Rassegna stampa 25 novembre 2014

Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Personaggi Mir, artista
Ternano dell’anno
per caso e riciclista per scelta
Sfida a suon di voti,
i dieci candidati in corsa
Paolo Mirmina, custode di Palazzo Penna,
degli scarti in discarica fa opere d’arte
PAGINA 22
CALZOLAI PAGINA 9
Anno XV numero 325
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
DEBUTTO A GENNAIO, IL 20% DELLE DICHIARAZIONI TOTALMENTE FALSO
Isee, la stretta: via
i benefici a 13mila
famiglie umbre
Ecco il nuovo modello, stanerà i finti poveri
MAIORCA PAGINA 5
L’OPINIONE
PERUGIA - Il 20% delle dichiarazioni Isee è totalmente
falso e il 90% di coloro che presentano il modello (serve
per avere diritto ai benefici sociali come esenzioni ticket
sanitari, gratuità o sconti per l’asilo nido o le mense scolastiche, fondi assistenziali, borse di studio, abitazioni e
così via) dichiara - nella stragrande maggioranza dei casi mentendo - di non avere un conto in banca. In Umbria
sarebbero 13mila le dichiarazioni Isee totalmente false
(58mila, invece, quelle in cui si afferma di non avere un
conto in banca) e molto altre sarebbero “taroccate”. Da
gennaio debutta la nuova dichiarazione, cambiano molte cose per stanare e colpire chi ci marcia. Ecco quali.
Economia
Il segretario Fiom nel mirino di Governo e Fim
LA SIDERURGIA
VA NAZIONALIZZATA
di BRUNO DI PILLA
È
l’acciaio di Stato l’orgogliosa risposta al predominio di multinazionali e fondi
sovrani stranieri, che hanno già
fatto strage d’imprese italiane
operanti in settori strategici. Anche in virtù delle sacrosante (...)
Bps, Direzione
generale in forte
“dimagrimento”
«Ast, no a un accordo
a tutti i costi», Landini
spacca i sindacati
SBARDELLA PAGINA 28
Acqua, nel 2015
bollette in media
su del 4,8%
LIBEROTTI PAGINA 20
SEGUE A PAGINA 45
Terni
Landini ieri a Terni
PAGINA 27
Perugia
Foligno
Criminalità
Isrim in fallimento, Nell’assise comunale Quintana, tutti
Combattimenti
tra cani, allarme
i lavoratori
“pianista” incastrato i candidati in lizza
occupano il Comune dallo streaming
per i consigli dei Rioni in Umbria
CARDUCCI PAGINA 21
PAGINA 6
PAGINA 16
Ebola, contagiato un medico
È italiano, verrà ricoverato
all’ospedale Spallanzani di Roma
PAGINA 25
ELEZIONI REGIONALI
Renzi vince ed è soddisfatto
Emilia Romagna e Calabria al centrosinistra,
ma l’astensionismo boom preoccupa
PAGINA 24
COLETTA PAGINA 27
PIPPI PAGINA 3
EDILIZIARIO
PIOVE,
GOVERNO LADRO
di PAOLO FELICI*
«È
colpa della politica».
Se parli di alimentazione: «È colpa della politica», se discuti di automobili: «È
colpa della politica», se chiacchieri delle vacanze: «È colpa
della politica», se ti lamenti (...)
SEGUE A PAGINA 28
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
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perugia
“Pianista” in Consiglio, è polemica
Un video di una riunione
dell’assise mostrerebbe
il consigliere Camicia (FI)
votare per conto di altri
PERUGIA - Nella vicina Foligno,
nei mesi scorsi, una vicenda simile è
“quasi” costata la testa - e l’incarico
- a Rita Barbetti, vicesindaco della
Giunta Mismetti. A Perugia, per il
momento, la certezza è che il presidente del consiglio comunale, Leonardo Varasano, ha comunicato di
aver attivato gli uffici per un rapido
controllo. «Prendo atto, verificheremo. Ognuno è responsabile del proprio comportamento in Consiglio»,
ha detto ieri pomeriggio ribadendo
la necessità di garantire l’onorabilità
della massima assise cittadina.
La vicenda è quella dei consiglieri
COMUNE
Uffici, varati
i nuovi criteri
PERUGIA - Durante la seduta
consiliare di ieri pomeriggio,
l’assemblea di Palazzo dei Priori ha approvato la delibera di
Giunta in cui vengono fissati i
criteri generali di organizzazione dell’Ente. Inizia così, di fatto, il processo di riorganizzazione della macchina amministrativa cui sta lavorando la
Giunta Romizi. Razionalizzazione e diminuzione della spesa, diminuzione del numero dei
dirigenti e realizzazione di un
nuovo sistema di valutazione,
sicurezza urbana, semplificazione, dialogo con i cittadini,
nuovi meccanismi di controllo
e revisione della struttura del
governo del territorio: questi i
paletti fissati nell’atto.
Un fermo
immagine
del video
del “pianista”
in Consiglio
“pianisti”, ovvero quei consiglieri
con il vizietto di votare anche per
conto dei colleghi. A far scoppiare la
querelle è stato un video (che si può
vedere sul sito del Giornale
dell’Umbria) che da alcune ore circola su Facebook. Quindici secondi
estratto dallo streaming della seduta
consiliare del 17 novembre in cui si
vedrebbe il consigliere Carmine Camicia (FI) allungare il braccio e votare al posto di un collega. Nel caso
specifico Massimo Perari.
La questione, come c’era da aspet-
Capanna sceglie il vitalizio: addio Corecom
Colpa di una «leggina dei soloni della Lombardia». Le ragioni delle dimissioni
PERUGIA - Mario Capanna non è
più presidente del Corecom. Dopo
l’annuncio delle dimissioni, ieri
mattina sono arrivate le motivazioni
del gesto. Tutta colpa di una leggina
di «quei soloni della Regione Lombardia» - ha detto Capanna - che impongono agli ex consiglieri regionali di quell’Ente (e tra questi c’è ap
anche Capanna che tra il vitalizio del
Pirellone e quello da parlamentare
percepisce 5mila euro netti di pensione, come chiarito da lui stesso) di
scegliere: o il vitalizio regionale, o
l’assegno dell’eventuale incarico
Perugia ci riprova e si candida
a Capitale europea dei giovani per il 2018
PERUGIA - Perugia, con la propria
candidatura a Capitale europea dei
giovani per il 2017,
ha avviato un percorso di crescita.
Ora, forte del lavoro portato avanti,
vuole affrontare la
nuova sfida del
2018: si può riassumere così quanto
detto ieri dall’assessore regionale alle Politiche
giovanili, Carla Casciari, dall’assessore del Comune di Perugia,
Dramane Diego Wagué, e dal portavoce del Forum regionale dei
giovani, Gabriele Biccini, nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare il percorso
che porterà il capoluogo umbro a
candidarsi a Capitale Europea dei
Giovani per il 2018.
«Occorre ripartire - ha detto Biccini - con la consapevolezza che,
per centrare l’obiettivo, altre città
hanno impiegato anni di lavoro. A
La replica: «Tutto da provare
La sinistra pensasse ai suoi, c’è
qualcuno che gira e poi preme
il pulsante non si sa di chi»
tarsi, è finita al centro della seduta
consiliare di ieri. In primis è stato il
capogruppo del Pd, Diego Mencaroni, a puntare il dito sull’atteggiamento che avrebbe tenuto Camicia:
«In maggioranza ci sarebbero alcuni
consiglieri che avrebbero votato per
conto di altri, si vede chiaramente in
alcuni filmati relativi allo streaming
del Consiglio del 17 novembre».
Qualora la fattispecie fosse verificata - ha detto Mencaroni - il Pd chiede
che vengano presi dei provvedimenti contro i consiglieri “pianisti”. Nel
corso della seduta è stato il consigliere Bori (Pd) a rincarare la dose:
«Fatto di una gravità assoluta e che
non può essere fatto passare in secondo piano, ne va dell’onorabilità
di questa assisise». Per questo Bori
ha chiesto una sospensione dei lavori dell’aula per decidere come procedere. Bori ha incassato l’appoggio
del consigliere pentastellato Cristina Rosetti che si è detta «favorevole,
non possiamo ignorare fatti di una
gravità assoluta. Soprattutto perchè
queste cose non possono succedere
all’interno del Consiglio. Serve una
verifica». Più prudente la posizione
del consigliere di maggioranza,
Emanuele Scarponi (Ncd): «Ho
l’impressione che si tratti di una
strumentalizzazione». Alla fine è
stata la volta del diretto interessato,
Carmine Camicia, a prendere la parola. Il consigliere ha rispedito al
mittente le accuse, senza però fornire una versione ufficiale su quanto si
vede nel video: «È tutto da provare.
In quel filmato io ho visto un altro
consigliere che gira per l’emiciclo e
ad un certo punto va a votare, ma siamo sicuri che abbia votato per sé o
per altri? La sinistra dovrebbe pensare ai suoi, prima di parlare dei consiglieri della maggioranza». Sarà,
ma il video in questione lascia poco
spazio all’immaginazione.
L’annuncio della candidatura
Perugia, in poco tempo, è stato fatto tantissimo e, tra i passaggi più
importanti, va ricordato che siamo
riusciti a dare vita al Forum regionale dei giovani, l’organizzazione
che ha permesso e, permetterà ancora, di creare reti internazionali
nell’ambito delle politiche giovanili, a supporto di un percorso non
facile, per il quale occorrono competenze e abilità di elevato livello
da spendere nel contesto. Per Biccini «la strategia vincente è ‘fare
rete’».
che si sta svolgendo in un Ente e per
cui si percepisce un’indennità.
Capanna ha scelto il vitalizio lombardo ma «quella legge è un atto grave perchè di fatto va a creare un problema negli affari istituzionali di
un’altra Regione, l’Umbria». Tre le
motivazioni messe in fila dall’ormai
ex presidente del Corecom, che continuerà a svolgere le funzioni fino alla nomina dei nuovi vertici prevista
per il prossimo anno.
«Mi dimetto con dispiacere per il
gran lavoro fatto. Potrei rimanere rinunciando all’indennità, ma preferi-
sco lasciare questo mio posto a qualcun altro, magari un bravo giovane
che così potrà prendere i 1.230 euro
che attualmente io percepisco». Il
secondo motivo, invece, è di altra
natura: «Non sta né in cielo né in terra che uno debba svolgere una delictata funzione istituzionale senza
percipire un’indennità». In terzo
luogo «intendo dimostrare che non
sono attaccato al prestigio della poltrona, ora sarò libero di condurre una
battaglia che altrimenti sarebbe apparsa interessata e personalistica».
A. LUC.
Mario Capanna
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Intesa nel nome del Poverello
gubbio
Turismo, trasporti
e cultura al centro
del primo summit
Gubbio-Assisi
di MARCO MONTEDORI
GUBBIO - Partire dalla storia comune per avviare una serie di relazioni e di iniziative in campo culturale, turistico ed economico. È un
incontro che è stato definito «storico», quello avvenuto ieri a fra i sindaci di Gubbio, Filippo Mario Stirati, e di Assisi, Claudio Ricci. Un
primo summit con l’impegno di
procedere, anche con passi formali
delle due Amministrazioni e dei
consigli comunali, verso «quello
che storicamente esiste da sempre,
almeno dal momento in cui Francesco ha unito indissolubilmente le
due città, con la sua nascita, le sue
scelte di conversione, la successiva
storia devozionale», riferisce palazzo Pretorio in una nota.
Un “patto” di cui si parla da anni,
e del quale Stirati e Ricci hanno
tracciato ieri alcuni punti cardine,
che si tradurranno a breve anche in
Vittorina La
chiesetta
rappresenta il cuore
del percorso francescano
di Gubbio
un vero e proprio protocollo d’intesa. L’impegno di un accordo fra
Assisi e Gubbio era stato sostenuto
con forza, durante la campagna
elettorale, dalla lista “Popolari per
Gubbio” di Pasquale di Bacco.
Centrale, naturalmente, per i due
territori il Sentiero francescano e
l’impegno di valorizzarlo a livello
internazionale. Percorso che si inserisce, a sua volta, in un ambiente
paesaggistico e urbanistico con
molte valenze comuni da riscoprire. Un altro caposaldo dell’asse
IL LADRO IN FUGA
Carabiniere in borghese recupera un’auto rubata
GUBBIO - Ha avuto la prontezza
e la memoria di ricordarsi che
quell’auto era stata rubata, lanciandosi all’inseguimento del presunto autore del furto, che però è
riuscito a scappare. Protagonista
un carabiniere fuori servizio che
ieri mattina, passando per una via
dell’immediata periferia cittadina, ha notato l’auto ferma con un
uomo a bordo. Subito si è avvicinato ma il conducente, accortosi
di essere stato individuato, è fuggito facendo perdere le sue tracce.
L’auto era stata rubata fuori regione alcune settimane fa, e i carabinieri hanno avviato le indagini per
capire se sia stata utilizzata per
commettere qualche reato in zona.
Non si esclude che l’uomo fosse in
compagnia di un o più complici.
Gubbio-Assisi sarà il potenziamento dei collegamenti infrastrutturali, con la richiesta di attivazione di una linea diretta di autobus fra
le due città e di migliori collegamenti con l’aeroporto regionale intitolato al santo patrono d’Europa.
«Ma ci sarà anche da mettere a
punto azioni per la promozione turistica, di cui potrebbe beneficiare
fortemente la città dei Ceri - spiega
ancora il Comune - e un’agenda
annuale di ricorrenze e scambi culturali e di rievocazione, costanti e
continui, a rinsaldare con piccole
iniziative lo spirito di unitaria azione, nel nome di due città, Assisi e
Gubbio, che guardano al futuro e si
aprono per arricchirsi e restituire al
mondo intero un’immagine di bellezza e di autentica storia».
Cominciano le attività del nuovo ufficio per l’ecumenismo voluto dal vescovo Ceccobelli e affidato a don Stefano Bocciolesi
Dialogo fra religioni, Diocesi in prima linea
Monsignor Elio Bromuri
GUBBIO - Una spinta al dialogo fra
le religioni in un mondo sempre più
complesso e globale. La Diocesi
scende in campo con l’attività del
neonato ufficio per l’ecumenismo e
il dialogo interreligioso voluto dal
vescovo Mario Ceccobelli e affidato
a don Stefano Bocciolesi.
Il primo appuntamento del nuovo
ufficio si è svolto nei giorni scorsi
all’hotel Beniamino Ubaldi e ha visto al centro il documento “Unitatis
Redintegratio” approvato dal Concilio Vaticano II. Erano presenti i relatori monsignor Elio Bromuri, direttore del centro ecumenico universitario SanMartino di Perugia e la
professoressa Annarita Caponera,
docente di Ecumenismo e Dialogo
Interreligioso dell’istituto teologico
di Assisi.
Proprio don Stefano, nel discorso
di apertura, ha spiegato come la scel-
Un convegno dedicato
ai documenti del Vaticano II
ha inaugurato le iniziative
del neonato organismo
ta della data non sia stata un caso: il
cinquantesimo del decreto Unitatis
Redintegratio, il 21 novembre 1964.
«È importante - ha affermato - tornare alle sorgenti della fede: gli scritti e
i documenti conciliari per capire che
l’Ecumenismo non è un’appendice
del Concilio, ma il sottofondo».
Monsignor Bromuri ha sottolineato la dimensione «panecumenica»
della Chiesa dopo il 1964. «L’Ecumenismo è per tutti - ha esclamato
don Elio - non soltanto per i sacerdoti o gli specialisti». «Non si tratta di
pacifismo, di buonismo», ha puntualizzato Caponera, sostenendo
che bisogna cambiare superando il
metodo basato sull’enfatizzazione
dell’errore altrui.
Per informazioni e approfondimenti sulle attività del nuovo ufficio
sono attivi il sito internet ecumenismoedialogo.wordpress.com e la
pagina facebook “Ufficio ecumenismo e dialogo - Diocesi di Gubbio”.
15
“100 RAMAZZE”
Parco Ranghiasci
rimesso a nuovo
grazie all’impegno
dei volontari
GUBBIO - L’associazione
“100 ramazze” di nuovo a segno”. L’esercito dei volontari
è tornato al lavoro per tutto il
fine settimana con l’obiettivo
di ripulire la parta alta di parco
Ranghiasci, dove l’associazione aveva già promosso
un’altra iniziative alcune settimane fa in collaborazione con
“Buio verticale”, il gruppo
speleologico del Cai di Gubbio.
L’obiettivo era quello di rimettere a nuovo il parco anche
in vista dell’apertura delle lezioni della “Scuola dei mestieri e delle professioni” che a
breve prenderà il via (il 5 dicembre) negli spazi del villino
Ranghiasci.
«Si fa sempre più stretta la
collaborazione tra cittadini e
istituzione - è il commento degli assessori Lorena Anastasi,
Giordano Mancini e Francesco Pierotti - sul fronte del volontariato e della cura del “bene comune”. Sono già tante le
iniziative messe in campo, con
un’ampia partecipazione ed è
un incentivo a proseguire e
produrre risultati per la collettività. Come Amministrazione, ci sentiamo stimolati in direzione di un’azione congiunta tra pubblico e privato e ogni
episodio non deve rimanere
isolato ma inserirsi in una modalità condivisa di percorso,
collaborazione e partecipazione alla vita pubblica, in termini di responsabilità collettiva e
anche di contribuito in tempi
di notevoli difficoltà economiche. L’obiettivo è quello di
consentire a singoli individui,
associazioni di volontariato,
imprese di mettere a disposizione risorse e capacità per
realizzare una “rigenerazione
urbana” - concludono gli amministratori - con interventi di
recupero, trasformazione ed
innovazione di beni comuni,
soprattutto intervenendo nei
numerosi spazi pubblici della
città dei Ceri».
Fra le tante iniziative promosse dalla neonata associazione “100 ramazze” negli ultimi mesi, la ripulitura del torrente Camignano, quella dei
giardini del Duomo e la pulizia dei tombini in gran parte
del centro storico.
“Lc3”, concorso di disegno per dipendenti e familiari
«L’obiettivo è mettere in primo piano le persone»
Come usare i social network senza correre rischi,
al via la serie di incontri al “Cassata-Gattapone”
GUBBIO - L’azienda di trasporti eugubina
“Lc3”, brand della Logicompany3 srl con sedi in molte altre regioni d’Italia, promuove un
concorso di disegno aperto a tutti i familiari
dei dipendenti (autisti, impiegati, dirigenti).
«Lc3 crede che avere obiettivi condivisi sia la
soluzione e l’elemento di forza, per continuare a fare impresa», spiega la società.
Il concorso di disegno mette in primo piano
le persone. «Mogli, fidanzate, genitori o figli
che con un gesto provano a concretizzare
GUBBIO - Utilizzare i mezzi di comunicazione in modo responsabile e ragionevole in
un mondo che presenta sempre più rischi. È lo
scopo del progetto avviato dall’istituto “Cassata-Gattapone”, volto a fornire agli studenti
di tutte le classi un panorama chiaro delle
principali norme in materia e soprattutto delle
responsabilità cui si espone chi abusa di questi strumenti, anche alla luce dei pericoli insiti
nell’anonimato di alcuni utenti. Partner del
progetto sono l’associazione “Il coraggio
questo magnifico sentimento per i loro cari spiega ancora la Lc3 - che spesso dedicano la
maggior parte della propria vita all’occupazione che svolgono, contribuendo alla crescita dell’azienda».
Lc3 è leader nel sostenibilità ambientale
essendo la prima azienda a disporre di automezzi a metano liquido. Nel 2015 l’azienda
conterà altri 50 veicoli ecologici. Lc3 ha sedi
in Umbria, Toscana, Marche, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.
della paura” di Perugia, la polizia postale, Nicla Flavia Restivo del tribunale di Perugia e il
capitano dei carabinieri Pier Giuseppe Zago.
È prevista una serie di incontri e confronti
con gli esperti nell’aula magna della scuola,
che saranno aperti anche ai genitori. Il primo
appuntamento si terrà oggi e vedrà la presenza dell’associazione “Il coraggio della paura”
con esperti in materie giuridiche e di una psicologa che illustreranno le tematiche del progetto e parleranno di casi realmente accaduti.
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16 foligno
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Più turisti,
ma all’insegna
del “mordi e fuggi”
Bene l’afflusso, ma sono meno
quelli che pernottano nel comprensorio
di SIMONA FUSO
FOLIGNO - Aumentano del 2,78
per cento gli arrivi e diminuiscono
le presenze del 1,29 per cento. È
questo il bilancio del movimento
turistico del comprensorio in base
alle variazioni percentuali del
2013 e 2014 fornite dall’ufficio
statistica del Comune di Foligno. I
dati si riferiscono alle città di Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo,
Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi e Valtopina aggiornate al mese di settembre di
quest’anno e suddivise in servizi
alberghieri ed extralberghieri, e
sia i italiani che stranieri.
In totale sono arrivati quest’anno in tutto il comprensorio
150.677 turisti che hanno soggiornato almeno un giorno, mentre le
persone che hanno dormito nelle
strutture per più giorni sono state
372.395. In totale generale, c’è un
aumento degli italiani dell’1,20
negli arrivi, mentre diminuiscono
del 3,24 le presenze. Gli stranieri
invece fanno registrare una percentuale in positivo del 9,98 per
cento di arrivi e del 4,36 di presenze.
Nello specifico delle strutture,
reggono gli esercizi alberghieri
con un totale in positivo di 4,50 per
cento di arrivi e 3,12 di presenze
sia di italiani che stranieri, mentre
negli esercizi extralberghieri l’andamento cambia tra turisti italiani
e stranieri: diminuiscono infatti gli
arrivi dell’1,61 e le presenze di
9,92 degli italiani, mentre reggono
gli stranieri con 2,39 arrivi e 0,61
presenze. Gli esercizi extralberghieri registrano quindi in totale
una diminuzione del 0,83 di arrivi
Chiaroscuro Più turisti in arrivo nel comprensorio, ma restano solo poche ore
e -6,52 di presenze.
Da questi dati generali si differenziano i Comuni del comprensorio. In assoluto la città che ha registrato la più alta affluenza turistica
è Bevagna con un più 10,91 per
cento di arrivi e 4,65 di presenze.
Nella città delle Gaite sono stati
registrati nei primi nove mesi
dell’anno 14.848 arrivi e 45.851
presenze con valori sempre in positivo negli esercizi alberghieri e
solo una lievissima diminuzione
nelle presenze degli italiani nelle
strutture extralberghiere. Subito
dietro c’è Spello che registra un
aumento di ben 5,89 per cento di
arrivi e 2,71 di presenze con un totale di 16.130 arrivi e 39.745 di
presenze nel 2014. Presenze turistiche in aumento anche a Foligno
con una percentuale in positivo di
3,75 per cento di arrivi e 3,31 di
presenze. Nello specifico, nella
città della Quintana sono in diminuzione gli arrivi e le presenze negli esercizi extralberghieri, mentre
gli alberghi fanno da traino verso il
risultato positivo che registra ben
73.906 arrivi e 146.920 presenze
nel 2014.
A Trevi invece si registra in totale un dato positivo negli arrivi
pari al 5,58 per cento e una diminuzione del 6,52 delle presenze.
Anche Montefalco regge la percentuale di arrivi con un valore positivo dello 0,40 per cento, mentre
sono in calo le presenze del 2,07.
In diminuzione di arrivi del 4,97 e
di presenze del 9,77 è invece Nocera Umbra.
Le variazioni percentuali di
Gualdo Cattaneo, Valtopina e Sellano non sono suddivise in esercizi
alberghieri e extralberghieri, ed è
Quintana, ecco i nomi in lizza per i consigli dei Rioni
Domenica si vota per il rinnovo degli organismi. I priori verranno eletti alla prima riunione utile
FOLIGNO – Al voto i dieci rioni
dell’Ente Giostra Quintana. Domenica dalle 10 alle 20 i quintanari dovranno votare i 15 consiglieri di ogni
singolo rione, mentre i priori saranno eletti nella prima riunione utile.
Di seguito la lista dei candidati.
Rione Ammanniti Gianni Bizzarri, Lorenzo Capoccia, Daniela
D’ilario, Lorenza D’ilario, Marcode
Santis, Nicola Epifani, Leonardo
Epifani, Fabio Fiordiponti, Federico
Fiordiponti, Annarita Gelsi, Marco
Guidoni, Sabrina Mellone, Andre
Arossi, Filippo Scarponi, Beatrice
Tardioli, Matteo Venanzi.
Rione Badia :Chiara Bastianelli,
Baldaccini Raoul, Baldaccini Francesca,Fabio Cappuccio, Giulio Cavaceppi, Elia Campagnacci, Tiziano
Cavallini, Marco Roberto Deriu,
Andrea Luccioli, Alessandro Metelli, Debora Mariani, Massimo Reali,
Luca Rappa, Daniele Stelletti, Fabrizio Tiburzi, Massimo Tiburzi,
Mauro Scopetti, Mattia Valeri, Simone Valeri.
Rione Cassero David Angelucci,
Arditi Luca, Brunelli Stefano, Bruschi Giordano, Cerbini Lara, Chiacchiera Moreno, Corsalini Samuel,
Cuccagna Carlo, Marano Luciano,
Ortolani Florio, Paccamiccio Leonardo, Pantaleoni Matteo, Recchioni Giorgio, Remoli Marco, Zoppi
Andrea.
Rione Contrastanga Luca Buoncristiani, Paolo Caldarelli, Stefano
Coltorti, Michelangelo Epicoco,
Francesca Faccendini, Francesco
Felicioni, Piergiorgio Ferri, Fabio
Luccioli, Alda Marchi, Alessandro
Martini, Carlo Mattioli , Marco Mattioli, Lara Micanti, Rossano Pinchi,
Andrea Spuntarelli, MaurizioVinti.
