaro privato, così incrementando le proprie risorse ed accrescendo una forza finanziaria attualmente non paragonabile, purtroppo, alle omonime Casse tedesca e francese, il cui formidabile patrimonio consente interventi e manovre imprenditoriali di ampio respiro. Certo, servirebbero anche dettagliati piani governativi di politica industriale, che fossero in grado di tracciare modalità, strategie e direttrici di marcia del braccio operativo dello Stato, specie in una fase di così grave depressione economica, a causa della quale l’Italia ha perso il 25% della sua capacità produttiva. Struttura e finalità pubbliche, quattrini privati. Proprio nel solco del modus agendi dell’Iri, massima holding pubblica del XX secolo, Cassa depositi e prestiti e Bankitalia, che assieme detengono il 100% del Fondo strategico italiano, possono evitare il definitivo tracollo dell’essenziale comparto siderurgico e restituire il sorriso alle migliaia di famiglie in ansia, tra l’altro valorizzando l’altissima qualità della nostra manodopera. D’altronde, Cdp è già da tempo impegnata nella benemerita acquisizione di quote di società del Tesoro in dismissione, nell’intento di frenare l’incontenibile bramosia di multinazionali e fondi sovrani esteri. Si continui così, con perseveranza e crescente volontà di tenere alto, per quanto si può, il buon nome della Patria, un tempo settima potenza industriale del pianeta. BRUNO DI PILLA “Intrecci” a Bevagna, botta e risposta sulla totale latitanza del sindaco In ricordo di Elena Bendini, donna che a Collestrada ha lasciato un vuoto «L’articolo che il Giornale dell’Umbria ha pubblicato domenica sull’incontro di ”Intrecci” a Bevagna dedicato a Gianrico Carofiglio, termina con una chiosa piuttosto velenosa: «Da notare, per la cronaca, l’assoluta latitanza del sindaco di Bevagna, Analita Polticchia, e della sua Giunta. Non si sono mai fatti vedere». Vado spesso a Bevagna, terra d’origine della mia famiglia, e spesso capita pure a me di essere critico con il sindaco Polticchia. Ma non è certo l’assenza ad una manifestazione culturale (e commerciale, considerato l’interesse di autori ed editori a promuovere i loro libri) che può costituire una colpa per un amministratore locale. Chi va a quegli incontri lo fa perché interessa l’autore, perché ama la narrativa. Non credo però che questi gusti privati debbano per forza essere condivisi da un sindaco. Da lui semmai (e nel caso da lei) ci si aspetta che realizzi infrastrutture, assicuri servizi e sia vicino ai cittadini più in difficoltà. Dirò di più: io trovo terribilmente provin- Elena Bendini, vedova Corba, moriva esattamente un anno fa, pianta da tutta Collestrada e dai tantissimi amici e amiche che le hanno voluto bene. Donna semplice, intelligente, laboriosa, rispettosa, ha lasciato un segno in tante persone. Nel corso degli anni di lavoro alla facoltà di Agraria era diventata esperta di specie vegetali, dimostrando capacità molto superiori al livello di studio conseguito (aveva la licenza elementare). Generosa, ha collaborato con la Lega del Filo d’Oro e Renzo Arbore, testimonial di questa associazione (che si dedica all’assistenza ed alla riabilitazione di persone sordocieche), ha inviato ai suoi funerali un cuscino di fiori. A un anno di distanza, non solo il ricordo di Elena a Collestrada e in tutti i suoi tanti amici e amiche non siano possibili solo con proposte innovative e fuori dagli schemi. Anche le dichiarazioni ed i commenti di alcuni parlamentari aprono dunque un quadro nuovo, che deve portare ad una proposta alternativa unitaria, fuori dagli schemi e dal “bilancino” dei partiti. Necessaria quindi una partecipazione “dal basso” di consiglieri degli enti ciale che ogni manifestazione culturale o pseudotale debba prevedere i saluti iniziali o l’intervento quasi sempre generico e talvolta goffo di un amministratore pubblico, come capita o è capitato anche nei comuni maggiori dell’Umbria. Il Giornale dell’Umbria invoca sempre, a ragione, l’autonomia della società civile. Se così è, un po’ di coerenza non guasterebbe. ROBERTO SEGATORI Caro professor Segatori, nessuno ha detto o chiesto che il sindaco o gli assessori di Bevagna debbano salire sul palco a fare il discorsetto. Credo però che la presenza o l’assenza siano un segnale di incoraggiamento o disinteresse - a chi organizza eventi culturali di pregio. Essendo il sindaco sempre assente, il messaggio che manda è chiaro (ma non condiviso da molti cittadini, che al teatro lo hanno detto più volte a chiare note). Comunque, Cutuli fa benissimo ad andare avanti. Della presenza del sindaco si può fare a meno, della cultura (ancora poco diffusa) no. G.C. locali, ma anche di movimenti politici ed associazioni. A prescindere dagli attendismi presenti nei partiti di centrodestra, ribadiamo l’opportunità di una candidatura unitaria sul sindaco di Assisi Claudio Ricci che, magari anche attraverso lo strumento delle elezioni primarie, siamo certi raccoglierebbe l’adesione della maggior parte de- gli iscritti e dei rappresentanti istituzionali di Fratelli d’Italia. ALFREDO DE SIO, ANDREA LIGNANI MARCHESANI Consiglieri regionali Fratelli d’Italia Basta spendere per il Minimetrò Finalmente abbiamo un assessore a Perugia che mette in discussione le spese per il Minimetrò. Sono anni che il Movimento per Perugia dice queste cose. Abbiamo contestato quest’opera inutile fin dalla sua inaugurazione e in tempi non so- Elena Bendini è spento, ma anzi il vuoto che ha lasciato è ancora più grande. Moltissime le amiche di Collestrada che ci hanno sollecitato a pubblicare un suo ricordo. Cosa che facciamo davvero volentieri. spetti abbiamo denunciato che i costi del “brucomela” sarebbero stati devastanti per i bilanci pubblici del Comune. Nessun politico ci ha dato ascolto in questi anni e noi siamo stati soli in questa battaglia fatta con interventi e volantinaggi contro l’inutile Minimetrò. Le risorse impiegate per il Minimetrò potrebbero essere investite per nuove navette bus più piccole e frequenti e per risistemare e potenziare la nostra ferrovia: è ora di staccare la spina al “brucomela”. CARLA SPAGNOLI Presidente onorario Movimento per Perugia Seguici anche su Martedì 25 novembre 2014 Anno XXXII n. 326 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA SPOLETO Tempesta in Forza Italia I vertici contro Laffranco A GUBBIO Cartelle pazze Tari Slitta il pagamento A a pagina 8 CITTA’ DELLA PIEVE Mocaiana-Pietralunga C’è il via libera dell’Anas A a pagina 36 Radiologa muore in uno scontro frontale A a pagina 31 Terni Landini mette i paletti sulla vertenza Ast. Intanto i lavoratori Isrim occupano il consiglio comunale “Non si firma a tutti i costi” ITALIA & MONDO Renzi: “L’astensionismo fatto secondario” Emilia e Calabria al centrosinistra Trionfo della Lega A TERNI “L’intesa non dovrà esserci a tutti i costi. Abbiamo posto alcuni punti importanti che unitariamente vogliamo siano dentro l’accordo, dal mantenimento dei due forni, alla gestione degli esuberi, al contratto integrativo. Noi lavoriamo per fare l’accordo, ma come sempre valgono i contenuti”. Lo ha ribadito ieri sera a Terni, dopo le polemiche della mattina col governo, il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini che è intervenuto a un’assemblea degli iscritti, circa quattrocento i presenti.Clausola di salvaguardia per i lavoratori delle ditte esterne, nessun licenziamento per gli esuberi, paletti sull’integrativo e sui due forni. Queste le condizioni per firmare, anche domani, al nuovo tavolo che si apre al Mise. Intanto i lavoratori dell’Isrim a rischio fallimento hanno occupato il consiglio comunale. A Un uomo è finito sotto un treno. Pesanti ritardi e disagi per i pendolari In tilt la linea Perugia-Terontola A Il luogo della tragedia E’ accaduto nei pressi di Ellera alle pagine 10 e 39 a pagina 17 a pagina 22 Agroalimentare Grifo Latte L’accordo è raggiunto A PERUGIA Ieri mattina è stato firmato, a Perugia, un accordo tra il Gruppo Grifo agroalimentare e i sindacati Cgil e Uil. “Nessun posto di lavoro andrà perso”. Si chiude nel miglior modo possibile la vertenza sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte san Giovanni della Grifo Latte affidata da una cooperativa. “Nessun posto di lavoro sarà perso – fanno sapere dalla cooperativa - mentresono previsti esodi volontari e ricollocazioni in azienda”. In base alla bozza elaborata verrebbe esclusa la messa in mobilità dei 18 lavoratori che erano interessati alla esternalizzazione. A a pagina 12 Escalation di furti nelle abitazioni: paura nella notte a Foligno, colpi anche a Città di Castello e a Gualdo Tadino Abbinamento opzionale con: “Il segreto di una memoria prodigiosa” Euro 6,80; + il prezzo del quotidiano Faccia a faccia con il ladro nel giardino di casa A a pagina 3 E’ stato contagiato in Sierra Leone CONTRAPPUNTO TERNI La parola magica del Pd Sul caso della diossina duro scambio di accuse di Leonardo Caponi C’è il primo italiano colpito dal virus ebola: un medico di Emergency A A A a pagina 4 Sport A lla Assemblea regionale del Pd della settimana scorsa è risuonata, ostentatamente proclamata e ripetuta fino a dominare il campo, la parola magica: Cambiamento. [continua a pagina 7 ] a pagina 39 Nel processo per la morte di Polizzi la madre non risponde SERIE B Relazione spedita a designatore e presidente di Lega La Ternana è penalizzata e il club invia un dossier sui torti arbitrali subiti A a pagina 44 SERIE B Comotto: “Grifo, i particolari fanno la differenza” Secondo interrogatorio per Goretti A a pagina 43 CALCIO DILETTANTI Emergenza infortuni a Nocera, il bomber va in porta Kromah: “Così non mi mangio i gol” A a pagina 49 In aula le foto del cadavere di Alex Valerio non regge ed esce dall’aula A PERUGIA Non ha retto alle foto del cadavere di Alex Polizzi. Così Valerio Menenti, il tatuatore a processo col padre Riccardo proprio per la morte di Polizzi, ha chiesto di tornare in carcere. L’udienza di ieri ha visto le testimonianze del medico legale, degli agenti e di Tiziana Menenti, moglie di Riccardo e madre di Valerio. A a pagina 18 PERUGIA Sprangate in testa Polacco in ospedale A a pagina 17 A FOLIGNO Se l’è trovato davanti all’improvviso, nel giardino di casa dove era uscito a fumare una sigaretta. E’ successo nella frazione di Maceratola: l’uomo ha urlato e il ladro è fuggito nei campi. L’allarme furti cresce anche a Città di Castello, dove i carabinieri hanno messo in fuga dei ladri e recuperato la refurtiva, e a Gualdo Tadino. A alle pagine 33, 25 e 32 CORRIERE DELL’UMBRIA t Martedì 25 Novembre 2014 7 UMBRIA Più figure e lavoro nelle carceri Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Lo stato delle case circondariali, comprese quelle umbre, affrontato nel corso di un convegno organizzato dal Partito democratico A PERUGIA Il fatto che in Umbria si stia meglio che altrove, perché anche in termini di sovraffollamento lo sforamento è basso e non paragonabile ad altre situazioni italiane, non vuol dire che le criticità non ci siano. "Ad esempio a Capanne mi risulta un alto numero di detenuti extracomunitari peri quali sarebbero necessario figure specifiche. E la percentuale dei detenuti che riescono a lavorare esternamente si aggira intorno al quattro percento. Sul piano dell'organico sono presenti situazioni di sottodimensionamento. Ma sono tante anche le esperienze che migliorano le condizioni dei detenuti, come la moschea da pocoinaugurata aTerni, la cooperativa agricola che impiega i detenuti o il teatro in carcere". A parlare di carceri ieri a Perugia è stato Walter Verini, capogruppo Pd alla commissione Giustizia della Camera, introducendo - insieme a Cinzia Montanucci, responsabile Giustizia per il Pd in Umbria - il convegno indetto dai deputati del Pd dal titolo: "Giustizia certa e veloce. Carcere: una pena civile in un sistema giusto ed efficiente". Molti gli interventi ospitati dalla sala del Consiglio della Provincia di Perugia. Nella sua relazione Sandro Favi, responsabile nazionale carcere del Pd, ha fatto il punto sulla situazione della carceri italiane, prima e dopo la sentenza Torreggiani. Rendendo note alcune richieste, tra cui la necessità di superare il trattamento discriminatorio - che "ha pervaso la legislazione degli ultimi anni" - in campo penale e penitenziario per i condannati stranieri, "scesi di 5000 unità nell'ultimo anno" . Cambiare sistema- è stato det- Per un nuovo sviluppo dell’agricoltura Oltre un milione di euro per l’innovazione Si tratta di una anticipazione di quanto previsto nel nuovo Piano di sviluppo agricolo Luci e ombre Nelle carceri umbre anche se la situazione dalle nostre parti è migliore che in altre zone dell’Italia to - si può anche e soprattutto con l'introduzione nel nostro ordinamento del delitto di tortura e con l'istituzione di un Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Ribadita è inoltre la centralità del lavoro e della formazione professionale in carcere e richiesta è un nuova gestione della Cassa delle ammende "che possa assumere il ruolo di agenzia per il lavoro penitenziario". B Come cambia l’agricoltura La Regione punta decisamente verso l’innovazione del comparto agricolo I.R. A PERUGIA Il particolare Costi e presenze della missione Umbria in Sudafrica Il progetto è coperto per metà dalle autorità locali A PERUGIA La missione in Sudafrica promossa da Confindustra è entrata nel vivo. La delegazione umbra, partita lo scorso fine settimana, tornerà il prossimo venerdì dopo un tour di incontri con imprese locali e incontri istituzionali