BRACCIALETTI ROSSI . .

. BRACCIALETTI ROSSI .
L’amicizia, la solidarietà e il coraggio possono rendere sopportabili e superabili anche i momenti più
difficili. Il racconto di sei adolescenti che, uniti in un gruppo inseparabile, affrontano insieme la
malattia, il disagio e il dolore trovando l’uno nell’altro lo stimolo per andare avanti affermando la
loro grande voglia di vivere. Sei episodi per la regia di Giacomo Campiotti che firma la sceneggiatura
insieme a Sandro Petraglia. Su Rai1 in prima serata da domenica 26 gennaio.
Rai Fiction
presenta
. BRACCIALETTI ROSSI .
regia di
GIACOMO CAMPIOTTI
sceneggiatura
SANDRO PETRAGLIA, GIACOMO CAMPIOTTI
con
AURORA RUFFINO, CARMINE BUSCHINI, BRANDO PACITTO
MIRKO TROVATO, PIO PISCICELLI, LORENZO GUIDI
e con
MICHELA CESCON, LAURA CHIATTI, CARLOTTA NATOLI
SIMONETTA SOLDER, GIORGIO COLANGELI
una co-produzione
RAI FICTION - PALOMAR
in collaborazione con
BIG BANG MEDIA S.L.
prodotto da
CARLO DEGLI ESPOSTI e NICOLA SERRA
con MAX GUSBERTI
basato sulla serie di TV 3 TELEVISIO DE CATALUNYA “POLSERES VERMELLES”
creata da ALBERT ESPINOSA e PAU FREIXAS e prodotta da FILMAX ENTERTAINMENT per TV 3
con il sostegno di
APULIA FILM COMMISSION
BRACCIALETTI
ROSSI
. PRESENTAZIONE .
BRACCIALETTI ROSSI è una storia semplice e speciale, profonda e forte: come la vita.
Una storia di amicizia, piena di coraggio e voglia di vivere che ritrae con
umorismo e tenerezza la vita di sei ragazzini dagli 11 ai 17 anni, che in
ospedale formano un gruppo e diverranno inseparabili: ragazzi che ridono, giocano, piangono e si emozionano, come solo i giovani sanno fare.
L’amicizia, la volontà di sopravvivere, il coraggio e la voglia di superare
se stessi sono alcuni dei temi di questa serie che unisce il grande romanzo
di formazione, la commedia agrodolce del quotidiano e le fresche venature del “teen drama”.
LEO è il Leader, forte, coraggioso, sempre pronto a dare sostegno agli
altri. Ma anche sensibile, delicato, sotto la sua scorza di duro.
Vale è il Vice-Leader, più riflessivo e calmo, più attento alle piccole cose,
alle sfumature, ai bisogni anche inespressi degli altri.
CRIS è la Ragazza, in ogni gruppo di amici ce n’è almeno una, e lei che è confusa e in cerca di se stessa - grazie agli altri troverà il coraggio
per reagire, e alla fine lasciarsi andare e innamorarsi.
DAVIDE, il Bello, è il meno affascinato dal gruppo che si sta formando:
non vede l’ora di andarsene da lì, è sfrontato, aggressivo, ma i cambiamenti sono vicini e le prove che lo attendono lo faranno maturare.
TONI, il Furbo, è quello che tiene tutti su di morale anche nei momenti più
difficili. E’ un ragazzo speciale, e gli altri ben presto se ne accorgeranno.
ROCCO è l’Imprescindibile, così fondamentale che senza di lui il gruppo
smetterebbe di esistere, e presto scopriremo il perché.
Tutti loro troveranno nel gruppo dei veri amici - come non ne hanno mai
avuti.
Questi sono i Braccialetti rossi: con la loro intelligenza, fantasia e ironia,
con il loro amore per la vita ci faranno entrare in un mondo reale e favoloso, duro, avventuroso, e commovente - proprio come è la vita.
Una serie tv in sei episodi in onda su Rai1, in prima serata, da domenica
26 gennaio.
La colonna sonora della serie TV Braccialetti Rossi è stata realizzata in coedizione tra Palomar music, Curci e Rai trade edizioni musicali.
