Piacenza - Virtualnewspaper

LA
CRONACA
Quotidiano
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015 - ANNO XXII N. 4 - a 0.50 - PER LA PROVINCIA DI PIACENZA IN ABBINAMENTO CON IL GIORNO a 1.30
Nuovo
di
Editoriale
NUOVE PROVINCE
I NODI DELLA
RIFORMA DELRIO
y(7HB9H3*RMKKKO( +,!"!#!z!]
La copertina da sfilare, leggere e conservare
di Antonino Coppolino
I
“nodi” delle nuove province volute
dalla recente legge Delrio sono venuti “al pettine”. Per capire che si
trattava di una legge pasticciata che
avrebbe creato per lo più problemi era
sufficiente leggerne il testo. Ben poco si
capiva sul trasferimento delle funzioni
(definite, genericamente, dalla legge di
“area vasta”; ma non se ne è mai capito
il significato): quelle che dovevano restare in capo ai nuovi enti e quelle che si
dovevano trasferire alle regioni (?) ai
comuni (?). Nello stesso modo per i dipendenti: quelli che dovevano restavare, quelli che dovevano essere trasferiti,
quelli che dovevano essere licenziati.
Il risultato è sotto agli occhi di tutti.
Oggi ci troviamo con un ente ingessato
che non riesce a chiudere il bilancio e
per il quale si paventa lo spettro del default.
La posizione più grave è quella dei
dipendenti. Con la precedente amministrazione (l’ultima uscita da una vera
consultazione elettorale) si era già cercato di operare una razionalizzazione
della spesa del personale (la voce principale del bilancio) intervenendo sui
possibile prepensionamenti e su una riduzione netta dei dirigenti (circa 35 al
momento dell’insediamento della
giunta Trespidi). Ciò tuttavia senza ledere in nessun modo i diritti acquisiti e
senza quei traumi che spesso affliggono
chi si trova a dover vivere queste situazioni. Il tutto fatto, peraltro, con il concerto delle parti sociali.
Oggi la situazione è del tutto differente. Non vi è nulla di certo sul loro
destino. Si parla di mobilità e di licenziamenti dopo 2 anni. Nulla invece (come vorrebbero i dipendenti) di ricollocamento e valorizzazione delle professionalità.
La posizione più grave è quella dei
precari. Per essi si parla di stop (...)
SEGUE IN III DI COPERTINA
Il Direttore
risponde
Egregio direttore,
purtroppo le cronache piacentine si
stanno giorno dopo giorno riempiendo di notizie di furti e rapine se
non addirittura di fatti di sangue, come l’altro giorno nella centrale Piazza Cavalli. Ormai non è più solo una
questione di zone della città e non si
Piacenza
IL RETROSCENA - Dosi ha lanciato Tarasconi, ma per le Comunali del 2017 c’è anche Fiazza
L’
Ritorno al futuro
investitura riservatale dal
sindaco, Paolo Dosi, nell’intervista rilasciata pochi giorni fa a Cronaca, e lo sbarramento sulla strada per il consiglio regionale di Bologna messo
in atto dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Paola Gazzolo (che ha deciso di non dimettersi dall’assemblea), danno ormai un’indicazione più che precisa sull’identikit di quello che
potrebbe essere il prossimo sindaco di Piacenza: Katia Tarasconi.
L’attuale assessore al Commercio del Comune di Piacenza pare
avere ormai tutte le carte in regola
per puntare allo scranno più alto di
Palazzo Mercanti alle elezioni che
si terranno – salvo improbabili
scrolloni – nella primavera del
2017: giovane, donna e renziana,
un mix che di questi tempi va per
la maggiore dalle parti del Nazareno, e non solo. Che Tarasconi godesse (e goda) del vantaggio della
pole position è talmente vero, al di
là delle parole di Dosi, che su di lei
e sulla sua candidatura in Regione
si sono concentrate le attenzioni di
diverse anime del Pd piacentino,
tra appoggi e opposizioni capaci di
travalicare le attuali dinamiche tra
renziani e antirenziani.
Se da un lato, infatti, i più ortodossi sostenitori del new deal del
presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, puntavano a un filotto Tarasconi-Molinari capace di lasciare
a casa tutta la componente bersaniana del partito, non è mancato
chi, sotto le mentite spoglie di renziano, non pensasse a eliminare
dalla scena politica locale – e dalla
corsa a sindaco – la temibile Tarasconi. Opposto il discorso sull’altra
sponda, dove il dilemma era se impedire l’approdo a Bologna di un
altro renziano o se rischiare di Dall’alto, Katia Tarasconi e Christian Fiazza
[email protected]
Riscoprire i valori
per combattere il degrado
di questa nostra società
può più circoscrivere il discorso solo
a via Roma. E’ da un po’ che a Piacenza si è iniziato ad avere davvero paura ad uscire di casa, specialmente
nelle ore serali, ma non solo. Chi conosce e vive la città da almeno 40 anni, come me, ricorda un’isola felice,
un vero e proprio paesone dove oltre
a conoscersi tutti ci si poteva fidare
anche a lasciare la porta di casa aperta. Oggi non è più così. Purtroppo
ritengo sia più il decadimento dei valori che non la crisi economica o il
sovrappopolamento di (...)
Alberto Graziani
SEGUE IN III DI COPERTINA
averlo ancora protagonista a Piacenza.
Fatto è che le forti pressioni, politiche e mediatiche, a cui è stata
sottoposta Gazzolo in questi giorni
per convincerla a fare un passo indietro dal Consiglio regionale,
paiono non aver sortito alcun effetto. L’assessore regionale all’Ambiente rimarrà anche nell’emiciclo
di via Aldo Moro con buona pace
di renziani e pseudorenziani.
Se il primo nome, quindi, su cui
le primarie (se ci saranno…) del
centrosinistra si fonderanno sarà
quello di Tarasconi, non è da
escludere che il secondo sarà quello di Christian Fiazza. Il giovane
avvocato, nato e cresciuto alla
scuola politica del Partito democratico, è stato per lungo tempo
annoverato nelle fila dei bersaniani
e, a Piacenza, dei cacciatoriani.
Dopo essere stato superato da
Claudio Ferrari alla corsa a presidente del Consiglio comunale nel
2012 (di cui si sta ancora aspettando una più volte annunciata staffetta) e dopo aver perso il congresso cittadino del partito contro il
renziano Paolo Sckokai, alle ultime
elezioni regionali Fiazza ha sostenuto convintamente Tarasconi,
cercando di spingerla verso la città
delle due torri. Oggi potrebbe incarnare la miglior figura di candidato bersanian-cacciatoriano-neorenziano (Bonaccini docet) da opporre all’assessore al Commercio
nella corsa alla successione di Dosi.
Anche per questo, dopo le dimissioni di Luigi Rabuffi dalla giunta
comunale, si vocifera di difficilissimi equilibri da salvaguardare per
non concedere vantaggi all’una o
all’altra ala del partito. E lo stesso
discorso sembra valere per la contesa segreteria del Pd, luogo da dove passeranno le prossime candidature.
II
l
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
Copertina
“Il Vescovo ed il Clero di Parma rendono omaggio ad Elisabetta alla porta del Duomo”; sotto, “Incontro del Duca Francesco Farnese con il Cardinale Ulisse Gozzadini,
legato del Papa per le nozze di Elisabetta”: due quadri di Ilario Spolverini esposti al Palazzo Reale di Caserta
IL CASO - Nel 2002 il ministro Urbani era favorevole al trasferimento dei dipinti di Spolverini a Piacenza
I quadri dimenticati
Dalla polemica politica al “no” di Sgarbi, fino ai neoborbonici
di FILIPPO MERLI
tuzione alla fine degli anni
‘90) di cui si trovano tracce
Iddio conservi il Re
anche nel 2002, quando i
per lunga e lunga età
quadri erano esposti alla
come nel cor ci sta
Reggia di Caserta e sui
viva Fernando il Re!
giornali si parlava addirit(Inno nazionale del Regno
tura d’intrigo politico. «Da
delle Due Sicilie,
Caserta è partito un plico.
Giovanni Paisiello).
Destinazione
Piacenza.
Niente quadri per ora. A
hissà come vivono i Palazzo Farnese - scriveva
neoborbonici. Pro- Repubblica il 17 agosto del
babilmente tengo- 2002 - hanno ricevuto solo
no la bandiera del Regno una raccomandata, alla videlle Due Sicilie in un an- gilia di Ferragosto, che
golo della casa e portano la contiene due perizie e un
coccarda rossa dei briganti preventivo di spesa, “come
sul vestito coi gigli d’oro, da richiesta” avanzata dal
tutti simboli, dicono loro, ministero dei Beni Cultu«del supporto culturale di rali. Oggetto: quanto costetutte le azioni del Movi- rebbe spostare dalla Reggia
mento. Potevamo definir- ai musei piacentini le dieci
ci neogreci, neoaragonesi, opere d’arte finite al centro
ma ci siamo definiti neo- dell’intrigo politico-cultuborbonici perché con i rale di mezza estate. RispoBorbone, per l’ultima vol- sta da Caserta: 50mila euro.
ta, i meridionali sono stati Occorrono poco meno di
un popolo amato, rispetta- cento milioni di vecchie lito e temuto in tutto il re per effettuare il trasloco
mondo». I neoborbonici si che sarebbe “ovviamente”
sono fatti sentire per la a carico di chi l’ha sollecitastoria dei quadri di Ilario to. Viaggio e restauro comGiacinto Mercanti detto preso, perché la maggior
Spolverini, dopo che, nei parte dei dipinti “non posgiorni scorsi, il ministro sono muoversi senza essere
dei Beni Culturali, Dario opportunamente restauraFranceschini,
si
era ti”. Due le perizie realizzate
espresso sulla necessità di a Caserta, dunque: una per
restituire i quadri del pittore morto a Piacenza nel
SGARBI
1734 a Palazzo Farnese (i
dipinti, attualmente, sono
conservati nei depositi di
Capodimonte, a Napoli).
«Si può concordare sulla
linea della valorizzazione hanno detto i neoborboS’oppose al
nici - ma non su quella del
trasferimento».
trasferimento
Quella dei quadri dello
dei quadri
Spolverini è una vecchia
a Piacenza
storia (le istituzioni piacentine ne chiesero la resti-
I cinque dipinti che Piacenza
chiese alla fine degli anni ‘90
C
Nel 1734 i quadri di Spoverini erano stati trasportati a
Napoli da Carlo III di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese, e raffiguravano la madre del re. Tra queste opere sono
in particolare cinque quelle di cui Piacenza, alla fine degli
anni ‘90, chiese la restituzione: “La partenza da Parma di
Elisabetta Farnese dopo le nozze con Filippo V re di Spagna”, (olio su tela - cm. 280x648), “Il vescovo ed il clero
rendono omaggio a Elisabetta” (olio su tela - cm.
78x168), “Il cardinale Gozzadini rende visita a Elisabetta» olio su tela - cm. 78x168), «Baciamano della Regina da
parte delle Dame” (olio su tela - cm. 95x165), e “Baciamano della Regina Elisabetta da parte della Comunità di
Parma e Piacenza” (olio su tela - cm. 95x165).
il trasporto, l’altra per il restauro delle tele. Costi che
sarebbero a carico del Comune di Piacenza, la città
che ha chiesto, con la mediazione del ministero, il
trasferimento dalla Reggia
di Caserta al palazzo ducale
di Piacenza dei quadri del
pittore di corte Ilario Spolverini, quelli che nel 1734
erano stati trasportati a
Napoli da Carlo III di Borbone, figlio di Elisabetta
Farnese».
Anche allora c’era chi
era d’accordo e chi no, come l’ex sottosegretario,
Vittorio Sgarbi, che s’op-
pose al trasferimento dei
quadri, mentre si diceva
che l’allora ministro dei
Beni culturali, Giuliano
FOTI
«Ho sollevato
la questione
in Consiglio
senza reazioni»
Urbani, fosse di parere favorevole (pur senza firmare alcuna autorizzazione al
trasferimento). Alla fine,
come spesso accade quando si parla di casi e polemiche, la cosa finì nel nulla e i
quadri restarono dov’erano. Sempre nel 2002
(quando a Piacenza s’era
appena insediata la prima
giunta Reggi), sulla questione intervenne anche
l’allora deputato, Tommaso Foti: «Il trasferimento
dei quadri - disse -, proprio
per non urtare suscettibilità alcuna, è sempre stato
considerato “un prestito”: è
fin troppo evidente che affermare altro, significa accendere le polveri ad una
polemica (il Nord che scippa il Sud) nella quale abbiamo tutto da perdere». Foti
ebbe comunque un’idea:
«Perché non proporre, invece, un gemellaggio tra i
nostri musei di Palazzo
Farnese e la Reggia di Caserta, inserendo il ritorno
dei quadri dello Spolverini
a Piacenza in un contesto
di produttivo sviluppo di
sinergia tra i due Enti?».
Ma anche questa proposta
cadde nel vuoto.
Sono passati 12 anni e la
storia dei quadri è tornata
d’attualità dopo le parole di
Franceschini. E Foti che
cosa ne pensa oggi? «Recentemente - spiega - ho riproposto la questione dei
quadri in Consiglio comunale, ma come notizia è stata del tutto ignorata. Dissi
semplicemente che, dal
momento in cui si acquisiva Palazzo Farnese, sarebbe stato doveroso rivendicare la posizione relativa
agli Spolverini. Molti non
I NUMERI
39
I DIPINTI
FARNESIANI
CHE SONO
CUSTODITI
A NAPOLI
25
QUELLI
DI SPOLVERINI CHE FURONO ESPOSTI
ALLA REGGIA
lo ricorderanno più, ma il
ministro Urbani aveva
espresso parere favorevole,
anche perché alla Reggia di
Caserta i dipinti non avevano grande visibilità». Ma
la storia venne dimenticata. «Come spesso accade
quando c’è di mezzo Piacenza, sempre meno interessata alla sua storia. Infatti non mi pare che la
proposta di Franceschini
sia stata salutata dagli applausi. Di dichiarazioni a
suo favore, purtroppo, non
ne ho sentite». Chissà se arriveranno. Nel frattempo,
noi pensiamo a cosa dare ai
neoborbonici in cambio
dei quadri. Magari qualche
opera moderna piacentina.
Dunque, vediamo... Un
paio di fioriere elettroniche
andranno bene?
Twitter @Filmer1986
LA
CRONACA
Quotidiano
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015 - ANNO XXII N. 4 - a 0.50 - PER LA PROVINCIA DI PIACENZA IN ABBINAMENTO CON IL GIORNO a 1.30
Nuovo
di
Piacenza
Superata la concorrenza di Benny Carbone. «Arrivo con sei mesi di ritardo»
De Paola, a sorpresa
Scelto il nuovo tecnico del Piace. «In D meglio concreti che belli»
C
De Paola con il presidente onorario Stefano Gatti
ome succede spesso in
questi casi, tra due nomi papabili ne spunta a sorpresa un terzo che diventa
“Papa”. E’ successo ieri a
Luciano De Paola, scelto
come nuovo allenatore del
Piacenza.
SPOTTI A PAGINA 17
VOLLEY - QUARTI DI COPPA ITALIA
Il Copra
a Trento
cerca l’impresa
MARCHETTI A PAGINA 19
Il neonato comitato “Per un domani più sicuro” si oppone anche all’arrivo dei profughi
Duemila firme in dieci giorni
No alla chiusura di San Damiano
«Siamo
un gruppo,
proveniente
da Carpaneto,
San Giorgio e
Podenzano ma
invitiamo tutti
i piacentini
a firmare
le nostre
battaglie»
g All’aeroporto
lavorano
800 persone
g
ITALIA
Pino Daniele
stroncato
da un infarto
Giallo sui soccorsi
SERVIZI A PAGINA 3
ITALIA
Lunedì nero
in Piazza Affari
Ftse Mib a - 4,92% D
Effetto Grecia
uemila firme raccolte in dieci giorni.
E’ il lusinghiero risultato raggiunto
dal neonato comitato “Costruiamo un domani più sicuro”. Firme chieste per due
SERVIZIO A PAGINA 5
REGIONE
Non gli offre
una sigaretta
e si becca
tre coltellate
SERVIZIO A PAGINA 6
ragioni: scongiurare la chiusura dell’aeroporto di San Damiano (dove lavorano 800
persone) e impedire l’arrivo di profughi.
SERVIZIO A PAG 10
L’agente di polizia Daniele Righi racconta l’intervento del 31 dicembre
Salva donna dalle acque del Po
Salvare una vita richiede coraggio e capacità di agire per
il meglio in pochi istanti.
Così l’agente scelto di polizia, Daniele Righi, 31 anni,
celibe, insieme ad un cittadino rimasto fino a ieri sconosciuto, ha strappato da
morte certa una 62enne piacentina (la donna non è in
pericolo di vita) che la mattina del 31 dicembre scorso si
è immersa nelle gelide acque
del Po in via Nino Bixio.
DOSSENA A PAGINA 7
Presentazione e una voce
Becirovic
Ma arriva
anche Zizic?
«Per noi è come Maradona per il Napoli».
Usa questo paragone il presidente del Bakery Basket Marco Beccari alla presentazione del nuovo acquisto Sani Becirovic,
fuoriclasse sloveno. Intanto arriva una voce: il Bakery sarebbe sulle tracce di Andrija Zizic, ala croata.
ASTORRI A PAGINA 18
2
l
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
Dall’Italia
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
l
3
..- ADDIO A UN ARTISTA INIMITABILE ---..
Sarà sepolto in Maremma: prima le ceneri al Maschio Angioino
Domani i funerali a Roma
Lutto cittadino a Napoli
NAPOLI - Sarà lutto citta-
dino a Napoli nel giorno
dei funerali di uno dei
suoi artisti più amati. Ma
i funerali di Pino Daniele
si terranno domani alla
Chiesa del Divino Amore
di Roma alle 12. Non
quindi nella sua città natale. Che non ha nascosto
la sua delusione per questa decisione. Nel giro di
poche ore il gruppo face-
Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni a marzo
book "Vogliamo i funerali
di Pino Daniele a Napoli"
ha raggiunto quasi 5mila
adesioni.
Il cantante sarà sepolto
al cimitero di Talamone, a
Orbetello, in provincia di
Grosseto. Ma le sue ceneri
saranno ospitate nei prossimi giorni al Maschio
Angioino di Napoli per
l'ultimo saluto dei suoi
concittadini. Ieri erano
tangibili dolore e commozione nei vicoli tra
Santa Maria la Nova e
Largo San Giovanni Pignatelli nel centro storico
di Napoli, dove Pino Daniele è nato e cresciuto.
“Pino è Napoli, legame
infinito e indistruttibile,
come il suono e la voce
della sua musica”, ha detto il sindaco Luigi de Magistris.
Il grande cantautore campano stroncato da un infarto a 59 anni mentre si trovava nella sua casa in Toscana
La musica piange Pino Daniele
Una voce unica, che ha saputo fondere l’anima partenopea con blues e jazz
L’ultima apparizione solo pochi giorni fa durante il Capodanno su Rai Uno
Le ultime ore
Ma è giallo
sui soccorsi,
il fratello:
“Poteva
salvarsi”
ROMA - E' giallo sui soccor-
si a Pino Daniele. L'artista si
è sentito male, inizialmente
ha fatto chiamare il 118,
ma, poco prima che arrivasse l'ambulanza, avrebbe
chiesto alla sua compagna
di partire in auto per l'ospedale Sant'Eugenio di Roma.
Una chiamata è giunta alle
20.45 al 118 di Grosseto
dalla casa di Pino Daniele,
ma l'ambulanza con il medico a bordo è stata poi rimandata indietro, perché il
paziente era partito per Roma. Un viaggio troppo lungo per quelle che erano le
condizioni del cantante in
quel momento. Il cantante
è arrivato a Roma in condizione disperate: impossibile salvarlo per i medici. “Il
primo intoppo è stato non
fermarsi all'ospedale di
Grosseto. Poteva salvarsi”,
ha detto Carmine, uno dei
fratelli.
“Grazie alla tecnologia
degli stent Pino Daniele ha,
in pratica, guadagnato quasi 30 anni. A 30 anni, infatti,
ha messo il primo bypass a
causa di una malattia congenita. La sua situazione era
gravissima, anche se dall'esterno non si percepiva”, ha
spiegato il suo cardiologo,
Achille Gaspardone.
NAPOLI - Il mondo della
musica è di nuovo in lutto.
Nella notte tra domenica e
lunedì è morto Pino Daniele. Il grande cantautore napoletano, che avrebbe compiuto 60 anni a marzo, è stato stroncato da un infarto.
Si trovava nella sua casa di
campagna in Toscana
quando si sentito male, inutile la corsa in ospedale a
Roma accompagnato da
una delle figlie: è deceduto
al Sant'Eugenio, dove è
giunto in condizioni disperate.
Un unicum nel panorama musicale internazionale
degli ultimi 40 anni, Pino
Daniele lascia dietro di sé
un’incredibile eredità nella
fusione inedita fra anima
napoletana, blues, jazz,
sound etnici in continua
evoluzione. Tradizione e ricerca musicale con lui si incontrano e si amano e così
nascono “Terra Mia” del ’77
e “Pino Daniele”, del ’79.
Ma la popolarità arriva l’anno dopo con “Nero a Metà”,
l’album che dà i natali ad
uno stile nuovo, dove la
“pancia” di Napoli si mescola al soul, al blues e al
jazz in modo diverso, più
profondo. Un vero punto di
riferimento della musica
italiana tanto da comparire
nella classifica “Rolling Stone Italia” dei “100 album
più belli di sempre”. È solo
l’inizio di una carriera ricca
che lo ha visto pubblicare,
già l’anno successivo, “Vai
Mò”. La sua sete di sperimentare e fondere lo con-
ducono su sentieri sempre
nuovi: Pino Daniele nel giro di pochi anni apre il concerto di Bob Marley, prende
parte ai festival jazz più prestigiosi, si esibisce a Cuba,
in Canada, a Parigi e all’Arena di Verona. Il suo incontro con il musicista statunitense Ritchie Havens
diventa un altro album di
successo in Italia: “Common Ground”, del 1986.
