SABATO 27 SETTEMBRE 2014

CITTÀ DI VITTORIA
UFFICIO STAMPA
RASSEGNA STAMPA
SABATO 27 SETTEMBRE 2014
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LA SICILIA
SABATO 27 SE T TEMBRE 2014
RAGUSA .35
Vittoria
LA VARIANTE
CHE DIVIDE
in breve
LA RICORRENZA
Una cerimonia in ricordo di Salvo D’Acquisto
Il Tar di Catania dice no
alla richiesta avanzata
dall’Amministrazione
e da alcuni consiglieri
del Pd. L’opposizione
polemizza e passa
al contrattacco
Non si placano
le polemiche in
seno a palazzo
Iacono per la
vicenda
riguardante la
variante del Prg
«Prg, sospensiva respinta»
n. d. a.) I carabinieri, con l’Anc, hanno ricordato il
71° Anniversario della
morte del vice brigadiere
Salvo D’Acquisto. La
giornata è iniziata con la
messa nella Basilica,
officiata da padre Vittorio
Pirillo, cui hanno
partecipato i Carabinieri
della Compagnia e i
componenti delle sezioni
dell’Anc della giurisdizione, le autorità, le forze
di polizia della città e alcune scolaresche (nella
foto). La cerimonia, semplice nella forma ma
profonda per i valori morali, ha voluto ricordare
il sacrificio di D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor
Militare, fucilato il 23 settembre 1943 a Torre di
Palidoro, Roma, a seguito di una rappresaglia
nazista.
LA STRUTTURA
Aiello: «Hanno impugnato la delibera aprendo un contenzioso con il Comune»
GIOVANNA CASCONE
Il Tar di Catania ha respinto la richiesta
avanzata dall’amministrazione comunale e da alcuni consiglieri del Pd, di sospensione della delibera approvata a
larghissima maggioranza dal Consiglio
comunale (17 su 30), con cui il civico
consesso aveva respinto l’assalto affaristico al territorio vittoriese.
A darne pubblica notizia il consigliere comunale Francesco Aiello che interviene dichiarando a toni duri quanto
accaduto e come il Tar abbia rigettato la
delibera: “Nove anni se lo sono tenuti
nel cassetto il Prg e in questo periodo
ne hanno fatto di cotte e di crude. Alla
fine hanno presentato un mostro di variante al Prg che corrisponde ai desiderata dei quattro amici che ballano e
cantano dentro il Comune: una vergogna, una indecenza, una follia amministrativa. Il Consiglio ha bocciato e ha subito proposto una alternativa credibile,
equilibrata, pulita. Ma Nicosia e accoliti, inviperiti e sconfitti, hanno ordinato
di impugnare la delibera del Consiglio
comunale che è esecutiva e rappresenta la volontà del Comune. Presto fatto i
consiglieri del Pd vittoriese impugnano
l’atto di fronte al Tar e ricevono la condivisione della giunta municipale che
aveva ispirato e organizzato l’impugnativa. In tal modo i consiglieri comunali che hanno firmato l’impugnativa al Tar si sono posti in lite col Comune e così anche la Giunta municipale:
Nicosia è un sindaco in lite col Comune
di Vittoria che lui stesso amministra”.
Aiello, sull’argomento, interviene
sottolineando che la decisione del Tar
blocca l’operazione avviata dalla mag-
gioranza che governa la città. “Ora il Tar
si è pronunciato respingendo la richiesta di sospendere l’atto del Consiglio –
asserisce -. Rimane il dato di fatto della lite aperta e del conflitto di interessi
che ne è scaturito, così come ha dichiarato il segretario generale nell’ultima
seduta del Consiglio. Devono dimettersi – chiosa -. Il sindaco, la giunta
municipale del piano nel cassetto e il
presidente del Consiglio che sottoscrive liti contro il Comune e contro il Consiglio comunale.
Si devono dimettere anche per la
vergogna di avere
portato in giudizio il Comune di
Vittoria che essi
dicono di rappresentare e di amministrare. Ora
bisogna che gli uffici facciano il loro
lavoro, senza alibi
o ammiccamenti
illegali. Gli affari
privati sopiscano.
L’interesse pubblico dovrà prevalere”.
Dopo avere registrato il via libera del Tar che ha
rigettato il ricorso presentanto da alcuni consiglieri comunali del Pd e che sostengono il sindaco Nicosia, la palla
passa agli uffici che devono fare il loro
lavoro per mettere la parola fine alla
questione e procedere con gli step successivi. La questione certamente avrà
delle conseguenze in seno al Consiglio
comunale.
LE NUOVE ALLEANZE
Prove tecniche di marketing
tra fiera Emaia e Camcom
DANIELA CITINO
Il presidente della
fiera Emaia
Giovanni Denaro
In uno scenario economico e sociale in
costante e continua trasformazione,
nuove e sempre più difficili sfide promozionali e di marketing attendono i territori e le sue imprese. Ed Emaia e
Camcom hanno
deciso di “esserci”
e dichiarando di
essere pronti a un
cammino comune, hanno cominciato a parlarsi
nella prospettiva
di stringere significative alleanze.
“L’apertura di
una nuova fase di
dialogo tra la Fiera
Emaia e un ente
decisivo per le imprese come la Camera di commercio. Anche perché l’Emaia, come ripeto
da tempo, essendo l’unica fiera in attività rimasta in Sicilia, è un’eccellenza
iblea che va sostenuta con determinazione” spiega il presidente della Fiera
Emaia Giovanni Denaro sottolineando
“l’intenzione di riprendere il discorso
relativo a un protocollo d’intesa che abbia come obiettivo la trasformazione
dell’assetto societario della Fiera Emaia.