con autorità governative, economiche, politiche e sociali. E, ovvio, dopo aver promosso in diversi occasioni i brand umbri. L’esordio è stato affidato proprio alle sonorità di Umbria jazz. Alla guida della rappresentanza regionale c’è la governatrice Catiuscia Marini e insieme a lei il direttore alla programmazione dell’ente, Lucio Caporizzi. La delegazione di Sviluppumbria è composta dal CONTRAPPUNTO ... E si è consumato uno scontro che, in tempi di altre dimensioni della politica, si sarebbe definito epico, tra quest'ultimo e la Conservazione, scontro plasticamente rappresentato dalla aspra interlocuzione del giovane segretario regionale Leonelli con l'antico capogruppo Locchi. Quest'ultimo, uomo di esperienza e prestigio, è apparso alla tribuna come un D'Alema in salsa umbra, leader quasi intimorito e impotente di fronte alla furia iconoclasta della Grande Mutazione che, evocata come uno spirito salvifico, aleggia ovunque e domina ormai in quel partito. Eppure, Renato non stava dicendo cose prive di buon senso. Affermare che l'antiberlusconismo ha coperto molte magagne del Pds-Ds-Pd è certo vero, ma che gli elettori lo votavano solo perché faceva un po' meno schifo della destra è una esagerazione direttore generale Mauro Agostini, dalla responsabile delle relazioni internazionali, Maria Cecilia Sereni, e dalla responsabile marketing territoriale, Giuseppina Baldassari. Il valore complessivo del progetto South Africa si aggira intorno ai 160mila euro di cui metà a carico della autorità del Sudafrica e la quota restante assicurata da Confindustria Umbria. Alla copertura delle 80mila euro, destinate appunto alla realizzazione del progetto di internazionalizzazione, partecipano sponsor privati per circa 15mila euro, la Camera di Commercio per 30mila e il restante è a carico del Centro Estero e del sistema regionale. B La giunta regionale, su proposta dell'assessore all'agricoltura Fernanda Cecchini, ha destinato un milione 250 mila euro al finanziamento di progetti di innovazione presentati da partenariati composti da aziende agricole, agro alimentari, mondo della ricerca ed Università. "Intendiamo così accelerare ha detto l'assessore Cecchini - il processo di innovazione del sistema agricolo umbro, anticipando quanto previsto dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche alla luce dei ritardi nell'approvazione del nuovo Piano di sviluppo rurale dovuti al negoziato tra Parlamento Europeo e Commissione". La somma stanziata si aggiunge agli oltre 20 milioni di euro già assegnati con il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 e garantirà il finanziamento di ulteriori 36 progetti, portando il numero complessivo dei progetti di innovazione finanziati dall' Umbria a 134. "Il provvedimento - ha spiegato Cecchini prevedere regole certe che assicurano la transizione tra l'attuale e la futura programmazione del Piano di sviluppo rurale, conciliando l'esigenza di accelerare la spesa della Misura 124 con la necessità di rispettare quanto previsto dalla Unione Europea. In questo modo - ha aggiunto - le risorse potranno essere liquidate agli aventi diritto come 'trascinamento' sui fondi della nuova programmazione. B dalla prima pagina La parola magica del Pd della realtà e, soprattutto, così dissacrante da assottigliare considerevolmente le ragioni di una comune appartenenza. Lo stesso Locchi e, più tardi, Bocci, costui con l'autorevolezza e il realismo del Campione delle Preferenze, hanno poi messo in guardia su un altro rischio. Chi porta i voti al Pd in Umbria? Il Cambiamento o il Sistema di Potere? Perché un conto è, lisciando anche il pelo alla marea montante dell'antipolitica, prendere voti per elezioni generali, un altro guadagnarsi il consenso per elezioni locali nelle quali il rapporto con gli elettori e la loro "domanda", che sia spontanea o "indotta", è di segno del tutto diverso. E, poi, il Cambiamento che cosa è? Nella filosofia renziana è dive- nuto una tautologia, quasi che un termine che ripete se stesso senza mai specificarsi, avesse, per questo, un valore positivo, "rivoluzionario" o addirittura palingenetico. Il cambiamento non può essere buono per definizione. Ci sono cambiamenti belli e cambiamenti brutti. Se è riferito poi al corso spontaneo delle cose, non è nemmeno un cambiamento. Ed è quello che viene da pensare guardando all'assise del Pd. Intanto perché non si è parlato di programmi. La loro fugace apparizione (vedasi documento finale), che è sembrata più un adempimento di rito o un obbligo formale che questione di sostanza, ne ha messo in risalto la somiglianza con quelli che accompagnarono la elezione di Catiuscia Marini cinque anni fa e che formalmente ispirano la politica attuale del Pd umbro. Dov'è il Cambiamento? Quanto poi ai contenuti, c'è da rimanere sconcertati nel vedere che la mancanza di lavoro non occupa imperiosamente il primo posto nell'elenco dei problemi, ma è preceduta da, in rapporto ad essa, quisquilie minori, in una visione surreale di un'Umbria smart delle professioni e dell'imprenditoria depurata dalla sofferenza e dal conflitto sociale. La riunione è servita per scegliere la candidata Presidente, limitandosi per il resto a delimitare i confini di quello che sarà, probabilmente, un durissimo campo di battaglia. E' una cosa di per se positiva, perché sgombra il terreno da una incertezza politica che avrebbe pesato negativamente. Indipendentemente dal nome prescelto, non si può tuttavia non rilevare la modalità curiosa e singolare, ormai consolidata, di scegliere le persone prima dei programmi e delle alleanze e indipendentemente da essi. Nella politica rottamata di un tempo l'Individualità era subordinata all'Idea e un candidato doveva essere espressione di un programma e non viceversa. Ma oggi la polis parla un altro linguaggio, nel quale le differenze culturali sono sopite o annullate. E, del resto, per capire cosa sia il Pd attuale, è risuonata in quell'assemblea un'altra parola, più esemplificativa di tutte le altre. E' stato quando il responsabile organizzativo, aprendo la sua relazione, si è rivolto agli astanti con l'espressione, nuova di zecca, di "buonasera signori". B Leonardo Caponi Martedì 25 Novembre 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Dopo l’intervista di Pietro Laffranco rilasciata al Corriere dell’Umbria si fanno sentire i vertici umbri Volano stracci in Forza Italia di Diego Aristei A PERUGIA - “La migliore difesa è l’attacco”. Forte del detto il Comitato regionale di Forza Italia risponde per le rime a Pietro Laffranco che nell’intervista rilasciata al Corriere dell’Umbria non è stato tenero nei confronti del vertice del partito umbro accusato di non avere “una linea e una proposta politica”. Pollice verso anche nei confronti del numero unodel partito regionale Catia Polidori definita “una sola donna al comando”. Ebbene FI “avrebbe preferito continuare a lavorare sul territorio anziché entrare in sterili polemiche, ma, essendo stato chiamato direttamente in causa, non può esimersi dal rispondere all'onorevole Pietro Laffranco, che sulla stampa ha tentato di spiegare la strategia vincente per le prossime regionali, annunciando che si batterà strenuamente per imporre una candidatura unitaria alla presidenza e persino lamentando l'assenza di una linea politica. Tutto ciò - ecco il primo affondo - senza essersi mai preso la briga di partecipare ad una sola delle numerose riunioni del comitato regionale. Spiace - si legge ancora nella nota - che Laffranco non sappia vedere la linea politica del comitato che è una linea politica pulita, coerente e condivisa, in cui ogni decisione viene assunta a maggio- Coordinatrice regionale di Forza Italia Catia Polidori scelta da Berlusconi ranza. Laffranco venga alle riunioni e avanzi le proprie proposte. Siamo pronti a valutarle. E’ finita l’epoca - il secondoaffondo -in cui in quattro si riunivano per prendere decisioni. Noi siamo aperti alla discussione e a facce ed energie nuove e per questo stiamo lavorando. A tale proposito corre l’obbligo rilevare - l’ultimo attacco al vetriolo che se non fosse stato per questo comitato regionale la città di Perugia sarebbe ancora governata dalla sinistra, dal momento l’onorevole Laffranco ha criticato e osteggiato pubblicamente la candidatura dell'attuale sindaco Romizi”. Volano stracci in casa di Forza Italia. Intanto in Il punto I sindaci chiedono protagonismo A PERUGIA “Le tante e le buone amministrazioni che il centrodestra ha espresso in questi ultimi quindici anni”: così Pietro Laffranco nell’intervista al Corriere dell’Umbria ha definito l’esperienza dei sindaci che chiedono un nuovo protagonismo. “Sono sulla stessa lunghezza d’onda di Laffranco - spiega il sindaco di Bastia Umbria, Stefano Ansideri - e credo che i territori devono farsi sentire sempre più. Del resto le cose calate dall’alto non sono giuste nè opportune”. Il primo cittadino bastiolo ritiene anche che occorre “dare maggiore respiro alla coalizione e credo che il sindaco di Assisi Ricci ha dimostrato di essere capace di amministrare e poi al momento non vedo nessun’altra candidatura credibile per ottenere un’affermazione alle Regionali”. Dal canto suo Donatella Tesei sindaco di Montefalco cerca di smussare gli angoli invitando tutti nel centrodestra a mettersi attorno a un tavolo per cercare una candidatura unica. Dobbiamo - auspica il primo cittadino di Montefalco - presentare un progetto credibile, con persone all’altezza della situazione. Ma prima del candidato il centrodestra nella sua unità deve avviare una profonda riflessione. Dobbiamo metterci tutti in gioco nell’interesse della nostra regione. Progetto e squadra devono marciare insieme”. B Umbria Pietro Laffranco ma partema anche rabbia soprata Roma Raffaele Fitto. Or- tutto tra i vertici del partito mai è una guerra all’ultimo umbro. Interesse ad esempio sangue all’interno di FI. Un ad Alfredo De Sio e Andrea lunedì difficile per gli Azzurri Lignani Marchesani (FdI). delpresidente Silvio Berlusco- “Le elezioni regionali di Emini complice anche l’ennesima lia-Romagna e Calabria - afsconfitta patita alle Regionali fermano - hanno determinain Emilia Romagna e in Cala- to la fine della stagione politibria. Ieri pomeriggio un attac- ca del verticismo romano e co congiunto del parlamenta- dei partiti. Anche le dichiarare umbro e dell’ex governato- zioni ed i commenti di alcuni re della Puglia insieme ad al- parlamentari aprono duntri deputati e senatori rilancia- que un quadro nuovo, che deto dalle agenzie di stampa. ve portare ad una proposta “Mi auguro - ha detto Fitto - alternativa unitaria, fuori dache nessuno si azzardi a mini- gli schemi e dal "bilancino" dei partiti”. mizzare o a Secondo i cercare alibi dueesponenper il nostro “E' finita l'epoca ti dei Fratelli drammatico in cui in quattro d’Italia “nerrisultato in si riunivano cessaria quinCalabria e in di una parteEmilia Roper prendere cipazione magna,regiodecisioni” "dal basso" ne in cui siadi consiglieri mostati addirittura doppiati dalla Lega. E degli enti locali, ma anche di sarà bene ricordare, passo do- movimenti politici ed associapo passo, tempi e modalità zioni. A prescindere dagli atdelle scelte che sono state tendismi presenti nei partiti compiute - con clamorosi er- di centrodestra, ribadiamo rori - per definire le candidatu- l’opportunità di una candidare e le alleanze”. Affermazio- tura unitaria sul sindaco di ni queste che sono pane per i Assisi Claudio Ricci che, madenti di Laffranco che sul gari anche attraverso lo struCorriere dell’Umbria ha det- mento delle elezioni primato: “Non capire che occorre rie, siamo certi raccoglierebuna grande alleanza, fatta an- be l’adesione della maggior che dai movimenti civici e dai parte degli iscritti e dei rappretanti di sinistra che pensano sentanti istituzionali di Fratelche una stagione sia conclu- li d’Italia”. Tensioni e speransa, è pura miopia”. L’intervi- ze nel centrodestra umbro, B sta di Laffranco ovviamente questa la situazione. ha destato interesse da una Twitter:@AristeiDiego z y Oggi la relazione sul comitato per le telecomunicazioni a palazzo Cesaroni Avis: “Nel mese di ottobre c’è stato un calo di oltre seicento donazioni” Capanna: “LascioilCorecom, indennità incompatibile Raccolta sangue, crescono le emergenze con il vitalizio di ex consigliere regionale della Lombardia” per l’adeguamento delle strutture e di organico A PERUGIA (sabusvi) Detto e fatto. Mario Capanna ieri ha consegnato sul tavolo del presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, le sue dimissioni dalla presidenza del Corecom, il comitato per le telecomunicazioni dell’Umbria. Il motivo? Una legge regionale della Lombardia che vieta di cumulare i vitalizi percepiti come ex consigliere e parlamentare con le remunerazioni corrisposte da enti della pubblica amministrazione. Da qui l’incompatibilità tra la ricompensa percepita di 1230 euro dalla Regione Lombardia e la indennità, di pari somma, che gli entra in tasca dalle casse dell’Umbria. Tra epiche focacce di Cerbero e attacchi alla casta, l’ex leader del 68 in un incontro a palazzo Cesaroni ha annunciato ricorso in tutte le sedi contro le disposizioni della legge lombarda, ma per farlo vuole avere le mani libere. Altrettanto sembra che faranno una ventina di ex consiglieri della Lombardia. Esclusa ogni soluzioni intermedia come continuare a presiedere il Corecom dell’Umbria rinunciando all’indennità: “Così impedirei a qualcuno di sostituirmi e di questi tempi mi sembra importante fare spazio ad