Zappulla diffida Garozzo - I fatti della domenica

Spizzica..
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SETTIMANALE
DI POLITICA
E COSTUME
Autorizzazione del tribunale
di Siracusa n.2/2003
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diretto da Salvo Benanti
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Anno 26
FONDATO NEL 1988
N° 36/2014
Domenica 23 novembre 2014
Zappulla diffida Garozzo
Scrive in una nota il deputato del Pd, Pippo
Zappulla:
Considero il bilancio del comune di Siracusa
di grande rilievo per l‟intera città e per l‟intera comunità perché segnerà il livello dei
servizi sociali, la qualità della vita, il sistema
delle tariffe e delle imposte locali, lo stesso
vivere civile e sviluppo della città. La mia
attenzione rimane quindi alta e seria. Non
entrerò certo nel merito dei singoli punti ma
sulla necessità di apportare modifiche importanti alla proposta di bilancio elaborato dalla
giunta comunale. Meno esternalizzazioni, meno consulenze,
meno avventure immobiliari e più risorse per i servizi, per
le politiche sociali, per migliorare la qualità della vita, più
risorse per andare incontro alla crescente povertà e al disa-
gio sociale dirompente. Le vecchie e nuove povertà sono
infatti, insieme alla disoccupazione giovanile e femminile,
la prima grande emergenza anche di Siracusa.
Pippo Zappulla
La prima considerazione è obbligatoria. Stiamo parlando
di bilancio di previsione a fine novembre quando cioè si
dovrebbe correttamente parlare di consuntivo. La Giunta
Garozzo quindi anche sui tempi del bilancio non fa quello
per cui si era impegnata. L‟accusa di Zappulla a Garozzo
è pesantissima: Meno esternalizzazioni, meno consulenze, meno avventure immobiliari! Traduciamo per i non
addetti ai lavori. Hai affidato la gestione dell‟acqua a privati dopo aver fatto campagna elettorale sull‟acqua pubblica, affidi troppi servizi ad esterni (parcheggi, navette,
tributi), fai una marea di consulenze mentre avevi detto
che le avresti azzerate, levati dalla mente
il mutuo di 10 milioni ed altre avventure
immobiliari che hai in testa. In breve Zappulla diffida Garozzo dal fare tutto quello
che l‟attuale sindaco ha detto che farà comunque, fregandosene del Pd e di tutti
quelli che non la pensano come lui. Vedremo subito se i cuperliani locali sono uomini d‟onore e sostengono, come dice Zappulla, uno stop deciso agli sperperi del
Comune e l‟assegnazione di “più risorse
per andare incontro alla crescente povertà e al disagio sociale dirompente” o se, invece, fanno solo finta di indignarsi e di scontrarsi avendo trovato una tacita intesa di
cui i cittadini imbecilli non debbono sapere, o capire, nulla, presi come sono a procurarsi pranzo e cena.
La Cgil diffida Brugaletta
Vaccaro contesta
le scelte del
direttore: Non
sono accettabili
tagli
sull’assistenza
ai malati
“Ma veramente la Direzione dell‟ASP di
Siracusa pensa di poter risparmiare e fare
quadrare i conti aziendali facendo tagli sui
capitoli di bilancio che interessano proprio
l'assistenza dei malati?”. Lo scrive in una
nota Enzo Vaccaro, segretario confederale
della Cgil, che diffida il direttore dell‟Asp
Brugaletta da intraprendere una strada che
porterebbe danni ai pazienti siracusani. Accusa che arriva in un momento in cui la direzione Brugaletta non gode di buona salute: decessi sospetti che allarmano l‟opinione pubblica siracusana, strutture importanti
chiuse per riparazioni, liste d‟attesa per visite specialistiche che allungano ancora i
tempi invece di ridurli come era stato promesso. Insomma, è finita la luna di miele
coi pazienti siracusani che erano rimasti
colpiti del blitz notturno al pronto soccorso
fatto da Brugaletta nei giorni del suo insediamento. Dopo diversi mesi non è cambiato molto, anzi il pronto soccorso è nel mirino delle contestazioni con cittadini siracusani (come abbiamo riferito in maniera documentale) costretti ad andare in un ospedale catanese per evitare di rimetterci la pelle.
In questo contesto la denuncia di Vaccaro
sul calo dell‟assistenza. “Si tratta di una
scelta locale – dice Vaccaro - su cui oggi
vogliamo esprimere tutta la nostra contrarietà e chiedere l'attenzione del Direttore
Generale nonchè il Suo intervento per rivederla in quanto si tratta di un provvedimen-
Sembra che si
vada ancora nel
solco del passato
che non ha certo
brillato nelle
risposte
to a nostro avviso che peggiorerà le condizioni di assistenza ai pazienti negli ospedali siracusani. Stiamo parlando della decisione di tagliare del 50% le ore di servizio prestate dal personale ausiliario della
ditta esterna che avrà ricadute sia sull'assistenza diretta ai pazienti ricoverati, sia
sull'organizzazione generale dei Reparti in
quanto comunque il lavoro va fatto da altri che svolgono altre mansioni e compiti e
il grillo scrivente
«Le Radeau de la Méduse» (La zattera della Medusa) è una grande tela dipinta a olio dal
celebre pittore Théodore Géricault, nei primi anni dell’ottocento. Ciò che l’opera rappresenta è un evento realmente avvenuto, a seguito del naufragio della nave francese
“Méduse”, davanti alle coste della Mauritania, causato dell‟incompetenza del comandante di fregata. In forte controtendenza con le istanze neoclassiche dell‟epoca, Géricault rese
con crudo realismo il soggetto, utilizzando una tonalità scura e tetra, efficace nel suscitare
il sentimento di tragedia, in una pur classica composizione piramidale. Comandante e nobiluomini a bordo trovarono la salvezza grazie alle scialuppe, mentre i rimanenti 147
membri della ciurma furono imbarcati su un‟unica zattera di fortuna. Ne tornarono a casa
salvi una dozzina. Capito l‟antifona? No, non vorrei fare Sgarbi, né in senso “proprio”
del noto Vittorio, né in senso “Comune” (ah!) di “torto” a qualcuno, solo riflettere
sull‟oggi, sulla distanza fra catastrofismo e realismo che si assottiglia sempre più -come
dimostra la violenza inaudita delle intemperie che imperversano sul nostro paese: dopo
lustri di dibattiti fra scienziati e discussioni fra avventori da bar sui “mutamenti climatici”, a “vuoto”, adesso che ci siamo dentro fino al collo lo scetticismo lascia spazio alla
paura. Accanto ai disastri naturali possono accaderne di ibridi -un “fracking” petrolifero
che inneschi un terremoto (ah!)- e di propriamente artificiali. In questi giorni si sta discutendo di bilancio di previsione, e qui il timore è che possa trattarsi di un ennesimo déjà vu
di spaventose uscite preventivate, con l‟aggravante di pericolose lacune “fuori bilancio”,
e pretestuose entrate più o meno immaginarie. Coi tempi che corrono, in fondo, c‟è da augurarsi che non venga redatto, in copia fotostatica, il bilancio di Cremona.
Tornando a Géricault, a noi tocca frattanto contarci, capire se siamo in 147 o due dozzine,
e aguzzare la vista sulla tela: sullo sfondo, quasi impercettibile all‟orizzonte, una luce
chiara e un “puntino”, la nave Angus giunge per la salvezza dei superstiti. Speranza, bellezza. La bellezza va goduta, non posseduta, anzi spesso la bellezza posseduta non è goduta, per gli affanni della sua temuta sottrazione o perdita. La bellezza “di tutti” che, ad
esempio, Siracusa e il suo territorio offrono ai nostri sensi, ogni ora del dì e della sera,
c‟insegna quanto sia grande il valore del bene collettivo, quanta parte della nostra felicità
dipenda da questo. Buona domenica.
Francesco Vinci
Comunale a +3591 TeatroVerga +3476
Teatro comunale ancora chiuso tranne che per gli amici
Per il Verga si parla di intervenire fra alcuni anni..
che quindi saranno distratti illecitamente a
fare altro. Sembra un problema di poco
conto! Ma sarebbe bastato chiedere prima
di prendere una tale decisione ai tanti che
si trovano o ricoverati o in attesa di fare
esami al Pronto Soccorso per capire che le
lunghe attese spesso sono da addebitare al
fatto che non c'è un barelliere o un ausiliario disponibile in quanto quelli presenti sono troppo pochi e sempre occupati, vista la
gran mole di lavoro.
Ma veramente la Direzione pensa di poter
risparmiare e fare quadrare i conti aziendali facendo tagli sui capitoli di bilancio
che interessano proprio l'assistenza?
Ma veramente è convinta che gli Infermieri, cioè i professionisti che stanno facendo
fronte a questa anomala situazione
"caricandosi"sulle loro spalle compiti non
loro possano continuare ad accettare in
silenzio un vero e proprio demansionamento della loro professione? Infermieri che
ricordiamo sono in numero inferiore rispetto ai servizi che l'ASP ha attivato senza tacere della loro a volte "clientelare utilizzazione"!
Il Direttore Generale, nel presentarsi alla
città, aveva suscitato altre aspettative; anche se è ancora presto per dare giudizi, alcune cose sembrano però andare nel solco
del passato che non ha brillato certo nelle
risposte ( non) date ai cittadini nei loro bisogni sanitari”.
Via Crispi +2931
La strada della stazione resta sempre più penalizzata
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Domenica 23 novembre 2014
Rizza: Basta coi politicanti!
Dietro le quinte della scissione all’interno di Articolo 4. E’ evidente che
si tratta di un posizionamento di potere in vista delle prossime elezioni
Sarà che la lingua batte dove il dente duole , ma non può
passare sotto silenzio un avvenimento che vede protagonista
l‟on.le Leanza, già capo indiscusso di “”Articolo 4”.
Abbiamo appreso che il suo gruppo parlamentare s‟è scisso
in due ; uno alla cui guida si e‟ posto lo scimmatico on.le
Sammartino, l‟altro che e‟ rimasto con l‟on. Leanza.
Si sono divisi in due gruppi di eguale consistenza; ma poiche‟ erano in undici non se la sono sentita di seguire l‟insegnamento di re Salamone che voleva che il pargolo conteso
venisse tagliato e diviso in due ( l‟ultimo arrivato era il nostro on.le Coltraro ) , e allora si e‟ formato un gruppo con
cinque deputati e l‟altro con sei .
Non sappiamo della sorte del nostro on.le Coltraro che
non ha fatto sapere con chi sia passato.
Sulla scissione c‟è stato un alone di silenzio; qui da noi non
ne ha parlato l‟on.le Coltraro – in questi casi e‟ di prammatica una bella conferenza stampa dai toni solitamente molto
accesi -, ma anche a carattere regionale i giornali sono stati
insolitamente silenziosi, senza nemmeno dire della posizione assunta dai due sottogruppi nei confronti del governo
Crocetta.
La scissione di un movimento politico non e‟ mai produtti-
va di crescita per nessuno dei due tronconi che ne nascono.
