COMUNE DI NUORO ____________ CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 LUGLIO 2014 I . D . N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese di Uscidda Agostina & Co. Sede legale: Via Mannironi, 125 /FAX 0784/203726 Sede operativa: Via Nonnis, 41 0784/264048 – FAX 0784/260636 08100 – N U O R O E-MAIL: [email protected] Servizi di resocontazione stenotipica in simultanea Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta INDICE DEGLI INTERVENTI • PRESIDENTE PUNTO UNO O.D.G.: INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. CHIARIMENTI IN ORDINE ALLA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI E ALLA LIQUIDAZIONE DEL CONGUAGLIO RELATIVAMENTE ALLA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE PER GLI ANNI 2011-2012-2013 E ADEGUAMENTO ANNO CORRENTE. • • • • • • • • CONS. MONTESU PRESIDENTE ASS. MURA PRESIDENTE CONS. MONTESU PRESIDENTE ASS. MURA PRESIDENTE IL 30 GIUGNO RIPRENDONO GLI SFRATTI IN CITTÀ'. • • • • • • • • • • CONS. PIRISI PRESIDENTE ASS. DEIARA PRESIDENTE ASS. DEIARA PRESIDENTE ASS. ANGIOI PRESIDENTE CONS. PIRISI PRESIDENTE 4 PER IL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DEI LOCALI DELL’ISTITUTO TECNICO AGRARIO “B BRAU” DI NUORO, IN UN CENTRO DIURNO SOCIO SANITARIO PER PERSONE AFFETTE DA AUTISMO E DISTURBI GENERALIZZATI E PERVASIVI DELLO SVILUPPO. 4 4 4 5 5 7 7 8 8 9 9 9 10 10 12 12 13 13 14 14 15 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • ASS. DEIARA PRESIDENTE CONS. MULEDDA PRESIDENTE CONS. PIRISI PRESIDENTE ASS. DEIARA PRESIDENTE CONS. PORCU PRESIDENTE CONS. PIRISI PRESIDENTE CONS. PINTORI PRESIDENTE CONS. DEIANA PRESIDENTE CONS. FLORIS PRESIDENTE CONS. SAIU PRESIDENTE CONSIGLIERA CHESSA PRESIDENTE CONS. MULEDDA PRESIDENTE CONS. SELLONI PRESIDENTE 15 16 17 17 18 18 19 19 20 20 20 20 20 21 22 22 23 23 23 23 24 24 24 24 25 25 25 PUNTO DUE O.D.G.: PROGETTO a cura dell’I.D.N. S.n.c. 2 PUNTO TRE O.D.G.: AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE PER IL PERIODO 2014/2018. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE. DIRETTIVE IN MERITO ALL’ESPLETAMENTO DELLA GARA. • • • • • • • • • • • • • • • • • • CONS. SAIU PRESIDENTE CONS. SAIU PRESIDENTE ASS. DAGA PRESIDENTE ASS. DAGA PRESIDENTE 44 45 45 46 46 46 46 46 SINDACO 26 VICE PRESIDENTE – CONSIGLIERA CARRONI 29 CONS. SEDDONE 29 VICE PRESIDENTE 32 CONS. SAIU 32 VICE PRESIDENTE 35 CONS. PORCU 35 PRESIDENTE 35 ASS. DAGA 35 PRESIDENTE 38 CONS. SAIU 38 PRESIDENTE 39 CONS. SEDDONE 39 PRESIDENTE 39 CONS. SEDDONE 39 PRESIDENTE 40 SINDACO 40 PRESIDENTE 42 PUNTO QUATTRO O.D.G.: RICONOSCIMENTO DFB – DERIVANTE DA SENTENZA ESECUTIVA DEL GIUDICE DI PACE DI NUORO. RISARCIMENTO DANNI SUBITI IN SEGUITO ALL’URTO DELLA PROPRIA AUTOVETTURA CONTRO UN CANE RANDAGIO. • • • • 26 • • • • • • • • ASS. DAGA PRESIDENTE CONS. PORCU PRESIDENTE a cura dell’I.D.N. S.n.c. 42 42 43 43 44 3 Alle ore 15.30 il VICE PRESIDENTE – Consigliere Montesu - procede al primo appello dei Consiglieri per la prima convocazione. Sono presenti i Consiglieri Bagiella, Carboni, Pirisi, Chironi e Montesu. Non c'è il numero legale, si riprenderà alle ore 16 con l’interrogazione. PRESIDENTE Buonasera a tutti, iniziamo con l’interrogazione del Consigliere Montesu. PUNTO UNO ALL’ORDINE DEL GIORNO: INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. CHIARIMENTI IN ORDINE ALLA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI E ALLA LIQUIDAZIONE DEL CONGUAGLIO RELATIVAMENTE ALLA RETRIBUZIONI DI POSIZIONE PER GLI ANNI 2011-2012-2013 E ADEGUAMENTO ANNO CORRENTE. La parola al Consigliere Montesu. CONSIGLIERE MONTESU La Giunta Bianchi, con delibera N. 49 del 21 marzo 2014, ha definito le graduazioni delle posizioni dirigenziali per gli anni 2011, 2012 e 2013. Ha cioè stabilito il peso dei dirigenti del Comune in base al peso della relativa retribuzione. Complessivamente stiamo parlando di circa 600.000 euro. Questa pesatura dei dirigenti avviene con una delibera che praticamente opera retroattivamente, una modalità per cui il professor Bianco, Presidente dell’organo di valutazione anche del Comune di Nuoro, in un recente articolo ha espresso una sua perplessità. Così come più di un dubbio fa sorgere la ripartizione della parte variabile della retribuzione dei dirigenti fra posizione e risultato. Anche qui dalla delibera che avete prodotto non possono sfuggire le responsabilità che ci sono scaricandole sulla legge. Con quest’interrogazione chiediamo di sapere come siano stati superati i profili di illegittimità della delibera che opera retroattivamente, come sia avvenuta la retribuzione dei punteggi e in particolare come sia stata valutata la strategicità che attribuisce fino a 20 punti per ciascuna posizione che viene assegnata da parte del Sindaco. Detta valutazione dovrebbe essere effettuata in relazione al carattere prioritario, con riferimento al programma politico/amministrativo e ai documenti di programmazione pluriennale. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 4 Sappiamo benissimo come i documenti di programmazione intervengono in questa città. Praticamente si fa dicembre per dicembre, prima era novembre per dicembre, oggi siamo dicembre per dicembre. Chiediamo se sono stati rispettati i principi previsti dal Decreto Legislativo del 27 ottobre 2009 N. 150; se ricorrono le condizioni di cui alla Legge N. 15 del 4 marzo 2009 relative all’erogazione dei premi e delle performance, dove essere ricorrano; se sono stati rispettati i criteri di formazione del premio del risultato, previsti dal contratto nazionale di lavoro dei dirigenti; quali fondi sono stati utilizzati per la costituzione del fondo stesso. PRESIDENTE Sono molte domande ma credo che l’Assessore riesca comunque a rispondere nei 5 minuti previsti. La parola all'Assessore Mura. ASSESSORE MURA Vogliate accettare le scuse per il mio incolpevole ritardo nel rispondere a questa interrogazione, in modo particolare ovviamente io lo chiedo al Consigliere Montesu, ma urgenti, perentori impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano dalla città, perciò mi dispiace davvero tanto non poterle avere risposto prima di oggi. Ho visto che lei, Consigliere Montesu, non ha letto la mozione e volontariamente non entro nella polemica politica, non perché non mi interessi discutere con lei anche di questo, ma perché dalla stesura della sua relazione io avverto una forte tecnicità e di conseguenza mi sembra giusto che io a lei risponda in maniera fortemente tecnica. Politicamente posso dire che quella vena fina politica che lei ha poc’anzi espresso sui ritardi e sulle programmazioni, lei sa che tutte le Amministrazioni, compresa la nostra evidentemente, sono comunque legate a quelle che sono le normative, talvolta urgentissime, che ci vengono poi comunicate nei tempi davvero strettissimi dal Governo e da chi ha questo potere per farlo. Perciò la mia non può che essere, Consigliere Montesu, una risposta davvero fortemente tecnica. Partirei dal provare a spiegare com’è composta la busta paga dei dirigenti e la sua struttura, che con questa qualifica dirigenziale si compone delle seguenti voci: lo stipendio tabellare; la retribuzione individuale di anzianità, ove questa è acquisita; la retribuzione di posizione e l'attribuzione di risultato. La retribuzione di posizione è disciplinata dall'Art. 27 del Contratto nazionale del a cura dell’I.D.N. S.n.c. 5 lavoro, Area dirigenza, del 23/12/1999, che stabilisce: a) gli enti determinano i valori economici della retribuzione di posizione delle funzioni dirigenziali previste dai rispettivi ordinamenti, tenendo conto di parametri connessi alla collocazione nella struttura, alla complessità organizzativa, alle responsabilità gestionali interne ed esterne; b) la retribuzione di posizione è definita - quella che poi sostanzialmente lei discute - per ciascuna funzione dirigenziale nei limiti delle disponibilità delle risorse di cui all'Art. 26, entro i valori annui lordi per tredici mensilità, tra un minimo di 10.443,37 euro e un massimo di 44.013,87 euro, ovviamente sempre normato dal Contratto nazionale e più specificatamente nell'Art. 4, questo dal 2007. Con la nostra deliberazione della Giunta, N. 1 del 10/01/2011, si procedeva alla rideterminazione, con la conseguente pesatura delle posizioni dirigenziali e la modifica delle posizioni dirigenziali, senza intervenire con la conseguente pesatura delle posizioni dirigenziali, risalente questa sì al 2009 e con una metodologia di valutazione elaborata dal nucleo di valutazione nel 2007, che non è quello che è in carica oggi, ed approvata poi nel 2009. Con la deliberazione della Giunta Comunale N. 8 dell'11/01/2012 si procedeva alla ridefinizione della macrostruttura dell'ente, con l'individuazione dei differenti livelli organizzativi apicali, a cui corrispondevano importanti e differenti responsabilità gestionali per i dirigenti. Cioè ogni dirigente aveva ovviamente pesi diversi e responsabilità diverse, anche perché aveva comunque un carico di lavoro diverso. Nella stessa deliberazione si demandava all'organismo di valutazione la pesatura delle posizioni dirigenziali, questo sì, del dottor Bianco, per gli anni 2011 e 2012, alla luce delle modifiche organizzative intervenute in relazione alla complessità e all'ampiezza della struttura diretta, stabilendo nelle more delle graduatorie delle nuove posizioni, di corrispondere ai dirigenti l'indennità di posizione al livello minimo previsto al momento dell'ente e di conguagliare l'indennità percepita dell'anno 2011 sulla base della nuova pesatura. La nuova metodologia per la gradazione delle posizioni dirigenziali è stata elaborata dell'OIV - che poi è l'organo indipendente di valutazione - il cui Presidente è appunto, come dicevo prima, dottor Arturo Bianco ed adottata dalla Giunta Comunale con deliberazione N. 77 del 21 maggio 2013, a seguito delle procedure di concertazione previste e di esame con gli stessi dirigenti. Anche in tale occasione si specificava che tale metodologia sarebbe stata a cura dell’I.D.N. S.n.c. 6 applicata dal 2011 - perciò noi questo lo diciamo. Tale metodologia non è stata impugnata da nessun dirigente, che anzi avrebbe potuto eccepire davanti al giudice di lavoro la circostanza che la retribuzione di posizione non era stata adeguata ai compiti assegnati rispetto alle pesature e rispetto alla nuova designazione della macrostruttura. L'organo indipendente di valutazione è stato coinvolto pienamente nel procedimento della graduatoria delle posizioni dirigenziali, dalla predisposizione della proposta in una metodologia di pesatura delle posizioni e alla sua concreta applicazione con l'effettiva pesatura delle singole posizioni - cioè se n'è proprio occupato l'organismo. Le interpretazioni ritengono che la pesatura delle posizioni dirigenziali non abbia effetto retroattivo, ma che la stessa debba avere decorrenza dal momento in cui l'ente ha adottato la modifica dell'organizzazione. Si ricorda che questa è una tesi ovviamente, in quanto nella materia non vi sono esplicite indicazioni né legislative né contrattuali. L'attribuzione del punteggio è avvenuta sulla base della metodologia approvata e la scheda allegata. Il punteggio relativo alla strategicità, 20 punti a disposizione del Sindaco, non è stato attribuito a nessun dirigente, nonostante il Sindaco ovviamente potesse farlo. Sono stati rispettati i principi previsti dal Decreto Legge 150/2009, in quanto l'indennità è connessa alla valutazione della performance degli stessi. La misura minima per la retribuzione del risultato del precedente fondo è pari al 15% ed è stata rispettata come previsto sempre dall'Art. 28 del contratto nazionale del lavoro. Per la costituzione del fondo si è rispettato quanto stabilito dall'Art. 6 - sempre del Contratto - e la deliberazione di costituzione di fondi per la retribuzione di produzione, risultato approvato con atto N. 88 del 23 aprile 2012. Non ha subito rilievi né da parte del collegio dei revisori dei conti, né dalla Ragioneria Generale dello Stato in sede di presentazione del conto annuale, ove è rendicontata la costituzione ed utilizzo dei fondi nella sessione riservata alla contrattazione decentrata. PRESIDENTE La parola al Consigliere Montesu se vuole replicare. CONSIGLIERE MONTESU Certo, una replica mi sembra quanto mai doverosa. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 7 Dico subito che non sono per niente soddisfatto delle risposte, se così le vogliamo chiamare, perché risposte non ce ne sono state. Gli obiettivi si fissano a marzo normalmente, non c'entrano niente con la storia dei bilanci. Cioè noi potevamo dare - e lei Sindaco poteva fare - entro marzo gli obiettivi ai dirigenti, cosa che non è stata mai fatta. Praticamente li avete dati il 30 dicembre. La delibera comunale N. 77 è del 21 maggio 2013. Lei mi sta parlando del 2008, 2007, 2006; è chiaro che se voi fate una delibera 2013 per il 2007, 2008 o 2009 sono retroattive. Qui stiamo cadendo in pieno nelle osservazioni fatte dal dottor Bianco. Per quanto riguarda gli altri punti di cui non ho avuto nessuna risposta le preannuncio, perché tanto su questo presenteremo una mozione, che sulla questione dei punteggi anche se non sono stati assegnati, quei 20 punti sono un'arma in mano al Sindaco secondo me in maniera impropria. Poi che la usi o non la usi è un altro discorso. Per quanto riguarda i principi generali del Decreto Legislativo del 27 ottobre 2009 N. 150 sullo stato dell'ente, che poteva anche non darli, non mi ha detto niente. Se ricorrono le condizioni della Legge 15 del 4 marzo 2009 relative all'erogazione dei premi e della performance dove essi ricorrano non mi ha risposto Assessore. Le faccio presente che in delibera sono stati portati i premi non di 10.000 ma di 11.000 e il range è tra 11.000 e 45.000. Le faccio anche presente che non mi ha parlato della retribuzione di variabile, ho chiesto se questa retribuzione poteva essere spostata a retribuzione di obiettivo e non mi ha detto niente. Le faccio presente che per contratto nazionale di lavoro dei dirigenti, la retribuzione di risultato dei dirigenti non deve essere inferiore al 25% dell'intero premio. La nostra retribuzione, calcolata con i numeri che avete fatto in delibera, non arriva neanche al 4%. PRESIDENTE Assessore, se vuole può ulteriormente intervenire. ASSESSORE MURA Io credo invece di aver dato delle risposte puntuali e precise. Però, visto che state anticipando una mozione, avremo in quell'occasione modo a cura dell’I.D.N. S.n.c. 8 di discuterne un po' più dettagliatamente del problema, anche perché sarà l'intero Consiglio eventualmente a poterne discutere e non solo io e lei. Riguardo all'unico punto politico che lei ha toccato, cioè questi famosi punti a discrezione del Sindaco, posso dire che nel momento in cui un'Amministrazione è chiamata a governare sceglie ovviamente quelli che sono gli strumenti migliori, secondo la sua visione e secondo il suo modo di eccepire il lavoro dei dirigenti, come organizzare la propria valutazione. Questo è successo. Nessuno si è illuso che a voi poteva andare bene, però l'unica scelta politica che noi abbiamo fatto è stata quella, il fatto che non l'abbia utilizzata non è per non esserne stati in grado, ma è perché abbiamo ritenuto che le valutazioni fatte con la scheda preparata e con l'ausilio del dottor Bianco fosse abbastanza per valutare come sono stati valutati i dirigenti. PRESIDENTE Possiamo passare alla seconda interrogazione, quella del Consigliere Pirisi. IL 30 GIUGNO RIPRENDONO GLI SFRATTI IN CITTÀ'. La parola al Consigliere Pirisi. CONSIGLIERE PIRISI E' mia consuetudine leggere l'interrogazione che ho presentato. "Oggetto: il 30 giugno riprendono gli sfratti in città. Premesso che l'abitazione è un fattore fondamentale per la libera espressione della persona umana e dunque per la sua realizzazione. Tale mancanza risulta così talvolta fattore fallimentare nelle prospettive di crescita ed evoluzione degli individui (giovani!) verso la fase adulta della loro vita. Questo limite investe in particolare le giovani coppie, madri single con figli etc., che non possono realizzarsi mancando appunto loro la disponibilità materiale (economica) a realizzare un investimento per il proprio futuro, essendo la loro condizione ormai sempre più generalmente caratterizzata dalla precarietà che genera precarietà, dando vita ad un circolo vizioso, ovvero all’impossibilità di costruire un futuro concreto. Bisogna stabilire, vista l'importanza e l'urgenza dell'argomento, un indirizzo per una nuova politica della casa e dare risposta alla mobilitazione dei “movimenti” che attraverso la campagna ‘sfratti Zero’ si impegnano in difesa degli sfratti e degli occupanti portando in primo piano le tematiche della precarietà del lavoro e della casa e dei giovani lavoratori, italiani e emigrati. Vista l'importanza dell'argomento si chiede dunque di iniziare a pensare a a cura dell’I.D.N. S.n.c. 9 provvedimenti concreti che intendano porre, se non un freno, perlomeno un argine alla deriva verso cui stiamo lasciando andare le giovani generazioni, ma soprattutto quella generazione di invisibili che sta per perdere il treno della vita. Si sa che solo a Nuoro ci sono circa una trentina di richieste per alloggi di emergenza dovuti a sfratti per morosità. In particolare segnalo il caso di una donna a cui è stato notificato il 30 giugno lo sfratto esecutivo per morosità in un'abitazione privata. La situazione particolare della signora è emblematica e non è l'unica purtroppo, vista la crisi e la precarietà. Considerato che la scorsa legislatura il Consiglio Comunale in data 2/11/2009 ha approvato l'ordine del giorno “delibera N. 70”, con votazione unanime, con cui impegnava la Giunta in sette punti fondamentali ad affrontare l'emergenza abitativa, ricordando a tal fine l'Art. 2 della Costituzione della Repubblica che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nella formazione sociale ove si svolga la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale’; e l'Art. 40 dello Statuto Comunale riguardante i poteri d'ordinanza del Sindaco, in particolare al punto due: ‘il Sindaco, quale ufficiale di Governo, adotta i provvedimenti contingibili ed urgenti emanando ordinanze in materia di sanità, di igiene, di edilizia e di polizia locale, al fine di prevenire ed eliminare i gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, assume in questi casi i poteri e adotta i provvedimenti previsti dalla legge’. Chiedo al Sindaco e alla Giunta come intendono risolvere il grave e urgente problema degli sfratti in generale dell'emergenza abitativa e in particolare dello sfratto del 30 giugno. PRESIDENTE La parola all'Assessore Deiara. ASSESSORE DEIARA Questa risposta avrà due parti, io rispondo per quanto riguarda le politiche abitative in città, non prima di aver ringraziato l'interrogante per aver portato all'attenzione, se pur con un'interrogazione, un problema che sta diventando emergenziale, che è appunto il problema relativo alla casa. Una denuncia, dove dalle righe lette dal Consigliere, si comprende tutta la gravità di un fenomeno che, data la crisi economica che poi è crisi sociale, sta di fatto via via allargandosi e prendendo sempre di mira le fasce poi più deboli. E' una crisi dove il fattore più grave è proprio la mancanza di lavoro, di fatto a cura dell’I.D.N. S.n.c. 10 cancella le prospettive e fa venir meno offendendo la dignità appunto dell'essere umano. Certo è che questa interrogazione non può essere risolutiva del problema, anche perché in cinque minuti non si può trattare un argomento così complesso. Il Consigliere Pirisi, con i suoi intendimenti e con la sua sensibilità va incontro a quella che è la sensibilità della Giunta, dell'Amministrazione e credo dell'intero Consiglio, sul mettere in piedi tutte quelle iniziative utili ad affrontare le emergenze. Il problema casa è uno dei termometri più evidenti che misurano appunto le risultanze di una crisi economica e sociale quale quella che stiamo attraversando. Lo testimoniano gli aumenti di richieste degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, gli aumenti - poi credo lo dirà il collega meglio di me - relativamente alle contribuzioni per aiuti sugli affitti e le richieste di emergenza abitativa. Come Amministrazione Comunale abbiamo intrapreso diverse azioni utili a tamponare, perché purtroppo non si può fermare il fenomeno. Dopo dodici anni abbiamo ripubblicato un bando di edilizia residenziale pubblica, del quale siamo in attesa di capirne gli esiti, che ci darà proprio il termometro del fabbisogno abitativo e quindi delle emergenze presenti in città per misurarne il disagio. I dati ad oggi in nostro possesso sono i dati che si riferiscono al vecchio bando, quello del 2002, dove lei sa quanto me che su 330 domande presentate siamo riusciti a soddisfarne solamente 80. Il patrimonio immobiliare ad oggi in dotazione al Comune di Nuoro presenta un totale di 148 alloggi che gestiamo direttamente, più 76 che lo Stato ha assegnato negli anni 2000 al Comune di Nuoro e che per adesso vengono gestiti direttamente da Area. Abbiamo fatto un lavoro di ricognizione e accertamento e da questo ne è venuto fuori che abbiamo 66 assegnazioni regolari, 43 sono assegnazioni fatte per emergenza abitativa, 15 sono le occupazioni abusive, 3 sono gli alloggi inagibili e sono quelli presenti in località Su Pinu, 21 sono le posizioni da regolarizzare. Da questi numeri si capisce che l'offerta di immobili ad oggi in proprietà al Comune di Nuoro non è utile a soddisfare la grave domanda di emergenza abitativa e di richiesta alloggi presente in città. Siamo intervenuti con politiche di breve, medio e lungo periodo. Le politiche di breve periodo hanno riguardano la verifica degli alloggi, e gli ho dato i dati, una verifica puntuale, anche in collaborazione con la Guardia di Finanza a cura dell’I.D.N. S.n.c. 11 riguardo agli assegnatari e i concessionari degli alloggi di edilizia economica popolare e i nuclei familiari. Consigliere Pirisi così come io non solidarizzo, pur capendone le esigenze, con chi difende gli occupanti, capisco il problema, non ci sarà alcuna tolleranza verso chi risulterà proprietario di altri immobili fuori dal perimetro urbano di Nuoro nella stessa città o che non avrà più le condizioni reddituali o patrimoniali previste dalla Legge 13, che dava diritto allora ad avere un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Questo è un atteggiamento che mira a garantire e a riportare equità e giustizia sociale anche all'interno degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Quando aumenta il bisogno bisogna accertare che questo bisogno sia reale e bisogna fare di tutto perché chi più ha bisogno più abbia attenzioni. Andare a favorire e integrare chi ha occupato abusivamente gli immobili contro chi è stato regolarmente in graduatoria in attesa dell'attribuzione di un alloggio, è un atteggiamento che può generale gravi crisi sociali. Si rischia una guerra fra poveri, questo non può essere consentito. Occorre attivare tutte le iniziative utili... PRESIDENTE Concluda Assessore. ASSESSORE DEIARA Abbiamo ancora previsto, e verrà fatto nell'anno 2014, il bando per la mobilità per poter meglio armonizzare la distribuzione degli alloggi. Sa che oggi ci sono famiglie numerose in alloggi da 40 metri e mononuclei in alloggi da 90 metri. Questo bando garantirà la ridistribuzione delle unità abitative a seconda del reale fabbisogno. Ancora: il patrimonio comunale è un patrimonio particolarmente vetusto, quindi ha bisogno di interventi manutentivi. Stiamo intervenendo anche lì. Gli introiti per cui noi possiamo fare delle manutenzioni e quindi intervenire, sono quelli che ci derivano dagli affitti. Ad oggi abbiamo iniziato la rivalutazione dei canoni degli alloggi che ci consentiranno di recuperare quelle risorse utili a fare gli investimenti necessari. Abbiamo fatto diverse iniziative, chiesto ad AREA interventi di nuova edificazione, io qui ho delle note che ho spedito direttamente, alle quali ancora non ho avuto risposta ma grazie alla sua interrogazione andrò a sollecitare, dove sono stati proposti terreni per la realizzazione di edilizia economica popolare, la rimodulazione del PIA NU07 per il completamento dei piani pilotis. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 12 Offerte ulteriori aree del C6 utili alla realizzazione di alloggi di edilizia economica popolare, che consentirebbero la realizzazione di oltre 100 alloggi. Questo darebbe un grande sollievo al problema casa e al problema in particolare dell'emergenza abitativa. Non dipende da noi, non abbiamo risorse, dipende dalla Regione. Ancora abbiamo in previsione un intervento che è quello utile a favorire i canoni concordati attraverso un accordo con le organizzazioni sindacali, questo consentirà di dar sollievo ad un altro tipo di domanda, che è quella che è fuori per poco i parametri dell'edilizia residenziale pubblica, ma non può accedere al libero mercato proprio perché come condizioni di reddito non riesce ad accedervi. E in più, come lei sa, è in discussione ormai da illo tempore nelle commissioni, un regolamento per poter destinare ulteriori immobili fuori dall'attuazione destinata ad edilizia residenziale pubblica di proprietà dell'Amministrazione comunale da utilizzare come alloggi di emergenza abitativa. PRESIDENTE Il Consigliere Pirisi se vuole può replicare e poi daremo la parola all'Assessore Angioi. Allora diamo altri cinque minuti all'Assessore Angioi. ASSESSORE ANGIOI Ha detto molto bene l'Assessore Deiara riguardo all'analisi della situazione emergenziale degli alloggi. Sarò breve, voglio solo sottolineare l'attivazione del gruppo di lavoro riguardo all'individuazione e ad un report dettagliato che si vuole fare rispetto alla disponibilità degli alloggi. Quindi vi leggo questa nota dove ci sono degli appunti interessanti. Si è riuscita la commissione emergenza abitativa il 25 giugno, in particolare riguarda alla decisione di procedere all'aggiornamento della graduatoria e all'inserimento delle nuove domande entro il mese di settembre prossimo venturo, sotto la regia del dirigente al servizio alla persona, che ha proceduto a definire un gruppo di lavoro tecnico-amministrativo. Il gruppo incaricato ha avviato le procedure per l'aggiornamento della precedente graduatoria relativa all'anno 2012, con 45 istanze, e l'istruttoria completa di nuove richieste che sono di 39 istanze. Al fine dell'attribuzione del punteggio e la predisposizione della graduatoria finale verranno svolti appositi colloqui informativi con le persone interessate. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 13 L'istruttoria di tali istanze si compone di una parte amministrativa relativa alla raccolta e alla documentazione utile a definire i requisiti e di una parte riguardante l'analisi sociale. Il cronoprogramma di questi interventi che avranno una definizione entro il 4 novembre, è stato già avviato il 1° giugno con invi o delle lettere agli interessati sull'emergenza abitativa, il 2 luglio vi è stato lo svolgimento dei colloqui e la raccolta della documentazione e il 3 agosto ci sarà la verifica della documentazione e le eventuali comunicazioni degli interessati e svolgimento di ulteriori colloqui. Il 4 settembre vi sarà la compilazione del quadro riepilogativo individuale, la presentazione nella commissione tecnica amministrativa, l'attribuzione del punteggio da parte della commissione e la predisposizione della graduatoria. Questo è quanto si è fatto con questo lavoro della commissione. Invece un riferimento al caso specifico è questo: in situazioni emergenziali come quella che lei sottolinea nell'interrogazione vi sono state certamente l'attivazione di tutte le procedure da parte degli uffici, e ne abbiamo avuto davvero tante in questi anni, non abbiamo mai lasciato per strada nessuno, contemperando con quelle che sono le difficoltà che vi sono in atto, di natura economica ma anche di natura materiale rispetto all'indisponibilità degli alloggi. E comunque abbiamo sempre trovato una soluzione, pur tra molteplici difficoltà. Ritengo e credo che anche questa volta riusciremo, grazie agli sforzi dei miei collaboratori, della struttura e dell'Amministrazione tutta, e qualora si manifestasse l'attuazione di questo sfratto riusciremo a dare una risposta nel merito al caso. Ribadisco e sottolineo che il caso non è solo ed isolato, vi sono altre situazioni di grave difficoltà che hanno sicuramente la loro particolarità e comunque noi stiamo cercando di dare delle risposte adeguate a tutti. PRESIDENTE La parola al Consigliere Pirisi. CONSIGLIERE PIRISI Sappiamo che quello che riporto nell'interrogazione non è un caso isolato, però è un caso di emergenza che non possiamo lasciare così. Tutti gli sforzi che sta facendo l'Amministrazione, però da un momento all'altro l'ufficiale giudiziario decide e questa signora ce la troviamo per strada. Per quanto riguarda il problema degli occupanti, Assessore Deiara, non è che occupano una casa perché si devono fare uno spuntino; occupano una casa perché hanno dei figli e devono dargli un tetto. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 14 Quindi chiederei di non accanirsi tanto sugli occupanti, bensì di trovare una soluzione al problema, perché non è che noi mandiamo via gli occupanti e poi si crea un problema di ordine pubblico. Nessuno si mette uno contro l'altro, chi è in graduatoria giustamente deve avere la priorità, però chi occupa lo fa per assoluta necessità. Mi preme ricordare anche che io ho fatto una comunicazione qualche mese fa per quanto riguarda l'Art. 5 del Decreto Legge Lupi e Renzi, e voglio ricordare ai due signori che governano questa nazione gli articoli della Costituzione, in particolare: - Art. 2: “riconosce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nella formazione sociale ove si svolge la sua personalità”; - Art. 3: “il diritto alla distribuzione delle risorse e alla fruizione dei servizi sul welfare”; - Art. 16: “ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”; - Art. 32: “diritto alla salute”; - Art. 34: “diritto allo studio”; - “Art. 36, diritto ad una vita libera e dignitosa”. Dico questo perché chi non ha la casa, con l'Art. 5 del nuovo decreto non ha diritto a tutto questo, cioè non è più libero di svolgere la sua vita da cittadino libero. Sono convinto che questa Amministrazione farà tutti gli sforzi, anzi deve fare lo sforzo di dare una dignità in particolare a questa donna e a tutti gli altri trenta cittadini che chiedono un'abitazione. PRESIDENTE Abbiamo terminato con le interrogazioni, passiamo ai punti successivi all'ordine del giorno, naturalmente previo appello. Alle ore 16.35 il SEGRETARIO procede al secondo appello. Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri, dichiara valida e aperta la seduta. PRESIDENTE Sono assenti giustificati i Consiglieri Sanna, Salis, Tupponi, Mustaro, Fadda e gli Assessori Soddu e Lapia. L'Assessore Daga ha la risposta pronta per il Consigliere Manca, che consegna in Presidenza. PUNTO DUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: PROGETTO PER IL CAMBIO DI a cura dell’I.D.N. S.n.c. 15 DESTINAZIONE D’USO DEI LOCALI DELL’ISTITUTO TECNICO AGRARIO “B BRAU” DI NUORO, IN UN CENTRO DIURNO SOCIO SANITARIO PER PERSONE AFFETTE DA AUTISMO E DISTURBI GENERALIZZATI E PERVASIVI DELLO SVILUPPO. Il Consigliere Cottu è uscito per incompatibilità essendo tra i progettisti. Invito l'Assessore Deiara a presentare il punto. ASSESSORE DEIARA Presidente, signor Sindaco, colleghi Assessori e signori Consiglieri, il punto all'ordine del giorno ha ad oggetto il progetto per il cambio di destinazione d’uso dei locali dell’istituto tecnico agrario Brau di Nuoro in centro diurno socio sanitario per persone affette da autismo e disturbi generalizzati e pervasivi dello sviluppo. Su iniziativa della Provincia di Nuoro e dell'associazione ANGSA Sardegna Onlus, viene costituita la fondazione con i requisiti di organizzazione non lucrativa di equità sociale denominata appunto Marreri Onlus. Scopo della fondazione, così come dichiarato dallo statuto, è quello di creare e gestire progetti in ambito sociale e socio-sanitario al fine di offrire servizi alle persone autistiche e con disturbi generalizzati allo sviluppo e alle persone portatrici di handicap in generale. Considerato come in Italia purtroppo le persone affette da questo tipo di patologie sono circa 500/600.000, in Sardegna si stimano intorno alle 10/12.000, e la Provincia di Nuoro circa 1.000/1.200 patologie. E' una sindrome, questa, fortemente disabilitante e necessita, per chi ne è affetto, di un contesto protetto e facilitato. In Sardegna e nella Provincia di Nuoro in particolare non esistono strutture specializzate nel trattamento di questa patologia. L'Amministrazione Provinciale di Nuoro quindi, su proposta del dirigente dell'istituto tecnico agrario Brau di Nuoro, ha deciso insieme alla fondazione Marreri Onlus, all'Associazione ANGSA Sardegna Onlus, come vi ho detto poc'anzi, e con la collaborazione della fondazione Sacra Famiglia di Milano, di realizzare una struttura di eccellenza, sostanzialmente unica in Sardegna, capace di dare risposte articolate alla sempre più impellente necessità di servizi idonei rispetto alle problematiche poste dalle persone affette da disturbi dello spettro autistico e dalle loro famiglie, in un'ottica - questo è fondamentale - di forte integrazione sociale, in grado di stimolare quindi partecipazione più attiva alla vita di relazione e alla comunicazione attraverso l'apprendimento per questi soggetti di abilità sempre più specifiche nelle diverse aree a cura dell’I.D.N. S.n.c. 16 di sviluppo. Il centro di riabilitazione, come avete avuto modo di vedere dagli atti, è situato in Regione Marreri su terreni ed edifici che sono di proprietà della Provincia di Nuoro e fino ad oggi erano utilizzati parzialmente - perché per il tipo di attività didattica fatta dall'istituto agrario Brau solo parzialmente occorreva occuparli - dall'istituto Brau. Le due attività in un'ottica di condivisione possono nel contempo svolgersi assieme, in un'ottica appunto di collaborazione e compatibilmente con lo svolgimento delle due attività. Grazie a questo progetto verrà data l'opportunità a circa 40 utenti che verranno ospitati nel centro diurno, con attività svolte in modalità semiresidenziale di 3 ore al giorno per bambini e adolescenti in età scolare e prescolare ed almeno 6 ore per ragazzi adulti che hanno terminato il ciclo obbligatorio scolastico. L'ottica è quella di garantire la piena integrazione sociale e, dove possibile, provare a dare un inserimento lavorativo a conclusione di questo percorso di riabilitazione. Per poter far sì che le attività abbiano inizio occorre appunto cambiare la destinazione d'uso degli attuali locali. Per questo oggi portiamo all'attenzione del Consiglio la delibera; evito di leggervi il dispositivo, se volete mi limito al deliberato: "Delibera di approvare il progetto presentato dal signor Antonio Ladu in qualità di Presidente della fondazione Marreri Onlus, relativo al cambio di destinazione d'uso dei locali dell'istituto tecnico agrario Brau di Nuoro a centro diurno socio-sanitario per persone affette da autismo e disturbi generalizzati pervasivi dello sviluppo, in agro di Nuoro località Marreri, secondo gli elaborati descritti in premessa ed allegati alla presente, unitamente alla relazione dell'ufficio del 6 maggio 2014 per farne parte integrante e sostanziale". PRESIDENTE Apriamo la discussione sul punto. La parola al Consigliere Muledda. CONSIGLIERE MULEDDA Io ritengo che si sia pervenuti ad affrontare un tema importantissimo per tutta la cittadinanza di Nuoro e per tutta la Provincia di Nuoro ma per tutta la Sardegna. La problematica già individuata dall'Assessore competenze ovviamente non è di poco conto, anzi dà la possibilità probabilmente - caso unico in Sardegna - di collegare due emergenze, quella scolastica e quella dell'istruzione, ad altra emergenza, che è quella in questo caso di tipo patologico, dando la possibilità a dei a cura dell’I.D.N. S.n.c. 17 giovani e comunque a delle persone afflitte da una malattia oltremodo gravosa non solo per se stessi ma anche per le famiglie, di trovare un contesto che possa almeno evitare ciò che purtroppo ogni giorno constatiamo, ovverosia l'isolamento, ovverosia le difficoltà vissute in solitudine dagli interessati e dalle famiglie. I Rossomori ritengono che questa sia un'iniziativa da plaudire e da portare avanti con molta convinzione; che le istituzioni locali la debbano sostenere; che qualora possibile si debba creare un'interazione fra più enti e fra più contesti, sì da poterne garantire l'efficienza, l'efficacia e la ricaduta in termini sociali, in termini di sostegno alle famiglie e di crescita per tutti i soggetti che usufruiranno della stessa struttura. Simili progetti dovrebbero essere presi ad esempio, sia per il fatto che non si dà vita a nessuna improvvisazione ma ci si serve di un'organizzazione che è effettivamente di eccellenza e che consentirà sicuramente un miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi. Per questo ovviamente in sede di dichiarazione di voto mi esprimerò favorevolmente perché penso che altro non si possa fare. PRESIDENTE Interviene il Consigliere Pirisi. CONSIGLIERE PIRISI Mi ha rubato la premessa il Consigliere Muledda, però voglio mettere cinque punti in merito, cioè se ci sono stati degli accordi per quanto riguarda il cambio di destinazione d'uso dei locali. Il primo punto è: l'istituto tecnico Brau è stato informato della proposta del progetto in oggetto? Pertanto ha deliberato in sede di collegio docenti e collegio d'istituto? Quali sono i contenuti di tale delibera? Secondo punto: prima di deliberare a favore della nuova proposta si è presa in considerazione la possibilità di accreditare l'istituto Brau come fattoria sociale, quindi il progetto di riqualificazione d'uso per le superstiti classi del suddetto istituto per salvare il salvabile, garantendo ai legittimi iscritti possibilità di