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2DAYS PROG + 1 (Festival rock progressive)
5/6/7 Settembre 2014
Venerdì inizio concerti ore 18:30
Sabato e Domenica inizio concerti ore 18:00
Piazzetta della Musica
VERUNO (NO)
Il 2DAYS PROG +1 è ormai considerato il festival internazionale più importante a livello italiano ed uno
tra i più importanti a livello mondiale per la musica rock progressive, giunto quest’anno alla 6° edizione, e
che si articolerà nelle canoniche tre serate, quattro concerti ogni sera - dodici gruppi musicali. Massiccia,
come di dovere per un festival internazionale, la presenza di artisti stranieri, ben otto.
La prima serata, venerdì 5 settembre, risulta già memorabile.
Dalle ore 18.30 si alterneranno sul palco della Piazzetta della
Musica nel centro del paese i FEM, gruppo medese con all’attivo
"Sulla bolla di sapone", dalle sonorità chiaramente influenzate dal
progressive rock italiano degli anni '70 (in particolare Banco del
Mutuo Soccorso) ma che si spinge verso nuove e mai scontate
direzioni, profondamente introspettivo ed emozionate.
A seguire la FRANCK CARDUCCI
BAND. Il polistrumentista franco-olandese “sponosrizzato” da Steve
Hackett. Anche lui ha all’attivo un solo disco, “Oddity”, la cui musica
spazia da Stanley Kubrick ai Beatles, fornendo un suono chiaro,
omogeneo e moderno. Franck Carducci ha creato un mondo
fantastico, un universo affascinante e inquietante, un luogo –come lui
stesso afferma- “dove i sogni sono re e le emozioni regine”. Concerto
che si preannuncia vivace, divertente e pieno di sorprese.
Come ogni sera ci sarà poi l’esibizione di due co-headliners, e per la
prima sera sono previsti due mostri sacri del rock anni ’70. Si
inizia con la MARTIN TURNER BAND, bassista, cantante e
fondatore dei mitici WISHBONE ASH. Dopo aver lasciato la
band nel 1980, negli ultimi dieci anni ha deciso di riprendere le
linee che hanno contraddistinto i grandi inizi della band, in
particolare l’innovativo trittico di “Wishbone Ash”, “Pilgrimage”
e soprattutto “Argus” giunto fino al terzo posto in Inghilterra e
votato come miglior disco rock del 1972 dalla rivista Sounds.
La band ha influenzato centinaia di gruppi a venire, oltre che
per la sua inconfondibile linea melodica per l’uso della doppia
chitarra in un gruppo rock.
A chiudere la prima serata uno dei capisaldi del prog mondiale, i
FOCUS. Con il loro marchio unico, i Focus si manifestano
all'inizio degli anni '70 come la più affermata e apprezzata di
tutte le band di pop-rock olandese. Guidati dal membro
fondatore Thijs Van Leer, e dallo storico batterista Pierre van
der Linden, riproporranno i loro grandi successi che sono ormai
nella storia della musica, come "Hocus Pocus", "House of the
King" e "Sylvia", così come i loro lavori acclamati dalla critica,
da 'Moving Waves’ a 'Focus 3' ed 'Hamburger Concerto'.
Un’icona della musica che torna in Italia per emozionare ancora
una volta tutti i fan del prog!
Si prosegue sabato 6 settembre con un clou che sarà una vera chicca per i progger incalliti. L’apertura
è riservata, al solito, ad una band italiana, i romani KINGCROW,
sicuramente considerata la migliore metal prog band del nostro paese
con già all’attivo 5 album e la partecipazione ad alcuni tra i più
importanti festival internazionali, tra cui Gods Of Metal, il prestigioso
ProgPower Festival ed il Denmark Rock Festival. Insomma un gran
gruppo non certo di ‘novellini’! Concerto da non mancare!!
Seguiranno il primo dei tre protagonisti internazionali della serata, i
finlandesi OVERHEAD attivi da una dozzina di anni ma alla loro prima
apparizione ‘italica’ che sicuramente lascerà il segno, con il loro
suono ‘indie’ che spazia dal rock al pop, dal prog al Metal. Il loro
quarto lavoro, 'Of Sun and Moon' è assolutamente un capolavoro e
siamo sicuri saranno una delle scoperte più emozionanti di questa
edizione del festival.
Ma la sera di sabato sarà ricordata anche per l’esibizione, unica in
Italia, di uno dei gruppi ‚cult‘ per eccellenza del prog mondiale, gli
ANGLAGARD. La formazione Svedese formatasi nel 1991 ha
riscontrato nel tempo una sempre maggior attenzione nella nicchia
vintage della musica rock progressive. Conosciuti al giorno d’oggi per
il sound assolutamente unico e per
l’inventiva delle loro composizioni, si sono
affermati come una cult band dopo una
loro immaginifica esibizione al Progfest nel
1994. I loro due dischi del periodo ‘Hybris’
ed ‘Epilog’ sono stati unanimamente
considerati due veri capolavori del prog.
Parlare di chicca rara in questo caso è
quanto meno certo!
