scarica il libretto! - LIVE Piemonte dal Vivo

stagione
spettacoli
14
15
Asti
TEATRO ALFIERI
CITTÀ DI ASTI
ASSESSORATO ALLA CULTURA
Fondazione Piemonte dal Vivo
Circuito Regionale dello Spettacolo
Via Bertola, 34
10122 Torino
Tel. +39 011 4320791
[email protected]
www.piemontedalvivo.it
14
Asti 15
TEATRO ALFIERI
Un progetto di
Con il sostegno di
CITTÀ DI ASTI
ASSESSORATO ALLA CULTURA
Asti
TEATRO ALFIERI
14
stagione spettacoli15
CITTÀ DI ASTI
Sindaco
FABRIZIO BRIGNOLO
Assessore alla Cultura
MASSIMO COTTO
Direttore Teatro Alfieri
GIANLUIGI PORRO
Direttore Artistico
Amministrazione
MARIO NOSENGO
ERMANNA BONELLO
Segreteria Assessorato
Ufficio Stampa
Biglietteria
GIULIANA MONGERO
ALEXANDER MACINANTE
PIERangelo GARBIN (responsabile),
ALESSANDRO GUARINO, REBECCA DELPERO
Tecnici
PAOLO GABRIELI, NICOLA MIRIGLIANI,
PAOLO MELANO, MARCO CHIUSAROLI
Direzione di sala
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Asti
OVIDIO PIRAS
Antonella Parigi
Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte
La Fondazione Piemonte dal Vivo rappresenta sul territorio
della nostra Regione una preziosa fonte per la diffusione
della cultura teatrale, proponendo ai cittadini significative
opportunità di incontro con spettacoli appartenenti alle differenti
dimensioni artistiche del palcoscenico.
Musica, teatro e danza danno ogni anno forma a
un cartellone regionale capace di coinvolgere l’assiduo e
appassionato pubblico delle città piemontesi,
grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali
che affiancano la Fondazione nella costruzione di una
programmazione sempre più apprezzata.
La nuova stagione si contraddistingue ancora una volta
per l’estrema varietà dell’offerta artistica, per la sua capacità
di coniugare forme espressive differenti, per lo sguardo attento
dedicato alle progettualità di artisti cresciuti calcando le scene
di casa nostra, pur portando nei teatri del Piemonte prestigiose
produzioni di caratura nazionale e internazionale.
Nel sostegno della Regione Piemonte risiede pertanto
la volontà di dare continuità al cammino intrapreso in questi anni
dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, per offrire ai piemontesi
un calendario di appuntamenti teatrali all’altezza della vivacità
culturale della nostra terra.
Teatro Alfieri
5
Fabrizio Brignolo
Massimo Cotto
Sindaco Città di Asti
Assessore alla Cultura Città di Asti
Con la presentazione della stagione teatrale 2014/2015 hanno
ufficialmente inizio le attività del Teatro Alfieri
che ci accompagneranno fino alla primavera.
Il teatro è come la poesia, la musica, la letteratura:
non ti dona l’eternità, ma ti regala mille istanti.
È un rito che si rinnova, sempre uguale nella sua sublime diversità.
La nuova stagione del teatro Alfieri è l’ennesimo passaggio
di tempo che si consuma sul palco, il luogo dove tutto si celebra
e niente va perduto. Nonostante le difficoltà,
qui non si arretra, anzi si avanza senza paura,
nella consueta alternanza tra verticale e orizzontale,
tra profondità di pensiero e leggerezza d’insieme.
E con la consueta certezza di poter apprezzare le mille sfumature
delle proposte, perché il teatro è come la poesia, la musica,
la letteratura: coglie la bellezza nelle ombre.
È lì che si deve cercare la luce piena delle emozioni.
Anche quest’anno, nonostante il difficile momento che sta
attraversando la nostra economia, siamo riusciti a dare vita
a un programma particolarmente interessante, che porterà
nel nostro teatro tanti spettacoli tratti dalla migliore
produzione artistica nazionale.
Confermo quindi l’importanza del nostro teatro quale insostituibile
polo culturale, proponendo un percorso che porterà ad emozionarsi,
commuoversi, riflettere e divertirsi.
Un cartellone prestigioso che non mancherà di rinnovare l’interesse
nel pubblico affezionato al Teatro Alfieri e in coloro che vorranno
avvicinarsi ad esso per la prima volta. Con l’auspicio di incontrarvi
presto in teatro, auguro buona stagione a tutti.
6
Asti
Teatro Alfieri
7
pietro ragionieri
Presidente Fondazione Piemonte dal Vivo
Uno sguardo attento nei confronti del territorio quello della
Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale dello Spettacolo.
La Fondazione, nata a novembre 2012 dall’esperienza decennale del
Circuito Teatrale del Piemonte e forte dello slancio acquisito da questo
cambiamento, grazie a un attento lavoro fatto “sul campo” e in condivisione
con i comuni della regione, prosegue nel suo progetto di varcare i confini
ampliando il suo raggio d’azione.
Teatro, danza, circo e musica sono gli ambiti di cui si occupa
Piemonte dal Vivo per un unico coordinamento delle attività ed un’organica
programmazione culturale in ambito regionale con un significativo risparmio
di risorse per una progettualità attenta alle novità e al coinvolgimento del
pubblico valorizzando sempre le risorse territoriali.
La Fondazione al servizio del territorio intende tutelare le istituzioni minori
nel segno della qualità e portare al massimo sviluppo l’azione a favore
dei giovani iniziata con l’Agenda Giovani, la Carta Giovani, il progetto
Pleased to meet you e che prosegue oggi con il progetto Adotta una
Compagnia con l’attività delle sue 16 Botteghe.
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Seneca
Piemonte dal Vivo opera sul territorio piemontese collaborando con oltre
230 Comuni, contribuendo alla formazione e all’incremento del
pubblico, alla valorizzazione delle sedi di spettacolo e alla diffusione
capillare. È vicina alle comunità locali attraverso un’offerta culturale
che si contraddistingue per l’alto livello artistico - professionale degli
interpreti, dei registi, degli autori e dei musicisti, per l’internazionalità delle
compagnie ospitate e per un repertorio variegato che spazia dal classico al
contemporaneo, fino ai risvolti più innovativi.
Un impegno che nell’ultima stagione si è concretizzato con la realizzazione
di 340 rappresentazioni teatrali, 80 spettacoli di danza e
circa 300 concerti musicali che fanno della Fondazione un Circuito
Regionale Multidisciplinare secondo le ultime direttive ministeriali.
8
Asti
Teatro Alfieri
9
Calendario
Stagione di prosa
10 novembre 2014
MINDSHOCK
Marco Berry
Fuori abbonamento
16 novembre 2014
ORCHIDEE
Pippo Delbono
Fuori abbonamento
21 novembre 2014
LA FINESTRA SUI CORTILI
I Legnanesi
Danza
16 febbraio 2015
enrico iv
Franco Branciaroli
10 marzo 2015
IL BELL’ANTONIO
Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti
19 marzo 2015
LA GATTA SUL TETTO
CHE SCOTTA
Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni
1 aprile 2015
15 dicembre 2014
FALSTAFF
Giuseppe Battiston
SIGNORI... LE PATE’ DE LA MAISON!
Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli
10 dicembre 2014
GISELLE
Bashkirian State Ballet Theatre
18 dicembre 2014
ROMEO E GIULIETTA
Ballet of Moscow
Teatro Giraudi
20 dicembre 2014
VIER LETZTE LIEDER
Compagnia Experimenta
10 gennaio 2015
TANGO
Compagnia Argentina
Yanina Quinones e Neri Piliu
IL PRESTITO
Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti
Claudio Santamaria
Fuori abbonamento
25 gennaio 2015
CINECITTà
Christian De Sica
Parole d’artista
3 febbraio 2015
I GIOCATORI
Renato Carpentieri, Enrico Ianniello,
Tony Laudadio, Giovanni Ludeno
9 febbraio 2015
LA MANDRAGOLA
Jurij Ferrini
25 febbraio 2015
HAVANA SONG & DANCE
Ballet Nueva Cuba
GOSPODIN
Soli in scena
28 novembre 2014
SCOMPAGINE
Nada
9 dicembre 2014
BENVENUTI IN CASA GORI
Alessandro Benvenuti
13 gennaio 2015
OSCAR
Gianluca Guidi
CONCERTO GOSPEL
Anthony Morgan’s Harlem
Spirit of Gospel
Fuori abbonamento - Sala Pastrone
25 gennaio 2015 ore 16,30
SHTETL! Concerto per la
Giornata della Memoria
Maria Teresa Milano e
Mishkalè Ensemble
14 febbraio 2015
DANSE DE LA TERRE
Bruno Canino: pianoforte
Antonio Ballista: pianoforte
20 febbraio 2015
IL SIGNOR G E L’AMORE
Rossana Casale
27 aprile 2015
Parole d’artista
20 gennaio 2015
Musica & Operetta
23 dicembre 2014
29 marzo 2015
OMAGGIO A NUREYEV
Galà di danza
8 marzo 2015
ore 16,00
LE MILLE E UNA NOTTE
Compagnia Alfafolies
25 marzo 2015
ALTRO DI ME
Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello
In abbonamento
10 aprile 2015
OPERA BALLET ROCK
Ariston ProBallet
In abbonamento
18 aprile 2015
PUZZLE
Kataklò
24 maggio 2015
PERSONA
Compagnia EgriBiancoDanza
12
Asti
Teatro Alfieri
13
Ridiasti
19 dicembre 2014
ONDEROD
Gioele Dix
E ancora...
Popolè
Fuori abbonamento
2 novembre 2014
7 febbraio 2015
APOCALISSE
LA CASA DEGLI SPIRITI
Lucilla Giagnoni
Orchestra Bartolomeo Bruni
ore 20,00
Teatro Giraudi
29 novembre 2014
Concerto d’apertura
6 e 7 dicembre 2014
Fuori abbonamento
28 febbraio 2015
9 novembre 2014
12 febbraio 2015
PREMIO PERTILE
I MATTINI PASSANO CHIARI
Di Alessio Bertoli
C’E’ SOLO DA RIDERE
Andrea Pucci
GIOVANNI VERNIA SHOW
Giovanni Vernia
Claudio Lauretta
4 marzo 2015
COL TEMPO, SAI / AVEC LE TEMPS
1 gennaio 2015 ore 17,30 e ore 21,00
Massimo Cotto, Gianmaria Testa e
Roberto Capelli
CONCERTO DI CAPODANNO
Orchestra Sinfonica di Asti
Parole d’Artista
Diavolo rosso
27, 28, 29 ottobre 2014
LA TOUR DE LA DEFENSE
Elena Serra / Teatro di Dioniso /
Cuochi volanti
12 novembre 2014
GIOVANNA AL ROGO
Teatro del carretto
Teatro Giraudi
26 novembre 2014
THÉRÈSE E ISABELLE
Isabella Ragonese e Roberta Lanave
Teatro di Dioniso
VOCAZIONE
Danio Manfredini
29 aprile 2015
TRITTICO BECKETTIANO
Teatro Studio Krypton /
Giancarlo Cauteruccio
ReSpirale Teatro
Mousikè
ore 17,00
Livio Musso
anteprima “Passepartout en hiver”
9 e 10 maggio 2015
PLAY ’N’ PLAY
IL MONDO DELLA LUNA
La Nuova Arca
DA BALLA A DALLA
Dario Ballantini
5 febbraio 2015
BUFFA RACCONTA
LE OLIMPIADI DEL ‘36
Federico Buffa
6 febbraio 2015
racconti buffi
Gabriele Scarpino, Giuseppe
Scoditti, Lorenzo Frediani
21 e 22 dicembre 2014
i Biondi
Marcello Mocchi, Daniele Pitari,
Simone Coppo, Valentino Mannias,
TomasLeardini, Daniele Nutolo
Domeniche a Teatro
11 gennaio 2015
con Barbara Bazzea, Angela Brusa
e Cristiano Falcomer
1 febbraio 2015
23 maggio 2015
8 febbraio 2015
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Orchestra Sinfonica di Asti
ore 18,30
Le letture del lunedi
dal 10 novembre 2014
al 2 marzo 2015
le letture del lunedì
Francesco Visconti
Tutti gli spettacoli hanno inizio
alle ore 21.00 tranne dove
diversamente indicato.
Il programma potrebbe subire
variazioni.
ore 16,00
“IL FANTASMA DI CANTERVILLE”
Associazione Musical Garden
Istituto Suzuki Italiano
22 gennaio 2015
Armoniosa
Asti
27 marzo 2015
L’APPRENDISTA STREGONE
TRINTRUNTRAN
LA STRAVAGANZA
14
Franco Neri e Margherita Fumero
AGAIN / BY NOW
Spettacolo vincitore
Premio Scintille 2014
31 gennaio 2015
17 marzo 2015
21 marzo 2015
CARLo CERUTTI SARTO PER brUTTI
Teatro Giraudi
9 gennaio 2015
18 gennaio 2015
Daniele Nutolo, Valentino Mannias,
Simone Coppo
12 e 13 dicembre 2014
31 dicembre 2014
GRAN GALA’ DI CAPODANNO
28 marzo 2015
La puta vida
ore 16,00
IL CUBO MAGICO
di Tiziano Manzini
ore 16,00
“ROSATINA”
di Monica Mattioli e Giorgio Putzolu
1 marzo 2015
ore 16,00
“I TRE PORCELLINI”
Drammaturgia di Marina Allegri
22 marzo 2015
ore 16,00
“LOST & FOUND”
Un viaggio da ridere!
di e con Olivia Ferraris e Milo Scotton
Teatro Alfieri
15
Biglietteria
Spettacoli in abbonamento
Info biglietteria
PROSA
10 novembre 2014 Mindshock
5 dicembre 2014 Flastaff
20 gennaio 2015 Gospodin
3 febbraio 2015 I giocatori
9 febbraio 2015 La mandragola
16 febbraio 2015 Enrico IV
10 marzo 2015 Il Bell’Antonio
19 marzo 2015 La gatta sul tetto che scotta
1 aprile 2015 Signori...la paté de la maison
27 aprile 2015 Il prestito
Tutti gli spettacoli avranno inizio
alle ore 21 tranne dove diversamente
indicato.
SOLI IN SCENA
28 novembre 2014 Scompagine
9 dicembre 2014 Benvenuti in casa Gori
13 gennaio 2015 Oscar!
RIDIASTI
19 dicembre 2014 Onderod
28 marzo 2015 Giovanni Vernia Show
MUSICA
23 dicembre 2014 Concerto Gospel
14 febbraio 2015 Danse de la terre
20 febbraio 2015 Il signor G e l’amore
25 marzo 2015 Altro di me
OPERETTA
8 marzo 2015 Le mille e una notte
DANZA
10 aprile 2015 Opera ballet rock
18 aprile 2015 Puzzle
Dal 28 ottobre al 10 novembre (esclusi
sabato e domenica) vendita biglietti
singoli spettacoli e abbonamenti
(orario 10 - 17). È possibile acquistare
un massimo di 4 abbonamenti o
biglietti per persona. Si ricorda che
a partire dall‘11 novembre, per tutta
la stagione teatrale, esclusi i giorni
festivi, la biglietteria rimarrà aperta dal
martedì al venerdì con orario 10 - 17,
e nei giorni di spettacolo con orario
10 - 17/19 - 21.
