Rassegna Web del 10.06.2014

Rassegna Web del 10.06.2014
NEWSLOT E VLT...................................................................................................................................... 3
VIDEOLOTTERY, LA TASSA SULLA FORTUNA ARRIVA DI FRONTE ALLA CORTE COSTITUZIONALE. OGGI L’UDIENZA ....... 3
TASSA SULLE VINCITE: MODALITÀ DI APPLICAZIONE ....................................................................................................... 3
MAXIPENALI NEWSLOT, BPLUS CHIEDE IL DISSEQUESTRO DEI 29,5 MILIONI. DECISIONE ATTESA NEL GIRO DI ALCUNI
GIORNI .............................................................................................................................................................................. 4
CORTE DEI CONTI: DOPPIA UDIENZA PER BPLUS SU DEPOSITO CAUZIONALE E DI CONCESSIONE .................................. 4
GENOVA: GDF E MONOPOLI SCOPRONO APPARECCHI DA GIOCO ILLEGALI. SANZIONI PER 80MILA EURO .................... 5
SCOMMESSE, POKER E ONLINE ............................................................................................................... 5
BRASILE 2014: NUOVI ORARI DEL TOTALIZZATORE PER LE SCOMMESSE VIRTUALI ......................................................... 5
SCOMMESSE: MYBET LASCIA IL MERCATO ITALIANO ...................................................................................................... 5
WEB E MINORI, RICERCA KASPERSKY LAB: "IN ITALIA IL 16% VISITA SITI DI GIOCO" ....................................................... 5
CRONACA .............................................................................................................................................. 6
SNAI SPA LASCIA ACADI E GIOCHI E SOCIETÀ: “SETTORE NON ADEGUATAMENTE RAPPRESENTATO” ........................... 6
SISAL MASTER BUSINESS TRAINING: PROSSIMI APPUNTAMENTI IL 16 E 18 GIUGNO IN 20 CITTÀ ITALIANE .................. 6
OPINIONI E COMMENTI .......................................................................................................................... 7
L'INFORMAZIONE E IL GIOCO SU CUI NON SI PUÒ PIÙ SCHERZARE ................................................................................. 7
A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE DI GAMENET S.P.A.
Rassegna WEB di martedì 10 giugno 2014
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NEWSLOT E VLT
VIDEOLOTTERY, LA TASSA SULLA FORTUNA ARRIVA DI FRONTE ALLA CORTE COSTITUZIONALE.
OGGI L’UDIENZA
(AGIMEG - 10/06/2014) La Corte Costituzionale affronterà oggi il giudizio sulla tassa sulla fortuna sulle
videolottery. La tassa è stata introdotta a inizio 2012, e viene applicata con aliquota del 6% sulla parte
eccedente i 500 euro delle vincite di Giochi Numerici (SuperEnalotto e simili), Gratta e Vinci, e appunto Vlt.
Per queste ultime, tuttavia, era tecnicamente impossibile applicare l’imposta: le macchine infatti al termine
di una sessione di gioco rilasciavano degli scontrini accorpando la posta introdotta e le eventuali vincite in
un’unica voce. Ad esempio un giocatore potrebbe introdurre nella macchina 100 euro, e vincere ad
esempio nella prima mano, 450 euro. Se ritirasse subito dal gioco, la macchina stamperebbe uno scontrino
di 550 euro. Pagherebbe quindi una tassa sui 50 euro eccedenti, nonostante la vincita non abbia superato la
soglia prevista.
I concessionari si rivolsero quindi al Tar, spiegando che sarebbe stato necessario modificare i sistemi di
gioco, e di conseguenza chiedere una nuova omologazione a Sogei. Il Tar, già nel gennaio 2012, sospese
l’applicazione della tassa sulle vlt; sulla questione intanto intervenne il Legislatore che -con il decreto-legge
16/2012, convertito in legge n. 44/2012 – impose di applicare la tassa a partire dal “1° settembre 2012?. Un
termine che i Monopoli confermarono nella nota dell’8 maggio 2012 con cui chiedevano l’adeguamento dei
sistemi di gioco, o in alternativa lo spegnimento delle macchine.