BRACCIALETTI
ROSSI
. NOTE DI REGIA .
È la prima volta che ho accettato di lavorare in una serie.
Aspettavo un progetto originale, rischioso, urgente… eccolo!
È la storia di sei adolescenti che si uniscono in un gruppo con le dinamiche e le emozioni uguali a quelle di tutti i loro coetanei, ma i nostri sei
ragazzi vivono ogni momento con un maggiore livello di intensità, profondità e vitalità perché vivono in un ospedale. Insieme a Sandro Petraglia
nelle sceneggiature abbiamo cercato di raccontarli proprio così: ragazzi
“normali” che vivono semplicemente e pienamente il loro presente, anche
se a volte è molto duro. Una storia di solidarietà e coraggio che offre uno
sguardo diverso sulla malattia, che riconosce una grande dignità ai malati
e che potrebbe significare molto in un Paese edonista che spesso rimuove
il dolore e la malattia e dove sembra che essere ammalati sia una vergogna. In questa storia ci sono sei “eroi”… e non sono tronisti o calciatori.
La cosa più importante era riuscire a trovare sei ragazzi in grado di sostenere questa storia. Ho incontrato alcune migliaia di adolescenti in tutta
Italia, e ne ho provinati qualche centinaia. Non cercavo i più belli e nemmeno i più bravi, ma quelli che in qualche modo assomigliassero ai personaggi che dovevano interpretare e che avessero le potenzialità di donare
alla storia verità, profondità e simpatia. Credo che abbiamo trovato sei
ragazzi un po’ eccezionali.
Abbiamo lavorato duro. Siamo diventati un gruppo. Sul set e fuori.
D’accordo con la Produzione, ho creato attorno ai ragazzi una protezione affinché la fatica e lo stress non rovinassero quello che doveva diventare soprattutto un’esperienza di vita. Mi sono avvicinato con grande rispetto e curiosità a loro. Il mio lavoro è stato soprattutto al loro servizio. Non
BRACCIALETTI
ROSSI
. NOTE DI REGIA .
per aiutarli a recitare, ma per aiutarli a non recitare, a rimanere loro stessi
anche davanti alla telecamera, mantenendo la loro verità spiazzante. La
“fiction” viene dopo.
Per ottenere questo risultato ho cercato di tenere la “macchina cinema”
più semplice possibile. Il lavoro sul set è stato molto serio ed impegnativo,
ma insieme alla troupe abbiamo mantenuto sempre vivo un sentimento di
gioco e di leggerezza (Il primo regalo ad ognuno di loro è stato un bel
naso rosso da clown). La risposta dei ragazzi è stata fantastica; la loro
serietà, solidarietà e l’impegno costante sono stati di esempio per tutti noi.
A dimostrazione che, quando la domanda è alta, la risposta è alta. Anche
dei “ragazzi di oggi”.
Ho cercato di realizzare un film che faccia commuovere ma anche sorridere. Un difficile equilibrio sul filo del rasoio. Parlare di valori, senza retorica. Raccontare il dolore ma avere un film pieno di vita. Vorrei ricordare
gli attori adulti che con generosità hanno lavorato con noi, trovandosi
via via sempre più coinvolti nel progetto e nella relazione con i ragazzi
a volte davvero molto stimolante. Vorrei ricordare tutti i collaboratori. Mi
sembra, vedendo il film finito, che ci sia un’unità di direzione, una linea
comune, dove il lavoro di uno esalta quello di un altro. Tutti hanno dato
qualcosa in più della loro “professionalità” e non intendo solo lavorare
senza sosta nei tempi ristrettissimi, ma qualcosa che ha a che fare con il
cuore. E voglio ringraziare i produttori e la Rai che mi hanno dato questa
opportunità e che hanno voluto e reso possibile questo progetto speciale.
Giacomo Campiotti
BRACCIALETTI
ROSSI
. IL BACKSTAGE .
Dove finisce il mio carattere e dove comincia invece quello del mio personaggio?
E che cosa posso regalargli della mia esperienza, del mio sguardo, della
mia anima?
E cosa lo renderà vivo adesso che è ancora intrappolato nell’inchiostro
delle pagine?