altri con la fame di reddito che c’è in giro”. Per Capanna non terminare il mandato, che doveva concludersi nel 2016, è anche un gesto di pulizia: “In un mondo dove tutti rimangono ancorati alla poltrona voglio dimo- strare ancora una volta che sono ben lontano da voler mantenere situazioni di prestigio”. Sul tavolo il presidente mette anche il bilancio dell’attività svolta in questi tre anni e mezzo, ovvero da quando arrivò al Corecom sostenuto daRifondazione comunista, e su tutti porta un dato: tra il 2012 e il 214 si è registrato un aumento del 40% circa delleistanzesia di conciliazione, sia di definizione della controversia. “Lascio il Corecom efficiente, nonostante la perdurante carenza di personale, rafforzato nel suo prestigio e nella sua credibilità”. E a testimoniarlo c’è un’indagine sul livello di soddisfazione dell’utenza. Adesso quindi la palla passa ai presidenti Brega e Marini, per Capanna è necessario difendere l’Umbria da questa intrusione della “grande” Lombardia ed evitare così ulteriori invasione di campo. Intanto oggi in consiglio regionale all’ordine del giorno c’è proprio la relazione sull’attività del Corecom. E già si pensa al domani e alla nuova guida da trovare, ma per il totonome rischia di essere davvero troppo presto. C’è chi avanza l’ipotesi che si aspetteranno le elezioni regionali. La reggenza è comunque garantita dal dimissionario Capanna, così come dai quattro membri dell’ufficio di presidenza, Matteo Fortunati (sostituto), Giuseppe Bolognini, Oliviero Faramelli e Margherita Vagaggini. B A PERUGIA A Perugia e Terni scatta l’emergenza sangue. L’Avis manifesta forti preoccupazioni sul futuro e fa un appello per ricordare che è rimasto poco più di un mese alla scadenza di ogni proroga prevista dalla normativa vigente per provvedere alla messa a norma di tutte lestrutture, alla loro autorizzazione, certificazione e accreditamento: infatti, senza tutto ciò, il 31 dicembre prossimo il sistema, o parte di esso, sarà “fuorilegge”. “Sarebbe opportuno che la giunta verificasse con urgenza se i direttori generali delle Aziende ospedaliere e delle Ausl stiano provvedendo , o abbiano già provveduto - riporta una nota dell’Avis - a realizzare gli adeguamenti strutturali, di organico, strumentali e procedurali”. Inoltre l’Avis sollecita i direttori generali a far sì che venga garantito il rispetto delle norme e un processo di adeguamento per valorizzare il “dono volontario, periodico, anonimo, gratuito e responsabile” che oltre 30mila donatori effettuato quotidianamente. “Occorre far fonte comune - vine messo in evidenza dall’Avis di fronte aripetute emergenze Sistema sangue Vanno garantite le donazioni di carenza di sangue presso le due aziende ospedaliere di Perugia e Terni. ciascuno per le proprie competenze, per dare soluzione al problema e non per aggravarne l’esistenza. Nel mese di ottobre, infatti, si registra un calo di 623 donazioni rispetto a quelle programmate. B CORRIERE 10 DELL’UMBRIA u Martedì 25 Novembre 2014 ECONOMIA P Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Siderurgia Il segretario nazionale ha ribadito a Terni la posizione Fiom su ditte, esuberi, integrativo e i due forni VERTENZAACCIAIERIA IPALETTIDILANDINI PERFIRMAREL’ACCORDO di Giuseppe Magroni Fiom: “Le parole di Landini preoccupano il governo. - Aveva detto Delrio - Pensiamo sia un momento di responsabilità per tutti. L’obiettivo del governo è stato, per settimane, di garantire la difesa del sito industriale, l’apertura dei due forni e il mantenimento delle attivitàproduttive, oltre al trasferimento della linea di Torino. Parliamo di un accordo che potrà permettere di salvaguardare i posti di lavoro e di evitare gli oltre cinquecento licenziamenti previsti. A fronte dell’accordo in campo, che si unisce anche alle scelte del governo di abbattere l’Irap per le imprese, crediamo che la stragrande maggioranza degli operai di Terni apprezzi il lavoro svolto e capisca che è il tempo di fare ripartire l’azienda su basi nuove, insieme, come in altre vertenze dove i sindacati hanno aiutato a difendere il lavoro”. Landini ha replicato in serata a queste parole di Delrio augurandosi che “il governo svolga un ruolo che sia quello di permettere ulteriori avanzamenti nella ricerca di un'intesa. Il bilancio - ha rassicurato - lo faremo alla fine, non ho pregiudiziali”. Landini ha cercato infine di smarcarsi dall’immagine di falco: “Tutte le decisioni sono state prese all’unanimità insieme alle altre sigle sindacali; qualsiasi decisione è stata presa insieme nelle assemblee con il vincolo di trovare sempre il massimo di unità possibile”. B A TERNI - L’aveva scandito la mattina prima di venire a Terni e l’ha ribadito ieri sera al termine dell’assemblea degli iscritti della Fiom al Garden, sala strapiena, il segretario nazionale dei metalmeccanici della Fiom Cgil Maurizio Landini: “L’intesa non dovrà esserci a tutti i costi. Abbiamo posto alcuni punti importantiche unitariamente vogliamo siano dentro l'accordo, dal mantenimento dei due forni, alla gestione degli esuberi, al contratto integrativo. Noi lavoriamo per fare l’accordo, ma come sempre valgono i contenuti”. Landini in serata di fronte alle telecamere ha parlato di punti irrinunciabili per firmare l’accordo sull’Ast: clausola di salvaguardia per i lavoratori delle ditte esterne. Tradotto, le ditte che subentrano devono assorbire i dipendenti delle ditte del vecchio appalto. Niente licenziamenti collettivi, ma gestione degli esuberi. Nel caso in cui l’Ast non dovesse raggiungere il suo obiettivo attraverso gli esodi incentivati, nessuno deve andare a casa. “Per quanto riguarda l’integrativo mercoledì presenteremo la nostra proposta”. Allo stato, l’azienda è disponibile a mettere sul piatto per lavoro notturno, domenicale e festivo 8 milioni di euro l’anno; il sindacato chiede che per l’integrativo vengano messi 11 milioni. In- Maurizio Landini Ieri a Terni all’assemblea degli iscritti Fiom (Foto Stefano Principi) fine, “i forni devono restare accesi per tutti e quattro gli anni del piano industriale”. Mentre l’Ast chiede che la verifica sull’utilità del secondo forno venga fatta alla fine del biennio. Landini di fronte alle telecamere ha detto di riconoscere “che ci sono stati degli avanzamenti dell’azienda nell'ultimo incontro, ma non sono ancora sufficienti e per questo noi faremo delle controproposte precise in un’ottica di ricercare un’intesa”. In mattinata il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio si era detto preoccupato per la posizione del segretario nazionale Sempre da mercoledì lo sciopero diventa modulare ma i lavoratori dell’Ilserv, 207 dei quali da ieri in cassa integrazione, potrebbero bloccare la ripresa della produzione DOMANI L’INCONTRO FORSE DECISIVO AL MISE A TERNI “Condivido la decisione presa all' unanimità dalla Rsu di Ast di rimodulare lo sciopero da mercoledì. E' una decisione che ci rafforza nella trattativa, perché manda il messaggio che siamo in grado di gestire le iniziative di lotta a seconda di come evolverà il confronto, che naturalmente mercoledì vivrà un passaggio decisivo”. Con queste parole Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, ha concluso ieri sera l'attivo dei delegati organizzato dalla Fiom Cgil di Terni presso l'hotel Garden. In quattrocento ad ascoltarlo. Sciopero rimodulato, trattativa, graduale ripresa dell’attività produttiva, sempre che domani il tavolo al ministero dello Sviluppo economico non salti per qualche rigidità di troppo. La settimana che si è appena aperta si delinea come cruciale, forse decisiva, per la vertenza storica dell’acciaieria. Lo testimonia l’accorrere a Terni dei leader nazionali del sindacato. Ieri è stata la volta di Landini. Questa mattina, in vista dell'incontro al ministero dello Sviluppo Economico, è prevista una riunione della Rsu Fim Cisl per analizzare la vertenza Ast. La riunione si svolgerà dalle 9 alle 12 presso la sala conferenze dell'hotel Michelangelo Palace e sarà aperta a tutti gli iscritti della Fim-Cisl. Interverranno Marco Bentivogli, segretario generale nazionale della Fim-Cisl e Sandro Pasotti, coordinatore nazionale siderurgia della Fim Cisl. La giornata clou sarà però quella di domani quando azienda, sindacati locali e nazionali e istituzioni locali si ritroveranno ancora una volta a Roma, nel palazzotto di via Molise, di fronte al ministro Federica Guidi per cercare di arrivare all’intesa. Comesegnale di buona volontà, sempre da domani lo sciopero a viale Brin da totale diventerà modulare, con un accenno di ripresa dell’attività produttiva. Ripresa che potrebbe essere bloccata dai lavoratori Ilserv che hanno deciso di continuare lo sciopero fino a quando non sarà fatta chiarezza sul loro futuro. E se non lavora l’Ilserv si blocca l’acciaieria. Ieri è arrivata conferma che dal 13 novembre scorso 207 lavoratori di Ilservsono stati posti in cassa integrazione straordinaria: “la cassa integrazione troverà effettiva applicazione immediatamente dalla data successiva al periodo di utilizzo delle ferie residue”. Al momento i delegati di Ilserv hanno detto che per loro lo sciopero prosegue fino a quando non sarà fatta chiarezza. E senza l’apporto di Ilserv i forni non ripartono. B CORRIERE P DELL’UMBRIA Economia t Martedì 25 Novembre 2014 11 OCCUPAZIONE II sindacato Fiom chiede di essere coinvolto nell’accordo governo-banche “I LAVORATORI MERLONI NON PAGHINO VECCHIE PENDENZE ” A NOCERA UMBRA I lavoratori in mobilità della ex Antonio Merloni sono stati chiamati dall’azienda per pagare alcune vecchie pendenze, ma la Fiom li ha invitati ad aspettare in attesa di chiarimenti, ricordando ai commissari la funzione di mediazione dei sindacati. Intanto, nonostante la situazione resti in una fase di stallo, anche sul fronte JP Industries non mancano le preoccupazioni legate al futuro dello stabilimento nocerino. “Invitiamo i lavoratori ad aspettare prima di pagare quanto l’azienda sta chiedendo”. Esordisce così Luciano Recchioni della Fiom Cgil di Perugia, intervenendo rispetto all’ultima richiesta arrivata ai lavoratori ex Merloni posti in mobilità. “In questi ultimi giorni - spiega Recchioni - i lavoratori dello stabilimento di Colle di Nocera sono stati chiamati telefonicamente dai dirigenti della azienda che hanno comunicato la necessità del versamento di altre somme, inerenti i periodi 1997-1998 e 2004-2006, senza che le organizzazioni sindacali, quantomeno certamente la Fiom dell'Umbria, siano state informate. Sapevamo che alcuni lavoratori avrebbero dovuto restituire pezzi di salario collegati alla cosiddetta ‘busta pesante’ del terremoto del 1997 - continua Recchioni - Presidi Stabilimento Jp, ex Merloni, a Nocer Umbra ma non ci risulta che ci fossero altre pendenze”. La Fiom Cgil chiede quindi un chiarimento immediato: “Ci sono lavoratori che in alcuni casi devono versare centinaia di euro e nello stesso tempo tutti devono ave- re indietro somme riguardanti il tfr e soldi congelati. Pagare ora sarebbe un’altra beffa quindi - insiste Recchioni - dopo che il mese scorso i lavoratori hanno avuto una decurtazione di circa 130 euro sulla cassa integrazione e tutti pensavamo che gli eventuali debiti residui con l’azienda fossero sanati. A questo punto - conclude il sindacalista Fiom non resta che intervenire sui commissari per capire il da farsi e scon- COSMETICA Il fatturato segna un +10% mentre le aziende straniere moltiplicano le visite allo stabilimento giurare un’ennesima presa in giro per lavoratori, ormai davvero al limite di ogni sopportazione”. Intanto, non cala l’attenzione sul versante JP Industries e lo stesso Recchioni rivendica la necessità del coinvolgimento del sindacato prima che venga definito un accordo tra il governo e le banche. Potrebbe essere in ballo, infatti, la sopravvivenza dello stabilimento umbro. “Siamo in una situazione di stallo - precisa Recchioni - anche se sappiamo che il governo sta lavorando ad una soluzione con le banche. Vorremmo, però, capire di cosa si stia discutendo prima che un eventuale accordo venga definito”. Il timore maggiore è che questo accordo preveda che uno degli stabilimenti della JP passi nelle mani delle banche. “Siamo preoccupati che l’azienda ceda lo stabilimento umbro - incalza Recchioni - Vorremmo capire se il timore dello smantellamento della fabbrica di Colle sia fondato e se, nel progetto aziendale che ne conseguirebbe, sarebbero inclusi o meno i 350 lavoratori umbri. Credo - conclude - che, se si deve ragionare in termini di riduzione degli attuali tre stabilimenti, sarebbe più logico che rimanessero in mano all'azienda uno umbro e uno marchigiano”. B e.m. AGROALIMENTARE A Perugia al via Merc’Ant A “KM ZERO” SOTTO LA KEMON IN CRESCITA DA RECORD PRODOTTI L’ALBERO DELLA SOLIDARIETÀ A SAN GIUSTINO Kemon l'azienda di San Giustino, leader nel settore cosmesi per capelli ha registrato nel 2014 un notevole aumento di vendite specie nel commercio estero sia su i mercati europei ed extraeuropei, a fine anno raggiungerà un + 10 per cento di fatturato rispetto al 2013. Un risultato davvero clamoroso soprattutto se rapportato all’attuale situazione di congiuntura negativa internazionale. Kemon vende in Usa, Canada, Porto Rico, Costa Rica, Medio Oriente, Sud Africa, Giappone, Taiwan e Australia. In Europa Kemon è presente in ben 23 nazioni con rapporti ormai consolidati ed in continua espansione in virtù dell’apprezzamento che viene registrato per i prodotti dell’azienda umbra. Nei giorni scorsi, una rappresentanza di Wild Beauty, azienda tedesca operante