Rione Croce Bianca: Valentina
Antonelli, Alessandra Arena, Carlo
Carini, Francesco Ceccarelli, Lucia
D’angeli, Francesco Di Marco, Leonardo Germani, Gianluca Mancinelli, Flavio Mattei, Eleonora Metelli,
Gabriele Nacca, Martina Nardone,
Michele Poli, Amulio Ponti, Andrea
Ponti, Giampaolo Raponi, Giorgia
Vicari, Cristina Vitiani.
Rione Giotti Claudia Angelini,
Augusto Arcangeli De Felicis, Bruno Baldini, Pierpaolo Battaglia, Piero Ciancaleoni, Luigi Consonni,
Giuseppe Detto Peppino De Santis,
Leonardo Dolci, Federico Falfari,
Tomas Luzi, Paolo Maracchia,
Alessandro Detto Pugio Marsili,
Pierpaolo Mazzoni, Alessandro
Detto Australiano Meniconi, Simone Paracucchi, Mattia Quintini, Sara
Sordi, Marco Terzarede, Michela
Verdenelli.
Rione La Mora Alessio Albani,
Chiara Bartolomei, Cesare Bertoldi,
Gioele Ciancaleoni, Daniela D’aurizio, Fabrizio D’aurizio, David Difino, Michelagelo Donati, Dino Evangelistella, Giacomo Felicioni, Michela Felicioni, Stefano Felicioni,
Clarisa Franceschini, Fabio Giappichelli, Elia,Maiuli, RaoulMaiuli,
Piero Menichini, Manuel Mesolella,
Irene Metelli, Massimo Montanari,
Mirko Moretti, Ilaria Pelafiocche,
Edoardo Piastrelli, Andrea Preziosi,
Cristiano Preziosi, Nadia Ranocchia, Paola Scarponi.
Rione Morlupo Luca Detto Montone Angeli, Riccardo Detto Solo
Bardi, Graziano Bastioli, Gabriele
Detto Gattu Bazzucchi, Marco Bosano, Andrea Broccolo, Aurora Cardinali, Eugenio Cesarini, Francesca
Cesarini, Andrea Detto Topolone Di
Cicco Pucci, Cristiano Donati, Paolo Ercolani, Elisabetta Maggi Leoncilli Massi, Marica Gasparrini, Marco Massini, Rosella Morici, Luca
Nieri, Giulia Pambianchi, Ilario Pallegrini, Claudio Santarelli, Simone
Santocchi, Francesco Sebastiani,
Roberto Detto Daffy Sebastiani,
Francesca Torti, Alessandro Trivelli.
Rione Pugilli Alessandra Aprea,
Marco Bartocci, Valentino Belmonte, Ivano Bruschi, Andrea Casini,
Chiara Cesarini, Paolo Coleti, Roberto Coletti, Elia Fedele, Riccardo
Federici, Ferri Irene, Francesco
Mattioli, Stefano Mattioli, Luca
Molari, Roberto Molari, Marco Properzi, Andrea Rondelli, Simone Rosati, Mirco Rutili, Nicolò Venerini.
Rione Spada Elisa Ballanti, Nazzareno Benedetti, Marco Bizzarri,
Alessio Castellano, Alessio Cavanna, Federica Costarelli, Graziano
Onali, Carlo Paolucci, Leonardo Pastorelli, Alessandro Reali, Riccardo
Ricci, Omar Ricciolini, Roberta Rosignoli, Riccardo Santarelli, Lorenzo Sdei, Jonathan Spaziani.
stato fornito solo un totale generale: Gualdo Cattaneo registra una
diminuzione del 25,34 per cento di
arrivi e del 20,73 di presenze,
mentre a Valtopina gli arrivi calano del 19,80 per cento e le presenze del 19,72. In positivo invece
Sellano con il 30,80 per cento in
più di arrivi e il 27,89 di presenze.
A FIAMENGA
Scuolabus
con dieci studenti
fuori strada
FOLIGNO – Finisce fuori
strada l’autobus della scuola
con dieci studenti a bordo. Ieri
mattina poco prima delle 8, un
autobus di linea è finito con la
ruota dentro un fosso nei pressi della strada che dalla frazione di Budino porta a quella di
Fiamenga.
A bordo c’erano una decina
di ragazzi che stavano andando a scuola a Foligno, e una
donna, quando l’autista ha
perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. Sul posto è
subito intervenuta la polizia
municipale e i vigili del fuoco,
e successivamente la polizia
provinciale, per cercare di rimettere in carreggiata l’autobus.
È stato necessario anche
l’intervento dei vigili del fuoco di Perugia che hanno dovuto utilizzare un mezzo da traino per tirare su l’autobus dal
fosso.
Solo dopo alcune ore il mezzo è tornato a circolare ed è ripreso il servizio di linea che
dalle frazioni arriva nel centro
storico di Foligno. I ragazzi e
la donna che si trovava a bordo, a parte lo spavento, non
hanno riportato ferite, ma sono comunque arrivati a scuola
in ritardo dopo il suono della
campanella.
Palestra di Sterpete, stamattina la posa della prima pietra
FOLIGNO - Al via questa mattina i lavori della
nuova palestra della scuola di Sterpete. Alle 10 ,
dopo la conferenza stampa per illustrare il progetto, ci sarà infatti la posa della prima pietra
della struttura sportiva che sarà realizzata con il
contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Interverranno il sindaco Nando
Mismetti, il presidente della Fondazione Cassa
di Risparmio di Foligno Alberto Cianetti, il consigliere comunale delegato allo sport Enrico
Tortolini, il presidente del Club Scherma Foligno Vito Giannico, tecnici comunali ed esterni
che hanno curato il progetto.
L’appalto è stato finanziato per 754mila euro
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
e per 60mila euro con fondi del bilancio comunale. L’importo dei lavori comprensivo dei costi di progettazione esecutiva ammonterà a
657.800mila euro al netto dell'Iva. L’intervento
prevede la realizzazione di una palestra scolastica con area di gioco di circa 450 metri quadri, la
palazzina adibita a spogliatoi e servizi, oltre alle
opere di sistemazione dell’area esterna. Sul progetto è stato acquisito anche il parere Coni per
l’omologazione della palestra per la scherma e
per la pallavolo. È inoltre possibile l’utilizzo per
l’attività motoria a corpo libero nonché per il
minibasket per le attività scolastiche. Gli spazi
dedicati all’attività fisica prevedono attrezzature ginniche, tribune e spazi per il pubblico.
Intanto lunedì la giunta comunale ha approvato gli elaborati di progetto definitivo della palestra di via Nazario Sauro ai fini della domanda di
contributo in conto interessi sui mutui agevolati
dell'istituto per il credito sportivo per spazi
sportivi scolastici. La palestra di via Nazario
Sauro è inserita nel piano triennale delle opere
pubbliche: per la sistemazione saranno impiegati ben 200mila euro.
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
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todi-deruta-marsciano
Vinacce, liquido
scuro dai silos bag:
scatta la polemica
DERUTA
“Mora” per multe
già pagate, è rabbia
File alla Municipale
Preoccupazione per lo stoccaggio al Cerro,
giallo sulle infiltrazioni nel terreno
ciono ai molti cittadini che contestano la situazione creatasi al CerMARSCIANO - Le perdite dai si- ro. La polemica è divampata anlos bag riaccendono la polemica che e soprattutto su Facebook dosulle vinacce al Cerro. A più di due ve continuano a girare le foto delle
mesi dall’avvio nella zona indu- pozze scure in prossimità dei silos
striale marscianese dello stoccag- di plastica. Polemica rilanciata e
gio di residui della
assecondata anche
lavorazione
da esponenti e
dell’uva, la queconsiglieri comuL’AVVIO
stione, che già in
nali di opposizioprecedenza
per
ne.
mesi aveva tenuto
A intervenire in
banco, torna a far
particolare sono
Giorni
discutere. I silosstati rappresentanbag nei quali le viti di Rifondazione
Il centro delle vinacce al Cerro
nacce vengono incomunista, Moviè stato avviato più di due mesi fa
saccate sembrano
mento 5 Stelle e
e già ci sono polemiche roventi
infatti non essere
Centrodestra Marcosì risolutivi cosciano. «Non ci
me erano stati presentati: nei gior- sono dubbi: dai silos bag sta
ni scorsi dai contenitori di plastica uscendo il contenuto che si riversa
ha iniziato a uscire del liquido scu- in grandi quantità sul terreno - si
ro, certamente la scolatura delle legge sul blog di Andrea Pilati,
vinacce stesse.
Centrodestra Marsciano - la situaUn fatto forse determinato zione è grave e le autorità comunadall’attrito col terreno sottostante, li dicono di aver già chiesto ad Arforse alla presenza di topi che po- pa di fare i relativi controlli e actrebbero aver rosicchiato i silos certamenti. Quando con una nobag o magari legato alle piogge. In stra Pec chiedevamo, preoccupati,
ogni caso le pozze nere non piac- il perché venisse consentito lo
di ISABELLA ZAFFARAMI
70
I silos bag e le
inquietanti
perdite
stoccaggio sopra un terreno permeabile, nelle immediate vicinanze di un fosso collegato al Nestore
ci veniva risposto che, per quanto
al fosso naturale, come valutato da
Arpa i silos bag, garantiscono impermeabilità e quindi non sono
ravvisabili ad oggi problematiche
di ordine ambientale».
Tuttavia il modo di stoccaggio
suscita molte perplessità, perché i
silos bag sono ammassati l’uno
all’altro su una superficie irregolare e permeabile senza la possibilità di passare tra i vari elementi
per garantire la tenuta e lo stato di
conservazione
dell’involucro
esterno. Stando alle prime verifiche sembra che siano stati i topi a
bucare la plastica per arrivare alle
vinacce, ma questa eventualità era
tutt’altro che imprevedibile e dimostra la scarsa cura con cui
l’azienda ha eseguito tutta l’operazione. Come si intende rimedia-
re alla vicenda occorsa? - domanda il consigliere comunale - È possibile revocare l’autorizzazione in
virtù delle gravi violazioni poste
in essere dalla ditta che aveva la
responsabilità di garantire e verificare che i silos bag fossero realmente in grado di garantire un
stoccaggio sicuro? C’è da vedere
come evolverà la vicenda, ma dopo la bocciatura da parte della
maggioranza della proposta di integrazione del regolamento di
igiene comunale, riguardante un
argomento differente, ossia le distanze degli impianti a biomasse
dalle abitazioni, ma comunque
strettamente connesso - conclude
il consigliere -, è fondamentale
non abbassare la guardia e continuare un percorso che porti alla tutela del territorio con norme bilanciate e magari anche concertate
con il livello regionale nell’interesse esclusivo di Marsciano».
Al Ciuffelli si diventa sommelier per lo sviluppo del territorio
Oltre trenta i partecipanti al corso di qualificazione promosso dall’istituto agrario di Todi e dall’Ais Umbria
TODI - Un corso da sommelier per
diffondere la cultura agroalimentare
sul territorio. È infatti ormai al giro
di boa il corso di qualificazione professionale per sommelier organizzato dall’Ais Umbria e dall’istituto
Agrario di Todi, dove l’iniziativa si
sta svolgendo in orario serale, a ritmo settimanale, già da più di due
mesi. Una trentina i partecipanti,
provenienti anche da zone lontane
dal territorio tuderte. Il programma
prevede l’approfondimento di argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio,
che rappresentano le basi della professionalità del sommelier. Direttore del corso è Luca Rosati, coadiuvato da Daniele Tedeschi, Alessio Ca-
L’istituto agrario
Ciuffelli dove si
tengono i corsi
per sommelier
scianelli e Chiara Pini, mentre in cattedra si alternano tra i migliori docenti dell’associazione italiana
sommelier, tra cui, su tutti, il presidente Ais Umbria Sandro Camilli.
Al corso, che terminerà entro la fine
dell’anno, prendono parte Marco
Baldovin, Andrea Balla, Alessandra
Belli, Marco Biscardi, Filomena
Boscaino, Brunella Brunelli, Ga-
19
briele Brunelli, Samuele Fabbri,
Matteo Falchetti, Valerio Gennarucci, Chiara Giussani, Tommaso
Grassi, Chiara Maria Marino, Marco Mangiolino, Maria Elena Napoletti, Francesca Neri, Emanuele Nicolai, Monica Pennacchi, Romina
Peppucci, Marcello Rinaldi, Gilberto Santucci, Maria Celeste Sordini,
Flavia Sbrolli, Giovanni Perni e Filippo Mora. Soddisfatto Luca Rosati, tuderte doc bandiera dell’Ais:
«Aver potuto organizzare il corso in
un luogo ricco di storia e di tradizione come l’istituto agrario rappresenta un valore aggiunto per questa
esperienza alla quale intendiamo dare seguito promuovendo altre iniziative di professionalizzazione».
DERUTA - Una furiosa polemica è scoppiata nel fine settimana,
dovuta al fatto che molti cittadini
si sono visti recapitare bollettini
di pagamento, maggiorati di mora, riguardo a sanzioni erogate
dai vigili urbani del Comune e relative all’anno 2012. Le ingiunzioni al pagamento arrivano
dall’agenzia “Duomo” che, qualche mese fa, ha vinto l’appalto
per il recupero e riscossione dei
tributi del Comune di Deruta. Come è ovvio, la maggior parte delle persone che non visita regolarmente il sito internet del Comune
non è al corrente nemmeno
dell’esistenza dell’agenzia e, appena ricevuti i bollettini, molte
persone si sono recate direttamente all’ufficio di polizia municipale. Il fatto è che ci sono cittadini che si sono recati a protestare, ricevuta di pagamento alla
mano.
La polemica è subito rimbalzata sui social network creando un
vero e proprio caso. Si è scoperto
che le situazioni sono tante e variegate. Per 2 multe del 2012 son
arrivate cedole per importi vicini
ai 1.200 euro. «Per fortuna - dice
un cittadino - sono riuscito a trovare le ricevute relative, ovviamente di importo molto più basso
e non dovrò pagare nulla». C’è
chi lamenta che, pur essendo in
possesso delle ricevute, dovrà
comunque sottrarre del tempo al
lavoro per presentarle e dimostrare così di non dovere nulla alle casse del Comune. Adesso si
sta diffondendo una sorta di caccia alla ricevuta perché ogni famiglia potrebbe aver pagato almeno una multa di cui non ha
conservato la traccia. Su incarico
del Comune di Deruta da parte
della Duomo Gpa srl di Milano,
sono stati notificati i solleciti di
pagamento con riscossione coattiva, per le sanzioni amministrative derivanti dalle infrazioni al
codice della strada, riferite al
2012, che furono notificate a ottobre 2012 oltre i 90 giorni previsti dalla legge e che molti cittadini, per evitare il ricorso, hanno
comunque pagato mentre altri si
sono opposti e si sono visti annullare la sanzione. Ora quegli stessi
cittadini che no trovassero la fantomatica ricevuta dovranno seguire una lunga trafila facendo
una ricerca presso la sede centrale delle Poste. Anche ciò avrà un
costo aggiuntivo di tempo e denaro per espletare la pratica che
richiede un iter di 15 giorni tanti
quanti quelli imposti dall’agenzia per il pagamento coattivo.
MAURO BRANDA
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
20 terni
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
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Ast, la forzatura di Landini agita
i sindacati
INDUSTRIA I NODI
Il leader della Fiom: «No
ad un accordo a tutti i costi»
La condanna di Fim e Fismic,
critici anche Governo e Pd
TERNI - Nella trattiva Ast l’accordo
tra le parti è auspicabile, ma «non si
può fare a tutti i costi». La miccia
l’hanno accesa ieri mattina le parole
del segretario della Fiom Maurizio
Landini, pronunciate prima ancora
di arrivare a Terni, dove nel pomeriggio ha partecipato all’assemblea
degli iscritti del sindacato dei metalmeccanici. L’effetto immediato è
stato quello di innescare la polemica
con un’altra parte rilevante del sindacato, in primis la Fim (con la quale
d’altronde le tensioni, anche a livello locale, sembrano covare da diversi giorni), ma anche con il Governo e
con il Pd, con i quali si giocano altre
“partite” su scala nazionale.
Sul profilo Twitter dell’ufficio
stampa della sigla dei metalmeccanici della Cisl le parole di Landini
sono state infatti giudicate «una
strumentalizzazione politica sulla
pelle dei lavoratori da 35 giorni in
sciopero». E appare un segnale anche la convocazione per questa mattina all’hotel Michelangelo, a partire
dalle 9, la riunione della rsu del sindacato, aperta a tutti gli iscritti della
Fim Cisl, alla quale parteciperanno
anche il segretario generale nazionale, Marco Bentivogli, e il coordi-
Maurizio Landini
ieri a Terni, dietro Claudio Cipolla FOTO MIRIMAO
natore nazionale della siderurgia,
Sandro Pasotti. Oggi, alle 15,30 sarà
a Terni, nella sede della Uil, per
un’altra sorta di “serrate le fila” anche il segretario nazionale della
Uilm, Mario Ghini, che ieri non ha
commentato ufficialmente la sortita
di Landini, mentre la Fismic ha definito «irrispettose» le sue parole.
Sul fronte di palazzo Chigi è stato
invece il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Graziano Del
Rio a stigmatizzare le dichiarazioni
del leader della Fiom: «le parole di
Landini preoccupano il Governo ha detto -. Pensiamo sia un momento
di responsabilità per tutti», perché
«l’accordo potrà permettere di salvaguardare i posti di lavoro e di evitare gli oltre cinquecento licenzia-
menti previsti». Anche la replica di
esponenti del Pd non si è fatta attendere. «Invece di mettere in dubbio il
raggiungimento di un accordo - ha
commentato Alessia Rotta, componente della segreteria dei democratici - si impegni per creare le condizioni giuste per arrivarci. Altrimenti
viene il dubbio che si voglia far politica sulla pelle dei lavoratori». Ad
accusare Landini di strumentalizzare la vertenze è stato anche il parlamentare Marco Di Maio, secondo il
quale «dire che un accordo all’Ast
non lo si può fare a tutti i costi, come
dice Landini, può sembrare un’ovvietà, ma in una situazione delicata e
vicini al raggiungimento dell’obiettivo diventa un’affermazione non
utile».
35
I giorni
di sciopero dei
lavoratori Ast
Ilserv, scatta la cassa straordinaria per 207
L’annuncio dell’azienda ai lavoratori che vogliono continuare lo sciopero ad oltranza
TERNI - La tegola è arrivata ieri
mattina, sotto forma di raccomandata. Una lettera spedita ai
207 lavoratori dell’Ilserv - su 330
circa totali - interessati all’annunciata cassa integrazione
straordinaria (a zero ore) attivata
dalla più grande azienda esterna
che opera all’interno di Ast, dopo
le note diatribe sorte con l’acciaieria sui termini dell’appalto.
E così la comunicazione aggiunge sul piatto, se ce ne fosse bisogno, altri interrogativi sulla prosecuzione dell’attività all’interno
dello stabilimento, vista la centralità dei servizi garantiti da Ilserv.
REGIONE UMBRIA
AZIENDA OSPEDALIERA S.MARIA – TERNI
ESTRATTO BANDO DI GARA
Si rende noto che l’Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni - con
Delibera n. 823 del 29.10.2014 - ha indetto procedura aperta per
l’affidamento della fornitura di : ”Guanti ad uso sanitario occorrenti per le Aziende Ospedaliere e per le AUSL Umbria 1 e 2 della Regione Umbria .
Importo totale annuo stimato a base d’asta € uro 601.617,76 oltre
iva .
Il testo integrale del bando è stato spedito all’Ufficio Pubblicazione CE e alla GURI in data 04.11.2014 (pubblicato sulla G.U.R.I.
5 ^ Serie Speciale n. 129 del 10.11.2014 ) . Lo stesso è stato
pubblicato sul sito www.aospterni.it. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 20.01.2015 all’Azienda Ospedaliera
S.Maria di Terni, c.a. ufficio protocollo, Via Tristano di Joannuccio, 1 – 05100 TERNI. Per ulteriori informazioni tel.: 0744 205481
- fax: 0744 205252 e-mail: [email protected]
Il Responsabile Unico del Procedimento
Sig.ra Carla Caprini
I lavoratori dell’Ilserv durante un presidio
«Con la presente - si legge nella
lettera indirizzata ai lavoratori interessati - Le comunichiamo che,
in applicazione della procedura
iniziata il 16 ottobre u.s. con comunicazione alle OO.SS. e terminata con verbale accordo il 12
novembre u.s. Ella sarà considerato in cassa integrazione guadagni a zero ore dal giorno 13 novembre u.s. fino ad altra, ulteriore nostra comunicazione». La
cassa integrazione «troverà affettiva applicazione immediatamente dalla data successiva al perioso di utilizzo delle ferie residue». La comunicazione - ha
spiegato la Harsco, la multina-
Dall’assemblea che si è svolta nel
pomeriggio al Garden - diverse centinaia gli iscritti Fiom che hanno affollato la sala - Landini ha ribadito
ma anche approfondito il suo punto
di vista. L’intesa, ha detto, «non dovrà esserci a tutti i costi perché sono
stati posti alcuni punti importanti
che unitariamente vogliamo siano
dentro l’accordo», dal funzionamento dei due forni, agli esuberi zero, all’integrativo. «Riconosco - ha
aggiunto - che ci sono stati degli
avanzamenti dell’azienda nell’ultimo incontro, ma non sono ancora
sufficienti e per questo noi faremo
delle controproposte precise». Nella
trattativa, ha detto ancora, «abbiamo
proposto questioni di merito e concrete, non politiche, quindi inviterei
tutti, compreso il Governo, a valutare questo passaggio e a svolgere un
ruolo che favorisca un possibile accordo su questi contenuti». Quanto
alle reazioni delle altre organizzazioni sindacali alle sue dichiarazioni, Landini ha spiegato che le cose da
lui dette «sono le cose che unitariamente sono state dette da Fiom, Fim
e Uilm al tavolo della trattativa».
Sulla scelta di rimodulare lo sciopero e sulle divisioni emerse negli
ultimi giorni tra i lavoratori sulle
modalità di prosecuzione della mobilitazione, il leader della Fiom ha
sottolineato infine che c’è stato
«sempre consenso su tutto quello
che è stato fatto, qualsiasi decisione
è stata presa insieme nelle assemblee con il vincolo di trovare sempre
il massimo di unità possibile». E il
senso di responsabilità, ha concluso
Landini, viene dimostrato anche
«dalla decisione che la rsu unitariamente ha preso, cioè rivedere la rimodulazione degli scioperi mercoledì, il giorno della ripresa della trattativa».
FEDERICA LIBEROTTI
zionale che controlla Ilserv «non ha potuto essere effettuata
prima a seguito dell'indisponibilità delle informazioni e degli
strumenti necessari causata dall'incendio degli uffici amministrativi e del conseguente danneggiamento dei mezzi aziendali».
Insomma, il baratro intorno ai
lavoratori della Ilserv si amplia,
ma questa decisione, come detto,
rischia di avere strascichi significativi su tutta l’acciaieria. Loro,
gli operai che operano per la
maggiore ditta esterna dell’Ast,
non hanno condiviso la decisione
delle rsu del gruppo di rimodulare lo sciopero a partire da mercoledì, annunciando di aver intenzione di continuare la loro mobilitazione ad oltranza, addirittura
anche fino al 31 dicembre prossimo.
SERVIZIO NECROLOGI
Chimica, la Filctem Cgil: «Vertenza
oscurata, ma la fase è decisiva»
TERNI - È passata in queste settimane in secondo piano, ma è in una fase
decisiva la questione della chimica
ternana, sulla quale lancia un appello il segretario provinciale della Filctem Cgil, Sergio Cardinali. «Servirebbe - dice - uno sforzo congiunto
per rilanciare un polo che, nonostante le grandi difficoltà, ha ancora tutte
le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista». Il punto interrogativo maggiore è rappresentato
dalla Basell, che ad oggi «non ha ancora messo a disposizione per una
reindustrializzazione possibile le
aree di proprietà». Rimangono poi i
dubbi sulla Novament che «cresce
dappertutto, impegnata in nuovi
progetti, ma appare sempre meno
coinvolta sul territorio ternano». Secondo la Filctem «l’azienda deve
continuare ad essere protagonista
dello sviluppo della chimica verde,
ma ciò richiede idee e di risorse economiche che il territorio da solo non
possiede, e quindi c’è la necessità di
un intervento concreto ed integrato
del governo e del ministero dello
Sviluppo economico». Dal canto loro la Regione e il Comune di Terni
«devono necessariamente impegnarsi per garantire una svolta alla
vicenda».
ZENONI &
SCARPONI
el. 0744 401235
ANNIVERSARIO
25 novembre 1995
25 novembre 2014
La famiglia, con l’amore di sempre, ricorda
nel diciannovesimo anniversario la scomparsa di
FILIPPO MICHELI
Una S. Messa sarà celebrata oggi, 25 novembre
alle ore 19.00 nella Chiesa di San Francesco in Terni.
La famiglia Lo affida al ricordo
e alla preghiera di quanti Lo conobbero.
Terni, 25 novembre 2014
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
terni
Isrim, fallimento a un passo
I lavoratori occupano il Comune
Svanite le soluzioni per il salvataggio,
oggi i liquidatori potrebbero portare i libri
in tribunale. È protesta: «Presi in giro»
TERNI - «Credevamo in voi, che
fessi!!! Le vostre chiacchiere ci hanno affamato». Questo lo striscione
che da ieri sera campeggia sulle finestre del cortile interno di palazzo
Spada occupato dai lavoratori
dell’Isrim dopo l’ennesimo tentativo a vuoto per il salvataggio
dell’istituto di ricerca che ora apre la
strada verso il baratro del fallimento. Già oggi, infatti, o al più tardi entro la settimana, i commissari liquidatori porteranno i libri in tribunale
per chiedere il crack dell’istituto per
la maggioranza di proprietà pubblica, Comune e Regione in primis. E
per i 34 dipendenti, per i quali il 30
novembre scade anche la cassa integrazione straordinaria in deroga,
scatteranno i licenziamenti.