Fatta eccezione per la scissione di Livorno, quando dal PCI
se ne usci‟ la componente di area socialista,tutte le altre sono state segnate dalla fine ingloriosa sia dei leaders di ciascuna parte scissa, sia dei partiti che nascevano dalla scissione.
Così e‟ stato sia per l‟arroganza del filosofo Rocco Buttiglione sia per la durezza di cervice dell‟on.le Gerardo Bianco che fecero finire la storia della Democrazia Cristiana in
un‟aula grigia di Pretura.
Ma fecero scomparire la Democrazia Cristiana, e scomparvero loro stessi: per l‟on. le Bianco fu cosa subitanea; per il
filosofo a più lunga scadenza.
Così e‟ stato per Casini e Mastella, che sulle ceneri del disastro causato da Buttiglione e Bianco avevano raccolto gli
avanzi della vecchia D.C.
Litigarono, si scissero e il loro inesorabile declino e‟ sotto
gli occhi di tutti.
Tutta la sinistra, in specie la estrema sinistra, ogni lustro fa
registrare la nascita di un partito che nella sua denominazione sempre fa riferimento o alla parola lavoro o al termine
“”comunista”” .
Fanno una fugace comparsa in parlamento e alla seconda
tornata elettorale scompaiono.
Così sta per avvenire per il partito di Raffaele Lombardo;
era stata una esplosione: aveva conquistato seggi in Puglia
e Sardegna, aveva costituito gruppi parlamentari al Senato
e alla Camera, poi ci fu la scissione proprio con l‟on.le
Leanza ed inizio‟ implacabile il declino.
Per fortuna ora a dare man forte ai resti dell‟MPA a Sala
d‟Ercole è arrivato l‟on.le Gennuso frutto di un suo ripensamento sul partito di Berlusconi.
Perché avvengono queste scissioni? A volte come quella di
Livorno per motivi ideologici ma quasi sempre per motivi
di bassa bottega: motivi di poltrone e basta.
Si va dicendo che la scissione dell‟ormai defunto
“”Articolo 4”” che ha assunto una nuova determinazione
sia proiettato su una scommessa: si voterà in primavera tanto per Roma quanto per Palermo ed allora i due capetti si
dovevano posizionare.
Stento a crederci; se così fosse non potremmo parlare di
leader, ma soltanto di politicanti e di questi ne abbiamo le
tasche piene.
Titta Rizza
Parco nel caos e bambini a rischio
Riceviamo e pubblichiamo:
Si suole dire che per misurare la qualità di vita di una
città, bisogna verificare quanto quella città sia pensata a
misura di bambino. L‟amministratore che pensa con gli
occhi dei più piccoli della propria comunità, guarda lontano, costruisce per il futuro. Purtroppo, ci accompagna
una grande delusione dopo la visita che questa domenica ci ha visto protagonisti al Parco Robinson di Bosco
Minniti.
Al di là dell‟evidente incuria nella gestione di questo
grande bene della città, segnato negativamente dal verde
incolto, sono gli atti di vandalismo a destare la maggiore preoccupazione, con le mattonelle antiscivolo divelte
nell‟area giochi, tombini scoperti a vista, tracce di falò
in diversi punti del parco, ma soprattutto danni arrecati
ai giochi con gravi rischi per i bambini, vere e proprie
trappole con vetri rotti a valle di alcuni scivoli. Il disin-
Consesso bulgaro
approva
bilancio bulgaro
Ecco cosa ha scritto l‟Ufficio stampa comunale
subito dopo l‟ultima seduta di Consiglio: "Il bilancio di previsione 2014 e il pluriennale 2014-2016
sono stati approvati dal consiglio comunale, a
termine di una maratona che si è conclusa alle
3,30. Il voto è stato ad amplissima maggioranza;
alla stessa maniera sono passati anche l'immediata
esecutività del provvedimento e gli equilibri di
bilancio, visto che manca poco più di un mese alla
chiusura dell'anno".
Intanto l'ufficio stampa del Comune non ha comunicato, o ha avuto disposizione di non comunicare, cosa è stato approvato e quali sono le scelte
della Garozzo Band coi soldi di tutti i siracusani.
Come dire che a livello di informazione continua
l‟emergenza democratica che sta affliggendo da
quasi due anni Siracusa. Va detto con chiarezza
che l‟opposizione è stata sterilizzata da una procedura tipo regime dell‟Est. In sostanza il segretario generale ha valutato non ammissibili centinaia di emendamenti e quindi il presidente del
Consiglio comunale ha sottoposto la non ammissibilità allo stesso consiglio dove il sindaco e la
giunta forti di una maggioranza bulgara hanno
appunto impedito qualsiasi confronto o modifica
di quanto da loro stessi stabilito. Una procedura
bulgara avallata da una maggioranza bulgara e
quindi da un consiglio comunale bulgaro. Non c‟è
dubbio che si tratta di un bilancio in assoluto deficit di democrazia.
teresse dell‟Amministrazione cittadina è ancora più
grave sia perché il Parco è da diversi mesi oggetto di
denunce da parte di molti genitori preoccupati, sia perché insiste in una delle zone più popolari della città diventando la cartina di tornasole di un disinteresse per i
quartieri più periferici di Siracusa. Lanciamo un appello affinché l‟Amministrazione cittadina faccia un giro
all‟interno del Parco e si renda conto di persona delle
condizioni in cui versa la città per intervenire con sollecitudine e voglia di ripristinare il decoro. In questo senso, speriamo che i rilievi fatti dalla IV° Commissione
Consiliare possano essere attenzionati nel rispetto del
decoro e della vivibilità cittadina.
Cetty Vinci Consigliere Comunale
Danilo Elia
Componente della Consulta giovani Comunale
Michele Mangiafico
Gli abusi dell’assessore
Reimann: Nove domande di Lo Iacono a Francesco
Italia sulle scelte contrarie alle volontà testamentarie
Nove domande-denuncia sul degrado villa Reimann al Vicesindaco Francesco
Italia, assessore ai Beni e politiche culturali:
12.11.2014 - Può spiegare l'Assessore Francesco dr Italia perchè, contrariamente
alle volontà testamentarie della Reimann, continua a mantenere presso la dependance un ufficio staccato del suo Assessorato?
12.11.2014 -- Può spiegare l'Assessore Francesco
dr Italia perchè, contrariamente alle volontà testamentarie della Reimann, continua a mantenere
presso la dependance la Consulta Comunale Femminile e l'Associazione Antiracket "S. Raiti"?
04.10.2014 - Con comunicazione del 08.10.2014 è
stata disposta la chiusura di Villa Reimann per motivi di sicurezza. Può spiegare l'Assessore Francesco Italia perchè è stata disposta la precipitosa chiusura di tutta la Villa Reimann solo adesso quando
tutti i motivi che pregiudicavano la sicurezza erano
noti dal 2012?
04.10.2014 - Può spiegare l'Assessore Francesco
Italia perchè nelle more del mancato intervento sono stati consentiti dal suo Assessorato spettacoli serali e notturni proprio in adiacenza ai luoghi dove i pericoli
paventati dai suoi uffici sono più acuti?
04.10.2014 - Può l'Assessore alla Cultura informare i Cittadini di come e quando
sarà possibile mettere in sicurezza la Villa e consentire così di nuovo l'apertura?
04.10.2014 - Può l'Assessore Francesco Italia informare se i motivi ostativi valgono solo per il pubblico ed i turisti e non valgono per tutti coloro che a vario
titolo sono presenti all'interno del Parco?
24.11.2014 - L'impiegata comunale, che ha il suo ufficio,abusivamente, presso la
dependance adiacente alla villa,ha vietato l'accesso ai cittadini ed ai turisti per
motivi di sicurezza,giustificandosi con una disposizione degli uffici competenti a
firma dell'assessore Italia ,che non ha voluto però mostrare.
Può spiegare come mai la Villa si aprirà al pubblico per la manifestazione cultu-
rale di domani pomeriggio?
24.11.2014 - Può spiegare l'Assessore Francesco Italia come mai ,contrariamente
ad ovvi motivi di sicurezza e di buon senso l'impiegata indicata lavora nella dependance da sola?
23.10.2014 - E' riuscito l'Assessore Francesco Italia ad incontrare il Soprintendente per confermare la disponibilità
delle risorse da destinare a Villa Reimann nell'ambito dello
sbigliettamento della zona archeologica?
Marcello Lo Iacono
Questa di non consentire l'ingresso a Villa Reimann è l'ultima di tante disattenzioni (o peggio) consumate dal Comune
di Siracusa contro Villa Reimann. Fu – da parte della nobil
donna danese – una donazione incauta, come dice Marcello
Lo Iacono? Spiace dirlo, ma lo fu. Il tentativo in questi anni
è stata quello di sottrarla alla proprietà del Comune (come
l'appartamento di via Picherale destinato ad anziani). Mille
furbizie ma il solo obbiettivo è stato sempre questo: degradare a tal punto la Villa
che l'affidamento ad un Ente terzo sarebbe parsa la soluzione migliore per evitarne la rovina. Ho perso il conto dei Consorzi che avrebbero dovuto gestirla. Poteva
essere la sede di rappresentanza dell'Università di Siracusa ma quella opportunità
sembra passata. Ora cosa se ne vuole fare? Che significa questa chiusura? E l‟utilizzo per scopi impropri e comunque contro le volontà testamentarie? E poi la
scelta di evitare a terzi di verificare il degrado in cui è abbandonata? Vedremo. Su
Villa Reimann la fantasia degli speculatori galoppa sempre. La strada migliore
sarebbe quella di sottrarla al Comune di Siracusa. Revoca della donazione da
parte di chi rappresenta gli interessi della defunta. Vediamo. Save Villa Reimann
ci faccia una riflessione.
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Domenica 23 novembre 2014
Cresce solo la povertà
Offerte di lavoro inconsistenti mentre sono in arrivo
altri licenziamenti. Politica cinica e clientelare
Negli ultimi tre anni è aumentata del 90 per cento la quota
percentuale di famiglie siracusane che si sono rivolte alla
locale Caritas. L‟unica cosa
che cresce nella nostra città –
per il resto ultima in tutte le
classifiche nazionali - è la
povertà. Ne prendiamo atto
con molta amarezza, ma chiediamo anche che ne prendano
atto tutti coloro che hanno
titoli e caratteristiche istituzionali per tentare una reazione a questa deriva. Lo
chiediamo ai deputati nazionali siracusani, assenti o a
rimorchio di problemi di altre
parti d‟Italia, che sin qui non
è che abbiano brillato per
proposta e per iniziative, comunque finalizzate a creare
lavoro e lo chiediamo anche
ai deputati regionali, quasi
tutti PALERMITANIZZATI e
visibilmente lontani dalle esigenze e dalla disperazione
che è palpabile nella nostra
comunità.