Anche la sua amicizia con
Massimo Troisi diventa
musica: Daniele firma la colonna sonora del film “Le
vie del Signore sono finite”,
di “Ricomincio da tre” e di
“Pensavo fosse amore invece era un calesse”.
I successi di Pino Daniele
sono tanti e lo accompagnano costantemente. Nel
1989 esce l’album “Mascalzone Latino” con la dedica
alla Magnani contenuta in
“Anna verrà”. Con il disco
“Non Calpestare I Fiori Nel
Deserto” del ’95 Pino Da-
niele torna alla musica internazionale e questa volta
con Irene Grandi e Jovanotti. Fra le collaborazioni dal
vivo quella con Eros Ramazzotti nel ’94, con Ron
nel 2002, con Francesco De
Gregori e Fiorella Mannoia.
“Dimmi Cosa Succede Sulla
Terra”, pubblicato nel ’97
vince poi 10 Dischi di Platino e l’edizione 97’ del Festivalbar: significative le collaborazioni con Giorgia, Noa
e Raiz. Ma solo un anno dopo il successo è ancora
maggiore: nel ’98 esce “The
best of Pino Daniele - Yes I
know my way”, una raccolta con i primi vent’anni di
carriera che vede la collaborazione di Jim Kerr dei Simple Minds. Nel 2012, infine,
la pubblicazione dell’ultimo album di inediti “La
grande madre”. L’ultima
apparizione pubblica solo
pochi giorni fa, in occasione del Capodanno di Raiuno.
Valanga di messaggi sui social. Maradona: “Per sempre nei nostri cuori”
Eros il primo a dare l’annuncio:
“Grande amico, ti ricordo col sorriso”
Pausini: “Sono scossa”. Il cordoglio di Napolitano
ROMA - Il primo a dare l’an-
nuncio della morte di Pino
Daniele è stato l’amico Eros
Ramazzotti. “Grande amico
mio, ti voglio ricordare con il
sorriso mentre io, scrivendo,
sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro ed
una persona vera oltre che un
grandissimo artista”, ha scritto su Facebook. Da quel momento i social sono stati inondati di messaggi d’affetto.
“Sono molto scossa, immobile nel letto perché mi sembra
impossibile...”, ha postato
Laura Pausini. “Ciao uomo
fatto di musica, amico generoso e artista grandissimo.
Grazie di essere passato di qua
a portare tutta questa bellezza”, ha scritto Jovanotti. “I
mille colori di Napoli hanno
perso la loro voce.....Ciao Pino”, dice Nino D’Angelo. Alla
famiglia del cantante ha rivolto le condoglianze anche
Giorgio Napolitano, parlando di “cantautore che ha saputo dare un originale contri-
buto alla tradizione musicale
della sua città”. “Una voce incredibile, quella non solo di
Napoli e del Sud, ma di tutta
l’Italia, una chitarra preziosa,
una sensibilità rara che, con
passione e malinconia, continuerà a raccontare in tutto il
mondo il nostro Paese”, ha
detto Matteo Renzi. Anche un
altro simbolo di Napoli, Diego Maradona, su Facebook ha
scritto: “Ciao Pino, amico
mio, resterai sempre nei nostri cuori”.
Eros Ramazzotti, tra i migliori amici di Pino
4
l
Dall’Italia
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
Il leader pentastellato parla di “accanimento mediatico”per distogliere l’attenzione da Mafia Capitale
Vigili assenti, ispettori in Campidoglio
Grillo li difende, Uil: “Cifre sbagliate”
ROMA - Sono arrivati ieri in Campi-
Beppe Grillo difende gli assenteisti
doglio gli ispettori del ministero della
Pubblica Amministrazione che dovranno eseguire gli accertamenti sulle
assenze dei vigili la notte di San Silvestro a Roma. Gli ispettori, nella sede
del Comando della polizia municipale, hanno incontrato il comandante
Raffaele Clemente, e iniziato a esaminare la documentazione e valutare se
ci siano gli estremi per avviare eventuali azioni disciplinari. Al via anche i
colloqui dei 44 “assenti sospetti” con i
componenti della task force.
Intanto Beppe Grillo si è schierato
dalla parte dei vigili capitolini, lanciando l'hashtag #forzavigili e pubblica sul suo blog la lettera di un vigile
sostenendo che "l'accanimento mediatico" legato a quanto avvenuto la
notte di San Silvestro "da parte del governo e dei giornali al suo servizio ha
due obiettivi precisi": distogliere l'attenzione dalla vicenda Mafia Capitale,
e criminalizzare una categoria sul piano mediatico per agire con misure
sempre più restrittive nei confronti di
una parte del pubblico impiego.
Anche la Uil Pfl Lazio ieri ha contestato le cifre uscite negli ultimi giorni.
"I dati ufficiali, a quattro giorni di distanza, non escono perché, come abbiamo appreso questa mattina, dal 16
ottobre un virus informatico ha bloccato tutti gli elenchi del personale reperibile, quindi le chiamate di personale sono avvenute su elenchi vecchi
che paradossalmente hanno portato a
chiamare in servizio pensionati, malati gravi, trasferiti, persone non più appartenenti al Corpo. Questa è la prova
della bolla mediatica creata ad arte per
coprire lo sfacelo amministrativo", ha
detto il segretario generale Lorenzo
Croce.
Forza Italia parla di ricatto, Fassina duro: “Norma agghiacciante, premier troppo disinvolto”
Scontro totale sul “salva Silvio”
Di Battista (M5S) spara a zero: “Renzi come i camorristi, protegge Verdini”
Il Pd replica : “Parole in malafede, ammettere un errore è segno di forza”
ROMA - Non si placa, anzi
aumenta d’intensità, la bufera sul governo per la cosiddetta norma 'salva-Berlusconi', la disposizione inserita
nel decreto fiscale che depenalizza alcune fattispecie e
che potrebbe essere applicata
anche alla vicenda che ha
portato alla condanna per
frode fiscale del leader di
Forza Italia. Le bordate su
Renzi e il suo esecutivo ieri
sono arrivate da tutto l’arco
politico, nonostante la decisione di bloccare il testo.
"Renzie il burattino", ha
scritto Beppe Grillo in un
tweet in cui ha postato un fotomontaggio che ritrae Silvio
Berlusconi nei panni di un
ventriloquo, tra le mani un
burattino con il volto del premier. "Bugiardo -incalza ancora il leader 5 stelle- Renzi
ha bloccato la legge dichiarando di non saperne nulla.
Peccato che il 24 dicembre in
conferenza stampa Renzi
“Renzie burattino” sul blog di Grillo
disse ben altro: 'conosco a
memoria quel testo. Lo abbiamo esaminato articolo
per articolo in Consiglio dei
ministri'". Alla Camera è stato invece il membro del direttorio pentastellato Alessandro Di Battista ad accen-
dere la miccia: "Ultimamente
palazzo Chigi, sembra, ripeto, sembra, come uno di quei
rioni in mano alla camorra,
dove nessuno sa nulla all'inizio e poi alla fine qualcuno
parla per proteggere qualcun
altro. Il presidente Renzi si è
trasformato da rottamatore a
protettore, sta proteggendo
qualcuno. E chi sta proteggendo è Verdini, è lui che ha
fatto inserire la norma". Dichiarazioni alle quali ha replicato Walter Verini, del Pd,
accusando M5S di "malafede
e propaganda: ammettere un
errore è un segno di forza,
non è questo governo che fa
leggi ad personam.
Forti critiche anche da
Forza Italia, che difende la
norma e attacca la decisione
del governo di bloccarla. “Da
ora in poi - ha detto l’ex ministro Altero Matteoli - non sarà facile e semplice fare norme per tutti gli italiani,
chiunque infatti potrà contestare che fra gli italiani c'è un
cittadino di nome Silvio Berlusconi”. "Non è che tenere
in sospeso questa legge sia
una specie di ricatto? In nessun caso la cosa ci riguarda",
ha scritto Il Mattinale, la nota
del Gruppo di Forza Italia al-
la Camera, che rivolge cinque domande al premier
Matteo Renzi.
"In una democrazia pienamente liberale il giorno dopo
#salvaBerlusconi qualcuno
si sarebbe dimesso. Invece si
gioca ancora a nascondino",
ha invece scritto su Twitter il
capogruppo dei deputati di
Sel, Arturo Scotto. Il viceministro all'Economia Luigi
Casero, parlando con “Repubblica” ha parlato di “pasticcio” ma ha respinto ogni
addebito: “Io non c'entro
nulla. Nel decreto arrivato al
pre-consiglio quel tetto non
c'era”. Dure critiche dal governo arrivano anche dallo
stesso Pd. “Quella norma è
agghiacciante - la posizione
del “dissidente” Fassina -.
Sono colpito e preoccupato
per il deficit di autonomia e la
marginalità che il ministero
dell'Economia ha dimostrato e per la disinvoltura di
Renzi”.
In breve
Dal carcere
Loris, la mamma:
“Trovate colpevoli”
AGRIGENTO - "Io resto in
carcere, ma Procura e investigatori vadano avanti
e cerchino il vero colpevole, non si concentrino su
di me che sono innocente". Queste le parole di
Veronica Panariello, commentando in carcere con il
suo legale, l'avvocato
Francesco Villardita, la
decisione del Tribunale
del riesame di Catania di
rigettare la richiesta di
scarcerazione della donna. La Panarello è accusata di avere ucciso, il 29
novembre scorso a Santa
Croce Camerina, il figlio
Loris, di 8 anni.
Oltre 1 milione
All’esame della Procura di Termini Imerese le carte relative agli appalti. Dubbi sull’effetuazione del collaudo Evasione, boom
Crollo viadotto, sequestrati atti
La Cisl accusa l’Anas: “Pressioni per affrettare l’apertura dell’opera”
Dopo le fiamme a Roma, nuovo episodio a Torino
Pietra contro circolo dem
TORINO - Altro danneg-
giamento a una sede del
Pd. Dopo che domenica all’alba era stato appiccato il
fuoco contro l’ufficio politico dell’ex presidente dell’Assemblea capitolina,
Mirko Coratti, coinvolto
in Mafia Capitale, la notte
scorsa qualcuno ha infranto con una pietra la vetrata
del circolo dem di via Matteotti ad Alpignano, nel
Torinese. Sull'episodio in-
dagano i carabinieri. I vandali hanno lasciato nei paraggi volantini con insulti
al premier Matteo Renzi e
al Pd. “Inquieta e preoccupa il ripetersi di atti di violenza contro le sedi del Partito Democratico”, ha affermato Lorenzo Guerini,
vice segretario Nazionale
del Pd. “Non possiamo accettare che i nostri circoli
vengano fatti oggetto di
continue aggressioni”.
PALERMO - Continua a far discutere il cedi-
mento del viadotto Scorciavacche, lungo la
tratta Palermo-Agrigento, venuto giù dopo
appena 10 giorni dall’inaugurazione. Il cedimento non ha causato vittime né feriti, anche
perché il tratto di strada era già stato chiuso alle
dopo i primi segnali di cedimento. Mentre il
premier Matteo Renzi ha chiesto il nome del
responsabile di quanto accaduto, la Procura di
Termini Imerese prosegue nell’inchiesta. Ieri è
stato disposto il sequestro di tutta la documentazione relativa ai lavori. In precedenza era stata anche sequestrata l’area del viadotto, dove
verranno condotti accertamenti tecnici. Non
ci sono per il momento indagati, ma i primi avvisi di garanzia potrebbero scattare a breve.
Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto i
materiali utilizzati dalle ditte che hanno lavorato alle opere che riguardano 34 km di asfalto,
da Bolognetta fino ai pressi di Palermo. Nel
mirino dei magistrati le imprese che hanno
eseguito i lavori.
"Quanto accaduto è un fatto molto grave dice il Procuratore capo Alfredo Morvillo Adesso bisogna vedere cosa è successo, ma per
ora possiamo fare solo ipotesi". Tra le tante voci, c’è anche quella che il viadotto non sia ancora neppure stato collaudato: "Fra le cose che
dobbiamo acquisire c'è la documentazione e
pure il collaudo, che come patrimonio conoscitivo è un momento importante, ci dice se l'opera è in grado di funzionare - spiega ancora
Morvillo - La prima cosa che si va a guardare è
il collaudo, per vedere se c'è qualcosa che non
va". Ieri Amedeo Benigno, segretario generale
Fit Cisl Sicilia, ha puntato il dito contro l’Anas:
"Siamo convinti che fra le possibili cause del
cedimento strutturale del corpo stradalepossa
essere elencata la pressione per l’apertura anticipata del tratto stradale".
denunce on line
Non ci sono solo gli italiani
evasori, ma anche quelli
che denunciano chi non
paga le tasse. Le segnalazioni online contro l'evasione fiscale sono infatti
cresciute del 76% nel
2014. Un vero boom, evidenziato dalla contabilità
tenuta dal sito evasori.info. A ieri, le denunce spontanee erano 1.122.589, riguardanti un'importo evaso di 170.518.147 euro.
Un anno fa erano 854.681
le segnalazioni per
129.284.347,61 euro. In
testa alla classifica che riguarda il numero di segnalazioni ci sono i bar
(34,6%) e i ristoranti
(12%). Guidano invece la
graduatoria riguardante le
somme evase medici e
dentisti.
Dall’Italia e dal Mondo
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
Il Ftse Mib a -4,92%, male tutte le borse europee. La moneta unica ai minimi sul dollaro
Lunedì nero a Piazza Affari
La situazione di incertezza in Grecia affossa i mercati
Bruxelles avverte Atene: “Adesione all’euro irreversibile”
BRUXELLES (BELGIO) -
L’incertezza sul futuro politico di Atene trascina i mercati a fondo in un lunedì nero per le borse. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib chiude
con -4,92% a 18.188,44
punti e l’All Share -4,47% a
19.369,43 punti. Male anche le altre piazze europee:
Parigi -3,31%, Londra -2%,
Fraconforte -2,99% mentre
Atene perde il 4,92%. termina L'euro si è indebolito ulteriormente toccando ieri
in mattinata la soglia di 1,20
dollari: si tratta di livelli inediti da quasi nove anni.
Bruxelles ieri ha ribadito
quanto stabilito nei trattati
dell’Unione Europea, con
riferimento alla possibile
uscita dalla moneta unica
da parte della Grecia: l’appartenenza di un Paese al-
l’Euro è irrevocabile. Precisazione che arriva dopo le
indiscrezioni di Der Spiegel
dei giorni scorsi, secondo
cui Berlino sarebbe disposta
ad accettare questa opzione.
"L'euro c'è per restare e ha
dato prova di resistenza", ha
detto ieri una portavoce
della Commissione europea, che, ha poi glissato sulla possibilità una rinegoziazione del debito greco, come chiesto dalla sinistra radicale di Syriza.
Ieri in ogni caso il vice
cancelliere e ministro dell'Economia tedesco, Sigmar
Gabriel, ha ribadito che il
governo tedesco vuole che
la Grecia resti nell'euro, dopo che già domenica un
portavoce
dell'esecutivo
aveva corretto il tiro rispet-
Giornata nera per la Borsa di Milano
to a qunato riportato dalla
stampa. "L'obiettivo del governo tedesco, dell'Unione
Europea e anche del governo ad Atene - ha affermato è di mantenere la Grecia
nell'eurozona. Non c'erano
e non ci sono altri piani per
il contrario". Il numero due
del governo tedesco ha
puntualizzato: “Non possiamo essere ricattati e per
questo ci aspettiamo che il
governo greco, indipendentemente da chi lo guiderà
(dopo le elezioni anticipate
del 25 gennaio, ndr), rispetti gli impegni presi con
l'Ue”.
Malissimo anche i mercati. A Milano in chiusura
di seduta il Ftse Mib è precipitato a -4,57%. Rbiassi sostenuti per tutti i principali
listini europei:
l
5
Udienza in Vaticano
Merkel
dal Papa
in febbraio
CITTÀ DEL VATICANO -
La cancelliera tedesca
Angela Merkel incontrerà il 21 febbraio Papa
Francesco in udienza
privata in Vaticano. Lo
ha anticipato ieri il sito
religioso Il Sismografo,
rilanciando quanto riferito dal tedesco Focus
Online. Per la Merkel, si
tratterà della seconda
visita al pontefice, dopo
l'incontro nel maggio
del 2013, della durata di
quasi un’ora, a breve distanza dall’elezione di
Jorge Mario Bergoglio a
Papa.
Secondo Focus, gli argomenti trattati saranno
quelli dell’attualità, come l’Ucraina, la crisi
economica e i rifugiati.
L’udienza a Merkel, peraltro, arriverà dopo le
elezioni anticipate in
Grecia.
A Milano intervento per la chiusura del forame ovale pervio, la stessa patologia congenita che evidenziò Cassano nel 2011
Marò, Latorre operato al cuore
Il militare dovrebbe rientrare in India il 13, quando scadrà il permesso avuto per l’ischemia
In breve
Assalto dell’Is
Tre miilitari sauditi
uccisi al confine
tra Iraq e Arabia
RIAD (Arabia Saudita) - Tre
agenti della polizia di frontiera saudita sono stati uccisi e
altri due sono stati feriti sul
confine con l’Iraq, . Un corrispondente di Al Jazira ha indicato gli assalitori come
jihadisti dello Stato Islamico.
A suffragare questa pista c'è
anche il fatto che l'Arabia
Saudita fa parte della coalizione internazionale schierata contro l'Isis, che controlla vaste regioni di Iraq e Siria.
In Australia
Già 29 feriti
nel maxi rogo
fuori Adelaide
SYDNEY - L’arrivo di forti
venti e una temperatura di
28 gradi rendono particolarmente pericoloso il mega incendio a pochi chilometri
dalla periferia di Adelaide,
nell’Australia meridionale.
Centinaia di vigili del fuoco
sono al lavoro, con l’aiuto di
14 aerei. Al momento si contano 29 feriti, oltre a 26 case
e 40 edifici distrutti. Le cause
dell’incendio non sono state
ancora chiarite. La polizia
sta tuttavia indagando sulla
possibilità che le fiamme siano state originate da un impianto di incinerazione.
MILANO - Intervento chi-
rurgico per il marò Massimiliano Latorre, sottoposto
ieri mattina alle 8.30 al Policlinico di San Donato milanese a un’operazione al cuore per un difetto congenito,
il forame ovale pervio.
L'operazione,
riuscita
perfettamente, arriva a pochi giorni dalla scadenza del
12 gennaio entro la quale il
fuciliere di marina dovrebbe
rientrare in India, dove è
trattenuto da quasi tre anni
dalle autorità con Salvatore
Girone per l'uccisione di
due pescatori. Latorre era
potuto rientrare in Italia dopo che a settembre era stato
colpito da un’ischemia a
Nuova Delhi. Ma il suo permesso per motivi di salute
sta per scadere e l’India non
intende concedere una proroga. "Latorre non può rientrare in India. No ai ricatti
indiani, la comunità internazionale batta un colpo.
Riportiamo a casa Girone",
La deputata Ncd
Barbara
Saltamartini:
“Latorre non può
tornare laggiù.
No ai ricatti,
la comunità
internazionale batta
un colpo”
Latorre dovrebbe tornare in India il 12 gennaio
ha scritto su twitter il deputato Ncd, Barbara Saltamartini.
Il forame ovale pervio è la
stessa anomalia congenita
riscontrata anche al calciatore Antonio Cassano nell’autunno del 2011. Anche
Latorre, come il giocatore
barese, è stato operato da
Mario Carminati, responsabile della Cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite dell'adulto. La decisione di procedere con l’intervento è stata presa dopo
gli accertamenti cui si era
sottoposto Latorre nei giro-
Raid contro nave di azienda greca. Il Parlamento: “No a intervento Occidente”
Colpita petroliera in Libia: 2 vittime
ATENE (GRECIA) - Ancora caos in Libia.
Una petroliera che operava per l'azienda
greca Aegean Oil è stata colpita da un
raid aereo nella città portuale libica di
Derna. Due i marinai uccisi, di cui un
greco, e due feriti. La nave Araevo, battente bandiera liberiana, è stata colpita
domenica sera da jet non identificati. A
bordo c'erano 26 membri dell’equipaggio, tra i quali 21 filippini, tre greci e due
rumeni. La vittima greca del raid aveva
29 anni. La petroliera ha subito danni,
ma non rischia di affondare. Intanto ieri
Agila Issa, speaker del Parlamento libico,
si è dichiarato contrario ad un intervento
militare degli occidentali nel suo Paese.
Issa ha precisato che il suo governo appoggerebbe solo un aiuto dalle nazioni
arabe.
Il presidente francese Hollande ha
detto che Parigi non interverrà in Libia,
ma ha aggiunto che intende colpire "i
terroristi ogni volta che lasciano i posti
in cui si nascondono", nel sud della Libia
per portare armi verso la regione del
Sahel.
ni scorsi, che non avevano
evidenziato fattori di rischio
ricollegabili all’ischemia.
Il forame ovale pervio è
un'anomalia cardiaca in cui
l'atrio destro comunica con
l'atrio sinistro, a causa della
pervietà del forame ovale,
permettendo così il passag-
gio di una quantità più o meno rilevante di sangue dall'atrio destro all'atrio sinistro.
Un'anomalia diffusa in una
percentuale tra il 15 e il 30%
della popolazione normale,
senza necessariamente determinare conseguenze clinicamente rilevanti.