La Camera di commercio deve stare dentro l’ente fieristico, divenendone parte
attiva”. Da parte sua, il presidente della
Camera di commercio Giannone ha accolto positivamente questa nuova fase di
confronto con l’Emaia. “Io credo nelle sinergie - ribatte Giannone - Penso che si
debba fare sistema. Credo che la Camera di commercio e l’Emaia possano rappresentare un vero centro di sviluppo
del territorio. Sono convinto che la Fiera
Emaia, con il contributo della Camera di
commercio, possa riuscire a trasformare positivamente la propria natura societaria”. A testimoniare l’importanza dell’incontro, la presenza anche del direttore Emaia, Paolo Sbezzo e di Enzo Simola e Franco Modica, consiglieri del Cda
dell’Emaia.
Ma a volere confermare i buoni intenti sottesi all’incontro hanno voluto esserci anche Salvatore Guastella, componente della giunta provinciale della
Confcommercio di Ragusa; Massimo
Giudice, direttore provinciale della Confesercenti di Ragusa; Francesco Tolaro,
ex presidente provinciale della Cia di
Ragusa; Gianfranco Cunsolo, presidente
provinciale della Coldiretti di Ragusa.
Denaro ha, ovviamente, manifestato il
proprio compiacimento per l’elezione
di Giuseppe Giannone alla presidenza
della Camera di commercio di Ragusa.
In consegna la caserma dei vigili del fuoco
n. d. a.) Era prevista per il 20
settembre scorso la consegna
iniziale, ai vigili del fuoco della
nuova caserma (nella foto); entro
il prossimo 15 ottobre, poi, sarà
effettuata la consegna effettiva.
Allo stato attuale, rassicura
l’assessore Angelo Dezio,
entrambi i termini saranno
rispettati. In questi giorni, si sta procedendo agli
ultimi collaudi strutturali e degli impianti,
all’allaccio dell’energia elettrica e delle linee
telefoniche.
IL LIBRO
La congregazione e Vittoria: 370 anni insieme
d. c.) La Congregazione e la sua città: 370 anni
vissuti insieme. Ecco perché il volume che
racchiude la sua storia. “La Congregazione del Ss
Crocifisso di Vittoria dal 600 al terzo millennio”
sarà pubblicamente presentato domani alle
19,15 nella Chiesa delle
Grazie. “L’ opera libraia è
frutto della certosina
ricerca documentaristica
da parte di operosi confrati
e di storici locali”
sottolinea il presidente
della Congregazione
Vittorio Campo (al centro
nella foto).
L’OPERA
Ex Ferrotel, avviati i lavori di ristrutturazione
d. c.) L’ex Ferrotel è già un cantiere e il sindaco
Giuseppe Nicosia insieme all’assessore ai Lavori
pubblici Angelo Dezio effettueranno lunedì 29
alle 10,30 un sopralluogo nel cantiere del
costruendo Centro polifunzionale comunale. Per
l’opera il Comune ha ottenuto un finanziamento
di due milioni di euro dal ministero dell’Interno.
TACCUINO
NUMERI UTILI:
POLIZIA:
Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932997411.
VIGILI DEL FUOCO:
Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932804694 oppure 0932- 981735.
POLSTRADA:
via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920.
CARABINIERI:
via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200
oppure 0932-981370.
Scoglitti, tel: 0932-980106
GUARDIA DI FINANZA:
Viale Vol. Libertà, 16
Tel: 0932-981894
CAPITANERIA DI PORTO:
Piazza Sorelle Arduino, 22.
Tel: 0932-980976
POLIZIA MUNICIPALE:
Via S. re Incardona, s. n.
Tel: 0932-514811.
Scoglitti, Tel: 0932-514700
COMUNE DI VITTORIA: 0932984392
DELEGAZIONE SCOGLITTI: 0932980105
OSPEDALE
Centralino: 0932-981111
FARMACIE
Orari apertura: 9-12.30; 16.30-20.30.
Pomeridiano: Calì. Via Garibaldi, 30. Tel.
0932.991240;
Notturno: Cannizzo. Via Cavour, 443.
Tel. 0932.981464.
CINEMA MULTISALA GOLDEN
Telefono: 0932.981137.
IN SALA 1: “Lucy”. Orari: 20.15-22.15;
sabato e domenica: 18.15-20.1522.15;
SALA 2: “Tartarughe Ninja”. Orari: 1915; sabato e domenica: 17.30-19.15.
“Sex tape- finiti in rete”. Orari: 21.3022.30.
Lunedì e mercoledì chiuso; martedì
prezzo ridotto
Estorsione: condannati i fratelli Piscopo
La sentenza. Accusati anche di ricettazione e di avere agito in concorso, Carlo e Marco sconteranno 5 anni di reclusione
NADIA D’AMATO
Cinque anni di reclusione ciascuno per
i due fratelli vittoriesi, Carlo e Marco
Piscopo, 42 e 32 anni, entrambi pluripregiudicati e ritenuti appartenenti alla famiglia mafiosa legata a “Cosa nostra”. Per gli inquirenti sono, infatti,
strettamente imparentati con Alessandro, Giovanni e con l’altro Alessandro
Piscopo, già condannati in via definitiva per essere stati i mandanti della
strage di San Basilio del 2 gennaio 1999
che costò la vita a 5 persone.
Il Tribunale di Ragusa (Ignacolo presidente, Schininà e Infarinato a latere)
ha riconosciuto i due fratelli colpevoli
di estorsione continuata in concorso. Il
pubblico ministero Marco Rota aveva
chiesto la condanna a sei anni e 9 mesi di reclusione. I due erano stati arrestati il 4 febbraio del 2013 dagli uomini del Commissariato di polizia di Vittoria nel corso dell’operazione denominata “Apache” (dal soprannome che
contraddistingue la loro famiglia). L’accusa era di estorsione continuata in
concorso e ricettazione.