Abbonamento a 15 spettacoli
10 spettacoli di prosa + 5 a scelta tra
gli altri in abbonamento
Platea, barcacce, palchi € 210,00
(per i palchettisti € 165,00)
Loggione € 135,00
Abbonamento a 10 spettacoli
5/6 spettacoli di prosa + 4/5 a
scelta tra gli altri in abbonamento
Platea, barcacce, palchi € 160,00
(per i palchettisti € 130,00)
Loggione € 100,00
Abbonamento a 5 spettacoli
2/3 spettacoli di prosa + 2/3 a
scelta fra gli altri in abbonamento
Platea, barcacce, palchi € 80,00
(ridotto € 50,00 per studenti under 25)
Loggione € 50,00
Biglietti spettacoli
in abbonamento
Prosa e Danza
Platea, barcacce, palchi € 20,00
Loggione € 15,00
RidiAsti
Platea, barcacce, palchi € 22,00
Loggione € 19,00 (+ diritti di prevendita)
18
Asti
Musica, Operetta ,
“Soli in scena”
Platea, barcacce, palchi € 18,00
Loggione € 13,00
spettacoli
Fuori abbonamento
rassegna “Parole d’Artista”
Intero € 12,00
Ridotto € 7,00 (over 65 e studenti)
Gospodin e I Giocatori € 20,00
Loggione € 15,00
Apocalisse
Posto unico € 10,00
Ridotto € 7,00 per abbonati a
Gazzetta d’Asti presentando la carta
Fedeltà “Gazzetta d’Asti per noi”,
abbonati Teatro Alfieri, under 25,
iscritti UTEA e all’Università della
Terza Età, maggiori di 60 anni, Cral,
dipendenti della Banca C.R.Asti,
possessori dei talloncini sconto
pubblicati su “La Stampa”
Premio Pertile
Platea, barcacce, palchi € 15,00
Loggione € 5,00
Pippo Delbono
Platea, barcacce, palchi € 20,00
Loggione € 15,00
I Legnanesi
Platea, barcacce, palchi € 25,00
Loggione € 15,00
Romeo e Giulietta
Platea, barcacce
Intero € 38,00 - ridotto € 32,00
I ordine
Intero € 32,00 - ridotto € 27,00
II ordine
Intero € 25,00 - ridotto € 22,00
III ordine
Intero € 23,00 - ridotto € 20,00
Loggione
Intero € 20,00 - ridotto € 18,00
Riduzioni disponibili per scuole di
danza e gruppi da 10 unità, bambini
fino a 12 anni e invalidi (questi ultimi
con omaggio per l’accompagnatore)
Vier Letzte Lieder
Posto unico € 15,00
Gran Galà di Capodanno
Posto unico € 45,00
(+ diritti di prevendita)
Concerto di Capodanno
Platea, Barcacce e I ordine di Palchi
€ 25,00
II e III Ordine di Palchi € 20,00
Loggione € 10,00
Again / Bynow
spettacolo vincitore Scintille
Ingresso libero fino ad esaurimento
posti disponibili
Tango
Platea e Barcacce € 25,00
Palchi € 20,00
Loggione € 15,00
Trintruntran
Ingresso libero
Il mondo della luna
Platea, Barcacce e Palchi € 18,00
Loggione € 15,00
Shtetl
concerto per la Giornata
della Memoria
€ 10,00
Christian De Sica
Platea, barcacce, palchi € 35,00
Loggione € 20,00
Da Balla a Dalla
Platea, barcacce, palchi € 22,00
Loggione € 19,00
Buffa racconta
le Olimpiadi del ‘36
Platea, barcacce, palchi € 18,00
Loggione € 15,00
la casa degli spiriti
Platea, Barcacce e I ordine di Palchi
€ 20,00
II e III Ordine di Palchi € 15,00
Loggione € 10,00
Teatro Alfieri
19
I mattini passano chiari
Intero € 12,00
Ridotto € 7,00
Havana song & dance
Platea, Barcacce € 25,00
Palchi € 20,00
Loggione € 15,00
Andrea Pucci
Il barbiere di Siviglia
Platea, Barcacce e I ordine di Palchi
€ 25,00
II e III Ordine di Palchi € 20,00
Loggione € 10,00
Persona
Intero € 15,00
Ridotto € 12,00
Platea, barcacce, palchi € 22,00
Loggione € 19,00
(+ diritti di prevendita)
Le letture del lunedì
di Francesco Visconti
Col tempo, sai / Avec le temps
Rassegna Popolè
Posto unico € 10,00
L’incasso verrà devoluto alla
Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”
per l’acquisto di nuovi scaffali
Carlin Cerutti sarto per brutti
Ingresso libero
€ 10,00 (apericena incluso)
Domeniche a teatro
Posto unico € 5,00 (ingresso gratuito
per bimbi sotto i 3 anni)
Platea, barcacce, palchi € 20,00
(Ridotto 15 euro abbonati,
studenti e over 65)
Loggione € 15,00 (ridotto 12 euro)
L’apprendista stregone
€ 5,00
Omaggio a Nureyev
Info e prenotazioni
Platea, barcacce
Intero € 38,00 - ridotto € 32,00
I ordine
Intero € 32,00 - ridotto € 27,00
II ordine
Intero € 25,00 - ridotto € 22,00
III ordine
Intero € 23,00 - ridotto € 20,00
Loggione
Intero € 20,00 - ridotto € 18,00
Riduzioni disponibili per scuole di
danza e gruppi da 10 unità, bambini
fino a 12 anni e invalidi (questi ultimi
con omaggio per l’accompagnatore)
Tel. 0141.399057
Tel. 0141.399033
Tel. 0141.399040
www.comune.asti.it
Play‘n’ play
Il Teatro Alfieri è anche su
Facebook e Twitter
Ingresso libero
20
Asti
Per prenotazione biglietti Concerto di
Capodanno, La casa degli spiriti e
Il barbiere di Siviglia
347.42.71.161
(Orchestra Sinfonica di Asti)
Ufficio stampa
Alexander Macinante 320.7916810
[email protected]
Teat ro Alfie ri
Spettacoli
10 novembre 2014
MINDSHOCK
Marco Berry
Prosa
Fuori abbonamento
16 novembre 2014
Orchidee
Compagnia Pippo Delbono
Prosa
uno spettacolo di Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè,
Bobò, Margherita Clemente,
Pippo Delbono, Ilaria Distante,
Simone Goggiano, Mario Intruglio,
Nelson Lariccia, Gianni Parenti,
Pepe Robledo, Grazia Spinella
EMILIA ROMAGNA
TEATRO FONDAZIONE
ho ck
Minds
M
arco Berry, oltre ad essere
un artista poliedrico e un
noto personaggio televisivo,
è autore di spettacolari show che
hanno la caratteristica di coinvolgere
costantemente il pubblico che viene
spesso chiamato sul palco per aiutare
o semplicemente assistere ad eventi
stupefacenti realizzati sotto i loro
occhi.
In Mindshock - Nessuna scelta è
libera Berry ci mostra che esistono
delle armi che permettono a chi ne è
in possesso di condizionare le scelte
altrui. Pnl, linguaggio non verbale,
negoziazione, messaggi subliminali,
trance ipnotica, illusioni sensoriali e
tante altre…
“Dopo oltre 10 anni di studi e ricerche
- spiega - con l’aiuto di una equipe di
24
Asti
psicologi, neuropsichiatri, formatori
ed esperti di comunicazione, ho
messo a punto Mindschock, che è
la spettacolarizzazione di tutte le
tecniche utilizzate da pubblicitari,
grandi venditori, sette religiose, politici
e multinazionali per condizionare una
scelta”.
Attraverso una serie di esperimenti,
Berry dimostra come sia possibile
ottenere
dei
risultati
incredibili
utilizzando tutte le armi della
comunicazione.
"A
ncora
posso
scrivere
d'amore" scriveva il poeta
Dario
Bellezza,
grande
amico di Pier Paolo Pasolini morto
ucciso dall'AIDS.
L'orchidea è il fiore più bello ma anche
il più malvagio, mi diceva una mia
amica, perché non riconosci quello
che è vero da quello che è finto.
Come questo nostro tempo.
In Orchidee c'è, come in tutti i miei
spettacoli, il tentativo di fermare un
tempo che sto attraversando. Un tempo
mio, della mia compagnia, ma anche
un tempo che stiamo attraversando e
vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei,
occidentali, cittadini del mondo.
Orchidee nasce anche da un grande
vuoto che mi ha
lasciato mia
madre quando è partita per sempre.
Mia madre che dopo i conflitti, le
separazioni, avevo rincontrato per
ridiventare amici. Io, un po’ più grande
un po’ più saggio, lei vecchia ritornata
un po’ più bambina. E così il vuoto.
Orc hidee
Il sentirsi non più figlio di nessuno. Il
vuoto dell'amore.
Ma Orchidee parla anche del bisogno
vitale di riempire quel vuoto.
Parla del bisogno di ricercare ancora,
altre madri, altri padri, altra vita, altre
storie.
E poi stranamente le parole "importanti"
del teatro che volevo abbandonare
mi sono ritornate addosso e hanno
ritrovato un loro senso nuovo, incastrate
con la mia vita.
E anche la mia vita forse è diventata,
con quelle parole, la vita di tanti altri.
Credo che Orchidee rappresenti per
me quel bisogno vitale, incontenibile,
di continuare ancora nonostante tutto a
scrivere, a parlare dell'amore.
Pippo Delbono
Teatro Alfieri
25
Fuori abbonamento
21 novembre 2014
LA finestra sui cortili
I Legnanesi
di Felice Musazzi, Antonio Provasio
con Antonio Provasio, Enrico Dalceri, Luigi Campisi
musiche Arnaldo Ciato, Enrico Dalceri
coreografie Sofia Fusco
regia Antonio Provasio
L
e esilaranti avventure della famiglia
Colombo nel nuovo spettacolo
La finestra sui cortili: la Teresa, la
Mabilia e il Giovanni vi aspettano
per farvi divertire insieme agli altri
personaggi che animano il loro mitico
“cortile”. È da lì che parte tutto... dalle
finestre che si affacciano sui cortili,
uno schermo virtuale che permette alla
famiglia Colombo di tenere d’occhio
tutto quello che succede nel loro
piccolo grande mondo fatto di gioie,
amori, discussioni.
15 dicembre 2014
FALSTAFF
da Enrico IV / Enrico V
di William Shakespeare
Giuseppe Battiston
traduzione Nadia Fusini
con Giuseppe Battiston, Giovanni Franzoni, Elisabetta Valgoi,
Martina Polla, Annamaria Troisi
adattamento e regia Andrea De Rosa
Fondazione del Teatro Stabile di Torino / E.R.T. Emilia Romagna
Teatro Fondazione
Prosa
tradimenti, gioie e angosce, nozze
e funerali, sorrisi e miracoli. Noi
abbiamo resistito, la ringhiera ci corre
nell’anima. Riflettori, prego: è di scena
il cortile lombardo.
Prosa
Ringhiere che si snodano sui ballatoi,
scale consunte dal saliscendi di
generazioni e generazioni; ogni porta
una stanza, spesso l’unica: il vicino è
così vicino che vive con te. Il cortile è
il regno dei sopravvissuti alle guerre,
alle carestie, alle immigrazioni, alle
industrie. Ma il cortile è anche lo
spazio vuoto, è la camera più grande
dove si vivono stagioni intere, anni,
generazioni, secoli, nascite, amori e
Falst aff
«T
utto nel mondo è burla»: così
chiosa Falstaff. Millantatore,
sbruffone, vorace, vitalista,
furfante, è un personaggio così
dirompente da essere ripreso in due
drammi di Shakespeare e diventare
protagonista della irriverente commedia
lirica di Arrigo Boito musicata da
Giuseppe Verdi. Falstaff ha affascinato
i più grandi talenti della scena, come
Orson Welles, che riservò per sé il
ruolo di protagonista nella versione
teatrale e in quella cinematografica.
Per queste ragioni, e per il piacere di
rivedere all’opera la coppia artistica
Giuseppe Battiston e Andrea De Rosa,
questo nuovo allestimento è fra i più
attesi e significativi. La potente duttilità
espressiva di Battiston dà vita alla
partitura drammaturgica di Nadia
Fusini, impreziosita dalla regia di De
Rosa, attento a moltiplicare immagini,
a toccare sponde semantiche lontane
dalla tradizione e a coniugare con
grande perizia la tradizione lirica con
quella di prosa.
li
a sui co rti
L a finestr
26
Asti
Teatro Alfieri
27
20 gennaio 2015
Gospodin
Prosa
Parole d’artista
di Philipp Löhle
Claudio Santamaria, Valentina Picello,
Marcello Prayer
Gospodin
G
ospodin è la nuova produzione
italiana di Giorgio Barberio
Corsetti, attivissimo sui più
prestigiosi palcoscenici internazionali
(ha aperto col suo nuovo spettacolo il
Festival di Avignone), realizzata su un
testo di Philipp Löhle, giovane autore
tedesco ora associato del Maxim
Gorki Theater a Berlino, e vincitore di
numerosi premi per i suoi testi, nei quali
inventa un teatro fatto di sorprese, e
con ferocia esplora le contraddizione
della nostra società votata al consumo.
Gospodin
è
un
personaggio
paradossale, che esprime la sua
poesia con i suoi atti di negazione..
Gospodin fa del paradosso il suo
modo di vivere. Questo testo per tre
attori e tanti personaggi
è composto da brevi scene dialogate,
e da racconti lirici in cui gli altri due
attori, un lui ed una lei, raccontano le
28
Asti
regia Giorgio Barberio Corsetti
traduzione Alessandra Griffoni
a cura del Goethe Institut
scene Giorgio Barberio Corsetti
e Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
luci Gianluca Cappelletti
graphics Lorenzo Bruno
e Alessandra Solimene
video Igor Renzetti
musiche Gianfranco Tedeschi
e Stefano Cogolo
regista assistente Fabio Cherstich
una produzione Fattore K. /
L’UOVO Teatro Stabile Di Innovazione
in collaborazione con Romaeuropa Festival
scorribande allucinate di Gospodin
nella città, che assomiglia ad ognuna
delle grandi città in cui viviamo..
Gospodin corre, inseguito sempre
dai fantasmi di un mondo che non
vuole accettare.. Gospodin supera
cancellate, si perde nei supermercati,
tenta di vivere con il baratto, nel bar
che frequenta salta sul tavolo per dire
la sua..
Gospodin è una pura invenzione
poetica e paradossale.Gospodin
siamo noi, quando vorremmo
mollare tutto e vivere in pace, senza
il condizionamento, la pressione del
guadagno.. Gospodin è comico, è
tragico, è adesso..»
Giorgio Barberio Corsetti
Fuori abbonamento
25 gennaio 2015
Cinecittà
Christian De Sica
uno spettacolo scritto da
Christian De Sica, Riccardo Cassini,
Marco Mattolini e Giampiero Solari
con Daniela Terreri, Daniele Antonini
e Alessio Schiavo
disegno luci di Marcello Iazzetti
regia video di Cristina Redini
scenografie di Patrizia Bocconi
costumi di Ester Marcovecchio
musiche dal vivo dell'orchestra diretta
dal maestro Marco Tiso
al pianoforte Riccardo Biseo
coreografie di Franco Miseria
regia di Giampiero Solari
produzione e distribuzione:
Bags Entertainment
C
inecittà: una parola che riporta
a un mondo fantastico, a un
secolo di storia del cinema
scritta da artisti geniali, ma costruita
anche sul lavoro di migliaia di
comparse, di eccellenti maestranze.
Una favola accompagnata da musiche
indimenticabili, da parole e canzoni
che fanno parte del nostro quotidiano.
Una storia che appartiene alla cultura
italiana ma che ha ispirato tutto il
cinema internazionale.
Il rapporto fra Cinecittà e Christian
De Sica è profondo già da prima
della sua nascita grazie al padre
Vittorio e alla madre Maria Mercader.
Christian cresce a Cinecittà prima
da adolescente accompagnando il
padre, poi con i primi piccoli ruoli
per approdare agli Studi da attore
affermato.
Christian De Sica ha attraversato
Prosa
Cinec itt à
in maniera trasversale la Città del
Cinema: da bambino ha visto girare
per casa i mostri sacri del nostro
cinema prima e quelli dell’epopea
dei kolossal di Hollywood sul Tevere
poi. Nella sua vita professionale
ha partecipato a decine di film da
protagonista, raccogliendo, nella
quasi totalità, grandissimo successo
Irresistibili racconti di vita vissuta,
monologhi
poetici
sulle
figure
nascoste che rimangono sempre
dietro le quinte, divertenti gag su
provini, sugli attori smemorati, sul
doppiaggio improvvisato, ma anche
canzoni evergreen enfatizzate dalle
abili doti del Christian crooner ed
entertainer. Con Christian sul palco
una compagnia completa, un corpo di
ballo e un’orchestra di molti elementi.
Teatro Alfieri
29
3 febbraio 2015
I Giocatori
(Jucatùre)
di Pau Mirò
Renato Carpentieri, Enrico Iannello,
Tony Laudadio e Giovanni Ludena
traduzione e regia Enrico Ianniello con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello,
Tony Laudadio, Giovanni Ludeno collaborazione artistica Simone Petrella
costumi Francesca Apostolico direzione tecnica Lello Becchimanzi produzione
Teatri Uniti in collaborazione con OTC e Institut Ramon Llull
premio Ubu 2013 come miglior testo straniero
I
n un vecchio appartamento, intorno
a un tavolo, quattro uomini giocano
a carte. La stanza è il rifugio dove il
fallimento è la regola, non l’eccezione.
I soldi sono spariti da tempo, come
qualsiasi possibilità di successo
personale. Ma proprio sul punto di
toccare il fondo, i quattro decidono di
rischiare il tutto per tutto. Rouge et noir.
Squallore, fallimento amarezza ma
con Jucatùre si ride per quasi tutti gli
ottanta minuti della messinscena. Non
a caso il testo è fresco di vittoria del
premio Ubu 2013 come miglior testo
straniero. Noi assistiamo alla versione
tradotta e diretta da Enrico Ianniello, il
suo napoletano è immediato, attuale,
e sempre godibilissimo.
Asti
LA MANDRAGOLA
di Niccolò Machiavelli
Compagnia Jurij Ferrini
uno spettacolo di e con Jurij Ferrini
e con Luca Cicolella, Matteo Alì, Michele Schiano di Cola,
Angelo Maria Tronca, Alessandra Frabetti e Cecilia Zingaro
Prosa
Els Jugadors ha vinto il Premio Butaca
2012 - riconoscimento assegnato
dal governo della Catalogna agli
autori teatrali che contribuiscano a
valorizzare la cultura della comunità
autonoma - come migliore testo in
lingua catalana.
Prosa
ta
Parole d’artis
La Mandrag ola
I
I Gio cato ri
30
9 febbraio 2015
l mio stupore s’accende davanti
al fatto che un genio come
Machiavelli, l’autore de Il principe e
delle Istorie fiorentine, uomo politico,
grande ed appassionato studioso
e scrittore di filosofia, che ha in
qualche modo inventato e contestato
la “politica moderna” non abbia mai
fatto altro che scriver commedie,
data la perfezione assoluta di questa
partitura teatrale, e invece, a parte la
meno fortunata Clizia, e la riscrittura
dell’Andria di Terenzio non si ha
notizia di alcuna altra commedia che
possa essere a lui attribuita.