Su questo provvedimento il Tar Lazio – nel luglio 2012 – ha sollevato la questione di legittimità
costituzionale, giudicando irragionevole il lasso di tempo assegnato ai concessionari: “il decreto-legge n.
16/2012 è entrato in vigore solo nel mese di marzo 2012 ed il termine del 1° settembre 2012 appare
assolutamente incongruo ed insufficiente per realizzare le necessarie modifiche tecnologiche dei sistemi,
ottenerne l’omologazione e procedere all’installazione delle modifiche stesse, specie se si considera che i
tempi per l’omologazione non dipendono dal concessionario e che la fase di installazione richiede un
congruo lasso di tempo”. Inoltre, il termine del 1 settembre “appare fissato al solo ed unico scopo di
sottrarre integralmente il decreto direttoriale del 12 ottobre 2011 al sindacato giurisdizionale” e “rende la
legge-provvedimento in esame incoerente con gli interessi pubblici da perseguire, perché il blocco
dell’attività dei concessionari che non dovessero risultare in regola alla data del 1° settembre 2012
determinerebbe notevoli pregiudizi economici non solo per costoro, ma anche per l’Erario”.
Da allora sono passati due anni, e l’iter di modifica dei sistemi di gioco sembra giunto al termine. La
settimana scorsa i Monopoli di Stato hanno pubblicato un decreto che incarica i concessionari di trattenere
la tassa “direttamente al momento della determinazione di tale vincita”. In sostanza al giocatore che centra
una vincita sopra i 500 euro, verrà corrisposta la somma già decurtata della tassa. Il concessionario poi, con
cadenza mensile, verserà l’importo dovuto all’Erario, e trasmetterà, sempre ogni mese, servendosi dei
“messaggi previsti dal relativo protocollo di comunicazione” un report con l’importo lordo delle vincite
sopra i 500 euro, l’ammontare complessivo dell’addizionale e l’ammontare complessivo delle vincite nette.
Il decreto dei Monopoli entrerà in vigore 15 giorni dopo la sentenza della Corte Costituzionale che
dovrebbe arrivare a fine estate. Si attende insomma di capire che portata avrà la decisione della Consulta,
secondo ambienti legali la sentenza dovrebbe limitarsi a far cadere il termine del 1 settembre 2012 dalla
norma di legge. rg/AGIMEG
TASSA SULLE VINCITE: MODALITÀ DI APPLICAZIONE
(LAVOROFISCO.IT – 10/06/2014) L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha emanato una serie di
disposizioni in materia di giochi pubblici volte a disciplinare le modalità di tassazione dell’addizionale del sei
per cento da applicare sulla parte delle vincite, eccedenti euro 500,00 ottenute dal gioco
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con decreto n. RU/48571 del 6 giugno 2014, ha emanato una serie
di disposizioni in materia di giochi pubblici volte a disciplinare le modalità di tassazione dell’addizionale del
sei per cento da applicare sulla parte delle vincite, eccedenti euro 500,00 ottenute dal gioco.
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In particolare, viene disposto che il concessionario, attraverso le funzionalità dei sistemi di gioco VLT
adeguati ai fini dell’applicazione dell’addizionale del sei per cento sulla parte di ciascuna vincita eccedente
euro 500,00, trattiene gli importi corrispondenti direttamente al momento della determinazione di tale
vincita.
L’addizionale trattenuta è quindi versata dal concessionario entro il giorno 28 del mese successivo a quello
di riferimento, con le modalità stabilite dall’articolo 19 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con
divieto di compensazione, utilizzando il codice tributo “5273”, denominato “Apparecchi di cui all’art. 110,
comma 6, lett. b), del T.U.L.P.S. – Addizionale sulla parte della vincita eccedente euro 500 – Art. 5, comma
1, Decreto Direttoriale AAMS 12 ottobre 2011”, istituito dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 20/E
del 29 febbraio 2012.