La situazione, ormai sull’orlo del
precipizio da più di un anno, è precipitata negli ultimi giorni dopo l’incontro di venerdì scorso tra Comune, Regione, i vertici dell’Asm e
l’unico soggetto privato rimasto interessato a rilevare una parte delle
attività dell’Isrim, la cordata formata dalla Mascio Ingegneria e la Centrotest di Ivano Emili. La newco formata ad hoc dalle due imprese era tra
le tre (c’erano anche la Ecotech di
Perugia e la Analysis di Pantalla)
che a fine luglio scorso avevano presentato una manifestazione di interesse ai commissari liquidatori per
acquisire alcuni rami di attività
dell’istituto. Ma alla fine, dopo mesi
di silenzio, a rimanere in piedi è stata
solo quella del duo Mascio-Emili
che peraltro prevede il rempiego di
un numero limitato di persone, 3-4.
Sembra ormai sfumato anche l’interesse della società norvegese leader
mondiale nelle certificazioni, la
Dnv, che - come anticipato dal Giornale dell’Umbria - aveva sondato il
terreno nelle scorse settiman. La
Dnv stava ragionando su una possibile joint venture con l’Asm per rilevare la parte più consistente delle attività dell’Isrim, quella appunto relativa alle certificazioni. Ufficialmente, come ha sottolineato il sinda-
co di Terni Leopoldo Di Girolamo
ieri in consiglio comunale, i norvegesi si sarebbero tirati indietro perché non è stato possibile consegnare
loro una serie di documenti richiesti
sulla situazione dell’istituto in quanto sotto sequestro da parte della
Guardia di finanza nell’indagine
sull’utilizzo di oltre 2 milioni di euro
di fondi europei che coinvolge
l’Isrim e che vede tre indagati. Ma
per i lavoratori questa sarebbe solo
una scusa visto che, nel corso di un
incontro che hanno avuto con l’assessore allo Sviluppo economico
Vincenzo Riommi, sarebbe invece
emerso che la società in questione
sarebbe quasi stata messa in fuga
dalla Regione una volta prospettata
la situazione alla quale è arrivato
l’Isrim tra debiti e guai giudiziari. A
sfilarsi anche l’Asm, che pur avendo
dei progetti in cantiere, in queste settimane aveva il cda in scadenza.
Insomma, a ieri non c’era una soluzione praticabile per salvare l’istituto ne tantomeno quella della ricapitalizzazione da parte dei soci pubblici che l’ennesimo atto di indirizzo
della maggioranza ieri ha proposto e
approvato in consiglio comunale
dove un gruppo di dipendenti
dell’Isrim si era recato chiedendo e
ottenendo che la loro situazione venisse messa tra gli argomenti all’ordine del giorno. Un atto giudicato
«inutile» dall’opposizione che si è
astenuta, ma soprattutto dai lavora-
Comune occupato Lo striscione dei lavoratori dell’Isrim
tori che - circa 15 - al termine del
Consiglio hanno deciso di occupare
in maniera permanente il Comune in
una sorta di “staffetta” della disperazione con i lavoratori dell’Ast che da
ieri hanno invece sospeso il presidio
a palazzo Spada. «Rimarremo qui fino a che non sarà trovata una soluzione - dicono - è paradossale che
Comune e Regione sbattano giustamente i pugni con il Governo per salvare i posti di lavoro delle acciaierie
e invece consentano il fallimento di
una loro società e il licenziamento
dei dipendenti». I lavoratori
dell’Isrim, che hanno trascorso la
notte a palazzo Spada, erano intenzionati oggi a “invadere” anche il
consiglio regionale, ma la seduta è
stata rinviata e loro sono stati convocati dai liquidatori per delle comunicazioni. «Non ci aspettiamo nulla di
buono, ma se vogliono dirci qualcosa devono venire qui in Comune»,
dicono. A Perugia vogliono comunque portare la vicenda i sindacati
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem
che hanno chiesto a Di Girolamo di
interessare la governatrice Marini.
VINCENZO CARDUCCI
IL PARTICOLARE
IL CASO
Uova e latte
alla diossina,
polemica infinita
TERNI - Sulle uova alla diossina è ormai polemica senza sosta.
Dopo l’accusa lanciata dal M5S
in riferimento al risultato delle
analisi (già note, dicono, al Comune dal 2013 tramite il direttore generale della Asl Sandro
Fratini), ora arriva la replica del
sindaco Di Girolamo: «Il tentativo da parte del M5S di forzare
l’interpretazione delle dichiarazioni fatte dal direttore generale
della Asl durante l’audizione in
commissione consiliare - afferma Di Girolamo - è fortemente
scorretto. Le analisi su latte e uova sono state trasmesse dalla Asl
al Comune nella seconda metà
del mese di settembre 2014. Basta con questo terrorismo».
Ma agli esponenti del M5S la
risposta non è piaciuta affatto:
«Chiediamo una seduta straordinaria del consiglio comunale
durante la quale il sindaco riferisca sulla situazione dei dati ambientali e sui risultati delle analisi sul latte e sulle uova - ha detto Thomas De Luca, consigliere
del gruppo del M5S - anche i
partigiani venivano definiti terroristi. Le dichiarazioni del direttore dell’Asl sono inequivocabili ed esenti da smentita. Le
affermazioni del sindaco sono
pura disinformazione».
Sul caso giunge anche la posizione di Italia Nostra: «Intendiamo continuare a criticare un approccio fuorviante quale quello
portato avanti dal primo cittadino - dicono gli ambientalisti ma indicheremo anche le responsabilità di chi difende per
interessi di bottega questo sistema moralmente sfibrato ed
esausto».
L’ALLARME DELLA UIL
Turismo, fondi scarsi ma per gli stati
generali il Comune ha speso 18mila euro
TERNI - L’evento è stato importante e sicuramente si è trattato di
un investimento per il futuro. Ma,
con i tempi che corrono per i bilanci pubblici e con i fondi comunali che per il settore non sono mai
stati generosi, l’organizzazione
21
degli “stati generali del turismo”
di venerdì e sabato scorsi non è
costata proprio poco al Comune.
Diciottomila euro la cifra impegnata, come si evince nella determina 2694 della direzione Sviluppo economico del 12 novembre,
per coprire le spese di comunicazione (ma non c’è l’ufficio stampa
dell’ente?), gli hotel che hanno
ospitato i lavori e il soggiorno degli ospit, l’agenzia di viaggio per
le spese delle trasferte degli esperti intervenuti, il giornalista moderatore, la copertura televisiva della due giorni e il compenso di 600
euro al professor Maurizio Goetz
dello Iulm di Milano.
Differenziata, arriva l’isola ecologica
nascosta: sperimentazione per 300 cittadini
Ex Printer, la riaccensione dell’inceneritore sarà
sottoposta a Valutazione di impatto ambientale
TERNI - Un progetto da tempo annunciato che vede la luce soltanto ora
dopo anni di attese e polemiche. Si chiama Ies, isola ecologica seminterrata, realizzata dall’Asm, che verrà aperta al pubblico venerdi 28 novembre a partire dalle 11.00 in corso del Popolo. Ies, finanziata con i
fondi europei del PUC 2 all’interno del Progetto “Un centro da favola,
realizzare la città immaginata”, è composta da tre grandi contenitori
per la raccolta differenziata - plastica, cartone e vetro - che affondano
la loro capienza sotto il livello stradale. Si tratta di un avvio sperimentale visto che questo tipo di impianto è il primo in città. Per accedere
all’isola “nascosta” servirà una tessera trasponder che Asm consegnerà ai primi 300 cittadini che ne faranno richiesta. I cittadini a cui sarà
inizialmente rivolta questa sperimentazione saranno coloro, che oltre
ad avere un’utenza domestica, sono residenti nella zona limitrofa alla
nuova isola e più precisamente nelle seguenti vie: viale Guglielmi, via
Colombo, via delle Conce, via Bazzani, via Barbarasa, piazza Ridolfi,
piazza Europa, via Roma, vico Politeama, via Aminale, via dell’Arringo, piazza Duomo, via del Vescovado, largo Falchi, piazza Briccialdi,
vico San Filippo, via della Caserma, corso del Popolo e via Sant’Angelo da Flumine. Dal 28 novembre Asm sarà presente con un gazebo
informativo dove saranno consegnate le nuove tessere.
TERNI - Sarà sottoposta al procedimento di Valutazione di impatto ambientale la riaccensione dell’ex inceneritore Printer, oggi Terni Biomassa della Tozzi Holding. Lo ha deciso deciso la commissione regionale
sulla base delle osservazioni inviate dal comitato “No Inceneritori e in
base ai pareri rilasciati da Arpa e dal Servizio Risorse Idriche che ha evidenziato coma «la zona in esame ricade nell’area a rischio idraulico molto elevato» in caso di esondazione del Nera «Un passo in avanti imprescindibile» per il comitato No inceneritori che ritiene ancora più importante le valutazioni diArpa «attestando - dicono - quelle fatte da noi».
«L’Arpa infatti - spiegano - oltre ad eccepire sul fatto che l’impresa
non ha specificato quelle che potrebbero essere le conseguenze in termini di emissioni delle nuove tipologie di rifiuti, urbani e ospedalieri,
non ha potuto ignorare il fatto che Tozzi/TerniBIomassa non ha fatto i
conti con il livello ormai conclamato di contaminazione delle matrici
alimentari proprio nelle aree sottovento, per cui come da tempo chiediamo sono necessari approfondiimenti epidemiologici e non vaghi pronuciamenti tipici del sindaco Di Girolamo e del direttore della Asl Fratini».
«Ovviamente - concludono - consideriamo questo un punto di non ritorno e lavoreremo affinchè anche la VIA dia parere negativo all'impianto.
È ora che sull'incenerimento a Terni si inizi a mettere la parola fine».
Strade, pochi soldi
per la manutenzione
TERNI - Mancano soldi, personale
e mezzi per le manutenzioni delle
strade della provincia. E per condire tutto manca pure il... sale. A lanciare l’allarme sugli effetti «della
ridicola riforma delle Province» e
dei tagli imposti dal Governo sui
servizi resi ai cittadini è la Uil fpl. I
numeri che snocciola il sindacato
sono impietosi. «Nel bilancio della
Provincia di Terni - dicono - ci sono 291mila euro per garantire la
manutenzione di 902 chilometri di
strade quando nel 2011 erano stati
spesi 915mila euro, il personale è
diminuito del 30% passando dalle
113 unità del 2009 alle attuali 80,
sono diminuiti drasticamente i fondi per atturare le buche, nel 2010 si
spendevano 100mila euro mentre
oggi si dispone solo di 26mila euro
quando le buche aumentano a causa della mancata manuteznione,
una ventina di automezzi sono inutilizzati perché non vengono riparati». E manca anche il sale da gettare sulle strade in caso di gelate: la
previsione è di 6.400 quintali e disponibili ce ne sono solo 950. «Una
situazione preoccupante che riguarda anche la sicurezza dei cittadini», dice il segretario Gino Venturi che ha chiesto un incontro urgente al presidente Di Girolamo.
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
Grifo Latte e sindacati, sottoscritto l’accordo
PERUGIA - Il Gruppo Grifo
agroalimentare ha sottoscritto un
accordo con Cgil e Uil in merito
alla vertenza sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte San
Giovanni. «Nessun posto di lavoro
sarà perso - fanno sapere dalla
cooperativa - mentre sono previsti
esodi volontari e ricollocazioni in
azienda. Cisl si è riservata di firmare l’accordo». Si chiude così un
duro braccio di ferro tra azienda e
sindacati (nella foto, una delle manifestazioni di protesta)
27
Nuovo Isee, in Umbria tremano almeno
13mila famiglie
Olio, un algoritmo contro i “furbi”
CRISI OLEARIA
Il 20% delle dichiarazioni è totalmente falso
E il 90% dice di non avere un conto in banca
PERUGIA - Il Governo conferma che dal primo gennaio entrerà in vigore il nuovo Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), lo strumento che permette di misurare
la condizione economica delle famiglie e, di
conseguenza, determinare quali di queste abbiano diritto a tutta una serie di prestazioni sociali (gratuità o sconti nei servizi pubblici come ad esempio asili nido e mense scolastiche,
fondi assistenziali dello Stato, priorità nell’assegnazione di alloggi pubblici, esenzione dal
ticket sanitario, borse di studio e così via).
I FINTI POVERI IN UMBRIA
Secondo il Lef, l’Associazione per la legalità
e l’equità fiscale, è gravemente falso il 20%
dei modelli Isee presentati. Questo significa
che sarebbero gravemente
ossia alterati in
L’Isee serve falsati,
modo tale da presentare
per avere un reddito Isee molto più
di quello reale,
molti benefici basso
13mila dei 65mila modelli
sociali e assi- Isee presentati ogni anno.
Inoltre, circa 58mila mostenziali
delli Isee presentati in
Umbria conterebbero o la
dichiarazione che non si
possiede un conto in banca (nella stragrande
maggioranza dei casi dichiarazione totalmente falsa). Mentre il 10% che dice di averlo dichiara che il saldo positivo del conto è minimo, se non addirittura negativo (il che non è
vero in non pochi casi dei casi). Insomma, il
20% degli Isee sarebbe totalmente falso, mentre un altro 70% sarebbe “aggiustato”, anche
se in modo megno significativo.
IL NUOVO STRUMENTO
Il nuovo strumento servirà ad individuare
meglio il reale stato economico-patrimoniale
delle famiglie (ad esempio, aumenterà il peso,
ai fini dell’individuazione del reddito Isee
della famiglia) e a limitare di molto le autocertificazioni. Anche perché si è scoperto che
l’80% di chi compila l’Isee dichiara di non
avere un conto banca. Una bugia clamorosa,
visto che un conto in banca lo possiede il 90%
delle famiglie italiane. O dichiara di avere un
conto in banca ultrapovero, in molti casi mentendo spudoratamente in quanto si conta
sull’inefficacia dei controlli.
Proprio per questo la prima grande novità
del nuovo indicatore sta nelle modalità di raccolta delle informazioni e di rafforzamento
dei controlli che garantiranno una maggiore
veridicità delle informazioni che il cittadino
dichiara. Con il nuovo sistema solo una parte
dei dati utili per il calcolo dell’Isee, infatti, sarà autocertificata. D’ora in poi i dati fiscali più
importanti (ad esempio il reddito complessivo) e i dati relativi alle prestazioni ricevute
dall’Inps saranno compilati direttamente
dall’Amministrazione (dall’Inps tramite interrogazioni degli archivi propri e di quelli
dell’Agenzia delle entrate). Ciò semplifica i
compiti dei cittadini e riduce le sottodichiarazioni. Il patrimonio mobiliare verrà controllato ex ante con riferimento alla esistenza di
conti non dichiarati ed ex post con la creazione di liste selettive per controlli sostanziali
della Guardia di finanza, qualora si verifichino omissioni e difformità.
Le pratiche elusive (ad esempio, svuotamento dei conti correnti al 31 dicembre, per
poi ricostruirli al primo gennaio) saranno evitate attraverso la valorizzazione della componente depositi e conti correnti bancari e postali
mediante il riferimento alla giacenza media
annua, grazie all’obbligo delle banche, della
Posta e più in generale di tutti gli intermediari
finanziari di inviare alle banche dati della Tributaria i dati dei movimenti di ciascun conto
corrente bancario, libretto bancario e postale.
Soldi per l’innovazione in agricoltura
PERUGIA - La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Fernanda
Cecchini, ha destinato 1,25 milioni di euro
al finanziamento di progetti di innovazione
presentati da partenariati composti da aziende agricole, agroalimentari, mondo della ricerca ed Università. «Intendiamo così accelerare - afferma Cecchini - il processo di innovazione del sistema agricolo umbro, anticipando quanto previsto dal Prs (Piano di
sviluppo rurale, ndr) 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche alla luce dei ritardi nell’approvazione del nuovo Psr dovuti al negozia-
to tra Parlamento europeo e Commissione».
La somma stanziata si aggiunge agli oltre 20
milioni di euro già assegnati con il Psr 20072013 e garantirà il finanziamento di ulteriori
36 progetti, portando il numero complessivo dei progetti di innovazione finanziati
dall’Umbria a 134.
«Il provvedimento - continua l’assessore prevede regole certe che assicurano la transizione tra l’attuale e la futura programmazione del Psr, conciliando l’esigenza di accelerare la spesa della Misura 124 con la necessità di rispettare quanto previsto
dall’Unione europea».
PERUGIA - Affilare le “armi” contro i furbetti della crisi dell’olio. Evitare che al danno della “mosca” si aggiunga anche la beffa
della cattiva distribuzione delle risorse a sostegno dei produttori colpiti. È l’obiettivo
del deputato umbro dei Cinque Stelle, Filippo Gallinella, che sta mettendo a punto un
algoritmo per rendere più efficace la gestione del rischio agricolo.
«Sono molti - evidenzia Gallinella - i fattori
che quest’anno, in tutta la penisola, hanno
causato la crisi del settore olivicolo: il cambiamento climatico che ha favorito il proliferare della mosca olearia, l’assenza di una
struttura capillare di “allert” fitosanitario e
la scarsa cooperazione tra gli stessi produttori. Per contenere l’emergenza dobbiamo
risolvere tre problemi. Il primo: trovare subito risorse statali e regionali per compensare la grande perdita economica di molte
aziende olivicole. Il secondo: far arrivare le
risorse a chi è stato effettivamente colpito.
Terzo: mettere a punto strumenti di prevenzione efficaci. Il M5S si sta adoperando per
dare risposte a tutti e tre i problemi».
L’onorevole umbro plaude ai controlli predisposti dai Nas: «Bene i controlli che in
questi giorni stanno effettuando i carabinieri del Nas. Controlli che dobbiamo assolutamente potenziare».
L’idea alla base dell’algoritmo è individuare gli olivicoltori della regione, determinare
la loro produzione media di olio degli ultimi tre anni e confrontare la perdita con l’annata 2014, individuare la percentuale di fatturato derivante da olio rispetto al totale, in
modo da garantire che le risorse vadano solo ai veri olivicoltori che trasformano in loco.
«Poiché le risorse sono limitate - continua
Gallinella - è fondamentale farle arrivare a
chi si trova effettivamente in difficoltà. Non
solo. Occorre prevedere, magari alleggerendo il peso fiscale, un sostegno anche ai
frantoi che, in alcuni casi, per evitare alte
perdite non hanno acceso nemmeno gli impianti. Per il futuro, invece, è necessario
promuovere forme associative tra gli olivicoltori e inserire nel piano assicurativo nazionale anche questa nuova forma di danno». Misure già presentate dal M5S in una
risoluzione (primo firmatario lo stesso Gallinella), ora in discussione in commissione
Agricoltura, a Montecitorio.
BOLLETTE
Acqua, l’Autorità dà il via libera
alle tariffe 2015: in media saliranno del 4,8%
PERUGIA - Via libera dell’Autorità alle
nuove tariffe 2014-2015 dell’acqua per
circa 40 milioni di italiani. L’aggiornamento medio rispetto all’anno precedente
segna aumenti del +3,9% nel 2014 e prevede incrementi del +4,8% nel 2015, con
però quasi 6 milioni di consumatori che
hanno avuto una riduzione del 10% della
bolletta.
Approvati anche 4,5 miliardi di euro di
investimenti da attivare nei prossimi 4 anni per nuove infrastrutture, tutela ambientale e miglioramento dei servizi, un valore
pari a quello degli impianti finora realizzati. Sono alcuni dei risultati dell’azione
dell’Autorità per l’energia nel settore dei
servizi idrici, presentati nel corso della III
Conferenza nazionale sulla regolazione
dei servizi idrici che si è svolta a Milano.
«In questa prima fase dell’attività
dell’Autorità - ha evidenziato il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, nella sua relazione - ci siamo focalizzati nel realizzare e applicare un metodo tariffario unico per tutto il Paese, oltre
che a completare le informazioni sul settore. La prossima fase sarà indirizzata al
completamento della regolazione, per
consolidare ancor più le condizioni di realizzazione degli investimenti e individuare standard per i servizi capaci di incre-
mentarne la qualità, con particolare attenzione ai bisogni dei consumatori, specie
in disagio economico, alla trasparenza
della fatturazione e alla qualità ambientale».
Il Metodo tariffario idrico, con cui sono
state approvate le tariffe 2014-2015 e che
per la prima volta nel Paese ricomprende
e assorbe tutte le regolazioni previgenti,
rappresenta l’evoluzione del Metodo tariffaMa ci sono
rio transitorio (Mtt) utilizzato per il 2012- utenti che nel
2013 e si basa su criteri
innovativi, fondati sui 2014 hanno
principi della selettività visto ridurre
e della responsabilizzagli importi
zione.
Il quadro regolatorio
introdotto dall’Autorità
nel corso del 2014 ha ricevuto «importanti conferme anche da parte del giudice
amministrativo di primo grado». Con oltre 20 sentenze, il Tar Lombardia ha respinto i ricorsi contro il metodo tariffario
presentati da diversi soggetti che ne reclamavano l’illegittimità rispetto agli esiti
del referendum del 2011 o rispetto ad alcuni aspetti strutturali.
A questo punto il via libera è davvero
completo.
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Bps, “dimagrisce”
la Direzione generale
E ieri scintille tra i sindacati ed i capi del personale
in videoconferenza con Desio sui contratti da armonizzare
di MASSIMO SBARDELLA
PERUGIA - Cura dimagrante per la
Direzione generale della Banca popolare di Spoleto (Bps). Al di là delle
rassicurazioni fornite dalla nuova
proprietà (Bps, al termine del commissariamento, come noto è stata
acquisita da Banco Desio), Palazzo
Pianciani, pur destinato a diventare
il quartier generale del Gruppo per il
Centro Italia, non svolge più funzioni che prima erano fatte “in casa”.
Così, proprio in questi giorni una
quarantina di dipendenti dei Centri
crediti sono tornati sulla “rete”, cioè
negli uffici di Terni, Foligno, Perugia. E presto lasceranno Palazzo
Pianciani ulteriori 40 dipendenti (ad
esempio quelli dell’area Finanza)
destinati, in alcuni casi, alle filiali.
Nella storica sede di piazza Pianciani resteranno l’area crediti, quella
commerciale, il controllo di primo
livello e quegli uffici che non hanno
completato l’operatività e che, conseguentemente, non possono ancora
effettuare il passaggio delle consegne.
C’è anche chi ha già firmato per
trasferirsi a Desio: una dozzina i dipendenti che hanno fatto questa
scelta, che si concretizzerà nel corso
del prossimo anno.
Insomma, alla fine all’interno della Direzione generale potrebbero restare 100-80 persone. Una notevole
“sfoltita”, soprattutto rispetto ai numeri già solo di tre anni fa. Negli ultimi tempi della direzione Pallini si
era posto il problema di ridurre una
Spostamenti
In 40 dei Centri crediti
tornano sulla “rete”,
altri 40 attesi nelle filiali
Ed una decina nel 2015
andranno in Lombardia
Direzione generale cresciuta in modo abnorme per una banca sì quotata
in Borsa, ma comunque di respiro
interregionale. Anche per tacitare i
crescenti malumori tra i colleghi in
filiale. Un obiettivo confermato nel
piano Tuccari, che però aveva porta-
Si cambia Palazzo Pianciani, sede della Direzione generale della Banca popolare di Spoleto
to a Palazzo Pianciani alcuni manager di sua fiducia.
I commissari inviati da Bankitalia
avevano poi tracciato la strada dello
sfoltimento, sulla quale i nuovi proprietari brianzoli sembrano voler
correre.
C’è poi il nodo dei 42 dipendenti a
tempo indeterminato: l’azienda ha
confermato di voler prolungare i loro contratti per il massimo di tempo
consentito (36 mesi), ma la metà ha
già superato la soglia.
Intanto, ieri scintille in video conferenza tra le rappresentanze sindacali ed i responsabili del personale
Ravelli e Gorla. Motivo del contendere, il tema dei costi del personale e
dell’integrativo aziendale, in vista di
un’armonizzazione all’interno del
Gruppo. In Bps c’è una consolidata
tradizione di trattativa aziendale;
dalle parti di Desio prediligono invece la trattativa individuale. E non
a caso, come è stato detto ai direttori
nel giro degli sportelli, si preferisce
ragionare in termini di budget e di
obiettivi personali piuttosto che di
filiale, così da poter avere l’esatta dimensione della produttività di ciascun dipendente. I sindacati spoletini hanno chiesto di conoscere i costi
del personale in modo disaggregato.
Venerdì ci sarà una intersindacale,
poi le parti torneranno a confrontarsi
sull’asse Spoleto-Desio.
Giovani imprenditori più colpiti dalla crisi
Unioncamere al Meeting regionale: in 9 mesi perse 293 aziende under 35
Giovani imprenditori
>>>
PERUGIA - Il Comitato Giovani
Imprenditori della Camera di commercio di Perugia ha tenuto il III
Meeting regionale, che ha affrontato
quest’anno il tema “Sviluppare la
mia Impresa con il Project Management”. Iniziativa all’interno della
quale sono stati presentati i dati del
III Osservatorio sull’imprenditoria
giovanile, elaborato da Unioncamere umbra e illustrato dal Giuliana
Piandoro, segretario generale
dell’Unione regionale. Il presidente
di Unioncamere Umbria, Giorgio
Mencaroni, ha rimarcato come «in
una regione caratterizzata da una
IN BREVE
Giocvedì a Perugia
La Giornata del lavoro
e del fare impresa
PERUGIA - Istruzione e lavoro, mai così vicini. La Giornata del lavoro e del fare impresa, che si terrà giovedì (ore
10) presso la Camera di Commercio di Perugia, rappresenta il momento conclusivo nel
quale raccontare, rielaborare
e fare conoscere i progetti
promossi e realizzati dalla
Camera di commercio
nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Scuola elevata al Lavoro”.