La città e la provincia di Siracusa sono in ginocchio. Le
uniche occasioni di lavoro
arrivano dai centri commerciali, anzi da alcuni negozi
all‟interno dei centri commerciali. Per il resto ci sono solo
offerte per venditori di un
qualsiasi prodotto, venditori
che beccano un euro solo se
vendono il prodotto e come è
facile capire, vista la crisi, si
tratta di uno sbocco modesto,
economicamente irrisorio. Ci
sono poi le offerte per andare
all‟estero, ma con contratti a
tempo determinato, contratti
per lo più brevi. Pensate che
per gli assunti in un parco
giochi di Parigi si parli di
contratti che vanno da un minimo di due settimane ad un
massimo di otto mesi (tetto
mai toccato da nessuno di
quelli che hanno fatto questa
esperienza). Insomma, siamo
ridotti davvero male e non si
vedono spiragli in fondo al
tunnel, siamo come paralizzati, con una politica che sembra squazzare nel malessere,
e quindi nella sottomissione
supina a totale, dei suoi concittadini, una politica cinica e
clientelare come non mai,
persino minacciosa e ricattatoria (finchè cui siamo noi,
per voi non ci sono speranze).
Politica peraltro palesemente
impreparata oltre che cinica.
Oggi Lukoil in pratica annuncia il licenziamento di circa
500 operai e nessuno dei politici sembra accorgersene,
nessuno dei politici chiede al
Prefetto di fare un tavolo per
fare un qualche argine. Così
come tutti i politici tacciono
davanti ai lavoratori del turismo che nella brutta stagione
vengono cacciati o vedono il
loro monte ore ridursi all‟osso, come di conseguenza lo
stipendio. Non dicono nulla
nemmeno quelli che hanno
fatto dichiarazioni roboanti
sulle presenze turistiche a Siracusa, oggi di fronte a centinaia di licenziamenti neanche
un battere di ciglia.
Nessuno ci può aiutare, dobbiamo aiutarci da soli e con
questa classe politica abbiamo, realisticamente, poche
speranze, anzi pochissime.
Pontile di Targia: 300/400 esuberi
Questa volta vedo di partire da dove di solito
si finisce e cioè dal fatto che Siracusa persa
era e persa rimane. Per dare una spiegazione
a questo tipo di affermazione è possibile farlo se si considerano le ragioni che caratterizzano l‟economia della Città perché, per
quanto importanti gli aspetti culturali, storici
e sociali, sono successivi ai fattori economici primari (industria, agricoltura e servizi)
che determinano l‟economia Siracusana.
Uno dei fattori trainanti dell‟economia del
nostro territorio è, anche se molti non saranno d‟accordo, il risultato economico del settore industriale ed in particolar modo quello
della raffinazione e della lavorazione del
Le balle comunali
e la triste realtà
sul nostro turismo
Le autocelebrazioni dell'amministrazione comunale di Siracusa
anche sulla stampa nazionale sui
primati della città di Siracusa
nell'ambito delle presenze turistiche, si scontrano con una brusca
realtà che vede la maggioranza
degli alberghi di Siracusa chiudere
o trasformarsi in alberghi stagionali con il licenziamento e la precarizzazione dei rapporti di lavoro
fino a ieri a tempo indeterminato.
Siracusa paga una totale assenza
di una politica di destagionalizzazione degli alberghi
ed a pagare e le conseguenze sono
proprio i lavoratori che sono
"spremuti" nella media e alta stagione per poi essere scaricati nella
bassa stagione che va da ottobre a
marzo. Ci chiediamo quanti di
questi alberghi che oggi stagionalizzano hanno una licenza di tipo
stagionale, o se invece come temiamo, utilizzano una licenza perpetua per aprire solo quando conviene loro e tutto a discapito dei lavoratori del turismo di Siracusa, ma soprattutto ci chiediamo cosa l'amministrazione comunale mette in campo per evitare abusi in tal genere. La partecipazione dei lavoratori del turismo allo sciopero generale indetto per il 5
dicembre sarà anche all'insegna, oltre che contro le politiche del governo
Renzi con il Jobs Act, anche per rivendicare il diritto di lavorare tutto l'anno e non essere utilizzati solo quando conviene ai gestori alberghieri.
Stefano Gugliotta
petrolio, da Targia ad Augusta. Non c‟è nell‟economia siracusana, un‟attività merceologica che produce ricchezza tanto quanto il settore industriale e se
proprio dobbiamo preoccuparci della crisi mondiale dal 2008 a oggi, faremmo bene a preoccuparci ancora di più per le ricadute che ha avuto ed ha ancora sul nostro territorio in termini d‟occupazione. L‟accelerazione negativa
che sta subendo la lavorazione del petrolio in Sicilia e nel Siracusano, tanto
per fare un esempio, è significativa di cosa sta succedendo nel sistema industriale isolano ed è impossibile immaginare che ENI si disimpegni solo a
Gela rimanendo inalterate le attività di Milazzo e di Siracusa. Non solo, mi è
altrettanto difficile immaginare che la riconversione dal petrolio al bioetanolo prevista per Gela, possa essere la soluzione al ripensamento del disimpegno ENI e alla piena occupazione promessa in Sicilia. Per non andare troppo
lontano, dispiace che Siracusa, nella sua interezza, non si preoccupi più di
tanto della dichiarazione LUCKOIL di ridurre la produzione delle lavorazioni del petrolio negli impianti ex ISAB di Melilli ed ex AGIP di Priolo/
Augusta. Rilevo ad esempio, che il 50% di riduzione per LUKOIL significa
il 50% del lavoro in meno al pontile di Targia e quindi al porticciolo, con
riflessi importanti per tutti coloro che vi operano, circa 3/400 persone addette ai più disparati servizi e per la maggior parte siracusani. Poi ci sono gli
autotrasportatori, i metalmeccanici, gli edili, gli addetti ai servizi generali,
che a differenza dei dipendenti diretti di LUKOIL ai quali è stato garantito
dall‟azienda che non ci saranno riflessi sull‟occupazione, hanno qualche
problema a sentirsi garantiti per il futuro. A scavare un po‟ di più, arriviamo
anche ai tanti Russi che, ipotizzo, a breve non vedremo più in giro per Siracusa e considerando che sicuramente hanno contribuito non poco a sostenere
i numeri del turismo e l‟economia di alberghi, ristoranti e negozi perché, tra
sanzioni dell‟Europa e minori attività nell‟industria siracusana, è facile prevedere un calo delle loro presenze dalle nostre parti. Certo, in questi pochi
anni di presenza dei russi sul territorio siracusano, si è fatto poco e nulla per
rafforzare e incrementare i rapporti di amicizia tra noi e loro e soprattutto, le
istituzioni locali hanno brillato per la loro assenza in iniziative dedicate alla
cooperazione e all‟accoglienza dei russi. Ma questa non è una considerazione particolarmente nuova per i siracusani. Di solito siamo bravissimi nel farci i fatti nostri, possibilmente con riferimento a fatti che accolgono e rafforzano i rapporti con parenti e amici di cordata. Poi magari ci ritroviamo a
considerare che l‟altra notizia da collegare al quadro generale di crisi, sia
quella che si riferisce ai dati dichiarati recentemente dalla Caritas Diocesana
Siracusana che, attraverso il suo segretario, don Marco Tarascio, in occasione della presentazione del progetto “Rifondiamoci” ha indicato i seguenti
dati relativi all‟attività dei centri di ascolto nel periodo 2010-2013:
-Incremento annuale medio degli utenti diretti è stato del 16% per un totale
nel triennio del 48%;
-Incremento annuale medio degli utenti complessivi pari al 29,7% per un
totale nel triennio dell‟89,2%;
Numeri a mio parere terribili perché un aumento del 90% in tre anni di gente
che si rivolge alla Caritas, significano migliaia di siracusani e non che rappresentano il malessere di quella che oggi sembra essere la società siracusana. Rodolfo Dierna, direttore della Caritas Diocesana nella nostra Città,
nell‟illustrare il progetto ha spiegato che i centri di ascolto erogheranno servizi specifici di ascolto, accompagnamento, sostegno al reddito, orientamento, consulenza, supporto psicologico/relazionale, a sostegno degli ultimi,
delle fasce deboli e dei nuovi poveri. Viene facile concludere che a Siracusa
il commercio al dettaglio è in apnea pronto a morire per mancanza di consumi; gli artigiani che non erano messi bene neanche in anni precedenti oggi,
se possono, scappano dalla Città. E‟ triste dover considerare che gli unici
indicatori in crescita a Siracusa sembrano essere soli quelli concernenti la
povertà, primato del quale chiunque farebbe volentieri a meno. Altrettanto
triste e dover rilevare che le istituzioni pubbliche locali hanno brillato e
brillano per il silenzio sui due argomenti.
Enrico Caruso
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Domenica 16 novembre 2014
Opinioni
e repliche
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili
con la necessità di dare visibilità a tutti.
cittadinisulwebcittadinisulwebcitt
La mia Ilaria L‟aranciata senza arancia Cementifici
Sono il papà di Ilaria, una ragazza di 27
anni che a febbraio ci ha lasciati.
Ilaria ha donato la sua vita per la gioia e la
volontà di diventare mamma. Pur sapendo a
cosa andava incontro ha voluto, con sommo
amore, un figlio. Ha dovuto interrompere le
cure per mesi e questo ha fatto sì che la malattia esplodesse in una forma inconsueta e
cruenta. Sembra che esistano pochissimi
casi di aggressività così grave della SM.
Ilaria, pur nella sua malattia (accertata a
16 anni), ha sempre avuto un sorriso per
tutti e alla sua morte la stampa locale l‟ha
chiamata “l‟angelo dei deboli” per il suo
altruismo e per aver aiutato il prossimo come milite della Croce Bianca. Ilaria è stata
un esempio di amore, un sorriso sempre
presente. Ricordo che durante un servizio in
Croce Bianca, Ilaria incontrò una persona
triste e pensierosa, che le confidò di essere
malata di SM. Ilaria con un sorriso e dolcezza le aveva risposto che anche lei era
malata di SM, ma che la vita doveva essere
presa con gioia e l‟aveva incoraggiata a
fare tutto ciò che si sentiva di fare, nel limite del possibile.
L‟idea? Raccontare la storia di Ilaria e raggiungere con il suo sorriso il maggior numero di persone. Per dimostrare che, anche
se con la SM, si può essere felici di quello
che si ha e vivere una vita perfetta, pur nella sofferenza fisica. Una storia può essere
raccontata in tanti modi, ma quello che conta è il messaggio che porta con sé e il valore
che regala a chi la ascolta.
In queste nostre calamitose giornate anche nutrirsi è diventato problematico. Addio alla
genuinità del pasto dei nostri contadini, che fino alla metà circa del secolo scorso producevano roba genuina che finiva poi anche sulle tavole dei nostri progenitori. Oggi tutto è
manipolato all'insegna del guadagno criminale. Ci sono sul mercato cibi "inventati" col
nome di prodotti dei quali non hanno nulla. Esistono schiere di malfattori sconosciuti che
avvelenano la nostra mensa: ogni tanto ne acchiappano uno, ma è una guerra persa in partenza. Un esempio di prodotto inventato e bugiardo: l'aranciata senza arancia. C'è voluto il
paradosso di un decreto per imporre che nel prodotto sia presente almeno una percentuale
di arancia. Non interamente arancia, come dovrebbe essere tinche dal punto di vista legale. Ma "almeno" una percentuale. Mancava solo che nel decreto ci fossero le scuse per l'intrusione. E che dire della pasta, della salsa, del vino, dell'olio, dei formaggi, del latte?