Al fine di consentire i necessari controlli, ciascun concessionario comunica al sistema di controllo VLT, entro
il 10 del mese successivo a quello di riferimento, tramite i messaggi previsti dal relativo protocollo di
comunicazione, i dati riguardanti l’ammontare complessivo delle vincite, al lordo dell’addizionale, eccedenti
euro 500,00, l’ammontare complessivo dell’addizionale e l’ammontare complessivo delle vincite nette.
In ordine alle modalità di controllo e verifica, si applicano le disposizioni relative al prelievo erariale unico
sugli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lettera b) del RD 18 giugno 1931, n. 773.
Il decreto direttoriale prot. 2011/50017/Giochi/UD del 16 dicembre 2011, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011, è abrogato.
Le disposizioni del decreto in commento trovano applicazione a decorrere dal quindicesimo giorno
successivo alla data di deposito della sentenza della Corte Costituzionale di definizione del giudizio
promosso, innanzi alla stessa, con ordinanza del TAR Lazio, Sezione II, n. 6985 del 26 luglio 2012.
MAXIPENALI NEWSLOT, BPLUS CHIEDE IL DISSEQUESTRO DEI 29,5 MILIONI. DECISIONE ATTESA
NEL GIRO DI ALCUNI GIORNI
(AGIMEG - 10/06/2014) E’ durata circa un’ora e mezzo l’udienza in Camera di Consiglio di fronte alla Prima
Sezione d’Appello della Corte dei Conti in cui Bplus ha chiesto lo svincolo dei 29,5 milioni di euro
sequestrati in via conservativa nel procedimento sulle maxipenali newslot. Nell’udienza, secondo quanto si
apprende a margine, sono state discusse soprattutto questioni processuali. Oggetto del sequestro lo 0,5%
del Preu che viene restituito annualmente ai concessionari degli apparecchi che raggiungono determinati
livelli di servizio. Il sequestro era stato confermato dalla Terza Sezione – di fronte alla quale si sta svolgendo
il giudizio d’appello – a metà maggio, nell’udienza odierna Bplus ha discusso il reclamo contro quel
provvedimento. IL provvedimento della Prima Sezione è atteso nei prossimi giorni. La concessionaria inoltre
domani discuterà, nell’udienza di conferma o revoca, un secondo sequestro – da circa 6 milioni di euro – in
questo caso sono stati congelati i fondi versati in occasione della gara del 2011 per il rinnovo dei diritti slot
e vlt, e che i Monopoli avrebbero dovuto restituire dopo che il Consiglio di Stato, lo scorso settembre, ha
riconosciuto che la compagnia potesse operare in virtù della vecchia concessione. gr/AGIMEG
CORTE DEI CONTI: DOPPIA UDIENZA PER BPLUS SU DEPOSITO CAUZIONALE E DI CONCESSIONE
(GIOCONEWS – 010/06/2014) Alla fine le due vicende si intrecciano, com'era inevitabile. E verranno
discusse in una udienza presso la Corte dei Conti, in due udienze: una fissata per martedì 10 giugno e l'altra
mercoledì 11 giugno. Al centro della diatriba c'è, ancora una volta, il concessionario Bpuls il quale, come
noto, sta conducendo una autentica 'battaglia' legale combattuta su due fronti: da un lato, quello della
Corte dei Conti, insieme ad altri tre concessionari (Codere, Hbg e Gmatica, la quale tuttavia dovrebbe
sottrarsi dalla vicenda aderendo a una definizione agevolata stabilita dalla stessa Corte), dall'altro, quella
contro la Prefettura di Roma che aveva interdetto la società – affidandola a un blind trust inglese – per via
della vicenda legata ai finanziamenti illeciti dalla Banca Popolare di Milano. Ora però le due vicende
confluiscono, in qualce modo, sullo stesso scranno: quello della magistratura contabile, chiamata a
decidere in merito alle sorti di un capitale di ben 35 milioni di euro da destinare – o meno – alla società.
