Documento del Consiglio di Classe - Istituto Scolastico don Carlo

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI - CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5 SEZIONE B
Documento del Consiglio di Classe
15 maggio 2014
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VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DELLA 5^ SCIENTIFICO SEZ. B, 14 MAGGIO 2014
Il giorno 14 maggio 2014, alle ore 17.00 si riunisce nella classe quinta liceo scientifico sez. A il
Consiglio di Classe della quinta scientifico sezione B per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.:
verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame,
come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M.
n. 43 dell’11/4/2002.
Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Coordinatore didattico ed educativo, prof.
Francesco Viganò, funge da segretario la prof.ssa Marina Fumagalli
Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno
scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un
piano di lavoro precedentemente formulato; il Coordinatore di Classe, professoressa Marina
Fumagalli, ha curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe
hanno già avuto modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni
in merito.
La Professoressa Marina Fumagalli dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono
di comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il
Documento all’unanimità.
Il Coordinatore didattico ed educativo incarica il segretario di curare che una copia sia posta
agli atti della scuola, una copia sia inviata via email ad ogni alunno e ad ogni insegnante, il testo
completo sia inserito sul sito della scuola ed infine un quantitativo di copie cartacee sia depositato
in segreteria per chiunque ne facesse richiesta.
La seduta viene tolta alle ore 18.00.
Letto, approvato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO
Prof.ssa Marina Fumagalli
IL PRESIDENTE
prof. Francesco Viganò
I DOCENTI
Marina Fumagalli, italiano
___________________________________________
Diletta Redaelli, latino
___________________________________________
Stefania Pagnussat, inglese
___________________________________________
Gianni Bianchi, storia e filosofia
___________________________________________
Silvia Sommaruga, scienze
___________________________________________
Paola Balzarotti, matematica
___________________________________________
Paola Balzarotti, fisica
___________________________________________
Rita Tagliabue, disegno e storia dell’arte
___________________________________________
Elizabeth Esteves
___________________________________________
Chiara Borgonovo, educazione fisica
___________________________________________
Alfonso Villa, educazione fisica
___________________________________________
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Villa don Ottavio, religione
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INDICE
Parte generale
Presentazione della classe e del Consiglio di Classe
Obiettivi e Metodi
Profilo della classe
Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di Classe
Terza prova
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Attività realizzate
Strumentazioni messe a disposizione della scuola
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5
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11
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16
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Italiano
Lingua e letteratura latina
Lingua e letteratura inglese
Storia ed Educazione civica
Filosofia
Scienze della Terra
Matematica
Fisica
Disegno e storia dell’arte
Educazione Fisica maschile
Educazione Fisica femminile
Religione
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44
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49
51
Allegato 3: Programmi effettivamente svolti:
Italiano
Lingua e letteratura latina
Lingua e letteratura inglese
Storia ed Educazione civica
Filosofia
Scienze della Terra
Matematica
Fisica
Disegno e storia dell’arte
Educazione Fisica femminile
Educazione Fisica maschile
Religione
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52
58
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80
82
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Allegati
Allegato 1: Testi delle terze prove assegnate
Prova del 9/12/2014
Prova del 30/4/2014
Allegato 2: Relazioni personali dei docenti
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LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B
Documento del Consiglio di Classe
Presentazione della classe e del Consiglio di Classe
La classe attuale è composta da 19 studenti, di cui 17 provengono dal gruppo classe
costituitosi il primo anno di frequenza al liceo.
In prima liceo la classe contava ad inizio anno 21 alunni, due non sono stati ammessi alla
classe seconda e un alunno si è trasferito ad altro istituto.
In seconda liceo si inseriscono 4 nuovi alunni. Al termine degli scrutini finali di seconda
liceo uno studente viene respinto, mentre un altro studente si trasferisce in un altro istituto.
In terza liceo si inseriscono tre nuovi elementi:
Gli scrutini finali di terza liceo vedono la promozione di 17 studenti, sei con sospensione del
giudizio a settembre. Due alunni, invece, non vengono ammessi alla classe quarta.
In quarta liceo due elementi si trasferiscono ad altra scuola.
Negli scrutini finali risultano promossi 12 studenti, 6 con sospensione del giudizio a
settembre, mentre due alunni non vengono ammessi alla classe successiva.
Dalla presentazione risulta che la composizione della classe stessa è stata sufficientemente
omogenea nel suo zoccolo duro.
Al termine sia del terzo sia del quarto anno il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato corsi
di recupero estivi per gli studenti che presentavano difficoltà nel percorso di apprendimento durante
l’anno scolastico: nel mese di luglio corsi personalizzati tenuti da docenti esterni, a settembre corsi
collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe.
Per gli alunni che mostravano particolari difficoltà di apprendimento sono stati, inoltre,
attivati percorsi individuali pomeridiani paralleli al lavoro mattutino, tenuti dai docenti stessi o da
docenti esterni al Consiglio di Classe, ma coordinati dal docente di materia su direttiva del
Consiglio di Classe.
-Per l’alunna Federica Cassina è stato predisposto, a partire da questo ultimo quinto anno di liceo,
un PDP (piano didattico personalizzato), la cui documentazione è depositata agli atti della scuola.
La composizione del Consiglio di Classe, per quanto si riferisce alla componente docenti, ha subito
variazioni nel triennio in Italiano, Scienze, Fisica e Religione.
Obiettivi e metodi
Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di
una capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di
realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri
delle discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e
studenti. La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che,
nell’intreccio storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la
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formazione di un pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito
scolastico.
Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in
termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree
disciplinari collegate.
Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro,
espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal
docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione
della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende
per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina.
Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida
l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare
cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d)
l’esposizione; e) l’argomentazione.
Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole
discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema,
i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e
verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per
consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone.
Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di
apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione
della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3)
l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato
quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il
dialogo docente/studente; 5) la produzione personale.
Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è
nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il
docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto,
configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in
esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da
altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel
loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del
metodo precipui delle discipline.
Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa,
di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica
mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse
hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno
cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno
rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione.
Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino
adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe
- lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di
percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio,
hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con
forme diverse: dal tutor pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più carenti; al
recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata.
Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di
percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della
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attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un
atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal
docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche
come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale
significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale.
Profilo della classe
All’inizio del triennio la classe mostrava, almeno in alcuni suoi elementi, un certo interesse
nell’aprirsi alla proposta culturale delle diverse discipline, cui però – come già avvenuto nel corso
del biennio – non corrispondeva ancora, nella maggioranza degli alunni, una adeguata e diffusa
capacità e continuità di lavoro. A seguito di ciò non mancavano difficoltà di diverso tipo: in
particolare, numerosi ragazzi, pur possedendo una buona capacità di comprensione, manifestavano
una evidente resistenza nel dedicare un tempo adeguato alla conoscenza analitica dei contenuti
necessari ad un cammino di comprensione realmente efficace. In diversi elementi si manifestava
quindi anche una difficoltà a raggiungere un’adeguata conoscenza dei contenuti o una sufficiente
capacità sintetica in alcune materie. Tale diffusa resistenza ad un adeguato livello di impegno
personale ha reso il percorso di terza piuttosto difficoltoso: a testimonianza di ciò, vedasi il
significativo numero di studenti bocciati o promossi con sospensione del giudizio a settembre.
Tali difficoltà si sono progressivamente appianate in parte solo nel corso del quarto anno liceale. Gli
alunni in difficoltà hanno recuperato nella quasi totalità le conoscenze di base ed alcune competenze
fondamentali. Tale recupero è stato dovuto soprattutto ad un lavoro in classe più consapevole ed
omogeneo nel tempo e ad un maggior livello di impegno personale nello studio domestico,
accompagnato, in alcuni studenti, da un crescente clima di apertura e di fiducia verso la proposta
educativa che veniva indicata.
Vi è stato dunque un qualche incremento della capacità di studio personale e di rielaborazione
critica del percorso effettuato nell’ora di lezione, anche se tale percorso di maturazione non ha visto
protagonista la totalità della classe. Esso ha consentito una chiusura sostanzialmente positiva del
lavoro di quarta, con il potenziamento raggiunto da alcuni alunni delle loro capacità e del loro
bagaglio di conoscenze ed il conseguimento da parte degli elementi più in difficoltà di conoscenze e
abilità sufficienti nella maggior parte delle discipline.
Il percorso di quinta è stato complessivamente più omogeneo: la classe ha seguito in maniera
generalmente più costruttiva il percorso del lavoro mattutino; a ciò si è unita una costanza
abbastanza diffusa nello svolgere personalmente un’adeguata ripresa dei contenuti proposti.
Permangono alcune difficoltà in quegli elementi che non hanno retto la costanza del lavoro
personale nella conoscenza dei contenuti in tutte le discipline, ma in complesso vari alunni hanno
collaborato a creare un clima di lavoro comune proficuo e non privo di spunti interessanti e
significativi.
A fronte di questo cammino, la classe arriva all’esame di stato con alcuni elementi in difficoltà in
alcune discipline, con un bagaglio di conoscenze e capacità complessivamente adeguato e con
capacità di lavoro positiva, pur presentando valutazioni molto diverse da studente a studente e da
disciplina a disciplina.
Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno
rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò
dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è
sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La
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valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. E’ chiaro che, nel descrivere le
ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es.
indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto
unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri.
Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così
intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza
rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una
singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la
misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero
l’individuazione di un trend di apprendimento.
Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur
riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono
presentati in forma unitaria e si intendono modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se
analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla
valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri
indicatori, fra i quali individuiamo:
- la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente
- l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro
- la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle
diverse discipline proposte.
Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori:
- la quantità del possesso di informazioni
- la capacità di uso degli strumenti
- la consapevolezza di percorso
- l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità
- l’elaborazione personale
- la significativa produzione culturale
L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri:
voto 2
assoluta mancanza di informazioni.
voto 3
insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che
attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità
di uso degli strumenti propri della disciplina.
voto 4
chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata
da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato.
voto 5
insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che
tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza
in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da
errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro.
voto 6
sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate
con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la
coerenza del lavoro presentato.
voto 7
sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con
consapevolezza del percorso e degli strumenti.
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voto 8
evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo
possesso delle conoscenze e di una spiccata capacità di gestire con consapevolezza i
percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella
restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre
accenti nuovi rispetto al lavoro comune.
voto 9
capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie
al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e
documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica.
voto 10
le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da
permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro
di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, alla
luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa.
Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di classe
- tema o composizione scritta
- problema
- compito breve di definizione di termini e concetti
- interrogazione scritta con domanda su tema ampio
- prove scritte di traduzione
- brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico
- relazioni scritte su esperienze di laboratorio
- colloquio orale
- breve esposizione su contenuti dei programmi
Terza prova
La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto
dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del
metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse
discipline.
Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del
Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza
raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8
a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n.
520 e dal D.M.del 20/11/2000).
Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del
Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica, hanno indirizzato il
Consiglio a sottoporre alla classe tali prove a partire dal mese di dicembre in modo scadenzato
perché tutte le discipline potessero contribuire appieno alla loro preparazione. Sono state proposte a
rotazione tutte le materie. La prima è stata assegnata e svolta in data 2/12/2011; la seconda il
04/04/2011. La modalità scelta di costruzione di queste prove è tale per cui ogni disciplina ha
formulato, a partire dal programma svolto due o tre domande aventi due specifiche caratteristiche:
una di tipo analitico (eventualmente suddivisa in alcuni sotto-quesiti specifici) e l’altra di tipo
sintetico. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state
assegnate un numero massimo totale di 25 righe.
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Al fine di una maggior semplificazione all’atto della valutazione, il Consiglio si è orientato
ad assegnare un punteggio equivalente alle domande poste in ciascuna disciplina, a lasciare espresso
in termini di frazione ogni punteggio nella singola disciplina interessata alla prova e a esprimere un
punteggio conclusivo calcolato mediante la media aritmetica e corretto in intero mediante la
maggior vicinanza (per esempio se la media è data dal numero 13,α allora il punteggio conclusivo è
13 se 0 ≤ α < 5, diversamente è 14).
I criteri per la valutazione di queste prove sono stati espressi preventivamente allo
svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione comune a tutte le discipline.
Ogni docente, in base al testo della prova, elabora una griglia di correzione particolare riguardante il
contenuto. In particolare il Consiglio si è attenuto a questi criteri:
a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal
docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del
linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la
correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera;
b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si
possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non
superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione
ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale
nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti
siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste.
La griglia di correzione della terza prova comune alle discipline, viene riportata di seguito.
GRIGLIA DI CORREZIONE PER LA TERZA PROVA
MATERIA …………………………………………
CANDIDATO ………………………………………………………………..
Punteggio
in
quindicesimi
Gravi carenze nella conoscenza dei contenuti
1-4
Contenuti decisamente errati. Modesta pertinenza all’argomento. Esposizione
disorganica
Conoscenze incomplete, presenza di errori anche significativi.
Argomentazioni non sempre pertinenti. Esposizione poco ordinata.
Conoscenze sommarie. Argomentazioni a volte non pertinenti. Competenze
linguistiche limitatamente appropriate. Esposizione abbastanza ordinata.
Conoscenze sufficientemente esaurienti ed espresse in modo linguisticamente
accettabile. Sufficiente pertinenza all’argomento.
Conoscenze nel complesso esaurienti, espresse in linguaggio sufficientemente
chiaro. Pertinenza accettabile all’argomento.
Conoscenze esaurienti nell’esplicitazione di alcuni argomenti ed espresse in
modo linguisticamente chiaro. Pertinenza complessiva all’argomento.
Conoscenze esaurienti ed espresse, almeno in parte, in modo linguisticamente
preciso. Chiara pertinenza all’argomento. Esposizione strutturata.
Conoscenze articolate. Buona pertinenza concettuale e sicure competenze
linguistiche. Organizzazione articolata dell’argomento.
Conoscenze pienamente rispondenti ai concetti chiave. Chiaro sviluppo
concettuale. Organizzazione articolata dell’argomento che evidenzia una
visione sintetica apprezzabile. Sicure competenze linguistiche
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5-6
7-8
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Punteggio
attribuito
Nella formulazione delle domande e nella valutazione delle risposte i docenti hanno tenuto in
considerazione la conoscenza, la comprensione e il corretto impiego dei contenuti presenti nei libri
di testo o esposti durante le lezioni. La valutazione in quindicesimi è stata effettuata nel modo
seguente: le domande di ciascuna disciplina hanno ricevuto un punteggio in quindicesimi; dai
punteggi parziali è stata poi effettuata una media arrotondata all’unità superiore. Tale media è stata
considerata il punteggio della prova.
Per ciascuna di queste prove il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore, al fine di
consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per
rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura
globale o per eventuali correzioni da apportare.
Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di queste prove per la
valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in
quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità.
Si allegano i testi delle prove assegnate (Allegato n. 1).
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Credito scolastico
Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe
della Quinta B utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo
alunno:
1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia
per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in
oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda.
2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative.
3) I crediti formativi.
Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore.
Credito formativo
Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe
della Quinta B utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di
esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire
ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa.
Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo
di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i
contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro
concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà
conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo
all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti
e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e
culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali,
artistici-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport.
Si terrà conto delle esperienze compiute negli ultimi tre anni.
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ATTIVITÀ REALIZZATE
Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale
grazie ad alcune attività extracurricolari, alcune programmate per tutta la classe e nelle ore della
mattina, altre alle quali hanno liberamente aderito.
Italiano
Uscita didattica del mattino per partecipare allo spettacolo “Le operette morali” di Giacomo
Leopardi, presso il Teatro Manzoni di Monza, in data 3 dicembre 2013
Inglese
Giovedì 10 aprile uscita serale per assistere allo spettacolo "L'Importanza di Chiamarsi Ernesto" al
Teatro Manzoni di Monza in lingua italiana, con la compagnia teatrale del Teatro Stabile di
Calabria diretta da Geppy Gleijeses.
Filosofia
Relazione incontro Alexandr Filonenko
Il giorno 5-10 le classi quinte del liceo don Gnocchi hanno incontrato il prof. Alexandr Filonenko, ,
Docente di Filosofia all'Università Nazionale di Char'kov, Ucraina.
L’incontro ha mostrato l’evoluzione culturale dell’ex blocco sovietico che è passato dall’osservanza
marxista al confronto culturale e sociale con il mondo occidentale a partire dal 1989.
In questa parabola di cambiamento, la vicenda personale del relatore ha attraversato dapprima
l’adesione entusiasta all’ideologia marxista e alla sua promessa di cambiamento fattuale e interiore
per l’uomo per approdare, quindi, a un ripensamento critico della stessa ideologia e all’apertura alla
tradizione filosofica e culturale classico-medievale dell’Occidente.
Da questo incontro è maturata, oltre che la conversione personale del relatore alla fede ortodossa,
una nozione di ragione come apertura al mondo nella sua totalità, che interroga la vita di ogni uomo
sulle ragioni ultime del vivere e del relazionarsi.
Si tratta di una razionalità in polemica con la riduzione scientista del problema del vero, che non
teme di accettare l’evidenza come tale, pur nell’impossibilità di padroneggiare pienamente
contenuti e fondamenti del mondo dell’esperienza
Preparazione al test di ammissione alla facolta’ di ingegneria
Del politecnico di milano
Nei mesi di febbraio e marzo 2014, gli insegnanti di matematica e fisica del liceo don Carlo
Gnocchi hanno tenuto 5 incontri in preparazione al test di ammissione alla facoltà di Ingegneria del
Politecnico di Milano. A seguito di questo corso gli alunni possono accedere ad una sessione
anticipata e riservata del test di ammissione alle facoltà di ingegneria.
Il corso verte esclusivamente sulla Sezione di Matematica e sulla sezione di fisica del test.
All’interno del corso sono state somministrate alcune prove di simulazione e sono state poi corrette
insieme prendendo spunto da esse per ripassare i contenuti o per trattare ciò che eventualmente
fosse stato sviluppato solo in parte nei programmi curricolari.
I ragazzi si sono poi esercitati individualmente con prove di simulazione delle altre Sezioni del test,
direttamente fornite dal Politecnico nel loro sito.
Seminario sulle applicazioni della fisica in ambito medico e diagnostico.
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Il giorno 10 marzo 2014, la Dottoressa Antonella Del Vecchio, fisico medico presso l’Ospedale San
Raffaele di Milano, ha tenuto un seminario di 2 ore per le classi 5°A e 5°B liceo scientifico. La
lezione ha toccato numerosi esempi di applicazione di fisica nucleare e di elettromagnetismo nelle
apparecchiature per la diagnosi e la cura di alcune malattie oncologiche (TAC, RMN, Gamma
Knife,…). Gli alunni erano stati preparati da due lezioni introduttive tenute dalle loro insegnanti di
matematica e fisica, sui principi di fisica del nucleo e di dosimetria. Lo scopo dell’intervento della
dottoressa Del Vecchio, oltre a quello di presentare le applicazioni più all’avanguardia nel campo
della fisica medica, è stato quello di far conoscere una possibilità di lavoro e di studio di un laureto
in fisica. Ha avuto, pertanto, una valenza notevole anche dal punto di vista dell’orientamento
universitario.
A colloquio con il grande matematico lafforgue
La ricchezza delle cose semplici
Il giorno 10 aprile 2014, il matematico Laurent Lafforgue, medaglia Fields (equivalente del premio
Nobel per la matematica), docente presso l'Ecole Normale Superior di Parigi, ha incontrato studenti
e docenti del Liceo "Don Gnocchi" di Carate Brianza, accettando di sottoporsi alle loro domande
sul suo lavoro. Ne è emersa una riflessione a tutto campo sul senso della matematica e sulla ricerca
della verità.
Di seguito riportiamo le domande che gli sono state poste nel corso dell’intervista.
Nella sua vita, cosa le ha fatto capire con certezza che la sua strada era la matematica? Cioè,
quale aspetto l’ha conquistata e continua a ritenere essenziale?
Che valore ha dedicare la vita allo studio di un ambito, la matematica, così capace di concedere
una conoscenza profonda delle cose ma così particolare? Che rapporto hanno la ricerca in ambito
matematico ma, potremmo dire, in qualunque ambito particolare, con la ricerca della verità?
Che cosa si prova quando si riesce, finalmente, dopo tanto lavoro, a domare un problema che ha
occupato gran parte del proprio tempo e delle proprie energie? Cioè, che fisionomia ha
l’esperienza del fare matematica e del sentimento di soddisfazione che sorprende quando
finalmente si può dire:”Ho capito!”?
E’ differente l’esperienza di scoperta del matematico di frontiera da quella dello studente che si
sorprende capace di ricavare un risultato (per lui) nuovo?
Nel 1997 , il grande fisico matematico V.I.Arnold scrisse: ”Mathematics is a part of physics.
Physics is an experimental science, a part of natural science. Mathematics is the part of physics
where experiments are cheap. The Jacoby identity (which forces the heights of a triangle to cross at
one point) is an experimental fact in the same way as that the Earth is round (that is, homeomorphic
to a ball). But it can be discovered with less expense. In the middle of the twentieth century it was
attempted to divide physics and mathematics. The consequences turned out to be catastrophic”.
Questa frase ci interroga perchè la più grande difficoltà dei nostri ragazzi nell’affrontare la
matematica è la scarsa convinzione che le cose che si trattano abbiano un senso e che siano
conoscibili ed esplorabili, che gli oggetti della matematica siano reali tanto quanto un fenomeno.