Moltissimi i casi di roba taroccata con tanto di etichetta, che sventola e millanta il tricolore, ma che viene "inventata" e confezionata
da malfattori anche oltreoceano finendo
sulle nostre tavole. Dice: "Leggete attentamente le etichette prima di comprare, controllate la provenienza e la composizione.
Viene da ridere. Perché non ci vuole molto a taroccare anche le etichette. Legambiente ha assodato che in un solo anno sono stati sequestrati 30 milioni di chili di
prodotti truffaldini, e che il business di
alimenti taroccati arriva a fatturare 60 miliardi di euro. Sono dati che ci portano ad
una conclusione: non bastano gli inquinamenti ambientali dell'industrializzazione che avvelenano l'acqua e l'aria, ma il veleno arriva anche sulla nostra tavola attraverso alimenti
taroccati. Esempi ce n‟è a josa. Certi tipi e alcune marche alimentari come il doppio concentrato di pomodoro spacciato con falsa produzione italiana, contraffazioni di vini DOC
come per esempio l'Amarone e il Valpolicella, i prodotti IGP e STG, l'olio d'oliva lampante (non commestibile) e "deodorato» venduto come extravergine, la mozzarella di bufala,
per arrivare perfino al panettone e alla colomba. Ma l'elenco è molto più lungo di quanto
si possa pensare. Come fare per difendersi? L'ideale sarebbe l'orticello di casa per chi sta
in campagna, ma ci vorrebbe anche l'allevamento di galline e mucche per avere uova,
latte e carne. "Servono pene più severe" e migliori e più serrati controlli anche doganali,
tuonano Legambiente e il Movimento a difesa del cittadino, come se parlasse il signor di
Lapalisse. E la domanda sorge spontanea: "Ma intanto?...".
Aldo Formosa
A parole, la maggioranza al Comune di Siracusa proclama di essere contro la cementificazione e di opporsi a nuove costruzioni.
Nei fatti, l‟assessore all‟urbanistica protempore propone, in maniera ufficiale, di
destinare nuove aree all‟edilizia residenziale
libera, sottraendole a quelle per l‟edilizia
sovvenzionata e agevolata (cooperative e
alloggi di proprietà pubblica per i nuclei
familiari più deboli). In pratica, con la proposta n. 37 del 4 luglio scorso, che ha ricevuto anche il via libera della commissione
urbanistica a settembre, la maggioranza del
Vermexio avrebbe voluto introdurre una
quota addirittura del 30% delle vaste aree
adesso destinate all‟edilizia sovvenzionata e
agevolata, per “piani di lottizzazione di iniziativa privata, secondo i parametri urbanistici previsti per l‟insediamento di edilizia
residenziale libera”. In pratica: dove dovrebbero sorgere alloggi per famiglie in situazioni di disagio sociale, avrebbero potuto
invece essere costruite delle enormi ville
per ricconi di casa nostra, come se già ora di
aree destinate per costruzioni private non ce
ne fossero a sufficienza e di alloggi invenduti la città non fosse, come purtroppo è,
letteralmente piena. Non solo, ma se, per
effetto di questa decurtazione del 30%, nei
prossimi anni non bastassero più le aree per
edilizia sovvenzionata e agevolata, si dovrebbe individuarne di nuove in quelle oggi
agricole. E i proprietari dei terreni ancora
una volta ringrazierebbero! All‟ultimo momento, proprio quando la proposta veniva
trattata in consiglio ed abbiamo evidenziato
con forza i danni gravissimi che avrebbe
provocato, il sindaco è intervenuto e la ha
fatta ritirare. Restiamo però preoccupati per
il fatto stesso che un‟idea così penalizzante
per il territorio e per il risparmio delle famiglie siracusane sia stata tradotta in una proposta di delibera ufficiale.
Salvo Sorbello
Consigliere comunale di Siracusa
Vitadacani La storia di un Vagabondo
Un Paese dove vengono ignorate o consentite piccole e
grandi illegalità NON HA FUTURO! Da anni associazioni
varie, finte Onlus e volontari animalisti interessati e dell'ultima ora, hanno trovato il modo di lucrare sulla pelle degli
animali. Quello che preoccupa maggiormente è venire a
conoscenza che anche un Comune e quindi il responsabile
al randagismo e i Vigili Urbani consentano una illegalità
resa pubblica sul Social Network Facebook. Spesso leggiamo frasi ad effetto quale: “UN GESTO D'AMORE VALE
UNA VITA!!!!!!!!!!!PERCHE' SOLO CHI AMA VIVE
PER SEMPRE!!!!!!!!”e subito dopo..... “..lunedi' lo microchippo e si inizia con tutta una serie di analisi che
purtroppo hanno un certo costo...da sola non riesco a
farlo...ringrazio tutti coloro che vogliono aiutare Giulio
a lasciare questa terra ingrata il piu' in fretta possibile”. Si parla di un cane, un segugio italiano, che è stato ritrovato privo di microchip e nonostante ciò si è saputo chi
fosse il suo proprietario.
Tuttavia non è stata rispettata la normativa in vigore che
prevede: immediata denuncia di ritrovamento, ricovero del
cane nella struttura convenzionata, ricerca formale del proprietario, l'eventuale rinuncia scritta alla proprietà dell'ani-
male e tutto ciò che ne consegue. Invece le Istituzioni e la
volontaria che si è poi intestata il cane hanno volutamente
ignorato l'iter previsto dalla normativa. Si tratta della stessa
volontaria già denunciata per aver dato in adozione una
barboncina senza seguire l'iter suddetto e senza rispettare i
tempi dettati dalla legge. Ciò dopo che la cagnetta era stata
sottratta ai legittimi proprietari con la collaborazione di altre
volontarie. E che dire di un Comune che consente di far
spedire al nord un cane randagio che girava liberamente per
il Paese? Dopo qualche giorno dall'arrivo di questo cane in
Emilia è stata avviata una raccolta fondi per mantenere il
povero animale di nome Vagabondo. Il randagio era del Comune di Canicattini Bagni ed è stato portato in giro nei
paesi dell'Emilia con una scritta nella pettorina con la quale
si chiedeva l'adozione e nel mentre chi lo stallava chiedeva
soldi in Facebook. Ci chiediamo se l'ASP di Siracusa sia a
conoscenza che la suddetta volontaria, che collabora con il
Comune di Canicattini Bagni, gestisce il Rifugio della Speranza e se questa struttura privata sia a norma come prevede la Legge. La Costituzione Italiana sancisce che la Legge è
uguale per Tutti.
Elena Caligiore
5
Domenica 23 novembre 2014
Ecco perché sono ancora sospesa
La dottoressa Basile racconta la vicenda della piscina della Sgarlata e
dell‟ispezione dell‟assessorato ai beni culturali. Ho scelto io il “Paolo Orsi”
La dottoressa Beatrice Basile, ancora sospesa dalla carica
di sovrintendente di Siracusa, ha spiegato in prima persona
come si sono svolti i fatti che poi, come è noto, hanno anche
portato alla rotazione di tre altri dirigenti della soprintendenza aretusea. Ecco le sue parole:
Sono sospesa dal mio incarico di Soprintendente, a disposizione dell‟Amministrazione, presso il Museo Archeologico
Paolo Orsi. Non mi è stato assegnato alcun incarico. Ho
chiesto al Direttore (Giglione ndr) di trascorrere il periodo
di sospensione presso il Paolo Orsi, e non presso la Soprintendenza, come era stato disposto nel decreto di sospensione, per motivi di opportunità. E di dignità personale. Tecnicamente, io non sono stata – ancora – rimossa, ma sospesa.
La vicenda comincia con un‟ispezione da parte del Servizio
Ispettivo dell‟Assessorato. Il 12 agosto il Servizio mi annuncia, telefonicamente, un‟ispezione per il giorno successivo, a
carico della dottoressa Alessandra Trigilia. Non mi viene
specificato il motivo dell‟ispezione. L‟audizione della dottoressa Trigilia, da parte dei due funzionari del Servizio, avviene alla mia presenza perché io stessa avevo offerto il mio
ufficio, per ragioni di riservatezza e tranquillità; ma nessuna
domanda mi viene rivolta. Avendo chiesto il motivo dell‟ispezione, mi viene risposto laconicamente 'lettere anonime'.
Alla fine, gli ispettori chiedono di acquisire copia di due fa-
scicoli, ambedue inerenti a piscine prefabbricate, di cui
uno inerente la ditta Sgarlata, e l’accordo di collaborazione stipulato con Legambiente di Pachino per la fruizione
della fortezza di Portopalo di Capopassero. Non è stato
redatto alcun verbale. E neppure ci è stata inviata copia
della relazione ispettiva, come avviene di norma in questi
casi. Semplicemente, il 27 agosto ho ricevuto una notifica
di avvio di procedimento di revoca dell‟incarico, motivata,
genericamente, con 'i risultati dell‟ispezione dell'8 agosto'”.
Cinque giorni dopo, mi è stato notificato un decreto non di
revoca ma di sospensione, 'per accertamenti', sempre sulla
base della relazione ispettiva. Ho scritto e ho chiesto di che
si tratta? E poi ho fatto ricorso. Venti giorni dopo la sospensione mi è arrivata la relazione. Era preponderante la vicenda della piscina della ditta Sgarlata, si parlava di mancato
rispetto dei termini del procedimento. E poi c'era un riferimento a un accordo di collaborazione con Legambiente per
tenere aperta a fortezza di Portopalo di Capo Passero. Che
si inquadrava in una serie di protocolli dell'assessore Sgarlata per i siti che non era possibile tenere aperti per mancanza di custodi. Ho risposto a tutte le autorizzazioni. La Sgarlata non era l'unica persona a cui avevamo concesso l'autorizzazione. Sui tempi, la ditta che aveva fatto appena prima
la richiesta per l'installazione di una piscina prefabbricata
(che sia chiaro non è un parco eolico o una linea elettrica)
ebbe tempi di quindici giorni. Quella della Sgarlata venticinque. Il tempo medio per questo tipo di pratiche è di 2530 giorni. Abbiamo dimostrato tabulati alla mano che le
pratiche vengono trattate nell'ordine in cui arrivano. Dopo
di che è normale che per le pratiche che richiedono un'istruttoria più articolata, con sopralluoghi, si allunghino i
tempi. Per come sono andate le cose non ho molta fiducia.
Beatrice Basile
La Muti si difende ma non risponde
L‟ex soprintendente scrive al Corriere (che non pubblica) rivendicando il
suo lavoro, ma non replicando di fatto alle accuse che le sono state rivolte
Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Mariella Muti al direttore De
Bortoli e al giornalista Stella su un recente articolo del Corriere che riguarda l‟operato dell‟ex soprintendente.