IL DOPPIO FILONE - Qualche settimana fa, come noto, la magistratura contabile aveva sequestrato ai
Monopoli di Stato un cifra complessiva vicina agli ottanta milioni di euro che sarebbero stati riversati nelle
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casse dei quattro concessionari in attesa di giudizio per i servizi concessori della passata stagione. Di questi,
29 milioni erano destinati a Bplus. E per questa ragione la società ha chiesto di annullare il sequestro
conservativo da 29 milioni di euro disposto dalla Corto, attraverso un reclamo che sarà discusso domani in
prima sezione di appello. Nell'udienza successiva invece si discuterà l’ulteriore istanza, relativa alla richiesta
di sequestro avanzata dalla Procura sui 6 milioni di euro versati dalla stessa Bplus per la partecipazione al
bando di gara slot del 2011, che non aveva più potuto partecipare alla gara per via della interdittiva della
Prefettura di Roma. Dopo una sentenza del Consiglio di Stato aveva stabilito che Bplus aveva comunque
diritto a proseguire l’attività di concessionario anche senza sottoscrivere la nuova convenzione di
concessione scaturita dal nuovo bando, e quindi le somme versate a titolo di partecipazione andavano
restituite.
GENOVA: GDF E MONOPOLI SCOPRONO APPARECCHI DA GIOCO ILLEGALI. SANZIONI PER 80MILA
EURO
(AGIMEG - 10/06/2014) Quattro apparecchi da gioco illegali scoperti e sequestrati dalla guardia di finanza di
Genova in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato. Gli apparecchi, installati in
locali in cui erano presenti anche congegni regolari, hanno tratto in inganno i giocatori, convinti di prendere
parte a giochi autorizzati. Le quattro macchine non erano collegate alla rete dei Monopoli: la ricostruzione
del complessivo volume delle giocate effettuate è tuttora al vaglio degli inquirenti. Nel corso delle verifiche
sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 80mila euro. lp/AGIMEG
SCOMMESSE, POKER E ONLINE
BRASILE 2014: NUOVI ORARI DEL TOTALIZZATORE PER LE SCOMMESSE VIRTUALI
(AGIMEG - 10/06/2014) Nuovi orari per le scommesse su eventi virtuali: a partire dal 12 giugno, fino alla
fine dei Mondiali di Calcio in Brasile, “fermo restando il limite di 18 ore per l’accettazione di giocate sul
totalizzatore nazionale” il sistema delle scommesse su eventi virtuali “sarà disponibile dalle ore 08.00 alle
ore 03.00 del giorno successivo” . In particolare, dalle 08.00 alle 02.00 del giorno successivo saranno attivi
tutti i servizi del protocollo PSV; dalle 02.00 a lle 03.00 rimarranno attive le funzioni di chiusura e
refertazione degli eventi virtuali la cui chiusura è stata ritardata per problemi tecnici. Rimangono attivi
anche i messaggi di pagamento. lp/AGIMEG
SCOMMESSE: MYBET LASCIA IL MERCATO ITALIANO
(AGIMEG - 10/06/2014) Come già anticipato da Agimeg il 10 dicembre 2013, Mybet SE ha deciso di lasciare
il mercato italiano. A renderlo noto è la stessa compagine tedesca nel pubblicare i dati del primo trimestre
del 2014 che vedono il fatturato del gruppo in calo del 7,8%. Il comitato esecutivo della Mybet Se, società
quotata in borsa, ha quindi deciso di negoziare la vendita dell’azienda italiana. lp/AGIMEG
WEB E MINORI, RICERCA KASPERSKY LAB: "IN ITALIA IL 16% VISITA SITI DI GIOCO"
(GIOCONEWS – 10/06/2014) Con una percentuale pari al 15.7 percento, l'Italia è il primo Paese dell'Europa
occidentale per visite di bambini su siti di gioco. E' questo uno dei dati che emergono dalla ricerca 'I
bambini e Internet: il rischio dei contenuti indesiderati' condotta da Kaspersky Lab, azienda specializzata in
software per la sicurezza informatica.