da oltre 20 anni nel settore acconciature professionali, distributore di Kemon in Germania ed Austria, era a Sangiustino presso gli stabilimenti Kemon per prendere visionedelle ultime linee di prodotti creati dall'azienda altotibe- rina. La Wild Beauty è fra le prime dieci aziende di distribuzione di cosmetici sul mercato tedesco ed austriaco, ha una rete di vendita di oltre 50 venditori esclusivi e una importante struttura di formatori tecnici e stilistici. Una delegazione della Wild Beauty, guidata dall'Amministratore delegato Nooah Wild si è fermata alla Kemon una settimana per un corso di aggiornamento tenuto dal dal referente tecnico Kemon Lucio Ludovici che ha illustrato le caratteristiche dei prodotti dell’azienda . La delegazione di Wild Beau- ty, oltre a conoscere le ultime tendenze in materia di tagli ha elaborato nuove tecniche di colorazione per la primavera ed estate 2015, ha visitato le attrattive storico artistiche altotiberine, dimostrando di apprezzare le bellezze del territorio. B A PERUGIA Solidarietà sotto l’albero di Natale. Al via domani, nella sede Ant di via dei Filosofi di Perugia, la IV edizione di Merc’Ant, manifestazione promossa da Fondazione Ant con il patrocinio del Comune di Perugia e con la partecipazione di Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) per sostenere l’attivazione della assistenza domiciliare e la prosecuzione dei progetti di prevenzione oncologica promossi dalla Fondazione. Le eccellenze del settore agroalimentare umbro si stringono intorno ad Ant, per un progetto di solidarietà che vede al centro, la valorizzazione del territorio. Sono oltre trenta le aziende che hanno aderito all’iniziativa, fornendo i loro prodotti, che, con tanta cura sono stati confezionati dalle volontarie, nelle “cassette della solidarietà”. Dall’oro rosso di Città della Pieve, alle roveja di Spello, passando per il fagiolo del purgatorio e ancora marmellate, farine, “tartufane”, formaggi, mele del Trasimeno e tante altre tipicità e ghiottonerie umbre. Con una donazione, il pubblico, potrà portare a casa, il meglio delle eccellenze agroalimentari della nostra regione. Le novità che caratterizzeranno Merc’Ant quest’anno sono: la prevalenza di prodotti biologici, l’adesione di grandi sostenitori nel settore dei prodotti di bellezza, manufatti natalizi e sartoriali realizzati dalle volontarie Ant con materiali di recupero. L’intero ricavato andrà a sostenere il progetto melanoma attivo in Umbria dal 2011. Il Merc’Ant proseguirà presso la sede Ant, fino al 7 gennaio. Dal 6 al 24 dicembre sarà presente presso il Mercatino di Natale della Rocca Paolina e il 6-7-8 dicembre nei mercatini di Castel Rigone e infine, i 14 dicembre all’Albero del Volontariato di Città di Castello. La sinergia fra associazioni di volontariato, istituzioni, presidi medici è senza dubbio la formula vincente di una iniziativa che coniuga solidarietà con qualità e promozione del territorio attraverso le eccellenze agroalimenatri e dell’artigianato artistico. Una formula sempre più apprezzata anche dai cittadini e visitatori che ogni anno affollano i “mercatini” di Natale. B Rob. Sab. Sonia Brugnoni Martedì 25 Novembre 2014 l CHIMICA DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia Si fa sentire attraverso una nota il segretario provinciale della Filctem-Cgil Sergio Cardinali che analizza la situazione del territorio A TERNI La situazione del polo chimico della Polymer è in un momento delicato, decisivo per il futuro. A Terni, la vertenza Ast, ha di fatto messo in secondo piano la questione della chimica, mentre servirebbe uno sforzo congiunto per rilanciare un polo che, nonostante le grandi difficoltà, ha ancora tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista sulla scena economica locale, nazionale ed internazionale. Il grido d'allarme è lanciato dal segretario provinciale della Filctem Cgil Sergio Cardinali. La stipula, nelle ultimedue settimane, dei protocolli di trasformazione dei petrolchimici di Gela e di Porto Marghe- PER IL POLO TERNANO SCATTA L’ALLARME ra, di tutti gli attori istituzionali territoriali di Veneto e Sicilia, ma soprattutto dell'Eni che investe in quest'operazione circa 2,5 miliardi di euro, dopo l'accordo dell'anno scorso a Porto Torres, consolida l'interesse del Paese per la Green Chemical Industry. Per Cardinali "mentre accade tutto ciò, il polo chimico ternano, sulla vicenda della chimica verde in Italia, è fermo al palo da oramai quattro anni, a causa della chiusura dell' impianto di polipropilene della Lyondell Basell che non ha ancora messo a disposizione, le aree di proprietà". La Novamont, impegnata in nuovi progetti, appare sempre meno coinvolta sul territorio ternano. Intanto la chimica tradizio- P nale ha trovato un nuovo equilibrio: la Meraklon, grazie a una straordinaria mobilitazione è stata restituita a nuove opportunità, con la multinazionale belga Beaulieu e l'italiana Neofil chestanno portando avanti le produzioni di fiocco e filo di polipropilene, tra tante difficoltà, ma con altrettante possibilità di riuscita. Anche la Treofan sta avendo una nuova chance, fatta di volumi produttivi e di risultati positivi. Buone prospettive per Alcantara di Nera Montoro che negli ultimi anni ha portato il numero degli occupati da 300 a 480 addetti, aumentando le produzioni e diversificandone le applicazioni. B C. F. CHIMICA Interessate 103 maestranze di cui 97 solamente a Narni, l’appuntamento è per il 20 SGL CARBON: A DICEMBRE SCATTA LA MOBILITA' CON ULTERIORE INCENTIVO di Carlo Ferrante A NARNI - Tutti i lavoratori, non dirigenti, adesso in forza alla Sgl Carbon in liquidazione, per un totale di 103 maestranze, di cui 97 a Narni (2 dirigenti) e 6 a Lainate (un dirigente) saranno posti in mobilità entro il 20 dicembre. Ad aprile, la multinazionale aveva avviato una prima procedura di licenziamento collettivo per cessazione dell'attività aziendale, poi era stato raggiunto, in sede di mediazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un accordo con l'apertura di una nuova procedura. Sono trascorsi i primi 45 giorni senza nuovi accordi nonostante gli incontri intervenuti fra le parti, che sono state convocate dal Ministero del Lavoro, per un nuovo tentativo di mediazione da esperirsi il 1 dicembre. La partita deve essere chiusa perché la Morex, che dovrebbe acquisire gli assets (lo stabilimento di Narni e tutti i suoi impianti) ma non il ramo d'azienda, chiede la stipulazione dell'intesa, per non avere in seguito pretese da parte dei lavoratori. Ormai si è alla stratta finale. La settimana scorsa presso la sede della Regione Umbria, in via Barberini a Roma, si sono incontrati il ALIMENTARE z VERTENZA GRUPPO GRIFO: RAGGIUNTO L’ACCORDO NESSUN PERDERA’ IL POSTO A PERUGIA Ieri mattina è stato firmato, a Perugia, un accordo tra il Gruppo Grifo agroalimentare e i sindacati Cgil e Uil.La notizia è decisamente buona. “Nessun posto di lavoro andrà perso”. Si chiude nel miglior modo possibile la vertenza sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte san Giovanni della Grifo Latte affidata da una cooperativo. “Nessun posto di lavoro sarà perso – fanno sapere dalla cooperativa –, mentre sono previsti esodi volontari e ricollocazioni in azienda”. In base alla bozza elaborata alla presenza dell’assessore regionale, Vincenzo Riommi verrebbe esclusa la messa in mobilità dei 18 lavoratori che erano interessati alla esternalizzazione. Il via libera è arrivato sia dalla Cgil che dalle Ui. Dal canto suo la Cisl si è riservata di firmare il verbale di accordo. Si conclude così una liquidatore della Sgl Carbon avvocato Marco Petrucci, i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil Framarini, Cardinali, Don, Di Lecce e i delegati della Rappresentanza sindacale unitaria di stabilimento Buone notizie Torna il sereno nel gruppo Grifo Latte vicenda che nelle scorse settimane ha tenuto banco nella città capoluogo di Regione. Alla fine è prevalso il buon senso da entrambi le parti. Sono stati giorni di intensi incontri per cercare di raggiungere la sintesi tra l’esigenza dell’azienda guidata da Catanossi e quella degli operai che hanno potuto contare sull’incondizionato appoggio delle organizzazioni sindacali. B per l'espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento. La multinazionale ha confermato l'incentivo all'esodo di 20mila euro lordi, nella forma d'integrazione al TFR (trattamento di fine rapporto) in favore dei singoli lavorato- y ri (non dirigenti) che sottoscriveranno entro la data del 23 dicembre, un verbale di conciliazione in sede protetta che preveda la rinuncia all'impugnazione del licenziamento e a farvalere qualsivoglia azione e/o pretesa discendente e/o in qualunque modo connessa al rapporto di lavoro con la Società e alla cessazione dell'attività con relativa eventuale cessione degli assets. Ma non solo, Sgl Carbon allarga la borsa. A condizione che entro il 28 febbraio 2015 si perfezioni la cessione alla Morex Spa dello stabilimento e dei suoi impianti e che almeno 80 lavoratori abbiano sottoscritto la conciliazione, la Società metterà a disposizione quale ulteriore integrazione al TFR 500milaeuro lordi da ripartirsi esclusivamente in favore di coloro che avranno sottoscritto la conciliazione. I lavoratori, riuniti in assemblea, hanno dato il via libera all'accordo raggiunto tra le parti. Per il sindacato è un passo avanti che dovrebbe servire a concludere nei prossimi giorni la trattativa per la cessione dell'azienda alla Morex Spa. L'amministratore delegato Michele Monachino, è fortemente intenzionato ad impostare già una ripresa produttiva nel secondo semestre del 2015 e la fatturazione nel terzo trimestre, a garantire la rioccupazione dei lavoratori in tempi che vanno dall'estate del 2015 per i 2/3, ed entro giugno 2016 per i restanti e a garantire il trattamento economico e l'applicazione contrattuale in essere. B Martedì 25 Novembre 2014 DELL’UMBRIA 20 CORRIERE u Perugia Il portavoce Gabriele Biccini ha lanciato la nuova sfida per l’edizione 2018: “Tante città hanno provato più volte” Comune e Regione sosterranno la proposta presentata dal Forum Perugia ci riprova e si candida ancora a capitale dei giovani A PERUGIA Il primo tentativo non è andato a buon fine ma questo non ha scoraggiato il Forum dei Giovani dell'Umbria che hanno chiesto e ottenuto il via libera ad associazioni e soprattutto dalla Regione e dal Comune per riprovarci "forti della rete costruita e dell'esperienza europea e programmatica accumulata". La Perugia dei giovani si ricandida a "Capitale Europea dei Giovani 2018" dopo la bocciatura (ma pur sempre ingresso nella short list finale) di pochi giorni fa. Il portavoce del Forum dei Giovani Gabriele Biccini ha lanciato la nuova sfida spiegando che "molte delle città hanno ai primi tentativi fallito, anche 4 volte, prima di veder premiato il proprio progetto. Una candidatura fortemente voluta dal sindaco Andrea Romizi e dalla stessa presidente Catiuscia Marini che, nel giorno della presentazione, però hanno lasciato spazio ai propri assessori di riferimento: rispettivamente Diego Dramane Wague e la vice-presidente Carla Casciari. "A Perugia, in poco tempo, è stato fatto tantissimo - ha spiegato Biccini - e, tra i passaggi più importanti, va ricordato che siamo riusciti a dare vita al Forum regionale dei giovani dell' Umbria, l'organizzazione che ha permesso e, permetterà ancora, di creare reti internazionali nell'ambito delle politiche giovanili, a supporto di un percorso non facile, per il quale occorrono competenze e abilità di elevato livello da spendere nel contesto europeo. Il lavoro fatto sinora quindi, non potrà essere disperso, al contrario si partirà da subito per realizzare un progetto 'locale' che potrà competere in modo deciso a livello europeo. Entro il mese di dicembre sarà tutto predisposto per far ripartire l'attivi- Presentata in Regione la candidatura perugina tà e lanciare la nuova candidatura di Perugia Capitale Europea dei Giovani per il 2018". Moltele idee: una tra tutte l'avvio a Perugia di un centro per l'educazione non formale ancora non presente in Italia. "L' attività del Forum regionale dei giovani - ha detto l'assessore Casciari - è un esempio di partecipazione giovanile dal basso, che dal nucleo originario di Perugia ha poi interessato tutta la regione, coinvolgendo un numero crescente di associazioni. La Regione ha sostenuto in modo convinto questo percorso di sviluppo che ha rappresentato una vera e propria scommessa, non solo per Perugia, ma per tutta l'Umbria, e per la quale abbia- mo anche investito risorse. E' quanto continueremo a fare ha riferito - forti della convinzione che sia questo il modo giusto per dare slancio alle attività che permetteranno ai giovani umbri di riappropriarsi degli spazi di partecipazione". Si riparte anche da quel messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha promosso Perugia a Capitale dei Giovani dell' Italia 2015.L'assessore Wagué, dopo aver elogiato l'ottimo lavoro svolto dal Forum, ha rinnovato "la disponibilità dell'amministrazione comunale nel voler sostenere fino in fondo questo cammino". "Ora - ha detto - vi chiediamo di continuare a crescere. Da parte nostra, lo conferma l'incontro che avete avuto con il sindaco di Perugia, c'è apertura per continuare a muoverci insieme con la consapevolezza di aver fatto già tanto insieme. In questo cammino vogliamo coinvolgere anche le scuole con le quali, proprio in questi giorni, abbiamo avviato degli incontri e il confronto ha