Ecco il testo:
Egregio dott. Stella, per la seconda volta torna a giudicare in maniera devastante l‟operato di un Soprintendente
che ha al suo attivo l‟iscrizione di due
siti tra i “Patrimoni dell‟Unesco, la progettazione di un centinaio di interventi
di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale impegnando fondi comunitari per 86 milioni di euro, l‟elaborazione del piano paesistico, il conferimento dell'onorificenza di Cavaliere
della Repubblica. Invece di affrontare
un grande tema culturale si è banalmente è inserito in una misera bagarre di
provincia, parlando della rimozione dei
vertici della Soprintendenza per opinabili e celeri pareri resi ad esponenti politici. Auspico che il Corriere apra un
dibattito su un vero tema culturale, quale il coniugare la tutela del nostro patrimonio con le esigenze dello sviluppo
sostenibile del Paese. Il Problema verte
sulla facoltà di veto nei processi decisionali da parte di alcune componenti,
spesso minoritarie, rispetto alle esigenze di
una collettività di dotarsi degli strumenti
per programmare lo sviluppo territoriale. E
poi sul ruolo dei Soprintendenti: eroi romantici, unico baluardo contro la speculazione che è sempre ad opera di altri,oppure
preparati e fedeli funzionari dello Stato,
scelti in base alle competenze e non alle
appartenenze? La tutela in Italia non deve
essere appannaggio esclusivo dei Tar. Penso che nei processi decisionali occorra
un‟adeguata attenzione alla concertazione;
che questa avvenga in tempi certi; e che,
fatta una scelta condivisa si proceda con
celerità: niente è più dannoso della realizzazione di un progetto vecchio, che non
piace più a nessuno, neanche a quelli che lo
avevano promosso. A quel punto si va alla
ricerca di un colpevole per alleggerire le
coscienze: chi meglio di un Soprintendente
per ricoprire questo ruolo ingrato?
Mariella Muti
P.s. Avevo deciso di ignorare il suo attacco
gratuito ma ho seguito i suoi interventi nel
corso della trasmissione Ballarò e constatato che ha espresso una linea di pensiero
assolutamente in contrasto con quella che
ha ispirato il suo articolo ed in linea invece, paradossalmente, con quella da me
seguita da Soprintendente. Misteri del
giornalismo italiano!
La mia REPLICA non è stata pubblicata!
La vera casta sono loro!
Mariella Muti
Come sempre Mariella Muti non risponde alle accuse che Le rivolgono. O meglio, risponde rivendicando quanto ha
fatto ed avallato con strane metafore.
Traduco per quello che ho capito da questo linguaggio criptico:
1. minoranze ambientaliste non possono
avere poteri di veto nei processi decisionali; 2.fatta una scelta si deve procedere
con celerità 3.se un progetto vecchio non
piace più a nessuno neanche a quelli che
lo avevano promosso (il porto turistico di
Caltagirone?), si ricerca un colpevole
per alleggerire le coscienze e questo
viene individuato nel Soprintendente; 4.Il Soprintendente non è un eroe
romantico contro la speculazione,
ma un leale funzionario dello Stato
scelto in base alle competenze e non
alle appartenenze, (come – sottinteso
– sono stata io).
Risposta sbagliatissima a Stella. E'
una sorta di autoaccusa, della serie:
“Non mi competeva come soprintendente difendere Siracusa dalla speculazione ma applicare lealmente la
normativa vigente”. “Le scelte urbanistiche non competono a minoranze o ai TAR”. “Non voglio essere
il colpevole di un progetto (Porto
Turistico di Caltagirone?)) che ora
non piace più a nessuno”.
Ma sta proprio così? Stampare sul
Porto Grande di Siracusa 100 mila
mq di cemento era conforme alla
legge? Non gridava allo stupro per
chi avesse una minima attenzione
per questa povera Città? Il Soprintendente di Siracusa non era tenuto
subito ad esprimere stupore, indignazione, sdegno, davanti a progetti
di tale portata devastatrice? Bisognava tacere e fare finta che andasse tutto bene in nome dello sviluppo (alias speculazione)?
No dottoressa Muti un funzionario preparato e leale non si sarebbe comportato
come Lei. Avrebbe espresso subito riserve
grandi quanto una casa. La scelta del
“mutismo di conformità” era (ed è) una
scappatoia elaborata per fare ingrassare
la speculazione e certi politici. Dobbiamo
essere grati ad importanti associazioni
nazionali come Italia Nostra se lo scempio non si è (ancora) consumato.
Ci sono oggi segnali di ripensamento?
Non lo so e non mi risulta. Volesse il cielo
che ci fossero!! Significherebbe che la
speculazione dei soliti noti ha mollato il
Porto Grande, che non ha vinto questa
battaglia vergognosa come l'indifferenza
calcolata per farli vincere. Ognuno si sceglie il suo modo stare nella storia della
conduzione della soprintendenza di Siracusa che, ironia della sorte, un tempo fu
diretta Paolo Orsi (immagino rivoltato
nella tomba).
Albero di Natale
Deciderà
la commissione
Non ci sarà più un bando europeo per l'albero di Natale di piazza Duomo che come tutti
capiscono, è il primo e vero problema di Siracusa altro che disoccupazione, tasse ammazza cristiani, inquinamento, spazzatura,
acqua d'oro etc. Ma senza bando europeo
che si fa? Si fa un bando nostrano, con una
commissione tutta renziana che decide.
Detto fatto. Con 37 istanze, già si è tenuta la
prima riunione della commissione presieduta dall'ingegnere capo, Natale Borgione,
componenti: la dirigente Politiche culturali,
Rosaria Garufi, la consulente Emma Schembari, Vittorio Fiore per Architettura, Pietro
Fasano per la Soprintendenza, Lilia Cannarella per l'Ordine degli architetti; Viviana
Cannizzo per Impact Hub (chi è e perché è
in commissione?) .
Leggiamo: L'albero deve essere ecologico, a
basso impatto ambientale e inserito nel contesto di piazza Duomo. Costerà all'Amministrazione 10 mila euro. Sarà illuminato, alto
almeno 8 metri e l'area in cui sarà collocato
dovrà avere un diametro massimo di 6 metri.
Potrà essere ammirato dal 14 dicembre al 30
gennaio e le tavole del progetto costituiranno una mostra della stessa durata, diventando parte integrante dell'evento. Il partecipante (o i partecipanti) che risulterà vincitore
riceverà un premio di 5 mila euro: 4 mila per
la progettazione e mille per la direzione dei
lavori. Brava giunta Garozzo, questi sono
fatti concreti per la città. Vergognarsi no?
6
Domenica 23 novembre 2014
“Lavoro” per il lavoro
Bruno Marziano spiega il sì alle trivellazioni. Sono
del Pd e ho contro il sindaco di una lista civica
Bruno Marziano, parli poco delle
cose di Siracusa, eppure questa città
ti ha dato sempre un grande consenso.
Mi interesso dei problemi di Siracusa
con una tecnica precisa, non voglio
prendere in giro nessuno, non faccio
interrogazioni che servono per noi
stessi e non per risolvere i problemi
così come finiscono per diventare carta straccia i disegni di legge presentati
solo per inserirli nel curriculum. Mi
sono battuto e mi batto per il rilancio
della politica industriale, per creare
lavoro, per rilanciare l‟economia, le
trivellazioni sono in questa direzione e
le sostengo viste che le stesse offrono
piena garanzia all‟ambiente e alle persone. Se passano a Siracusa ci saranno
400 assunzioni di metalmeccanici, insomma, ripartirà sul serio e non a parole l‟economia.
E’ una città senza lavoro e nessuno sembra occuparsene..
Qualcuno se ne occupa, rischiando anche
come me di apparire impopolare, oggi è
così per le trivellazioni, in passato l‟impopolarità fu legata al rigassificatore. Sostengo queste iniziative, Siracusa e la Sicilia
debbono diversificare se vogliono
avere un futuro. Ferme restando
ovviamente tutte le garanzie possibili e immaginabili.
Scusa, ma Garozzo ha detto che i
deputati regionali siete degli inetti
Ha ragione, se vogliamo occuparci
di problemi di Siracusa c‟è una sorte di cordone sanitario. Con Lo
Giudice assessore avevamo pensato
di realizzare una grande rotonda
sull‟uscita della 114, stavamo cercando i finanziamenti per realizzarla così come stavamo facendo per il
ponte di Targia, ma poi tutto si è
fermato visto che noi eravamo del
Pd e giustamente siamo stati avversati dal sindaco di una lista civica.
Nuovo ospedale, favola innocente
per siracusani deficienti?
Bravissimo. Mi ricordo che proposi in via
pregiudiziale di mettere a norma l‟Umberto
I° e mi dissero che pensavo in piccolo e
che dovevamo costruire il nuovo ospedale,
oggi rischiamo la chiusura del vecchio
ospedale perché non sarebbe a norma.
Il nuovo direttore Asp non va molto bene, sta riducendo di fatto l’assistenza,
l’ospedale va sempre peggio, le liste d’attesa si allungano, ci sono decessi sospetti,
i siracusani hanno perso quel pizzico di
fiducia che era loro rimasta
A me non risulta, lavora fra mille difficoltà.
Riparliamone fra qualche mese.
La Lukoil minaccia licenziamenti, in ogni
caso sta intaccando l’indotto con mano
violenta
Se dovesse assumere decisioni sbagliate nei
confronti del territorio ci mobiliteremo per
impedirlo. La Lukoil ha un debito da rispettare con questo territorio.
La verità: Perché parli poco di Siracusa,
hai una intesa per delegare altri della tua
cordata?
Assolutamente no. Non voglio rubare il mestiere ai consiglieri comunali. Ad ognuno il
suo, non voglio fare passerelle per avere
piccole finestre di sterile visibilità. Ognuno
col suo stile.
Landieri: L’età non basta
Avere meno di 40 anni non significa essere un buon
politico. Se non ci fosse stato Marcello Lo Iacono..
Maurizio Landieri, c’è una spiegazione all’inconcludenza della Giunta in carica?
E‟ il renzismo, bellezza. Una volta c‟era una vera e propria
scuola di politica. Oggi vorrebbero far passare l‟idea che
basta avere meno di 40 anni per essere un buon politico. La
realtà è molto diversa. O sei un tecnico preparato nella materia che ti assegnano, o sei un politico navigato che conosce bene il funzionamento della macchina amministrativa,
in caso contrario è un disastro.
Svariate centinaia di cittadini protestano per la spazzatura dilagante e dall’amministrazione ora non arriva
neanche una risposta, una giustificazione..
Semplicemente se ne fregano. La politica è dare risposte, o
quantomeno provarci. Qui molti si sentono unti dal Signore.
Sinceramente vedo poche differenze tra renzismo e berlusconismo.
Volano ancora gli stracci fra i grillini locali, quasi una
rissa correntizia. Perché?
Vale il discorso di prima. La politica è una cosa seria. L‟idea che uno vale uno è una sciocchezza. Non siamo tutti
uguali. Ci sono elementi validi tra i grillini siracusani. Ma
sono stati mortificati. Peccato.