Con queste domande abbiamo iniziato a lavorare in Puglia tenendo per
mano le sceneggiature e conoscendoci poco l’un l’altro. Abbiamo capito
che ce l’avremmo fatta solo se fossimo stati profondamente gruppo, e al
gruppo abbiamo cercato di dare radici forti e sostanza profonda.
Abbiamo capito che essere un gruppo è avere la certezza che ciascuno è
indispensabile, è scoprire che ognuno porta con sé un dono che lo rende
unico, è fare delle differenze una ricchezza e dell’attenzione reciproca
una priorità.
Abbiamo fatto esercizi che rafforzassero da subito la fiducia reciproca e
per il primo mese ci siamo svegliati sempre tutti insieme, anche chi non
lavorava in quelle giornate, condividendo la fatica del risveglio e l’impegno ad essere pronti. Abbiamo fatto yoga al sorgere del sole, lavorando
sull’energia del nostro corpo, risvegliandola e ascoltandola mentre la sera
ci riunivamo per fare esercizi di rilassamento, lavorando sul respiro e
sull’abbandono.
Abbiamo acceso fuochi nelle notti di passaggio (prima di cominciare le
riprese, a metà lavorazione e alla fine del cammino) celebrando in quella
luce e in quel rito antico dapprima il nostro declinarci al plurale, a metà
strada lo scambio di impressioni, di paure e di desideri e alla fine la gioia
di aver compiuto la nostra rotta uniti.
Abbiamo condiviso la fatica e l’euforia, lo sconforto di una giornata faticosa o il sapore della vittoria per una scena venuta bene; abbiamo visto
sorgere dal mare il sole e la luna, abbiamo cantato canzoni scritte per
noi, condiviso il cibo come marinai sullo stesso veliero e osservato l’autunno prendersi l’estate.
Abbiamo scoperto che l’attore si muove in uno spazio di confine, tra l’ombra e la luce, tra la spontaneità e la preparazione, tra la timidezza da cui
attinge verità e il coraggio di esporsi e che la vita vera è sempre l’origine
da cui partire e il porto a cui fare ritorno.
E come sempre accade nelle avventure più belle, nel mio piccolo, ho finito
con lo scoprire che è molto di più quello che si è imparato, di quello che
si è cercato di insegnare.
Nicola Campiotti, dialogue coach
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PERSONAGGI .
CARMINE BUSCHINI nel ruolo di LEO, il Leader
Carmine Buschini ha 17 anni ed è nato il 18 aprile del 1996. Vive a
Longiano, un piccolo paese dell’entroterra romagnolo in provincia di ForlìCesena, con i genitori, un fratellino di due anni e mezzo e una sorellina di
un anno. Frequenta la quarta superiore del liceo scientifico Marie Curie a
Savignano. Nel tempo libero gioca a pallanuoto nella squadra del paese
e suona la chitarra. Ha partecipato a uno spot pubblicitario nel 2013.
Braccialetti rossi è la sua prima esperienza televisiva.
“Ciò che custodisco nel cuore della mia esperienza in ‘Braccialetti rossi’ e
che difficilmente potrà andarsene è l’insieme delle emozioni nuove che il
gruppo mi ha fatto provare. E quelle potenti che ha lasciato.
Non credevo che in così poco tempo si potesse diventare tanto AMICI. 6
cuori che battono all’unisono. Al polso, il simbolo del legame: IL BRACCIALETTO ROSSO. WATANKA!
Il momento più scolpito nei ricordi è certamente quello della corsa in bicicletta il giorno in cui abbiamo girato il video della canzone, perché riassume lo spirito del nostro stare insieme: gioia e tanta voglia di ridere.
Il personaggio di Leo, come me, pensa agli altri, ma ciò che gli brucia, lo
nasconde bene dentro... Eppure sa ridere, gioire, amare. Lui ed io siamo
più uguali che diversi, anche perché Giacomo Campiotti, ha ‘costruito’
Leo giorno per giorno, scena dopo scena insieme a me.
Sono stati quasi cinque mesi di cui si potrebbe girare un ‘film nel film’...
ma questa è un’altra storia.”