6
l
Dalla Regione
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
L’indagine al momento è solo conoscitiva, senza ipotesi di reato e indagati
Presunte minacce al sindaco Conti
Incominciano le prime audizioni
BOLOGNA - Potrebbero tenersi gio-
vedì prossimo, in procura nella città
felsinea, le prime audizioni dei protagonisti della vicenda della costruzione del nuovo quartiere nella
campagna di Idice, nel bolognese.
Vicenda che nasce dall’accusa fatta
da Isabella Conti, sindaco di San
Lazzaro, di aver ricevuto pressioni e
qualche minaccia dopo la decisione
di fermare quel progetto.
I magistrati probabilmente sentiranno lo stesso sindaco, il professionista che avrebbe pronunciato le
parole considerate in qualche modo
minacciose, e la dipendente del municipio che poi le avrebbe confidate
al primo cittadino.
L’inchiesta, per ora, è conoscitiva.
Quindi senza ipotesi di reato ed indagati. La costruzione di circa 600
nuovi alloggi in quell’area aveva già
provocato diverse polemiche, accompagnate da una vera e propria
manifestazione di protesta, nell'autunno 2013. Manifestazione che
aveva visto la partecipazione di alcuni esponenti politici di opposizione alla giunta dell'allora sindaco
Marco Macciantelli, ma anche dei
cittadini. Quello della campagna di
Idice è un ex terreno agricolo ai
confini con il Parco Regionale dei
Gessi e dei Calanchi della Badessa.
Il blocco annunciato dal sindaco al
progetto avrebbe quindi incontrato
l'ostilità di chi in quel progetto era
coinvolto.
Anche il premier italiano Matteo
Renzi aveva chiamato nei giorni
scorsi il sindaco Conti per sostenerlo, mentre il neo-presidente della
Regione Emilia Romagna Stefano
Bonaccini, l’avevo incontrato come
gesto di stima.
Magnitudo 2.7. Epicentro al confine con Mantova
Scossa nel Modenese
MODENA - La terra tre-
ma ancora nel modenese.
A pochi giorni dalla
scossa di magnitudo 2.5
che aveva inaugurato il
2015, la mattina del primo di gennaio, c’è stato
un nuovo evento sismico
nella provincia di Modena, oggetto di un'attività
a abbastanza intensa come starebbe per altro avvenendo anche in altre
zone del Mediterraneo.
Ieri mattina infatti è stato registrato un sisma di
magnitudo 2.7, che i sismografi dell'Ingv (Isti-
tuto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)
hanno localizzato a soli
2,7 km di profondità,
esattamente alle ore 9.08.
L'epicentro è stato individuato nelle campagne
al confine con la provincia di Mantova: comuni
più vicini al sisma sono
quelli di Mirandola, Finale Emilia e Sermide,
dove le persone più attente e sensibili hanno
avvertito il movimento
tellurico. Non si segnalano tuttavia danni di alcun tipo.
In diminuzione gli automobilisti che si mettono alla guida sotto effetto di stupefacenti o alcol
Meno incidenti sulle strade
I dati del 2014 hanno messo in evidenza un calo dell’8% dei sinistri
Crescono invece le infrazioni sulla viabilità dell’Emilia Romagna
BOLOGNA - Incidenti in
calo e infrazioni in crescita
sulle strade dell’Emilia Romagna. A dirlo la Polstrada, che ha reso noti i dati
relativi all’anno scorso.
Nel 2014 i sinistri sono
stati 6.045, circa 500 in
meno rispetto al 2013. Un
calo sensibile, pari all’8 per
cento. Gli incidenti mortali sono passati da 71 a 69.
La riduzione più forte di
quest’ultimi si è registrata
lungo le tratte autostradali
della regione (-16 per cento circa), secondo un trend
che oramai va avanti da diverso tempo e che beneficia probabilmente anche
di sistemi di controllo
quali il Tutor. Le persone
decedute sono state 72 (4
in meno rispetto al 2013) e
3.855 quelle ferite (4121
l’anno precedente). I cali
sono probabilmente frutto
anche dell’attività di controllo: nel 2014 sono state
n
582
sono stati i
posti di controllo che
hanno sottoposto a verifica 1.016 veicoli adibiti al
trasporto di
animali vivi,
per un totale
di 489 violazioni accertate, di cui 112
alla specifica
normativa.
effettuate 42.014 pattuglie,
di cui l’89per cento impiegate in servizi di vigilanza
stradale. Un’attività che ha
reso possibile, tra le altre
cose, accertare 184.434 infrazioni, ovvero un 8% in
più rispetto al 2013. Tra le
contestazioni più ricorrenti eccesso di velocità,
uso del telefonino al volante e mancato uso delle
cinture di sicurezza. Sono
state dunque ritirate 3.068
patenti di guida e 2.681
carte di circolazione. Una
buona notizia arriva dal
contrasto alla guida sotto
l’effetto di sostanze alcoliche e di sostanze stupefacenti. A fronte di 10.622
controlli in più rispetto al
2013, nel 2014 c’è stata
una riduzione del 18% di
questa infrazione. "Nelle
sole notti del fine settimana – si afferma nella nota
rilasciata dalla questura sono state sottoposte a verifica del tasso alcolemico
18.365 persone, delle quali
solo 817 sono risultate positive e, nell’ambito di
queste, solo l’11,8% appartiene alla fascia più giovane dell’utenza (fascia di età
18/22): maggiore consapevolezza da parte dei giovani guidatori e l’efficacia
dei nuovi strumenti e metodologie, sono risultate
essere la ricetta vincente
per formare utenti della
strada sempre più responsabili". Fuori dalla strada
nel 2014 inoltre la polizia
giudiziaria ha affrontato
29 rapine, 572 furti, 470
truffe, 342 i falsi e 2929 altri reati, e ha proceduto all’arresto di 61 persone e alla denuncia a piede libero
di altre 3489.
Arrestato un giovane straniero con numerosi precedenti. Dopo le manette se l’è presa con un poliziotto
Non gli vuole offrire una sigaretta
Ventenne lo accoltella per tre volte
Nuovi dettagli sull’omicidio di Bologna
Infierì sul marito
a colpi di forbice
BOLOGNA - Avrebbe infie-
rito sul corpo del marito
con le stesse forbici con le
quali l’uomo l’aveva ferita
giorni prima, durante un litigio, ad un braccio. Il macabro particolare emerge ad
alcune ore dall’arresto di
Rosangela Piredda, la 69en-
ne accusata di aver colpito a
morte, forse con un vaso, il
marito a Bologna nella notte di sabato. Gli investigatori sembra infatti abbiano
trovato un referto dove la
donna avrebbe affermato ai
medici di essere stata ferita
durante un diverbio.
BOLOGNA - Gli nega una sigaretta e si
prende tre coltellate al volto. Il malcapitato è un ragazzo di Budrio, che ha rischiato conseguenze pesanti per una
“bionda” non concessa. In manette, per
la violenta aggressione, è finito invece un
ventenne di origine magrebina: W.S., irregolare sul territorio italiano e già conosciuto alle forze dell’ordine per diversi
precedenti.
Tutto è successo sabato sera in piazza
VIII Agosto, quando due stranieri, verso
le 21.30, hanno avvicinato tre ragazzi,
tutti di Budrio, chiedendo loro una sigaretta.
Al rifiuto, per via del "modo arrogante", è nata però una violenta colluttazione dove W.S., dopo aver sferrato un pugno ad uno dei tre giovani, ha tirato fuori un coltello colpendolo al volto tre vol-
te. Due fendenti sarebbero arrivati sotto
il mento, mentre uno all’altezza dello zigomo. I due stranieri si sono quindi allontanati. La polizia però, una volta arrivata, ha visionato i filmati delle videocamere di sorveglianza presenti sul posto e
si è messa alla ricerca dei due stranieri.
Li ha intercettati in via Petroni, all'angolo con Piazza Verdi. Ma l’aggressore,
una volta fermato, avrebbe reagito con
calci e pugni, tanto che un agente è stato
ferito alla mano e dimesso con prognosi
di 7 giorni. In tasca al ventenne è stato
ritrovato il coltello ancora insanguinato.
La lista dei precedenti dell’aggressore
magrebino sembrerebbe lunga: già arrestato per spaccio nel 2014, è stato accusato in passato di furto e rapina, porto
abusivo di armi, soprattutto coltelli, e
ricettazione.
In breve
Nel Ravennate
Colpo a bancomat
col carro attrezzi
RAVENNA - Portano via un
intero bancomat con un carro attrezzi. È accaduto a
Russi, nel ravennate, nella
notte tra domenica e lunedì.
Intorno alle 4 i Carabinieri
della locale stazione sono intervenuti nella filiale Unicredit dove è stato asportato l’intero sportello Atm. Per il furto
i malviventi si sarebbero serviti addirittura di un carro attrezzi, a sua volta oggetto di
furto.
A Modena
Giordano-Severi
il caso in procura
MODENA - Dopo lo scandalo su internet e il gossip
scandalistico, la controversia tra il Colonnello della
GdF Alberto Giordano e la
stilista Francesca Severi approda anche in procura dov’è stato aperto un fascicolo
sul caso.I fatti si riferiscono
alla pubblicazione sul profilo
Facebook di Giordano di fotografie scattate in momenti
di intimità con la compagna
di un tempo, insieme ad una
lettera di insulti scritta dopo
la fine della relazione sentimentale.
A Parma
Strumento antico
rubato a scuola
PARMA - Due strumenti musicali, tra cui un prezioso
clavicordo della prima metà
del diciottesimo secolo, sono stati rubati dal conservatorio Arrigo Boito di Parma.
Ad accorgersene chi ha
aperto ieri il conservatorio.
Piacenza
La città
La Cronaca NQ news
Via Romagnosi, 60 - Piacenza
cent. 0523 307811 - fax 0523 334688
email: [email protected]
MARTEDÌ
6 GENNAIO 2015
l
7
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Parla l’agente di Polizia che il 31 dicembre è intervenuto insieme a tre colleghi in via Nino Bixio per una situazione d’emergenza
«Ho salvato la donna dalle acque gelide
Mi hanno aiutato due “angeli del Po”»
Daniele Righi: non conosciamo i loro nomi, spero si facciano vivi per ringraziarli
di ANDREA DOSSENA
S
alvare una vita richiede
coraggio e capacità di
agire per il meglio in
pochi istanti. Così l’agente
scelto di polizia, Daniele
Righi, 31 anni, celibe, insieme ad un cittadino rimasto
fino a ieri sconosciuto, ha
strappato da morte certa una
62enne piacentina (la donna
non è in pericolo di vita) che
la mattina del 31 dicembre
scorso si è immersa nelle gelide acque del Po in via Nino
Bixio.
Ieri, in Questura, il racconto dell’impresa elogiata
come «esempio di coraggio,
di prontezza e di umanità,
meritevole di lode non solo
da parte della Polizia di Stato ma da parte di tutti» dal
dirigente della Squadra
mobile, Salvatore Blasco.
I primi a giungere in riva
al Po la mattina dell’ultimo
giorno dell’anno, con una
Volante, sono stati proprio
Righi e l’agente scelto
Gianpaolo Sellitto (31enne
avellinese), raggiunti poco
dopo dal sovrintendente
capo
Graziella
Guasti(52enne di Piacenza) e
dall’agente Daniele De Angelis (24 anni, leccese).
Ed è Righi a rispondere ad
alcune domande relative al
salvataggio.
Che scenario vi siete trovati di fronte?
«Una donna di 62 anni,
sofferente di depressione,
aveva deciso di farla finita
lasciandosi cadere nelle acque del Po, abbandonando
scarpe, chiavi dell’auto e foto dei nipotini. Per l’intervento, richiesto da un passante, avremmo dovuto attendere i Vigili del fuoco,
ma aspettare qualche minuto in più avrebbe significato
la morte della signora. Non
potevano però neanche tuffarci, perché il personale del
118 ci aveva detto che
avremmo a nostra volta rischiato l’assideramento».
Allora cosa avete deciso
di fare?
In breve
Barriera Genova, donna investita
Brutto spavento per la donna investita nel tardo pomeriggio di
ieri a barriera Genova, mentre attraversava la strada. Sul posto i soccorsi inviati dal 118 per condurre al pronto soccorso la
ferita che, fortunatamente, ha riportato solo lievi contusioni.
Denunciati tre ecuadoriani
Tre cittadini ecuadoriani sono stati denunciati dalla Polizia
per lesioni. Sono infatti accusati di aver aggredito un connazionale, di 36 anni, che domenica mattina ha riportato un lieve trauma cranico nelle vicinanze dei Giardini Margherita.
Vandali devastano un treno
Denuncia contro ignoti, da parte di Trenitalia, per gli atti vandalici compiuti ai danni del treno regionale 11407 PiacenzaAncona. Sul convoglio, in sosta nella nostra città in vista del
viaggio previsto alle 5.29 di ieri mattina, alcuni sconosciuti
hanno scaricato uno degli estintori in dotazione: sono state
rese inservibili tre carrozze. Il treno è partito ugualmente, poi
è stato sostituito alla stazione di Bologna.
Daniele Righi, 31 anni,
è di Novafeltria
in provincia di Rimini
A destra, Righi seduto
accanto a Salvatore
Blasco, dirigente della
Squadra Mobile;
in piedi (primo a sinistra)
è Daniele De Angelis
stato difficile perché la signora era in acque gelide (-5
gradi la temperatura dell’aria, nda) da 25 minuti ed era
ormai a 50 metri dalla sponda. Ha perso conoscenza
due volte, e provare a farla
salire sulla barca ha rischiato di far ribaltare l’imbarcazione: l’abbiamo così sollevata fino al busto e l’abbiamo trascinata il più velocemente possibile a riva, dove
è stata soccorsa dai sanitari
del 118 per poi essere condotta al Pronto soccorso».
Chi sono i cittadini che
vi hanno aiutato?
«Non conosciamo i loro
nomi, ma vorremmo poterli
ringraziare di persona perché anche il loro apporto è
stato determinante: una volta a riva se ne sono andati,
Affamato tenta di rubare cibo,
un poliziotto gli offre la cena
La sensibilità degli agenti di polizia regala qualche
momento di serenità ad altrettanti piacentini dalla vita
difficile. Nel primo episodio, accaduto alle 22 del 2
gennaio, la Volante è intervenuta al Conad della
Farnesiana dove era stato segnalato che un uomo aveva
scavalcato una recinzione. Si trattava di un piacentino di
50 anni residente in provincia: agli agenti intervenuti sul
posto ha raccontato, in lacrime, di essere alla fame e in
cerca di qualche scatola di prodotti alimentari scaduti.
Un episodio analogo (la Questura conferma che sono
sempre di più, a Piacenza) si è verificato l’altro ieri al
Sigma di Borgofaxhall: un senzatetto italiano è stato
scoperto mentre, sempre per fame, provava a sottrarre
degli alimentari. Considerata la grave situazione dei due,
i responsabili dei punti vendita hanno deciso di non
procedere alla denuncia e, nel secondo caso, uno degli
agenti di polizia ha offerto al senzatetto una cena al
McDonald’s della vicina stazione.
a.doss.
perciò speriamo che questi
due “angeli del Po” si facciano vivi per poterli ringraziare».
Oltre alla donna salvata
anche l’agente scelto Righi
ha dovuto ricorrere alle cure
dell’ospedale per una lieve
ipotermia,ma si è ripreso
perfettamente.
Originario di Novafeltria, in provincia di Rimini, Righi è entrato in polizia
a 18 anni «per passione»:
formatosi alla Scuola di polizia di Alessandria, ha prestato servizio in otto città
prima di arrivare a Piacenza
poco meno di due anni fa.
«Grazie all’aiuto di due
cittadini abbiamo recuperato una barchetta di un metro
e mezzo. Io ed uno dei due
signori ci siamo saliti, ma
eravamo senza remi e per
raggiungere la donna abbiamo dovuto usare le mani
prima che la corrente la trascinasse via. L’intervento è
Il sito Diario Do Nordeste mette l’omicidio come il fatto più eclatante del 2014
Facebook si mobilita: vuole giustizia
per Gaia Molinari e Mirian França
Nuovi particolari su Mirian
França de Melo, la brasiliana
arrestata nell’ambito delle indagini sull’assassinio di Gaia
Molinari.
I siti locali brasiliani hanno
riportato la notizia secondo
la quale la 31enne farmacista
di Rio de Janeiro avrebbe dovuto recarsi a Jericoacoara
con la madre Valdiceia França, che rinunciò però all’ultimo momento per le elevate
temperature del periodo. La
figlia avrebbe così cercato via
internet una compagna con
la quale condividere il viaggio, trovando proprio la
29enne piacentina con la
quale si è effettivamente recata nella nota località balnea-
re.
Proprio l’incompleto racconto della vicenda sarebbe,
secondo l’avvocato dell’arrestata che ne ha chiesto il rilascio, una della contraddizioni
imputate alla 31enne con la
quale la piacentina ha trascorso gli ultimi giorni di vita
prima di essere trovata uccisa
il giorno di Natale.
In attesa dell’esito degli
esami realizzati sul corpo di
Gaia, la polizia continua a seguire la pista di una seconda
persona coinvolta nell’assassinio. Evento che si colloca in
un contesto particolarmente
duro: secondo il Cearà - Stato
in cui si trova Jericoacoara – è
infatti il sesto assoluto per
tasso di femminicidi nel Brasile. L’uccisione di Gaia Molinari viene citata dal sito di
Diario do Nordeste come fatto di sangue che ha suscitato
più emozione tra tutti quelli
del 2014.
Intanto su Facebook è nato un gruppo, in portoghese,
“Liberdade Para Mirian
França Justiça para Mirian
Justiça para Gaia” (nella foto). Ovvero: liberate Mirian,
giustizia per Mirian, giustizia
per Gaia. La pagina ieri mentre stavamo scrivendo aveva
poco più di 4mila “mi piace”.
a.doss.
8
Piacenza - La città
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
l
La denuncia del Sindacato autonomo: in otto anni 23 poliziotti in meno e uguali servizi LEGA NORD/1 - Accoltellati del 28 dicembre
«Personale di Polizia,
la carenza è cronica»
Passavanti: aumentati gli assistenti, diminuiti gli agenti scelti
L’
aumento dei reati evidenziato sia nelle
grandi che nelle piccole città non consente di tirare
un sospiro di sollievo neanche a
Piacenza, dove nel 2014 si è invece registrato un lieve calo delle denunce.
Se a livello nazionale, come
ha ricordato il Sap (Sindacato autonomo di polizia), i tagli agli organici si riflettono
soprattutto nei settori operativi, «non meglio procede - a
detta del segretario del Sap
piacentino, Ciro Passavantia livello provinciale».
«Nonostante i dati statistici
relativi alle denunce effettuate tra 2013 e 2014 possano favorire un ritorno alla tranquillità, la situazione - secondo Passavanti - è tutt’altro che
positiva. Anche senza voler
considerare l’età del personale, le condizioni lavorative legate allo stress psicofisico,
turni logoranti, mancanza di
dotazioni in termini di risorse
umane, mezzi e supporti logistici, una chiave di lettura può
venire anche dal semplice
confronto dei numeri».
Tra il 2006 ed il 2014, il totale del personale è sceso da
204 persone a 181: a fronte di
un aumento di assistenti e assistenti capo (da 57 a 79) e di
sostituti commissario (da 4 a
7) e di un numero identico di
tecnici (25), sono infatti diminuiti agenti e agenti scelti (da
44 a 27), sovrintendenti (da 32
a 18) e ispettori (da 42 a 25).
«Già nel 2012 delineavamo
una serie di perplessità sull’attuazione di determinate disposizioni motivate dalla necessità di “razionalizzare” le
risorse, in termini di personale, in dotazione all’Ufficio.
Oggi come allora, si continua
a segnalare il grave malessere
causato dalla cronica carenza
di organico».
«Le Volanti - rimarca Pas-
savanti - sono ridotte a tal
punto che per garantire un efficace servizio alla cittadinanza a volte si è costretti a ridurre l’organico dei singoli uffici
al punto da rallentarne l’esecuzione delle altre attività.
Questi palliativi non riscontrano efficacia sui singoli operatori che continuano a soffrire, a tutti i livelli, per l’ovvio
aumento dei carichi di lavo-
ro».
«Questa è una delle situazioni tangibili che si intende
rimarcare, perché la principale garanzia alla sicurezza è data dalla presenza sul territorio
delle forze di polizia. Carenza
che sicuramente è stata percepita principalmente da bande
di malviventi. Pur essendo
consci della situazione in cui
versa tutto il Paese e dei recenti tagli, non è comunque ammissibile per questo capoluogo sostenere l’attuale situazione operativa della struttura senza un significativo adeguamento dell’organico».
«Abbiamo perso - conclude Passavanti - il Posto fisso di
polizia all’Ospedale, stiamo
per perdere la Polizia postale e
delle Comunicazioni, forse
perderemo anche la Scuola di
polizia: ma per un Paese civile
e democratico cosa chiediamo di più?».
Andrea Dossena
Nel libro i testi sono di Salvatore Primiceri e i colori di Luca Giorgi
La matita di Zoni per... Mattia
L’opera del piacentino in un racconto per bambini
Si intitola Mattia e la matita
magica, il nuovo racconto per
bambini di Salvatore Primiceri, con le illustrazioni dell’illustratore e fumettista piacentino Ivan Zoni (uno dei
fumettisti della celebre serie
bonelliana Nathan Never) e i
colori di Luca Giorgi.
La storia si sviluppa in dieci
capitoli, ricchi di episodi movimentati di cui alcuni molto
divertenti, alternati alle belle
illustrazioni di Ivan Zoni, colorate da Luca Giorgi.