Il Comune vuole spendere oltre un milione di euro per
demolire il ponte dei calafatari e fare una bretella al ponte di Targia. Buona amministrazione?
Considerato che nel
nostro Paese i dati della disoccupazione giovanile sono straordinariamente allarmanti,
governanti ed amministratori di ogni livello
dovrebbero favorire le
occasioni di lavoro che
da più parti vengono
proposte e progettate.
Invece, in generale e
particolarmente a Siracusa, si mettono bastoni fra le ruote o si ignorano del tutto le
poche opportunità di LAVORO concretamente possibili e vantaggiose e ci si lancia a
capo fitto in iniziative che in gran parte sono di piccolissimo cabotaggio.
Alcuni mesi fa ho pubblicato una nota che
evidenziava la perdita di una occasione importante per la nostra città … grazie (sic) …
Non vorrei sbagliare, ma mi pare che il ponte di Targia sia
una via di fuga prevista in caso di terremoto. Ti immagini
centinaia di auto che passano attraverso una bretella dopo
un terremoto, per raggiungere le zone stabilite dal piano
della protezione civile?
Su Villa Reimann invece di trovare le responsabilità per
furti milionari e degrado sempre più invasivo, chi comanda decide di segregare prima e di chiudere i cancelli
poi ai volontari di Save Villa Reimann
E se non ci fosse stato Marcello Lo Iacono ed i volontari di
Save Villa Reimann, chi si sarebbe mai posto il problema?
Chi se ne sarebbe mai occupato?
Gli ambientalisti della domenica mentre inquinatori e
cementificatori dilagano parlano solo ed esclusivamente
della Pillirina, ma si può?
Sinceramente, qualcuno mi vuole spiegare come si fa sviluppo economico lasciando la Pillirina così com‟è? E se è
possibile farlo, perché non è stato fatto prima? La Pillirina
è diventata un totem ideologico. Quando ciò accade non si
ragiona più con schemi logici e le conseguenze non sono
mai positive.
La difesa dei dirigenti della Soprintendenza in rotazione non parla mai dell’origine del provvedimento e cioè
il nulla osta ad horas concesso ad un politico per una
opera abusiva..
Ricordiamo anche che la nomina del soprintendente rimosso era stata annullata da un tribunale, che aveva ordinato il
reintegro del predecessore. Uno spettacolo veramente indecente, comunque lo si guardi.
Solo chiacchiere
soprattutto ai nostri pessimi amministratori . La ripropongo.
Il 19 dicembre 2013 è stato inaugurato il
collegamento diretto Italia/Grecia tra i
porti di Ravenna, Igoumenitsa e Patrasso.
La nuova linea, lanciata dal Gruppo Grimaldi, è servita dalla nave traghetto Euroferry Olympia, lunga 183 metri, larga
28,50 metri e con una capacità di carico di
circa 200 camion e semirimorchi e 600
passeggeri, sistemati in... cabina e poltrone reclinabili. Si è realizzata quindi a Ravenna la proposta inascoltata di partenariato Siracusa/Patrasso avanzata dal Pro-
fessore Paipetis (nella foto) tre anni e
mezzo fa e più volte diffusa attraverso articoli di stampa senza esito.
Nei giorni 8, 9 e 10 giugno 2010 presso
Palazzo Impellizzeri a Siracusa, si è svolto
il Convegno Mondiale "Il Genio di Archimede - 23 secoli di influenza nei campi
della Matematica, della Scienza e dell'Ingegneria”. In quella occasione, il Professore Stephanos A. Paipetis, dell'Università di
Patrasso e Presidente del Convegno, a
margine delle relazioni scientifiche, ha
avanzato la proposta che qui si riporta con
le sue stesse parole: “i legami antichi ed
ottimi tra la Grecia e l‟Italia ed in particolare la Grecia Occidentale e l‟Italia Sud
Orientale, potrebbero favorire l‟avvio di un
collegamento via mare tra Patrasso e Siracusa. Si potrebbe chiamare „la rotta di Archimede‟. Perché non pensare ad un‟offerta
culturale, commerciale e turistica che preveda soggiorni nell‟una e nell‟altra parte
con reciproco vantaggio? È una delle possibilità che, a mio giudizio, può essere perseguita concretamente e con successo”.
A tale proposta non è stato dato mai nessun
riscontro da parte di nessuno. L‟apatia, la
disinformazione, la superficialità, l‟ignoranza, la supponenza, l'incapacità di tanta parte
della città hanno avuto la meglio. Purtroppo. Si deve constatare ancora una volta che
a Siracusa si parla molto, ma si realizza
molto poco. Le occasioni sfumano come se
fossimo sazi di lavoro !!!
Domenico Di Stefano
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Domenica 23 novembre 2014
La deriva grillina
Nasce un’altra corrente (AndolinaNicotra) ma chi ha il pallino non lascia
Sul web c‟è stato uno scontro fra grillini siracusani sulla proposta anti-Zito e sulla
nuova “corrente” portata avanti da Arturo
Andolina. Uno stralcio della proposta Andolina la pubblichiamo qui a lato, così come
pubblichiamo a lato l‟intervento sul web di
Marco Ortisi, già candidato sindaco dei grillini nel 2013, un signore che non le manda a
dire e che i grillini di Siracusa li conosce
bene. Ma veniamo al merito.
Il tentativo di Arturo Andolina di
“partecipare” alle scelte del M5S di Siracusa è destinato al peggiore fallimento. Non si
scappa. Chi ha occupato il M5S a Siracusa
non ha alcuna intenzione di mollare l'osso,
di discutere, di ampliare la base, come avviene in un normale movimento politico.
Stessa scena si è ripetuta anni or sono con
Forza Italia, la filosofia è la stessa: i voti li
porta Berlusconi e la musichetta, noi dobbiamo essere gli unici a fare i deputati, i senatori, i candidati sindaci, ad avere gli incarichi di sottopotere. Quando Berlusconi e la
musichetta non attrarranno più voti ci ritiriamo a vita privata, noi i voti non sapremmo neanche come prenderli. E così è stata
(ed è) Forza Italia a Siracusa. Perché il M5S
dovrebbe essere diverso? I voti li prende
Grillo e finché Grillo funziona a comandare
siamo noi.
Forzare questa natura e questi granitici propositi non è possibile, anche di fronte a scelte grossolane e sbagliate, anche di fronte
alle più cocenti sconfitte elettorali, i 5S siracusani si guardano bene dal fare partecipare
qualcuno. Chi vuole partecipare si colleghi
alla Rete di Grillo, partecipi così, vediamo
se vince rispetto a meccanismi di voto collaudati.
L'On.le Zito è un esponente di questa nuova
“casta” di Grillini inamovibili. Attività nel
territorio pari quasi a zero, grande presenza
nei social, poche dichiarazioni e, soprattutto,
pochissima comprensione di quanto avviene
a Siracusa e Palermo. Alle prossime regionali sarà in pista se i voti di Grillo reggono
(ma in Sicilia non reggono e fanno finta di
non capirlo), se non reggono a casa. Come
quelli di Forza Italia. L'idea di intraprendere
una strada diversa di autentica partecipazione non li sfiora. Stessa pasta.
Prendiamo le distanze da Zito
E‟ da questa estate che abbiamo preso le distanze dai “Grilli Aretusei” e da “Costruiamo insieme”, dal primo, perché non c‟è stato mai
ne trasparenza ne competenza, tant‟è che la presenza di una esperta
in problematiche ambientali, nonché attivista da tempo del M5S,
dott.ssa Mara Nicotra, creava fastidio al gruppo, evidentemente
qualcuno si sentiva offuscato. Dal secondo, perché alcuni personaggi vicini alla zona industriale volevano osteggiare l‟esposto presentato alle procure, che altro non è che il risultato del convegno sulla
cattiva qualità dell‟aria dei paesi limitrofi al petrolchimico siracusano, organizzato insieme al “Popolo inquinato” lo scorso 25 luglio a
Palazzo Vermexio. Per tale motivo il meetup “Andiamo oltre” Siracusa M5S per il Popolo sovrano ha deciso di prendere le distanze
dai Grilli Aretusei e da tutti gli altri meetup della provincia che discutono del nulla, arrogandosi il diritto di rappresentare e interpretare lo spirito del M5S, che pur di tentare di avere visibilità, discutono
delle strisce pedonali che si cancellano, del papiro tagliato a Piazza
XXV Luglio e/o del cambio di senso di marcia in qualche via della
città. E Stefano Zito da che parte sta? Il M5S va “OLTRE”. Il M5S
nasce dall'esigenza di informare, comunicare e accogliere istanze e
cittadini allo scopo di dare risposte alle varie problematiche che affliggono l'Italia e gli italiani, con particolare riguardo al nostro territorio, nel caso specifico sempre più degradato e asservito ai poteri
forti. Dobbiamo incidere su tematiche inerenti: salute, inquinamento, legalità, economia, politica, lavoro e sviluppo sostenibile, in modo tale da ripristinare la Costituzione e la Sovranità popolare.
E di questi giorni una intervista a Stefano Zito che finalmente ha
detto un qualcosa di suo per quanto concerne il nostro petrolchimico e dei disastri che lo stesso continua a provocare ai cittadini della
nostra provincia. Zito che fino ad oggi ha rifiutato qualsiasi interlocuzione con la Dottoressa Mara Nicotra, esperta in problematiche
ambientali e con lo stesso popolo inquinato che sta portando avanti
una battaglia per la salute dei cittadini e che, attraverso il portavoce
dello stesso, il sottoscritto, ha inteso metterci la faccia firmando la
denuncia depositata in procura il 2 di ottobre, alla presenza dei portavoce del meetup “Andiamo oltre”, dei rappresentanti del popolo
inquinato di Milazzo ed alla presenza dell‟onorevole Angela Foti
del M5S deputata regionale. Tale denuncia ha fatto si che la procura avviasse un‟indagine che ha consentito di aprire 13 fascicoli contro l‟ASP di Siracusa, contro l‟Amministrazione provinciale, contro
l‟assessorato regionale Ambiente, contro il ministero dell‟ambiente
e contro cinque grosse aziende del petrolchimico. In tutto questo
frangente Stefano Zito non ha voluto assolutamente interfacciarsi
con il nostro meetup competente in quanto forte di presenze come
la Nicotra e Andolina. Zito non ha voluto metterci la faccia neanche sulle denunce, ha lasciato al proprio destino la nostra provincia,
e solo dopo aver constatato che altri deputati regionali pentastellati,
la Foti e Trizzino, i deputati nazionali del M5S Mannino e Grillo
ed il capo gruppo al parlamento europeo Ignazio Corrao hanno manifestato ufficialmente la loro vicinanza, ha deciso di dire la sua sui
guasti alla salute che stanno determinando le aziende del nostro petrolchimico. No caro Zito così non funziona, i componenti del meetup “Andiamo Oltre Siracusa M5S per il popolo sovrano”, prendono le distanze da te per fare chiarezza e stabilire il ruolo che deve
tenere il movimento di Beppe Grillo.