Cosa ne pensa?
Nell’insegnamento della matematica ci accorgiamo che un ruolo fondamentale è rivestito dal
linguaggio: non si raggiunge una comprensione veramente profonda se non si impara a disporre
con precisione delle cose con cui si ha a che fare. Se ciò è vero, a che cosa non dobbiamo
rinunciare da insegnanti? Che cosa bisogna privilegiare nell’insegnamento della matematica? E
ancora, qual è il valore formativo dell’insegnamento della matematica nel percorso di crescita di
una persona?
Ci può far intuire il contenuto del suo lavoro? Sappiamo che ha lavorato o lavora al programma
Langlands. Di che cosa si tratta?
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Lei ha parlato della ricerca matematica come parte della ricerca della verità. Ciò implica aver in
mente qual è la fisionomia della verità nel suo complesso. Qual è la sua immagine della verità?
Uno studioso, a seguito di una scoperta, riparte subito per una nuova ricerca, anche se questo
implica sofferenza. Da dove trae la certezza per riprendere il cammino?
Corso di cosmologia – 6 e 11 dicembre 2013
E’ stato organizzato presso il nostro Istituto scolastico un corso di approfondimento tenuto dal Dott.
Maurizio Tomasi, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il corso si è svolto in due
lezioni: nella prima lezione è stata presentata la storia della cosmologia moderna, con particolare
attenzione allo studio della radiazione cosmica di fondo e dell’espansione dell’Universo. Nella
seconda lezione è stato proposto un seminario di presentazione della missione del satellite Planck e
l’analisi dei primi risultati cosmologici.
Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di medicina.
Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità, agli studenti che volessero sostenere il test
per l’accesso alla facoltà di medicina, di un corso in preparazione ad esso. La chiusura del corso è
prevista nella seconda metà di maggio. Il corso si è sviluppato in 8 lezioni (nel pomeriggio) di
chimica e biologia e 6 simulazioni di test. I contenuti affrontati nel corso sono stati i seguenti:
- Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza
biologica; la relazione tra ATP e ‘informazione’.
- Fisiologia cellulare: i diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e potenziale di
membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori).
- Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione,
trascrizione e traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante.
- Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; genetica evoluzionistica (EvoDevo).
- Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali;
macromolecole biologiche.
Viaggio Di Istruzione: Berlino, 18-22 Marzo 2014
Abbiamo programmato questo viaggio per il contributo che può offrire al cammino didattico della
maggior parte delle discipline dell’ultimo anno di Liceo: da una parte un ampio percorso storicoculturale nella Berlino del Novecento, dall’altra la visita del “Deutsches Technik Museum Berlin –
Scienze Center Spectrum” ci ha consentito un significativo impatto con la più recente ricerca
scientifica.
Nessun luogo è stato segnato dalla storia contemporanea come Berlino: dalla Welt Politik di
Guglielmo II, foriera della Prima guerra mondiale, alle due esperienze totalitarie contrapposte ma
speculari, fino alla riunificazione. Visitare Berlino equivale perciò a ripercorrere il Novecento
europeo, il nostro passato prossimo.
La visita guidata della città di Berlino, in particolare di alcuni luoghi e musei particolarmente
significativi per la storia recente della città, dalle tracce del regime nazista ai resti del Muro,
consente di introdurre gli studenti di quinta superiore alla visione e dunque a una più piena
comprensione delle vicende del Novecento nelle sue dimensioni politica, artistica e scientifica.
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Attività di orientamento.
Il Collegio Docenti ritiene che la prima attività di orientamento per lo studente si colloca nel
quotidiano lavoro nelle diverse discipline e nel dialogo coi propri insegnanti quale luogo di
scoperta e verifica di attitudini, inclinazioni, capacità. Si è ritenuto comunque opportuno offrire
una più specifica attività di orientamento prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno
studio universitario e articolata nei seguenti momenti:
· un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione
dell’attività di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e
strutturare in modo adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa;
· uno “sportello” -previsto per la fine di maggio- di dialogo con studenti universitari delle
facoltà richieste dai nostri studenti allo scopo di permettere una conoscenza più dettagliata delle
diverse possibilità di studio;
· un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri
adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni);
· la preparazione pomeridiana dei test di ammissione alle facoltà che li richiedono, impostata e
curata dai docenti della nostra scuola;
· l’opportunità, su richiesta, di una consulenza personale o a gruppi con docenti universitari da
noi conosciuti su natura e contenuti di specifici indirizzi di studio o di aree disciplinari (facoltà
umanistiche, lingue, facoltà scientifiche, facoltà giuridico – politiche, facoltà economico –
statistiche, ingegneria, architettura, medicina) e sulle varie opportunità di studio fornite dalle
università milanesi;
Laboratorio d’informatica
E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il
conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo
Don Carlo Gnocchi è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il
Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer
Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il
possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma
legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente
che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è
l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea
sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari.
L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane.
Strumentazioni messe a disposizione della scuola
- Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli
studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati
dall’insegnante, anche in altri momenti.
- Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile
effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze
relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. E’ possibile anche l’utilizzo
pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o
l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione
disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente.
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- Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto
anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati
sono stati soprattutto i microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione
standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state
utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali
e rocce.
- Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet,
proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto
stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente
due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene
usato abitualmente anche come laboratorio linguistico.
- Biblioteca d’istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e
non nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla
biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo.
- Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative
facoltative di altro genere.
- Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione
(Laboratori e servizio fotocopiatrice).
Unitamente al presente documento si allegano
Allegato n. 1 - Testi delle terze prove assegnate.
Allegato n. 2 - Relazioni personali dei docenti
Allegato n. 3 - Programmi per materia
Carate Brianza, 15 maggio 2014
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ALLEGATO N.1
SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE
SIMULAZIONE TERZA PROVA 9 dicembre 2013
FISICA
NOME…………………………………………….
1.
Una particella carica q positiva e massa m viene immessa in una regione sede di un campo elettrico 𝐸
uniforme, con velocità iniziale 𝑣! inclinata di un angolo 𝛼 rispetto alla perpendicolare alle linee di campo.
Studiare, a seconda dell’angolo 𝛼, (con 0 ≤ 𝛼 ≤ 90°),il moto della particella all’interno del campo dopo aver
scelto un opportuno sistema di riferimento. (Si ricavi l’equazione della traiettoria nel sistema di riferimento
scelto e la si rappresenti nella figura in modo qualitativo. Si trascuri la forza gravitazionale).
Circa 15 righe escluso formule e disegni
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FILOSOFIA
Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:
1. Cosa intende Fichte con “idealismo”? Perché?
2. Cosa significa dialettica in Hegel? Quali le differenze con Fichte?
STORIA DELL’ARTE
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
1) Dell’impressionismo scientifico, o postimpressionismo:
a) spiegare le ricerche sulla fisica dei colori che lo caratterizzano (5 righe)
b) spiegare gli studi sulla forma e sulla composizione (5 righe)
c) indicare la tecnica pittorica utilizzata (5 righe)
2) Attraverso l’esempio di una/due opere (di cui indicare titolo, data, tecnica) illustrare la
ricerca espressiva e pittorica di Gauguin (15 righe)
titolo .....................................................
data .........................................................
tecnica ......................................................
titolo..........................................................
data .........................................................
tecnica ......................................................
LATINO
1) “La morte come esperienza quotidiana” (Epistulae morales ad Lucilium 24, 17-20)
Moriar: hoc dicis, desinam aegrotare posse, desinam alligari posse, desinam mori posse. Non sum
tam ineptus ut Epicuream cantilenam hoc loco persequar et dicam vanos esse inferorum metus, nec
18
Ixionem rota volvi nec saxum umeris Sisyphi trudi in adversum nec ullius viscera et renasci posse
cotidie et carpi: nemo tam puer est ut Cerberum timeat et tenebras et larvalem habitum nudis
ossibus cohaerentium. Mors nos aut consumit aut exuit; emissis meliora restant onere detracto,
consumptis nihil restat, bona pariter malaque summota sunt. Permitte mihi hoc loco referre versum
tuum, si prius admonuero ut te iudices non aliis scripsisse ista sed etiam tibi. Turpe est aliud loqui,
aliud sentire: quanto turpius aliud scribere, aliud sentire! Memini te illum locum aliquando
tractasse, non repente nos in mortem incidere sed minutatim procedere. Cotidie morimur; cotidie
enim demitur aliqua pars vitae, et tunc quoque cum crescimus vita decrescit. Infantiam amisimus,
deinde pueritiam, deinde adulescentiam. Usque ad hesternum quidquid transit temporis perit; hunc
ipsum quem agimus diem cum morte dividimus.
- Proponi un’adeguata traduzione delle frasi sottolineate (max. 5 righe)
- Illustra in breve, a partire dal contenuto del testo proposto, il nucleo della riflessione sulla morte di
Seneca così come emerge dai passi finora letti in lingua originale e in traduzione (max. 10 righe)
2) Spiega come si configura nelle opere e nella vita di Seneca la dialettica tra otium e negotium,
anche in rapporto alla situazione storico – politica del tempo (max. 10 righe)
INGLESE
DOMANDA 1
Read the following stanzas taken from "The Rime of the Ancient Mariner"-Book 4 - by S.T.
Coleridge
Beyond the shadow of the ship,
I watched the water-snakes:
They moved in tracks of shining white,
And when they reared, the elfish light
Fell off in hoary flakes.
Within the shadow of the ship
I watched their rich attire:
Blue, glossy green, and velvet black,
They coiled and swam; and every track
Was a flash of golden fire.
O happy living things! no tongue
Their beauty might declare:
A spring of love gushed from my heart,
And I blessed them unaware:
Sure my kind saint took pity on me,
And I blessed them unaware.
Now answer the following questions:
1. Comparing this part to the one in Book 1 we read in class, how different is the Mariner's
description of the sea creatures?(refer back to the extract)
2. How does the vision of these creatures affect him?
3. Why is this event extremely important for the story?
DOMANDA 2
19
Explain the role of melodrama and humour in Dickens's novels. If you want, you can support your
answers with examples from the novels you studied.
SIMULAZIONE TERZA PROVA 30 aprile 2014
FISICA
1. In figura è rappresentato schematicamente un tubo a vuoto impiegato per l’esperimento di
J.J.Thomson. Si descriva l’esperimento avendo cura di esplicitarne le due diverse fasi.
Circa 20 righe escluso formule e disegni
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20
2. Descrivi il principio di funzionamento del generatore di corrente alternata.
Motivare adeguatamente le affermazioni fatte e ricavare l’espressione della corrente indotta.
Circa 7 righe escluso formule e disegni
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SCIENZE
1.
2.
3.
Illustra le cause e le conseguenze del susseguirsi delle stagioni astronomiche. (max 15 righe)
Dopo aver dato la definizione di giorno sidereo e di giorno solare, spiega da cosa dipende la
differenza di durata tra i due. (max 8 righe)
Che cos’è un’eclissi di Sole? Quali sono le condizioni necessarie perché si verifichi? Definisci
anche la differenza tra eclissi anulare e totale spiegando la causa di tale differenza. (max 12
righe)
STORIA DELL’ARTE
Sezione di storia dell’arte
domanda n.1
Attraverso l’opera “La città che sale” illustra alcune tematiche e tecniche formali del movimento
futurista (10 righe)
autore……………………………….
data…………………………………
tecnica pittorica……………………..
domanda n. 2
Sviluppa i concetti di cubismo “analitico”, cubismo “sintetico” e “orfico” indicando un’opera di
riferimento per ogni ricerca (15 righe)
cubismo “analitico”: opera ………………
autore ………………… data……………
cubismo “sintetico”: opera ………………
autore ………………… data……………
21
cubismo “orfico”: opera ………………
autore ………………… data……………
INGLESE
DOMANDA 1
Read the following excerpt and answer the questions below :
“He gazed up at the enormous face. Forty years it had taken him to learn what kind of smile was
hidden beneath the dark moustache. O cruel, needless misunderstanding! O stubborn, self-willed
exile from the loving breast! Two gin-scented tears trickled down the sides of his nose. But it was
all right, everything was all right, the struggle was finished. He had won the victory over himself.
He loved Big Brother."
end of "1984" by G. Orwell
1. What is Winston Smith gazing at?
2. What is meant by "self-willed exile from the loving breast" ?
3. Which struggle is he talking about?
4. What does "his victory" consist of?
DOMANDA 2
How could W.H. Auden's poems Refugee Blues and The Unknown Citizen be connected to the
dystopian novels "1984" and "Brave New World"?
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ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO: 2013-2014
CLASSE: 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: MARINA FUMAGALLI
OBIETTIVI E METODOLOGIA
Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel
programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i
seguenti momenti:
a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio
diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta,
indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in cui
sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento che sia
in grado di sviluppare nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici mediante
un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della disciplina. In questo modo,
il testo è, contemporaneamente, il punto di partenza e di conquista dell’indagine dei ragazzi:
lavorando su di esso, essi possono considerarne il valore artistico, valutarne la portata culturale,
indagarne le relazioni con la vicenda umana dell’autore e il periodo storico in cui essa si
colloca, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una prospettiva orizzontale, ma anche
verticale, così da poter ritornare sul testo con una consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti
tra loro siano in grado di valutare e discutere anche le implicazioni critiche e le chiavi di lettura
proposte dal libro di testo o suggerite dalle letture da me indicate.
b) Questa prospettiva ha richiesto un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali
(lessico, sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che non sono stati oggetto di
uno studio analitico, ma piuttosto sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso le
opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura
della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che caratterizza
l’espressione letteraria.
c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state
evidenziate con attenzione e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi
interpretativi di causa – effetto. In questa direzione sono state valorizzate le scoperte e i
suggerimenti dei ragazzi, verificati con l’aiuto degli altri docenti del consiglio di classe.
d) Scopo fondamentale è stata l’acquisizione un rigore disciplinare non fine a se stesso, ma
funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza diretta della
materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire un itinerario
argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto essenziale sottolineare ai ragazzi
l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla luce della loro sensibilità e
delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e metodologiche necessarie
all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non specialistico, su una disciplina così
ricca di suggestioni e suggerimenti.
Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state la lettura condotta durante le lezioni e la
lettura condotta personalmente dagli alunni, integrata da un’ulteriore ripresa in classe e dai
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riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale. La lettura da me condotta,
che ha avuto anche valore esemplificativo, ha inteso eminentemente mettere in evidenza le
caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio dell’intrinseca unità
di forma e contenuto, evitando di perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma
salvaguardandone l’interezza.
Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto il carattere
di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa
meccanicamente.
La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare, verificare
ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha favorito questa impostazione
grazie ad una buona scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche e stilistiche, al costante
riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni bibliografiche. Sono stati letti
anche testi in fotocopia dove ho ritenuto opportuno integrare il libro di testo.
VALUTAZIONE E VERIFICHE
Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le
seguenti modalità:
a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso
domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato, dei
ragazzi;
b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti;
c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di comprensione
denunciate dagli alunni.
Per ciò che concerne lo scritto ho svolto sei verifiche scritte (tre nel primo quadrimestre, tre nel
secondo) adottando l’impostazione dell’Esame di Stato:
a) Analisi del testo, su brani prevalentemente letterari secondo la seguente scansione:
comprensione complessiva, analisi del testo, considerazioni conclusive;
b) I tradizionali temi di attualità e storico, formulati, corretti e valutati con la collaborazione degli
altri insegnanti del consiglio di classe, su titoli preparati ad hoc o utilizzando precedenti prove
d’esame;
c) Le forme dell’articolo di giornale e del saggio breve, su argomenti pluridisciplinari o comunque
di ampio respiro culturale.
Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni ho adottato i seguenti indicatori :
• la quantità delle informazioni possedute
• le competenze strumentali e metodologiche
• l’organizzazione delle conoscenze
• la consapevolezza del percorso
• la pertinenza espressiva
• l’elaborazione personale
Nella valutazione dell’insieme delle prove ho aggiunto questi ulteriori indicatori :
• la partecipazione dell’alunno all’itinerario culturale proposto dall’insegnante
• l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro
• la continuità e sistematicità del lavoro
• la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale
complessiva articolata, documentata e persuasiva.
Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuta alla scala dei voti approvata in Collegio
docenti e riportata nel P.O.F.
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RELAZIONE SULLA CLASSE
Essendo entrata a far parte del consiglio di classe solo dal quarto anno, per sostituzione della
docente precedente, il lavoro è stato piuttosto lento all’inizio dell’anno in quanto gli studenti erano
poco abituati ad un lavoro che partisse da un’esperienza e una frequentazione dirette del testo per
arrivare ad un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici. Tutta la prima parte dell’anno è
stata dedicata dunque a tale lavoro, ritenuto fondamentale come descritto precedentemente negli
“Obiettivi e Metodologia”. Dopo un’iniziale fatica, gli studenti hanno compreso le richieste
rispondendo positivamente, ognuno secondo le proprie capacità. Un gruppo di studenti ha
dimostrato attenzione al lavoro in classe e lo ha verificato personalmente, maturando una autonoma
e personale consapevolezza del percorso culturale svolto e una capacità di analisi testuale buona o
molto buona. Un secondo gruppo, per cui è stato invece più debole il lavoro personale di ripresa e
approfondimento dei testi, dimostra di aver acquisito una sufficiente capacità di analisi e
conoscenza dei dati, ma di avere qualche difficoltà a condurre un’indagine approfondita e personale
in maniera autonoma o debole capacità di pertinenza espressiva. Per un ultimo gruppo di studenti la
continuità nel lavoro e la ripresa personale sono state scarse: questo è stato causa di una debolezza
metodologica, anche in presenza di sufficienti dati e contenuti, e non ha favorito la piena
maturazione di capacità critica e di analisi totalmente autonoma.
Più difficoltoso è risultato il lavoro sullo scritto, soprattutto quando esige capacità di analisi dei
documenti proposti, in quanto l’elaborazione di un proprio testo richiede una maggior capacità di
analisi critica e rielaborazione: anche su questo aspetto inizialmente la classe ha mostrato difficoltà
a comprendere e mettere in atto la nuova proposta metodologica e tali difficoltà permangono ancora
in molti studenti. Parte della classe dimostra buone capacità di scrittura, di uso del lessico e delle
strutture linguistiche, di analisi dei dati proposti e di strutturazione di una propria argomentazione
articolata, approfondita e personale. La maggior parte della classe, che ha acquisito la capacità di
strutturare il proprio lavoro, dimostra ancora delle difficoltà nell’approfondimento della propria
argomentazione e nell’analisi critica dei documenti proposti. Alcuni studenti dimostrano di avere
ancora gravi difficoltà nell’analisi critica e personale dei testi e nell’argomentazione oppure una
debole capacità espressiva.
Carate Brianza, 15 maggio 2014
Prof.ssa Marina Fumagalli
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LINGUA E LETTERATURA LATINA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO
“DON CARLO GNOCCHI”
CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5^B
LINGUA E LETTERATURA LATINA
RELAZIONE SULLA CLASSE
Prof.ssa Diletta Redaelli
Contenuti e metodi disciplinari
Oggetto dell’insegnamento della lingua e delle lettere latine è il testo, in quanto veicola un
significato, permette un incontro, documenta e testimonia una storia. Il latino è, infatti, prima di
tutto lo strumento di comunicazione di una civiltà, cha sta in stretto rapporto di “continuità” e
“alterità” con la nostra, che da essa è generata. Tale civiltà è ciò che ho inteso, anche quest’anno, far
conoscere in modo profondo e maturo agli alunni, perché potesse illuminare di consapevolezza il
presente che da essa in qualche modo deriva. Tale preoccupazione ha guidato il lavoro strettamente
unitario di letteratura e autori, svolto allo scopo di far percepire la complessità formale, linguistica e
stilistica e di educare, al contempo, a una sensibilità culturale in grado di intravedere nel confronto
interlinguistico il confronto interculturale.
Le tre ore settimanali sono state, pertanto, suddivise in un’ora di storia della letteratura, una di prosa
in lingua originale, riservata alla traduzione di passi di Seneca, e, infine, una di poesia, sempre in
lingua originale, dedicata alla produzione di Lucano, per consentire la prosecuzione dello studio del
genere epico iniziato lo scorso anno sul poema virgiliano. Nel secondo quadrimestre, tuttavia,
quest’ora di poesia è stata commutata in un’altra di storia della letteratura, poiché ci si è trovati
nella necessità di dedicare maggior spazio a questa parte del lavoro per provare a completare
(peraltro senza riuscirci appieno) il programma che ci si era proposti di trattare a inizio anno.
Per quanto concerne lo studio della storia della letteratura, dunque, partendo dalla consapevolezza
che essa è costituita essenzialmente dalle opere e che nelle opere essa vive, si è voluto incentrare il
discorso storico – letterario costantemente e concretamente sui testi, sempre letti e commentati in
classe, in lingua o in traduzione, mirando a condurre gli alunni a una piena comprensione,
interpretazione e fruizione anche estetica degli stessi. Ci si è proposti, infatti, di far emergere, per
quanto possibile, dai testi stessi la storia delle forme letterarie, delle idee e della cultura latina
dell’età imperiale dalla dinastia giulio – claudia all’età degli imperatori per adozione. Riguardo, poi,
l’ormai annosa disputa tra impostazione cronologica o per generi della storia letteraria, si è scelto di
seguire una strada intermedia, inserendo ogni autore considerato all’interno di un discorso sui
generi letterari, allo scopo di indagarne le regole e di vedere il rapporto fra tradizione e innovazione
nelle diverse personalità poetiche. In questa prospettiva lo studio della storia della letteratura latina
è stato condotto prevalentemente secondo una scansione diacronica, con l’inserimento di un’unità
tematica relativa allo sviluppo della satira nella prima età imperiale, che ha richiesto l’anticipazione
della trattazione di Giovenale. Le numerose letture critiche consigliate agli studenti e riprese in
classe sono servite come strumento di arricchimento e approfondimento critico.