Tutto ha inizio una notte in
cui un forte temporale devasta il già trascurato paesino in
cui vive Mattia, bambino
straordinariamente bravo a
disegnare. Durante l’angoscia
di quei momenti Mattia riceve l’inattesa visita di una misteriosa “fatina creativa” che
gli regala una matita e una
gomma per cancellare.
Dopo questo inaspettato
incontro Mattia scopre presto
che la matita ha un potere magico. Utilizzandola riesce a
modifcare le cose reali semplicemente ridisegnandole.
Mattia decide quindi, aiutato
dai suoi migliori amici, di disegnare il suo paese ripulendolo dal fango e ristrutturando le case e i luoghi decadenti
Direttore responsabile:
La copertina del libro “Mattia e la Matita Magica” e una
delle illustrazioni del volume realizzate da Ivan Zoni
così che tutto diventi realtà.
Mattia vuol far ritornare il
suo paese bellissimo come lo
era stato in passato e far contenti tutti gli abitanti ma, nel
fare questo, troverà un ostacolo imprevisto: niente meno
che il sindaco cattivo del paese che farà di tutto per prendersi meriti che non ha. Cosa
accadrà?
Primiceri e Zoni, dopo il
buon successo del precedente
lavoro Il treno che porta al
mare, pubblicato nel 2013,
riescono nuovamente a cattu-
EMANUELE GALBA
Direttore: Claudio Casali
Direzione e redazione: Piacenza, via Romagnosi 60 (cap 29121)
Tel: 0523/307811 - Mail: [email protected]
rare l’attenzione sia dei piccoli che dei grandi. Il libro, adatto ai lettori tra i 7 e i 9 anni, si
presta infatti ad essere apprezzato anche dai più adulti
per il messaggio sociale che si
rivela tra le pagine del testo: in
particolare l’educazione al
senso civico e alla cura dei
luoghi che abitiamo, ma non
solo. Alla fine del libro, infatti,
una pagina è dedicata agli insegnamenti (le diverse “morali della favola”) che la storia
di Mattia può trasmetterci.
Il libro è edito da Primiceri
Editore e può essere acquistato sia sul sito dell’editore
(www.primicerieditore.it)
che sui vari siti di e-commerce librario in rete.
Piacethon, asta benefica
al centro commericale Gotico
E’ in programma alle 16, nella piazzetta del centro
commerciale Gotico, “Piacethon”. Ovvero l’asta benefica ideata dall’assessore Stefano Cugini (che sarà
presente insieme al sindaco Paolo Dosi) per raccogliere fondi a sostegno dell’Hospice “La Casa di
Iris”.
Nelle vetrine di uno dei negozi del centro sono state
esposte le maglie vintage del Piacenza Calcio, i cimeli
che oggi saranno messi all’asta.
«Vogliamo la verità
sull’aggressore»
La Lega Nord torna sull’aggressione subita da quattro
piacentini la notte del 27 dicembre con un comunicato
in cui vengono chieste spiegazioni sui reali motivi della
non carcerazione del presunto aggressore: «Non possiamo accettare che sia libero di
girare tranquillamente dopo
che ha accoltellato quattro
giovani, riducendone uno in
fin di vita. È impensabile che
uno stato di diritto serio decida di lasciare a piede libero
una persona che abbia commesso un fatto del genere. Le
motivazioni del sostituto
procuratore Pisante non ci
convincono: si dice che non
esiste pericolo di fuga quando per un giorno l’aggressore
era scappato risultando introvabile, che non esiste pericolo di reiterazione del reato
quando quella sera era uscito
intenzionalmente con un’arma in tasca e che non c’è pericolo di inquinamento delle
prove quando, a quanto risulta dalla stampa, l’arma
non è stata trovata» Gli esponenti del Carroccio vanno
oltre: «C’è qualcosa di non
chiaro in questa vicenda, in
città circolano con insistenza
voci di una “protezione importante” di cui godrebbe
Luogo aggressione
l’aggressore e che avrebbe influito su tutta la vicenda. Se
poi si paragona questa aggressione ad un altro fatto di
cronaca nera avvenuto pochi
giorni dopo a Fiorenzuola,
tutto diventa sempre più
strano: un marocchino che
ha accoltellato al petto un suo
connazionale è stato giustamente arrestato. Ed ora non è
libero di girare. Invece per
l’aggressore che ha ferito non
una, ma addirittura quattro
persone il trattamento è stato
molto differente. Noi ci chiediamo il perché e diamo voce
ai tanti piacentini scandalizzati da questa vicenda. Perché andando avanti di questo
passo si rischia seriamente di
autorizzare la giustizia “fai
da te”. Vogliamo la verità».
LEGA NORD/2 - Intervento di Pisani e Cavalli
«Caorso, Bergonzi
dimostri il suo “no”»
«Bergonzi sul nucleare non
faccia il gioco delle tre carte. Ora ha la possibilità, con
atti politici concreti, di
portare a Roma il secco no
già espresso dall’Emilia Romagna al deposito nazionale, coinvolgendo anche
gli altri parlamentari piacentini, Bersani, De Micheli e Migliavacca. Se lui e i
suoi colleghi piacentini in
parlamento nulla faranno
per scongiurare l’arrivo di
scorie sul nostro territorio,
saranno da ritenersi complici e responsabili». Così il
presidente della Lega
Nord Emilia, Pietro Pisani, e Stefano Cavalli, firmatario - da consigliere regionale - della risoluzione
anti-nucleare votata dall’Assemblea legislativa il 5
novembre 2013, replicano
al parlamentare Pd piacentino. «Bergonzi, da buon
maestro di trasformismo,
parla in politichese e dribbla le risposte. Dica - e dimostri con atti concreti che è contrario al nucleare
L’ALTRA INFORMAZIONE SOC. COOP. ARL
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Rimini, viale Laurana 1/a (cap 47921)
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cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250
La centrale di Caorso
a Piacenza. O ne sarà complice. Se la centrale di
Caorso è ora un problema
irrisolto, dopo tre anni di
governi appoggiati dal centrosinistra, non si può certo
scaricare la colpa sul lontano passato del governo
Berlusconi». Mai come
adesso servono parole di
chiarezza, a detta del Carroccio, contro «il ritorno
dello spettro nucleare, ma
dal Pd stanno arrivando
solo caos e fumo negli occhi», concludono Pisani e
Cavalli.
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Piacenza - La città
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
l
9
Per incontrare la Befana c’è l’imbarazzo
della scelta: auto, moto e dai pompieri
E’
vero che l’Epifania
si porta via tutte le
feste ed è altrettanto vero che il 6 gennaio sono tradizionalmente tante
le iniziative per grandi e
piccoli. Ecco le tre principali in ordine cronologico.
La Befana con
i veicoli storici
Per il terzo anno consecutivo, è in programma la “Befana del Vigile” che vedrà
In breve
Piacenza/1
Messa
nella solennità
dell’Epifania
Il vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Gianni Ambrosio, preside alle 18,30 in
Cattedrale la celebrazione
eucaristica in occasione
della solennità dell’Epifania.
Firenze
Il vescovo
al Convegno
Ecclesiale
Mons. Gianni Ambrosio domani e giovedì partecipa, a
Firenze, alla giunta del Convegno Ecclesiale di Firenze
2015.
Piacenza/2
Al monastero
di S. Raimondo
lectio divina
Venerdì 9 alle 21 al Monastero Benedettino di San
Raimondo si terrà il secondo incontro di un ciclo organizzato dalla Famiglia Piasinteina. Tema di questo incontro è: “Ascolto e silenzio”. L’incontro sarà tenuto
dall’abbadessa madre Maria Emmanuel Corradini con
la presentazione di Ester
Capucciati. Le catechesi
dell’abbadessa vanno dritte
al cuore di chi ascolta con
disponibilità d’animo e volontà a lasciarsi mettere in
discussione per riprendere
in mano la propria vita. L’ingresso è libero.
Piacenza/3
Inaugurazione
e messa Casa
d’accoglienza
Sabato 10 gennaio alle 17
alla parrocchia della Sacra
Famiglia, in via Casteggio a
Piacenza, mons. Ambrosio
presiede la celebrazione
eucaristica e la benedizione
della Casa di accoglienza.
la partecipazione del Club
Veicoli Storici di Piacenzacon un notevole numero
di vetture storiche. «L’iniziativa benefica nasce alla
fine della guerra per aiutare
le famiglie dei vigili urbani,
che non versavano in situazioni economiche particolarmente felici – spiegano
gli organizzatori –. L’iniziativa del nostro Club vuole
far conoscere alle nuove generazioni un evento che fa
parte della storia della no-
stra città e nel contempo
promuove la solidarietà
verso realtà piacentine, che
sempre hanno bisogno di
aiuto. Per questa edizione
abbiamo deciso di indirizzare i nostri sforzi a favore
dell’associazione “La Giara” di Piacenza».
L’evento, patrocinato dal
Comune di Piacenza, è stato concordato tra il Direttivo del Cvsp e il comando
dei Vigili. Il raduno dei
proprietari di auto d’epo-
ca è previsto alle 9 alla sede
del Club in via Regina 10/a
a Quarto di Gossolengo. Il
corteo percorrerà corso
Europa, piazzale Veleia,
via Colombo, piazzale Roma, piazzale Marconi, viale S. Ambrogio, piazzale
Milano ed infine piazza
Cavalli, dove, depositati i
pacchi dono, le auto rimarranno in sosta fino alle 12,30.
L’invito a partecipare è
esteso a tutti i proprietari di
vetture storiche immatricolate entro il 1980. L’importante è presentarsi con il
proprio dono già impacchettato, che può contenere
generi alimentari a lunga
conservazione, che saranno
depositati alla pedana del
vigile. I generi alimentari richiesti con urgenza sono:
latte a lunga conservazione,
riso, dadi per brodo, carne e
tonno in scatola, zucchero,
olio, frutta e verdura in scatola, omogeneizzati di ver-
dure per bambini.
La Motobefana
della Baca
E’ alla quarta edizione la
Motobefana organizzata
dai motociclisti dell’associazione Baca (Bikers
against child abuse, i motociclisti contro l’abuso sui
bambini). La festa anche
quest’anno coniugherà l’aspetto ludico dedicato ai
bambini con il motogiro
dedicato alla “Befana motociclista”, che sfilerà per le
vie della città accompagnata anche dai motociclisti
delle associazioni “Raid for
Aid”, “Moto club Polizia di
Stato”, “Randagi su di Giri”,
“Pistoni Tonanti” e da
chiunque vuole.
Alla fine del run cittadino la Befana motorizzata ritornerà sul Pubblico Passeggio e sarà lieta di portare
dolci ed allegria ai bambini
piacentini. I piccoli si potranno anche sperimentare
i giochi di una volta (preparati dai bikers di Baca). Prevista anche la presenza di
clowns e di altre varie attività organizzate per l’occasione. Il ritrovo con i motociclisti partecipanti e la Befana è fissato sul Pubblico
Passeggio alle 9 per la partenza entro le 10. La Befana ed i suoi accompagnatori torneranno al luogo di
partenza verso le 11.
La Befana
dei Vigili del fuoco
Anche questo anno si rinnova la festa di benvenuto
alla Befana alle 14.30 nella
sede del comando dei Vigili
del fuoco in Via Valnure 9.
La manifestazione prevede la visita alla sede con l’esposizione dei mezzi e attrezzature di intervento e
possibilità di prendere parte a qualche attività in qualità di “Piccolo Vigile del
Fuoco”; saranno anche presenti le unità cinofile del
Comando: tutti i bambini
potranno interagire anche
con i loro cani; alle 15 arrivo
previsto della Befana; alle
15.30 rinfresco in cortile organizzato dalla Associazione nazionale Vigili del fuoco, in collaborazione con
l’Associazione Alpini di
Borgonovo.
Nell’ambito della festa è
previsto “Un giocattolo per
un sogno”, in collaborazione con la Caritas: tutti i
bambini che lo desiderano
(non è obbligatorio), potranno portare un gioco,
purché pulito ed in buono
stato di conservazione, che
verrà poi consegnato alla
Caritas per la successiva distribuzione ai bambini meno fortunati.
s.n.c. di ARBASI-BENEDETTI
FURGONATURE - CENTRATURE - SABBIATURA
RIPARAZIONI DI CARROZZERIE PER VEICOLI INDUSTRIALI
PIACENZA - VIA ANSALDI, 12 (MONTALE)
Tel. (0523) 593228 - Fax 591241
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l
Piacenza
Territorio
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MARTEDÌ
6 GENNAIO 2015
Tel. (0523) 593228 - Fax 591241
Fermati con attrezzi
da scasso sull’auto
Sorpresi con un il kit dello scassinatore
sull’auto. Questo il motivo per il quale tre
ucraini e un moldavo sono stati denunciati a piede libero, per detenzione di arnesi atti allo scasso dai carabinieri di Rivergaro. I quattro stranieri, tra i 37 ed i 24
anni e tutti con precedenti penali, erano a
bordo di una Mercedes classe A che si
trovava seminascosta lungo la Statale
45.
Si tratta dell’esito di un ampio servizio
di controllo sul territorio, nell’ambito del
quale gli stessi militari hanno denunciato
un marocchino di 33 anni, trovato in possesso di 26 grammi di hashish, per detenzione di droga ai fini di spaccio.
Segnalati invece alla Prefettura, come
assuntori di stupefacenti, un ragazzo
19enne di Pianello e un 18enne di Rivergaro.
Oltre a mantenere la struttura per cui lavorano 800 persone, l’obiettivo è di impedire l’arrivo di profughi
Migliaia di firme per San Damiano
Sono 2000, e le ha raccolte in soli 10
giorni il comitato “Un domani sicuro”
I
l comitato “Costruiamo
un domani più sicuro”
è nato per due motivi
soprattutto: impedire l'arrivo di profughi in strutture
private o demaniali, e opporsi alla chiusura totale
dell'aeroporto militare di
San Damiano. I cittadini in
pochi giorni hanno dimostrato ampio consenso nei
confronti di queste due
battaglie, lo dimostra la
raccolta di circa 2000 firme
e, nel frattempo, i punti utili per raccoglierle si sono
moltiplicati grazie alla disponibilità e alla volontà
degli esercenti.
“E' perciò evidente – afferma il comunicato del comitato - che i cittadini del
territorio provinciale di
Piacenza rilevano la criticità delle scelte politiche nazionali e hanno desiderio di
esprimere dissenso e preoccupazione rispetto al fenomeno che ogni giorno fa
crescere il numero di profughi nei nostri territori. La
stampa e la televisione nazionale hanno chiarito come il fenomeno profughi
sia in realtà solamente un
nuovo business nazionale.
Qualche male informato ha
accusato questo comitato
di razzismo: noi pensiamo
che i veri razzisti siano coloro che fingono di non vedere le difficoltà dei cittadini italiani, costretti in silenzio a tante vessazioni come
quelle fiscali, economiche,
morali e sociali”.
Poi l'attenzione di sposta
sull'altro tema caldo: “Non
possiamo fare finta di niente di fronte all'annunciata
cancellazione di una realtà
importante come quella
dell'aeroporto
militare.
L'indotto economico attualmente prodotto dall'aeroporto di San Damiano,
con i suoi circa 800 dipendenti, è una fonte economica necessaria per i paesi limitrofi e, più in generale,
per tutta la Provincia in
considerazione del particolare momento di crisi. Se
consideriamo i numeri abitativi della nostra realtà territoriale, 800 famiglie sono
un numero considerevole:
si tratterebbe, infatti, dello
spostamento in uscita di
circa 2400 persone, dimensione equiparabile a quella
di un paese o di un quartiere importante della città di
Piacenza. Non possiamo
poi tralasciare il fatto che
molti militari si sono stabiliti con le loro famiglie nei
nostri paesi, spesso radicando la loro presenza acquistando case, sviluppando amicizie importanti e
ottenendo per i loro familiari occupazioni stabili con
molte difficoltà. Di fronte a
tutte queste difficoltà, cosa
dovremmo fare noi cittadini ? Stare zitti ed assistere
passivamente al degrado
del nostro territorio, al degrado delle nostre proprietà, al degrado sociale?”.
“No – conclude la nota , il comitato, tutte le persone che hanno già aderito ai
nostri obiettivi e tutti coloro che firmeranno vogliono
dimostrare la loro contrarietà rispetto all'attuale sistema che vuole imporre
sacrifici continui ai cittadini, che vuole togliere i diritti acquisiti. Vogliamo continuare a vivere in un territorio dove tutti si conosco-
no e non dove la tratta delle
persone diventa il business
del futuro. Noi abbiamo
tradizioni economiche e
sociali che ci consentono di
vivere e lavorare... vogliamo continuare così. Dunque la ricerca del sostegno
continua e con un numero
notevolmente maggiore di
punti raccolta, e anche privati cittadini si stanno attivando per una più capillare
ricerca di consensi. Il primo obiettivo del Comitato
è quello di raggiungere entro gennaio il più alto numero possibile di firme e di
recapitarle ai sindaci dei
Comuni limitrofi all'aeroporto e alle istituzioni provinciali al fine di far sentire
forte e chiara la voce e la
vera volontà dei cittadini”.
Tutti i cittadini dei Comuni della Provincia di
Piacenza sono invitati a firmare, recandosi presso i seguenti punti: Tabaccheria
L’aeroporto militare di San Damiano
Binelli, Bar Pegaso, Consorzio Agrario Provinciale,
Tabaccheria Vecchio Caffè,
Azienda Guarnieri Roberto, Ferramenta De Micheli
a San Giorgio; Pizzeria La
Rondina a Case Nuove;
Trattoria Paganuzzi a Viustino; Trattoria Nando e
Azienda Morini a Godi;
Trattoria Biasini a Tollara;
Ristorante 4/4 e Trattoria
San Damiano a San Damiano; Bar Paraboschi e Bar
Vittorio a Centovera; Cartoleria Free Light a Poden-
zano; Tabaccheria Gloria a
Ciriano; Edicola Gloria, Distributore Eni/Agip, Distributore Total, Bar Cavalletto, Bar "non solo caffè",
Confalonieri Walter a Carpaneto. L'indirizzo emai
del Comitato è: [email protected].
Il portavoce del comitato
è Walter Confalonieri, che
afferma: «Ci siamo formati
da soli 10 giorni, siamo un
gruppo proveniente da
Carpaneto, San Giorgio e
Podenzano, ma invitiamo a
partecipare tutti coloro
hanno a cuore i temi per
cui ci battiamo. Che non
sono solo quelli elencati,
ma anche altri, che riguardano la trasparenza nell’utilizzo dei fondi, il coinvolgimento dei sindaci sulla sicurezza e l’ordine pubblico,
un allarme palpabile. La
speranza è che il nostro
gruppo si possa allargare».
E dati i primi esiti sembra
proprio sia un proposito
realizzabile. (v.r.)
Con i Musetta
Oggi al tramonto a Sarmato si “Brusa la Vecia”
Arriva la Befana e Sarmato,
da tradizione, pensa bene di
bruciarla. “Brusa la Vecia” è
l'evento proposto dal Comune di Sarmato in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini, il
Gruppo di Sarmato, la Famiglia Alpina Sarmatese e
l'Anspi S.G. Bosco. I presenti non saranno costretti
a subire la bassa temperatura, infatti sotto il portico (riscaldato) degli Alpini saranno attesi, alle 14,30 dalla
musica popolare e delle feste natalizie proposta da “I
Musetta” (nella foto a sinistra), che si esibiranno con
piffero, cornamusa e fisarmonica. Si potrà gustare
gnocco fritto abbinato a
pancetta, stracchino e nutella preparato dai volontari. Alle 17,30, circa mezzora
dopo il tramonto, verrà appiccato il fuoco al falò “Brusa la Vecia”, nel campo
adiacente la sede degli Alpini.
Piacenza - Territorio
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
l
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Meglio anche di Parma, ma non di chi vive in provincia di Lodi. Bene le classi più alte
Rc auto, piacentini virtuosi
L’importo del premio da pagare sensibilmente più basso della media nazionale
A
umenta quasi tutto,
ma per gli automobilisti di Piacenza il
2015 inizia davvero bene.
Non solo il prezzo dei carburanti è andato giù, addirittura sotto 1,30 euro per
il diesel e 1,40 per la benzina in alcuni distributori,
ma anche per la polizza
d'assicurazione si spenderà
meno di un anno fa. Anzi,
a Piacenza si spende già
meno che in gran parte del
resto d'Italia. Anche se nella vicina Lodi si risparmia
un po' di più. Secondo i
dati raccolti da assicurazioni.it, infatti, la polizza
media per i piacentini alla
fine del 2014 ha un importo pari a 497,19 euro, circa
21 punti percentuali in
meno rispetto alla media
nazionale. A Parma si
spende un po di più,
513,20 euro (a Piacenza si
risparmia il 3,12 per cento), ma nella vicina Lodi si
risparmiano quasi 40 euro
(457,91 euro, vale a dire
che nella nostra provincia
POLIZZA AUTOVEICOLI - PIACENZA
Bonus/Malus
Italia
Piacenza
% Pc/Ita
Parma
% Pc/Pr
Lodi
% Pc/Lo
Classe 1
337,70
286,41
-15,19
267,19
7,19
241,72
18,49
Classe 4
365,18
296,73
-18,74
296,73
0
246,23
20,51
Classe 14
1.517,14
1.085,12
-28,47
1.187,78
-8,64
1.089,00
-0,36
Media
628,05
497,19
-20,83
513,20
-3,12
457,91
8,58
Fonte: Assicurazioni.it
assicurare l'auto costa
l'8,58 per cento in più). Rispetto a un anno fa, tutta-
via, la spesa per la Rca a
Piacenza è calata notevolmente,
passando
dai
595,48 euro di dicembre
2013 agli attuali 497,19,
con un risparmio pari al
16,51 per cento.
