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ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE
" G. GARIBALDI "
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(art. 5 DPR 323/98)
Classe 5° Sezione E
ANNO SCOLASTICO 2013– 2014
1
INDICE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Profilo
Criteri e strumenti di valutazione
PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
Religione
Italiano
Storia
Inglese
Industrie Agrarie
Entomologia
Agronomia
Estimo
Zootecnia
Meccanica
Topografia
Costruzioni rurali
Scienze motorie
SIMULAZIONI TERZA PROVA EFFETTUATE
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PEI
2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
PROFILO
La classe è costituta da 17 studenti ( 11 M e 6 F ).
Il gruppo classe proviene quasi integralmente dalla classe precedente, escluso uno studente giunto in
quest’anno scolastico.
Ha seguito con sufficiente regolarità le lezioni partecipando al dialogo educativo e mostrando interesse
anche per le attività scolastiche extracurriculari.
L’interesse per le diverse discipline è, invece, stato abbastanza eterogeneo e focalizzato soprattutto sulle
discipline di indirizzo.
Dal punto di vista disciplinare non si sono evidenziate situazione di particolare gravità; i comportamenti
negativi segnalati verranno adeguatamente considerati nella valutazione finale del comportamento.
Emergono alcune personalità forti e trainanti in senso costruttivo; parallelamente la maggior parte
studenti hanno avuto difficoltà che nel corso dell’anno sono state, in gran parte, superate a seguito
dell’attività di recupero effettuata.
Tre alunni hanno seguito un proprio P.E.I. differenziato (legge 104/92): Un alunno ha seguito un PEI
differenziato (legge 104/’92), il Consiglio di Classe rimanda a quanto preventivamente deliberato in
sede di GLH operativo; in particolare l’alunno svolgerà prove d’esame differenziate con l’ausilio
dell’insegnante di sostegno. Due alunni hanno usufruito di Pei differenziato ai sensi della legge 104/92
ed il C. di C. richiama quanto preventivamente deliberato in sede di GLH Operativo; in particolare gli
alunno non svolgeranno le prove d’esame, in quanto la loro frequenza a scuola è finalizzata
essenzialmente all’autonomia e alla socializzazione, pertanto appare controproducente sottoporli alla
fatica dell’esame.
Sono state effettuate le seguenti simulazioni:
1° prova: 15/4/2014
2° prova: 21/3/2014; 5/4/2014
3° prova: 18/3/2014; 12/4/2014
3
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti descrittori per l’attribuzione del voto sulla base dei
seguenti elementi:
metodo di studio, impegno, partecipazione, interesse, progressi nell’apprendimento.
CONOSCENZE
Non rilevabili
Frammentarie e
gravemente lacunose
Superficiali ed
incerte
Essenziali, ma non
approfondite
COMPETENZE
CAPACITA’
VOTO
Non rilevabili
Non rilevabili
1-2
Applica le
conoscenze minime
solo se guidato e con
gravi errori
Applica le conosce
con imprecisione
nell’esecuzione
dei compiti semplici
Esegue compiti
semplici senza errori
sostanziali, ma con
alcune incertezze.
Essenziali con
eventuali
approfondimenti
guidati
Esegue correttamente
compiti semplici ed
applica le conoscenze
anche a problemi
complessi, ma con
qualche imprecisione
Sostanzialmente
complete con qualche
approfondimento
autonomo
Applica
autonomamente e
correttamente le
conoscenze a problemi
complessi
Organiche,
approfondite ed
ampliate in modo
autonomo e
personale.
Applica le
conoscenze in modo
corretto, autonomo e
creativo a problemi
complessi.
Comunica in modo
scorretto ed improprio
Comunica in modo
non sempre coerente.
Ha difficoltà a
cogliere i nessi logici;
compie analisi
lacunose
Comunica in modo
semplice, ma
adeguato. Incontra
qualche difficoltà nelle
operazioni di analisi e
sintesi, pure
individuando i
principali nessi logici.
Comunica in modo
abbastanza efficace e
corretto. Effettua
analisi, coglie gli
aspetti fondamentali,
incontra qualche
difficoltà nella sintesi
Comunica in modo
efficace ed
appropriato. Compie
analisi corrette ed
individua
collegamenti.
Rielabora
autonomamente e
gestisce situazioni
nuove non complesse
Comunica in modo
efficace ed articolato.
Legge criticamente
fatti ed eventi,
documenta
adeguatamente il
proprio lavoro.
Gestisce situazioni
nuove, individuando
soluzioni originali.
3-4
5
6
7
8-9
10
4
METODOLOGIA DIDATTICA
o
o
o
o
o
o
o
o
Lezioni frontali
Tesine
Ricerche
Lavori di gruppo
Esperienze di laboratorio
Proiezione di film e videocassette
Utilizzo del laboratorio informatico
Utilizzo delle lavagne interattive e luminose
5
PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
6
RELIGIONE
a.s. 2013/2014
Insegnante: VINCENZO PATELLA
OBIETTIVI
Di ciascuna delle unità didattiche affrontate si è posto il confronto tra la concezione cattolica
sull’argomento ed il pensiero laico in un’ottica di rispetto e pluralismo di pensiero.
COMPETENZE
- Conoscere e valutare criticamente le varie “critiche della religione” dell'età moderna.
- Conoscere i principi etici cristiani fondamentali.
- Confrontarsi con la dottrina sociale cattolica e apprezzarne i valori.
CONOSCENZE
1.
LO SVILUPPO TECNOLOGICO. IL PROGRESSO
A. Lo sviluppo tecnologico presenta ambivalenze che si manifestano con polarità di segno
contrario in relazione al rapporto dell’uomo: con la natura; con gli altri uomini; con i valori.
B. Polarità nei confronti del rapporto con la natura; l’uomo non più vittima della natura; la
natura come vittima dell’uomo.
C. Polarità nei confronti del rapporto con gli altri: gli uomini sono più vicini e la solidarietà è
più realizzabile; gli uomini sono più divisi e la conflittualità trova nuove forme (razzismo,
antisemitismo...).
D. Polarità nei confronti del rapporto con i valori: creatività; produzione/valori =
schiacciamento (giustizia, onestà ≠ potere, tangentopoli).
E. Le nuove forme di violenza: sottosviluppo, disoccupazione; nazionalismi, totalitarismi e
nuove istanze di partecipazione democratica.
2.
CHIESA E MONDO: alleati o concorrenti
A.
La nuova impostazione della Chiesa e una ridefinizione dei ruoli a
partire dal Concilio Vaticano II: nella nuova ottica si superano le due posizioni di
contrapposizione e di paternalismo per sostituirvi quella di ″rispetto e distinzione″ e di ″
condivisione e servizio″.
B.
La Chiesa cammina insieme al mondo. Rapporti tra il Dio cristiano
ed il dio dei filosofi moderni-contemporanei.
3.
NUOVA SOCIETÀ NUOVI PROBLEMI
A.
Le nuove aree in cui si presentano come problematiche le mediazioni
morali sono in particolare quelle della sessualità, della famiglia, della società e dell’obiezione
di coscienza.
B.
Sessualità: uso della sessualità; femminismo; contraccezione; aborto;
aids; omosessualità; transessualità; clonazione; inseminazione artificiale. Il matrimonio nella
concezione cattolica ed in quella umanistica. Il senso di una vita a due; il progetto di una
convivenza non garantita civilmente; aspetti culturali.