fatto emergere dei ragazzi preparati e maturi". B bnc Toccante incontro con il vescovo ausiliare di Bagdad, Shlemon Warduni Impegnati i volontari di Cassiopea con la collaborazione degli operatori dei servizi di salute mentale La Caritas scende in canpo per sostenere i cristiani iracheni vittime di persecuzioni Terra Mia, start up di laboratori agricoli per offrire possibilità di reinserimento A PERUGIA Uomini, donne e bambini di fede cristiana sono le vittime di un genocidio che si sta consumando in Iraq ad opera dell'Isis. A raccontare questa tragedia a Perugia è stato monsignor Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Bagdad, all'incontro dal titolo "Sperando contro ogni speranza - la testimonianza dei Cristiani iracheni" tenutosi lo scorso fine settimana nella sala dei Notari del Palazzo dei Priori, promosso dal Centro culturale "Maestà delle Volte" con la collaborazione dell'Archidiocesi e del Comune di Perugia. Il presule iracheno, accolto dal vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti, ha molto colpito i presenti ed "ha lanciato un appello a pregare incessantemente perché si fermi il genocidio dei cristiani in Iraq, ma anche in Siria, Egitto…, dove sono sempre più gli episodi di violenza contro quanti non professano la religione islamica". A dirlo è il direttore della Caritas diocesana Daniela Monni, presente all'incontro con mons. Shlemon. "Il vescovo iracheno - prosegue Daniela Monni - ha raccontato che i cristiani rischiano di scomparire in tutto il Medio Oriente, dove più di duemila anni fa, non dimentichiamolo, ha avuto origine il Cristianesimo, che ha messo al centro della società l'uomo annunciando, attraverso la fede in Cristo, la speranza e la carità. E non può esserci giustizia e pace senza la carità". "Non possiamo restare insensibili all'accorato appello di mons. Shlemon - commenta il A CORCIANO Mercoledì 10 dicembre si svolgerà, presso l'Istituto Francescane Missionarie di Gesù Bambino di Santa Maria degli Angeli, la manifestazione di disseminazione e di restituzione dei risultati del progetto Terra Mia start up di laboratori agricoli. Il progetto, promosso dall'associazione di promozione sociale Cassiopea con la collaborazione dei servizi territoriali di salute mentale e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia ha riguardato l'avvio e la strutturazione di tre laboratori agricoli, principalmente legati all'orticultura, rivolti agli utenti in carico ai servizi di salute mentale. I tre laboratori sono stati avviati nei territori di Corciano ed Assisi ed hanno coinvolto utenti in carico ai servizi di salute mentale del Perugino e dell'Assisano. I laboratori sono stati promossi dai volontari dell'associazione Cassiopea con la collaborazione di esperti esterni e degli operatori dei servizi di salute mentale direttore della Caritas - e, sollecitati da papa Francesco, non possiamo neppure far mancare il nostro aiuto materiale alle migliaia di persone perseguitate in Iraq. Recentemente la Caritas italiana, a seguito di un viaggio di una delegazione della Cei nel Kurdistan iracheno, in visita ai campi profughi, ha avviato una "campagna di gemellaggi", alla quale la nostra Caritas diocesana aderisce con l'acquisto e l'installazione di due dei 150 container del progetto messo in campo dalla stessa Caritas italiana denominato "progetto casa"". Si tratta di dare una sistemazione dignitosa a quanti vivono nelle baracche o sotto le tende. Sempre a sostegno dei cristiani iracheni perseguitati, la Caritas italiana si è resa promotrice di altri due progetti: "famiglia" e "scuola", che possono essere sostenuti da singoli, gruppi di persone, parrocchie e diocesi. Il primo riguarda la realizzazione di gemellaggi con famiglie di profughi, finalizzati ad assicurare un minimo dignitoso a una famiglia di cinque persone. Ci si può impegnare per un mese (140 euro), per un trimestre (420 euro), per un semestre (840 euro) o per un anno (1.680 euro). Il "progetto scuola" riguarda l'acquisto di sei autobus per il trasporto di oltre mille bambini in otto nuove scuole prefabbricate già disponibili a Erbil (capoluogo del Kurdistan) e a Dahuk. La possibilità della frequenza scolastica dei bambini ha un grande significato di speranza per un ritorno alla vita normale anche per le stesse famiglie. B del territorio, segnatamente della Usl Umbria 1 e della cooperativa sociale Asad, nella veste di accompagnatori degli utenti. Il progetto, avviato nel mese di maggio, ha favorito la strutturazione dei tre laboratori agricoli sia dal punto di vista delle tipologie delle colture che dal punto di vista dell'approvvigionamento della idonea strumentazione. I tre collaboratori esterni del progetto hanno supervisionato e formato i partecipanti alla coltivazione ed alla gestione dei laboratori. Gli utenti coinvolti nei laboratori, come detto in carico ai servizi territoriali di salute mentale, sono stati circa una trentina, con una altissima percentuale di persone che hanno svolto l'intero percorso del progetto e che tuttora lavorano nei laboratori con la fondata prospettiva di rimanervi anche in futuro. I laboratori, infatti, così come previsto dal progetto, proseguiranno il loro percorso oltre la chiusura del progetto, sotto la guida dell'associazio- ne e grazie alla collaborazione dei servizi di salute mentale continuando ad offrire nuove opportunità di riabilitazione e reinserimento sociale. Nei mesi del progetto sono state coltivate quasi per intero le superfici di terreno messe a disposizione dall'Istituto Francescane Missionarie di Gesù Bambino di Santa Maria degli Angeli, dall'azienda agricola Fratelli Gatti di Magionee da un privato di Capodacqua d'Assisi. Le colture messe a dimora sono state numerose ed hanno dati buoni risultati di produzione. I partecipanti hanno anche appreso tecniche di potatura di viti e piante. Attualmente sono state predisposte numerose colture per il periodo invernale sia in campo aperto che dentro le serre acquisite grazie alle risorse del progetto. La manifestazione di restituzione dei risultati del progetto avrà luogo come detto presso l'Istituto Francescane Missionarie di Gesu' Bambino di Santa Maria degli Angeli. B Martedì 25 Novembre 2014 DELL’UMBRIA 22 CORRIERE u Trasimeno Città della Pieve Teresa di Stasio viveva con il marito e due figli alle porte di Arezzo Tecnico radiologo muore a 42 anni in un tragico frontale A CITTA’ DELLA PIEVE Era originaria di Città della Pieve ma viveva a Battifolle, vicino ad Arezzo, Teresa Di Stasio, 42 anni, sposata, madre di due bimbi, morta in un terribile scontro frontale ieri pomeriggio a poche decine di metri dallo svincolo per Pratacci. Ferito l'84enne che si trovava nell'altra auto; illeso chi si tro- vava a bordo della terza auto coinvolta nello scontro. Per la donna ogni soccorso è risultato vano, il decesso è avvenuto sul colpo. Teresa Di Stasio lavorava come tecnico radiologo nella sezione Senologia del Centro oncologico. Una professionista stimata, "una persona dolcissima", la ricorda in queste ore di lutto chi lavorava in- sieme a lei. Teresa Di Stasio era originaria di Città della Pieve, ma con la famiglia - il marito è geometra - si era stabilita a Battifolle. Due figli: un maschietto di 8 e una bambina di 4 anni. E poi il lavoro, che ogni giorno la portava al Centro oncologico del San Donato. B Panicale La rabbia esplode nella riunione di Tavernelle. Sindacato nel mirino OperaiTrafomec:“Cihannovenduti” di Sara Minciaroni A PANICALE - Hanno paura, per un posto di lavoro incerto. E sono rabbiosi per il timore che proprio chi avrebbe dovuto tutelarli li abbia condotti verso una via sbagliata. Sono gli operai della Trafomec di Tavernelle, uomini che hanno paura di non poter più far fronte ai bisogni delle loro famiglie. La loro somiglia a tante altre storie che la crisi economica ci ha purtroppo insegnato ad ascoltare, ma oltre l'apparenza c'è qualcosa di più. Si è capito bene alla riunione che i sindaci di Panicale e Piegaro, Giulio Cherubini e Roberto Ferricelli hanno indetto per confrontarsi con le maestranze, ma l'appello che si è levato verso gli amministratori è di quelli che fanno male: "Aiutateci se potete con i vostri mezzi, per prendere quello che ci è dovuto. Non vogliamo nulla di più, solo quello che è nostro". A Ta- Una protesta davanti alla Trafomec Domenica sera la riunione organizzata dai due sindaci di Panicale e di Piegaro a Tavernelle Castiglione del Lago Denunciata una donna di 66 anni fermata con il “bottino” z Ruba quindici chili di finocchi in un campo A CASTIGLIONE DEL LAGO E’ bonaria “caccia” alla donna di 66 anni che è stata denunciata dai i carabinieri della stazione di Terontola in stato di liberta' per furto aggravato di una quindicina di chili di finocchi. Sì, finocchi da insalata che la signora che risiede nella provincia di Perugia, avrebbe sottratto introducendosi in vernelle dovevano essere riassunti 120 dipendenti a tempo indeterminato (dagli attuali 190, ma erano 270 nel 2011 ripartiti in tre stabilimenti), mentre dopo l'accordo ne sono statireintegrati solo 103. Per il personale dichiarato in esubero è stato attivato un incentivo all' esodo a sostegno del reddito, una tenuta agricola della Valdichiana. A Castiglione del Lago, che confina con il territorio di Terontola, già da ieri non si parla d’altro e si fanno varie ipotesi circa l’identità della signora umbra che sarebbe andata a fare spesa direttamente dal produttore ma senza passare poi a pagare. Anche perché la vicenda risale al 20 no- soldi che ad oggi non sono però ancora arrivati. Per il personale riassunto era stato garantito come minimo il terzo livello del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici per gli operai e il "quinto S" per gli impiegati. Ciò nonostante, le riduzioni dei salari post riassorbimento sono state pesanti, con vembre ma è stata ufficializzata soltanto nelle ultime ore. Secondo quanto riferito dai carabinieri la donna si sarebbe poi data alla fuga con la sua auto. Ma visto che la segnalazione era stata fatta immediatamente, i militari sono riusciti a bloccare pochi chilometri dopo la donna e a recuperare i 15 chili di finocchi. B il rischio di azzeramento per la storia professionale di moltissimi dipendenti. E poi l'attacco durissimo degli operai al sindacato: "Ci hanno venduto. L'obiettivo era dividerci tra quelli fuori e quelli dentro. Era tutto predisposto - e ancora sia chiaro chenessuno dà lacolpa alle nuove amministrazioni y ma ci sono da chiarire fino in fondo le responsabilità di chi ci ha portato fino a questo punto. Non si era mai visto un sindacato che fa firmare le lettere di licenziamento agli operai". Le maestranze, o almeno quelle presenti domenica sera all' Occhio di Tavernelle temono che quell'accordo che il sinda- cato ancora sostiene come "unica via possibile, anche se a caro prezzo", non fosse la migliore delle vie percorribili. I duesindaci non sisono mostrati di certo sordi a questi appelli, Valnestore Sviluppo (la partecipata di cui fanno parte Comune di Panicale, Comune di Piegaro e Provincia di Perugia) è infatti proprietaria dei macchinari che vengono utilizzati dalla Trafomec. A norma di legge i soci hanno l'obbligo di tutelare il patrimonio e così, benché come spiegato "un braccio di ferro gratuito non serve a nessuno" presa carta e penna i sindaci hanno scritto a Trafomec spiegando che l'investimento di Valnestore Sviluppo in Trafomec aveva il solo scopo di salvaguardare posti di lavoro, se venisse meno questo obiettivo anche l'investimento andrebbe rivisto. A presto un'assemblea pubblica con tutte le parti in causa convocata proprio dai Comuni. B Paciano I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado coinvolte nella rassegna a palazzo Baldeschi I saperi artigianali del lago si fanno conoscere A PACIANO Centoquaranta ragazze e ragazzi di tutte le scuole secondarie di primo grado della zona sociale del Trasimeno parteciperanno domani, a Paciano, alla "Rassegna delle associazioni" che si occupano di recupero e divulgazione dei saperi artigianali del territorio, ospitata dal Museo "Banca della Memoria" di Palazzo Baldeschi.Gli studenti potranno così conoscere le attività tipiche dei Comuni dell'area lacustre, sperimentandole all'interno di laboratori interattivi. L'obiettivo del progetto, finanziato dalla Regione e attivato dalla cooperativa Frontiera lavoro, dopo una progettazione condivisa con l'Ufficio del piano di zona, è quello di sensibilizzare le nuove generazioni al mondo dell'associazionismo, alla conoscenza e alla valorizzazione del proprio territorio. Va aggiunto però che consentirà ai ragazzi, spiega l'amministrazione comunale, di "sperimentare abilità e capacità utili anche a strutturare un futuro progetto formativo e lavorativo". Invero i ragazzi non effettueranno una semplice visita al Museo pacianese, ma potranno incontrare le persone che concretamente lavorano, Paciano Ospita a palazzo Baldeschi la Banca della memoria Città della Pieve In piazza XXV aprile Va in fiamme una canna fumaria Incendio in un appartamento A CITTA’ DELLA PIEVE Nel primo pomeriggio di ieri i vigili del fuoco del distaccamento pievese sono intervenuti in piazza XXV aprile per l'incendio di un appartamento. Sul posto è stato riscontrato che il fumo era dovuto al cattivo funzionamento di una canna fumaria a servizio di un camino a legna che per la presenza di fuliggine ed altri residui della combustione ha preso fuoco. I vigili del fuoco dopo aver spento l'incendio hanno controllato - muniti di appositi