Analizzando alcuni profili di guidatore presi ad
esempio, si scopre che il
neopatentato piacentino 19 anni, studente, celibe,
classe di merito 14 - con
una spesa di 1.085,12 euro,
paga meno anche di un
coetaneo di Lodi, oltre che
di un parmigiano. Ma sono
i guidatori più esperti - uomo, 40 anni, sposato, classe
di merito 1 - che a Piacenza, con una media di
286,41 euro, pagano di più
rispetto ai colleghi delle
province limitrofe. Addirittura a Lodi si risparmia-
no 45 euro. E lo stesso vale
per una classe intermedia,
la 4, assegnata a una donna
di 35 anni sposata, che a
Piacenza paga tanto quanto a Parma, ma ben 50 euro
in più rispetto a una coetanea che risiede in provincia
di Lodi. Insomma, risparmiando sulla Rca auto, magari gli automobilisti piacentini digeriranno meglio
l'aumento, quello si arrivato puntualmente con il Capodanno, dei pedaggi autostradali.
Castelvetro - Ieri sera è iniziato il campionato dell’A.S.D. Bocciofila Coop
Bocce, una storia a lieto fine
Alcuni 60-70enni raccolgono sponsor e creano la società
I “Quatar’ e quatr’ott” aprono la serie di 5 commedie
Dialetto sul palco
Inizia sabato la rassegna di San Nicolò
Riparte la “Rassegna Teatrale” in dialetto organizzata dal circolo Anspi di
San Nicolò. Quest’anno
l’iniziativa si è arricchita
del patrocinio del Comune di Rottofreno. Gli appuntamenti si tengono
alle ore 21 presso il Teatro parrocchiale adiacente alla chiesa di San Nicolò.
Il primo spettacolo è in
cartellone sabato 10 gennaio. Si esibisce la compagnia Quatar’ e quatr’ott” di San Giorgio Piacentino (nella foto a destra) in “Casa di riposo
s…clero”. I tre atti comici, scritti da Mauro Groppi, gli attori giocano sugli
equivoci nati nel cortile
di una casa di riposo, dove si trovano alcuni an-
ziani, un giovane nipote e
sua moglie, e si generano
situazioni che faranno divertire il pubblico.
L'ingresso è a offerta libera (consigliati 5 euro)
per il sostegno delle attività parrocchiali.
La rassegna proseguirà
sino a primavera con altri
4 appuntamenti. Sabato
24 gennaio sarà protagonista la compagnia dialettale “Povar lucc”, sabato 7
febbraio “La Società Filodrammatica Piacentina”,
sabato 11 aprile la Filodrammatica Castellana “I
Giovani”, e per finire sabato 18 aprile la Compagnia Teatrale “Egidio Carella”.
Una storia a lieto fine. E sotto le feste (anche se l'Epifania se le porta via) riscalda il
cuore. E' la storia, ambientata a Castelvetro, della nascita di una società sportiva:
niente calcio, né basket né
nuoto. Ma di bocce. Diventato ormai uno sport a tutti
gli effetti. Tesseramenti, divise e gironi. I protagonisti
di questa storia sono i fondatori dell'A.S.D. Bocciofila
Coop Castelvetro: un gruppo di dieci persone, tutte del
paese, accomunate dalla
passione si per le bocce ma
soprattutto dalla voglia di
ritrovarsi in un comune
luogo di integrazione. I
Il gruppo neonato di bocciofili, e sotto un campo di gara
membri del cosìdetto gruppo dirigente sono over 60
ma hanno spirito e grinta da
vendere e da insegnare ai
più giovani. Certo, le difficoltà per fare nascere e per
iscrivere alla federazione
una neonata società bocciafila sono state e sono tante
ma non si sono arresi. Ovviamente la principale è sta-
ta quella di reperire i fondi
necessari per tesseramenti,
divise, borse e per il mantenimento dei due campi di
bocce di Castelvetro, in via
Bernini, dentro la Coop
Avanti, che è lo sponsor
principale. Ma, armati di
coraggio e allegria, i componenti del gruppo hanno
girato per il paese alla ricerca di sponsor, non dalle cifre stratosferiche ma quanto basta affinché tanti piccoli aiuti potessero fare
un'unica somma. Parrucchiera, aziende locali, negozi d'abbigliamento: tutti
hanno contribuito per il fine comune. Proprio come
nei film. Ed ecco il lieto fine:
ieri sera è partito il campionato per la bocciofila Castelvetro. Anzi, è partita
l'avventura di tutto il paese.
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12
l
Economia
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MARTEDÌ
6 GENNAIO 2015
Tel. (0523) 593228 - Fax 591241
15 in meno rispetto al 2013. Scendono anche i concordati: da 16 a 12
In
calo
i
fallimenti
Nell’ultimo lustro sono 251, ma nel 2014 “solo” 41
di ETTORE IACONO
S
ono 251 le imprese
piacentine fallite nel
corso degli ultimi cinque anni. Spazzate via dalla
crisi, soffocate dai debiti,
incapaci di trovare una via
d'uscita allo stato di totale
insolvenza, si sono dovute
arrendere ai creditori. E
non sono poche: rappresentano oltre la metà dei
fallimenti decretati negli
ultimi trent'anni, il cui numero totale risulta pari a
450.
Ma nel 2014 è arrivata
una importante inversione
di tendenza: le dichiarazioni di default firmate dai giu-
dici della sezione fallimentare del tribunale di Piacenza si sono fermate a quota
41, contro le 56 dell’anno
precedente. La metà riguardano ditte con sede a Piacenza, tre sono quelle di
Fiorenzuola d'Arda e altrettante di fuori provincia, due
ciascuno per Cadeo, Castelvetro, Castelsangiovanni,
Pontenure e Rottofreno, un
fallimento a Lugagnano,
Calendasco, Gossolengo,
Monticelli e Borgonovo.
Proprio il 2013 ha invece
fatto segnare il dato peggiore dell'ultimo quinquennio
di crisi. L'ennesimo indicatore negativo di una situazione economica comples-
PROCEDURE CONCORSUALI
Anno
Fallimenti
Concordati
Aperti
Chiusi
Totale
Aperti
Chiusi
Totale
2010
30
20
50
5
0
5
2011
40
12
52
2
0
2
2012
47
5
52
15
3
18
2013
55
1
56
12
4
16
2014
40
1
41
12
0
12
sa, che ha visto, tra l'altro,
tanti imprenditori gettare la
spugna prima di finire sommersi dai debiti. Oltre alle
aziende fallite per l'incapa-
Il calo del numero di fallimenti nel Piacentino fa ben sperare nella ripresa economica
cità di soddisfare i propri
creditori, infatti, migliaia di
altre imprese hanno cessato
l'attività.
La contrazione del numero dei fallimenti registrata quest'anno rappresenta quindi un segnale importante, indice di una certa ripresa che tuttavia non
appare ancora né marcata,
né stabile. Bisogna inoltre
considerare che, spesso, il
default di un'azienda genera pesanti difficoltà nei bilanci dei creditori, messi già
a dura prova dalla difficile
congiuntura. E non basta la
semplice dichiarazione di
fallimento per soddisfare il
credito vantato.
Delle 250 procedure fallimentari aperte dal 2010 a
oggi, infatti, soltanto 39 risultano già chiuse. Per le altre c'è da attendere. Quanto
è sempre difficile dirlo. Basti pensare che i fascicoli
ancora aperti alla sezione
fallimentare sono 332,
mentre altri 118 sono finiti
in archivio per la chiusura
delle procedure. Risultano
ancora aperti fallimenti degli anni Ottanta. Il più vecchio, in particolare, riguarda un'azienda di Cadeo che
commerciava carni suine,
dichiarata fallita nel 1984.
Le aziende in difficoltà in
alcuni casi riescono a evitare il fallimento ricorrendo
alle diverse forme di concordato con i creditori. E
sono ben 53 i casi registrati
negli ultimi cinque anni,
dei quali solo 7 risultano già
chiusi. Ma nel terzo millennio il numero complessivo
di concordati è pari a 63,
quindi anche il ricorso a
questo strumento ha subito
una impennata proprio nell'ultimo lustro. Ma nel
2014, con soli 12 casi, si è
comunque invertita la tendenza rispetto agli anni precedenti.
Ricerca del Sole 24 Ore su 56 tribunali italiani, secondo la quale salgono anche sfratti e decreti ingiuntivi
Sono 117 le procedure avviate
Comprendono istanze, fallimenti dichiarati e concordati preventivi
A Piacenza sono 117 le procedure
avviate tra istanze di fallimento, fallimenti dichiarati e concordati preventivi nel primo semestre dell'anno appena terminato, con una variazione rispetto a tre anni prima (il
riferimento è al 2011) di tre punti
percentuali. Piacenza occupa il 38°
posto. La classifica pubblicata sul
“Sole 24 Ore” ha preso in esame un
campione di 56 tribunali italiani. In
54ª posizione, il Comune sardo di
Lanusei che ha 19 procedure aperte.
Per quanto riguarda i ricorsi per
decreto ingiuntivo e gli sfratti per
morosità, troviamo la nostra città
più o meno nella stessa posizione di
classifica: 569 procedure con una
variazione percentuale del 47% rispetto al 2011. La crisi, d'altronde, si
vede anche dalle cause che finiscono sui tavoli di giudici e delle cancellerie. Un monitoraggio che racconta il flusso delle procedure al 30
giugno 2014, ma che proiettato sulla fine dell'anno ci restituisce situazioni di progressivo deterioramento dei bilanci familiari, aziendali e
del credito in generale.
A livello nazionale il trend dei
fallimenti è questo: istanze cresciute del 21% e sentenze del 29%. Numeri che possono essere così letti:
diminuisce il numero delle imprese
che riescono ad uscire indenni dopo l'avvio della procedura. Quanto
ai concordati, dopo il boom iniziale
nel 2012 dovuto alla nuova procedura, il rallentamento nella seconda
parte del 2013 per via della possibilità per il giudice di nominare fin da
subito il commissario giudiziale.
Passiamo al capitolo degli sfratti
e decreti ingiuntivi. L'aumento
maggiore è quello degli sfratti per
morosità delle abitazioni (l’aumento è del 46%). E' la crisi che si “trasferisce - scrive il quotidiano di
Confindustria - dalle imprese alle
famiglie, finendo per colpire soprattutto le fasce più deboli”.
Altro “campanello d'allarme”, si
legge ancora nell'indagine del giornale di Confindustria, il balzo del
21% dei ricorsi per decreto ingiuntivo (debiti documentati e non pa-
gati) che si accompagna all'aumento delle opposizioni alle esecuzioni
immobiliari e alla sostanziale stabilità delle opposizioni a quelle mobiliari.
Dai dati provenienti dai tribunali, precisa il “Sole”, non arriva una
fotografia 'scientifica', come per il
Pil e la disoccupazione per esempio,
bensì una immagine che permette
però di cogliere con chiarezza le
tendenze di fondo.
Va anche aggiunto che per il 2014
il dato (sia dei fallimenti che degli
sfratti) è aggiornato al primo semestre, e il totale annuo è calcolato
raddoppiando semplicemente la cifra.
Simone Bacchetta
L’intervento
Confedilizia
Blocco sfratti,
un segnale
di fiducia
Proprio sul tema degli sfratti
(e sul blocco degli stessi, segnale di fiducia), va registrata una dichiarazione del
Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, che ha dichiarato: «Il Governo ha posto fine ad una
ridicola e accidiosa liturgia,
con una decisione che, se
confermata anche in futuro
e non rovinata dai Prefetti,
conseguirà importanti risultati sul piano del ristabilimento della fiducia. L’inutile
ritualità annuale del blocco
degli sfratti non è del resto
mai servita, mentre serviranno gli 849 milioni stanziati nel decreto casa per affitti,
morosità e alloggi popolari.
Quanto ai nuclei familiari
con problemi abitativi, l’ultima volta che gli sfratti bloccati li ha contati il Ministero,
in un momento in cui nessuna risorsa si trovava per il
settore, sono risultati 2889
in tutto, concentrati a Napoli,
Roma e Milano, dove i contratti concordati hanno funzionato poco. Allora si parlava non di 30mila famiglie a
rischio, ma di 100mila».
Lo stesso Sforza Fogliani è
intervenuto su alcune dichiarazioni di esponenti napoletani di Forza Italia: «E’
sconcertante che esponenti
di Forza Italia di Napoli se la
prendano con la decisione
del governo di risolvere in
modo liberale i problemi abitativi, finanziando cioé affitti
agevolati e case popolari invece di assumere fallaci
provvedimenti interventistici
che non hanno mai sortito
alcun benefico risultato per
la comunità e solo aggravato ulteriormente la situazione, disconoscendo inoltre i
diritti, la funzione e i valori di
libertà e di indipendenza
che la proprietà presidia, anche in un momento come
questo in cui essa è allo
stremo. Altrettanto sconcertante è che questi esponenti
facciano acriticamente propri dati e considerazioni tipici di una visione statalista
dell’economia e della società, innaffiandoli per di più di
un populismo fastidioso,
scopertamente demagogico. Arrabbiarsi perché un
governo a guida Pd assume
decisioni al passo coi tempi
che altri avrebbero dovuto
assumere ben prima, fuori
dall’“armamentario della legislazione vincolatrice” (Einaudi), è solo piangere sul
latte versato e riconoscere
senza volerlo quanti errori si
sono compiuti in passato
per mancanza di coraggio
politico e di ideali».
Spettacoli
& Cultura
La Cronaca NQ news
Via Romagnosi, 60 - Piacenza
cent. 0523 307811 - fax 0523 334688
email: [email protected]
MARTEDÌ
6 GENNAIO 2015
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Nella mostra DE VISU, aperta fino al 25 gennaio alla Galleria Ricci Oddi, le opere dello scultore ritratte negli scatti del fotografo
Faccia a faccia con Medardo Rosso e Angelo Garoglio
Approfondiamo la figura dell’artista piemontese e la sua ricerca stilistico-espressiva
F
ino al 25 gennaio
2015, presso la Galleria Ricci Oddi, oltre al tradizionale percorso di visita che comprende opere di Luciano
Ricchetti, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Stefano Bruzzi, Antonio
Fontanesi e tanti altri autori dell'Ottocento e del
Novecento italiano, ci si
potrà immergere nella
mostra DE VISU: Medardo Rosso|Angelo Garoglio che, come indica
anche la locuzione latina
presente nel titolo, vuole
essere l'occasione di un
incontro vis a vis tra lo
scultore
piemontese,
scomparso nel 1928, e il
fotografo lombardo, nato nel 1951.
Medardo Rosso, torinese, classe 1858, già a partire dagli anni Settanta del
secolo XIX fu vicino agli
ambienti della Scapigliatura milanese, un movimento artistico e letterario caratterizzato da una
totale avversione per le regole accademiche e per le
convenzioni
borghesi.
L'influenza che lo stile di
vita bohèmien ebbe sugli
scapigliati conferma, in
un certo senso, la loro indole ribelle, anche se la loro insofferenza verso la
società nasceva da esigenze ben più sincere, profonde e radicate. Tutto
questo valeva anche per
Mal riteneva infatti che
un forte limite di quest'ultima fosse rappresentato
dalla pluralità di facce che
contemporaneamente l'opera era in grado
di mostrare all'osservatore; in questo senso può accadere che «un
movimento di luce, un effetto di
lume,
rivelino
una bellezza diversa da quella a
cui egli [l'artista]
aveva pensato».
Medardo pensò
di ovviare a questo
problema
creando sculture
pensate per essere
guardate da un
punto di vista ben preciso
e si sforzò di cogliere il
momento, rappresentare
l'impressione di un istante. Le sue opere, infatti,
che a prima vista possono
sembrare incomplete, ad
uno sguardo più attento
rivelano uno studio approfondito dei volumi e
dello spazio, oltre a un'attenzione straordinaria per
i dettagli. Se è vero, però,
come lo stesso artista affermava, che «noi non siamo che scherzi di luce»,
ecco che la fotografia assume un ruolo importante nell'opera e nel pensiero dello scultore piemontese. La ricerca della corretta illuminazione, la volontà di "fotografare" il
momento e un unico punto di osservazione (alla
volta!) riescono così a superare la critica che Baudelaire mosse alla scultura. Di qui ha origine l'idea
di una mostra come quella attiva alla Ricci Oddi,
con le sculture di Medardo Rosso (dall'Ecce Puer al
Bambino malato, fino ad
arrivare alla Madame Noblet) fotografate da Angelo Garoglio, che supera il
"punto di vista unico" e
proietta le opere di Medardo in «un astrattismo
in cui rimane la nostalgia
della forma che ci è più
familiare, quella appunto
di un viso».
Edoardo Bavagnoli
ore scolastiche. Il tutto indirizzato da bambini fiduciosi a Gesù Bambino o,
semplicemente, al proprio
padre. Degne di nota
le letterine
inviate in
periodo di
guerra,
molto toccanti
in
quanto segni di una
speranza
che, nonostante le avversità, nei
bambini
non muore
mai. Gli otto pannelli
espositivi, disposti in ordine cronologico, permettono al visitatore di viaggiare
nel
tempo
e
nello spazio
delle emozioni,
riscoprendo
il
valore
mai banale
di una lettera e dell'ormai dimenticato
supporto
cartaceo.
Costanza
Cavanna
Sopra, due immagini dalla mostra DE VISU: Medardo Rosso I Angelo Garoglio ospitata dalla Galleria Ricci
Oddi. In basso, due opere di Medardo Rosso
Medardo che, iscrittosi all'Accademia di Brera, ben
presto ne fu espulso per il
suo esasperato anticonformismo... Viaggiatore,
nel 1885 si trovava a Parigi quando ormai la stagione impressionista (della quale
egli non fu mai un
esponente, come
si è talvolta erroneamente creduto) era avviata
verso il tramonto.
Nella città della
Bohème, tuttavia,
Medardo
ebbe
l'occasione di tornare più volte e lì
entrò in contatto
con
numerose
avanguardie culturali che
avrebbero segnato la sua
produzione artistica successiva.
Importante è però la
"polemica" con Charles
Baudelaire in merito al
rapporto tra pittura e
scultura.
L'autore dei fleurs du
In mostra al Palazzo Vescovile una collezione di scritti di diverse epoche
Sogni, desideri e speranze
nelle letterine di Natale dei bambini
Fino al 17 gennaio - dal
giovedì al sabato, dalle 9
alle 12.30 - sarà possibile
fare un salto nel passato e
visitare la mostra Il core
mi dice molte cose... letterine di Natale dalla Collezione Ziliani allestita all'interno della Sala delle
Colonne
del Palazzo
Vescovile
di Piacenza. Le opere in esposizione, vere e proprie fonti
documentarie riconducibili al
periodo
che va dalla fine dell'Ottocento
alla metà del Novecento,
fanno parte della Collezione privata donata da
Don Sergio Ziliani all'Ufficio per i Beni Culturali
Ecclesiastici della Diocesi
di Piacenza-Bobbio. La
Collezione, nella sua totalità, comprende oltre diecimila documenti databili tra il
Cinquecento e il Novecento.
Un'ottantina le letterine in mostra, tra cromolitografie,
stoffe
decorate e
manoscritti
confezionati durante le
Alcune immagini delle letterine esposte nella Sala
delle Colonne del Palazzo Vescovile
14
l
Spettacoli & Cultura
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
Ieri a Palazzo Galli si è tenuta una conferenza sul tema mentre prosegue la mostra organizzata dalla Banca di Piacenza
Malinverni e le vedute di Piazza Cavalli
«E’ uno spazio vivo: oggi ci sono meno pittori, ma molti ricorrono alla fotografia digitale»
P
iazza Cavalli sempre
più al centro del dibattito. Era questo l'intento e sembrano aver centrato
nel segno la mostra e il ciclo di
incontri organizzati a palazzo
Galli dalla Banca di Piacenza
alla riscoperta del "salotto
della città". Ieri, nell'ambito
dell'allestimento La nostra
piazza Cavalli nel tempo, in
corso nel salone dei depositanti di via Mazzini 14 fino all'11 gennaio, è stata la volta
della conferenza del professor
Alessandro Malinverni su La
piazza dipinta. Vedute di
piazza Cavalli tra otto e novecento. Con occhio esperto, ha
condotto i presenti attraverso
quelle opere che non hanno
trovato spazio nella mostra
principale ma che, per vari
motivi, non meritavano certo
l'oblio. E così è stato possibile
ammirare i
dipinti della
scuola lombarda
di
Giovanni
Migliara e
Luigi Bisi,
del codognese Enrico
Groppi, dei
piacentini
Bot e Radames Rota. E
ancora di Palazzo Gotico
"ricostruito"
dagli architetti Giuseppe Talamoni e Angelo Colla o i disegni di Giulio Ulisse Arata.
«Abbiamo cercato di concentrare tutto nella mostra principale, consapevoli però che
con eventi collaterali come
questo saremmo stati in grado di approfondire il percor-
Sopra il moderatore Robert Gionelli e Alessandro Malinverni durante la conferenza. In basso la costruzione
in Lego realizzata da Victor Caprioli.
so» ha premesso il professor
Malinverni. Il quale poi si è
spinto oltre: «La piazza è viva.