Tenendo sempre in considerazione il tipo di rapporto intercorrente fra i letterati e il potere
imperiale, sono stati, dunque, oggetto di studio gli autori ritenuti più rappresentativi dei periodi
analizzati, affrontando in particolare i nuclei tematici indicati di seguito in estrema sintesi.
Età giulio – claudia: la crisi del mecenatismo e il rapporto fra gli intellettuali e il potere; Seneca: il
passaggio dalla collaborazione con il potere al ripiegamento verso la coscienza individuale; Lucano:
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il rovesciamento del genere epico e la distruzione dei miti augustei; Persio: l’evoluzione del genere
satirico; Petronio: la questione del genere letterario, la vocazione realistica e alla parodia.
L’età dei Flavi: la restaurazione classicistica; il programma pedagogico di Quintiliano e il ritorno
programmatico a Cicerone; la scelta del genere epigrammatico di Marziale: la polemica contro il
contenuto mitologico e il realismo.
L’età degli imperatori per adozione: Tacito: la crisi dell’eloquenza, la riflessione sulla necessità
dell’impero e il rapporto tra libertà e principato; la satira tragica di Giovenale e la poetica
dell’indignatio; la complessa personalità di Apuleio, le matrici letterarie delle Metamorfosi e
l’interpretazione dell’opera.
È stata a malincuore omessa, invece, la trattazione della letteratura cristiana in lingua latina perché
il poco tempo a disposizione ne avrebbe consentito solo un superficiale compendio.
Per la lettura di autori in lingua originale sono state scelte due personalità rappresentative dell’epoca
in oggetto di studio, per consentire, tentando di porre rimedio al grave problema della mancanza di
tempo, l’approfondimento e il completamento dello studio dell’evoluzione dei generi letterari e
dello stile “barocco” della prima età imperiale, con l’analisi di versi dell’epica lucanea e della prosa
filosofica di Seneca. Lo studio dei due autori è stato condotto in maniera da consentire la
contestualizzazione dei vari passi e i necessari approfondimenti di carattere storico, sociale e
culturale. Sono stati, perciò, scelti i brani ritenuti più adatti a far capire alla classe, tenendo conto
degli spunti di dibattito offerti, le peculiarità dei due scrittori e fulcro del lavoro è stata la traduzione
come strumento privilegiato per un affronto critico dell’autore in esame.
La conduzione dell’ora di lezione ha alternato, secondo il tipo di lavoro proposto, la lezione
frontale, necessaria per tracciare un panorama di riferimento, con occasioni di discussione guidata e
riflessione in forma partecipata, in cui gli studenti sono stati chiamati a formulare ipotesi
possedendo già il bagaglio di conoscenze necessario. Il metodo induttivo è, invece, risultato efficace
per stimolare un determinato percorso mentale di apprendimento poiché più di altri chiama lo
studente a essere protagonista e rispetta i suoi tempi e le sue procedure di ragionamento. Si è
privilegiata, infine, l’analisi morfologica, sintattica e retorica guidata dall’insegnante nell’ambito
della traduzione dei testi. L’ora di lezione ha, pertanto, sempre assicurato il fondamentale carattere
di guida del lavoro personale per la sua valenza esemplare e propositiva.
Si è, inoltre, dedicato spazio, in orario mattutino, alle necessità e ai desideri di approfondimento che
il lavoro ordinario ha suscitato, anche se ciò ha comportato una dilatazione nella trattazione di
alcuni autori e temi rispetto ai tempi programmati. Questo ha condotto a raffronti con la letteratura
moderna che hanno consentito, in accordo con la docente di Italiano, di sottoporre alla classe
proposte di saggi brevi di argomento letterario su questioni come la concezione del tempo, il
sentimento della noia e la poetica del realismo, in una prospettiva di confronto fra mondo classico e
moderno.
Tempi di svolgimento del programma
Primo quadrimestre
Letteratura: la produzione di età giulio – claudia (terminata all’inizio del secondo quadrimestre);
autori: Lucano e Seneca
Secondo quadrimestre
Letteratura: la produzione dell’età flavia e dell’età degli imperatori per adozione; autori: Seneca
Obiettivi didattici
Gli obiettivi di seguito presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la disciplina
Latino si è proposta di raggiungere nell’ambito della proposta culturale formulata dal Consiglio di
Classe:
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Conoscenza e comprensione degli elementi di analisi sintattica e retorica e dei fenomeni letterari
oggetto del programma, con riferimento, per questi ultimi, alle dinamiche storiche e culturali che
fecero da sfondo al loro sorgere e svilupparsi;
Conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria tenendo presente i caratteri dei generi
letterari, i contenuti e la struttura delle principali opere trattate, con particolare attenzione ai testi
considerati in lingua originale e in traduzione;
Conoscenza, comprensione ed esatta esposizione delle problematiche affrontate dai diversi autori
considerati;
Capacità di inserire il testo singolo all’interno dell’intero mondo concettuale dell’autore e di operare
connessioni e collegamenti all’interno dei diversi fenomeni letterari considerati;
Capacità di rielaborazione coerente dei contenuti assimilati, intesa come capacità di affrontare una
questione letteraria, interpretare personalmente i testi d’autore e approfondirli mediante letture
critiche;
Competenza nella formulazione e nella verifica di un’ipotesi interpretativa nella traduzione scritta e
orale e sviluppo di un’adeguata capacità di lettura, analisi e traduzione del testo d’autore in lingua
originale;
Sviluppo di un interesse specificamente culturale per l’analisi delle figure retoriche e degli
accorgimenti stilistici degli autori analizzati sotto il profilo linguistico e retorico;
Capacità di esprimersi con proprietà lessicale, fluidità espositiva e persuasività argomentativa;
Acquisizione dei dati fondamentali della struttura metrica dell’esametro dattilico e lettura metrica
dello stesso.
Criteri e strumenti di valutazione
Si sono svolte, in ogni quadrimestre, due prove scritte di traduzione a prima vista dal latino, di
un’ora l’una, su brevi temi di versione, tratti da passi di Seneca, coerenti per tematiche e
caratteristiche formali agli argomenti trattati in classe. Nel secondo quadrimestre si è, inoltre, svolta
una prova scritta di recupero su passi dello stesso autore già tradotti in classe. Nella valutazione di
esse si è tenuto conto, secondo i parametri espressi dal Collegio Docenti nel POF, della
comprensione complessiva del contenuto del passo, della corretta individuazione delle strutture
morfo-sintattiche del testo, dell’efficacia della resa italiana e della proprietà lessicale. Tali verifiche
hanno dunque messo alla prova le capacità analitiche (individuazione dei singoli dati in un contesto
complesso) accanto a quelle di sintesi (riconoscimento dei nessi logici fondamentali), saggiando
anche l’abilità di ricodificare il senso del testo originale attraverso la formulazione e la verifica di
ipotesi.
Si sono, poi, effettuate una simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato (tipologia B), nel
primo quadrimestre, e in media tre interrogazioni a testa in forma orale e/o scritta a quadrimestre,
sia su testi di autori in lingua originale sia su argomenti di natura storico – letteraria. Nel valutare
queste ultime si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti del programma, della quantità e
della qualità delle informazioni, delle competenze di analisi e traduzione dei testi in lingua, della
corretta lettura metrica per i testi in poesia, della capacità di rielaborazione autonoma e personale di
quanto appreso e della capacità di stabilire nessi all’interno della singola materia e fra le discipline.
Le interrogazioni hanno, dunque, consentito di verificare la capacità di osservazione dei dati, la
memorizzazione ordinata degli stessi, la completezza e l’efficacia del lavoro personale e infine lo
sviluppo delle capacità di analisi e di interpretazione di un passo in lingua. I colloqui orali hanno
quasi sempre preso avvio da una domanda di carattere generale, che permettesse allo studente di
introdurre l’argomento secondo la prospettiva a lui più familiare, e sono, poi, proseguiti attraverso
approfondimenti dei contenuti proposti, sia nella direzione di un’esplicita richiesta delle ragioni e
dei criteri che avessero condotto alla tesi interpretativa presentata, sia in quella di
un’argomentazione ampia in grado di tener conto, in modo adeguato, dei dati oggettivi relativi al
tema e di altri possibili elementi interpretativi.
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Profilo della classe
Per la maggioranza della classe, che la docente conosce dalla prima, si è dovuto sempre far fronte a
una difficoltà nell’approccio ai testi in lingua originale soprattutto in un lavoro di traduzione
autonomo, poiché gran parte degli alunni si è spesso implicata con esso in maniera piuttosto
saltuaria. È stata pertanto cura dell’insegnante cercare di condurre la classe ad acquisire maggiore
dimestichezza con il testo, attraverso una continua esemplificazione dei corretti procedimenti di
analisi, in particolare, per quel che concerne il triennio, nelle ore di autori, durante le quali la lettura
dei passi in lingua originale è stata sempre opportunamente guidata e verificata in classe.
Un discreto numero degli alunni, d’altro canto, ha dimostrato interesse per gli scrittori e le
problematiche connesse allo studio della letteratura, partecipando seriamente al lavoro didattico.
Tali studenti hanno in questo modo maturato un interesse specificamente culturale per la
contestualizzazione dell’opera letteraria antica, l’analisi delle figure retoriche e degli accorgimenti
stilistici dei diversi autori, l’interpretazione critica dei testi oggetto di studio e, infine, i possibili
raffronti con la letteratura moderna. Per altri ha, invece, spesso costituito un limite il fatto che il
lavoro personale abbia tenuto conto delle scadenze delle prove di verifica, piuttosto che dello
sviluppo degli argomenti secondo la scansione delle ore di lezione.
In conclusione si può affermare che discreta parte della classe possiede un’adeguata conoscenza
degli argomenti di storia della letteratura, fondata su un’acquisizione ordinata dei dati e sulla
capacità di riproporli in una forma espressiva corretta e con riferimenti al lessico specialistico della
disciplina, ed è sufficientemente in grado di analizzare e tradurre i passi d’autore letti in lingua
originale. Pertanto, sebbene permangano in numerosi studenti difficoltà nel riconoscimento delle
strutture linguistiche latine e nell’operazione di ricodificazione del testo in italiano in maniera
corretta e adeguata, nel complesso il percorso conoscitivo compiuto nei cinque anni ha reso
possibile un paragone adeguato con gli obiettivi disciplinari fondamentali e il consolidamento della
correttezza metodologica nell’affronto della disciplina.
Carate Brianza, 15 maggio 2014
Il docente
Prof.ssa Diletta Redaelli
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LINGUA E LETTERATURA INGLESE
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO
“DON CARLO GNOCCHI”
CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5^B
DOCENTE: STEFANIA PAGNUSSAT
1. GIUDIZIO FINALE SULLA CLASSE:
La classe, con la quale ho lavorato sin dal primo anno, ha conosciuto diversi mutamenti sia nella
conformazione del gruppo studenti sia nelle modalità di lavoro. Infatti, dopo un primo anno di
lavoro piuttosto regolare in presenza di una classe sicuramente eterogenea e con diversi elementi in
difficoltà, ha affrontato il secondo anno in modo un po' più faticoso risentendo di una generale
fragilità linguistica che anche nel corso del triennio ha reso difficile ad alcuni studenti il
raggiungimento di un livello pienamente sufficiente in tutte le abilità linguistiche.
Nel triennio la classe ha lavorato con ritmi e capacità diversi a seconda dell'argomento trattato o del
momento, e ha in parte anche sofferto dei diversi cambiamenti di assetto della classe.
Dal terzo anno abbiamo intensificato e approfondito il lavoro sulla lingua che ha poi portato nel
corso del quarto anno un buon numero di studenti a sostenere l'esame First Certificate conseguendo
risultati generalmente sufficienti; infatti, anche i pochi che non hanno raggiunto il pass grade hanno
comunque ottenuto la certificazione di livello B1. Mentre per quanto riguarda la letteratura, la
classe si è sempre dimostrata sufficientemente interessata e partecipe, soprattutto nell'affronto di
alcuni autori e argomenti, anche se alcuni hanno sempre mostrato delle evidenti fragilità, in
particolar modo nella gestione della lingua scritta.
L'anno di quinta ha avuto un inizio molto positivo, la classe si è interessata al lavoro proposto e ha
partecipato in modo attivo; inoltre, ha accolto subito con interesse la novità dell'introduzione
dell'ora di compresenza con la madrelingua anche in quinta, mostrandosi disponibile ad
un'organizzazione diversa del lavoro e curiosa rispetto ai contenuti in programma. Ci sono stati
periodi successivi in cui la classe si è invece mostrata un po' stanca e poco attiva, anche se alcuni
studenti hanno sempre lavorato in modo costante e partecipe.
In generale gli studenti hanno affrontato in modo positivo il lavoro sulla letteratura dimostrandosi
interessati e coinvolti anche su un piano personale con i temi toccati dai vari autori. Una buona
parte di loro è riuscita anche a crescere a livello linguistico soprattutto grazie al lavoro sui testi,
mentre alcuni hanno continuato a mostrare un po' le stesse fragilità faticando a crescere di livello.
Inoltre, un gruppo di studenti ha più volte dimostrato di essere in grado di creare collegamenti tra
diversi autori anglofoni nonché tra autori anglofoni e italiani, dimostrando una certa agilità di
pensiero e una conoscenza più che adeguata dei contenuti.
Complessivamente la classe ha seguito il lavoro proposto in modo sufficientemente adeguato al
livello richiesto permettendo lo svolgimento del programma secondo la tempistica prevista.
2. OBIETTIVI DIDATTICI
Gli obiettivi principali sono articolati in tre punti: conoscenze, competenze e capacità.
Le conoscenze
Si intende come conoscenze:
* Possesso dei dati relativi all’indagine dei testi letterari e legati all’aspetto
biografico/storico/culturale presentati nella dinamica del lavoro didattico e oggetto della singola
prova di verifica (orale/scritta)
* Organizzazione lineare e ordinata dei dati
* Comprensione del contesto culturale e storico di riferimento implicito nella domanda/quesito/
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(prova scritta e orale)
* Ampiezza dell’orizzonte culturale
* Le competenze
Per quanto riguarda le competenze, vengono qui dettagliate le specifiche disciplinari:
* Commento in lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e individuazione da essi dei tratti
significativi del pensiero dell'autore attraverso l’imitazione e la ricomposizione del metodo di
indagine conoscitiva proposto dal docente .
* Comprensione del significato globale del testo in quanto micro-esempio della macro-realtà
dell’autore o del movimento/scuola/periodo
* Individuazione e successiva esposizione delle problematiche culturali che dominano il
periodo/l’autore oggetto di studio;
* Elaborazione dei contenuti proposti nel confronto fra varie scuole e/o autori e/o movimenti
* Elaborazione dei contenuti proposti come capacità di individuare, documentare e motivare
influssi fra i vari momenti del percorso letterario
* Coscienza della diversità culturale e della specificità del mondo anglosassone
Per quanto riguarda le capacità, scopo generale ed unificante è quello dello sviluppo della capacità
espressiva orale in termini di corretta produzione fonetica, proprietà formale (cioè un accettabile
grado di correttezza in ambito morfosintattico, tale da non precludere una comunicazione efficace),
proprietà lessicale e fluidità espositiva; e quello della capacità espressiva scritta in termini di
proprietà formale (cioè un accettabile grado di correttezza in ambito morfosintattico, tale da non
precludere l’efficacia della comunicazione scritta), proprietà lessicale ed ordine espositivo.
3. METODOLOGIA DIDATTICA.
Il quinto anno prevede un lavoro orientato esclusivamente allo studio della letteratura
abbandonando il lavoro sulla lingua conclusosi con il quarto anno. Poiché le ore a disposizione sono
quattro, ho deciso di seguire un ordine cronologico affrontando però contemporaneamente generi
letterari diversi per diversificare il lavoro all’interno della settimana. Per esempio la lettura e lo
studio di poesie in concomitanza con l’analisi di esempi tratti da romanzi o di estratti da opere
teatrali. Inoltre da quest'anno la classe ha seguito il lavoro su un doppio binario considerando l'ora
di compresenza con l'insegnante madrelingua la quale ha affrontato autori diversi da quelli proposti
da me, aiutando i ragazzi ad avere una visione ancora più ampia della letteratura e cultura
anglofona, aprendosi anche ad autori americani. Il lavoro di compresenza è stato in maggior parte
organizzato sulla divisione della classe in due gruppi che hanno lavorato in alternanza con me e la
mia collega madrelingua. La divisione in due gruppi più piccoli ha permesso di intensificare
l'attività di speaking anche se ha dilatato, a volte in modo esagerato, i tempi di lavoro. Inoltre, a
volte i ragazzi hanno avuto qualche difficoltà nel gestire più autori e contenuti
contemporaneamente, anche se alla fine ne hanno tratto guadagno in termini di visione complessiva
dei periodi letterari e di una maggiore agilità nella gestione dei contenuti.
I metodi propri dalla disciplina sono stati precisamente quelli proposti dal manuale in adozione; il
punto centrale dell’attività didattica è stata sempre la lettura-analisi dei testi svolta durante l’ora di
lezione come momento di avvio ad un'indagine conoscitiva che ha poi portato ad una visione
sintetica secondo criteri di estrema economicità. Ci si è concentrati infatti sugli autori e i testi presi
in considerazione, mentre le parti di storia/cultura/società presentati nel libro sono state date
principalmente come lettura a casa oppure considerate già sapute grazie al lavoro in Storia ( per
esempio per quanto riguarda l'età Moderna).
Il lavoro personale dei ragazzi è stato principalmente dedicato alla lettura e analisi delle parti del
manuale dedicata alla vita degli autori e, come già detto, ai periodi storico-letterari, anche se questi
ultimi hanno trovato decisamente meno spazio nell’approfondimento in classe. Come lavoro
31
personale i ragazzi si sono dedicati anche all’elaborazione personale scritta in forma di
composizione e/o analisi del testo concepita come esercitazione alla scrittura in L2, anche in vista
dell’esame finale. Infatti, sia nel corso del primo quadrimestre sia nel secondo gli studenti hanno
dovuto svolgere dei lavori scritti (soprattutto in forma di terza prova) a casa, che sono stati poi
valutati.
Le prove di verifiche utilizzate sono state principalmente in forma di terza prova per quanto
riguarda la parte scritta e in forma di interrogazione orale per la parte orale. Per questione di tempo,
sia nel primo quadrimestre sia nel secondo si sono svolte delle interrogazioni scritte per tutti, e nel
secondo quadrimestre si è ricorso anche ad interrogazioni programmate finali.
Il laboratorio è stato usato per la visione di scene tratte da versioni cinematografiche di opere
affrontate e/o documentari su autori e periodi in programma. Per la precisione i ragazzi hanno
terminato di vedere la serie di tre documentari della BBC curati da Peter Ackroyd sui Poeti
Romantici (The Romantics) reperiti su Youtube in versione integrale che già avevano iniziato a
vedere alla fine del quarto anno; si sono viste delle scene tratte da una versione televisiva di The
Picture of Dorian Gray del 1976 ; delle scene di una versione televisiva di The Importance of Being
Earnest curata dalla BBC del 1986 (in particolar modo il primo atto, la fine del secondo e del terzo)
e delle scene tratte da Pygmalion nella famosa versione musical My Fair Lady con Audrey Hepburn
(per la precisione la scena iniziale e quelle delle lezioni di fonetica). Inoltre si sono viste alcune
parti di una versione sempre televisiva di 1984 di George Orwell degli anni '60, e le scene finali del
primo e secondo atto di Waiting For Godot da una versione teatrale curata dallo stesso Samuele
Beckett. Alla fine dell'anno hanno guardato il film "East is East" di D. O'Donnell in relazione al
lavoro su Kureishi per un'affinità di contenuti. Tutto il materiale audiovisivo è stato sempre messo
in relazione con le parti dei testi analizzate, o come introduzione o come visione successiva per
trovare riscontro e supporto di quanto letto. Quest'anno ho anche deciso di utilizzare la piattaforma
di Moodle per condividere con loro questi materiali audio-visivi e fare in modo che potessero
accedervi in ogni momento anche in autonomia.
Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento.
Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti, si rimanda al programma analitico in allegato e si
precisano in questa sede i criteri adottati per la programmazione del lavoro didattico nonché i
percorsi formativi con i relativi tempi di svolgimento.
Settembre - Novembre: il Romanticismo: sono stati trattati i maggiori rappresentanti della poesia
Romantica (introdotta già alla fine del quarto anno) e contemporaneamente si è affrontato lo studio
del romanzo sempre dello stesso periodo (Frankenstein di Mary Shelly è stato studiato sempre alla
fine del quarto anno).
