PROVINCIA DI PISTOIA Seduta del 30 SETTEMBRE 2014

PROVINCIA DI PISTOIA
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
Atto n. 141
Seduta del 30 SETTEMBRE 2014
OGGETTO: APPROVAZIONE DELLA "RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE
DEI PROGRAMMI DELLA R.P.P. 2014-2016", AI SENSI DEL D.LGS. 26712000 ART. 193,
COMMA 2
L,anno duemilaquattordici, addì Trenta del mese di Settembre alle ore 11,15 nella sala delle
adunanze della Provincia di Pistoia, convocata con apposito avviso, si è riunita la Giunta
Proi~inciale
Presiede il Presidente Federica Fratoni.
Al1 'adozione del seguente prowedimento risultano presenti i Sigg. :
Presenti
FEDERICA FRATONI
PAOLO MAGNANENSI
ROBERTO FABIO CAPPELLINI
MAURO MARI
LIDIA MARTINI
SILVANO CALISTRI
Presidente
Vicepresidente
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
1
Assenti
--T-
u
-
X
p
p
-
P-
Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott. Franco Pellicci.
Il Presidente accertato il numero legale degli intervenuti invita i presenti a deliberare sul1 'oggetto
sopra indicato.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DEL 30 SETTEMBRE 2014 N. 141
OGGETTO: APPROVAZIONE DELLA "RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE
DEI PROGRAMMI DELLA R.P.P. 2014-2016", AI SENSI DEL D.LGS. 26712000 ART. 193,
COMMA 2
La Presidente Fratoni illustra e sottopone all'approvazione della Giunta Provinciale l'allegata
proposta formulata, previa istruttoria, dal P.O. Supporto tecnico alla programmazione strategica e
al controllo strategico, al Collegio di Direzione Generale, alla qualificazione dei Settori produttivi e
allo sviluppo, Moreno Seghi
LA GIUNTA PROVINCIALE
Preso atto della relazione illustrata e proposta in ordine a tutto quanto sopra dal relatore, valutata
e considerata la suddetta relazione-proposta e ritenuto di dover disporre a riguardo nell'ambito della
propria potestà decisionale così come specificato nel successivo dispositivo;
Considerato che la proposta è corredata del parere di regolarità tecnica formulato dalla
Dirigente del Servizio Sviluppo economico, Attività manifatturiere, Statistica, S.U.A.P., Supporto e
Segreteria tecnica all'Associazione Pistoia Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale,
Autotrasporto merci, Autofficine di revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche, Autoscuole,
dott.ssa Antonella Carli, ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs 18.8.2000, n. 267;
Considerato che il Dirigente dei Servizi Finanziari ha dato atto che la presente proposta non
necessita del parere di regolarità contabile (A11.2);
Ritenuto di dover provvedere al riguardo
Con votazione unanime palese
DELIBERA
l)
Di approvare l'allegata proposta di pari oggetto (All.1) quale parte integrante del presente
atto, così come richiamata in premessa per le motivazioni in essa contenute e in ordine
alle determinazioni nella stessa specificate;
2)
Di trasmettere copia della presente deliberazione al Servizio Segreteria generale, ai
Servizi Finanziari e al Servizio Sviluppo Economico, per i provvedimenti connessi e
conseguenti di attuazione, mediante pubblicazione sul sito 1NTERNET
www.provincia.pistoia.it;
3)
Di pubblicare il provvedimento all'Albo Pretorio on line ai sensi dell'art. 32 Legge
6912009;
4)
Di dichiarare con separata ed unanime votazione la presente deliberazione
immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs 26712000.
Provincia di Pistoia
Servizio Sviluppo Economico, Attività Manifatturiere, Statistica,
S.U.A.P., Supporto e Segreteria Tecnica alllAssociazione Pistoia
Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale, Autotrasporto
Merci, Autofficine di Revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche,
Autoscuole.
Piazza San Leone, n. 1, 51100 - Pistoia
Proposta di deliberazione alla Giunta Provinciale
OGGETTO: Approvazione della 'Ricognizione sullo stato di attuazione dei
Programmi della R.P.P. 2014-2016", ai sensi del D.Lgs. 26712000 art. 193,
comma 2.
Vista l'ordinanza del Dirigente n. 840 del 30 giugno 2014, che conferma al funzionario
Moreno Seghi l'incarico di posizione organizzativa implicante direzione di struttura relativa
a "Supporto tecnico alla programmazione strategica e al controllo strategico, al Collegio di
Direzione Generale, alla qualificazione dei Settori produttivi e allo sviluppo", nell'ambito del
Servizio "Sviluppo Economico, Attività Manifatturiere, Statistica, S.U.A.P., Supporto e
Segreteria Tecnica all'Associazione Pistoia Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico
Locale, Autotrasporto Merci, Autofficine di revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche,
Ai~toscuole"e delega per l'esercizio delle relative funzioni gestionali;
Sulla base della documentazione trasmessa al Servizio Sviluppo Economico dai
Responsabili dei Programmi della Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016,
relativa allo stato di attuazione degli stessi;
Sulla base delle indicazioni fornite dal Presidente della Provincia di Pistoia, Dr.ssa Federica
Fratoni;
Considerato che entro il 30 settembre di ogni anno si effettua la ricognizione sullo stato di
attuazione dei programmi, la Giunta Provinciale approva la "Ricognizione sullo stato di
attuazione dei programmi della R.P.P. 2014-2016", relativa all'anno 2014, effettuata ai
sensi del D.Lgs 267/2000, art. 193, comma 2. La Ricognizione stessa verrà allegata al
prowedimento relativo agli equilibri di bilancio;
Considerato che il prowedimento è predisposto e formulato in conformità di quanto
previsto in materia dalla vigente normativa, nonché nel rispetto degli atti e delle direttive
che costituiscono il presupposto delle procedure;
propone alla Giunta Provinciale di deliberare quanto appresso:
1) di approvare la "Ricognizione sullo Stato di attuazione dei programmi della R.P.P.
2014-2016", relativa all'anno 2014, ai sensi del D.Lgs. 26712000 art. 193, comma 2,
allegato A, parte integrante e sostanziale, del presente prowedimento;
2) di trasmettere copia della presente deliberazione al Servizio Segreteria Generale, ai
Servizi Finanziari, al Servizio Sviluppo Economico, per tutti gli adempimenti connessi
e conseguenti di attuazione;
3) di dichiarare la deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 del
D.Lgs. 26712000.
4) di trasmettere la presente deliberazione all'ufficio Archivio, ai Servizi Finanziari, al
Servizio Proponente, mediante pubblicazione sul sito Internet
www. provincia.pistoia.it
29 settembre 2014
P.O. Supporto tecnico alla programmazione strategica
e al controllo strategico, al Collegio di Direzione Generale,
alla qualificazione dei Settori produttivi e allo sviluppo
Allegato.. .......................
Pareri ex art. 49 Decreto Legislativo 26712000
Proposta di deliberazione di Giunta provinciale
OGGETTO: Approvazione della "Ricognizione sulio stato di attuazione dei
Programmi della R.P.P. 2014-2016", ai sensi del D.Lgs. 267/2000 art. 193, comma
2.
--
P
P
I
Proirfi~iciadi Pistain
l
Servizio Sviluppo Economico, Attività Manifatturiere, Statistica,
l
S.U.A.P., Supporto e Segreteria Tecnica all'Associazione Pistoia
Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale, Autotrasporto
Merci, AutofTicine di Revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche,
Autoscuole
1
I
1
PARERE DI REGOLARITA' TECNICA
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della presente proposta deliberativa.
Il provvedimento non necessita del parere di regolarità contabile.
Pistoia, 29 settembre 2014
I1 Dirigente
Dott sa An onella Carli
&
PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE
Si esprime il seguente parere:
)(Il
Favorevole
presente provvedimento non necessità del parere di regolarità contabile in quanto non
comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria e patrimoniale
dell'ente
I
Non favorevole per le seguenti motivazioni:. .............................................................
Pistoia,
29 settembre 20 14
i
Allegato " A
Relazione della Giunta
"Ricognizione sullo stato di attuazione
dei programmi della
Relazione Previsionale e Programmatica
2014
D Lgs. 267/2000 art. 193,
C.
- 2016"
2
Anno 2014
Allegato alla Deliberazione della Giunta Provinciale n. i 4 1 del )o/oq/i)
Il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs.26712000)
all'art. 193, comma 2
stabilisce che "almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno,
l'organo consiliare proweda con propria delibera a d effettuare una
ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi".
I programmi di riferimento sono quelli contenuti nella Sez. III "Obiettivi e
Strategie" della Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016,
approvata dal Consiglio Provinciale con delibera n. 41 del 19 Febbraio 2014,
unitamente al bilancio di previsione.
Al di là dell'adempimento normativo dettato dal Testo Unico, l'impronta di
questa relazione vuole essere quella di un documento che informa in
maniera dettagliata sullo stato di attuazione dei programmi contenuti nella
RPP 2014-2016 e sui risultati conseguiti, al fine di agevolare il ruolo degli
organi competenti nell'esercizio delle funzioni di verifica dell'azione
amministrativa e di controllo strategico.
Per ogni singolo Programma la parte generale
-
sezione 1.1 -, poiché
descrittiva degli obiettivi e delle linee di azione, tranne alcuni aggiornamenti,
è rimasta in gran parte invariata rispetto a quella contenuta nella Relazione
Previsionale e Programmatica, mentre la sezione 1.2 "Interventi e Attività"
presenta un aggiornamento sull'andamento dell'attività al mese di settembre
2014.
Questo adempimento permette pertanto di acquisire le informazioni relative
al grado di andamento delle attività dell'Ente, consentendo altresì anche
l'aggiustamento delle risorse destinabili al raggiungimento finale degli stessi
obiettivi.
IL PRESIDENTE
(D.ssa Federica Fratoni)
LA PROVINCIA
RIPENSA SE STESSA
Programma "A7 "
UNA PROVINCIA APERTA E DINAMICA:
TRASPARENZA, INNOVAZIONE, SEMPLIFICAZIONE
REFERENTI POLITICI
Presidente Federica Fratoni
Assessore Lidia Martini
RESPONSABILI PROGRAMMA
D.ssa Manuela Nunziati
Dr. Renato Ferretti
Sezione 7 - Amministrazione trasparente, Innovazione amministrativa
e rapporti con i cittadini
11 7 aprile 2014 è stata pubblicata la legge 7 aprile 2014, n, 56 "Disposizioni sulle Città
metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni1',che delinea a partire dal 2014
la prevista ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione delle città
metropolitane, la ridefinizione del sistema delle province ed una nuova disciplina in materia di
unioni e fusioni di comuni.
L'ente provincia subirà una profonda trasformazione se non addirittura la soppressione: a
partire dal prossimo giugno è previsto il riordino degli organi, le elezioni dei nuovi organi in
forma indiretta, l'approvazione del nuovo statuto, l'assegnazione di funzioni ridotte rispetto alle
attuali, il passaggio di funzioni e risorse allo Stato, regione e comuni.
Con la Legge dell'l l luglio 2014 n. 114, di conversione del DL 9012014, la Legge 5612014 è
stata poi modificata, fornendo un quadro definitivo anche delle norme elettorali per l'elezione di
secondo grado del presidente della Provincia e del nuovo Consiglio provinciale.
Come previsto infatti sono state indette dal Presidente uscente le elezioni provinciali per il 12
ottobre 2014 ed è stato costituito l'ufficio Elettorale con dirigenti e funzionari dell'ente. L'Ufficio
curerà tutti i procedimenti elettorali secondo la Legge 5612014 e le Linee Guida del Ministero
dell'lnterno.
L attività del servizio si è svolta regolarmente e secondo la tempistica prevista.
Nel 2014 è stato approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione ed il Piano per la
trasparenza, a seguito anche dell'attivazione di una apposita consultazione pubblica on line
per la raccolta dei suggerimenti da parte di cittadini ed associazioni, che peraltro, come già da
anni viene fatto, vengono acquisiti anche tramite le segnalazioni presentate presso I'Urp.
Le attività del Servizio Informatico sono state orientate a migliorare i servizi offerti al cittadino,
con il fine di rendere più semplice l'accessibilità alle informazioni, oltre naturalmente alle
attività interne di consolidamento e miglioramento dell'infrastruttura di rete, hardware e
software esistente con la predisposizione di un piano di ammodernamento del sistema
hardware ed il progressivo passaggio ai software open. Di particolare rilievo l'impegno della
Provincia nel coordinamento del Progetto "Pistoia WiFi" che con la stipula della convenzione
con la ASL consente l'accesso gratuito alla rete nei locali del nuovo ospedale.
L'implementazione del quadro conoscitivo del territorio, attraverso il costante aggiornamento
del SIT (Sistema informativo territoriale) costituisce il presupposto necessario e fondamentale
per il lavoro di aggiornamento continuo degli strumenti di pianificazione territoriale e per
l'importante funzione di supporto anche ad altri Servizi ed attività del territorio provinciale.
Il Sistema Informativo Territoriale della Provincia (S.I.T.) è sempre di più lo strumento di
gestione della pianificazione territoriale in modo dinamico; in questo senso si implementano
nel SIT tutte le attività della Provincia che hanno rilevanza sul territorio affinché le informazioni
in esso contenute siano continuamente aggiornate e fruibili in modo proficuo da tutti i soggetti
interessati anche attraverso la messa a disposizione in formato opendata..
Inoltre con il completamento del progetto CERCO con le Province di Prato e Firenze ed altri
soggetti pubblici le informazioni presenti sui vari iSIT sono aperte a tutti attraverso un unico
sistema organizzato e fruibile.
dell'utenza
Anche nel 2014 sarà data attuazione alla Carta dei Servizi dell'URP, approvata nel 201 1,
attraverso il rispetto degli standard di qualità dei servizi di sportello, sottoposti a misurazione e
monitoraggio in collaborazione con l'Organismo di Valutazione Indipendente.
I
E proseguita fino al 10.7.2014 l'indagine di customer satisfaction: nel 2014 attraverso la
consultazione degli utenti del portale locale dell'URP, secondo il progetto già presentato, che
ne stabilisce obiettivi e modalità operative.
Sono regolarmente proseguite tutte quelle attivitàlprogetti già in corso, quali il call center del
TPL, il Difensore Civico territoriale, la Rete Regionale degli URP, il network nazionale Linea
Amica, lo sportello dei contribuenti dei canoni provinciali, ecc.
Amministrazione trasparente
La Provincia di Pistoia, già segnalata come 'amministrazione in regola" dalla rilevazione
effettuata a livello nazionale in occasione della "Settimana della trasparenza," e pubblicata su
IISole24ore del 10.2.2013, soddisfa già dal 2013 tutti gli indicatori di riordino in materia di
trasparenza elaborati e resi noti attraverso "La bussola della Trasparenza" della Presidenza
del Consiglio e del Ministero della Pubblica Amministrazione. L'analisi del sito web istituzionale
della Provincia di Pistoia viene effettuata attraverso la verifica in tempo reale sulla Bussola
della Trasparenza ed il report è effettuato da un sistema automatico che verifica l'aderenza del
sito alla struttura così come definita dall'Allegato A al D.lgs. n.3312013.
Alla verifica della completezza dei dati, del loro aggiornamento e formato, I'OIV prowede a
specifiche attestazioni che vengono inviate all'ANAC e pubblicate sul sito dell'ente.
Nel 2014 è stato approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione ed il Piano per la
trasparenza, a seguito anche dell'attivazione di una apposita consultazione pubblica on line
per la raccolta dei suggerimenti da parte di cittadini ed associazioni, che peraltro, come già da
anni viene fatto, vengono acquisiti anche tramite le segnalazioni presentate presso I'Urp.
Al fine di garantire il principio della massima pubblicità dei dati ed il diritto alla conoscibilità dei
documenti, è proseguita l'attività di coordinamento dei diversi servizi e relativa agli obblighi di
pubblicazione di cui al D. Leg.vo 3312013 attraverso la sezione "Amministrazione Trasparente"
del sito istituzionale dell'ente, secondo le direttive Civit ora Anac e AVCP.
Programma "A2"
UNA PROVINCIA SNELLA E FUNZIONALE:
RISORSE UMANE E FINANZIARIE
REFERENTI POLITICI
Presidente Federica Fratoni
Assessore Lidia Martini
RESPONSABILI PROGRAMMA
D.ssa Letizia Baldi
D.ssa Ilaria Ambrogini
Ing. Alessandro Morelli Morelli
Avvocato Paola Pupino
-
Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
Risorse finanziarie
La manovra di salvaguardia degli equilibri di bilancio contiene prevalentemente le operazioni
finanziarie necessarie all'attuazione del DL 6612014, che apporta un taglio considerevole sul
comparto delle Province. Il taglio da operare sul bilancio della Provincia, che ha le
connotazioni di un "contributo alla finanza pubblica" in quanto da versare al bilancio dello Stato
entro il prossimo 10 Ottobre, è caratterizzato da due componenti: una parte relativa ad
economie da effettuare per acquisizioni di beni e servizi ammontante a f 1.293.429,90 e una
parte come "tagli dei costi della politica" a seguito delle riforma istituzionale delle Province e
dell'approvazione della Legge n. 5612014 ammontante a corriplessivi € 863.295,25.
L'entrata in vigore del DL 6612014 ad aprile scorso ha di fatto condizionato l'attività
dell'Amministrazione, in quanto è stato necessario mettere a disposizione della manovra di
bilancio risorse disporiibili sulla parte corrente limitando considerevolmente le attività
programmate con l'approvazione del bilancio annuale di previsione.
Il taglio operato sul comparto delle Province, di fatto, nella sua "distribuzione" tra gli enti, non
tiene conto dei risultati della rilevazione dei fabbisogni standard, che almeno relativamente alla
nostra Provincia hanno evidenziato nel suo complesso una "virtuosità" generale con costi dei
servizi istituzionali notevolmente inferiori alla media nazionale. Questa modalità operativa,
come sempre, ha penalizzato fortemente le Amministrazioni che da anni hanno attivato al suo
interno politiche di contenimento delle spese di parte corrente.
Considerata la notevole entità dei tagli imposti dal Ministero dell'lnterno, il comparto delle
Province, durante il mese di luglio, ha attivato una "due diligence" con l'obiettivo di valutare la
sostenibilità dei tagli sui bilanci delle Amministrazioni provinciali e "denunciare" rischi di
.'defaultUe difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità e crescita.
I risultati della "due diligence" sono stati presentati in sede di conferenza Stato Città e
Autonomie locali 1'11 settembre 2014 evidenziando sia a livello nazionale che a livello della
singola Regione Toscana gravi rischi sugli equilibri generali di bilancio con gravi situazioni di
pre-dissesto in molte amministrazioni provinciali.
Relativamente alla situazione finanziaria della nostra Provincia, mentre possiamo confermare
la sostenibilità della manovra di cui al DL 6612014 sul bilancio della Provincia relativamente al
rispetto degli equilibri generali di bilancio, non possiamo fare altrettanto ai fini del rispetto degli
obiettivi di finanza pubblica, in quanto di fatto la manovra ha "congelato" la possibilità di
realizzare economie sulla previsione di bilancio di parte corrente, importanti ai fini del rispetto
del patto di stabilità e crescita.
La programmazione strategica in materia di personale è proseguita per tutto I'esercizio 2014
nell'ottica di contenimento della relativa spesa e nel rispetto dei divieti e dei vincoli normativi
in materia assunzionale, con interventi, sia sul piano organiuativo che attraverso il ricorso
alla mobilità interna, tali da assicurare la necessaria continuità nell'esercizio della generalità
delle funzioni istituzionali mantenendo inalterata la quantità e la qualità dei servizi erogati.
Tale linea di intervento si colloca in un mutevole contesto istituzionale caratterizzato
dall'attuazione del processo di riordino delle Province delineato dalla Legge n. 56 del 7 aprile
2014 che determina importanti riflessi sia negli assetti degli organi di indirizzo politico sia
nell'ambito delle funzioni di competenza provinciale.
Con la recente approvazione da parte della Conferenza Stato-Regiorii dell'Accordo e dello
schema di DPCM sulle funzioni e sulle risorse da trasferire nell'ambito del processo di
riordino delle Province si conferma, infatti, che tale fase transitoria è destinata a protrarsi per
un lungo arco temporale, durante il quale, oltre all'esercizio delle funzioni fondamentali,
compete alla Provincia anche I'esercizio delle funzioni oggetto di riordino .
L'ultimo trimestre del 2014 vedrà l'attività del Servizio Personale particolarmente orientata in
funzione dell'individuazione delle risorse connesse alle funzioni oggetto di riordino secondo il
percorso attuativo delineato dal DPCM.
In materia di assunzioni di personale il D.L. 90 del 24/06/2014, convertito in Legge n. 114 del
11/08/2014 ha confermato, nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riordino delle
Province, il divieto assoluto di assunzione a tempo indeterminato disposto dall'art. 16 comma
9 del DL 9512012.
Per quanto concerne gli obblighi di riduzione della spesa di personale, invece, già a decorrere
dall'anno 2014 il D.L.citato ha stabilito che il contenimento della relativa spesa deve essere
assicurato con riferimento al valore medio del triennio. Inoltre, con l'abrogazione dell'art 76,
comma 7 del D.L. 12212008, è venuto meno sia il limite del rapporto tra la spesa di personale
e la spesa corrente sia l'incidenza nella spesa di personale di quella delle società a
partecipazione pubblica.
Relativamente alle assunzioni a tempo determinato, per gli Enti Locali in regola con gli obblighi
di riduzione delle spese di personale, è stato abrogato il limite del 50% della spesa sostenuta
per le stesse finalità nell'anno 2009, pur restando fermo il limite massimo della spesa
impegnata allo stesso titolo nell'esercizio 2009.
In ottemperanza alle norme vigenti (D. Lgs. 8112008 e successive modificazioni) si continua
ad aggiornare costantemente le valutazioni dei rischi derivanti dei processi lavorativi
quotidiani.
La specifica sorveglianza sanitaria sta proseguendo secondo quanto previsto in fase di
programmazione e numerosi lavoratori sono già stati chiamati dai competenti uffici
territoriali dell'USL.
Per quanto riguarda la formazione e l'informazione dei lavoratori, nel corso dei precedenti
mesi sono stati programmati e svolti i corsi di formazione ed aggiornamento per i
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), i corsi per l'uso delle attrezzati-ire di
lavoro e il corso sulla segnaletica stradale.
Nell'ottica di ridurre i rischi più elevati per la sicurezza e la salute dei lavoratori continua lo
studio di approfondimento degli aspetti organizzativi del sistema aziendale della
progettazione, programmazione, del coordinamento e della comunicazioiie.
L'Ufficio di Presidenza della Giunta e la Segreteria del Presidente del Consiglio, per l'esercizio
2014 hanno articolato la propria attività anche in relazione all'evoluzione degli assetti
istituzionali conseguente agli interventi di legge diretti al superamento delle Province.
L'Ufficio di Presidenza della Giunta ha assicurato la corretta definizione delle attività del
corrente mandato, organizzando I'attività amministrativa, la rappresentanza e le funzioni
concernenti il ruolo del Presidente della Provincia, garantendo le azioni di comunicazione e
l'informazione verso i media e il coordinamento dei rapporti con la Giunta, con i diversi servizi
dell'Ente e con le altre Amministrazioni del territorio, regionali, statali e internazionali.
La Segreteria del Presidente del Consiglio, fino alla fine del mandato, ha curato la gestione
delle relazioni interne ed esterne all'Ente del Presidente del Consiglio e dei singoli Consiglieri,
assicurandone il supporto organizzativo.
Ha regolarmente assicurato I'attività di comunicazione istituzionale tramite l'aggiornamento
delle informazioni relative ai lavori del Consiglio Proviiiciale sul sito web della Provincia con il
fine di veicolare le informazioni sulllEnte, senza costi aggiuntivi, alla comunità provinciale e
con l'invio, esclusivamente con mezzi telematici, alla stampa, agli eriti ed alle associazioni
delle informazioni relative ai lavori del Consiglio, ai provvedimenti assunti ed alle iniziative
istituzionali e culturali da esso promosse.
Entrambe le strutture, con l'elezione dei nuovi Organi istituzionali in attuazione della
L.n. 5612014, garantiranno la propria collaborazione e supporto in occasione del loro
insediamento e per lo svolgimento della successiva attività istituzionale.
La descrizione contenuta nel Programma dell'Avvocatura Generale evidenzia come I'attività di
difesa legale, compresa la consulenza extragiudiziale, rivesta un ruolo strategico per la
Provincia, prossima a trasformarsi nell'Ente di area vasta delineato dalla riforma Del Rio.
Ciò, in primo luogo, per le positive ricadute della consulenza legale, che, notevolmente
accresciuta negli ultimi anni, si rivolge a tutti gli uffici e si caratterizza per il fatto che si svolge
senza conferire alcun incarico esterno. Essa, infatti, permette di:
I
I
prevenire il contenzioso;
dare la più corretta impostazione alle procedure o agli atti più complessi dell'ente.
Tali caratteristiche emergono anche da un secondo angolo visuale, quello relativo
all'impostazione delle migliori linee difensive nelle varie controversie, giudiziali o stragiudiziali,
in cui sia coinvolto l'ente. Ebbene la più efficace impostazione della linea difensiva si realizza
con il rapido coinvolgimento degli uffici interessati da parte dell'Awocatura Generale. Ciò vale
anche con riferimento alle vertenze di .tipo extragiudiziale, che hanno la possibilità di
concludersi con accordi favorevoli per la Provincia.
Non meno importante è poi I'attività di divulgazione, svolta anche in via informatica, e rivolta
agli uffici interni, di nuove e più complessa normative e di commenti dottrinali.
Sotto il profilo considerato va aggiunto il particolare impegno richiesto all'Avvocatura a seguito
del passaggio alla Provincia della disciolta Comunità Montana Appennino Pistoiese.
Monitoraggio della spesa e degli obiettivi di finanza pubblica
Il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità e crescita per I'annualità 2014 della Provincia di
Pistoia è di fatto molto legato all'attivazione di strumenti finanziari a sostegno, quale il patto
regionale verticale e lo "sblocco" dei pagamenti per i quali ancora ad oggi non esistono segnali
certi e definitivi.
Considerate le notevoli difficoltà finanziarie è necessario coritinuare ad operare una politica di
contenimento della spesa sia sulla parte corrente che sulla parte degli investimenti, limitandosi
all'assunzione di quelle spese che rivestono un carattere di necessità e urgenza.
Purtroppo, le politiche nazionali di tagli alle risorse delle Amministrazioni locali a cui si associa
un andamento negativo delle entrate tributarie locali,si traducono in una contrazione dei servizi
erogati agli utenti.
ilancio
Il quadro normativo sopra delineato impone [.in governo complessivo delle strategie di
gestione di personale dell'Ente da condurre in funzione dell'adeguamento delle dotazioni
delllEnte ai nuovi assetti istituzionali che si vengono a delineare con l'attuazione del processo
di riordino delle Province con l'obiettivo primario di garantire l'efficace continuità funzionale
dell'erogazione dei servizi.
Il complesso delle strategie gestionali riferite al personale dirigente e non dirigente, ha
determinato, nell'arco del quinquennio, una riduzione del contingente dotazionale
complessivo da n. 393 unità a n. 356 unità. Tale contingente numerico ingloba anche il
personale della Ex Comunità Montana Appennino pistoiese, transitato alle dipendenze della
Provincia di Pistoia dal 111212012 in attuazione dell'art. 78 bis della L.R. Toscana n. 68/2011,
norma che ha implicato anche il recepimento di un contingente di n. 39 operai agricolo
forestali. A tale organico si aggiungono n. 43 unità assunte a tempo determinato per le
funzioni relative ai servizi per l'Impiego e finanziate a carico del Fondo Sociale Europeo.
Le politiche di gestione del personale hanno consentito di garantire nell'arco del mandato
amministrativo una riduzione della spesa di personale sia in termini assoluti da E
18.062.479,86 (consuntivo 2009) ad E 17.633.389,86 (consuntivo 2013), sia in termini di
rispetto del limite di cui all'art. 1, comma 557 L. 29612006 da E 13.309.383,98 (consuntivo
13.973,64 (consuntivo 2013). Tali obiettivi sono stati realizzati nonostante il
2009) ad f 11.l
passaggio alle dipendenze della Provincia di Pistoia del personale della ex Comunità Montana
Appennino pistoiese che, a consuntivo 2013, ha un costo complessivo di f 1.856.081,91.
Sicurezza del personale provinciale
Saranno tenuti una serie di corsi di aggiornamento e formazione per quelle categorie di
dipendenti della Provincia che non hanno svolto attività formativa negli anni precedenti.
Inoltre, si provvederà alla individuazione e formazione dei preposti e ad una ricognizione del
personale addetto e nominato al servizio interno di emergenza e antincendio per ogni plesso
che ospita uffici delllAmministrazione. Proseguirà, inoltre, l'effettuazione di prove di
evacuazione negli edifici nei quali non è stata effettuata negli anni precedenti.
Supporto agli organi
L'Ufficio di Presidenza della Giunta ha assicurato la corretta definizione delle attività del
corrente mandato, organizzando l'attività amministrativa, la rappresentanza e le funzioni
concernenti il ruolo del Presidente della Provincia, garantendo le azioni di comunicazione e
l'informazione verso i media e il coordinamento dei rapporti con la Giunta, con i diversi servizi
dell'Ente e con le altre Amministrazioni del territorio, regionali, statali e internazionali.