Oggi ci sono meno pittori ma
più cittadini
impegnati
nella sua rappresentazione, con la fotografia digitale. E devo
dire che le
immagini di
piazza Cavalli, anche ritoccate con
effetti artistici, meritano
in molti casi
ben più attenzione. Chissà che in futuro
non si possa organizzare una
mostra specifica». A testimonianza di quanto il cuore di
Piacenza ispiri ancora, tutte le
forme d'arte, alla fine del dibattito è stato il momento per
svelare una sorpresa. Si è trattato di un Moc (my own crea-
tion), realizzato da Victor Caprioli per l'associazione Piacenza Bricks. Parliamo di una
costruzione di Lego, formata
da 2mila e 800 mattoncini,
che rappresenta proprio piazza Cavalli. Parallelamente, è
stato possibile visionare un
disegno di una parata militare
di Charles Percier, del 1791, il
cui originale si trova alla Bibliothèque de l'Institut di Parigi, pubblicato e analizzato
da Carlo Mambriani in uno
studio internazionale sugli
architetti di Napoleone, Percier e Fontaine, che si svolgeva appunto nel cuore della città.
Gianmarco Aimi
Respighi, ecco lo spot della IVE
contro il gioco d’azzardo
E’ stato uno dei primissimi articoli che abbiamo pubblicato sul nostro quotidiano: l’arrivo a Piacenza del John
Lennon Bus, studio di registrazione mobile intitolato all’indimenticabile cantante, per realizzare con la classe
IVE del liceo Respighi uno spot contro il gioco d’azzardo. Oggi la clip è pronta e visibile all’indirizzo http://youtu.be/UWPP0Zr7H_E. «Se continui a giocare alle slot,
sei certo di perdere 2 euro e 50 ogni 100 giocate. Pensaci!» è uno dei messaggi contenuti nel video, di cui la professoressa Giovanna Busconi dice: «Sono molto soddisfatta del risultato, senza l’aiuto del Lennon Bus non lo
avremmo ottenuto, ma anche i miei ragazzi hanno lavorato molto bene. Due le caratteristiche importanti del
nostro lavoro: l'idea di produrre uno spot per i giovani
pensato dai giovani e la
centralità della matematica nella vita e nelle scelte di ogni giorno. Adesso
spero che anche le istituzioni si accorgano del
nostro lavoro e che lo
spot possa trovare diffusione tra i giovani»
Appuntamento a teatro per bambini e famiglie
Oggi alle 16.30 “Il cielo degli orsi”
Nel giorno dell’Epifania ritorna a Piacenza l’ultima produzione di Teatro Gioco Vita per i bambini dai 3 agli 8 anni: Il
cielo degli orsi, dall’opera di Dolf Verroen e Wolf Erlbruch,
con la regia e le scene di Fabrizio Montecchi. Lo spettacolo
va in scena al Teatro Filodrammatici oggi alle 16.30, nell’ambito della rassegna A teatro con mamma e papà e nelle
mattine di giovedì 8 e venerdì 9 gennaio alle 10, sempre al
Teatro Filodrammatici, per le scuole dell’infanzia e primarie nel cartellone della XXXV Rassegna di Teatro ScuolaSalt’in banco. In scena Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone. Lo spettacolo, realizzato con le tecniche del teatro
d’ombre, d’attore e danza, si compone di due storie. La prima racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo,
e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe
bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: «Qualcuno
sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?» Dopo un lungo
cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda
racconta invece di un orsetto molto triste per la morte del
nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: «Ci voglio
andare anch’io». E parte per il mondo alla sua ricerca... Per
entrambi i protagonisti l’infinità del cielo sembra essere
l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è
sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Il cielo degli
orsi affronta temi delicati e profondi, come la ricerca di risposte alle grandi domande della vita che sia i bambini sia
gli adulti si trovano ad affrontare (foto Serena Groppelli).
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7.00 - 8.30, 12.00 - 15.00 E 18.00 - 21.00
QUESTURA
GINECOLOGIA Turno continuato (24 ore su 24)
BOBBIO – CONTRADA DELL’OSPEDALE, 3 - DR. REPOSI
CENTRALINO
UFFICIO MINORI
0523 397111
0523 397586
CASTEL SAN GIOVANNI – VIA DON MAZZOCCHI, 4/C-D - COMUNALE
FIORENZUOLA – P.ZZA MOLINARI, 2 (TRANNE IN 4/1 E IL 6/1) - DR. MANTO-
CESSIONI FABBRICATI
UFFICIO LICENZE
0523 397584
0523 397544
VANI
FIORENZUOLA – VIA KENNEDY, 2 (SOLO IL 4/1 E IL 6/1) - COMUNALE
UFFICIO STRANIERI
UFFICIO CONCORSI
0523 397591/397521
0523 397566
UFF. RELAZIONI CON IL PUBBLICO
SQUADRA MOBILE
VOLANTI
0523 397577
0523 397536
0523 397525
OSTETRICIA SOLO PER I PAPÀ PEDIATRIA CAMERA MORTUARIA: LUN - VEN .
SAB, FESTIVI E PREFESTIVI 7.00 - 8.30, 12.00 - 14.30 E 18.00 - 20.00
7.00 - 8.30 E 18.00 - 20.00
13.30 - 21.00
7.00 - 8.30, 12.30 - 14.30 E 19.00 - 21.00
7.00 - 19.00
AVIS
0523 336620
CROCE BIANCA
CROCE ROSSA
MISERICORDIA
0523 614422/613976
0523 324787
0523 579492
USL PIACENZA - URP
0523 302948
ASSISTENZA E SOLIDARIETÀ
ALCOLISTI ANONIMI
0523 337412
ASS. ALZHEIMER
ASS. FAMIGLIE ANTIDROGA
ASS. ITALIANA PARKINSONIANI
0523 384420
0523 327970
0523 591200
AISM SCLEROSI MULTIPLA
0523 481001
ASS. SOLIDARIETÀ FAMILIARE
CARITAS
CARITAS MENSA
0523 338579
0523 325945/332750
0523 329275/330812
CENTRO ASCOLTO AIDS
CONSULTORIO FAMILIARE
0523 779410
0523 385017
LILA
TELEFONO AMICO ANZIANI
0523 338033
0523 320705
TELEFONO ROSA
TOSSICODIPENDENZE
0523 334833
0523 317723
8.00 - 12.00 E 14.00 - 18.00
PROGRAMMAZIONE CINEMA
MULTISALA IRIS 2000 - C.SO V. EMANUELE 49 - PIACENZA
SALA 1 - L’AMORE BUGIARDO - GIOVEDI 15,15 - 18,15 - 21,15 - VENERDI 15,15 - 18,15 - 21,15 - SABATO 15,15 - 18,15 - 21,15 - DOMENICA 15,15 - 18,15 - 21,15 - LUNEDI 15,15 - 18,15 - 21,15 - MARTEDI 15,15 - 18,15 - 21,15 - MERCOLEDI CHIUSO
SALA 2 - AMERICAN SNIPER - GIOVEDI 15,10 - 17,40 - 20,10 - 22,30 - VENERDI 15,10 - 17,40 -20,10 - 22,30 - SABATO 15,10 - 17,40 -20,10 - 22,30 - DOMENICA 15,10 - 17,40 -20,10 - 22,30 - LUNEDI 15,10 - 17,40 -20,10 - 22,30 - MARTEDI 15,10 - 17,40 - 21,00 - MERCOLEDI CHIUSO
SALA 3 - IL RICCO, IL POVERO IL MAGGIORDOMO - GIOVEDI 15-16,50-18,40 - 20,30 -22,30 - VENERDI 15-16,50-18,40 - 20,30 -22,30 - SABATO 15-16,50-18,40 - 20,30 -22,30 - DOMENICA 15-16,50-18,40 - 20,30 -22,30 - LUNEDI 15-16,50-18,40 - 20,30 -22,30 - MARTEDI 15-16,50-18,40 - 21,00 - MERCOLEDI CHIUSO
MULTISALA POLITEAMA - V. S. SIRO 7 - PIACENZA
SALA 1 - SI ACCETTANO MIRACOLI - GIOVEDI 15,30 - 17,50 - 20,30 - 22,30 - VENERDI 15,30 - 17,50 - 20,30 - 22,30 - SABATO 15,30 - 17,50 - 20,30 - 22,30 - DOMENICA 15,30 - 17,50 - 20,30 - 22,30 - LUNEDI 15,30 - 17,50 - 20,30 - 22,30 - MARTEDI 15,30 - 17,50 - 21,00 - MERCOLEDI 21,00
SALA 2 - BIG HERO 6 - GIOVEDI 15-16,50 - VENERDI 15-16,50 - SABATO 15-16,50 - DOMENICA 15-16,50 - LUNEDI 15-16,50 - MARTEDI 15-16,50
LO HOBBIT LA BATTAGLIA DELLE 5 ARMATE - GIOVEDI 18,30 - 21,30- VENERDI 18,30 - 21,30 - SABATO 18,30 - 21,30 - DOMENICA 18,30 - 21,30 - LUNEDI 18,30 - 21,30 - MARTEDI 18,30 - 21,30 - MERCOLEDI RASSEGNA
SALA 3 - BIG EYES - GIOVEDI 15 - 16,50 - 18,40 - 20,30 - 22,30 - VENERDI 15 - 16,50 - 18,40 - 20,30 - 22,30 - SABATO 15 - 16,50 - 18,40 - 20,30 - 22,30 - DOMENICA 15 - 16,50 - 18,40 - 20,30 - 22,30 - LUNEDI 15 - 16,50 - 18,40 - 20,30 - 22,30 - MARTEDI 15 - 16,50 - 18,40 - 21,00 - MERCOLEDI 21,00
MULTISALA CORSO - C.SO V. EMANUELE 81 - PIACENZA
SALA S. - PADDINGTON - GIOVEDI 15,30 - VENERDI 15,30 - SABATO 15,30 - DOMENICA 15,30 - LUNEDI 15,30 - MARTEDI 15,30 - MERCOLEDI CHIUSO
THE IMITATION GAME - GIOVEDI 17,30 - 20,15 - 22,30 - VENERDI 17,30 - 20,15 - 22,30 - SABATO 17,30 - 20,15 - 22,30 - DOMENICA 17,30 - 20,15 - 22,30 - LUNEDI 17,30 - 20,15 - 22,30 - MARTEDI 17,30 - 21,15 - MERCOLEDI CHIUSO
Cartellone
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
“Les Contes d’Hoffmann”,
anteprima per le scuole
Le foto di “Life”
in mostra a Milano
Domani alle 15.30 nuovo appuntamento per l’iniziativa Educazione alla musica. La scuola a
teatro 2014-2015. Al teatro Municipale infatti si
terrà l’anteprima per le scuole di Les Contes
d’Hoffmann, prossima opera in cartellone per la
stagione lirica piacentina. Si tratta delle creazione più complessa di Jacques Offenbach, mai
presentata prima al Muncipale.
A Milano gli appassionati di fotografia potranno
trovare alla Leica Galerie di via Mengoni 4 la mostra Le grandi fotografie di LIFE, una selezione degli scatti più importanti pubblicati dalla rivista
americana nel corso del XX secolo. Tra gli autori
delle foto Alfred Eisenstaedt, Margaret Bourke
White, Martha Holmes e Milton Greene, oggetto
delle loro opere la vita umana nelle sue molteplici
sfaccettature. La mostra è aperta fino al 25 gennaio
con i seguenti orari: lunedì ore 14.30-19.30, da
martedì a sabato 10.30-19.30.
Sabato sera al President
la rassegna dialettale
Alla Biffi continua
la mostra “Ungà”
E’ aperta fino al prossimo 8 febbraio la mostra Ungà. Giuseppe Ungaretti e l’arte del XX secolo, ospitata dalla Galleria Biffi Arte e a cura di Angela Madesani. Sono visibili opere realizzate dagli artisti dei
quali il poeta si è occupato, da Giacomo Balla a
Umberto Boccioni, da Giorgio de Chirico a Renato
Guttuso. Inoltre sono esposte le fotografie di Ugo
Mulas e Paola Mattioli e un omaggio a Ungaretti di
Leonardo Genovese.
Sky, cancellato
Fox Retro
Se siete abbonati Sky e non trovate
più il canale Fox Retro, non dovete
pensare di cambiare il vostro decoder: il canale infatti non è più disponibile all’interno dell’offerta della tv
satellitare. L’ipotesi è che la causa
della cancellazione siano stati gli
ascolti piuttosto bassi raccolti da
questo particolare brand.
CIMITERO
CENTRALINO (8.00 - 18.00)
0523 549930
GUASTI
CENTRO GIOVANI CISL
0523 758210
CENTRO INFO DISOCCUPATI CISL
0523 459707
ACQUEDOTTO
800 343.434
CENTRO PER L’IMPIEGO
0523 795714
ENEL (SOC. SOLE)
800 901.050
CURIA VESCOVILE
0523 308311
PRONTO ENEL
800 900.800
POLIZIA MUNICIPALE.
0523 492100
GAS
0523 335335
TUTELA AMBIENTE
0523 492587
SNAM
0523 614777
TELECOM
187
Sabato 10 gennaio continuerà al teatro President la rassegna dialettale realizzata a cura
della Famiglia Piasinteina e dedicata a Piero
Chiapponi. In scena alle 21 la Familia Bubièiza con Impresa Trasporti, commedia
brillante in tre atti di Umberto Morucchio e
Gilberto Govi tradotta in vernacolo bobbiese da Sandra Mazzari. La regia sarà affidata
a Maurizio Alpegiani.
PREVISIONI
METEOROLOGICHE
MERCATI PIACENZA E PROVINCIA
LUNEDÌ:
SMALTIMENTO RIFIUTI
BETTOLA, BORGONOVO, CAORSO, CASTELLARQUATO,
IREN (ENÌA)
800 212.607
IREN (ENÌA) CENTRALINO
0523 5491
CASTELVETRO, SAN NICOLÒ
PC
MARTEDÌ:
TRASPORTI
FERRIERE, NIBBIANO,PIACENZA FARNESIANA,
TEMPI (ORARI E LINEE)
840 000.216
TEMPI (INFORMAZIONI-BIGLIETTERIA)
0523 327503
PONTEDELLOLIO, PONTENURE, TRAVO, VERNASCA
AUTOSTRADE PUNTO BLU (7-21)
0523 505464
MERCOLEDÌ:
AUTOSTRADE CASELLO VOGHERA
0383 41973
CARPANETO, MARSAGLIA, PIACENZA, PIANELLO, VIGOLZONE
INFO VIABILITÀ
06 43632121
STAZIONE BUS
0523 337245
GIOVEDÌ:
TRENITALIA INFORMA
892 021
AGAZZANO, CAMINATA, CASTELSANGIOVANNI, FIORENZUO-
AEREOPORTO BOLOGNA
051 6479615
LA, GOSSOLENGO, GROPPARELLO, PERINO,
AEREOPORTO LINATE E MALPENSA
02 74852200
PIACENZA FARNESIANA, PODENZANO, VIALLNOVA
AEREOPORTO PARMA
0521 982626
VENERDÌ:
TAXI
CORTEMAGGIORE, LUGAGNANO, MONTICELLI, SAN GIORGIO,
RADIOTAXI
0523 591.919
P.ZZA CAVALLI
0523 322236
RIVERGARO, ROVELETO, SARMATO
STAZIONE FS
0523 323853
SABATO:
NOTTURNO (01.00 - 05.00)
348 4485155
BOBBIO, FIORENZUOLA, PIACENZA, PIACENZA BESURICA,
ZIANO
VARI
COMUNE PC - UFF. REL. PUBBLICO
0523 492224
DOMENICA:
DIFENSORE CIVICO COMUNALE
0523 492045
AGAZZANO, ALSENO, BORGONOVO, CARPANETO,
MUNICIPIO
0523 492111
CASTELSANGIOVANNI, CORTEMAGGIORE, GRAGNANO,
PROVINCIA
0523 7951
MONTICELLI, MORFASSO, NIBBIANO, PIANELLO,
INFORMAGIOVANI
0523 334013
PONTEDELLOLIO
min. -2°C
max. 6°C
Bollettino di qualità dell’aria
a Piacenza
l
15
16
l
Programmi TV
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
RAI 2
21:00
Le avventure diTinTin
Il segreto dell’unicorno
rai 3
21:05
Vacanze a Miami
canale 5
21:10
Twilight Saga:
BreakingDawn-1a Parte
italia 1
21:10
Chiedimi
se sono felice
sky cinema 1
21:10
Rio 2: Missione Amazzonia
sky passion
21:00
La neve nel cuore
RAI 5
21:17
Neverland,
un sogno per la vita
Tintin è un reporter che acquista
un modellino di un vascello, l’Unicorno: e l’avventura comincia.
Regia di Steven Spielberg
Classico cinepanettone natalizio,
con Massimo Boldi e Christian De
Sica, che abbandonati dalle rispettive mogli si ritrovano in Florida
Prima parte del quarto film tratto
dalla serie di Twilight: Edward e
Bella si sposano a casa dei Cullen,
e partono per la luna di miele
Commedia del trio Aldo, Giovanni & Giacomo: tre amici, innamorati della stessa donna, cercano,
di mettere in scena il Cyrano
Blu e la sua anima gemella vivono
insieme a Rio e hanno avuto 3 figli,
quando scoprono in Amazzonia
esiste un altro della loro specie...
Ambientato nel periodo natalizio
nell’immaginaria cittadina di Thayer, Connecticut. Nel cast Sarah
Jessica Parker e Diane Keaton
Un viaggio dentro l’isola che non c’è ,
attraverso una parte della vita dello
scrittore James Matthew Barrie,
autore della storia di Peter Pan
RAI UNO
06:00 Euronews
06:10 Il caffè di Raiuno
06:30 Tg1 - CCISS Viaggiare informati
06:45 Unomattina
06:50 Che tempo fa
07:00 Tg1
07:15 Unomattina
07:30 Tg1 L.I.S.
07:55 Che tempo fa
08:00Tg1
08:15 Unomattina
08:55 Che tempo fa
09:00Tg1
09:30 Tg1 Flash
09:35 Concerto dell’Epifania.
XX edizione
10:30 A sua immagine
10:55 Santa Messa
12:00 Recita dell’Angelus
12:20 I menù delle feste de
La prova del cuoco
13:30 Tg1
14:00 Tg1 Economia
14:05 Un amore tutto suo
16:00 La vita in diretta
16:25 Che tempo fa
16:30 Tg1
16:45 La vita in diretta
18:50 L’eredità
20:00 Tg1
20:30 Affari tuoi
21:15 La prova del cuoco Speciale Lotteria Italia
Sei squadre vip si confrontano nello spettacolo legato alla Lotteria Italia condotto da Antonella Clerici
00:25 Tg1 Notte
00:55 Che tempo fa
01:00 Nati stanchi
02:25 Sottovoce
02:55 Real School
03:20 Il musichiere
04:50 Da Da Da
05:45Euronews
RAI DUE
07:50 Streghe
08:30 Il tocco di un angelo
09:10 Il tocco di un angelo
09:55 Meteo 2
10:00 Tg2 Flash
10:05 Tg2 Costume e società
Un appuntamento con l’attualità dell’ulti
mo minuto, gli approfondi
menti, la cronaca
10:15 Tg2 Medicina 33
10:25 Tg2 Eat Parade
Consigli utili per bere bene e mangiare sano
10:35 Tg2 Insieme
11:00 I Fatti Vostri
13:00 Tg2 Giorno
13:30 Tg2 Costume e società
13:50 Medicina 33
14:00 Quelli che aspettano
15:30 Quelli che il calcio
Nicola Savino e i suoi ospiti commentano la giornata calcistica
17:05 TG2 L.I.S. - Meteo2
17:10 Stadio Sprint
18:10 90 minuto
19:40 N.C.I.S.
20:30 Tg2
21:00 Zio Gianni
21:10 Le avventure di Tin Tin Il segreto dell’unicorno regia di Steven Spielberg
con Jamie Bell, Andy Serkis, Daniel Craig, Simon Pegg
23:00 La Domenica Sportiva
01:00 Tg2
01:20 Meteo 2
01:25 Appuntamento al cinema
01:30 La Piovra 6 - L’ultimo
segreto
03:15 Videocomic - Passerella
di comici in Tv
03:55 I Fatti Vostri
05:50 Detto fatto
SKY CINEMA
SKY CINEMA 1
21.10 Rio 2: Missione Amazzonia
Il ritorno di Blu e della sua anima gemella Gioiel in una nuova avventura mozzafiato
SKY CINEMA HITS
21.10 Geppo il folle
Commedia a ritmo di musica diretta e interpretata da Adriano Celentano
SKY FAMILY
21.00 Quel pazzo venerdì
con Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan
SKY PASSION
21.00 La neve nel cuore
con Sarah Jessica Parker
06:00 Rai News
Morning News
06:30 Rassegna stampa
italiana e internazionale
07:00 TgR Buongiorno Italia
07:30 TgR Buongiorno Regione
08:00 Cinema d’oggi
08:10 Dopo divorzieremo
09:40 Un ettaro di cielo
11:05 TG3 Minuti
11:10 Charlot e gli uomini
preistorici
11:35 Il vagabondo
11:55 Meteo 3
12:00 Tg3
12:25 La signora del West
13:10 Rai Cultura: Il tempo e la Storia
14:00 Tg Regione - Tg Regione
Meteo
14:20 Tg3 - Meteo 3
14:50 TgR Leonardo
15:00 Tg3 L.I.S.
15:05 TgR Piazza Affari
15:10 Terra Nostra 2 La speranza
15:55 Aspettando Geo
16:40 Geo
19:00 Tg3
19:30 Tg Regione - Tg Regione
Meteo
20:00Blob
20:15 Disney Classic Cartoons
20:35 Un posto al Sole
21:05 Natale a Miami
23:10 Correva l’anno
00:00 Tg3 Linea Notte
00:10 Tg regione
01:00 Meteo 3
01:05 Rai Cultura: Gap
01:35 Fuori orario. Cose (mai) viste
02:00 Rai News
02:40 Next
03:10 Next
03:40 Riflettendo con...