Leo “il Leader” si racconta: “Sono Leo. Sto qua dentro da più tempo di
tutti, è una specie di giostra, cambio reparto, mi mandano prima di sopra,
poi di sotto, poi ritorno qua al primo piano, e tutto ricomincia. Si sono
affezionati a me, non mi vogliono lasciar andare, dicono che piano piano
miglioro, dicono che sono l’emblema del funzionamento della baracca.
So più cose dei medici, so fare una medicazione meglio di un infermiere,
so tutti i trucchi per svicolare da un farmaco che ti dovrebbe far star bene
e invece ti fa star male. Insomma, sono il Leone, il numero 1, il leader. Chi
m’ha eletto? Nessuno, mi sono eletto da solo”.
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PERSONAGGI .
BRANDO PACITTO nel ruolo di VALE, il Vice-Leader
Brando Pacitto ha 17 anni; è nato a Roma, dove vive, il 1 marzo 1996.
Ha una sorella di nome Onda. Frequenta la quarta linguistico dell’Istituto
Nazareth e ha diversi interessi sportivi come il surf, il kitesurf e lo skateboard, e la passione per il cinema. Ha avuto precedenti esperienze televisive in fiction tv tra le quali “La sacra famiglia” di Raffaele Mertes, “Liberi di
giocare” di Francesco Miccichè e “Al di là del lago” di Stefano Reali.
“Quella di ‘Braccialetti rossi’ è stata, sia professionalmente che personalmente, un’ esperienza molto intensa; ogni giorno è stato emozionante,
abbiamo lavorato tutti tanto e tutti bene insieme. Certo, non è stato sempre
facile, abbiamo passato anche dei momenti difficili e faticosi, ma abbiamo sempre continuato ad andare avanti con il sorriso. Il mio personaggio
è quello di Vale, molto riflessivo e pensieroso, attento alle piccole cose e
ai particolari, un po’ come sono io nella vita.”
Vale “il Vice-Leader” si racconta: “Io mi chiamo Vale. Un anno fa s’è
scoperto che avevo qualcosa che non andava, qualche rotella del meccanismo del mio corpo s’era inceppata, e così hanno cominciato a sballottarmi di qua e di là. Mio padre è l’uomo più indaffarato della terra, va
sempre di corsa, anche quando viene a trovarmi. Mia madre invece ha
smesso di lavorare ed è concentrata su una sola cosa: me. E questo, anche se è bello, ogni tanto mi fa mancare l’aria. Per fortuna qua ho conosciuto Cris e gli altri, sennò sarebbe stata davvero dura...”.
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PERSONAGGI .
AURORA RUFFINO nel ruolo di CRIS, la Ragazza
Aurora Ruffino ha 24 anni; è nata il 22 maggio 1989 a Druento, in provincia di Torino. Frequenta il terzo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Prima di Braccialetti rossi ha recitato come protagonista in “Una Ferrari per due” di Fabrizio Costa e in “Questo nostro amore” di Luca Ribuoli. Ha esordito nel cinema con “La solitudine dei numeri
primi” di Saverio Costanzo ed è stata protagonista di “Bianca come il latte, rossa come il sangue” di Giacomo Campiotti. Attualmente sta girando
la seconda serie di “Questo nostro amore” per la regia di Luca Ribuoli.
“È difficile descrivere in poche righe cosa ha significato per me l’esperienza di Braccialetti rossi.
È stato un viaggio magico in cui il tempo e lo spazio sembravano essersi
fermati.
Un vortice di emozioni, risate, pianti e gioie che mi hanno travolto e letteralmente scosso la vita. Vita, sì. Perché è questo che regalano i ‘Braccialetti rossi’: bellezza e gioia di vivere. Tanto insegnamento, tante amicizie,
tante avventure e tanto amore. Sei difficili storie affrontate con forza e
coraggio da sei piccoli, ma grandi eroi.”
Cris “la Ragazza” si racconta: “Mi chiamo Cris. Dopo i primi giorni ho
pensato che questa era una gabbia di matti, mi guardavo attorno e mi dicevo: ‘Ma che ci sto a fare qua dentro? Che c’entro io? Questi stanno tutti
a pezzi, fermate tutto, voglio scendere’. Poi, in una strana giornata che
non dimenticherò mai per tutto il resto della vita, ho conosciuto Leo, Vale,
Davide, Toni... e Rocco: i ‘Braccialetti rossi’. Ed è cambiato tutto (pausa,
sorride). Beh... quasi tutto”.