Sempre in quegli anni, gli inizi del 1990, dall’altra parte dell’oceano nasceva il gruppo che possiamo
considerare tra i fautori della rinascita del prog mondiale, gli SPOCK’S BEARD, a cui spetta l’onore di
chiudere la serata di sabato. Formatisi a Los Angeles
dai fratelli Morse, Neal (tastiere) e Alan (chitarra).
Dal loro album di debutto del 1995, The Light, è stato
un susseguirsi di dischi memorabili, compreso l’ultimo
album dello scorso anno, il bellissimo Brief Nocturnes
and Dreamless Sleep, che vede la band come
attualmente composta, ossia Alan Morse, Dave Meros,
Ryo Okumoto, il batterista Jimmy Keegan (già in tour
con la band dal 2002 come live support a D'Virgilio) e
il cantante Ted Leonard (Enchant).
La band suona un genere di progressive rock dal
suono inconfondibile, tendente alla musica pop (molto
influenzato da Yes e Genesis), con le loro intricate
armonie vocali (assimilabili per questo ai Gentle
Giant) e per l'uso del contrappunto su vari brani.
Domenica 7 settembre si chiuderà veramente alla grande!
L’apertura siamo sicuri porterà al ‘lancio’ di un nuovo grande
talento italiano, il tastierista Luca Zabbini, novello Keith
Emerson, con il BAROCK PROJECT, nato dalla necessità di
fondere la raffinatezza e la perfetta struttura della musica
classica, soprattutto di origine barocca, insieme alla stilistica del
genere rock con un pizzico di armonia jazz, il tutto supportato
dalla classica struttura di una canzone. Il loro terzo lavoro
''Coffee In Neukölln” è stato accolto con ottime recensioni dalla
critica di tutto il mondo.
Confrontandosi con un genere veramente difficile da catalogare,
IOEARTH, il gruppo inglese in scaletta come second opener,
mescola stili, idee ed emozioni senza soluzione di continuità, ideali sia che siate fan delle ” power ballad”,
dello strumentale di sola chitarra, della “ambient dance” o dei pezzi per orchestra. Le loro esibizioni al
Cruise To The Edge 2013 e 2014, dove
hanno suonato con Yes, Steve Hackett,
Queensryche, Marillion, ed ai prestigiosi
festival Baja Prog a Mexicali e ROSFest a
Gettysburg, stanno a dimostrare la
riconosciuta grandezza di questa band,
sebbene il loro primo disco risalga solo a 5
anni orsono.
Con il loro album del 2011, ”Bilateral”, che ha smosso le acque del prog, ed il debutto con l’etichetta
InsideOutMusic, i norvegesi LEPROUS, co-headliner dell’ultima serata, si sono trovati improvvisamente
di fronte all'arduo compito di dover dare un seguito ed uno sviluppo ad un vero successo sotterraneo
che molti fans e critici musicali avevano annunciato come un colpo di genio e un piccolo capolavoro a sé
stante. Nella loro musica si possono sentire influenze dei Pain Of Salvation e King Crimson, così come
possiamo trovare tracce di Katatonia o Opeth galleggiare intorno a scintille di Porcupine Tree e Pink
Floyd. Ma loro sono riusciti a superarsi con "Coal" il nuovo
album uscito nel 2013. Da "Chronic", una canzone a metà
strada tra una rilassata malinconia e il dramma quasi
teatrale, a canzoni molto melodiche ma estremamente
accattivanti come "The Cloak" o "The Valley", i Leprous
gettano le basi di una musica che ha anche qualcosa di nuovo
da offrire, un grandioso prog rock con un approccio cupo e
minimalista. Sentire il canto di rabbia e disperazione
"Contaminate Me" con cui chiudono il disco per credere!
Per chiudere il festival, dopo di loro solo un grande gruppo
poteva salire sul palco del 2DAYS PROG +1: ed ecco allora LA
BAND prog italiana per eccellenza, la PFM – PREMIATA
FORNERIA MARCONI. Concentrare in poche parole la storia ultra quarantennale di questa favolosa
band è quasi impossibile. Ci limiteremo quindi ad illustrare i primi quattro anni della loro esistenza, fino al
1974, che saranno poi anche il materiale proposto per questa nostra edizione festivaliera.
La PFM, nata nel 1970 è il gruppo rock italiano più famoso
al mondo, l'unica band nazionale ad avere scalato la
classifica Billboard negli Stati Uniti. Dal 1971 anno di uscita
del loro primo 45 giri “Impressioni di settembre – La
carrozza di Hans”, che anticipa di un anno il loro primo LP,
"Storia di un minuto", abbiamo già una svolta epocale:
infatti per la prima volta in Italia, l'album di un gruppo
arriva in testa alla classifica degli LP. Sempre nello stesso
anno esce il secondo disco "Per un amico" più maturo e
ricco di sorprendenti qualità arrangiative. L’anno seguente è
la volta di "Photos of Ghosts" primo album per il mercato
internazionale comprendente il meglio dei due album
precedenti. I testi e la produzione del disco sono di Pete
Sinfield, paroliere-poeta dei King Crimson. Il disco entra
nelle classifiche americane di Billboard e ottiene il premio
della critica giapponese quale miglior album dell'anno,
raggiunge grandi risultati nel pop poll di Melody Maker,
conquistando il secondo posto nelle Brightest hopes.