Oggi a Perugia
Federalberghi,
il Forum del turismo
crisi demografica oltre che economica, anche il tessuto imprenditoriale “invecchia”, come dimostra la
progressiva riduzione della quota
percentuale delle imprese giovanili:
l’incidenza percentuale delle imprese under 35 è passata dal 10,3% del
2012, al 9,9 del 2013 attestandosi ad
un livello del 9,6 alla fine del terzo
trimestre 2014». In Umbria al 30 settembre le imprese giovanili erano
7.808. Nei primi 9 mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013,
sono andate perdute 293 imprese
giovanili, con un calo del 3,6%, che
tuttavia risulta più contenuto rispet-
to al -5,9% di un anno fa. Una riduzione spiegata da Giuliana Piandoro
sia con il superamento della soglia
dei 35 anni da parte di un cospicuo
numero di imprenditori, usciti così
dal campo di osservazione, sia, per
effetto di un elevato numero di cessazioni di imprese giovanili più
esposte alle difficoltà generate dalla
fase congiunturale sfavorevole. «Va
tuttavia evidenziato - ha detto ancora - che nel corso dei primi 9 mesi del
2014 il numero complessivo delle
iscrizioni di imprese giovanili ha superato l’analogo valore registrato
nell’anno precedente».
PERUGIA - Banche, istituzioni, imprese: il futuro del
turismo umbro e della stessa
economia regionale, in cui il
turismo ha un ruolo crescente,
chiama in causa tutti gli attori
sul territorio. I temi di questa
sfida saranno al centro del VI
Forum del turismo promosso
dalla Federalberghi Confcommercio della provincia di Perugia - in programma oggi alle 15,30 all’Hotel Plaza di Perugia - che ha il titolo
eloquente “Il futuro passa per il turismo”.
scutendo di piani e progetti. Incontrano i cittadini, le loro proteste e le loro aspettative. Si fanno
garanti delle prime e si trasformano in risolutori per le seconde,
mediando direttamente con i dipendenti comunali, portandoli talvolta ad azioni al limite del consentito, schiudendo frequenti momenti di attrito. Il politico, chiuso
dentro il palazzo del comune, si
trasforma in sensale di pratiche. Si
avrà un’edilizia inefficiente, che
non deriva da un disegno generale, ma da compromessi minuti,
che hanno una veduta ristretta al
singolo edificio e poco più.
Ecco perché talvolta incontriamo quartieri importanti e densamente isolati sorti su contesti di
viabilità inadeguati, fatti di strade
strette, senza marciapiedi o, peg-
gio, con questi ultimi di larghezza
insufficiente, in cui i pedoni si
muovono come funamboli tra la
corsia e il cordolo, sempre attenti
ad evitare depositi della spazzatura o pali della luce. Ecco perché si
incontrano spazi commerciali in
zone impossibili, magari al posto
di aree votate al servizio pubblico,
e viceversa.
Ecco perché gli spazi per il tempo libero, il cosiddetto verde pubblico o verde attrezzato, non c’è;
numericamente e formalmente
esiste, è stato tracciato, rispetta le
leggi, ma solo di risulta alle aree
abitative private; è stato frantumato in minuscole ed inservibili
triangolini; qualcuno lo individua
anche sopra i tetti dei palazzi.
Ecco perché sono stati costruiti
interi quartieri in aree di proprietà
di fiumi e torrenti. È questione di
punti di vista: se ti poni ad osservare il territorio da molto vicino
non ti puoi accorgere che
quell’area non va bene; se progetti
qualcosa con una carta idro-geologica incompleta è come curarsi
di leucemia con delle analisi del
sangue prive del valore dei globuli bianchi. A vedere il territorio
sono occhi posti troppo vicino,
così vicino che non si mette a fuoco. Tutto è perfetto se le cose vanno come ci interessa che vadano.
Poi però, qualche volta, piove un
po' troppo, e quelle aree, come se
niente fosse, se le riprende la natura, facendosi sentire quello che
siamo: piccoli piccoli, specialmente quando ci comportiamo così.
Ecco perché talvolta, sono convinto, è colpa della politica e di
quello che a questa, tutti, chiediamo.
Segue dalla prima
Piove, governo ladro
(...) di qualcosa: «È sempre colpa
della politica». Se piove poi ...
Ho scoperto, ahimè, che la “faccenda politica” esiste e ha scavalcato i confini che le spettano, specialmente dopo un ventennio in
cui è passata l’idea di politica come professione. Ma questo è un
altro discorso.
Consideriamo ora un sindaco e
gli assessori all’edilizia-urbanistica e alle opere pubbliche di un
qualsiasi comune. L’azione politica di questi nei confronti della
materia suddetta è quella di dettare le linee guida comunali, stabilite già in campagna elettorale. Gli
assessori, successivamente, si
confrontano con i dirigenti, che
sono già dipendenti in carriera. È
questo il passaggio in cui avviene
la presa in consegna di direttive
generali che permette all’organico comunale di lavorare nelle numerose pratiche con sicurezza,
chiarezza e imparzialità. Il ruolo
del politico, cioè del sindaco e
dell’assessore della nostra storia,
a questo punto, è quasi terminato;
è giusto che sia così. Quello che
questi attori propongono è un servizio alla comunità, non una professione.
Cosa accade realmente? Il sindaco e gli assessori si confrontano
in consiglio, in giunta e nelle commissioni varie volte, trovandosi
spesso in contrasto, trattando argomentazioni troppo nel dettaglio
e scordandosi completamente le
linee di programma stabilite in
campagna elettorale. Lavorano a
fianco della compagine amministrativa e tecnica comunale, di-
PAOLO FELICI
*Ingegnere
www.ediliziario.it
Martedì 25 novembre 2014 il Giornale dell’Umbria
lettere&OPINIONI
Alberghiero, scuola
da difendere
Scrivo queste parole in occasione
della pubblicazione di vari articoli
in merito all’episodio di presunta
omofobia avvenuto presso l’Istituto alberghiero di Assisi. Sono rimasta turbata da come è stata trattato il
caso, anche perchè conosco molto
bene la scuola, mio figlio, che è un
ragazzo disabile, ha frequentato
l’intero ciclo scolastico e non gli è
mai successo di essere oggetto di
discriminazione o emarginazione
né da parte dei docenti, né dei compagni di classe o degli altri ragazzi,
né dal personale non docente,
avendo al contrario trovato un ambiente di grande apertura, accoglienza, amicizia e rispetto che non
lo ha privato di nessuna esperienza
con i compagni. Io non conosco
l’alunno né il professore coinvolti
nella vicenda, nè gli esatti termini
nei quali si è svolta, tranne ciò che
ho letto nei giornali, ma sono sicura
che tutto sarà chiarito e se ci saranno da applicare sanzioni disciplinari il capo di istituto e gli altri organi
preposti non esiteranno a prendere
gli opportuni provvedimenti. Spero che vorrete pubblicare anche la
testimonianza di una mamma, fra
parentesi molti amici di mio figlio
su Facebook che conoscono la
scuola hanno espresso pareri simili
al mio, questa scuola che è stata capace di esprimere tante eccellenze,
fra cui, non ultima, anche l’alunna
più buona d’Italia, notizia di questi
giorni, non merita il trattamento a
cui è stata sottoposta.
PAOLA GIGLIO
Perugia
Perugia ha una storia
da valorizzare
Assieme al sindaco e ad altri componenti della giunta, ho con piacere
partecipato alla rievocazione storica organizzata dal Rotaract Club
Perugia Est in collaborazione con
l’associazione “I Bracceschi”. Ho
molto apprezzato l’evento, e la partecipazione riscossa dimostra che
non sono solo le kermesse più leggere o le commemorazioni della
storia recente a suscitare interesse
nella popolazione, cittadina e non.
Sono sempre stata convinta che il
patrimonio storico e culturale di
Perugia, in passato sfruttato poco e
con risultati senz’altro insoddisfacenti, abbia bisogno di un evento
centrale forte; iniziative come questa, quindi, ben si collegano al progetto che da tempo è allo studio del
mio assessorato in vista della realizzazione di un evento che mira a
diventare punto focale del calendario della città e coinvolgerà la cittadinanza, le istituzioni, le associazioni storiche non solo del Comune, in uno spirito di grande unione
popolare. Rinnovando quindi la lode per lo sforzo compiuto, auspico
una ampia collaborazione con tutte
le persone e le associazioni che
hanno già avviato attività e progetti
che vanno in questa direzione.
TERESA SEVERINI
Assessore comunale alla Cultura
Perugia
Il territorio sia mezzo
per il cambiamento
Le elezioni regionali di Emilia-Romagna e Calabria hanno determinato la fine della stagione politica
del verticismo romano e dei partiti.
L’astensionismo, da un lato, e le
scelte elettorali dei cittadini,
dall’altro, dimostrano come non
esistano rendite di posizione e come le stagioni del cambiamento
45
Al via da domani Merc’Ant, i cesti benefici >>> Segue dalla prima
per un Natale all’insegna della solidarietà La siderurgia va (...)
PERUGIA - Il Natale è più buono
con Merc’Ant. L’iniziativa, ormai
una tradizione per la Fondazione
Ant, partirà domani presso la sede in
via dei Filosofi 74 e continuerà fino
al 7 gennaio, compreso il periodo dal
6 al 24 dicembre durante il quale si
trasferirà nella Rocca Paolina in occasione del mercatino di Natale.
La manifestazione, che gode del
patrocinio del Comune di Perugia e
vede la partecipazione di Aiab Umbria (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), raccoglie le eccellenze agroalimentari regionali:
dall’oro rosso di Città della Pieve
alla roveja di Spello, dal fagiolo del
Purgatorio alle marmellate passando per farine, tartufone, formaggi,
mele del Trasimeno e tanto altro, il
tutto confezionato dai volontari di
Ant nelle tradizionali cassette della
solidarietà. Chi vorrà, con una donazione, potrà portare a casa le cassette con le prelibatezze umbre o regalarle come cesti di Natale molto
speciali, sicuramente più buoni di
quelli classici visto che, oltre all’indiscutibile qualità dei prodotti contenuti, essi portano al loro interno
un “dono” in più: la solidarietà.
Il ricavato della manifestazione,
infatti, andrà a sostenere l’attivazione dell’assistenza domiciliare
Ant in Umbria e la prosecuzione dei
progetti di prevenzione oncologica
promossi dalla Fondazione (come il
progetto Melanoma, attivo nella
nostra regione dall’ottobre 2011
con oltre 2200 visite gratuite effettuate fino a oggi).
Questa quarta edizione di
Merc’Ant ha visto aderire oltre
trenta aziende umbre, le quali hanno donato i prodotti che i volontari
confezionano nelle cassette. La novità di quest’anno sta nel fatto che
molti dei prodotti proposti sono
biologici, grazie alla collaborazione con Aiab Umbria. Come nelle
edizioni precedenti, invece, presso
la sede Ant e le postazioni, insieme
alle cassette sarà possibile trovare
anche oggettistica di vario genere,
dai manufatti natalizi e sartoriali
realizzati dalle volontarie con elementi di recupero alle ceramiche,
ma anche prodotti di bellezza (donati alla Fondazione dalle aziende
produttrici) e tante idee regalo.
Guardando ai prossimi giorni,
poi, ricordiamo altre due “uscite”
speciali di Merc’Ant che sarà ai
Mercatini di Castel Rigone il 6, il 7
e l'8 dicembre e all’Albero del Volontariato di Città di Castello il 14
dicembre.
SARA BERNACCHIA
(…) e reiterate proteste degli
operai dell’Ast, finalmente, il
Governo Renzi sembra intenzionato a percorrere questa via, affidando la manovra alla Cassa depositi e prestiti ed al suo braccio
operativo Fondo strategico italiano, sorto nel 2011 per volontà
dell’allora ministro del Tesoro
Giulio Tremonti. L’essenziale
comparto della siderurgia va a
tutti costi nazionalizzato, a beneficio delle migliaia di lavoratori
che stanno versando lacrime amare, a Terni come a Taranto, per la
perdita del pane quotidiano e di
una stabile occupazione, mentre,
minacciosi, si profilano agli orizzonti colossi franco-indiani e brasiliani, che vorrebbero incorporare l’ultimo baluardo della qualificata produzione di una materia
prima indispensabile per la crescita del Paese. In altri termini, va
scongiurata con ogni mezzo la desertificazione industriale dell’Italia, che diverrebbe una desolata
landa periferica di potenze mondiali emergenti, dal momento che
il baricentro dell’offerta mondiale dell’acciaio si è da tempo localizzato in India, Cina, Russia e
Brasile. Per portare a termine una
simile operazione, che restituirebbe prestigio all’intera collettività nazionale, Cdp deve essere
potenziata e quotata in Borsa, affinché possa attingere non solo al
risparmio postale, ma alla stessa
liquidità dei tanti concittadini benestanti che, diffidando delle attuali tempeste valutarie, tengono
soldi in conto corrente o, comunque, in forma immediatamente
spendibile. Tramite opportune
politiche di promozione pubblicitaria, la banca pubblica presieduta
da Franco Bassanini farebbe leva
sull’orgoglio “patriottico” e potrebbe rastrellare cospicue quantità di denaro privato, così incrementando le proprie risorse ed accrescendo una forza finanziaria
attualmente non paragonabile,
purtroppo, alle omonime Casse
tedesca e francese, il cui formidabile patrimonio consente interventi e manovre imprenditoriali
di ampio respiro. Certo, servirebbero anche dettagliati piani governativi di politica industriale,
che fossero in grado di tracciare
modalità, strategie e direttrici di
marcia del braccio operativo dello Stato, specie in una fase di così
grave depressione economica, a
causa della quale l’Italia ha perso
il 25% della sua capacità produttiva. Struttura e finalità pubbliche, quattrini privati. Proprio nel
solco del modus agendi dell’Iri,
massima holding pubblica del
XX secolo, Cassa depositi e prestiti e Bankitalia, che assieme detengono il 100% del Fondo strategico italiano, possono evitare il
definitivo tracollo dell’essenziale
comparto siderurgico e restituire
il sorriso alle migliaia di famiglie
in ansia, tra l’altro valorizzando
l’altissima qualità della nostra
manodopera. D’altronde, Cdp è
già da tempo impegnata nella benemerita acquisizione di quote di
società del Tesoro in dismissione,
nell’intento di frenare l’incontenibile bramosia di multinazionali
e fondi sovrani esteri. Si continui
così, con perseveranza e crescente volontà di tenere alto, per quanto si può, il buon nome della Patria, un tempo settima potenza industriale del pianeta.
BRUNO DI PILLA
“Intrecci” a Bevagna, botta e risposta
sulla totale latitanza del sindaco
In ricordo di Elena Bendini, donna
che a Collestrada ha lasciato un vuoto
«L’articolo che il Giornale dell’Umbria ha pubblicato domenica sull’incontro di ”Intrecci” a Bevagna dedicato a Gianrico Carofiglio,
termina con una chiosa piuttosto velenosa: «Da notare, per la cronaca,
l’assoluta latitanza del sindaco di
Bevagna, Analita Polticchia, e della
sua Giunta. Non si sono mai fatti vedere».
Vado spesso a Bevagna, terra d’origine della mia famiglia, e spesso capita pure a me di essere critico
con il sindaco Polticchia. Ma non è
certo l’assenza ad una manifestazione culturale (e commerciale, considerato l’interesse di autori ed editori
a promuovere i loro libri) che può
costituire una colpa per un amministratore locale. Chi va a quegli incontri lo fa perché interessa l’autore,
perché ama la narrativa. Non credo
però che questi gusti privati debbano
per forza essere condivisi da un sindaco. Da lui semmai (e nel caso da
lei) ci si aspetta che realizzi infrastrutture, assicuri servizi e sia vicino
ai cittadini più in difficoltà. Dirò di
più: io trovo terribilmente provin-
Elena Bendini, vedova Corba, moriva esattamente un anno fa, pianta
da tutta Collestrada e dai tantissimi
amici e amiche che le hanno voluto
bene. Donna semplice, intelligente, laboriosa, rispettosa, ha lasciato
un segno in tante persone. Nel corso degli anni di lavoro alla facoltà
di Agraria era diventata esperta di
specie vegetali, dimostrando capacità molto superiori al livello di
studio conseguito (aveva la licenza
elementare). Generosa, ha collaborato con la Lega del Filo d’Oro e
Renzo Arbore, testimonial di questa associazione (che si dedica
all’assistenza ed alla riabilitazione
di persone sordocieche), ha inviato
ai suoi funerali un cuscino di fiori.
A un anno di distanza, non solo il
ricordo di Elena a Collestrada e in
tutti i suoi tanti amici e amiche non
siano possibili solo con proposte
innovative e fuori dagli schemi.
Anche le dichiarazioni ed i commenti di alcuni parlamentari aprono dunque un quadro nuovo, che
deve portare ad una proposta alternativa unitaria, fuori dagli schemi e
dal “bilancino” dei partiti. Necessaria quindi una partecipazione
“dal basso” di consiglieri degli enti
ciale che ogni manifestazione culturale o pseudotale debba prevedere i
saluti iniziali o l’intervento quasi
sempre generico e talvolta goffo di
un amministratore pubblico, come
capita o è capitato anche nei comuni maggiori dell’Umbria. Il Giornale dell’Umbria invoca sempre, a ragione, l’autonomia della società civile. Se così è, un po’ di coerenza
non guasterebbe.
ROBERTO SEGATORI
Caro professor Segatori, nessuno
ha detto o chiesto che il sindaco o gli
assessori di Bevagna debbano salire
sul palco a fare il discorsetto. Credo
però che la presenza o l’assenza siano un segnale di incoraggiamento o disinteresse - a chi organizza eventi culturali di pregio. Essendo il sindaco sempre assente, il messaggio
che manda è chiaro (ma non condiviso da molti cittadini, che al teatro
lo hanno detto più volte a chiare note). Comunque, Cutuli fa benissimo
ad andare avanti. Della presenza
del sindaco si può fare a meno, della
cultura (ancora poco diffusa) no.
G.C.
locali, ma anche di movimenti politici ed associazioni. A prescindere dagli attendismi presenti nei partiti di centrodestra, ribadiamo l’opportunità di una candidatura unitaria sul sindaco di Assisi Claudio
Ricci che, magari anche attraverso
lo strumento delle elezioni primarie, siamo certi raccoglierebbe
l’adesione della maggior parte de-
gli iscritti e dei rappresentanti istituzionali di Fratelli d’Italia.
ALFREDO DE SIO, ANDREA
LIGNANI MARCHESANI
Consiglieri regionali Fratelli d’Italia
Basta spendere
per il Minimetrò
Finalmente abbiamo un assessore a
Perugia che mette in discussione le
spese per il Minimetrò. Sono anni
che il Movimento per Perugia dice
queste cose. Abbiamo contestato
quest’opera inutile fin dalla sua
inaugurazione e in tempi non so-
Elena Bendini
è spento, ma anzi il vuoto che ha lasciato è ancora più grande. Moltissime le amiche di Collestrada che
ci hanno sollecitato a pubblicare
un suo ricordo. Cosa che facciamo
davvero volentieri.
spetti abbiamo denunciato che i costi del “brucomela” sarebbero stati
devastanti per i bilanci pubblici del
Comune. Nessun politico ci ha dato
ascolto in questi anni e noi siamo
stati soli in questa battaglia fatta
con interventi e volantinaggi contro l’inutile Minimetrò. Le risorse
impiegate per il Minimetrò potrebbero essere investite per nuove navette bus più piccole e frequenti e
per risistemare e potenziare la nostra ferrovia: è ora di staccare la
spina al “brucomela”.
CARLA SPAGNOLI
Presidente onorario
Movimento per Perugia
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Martedì 25 novembre 2014
Anno XXXII n. 326 - euro 1,20
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UMBRIA
SPOLETO
Tempesta in Forza Italia
I vertici contro Laffranco
A
GUBBIO
Cartelle pazze Tari
Slitta il pagamento
A
a pagina 8
CITTA’ DELLA PIEVE
Mocaiana-Pietralunga
C’è il via libera dell’Anas
A
a pagina 36
Radiologa muore
in uno scontro frontale
A
a pagina 31
Terni Landini mette i paletti sulla vertenza Ast. Intanto i lavoratori Isrim occupano il consiglio comunale
“Non si firma a tutti i costi”
ITALIA & MONDO
Renzi: “L’astensionismo fatto secondario”
Emilia e Calabria
al centrosinistra
Trionfo della Lega
A TERNI
“L’intesa non dovrà esserci a
tutti i costi. Abbiamo posto alcuni punti importanti che unitariamente vogliamo siano
dentro l’accordo, dal mantenimento dei due forni, alla gestione degli esuberi, al contratto integrativo. Noi lavoriamo per fare l’accordo, ma come sempre
valgono i contenuti”. Lo ha ribadito ieri sera a Terni, dopo le
polemiche della mattina col governo, il segretario nazionale
della Fiom Maurizio Landini
che è intervenuto a un’assemblea degli iscritti, circa quattrocento i presenti.Clausola di salvaguardia per i lavoratori delle
ditte esterne, nessun licenziamento per gli esuberi, paletti
sull’integrativo e sui due forni.
Queste le condizioni per firmare, anche domani, al nuovo tavolo che si apre al Mise. Intanto i lavoratori dell’Isrim a rischio fallimento hanno occupato il consiglio comunale.
A
Un uomo è finito sotto un treno. Pesanti ritardi e disagi per i pendolari
In tilt la linea Perugia-Terontola
A
Il luogo della tragedia E’ accaduto nei pressi di Ellera
alle pagine 10 e 39
a pagina 17
a pagina 22
Agroalimentare
Grifo Latte
L’accordo
è raggiunto
A PERUGIA
Ieri mattina è stato firmato, a Perugia, un accordo tra il Gruppo
Grifo agroalimentare e
i sindacati Cgil e Uil.
“Nessun posto di lavoro andrà perso”. Si
chiude nel miglior modo possibile la vertenza
sull’esternalizzazione
del magazzino di Ponte
san Giovanni della Grifo Latte affidata da una
cooperativa. “Nessun
posto di lavoro sarà perso – fanno sapere dalla
cooperativa - mentresono previsti esodi volontari e ricollocazioni in
azienda”. In base alla
bozza elaborata verrebbe esclusa la messa in
mobilità dei 18 lavoratori che erano interessati alla esternalizzazione.
A
a pagina 12
Escalation di furti nelle abitazioni: paura nella notte a Foligno, colpi anche a Città di Castello e a Gualdo Tadino
Abbinamento opzionale con: “Il segreto di una memoria prodigiosa” Euro 6,80;
+ il prezzo del quotidiano
Faccia a faccia con il ladro nel giardino di casa
A
a pagina 3
E’ stato contagiato in Sierra Leone
CONTRAPPUNTO
TERNI
La parola magica del Pd
Sul caso della diossina
duro scambio di accuse
di Leonardo Caponi
C’è il primo italiano
colpito dal virus ebola:
un medico di Emergency
A
A
A
a pagina 4
Sport
A
lla Assemblea regionale del Pd
della settimana scorsa è risuonata, ostentatamente proclamata e ripetuta fino a dominare il campo, la parola
magica: Cambiamento.
[continua a pagina 7 ]
a pagina 39
Nel processo per la morte di Polizzi la madre non risponde
SERIE B Relazione spedita a designatore e presidente di Lega
La Ternana è penalizzata
e il club invia un dossier
sui torti arbitrali subiti
A
a pagina 44
SERIE B
Comotto: “Grifo, i particolari fanno la differenza”
Secondo interrogatorio per Goretti A a pagina 43
CALCIO DILETTANTI
Emergenza infortuni a Nocera, il bomber va in porta
Kromah: “Così non mi mangio i gol” A a pagina 49
In aula le foto del cadavere di Alex
Valerio non regge ed esce dall’aula
A PERUGIA
Non ha retto alle foto del cadavere di Alex Polizzi. Così
Valerio Menenti, il tatuatore
a processo col padre Riccardo proprio per la morte di Polizzi, ha chiesto di tornare in
carcere. L’udienza di ieri ha
visto le testimonianze del medico legale, degli agenti e di
Tiziana Menenti, moglie di
Riccardo e madre di Valerio.
A
a pagina 18
PERUGIA
Sprangate in testa
Polacco in ospedale
A
a pagina 17
A FOLIGNO
Se l’è trovato davanti all’improvviso, nel giardino di casa
dove era uscito a fumare una
sigaretta. E’ successo nella frazione di Maceratola: l’uomo
ha urlato e il ladro è fuggito nei
campi. L’allarme furti cresce
anche a Città di Castello, dove
i carabinieri hanno messo in fuga dei ladri e recuperato la refurtiva, e a Gualdo Tadino.
A
alle pagine 33, 25 e 32
CORRIERE
DELL’UMBRIA
t
Martedì 25
Novembre 2014
7
UMBRIA
Più figure e lavoro nelle carceri
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
Lo stato delle case circondariali, comprese quelle umbre, affrontato nel corso di un convegno organizzato dal Partito democratico
A PERUGIA
Il fatto che in Umbria si stia
meglio che altrove, perché anche in termini di sovraffollamento lo sforamento è basso
e non paragonabile ad altre situazioni italiane, non vuol dire che le criticità non ci siano.
"Ad esempio a Capanne mi
risulta un alto numero di detenuti extracomunitari peri quali sarebbero necessario figure
specifiche. E la percentuale
dei detenuti che riescono a lavorare esternamente si aggira
intorno al quattro percento.
Sul piano dell'organico sono
presenti situazioni di sottodimensionamento. Ma sono
tante anche le esperienze che
migliorano le condizioni dei
detenuti, come la moschea da
pocoinaugurata aTerni, la cooperativa agricola che impiega i detenuti o il teatro in carcere". A parlare di carceri ieri
a Perugia è stato Walter Verini, capogruppo Pd alla commissione Giustizia della Camera, introducendo - insieme
a Cinzia Montanucci, responsabile Giustizia per il Pd in
Umbria - il convegno indetto
dai deputati del Pd dal titolo:
"Giustizia certa e veloce. Carcere: una pena civile in un sistema giusto ed efficiente".