C.
Famiglia: fertilità; divorzio; vita di coppia.
D.
Società: i diritti umani; europeismo; interferenze tra nazioni;
superamento od accentuazione dei nazionalismi; problemi nord-sud.
7
E.
Nuovo rapporto cittadino/scelte etiche sociali. Le obiezioni di
coscienza: al servizio militare e all’uso delle armi; alle spese militari; a pratiche sanitarie
(aborto).
METODI
Tipologia di lezione
- Lezione frontale
- Dialogo interattivo in classe
Forme di organizzazione del lavoro (lavori di gruppo, approfondimenti tematici, relazionilezioni individuali, ecc.)
- Dibattito in classe in merito alle lezioni esposte
MEZZI E STRUMENTI
- Testo: G. De Bortolo, I volto dell’altro.
- Brani scelti dal docente: da testi sacri, da documenti del magistero, da quotidiani e
riviste
VALUTAZIONE
Modalità della misurazione - Giudizio secondo normativa
Criteri di valutazione - Impegno e partecipazione attiva, capacità di relazionarsi con i
compagni e la collaborazione nel dialogo educativo.
Roma, 15 maggio 2014
GLI STUDENTI
IL DOCENTE
8
ITALIANO
DOCENTE: prof. Stefano CONTI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO:
Baldi/Giusso/Razzetti/Zaccaria, “Attualità della Letteratura”, vol.3, Paravia
OBIETTIVI
Conoscenza della lingua italiana nei suoi aspetti grammaticali lessicali e semantici.
Conoscenza dei movimenti letterari e culturali sviluppatesi in Italia, contesto storico e
socioeconomico che li ha visti nascere.
Conoscenza di alcuni autori, colti attraverso la parte più significativa della loro produzione,
nonchè attraverso il contesto storico, sociale ed ideologico da cui essa è scaturita.
COMPETENZE
Comprensione ed uso corretto della lingua in diverse situazioni comunicative.
Saper produrre “Testi scritti”di diversi tipi.
Saper analizzare i contenuti di un'opera letteraria illustrandoli in forma chiara e con coerenza.
CAPACITA'
Acquisizione di un metodo di lavoro.
Analizzare e contestualizzare i testi.
Condurre una lettura autonoma e critica.
Orientarsi tra le problematiche di tipo culturale, sociale, economico e politico che concorrono
alla definizione di un movimento letterario o di un'opera letteraria.
METODI
Lezione frontale, discussione guidata, lettura individuale e di gruppo.
MEZZI
Manuale di letteratura.
VERIFICHE
Le verifiche scritte sono state svolte secondo le tipologie previste dal nuovo Esame di Stato.
Di esse si è valutato:
o conoscenze dell'argomento;
o pertinenza del contenuto alla traccia;
o capacità di elaborazione personale;
o correttezza formale (sotto il profilo ortografico , sintattico e lessicale).
Le verifiche orali sono state svolte attraverso interrogazioni di tipo pluridisciplinare,
collegando la letteratura al periodo storico relativo. Per la valutazione orale si è fatto anche uso
di questionari e test. Tutti i tipi di verifica sono stati svolti ad accertare il grado di padronanza
complessivo della materia, la capacità di effettuare collegamenti e proprietà di linguaggio.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in maniera sufficiente, accanto ad un gruppo che ha
seguito costantemente ed ha partecipato a diverse attività extrascolastiche, ve n'è stato un altro
che ha lavorato faticosamente durante l'ultima parte dell'anno a causa di lacune pregresse,
numero di assenze elevato e scarso impegno.
9
CONTENUTI
Modulo 1:
Il Decadentismo europeo ed italiano
UD1: Le origini francesi
UD2: Il Simbolismo
UD3: L’estetismo
UD4: Il Decadentismo in Italia
Modulo 2:
Incontro con l’autore – D’Annunzio
UD1: La vita, le idee, la personalità
UD2: L’estetismo: “Il Piacere”
UD3: Il superuomo
UD4: Il panismo: “La pioggia nel pineto”
UD5: la fase notturna
Modulo 3:
Incontro con l’autore – Pascoli
UD1: La vita, le idee, i temi della poesia
UD2: La poetica del fanciullino
UD3: Struttura e temi di Myricae
UD4: Novembre, X Agosto
UD5: Struttura e temi dei Canti di Castelvecchio
UD6: Il gelsomino notturno
Modulo 4:
Incontro con l’autore – Svevo
UD1: l’uomo, la cultura, la poetica
UD2: L’inetto nei primi due romanzi
UD3: Il romanzo della coscienza
Incontro con l’autore – Pirandello
Modulo 5:
UD1: La formazione culturale e le idee
UD2: La poetica dell’umorismo
UD3: I romanzi: stile e linguaggio
UD4: Il teatro
Modulo 6:
Il primo Novecento
UD1: Il contesto storico-culturale
UD2: I Crepuscolari
UD3: I Futuristi
Modulo 7:
Incontro con l’autore – Ungaretti
UD1: Vita, opere, poetica
UD2: “Il porto sepolto”
UD3: “Veglia”
UD4: “San Martino del Carso”
Modulo 8:
Incontro con l’autore – Montale
UD1: Vita, opere, pensiero
UD2: “Meriggiare pallido e assorto”
UD3: “Non chiederci la parola”
UD5: “La storia”
Modulo 9:
Incontro con l’autore – Saba
UD1: Vita, opere, pensiero
UD2: “La capra”
UD3: “Trieste”
UD4: “Amai”
ROMA, 15 maggio 2014
IL DOCENTE
GLI STUDENTI
10
STORIA
DOCENTE: prof. Stefano CONTI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO:
S, Paolucci, G. Signorini, “La Storia in Tasca”, vol. 5, Zanichelli
OBIETTIVI:
Conoscere i principali avvenimenti dell'epoca studiata, saperli interpretare e collegare;
Acquisire capacità di sintesi;
Sapersi esprimere in modo corretto e con i termini propri della disciplina;
Saper assumere e presentare con chiarezza i propri punti di vista sulle problematiche storiche
affrontate.
METODI
Lezione frontale,discussione guidata
MEZZI
Libro di testo
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Interrogazioni orali.
Questionario scritto.
CONTENUTI
Modulo 1:
L’Italia giolittiana
UD1: Il programma di Giolitti
UD2: Il grande balzo industriale
UD3: Dualismo economico
UD4: La fine del compromesso giolittiano
Modulo 2:
La grande guerra e la rivoluzione russa
UD1: Cause, dinamiche, esiti
UD2: La posizione italiana
UD3: Dinamiche ed esiti della rivoluzione russa
Modulo 3:
La lunga crisi europea
UD1: I trattati di pace
UD2: Il biennio rosso
UD3: L’Italia dallo stato liberale al fascismo
Modulo 4:
L’età dei totalitarismi
UD1: La crisi americana ed il New deal
UD2: L’Italia fascista
UD3: Il nazismo
UD4: L’Europa democratica
La seconda guerra mondiale e la ricostruzione
Modulo 5:
UD1: Cause, dinamiche, esiti
UD2: La situazione postbellica
UD3: L’Italia repubblicana
Roma, 15 maggio 2014
GLI STUDENTI
IL DOCENTE
11
INGLESE
12
13
ITAS G. Garibaldi-Roma
Anno scolastico 2013-2014
CLASSE QUINTA sez. E
Docente: Teresa Musella
Docente tecnico-pratico: Federica Colella
INDUSTRIE AGRARIE
RELAZIONE CONCLUSIVA
VALUTAZIONE DELLA CLASSE
Comportamento
La classe ha dimostrato, nell’insieme, interesse e partecipazione per la materia riportando a fine anno una
valutazione positiva.