Ma è in particolare del 1974 l’album che andremo a
festeggiare –per il suo quarantesimo- in questo festival: "L'isola di niente", nella versione inglese "The
world became the world". Primo disco con il nuovo bassista, Jean Patrick Djivas (ex Area), l’album, è
sicuramente più sofisticato dei precedenti ma ricco di musica suggestiva che permetterà alla P.F.M. di
ottenere un grande successo anche durante il tour negli Stati Uniti a supporto di Poco, Santana, Beach
Boys, Allman Bros, ZZ Top ed altri. Ovviamente potremmo continuare per molto tempo ancora a parlare
di questo grandissimo gruppo che, come loro stessi amano descriversi, hanno vent’anni da quarant’anni!
Foto inviata dal batterista degli HAKEN !!
Pubblico al concerto dei Pain Of Salvation
Ricordiamo che il 2DAYS PROG +1 fa parte del Settembre Musicale Verunese, una manifestazione
ormai giunta alla sua 28° edizione e che è stata individuata tra “le associazioni che operano per la
realizzazione o che partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale,
legate agli usi ed alle tradizioni delle comunità locali” come recita il Decreto Ministero dell'Economia e
delle Finanze del 3 luglio 2008 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 166 del 17 luglio 2008.
Quindi non solo rock, ma anche una serata, quella del 13 settembre, dedicata al jazz, che negli anni
scorsi ha visto salire sul palco di Veruno artisti quali Stefano
Bollani, Paolo Fresu, Enrico Rava, Fabrizio Bosso e tanti altri
che è ingiusto trascurare. Quest’anno è la volta del
FRANCESCO CAFISO QUINTET nominato nel 2009
“ambasciatore” della musica jazz italiana nel mondo, unico
italiano ad aver suonato a Washington DC durante i
festeggiamenti in onore di un Presidente degli Stati Uniti
(Barak Obama).
Durante la sua carriera ha suonato con artisti di fama
mondiale, ma decisivo per la sua carriera è l’incontro, nel
Luglio del 2002 durante il Pescara Jazz Festival, con Wynton
Marsalis che, stupito dalle sue qualità musicali, lo porta con
sé nell’European tour del 2003 quando lui aveva appena 24 anni.
Il Francesco Cafiso Quintet, è il più recente dei progetti di Francesco e rappresenta oggi la grande forza
propulsiva ed innovativa in questo genere musicale. Il repertorio è costituito da composizioni originali di
Francesco che descrivono i colori, i sapori, i paesaggi, i costumi e le abitudini della sua meravigliosa terra
di Sicilia. La musica scaturisce fluidamente dal suo sassofono producendo sonorità magiche sempre
sorrette da una stupefacente freschezza di ispirazione.
Francesco, perfettamente consapevole dei propri mezzi espressivi, magistralmente supportato dagli altri
musicisti, Humberto Amesquita al trombone, Mauro Schiavone al pianoforte, Giuseppe Bassi al
contrabbasso e Roberto Pistolesi alla batteria, comunica in maniera davvero irresistibile e coinvolgente
tutta la gamma di emozioni che la sua musica racchiude.
Ad aprire la serata dalle ore 21:00, il MAURO CANCLINI QUINTET con il loro personale HOMAGE TO
CHET BAKER. Con la tromba ed il flicorno di Mario ci saranno Daniele Gardino al sassofono, Daniele De
Palma al piano, Mauro Pittarello al contrabbasso e Luca Roffino alla batteria.
*****
Come ormai consuetudine, a chiudere la manifestazione musicale verunese sarà la musica classica
domenica 21 settembre con la stabile “ORCHESTRA DEL SETTEMBRE MUSICALE VERUNESE”
composta dai migliori solisti locali e come al solito arricchita da solisti di fama internazionale. Direttore
dell’Orchestra è Alessandro Maria CARNELLI.
Ogni anno il concerto sinfonico del Settembre
Musicale Verunese propone momenti importanti del
repertorio, grandi sinfonie, grandi compositori. Per
questa edizione la proposta si divide in due parti, con
la Sinfonia n. 8, in si minore, D. 759 "Incompiuta" di
Franz Schubert e la Sinfonia n. 4 in Re minore Op.
120 di Richard Schumann.
Con la musica classica si chiude la manifestazione
ormai divenuta la più importante di tutta la scena
novarese, come testimoniato dal supporto della
Regione Piemonte, della Provincia di Novara, della
Fondazione della Banca Popolare di Novara, del
Comune di Veruno e dei numerosi sponsor di livello
nazionale che rendono possibile, ancora una volta,
l’evento a titolo gratuito!
Tutti i concerti avranno ingresso gratuito e si potrà usufruire della ristorazione
all’interno dell’area per i concerti jazz e rock.