Molti gli interventi ospitati
dalla sala del Consiglio della
Provincia di Perugia. Nella
sua relazione Sandro Favi, responsabile nazionale carcere
del Pd, ha fatto il punto sulla
situazione della carceri italiane, prima e dopo la sentenza
Torreggiani. Rendendo note
alcune richieste, tra cui la necessità di superare il trattamento discriminatorio - che
"ha pervaso la legislazione degli ultimi anni" - in campo penale e penitenziario per i condannati stranieri, "scesi di
5000 unità nell'ultimo anno" .
Cambiare sistema- è stato det-
Per un nuovo sviluppo dell’agricoltura
Oltre un milione di euro
per l’innovazione
Si tratta
di una
anticipazione
di quanto
previsto
nel nuovo
Piano di sviluppo
agricolo
Luci e ombre Nelle carceri umbre anche se la situazione dalle nostre parti è migliore che in altre zone dell’Italia
to - si può anche e soprattutto
con l'introduzione nel nostro
ordinamento del delitto di tortura e con l'istituzione di un
Garante nazionale dei diritti
delle persone private della libertà personale. Ribadita è
inoltre la centralità del lavoro
e della formazione professionale in carcere e richiesta è un
nuova gestione della Cassa
delle ammende "che possa assumere il ruolo di agenzia per
il lavoro penitenziario".
B
Come cambia
l’agricoltura
La Regione
punta decisamente
verso l’innovazione
del comparto
agricolo
I.R.
A PERUGIA
Il particolare
Costi e presenze della missione Umbria in Sudafrica
Il progetto è coperto per metà dalle autorità locali
A PERUGIA
La missione in Sudafrica promossa da
Confindustra è entrata nel vivo. La delegazione umbra, partita lo scorso fine settimana, tornerà il prossimo venerdì dopo
un tour di incontri con imprese locali e
incontri istituzionali con autorità governative, economiche, politiche e sociali. E,
ovvio, dopo aver promosso in diversi occasioni i brand umbri. L’esordio è stato affidato proprio alle sonorità di Umbria jazz.
Alla guida della rappresentanza regionale c’è la governatrice Catiuscia Marini e
insieme a lei il direttore alla programmazione dell’ente, Lucio Caporizzi. La delegazione di Sviluppumbria è composta dal
CONTRAPPUNTO
... E si è consumato uno scontro
che, in tempi di altre dimensioni
della politica, si sarebbe definito
epico, tra quest'ultimo e la Conservazione, scontro plasticamente rappresentato dalla aspra interlocuzione del giovane segretario
regionale Leonelli con l'antico capogruppo Locchi. Quest'ultimo,
uomo di esperienza e prestigio, è
apparso alla tribuna come un
D'Alema in salsa umbra, leader
quasi intimorito e impotente di
fronte alla furia iconoclasta della
Grande Mutazione che, evocata
come uno spirito salvifico, aleggia ovunque e domina ormai in
quel partito. Eppure, Renato non
stava dicendo cose prive di buon
senso. Affermare che l'antiberlusconismo ha coperto molte magagne del Pds-Ds-Pd è certo vero,
ma che gli elettori lo votavano solo perché faceva un po' meno schifo della destra è una esagerazione
direttore generale Mauro Agostini, dalla
responsabile delle relazioni internazionali, Maria Cecilia Sereni, e dalla responsabile marketing territoriale, Giuseppina
Baldassari.
Il valore complessivo del progetto South
Africa si aggira intorno ai 160mila euro di
cui metà a carico della autorità del Sudafrica e la quota restante assicurata da Confindustria Umbria. Alla copertura delle
80mila euro, destinate appunto alla realizzazione del progetto di internazionalizzazione, partecipano sponsor privati per circa 15mila euro, la Camera di Commercio
per 30mila e il restante è a carico del Centro Estero e del sistema regionale.
B
La giunta regionale, su proposta dell'assessore all'agricoltura
Fernanda Cecchini, ha destinato un milione 250 mila euro al
finanziamento di progetti di innovazione presentati da partenariati composti da aziende agricole, agro alimentari, mondo della ricerca ed Università. "Intendiamo così accelerare ha detto l'assessore Cecchini - il processo di innovazione del
sistema agricolo umbro, anticipando quanto previsto dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche alla luce dei ritardi
nell'approvazione del nuovo Piano di sviluppo rurale dovuti
al negoziato tra Parlamento Europeo e Commissione". La
somma stanziata si aggiunge agli oltre 20 milioni di euro già
assegnati con il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 e garantirà il finanziamento di ulteriori 36 progetti, portando il numero complessivo dei progetti di innovazione finanziati dall'
Umbria a 134. "Il provvedimento - ha spiegato Cecchini prevedere regole certe che assicurano la transizione tra l'attuale e la futura programmazione del Piano di sviluppo rurale, conciliando l'esigenza di accelerare la spesa della Misura
124 con la necessità di rispettare quanto previsto dalla Unione Europea. In questo modo - ha aggiunto - le risorse potranno essere liquidate agli aventi diritto come 'trascinamento'
sui fondi della nuova programmazione.
B
dalla prima pagina
La parola magica del Pd
della realtà e, soprattutto, così dissacrante da assottigliare considerevolmente le ragioni di una comune appartenenza. Lo stesso
Locchi e, più tardi, Bocci, costui
con l'autorevolezza e il realismo
del Campione delle Preferenze,
hanno poi messo in guardia su un
altro rischio. Chi porta i voti al Pd
in Umbria? Il Cambiamento o il
Sistema di Potere? Perché un conto è, lisciando anche il pelo alla
marea montante dell'antipolitica,
prendere voti per elezioni generali, un altro guadagnarsi il consenso per elezioni locali nelle quali il
rapporto con gli elettori e la loro
"domanda", che sia spontanea o
"indotta", è di segno del tutto diverso.
E, poi, il Cambiamento che cosa
è? Nella filosofia renziana è dive-
nuto una tautologia, quasi che un
termine che ripete se stesso senza
mai specificarsi, avesse, per questo, un valore positivo, "rivoluzionario" o addirittura palingenetico. Il cambiamento non può essere buono per definizione. Ci sono
cambiamenti belli e cambiamenti
brutti. Se è riferito poi al corso
spontaneo delle cose, non è nemmeno un cambiamento. Ed è quello che viene da pensare guardando all'assise del Pd. Intanto perché non si è parlato di programmi. La loro fugace apparizione
(vedasi documento finale), che è
sembrata più un adempimento di
rito o un obbligo formale che questione di sostanza, ne ha messo in
risalto la somiglianza con quelli
che accompagnarono la elezione
di Catiuscia Marini cinque anni
fa e che formalmente ispirano la
politica attuale del Pd umbro.
Dov'è il Cambiamento?
Quanto poi ai contenuti, c'è da rimanere sconcertati nel vedere che
la mancanza di lavoro non occupa imperiosamente il primo posto nell'elenco dei problemi, ma è
preceduta da, in rapporto ad essa, quisquilie minori, in una visione surreale di un'Umbria smart
delle professioni e dell'imprenditoria depurata dalla sofferenza e dal
conflitto sociale.
La riunione è servita per scegliere
la candidata Presidente, limitandosi per il resto a delimitare i confini di quello che sarà, probabilmente, un durissimo campo di
battaglia. E' una cosa di per se positiva, perché sgombra il terreno
da una incertezza politica che
avrebbe pesato negativamente. Indipendentemente dal nome prescelto, non si può tuttavia non rilevare la modalità curiosa e singolare, ormai consolidata, di scegliere
le persone prima dei programmi e
delle alleanze e indipendentemente da essi. Nella politica rottamata di un tempo l'Individualità era
subordinata all'Idea e un candidato doveva essere espressione di un
programma e non viceversa. Ma
oggi la polis parla un altro linguaggio, nel quale le differenze
culturali sono sopite o annullate.
E, del resto, per capire cosa sia il
Pd attuale, è risuonata in quell'assemblea un'altra parola, più esemplificativa di tutte le altre. E' stato
quando il responsabile organizzativo, aprendo la sua relazione, si è
rivolto agli astanti con l'espressione, nuova di zecca, di "buonasera
signori".
B
Leonardo Caponi
Martedì 25
Novembre 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Dopo l’intervista di Pietro Laffranco rilasciata al Corriere dell’Umbria si fanno sentire i vertici umbri
Volano stracci in Forza Italia
di Diego Aristei
A PERUGIA - “La migliore
difesa è l’attacco”. Forte del
detto il Comitato regionale
di Forza Italia risponde per le
rime a Pietro Laffranco che
nell’intervista rilasciata al
Corriere dell’Umbria non è
stato tenero nei confronti del
vertice del partito umbro accusato di non avere “una linea e una proposta politica”.
Pollice verso anche nei confronti del numero unodel partito regionale Catia Polidori
definita “una sola donna al
comando”. Ebbene FI
“avrebbe preferito continuare a lavorare sul territorio anziché entrare in sterili polemiche, ma, essendo stato chiamato direttamente in causa,
non può esimersi dal rispondere all'onorevole Pietro Laffranco, che sulla stampa ha
tentato di spiegare la strategia vincente per le prossime
regionali, annunciando che si
batterà strenuamente per imporre una candidatura unitaria alla presidenza e persino
lamentando l'assenza di una
linea politica. Tutto ciò - ecco
il primo affondo - senza essersi mai preso la briga di partecipare ad una sola delle numerose riunioni del comitato regionale. Spiace - si legge ancora nella nota - che Laffranco
non sappia vedere la linea politica del comitato che è una
linea politica pulita, coerente
e condivisa, in cui ogni decisione viene assunta a maggio-
Coordinatrice regionale di Forza Italia Catia Polidori scelta da Berlusconi
ranza. Laffranco venga alle
riunioni e avanzi le proprie
proposte. Siamo pronti a valutarle. E’ finita l’epoca - il secondoaffondo -in cui in quattro si riunivano per prendere
decisioni. Noi siamo aperti alla discussione e a facce ed
energie nuove e per questo
stiamo lavorando. A tale proposito corre l’obbligo rilevare
- l’ultimo attacco al vetriolo che se non fosse stato per questo comitato regionale la città di Perugia sarebbe ancora
governata dalla sinistra, dal
momento l’onorevole Laffranco ha criticato e osteggiato pubblicamente la candidatura dell'attuale sindaco Romizi”. Volano stracci in casa
di Forza Italia. Intanto in
Il punto
I sindaci chiedono protagonismo
A PERUGIA
“Le tante e le buone amministrazioni che
il centrodestra ha espresso in questi ultimi
quindici anni”: così Pietro Laffranco nell’intervista al Corriere dell’Umbria ha definito l’esperienza dei sindaci che chiedono
un nuovo protagonismo. “Sono sulla stessa lunghezza d’onda di Laffranco - spiega
il sindaco di Bastia Umbria, Stefano Ansideri - e credo che i territori devono farsi
sentire sempre più. Del resto le cose calate
dall’alto non sono giuste nè opportune”.
Il primo cittadino bastiolo ritiene anche
che occorre “dare maggiore respiro alla
coalizione e credo che il sindaco di Assisi
Ricci ha dimostrato di essere capace di
amministrare e poi al momento non vedo
nessun’altra candidatura credibile per ottenere un’affermazione alle Regionali”.
Dal canto suo Donatella Tesei sindaco di
Montefalco cerca di smussare gli angoli
invitando tutti nel centrodestra a mettersi
attorno a un tavolo per cercare una candidatura unica. Dobbiamo - auspica il primo cittadino di Montefalco - presentare
un progetto credibile, con persone all’altezza della situazione. Ma prima del candidato il centrodestra nella sua unità deve
avviare una profonda riflessione. Dobbiamo metterci tutti in gioco nell’interesse
della nostra regione. Progetto e squadra
devono marciare insieme”.
B
Umbria Pietro Laffranco ma partema anche rabbia soprata Roma Raffaele Fitto. Or- tutto tra i vertici del partito
mai è una guerra all’ultimo umbro. Interesse ad esempio
sangue all’interno di FI. Un ad Alfredo De Sio e Andrea
lunedì difficile per gli Azzurri Lignani Marchesani (FdI).
delpresidente Silvio Berlusco- “Le elezioni regionali di Emini complice anche l’ennesima lia-Romagna e Calabria - afsconfitta patita alle Regionali fermano - hanno determinain Emilia Romagna e in Cala- to la fine della stagione politibria. Ieri pomeriggio un attac- ca del verticismo romano e
co congiunto del parlamenta- dei partiti. Anche le dichiarare umbro e dell’ex governato- zioni ed i commenti di alcuni
re della Puglia insieme ad al- parlamentari aprono duntri deputati e senatori rilancia- que un quadro nuovo, che deto dalle agenzie di stampa. ve portare ad una proposta
“Mi auguro - ha detto Fitto - alternativa unitaria, fuori dache nessuno si azzardi a mini- gli schemi e dal "bilancino"
dei partiti”.
mizzare o a
Secondo i
cercare alibi
dueesponenper il nostro
“E' finita l'epoca
ti dei Fratelli
drammatico
in cui in quattro
d’Italia “nerrisultato in
si riunivano
cessaria quinCalabria e in
di una parteEmilia Roper prendere
cipazione
magna,regiodecisioni”
"dal basso"
ne in cui siadi consiglieri
mostati addirittura doppiati dalla Lega. E degli enti locali, ma anche di
sarà bene ricordare, passo do- movimenti politici ed associapo passo, tempi e modalità zioni. A prescindere dagli atdelle scelte che sono state tendismi presenti nei partiti
compiute - con clamorosi er- di centrodestra, ribadiamo
rori - per definire le candidatu- l’opportunità di una candidare e le alleanze”. Affermazio- tura unitaria sul sindaco di
ni queste che sono pane per i Assisi Claudio Ricci che, madenti di Laffranco che sul gari anche attraverso lo struCorriere dell’Umbria ha det- mento delle elezioni primato: “Non capire che occorre rie, siamo certi raccoglierebuna grande alleanza, fatta an- be l’adesione della maggior
che dai movimenti civici e dai parte degli iscritti e dei rappretanti di sinistra che pensano sentanti istituzionali di Fratelche una stagione sia conclu- li d’Italia”. Tensioni e speransa, è pura miopia”. L’intervi- ze nel centrodestra umbro,
B
sta di Laffranco ovviamente questa la situazione.
ha destato interesse da una
Twitter:@AristeiDiego
z
y
Oggi la relazione sul comitato per le telecomunicazioni a palazzo Cesaroni Avis: “Nel mese di ottobre c’è stato un calo di oltre seicento donazioni”
Capanna: “LascioilCorecom, indennità incompatibile
Raccolta sangue, crescono le emergenze
con il vitalizio di ex consigliere regionale della Lombardia” per l’adeguamento delle strutture e di organico
A PERUGIA
(sabusvi) Detto e fatto.
Mario Capanna ieri ha
consegnato sul tavolo del
presidente del Consiglio
regionale, Eros Brega, le
sue dimissioni dalla presidenza del Corecom, il comitato per le telecomunicazioni dell’Umbria. Il
motivo? Una legge regionale della Lombardia che
vieta di cumulare i vitalizi
percepiti come ex consigliere e parlamentare con
le remunerazioni corrisposte da enti della pubblica amministrazione.
Da qui l’incompatibilità tra la ricompensa percepita di 1230 euro dalla Regione Lombardia
e la indennità, di pari somma, che gli entra in
tasca dalle casse dell’Umbria. Tra epiche focacce di Cerbero e attacchi alla casta, l’ex leader
del 68 in un incontro a palazzo Cesaroni ha
annunciato ricorso in tutte le sedi contro le
disposizioni della legge lombarda, ma per farlo vuole avere le mani libere. Altrettanto sembra che faranno una ventina di ex consiglieri
della Lombardia. Esclusa ogni soluzioni intermedia come continuare a presiedere il Corecom dell’Umbria rinunciando all’indennità:
“Così impedirei a qualcuno di sostituirmi e di
questi tempi mi sembra importante fare spazio ad altri con la fame di reddito che c’è in
giro”. Per Capanna non terminare il mandato,
che doveva concludersi nel 2016, è anche un
gesto di pulizia: “In un mondo dove tutti rimangono ancorati alla poltrona voglio dimo-
strare ancora una volta
che sono ben lontano da
voler mantenere situazioni di prestigio”.
Sul tavolo il presidente
mette anche il bilancio
dell’attività svolta in questi tre anni e mezzo, ovvero da quando arrivò al Corecom sostenuto daRifondazione comunista, e su
tutti porta un dato: tra il
2012 e il 214 si è registrato
un aumento del 40% circa
delleistanzesia di conciliazione, sia di definizione
della controversia. “Lascio il Corecom efficiente, nonostante la perdurante carenza di personale, rafforzato nel suo prestigio e nella sua
credibilità”. E a testimoniarlo c’è un’indagine
sul livello di soddisfazione dell’utenza.
Adesso quindi la palla passa ai presidenti Brega e Marini, per Capanna è necessario difendere l’Umbria da questa intrusione della “grande” Lombardia ed evitare così ulteriori invasione di campo. Intanto oggi in consiglio regionale all’ordine del giorno c’è proprio la relazione
sull’attività del Corecom. E già si pensa al domani e alla nuova guida da trovare, ma per il
totonome rischia di essere davvero troppo presto. C’è chi avanza l’ipotesi che si aspetteranno
le elezioni regionali. La reggenza è comunque
garantita dal dimissionario Capanna, così come dai quattro membri dell’ufficio di presidenza, Matteo Fortunati (sostituto), Giuseppe Bolognini, Oliviero Faramelli e Margherita Vagaggini.
B
A PERUGIA
A Perugia e Terni scatta l’emergenza sangue. L’Avis manifesta forti preoccupazioni
sul futuro e fa un appello per
ricordare che è rimasto poco
più di un mese alla scadenza
di ogni proroga prevista dalla
normativa vigente per provvedere alla messa a norma di tutte lestrutture, alla loro autorizzazione, certificazione e accreditamento: infatti, senza tutto
ciò, il 31 dicembre prossimo il
sistema, o parte di esso, sarà
“fuorilegge”. “Sarebbe opportuno che la giunta verificasse
con urgenza se i direttori generali delle Aziende ospedaliere
e delle Ausl stiano provvedendo , o abbiano già provveduto
- riporta una nota dell’Avis - a
realizzare gli adeguamenti
strutturali, di organico, strumentali e procedurali”.
Inoltre l’Avis sollecita i direttori generali a far sì che venga
garantito il rispetto delle norme e un processo di adeguamento per valorizzare il “dono volontario, periodico, anonimo, gratuito e responsabile”
che oltre 30mila donatori effettuato quotidianamente. “Occorre far fonte comune - vine
messo in evidenza dall’Avis di fronte aripetute emergenze
Sistema sangue Vanno garantite le donazioni
di carenza di sangue presso le
due aziende ospedaliere di Perugia e Terni. ciascuno per le
proprie competenze, per dare
soluzione al problema e non
per aggravarne l’esistenza.
Nel mese di ottobre, infatti, si
registra un calo di 623 donazioni rispetto a quelle programmate.
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ECONOMIA
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Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
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Siderurgia Il segretario nazionale ha ribadito a Terni
la posizione Fiom su ditte, esuberi, integrativo e i due forni
VERTENZAACCIAIERIA
IPALETTIDILANDINI
PERFIRMAREL’ACCORDO
di Giuseppe Magroni
Fiom: “Le parole di Landini preoccupano il governo. - Aveva detto
Delrio - Pensiamo sia un momento
di responsabilità per tutti. L’obiettivo del governo è stato, per settimane, di garantire la difesa del sito industriale, l’apertura dei due forni e il
mantenimento delle attivitàproduttive, oltre al trasferimento della linea
di Torino. Parliamo di un accordo
che potrà permettere di salvaguardare i posti di lavoro e di evitare gli oltre
cinquecento licenziamenti previsti.
A fronte dell’accordo in campo, che
si unisce anche alle scelte del governo di abbattere l’Irap per le imprese,
crediamo che la stragrande maggioranza degli operai di Terni apprezzi
il lavoro svolto e capisca che è il tempo di fare ripartire l’azienda su basi
nuove, insieme, come in altre vertenze dove i sindacati hanno aiutato a
difendere il lavoro”. Landini ha replicato in serata a queste parole di
Delrio augurandosi che “il governo
svolga un ruolo che sia quello di permettere ulteriori avanzamenti nella
ricerca di un'intesa. Il bilancio - ha
rassicurato - lo faremo alla fine, non
ho pregiudiziali”. Landini ha cercato infine di smarcarsi dall’immagine
di falco: “Tutte le decisioni sono state prese all’unanimità insieme alle altre sigle sindacali; qualsiasi decisione è stata presa insieme nelle assemblee con il vincolo di trovare sempre
il massimo di unità possibile”.
B
A TERNI - L’aveva scandito la mattina prima di venire a Terni e l’ha
ribadito ieri sera al termine dell’assemblea degli iscritti della Fiom al
Garden, sala strapiena, il segretario
nazionale dei metalmeccanici della
Fiom Cgil Maurizio Landini: “L’intesa non dovrà esserci a tutti i costi.
Abbiamo posto alcuni punti importantiche unitariamente vogliamo siano dentro l'accordo, dal mantenimento dei due forni, alla gestione degli esuberi, al contratto integrativo.
Noi lavoriamo per fare l’accordo,
ma come sempre valgono i contenuti”. Landini in serata di fronte alle
telecamere ha parlato di punti irrinunciabili per firmare l’accordo sull’Ast: clausola di salvaguardia per i
lavoratori delle ditte esterne. Tradotto, le ditte che subentrano devono
assorbire i dipendenti delle ditte del
vecchio appalto. Niente licenziamenti collettivi, ma gestione degli esuberi. Nel caso in cui l’Ast non dovesse
raggiungere il suo obiettivo attraverso gli esodi incentivati, nessuno deve
andare a casa. “Per quanto riguarda
l’integrativo mercoledì presenteremo la nostra proposta”. Allo stato,
l’azienda è disponibile a mettere sul
piatto per lavoro notturno, domenicale e festivo 8 milioni di euro l’anno; il sindacato chiede che per l’integrativo vengano messi 11 milioni. In-
Maurizio Landini Ieri a Terni all’assemblea
degli iscritti Fiom (Foto Stefano Principi)
fine, “i forni devono restare accesi
per tutti e quattro gli anni del piano
industriale”. Mentre l’Ast chiede
che la verifica sull’utilità del secondo
forno venga fatta alla fine del biennio. Landini di fronte alle telecamere
ha detto di riconoscere “che ci sono
stati degli avanzamenti dell’azienda
nell'ultimo incontro, ma non sono
ancora sufficienti e per questo noi
faremo delle controproposte precise
in un’ottica di ricercare un’intesa”.
In mattinata il sottosegretario alla
presidenza del consiglio Graziano
Delrio si era detto preoccupato per
la posizione del segretario nazionale
Sempre da mercoledì lo sciopero diventa modulare ma i lavoratori dell’Ilserv, 207 dei quali da ieri in cassa integrazione, potrebbero bloccare la ripresa della produzione
DOMANI L’INCONTRO FORSE DECISIVO AL MISE
A TERNI
“Condivido la decisione presa all'
unanimità dalla Rsu di Ast di rimodulare lo sciopero da mercoledì. E'
una decisione che ci rafforza nella
trattativa, perché manda il messaggio che siamo in grado di gestire le
iniziative di lotta a seconda di come
evolverà il confronto, che naturalmente mercoledì vivrà un passaggio
decisivo”. Con queste parole Maurizio Landini, segretario generale della
Fiom Cgil, ha concluso ieri sera l'attivo dei delegati organizzato dalla
Fiom Cgil di Terni presso l'hotel Garden. In quattrocento ad ascoltarlo.
Sciopero rimodulato, trattativa, graduale ripresa dell’attività produttiva,
sempre che domani il tavolo al ministero dello Sviluppo economico non
salti per qualche rigidità di troppo.
La settimana che si è appena aperta
si delinea come cruciale, forse decisiva, per la vertenza storica dell’acciaieria. Lo testimonia l’accorrere a Terni
dei leader nazionali del sindacato. Ieri è stata la volta di Landini. Questa
mattina, in vista dell'incontro al ministero dello Sviluppo Economico, è
prevista una riunione della Rsu Fim
Cisl per analizzare la vertenza Ast.
La riunione si svolgerà dalle 9 alle 12
presso la sala conferenze dell'hotel
Michelangelo Palace e sarà aperta a
tutti gli iscritti della Fim-Cisl.
Interverranno Marco Bentivogli, segretario generale nazionale della
Fim-Cisl e Sandro Pasotti, coordinatore nazionale siderurgia della Fim
Cisl. La giornata clou sarà però quella di domani quando azienda, sindacati locali e nazionali e istituzioni locali si ritroveranno ancora una volta
a Roma, nel palazzotto di via Molise, di fronte al ministro Federica Guidi per cercare di arrivare all’intesa.
Comesegnale di buona volontà, sempre da domani lo sciopero a viale
Brin da totale diventerà modulare,
con un accenno di ripresa
dell’attività produttiva. Ripresa che
potrebbe essere bloccata dai lavoratori Ilserv che hanno deciso di continuare lo sciopero fino a quando non
sarà fatta chiarezza sul loro futuro. E
se non lavora l’Ilserv si blocca l’acciaieria. Ieri è arrivata conferma che dal
13 novembre scorso 207 lavoratori di
Ilservsono stati posti in cassa integrazione straordinaria: “la cassa integrazione troverà effettiva applicazione
immediatamente dalla data successiva al periodo di utilizzo delle ferie residue”. Al momento i delegati di Ilserv hanno detto che per loro lo sciopero prosegue fino a quando non sarà fatta chiarezza. E senza l’apporto
di Ilserv i forni non ripartono.