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PERSONAGGI .
MIRKO TROVATO nel ruolo di DAVIDE, il Bello
Mirko Trovato ha 14 anni; è nato a Roma il 13 febbraio 1999. Vive a Pomezia con i genitori e la sorella maggiore. Frequenta la prima classe dell’Istituto San Benedetto e nel tempo libero ama disegnare, giocare a calcio,
praticare il nuoto ed esercitarsi in informatica.
Braccialetti rossi è la sua prima esperienza televisiva.
“Ho vissuto una bellissima avventura che mi ha dato tante emozioni, soddisfazioni e lasciato tanti ricordi; ho conosciuto tante persone a cui mi sono
affezionato molto.
Come il mio personaggio sono un po’ duro e scontroso, ma in fondo sensibile.
Ho lavorato divertendomi. La cosa più bella è stata vivere questo sogno; il
momento più spassoso è stato quando ho girato le scene subacquee.
Mi ricordo ancora il primo giorno, quando con Nicola, Giacomo (ndr. per
entrambi: Campiotti), e Andrea (ndr. Bertocchi) siamo andati tutti sopra il
tetto e abbiamo acceso un falò; è lì che si è formato il gruppo ‘Braccialetti
rossi’. E a fine avventura, abbiamo chiuso con il fuoco, come avevamo iniziato.”
Davide “il Bello” si racconta: “Quando sono nato, mio padre ha deciso di
chiamarmi Davide, perché secondo lui questo nome era un nome da persona forte, coraggiosa, come devono essere per lui gli uomini veri. Davide
sarebbe quello che combatte contro un tipo molto più grande e più forte
di lui, e però alla fine gli fa un coso così. A me finora non è mai capitato.
Dico, non ho mai incontrato nessuno grande e grosso con cui litigare, ma
qualcosa mi dice che forse adesso ci siamo. Rispetto a quel Davide lì, io
non ho la fionda... me la vedrò a mani nude, ma va bene così: in fondo
fare a botte, è la cosa che mi piace di più nella vita”.
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PERSONAGGI .
PIO PISCITELLI nel ruolo di TONI, il Furbo
Pio Piscicelli ha 14 anni, vive a Boscoreale in provincia di Napoli dove
è nato il 23 agosto 1999. Frequenta il primo anno del Liceo Linguistico
Pitagora di Torre Annunziata. Ha una grande passione per le commedie
di Eduardo De Filippo e per i film con Totò e con Massimo Troisi, gli piace suonare il pianoforte e disegnare. Ha avuto una piccola parte nel film
“Song’e Napule” dei Manetti Bros. Braccialetti rossi è la sua prima esperienza da protagonista.
“’Braccialetti rossi’ è stata una delle esperienze più belle che abbia vissuto.
È stato come un sogno avverato in pochi mesi. Dopo aver fatto vari provini, un giorno il telefono ha squillato e mi sono ritrovato in una storia fantastica ed emozionante.
Ho incontrato Carmine che con la sua simpatia faceva sorridere tutti, Aurora, Mirko Lorenzo, Brando, Nicola (n.d.r. Campiotti), sempre disponibile
e pronto a darci sostegno, Irene (ndr. Campana) che ci portava in giro
col pulmino e infine Giacomo (n.d.r. Campiotti), da cui abbiamo imparato
molte cose che ci serviranno per sempre. Con ‘Braccialetti rossi’ ho sentito
emozioni che arrivavano al cuore.
Con Toni sento di avere molte caratteristiche in comune, tanto è vero che
nella mia vita reale faccio cose che sembrano parte del film. Con lui condivido l’ironia, la capacità di sdrammatizzare e l’ottimismo.
La cosa più bella per me è stata la prima scena che abbiamo girato tutti
insieme, dove le emozioni dei miei compagni si confondevano con le mie
e ho sentito l’energia di gruppo che ci teneva strettamente uniti.