Solo pochi studenti si sono applicati con irregolarità ed i loro risultati non sono sempre stati
pienamente sufficienti, ma l’impegno dimostrato nelle prove di recupero li ha portati al raggiungimento degli
obiettivi minimi in tutte le unità didattiche svolte.
In laboratorio la maggior parte degli alunni si è comportata in modo responsabile dimostrando la volontà di
cogliere i risvolti pratici della disciplina.
La frequenza alle lezioni è stata abbastanza regolare per la maggior parte degli alunni.
Dal punto di vista disciplinare gli alunni hanno evidenziato il raggiungimento di un buon grado di maturità, che
è stato favorito da un rapporto positivo con gli insegnanti.
Inoltre, le dinamiche di gruppo interne, hanno fornito un apporto qualitativo al rendimento globale della classe.
Conoscenze e competenze
In generale il rapporto degli alunni con la materia è stato di sufficiente attenzione ed interesse.
Alcuni allievi hanno acquisito un livello di conoscenze e di competenze discrete
Gli alunni hanno, in generale, partecipato al dialogo educativo, chiedendo chiarimenti e approfondimenti
sugli argomenti svolti.
Il programma di chimica e l’attività di laboratorio sono stati eseguiti secondo la programmazione fatta ad
inizio anno.
OBIETTIVI,
Obiettivi formativi
La maggior parte degli alunni presenta basi scientifiche sufficienti; per pochi tali basi sono meno solide e
derivano da carenze accumulate nell’intero percorso scolastico. La padronanza del linguaggio tecnico, della
simbologia chimica non è pertanto stata raggiunta da tutti.
Buona parte della classe ha saputo sufficientemente sviluppare le abilità tecnico-operative acquisite
fondendole con il sapere teorico.
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, se pur a livelli differenziati, i seguenti
obiettivi in termini di:
Conoscenza. Saper descrivere le linee tecnologiche di trasformazione nella produzione del vino, del latte
alimentare, del burro, del formaggio e dell'olio.
Competenza. Applicare le conoscenze di chimica già acquisite nei precedenti anni scolastici. Stabilire la
qualità delle materie prime e dei prodotti e la loro conformità alla normativa di legge.
Capacità. Affrontare con sufficiente autonomia le analisi chimiche più significative del vino, latte e olio e
valutare i dati ottenuti. Definire interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti.
STRATEGIE ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
q La materia è stata presentata agli studenti come insieme di tecnologie fondate su principi di fisica, chimica
e biochimica già noti dai corsi svolti negli anni precedenti. In tal modo essi sono stati stimolati a riflettere
sulle conoscenze già acquisite e a valutare criticamente le possibili scelte tecnologiche confrontandole con
quelle di impiego corrente.
q In tutti gli argomenti trattati si è posta maggior attenzione ai principi che costituiscono la base di una
razionale pratica tecnologica mentre sono stati meno approfonditi gli impianti e i macchinari impiegati.
14
q E' stata messa in evidenza l'importanza dell'attività di laboratorio per la preparazione professionale dei
candidati, con riferimento sia all'esecuzione delle determinazioni sia ai metodi di calcolo stechiometrico
impiegati.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
• Per le verifiche orali, le valutazione sono state attribuite seguendo la griglia di valutazione approvata
dal Collegio Docenti.
•
Per le verifiche orali fatte in forma scritta, redatte in forma di domande a risposta breve che hanno
fatto riferimento ai processi cognitivi di conoscenza, applicazione ed analisi, si è individuato il
punteggio massimo della prova, lo si è suddiviso in parti uguali e a ciascuna è stato collegato un
voto in decimi.
• Per le verifiche di laboratorio, si è fatto riferimento alla comprensione delle tecniche impiegate e all'
interpretazione dei risultati analitici più che all' accuratezza della misura.
MATERIALI DIDATTICI
•
Lezioni frontali
•
Laboratori
•
Libro di testo: Vezzosi –Tecniche agroalimentari.- Ed. Edagricole
•
Appunti dalle lezioni
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
• Prove scritte
• Verifiche orali
•
Prove di laboratorio
Valutazione
Sono stati utilizzati i seguenti parametri di valutazione:
•
Acquisizione dei contenuti
•
Sviluppo delle competenze specifiche
•
Sviluppo delle competenze comunicative
•
Capacità di operare raccordi tra i diversi nuclei concettuali
•
Capacità di giudizio critico autonomo
•
Impegno, interesse e partecipazione alle attività didattiche
TEMPI DI INSEGNAMENTO
Il programma è stato svolto secondo la seguente suddivisione temporale: alla data del 15/5/2014 sono state
svolte complessivamente 111 ore di lezione
Dopo la data del 15 maggio 2014 si prevede di completare il programma trattando l'industria del formaggio.
Le ore rimanenti sono destinate al ripasso e all’esposizione orale degli alunni in modo tale da prepararli
adeguatamente sia alla prova scritta che all’orale.
15
Programma svolto
L’INDUSTRIA ENOLOGICA
Il vino: denominazione e classificazione
Dalla vite all’uva
L’uva e la vendemmia
Il raspo
Gli acini
I componenti chimici dell’uva
Gli zuccheri
Gli acidi
I fenoli
Le sostanze azotate
Le sostanze aromatiche
I vinaccioli
La maturazione dell’uva e la raccolta
Il ciclo di fruttificazione
La vendemmia
La raccolta manuale
La raccolta meccanica
Il conferimento dell’uva alla cantina
Dall’uva al mosto
Composizione del mosto
Ammostamento delle uve per la fermentazione in rosso
Pigiatura e diraspatura
Ammostamento delle uve per la fermentazione in bianco
Pigiatura
Sgrondatura
Pressatura
Solfitazione dei mosti
Vantaggi dell’anidride solforosa
Ruolo antisettico
Azione riducente
Azione di estrazione del colore
Influenza positiva sulla defecazione del mosto
Svantaggi dell’anidride solforosa
Fermentazione alcolica
I lieviti enologici: classificazione
La trasformazione del mosto d’uva in vino
La fermentazione alcolica: l’aspetto biochimico
I fattori che condizionano la fermentazione alcolica
I prodotti secondari della fermentazione alcolica
Composizione del vino
Le alterazioni del vino e la conservazione del vino
Invecchiamento e imbottigliamento
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INDUSTRIA OLEARIA
Le olive e la raccolta
L’oliva: morfologia e costituenti del frutto
La raccolta
Dall’oliveto al frantoio: l’immagazzinamento delle olive
Le tecnologie di estrazione dell’olio
Defogliatura e lavaggio delle olive
Sistemi di lavorazione e di preparazione della pasta
Estrazione dell’olio dalla pasta oleosa
Lavorazione tradizionale
Separazione dell’olio per pressione e centrifugazione.