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Economia
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OCCUPAZIONE II sindacato Fiom chiede
di essere coinvolto nell’accordo governo-banche
“I LAVORATORI MERLONI
NON PAGHINO
VECCHIE PENDENZE ”
A NOCERA UMBRA
I lavoratori in mobilità della ex Antonio Merloni sono stati chiamati
dall’azienda per pagare alcune vecchie pendenze, ma la Fiom li ha invitati ad aspettare in attesa di chiarimenti, ricordando ai commissari la
funzione di mediazione dei sindacati. Intanto, nonostante la situazione
resti in una fase di stallo, anche sul
fronte JP Industries non mancano
le preoccupazioni legate al futuro
dello stabilimento nocerino.
“Invitiamo i lavoratori ad aspettare
prima di pagare quanto l’azienda
sta chiedendo”. Esordisce così Luciano Recchioni della Fiom Cgil di
Perugia, intervenendo rispetto all’ultima richiesta arrivata ai lavoratori
ex Merloni posti in mobilità. “In
questi ultimi giorni - spiega Recchioni - i lavoratori dello stabilimento di
Colle di Nocera sono stati chiamati
telefonicamente dai dirigenti della
azienda che hanno comunicato la
necessità del versamento di altre
somme, inerenti i periodi 1997-1998
e 2004-2006, senza che le organizzazioni sindacali, quantomeno certamente la Fiom dell'Umbria, siano
state informate. Sapevamo che alcuni lavoratori avrebbero dovuto restituire pezzi di salario collegati alla cosiddetta ‘busta pesante’ del terremoto del 1997 - continua Recchioni -
Presidi Stabilimento Jp, ex Merloni, a Nocer Umbra
ma non ci risulta che ci fossero altre
pendenze”. La Fiom Cgil chiede
quindi un chiarimento immediato:
“Ci sono lavoratori che in alcuni casi devono versare centinaia di euro e
nello stesso tempo tutti devono ave-
re indietro somme riguardanti il tfr e
soldi congelati. Pagare ora sarebbe
un’altra beffa quindi - insiste Recchioni - dopo che il mese scorso i
lavoratori hanno avuto una decurtazione di circa 130 euro sulla cassa
integrazione e tutti pensavamo che
gli eventuali debiti residui con l’azienda fossero sanati. A questo punto - conclude il sindacalista Fiom non resta che intervenire sui commissari per capire il da farsi e scon-
COSMETICA Il fatturato segna un +10% mentre le aziende straniere moltiplicano le visite allo stabilimento
giurare un’ennesima presa in giro
per lavoratori, ormai davvero al limite di ogni sopportazione”.
Intanto, non cala l’attenzione sul
versante JP Industries e lo stesso
Recchioni rivendica la necessità del
coinvolgimento del sindacato prima
che venga definito un accordo tra il
governo e le banche. Potrebbe essere
in ballo, infatti, la sopravvivenza dello stabilimento umbro. “Siamo in
una situazione di stallo - precisa Recchioni - anche se sappiamo che il governo sta lavorando ad una soluzione con le banche. Vorremmo, però,
capire di cosa si stia discutendo prima che un eventuale accordo venga
definito”. Il timore maggiore è che
questo accordo preveda che uno degli stabilimenti della JP passi nelle
mani delle banche. “Siamo preoccupati che l’azienda ceda lo stabilimento umbro - incalza Recchioni - Vorremmo capire se il timore dello
smantellamento della fabbrica di
Colle sia fondato e se, nel progetto
aziendale che ne conseguirebbe, sarebbero inclusi o meno i 350 lavoratori umbri. Credo - conclude - che,
se si deve ragionare in termini di riduzione degli attuali tre stabilimenti, sarebbe più logico che rimanessero in mano all'azienda uno umbro e
uno marchigiano”.
B
e.m.
AGROALIMENTARE A Perugia al via Merc’Ant
A “KM ZERO” SOTTO
LA KEMON IN CRESCITA DA RECORD PRODOTTI
L’ALBERO DELLA SOLIDARIETÀ
A SAN GIUSTINO
Kemon l'azienda di San Giustino, leader nel settore cosmesi per capelli ha registrato
nel 2014 un notevole aumento di vendite specie nel commercio estero sia su i mercati
europei ed extraeuropei, a fine anno raggiungerà un + 10
per cento di fatturato rispetto
al 2013. Un risultato davvero
clamoroso soprattutto se rapportato all’attuale situazione
di congiuntura negativa internazionale.
Kemon vende in Usa, Canada, Porto Rico, Costa Rica,
Medio Oriente, Sud Africa,
Giappone, Taiwan e Australia.
In Europa Kemon è presente
in ben 23 nazioni con rapporti ormai consolidati ed in continua espansione in virtù dell’apprezzamento che viene registrato per i prodotti dell’azienda umbra.
Nei giorni scorsi, una rappresentanza di Wild Beauty,
azienda tedesca operante da
oltre 20 anni nel settore acconciature professionali, distributore di Kemon in Germania ed Austria, era a Sangiustino presso gli stabilimenti Kemon per prendere visionedelle ultime linee di prodotti creati dall'azienda altotibe-
rina.
La Wild Beauty è fra le prime
dieci aziende di distribuzione
di cosmetici sul mercato tedesco ed austriaco, ha una rete
di vendita di oltre 50 venditori esclusivi e una importante
struttura di formatori tecnici
e stilistici.
Una delegazione della Wild
Beauty, guidata dall'Amministratore delegato Nooah
Wild si è fermata alla Kemon
una settimana per un corso
di aggiornamento tenuto dal
dal referente tecnico Kemon
Lucio Ludovici che ha illustrato le caratteristiche dei
prodotti dell’azienda .
La delegazione di Wild Beau-
ty, oltre a conoscere le ultime
tendenze in materia di tagli
ha elaborato nuove tecniche
di colorazione per la primavera ed estate 2015, ha visitato
le attrattive storico artistiche
altotiberine, dimostrando di
apprezzare le bellezze del territorio.
B
A PERUGIA
Solidarietà sotto l’albero di Natale. Al via domani, nella
sede Ant di via dei Filosofi di Perugia, la IV edizione di
Merc’Ant, manifestazione promossa da Fondazione Ant
con il patrocinio del Comune di Perugia e con la partecipazione di Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) per sostenere l’attivazione della assistenza domiciliare e
la prosecuzione dei progetti di prevenzione oncologica promossi dalla Fondazione. Le eccellenze del settore agroalimentare umbro si stringono intorno ad Ant, per un progetto di solidarietà che vede al centro, la valorizzazione del
territorio. Sono oltre trenta le aziende che hanno aderito
all’iniziativa, fornendo i loro prodotti, che, con tanta cura
sono stati confezionati dalle volontarie, nelle “cassette della solidarietà”. Dall’oro rosso di Città della Pieve, alle roveja di Spello, passando per il fagiolo del purgatorio e ancora marmellate, farine, “tartufane”, formaggi, mele del Trasimeno e tante altre tipicità e ghiottonerie umbre. Con una
donazione, il pubblico, potrà portare a casa, il meglio delle
eccellenze agroalimentari della nostra regione. Le novità
che caratterizzeranno Merc’Ant quest’anno sono: la prevalenza di prodotti biologici, l’adesione di grandi sostenitori
nel settore dei prodotti di bellezza, manufatti natalizi e sartoriali realizzati dalle volontarie Ant con materiali di recupero. L’intero ricavato andrà a sostenere il progetto melanoma attivo in Umbria dal 2011. Il Merc’Ant proseguirà presso la sede Ant, fino al 7 gennaio. Dal 6 al 24 dicembre sarà
presente presso il Mercatino di Natale della Rocca Paolina
e il 6-7-8 dicembre nei mercatini di Castel Rigone e infine, i
14 dicembre all’Albero del Volontariato di Città di Castello. La sinergia fra associazioni di volontariato, istituzioni,
presidi medici è senza dubbio la formula vincente di una
iniziativa che coniuga solidarietà con qualità e promozione
del territorio attraverso le eccellenze agroalimenatri e dell’artigianato artistico. Una formula sempre più apprezzata
anche dai cittadini e visitatori che ogni anno affollano i
“mercatini” di Natale.
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Rob. Sab.
Sonia Brugnoni
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CHIMICA
DELL’UMBRIA
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CORRIERE
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Economia
Si fa sentire attraverso una nota il segretario provinciale della Filctem-Cgil Sergio Cardinali che analizza la situazione del territorio
A TERNI
La situazione del polo chimico della Polymer è
in un momento delicato, decisivo per il futuro.
A Terni, la vertenza Ast, ha di fatto messo in
secondo piano la questione della chimica, mentre servirebbe uno sforzo congiunto per rilanciare un polo che, nonostante le grandi difficoltà,
ha ancora tutte le carte in regola per giocare un
ruolo da protagonista sulla scena economica locale, nazionale ed internazionale. Il grido d'allarme è lanciato dal segretario provinciale della Filctem Cgil Sergio Cardinali. La stipula, nelle ultimedue settimane, dei protocolli di trasformazione dei petrolchimici di Gela e di Porto Marghe-
PER IL POLO TERNANO
SCATTA L’ALLARME
ra, di tutti gli attori istituzionali territoriali di
Veneto e Sicilia, ma soprattutto dell'Eni che investe in quest'operazione circa 2,5 miliardi di euro,
dopo l'accordo dell'anno scorso a Porto Torres,
consolida l'interesse del Paese per la Green Chemical Industry. Per Cardinali "mentre accade
tutto ciò, il polo chimico ternano, sulla vicenda
della chimica verde in Italia, è fermo al palo da
oramai quattro anni, a causa della chiusura dell'
impianto di polipropilene della Lyondell Basell
che non ha ancora messo a disposizione, le aree
di proprietà". La Novamont, impegnata in nuovi progetti, appare sempre meno coinvolta sul
territorio ternano. Intanto la chimica tradizio-
P
nale ha trovato un nuovo equilibrio: la Meraklon, grazie a una straordinaria mobilitazione è stata restituita a nuove opportunità, con la
multinazionale belga Beaulieu e l'italiana Neofil
chestanno portando avanti le produzioni di fiocco e filo di polipropilene, tra tante difficoltà, ma
con altrettante possibilità di riuscita. Anche la
Treofan sta avendo una nuova chance, fatta di
volumi produttivi e di risultati positivi. Buone
prospettive per Alcantara di Nera Montoro che
negli ultimi anni ha portato il numero degli occupati da 300 a 480 addetti, aumentando le produzioni e diversificandone le applicazioni. B
C. F.
CHIMICA Interessate 103 maestranze di cui
97 solamente a Narni, l’appuntamento è per il 20
SGL CARBON: A DICEMBRE
SCATTA LA MOBILITA'
CON ULTERIORE INCENTIVO
di Carlo Ferrante
A NARNI - Tutti i lavoratori, non
dirigenti, adesso in forza alla Sgl
Carbon in liquidazione, per un totale di 103 maestranze, di cui 97 a Narni (2 dirigenti) e 6 a Lainate (un dirigente) saranno posti in mobilità entro il 20 dicembre. Ad aprile, la multinazionale aveva avviato una prima
procedura di licenziamento collettivo per cessazione dell'attività aziendale, poi era stato raggiunto, in sede
di mediazione presso il Ministero
dello Sviluppo Economico, un accordo con l'apertura di una nuova
procedura. Sono trascorsi i primi 45
giorni senza nuovi accordi nonostante gli incontri intervenuti fra le
parti, che sono state convocate dal
Ministero del Lavoro, per un nuovo
tentativo di mediazione da esperirsi
il 1 dicembre. La partita deve essere
chiusa perché la Morex, che dovrebbe acquisire gli assets (lo stabilimento di Narni e tutti i suoi impianti)
ma non il ramo d'azienda, chiede la
stipulazione dell'intesa, per non avere in seguito pretese da parte dei lavoratori. Ormai si è alla stratta finale. La settimana scorsa presso la sede della Regione Umbria, in via Barberini a Roma, si sono incontrati il
ALIMENTARE
z
VERTENZA GRUPPO GRIFO:
RAGGIUNTO L’ACCORDO
NESSUN PERDERA’ IL POSTO
A PERUGIA
Ieri mattina è stato firmato, a Perugia, un accordo tra
il Gruppo Grifo agroalimentare e i sindacati Cgil e
Uil.La notizia è decisamente buona. “Nessun posto
di lavoro andrà perso”. Si chiude nel miglior modo
possibile la vertenza sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte san Giovanni della Grifo Latte affidata
da una cooperativo. “Nessun posto di lavoro sarà perso – fanno sapere dalla cooperativa –, mentre sono
previsti esodi volontari e ricollocazioni in azienda”. In
base alla bozza elaborata alla presenza dell’assessore
regionale, Vincenzo Riommi verrebbe esclusa la messa in mobilità dei 18 lavoratori che erano interessati
alla esternalizzazione. Il via libera è arrivato sia dalla
Cgil che dalle Ui. Dal canto suo la Cisl si è riservata di
firmare il verbale di accordo. Si conclude così una
liquidatore della Sgl Carbon avvocato Marco Petrucci, i rappresentanti
sindacali nazionali e territoriali di
Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil
Framarini, Cardinali, Don, Di Lecce e i delegati della Rappresentanza
sindacale unitaria di stabilimento
Buone notizie Torna il sereno nel gruppo Grifo Latte
vicenda che nelle scorse settimane ha tenuto banco
nella città capoluogo di Regione. Alla fine è prevalso il
buon senso da entrambi le parti. Sono stati giorni di
intensi incontri per cercare di raggiungere la sintesi tra
l’esigenza dell’azienda guidata da Catanossi e quella
degli operai che hanno potuto contare sull’incondizionato appoggio delle organizzazioni sindacali.
B
per l'espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento. La multinazionale ha confermato l'incentivo all'esodo di 20mila
euro lordi, nella forma d'integrazione al TFR (trattamento di fine rapporto) in favore dei singoli lavorato-
y
ri (non dirigenti) che sottoscriveranno entro la data del 23 dicembre, un
verbale di conciliazione in sede protetta che preveda la rinuncia all'impugnazione del licenziamento e a
farvalere qualsivoglia azione e/o pretesa discendente e/o in qualunque
modo connessa al rapporto di lavoro con la Società e alla cessazione
dell'attività con relativa eventuale
cessione degli assets. Ma non solo,
Sgl Carbon allarga la borsa. A condizione che entro il 28 febbraio 2015
si perfezioni la cessione alla Morex
Spa dello stabilimento e dei suoi impianti e che almeno 80 lavoratori abbiano sottoscritto la conciliazione,
la Società metterà a disposizione
quale ulteriore integrazione al TFR
500milaeuro lordi da ripartirsi esclusivamente in favore di coloro che
avranno sottoscritto la conciliazione. I lavoratori, riuniti in assemblea,
hanno dato il via libera all'accordo
raggiunto tra le parti. Per il sindacato è un passo avanti che dovrebbe
servire a concludere nei prossimi
giorni la trattativa per la cessione
dell'azienda alla Morex Spa. L'amministratore delegato Michele Monachino, è fortemente intenzionato
ad impostare già una ripresa produttiva nel secondo semestre del 2015 e
la fatturazione nel terzo trimestre, a
garantire la rioccupazione dei lavoratori in tempi che vanno dall'estate
del 2015 per i 2/3, ed entro giugno
2016 per i restanti e a garantire il
trattamento economico e l'applicazione contrattuale in essere.
B
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CORRIERE
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Perugia
Il portavoce Gabriele Biccini ha lanciato la nuova sfida
per l’edizione 2018: “Tante città hanno provato più volte”
Comune e Regione
sosterranno
la proposta
presentata
dal Forum
Perugia ci riprova
e si candida ancora
a capitale dei giovani
A PERUGIA
Il primo tentativo non è andato a buon fine ma questo non
ha scoraggiato il Forum dei
Giovani dell'Umbria che hanno chiesto e ottenuto il via libera ad associazioni e soprattutto dalla Regione e dal Comune per riprovarci "forti della rete costruita e dell'esperienza europea e programmatica
accumulata". La Perugia dei
giovani si ricandida a "Capitale Europea dei Giovani 2018"
dopo la bocciatura (ma pur
sempre ingresso nella short
list finale) di pochi giorni fa. Il
portavoce del Forum dei Giovani Gabriele Biccini ha lanciato la nuova sfida spiegando che "molte delle città hanno ai primi tentativi fallito, anche 4 volte, prima di veder premiato il proprio progetto.
Una candidatura fortemente
voluta dal sindaco Andrea
Romizi e dalla stessa presidente Catiuscia Marini che, nel
giorno della presentazione, però hanno lasciato spazio ai
propri assessori di riferimento: rispettivamente Diego
Dramane Wague e la vice-presidente Carla Casciari. "A Perugia, in poco tempo, è stato
fatto tantissimo - ha spiegato
Biccini - e, tra i passaggi più
importanti, va ricordato che
siamo riusciti a dare vita al Forum regionale dei giovani dell'
Umbria, l'organizzazione che
ha permesso e, permetterà ancora, di creare reti internazionali nell'ambito delle politiche giovanili, a supporto di
un percorso non facile, per il
quale occorrono competenze
e abilità di elevato livello da
spendere nel contesto europeo. Il lavoro fatto sinora
quindi, non potrà essere disperso, al contrario si partirà
da subito per realizzare un
progetto 'locale' che potrà
competere in modo deciso a
livello europeo. Entro il mese
di dicembre sarà tutto predisposto per far ripartire l'attivi-
Presentata
in Regione
la candidatura
perugina
tà e lanciare la nuova candidatura di Perugia Capitale Europea dei Giovani per il 2018".
Moltele idee: una tra tutte l'avvio a Perugia di un centro per
l'educazione non formale ancora non presente in Italia. "L'
attività del Forum regionale
dei giovani - ha detto l'assessore Casciari - è un esempio di
partecipazione giovanile dal
basso, che dal nucleo originario di Perugia ha poi interessato tutta la regione, coinvolgendo un numero crescente di associazioni. La Regione ha sostenuto in modo convinto
questo percorso di sviluppo
che ha rappresentato una vera e propria scommessa, non
solo per Perugia, ma per tutta
l'Umbria, e per la quale abbia-
mo anche investito risorse. E'
quanto continueremo a fare ha riferito - forti della convinzione che sia questo il modo
giusto per dare slancio alle attività che permetteranno ai
giovani umbri di riappropriarsi degli spazi di partecipazione". Si riparte anche da quel
messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha promosso Perugia a Capitale dei Giovani dell'
Italia 2015.L'assessore Wagué, dopo aver elogiato l'ottimo lavoro svolto dal Forum,
ha rinnovato "la disponibilità
dell'amministrazione comunale nel voler sostenere fino in
fondo questo cammino".
"Ora - ha detto - vi chiediamo
di continuare a crescere. Da
parte nostra, lo conferma l'incontro che avete avuto con il
sindaco di Perugia, c'è apertura per continuare a muoverci
insieme con la consapevolezza di aver fatto già tanto insieme. In questo cammino vogliamo coinvolgere anche le
scuole con le quali, proprio in
questi giorni, abbiamo avviato degli incontri e il confronto
ha fatto emergere dei ragazzi
preparati e maturi".
B
bnc
Toccante incontro con il vescovo ausiliare di Bagdad, Shlemon Warduni
Impegnati i volontari di Cassiopea con la collaborazione degli operatori dei servizi di salute mentale
La Caritas scende in canpo per sostenere
i cristiani iracheni vittime di persecuzioni
Terra Mia, start up di laboratori agricoli
per offrire possibilità di reinserimento
A PERUGIA
Uomini, donne e bambini di fede cristiana
sono le vittime di un genocidio che si sta
consumando in Iraq ad opera dell'Isis. A
raccontare questa tragedia a Perugia è stato
monsignor Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Bagdad, all'incontro dal titolo "Sperando contro ogni speranza - la testimonianza dei Cristiani iracheni" tenutosi lo scorso
fine settimana nella sala dei Notari del Palazzo dei Priori, promosso dal Centro culturale
"Maestà delle Volte" con la collaborazione
dell'Archidiocesi e del Comune di Perugia.
Il presule iracheno, accolto dal vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti, ha molto
colpito i presenti ed "ha lanciato un appello
a pregare incessantemente perché si fermi il
genocidio dei cristiani in Iraq, ma anche in
Siria, Egitto…, dove sono sempre più gli episodi di violenza contro quanti non professano la religione islamica". A dirlo è il direttore della Caritas diocesana Daniela Monni,
presente all'incontro con mons. Shlemon.
"Il vescovo iracheno - prosegue Daniela
Monni - ha raccontato che i cristiani rischiano di scomparire in tutto il Medio Oriente,
dove più di duemila anni fa, non dimentichiamolo, ha avuto origine il Cristianesimo,
che ha messo al centro della società l'uomo
annunciando, attraverso la fede in Cristo, la
speranza e la carità. E non può esserci giustizia e pace senza la carità".
"Non possiamo restare insensibili all'accorato appello di mons. Shlemon - commenta il
A CORCIANO
Mercoledì 10 dicembre si
svolgerà, presso l'Istituto
Francescane Missionarie di
Gesù Bambino di Santa Maria degli Angeli, la manifestazione di disseminazione e di
restituzione dei risultati del
progetto Terra Mia start up
di laboratori agricoli. Il progetto, promosso dall'associazione di promozione sociale
Cassiopea con la collaborazione dei servizi territoriali di
salute mentale e realizzato
grazie al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio
di Perugia ha riguardato l'avvio e la strutturazione di tre
laboratori agricoli, principalmente legati all'orticultura, rivolti agli utenti in carico ai
servizi di salute mentale. I tre
laboratori sono stati avviati
nei territori di Corciano ed
Assisi ed hanno coinvolto
utenti in carico ai servizi di
salute mentale del Perugino e
dell'Assisano. I laboratori sono stati promossi dai volontari dell'associazione Cassiopea con la collaborazione di
esperti esterni e degli operatori dei servizi di salute mentale
direttore della Caritas - e, sollecitati da papa
Francesco, non possiamo neppure far mancare il nostro aiuto materiale alle migliaia di
persone perseguitate in Iraq. Recentemente
la Caritas italiana, a seguito di un viaggio di
una delegazione della Cei nel Kurdistan iracheno, in visita ai campi profughi, ha avviato una "campagna di gemellaggi", alla quale
la nostra Caritas diocesana aderisce con l'acquisto e l'installazione di due dei 150 container del progetto messo in campo dalla stessa Caritas italiana denominato "progetto casa"". Si tratta di dare una sistemazione dignitosa a quanti vivono nelle baracche o sotto
le tende. Sempre a sostegno dei cristiani iracheni perseguitati, la Caritas italiana si è resa promotrice di altri due progetti: "famiglia" e "scuola", che possono essere sostenuti da singoli, gruppi di persone, parrocchie e
diocesi. Il primo riguarda la realizzazione di
gemellaggi con famiglie di profughi, finalizzati ad assicurare un minimo dignitoso a
una famiglia di cinque persone. Ci si può
impegnare per un mese (140 euro), per un
trimestre (420 euro), per un semestre (840
euro) o per un anno (1.680 euro). Il "progetto scuola" riguarda l'acquisto di sei autobus
per il trasporto di oltre mille bambini in otto
nuove scuole prefabbricate già disponibili a
Erbil (capoluogo del Kurdistan) e a Dahuk.
La possibilità della frequenza scolastica dei
bambini ha un grande significato di speranza per un ritorno alla vita normale anche
per le stesse famiglie.
B
del territorio, segnatamente
della Usl Umbria 1 e della cooperativa sociale Asad, nella
veste di accompagnatori degli utenti.
Il progetto, avviato nel mese
di maggio, ha favorito la strutturazione dei tre laboratori
agricoli sia dal punto di vista
delle tipologie delle colture
che dal punto di vista dell'approvvigionamento della idonea strumentazione. I tre collaboratori esterni del progetto hanno supervisionato e formato i partecipanti alla coltivazione ed alla gestione dei
laboratori.
Gli utenti coinvolti nei laboratori, come detto in carico ai
servizi territoriali di salute
mentale, sono stati circa una
trentina, con una altissima
percentuale di persone che
hanno svolto l'intero percorso del progetto e che tuttora
lavorano nei laboratori con
la fondata prospettiva di rimanervi anche in futuro. I laboratori, infatti, così come
previsto dal progetto, proseguiranno il loro percorso oltre la chiusura del progetto,
sotto la guida dell'associazio-
ne e grazie alla collaborazione dei servizi di salute mentale continuando ad offrire nuove opportunità di riabilitazione e reinserimento sociale.
Nei mesi del progetto sono
state coltivate quasi per intero le superfici di terreno messe a disposizione dall'Istituto
Francescane Missionarie di
Gesù Bambino di Santa Maria degli Angeli, dall'azienda
agricola Fratelli Gatti di Magionee da un privato di Capodacqua d'Assisi. Le colture
messe a dimora sono state numerose ed hanno dati buoni
risultati di produzione. I partecipanti hanno anche appreso tecniche di potatura di viti
e piante.
Attualmente sono state predisposte numerose colture per
il periodo invernale sia in
campo aperto che dentro le
serre acquisite grazie alle risorse del progetto.
La manifestazione di restituzione dei risultati del progetto avrà luogo come detto
presso l'Istituto Francescane
Missionarie di Gesu' Bambino di Santa Maria degli Angeli.
B
Martedì 25
Novembre 2014
DELL’UMBRIA
22
CORRIERE
u
Trasimeno
Città della Pieve Teresa di Stasio viveva con il marito e due figli alle porte di Arezzo
Tecnico radiologo muore a 42 anni in un tragico frontale
A CITTA’ DELLA PIEVE
Era originaria di Città della Pieve ma
viveva a Battifolle, vicino ad Arezzo,
Teresa Di Stasio, 42 anni, sposata,
madre di due bimbi, morta in un terribile scontro frontale ieri pomeriggio
a poche decine di metri dallo svincolo per Pratacci. Ferito l'84enne che si
trovava nell'altra auto; illeso chi si tro-
vava a bordo della terza auto coinvolta nello scontro. Per la donna ogni
soccorso è risultato vano, il decesso è
avvenuto sul colpo. Teresa Di Stasio
lavorava come tecnico radiologo nella sezione Senologia del Centro oncologico. Una professionista stimata,
"una persona dolcissima", la ricorda
in queste ore di lutto chi lavorava in-
sieme a lei.