Ha completato la redazione del rendiconto politico di fine mandato, in collaborazione con gli
altri uffici dell'ente, analizzando le opere e gli interventi effettuati in relazione agli obiettivi del
mandato del Presidente.
La Segreteria del Presidente del Consiglio, fino alla fine del mandato, ha curato la gestione
delle relazioni interne ed esterne alllEnte del Presidente del Consiglio e dei singoli Consiglieri,
assicurandone il supporto organizzativo.
Difesa Legale
Attività di consulenza
Nel periodo in esame sono stati resi n. 41 pareri scritti, e n. 28 pareri verbali, facendo così
fronte a tutte le richieste di supporto consulenziale avanzate dagli uffici e dall'amministrazione.
Contenzioso giudiziale
Nel periodo considerato si è consolidata la tendenza, registratasi negli ultimi anni, relativa
all'aumento dei contenziosi promossi contro la Provincia. A titolo di esempio, di seguito si
richiamano alcuni dei contenziosi di maggior rilievo di cui I'Avvocatura Generale si è occupata
nel corso dell'anno e precisamente:
In esito alla complessa vicenda giudiziale relativa al Servizio di Trasporto Pubblico Locale,
anche nel periodo considerato I'Awocatura è stata notevolmente impegnata nella gestione
delle numerose controversie promosse, sia davanti al Giudice Amministrativo che Ordinario,
dagli interessati. In particolare, nel tempo, ci sono stati notificati ben 19 ricorsi al Tar, alcuni nel
corso del presente anno, volti ad ottenere il riconoscimento, a favore di Blubus Scarl, da parte
del Giudice amministrativo, corrispettivi pretesi a titolo di compensazioni per l'imposizione di
obblighi di servizio (di trasporto). Essi si aggiungono alle numerose azioni giudiziarie attivate,
davanti al giudice ordinario, da Copit e L a u i per l'accertamento del diritto ad ottenere maggiori
somme per l'esercizio del TPL per gli anni antecedenti alla gara del 2005. Continua inoltre
l'impegno dell'Awocatura conseguente al contenzioso, attivato da Blubus Scarl nel 2012
davanti al Giudice Ordinario, tendente ad ottenere il riconoscimento di pretesi corrispettivi per
compensazioni post gara. Dopo il deposito della CTU da parte del tecnico incaricato, a breve
si terrà l'udienza per il suo esame.
Sono tuttora in corso due importanti contenziosi recentemente insorti nel settore degli appalti,
con riferimento: alle riserve formulate dalla Ditta Diddi Sas circa l'appalto della ristrutturazione
della sede della Camera di Commercio di Pistoia, in cui la Provincia ha assunto il ruolo di
stazione appaltante, e la richiesta di maggiori compensi, avanzata dal CRA Spa, per l'attività di
progettazione della SR n 66, svolta negli anni '90. Inoltre, grazie all'Avvocatura dell'Ente, si è
positivamente concluso con accordo transattivo la lite insorta con la Curatela Fallimentare
Power Center s.p.a. relativo all'appalto per la realizzazione dell'impianto di riscaldamento e
biomasse a servizio della Comunità Montana App. P.se e complesso scolastico del Comune di
San Marcello P.se.
Anche il settore lavoro ha impegnato notevolmente I'Avvocatura con la gestione dei ricorsi
avverso il loro licenziamento, promossi dai dirigenti della ex Comunità Montana. Entrambi i
giudizi si sono conclusi nell'arino in corso con il loro accoglimento e la conseguente
riammissione in servizio dei dipendenti interessati. Si fa presente che le ragioni che, in
entrambi i casi, hanno portato all'accoglimento dei ricorsi, sono esclusivamente da ricondurre
alla genericità ed incongruenza dei provvedimenti di licenziamento disciplinare posti in essere
dalllUPD nominato dalla Comunità Montana.
Con riferimento all'ambito delle controversie ex L. 68911981, I'Awocatura ha proseguito la
cura delle controversie insorte e si è costituita in quelle nate nel 2014, fra le quali, per
rilevanza, si menziona quella a carico del trasgressore Sig. Innocenti Massimo, che si è
opposto ad ordinanza-ingiunzione del valore di € 21.000,OO.
Recupero crediti della Provincia
Sino alla data odierna (1 settembre 2014) I'Avvocatura ha recuperato crediti della Provincia
per un totale di € 23.839,42. Tale dato, se confrontato a quello degli aniii passati, presenta
un minore importo. Questa circostanza, comunque, non costituisce indice di minore impegno
delllAwocatura sul versante dei recuperi per le seguenti ragioni:
alcune delle ingiunzioni fiscali azionate per il recupero di crediti della Provincia sono state
oggetto di opposizione in sede giurisdizionale;
una consistente parte dei crediti da riscuotere, provenienti dalla gestione della ex Comunità
Montana, ha richiesto una lunga fase di approfondimento, volta a conoscere l'esatta
consistenza dei crediti e dei relativi creditori. Per tale motivo è tuttora in corso la redazione
delle ingiunzioni fiscali finalizzate a questo tipo di recupero, di competenza dell'Avvocatura, la
particolare situazione dovuta alla crisi finanziaria, che ha colpito tutti, fa si che, tranne sparuti
casi, i creditori chiedono sempre di rateizzare il loro debito. Essendo ciò previsto dall'art. 21
del vigente Regolamento provinciale per le entrate, tali richieste devono essere accolte, con
conseguente diluizione nel pagamento dei crediti.
Attività di formazione
Anche nel periodo considerato è proseguita l'attività aggiornamento giuridico-legale degli
addetti all'Avvocatura, con conseguente informazione/formazione a cascata del personale
degli altri Uffici.
In particolare nel gennaio 2014 IIAwocatura ha tenuto un corso in house ai dipendenti interni
dal titolo "Linee guida in materia di sanzioni amministrative: dal verbale di accertamento
all'emissione dell'O.l. in particolare,le modalità da osservarsi nell'ambito del T.P.L. "
Alla data odierna, lo stato di attuazione del programma A2, riferito all'attività dell'Avvocatura
Generale, è dunque tale da poter ritenere compiutamente realizzati gli obiettivi dati, con
particolare attenzione al contenimento della spesa garantito dalla totale assenza di incarichi
esterni.
Programma "A3"
UNA PROVINCIA SICURA ED EFFICIENTE:
IL PATRIMONIO IMMOBILIARE E MOBILIARE
REFERENTI POLITICI
Presidente Federica Fra toni
Assessore Mauro Mari
RESPONSABILI PROGRAMMA
D-ssa Ilaria Ambrogini
Ing. Alessandro Morelli Morelli
D.ssa Antonella Carli
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Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
Per quanto attiene all'acquisizione di beni e servizi l'attività dell'Ente e orientata al
mante~nimentodegli obiettivi di contenimento della spesa di funzionamento dell'Ente già
conseguiti e, ove possibile, all'ulteriore razionalizzazione di tale componente di spesa,
secondo quanto previsto dal piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa
approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 19912013, mantenendo al contempo
adeguati livelli qualitativi nell'acquisizione di beni e servizi necessari al funzionamento
dell'Amministrazione.
Viene pertanto costantemente condotto un attento monitoraggio delle spese correnti, una
puntuale analisi dei fabbisogni ed un costante adeguamento, condotto in base alle normative
di nuova emanazione e alle interpretazioni formulate dai soggetti qualificati, delle procedure di
selezione dei fornitori sia nell'ambito delle procedure ad evidenza pubblica che nell'ambito
delle procedure di spesa in economia.
Ai fini delle acquisizioni di beni e servizi e per la realizzazione di lavori, anche di tipo
manutentivo, questa Amministrazione svolge procedure ad evidenza pubblica, salvo gli
acquisti in economia, per la scelta dei propri contraenti seguendo le norme del Codice dei
Contratti Pubblici e del relativo Regolamento di Attuazione.
Alle procedure sopra descritte, segue poi la formalizzazione dei rapporti contrattuali attraverso
la stipula di contratti d'appalto ovvero di contratti di natura privatistica, nei quali interviene
l'attività rogatoria del Segretario generale.
Prosegue, pur con i limiti derivanti dalla scarsità di risorse finanziarie, I'attività di manutenzione
ordinaria e straordinaria sui fabbricati che fanno parte del patrimonio della Provincia, con
particolare attenzione nei confronti degli edifici scolastici. Inoltre, anche a causa del taglio delle
risorse finanziarie agli enti locali, sono in programma alcune alienaziorii di fabbricati che non
sono più funzionali all'attività istituzionale della Provincia, i cui proventi potranno essere
destinati ad interventi urgenti sia sugli immobili che sulla rete delle infrastrutture stradali.
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Gestione delle acquisizioni di beni e servizi dellJEntesecondo principi di controllo e
razionalizzazione della spesa
Si prosegue nel lavoro di comunicazione interna e collaborazione fra i vari Servizi dell'Ente
per la raccolta dei fabbisogni di servizi e forniture e la predisposizione dei documenti di
programmazione dei contratti, del programma triennale di razionalizzazione e delle procedure
di gara. A tal fine, durante il corrente esercizio, si è operato per la mappatura completa ed
aggiornata dei dispositivi di protezione individuale in dotazione al personale della Provincia.
Sono utilizzati come strumenti per il controllo della spesa e per la razionalizzazione delle
acquisizioni di servizi e forniture metodi di scelta del contraente e dei fornitori
dell'Ammiriistrazione legati a procedure di gara o comunque a confronto concorrenziale anche
mediante utilizzo degli strumenti telematici e dei sistemi di acquisto on line offerti dal Mercato
Elettronico della Pubblica Amministrazione.
Ove presenti, si aderisce ai contrattilconvenzioni stipulati dalla centrale di committenza
Consip, curando costantemente il presidio della congruità dei costi, in vista sia di possibili
risparmi di spesa che di una maggiore razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti di
approvvigionamento.
E' costante l'aggiornamento sulle normative vigenti in materia di appalti pubblici e sui relativi
orientamenti interpretativi espressi da soggetti qualificati quali l'Autorità di Vigilanza sui
Contratti Pubblici, al fine di procedere alla corretta formulazione dei bandi ed al corretto
svolgimento delle procedure di gara per I'acquisizione di beni e servizi legate alla spesa
corrente di funzionamento.
Fra le attività contrattuali più rilevanti in corso d'anno, si sono espletate la procedura per
I'affidamento dei servizi di pulizia, gara indetta con inserimento della clausola sociale, in linea
con i principi della L. n. 38111991, la procedura di gara per l'affidamento dei servizi di
assistenza sistemistica per la rete informatica. E' inoltre prevista, nel corrente esercizio, la
realizzazione delle gare per il servizio di brokeraggio assicurativo, in corso, e per l'affidamento
dei servizi assicurativi.
Prosegue un attento monitoraggio delle spese correnti in particolare per quanto riguarda le
spese relative alle autovetture, sottoposte agli stringenti limiti previsti dal D.L. 7812010, dalla
legge di stabilità 2013 e dal D.L. 9512012 come modificato dal D.L. 6612014, verificando la
possibilità di introdurre ulteriori misure di razionalizzazione dell'utilizzo del parco auto
provinciale, che negli anni è stato progressivamente ridotto, in funzione dell'ulteriore
contenimento dei relativi costi.
Strategie di finanziamento per la messa in sicurezza e interventi di manutenzione e
miglioramento del patrimonio immobiliare provinciale
Nell'ambito del programma di alienazioni, sono stati venduti due resedi stradali, per finanziare
interventi di manutenzione del patrimonio immobiliare provinciale.
Procedure di appalto ad evidenza pubblica nel rispetto dei principi di legalità,
trasparenza e semplificazione
Nel corso dei primi sette mesi del 2014 sono stati stipulati n. 2 contratti in forma pubblico
amministrativa, entrambi con modalità elettronica.
In data 15/07/14 è stato pubblicato il bando per la concessione di lavori pubblici, ex art. 143
D.Lgs 16312006, che prevede la costruzione di un campo sportivo polivalente con l'apporto di
capitali privati e la sua messa a disposizione per le esigenze degli istituti scolastici di
pertinenza provinciale. Lo svolgimento della gara è previsto per il prossimo settembre.
E' stato svolta la procedura di gara per la vendita di materiale legnoso retraibile, suddivisa in
10 lotti, come previsto dalla Legge Regionale Toscana no 3912000, ottenendo consistenti
entrate rispetto alla base d'asta fissata per ciascun lotto.
E' stata approfondita ed elaborata e l'istruttoria necessaria per la formalizzazione degli
indirizzi, avvenuta con Deliberazione del Consiglio Provinciale no 43 del 10/04/2014, per la
gestione del patrimonio disponibile ed indisponibile pervenuto alla Provincia in seguito alla
estinzione della Comunità Montana Appennino Pistoiese.
Area "B"
IL CITTADINO A L CENTRO
DEI NOSTRI INTERESSI
Programma "B1
POTENZIARE E FAR CRESCERE LA QUALITÀ
DEL SAPERE E DEL SAPER FARE
REFERENTI POLITICI
Assessore Paolo Magnanensi
Assessore Mauro Mari
Assessore Fabio Cappellini
Consigliera di Parità
RESPONSABILI PROGRAMMA
D.ssa Manuela Nunziati
D.ssa Anna Pesce
Ing. Alessandro Morelli Morelli
Ing. Paolo Bellezza
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Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
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11 2014 per le Province si prospetta in generale come un anno di profonda transizione
istituzionale e ciò vale in particolare per le competenze in materia di formazione e lavoro,
delegate per scelta politica della Regione e che trovano nella legge quadro n.32102 la norma
di riferimento. La fase di ridefinizione delle Province nel quadro istituzionale nazionale e la
riforma della legge quadro in corso presso gli organi politici regionali apporterà profonde
modifiche alle funzioni in materia di orientamento e formazione professionale e al ruolo
fondamentale del sistema dei Servizi per I'irripiego. La Provincia di Pistoia sta affrontando
l'attuale fase di incertezza di tali riforme, continuando a investire e innovare nel sistema
territoriale in modo che sia garantita la continuità della programmazione ed esecuzione delle
politiche attive per il lavoro e in particolare per la formazione professionale, perché sia
scongiurata la perdita di competenze e di esperienza all'interno della architettura istituzionale
futura.
Nelle politiche della formazione professionale e dei servizi al lavoro il principio cardine della
territorialitàlsnodo territoriale sarà difeso dalla Provincia nella transizione verso nuovi scenari
sia in termini di governance territoriale sia per la rilevazione del fabbisogno formativo del
territorio. In questo modo si potrà continuare ad orientare il sistema integrato formazione
lavoro verso obiettivi di risposta agli effetti della crisi coniugata al supporto dello sviluppo delle
imprese nei settori dinamici nel territorio provinciale.
Per i servizi al lavoro, la Provincia nell'esercizio delle proprie competenze nella
programmazione, gestione e coordinamento, mira a dare una prospettiva di medio termine,
anche nei nuovi scenari, al modello organizzativo dei Centri per l'Impiego, grazie ad una
pianificazione che consente di mantenere il livello dei servizi a tutto il 2015, come
ulteriormente potenziato con nuovi servizi di recente avviati (rete territoriale integrata dei
servizi, maggiore e migliore informazione, accoglienza, mediazione culturale).
L'obiettivo della crescita del territorio della provincia passa attraverso I'innalzamento del livello
dell' istruzione e della formazione, cardine della programmazione del servizio Pubblica
Istruzione e Università.
Il programma si sviluppa attraverso l'attenzione ai giovani in relazione sia alllapprendimento
formale, incluse le opportunità formative come i percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale (IeFP) realizzati negli Istituti Professionali e i corsi per Drop-out che permettono
I'acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro, sia alle opportunità di crescita
della coscienza civile, indispensabile per una convivenza democratica all'interno delle
istituzioni, attraverso percorsi di integrazione curriculare che sviluppano temi quali la legalità,
la cittadinanza, il diritto all'inclusione.
L'altro ambito di azione è quello che riguarda l'educazione permanente degli adulti che viene
promossa per accrescere la conoscenza di pubblici che hanno difficoltà ad awicinarsi al
"sapere" e fornire loro opportunità per sviluppare competenze in vista dellooccupabilità.
Il Servizio Sicurezza proseguirà nel 2014 tutti gli incarichi assegnati di progettazione relativi
alle strade, di docenza nei corsi della sicurezza in collaborazione con gli Ordirli e Collegi
professionali di Pistoia, di Ufficio di Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e
di esecuzione per i cantieri stradali della Provincia e per alcuni cantieri dei Comuni che hanno
sottoscritto una convenzione con il nostro Ente, di analisi dei POS, di redazione dei DUVRI e
nella formazione ed informazione, tenendo corsi di istruzione sia al personale dei Centri
Operativi strade della Provincia che dei Comuni. Inoltre, proseguirà la collaborazione con il
Servizio Politiche del Lavoro della Provincia partecipando al Tavolo Interistituzionale della
Sicurezza che frequenta già da quattro anni.
Potenziamento delle politiche e dei servizi per il lavoro
La Provincia nel 2014 ha continuato a mettere a regime il nuovo modello organizzativo avviato
nel 201 1, con cui è stata accresciuta la qualità del servizio pubblico, coniugandone
l'imparzialità e l'efficienza, mettendo al centro la vicinanza al cittadino e all'impresa.
La funzione dei Centri per I'lmpiego come presidi territoriali strategici per promuovere
I'occupazione è stata rafforzata con la completa realizzazione di alcuni progetti sperimentali di
servizi di supporto, in particolare la mediazione linguistico culturale per l'informazione e
l'accoglienza e un servizio di animazione per l'infanzia, articolato su quattro giorni settimanali
in ogni centro per I'impiego. E' stato inoltre fornito un supporto ai Comuni convenzionati nella
rete provinciale dei servizi al lavoro per ospitare il servizio di mediazione linguistica presso i
propri sportelli.
La Provincia ha continuato a puntare sulle competenze delle professionalità esistenti nel
proprio personale dei servizi per l'impiego, come stabilito dal Consiglio provinciale nel 2008,
per assicurare stabilità e qualità al servizio e senza ricorrere alla gestione di risorse esterne
all'ente; ciò ha consentito di affrontare l'attuale periodo di transito delle competenze con la
certezza dell'erogazione dei servizi, essendo i contratti del personale tarati sulla durata della
programmazione del Fondo Sociale Europeo (fine 2015).
Sul fronte dei servizi si è confermata la priorità sul fronte della domanda di lavoro da parte
delle imprese, indirizzando le professionalità esistenti nei Centri per I'lmpiego verso l'adozione
di strategie di fidelizzazione e azioni di marketing nei confronti delle imprese, in grado di
abbinare in terripo reale competenze professionali richieste e percorsi di adattamento o
riconversione delle conoscenze. L'alto tasso di disoccupazione nella nostra provincia è stato
affrontato tramite un ulteriore impulso al potenziamento dei servizi rivolti in questa direzione
attraverso strumenti mirati di politica attiva, per poter garantire il diritto ad usufruirne ai fini di
una migliore collocazione sul mercato del lavoro; due specifici progetti sono stati awiati in
questo periodo. Inoltre, per conseguire questi risultati, si è puntato sulla valorizzazione del
personale esistente, già caratterizzato da alta professionalità, perché la diffusione di
consapevolezza e responsabilità è la garanzia di servizi di qualità e funzionamento
dell'organizzazione in termini di orientamento ai risultati. Lo strumento utilizzato è stato
investire nella formazione, l'aggiornamento su materie specifiche e su competenze trasversali.
La Provincia di Pistoia si è posta in continuità con quanto awiato nel 2013 con la firma delle
convenzioni, per offrire la possibilità ai soggetti privati di collaborare con il servizio pubblico
provinciale ed unire le forze per rispondere in modo adeguato ai bisogni del territorio, con la
Provincia che ha assunto un ruolo di governo, secondo una visione che parte dal ruolo
strategico della rete territoriale per tutti i servizi education e lavoro e che trae motivazioni
cogenti dalle linee programmatiche che negli ultimi anni hanno sviluppato servizi e progetti ad
alta integrazione e di contenuto innovativo.
E' continuata l'attuazione del Progetto per la realizzazione di misure aggiuntive di
stabilizzazione e di politica attiva del lavoro e per il sostegno delle situazioni di maggiore
difficoltà in favore dei soggetti colpiti dalla crisi industriale del Distretto di Prato, nato dalla
collaborazione fra gli enti locali inclusi nel Distretto di Prato, ed in particolar modo Provincia di
Prato, Comune di Prato, Provincia di Pistoia e Provincia di Firenze. Il Progetto è stato
finanziato dal Ministero del Lavoro con 25 milioni di euro e si è basato sull'attivazione
progressiva di più linee di intervento finalizzate a sostenere, con un mix integrato di sostegno
al reddito e politica attiva del lavoro, il sostegno di soggetti disoccupati privi della copertura
degli ammortizzatori sociali. Sono state emanate in totale 8 linee di intervento, con l'intento di
coprire progressivamente il maggior numero di persone colpite, direttamente o indirettamente,
dalla crisi del distretto tessile. Nel territorio della provincia di Pistoia riguardato dal progetto
sono state finanziate fino al 2014 n.823 domande sulle varie linee.
Coniugare gli indirizzi dell'offerta formativa con i reali fabbisogni delle imprese
La finalizzazione dell'inserimento o reinserimento occupazionale è stata rafforzata con la
costruzione e messa a disposizione di un'offerta formativa gratuita per soggetti disoccupati I
inoccupati, capace di coniugare il raggiungimento di ampi numeri di destinatari con la
focalizzazione sui fabbisogni effettivi del contesto locale delle imprese, per avere possibilità di
inserimento o reinserimento occupazionale di una larga platea di soggetti.
Sul fronte della formazione professionale, la Provincia ha garantito opportunità formative
incentrate sull'accesso diretto dei cittadini ai finanziamenti (Carta ILA). In particolare con la
carta ILA nel 2014 è continuata I'erogazione di finanziamenti a un numero totale di soggetti
disoccupati pari a 501, che si aggiungono ai 930 già finanziati nel 2013, secondo delle nuove
linee di attuazione previste dal nuovo bando pubblicato nel primo semestre del 2014 e che
hanno reso più efficace l'intervento, salvaguardando le caratteristiche di flessibilità dell'azione.
Nell'ambito degli Obiettivi strategici per la competitività, presentati dalle agenzie formative in
base al bando pubblicato nel mese di aprile 2012, in cui i corsi di formazione individuati
rispondono ad un'analisi continua del fabbisogno di professionalità appositamente condotta
per le numerose imprese coinvolte, gli 11 progetti finanziati per un importo totale di oltre 3
milioni di Euro stanno gradualmente completando la propria fase di attuazione. Tutti gli
interventi formativi fanno capo a macro obiettivi strategici, individuati nel Bando e condivisi
dalla Commissione Provinciale Tripartita attraverso un ampio lavoro di studio e di
concertazione: Sostegno dell'innovazione nelle imprese, Sviluppo dell'internazionalizzazione,
Aggregazione tra imprese finalizzate al superamento dei limiti della frammentazione,
Miglioramento della qualità dei servizi per I'attrattività del territorio. Il numero delle persone
disoccupate destinatarie della formazione nei percorsi dei progetti per Obiettivi strategici per la
competitività, la cui messa a regime è avvenuta nei primi mesi del 2013, è complessivamente
di 772 unità, di cui 440 per I'obiettivo dell'innovazione, 121 per I'obiettivo
internazionalizzazione, 118 per I'obiettivo aggregazione di filiera, 93 per I'obiettivo attrattività
del territorio.
La finalità di rendere massima la riconoscibilità e la certificabilità delle competenze
professionali è stata perseguita con I'instaurazione di un sistema provinciale delle
competenze, in linea con le disposizioni regionali. La Provincia garantisce oggi il diritto di
ciascun cittadino a vedersi riconosciute tutte le competenze acquisite nei vari contesti di vita,
anche diversi da quelli costituiti dai percorsi di formazione ed istruzione, attraverso le strutture
e le responsabilità individuate per I'erogazione del servizio. Nel 2014 è stata effettuata una
sperimentazione di riconoscimento di competenze informali nell'ambito dell'assistenza
familiare, per permettere a circa 40 persone di accedere all'esame previsto per il possesso del
titolo necessario ad operare con questa qualifica professionale.
I punti di erogazione dei servizi per l'impiego hanno continuato l'utilizzazione del criterio del
rischio occupazionale, come insieme di parametri in grado di calibrare al meglio la qualità e la
quantità dei servizi e degli interventi da rivolgere in maniera personalizzata a ciascun utente a
seconda del rischio individuale di cui è portatore. Per tutti i cittadini che hanno usufruito di
politiche attive del lavoro (tra le quali i corsi di formazione finanziati) il calcolo del rischio
occupazionale viene ricalcolato a posteriori per analizzare la variazione del grado di
occupabilità della persona e che comporta anche avere un ritorno sull'efficacia dei percorsi
seguiti. Ogni trimestre viene realizzato un monitoraggio. Nei primi sette mesi del 2014 sono
stati eseguiti 7848 calcoli di rischio occupazionale.
Ridurre il tasso di dispersione scolastica dal 15% al 10% in linea con le direttive
europee
Nell'ambito dell'obiettivo prioritario di riduzione del tasso di dispersione scolastica dal 15O/0 al
IO%, in linea con le direttive europee, rimane costante da parte della Provincia di Pistoia
l'attenzione all'inclusione dei soggetti svantaggiati.
A questo proposito ha preso awio la terza annualità sia del progetto a sostegno degli studenti
stranieri, destinato agli alunni delle terze classi della scuola media e a quelli del biennio delle
superiori, che del progetto che prevede azioni di orientamento e successivi tirocini per alunni
con disabilità del biennio delle superiori.
In prossimità dell'avvio del corrente anno scolastico sono stati richiesti ai comuni i dati relativi
al trasporto degli studenti con disabilità frequentanti gli istituti superiori per provvedere al
rimborso della spesa sostenuta a consurrtivo e alle scuole il fabbisogno per procedere alla
fornitura di ausili personaliuati in base alle varie tipologie di handicap.
Inoltre, successivaniente agli incontri attivati dall'assessorato alla Pubblica istruzione con la
Società della Salute per i comuni della Valdinievole, i comuni della Piana Pistoiese e l'Unione
dei Comuni della Montagna P.se, che hanno portato alla firma di Accordi condivisi sul tema
dell'assistenza specialistica da destinare agli alunni con disabilità frequentanti gli istituti
secondari di Il grado, la Giunta Provinciale, con delibera n.78 del 10.4.2014, ha preso atto
degli Accordi siglati e destinato ai Comuni della Piana Pistoiese e alla Società della Salute, per
l'anno scolastico 2013-2014, risorse per € 338.706,54 di cui € 163.073,72 afferenti a risorse
regionali ed € 175.626,82 a risorse del bilancio provinciale.
E' volontà della Provincia di Pistoia proseguire anche per I'anno scolastico 2014-2015
nell'impegno finanziario per il rimborso ai Comuni del costo del trasporto ai disabili e per il
contributo a sostegno dell'assistenza specialistica da destinare agli alunni con disabilità
frequentanti gli istituti secondari di Il grado, con una disponibilità finanziaria complessiva di €
425.000 ( di cui € 158.294,97 fondi regionali e € 266.705,03 fondi provinciali); tale volontà è
stata già comunicata dall'Assessore alla Pubblica Istruzione Paolo Magnanensi a tutti i comuni
e alla Società della Salute con lettera prot. PEC 1O167312014 del 10.9 U.S.
Partecipazione a UNISER: obiettivo gestionale
Con propria delibera 127 del 30.7.2013 il Consiglio provinciale, all'unanimità, ha deciso di
approvare il recesso a partire dal 2014 da UNISER ai sensi di quanto previsto dall'art.13 dello
Statuto di questa società.
Infatti "il delinearsi della soluzione normativa riguardante le Province per le quali si procederà
ad uno svuotamento delle competenze alle stesse assegnate e ad una ridefinizione come Enti
di area vasta di secondo livello", la perdita della rappresentanza elettiva diretta della propria
comunità non consente più di avere la legittimazione a partecipare ad organisrrii che non
svolgano strettamente funzioni amministrative assegnate espressamente dalla legge alla
stessa, come è per l'università.
In altri termini con ciò viene meno la base fondante della norma che prevedeva per gli enti
locali la possibilità di partecipazione a enti che svolgono fini di sviluppo economico e civile
della comunità locale in quanto è loro riconosciuto la diretta rappresentanza esponenziale
degli interessi generali in quanto trattasi di organi elettivi.
Alla Società UNISER è stata notificata la decisione affinché l'Assemblea della Società potesse
deliberare la sua presa d'atto rendendo quindi operativo il recesso stesso.
Il recesso dalla Società è stato messo in approvazione per la sua presa d'atto da parte
del18Assembleadi UNISER e anche nell'Asserriblea del 30.1.2014 i soci hanno fatto presente
di voler deliberare il recesso solo sulla base di un quadro normativo certo.
Con l'approvazione della L.71412014 n. 56 (cd. Legge Del Rio) si è avviata la fase di riordino
delle Province e con tempistiche che prevedono attuazioni legislative ulteriori da parte dello
Stato e delle Regioni che si concluderanno da qui ad un anno.
