Istituto di Istruzione Superiore Statale “G. B. VACCARINI” - Catania Documento del consiglio di classe della 5ª A Liceo Scientifico Tecnologico - Anno scolastico 2013/14 Contenuto: A) Elenco dei candidati ed elenco docenti componenti il Consiglio di classe B) Scheda informativa generale di presentazione della classe C) Scheda informativa sulla simulazione di terza prova scritta D) Relazioni finali e programmi svolti relativamente alle seguenti materie: • Religione • Italiano • Informatica • Matematica • Fisica • Storia • Filosofia • Religione • Lingua e letteratura Inglese • Scienze della terra • Biologia • Chimica • Educazione Fisica Catania, 15 maggio 2014 Il Coordinatore del Consiglio di Classe Visto: La Preside (f.to) (f.to) Maria Ausilia Cantone Fortunata Daniela Vetri Scheda “A”ELENCO NOMINATIVO DEI CANDIDATI 1. Basile Alessio 2. CasalicchioLoris Michele 3. Cavallaro Diego 4. Coco Paola 5. Consoli Davide 6. Di Dio Alfio 7. Di Dio Massimo 8. Dilettuoso Giovanna 9. Distefano Eliana Rita 10.Guglielmino Gabriele 11.Leo Giovanni 12.Mangiafico Davide 13.Missorici Orazio 14.Nicolosi Giusi 15.Nocita Gabriele 16.Rocca Damiano 17.Rondine Gabriele 18.SantoroOscar 19.Villari Alessandra ELENCO NOMINATIVO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Disciplina Cognome e Nome Religione Zingali Giuseppe Italiano Chiofalo Caterina Informatica Barbagallo Alfia Matematica Amore Luca Fisica Di Pasquale Carlo Storia e Filosofia Cantone Maria Ausilia Chimica Grasso Giuseppina Lingua e letteratura Inglese Cusimano M.Carmen Scienze della Terra, Biologia Spataro Giovanni Educazione Fisica Balsamo Salvatore Scheda “B” PROSPETTO INFORMATIVO DELLA CLASSE Presentazione della classe La classe è composta da 19 allievi provenienti per lo più dal centro cittadino o dalle immediate vicinanze; il suo nucleo iniziale era composto da 18 alunni in 4° anno, all’inizio del quinto anno si è inserita l’alunna Distefano Eliana proveniente dal liceo sportivo. Il corpo docente ha avuto una composizione stabile nel corso di tutto il triennio. Il gruppo classe presenta delle eterogeneità per ambiente di provenienza, per dimensione culturale e per impegno e conseguente profitto disciplinare. Risulta invece abbastanza omogeneo per la partecipazione al dialogo educativo e didattico, dove quasi tutti gli allievi hanno dato il loro contributo personale per la realizzazione di un ambiente positivo di apprendimento e la creazione di rapporti costruttivi con la quasi totalità degli insegnanti. Il comportamento dei discenti è stato sempre vivace ma sostanzialmente corretto. All’interno del gruppo classe possono essere individuati 2 sottogruppi numericamente quasi equivalenti: − un primo gruppo ha raggiunto discreti livelli di acquisizione di contenuti, capacità e competenze, con punte di ottimo rendimento; infatti, grazie ad un’applicazione costante e ad una partecipazione attiva e motivata, ha mostrato di possedere buone capacità critiche, autonomia di ricerca e di espressione e padronanza nell’uso dei linguaggi delle varie discipline; − un secondo gruppo, pur rimanendo sempre agganciato ai ritmi del dialogo formativo, ha mostrato un impegno a volte incostante che ha portato a soddisfacenti livelli di acquisizione di contenuti, capacità e competenze pur se con qualche imprecisione, specialmente nell’uso del linguaggio specifico o della rielaborazione critica dei contenuti. Le numerose assenze registrate nel corso dell’anno scolastico hanno condizionato il percorso formativo di diversi studenti. Finalità educative Le finalità educative perseguite dal Consiglio di classe sono state le seguenti: Far crescere e valorizzare la persona umana, potenziando le capacità di partecipazione ai valori della cultura, del lavoro e della coscienza sociale e civile di ciascuno; Sviluppare la disponibilità alla partecipazione, al dialogo educativo, alla collaborazione e alla progettazione in gruppo, in funzione dell'accettazione di sé e degli altri; Suscitare interesse ed autonomia di lavoro al fine di acquisire un metodo di studio efficace dal punto di vista cognitivo ed operativo evitando apprendimenti prevalentemente mnemonici. Obiettivi didattici trasversali I seguenti obiettivi didattici trasversali definiti dal Consiglio in sede di programmazione possono dirsi nel complesso raggiunti, sicuramente in misura diversa per ciascun allievo, a seconda delle capacità, delle attitudini, dell’interesse e del metodo di studio utilizzato. Conoscenze Conoscere i nuclei fondamentali delle singole discipline Conoscere le strutture linguistiche e i linguaggi specifici attraverso i quali sono veicolati i saperi Capacità Capacità di astrarre, analizzare, interpretare, elaborare concetti Capacità di produrre nuove soluzioni e concetti Saper progettare Capacità di comunicare attraverso differenti linguaggi Competenze Saper leggere, capire i concetti chiave, analizzare ed interpretare i testi Saper risolvere situazioni problematiche Saper utilizzare linguaggi specifici, rielaborando personalmente i contenuti Possedere un metodo di studio efficace sia dal punto di vista cognitivo che operativo Metodologie didattiche I docenti si sono serviti di una sintesi di più metodi per soddisfare i diversi bisogni cognitivi dei ragazzi; in particolare: Lezione frontale e circolare, spesso accompagnata da audiovisivi, per stimolare la partecipazione degli studenti Lavoro di approfondimento e di ricerca individuale e/o di gruppo Esercitazioni guidate ed autonome Le strategie educative sono state finalizzate alla valorizzazione delle attitudini e al recupero, ove necessario, delle carenze degli allievi, adeguando la didattica ai diversi stili cognitivi. Per consentire l’acquisizione delle competenze disciplinari sono stati trattati i diversi argomenti in maniera graduale e sollecitati i collegamenti interdisciplinari e pluridisciplinari. L’intento comune è stato quello di suscitare interesse e di evitare nozionismi, in modo che, al di là della specifica conoscenza di contenuti, si acquisisse “l’arte del ragionare”. Mezzi, spazi e tempi La classe ha usufruito di: Libri di testo ed utilizzo della biblioteca d’istituto Mezzi informatici ed audiovisivi Schede di lavoro Articoli di giornale Nell’attuazione delle attività curriculari sono stati di volta in volta fissati i tempi tenendo conto dei ritmi di apprendimento degli allievi; non si è passati all’argomento o all’unità didattica successiva senza aver prima verificato e constatato l’assimilazione dei contenuti e la realizzazione degli obiettivi inerenti l’attività precedente. In linea di massima sono stati rispettati i tempi previsti nelle programmazioni modulari delle varie discipline. Verifiche e valutazioni L’attività di verifica si è espletata tramite prove scritte, grafiche ed orali di varia tipologia preventivamente illustrate agli allievi. La verifica formativa ha assolto al duplice scopo di fare il punto sull’azione educativa e didattica, valutando l’efficacia del metodo di lavoro adottato, e di tenere costantemente monitorata la situazione dell’apprendimento degli studenti. Le verifiche scritte sono state almeno due per quadrimestre per le materie con prove scritte obbligatorie, mentre le verifiche orali sono state non meno di due per quadrimestre. Per quanto riguarda la valutazione delle prove di verifica i docenti hanno utilizzato le griglie di valutazione approntate e deliberate dai dipartimenti ed allegate alle schede informative di ogni singola disciplina. Nella valutazione finale il Consiglio di classe si servirà dei seguenti indicatori: Progresso rispetto al livello di partenza Profitto ed impegno Conseguimento degli obiettivi Partecipazione al dialogo educativo Assiduità nella frequenza Catania, li 15Maggio 2014 Il Coordinatore del Consiglio di Classe Visto: La Preside (f.to) (f.to) Maria Ausilia Cantone Fortunata Daniela Vetri Scheda “B2” Attività svolte dalla classe Attività multidisciplinari - Simulazione di terza prova scritta Simulazione di prima prova Simulazione di seconda prova Attività integrative e/o facoltative − Partecipazione a: Corsi di approfondimento in lingua inglese e matematicaCorso di fisica Attività di sostegno e recupero metodo Interventi di classe e individualizzati per aree tematiche e argomenti specifici e applicativi con: − Ripasso delle lezioni precedenti − Esercitazioni di riepilogo − Frequenti esposizioni orali richieste agli alunni verifica − Test variamente strutturati − Discussione collettiva − Risoluzione di esercizi − Interrogazioni orali Attività di orientamento Modalità formativa − Si è cercato di rafforzare interessi e motivazioni, di far affiorare abilità e tendenze, per favorire una scelta libera e consapevole Modalità informativa − Si è cercato di dare all’informazione didattica e ai contenuti anche la valenza di orientamento per le scelte post-scolastiche: a. Partecipazione a presentazioni presso le varie facoltà, e università anche private b. Interventi di orientamento, in classe, con esperto dell’I.R.F.A.P. dott.ssa Catania c. Prove di verifica per accesso alle varie facoltà Tempi previsti dai programmi ministeriali: - ore settimanali: 34 - ore complessive: 1122 - ore complessive alla data di stesura del presente documento: 986 Scheda “C” SCHEDA INFORMATIVA GENERALE SULLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso. Tuttavia il consiglio di classe, tenuto conto del curriculum di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica e delle materie indicate nella comunicazione ministeriale sugli esami di Stato, ha individuato come oggetto della simulazione le seguenti discipline: - Filosofia - Storia - Scienze della terra - Biologia - Letteratura inglese - Informatica e su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta degli esami di Stato conclusivi del corso. Tali prove interne, replicate due volte, si sono svolte nel corso di una settimana parzialmente dedicata. Il Consiglio di classe, tra le diverse tipologie di terza prova d’esame, ha ritenuto opportuno privilegiare la tipologia A (Trattazione sintetica di argomenti) ritenendo che gli allievi potessero esprimere al meglio le proprie potenzialità e gli insegnanti potessero effettuare una valutazione più articolata ed oggettiva. La classe ha effettuato simulazioni della terza prova nel Febbraio 2014 e nell’Aprile 2014; sono state coinvolte quattro discipline: la prima volta Informatica , Filosofia , Scienze della terra e Inglese; la seconda volta Storia, Informatica , Biologia , Inglese. È stato assegnato un tempo di svolgimento pari a 90 minuti. Si allega copia delle simulazioni effettuate con le relative griglie di valutazione. IIS “G.B. Vaccarini” Liceo scientifico – classe V sez. F – a.s. 2013/2014 Simulazione 3a prova – tipologia A: trattazione sintetica Febbraio 2014 Trattare sinteticamente le tematiche proposta da ciascuna disciplina (10-15 righe): Informatica : Descrivere sinteticamente le caratteristiche dei Sistemi Esperti (denominati anche KBS). Filosofia: Differenza tra criticismo e idealismo. Inglese: Confronto tra Joyce e Wolf Scienze della terra: Il calcolo di Eratostene Griglia di valutazione Inglese Conoscenza dei contenuti Capacità di sintesi Competenze Linguisticoespressive Espressive Esauriente Corretta Sufficiente Insufficiente Scarsa Nulla Efficace Buona Corretta Disorganica Scarsa Nulla Notevoli Appropriate Sufficienti Inadeguate Scarse Assenti Filosofia Scienze della terra della Terra Informatica 1.25 10/9 1 8/7 0.85 6 0.50 5/4 0.25 3 0 0 1.25 10/9 8/7 1 0.85 6 0.50 5/4 0.25 3 0 0 1.25 10/9 8/7 1 0.80 6 0.50 5/4 0.25 3 0 0 Totale Punteggio complessivo: _________________/15 IIS “G.B. Vaccarini” Liceo scientifico – classe V sez. F – a.s. 2010/2011 Simulazione 3a prova – tipologia A: trattazione sintetica 30 Aprile 2014 Trattare sinteticamente le tematiche proposta da ciascuna disciplina (10-15 righe): Inglese: The lost generation, its representatives and its innovative characteristics. Storia: indica in breve il significato del termine: "totalitarismo" con un minimo di contestualizzazione storica Informatica: che cosa differenzia la programmazione orientata agli oggetti dalla programmazione procedurale? Biologia: durante il controllo della vista l'oculista effettua il test dell'acuità visiva. Cosa succede ad un occhio miope, ad un occhio presbite e a un occhio astigmatico. Qual è la problematica di messa a fuoco e che tipo di lente correttiva userai. Descrivi la conformazione della lente. Griglia di valutazione Inglese Conoscenza dei contenuti Capacità di sintesi Competenze Linguisticoespressive Espressive Esauriente Corretta Sufficiente Insufficiente Scarsa Nulla Efficace Buona Corretta Disorganica Scarsa Nulla Notevoli Appropriate Sufficienti Inadeguate Scarse Assenti Storia Scienze Informatica 1.25 10/9 1 8/7 0.85 6 0.50 5/4 0.25 3 0 0 1.25 10/9 8/7 1 0.85 6 0.50 5/4 0.25 3 0 0 1.25 10/9 8/7 1 0.80 6 0.50 5/4 0.25 3 0 0 Totale Punteggio complessivo: _________________/15 Scheda “D” Relazioni e programmi relativi alle materie * Religione * Italiano * Storia * Filosofia * Matematica * Fisica * Chimica * Biologia * Scienze della Terra * Educazione Fisica * Inglese * Informatica Relazione finale di INGLESE A.S. 2013-2014 Liceo scientifico tecnologico Classe V sez. A Prof.ssa M.C. CUSIMANO SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe 5A è composta da 19 alunni, 5 femmine e 14 maschi, quasi tutti provenienti dalla quarta classe del precedente anno scolastico, ad eccezione di un’alunna viene da un’altra sezione. Ho in carico questa classe dallo scorso anno scolastico, ottimo il rapporto umano che si è instaurato con gli studenti. La classe nel suo complesso è costituita da allievi educati, rispettosi , hanno instaurato buoni rapporti con i docenti e anche tra loro, benché, come spesso succede, all’interno della classe si sono formati dei sottogruppi . La classe ha partecipato al dialogo educativo con entusiasmo, ciascuno con le proprie abilità; alcuni di loro si sono sottratti alle verifiche, pertanto è stato necessario programmare le interrogazioni. Alcuni hanno manifestato una spiccata volontà di attivarsi per colmare le lacune presenti nella loro preparazione linguistica di base , e superare le difficoltà nella rielaborazione ed esposizione orale e scritta dei contenuti, altri si sono sforzati al minimo per raggiungere una pressoché stentata sufficienza. Un piccolo gruppo di allievi ha fatto registrare risultati soddisfacenti. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI RAGGIUNTI Nello svolgimento del programma si è cercato di risvegliare la consapevolezza dell’importanza dello studio della letteratura come mezzo per consolidare ed ampliare la competenza linguistica e le conoscenze acquisite nelle classi precedenti, consolidare e ampliare la competenza testuale estendendo l’analisi a testi significativi dei principali periodi storico-culturali e di diversi generi letterari,e, precisamente l’età Vittoriana con i suoi autori più rappresentativi; l’era del Modernismo da un punto di vista letterario, sociale e con cenni all’aspetto storico sia del Regno Unito, sia dell’America; sono state trattate le caratteristiche e le tematiche relative alla poesia, al romanzo e al teatro d’avanguardia del ‘900. Tutto teso a sviluppare le loro capacità logico-intuitive, la loro originalità espressiva negli apprezzamenti di carattere estetico. Accanto agli argomenti letterari sono stati affrontati anche testi di attualità relativi a fatti di cronaca che sfociano poi su problematiche sociali , finalizzando il tutto allo studio della lingua viva per rinfrescare le strutture grammaticali più ostiche.. Nello studio letterario si è prestata particolare attenzione al ruolo svolto dalla donna nella letteratura, guardando all’evoluzione sociale che nel tempo è cambiata. Una fascia di alunni presenta, ancora, difficoltà nell’esposizione scritta e orale, con notevoli lacune grammaticali; un’altra fascia si attesta sulla sufficienza piena , infine si distingue un gruppo che ha una buona fluency, nonostante lievi difficoltà sul piano sintattico e fonologico. Tuttavia, carenze linguistiche e difficoltà espositive non hanno inficiato la comprensione e l’assimilazione delle tematiche proposte. METODO E MEZZI Si è fatto ricorso a metodologie e mezzi adatti alle diverse esigenze degli alunni. Accanto alla lezione frontale è stata incoraggiata la scoperta guidata, e, alla fine dell’anno scolastico gli alunni più spigliati hanno spiegato alla classe alcuni argomenti nuovi, che sono stati ulteriormente approfonditi, procedendo a lezioni comparate anche attraverso ricerche su Internet. Si è fatto uso dei sussidi didattici di cui è dotata la scuola, di materiale autentico, del libro di testo “Cakes and ale” ed. Signorelli, di fotocopie. Per attualizzare le opere studiate sono stati anche proiettati due films ( uno spezzone di 1984 “ tratto dall’omonimo libro di G. Orwell The Great Gatsby dall’omonimo libro di S. Fitzgerald, The importance of being Ernest di Oscar Wilde). La classe ha partecipato in toto alla rappresentazione del Palketto Stage al teatro di The Picture of Dorian Gray. Il metodo seguito ha avuto carattere prevalentemente induttivo,/ deduttivocentrato sull’analisi del testo nei suoi elementi costitutivi e nei diversi piani su cui si articola il linguaggio, attraverso una serie di attività di problem solving,finalizzate allo sviluppo di abilità di comprensione globale, analitica, inferenziale; talvolta anche la lezione frontale si è resa necessaria, soprattutto nell’affrontare quegli argomenti morfosintattici non ancora recepiti. Prescindendo da indagini sul contesto biografico, storico, letterario, tale approccio ha permesso un’integrazione attiva e non condizionata da risposte pre- confezionate tra testo e studente per la decodificazione del messaggio. VERIFICA E VALUTAZIONE Una verifica informale è stata attuata tramite osservazioni sistematiche sul percorso didattico e sui livelli di apprendimento e ciò è avvenuto quasi quotidianamente. La verifica orale ha previsto interventi di tipo descrittivo, espositivo e argomentativo. La tipologia dei tests scritti è stata di natura oggettiva e soggettiva, comunque orientata verso la terza prova nella tipologia di trattazione sintetica di argomenti e, quesiti a risposta breve. La valutazione scaturisce da una serie di elementi quali: la costanza nell’impegno, la puntualità nell’esecuzione dei lavori assegnati, l’originalità espositiva, la competenza linguistica e da tutte quelle variabili che talvolta non è possibile definire e che variano da alunno ad alunno. In ultima analisi la valutazione finale non nasce solo da una media aritmetica dei voti. Anno Scolastico 2013/2014 Classe V sez. A LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO Programma di Lingua e letteratura inglese Prof.ssa M.Carmen Cusimano Libro di testo ”Cakes and ale” voll.2,3 di D. De Flaviis ed. Signorelli The Victorian Age: historical, social, cultural background.(vol. 2) The Victorian novel. Oscar Wilde and the Aesthetic movement: life and literary career. The Preface. The Picture of Dorian Gray, the plot, the passage pag.236 The Importance of being Earnest, the plot, the passage pag.242 Robert Louis Stevenson: life and literary career. Dr Jeckyll and Mr Hide, the plot, the passage pag. 217 Nathaniel Hawthorn: life and literary career. The Scarlat letter, the plot, the passage pag. 182 The twentieth century: historical, social, cultural background, until the 1950s.(vol.3) Modernism in literature, American and British aspects. Wilfred Owen: life and literary career Dulce et decorum est, text analysis pag. 186 James Joyce, life and literary career. Dubliners, The Dead, the plot a passage pag.87 Ulysses, the plot, the passage pag 95 Virginia Woolf: life and literary career. Mrs Dalloway: the plot, the passagepag. 118 Scott Fitzgerald, life and literary career The Great Gatsby, the plot the passage pag.139, Ernest Hemingway, life and literary career. Fiesta the plot .pag148 George Orwell, life and literary career. 1984, the plot, the passage pag. 179 Animal Farm , the plot, the passage pag.174 Samuel Beckett, life and literary career. The theatre of Absurd pag 324 Waiting for Godot, the plot, the passage pag 338 LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO “G. B. VACCARINI” RELAZIONE DI FINE ANNO A.S. 2013-2014 INSEGNANTE: AMORE LUCA MATERIA: MATEMATICA CLASSE: V A L.S.T. La classe, composta da 19 alunni, ha mostrato un livello d'apprendimento più che discreto e con quasi tutti gli alunni si è instaurato un proficuo dialogo educativo, dialogo con il quale mi sono adoperato per coinvolgere quasi la totalità della classe, tuttavia qualche alunno ha raggiunto appena la sufficienza. Nel corso dell'istruzione media secondaria l'insegnamento della matematica prosegue ed amplia il processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nella scuola media inferiore; concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico ed alla loro promozione umana ed intellettuale. In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica cura e sviluppa in particolare: - l'acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; - la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali); - la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; - l'attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite. Queste finalità si sono integrate con quelle proprie delle altre discipline di modo che l'insegnamento della matematica, pur conservando la propria autonomia, ha concorso in forma interdisciplinare alla formazione culturale degli allievi. Lo svolgimento del programma ha seguito in linea di massima il seguente calendario: - (Settembre) Richiamo sulle disequazioni; - (Ottobre) Dominio e positività di funzioni; - (Novembre-Dicembre) Limiti e continuità; - (Gennaio-Febbraio) Derivate, massimi e minimi; - (Marzo-Aprile) Derivate seconde, concavità e flessi; - (Maggio-Giugno) Integrali indefiniti, definiti, e impropri. I mezzi usati sono stati il testo e il laboratorio multimediale. Ho considerato quindi come obiettivi minimi il saper studiare una funzione nei suoi vari punti e il saper utilizzare l'operatore integrale. Le verifiche del livello raggiunto dagli studenti sono state sia orali che scritte. Per la valutazione degli studenti mi sono attenuto alla tabella di valutazione concordata nel collegio dei docenti, tuttavia elementi che hanno concorso ad una più completa valutazione sono stati l'assiduità alle lezioni e agli impegni scolastici e l'attenzione mostrata in classe. Catania,_________ L'INSEGNANTE LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO “G. B. VACCARINI” PROGRAMMA A.S. 2013-2014 INSEGNANTE: AMORE LUCA MATERIA: MATEMATICA CLASSE: V A L.S.T. Studio delle funzioni reali di variabile reale Generalità sulle funzioni Il concetto di funzione, determinazione del dominio, intervalli di positività e negatività. Limiti di funzioni Primo approccio al concetto di limite, limite destro e limite sinistro, teoremi sui limiti, forme indeterminate, limiti notevoli, asintoti verticali orizzontali e obliqui, ordine di un infinitesimo, ordine di un infinito. Continuità delle funzioni Funzioni continue in un punto, funzioni continue in un intervallo, proprietà delle funzioni continue, punti di discontinuità di prima seconda e terza specie. Derivate Limite del rapporto incrementale, significato geometrico della derivata, equazione della retta tangente ad una funzione, derivate elementari, teoremi sul calcolo delle derivate, derivate di funzioni composte, teoremi sul calcolo differenziale, Rolle, Cauchy, Lagrange, regola di de L'Hopital, studio della derivata prima, crescenza e decrescenza, massimi e minimi relativi e assoluti, studio della derivata seconda, concavità, flessi. Il calcolo integrale Primitive di una funzione, integrale indefinito, area del trapezoide, integrale definito, teorema di Torricelli, integrazione immediata, integrazione per decomposizione, integrazione per sostituzione, integrazione per parti, integrazione di funzioni razionali fratte, integrali impropri, teorema della media, calcolo dell'area di una superficie piana, calcolo del volume di un solido di rotazione. Catania,_________ GLI ALUNNI L'INSEGNANTE LICEO SCIENTIFICO STATALE “G.B. VACCARINI” ANNO SCOLASTICO 2013/2014 RELAZIONE FINALE RELATIVA ALL’INSEGNAMENTO: FISICA classe V sez. A prof. Carlo Di Pasquale La classe V sez.A è costituita da 19 alunni, tutti provenienti dalla IV dell’a.s. precedente. Ad inizio anno scolastico si è sviluppata una rivisitazione dei principali concetti relativi agli anni di corso precedenti. La preparazione di base per la maggior parte degli studenti si è rivelata sufficiente per uno sviluppo proficuo del programma ministeriale relativo alle classi terminali di Liceo Scientifico. La presenza di studenti con una preparazione di buon livello ha altresì consentito lo sviluppo di dinamiche di mutua assistenza tra gli alunni della classe. Si è cercato di velocizzare lo studio degli strumenti imprescindibili ad una corretta preparazione, per poi sviluppare un buon numero di esercitazioni volte alla focalizzazione degli argomenti ed alla applicazione delle tecniche più opportune di risoluzione delle tipiche problematiche del quinto anno di corso Gli strumenti di verifica utilizzati durante il presente anno scolastico (compiti in classe ed interrogazioni alla lavagna), alla data di redazione del presente documento, evidenziano una preparazione discreta o pienamente sufficiente per buona parte degli studenti della classe, mentre un numero esiguo di casi, ancora critici, sarà affrontato in sede di Consiglio di classe, nell’eventualità che le verifiche finali non evidenzino un sufficiente miglioramento della preparazione degli alunni. Programma di FISICA svolto dalla classe V sez. A prof. Carlo Di Pasquale Rivisitazione dei concetti relativi alla Meccanica. Energia meccanica e principi di conservazione Elettrostatica La carica elettrica. La legge di Coulomb. Il campo elettrostatico. Campo generato da una carica puntiforme. Flusso di un vettore attraverso una superficie. Teorema di Gauss. Distribuzioni continue di carica. Densità di carica lineare, superficiale e volumica. Calcolo del campo elettrostatico prodotto da un filo indefinito carico, grazie al teorema di Gauss e a considerazioni di simmetria. Campo generato da un piano infinito carico. Campo generato da due distribuzioni di carica opposta su due piani indefiniti. Campo di un guscio sferico carico. Campo generato da una distribuzione sferica di carica. Energia potenziale elettrica. Energia di un sistema di due cariche puntiformi. Circuitazione di un vettore. Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale. Forze di tipo conservativo. Definizioni. Potenziale di una singola carica puntiforme. Superfici equipotenziali. Conduttore in equilibrio elettrostatico. Campo elettrico e potenziale per un conduttore in equilibrio. Relazione tra potenziale e campo elettrico. Capacità di un conduttore. I condensatori. Schema equivalente per i condensatori in serie ed in parallelo. Calcolo della capacità di un conduttore sferico e di un condensatore piano. Energia immagazzinata in un condensatore. Densità di energia elettrica di volume. I dielettrici all’interno di un condensatore. Effetti sulla capacità. Elettrodinamica La corrente elettrica nei conduttori. Prima legge di Ohm. Schemi equivalenti per resistori in serie ed in parallelo. Seconda legge di Ohm. I due principi di Kirchhoff. Tecniche di analisi di una rete elettrica. Forza elettromotrice. Generatori reali e ideali di tensione e di corrente. La potenza elettrica. L’effetto Joule. Processo di carica e scarica in un circuito RC. Analisi della scarica di un condensatore. Bilancio energetico. Amperometri , voltmetri e wattmetri. Estrazione di elettroni da un metallo. Effetto termoionico, fotoelettrico, Volta, termoelettrico. Le termocoppie. Magnetostatica Il campo magnetico. Materiali ferromagnetici. Poli magnetici. Linee di campo. Campo magnetico generato da correnti. Legge di Biot e Savart. La “regola della mano destra” per la valutazione del verso delle linee di campo. Forze tra fili percorsi da corrente. Definizione di Ampere. Permeabilità magnetica nel vuoto. La forza di Lorentz. Forza sviluppata da un campo magnetico su un filo percorso da corrente e su una carica in moto.. Campo magnetico generato da un filo percorso da corrente. Circuitazione del campo magnetico: il teorema di Ampere. Campo generato da una spira nel suo centro e sui punti dell’asse della spira. Confronti tra il campo elettrostatico e quello magnetostatico. L’induzione elettromagnetica Legge di Faraday- Neumann. Variazione nel tempo del flusso di un campo magnetico. Legge di Lenz. I solenoidi. Coefficiente di auto induzione o induttanza. Circuiti R-L. Correnti parassite. Energia e densità di energia del campo magnetico. Cenni su trasformatori, motori elettrici, generatori elettrici. I circuiti in corrente alternata. Definizioni di valore efficace di corrente e tensione, reattanza capacitiva ed induttiva. Impedenza. Il metodo dei fasori per l’analisi di un circuito RL, RC, RLC. Potenza elettrica media e fattore di potenza. Definizione e condizione di risonanza per un circuito elettrico in regime sinusoidale. Le onde elettromagnetiche Le equazioni di Maxwell. Il termine aggiuntivo “corrente di spostamento” per l’equazione di Ampere. Cenni sulla produzione e propagazione delle onde elettromagnetiche. Cenni di meccanica quantistica. Radiazione di un corpo nero e ipotesi di Planck dell’energia quantizzata. Fotoni ed effetto fotoelettrico. La massa e la quantità di moto di un fotone. La diffusione dei fotoni e l’effetto Compton. Cenni sul dualismo onda-corpuscolo e sul principio di indeterminazione di Heisemberg. ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 Relazione finale di Filosofia Docente: Maria Ausilia Cantone Classe V A Liceo Scientifico tecnologico La classe è composta da 19 allievi provenienti per lo più dal centro cittadino o dalle immediate vicinanze; il suo nucleo iniziale era composto da 18 alunni in 4° anno, all’inizio del quinto anno si è inserita l’alunna Distefano Eliana proveniente dal liceo sportivo. Il gruppo-classe sia durante il lavoro curricurale che extracurricurale ha sempre partecipato con interesse e curiosità a tutte le attività. La maggior parte degli studenti ha acquisito buone conoscenze dei contenuti e ha mostrato di possedere buone capacità di organizzazione delle nozioni apprese utilizzando il linguaggio specifico della disciplina; il restante ristretto gruppo ha mostrato talvolta qualche difficoltà nell’organizzazione logica dei contenuti, a causa di una certa discontinuità; tuttavia ha raggiunto una discreta competenza e conoscenza strutturale della disciplina. Il percorso iniziato da Kant ha affrontato in particolare il problema gnoseologico e i rapporti tra scienza e filosofia fino agli sviluppi della epistemologia contemporanea. Gli alunni hanno mostrato di sapersi orientare adeguatamente nell’esposizione degli argomenti trattati e alcuni di loro hanno evidenziato discrete capacità logico sintetiche. Alcune ricerche hanno arricchito il lavoro e hanno offerto l’occasione per approfondire talune tematiche, sfruttando i lavori di gruppo che ha avuto come esito finale l’esposizione dei singoli componenti di diversi gruppi, accompagnati da cartelloni e diapositive in PowerPoint. La spiegazione è stata utilizzata per presentare il pensiero degli autori indicando le coordinate essenziali, e per sottolineare i passaggi ritenuti più significativi. L’uso dell’antologia ha permesso di analizzare più compiutamente le problematiche, il linguaggio e il tipo di argomentazione utilizzata dagli autori. PROGRAMMA DI FILOSOFIA CLASSE 5A LICEO SCIENTIFICO tecnologico A.S. 2013/14 PROF. MARIA AUSILIA CANTONE Libro in uso: “ Uomini e idee “ Francesca Occhipinti vol 1 Einaudi scuola Immanuel Kant Il periodo precritico La dissertazione del ‘70 La critica della ragione pura e il problema della metafisica L’estetica trascendentale La logica trascendentale L’analitica dei concetti L’analitica dei principi I significato del noumeno La dialettica trascendentale Oltre la metafisica tradizionale La ragione pratica Il percorso della critica della ragione pratica I postulati della ragione pratica La facoltà del giudizio Il giudizio estetico Il giudizio teleologio ( Brano: La rivoluzione copernicana in filosofia Critica della ragione pura,prefazione alla seconda edizione) Filosofia nell’età del romanticismo -romanticismo e idealismo in Germania -la riorganizzazione della società e lo spirito del popolo -il pensiero tedesco nell’età romantica Lo spirito dello Sturm Und Drang -contro la ragione finita -la visione organicistica della natura -la fantasia creatrice e la figura di Faust -la riscoperta delle radici tedesche -dallo Sturm Und Drang allo spirito dell’equilibrio Fichte Una filosofia della libertà -la libertà nella dimensione pratica -la libertà teoretica e l’autonomia del soggetto -la filosofia trascendentale come liberazione dai condizionamenti esterni Logica e filosofia -capovolgere il rapporto tra logica e filosofia -in che senso il principio di identità è ipotetico -la dottrina della scienza non ammette presupposti L’idealismo critico -un idealismo che riconosce la finitezza della coscienza -la coscienza come attività rappresentativa La dialettica io-non io -la coscienza che rappresenta è una coscienza determinata -la limitazione reciproca di io e non io -i principi della coscienza rappresentativa I principi della dottrina della scienza -i tre principi -la dottrina della scienza non può dimostrare la sua verità -l’incessante attività dell’io L’attività teoretica e l’attività pratica -i due aspetti dell’attività dell’io -il punto di vista teoretico: come avviene il processo conoscitivo -il punto di vista pratico: l’ifinito superamento del non-io Il diritto e lo Stato -il diritto nella convivenza di uomini liberi -lo Stato giusnaturalistico e il suo compito infinito -lo Stato organico autosufficiente -lo Stato commerciale chiuso -la missione del popolo tedesco (Brano: La scelta tra dogmatismo e idealismo da La prima introduzione alla dottrina della scienza) Schelling Schelling e l’idealismo fichtiano -il progressivo distacco di Schelling da Fichte -verso una nuova nozione di natura -per la continuità tra natura e spirito L’unità degli opposti -il rapporto tra natura e spirito -il ritorno a Spinoza -i limiti del meccanicismo e del creazionismo -il concetto di una finalità inconscia La filosofia della natura -la visione finalistica della natura -l’unità di inconscio e coscienza -l’assoluto, unità di natura e spirito -il movimento interno alla natura La filosofia trascendentale -il percorso dell’io dall’inconscio alla coscienza -le fasi della storia dell’io -la contraddizione tra filosofia teoretica e filosofia pratica La via dell’arte -l’intuizione intellettuale come sapere privo di opposizioni -l’unità di natura e spirito nell’arte (Brano: Il bisogno di religione da La introduzione filosofica alla filosofia della mitologia) Georg Wilhelm Hegel Il giovane Hegel: gli scritti teologici -la religione popolare greca -il Dio trascendente dell’ebraismo e del cristianesimo -i limiti dell’ebraismo: l’inflessibilità della legge e la scissione tra uomo e Dio -la venuta di Gesù contro la scissione tra uomo e Dio Le linee essenziali della filosofia hegeliana -le tesi fondamentali della filosofia hegeliana La fenomenologia dello spirito -le figure della fenomenologia -il problema del metodo -il rifiuto delle posizioni romantiche -la riformulazione del processo dialettico La figura della coscienza -la certezza sensibile -la percezione e l’intelletto L’autocoscienza e la dialettica del servo-padrone -il rapporto servo-padrone -la paura della morte decide i ruoli -il concreto esercizio della signoria e il lavoro del servo -il ribaltamento dei ruoli L’autocoscienza tra stoicismo, scetticismo, coscienza infelice -la libertà interiore e il ritiro dal mondo -la coscienza infelice -concetto di alienazione La dialettica -i tre momenti della dialettica -il significato della sintesi -la contraddizione come principio motore -il rapporto tra finito e infinito La logica -l’identità di logica e metafisca -la logica dell’essere -la logica dell’essenza -la logica del concetto La filosofia della natura -l’idea è l’assoluto che si riflette in sé -la caduta dell’idea che si fa natura -un principio di razionalità immanente e i suoi limiti -la partizione della filosofia della natura: meccanica, fisica, organica La filosofia dello spirito -la partizione della filosofia dello spirito -spirito soggettivo -spirito oggettivo -la razionalità del reale e l’esistenza accidentale -la filosofia come pensiero del mondo -la nottola di Minerva -il diritto e il riconoscimento della proprietà -la legge morale -l’eticità L’eticità: la società e istituzioni politiche -famiglia -società civile -stato La filosofia della storia -le epoche della storia Lo spirito assoluto -arte -religione -filosofia -la filosofia è legata al proprio tempo (Brano: Il rapporto servo-padrone da La fenomenologia dello spirito) Feuerbach Oltre Hegel: la filosifia come antropologia -la critica della filosofia hegeliana -il rovesciamento dell’idealismo La religione come autocoscienza dell’uomo - la critica genealogica della religione - l’uomo proietta in Dio le sue caratteristiche essenziali - l’intreccio tra auto-conoscenza e alienazione religiosa La filosofia dell’avvenire -partire dall’uomo concreto - l’uomo, essere sensibile e il rapporto con gli altri Arthur Schopenhauer Il mondo come rappresentazione -tra il pensiero filosofico occidentale e l’antica sapienza orientale -la rielaborazione dei concetti kantiani di fenomeno e noumeno -il mondo è una mia rappresentazione -interdipendenza del soggetto e dell’oggetto nel conoscere -spazio, tempo, causalità. Il collegamento di cause effetti ad opera dell’intelletto Il mondo come volontà La volontà è pura volontà di vivere Il dolore del mondo: vita, desiderio,noia. Le vie della liberazione La prima via: l’intuizione artistica coglie l’idea nelle cose La seconda via: l’esperienza liberatrice della morale La terza via: l’ascesi e la totale negazione della volontà Il richiamo alla tradizione mistica( Brano: La funzione dell’arte e il primato della musica Il mondo come volontà e rappresentazione) Soren Kierkegaard Scelte di vita Contro Hegel, a partire dall’ironia L’ironia apre la prospettiva religiosa Fra vita estetica e vita etica:l’aut/aut L’esteta don Giovanni La vita etica:Il giudice Wilhelm Di fronte a dio con timore e tremore La vita religiosa: Abramo L’esistenza umana Il singolo e i suo rapporto con dio L’angoscia sentimento tipicamente umano La disperazione malattia mortale La verità del cristianesimo(Brano: Abramo e la fede Timore e tremore) Karl Marx La critica della filosofia Eggeliana e il ruolo del proletariato La condizione storica tedesca e la filosofia Unità tra teoria e prassi Critica ad Egel L’emancipazione umana opera proletaria Cambiare la società contro cl’alienazione del lavoro L’analisi delle strutture economiche in polemica con gli economisti classici