Arturo Andolina
Meetup “Andiamo Oltre Siracusa M5S per il popolo sovrano”
Parla Ortisi:
Non sono
gente normale
Il materiale umano di cui si compongono i meetup lo conosco fin
troppo bene. Per il resto la mia visione di M5S non era certo quella
di sostituire i partiti con strutture
che sono ancora peggiori. I meetup
hanno replicato al loro interno
quanto accade nei partiti tradizionali, anzi sono riusciti ad accentuare quelle dinamiche di scontro,
ostruzionismo, favoritismi, che proprio il M5S si prefiggeva di contrastare.
Questo sono diventati i meetup. Gente che
si fa le scaramucce a vicenda e che fa la
guerra tra poveri. Non vedo nessun beneficio nell'avere gente così all'interno delle
istituzioni. La situazione locale è proprio
tragica...e personalmente di scegliere il
"meno peggio" non mi accontento più.
Purtroppo molti di questi ragazzi dei meetup (almeno quelli che c'erano ai miei tempi ...ma tanto sono diminuiti invece di aumentare di numero perchè si sono
"ammuccati" pure la grande partecipazione popolare che avevamo nelle assemblee
cittadine...quindi il discorso non cambia)
non hanno gli anticorpi della politica.
Messi nei posti di potere si comporterebbero esattamente (se non peggio) come
coloro che andrebbero a sostituire. Giá
fanno le peggiori porcate in piccolo nemmeno fossero davvero le correntine democristiane e la gente che se ne va dalle loro
assemblee racconta storie allucinanti. Li
avevo avvisati che i casti, i nudi, puri e
perbenisti in quel gruppo si sarebbero rivelati i peggiori di tutti. D'altronde non ci
vuole molto a capire che si odiano e si
fanno ostruzionismo a vicenda visto quello
che si scrivono nelle reciproche bacheche
pubbliche. Da tutto ciò non posso che evincere che l'alternativa politica a Siracusa non ce
l'abbiamo ancora. Non c'è rimasto nulla da
rifondare, perché la maggior parte di coloro
che sono rimasti nei meetup sono gli stessi
che dovevano essere allontanati a suo tempo.
Anzi quando lo dicevo venivo pure preso per
pazzo ed additato come colui che non era da
"movimento 5 stelle". Invece loro dimostrano
da 1 anno e mezzo a questa parte di esserlo.
Ad esempio, lo scorso maggio per le elezioni
europee il meetup Grillini Aretusei non voleva che si facesse campagna elettorale a Siracusa per altre persone che non fossero la loro
candidata di riferimento Antonella Di Prima.
Ricordo ancora la telefonata di un amico di
Lentini che avendo in quel momento accanto
a se un certo "Corrao" (poi diventato parlamentare europeo del M5S) mi chiedeva di
metterlo in contatto con qualcuno in città che
non fossero i Grilli Aretusei, visto che Corrao qui non riusciva ad avere spazio per promuoversi come candidato, definendo Siracusa
"una rocca impenetrabile" proprio per via dei
Grilli Aretusei e del loro "embargo" sulle
Ezechia Reale:
il basso profilo
non fa per noi
Hanno tolto il
trattino
che univa il
gruppo consiliare ” Progetto
Siracusa” al
movimento “Articolo
4”. Anche se il
patto federativo
stipulato con
l‟on. Lino
Leanza, che
aveva creato i presupposti alla nomina dell‟avvocato
Paolo Ezechia Reale
ad assessore regionale, è stato rescisso. Il ritorno allo status quo ante ha creato solo
confusione interna al movimento cittadino nato per… Volare Alto. Anzi, allo stato attuale non ci sono neanche i presupposti di staccarsi da terra. La scorsa settimana il
“gruppo” vicino all‟ex assessore Reale si è riunito nella sede di via Oglio per esaminare la situazione creatasi dopo
la scissione e per decidere “ cosa fare e dove andare”. Si è
riusciti solamente a stabilire che il legame con Articolo 4 è
completamente sciolto, e che l‟adesione al nuovo movimento creato da Leanza, Sicilia Democratica, è improbabile, per la ritrosia di alcuni convinti che l‟assessore Reale
sia stato sacrificato sull‟altare di una qualche sconosciuta
ragione politica. Nonostante il lungo confronto dei
“volatili” di via dell‟Oglio, però, nessuno è riuscito a dimo-
strare, per mancanza di elementi concreti, la tesi dell‟assessore sacrificato per lasciare il posto ad un altro avvocato penalista senza nessuna esperienza politica. Le conclusioni logiche inducono a pensare che solo davanti a un
giudizio negativo sull‟attività dell‟assessore avrebbe potuto richiederne la sostituzione, però essendo noto a tutti l‟attività e l‟impegno di Ezechia Reale nell‟assessorato
agricoltura, non si giustificherebbe in nessun modo una
ponderata ostilità nei suoi confronti. Insomma, fino a prova contraria, bisogna credere a Leanza quando afferma
che ha dovuto cambiare assessore per imposizione della
linea “largo solo ai nuovi” di Crocetta. Gli attivisti di
“Progetto” hanno solo concordato sull‟opportunità di
mantenere unito il gruppo consiliare e di non rifiutare in
maniera preconcetta l‟adesione al nuovo Movimento regionale “SD”, almeno in attesa che Leanza ne presenti le linee programmatiche nel corso di una prossima
convention. Tra gli estimatori dell‟avvocato Reale e del
candidature. Poichè altri meetup
(tra cui FARE ed ARCHIMEDE)
avevano invitato a venire a Siracusa nel periodo delle elezioni europee la candidata Saja (di Messina),
i Grillini Aretusei indispettiti decisero in cambio di boicottargli l'evento che quelli stavano organizzando per il quartiere al Parco Robinson lo scorso maggio. Ora, vi
sembra gente normale questa? Possono mai lamentarsi del fatto che i cittadini
non li ascoltano più e non seguono quello
che fanno se li hanno fatti scappare con i
loro comportamenti? La gente ha capito che
i meetup siracusani altro non sono che
gruppetti assolutamente autoreferenziali.
Ma ti immagini „sta gente a rappresentarci
nelle istituzioni?
Quindi, “a cu avvissima vutari”? Stiamo
nella speranza che Zito lo candidiamo al
parlamento, alla regione, al comune, al
quartiere, alla presidenza della repubblica
degli Stati Uniti ed al parlamento europeo?
Ho letto la proposta di Francesco Vinci
(Rifacciamo un gruppo di gente perbene)
e ho come una sensazione di deja vu. So
che è una sfida persa in partenza e so come ragionano gli eletti del M5S, e gli voglio dire: "vai avanti per questa strada ed
io ti seguirò se porterai il risultato". Ma lo
dico con la certezza che “scopperai” in un
muro di pietra grande quanto il Madison
Square se pensi anche solo di toccare gli
assetti attuali dei grillini aretusei. E proprio negli assetti attuali gli eletti del M5S
hanno grosse colpe, ah se non ne hanno!
Marco Ortisi
suo movimento, la compattezza sulle scelte non sarebbe affatto granitica. C‟è una certa
voglia di un ritorno nell‟area di centrodestra,
come rifiuto ideale di un partito unico
dei renziani, che a Siracusa rischia di lasciare
solo “posti in piedi”, dal momento che sono stati
già occupati i posti a sedere per molti anni. Per i
renziani il sindaco Garozzo è già un prossimo
deputato nazionale, il vicesindaco Italia sarà il
prossimo sindaco di Siracusa, Cafeo aspetta di
essere eletto, prima o poi, all‟Ars. Il sottogoverno è già occupato fino al 2024 da elementi renziani adattati e i pretendenti sono già in fila
indiana. In via dell‟Oglio sono molti a pensare di dovere
sopravvivere da individui rifuggendo la condizione di essere marchiati con numeri di matricola a sei cifre come si
prospetta per il prossimo ventennio. Tra le “aquile”
dell‟avvocato Reale si sono registrate divergenze per alcune “ fughe in avanti” a favore di Movimenti creati da deputati locali, forse non molto graditi. Qualche Consigliere comunale, di vecchio pelo, avrebbe preferito gli impegni istituzionali del Consiglio comunale alle polemiche che si annunciavano. Per l‟occasione, si delegava agli apprendisti
stregoni il compito di ricercare percorsi conducenti alla
scomposizione o alla ricomposizione del quadro filo governativo disegnato da Leanza. Anche con il silenzio attendista
del leader, il dibattito interno al “Progetto” nato per portare
al secondo piano del Vermexio l‟avvocato Reale,
è già iniziato, insieme al travaglio che dovrà far nascere
qualcosa di nuovo, qualunque cosa abbia un senso politico di non basso profilo.
Gregorio Valvo
8
Domenica 23 novembre 2014
contromano
Il trasformista vanesio
E' strano stare qui alla stazione centrale di Milano a scrivere mentre
aspetto il frecciarossa che mi riporta a
Roma. Strano e tecnologico che qui e'
tutto wi-fi, connesso, efficiente
(stamattina 20 minuti a cercare un taxi...) Ma soprattutto molto lontano dalla Sicilia.
Non lo so. Sara' il freddo che io, essendo nato, come i miei concittadini a sud
di Biserta, qui a Milano mi combino
come Toto' e Peppino che cercavano la
malafemmena (perche' c'e' stata una
grande moria delle vacche come lei
ben sa) e quindi cappottone, sciarpa,
cappello e guanti e mi stupisco che i
vigili urbani parlino in italiano.
Ma non volevo mancare all'epilogo di
questo anno che ce lo ricorderemo come l'anno del cambiamento confuso,
dell'evoluzione che (forse) si involve,
della metamorfosi politica globale che
stiamo ancora cercando di capire in
cosa ci siamo trasformati e non lo abbiamo ancora capito e, soprattutto,
non siamo sicuri che ci piaccia il cambiamento per come e cambiato e speriamo che cambi diversamente il cambiamento, che se continua a cambiare
cosi' pensiamo pure che forse era meglio se non cambiava, anche se prima di
cambiare non aspettavamo altro che cambiasse.
Ma lo sapete che sono un bisbetico uomo di
mezza eta' e che trovo il nuovo che avanza (e
in questo 2014 e' avanzato assai) spesso banale, ignorante, confuso mentalmente e politicamente, ipocrita e ricco di violenza e razzismo retorico.
Alla fine mi pare che l'unico fatto nuovo po-
Ormai la guerra dei
Meetup non è più un
fatto ristretto alla sfera
del Movimento 5 stelle
di Siracusa (altri servizi
a pagina 7). E’ divenuto uno degli argomenti
più dibattuti nei social
network, dopo il lungo
comunicato stampa
emesso dal Meetup “
Andiamo Oltre Siracusa” creato da Arturo Andolina dopo essere
entrato in conflitto (ed espulso) con i dirigenti, della piattaforma “Grillini Aretusei “ creata dal deputato regionale Stefano Zito e i suoi
estimatori. A duellare in modo singolare sono
principalmente due meetup, mentre tutti gli
altri restano a guardare senza assumere posizione ufficiale sulle motivazioni che hanno
attivato un insanabile dissidio con al centro il
“dormiente” deputato regionale Stefano Zito.