Nel frattempo le Province devono continuare a svolgere le attività già in atto fino al
trasferimento delle competenze agli enti subentranti. (co 89 art 1 L. 5612014).
Ad oggi l'Assemblea di Uniser non ha ancora votato la presa d'atto del recesso della Provincia,
per cui nell'anno 2014 e qualora non fosse deliberato tale recesso per I'anno 2015, questo
ente rimane parte della compagine sociale.
Fino a quando si rimarrà parte della compagine sociale si ribadiscono gli indirizzi gestionali già
approvati nella Relazione previsionale e programmatica del Bilancio 2013 approvata dal
Consiglio Provinciale in data 291712013.
Per questi motivi, fermo rimanendo la quota associativa prevista per il 2014, è stata apportata
al bilancio triennale per l'anno 2015 e 2016,una variazione con la previsione della copertura
delle quote associative, in quanto le norme che corripleteranno il processo di riordino delle
fi~nzionidelle Province avranno a quel punto definito le funzioni attribuite a Province, Comuni e
Regioni.
Qualora il recesso della Provincia fosse invece approvato dalllAssemblea di UNISER a
decorrere dal 2015 i fondi necessari a coprire la quota associativa di UNISER potranno essere
destinati a copertura delle spese per il supporto al diritto allo studio per gli alunni disabili nelle
scuole medie superiori secondo quanto è emerso anche dalla giurisprudenza del Consiglio di
Stato a proposito dell'interpretazione dell'art 139 del D. L.vo 11211998.
E' opportuno comunque ribadire quanto segue:
il motivo del recesso della Provincia sta nel cambiamento del DNA istituzionale delle Province
stesse per opera della normativa nazionale più volte richiamata;
viene altresì confermato il riconoscimento del ruolo importante svolto da UNISER negli anni
passati e altrettanto importante quello che avrà ancora modo di espletare quale soggetto
promotore di alta formazione di livello Universitario e post-Universtario o comunque di alta
formazione legato alle vocazioni produttive del territorio.
Per la collettività rimane ancora strategico il ruolo di una Società che può realmente incidere
sulla possibilità di allargare le potenzialità occupazionali nel territorio preparando profili
professionali di alta specializzazione che possono inserirsi nel tessuto economico della nostra
zona e qualificare meglio le produzioni delle nostre aziende.
Anzi, proprio in questa ottica l'Amministrazione Provinciale, nel ribadire la scelta del recesso
per i motivi sopra ricordati, auspica che anche in futuro sia compiuto dall'ente che subentrerà
in questa funzione uno sforzo anche finanziario per consentire ad UNISER di non avere
contraccolpi nella propria attività.
In altri termini, in un contesto di crisi economica senza precedenti e che nel nostro territorio ha
scavato duramente, vanno trovati tutti i possibili incentivi di ripresa e si è consapevoli che il
mercato, sollecitato anche da molte trasformazioni e innovazioni tecnologiche crea, da una
parte un esubero di manodopera già disponibile, ma registra anche l'assenza di figure
professionali qualificate che devono essere formate e immesse nel mercato del lavoro. Siamo
consapevoli che il lavoro di UNISER ha da essere svolto proprio con questa ottica e che nella
presenza stessa degli operatori economici rappresentativi trae anche la propria credibilità.
Per I'edilizia scolastica (comprensiva di spazi sportivi adeguati con funzione scolastica
ma rivolti anche all'utenza sportiva), l'impegno della Provincia si orienta nel garantire
scuole sicure e dotate di spazi sportivi adeguati
Per quanto concerne l'edilizia scolastica proseguiranno gli interventi di manutenzione
straordinaria che consentiranno di sopperire soltanto alle situazioni più gravi, in quanto la
Legge 23/96 non verrà rifinanziata dallo Stato e dalla Regione Toscana anche nell'anno 2014,
pertanto le risorse finanziarie disponibili verranno destinate agli interventi più urgenti in materia
di sicurezza e quelli connessi alle necessità di nuovi spazi didattici che verranno verificati per
ogni singolo istituto sulla base del numero delle iscrizioni. A tal fine sono state ristrutturate
cinque aule presso I'ITG FediIFermi di Pistoia, oltre ad un laboratorio, e messi a disposizione
del Liceo Artistico Petrocchi. E' stata inoltre riadattato un piccolo locale per le attività motorie
presso il Liceo Scientifico di Pistoia. Inoltre, sono state ricavate negli spazi esistenti due aule
presso il Liceo Scientifico di Montecatini Terme. Sono attualmente in corso interventi di
manutenzione presso la ex Scuola Media Dante Alighieri di Montecatini Terme, da destinarsi a
spazi didattici per I'lstituo Alberghiero.
Relativamente agli impianti sportivi, anche a servizio delle scuole, la Provincia sta portando
avanti l'iniziativa relativa alla realizzazione di una struttura con funzioni di palestra nell'area
dell'lstituto Agrario "De Franceschi", cofinanziata dal Comune di Pistoia e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, ed è stato pubblicato un bando per le relative
manifestazioni di interesse (per il quale sono pervenute sei domande).
Per quanto riguarda la realizzazione della copertura del campo di calcetto nell'area ex ITG è
stato pubblicato il bando. La prima gara è andata deserta; lo stesso verrà ripubblicato nelle
prossime settimane.
Per il 2014 proseguiranno i lavori di costruzione della Palestra presso la ex Fonderia
Michelucci di Pistoia, per la quale è stata terminata e collaudata la bonifica della parte
inquinata dell'area.
Sono stati ultimati i lavori relativi alla manutenzione straordinaria della succursale dell'lstituto
Lorenzini di Pescia, denominato "Distretto".
Interventi di promozione e supporto della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
E' continuato l'impegno delllAmministrazione nel coinvolgimento sia delle istituzioni che dei
soggetti che compongono il tessuto economico e produttivo locale, racctiiuso nel lavoro del
Tavolo Interistituzionale, in particolare per lo sviluppo di un'azione integrata di sistema per
intervenire sulla prevenzione e sulla crescita della consapevolezza e cultura di lavoratori e
imprese in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Tale intervento, iniziato a marzo 2014, è configurato come un pacchetto di attività che sta
consentendo di dotarsi di strumenti conoscitivi funzionali alla realizzazione delle forme di
collaborazione tra l'amministrazione provinciale e chi è chiamato a supportare le aziende.
L'azione sta generando anche la creazione di una rete tra i soggetti che hanno la funzione di
osservatori tecnici e di formazione delle figure tenute per legge alla formazione sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro secondo il D.Lgs.8112008. La Provincia ha assunto la regia di tutto il
sistema e garantirà il raccordo tra i soggetti per tutta la durata dell'azione di sistema, prevista
per la fine dell'arino in corso, in particolare per il raggiungimento dei target verso cui è più
necessario un incremento della capacità di sensibilizzazione e formazione rispetto alle
situazioni di rischio da prevenire.
Il Servizio Sicurezza Cantieri nel corso del 2014 ha portato avanti i programmi evidenziati sulla
RPP, secondo le linee direttrici concordate con l'Amministrazione, con riguardo alla
formazione, all'informazione, alla progettazione ed alla direzione dei lavori di alcuni interventi
stradali, ai corsi di aggiornamento, ai tirocini formativi, agli incarichi di coordinamento della
sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione, alla collaborazione con altri Servizi
della Provincia e con alcuni Comuni del nostro territorio.
Tali programmi sono stati corripletati o proseguiti nel seguente modo:
1) SP 17 - Pistoial Femminamorta - Messa in sicurezza di parcheggio e relativo tratto di
strada in loc. Momiqno (Marliana): il progetto è iniziato nel febbraio scorso attraverso il
rilievo della zona di intervento e della zona immediatamente a valle. Ha previsto
l'eliminazione delle fioriere attuali, in accordo con il Comune di Marliana, ed ha curato in
particolare il consolidamento statico dei tre muri di contenimento del parcheggio. Nello
specifico è stato eseguita la verifica sismica della struttura attuale ed è stato progettato
I'intervento che verrà realizzato tramite la costruzione di n. 3 micropalificate poste in
parallelo alle murature attuali e di n. 4 tiranti di vincolamerito del muro a valle del
parcheggio. Sono già state eseguite le verifiche dei documenti esistenti presso il
Comune di Marliana, l'analisi delle prove geologiche, la campagna fotografica di
dettaglio.ln questo momento, il progetto definitivo-esecutivo, comprensivo del piano di
sicurezza e coordinamento, che viene redatto a stretto contatto con l'ufficio Tecnico del
Comurie di Marliana, è a circa il 70%. Dai contatti avuti con la Regione Toscana si è
appreso, a livello ufficioso, che I'intervento proposto è suscettibile di finanziamento a
condizione che esso sia completato entro la metà del mese di settembre p.v.;
2) SR 66 - Pistoiese - Proqetto preliminare di consolidamento statico del ponte di S.
Marcello P.se e PSC del pro~etto:il progetto è stato iniziato nel gennaio scorso ed ha
richiesto uno sforzo particolare per l'esecuzione del rilievo di massima in quanto il ponte
è costituito da n. 5 arcate a tutto sesto con altezze e quote fuori dall'ordinario e si trova
inserito in un contesto urbanizzato di particolare complessità. Non è stato ritenuto
necessario eseguire un rilievo di precisione per la redazione del progetto preliminare sia
perché per tale tipo di progetto è sufficiente il rilievo eseguito (demandando al progetto
definitivo tale specie di rilievo). Inoltre, sono già state completate le seguenti fasi
progetti-iali: il rilevo fotografico, gli accertamenti presso il Comune di S. Marcello P.se
per la documentazione bibliografica e storica, gli accertamenti presso gli archivi privati
di S. Marcello, la verifica relativa ai materiali impiegati nella costruzione del ponte, la
verifica documentaria presso il Genio Civile di Pistoia. Inoltre è stato approfondito con
una ditta specializzata I'argomento relativo allo stato di consistenza delle pietre
utilizzate per la costruzione del ponte e del laterizio impiegato per le volte allo scopo di
poter individuare il più pertinente intervento di restauro e di consolidamento. La
redazione del progetto preliminare richiederà ancora qualche mese di lavoro e si
prevede di ultimarlo entro la fine dell'anno;
3) Corsi 2014 di formazione e di aggiornamento della sicurezza per Coordinatori alla
progettazione ed all'esecuzione (CSP e CSE): i due corsi della sicurezza hanno avuto
luogo dal marzo al giugno di quest'anno ma la loro preparazione e la loro gestione ha
richiesto un'attività protrattasi dall'ottobre 2013 al luglio 2014. All'interno di tali corsi,
sono stati eseguiti sia n. 2 sopralluoghi di mezza giornata ciascuno presso cantieri, di
cui uno stradale ed uno edilizio, sia esercitazioni pratiche che hanno coinvolto tutti i
discenti del corso di 120 ore allo scopo di far fare esperienza sul campo a livello pratico.
Il corso di aggiornamento di 40 ore è stato rivolto ai professionisti che avevano già
acquisito da almeno cinque anni una specifica competenza in materia di sicurezza.
~'im~e~
per
no
il Servizio~sicurezzaè proseguito anche dopo la conclusione dei corsi
allo scopo di fornire chiarimenti a tutti coloro che avevano redatto i test d'esame
conclusivi o che dovevano ritirare gli attestati di frequenza. I customer satisfaction che
sono stati fatti redigere ai discenti hanno messo in evidenza la qualità della formazione
conseguita, il livello di preparazione raggiunto, il gradimento, da parte loro, dei due corsi
che è stato elevato. Al termine di essi, il Presidente delllOrdine degli Ingegneri di Pistoia
ha inviato, con nota de11'8-07-2014, un sentito e lusinghiero ringraziamento alla
Provincia per la collaborazione con cui il nostro Ente ha contribuito all'organizzazione
dei corsi della sicurezza del 2014;
4) Incarichi sulla sicureua - Tali incarichi hanno riguardato la redazione di Piani di
Sicurezza e Coordinamento, l'analisi di POS, la gestione della sicurezza in cantiere sia
come coordinatore in fase di progettazione che in fase di esecuzione, la redazione di
DUVRI, la collaborazione con il Servizio Politiche del Lavoro per il Tavolo
Interistituzionale della Sicurezza. Inoltre, i progetti redatti sono stati in numero superiore
a quanto ipotizzato all'inizio dell'anno in fase preventiva e questo è segno di un
interesse sempre maggiore per la sicureua da parte dei Servizi della Provincia che
hanno chiesto collaborazione al Servizio Sicurezza, oltre che da parte di Comuni. In
particolare i Servizi dell'Ente ed i Comuni con i quali il Servizio Sici-irezza ha collaborato
sono stati i seguenti: 1) Servizio Difesa del Suolo; 2) Servizio Ambiente; 3) Servizio
Economato e SIT; 4) Servizio Viabilità; 5) Comune di Marliana; 6) Comune di Ponte
Buggianese; 7) Comune di Montecatini T.;
5) Formazione ed informazione sulla sicurezza per il 2014: gli incarichi sono stati espletati
del tutto per quanto riguarda la lezione allll.T.T.S. "E. Fermi - S. Fedi" di Pistoia ed i
tirocini formativi. In particolare, tale lezione si è svolta il 22-05-2014 alla presenza di n.
2 classi del IV e V anno dell'lstituto. E' stata trattata la variante alla SR 66 - Pistoiese in
località Tani, in Comune di Pistoia, e I'argomento è sembrato tanto interessante per gli
studenti che gli spunti forniti sono stati da loro ripresi nelle tesine da presentare per
l'Esame di Stato. Per quanto riguarda invece i tirocini formativi seguiti alla data odierna,
sono stati n. 4 e nello specifico: a) architetto libero-professionista; b) n. 2 studentesse
del IV anno dell'1.T.T.S. "E. Fermi - S. Fedi"; C) n. 1 studente laureando in architettura
al corso triennale. Si ipotizza di avere un altro tirocinante dal mese di ottobre al mese di
dicembre p.v. per il quale e già stato iniziato l'iter del tirocinio. Per quanto riguarda i
corsi di aggiornamento per i Centri Operativi delle strade ed il corso per i Comuni, sono
stati impostati gli argomenti generali ma i corsi verranno tenuti nei mesi di novembre e
dicembre p.v.
Programma "B2"
PROTAGONISTI DI UNA CITTADINANZA ATTIVA E CONSAPEVOLE
REFERENTI POLITICI
Presidente Federica Fratoni
Assessore Roberto Fabio Cappellini
Assessore Lidia Mattini
RESPONSABILI PROGRAMMA
D.ssa Anna Pesce
Dr. Renato Ferretti
D.ssa Ilaria Ambrogini
Avvocato Paola Pupino
-
Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
Obiettivo principale è di rafforzare il ruolo della Provincia nella promozione della
partecipazione dei giovani sui temi del lavoro, della legalità e giustizia sociale, rafforzando il
coordinamento tra i vari soggetti pubblici e privati per l'attivazione di tali politiche. Inoltre si
continuerà a perseguire l'obiettivo della valorizzazione delle risorse territoriali per
implementare pieni diritti di cittadinanza delle fasce più deboli della popolazione. In questo
senso la Provincia deve assicurare un indirizzo istituzionale verso lo sviluppo e la
strutturazione di percorsi inclusivi delle fasce deboli sul mercato del lavoro, che sia orientato a
un sistema di servizi per rispondere ai bisogni della cittadinanza, con al centro i flussi
informativi e comunicativi tra le diverse strutture sul territorio, tra cui particolare rilevanza
assume I'implementazione di un sistema degli osservatori provinciali, in cui confluisca il lavoro
delllOsservatorio Sociale provinciale.
Un'attenzione particolare sarà posta alle persone che vivono situazioni di forte esclusione o
sofferenza e per assicurare diritti ai cittadini immigrati che vivono nel nostro contesto locale.
Cooperazione internazionale
La Provincia prosegue l'attenzione e l'impegno su quegli ambiti delle politiche di cooperazione
internazionale che negli anni hanno rappresentato un costante punto di riferimento per la
comunità provinciale: questione medio-orientale, sostegno alla causa del popolo Saharawi,
promozione e sostegno allo sviluppo dei paesi del Sud del mondo e su questi temi promuove
sinergie ed interazioni ed è disponibile a collaborare con quei soggetti istituzionali e non che su scala locale, nazionale ed internazionale - perseguono i medesimi fini. Prosegue l'azione
dell'Amministrazione nell'ambito della promozione e tutela dei diritti umani, sia in terrriiiii di
educazione e formazione della collettività sia in termini di impegno per l'inclusione sociale e la
concreta applicazione di questi valori nella realtà locale.
Sport
Visti anche i vigenti indirizzi regionali di settore (L.R. 7212000 e Piano regionale per la
promozione della cultura e della pratica dell'attività sportiva e motori0 ricreativa 2012/2075)
che individuano nello sport un fondamentale fattore di crescita dell'intera cittadinanza, con
importanti implicazioni nei settori della salute e del sociale, è obiettivo della Provincia di
Pistoia rafforzare la progettualità consolidata in questi anni e incentrata su un complesso di
azioni ascrivibile, nel loro insieme, al concetto di "Sport per Tutti" . Tale concetto, inteso
come diritto inviolabile di ogni cittadino alla pratica sportiva, viene declinato in una serie di
iniziative (tutte di carattere pluriennale) che si caratterizzano per specifiche finalità: influire
attraverso lo sport, "trasversalmente", nei vari settori della vita sociale (tutela della salute,
processi educativi dell'individuo, valorizzazione turistica dei territori...), investire, in modo
privilegiato, su fasce di utenza cosiddette "a rischio" (anziani, bambini, disabili...), con
l'obiettivo di limitare quegli ostacoli - di carattere fisico, culturale, sociale, economico - a causa
dei quali l'accesso alla pratica sportiva può essere limitato; coordinare le molteplici attività di
promozione sportiva svolte da oggetti pubblici e privati sul territorio provinciale, attraverso
strumenti come la Consulta provinciale dello Sport o l'attivazione di singoli tavoli di lavoro .
Il programma è coerente con il quadro normativo nazionale (D.lgs n. 19812006, D.lgs n.
15112001, L. 5312000, Decreto legge 1112009, L. 15412001, L. 6611996, D.M. 3010912004,
DPR 11512007 e modifiche) e regionale (LR 1612009 e LR 5912007- Piano Regionale per la
cittadinanza di genere 2012-2015) che regolamenta la materia.
Pari opportunità
Prevede azioni di indirizzo e coordinamento delle attività svolte da soggetti pubblici e privati
che sul territorio provinciale agiscono nell'ambito di politiche di genere, pari opportunità, diritti
sociali e di cittadinanza e conciliazione tempi di vita e di lavoro, raggiungimento di una piena
parità nella vita sociale, culturale ed economica, sostegno all'imprenditoria ed alla
professionalità femminile.
Il programma è elaborato in riferimento a criteri di mainstreaming, considerazione dell'impatto
delle scelte politiche sul genere ed elaborazione di percorsi che valorizzino la differenza;
integrazione delle politiche di genere nell'attività di programmazione; infine, empowerment,
come sostegno alla presenza femminile nelle sedi decisionali.
Il Centro Antidiscriminazione, (C.D.A.), istituito con atto GP n. 10912004, si rivolge a tutti coloro
che, cittadini italiani, stranieri o apolidi, sono o sono stati vittime o testimoni di discriminazioni
per ragioni di nascita, cittadinanza, origine etnica, appartenenza a una minoranza nazionale,
sesso, età, colore della pelle, lingua, religione, ceto sociale, disabilità, orientamento sessuale,
convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura.
Nello specifico, I' attività del C.D.A. si concentra in due ambiti tra loro strettamente collegati:
da un lato le iniziative di promozione dei diritti di cittadinanza e dell'integrazione tra le persone
(ad esempio l'organizzazione di corsi, seminari e la pubblicazione di appositi studi), dall'altro il
sostegno alle possibili vittime di comportamenti discriminatori. In tale secondo ambito rientrano
le seguenti attività: ascolto, assistenza e consulenza legale a favore delle vittime; raccolta dati
e segnalazioni su comportamenti ritenuti discriminatori da parte di cittadini, enti, ecc.
Dopo un iniziale periodo di rodaggio, il Centro è oggi una struttura di secondo livello, deputata
all'esame e allo studio di specifici casi di discriminazione, segnalati dalle antenne di
rilevazione (Comuni, associazioni, ecc), che costituiscono la rete di rilevazione. Fondamentale
è anche la collaborazione con I'UNAR, Ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali, oltre che
con gli Uffici del territorio, tra i quali, principalmente, la Questura di Pistoia. Tra gli impegni del
Centro dal 2012 vi è anche quello di supporto all'istituto delllAmministrazione di Sostegno, di
cui alla L. n. 612004. Si tratta di un'iniziativa di particolare rilievo sociale, che assicura,
attraverso la predisposizione di un elenco dei soggetti, debitamente formati dalllEnte,
interessati a ricoprire il ruolo di amministratore di sostegno, il più corretto ed efficace
svolgimento delle tutele.
L'elenco in questione è direttamente gestito dal C.A.D. in collaborazione con l'ufficio del
Giudice Tutelare di Pistoia.
t
Intraprendere verso le giovani generazioni azioni processi formativi e di sviluppo per
esprimere le proprie competenze, i talenti, i desideri di cittadinanza e giustizia sociale
E ' stato sviluppato in particolare il tema dell'innovazione delle politiche attive rivolte ai giovani:
sono state realizzate attività di informazione e formazione su tematiche mirate all'awio di
attività da parte della fascia giovanile, con particolare riguardo a start up aziendali,
crowdfunding, rrricroimpresa, autoimprenditorialità, principi di costituzione di società e
cooperative di giovani.
Sul fronte dell'erogazione dei servizi al lavoro, si è puntato al raggiungimento di un'ampia
platea di giovani nell'utilizzo di strumenti di formazione ed esperienza ai fini dell'inserimento
nel mondo del lavoro: lo strumento dei tirocini ha rappresentato un ambito di particolare
importanza per le immediate ricadute in termini di inserimento lavorativo della fascia giovanile,
abbinando il lavoro di consulenza e assistenza dei Centri per I'lmpiego con l'esistenza di
incentivi finanziari regionali (progetto GiovaniSì) per amplificare al massimo l'efficacia dei
servizi provinciali resi, considerando che nel 2013 è stata riscontrata una percentuale di
trasformazione da tirocinio a rapporto di lavoro superiore al 50%.
Sono state potenziate le azioni di divulgazione ed attrazione delle imprese verso i servizi
erogati dai Centri per l'impiego, anche abbinando questi all'erogazione di opportunità di
finanziamento regionali (le varie misure del progetto GiovaniSì), che hanno consentito di
valorizzare i servizi da offrire alle imprese e di lavorare su una maggiore fidelizzazione e
stabilità di contatti. I progetti di tirocinio finanziati nell'ambito del programma GiovaniSì attivati
nel 2014 presso i Centri per I'lmpiego della Provincia di Pistoia hanno raggiunto a luglio quasi
600 unità, contro le 432 dell'intero 2013. Considerata la ricaduta occupazionale positiva di
queste azioni l'uso di questo strumento di inserimento in azienda appare molto importante.
Il sistema dei centri per I'impiego provinciali è stato organizzato per dare piena attuazione al
programma comunitario Garanzia Giovani, secondo le linee della Regione Toscana.
L'attuazione di questo programma ha implicato un aumento dell'accesso ai servizi da parte
delle persone appartenenti alla fascia giovanile e il rispetto di tempi precisi.
E' stato progettato un sistema provinciale per la mobilità geografica occupazionale volto a
sostenere la mobilità dei lavoratori e delle lavoratrici alla ricerca di un lavoro nell'ambito del
sistema provinciale per la mobilità geografica occupazionale. La categoria dei giovani è la
parte prevalente dei destinatari delle azioni del sistema, che sarà in partenza entro la fine
dell'anno.
E' stata incrementata la fascia giovanile di utenza per la frequenza di corsi di formazione
finanziati dalla Provincia, in particolare prevedendo apposite riserve in bandi destinati a
disoccupati per la frequenza di politiche attive di breve durata.
Stimolare la coscienza civile dei nostri ragazzi, proseguendo l'importante lavoro fatto in
questi anni sui temi dell'inclusione, della cittadinanza attiva e dei diritti
E ' proseguito il lavoro di inclusione sociale, rivolto anche agli adulti e alle famiglie, con una
priorità posta alle persone che vivono situazioni di forte esclusione o sofferenza (donne vittime
di tratta, giovani a rischio) e agli immigrati che hanno deciso di sviluppare progetti di vita e di
lavoro nella provincia. Sono stati realizzati corsi di lingua italiana con possibilità di
certificazione che permettono ai cittadini stranieri di acquisire conoscenze utili a favorire una
loro maggiore inclusione sociale. E' proseguito il lavoro di tenuta degli albi regionali del
Volontariato, della Cooperazione sociale e della Promozione sociale e la partecipazione ai
tavoli ed ai percorsi istituzionali locali e regionali sulle tematiche di welfare.
Nell'ambito della salute mentale e dell'accessibilità, anche attraverso gli strumenti e le
proposte delllOsservatorio provinciale sull'abbattimento delle barriere, si è valorizzato il ruolo
delle risorse territoriali impegnate in questo ambito. In particolare, per la salute mentale è stata
realizzata una programmazione di interventi basta su più focus di ascolto e coinvolgimento dei
soggetti del territorio. Inoltre, è iniziato un progetto di formazione rivolto ai tecnici della
pubblica amministrazione e degli studi professionali e finalizzato alla tematica dell'accessibilità,
con cui saranno realizzati percorsi formativi già entro la fine del 2014.
Cooperazione internazionale
Nell'ambito della tematica dei diritti umani si è realizzato un convegno su situazione carceraria
e diritti umani in collaborazione con il Comune di Pistoia, la Direzione della Casa Circondariale
di Pistoia e la Fondazione per la Formazione per la Formazione Forense dell'ordine degli
Avvocati di Pistoia.
Nel Convegno sono stati affrontati sia temi quali il sistema carcere alla luce dei recenti
interventi normativi, le possibili linee di intervento per sopperire al sovraffollamento, I'effettività
della pena detentiva; sia questioni connesse al carcere di Pistoia, alla relativa situazione
detentiva ed a possibili azioni di intervento concreto.
È proseguita, con la rendicontazione della prima annualità di attività, I'attuazione del Progetto
"Innovazione e rafforzamento nel sistema di gestione dei rifiuti solidi nel Municipio di Ciudad
Sandino - Nicaragua" finanziato dall'unione Europea ed attuato attraverso la collaborazione
della ONG COSPE di Firenze.
Particolare attenzione alle persone con disabilità e appartenenti alle fasce deboli del
mercato del lavoro
Con I'attuazione di un progetto integrato di durata triennale iniziato nella seconda metà del
2012 è stato concretizzato lo sforzo istituzionale programmato per sviluppare e consolidare i
percorsi di inclusione delle fasce deboli del mercato del lavoro, orientato alla logica di un
sistema di servizi da offrire per rispondere ai bisogni dei cittadini, che ha messo al centro
l'informazione e la comunicazione tra i diversi uffici. La struttura tecnica sta operando a tale
scopo in modo da garantire un team di operatori con esperienza nel settore sociale, nella
formazione e nei servizi per l'impiego, che sono in grado di governare in modo concreto e
integrato l'insieme degli interventi erogati direttamente dalla Provincia. Il progetto triennale
consiste nell'integrazione di azioni dirette al target delle fasce deboli e delle persone con
disabilità in un unico pacchetto, che sta consentendo un miglior utilizzo delle risorse
provenienti da tutte le fonti finanziarie disponibili (europee, regionali e nazionali) e una migliore
risposta ai fabbisogni formativi, orientativi e di inserimento nel mercato del lavoro con un
approccio di sistema formazione - lavoro - politiche sociali, in collegamento con la gestione
del collocamento di cui alla L.68199.
Nel 2014 è stato completato un percorso di condivisione e ascolto con i Servizi Sociali, la ASL
e le organizzazioni rappresentative del disagio psichico al fine di sviluppare un nuovo
protocollo d'intesa sulla base di contenuti attuali. Il processo di programmazione ha seguito il
modello già consolidato usato per le politiche del lavoro e della formazione. E' stato
fondamentale il rapporto con i Servizi sociali che conoscono anche i casi di soggetti che non si
rivolgono spontaneamente all'ufficio L.68199. Sono stati restituiti in sede di Commissione
Provinciale Tripartita i risultati del processo di programmazione, in una seduta allargata anche
a soggetti come INPS e ASL. Con DGP 116 del 15 luglio 2014 è stato approvato il Piano
triennale 2014 - 2016 per favorire I'occupabilità delle persone con disturbo mentale sul
territorio della Provincia di Pistoia. Per I'attuazione del Piano sarà sottoscritto un Protocollo fra
Provincia di Pistoia e Azienda USI 3 di Pistoia nel mese di settembre 2014.