Mandragola, ispirata da un motivo
erotico - cortese - d’ascendenza
medievale e di sapore decameroniano,
ossia l’innamoramento da lontano per
semplice suggestione durante una
disputa sul primato di bellezza “tra le
donne italiane e quelle franzesi” - non
è solo una perfetta macchina comica
ma anche una meravigliosa allegoria
sulla “corruzione della logica politica”,
allegoria che scambia i vizi della vita
pubblica con quelli della vita privata,
allargando il suo orizzonte critico
anche al clero (infatti non si ricorda
spesso che quest’opera è stata messa
all’indice dalla chiesa cattolica per più
di 400 anni, fino ai primi anni ’50!) e
che in quasi cinque secoli di storia - e
qui sta il secondo motivo di stupore nel
riprenderla in mano oggi – non solo
non ha perso mordente sull’attualità,
ma al contrario è stata in qualche
modo una lucidissima premonizione
sui nostri tempi, rivelando la nostra
stessa identità di popolo e le radici
profonde di un malcostume - ahimé tutto italiano”.
Jurij Ferrini
Teatro Alfieri
31
16 febbraio 2015
ENRICO IV
di Luigi Pirandello
Franco Branciaroli
Prosa
regia di Franco Branciaroli
scene Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi
con in (o. apparizione)
Melania Giglio, Giorgio Lanza,
Antonio Zanoletti,
Tommaso Cardarelli,
Valentina Violo, Daniele Griggio
e con Sebastiano Bottari,
Andrea Carabelli,
Pierpaolo D’Alessandro, Mattia Sartoni
Enrico IV
F
ranco Branciaroli, dopo i recenti
successi ottenuti con Servo
di scena, Il Teatrante e Don
Chisciotte, continua la sua indagine sui
grandi personaggi del teatro portando
sulla scena Enrico IV, dramma in tre atti
di Luigi Pirandello, scritto nel 1921 e
rappresentato per la prima volta il 24
febbraio 1922 al Teatro Manzoni di
Milano. Considerato il capolavoro
teatrale di Pirandello insieme a Sei
personaggi in cerca di autore, Enrico
IV è uno studio sul significato della
pazzia e sul tema caro all'autore
del rapporto, complesso e alla fine
inestricabile, tra personaggio e uomo,
finzione e verità.
In una lettera che Pirandello scrive a
Ruggero Ruggeri - uno degli attori
più noti dell'epoca - il drammaturgo
agrigentino dopo avergli raccontato
la trama, conclude dicendogli che
vede in lui il solo attore in grado
d’interpretare e dare corpo e anima
al ruolo del titolo. Scrive infatti: “Circa
32
Asti
vent'anni addietro, alcuni giovani
signori e signore dell'aristocrazia
pensarono di fare per loro diletto, in
tempo di carnevale, una "cavalcata
in costume" in una villa patrizia:
ciascuno di quei signori s'era scelto
un personaggio storico, re o principe,
da figurare con la sua dama accanto,
regina o principessa, sul cavallo
bardato secondo i costumi dell’epoca.
Uno di questi signori s'era scelto
il personaggio di Enrico IV; e per
rappresentarlo il meglio possibile,
s'era dato la pena e il tormento
d'uno studio intensissimo, minuzioso
e preciso, che lo aveva per circa un
mese ossessionato. (...) Senza falsa
modestia, l'argomento mi pare degno
di Lei e della potenza della Sua arte.”
Il personaggio di Enrico IV, del quale
magistralmente non ci viene mai svelato
il vero nome, quasi a fissarlo nella sua
identità fittizia, è descritto minuziosamente
da Pirandello. Enrico è vittima non solo
della follia, prima vera poi cosciente, ma
dell'impossibilità di adeguarsi ad una
realtà che non gli si confà più, stritolato
nel modo di intendere la vita di chi gli sta
intorno e sceglie quindi di ‘interpretare’
ruolo fisso del pazzo.
10 marzo 2015
IL BELL’ANTONIO
Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti
da Vitaliano Brancati
adattamento teatrale di
Antonia Brancati e Simona Celi
regia Giancarlo Sepe
scene Carlo De Marino
light designer Franco Ferrari
con Luchino Giordana,
Elena Callegari, Simona Celi,
Michele Dè Marchi,
Natale Russo, Alessandro Romano,
Giorgia Visani
Prosa
A
ntonio, bellissimo e privo di
qualunque talento, viene visto
come una sorta di divinità. Il
padre decanta la virilità di questo
figlio unico, la gente pensa che lui
sia vicino a Mussolini ed influente,
Catania non parla altro che delle sue
doti. Un fascismo locale macchiettistico
ed inadeguato. Una madre mite ma
pronta a mordere per difendere il
figlio. Uno zio filosofo. Un matrimonio
non consumato porterà due famiglie di
Catania al centro di una tragedia al
contrario in cui l’eroe lo è nonostante
se stesso e il motivo della tragedia
in se non esiste se non in una
incomprensibile difficoltà di Antonio
ad amare. La sensualità, la carnalità,
le cose taciute e quelle che non si
possono dire, i segreti del talamo,
l’impotenza o il peso di un ruolo non
voluto, sono solo una chiave di lettura
che invece di risolvere il romanzo
apre la mente del lettore, e in questo
caso dello spettatore, alla ricerca di
Il Be ll’Antonio
variabili in cui la fine potrebbe non
essere nota. In questa riduzione curata
dalla figlia di Brancati, Antonia, e da
Simona Celi si è voluto fortemente
riportare in palcoscenico la scrittura
brancatiana senza fare operazioni
di interpretazione. Un progetto
importante che riporta in teatro una
grande coppia Andrea Giordana e
Giancarlo Zanetti, due meravigliosi
attori, che per anni hanno messo in
scena insieme grandissimi allestimenti.
Teatro Alfieri
33
19 marzo 2015
LA GATTA SUL TETTO
CHE SCOTTA
Prosa
Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni
di Tennessee Williams
con altri sette attori
regia di Arturo Cirillo
sco tta
La gatta sul tetto che
S
econdo Premio Pulitzer nel 1955
per il drammaturgo statunitense
Tennessee Williams (il primo nel
1948 gli venne assegnato per Un tram
che si chiama desiderio), La gatta sul
tetto che scotta narra la storia di una
donna, Maggie, che per alleviare la
cocente situazione familiare in cui si
trova, imbastisce una rete di bugie.
Di bassa estrazione sociale, Maggie
la gatta, teme di dover lasciare la casa
ed il marito, se non riesce a dare alla
famiglia di lui un erede. Tra giochi
passionali e abili caratterizzazioni,
affiorano sensualità cariche di sottintesi
e di contenuti inespressi o inesprimibili;
all’ideale della purezza dei sentimenti
si contrappone la dura realtà di un
mondo familiare e sociale pieno di
ipocrisie.
“Un testo per il teatro dove si concentra
in un unico spazio temporale e fisico
34
Asti
l'ossessione di un'idea di amore
impossibile, perché troppe sono le
rinunce di una famiglia dedita al
successo e ai soldi, alla proprietà,
in cui la vita appartiene a chi la sa
comprare e a chi la vive secondo la
più bieca convenzione. Sotto, nascosto
da qualche parte ma che scalpita e
brucia, c'è il sogno, di due uomini
che si innamorano, di una donna che
fugge dalla povertà della sua infanzia,
di un dispotico e misogino padre
imprenditore, fattosi tutto da se, che
scopre davanti all'ipotesi della propria
morte una fragilità ed una tenerezza
per il figlio alcolizzato, sportivo fallito.
Ma anche il sogno della moglie di lui,
donna abituata a fare di se stessa la
rappresentazione vivente di una bugia
ma che alla fine non potrà che farsi
abitare dalla propria infelicità. In un
gioco drammaturgico di contrasti,
dove alla mancanza di figli di una
coppia corrisponde una presenza
eccessiva e quasi nevrotica di bambini
da parte dell'altra, dove mentre due
coniugi si torturano per il loro non
riuscire ad amarsi, si frappongono
suoni di canzoncine e giochi di
bambini, ma anche sinistri grida di
falchi. Il contro canto, la stonatura è
ciò che più caratterizza il mondo di
questo inquieto scrittore americano”
Arturo Cirillo
1 aprile 2015
SIGNORI...
LE PATE’ DE LA MAISON!
Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli
(Le Prenom di Matthieu DeLaporte - Alexandre De La Patellière)
Adattamento di Carlo Buccirosso e Sabrina Ferilli
con Pino Quartullo
Massimiliano Giovanetti, Claudiafederica Petrella
Liliana Oricchio Vallasciani
regia Maurizio Micheli
Prosa
Signori...
Le patè de la m
aisio n
!
“U
na cena in famiglia con il
marito, l'amico del cuore
e i cognati nel calore delle
mura domestiche, il profumo del cibo
che con amorosa pazienza la padrona
di casa prepara fin dal primo mattino
aiutata dalla madre esperta e pignola,
l'annuncio di un imminente lieto evento
e il nome da scegliere per il nascituro,
la voglia e il piacere di stare insieme,
di dirsi tante cose non dette e tenute
dentro per anni, cosa c'è di più bello?
Il migliore dei ristoranti non potrebbe
mai regalare la stessa atmosfera, ma
si sa, nella famiglia si nasconde tutto il
bene e tutto il male possibile come del
resto nella società degli uomini.
Le sorprese non mancano e uno
scherzo innocente e goliardico
può rivelare realtà inaspettate ed
imbarazzanti e allora anche la più
gustosa delle pietanze come il paté
che dà il nome al titolo può cambiare
sapore e diventare un vero pasticcio,
"anzi un "pasticciaccio", la padrona
di casa pentirsi di aver passato tante
ore ai fornelli e magari dare sfogo a
rabbie e frustrazioni per troppi anni
represse, ma ormai tutto è pronto, ci si
può, anzi ci si deve mettere a tavola.
Una commedia brillante, a tratti
grottesca dai risvolti amari che porta i
protagonisti alla consapevolezza che,
finita la cena, niente sarà più come
prima.
Insomma un "gruppo di famiglia in un
interno", anzi l'interno di un gruppo di
famiglia.
Signore e signori... lo spettacolo è
servito!”
Maurizio Micheli
Teatro Alfieri
35
27 aprile 2015
IL PRESTITO
Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti
28 novembre 2014
Scompagine
Nada
Prosa
di Jordi Galceran
con scene di Alessandro Chiti
regìa di Giampiero Solari
una coproduzione
La Contemporanea - Artù
A
36
Asti
Soli in scena
"
... nel chiuso di una stanza, una
donna è in attesa di un'operazione
che dovrà cancellare dalla mente e
dagli occhi la visione di un'altra lei, la
sua confidente allucinazione con cui
ha da sempre un rapporto di affetto
e ostilità".
tito
Il pres
ntonio Catania e Gianluca
Ramazzotti
si
incontrano
nuovamente sul palcoscenico
per dare vita a un duo esplosivo in un
susseguirsi di risate e colpi di scena su
di un tema, quello della crisi mondiale,
in cui Galceran ci fa sorridere ma
anche riflettere sul valore che diamo ai
soldi e agli esseri umani in un momento
difficile come quello che tutto il mondo
sta attraversando; partendo da una
situazione abituale e molto frequente
in questo periodo, un uomo che
cerca, in maniera onesta, di ottenere
da una filiale bancaria un piccolo
prestito assolutamente necessario per
andare avanti con la sua vita. Non ha
né proprietà né garanzie, può offrire
soltanto la sua 'parola d'onore' per
assicurare la restituzione del denaro.
di Nada Malanima
con Nada Malanima - voce recitante
costumi: Antonio Marras
luci e oggetti scenici Andrea e Massimo Violato
regia: Alessandro Fabrizi
Il rifiuto del direttore della filiale
pone i due uomini in una situazione
delicata e allo stesso tempo esilarante.
La reazione dell’uomo che chiede
il prestito è quella di minacciare
(con tutta la tranquillità del mondo)
il direttore della banca di sedurgli la
moglie e andare a letto con
lei. A partire da lì, la situazione si
rovescia varie volte fino ad arrivare a
un finale inaspettato.
Come capita spesso con questo
autore, ogni passaggio di questo testo
di rabbiosa attualità ci cattura e ci
sorprende sino alla fine.
Così scrive Nada Malanima ad incipit
del suo "Scompagine", un monologo (o
è un dialogo? o è un soliloquio?) che
anche chiama: "commedia drammatica".
Scorrono così le vicende di una storia,
una vita, la sua: amori e terrori, il padre
di sua figlia e l'Uomo Nero (anzi, ben
quattro uomini neri!), viaggi reali e
viaggi immaginari, un "matrimonio
spento", le cure, gli ospedali,
le osservazioni sbrigative degli
"psicoqualcosa"... Sì, perché presto
ci accorgiamo che questa donna
non appartiene alla categoria dei
"sani di mente", ma è parte di quegli
"organismi studiati per essere capiti" e
che troppo spesso vengono annientati.
Lei invece ce la fa: seduta sulla sua
poltroncina motorizzata, conquista la
scena e vi scorrazza, mettendoci a
confronto con una vita vissuta, dentro e
Sco mpagine
fuori, pericolosamente, gioiosamente,
ineluttabilmente...
Lei, dice, è in attesa della
"neuroleptoanalgesia" che la libererà
della Se Stessa che la importuna.. È
un caso clinico, senz'altro. Ma noi
capiamo. Sentiamo che racconta estremizzando - un punto nevralgico
del nostro essere al mondo, un esserci
sempre per lo meno in due: i nostri
pensieri e l'io che li ascolta.
Come finirà lo scontro? Davvero l'altra
lei verrà sacrificata? O verrà infine
e in fondo accolta in una profonda
percezione della complessità di ciò
che essere è? La donna si chiede e
ci chiede: è preferibile essere sani
ma sentirsi malati o essere malati ma
sentirsi sani?
Teatro Alfieri
37
9 dicembre 2014
BENVENUTI IN CASA GORI
Alessandro Benvenuti
di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti
“B
envenuti in casa Gori è la
cronaca di un pranzo di
Natale realmente accaduto
il 25 Dicembre del 1986 in casa
della famiglia Gori, domiciliata in
Pontassieve, un grosso paese situato a
15 Km a nord-est di Firenze.
Quel giorno santo, intorno al desco si
ritrovano riuniti in dieci: il novantenne
Annibale Papini, Gino Gori il
capofamiglia, sua moglie Adele e
il loro figlio Danilo, Cinzia, la di lui
fidanzata, Bruna secondogenita di
Annibale, Libero, suo marito, Sandra,
la loro figlia; Luciano, marito di
quest'ultima e la piccola Samantha (il
th è importante) di due anni, frutto del
matrimonio di Sandra e Luciano.
Inoltre via etere, avrebbe dovuto
essere presente anche Carol Wojtyla,
ma quel giorno il Santo Padre, strano
a dirsi, si fece attendere in televisione il
più del dovuto. E fu proprio aspettando
l'Urbi et Orbi che i dieci, in mancanza
di un'alternativa ragionata, non
poterono fare a meno di ingannare
il tempo tirando fuori il catalogo dei
loro problemi esistenziali; e che non
fossero rose e fiori apparve chiaro
quasi subito. Per un fortunato caso
quel Natale mi trovavo a Pontassieve
e in visita alla famiglia Gori. Fu così
che alle prime avvisaglie dell'insolita
piega che stava prendendo quella
38
Asti
13 gennaio 2015
OSCAR!
Gianluca Guidi
di Masolino D’Amico
regia di Massimo Popolizio
musiche di Germano Mazzocchetti
Soli in scena
santa giornata pensai bene, come
certi vampirelli talvolta usano fare, di
prendere qualche appunto.
Successivamente riportai ciò che avevo
udito all'amico Ugo Chiti ed assieme,
più o meno rispettosi degli ispiratori,
abbiamo cercato di raccontare anche
a voi quello che altri involontariamente
avevano raccontato a noi.
Così è nato Benvenuti in casa Gori.
Se poi, a monte di tutto questo (o
anche a valle s'intende) ci siano
altre spiegazioni, motivazioni o altro,
lasciamo a voi il piacere di scoprirlo”.
Oscar
Alessandro Benvenuti
a
Soli in scen
G ori
ti in casa
Benv enu
“R
accontare la figura di Oscar
Wilde in uno spettacolo
insolito e originale, dove
l’uomo e la sua ricchissima produzione
letteraria vengono costruiti e montati
secondo un
disegno emotivo e immaginifico. Il
signore degli aforismi, lo scrittore delle
favole raffinate, dei testi teatrali più
rappresentativi della società inglese
di fine ottocento, si racconta in prima
persona attraverso una partitura
musicale composta dal Maestro
Germano Mazzocchetti.
I testi meno noti, dalle esperienze che
Oscar Wilde fece in America e che
racconta in un esilarante reportage
letterario, alle lettere private passando
per lo scandalo del processo che
lo scrittore dovette subire e che lo
condannò ad una umiliante e dolorosa
reclusione nel carcere di Reading,
si alternano a canzoni composte
su testi di famosi poeti dell’epoca
originalmente musicate per questo
spettacolo che potremmo definire una
vera e propria operina.
Le pareti di questa scatola magica,
costruita da Luigi Sacco, in cui Oscar
si muove, prendono vita in modo
sorprendente grazie alle immagini
e alle elaborazioni video di Marco
Schiavoni. I sogni dell’autore inglese,
il suo mondo, i ricordi si animano in
immagini suggestive tra le quali il
nostro protagonista rivive i momenti
più significativi della sua straordinaria
esistenza.
Un omaggio ad uno degli autori
più amati e discussi della letteratura
inglese, un ritratto umano che vuole
raccontare, con quello che Calvino
chiamava “leggerezza”, gli aspetti più
contraddittori di Oscar Wilde, dalla
sua smaccata causticità al disarmato
svelamento delle sue fragilità meno
note.”