Dopo oltre quattro mesi emozionanti, ecco arrivare l’ultimo giorno. Quella
sera, noi Braccialetti siamo andati a casa di Giacomo e lì abbiamo acceso un fuoco intorno al quale ognuno ha parlato dell’esperienza vissuta:
sui nostri volti si leggevano diverse emozioni, tristezza e felicità, e anche
Giacomo era commosso. Poi tutti insieme abbiamo cantato una bellissima
canzone, e Giacomo ci ha regalato un rosario proveniente dall’India che
tengo custodito gelosamente tra i ricordi più belli.
Quella sera sembrava un addio, ma dopo ho capito che i nostri cuori e le
nostre anime non si sarebbero più lasciate perché eravamo forti, ma soprattutto eravamo ‘Braccialetti rossi’.”
Toni “Il Furbo” si racconta: “Mio nonno dice che all’anagrafe, di nome
faccio Antonio, ma a me tutti m’hanno sempre chiamato Toni, che si fa
prima ed pure più moderno, più rock. Ho fatto un incidente di moto, la
stavo provando perché mio nonno tiene un’officina meccanica, mi sono
fracassato non so quante ossa, e mò sto qua. Ma non è che sto più stunato
e’ primma, sto stunato comme stavo stunato l’atrieri, uguale preciso. Però,
forse proprio per questo... (si guarda attorno) i’ qua dentro song’ l’unico
che parla con Rocco. Nunn’o credite? Affari vuostr!”.
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PERSONAGGI .
LORENZO GUIDI nel ruolo di ROCCO, l’Imprescindibile
Lorenzo Guidi ha 11 anni; è nato a Roma, dove vive, il 20 agosto 2002.
Ha un fratellino più piccolo di nome Matteo. Frequenta la prima media
della Scuola dell’Infanzia Paritaria Arcobaleno. Nel tempo libero gioca a
calcio e pratica surf e sci. È un appassionato di storia e di film dell’orrore.
Prima di girare Braccialetti rossi ha avuto un’esperienza sul set della fiction
“Non è mai troppo tardi” per la regia di Giacomo Campiotti.
“Partecipare alla serie tv ‘Braccialetti rossi’ è stata una bellissima esperienza.
Ho conosciuto tante brave persone e fatto tante bellissime amicizie. Con
Giacomo Campiotti, mio adorato regista, e suo figlio Nicola ho passato
una bellissima estate e imparato tante cose interessanti del cinema. Con
Niccolò Agliardi, il bravissimo cantautore che ha composto le favolose
canzoni di ‘Braccialetti rossi’, ho potuto migliorare la mia voce e la dizione
per la voce fuori campo .
Sono anche molto felice di aver scoperto la Puglia con il suo bellissimo
mare e stupendi paesaggi.
Mando un bacio a tutta la troupe e ai cinque favolosi Braccialetti.
Soprattutto, ho imparato a stare zitto e fermo... cose che non avevo mai
fatto prima!!!”
ROCCO “l’Imprescindibile” si racconta: “Ecco. Questo sono io. Mi chiamo
Rocco. Lo so, è giorno, non dovrei dormire. E invece dormo. Dormo sempre. Da otto mesi. E pensare che prima non avevo mai sonno, con mamma
erano sempre discussioni per stare sveglio fino a tardi. Ora da qui, da
questo strano luogo da cui vi parlo, sento tutto, vedo tutto, rido se c’è da
ridere, piango se c’è da piangere, mi arrabbio, mi annoio, mi diverto, mi
commuovo... però nessuno lo sa. Ah, dimenticavo... il mio nome è Rocco”.
BRACCIALETTI
ROSSI
. LA MUSICA .
Quattordici artisti. E quasi un anno di lavoro di musicisti, fonici, assistenti
di studio, discografici, editori e molti altri.
9 brani inediti si alternano a 5 successi già noti al grande pubblico, il tutto
intervallato dalle musiche originali di commento di Stefano Lentini.