crescita, conoscenza ed esperienza nel campo. Terzo punto: all'interno dell'area agricola rimangono dei locali adibiti ad attività didattiche e curriculari per gli studenti dell'istituto Brau, i mezzi meccanici, i vigneti, i frutteti, vengono gestiti ancora dall'istituto? Quarto punto: le persone affette da autismo interagiranno in qualsiasi modo con gli studenti, gli insegnanti o si porterà avanti un percorso didattico separato? a cura dell’I.D.N. S.n.c. 18 Quinto punto: si è pensato di coinvolgere l'agenzia regionale Laore, che effettua in tutta la Sardegna corsi di fattorie didattiche sociali, certificandone l'uso per l'attività in oggetto? E nel POF dell'istituto - piano offerta formativa - contattando le persone che lavorano lì, c'è questo nuovo cambiamento di destinazione d'uso? PRESIDENTE La parola all'Assessore Deiara. ASSESSORE DEIARA Consigliere Pirisi, lei pone alcune domande alle quali io posso rispondere per la documentazione in mio possesso, altre no perché non solo non ho documentazione in mio possesso, ma sono scelte autonome dell'istituto Brau e sono scelte che possono essere deliberate dalla Provincia e sostanzialmente dall'istituto stesso. Cioè l’istituto tecnico Brau ha deliberato i contenuti della delibera? L’istituto tecnico Brau fa parte della fondazione Onlus Marreri. Ne fa parte come socio fondatore, è presente nell’atto costituivo della Fondazione e ha firmato, insieme al direttore della Provincia quale rappresentante il dottor Delogu, anche il rappresentante legale pro tempore dell’istituto tecnico agrario il professor Francesco Goddi. L’atto è pubblico, se lei vorrà lo lascerò direttamente a disposizione sua e di chi vorrà consultarlo. Per ciò che riguarda le attività, l’istituto agrario utilizza da sempre quella struttura, che ricordo e ribadisco essere di proprietà della Provincia; una struttura sovradimensionata rispetto alle reali esigenze dell’attività didattica deliberata dal Consiglio d’istituto dell’istituto Brau per loro stessa ammissione e con questa operazione si avrà sia una utilizzazione ottimale della struttura con la condivisione, sia – l’ho detto in premessa ma ha fatto bene a darmi la possibilità di ribadirlo – un’interazione fra i 40 soggetti che andranno a fare le attività, affetti dalla patologia di cui oggi si va a descriverne il progetto, e gli stessi studenti, compatibilmente logicamente con le attività che possono essere svolte insieme. Ma la stessa condivisione di ambienti comporterà un’interazione da questo punto di vista. Per quanto riguarda il piano formativo dell’istituto Brau, né io ne sono a conoscenza, perché non dimentichiamoci che stiamo discutendo di un cambio di destinazione d’uso e nell’altro, ma dalla lettura dello statuto della fondazione Marreri e della convenzione, si evince che si integrano perfettamente le due attività e che ciascuna delle due svolgerà appieno le proprie funzioni tenendo le proprie a cura dell’I.D.N. S.n.c. 19 prerogative. PRESIDENTE C’è l’intervento del Consigliere Porcu. CONSIGLIERE PORCU Presidente, signor Sindaco, Assessori e colleghi Consiglieri, l’Assessore con la sua introduzione ha fatto da prete e ha anche cantato messa, ha detto tutto in pratica. Ritengo non ci sia nient’altro da aggiungere in merito all’utilizzo di una struttura che in questa città manca. Mi auguro che questo sia il primo passo per averne delle altre simili e, considerato che l’Assessore ha già detto tutto, a me oggi giova invece ricordare Federico Cappai, un ragazzo autistico di 12 anni che è arrivato a Santiago di Compostela dopo 10 giorni di viaggio, dopo essere partito il 2 luglio da Cagliari. Un primo passo l’abbiamo fatto anche noi verso una malattia che deve essere integrata in questa società. PRESIDENTE Consigliere Pirisi prima ha fatto le domande, ora vuole fare l’intervento? Prego. CONSIGLIERE PIRISI Io ho posto dei quesiti perché abbiamo un deliberato evidentemente incompleto. Se il deliberato fosse stato completo di tutte le cose che ho chiesto evidentemente non ci sarebbero stati problemi. Se lei mi dice “io ho qui”, o “ho lì”, allora... Assessore, quando presenta una delibera ci metta tutto dentro, se è vero quello che sta dicendo. Non è agli atti, io ho solo questa roba qui. Pertanto io le chiederei di ritirare la delibera e di ripresentarcela al completo, non ci sono problemi. PRESIDENTE Se non ci sono altri interventi chiudiamo la discussione e passiamo alle dichiarazioni di voto. La prima dichiarazione di voto vorrei farla io. Come sapete ormai è prassi che io non voto, mi astengo, però vorrei dire due cose su questa delibera e su questa votazione. Intanto è una delibera che soltanto apparentemente è una delibera, dal punto di vista politico, di urbanistica, non è una delibera di Pubblica Istruzione né tanto meno a cura dell’I.D.N. S.n.c. 20 di agricoltura. E’ una delibera di politica sanitaria e, com’è stato chiaro da alcuni interventi che ho sentito, una delibera di politica sanitaria molto importante e il voto del Consiglio Comunale di Nuoro, se sarà favorevole come penso di aver intuito, sarà un ulteriore tassello per dire in maniera chiara che nel nostro territorio è necessaria una struttura che possa dare delle risposte a delle patologie per le quali le risposte sono molto carenti. Ovviamente non è sufficiente avere un centro diurno, è necessario che accanto al centro diurno ci sia uno sviluppo da parte anche dell’Azienda Sanitaria, cioè che l’Azienda Sanitaria di Nuoro possa utilizzare il centro diurno per fare un’attività in questo campo, in questo settore, a tutto tondo. Finora nel panorama regionale non ci sono strutture di questo genere. Recentemente è stata fatta una delibera che azzerava una precedente nella quale veniva identificato un centro analogo a Cagliari, quindi si stanno riscrivendo le norme per poter costituire la rete regionale per questo tipo di patologie. Per cui il voto del Consiglio Comunale di Nuoro assumerà un carattere politico più forte proprio per questo motivo. Io ripeto, continuando nella prassi che ho iniziato salvo alcune rarissime eccezioni, non voterò e mi asterrò, ma il mio sostegno chiaramente c’è sicuramente. Continuiamo con le dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Pintori per il Gruppo Misto. CONSIGLIERE PINTORI Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri e Assessori, sono qui per esprimere il voto favorevole del gruppo misto. Non posso però mancare di ricordare la storia di questo centro importante e indispensabile per questo tipo di problematica. E’ un lavoro che va avanti da tanti anni, è stato un percorso non sempre facile perché gli intoppi, come tutti ben sappiamo, a tutti i livelli non sono mancati e molte volte la burocrazia si impone anche su quella che è la volontà seria e sincera delle persone. A questo proposito voglio ricordare che qualche giorno fa ho firmato una petizione sul “Dopo di noi” e so che questa petizione è andata avanti fino alla Presidenza della Camera dei Deputati con migliaia di firme, in modo tale da risolvere la questione legata al dopo di noi, cioè il futuro dei ragazzi, delle persone colpite da questo tipo di malattia, come per altre, che una volta che vengono a mancare quelli che sono gli affetti familiari diretti, molte volte non trovano dove poter continuare la a cura dell’I.D.N. S.n.c. 21 propria esistenza. E io credo che diventando legge questa esigenza sociale che sicuramente si differenzia proprio come una conquista civile, credo che Nuoro oggi votando questa delibera, pur trattandosi di semplice delibera di variante di una destinazione d’uso, dove il merito di quella che è la finalità di questa iniziativa può anche non interessare, però per il suo alto valore morale credo che Nuoro si metta all’avanguardia proprio perché si dà modo per poter finalmente portare a compimento questo iter. Ovviamente i protagonisti sono stati già ricordati, è stato ricordato il Comune di Nuoro per la parte che gli compete, la Provincia, l’istituto Brau e non ultima la A.S.L., perché ovviamente senza il supporto indispensabile e fondamentale della A.S.L. questo progetto credo che non potesse andare avanti. Voglio dire un’ultima cosa in modo tale che la Giunta e il Sindaco di questo possano anche tener conto per quanto riguarda le strutture e per quanto riguarda il fatto del ruolo, visto che è stato citato, di Laore. Alcuni anni fa ci si è impegnati come Amministrazione Comunale per poter acquisire delle strutture, dei terreni che fanno capo appunto a questo ente, e purtroppo ancora non si è visto il fine di tutto questo. E l’acquisizione di queste strutture, di questi terreni, avevano proprio la finalità di poter dare a queste persone con notevole disagio, per dare continuità al “dopo di noi, avevano appunto questa finalità. Quindi questo potrebbe essere anche un elemento ulteriore per arricchire la città e la cittadinanza e dare nuove speranze alle persone che soffrono. PRESIDENTE La dichiarazione di voto del Consigliere Deiana per il P.D. CONSIGLIERE DEIANA Intervengo in questa fase per annunciare il voto favorevole del gruppo del Partito rispetto a una delibera che ha meramente carattere urbanistico, perché la competenza dell’assemblea è limitata ad approvare la modifica della destinazione d’uso di questa struttura. Tuttavia cogliamo pienamente anche il notevole interesse pubblico che si persegue con la realizzazione di questo centro e credo che sia bene evidenziare e rimarcare come in questo modo questo territorio, questa città si pone all’avanguardia rispetto all’obiettivo di realizzare una struttura che non solo manca nel territorio regionale, ma che soprattutto interviene come misura adeguata a sostegno di soggetti che appunto hanno bisogno di un’azione integrata pubblico/privato, perché a cura dell’I.D.N. S.n.c. 22 anche i loro diritti vengano meglio soddisfatti. Si è evidenziata la fatica di questo percorso ma credo sia importante anche cogliere l’importanza di un’azione sinergica che ha visto e vedrà impegnati, non solo per la realizzazione della struttura ma anche per la sua gestione, soggetti pubblici a diverso livello ma anche formazioni sociali, e questo credo sia un altro aspetto importante. Quindi il Consiglio Comunale con piena consapevolezza e anche con orgoglio partecipa a un processo che ha l’obiettivo di rendere più inclusiva questa nostra città, questo nostro territorio, di assicurare meglio un livello di prestazioni adeguate inerenti ai diritti civili e sociali che in qualche modo rendono più matura e rendono più civile anche la nostra società. Confermo quindi il voto favorevole del gruppo. PRESIDENTE La parola al Consigliere Floris per il Partito Socialista. CONSIGLIERE FLORIS Presidente, signor Sindaco, Assessori, cari Consiglieri, gentile pubblico, inizio il mio brevissimo intervento in dichiarazione di voto ringraziando l’Amministrazione Provinciale e l’Istituto Agrario Brau di Nuoro e l’A.S.L. che insieme sono riusciti a presentare e a concretizzare un’iniziativa che riuscirà a portare a Nuoro il primo centro per inserimento per bambini autistici nel territorio sardo. Questa per me è un’iniziativa che non possiamo non sostenere e di fronte alla delibera ci chiedono di esprimere o di cambiare semplicemente la destinazione d’uso di una porzione di struttura interna al Comune dell’agro di Nuoro, quindi in zona di Marreri. Noi non possiamo che esprimere il voto favorevole a questa richiesta, sostenendo se è possibile anche in futuro con qualsiasi necessità serva per portare avanti questo progetto e questa iniziativa, che deve per forza continuare ad essere in concreto un’azione intelligente, interessante, seria, che possa finalmente dotare una serie di persone che purtroppo soffrono di autismo, di un servizio serio e concreto. PRESIDENTE La parola al Consigliere Saiu per il Popolo della Libertà. CONSIGLIERE SAIU Prendo la parola per esprimere a nome del gruppo che rappresento il voto favorevole alla delibera che, come ha anche lei molto bene ricordato, non è semplicemente un atto di tipo urbanistico ma una scelta in ordine alla politica a cura dell’I.D.N. S.n.c. 23 sanitaria, di questo territorio ma della Regione Sardegna. Credo che sia uno di quegli atti che non si può non votare e che quando in gruppo abbiamo discusso se votare a favore o meno, abbiamo deciso di sostenere perché se ci fossimo stati noi in maggioranza avremmo fatto esattamente la stessa cosa. E siccome un’opposizione responsabile non può tirarsi indietro di fronte a scelte come questa che vanno in una direzione che noi evidentemente condividiamo, a nome del gruppo del P.D.L. esprimo il voto favorevole PRESIDENTE La parola alla Consigliera Chessa per l’Italia dei Valori – Sardegna