Entrambi avrebbero utilizzato la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno”. Avevano cioè, secondo l’accusa,
rubato un autocarro di proprietà di un
agricoltore per poi presentarsi all’uomo, mettendosi a disposizione per far-
glielo recuperare. In cambio avrebbero chiesto tremila euro. In un primo
momento, i due ne ottennero settecento, stabilendo che il resto sarebbe stato pagato dalla vittima a
rate. Anche dopo avere riconsegnato l’automezzo,
però, continuavano a chiedere soldi alla vittima che,
inizialmente, non aveva
denunciato il furto. Quando la Polizia l’aveva convocato, saputo del furto, l’agricoltore
aveva spiegato di non aver ancora presentato la denuncia perché non ricor-
Carlo e Marco Piscopo sono
stati arrestati nell’ambito
dell’operazione Apache
dava il numero di targa e ha quindi
denunciato il tutto in quel momento.
Qualche giorno dopo, però, si era presentato in Commissariato ed ha spiegato di aver ritrovato l’autocarro.
Questa versione non aveva convinto
gli inquirenti che hanno subito avviato degli accertamenti e, poco dopo,
erano riusciti ad individuare gli estortori. Intercettazioni telefoniche ed ambientali avevano quindi permesso di
accertare le responsabilità, anche senza la collaborazione della vittima. Il
pubblico ministero, Marco Rota, aveva
chiesto la condanna a sei anni e nove
mesi di reclusione. Carlo e Marco Piscopo, in atto, sono in libertà.
CONDANNATO CON IL RITO ABBREVIATO
Perseguitava l’ex convivente: resterà in cella per un anno
MICHELE FARINACCIO
E’ stato assolto per l’ipotesi di danneggiamento,
ma condannato per gli atti persecutori aggravati
ai danni dell’ex convivente il vittoriese di 28 anni,
arrestato dai carabinieri della compagnia di Vittoria il 14 marzo scorso. La sentenza del rito abbreviato è stata emessa dal giudice Giovanni Giampiccolo. L’imputato è stato difeso dall’avvocato
Biagio Giudice, mentre l’accusa è stata rappresentata dal sostituto procuratore Monica Monego.
Il pubblico ministero ha chiesto la condanna ad
un anno e mezzo di carcere, mentre la difesa ha richiesto l’assoluzione o la derubricazione dei fatti, ed in subordine il minimo della pena con esclu-
sione di alcune aggravanti. In seguito alla sentenza che è arrivata nella giornata di giovedì, l’uomo
dovrà scontare un anno. I carabinieri, all’epoca dei
fatti, avevano accertato diversi episodi messi in atto dall’uomo che si era presentato ripetutamente,
in stato di ebbrezza, nell’abitazione dei genitori
della donna, dove quest’ultima di era trasferita
dopo aver interrotto il rapporto di convivenza.
Più volte, secondo la ricostruzione dell’accusa,
aveva molestato direttamente, o anche mediante
telefonate ed sms, sia la donna che il nuovo compagno con frasi ingiuriose e minacciose. Tutti
episodi, questi che, secondo la ricostruzione dell’accusa, avevano ingenerato nella donna uno stato di soggezione, un disagio fisico e psichico ed un
ragionevole senso del timore per la sua incolumità e per quella del figlio di 7 anni, al punto da
scegliere di modificarne le normali abitudini di vita.
All’imputato erano stati concessi gli arresti domiciliari per l’accusa di atti persecutori aggravati dal fatto di aver commesso il fatto nei confronti di persona con la quale aveva intrattenuto rapporto di convivenza, nonché nei confronti del figlio minore. Quello del 28enne era stato il primo
caso di arresto per maltrattamenti contro familiari o conviventi che, all’epoca dei fatti, era stato effettuato dai carabinieri della Compagnia di Vittoria nell’anno 2014, dopo gli oltre 20 casi trattati e
risolti nel corso dell’anno precedente.
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SABATO 27 SE T TEMBRE 2014
LA SICILIA
RAGUSA .33
LA LOTTA
ALLA DROGA
ACATE
Sorpreso dalla Gdf
a spacciare «erba»
Operazione di controllo del
territorio della Squadra
Mobile e della sezione
Volanti a Ragusa e a Punta
Braccetto dove è stato
denunciato un giovane
presunto pusher recidivo
Parte del materiale
sequestrato a Carmelo
Chessari che per potersi
muovere senza problemi
ha fatto ricoverare la madre
in una casa di riposo
Una serra e la cocaina in casa
Manda la madre in un ospizio per coltivare liberamente marijuana e spacciare stupefacenti
A COMISO E VITTORIA
MICHELE FARINACCIO
Intensa attività antidroga da parte degli agenti della squadra Mobile di Ragusa e della sezione Volanti della Questura di Ragusa. I poliziotti della Mobile, diretti dal commissario Antonino Ciavola, hanno
arrestato un ragusano di 43 anni, Carmelo Chessari, per coltivazione di marijuana presso la propria
abitazione e denunciato a Punta Braccetto S. F.,
19enne ragusano, perché trovato in casa con l’erba
e tutto l’occorrente per confezionare, pesare, tagliare e vendere la droga. Tra i clienti diversi minori.
L’uomo era stato notato più volte sotto casa aggirarsi con fare sospetto. Movimenti che non sono passati inosservati ad una pattuglia della sezione Narcotici. E quando si è opposto alla richiesta di svuotare le tasche, è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di due dosi già confezionate di marijuana. La perquisizione è stata quindi estesa in casa
dove è stata trovata una piccola serra organizzata in
modo rudimentale ma efficace, con
4 piante già sviluppate in altezza
per quasi un metro e mezzo con
fioriture.