Massimo Popolizio
Teatro Alfieri
39
Fuori abbonamento
10 dicembre 2014
GISELLE
Bashkirian State Ballet Theatre
Fuori abbonamento
18 dicembre 2014
ROMEO E GIULIETTA
Ballet of Moscow
Danza
Balletto in due atti
Libretto Théophile Gautier e Jules-Henri
Vernoy de Saint-Georges
musica Adolphe Adam
coreografia Jean Coralli, Jules Perrot,
Marius Petipa
Danza
R omeo e Giuliet
ta
Gise lle
G
iselle, il più riuscito dei balletti
romantici passato alla storia
del balletto classico, viene
oggi messo in scena dal Bashkirian
State ballet Theatre di Ufa (Russia) sotto
la direzione di Vladislav Samoylov e
di Leonora Kuvatova, responsabile del
corpo di ballo.
La versione coreografica proposta da
questo straordinario corpo di ballo si
basa sulla riproposizione in aderenza
allo spartito originale di Jean Coralli
- Jules Perrot rivisitata da Petipa ed
accompagnata dalle meravigliose
musiche di Adolphe Adam.
40
Asti
Quaranta ballerini in scena rievocano
la romantica storia d’amore ispirata
alla leggenda delle Villi, spiriti di
fanciulle morte prima delle nozze a
causa del tradimento dei loro promessi.
Intenso e passionale, quanto lirico ed
etereo, il ruolo di Giselle rappresenta il
traguardo più ambito di ogni ballerina.
L
a storia d’amore e di morte di
Romeo e Giulietta, resa celeberrima
dai versi di William Shakespeare, è
sempre stata un soggetto largamente
diffuso tra compositori e coreografi.
Romeo e Giulietta, i due sfortunati
amanti di Verona, sono protagonisti
di una storia romantica e travagliata,
in bilico tra sentimento e ragioni di
famiglia, che ancora oggi appassiona
e
che
rappresenta
l’archetipo
dell’amore puro in contrasto con la
società e il mondo.
Questa entusiasmante produzione
vanta la partecipazione di ballerini
come Aleksandr Stoyanov e Ekaterina
Khukar, entrambi solisti del Teatro
Opera e Balletto di Kiev, e le
coreografie di Andrei Lapin.
Il Ballet of Moscow è stato fondato
nel 1998 da Valery Auchin , ad oggi,
è ancora uno dei migliori ensemble
internazionali. Il repertorio include
alcuni classici del patrimonio artisticomusicale come Il Lago dei Cigni, Lo
Schiaccianoci, La Bella Addormentata,
Cenerentola, appunto, Biancaneve,
Giselle, Don Chisciotte, Carmen e
tanti altri.
Teatro Alfieri
41
Fuori abbonamento - Teatro Giraudi
Fuori abbonamento
VIER LETZTE LIEDER
TANGO
20 dicembre 2014
Compagnia TeatroDanza Esperimenta
10 gennaio 2015
Compagnia Argentina
Yanina Quinones e Neri Piliu
con Walter Cinquinella, Fabio Pasciuta,
Ester Esposito, Simona Gobbi
coreografie di Walter Cinquinella
“V
ier Letzte Lieder" si basa
sulla musica di Strauss, dagli
esperti
ed
appassionati
ritenuta la quintessenza della musica
classica; un vero monumento musicale
che non è mai stato prima d'ora
coreografato.
Strauss nel 1946 vinse l'angoscia e si
rimise al lavoro, con la disciplina di
sempre. Ma lavorava per sénon più
per il mondo. I suoi di quel tempo
sono lavori strumentali di sapienza,
grazia e trasparenza superiori. Al
momento dell'addio il grande artista
compie, con semplice solennità e con
pathos profondo e discreto, un rito
della memoria - della sua memoria di
uomo e di musicista e della memoria
di tutti gli uomini degni. L'espressione
autobiografica, impulso produttivo
dell'arte di Strauss, ora compiutamente
si trasforma in solidale, fraterna
commozione dei rimpianti, e delle
speranze. Un tale dominio della
bellezza pura e luminosa riscatta
ogni dolore e riscatta la morte. Ciò
che è stato, dice commosso il poetamusicista, è stato bene - e sarà bene
per sempre.
42
Asti
Danza
Il coreografo Walter Cinquinella
affronta
questo
monumentale
lavoro musicale mai prima d'ora
coreografato, mettendo in scena uno
Strauss giunto oramai alla fine del
suo percorso, confrontandosi con una
morte che piano piano appare sempre
meno intenzionata ad accoglierlo...
Danza
Tango
U
Lieder
Vie r L etzt e
no
spettacolo
dal
ritmo
travolgente
che
racchiude
attimi, racconti, atmosfere della
storia e della vita del tango con una
nuova concezione dell’arte popolare
argentina a metà strada tra la danza
e il teatro danza.
Una pièce teatrale che al ballo del
tango aggiunge anche momenti di
ilarità e racconti. Veri e propri quadri
narrativi dipingono un affresco del
tango che guarda alle sue origini
immerse nella polvere delle strade di
Buenos Aires fino ad arrivare ai lustrini
del palcoscenico.
La compagnia è diretta da Neri Piliu
e Yanina Quinones, due giovani
artisti argentini che vantano moltissime
esperienze
nel
panorama
del
tango internazionale e che li vede
continuamente protagonisti di festival,
tournée e seminari di Tango in giro per
il mondo. Essi rappresentano lo spirito
stesso dello spettacolo di cui sono i
primi ballerini e di cui hanno curato
tutte le coreografie.
Ad impreziosire le personalissime
coreografie, l’affermata Tango Spleen
Orquesta con l’esecuzione dal vivo di
alcuni brani del proprio repertorio e i
grandi classici del Tango.
Teatro Alfieri
43
Fuori abbonamento
25 febbraio 2015
HAVANA SONG & DANCE
Ballet Nueva Cuba
Fuori abbonamento
29 marzo 2015
OMAGGIO A NUREYEV
Galà di danza
Danza
Danza
ce
& Dan
o s o ng
O maggio a Nu
reyev
Havan
U
n grande show danzato e
suonato da dodici ballerini
e dieci musicisti cubani che
esprime tutta la vitalità contagiosa della
gente e della musica suonata e ballata
in una qualsiasi piazza assolata di
Cuba. I ballerini, accompagnati
dall’orchestra “Los Jovenes clasico del
Son,” ripercorrono come in un viaggio,
una storia tutta cubana che nasce
dalle strade dell’ Avana di oggi e che
racchiude in se la visione realistica di
un paese sull’orlo del cambiamento, di
giovani che sognano un futuro altrove,
lontano da un’ isola fuori dal tempo.
E’ proprio questa la storia di Papito
che canta la musica della nuova
generazione cubana sognando fama
e fortuna nelle strade lastricate d'oro di
Miami e di suo padre Ramon, re della
44
Asti
Rumba, che vive invece nel ricordo
del grandioso passato musicale di
Cuba. Attraverso questi personaggi, il
pubblico viene trascinato in un viaggio
che va dalle danze della fertilità degli
schiavi africani, alla musica degli
anni cinquanta, dal mambo e cha
cha cha fino alla salsa, la timba ed
il reggaeton. Un crescendo di ritmi
travolgenti che attraverso i virtuosismi e
la sensualità dei ballerini, trasmettono
al pubblico la grande gioia di vivere
del popolo cubano.
Musica, danza e canto mantengono la
spontaneità e l’energia di un incontro,
una vitalità contagiosa di una cultura
che balla per noi e con noi, che ci
regala le sue emozioni.
R
udolf Nureyev, il più grande
ballerino di tutti i tempi il cui talento
rimane ancora oggi ineguagliato,
ha segnato un'epoca dal punto di vista
interpretativo e creativo nella storia
della danza del ‘900.
Eccelso danzatore, le cui doti
espressive e virtuosistiche hanno
esaltato talento ed irrequieta genialità,
si univano ad un’incredibile carisma
ed una presenza scenica unica ed
ammaliante.
Le sue coreografie,
hanno saputo infondere nuova linfa ai
classici del repertorio, rivitalizzandoli
con un perfetto equilibrio tra modernità
e tradizione. Ancora, come intelligente
scopritore di nuovi talenti, Nureyev ha
saputo motivare alla passione per la
danza e alla ricerca per la perfezione
tecnica tante giovani promesse, che
oggi, arricchite dal suo prezioso
bagaglio artistico, fanno rivivere la
sua ispirazione nel Galà di danza
in omaggio a Rudolf Nureyev”, a lui
dedicato.
Voluto fortemente da Luigi Pignotti, per
lunghi anni suo manager, il Galà si
ripropone in una nuova produzione,
dove a rievocare il grande mito della
danza, si esibiranno solisti e primi
ballerini di molteplici compagnie
di balletto internazionali. Saranno
di scena celebri pas de deux del
repertorio classico interpretati da
Nureyev, come Il Corsaro, Il Lago
dei Cigni, Giselle, Don Quijote, Lo
Schiaccianoci, La bella Addormentata.
Durante la serata avverà la consegna
del premio ASTIDANZA.
Teatro Alfieri
45
10 aprile 2015
OPERA BALLET ROCK
Ariston ProBallet
18 aprile 2015
PUZZLE
Kataklò
Danza
musiche: Pink Floyd, A. Franklyn, Blues Brothers
coreografia Joseph Albano - Marcello Algeri
assistente alla coreografia e direzione Sabrina Rinaldi
regia Marcello Algeri
artisti ProBallet Sabrina Rinaldi, Bianca Bonaldi, Leslie Sanna, Valentina
Quaroni, Elena Crespi, Marcello Algeri, Matteo Donetti, Alessandro Romano,
Gianni Camperchioli, Michael Fuscaldo.
costumi ProBallet atelier
effetti digitali Andrea Lombardi
L’
Opera è composta da una
parte Bianca e da una Nera
che si mischiano, si alternano e
si completano a vicenda, due colori
opposti che non possono esistere l’uno
senza l’altro.
Una contrapposizione voluta per
creare, in un’escalation di ritmo e di
piacere, un’ amalgama fra classico
e moderno, fra chiaro e scuro, fra
tradizione e innovazione.
L’Opera Ballet è un’esplosione di
grande energia supportata da una
musica pop-rock che travolge e
coinvolge con il suo ritmo incalzante
e con la sua espressione di linguaggio
tipicamente moderna e giovane.
Una musica e una coreografia nuove
che portano, partendo dai padri
fondatori della danza moderna,
all’interno di un genere di danza che
è, innanzitutto, un modo di concepire
la vita attraverso l’arte che definiremo
“think different”.
Il Balletto racchiude in sé vari linguaggi
coreutici come la danza classica, la
danza moderno – contemporanea,
la danza jazz, la danza popolare
bianca e nera e sfocia in un genere
46
Asti
di movimento che si proietta nel terzo
millennio perché unisce tutta la forza
universale e la tecnica del balletto
ai più moderni e giovani mezzi di
comunicazione e di espressione allo
scopo di creare un cambiamento
…”think different”.
Danza
R ock
O pe ra B allet
P uzzle
I
n seguito al grandissimo successo di
pubblico e critica ottenuto nelle più
importanti città italiane, continua a
grande richiesta la tournée di “Puzzle”,
lo show Kataklò che ha travolto il
pubblico italiano ed estero con la
sua ondata di freschezza. Fortemente
voluto da Giulia Staccioli che ne firma
la regia e la supervisione artistica,
“Puzzle” è una composizione corale
e poliedrica, realizzata attraverso
l’accostamento di coreografie storiche
che hanno fatto grande la compagnia
e ideazioni dei danzatori stessi che
hanno avuto “licenza di fantasia” dalla
direttrice artistica.
“Puzzle”, come apice scenico di un
lungo percorso, scommette sulle singole
idee per creare un’alchimia perfetta.
Puntando alla diversità e alla varietà
espressiva, con toni che vanno dal
teatro alla danza fino all’acrobatica, si
esprimono pienamente le competenze
multiple di tutti gli artisti coinvolti.
“Puzzle” come possibilità di creazione.
“Puzzle” come luogo di condivisione
e perfetta sintesi. “Puzzle” come uno
spazio aperto e libero, un invito per lo
spettatore a lasciarsi contagiare dalla
passione e dalla creatività.
Teatro Alfieri
47
24 maggio 2015
Persona
Compagnia EgriBiancoDanza
23 dicembre 2014
CONCERTO GOSPEL
Anthony Morgan’s Harlem Spirit of Gospel
Danza
Musica
a
P e rs o n
P
ERSONA è una creazione di
Raphael Bianco, il cui titolo
allude al suo duplice significato di
“individuo” e “maschera”.
PERSONA è una riflessione sul
danzatore, di cui esplora l’umanità, le
fragilità e la passione che lo spingono
ad intraprendere un percorso di vita
difficile e dove ogni giorno sia il
corpo che l’anima vengono sollecitati,
arricchiti e logorati profondamente.
Il
danzatore
osservato
nella
quotidianità del proprio allenamento,
dove però confluiscono umori e
emozioni differenti di giorno in giorno
e con cui ognuno permea ogni gesto
che, seppur eseguito da tutti allo stesso
modo, è sempre unico. Il danzatore
confrontato con il palcoscenico e i
suoi spazi: una dimensione in cui è
48
Asti
coreografia Raphael Bianco
musica Arvo Pärt,
Wolfgang Amadeus Mozart
luci Enzo Galia
scenografia Raphael Bianco e
Enzo Galia
danzatori Elisa Bertoli, Maela Boltri,
Vanessa Franke, Vincenzo Ciniti,
Vincenzo Galano,
Cristian Magurano,
Alessandro Romanoù
rassegna PUNTIDANZA
2014/2015
Co nce rto Gosp
el
facile perdersi e dove ci si espone
coraggiosamente agli occhi impietosi
del pubblico.
PERSONA indaga l’identità e le
caratteristiche uniche di una delle
figure teatrali meno comprese dal
mondo politico e della cultura in
un’epoca di profonda crisi e di forte
precarietà per il teatro e per la danza.
T
he Harlem Spirit of Gospel Choir
è nato nel 2013 da Mr. Anthony
Morgan, un cantante e musicista
proveniente Harlem, New York.
Dopo essersi formato per più di
vent’anni ed essere diventato leader
e Direttore musicale in alcuni tra i
più importanti cori gospel al mondo,
Anthony ha voluto riunire le più
spettacolari voci gospel di Harlem
e creare un suo coro per “diffondere
la buona novella” in tutto il mondo
attraverso la gioia della musica,
fondando prima l’Inspirational Choir of
Harlem (2006) in seguito ribattezzato
The Harlem Spirit of Gospel (2013),
nel quale ha inserito numerose voci
nuove e rinnovato e arricchito il
repertorio con brani di maggior forza
e intensità.
Anthony Morgan e i suoi talentuosi
musicisti hanno girato il mondo
cantando ed esibendosi con persone
di ogni età e estrazione sociale. Le
voci del coro, ciascuna con le sue
peculiarità, portano sul palco un suono
versatile, una vibrante dichiarazione
d’amore per la vita e la musica.
Teatro Alfieri
49
ore 16,30
Fuori abbonamento - Sala Pastrone
25 gennaio 2015
SHTETL!
Concerto per la Giornata della Memoria
Maria Teresa Milano e Mishkalè Ensemble
in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano
con Maria Teresa Milano, voce
Sergio Appendino, clarinetto
Andrea Verza, tromba e flicorno
Enrico Allavena, trombone
Massimo Marino, fisarmonica
Maurizio Mallen, tuba
Luciano Molinari batteria e percussioni
sabato 14 febbraio 2015
danse de la terre
Bruno Canino e Antonio Ballista
in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano
Musiche di Ludwig VAN BEETHOVEN, Johannes BRAHMS, Igor STRAWINSKY
Musica
Musica
N
ello Shtetl le casette erano
disposte lungo le vie ciottolate,
in cui i bambini amavano
giocare a biglie e stuzzicare lo
scemo del villaggio. Il venerdì sera,
al tramonto, gli uomini con l'aria
seria e il cappello nero a falda larga
si incamminavano verso la piccola
sinagoga, da cui si levava il canto del
rabbino, mentre le donne mettevano in
tavola i due lumi e il pane a treccia per
la festa del sabato. Ogni tanto arrivava
qualche musicista di passaggio, che
portava melodie russe, ritmi balcanici
e suggestioni antiche e il villaggio si
animava di racconti e di canti.
Nello shtetl si celebravano i matrimoni
e le feste della tradizione e si danzava
fino al mattino.
Poi, nello shtetl, arrivarono i nazisti.
La vita fu spazzata via.
Lo shtetl, il villaggio ebraico dell'est
Europa, quel mondo a tratti fantastico
e avvolto da un fascino malinconico,
rivive in questo spettacolo attraverso la
musica klezmer, le canzoni in yiddish e
i racconti, per narrare la tragedia delle
vite spezzate dalla Shoah.
50
Asti
Dance de la te
rre
C
Sht elt
inquant’anni fa Antonio Ballista
e Bruno Canino si incontrarono
al Conservatorio di Milano
nella stessa classe di pianoforte e,
spinti da una voracità musicale pari
solo alla loro curiosità, incominciarono
a leggere insieme una grande quantità
di musica: si presentarono prestissimo
in pubblico nel repertorio a quattro
mani e per due pianoforti, dando
inizio ad una fortunata carriera che
si è protratta fino ad oggi senza
interruzioni. Proprio il loro spirito di
ricerca li portò ad inserirsi in quel
fermento di rinnovamento totale del
linguaggio musicale che, a partire
dagli anni ‘50, si espanse in tutte le
direzioni dalla roccaforte di Darmstadt.