Ho composto insieme alla mia band “The Hills” (Max Elli, Andrea Torresani, Giacomo Ruggeri, Tommaso Ruggeri, Francesco Lazzari) le nove
canzoni ispirandomi alla sceneggiatura di Sandro Petraglia e Giacomo
Campiotti e cercando di osservare il più possibile ciò che accadeva sul set
per riportarlo in musica. Alla squadra composta da Francesco Facchinetti,
Ermal Meta, Il Cile, Simone Patrizi, Edwyn Roberts, Greta e Marco Velluti,
mi sono unito anch’io, con tre canzoni, insieme alla mia band che ha curato tutti gli arrangiamenti e la produzione dei brani inediti.
E alla colonna sonora di Braccialetti rossi (prossimamente pubblicata da
Carosello Records e distribuita da Artist First) hanno accettato di partecipare altri professionisti di primissimo piano come Laura Pausini, Tiziano
Ferro, Emis Killa, Emma Marrone, Vasco Rossi, con alcune delle loro più
significative canzoni.
L’unicità e la particolarità di questa colonna sonora è frutto del profondo
legame che si è creato durante le riprese, tra me e i sei giovani protagonisti che mi hanno aiutato con i loro consigli e la loro schiettezza a raccontare l’arcobaleno di colori della storia da loro interpretata.
Niccolò Agliardi
Autore e cantautore
I brani presenti nella colonna sonora di Braccialetti rossi:
Braccialetti Rossi - (N. Agliardi)
Tifo per te - (N. Agliardi)
Mi tengo - (L. Pausini)
Tutto si muove - (E. Meta)
Acqua e ghiaccio - (E. Marrone)
Non me lo so spiegare - (T. Ferro)
Conta - (F. Facchinetti)
Lettera dall’inferno - (E. Killa)
Una storia lontana - (Greta)
Sogni col motore - (E. Roberts)
La porta - (N. Agliardi)
Non mi dimentico - (Il Cile)
A parole mie - (S.Patrizi)
Ogni volta - (V. Rossi)
Il mare dentro di te - (M. Velluti)
BRACCIALETTI
ROSSI
. CAST ARTISTICO .
BRACCIALETTI ROSSI, i sei ragazzi protagonisti
LEO, il Leader
VALE, il Vice-Leader
CRIS, la Ragazza
DAVIDE, il Bello
TONI, il Furbo
ROCCO, l’Imprescindibile
CARMINE BUSCHINI
BRANDO PACITTO
AURORA RUFFINO
MIRKO TROVATO
PIO LUIGI PISCICELLI
LORENZO GUIDI
nei ruoli adulti
PIERA mamma di Rocco
NORA mamma di Vale
nel ruolo della dottoressa LISANDRI
nonno di Toni
infermiere ULISSE
portantino GIONNI
ASIA, sorella di Leo
dottor ABELE
padre di DAVIDE
dottor CARLO
CAROLA, sorella di Cris
padre di RICO
nel ruolo di NICOLA
MICHELA CESCON
SIMONETTA SOLDER
CARLOTTA NATOLI
VITTORIO VIVIANI
LELE VANNOLI
BARTY COLUCCI
FEDERICA DE COLA
CARMELO GALATI
IGNAZIO OLIVA
NICCOLO’ SENNI
FRANCESCA VALTORTA (2° ep.)
SIMONE GANDOLFO (3° ep.)
GIORGIO COLANGELI
con la partecipazione di
padre di VALE
GIAMPAOLO MORELLI
e di
ANDREA TIDONA
dottor ALFREDI
e con
LAURA CHIATTI
LILIA, compagna del padre di Davide
BRACCIALETTI
ROSSI
. CAST TECNICO .
Regia
Sceneggiatura
Fotografia
Montaggio
Ideazione scene
Scenografia
Costumi
Suono
Trucco
Acconciature
Regia seconda unità
Aiuto regia
Supervisione brani editi e canzoni originali
Musiche originali
Edizioni musicali
Edizione
Direttore di produzione
Produttore esecutivo
produttori RAI
producer PALOMAR
con la consulenza di
una co-produzione
in collaborazione con
con il sostegno di
prodotto da
GIACOMO CAMPIOTTI
SANDRO PETRAGLIA
GIACOMO CAMPIOTTI
STEFANO RICCIOTTI
ROBERTO MISSIROLI
STEFANO CHIERCHIE’
PAOLA BIZZARRI
SABRINA BALESTRA
CRISTINA FRANCIONI
GLAUCO POLETTI
NADIA FERRARI
AURORA GAMBELLI
GISELLA GOBBI
TIZIANA GAGNOR
NICCOLÒ AGLIARDI
STEFANO LENTINI
CURCI - PALOMAR - RAI
GIANNI MONCIOTTI
ROBERTO GILIBERTO
GUIDO SIMONETTI
SARA POLESE
FILIPPO RIZZELLO
MARCO CAMILLI
ALDO SPAGNOLI
RAI FICTION – PALOMAR
BIG BANG MEDIA S.L.