Nella stanza da
letto è stata rivenuta della cocaina
porzionata in dosi
e tutto il materiale
CARMELO CHESSARI
per il confezionamento. Chessari è
stato quindi condotto in Questura dove ha raccontato di vivere da solo da qualche mese in quanto voleva “campo libero” poiché la madre anziana lo
sgridava e per queste continue liti l’aveva fatta ricoverare in casa di riposo. Ulteriori accertamenti da
parte degli investigatori verranno effettuati proprio rispetto alle condizioni di salute della madre e
del suo libero convincimento a recarsi in casa di riposo. A Punta Braccetto, il 19enne denunciato, frequentatore di un istituto professionale, è trovato in
possesso di diverso materiale per il confezionamento ed alcuni grammi di marijuana, motivo per
cui è stato denunciato a piede libero. Il giovane
questa estate era già stato denunciato per possesso
di ecstasy. Dagli accertamenti sul telefono cellulare
è stato riscontrato che di sicuro delle cessioni sono
state fatte a minori d’età ed il canale privilegiato è
quello delle chat private sui social network o tramite le applicazioni di messaggistica istantanea. Nei
pressi di via Mongibello, una pattuglia della sezione Volanti ha controllato una Mini Cooper con due
giovani a bordo. Al conducente, R. G., 37enne, sono
stati trovati addosso 1,19 grammi di marijuana,
mentre nell’abitazione del passeggero, O. C. 21enne
ragusano, sono stati trovati 57 grammi della stessa
sostanza, e materiale vario notoriamente utilizzato
al confezionamento dello stupefacente.
Gestiva un bar e vendeva hashish ai ragazzi
Il pastore tedesco
Indic ha messo i
carabinieri sulle
tracce della droga
Raffica di perquisizioni,
pedinamenti e
denunce dell’Arma
NADIA D’AMATO
Giornata intensa, quella di ieri, per gli
uomini della Compagnia dei Carabinieri di Vittoria che, fin dalle prime luci dell’alba, hanno eseguito una serie di perquisizioni antidroga in tutto il territorio
della giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Vittoria, ad esito di attività
info-operativa e dei conseguenti servizi di osservazione e pedinamento.
Le perquisizioni, estese a Vittoria e
Comiso, sono state eseguite dai militari della Stazione di Comiso coadiuvati
dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi, che hanno impiegato per l’occasione
il pastore tedesco di nome “Indic”. In
particolar modo l’attività di monitoraggio dei Carabinieri si era concentrata
nei giorni scorsi su un 24enne incensurato vittoriese che, sfruttando il proprio
lavoro di barista in un locale di Vittoria,
aveva creato una rete di clienti piuttosto
fitta, specie tra i giovani della città. Al
termine di una perquisizione veicolare
e domiciliare i militari hanno rinvenuto
quasi 25 grammi di hashish e oltre 3
grammi di marijuana, già suddivisi in
dosi, nonché un bilancino e materiale
per il confezionamento. E’ scattato così
l’arresto per P. G. ma, vista l’assenza di
precedenti penali, è stato liberato su disposizione del sostituto procuratore
della Repubblica, Federica Messina. Dovrà rispondere del reato di spaccio. Nel
corso dello stesso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, sempre per il reato di spaccio, un altro incensurato trovato in possesso di 9 grammi di hashish e
di 1 grammo di marijuana, nonché di
1600 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. La droga, invece, è stata sottoposta a sequestro penale. La posizione dei due giovani è ora al
vaglio degli investigatori, che stanno
proseguendo le indagini per accertare
l’eventuale complicità di altri criminali
e la provenienza della droga. La sostanza sequestrata è già stata inviata al Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp di
Ragusa che ne stabilirà il principio attivo e il numero di dosi ricavabili.
L’attività messa in campo dai militari si inquadra nell’ambito dei servizi a
largo raggio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, finalizzati alla prevenzione e alla repressione
del fenomeno dello spaccio di droga,
specie tra i giovani. Con l’arresto di ieri,
salgono a 51 le persone responsabili dei
reati inerenti le sostanze stupefacenti
ed assicurate alla giustizia.
VITTORIA
Nasconde pistola e fucile: arrestato
GIOVANNA CASCONE
VITTORIA. Detiene in casa armi e munizioni e
finisce nelle maglie della Polizia il 30enne,
Dario Giliberto, con pregiudizi specifici e
per reati contro il patrimonio. In casa nascondeva una pistola semiautomatica Beretta mod. 935, calibro 7.65 completa di caricatore con otto cartucce e un fucile marca
Bernardelli cal. 12 con 72 cartucce dello stesso calibro.
Armi che risultavano essere state rubate il
13 settembre scorso da un’abitazione di Comiso al legittimo e legale detentore, un
48enne originario di Chiaramonte Gulfi. Da
giorni la polizia era sulle tracce del giovane.
Nel primo pomeriggio di giovedì gli agenti
sono andati a casa sua ed hanno bussato al-
la porta. Prima
silenzio, poi si è
affacciata dal
balcone del primo piano la moglie, ma la porta
è rimasta chiusa,
poi ancora si è
affacciata un’altra donna, poi lo DARIO GILIBERTO
stesso Giliberto,
ma la porta è rimasta chiusa per oltre 15 minuti senza che venissero fornite spiegazione.
Alla fine il portone si è aperto, gli agenti
sono entrati e hanno perquisito la casa. In camera da letto era tutto a soqquadro, l’armadio con le ante aperte e i vestiti sparsi a terra e sul letto. Gli agenti hanno sospettato che
durante la lunghissima attesa prima che si
aprisse il portone, Giliberto che si è presentato scalzo, avesse prelevato qualcosa dall’armadio che poi aveva portato fuori attraverso
il cavedio adiacente. Hanno controllato e
hanno trovato le tracce dei piedi nudi del Giliberto su una tettoia vicino e in fondo al cavedio hanno visto le armi. Il fucile, lanciato
da un’altezza di circa dieci metri presentava
il calcio in legno parzialmente spezzato. Di
fronte all’evidenza Giliberto ha ammesso
che le armi erano in suo possesso, riferendo
di averle acquistate da un non meglio identificato soggetto di origine gelese. In effetti
gli accertamenti sulle armi hanno consentito di appurare che erano state trafugate il 13
settembre scorso. Il proprietario aveva sporto denuncia il giorno dopo.