Novembre - Febbraio: si è introdotta l’Età Vittoriana di cui sono stati considerati principalmente gli
autori di prosa, fatta eccezione per l’analisi delle poesie My Last Duchess di R. Browning e di
Ulysses di Tennyson come esempio di dramatic monologue e, quindi, come introduzione alla lettura
di The Love Song Of J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot. Per quanto riguarda il teatro, ci siamo
concentrati sull’opera di O. Wilde “The Importance of Being Earnest” che i ragazzi hanno letto
autonomamente in versione integrale. Inoltre nel mese di Aprile, precisamente il 10 di Aprile, più
della metà della classe è venuta a vedere la suddetta commedia messa in scena al teatro Manzoni di
Monza in lingua italiana.
Febbraio-Maggio: il Novecento (fondamentalmente la prima metà): il criterio di scelta antologica è
stato quello di privilegiare quegli autori che hanno determinato cambiamenti radicali nella poesia,
nel teatro o nella prosa e le opere che hanno espresso il disagio e le contraddizioni dell'età
contemporanea portando a compimento la “crisi” preannunciata nel periodo a cavallo fra i due
secoli. Inoltre si è proposto un autore contemporaneo, Hanif Kureishi, come rappresentante della
letteratura post- colonialista in Inghilterra, per aprire lo sguardo dei ragazzi sulle problematiche
dell'integrazione sociale e religiosa degli immigrati pakistani e indiani.
Per quanto riguarda il lavoro dell'insegnante madrelingua, si sono affrontati circa due autori a
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quadrimestre; anche in questo caso, dove si è ritenuto opportuno, si è ricorso all'utilizzo di materiale
audiovisivo: un esempio il film "The Great Gatsby" nella nuova versione, sul quale poi hanno fatto
un lavoro di riflessione ed esposizione orale personale.
L’insegnante
Stefania Pagnussat
Carate Brianza, 15 maggio 2014
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STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5° B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
DOCENTE: GIANNI BIANCHI
Obiettivi
Nell’approcciarsi al mondo dei fatti storici propri del periodo oggetto del nostro lavoro comune,
l’obiettivo principale è stato innanzitutto quello di permettere agli alunni di entrare ragionevolmente
nel merito dei contenuti affrontati. Tale intento va declinato innanzitutto sull’aspetto della
metodologia storica che è stata offerta ai ragazzi, dove lo studio dei fatti e dei personaggi ha avuto
connotazioni analitiche anche serrate, fatte di contestualizzazioni, precisione nella cronologia degli
avvenimenti e enucleazioni di alcune problematiche socio-economiche persistenti lungo l’intero
arco del periodo in esame.
I contenuti, inoltre, sono stati presentati entro un’ipotesi esplicativa di fondo, coincidente con il
tentativo di rendere ragione di alcuni aspetti istituzionali, ideali e sociali propri del nostro tempo,
quali la formazione della nostra identità nazionale, l’emergere delle grandi ideologie del ‘900 e la
creazione di equilibri politico-economici che sono anche il frutto di ben precise scelte dei
protagonisti del recente passato.
Inoltre l’affronto del programma ha cercato di documentare come il primo protagonista della storia
sia l’uomo portatore di tutta la complessità delle sue dimensioni e dei suoi rapporti, irriducibili le
une agli altri, complessità che rende lo studio degli avvenimenti storici un’avventura non facile ed
ancora passibile di innumerevoli scoperte.
La disciplina storica è stata così un tentativo sempre meno approssimato di avvicinare i ragazzi ai
fatti ed ai documenti con senso critico, volto non solo ad evidenziare i termini di una complessità di
fattori non banalizzante, ma anche a rintracciare eventuali piste di rilettura dei dati venuti alla luce
ed a favorire un’immedesimazione sempre più matura degli alunni con i contesti ed i problemi presi
in esame.
Rispetto alla classica tripartizione degli obiettivi didattici perseguiti durante il corrente anno
scolastico, suddivisi in conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è
stato:
- Circa le conoscenze un possesso adeguato, ordinato e sistematico dei fatti storici, della loro
complessità ed articolazione sociale, politica, economica e ideale.
- sul piano delle competenze, un, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)
adeguatamente coerente e precisa dei fatti nelle loro dinamiche complesse, dell'intreccio con le
idee e le interpretazioni, il riconoscimento del materiale documentativo cui essi fanno
riferimento, il confronto della differente modalità di ricostruzione di uno stesso evento.
- sul piano delle capacità, il raggiungimento, oltre che di una rielaborazione personale dei temi
ma soprattutto dei percorsi affrontati, di una consapevolezza della profondità "storica"
dell'esperienza umana; l’utilizzo, quindi, di riferimenti anche pluridisciplinari volti a mettere in
opera una sensibilità ed una capacità consapevolmente e criticamente disponibile nei confronti
di una realtà attuale complessa e storicamente profonda.
Giudizio sulla classe
La classe ha seguito i contenuti proposti con attenzione più costante e partecipazione nel tempo
sempre attiva nella maggior parte degli alunni, conseguendo risultati nel complesso adeguati, con
punte diffuse di eccellenza. La maggior parte dei ragazzi è, infatti, in grado di lavorare
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autonomamente e ha imparato ad usare del tempo in classe e del lavoro personale a casa in maniera
sempre più adulta nel corso dell’ultimo triennio di studi superiori. Sono stati, inoltre, capaci di
sfruttare adeguatamente le occasioni di recupero personale che la scuola offre loro e di utilizzare in
senso costruttivo le verifiche orali e scritte quali strumenti di ripresa dei contenuti disciplinari
svolti.
Gli alunni hanno generalmente mostrato un’adeguata sistematicità nello studio che, salvo rare
eccezioni, ha portato la maggioranza di loro ad acquisire un buon bagaglio di conoscenze di base.
Inoltre si sono evidenziate capacità di gestione di dati complessi e di fonti storiche soddisfacenti,
fattore che ha permesso l’acquisizione di una capacità critica personale buona in alcuni alunni.
Maggiori difficoltà si sono avute in quegli elementi che hanno sofferto, lungo il loro percorso
scolastico, di difficoltà nella continuità del lavoro, dovuta anche a una storia scolastica non sempre
lineare. Tuttavia anche gli elementi più deboli hanno conseguito comunque risultati apprezzabili sia
nelle conoscenze di base che nella capacità di rielaborazione personale di tali conoscenze.
Contenuti disciplinari
Il programma ha attraversato alcuni grandi nuclei tematici: innanzitutto abbiamo visto le grandi
rivoluzioni nazionali e sociali del 1848 e le condizioni della società europea durante la diffusione
della rivoluzione industriale e le tematiche sociali ad essa collegate, quali le diverse forme di
socialismo e di interventismo statale volte a contenere i disagi della popolazione. In continuità con
questo tema, abbiamo inoltre attraversato le principali problematiche legate alla diffusione delle
politiche di colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte delle maggiori potenze europee, fino
all’età dell’imperialismo e al congresso di Berlino.
Un secondo nucleo tematico affrontato nel corso dell’anno ha visto al centro il susseguirsi dei fatti e
delle problematiche proprie all’Italia post-unitaria, l’emergere della questione romana e sociale nel
nostro paese, la destra e la sinistra storica e l’era giolittiana.
Di seguito è stato affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, delle sue cause e dei trattati di
pace ad essa conseguenti.
Siamo quindi passati al costituirsi delle grandi ideologie politiche del ‘900, con la nascita dello stato
sovietico, del fascismo e del nazismo.
Si è quindi trattato delle cause, dello svolgimento e della conclusione della Seconda Guerra
Mondiale, delle ideologie in essa espresse, compresa quella che ha dato origine alla Shoa.
Sul secondo dopoguerra ci siamo soffermati unicamente sul costituirsi della repubblica in Italia,
della nascita dell’Onu e della Guerra Fredda, fino a giungere alla seconda metà del secolo con
l’affronto degli anni ’50 e ’60 sulla scena internazionale e sul fronte della politica interna
Per un maggior dettaglio sul programma e sui suoi contenuti specifici, rinvio al programma
effettivamente svolto allegato alla presente relazione.
Metodi
Al fine di rendere il più efficace possibile il cammino di personalizzazione dei contenuti proposti,
l’insegnamento della storia ha avuto tre modalità principali di svolgimento, applicate in maniera
progressiva e avendo come principale preoccupazione la cura dell’efficacia nell’apprendimento
educativo dei temi via via svolti.
Uno spazio significativo è stato innanzitutto dedicato a lezioni frontali, cui è stato affidato
principalmente il compito di introdurre gli argomenti, dare le coordinate temporali fondamentali ed
illustrare i principali avvenimenti in esame. Le difficoltà di partecipazione attiva della classe al
dialogo educativo non hanno comunque impedito lo svolgersi di iniziative volte a valorizzare il
lavoro di quanti liberamente hanno assunto il rischio di letture e approfondimenti personali, poi
comunicati alla classe con buoni risultati sia da parte di quanti si impegnavano in questa attività, sia
per la classe che ha ascoltato queste relazioni.
Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le
lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una
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ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non
risolti.
Da ultimo, grazie alla disponibilità di materiali in questo senso significativi, sono stati utilizzati
alcuni supporti multimediali che, grazie a filmati d’epoca, hanno permesso un maggior
approfondimento di alcuni temi riguardanti in particolare la storia italiana.
Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione:
Le verifiche sono state condotte sia in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto
da un lato lo scopo di sondare le conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e
circostanziate. Ma, sempre all’interno della prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di
rielaborazione personale dei contenuti appresi che fosse documentata e capace di chiarire aspetti
non immediatamente evidenti all’interno della problematica affrontata.
Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a
risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in
collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova
sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in
voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a
registro.
Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito
nel documento del Consiglio di classe.
Testo in adozione
Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3.
Carate Brianza, 15. 05.2014
L’insegnante
Gianni Bianchi
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FILOSOFIA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5° B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: FILOSOFIA
DOCENTE: GIANNI BIANCHI
Obiettivi
I contenuti e le metodologie didattiche attraversate nel corso dell’anno hanno avuto come scopo sia
il tentativo di rendere ragione di alcune delle posizioni culturalmente dominanti la nostra età, sia
l’incrementare negli alunni la capacità di formulare giudizi critici complessi e articolati, attinenti ai
contenuti proposti.
Tripartendo le tipologie degli obiettivi perseguiti nel corso del corrente anno scolastico in
conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è stato:
- Dal punto di vista delle conoscenze un possesso adeguato dei contenuti compresi entro la parte
di storia della filosofia presa in considerazione in classe, vale a dire un possesso delle dottrine
dei filosofi nonché dei loro presupposti, del loro contenuto concettuale, terminologico ed
argomentativo, del loro influsso;
- sul piano delle competenze, un approccio, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)
adeguatamente coerente e precisa delle filosofie nonché una attiva familiarità con i concetti, le
caratteristiche logiche ed argomentative specifiche di ciascuna di esse;
- sul piano delle capacità, il raggiungimento di un livello maturo di personalizzazione dei temi,
dei presupposti e delle “soluzioni” offerte dalle filosofie prese in considerazione. Parte
integrante di tutto ciò ho ritenuto fosse il graduale sviluppo da parte della classe, oltre che di
uno sguardo valutante e critico delle dottrine affrontate, anche di una capacità di giungere ad un
certo punto ad approcciare una nuova dottrina con un bagaglio già “pronto” di attese, domande e
previsioni, la capacità quindi di un dialogo preciso ed attento sul “valore” di una soluzione
filosofica.
Giudizio sulla classe
La classe ha evidenziato un profitto positivo diffuso nella maggioranza degli alunni. Innanzitutto al
termine del percorso liceale è divenuta consueta una certa frequentazione personale dei contenuti
svolti in classe e la partecipazione alla lezione, con un coinvolgimento pubblico da parte di alcuni
ragazzi, ha avuto nell’iniziativa personale di quanti accettavano un percorso di immedesimazione
un riscontro positivo dei positivi cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi tre anni.
Non mancano tuttavia i punti di criticità, alcuni dei quali riconducibili ai passaggi più astratti della
disciplina che hanno richiesto percorsi più cadenziati e ripetuti per essere adeguatamente assimilati.
Altre difficoltà sono emerse nel lavoro di quanti o per mancanza di studio su parte del programma o
per lontananza di categorie rispetto ai percorsi proposti hanno dovuto, con l’aiuto dell’insegnante,
strutturare un metodo di studio ed un lessico più adeguato rispetto ai temi proposti.
Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento
Dal punto di vista dei nodi tematici affrontati nel corso dell’anno, non si può che notare l’inevitabile
peso che hanno avuto la filosofia kantiana e idealista in generale ed hegeliana in particolare. Questo
perché Kant introduce una novità metodologica e terminologica fondamentale; la filosofia idealista,
a sua volta, è da un lato la fedele erede del kantismo e della sua rivoluzione metodologica, dall’altro
Hegel costituisce l’autore di riferimento delle grandi ideologie del ‘900.
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Oltre all’idealismo, sono state analizzate le teorie della sinistra hegeliana e di quanti hanno voluto
criticare l’impostazione di fondo dell’idealismo, soprattutto Schopenhauer e Kiergegaard.
Abbiamo inoltre affrontato l’avvento del positivismo di Comte e della psicanalisi di Freud, correnti
culturali colte però solo nei loro momenti più rilevanti.
È stato quindi affrontato il pensiero di Nietzsche, quale punto di sintesi del secolo XIX e apertura al
XX. Circa la filosofia dell’ultimo secolo, vista la sua complessità e il suo dividersi in una serie di
tematiche molto specialistiche, sono stati attraversati solo tre autori: Husserl, Heidegger e Arendt
come esemplificazioni dei diversi stili filosofici poi sviluppatisi.
Per un quadro analitico dei contenuti disciplinari della materia e delle letture assegnate si rinvia
all’allegato programma effettivamente svolto.
Metodi e strumenti
Al fine di perseguire gli obiettivi sopra indicati, la lezione in classe ha avuto un ruolo centrale,
merito anche della diffusa e costante partecipazione della maggior parte degli alunni.
Le lezioni hanno avuto una struttura tendenzialmente omogenea secondo diverse tipologie, che
possiamo evidenziare con:
- lezioni frontali di introduzione e spiegazione analitica e sintetica dei temi e dei nuclei portanti
del programma.
- momenti di lettura di testi dagli autori presi in considerazione. Tale lettura ha mirato soprattutto
a prendere confidenza, oltre che con la terminologia specifica dell’autore anche con le sue
peculiarità argomentative.
- momenti di confronto attorno a questioni di particolare interesse e centralità del programma, con
ampio ricorso a dialogo ed al contraddittorio.
Il raggiungimento degli obiettivi in ordine ai contenuti disciplinari si è accompagnato ad una
costante preoccupazione metodologica.
Sotto tale aspetto la particolare complessità dei temi trattati, l’articolata sistematicità dei temi trattati
hanno reso possibile che il lavoro in classe, almeno inizialmente sia stato molto guidato nella
scoperta, nell’appropriazione dei contenuti e nella loro esposizione.
La sufficiente familiarità ottenuta grazie al lavoro in classe e da una attività di ripresa a casa ha fatto
sì che si potesse con più facilità sollecitare i ragazzi a sottolineare la rilevanza pluridisciplinare di
molti temi affrontati.
Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le
lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una
ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non
risolti.
Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione
Le verifiche hanno avuto una struttura simile a quelle utilizzate per Storia, e sono state condotte sia
in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto da un lato lo scopo di sondare le
conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e circostanziate. Ma, sempre all’interno della
prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di rielaborazione personale dei contenuti appresi
che fosse documentata e capace di chiarire aspetti non immediatamente evidenti all’interno della
problematica affrontata. Soprattutto la prova orale si è inoltre spesso trasformata in un’occasione
non solo di recupero di eventuali lacune per tutti i componenti della classe, ma anche di
approfondimento critico circa i temi proposti non solo da parte di chi era in quel momento
interrogato, ma per buona parte dei componenti della classe.
Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a
risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in
collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova
sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in
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voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a
registro.
Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito
nel documento del Consiglio di classe.
Testi in adozione
Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2-3
Carate Brianza, 15.05.2014
L’insegnante
Gianni Bianchi
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CLASSE 5 B
DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA
DOCENTE: SILVIA SOMMARUGA
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
Profilo della classe
La classe ha seguito con attenzione e interesse le attività didattiche proposte. Le lezioni si sono
svolte in un clima sereno e collaborativo che ha favorito la comprensione e l’assimilazione dei
contenuti. Le lezioni sono sempre state caratterizzate dalla presenza di interventi, domande,
richieste di chiarimenti, soprattutto da parte di alcuni alunni, che hanno permesso di approfondire
alcuni aspetti del percorso didattico. Solo per alcuni alunni la partecipazione è stata scarsa e sterile.
In particolare a partire dall’interesse di alcuni studenti verso gli argomenti di geografia astronomica
e cosmologia è stato possibile proporre un percorso di approfondimento: un breve corso di
cosmologia e un seminario di presentazione dei risultati cosmologici del satellite Planck tenuto
presso il nostro Istituto scolastico.
Il profitto raggiunto dalla classe è complessivamente buono. La maggior parte dei ragazzi ha
lavorato in modo costante utilizzando opportunamente capacità analitiche e di sintesi raggiungendo
una buona capacità di interpretazione e di rielaborazione dei fenomeni riuscendo anche a
contestualizzarli in ambiti sufficientemente ampi. Solo alcuni studenti hanno limitato l’impegno
lavorando con discontinuità e ottenendo dei risultati inferiori rispetto alle reali potenzialità.
Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità)
Nel corso dell’anno scolastico si sono perseguiti i seguenti obiettivi:
• Conoscenza dei contenuti e capacità di individuare i collegamenti tra i singoli argomenti
trattati.
• Capacità di compiere una sintesi critica dei temi affrontati in modo da raggiungere una piena
consapevolezza del percorso svolto.
•
Capacità di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti studiati. Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma
Le Scienze della Terra racchiudono una serie di discipline autonome (Astronomia, Cosmologia,
Mineralogia, Geologia) che sono accomunate dall'avere come oggetto d’indagine il pianeta Terra
inserito all’interno del Sistema Solare e dell’Universo e di cui ciascuna affronta un aspetto
particolare.
E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente con il tempo a
disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una visione
globale di alcuni fenomeni.
Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Geografia astronomica dando ampio
spazio allo studio delle stelle, delle galassie e dell’Universo e successivamente del Sistema Solare,
dalla sua formazione, alle caratteristiche del Sole e dei pianeti.
Nel secondo quadrimestre è stato introdotto lo studio del pianeta Terra, iniziando dai moti del
nostro pianeta e le loro conseguenze, per poi indagare le caratteristiche della Luna, i fenomeni delle
fasi lunari e delle eclissi. Nell’ultima parte dell’anno si è affrontato lo studio della composizione
della litosfera (minerali e rocce magmatiche) e la vulcanologia.
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Strumenti e metodi
Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina
Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI, quarta edizione).
Gli argomenti sono stati interamente trattati durante l'ora di lezione. Considerando la parte di
geografia astronomica, data la natura degli argomenti presentati, che poco si offrono ad attività di
laboratorio, la principale metodologia impiegata è stata la lezione frontale lasciando sempre spazio
a domande e ponendo interrogativi allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati.
La parte di geologia ha invece offerto l’opportunità di osservare, in aula o in laboratorio, diversi
campioni di rocce e di minerali, in dotazione alla scuola, che hanno permesso una verifica pratica
delle nozioni teoricamente apprese in classe dove, ancora una volta, la lezione frontale è stata la
prima metodologia didattica utilizzata sostenuta da immagini e filmati.
Valutazione
Allo scopo di valutare il percorso didattico compiuto dai singoli, si sono svolte prove di verifica sia
scritte che orali.
Le prove orali, accanto ai contenuti, hanno testato le facoltà espositive dei ragazzi, la capacità di
costruire collegamenti tra più nodi concettuali, l'inquadramento degli argomenti secondo una
visione sintetica.
Le prove scritte, strutturate sulla tipologia della terza prova, hanno invece evidenziato, insieme alla
comprensione degli argomenti, le capacità sintetiche, analitiche ed espositive.
Carate Brianza, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof. Silvia Sommaruga
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MATEMATICA
LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE 5°B
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: PROF. PAOLA BALZAROTTI
Profilo della classe
La classe è composta da alunni mediamente dotati di capacità intuitive e di attitudini in ambito
scientifico.
Alcuni di loro hanno saputo coltivare e potenziare le loro personali attitudini attraverso un impegno
sistematico nell’intero quinquennio ed hanno raggiunto un buon livello di preparazione. Altri, non
altrettanto costanti, pur con una preparazione sufficiente, incontrano alcune difficoltà nella
risoluzione dei problemi più complessi o negli studi di funzione in cui si richiede una capacità di
indagine più raffinata. Soltanto alcuni di loro, pur avendo una preparazione complessivamente
sufficiente, sostenuta dalla conoscenza analitica dei contenuti del programma, non sono in grado di
dominare pienamente la prova scritta nella quale è richiesta una capacità di intuizione più matura ed
una preparazione più solida sul pregresso.
Obiettivi
L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:
- conoscenza dei contenuti analitici del programma di analisi.
- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di
applicare le conoscenze acquisite allo studio di funzioni reali di variabile reale e alla
soluzione dei problemi.
- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.
- Capacità di adeguata formalizzazione.
Metodo di lavoro
Nello svolgimento del programma ho dedicato una certa cura nel presentare loro innanzitutto quei
problemi che hanno dato origine allo sviluppo della analisi matematica: i problemi di
ottimizzazione, il problema della determinazione della retta tangente, il problema del calcolo delle
aree.