IRIS
SKY COMEDY
21.00 Ho vinto la lotteria di Capodanno
regia di Neri Parenti, con Paolo Villaggio, Ugo Bologna, Giancarlo Magalli
SKY MAX
21.00 G.I. Joe La nascita dei Cobra
protagonisti Sienna Miller
e il nuovo sex symbol di
Hollywood, Channing
Tatum
SKY CULT
21.00 Rachel sta per sposarsi
con Anne Hathaway
SKY CLASSIC
21.00 Non predicare... spara
regia di Sidney Poitier
07:48 Ciaknews
07:51 Supercar I
08:41 A-Team I
09:35 L’amore ha due facce
11:58 Adua e le compagne
14:20Peggio per me... meglio
per te
16:18 Rimini Rimini
19:13 Supercar I
20:06 A-Team I
21:00 La donna del West
23:31 Quel fantastico assalto
alla banca
01:23 Casa dolce casa
(sitcom 1991)
02:44 Ciaknews
02:48 Stato interessante
04:33 Ladri di futuro
05:59 Le sorprese del divorzio (1939)
RAI 4
ICARO TV
06:50 Rosario di Pompei
07:30Rassegna Stampa
Locale in diretta
08:00Volto dei Santi
08:30 S. Messa
10:00 S. Messa dell’Epifania
12:30 TG Mattino Nazionale
13:00 Speciali Focus Territorio
14:00 Speciale Focus Territorio
14:45 Calcio.Basket (replica)
RAI TRE
19:00Rassegna Stampa Il Ponte
19:15 Icaro TG
19:40 TG2000 Nazionale
20:15 Icaro TG
20:50 Spazio CGIL
21:00 Terra Santa Link
21:15Strafactor in diretta
talent show
23:15 Icaro TG Notte
23:30Romagna’s got talent
musicale
07:19 Dead Like Me II
08:04 Stargate Atlantis
09:35 Rush II
10:23 Numbers I
11:48 La Vita Segreta di una
Teenager Americana
12:33 Xena II
13:18 Private Practice II
14:49 Web Series Collection
15:38 La Vita Segreta di una
Teenager Americana IV
16:22 The Lost World
17:14 Streghe III
19:37 Stargate Atlantis
20:22 Under The Dome II
RETE 4
06:00 Tg4 Night News
06:20 Mediashopping
06:50Zorro
07:10 Fantaghirò 2
con Alessandra Martines, Mario Adorf, Kim Rossi Stuart, Brigitte Nielsen.
09:30 Carabinieri 7
serie tv con Maurizio Casagrande, Walter Nudo,
Chiara Ricci, Barbara Matera
10:35 Sai cosa mangi?
10:45 Ricette all’italiana
11:30 Tg4
11:55 Meteo.it
12:00 La signora in giallo
con Angela Lansbury
13:00 Il cucciolo
15:40 La conquista del West
regia di John Ford, Henry Hathaway , con Carroll Baker, Henry Fonda, Gregory Peck, George Peppard
18:50 Anteprima TG4
18:55 Tg4
19:30 Meteo.it
19:35 Tempesta d’amore
20:10 CentoVetrine
20:45 Tempesta d’amore
21:15 Victor Ros
serie tv con Carles Francino, Alberto Berzal, Joel Bosqued, Juan Codina
23:00 Shakespeare in Love
01:30 Tg4 Night News
01:50 Modamania
02:20 Il decimo clandestino
03:35Mediashopping
03:55 Evelina e i suoi figli
regia di Livia Giampalmo, con Stefania Sandrelli, Maurizio Donadoni, Pamela Villoresi, Cochi Ponzoni
CIELO
08:45 La boss della cucina
09:15 Il boss del fai da te
09:30 Il boss del fai da te
10:00 Vendite impossibili
10:15 Buying & Selling
11:15 Buying & Selling
12:00 MasterChef USA
13:00 MasterChef USA
14:00 MasterChef Australia
14:45 SkyTG24 Mezzogiorno
15:00 Spider-Man 3
17:15 Stop & Gol
18:45 Affari al buio - New York
19:15 Affari al buio - New York
19:45 Affari di famiglia
20:15 Affari di famiglia
20:45 Affari di famiglia
21:10 Junior Masterchef Italia
22:15 Junior Masterchef Italia
23:15 Django Unchained
RAI 5
09:41Passepartout: Oscar
Niemeyer
10:14 Teatro - Non Ti Pago
12:46 Ravel, Poulenc
13:58 Oceani
14:53 Wild Italy-Il Serengeti
Degli Insetti
15:47 Anica
18:32 Il Giro Del Mondo In 80
Meraviglie
19:39 Europa Tra Le Righe
20:45Passepartout: Rio Come La Vedo Io
21:17 Neverland, un sogno per
la Vita
CANALE 5
06:00 Prima pagina
programma di informazione
07:55 Traffico - Meteo.it
08:00 Tg5 Mattina
08:45Finalmente una favola
regia di Gianfrancesco Lazotti , con Gerry Scotti, Maria Amelia Monti
11:00 Un amore di strega
regia di Angelo Longoni, con Alessia Marcuzzi, Pietro Sermonti, Anna Galiena, Luca Ward
13:00 Tg5 - Meteo.it
13:40 Certamente, forse
regia di Adam Brooks, con Ryan Reynolds, Abigail Breslin, Elizabeth Banks, Isla Fisher
16:15 Funny Money - Come far
soldi senza lavorare
regia di Donald Petrie, con
Whoopi Goldberg, Dianne
West, Timothy (Tim) Daly,
Bebe Neuwirth
18:45 Avanti un altro!
19:55 Tg5 - Prima Pagina
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MARTEDÌ
6 GENNAIO 2015
l
17
SERIE D - Il nuovo tecnico ha superato a sorpresa la concorrenza di Carbone
Piacenza, ecco Luciano De Paola
«Arrivo con sei mesi di ritardo»
di GIACOMO SPOTTI
L
a fumata bianca arriva attorno alle 15 direttamente dalla sede
di via Gorra. Dopo una
mattinata passata con la
convinzione che Benny
Carbone fosse il nuovo tecnico del Piacenza, telefonini che squillano a vuoto,
conferme e secche smentite, nella pancia del Garilli il
presidente onorario Stefano Gatti, insieme al ds Andrea Bottazzi e al dg Marco
Scianò, trova l’accordo con
Luciano De Paola nel primo pomeriggio. E’ lui il
tecnico a cui affidare il
compito di portare il Piacenza fino a maggio, prematuro parlare ora di «traghettatore» o di «tecnico a
cui affidare anche la prossima stagione», resta di fatto che De Paola arriva a
Piacenza con sei mesi di ritardo rispetto a quanto ci si
aspettasse.
Nel giugno scorso, infatti, era stato scelto lui per
guidare i biancorossi, ma il
nome di Monaco aveva
avuto un peso specifico diverso sulla bilancia della
piazza, da sempre molto
umorale, e così l’affare era
saltato.
Ieri no, il lunedì post Este
è quello buono e l’accordo
si è trovato nello spazio di
poche ore dopo lo stop nella trattativa con Carbone.
De Paola allenerà il Piacenza dopo aver condotto
Arezzo, Darfo Boario, Seregno, Trento e Alzano Cene. Ad Arezzo fu esonero, a
Darfo l’avventura terminò
per divergenze con i vertici
del club, a Seregno fu salvezza senza rinnovo mentre a Trento non riuscì ad
evitare la retrocessione in
Eccellenza, come successo
anche l’anno scorso con
l'Alzano Cene. Da giocatore il curriculum è eccellente: con oltre 150 presenze
tra Serie A e Serie B con le
«In Serie D
è necessario
essere
più concreti
che belli»
magliette di Cagliari e Brescia, oltre a una brevissima
parentesi nella Lazio.
Ora riparte da Piacenza,
con un campionato da
onorare fino in fondo e
l’appoggio incondizionato
della società che ha lo ha
voluto fortemente sulla
panchina del Garilli. Al suo
fianco lavorerà il preparatore dei portieri Lazzara,
Prima foto da tecnico biancorosso di De Paola, con il presidente onorario Stefano Gatti
mentre il vice dovrebbe essere Massimo Cerri; in quest’ultimo caso bisogna usare il condizionale perché la
trattativa non è ancora
conclusa.
Mister, arriva in una situazione non facile in termini di risultati.
«Inutile nascondere che
il momento è difficile ma
questo è l’ultimo problema
di cui preoccuparsi perché
è altrettanto giusto dire che
la squadra è competitiva e
formata da giocatori im-
portanti. Sarà fondamentale mettere subito in mostra
la volontà di fare bene».
Tra l’altro sabato si gioca in anticipo e quindi
avrà anche un giorno in
meno per preparare la
partita, peserà questo fattore?
«Non credo assolutamente che questo sia un
problema, i ragazzi sono allenati e starà a me non
complicare troppo le cose
perché la squadra è già
amalgamata. In queste si-
tuazioni l’aspetto fondamentale è cercare di lanciare pochi concetti ma giusti».
Come interpreta lei la
Serie D?
«E’ un campionato particolare, dove è necessario
essere più concreti che belli. Ciò non vuol dire mettere in secondo piano il gioco».
A giugno era fatta con
lei sulla panchina del Piacenza, poi l’affare saltò.
Con che spirito arriva?
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«Voglio una
squadra capace
di lottare
fino all’ultimo
istante»
«Diciamo che sono arrivato con sei mesi di ritardo,
ma alla fine sono arrivato e
questo è l’importante. Piacenza è una piazza blasonata, di grande richiamo, lo
spirito non può che essere
positivo e c’è la voglia di fare il meglio possibile».
De Paola era un centrocampista carismatico: che
Piacenza dobbiamo aspettarci?
«Voglio un Piacenza capace di correre e lottare dal
primo all’ultimo istante
della partita. Voglio vedere
sudore e grinta, una squadra che non deve mai mollare l’osso».
Conosce già la squadra?
«Martedì dirigerò il primo allenamento ma alcuni
giocatori li conosco perché
li ho avuti come avversari,
penso a Volpe, Bertazzoli e
Girometta e so quello che
possono dare alla squadra.
In linea generale i nomi sono importanti e poi ci sono
dei giovani davvero interessanti».
Obiettivi?
«Cercare di arrivare il
più in alto possibile, nulla è
irraggiungibile soprattutto
in un campionato particolare come la Serie D. Se sapremo mettere sul campo
carattere, spirito di sacrificio e voglia di lavorare possiamo toglierci delle belle
soddisfazioni».
TENNISTAVOLO A1 - La capolista torna in campo oggi, quindi replica domenica in casa
Teco, doppia sfida ravvicinata:
Valle Camonica ed Eppan Bolzano
Nemmeno il temp di festeggiare il nuovo anno che
subito la Teco Cortemaggiore si è dovuta rimettere
al lavoro in vista della ripresa del campionato di
Serie A1 femminile, unico
torneo a incrociare le racchette mentre tutte le altre
categorie riprenderanno a
fine mese.
La squadra piacentina
tornerà in campo per disputare la prima e la seconda giornata del girone di
ritorno, visto che il calendario prevede un duplice
confronto
ravvicinato.
Questo pomeriggio per la
teca trasferta alle 18 contro
il Valle Camonica; dome-
nica 11 gennaio, a partire
dalle 15, immediata replica
casalinga al palazzetto dello sport di Cortemaggiore
contro l’Eppan Bolzano.
La Teco, quando il campionato ha vissuto il giro di
boa, è prima a pari punti
con le sarde dello Zeus, ma
lo scontro diretto permette
alle piacentine di sopravanzare le avversarie. Cortemaggiore quindi riparte
con un conto in banca davvero importante, una posizione da difendere a tutti i
costi perché una volta arrivati ai play off, ed eventualmente alla finale scudetto, in caso di parità il
regolamento premierà la
miglior classificata nella
fase preliminare del campionato, considerazioni e
dati da tenere ben presente
Adesso comunque le
piacentine sin concentrano
sulla trasferta bresciana
con il Valle Camonica. All’andata, nella gara d’esordio del campionato, terminò con un netto 4-0 a favore della Teco. Allora la
squadra avversaria si dimostrò ben poca cosa, tanto che gli addetti ai lavori la
inserirono nel gruppo delle
“pretendenti” alla retrocessione. Invece nel prosieguo
del campionato la squadra
è cresciuta notevolmente
vincendo due incontri. E
anche quando è stata sconfitta ha dato parecchiofilo
da torcere a tutte le altre
compagni della categoria.
L’organico presenta la
rumena Emiliana Dragne e
le azzurrine Elisa Trotti e
Veronica Mosconi. Il tecnico Oyebode avrà a disposizione tutto l’organico,
salvo imprevisti dell’ultimo minuto
Cortemaggiore, che può
contare su Wang yu e Laura Negrisoli, assolutamente di un altro spessore, e
dunque deve tornare dalla
trasferta con i due punti
per poi preparare immediatamente la seconda sfi-
L’esultanza di Olga Dzelinska
da targata 2015 contro
l’Eppan, che potrà contare
sulla cinese Zu Li, l’azzurra
Debora Vivarelli ed Elisa
Caraffa, organico di tutto
rispetto anche se il risultato dell’andata fu un rotondo 4-1 per la Teco.
Inutile nascondersi, le
piacentine sono fra le pretendenti al tricolore: l’inserimento di Laura Negrisoli
in aggiunta al collaudato
terzetto composto da
Wang yu, Olga Dzelinska e
Giulia Cavalli ha aumentato il tasso tecnico della
squadra.
18
l
Sport Piacenza
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
BASKET - Il presidente Beccari: «Per noi è come Maradona per il Napoli»
Il Bakery con Becirovic sogna la A1
Adesso a un passo anche da Zizic
di MARCELLO ASTORRI
I
l Bakery cala il carico e
porta a Piacenza Sani Becirovic, giocatore che, tra
i tanti successi, vanta anche
un titolo di Eurolega nel
2006-2007 con il Panathinaikos. Logico quindi che alla
presentazione del giocatore
ci fosse grande entusiasmo al
PalaBakery, con Andrea
Amorini gran cerimoniere e
la presenza del presidente Marco Beccari.
«Abbiamo voluto - ha detto prendendo
la parola il presidente Beccari - portare un
sogno a Piacenza e, realizzandolo, abbiamo
fatto un regalo anche al basket italiano.
L’accordo con Sani non si basa sull’aspetto
economico, altrimenti non si sarebbe concretizzato, ma entrambi siamo innamorati
di questo progetto che punta a portare Piacenza in A1».
Volto sorridente per Becirovic, che ha
firmato un contratto biennale e ha l’aria di
uno che, dopo una carriera di grande prestigio, ha voglia di finire in modo “romantico”.
«Ho accettato la proposta di Piacenza
con entusiasmo - queste sono le prime parole biancorosse di Becirovic - perché credo
sia il modo migliore per concludere una
grande carriera».
PROGETTO A1 - Il presidente biancorosso è stato il primo a prendere la parola e
lo ha fatto con gli occhi luccicanti, annunciando peraltro un grande traguardo da
raggiungere. «L’obiettivo per quest’anno è
quello di consolidarci in categoria e porre le
basi per la prossima stagione dove cercheremo di salire in A1. Il Bakery, del resto,
rappresenta il mio nome e quindi voglio
puntare ad arrivare al massimo. Quella con
Sani è stata una trattativa difficile e anche
facile allo stesso tempo. Inizialmente,
quando ho avuto la folle idea di contattare il
suo procuratore, mi è stato messo giù il telefono. Poi la trattativa è proseguita, abbiamo passato 48 ore insieme a Piacenza e alla
fine Sani ha visto direttamente e creduto
nella bontà delle nostre intenzioni accettando la nostra proposta nonostante avesse già in
mano l’offerta di una squadra
italiana prestigiosa. Ringrazio
anche il procuratore, Maurizio
Balducci, che è stato una parte
importante per la riuscita della
trattativa. Lui, per noi, è un po’
quello che fu Maradona per
Napoli».
Becirovic, quando Beccari
racconta della prima telefonata
chiusa in modo brusco fa una risata, poi
diventa serio e spiega: «Sono reduce da una
esperienza a Forlì che mi ha molto deluso,
per cui non volevo più sentire la parola
“progetto” ed ero deciso a lasciare l’Italia. A
Forlì mi sono trovato benissimo con staff e
tifosi, ma la parte economica rimane comunque un aspetto importante. Per questo
ho voluto conoscere di persona il presidente e, dopo due giorni intensi passati insieme, ho capito che qui a Piacenza basta una
stretta di mano».
SOLO L’INIZIO - L’arrivo di Sani Becirovic non è un punto d’arrivo ma solo un
altro mattone di un progetto ambizioso. «Il
segnale che vogliamo dare - dice Beccari - è
che siamo vivi e vogliamo puntare alla A1.
Con lui si aprono mille scenari e la costru-
Becirovic con il presidente Beccari. A
sinistra, la visita dei giocatori al reparto
di Pediatria
zione del progetto inizia da adesso».
BENEFICENZA - La società quindi c’è e
rilancia, anche nella solidarietà. «Giocatori
e staff, nell’ambito dell’iniziativa Teddy
Bear Toss - ricorda Andrea Amorini - si
sono recati all’Ospedale di Piacenza per
portare in dono un peluche ai bambini ricoverati». Un bel gesto, meritevole sicuramente di menzione.
ARRIVA ZIZIC - Intanto pare che Becirovic sia solamente il primo tassello del
nuovo Bakery. Da Forlì rimbalza con insistenza la voce che Piacenza abbia chiuso la
trattativa anche con Andrija Zizic, croato
classe 1980 in grado di giocare ala grande e
centro. Capace di vincere l’Eurolega con il
Maccabi Tel Aviv, ha iniziato la stagione a
Forlì nella stessa squadra di Becirovic prima che la formazione romagnola chiudesse
i battenti.
LEGA PRO - Rossoneri oggi a Lucca per confermare il momento positivo anche dopo la sosta
Il Pro Piacenza non vuole fermarsi
«Bisogna evitare i passaggi a vuoto»
di ROBERTO GREGORI
R
iprende oggi la Lega
Pro. I rossoneri di
Franzini sono impegnati nella difficile trasferta di Lucca (ore 14),
contro una squadra che ha
cambiato nell’ultimo mese
in modo radicale i suoi
progetti. Partita con un
manipolo di giovani si è affidata ora a giocatori molto
esperti guadagnando risultati importanti e raggiungendo un ottimo stato di
forma.
«E’ vero - dice Franzini i toscani stanno bene, ma
anche noi abbiamo lavorato alla grande durante la sosta. Uno stop che forse non
ci voleva visto che avevamo
raggiunto il giusto equilibrio e una buona autostima. Ora si tratta di riattaccare la spina e continuare
sulla strada tracciata».
Dubbi per quanto riguarda la formazione?
«In realtà uno solo. Devo
decidere fra Caboni e Alessandro. Lo farò solo poco
prima della partita perchè
voglio valutare con attenzione tutte le varie sfaccettature. Per il resto la formazione è fatta».
Riprendete il campionato dopo un ottimo pe-
riodo.
«Sì è vero. Abbiamo guadagnato punti e stiamo giocando molto meglio. Chiedo ai miei ragazzi continuità e di evitare quei passaggi
a vuoto che hanno caratterizzato qualche gara nella
prima parte del torneo. Sono fiducioso anche se dopo
le soste non è improbabile
che si verifichino risultati a
sorpresa».
Contento del lavoro
della società in sede di
mercato?
«A parte che non avevo
nessun dubbio, ancora una
volta i dirigenti hanno di-
mostrato di sapersi muovere con sapienza. Abbiamo
acquistato una punta, Alessandro, che volevano tutti,
inserito un difensore e un
paio di giovani. Ora aspettiamo con calma un centrocampista visto che in
questo settore abbiamo
una carenza numerica».
Ecco la probabile formazione che dovrebbe scendere in campo a Lucca: Alfonso, Rieti, Silva, Bini, Castellana; Marmiroli, Schiavini, Porcino; Matteassi,
Speziale, Alessandro.
E mentre la squadra
scende in campo cercando
di dare continuità ai risultati, la società si sta muovendo con attenzione sul
mercato. Questi i movimenti.
DIFESA
Il reparto arretrato era
quello che tutto sommato
non aveva bisogno di ritocchi. Infatti cambi non ce ne
sono stati, solo un inserimento portato a termine. Si
tratta del senegalese Dembel Sall, classe ‘94. Il centrale difensivo, in compartecipazione fra Parma e Bari, arriva in prestito dalla
società pugliese dove, in
quest’annata, non ha trovato spazio. Nelle due precedenti aveva confezionato
35 presenze nel Parma.
CENTROCAMPO
Uno degli obiettivi principali era Marco Martini
Rina. Il ventiquatrenne reduce da due stagioni nella
Cremonese non ha però
convinto fino in fondo i dirigenti rossoneri. I suoi
guai fisici sembrano non
poter garantire al giocatore
prestazioni al massimo delle proprie possibilità. Si è
girata, allora, subito l’attenzione verso il giocatore
del Modena Alessandro
Martinelli, classe ‘93. Ma,
nelle ultime settimane Novellino lo ha tenuto in forte
considerazione spegnendo
di fatto le speranze rossonere. Ammesso che l’ormai
certo acquisto degli emiliani dello svincolato Burrai
possa ricambiare nuovamente tutta la situazione.
Comunque, per non perdere tempo, Scorsetti e Francani si sono gettati a capofitto su Alessandro De Vitis, figlio dell'indimenticato centravanti biancorosso.