Continuare a promuovere una politica di diffusione e incentivazione delle attività ludicomotorie e sportive attraverso interventi di carattere pluriennale, diretti in particolare a
finalità di integrazione sociale e di promozione del benessere psicofisico
Nel 2014 la Provincia è fortemente impegnata nel coordinamento di una serie di iniziative
sportive di livello provinciale e interprovinciale, tra le quali anche eventi coordinati ed
organizzati direttamente dalllEnte (vedi Giugno Sport). Tra questi si ricorda, in particolare, la
prima edizione del progetto denominato "Memoria & Legalità" (strutturato su due
appuntamenti: una marcia della legalità e una staffetta della memoria realizzati il 9 e 10
maggio) in collaborazione con Regione Toscana, MIUR Regionale, Fondazione A. Caponnetto
e Comune di Pistoia, coinvolgente la rete scolastica regionale e il mondo sportivo sui temi
dello sport collegati a momenti di memoria storica e a testimonianze di impegno civile.
E' proseguita l'attività, riferita ai progetti a valenza pluriennale, di seguito indicati:
L'Ente - attraverso il progetto "Scuola e attività motoria" - ha proseguito nell'opera di
promozione dell'attività ludico-motoria nelle scuole primarie di tutta la provincia, avvalendosi
della collaborazione dei Comuni, MIUR e scuole, CONI e associazionismo sportivo secondo le
rispettive competenze. In relazione al progetto 201312014 (21 comuni aderenti per 102 scuole
e circa 13.500 bambini), il Servizio - dopo aver acquisito dai Comuni le rendicontazioni finali in
termini di obiettivi raggiunti e di spesa sostenuta, ha proweduto a liquidare i contributi già
stanziati con Decreto presidenziale n. 428131.12.2013. In vista del prossimo anno scolastico
2014115, il Servizio ha svolto propedeuticamente un'opera di coordinamento con altri progetti
similari di competenza ministeriale ("Alfabetizzazione motoria") e regionale, al fine di creare
sinergie istituzionali che consentano di ottimiuare strategie e risorse .
Il Progetto "Sport per Tutti', nelle due fasi (verde in GiugnolSettembre e bianco
FebbraiolAprile) è stato consolidato e arricchito, associando alle consuete finalità di
promozione sportiva e turistica, implicazioni sociali tramite l'attivazione di giornate specifiche
dedicate alla disabilità e all'integrazione: le Giornate regionali dell'integrazione sulla neve si
sono svolte nel comune di Abetone (Val di luce) in data 5 e 12 Febbraio e 9 aprile. Nello
stesso ambito si colloca anche l'organizzazione del Quarto Traguardo , speciale tappa di 3 km
nell'ambito dell'UltraMaratona Pistoia Abetone, dedicata ai portatori di disagio psicofisico , che
quest'anno si è svolta il 29 giugno ed ha visto la partecipazione di oltre 20 associazioni per
350 iscritti.
Attraverso il Progetto "A.F.A. Attività Fisica Adattata", gestito in collaborazione con l'Azienda
USL 3, è stato dato impulso all'attivazione di corsi di attività fisica, diffusi su tutto il territorio
provinciale, per soggetti anziani affetti da sindromi da ipomobilità. A giugno il numero dei corsi
attivi è stato di 70 per circa 950 utenti iscritti.
Tra le principali attività gestite dal Servizio Sport rientrano tutti gli interventi delegati dalla
Regione Toscaiia (L.R. 7212000 e PRS 201212015) in ambito sportivo concernenti attività di
istruttoria amministrativa relativa a progetti /interventi nel campo della promozione dell'attivita
motoria da parte di associazioni sia il coordinamento di interventi relativi all'impiantistica
sportiva presentati da enti Locali (vedi Determinazione Dirigenziale n. 295 del 19.3.2014).
Sono state gestite le varie attività inerenti la gestione e la concessione degli impianti sportivi
provinciali secondo le procedure e le modalità definite nei regolamenti provinciali in vigore
approvati con Deliberazione C. P. 13512012 e Deliberazione C.P. n. 21712007.
Dare autonomia gestionale all'Ecomuseo
Sono state attivate tutte le azioni previste dall'attuazione della stagione teatrale, al rilancio
delle attività ecomuseali con la nuova associazione, all'attuazione del festiva1 sentieri acusitici
ed itinerari musicali.
L'Associazione si è impegnata per razionalizzare i costi di gestione del sistema museale,
finora frammentati su una molteplicità di capitoli e di soggetti diversi, cercando di ottimiuare la
gestione e di realizzare economie.
Proseguire attività e servizi in tutte le zone meno servite del nostro territorio, sia
attraverso la rete documentaria provinciale e il sostegno alle piccole biblioteche, sia
attraverso il progetto "Archivi Aperti" ed iniziative in collaborazione con le scuole
materne, elementari e medie volte a formare un pubblico di giovani e giovanissimi, sia
in ambito culturale che musicale
Sono state attuate in particolare le attività e servizi in tutte le zone meno servite del nostro
territorio, sia attraverso la rete documentaria provinciale e il sostegno alle piccole biblioteche,
sia attraverso il progetto "Archivi Aperti" ed iniziative in collaborazione con le scuole materne,
elementari e medie volte a formare un pubblico di giovani e giovanissimi, sia in ambito
culturale che musicale.
Alla Provincia viene riconfermato il ruolo di coordinamento e redazione dei progetti d'area, che
interessano tutto il territorio; l'elaborazione dei progetti è condotta insieme con gli enti locali e
altri soggetti interessati, attraverso tavoli di concertazione che si tengono per tutte le leggi
della cultura. Sono stati attuati i progetti:
1) la divulgazione dello spettacolo dal vivo nelle scuole di primo grado, con il progetto
"Sipario Aperto";
2) la realizzazione dei tre festiva1 estivi di grande richiamo turistico, owero Estate Regina
a Montecatini; il Festival Blues a Pistoia; il Festival Sentieri Acustici sulla Montagna
Pistoiese, che collaborano ,fra loro attraverso il progetto Sounds of Tuscany;
3) la rete provinciale dei musei pistoiesi;
4) l'arte contemporanea;
5) la rete documentaria pistoiese.
In ognuno di questi progetti la Provincia ha una parte attiva e conduce direttamente alcune
azioni di rete.
Impegno dell'Ente sulle Politiche di Genere nel senso di fornire al territorio un luogo di
coordinamento che consenta alle realtà istituzionali, economiche e sociali di
programmare interventi e azioni coerenti con il quadro normativo, politico e
istituzionale
Tavolo di concertazione sulle politiche di genere e WorkLifeBalance (equilibrio
vita/lavoro)
E' proseguita l'attività del Tavolo di concertazione sulle politiche di genere istituito
dalllAmministrazione Provinciale nel 2008.
Il Tavolo ha agito come supporto per il coordinamento e monitoraggio che competono
all'Arrimiriistrazione Provinciale rispetto al Patto territoriale siglato nel 2013 da urla rete di
soggetti territoriali pubblici e privati al fine di realizzare, nel contesto locale, interventi finalizzati
al riequilibrio di genere in tutti i settori, alla redistribuzione delle responsabilità familiari e
genitoriali, a nuove forme di organizzazione del lavoro, alla parità fra i sessi, alle pari
opporturiità .
Parallelamente il Tavolo ha agito come strumento di promozione, concertazione e
coordiriamento rispetto al Patto territoriale relativo all'annualità 2014 in vista dell'attuazione di
ulteriori interventi finalizzati al riequilibrio di genere. Il Tavolo, in entrambi i casi, si è posto
come uno strumento di Work Life Balance (equilibrio vitallavoro), strumento che rinvia ad un
concetto di diritto di cittadinanza, universalmente inteso e non solo riferito alle donne e che ha
come obiettivo la tutela della libertà delle scelte personali nella definizione dell'equilibrio fra
tempi di vita e tempi di lavoro.
Attività di coordinamento e di rete e rapporto con il territorio
In chiave di mainstreaming si è proseguito il coordinamento di obiettivi e di azioni fra
Assessorato, Commissione Prov.le Pari Opportunità, Consigliera di Parità, Comitato Unico di
Garanzia (CUG) e altri Assessorati delllEnte.
Il lavoro sul territorio si è caratterizzato per un'attività di coordinamento e di rete con i Comuni
della Provincia, il Tavolo Regionale di Programmazione sulle Politiche di Genere e gli altri
soggetti istituzionali operanti sul territorio nell'ambito delle politiche di genere. Si è attribuito a
tale azione una particolare funzione strategica anche in previsione dei nuovi assetti istituzionali
dell'ente provinciale, nella convinzione che un percorso di integrazione fra le politiche di
genere intercomunale e di area vasta è essenziale sia nella fase di programmazione e
progettazione, sia nella fase di attuazione delle politiche.
L'azione di rete e di scambio cori il Comune capoluogo ha avuto un ruolo propedeutico rispetto
al progressivo coinvolgimento degli altri Comuni della Provincia in analoghi processi.
Intesa territoriale e strategie di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne
Nell'ambito di tale attività di coordinamento e di rete la Provincia, dando seguito agli indirizzi
politici emersi dal Consiglio straordinario sulla violenza di genere realizzato nel novembre
2013, ha ci~rato,come soggetto istituzionale coordinatore, la redazione, la promozione e la
sottoscrizione di una "Intesa territoriale su strategie di prevenzione e contrasto alla violenza di
genere".
L'"Intesav, di cui la Provincia è il soggetto capofila, ha carattere interistituzionale e
multidisciplinare ed è ulteriormente aperta all'adesione di Enti, Associazioni ed Organizzazioni
della Provincia di Pistoia, non aventi scopo di lucro, che ne condividano le finalità e che
faranno richiesta di adesione.
A sottoscrivere l'"Intesa1' sono stati, oltre all'Amministrazione Provinciale, tutti i Comuni del
territorio, le forze dell'ordine, la Procura, il Tribunale, la Prefettura, i Sindacati, la Consigliera di
Parità, la ASL 3, la Società della Salute Valdinievole, l'ufficio Scolastico Provinciale,
l'Associazione 365giornialfemminile e il CAM (Centro Ascolto Uomini Maltrattanti).
L'obiettivo che 1"lntesa"si propone è quello di costituire una rete territoriale che permetta di dar
luogo a strategie e programmazioni condivise per la prevenzione ed il coritrasto della violenza
di genere.
All'interno della rete così costituita i sottoscrittori - in relazione alle rispettive competenze metteranno a disposizione professionalità e servizi in campo culturale ed educativo, socioassistenziale e sanitario, psicologico, legale, giudiziario e di ordine pubblico, per tutelare i diritti
fondamentali delle donne, ofrire loro sostegno, contrastare il fenomeno della violenza e
promuovere una cultura del rispetto, della reciprocità e della parità fra donne e uomini.
Tale azione consolida I'impegno sul tema della violenza di genere che ha visto l'Assessorato e
la Commissione Pari Opportunità della Provincia sostenere \a promozione e l'attivazione da
parte di ASL 3 di Pistoia del progetto regionale CODICE ROSA, un percorso di accoglienza al
pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza, che si colloca e si armonizza con la storica
rete dei centri antiviolenza e delle altre associazioni di volontariato e solidarietà. Il CODICE
ROSA prevede una stanza dedicata all'interno del pronto soccorso, nella quale accedono tutti
gli specialisti che dovranno visitare lalil paziente; il suo punto di forza è una task force
interistituzionale, una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche,
medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali e sottufficiali di Polizia giudiziaria.
Si è confermato I'impegno nell'attivare e10 sostenere azioni culturali e di sensibilizzazione sul
tema del contrasto agli stereotipi sessisti che sono spesso il presupposto "culturale" della
violenza di genere, nonché sul tema del contributo femminile allo sviluppo della società e della
cultura.
Il ruolo della Commissione Provinciale Pari Opportunità
La Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, oltre agli impegni sanciti dallo Statuto e
dal suo Regolamento istitutivo, ha assunto come obiettivo primario la costruzione di una rete
per sostenere, promuovere, condividere e confrontare l'attività in materia di pari opportunità e
politiche di genere svolta da organismi pubblici e privati provinciali, con particolare attenzione
ai Comitati ed alle Commissioni Pari Opportunità operanti sul territorio, ai coordinamenti
femminili delle organizzazioni economiche e sociali, delle forze politiche e alle singole donne
del volontariato, della scuola, del mondo economico e produttivo, della cultura e delle
professioni.
La Commissione ha confermato e sostenuto azioni positive per promuovere un nuovo
equilibrio politico basato su principi di assoluta equità, anche attraverso iniziative che
aumentassero la partecipazione attiva delle donne alla politica e ne incrementassero la
presenza nei centri decisionali e che valorizzassero il ruolo delle donne nelle istituzioni locali e
nazionali.
In questo ambito si inserisce la
scelta di contribuire a colmare la non adeguata
rappresentanza femminile nella toponomastica intitolando due sale ubicate nella sede di
Piazza San Leone a figure femminili che, nonostante abbiano significativamente segnato la
nostra storia nazionale e provinciale, sono state poco valorizzate. Su scala nazionale si sono
scelte le figure di Bianca Bianchi e Teresa Mattei, elette nel 1946 alla Assemblea Costituente
nel Collegio Firenze-Pistoia.
Esse sono apparse riassumere in sé il significato simbolico più adeguato: le prime donne
deputate che rappresentarono il nostro territorio nell'assise parlamentare; donne irripegnate
nella lotta di Liberazione e nella Resistenza; promotrici di diritti e valori delle donne; figure
impegnate in battaglie d'avanguardia per i tempi in cui vissero e per i temi e i contenuti
affrontati.
Su scala locale invece, attraverso il progetto "Nome singolare femminile", si è attivato un
percorso partecipativo che ha coinvolto alcune Scuole Superiori della Provincia in
collaborazione con la Consulta provinciale degli Studenti e si è così arrivati a scegliere di
ricordare la nostra concittadina Maria Luisa Palandri Reali che tanto ha dato alla nostra
comunità in termini di impegno civile e morale.
La Commissione ha continuato gli impegni istituzionali consolidati, con particolare cura a date
quali 1'8 marzo. Nello specifico, il programma per la Celebrazione della Giornata Internazionale
della Donna 2014 è consistito in un complesso di attività e di iniziative curate e gestite in rete
con il Comurie capoluogo e la Consigliera Provinciale di Parità. Il calendario degli eventi
prevedeva - come momento centrale - la proiezione - presso il Teatro Bolognini - di un
documentario sulla direttrice di orchestra Johanna Knauf con la partecipazione della direttrice
stessa che ha dialogato con gli studenti delle scuole superiori a cui la proiezione era destinata.
A tale evento si sono affiancati, nell'arco del mese di marzo: spettacoli teatrali, proiezioni di
film, iniziative sul tema del femminicidio, sulla mobilità di genere e sullo sport di genere, serate
di musica e lettura, balletti, presentazione degli atti del convegno realizzato in coincidenza del
25 novembre 2013, eventi connessi alla toponomastica al femminile ed alla memoria di donne
che hanno segnato la storia presente e passata della nostra comunità, infine, momenti dedicati
alla tematica delle donne migranti, del lavoro e dell'imprenditoria femminile.
Continuare nell'opera di coordinamento giuridico/legale/organizzativo finalizzato al
sostegno dei cittadini italiani e stranieri contro qualsiasi tipo di comportamento
discriminatorio, posto in essere sia da soggetti privati che pubblici
Dal programma si evince che il Centro Antidiscriminazione si rivolge alle persone vittime o
testimoni di comportamenti discriminatori. Nello specifico, la sua attività sostanzia in:
promozione dei diritti di cittadinanza, sostegno alle possibili vittime, raccolta dati e segnalazioni
su comportamenti ritenuti discriminatori da parte di cittadini, Enti, Associazioni di categoria e
Organizzazioni del terzo settore. Fondamentale è anche la collaborazione con I'UNAR, Ufficio
Nazionale contro le discriminazioni, che si sostanzia nella realizzazione delle attività previste
da un Protocollo d'Intesa attivo dal 2010, oltre che con il Comuni ed altri soggetti, tra i quali,
principalmente, la Questura e la Prefettura di Pistoia.
Fra le attività del Centro antidiscriminazione vi è da segnalare la pubblicazione nel mese di
gennaio del volume "Tra luoghi comuni e realtà. Rom e Sinti di Pistoia", dedicato alle
esperienze maturate dal CAD sul versante della promozione e tutela dei diritti dei cittadinanza
dei rom e sinti e alla collaborazione con gli altri soggetti territoriali impegnati su tali fronti.
Ad aprile è stata inoltre sottoscritta con I'UNAR una Convenzione per il finanziamento
dell'Osservatorio provinciale antidiscriminazioni, che consentirà la realizzazione di materiali
informativi sulle attività del Centro e di sensibilizzazione sui temi della discriminazione, del
razzismo, della xenofobia nonché dell'educazione alla cittadinanza attiva. La Convenzione
prevede inoltre che una parte dei finanziamenti previsti vengano destinati al potenziamento
della rete provinciale per I'antidiscriminazione, costituita dai Comuni della Provincia e da tutti
quei soggetti territoriali che, a vario titolo, intervengono per la tutela delle fasce di popolazione
più a rischio di discriminazione e marginalità sociale.
Quanto alle dimensioni dell'utenza, dall'inizio dell'arino ad oggi si sono rivolti al CAD 38
cittadini per casi di discriminazione tipica, ex artt. 43 e 44 D.Lgs n. 28611998; nello stesso
periodo sono stati trattati altri 59 accessi per situazioni di disagio socio-economico, che
l'attuale e persistente crisi economica ha notevolmente aggravato. Molti dei casi trattati hanno
potuto trovare positivo esito per il coinvolgimento di altri uffici pubblici, con i quali il CAD ha
stretto da tempo proficui rapporti collaborativi, ad esempio gli Uffici Anagrafe dei Comuni,
spesso coinvolti per questioni di iscrizione di stranieri nel Registro della popolazione residente,
e vari Uffici di Questura e Prefettura.
Valga per tutti l'ottenuta formazione delllAtto di nascita in favore di un minore rom, nato in un
Comune della Provincia da genitori apolidi 'de facto', per il quale la carenza di previsioni
normative ad hoc rendeva problematica la registrazione presso lo Stato Civile. Tale risultato è
stato raggiunto anche grazie alla proficua collaborazione con la Garante per i Diritti
dell'lnfanzia e dell'Adolescenza della Regione Toscana.
Altri positivi interventi del CAD si sono registrati, ad esempio, in merito all'ottenimento della
riapertura di un procedimento concorsuale bandito da un Comune della Provincia, che non
consentiva l'accesso al bando ai cittadini non comunitari, oppure in merito all'ottenimento di
prestazioni sociali a persone straniere regolarmente presenti ma non titolari di permesso di
soggiorno CE per lungo-soggiornanti.
E' inoltre proficuamente proseguita la collaborazione con L'UNAR, Ufficio Nazionale contro le
Discriminazioni, per l'inserimento nel sistema informativo UNAR dei dati relativi ai suddetti casi
trattati dal CAD.
Da rilevare, a partire dal febbraio 2013, il passaggio al CAD di un ulteriore funzionario
afferente all'Avvocatura, in affiancamento all'unico in servizio. Allo stesso tempo si è
concretizzata l'attività riguardante l'Amministrazione di Sostegno (resa visibile all'interno di un
sito internet dedicato), attraverso l'istituzione di un Elenco provinciale degli Amministratori di
sostegno appositamente formati, la conseguente approvazione di un Regolamento che ne
regola la tenuta, nonché la proficua collaborazione con il Giudice Tutelare e gli altri soggetti
territoriali interessati.
Alla luce di quanto sopra, lo stato di attuazione delle iniziative previste dal Programma appare
oggi pienamente soddisfacente, atteso, tra l'altro, che il Centro, come previsto e auspicato, si
e definitivamente trasformato in una struttura di Il livello, (il I Livello è rappresentato dalla Rete
Territoriale di rilevazione), dedicata alla cura dei soli casi di discriminazione riferibili alla
casistica individuata dal Legislatore, pur mantenendo la necessaria elasticità che consente
comunque al cittadino che si ritenga vittima di discriminazione un opportuno ascolto e
orientamento.
Negli ultimi mesi il CAD, in collaborazione con i comuni della provincia e di altri soggetti
pubblici e privati interessati, ha svolto anche un'intensa attività finalizzata alla migliore
accoglienza dei profughi assegnati ai comuni al ns. territorio.
Alla data odierna, lo stato di attuazione del programma B2, riferito all'attività del Centro
Antidiscriminazione, è dunque tale da poter ritenere compiutamente realizzati gli obiettivi dati.
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SOSTENERE LE IMPRESE
PER INNOVARE E
QUALIFICARE LO SVILUPPO
Programma "C1"
RECUPERARE COMPETITIVITÀ TERRITORIALE
PER RIQUALIFICARE E RILANCIARE
IL SISTEMA PRODUTTIVO
REFERENTI POLITICI
Presidente Federica Fratoni
Assessore Paolo Magnanensi
RESPONSABILI PROGRAMMA
0.ssa Antonella Carli
Or. Renato Ferretti
0.ssa Anna Pesce
-
Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
La crisi economica, che dal 2009 ha investito prepotentemente il tessuto produttivo e sociale
nella nostra provincia, ha continuato a colpire in maniera pesante tutti i principali cornparti. Il
2014 presenta un quadro incerto e per i dati forniti dallJIRPET ancora fortemente negativo,
caratterizzato da una situazione di recessione generale, contenimento dei consumi interni e
degli investimenti pubblici e privati. La stessa situazione di incertezza istituzionale che si è
generata con il processo di superamento delle Province avviato ormai da circa due anni dal
Governo e dal Parlamento, accanto ai tagli sulla spesa pubblica, hanno imposto alllEnte una
ridefinizione delle priorità e non hanno certamente aiutato la prosecuzione di quel lavoro di
coordinamento e di supporto che la Provincia di Pistoia ha svolto in questi anni difficili,
mettendo in campo iniziative rivolte al contenimento degli effetti negativi della crisi sul sistema
produttivo locale ed all'individuazione di percorsi di rilancio per il recupero di competitività e di
sviluppo. Le attività di programmazione e di sostegno allo sviluppo economico, inteso come
supporto alle attività produttive ed alla definizione ed attuazione di progetti pubblici, sono state
portate avanti in questo scenario e con precisi riferimenti al Piano Generale di Sviluppo
approvato dal Consiglio Provinciale nel Luglio 201 1 (ed in particolare agli obiettivi del punto
7.2. "Sostenere le imprese per innovare e qualificare lo sviluppo"), nonché dall'ordine del
giorno approvato sempre dal Consiglio in occasione delle sedute straordinarie sui problemi
dell'economia e dell'occupazione. Queste iniziative vedono nel Tavolo Generale di
concertazione il luogo ed il riferimento principale per la definizione delle strategie e delle linee
di azione, attività che viene svolta anche in raccordo con IIAssociazione ''Pistoia Futura".
Gli indirizzi strategici che guidano l'attuazione di un sistema integrato della formazione, lavoro
e istruzione, definiti ed approvati dalla Amministrazione provinciale con DCP 3512011, mirano
a conseguire obiettivi generali di innalzamento delle competenze dei lavoratori, di sviluppo del
capitale umano delle imprese e dei sistemi di imprese.
Verso il sistema delle imprese, si continua a perseguire una strategia di lungo termine basata
su un approccio alla progettazione degli interventi che garantisca l'anticipazione dei bisogni
formativi del territorio, cercando e trovando soluzioni adeguate a determinate situazioni prima
ancora che queste si verifichino. Nello specifico, resta centrale lo strumento della
"progettazione in itinere" adottato per tutti i progetti strategici, che ha permesso di "costruire"
prodotti "perfetti" per il soddisfacimento di determinate esigenze formative delle imprese.
SUI piano della promozione delle risorse del territorio sono state attuate le strategie per la sua
valorizzazione così come previsto nel programma ed incentrate sugli itinerari territoriali, come
la strada del vino e dell'olio del Montalbano, strada del verde e dei paesaggi, del ~florovivaismo
e delle risorse territoriali, legate anche alla tipicità.
Contestualmente si perseguirà la strategia volta alla qualificazione e valorizzazione coordinata
dell'intero "sistema turistico" del nostro territorio e dei suoi prodotti turistici fondamentali: il
termalismo e lo sviluppo del sistema turistico - termale della Valdinievole, Pistoia - città d'arte
e il patrimonio storico artistico presente sul territorio e nei borghi storici, la valorizzazione della
montagna e la sua destagionaliuazione, dove, insieme al prodotto "neve", molte potenzialità
risiedono nel turismo "verde".
Sezione 1.2
Progetti comunitari: assistenza e-gestione progettualita interne ed esterne
Dal 1 gennaio 2014 l'unione E~iropeaè entrata nel nuovo periodo di programmazione 20142020 che vede alcune modifiche anche consistenti relative alle iniziative europee che saranno
promosse dalla Commissione, sia attraverso l'impiego dei fondi strutturali da parte dei singoli
paesi, sia attraverso programmi diretti di intervento. L'intero impianto dei programmi e delle
possibili progettualità europee è indirizzato a raggiungere gli obiettivi di "Europa 2020"
nell'ottica di superare la crisi economica degli ultimi anni tramite attività che mettano in
comunicazione i settori pubblici e privati e che operino in maniera trasversale a favore
dell'occupazione di tutte le fasce della popolazione europea, dell'innovazione tecnologica delle
imprese con particolare attenzione alle PMI, della salvaguardia dell'ambiente nell'ottica dello
sviluppo sostenibile per raggiungere una coesione europea capace di garantire un ruolo di
eccellenza all'unione Europea su scala mondiale. In questo contesto risulta essenziale
garantire l'accessibilità alle informazioni sulle varie opportunità poste in essere dalla
Commissione Europea a tutti i soggetti pubblici e privati del territorio interessati e capaci di
fare parte di questa necessaria evoluzione nel quadro delllUnione.
In previsione della nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020, la
Provincia di Pistoia ha organizzato 3 incontri informativi sulle nuove opportunità dì
finanziamento, rivolti ai vari soggetti del territorio:
il primo evento, si è tenuto il 20 febbraio 2014, incentrato sui programmi europei per
l'istruzione, la formazione, la cultura, l'integrazione sociale e i diritti dei cittadini;
il secondo, si è tenuto il 6 marzo 2014, relativo ai programmi europei per la ricerca,
l'innovazione, la tutela dell'ambiente e le iniziative europee a beneficio del mondo delle
imprese;
il terzo, si è tenuto il 4 aprile 2014, durante il quale sono stati presentati la struttura e gli
obiettivi del nuovo Programma Operativo Regionale per la Crescita e I' Occupazione (POR
Creo).
Prosegue I'attività di assistenza e sostegno tecnico per eventuali nuove progettualità europee,
sia ai servizi interni della Provincia interessati, sia per soggetti esterni in partenariati
progettuali attraverso informazione, consulenza e sessioni di project-planning.
Iniziative per i settori manifatturieri
Nell'ambito delle indicazioni del Piano Generale di Sviluppo e delle priorità concordate in sede
di concertazione provinciale, è proseguito il lavoro di supporto complessivo alle azioni rivolte al
sistema produttivo locale, in particolare con le iniziative di seg~iitodescritte:
Tavolo di Area metropolitana per il trasferimento tecnologico
L'attività ha fatto riferimento agli obiettivi ed alle azioni indicate nel protocollo d'intesa "Sistema
d'area metropolitana: competitività ed innovazione" sottoscritto tra le Province di Pistoia, Prato
e Firenze ed il Circondario Empolese Valdelsa nell'ottobre 201 1.
Nel corso del 2014 I'attività del gruppo di lavoro (formato dal Servizio Sviluppo Economico
della Provincia di Pistoia e dai corrispettivi Servizi delle Province di Firenze e Prato ed il
Circondario EmpoleselValdelsa) ha riguardato pricipalmente la fase di consultazione, aperta
dalla Regione Toscana, sulla riorganizzazione del sistema del trasferimento tecnologico e del
nuovo Programma operativo "Crescita e Occupazione" FESR 2014-2020, per i quali sono state
inviate osservazioni e proposte. Inoltre, nel corso del 2014 il Tavolo ha proseguito gli incontri
ed i confronti sul tema del trasferimento tecnologico in generale.
Progetto di riqualificazione ambientale delle aree produttive della Va1 di Forfora
Il progetto di riqualificazione ambientale delle aree produttive della Val di Forfora, nei Comuni
di Piteglio e Pescia, ha visto nel corso del 2014 l'affidamento e l'inizio dei lavori previsti
dall'accordo operativo sottoscritto fra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti (Comuni di
Piteglio e Pescia, Provincia di Pistoia, Camera di Commercio di Pistoia, Confindustria Pistoia,
Cartiera Panigada e Cartiera Basilica). Il progetto punta a realizzare il collegamento della rete
di metano tra le aree produttive del Comune di Pescia (Pietrabuona) e quelle della Val di
Forfora nel Comune di Piteglio, come azione fondamentale per mantenere la prospettiva
produttiva e occupazionale delle attività insediate, nonché una riqualificazione ambientale delle
aree e dei consurrii energetici.
La conclusione dei lavori dei tre lotti previsti (posa delle tubazioni, interventi sulla viabilità
provinciale e comunale) è prevista entro l'anno. La Provincia di Pistoia ha continuato a
svolgere il suo ruolo di impulso e coordinamento per il buon esito dell'iniziativa, che ha già
raggiunto il risultato di favorire l'insediamento di una nuova azienda cartaria che ha rilevato la
Nuova SOCARPI (in liquidazione dal 2012), con prospettive occupazionali importanti e con
maggiori garanzie di mantenimento dell'altra azienda esistente (Cartiera PANIGADA).