autorespiratori - gli appartamenti dei piani soprastanti letteralmente invasi dal fumo. Fortunatamente non e' stato rilevata la presenza di occupanti e quindi non e' stato riscontrato alcun danno a persone. B gli artigiani, e vivere una giornata immersi nella tradizione, assistendo a dimostrazioni pratiche e sperimentando anche di persona le diverse tecniche artigianali, grazie ad alcuni laboratori interattivi, sempre accompagnati dai tutor educatori della cooperativa Frontiera lavoro. Tra le tante realtà tipiche del tessuto produttivo e artigianale del Trasimeno saranno presenti i pescatori professionisti di San Feliciano, insieme all'associazione Arbit che illustrerà le imbarcazioni tipiche del grande lago umbro, e una parte consistente del percorso sarà dedicata all'arte della tessitura e del ricamo. A questo riguardo è previsto un incontro dei ragazzi con le numerose realtà locali del settore, nonché l'allestimento di un telaio in una sala a pianoterra di Palazzo Baldeschi, nella quale si svolgeranno anche dimostrazioni di tessuto fatto a mano. I giovani potranno misurarsi anche con l'arte del vetro, grazie alla partecipazione dell'associazione "Il Borgo" di Piegaro, che mostrerà l'impagliatura dei fiaschie la particolare tecnica Tiffany nella realizzazione di oggetti in vetro colorato. B Sergio Spaccapelo CORRIERE DELL’UMBRIA Gubbio t Martedì 25 Novembre 2014 31 Trifola preziosa Costituito in diocesi l’ufficio dedicato all’incontro di fedi e culture Confronto aperto All’incontro anche monsignor Bromuri e don Stefano Bocciolesi Il dialogo interreligioso “avanza” A GUBBIO E’ stato costituito l’ufficio per l’ecumenismo interreligioso della diocesi. Nel corso della prima riunione è stato affrontato il “decreto Unitatis Redintegratio approvato dal Concilio vaticano II”, con la partecipazione di monsignor Elio Bromuri, direttore del Centro ecumenico universitario San Martino di Perugia, Annarita Caponera, docente di Ecumenismo e dialogo interreligioso all’istituto teologico di Assisi e di don Stefano Bocciolesi, corettore del santuario di Sant’Ubaldo e monsignor Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio. Proprio a questi ultimi è stata affidata la direzione dell’ufficio. “E’ importante tornare alle sorgenti della fede - ha spiegato don Stefano - per capire che l’ecumenismo non è un’appendice del Concilio, ma il suo sottofondo”. Monsignor Bromuri ha invece sottolineato la dimen- sione pan-ecumenica della Chiesa dopo il 1964. “Fino a ora ha alitato sui cristiani - ha precisato monsignor Ceccobelli - lo spirito della diversificazione, che è un grande valore, ma è mancato lo spirito dell’unità”. Il compito dell’ufficio sarà quello di aprire al dialogo, secondo il modello di Sant’Ubaldo e San Francesco. B A GUBBIO Giornata più esaltante, Tonino Cesarini e la sua cagnolona nana non potevano immaginarla nei boschi di Castiglione Aldobrando. Il sogno accarezzato a ogni uscita, invece, ha preso letteralmente forma quando la fedele compagna di tante avventure ha consentito a Tonino, esperto raccoglitore con una trentina di anni d’esperienza alle spalle, di trovare un tartufo da mezzo chilo. B Approvato il progetto definitivo del tratto Mocaiana-Pietralunga A breve l’Anas bandirà la gara d’appalto. In primavera i cantieri Nuova Pian d’Assino Un altro passo avanti di Mauro Barzagna A GUBBIO - Buone notizie per la nuova Pian d’Assino. Il progressivo completamento dell’asse viario che collegherà l’Eugubino alla E45 ha compiuto ieri un altro passo avanti. Il consiglio di amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto definitivo (redatto dalla Rpa di Perugia) del tratto compreso fra Mocaiana e il bivio di Pietralunga, avviando al tempo stesso le procedure che in tempi brevi porteranno alla pubblicazione della gara d’appalto e, nella prossima primavera, all’apertura del cantiere. Il via libera al finanziamento dei lavori, per un importo di La conferma ufficiale Rocco Girlanda consigliere del ministro dei Trasporti, Lupi 72 milioni di euro, era arrivato lo scorso febbraio in occasione dell’ultima riunione del Cipe, il Comitato interministeriale per la programma- Tartufo da mezzo chilo a Castiglione Aldobrando zione economica, presieduta dall’allora presidente del consiglio Enrico Letta. La vicenda del completamento della nuova Pian d’Assino, il cui primo tratto da Gubbio a Mocaiana era stato inaugurato nell’ottobre 2013, rischiava di finire su un binario morto, visto che il progetto originario presentato nel 2005 dalla Regione richiedeva già allora un finanziamento di 230 milioni. La svolta, come conferma Rocco Girlanda, consigliere per gli affari strategici del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Lupi, nel momento in cui si è stabilito insieme alla giunta regionale e in particolare all’assessore ai Tra- Cassata-Gattapone sporti, Silvano Rometti, di dividere l’intera opera in tre stralci: Mocaiana-Pietralunga, Pietralunga-Camporeggiano e Camporeggiano-Umbertide E45. A quel punto, il finanziamento per “tappe” è diventato più praticabile e la sinergia fra ministero, Regione e Anas è diventata vincente. “Proprio per questo - commenta Girlanda - va il nostro ringraziamento all’assessore Rometti e agli uffici della Regione per la determinazione e la professionalità con cui hanno portato avanti l’iter di propria competenza”. A questo punto, dunque, non resta che attendere. Il conto alla rovescia per l’apertura dei cantieri è entrato nel vivo. B Gli studenti riflettono sui mezzi d’informazione A GUBBIO L’istituto superiore “CassataGattapone” ha attivato un progetto volto a sensibilizzare tutti gli studenti sulla tematica dei mezzi di comunicazione e su un loro uso responsabile e consapevole. Il primo incontro è in programma per oggi e vedrà la presenza dell’associazione “Il coraggio della paura” con esperti in materie giuridiche e una psicologa che illustreranno le tematiche del progetto e parleranno di casi realmente accaduti. B -MSGR - 06 UMBRIA - 35 - 25/11/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Nocera Umbra Tel. 0742 810363 Terni Martedì 25 Novembre 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Esplode la guerra dei rifiuti tra Asm e vigili urbani: «Non controllano» Terni Barriere urbane da abbattere Le nuove opere escludono i disabili Capotosti a pag. 47 Servizio a pag. 51 Perugia Ambulante perugino spaccia agli studenti universitari Operazione anti droga, preso in piazza Grimana In casa aveva marijuana e materiale per confezionare le dosi Servizio a pag. 37 Soldi spariti al Caf, indaga la polizia «Ho dato i soldi a un professionista per pagare le tasse, ma il Comune mi insegue» Anziani nei guai, arrivano le cartelle di Equitalia. E dopo l’esposto scatta l’inchiesta ` Luca Benedetti PERUGIA I soldi spariti, la fiducia tradita e la beffa di essere inseguiti da chi si credeva pagato puntando sulla credibilità del professionista che doveva portare i soldi. Il dubbio che un Centro di assistenza fiscale della periferia di Perugia sia diventato un pozzo senza fondo mandando di traverso la puntualità fiscale ai clienti, diventa esposto. E quell’esposto, finito in questura con il patrocinio di uno studio legale diventa un’inchiesta tutta da scrivere, anche se la strada è segnata. Perché per il Centro di assistenza fiscale che avrebbe tradito e non più pagato, ci sono date, nomi, cognomi e circostanze. Tanto precise che il lavoro dei poliziotti potrà prendere una discesa che non sembra neanche tortuosa. Anche se è meglio verificare fino in fondo e capire dove la rabbia finisce e dove inizia il teatro. Appropriazione indebita? Ipotesi di scuola che serve a capire ma che ancora non è stata formulata in maniera specifica. Certo, tutti gli indizi portano a quell’articolo del codice penale. Anche se chi si è beccato la querela fotocopia (diversi clienti dello stesso avvocato) avrà tutto il modo di raccontare le sue ragioni. Continua a pag. 37 Ast, domani al Mise con la “grana” Ilserv Il caso C’è la nebbia, odissea sul volo da Londra Michele Milletti PERUGIA L’odissea assume i tratti del paradosso. Perché avere problemi di nebbia tornando dalla città della nebbia per eccellenza è un fatto decisamente insolito. Spaventoso, per chi era su quel volo che ieri mattina doveva atterrare all’aeroporto “San Francesco” di Sant’Egidio venti minuti dopo le undici. Partenza ok dallo scalo di Stansted, volo in perfetto orario e passeggeri pronti all’atterraggio comodo. A terra, tanti altri passeggeri tra cui molti ragazzini di una scuola, pronti a imbarcarsi per partire alla volta della capitale britannica. Ma nessuno, in cielo e in terra, ha fatto i conti con la nebbia. Continua a pag. 46 Indagini sui soldi spariti Perugia. Omicidio Polizzi, tensione in aula per foto e silenzi Landini ieri, oggi Bentivogli serrano le file di Fiom e Fim: regge l’unità del sindacato TERNI Regge l’unità del sindacato alla vigilia del tavolo al Mise che, domani, potrebbe risultare decisivo per la vertenza Ast. Ma la volontà e le dichiarazioni, ieri Landini ha sottolineato le scelte fatte insieme e le decisioni delle Rsu sulla rimodulazione degli scioperi, si trovano di fronte a nuove e complicate questioni. Prima fra tutte quella di Ilserv, che dal 13 novembre, ha messo in cassa integrazione duecento suoi dipendenti. Con un autentico punto interrogativo sulle modalità di riavvio degli impianti in assenza dell’impresa che con i suoi “service” rende possibile le produzioni. A pag. 47 e in Nazionale L’angolo del meteo Torna la pioggia Due cuori e un Capanna. La luna di miele tra l’ex leader della contestazione e la Regione è finita. Causa: la sommatoria di vitalizi e incarichi. Ora, dopo Capanna, anche tutti gli altri che hanno un ruolo in Regione e i vitalizi rinunceranno all’incarico. Forse. ***** Umbriacque. Il nuovo del Pd passerebbe per Burini e Ceppitelli? Il programma è chiaro: largo ai giovani (di tutte le età). PERUGIA I dirigenti guadagnano tanto, i medici poco. È il referto, un po’ brutale, della radiografia ai costi della sanità umbra fatta dai tecnici della conferenza Stato-Regioni. La regola per risparmiare dice: una siringa deve costare lo stesso a Bolzano e a Bari, quindi, in teoria pure un medico, un infermiere, un dirigente. Allora ecco l’indagine della “Stem”, acronimo che sta per Struttura tecnica di monitoraggio sulla sanità: una specie di squadra Csi che ha studiato le spese per il personale delle aziende sanitarie regione per regione. I numeri - riferiti ai bilanci chiusi del 2012 - dicono, ad esempio, che il costo degli addetti della sanità in Umbria è aumentato dell’1,8 per cento dal 2010 al 2012. A parte la provincia di Bolzano, fuori categoria con un più 6,5 per cento, il Cuore verde non ha tirato la cinghia: la media nazionale, infatti, è di un risparmio dello 0,1 per cento nello stesso periodo. Ospedali e Asl umbre sono brave a risparmiare, ad esempio sullo stipendio dei dottori: qui 109mila euro (lordi all’anno) contro 113mila in Lombardia, 116mila nel Lazio e 126mila I MANAGER UMBRI COSTANO PIÙ DI TUTTI: 127MILA EURO L’ANNO La madre di Valerio: «Con voi non parlo» Ieri in aula ha parlato il medico legale, che ha ricostruito la dinamica dell’omicidio di Alessandro Polizzi “smontando” la difesa di Valerio e Riccardo Menenti. A pag. 37 Un fantastico computer. 12 comode rate. Tasso Zero (Tan 0% - Taeg 0%) su tutti i Mac. Promozione valida dal 24 Novembre al 27 Dicembre. Gilberto Scalabrini E' una giornata con nuvolosità irregolare, mentre tra questa notte e giovedì ci sarà un po' di pioggia a spasso per l'Umbria. Oggi, un evanescente campo di alta pressione e una blanda area depressionaria porta passaggi nuvolosi sempre più spessi, in prevalenza di tipo stratificato e in lento spostamento verso Levante. Sulle vallate nebbie al mattino, in lento sollevamento diurno. Dalla notte giungono le prime piogge. Domani, una perturbazione avanza lentamente da ovest, determinando un generale peggioramento del tempo. Gli stipendi della sanità: dirigenti da record i medici protestano Corso Vecchio, 69 | Terni 0744 461 778 | www.personal-system.com Finanziamento in 12 mesi - prima rata a 30 giorni - importo finanziabile da € 900 a € 5.200. Esempio: € 1.200 in 12 rate da €100 - TAN fisso 0% TAEG 0% - importo totale del credito € 1.200. 