Il lavoro alienato Un comunismo non utopistico Il materialismo storico La nascita della coscienza sociale Il rapporto materiale tra struttura e sovrastruttura Le idee dominanti sono le idee della classe dominante La lotta per la trasformazione della società Il programma del manifesto La futura società comunista La dittatura de proletariato La critica all’economia politica I limiti degli economisti classici L’analisi dell’economia capitalistica e il concetto di plus valore( Brano:Marx, il lavoro alienato I manoscritti economico filosofici) Nietzsche La diagnosi della decadenza il senso tragico della vita la riscoperta dell’antica sapienza greca le ‘’finzioni’’ del linguaggio L’analisi genealogica e la definizione del nichilismo La critica alla morale e al cristianesimo Il risentimento:la forza dei deboli Al di là del bene e del male La morte di dio Il nichilismo Chi è Zarathustra? La volontà di potenza Heidegger Cenni sull’esistenzialismo. Popper Il falsificazionismo: cenni ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 Relazione finale di Storia Docente: Maria Ausilia Cantone Classe V A Liceo Scientifico tecnologico Profilo della classe La classe, per quanto riguarda la Storia, ha goduto di continuità didattica, ed ha dimostrato, in generale, interesse per la disciplina e volontà nello studio della stessa, permettendo un lavoro continuo e sereno, che ha portato a raggiungere gli obiettivi prefissi, pur nelle naturali differenze tra gli alunni. La classe risulta divisa in tre livelli: un primo livello composto da alunni che raggiungono un profitto sufficiente e che mostrano la necessità di stimoli continui da parte dell’insegnante. Un secondo livello composto da alunni che generalmente risultano interessati allo svolgimento dell’azione didattica e che raggiungono un livello discreto solo perché mancano di continuità. Un terzo livello che segue con costanza ed attenzione, che risulta da stimolo all’intera classe e che raggiunge un livello buono. Obiettivi realizzati In generale gli alunni Sanno orientarsi in senso cronologico e colgono il senso della continuità storica Conoscono gli avvenimenti principali dei periodi storici trattati Colgono gli aspetti centrali degli avvenimenti storici trattati Alcuni alunni, oltre agli obiettivi già citati: Sanno confrontare i periodi trattati cogliendo somiglianze e differenze Mostrano capacità critiche Metodi di insegnamento Si è utilizzata la lezione frontale, con l’utilizzo della lavagna tradizionale allo scopo di realizzare schemi riassuntivi ed esplicativi dell’argomento affrontato. Si è utilizzata anche la discussione guidata allo scopo di far partecipare gli alunni agli aspetti critici dei periodi storici trattati e per facilitare, con commenti personali, l’approccio con gli argomenti. Inoltre si è così potuto rendere attuale e si è potuto cogliere l’aspetto esperenziale che la storia, come disciplina scientifica, sottintende. Mezzi e strumenti di lavoro L’aula scolastica Il libro di testo Fotocopie fornite dall’insegnante La lavagna tradizionale Video Strumenti di verifica La verifica è stata sia orale che scritta. La verifica orale ha teso ad individuare le capacità dell’alunno a sapersi esprimere con sicurezza, a cogliere le sue capacità critiche, a cogliere la conoscenza approfondita o meno degli argomenti oggetto della verifica. La verifica scritta, così come previsto dalla normativa, è stata strutturata con domanda a risposta aperta con indicazioni di numero massimo di righe a disposizione per domanda. Ha avuto funzione di verifica intermedia e finale e ha avuto lo scopo di cogliere le capacità di analisi e sintesi dell’alunno, la sua capacità a scrivere con correttezza usando terminologie specifiche, a cogliere la comprensione dei periodi storici trattati. Valutazione La valutazione ha tenuto conto dei criteri già citati per le verifiche e per gli obiettivi. Si è tenuto conto, oltre che dei risultati delle verifiche intermedie e finali, dell’atteggiamento complessivo dell’alunno, vale a dire la continuità, l’impegno mostrato, la correttezza nell’ambito della classe, la partecipazione al dialogo scolastico e educativo, la puntualità nello svolgimento delle verifiche. Tutti questi elementi hanno permesso una valutazione il più possibile oggettiva. I risultati della valutazione sono stati comunicati agli alunni in modo da stimolare in loro la capacità di autovalutazione e in modo da evitare eventuali lamentele da parte degli stessi. PROGRAMMA DI STORIA CLASSE5A LICEO SCIENTIFICO tecnologico A.S. 2013/14 PROF. MARIA AUSILIA CANTONE Libro in uso: “Dentro la storia”, AA.VV. , ed. D’Anna L’Unificazione italiana L’Unificazione tedesca I problemi post unificazione in Italia La Destra storica in Italia La conquista del Veneto e di Roma La guerra franco – prussiana La Sinistra al potere I governi Depretis, il primo Giolitti, i governi Crispi La crisi di fine secolo L’età giolittiana: l’industrializzazione e la nascita dei movimenti socialisti L’età giolittiana: dal 1903 al 1911 La crisi dell’età giolittiana Le cause della prima guerra mondiale Le crisi marocchine e le guerre balcaniche La prima guerra mondiale: il 1914 L’entrata in guerra dell’Italia Analisi degli anni 1915, 1916, 1917 La Rivoluzione russa La fine della prima guerra mondiale I trattati di pace La Società delle Nazioni Il dopoguerra in Italia: i governi Nitti e Giolitti La questione di Fiume e il “biennio rosso” L’avvento del fascismo La marcia su Roma e il primo governo Mussolini Il delitto Matteotti Le leggi fascistissime La fascistizzazione dello Stato L’economia del fascismo La politica estera del fascismo I patti lateranensi Il dopoguerra in Germania La repubblica di Weimar Il crollo della Borsa di New York L’ascesa di Hitler al potere L’ideologia nazista Le leggi razziali in Germania e in Italia L’annessione dell’Austria La questione dei Sudeti e il Congresso di Monaco Il patto di non aggressione e l’invasione tedesca della Polonia La seconda guerra mondiale La sconfitta della Francia e l’intervento dell’Italia Analisi degli anni 1941 e 1942 Analisi del 1944 La fine della seconda guerra mondiale in Europa La fine della seconda guerra mondiale in Oriente La guerra fredda II.S. G.B. VACCARINI Catania ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELATIVO ALLA DISCIPLINA: Educazione Fisica A.S. 2013-2014 Classe : 5 A Liceo Scientifico Tecnologico Prof. Balsamo Salvatore TEMPI Tempi previsti dai programmi ministeriali : - ore settimanali :…..DUE………………………… ore previste:……..SESSANTASEI…………….. ore effettuate:….QUARANTA…………………. ore di approfondimento:…UNDICI…………. CONTENUTI Argomento Potenziamento Fisiologico Ore Attività Didattica Mezzi e strumenti Obiettivi realizzati in Verifiche Test 18 Lezione frontale con dimostrazione pratica Palestra. Campi esterni. variamente strutturati termini di competenze Possiedono discrete capacità motorie Conoscenza e pratica delle attività sportiva Test Teoria, tecnica e didattica del Calcio 7 Lezione pratica Campo esterno, palloni variamente strutturati Teoria, tecnica e didattica della Test 20 Lezione pratica Palestra, palloni. motorie Possiedono buone abilità variamente strutturati Pallavolo Possiedono buone abilità motorie Teoria, tecnica e Lezione pratica didattica del Tennistavolo. 10 Palestra, tavolo da Test tennis-tavolo, variamente racchette. strutturati Possiedono buone abilità motorie Ore di approfondimento 11 Lezione pratica Palestra Test Quadro del profitto della classe - Partecipazione al dialogo educativo : Attiva ed interessata; Attitudine alla disciplina :………………. Buona; Interesse per la disciplina :……………. Costante; Impegno nello studio :………………….. Buono Metodo di studio:………………………….. Efficiente. Metodologie e strategie didattiche per il conseguimento degli obiettivi Di facile acquisizione, organizzando spesso gli alunni in gruppi eterogenei per potenzialità, per poter trarre il massimo dei benefici derivanti da una corretta attività motoria Livello di conseguimento degli obiettivi:…..BUONO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G.B. VACCARINI” CATANIA Liceo Scientifico Tecnologico CLASSE 5 SEZ. A a.s. 2013/14 RELAZIONE FINALE : CHIMICA E LABORATORIO Libro di testo: G. Valitutti, A. Tifi, A. Gentile “Le idee della chimica ” seconda edizione, Zanichelli Prof.ssa Giuseppina Grasso PROFILO DELLA CLASSE La classe, che ha avuto la continuità didattica per la Chimica nei cinque anni di studio di questa disciplina, ha sempre partecipato con interesse ed impegno alle varie attività proposte. I risultati conseguiti in termini di profitto sono perciò complessivamente positivi. Tutti gli alunni hanno mostrato interesse per la materia, partecipazione adeguata alle lezioni svolte in classe ed in particolare alcuni studenti, sostenuti da una forte motivazione allo studio delle discipline scientifiche e da apprezzabili capacità logico-critiche ed espressive, hanno conseguito ottimi risultati . Gli alunni che hanno mantenuto un impegno regolare e costante hanno raggiunto un livello di preparazione discreto o buono. Solo alcuni allievi, discontinui nello studio personale,presentano nell’applicazione nell’esposizione dei contenuti della disciplina una preparazione a tratti lacunosa. e METODOLOGIA E MATERIALI DIDATTICI Ho spesso ampliato gli argomenti presenti nel testo in adozione con presentazioni in Power Point e con la spiegazione orale e ho prestato particolare attenzione ai numerosi collegamenti interdisciplinari con la Biologia (materia insegnata da un altro docente). Settimanalmente gli studenti hanno lavorato in piccoli gruppi per svolgere i numerosi esercizi sulla nomenclatura, sulle proprietà e sulle reazioni via via studiate, tratti dal libro di testo o proposti da me. In classe ho insistito molto sulle proprietà dei composti che via via venivano presentati richiamando i concetti di chimica generale sviluppati negli anni precedenti: caratteristiche dei legami, ibridazioni degli atomi di carbonio, angoli di legame, comportamento elettrofilo/nucleofilo di reagenti e catalizzatori. Ho cercato di rendere viva la disciplina richiamando situazioni concrete di utilizzo di composti e/o reazioni per ottenere sostanze di cui gli studenti avevano conoscenza ed esercitandoli con esercizi. Alcuni studenti hanno mostrato grande disinvoltura nell’applicazione dei meccanismi di reazione e delle proprietà illustrate Per favorire l’acquisizione dei contenuti gli allievi sono stati motivati ad accostarsi allo studio riflettendo sull’utilità delle conoscenze e delle capacità acquisite,mantenendo un costante riferimento alle osservazioni dirette, all’esperienza quotidiana ed ai processi naturali o industriali, sia per dominare costruttivamente la realtà, sia per orientarsi in futuro effettuando scelte realistiche. Attività di laboratorio realizzate sono state : reazioni di saponificazione e potere detergente dei saponi; trasformazioni di un bicchiere in acido polilattico in detergente ( esperienza svolta solo dagli alunni che hanno partecipato al Progetto Lauree Scientifiche);determinazione della presenza di amido;determinazione della presenza di grassi; idrolisi acida dell’amido OBIETTIVI REALIZZATI • Conoscere, comprendere ed usare il linguaggio della chimica. • Conoscere le caratteristiche dell’atomo di carbonio per comprendere, sapendole correlare, varietà e versatilità delle molecole organiche. • Correlare il comportamento chimico – fisico delle sostanze organiche con la natura dei gruppi funzionali • Conoscere le strutture delle fondamentali macromolecole biologiche e le loro specifiche funzioni MODALITA’ DI VERIFICA Le verifiche periodiche sono state sia orali che pratiche come: test a risposta chiusa o aperta CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto delle seguenti componenti: • conoscenza dei contenuti che comprende la nomenclatura dei composti organici, la struttura e la reattività dei gruppi funzionali; • comprensione dei meccanismi di reazione, delle correlazioni che sussistono tra la struttura dei gruppi funzionali e le reazioni che avvengono tra composti diversi; • capacità di applicare le conoscenze dei contenuti e la comprensione dei concetti nella risoluzione di problemi specifici; • abilità nell’individuazione di aspetti generali partendo da contesti specifici; • correttezza e precisione nell’utilizzo della terminologia e della simbologia disciplinari. Gli allievi hanno raggiunto i suddetti obbiettivi secondo diverse fasce di livello : Livello sufficiente. - Conoscenza, comprensione, applicazione ed esposizione dei contenuti e del lessico fondamentali della disciplina - Livello buono. - Conoscenza, comprensione, applicazione ed esposizione con appropriato linguaggio scientifico del programma propostoLivello massimo. –Conoscenza approfondita del programma, saper rielaborare criticamente e riconoscere i nessi disciplinari e interdisciplinari ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE G.B. VACCARINI CATANIA PROGRAMMA SVOLTO DI CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO CLASSE 5 SEZ. A LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO ANNO SCOLASTICO 2013/14 Libro di testo: G. Valitutti, A. Tifi, A. Gentile “Le idee della chimica ” seconda edizione Ed. Zanichelli Prof.ssa Giuseppina Grasso L’atomo di carbonio e il concetto di ibridazione Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani. L’isomeria. La nomenclatura degli idrocarburi saturi L e proprietà fisiche, chimiche e gli usi degli idrocarburi saturi. Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini. La nomenclatura degli idrocarburi insaturi. L’isomeria geometrica degli alcheni Le reazioni di addizione elettrofila degli alcheni e degli alchini Gli idrocarburi aromatici. La sostituzione elettrofila aromatica Alcoli: nomenclatura, classificazione,proprietà fisiche e chimiche. Le reazioni degli alcoli Alcol polivalenti Fenoli : nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche Le reazioni dei fenoli Alcoli e Fenoli di particolare interesse L’acidità di alcoli e fenoli Gli eteri: nomenclatura e proprietà fisiche Il gruppo funzionale carbonile Aldeidi e chetoni : formula molecolare e nomenclatura Reazione di addizione nucleofila di aldeidi e chetoni Gli acidi carbossilici: nomenclatura , proprietà fisiche e chimiche Esteri, saponi e ammidi Le ammine: nomenclatura, proprietà fisiche, proprietà chimiche. Composti eterociclici I polimeri di sintesi : polimeri di addizione e di condensazione I carboidrati. I lipidi. Gli amminoacidi, i peptidi e le proteine. La struttura delle proteine Gli enzimi: catalizzatori biologici. La chimica degli acidi nucleici. ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G.B. VACCARINI” di Catania Liceo Scientifico Tecnologico Anno scolastico 2013/2014 Classe 5 sez. A Materia : Informatica e Sistemi Docente: prof.ssa Barbagallo Alfia Ore settimanali di lezione n. 3 Il programma di Informatica e Sistemi, svolto nel corso del triennio, ha trattato numerosi temi riguardanti sostanzialmente tre discipline quali: l’informatica la Teoria delle comunicazioni e la Teoria dei sistemi automatici. Nella trattazione sono stati introdotti concetti tendenti al conseguimento di conoscenze teoriche, ed ad utilizzare nel contempo tutti quei mezzi attualmente a disposizione nel campo informatico e telematico. Gli obiettivi intermedi in termini di competenze sono stati: • • • • capacità di esprimersi con una corretta terminologia, usando termini tecnici appropriati; capacità di risolvere problemi, usando un linguaggio di programmazione; capacità di utilizzare correttamente le enormi potenzialità della rete telematica; capacità di argomentare, rielaborare collegare in modo logico, le conoscenze. Profilo della classe La classe V A, composta da diciannove alunni regolarmente frequentanti, presentava all’inizio dell’anno scolastico, una situazione di partenza differente nel grado di preparazione, nella conoscenza di base e nella capacità di applicazione; tutti in possesso comunque dei prerequisiti per portare a compimento, con successo, il percorso di studi intrapreso. Ad eccezione di alcuni elementi, la preparazione si attestava su un livello discreto, pur nell’eterogeneità delle abilità, dell’impegno, dell’interesse di ciascun alunno. Nel corso dell’anno scolastico, soprattutto un gruppetto di alunni, ha evidenziato senso del dovere, continuità nella presenza, disponibilità al dialogo educativo, partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola, altri hanno dimostrato meno impegno. Complessivamente alla fine dell’anno scolastico la situazione è migliorata, per cui il risultato finale degli alunni si può sintetizzare come segue: • un gruppetto di allievi, mantenendo i presupposti iniziali, è riuscito a potenziare le competenze e le abilità di base, conseguendo risultati soddisfacenti; • un secondo gruppo, composto da alunni meno interessati ma costantemente sollecitati, hanno comunque superato progressivamente le difficoltà, riuscendo a raggiungere gli obiettivi minimi. Il Programma è stato svolto nella sua interezza e secondo i criteri di continuità con l’insegnamento degli anni precedenti, in modo da stabilire negli obiettivi, nei contenuti e nei criteri metodologici una naturale progressione. Metodologie e strategie didattiche utilizzate Si è data priorità ad una metodologia didattica dinamica, alternando momenti informativi a quelli di dibattito e di laboratorio di Informatica, momento importante che ha permesso agli alunni di mettere in pratica quanto studiato. Particolare importanza si è data all’attività di recupero, tendente a: • • facilitare la comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche, il recupero delle lacune, la valorizzazione delle abilità e la crescita dell’interesse; abituare gli alunni al ragionamento, favorendo lo sviluppo delle abilità critiche e logiche. Mezzi e strumenti didattici utilizzati Si è cercato di presentare il percorso didattico in modo da evitare apprendimenti passivi; le lezioni frontali sono state ridotte e usate come momento di presentazione e di sintesi degli argomenti. Si è dato spazio ai lavori di gruppo, come momento di potenziamento per alcuni alunni e recupero per altri. Il libro di testo è stato un valido supporto ai vari argomenti trattati, anche se integrato da dispense, appunti e testi diversi, a disposizione degli allievi. Valutazione Per la valutazione delle prove scritte e orali sono stati seguiti gli indicatori e i descrittori suggeriti dal Consiglio di classe e si è tenuto conto delle singole capacità degli alunni e della conoscenza dei contenuti. Oltre al compito tradizionale, sono state somministrate anche prove strutturate, nonché un congruo numero di esercitazioni sviluppati in classe e in laboratorio. Anche le prove orali sono state determinanti per formulare una valutazione complessiva. La valutazione globale ha tenuto conto inoltre dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo, dell’evoluzione rispetto ai livelli di partenza e della partecipazione alle attività di recupero. Particolare attenzione è stata dedicata alle applicazioni di laboratorio, attività indispensabile per mettere in pratica quanto elaborato. E’ stato utilizzato il libro di testo, valido supporto ai vari argomenti, che sono stati integralmente spiegati in classe e accompagnati da esercitazioni, fotocopie e appunti vari. ISTITUTO “G.B.VACCARINI ” DI CATANIA PROGRAMMA DI INFORMATICA E SISTEMI CLASSE V A LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: INFORMATICA E SISTEMI INSEGNANTE: BARBAGALLO ALFIA LIBRI DI TESTO: INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI VOL 3 LUIGI LANCELLA – GINO POJANA. CALDERINI. IL LINGUAGGIO C++ LORENZI – AMBROSI – FORESTI – MORIGGIA. ATLAS. CONTENUTI INFORMATICA Modulo 1 Inf. : Algoritmi e linguaggi di programmazione U.D.1: Richiami su progettazione degli algoritmi e Linguaggio C++ 1.1.1 L’organizzazione dei programmi 1.1.2 Lo sviluppo top-down 1.1.3 Le funzioni 1.1.4 Funzioni con parametri 1.1.5 Strutture di dati (array e tabelle) Modulo 2 Inf. : I principi della programmazione ad oggetti U.D.1: Classi e oggetti in C++ 2.1.1 Programmare con gli oggetti 2.1.2 Creazione di una classe 2.1.2.1 Costruttore 2.1.3 Visibilità dei membri 2.1.4 Ereditarietà 2.1.5 Poliformismo e overloading Modulo 3 Inf.: Intelligenza artificiale U.D.1: Le basi dell’intelligenza artificiale 3.1.1 Introduzione 3.1.2 Nascita dell’intelligenza artificiale 3.1.3 Cenni sui sistemi esperti 3.1.4 L’approccio connessionista all’intelligenza artificiale U.D.2: Le reti neurali (per questo argomento sono state utilizzate delle apposite dispense) 3.2.1 Il modello di McCulloch-Pitts 3.2.2 Struttura di un neurone artificiale 3.2.3 Funzioni di attivazione di un neurone 3.2.4 Struttura di una rete neurale artificiale 3.2.5 Il perceptron 3.2.5 Le fasi di una rete neurale CONTENUTI SISTEMI AUTOMATICI: Modulo 1 Sist.: Sistemi di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati U.D.1: Catene di acquisizione e distribuzione dati 1.1.1 Introduzione 1.1.2 Sistemi di monitoraggio e di controllo 1.1.3 Architettura di una catena di acquisizione dati 1.1.3.1 Catena di acquisizione dati ad un solo canale 1.1.4 Architettura di una catena di distribuzione dati 1.1.4.1 Catena di distribuzione dati ad un solo canale Modulo 2 Sist.: Cenni sui sistemi fuzzy U.D.1: Sistemi fuzzy 3.1.1 Il principio fuzzy 3.1.2 Bivalenza e polivalenza 3.1.3 Gli insiemi e i sistemi fuzzy 3.1.4 Un esempio di costruzione di un sistema fuzzy 3.1.5 La memoria associativa fuzzy 3.1.6 Defuzzificazione I. I. S. “G. B. VACCARINI” – CATANIA Liceo Scientifico Tecnologico – Classe V A A.S. 2013/2014 Prof. Chiofalo Caterina PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO Analisi della situazione di partenza. La scolaresca è composta da diciotto studenti, di cui diciotto provenienti dalla I A, una da altra scuola. I ragazzi si dimostrano attenti e interessati, intervenendo attivamente e partecipando con interesse alle lezioni in un clima favorevole all’apprendimento. Dalle prime prove di verifica è emerso quanto segue: un gruppetto di allievi mostra una preparazione di base discreta o buona, studia con continuità e si esprime con correttezza grammaticale e proprietà lessicale; un ampio gruppo possiede un bagaglio culturale sufficiente o accettabile e usa la lingua italiana con una certa correttezza, pur evidenziando allo scritto alcune difficoltà grammaticali e nell’orale improprietà di linguaggio; un gruppetto presenta una situazione di partenza fragile, lacune nell’esposizione orale e scritta e deve essere sollecitato nell’impegno. In particolare l’allievo di Dio Massimo evidenzia un ritmo di apprendimento lento e incostante, ma, avendo presentato una certificazione specialistica di disturbo specifico di apprendimento, usufruisce di un piano di studio personalizzato, che si allega al presente piano di lavoro. Il comportamento è corretto e rispettoso del contesto scolastico per tutti gli allievi. Finalità formative - Favorire una conoscenza più approfondita di sé per avviare alla maturazione di scelte per il futuro. - Promuovere la formazione di un solido bagaglio culturale.. - Promuovere la capacità di comprendere, anche in modo analitico, messaggi di genere diverso e di comunicare utilizzando linguaggi specifici. - Far sviluppare la capacità di affrontare varie situazioni problematiche individuando le fonti e le risorse adeguate, proponendo soluzioni, operando con un valido metodo di lavoro. - Stimolare la maturazione di una coscienza del ruolo sociale, al cui interno far valere propri diritti e bisogni, e della responsabilità personale. - Promuovere e completare la formazione del cittadino europeo stimolando la costruzione di competenze, strategie di apprendimento, di capacità relazionali che favoriscano il bisogno di dialogo, la collaborazione ed il riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Obiettivi educativi trasversali - Conoscere e saper applicare le regole del vivere civile. - Conoscere e rispettare le regole del comportamento scolastico. - Dimostrare di possedere il senso del dovere, della responsabilità, della collaborazione. - Rispettare e mantenere pulito l’ambiente. - Osservare l’assiduità della frequenza e la puntualità. - Saper instaurare relazioni interpersonali positive nel rispetto degli altri; valorizzare le differenze come ricchezze; stare e lavorare in gruppo. - Saper esprimere le proprie opinioni, confrontarle e correggerle qualora fossero errate. - Interiorizzare la propria autostima accettando le prove e i rischi connessi ai cambiamenti di nuove proposte educative. - Possedere il senso di appartenenza all’istituto. Competenze Padroneggiare la lingua italiana; essere in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprietà a seconda dei diversi contesti e scopi -Saper riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico -Utilizzare una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) -Possedere una complessiva coscienza della storicità della lingua italiana -Comprendere il valore intrinseco della lettura come risposta a un autonomo interesse e come fonte di paragone con altro da sé e di ampliamento dell’esperienza del mondo. -Acquisire gli strumenti indispensabili interpretare e commentare autonomamente testi in prosa e in versi -Avere una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana dalle origini ai nostri giorni -Saper effettuare collegamenti e raffronti con le altre discipline - Conoscere, avendole lette, opere intere o porzioni significative di esse - Conoscere la Divina Commedia ed essere consapevole del suo valore artistico e del suo significato per il costituirsi dell’intera cultura italiana Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle abilità linguistiche - Potenziare le capacità di ascolto e di comprensione anche delle informazioni implicite di un messaggio orale. - Rafforzare le competenze grammaticali. - Sviluppare l’interesse personale alla lettura. - Comprendere ed analizzare testi di qualsiasi tipologia. - Utilizzare un lessico chiaro, appropriato e ricco. - Saper effettuare commenti motivati e coerenti ai testi letti. - Saper strutturare discorsi di vario tipo in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto. - Elaborare testi diversificati in modo corretto e funzionale agli scopi della comunicazione. - Saper studiare gli autori e le opere collocandoli nel loro contesto storico-culturale. - Conoscere la letteratura nel suo sviluppo storico e nei suoi aspetti stilistici ed espressivi. - Saper effettuare collegamenti interdisciplinari. - Esprimere giudizi e valutazioni personali. Conoscenze didattiche disciplinari - Conoscere le forme e i modi della comunicazione, le intenzioni comunicative, i registri linguistici, i linguaggi specifici. - Storia della letteratura italiana ed europea dal 1500 fino alla prima metà del 1800: linee evolutive, correnti, autori, generi letterari, opere. - Lettura di testi della letteratura italiana ed europea. - Lettura di una scelta significativa di canti della “Divina commedia”: il “Purgatorio”. - Consolidamento e potenziamento delle conoscenze grammaticali e lessicali. - Testi scritti con particolare attenzione alle tipologie previste per gli esami di Stato. - Collegamenti con altre materie umanistiche e con le altre discipline in genere. Soglie minime Conoscenze - Letteratura dal 1800 ai nostri giorni. -Divina Commedia: il Paradiso (una scelta significativa di canti). -Testi scritti secondo le tipologie della prova d’esame. Obiettivi specifici di apprendimento -Oltre alle conoscenze ed alle competenze degli anni precedenti, l’alunno deve possedere capacità di analisi, di sintesi, di rielaborazione personale. -Capacità di creare confronti e relazioni anche a livello interdisciplinare Contenuti Modulo 0: La stagione del Romanticismo.