Nell’affronto della prima parte del programma, è stato necessario sviluppare una adeguata capacità
di calcolo, di impostazione e lettura del problema e di astrazione. Pertanto, tutti gli aspetti
fondamentali del programma sono stati esplorati a lezione con i ragazzi costruendo ogni argomento
attraverso una successione di passi che risolvevano un problema ed aprivano il successivo.
Il loro libro di testo è strutturato in tal modo ed ha rappresentato, pertanto, un supporto prezioso e
facilmente utilizzabile.
Le verifiche scritte hanno riguardato la risoluzione del problema geometrico, lo studio di funzione,
il calcolo di limiti, di derivate, di primitive. Abbiamo effettuato due prove di simulazione
dell’esame di stato: la prima in maggio e la seconda in giugno (di 5 ore ciascuna).
Nelle verifiche orali ho cercato di favorire l’acquisizione di competenze lessicali e di una ampia
capacità argomentativa riguardo ai temi trattati.
L’attività di arricchimento consiste nella proposta di argomenti di approfondimento su alcuni temi
legati all’analisi matematica o alla matematica in generale che, solitamente, diventano poi
argomento di inizio colloquio all’esame di stato.
Carate B.za, 15 maggio 2014
Prof.ssa Paola Balzarotti
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FISICA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “DON CARLO GNOCCHI”
DI CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ SCIENTIFICO SEZIONE B
FISICA
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
Profilo della classe.
La classe è costituita da alunni di buone capacità, da una gran maggioranza di ragazzi mediamente
capaci ma che, a causa di un impegno non sempre sistematico, risultano più deboli nell’analisi dei
fenomeni più complessi. Una esigua minoranza, o per lacune pregresse o per scarsa attitudine agli
studi scientifici raggiungono un livello di sufficienza fragile. Tutti possiedono una conoscenza
sufficiente di tutti i contenuti trattati, sanno descrivere con consapevolezza le proprietà dei
conduttori e dei campi e sono in grado di analizzare situazioni fenomenologiche elementari. Coloro
che hanno conseguito un profitto complessivamente superiore al 7 hanno raggiunto un buon grado
di consapevolezza anche nelle parti più “astratte” del programma (le equazioni di Maxwell, la teoria
delle onde elettromagnetiche, e la prima quantizzazione). Per quel che riguarda l’attività di
laboratorio abbiamo osservato la struttura di alcuni campi elettrici generati dai conduttori attraverso
la “mappatura” delle linee di forza. Abbiamo verificato la prima legge di Ohm e svolto
l’esperimento di Millikan. Abbiamo introdotto l’espressione della forza di Lorentz attraverso le
misure con la bilancia elettrodinamica e verificato qualitativamente la legge di Faraday Lenz con
alcune esperienze sull’induzione elettromagnetica.
Obiettivi
L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:
- conoscenza dei contenuti analitici del programma di elettromagnetismo e di alcuni argomenti
scelti di fisica moderna.
- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le
conoscenze acquisite alla soluzione del problema di fisica.
- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.
- Capacità di formalizzare in linguaggio matematico le proprietà delle grandezze fisiche
introdotte ed i principi dell’elettromagnetismo.
Metodo di lavoro
L’elettromagnetismo conclude in un certo senso lo studio della fisica a livello liceale. Nell’esercizio
del metodo proprio della disciplina ha un ruolo fondamentale e, a mio parere, paradigmatico. Si
tratta infatti di una teoria molto articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche
dall’analisi di esperimenti ideali e dallo studio delle proprietà utilizzando un metodo matematico
deduttivo. (Si pensi, per esempio, al teorema di Gauss sul flusso del campo elettrico e al calcolo di
campi elettrici generati da particolari distribuzioni di cariche). Per i ragazzi del liceo è
un’esperienza fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici del metodo della disciplina
(osservazione, formulazione di un’ipotesi, verifica, formalizzazione matematica, scoperta di nuove
proprietà) sono presenti con egual peso ed interagiscono continuamente con grande evidenza.
Pertanto, ritengo molto importante presentare (o anche solamente descrivere) gli esperimenti che
storicamente hanno portato alla formulazione di una certa teoria. Il secondo passo è certamente non
tanto illustrare la teoria conseguente, ma suscitare delle domande sulla possibile interpretazione del
dato sperimentale. Il modello teorico si costruisce nelle sue parti essenziali come risposta possibile
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alle suddette domande e viene poi sviluppato attraverso una adeguata formalizzazione nella quale la
matematica si rivela sempre più utile e potente.
Il raggiungimento, nel lavoro in classe, dell’ultimo livello descritto è indispensabile e deve essere
curato dall’insegnante perché nell’elettromagnetismo e, ancor più nella fisica del XX secolo, il
linguaggio matematico si rivela essere spesso una forma rivelatrice di un significato.
Ho dovuto operare una selezione dei contenuti per quel che riguarda la fisica del XX secolo.
Ho scelto di trattare quegli argomenti che credo abbiano segnato una svolta nella fisica del
novecento: l’interpretazione dello spettro di emissione del corpo nero, l’effetto fotoelettrico e
l’ipotesi di Einstein del fotone; il modello atomico di Bohr e la quantizzazione dei livelli energetici
nell’atomo di idrogeno e negli atomi idrogenoidi. La scelta è dettata dall’importanza che tali
esperimenti, e le rispettive teorie interpretative, hanno rappresentato nella storia della fisica e nelle
successive evoluzioni del pensiero scientifico.
Nel corso dell’anno ho dato spazio a verifiche orali sui contenuti visitati in classe e a prove scritte
sul modello della terza prova dell’esame di stato nonché, almeno nella prima parte dell’anno, a
prove di carattere più analitico.
Per quel che concerne la valutazione ho utilizzato tutta la scala in uso con particolare attenzione
all’emergere dei seguenti elementi significativi:
- conoscenza dei contenuti fondamentali ed esposizione degli stessi con pertinenza linguistica e
rigore logico;
- capacità di ripercorrere i nodi fondamentali esplicitando i nessi fra i diversi contenuti studiati.
Prof.ssa Paola Balzarotti
Carate Brianza, 15.05.2014
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DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
LICEO SCIENTIFICO paritario Don Carlo Gnocchi, Carate Brianza
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5B SCIENTIFICO
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
PROF. RITA TAGLIABUE
Profilo della classe
Al termine del percorso liceale, l’interesse generale della classe verso le tematiche affrontate dalla
disciplina si è rivelato di livello medio: l’attenzione nei confronti dello studio della storia dell’arte
non sempre è stata originale e critica, rivelando piuttosto i tratti di uno studio discontinuo e
descrittivo. Tuttavia, alcuni studenti hanno trovato nella frequentazione delle opere e delle questioni
proposte una risorsa per arricchire la propria personalità e sensibilità culturale. Altri studenti invece,
si sono mostrati solo preoccupati di avere dei quadri di riferimento generali piuttosto che di
sviluppare una capacità anche personale di rapporto con le problematiche culturali poste. Con la
guida dell’insegnante alcune lezioni, riguardanti argomenti monografici, sono state condotte dagli
alunni, con una partecipazione che, per alcuni, è diventata motivo di sviluppi personali.
Gli studenti hanno sicuramente mostrato un maggior interesse e capacità di lavoro per disegno, in
particolare rispetto al lavoro sulla architettura moderna svolto dall’anno di quarta.
Per queste ragioni, la qualità del lavoro in questi anni è stata a volte differente nei due ambiti della
disciplina, storia dell’arte e disegno, a seconda della capacità e dell’interesse degli studenti verso
l’uno o l’altro aspetto della materia. In storia dell’arte alcuni studenti della classe manifestano
ancora delle fragilità rispetto a uno studio accurato e una continuità nel lavoro scolastico. Si
individuano, quindi, risultati differenti: accanto ad alcuni studenti che hanno dimostrato autonomia
nello studio e capacità di elaborazione personale, di sintesi e di collegamento fra le problematiche
all’interno della disciplina, altri hanno mostrato una risposta sufficiente nella conoscenza e capacità
di strumentazione sulla disciplina, ma con inferiore competenza sulla materia.
Anche gli studenti che hanno ottenuto risultati non sempre sufficienti per quanto riguarda la
conoscenza degli argomenti in storia dell’arte, hanno raggiunto buoni risultati per quanto riguarda la
conoscenza e la competenza del lavoro svolto in disegno.
Obiettivi e metodi didattici
In disegno si è verificata la capacità di autonomia degli studenti nel costruire il proprio lavoro e la
personale verifica dello stesso (svolto singolarmente o per piccoli gruppi), lasciando libertà di scelta
nei soggetti e nella loro restituzione grafica, utilizzando i diversi metodi di rappresentazione
imparati negli anni precedenti e le diverse tecniche di grafica espressiva trattate (vedi programma
analitico). Particolare attenzione si è prestata alla conoscenza dell’impostazione teorica del metodo
di rappresentazione studiato, così come verso l’esemplificazione delle espressioni grafiche (diversi
sono i generi proposti: architettura, ornato, esempi studiati in storia dell’arte). Questi due elementi
sono ritenuti necessari per indirizzare lo studente a sviluppare la competenza sulla disciplina e un
linguaggio grafico personale. Gli obiettivi sono stati anche declinati attraverso l’applicazione ed
elaborazione dei metodi e degli strumenti appresi, ovvero della comprensione e dell’applicazione
del procedimento corretto di risoluzione di un esercizio.
Il lavoro in classe si sviluppa principalmente sulla conoscenza teorica della disciplina, sulle
esemplificazioni da eseguire, sulla risoluzione di casi o problematiche incontrati dagli studenti e
sulla discussione/spiegazione delle correzioni e valutazioni fatte sugli esercizi svolti, sul tipo di
esecuzione grafica adeguata. Il contributo che fornisce lo studente a questo lavoro, indica il livello
di conoscenza e competenza reale sulla disciplina. La scelta del tema di lavoro è proposta dallo
studente e verificato con l’insegnante così come la sua risoluzione rappresentativa, grafica ed
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espressiva. L’alunno lavora dagli anni precedenti alla composizione della tavola: come impostarla,
come renderla migliore (sostituire ad un segno un altro, declinare diversamente un soggetto), l’uso
del colore, come ottenere un equilibrio, una “bellezza”.
In storia dell’arte lo svolgimento dei fenomeni artistici è stato puntualizzato mediante l’analisi di
opere e di architetture che, per le loro caratteristiche, sono state ritenute indicative di un particolare
ambito culturale e di una fase storica, per far acquisire agli studenti una capacità di lettura dei
caratteri specifici del linguaggio dell’opera d’arte.
Le lezioni in classe hanno cercato di chiarire i periodi presi in esame dal punto di vista artistico,
stimolando la capacità degli studenti di tenere presente un ampio orizzonte culturale e sollecitando i
riferimenti ad altre discipline. La produzione artistica è vista come strumento d'espressione di una
cultura e quindi inserita nel suo tempo: gli argomenti sono introdotti pertanto con un quadro di
riferimento che leghi la problematica artistica a quella storica, letteraria, filosofica, sociale.
Diventano inoltre esemplificative le relazioni fatte dallo studente alla classe, anche per sviluppare
l'impostazione personale di un argomento: lo studente infatti sceglie il tipo di lettura da dare
all’autore secondo i propri interessi o gusto e come costruire il percorso di esposizione del tema
scelto. Queste sono state occasioni significative per lavori di approfondimento in vista dell’Esame
di Stato, rispetto alle quali l’insegnante ha dato la disponibilità per incontri individuali con gli
studenti, per eventuali riflessioni sulla costruzione dei loro approfondimenti e per indicazioni
bibliografiche.
Attività proposte
-Viaggio di istruzione: Berlino, 18-22 marzo
(vedi alla voce Attività realizzate nella parte generale del Documento di classe)
Contenuti e tempi di svolgimento
In storia dell’arte i temi sono stati:
il Realismo in Francia e in Italia, l’Impressionismo, svolti nella prima parte del quadrimestre.
Il postimpressionismo, il passaggio al novecento in architettura, le personalità di P. Cezanne, V.Van
Gogh, P. Gauguin: argomenti svolti a gennaio e febbraio.
Marzo, aprile e maggio sono stati dedicati al fenomeno delle Avanguardie storiche del ‘900:
espressionismo, cubismo, astrattismo, futurismo, dadaismo, surrealismo.
Strumenti
Nelle lezioni vengono utilizzati testi tra loro differenti, quali esemplificazioni d'approcci diversi al
prodotto artistico e come repertorio iconografico (per questo citiamo gli ArtDossier della Giunti,
Storia dell’arte italiana di G.C. Argan).
I testi in adozione nella classe sono “Itinerario nell’arte” Dall’età dei lumi ai giorni nostri di G.
Cricco e F.P. Di Teodoro, Zanichelli 2005
In particolare, nell’impostazione del lavoro sulle Avanguardie sono state lette le introduzioni ai
movimenti dal volume di Mario de Micheli "Le avanguardie artistiche del Novecento" (1996),
anche per la capacità di fornire spunti di riflessione per comprendere i movimenti d’Avanguardia e
il tempo che li ha prodotti.
Altro strumento significativo come supporto didattico è stato l’uso dell’aula video nella quale è
stato possibile visionare proiezioni ed immagini per una migliore frequentazione dei testi figurativi
in esame e per arricchire il repertorio iconografico degli studenti.
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
La valutazione è stata legata ad interrogazioni scritte ed orali.
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Le prove scritte sono state impostate sulla tipologia prevista dal Consiglio di classe per la Terza
prova dell’Esame di Stato: domande specifiche di conoscenza di argomenti trattati, domande
sintetiche sulla capacità di sintesi e di spiegazione attraverso un’opera o un autore di una
problematica artistica studiata.
Nei colloqui orali viene verificata l’acquisizione degli argomenti, la loro elaborazione personale, la
capacità di collegamenti all’interno della disciplina e rispetto ad altre discipline.
Altri strumenti di valutazione sono state le relazioni fatte da alcuni alunni alla classe di autori o di
argomenti approfonditi personalmente in storia dell’arte.
Per quanto concerne i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito dal
Consiglio di Classe ed espresso nel Documento di classe.
15 maggio 2014
prof. Rita Tagliabue
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EDUCAZIONE FISICA MASCHILE
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “ DON CARLO GNOCCHI “ DI CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014
CLASSE: 5^B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: ALFONSO VILLA
RELAZIONE FINALE
La classe, costituita da 15 alunni, ha lavorato come nel precedente anno scolastico con la parte
maschile della classe 5^ Classico, così da formare una squadra classe di 24 alunni.
Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo cammino didattico di quinta,
chiaramente differente rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di
una maggior presa di coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con
curiosità alle spiegazioni teoriche e coinvolgersi con serietà a livello motorio. L’impegno è andato
in crescendo di lezione in lezione, così da permettere un miglioramento di forza, velocità e
coordinazione. Alcuni alunni, dalle spiccate capacità atletiche e umane, hanno appreso movimenti
tecnici di elevata difficoltà nelle diverse discipline sportive e hanno raggiunto risultati di notevole
valore nei campionati studenteschi. Gli studenti generalmente sono diventati capaci di giudizio su
quanto vissuto nelle varie fasi di una partita o più in generale del lavoro personale e della classe.
Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test, di valutazione delle capacità
condizionali, eseguiti in prima liceo e riproposti quest’anno: il giudicare la propria e altrui
prestazione è stata occasione per un approfondimento di ciò che sostiene le azioni sportive; infatti
l’obiettivo di quest’anno è stato quello di portare i ragazzi a guardare con maggior consapevolezza
l’attività fisica in ogni suo aspetto - tecnico, di motivazione, fisiologico, di limite umano, di
creatività.
Negli sport di squadra si è insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno
ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni.
Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e
sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, ha deciso in
dialogo con il docente un argomento da proporre alla classe, che partisse da un vissuto sportivo o da
una curiosità personale su uno sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata richiesta alla
classe l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; in questo tipo di lavoro alcuni
alunni si sono distinti per l’originalità delle proposte fatte.
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
OBIETTIVI EDUCATIVI
Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di
intervento sulla realtà.
. Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo
indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte.
. Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze
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del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il
proprio operato motorio.
. Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle
caratteristiche individuali.
. Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che
collettive.
. Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali.
. Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di
organizzare e condurre un lavoro.
OBIETTIVI DIDATTICI
. Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del
movimento umano.
. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle
proposte.
. Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli
aspetti tattici.
. Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico.
. Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi
di squadra.
. Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate.
. Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo
classe.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il metodo di apprendimento proposto ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di
ciò che stava accadendo nel percorso, per il raggiungimento dell'obiettivo.
Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di
provocazione all'alunno per fargli sfruttare al meglio le sue potenzialità.
Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è
operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire.
Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto.
Criteri per le verifiche
le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da
un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno.
La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha
tenuto conto dei seguenti criteri:
- livello di partenza (verificato attraverso dei test)
- acquisizione dell' abilità richiesta
- impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività.
Carate Brianza, 15.05.2014
L’insegnante
Alfonso Villa
49
LICEO SCIENTIFICO l.r. DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE
DOCENTE: CHIARA BORGONOVO
RELAZIONE FINALE
La classe, costituita da 4 allieve, è dotata di un livello motorio buono, le capacità motorie sono
distribuite in modo omogeneo nel gruppo. Affinché lo svolgimento della lezione fosse possibile con
un numero adeguato di allieve, dal terzo anno sono state abbinate ad un’altra classe: la quinta liceo
classico con 17 allieve; quindi le lezioni venivano svolte con 20 allieve complessivamente. Le
allieve si sono mostrate ben disposte al lavoro, partecipando con impegno e attivamente alle attività
proposte. Il clima di lavoro è sempre stato positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è
instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in
particolare di quest’ultimo anno è stato l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista
sportivo e non semplicemente ludico. Le allieve hanno portato a compimento questo tipo di
percorso durante l’intero anno, raggiungendo conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel
corso del II quadrimestre le allieve sono state maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è
stato loro richiesto un intervento didattico di tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state
guidate dall’insegnante. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina
relativa all’argomento scelto; anche in questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono
dimostrate serie ed i risultati ottenuti nelle tesine sono stati molto buoni.
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
OBIETTIVI EDUCATIVI
Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di
intervento sulla realtà.
Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per
la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro.
Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche
personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità.
Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni.
OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi
fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano.
Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi.
Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte.
Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo.
Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche.
METODO
Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del
gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi:
Presentazione in forma globale.
Dimostrazione (quando necessaria).
Attuazione in forma globale.
Correzione ed autocorrezione.
Scomposizione in fasi analitiche.
Attuazione in forma globale.
Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto
50
CRITERI PER LE VERIFICHE
Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate
dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del
rapporto con la disciplina.
La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei
seguenti criteri:
livello di partenza.
Acquisizione dell’abilità richiesta.
Impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività.
Carate B.za, 15 Maggio 2014
L’insegnante
Chiara Borgonovo
51
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI,
CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE 5° B
RELIGIONE
DON OTTAVIO VILLA
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
Per favorire un confronto personale, il lavoro in classe ha seguito la forma del dialogo a seguito di
letture di documenti offerti dal testo in dotazione (“Il Senso Religioso”, Luigi Giussani ) o in
fotocopia di articoli dai giornali.
Si sarebbe potuto insistere su proposte di elaborazione personale con la richiesta di lavori scritti e di
raccolta di materiale; il livello di partecipazione e di interesse è stato comunque buono da parte di
quasi tutta la classe che ha raggiunto una conoscenza motivata e dotata di un metodo proprio, in
ragione a tematiche che spesso si è abituati al affrontare soggettivamente, legandosi alle convinzioni
personali in materia di opzioni religiose o sulla base di opinioni personali.
La modalità di valutazione ha riguardato il grado di interesse e la disponibilità mostrata nella
partecipazione e nel contributo al dialogo durante le lezioni dell’alunno.
Il lavoro è stato sostanzialmente svolto con l’ausilio del libro di testo in dotazione.
Al lavoro proposto la classe ha risposto con una buona partecipazione e un personale confronto.
52
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI
PROGRAMMA ITALIANO
NOTE SUI CONTENUTI:
I contenuti fondamentali del presente corso di studio possono essere così schematizzati:
-­‐ i rapporti tra Illuminismo, Neolassicismo, Romanticismo, specie per ciò che concerne il
rapporto complesso tra ragione e sentimento;
-­‐ l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; rapporto storia-letteratura;
-­‐ l’anacronismo di Leopardi;
-­‐ letteratura-scienza; il romanzo sperimentale;
-­‐ la stagione della crisi; la forma tra prosa e poesia;
-­‐ l’anti-prosopopea del primo novecento;
-­‐ prospettive ed esempi di romanzo contemporaneo.
1) IL ROMANTICISMO (restaurazione e risorgimento 1815-1861; il Romanticismo in Italia).
Introduzione al Romanticismo europeo: linee generali di poetica, temi fondamentali, panoramica sui
principali protagonisti. La polemica classico-romantica.
L’età del risorgimento: il Risorgimento in Italia (linee fondamentali).
GIACOMO LEOPARDI
Vita, personalità ed opere.
Dai Canti:
- L’Infinito (pp. 1063-65)
- Alla luna (pp.1065-67)
- La sera del dì di festa
- Alla sua donna (fotocopia)
- A Silvia (p.1113-17)
- Le ricordanze (p. 1118-36)
- Canto notturno di un pastore errante dell’Asia (p. 1133-40)
- La quiete dopo la tempesta (p. 1126-29)
- Il sabato del villaggio (p. 1129-32)
- A se stesso (p.1155-56)
- La ginestra (p. 1156-70)
- Ultimo canto di Saffo (p. 1081-86)
Da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica:
- Il potere della fantasia dell’infanzia
- L’imitazione della natura nella poesia antica
Da Lo Zibaldone:
- L’infinito (fotocopia)
- La sera del dì di festa (fotocopia)
- Alla luna (fotocopia)
- Il sabato del villaggio (fotocopia)
- Le idee indefinite (p. 1058)
- La teoria del piacere (p. 1056-58)
53
- Il giardino del dolore (p. 1059-61)
- L’esclusione dello straniero (p. 1061-62)
Operette morali: lettura integrale.