Il report analizza le principali categorie di contenuti ai quali i minori sono più esposti - la pornografia e
l’erotismo, la crudeltà e la violenza e le droghe - ed evidenzia che " il grado di interesse mostrato dai baby
utenti del web nei confronti dei siti correlati al 'Gioco d’azzardo' sembra mutare, di paese in paese, secondo
le stesse modalità evidenziate dalla categoria tematica che raggruppa i siti internet dedicati al mondo delle
'Armi'".
LA RUSSIA - L'unica evidente eccezione è rappresentata dalla Russia. Un'ulteriore analisi condotta
dall'azienda "ha dimostrato come, in tale Paese, il notevole interesse manifestato nei confronti delle armi
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possa essere stato sensibilmente condizionato, in maniera piuttosto inattesa, dalla diffusa pratica dei giochi
online".
41,1 % IN GERMANIA - Continuando la sua analisi geografica Kaspersky Lab rileva che "in Germania, la
quota percentuale ascrivibile alla categoria 'Giochi online' sia risultata particolarmente elevata (41,1%),
sensibilmente superiore agli analoghi valori riscontrati per gli altri paesi situati nella macro area geografica
in questione", collocandosi al primo posto della top ten tedesca.
CRONACA
SNAI SPA LASCIA ACADI E GIOCHI E SOCIETÀ: “SETTORE NON ADEGUATAMENTE
RAPPRESENTATO”
(JAMMA – 10/06/2014) Snai Spa, leader in Italia nella raccolta delle scommesse ippiche e sportive e tra i
principali operatori a livello nazionale nel settore dei giochi, sia attraverso la propria rete capillare sia
online, comunica di avere esercitato il diritto di recesso dalle associazioni “Acadi” e “Giochi e Società”,
ritenendo che la politica attuata da queste associazioni non sia in grado di rappresentare adeguatamente il
settore e che la conduzione di una realtà di rappresentanza istituzionale del comparto del gioco legale
richieda modalità di approccio differenti, spirito di collaborazione con le istituzioni preposte, presenza sul
territorio e nei settori di riferimento, affrontando le tematiche professionalmente e con proposte
strutturali. Snai intende adoperarsi in questo senso e collaborare con tutte le realtà coinvolte (istituzioni di
riferimento, Governo, Parlamento, concessionari dello Stato, organizzazioni ecc.) nella massima tutela del
valore del settore – anche in termini occupazionali – e più in generale dell’interesse pubblico.
SISAL MASTER BUSINESS TRAINING: PROSSIMI APPUNTAMENTI IL 16 E 18 GIUGNO IN 20 CITTÀ
ITALIANE
(AGIMEG - 10/06/2014) Dopo il successo della precedente edizione, nel mese di giugno torna il “Master
Business Training”, il percorso di formazione esclusivo ideato dal Gruppo Sisal per i propri ricevitori. Il
Master, fin dalla prima edizione, ha riscosso non solo grande interesse, con la partecipazione di oltre 3.800
ricevitori, ma, cosa più rilevante, generato risultati concreti e tangibili. I partecipanti infatti, grazie a questo
percorso di formazione, hanno aumentato la raccolta fino al 76%.Il 16 e il 18 giugno Sisal e i ricevitori del
Corpo Docenti portano il Master in altre 20 città italiane e invitano tutti i ricevitori a prenderne parte. I
partecipanti, grazie alla collaborazione dei colleghi ricevitori con maggiore esperienza, potranno
apprendere tecniche e metodi sperimentati sul campo, per sviluppare fatturato attraverso l’acquisizione di
competenze fondamentali che riguardano l’utilizzo professionale della Bacheca dei Sistemi e le tecniche di
Comunicazione visiva nel Punto di Vendita. Il Corpo Docenti del Master è formato da ricevitori esperti che
trasferiscono in aula la loro esperienza e le loro conoscenze consolidate, coinvolgendo attivamente coloro
che hanno già partecipato al progetto nel 2013: gli Ambassador. Il Master inizia con un incontro in aula e
prosegue con un percorso di crescita di 3 mesi, durante il quale i ricevitori sviluppano le due competenze
oggetto di formazione con la pratica e l’esercizio sul campo. Ciascun ricevitore sarà accompagnato dal
proprio Responsabile Commerciale e da un Tutor telefonico dedicato, che lo supporteranno in tutte le fasi.