Progetto MO. TO.R.€
Nel mese di Gennaio 2014 si è chiuso il primo elenco delle imprese che hanno aderito
all'avviso pubblico relativo alla manifestazione d'interesse per il Progetto M0.TO.R.E. Hanno
aderito 38 aziende.
Sulla base del piano di attività per il 2014 approvato dalla Cabina di regia (formata dalla
Provincia di Pistoia, I'UNCEM regionale, la Camera di Commercio ed il Comune di San
Marcello P.se) riunitasi il 31 gennaio 2014, sono state effettuate le seguenti iniziative:
- un primo incontro con le imprese interessate e con le associazioni di categoria che si e
tenuto il 7 marzo 2014;
- acquisto di un capannone nell'area ex SEDI di Campo Tizzoro, da parte del Comune di
San Marcello P.se (utilizzando parte del finanziamento regionale destinato
all'attivazione del progetto);
- predisposizione e pubblicazione del bando per I'individuazione del soggetto gestore, la
concessione del servizio e la realizzazione degli interventi, a cura del Comune di San
Marcello P.se, con la collaborazione del Servizio Sviluppo Economico, Contratti e Gare
della Provincia di Pistoia;
- azioni di supporto e di promozione del progetto.
Tale operazione costituisce un importante investimento produttivo nell'area ex SEDI di Campo
Tizzoro (un vero e proprio centro di trasferimento tecnologico), con I'obiettivo di costruire una
rete di soggetti pubblici e privati che operano nel comparto energetico, con possibili effettive
ricadute sul territorio.
Archivio delle aree produttive ed attrazione degli investimenti
E' proseguita, anche per il 2014, l'attività di gestione e aggiornamento del database
cartografico sulle aree produttive, consultabile su piattaforma Google Earth e disponibile al
link: http:llwww.provincia.pistoia.it/ATTIVITA PRODUTTIVElel Marketin~Territoria1e.a~~
Tale database rappresenta la mappatura sul territorio delle 82 maggiori aree disponibili per
insediamenti produttivi. Uno strumento finalizzato anche all'attrazione degli investimenti esterni
che si pone I'obiettivo di promuovere le opportunità di insediamento che il nostro territorio
mette a disposizione.
Tale attività si intreccia con la collaborazione attivata con il Settore Regionale dedicato alle
Politiche Regionali per l'attrazione degli investimenti e con il Servizio "lnvest in Tuscany" di
Toscana Promozione.
Sportello per lo Sviluppo Locale e Sportello Bandi Unione Europea
Nel 2014 lo Sportello per lo Sviluppo Locale e lo Sportello Bandi Unione Europea hanno
proseguito la loro attività di divulgazione e di prima informazione delle opportunità di
finanziamento a favore delle imprese e dei soggetti pubblici, attraverso le seguenti attività:
- ricerca e pubblicizzazione dei bandi sul sito ufficiale della Provincia;
- redazione e divulgazione mensile di NewsBandi che, in collaborazione con la Camera di
Commercio di Pistoia, informa sulle nuove misure di finanziamento regionali, nazionali e
comunitari suddivise per soggetto beneficiario.
- Attività di front-office per agevolare l'applicazione delle informazioni fornite.
E' stata inoltre mantenuta e rafforzata la collaborazione con gli attori locali, in particolare con i
Comuni, con le Associazioni di categoria e con la Camera di Commercio.
Unità di Crisi
Pur in questa situazione di incertezza istituzionale per la Provincia, l'Unità di Crisi ha
continuato a porsi come punto di riferimento per quelle situazioni di difficoltà aziendali che
necessitavano di iniziative di coordinamento e di raccordo fra vari soggetti pubblici e privati: in
particolare in occasione di subentro di nuovi titolari, in presenza di problematiche autorizzative
con la partecipazione di pili soggetti, nei casi di situazioni fallimentari precedenti, per
l'attivazione di contatti con gli istituti di credito, ecc.
L'attività si è svolta in costante contatto ed alla presenza dei Comuni interessati, delle aziende,
delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. E' stata supportata dal Servizio
Sviluppo Economico e dal Servizio Lavoro e Formazione Professionale, in collaborazione con
gli altri Servizi di volta in volta interessati. E' stata attivata in base alle specifiche richieste e
necessità.
La Provincia ed i rapporti con "Pistoia Futura
La Provincia di Pistoia, socio fondatore di "Pistoia Futura", con il ruolo di coordinatore, ha
proseguito, anche nel corso del 2014, attraverso il Servizio Sviluppo Economico, le attività di
supporto alll'Associazione, in collaborazione con la Camera di Commercio, secondo quanto
stabilito dal protocollo operativo sottoscritto nel 201 1.
L'Assemblea dei soci del 3 febbraio 2014 ha deciso di puntare su un ruolo di "Pistoia Futura"
quale "cabina di regia" delle strategie del territorio provinciale.
Nel corso dell'assemblea dei soci del 4 aprile 2014, la Presidente Fratoni e I'Ass. Magnanensi
hanno presentato le dimissioni dai loro rispettivi incarichi di Presidente dell'Associazione e del
Comitato Esecutivo (ratificate nell'assemblea del 13 giugno 2014), in vista della conclusione
del mandato amministrativo della Provincia ed a seguito del riordino istituzionale approvato dal
Parlamento. La presidenza è stata assunta dalla Camera di Commercio, in attesa dell'elezione
dei nuovi organismi provinciali (12 ottobre 2014).
Il Servizio Sviluppo Economico della Provincia di Pistoia, al fine di fornire un contributo tecnico
alla riflessione che si aprirà con i nuovi organismi in merito alle prospettive di Pistoia Fut~ira,
ha predisposto un documento sul sistema di concertazione provinciale e sul ruolo svolto da
Pistoia Futura in questi anni.
L'attività del 2014 di Pistoia ha riguardato in particolare: la gestione dell'attività della marca
ombrello che conta ad oggi 55 adesioni - passata in proprietà ed in gestione alla Camera di
Commercio di Pistoia); il ruolo e l'attività del "Distretto per le teconologie ferroviarie, l'alta
velocità e la sicurezza delle reti", che rappresenta un'opportunità molto importante per le
aziende del settore, a cominciare da quelle pistoiesi (ad oggi hanno aderito 110 aziende, 3
Università ed il CNR), che ha visto la costituzione della società consortile DITECFER,
finalizzata ad azioni comuni di sviluppo e rafforzamento del comparto anche grazie
all'opportunità di presentarsi sui mercati con una rete capace di valorizzare tutte le eccellenze
presenti sul nostro territorio, nonché per le stesse vicende e problematiche di AnsaldoBreda.
JJ
Statistica
L'Ufficio Statistica, costituito ai sensi del D.Lgs 322189 e facente parte integrante del Sistema
Statistico Nazionale (SI.STA.N.), ha proseguito la consueta attività di gestione e
implementazione costante delle informazioni su demografia, lavoro, turismo, economia,
censimenti e altre materie, pubblicate sul sito della provincia.
Inoltre, è' stato realizzato un report sul censimento industria servizi 201 1 che evidenzia le
caratteristiche principali del tessuto produttivo pistoiese.
Per quanto riguarda i dati sul movimento turistico, è stato pubblicato il report sul movimento
annuale 2013, che è stato poi presentato in un incontro pubblico presso UNISER il 20 maggio.
E' continuata inoltre l'attività di diffusione periodica dei dati consolidati sul movimento 2014, la
relativa pubblicazione sul sito Internet della Provincia anche attraverso una nuova veste
grafica.
In collaborazione con l'ufficio Turismo è stato progettato un nuovo strumento di informazione,
una newsletter trimestrale, contenente l'anticipazione dei dati sul movimento turistico che
permetta agli addetti ai lavori di avere a disposizione una prima informativa sull'andamento del
settore. E' inoltre iniziato il lavoro sugli indicatori del progetto europeo ETIS.
E' proseguita la realizzazione e la diffusione di NewsReport, la newletter sull'economia
pistoiese in collaborazione con la Camera di Commercio.
L'Ufficio ha continuato a fornire informazioni e supporto agli altri Servizi della Provincia, agli
amministratori ed ai soggetti esterni alllEnte, fornendo informazioni ed elaborazione di dati
relativi al territorio provinciale.
Potenziare la qualità dell'offerta lavorativa ed elevare la competitività delle imprese
La Provincia di Pistoia sta portando avanti, fino alla conclusione prevista nel 2015, 11 progetti
di formazione professionale nell'ambito del Bando "Obiettivi Strategici per la Competitività", per
un importo totale di oltre 3 milioni di euro. Si tratta di azioni formative ad ampio raggio, dalla
consulenza, alla formazione continua, all'inserimento occupazionale, rivolte principalmente a
imprenditori e personale delle imprese, con l'obbiettivo, da un lato, di sviluppare l'innovazione,
I'internazionalizzazione e la competitività e dall'altro di promuovere l'occupazione, accrescere
la qualificazione tecnico scientifica e la professionalità del capitale umano nei vari settori del
sistema produttivo locale. In un contesto di forte crisi economica e occupazionale dove il
mercato del lavoro è soggetto a continue varianti e spesso repentine evoluzioni, questi progetti
formativi sono improntati ad una logica di superamento dei confini di comparto produttivo e
guardano nell'ottica della filiera di imprese, intesa non in senso stretto, ma come forma di
aggregazione, per il raggiungimento di risultati mirati e durevoli nel tempo. Tutti gli interventi
formativi fanno capo a cinque macro obiettivi strategici, individuati nel Bando e condivisi dalla
Commissione Provinciale Tripartita attraverso un ampio lavoro di studio e di concertazione:
Sostegno dell'innovazione nelle imprese, Sviluppo dell'internazionalizzazione, Aggregazione
tra imprese finalizzate al superamento dei limiti della frammentazione, Miglioramento della
qualità dei servizi per I'attrattività del territorio e Competenze per la semplificazione
amministrativa di servizi pubblici e privati. I progetti rispondono anche all'esigenza di
traghettare la Provincia nei prossimi nuovi scenari istituzionali. Tutti gli interventi
presuppongono una costante attività di analisi dei fabbisogni da parte dei vari soggetti attuatori
sul territorio, che avranno il compito di relazionarsi in modo continuo con il mondo delle
imprese, in quanto la crisi richiede necessariamente un'alta flessibilità di realizzazione degli
interventi formativi, per adattarsi ad un contesto assolutamente non statico. Al momento della
partenza dei progetti hanno aderito complessivamente 471 imprese, ma tale numero è
costantemente in aumento per l'adesione in itinere di altre imprese interessate al
potenziamento delle competenze del proprio personale o degli imprenditori stessi.
Qualificare le infrastrutture, i servizi ricettivi e di accoglienza per conferire all'offerta
turistica provinciale una specifica e definita identità rispetto ai diversi target turistici,
anche attraverso una rivisitazione degli strumenti telematici
Si è continuata l'attività del sistema degli uffici di informazione e accoglienza turistica.
Abbiamo attuato il nuovo sistema di rilevazione delle presenze turistiche completamente
informatizzato ed in sinergia con la Questura. La nuova Banca dati strutture ricettive e
movimento turistico, consente oltre alla rilevazione del movimento turistico, la creazione di
specifici report, e l'adozione da parte degli operatori della schedina anagrafica per la questura,
che può consentire di rilevare numerosi dati specifici, sia sulla permanenza, sia su età, sesso,
tipo di turismo, informazioni che fanno anche parte del progetto Osservaturismo e fin qui non
rilevate.
E' stato predisposto l'annuario informatizzato delle strutture ricettive.
Con la nuova procedura per la tenuta della banca dati strutture ricettive è funzionante il
modulo per la trasmissione telematica dei prezzi, delle attrezzature e dei servizi da parte
delle strutture stesse. In tal modo anche questa procedura è stata completamente digitalizzata
e può aprire ottime prospettive per un progetto comune di booking on line.
Si è conclusa la prima fase di attività dell'Osservatorio Turistico di Destinazione.
Promozione delle produzioni tipiche orientando le aziende agricole verso forme di
alleanza con albergatori, ristoratori, commercianti e consumatori
Nel contesto delle azioni programmate sono state attuate le seguenti attività nel campo della
promozione e valorizzazione del vivaismo, della floricoltura e delle risorse del territorio rurale
e paesaggistico:
- Promozione e valorizzazione delle risorse florovivaistiche della Provincia, con le
azioni di programmazione concertata nelle aree dei distretti Floricolo e vivaistico;
- Coordinamento attività del distretto rurale vivaistico-ornamentale Pistoiese;
- Valorizzazione e gestione delle risorse del territorio rurale con particolare
riferimento alle aree del Padule di Fucecchio, al Montalbano ed alla Montagna;
- Collaborazione e sostegno alla manifestazione vinsantoè nel mese di gennaio;
- Partecipazione alla Floralie di Nantes con Il Distretto Rurale Vibaistico-Ornamentale
e l'Associazione Vivaisti Pistoiesi;
- Partecipazione con stand dei produttori a Riso e Rose in Monferrato nel mese di
maggio;
- Organizzazione in collaborazione con il Consorzio Montagne e Valli della Rassegna
dei Prodotti Tipici della Montagna Pistoiese al Melo di Cutigliano nel mese di luglio;
- Attività istituzionali legate alla valutazione dei Programmi di miglioramento agricolo
a ambientale (LR 1/05) in numero di circa 30 e controllo dell'attività di
autorizzazione paesaggistica svolta dai comuni.
Programma "CZ"
SVILUPPO RURALE E PROMOZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI
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REFERENTI POLITICI
Assessore Mauro Mari
Assessore Silvano Calistri
RESPONSABILI PROGRAMMA
Ossa Silvia Masi
Or. Ariberto Merendi
Or. Roberto Fedeli
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Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
Obiettivo generale del programma è fornire un sistema articolato di servizi ed incentivi, in
grado di ;ispondere alle molteplici esigenze per lo sviluppo dei sistemi rurali provinciali,
perseguendo la competitività contestualmente alla tutela delle risorse naturali quale strumento
per garantire la sostenibilità dello sviluppo.
L'attività di programmazione articola a livello locale le linee di intervento regionali quali il PSR
ed il PRAF, attraverso piani provinciali e bandi. Essa comprende inoltre una lunga serie di
attività di relazione diretta con I'utenza in attuazione delle vigenti disposizioni di legge
nell'ambito delle quali particolare attenzione viene rivolta alle azioni di informazione per la
corretta comunicazione con gli utenti; queste attività infatti hanno un impatto rilevante
sull'immagine che i cittadini utenti dei servizi si possono formare dell'amministrazione che li
eroga. Molto importante quindi, in questo campo, l'operazione di snellimento procedurale,
mirata a garantire un accesso agevole al sistema di servizi e tempi di risposta certi e notevoli
sono i fabbisogni di aggiornamento necessari per mantenersi al passo con le innumerevoli
modifiche normative ed il progresso tecnologico conseguente I'informatizzazione sempre più
diffuse delle procedure di settore.
Il programma è uno strumento per uno sviluppo sostenibile di molte attività economiche legate
al settore energetico e forestale, che nel recente periodo hanno dato importanti segnali di
interesse.
Obiettivi principali del programma sono:
il consolidamento dell'occupazione;
la creazione di nuovi posti di lavoro, anche in forma indiretta;
lo sviluppo di filiere corte e locali;
l'innovazione dei processi produttivi "sostenibili";
l'uso di risorse energetiche rinnovabili di produzione locale.
Nel settore dell'energia, le filiere corte e locali permettono: un uso ed una valorizzazione delle
risorse del territorio, lo sviluppo della manodopera locale e un contestuale controllo
democratico del territorio.
La gestione diretta della Legge forestale regionale e del corrispondente regolamento permette
una risposta concreta ed efficiente a tutte le principali esigenze del settore forestale e dello
sviluppo della filiera legnolenergia.
La tutela dell'ambiente forestale è garantita dal rispetto della normativa regionale di
riferimento, che permette un uso sostenibile delle risorse forestali, attivando politiche non più
semplicemente conservatoristiche ma di gestione selvicolturale delle foreste in modo da
agevolare il loro rinnovamento e la difesa idrogeologica del territorio.
Tali temi sono evidenziati e trattati dal progetto economico territorriale del distretto rurale
forestale della Montagna Pistoiese, a cui si rimanda.
In questa attività è importante garantire l'attuazione degli intervanti di lotta fitosanitaria, in certi
casi obbligatoria.
Attività relativa al Piano di Sviluppo Rurale
Il biennio 2014 - 2015 è quello conclusivo per le iniziative del Programma 2007 - 2013, infatti
in base alla regola n +2 tutte le attività devono concludersi al massimo entro il dicembre 2015.
Numerosi sono i progetti già finanziati che dovranno essere sottoposti a verifica finale per
consentire I'erogazione dei contributi. Nel 2014 inoltre prosegue anche la valutazione di nuovi
progetti, sia per completare I'assegnazione delle risorse del Piano provinciale (in particolare le
economie che si generano sui saldi), sia per utilizzare le ulteriori risorse rese disponibili dalla
Regione Toscana.
Complessivamente nei primi 8 mesi dell'arino sono stati approvati nuovi progetti per oltre 6
milioni di euro, mentre i pagamenti ammontano a 3,6 milioni di euro, con la seguente
ripartizione per linee di intervento:
-
Piano Locale provinciale ed altre misure programmate o attuate in via ordinaria dalle
province
1.742.000 euro per nuove iniziative finanziate che comprendono gli ultimi 24 progetti di
investimento ed i contributi per l'assistenza tecnica qualificata a 435 imprese agricole.
Con queste assegnazioni si è chiuso - anticipatamente - il prograrnma locale della provincia di
Pistoia, con l'utilizzo di circa il 99% dei fondi programmati (quasi 28 milioni di euro) che sono
già stati erogati ai beneficiari per quasi 24 milioni di euro (86%).
- Misure innovative finanziate su bandi regionali (PIF e pacchetto giovani)
Completata I'assegnazione dei fondi per i PIF. L'esperienza dei Progetti integrati di filiera è
stata molto interessante per le imprese della provincia di Pistoia con quasi 5 rriilioni di euro di
contributi a 46 aziende distribuite su 6 diversi progetti di innovazione, fondi già erogati per oltre
il 50%.
Per il pacchetto giovani le imprese coinvolte sono 43 e dovranno completare i piani di
investimento entro l'anno corrente; le verifiche conclusive si collocano pertanto nella parte
finale dell'anno. Tuttavia, grazie al pagamento anticipato di una quota dell'aiuto (premio) ed
all'erogazione di molti anticipi, le risorse stanziate sono già presso i beneficiari per il 70% (2,7
milioni di euro su 3,8 impegnati).
Per i giovani finanziati negli anni precedenti sono in corso le verifiche conclusive sulla
realizzazione dei progetti di insediamento; nel 2014 ne sono stati defiriitivamente approvati 22
mentre per 6 casi l'esperienza si è conclusa cori la decadenza e revoca.
- Completo finanziamento delle graduatorie residue con le economie regionali (manovra
2014 cosiddetta overbooking)
A partire dal mese di marzo la Regione ha chiuso la programmazione locale ed avviato
procedure straordinarie per l'utilizzo delle economie non ancora assegnate, autorizzando lo
scorrimento totale delle graduatorie non ancora finanziate. Per Pistoia si tratta di una rilevante
opportunità, stante il costante sottodimensionamento dei fondi assegnati in via ordinaria, le
richieste non evase infatti ammontavano ad oltre 12 milioni di euro distribuiti su 300 progetti.
Anche se non tutti questi progetti verranno effettivamente confermati (si stima circa il 70%
delle domande confermate con una riduzione più consistente - metà - dei contributi richiesti),
si tratta anche di uno sforzo organizzativo immane per l'ufficio che si è trovato a gestire un
carico di lavoro straordinario molto pesante. Sono state approvate specifiche direttive per
ottimizzare le verifiche ed emanato un bando per utilizzare un fondo regionale a supporto dei
controlli finali, ma le condizioni operative sono molto critiche anche perché la complessità delle
norme non consente di inserire proficuamente personale che non sia già formato.
Al momento i progetti già approvati sono 62 per oltre 3 milioni di contributi stanziati; al termine
di queste verifiche, che si protrarranno necessariamente anche nei primi mesi del 2015, si
stima di poter finanziare 150 - 180 progetti per circa 6 milioni di contributi.
Poche sono le iniziative finanziate con fondi regionali (attuate in base al PRAF 2012 - 2015)
anche per il forte ritardo con cui la Regione riesce ad emanare i decreti. Al momento è attivato
solo il bando annuale che sostiene gli investimenti per la difesa del bestiame da attacchi di
predatori.
Prosegue costante l'attività della commissione di esame per lo IAP; sono inoltre state
aggiornate le tabelle parametriche provinciali di riferimento per le ore di lavoro IAP,
principalmente per tener conto di nuove esigenze produttive manifestate dalle imprese
giovanili avviatesi con i contributi PSR (misura 112 e pacchetto giovani per complessivi 21 1
nuovi insediamenti realizzati a partire dal 2008).
Nella prima parte dell'anno (scadenza 24 marzo) sono state raccolte le domande di indennizzo
per la imprese colpite dalle piogge alluvionali nel mese di ottobre. Le richieste presentate da
40 aziende ammontano a 2 milioni di euro, tuttavia al momento la Regione non ha ancora
stanziato i fondi che possano consentire di evaderle (sono ancora attesi quelli relativi alla
siccità del 2012).
Dare attuazione alle iniziative previste nel Protocollo Energia
In particolare nello sviluppo delle energie rinnovabili si è enfatiuata la componente legata
all'innovazione e allo sviluppo tecnologico. A titolo di esempio: le centrali a concentrazione
solare integrate con impiego energetico di cippato prodotto localmente.
Di tale tipo di centrale, doveva essere realizzato un prototipo presso il Comune di Montale, e in
tale occasione i nostri uffici, negli incontri preliminari hanno dato il massimo supporto e
disponibilità. Purtoppo, al momento non risultano progressi concreti nella realizzazione di
questo progetto.
Il Servizio Tutela Ambientale ha lavorato e lavora per un modello di crescita delle energie
rinnovabile basato su questi requisiti :
innovazione tecnologica;
impianti piccoli e medi, distribuiti sul territorio;
tutela del paesaggio, in particolare tramite una pianificazione degli irripiariti fotovoltaici
in pieno campo e tramite la pianificazione degli impianti eolici con particolare riferimento
alla tutela dei crinali montuosi o le prossimità di questi;
sistemi integrati di produzione.
La crisi economica e la riduzione degli incentivi economici hanno portato ad una sensibile
flessione di tutte le attività nel settore delle energie rinnovabile ad eccezione della filiera legnoenergia che attualmente dimostra un discreto interesse economico.
Al momento il Piano energetico regionale non è stato ancora approvato per cui non è possibile
predisporre il Piano energetico provinciale.
Attività concernente la Forestazione
In questi primi mesi dell'anno gli uffici preposti alla gestione della Legge forestale regionale
L.R. 3912000 hanno svolto un importante lavoro di istruttoria su tantissime pratiche forestali
che hanno permesso una corretta utilizzazione dei boschi e un conseguente sviluppo
dell'attività economica. E' proseguita l'opera di riallineamento delle procedure tra gli uffici
provinciali e quelli della ex Comunità Montana.
Il territorio agricolo forestale della Provincia di Pistoia è caratterizzato da una grande
percentuale di foreste (53-54% del territorio, con tendenza all'incremento in espansione).
Le competenze delegate all'Amministrazione Provinciale dalla Regione Toscana in materia di
forestazione, sono riconducibili essenzialmente alla gestione della normativa di settore (L.R
3912000 Legge Forestale della Toscana e delle relative disposizioni attuative); alla gestione e
valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale (acronimo P.A.F.R) "Complesso
Foreste Pistoiesi".
Quest'ultima competenza è pervenuta a seguito dell'estinzione della Comunità Montana
Appennino Pistoiese avvenuta nel 2012 per effetto della L.R 681201 1 s.m.i , ma concretamente
tutte le attività di gestione tecnico-amministrativo a carico della Provincia sono iririiziate solo
nel giugno del 2013.
Il Complesso Regionale Foreste Pistoiesi si estende su circa 8400 ettari, suddiviso in cinque
sottoarticolazioni (Foreste di Abetone, Acquerino-Collina , Macchia Antonini, Maresca, MeloLizzano-Spignana), che si snodano dalla porzione montana del Comune di Montale sino
all'Alpe delle Tre Potenze (Abetone), comprendendo aree di territorio dal notevole valore
ambientale, storico e socio culturale.
La lunga storia del complesso forestale regionale pistoiese, a partire dai possedimenti
granducali, racconta una forte compenetrazione tra le comunità locali e il bosco e di
un'economia composta da piccoli nuclei, spesso familiari, attivi da molte generazioni.
La Foresta della Macchia Antoriini, di proprietà del Legato Antonini, assimilata nella gestione
agroforestale al P.A.F.R ai sensi dell'Art.25 della L.R.3912000, ha una storia amministrativa
diversa e particolare. Inoltre, è sede della base degli elicotteri antincendio boschivo della
Regione Toscana.
Il ruolo della Provincia è quindi strettamente legato alla tutela del patrimonio forestale pubblico
e privato e ad una sua utilizzazione sostenibile per creare, da un lato le condizioni per una
corretta e trasparente gestione economica delle risorse, dall'altro per consentirne una migliore
valorizzazione turistica-culturale e una più ampia fruizione dello stesso da parte delle comunità
locali.
A partire dagli anni '60 ad oggi un crescente spopolamento e un conseguente abbandono dei
boschi hanno portato ad un progressivo degrado della qualità del territorio montano.
Le conseguenze riscontrate sono gli accentuati rischi di smottamenti e frane, un aumento dei
rischi d'incendio, una maggiore difficoltà per il loro spegnimento, una riduzione, in termini di
sicurezza, della possibilità di accesso a determinati territori.
Inoltre l'abbandono del territorio è causa di una sensibile contrazione della biodiversità in
quanto si creano boschi troppo compatti e impenetrabili, anche nei confronti di alcune specie
animali.
La filiera economica che si è inteso innescare è pensata nella direzione di promuovere lo
sviluppo economico territoriale e, anche nel 2014, si è sostanziata nel consolidamento del
primo Distretto rurale forestale d'Italia. L'obiettivo del distretto è governare in forma partecipata
il rilancio dell'economia forestale e, conseguentemente, di tutto il territorio rurale montano, dal
lato socio-economico a quello insediativo, della viabilità e della qualità della vita attraverso un
marchio di qualità delle produzioni forestali, la realizzazione di una filiera delle produzioni
legnose e non legnose del bosco, misure di semplificazione, realizzazione di nuove
infrastrutture necessarie al rafforzamento economico-produttivo ed ambientale del territorio
oltre a politiche rivolte alle attività produttive e turistiche in un quadro di protezione ambientale
più elevato, più accogliente e consono alle caratteristiche della montagna.
Il Distretto non vuole essere solo il consolidamento e l'ampliamento di un ambito economico
produttivo già operativo, ma la costruzione ex novo di un vero e proprio sistema, con un nuovo
modello gestionale finalizzato alla realizzazione di una effettiva logica di impresa in tutti i
settori coinvolti.
La Provincia si è adoperata nell'attivazione del percorso, mettendo a sistema la partecipazione
di moltissimi attori economici interessati, strutturando un progetto di carattere economicoterritoriale con grandi potenzialità, accompagnando il Distretto fino alla costituzione degli
organi decisionali e di rappresentanza. A questo punto molte sono le aspettative riposte nella
compagine distrettuale che ha il compito di tradurre in azioni il progetto economico - territoriale
e di fornire un valido appoggio alle imprese del territorio, confermate dalla molta attenzione
anche fuori della regione. Il lavoro istituzionale verrà concentrato sulla Regione per ritagliare
un ruolo politico ancora maggiore all'interno del nuovo Piano di sviluppo rurale e in tutte le
politiche di carattere forestale, ambientale, rurale, artigianale e industriale.
La Provincia, per qualificare sempre più l'impresa forestale locale , favorendone la fuoriuscita
da una dimensione di micro impresa in modo da elevarne la competitività, ha operato alcune
scelte anche quale soggetto economico della filiera.
Si è provveduto ad incrementare, con la massima trasparenza, quantitativamente e
qualitativamente, le caratteristiche dei lotti boschivi del P.A.F.R oggetto di vendita,
valorizzando così le proprie produzioni legnose e stimolando l'interesse al mercato locale
anche da parte di nuovi operatori economici, interessati ad assortimenti legnosi di maggior
pregio, ottenendo nel contempo vantaggi e risultati economici per l'Ente.
A tale scopo con determinazione n. 713 del 23/06/2014 sono state approvate le "Nuove
disposizioni operative per la vendita dei materiali legnosi provenienti dal
Patrimonio Agricolo e Forestale Regionale (P.A.F.R.) e dalle aree agroforestali
gestite dalla Provincia di Pistoia."
Al fine di semplificare e ottimizzare le procedure, con particolare riferimento alla necessità di
dare un significativo incremento alle entrate del P.A.F.R. , si è adottarto una linea strategica
per la vendita dei materiali legnosi.
Un'altra operazione, che non ha trovato le condizioni per una completa attuazione, è stata la
costruzione di una piattaforma logistico-corrimerciale di biomasse legnose, per introdurre
certezza e trasparenza nel difficile mercato degli assortimenti legnosi.