Pulita. CONSIGLIERA CHESSA Il mio vuole essere un intervento rafforzativo rispetto a quello già fatto dal Presidente del Consiglio, col quale condivido la partecipazione al gruppo dell’Italia dei Valori – Sardegna Pulita, che non può che cogliere questa opportunità di fare un passo avanti verso un’inclusione sociale che è auspicata da tutti noi e che riguarda dei soggetti più deboli che hanno la necessità e l’urgenza di essere accolti dalla nostra società e dalla nostra Amministrazione nella maniera migliore possibile. Per questo penso che dare il consenso a questa destinazione d’uso sia un piccolo passo per andare verso un progresso sociale importante. Perciò dichiaro la mia posizione favorevole e l’approvazione di questa proposta di delibera. PRESIDENTE La parola al Consigliere Muledda per i Rossomori. CONSIGLIERE MULEDDA Esprimo il parere favorevole del gruppo Rossomori e per fare questo però volutamente ho aspettato e non ho utilizzato i termini che userò adesso nel precedente intervento. Lo motivo così: nel 1996 il professor Angel Rivière, professore di psicologia evolutiva presso l’Università Autonoma di Madrid, pubblicava un intervento di questo tenore: «Sono affetto da autismo. Ecco cos’è che mi piacerebbe dirti. Aiutami a capire, organizza per me un mondo strutturato e prevedibile. Non mi parlare troppo né troppo velocemente, usa segnali chiari e semplici. Evita gli ambienti disordinati, rumorosi e iperstimolanti. Imponimi dei limiti: ho bisogno di una guida chiara, comprensibile, strutturata, a cura dell’I.D.N. S.n.c. 24 non dell’anarchia. Non fare troppo affidamento sulle mie apparenti abilità: le mie capacità devono essere valutate oggettivamente. Dammi strumenti alternativi di comunicazione. Sii capace di condividere un piacere con me: ci sono molte più cose che ci possono unire che non dividere. Mostrami il senso di quello che mi chiedi di fare. Rispetta la mia solitudine, ma non troppo: mi piacciono le relazioni tranquille, amo le interazioni quando sono chiare. Non obbligarmi a fare sempre le stesse cose, a rispettare le solite routines: l’autistico sono io, non tu. Analizza le mie motivazioni spontanee: mi piace divertirmi, voglio bene ai miei genitori, sono contento quando riesco a fare le cose bene. I miei atti non sono assurdi, per me hanno una logica: cerca di capirmi. Sii positivo: sostituisci le attività senza senso con attività funzionali. Quando non faccio ciò che mi chiedi, non interpretare che " io non voglio", ma che "non posso" Proponimi attività nelle quali io possa riuscire da solo, aiutami se vuoi insegnarmi cose nuove, ma non esagerare con l’aiuto. Non darmi troppi farmaci». Mi fermo qui. Per tutti questi motivi, credo che sia giusto agevolare al massimo la riuscita di questa iniziativa, incentivarla, incoraggiarla e agevolarla. Il voto dei Rossomori è garantito. PRESIDENTE La parola al Consigliere Selloni. CONSIGLIERE SELLONI Intervengo per annunciare anche il mio voto favorevole e per sottolineare questo grande senso di responsabilità di tutto il Consiglio Comunale. Auspico che ci siano momenti di convergenza come questi anche per tante altre tematiche. PRESIDENTE Se non ci sono altri interventi chiudiamo le dichiarazioni di voto e pongo in votazione il punto due all'ordine del giorno. Esito della votazione: favorevoli 25; contrari 0; astenuti 1. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 25 Votazione: approvato. Passiamo al punto successivo. Chiedo alla vice Presidente Carroni se può venire a sostituirmi. PUNTO TRE ALL'ORDINE DEL GIORNO: AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE PER IL PERIODO 2014/2018. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE. DIRETTIVE IN MERITO ALL’ESPLETAMENTO DELLA GARA. Lo presenta il Sindaco. SINDACO Grazie Presidente, saluto i colleghi Consiglieri e do lettura della delibera. “Affidamento del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2014/2018. Approvazione schema di convenzione. Direttive in merito all’espletamento della gara. PREMESSO che in esecuzione alla delibera consiliare N. 57 in data 26/06/2008, esecutiva ai sensi di legge, è stato affidato in data 16/03/2009 al Banco di Sardegna il servizio di tesoreria comunale per il periodo 2009/2013; RILEVATO che il contratto sopraccitato è scaduto il 16 marzo 2013 ma che all’Art. 19 comma 3 della convenzione è stato previsto l’obbligo per la tesoreria di continuare il servizio alle stesse condizioni per un periodo massimo di mesi 6 dalla scadenza; VISTO il capitolato speciale d’appalto della Regione Autonoma della Sardegna per l’affidamento del servizio di tesoreria regionale, che all’Art. 4 ha previsto l’estensione del servizio di tesoreria regionale su richiesta della Regione anche agli enti locali territoriali; VISTA la nota dell’8/10/2013 con la quale il Sindaco ha richiesto alla Regione Sardegna l’estensione del servizio di tesoreria da parte della banca Unicredit al Comune di Nuoro, in esecuzione dell’Art. 4 del capitolato speciale sopraccitato; RICHIAMATO l’Art. 6 della convenzione stipulata tra la RAS e l’Unicredit Banca, affidatario del servizio di tesoreria regionale, nel quale si specifica che nel caso venga stipulata la convenzione per l’estensione del servizio di tesoreria tra Regione ed enti locali territoriali è in facoltà di Unicredit prevedere che la concessione da parte di Unicredit di eventuali anticipazioni di cassa sia subordinata alla previa valutazione del merito creditizio; CHE con nota del 23/12/2013 Unicredit ha comunicato alla Regione Sardegna e al Comune di Nuoro di volersi avvalere dell’Art. 6 della convenzione sopra richiamata, esprimendo una valutazione negativa sul merito creditizio e quindi di fatto a cura dell’I.D.N. S.n.c. 26 negando la possibilità di concedere anticipazioni di cassa; RITENUTO pertanto che non ricorrono le condizioni ritenute indispensabili per l’adesione alla convenzione stipulata dalla Regione Sardegna con Unicredit per la gestione del servizio in quanto la mancata concessione dell’anticipazione di cassa qualora necessaria - potrebbe pregiudicare gli equilibri di cassa dell’ente; DATO ATTO che si rende necessario procedere a un nuovo affidamento del servizio per la durata di anni 4, dal 2014 al 2018 e nelle more dell’espletamento della gara procedere a una proroga tecnica di sei mesi; RICHIAMATO l’Art. 210 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 N. 267 come da ultimo modificato dall’Art. 13 comma 3 della Legge 12 novembre 2011 N. 183, la quale testualmente recita all’Art. 210, affidamento del servizio di tesoreria: "L’affidamento del servizio viene effettuato mediante le procedure ad evidenza pubblica stabilite nel regolamento di contabilità di ciascun ente, con modalità che rispettino i principi della concorrenza. Qualora ricorrano le condizioni di legge l’ente può procedere, per non più di una volta, al rinnovo del contratto di tesoreria nei confronti del medesimo soggetto. Il rapporto viene regolato in base ad una convenzione deliberata dall’organo consiliare dell’ente”. La convenzione di cui al comma 2 può prevedere l’obbligo per il tesoriere di accettare, su apposita istanza del creditore, crediti pro soluto certificati dall’ente ai sensi del comma 3-bis dell’Art 9 del Decreto Legge 29 novembre 2008, N. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2". RICHIAMATO altresì l’Art. 65 del vigente regolamento comunale di contabilità approvato con propria deliberazione N. 96 il 29/07/1996, esecutivo ai sensi di legge, e successive modificazioni e integrazioni, il quale prevede che l’affidamento del servizio di tesoreria comunale avvenga mediante gara secondo la legislazione vigente in materia di contratti delle Pubbliche Amministrazioni; VISTA inoltre la sentenza del Consiglio di Stato , sezione V del 6 giugno 2011, N. 3377 che qualifica l’affidamento del servizio di tesoreria comunale quale concessione di servizi, in quanto la controprestazione a favore del privato consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio, restando assoggettata alla disciplina del Codice degli Appalti solo nei limiti specificati dell’Art. 30 dello stesso, in base al quale "La scelta del concessionario deve avvenire nel rispetto dei principi desumibili dal Trattato e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di trasparenza, adeguata a cura dell’I.D.N. S.n.c. 27 pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità, previa gara". VISTE le disposizioni che riguardano la tesoreria unica stabilendo la sua estensione fino a tutto il 2014 del regime di tesoreria unica cosiddetta "mista", regolato dall’Art. 7 del Decreto Legislativo N. 279/2097 e l’applicazione del regime di tesoreria unica tradizionale di cui all’Art. 1 della Legge 720/1984 agli enti già assoggettati alla tesoreria unica mista, tra cui figurano gli enti locali; RITENUTO pertanto di configurare il contratto in termini di concessione di servizio ai sensi di quanto in premessa citato; RITENUTO necessario, con il presente provvedimento: - approvare lo schema di convenzione che regola la gestione del servizio; - fornire direttive in merito all'espletamento della gara; VISTO l'allegato schema di convenzione nel quale sono contenute tutte le prescrizioni di carattere giuridico, tecnico ed economico che regolano il servizio, che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale; VISTA la Legge Regionale N. 5 del 7 agosto 2007; VISTO il Decreto Legislativo N. 267/2000; VISTO lo Statuto Comunale; VISTO il vigente regolamento comunale di contabilità; VISTI gli allegati pareri espressi ai sensi dell’Art. 49 del Testo Unico per gli enti locali in ordine alla regolarità tecnica e contabile del dirigente del settore programmazione e gestione risorse per farne parte integrante e sostanziale della presente; SI CHIEDE A questo Consiglio di deliberare: 1) di procedere, per le motivazioni esposte in premessa alle quali integralmente si rinvia, all'affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2014/2018, mediante procedura aperta ad evidenza pubblica e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rinnovabile per uguale periodo qualora ricorrano le condizioni di legge; 2) di approvare, ai sensi dell'Art. 210 del Decreto Legislativo N. 267/2000 lo schema di convenzione per lo svolgimento del servizio di tesoreria per il periodo 2014/2018, che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale; 3) di stabilire che la convenzione potrà subire modifiche e/o integrazioni non sostanziali al fine di migliorarne il contenuto”. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 28 Presidente, il punto 4 della delibera va considerato come cassato. Quindi il punto 4 diventa: “4) di demandare al dirigente del settore programmazione e gestione risorse tutti gli adempimenti necessari per dare esecuzione al presente provvedimento, quali l'approvazione del bando di gara e la nomina della commissione giudicatrice. VICE PRESIDENTE – CONSIGLIERA CARRONI La parola al Consigliere Seddone. CONSIGLIERE SEDDONE Diciamo che questa è una delibera che si aspettava da un po’ di tempo. E’ una sorta di delibera remake di quello che accadde in Consiglio il 3 settembre 2013, quando all’ordine del giorno era previsto sostanzialmente lo stesso identico testo. Per cui diventa interessante, oltre all’analisi della questione nel merito, vedere quali siano le differenze, cosa sia successo in quasi dieci mesi di studio della materia e cosa viene proposto al Consiglio in più o in meno rispetto a quanto accaduto a settembre. E qua abbiamo degli elementi perché nella che discutiamo oggi per la prima volta si fa riferimento alla convenzione regionale, a questa convenzione tra la Regione e l’Unicredit per la tesoreria unica, chiamiamola così, con cui la Regione dava la possibilità di estendere i vantaggi di questa convenzione anche a questa delibera. E’ indicata la nota del Sindaco di richiesta, è indicata la risposta di Unicredit. Quello che - diciamo così - stona o meglio salta all’occhio, sono le date; abbiamo la richiesta del Sindaco fatta a ottobre, l’8 ottobre 2013, quindi un mese dopo rispetto a quando era stata presentata la delibera. Per carità, questo non è un elemento dirimente, diventa dirimente se uno si va a cercare il testo della convenzione e vede che nell’atto stipulato davanti al notaio la data è quella del 25 marzo 2013. Per cui noi abbiamo portato una delibera in aula a settembre dell’anno scorso, prevedendo l’espletamento di una gara con tutti i crismi quando potevamo già chiedere con l’atto di settembre alla Regione di includere, invece l’abbiamo chiesto un mese dopo averla ritirata. Già questo quantomeno non è rassicurante, perché chi ha seguito tutta la vicenda è venuto a conoscenza di un fatto - la convenzione regionale - dopo averla portata a conoscenza del Consiglio, che di per sé non è rassicurante. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 29 Se questa strada era espletabile dapprima l’avremmo avuta nella delibera di settembre, per cui è fuor di dubbio che il Comune ha cercato di percorrere questa strada successivamente al 3 settembre. L’altro aspetto è la risposta di Unicredit. In commissione bilancio noi abbiamo avuto modo di leggere la risposta di Unicredit, che dà una valutazione negativa sul merito del Comune in base alla lettura dei bilanci 2011 e 2012, con riferimento in particolare ai parametri di deficitarietà. Da cui la spiegazione: il Comune è in uno stato, diciamo così, non meritevole perché ha troppi residui passivi, troppi debiti fuori bilancio, ha una difficile circolazione. Questo è quello che dice la nota Unicredit di dicembre. E’ lo stesso un’affermazione che deve far riflettere, per due motivi. Il primo è che noi andiamo a fare una gara dove già uno degli istituti di credito che poteva essere interessato dà una valutazione negativa, per cui bisogna capire cosa faranno anche gli altri istituti di credito davanti a una cosa del genere. Informo i colleghi che nella convenzione allegata alla delibera non c’è un riferimento a un costo. Noi stiamo approvando uno schema di convenzione, diamo mandato di fare una procedura senza sapere effettivamente quanto questa ci costa, che è uno degli aspetti fondamentali, è uno degli aspetti dirimenti. Per cui abbiamo già questo primo elemento di negatività. Secondo: io non ho una gran memoria, però un’affermazione fatta in quest’aula me la ricordo, ed è stata fatta il 25 novembre 2010 quando l’Assessore Daga, illustrando delle variazioni al bilancio, rispondendo mi sembra a una riflessione del Consigliere Montesu, parlava dell’indebitamento dicendo che “la capacità di indebitamento del nostro ente è sufficiente e anzi che i nostri bilanci hanno un rating pari a I6, un rating di fascia alta. Quindi noi - Comune - siamo in grado con le nostre risorse di poter accedere a ulteriori debiti e pagare le rate.” Non ripercorro la storia degli ultimi bilanci, dove siamo andati in una direzione opposta a questo tipo di affermazione. Però mi fa pensare anche questo: che nel 2010 c’è un tipo di riflessione, i nostri bilanci non hanno problemi, e tre anni dopo, dicembre 2013, un importante istituto di credito che ha una convenzione con la Regione, che ha fatto altre convenzioni - io ho trovato altri Comuni, Sinnai, un’Unione dei Comuni che ha fatto la stessa convenzione, per cui non è una cosa che sta rifiutando a tutti, ad alcuni l’hanno fatta. Per cui non è un atteggiamento della banca di rifiutare a prescindere questo a cura dell’I.D.N. S.n.c. 30 tipo di soluzioni. E’ che noi, a dispetto di quello che si diceva nel 2010, non abbiamo un merito sufficiente. E questo è un problema perché nel momento in cui un Assessore a inizio mandato fa un certo tipo di affermazione e poi nei fatti questo non si rileva, e non è che stiamo parlando dei vent’anni successivi, stiamo parlando di quattro anni che in una valutazione dei bilanci è nel pieno range di valutazione di un qualsiasi ciclo. Per cui sentirselo dire dopo quattro anni non è incoraggiante, è uno di quegli strumenti che mi fanno pensare a quello che ho detto in occasione della presentazione del bilancio, a tutti i problemi che ho evidenziato in quella sede e che non sto qua a ripetere. Quello che rimane è la storia di una delibera con questi buchi, con queste incongruenze, con questa gestione dove si vengono a sapere le cose dopo averle presentate al Consiglio. E se il Consiglio il 3 settembre avesse approvato? Se la maggioranza in quel giorno - con un caso più unico che raro - non avesse chiesto il ritiro della delibera, cosa sarebbe successo? Noi avremmo mandato a gara un servizio che solo oggi sappiamo che non era possibile estendere. Ma allora? Senza aver mandato la lettera si sapeva già tutto? Io davvero non riesco a trovare spiegazioni logiche davanti a una cosa del genere, perché non credo che scientemente si sia evitato in ogni modo la strada della Regione. Semplicemente non la si sapeva e questa è di una gravità inaudita, che si faccia una delibera senza avere la minima cognizione di: A) quello che succede attorno al Comune di Nuoro; B) senza avere la cognizione dei vari strumenti. Si è andati direttamente a gara, cosa che facciamo adesso con dieci mesi di ritardo, senza avere una minima idea di quanto ci andrà a costare. Un altro punto: nella presentazione il Sindaco ha detto che è stato cassato il vecchio punto 4, che era relativo alla proroga. Quello che vorrei capire è se eliminando quel punto, che era presente nella precedente versione della delibera, seppur con due mesi in più, cosa operativamente va a succedere perché non si va alla proroga. Nel periodo in cui noi non abbiamo questo range di sei mesi per fare la gara, cosa succede? Il Banco di Sardegna continuerà ad offrire il servizio gratuitamente? Ci sarà un accordo intermedio? a cura dell’I.D.N. S.n.c. 31 La delibera nella versione non emendata con il punto cassato lo rendeva chiaro. Oggi cosa succede se si va a votare la delibera senza quella proroga? Almeno questo riusciamo a definirlo? VICE PRESIDENTE La parola al Consigliere Saiu. CONSIGLIERE SAIU Può il Comune di Nuoro rimanere privo del servizio di tesoreria? Può il Comune di Nuoro rimanere privo del tesoriere? No, non può. Allora oggi il Consiglio Comunale deve votare una delibera che definisce lo schema di un servizio di cui non si può fare a meno. Allora l’atteggiamento a una delibera di questo tipo può essere: accolta in toto respinta in toto. E’ difficile che il Consiglio Comunale sia in grado di modificare un atto di questo tipo. Io ho difficoltà, perdo il filo. Vedo che il Consigliere Pirisi è sempre molto serio quando parla lui, poi quando parlano gli altri si concede a più facile ironia. Lo invito, anche quando parlano persone diverse da lui, a osservare la stessa serietà di quando prende la parola lui, anche perché noi tutti prestiamo sempre molta attenzione, che ci viene richiesta, quando prende la parola il Consigliere Pirisi. Dicevo che l’atto che noi discutiamo oggi in realtà è un atto che non può essere rifiutato dal Consiglio Comunale, nel senso che non possiamo fare a meno del servizio di tesoreria. Possiamo però, come ha fatto correttamente il Consigliere Seddone, intanto ripercorrere la storia della delibera che oggi è in discussione in Consiglio Comunale.... Consigliere Pirisi, posso? Grazie. E la storia di questa delibera è quella che ripercorreva correttamente il Consigliere Seddone: il 3 settembre 2013 arriva una delibera che ha lo stesso oggetto di quello odierno, cioè l’assegnazione dei servizi di tesoreria con la definizione di uno schema di convenzione. Poi viene frettolosamente ritirata durante la seduta e ripresentata dieci mesi dopo. Questo ci dà già la prima indicazione su come un’Amministrazione seria si comporta. Ecco, questo è un modo non serio di comportarsi, perché se una delibera a cura dell’I.D.N. S.n.c. 32 presentata dieci mesi fa viene ripresentata dieci mesi dopo con lo stesso identico contenuto, allora vuol dire che qualcosa non ha funzionato bene. Ce lo diceva, ribadisco, il Consigliere Seddone, con grande puntualità. Qualcuno magari si è accorto dell’esistenza di una convenzione con la Regione per il servizio di tesoreria. Dopo esserci accorti con un po’ di ritardo che c’era anche una convenzione regionale, durante il Consiglio Comunale si decide di ritirare quella delibera. E cosa si fa? Si invia appunto una richiesta di adesione a quella convenzione tra l’istituto Unicredit e la Regione Sardegna. Cosa ci rispondono? Ci fanno i complimenti per i conti del Comune di Nuoro? Ci dicono che l’istituto Unicredit è orgoglioso di accogliere la richiesta di un Comune coi conti in ordine come quello di Nuoro? Ci dice l’istituto Unicredit che finalmente, dopo aver rifiutato tante volte richieste di convenzione, arriva la richiesta da parte di un ente in salute? No, ci dice una cosa diversa. Ci dice che esprimono parere negativo in ordine al merito creditizio della proposta e specificano che questo è determinato dalla volontà dell’istituto di credito di non fare anticipazioni di cassa, anticipazioni che possono essere richieste nell’ipotesi in cui il Comune sia a corto di liquidi. Una situazione che può succedere e che in realtà è anche già successa. Poi gli istituti di credito in questi casi - si parla di anticipazione di cassa nel caso degli enti pubblici, ma lo fanno ugualmente con i soggetti privati - non anticipano fondi gratuitamente, lo fanno sempre verso un corrispettivo. Però nella convenzione tra la Regione e l’istituto Unicredit le condizioni effettivamente sono molto vantaggiose. Però cosa può fare la banca, appunto perché quelle convenzioni sono molto vantaggiose per gli enti locali? Può decidere di rifiutare di arrivare alla convenzione con un Comune che non si trovi in condizioni di grande salute. Noi per quattro anni abbiamo sentito in quest’aula e sui giornali che i conti del Comune di Nuoro erano in ordine, che finalmente si stava andando nella direzione giusta, che l’opposizione o meglio le voci dell’opposizione erano cassandre, si è fatto riferimento ai corvi e al nido di corvi quando i Consiglieri dell’opposizione rappresentavano una situazione sui conti del Comune non proprio rosea. E cosa succede? Succede che nel 2014 un istituto di credito - quindi non l’opposizione, non i corvi, non i corvetti - dice che i conti del Comune non sono in a cura dell’I.D.N. S.n.c. 33 ordine! Dice che i conti del Comune di Nuoro non sono in ordine come qualcuno ci ha raccontato fino a questo momento. Per noi certamente non è una sorpresa, però è un fatto che non può essere valutato positivamente. Il fatto che i conti del Comune non siano in ordine è un costo per i cittadini. Sapete perché è un costo? Perché ovviamente la convenzione imporrà al Comune di Nuoro delle condizioni molto meno vantaggiose di quelle che avrebbe previsto l’accordo con Unicredit, altrimenti non ce ne sarebbe stato bisogno. Cioè: quando un cliente è un cattivo pagatore, di solito la banca tende a farlo pagare di più. E questa è la condizione nella quale si trova oggi il Comune di Nuoro. Cioè il Comune di Nuoro, sulla base di quello che ci dice Unicredit e che ci è stato raccontato anche in commissione bilancio come ricordava il Consigliere Seddone, non è un ente con i conti in salute. Vedo che l’Assessore non concorda con quello che dico. Poi magari, perché spero che prenda la parola non solo per ragioni professionali ma soprattutto in qualità di amministratore e di Assessore al Bilancio, vorrà spiegarmi perché, e mi corregga se sbaglio, questa delibera non è stata firmata dall’Assessore al Bilancio mentre l’identica delibera del settembre 2013 portava la sua firma. Questo non è un aspetto essenziale però magari andrebbe chiarito. Cioè tra le cose che sono cambiate in questi dieci mesi - questa è una di quelle - che è successo? Quindi, per riprendere un altro passaggio del Consigliere Seddone, noi qui forse oggi avremmo dovuto mettere dei limiti al costo che il servizio di tesoreria potrebbe comportare per il Comune di Nuoro e invece non lo facciamo perché nello schema di convenzione, con riferimento agli articoli 15 e 18 se non ricordo male, lo spazio relativo ai costi di questo servizio viene lasciato in bianco, demandando tutto interamente all’offerta economicamente più vantaggiosa e al modo in cui sarà fatto il bando. Quindi di fatto oggi il Consiglio Comunale cosa approva? Approva una convenzione in bianco, approva un atto che è arrivato con dieci mesi di ritardo, il cui percorso è accidentato e i cui costi saranno più gravosi per i cittadini nuoresi. Ora vi aspettate davvero che qualcuno qui dentro vi faccia i complimenti? Vi aspettate davvero che qualcuno possa essere orgoglioso di questo modo di gestire i a cura dell’I.D.N. S.n.c. 34 problemi? Io francamente al posto dell’Assessore al Bilancio e al posto del Sindaco che ha illustrato la delibera avrei provato un fortissimo imbarazzo - e probabilmente lo provano, non voglio presumere che non sia così - perché proprio questa delibera, relativamente a un servizio di cui il Comune di Nuoro non può fare a meno, per la storia, per come si è formata e per quello che costerà ai cittadini, è una delibera certamente imbarazzante. VICE PRESIDENTE La parola al Consigliere Porcu. CONSIGLIERE PORCU Lei, Consigliere Saiu, ha esordito bene: si è fatto la domanda e si è dato anche la risposta. Nel momento in cui in cui dice "può