“Gli eccezionali risultati registrati dalle migliaia di ricevitori che hanno partecipato alla prima edizione del
Master dimostrano che l’aggiornamento continuo e la formazione sono la chiave per ottenere importanti
performance di business – ha commentato Marco Caccavale, Direttore Business Unit Lottery Sisal. Ecco
perché abbiamo deciso di investire ulteriormente in questo importante progetto di formazione dedicato ai
nostri partner ricevitori”. lp/AGIMEG
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OPINIONI E COMMENTI
L'INFORMAZIONE E IL GIOCO SU CUI NON SI PUÒ PIÙ SCHERZARE
(GIOCONEWS – 10/06/2014) Nel continuo acutizzarsi del dibattito – a tratti reso davvero insopportabile –
relativo all'opportunità di mantenere o meno un sistema di gioco legale nel nostro paese, si rischia spesso
di (s)cadere nel tranello delle suggestioni, riportando dati e stime di scarsa efficacia e talvolta pure di
dubbia attendibilità. Uno scenario al quale si stanno ormai abituando (si fa per dire) gli addetti ai lavori, alle
prese quotidianamente con campagne denigratorie e accusatorie nei confronti della propria attività, come
se lavorare nel mondo del gioco rappresentasse una sorta di peccato originale del Terzo Millennio. Eppure,
qualche volta, arrivano anche pareri in contro tendenza che hanno l'effetto di riportare sul pianeta Terra il
dibattito su questo tema. Chi ha buona memoria ricorderà l'audizione del funzionario dell'Ausl bolognese
che, da esperto di patologie, denunciò il diffondersi di un 'panico morale' nei confronti della dipendenza da
gioco – assai più contenuta rispetto a quanto si pensi – enfatizzato dai dibattiti politici e dagli articoli di
giornali.
Oppure, più di recente, è stato il Cnr a ravvisare – contrariamente, anche qui, a quanto si sente dire negli
ultimi mesi – una diminuzione della dipendenza da gioco e, in particolare, dell'appeal che il gioco d'azzardo
avrebbe sulla società moderna, aggiungendo peraltro che il merito sarebbe legato al diffondersi delle
campagna di informazione che si stanno realizzando ultimamente.
Dati anche questi, per carità. Basati su stime e rilevazioni condotte sulla cittadinanza. Quindi, per forza di
cose, accettabili ed opinabili almeno quanto quelli che vorrebbero il dilagare della cosiddetta ludopatia nel
nostro paese. Ma proprio questo è il punto. L'assenza di dati certi. La mancanza, cioè, di uno studio
epidemiologico autentico, a stampo governativo, sul fenomeno gioco. Ovvero, quello che l'Istituto
Superiore di Sanità realizzò nell'ormai lontano 2008 (riscontrando, tra l'altro, che all'epoca il fenomeno era
del tutto esiguo e neppure degno di risalto) e poi non più. Di questo bisognerebbe prendere atto, da più
parti, e sollecitare, prima di tutto, un'azione in questo senso. Per capire quali sono i veri connotati di questo
fenomeno, quale il suo impatto e, partendo da questi aspetti, studiarne le conseguenze e definire gli
interventi da attuare. Invece, sistematicamente, continuiamo a gridare allo scandalo e a sbandierare dati,
stime e informazioni presunti, ipotetici, frammentari.