Cui, il Tar sentenzia
«L’Ap poteva recedere»
«Sì, è vero. Lo scafista sono io»
RAGUSA. Era nelle possibilità della
Provincia recedere dal Consorzio
Universitario Ibleo sebbene fosse
socio fondatore. E’ quanto ha stabilito il Tar di Catania respingendo la
domanda cautelare avanzata dal
Consorzio stesso e dal Comune di
Ragusa per l’annullamento della
deliberazione adottata dal commissario straordinario della Provincia, Carmela Florendo, appunto
di recesso dal Consorzio Universitario ibleo.
Il Tar, riconosciuta la propria giurisdizione e competenza, ha ritenuto che “allo stato non appaiono
sussistenti rilevanti profili di ‘fumus’, salvi gli ulteriori approfondimenti in sede di merito e che per-
VALENTINA RAFFA
tanto la domanda cautelare non
può essere accolta”. Questo il commento della Floreno: “Una prima
valutazione del Tar, anche se in sede cautelare, riconosce la legittimità dell’atto adottato, rendo validi i nostri atti nonostante qualcuno
si sia avventurato ad appalesare
come illogica e in violazione dello
statuto il nostro recesso”. Intanto
l’attuale presidente facente funzioni, Gianni Battaglia, ha fatto sapere
che, ormai nominati i componenti
nel Cda di Comune (Cesare Borrometi) e di Provincia (Fulvio Manno)
procederà nei prossimi giorni alla
formale convocazione del cda per
procedere così al rinnovo.
MICHELE BARBAGALLO
Pozzallo. Sei ore di interrogatorio, poi il caronte tunisino ha confessato
POZZALLO. È stato un arresto lampo
quello dello scafista tunisino Ezin Chalik, di 26 anni, che si trovava alla guida
di un barcone con a bordo 302 persone,
soccorso da una nave del dispositivo
Mare Nostrum che è approdata al porto di Pozzallo. Gli investigatori ci hanno
impiegato 6 ore dallo sbarco per individuarlo e condurlo in carcere. Messo alle strette, lo scafista ha pure confessato.
Anche gli immigrati, tra l’altro, dopo
avere superato ogni reticenza e paura,
si sono confidati con la polizia giudiziaria e hanno indicato Chalik quale timoniere. Adesso il 26enne si trova nella casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità giudiziaria iblea. È
accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dall’avere sottoposto i passeggeri a trattamento inumano e degradante e dall’avere messo in pericolo la loro vita. Con
il suo sale a 131 il numero degli scafisti
assicurati alla giustizia da parte della
polizia giudiziaria iblea nel 2014.
Stessa procedura oramai pressoché
standardizzata quella cui sono stati sottoposti gli immigrati prima della partenza dalle coste libiche verso quelle
italiane. Dai racconti fatti agli agenti
della Squadra mobile di Ragusa, è
emerso che sono stati rinchiusi in un
capannone in Libia, dove venivano tenuti sotto la stretta vigilanza armata dei
libici. La partenza è avvenuta su dei camion, poi, una volta scesi, gli immigra-
LO SCAFISTA TUNISINO EZIN CHALIK
ti sono stati fatti procedere a piedi fino
a raggiungere una spiaggia dove c’erano dei piccoli gommoni ad attenderli.
Con questi hanno raggiunto una barca
in legno che li attendeva più al largo e
sono partiti alla volta dell’Italia.
ACATE. m. f.) Un 25enne di Acate, V. G., è
stato arrestato dalla Guardia di finanza di
Ragusa con l’accusa di spaccio di sostanze
stupefacenti. Il giovane, che si trovava già
agli arresti domiciliari per lo stesso reato,
continuava infatti l’attività come se niente
fosse, servendosi di altri complici pusher
sul territorio o anche direttamente,
fornendo il fumo da casa agli acquirenti. I
finanzieri di Ragusa, che già da tempo
tenevano sotto controllo l’abitazione del
25enne, lo hanno
colto in flagranza
di reato, proprio
mentre
consegnava 30
grammi di
hashish ad un
altro giovane
ragusano. La
successiva
perquisizione, sia
personale che
dell’abitazione che è stata effettuata dagli
stessi militari delle Fiamme gialle, ha
permesso di trovare ben 100 grammi di
hashish, oltre a sei “stecchette” (nella foto
il materiale sequestrato) della stessa
sostanza già frazionate, che erano pronte
per essere smerciate, del peso complessivo
di quattro grammi. Lo stupefacente, pari
complessivamente a 134 grammi, è stato
quindi sequestrato, mentre il giovane è
stato arrestato. L’acquirente, è stato
segnalato al prefetto per l’avviamento del
percorso rieducativo. Ieri era previsto il
processo per direttissima, ma il giudice ha
rinviato l’udienza a ottobre.