Le esecuzioni del duo nel campo della
“Neue Musik” ebbero un valore storico:
Oltre al repertorio contemporaneo,
il duo Canino-Ballista frequenta
regolarmente i sentieri meno battuti
del repertorio tradizionale (l’opera
integrale di Schubert a quattro mani, la
Nona Sinfonia di Beethoven trascritta
da Liszt per due pianoforti, la Sagra
della Primavera di Stravinskij trascritta
dall’autore per pianoforte a quattro
mani). È quasi superfluo aggiungere
che anche il repertorio tradizionale
rimane sempre presente nell’attività del
duo. La critica è sempre stata pronta
a rilevare la ricchezza dialettistica che
anima le esecuzioni del duo CaninoBallista: la differenza dei temperamenti
offre al pubblico l’impressione che
ognuno di essi trovi nell’altro il proprio
“alter ego”. Ma ciò che più stupisce
nel loro sodalizio è che le digressioni
intraprese individualmente nel corso
di tutti questi anni non abbiano
minimamente appannato la loro rara
fusione: il continuo ritrovarsi dà anzi
l’impressione di sempre rinnovata
freschezza.
Teatro Alfieri
51
20 febbraio 2015
IL SIGNOR G E L’AMORE
Rossana Casale
8 marzo 2015
ore 16,00
LE MILLE E UNA NOTTE
Compagnia di Operette Alfafolies
Musica
Emiliano Begni (pianoforte),
Francesco Consaga (sax alto e soprano),
Ermanno Dodaro (contrabbasso)
ore
Il signo r G e l’am
D
ice Rossana Casale: "Quando
canti per la prima volta le
canzoni di Gaber, sai che non
potrai più smettere".
Nasce così l’idea di scegliere dal
vasto repertorio gaberiano le canzoni
sull’amore, raccontando al pubblico
il pensiero su un tema per lui difficile,
intimo,
pieno
contrapposizioni:
la verità e la bugia, la libertà
obbligatoria e il ritorno necessario, 'il
bisogno di inventare' e la ricerca del
senso, la gabbia e l'abituale , il falso
e la tenerezza, il lucchetto, il fuori, il
grido e quella parola così difficile da
pronunciare: '..come ha più senso
come ha più valore questo nostro…' .
"Mettere insieme quelle canzoni e
contemporaneamente fare la scelta
52
Asti
dolorosa di evitarne talune per pudore,
perché troppo sue, ascoltarle e cantarle
una dopo l'altra, è come sedersi ad
un tavolo con Giorgio Gaber - dice
la Casale - e ascoltarlo,a volte serio a
volte sarcastico, raccontare della sua
vita, ma anche della tua e di quella
di tutti ".
Ed è per questo che Rossana, anche
in questo nuovo lavoro, che è anche
un disco, chiama a sé il jazz,come
già per il suo 'Jaques Brel in me',
senza forzarlo nella sua impronta
e senza cambiare il nome degli
accordi originali.
“Il jazz apre il racconto alla sua
profonda verità, corre ai confini assoluti
del creativo, ma cade anche fino al
baratro, se è quello di cui necessiti per
non tralasciare nulla. Unire il jazz a
Gaber, mi conduce ogni volta in una
spirale di emozioni che non si può
spiegare a parole."
Nello spettacolo “Il Signor G e l’amore”
Rossana riproporrà in chiave jazz le
canzoni e i monologhi più famosi, tra i
quali Quando sarò capace di amare, Il
desiderio, Il corpo stupido e Torpedo blu.
musiche di Johann Strauss jr.
Libretto di Max Steiner, Leo Stein
e Carl Lindau
Compagnia di Operette Alfafolies
Coro “Carmine Casciano”
Balletto Alfaballett
scene e costumi della
Compagnia Regia di Augusto Grilli
Operetta
Le mille e un
a notte
A
mbientata
in
un
oriente
fantastico, narra la storia
dell’amore contrastato tra il
sultano Solimano e la bella Leila,
figlia di Ormuz il mago di corte. Un
tempo Leila e Solimano si amavano
ma le vicissitudini della vita li hanno
portati lontani. Leila, ormai sposa del
pescatore Mossu, rivede Solimano
facendosi passare per Sherazade, e
come nella famosa storia, lo incanta
con affascinanti racconti, senza però
cedere all’amore poiché ha giurato
fedeltà a Mossu.
Gli avvincenti intrighi di corte
tra i Visir e le mogli dell’harem
fanno da contorno alla vicenda
amorosacon momenti comici alternati
a momenti drammatici di grande
intensità che conducono comunque
all’immancabile lieto fine.
Le Mille e Una Notte è un
rimaneggiamento della prima operetta
di Strauss. Nata come Indigo und
die vierzig Rauber nel 1871 viene
successivamente
rimaneggiata
e
presentata con vari titoli. Non manca
una spiccata influenza offenbacchiana
nello spartito che, con molti temi
orientaleggianti,
alterna
valzer
inebrianti, pompose marce e momenti
liricamente struggenti tra cui spicca la
splendida aria di Leila con affascinanti
passaggi dal tono minore al maggiore.
Teatro Alfieri
53
25 marzo 2015
ALTRO DI ME
Katia Ricciarelli
e Francesco Zingariello
19 dicembre 2014
ONDERòD
di e con Gioele Dix
Ridiasti
con la partecipazione di
SAVINO CESARIO
"A
ltro di me" è il nuovo
spettacolo
del
soprano
Katia Ricciarelli e del tenore
Francesco Zingariello, scritto a quattro
mani da Maurizio Costanzo e Enrico
Vaime, regia di Marco Mattolini.
Non si tratta di un concerto di musica
lirica, ma di uno spettacolo di teatro
musicale, nel corso del quale il
soprano Katia Ricciarelli, raccontando
la sua vita, condividerà con il pubblico
le immense emozioni che la vita le ha
regalato.
È una commedia frizzante, divertente,
ricca di episodi inediti e dialoghi
entusiasmanti nel corso del quale il
pubblico potrà assistere ad una Katia
Ricciarelli in una veste forse insolita ma
sicuramente accattivante.
Ovviamente non mancherà la musica:
le due voci, che da anni ormai
incantano le platee, canteranno un
repertorio che va dall'aria d'opera
alla romanza da salotto alla canzone
d'autore, accompagnati da due
ballerini.
54
Asti
A rendere ancora più emozionante lo
spettacolo ci saranno delle proiezioni
di immagini e foto inedite tratte dagli
album dei ricordi del noto soprano che
sveleranno momenti e attimi di intimità
della cantante insieme ai personaggi
che hanno reso speciale la sua vita.
Musica
Alt ro di me
U
n repertorio di monologhi che
riflettono e ironizzano su mode
e gusti correnti, su abitudini e
debolezze diffuse, su guasti pubblici
e privati, nel segno di quella comicità
a tratti feroce che caratterizza il suo
stile di scrittura, in altalena costante fra
leggerezza e insofferenza.
Una sorta di fotografia dello
scombinato paesaggio italiano alle
prese con fantasmi vecchi e nuovi:
il mito del ritorno alla campagna,
l’assenza di senso civico, il salutismo
esasperato,
l’invadenza
diffusa,
l’educazione dei figli, la mania del
gioco e delle lotterie, l’indisciplina, i
disservizi ferroviari e aerei, la ricerca
ossessiva dell’amicizia, la schiavitù
della furbizia.
E in più, uno speciale capitolo dedicato
al personaggio dell’automobilista,
aggiornato e rivitalizzato dalla lunga
esperienza televisiva, grazie alla quale
Gioele Dix ha saputo trasformare una
felice intuizione, nata dall’osservazione
critica di se stesso al volante, in una
Onde rò d
maschera contemporanea di grande
successo.
A completare la drammaturgia di
Onderòd “, una serie di brevi racconti
originali con commento musicale:
“Il concerto diretto da Dio”, “L’uomo
che voleva ringiovanire”, “Fortune e
sfortune di un uccellino”.
Storie buffe e paradossali (ma non
troppo) attraverso le quali Gioele Dix
sperimenta le sue doti di affabulatore e
autore di apologhi satirici.
In scena Savino Cesario, chitarrista
esperto e compositore eclettico, dotato
di rara sensibilità nell’accompagnare
da anni le performance comiche di
Gioele Dix.
Teatro Alfieri
55
Fuori abbonamento
28 febbraio 2015
C’è SOLO DA RIDERE
Andrea Pucci
sabato 28 marzo 2015
GIOVANNI VERNIA SHOW
Giovanni Vernia
di Giovanni Vernia, Paolo Uzzi,
Pierluigi Montebelli, Francesco Bozzi
Ridiasti
Ridiasti
e re
da rid
C’ è s olo
A
ndrea Pucci, l’attore comico
italiano con i ritmi più incalzanti
e l’energia a “ciclo continuo”,
racconta alcuni passaggi della vita.
La sua comicità è semplice e diretta,
per questo piace ai più giovani ma
anche ai nonni.
“C’è solo da ridere” è la raccolta
delle sue migliori proposte rielaborate
per uno spettacolo concettualmente
divisibili in tre parti: LA SOCIETA’ IN
CUI VIVIAMO; VOI; IO.
56
Asti
Oltre un’ora e mezza di puro
divertimento senza pensieri, per una
serata “leggera”. Si consiglia di
partecipare in compagnia.
Giovanni Ve rn
ia Sho w
G
iovanni Vernia torna in
teatro con uno spettacolo
completamente nuovo.
L’artista nato a Genova, da madre
siciliana e padre pugliese, ha vissuto
oltre 10 anni a Milano, da 3 anni è
trapiantato a Roma e non si è fatto
mancare una parentesi di un anno a
Siena. Un italiano a 360 gradi.
E degli italiani ci racconta vizi e virtù in
due ore di comicità diretta e brillante.
Un One Man Show attraverso nuovi
personaggi, musica, riflessioni su usi,
costumi e nuove mode degli italiani.
L’artista, raccontandosi, mette in
evidenza tutti i paradossi del nostro
meraviglioso paese, dal nord al sud.
Uno spettacolo dalle tante sfaccettature
ed emozioni.
Teatro Alfieri
57
Fuori abbonamento - Diavolo Rosso
27, 28, 29 ottobre 2014
LA TOUR DE LA DEFENSE
di Copi - Teatro Dioniso
nella traduzione di Luca Coppola e Giancarlo Prati
regia e adattamento Elena Serra
con Roberta Lanave, Matteo Baiardi, Gianluigi Barberis, Vittorio Camarota,
Vincenzo Di Federico, Gianluca Gambino
con la collaborazione di Cuochi Volanti
progetto video Massimiliano Della Ferrera
sonorizzazione Gup Alcaro
luci Cristian Perria
assistente alla regia Chiara Cardea
progetto comunicativo Marta Valsania
ufficio stampa Ilaria Gai
produzione TEATRO DI DIONISO
con il sostegno del Sistema Teatro Torino
È
la notte di capodanno del 31
dicembre 1976 e il surreale
cenone a casa di Luc e Jean, in
un modernissimo appartamento di un
grattacielo nel quartiere La Défense
di Parigi, si trasforma in pretesto per
svelare le illusioni, i sogni, le passioni
amorose, i segreti dei disincantati e
singolari ospiti e dei loro visitatori.
Il testo scritto da Copi nel 1978,
e messo in scena in Francia nel
febbraio dello stesso anno presso il
Theatre la Founteine di Parigi rivela la
poetica acre e corrosiva dell’autore,
svelando con crudele lucidità, e uno
stile che gioca con l’avanspettacolo e
il varietè, il dramma di un Occidente
votato alla decadenza: un testo che
è misteriosamente presago della
tragedia dell’11 settembre.
Si intrecciano una molteplicità di temi,
sempre in equilibrio (su tacchi altissimi)
tra alto e basso. Copi riscrive il mito di
Medea chiamando in causa l’ identità
di genere, la politica, la società civile,
la difficoltà dell’integrazione razziale,
58
Asti
Fuori abbonamento
12 novembre 2014
GIOVANNA AL ROGO
Teatro del carretto
drammaturgia e regia MARIA GRAZIA CIPRIANI
scene e costumi GRAZIANO GREGORI
suono HUBERT WESTKEMPER
luci Angelo Linzalata e Fabio Giommarelli
con Elsa Bossi e Nicolò Belliti, Giacomo Vezzani, Andrea Jonathan Bertolai
voce inquisizione Dario Cantarelli
Parole d’Artista
attraverso un linguaggio visionario
e ironico, raccogliendo la grande
eredità storica del teatro comico
e usandolo come grimaldello per
sovvertirne il senso.
Alla fantasia e alla bravura dei Cuochi
volanti il compito di comporre il menù
di una cena che si preannuncia
assolutamente originale.”
a
Parole d’Artist
de fense
L a to ur de la
fonti letterarie e documentali sulla vita
di Giovanna, per approdare ad una
proposta drammaturgica la cui struttura
è costruita con l’alternarsi del tempo
presente, in cui la protagonista sente e
soffre la condanna ormai prossima, e
il tempo passato, da lei rivissuto quale
estrema ricapitolazione della propria
esistenza.”
Maria Grazia Cipriani
Giovanni al ro
go
L
o spettacolo non ha la pretesa di
comprendere il personaggio di
Giovanna, divenuto nel corso del
Novecento oggetto di nuove attenzioni,
sia dal punto di vista artistico, con le
molte versioni che ci hanno lasciato
il cinema, la musica, il teatro…sia in
termini storici, con la sua santificazione.
Quella che abbiamo potuto vedere è
una figura tragica, mistica visionaria
stretta dai vincoli della rigida società del
tempo, tradita, perseguitata e arsa viva
dai potenti. L’intento dello spettacolo è
quello di ripercorrere le più significative
Il Teatro Del Carretto è una presenza
discreta e schiva del teatro italiano.
Produce da molti anni spettacoli molto
belli, nei quali Maria Grazia Cipriani ci
racconta favole seducenti e inquietanti
usando gli attori, spesso i pupazzi, e
sempre le bellissime scenografie (fatte
di oggetti, intagli e ritagli ) di Graziano
Gregori. Chi assiste a un loro spettacolo
non lo può dimenticare.
Forte della sua poetica del corpo,
il Teatro Del Carretto ha plasmato la
Pulzella d’Orlèans più carnalmente
mistica, più anatomicamente virile,
e più violentemente abusata che si
sia mai vista. Lavoro angoscioso, di
bellezza che taglia le vene.
Rodolfo Di Giammarco
La Repubblica
Teatro Alfieri
59
Fuori abbonamento -Teatro Giraudi
26 novembre 2014
THÉRÈSE E ISABELLE
con Isabella Ragonese e Roberta Lanave
adattamento teatrale e regia di Valter Malosti
Teatro di Dioniso
a
Parole d’Artist
be lle
T hé rèse e Isa
N
el maggio del 1954 Simone de
Beauvoir presentò a Gallimard,
dove aveva un grande potere,
il manoscritto di un' opera intitolata
Ravages, cioè Devastazioni. Era il
primo vero romanzo di una scrittrice né
giovane né inserita nell'establishment
letterario, la quarantasettenne Violette
Leduc, amata da Cocteau e Genet,
la quale aveva già dato alle stampe
due romanzi brevi con un successo
più di stima che di pubblico. La storia
di piacere tutto al femminile della
Leduc fu giudicata, diremmo oggi,
sessualmente scorretta e suscitò lo
sgomento dei suoi editori. Smembrata,
riscritta, soprattutto castigata, la
passione delle due collegiali avrebbe
avuto una storia letteraria tormentata e
mutila per quasi cinquant'anni, fino a
60
Asti
PRIMO STUDIO
dal romanzo di Violette Leduc
suono G.u.p. Alcaro
luci Francesco Dell’Elba
costumi Giulia Bonaldi
collaborazione artistica Lara Guidetti
assistente alla regia Elena Serra
musiche di François Couperin
e Thomas Adès, G.u.p. Alcaro,
Oren Ambarchi, Frédéric Chopin,
Eleni Karaindrou, Kaija Saariaho,
Chris Watson
si ringrazia Carlo Jansiti
produzione Teatro di Dioniso
con il sostegno del
Sistema Teatro Torino
quando cioè, nel Duemila, Gallimard
è tornato sui suoi antichi passi tirando
fuori la versione integrale di Thérèse et
Isabelle:
Sorprende e incanta nelle due
protagoniste
femminili
l’assenza
di qualsiasi sentimento di colpa
e
l’estrema
libertà
di
tono.
L’omosessualità femminile qui non
diventa né dramma né oggetto di
rivendicazione. La passione delle due
adolescenti è semplicemente messa
in scena per mezzo di una scrittura
vibrante, originale e audace. Dal
romanzo viene presentato un primo
studio in cui Thérèse / Violette rivive
nella memoria (anche del corpo) e a
distanza di tempo, l’incandescente
scheggia autobiografica.
Fuori abbonamento
17 marzo 2015
Vocazione
Danio Manfredini
ideazione e regia Danio Manfredini
con Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete
assistente alla regia Vincenzo Del Prete
progetto musicale Danio Manfredini,
Cristina Pavarotti, Massimo Neri
disegno luci Lucia Manghi, Luigi Biondi
collaborazione ai video Stefano Muti
sarta Nuvia Valestri
produzione La Corte Ospitale
un ringraziamento a tutti coloro che
hanno sostenuto il progetto attraverso
la campagna di crowdfunding,
in particolare ai “coproduttori”
Sotto-Controllo, Elsinor Teatro Stabile di
Innovazione, Versiliadanza, Collettivo
di Ricerca Teatrale - Vittorio Veneto
Danio Manfredini, riconosciuto
come uno dei “maestri invisibili”
nel mondo del teatro, ha meritato
più di un premio Ubu, e ogni sua
creazione un richiamo forte per chi
ama il teatro. Appartato e schivo,
poche le creazioni, di assoluta
commovente bellezza.