Qualità e classificazione degli oli di oliva
La composizione chimica dell’olio: frazione saponificabile e insaponificabilke
Classificazione degli oli di oliva
Conservazione e confezionamento dell’olio
Difetti e alterazioni dell’olio di oliva
Irrancidimento idrolitico
Irrancidimento ossidativo
La rettificazione dell’olio
INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA
Il latte: definizione e requisiti
Classificazione in base al trattamento
Composizione del latte
Glucidi ed alterazioni a carico del lattosio
Proteine
Lipidi
Enzimi
Il valore alimentare del latte
La tecnologia del latte alimentare
Il ricevimento del latte
La scrematura
L’omogeneizzazione
I trattamenti termici
Il confezionamento
Le centrali del latte
La classificazione del latte alimentare
Latti alimentari speciali
Argomenti da svolgere dopo il 15 /05/2014
Crema e burro
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Programma di Laboratorio
Analisi del mosto
- Determinazione del grado zuccherino (metodo densimetrico, rifrattometrico, chimico);
- Determinazione dell'acidità totale.
Analisi del vino
- Determinazione grado alcolico;
- Determinazione acidità totale;
- Determinazione dell'acidità volatile (con distillatore Palieri);
- Determinazione dell'anidride solforosa totale.
Analisi dell'olio
- Determinazione dell'acidità;
- Determinazione del numero di perossidi;
- Saponificazione;
- Comportamento dell'olio alla luce di Wood;
- Analisi spettrofotometrica.
Da fare
Analisi del latte
- Determinazione della densità;
- Determinazione dell'acidità;
- Determinazione della sostanza grassa;
- Saggi per determinare lo stato di conservazione del latte.
Roma, maggio 2014
I rappresentanti degli studenti
Il docente
Il docente tecnico-pratico
18
ENTOMOLOGIA AGRARIA
A.S. 2013 - 2014
DOCENTE
Prof.re Stefano FRANCHI
LIBRO DI TESTO
FITOPATOLOGIA E ENTOMOLOGIA AGRARIA – Ferrari Marcon Menta - ED. Ed
agricole Bologna
COMPETENZE
Conoscere la morfologia generale degli insetti.
Conoscere l’anatomia e la fisiologia generale degli insetti.
Conoscere le metodologie di lotta.
Utilizzare un corretto lessico scientifico.
Utilizzare un metodo di studio e di lavoro razionale ed efficace.
Rilevare le caratteristiche qualitative di strutture di insetti attraverso l’uso di
strumenti di osservazione.
Conoscere i principi di classificazione biologica.
COMPETENZE
Utilizzare le conoscenze morfologiche esterne per una corretta individuazione del
danno.
Individuare, utilizzando conoscenze più analitiche, con un certo margine di
approssimazione la Famiglia.
Utilizzare le conoscenze anatomiche e fisiologiche nei vari ambiti colturali quale
supporto all’individuazione dell’agente di danno.
Individua in funzione dell’agente di danno il corretto metodo di lotta.
CAPACITA’
Analizzare la struttura morfologica esterna dell’insetto ed essere in grado di
stabilirne l’Ordine di appartenenza.
Determinare in funzione dell’apparato boccale il tipo di danno arrecato e
viceversa.
Determinare in funzione dell’ovopositore il tipo di danno arrecato.
Determinare l’Ordine, in funzione di alcune specifiche alterazioni riscontrabili
sul vegetale.
Analizzare i danni e gli agenti in funzione delle terapie.
Valutare l’opportunità o meno di intervenire sul controllo dell’agente di danno
anche nel rispetto dell’impatto ambientale che la metodologia di lotta implica.
METODI E MEZZI
Slide di presentazione
Lucidi
Libro di testo
Lezione interattiva
Discussione in classe
Lavoro a casa
Uso di INTERNET
19
VERIFICHE
Interrogazioni e test
PARTE GENERALE
Tegumento;
Morfologia del:
Capo:
Elementi costitutivi:
Occhi;
Antenne;
Apparato boccale:
Classificazione e anatomia.
Torace:
Ali:
Classificazione e Morfologia;
Zampe:
Classificazione e Morfologia;
Addome:
Classificazione e organi annessi.
Anatomia
Sistema muscolare:
Anatomia e fisiologia.
Sistema nervoso:
Centrale;
Viscerale;
Periferico e Sensoriale;
Organi produttori di luci e suoni;
Anatomia e Fisiologia.
Apparato digerente:
Anatomia e fisiologia;
Regimi dietetici.
Apparato respiratorio:
Anatomia e fisiologia;
Speciali tecniche respiratorie.
Apparato circolatorio:
Anatomia e fisiologia;
Sistema vascolare;
Sistema lacunare;
Emolinfa.
Apparato escretore:
Anatomia e fisiologia;
Apparato secretore:
Sistema endocrino;
Sistema esocrino:
Classificazione dei feromoni e relative funzioni.
Apparato riproduttore:
Maschile;
Femminile;
Riproduzione:
Classificazione per tipi.
Accrescimento post-embrionale:
Mute;
20
Metamorfosi;
Stadi post-embrionali;
Classificazione delle pupe e delle larve
Lotta
Aspetti generali;
Classificazione delle tipologie di intervento:
Lotta biologica:
Metodologie;
Interventi biotecnologici:
Tecniche di uso dei feromoni;
Tecniche di cattura e metodi di campionamento
Interventi chimici:
Classificazione;
Norme pratiche per il corretto uso dei presidi fitosanitari;
Lotta guidata e integrata:
Individuazione della soglia di intervento
PARTE SPECIALE
PER OGNI INSETTO SONO STATI I SEGUENTI ARGOMENTI:
Ordine di appartenenza:
Morfologia, anatomia e caratteristiche peculiari;
Famiglia di appartenenza:
Caratteristiche peculiari rispetto all’ordine;
Nome scientifico;
Nome comune;
Morfologia e anatomia;
Piante ospiti;
Identificazione del danno;
Ciclo biologico;
Lotta.
ELENCO DEGLI INSETTI STUDIATI:
OLIVO:
Prays oleae, Saissetia oleae, Liothrips oleae, Bactrocera (Dacus) oleae e Euphillura
olivina;
VITE:
Lobesia botrana e Eupoecilia (Clysia) ambiguella;
MELO:
Carpocapsa pomonella, Cossus cossus, Zeuzera pyrina e Aphis pomi;
PESCO:
Myzus persicae, Cydia molesta e Ceratitis capitata.
PATATA:
Dorifora decemlineata
CILIEGIO:
Rhagoletis cerasi e Myzus cerasi
VARIE:
Melolonta melolonta, Ostrinia nubilaris, Grillotalpa Grillotalpa, Agriotes spp. e
Diabrotica virgifera virgifera.
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Classe 5 Sez.
E
Anno Scolastico2013-14
Docente Francesco Nardi
Materia:Coltivazioni Arboree (Agronomia)
OBIETTIVI
Conoscenze: Al termine del corso di studio, la classe, in generale, conosce:
le principali funzioni biologiche delle piante;
il ciclo di sviluppo e di produzione delle più importanti colture arboree;
i rapporti tra la coltura e l’ecosistema di cui fa parte;
le l’utilizzazione, commerciale e non, delle colture trattate
Capacità: Al termine del corso di studio, la classe, in generale, ha acquisito la capacità di
individuare gli aspetti agronomici, produttivi e di difesa delle principali e più diffuse
colture della zona, saper agire per ottenere il miglior rendimento agronomico e produttivo,
saper agire per la loro difesa e contemporaneamente salvaguardare l’agroecosistema,
nonché i elaborare i criteri per un possibile riequilibrio dello stesso.