rimanere questa Amministrazione senza tesoreria?", la risposta se l’è data: no. Allora tutti questi giri di parole, tutta questa cronologia degli avvenimenti, tutto questo che lei ha elencato in merito a quella delibera a me preoccupano relativamente poco, per un motivo semplice: perché le banche fanno quel mestiere e sono quelle banche che hanno portato la situazione economica di questa nazione allo stato in cui stiamo. Sono quelle banche che alcuni politici sono riusciti a salvare dando i soldi alle banche, anziché darli all'Amministrazione. Poi sono anche curioso di sapere quali sono quelle Amministrazioni che sono in utile amministrativo. Non è in utile amministrativo neanche lo Stato, che è mano alle banche, e stiamo qui ancora a fare...? Siccome questo è atto – penso – inderogabile, è chiaro che ritengo che debba essere approvato. PRESIDENTE Non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione e passiamo alle dichiarazioni di voto. Prima delle dichiarazioni di voto l’Assessore chiede di intervenire. Quindi la discussione e l’Assessore esprime il parere della Giunta. ASSESSORE DAGA E’ evidente che chi vive in un mondo borghese, ovattato, noioso, e che quindi non si misura costantemente con le problematiche del mondo del lavoro può a cura dell’I.D.N. S.n.c. 35 commettere degli errori, e questo è il caso appunto del Consigliere Saiu. E, siccome al Consigliere Saiu piacciono le citazioni, voglio ricordare cosa diceva Beppe Viola, un giornalista sportivo morto nell’82, anche un simpatico giornalista, sovente faceva delle battute spiritose. “Ciò che mi dà fastidio della gente – sosteneva Beppe Viola – è la mancanza di ignoranza”. Perché la gente sa, la gente conosce tutto. Il Consigliere Saiu conosce tutto e conosce anche evidentemente quelle che sono le dinamiche nella valutazione del merito creditizio degli istituti bancari, forse per riflesso. L’Unicredit non ha detto che i nostri sono dei conti allo sfascio. Non ha i titoli per dare pagelle l’Unicredit, così come non hanno titoli per dare pagelle gli altri istituti di credito. Attribuiscono un rating. Il rating varia a seconda di quelli che sono i criteri di Basilea 2 prima e Basilea 3 oggi. Ed è possibile però, nonostante i vincoli limitativi di Basilea 3 oggi, che gli istituti di credito possano comunque avere un minimo di discrezionalità. Per cui quello che non può andar bene all’Unicredit per accordare la fiducia sugli impieghi - per chi non è tecnico: sull’anticipo di cassa di tesoreria - può magari andar bene a un altro istituto di credito, tant’è che noi abbiamo il Banco di Sardegna. A meno che non si voglia dire in questa sede che il Banco di Sardegna sia un istituto di credito fatto da somari...! Io non me la prendo questa responsabilità. Il Banco di Sardegna ha valutato il merito creditizio del Comune di Nuoro in maniera positiva. L’aveva fatto nel 2010 - ricordava bene il Consigliere Seddone - anche un altro istituto di credito attribuendo, caro Consigliere Seddone, e quindi bisogna contestualizzarlo, in quel momento un rating importante, cosa che non avevano altri enti. Aggiungo, Consigliere Seddone, che alle banche si può dire tutto, come diceva poco fa il Consigliere Porcu, però un minimo di elasticità nella valutazione dei propri clienti ce l’hanno e non sono così catastrofiche, caro Consigliere Seddone, altrimenti non faremmo credito, non daremmo soldi a nessuno. Quando valutiamo un cliente per affidarlo, quindi quando accordiamo la nostra fiducia - perché il rapporto tra cliente e banca è un rapporto fiduciario, lei mi insegna talvolta non siamo così rigidi, soprattutto con gli enti pubblici. Per cui voglio tranquillizzare i Consiglieri e anche la città. Le criticità che ha a cura dell’I.D.N. S.n.c. 36 evidenziato l’Unicredit questa Amministrazione le evidenzia da quattro anni. Mi pare di capire che l’opposizione sia un po’ sorda talvolta. Lo fa da quattro anni e alla criticità di quei bilanci questa Amministrazione ha cercato di trovar sollievo per esempio migliorando quei parametri a cui faceva riferimento l’Unicredit. E nulla toglie oggi che se dovessimo ripresentare la richiesta, magari l’Unicredit potrebbe anche accoglierla. Oppure non accoglierla, sapete perché? Perché il servizio di tesoreria alle banche non conviene perché, pur di accaparrarsi l’indotto – è lì che guadagnano gli istituti di credito – faranno delle condizioni a perdere, caro Consigliere Saiu. E non è detto che ci costerà di più, anzi. La banca guadagna pochissimo sul servizio di tesoreria, ma molto poco. Il guadagno della banca è lo spread che viene applicato sull’Euribor o a tre mesi o a sei mesi e molto spesso quello spread varia da uno 0,80 a un 2%. Sapete mediamente quando applicano le banche? Lo 0,80, che non serve neanche a compensare i costi del personale, i costi di gestione telematica ed informatica. Le banche, nel caso della tesoreria, guadagnano sull’indotto. Cioè il Comune di Nuoro ci può spostare l’accredito degli stipendi dei dipendenti pubblici? Sì. Quei dipendenti pubblici hanno un numero importante? Sì. Possono accendere nuovi mutui? Sì. Possono accendere nuovi finanziamenti? Sì. Accendere nuove carte di credito, bancomat, carte prepagate, assicurazioni sulla macchina, assicurazioni sulla vita? Su questo guadagnano le banche! Poi, caro Consigliere Saiu, la gara è aperta. La domanda è: e se dovessero partecipare gli altri istituti e magari uno di questi si aggiudica la gara? E’ un somaro quello che si aggiudica la gara, chiunque esso sia? I nostri conti sono talmente messi male che non parteciperà nessuna banca? Io dubito. Un’ultima cosa. Per quanto riguarda la mia firma, siccome questa Amministrazione è fatta da persone trasparenti e oneste, per un semplice discorso legato al conflitto di interesse, perché come lei ben sa io sono un funzionario di una banca che potrebbe – uno il condizionale ma per quanto ne so non sarebbe neanche a cura dell’I.D.N. S.n.c. 37 interessata proprio per i motivi legati ai costi – c’è un problema di conflitto di interessi. Non si sa mai che magari qualcuno potrebbe dire un domani: ma probabilmente quella gara è stata influenzata o dall’Assessore Daga oppure dal collega, Assessore e altrettanto funzionario di banca, Mura. PRESIDENTE Passiamo alle dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Saiu per il P.D.L. CONSIGLIERE SAIU Tutte le volte che noi parliamo di bilancio, di numeri, di rendiconti, variazioni, servizi di tesoreria, io vengo travolto dal rimpianto... PRESIDENTE Per favore, lasciamo parlare il Consigliere Saiu senza commenti di nessun genere. CONSIGLIERE SAIU ... dal rimpianto e in un certo senso dal dispiacere nel vedere una risorsa intellettualmente e soprattutto sul piano tecnico del valore dell’Assessore Daga sprecata in questo Consiglio Comunale! Questo perché a sentire lui, la sua esperienza di lavoro quotidiano, la sua conoscenza dei problemi, delle dinamiche e delle teorie generali dell’economia, trovo francamente che le sue capacità siano in questo consesso sprecate. E’ un peccato. Poi però, finito il sogno, Assessore, ci svegliamo. Dopo aver sognato di essere luminari ci svegliamo e scopriamo che Unicredit non vuole fare il tesoriere. Lei ha fatto una serie di domande prima. Ne faccio una semplice a lei: ma allora questi di Unicredit che rinunciano all’accredito degli stipendi dei dipendenti del Comune, che rinunciano al fatto che i dipendenti del Comune possano accendere mutui, sono così cretini?! Lei ci ha detto in sostanza: la vera opportunità per una banca è l’indotto. Questa banca rinuncia: sono cretini, Assessore? Perché di questo stiamo parlando. Lei ha detto: non daremmo dei cretini a quelli del Banco di Sardegna. Le dico io: non vorremmo dare dei cretini a quelli dell’Unicredit! E’ evidente. Ripeto, la valutazione che diede il Banco di Sardegna nel 2010 è una valutazione che va contestualizzata allora. I quattro parametri di deficitarietà che vengono contestati dall’istituto Unicredit stanno lì. Lei ci dice: guardate che i parametri di deficitarietà sono passati da 4 a 3. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 38 Lei se ne vanta, Assessore. Abbiamo avuto modo di discuterne anche in occasione del rendiconto di gestione dell’ultimo Consiglio Comunale. Guardi che aver perso quell’indicatore non è un vantaggio per il Comune di Nuoro, perché, Assessore, l’operazione che abbiamo fatto con i conti del Comune è stata quella di prevedere entrate per 5 milioni di euro, cancellarne per 2 milioni di euro e incassarne per 70 mila. Adesso per quanto lei voglia rifondare la scienza dell’economia mi sembra azzardato anche per lei, Assessore, che comunque credo, dopo questa esperienza di cinque anni al Consiglio Comunale, abbia a pieno diritto titolo ad essere candidato al Nobel. Però lei ha citato prima un giornalista sportivo, Beppe Viola. E quando lei citava Beppe Viola a me veniva in mente un’altra cosa: sa qual è la banca che ha salvato la squadra di serie A nelle condizioni economiche peggiori di tutte e cioè la Roma? Unicredit. Allora le dico, Assessore, per darle la misura di come siano in ordine i conti del Comune, se Unicredit che si è caricata i debiti della Roma e dei Sensi per centinaia di milioni di euro, non è disposto a fare il tesoriere del Comune di Nuoro siamo proprio messi bene! PRESIDENTE La parola al Consigliere Seddone per la dichiarazione di voto di Nuoro Futura. Consigliere Saiu e Assessore Daga, per cortesia facciamo parlare il Consigliere Seddone. CONSIGLIERE SEDDONE Questa è la delibera delle stranezze: abbiamo l’Assessore che non ha presentato la delibera e ha risposto; l’Assessore che parla in dichiarazione di voto senza poter votare... PRESIDENTE No, non parla in dichiarazione di voto, abbiamo detto che parlava a nome della Giunta. CONSIGLIERE SEDDONE No, dopo che lei ha detto che si aprivano le dichiarazioni di voto. Rivediamo il verbale? Dicevo che è una delibera delle stranezze, una delibera dove ci è stato detto: facciamo il bando, magari un altro istituto di credito fa delle valutazioni diverse da Unicredit, per cui abbiamo tutta una serie di aspetti, di tasselli che hanno portato, a cura dell’I.D.N. S.n.c. 39 diciamo così, una delibera che già è nata in maniera poco chiara, che come ha detto l’Assessore Daga avendola firmata a settembre, approvandola all’epoca avremmo avuto il rischio che poteva essere annullata per conflitto d’interessi. Per cui abbiamo tutta una serie di stranezze. Per ultima, io non ho ancora avuto risposta su cosa succede avendo cassato la proroga del servizio al Banco di Sardegna nel momento in cui noi andiamo ad approvare la delibera eliminando quel livello. Per cui lo dica a qualcuno, perché se era stata inserita una proroga di sei mesi nella delibera, è di quattro mesi la delibera precedente, c’era stata sicuramente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO) Sì, c’era sicuramente una ragione per il fatto che quel tipo di proroga era stata inserita. Ora io vorrei conoscere, sempre se è possibile nella nostra onestà, cosa succede a verbale nel momento in cui questo punto è cassato. Io ho ascoltato anche l’intervento del Consigliere Porcu. Il Consigliere Porcu ha ragione: il servizio di tesoreria va garantito, questo è un fatto pacifico. Non condivido la parte, diciamo così, più forte sulle banche, che mi è sembrato un modo un po’ per distrarre il dibattito su altri aspetti, però su quel punto ha ragione. Infatti io su questa delibera, io che sono un’opposizione sorda, ma era l’opposizione sorda che faceva proposte il 2 settembre 2010 sul bilancio chiedendo il controllo interno, l’Amministrazione non ha fatto nulla e ha dovuto aspettare che i revisori nella relazione all’ultimo bilancio lo inserissero come le cose da fare. Questo a dimostrazione che magari l’assurdità sulle proposte viene da un’altra parte, non certo dall’opposizione. Però io, ripeto, come gesto di opposizione responsabile, che crede che il servizio di tesoreria vada comunque garantito, io mi asterrò dalla votazione, ovviamente con tutte le riserve espresse prima. PRESIDENTE Non ci sono altre dichiarazioni di voto. La parola al Sindaco. SINDACO Ovviamente io interverrò in maniera molto meno tecnica ma richiamando solo il buon senso, intanto per dare qualche spiegazione, perché ho sentito il Consigliere Seddone che, sebbene intercalando con qualche mezza risata però l’ho sentito un po’ preoccupato del fatto che il punto 4 fosse cassato. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 40 Volevo semplicemente precisare che il punto 4 è cassato perché non è competenza del Consiglio. E’ materia a cui può provvedere autonomamente il dirigente, per cui mi sembrava assolutamente inopportuno che stesse nel dispositivo della deliberazione. Quindi stia tranquillo, il servizio prosegue. Peraltro viene da fare un’altra precisazione. Si dice che sarebbe drammatico il fatto che uno dei soggetti, un istituto bancario, abbia rinunciato a prestare questo servizio al Comune di Nuoro. Anche questo credo che non preoccupi né me né nessuno tranne lei e qualche altro perché il servizio prosegue senza alcuna interruzione da parte di un istituto bancario sardo, che peraltro lo fa a condizioni assolutamente vantaggiose per l’ente, agli stessi patti e condizioni vigenti dal 2009 al 2013. E siccome peraltro le condizioni attraverso cui tutti i Comuni stanno andando a gara in questa fase sono più vantaggiose rispetto al passato, noi riteniamo abbastanza verosimile che istituti interessati a svolgere il servizio di tesoreria ci siano. Peraltro non riconosciamo ad alcun istituto di credito la patente a dare dei giudizi e dei bollini al nostro bilancio. Le banche fanno il loro mestiere, lo fanno molto bene, probabilmente qualcuno ha concorso all’aggiudicazione della tesoreria in questa Regione o in altre magari a condizioni che oggi si accorge non essere più sostenibili. A questo proposito, ho notato che lei non ha saputo citare tanti Comuni che hanno beneficiato dell’estensione del servizio del tesoriere regionale. Sa perché non ce ne sono? Perché quell’istituto di credito ha difficoltà a sostenere le condizioni con cui si è aggiudicato il bando regionale. Certo, perché quando si va a fare dei ribassi troppo importanti poi è difficile. Un conto è fare la tesoreria regionale, un conto è fare anche quella di Sassari, di Nuoro ed altri. Anzi, le posso dire che vi sono enti e istituzioni della Regione Sardegna, anch’essi pur interni all’ente Regione, che non godono dell’estensione della tesoreria. Le faccio l’esempio dell’ISRE. Anche per l’ISRE non c’è stata l’autorizzazione, e sa per quale motivo? Per le stesse ragioni del Comune di Nuoro. Perché evidentemente sostenere quel tipo di condizioni non è così vantaggioso per quanto riguarda questo istituto bancario. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 41 L’altra cosa che volevo dire è che lei mi meraviglia perché è una persona intelligente e acuta, ma lei dice: dopo quattro anni. Guardi, se lei esce da Nuoro e legge qualche giornale forse si accorgerà che in quattro anni lo stato dei bilanci dei Comuni è cambiato. Se lei segue un po’ le dinamiche quando si parla di patto di stabilità. Io ovviamente non lo dico da tecnico com’è lei. Forse questa cosa se le è arrivata un po’ alle orecchie dovrebbe farle raggiungere la consapevolezza che sì in quattro anni qualcosa è cambiato per i bilanci dei Comuni, fra cui il Comune di Nuoro. Detto questo, però, ad esempio i parametri di deficitarietà a cui fa riferimento Unicredit nel suo parere sono modificati, perché gli indicatori del consuntivo 2013 sono migliori rispetto a quelli del passato. E io quindi credo che ci siano tutte le condizioni per conservare un po’ di ottimismo. PRESIDENTE Pongo in votazione il punto due all'ordine del giorno. Esito della votazione: favorevoli 23; contrari 0; astenuti 4. Votazione: approvato. Pongo in votazione l'immediata esecutività della delibera. Esito della votazione: favorevoli 23; contrari 0; astenuti 4. Votazione: approvata. Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno, che è anche l’ultimo perché per il punto cinque non è stata presentata la documentazione. PUNTO QUATTRO ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DFB – DERIVANTE DA SENTENZA ESECUTIVA DEL GIUDICE DI PACE DI NUORO. RISARCIMENTO DANNI SUBITI IN SEGUITO ALL’URTO DELLA PROPRIA AUTOVETTURA CONTRO UN CANE RANDAGIO. La presenta l’Assessore Daga perché manca l’Assessore Lapia, come ho detto all’inizio. Può anche limitarsi al dispositivo. ASSESSORE DAGA Riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva del Giudice di Pace di Nuoro. Risarcimento danni subiti dal signor M. A. in seguito all’urto della propria autovettura contro un cane randagio. (INTERVENTI FUORI MICROFONO) a cura dell’I.D.N. S.n.c. 42 Do per letto il corpo della delibera e leggo il dispositivo. “Delibera - di riconoscere per quanto in narrativa ai sensi dell’Art. 194 comma 1 lettera A Decreto Legislativo N. 267/2000 il debito derivante dalla sentenza esecutiva resa dal Giudice di Pace di Nuoro N. 314/203 per la complessiva somma di euro 2.011,19, di cui 832,27 a favore del signor Maccioni Antonio per il danno subito e 1.178,92 per le spese legali e accessori di legge; - di dare atto che il debito di euro 2.011,19 verrà finanziato con apposito stanziamento sull’intervento 10.10.808 del bilancio di previsione 2014; - di inviare il presente atto all’organo di revisione contabile; - di dare atto che il rendiconto recante il debito fuori bilancio in argomento verrà presentato alla sezione enti locali della Corte dei Conti per il referto di cui all’Art. 13 del Decreto Legge 22 dicembre 1981 N. 786 convertito dalla Legge 26 febbraio 19892 N. 51; - di inviare il presente atto, unitamente alla sentenza alla Procura della Corte dei Conti per ogni attività prevista dalla legge per quanto di competenza riservandosi di trasmettere eventuali ulteriori atti ritenuti necessari; - di dare mandato al settore ambiente, patrimonio, politiche per la casa e servizi cimiteriali e al settore programmazione e gestione risorse di eseguire il presente provvedimento; - di rendere la presente, stante l’urgenza, immediatamente eseguibile”. PRESIDENTE La parola al Consigliere Porcu. CONSIGLIERE PORCU Il mio intervento è molto critico su questa delibera. E’ molto critico perché capisco tutti quegli avvenimenti che sono accaduti negli anni passati che hanno creato un debito fuori bilancio. Ci siamo ripromessi in quest’Amministrazione, visti i vecchi debiti fuori bilancio, di cambiare rotta, di trattarli diversamente. Ora qui stiamo andando a spendere... qualcuno dirà: ma sono solo 2.000 euro! No, non sono solo 2.000 euro, è quasi il triplo di quello che avremmo dovuto pagare nel momento in cui è successo tutto ciò, perché il danno era di 780 euro, che poteva anche essere transatto in quel periodo senza addivenire a 2.000 euro, comprensivi di spese legali, comprensivi di atti che questa Amministrazione ha fatto in tre anni per arrivare a tutto ciò, anche perché si sa bene che i cani randagi sono a cura dell’I.D.N. S.n.c. 43 dell'Amministrazione. Quindi gli uffici dovrebbero conoscerlo questo, anche perché questa Amministrazione nelle pieghe del bilancio spende 100.000 per i cani randagi che sono ricoverati in una struttura che è fuori da questo Comune. E su questo mi riserverò di portare alcuni dati proprio su quella struttura, considerato che ogni anno l’Amministrazione spende più per i cani randagi, che devono essere tutelati non i cani randagi ma gli animali, piuttosto che utilizzare quei 100.000 euro magari sull’università con i miseri 25.000 euro. Effettivamente facendo i calcoli, da quello che ho potuto vedere, in pratica quest’Amministrazione secondo quell’importo possiede 500 cani nella comunità di Macomer e volevo sapere qual era la struttura che a livello provinciale... un canile che tiene 500 cani. 500 cani non ci sono neanche in tutte le campagne di Nuoro. O sun anzande, come nel canile, quando invece dovrebbero fare tutt’altra azione, oppure non so dove sono andati. Ecco, chiedo quindi che la Giunta si faccia anche carico di verificare, perché io su questo argomento, sul randagismo e soprattutto su quei costi proporrò un ordine del giorno prima del bilancio. Perché non è più tollerabile che si possa prevedere una tale somma magari senza verificare in loco effettivamente quali sono i nostri cani randagi, se sono provvisti di collarino, di microchip o quant’altro, di quanto prevede la normativa regionale. Io questa delibera comunque non la voto. PRESIDENTE La parola al Consigliere Saiu. CONSIGLIERE SAIU Sulla delibera in discussione l’intervento che andrò a svolgere si sviluppa su due elementi. Il primo è quello formale, intanto invitando l’Assessore a ritirare il punto tre del deliberato, perché si dice di inviare il presente atto all’organo di revisione contabile. Se noi giriamo pagina, ci rendiamo conto che c’è già il parere del revisore dei conti. Questo sicuramente è una distrazione che è sfuggita a chi magari, compilando la delibera, ha fatto riferimento alla vecchia disciplina. Cioè a dire: visto che c’è già il parere, non è che il Consiglio Comunale delibera a cura dell’I.D.N. S.n.c. 44 di inviare l’atto all’organo di revisione contabile. Era già inviato, c’è già il parere. Secondo elemento, sempre di tipo formale. Si fa riferimento all’intervento 10.10.808 su cui verranno reperite le risorse per il pagamento del debito di 2.100 euro. E si fa riferimento al bilancio di previsione 2014. Magari ero distratto, però a me pare che il bilancio di previsione 2014 noi non l’abbiamo approvato. Allora questo intervento 10.10.808 farà riferimento a qualcos’altro, che sia il PEG, che sia un bilancio provvisorio approvato dalla Giunta, non lo so. Certamente non è il bilancio di previsione che questo Consiglio Comunale non ha approvato. Queste sono le due valutazioni sul piano tecnico legate alla delibera. Sul merito, invece, parto da quanto diceva il Consigliere Porcu, cioè valutiamo che il Consiglio Comunale oggi delibera di riconoscere un debito di 2.011,19 euro così composto: 787 euro di risarcimento del danno, 1.178,92 euro per spese legali, 45,27 euro per interessi. Cioè stiamo pagando più spese legali che non danno. Io su questo aspetto evidentemente rifletterei. Infine, sulla gestione del fenomeno del randagismo. Se non ricordo male, il canile presso cui sono custoditi e accuditi i cani randagi che vengono accalappiati nel territorio del Comune di Nuoro si trova a Macomer. Confrontando i costi del mantenimento dei cani con invece il numero di cani accalappiati che risulta dalla delibera A.S.L. perché, mi corregga Presidente, lei in questo senso credo che sia più preparato di me, il compito di accalappiare i cani è della A.S.L. PRESIDENTE La A.S.L. partecipa al procedimento. CONSIGLIERE SAIU Diciamo così: nella delibera A.S.L. relativa ai costi del servizio di cattura dei cani randagi, poche decine sul territorio della A.S.L., rispetto invece alle centinaia, molte centinaia di cani ricoverati presso il canile effettivamente qualche perplessità sorge, anche perché l’elevato numero di cani comporta un costo a carico del bilancio e dunque dei cittadini. Quindi aspetto con fiducia l’iniziativa del Consigliere Porcu per contribuire attraverso questa indicazione, cioè il notevolissimo squilibrio che c’è da un lato fra i dati A.S.L. sulla cattura dei cani e dall’altro sulla loro custodia, a meno che non a cura dell’I.D.N. S.n.c. 45 diciamo che i cani che vengono catturati nel Comune di Nuoro siano i più longevi d’Italia. Ma magari qualcuno, ripeto, ce lo spiegherà. Quindi ribadisco quanto detto nel corso dell’intervento chiedendo la correzione del deliberato, la precisazione sull’intervento a cui si fa riferimento, in particolare del bilancio di previsione che non è stato approvato e ribadendo ancora una volta che il Consiglio Comunale di Nuoro approva un debito di 2.011,19 euro per un risarcimento di 787 euro. PRESIDENTE Non ci sono altri interventi, quindi chiudiamo la discussione. La parola all'Assessore Daga. ASSESSORE DAGA Sì, in effetti per quanto riguarda il bilancio di previsione va aggiunta la postilla che è in corso di predisposizione. PRESIDENTE Per quanto riguarda di inviare l’atto a...? ASSESSORE DAGA Siccome siamo in esercizio provvisorio, comunque quelle somme ci sono. E’ corretto, giusto? Poi in effetti il parere dei revisori è già allegato per cui si potrebbe cassare quel passaggio, ma per quanto riguarda il bilancio di previsione è in fase di predisposizione e si potrebbe aggiungere questo. Sì, la sua osservazione è corretta. Le pre-notule o anche le notule che arrivano qua sono formulate in base a un tariffario nazionale. E’ corretta la sua osservazione. PRESIDENTE Quindi Pongo in votazione il punto quattro all'ordine del giorno con le precisazioni dell’Assessore Daga. Esito della votazione: presenti 16; votanti 14; favorevoli 14; contrari 0; astenuti 0. Votazione: approvato. Pongo in votazione l’immediata esecutività della delibera. Esito della votazione: presenti 16; votanti 14; favorevoli 14; contrari 0; astenuti 0. Votazione: approvata. Il punto successivo, non essendo stati presentati gli atti, come ho detto prima non viene discusso e viene rinviato. LA SEDUTA E' SCIOLTA a cura dell’I.D.N. S.n.c. 46
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