V
ocazione è il viaggio di un
artista di teatro nelle sue paure,
desideri e consapevolezze legati
alla pratica del suo mestiere.
L’artista prende ispirazione da
frammenti di opere teatrali dove
protagonisti sono gli attori di teatro e
da frammenti del suo stesso repertorio
di autore.
Nel microcosmo del palcoscenico,
ritrova nella condizione di altri attori
Parole d’Artista
Vo cazione
che prima di lui hanno preso la strada
del teatro, l’inquietudine dell’uomo:
paura del fallimento, della follia,
desiderio di evasione, domande
sulla propria motivazione, vocazione,
paura di perdersi nelle dinamiche
relazionali umane, buttare uno
sguardo verso il momento del proprio
tramonto e il momento dell’addio alla
propria passione.
Con lui sulla scena un attore fa da
partner all’artista e incarna di frequente
il ruolo della ragionevolezza, del
tentativo di richiamare alla sobrietà un
mestiere che l’artista tende a portare
verso direzioni più estreme, tuttavia lo
segue.
Teatro Alfieri
61
Fuori abbonamento
29 aprile 2015
Trittico Beckettiano
Parole d’Artista
Atto Senza Parole 1, Non Io,
L’ultimo nastro di Krapp
di Samuel Beckett
regia Giancarlo Cauteruccio
Trittico Beckettiano
L
o spettacolo ha ricevuto il premio alla
regia dell’Associazione Nazionale
Critici di Teatro 2006.Cauteruccio,
in questa produzione anche in veste
di attore, è stato definito uno degli
interpreti beckettiani più importanti in
Italia e inserito nella terna dei premi
Ubu come miglior attore protagonista.
La regia del Trittico è basata
fondamentalmente sul lavoro degli
attori e sul conseguente rigore
dell’esecuzione, ma come avviene
normalmente nelle sue messinscena,
Cauteruccio presta una particolare
attenzione
all’elemento
scenicovisuale. In Atto senza parole il lavoro
mimico-gestuale esalta e sottolinea
l’incisiva capacità di Massimo
Bevilacqua di azione e espressione
nello spazio scenico. Per Non io
(uno dei più importanti dramaticule
62
Asti
con Massimo Bevilacqua,
Monica Benvenuti,
Giancarlo Cauteruccio
scene Andrè Benaim
costumi Massimo Bevilacqua
luci Trui Malten
musiche ed elaborazioni sonore
Andrea Nicoli
Teatro Studio Krypton di Beckett in cui la sostanza teatrale
si riduce a una bocca che parla di
se stessa nel buio, uno dei “simboli”
più indicati a rappresentare la sua
poetica) Cauteruccio assegna il ruolo
di Bocca a Monica Benvenuti, una
cantante soprano nota nel panorama
nazionale ed internazionale per
le sue interpretazioni di musica
contemporanea. Il terzo tassello del
Trittico è un felice ritorno per Giancarlo
Cauteruccio a un testo già diretto ed
interpretato in precedenza: L’ultimo
nastro di Krapp. Nell’essenzialità della
scena Krapp, il vecchio scrittore fallito,
inesorabile mangiatore di banane
e instancabile ascoltatore della sua
voce registrata, si inoltra in “questo
buio che mi circonda” per sentirsi
meno solo. Rintanato nella sua stanza
in compagnia di un magnetofono e
un numero cospicuo di bobine ben
ordinate, compie un viaggio in un
altrove temporale, il suo passato.
Tanti nastri, registrati ogni compleanno
per tramandare brandelli di vita e
di esperienza, vengono riascoltati
e mescolati per poi dichiarare il
fallimento.
Fuori abbonamento
2 novembre 2014
APOCALISSE
Lucilla Giagnoni
collaborazione al testo Maria Rosa Pantè
collaborazione alla drammaturgia scenica Paola Rota
musiche originali di Paolo Pizzimenti
scene e luci Massimo Violato
produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa - CTB Centro Teatrale Bresciano
I Teatri del Sacro
Rassegna Le sfide della Fede 2014
rassegna promossa da Progetto Culturale della Diocesi di Asti
e Istituto Oblati Di San Giuseppe di Asti
in collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti
a cura del Teatro degli Acerbi con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di Asti
E ancora...
Apocalisse
L
o spettacolo “Apocalisse” s’ispira
all’ultimo libro della Bibbia. Ciò
che interessa è l’idea di svelamento
e rivelamento che è il primo significato
del
termine
greco.
“Guarda”,
“Racconta ciò che hai visto”, sono
le indicazioni più frequenti date a
Giovanni, il testimone-narratore. In
un mondo di ciechi che credono di
vedere e, dunque, di sapere, il mistero
si rivela solo a chi sappia guardare,
a chi abbia occhi nuovi. Cecità e
Rivelazione fanno immediatamente
pensare ad un personaggio totemico
nel teatro occidentale: Edipo. Il Testo
sacro che per i cristiani sigilla la serie
dei testi biblici e il testo teatrale che
dà inizio ad ogni forma di indagine
sull’Uomo vengono posti in parallelo a
raccontare che la fine dei tempi è in
realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita
per chi impara a Vedere. E’ la storia
dell’evoluzione della Coscienza: un
bambino appena nato vede il mondo
come un fenomeno incredibile in cui
pian piano le cose si riempiono di
senso. Questa è l’Apocalisse, una
RiNascita.
“Apocalisse” è l’ultimo capitolo di una
trilogia della “spiritualità”composta
dallo spettacolo “Vergine madre”,
ispirato al percorso di salvezza
raccontato nella Divina Commedia
e dallo spettacolo “Big Bang” che, a
partire dall’ultima parola delle Divina
Commedia, Stelle, e dai primi due
capitoli del libro della Genesi, indaga
sull’Inizio e sulla Creazione facendo
dialogare il linguaggio della scienza
con quello della teologia e quello
del teatro. Apocalisse indaga sul vero
significato della Fine.
Teatro Alfieri
63
Fuori abbonamento
9 novembre 2014
XIII PREMIO
AURELIANO PERTILE
a...
E ancor
Fuori abbonamento
9 gennaio 2015
Again / Bynow
Spettacolo vincitore Premio Scintille 2014
ReSpirale Teatro
con Giulia Olivari e Michele Pagliai
regia Veronica Capozzoli
disegno luci Federico Cibin
aiuto regia Debora Binci, Emanuele Tumulo
testo ReSpirale Teatro (Veronica Capozzoli, Giulia Olivari,
Michele Pagliai, Luca Serafini)
E ancora...
re mio
XIII P P e rtile
o
n
a
li
Aure
I
l Premio "Aureliano Pertile", assegnato
dal Club Amici della Musica "Beppe
Valpreda" a un grande tenore, andrà
quest'anno a Fabio Sartori, uno dei
cantanti più acclamati del panorama
internazionale.
Nato a Treviso, dopo il debutto nella
Bohème di Puccini alla Fenice di
Venezia, Sartori si è specializzato
nel repertorio verdiano. Fra le
interpretazioni più riuscite si segnalano
Oberto, Conte di San Bonifacio
a Macerata, Macbeth, che ha
inaugurato la stagione 1997/98 del
teatro alla Scala sotto la direzione di
Riccardo Muti, Don Carlos e Simon
Boccanegra, affrontato in vari teatri.
64
Asti
Di ritorno da Berlino, Sartori
riceverà il premio (un quadro di
Eugenio Guglielminetti) e si esibirà
in alcune pagine del suo repertorio,
accompagnato
al
pianoforte
da
Beatrice
Benzi,
maestro
accompagnatore del teatro alla Scala.
Insieme a lui canteranno il baritono
Luca Grassi, il soprano Maria Radoeva
ed il mezzosoprano Barbara Vivian.
In passato hanno ricevuto il premio
Fabio Armiliato, Giuseppe Sabbatini,
Vincenzo La Scola, Nicola Martinucci,
Piero Giuliacci, Roberto Aronica,
Giuseppe Filianoti, Antonino Siragusa,
Francesco Meli, Marcello Giordani,
John Osborn e Gregory Kunde.
S
OLO IO. SOLO TE. Berta e
Boxer. Due esseri umani. Due
figure incastonate in un’estetica
playmobile. Due vittime di una dittatura
che li incatena a una dinamica
assurda ed esasperante. Due tasselli
di un puzzle grottesco il cui disegno è
LA FINE. Quando dello spettacolo non
resta che il finale. Quando invece di
fissare l’orizzonte si piantano gli occhi
a terra. Quando è così per forza è
finita. La fine della loro storia é la fine
dell’immaginazione, della possibilità
di concepire un altro finale. Finale che
non si accontenta di arrivare, che li
tormenta e si prende gioco di loro fino
a superare il paradosso e condurli al
collasso. Ma la fine può essere l'unica
possibilità?
Again/Bynow
Teatro Alfieri
65
ore 17,00
Fuori abbonamento
18 gennaio 2015
Trintruntran
Livio Musso
anteprima “Passepartout en hiver”,
in collaborazione con la Biblioteca Astense
E ancora...
Trintru
L
ivio Musso torna con un quarto
libro, “Trintruntran”, ricchissimo
di contenuti e di materiale
fotografico, attraverso il quale, non
solamente in chiave autobiografica,
viene raccontata Asti prendendo in
considerazione lo stesso periodo
presente, l’anno scorso, nella mostra
Rinascita.
Gli argomenti saranno tantissimi: La
guerra, i giochi dell’infanzia, la scuola
dalle elementari al pezzo di carta, le
gite, le feste in case, i locali in cui gli
astigiani si sbizzarrivano nelle danze.
Ma anche i bar, i caffè, i negozi, la
66
Asti
ntran
tradizione artigiana, i cinema cittadini,
per lo più scomparsi. Lo sport, primo
fra tutti la Pallacanestro, praticata
dall’autore per molti anni e nelle
infuocate partite studentesche.
Per continuare a ricordare, raccontare
e vivere Asti.
“Trintruntran” sarà presentato al
Teatro Alfieri con un pomeriggio che
sarà un tuffo nella Asti raccontata
attraverso canzoni, letture, proiezioni,
testimonianze visive e tanto altro.
Fuori abbonamento
22 gennaio 2015
Il mondo della luna
La Nuova Arca
Dramma giocoso in tre atti di F.J.Haydn
Tratto dalla commedia di Carlo Goldoni
personaggi e interpreti: Angelo Scardina Ecclitico, finto astronomo (tenore)
Andrea Zaupa, Ernesto, cavaliere (contralto)
Silverio de La O' Buonafede, (baritono)
Silvia Mapelli, Clarice, figlia di Buonafede (soprano)
Sandra Ferrò Flaminia, figlia di Buonafede (soprano)
Rosy Zavaglia, cameriera di Buonafede (contralto)
Tiziano Sandri, Cecco, servitore di Ecclitico (tenore)
scolari di Ecclitico, cavalieri, ballerini, paggi, servitori e soldati
Coro Accademia della Voce del Piemonte - Coro Internazionale Voci Bianche Italia
Accademia della Voce del Piemonte
Campane di Cristallo di Chicca Morone
E ancora...
scenografia di Ottavio Coffano e
Massimo Voghera
in collaborazione con Accademia Albertina
di Torino - Scene della Classe di
Scenografia dell'Accademia Albertina di Torino
Sonia Franzese, M° Concertatore e
Direttore d'Orchestra
Tommaso Rotella, regista e costumista
luci di ZeZ Service di Cristian Zambaia
I
l finto astronomo Ecclitico escogita un
piano per far sì che le due figlie di
Buonafede, Flaminia e Clarice, e la di
lui serva Lisetta, nonostante l'opposizione
del padre, possano sposare i rispettivi
Ernesto, Ecclitico medesimo e Cecco.
Con un marchingegno egli fa credere
all'ingenuo Bonafede che tre pantomime
viste attraverso il telescopio siano
davvero rappresentative delle abitudini di
vita dei lunatici. In quel mentre Flaminia
e Clarice sono esasperate per il rifiuto
del padre a farle sposare. Rimasto solo
con la serva Lisetta, che gli fa gli occhi
dolci in cambio di denaro e vantaggi,
il vecchio le confida di aver visto le
meraviglie lunari grazie al telescopio
di Ecclitico; se vorrà, anch'essa potrà
vederle. In quel momento giunge proprio
Ecclitico, per dare inizio alla seconda
Il mondo della luna
fase del suo piano. Egli fa credere a
Buonafede che sta per andare a trovare
l'imperatore della luna grazie a una
magica pozione (in realtà un sonnifero)
che lo farà volare fin lassù. Anche il
vecchio, naturalmente, la vuole provare
e si addormenta pesantemente, convinto
di stare già volando verso la meta
agognata. La figlia Clarice e Lisetta lo
scambiano per morto. Ecclitico mostra un
falso testamento dove il padre fa cospicui
lasciti alle figlie in caso di matrimonio.
Teatro Alfieri
67
Fuori abbonamento
31 gennaio 2015
DA BALLA A DALLA
Storia di un’imitazione vissuta
Dario Ballantini
progetto e Regia di Massimo Licinio
scritto e cantato da Dario Ballantini
a...
E ancor
Fuori abbonamento
5 febbraio 2015
BUFFA RACCONTA LE
OLIMPIADI DEL ‘36
Federico Buffa
E ancora...
produzione TieffeTeatro
Buffa raccon
le Olimpiadi de ta
l ‘36
lla
a a Da
Da ball
U
n omaggio che Ballantini rende
all’amico e grande cantautore,
reinterpretando una parte scelta
della sua straordinaria produzione
artistica.
È uno spettacolo che ricorda Dalla
visto attraverso il racconto di vita
vera di Dario che, da fan imitatore
giovanissimo e pittore in erba, aveva
scelto il cantautore emiliano come
soggetto di mille ritratti e altrettante
rappresentazioni
da
imitatore
trasformista fino all’incontro vent’anni
dopo in cui i ruoli si sono, come in un
sogno, ribaltati facendo si che Lucio
diventasse un sostenitore del successo
di Dario, come pittore e trasformista.
Ballantini, racconta minuziosamente
68
Asti
F
i passaggi
della carriera di
Dalla, cantando con la voce
sorprendentemente fedele al l’originale
e trasformandosi “dal vivo” in lui.
Tra un brano e l’altro, scorrono sul
proiettore le decine di foto tratte dai
disegni di Ballantini sui diari scolastici
che rivelano la maniacale passione per
Dalla che, ha avuto modo di rendersi
conto di questa nascosta passione
durante la mostra alla Triennale Bovisa
di Milano dove Lucio cantò per un ora,
mentre Dario dipingeva.
ederico
Buffa,
cronista
e
commentatore sportivo, affabula
e conquista il pubblico con il
suo stile avvolgente ed evocativo. Lo
spettacolo, partendo dalla narrazione
di una delle edizioni più controverse
dei Giochi Olimpici, quella del 1936,
racconta una storia di sport e di
guerra.
Le storie dello sport, sono storie di
uomini. Sono storie che scorrono
assieme al Tempo dell’umanità,
seguono i cambiamenti e i passaggi
delle epoche, a volte li superano.
È capitato a Berlino nel ‘36
quando Hitler e Goebbels volevano
trasformare le loro Olimpiadi, o
quello che credettero fossero le
“loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della
razza ariana e del “nuovo corso”. E
invece quelle Olimpiadi costruirono i
simboli più luminosi dell’uguaglianza.
Il primo giorno di gara due atleti neri
sul podio del salto in alto Cornelius
Jonshon e Dave Albritton. Al secondo
giorno qualcuno consigliò il fuhrer sul
fatto che non era proprio più il caso
di salutare personalmente gli atleti
vincitori di medaglie. Jesse Owens di
medaglie ne vinse addirittura 4, due
record mondiali e un record olimpico
e il tutto documentato e in diretta con
le immagini di Lene Riefensthahl: la
sua libertà creativa ha consentito di
regalare all’umanità la straordinaria
smorfia di disappunto di Hitler al
terzo oro di Owens. E questo è solo
un esempio:le storie dello sport sono
storie di uomini, scorrono assieme al
tempo, ma a volte lo fermano quasi
a chiedere a tutti una riflessione, una
sospensione. Non è andata così.
Teatro Alfieri
69
Fuori abbonamento
7 febbraio 2015
LA CASA DEGLI SPIRITI
Orchestra Bartolomeo Bruni
M° Claudio Morbo
pianoforte Massimiliano Génot
musiche di Liszt, Mussorsgkij, Saint-Saens, Dukas
in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Asti
E ancora...
Fuori abbonamento
12 febbraio 2015
i MATTINI PASSANO CHIARI
di Alessio Bertoli
con Fabio Pasciuta e Barbara Forlai
musiche originali interpretate dal vivo da Beppe Giampà.
regia: Alessio Bertoli
produzione: NIG NuoveIdeeGlobali
con la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese,
il Patrocinio del Comune di Santo Stefano Belbo e del Comune di Asti.
sostegno e collaborazione da parte della Fondazione Davide Lajolo,
comune di Asti, Teatro Alfieri di Asti.
service tecnico: SITIL di Tomatis Piero.
riprese video, fotografia e montaggio per scenografia multimediale a cura di
Riccardo Gavioli e Tommaso Bertoli
responsabile di produzione: Loredana Bosio
foto a cura di Giancarlo GiKappa Rocco
E ancora...