Competenze: Al termine del corso di studio, la classe, in generale, ha le competenze per
sintetizzare conoscenze interdisciplinari in chiave ecologica. In definitiva in essi, futuri
tecnici agricoli, deve maturare una coscienza ecologica, in modo che in futuro possono
operare delle scelte tecniche rispettose dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi che
popolano la biosfera.…………….
METODO
L'attività didattica è stata svolta attraverso:
lezione frontale
Visione di filmati, documentari, lezioni pratiche in video
esercitazioni in campo
assegnazione sistematica e controllo di esercizi da svolgere a casa
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo: Coltivazioni Arboree, autori Valli e Corradi, Ed. Calderini
L:I:M:
Materiale foto video
VERIFICHE
Le prove sommative sono state costituite da: verifiche scritte tradizionali, test, questionari,
relazioni, interrogazioni: gli esiti delle verifiche sono state comunicate agli alunni volta per
volta.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha raggiunto, in generale, gli obiettivi individuati nella programmazione di inizio
anno. Alcuni studenti hanno raggiunto discreti, se non buoni, risultati.
Il comportamento è stato corretto
Roma, …….
Prof. Francesco Nardi
22
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI” - ROMA
PROGRAMMA DI AGRONOMIA – COLTIVAZIONI ARBOREE
CLASSE V° E
ANNO SCOLASTICO 2013-14
ARBORICOLTURA GENERALE
APPARATO RADICALE
CHIOMA
SVILUPPO GEMME E GERMOGLI
BIOLOGIA FIORALE
ACCRESCIMENTO DEL FRUTTO E MATURAZIONE
VIVAISMO
PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
IMPIANTO
GESTIONE DEL SUOLO
IRRIGAZIONE
NUTRIZIONE MINERALE
POTATURA
PRODUZIONE INTEGRATA E BIOLOGICA
ARBORICOLTURA SPECIALE
VITE
CENNI BOTANICI
FISIOLOGIA
PORTINNESTI E PROPAGAZIONE
VITIGNI
AMBIENTE PEDOCLIMATICO
IMPIANTO DEL VIGNETO
SISTEMI DI ALLEVAMENTO
POTATURA DI PRODUZIONE
CONCIMAZIONE
CURE COLTURALI DIVERSE
VENDEMMIA
OLIVO
CENNI BOTANICI
FISIOLOGIA
CULTIVAR
PROPAGAZIONE
AMBIENTE PEDOCLIMATICO
IMPIANTO DELL'OLIVETO
FORME DI ALLEVAMENTO
POTATURA DI PRODUZIONE
CONCIMAZIONE
CURE COLTURALI DIVERSE
RACCOLTA
ROMA 15/05/2014
Prof. Francesco NARDI
23
I.T.A.S. “G. Garibaldi”
Programma svolto
Materia estimo
classe V sez. E a.s. 2013/2014
Prof. Riviezzo
MODULO 1– Ripasso della matematica finanziaria
U.D. 1 Calcoli in regime di interesse semplice e composto
U.D. 2 Le annualità e le poliannualità
u
U.D. 1
U.D. 2
Contenuti
- L’interesse
- Calcolo del montante semplice
- Calcolo del valore attuale
- Lo sconto razionale e commerciale
- calcolo delle rendite frazionate
- Calcolo dell’interesse composto
- Le annualità limitate
- Reintegrazione e ammortamento
- Le annualità illimitate
- Le poliannualità limitate
- Le poliannualità illimitate
- Valore di capitalizzazione
PREREQUISITI
Nozioni di matematica finanziaria
OBIETTIVI
Conoscenze
• Conoscere tutte le formule legate ai calcoli
finanziari indispensabili nell’attuazione
delle valutazioni estimative
Competenze
• Saper applicare le formule della matematica
finanziaria a seconda del criterio di stima che
si intende adottare e a seconda del
procedimento
MODULO II – Estimo Generale
U.D. 1 Significato dell’estimo
U.D. 2 Gli aspetti economici di stima
U.D. 3 I procedimenti di stima
u
U.D. 1
U.D. 2
U.D. 3
Contenuti
- Definizione di estimo
- Caratteri del giudizio di stima
- Il micro e macro estimo
- Prezzo di mercato e valori di stima
- I criteri di stima del microestimo
- I criteri di stima del macroestimo
- La comparazione come base del metodo di stima
24
-
Procedimenti per la determinazione del valore di mercato
Il parametro di stima
Il principio dell’ordinarietà
Comodi e scomodi , aggiunte e detrazioni
Il procedimento sintetico
Il procedimento analitico
PREREQUISITI
Formule di matematica finanziaria
Elementi di calcolo matematico
Elementi di economia politica e di diritto
OBIETTIVI
Conoscenze
Competenze
• Conoscere le finalità dell’estimo e i campi di
applicazione
• Conoscere gli aspetti economici di
un bene oggetto di stima
Conoscere il criterio di stima da applicare in
funzione dello scopo
• Conoscere i procedimenti sintetici e analitici
per la valutazione estimativa in relazione agli
aspetti economici di un bene
• Essere in grado di impostare una relazione di
stima
• Essere in grado di individuare l’aspetto
economico più rappresentativo di un certo
bene
• Essere in grado di calcolare in linea generale
il valore di un bene applicando il
procedimento più adeguato e il metodo più
corretto
MODULO III – Estimo rurale
U.D. 1 La stima dei fondi rustici
U.D. 2 La stima relativa ai frutteti
U.D. 3 Le stime relative ai miglioramenti fondiari
u
Contenuti
U.D. 1
-
U.D. 2
U.D. 3
Scopi della stima e aspetti economici dei fondi
Stima del valore di mercato con procedimenti sintetici e stima analitica
Aggiunte e detrazioni al valore capitale
Concetto di frutti pendenti e anticipazioni colturali
Identificazione dei fabbricati rurali
Ordinarietà e straordinarietà dei fabbricati rurali
Stima dei fabbricati
Stima delle scorte aziendali
Generalità
Stima del valore terra nuda
Stima del valore del frutteto
Stima del valore del soprassuolo
Determinazione dell’età del massimo tornaconto
Generalità sui miglioramenti fondiari
Stima del costo di un miglioramento fondiario
Giudizi di convenienza ai miglioramenti fondiari
Stima di un fondo suscettibile di ordinario miglioramento
PREREQUISITI
Nozioni di estimo generale
25
Nozioni di matematica finanziaria
Conoscenze di economia generale e di economia agraria
OBIETTIVI
Conoscenze
• Sapere quali beni rustici possono essere
• Saper stimare, per i frutteti di qualsivoglia tipo, il
valore della terra nuda, il valore arboreto e il
oggetto di valutazione e quali
caratteristiche hanno influenza sul loro
valore soprassuolo
valore
• Saper valutare il costo di un miglioramento
• Saper applicare alla stima dei fondi rustici
fondiario, guidicarne la convenienza e stimare un
i procedimenti insegnati dall’estimo
fondo suscettibile di miglioramento
generale
•
• Saper fare un bilancio aziendale
• Saper stimare i frutti pendenti e le
anticipazioni colturali
MODULO IV – Estimo Legale
U.D. 1 La stima dei danni
U.D. 2 Le espropriazioni per causa di pubblica utilità
U.D. 3 Servitù prediali coattive
u
Contenuti
U.D. 1
-
Il contratto di assicurazione
La valutazione dei danni ai fabbricati causati da incendio
I principali riferimenti normativi
L’iter del procedimento di esproprio
Indennità di esproprio
Il calcolo dell’indennità di esproprio per le aree fabbricabili
Il calcolo dell’indennità di esproprio per le aree non fabbricabili
Il calcolo dell’indennità per i fabbricati
-
L’usufrutto
Il valore dell’usufrutto
Il valore della nuda proprietà
I principali riferimenti normativi
Significato e caratteristiche delle servitù prediali
Criteri generali per il calcolo dell’indennità nelle servitù prediali coattive
Servitù di passaggio coattivo
Servitù di acquedotto e scarico coattivo
Servitù di elettrodotto
Servitù di oleodotto e metanodotto
I principali riferimenti normativi
I tipi di successione
Valutazione dell’asse ereditario
Calcolo delle quote di diritto e di fatto
U.D. 2
U.D. 3
U.D. 4
U.D. 5
PREREQUISITI
Nozioni di diritto
Elementi di estimo generale ed urbano
Elementi di matematica finanziaria
26
OBIETTIVI
Conoscenze
• Conoscere la metodologia per effettuare la
stima dei danni
• Conoscere le caratteristiche delle principali
di servitù prediale coattive e i procedimenti
per il calcolo della relativa indennità
• Conoscere l’iter espropriativo e i
procedimenti per la valutazione
dell’indennità di esproprio.