In questo scenario, un ruolo significativo – forse il più importante – lo assume la nostra categoria. Quella
dei giornalisti, gli operatori dell'informazione, che forse più degli altri siamo responsabili della divulgazione
di queste informazioni, com'è del resto inevitabile, andando a riportare le denunce provenienti da
associazioni, gruppi parlamentari, ma anche, ormai, citando i programmi elettorali dei politici che ormai in
gran parte dei casi hanno inserito la parola gioco nei propri annunci elettorali. Eppure qualcosa in più
potremo farlo anche noi. Intanto, registrando l'interminabile altalena di malati di gioco che di settimana in
settimana sembra oscillare in una forbice mai definita. O magari ravvisando proprio l'assenza di stime
provenienti dal Ministero della Salute, magari sollecitandone pure l'azione. Ma invece ciò non avviene. O,
almeno, accade solo raramente. E andando ad escludere alcune prese di posizione ideologiche (o
strumentali) di alcune fazioni ben definite, nei casi più generali, la “colpa” non è da ascrivere al singolo
autore che persegue chissà quale obiettivo, quanto, semmai, di una mancanza di coscienza generale sul
tema del gioco pubblico, considerato, non a caso, ancora oggi 'gioco d'azzardo' (cioè nella sua accezione più
generale ma intrinsecamente negativa poiché incline all'illecito), invece di essere descritto come il prodotto
(che può piacere o meno) di un comparto economico e produttivo governato dallo Stato. Segno evidente
che il settore, dal canto suo, non ha fatto abbastanza finora per diffondere il proprio verbo (alla faccia della
presunta, potentissima, 'lobby del gioco', altro noto cliché) e rappresentare la propria realtà industriale.
Certo, va detto, che l'impresa è assai più difficile quando lo stesso Stato, attraverso le sue principali
diramazioni, da un lato incentiva l'ampliamento del mercato e dall'altro lo rinnega sistematicamente,
invece di ribadire i principi sui quali ha fondato tale settore (il recupero del sommerso, il contrasto
all'illegalità e la messa in sicurezza per i consumatori). Come pure è opportuno ricordare che starebbe tra i
doveri del giornalista quello di verificare le fonti e le attendibilità delle informazioni prima di gridare
l'allarme generali, specie se a scapito di una determinata categoria. E' evidente pertanto che le
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responsabilità sono riscontrabili in tutte le direzioni, in un deficit (di informazioni, se non di competenze)
generalizzato che è opportuno quanto prima arginare.
In questo scenario è apprezzabile – e potremo dire prezioso – lo sforzo compiuto dall'Ordine dei giornalisti
che nel ciclo di Formazione professionale continua introdotto nell'anno corrente per gli iscritti all'Albo
professionale, ha pensato bene di realizzare uno specifico corso di formazione rivolto al tema del gioco
pubblico. Un momento di approfondimento, tra giornalisti e per i giornalisti – sul tema del gioco pubblico
(dal titolo: “Giornalismo, gioco pubblico, leggi, monopoli e ludopatie”) che farà il suo esordio a Terni,
sabato 14 giugno, attraverso l'Ordine dell'Umbria, per poi ripetersi a fine settembre a Perugia, nel
capoluogo umbro sede di una delle regioni che sta attuando una legge mirata a limitare la diffusione del
gioco pubblico sul territorio. Un momento di riflessione e di studio, per i giornalisti, sulle peculiarità di un
settore così complesso, ma altrettanto importante per via dei risvolti sociali ed economici del nostro paese,
a cui sono stati chiamati a intervenire i rappresentanti della filiera del gioco, oltre a politici e istituzionali.
Per un primo passo verso quell'auspicata inversione di tendenza non tanto (e non solo) nei contenuti,
quanto piuttosto nell'approccio al gioco pubblico. Che potrà essere, prima poi, visto e considerato come un
settore economico e produttivo: che sia pure scomodo, complesso, e per alcune pure immorale. Ma tant'è.
E come tale dovremo iniziare a trattarlo.
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