L
L
a
musica
di
ispirazione
romantica, sino alle sue estreme
propaggini che si spingono ben
oltre l' Ottocento giungendo sino ad
i nostri giorni, è stata irresistibilmente
attratta dalla civiltà medievale, dalle
sue leggende, dal suo ricchissimo
immaginario brulicante di spiriti
dell' aria e della terra, immaginario
indubbiamente egemonizzato dalla
figura della Morte e del Demonio.
Il concerto costituisce un’esperienza
estetica di ascolto
di carattere
storico-antropologico sulle modalità
di costituzione del demonismo
all'interno della società europea.
L a casa deg
li spiriti
70
Asti
o spettacolo, che ha debuttato in
prima Nazionale al Pavesefestival
2013, non vuole essere soltanto
la storia di un ricercatore universitario
(interpretato dall'attore Fabio Pasciuta)
che sta ultimando uno "studio in nero"
sull'ultima notte di Cesare Pavese, nella
stessa camera d'albergo di Torino dove
lo scrittore architettò la sua morte, ma
molto di più: una profonda riflessione
sulla vita, sui sogni, sui ricordi e
sull'arte, condotta dallo studioso,
tormentato testimone anche del suo
personale "mestiere di vivere" e delle
"sue regole" che, nel lento fluire delle
ore notturne, porteranno il protagonista,
già fortemente contaminato da una
forma depressiva, ad immedesimarsi
in Cesare Pavese,dialogando con
se stesso e con proiezioni della sua
immaginazione:"presenza" femminile
non
ben
definita
(interpretata
dall'attrice Barbara Forlai), ma anche
I mattini pass
ano chiari
con la sua "ultima donna", la Morte,
rappresentata dal vivo in scena dalla
voce musicale del cantautore Beppe
Giampà. Uno spettacolo che è la
"ricostruzione di un viaggio privato",
un "segreto" che lentamente si svela...o
forse no! Una nuova "visione", in questo
testo, dell'uomo Pavese troppo spesso
racchiuso in stereotipi ormai obsoleti.
Teatro Alfieri
71
Fuori abbonamento
4 marzo 2015
COL TEMPO, SAI
AVEC LE TEMPS
Massimo Cotto, Gianmaria Testa e Roberto Cipelli
coordinamento scenico Paola Farinetti
luci e oggetti scenici Andrea Violato
E ancora...
Col tempo, sai
C
i sono città che hanno mille
luci e altre che hanno solo una
lanterna, ma le cui musiche si
muovono sui medesimi binari, quelli
della canzone d’autore. Parigi e
Genova sono “una stella nella sera” e
“un’idea come un’altra”, solo più bella
e con tutte le note del mondo.
Uno spettacolo di musica e parole
che rilegge in due ore le pagine più
belle della chanson e della scuola
genovese, attraverso le interpretazioni
di Gianmaria Testa, e i racconti di
Massimo Cotto e le note di Roberto
Capelli. Scorrono le immagini in
bianco e nero della rive gauche
esistenzialista di Saint Germain-desPres e del leggendario Tabou, di
Juliette Greco che si abbronzava alla
luna e di Edith Piaf che cantava come
“centodiecimila uccelli dall’ugola
72
Asti
insanguinata”, come disse una volta
un altro grande di Francia, Leo
Ferrè, il maledetto che abitava altre
latitudini; del grande Brassens e
dell’immenso Brel, belga innamorato
di Parigi che andò a morire alle
isole Marchesi, dove “per assenza
di vento, il tempo s’immobilizza, e
si parla della morte come tu parli di
un frutto”; di quel Gainsbourg “morto
per aver bevuto troppe sigarette”,
come scrisse Libération, e di quel Boris
Vian che fondeva jazz e letteratura
e immortalava la figura del disertore
nella canzone di Francia. E poi, le
canzoni che indossavano dolcevita
neri e occhiali dalla montatura spessa,
quelle scritte da Umberto, Luigi e
Ginaccio, attorniati da quattro amici
al bar e immersi in un mondo da
cambiare. E poi, Faber e tutti gli altri,
che hanno cantato Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna,
e la Parigi che non smette di brillare
anche quando si addormenta. Uno
spettacolo per (ri)scoprire chi erano e
ricordarci chi siamo.
L’incasso verrà devoluto alla Biblioteca
Astense Giorgio Faletti per l’acquisto
di nuovi scaffali.
Fuori abbonamento
21 marzo 2015
CARLIN CERUTTI
SARTO PER brUTTI
Franco Neri e Margherita Fumero
con la partecipazione straordinaria di
Enrico Beruschi, Maria Occhiogrosso
Antonio Sarasso, Valentina Gabriele
e con Alessandro Marrapodi
regia di Cristian Messina
scritto da Cristian Messina e Franco Neri
con la collaborazione di Bruno Furnari e
Gigi Saronni
musiche originali di Cristian Neri
scenografia di Dario Favatà
aiuto scenografi e costumi di Roberta
Barducci e Silvana Bocca
assistenti alla regia Valentina Gabriele
e Domenico Ippolito
organizzazione e produzione ATE21
a cura di Federico Messina
service luci e audio di Frequenze snc
di GeG
E
merenziana
Cerutti,
figlia
prediletta del compianto Carlin
Cerutti, gestisce insieme alla figlia
Asola la sartoria che ha ereditato dal
padre, ma non essendo mai state
del mestiere si trovano ad affrontare
la crisi e le difficoltà economiche.Per
arrotondare, avendo a disposizione
un grosso alloggio al piano di sopra,
Emerenziana e Asola affittano le
camere libere ad alcuni bizzarri
personaggi come il Prof. Enrico Maria
Balbo Mossetto un colto insegnante
di storia che spesso le intrattiene con
i suoi noiosissimi racconti e Romualdo
Basilico, un uomo con gravi problemi
di vista che arriva apparentemente in
maniera del tutto casuale nella sartoria
che già frequentava 40 anni prima...
Nell’ultimo disperato tentativo di
rilanciare l'attività, le due decidono di
E ancora...
Carlin Ce rrut
sarto pe r brut ti
ti
pubblicare un annuncio sul giornale,
cercare un vero Sarto, uno Stilista
creativo, capace che sappia rilanciare
e trasformare quella vecchia sartoria in
un moderno Atelier.
A questo punto entra in scena Franco
Verace, un ladruncolo che cerca di
sfuggire in tutti i modi a Giandomenico
Ispirato, ispettore di polizia strano e
curioso. Franco, per un madornale
equivoco, viene scambiato per il
grande Stilista, in realtà improvvisato,
ma grazie all'arte dell'arrangiarsi, un
bel po' di fortuna e uno scomodo ma
alquanto misterioso e magico Busto di
Garibaldi, tirerà le fila di tutta questa
ingarbugliata situazione.
Teatro Alfieri
73
Fuori abbonamento
23 maggio 2015
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
di Gioachino Rossini
Sala Pastrone
dal 10 novembre 2014
ore 18,30
LE LETTURE DEL LUNEDI
Francesco Visconti
Orchestra Sinfonica di Asti
M° Valter Borin
regia Marco Daverio
scene Marco Pesta
in coproduzione con il "Teatro di Milano"
U
n caleidoscopio di travestimenti,
serenate notturne, equivoci
esilaranti e brani celeberrimi.
Popolare capolavoro composto da
Gioachino Rossini in una dozzina
di
giorni,
considerato
l'opera
buffa per eccellenza, è tratto dalla
commedia di Pierre-Augustin Caron de
Beaumarchais, "Il Barbiere di Siviglia"
ed è ancora oggi una delle opere del
XIX secolo più amate ed eseguite con
innumerevoli citazioni presenti un po’
ovunque: dai cartoni animati, ai film,
alle frasi del libretto ormai entrate
nell’uso comune, a testimonianza di
una popolarità universale.
E
E ancora...
siv iglia
Il barbiere di
74
Asti
Le letture
del lunedì
CHI. E CHI POTRA’ MANCARE?
L’eco amplifica la nostra voce,
la ripete, le da’ magia e vita
anche quando abbiamo smesso di
dire. La fa ritornare, di rimbalzo, da
altre direzioni e per altre vie. Cattura
l’attenzione, sorprende, suggestiona.
Avremo ospiti che - negli anni - hanno
detto parole significanti, e giovani attenti.
Un piccolo cambiamento di rotta
nello schema dei nostri incontri. La
scommessa di rendere divertente
la profondità, fin qui in parte
modestamente vinta , continua.
Ritroveremo i classici, addirittura la
lirica, prendendoci sul serio… come i
bimbi quando giocano.
Non abbiamo dato un tema ai
singoli incontri: nasceranno dalla
comunicazione con gli ospiti, dalle
vostre reazioni. Francesco chiede di
fidarsi di lui. Non certo come attore!
Come architetto, che cercherà ancora
di costruire con le parole un posto
sereno, un’ora la settimana.
Francesco Visconti
10 e 24 novembre
1 e 15 dicembre
12, 19 e 26 gennaio
2, 9, 16 e 23 febbraio
2 marzo
Teatro Alfieri
75
ore 16,00
11 gennaio 2015
“IL FANTASMA DI CANTERVILLE
”Liberamente tratto da Il fantasma di
Canterville di O. Wilde
iche
Domen o
a teatr
e
i Cant
asma d
t
n
a
f
Il
L
con Barbara Bazzea, Angela Brusa e
Cristiano Falcomer
regia di Cristiano Falcomer
COMPAGNIA I LUNATICI
Asti
ore 16,00
IL CUBO MAGICO
Di Tiziano Manzini
con Walter Maconi e Yuri Plebani/
Luca Giudici
regia di Tiziano Manzini
PANDEMONIUM TEATRO
rv ille
a famiglia americana Otis acquista,
per una somma irrisoria, un antico
castello della vecchia Inghilterra
incurante delle leggende che lo
dicono infestato da uno spettro. Sono,
infatti, troppo moderni e razionali per
avere paura di un fantasma e possono
tranquillamente conviverci, ma guai
a non rispettare le basilari regole di
buon vicinato e civile convivenza. Tra
continui colpi di scena, rocambolesche
trovate dal ritmo frenetico ed episodi
di quotidiana follia, si sviluppa, per
contrasto, la dolce e delicata amicizia
tra l’austero fantasma e la gentile
Virginia.
Il fantasma e Virginia vivranno insieme
un importante passaggio: il fantasma
quello tra la vita e la morte, Virginia
quello tra l’infanzia e l’età adulta.
76
1 febbraio 2015
Domeniche
a teatro
Il cubo magico
Lo spettacolo, concepito nello stile
francese “tout public” con chiari
riferimenti alla commedia dell’arte, al
teatro circense e clownesco e al teatro
d’animazione, è adatto a tutte le età.
La struttura dello spettacolo non pone
nessuna barriera tra attori e pubblico
e, nonostante non ci sia alcuna
interazione con esso, si viene a creare,
soprattutto con i bambini, un curioso e
talvolta esplosivo scambio di energia.
I
n scena due personaggi che giocano
e attraverso il gioco imparano a
conoscere ciò che sta loro intorno.
Questa è la storia dell’incontro di
UNO e L’ALTRO. Tutti e due entrano
in uno strano mondo fatto solo di cubi.
Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi,
cubi rosa, cubi gialli, cubi azzurri…
UNO ha due occhi, un naso, due
mani: guarda, odora e tocca quei cubi
che per lui sono solo cubi, nient’altro.
L’ALTRO ha due occhi, un naso, due
mani e… qualcosa di speciale:
guarda, odora e tocca quei cubi…
ed ecco apparire da semplici cubi
un intero mondo, dentro il quale pian
piano coinvolge anche UNO!
Perché un cubo può diventare uno
sgabello per sedersi a parlare, ma
anche un muro che divide come
nelle guerre. E sotto una maglietta
può essere la pancia di una mamma
e sopra la testa un cappello, o un
palloncino che ti porta in giro per
guardare tutto il mondo…!
Teatro Alfieri
77
ore 16,00
8 febbraio 2015
“ROSATINA”
Di Monica Mattioli e Giorgio Putzolu
con Monica Mattioli;
regia di Giorgio Putzolu;
COMPAGNIA MATTIOLI
L
o spettacolo affronta il tema delle
paure, (dell'abbandono, della
solitudine, della separazione dalle
persone), assunte come metafore, linee
evidenti di cambiamento che segnano
il passaggio da una condizione
all'altra. Nello spettacolo le paure,
sono visibili, ben evidenti e i bambini
possono osservarle, riconoscerle, tal
volta giocarci o scherzarci.
Rosatina, la protagonista, nasce
e cresce in un piccolo paese. La
madre è la lavandaia del piccolo
borgo, il padre è tanto amabile e
quando è felice la butta in aria e con
le sue bretelle rosse la stropiccia di
coccole. Ma la madre di Rosatina si
ammala e la bambina è affidata ad
un buffo e simpatico Don Giacomo
che, occupato da altri pensieri, se
ne dimentica.
La bambina presa dalla paura d'essere
stata abbandonata, scappa. Nel
viaggio intrapreso alla ricerca della
madre, Rosatina incontra una regina
malefica e due compagni di viaggio
(presi tra il pubblico) che l'aiuteranno a
superare tutte le difficoltà.
78
Asti
1 marzo 2015
ore 16,00
“I TRE PORCELLINI”
Drammaturgia di Marina Allegri
con Lorenzo Frondini - Fausto Marchini - Claudio Massimo Paternò
regia di Maurizio Bercini
FONTEMAGGIORE TEATRO
Domeniche
a teatro
Rosatina ha una vitalità scoppiettante
e con elementi di comicità e poesia
è capace di trasportare i bambini
e i grandi in un mondo di sentimenti
colorati, diversi e forti.
Domeniche
a teatro
I tre po rcellin
i
I
R osatina
tre porcellini è un classico racconto
inglese, una di quelle storie che
i nonni raccontano ai nipotini di
generazione in generazione.
La prima versione scritta risale
probabilmente al 1843 e da allora la
fiaba ha subito innumerevoli modifiche.
In questo spettacolo si è rimasti fedeli
alla versione del racconto più simile
all’originale: i primi due porcellini
muoiono, il lupo viene mangiato dal
terzo, simbolo della sopravvivenza e
della capacità di prevedere le cose.
Lo spettacolo con semplicità delinea
tre caratteri di porcellino, che portano
già nel nome la storia di un destino:
Pigro, Medio e Saggio.
In un susseguirsi di situazioni comiche
ed intense, si arriva all’inevitabile finale
del lupo nella pentola, senza mai però
caricare i personaggi di connotazioni
troppo negative né positive, lasciando
piuttosto che la storia abbia il suo
corso, nel dubbio che, tra la scelta
di una vita breve ma giocosa ed una
lunga e laboriosa, la “Natura” faccia
spesso l’ultima mossa.
Teatro Alfieri
79
ore 16,00
22 marzo 2015
“LOST & FOUND”
di e con Olivia Ferraris e Milo Scotton
Un viaggio da ridere!
luci Emanuele Vallinotti
FONDAZIONE TRG ONLUS /
MILO E OLIVIA
iche
Domen o
a teatr
Asti
L’APPRENDISTA STREGONE
Civico istituto di musica “Giuseppe Verdi”
e Associazione Cultural e “Mousikè”
il Mago: Fabio Fassio
musicisti: Accademia Verdi Ensemble
direttore: Giuseppe Elos
regia: Teatro degli Acerbi
con al partecipazione degli artisti
della scuola di circo Chapitombolo
diretta da Milo e Olivia
N
na Mademoiselle parigina,
una fuga dell’ultimo minuto,
un bagaglio extralarge per
l’indecisione di cosa mettere in valigia.
Il rifiuto del bagaglio all’aeroporto
scatena in lei reazioni imprevedibili.
Mademoiselle proverà in tutti i modi a
smuovere la situazione, ma la valigia
non può essere caricata a bordo!
L’ingombrante bagaglio si trasforma
così in un palcoscenico.
Sotto i riflettori dell’aeroporto e dei
passanti, va in scena la più tragicomica
delle commedie! Una donna in balia
della più profonda rassegnazione di
80
27 marzo 2015
el 1940 Disney rilanciò il
personaggio di Topolino con il
film Fantasia, dove è interprete
di un’animazione musicale basata sul
poema sinfonico di Paul Dukas.
La magica storia prenderà vita sul
palco grazie a uno stregone, il suo
assistente
pasticcione,
incredibili
numeri circensi e gli strumenti musicali,
in tutta la loro maestosità ed efficacia
sonora in un tripudio di musica.
Fo und
L ost &
U
Fuori abbonamento
fronte all’obbligo di dover rinunciare a
elementi indispensabili per un viaggio
last minute. Compagni di avventura la
pianta Capucine e il povero impiegato
dell’aeroporto,
un
personaggio
che non è mai salito a bordo di un
aereo, pauroso dei cambiamenti e di
allontanare i piedi da terra.
All’imbarco del Gate 1 i due
personaggi capiranno che due cose
ci salvano nella vita: amare e ridere.
Averne una è fortuna, ma se le
abbiamo tutte e due siamo invincibili.
L’Appredist a
Streg one
Fuori abbonamento
9 e 10 maggio 2015
PLAY ’N’ PLAY
L
’Associazione Musical Garden e
l’Istituto Suzuki Italiano insieme per
festeggiare il trentesimo compleanno
del Children’s Music Laboratory.