• Conoscere i principali riferimenti normativi
che regolano la successione ereditaria e le
procedure per la valutazione dei valori dei
beni che rientrano nella successione
Competenze
•
•
•
•
•
.
Saper calcolare la stima dei danni
Saper calcolare l’indennità di esproprio
nelle espropriazioni per causa di pubblica
utilità
Saper calcolare l’indennità nelle servitù
prediali coattive
Saper calcolare la stima del diritto di
usufrutto e del diritto del nudo proprietario.
Saper calcolare e ripartire un asse ereditario
stessa
• Conoscere la normativa che regola il diritto
di usufrutto, uso e abitazione e i
procedimenti che ne permettono la stima
METODOLOGIA
Per quanto riguarda le indicazioni metodologiche bisogna rendere comprensibile agli allievi le
finalità, gli obiettivi, i contenuti e le modalità di valutazione. Saranno utilizzati nell’esposizione
dei contenuti le seguenti metodologie di lavoro: lezione frontale, discussione in aula, esercitazioni
individuali, esercitazioni in classe e a casa, simulazione di casi pratici, ricerche personali.
Si cercherà, inoltre, di concretizzare gli argomenti con frequenti riferimenti a situazioni attuali e con
applicazioni a casi oggettivi.
STRUMENTI
Gli strumenti utilizzati saranno quelli classici (libro di testo, materiale di documentazione,
diapositive) e quelli messi a disposizione dalla scuola (computers, internet, cd-rom, videocassette,
documentari, conferenze etc.).
VERIFICHE
Le verifiche saranno sia formative sia sommative.
Le valutazioni formative hanno lo scopo di controllare in itinere il processo dì insegnamentoapprendimento e l'adeguatezza dei metodi utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi
didattici prefissati. Occorrono quindi strumenti diagnostici tempestivi che riducano il più
possibile l'incidenza delle variabili soggettive nell'apprezzamento delle prestazioni degli alunni.
Tali strumenti consisteranno in:
• quesiti a riposta singola;
• quesiti a risposta multipla;
• trattazione sintetica di argomenti;
• risoluzione di problemi.
Le valutazioni sommative saranno effettuate al termine di un modulo o di più unità didattiche, con
il duplice scopo di misurare i risultati complessivi dell'insegnamento e di classificare le
prestazioni dei singoli alunni. Per questo tipo di valutazioni saranno utilizzate le prove scritte
e le prove strutturate elencate nel punto precedente.
Si allegano alla presente i criteri utilizzati per la valutazione delle prestazioni degli alunni e la
griglia di valutazione.
Gli Alunni:
Il docente:
27
ZOOTECNIA
a.s. 2013/2014
Prof.ssa: MAI Giovanna Ester
Classe 5 sez. E
Libro di testo: Dialma Balasini, Zootecnia applicata-Bovini e bufali,
Edagricole
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Al termine del corso gli allievi devono conoscere e saper usare in modo critico e approfondito il
linguaggio disciplinare. Devono conoscere le principali specie allevate e saper dare indicazioni precise
sul loro impiego produttivo.
Devono aver acquisito le conoscenze generali delle tecniche di allevamento, saperle rapportare fra loro e con
le conoscenze apprese negli anni precedenti.
Inoltre devono essere in grado di effettuare approfondimenti e collegamenti interdisciplinari in
modo autonomo.
OBIETTIVI MINIMI
• conoscere la classificazione produttiva degli animali di interesse zootecnico
• conoscere i principi di base delle tecniche di allevamento
• conoscere la riproduzione animale e le produzioni economiche di maggior interesse
• conoscere i principi della valutazione morfologica e genetica degli animali allevati
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezioni frontali, esercitazioni, uso del web e di lucidi.
Ricerche individuali.
VERIFICHE
Verifiche frontali; test a risposta breve e a SM.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha seguito con interesse e partecipazione le lezioni e le esercitazioni raggiungendo risultati
mediamente soddisfacenti.
Non si sono evidenziati particolari problemi di tipo disciplinare.
CONTENUTI
RIEPILOGO SULL’ALIMENTAZIONE DEL BESTIAME
Tecniche di conservazione dei foraggi: fienagione e insilamento.
I mangimi. L’unifeed.
La distribuzione computerizzata degli alimenti concentrati.
Dismetabolie connesse ad errori di natura alimentare: chetosi, timpanite, collasso puerperale, acidosi
ruminale, dislocazione dell’abomaso, tossicosi da urea o da eccesso proteico, tetania da erba, latte a basso
tenore in grasso.
CENNI DI GENETICA
Caratteri qualitativi e quantitativi
Media e dev. standard. L’ereditabilità. L’eterosi.
L’incrocio (di 1° generazione, di sostituzione), gli ibridi commerciali, l’ibridazione, il meticciamento. La
consanguineità. Eredità citoplasmatica.
Dimorfismo sessuale. Gemellarità e free-martinismo.
28
I BOVINI
Tassonomia zootecnica. I tipi morfologici.
Classificazione in base alle attitudini produttive prevalenti.
La valutazione morfologica e funzionale. Le categorie bovine.
Razze italiane da latte: Frisona Italiana, Bruna Italiana.
Razze estere da latte: Frisona p.n., F. Olandese, F. Statunitense, F. Canadese, Ayrshire, Guernsey, Jersey.
Razze italiane da carne: Chianina, Marchigiana, Romagnola, Piemontese, Maremmana, Podolica
Italiana.