Il ragazzo ha formalmente
accettato di scendere di categoria e la Sampdoria,
proprietaria del cartellino,
attraverso il d.g. Carlo Osti
lo sta spingendo verso la
squadra di Franzini. Gli
ostacoli da superare sono la
Cremonese, il Como e il
Lecce, anche se la soluzione
piacentina garantirebbe al
ragazzo una ghiotta occasione per il suo rilancio in
un ambiente conosciuto e
privo di fastidiose pressioni. L'eventuale alternativa
potrebbe essere rappresentata da Paolo Capodaglio,
classe ‘85, attualmente in
forza alla Lupa Roma e gestito da Marco Biancolatte,
lo stesso procuratore di
Danilo Alessandro. A breve sarà tesserato il ghanese
Dennis Kumih, 19 anni,
proveniente dalla Liberty
Accademia.
Speziale e, a sinistra,
Schiavini
ATTACCO
La grande novità arriva
da questo reparto. Dopo
molti contatti e dopo aver
sconfitto la concorrenza
del Real Vicenza il Pro si è
assicurato le prestazioni di
Danilo Alessandro classe
1988. La sua carriera si è
sviluppata nei campionati
di D, C, con punte anche in
B. Attualmente alla Casertana dopo aver collezionato lo scorso anno 32 presenze e 19 gol nel Real Vicenza. Queste le parole del
procuratore Marco Biancolatte: «Quest’anno a Caserta non si è potuto esprimere compiutamente perchè utilizzato in una zona
del campo a lui non congeniale. Danilo sa dare il massimo se gioca alto a sinistra». Tesserato ufficialmente Daniele Mascolo,
proveniente dalla Cremonese. Terminata, invece, la
telenovela su Andrea Razzitti del Brescia. Il giocatore ha fatto sapere di non
volersi muovere.
Sport Piacenza
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
l
19
VOLLEY - Quarti di Coppa Italia, la squadra di Radici deve difendere il trofeo vinto l’anno scorso
Copra, in casa di Trento
c’è bisogno dell’impresa
di MATTEO MARCHETTI
L
a definizione esatta è “impresa”. Perché non si può
chiamare altrimenti la sfida
da dentro o fuori che l’ottava in
classifica effettua contro la capolista del campionato. Quindici
punti (e sei vittorie) di differenza
fra le due squadre indicano il gap
tecnico fra Piacenza e Trento, che
si sono affrontate poco più di una
settimana fa in un incontro dominato dai padroni di casa, capaci di
lasciare per due set i biancorossi a
quota 17. Non basta? Ecco allora
che il Copra si trova a giocare la
sua seconda gara senza quello che
fino a pochi giorni fa era il regista
titolare: Valerio Vermiglio ormai
è il passato, il presente si chiama
Miguel Tavares. Il giovane portoghese ha esordito nel sestetto domenica scorsa nella sconfitta con
Ravenna e almeno ancora per
qualche tempo sarà lui a guidare
la squadra di Radici.
QUOTE - Insomma, andando
oltre le frasi fatte Trento è la favo-
rita assoluta; lo confermano anche le quote degli scommettitori
che vedono come molto improbabile un successo dei biancorossi in
casa della formazione di Stoytchev.
Con
questa
premessa
si capisce
subito
che
il
quadro è
piuttosto
delineato, anche
se ovviamente
Piacenza
farà l’impossibile per ottenere l’impresa di
giornata. Perchè c’è una rivalità
storica con i trentini, ma soprattutto una coccarda tricolore da difendere fino all’ultimo pallone.
Nel marzo scorso il Copra dominò la manifestazione battendo
nella gara decisiva Perugia al PalaDozza di Bologna, dopo aver
avuto la meglio in semifinale pro-
prio di Trento. La Coppa Italia
non ha mai portato molto bene ai
biancorossi, ma il successo della
scorsa stagione, per come è maturato e per il seguito che ha avuto, è
una delle vittorie che rimarrà
maggiormente impressa nella
memoria dei tifosi piacentini.
DISPONIBILI - In tema di formazione Radici non ha problemi,
avendo recuperato tutti i giocatori della rosa. Papi, tenuto precauzionalmente a riposo domenica a
causa di un affaticamento muscolare al retto addominale, nel pomeriggio di ieri si è allenato regolarmente prima di partire con i
compagni. La scelta dunque spetta al tecnico: in campo Massari,
sicuramente più allenato e dunque anche più in palla, oppure Papi, reduce da un piccolo problema
ma che sul piatto della bilancia
può mettere quintali di esperienza? Indipendentemente dalla
scelta iniziale è molto probabile
che durante la partita ci sarà bisogno di tutti e due, magari alternandoli in varie fasi dell’incon-
tro.
CONTINUITA’ - «Le qualità
di Trento - spiega Andrea Radici,
tecnico del Copra - sono facilmente intuibili dando un’occhiata alla classifica. Hanno trovato
una continuità di risultati e di gioco che rende la vita estremamente
difficile a qualsiasi avversario.
Questa però è una gara a sé, una
sfida in cui non conta quanto fatto fino a oggi, ma solamente le
due ore di partita».
Proprio questo aspetto permette ai biancorossi di pensare positivo. «Bisogna mettere in campo il
nostro bagaglio tecnico-tattico e
puntare sulle nostre caratteristiche. Affronteremo Trento senza
pensare a cosa è successo nella
prima parte della stagione; giocarcela alla pari contro il sestetto
di Stoytchev è nelle nostre corde e
faremo di tutto per proseguire il
cammino in Coppa Italia».
TECNICA - Attenzione elevata
dunque soprattutto a due aspetti
fondamentali del gioco dei trenti-
SERIE C - Dallo scorso anno una cavalcata trionfale. E arriva anche la Final four di Coppa
La Conad Alseno vive in una favola
Sognare a occhi aperti si può
Sognare ad occhi aperti può
significare vivere la propria
favola. Nello sport capita così finché qualcuno o qualcosa ti riporta ad una più cruda
realtà, ma spesso grazie al
supporto dei numeri tiri un
bilancio e ti accorgi di avere
in mano risultati straordinari. Se poi la tua storia recente è simile ad una Cenerentola che balla mettendo
in fila i più grandi, allora è
giusto essere fiera di te stessa.
FAVOLA - Quella delle
“Cinderella women” di Alseno racconta di una squadra di volley, la Conad, che
nell’ultimo anno solare si è
ritrovata a risalire la china in
serie D, ottenere la promozione nella categoria superiore senza ricorrere ai playoff e infine, al termine del
2014, guardare tutte dall’alto del primo posto solitario
(25 punti) in serie C. E aggiungiamoci anche la Final
Four di Coppa Emilia raggiunta qualche giorno fa.
A tutt’oggi una cavalcata
trionfale che nessuno, ovviamente avversari esclusi,
vuole fermare e che il presidente Stiliano Faroldi, alsenese doc, giudica come tale
pur restando con i piedi per
terra.
«Intanto dico che l’anno
appena trascorso è stato
semplicemente fantastico,
considerando che viviamo
la realtà di un paese molto
La rosa al completo, con lo staff tecnico, della Conad Alsenese (f. Galli/Spreafico)
piccolo e forse anche per
questo suscitiamo un po’ di
invidia nelle avversarie. Per
una neopromossa come noi
l’obiettivo è raggiungere la
salvezza il prima possibile,
vivendo alla giornata e giocando partita per partita
senza pensare al futuro. Abbiamo fatto cinque nuovi
acquisti allestendo una
squadra per restare in categoria, ma onestamente non
ci aspettavamo di essere prime ed è ovvio che trovandoci così in alto vogliamo continuare su questo rendimento. Dobbiamo però restare umili e non montarci
troppo la testa perché appena dormiamo sugli allori, le
nostre rivali ne approfittano
e ci bastonano».
STOP - La conferma di
questo concetto è arrivato lo
scorso novembre quando lo
Sport Club Parma ha interrotto la striscia di 21 vittorie
consecutive della Conad (il
16 novembre 2013 in serie D
l’ultima battuta d’arresto
contro il Bft Burzoni per 32) vincendo in trasferta un
match ampiamente in mano
alle alsenesi «Prima o poi
doveva succedere - ricorda
Faroldi, in carica da maggio
2013 - però è stato un vero
peccato perché nel tie break
eravamo avanti 8-5 poi abbiamo avuto un clamoroso
black out e abbiamo perso
15-9. Abbiamo accusato il
colpo anche nella partita
successiva venendo sconfitte 3-0 in casa di una formazione di fondo classifica alla
nostra portata, ma quelle
due sconfitte ci hanno dato
la scossa e da lì abbiamo ritrovato brillantezza per ritornare in testa, battendo a
domicilio la Gennarini
Montecchio, forse la formazione più attrezzata insieme
alla Texcart Carpi per il salto
di categoria. Il 17 gennaio
tra l’altro andremo proprio
in casa delle modenesi per
capire il nostro reale valore».
Prima però c’è l’impegno
di Novellara da non sottovalutare alla ripresa del campionato, anche se nel frattempo (23 dicembre e 3 gennaio) la Conad si è tenuta in
forma regalandosi l’accesso
alla Final Four di Coppa
Emilia, dopo aver eliminato
nei quarti le bolognesi del-
Il tecnico Andrea Radici e,
a sinistra, capitan Zlatanov
ni.
«In questo momento hanno
due punti forti: la battuta e la fase
break. Rispetto al confronto di
qualche giorno fa in regular season dovremo fare meglio in ricezione. Se riusciamo a limitare i
danni quando gli avversari sono
al servizio allora possiamo dire la
nostra sul loro cambiopalla».
FINAL FOUR SABATO E
DOMENICA A BOLOGNA
La Final four della Coppa Italia
si giocherà ancora a Bologna. Le
quattro formazioni che vinceranno i quarti di finale si affronteranno al PalaDozza sabato e domenica, in una due giorni che assegnerà la manifestazione del 2015.
VOLLEY - Sei squadre di Under 13 in campo
A Carpaneto e San Giorgio
Il Torneo della Befana
Tutto pronto
per la decima
edizione del
Torneo della
Befana, manifestazione organizzata dal
Carpaneto volley riservata alle formazioni
Under 13 femminili che si
svolgerà nei palazzetti di
Carpaneto e San Giorgio.
Nel girone A in campo le
padrone di casa di Carpaneto, quindi Team03Mio volley e Bobbio volley. Nel girone B spazio a
Borgonovo, Borgo volley
Fidenza e San Rocco. Le
gare inizieranno alle 9 per
l’Ozzano.
GRUPPO - Il merito di
questi risultati il presidente
Faroldi lo vuole dividere tra
tutto lo staff, volontari inclusi, della sua società (che
ha anche squadre di minivolley, under 12, 14 e 16,
Terza divisione femminile e
Prima divisione maschile)
citando tre persone su tutte.
«Non voglio dimenticare
nessuno, però se devo nominare qualcuno dico mister
Marco Scaltriti, che è praticamente arrivato con me e
ha saputo dare equilibrio al
nostro gruppo. Le vittorie
conquistate sono merito
della solidità del collettivo
che ha creato. Poi indico il
direttore sportivo Fabio
Botti, che in fase di mercato
poi proseguire alle 10.15 e
alle 11.30; gli incontri si
disputeranno con la formula dei due set su tre ed
eventuale terzo set ai 15
punti.
Al termine della mattinata, intorno alle 13.30,
pranzo per atleti e genitiori nel Salone parrocchiale di San Giorgio
si è mosso molto bene, mettendo a segno colpi importanti senza fare sgarri a nessun’altra squadra, specialmente quelle piacentine. Infine Sonia Arata, responsabile del settore giovanile, colonna portante e vera dirigente della Conad perché si
occupa di tutto, dalla gestione del palazzetto fino alle altre questioni di carattere generale. Un ringraziamento
enorme poi lo faccio anche
agli sponsor che ci aiutano,
senza i quali non potremmo
ottenere i risultati attuali».
Anche in questo inizio di
nuovo anno le “Cinderella
women” dell’Alsenese hanno già cominciato a scrivere
altri capitoli per allungare la
loro favola.
Simone Carpanini
20
l
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
Copertina
WHATSAPP DI FILIPPO MERLI
La Befana è un tipo. Non sarà una
modella, ma ha quel fascino da
milf che è tanto in voga tra i giovani d’oggi. Ha i capelli bianchi,
d’accordo. Però, a pensarci bene,
anche i capelli bianchi hanno il loro perché. Sono testimoni del
tempo che passa, così come le rughe sul volto, segno d’esperienza e
di saggezza. E poi vola sulla scopa,
non subisce i rincari della benzina
e non rompe per andare a lavare
la macchina col moroso la domenica mattina. Di che colore abbia
gli occhi, nessuno lo sa. Però saranno certamente occhi dolci, pieni di serenità e di spensieratezza,
di spirito materno e di vitalità mai
soppressa nonostante gli acciacchi
della vecchiaia. Quel che contraddistingue di più la Befana nell’immaginario comune, però, sono i
vestiti. Poveri, consumati, rattoppati, sciupati. «La Befana vien di
notte con le scarpe tutte rotte; con
le toppe alla sottana; viva, viva la
Befana!» (rivisitazione moderna:
«La Befana vien di notte con le
tasse reintrodotte; nessun odia e
tutti ama; la Befana è un po’ renziana»).
l
III
..- Editoriali, commenti e rubriche ---..
FILASTROCCA
La Befana
vien di notte
e...
MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015
EDITORIALE - Segue dalla I di Copertina -
I “nodi” della riforma Delrio sulle nuove Province
(...) assoluto al turnover delle province con divieto ai rinnovi contrattuali già dal 31 dicembre
2014. Con l’ultimo decreto milleproproghe il Governo (dopo aver
fatto passare agli interessati un
Natale non proprio allegro) ha
prorogato di un anno questi contratti sino al 31 dicembre 2015.
Ma anche per i dipendenti di
ruolo il destino si appalesa incerto
(con lo spettro del licenziamento
sempre all’orizzonte). L’annunciato spostamento alle altre pubbliche amministrazioni si annuncia più lungo del previsto e scandito da una road map di incontri
a livello governativo che dovrebbe
vedere impegnati i rappresentanti
del governo anche nelle vacanze
natalizie. L’obiettivo sarebbe
quello di ricollocarli valorizzandone le professionalità e garantendo un lavoro vicino a casa; ma
ad oggi non vi è nulla di certo. Per
tradurre in realtà queste intenzioni occorrerebbe, tuttavia, uno
sforzo corale delle pubbliche amministrazioni chiamate a ricevere
funzioni e lavoratori. Al momento però non si intravedono sforzi
in questa direzione. I governatori
regionali (in teoria quelli che
maggiormente dovrebbero farsi
carico dei ricollocamenti) stanno
frenando su questo fronte; in alcuni casi, addirittura, opponendosi apertamente (la Lombardia
si è già espressa in questo senso).
Da ultimo non possiamo dimenticare i precari che lavorano
per le cooperative alle quali l’ente
aveva esternalizzato alcuni servizi fondamentali, che si troveranno anch’essi di fronte alla cruda
realtà della disoccupazione grazie
a questa scellerata riforma.
In realtà (con un po’ di sana
volontà politica) qualcosa di buo-
no per i dipendenti si sarebbe potuto fare e cioè far diventare le
province (poco più di 100) unità
amministrativa di riferimento
per accentrare le gare di beni, servizi e lavori, dando attuazione al
tavolo degli aggregatori degli appalti pubblici voluto dal premier
Renzi per generare risparmi di
spesa finalizzati allo sviluppo e
alla riduzione delle tasse. Infatti
dentro alle province (come hanno
rilevato alcun cattedratici tra cui
Gustavo Piga, professore di economia all’università Tor Vergata
di Roma, in un recente scritto
pubblicato dal settimanale Panorama) albergano le migliori competenze come stazione appaltanti
(hanno fatto per decenni la cura
di ambiente, strade, scuola) e come personale (negli uffici tecnici
troviamo persone altamente qualificate) e proprio loro sono anche
l’unità più vicina, culturalmente,
al territorio e alle piccole imprese.
Basterebbe (come si è detto) un
po’ di sana volontà politica, senso
della realtà e concretezza; ciò che
in Italia oggi pare non esistere
tant’è che neppure i decreti attuativi per far partire l’idea del premier di cui abbiamo appena riferito sono arrivati.
Questa è la parte più drammatica della vicenda “nuove province”. Tuttavia non possiamo dimenticare l’altra parte non meno
importante che la riforma Delrio
ha colpito e cioè il territorio provinciale (tra cui il nostro). Le funzioni a cui dovevano attendere le
vecchie amministrazioni riguardavano parti fondamentali della
sua gestione. Si andava dalle strade, alle infrastrutture (si pensi solo alla non tanto lontana inaugurazione del ponte Paladini), all’ambiente, al lavoro, alle scuole.
Un intero territorio a cui facevano capo circa 260.000 abitanti
confidava nell’efficienza dell’ente
provincia per avere servizi sempre
migliori e sempre più al passo con
i tempi. A ciò contribuiva un personale altamente qualificato che
con gli anni aveva assunto quelle
professionalità necessarie a gestire un territorio che, in molti casi,
doveva confrontarsi con difficoltà
(anche naturali: leggi dissesto
idrogeologico) che solo interventi
concreti ed efficienti permetteva
di superare.
Oggi tutto questo è annullato.
Siamo all’anno zero. È come se
tutto quello che si è costruito sino
a pochi mesi fa non fosse mai stato fatto. I politici (in particolare
quelli che ci governano a livello
centrale) in questa attività distruttiva sono dei campioni. A loro è sufficiente presentarsi in televisione vantandosi (spesso solo a
fini elettorali) di aver cancellato
oltre 3.000 politici e annullato, in
questo modo, i costi che questi
producevano. Ciò senza tuttavia
considerare gli aspetti negativi
che questa azione indiscriminata
stava producendo. O meglio, senza introdurre quei correttivi necessari che un’azione dirompente
di questo tipo avrebbe necessariamente richiesto. Siamo ancora
una volta di fronte a superficialità e pressapochismo che in più di
una occasione hanno caratterizzato la politica di questo paese. A
farne le spese sono i soliti incolpevoli. O meglio coloro che si vedono calare dall’alto provvedimenti
spesso raffazzonati e pasticciati e
ne devono subire le conseguenze.
Un ultimo pensiero non possiamo non rivolgerlo a chi attualmente siede negli organi di questo
nuovo ente provincia piacentino.
Al momento in cui si è
trattato di partecipare alla
pseudo competizione elettorale della riforma Delrio tutti si sono buttati a capofitto
per conquistare uno scranno
nel nuovo consiglio oltre a
quello del presidente. Nessuno che abbia detto una parola di critica su questa riforma e comunque sulle difficoltà che avrebbero incontrato una volta raggiunto il
risultato elettorale e quindi
chiamati a governare l’ente.
Oggi queste stesse persone
hanno la faccia scura e non
riescono certo a sorridere di
fronte alle immani problematiche che la nuova provincia ha loro riservato. Un
politico attento probabilmente avrebbe rinunciato di
fronte a queste nefaste prospettive o, comunque, avrebbe detto chiaramente come
stavano le cose dopo avere
studiato per bene il testo
normativo e preso coscienza
delle sue enormi lacune. Invece niente di tutto questo,
ma solo iniziali trionfalismi
per avere conquistato una
poltrona che oggi si è rivelata fortemente scomoda.
Ancora una volta non rimane che confidare nello
stellone italiano, sperando
che le cose si sistemino al
meglio. Questo, soprattutto,
per i dipendenti che stanno
vivendo un dramma umano
che non meritano, ma anche
per il nostro territorio che
ancora una volta è chiamato
a rimboccarsi le maniche per
rimediare gli errori di politici che si avventurano in riforme capaci di procurare
solo danno e mai un effettivo
e concreto vantaggio per il
cittadino.
Antonino Coppolino
IL DIRETTORE RISPONDE - Segue dalla I di Copertina -
Riscoprire i valori per combattere il degrado di questa società
(...) immigrati clandestini e zingari a incidere
su questa situazione di degrado che stiamo vivendo. Non voglio, gentile direttore, dare la
colpa a nessuno nello specifico, ma a tutti in
generale: l’uomo di oggi ha perso, è indubbio
negarlo, alcuni dei suoi principali riferimenti,
dalla famiglia alla scuola, per abbracciarne altri, veicolati spesso in modo sbagliato dalla televisione, come il facile successo. Da questo
degrado dei costumi non sono immuni, purtroppo i nostri politici e - notizie di questi giorni - nemmeno certe forze dell’ordine. Si vive
cercando di fregare il prossimo, senza pensare
a costruire qualcosa per il domani nostro e dei
Dal martedì
al sabato
sfila, leggi
e conserva
la Copertina
de La Cronaca
nostri figli.
Non so come sia possibile risollevare la situazione, se non con un deciso colpo di spugna.
Ma questo è impossibile. Allora, mi auguro che
ci sia qualcuno che voglia fermarsi a riflettere e
inizi a diffondere dei messaggi diversi, positivi,
radicati ai valori. Non so chi possa avere l’autorità o la credibilità per farlo, ma magari ognuno nel proprio piccolo potrebbe fare un piccolo passo. E’ per questo che mi sono permesso di
scriverle, caro direttore, perché sono convinto
che anche i mezzi di informazione, i giornali
soprattutto, possano avere un ruolo in questa
opera di moralizzazione, cercando di sottoli-
neare gli esempi positivi della nostra società e
magari sfatando i falsi miti che la costellano e
che rischiano di diventare insegnamenti molto
negativi. Mi piacerebbe, più che accettare questo mio non richiesto suggerimento, sentire
una sua opinione in merito. Grato per l’attenzione, la saluto cordialmente.
Alberto Graziani
Sono perfettamente d’accordo con lei. Anche sul
fatto che i giornali possano avere un ruolo educativo. Ma bisognerebbe insegnare ai giovani,
che sono il futuro della società, a leggerli, i giornali.
Per interventi e lettere
scrivete a
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oppure al n. di fax 0523 334688
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La Cronaca Nuovo Quotidiano
Via Romagnosi, 60
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IV
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MARTEDÌ 6 GENNAIO 2015