Sabato 9 maggio: Concerto di Gala
con l’Orchestra Armoniosa e i solisti
selezionati tra gli studenti Suzuki italiani.
y
Play ’n’ Pla
Domenica 10 maggio: al mattino CML
Musical al pomeriggio Graduation
Concert. Sarà l’anno zero per
un evento che tende a divenire
appuntamento costante tra le attività
promosse dall’Istituto Suzuki Italiano a
favore degli insegnanti, degli studenti e
le famiglie Suzuki.
Teatro Alfieri
81
Popolè
Prima Edizione della Festa d’Arte
Nuova, Aurorale, Popolare
29 novembre - 22 dicembre 2014
Ore 20.00
Teatro Giraudi
Direttore artistico:
Simone Coppo
Direttore organizzativo:
Alessandro Guarino
P opolè
In collaborazione con:
Comune di Asti,
Associazione Vertigo, C.G.S
29 novembre 2014
Concerto d’apertura
La musica è festa.
La festa è di tutti.
E noi siamo tutti qui!
Dove? All’evento di apertura di POPOLE’, la Festa d’Arte più calorosa
dell’inverno astigiano! In questo grande concerto d’apertura, per conquistarti il
cuore a ritmo, si alterneranno giovani esplosivi talenti astigiani e non.
Per un pubblico dotato di battiti cardiaci pronti ad essere coinvolti.
Che la festa abbia inizio!
6 - 7 dicembre 2014
12 e 13 dicembre 2014
racconti buffi
Gabriele Scarpino, Giuseppe Scoditti e Lorenzo Frediani
Semplici, esilaranti, profondi: “Racconti Buffi” è la nostra storia.
Racconti appunto, rubati dalla strada, dalla vita che viviamo e che ci circonda,
figli della nostra tradizione popolare.
Spettacolo perfetto per un pubblico curioso, pronto a spanciarsi dalle risate, e
chiaramente…buffo!
21 e 22 dicembre 2014
i biondi
Marcello Mocchi, Daniele Pitari, Simone Coppo, Valentino Mannias,
TomasLeardini e Daniele Nutolo.
I BiondiI, chi sono?
L’ennesimo gruppo comico che sparirà senza lasciare traccia o l’emblema di
una nuova era della comicità che segnerà per sempre l’umanità con il loro modo
originale di fare ridere senza nessun precedente pari al loro livello?
Probabilmente l’ennesimo gruppo che sparirà senza lasciare traccia,
ma continuate a credere il contrario fino all’acquisto del biglietto.
Questi sei giovani biondissimi animali da palcoscenico sono i maschietti
dell’annata più turbolenta ed estrosa diplomatasi alla Scuola D’Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano.
Grazie alla direzione della fenomenale Paola Galassi, e dopo il debutto a Zelig Off,
i Biondi vi conquisteranno con “La peggio classe”!
La puta vida
Daniele Nutolo, Valentino Mannias, Simone Coppo, regia di Pablo Solari
PAPO, tossicodipendente emarginato, decide di mettere in scena la
sua “vita puttana”, una vita che non gli ha dato chance di redenzione
dal suo stato di “cattivo ragazzo”. Ha scritto un atto unico, il “Sud di
Domani”. Una metafora autobiografica in cui RAGAZZO DI COLLINA, un
adolescente, e RANDY, un tossicodipendente di colore, reduce di guerra
senza un occhio, incrociano le proprie vite in un palazzo delle morte
periferie, un luogo abbandonato e nascosto dove
i tossici possono drogarsi senza fastidi.
Noi in 60 minuti ti portiamo lì, a fare i conti con quella
zona nascosta della tua anima.
Per un pubblico coraggioso, propenso a mettersi in discussione…
e a tenere gli occhi bene aperti!
82
Asti
BIGLIETTI
10 euro (incluso ricco apericena)
(spettacolo finale del 22 dicembre 10 euro + 10 euro per cenone)
Per info e prenotazioni
Mail [email protected]
Pagitna facebook POPOLE’
Teatro Alfieri
83
Fuori abbonamento
31 dicembre 2014
GRAN GALà DI CAPODANNO
Claudio Lauretta
MISTER VOICE
o
Gran galà di Capodann
I
l 2015 arriverà al Teatro Alfieri con
un Gran Galà da non perdere!
Anche quest’anno il nuovo anno al
Teatro Alfieri di Asti si festeggia con
la
collaudata e apprezzatissima
formula dello spettacolo con buffet
di mezzanotte, giunta ormai alla
quinta edizione. Claudio Lauretta,
accompagnato da Sandro Picollo, sarà
il protagonista di un’ indimenticabile
serata all’insegna del divertimento.
Tanti gli ospiti “virtuali” sul palco a
celebrare la notte più lunga dell’anno.
La serata inizia alle 21.15 con
l’accoglienza in Teatro e il cocktail
di benvenuto per poi proseguire con
il primo spettacolo fino alle 23:45
circa, a seguire il brindisi e un buffet
dolce e salato insieme agli artisti ospiti
del Gran Galà. Dopo lo scambio di
auguri ed aver gustato il ricco buffet,
tutti a sedere per il secondo spettacolo.
84
Asti
Camaleontico e trasformista, con una
formidabile mimica facciale, dà vita
alle sue personalissime imitazioni di
Di Pietro, Pozzetto, Vissani, Bossi,
Celentano, Zucchero, Sgarbi e
tantissimi altri.
Dal 2009 fa parte del cast fisso di
CIAO BELLI in onda tutti i giorni dalle
13 alle 14 su Radio Deejay.
Sua è la voce dello Spot tormentone
del “12.40” in onda su tv e radio
nazionali.
Claudio Lauretta si esibisce nello
show MISTER VOICE tenendo sempre
alta l’attenzione dello spettatore,
il quale, rimane sbalordito della
grande presenza scenica dell’artista
che alterna in sequenza, monologhi,
imitazioni e canzoni, accompagnato
da un talentuoso chitarrista, dalla verve
comica irresistibile: il Maestro Sandro
Picollo che recita la parte di quello,
che in quel momento, vorrebbe essere
altrove.
L’Artista piemontese, da oltre vent’anni,
calca le scene, con i suoi One Man
Show e nel tempo dei tormentoni
televisivi, dei personaggi dalla
battuta ossessiva e dei travestimenti
integrali, lui attinge alla consuetudine
più classica e più solida del Cabaret
d’imitazione,
senza
trasformismi,
(soltanto con una parrucca, un berretto
e un paio d’occhiali) mettendo in
gioco tanta voce, un’ottima presenza
scenica e una mimica formidabile.
Fuori abbonamento
1 gennaio 2015
0re 17,30 e ore 21,00
VII concerto di capodanno
Orchestra Sinfonica di Asti
M° Silvano Pasini
VII concerto di Capodanno
L
’Orchestra Sinfonica di Asti rispetta
la tradizione, consolidatasi nelle
passate sei edizioni, e ritorna
sul palco dell’Alfieri per accogliere
il 2015 con il suo atteso doppio
concerto: la bacchetta del M° Silvano
Pasini guiderà i Professori d’orchestra,
affiatati e desiderosi di “divertirsi
divertendo” con sorprese e buona
musica, nella speranza che la serenità
del primo giorno dell’anno sia di buon
auspicio per tutti quelli a seguire.
Teatro Alfieri
85
Paolo Ambrosino era nato di maggio, cinquantasette anni fa, ed è scomparso
nel tardo pomeriggio del 21 ottobre, ucciso da un male devastante che se l’è
portato via troppo, troppo in fretta.
Paolo non parlava mai di compromessi, non cercava qualcosa che semplificasse
un percorso. Sembrava che non ci pensasse nemmeno, a certe scappatoie.
Aveva un senso di responsabilità altissimo nei confronti di tutti quelli che gli
ruotavano intorno, come un papà giudizioso che oltre che a tenere unita
la famiglia, si premura di darle il buon esempio. Era onesto. Non esiste
un’imitazione dell’onestà, esiste solo il modello originale. Se scegli quello,
significa che sei disposto a spendere molto. E Paolo ha speso fino all’ultimo
le sue risorse, per essere coerente con la scelta di essere onesto. Il sistema di
sofisticazione dei sentimenti e dei valori non gli piaceva.
Al centro del marasma, e questo si realizza quando è troppo tardi e l’entropia ha
scombinato ogni assetto, si trovava lui. Nella compagnia al medesimo progetto
lavorano persone che hanno doveri e ambizioni così differenti tra loro che pare
non parlino neppure la stessa lingua. Paolo ascoltava tutti, a tutti replicava,
intonando e preparando ciascuno alla melodia articolata e complessa che è la
creazione di uno spettacolo.
Paolo Ambrosino
Mi pareva di maggio allora, cinque
anni fa, o di più ancora:
ch’ero in maggio, nell’amoroso tempo
sognavo, nel gioioso,
nel tempo in cui ogni cosa è gaia,
né c’è siepe o arbusto che paia
che in maggio non voglia abbellirsi
e di nuove foglie coprirsi.
Guillaume de Lorris, Le Roman de la Rose
Formatosi a Torino, ha collaborato alla prima fase del progetto di Fiat Laboratorio
Teatro Settimo come organizzatore, e ha trovato poi una sua importante
collocazione professionale autonoma prima come direttore artistico del Kismet
di Bari nel 1988 e poi lavorando dal 1993 al 2001 al fianco di Leo De
Berardinis, che lo volle accanto a sé anche come direttore organizzativo del
Festival di Santarcangelo. Nel 2002 Paolo iniziò a lavorare per il Teatro di
Dioniso, e a Torino si fece conoscere per la sua grande competenza e l’assoluta
rettitudine e onestà sia intellettuale che morale. Da Leo aveva portato in dote un
bene prezioso: non considerare l’arte, il teatro, come una cosa d’élite, ma come
un dono in cui tutti, proprio tutti, devono ritrovarvi la bellezza, averne nostalgia e
“rivendicarla nella vita e nella società”.
Paolo era, in un suo modo tutto speciale, credente, e spero che dovunque andrà
non gli manchino il buon cibo, la bellezza, la poesia, e la buona musica che lui
tanto amava.
Negli ultimi mesi mi parlava con insistenza del Romanzo della Rosa di Guillaume
de Lorris, e voleva che ne facessi uno spettacolo. Non so in che forma, ma ti
prometto, caro amico, che qualcosa combinerò.
Valter Malosti
La IX edizione di Parole d’Artista è dedicata a Paolo Ambrosino
88
Asti
Teatro Alfieri
89
La Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale dello Spettacolo
in collaborazione con la Fondazione Teatro Piemonte Europa
presenta
CABARET MAGIQUE
CABARET
MAGIQUE
GGIO
8-11 MA
2015
di Clément Debailleul e Raphaël Navarro
dal 8 all’11 maggio 2015
al Teatro Astra di Torino
Biglietto intero 19 €
Biglietto Ridotto a 14 €
per gli abbonati alle stagioni dei teatri aderenti alla Fondazione Piemonte dal Vivo
Biglietto ridottissimo a 10 €
per la recita dell’11 maggio
INFO BIGLIETTERIA & PRENOTAZIONI
Orari spettacolo: Venerdì e Sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00 / Lunedì ore 21.00
Vendita biglietti presso
Teatro Astra
Via Rosolino Pilo 6, Torino
Tel. +39 011.5634352 (dal martedì al sabato h 16-19)
Infopiemonte
Piazza Castello 165, angolo Via Garibaldi, Torino (aperto tutti i giorni h. 9 -18)
On-line
www.fondazionetpe.it
90
Asti
CABARET MAGIQUE
direzione artistica di Clément Debailleul e Raphaël Navarro
con Philippe Beau, Aragorn Boulanger, Yann Frisch, Raymond Raymondson,
Etienne Saglio, Antoine Terrieux, Julien Mandier
musiche di Madeleine Cazenave e Matthieu Saglio
CIE 14:20
con il sostegno di VILLE DE ROUEN, LE DÉPARTEMENT DE LA SEINE-MARITIME,
LA RÉGION HAUTE-NORMANDIE ET LA DRAC HAUTE-NORMANDIE
Raphaël Navarro e Clément Debailleul sono artisti associati al CENTQUATRE
Paris dal 2012
Nel 1996, Clément Debailleul e Raphael Navarro (a rispettivamente 14 e 15
anni), si incontrano al Festival CIRCa di Auch. Uniscono le loro esperienze a
Rouen nel 2000 creando la compagnia 14:20. Oggi è una realtà importante
nella quale oltre trenta artisti sono impegnati nella realizzazione di diverse
performance e installazioni. In particolare la compagnia indirizza la sua
attività verso la nouvelle magie, disciplina che incrocia e mescola diverse
pratiche artistiche già esistenti quali danza, teatro, circo, burattini, cucina,
moda, arte digitale. Cabaret Magique è un viaggio irreale fatto di trucchi
con le carte, teatro d’ombre e oggetti mostruosi creati da due artisti di fama
internazionale, Etienne Saglio e Yann Frisch.
Musicisti dal vivo accompagnano e tessono i legami tra gli interpreti, con
creazioni originali nate per l’occasione. Una serata di sorprese e di scoperte,
di orizzonti diversi e avvenimenti inattesi.
Teatro Alfieri
91
Consiglio d’Amministrazione
Presidente
Pietro Ragionieri
Vice Presidente
Vera Pastore
www.facebook.com/CircuitoTeatralePiemonte
Consigliere
Nomina in corso
Aderenti
www.twitter.com/PiemonteDalVivo
Ente Fondatore ed Unico Socio
Regione Piemonte
Con il sostegno del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo
www.piemontedalvivo.it
STAFF
Claudia Agostinoni
Paola Barboni
Luisa Castagneri
Mariateresa Forcelli
Claudia Grasso
Annalisa Gulmini
Nadia Macis
Mirella Maggiolo
Carlotta Pedrazzoli
Enrico Regis
Paola Vigna
92
Asti
Programma suscettibile di variazione
Progetto di comunicazione a cura di RicreAzione
Teatro Alfieri
93
6 febbraio 2015
LA STRAVAGANZA
Di Antonio Vivaldi
ARMONIOSA
Italian Baroque Ensemble
A
rmoniosa nasce nel 2012
dall’esperienza
artistica
iniziata in seno alle attività
culturali
dell’Istituto
Diocesano
Liturgico-Musicale della Diocesi
di Asti, per iniziativa dell’équipe
artistica formata da Francesco e
Stefano Cerrato, Marco Demaria e
Daniele Ferretti.
L’ensemble si pone l’obiettivo forte
di essere realtà di eccellenza in
ambito internazionale, e adotta
un metodo di studio e di lavoro
za
La stravagan
rigoroso dal punto di vista stilistico e
interpretativo. Si sceglie di utilizzare
strumenti originali per curare al
meglio la sonorità del gruppo e si
operano scelte coerenti sul versante culturale e interpretativo, dando vita ad un
ambiente di lavoro basato sull’amicizia tra i componenti e sulla condivisione
del bagaglio di idee ed esperienze professionali di ciascuno dei musicisti.
Armoniosa si afferma immediatamente sul territorio nazionale, partecipando
a festival e rassegne, e collaborando con solisti di fama internazionale quali
Enrico Bronzi, Marco Brolli, Gemma Bertagnolli, Lorenzo Girodo, Roman
Perucki, Marco Berrini, Susanna Crespo-Held. Inoltre Armoniosa ha potuto
coinvolgere in maniera regolare nelle proprie attività il grande
cembalista ed esperto del basso continuo Michele Barchi, che oggi fa parte
stabilmente della équipe artistica del gruppo.
L’ensemble è stato invitato a far parte del prestigioso catalogo della etichetta
discografica tedesca
MDG - Musikproduktion Dabringhaus und Grimm con un progetto discografico
quinquennale (2014/2018) che lo ad affrontare produzioni discografiche
internazionali (distribuzione mondiale) con repertorio italiano del XVIII secolo,
e con la prima esecuzione mondiale moderna di musiche inedite rinvenute nel
ricco Archivio Capitolare della Cattedrale di Asti.
ARMONIOSA è impegnata in produzioni concertistiche che la vedranno
protagonista in Italia e all’estero.
94
Asti
Teatro Alfieri
95
96
Asti
vo supporta
Piemonte dal Vi
la Fondazione
Qualcuno ha detto: “Non siamo supereroi, offriamo solo parte delle nostre energie
e del nostro tempo a chi è meno fortunato, a chi è malato, per dare qualche
chance in più per sopravvivere”. Io dico: “Siamo fortunati, abbiamo la possibilità
di realizzare i nostri ideali, di aiutare chi ha bisogno, abbiamo l’opportunità di
arricchirci dell’umanità che sgorga da queste persone. Al rientro da ogni missione
ci si sente cambiati. Dove ciò che si riceve è veramente superiore a ciò che si dà.”
Tina, Ostetrica MSF
Medici Senza Frontiere, nata nel 1971, è la più grande organizzazione
medico-umanitaria indipendente al mondo. Con oltre 30.000 operatori tra
cui medici, paramedici e logisti, fornisce soccorso umanitario in 66 paesi a
popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da guerre, epidemie, esclusione
dall’assistenza sanitaria o disastri naturali. MSF opera in modo indipendente da
qualsiasi agenda politica, militare e religiosa nei contesti più critici del pianeta.
L’indipendenza economica è una chiave fondamentale per realizzare tutto questo.
È possibile sostenere i progetti di MSF effettuando una donazione sul sito
www.medicisenzafrontiere.it,
chiamando il numero verde gratuito 800.996655 o compilando un bollettino di
conto corrente postale n°87486007 intestato a Medici Senza Frontiere Onlus,
via Magenta 5, 00185 Roma.
P er
M sf T orino
https://www.facebook.com/msf.torino
Tel. 345 4638183
informazioni sulle iniziative del gruppo