(1° quadrimestre). o Il Romanticismo europeo. o Il Romanticismo italiano. Modulo 0 : Giacomo Leopardi (1° quadrimestre). Modulo 1: La cultura di fine Ottocento.(1° quadrimestre). o Giosuè Carducci. o Il Verismo, il Simbolismo, il Decadentismo. o Giovanni Verga. Modulo 2:Il primo Novecento(1° quadrimestre) o o o o o o Gabriele D’Annunzio. Giovanni Pascoli. I crepuscolari, le riviste, le avanguardie. Luigi Pirandello. Italo Svevo. La società e la cultura negli anni precedenti la guerra . Modulo 3: Tra le due guerre. (1° quadrimestre). o o o o o La cultura italiana e il Fascismo. La poesia: Saba e Ungaretti. Eugenio Montale. Altre correnti poetiche (l’Ermetismo, Quasimodo) La letteratura europea (James Joice). Modulo 4: Guerra e dopoguerra.(2° quadrimestre) o Dalla seconda guerra mondiale alla repubblica. o o o o Il Neorealismo (Carlo Levi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Vasco Pratolini). Scritture al femminile. Vitaliano Brancati. Pier Paolo Pasolini. Modulo 5: La prima repubblica (2° quadrimestre) o o o o o I tardo-neorealisti (Giorgio Bassani, Carlo Cassola) Leonardo Sciascia. Sperimentalismo, nuove avanguardie, Postmoderno. Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Le donne scrivono (Elsa Morante, Oriana Fallaci ecc.) Modulo 6: Lettura di una scelta di canti della Divina Commedia: il “Paradiso” (1° e 2° quadrimestre). Modulo 7: Riflessione sulla lingua e produzione scritta. (1° e 2° quadrimestre) • • Recupero e consolidamento conoscenza delle strutture grammaticali e sintattiche. Principali tecniche di scrittura: il tema espositivo e argomentativo; il commento; l’analisi del testo; l’articolo di quotidiano; il saggio-breve ecc. Metodologie Lezioni frontali e partecipate; lettura e analisi del testo; lettura espressiva; esercitazioni individuali e di gruppo; discussione collettiva; metodo del problem solving; braim storming; metodo della ricerca; tecniche di simulazione (role playng); metodo induttivo e deduttivo e, comunque, le metodologie che si riterranno opportune Strategie Lavoro individuale e di gruppo; gruppi omogenei ed eterogenei che favoriscano il confronto e l’aiuto reciproco; azioni di recupero e consolidamento, per i ragazzi in difficoltà, di potenziamento, per quegli allievi che si distinguano; valorizzazione e gratificazione degli interventi. Strumenti. Oltre che dei libri di testo, l’attività didattica si avvarrà di fotocopie, quotidiani, riviste, cartine, mappe, audiovisivi, CD Rom, DVD, dei libri della biblioteca, il computer. Attività integrative ed extracurricolari Attività programmate e deliberate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Classe. In particolare il Dipartimento di Lettere ha scelto come attività comune alle classi del Liceo Scientifico la riflessione sul tema “La figura femminile nella storia della cultura”. Si aderirà, inoltre, alla visione di rappresentazioni teatrali, ad attività di cineforum, alle iniziative culturali organizzate dalla scuola Interventi di recupero Le attività di recupero saranno svolte in itinere, quando se ne presenterà la necessità e l’opportunità e quando ce ne saranno le condizioni di fattibilità, sulla base delle modalità previste dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Classe. Rapporti con le famiglie. Colloqui programmati secondo le modalità stabilite dal collegio docenti; colloqui su appuntamento; comunicazioni, convocazioni scritte o telefoniche tramite segreteria, in casi particolari. Strumenti di verifica Il conseguimento degli obiettivi educativi sarà accertato con l’osservazione diretta durante le varie attività, l’ascolto di conversazioni, le discussioni e il confronto. La verifica degli obiettivi didattici sarà effettuata mediante colloqui orali, prove scritte (esercitazioni, test, questionari, compiti in classe con prove aperte, strutturate e semistrutturate), l’osservazione durante lo svolgimento delle varie attività. Le verifiche scritte effettuate saranno almeno due per quadrimestre. Valutazione (Griglie) La valutazione terrà conto dell’impegno nei doveri scolastici, degli apprendimenti conseguiti, dell’interesse, della partecipazione, della puntualità nello svolgere i compiti assegnati, oltre che della capacità e delle attitudini individuali. La valutazione iniziale serve ad accertare i livelli di partenza. Quella in itinere verrà effettuata per dare indicazioni agli studenti su conoscenze e competenze acquisite o su eventuali carenze. La valutazione sommativa, come confronto tra i risultati ottenuti e i risultati previsti, terrà presenti le condizioni di partenza, i progressi compiuti, le competenze acquisite e indicherà il livello di padronanza degli obiettivi raggiunto da ogni singolo alunno. Negli scrutini intermedi la valutazione dei risultati raggiunti è formulata con due voti distinti per lo scritto e per l’orale. GRIGLIA VALUTAZIONE PROVE ORALI GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE TIPOLOGIA A Punteggio -Completa e articolata 3 -Sufficientemente completa 2 -Carente e/o confusa 1 - Completa, strutturata e approfondita 3 - Sufficientemente completa. 2 -Non completa, carente, e/o non corretta 1 Interpretazione e -Approfondite, articolate e originali 3 contestualizzazione e/o -Complete e appropriate 2 elaborazione -Insufficienti o errate 1 -Buone 3 -Globalmente corrette e appropriate 2 -Insufficiente per frequenti errori 1 - Ricco,vario e appropriato 3 - Sostanzialmente corretto e appropriato 2 - Ristretto e/o con improprietà diffuse 1 Comprensione Analisi testuale Padronanza della lingua Ortografia,morfologia, punteggiatura Lessico sintassi e Voto finale N.B.: Sono previste anche valutazioni espresse in decimi, inferiori all’unità e intermedie. attribuito Tabella di Valutazione Punteggio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10 7,5 8,5 9,5 Voto TIPOLOGIA B -Conoscenze Contenuti e capacità pertinenti, complete e contenuti 3 criticamente argomentati -Conoscenze e argomentazioni generali argomentative approfondite, attribuito pertinenti e globalmente 2 -Conoscenze incomplete e argomentazioni poco chiare/ conoscenze 1 sufficienti accettabili, ma argomentazioni non presenti Documentazione Consegna testuale e tipologia -Utilizzo appropriato, personale ed originale 3 -Utilizzo coerente e logico, appropriato 2 -Utilizzo carente e/o disorganico e/o non analitico 1 - Rispetto delle consegne e conoscenza completa della 3 modalità di scrittura -Rispetto delle consegne, ma conoscenza approssimativa della 2 modalità di scrittura/rispetto parziale delle consegne, ma conoscenza adeguata della modalità di scrittura -Non rispetto delle consegne e carente conoscenza della modalità di scrittura Punteggio 1 Padronanza della lingua Ortografia,morfologia, sintassi e punteggiatura Lessico -Buone 3 -Globalmente corrette e appropriate 2 -Insufficiente per frequenti errori 1 - Ricco,vario e appropriato 3 - Sostanzialmente corretto ed appropriato 2 -Ristretto e/o con improprietà diffuse 1 Voto finale N.B.: Sono previste anche valutazioni espresse in decimi, inferiori all’unità e intermedie. Tabella di Valutazione Punteggio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10 7,5 8,5 9,5 Voto TIPOLOGIA C/D Punteggio -Articolazione organica, coerente, ampiamente strutturata 3 -Articolazione abbastanza corretta e completa 2 -Articolazione generica, imprecisa e/o incompleta e disorganica 1 Conoscenza dell’argomento - Conoscenze pertinenti, complete, approfondite 3 e riferimenti al contesto - Conoscenze complete, corrette, ma non adeguatamente 2 specifico approfondite 1 Elaborazione - Conoscenze generiche e incomplete e/o scarse e confuse attribuito -Comprensione completa, approfondimenti e spunti critici Capacità logico- critiche 3 articolati e originali 2 -Comprensione corretta e sufficienti capacità argomentative; discorso 1 coerente -Comprensione incompleta e capacità specifiche insufficienti Padronanza della lingua Ortografia,morfologia, sintassi e punteggiatura Lessico -Buone 3 -Globalmente corrette e appropriate 2 -Insufficiente per frequenti errori 1 - Ricco,vario e appropriato 3 - Sostanzialmente corretto ed appropriato 2 -Ristretto e/o con improprietà diffuse 1 Voto finale N.B.: Sono previste anche valutazioni espresse in decimi, inferiori all’unità e intermedie Tabella di Valutazione Punteggio Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10 7,5 8,5 9,5 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “G.B.VACCARINI“ CATANIA RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE A.S. 2013/2014 Classe V A/Liceo Scientifico Tecnologico La classe è composta da diciannove alunni, i quali hanno frequentato regolarmente le lezioni e tenuto una condotta sempre lineare e disciplinata, prestando continuamente la massima attenzione e rispetto nei riguardi dell’insegnante e della materia. L’interesse e la partecipazione sono stati più che soddisfacenti: infatti il profitto ha tenuto conto non solo delle scelte religiose, bensì dell’impegno dimostrato nell’esaminare i temi proposti. Partendo dal presupposto che l’apprendimento risulta efficace e duraturo se riesce a coinvolgere l’interesse e l’emotività degli studenti, l’insegnante ha optato per la didattica della “correlazione”, supportata dal metodo induttivo: gli allievi, stimolati allo studio a partire dalle proprie esperienze esistenziali, sono tornati ad esse con una maggiore capacità di valutazione, acquisita tramite uno studio lucido e consapevole dei contenuti. Il Programma è stato svolto nella sua interezza e secondo i criteri di continuità con l’insegnamento dell’anno precedente, in modo da stabilire negli obiettivi, nei contenuti e nei criteri metodologici una progressione che corrisponde ai processi di maturazione degli alunni. Gli obiettivi prefissati sono stati pienamente raggiunti. Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni e in vista del loro inserimento nel mondo professionale e civile, l’insegnante ha offerto contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui essi vivono. Si è venuti incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita, contribuendo così alla formazione della coscienza morale, offrendo elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte ai problemi religiosi e della vita. L’insegnante ha promosso soprattutto il pieno sviluppo della personalità degli alunni contribuendo ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche. Gli alunni sono passati gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi e dei valori del Cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale: saranno così capaci di riconoscere meglio il ruolo del Cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea. Si è tenuto conto, inoltre, degli approcci diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline di insegnamento, quali, in particolare, Italiano, Storia e Filosofia. L’INSEGNANTE (Giuseppe Zingali) ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “G.B.VACCARINI“ CATANIA PROGRAMMA DI RELIGIONE Libro di Testo: G. Marinoni-C. Cassinotti , LA DOMANDA DELL’UOMO, Vol. Unico, Marietti Scuola A.S. 2013/2014 Classe V A/Liceo Scientifico Tecnologico - Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per la esistenza personale e la convivenza sociale. - Aborto ed Eutanasia - La donazione degli organi - La morte inflitta - La terapia genetica. - La morale cristiana come proposta di soluzione sulla linea dell’autentica crescita dell’uomo e della sua integrale <<salvezza>>. - II cristiano: una vita per l’impegno. - Gli ostacoli alla libertà dell’uomo. - Pace, giustizia e verità. - Lavoro e progresso. - La dignità della persona. - Il rispetto per la vita umana. - La bioetica. - Persona e relazione. - Un progetto per la vita: il futuro dell’uomo e della storia verso i <<cieli nuovi e la terra nuova>>. GLI ALUNNI L’INSEGNANTE (Giuseppe Zingali) Istituto di Istruzione Superiore “G.B. Vaccarini” - Catania Classe V Sez. A - Liceo Scientifico Tecnologico A.S.: 2013-2014 Relazione Finale di BIOLOGIA Docente: prof. Giovanni Spataro Libro di testo: Campbell, Reece, Taylor, Simon, Dickens – “Il nuovo Immagini della Biologia” Vol.: C+D; 1a ediz. – Linx Ed. Il programma di Biologia del triennio conclusivo ha avuto come obiettivo fondamentale quello di trasmettere alle/agli allieve/i le necessarie di conoscenze, competenze e capacità specifiche per affrontare, ciascuna/o in funzione delle proprie abilità ed aspirazioni, l’esame per il conseguimento del diploma finale e affrontare ed ampliare quanto acquisito negli eventuali studi futuri. Obiettivi intermedi in termini di competenza sono stati: - sviluppare la capacità di osservare e comparare correttamente e criticamente i fenomeni biologici e quelli relativi alle attività pratiche di laboratorio di Scienze; - utilizzare una corretta terminologia scientifica; - comprendere e riferire, anche autonomamente, i contenuti fondamentali del testo; - sviluppare su basi razionali una corretta cultura della salute psico-fisica, finalizzata al raggiungimento e al mantenimento di un corretto stile di vita basato anche su adeguate abitudini alimentari, motorie e psichiche. Il raggiungimento di tali finalità è stato messo in stretta relazione alla conoscenza particolareggiata del metodo di indagine scientifico (o metodo sperimentale) e alle conoscenze trasversali acquisite in discipline affini, con particolare riferimento per l’educazione fisica, la matematica e la fisica. Metodologie e strategie didattiche utilizzate nel triennio I metodi di insegnamento si sono principalmente basati sulla somministrazione delle tradizionali lezioni frontali in classe, frequentemente integrate da lezioni partecipate, queste ultime con l’obiettivo di chiarire e approfondire gli argomenti già presentati in sede di lezione frontale. Agli allievi che hanno mostrato difficoltà nella comprensione di alcuni degli argomenti curriculari sono stati impartiti chiarimenti individualizzati, grazie anche al contributo degli allievi maggiormente motivati nello studio della disciplina in oggetto. In relazione alle finalità del progetto sportivo, nel triennio conclusivo è stata svolta un’attività di LABORATORIO DI SCIENZE, sviluppando conoscenze, capacità e competenze nell’ambito delle seguenti discipline: Cardiologia e Fisiologia; Sana Alimentazione; Studio dei meccanismi energetici (aerobici ed anaerobici). Mezzi e strumenti didattici utilizzati nel triennio - Libro di testo - Supporti audiovisivi - Lezioni frontali e partecipate - Esercitazioni pratiche individuali e di gruppo - Sussidi didattici del laboratorio di Scienze - Sussidi didattici e di ricerca scientifica sperimentale di Laboratorio di Scienze. Argomenti svolti nel V anno (in sintesi) IL CORPO UMANO - Il sistema nervoso Gli organi di senso L’ECOLOGIA - La biosfera; i biomi acquatici; i biomi terrestri LE COMUNITA’ E GLI ECOSISTEMI: - La struttura delle comunità; la struttura e le dinamiche degli ecosistemi; l’alterazione degli ecosistemi GLI ADATTAMENTI COMPORTAMENTALI - Lo studio scientifico del comportamento; le forme di apprendimento; i comportamenti alimentari e riproduttivi; il comportamento sociale e la sociobiologia. Verifiche e criteri di valutazione Le verifiche sono state effettuate attraverso le tradizionali interrogazioni individuali, gli interventi approfonditi dal posto e alla lavagna, gli interventi occasionali dal posto, le prove strutturate con la modalità della trattazione a risposta aperta e multipla, le attività pratiche di laboratorio di scienze. Le prove strutturate sono state finalizzate al consolidamento del bagaglio di conoscenze, capacità ed abilità utili per affrontare la terza prova scritta degli esami finali di Stato e la successiva prova orale. La valutazione è scaturita dalle relative votazioni in base ai criteri resi noti agli allievi nel corso delle prime lezioni dell’A.S. Elementi della valutazione I principali elementi considerati per la valutazione del lavoro svolto dai discenti sono stati: - le votazioni riportate nelle verifiche orali e scritte; - la partecipazione attiva e ordinata al dialogo educativo svolto in classe; - l’impegno e la continuità di studio delle lezioni spiegate ed assegnate per casa; - le attività pratiche di laboratorio di scienze; - il grado di assiduità nella frequenza alle lezioni scolastiche; - le conoscenze e le capacità acquisite dalla combinazione tra il grado di attenzione alle lezioni impartite in classe e lo studio svolto a casa sul libro di testo e su altre fonti; - la capacità di elaborare, interpretare ed eventualmente approfondire anche autonomamente le conoscenze acquisite, individuando gli opportuni collegamenti disciplinari ed interdisciplinari; - l’uso e il grado di padronanza dell’appropriato linguaggio tecnico, specifico della disciplina. La classe V A del Liceo Scientifico Tecnologico ha, nel complesso, partecipato con interesse continuo alle attività disciplinari anche se nell’ultimo periodo dell’anno scolastico le distrazioni sono state tali da ridurre a volte notevolmente la partecipazione manifestata nella prima parte dell’anno, rallentandone il ritmo (preparazione ai test di ammissione all’Università mese di aprile): la maggioranza degli alunni hanno infatti frequentato più o meno regolarmente le lezioni, mentre un piccolissimo numero di allievi ha maturato un significativo numero di assenze, che non ha concesso loro di andare oltre il raggiungimento dei requisiti minimi di conoscenza della materia. Nonostante ciò, tutte le unità didattiche proposte in fase di programmazione sono state regolarmente affrontante. Questa scelta didattica in itinere si è resa indispensabile per consentire lo svolgimento del ripasso in classe degli argomenti svolti e delle verifiche finali per la determinazione del voto di ammissione. Gli allievi, secondo le proprie capacità di studio, l’attitudine all’osservazione dei fenomeni biologici e le motivazioni culturali, si sono gradualmente inseriti nel dialogo educativo-didattico della materia, conseguendo livelli di profitto proporzionali al proprio impegno, alla frequenza delle lezioni curriculari e alle proprie capacità. Catania, 08 maggio 2014 Prof. Giovanni Spataro Istituto di Istruzione Superiore “G.B. Vaccarini” - Catania Classe V Sez. A - Liceo Scientifico Tecnologico A.S. : 2013-2014 Relazione Finale di SCIENZE DELLA TERRA Docente: prof. Spataro Giovanni Libro di testo: Lupia, Palmieri, Parotto – “Il globo terrestre e la sua evoluzione” 6a ed.– Zanichelli. Il programma di Scienze della Terra del biennio conclusivo ha avuto come obiettivo fondamentale quello di trasmettere alle/agli allieve/i il necessario bagaglio di conoscenze, competenze e capacità specifiche per affrontare, ciascuna/o in funzione delle proprie abilità ed aspirazioni, l’esame per il conseguimento del diploma finale. Obiettivi intermedi in termini di competenza sono stati: - sviluppare la capacità di osservare e comparare correttamente e criticamente i fenomeni geologici e astronomici; - utilizzare una corretta terminologia scientifica; - comprendere e riferire, anche autonomamente, i contenuti fondamentali del testo; - comprendere le relazioni intercorrenti tra il pianeta Terra e gli altri corpi dell’Universo e, nello specifico, del Sistema Solare; - apprendere i principali fenomeni di dinamica endogena e la loro influenza sui processi di evoluzione del pianeta Terra, la composizione e della struttura dell’interno terrestre con relativi metodi di indagine; - conoscere alcuni tra i principali fenomeni di dinamica esogena e la loro influenza sui processi di modellamento della superficie terrestre, anche in chiave di salvaguardia ambientale. Il raggiungimento di tali finalità è stato messo in stretta relazione alla conoscenza particolareggiata del metodo di indagine scientifico (o metodo sperimentale). Metodologie e strategie didattiche utilizzate I metodi di insegnamento si sono principalmente basati sulla somministrazione delle tradizionali lezioni frontali in classe, frequentemente integrate da lezioni partecipate, queste ultime con l’obiettivo di chiarire e approfondire gli argomenti già presentati in sede di lezione frontale. Agli allievi che hanno mostrato difficoltà nella comprensione di alcuni degli argomenti curriculari sono stati impartiti chiarimenti individualizzati, grazie anche al contributo degli allievi maggiormente motivati nello studio della disciplina in oggetto. Mezzi e strumenti didattici utilizzati - Libro di testo - Supporti audiovisivi - Lezioni frontali e partecipate - Esercitazioni pratiche individuali e di gruppo - Sussidi del laboratorio di scienze (modelli geologici e geomorfologici) Argomenti svolti nel V° anno - Astronomia: Stelle e galassie; Sole e Sistema Solare; Leggi di Keplero e della Gravitazione Universale; Teorie sull’origine e l’evoluzione dell’Universo - La Terra nello spazio: moti e caratteristiche generali - I fenomeni sismici - I fenomeni vulcanici - La tettonica delle placche - La stratigrafia e le deformazioni tettoniche delle formazioni rocciose (nozioni fondamentali) Verifiche e criteri di valutazione del biennio conclusivo Le verifiche sono state effettuate attraverso le tradizionali interrogazioni individuali, gli interventi approfonditi dal posto e alla lavagna, gli interventi occasionali dal posto, le prove strutturate con la modalità della trattazione sintetica (20 righe). Queste ultime sono state finalizzate al consolidamento del bagaglio di conoscenze, capacità ed abilità utili per affrontare la terza prova scritta degli esami finali di Stato e la successiva prova orale. La valutazione è scaturita dalle relative votazioni in base ai criteri resi noti agli allievi nel corso delle prime lezioni dell’A.S. Elementi della valutazione I principali elementi considerati per la valutazione del lavoro svolto dai discenti sono stati: - le votazioni riportate nelle verifiche orali e scritte; - la partecipazione attiva e ordinata al dialogo educativo svolto in classe; - l’impegno e la continuità di studio delle lezioni spiegate ed assegnate per casa; - il grado di assiduità nella frequenza alle lezioni scolastiche; - le conoscenze e le capacità acquisite dalla combinazione tra il grado di attenzione alle lezioni impartite in classe e lo studio svolto a casa sul libro di testo e su altre fonti; - la capacità di elaborare, interpretare ed eventualmente approfondire anche autonomamente le conoscenze acquisite, individuando gli opportuni collegamenti disciplinari ed interdisciplinari; - l’uso e il grado di padronanza dell’appropriato linguaggio tecnico specifico della disciplina. La classe V A del Liceo Scientifico Tecnologico ha, nel complesso, partecipato con interesse continuo alle attività disciplinari: la maggioranza degli alunni ha frequentato regolarmente le lezioni, mentre un sensibile numero di allievi ha maturato un significativo numero di assenze, che non ha concesso loro di andare oltre il raggiungimento dei requisiti minimi di conoscenza della materia. Nonostante ciò, tutte le unità didattiche proposte in fase di programmazione sono state regolarmente affrontante, ad eccezione dello studio delle rocce e della stratigrafia e delle deformazioni tettoniche delle formazioni rocciose. Tuttavia, per questi ultimi temi (stratigrafia e tettonica) sono state impartite le nozioni riassuntive fondamentali. Questa scelta didattica in itinere si è resa indispensabile per consentire lo svolgimento del ripasso in classe degli argomenti svolti e delle verifiche finali per la determinazione del voto di ammissione. Gli allievi, secondo le proprie capacità di studio, l’attitudine all’osservazione dei fenomeni astronomici e geologici e le motivazioni culturali, si sono gradualmente inseriti nel dialogo educativo-didattico della materia, conseguendo livelli di profitto proporzionali al proprio impegno, alla frequenza delle lezioni curriculari e alle proprie capacità. Catania, 08 maggio 2014 Prof. Giovanni Spataro ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G.B. VACCARINI” Via Orchidea, 9 – 95123 CATANIA Scienze della Terra Docente: Prof. Giovanni Spataro Classe: 5^ A Liceo Scientifico Tecnologico Anno Scolastico 2013-2014 Testo adottato: Lupia Palmieri, Parotto – “IL globo terrestre e la sua evoluzione” – sesta edizione Zanichelli Programma svolto U.D. 2: L’ambiente celeste Astronomia e planetologia; le stelle; costellazioni e sfera celeste; zenit, nadir ed equatore celeste; punti cardinali, azimut e altezza di una stella; distanze astronomiche: unità astronomica, anno-luce, parsec; stelle