- Giorgio Colli, introduzione alle operette morali.
ALESSANDRO MANZONI
Vita, personalità e opere.
Dal Carme in monte di Carlo Imbonati:
- Sentir e meditar (p. 917-921)
Da Inni Sacri:
- Il natale (p.922-928)
- La pentecoste
Da Il conte di Carmagnola:
- Prefazione (p.936-939)
- S’ode a destra uno squillo di tromba (p.939-945)
Da Adelchi:
- Adelchi e Anfrido (p. 952-956)
- Dagli atri muscosi, dai fori cadenti (p. 957-961)
- Delirio di Ermengarda (p.961-970)
- Sparsa le trecce morbide (p.970-976)
- Morte di Adelchi (p.976-982)
Da Lettre a Monsieur Chauvet sur l’unité de temps et de lieu dans la tragédie:
- Il rapporto tra la poesia e la storia (p.983-85)
Da Lettera sul Romanticismo al marchese Cesare D’Azeglio:
- il fine della letteratura.
Dalle Odi:
- Il cinque maggio (p.989-96)
I promessi sposi: personaggi, vicende e tematiche principali.
2) ETA’ DEL REALISMO : La nuova Italia 1861-1910: Scapigliatura e dintorni; Carducci e
il classicismo; Giovanni Verga e il verismo; nell’orbita del naturalismo.
IL ROMANZO BORGHESE E IL NATURALISMO
Linee generali di poetica dei principali romanzi di:
FLAUBERT (tav 178, p. 22) e ZOLA
54
GIOVANNI VERGA
Vita personalità e opere.
Da Vita dei campi:
- La lupa (p.201-105)
- Fantasticheria (p. 186-191)
- Rosso Malpelo (p. 191-201)
- La roba (p. 214-218)
- Libertà (p. 218-223)
Da Vagabondaggio:
- Lacrymae rerum (fotocopia)
Da Mastro don Gesualdo:
- Incendio Palazzo Trao (p. 224-230)
- La morte di Gesualdo nelle due redazioni (p. 231-37)
I malavoglia: lettura integrale.
GIOSUE’ CARDUCCI
Vita, personalità e opere.
Da Rime nuove:
- San Martino (p.159-161)
- Pianto Antico (p. 158-159)
- Traversando la Maremma toscana (p. 157)
Da Odi barbare:
- Alla stazione in una mattina d’autunno (p.169-173)
SCAPIGLIATURA E DINTORNI:
Arrigo Boito:
Da Il libro dei versi:
- lezione d’anatomia (fotocopia)
- Dualismo (p. 146)
- Scritto sull’ultima pagina (p. 151)
Emilio Praga:
Da Penombre:
- Preludio (p. 143)
3) DAL REALISMO AL SIMBOLISMO : La nuova Italia 1861-1910: verso una nuova
poesia: Giovanni Pascoli; D’Annunzio e l’estetismo; l’alba del nuovo secolo: il
crepuscolarismo.
Introduzione al simbolismo: caratteri propri del decadentismo e dell’estetismo.
IL SIMBOLISMO FRANCESE:
55
CHARLES BAUDELAIRE:
-Al lettore, fotocopia
- Spleen (fotocopia)
- L’albatros (fotocopia)
- I fiori del male (p.20)
RIMBAUD (tav 179, p. 24)
GIOVANNI PASCOLI:
Vita, personalità e opere.
Lettura e commento di G.Contini, Discorso su Pascoli 1955 (fotocopia)
Da Myricae:
- Arano (p. 325-26)
- Lavandare (p. 327)
- L’assiuolo (p. 329)
Da Primi Poemetti:
- Il libro (fotocopia)
- Il focolare (fotocopia)
- Il cieco (fotocopia)
- I due orfani (fotocopia)
- Digitale purpurea (p. 328)
Da Canti di Castelvecchio:
- Nebbia (p. 340-41)
- Il gelsomino notturno (p. 344-47)
Da Il fanciullino:
- E’ dentro di noi un fanciullino (I,III)
Da Poemi Conviviali:
- Alexandros
Prefazione Myricae (fotocopia)
Prefazione Canti di Castelvecchio (fotocopia)
GABRIELE D’ANNUNZIO
Vita, personalità e opere.
Il piacere (lettura integrale)
Da Alcyone:
- La sera fiesolana (p. 304-307)
- La pioggia nel pineto (p. 307-312)
56
Da Il notturno:
- prima offerta (p. 321-24)
Da Le novelle della pescara L’eroe (fotocopie)
4) L’ALBA DEL NUOVO SECOLO
I CREPUSCOLARI:
GOZZANO:
Vita, personalità e opere.
Da I colloqui:
- L’amica di nonna Speranza (p. 366-372)
- La signorina Felicita ovvero la Felicità (p. 360-366)
- Toto merumeni (p. 372-375)
- Invernale (fotocopia)
SERGIO CORAZZINI:
Vita, personalità ed opera.
Da Piccolo libro inutile:
- Desolazione del povero poeta sentimentale. (p. 357-60)
MARINO MORETTI:
Vita, personalità ed opera.
Da Il giardino dei frutti
- Io non ho nulla da dire (376-78)
5) GUERRE E FASCISMO (1910-1945)
ITALO SVEVO:
Vita, personalità ed opere.
La coscienza di Zeno (lettura integrale)
LUIGI PIRANDELLO:
Vita, personalità ed opere.
Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)
Da L’Umorismo:
- Il sentimento del contrario (p. 595-598)
Da Novelle per un anno:
- Il treno ha fischiato (p. 610-614)
- Ciaula scopre la luna (fotocopia)
- La tragedia di un personaggio (p. 604-609)
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Linee generali del teatro pirandelliano e del primo Novecento:
Da I Sei personaggi in cerca d’autore :L’irruzione dei personaggi
6) AVANGUARDIA ED ESPRESSIONISMO:
PALAZZESCHI:
Vita, personalità ed opere:
Da Poemi:
- Chi sono? (fotocopia)
Da L’Incendiario
- L’incendiario (p. 567-574)
CORRADO GOVONI
Vita, personalità ed opere:
Da l’inaugurazione della Primavera
- Povertà
Da Gli aborti:
- Le dolcezze (p. 562)
Da Il quaderno dei sogni e delle stelle:
-­‐ La trombettina (fotocopia)
CLEMENTE REBORA:
Vita, personalità ed opere
Da Frammenti lirici:
- O carro vuoto sul binario morto (p.691-693)
Sciorinati giorni dispersi, fotocopia
Da Canti anonimi:
-dall’immagine tesa, fotocopia
Da Poesie sparse e prose liriche:
- Voce di vedetta morta (p.693-694)
7) LA NUOVA POESIA:
GIUSEPPE UNGARETTI
Vita, personalità e opere
Da L’Allegria: Agonia (pag.718)
In memoria (pag.719-720)
Silenzio (pag.722)
I fiumi (pag.723-726)
Allegria di naufragi (pag.726)
Soldati (pag.727)
Destino, fotocopia
Veglia, fotocopia
Fratelli, fotocopia
Commiato, fotocopia
58
San Martino al Carso, fotocopia
Da Sentimento del tempo:
o La madre (pag.727-728)
EUGENIO MONTALE
Vita, personalità ed opera
Da Ossi di seppia:
In limine
I limoni
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Forse un mattino (in fotocopia)
Spesso il male di vivere ho incontrato (in fotocopia)
Cigola la carrucola nel pozzo (in fotocopia)
Da Le occasioni:
Ti libero la fronte dai ghiaccioli
Da La bufera e altro
La bufera
L'anguilla
Da Satura:
Ho sceso dandoti il braccio (in fotocopia)
Incespicare (in fotocopia)
Prima del viaggio (in fotocopia)
DANTE ALIGHIERI
Paradiso
I, II, III, VI, XI.
STRUMENTI
G. Ferroni, L’esperienza letteraria in Italia, vol. 2, 3A, 3B Einaudi Scuola
Dante Alighieri, Il Paradiso, a cura di M.Chiavacci Leonardi
Saggi di critica letteraria forniti a lezione in fotocopia
Carate Brianza, 15 maggio 2014
Prof. Marina Fumagalli
59
ALLEGATO N. 3
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO
“DON CARLO GNOCCHI”
CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5^B
LINGUA E LETTERATURA LATINA
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
STORIA DELLA LETTERATURA
Disegno storico della letteratura latina della prima età imperiale, con lettura di passi antologici
svolta sempre in classe
L’ETA’ DEI GIULIO – CLAUDI
Il contesto storico – culturale: la crisi del mecenatismo e il rapporto fra gli intellettuali e il potere; le
resistenze della nobilitas senatoria e l’opposizione stoica; la spettacolarizzazione della letteratura:
declamationes e recitationes
SENECA
I Dialogi: la saggezza stoica nel suo difficile rapporto con il potere; la continua fluttuazione fra
aspirazione contemplativa e ambizione politica; il saggio a qualunque costo deve rendersi utile agli
uomini, dalla vita attiva alla scelta dell’otium
I trattati “politici”: De Clementia e De Beneficiis
La pratica quotidiana della filosofia: la scoperta dell’interiorità e le Epistulae morales ad Lucilium
(la meditazione sul tempo e sulla morte, l’autosufficienza del saggio e il dominio di sé)
Filosofia e scienza: le Naturales quaestiones. La dimensione morale dell’opera
Una satira menippea: l’Apokolokyntosis
Le tragedie e il conflitto tra furor e ratio
Lo stile “drammatico” e “anticlassico”
Letture antologiche:
Consolatio ad Marciam 19, 3-20, 3 (“Solo la morte ci rende liberi”), pp. 178-181
Consolatio ad Polybium 7 (“Elogio di Claudio”), p. 186
De Brevitate vitae 8 (“Il valore del tempo”), fotocopie; 10, 2-5 (“Solo il passato ci appartiene”),
fotocopie; 12, 1-7 e 13, 1-3 (“La galleria degli occupati”), fotocopie
De Clementia I, 1 (“Elogio di Nerone”), pp. 187-189
De Ira III, 36 (“L’esame di coscienza”), pp. 184-185
De Tranquillitate animi 2, 1-4, 6-11 e 13-15 (“Inquietudine e insoddisfazione”), fotocopie
Epistulae morales ad Lucilium 47, 1-6 e 15-21 (“Anche gli schiavi sono uomini”), pp. 201-203
Apokolokyntosis 1-4, 1 (“L’esordio”), fotocopie; 5-7, 1 (“Claudio sale in cielo”), pp. 207-211; 14-15
(“Il giudizio infernale”), fotocopie
Medea 116-178 (“Il furore di Medea”), pp. 212-215
Thyestes 920-1068 (“Un nefando banchetto”), pp. 216-219
Letture critiche consigliate:
G.G. Biondi, Introduzione a “Seneca, Medea – Fedra”, Milano 1989 (pp. 19-20), pp. 219-220
I. Lana, “Introduzione a Seneca” in Quaderni della “Biblioteca filosofica di Torino” XIII, 1996
(pp. 6-7), pp. 190-191
60
A. Traina, Lo stile “drammatico” del filosofo Seneca, Bologna 19874, (pp. 9-23 “Il linguaggio
dell’interiorità” e pp. 24-41 “Il linguaggio della predicazione”), fotocopie
LUCANO
La Pharsalia: struttura del poema e rapporto con i modelli della tradizione epica
La violazione del codice epico e il tema tragico
“Il poema senza eroe”: i personaggi della Pharsalia
Il poeta e il principe: l’evoluzione della poetica lucanea
La visione del mondo: Lucano e lo stoicismo; pessimismo storico e mundi ruina
Lo stile della Pharsalia
Letture antologiche:
Pharsalia VI, 719-830 (“Macabro rito di negromanzia”), pp. 106-112
Pharsalia VII, 786-846 (“Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage”), pp. 114-117
Pharsalia VIII, 663-711 (“Il truncus di Pompeo”), fotocopie
Pharsalia IX, 378-410 (“la virtù di Catone”), pp. 118-119
Letture critiche consigliate:
E. Narducci, “Il tronco sfigurato di Pompeo” in Ideologia e tecnica allusiva nella ‘Pharsalia’, in
ANRW 32.3, Berlin-New York 1985 (pp. 1545-1547), fotocopie
E. Narducci, La provvidenza crudele – Lucano e la distruzione dei miti augustei, Pisa 1979 (cap. I,
“Il poeta e il congiurato” pp. 17-30), fotocopie e (cap. III, “Il poema senza eroe”, pp. 91-92 e 110112), pp. 104-105
E. Narducci, “Provvidenzialismo e antiprovvidenzialismo in Seneca e in Lucano”, in Atti del
Convegno su Hispania terris omnibus felicior. Premesse ed esiti di un processo di integrazione
(Cividale del Friuli 27-29 Settembre 2001), Pisa 2002 (pp. 241-253), fotocopie
PETRONIO
La questione petroniana e la datazione dell’opera
Il Satyricon: il problema del genere letterario e i modelli
La “vocazione alla parodia”, l’originalità e l’amoralità del Satyricon
Struttura del romanzo e strategie narrative; il “narratore mitomane” e l’autore nascosto
Realismo mimetico ed effetti di pluristilismo
Aspetti di attualità del Satyricon
Letture antologiche:
Satyricon 1-4 (“Una disputa de causis corruptis eloquentiae”), pp. 239-240
Satyricon Cap. V, 31 (“Cena Trimalchionis: al bagno, il gioco della palla”), fotocopie
Satyricon 32-34 (“Cena Trimalchionis: l’ingresso di Trimalcione”), pp. 241-245
Satyricon Cap. VII (“Cena Trimalchionis: Fortunata, l’opulenza di Trimalcione, la ricchezza dei
liberti”), fotocopie
Satyricon XIV (“Cena Trimalchionis: il testamento di Trimalcione”), fotocopie
Satyricon XV (“Cena Trimalchionis: Il canto del gallo”), fotocopie
Satyricon 75-78 (“Cena Trimalchionis: conclusione e fuga”), pp. 251-253
Satyricon 110, 6-113, 2 (“La novella della matrona di Efeso”), pp. 255-258
Satyricon 141 (“Una suasoria antropofagica”), p. 264
Letture critiche consigliate:
E. Auerbach, “Fortunata” in Mimesis – Il realismo nella letteratura occidentale I, Torino 1956 (pp.
30 e segg.), fotocopie
61
I. Ramelli, “Il Satyricon di Petronio: tradizione, parodia e allusione”, in Atti Corso Maturandi AICC
Monza e Brianza, (fine anni Novanta), fotocopie
I. Ramelli, “Petronio e i Cristiani: allusioni al Vangelo di Marco nel Satyricon?”, in Aevum 1, anno
LXX, gennaio-aprile 1998 (pp. 75 e segg.), fotocopie
LA SATIRA SOTTO IL PRINCIPATO
La trasformazione del genere sotto il principato: il mutamento del destinatario e l’invettiva
PERSIO
Il rapporto con la tradizione satirica: il mutato rapporto autore – pubblico
Satira e pensiero stoico: dalla satira all’esame di coscienza
La “funzione chirurgica” della satira: radere, defigere, revellere
Lo stile: la iunctura acris, il lessico corporale e la diatriba per immagini
Letture antologiche:
Choliambi (“Una dichiarazione di poetica”), pp. 91-93
Saturae III, 60-118 (“Malattie del corpo e malattie dell’animo”), pp. 93-96
Saturae V, 1-51 (“Elogio del maestro Anneo Cornuto”), pp. 96-99
Lettura critica consigliata:
A. La Penna, “Persio e le vie nuove della satira latina”, introduzione a “Persio, Satire”, trad. di E.
Barelli, premessa al testo di F. Bellandi, Milano 1979 (pp. 60-63), pp. 99-100
GIOVENALE
La poetica dell'indignatio
Il realismo di Giovenale
Temi ricorrenti: realtà e apparenza; decadenza del genere umano
La lingua e lo stile: lo stile satirico sublime (la satira “tragica”); la farrago: la tecnica elencatoria e
accumulatoria; la condensazione espressiva delle sententiae; i paradossi; il mondo disumanizzato
Letture antologiche:
Saturae I, 1-87 e 141-171 (“Una satira programmatica: facit indignatio versum”), pp. 355-361
Saturae II, 65-109 (“Uomini che si comportano da donne”), fotocopie
Saturae III, 232-267 (“La ridda infernale nelle strade di Roma”), pp. 362-363
Saturae VI, 434-473 (“Ritratti di donne: la letterata saccente e la dama che si fa bella”), pp. 364-366
e 627-661 (“La satira tragica”), fotocopie
Lettura critica consigliata:
I. Lana – A. Fellin, Civiltà letteraria di Roma antica III, Messina-Firenze 1970 (pp. 294-295), pp.
360-361
L’ETA’ DEI FLAVI
L’anno dei quattro imperatori; Vespasiano, Tito e Domiziano; Il contesto storico – culturale: la
restaurazione classicista; il rapporto fra intellettuali e potere: l’organizzazione del consenso;
l’affermazione della retorica e il declino della filosofia; neoclassicismo e manierismo
MARZIALE E LA POESIA EPIGRAMMATICA
Origini e sviluppi dell’epigramma
Il corpus delle opere: Liber de spectaculis, Xenia, Apophoreta, i libri di Epigrammata
La poetica di Marziale: ritrarre la vita
Poesia celebrativa e poesia d’intrattenimento: il rapporto con il pubblico e con il committente
62
Epigramma d’intrattenimento, celebrativo e scoptico (o scommatico)
La tecnica e lo stile: la struttura dell’epigramma; l’aprosdóketon; il catalogo; la varietà della lingua
Letture antologiche:
Epigrammata I, 4; III, 26; IV, 49; VIII, 3; X, 4 (“La poetica”), pp. 329-331
Epigrammata I, 10; I, 30; I, 47; I, 83; II, 38; III, 83; VIII, 10; X, 8; X, 91 (“Epigrammi satirici”),
pp. 337-338 e fotocopie
Epigrammata XII, 32 (“Quadri di vita romana: lo sfratto di Vacerra”), pp. 340-341
Liber de spectaculis 4 (“Spettacoli: la sfilata dei delatori”), p. 334
Letture critiche consigliate:
S. Beta, “Marziale: il poeta e il suo pubblico”, in Atti Corso Maturandi AICC Monza e Brianza,
(fine anni Novanta), fotocopie
M. Citroni, “Musa pedestre” in Lo spazio letterario di Roma antica, I – La produzione del testo,
Roma 1989 (pp. 339-340), p. 339
QUINTILIANO
Il dibattito sulla corruzione dell’eloquenza: De causis corruptae eloquentiae
Il programma retorico – pedagogico: l’Institutio oratoria come illusoria risposta alla decadenza
dell’oratoria
Le idee pedagogiche. La scuola e l’insegnamento
Il ritorno programmatico, formale e contenutistico a Cicerone; il perfetto oratore
L’indirizzo classicista dello stile fra ideale ciceroniano e influssi senecani
Letture antologiche:
Institutio oratoria I, 2, 17-29 (“Vantaggi della scuola pubblica e gradualità dell’apprendimento”),
pp. 280-282; 6-20 e 25-27 (“L’esordio”), fotocopie; 8, 1-5 (“Il valore formativo delle letture”), pp.
282-283
Institutio oratoria X, 1, 125-131 (“Lo stile corruttore di Seneca”), pp. 283-284; 2 passim
(“L’imitazione come emulazione”), fotocopie; 2, 4-10 (“L’aemulatio”), fotocopie
Institutio oratoria XII, 1-13 (“Onestà e idealità nell’attività politica”), fotocopie
L’ETA’ DEGLI IMPERATORI PER ADOZIONE
La felicitas temporum e il clima culturale
TACITO
Il Dialogus de oratoribus: la decadenza dell'eloquenza e l'ideologia politica tacitiana
L’Agricola: l’incrocio di generi letterari; il realismo politico: la medietas di Agricola tra il deforme
obsequium e l’abrupta contumacia
La Germania: il polemico confronto con i costumi romani
Le Historiae e gli Annales: il tema politico della libertà e del principato; il rapporto fra la nobilitas
senatoria e il principato; il metodo storiografico: obiettività storiografica e passione politica; il
moralismo della storiografia tacitiana; l’arte del ritratto
Lingua e stile: brevitas, inconcinnitas, gravitas, un lessico raro e arcaizzante
Letture antologiche:
Dialogus de oratoribus 36 (“L’antica fiamma dell’eloquenza”), pp. 408-409
Agricola 1-3 (“Il proemio”), pp. 409-411; 30 – 31, 3 (“Il discorso di Càlgaco”), fotocopie; 42
(“L’anti-eroismo esemplare di Agricola”), pp. 412-413
63
Historiae I, 1-3 (“Il proemio”), pp. 418-421; I, 10 (“Il ritratto ‘paradossale’: Licinio Muciano”),
fotocopie; I, 16 (“Discorso di Galba a Pisone”), p. 422; IV, 73-74 (“Il punto di vista dei Romani: il
discorso di Petilio Ceriale”), fotocopie
Annales I, 6 (“Il ritratto ‘indiretto’: Tiberio”), fotocopie e 7-12 passim (“Doppiezza di Tiberio e
servilismo dei senatori”), pp. 426-429; XV, 62-64 (“La morte di Seneca”), pp. 171-172; XVI, 18-19
(“La morte di Petronio”), p. 234
Letture critiche consigliate:
C. Marchesi, Storia della letteratura latina II, Milano 1970 (pp. 318-320), pp. 439-440
A. Michel, Tacito e il destino dell’impero, Torino 1973 (pp. 118-120), pp. 414-416
I. Lana, Le “Historiae” di Tacito, Torino 1967 (pp. 181-183), pp. 420-421
APULEIO
Una figura complessa: intellettuale della “Seconda Sofistica” e philosophus platonicus
L’Apologia o De Magia: l’accusa di magia e il processo
Le Metamorfosi ovvero l’Asino d’oro: il titolo; il genere letterario; i modelli; la struttura della
narrazione; la curiositas; la magia; le avventure picaresche; il misticismo isiaco e misterico; le
insertae fabulae; l’interpretazione e l’ambiguità dell’opera
Letture antologiche:
Metamorphoseon I, 1 (“Prologo dell’opera”), pp. 505-507
Metamorphoseon III, 21-25 (“Metamorfosi di Lucio in asino”), pp. 514-517
Metamorphoseon V, 21-23 (“Amore e Psiche”), pp. 519-521
Metamorphoseon XI, 1-7 (“Apparizione di Iside”), pp. 526-529; 12-15 (“Nuova metamorfosi di
Lucio e svelamento retrospettivo: il discorso del sacerdote di Iside”), pp. 531-534
È stata a malincuore omessa la trattazione della letteratura cristiana in lingua latina perché il poco
tempo a disposizione ne avrebbe consentito solo un superficiale compendio.
Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno letterario, autore e argomento non pretendono
di esaurire la trattazione degli stessi e sono, pertanto, da intendersi come spunti sintetici di ciò che è
stato oggetto di riflessione.
AUTORI
Lettura di passi d’autore in lingua originale, accompagnata da analisi linguistico – stilistica,
traduzione e commento
LUCANO, Pharsalia:
I, 1-32 (“Il proemio”), fotocopie
I, 33-45 (“L’elogio a Nerone”) e 46-66 in traduzione, fotocopie
I, 121-157 (“La syncrisis: la quercia e il fulmine”), fotocopie
Teoria e lettura metrica dell’esametro dattilico
SENECA
Epistulae morales ad Lucilium:
1, 1-5 (“Il tempo e la morte”), pp. 191-192
24, 17-21 (“La morte come esperienza quotidiana”) e integrale in traduzione, fotocopie
49, 2-3 (“La nostra vita dura meno di un attimo”), fotocopie
93, 1-4 (“Non importa quanto, ma come si vive”), fotocopie
De Providentia:
64
2, 1-7, 8 passim, 9, 10 passim, 11-12 (“Le avversità sono la palestra dell’anima”) e integrale in
traduzione, fotocopie
TESTI IN ADOZIONE
G. Pontiggia – M.C. Grandi, Letteratura latina, Storia e testi, vol. 3, Principato
Gran parte delle letture antologiche e critiche, oltre ai passi di autori in lingua originale, come
segnalato, è stata fornita in fotocopia dall’insegnante
Carate B.za, 15 maggio 2014
Prof. Diletta Redaelli
65
LINGUA E LETTERATURA INGLESE
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B
DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA INGLESE
DOCENTE: STEFANIA PAGNUSSAT
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Testi in adozione:
“Literary tracks – a modular anthology of literature in English (from the Middle Ages to the
Romantics), di Arturo Cattaneo, Donatella De Flaviis – Carlo Signorelli Editore
“Literary tracks – a modular anthology of literature in English (from the Victorians to the Present)
di Arturo Cattaneo, Donatella De Flaviis – Carlo Signorelli Editore
N.B. Dove viene riportata la dicitura “the writer” significa che è assegnata anche la vita dell’autore
da studiare, mentre l'abbreviazione "fot." indica che il brano o l'autore sono stati forniti su fotocopie
perché non presenti nel libro di testo o perché diversi da quanto proposto nel libro.
THE 19TH CENTURY
The Romantic Age : pp. 180-182; 184-187; 190-193
The novel of manners:
J.AUSTEN (1775/1817): the writer
From “Pride and Prejudice”:
“Hunting for a husband”
ROMANTIC POETRY
First-generation Romantics
W.WORDSWORTH (1770/1850): the writer
From “The Lyrical Ballads”
“I wandered lonely as a cloud”
"Lines Composed on Westminster Bridge" fot.
From: the “Immortality Ode” le parti sul libro
Extract from “The Preface to Lyrical Ballads” p.224
S.T. COLERIDGE (1772/1834): the writer
extracts from“The Rime of the Ancient Mariner”(pp. 230-239)
from “Biographia Literaria” ch. 14 p. 241
The second-generation Romantics:
G. LORD BYRON (1788/1824): the writer (focusing on the "Byronic Hero")
P.B.SHELLEY (1792/1822): the writer
two sonnets: "England 1819" and "Ozymandias"
excerpt from "Defence of Poetry" fot.
fot.
66
J. KEATS (1795/1821): the writer
“Ode on a Grecian Urn”
THE VICTORIAN AGE
pp. 2-5; 8; 11-12; 15-16
The Victorian compromise
Early Victorian Novelists
C. DICKENS (1812/1870): the writer
From Oliver Twist “Oliver is taken to the workhouse”
from Hard Times "A classroom's definition of a horse" e “Coketown”
Late Victorian Novelists
R.LOUIS STEVENSON (1850-1894): the writer
From “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”
“Jekyll turns into Hyde”
“Jekyll can no longer control Hyde”
O.WILDE (1854-1900): the writer
From “The Picture of Dorian Gray”
“The Preface”
“Life as the Greatest of the Arts”
Decadentism and Aestheticism: p. 70
British Drama in the Victorian Age:
O.WILDE (1854/1900):
“The Importance of Being Earnest” - the whole play
(Special focus on act I and act III)
Poetry in the Victorian Age:
R. BROWNING: “My Last Duchess” e A. TENNYSON "Ulysses"
(especially as examples of dramatic monologues)
The Modern Age: pp. 118-120; pp 124-127
The Theatre of Ideas
G.B.SHAW (1856-1950): the writer
from Pygmalion “ Liza learns how to say her alphabet”
War poets:
W.OWEN (1893-1918): the writer
“Dulce et decorum est”
R. BROOKE "The Soldier"
Modernist Poetry
T.S.ELIOT (1888/1965): the writer
67
From “Prufrock and other observations”
“The Love Song of J.Alfred Prufrock” fot.
“the Waste Land”: from "The Burial of the Dead" (v. 1-11) - fot.
Excerpt from "What the Thunder Said" p. 160
Extract from "Tradition and Individual Talent"- fot.
Ezra Pound and Imagism: “In a station of the metro” fot.
The Modernist novel
J.JOYCE (1882/1940): the man and the novelist
From “The Dubliners”
“Eveline”
From “Ulysses”:
An example of stream of consciousness: Bloom at a funeral - fot.
V. WOOLF (1882-1941): the writer
From “The Common Reader”: The modern novel fot.
Second-generation modernists
W. H. AUDEN (1907-1973) : the writer
“Refugee Blues”
"The Unknown Citizen" fot.
The dystopian novel:
G.ORWELL (1903/1950): the writer
From “1984”: Big Brother is watching you
H. HUXLEY: the writer
From “Brave New World” : State Child Conditioning - fot.
The Fifties
The Theatre of the Absurd :
S.BECKETT (1906/1989): the writer
From “Waiting for Godot" : final part of act I p. 266
Final part of act II - fot.
Post - colonial writers
HANIF KUREISHI : the writer
Short Story "My Son the Fanatic" - fot.
PARTI AFFRONTATE DALL'INSEGNANTE MADRELINGUA NELL'ORA DI
COMPRESENZA:
Joseph Conrad, Heart of Darkness 1902
Literary Tracks 2 pp. 132-138
Text 2. Chapter 3 "We broke down.....he dead"
68
Achebe, "An image of racism in Conrad's 'Heart of Darkness' " 1977 - fot.
Edward Forster, A Passage to India 1924
Literary Tracks 2 pp. 187-190
Francis Scott Fitzgerald , The Great Gatsby. 1925
Literary Tracks 2 pp. 208-212
Arthur Miller, Death of a Salesman 1949
Act 2 "Biff:Now hear....put him to bed" - fot.
l’insegnante
Stefania Pagnussat
Carate B.za, li 15 maggio 2014
69
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
DOCENTE: GIANNI BIANCHI
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Libro di testo: Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3
1. Le rivoluzioni nell’Europa del 1848
- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Napoleone Bonaparte (pp. 378-379, vol. 2)
- La fallita rivoluzione in Germania (pp. 379-380, vol. 2)
- I moti nazionalisti nell’impero austro-ungarico (pp. 381-383, vol. 2)
- La prima guerra di indipendenza e le differenti possibili visioni dell’unità nazionale (pp. 369370; pp. 383-390 vol. 2)
2. La rivoluzione industriale in Europa
- La diffusione dell’industrializzazione in Europa (pp. 241-249, vol. 2)
- Disagio sociale ed interventi governativi (pp. 249-253, vol. 2)
- Il socialismo “utopico” (pp. 275-277, vol. 2)
- Il socialismo “scientifico” di K. Marx (pp.171-175; 176-184 vol. 3 di Filosofia)
- Le internazionali socialiste e legislazioni sociali (pp. 448-449; 452-453; 469-472; 478-481; 484486, vol. 2)
3. Il colonialismo europeo
-
L’espansionismo coloniale francese (pp. 453-454, vol. 2)
Il colonialismo informale inglese: i protettorati (pp. 448-451, vol. 2)
L’inserimento della potenza tedesca e il congresso di Berlino (pp. 455-459, vol. 2)
L’età degli imperialismi (pp. 4-14; 17-19; 22-30 vol. 3)
4. L’Italia unita fino alla crisi di fine secolo (1861-1900)
a)
b)
La seconda guerra di indipendenza e la nascita dell’Italia unita (pp. 418-433, vol. 2)
la situazione del 1861: i problemi dell’Italia unita
il centralismo e l’amministrazione (pp. 433-441, vol. 2)
la politica economica (pp. 441-442, vol. 2)
- il completamento dell’Unità
a) la terza guerra di indipendenza (pp. 462-463, vol. 2)
b) la questione romana (pp. 464-466, vol. 2)
70
- l’Unità come problema politico: la Destra storica
a) la politica interna (pp. 466-468, vol. 2)
b) la questione meridionale (pp. 388-390, vol. 2)
- la Sinistra storica
a) Depretis e la politica interna (pp. 110-116, vol. 3)
b) la politica estera: le alleanze (pp. 116-117, vol. 3)
c) il colonialismo italiano (p. 117, vol. 3)
- Crispi
a) la politica interna e la politica estera (pp. 119-122, vol. 3)
b) movimenti e partiti alla fine dell’800 (pp. 117-119, vol. 3)
c) la nascita del partito socialista italiano (pp. 46-48, vol. 3)
d) la crisi di fine secolo (pp. 122-124, vol. 3)
5. Il Novecento fino alla Prima Guerra Mondiale
- L'Italia giolittiana
a) il liberalismo di Giolitti (pp. 124-125, vol. 3)
b) la politica economica (pp. 130-133, vol. 3)
c) Giolitti e le altre forze politiche: socialisti e cattolici (pp. 127-129, vol. 3)
d) il quarto governo Giolitti: la ripresa del colonialismo e le elezioni del 1913 (pp. 133-135, vol. 3)
- L'Europa e lo scoppio della guerra
a) le cause della guerra (pp. 142-143, vol. 3)
b) i focolai di guerra (pp. 144-146, vol. 3)
c) i fronti di guerra (pp. 146-148; 153-154, vol. 3)
d) dal 1917 alle conferenze di pace (pp. 160-164; 169-173, vol. 3)
- L'Italia dalla guerra alla crisi
a) dalla neutralità all'intervento (pp. 149-152, vol. 3)
b) l'Italia in guerra (pp. 152; 165-167, vol. 3)
c) la crisi dello Stato liberale: i governi fino al 1922 (pp. 208-216, vol. 3)
d) la situazione sociale (pp. 216-220, vol. 3)
e) il movimento fascista (pp. 208-209, vol. 3)
6. La Russia
- la Russia zarista dell’800 (pp. 299; 336-337, p. 400 vol. 2)
- il cauto riformismo degli zar e i conflitti interni (pp. 90-91, vol. 3)
- i moti del 1905 (pp. 91-93)
- la rivoluzione del 1917
a) guerra e tensioni sociali (pp. 161-165, vol. 3)
b) i soviet e il ruolo del partito (appunti)
c) Lenin (pp. 164-165, vol. 3)
d)la Rivoluzione d'Ottobre e il potere bolscevico (p. 165; 188- 190, vol. 3)
71
- l'U.R.S.S.
a)i conflitti interni (pp. 183-185, vol. 3)
b) il comunismi di guerra e la repressione delle opposizioni (pp. 186-188, vol. 3)
c) Stalin: l’abbandono della NEP e i piani quinquennali per lo sviluppo (pp. 244-253, vol. 3)
7. L’Italia fascista
- Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti: la presa del potere (pp. 223-225; pp. 226-227 vol. 3)
- Il regime
a) le leggi “fascistissime” e la dissoluzione dello Stato liberale (pp. 228-232 vol. 3)
b) il plebiscito del 1929 e i “Patti Lateranensi” (pp. 237-238, vol. 3)
c) la politica economica e il corporativismo: dal liberismo all’autarchia (pp. 235-237, vol. 3)
d) la politica estera: dalla guerra d'Etiopia all'alleanza con la Germania (pp. 274-279, vol. 3)
8. La Germania da Weimar al nazismo
- La repubblica di Weimar (pp. 261-263, vol. 3)
- L’ascesa di Hitler e il nazionalsocialismo al potere (pp. 263-264, vol. 3)
- La supremazia tedesca: l’espansione, il razzismo, il totalitarismo (pp. 264-268; 272-273, vol. 3)
9. La Seconda Guerra mondiale
-
Le cause del conflitto (pp. 272-274; 320-326, vol. 3)
L’andamento della guerra (pp. 327-352, vol. 3)
I patti tra le potenze alleate (p. 357; 366-374, vol. 3)
La conclusione del conflitto (pp. 352-360, vol. 3)
10.
Il secondo dopoguerra
- La fine della monarchia in Italia e il costituirsi della repubblica (pp. 422-433, vol. 3)
- I blocchi contrapposti: la cortina di ferro (pp. 374-386, vol. 3)
- La guerra di Corea e il comunismo cinese (pp. 390-393, vol. 3)
11.
-
La metà del ‘900
La nascita dello stato d’Israele e il problema palestinese (pp. 395-399, vol. 3)
Le crisi comuniste di Budapest 1956 e Praga 1968 (pp. 403-406, vol. 3)
La guerra del Vietnam e la politica americana (pp. 407-413, vol. 3)
L’Italia del boom economico (pp. 432-437, vol. 3)
Il centrosinistra italiano (pp. 438-443, vol. 3)
Contenuti e testi affrontati da singoli ragazzi e di cui vi è stata relazione in classe
- Lo statuto albertino del 1848
- Il Manifesto del Partito Comunista, di Karl Marx (cap 1-2)
- Rerum Novarum, di Leone XIII (piccola antologia)
Carate Brianza, 15 maggio 2014
L’insegnante Prof. Gianni Bianchi
72
FILOSOFIA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5°B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: FILOSOFIA
DOCENTE: GIANNI BIANCHI
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Libro di testo: Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2 e 3
1. Fichte
- L’ideale di libertà e le origini kantiane (pp. 497-499, vol. 2)
- La Dottrina della Scienza (pp. 501-54; 506, vol. 2)
- l’ultimo Fichte dei Discorsi alla nazione tedesca e della missione dei dotti (pp. 506-510, vol. 2)
2. Hegel
- l’impostazione del problema hegeliano (pp. 541-544, vol. 2)
- le critiche a Kant e agli idealisti (pp. 544-545; 548-550, vol. 2)
- la Fenomenologia dello Spirito
a) Natura e finalità dell’opera (pp. 551-554, vol. 2)
b) la Coscienza e le sue figure (pp. 554-555, vol. 2)
c) l’Autocoscienza e le sue figure (pp. 555-557, vol. 2)
d) La Ragione
e) Lo Spirito, la Religione e il Sapere assoluto (p. 558-561, vol. 2)
- La Logica e la dottrina dell’essere (pp. 561-564, vol. 2)
- la Filosofia della natura
- Filosofia dello Spirito: soggettività e oggettività
- Famiglia, società e stato (572-573, vol. 2)
- lo Spirito Assoluto (arte, religione, filosofia) (pp. 576-580, vol. 2)
3. La sinistra hegeliana
- la differenza tra sinistra e destra hegeliana (pp. 3, vol. 3)
- Feuerbach:
a) il materialismo (pp. 5-6, vol. 3)
b) l’umanità come compimento (pp. 6, vol. 3)
4. La contestazione a Hegel
- Schopenhauer
a) il mondo come volontà e rappresentazione (pp. 48-52, vol. 3)
b) l’uomo: dolore e noia (pp. 52-53, vol. 3)
c) arte, compassione, ascesi (pp. 53-56, vol. 3)
73
- Kierkegaard
a) La filosofia come riflessione sull’esistenza (pp.64-67 vol. 3)
b) la libertà come scelta (pp. 71-74, vol. 3)
c) vita estetica, etica e religiosa (pp. 74-80, vol. 3)
d) il rapporto con la rivelazione biblica (pp. 80-83, vol. 3)
5. Positivismo e scienze umane
- Comte
a) Che cos’è il Positivismo (pp. 97-98, vol. 3)
b) La religione della Scienza (pp. 98-100, vol. 3)
c) la legge dei tre stadi (pp. 100-101, vol. 3)
d) la nascita delle scienze “umane” (pp.105-109)
a)
b)
c)
Freud
Che cos’è la psicanalisi
La struttura della psiche umana: conscio, inconscio e super-io (pp. 455-457, vol. 3)
Dinamiche dello sviluppo della persona umana (pp. 458-460, vol. 3)
6. L’esordio del XX secolo
- Nietzsche
a) Dioniso e Apollo (pp. 141-143, vol. 3)
b) la morale e la verità (pp. 145-150, vol. 3)
c) il nichilismo attivo e il superuomo (pp. 151-159, vol. 3)
- La fenomenologia di Husserl
a) La formazione del pensiero (pp. 248-252, vol. 3)
b) la nozione di fenomenologia (pp. 252-254)
c) Logica, intuizione delle essenze e intenzionalità (pp. 255-259, vol. 3)
d) Le strutture trascendentali della coscienza e l’epoché (pp. 260-264, vol. 3)
7. Alcune piste della filosofia del secolo XX
- L’esistenzialismo teoretico di M. Heidegger
a) La biografia e il suo portato esistenziale (pp. 278-283, vol. 3)
b) L’approccio fenomenologico (pp. 283-287, vol. 3)
c) L’approccio di Essere e Tempo (pp. 292-305, vol. 3)
- La filosofia politica di Hanna Arendt
a) la storia dell’autrice ed i suoi legami (pp. 495-496, vol. 3)
b) L’analisi del totalitarismo (pp. 496-500, vol. 3)
c) La vita umana e la banalità del male (pp. 500-505, vol. 3)
Carate B.za, 15.05.2014
Il docente
Prof.Gianni Bianchi
74
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B
DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA
DOCENTE: PROF.SSA SILVIA SOMMARUGA
GEOGRAFIA ASTRONOMICA
Osservare il cielo: La posizione della Terra nell’Universo. Gli elementi di riferimento della sfera
celeste: asse del mondo, polo nord e polo sud celeste, equatore celeste, meridiani e paralleli celesti,
parallelo e meridiano celeste fondamentali, piano dell’orizzonte astronomico, Zenit e nadir. I
movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste.
La luce: Natura elettromagnetica e caratteristiche della propagazione della luce. La spettroscopia,
spettri di emissione continui e a righe, spettri di assorbimento.
Le stelle: Le distanze stellari: il metodo della parallasse. Luminosità apparente e assoluta,
Magnitudine apparente e assoluta. Le unità di misura delle distanze in astronomia: unità
astronomica, anno luce, parsec. Analisi spettrale della luce delle stelle per la determinazione della
composizione chimica e della temperatura. L’effetto Doppler e gli spettri stellari. Relazione fra la
massa e il volume delle stelle. Il diagramma Hertzsprung-Russell e la sua interpretazione. Le forze
che agiscono nelle stelle. Nascita, vita e morte delle stelle. Le stelle come elementi capaci di
modificare la composizione dell’Universo.
Le galassie: Le galassie nell’Universo. Movimenti e classificazione delle galassie (galassie
ellittiche, a spirale e dalla forma irregolare). La Via Lattea. Il red shift delle galassie e la scoperta
dell’espansione dell’Universo. L’origine dell’Universo secondo la teoria del Big Bang. Prove a
favore del Big Bang.
Il Sistema Solare: Corpi in movimento uniti dalla forza di gravità. L’origine del Sistema Solare. Le
caratteristiche generali del Sole. La struttura del Sole. I fenomeni solari e le conseguenze sulla Terra
dell’attività solare (tempeste magnetiche, aurore polari).