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Secondo lo studio degli 007 della “Stem” l’Umbria risale un po’ in classifica, invece, per quanto riguarda il costo - annuo lordo - di un infermiere: 45.526 euro. Più di un collega toscano (43.900 euro) o veneto (42.587). E i dirigenti? Spunta un piccolo record: i dirigenti amministrativi della sanità umbra sono quasi i più fortunati d’Italia, uno costa in media 127.126 euro l’anno, circa 17mila euro in più rispetto alla media nazionale. Se la passano meglio solo i colleghi del Molise. Ma anche gli amministrativi della sanità umbra pesano un bel po’ sui conti della Regione. La ricerca dei tecnici della Conferenza Stato-Regioni dice: ogni impiegato umbro costa 39.769 euro, un altro record nazionale. In Campania si arriva a 38mila, 37.600 in Lombardia e 35mila nelle Marche. Federico Fabrizi © RIPRODUZIONE RISERVATA www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MARTEDÌ 25 novembre 2014 Stangata-Tasi, costa quasi ildoppio Ogni famiglia pagherà cento euro in più all’anno. Aumenti-record per i commercianti Rinuncia a 1.230 euro Il «povero» Capanna dice addio al Corecom NUCCI · A pagina 2 Il volo della Ryanair da Londra non riesce ad atterrare a Sant’Egidio L’omicidio Polizzi Deviazione forzata su Pescara. «Non c’era visibilità» · A pagina 5 «Uno sparo da distanza ravvicinata» PONTINI · A pagina 4 Inchiesta-scommesse Il ds Goretti interrogato cinque ore · Nel QS Volontari & residenti · A pagina 7 Dea bendata a Magione Gioca due euro Ne vince ottantamila «DIROTTATI» «DIROTTATI» PER PER NEBBIA NEBBIA I perugini ripuliscono via dei Priori S. COLETTI · A pagina 6 OGGI SU: www.lanazione.it/umbria LA FOTOGALLERY Selfie con i Grifoni Manda la tua foto · A pagina 8 Si getta sotto il treno e blocca la città LEGGI L’ARTICOLO Anziano si suicida a Ellera. I passaggi a livello restano chiusi: traffico nel caos LEGGI L’ARTICOLO · A pagina 5 Il mistero Ragazzo polacco in ospedale. Ma il suo racconto non convince «Mi hanno preso a sprangate davanti al bar» «SONO stato picchiato davanti al bar con un tubo di ferro lungo un metro». E’ ricoverato in prognosi riservata il polacco di 23 anni che sostiene di aver subìto percosse domenica pomeriggio. Questa la ricostruzione dello straniero: il suo comportamento da ubriaco sarebbe divenuto insopportabile per un barista di Ponte San Giovanni, che lo avrebbe colpito a sprangate. In questi termini la ver- sione fornita alla polizia. I contorni della vicenda però non sono per niente chiari. L’uomo si è allontanato dall’ospedale prima di essere medicato, finché la Volante lo ha rintracciato intorno al Santa Maria della Misericordia e ha preso a verbale le sue dichiarazioni. I carabinieri di Ponte San Giovanni non hanno rintracciato testimoni della presunta aggressione. Per ora gli investigatori non hanno trovato né il presunto aggressore, né il bastone. Colin Firth accusato di abuso edilizio Addio al grecista Renato Romizi •• 2 MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014 Perugia CARO LETTORE DI’ LA TUA I NOSTRI SOLDI STANGATI DA BOLLETTE MUTUO E TASSE: COME ANDARE AVANTI? Scrivi la tua storia su: www.lanazione.it/umbria I CONTI IN TASCA RINCARI CONSISTENTI PER OLTRE SETTANTAMILA PERUGINI PROPRIETARI DI PRIMA CASA Incubo-Tasi, cento euro in più a famiglia La nuova tassa supera la vecchia Imu. Aumenti-record (+145%) per gli imprenditori di MICHELE NUCCI FOCUS Le cifre Leelaborazioni dell’Acliconfermano quanto preventivato: vivendo in un immobile conrendita media,una famigliacon due adultie unbambino che ha un reddito di 35mila euro l’anno subisce un aumento del 54%. Nel 2012 infatti per l’Imu sulla prima casa pagava 187 euro, quest’anno dovrà pagarne 101 in più cioè 288. Capannoni e uffici Gli aumenti della tassazione su capannoni, uffici e negozi è stata clamorosa. Anche qui il Caf dell’Acli registra numeri da non credere. L’esempio di un fabbricato in categoria D/1 (capannone appunto) con rendita catastale media di 6.257 euro, mostra come da tre anni a questaparteaPerugia sipaghino quasi 1.300 euro in più all’anno. — PERUGIA — SENSAZIONI suffragate dai numeri: la Tasi sulla prima casa è più salata dell’Imu (quella del 2012, quando si pagò per intero), molto più salata, visto che si parla di un 54% in più. Senza parlare del confronto con l’Ici (anno 2011) che a Perugia su una seconda casa evidenzia incrementi del 142%. Se poi si va a vedere quanto spendono in più imprenditori o negozianti, c’è da farsi prendere un «colpo»: più 97 e più 145%. I dati li ha elaborati in tutta Italia il Caf Acli e racconta che il capoluogo ha subìto sugli immobili uno degli aumenti più significativi, compresa la Tasi messa in campo dalla nuova Giunta-Romizi. SULLA prima casa anche le elaborazioni del nostro giornale avevano rilevato che la «botta» sarebbe stata di quelle pesanti, soprattutto per quanti hanno un’abitazione in classe A/2 o A/3 (le più economiche). E le elaborazioni dell’Acli confermano le previsioni: vivendo in un immobile con rendita media cittadina una famiglia con due adulti e un bambino che ha un reddito di 35mila euro l’anno subisce un aumento del 54%. Nel 2012 infatti per l’Imu sulla prima casa pagava 187 euro, quest’anno dovrà pagarne 101 in più, cioè 288. La questione interessa circa 70mila famiglie, tanti i proprietari di prima casa in città. SE IL PARAGONE viene fatto con la seconda abitazione, le cose vanno ancora peggio. Qui infatti bisogna confrontare l’Ici del 2011 con l’Imu 2014. Bene, per una rendita catastale media a Perugia l’incremento è di oltre 500 euro. Se tre anni fa si dovevano versare 382 euro, entro la metà di dicembre la rata complessiva salirà a 926 con un aumento mozzafiato del 142%. Quasi inutile ricordare che in tutti i capoluoghi di provincia la stangata in questa categoria è da paura: basti dire che l’unica città che aumenta in doppia cifra è Nuoro (più 97%), mentre tutte le altre viaggiano sopra il cento per cento. UNA DELLE categorie che si è più lamentata negli ultimi 24 mesi — a ragione, sia chiaro — è quella degli imprenditori e dei commercianti, visto che gli aumenti della tassazione su capannoni, uffici e negozi è stata clamorosa. Anche qui il Caf dell’Acli registra numeri da non credere. L’esempio di un fabbricato in categoria D/1 (capannone, appunto) con rendita catastale media di 6.257 euro mostra come da tre anni a questa parte a Perugia si paghino quasi 1.300 euro in più l’anno. Se nel 2011 l’Ici era infatti di 2.299 euro, quest’anno ne serviranno 4.527. Peggio va per chi ha un negozio con una rendita media cittadina: qui la crescita da tre anni a questa è stata del 145%. Passare insomma dai 359 euro del 2011 agli 880 (proprio ottocentoottanta) del 2014 è un vero e proprio incubo. L’ATTESA Il sindaco AndreaRomizi Terni controtendenza, si paga di meno — PERUGIA — NON E’ SOLTANTO il capoluogo umbro a subìre rincari mostruosi sulla tassazione locale degli immobili, ma il fenomeno riguarda un po’ tutte le città italiane. Di certo Perugia si conferma tra le realtà più esose: la media nazionale sulla Tasi è infatti pari al 2,6 mille, mentre il Comune ha stabilito l’aliquota al 3,3 per mille. Colpisce invece che a Terni la Tasi di quest’anno ha subìto una diminuzione del 3 per cento rispetto all’Imu del 2012. Il capoluogo della Conca è uno dei pochi casi in Italia dove si registra un decremento: la solita famiglia con due adulti e un figlio di 10 anni infatti, 24 mesi fa pagava 172 euro, quest’anno ne pagherà invece 167. 17 Terni MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014 •• «POSTO OCCUPATO» CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE ANCHE la Giunta comunale, durante la seduta di ieri del Consiglio, ha aderito alla campagna «Posto occupato» dedicata alle donne vittime di violenza. Una delle sedie è stata lasciata libera con il cartello di Posto occupato. Sotto un paio di scarpe rosse. CONTROLLI Territorio al setaccio Un arresto e otto denunce — TERNI — UN ARRESTO e otto denunce da parte dei carabinieri della compagnia di Terni impegnati nel fine settimana in un servizio straordinario di controllo del territorio che ha coinvolto circa 200 militari. Le manette, riferisce il comando provinciale, sono scattate nei confronti di un brindisino di 64 anni residente in città, colpito da un provvedimento del tribunale di Terni per scontare una pena di quasi dueanni e mezzo di carcere per avere commesso numerosi reati contro il patrimonio. Tra i denunciati c’è invece un ternano di 42 anni che, in base a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, approfittando della momentanea distrazione della commessa, ha rubato 600 euro dal registratore di cassa di un bar della zona San Valentino. QUATTRO inoltre le persone sorprese alla guida in stato di ebbrezza, con ritiro della patente. In tutto sono state controllate 650 persone e 250 veicoli, 50 soggetti agli arresti domiciliari, 10 esercizi pubblici e 5 venditori ambulanti. I carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada ed altro per tremila euro complessivi. Nello scorso fine settimana i controlli dell’Arma avevano interessato in particolare il territorio provinciale, concentrandosi invece nei giorni scorsi su Terni. La chimica non va dimenticata «Dopo-Basell, il nodo irrisolto» Filtcem: ‘La vertenza è oscurata ma il momento è decisivo’ — TERNI — IL LATO POSITIVO «CHIMICA, la vertenza è oscurata ma siamo alla fase decisiva», cosi Sergio Cardinali, segretario della Filctem. «L’interesse creato dalla vertenza Ast — afferma Cardinali — ha messo in secondo piano la questione della chimica, l’altra faccia della medaglia della crisi dell’industria ternana. E questo avviene proprio nel momento più delicato, in cui servirebbe uno sforzo congiunto per rilanciare un polo che ha ancora tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista sulla scena economica locale, nazionale e internazionale». MENTRE in Italia si afferma la green economy, con gli investimenti dell’Eni a Porto Torres e a Porto Marghera, «il polo chimico ternano è fermo al palo da quattro anni a causa della chiusura dell’impianto di polipropilene della Lyondell Basell che, dopo avere dismesso la produzione, a oggi, non ha ancora messo a disposizione per una reindustrializzazione le aree di proprietà». «Restano da sciogliere nodi importanti — aggiunge Cardinali — come a esempio quello del costo dell’energia e di quelli condominiali, entrambi L’Alcantara cresce e assume — TERNI — RABBIA Unadelletante manifestazioni di protesta promosse daisindacatiper la salvaguardia dellaBasell e deisuoi lavoratori scaturiti dalla chiusura di Basell, maggiore consumatore interno, che ora minaccia di non pagare neanche la propria quota pur mantenendo circa il 50% delle aree. E poi c’è la Novamont, pioniera ternana della plastica biodegradabile, presente su tutto il nazionale in varie joint con altre aziende tra le quali la più importante è proprio l’Eni, che cresce dappertutto ma appare sempre meno coinvolta sul territorio ternano» . «Novamont — conclude Cardinali — deve continuare ad essere protagonista del- lo sviluppo della chimica verde, ma ciò richiede idee e di risorse economiche che il territorio da solo non possiede, e quindi c’è la necessità di un intervento concreto ed integrato del Governo e del Ministero dello Sviluppo economico, con tutte le forme possibili, di cui tra l’altro il vice Ministro De Vincenti si era dichiarato disponibile a favorire. Dal canto loro le istituzioni locali, la Regione e il Comune di Terni devono necessariamente impegnarsi per garantire una svolta alla vicenda». NELLA CHIMICA non mancano per fortuna vicende positive, ricorda il segretario Filctem , Sergio Cardinali. La Meraklon, grazie a una straordinaria mobilitazione (50 giorni di sciopero), è stata restituita a nuove opportunità, con la multinazionale belga Beaulieu e l’italiana Neofil. La Treofan è in ripresa. «L’esempio migliore — aggiunge Cardinali — è l’Alcantara, che negli ultimi due anni ha quasi portato il numero degli occupati da 300 a 480, aumentando i volumi produttivi e diversificandone le applicazioni. È l’esempio di chi nella crisi, facendo leva su rinnovamento tecnologico e sostenibilità totale, investendo più di 50 milioni sul territorio, è cresciuto sui mercati, garantendo lavoro». TAGLI LA RABBIA DELLA UIL CHE DENUNCIA LA CARENZA DI FONDI PER LA MANUTENZIONE «Arriva l’inverno e non ci sono soldi per gestire le strade» — TERNI — LA UIL-FPL denuncia la situazione delle strade e la carenza dei fondi per la manutenzione. Paventando gravi disagi in vista dell’inverno. «Parliamo di 245 chilometri di ex strade statali ora di pertinenza provinciale e di 657 di strade provinciali per un totale di 902 km che dovrebbero essere tenute in piena efficienza con soli 291.000 euro per materiali, manutenzioni, automezzi e carburanti — tuona il sin- dacato che attacca il Governo ma anche l’ex Giunta provinciale guidata da Polli —. Solo tre anni fa, per lo steso scopo, veniva utilizzata una somma tre volte maggiore (nel 2011 spesi 915.000 euro ). Si è avuta anche una forte riduzione del personale, dalle 113 unità del 2009 alle attuali 80. Sono persino diminuiti drasticamente i fondi per ‘atturare’ le buche. Nel 2010 infatti si spendeva per acquistare il conglomerato a freddo necessario per la chiusura «Il Ternano-Narnese sia area di crisi complessa» — TERNI — IL CAPOGRUPPO comunale del Pd, Andrea Cavicchioli, ribadisce la richiesta di riconoscimento di area di crisi complessa per il territorio ternano-narnese. Per questo ha presentato un atto d’indirizzo sottoscritto anche dai consiglieri Pd Valeria Masiello e Sandro Piermatti. «Impegnare sindaco e Giunta — si legge nel documento — ad attivarsi per ottenere il riconoscimen- to dello status di area di crisi industriale complessa per il territorio di Terni e Narni e i conseguenti provvedimenti positivi per lo sviluppo, proponendo ogni iniziativa necessaria per l’obiettivo, con il coinvolgimento di tutte le articolazioni e le rappresentanze economico-sociali locali e regionali». Come noto, la richiesta di riconoscimento di area di crisi complessa nelle scorse settimane è passata, non senza difficoltà, anche in Regione. di buche 100.000 euro mentre invece nell’anno in corso si dispone solo di 26.000 euro quando invece le buche aumentano proprio a causa della mancata manutenzione programmata». E l’inverno prima o poi arriverà. «Il sale da poter utilizzare in caso di gelate o neve è del tutto insufficiente — continua la Uil — La previsione per l’inverno è di 6.400 quintali mentre si dispone solo di 950 quintali. In pratica il 10% di quello di cui invece si dovrebbe disporre». TERNI PROVINCIA MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014 ORVIETO CENTRO STUDI MATTEO TONELLI PRESIDENTE