a confronto: magnitudine apparente e assoluta; variabili pulsanti o intrinseche; stelle doppie e sistemi di stelle (binarie visibili, variabili a eclissi, sistemi multipli); colori, temperature e spettri stellari; esami spettroscopici; classi spettrali; stelle in fuga e in avvicinamento; materia interstellare e nebulose (oscure, a riflessione, ad emissione); concetto di equilibrio meccanico delle stelle (espansione termica e contrazione gravitazionale); il diagramma H-R; evoluzione stellare; sequenza principale; protostella e fase di stabilità; nane e giganti; nebulose planetarie; supernovae, stelle di neutroni e “black holes”; galassie e struttura dell’Universo; Via Lattea e Gruppo Locale; radiogalassie e quasars; teorie sull’origine dell’Universo; il sistema solare; Sole, generalità sui pianeti, satelliti, asteroidi, meteore, meteoriti, comete; il Sole e la sua struttura (nucleo, zona radiativa, zona convettiva, fotosfera, granuli, macchie solari, cromosfera, spicole, corona, vento solare); l’attività solare: radiazione stazionaria, protuberanze e brillamenti (o flares); la legge di Newton e le leggi di Keplero; pianeti di tipo terrestre e pianeti di tipo gioviano: principali caratteristiche; asteroidi, meteoroidi (meteore e meteoriti e relativa classificazione) e comete. U.D.3: Il pianeta Terra Generalità; forma e dimensioni della Terra; ellissoide di rotazione (a tre assi) e geoide; schiacciamento polare; coordinate geografiche e coordinate celesti; emisferi, paralleli e meridiani, equatore, reticolato geografico; coordinate geografiche (latitudine, longitudine); i movimenti della Terra; moto di rotazione e di rivoluzione con relative prove e conseguenze (apparente spostamento diurno dei corpi celesti, analogia con altri pianeti; esperienze di Guglielmini e di Foucault; variazione dell’accelerazione di gravità con la latitudine; legge di Ferrel e forza di Coriolis; alternarsi del dì e della notte; circolo di illuminazione; periodicità annua di alcuni gruppi di “stelle cadenti”; aberrazione delle luce proveniente dagli astri; diversa durata del dì e della notte); equinozi, solstizi e stagioni astronomiche; cenni sui moti millenari della Terra. U.D.7: NOZIONI GENERALI SU: La giacitura e le deformazioni delle rocce: Stratigrafia e Tettonica a confronto; formazione geologica; strati e facies; facies continentali, di transizione e marine. I principi fondamentali della Stratigrafia e il concetto di cronologia relativa: principio di orizzontalità originaria, principio di sovrapposizione stratigrafica, principio di intersezione; regressioni, ingressioni e trasgressioni marine; discordanza semplice e discordanza angolare; lacuna di sedimentazione. Faglie (dirette, inverse), fosse tettoniche e pilastri; pieghe e sovrascorrimenti; falde o coltri di ricoprimento; serie stratigrafica e ciclo geologico (formazione di rocce, deformazione tettonica, erosione). U.D.8: I fenomeni vulcanici Vulcanismo ed attività vulcanica sulla Terra (definizioni e generalità); magmi: caratteristiche fisiche e chimiche; edifici vulcanici e struttura interna di un vulcano; vulcani a scudo e vulcani-strato; eruzioni effusive, esplosive e relativi prodotti; tipi di eruzioni vulcaniche e loro principali caratteristiche: hawaiiane, islandesi, stromboliane, vulcaniane, vesuviane, pliniane, pelèeane; laghi e fontane di lava; espandimenti lavici o plateaux basaltici; nubi ardenti discendenti; materiali aeriformi e materiali solidi; (lave e piroclastiti); colate di fango o lahars; manifestazioni tardive e di vulcanismo secondario: acque termo-minerali, geysers, fumarole, mofete; vulcanismo effusivo ed esplosivo; dorsali oceaniche; lave a cuscini; punti caldi; nubi ardenti ricadenti; flussi ed accumuli piroclastici; nubi ardenti traboccanti; ignimbriti; vulcanismo idromagmatico; base-surges; distribuzione geografica dei vulcani. U.D.9: I fenomeni sismici Sismologia e terremoti (definizioni e generalità); natura e origine dei terremoti; zone sismiche ed asismiche; ipocentro, epicentro, faglie; faglia di San Andreas; comportamento delle rocce alla deformazione: deformazione elastica, plastica e rigida o fragile; deformazione temporanea e permanente; limite di elasticità e carico di rottura; teoria del rimbalzo elastico; sequenze e sciami sismici; scosse “premonitrici” (o foreshocks), scossa principale (o main-shock) e repliche (o after-shocks); propagazione e registrazione delle onde sismiche; classificazione delle onde sismiche e loro principali caratteristiche; onde di volume (longitudinali e trasversali) e superficiali; sismografi e sismogrammi; localizzazione e profondità ipocentrale; intensità e magnitudo: scala Mercalli e scala Richter; isosisme; criteri per la determinazione e il calcolo dell’intensità e della magnitudo; magnitudo ed intensità a confronto; effetti del terremoto e fattori che agiscono sugli effetti (tipo di costruzioni, natura geologica del terreno, profondità focale); maremoti o tsunami; terremoti ed interno della Terra (nucleo, mantello, crosta, litosfera, astenosfera); superfici di discontinuità; distribuzione geografica dei terremoti; difesa dai terremoti (previsione statistica e deterministica; fenomeni precursori; cataloghi sismici; prevenzione). U.D.10: Un modello globale: la Tettonica delle placche Struttura interna della Terra: crosta e litosfera; astenosfera e mantello solido; nucleo (interno ed esterno); distribuzione di terremoti e vulcani sulla superficie terrestre nel contesto geodinamico; origine del flusso di calore misurato sulla superficie terrestre; dorsali oceaniche e faglie trasformi; rift continentali; litosfera oceanica e continentale; isostasia; moti convettivi dell’astenosfera; placche o zolle litosferiche; tettonica delle placche; margini delle placche e movimenti relativi (divergenti o costruttivi; convergenti o distruttivi; trascorrenti o conservativi); dorsali oceaniche ed espansione dei fondali oceanici; subduzione, fosse abissali e piano di Benioff; convergenza di placche (continentali e oceaniche); archi insulari, orogenesi; Pangea, Pantalassa e loro evoluzione; deriva dei continenti e prove della deriva; celle convettive e movimenti orizzontali litosferici. Catania, 08 maggio 2014 Prof. Giovanni Spataro ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G.B. VACCARINI” Via Orchidea, 9 – 95123 CATANIA BIOLOGIA Docente: Prof. Giovanni Spataro Classe: 5^ A Liceo Scientifico Tecnologico Anno Scolastico 2013-2014 Testo adottato: Campbell, Reece, Taylor, Simon, Dickey – “Il nuovo Immagini della Biologia” vol. C-D prima edizione – Linx Edizioni Programma svolto U.D. 23: Il Sistema nervoso 1 – Il sistema nervoso riceve ed interpreta gli impulsi sensoriali e trasmette i comandi appropriati. 2 – I neuroni sono le unità funzionali del sistema nervoso. 3 – Un neurone che non trasmette mantiene il potenziale di riposo attraverso la propria membrana. 4 – L’impulso nervoso è generato da una variazione del potenziale di membrana. 5 – Il potenziale d’azione si rigenera propagandosi lungo il neurone. 6 – I neuroni comunicano attraverso le sinapsi (elettriche e chimiche). 7 – Le sinapsi chimiche rendono possibile l’elaborazione di informazioni complesse. 8 – Molte piccole molecole svolgono la funzione di neurotrasmettitori. 9 – Numerosi farmaci e altre sostanze agiscono a livello delle sinapsi chimiche. 10 – Il sistema nervoso dei vertebrati rappresenta un alto livello di centralizzazione e di cefalizzazione. 11 – Il sistema nervoso periferico contiene sottoinsiemi con funzioni diverse. 12 - Il sistema nervoso periferico e i suoi sottoinsiemi. 13 – Gli effetti contrapposti dei neuroni dei sistemi simpatico e parasimpatico regolano l’ambiente interno. 14 – L’encefalo si sviluppa a partire da tre dilatazioni anteriori del tubo neurale. 15 – La struttura di un supercomputer vivente: l’encefalo umano. 16 – La corteccia cerebrale è un mosaico di regioni specializzate che interagiscono. 18 La risonanza magnetica. 19 – Diverse parti del cervello regolano il sonno e la veglia. 20 – Il sistema limbico è coinvolto nelle emozioni, nella memoria e nell’apprendimento. 21 – Alterazioni delle funzioni fisiologiche nell’encefalo possono causare disturbi neurologici. U.D. 24: Gli organi di senso 1 – Nell’encefalo gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e poi percezioni. 2 – I recettori sensoriali convertono l’energia degli stimoli in potenziali d’azione. 3 – Recettori sensoriali specializzati distinguono cinque categorie di stimoli. 4 – Nell’orecchio le onde sonore vengono amplificate e trasformate in impulsi nervosi. 5 – Nell’orecchio interno hanno sede i nostri organi dell’equilibrio. 6 – La causa dei disturbi provocati dal movimento è un conflitto di segnali tra l’orecchio interno e il senso della vista. 7 – Tra gli invertebrati si sono evoluti molti tipi di occhi. 8 – I vertebrati hanno occhi a lente singola. 8 - Per la messa a fuoco delle immagini le lenti oculari cambiano posizione o forma. 9 – Le lenti artificiali o la chirurgia possono correggere alcuni difetti della messa a fuoco. 10 – I fotorecettori dell’occhio umano sono i coni e i bastoncelli. 11 – I recettori del gusto e degli odori captano la presenza di sostanze nelle soluzioni o nell’aria. 12 – Il nostro organo del gusto può cambiare con l’età. U.D. 26: La biosfera 1 – L’ecologia è la scienza che studia le interazioni tra gli organismi e i rapporti tra questi e il proprio ambiente. 2 – La biosfera è l’insieme di tutti gli habitat naturali presenti sulla Terra e studia i problemi ambientali per trovare soluzioni. 3 – La vita nella biosfera è influenzata da fattori chimici e fisici. 4 – La selezione naturale ha adattato gli organismi ai fattori biotici e abiotici del loro ambiente (cenni). 5 – Il clima locale influenza la distribuzione delle comunità biologiche. 6 – I mari e gli oceani occupano la maggior parte della superficie terrestre e sono tra i biomi più diversificati. 7 – I biomi di acqua dolce comprendono i laghi, gli stagni tutti i corsi d’acqua e le paludi. 8 – I principali ecosistemi terrestri sono raggruppati in otto biomi. 9 – Le foreste tropicali si trovano nella fascia intertropicale (cenni). 10 – Le savane sono praterie aride con alberi sparsi (cenni). 11 – I deserti sono caratterizzati da un clima estremamente arido (cenni). 12 – La macchia mediterranea è dominata da arbusti spinosi adatti alla siccità (cenni). 13 – Le praterie comprendono le distese nordamericane, le pampas sudamericane e le steppe asiatiche (cenni). 14 – Le foreste temperate sono dominate dalle latifoglie (cenni). 15 – Le foreste di conifere sono dominate da poche specie di alberi sempreverdi (cenni). 16 – La tundra è caratterizzata da inverni lunghi e molto rigidi (cenni). 17. – I biomi acquatici e terrestri sono collegati tra loro dal ciclo globale dell’acqua. U.D. 27: Gli adattamenti comportamentali 1 – L’etologia è lo studio del comportamento degli animali nel loro ambiente naturale. 2 – Il comportamento innato spesso si manifesta attraverso uno schema fisso d’azione. 3 – Il comportamento è il risultato di fattori genetici ed ambientali. 4 – L’apprendimento si esprime in diverse forme, dai comportamenti più semplici alla risoluzione di problemi complessi. 5 – L’imprinting è un tipo di apprendimento influenzato sia dal comportamento innato sia dall’esperienza. 7 – I movimenti degli animali variano da semplici risposte a determinati stimoli fino all’apprendimento spaziale. 8 – Le migrazioni degli animali possono dipendere da mappe cognitive interne. 9 – Gli animali possono imparare ad associare uno stimolo o un comportamento a una determinata risposta. 10 – L’apprendimento sociale è determinato dall’osservazione e dall’imitazione di altri individui. 11. La risoluzione dei problemi è un comportamento che dipende dalla cognizione. 12 – Gli etologi studiano i comportamenti alimentari in termini di analisi costi / benefici. 13 – La comunicazione è una componente essenziale delle interazioni tra gli animali. 14 – I comportamenti riproduttivi spesso implicano elaborati rituali di corteggiamento. 15 – I sistemi nunziali delle diverse specie ne garantiscono il successo riproduttivo. 16 – Gli inquinanti chimici possono provocare anomalie comportamentali. 17 – La sociobiologia dimensiona il comportamento sociale in un contesto evolutivo. 18 – La territorialità tende a suddividere spazi e risorse. 19 – Il comportamento agonistico spesso risolve i conflitti tra individui in competizione attraverso combattimenti ritualizzati. 20 – Il comportamento agonistico tende a mantenere precise gerarchie di dominanza. 21 – Il comportamento altruistico è legato al concetto di fitness evolutiva. I docenti del consiglio di classe Amore Luca Balsamo Salvatore Barbagallo Alfina Cantone Maria Ausilia Chiofalo Caterina Cusimano M.Carmen Di Pasquale Carlo Grasso Giuseppina Spataro Giovanni Zingali Giuseppe Catania 15 Maggio 2014 Il Coordinatore del Consiglio di Classe (f.to) Maria Ausilia Cantone Visto: La Preside (f.to) Fortunata Daniela Vetri
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