L'idea portante è stata quella di costruire un centro di produzione e ridistribuzione con prezzi
trasparenti nel settore legname sia da opera, che da ardere, che cippato: un campionario
pubblico di prodotti del bosco. Per non disperdere la bontà del progetto gli uffici stanno
lavorando ad una versione della piattaforma "online" per far incontrare domanda ed offerta sui
prodotti del bosco, in trasparenza.
L'oggetto delle pratiche trattate dall'ufficio foreste è quello in prevalenza dei tagli boschivi, ma
sono stati rilasciati anche nulla osta per il vincolo idrogeologico.
Le istruttorie tecnico amministrative si sono concentrate sul rispetto della normativa forestale,
cercando di instaurare un rapporto professionale di informazione e collaborazione con gli
operatori del settore in modo da permettere agli utilizzatori un congruo approvvigionamento dei
materiali rispettando il "taglio colturale", permettere di lavorare nei tempi previsti dalla
normativa e assicurare così una corretta perpetuazione del bosco e di tutte le sue funzioni.
Gli uffici hanno curato inoltre il rilascio dei certificati di provenienza del materiale idoneo alla
propagazione delle essenze forestali (sementi in primo luogo) e anche per gli alberi di Natale
provenienti da attività selvicolturale, in modo da evitare prelievi abusivi che possono indebolire
la componente forestale.
Subentro alla ex Comunità Montana Appennino Pistoiese
Con il subentro, avvenuto nel 2012, nella gestione della ex Comunità Montana il territorio
forestale di competenza è quasi raddoppiato ed è partito un processo di omogeneiuazione
delle procedure, standardizzate dal livello regionale, che hanno portato molto lavoro a carico
degli uffici provinciali, sia per quanto riguarda i supplementi di istruttoria, ancora in corso, per
saldare i debiti fuori bilancio, sia per quanto riguarda le procedure tecnico-amministrative di
numerosi progetti attivati dalla ex Comunità Montana.
Lo stesso discorso vale anche per la gestione delle concessioni del Patrimonio Agricolo
Forestale.
Il perseguimento degli obiettivi legati alla tutela del patrimonio forestale e della sua
utilizzazione sostenibile, per effetto del passaggio della ex Comunità Montana vedono la
Provincia come un attore economico vero e proprio nella gestione del patrimonio agricolo
forestale regionale, con l'esigenza di qualificarne l'azione come soggetto operativo: ne sono un
esempio la gestione attiva dall'acquisto dei macchinari, dei carburanti, condotte in
amministrazione diretta, con tempi e logiche diversi dalla gestione ordinaria della provincia ai
quali l'ente si è dovuto adattare in fretta onde evitare il blocco dei cantieri o la non operatività
di alcuni operai forestali.
Nel periodo di riferimento si è data attuazione al progetto di ristrutturazione del Servizio Tutela
Ambientale con particolare riguardo all'ufficio Gestione foreste di proprietà pubblica e
collettiva.
Il "PROGETTO GENERALE DI RIORGANIUAZIONE DEL SERVIZIO TUTELA
AMBIENTALE, ENERGIA, GESTIONE RIFIUTI, BONIFICA INQUINAMENTI AMBIENTALI E
AREE INQLIINATE, TITOLO IV L.R. 3912000, FORESTAZIONE, ANTINCENDI BOSCHIVI"
è stato approvato con determinazione n. 229 del 04/03/2014; successivamente integrato con
ordinanza n. 390 del 10/04/2014.
Gestione e valoriuazione economica e ambientale del Patrimonio Agricolo Forestale
Regionale
Le procedure organizzative sono state progettate in modo da rispondere alle seguenti
direttive:
a) economicità dell'impresa e gestione imprenditoriale, anche se si opera nel comparto
pubblico;
b) attuazione delle norme e delle disposizioni regionali con particolare riguardo a:
tutela del PAFR da danni o azioni di terzi non autorizzate (es. vigilanza sugli
accessi, vigilanza sui lavori appaltati, immediata contestazione di danni,
risoluzione del problema chiavi delle sbarre; vigilanza sui fabbricati e sulle
strutture);
perseguimento dell'eficienza economica ed ambientale nella gestione del
PAFR;
OPERAI FORESTALI
Al momento sono in corso le trattative con le rappresentanze sindacali interessate per un
nuovo contratto aziendale decentrato degli operai forestali che preveda una diversa modalità
di determinazione del salario variabile e premi la produttività sia delle squadre che dei singoli
operai.
Sul fronte tipicamente organizzativo con determinazione n. 962 del 01/09/2014 è stato
approvato il progetto: "EVOLUZIONE DELLE MAESTRANZE FORESTALI 2014".
In tale progetto, richiamate le direttive del progetto generale di ristrutturazione, sopra citate, si
scende nel dettaglio introducendo delle specifiche linee operative:
1) Potenziamento dalla squadra di vigilanza e supporto attività forestali;
2) Formazione tecnica di un gruppo di 4 operai a supporto della squadra di vigilanza,
individuati mediante selezione aperta a tutto il personale forestale.
3) Riorganizzazione funzionale delle squadre forestali, previa specifica analisi della
composizione, anche su base anagrafica, delle stesse.
Il potenziamento della squadra di vigilanza e supporto delle attività forestali e la
formazione di 4 ausiliari è necessaria per incrementare tutte le funzioni connesse alla
vendita del materiale legnoso al fine di incrementare sensibilmente le entrate.
I principali servizi che saranno adeguatamente potenziati saranno:
1. definizione di nuovi lotti in vendita in linea con i piani di gestione delle rispettive
foreste;
2. stime, martellate, misurazioni, predisposizione di documenti di trasporto;
3. controllo sull'esecuzione dei tagli boschivi dei lotti venduti;
4 , controllo sull'esecuzione dei lavori e in particolare sulle piste temporanee di
esbosco;
5. vigilanza sugli accessi, vigilanza sui lavori appaltati, immediata contestazione di
danni;
6. vigilanza sui fabbricati e sulle strutture;
7. controlli dentro il PAFR sulla corretta applicazione del regolamento provinciale sulla
raccolta dei mirtilli e del regolamento provinciale sulla raccolta dei funghi;
L'applicazione delle linee operative sopra indicate permetterà la crescita
professionale, in termini di competenze, di un numero complessivo di no 7 addetti
forestali, creando i presupposti, in condizioni di mercato favorevoli, per un incremento
sensibile delle entrate e fornendo al tempo stesso maggiori garanzie sulla corretta
esecuzione dei lavori da parte delle ditte appaltatrici.
Lo stesso controllo sarà effettuato anche per lavori di miglioramento delle foreste,
interni al PAFR, eventualmente appaltati a ditte esterne.
Preme evidenziare che gli addetti della squadra di vigilanza e supporto attività
forestali così rafforzata continueranno nell'importante azione di costante monitoraggio
e controllo dei cantieri forestali in amministrazione diretta, assicurando il necessario
supporto tecnico.
In sintonia con quanto prospettato ai punti 1 e 2, si ritiene inoltre utile procedere ad
una rivalutazione della composizione delle attuali squadre forestali che operano in
amministrazione diretta per lavori selvicolturali prevalentemente manuali, tenendo
conto del crescente numero delle inidoneità, anche se spesso parziali, ai lavori
forestali e del progressivo aumento dell'età media dei lavoratori. Preme ricordare che
le limitazioni all'attività operativa sono determinate dal medico competente ai sensi
D.lgs 8112008 s.m.i previa visita periodica di idoneità.
Attualmente la forza lavoro è così composta:
numero operai effettivi: 39
over 60: 5
over 50: 23
operai con idoneità AIB: 32 (82%-dato in linea con la media regionale)
operai con idoneità lavori forestali 29 (74%-dato in linea con la media regionale)
E' opportuno precisare che nei periodi a maggior rischio di incendio boschivo
l'organizzazione di tutti gli interventi di lotta attiva agli incendi boschivi, compreso il
servizio di prontezza operativa e di reperibilità per gli interventi di spegnimento attuati
in amministrazione diretta, risponde a precise logiche che discendono dagli atti di
pianificazione regionale e provinciale A.1.B (Piani Operativi Regionale e Provinciale) e
determinano una estrema flessibilità d'impiego operativo delle maestranze e dei mezzi
in dotazione .
La proposta progettuale è legata a spostare la sfera di azione verso lavori in grado di
valorizzare la professionalità degli operai ed evidenziare la garanzia dei risultati, con
particolare riferimento alla salvaguardia delle reti idrogeologiche e ambientali presenti
nel PAFR, la promozione dell'uso sociale delle Foreste Regionali e la prevenzione e
lotta dagli incendi boschivi programmando annualmente un crescente numero di lavori
di:
J manutenzione della sentieristica;
J realizzazione e manutenzione della cartellonistica ad uso didattico-escursionistico;
J tabellazione legata alla determinazione dei confini demaniali nonché al rispetto
delle delimitazioni del piano provinciale faunistico-venatorio;
J piccole sistemazioni idraulico-forestali,
con particolare riferimento al reticolo
idrografico "minore" all'interno del PAFR;
J piccoli interventi di ingegneria naturalistica al fine di prevenire fenomeni di dissesto
id rogeologico;
J manutenzione e realizzazione di oggetti di arredo forestale costruiti con sistemi di
approvvigionamento in loco ( panchine, tavoli, cartelli, ricoveri di fortuna, ecc);
J recupero di soprassuoli forestali degradati per effetto di avversità biotiche e
a biotiche;
J interventi selvicolturali di sfollo e diradamento in giovani fustaie nella fase di
qualificazione del popolamento;
J interventi di protezione civile quale struttura operativa dell'Amrriinistrazione
Provinciale;
J spalatura manuale della neve (previa convenzione) con particolare riferimento alle
J
J
J
strade comunali ove è impossibile l'impiego di mezzi meccanici;
manutenzione ordinaria e straordinaria di strade forestali;
manutenzione di invasi e vasche antincendio boschivo;
manutenzione ordinaria e straordinaria di strade AIB.
Per riuscire a raggiungere efficacemente tali obiettivi occorre mantenere e
possibilmente elevare il livello di meccanizzazione aziendale, riqualificando nel tempo
il parco macchine operatrici aziendali, nonostante la limitatezza delle risorse
finanziarie e dei vincoli legati al rispetto del patto di stabilità interno.
LOTTA AL CINIPIDE DEL CASTAGNO
Da diversi arini la Provincia interviene nella battaglia contro il cinipide del castagno, attraverso
azioni di prevenzione e di lotta biologica al parassita. Le aziorri di prevenzione sono realizzate
attraverso la raccolta di segnalazioni ed un costante monitoraggio del territorio. A tal fine si
ricorda che l'amministrazione provinciale a partire dal 2006 ha cominciato a fornire
informazioni sulla nascente problematica e ha inserito nei propri atti la necessità di rispettare
quanto previsto dal decreto nazionale per evitare l'arrivo del parassita nel nostro territorio, a
partire dall'anno 2008, anno di prima segnalazione in Toscana del Cinipide.
La Provincia ha reso obbligatoria, nel corso dei tagli boschivi, la segnalazione da parte degli
operatori forestali di eventuali focolai di infestazione.
La lotta biologica diretta awiene tramite il lancio dell'antagonista (torymus sinensi) del cinipide.
I primi lanci a livello regionale sono iniziati nel 2010; i nostri uffici si sono sin dall'irrizio
adoperati per segnalare i siti idonei ottenendo così sin dal primo anno l'assegnazione dei lanci
sul nostro territorio provinciale. I lanci, che vengono ripetuti ogni anno, sono coordinati dalla
Regione Toscana e dal Centro ricerca per I'agrobiologia e la pedologia (CRA - ABP).
La Regione opera una selezione delle segnalazioni dei siti di lancio proposte dall'ufficio
foreste, valutando il livello di infestazione, le caratteristiche stazionali e la distanza temporale
da lanci effettuati in precedenza, in modo da garantire una distribuzione omogenea degli
interventi.
Nel 2013, sono stati effettuati sei lanci sul territorio provinciale, ovvero nei comuni di Buggiano,
Serravalle Pistoiese, Sambuca Pistoiese, Pistoia, Pescia e Cutigliano. Altri lanci sono stati
realizzati, gli anni precedenti, nei comuni di San Martello, Marliana, Pistoia e Sambuca
Pistoiese.
Nel 2014 sono stati effettuati 9 lanci "ufficiali", mentre per quanto riguarda i lanci "privati",
l'ufficio foreste è stato di supporto ai Sindaci ed ha verificato il corretto espletamento della
procedura di comunicazione alla Regione Toscana.
Ai fini dell'informazione e della sensibilizzazione dei cittadini, la Provincia, come
precedentemente accennato, sin dall'anno 2006, ha svolto un' importante azione di
divulgazione, organizzando incontri tecnici specifici, partecipando a convegni e trasmissioni
televisive e collaborando anche alla stesura di uno vademecum sulle procedure e la tipologia
degli interventi di lotta biologica.
PIANO DI SVILUPPO RURALE
In piena sintonia con gli obiettivi delle norme e degli atti di pianificazione regionale, in primis la
Legge Forestale oggetto di delega, si è proceduto al completamento degli interventi di
valorizzazione della funzione ricreativa e sociale del bosco, già messi in atto all'interno del
Patrimonio Agricolo Forestale Regionale attraverso la manutenzione e la gestione della rete
sentieristica effettuata annualmente con le proprie maestranze forestali e procedendo
all'attivazione delle misure di finanziamento previste dal Piano di Sviluppo Rurale Regionale
(Direttive misura 227 "Investimenti forestali non produttivi").
A tal proposito merita segnalare l'apertura dell'itinerario escursionistico che unisce Pracchia
alllAbetone transitando quasi integralmente all'interno delle Foreste Regionali di Maresca,
Melo-Lizzano Spignana ed Abetone ad una quota altimetrica media di circa 1100 m. s.l.m, dal
notevole potenziale turistico grazie all'estensione temporale della percorribilità determinata
dalla protezione della copertura forestale presente, dall'esistenza di molte strutture ricettive e
ricreative lungo il tracciato, ed alla possibilità di interazione con i borghi montarli posti a valle e
l'utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto trenolbus.
PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO SUI VERSANTI DELLA VAL DI LIMA.
Successivamente all'approvazione del programma degli interventi per la misura 226 (fondi a
bando) avvenuto con deliberazione della Giunta Provinciale n. 148 del 2411012013, nel corso
del 2014 la Provincia di Pistoia ha fatto domanda sul BANDO PER L'APPLICAZIONE DELLA
MISURA 226 PER PROGETTI ATTUATI DA PROVINCE E UNIONI DI COMUNI MISURA 226
- RICOSTITUZIONE DEL POTENZIALE FORESTALE E INTERVENTI PREVENTIVI
REGOLAMENTO (CE) 1698/2005 (ID PROGETTO ARTEA 598742).
Trattasi di interventi con finalità specificatamente preventiva su versanti interamente occupati
da formazioni forestali su pendici acclivi, caratterizzati da piante inclinate o in cattive condizioni
vegetative ed a rischio di ribaltamento, in zone in cui sono frequenti affioramenti rocciosi e
materiale lapideo instabile ed a rischio di caduta: si tratta di formazioni boschive presenti nel
bacino della Val di Lima e specificatamente sui versanti in destra idrografica, laddove i
fenomeni riscontrati interferiscono con le infrastrutture viarie principali, in particolare con la
viabilità Provinciale SP20 e con la Strada Statale 12 delllAbetone e del Brennero.
Gli interventi previsti nel progetto preliminare riguardano:
- tagli boschivi, per i quali il materiale di risulta e la biomassa legnosa ricavata, trattandosi di
terreni di proprietà privata, tranne quanto utilizzato per opere di protezione in loco, resteranno
nella disponibilità dei proprietari e quindi senza ricavi per l'Amministrazione.
Complessivamente le superfici forestali oggetto di sistemazione ai fini della prevenzione del
rischio idrogeologico coprono oltre 30 ettari;
- interventi di prevenzione sul reticolo idraulico, quali sistemazioni di briglie di trattenuta del
materiale solido e interventi su fossi minori.
Gli interventi sono ubicati nei Comuni di Piteglio, San Marcello P.se e Cutigliano.
Con Determinazione n. 790 del 9 Luglio 2014, è stato affidato a DREAM Italia Soc. Coop.
l'incarico per progettazione, direzione lavori e contabilità per il progetto "Interventi di
prevenzione del rischio idrogeologico sui versanti della Val di Lima"; progetto definitivo
consegnato in data 12 Agosto 2014, ed approvato in linea tecnica il 14 Agosto 2014, al fine di
approvare gli interventi di carattere forestale rendendoli esecutivi, per permettere ai Sindaci dei
comuni interessati la predisposizione di apposite ordinanze che consentano l'accesso nei
terreni di proprietà privata.
Per gli interventi di carattere prettamente idraulico si è resa necessaria la convocazione di
apposita conferenza di servizi in data 3 Agosto 2014.
L'importo complessivo del progetto è di E 632,119,88, progettazione ed IVA comprese.
PREVENZIONE E LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI:
La Provincia, all'interno del piano operativo antincendio regionale, ricopre il ruolo di
organizzazione della lotta aritincendio come centro operativo provinciale, fornendo la sala
operativa nel momento di massima pericolosità, coordinando e gestendo squadre e mezzi
terresti e aeree.
Durante il periodo estivo, per quanto riguarda lo svolgimento del servizio di lotta attiva, sotto il
coordinamento del COP, hanno partecipato tutte le strutture preposte: Amministrazione
Provinciale, Volontariato ed alcune strutture dei Comuni, ed i W.FF, sempre coinvolti
attraverso le segnalazioni al 115.
11 10 Maggio 2014, alla Macchia Antonini, si è svolta un' esercitazione, approvata e certificata
dalla Regione Toscana, con l'impiego di uomini e mezzi di:
Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Vigili del Fuoco, VAB (Volontari Antincendio Boschivi),
:
3
8
Croce Rossa Italiana, Protezione Civile Comune di Pescia.
Nel 2014 il COP provinciale ha operato dal 1" Luglio 31 Agosto. Fortunatamente in questo
periodo non ci sono stati incendi boschivi di una certa significatività.
L'azione di contrasto agli incendi boschivi ha visto negli ultimi anni un abbassamento dei tempi
di intervento e conseguentemente una riduzione delle superfici bruciate, con risultati di
salvaguardia delle foreste e diminuzione dell'emissione di ossido di carboni0 in atmosfera
dovuto alla combustione stessa.
Il personale provinciale è impegnato, oltre che sul fonte di lotta attiva, anche a livello
preventivo: cura infatti l'inventario delle strutture AIB, la loro manutenzione, nonchè la
realizzazione ex-novo delle strutture. Oltre alle manutenzioni ordinarie effettuate in
convenzione con la ex Comunità Montana Appennino Pistoiese, è stato svolto un lavoro di
ricognizione della viabilità utile alle operazioni AIB e, attingendo ai fondi comunitari, nel 2014
sono stati realizzati 3 nuovi punti acqua (cisterne prefabbricate di capacità di circa 50 mc,
idonee all'attingimento con elicotteri della flotta regionale AIB).
Nel periodo di riferimento si è predisposto un nuovo progetto per l'installazione di tre
telecamere ad alta definizione utili al controllo del territorio, in particolare per intervenire con la
massima celerità nello spegnimento degli incendi boschivi o di vegetazione. Il progetto è
interamente finanziato con i fondi del bilancio provinciale. Attualmente gli uffici provinciale
sono impegnati nella procedura di gara di affidamento.
Le telecamere saranno piazzate nei seguenti luoghi:
sede della Protezione Civile- COP AIB;
torre piezometrica nel Comune di Quarrata;
tetto del palazzo municipale di Larciano.
A REA "D"
SOSTENIBILITA' E
ACCESSIBILITA ':
COME PROMUOVERE
UN TERRITORIO
Programma "D1 "
IL GOVERNO DEL TERRITORIO: TUTELA E SVILUPPO
REFERENTI POLITICI
Presidente Federica Fratoni
Assessore Mauro Mari
Assessore Roberto Fabio Cappellini
Assessore Silvano Calistri
RESPONSABILI PROGRAMMA
Ing. Alessandro Morelli Morelli
Dr. Renato Ferretti
Dr. Delfo Valori
D.ssa Silvia Masi
Dr. Ariberto Merendi
-
Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
Il Piano Territoriale di Coordinamento assume un ruolo di primo piano fra gli strumenti di
pianificazione e programmazione delllEnte, la cui definizione e gestione hanno consentito la
progressiva affermazione di un ruolo di rilievo di questo Ente nelle scelte strategiche di assetto
territoriale, in rapporto con i Comuni. Difesa del suolo, infrastrutturazione del territorio, strutture
per lo sviluppo socio-economico e per la tutela e valorizzazione ambientale, trovano
nell'attività di pianificazione territoriale della Provincia una loro collocazione coerente e
compatibile, tale da supportare obiettivi strategici per il futuro del nostro territorio così come
definiti nella variante generale approvata dal Consiglio Provinciale con delibera n. 123 del
21/04/2009.
L'obiettivo primario dell'ente è la realizzazione degli interventi di propria competenza descritti
nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, contenente sia azioni che consistono nel
proseguimento di attività già iniziate negli esercizi precedenti, sia interventi mirati al
soddisfacimento di nuove esigenze e finalità che sono maturate durante la gestione delle
proprie funzioni, sia nei rapporti interni che con i soggetti esterni.
Prosegue la collaborazione della Provincia con l'apposita Comrrrissione sull'abbattimento delle
barriere architettoniche e sensoriali dell'Osservatorio Sociale con la previsione di realizzare
nuovi impianti finalizzati al superamento delle barriere architettoniche.
In materia di Protezione Civile saranno mantenuti i rapporti di collaborazione con le
Associazioni di Volontariato presenti sul territorio provinciale sia in occasione di eventi
calamitosi che per la continuità della presenza nella Sala Operativa Provinciale di protezione
Civile.
Le tematiche relative ai settori di difesa del suolo e la gestione del Demanio Idrico sono da
affrontare in stretta connessione tra loro.
La struttura organizzativa della "difesa del suolo" è articolata in uffici che svolgono funzioni
corriplementari fra loro; unitamente alle funzioni di pianificazione, programmazione, gestione e
manutenzione svolte in collaborazione con la Regione Toscana, le Autorità di Bacino, i Comuni
ed i Consorzi di Bonifica, sono specifiche del settore le attività di pronto intervento sulle
somme urgenze a seguito di eventi calamitosi che interessino il territorio provinciale.
In tal senso con la definitiva adozione della LR 79112 il servizio sarà quindi chiamato
sistematicamente ad intervenire sulle situzioni di pericolo per cose e persone legate ad eventi
idraulici ed idrogeologici, in stretta collaborazione con il servizio di protezione civile.
Dall'altro lato, la gestione dei beni del demanio idrico consentirà il recupero delle risorse
indispensabili per dare esecuzione alle opere ed agli interventi resisti necessari.
In tale ottica è obiettivo del servizio procedere alla integrazione quanto più stretta delle
procedure e delle competenze dei vari uffici, fornendo in primo luogo un sistema di
condivisione delle informazioni quanto più articolato possibile (nello specifico si fa riferimento
ad un sistema di gestione delle materie di difesa del suolo,occupazioni ed interferenze con le
opere idrauliche ex RD 523104, utilizzo della risorsa idrica, ex RD 1775133, invasi arginati e
pericolosità degli stessi, operazioni di impermeabilizzazione delle superfici ex Piano di Bacino
del Fiume Arno, norma 13).
Resta da non sottovalutare, nel quadro globale delle competenze assegnate con riferimento a
quanto sopra detto, l'azione da esercitarsi per il tramite delle autorizzazioni da rilasciare in
materia di idraulica (ex R.D. 52311904, per le distanze dai corsi d'acqua e I'occupazione di
aree demaniali, ed ex R.D. 177511933, per pozzi e derivaziorri) impermeabilizzazione del
suolo.
L'azione tecnica ed amministrativa rivolta alla gestione dell'aspetto socio-economico della
risorsa acqua presa in esame dovrà essere valutata nell'ottica della scarsità della stessa sul
territorio (riutilizzo delle acque di depurazione) ma anche, e soprattutto nella sua accezione di
materia prima coinvolta in processi produttivi.
Il programma intende anche dare risposta ai principali problemi che la nostra società e il nostro
modo di vita si interfacciano con l'ambiente già da secoli "antropizzato".
Spesso trattasi di raggiungere compromessi sostenibili per mantenere efficiente la produttività,
I'occupazione e per consentire un miglioramento complessivo delle condizioni di vita.
Ove possibile con programmi di educazione ambientale si tenderà ad attivare spontaneamente
nei cittadini una serie di comportamenti virtuosi che generano dei vantaggi di carattere
ambientale.
Il programma si articola su alcuni settori "pesanti" che fanno parte della nostra realtà
quotidiana e che meritano attento studio e riflessione. In particolare le questioni trattate
investono tutta la popolazione, tutte le attività economiche e i sevizi.
I settori d'intervento sono:
La tutela della qualità dell'aria;
La gestione dei rifiuti;
La tutela della qualità dell'acqua;
La bonifica e ripristi~iodei siti inquinati;
Gestione sostenibile delle attività produttive.
Nel settore faunistico - venatorio, delle risorse ittiche e del patrimonio naturale (arre protette e
biodiversità) nel 2013 sono stati approvati importanti atti di indirizzo che costituiscono pertanto
il quadro di riferimento per le successive attività di gestione, in un'ottica di tutela e
valorizzazione di queste risorse a beneficio della collettività e di opportunità di sviluppo delle
aree non urbanizzate .
Attuazione degli obiettivi previsti dal PTCP in stretto raccordo con i Comuni e portare a
compimento i k a n i settoriali che completano il lavoro di pianificazione, fra i quali quello
delle piste ciclabili e della mobilità ecosostenibile, il piano cave e quello degli impianti e
piste relativo al circuito comprensorio sciistico
Si sono svolte le attività attribuite dalla LR 1/05, in particolare in relazione all'istruttoria ed alla
valutazione dei piani urbanistici comunali e loro varianti nel rispetto dei tempi previsti dalla
legge stessa. Altrettanto viene ordinariamente svolta l'attività di controllo dell'abusivismo
edilizio secondo quanto previsto dall'art.129 della LR 1/05.
Nell'attuazione della variante generale al PTCP in relazione ai nuovi criteri per l'utilizzazione
delle risorse essenziali, i livelli minimi prestazionali e di qualità con riferimento a ciascuno dei
sistemi territoriali e funzionali individuati, ed infine la piena attuazione della pianificazione
sovracomunale e della perequazione territoriale, si sono effettuate le seguenti attività:
predisposizione delle osservazioni agli strumenti della pianificazione territoriale comunali
ed agli atti di governo del territorio;
attuazione della convenzione con il Comune di Abetone per la predisposizione del
progetto di regolamento urbanistico;
predisposizione dell'atto di avvio delle procedure di variante al PTCP;
raccolta, certificazione, gestione e diffusione dei dati territoriali;
aggiornamento delle cartografie di base di tutta la Provincia.
Protezione civile
E' stato riconfermato, su direttiva della Regione Toscana, il Piano operativo di emergenza neve,
da utilizzare nelle prossime stagioni invernali. E' stato effettuato il coordinamento degli altri enti
locali della provincia per la raccolta dei dati relativi ai danni degli eventi meteorici intensi
dell'inverno 2014 ed i più recenti del Settembre 2014.
>&,*A,V,M@
*e*
Verifica e controllo della materia di difesa del suolo
Oltre all'azione di verifica e controllo nell'ambito della materia di difesa del suolo sarà
necessario anche effettuare una serie di interventi idraulici e per la sistemazione idraulico
forestale del territorio provinciale; questi interventi, previsti principalmente nel territorio su cui
operano i Consorzi interregionali, in quanto la nuova legislazione regionale ne ha praticamente
dimenticato la regolamentazione, sono stati già concordati con Comuni e Consorzi di Bonifica,
mentre per gli altri sarà necessario, ai sensi della nuova L.R. n079/2012, l'inserimento
nell'elenco annuale degli interventi da far approvare e finanziare, in parte, dalla Conferenza
Regionale Permanente, della quale fanno parte anche le Amministrazioni Provinciali.
Come precedentemente osservato, essendo di competenza della Provincia l'effettuazione ed il
pagamento degli interventi idraulici in somma urgenza, siamo ad evidenziare la notevole mole
di lavoro che gli uffici sono chiamati a svolgere nelle sempre più ripetute situazioni derivanti da
eccezionali eventi meteorici.
Nell'anno 2013 e nel primo semestre del corrente arino sono state effettuate, finanziate, e
parzialmente liquidate, sorrime urgenze per circa 1,5 milioni di euro.
Per gli interventi idraulici, il servizio, pur nella situazione di carenza strutturale e di bilancio, sta
operando, oltre al compito inerente il caso relativo alle somme urgenze, all'effettuazione di
interventi direttamente appaltati quali: "Interventi di messa in sicurezza idraulica del Torrente
Ombrone nel tratto immediatamente a valle della chiesa della Ferruccia (loc. Castel dei Bucci)
nei comuni di Agliana e Quarrata", conclusosi nel corrente anno, "Interventi di sistemazione
dell'argine del torrente Brana in Comune di Agliana, loc. Ponte di Berlicche", recentemente
appaltato con previsione di ultimazione prima della fine del 2014.