AD INTERIM IL COMMERCIALISTAorvietano Matteo Tonelli è il nuovo presidente del Centro Studi. A seguito delle dimissioni comunicate da Carlo Mari (che aveva accettato con riserva l’incarico), il ruolo di presidente viene ricoperto ad interim dal vicepresidente Matteo Tonelli. BANCHE GRAN FERMENTO NELL’ISTITUTO DI CREDITO LOCALE Cassa, l’azionista fa shopping Filiali in odor di cessione — ORVIETO — LA BANCA Popolare di Bari, azionista di maggioranza della Cassa di Risparmio di Orvieto, fa shopping in Abruzzo, ma potrebbe essere costretta a cedere alcune filiali dello storico marchio orvietano dislocate in Umbria. La Popolare continua la sua politica di espansione ed acquisizioni che l’ha portata di recente ad acquisire il controllo del gruppo abruzzese Tercas, cioè la Cassa di Risparmio della provincia di Teramo a cui fa capo anche la Cassa di Risparmio di Pescara. Il gruppo Tercas era reduce dal commissaria- L’OPERAZIONE La Popolare di Bari è in fase di espansione sul versante abruzzese mento di Bankitalia deciso in seguito alle forti perdite registrate dall’istituto abruzzese che ha accumulato un deficit patrimoniale pari a 602 milioni di euro. QUESTA operazione è stata portata a termine tramite un aumento di capitale di duecento milioni di euro da parte di Bari. Per diversi mesi, la Popolare di Bari aveva cercato di incorporare anche la Banca Popolare di Puglia e Basilicata con la quale, al momento, i baresi non escludono comunque una possibile partneship. La Po- GRANDI MANOVRE La sededellaCassadi Risparmiodi Orvieto NeltondoMarcoJacobini,presidentedellaPopolaredi Bari polare sta riorganizzando Tercas e potrebbe presto essere costretta a cedere alcuni degli sportelli della Cassa di Risparmio di Orvieto che si trovano in Umbria per evitare eccessi di concentrazioni e posizioni dominanti. LA BANCA Popolare di Bari, presieduta da Marco Jacobini, sta conoscendo da un quarto di secolo una fase di espansione che l’ha portata ad effettuare 25 acquisizioni bancarie tra cui la Cassa di Risparmio di Orvieto, che è stata rilevata nel 2008. Ironia della sorte, allora era proprio il gruppo Tercas a contendere ai pugliesi l’acquisizione della banca orvietana, che portava in dote 43 sportelli ed era controllata dalla Cassa di Risparmio di Firenze. Da allora le quote di minoranza dell’istituto di piazza della Repubblica, pari al 26,5%, sono rimaste sempre nelle mani della fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Le grandi manovre dunque sono in corso e si dovrà attendere per comprendere gli sviluppi della complessa situazione. C.L. COMUNE Questionario sulla qualità dell’Urp IN OCCASIONE dei 20 anni dall’apertura l’Ufficio relazioni con il pubblico, il Comune di Orvieto chiede la collaborazione dei cittadini per migliorare la qualità del servizio. Lo fa proponendo un questionario disponibile all’indirizzo http://www.comune.orvieto. tr.it//I/3B0251F1.htm che potrà essere compilato direttamente all’Urp di Orvieto o di Orvieto Scalo. internazionale, è stata proprio la Cardeto, amministrata da Luciano Innocentini, che è divenuta così partner strategica di una serie d’iniziative di cooperazione e scambio di esperienze nella produzione dell’uva, per le pratiche di viticoltura e tutte le attività ad essa connesse. La ministra boliviana, vedendo nell’azienda un modello concreto, capace di trasferire competenze e conoscenze nel suo Paese, caratterizzato dalla presenza di piccoli produttori, ha chiesto così un nuovo incontro con i vertici dell’azienda orvietana. Il prossimo appuntamento è per il 5 dicembre. UN PROTOCOLLO inter-istituzionale, un flashmob e un libro per il contrasto della violenza di genere. Stamani alle 11, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in Comune sarà firmato il Protocollo per il contrasto della violenza di genere tra i Comuni della zona sociale di cui Orvieto è capofila, la Usl Umbria 2, l’Ordine degli avvocati e l’«Albero di Antonia». POLIZIA Controllate novanta persone CONTROLLI a tappeto da parte della polizia di Orvieto. Lo scorso fine settimana sono state una novantina le persone controllate. Sottoposti a verifica anche alcuni locali abitualmente frequentati da pregiudicati dove sono state identificate una decina di persone anche con precedenti per furto. IL PROGETTO San Patrizio Via libera alle operazioni di recupero — ORVIETO — APPROVATO definitivamente il progetto per la riqualificazione dell’area del Pozzo di San Patrizio e del Tempio del Belvedere, per l’importo complessivo di 200mila euro, redatto dall’architetto Valentina Satolli. L’intervento è mirato alla valorizzazione del monumento attraverso la riqualificazione dell’area in una direzione di integrazione con la città e di maggiore accessibilità e fruibilità. Il progetto prende in considerazione l’area situata sul limitare del masso tufaceo su cui insistono importanti emergenze storico-artistiche: il Tempio del Belvedere, la Fortezza Albornoz e il Pozzo di San Patrizio. IL RECUPERO dell’area è propedeutica ai lavori di restauro conservativo del bene monumentale di Antonio da Sangallo il Giovane, che esternamente si presenta come una bassa costruzione cilindrica in mattoni con due portali a bugnato diametralmente opposti e una cornice di coronamento in pietra decorata da gigli farnesiani di Paolo III. ROCCA RIPESENA GRANDE IMPEGNO DELL’«AGE» Patto di ferro con la Bolivia per la cooperativa vinicola STA PRENDENDO corpo il progetto di cooperazione tra la Bolivia e la cooperativa vitivinicola orvietana Cardèto. In questi giorni l’ambasciatore Antolín Ayaviri Gómez e la ministra boliviana Nemecia Achacollo Tola hanno voluto incontrare i vertici dell’azienda presso l’ambasciata boliviana a Roma per valutare insieme i prossimi step in vista della messa a regime della lettera d’intenti siglata tra le due realtà. Circa un anno fa, infatti, Italia e Bolivia si sono date la mano e, a fare da madrina a questo ambizioso progetto IN BREVE DONNE Iniziativa contro la violenza CARDETO COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE — ORVIETO — 19 Il borgo diventa un giardino Piantate cento nuove rose — ORVIETO — AL LAVORO I volontari dell’Ageall’operaperla messaa dimoradellerose CON LA MESSA a dimora di quasi cento nuove rose entra nel vivo la fase due del progetto «Il paese delle rose», ideato e organizzato dall’Age, associazione italiana genitori di Orvieto Ripesena: «Il posto delle rose dove ogni rosa è al suo posto». Nei giorni scorsi i volontari dell’Age, assieme ai residenti di Rocca Ripesena, hanno piantato cento rose nuove, provenienti dal vivaio S’Orrosa di Ardea, altro paese del tufo in provincia di Roma. Con l’acquisizione di ulteriori zone pubbliche per la piantumazione in aggiunta ai roseti già attivati negli anni scorsi, si va così a consolidare uno straordinario anello di rose ai piedi della rocca tufacea che sovrasta il minuscolo abitato e la chiesetta di Santa Maria della Stella. Quest’ultima dopo un accurato restauro e l’inclusione del sagrato nel roseto, dovrebbe essere riaperta al culto e inaugurata il 13 dicembre. «Vorrei sottolineare — spiega la presidente AgE di Orvieto, Monia Pieroni — l’importanza del lavoro volontario dei nostri genitori Soci e la partecipazione corale degli abitanti della Rocca». •• 26 MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE LE SFIDE UMBRE «NODI» DA SCIOGLIERE E NUOVE IDEE «Rendere i soldi della busta pesante» Un’altra tegola sull’ex Merloni Nocera, Recchioni (Fiom-Cgil): ‘Prima gli operai incassino il Tfr’ · PERUGIA E ADESSO per i lavoratori della ex Merloni (nella foto) posti in mobilità sembra che sia in arrivo un’altra tegola. Come riferisce Luciano Recchioni della FiomCgil, l’azienda sta chiedendo soldi ad alcuni operai per sanare vecchie pendenze. «Per questo — dice il sindacalista — invitiamo i lavoratori ad aspettare prima di pagare quanto l’azienda sta chiedendo. In questi ultimi giorni — spiega ancora Recchioni — i lavoratori dello stabilimento di Colle di Nocera sono stati chiamati telefonicamente dai dirigenti della azienda che hanno comunicato la necessità del versamento di altre somme, inerenti i periodi 1997-1998 e 2004-2006, senza che le organizzazioni sindacali, quantomeno certamente la Fiom dell’Umbria, siano state informate». «SAPEVAMO che alcuni lavoratori avrebbero dovuto restituire pezzi di salario collegati alla cosiddetta ‘busta pesante’ del terremoto del 1997 — continua la Fiom — ma non ci risulta che ci fossero altre pendenze». Il sindacato, a que- sto punto, chiede quindi un chiarimento immediato: «CI SONO lavoratori che in alcuni casi devono versare centinaia di euro e nello stesso tempo tutti devono avere indietro somme ri- guardanti il tfr e soldi congelati. Pagare ora sarebbe un’altra beffa quindi dopo che il mese scorso i lavoratori hanno avuto una decurtazione di circa 130 euro sulla cassa integrazione e tutti pensavamo che gli eventuali debiti residui con l’azienda fossero sanati. Arrivati a questa situazione — conclude il sindacalista della Fiom — non resta che intervenire sui commissari per capire come dobbiamo comportarci e scongiurare un’ennesima presa in giro per i lavoratori, ormai al limite di ogni sopportazione». INTANTO, all’inizio del mese Cgil, Cisl e Uil di Umbria e Marche hanno preteso in tempi stretti un confronto diretto con il governo Renzi sull’annosa e pesante vertenza, dalla quale dipende il futuro di 3mila famiglie della fascia appenninica umbro-marchigiana. LA GIORNATA La Camera dà voce alle imprese · PERUGIA LA «GIORNATA del lavoro e del fare impresa», organizzata dalla Camera di Commercio, rappresenta il momento conclusivo nel quale raccontare, rielaborare e fare conoscere i progetti promossi e realizzati dalla Camera di Commercio nell’ambito dell’iniziativa nazionale «Scuola elevata al lavoro». Istituita dal sistema camerale nazionale, il progetto punta a migliorare e rendere più stretto il collegamento tra i vari canali formativi e le esigenze delle imprese, ma anche per offrire agli studenti una formazione “sul campo” che permetta loro di cogliere gli insegnamenti pratici del mondo lavorativo e dell’impresa, anche in ambito internazionale. Nel corso della «Giornata», in programma giovedì, nella sede della Camera di commercio, verranno presentati e raccontati, dai diretti protagonisti, il programma di tirocinio «Improve your talent» e il «Job day». AGRICOLTURA E’ LA SOMMA STANZIATA DALLA REGIONE PER IL SETTORE Oltre un milione ai progetti «hi-tech» · PERUGIA la luce dei ritardi nell’approvazione del nuovo Psr dovuti al negoziato tra Parlamento europeo e commissione». La somma stanziata si aggiunge agli oltre 20 milioni L’INNOVAZIONE e i sistemi di rete in agricoltura continuano ad essere premiati. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini, ha destinato un milione 250mila euro al finanziamento di progetti di innovazione presentati da partenariati composti da aziende agricole, agroalimentari, mondo della ricerca ed Università. FERNANDA CECCHINI «Intendiamo accelerare il processo di innovazione finanziando 36 progetti» «INTENDIAMO così accelerare — ha detto l’assessore — il processo di innovazione del sistema agricolo umbro, anticipando quanto previsto dal Psr 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche al- di euro già assegnati con il Psr 2007-2013 e garantirà il finanziamento di ulteriori 36 progetti, portando il numero complessivo dei progetti di innovazione finanziati dall’Umbria a 134. IN QUESTO modo le risorse potranno essere liquidate agli aventi diritto come trascinamento sui fondi della nuova programmazione. «Ciò ci consente di favorire il pieno utilizzo dei fondi comunitari impegnati per questa misura, finalizzata a migliorare la competitività del settore agricolo umbro attraverso l’innovazione. La Misura 124 — conclude la Cecchini — prevede il sostegno alla cooperazione tra imprese agricole, imprese della trasformazione e strutture di ricerca, per realizzare progetti di sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie e di miglioramento della qualità». L’atto verrà a breve pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria. LA VERTENZA FIRMATO L’ACCORDO TRA COOPERATIVA E CGIL E UIL «Grifo Latte, nessun posto di lavoro verrà perso» · PERUGIA IERI il Gruppo Grifo agroalimentare ha sottoscritto un accordo con Cgil e Uil in merito alla vertenza sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni. «Nessun posto di lavoro sarà perso — fanno sapere dalla cooperativa —, mentre sono previsti esodi volontari e ricollocazioni in azienda. Cisl si è riservata di firmare l’accordo». Dunque la vertenza Grifo sembra essersi conclusa nella maniera meno dolorosa per le maestranze. Va detto che già dalla riunione fiume che si era svolta il 17 in Regione, l’epilogo sembrava quasi scritto. In quella sede, infatti, le parti avevano ricomincerato a trattare per valutare insieme la possibilità di ricorrere in tutte le realtà del gruppo allo strumento della mobilità incentivata verso il pensionamento. «In questo modo, l’esternalizzazione del magazzino, voluta dall’azienda — ha osservato la Cgil — non comporterà fuoriuscita di personale, ma al contrario potrà rappresentare un’occasione di nuova occupazione». La Flai Cgil, insieme alla Cgil regionale e alla Camera del Lavoro di Perugia aveva già espresso soddisfazione «per la firma del verbale di incontro sottoscritto dalle parti in Regione che di fatto toglie dal tavolo i licenziamenti dei lavoratori del magazzino».
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