Razze estere da carne: Charolaise, Limousine.
Razze a duplice attitudine: Pezzata Rossa Italiana.
LA RIPRODUZIONE
Anatomia e fisiologia dell’app. genitale femminile.
Ciclo estrale. Sincronizzazione degli estri. Fecondazione artificiale.
Embryo-transfer. Clonazione da cellule somatiche e da cellule germinali.
Ovum pick up. Gravidanza. Parto.
LA PRODUZIONE DEL LATTE
Istologia, anatomia, fisiologia e zoognostica della ghiandola mammaria.
Il colostro. Il latte bovino. Lo svezzamento. La curva di lattazione.
La mastite. La mungitura meccanica.
LA PRODUZIONE DELLA CARNE
La linea vacca-vitello.
Vitello da latte a carne bianca: tecniche di allevamento, direttive comunitarie per l’allevamento.
Vitellone precocissimo: tecniche di allevamento, cenni sul razionamento.
Vitellone precoce: tecniche di allevamento, cenni sul razionamento.
Vitellone: tecniche di allevamento, cenni sul razionamento.
Valutazione degli animali ingrassati.
La resa alla macellazione.
Macellazione e valutazione delle carcasse.
Roma, 15 maggio 2014
IL DOCENTE
29
I.T.A.S. “G. Garibaldi”
Programma svolto
Materia meccanica
classe V sez. E a.s. 2013/2014
MACCHINE PER INTERVENTI SPECIALI AL TERRENO
•
Escavatore universale a cucchiaio rovescio.
•
Apripista ( o bulldozer )
•
Livellatrice
•
Ruspe
•
Macchina scava-posa dreni
MACCHINA PER LA LAVORAZIONE ORDINARIA DEL TERRENO
•
Scarificatore ( o ripper )
•
VIBROTILLER
•
ARATRO
•
Avanvomero
•
Tipi di aratura
•
ERPICI
•
MULTILLER
•
COLTIVATORE
•
SARCHIATRICE
•
RINCALZATRICE
•
RULLO COMPRESSORE
•
SCAVAFOSSI
TIPI DI ARATRI PIU' DIFFUSI
•
•
•
Aratri polivomeri
Aratri doppi
Aratri con versoio fenestrato
30
•
•
Aratri per lavorazione a due strati
Aratro adisco
VANGATRICE
ESTIRPATORE
ZAPPATRICE ( o FRESATRICE )
•
ZAPPATRICE INTRACEPPI
MACCHINE PER IL CARICO E LA DISTRIBUZIONE DEI FERTILIZZANTI
•
•
•
•
•
Caricaletame a benna mordente
Forca meccanica
Carro spandiletame
Carro spandiliquame ( o carrobotte )
Spandiconcime a distribuzione generale
MACCHINE PER LA SEMINA
•
•
•
Seminatrice
Seminatrice di precisione
Seminatrici di tuberi e bulbi
Macchine per il trapianto
MACCHINE PER LA DISTRIBUZIONE DEI FITOFARMACI
•
•
•
Irroratrici
Impolveratrici
Fumigatrici
IMPIANTI E MACCHINE PER L'IRRIGAZIONE A PIOGGIA
•
•
•
LA POMPA CENTRIFUGA
IMPIANTI PER L'IRRIGAZIONE LOCALIZZATA
IMPIANTI PER LA FERTIRRIGAZIONE
MACCHINE PER LA POTATURA
• CARRO AGEVOLATORE TRAINATO
• CARRO AGEVOLATORE SEMOVENTE
• MACCHINA POTATRICE " A DISCHI ORIZZONTALI "
• POTATRICE MECCANICA " A SEGHE CIRCOLARI "
• POTATRICE MECCANICA " ATRE BARRE FALCIANTI
Alunni
31
Il docente
Prof. Pietro Riviezzo
32
Programma a.s. 2013/2014
Disciplina : GENIO RURALE
Istituto Tecnico Agrario
“ Garibaldi” - Roma
PROGRAMMAZIONE
All’inizio dell’anno scolastico si è proceduto a verificare il possesso dei requisiti ed il livello
iniziale della classe, necessari per affrontare proficuamente il corso da svolgere. Si è rilevato un
livello di preparazione scolastica scarso.
E’ stato necessario prendere in considerazione la realtà scolastica in cui si operava, intesa
come disponibilità di aule idonee, consistenza dell’attrezzatura didattica, struttura dell’orario di
servizio, disponibilità dei colleghi a lavori interdisciplinari, potenzialità della biblioteca d’Istituto e
del laboratorio, possibilità di contatti con le realtà territoriali.
Finalità disciplinari
La materia servirà a sviluppare le capacità logiche e critiche, unitamente al gusto della
ricerca, che metteranno lo studente in grado di applicare il rigore scientifico nella sua attività e di
decodificare, con una corretta interpretazione, le informazioni provenienti da diversi mezzi di
comunicazione di massa. L’apprendimento mirerà in primo luogo all’acquisizione di un metodo,
che permetta allo studente una corretta indagine sulle metodologie di misurazione, dando quindi
importanza alla dimensione storica e sperimentale e, all’aspetto metodologico più che
contenutistico tale da essere propedeutico per la professione del geometra.
Il metodo sperimentale, con la caratteristica rivedibilità cui sono soggette le sue ipotesi e
teorie, indicherà all’allievo la strada per formare in maniera critica una propria immagine del
mondo professionale, sempre più chiara e coerente.
Traguardi formativi più strettamente disciplinari riguardano:
Obiettivi formativi:
- la consapevolezza del ruolo della materia nell’evolversi della società e del pensiero
scientifico;
- la capacità di lavorare in gruppo;
- la coscienza dell’importanza dei metodi di misurazione;
- la capacità di comunicare i risultati riguardanti i fatti e i fenomeni studiati attraverso forme
di espressione orale, scritta e grafica.
Obiettivi didattici:
- la capacità di acquisire dati e saperli interpretare secondo i dettami del metodo topografico;
- comprendere i caratteri salienti del territorio in cui operano;
- la capacità di descrivere le caratteristiche fondamentali della materia ai diversi livelli;
- la capacità di valutazione dell’impatto delle innovazioni tecnologiche in ambito
professionale.
33
Classe 5^ I.T.A.S. – Sez. E
Insegnante Prof. Ludovico GALLI
TOPOGRAFIA:
MODULO A : Sistemi angolari e loro trasformazioni (sessagesimale, sessadecimale, centesimale e
radianti)
MODULO B: Trigonometria e Coordinate cartesiane e polari (trasformazioni)
MODULO C: Triangoli rettangoli, triangoli qualunque (teorema dei seni, teorema di Carnot)
MODULO D: Suddivisione dei quadrilateri in parti proporzionali
COSTRUZIONI:
MODULO A : Materiali da costruzione (pietre e laterizi)
MODULO B: Caratteristiche meccaniche del calcestruzzo e dell’acciaio (compressione e trazione)
MODULO C: Elementi strutturali degli edifici in c.a. (pilastri, travi e fondazioni)
MODULO D: Analisi dei carichi
MODULO E: Reazioni vincolari
L’insegnante
Prof. Ludovico GALLI
Frascati, 8 maggio 2014
34
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
Anno Scolastico 2013/14
Classe: VE
Obiettivi Generali:
Potenziamento Fisiologico,
Miglioramento della:
RESISTENZA: Corsa di durata continua, con progressivo aumento di intensità; circuittraining.