RAGUSA
Intossicazione di massa
in corso le indagini
m. f.) Arriveranno nella giornata di lunedì i
primi risultati del laboratorio dell’Asp
dove sono stati portati i campioni di cibo
repertati nella mattinata di giovedì dal
Nas dal banchetto di nozze dove una
ventina di persone sarebbero rimaste
intossicate mercoledì scorso. Al
momento, in assenza di riscontro tecnico,
il titolare del ristorante non è indagato per
reati penali ma la sua posizione potrebbe
mutare se si accertasse che il malore degli
invitati risultava da cibi avariati. Sposi e
invitati sono originari di Carlentini e
Lentini e, secondo quanto ricostruito dai
carabinieri di Ragusa, hanno iniziato a
riscontrare dolori gastro-intestinali dopo i
primi piatti. I maggiori “sospettati” sono
dunque gli antipasti del banchetto
nuziale, tenuto in una nota sala
trattenimenti di Ragusa. I carabinieri
stanno continuando ad ascoltare tutti i
protagonisti della vicenda. Gli
investigatori, in particolare, stanno
cercando di capire se gli invitati che non
hanno accusato alcun malore, non
abbiano mangiato una pietanza
particolare.
ISPICA
Un tentativo di furto
sventato dai carabinieri
ISPICA. v. r.) Colto in flagrante dai carabinieri
non fa in tempo nemmeno a entrare
nell’abitazione presa di mira. Il 45enne
netino Salvatore Gentile (nella foto), già
noto alle forze dell’ordine per reati specifici,
era in trasferta nella frazione balneare
ispicese di Marina di Marza da dove,
approfittando del fatto che i villeggianti
sono per la maggior parte andati via una
volta terminate le ferie, pensava di tornare a
casa con un lauto bottino. Nel corso di uno
dei pattugliamenti
i carabinieri hanno
notato Gentile
mentre forzava il
portone di
ingresso di
un’abitazione.
L’uomo ha
tentato un’inutile
fuga. In poco
tempo i militari lo
hanno visto e
fermato. Vicino
all’abitazione presa di mira c’era
l’automobile di Gentile dove erano nascosti
attrezzi atti allo scasso che sono stati
sottoposti a sequestro. Gentile è stato tratto
in arresto. Si trova a disposizione
dell’Autorità giudiziaria iblea per la
convalida dell’arresto. Le indagini
proseguono per verificare se l’uomo abbia
agito da solo.
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LA SICILIA
38.
SABATO 27 SE T TEMBRE 2014
RAGUSA SPORT
SANTA CROCE
CALCIO A CINQUE
Trasferta insidiosa
Iblea 99 all’esordio
Tutto pronto in casa del Santa Croce calcio
che attende di tornare in campo, dopo la sua
settimana di riposo, per affrontare il Città di
Valverde. Una trasferta, quella di domani,
contro l’attuale ultima forza del campionato
ma che, comunque, chiama all’impegno gli
uomini cari al presidente Marco Agnello. Non
sarà della partita per squalifica Calogero La
Vaccara. Mentre è probabile il rientro di
Scribano. “Brucia ancora l’immeritata
sconfitta di due domeniche fa contro il
Palazzolo, ma la squadra è pronta a cambiare
tendenza - dice il direttore generale del team
Claudio Agnello - nonostante l’insidiosa
trasferta, rimaniamo convinti di avere le
carte per strappare l’intera posta in palio. Le
assenze non ci preoccupano, andremo a
Catania per imporre il gioco”.
Dopo il buon esordio di domenica scorsa sul
campo dell’Holimpia Siracusa nel quale
l’Iblea’99 si è imposta con il punteggio di
quattro reti a due (marcatori Savà, Ravalli,
Caldarera, Savasta), la formazione ragusana
è attesa dall’esordio casalingo di oggi
pomeriggio, che vedrà opposta la locale
formazione di calcio a 5 del capoluogo ibleo
al Rosolini, nella gara valida come seconda
giornata del campionato di serie C2. Il match
è in programma alle ore 16,00 nella palestra
di via Bellarmino a Ragusa e costituirà
certamente un buon banco di prova per la
formazione ragusana. Il Rosolini, nella prima
giornata di campionato, si è infatti imposto
in casa sulla squadra del Santa Lucia. Una
gara dunque già importante in vista del
prosieguo della stagione.
ALESSIA CATAUDELLA
M. F.
Il paradosso
del Real Biscari
Titolo a Vittoria
e gioca a Comiso
ANDREA LA LOTA
IL RAGUSA È A CACCIA DEL TERZO SUCCESSO STAGIONALE
Il Ragusa cerca ancora punti
Gli azzurri anticipano ad oggi sul campo siracusano del Belvedere Città Giardino
occasione della partita di domenica scorsa con il
Pachino, non ha ancora del tutto recuperato i
Parte stamani alla volta di Siracusa il Ragusa cal- problemi al ginocchio; sente ancora dolore e non
cio di Salvatore Utro, che oggi pomeriggio alle ore riesce a fare bene i cambi di direzione, cioè il suo
15,00 (arbitro Francesco Davide Bonaccorso di pezzo forte. Probabile, al massimo, un impiego
Catania, assistenti Fabio Mario Di Bartolo e Pierlui- part time a partita in corsa. Discorso simile per
gi Polignano di Acireale) sarà impegnaMattia Bennardo, che da 10 giorni non
to proprio nel capoluogo aretuseo concalcia un pallone dopo la brutta diAncora
tro il Belvedere Città Giardino, nell’amstorsione alla caviglia che è stata rimebito dell’anticipo della quarta giornata
dubbi per diata dal giocatore al Vincenzo Presti di
del campionato di Promozione.
Gela nella seconda giornata di campioUtro che
Gara che si giocherà a porte chiuse ed
nato contro i locali dell’Atletico. Per il
alla quale non potranno dunque assiforse dovrà centrocampista, che nei giorni scorsi
stere i sostenitori di entrambe le squalavorato per rafforzare la muscolarinunciare ha
dre. Una trasferta che si annuncia quantura dell’articolazione, non ci sarà certo mai complicata per la formazione
a Sansan e tamente posto nell’11 titolare, che
ragusana, anche in considerazione delnon dovrebbe discostarsi di
Bennardo dunque
la situazione infortunati che, in settimolto da quello sceso in campo e già
mana, non ha lasciato dormire sonni
visto all’opera contro il Pachino, domedel tutto tranquilli al tecnico azzurro, la cui squa- nica scorsa all’Aldo Campo.