APULIA FILM COMMISSION
CARLO DEGLI ESPOSTI
e NICOLA SERRA
con MAX GUSBERTI
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PRIMI DUE EPISODI .
PRIMO EPISODIO
La voce dell´undicenne Rocco ci guida alla scoperta di alcuni suoi compagni di avventura. Il primo è Leo, sedicenne forte e pieno di vita nonostante
la battaglia che deve combattere. Lo incontriamo nel giorno in cui Valentino diventa suo compagno di stanza. Fra i due è subito amicizia, rafforzata
dal condurre la stessa lotta. Leo, per cercare di distrarre Vale, lo coinvolge
nella ricerca di altri ragazzi con i quali formare un gruppo; Leo infatti è rimasto molto colpito dalle parole di Nicola, un degente anziano, diventato
mentore del ragazzo, che gli ha spiegato come in ogni gruppo di amici ci
siano sempre sei “tipi”: Il leader, il vice leader (che sarebbe leader se non
ce ne fosse già uno), il furbo, l´imprescindibile, la ragazza e il bello. Leo
si proclama leader e nomina Valentino suo vice leader: una volta stabiliti i
loro ruoli i due si mettono alla ricerca della ragazza, e Leo ha già messo
gli occhi su Cristina, 17 anni, la cui stanza è solo un piano sopra la loro.
Anche Vale ne è rapito: la prima metà del gruppo è fatta. Il loro segno di
appartenenza saranno i braccialetti rossi che significano molto: “è come
avere dei gradi, come quei generali pieni di medaglie, stelle, stellette..”.
Gli altri componenti arriveranno, compreso l´imprescindibile, la cui scelta
sarà dettata dalla magia del mondo particolare di questi giovani protagonisti.
SECONDO EPISODIO
La voce di Rocco, il nostro narratore silenzioso ma imprescindibile, continua a guidarci, e ci accompagna alla scoperta degli altri tre “Braccialetti
rossi”. Il gruppo si consolida attraverso due incontri che si riveleranno
complementari. Il primo, quello di Leo che resta chiuso in ascensore con
Davide, un ragazzino scorbutico e arrogante con problemi di cuore; i due
si troveranno a condividere un momento difficile, a superare le rispettive
paure sconfiggendo seppure per poco la maschera da duro di Davide.
Mentre Leo e Davide stringono così una nuova amicizia, che proclamerà
Davide il bello del gruppo, Toni, un simpatico quattordicenne napoletano, bizzarro e trascinatore, stabilisce una comunicazione tutta sua con il
nostro Rocco e convincerà gli altri “Braccialetti” a farsi assegnare il ruolo
ancora mancante del furbo. Proprio quando Leo vede realizzarsi il sogno
di formare un gruppo, scopre di avere davvero bisogno della forza dei
suoi compagni per affrontare la prova di una nuova serie di cure cui deve
sottoporsi. Cris cercherà di fargli sentire il suo affetto, suscitando in tal
modo la gelosia di Vale che sarà combattuto tra la forte amicizia con Leo
e i sentimenti per lei. Alla fine i “Braccialetti” riusciranno a dare forza a
BRACCIALETTI
ROSSI
. I PRIMI DUE EPISODI .
Leo, il loro leader, testimoniandogli in modo creativo e inaspettato la sua
grinta di leone.
Nota:
La fruizione di Braccialetti rossi non si limiterà all’esperienza televisiva, ma
sarà estesa e ampliata a nuove forme di interazione col pubblico attraverso
contenuti extra esclusivi per i Social Media e la prima APP da “second screen” proposta dal palinsesto RAI.