Teresa Di Stasio era originaria di Città della Pieve, ma con la famiglia - il
marito è geometra - si era stabilita a
Battifolle. Due figli: un maschietto di
8 e una bambina di 4 anni.
E poi il lavoro, che ogni giorno la portava al Centro oncologico del San
Donato.
B
Panicale La rabbia esplode nella riunione di Tavernelle. Sindacato nel mirino
OperaiTrafomec:“Cihannovenduti”
di Sara Minciaroni
A PANICALE - Hanno paura, per un posto di lavoro incerto. E sono rabbiosi per il timore che proprio chi avrebbe dovuto tutelarli li abbia condotti
verso una via sbagliata. Sono
gli operai della Trafomec di Tavernelle, uomini che hanno paura di non poter più far fronte
ai bisogni delle loro famiglie.
La loro somiglia a tante altre
storie che la crisi economica ci
ha purtroppo insegnato ad
ascoltare, ma oltre l'apparenza
c'è qualcosa di più. Si è capito
bene alla riunione che i sindaci
di Panicale e Piegaro, Giulio
Cherubini e Roberto Ferricelli
hanno indetto per confrontarsi con le maestranze, ma l'appello che si è levato verso gli
amministratori è di quelli che
fanno male: "Aiutateci se potete con i vostri mezzi, per prendere quello che ci è dovuto.
Non vogliamo nulla di più, solo quello che è nostro". A Ta-
Una protesta davanti alla Trafomec Domenica sera la riunione
organizzata dai due sindaci di Panicale e di Piegaro a Tavernelle
Castiglione del Lago Denunciata una donna di 66 anni fermata con il “bottino”
z
Ruba quindici chili di finocchi in un campo
A CASTIGLIONE DEL LAGO
E’ bonaria “caccia” alla donna di 66
anni che è stata denunciata dai i carabinieri della stazione di Terontola in
stato di liberta' per furto aggravato di
una quindicina di chili di finocchi. Sì,
finocchi da insalata che la signora
che risiede nella provincia di Perugia,
avrebbe sottratto introducendosi in
vernelle dovevano essere riassunti 120 dipendenti a tempo
indeterminato (dagli attuali
190, ma erano 270 nel 2011 ripartiti in tre stabilimenti), mentre dopo l'accordo ne sono statireintegrati solo 103. Per il personale dichiarato in esubero è
stato attivato un incentivo all'
esodo a sostegno del reddito,
una tenuta agricola della Valdichiana. A Castiglione del Lago, che confina con il territorio di Terontola, già
da ieri non si parla d’altro e si fanno
varie ipotesi circa l’identità della signora umbra che sarebbe andata a
fare spesa direttamente dal produttore ma senza passare poi a pagare. Anche perché la vicenda risale al 20 no-
soldi che ad oggi non sono però ancora arrivati. Per il personale riassunto era stato garantito come minimo il terzo livello
del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici per gli
operai e il "quinto S" per gli impiegati. Ciò nonostante, le riduzioni dei salari post riassorbimento sono state pesanti, con
vembre ma è stata ufficializzata soltanto nelle ultime ore. Secondo quanto riferito dai carabinieri la donna si
sarebbe poi data alla fuga con la sua
auto. Ma visto che la segnalazione
era stata fatta immediatamente, i militari sono riusciti a bloccare pochi chilometri dopo la donna e a recuperare
i 15 chili di finocchi.
B
il rischio di azzeramento per la
storia professionale di moltissimi dipendenti. E poi l'attacco
durissimo degli operai al sindacato: "Ci hanno venduto.
L'obiettivo era dividerci tra
quelli fuori e quelli dentro. Era
tutto predisposto - e ancora sia chiaro chenessuno dà lacolpa alle nuove amministrazioni
y
ma ci sono da chiarire fino in
fondo le responsabilità di chi ci
ha portato fino a questo punto. Non si era mai visto un sindacato che fa firmare le lettere
di licenziamento agli operai".
Le maestranze, o almeno quelle presenti domenica sera all'
Occhio di Tavernelle temono
che quell'accordo che il sinda-
cato ancora sostiene come
"unica via possibile, anche se a
caro prezzo", non fosse la migliore delle vie percorribili. I
duesindaci non sisono mostrati di certo sordi a questi appelli,
Valnestore Sviluppo (la partecipata di cui fanno parte Comune di Panicale, Comune di
Piegaro e Provincia di Perugia)
è infatti proprietaria dei macchinari che vengono utilizzati
dalla Trafomec. A norma di
legge i soci hanno l'obbligo di
tutelare il patrimonio e così,
benché come spiegato "un
braccio di ferro gratuito non
serve a nessuno" presa carta e
penna i sindaci hanno scritto a
Trafomec spiegando che l'investimento di Valnestore Sviluppo in Trafomec aveva il solo
scopo di salvaguardare posti
di lavoro, se venisse meno questo obiettivo anche l'investimento andrebbe rivisto. A presto un'assemblea pubblica con
tutte le parti in causa convocata proprio dai Comuni.
B
Paciano I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado coinvolte nella rassegna a palazzo Baldeschi
I saperi artigianali del lago si fanno conoscere
A PACIANO
Centoquaranta ragazze e ragazzi di tutte le scuole secondarie di primo grado della zona sociale del Trasimeno parteciperanno domani, a Paciano, alla "Rassegna delle associazioni" che si occupano di recupero e divulgazione dei saperi artigianali del territorio,
ospitata dal Museo "Banca
della Memoria" di Palazzo
Baldeschi.Gli studenti potranno così conoscere le attività tipiche dei Comuni dell'area lacustre, sperimentandole all'interno di laboratori interattivi.
L'obiettivo del progetto, finanziato dalla Regione e attivato
dalla cooperativa Frontiera lavoro, dopo una progettazione
condivisa con l'Ufficio del piano di zona, è quello di sensibilizzare le nuove generazioni al
mondo dell'associazionismo,
alla conoscenza e alla valorizzazione del proprio territorio.
Va aggiunto però che consentirà ai ragazzi, spiega l'amministrazione comunale, di "sperimentare abilità e capacità utili
anche a strutturare un futuro
progetto formativo e lavorativo". Invero i ragazzi non effettueranno una semplice visita
al Museo pacianese, ma potranno incontrare le persone
che concretamente lavorano,
Paciano Ospita a palazzo Baldeschi la Banca della memoria
Città della Pieve In piazza XXV aprile
Va in fiamme una canna fumaria
Incendio in un appartamento
A CITTA’ DELLA PIEVE
Nel primo pomeriggio di ieri i vigili del fuoco del distaccamento pievese sono intervenuti in piazza XXV aprile
per l'incendio di un appartamento. Sul posto è stato
riscontrato che il fumo era dovuto al cattivo funzionamento di una canna fumaria a servizio di un camino a
legna che per la presenza di fuliggine ed altri residui
della combustione ha preso fuoco. I vigili del fuoco dopo aver spento l'incendio hanno controllato - muniti di
appositi autorespiratori - gli appartamenti dei piani soprastanti letteralmente invasi dal fumo. Fortunatamente non e' stato rilevata la presenza di occupanti e quindi
non e' stato riscontrato alcun danno a persone.
B
gli artigiani, e vivere una giornata immersi nella tradizione,
assistendo a dimostrazioni
pratiche e sperimentando anche di persona le diverse tecniche artigianali, grazie ad alcuni laboratori interattivi, sempre accompagnati dai tutor
educatori della cooperativa
Frontiera lavoro. Tra le tante
realtà tipiche del tessuto produttivo e artigianale del Trasimeno saranno presenti i pescatori professionisti di San Feliciano, insieme all'associazione
Arbit che illustrerà le imbarcazioni tipiche del grande lago
umbro, e una parte consistente del percorso sarà dedicata
all'arte della tessitura e del ricamo. A questo riguardo è previsto un incontro dei ragazzi
con le numerose realtà locali
del settore, nonché l'allestimento di un telaio in una sala
a pianoterra di Palazzo Baldeschi, nella quale si svolgeranno anche dimostrazioni di tessuto fatto a mano. I giovani
potranno misurarsi anche
con l'arte del vetro, grazie alla
partecipazione dell'associazione "Il Borgo" di Piegaro, che
mostrerà l'impagliatura dei fiaschie la particolare tecnica Tiffany nella realizzazione di oggetti in vetro colorato.
B
Sergio Spaccapelo
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Gubbio
t
Martedì 25
Novembre 2014
31
Trifola preziosa
Costituito in diocesi l’ufficio dedicato all’incontro di fedi e culture
Confronto aperto All’incontro
anche monsignor Bromuri
e don Stefano Bocciolesi
Il dialogo interreligioso “avanza”
A GUBBIO
E’ stato costituito l’ufficio per l’ecumenismo
interreligioso della diocesi. Nel corso della prima riunione è stato affrontato il “decreto Unitatis Redintegratio approvato dal Concilio vaticano II”, con la partecipazione di monsignor Elio Bromuri, direttore del Centro ecumenico universitario San Martino di Perugia,
Annarita Caponera, docente di Ecumenismo
e dialogo interreligioso all’istituto teologico di
Assisi e di don Stefano Bocciolesi, corettore
del santuario di Sant’Ubaldo e monsignor Mario
Ceccobelli, vescovo di
Gubbio. Proprio a questi
ultimi è stata affidata la direzione dell’ufficio. “E’ importante tornare alle sorgenti della fede - ha spiegato don Stefano - per
capire che l’ecumenismo non è un’appendice
del Concilio, ma il suo sottofondo”. Monsignor Bromuri ha invece sottolineato la dimen-
sione pan-ecumenica della Chiesa dopo il 1964.
“Fino a ora ha alitato sui
cristiani - ha precisato
monsignor Ceccobelli - lo
spirito della diversificazione, che è un grande valore, ma è mancato lo spirito dell’unità”. Il compito dell’ufficio sarà quello di aprire al dialogo, secondo il modello di Sant’Ubaldo e San
Francesco.
B
A GUBBIO
Giornata più esaltante, Tonino
Cesarini e la sua cagnolona nana non potevano immaginarla
nei boschi di Castiglione Aldobrando. Il sogno accarezzato a
ogni uscita, invece, ha preso letteralmente forma quando la fedele compagna di tante avventure ha consentito a Tonino, esperto raccoglitore con una trentina
di anni d’esperienza alle spalle,
di trovare un tartufo da mezzo
chilo.
B
Approvato il progetto definitivo del tratto Mocaiana-Pietralunga
A breve l’Anas bandirà la gara d’appalto. In primavera i cantieri
Nuova Pian d’Assino
Un altro passo avanti
di Mauro Barzagna
A GUBBIO - Buone notizie per la
nuova Pian d’Assino. Il progressivo
completamento dell’asse viario che
collegherà l’Eugubino alla E45 ha
compiuto ieri un altro passo avanti.
Il consiglio di amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto definitivo (redatto dalla Rpa di Perugia)
del tratto compreso fra Mocaiana e
il bivio di Pietralunga, avviando al
tempo stesso le procedure che in
tempi brevi porteranno alla pubblicazione della gara d’appalto e, nella
prossima primavera, all’apertura
del cantiere. Il via libera al finanziamento dei lavori, per un importo di
La conferma ufficiale Rocco Girlanda
consigliere del ministro dei Trasporti, Lupi
72 milioni di euro, era arrivato lo
scorso febbraio in occasione dell’ultima riunione del Cipe, il Comitato
interministeriale per la programma-
Tartufo da mezzo chilo
a Castiglione Aldobrando
zione economica, presieduta dall’allora presidente del consiglio Enrico
Letta.
La vicenda del completamento della nuova Pian d’Assino, il cui primo
tratto da Gubbio a Mocaiana era
stato inaugurato nell’ottobre 2013,
rischiava di finire su un binario morto, visto che il progetto originario
presentato nel 2005 dalla Regione
richiedeva già allora un finanziamento di 230 milioni. La svolta, come conferma Rocco Girlanda, consigliere per gli affari strategici del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Lupi, nel momento in cui si è
stabilito insieme alla giunta regionale e in particolare all’assessore ai Tra-
Cassata-Gattapone
sporti, Silvano Rometti, di dividere
l’intera opera in tre stralci: Mocaiana-Pietralunga, Pietralunga-Camporeggiano e Camporeggiano-Umbertide E45. A quel punto, il finanziamento per “tappe” è diventato
più praticabile e la sinergia fra ministero, Regione e Anas è diventata
vincente. “Proprio per questo - commenta Girlanda - va il nostro ringraziamento all’assessore Rometti e
agli uffici della Regione per la determinazione e la professionalità con
cui hanno portato avanti l’iter di propria competenza”. A questo punto,
dunque, non resta che attendere. Il
conto alla rovescia per l’apertura dei
cantieri è entrato nel vivo.
B
Gli studenti riflettono
sui mezzi d’informazione
A GUBBIO
L’istituto superiore “CassataGattapone” ha attivato un progetto volto a sensibilizzare tutti
gli studenti sulla tematica dei
mezzi di comunicazione e su un
loro uso responsabile e consapevole.
Il primo incontro è in programma per oggi e vedrà la presenza
dell’associazione “Il coraggio
della paura” con esperti in materie giuridiche e una psicologa
che illustreranno le tematiche
del progetto e parleranno di casi realmente accaduti.
B
-MSGR - 06 UMBRIA - 35 - 25/11/14-N:
Umbria
www.ilmessaggero.it
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Nocera Umbra
Tel. 0742 810363
Terni
Martedì 25
Novembre 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Esplode la guerra
dei rifiuti tra Asm
e vigili urbani:
«Non controllano»
Terni
Barriere urbane
da abbattere
Le nuove opere
escludono i disabili
Capotosti a pag. 47
Servizio a pag. 51
Perugia
Ambulante perugino spaccia
agli studenti universitari
Operazione anti droga, preso in piazza Grimana
In casa aveva marijuana e materiale per confezionare le dosi
Servizio a pag. 37
Soldi spariti al Caf, indaga la polizia
«Ho dato i soldi a un professionista per pagare le tasse, ma il Comune mi insegue»
Anziani nei guai, arrivano le cartelle di Equitalia. E dopo l’esposto scatta l’inchiesta
`
Luca Benedetti
PERUGIA I soldi spariti, la fiducia
tradita e la beffa di essere inseguiti da chi si credeva pagato puntando sulla credibilità del professionista che doveva portare i soldi.
Il dubbio che un Centro di assistenza fiscale della periferia di Perugia sia diventato un pozzo senza fondo mandando di traverso la
puntualità fiscale ai clienti, diventa esposto. E quell’esposto, finito
in questura con il patrocinio di
uno studio legale diventa un’inchiesta tutta da scrivere, anche se
la strada è segnata. Perché per il
Centro di assistenza fiscale che
avrebbe tradito e non più pagato,
ci sono date, nomi, cognomi e circostanze. Tanto precise che il lavoro dei poliziotti potrà prendere
una discesa che non sembra neanche tortuosa. Anche se è meglio
verificare fino in fondo e capire
dove la rabbia finisce e dove inizia
il teatro. Appropriazione indebita? Ipotesi di scuola che serve a capire ma che ancora non è stata
formulata in maniera specifica.
Certo, tutti gli indizi portano a
quell’articolo del codice penale.
Anche se chi si è beccato la querela fotocopia (diversi clienti dello
stesso avvocato) avrà tutto il modo di raccontare le sue ragioni.
Continua a pag. 37
Ast, domani al Mise
con la “grana” Ilserv
Il caso
C’è la nebbia, odissea sul volo da Londra
Michele Milletti
PERUGIA L’odissea assume i tratti del paradosso. Perché avere
problemi di nebbia tornando
dalla città della nebbia per eccellenza è un fatto decisamente
insolito. Spaventoso, per chi
era su quel volo che ieri mattina doveva atterrare all’aeroporto “San Francesco” di Sant’Egidio venti minuti dopo le undici.
Partenza ok dallo scalo di Stansted, volo in perfetto orario e
passeggeri pronti all’atterraggio comodo. A terra, tanti altri
passeggeri tra cui molti ragazzini di una scuola, pronti a imbarcarsi per partire alla volta della
capitale britannica. Ma nessuno, in cielo e in terra, ha fatto i
conti con la nebbia.
Continua a pag. 46
Indagini sui soldi spariti
Perugia. Omicidio Polizzi, tensione in aula per foto e silenzi
Landini ieri, oggi Bentivogli serrano le file
di Fiom e Fim: regge l’unità del sindacato
TERNI Regge l’unità del sindacato alla vigilia del tavolo al Mise
che, domani, potrebbe risultare
decisivo per la vertenza Ast. Ma
la volontà e le dichiarazioni, ieri Landini ha sottolineato le
scelte fatte insieme e le decisioni delle Rsu sulla rimodulazione degli scioperi, si trovano di
fronte a nuove e complicate
questioni. Prima fra tutte quella di Ilserv, che dal 13 novembre, ha messo in cassa integrazione duecento suoi dipendenti. Con un autentico punto interrogativo sulle modalità di riavvio degli impianti in assenza
dell’impresa che con i suoi “service” rende possibile le produzioni.
A pag. 47 e in Nazionale
L’angolo del meteo
Torna la pioggia
Due cuori e un
Capanna. La luna di
miele tra l’ex leader della
contestazione e la Regione è
finita. Causa: la sommatoria di
vitalizi e incarichi. Ora, dopo
Capanna, anche tutti gli altri
che hanno un ruolo in Regione
e i vitalizi rinunceranno
all’incarico. Forse.
*****
Umbriacque. Il nuovo del Pd
passerebbe per Burini e
Ceppitelli? Il programma è
chiaro: largo ai giovani (di
tutte le età).
PERUGIA I dirigenti guadagnano
tanto, i medici poco. È il referto, un po’ brutale, della radiografia ai costi della sanità umbra fatta dai tecnici della conferenza Stato-Regioni. La regola
per risparmiare dice: una siringa deve costare lo stesso a Bolzano e a Bari, quindi, in teoria
pure un medico, un infermiere, un dirigente.
Allora ecco l’indagine della
“Stem”, acronimo che sta per
Struttura tecnica di monitoraggio sulla sanità: una specie di
squadra Csi che ha studiato le
spese per il personale delle
aziende sanitarie regione per
regione. I numeri - riferiti ai bilanci chiusi del 2012 - dicono,
ad esempio, che il costo degli
addetti della sanità in Umbria
è aumentato dell’1,8 per cento
dal 2010 al 2012. A parte la provincia di Bolzano, fuori categoria con un più 6,5 per cento, il
Cuore verde non ha tirato la
cinghia: la media nazionale, infatti, è di un risparmio dello 0,1
per cento nello stesso periodo.
Ospedali e Asl umbre sono
brave a risparmiare, ad esempio sullo stipendio dei dottori:
qui 109mila euro (lordi all’anno) contro 113mila in Lombardia, 116mila nel Lazio e 126mila
I MANAGER
UMBRI
COSTANO
PIÙ
DI TUTTI:
127MILA EURO
L’ANNO
La madre di Valerio: «Con voi non parlo»
Ieri in aula ha parlato il medico legale, che ha ricostruito la dinamica dell’omicidio di Alessandro Polizzi
“smontando” la difesa di Valerio e Riccardo Menenti.
A pag. 37
Un fantastico computer. 12 comode rate.
Tasso Zero (Tan 0% - Taeg 0%) su tutti i Mac. Promozione valida dal 24 Novembre al 27 Dicembre.
Gilberto Scalabrini
E' una giornata con nuvolosità irregolare, mentre tra questa notte
e giovedì ci sarà un po' di pioggia a
spasso per l'Umbria. Oggi, un evanescente campo di alta pressione
e una blanda area depressionaria
porta passaggi nuvolosi sempre
più spessi, in prevalenza di tipo
stratificato e in lento spostamento verso Levante. Sulle vallate nebbie al mattino, in lento sollevamento diurno. Dalla notte giungono le prime piogge. Domani, una
perturbazione avanza lentamente da ovest, determinando un generale peggioramento del tempo.
Gli stipendi
della sanità:
dirigenti da record
i medici protestano
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testo contrattuale. Salvo approvazione Agos Ducato.Personal System opera quale intermediario del credito NON in esclusiva.
in Valle d’Aosta.
«L’Umbria è stata indicata
come riferimento per la gestione dei costi e dei servizi della
sanità - protesta il sindacato Cimo - i medici dirigenti della nostra regione sono tra le prime
tre posizioni per prestazioni ai
pazienti ma occupano l'ultima
posizione per retribuzione....
le nostre prestazioni vengono
considerate con sdegno».
Secondo lo studio degli 007
della “Stem” l’Umbria risale un
po’ in classifica, invece, per
quanto riguarda il costo - annuo lordo - di un infermiere:
45.526 euro. Più di un collega
toscano (43.900 euro) o veneto
(42.587). E i dirigenti? Spunta
un piccolo record: i dirigenti
amministrativi della sanità
umbra sono quasi i più fortunati d’Italia, uno costa in media 127.126 euro l’anno, circa
17mila euro in più rispetto alla
media nazionale. Se la passano
meglio solo i colleghi del Molise. Ma anche gli amministrativi della sanità umbra pesano
un bel po’ sui conti della Regione. La ricerca dei tecnici della
Conferenza Stato-Regioni dice:
ogni impiegato umbro costa
39.769 euro, un altro record
nazionale. In Campania si arriva a 38mila, 37.600 in Lombardia e 35mila nelle Marche.
Federico Fabrizi
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MARTEDÌ 25 novembre 2014
Stangata-Tasi, costa quasi ildoppio
Ogni famiglia pagherà cento euro in più all’anno. Aumenti-record per i commercianti
Rinuncia a 1.230 euro
Il «povero»
Capanna
dice addio
al Corecom
NUCCI
· A pagina 2
Il volo della Ryanair da Londra non riesce ad atterrare a Sant’Egidio L’omicidio Polizzi
Deviazione forzata su Pescara. «Non c’era visibilità»
· A pagina 5
«Uno sparo
da distanza
ravvicinata»
PONTINI · A pagina 4
Inchiesta-scommesse
Il ds Goretti
interrogato
cinque ore
· Nel QS
Volontari & residenti
· A pagina 7
Dea bendata a Magione
Gioca due euro
Ne vince
ottantamila
«DIROTTATI»
«DIROTTATI»
PER
PER NEBBIA
NEBBIA
I perugini
ripuliscono
via dei Priori
S. COLETTI · A pagina 6
OGGI SU:
www.lanazione.it/umbria
LA FOTOGALLERY
Selfie con i Grifoni
Manda la tua foto
· A pagina 8
Si getta sotto il treno e blocca la città
LEGGI L’ARTICOLO
Anziano si suicida a Ellera. I passaggi a livello restano chiusi: traffico nel caos
LEGGI L’ARTICOLO
· A pagina 5
Il mistero Ragazzo polacco in ospedale. Ma il suo racconto non convince
«Mi hanno preso a sprangate davanti al bar»
«SONO stato picchiato davanti al bar
con un tubo di ferro lungo un metro». E’
ricoverato in prognosi riservata il polacco di 23 anni che sostiene di aver subìto
percosse domenica pomeriggio. Questa
la ricostruzione dello straniero: il suo
comportamento da ubriaco sarebbe divenuto insopportabile per un barista di
Ponte San Giovanni, che lo avrebbe colpito a sprangate. In questi termini la ver-
sione fornita alla polizia. I contorni della
vicenda però non sono per niente chiari.
L’uomo si è allontanato dall’ospedale prima di essere medicato, finché la Volante
lo ha rintracciato intorno al Santa Maria
della Misericordia e ha preso a verbale le
sue dichiarazioni. I carabinieri di Ponte
San Giovanni non hanno rintracciato testimoni della presunta aggressione. Per
ora gli investigatori non hanno trovato
né il presunto aggressore, né il bastone.
Colin Firth accusato
di abuso edilizio
Addio al grecista
Renato Romizi
••
2
MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014
Perugia
CARO LETTORE DI’ LA TUA
I NOSTRI SOLDI
STANGATI DA BOLLETTE
MUTUO E TASSE:
COME ANDARE AVANTI?
Scrivi la tua storia su:
www.lanazione.it/umbria
I CONTI IN TASCA RINCARI CONSISTENTI PER OLTRE SETTANTAMILA PERUGINI PROPRIETARI DI PRIMA CASA
Incubo-Tasi, cento euro in più a famiglia
La nuova tassa supera la vecchia Imu. Aumenti-record (+145%) per gli imprenditori
di MICHELE NUCCI
FOCUS
Le cifre
Leelaborazioni dell’Acliconfermano quanto preventivato: vivendo in un immobile
conrendita media,una famigliacon due adultie unbambino che ha un reddito di
35mila euro l’anno subisce
un aumento del 54%. Nel
2012 infatti per l’Imu sulla
prima casa pagava 187 euro, quest’anno dovrà pagarne 101 in più cioè 288.
Capannoni e uffici
Gli aumenti della tassazione su capannoni, uffici e negozi è stata clamorosa. Anche qui il Caf dell’Acli registra numeri da non credere.
L’esempio di un fabbricato
in categoria D/1 (capannone
appunto) con rendita catastale media di 6.257 euro,
mostra come da tre anni a
questaparteaPerugia sipaghino quasi 1.300 euro in
più all’anno.