VELOCITA’: Corsa a scatti di 30 mt. a massima velocità; staffette; ripetizioni in serie di
esercizi di rapidità e forza rapida alternativi.
ELASTICITA’ MUSCOLARE: Esercizi di mobilizzazione articolare attiva; esercizi di
mobilizzazione articolare passiva; esercizi di stretching.
FORZA: Esercizi con la palla medica;
Rielaborazione e Consolidamento Schemi Motori
AFFINAMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI SCHEMI ACQUISITI PRECEDENTEMENTE:
Esercizi di coordinazione neuromuscolare,andature, esercizi con piccoli e grandi attrezzi (
palle, palline, coni, cerchi,bacchette,step), basati sul rapporto corpo/ambiente/spazio.
Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità e
senso civico:
ACQUISIZIONE E CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI MEZZI E RISPETTO DELLE REGOLE:
Organizzazione di giochi sportivi e funzioni di arbitraggio,partecipazione a tornei
intrascolastici di pallavolo e calcetto.
35
Conoscenza e pratica delle attività sportive:
COIVOLGIMENTO DEGLI ALUNNI AD UN’ACQUISIZIONE DI ABITUDINI DI VITA; LO
SPORT COME MEZZO PER LA TUTELA DELLA SALUTE, COME ESPRESSIONE DELLA
PERSONALITA’ E COME STRUMENTO DI SOCIALIZZAZIONE: Attività sportive di
squadra ed individuali; pallavolo, pallacanestro, pallamano, calcetto, tennis tavolo;
Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e
prevenzione infortuni:
Conoscenza delle regole degli sport praticati: pallavolo,pallacanestro,calcio.
Le droghe: educazione e prevenzione.
Vizi del portamento: paramorfismi e dimorfismi.
Traumatologia e primo soccorso: contusione, commozione, crampo, distorsione,
emorragia,ferita, frattura, lussazione,stiramento, strappo, tendinite.
Il docente
Roma, 08/05/2014
Prof.ssa Coscia Roberta
36
SIMULAZIONI TERZA PROVA EFFETTUATE
Nell’attuale a.s. 2013/14, in applicazione della normativa per gli
Esami di Stato, esaminate le varie tipologie proposte dal
Regolamento, il Collegio dei Docenti si è orientato, per quanto
riguarda lo svolgimento delle simulazioni della 3° prova scritta, per la
seguente tipologia:
B:
C:
3 quesiti a risposta sintetica
6 quesiti a scelta multipla
Voto: da 0 a 3
Voto: 0-1
Ogni simulazione è stata effettuata su n. 4 discipline.
Tempo a disposizione: 2 ore
Le simulazioni sono state effettuate di: meccanica, costruzioni,
entomologia, inglese, industrie, ed.fisica, estimo, zootecnia.
37
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
PATELLA VINCENZO
MATERIA
Religione
CONTI STEFANO
Italiano e Storia
RAPPAZZO ROSANNA
Lingua Straniera: Inglese
MUSELLA TERESA
Industrie agrarie
FRANCHI STEFANO
Entomologia Agraria
NARDI FRANCESCO
Agronomia e coltivazioni
RIVIEZZO PIETRO
Tecn. Gestione Aziendale
RIVIEZZO PIETRO
Meccanica Agraria
MAI GIOVANNNA ESTER
Zootecnia
GALLI LUDOVICO
Topografia e Costruzioni
DI TOMMASO GIUSEPPE A.*
Lab. Topografia/Costruzioni
COLELLA FEDERICA*
Lab. Chimica agraria
LIVOLSI COSTANTINO*
Lab. Zootecnia/Prod.Ani.
CICALINI MAURIZIO*
Lab. Economia/TGA
PRESCHERN ROSETTA*
Lab. Agronomia e coltivazioni
COSCIA ROBERTA
Educazione Fisica
PALLADINO VINCENZO
Sostegno Area AD01
FIRMA
* Docenti in copresenza per le ore di laboratorio o esercitazioni previste dalla minisperimentazione in atto
nell’Istituto
Svolge la funzione di coordinatore Il prof. Stefano Conti
38
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI”
a.s. 2013/14
CANDIDATO__________________________
CLASSE 5 E
DESCRITTORI PER LA PRIMA PROVA SCRITTA
DESCRITTORI
PUNTI
Aderenza alla traccia (da 0 a 3 punti)
Correttezza formale e proprietà lessicale (da 0 a 3 punti)
Organicità del discorso (da 0 a 3 punti)
Ricchezza di argomentazioni (da 0 a 3 punti)
Capacità di approfondimento (da 0 a 3 punti)
TOTALE
/15
Roma,
IL PRESIDENTE
I COMMISSARI
39
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI”
a.s. 2013/14
CANDIDATO__________________________
CLASSE 5 E
DESCRITTORI PER LA SECONDA PROVA SCRITTA
DESCRITTORI
Aderenza alla traccia
(da 0 a 3 punti)
Correttezza dell'impostazione
(da 0 a 3 punti)
Organicità dello svolgimento
(da 0 a 3 punti)
Ricchezza dei contenuti tecnici
(da 0 a 3 punti)
Risultati finali raggiunti
PUNTI
(da 0 a 3 punti)
TOTALE
/15
Roma,
IL PRESIDENTE
I COMMISSARI
40
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI”
a.s. 2013/2014
CLASSE 5° E
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA 3° PROVA
TIPOLOGIA MISTA
CANDIDATO___________________________________
N. di materie: 4 (--------------------- ---------------------- ---------------------- --------------------- )
Per ogni materia:
TIPOLOGIA “B”
TIPOLOGIA “C”
n. 3 domande a risposta sintetica aperta
n. 6 domande a scelta multipla
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “B”
INDICATORI PER OGNI DOMANDA
PUNTI
Risposta completa, forma corretta, lessico appropriato
Risposta completa, forma non corretta, lessico poco appropriato
Risposta non completa, forma non corretta, lessico poco appropriato
Risposta mancante o completamente errata
3
2
1
0
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “C”
Risposta esatta: 1 punto
Risposta errata o nulla: 0 punti
Il punteggio della prova si ottiene dividendo per 4 il punteggio totale.
Totale
VALUTAZIONE
/ 15
Roma,
IL PRESIDENTE
I COMMISSARI
41
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. GARIBALDI”
ESAMI DI STATO 2013 – 2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
CLASSE 5° E
Gravemente
insufficiente
1 – 14
CANDIDATO:
Insufficiente
15 - 19
Sufficiente
20
Discreto
21 - 26
Buono
27 - 29
Ottimo
30
CONOSCENZE
GENERALI E
SPECIFICHE
CAPACITA’ DI
UTILIZZARE E
COLLEGARE LE
CONOSCENZE
CAPACITA’ DI
APPROFONDIRE
GLI ARGOMENTI
PADRONANZA
DELLA LINGUA
PUNTEGGIO TOTALE
Punteggio in 30-esimi (ottenuto dividendo per 4 e
arrotondando all’unità superiore in presenza di decimali
maggiori di 0,5
Roma,
IL PRESIDENTE
I COMMISSARI
42