I pianeti: I pianeti e i loro movimenti: le leggi di Keplero. Divisione tra pianeti terrestri e gioviani;
breve descrizione delle caratteristiche geologiche ed astronomiche di ognuno.
I movimenti della Terra: Moto di rotazione (senza prove), velocità angolare e velocità lineare di
rotazione. Conseguenze del moto di rotazione: l’alternarsi del dì e della notte, il moto apparente
della sfera celeste, la forza centrifuga e l’accelerazione di gravità, la forza di Coriolis. Il moto di
rivoluzione (senza prove). La posizione del circolo di illuminazione. Conseguenze della rivoluzione
terrestre: giorno solare e giorno sidereo, moto apparente del Sole, le stagioni astronomiche. Moti
millenari della Terra: moto conico dell’asse terrestre e precessione, anno sidereo e anno solare.
La Luna: Caratteristiche generali ed effetti gravitazionali del sistema Terra-Luna. I moti di
rotazione e rivoluzione. Le fasi lunari. Le eclissi di Luna e di Sole.
Il pianeta Terra: La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare. L’interno della Terra: struttura e
calore interno.
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PETROGRAFIA E GEOLOGIA
I Minerali: Definizione di Minerale; struttura cristallina e stato amorfo; reticolo cristallino e abito
cristallino; isomorfismo (Fe e Mg nell'olivina); polimorfismo (diamante e grafite).
Proprietà fisiche: densità, durezza (scala di Mohs), sfaldatura, colore (minerali idiocromatici ed
allocromatici), birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche.
Classificazione dei minerali. Struttura dei silicati e classificazione in silicati femici e sialici.
Genesi dei minerali: solidificazione di una massa fusa, precipitazione chimica, solidificazione
diretta di un vapore; stato cristallino o amorfo in relazione alla velocità delle variazioni di
temperatura e pressione.
Le rocce magmatiche: Composizione del magma. Il processo magmatico: rocce intrusive, effusive e
ipoabissali e loro struttura (olocristallina, porfirica, vetrosa e pegmatitica). Composizione delle
rocce magmatiche: minerali essenziali; minerali sialici e femici; classificazione in base al tenore di
silice (rocce sialiche, intermedie, femiche, ultrafemiche) e alla composizione mineralogica. Esempi
di famiglie: granito e riolite, diorite, basalto, peridotite. Magmi primari e secondari: diversità di
origine e di composizione. Differenziazione dei magmi: cristallizzazione frazionata, assimilazione e
contaminazione.
I fenomeni vulcanici: Definizione di vulcano e vulcanesimo. Genesi dei magmi. Magma primario e
secondario: diversa origine, composizione e comportamento. Contenuto in silice e acqua come
causa della diversa mobilità dei magmi. Eruzioni vulcaniche effusive ed esplosive in relazione a
fluidità e mobilità del magma.
Carate brianza, 15 maggio 2014
Prof Silvia Sommaruga
76
LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE 5°B
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: PROF. PAOLA BALZAROTTI
PROGRAMMA SVOLTO
Ho indicato con la sottolineatura i teoremi che sono stati dimostrati.
Alcuni problemi introduttivi all’analisi. Il problema della soluzione ottimale, il problema della retta
tangente.
Il campo numerico: i numeri reali. Sottoinsiemi di ℜ: intervalli e intorni. Punti di accumulazione e
punti isolati. Insiemi numerici limitati o illimitati: estremo superiore, estremo inferiore, massimo e
minimo.
LIMITI
Definizione del limite di una funzione in un punto 𝑥! ∈ 𝑅: definizione topologica e metrica.
Verifica di alcuni limiti mediante la definizione. Limite destro e limite sinistro in un punto.
Teorema di unicità del limite. Teorema del confronto. Teorema di permanenza del segno. Limite di
una somma, di un prodotto, di un rapporto. Casi di indecisione: ∞ − ∞; 0 ⋅ ∞; 0 / 0; ∞ / ∞ .
Soluzione dei casi di indecisione: funzioni razionali fratte, funzioni irrazionali.
Limiti notevoli:
1
lim 1 +
!→!
𝑛
!
log ! 𝑥 + 1
!→!
𝑥
lim
𝑎! − 1
!→!
𝑥
lim
Tutti questi limiti sono stati ricavati a partire dal primo limite che era stato introdotto in quarta
come definizione del numero di Eulero.
sin 𝑥
Lim
!→! 𝑥
Dimostrato col teorema del confronto.
Limiti di funzioni composte con potenze, esponenziali e logaritmi: casi di indecisione 1∞ ; 00 ; ∞0
e ad essi riconducibili. Soluzione dei casi di indecisione.
Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui. Definizione di asintoto. Teorema sull’asintoto obliquo di
una funzione.
CONTINUITÀ
Definizione locale (continuità della funzione in un punto 𝑥! ∈ 𝑅) e globale (continuità di una
funzione in un intervallo di R). Caratterizzazione delle discontinuità: di I, II, II specie. Analisi delle
continuità delle funzioni elementari.
Proprietà delle funzioni continue su un intervallo chiuso e limitato di R. Teorema di Weierstrass
sugli estremanti di funzioni continue definite su intervalli chiusi e limitati.
Teorema di Bolzano-Darboux.
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IL PROBLEMA DELLA RETTA TANGENTE.
Definizione di retta tangente al grafico di una curva nel piano. Il problema del calcolo
dell’equazione della retta tangente al grafico di una funzione 𝑦 = 𝑓 𝑥 in un punto 𝑃 𝑥! ; 𝑓 𝑥! .
DERIVABILITÀ
Definizione di derivata prima per una funzione. Significato geometrico della derivata prima di una
funzione. Derivata sinistra e derivata destra di una funzione in un punto.
Derivabilità e continuità: legame tra derivabilità e continuità per una funzione reale di variabile
reale. Teorema: Se una funzione è derivabile in un punto xo appartenente al suo dominio allora è ivi
continua.
Derivabilità ed estremanti ( condizione necessaria: se x0 è estremante e la funzione è ivi
derivabile allora x0 è stazionario). Il problema dell’invertibilità del teorema.
Derivabilità su un aperto (definizione). Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di
derivazione: derivata di una somma, derivata di un prodotto, derivata di un quoziente, derivata di
una funzione composta.
Monotonia e derivabilità.
Teoremi sulle funzioni derivabili in un punto xo del loro dominio: legame tra la monotonia ed il
segno della derivata prima in un punto xo.
Funzioni continue su un intervallo [a,b]e derivabili nell’aperto (a,b).
Teorema di Rolle, teorema di Lagrange.
Legame tra monotonia di una funzione su un intervallo [a;b] e derivata prima.
Derivata seconda: definizione di punto di flesso. Concavità e punti di flesso. Legame tra concavità
e segno della derivata seconda per le funzioni due volte derivabili in R.
Infinitesimi ed infiniti e loro confronti: teorema di De L’Hospital.
OPERATORE DERIVATA e INVERSO (L’OPERATORE PRIMITIVA)
Inversione dell’operatore derivata: la primitiva. Linearità dell’operatore primitiva.
Calcolo delle primitive delle funzioni elementari e delle funzioni algebriche fratte con denominatore
di secondo grado.
Teorema di integrazione per parti.
Integrazione per sostituzione.
CALCOLO INTEGRALE
Il problema del calcolo delle aree in geometria piana.
Definizione di integrale definito per una funzione. L’integrale di Riemann come limite delle somme
inferiori/somme superiori).
Integrabilità e continuità (Teorema: una funzione continua in un intervallo è ivi integrabile) .
Integrabilità e monotonia (teorema: una funzione monotona in un intervallo [a;b]di R è ivi
integrabile).
Il teorema fondamentale del calcolo integrale.
Definizione di media integrale. Teorema della media integrale.
Definizione di funzione integrale.
Calcolo del volume e delle superfici dei solidi di rotazione.
Integrali generalizzati come limite di integrali definiti.
Carate Brianza, 15/05/2014
L’insegnante: Paola Balzarotti
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LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014
CLASSE: 5B
DISCIPLINA: FISICA
DOCENTE: PAOLA BALZAROTTI
PROGRAMMA SVOLTO
ELETTROMAGNETISMO
Fenomeni elementari di elettrizzazione.
La legge di Coulomb.
Il campo elettrico: definizione di vettore campo elettrico. Alcuni esempi: campo radiale, campo
generato da un dipolo, campo uniforme.
La rappresentazione del campo attraverso le linee di forza.
Flusso di un vettore campo attraverso una superficie: definizione. Il teorema di Gauss per il vettore
campo elettrico. La circuitazione di un vettore: definizione. Il teorema della circuitazione del
vettore campo elettrico.
Il potenziale elettrostatico, l’energia potenziale elettrica. Superfici equipotenziali e relazione tra
potenziale e campo elettrico nel caso di campo uniforme.
Moto di una carica in un campo elettrico. La misura della carica elettrica: esperimento di Millikan.
I conduttori elettrostatici in equilibrio.
Le proprietà dei conduttori elettrostatici. Il campo elettrico nei conduttori elettrostatici. Il potenziale
nei punti di un conduttore. Distribuzione della carica elettrica depositata su un conduttore
elettrostatico in equilibrio.
Capacità di un conduttore.
Il condensatore e le batterie di condensatori (calcolo della capacità per una batteria di condensatori
in serie/parallelo).
La corrente elettrica continua. Velocità di deriva degli elettroni di conduzione. Le leggi di Ohm. La
potenza elettrica. L’effetto Joule. Collegamenti di resistenze in serie e in parallelo.
Magneti e poli magnetici. L’esperimento di Oërsted. La forza che agisce su un filo percorso da
corrente ed immerso in un campo magnetico. Definizione del vettore B di induzione magnetica.
Interpretazione delle azioni magnetiche su correnti attraverso il vettore B. La forza di Lorentz.
Campo generato da un filo indefinito percorso da corrente, da una spira, da un solenoide.
Proprietà del campo B: flusso e circuitazione. Moto di una particella carica in un campo
elettromagnetico. L’esperimento di Thomson per la determinazione di e/m per l’elettrone.
Un’applicazione: il ciclotrone.
Induzione elettromagnetica: f.e.m. indotta. La legge di Faraday -Lenz.
Autoinduzione: calcolo della f.e.m. autoindotta nel caso del solenoide. Il principio di funzionamento
del motore elettrico e il generatore di corrente alternata.
Energia associata ad un campo elettromagnetico. Le equazioni di Maxwell per il campo
elettromagnetico. Le onde elettromagnetiche: equazione dell’onda elettromagnetica.
FISICA MODERNA
La quantizzazione dell’energia: l’interpretazione dello spettro del corpo nero e l’ipotesi di Planck.
Modelli atomici: l’esperimento della diffusione delle particelle alfa su lamina d’oro.
Quantizzazione dell’energia dell’elettrone nell’atomo di idrogeno: il modello di Bohr.
Quanti di luce: l’effetto fotoelettrico e la teoria di Einstein dei fotoni.
Carate Brianza, 15 maggio 2014
Prof.Paola Balzarotti
79
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
LICEO SCIENTIFICO paritario Don Carlo Gnocchi, Carate Brianza
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5B SCIENTIFICO
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
PROF. RITA TAGLIABUE
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
(Vengono indicate tra parentesi alcune opere conosciute e con immagine sui libri di testo o in
fotocopia distribuita, in grassetto le opere di cui il testo, o il lavoro in classe, ha sviluppato
un’analisi d’opera)
Naturalismo e realismo in Francia: G. Courbet (Gli spaccapietre, Funerale ad Ornans, L’atelier
del pittore); di J.F. Millet Le spigolatrici di H.Daumier Il vagone di terza classe.
La pittura italiana tra Risorgimento e unità nazionale: i Macchiaioli (A. Cecioni: Il caffè
Michelangelo, R. Sernesi: Tetti al sole, S. Lega: Il Pergolato), le opere di G. Fattori (Il campo
italiano dopo la battaglia di Magenta, In vedetta, Soldati francesi, La rotonda dei bagni Palmieri),
Impressionismo: le opere di E. Manet (Olympia, Colazione sull’erba, Bar alle “Folies Bergère”),
C. Monet (Impressione, sole nascente, Le ninfee, la serie della Cattedrale di Rouen), E. Degas
(L’assenzio, La lezione di danza), A. Renoir (Colazione dei canottieri, Ballo al “Moulin de la
Gallette”).
Tematiche individuate:
- l’architettura, le esposizioni industriali e le arti applicate, le nuove tecniche costruttive;
- le tendenze architettoniche: Neogotico, Eclettismo.
Il Neoimpressionismo di G. Seurat (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte, Il
circo, Une baignade à Asnières).
I segni della perdita di unità dell’Ottocento e le radici dell’arte contemporanea:
la ricerca della forma, le opere di P. Cezanne (La casa dell’impiccato, opere con soggetto la
Montagna Sainte-Victorie, Due giocatori di carte, opere con soggetto la Natura morta, Le Grandi
bagnanti);
i segni della crisi, le opere di V.Van Gogh (I mangiatori di patate, La camera dell’artista ad Arles,
La notte stellata, Autoritratti, Campo di grano con corvi);
i miti dell’evasione, le opere di P. Gauguin (La visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Due
donne Tahitiane, Da dove veniamo?Chi siamo?Dove andiamo?).
Le ricerche del Simbolismo (O. Redon: Orfeo, G. Moreau: L’apparizione, Orfeo)
Secessioni e modernità: la Secessione di Vienna in pittura (Padiglione della Secessione), le opere
di G. Klimt (Giuditta I e II, Il bacio, Le tre età della donna, il Fregio di Beethoven);
Il Divisionismo in Italia nella pittura di G. Previati (Maternità), G. Segantini (Ave Maria a
trasbordo, Le due madri, trittico delle Alpi), Pelizza da Volpedo (Il quarto stato).
Tematiche individuate:
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- architettura e arti applicate: Art nouveau, Jugendstil, Liberty;
Le avanguardie del primo Novecento:
verso l’Espressionismo: E. Munch (L’urlo)
Espressionismo: i Fauves in Francia con H. Matisse (La danza, La stanza rossa, Donna con
cappello);
Die Brucke in Germania con E.L. Kirchner (Cinque donne nella strada), E. Heckel (Giornata
limpida).
l’Espressionismo austriaco con E. Schiele (L’abbraccio, La famiglia) e O. Kokoschka (La sposa
del vento).
Le ricerche del Cubismo, le opere di P. Picasso (Les demoiselles d’Avignon, Ritratto di Ambroise
Vollard, Natura morta con sedia impagliata, Donne che corrono sulla spiaggia) e G.P. Braque
(Violino e brocca, Le Quotidien, violino e pipa);
dal Cubismo analitico e sintetico al Cubismo orfico (R.Delaunay: La torre Eiffel, Primo disco
simultaneo).
La riflessione sulla guerra di P. Picasso “Guernica” 1937.
Il Futurismo in Italia nelle opere di U. Boccioni (Rissa in Galleria, La città che sale, Stati
d’animo:gli addii, Materia, Forme uniche di continuità nello spazio), G. Balla (Lampada ad arco,
Dinamismo di un cane al guinzaglio, Velocità d’automobile), C. Carrà (I funerali dell’anarchico
Galli); Marinetti e il Manifesto del Futurismo (1909); l’architettura di Antonio Sant’Elia.
L’arte come libertà e nonsense: il Dadaismo, nuove tecniche di produzione artistica,
le opere di M. Duchamp (Nudo che scende una scala, Fontana, Ruota di bicicletta, L.H.O.O.Q.
Grande vetro).
L’inconscio prende voce: il Surrealismo espresso nelle opere di S. Dalì (Costruzione molle con fave
bollite, Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia, Sogno causato dal volo di un’ape,
La persistenza della memoria), R. Magritte (L’uso della parola, La condizione umana (o La
passeggiata di Euclide) L’impero delle luci, La battaglia delle Argonne).
Le immagini dell’Astrattismo: Der Blaue Reiter, il linguaggio dello spirito di V. Kandisky (Primo
acquarello astratto (senza titolo); i tre stadi del percorso di astrazione: Impressione III e VI,
Improvvisazione VII e Improvvisazioni, Composizione VI e VII; Alcuni cerchi), il percorso di P.
Klee (Architettura nel piani, Monumenti a G., Fuoco nella sera), l’abbandono dell’oggetto di P.
Mondrian (sequenza di immagini dall’albero rosso al melo in fiore, Composizione n.10,
Composizione in rosso, blu e giallo), K. Malevic (Quadro bianco su fondo bianco).
L’esperienza del Bauhaus (1919-1933)
Carate Brianza 15 maggio 2015
Prof.ssa Rita Tagliabue
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LICEO SCIENTIFICO PARITARIO
“ DON CARLO GNOCCHI “ DI CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014
CLASSE: 5^ B
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: ALFONSO VILLA
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
. LE CAPACITA’ CONDIZIONALI :
resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita
attraverso: la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e
resistenza), lo sviluppo personale (potenziamento), il tutto attraverso le diverse metodologie di
allenamento. Test di valutazione delle capacità condizionali.
. LE CAPACITA’ COORDINATIVE:
approfondimento delle capacità coordinative generali e speciali attraverso esercizi di elevata
difficoltà, creatività e non usuali.
. COORDINAZIONE A CORPO LIBERO:
salti di preacrobatica al trampolino elastico, salti al volteggio, elementi tecnici a corpo libero di
ginnastica artistica.
. PALLAVOLO:
approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio alzatore;
schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio.
. INTER-CROSSE:
conoscenza e pratica del gioco. Le regole
. ATTIVITA’ COMPLEMENTARE:
Pallagoal, Madball, Basket, Badminton, Calcio a 5.
. ATTIVITA’ DI TIROCINIO:
• Flag Football
• Pugilato
• Frisbee
• Pallamano
• Basket
• Tennis
• Stage Combat
• Rugby
• Arrampicata sportiva
• Orienteering
Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una
tesina relativa all’argomento scelto-.
Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno scolastico
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sono stati i seguenti:
- Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità
corretta di esecuzione dello stretching.
- Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei
carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.
- Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale.
- Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo
classe (attraverso l’esercitazione di tirocinio)
- Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento.
Carate Brianza, 15.05.2014
L’insegnante
Alfonso Villa
83
LICEO SCIENTIFICO l.r. DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5B SCIENTIFICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE
DOCENTE: CHIARA BORGONOVO
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Le capacità condizionali
Parte teorica e pratica.
La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento (in particolare
attraverso il power training), test di valutazione.
La resistenza: parametro della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo con l’ausilio del
cardiofrequenzimetro. Teoria del metabolismo aerobico e anaerobico. Test dei 1000 metri con
analisi dei dati ottenuti.
La velocità: velocità di reazione, traslocazione ed esecuzione; giochi di velocità di reazione ed
esecuzione.
La mobilità articolare
Le capacità coordinative
Coordinazione dinamico-generale
Coordinazione spazio-temporale
Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti
Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza: palla goal in diverse modalità,
madball, rugby.
Pallavolo: ripresa dei contenuti dei cinque anni di liceo e torneo interclasse.
Ginnastica artistica: lezione riassuntiva di coordinazione a corpo libero e ai grandi attrezzi (trave e
trampolino)
Attività di tirocinio (II quadrimestre)
Giochi presportivi e popolari, GAG (potenziamento muscolare e step), il teatro comico, basket,
calcio a 5, yoga, balli latino-americani, quiddish, softball.
Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e
mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto.
Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i
seguenti temi:
Avviamento motorio
Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare.
Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero
delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.
Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali.
Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve.
Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (attraverso le
esercitazioni di tirocinio).
Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare.
Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento.
Carate B.za,15 Maggio 2014
L’insegnante
Chiara Borgonovo
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LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI,
CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE 5° B
RELIGIONE
DON OTTAVIO VILLA
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Il lavoro per il quinto anno ha riguardato il programma previsto.
In particolare si è insistito sul nesso tra il “fatto” di Cristo e la realtà della Chiesa, modalità scelta
dal ‘mistero’ per comunicarsi nella storia.
La comprensione di tale unità è stata sottolineata nelle varie problematiche a partire dalla vita stessa
degli studenti e dalle loro reazioni agli argomenti proposti.
Dai temi sociali e da quelli di attualità, ai chiarimenti dottrinali, si è cercato di toccare l’arco
dell’esperienza umana, approfondendo così la possibilità di una verifica esistenziale che la pretesa
cristiana porta con se. In particolare il programma previsto si è svolto proponendo un percorso di
approfondimento della concezione che la Chiesa ha di se stessa, come esperienza umana di
comunicazione del ‘divino’, quindi della concezione che le deriva rispetto all’intero arco
dell’esistenza umana. Si è insistito sulla conoscenza del ‘fenomeno’ Chiesa, del suo contributo alla
ricerca del senso e del destino dell’uomo; il valore del “magistero”, la forma della “comunionalità”
e dell’unità nello sviluppo della conoscenza e dell’affronto dei problemi attraverso l’ “autorità”.
Uno sforzo di particolare attenzione è stato quello di rendere più concreta possibile la proposta di
lavoro con il collegamento a temi raccolti dal dibattito o dai fatti di attualità. Così si è affrontato il
tema del rapporto ‘ragione-fede’ (sollecitati dall’intervento di Benedetto XVI all’Università La
Sapienza di Roma), come le questioni relative al tema del valore della vita (provocati dalle
riflessioni sull’eutanasia), al tema sul valore della famiglia e dell’educazione, la problematica del
“lavoro” dell’uomo e la sua organizzazione secondo la Dottrina sociale della Chiesa.
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