L’obiettivo della formazione azzurra è ovviadra si ritroverà opposta ad un avversario che, spemente quello di cogliere i primi punti del campiocie in casa, venderà quanto mai cara la pelle.
In dubbio sono soprattutto Hien Sansan e Ben- nato lontano da casa e non perdere dunque il trenardo. L’attaccante ivoriano, solo in panchina in no delle battistrada.
MICHELE FARINACCIO
La classifica
Verso la vetta
m. f.) Il Ragusa ha
attualmente 6 punti in
classifica, frutto delle
vittorie casalinghe con
Valverde e Pachino che
valgono alla formazione
azzurra di Salvatore Utro
il terzo posto in classifica,
in coabitazione con il
gruppone di squadre
formato da Città di
Catania, Atletico Catania,
Palazzolo e Sporting
Priolo, alle spalle delle
due capolista gelesi:
l’Atletico Gela, solo in
testa con nove punti in
tre partite, ed il Gela
calcio, al secondo posto
con 7 punti. Diversi gli
incroci della prossima
giornata, che
potrebbero, di fatto,
mutare equilibri e
posizioni di classifica. Su
tutti, spicca il match tra
Atletico Gela e PalazzoloSuperato il primo turno
di coppa Italia con la
doppia vittoria sul
Pachino, il Ragusa calcio
ha conosciuto il nome
dell’avversario da
affrontare nel secondo
turno della
competizione. L’8
ottobre gli azzurri
affrontano il Santa Croce
all’«Aldo Campo». Un
torneo che riveste
praticamente la stessa
importanza del
campionato, dato che chi
si aggiudica il prestigioso
trofeo viene allo stesso
tempo promosso al piano
superiore, ovvero nel
campionato di
Eccellenza, massimo
campionato
dilettantistico regionale.
PROMOZIONE. Carbonaro e la crisi tecnica
CINNIRELLA DEL COMISO IN AZIONE
ANTONELLO LAURETTA
“La situazione è sotto controllo, ma occorre tempo e pazienza per mettere le cose a posto”. Il presidente del Comiso Luigi Mascara getta acqua sul fuoco delle polemiche
che si sono generate dopo la “sospensione temporanea”
dell’allenatore Peppe Carbonaro e “il temporaneo affidamento” della squadra al diesse Sandro Fichera. Alla vigilia del match in trasferta col Pachino, valido come quarta
giornata del campionato di Promozione, Mascara cerca di
riportare tutti alla calma, sostenuto dal collega presidente Domenico Messina, rientrato a Catania per un paio di
settimane per motivi personali, e ora di nuovo a Comiso.
“Mi spiace che in questi giorni la situazione sia precipitata – commenta Messina -, ma non c’è nulla di irrimediabile e sicuramente in pochi giorni tutto tornerà alla normalità. Per la verità non credo sia successo niente di diverso da quello che può capitare all’interno di una società e
Il Comiso comincia
a guardarsi attorno
di una squadra di calcio quando mancano i risultati. Quando si esce sconfitti dal terreno di gioco, dirigenti, ma anche allenatore e giocatori, devono iniziare una riflessione
seria per capire se gli insuccessi sono casuali o legati a motivi contingenti ovvero ci sono degli errori sulle scelte strategiche da correggere. Probabilmente, al Comiso c’è un
concorso di tutti questi elementi e alcuni errori vanno sicuramente rimossi. Mi auguro che si possa tornare a parlare di calcio fin da oggi e pensare a organizzare nel migliore dei modi la partita di Pachino che questo Comiso,
per le sue qualità tecniche, non può perdere”.
Carbonaro, dopo la sospensione dalla guida tecnica
della squadra, senza mezzi termini ha parlato di non sentirsi tutelato dalla società perché alcuni giocatori, per
usare le sue stesse parole, gli hanno remato contro fin dall’inizio e avrebbe preferito che fossero esclusi dalla rosa.
Abbiamo chiesto a Mascara se ci saranno provvedimenti
anche per alcuni atleti. “Al momento no, ma qualcuno po-
trebbe essere sospeso – dichiara Mascara -. Sono certo non
arriveremo a questo punto, ma nessuno può pensare di
spingersi oltre un certo limite, tantomeno illudersi di imporre gli aut aut. Vediamo e sbracciamoci tutti di fare risultato a Pachino”. Mascara chiarisce anche i termini della crisi tecnica, seppure temporanea.
“Non ritengo ci sia una crisi tecnica vera e propria – argomenta Mascara -, tanto meno che ci sia caos al Comiso.
Si è creata una situazione difficile tra tecnico e giocatori e,
proprio per non lasciare la squadra in una crisi tecnica,
piuttosto che affidarla a qualche giocatore, la dirigenza ha
preferito chiedere al direttore sportivo di traghettare la
squadra in questa fase nell’attesa che si arrivi a una soluzione che sarà a breve. Nel frattempo Carbonaro è sospeso dall’incarico e la dirigenza è giusto, è doveroso, che si
guardi attorno per cercare una soluzione alternativa nel
caso la temporanea interruzione del rapporto con lo stesso Carbonaro si risolva definitivamente”.