Nell'ambito degli interventi, il Servizio ha operato anche con la Misura 227, b.1, annualità
2013, del Piano di Sviluppo Rurale avente ad oggetto: "Ecomuseo trekking - Viabilità storica
nei boschi delllAppennino Pistoiese - Valoriuazione percorso Le Piastre - Pontepetri".
Il progetto, il cui inizio lavori è imminente, prevede la creazione di un percorso ad anello ad uso
pedonale e ciclabile che attraversa i boschi della valle del Reno tra Le Piastre e Pontepetri;
l'intervento principale è la realizzazione di un guado all'alteua della storica Ghiacciaia in
località Erba Minuta, con alcuni interventi di manutenzione del percorso e la realizzazione ed
apposizione della segnaletica.
Un altro importante compito svolto dal Servizio Difesa del Suolo e Demanio Idrico riguarda
tutto il sistema autorizzativo, di verifica e di controllo per quanto concerna la problematica che
rivestono gli invasi arginati (quelli con sbarramento di ritenuta al di sotto dei 15 metri di
altezza). La nuova normativa di riferimento adottata quest'anno (L.R. n. 4312014), rispetto alla
precedente (L.R. n. 6412010) ha apportato importanti le modifiche sostanziali come:
1) istituzione di un catasto regionale, che le Province devono provvedere ad implementare
mediante la trasmissione dei dati in loro possesso sugli invasi soggetti all'applicazione della
normativa;
2) istituzione di un nucleo tecnico provinciale di consulenza e supporto tecnico alla provincia
stessa ai fini della classificazione e della valutazione del rischio connesso degli impianti
esistenti;
3) adeguamento ed applicazione del sistema sanzionatorio.
Nell'ambito del subentro del17Amministrazione Provinciale nelle funzioni dell'ex Comunità
Montana, oltre alla formale chiusura di alcuni lavori già realizzati, ha dovuto gestire, nell'ambito
della produzione di energia idroelettrica, anche tutta la problematica inerente i sovracanoni
rivieraschi e B.I.M..
Dopo una necessaria regione delle potenze norriinali possedute da ciascun impianto, è stato
effettuato un minuzioso lavoro di conteggi di quanto dovuto dai produttori di energia
idroelettrica alla Provincia ed ai Comuni interessati che ha determinato un importo di circa 800
mila euro per gli anni pregressi e circa 200 mila euro per il 2014.
Restano in capo al servizio i sempre più strategici e rilevanti procedimenti di Valutazione di
impatto ambientale e di verifica di assoggettabilità ad impatto ambientale che hanno registrato
una esplosione negli ultimi due aririi sia come rilevanza di interesse pubblico (sistemi di
revisione della depurazione, gestione del ciclo integrato dei rifiuti, opere di difesa del territorio)
che come numero di pratiche.
La VIA ha subito nel corso del 2012 alcune importanti modifiche strutturali, vedendo accresciuto
enormemente il suo ruolo ed il suo richiamo nelle procedure di tutela ambientale. A seguito
della modifica introdotta con la LR 10110 e poi con la LR 6 del 17 febbraio 2012 sono state
incluse nell'elenco delle opere da sottoporre a ValutazioneNerifica un rilevantissimo numero di
tipologie, prevedendo un obbligo - quello della cosiddetta Via postuma - anche per gli impianti
già esistenti ma in fase di rinnovo della loro autorizzazione. Questa modifica ha comportato una
crescita esponenziale del numero e della varietà di opere sottoposte a VIA.
Tutela Ambiente
TUTELA DELLA QUALITA DELL'ARIA
Le competenze provinciali in ambito di tutela ambientale riguardano le emissioni in atmosfera,
con un controllo accurato sulla qualità dell'aria. La Provincia ha avuto anche nel 2014, per la
tutela della qualità dell'aria ed in particolare sulle polveri sottili, una funzione di coordinamento e
raccordo, cori l'ottica di superare le divergenze di approccio a livello territoriale.
La tutela della qualità dell'aria passa innanzitutto dal suo constante monitoraggio. Le centraline
presenti sul territorio fanno parte della rete di monitoraggio regionale grazie alla cessione delle
centraline di rilevamento alla Regione.
Nell'ottica di contenere le emissioni si ricordano i due disciplinari tecnici specifici, uno per i
Comuni della Piana ed uno per i Comuni della Valdinievole. A seguito di questi protocolli i
tecnici della Provincia, insieme a ASL e ARPAT, hanno previsto una serie di azioni specifiche e
i
programmate a fronte degli sforamenti, proponendo di agire principalmente sulla
razionalizzazione del traffico veicolare, sulla realizzazione di parcheggi scam biatori, sui sisten-ii
di riscaldamento e sullo sviluppo del trasporto pubblico.
Le azioni messe in campo sono comportamenti concreti di prevenzione che i Comuni e la
Provincia possono perseguire con gli strumenti a loro disposizione.
Tuttavia, pur essendo Pistoia una delle poche Province che è riuscita nella realizzazione di
questa forma di concertazione, le carenze in termini di normative regionali, hanno determinato
alcune difficoltà di intesa tra le diverse Amministrazioni. A questo proposito la Provincia ha
inviato alla Regione un documento con le azioni svolte e la richiesta di maggiori e migliori
strumenti legislativi.
In modo particolare è stata evidenziata ai Sindaci l'opportunità di emanare apposite ordinanze
sindacali nella loro veste di principale autorità sanitaria al fine di attivare quanto previsto dal
disciplinare.
Risulta importante evidenziare in questa valutazione che i due disciplinari individuano:
- comportamenti virtuosi da incentivare, anche mediante azioni di educazione ambientale:
usare il meno possibile il mezzo privato, privilegiando l'uso del mezzo pubblico o altri mezzi
di trasporto a basso impatto ambientale;
J
utilizzare in modo condiviso l'automobile, per diminuire il numero di veicoli circolanti;
adottare idonei comportamenti alla guida, come accelerare gradualmente e rispettare i limiti
di velocità;
4 non riscaldare i motori da fermo ma partire subito con guida a moderata velocità;
massima attenzione allo spegnimenti di motori di autobus, pullman, veicoli merci e
passeggeri durante le soste prolungate, in particolare nelle zone abitate;
J
mantenere l'efficienza del proprio autoveicolo sottoponendolo a verifiche periodiche e
mantenere i pneumatici alla corretta pressione;
4 effettuare verifiche periodiche agli scarichi del veicolo (verifiche aggiuntive a quelle
obbligatorie) sia di auto che di moto e motorini e soprattutto per i veicoli non catalizzati e in
particolare quelli diesel;
.' rispetto dei valori massimi consentiti della temperatura all'interno degli edifici, con
riferimento ai valori previsti dal DPR n. 41211993 e s.m.i.;
4 evitare la combustione di materiali per i quali la legislazione nazionale e10 regionale prevede
la possibilità di combustione all'aperto.
-
interventi contingibili, da adottarsi oltre il 15" superamento del valore limite di qualità
dell'aria per il PM10 dal 1 gennaio al 31 marzo e dal 1 novembre al 31 dicembre, senza
soluzione di continuità:
•
Riduzione di 2°C delle temperature dell'aria dei singoli arnbienti ed edifici per tutti gli
impianti di riscaldameiito e di 2 h del periodo giornaliero di funzionamento. Sono esclusi gli
impianti installati negli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura assimilabili, ivi compresi
edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili;
e
Divieto di accensione di fuochi all'aperto;
e
Divieto di scaldare i motori degli autoveicoli da fermi ed obbligo di spegnimento dei
motori per i veicoli in sosta o in sosta prolungata in particolare nelle zone abitate (autobus in
stazionamento ai capolinea, veicoli merci durante fasi di carico/scarico, autoveicoli in prossimità
di incroci con traffico intenso ecc.);
e
Riduzione del limite massimo di velocità nella porzione di territorio prevista dai Comuni di
20 kmlh rispetto al limite vigente;
e
Divieto di circolazione in alcune zone definite dai Comuni per determinate fasce orarie
agli autoveicoli più inquinanti;
e
Incrementare il servizio di pulizia strade al fine di evitare il più possibile il risollevamento
delle polveri dal terreno;
a
Una domenica ecologica dopo cinque superamenti consecutivi del limite di qualità
dell'aria per le polveri nella stazione di riferimento; per la necessità di assicurare la dovuta
informazione alla cittadinanza la domenica sarà quella al termine della settimana successiva a
quella in cui si verifica il quinto superamento (considerando la settimana dal lunedì alla
domenica);
da adottarsi oltre il 35" superamento del valore limite di qualità dell'aria per il PM10 (in aggiunta
ai prowedimenti di cui al punto precedente:
dopo 5 giorni consecutivi di si-iperamento del valore massimo, limitazione del traffico con
il sistema delle targhe alterne in tutto il territorio comunale fino al rientro del superamento del
limite;
limitazione del traffico con il sistema delle targhe alterne in tutto il territorio comunale per
due domeniche;
( i due prowedimenti sono da considerarsi alternativi);
Istituzione delle "domeniche ecologiche". Dalle 9 alle 18 di tali giorni dovrà essere vietato
il transito nella parte di territorio individuata dai singoli dai Comuni (centro storico ecc.);
Obbligo di adeguamento per le attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o
stoccaggio di materiali polverulenti ai dettami del D.Lgs. 15212006 Parte Quinta;
Prescrizioni di una serie di misure preventive per limitare la produzione di polveri nei
cantieri edili ed in particolare:
Bagnatura delle piste di cantiere;
Pulizia dei pneumatici dei mezzi di cantiere in uscita dal cantiere stesso;
Copertura dei carichi trasportati nel caso di materiali polverulenti;
Gestione appropriata dei cumuli di materiali mediante copertura, bagnatura ecc.;
Politiche di incremento dell'utilizzo del mezzo pubblico;
Interventi sulla viabilità provinciale nel territorio della Zona PO-PT;
Incentivi per il rinnovamento di impianti termici civili ed industriali;
Incentivi per sistemi di abbattimento per emissiorii civili ed industriali.
GESTIONE DEI RIFIUTI
Nel 2014 l'attività degli uffici, oltre all'espletamento delle varie procedure su istanze dei
richiedenti, è stata condizionata nel rispetto del nuovo piano interprovinciale dei rifiuti.
Si ricorda che La LR 6112007 ha istituito I'ATO Toscana Centro, costituito dalle Province di
Firenze, Prato e Pistoia, e ha disposto che i nuovi ATO approvino un unico piano dei rifiuti
interprovinciale.
La nuova pianificazione tiene in considerazione le pianificazioni in essere delle tre Province e i
singoli piani industriali confluiti nel Piano Straordinario Interprovinciale di ATO Toscana Cen.tro.
Il Piano Interprovinciale riguarda la gestione, a livello di ATO, analizza nel dettaglio la
produzione di rifiuti dell'area e, per tipologia, disegna azioni e processi da attuare per rispettare
i limiti e le attese in termini di riduzione stabilite per legge. Alcuni importanti obiettivi sono, ad
esempio, I'autosufficienza in termini impiantistici da raggiungersi entro 31.12.2014, la soglia di
raccolta differenziata del 65% (al 31.12.2014), la riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili (entro
marzo 2018 devono essere inferiori a 81 Kglanno per abitante, collocati a discarica).
L'approvazione del Piano conclude un lungo percorso di condivisione e di confronto, articolato
in più fasi: dalle discussioni nei consigli provinciali, all' informazione alla cittadinanza, la
presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti preposti, la valutazione e il recepimento
di una parte delle stesse e la conseguente riformulazione del Piano.
All'interno di questo percorso assumono una grande importanza strategica l'Osservatorio
Interprovinciale dei Rifiuti , adibito al monitoraggio delle azioni, e I'lntesa sottoscritta con i
Sindaci dei Comuni pistoiesi, che avranno il compito di confrontarsi con il territorio, con le
categorie economiche e della grande distribuzione, per armonizzare il più possibile politiche di
riduzione dei rifiuti e accelerare sulla raccolta differenziata.
PIANI URBANI
Gli obiettivi del Piano Interprovinciale, in accordo con la normativa nazionale, sono i seguenti:
C%
Il contenimento della produzione di rifiuti fino alla loro stabilizzazione.
e
Il raggiungimento della quota del 65% per la raccolta differenziata, e il conseguimento
del valore guida del 70% al 2017 attraverso il superamento dell'attuale modello con la
previsione, dove possibile, del sistema di raccolta domiciliare.
e
Implementazione delle dotazioni impiantistiche esistenti ponendo come obiettivo finale
I'autosufficienza impiantistica a livello di ATO.
A tale scopo sono previste le seguenti Strategie di Intervento:
1) Per quanto riguarda il sistema di raccolta del rifiuto indifferenziato si prevede una progressiva
ristrutturazione dei servizi di igiene urbana (raccolta e spazzamento) finalizzata al
conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Si prevede di superare l'attuale modello a
cassonetti stradali con la previsione del sistema di raccolta domiciliare, ove possibile.
2) Al fine di incrementare la raccolta differenziata:
v
l'attivazione su buona parte del territorio di raccolte differenziate domiciliari per la
frazione organica, la carta e il verde, accompagnati da servizi a contenitori stradali per altre
frazioni (in primis, il multimateriale) e dal supporto di strutture di conferimento (stazioni
ecologiche) opportunamente distribuite sul territorio. In una prima fase, al fine di educare la
popolazione ad effettuare una raccolta di qualità, condizione necessaria al fine del corretto
funzionamento degli impianti di compostaggio e quindi dell'ottenimento di un compost idoneo ai
fini agronomici, si dovrà puntare sulla raccolta porta a porta, che sicuramente rappresenta un
incentivo per I'ottenimento di un incremento nella frazione di rifiuti differenziata.
attivazione di sistemi per la determinazione del quantitativo di rifiuti indifferenziati
conferiti da ogni singola utenza da utilizzarsi ai fini del pagamento del servizio. Dovranno
essere messe in opera tutte quelle iriiziative che consentono di abbinare una forma di titolarità
atta a quantificare il produttore di rifiuto indifferenziato e differenziato: discende che il cittadino
che più differenzia avrà un vantaggio economico. Un primo passo potrebbe essere quello della
istituzione di cassonetti personalizzati per nuclei abitativi e per condomini.
dovrà necessariamente essere incentivata la raccolta dell'organico di qualità; dovrà
essere estesa a molte aree residenziali ricche di verde in modo da intercettare i flussi
provenienti dalla manutenzione autonoma dei giardini privati. Potranno essere istituiti servizi di
raccolta iri prossimità dei mercati rionali e centrali degli alimentari, supermercati, nonché mense
e servizi di ristorazione studiando in alcuni casi sistemi di personalizzazione atti ad influire sulla
tariffa dovuta per il servizio di conferimento.
4 si prevede nei prossimi anni un incremento del numero delle stazioni ecologiche presenti nel
territorio delllArea Vasta.
3) Viene previsto inoltre un incremento degli impianti a servizio delle raccolte differenziate e un
adeguamento di quelli esistenti (soprattutto a livello gestionale); in particolare ci si riferisce a:
Mercatini dell'usato: si ritiene utile, al fine della prevenzione delle quantità dei rifiuti, che i
gestori degli impianti organizzino dei mercatini dell'usato, per commerciare prodotti comunque
in buono stato funzionale e direttamente reimpiegabili e utilizzabili.
Stazioni ecologiche e centri di raccolta: si attribuisce ai comuni la competenza per
l'approvazione della realizzazioni dei centri che dovranno essere gestiti secondo dei requisiti
tecnico-gestionali previsti dal decreto stesso.
Scenari qestionali del piano
Impianti di compostaggio
I rifiuti organici previsti al 2015 da raccolta differenziata, come riportato in tab 7, sono pari a
157.369 tonnlanno. Di queste è possibile stimare che circa un 73% ( l 15.000 tla) sia costituito
da organico, mentre il rimanente siano sfalci verdi e potature (42.000 Va).
Gli impianti esistenti e previsti hanno una potenzialità totale di FORSU di 244.000 tonnlanno:
(1
Sesto Fiorentino Loc. Case Passerini : 54.000 tianno
(1
Montespertoli - Borro Sartori: 100.000 tianno
,
Borgo San Lorenzo Loc. Faltona: 35.000 tianno
San Casciano Val di Pesa Loc. Ponterotto: 10.000 Vanno
o
Vaiano: 35.000 Vanno (impianto di nuova realizzazione)
o
Piteglio: 31.000 Va (impianto esistente e previsto nel Piano di gestione dei rifiuti speciali
dell'ex. ATO 5. Tale impianto dovrà essere utilizzato prioritariamente per la gestione
dell'organico prodotto nei comuni della Montagna Pistoiese compreso Pescia per un
quantitativo di 10.000 Va).
O
Impianti di Selezione, trattamento e produzione di CDR
Sulla base dei dati di produzione di RSU all'anno 2015, si prevede di dover trattare 412.638
tonnlanno di rifiuti indifferenziati che vanno ad impianti di selezione e trattamento.
La disponibilità impiantistica a regime è pari a:
•
Montespertoli 80.000 tonnlanno
•
Sibille 86.075 tonn /anno (previsto ampliamento fino a 110.000 tonnlanno, se utile)
•
Case Passerini 150.000 tonnlanno
•
ASM Prato 150.000 tonnlanno
Tali impianti, nella misura in cui il mercato lo richieda, potranno produrre, oltre che frazione
secca, anche una certa quota di CDR.
Impianti di termovalorizzazione
Sulla base dei dati di produzione di RSU al 2015 sarà di complessivi 279.984 tonnlanno.
La capacità attuale (anno 2009) è pari a 62.550 t, così ripartite:
O
Irripianto di Montale 50.550 Vanno
O
Impianto di Selvapiana 12.000 Vanno
Al 2015 gli impianti previsti dalla pianificazione a regime saranno:
O
Impianto di Montale 74.925 Vanno (ampliamento con passaggio dall'attuale capacità di
smaltimento di 150 Vgiorno alle 225 Vgiorno);
Impianto della Piana Fiorentina 136.760 Vanno;
O
Impianto di Selvapiana a 68.640 Vanno.
O
Per una capacità complessiva di trattamento di circa 280.325 Va, e quindi sufficiente alle
esigenze gestionali di ATO Toscana Centro per quell'arino.
Entro il 31/12/2015 è previsto uno step di verifica dello stato di attuazione del piano e, in base
alle risultanze dello stesso, sarà definita l'entrata in esercizio dell'impianto di
termovaloriuazione di Testi (con capacità prevista pari a 70.000 Va) entro il 2018.
Impianti di discarica
Sulla base dei dati di produzione di RSU all'anno 2015, la quantità di rifiuto a discarica stimata
per quell'anno è pari a 168.615 t.
Considerando un rapporto pesolvolume pari a 0,8 tonnlmc si tratta di un totale di 210.768
clanno.
Gli impianti attualmente in esercizio saranno esauriti entro l'anno 2014. Per quell'anno
dovranno essere attivati nuovi impianti o previsto l'ampliamento di impianti esistenti, come
segue:
•
Discarica di Le Borra (Figline Val dlArno): nuovo impianto con volumetria di almeno
1.000.000 mc;
•
Discarica "il Fossetto" di Monsummano Terme (PT): recupero ambientale da effettuarsi
mediante riempimento del vuoto morfologico esistente tra i preesistenti corpi di discarica, che
consentirà il recupero di circa 220.000 mc. da destinare a discarica ;
•
Discarica "Il Pago" di Firenzuola: la prevista realizzazione degli interventi di ripristino
ambientale del preesistente corpo di discarica, attualmente in gestione post - chiusura e del
corpo di discarica attualmente in coltivazione, consentirà di ottenere un ampliamento in due lotti
successivi, per una volumetria di complessivi 900.000 mc..
Per quanto sopra detto, i nuovi volumi da destinare a discarica, ammontano ad un totale di
2.120.000 mc.
Con il piano interprovinciale, grazie alla razionalizzazione delle risorse e delle azioni, si
ottengono notevoli miglioramenti in termini di performance ambientali sia dal punto di vista degli
obiettivi che dal punto di vista della previsione degli impianti di gestione rifiuti.
In sintesi, dall'insieme dei 34 impianti previsti ed in esercizio dei piani provinciali AT06, ATO10,
ATO 5, con la messa a regime del piano interprovinciale vengono eliminati i seguenti impianti:
F
Impianto di compostaggio loc. Pratoni, (Scandicci);
I
Discarica di Toiano (Vicchio);
W
Impianto per la produzione CDR di Pistoia, loc. S. Agostino;
W
Discarica di Riotorto (Gambassi Terme).
Saranno chiusi, con l'andata a regime del Piano i seguenti impianti:
I
Discarica di Case Passerini (Sesto Fioreritino);
Discarica di Vigiano (Borgo San Lorenzo);
I
Impianto di biostabilizzazione DANO, precisando il permanere dell'attuale stazione
ecologica fino all'individuazione di un nuovo centro di raccolta;
r
Discarica di Corliano di Cerreto Guidi;
I
Discarica di Case Sartori di Montespertoli;
Sono, invece, confermati i seguenti impianti in esercizio e le seguenti previsioni:
I
Impianto di selezione e corripostaggio di Case Passerini (Sesto Fiorentino);
Impianto di selezione e compostaggio de Le Sibille (San Casciano VP);
I
Realizzazione nuove linee di termoutilizzazione a Case Passerini (Sesto Fiorentino);
v
Realizzazione nuove linee di termoutilizzazione a Testi, comune di Greve in Chianti
Potenziamento con recupero energetico dell'impianto di termodistruzione di Selvapiana in
Comune di Rufina;
F
Impianto di corripostaggio del Ponte Rotto (San Casciano VP);
,-Realizzazione impianto di compostaggio di Faltona (Borgo San Lorenzo);
I
Realizzazione della discarica di Le Borra (Figline Valdarno), con perimetrazione modificata;
v
Linea di alimentazione di CDR al forno del cementificio Sacci;
r Impianto di selezione ASM (Prato);
v
Impianto produzione CDR (Prato);
r
Impianto di compostaggio a Vaiano;
I
Impianto di selezione e compostaggio di Montespertoli;
Discarica del Cassero di Serravalle Pistoiese;
F
Impianto di compostaggio di Piteglio;
I
Stazione di trasferimento e stazione ecologica di San Marcello Pistoiese;
I
Stazione di trasferimento e stazione ecologica di Pescia loc Macchie San Piero;
Piattaforma di stoccaggio di Montale, area interna il termovalorizzatore;
Ecocentro di Montecatini Terme;
r Impianto
Ecocentro" per recupero di rifiuti da spazzamento strade e altri rifiuti non
pericolosi (Comune di Montemurlo);
v
Piattaforma, area interna della discarica del Fossetto di Monsummano Terme, per la
valorizzazioiie dei materiali derivanti da raccolta differenziata con particolare riferimento al
desassemblaggio e bonifica dei rifiuti ingombranti e dei R.A.E.E.
r
recupero ambientale della discarica del Fossetto di Monsummano Terme mediante la
realizzazione di riempimento del vuoto morfologico attualmente esistente tra la Discarica 2 e la
Discarica 4 e conseguente recupero di una volumetria lorda pari a 220.000 mc.
I
I
"
Sono previsti i seguenti nuovi impianti e ampliamenti di impianti esistenti :
F
Impianto di digestione anaerobica (Coniune di Prato, Loc. Calice);
Ampliamento discarica in loc. il Pago di Firenzuola
Il Piano Interprovinciale individua un sistema di monitoraggio che costituisce l'attività di controllo
degli effetti ambientali significativi prodotti in sede di attuazione del Piano, finalizzata ad
intercettare tempestivamente gli effetti negativi e ad adottare le opportune misure di
riorientamento. Il monitoraggio ha infatti il compito di:
fornire le informazione necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messe in
campo dal piano, consentendo di verificare se esse sono effettivamente in grado di conseguire i
traguardi di qualità ambientale che il Piano si è posto;
verificare il progressivo raggiungimento degli obiettivi di Piano;
permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente
dovessero rendersi necessarie.
RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI
La Pianificazione dei rifiuti biodegradabili, quale parte integrante e contestuale del piano dei
rifiuti urbani e assimilati, si è resa necessaria in relazione al disposto normativo dettato dal
D.Lgs 3612003 che stabilisce requisiti operativi e tecnici per i rifiuti e le discariche, misure,
procedure e orientamenti tesi a prevenire o a ridurre il più possibile le ripercussioni negative
sull'ambiente, in particolare: l'inquinamento delle acque superficiali, delle acque sotterranee, del
suolo e dell'atmosfera, e sull'ambiente globale, compreso l'effetto serra, nonché i rischi per la
salute umana risultanti dalle discariche di rifiuti, durante I' intero ciclo di vita della discarica.
Sebbene incentrato sulle modalità di gestione degli impianti di discarica, tale atto rappresenta il
testo normativo di riferimento per i Rifiuti Urbani Biodegradabili.
PIANO IMBALLAGGI E RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
La Pianificazione degli imballaggi e rifiuti di imballaggio, quale parte integrante e contestuale
del piano dei rifiuti urbani e assimilati, si è resa necessaria in relazione al disposto normativo di
cui all'art. 217 del D.Lgs 15212006 e s.m.i. che dispone la necessità di "...gestione degli
imballaggi e dei rifiuti di imballaggio sia per prevenirne e ridurne l'impatto sull'ambiente ed
Dal punto di vista di normativa regionale
assicurare un elevato livello di tutela dell'ambiente
si richiama la DCRT no 167 del 21/12/2004 "Piano regionale per la gestione degli imballaggi e
dei rifiuti da imballaggio".
Tenuto conto che la quota di rifiuti da imballaggio presente nel residuo indifferenziato può
essere stimata in base ad opportune indagini merceologiche la pianificazione interprovinciale
prende a riferimento la stima effettuata per l'anno 2008 commissionata dalla Provincia di
Firenze.
Per quanto attiene la stima della produzione di imballaggio da RD per tipologia di materiale è
stata effettuata utilizzando le dichiarazioni compilate dai Comuni ai fini della certificazione della
RD.
Stante quanto sopra per il quadriennio 2004-2009 risulta che nel territorio delllATO Toscana
Centro, l'intercettazione degli imballaggi supera i limiti imposti per legge per le frazioni vetro,
carta e cartone e legno. Per quanto riguarda gli imballaggi metallici il grado di intercettazione è
andato via diminuendo nel corso del quadriennio esaminato allontanandosi sempre più dal
limite di intercettazione imposto per legge. Il grado di intercettazione della frazione plastica e
del totale degli imballaggi nel corso del 2009 si è avvicinata al limite imposto.
I soggetti a cui la politica di prevenzione è rivolta possono essere: i produttori, gli utilizzatori, i
distributori e i consumatori finali.
La Regione Toscana con DGRT 53712007 ha individuato nelle Amministrazioni facenti parte
degli ATO i soggetti con potere di definire le destinazioni dei contributi derivanti dal Protocollo
d'Intesa del 2007 in materia di riduzione dei rifiuti e la Provincia di Pistoia al fine di ridurre
anche il quantitativo di rifiuti da imballaggio, ha emanato bandi e stipulato accordi per:
O
installazione di fontanelle per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo
libero per I'utenza
O
installazione di fontanelle per la distribuzione di acqua nelle scuole
O
distribuzione di kit mensa per mense prive di lavastoviglie
O
distribuzione di compostiere domestiche
O
distribuzione lavastoviglie nelle scuole
...l'.
La Pubblica Amministrazione furlge quindi da promotore e stimolo per le imprese e,
indirettamente, anche per il consumatore finale, nell'ambito dello sviluppo di azioni di
rriinimiuazione degli imballaggi e rifiuti da imballaggio.
Il raggiungirriento degli obiettivi di intercettazione posti dalla normativa sararino garantiti con i
nuovi scenari di raccolta differenziata mediante la domiciliarizzazione del servizio.
PIANO RIFILI1-I SPECIALI ANCHE PERICOLOSI
E' opportuno sottolineare che il D.Lgs 15212006 e s.m.i non prevede, a differenza dei rifiuti
urbani per i quali si richiede I'autosufficienza a livello di ATO, una specifica programmazione dei
rifiuti speciali ritenendo sufficiente stabilire che, per gli stessi, si dovrà assicurare lo smaltimento
in luoghi prossimi a quelli di produzione al fine di favorire la riduzione della loro
movimentazione; movimentazione che, nel rispetto delle norme sul trasporto dei rifiuti, non è
soggetta a limitazioni su tutto il territorio nazionale.
Infatti, alla gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi derivanti da attività produttive devono
provvedere i produttori stessi attraverso ditte specializzate e regolarmente autorizzate.
Si intuisce che il Piano dei rifiuti speciali, fatto salvo il rispetto dei vincoli per la localizzazione
degli impianti, ha essenzialmente un carattere indicativo e non prescrittivo limitandosi, in
estrema sintesi, a fornire indicazioni circa la quantità e le tipologie dei rifiuti prodotti e al sistema
impiantistico che, tenuto conto della realtà esistente, sarebbe necessario per gestire
correttamente quelle quantità e tipologie di rifiuti speciali prodotti a livello di ATO.
I l MUD (Modello Unico di Dichiarazione in ambito ambientale) rappresenta la banca dati
utilizzata per l'elaborazione del Piano. L'ultima serie considerata è stata quella dell'anno 2008
(MUD presentato entro il 30 aprile 2009).