Quando Zito veniva eletto all‟Ars, era l‟ottobre del 2012, a Siracusa c‟era solamente il
suo Meetup: quello dei “Grillini Aretusei”.
Diversi mesi dopo però, dopo tanti mugugni
tenuti segreti all‟interno degli attivisti, si
registrava la prima scissione grillina. Era balzato alle cronache il flop, tanto forte quanto
inatteso, della bocciatura del movimento e
del candidato sindaco Marco Ortisi alle elezioni amministrative del 2013. Il movimento
che aveva visto eleggere in provincia una parlamentare nazionale (Maria Marzana) e uno
regionale non era riuscito a fare eleggere al
Comune neanche un consigliere comunale. Il
mancato sindaco di Siracusa decideva di staccarsi dai Grillini aretusei che lo avevano sostenuto sufficientemente per creare il Meetup
2.0. che non doveva brillare in attivismo che
pochi mesi e qualche denuncia sostenuta anche dall‟on. Zito che tentava di essere il trait
d‟union in grado di contenere le divisioni.
Davanti al Movimento 5 Stelle siracusano
però era inarrestabile la china, una china che
diventava prima dirupo e infine un profondo
precipizio. Nascevano a raffica i Meetup: “
Fare”; “Archimede”; “Costruiamo Insieme”
e infine “Andiamo Oltre”. Come dire che
ogni grillino che sapesse usare il computer
era libero di creare la sua piattaforma e portare avanti le proprie idee della società e della
tenzialmente positivo sia la vittoria di Renzi (col mio determinante voto) alle europee.
(Certo, lo potevano votare prima, ma la
sinistra trova la vittoria ovvibilmente volgare, lo stesso termine "vittoria"suona fascista, vuoi mettere la musicalita' del termine
sconfitta? Le infinite declinazioni possibili
del verbo perdere?)
Renzi a parte pero', mi pare davvero un
anno di grande "diludendo", di occasioni
mancate, di minchiate riuscitissime.
Ho evocato Grillo e i grillini
che con la loro presenza hanno dato corpo e dignita' politica alla chiacchiera da bar,
nella sua evoluzione tecnologica dello sfanculamento in
rete. Non e' che alla fine siano peggio dei molti impresentabili degli altri schieramenti. Anzi sembrano brave
persone capitate li' per caso.
E certamente alcuni temi sollevati con virulenza da Grillo
hanno fatto breccia nel sistema costringendo le altre forze politiche a farli propri.
Hanno dei meriti. Ma non e'
che se sono bravo a giocare
a Risiko posso fare il generale di corpo d'armata nella
vita reale. Ecco a me i grillini danno questa impressione.
Siccome al computer giocano
a Pes e vincono, ritengono di
poter scendere in campo ai
mondiali. Sicuramente sono
stati aiutati dalla vergognose
gesta di buona parte della
classe politica, ma questo non modifica
l'impressione del movimento basato sulla
retorica populista, privo di cultura politica
e classe dirigente. E il fatto che a Siracusa
in 2 mesi siano passati dal 35% delle politiche al quattro per cento alle amministrative e' il segnale che come "strumento" siano
intesi anche dagli elettori che, fatta una
volta la pernacchia, non hanno voglia di
esprimersi sempre a pernacchie.
Da “Zito show”
ai 32 di Marzana
politica. “Noi ci siamo stancati di assistere a
battaglie del M5S sulle strisce pedonali che
mancano in una certa via o a quelle sposate
dal nostro deputato all‟Ars su come è stato
tagliato il papiro della fontana delle papere,
quando a Siracusa e nei centri limitrofi la
gente muore di tumore per l‟avvelenamento prodotto dalle industrie ”, hanno sbottato
Andolina e Mara Nicotra alla conferenza
stampa indetta dal Meetup “Andiamo Oltre”. Ed è proprio questo il motivo portante
della diatriba esplosa con fendenti al veleno
che si è aperta ormai da diversi mesi: “Zito
se la mena all‟Ars non sostenendo nessuna
delle battaglie che sono il patrimonio fondante del Movimento. Il deputato siracusano
grillino, in effetti, non ha mai accompagnato
una sola protesta ambientale, tra le tante che
si muovono sul territorio cittadino e provinciale, che vedono costantemente impegnati
la dottoressa Mara Nicotra ( biologa esperta
di fatti ambientali ) e il marito Arturo Andolina. “Abbiamo fatto convegni pubblici partecipati da scienziati e dal Procuratore della
Repubblica di Siracusa per denunciare malefatte e aggressione all‟ambiente – dicono i
due - abbiamo organizzato manifestazioni
pubbliche in piazza per sostenere la battaglia
di Don Prisutto nel denunciare i decessi
per inquinamento ad Augusta, presentato
denunce in Tribunale, però, mai una sola
volta il portavoce all‟Ars ha accettato il nostro invito perché ci ha sempre detto di essere impegnato all‟Ars”. A dire il vero, le battaglie all‟Ars deI deputato siracusano del
Movimento 5 Stelle non sono molto cono-
www.ifattidelladomenica.it
sciute, sia per numero che per qualità. I suoi
colleghi di altri partiti lo indicano come “uno
che si occupa principalmente di vertenze
condominiali, e di vertenze sindacali, quando non sottoscrive emendamenti del centrodestra”. Recentemente è incappato in un incidente che potrebbe costargli una condanna
per diffamazione e un risarcimento da 500
mila euro richiesto dall‟on. Pippo Gennuso
del Mpa-Pds che lo ha querelato la seconda
settimana di ottobre, dopo le dichiarazioni
rese in aula dallo Zito che lo descrivevano
come un pregiudicato pronto a delinquere e
quindi incompatibile con la nobiltà del ruolo
politico che si esercita all‟Ars. Il
“diffamato” ha prodotto per l‟occasione il
certificato giudiziario “pulito”, sia in aula sia
in Tribunale, sentendo già di avere in tasca
il risarcimento che gli dovrà l‟incauto collega grillino. Stefano Zito si comporta come
fosse un politico navigato, ma, si muove
come una recluta che ha studiato bene le
regole della vita militare, senza avere avuto
mai accesso alla pratica. Tanta buona volontà iniziale attraverso un diario quotidiano
che pubblicava su facebook , dove si leggeva dei suoi contatti e anche del tipo di
panino che mangiava nella pausa pranzo, il
diario durava però solo qualche mese mentre
nulla del suo lavoro all‟Ars è più disponibile
ai suoi elettori e neanche agli altri Meetup “
perché – questa una delle accuse portanti Zito parla solo con i suoi e snobba tutti gli
altri”. Una delle mancate battaglie che gli
rimproverano quelli di “Andiamo Oltre” è
l‟essersi defilato dalla battaglia per sostenere
nel suo comune (Siracusa) la ripubblicizzazione dell‟acqua. “Non ha mosso un dito –
accusano in conferenza stampa - per impedire che l‟amministrazione comunale, dopo
Forse il 2014 e' stato l'anno finale di Berlusconi, condannato, cacciato dal parlamento,
quasi redento ai servizi sociali, oggi nazareno, quasi risorto. La telenovela della sua decadenza da senatore e' stata una penosa pochade, cui e' seguito il colpo di scena della
rivolta degli schiavi di alfano-bruto e schifani-cassio che hanno mollato l'artefice unico
del loro destino nel momento di massima debolezza. La politica vive di patricidi e di regicidi, sono sovente il motore della storia.
Angelino peraltro lo conosco e mi sta pure
simpatico, ma l'impressione del tradimento
resta. E non e' una bella impressione.
Ma non solo di Renzi e Grilli e Berlischi e
Alfani e' vissuto il 2014. Nella galleria dei
campioni di "diludendo"la palma spetta a lui,
Rosario Crocetta, artefice del piu' straordinario scarto negativo della recente storia
politica fra aspettative e speranze e realizzazioni e fallimenti. Non sono un "crocettologo"
esperto ma mi sembra che l'ex sindaco di
Gela abbia spappolato e ridicolizzato una
opportunita' di riscatto e rinascita per la Sicilia, trasformando la storica e fortunosa
vittoria della sinistra alle Regionali in una
saga di trasformismo peronist-milazziano in
salsa vanesia.
Che peccato. L'unica cosa bella rimasta di
lui e' l'esilarante pagina Facebook "Crocetta
puo' ".
Basta, ormai ho superato Firenze e la batteria del blackberry e' morta per sempre. La
chiudo qui.
Per fortuna che almeno un gigante il 2014 ce
lo ha confermato: Papa Francesco, che come
il Che ci ha invitato a non perdere la tenerezza.
Hasta l'Argentina siempre
Joe Strummer
essere rientrata in possesso della rete idrica
affidata, anni prima, alla Sai8, cedesse ancora una volta ai privati la gestione delle risorse idriche integrate con tutto quel che segue, ha avanzato la ridicola proposta di mettere nel Cda della società un agente della
GdF ”. Se Zito è attaccato da una parte del
mondo grillino che l‟ha votato, non si salva
certamente l‟altra espressione politica del
partito di Beppe Grillo, ossia, la deputatessa
di Rosolini, Maria Marzana, che dopo essere
stata tra le ragazze più corteggiate dal leader
nazionale è riuscita nell‟ardua impresa di
portare a Rosolini e a Pachino ( nel corso
della tornata elettorale del 5 ottobre scorso
voluta dal Cga per la ripetizione delle regionali del 2012) una sfilza di parlamentati
esponenti del M5S oltre a Zito. Dopo gli immaginabili affollati comizi alla presenza di
masse popolari oscillanti tra 15 e 20 persone, dalle urne sono venuti fuori i risultati del
grande lavoro della parlamentare del luogo,
garantita personalmente da Beppe Grillo: 16
voti in tutto nei 9 seggi chiamati al voto a
Rosolini e Pachino. Zito in competizione
diretta ha riportato 5 voti a Pachino e 3 voti
a Rosolini. E‟ mai possibile pensare che nel
suo paese l‟on. Marzana, non avrebbe avuto
i voti di qualche suo parente, o di quelli del
fidanzato (primo dei non eletti dopo di lei,
alla Camera)? Possibile che una sola amica
del cuore della deputatessa non sia stata invitata a votare M5S? Per rendere l‟idea dobbiamo necessariamente dire che l‟altro rosolinese, Pippo Gennuso ha ottenuto nella
stessa competizione, oltre 1600 voti. E non
si parli delle solite lavabiancherie in regalo
per favore, perché il tempo delle scuse è ormai finito e sepolto dalla loquace realtà
emersa dai risultati. Consentiteci una battuta, anche se ci farà scadere di stile: si fosse
candidato “Iano „u sceriffu” avrebbe preso
più voti dei parlamentari Zito e Marzana.
Fatte queste considerazioni, la guerra aperta
dal Meetup “Andiamo Oltre” alle altre
piattaforme e ai deputati che “se ne fottono
delle battaglie del Movimento” è da considerare solo sacrosanta. Beppe Grillo dovrebbe
ringraziarli per avere lanciato l‟allarme avvertendo tutti che… i re sono nudi e stanno
trascinando tutto il popolo grillino nel baratro.