Acquisire un titolo dall’Acate per giocare
le partite a Comiso. Sembra quasi un paradosso, ma in realtà è la strana nonché
reale vicenda della nuova società vittoriese “Real Biscari” del presidente Alessio
Clemenza e dei suoi dirigenti Dezio, Iapichino, Cirnigliaro, Leggio e D’Amico. Ad
un paio di mesi circa dalla nascita del
nuovo gruppo biancorosso (parliamo
della seconda squadra cittadina a tutti gli
effetti) sorgono già le prime incomprensioni. In poche parole la squadra allenata da Michele Guzzardi e militante nel
campionato di I Categoria, a causa di un
motivo non del tutto ancora chiaro giocherà le sue partite ogni domenica in
casa presso lo stadio Comunale di Comiso. Legittima a questo punto la domanda: perché? Considerando una serie di
semplici deduzioni (una tra queste lo
scenario impraticabile legato ad alcune
strutture sportive cittadine: su tutti quello del campo “Nino Andolina” di Scoglitti inguardabile in termini di terreno e
condizioni igienico-sanitarie) pare non si
sia trovato l’accordo con il Vittoria calcio
di Salvatore Barravecchia (nella foto, al
quale il Comune ha affidato da quest’anno la totale gestione ordinaria dell’impianto gratuitamente) in occasione della disputa della partite casalinghe.
E anche se i dettagli tecnici del mancato accordo, tra Vittoria calcio e Real Biscari, non sono del tutto noti rimane l’incredibile assurdità di un titolo calcistico
trasferito a Vittoria ma costretto a giocare altrove nonostante 3 stadi a disposizione: il Comunale, l’Emaia (dove ci si
può solo allenare in quanto privo di alcuna recinzione di sicurezza) e per l’appunto il “Nino Andolina” di Scoglitti. Altro punto di domanda. Siamo del tutto
certi che la strada perseguita dall’Amministrazione comunale in tema di delega
impiantisca sportiva alle prime società di
turno sia del tutto affidabile oltre che
percorribile? Il rischio che si vengano a
creare società di serie A e di serie B come
in questo specifico caso è un aspetto che
a nostro parere non andrebbe minimamente sottovalutato. Nel frattempo i ragazzi allenati da Michele Guzzardi hanno già vinto la loro prima gara di girone
domenica scorsa a Floridia, ed oggi pomeriggio saranno impegnati “in casa”
(cioè a Comiso per merito della gentile
concessione in affitto della società Fair
Play) contro il Pozzallo dove tra l’altro milita l’ex attaccante biancorosso Giuseppe
Rosa. «L’obiettivo del Real Biscari – spiega la neo società locale che dall’anno
prossimo prenderà il nome di Asd Calcio
Vittoria – è quello di disputare un campionato umile e allo stesso tempo importante. L’organico è composto da giocatori già noti all’ambiente vittoriese, tra cui
Mignacca, D’Amico, Micieli, Di Gregorio,
Cosentino, Virduzzo e altri ancora, però
occorrerà aggiungere almeno altri 3\4
elementi in più. Stiamo lavorando al fine
di implementare la rosa e perché no toglierci anche delle piccole soddisfazioni
nel campionato di Prima categoria».
CALCIO A CINQUE FEMMINILE
Vittoria, domani la prima gara stagionale
GIOVANNI CALABRESE
Per le ragazze dell’Asd Vittoria calcetto squadra che partecipa al campionato nazionale di Serie A femminile - l’attesa è
terminata. Domani pomeriggio con inizio
alle ore 17 - l’appuntamento è al palazzetto dello sport di Vittoria - Ricupero e compagne scenderanno sul parquet per la prima gara del girone di andata relativa alla
stagione 2014/15. Poche ore ancora, quindi, per le concentratissime ragazze mentre
potrebbero sembrare troppe per il tecnico
e per i dirigenti della società biancorossa,
che per la terza stagione consecutiva si cimenterà nell’impegnativo campionato.
Sarà la formazione pugliese del Real Five Fasano a bagnare l’esordio stagionale,
che per la prima volta avverrà sul parquet amico. “Affronteremo una squadra
neopromossa - ha detto il presidente,
Alfonso Leta - ma non per questo meno
temibile. Sappiamo che ha fatto degli ottimi acquisti, inserendo nella rosa giocatrici che hanno già esperienza nella massima serie. Sarà sicuramente una gara
difficile da gestire, come tutte le altre
credo, anche se alla fine mi auguro che sia
una bella partita. A tal proposito, invito i
vittoriesi a venire al palazzetto per sostenere la «nostra» squadra che gioca nella
massima serie”.
Proprio i tifosi potrebbero essere l’elemento in più a favore delle ragazze locali che ci tengono moltissimo a «bagnare la
prima» con una vittoria. Concetto che ribadisce anche l’allenatore Davide Rosario
Nobile. “Le ragazze si sono allenate con
scrupolo e molto impegno. Siamo pronti per questo esordio -ha aggiunto il mister - per la prima volta apriamo il campionato disputando la partita d’inizio fra
le mura amiche. Anche per questo motivo siamo ancora più determinati e con un
unico obiettivo: brindare alla vittoria.
Non abbiamo mai incontrato il Real Five
Fasano, ma conosciamo le ragazze che
negli anni scorsi hanno militato in altre
formazioni. Naturalmente speriamo che
la città ci sostenga e che sia il «sesto elemento» in campo”.
Queste le atlete convocate dall’allenatore biancorosso: Saggio e Paneduro
(portieri), Di Grusa, Ternullo, Russo, Lucaselli, Cucinotta, Sabatino, Ferrigno, Ricupero, Giacobbe, Fascilla. Dodici convocate che devono fare attenzione alle dichiarazioni che hanno rilasciato i dirigenti del Fasano. “Verremo in Sicilia - ha
detto il direttore sportivo della squadra
pugliese - nella consapevolezza di dover
dare il massimo e di poter contare sulla
formazione al completo”.
Il team
allenato
da Nobile
ospita il
Fasano:
«E’ una
squadra
che non
conosciamo
ma che
sappiamo
essere
molto
temibile»
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