Il numero delle dichiarazioni sono passate da 13943 nel 2002 a 10784 nel 2006 a 11987 nel
2008.
TUTELA DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE
Nel periodo di riferimento di questa verifica intermedia l'attività si è articolata in 9 principali
settori:
e
Rilascio, rinnovo di autorizzazioni allo scarico di attività economiche e10 produttive
(scarichi di Acque Reflue Industriali, Acque Reflue Meteoriche di Dilavamento Contaminate e
Acque Reflue Domestiche relative alle attività) o valutazione Istanze di Esclusione - ora anche
all'interno di AUA (Autorizzazioni Uniche Ambientali) - e relative attività di controllo;
Rilascio, rinnovo di autorizzazioni allo scarico su impianti di depurazione Gestiti dal
Servizio Idrico Integrato SII (Scarichi di Acque Reflue Urbane) - ora anche all'interno di AUA
(Autorizzazioni Uniche Ambientali) - e relative attività di controllo;
Valutazione, programmazione per accordo di programma e autorizzazione relativamente
a "Scaricatori di Piena" e "By-Pass impiantistici" ai sensi della L.R. n. 2012008 e s.m.i.;
Valutazione, programmazione per accordo di programma e autorizzazione relativamente
a ''Scaricatori di Piena" e "By-Pass impiantistici" ai sensi della L.R. n. 2012008 e s.m.i.;
O
Aggiornarnentoladeguamento autorizzazioni relative al sistema della depurazione della
Valdinievole e valutazione proroghe per i relativi "progetti tampone";
O
Partecipazioni a Conferenze dei Servizi ed espressione pareri in Procedure di
Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.);
Partecipazioni a Conferenze dei Servizi ed espressione pareri per procedimenti A.I.A.
(Autorizzazione Integrata Ambientale) e rifiuti;
Partecipazioni a Conferenze dei Servizi ed espressione pareri per approvazione Progetti
di ampliamento o di nuovi impianti di trattamento di Acque Reflue Urbane;
Tenuta Banche date scarichi e trasmissione flussi informativi ai vari soggetti (autorità di
Bacino, CEE, Regione ecc.).
Relativamente alle autorizzazioni allo scarico, i rinnovi e le attività di controllo le procedure sono
assai complesse anche in considerazione delle importanti modifiche della norma.tiva sugli
scarichi awenuta a livello Regionale sia della Legge che del relativo Regolamento di
Attuazione, modificati entrambi varie volte, e che ha visto una notevole implementazione di
adempimenti e cambiamenti tecnici sia per le attività produttive che per i depuratori delle acque
reflue urbane. Sono inoltre stati cambiati dalla normativa regionale i criteri di identificazione dei
corpi idrici recettori.
Più nel dettaglio, per le attività produttive è stato introdotto l'obbligo della presentazione di un
Piano di Gestione delle Acque Meteoriche di Dilavamento con connessa necessità di
autorizzazione allo scarico per numerose attività in funzione della tipologia e che si è
concretizzata con un incremento esponenziale delle richieste di autorizzazione allo scarico di
competenza provinciale.
Per i depuratori delle acque reflue urbane sono stati introdotti di nuovi criteri per la valutazione
dell'appropriatezza dei sistemi di trattamento, l'obbligo di presentazione di nuovi documenti
quali il Piano di Manutenzione e Gestione e il Piano di Emergenza oltre che la definizione exnovo di criteri di abbattimento di Azoto e Fosforo su scala di bacino per ogni gestore con
scarico in area sensibile che per il nostro territorio ricomprende tutto il bacino drenante verso il
Fiume Arno. Sono stati poi introdotti nuovi adempimenti e necessità di redazione di accordi di
programma - ancora non siglati - per gli scaricatori di piena con una nuova disciplina che
prevede la necessità di classificazione, adeguamento in alcuni casi e autorizzazione in altri di
tutti gli scaricatori di piena presenti sia sulle linee fognarie sia sui by-pass impiantistici di tutta la
Provincia.
Tutto quanto sopra, ha reso necessaria la rivalutazione tecnica di tutte le istanze di rinnovo e
revisione delle autorizzazioni allo scarico delle Acque Reflue Urbane.
Da un punto di vista tecnico la provincia si avvale del supporto tecnico di ARPAT, specialmente
in sede di Comitato Tecnico Consultivo.
In relazione alla situazione ambientale della tutela delle acque, stiamo sostenendo le attività
connesse al mantenimento della nostra società cercando di ridurre sempre di più i vari impatti
ambientali attraverso un'attenta valutazione delle varie situazioni riscontrate e segnalate da
Comuni, Cittadini e Arpat.
Le norme stesse in genere vanno proprio in questa direzione: sono stati fatti continui
aggiornamenti per migliorare complessivamente l'efficienza delle stesse, disciplinando appunto
anche nuovi campi quali ad eserripio gli scaricatori di piena.
Si registra però la necessità di intervenire con adeguati finanziamenti per adeguare l'attuale rete
fognaria in quanto spesso progettata e realizzata da vari decenni. Sono evidenti problemi di
infiltrazione di acque meteoriche che riducono le prestazioni dei depuratori delle Acque Reflue
Urbane.
La riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole è uno degli obiettivi di mandato
della Provincia di Pistoia ed anche obiettivo dell'Accordo di Programma "per la tutela delle
risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la
riorganizzazione della depurazione industriale del comprensorio del cuoio e di quella civile del
Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Valdinievole" stipulato in data 29
luglio 2005 tra il Ministero delllAmbente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione
Toscana e gli enti territoriali competenti in materia.
Inizialmente, l'ipotesi progettuale di riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole
prevedeva la dismissione di tutti gli impianti di depurazione della Valdinievole ed il collettamento
dei reflui, per il loro trattamento depurativo, tramite due dorsali - ramo est e ramo ovest presso gli impianti di depurazione industriale del corriprensorio del cuoio. La tutela ed il
risanamento delle acque del Padule di Fucecchio era prevista tramite la realizzazione di invasi
superficiali di medio - piccole dimensioni in cui stoccare le acque nel periodo primaverile da
rilasciarsi nel Padule di Fucecchio nel periodo tardo primaverile - estivo.
La suindicata ipotesi di riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole, dalla fase di
ipotesi progettuale ad un più dettagliato sviluppo, anche in relazione ed in funzione della tutela
del Padule di Fucecchio, è stata presentato alla Segreteria Tecnica istituita dal Ministero
delllAmbiente della Tutela del Territorio, quale suo organismo tecnico preposto alla valutazione
dei progetti ricompresi in accordi di programma stipulati dal Ministero medesimo.
L'istruttoria tecnica, effettuata anche sulla base del sopralluogo in loco di componenti della
Commissione medesima, ha richiesto I'acquisizione dello studio inerente il piano di gestione
delllArea del Padule di Fucecchio predisposto da ARPAT Toscana, nonché una rivalutazione
della soluzione progettuale prevista per la tutela del Padule di Fucecchio, con la richiesta di
valutare la fattibilità di non realizzare il collettore est e mantenere un centro di depurazione in
loco, conservando i laghetti di alimentazione del Padule, affinando e sviluppando gli studi
ARPAT e la valutazione di incidenza in questo nuovo contesto.
In data 24 luglio 2007 si è svolto un successivo esame del progetto di riorganizzazione della
depurazione civile della Valdinievole della tutela del Padule di Fucecchio da parte della
Segreteria Tecnica del Miriistro Arnbiente. Il nuovo progetto ora prevede il mantenimento di un
presidio depurativo nel Comune di Ponte Buggianese di prossima realizzazione, le cui acque
effluenti, previo trattamento molto spinto, serviranno ad alimentare il Padule di Fucecchio per il
suo recupero ambientale e per la valorizzazione dell'area umida. La segreteria tecnica ha
valutato positivamente tale nuova proposta, richiedendo al contempo alcuni approfondimenti
tecnici progettuali inerenti il depuratore e la presentazione dell'intero progetto allorquando
condiviso da tutti i soggetti territoriali interessati.
In data 8 aprile 2008 è stato sottoscritto, con il Ministero delllAmbiente e con tutti gli altri
soggetti interessati, l'aggiornamento dell'Accordo di programma stipulato in data 29 luglio 2004,
con l'impegno della Regione Toscana a garantire i necessari ed ulteriori fondi (6 milioni di euro)
necessari per la realizzazione del depuratore di Ponte Buggianese, ora previsto negli allegati
tecnici all'aggiornamento delllAccordo, facenti parte integrante e sostanziale dell'accordo
medesimo.
La Regione Toscana, ha subordinato l'approvazione del progetto del nuovo depuratore, alla
realizzazione di una serie d' interventi di compensazione ambientali. Il progetto relativo a questi
interventi è attualmente in fase di approvazione e in sede di conferenza dei servizi preliminare i
vari servizi provinciali si sono espressi favorevolmente.
L'accordo di Programma "per la tutela delle risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del
Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione industriale del
comprensorio del cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, della
Valdelsa e della Valdinievole" è stato risiglato in data 8 aprile 2013.
Valorizzare l'insieme delle aree naturali e di rilevanza ambientale che costituiscono la
base della rete ecologica provinciale disegnata nel PTCP dal sistema funzionale dei
valori paesistico-ambientali
Molto numerose le attività realizzate nel nuovo centro visite della Riserva Padule di Fucecchio
aperto a fine del 2013; una struttura realizzata proprio per potenziare la fruizione pubblica della
Riserva e delle altre peculiarità ambientali e culturali del territorio limitrofo.
Le aperture straordinarie della sede, in concomitanza con vari eventi, le mostre organizzate nei
nuovi ed affascinanti locali, oltre alle usuali attività didattiche ed escursioni hanno
complessivamente richiamato circa 1000 visitatori da ottobre a marzo e ben 3500 visitatori da
aprile a giugno.
Per il 2014 I'amrriiriistrazione ha potuto solo confermare l'entità del finanziamento delle attività
di competenza di gestione della Riserva (pari a 40.000 euro); l'incremento delle attività
realizzate è quindi in gran parte frutto dell'attiva partecipazione di altri soggetti interessati, per lo
più in forma volontaria.
Non sono ancora definiti, invece, i termini dell'intesa tra enti che dovrebbero collaborare, anche
in formule innovative, alla gestione di queste attività a partire dal 201 5. L'assessorato ha inviato
a suo tempo una proposta che è ancora oggi all'esame degli altri enti.
Nella pratica si è già instaurata una proficua collaborazione con il Consorzio di bonifica, che
poteva formalizzarsi nell'intesa, ma è di fatto già operativa, per eseguire almeno le
manutenzioni degli ambienti e dei percorsi di visita; questa attività è necessaria in modo
costante negli anni per assicurare la conservazione delle aree umide e per mantenere efficienti
e fruibili le strutture ed i percorsi.
Come per gli anni precedenti sono stati organizzati numerosi eventi per la Festa della Giornata
europea dei parchi, grazie al contributo regionale specifico (10.000 euro). Mentre per la prima
volta la Provincia ha potuto usufruire dei contributi del Progetto regionale Estate nei parchi
2014, grazie alla collaborazione con il Comune di Pistoia che ha reso disponibile la
indispensabile struttura residenziale. Con un contributo di entità assai modesta (3.500 euro) si
consente la realizzazione di due campi awentura all'interno delle aree protette provinciali, della
durata di una settima ciascuno, rivolti a per ragazzi distinti in due fasce di età.
Altre due iniziative concluse ed irriportante per l'accessibilità dell'area sono il rifacimento della
strada delle Morette ed il regolamento degli accessi lungo l'argine del canale del Terzo.
La strada delle Morette, realizzata dal Comune di Larciano all'interno del programma
provinciale per le aree protette finanziato dalla Regione, è stata inaugurata l ' l 1 maggio in
concomitanza con la Festa del Padule e la Giornata europea dei Parchi. Oltre al completo
rifacimento del manto stradale essa prevede la pista ciclabile e punti di sosta corredati da
pannelli esplicativi.
Il regolamento per gli accessi, approvato con determinazione dirigenziale no 385 del
0910412014, garantisce l'accesso ai fondi in Padule con modalità di riconoscimento semplificate
(durata massima del procedimento 16 giorni, nessun costo), ma assolutamente efficaci sotto il
profilo della vigilanza; si riesce così a contenere a pochi casi di effettiva necessità il transito con
mezzi motorizzati nella porzione di argine prospiciente la Riserva delle Morette che pertanto
può essere mantenuta in buono stato con interventi di manutenzione molto meno frequenti.
Importante è anche l'effetto di riduzione del disturbo della fauna che trova rifugio nella Riserva.
Per quanto riguarda la Dogana del Capannone, intervento che la Provincia sostiene come porta
di accesso gemella, sul lato ovest, alla Riserva, i lavori sono praticamente ultimati con costi a
carico quasi esclusivamente degli enti locali sostenitori (comune e consorzio) in quanto il
contributo regionale assegnato alla Provincia è stato impegnato solo in piccola parte (meno di
60.000 euro su un totale di oltre 200.000 previsti). La quota disponibile sul bilancio provinciale è
stata già erogata per i lavori.
Come previsto, non è stato possibile reperire finanziamenti per nuove opere.
L'awio degli interventi di mitigazione finanziati dall'accordo di programma per la
riorganizzazione della depurazione in Valdinievole, a seguito dei quali ci si attende un sensibile
miglioramento delle condizioni generali dell'ambiente palustre, è slittato di alcuni mesi ovvero al
2015.
La revisione della perimetrazione della ZPS è stata recepita dalla Regione toscana con DCRT
no 112014, ma non è ancora efficace per la mancata approvazione da parte del Ministero.
Nel campo dello studio e valorizzazione della biodiversità, le attività di competenza della
Provincia sono in stallo da alcuni anni, a causa della mancanza di risorse. Si è comunque
potuto finanziare un progetto di Monitoraggio di 18 specie di uccelli di difficile accertamento
della nidificazione, presenti in periodo riproduttivo nel SIRISICIZPS Padule di Fucecchio
utilizzando il budget disponibile in Bilancio per 5.000 euro.
Piano Faunistico Venatorio e Piano Ittico
Sono stati adottati i seguenti atti attuativi dei Piani provinciali pluriennali il cui iter si è concluso a
fine 2013:
- Regolamento per la gestione ed il prelievo venatorio degli ungulati nella provincia di
Pistoia. Approvazione (DCP no 25 del O610312014);
- Il piano annuale di gestione e prelievo del capriolo, daino e muflone anno 2014 (det.
n0634del O910612014, successivamente integrata per gli istituti e per le Unità di Gestione
non conservative all'interno delle aree non vocate);
- Il Programma Annuale Operativo di gestione del cervo 2014-2015 (dete no 906 del
O510812014);
- Le integrazioni provinciali al calendario venatorio (DGP no 118 e 104 del 2014);
- L'intesa con il Comune di Sambuca p.se per azioni sostegno della ZRS "Torrente
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Limentra" e per la tutela, valorizzazione e sviluppo della conoscenza della biodiversità.
In attuazione delle scelte di piano sono stati avviati i seguenti progetti:
- gestione triennale del servizio di recupero della fauna ferita, ivi compresa l'attività dì
formazione per volontari da coinvolgere nel recupero fauna e le iniziative di
sensibilizzazione alla salvaguardia della fauna selvatica, e di gestione delle zone di
protezione faunistica ai sensi L.R. 3/94 (procedura selettiva indetta con det. no 1483 del
31/ l 212013 e conclusa con dete n0321del 26/03/2014);
- due progetti sperimentali, in convenzione con UNIFI, di cartellonistica stradale innovativa
per la prevenzione di incidenti stradali causati da fauna selvatica, sia sulla SP 24 PistoiaRiola che sulla SP 5 Montalese (Det. no 336 e 337 del 28/03/2014);
- i progetti ordinari del piano di gestione faunistica annuale (det. n0404del 14/04/2014);
- i progetti straordinari relativi a Miglioramenti ambientali nell'area di Ville Sbertoli e
Miglioramento del gestionale "Artemide" delllATC 16 (det. no 476 e 477 del 05/05/2014);
- il progetto sperimentale per il trattamento e la commercializzazione delle carni di fauna
selvatica, confinanziato dai fondi regionali della misura F.1.8. az. a) del PRAF, per
incrementare i punti di controllo e trattamento carne dei selvatici disponibili sul territorio
(det. n0512del 15/05/2014);
- immissioni ittiche di salmonidi in alcuni torrenti montani selezionati (det. no 203 e 204 del
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- 27/02/2014);
la redazione e distribuzione di un opuscolo contenente tutte le informazioni sulle regole e
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le zone di pesca nel territorio provinciale (det. no 364 del 03/04/2014);
gestione della ZRS per la pesca "torrente Limentra" .
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Sono state altresì rinnovate / confermate :
- convenzione per la vendita di carne di ungulati, in attesa della nuove condizioni che
potranno essere offerte a partire dal 2015 dal progetto appositamente attivato;
- nuovi corsi per l'abilitazione al controllo art 37 della LR 3/94 nei confronti di specie
dannose alle coltivazioni quali storno, tortora orientale dal collare, e piccione di città (det.
no 203 del 27/02/2014);
- nuovi corsi per Guardie Venatorie Volontarie (det. no 315 del 25/03/2014);
- il rapporto con la Lipu ed il Cruma di Livorno per l'accoglienza degli animali feriti che
necessitano di un ricoveri in centri specializzati (det. no 904 del 05/08/2014).
Molto importante anche il nuovo Regolamento per la raccolta funghi che istituisce le zone di
raccolta ed i divieti a seguito di un'ampia concertazione con i vari soggetti interessati,
particolarmente per le zone montane (DCP no 62 del 29/05/2014).
Nel carripo faunistico, per garantire lo svolgimento delle attività, si è dovuto inoltre prowedere a
predisporre gli atti per la decadenza del Comitato di gestione dell'ATC 16 e la nomina del
Commissario (DP no 76 e 81 del marzo 2014). Entro il mese il Commissario aveva presentato il
suo programma di lavoro (approvato con DGP no 57 del 24/03/2014); ciò ha consentito di
svolgere nei termini tutte le attività preliminari indispensabili per l'avvio della stagione venatoria.
Progetti Integrati Locali di Educazione Ambientale
Predisposizione di Progetti Integrati Locali di Educazione Ambientale Attraverso l'impegno
congiunto dei competenti Servizi Provinciali.
Gli argomenti riguarderanno le principali emergenze ambientali, la riduzione della produzione dei
riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e la filiera del riciclo, il corretto utilizzo/risparmia
energetico e la tutela della qualità dell'aria.
Programma "D2"
SVILUPPARE LA MODERNIZZAZIONE DEI SERVIZI
IN UN TERRITORIO ACCESSIBILE
REFERENTI POLITICI
Assessore Mauro Mari
RESPONSABILI PROGRAMMA
Ing. Alessandro Morelli Morelli
D.ssa Antonella Carli
-
Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA
La Provincia di Pistoia svolge un ruolo fondamentale per il coordinamento delle infrastrutture
per la mobilità dell'area della piana pistoiese, della Valdinievole, della zona montana
dell'Appennino e del loro collegamento con l'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, la
Lucchesia, I'Empolese e i valichi appenninici, tenendo conto degli obiettivi di sostenibilità
ambientale al fine di perseguire un processo di riequilibrio del sistema dei trasporti e
contribuire in maniera significativa alla riduzione delle emissioni inquinanti e del consumo di
territorio e al miglioramento della sicurezza stradale.
L'attività da svolgere consiste nella realizzazione diretta di interventi di nuova realizzazione e
adeguamento di strade provinciali e regionali, nella gestione e manutenzione delle strade di
competenza e nel coordinamento delle infrastrutture di livello comunale qualora interferenti
con quelle di competenza e di livello superiore quali strade statali, autostrade e rete ferroviaria.
11 2014 non ha prodotto sviluppi significativi della procedura di gara regionale per l'affidamento
del lotto unico, pertanto, in continuo contatto con l'ufficio Unico della Regione, è proseguita la
messa a punto dei dati tecnici riferiti alla rete extraurbana di competenza della Provincia di
Pistoia che entrerà a far parte del futuro lotto, dando attuazione all'intesa conclusiva della
Conferenza dei servizi di TPL, perfezionata nello scorso dicembre.
Ciò ha di fatto prolungato la fase transitoria degli atti d'obbligo per la continuazione del servizio
che ha mantenuto i livelli quali-quantitativi dell'anno precedente.
Non vi sono state novità per il passaggio alla MCTC della competenza relativa all'Albo
Autotrasportatori per mancanza del decreto ministeriale attuativo; è quindi proseguita
l'ordinaria attività amministrativa dei vari ambiti di competenza nel settore del trasporto privato.
Rendere competitivo e accessibile il territorio provinciale attraverso adeguati interventi
sul sistema delle infrastrutture e della mobilita
Al fine di migliorare la rete infrastrutturale ed aumentare la sicurezza e la fluidità della
circolazione l'Amministrazione Provinciale si impegna prioritariamente a completare gli
interventi avviati negli anni precedenti sia per quanto riguarda gli interventi compresi nei
programmi regionali, sia per quanto riguarda quelli su strade provinciali, a realizzare le opere
finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale finanziate .tramite gli specifici piani a livello
nazionale e regionale, al risanamento acustico tramite la pianificazione regionale, e alla
manutenzione straordinaria e adeguamento delle strade provinciali, anche tramite la
collaborazione con i Comuni territorialmente interessati.
Per quanto riguarda le nuove opere si darà attuazione all"Aggiornamento 201 1 al Prograrrima
Pluriennale degli investimenti sulla viabilità di interesse regionale" mediante la realizzazione
della sistemazione dell'intersezione tra la SR435 Lucchese e la SP40 Della Nievole nel
Comi~nedi Serravalle Pistoiese, all' "Azione regionale sulla sicurezza stradale in attuazione
del Piano Regionale della Mobilità e della Logistica, a supporto degli Enti Locali per la
realizzazione di interventi di messa in sicurezza nei punti maggiormente pericolosi di cui alla
D.G.R. n.1056 del 13.12.2010" mediante la realizzazione della rotatoria sulla SR435
Lucchese all'intersezione con via Falciano nel Comune di Buggiano, al "4" e 5" Piano
Nazionale della Sicurezza Stradale" mediante la realizzazione di rotatoria sulla SP26
Camporcioni all'intersezione con via Pescia Nuova e via Ponticello del Vescovo nel
Comune di Ponte Buggianese e al Piano di i'isanamento acustico DCR 2912010 anno 2013"
mediante il risanamento acustico di ricettori sensibili nel Comune di Pieve a Nievole.
Si evidenzia che alcuni interventi e più precisamente il Completamento della seconda
Tangenziale di Prato, la variante al centro abitato di Quarrata, il Terzo lotto nei Comuni di
Montecatini Terme e Massa e Cozzile della Variante alla SR436 Francesca tra la località
Pazzera e la SP26 Camporcioni e la Variante alla SR436 Francesca nel Comune di Larciano,
inseriti nei precedenti programmi e bilanci della Provincia di Pistoia e successivamente esclusi
per problemi di ridotte risorse di finanziamento e di rispetto del patto di stabilità dell'Ente, sono
confermati come interventi di priorità alta e saranno inseriti nella programmazione della
Provincia di Pistoia non appena saranno disponibili adeguate risorse finanziarie e saranno
compatibili con il rispetto del patto di stabilità.
Sono in corso d'esecuzione i lavori di costruzione del Il Lotto di collegamento della "Variante
alla SR436 tra la località Pazzera e la SP26 Camporcioni"e "Superamento dell'abitato di
Chiesina Uuanese - 2" lotto: Collegamento tra la SP4 Traversa Valdinievole e la SP13
Romana con superamento del Torrente Pescia" ultimato e aperto al traffico.
Sono stati eseguiti i lavori per la manutenzione straordinaria e I'adeguamento delle strade
provinciali a completamento degli interventi per il campionato mondiale di ciclismo su strada
2013.
Inoltre, sono state realizzate e ultimate le rotatorie, la prima nel centro di Lamporecchio (con
eliminazione dell'impianto semaforico), l'altra sulla circonvallazione di Chiesina Uzzanese con
la viabilità n direzione di Ponte Buggianese.
E' stata realizzata e ultimata la pista ciclabile in viale Bustichini a Montecatini T.
E' in corso di esecuzione la rotatoria in Comune di Serravalle P.se, tra la SP Montalbano e la
SP viale Europa.
Realiuta una piccola rotatoria a Maresca.
Sono in corso di ultimazione lavori di realizzazione del ciclodromo di Ponte Buggianese.
Sono in corso di esecuzione i lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità provinciale e
regionale.
Inoltre è stato redatto il progetto definitivo della rotatoria sulla SR435 Lucchese all'intersezione
con via Falciano nel Comune di Buggiano.
La Provincia sta inoltre svolgendo l'attività di coordinamento delle infrastrutture a livello
sovraprovinciale tra cui l'ampliamento alla terza corsia delllAutostrada A l l,la riorganizzazione
dello svincolo autostradale di Montecatini terme e il raddoppio della ferrovia tra Pistoia e
Montecatini Terme.
Relativamente alla ferrovia Porrettana il Servizio competente ha orgariizzato e svolto per conto
di RFI apposita conferenza dei servizi per i lavori di ripristino della linea ferroviaria a seguito
della frana in località Corbezzi (lavori in corso di ultimazione).
Gestione del trasporto pubblico locale di competenza provinciale in equilibrio
finanziario per la garanzia dei livelli essenziali di servizio, nella fase transitoria post
manovra finanziaria di cui al DL 78/2010 e ante lotto unico regionale
Durante il primo semestre sono stati emessi gli atti impositivi nei confronti dell7Azienda di
trasporto pubblico in modo da assicurare il servizio con caratteristiche analoghe a quelle
consolidate dopo i tagli del 2011, con corrispettivi che perseguono l'equilibrio cost/ricavi
secondo la metodologia di equo compenso adottata nella fase degli atti d'obbligo. La
mancanza di sviluppi nella procedura della gara unica regionale per il servizio di TPL ha
determinato la sicura continuazione di questa fase transitoria ed è già stato adottato l'atto
impositivo fino a dicembre, in applicazione dell'art. 13 del D.L. no 15012013.
Il contenzioso instaurato dalllAzienda sui compensi delle annualità 2010 e 201 1 è stato seguito
fornendo costante collaborazione al consulente tecnico di parte e si è in attesa di vedere nella
seconda parte dell'anno gli esiti della consulenza del perito nominato dal Tribunale. Sono stati
raccolti i dati per elaborare la relazione di congruità per la messa a punto a consuntivo dei
compensi 2013 e, a preventivo, per quelli 2014.
In base alla nuova formulazione dell'art. 14 L.R. 4211998 è stata rilasciata una autorizzazione
per servizi di trasporto privi di contribuzione pubblica a fronte dell'unica richiesta pervenuta; i
nuovi orgarri provinciali valuteranno l'opportunità di una regolamentazione di dettaglio.
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Progettazione della rete provinciale di TPL ai fini della gara a lotto unico con particolare
riferimento ai servizi a domanda debole
Nelle more della formulazione del capitolato definitivo la Regione ha richiesto vari elaborati
tecnici e descrittivi ad integrazione del progetto di rete forte e debole, cui è stato puntualmente
adempiuto; la Provincia ha mantenuto la scelta di includere la rete debole nella gara unica.
del TPL
Viene regolarmente gestita ed utilizzata la nuova banca informatica dedicata ai reclami degli
utenti, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei rapporti e dei flussi comunicativi con la
Regione e con l'Azienda e la successiva elaborazione di risposte e di dati. Si registra la scarsa
propensione dell'utenza ad effettuare reclami direttamente sull'apposito portale web, mentre
continua ad essere largamente preferita la comunicazione al n.ro verde della Provincia.
I reclami gestiti nel periodo, con segnalazione alllAzienda e risposta all'utente e alla Regione,
sono in tutto 237.
Procedure del trasporto privato: adeguamento alla normativa in chiave di trasparenza e
semplificazione
Lattività amministrativa è regolarmente proseguita rispondendo nei termini previsti alle
richieste degli utenti; si registra la circostanza che eventuali ritardi sono dovuti ai più lunghi
tempi di risposta sui controlli effettuati presso le autorità statali. In ogni caso dell'attività svolta
e dei procedimenti ed atti emanati si è fatta pubblicazione sulla pagina web
del1 Amministrazione Trasparente.
Stante la mancanza di disposizioni governative in attuazione dell'art. 1 co. 94 L. 14712013, non
si è fatto luogo ad attività finalizzate al trasferimento di competenza alla MCTC.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DEL 30 SETTEMBRE 2014 N.141
11 presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue.
\IL - PPESIDENTE
IL SEGRETARIO GENERALE
Dr.Franco Pelljcci
Dr.ssa ~ e d e d c aFratoni
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V
CERTIFICATO D1 PUBBLICAZIONE
La presente deliberazione viene pubblicata al1 'Albo Pretorio on line dal .............. . ... ......... C vi
resterà per quindici giorni consecutivi ai sensi del1 'art. 124 - l O comma - T. U. 26 7/2000, e ai sensi
dell'art. 134 - 3' comma T. W. N 267/2000 diventerà esecutiva a seguito della decorrenza del
termine di dieci giorni dalla data di pubblicazione.
-
L'Incaricato della Segreteria
Pistoia,
Registrazione n.