— PERUGIA —
SENSAZIONI suffragate dai numeri: la Tasi sulla prima casa è più
salata dell’Imu (quella del 2012,
quando si pagò per intero), molto
più salata, visto che si parla di un
54% in più. Senza parlare del confronto con l’Ici (anno 2011) che a
Perugia su una seconda casa evidenzia incrementi del 142%. Se
poi si va a vedere quanto spendono in più imprenditori o negozianti, c’è da farsi prendere un «colpo»: più 97 e più 145%. I dati li ha
elaborati in tutta Italia il Caf Acli e
racconta che il capoluogo ha subìto sugli immobili uno degli aumenti più significativi, compresa
la Tasi messa in campo dalla nuova Giunta-Romizi.
SULLA prima casa anche le elaborazioni del nostro giornale avevano rilevato che la «botta» sarebbe
stata di quelle pesanti, soprattutto
per quanti hanno un’abitazione in
classe A/2 o A/3 (le più economiche). E le elaborazioni dell’Acli
confermano le previsioni: vivendo
in un immobile con rendita media
cittadina una famiglia con due
adulti e un bambino che ha un reddito di 35mila euro l’anno subisce
un aumento del 54%. Nel 2012 infatti per l’Imu sulla prima casa pagava 187 euro, quest’anno dovrà
pagarne 101 in più, cioè 288. La
questione interessa circa 70mila famiglie, tanti i proprietari di prima
casa in città.
SE IL PARAGONE viene fatto
con la seconda abitazione, le cose
vanno ancora peggio. Qui infatti
bisogna confrontare l’Ici del 2011
con l’Imu 2014. Bene, per una rendita catastale media a Perugia l’incremento è di oltre 500 euro. Se tre
anni fa si dovevano versare 382 euro, entro la metà di dicembre la rata complessiva salirà a 926 con un
aumento mozzafiato del 142%.
Quasi inutile ricordare che in tutti
i capoluoghi di provincia la stangata in questa categoria è da paura:
basti dire che l’unica città che aumenta in doppia cifra è Nuoro
(più 97%), mentre tutte le altre
viaggiano sopra il cento per cento.
UNA DELLE categorie che si è
più lamentata negli ultimi 24 mesi
— a ragione, sia chiaro — è quella
degli imprenditori e dei commercianti, visto che gli aumenti della
tassazione su capannoni, uffici e
negozi è stata clamorosa. Anche
qui il Caf dell’Acli registra numeri
da non credere. L’esempio di un
fabbricato in categoria D/1 (capannone, appunto) con rendita catastale media di 6.257 euro mostra come da tre anni a questa parte a Perugia si paghino quasi 1.300 euro
in più l’anno. Se nel 2011 l’Ici
era infatti di 2.299 euro,
quest’anno ne serviranno
4.527. Peggio va per
chi ha un negozio con una rendita media cittadina: qui la crescita da tre anni a questa è
stata
del
145%. Passare insomma
dai 359 euro
del
2011
agli
880
(proprio ottocentoottanta) del
2014 è
un vero e
proprio
incubo.
L’ATTESA
Il sindaco
AndreaRomizi
Terni controtendenza, si paga di meno
— PERUGIA —
NON E’ SOLTANTO il capoluogo umbro a subìre rincari mostruosi sulla tassazione locale degli immobili, ma il fenomeno riguarda un po’ tutte le città italiane. Di certo Perugia si conferma tra le
realtà più esose: la media nazionale sulla
Tasi è infatti pari al 2,6 mille, mentre il
Comune ha stabilito l’aliquota al 3,3 per
mille. Colpisce invece che a Terni la Tasi di quest’anno ha subìto una diminuzione del 3 per cento rispetto all’Imu del
2012. Il capoluogo della Conca è uno dei
pochi casi in Italia dove si registra un decremento: la solita famiglia con due
adulti e un figlio di 10 anni infatti, 24
mesi fa pagava 172 euro, quest’anno ne
pagherà invece 167.
17
Terni
MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014
••
«POSTO OCCUPATO» CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
ANCHE la Giunta comunale, durante la seduta di ieri del Consiglio, ha aderito alla
campagna «Posto occupato» dedicata alle donne vittime di violenza. Una delle sedie
è stata lasciata libera con il cartello di Posto occupato. Sotto un paio di scarpe rosse.
CONTROLLI
Territorio al setaccio
Un arresto
e otto denunce
— TERNI —
UN ARRESTO e otto denunce da parte dei carabinieri della compagnia di
Terni impegnati nel fine settimana in un servizio straordinario di controllo del territorio che ha coinvolto circa 200 militari. Le manette,
riferisce il comando provinciale, sono scattate nei confronti di un brindisino di
64 anni residente in città,
colpito da un provvedimento del tribunale di Terni
per scontare una pena di
quasi dueanni e mezzo di
carcere per avere commesso
numerosi reati contro il patrimonio. Tra i denunciati
c’è invece un ternano di 42
anni che, in base a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, approfittando della
momentanea distrazione
della commessa, ha rubato
600 euro dal registratore di
cassa di un bar della zona
San Valentino.
QUATTRO inoltre le persone sorprese alla guida in
stato di ebbrezza, con ritiro
della patente. In tutto sono
state controllate 650 persone e 250 veicoli, 50 soggetti
agli arresti domiciliari, 10
esercizi pubblici e 5 venditori ambulanti. I carabinieri
hanno elevato sanzioni amministrative per violazioni
al Codice della strada ed altro per tremila euro complessivi. Nello scorso fine
settimana i controlli dell’Arma avevano interessato in
particolare il territorio provinciale, concentrandosi invece nei giorni scorsi su Terni.
La chimica non va dimenticata
«Dopo-Basell, il nodo irrisolto»
Filtcem: ‘La vertenza è oscurata ma il momento è decisivo’
— TERNI —
IL LATO POSITIVO
«CHIMICA, la vertenza è oscurata ma siamo alla fase decisiva», cosi Sergio Cardinali, segretario della Filctem. «L’interesse creato dalla vertenza Ast — afferma Cardinali — ha messo in secondo piano la
questione della chimica, l’altra faccia della medaglia della crisi
dell’industria ternana. E questo avviene proprio nel momento più delicato, in cui servirebbe uno sforzo
congiunto per rilanciare un polo
che ha ancora tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista sulla scena economica locale,
nazionale e internazionale».
MENTRE in Italia si afferma la
green economy, con gli investimenti dell’Eni a Porto Torres e a
Porto Marghera, «il polo chimico
ternano è fermo al palo da quattro
anni a causa della chiusura dell’impianto di polipropilene della
Lyondell Basell che, dopo avere dismesso la produzione, a oggi, non
ha ancora messo a disposizione
per una reindustrializzazione le
aree di proprietà». «Restano da
sciogliere nodi importanti — aggiunge Cardinali — come a esempio quello del costo dell’energia e
di quelli condominiali, entrambi
L’Alcantara
cresce e assume
— TERNI —
RABBIA
Unadelletante
manifestazioni
di protesta
promosse
daisindacatiper
la salvaguardia
dellaBasell
e deisuoi
lavoratori
scaturiti dalla chiusura di Basell,
maggiore consumatore interno,
che ora minaccia di non pagare neanche la propria quota pur mantenendo circa il 50% delle aree. E
poi c’è la Novamont, pioniera ternana della plastica biodegradabile,
presente su tutto il nazionale in varie joint con altre aziende tra le
quali la più importante è proprio
l’Eni, che cresce dappertutto ma
appare sempre meno coinvolta sul
territorio ternano» . «Novamont
— conclude Cardinali — deve continuare ad essere protagonista del-
lo sviluppo della chimica verde,
ma ciò richiede idee e di risorse
economiche che il territorio da solo non possiede, e quindi c’è la necessità di un intervento concreto
ed integrato del Governo e del Ministero dello Sviluppo economico,
con tutte le forme possibili, di cui
tra l’altro il vice Ministro De Vincenti si era dichiarato disponibile
a favorire. Dal canto loro le istituzioni locali, la Regione e il Comune di Terni devono necessariamente impegnarsi per garantire una
svolta alla vicenda».
NELLA CHIMICA non
mancano per fortuna vicende positive, ricorda il segretario Filctem , Sergio Cardinali. La Meraklon, grazie a
una straordinaria mobilitazione (50 giorni di sciopero), è stata restituita a nuove
opportunità, con la multinazionale belga Beaulieu e
l’italiana Neofil. La Treofan è in ripresa. «L’esempio
migliore — aggiunge Cardinali — è l’Alcantara, che negli ultimi due anni ha quasi
portato il numero degli occupati da 300 a 480, aumentando i volumi produttivi e
diversificandone le applicazioni. È l’esempio di chi nella crisi, facendo leva su rinnovamento tecnologico e
sostenibilità totale, investendo più di 50 milioni sul territorio, è cresciuto sui mercati, garantendo lavoro».
TAGLI LA RABBIA DELLA UIL CHE DENUNCIA LA CARENZA DI FONDI PER LA MANUTENZIONE
«Arriva l’inverno e non ci sono soldi per gestire le strade»
— TERNI —
LA UIL-FPL denuncia la situazione delle
strade e la carenza dei fondi per la manutenzione. Paventando gravi disagi in vista dell’inverno. «Parliamo di 245 chilometri di ex strade
statali ora di pertinenza provinciale e di 657 di
strade provinciali per un totale di 902 km che
dovrebbero essere tenute in piena efficienza
con soli 291.000 euro per materiali, manutenzioni, automezzi e carburanti — tuona il sin-
dacato che attacca il Governo ma anche l’ex
Giunta provinciale guidata da Polli —. Solo
tre anni fa, per lo steso scopo, veniva utilizzata
una somma tre volte maggiore (nel 2011 spesi
915.000 euro ). Si è avuta anche una forte riduzione del personale, dalle 113 unità del 2009
alle attuali 80. Sono persino diminuiti drasticamente i fondi per ‘atturare’ le buche. Nel
2010 infatti si spendeva per acquistare il conglomerato a freddo necessario per la chiusura
«Il Ternano-Narnese sia area di crisi complessa»
— TERNI —
IL CAPOGRUPPO comunale del Pd, Andrea Cavicchioli, ribadisce la richiesta di riconoscimento di area di crisi complessa
per il territorio ternano-narnese. Per questo ha presentato un atto d’indirizzo sottoscritto anche dai consiglieri Pd Valeria Masiello e Sandro Piermatti. «Impegnare sindaco e Giunta — si legge nel documento
— ad attivarsi per ottenere il riconoscimen-
to dello status di area di crisi industriale
complessa per il territorio di Terni e Narni
e i conseguenti provvedimenti positivi per
lo sviluppo, proponendo ogni iniziativa necessaria per l’obiettivo, con il coinvolgimento di tutte le articolazioni e le rappresentanze economico-sociali locali e regionali». Come noto, la richiesta di riconoscimento di area di crisi complessa nelle scorse settimane è passata, non senza difficoltà,
anche in Regione.
di buche 100.000 euro mentre invece nell’anno in corso si dispone solo di 26.000 euro
quando invece le buche aumentano proprio a
causa della mancata manutenzione programmata». E l’inverno prima o poi arriverà. «Il sale da poter utilizzare in caso di gelate o neve è
del tutto insufficiente — continua la Uil —
La previsione per l’inverno è di 6.400 quintali
mentre si dispone solo di 950 quintali. In pratica il 10% di quello di cui invece si dovrebbe
disporre».
TERNI PROVINCIA
MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014
ORVIETO
CENTRO STUDI MATTEO TONELLI PRESIDENTE AD INTERIM
IL COMMERCIALISTAorvietano Matteo Tonelli è il nuovo presidente del
Centro Studi. A seguito delle dimissioni comunicate da Carlo Mari (che
aveva accettato con riserva l’incarico), il ruolo di presidente viene
ricoperto ad interim dal vicepresidente Matteo Tonelli.
BANCHE GRAN FERMENTO NELL’ISTITUTO DI CREDITO LOCALE
Cassa, l’azionista fa shopping
Filiali in odor di cessione
— ORVIETO —
LA BANCA Popolare di Bari,
azionista di maggioranza della
Cassa di Risparmio di Orvieto, fa
shopping in Abruzzo, ma potrebbe essere costretta a cedere alcune
filiali dello storico marchio orvietano dislocate in Umbria. La Popolare continua la sua politica di
espansione ed acquisizioni che
l’ha portata di recente ad acquisire il controllo del gruppo abruzzese Tercas, cioè la Cassa di Risparmio della provincia di Teramo a
cui fa capo anche la Cassa di Risparmio di Pescara. Il gruppo Tercas era reduce dal commissaria-
L’OPERAZIONE
La Popolare di Bari
è in fase di espansione
sul versante abruzzese
mento di Bankitalia deciso in seguito alle forti perdite registrate
dall’istituto abruzzese che ha accumulato un deficit patrimoniale
pari a 602 milioni di euro.
QUESTA operazione è stata portata a termine tramite un aumento di capitale di duecento milioni
di euro da parte di Bari. Per diversi mesi, la Popolare di Bari aveva
cercato di incorporare anche la
Banca Popolare di Puglia e Basilicata con la quale, al momento, i
baresi non escludono comunque
una possibile partneship. La Po-
GRANDI MANOVRE La sededellaCassadi Risparmiodi Orvieto
NeltondoMarcoJacobini,presidentedellaPopolaredi Bari
polare sta riorganizzando Tercas
e potrebbe presto essere costretta
a cedere alcuni degli sportelli della Cassa di Risparmio di Orvieto
che si trovano in Umbria per evitare eccessi di concentrazioni e posizioni dominanti.
LA BANCA Popolare di Bari,
presieduta da Marco Jacobini, sta
conoscendo da un quarto di secolo una fase di espansione che l’ha
portata ad effettuare 25 acquisizioni bancarie tra cui la Cassa di Risparmio di Orvieto, che è stata rilevata nel 2008. Ironia della sorte,
allora era proprio il gruppo Tercas a contendere ai pugliesi l’acquisizione della banca orvietana,
che portava in dote 43 sportelli ed
era controllata dalla Cassa di Risparmio di Firenze. Da allora le
quote di minoranza dell’istituto
di piazza della Repubblica, pari al
26,5%, sono rimaste sempre nelle
mani della fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Le grandi manovre dunque sono in corso e si
dovrà attendere per comprendere
gli sviluppi della complessa situazione.
C.L.
COMUNE Questionario
sulla qualità dell’Urp
IN OCCASIONE dei 20
anni dall’apertura l’Ufficio
relazioni con il pubblico, il
Comune di Orvieto chiede
la collaborazione dei
cittadini per migliorare la
qualità del servizio. Lo fa
proponendo un
questionario disponibile
all’indirizzo
http://www.comune.orvieto.
tr.it//I/3B0251F1.htm che
potrà essere compilato
direttamente all’Urp di
Orvieto o di Orvieto Scalo.
internazionale, è stata proprio la
Cardeto, amministrata da
Luciano Innocentini, che è
divenuta così partner strategica
di una serie d’iniziative di
cooperazione e scambio di
esperienze nella produzione
dell’uva, per le pratiche di
viticoltura e tutte le attività ad
essa connesse. La ministra
boliviana, vedendo nell’azienda
un modello concreto, capace di
trasferire competenze e
conoscenze nel suo Paese,
caratterizzato dalla presenza di
piccoli produttori, ha chiesto
così un nuovo incontro con i
vertici dell’azienda orvietana. Il
prossimo appuntamento è per il
5 dicembre.
UN PROTOCOLLO
inter-istituzionale, un
flashmob e un libro per il
contrasto della violenza di
genere. Stamani alle 11, in
occasione della giornata
mondiale contro la violenza
sulle donne, in Comune sarà
firmato il Protocollo per il
contrasto della violenza di
genere tra i Comuni della
zona sociale di cui Orvieto è
capofila, la Usl Umbria 2,
l’Ordine degli avvocati e
l’«Albero di Antonia».
POLIZIA Controllate
novanta persone
CONTROLLI a tappeto da
parte della polizia di
Orvieto. Lo scorso fine
settimana sono state una
novantina le persone
controllate. Sottoposti a
verifica anche alcuni locali
abitualmente frequentati
da pregiudicati dove sono
state identificate una
decina di persone anche
con precedenti per furto.
IL PROGETTO
San Patrizio
Via libera
alle operazioni
di recupero
— ORVIETO —
APPROVATO
definitivamente il progetto
per la riqualificazione
dell’area del Pozzo di San
Patrizio e del Tempio del
Belvedere, per l’importo
complessivo di 200mila
euro, redatto
dall’architetto Valentina
Satolli. L’intervento è
mirato alla valorizzazione
del monumento attraverso
la riqualificazione dell’area
in una direzione di
integrazione con la città e
di maggiore accessibilità e
fruibilità. Il progetto
prende in considerazione
l’area situata sul limitare
del masso tufaceo su cui
insistono importanti
emergenze
storico-artistiche: il
Tempio del Belvedere, la
Fortezza Albornoz e il
Pozzo di San Patrizio.
IL RECUPERO dell’area è
propedeutica ai lavori di
restauro conservativo del
bene monumentale di
Antonio da Sangallo il
Giovane, che
esternamente si presenta
come una bassa
costruzione cilindrica in
mattoni con due portali a
bugnato diametralmente
opposti e una cornice di
coronamento in pietra
decorata da gigli farnesiani
di Paolo III.
ROCCA RIPESENA GRANDE IMPEGNO DELL’«AGE»
Patto di ferro con la Bolivia
per la cooperativa vinicola
STA PRENDENDO corpo il
progetto di cooperazione tra la
Bolivia e la cooperativa
vitivinicola orvietana Cardèto. In
questi giorni l’ambasciatore
Antolín Ayaviri Gómez e la
ministra boliviana Nemecia
Achacollo Tola hanno voluto
incontrare i vertici dell’azienda
presso l’ambasciata boliviana a
Roma per valutare insieme i
prossimi step in vista della messa
a regime della lettera d’intenti
siglata tra le due realtà.
Circa un anno fa, infatti, Italia e
Bolivia si sono date la mano e, a
fare da madrina a questo
ambizioso progetto
IN BREVE
DONNE Iniziativa
contro la violenza
CARDETO COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE
— ORVIETO —
19
Il borgo diventa un giardino
Piantate cento nuove rose
— ORVIETO —
AL LAVORO I volontari
dell’Ageall’operaperla
messaa dimoradellerose
CON LA MESSA a dimora di quasi cento nuove rose entra nel
vivo la fase due del progetto «Il paese delle rose», ideato e
organizzato dall’Age, associazione italiana genitori di Orvieto
Ripesena: «Il posto delle rose dove ogni rosa è al suo posto».
Nei giorni scorsi i volontari dell’Age, assieme ai residenti di
Rocca Ripesena, hanno piantato cento rose nuove, provenienti
dal vivaio S’Orrosa di Ardea, altro paese del tufo in provincia di
Roma. Con l’acquisizione di ulteriori zone pubbliche per la
piantumazione in aggiunta ai roseti già attivati negli anni scorsi,
si va così a consolidare uno straordinario anello di rose ai piedi
della rocca tufacea che sovrasta il minuscolo abitato e la
chiesetta di Santa Maria della Stella. Quest’ultima dopo un
accurato restauro e l’inclusione del sagrato nel roseto, dovrebbe
essere riaperta al culto e inaugurata il 13 dicembre. «Vorrei
sottolineare — spiega la presidente AgE di Orvieto, Monia
Pieroni — l’importanza del lavoro volontario dei nostri genitori
Soci e la partecipazione corale degli abitanti della Rocca».
••
26
MARTEDÌ
25 NOVEMBRE 2014
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
LE SFIDE UMBRE
«NODI» DA SCIOGLIERE E NUOVE IDEE
«Rendere i soldi della busta pesante»
Un’altra tegola sull’ex Merloni
Nocera, Recchioni (Fiom-Cgil): ‘Prima gli operai incassino il Tfr’
· PERUGIA
E ADESSO per i lavoratori della ex
Merloni (nella foto) posti in mobilità sembra che sia in arrivo
un’altra tegola. Come riferisce Luciano Recchioni della FiomCgil, l’azienda sta chiedendo soldi ad alcuni operai per sanare vecchie pendenze. «Per questo — dice il sindacalista — invitiamo i lavoratori ad aspettare prima di pagare quanto l’azienda sta chiedendo. In questi ultimi giorni — spiega ancora Recchioni — i lavoratori dello stabilimento di Colle di
Nocera sono stati chiamati telefonicamente dai dirigenti della
azienda che hanno comunicato la
necessità del versamento di altre
somme, inerenti i periodi
1997-1998 e 2004-2006, senza che
le organizzazioni sindacali, quantomeno certamente la Fiom
dell’Umbria, siano state informate».
«SAPEVAMO che alcuni lavoratori avrebbero dovuto restituire pezzi di salario collegati alla cosiddetta ‘busta pesante’ del terremoto
del 1997 — continua la Fiom —
ma non ci risulta che ci fossero altre pendenze». Il sindacato, a que-
sto punto, chiede quindi un chiarimento immediato:
«CI SONO lavoratori che in alcuni casi devono versare centinaia
di euro e nello stesso tempo tutti
devono avere indietro somme ri-
guardanti il tfr e soldi congelati.
Pagare ora sarebbe un’altra beffa
quindi dopo che il mese scorso i
lavoratori hanno avuto una decurtazione di circa 130 euro sulla cassa integrazione e tutti pensavamo
che gli eventuali debiti residui
con l’azienda fossero sanati. Arrivati a questa situazione — conclude il sindacalista della Fiom —
non resta che intervenire sui commissari per capire come dobbiamo comportarci e scongiurare
un’ennesima presa in giro per i lavoratori, ormai al limite di ogni
sopportazione».
INTANTO, all’inizio del mese
Cgil, Cisl e Uil di Umbria e Marche hanno preteso in tempi stretti
un confronto diretto con il governo Renzi sull’annosa e pesante
vertenza, dalla quale dipende il futuro di 3mila famiglie della fascia
appenninica umbro-marchigiana.
LA GIORNATA
La Camera dà voce
alle imprese
· PERUGIA
LA «GIORNATA del lavoro
e del fare impresa», organizzata dalla Camera di Commercio, rappresenta il momento conclusivo nel quale
raccontare, rielaborare e fare conoscere i progetti promossi e realizzati dalla Camera di Commercio nell’ambito dell’iniziativa nazionale «Scuola elevata al lavoro».
Istituita dal sistema camerale nazionale, il progetto punta a migliorare e rendere più
stretto il collegamento tra i
vari canali formativi e le esigenze delle imprese, ma anche per offrire agli studenti
una formazione “sul campo” che permetta loro di cogliere gli insegnamenti pratici del mondo lavorativo e
dell’impresa, anche in ambito internazionale. Nel corso
della «Giornata», in programma giovedì, nella sede
della Camera di commercio,
verranno presentati e raccontati, dai diretti protagonisti, il programma di tirocinio «Improve your talent» e
il «Job day».
AGRICOLTURA E’ LA SOMMA STANZIATA DALLA REGIONE PER IL SETTORE
Oltre un milione ai progetti «hi-tech»
· PERUGIA
la luce dei ritardi nell’approvazione del nuovo Psr dovuti al negoziato tra Parlamento europeo e
commissione». La somma stanziata si aggiunge agli oltre 20 milioni
L’INNOVAZIONE e i sistemi di rete in agricoltura continuano ad essere premiati. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore
all’agricoltura Fernanda Cecchini, ha destinato un milione 250mila euro al finanziamento di progetti di innovazione presentati da
partenariati composti da aziende
agricole, agroalimentari, mondo
della ricerca ed Università.
FERNANDA CECCHINI
«Intendiamo accelerare
il processo di innovazione
finanziando 36 progetti»
«INTENDIAMO così accelerare
— ha detto l’assessore — il processo di innovazione del sistema agricolo umbro, anticipando quanto
previsto dal Psr 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche al-
di euro già assegnati con il Psr
2007-2013 e garantirà il finanziamento di ulteriori 36 progetti, portando il numero complessivo dei
progetti di innovazione finanziati
dall’Umbria a 134.
IN QUESTO modo le risorse potranno essere liquidate agli aventi
diritto come trascinamento sui
fondi della nuova programmazione. «Ciò ci consente di favorire il
pieno utilizzo dei fondi comunitari impegnati per questa misura, finalizzata a migliorare
la
competitività del settore agricolo
umbro attraverso l’innovazione.
La Misura 124 — conclude la Cecchini — prevede il sostegno alla
cooperazione tra imprese agricole, imprese della trasformazione e
strutture di ricerca, per realizzare
progetti di sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie e di miglioramento della qualità». L’atto
verrà a breve pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione
Umbria.
LA VERTENZA FIRMATO L’ACCORDO TRA COOPERATIVA E CGIL E UIL
«Grifo Latte, nessun posto di lavoro verrà perso»
· PERUGIA
IERI il Gruppo Grifo agroalimentare ha sottoscritto
un accordo con Cgil e Uil in merito alla vertenza
sull’esternalizzazione del magazzino di Ponte San
Giovanni. «Nessun posto di lavoro sarà perso — fanno sapere dalla cooperativa —, mentre sono previsti
esodi volontari e ricollocazioni in azienda. Cisl si è
riservata di firmare l’accordo». Dunque la vertenza
Grifo sembra essersi conclusa nella maniera meno
dolorosa per le maestranze. Va detto che già dalla riunione fiume che si era svolta il 17 in Regione, l’epilogo sembrava quasi scritto. In quella sede, infatti, le
parti avevano ricomincerato a trattare per valutare
insieme la possibilità di ricorrere in tutte le realtà
del gruppo allo strumento della mobilità incentivata
verso il pensionamento. «In questo modo, l’esternalizzazione del magazzino, voluta dall’azienda — ha
osservato la Cgil — non comporterà fuoriuscita di
personale, ma al contrario potrà rappresentare un’occasione di nuova occupazione». La Flai Cgil, insieme alla Cgil regionale e alla Camera del Lavoro di
Perugia aveva già espresso soddisfazione «per la firma del verbale di incontro sottoscritto dalle parti in
Regione che di fatto toglie dal tavolo i licenziamenti
dei lavoratori del magazzino».